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17 MAGGIO 2001
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DICHIARAZIONI DEL MINISTRO VISCO SU ANDAMENTO PIL E
INFLAZIONE
Roma, 17 maggio 2001 - In relazione alla diffusione dei
dati sull'andamento dell'inflazione e del Pil nel nostro Paese il Ministro
del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, Vincenzo Visco,
ha rilasciato la seguente dichiarazione nella quale afferma che :"Il
dato odierno sull'inflazione europea spiega la prudenza della Bce nella
gestione dei tassi. Siamo ancora a livelli lontani dal suscitare allarme, ma
tali da costituire un segnale che ha bisogno di una seria vigilanza. Anche
per l'Italia, dove si registra un dato congiunturale migliore di quello
europeo (0,4 rispetto allo 0,5 dei Paesi Ue), vale lo stesso discorso.
Peraltro, anche a fronte del dato sul Pil diffuso ieri, si può verificare
che gli indicatori che riguardano l'Italia sono oramai omogenei a quelli
degli altri Paesi: quel 2,3 registrato nel primo trimestre 2001 appare
ampiamente coerente con la previsione di crescita al 2,5 ipotizzata dal
governo per la media d'anno. Il rallentamento della crescita europea - e
quindi anche italiana - è, appunto, niente più che un rallentamento: la
crescita infatti continua in maniera stabile e robusta. Il Paese ha quindi
davanti a sé una prospettiva di potenziale sviluppo e di saldo equilibrio
della finanza pubblica che è la testimonianza tangibile dell'azione di
governo condotta in questi 5 anni. Il nostro auspicio per tutti gli italiani
è che il lavoro svolto non venga dilapidato da chi assumerà la
responsabilità di governo per il prossimo futuro".
ISTITUITA "TASK FORCE" ANTI FALSARI
Roma, 16 maggio 2001- Il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della
Programmazione economica, Vincenzo Visco, ha firmato oggi il decreto che
istituisce l'Ufficio Centrale di analisi e monitoraggio della falsificazione
monetaria e degli altri mezzi di pagamento diversi dal contante. Il nuovo
organismo avrà il compito di raccogliere e vagliare tutte le informazioni
concernenti la falsificazione dell'euro e delle altre valute, nazionali ed
estere valutandone l'impatto economico e finanziario, in modo da contrastare
efficacemente la criminalità organizzata. L'ufficio dovrà interagire con
la Banca d'Italia, l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, la
Commissione europea, le forze di polizia, e le altre autorità nazionali ed
estere competenti in materia di falsificazione monetaria. La nuova struttura
è inserita nel Dipartimento del Tesoro, che fa capo al prof. Mario Draghi e
sarà composta oltre che dal personale in servizio presso lo stesso
dipartimento, anche dalla Guardia di Finanza. Alle Fiamme Gialle, infatti,
un decreto legislativo dello scorso marzo ha demandato compiti di
prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materie di valute,
titoli, valori e mezzi di pagamento nazionali, europei ed esteri, nonché
movimentazioni finanziarie e di capitali.
LE MIGLIORI PRASSI PER IL TRASFERIMENTO DELLE
TECNOLOGIE SCIENTIFICHE
Monaco, 17 maggio 2001 - Il 31 maggio e il 1° giungo 2001, si svolgerà a
Monaco di Baviera (Germania) la seconda conferenza annuale organizzata
dall'Associazione dei professionisti europei per il trasferimento
scientifico e tecnologico (Astp) dal titolo "Le migliori prassi nel
trasferimento scientifico e tecnologico alla prova dei fatti". Sessioni
plenarie e sessioni parallele, moderate da oratori esperti, tratteranno
un'ampia gamma di argomenti, tra cui un recente sondaggio dell'Astp relativo
a cifre e fatti sul trasferimento tecnologico in Europa. La conferenza
illustrerà gli sviluppi più recenti, gli ostacoli quotidiani al
trasferimento tecnologico tra università ed industria, ad esempio
l'organizzazione interna, la legislazione in materia di brevetti, le
complessità specifiche ed innovative delle alleanze strategiche, nonché la
valutazione delle Tic e delle biotecnologie. Tra i più importanti temi di
discussione si citano: trasferimento tecnologico in diversi paesi europei e
negli Stati Uniti; studio sul trasferimento tecnologico in Europa e Stati
Uniti; prospettive dei fondi universitari di avviamento e del capitale di
rischio; trasferimento tecnologico extrauniversitario; valutazione delle
tecnologie: Tic e biotecnologie; legislazione in materia di brevetto
universitario: confronti e differenze a livello europeo; alleanze
strategiche con le università; organizzazione interna del trasferimento
tecnologico a livello universitario; programma sociale, inclusa una visita
guidata alla cosiddetta "Bavaria Valley". Gli organizzatori della
manifestazione auspicano di poter riunire circa 150 persone impegnate nel
trasferimento tecnologico in Europa e Israele. Infolink: http://www.astp.net
Per ulteriori informazioni sulla seconda conferenza annuale, compresi i
moduli d'iscrizione, visitare il seguente sito: http://www.science-alliance.nl/english/munchen2001.htm
L'UE E GLI USA S'IMPEGNANO A COLLABORARE NELLA RICERCA
ENERGETICA
Bruxelles 17 maggio 2001 - Il 14 maggio, il commissario per la Ricerca
Philippe Busquin e il segretario di Stato all'Energia Spencer Abraham hanno
firmato a Bruxelles il primo accordo giuridicamente vincolante tra l'Ue e
gli Usa dopo l'Accordo di cooperazione del 1998, che impegnava entrambe le
parti a cooperare nel campo della ricerca energetica. Sono stati firmati due
accordi: uno per la ricerca e lo sviluppo nel campo dell'energia da fusione
e l'altro per l'energia non nucleare. L'obiettivo è di favorire la
collaborazione nei settori di ricerca di reciproco interesse, quali le
energie fossili, il cambiamento climatico, le nuovi fonti di energia
(idrogeno ed energia solare) e l'efficienza energetica. "I due accordi
che verranno firmati hanno come obiettivo lo sviluppo della cooperazione tra
l'Unione europea e gli Stati Uniti. Tale cooperazione potrebbe essere
strutturata sulla base di scambi mirati, analisi dell'innovazione e
cambiamenti paradigmatici sia in Europa che negli USA, consultazioni
reciproche e partecipazione alle attività di entrambe le parti. Questo tipo
di collaborazione dovrebbe contribuire a promuovere l'eccellenza e a
favorire l'introduzione di tecnologie innovative quali l'uso dell'idrogeno
[.] e della biomassa, che potrebbero cambiare profondamente il concetto di
energia a livello mondiale". Nell'ambito dell'accordo potrebbero essere
lanciate nuove iniziative nel settore delle pile a idrogeno e a
combustibile, studi socioeconomici che contribuiscano ai processi
decisionali in materia di energia e ricerche multidisciplinari per la
promozione dell'energia rinnovabile. Il documento stabilisce che gli
scienziati sia europei che statunitensi avranno la possibilità di
partecipare ai programmi di ricerca di entrambe le parti e che gli studi, i
progetti e gli esperimenti verranno condotti congiuntamente. Questo implica
anche attività di partenariato con l'industria privata e organizzazioni non
governative selezionate tramite inviti a presentare proposte. Verrà inoltre
istituito un gruppo direttivo con il compito di supervisionare l'esecuzione
degli accordi di attuazione. Tale gruppo sarà formato da coordinatori
tecnici per ogni settore tecnico, incaricati dai coordinatori capo di
entrambe le parti. Per la Commissione europea, la Dg Ricerca, la Dg Energia
e Trasporti e il Centro comune di ricerca (Jrc) designeranno un coordinatore
capo ognuno. Sia il commissario Busquin che il segretario all'Energia
Abraham hanno voluto evidenziare che l'accordo sarà vantaggioso per
entrambe le parti. "Ci sosterremo a vicenda" ha affermato Abraham.
Busquin, dal canto suo, ha dichiarato che prevede lo scambio di ricercatori,
ricordando che l'accordo non avrà come conseguenza una "fuga di
cervelli" dall'Europa. "Vogliamo incrementare la mobilità verso
il resto del mondo, ma anche all'interno dell'Europa", ha detto Busquin.
"È nostra intenzione attirare gli scienziati in Europa, rendendola
attraente quanto gli Usa. Credo che questo porterà benefici per
tutti". Sebbene possano essere sollevate perplessità sulla logica che
sta dietro questo nuovo impegno degli Usa a favore di ulteriori ricerche nel
settore dell'energia pulita, poco dopo il rifiuto del protocollo di Kyoto,
Abraham ha garantito che gli Usa hanno la ferma intenzione di rendere il
progetto equilibrato. Ha ricordato gli elevati investimenti che sono stati
riservati per l'energia geotermica ed eolica, sottolineando come tali
investimenti continueranno anche in futuro. Ha poi aggiunto che la
dichiarazione del presidente Bush sul riesame della politica ambientale
statunitense è stata semplicemente una "affermazione fattuale",
un "riflesso della realtà del processo politico americano",
annunciando che una serie di raccomandazioni su questo argomento è
attualmente in fase di preparazione e verrà presto presentata.
LA COMMISSIONE PROPONE DI ACCELERARE L'INTRODUZIONE
DELLE TECNOLOGIE PER IL RISPARMIO DI CARBURANTE
Bruxelles, 17 maggio 2001 - La Commissione europea auspica di accelerare
l'introduzione delle più recenti tecnologie per il risparmio di carburante
e l'11 maggio ha avanzato la proposta di introdurre, dal 1° gennaio 2005,
la benzina e il gasolio senza zolfo in ogni Stato membro. In base alla
suddetta proposta, l'impiego della benzina senza zolfo dovrebbe essere reso
obbligatorio a partire dal 2011. Lo zolfo contenuto nella benzina e nel
gasolio riduce le prestazioni dei dispositivi, nuovi ed esistenti, di
post-trattamento dei gas di scarico, come i convertitori catalitici. Una
normativa di questo genere consentirebbe pertanto di ridurre notevolmente
gli inquinanti atmosferici emessi dai veicoli più vecchi e contribuirebbe a
migliorare la qualità dell'aria. "È un gran bel giorno per
l'ambiente", ha dichiarato il commissario per l'Ambiente Margot
Wallström. "La disponibilità di carburanti senza zolfo consentirà di
rimuovere un importante ostacolo tecnico all'introduzione dei più avanzati
veicoli a basso consumo di carburante. Finalmente possiamo prevedere una
significativa riduzione dell'anidride carbonica emessa da vetture, furgoni,
autocarri ed autobus di nuova produzione".
GRUPPO TELECOM ITALIA RIUNITO IL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE, APPROVATA LA TRIMESTRALE FATTURATO A 7,55 MILIARDI DI EURO
(+7,3%) UTILE NETTO: 386 MILIONI DI EURO (-35,6%)
Roma, 17 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia,
riunito lo scorso 11 maggio sotto la presidenza di Roberto Colaninno, ha
approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2001. Il primo trimestre 2001
del Gruppo Telecom Italia - Nel primo trimestre dell'anno i ricavi lordi del
Gruppo Telecom Italia* crescono del 7,3%, e si attestano a 7,55 miliardi di
euro (14.622 miliardi di lire), contro 7,04 miliardi di euro nel 1°
trimestre 2000 (13.632 miliardi di lire). I ricavi al netto delle quote
spettanti ad altri operatori di telecomunicazioni crescono del 6,4% a 7,74
miliardi di euro (13.056 miliardi di lire). L'Ebitda consolidato aumenta nel
primo trimestre del 4,7% e raggiunge quota 3,51 miliardi di euro (6.798
miliardi di lire); nel 1° trimestre del 2000 l'Ebitda era di 3,35 miliardi
di euro (6.491 miliardi di lire). Tali valori non tengono conto delle
rettifiche dovute alla dismissione di attività, agli effetti sul 1°
trimestre del 2000 della ritardata introduzione delle tariffe fisso-mobile e
all'andamento stagionale del business di Seat. Tenendo conto di tali
fattori, la crescita del fatturato complessivo di Gruppo si attesta al 17%
circa e l'Ebitda di Gruppo aumenta di circa il 12%, mantenendosi entrambi
sostanzialmente in linea con gli obiettivi di budget per il 2001. Il
risultato operativo consolidato del 1° trimestre del 2001 è di 1,8
miliardi di euro (3.476 miliardi di lire), con una diminuzione del 3,6%
rispetto all'equivalente periodo del 2000 (1,86 miliardi di euro; 3.604
miliardi di lire). Tale risultato risente dell'ammortamento del goodwill
prodotto dalle acquisizioni effettuate per partecipazioni (Seat PG e
attività internazionali), pari ad un importo di 250 milioni di euro (484
miliardi di lire). Al netto di tale effetto, il risultato operativo risulta
in crescita del 7,7%. L'utile ante terzi nel primo trimestre 2001 è pari a
577 milioni di euro (1.118 miliardi di lire), in calo del 30,1%. L'utile
netto post minorities è pari a 386 milioni di euro (748 miliardi di lire)
in diminuzione del 35,7%, rispetto al primo trimestre 2000 (600 milioni di
euro, 1.162 miliardi di lire). Sul risultato incidono significativamente
oneri finanziari e da partecipazioni e l'ammortamento del goodwill. In
particolare, il 1° trimestre 2001 registra svalutazioni per complessivi 218
milioni di euro (423 miliardi di lire) relative, tra l'altro, alla Turchia
(72 milioni di euro), a Stream (49 milioni di euro), ad Auna (44 milioni di
euro). L'ammortamento del goodwill prodotto da acquisizioni di
partecipazioni, ammonta a 329 milioni di euro (638 miliardi di lire, +296%).
L'utile netto ante terzi rettificato per goodwill ammonta a 907 milioni di
euro (1.756 miliardi di lire), in linea con l'anno precedente; l'utile netto
post minorities rettificato dal goodwill è pari a 689 milioni di euro
(1.335 miliardi di lire), con una crescita del 3% rispetto al primo
trimestre 2000. Considerando, oltre al goodwill e alle svalutazioni, anche
gli oneri finanziari (245 milioni di euro, 474 miliardi di lire) derivanti
dalle acquisizioni effettuate nel corso del 2000, i costi complessivi
generati dai piani di sviluppo del Gruppo sono stimati, nel primo trimestre
dell'anno, a circa 700 milioni di euro (circa 1.350 miliardi di lire).
L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2001 è di 22,41 miliardi di
euro (43.391 miliardi di lire) rispetto ai 19,03 miliardi di euro (36.846
miliardi di lire) di fine 2000, con un aumento del 17,7% dovuto
esclusivamente ad acquisizioni in ambito internazionale (Turchia, Brasile e
Cile) e al consolidamento del debito relativo. La crescita
dell'indebitamento nel 1° trimestre, peraltro, non modifica le indicazioni
di budget per l'anno 2001, che prevedono un indebitamento sostanzialmente
sui livelli di fine 2000. Gli investimenti del primo trimestre 2001
ammontano complessivamente a 4,79 miliardi di euro (9.278 miliardi di lire),
di cui 2,85 miliardi di euro (5.515 miliardi di lire) di natura industriale
e 1,94 miliardi di euro (3.763 miliardi di lire) di natura finanziaria. Il
cash flow (utili+ammortamenti) ha raggiunto, nel periodo, 2,2 miliardi di
euro (4.255 miliardi di lire). Nel primo trimestre 2000 il cash flow era
2,19 miliardi di euro (4.249 miliardi di lire). Il personale del Gruppo al
31 marzo 2001 risulta pari a 119.183 unità, in aumento di 4.514 unità
dovuto interamente all'ampliamento dell'area di consolidamento. Il primo
trimestre 2001 delle principali business unit del Gruppo - A livello
operativo il primo trimestre, in particolare, registra: la performance
positiva, in termini di Ebitda, della telefonia fissa (Telecom Italia
Wireline Services), cresciuta nel trimestre del 6%, rispetto al valore medio
2000 su base trimestrale (+0,5% rispetto al primo trimestre 2000); i
risultati molto positivi registrati da Tim al livello consolidato in termini
sia di fatturato (+9,6%), sia di Ebitda (+10,7%); la forte crescita delle
attività internazionali di telefonia fissa e fisso-mobile, con un aumento
del fatturato del 43% e dell'Ebitda del 18%, grazie soprattutto
all'ampliamento del perimetro; il raggiungimento, nell'ambito del Gruppo
Seat Pagine Gialle, del sostanziale break-even delle attività di Internet
Service Provider; la continua crescita del tasso di produttività a livello
di Gruppo, che sale del 3,4% rispetto al primo trimestre 2000. In
particolare, nel settore della telefonia mobile a livello domestico la
produttività mostra un miglioramento del 7%, mentre in quello della
telefonia fissa cresce del 6%, a fronte dei cali registrati nei prezzi medi
del traffico, rispettivamente del 10% e del 23%. Telecom Italia Wireline
Services (Tiws) ha segnato nel 1° trimestre il migliore risultato, in
termini di Ebitda, degli scorsi 12 mesi, con una crescita dell'8% rispetto
all'ultimo trimestre 2000 e del 6% rispetto alla media trimestrale dello
scorso anno. L'Ebitda di Tiws nel primo trimestre 2001 è superiore (+0,5%)
anche a quello registrato nel 1° trimestre del 2000, che beneficiava ancora
di un sistema tariffario fisso-mobile precedente la manovra di riduzione
imposta dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e di un contesto
meno competitivo. Tale risultato è stato ottenuto a fronte di un notevole
calo, nel 1° trimestre 2001 rispetto al corrispondente trimestre del 2000,
del prezzo medio per minuto del traffico voce nel settore retail (-23%), che
è stato in parte compensato: dal consistente incremento dei volumi nella
telefonia fissa (+8%) e della trasmissione dati (+9%); dalla forte riduzione
dei costi (-251 milioni di euro, 486 miliardi di lire), pari a oltre l'11%.
I ricavi dei primi tre mesi 2001 di Telecom Italia Wireline Services
ammontano a 3,91 miliardi di euro (7.565 miliardi di lire), con un calo del
5,8%, integralmente imputabile alla già menzionata riduzione dei prezzi
medi, pari a 515 milioni di euro (circa 1.000 miliardi di lire). L'incidenza
dell'Ebitda sui ricavi è cresciuta di 3 punti percentuali, passando dal
45,3% del primo trimestre 2000 al 48,4% del primo trimestre 2001. Grazie
anche al successo dell'offerta Teleconomy, che ad aprile ha superato 2,8
milioni di clienti, la quota media complessiva di mercato a fine marzo 2001
è stata pari all'86%. I ricavi del Gruppo Tim sono pari a 2,40 miliardi di
euro (4.640 miliardi di lire), con una crescita del 9,6% rispetto ai dati
pro forma dello stesso periodo del 2000. L'Ebitda consolidato è pari a 1,18
miliardi di euro (2.279 miliardi di lire) e registra un aumento del 10,7%.
Cresce ulteriormente, e in misura significativa, l'incidenza dell'Ebitda sui
ricavi: dal 48,6% del 1° trimestre 2000 al 49,1%. L'utile netto consolidato
del Gruppo Tim ammonta a 408 milioni di euro (790 miliardi di lire) e segna
una crescita dell'11,5%, anche dopo il costo dell'ammortamento di goodwill
pari a 55 milioni di euro (106 miliardi di lire). Il numero dei clienti del
Gruppo Tim a fine marzo supera i 48 milioni, comprese le linee mobili del
Gruppo Telecom Italia, con un incremento di oltre 3 milioni rispetto alla
fine del 2000. I ricavi di Tim Spa nel primo trimestre 2001,
complessivamente sono pari a 1,95 miliardi di euro (3.772 miliardi di lire),
in crescita del 6,5% mentre i soli ricavi da servizi mostrano un aumento del
10,6%. L'impatto della riduzione dei prezzi (-9%) è stato ampiamente
compensato dalla crescita di traffico in termini di minuti (+19,3%).
Inoltre, nel corso del primo trimestre del 2001, Tim ha confermato la sua
leadership nel settore dei servizi a valore aggiunto (Vas), la cui
componente ricavi è cresciuta del 70,5%, raggiungendo circa il 6,8% dei
ricavi da traffico (4,4% nel primo trimestre 2000). L'Ebitda di Tim SpA
ammonta a 1,04 miliardi di euro (2.010 miliardi di lire) con un incremento
del 13,5%, mentre il rapporto Ebitda/ricavi, che ha raggiunto il 53,3%, è
il più elevato tra i grandi operatori di telefonia mobile al mondo. L'utile
netto di Tim Spa è di 585 milioni di euro (1.133 miliardi di lire), con una
crescita del 37,1%. I risultati del Gruppo Seat Pagine Gialle nel primo
trimestre 2001 risentono della forte stagionalità del business e sono
pertanto scarsamente significativi in proiezione annua. Nel primo trimestre
dell'anno in corso i ricavi sono stati pari a 291,5 milioni di euro (564,5
miliardi di lire), con un aumento del 122%, principalmente dovuto alle nuove
acquisizioni. Il risultato operativo lordo ammonta a 22,4 milioni di euro
(43,3 miliardi di lire), con una riduzione del 13,7%. Il risultato prima
delle imposte del primo trimestre è negativo per 68,7 milioni di euro
(-132,9 miliardi di lire), dopo aver scontato ammortamenti per oltre 36,8
milioni di euro (71 miliardi di lire). Particolarmente positivi i risultati
dell'attività Internet Service Provider, che registra un forte
miglioramento dell'Ebitda, che passa da -21 milioni di euro (41 miliardi di
lire) nel quarto trimestre 2000 a 3 milioni di euro (6 miliardi di lire) nel
primo trimestre 2001. Gli utenti Internet al 31 marzo risultano pari a 4,4
milioni, quelli attivi a 45 giorni si sono attestati a 1,75 milioni (+27%).
Il tempo medio di connessione cresce del 40% rispetto al primo trimestre
2000. I ricavi della business unit International Operations, che raccoglie
le attività di telefonia fissa e fissa-mobile, hanno registrato, nel primo
trimestre 2001, una crescita del 43,3% e raggiungono 1,26 miliardi di euro
(2.443 miliardi di lire), principalmente per l'ampliamento dell'area di
consolidamento. L'Ebitda ammonta a 369 milioni di euro (715 miliardi di
lire), con una crescita del 17,6% grazie al buon andamento di Entel Cile,
entrata nell'area di consolidamento. Anche IT Telecom Italia, la business
unit per l'Information Technology, segna un risultato positivo in termini di
Ebitda, che aumenta dell'1% a 70 milioni di euro (136 miliardi di lire), con
una crescita di 0,5 milioni di euro (1 miliardo di lire), nonostante il calo
dei ricavi del 5% a quota 398 milioni di euro (770 miliardi di lire).
Satellite Services la business unit per i servizi satellitari, ha registrato
ricavi per 65 milioni di euro nel primo trimestre 2001, con una riduzione di
2 milioni di euro (4 miliardi di lire, -3%), principalmente dovuta
all'attività connessa al consorzio spaziale Astrolink, il cui andamento si
è riflesso fortemente sull'Ebitda della business unit, pari a 5 milioni di
euro (9 miliardi di lire), e sul risultato netto negativo per 4,6 milioni di
euro (9 miliardi di lire). TI Lab, la business unit del Gruppo per
l'innovazione e la ricerca, ha contabilizzato un fatturato di 22,2 milioni
di euro (43 miliardi di lire), con un Ebitda negativo per 7,7 milioni di
euro (15 miliardi di lire) e un risultato netto negativo per 12,9 milioni di
euro (25 miliardi di lire). Telecom Italia SpA - I ricavi della Capogruppo
ammontano a 4,25 miliardi di euro (8.230 miliardi di lire) con un calo del
4,8%. L'Ebitda pari a 1,89 miliardi di euro (3.662 miliardi di lire) risulta
in calo del 6,8% rispetto al primo trimestre del 2000, con un'incidenza sui
ricavi che passa dal 45,4% al 44,5%. Tuttavia, isolando gli effetti dovuti
al cambiamento del perimetro per l'uscita degli immobili e di altri rami
minori (Informatica e payroll services) la riduzione dell'Ebitda su base
pro-forma nel primo trimestre risulta pari al 2,7% (-52 milioni di euro, 100
miliardi di lire), ed è riconducibile alla diminuzione del margine
sull'attività internazionale wholesale. Il risultato operativo è pari a
1,07 miliardi di euro (2.068 miliardi di lire), con un aumento del 2,7%,
pari a 28 milioni di euro (55 miliardi di lire), rispetto ai primi tre mesi
dello scorso anno. L'utile netto è di 378 milioni di euro (732 miliardi di
lire), in calo del 24,1% rispetto all'equivalente periodo dello scorso anno.
Tale risultato è stato significativamente influenzato dalla crescita degli
oneri finanziari netti e dalle svalutazioni per complessivi 360 milioni di
euro (698 miliardi di lire). L'indebitamento finanziario netto ammonta a
fine marzo 2001 a 17 miliardi di euro (32.932 miliardi di lire),
sostanzialmente inalterato rispetto al dato di fine 2000. Gli investimenti
del primo trimestre 2001 ammontano complessivamente a 1,44 miliardi di euro
(2.801 miliardi di lire), di cui 386 milioni di euro (748 miliardi di lire)
di natura industriale e 1,06 miliardi di euro (2.053 miliardi di lire) di
natura finanziaria. Il cash flow (utili+ ammortamenti) nel primo trimestre
2001 ammonta a 1,19 miliardi di euro (2.319 miliardi di lire). Nel primo
trimestre 2000 il cash flow era 1,45 miliardi di euro (2.808 miliardi di
lire). Il personale della Capogruppo al 31 marzo 2001 era di 65.295 unità,
con una diminuzione di 1.246 rispetto alla fine del 2000.
MANULI RUBBER INDUSTRIES S.P.A.: IL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO 2000: FATTURATO NETTO
CONSOLIDATO A 695,4 MILIARDI DI LIRE (611,3 MILIARDI DI LIRE NEL 1999)
Milano, 17 maggio 2001 - Proposta la distribuzione di un dividendo unitario
pari a 50 lire. Approvata anche la trimestrale al 31 marzo 2001: fatturato
consolidato a 190,1 miliardi di lire, in crescita del 7,8% rispetto al 1°
trimestre 2000. Il Consiglio di Amministrazione di Manuli Rubber Industries
S.p.A., società quotata alla Borsa Italiana, ha approvato il progetto di
bilancio 2000 da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti e la trimestrale
al 31 marzo 2001. Il fatturato netto consolidato, pari a 695,4 miliardi di
lire (359,1 milioni di Euro) rispetto ai 611,3 miliardi di lire del 1999
(315,7 milioni di Euro), risulta in crescita del 13,8%. Il margine operativo
lordo consolidato (Ebitda) è passato a 78,8 miliardi di lire (40,7 milioni
di Euro) rispetto ai 91,5 miliardi di lire del 1999 (47,2 milioni di Euro),
con un'incidenza percentuale sul fatturato netto consolidato pari al 11,3%
(15% nel 1999). Il risultato operativo consolidato (Ebit) è passato a 31,6
miliardi di lire (16,3 milioni di Euro) rispetto ai 52,6 miliardi di lire
del 1999 (27,2 milioni di Euro), con un'incidenza percentuale sul fatturato
netto consolidato pari al 4,6% (8,6% nel 1999). La riduzione del margine
operativo lordo consolidato (Ebitda), e del risultato operativo consolidato
(Ebit), è dovuta alla pressione dei prezzi di acquisto delle materie prime
nonché, come già anticipato nella relazione relativa al 4° trimestre
2000, ai costi eccezionali sostenuti dal Business Group Auto, e in
particolare da Manuli Auto France SA e Manuli Auto Iberica SL (che acquista
i raccordi dalla società francese), legati alle difficoltà di
implementazione del nuovo sistema organizzativo introdotto in ottemperanza
alla legge sulle 35 ore (Legge Aubry). Rispetto ai dati consolidati al
31/12/2000, comunicati in sede di approvazione della relazione al 4°
trimestre 2000 in data 13 febbraio 2001, si segnala l'adeguamento degli
accantonamenti in precedenza effettuati dalle controllate Manuli Auto France
SA e Manuli Auto Iberica SL per un importo aggiuntivo pari a 1,7 miliardi di
lire a seguito della definizione della transazione con i principali clienti
riguardo alle penali per i ritardi nelle consegne. Sul risultato operativo
consolidato hanno inoltre influito gli start up produttivi in Polonia e
Brasile per quanto riguarda il Business Group Auto e l'avviamento
dell'attività distributiva nel Nord America per il Business Group
Idraulica. Il risultato operativo consolidato è stato conseguito dopo avere
rilevato ammortamenti per 41,1 miliardi di lire (37,6 miliardi di lire nel
1999) e dopo aver interamente spesato nell'esercizio costi di Ricerca &
Sviluppo per 12,3 miliardi di lire (12 miliardi di lire nel 1999 Il
risultato consolidato ante imposte (PBT) è stato di 19,4 miliardi di lire
(10 milioni di Euro), a fronte di 8,1 miliardi di lire del 1999 (4,2 milioni
di Euro). L'utile netto consolidato si attesta a 1 miliardo di lire (0,5
milioni di Euro) rispetto ai 4,6 miliardi di lire del 1999 (2,4 milioni di
Euro). E' opportuno ricordare che nell'esercizio precedente l'applicazione
del nuovo principio contabile n.25 sul trattamento delle imposte sul reddito
aveva influito positivamente sull'utile netto consolidato per circa 13,8
miliardi di lire. Sul fronte patrimoniale, l'indebitamento finanziario netto
consolidato, pari a 80,2 miliardi di lire (41,4 milioni di Euro) rispetto a
47,3 miliardi di lire nel 1999 (24,4 milioni di Euro), risente degli
investimenti in nuova capacità produttiva, degli investimenti nel nuovo
stabilimento di Manuli Auto Polska sp.zo.o. e del completamento del nuovo
sistema informativo integrato SAP R/3 . Il patrimonio netto si attesta su
275,6 miliardi di lire (142,3 milioni di Euro) contro i 280 miliardi di lire
(144,6 milioni di Euro) dell'anno precedente, dopo avere distribuito
dividendi per 6,5 miliardi di lire (3,4 milioni di Euro). Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre all'Assemblea degli
Azionisti della società, convocata per il prossimo 29 giugno, la
distribuzione di un dividendo unitario pari a 50 lire (0,026 Euro)
comprensivo della quota parte attribuita a ciascuna azione in circolazione
del dividendo che spetterebbe alle azioni proprie in portafoglio al giorno
antecedente a quello dell'Assemblea. E' stato altresì deciso di proporre
all'Assemblea che il dividendo sia messo in pagamento a decorrere dal 12
luglio 2001. I dati del 1° trimestre 2001 Con riferimento ai dati al 31
marzo 2001, il fatturato netto consolidato, pari a 190,2 miliardi di lire
(98,2 milioni di Euro), ha registrato una crescita del 7,8% rispetto allo
stesso periodo 2000 (176,4 miliardi di lire, corrispondenti a 91,1 milioni
di Euro). Il margine operativo lordo consolidato (EBITDA) si è attestato a
21,7 miliardi di lire (11,2 milioni di Euro) rispetto ai 28,9 miliardi di
lire (14,9 milioni di Euro) dello stesso periodo 2000 e il risultato
operativo consolidato (EBIT) a 10,1 miliardi di lire (5,2 milioni di Euro)
rispetto ai 18 miliardi di lire (9,3 milioni di Euro) dello stesso periodo
2000. I risultati hanno risentito dell'incremento del costo delle materie
prime e della pressione dei prezzi di vendita relativamente al Business
Group Auto, per il quale sono in corso drastiche misure di ristrutturazione
al fine di ridurre i costi industriali anche attraverso delocalizzazioni
produttive Manuli Rubber Industries è una multinazionale operante nei
settori della componentistica per applicazioni automobilistiche,
oleodinamiche e petrolifere, articolata attraverso la capogruppo quotata
alla Borsa Italiana dal 1997 e 26 società controllate.
CENTENARI & ZINELLI S.P.A.: TRIMESTRALE AL 31 MARZO
2001 RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO A 1,4 MILIARDI DI LIRE (+ 111% AL
31/03/2000)
Milano, 17 maggio 2001 - riduzione dell'indebitamento finanziario netto di
19 miliardi di lire (- 42% rispetto al 31/12/2000) con un fatturato
consolidato di circa 33 miliardi di lire (+ 12% rispetto al 31/03/2000).
Ottime le performance della controllata Tessitura Pontelambro: +110% il
fatturato del primo trimestre 2001 rispetto al marzo 2000 con un incremento
del portafoglio ordini del 37%. Risultato operativo consolidato a 1,4
miliardi di lire (+ 111% rispetto ai 667 milioni di lire del 31/03/2000)
dopo ammortamenti per circa 2 miliardi di lire, riduzione dell'indebitamento
finanziario netto di 19 miliardi di lire (- 42% rispetto ai 45 miliardi del
31/12/2000) e fatturato consolidato a circa 33 miliardi (+ 12% rispetto al
primo trimestre 2000). Questi in sintesi i principali risultati consolidati
del primo trimestre 2001 approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione
della holding finanziaria Centenari & Zinelli S.p.A., società quotata
alla Borsa Italiana che controlla un gruppo (con un organico complessivo di
410 dipendenti) operante nei settori del tessile e delle materie plastiche.
Più in particolare, alla formazione del fatturato consolidato del primo
trimestre 2001, pari a circa 33 miliardi (di cui il 47% realizzato sui
mercati esteri) ha contribuito per il 60% il settore tessile, mentre il
restante 40% deriva dal settore delle materie plastiche. Inoltre, sempre al
31/03/2001, la holding Centenari & Zinelli ha registrato un risultato
ante imposte pari a 250 milioni dopo dividendi dalle controllate per 603
milioni, proventi finanziari per 442 milioni e 354 milioni di lire di
crediti di imposta. Infine, tra i risultati delle società controllate vanno
evidenziate le ottime performance registrate da Tessitura Pontelambro S.p.A.(Como),
operante nel settore dei tessuti in fibra naturale come lino e cotone
destinati alle case di abbigliamento di alta moda. Grazie alla nuova
strategia di prodotto nei tessuti stretch, coniugata con l'introduzione di
nuovi telai altamente sofisticati, alla fine del primo trimestre 2001, e
rispetto al marzo 2000, la produzione mostra un incremento del 110%, mentre
il portafoglio ordini è cresciuto del 37%. Allegati: Conto Economico
Consolidato Riclassificato e Posizione Finanziaria Netta Consolidata
SICC SPA: FATTURATO LORDO 1° TRIMESTRE 2001 IN AUMENTO
DEL 24,9%
Milano, 17 maggio 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della SICC S.p.A.,
azienda attiva nel settore delle cucine componibili con sede in Monsano (An),
quotata al Mercato Ristretto della Borsa Italiana S.p.A., si è riunito
oggi, 16.05.2001, per l'analisi della situazione al primo trimestre del
2001. I dati relativi al primo trimestre 2001 confermano gli effetti
positivi del processo di ristrutturazione produttiva operata nello scorso
anno 2000. Gli ordini acquisiti nei primi tre mesi dell'anno ammontano a L.
14.148 milioni (+ 25,5% rispetto ai dati relativi ai primi tre mesi del
2000; + 21,7% del corrispondente periodo del 1999) e a L. 19.138 milioni al
30/04/2001 (+ 29,8% rispetto ai primi quattro mesi dell'esercizio
precedente). Nel primo trimestre 2001 si è registrato un incremento del
numero di ordini in portafoglio del 21,92% rispetto al primo trimestre 2000.
Al 30/04/2001 gli ordini in portafoglio risultavano aumentati del 28,6%
rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato lordo
al 31/03/2001 ammonta a L. 11.645 milioni con un incremento del 24,9%
rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2000 (+ 14,2% del corrispondente
periodo 1999). A livello di comparto i produttori italiani di mobili per
cucina hanno registrato una brusca frenata delle vendite sul mercato
interno, bilanciata dalle vendite all'export. Da gennaio a marzo 2001 le
vendite sul mercato nazionale sono scese tra l'8 ed il 10% (fonte Il Sole 24
Ore). Si rileva che al 31/03/2001 Sicc ha registrato, rispetto allo stesso
periodo dell'esercizio precedente, sul mercato interno un incremento delle
vendite del 23,9%, mentre sui mercati esteri l'incremento delle vendite è
stato del 32,7%. Al 30/04/2001 il fatturato di Sicc registra un incremento
del 33,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Per Sicc
il buon andamento del periodo come detto costituisce una valida conferma
della ristrutturazione produttiva effettuata nell'anno 2000, finalizzata al
miglioramento della qualità, ad un forte incremento della capacità
produttiva, al rafforzamento della posizione competitiva conseguente la
riduzione dei costi di struttura. Tenuto conto dell'andamento di questo
primo periodo dell'anno e delle attese per tutto l'esercizio 2001, si
conferma la previsione di una ulteriore crescita degli ordini e della
produzione, con conseguente effetto sui risultati del corrente esercizio sia
in termini economici che di cash flow. A decorrere dal 1° maggio 2001, la
società ha incrementato del 4% i propri listini a fronte sia di aumenti di
prezzo delle materie prime sia di ulteriori servizi resi alla clientela. La
controllata "Martival Technologie S.A." conferma il trend positivo
degli ordini conseguenti anche ai recenti successi commerciali dovuti alla
partecipazione a manifestazioni fieristiche di settore. Continua inoltre
l'impegno della controllata nella realizzazione del piano di sviluppo e di
investimenti.
DIGIPLEX OTTIENE NUOVI FONDI PER 55 MILIONI DI EURO
Londra, 17 maggio 2001 - Digiplex S.A., l'operatore pan europeo fornitore di
servizi indipendenti di colocation (Megaplex), ha annunciato ieri un nuovo
investimento del valore di 55 milioni di Euro da parte dei suoi azionisti
principali, The Carlyle Group e Providence Equity Partners. In aggiunta,
grazie all'utilizzo di crediti per 40 milioni di Euro - risorse messe a
disposizione da Deutsch Bank, Goldman Sachs e Cibc - dispone di 272 milioni
di Euro in equity e 110 in debito (totale 382 milioni), per completare le
sedi di Londra, Francoforte, Ginevra, Milano, Monaco ed Oslo. Digiplex offre
cosi piu di centomila metri quadrati di spazio per le colocations. Byrne
Murphy, Presidente e Ceo di Digiplex, ha commentato: "L'apporto di
capitali di Carlyle Group e Providence Equity Group ci permette di
completare la prima fase di costruzione e attrezzatura delle nostre sedi, e
di offrire ai nostri clienti infrastrutture e servizi secondo i migliori
standard di qualita disponibili nelle sei maggiori citta d'Europa. Con il
completamento delle strutture nel giugno di quest'anno, Digiplex avra una
posizione di primissimo piano nel soddisfare la domanda dei clienti attuali
e futuri". Dan Clummings, Amministratore Delegato di Carlyle Group, ha
aggiunto: "Digiplex ha conquistato una posizione forte nel mercato
della colocation in Europa, anche in tempi cosi difficili. Come investitori
continuiamo a supportare pienamente il management, recentemente rafforzato,
ed i progetti futuri". Digiplex S.A., societa partecipata da The
Carlyle Group e Providence equity Partner, offre una vasta gamma di
strutture e servizi di colocation per operatori del settore
telecomunicazioni, Internet Service Provider, Application Service Provider,
societa finanziarie e imprese multinazionali ad alta tecnologia. Infolink: www.digiplex.com
APPROVATO IL PROSPETTO PER L'OPAS SU ENIRO CHE PARTIRA'
DAL 18 MAGGIO
Milano, 17 maggio 2001 - Il prospetto di Seat Pagine Gialle, riguardante l'Opas
indirizzata agli azionisti e ai possessori di warrant di Eniro, è stato
registrato e approvato dall'Organo di vigilanza svedese. Il periodo di
offerta partirà il 18 maggio per concludersi il 12 giugno 2001. Il
pagamento dovrebbe iniziare il 26 giugno 2001, purchè si siano verificate
le condizioni dell'offerta. Comunque Seat si riserva il diritto di estendere
il periodo di accettazione e di postporre la data del pagamento. Il
prospetto di Seat, con una completa descrizione dell'offerta e delle
condizioni, sarà distribuito a tutti gli azionisti Eniro e sarà comunque
disponibile presso le direzioni Seat e Eniro, rispettivamente a Torino e a
Stoccolma, e presso le banche di investimento Enskilda Securities a
Stoccolma e Lehman Brothers International Sim a Milano.
SANPAOLO IMI E CR FIRENZE PERFEZIONANO L'ACQUISTO DEL
20% DELLA CASSA DEI RISPARMI DI FORLI'
Milano, 17 maggio 2001 - SanPaolo Imi e Cr Firenze perfezionano l'acquisto
del 20% della Cassa di Risparmio di Forli'
SOFTWARE AG PRESENTA I PRIMI RISULTATI DELLA NUOVA
STRATEGIA BASATA SU UN MODELLO Di VENDITA MISTO
Milano, 17 maggio 2001 - A sei mesi dal lancio della nuova strategia di
vendita, che per la prima volta nella storia di Software Ag vede l'affiancamento
di una struttura indiretta alla pre-esistente formula commerciale basata
sulla vendita diretta, Software Ag presenta alla stampa i significativi
risultati raggiunti. Il Dynamic Partner Program, programma di reclutamento
di nuovi partner lanciato a livello mondiale dalla multinazionale tedesca,
comprende soluzioni sviluppate dai partner di Software AG e basate sulla
tecnologia Xml della società tedesca. Grazie a questa innovativa strategia,
tutti i partner vengono coinvolti attivamente non solo durante la fase di
vendita e pre-vendita ma anche a livello di implementazione dei progetti,
attraverso una intensa collaborazione con le risorse di Software Ag. Il
Dynamic Partner Program di Software Ag è rivolto ad Isv (Independent
Software Vendor) che vogliono integrare le loro applicazioni con le
innovative soluzioni Xml di Software Ag, a Distributorì (Value-Added
Distributor) che vendono i prodotti della società tedesca e offrono servizi
addizionali attraverso la propria rete di vendita, a Rivenditoli (Value-Added
Reseller) che utilizzano la vendita dei prodotti di Software AG
principalmente per sviluppare progetti in relazione alle effettive esigenze
dei clienti. Il programma prevede la certificazione, il training, attività
di co-marketing e supporto alla vendita, oltre all'accesso ad un sito web
riservato ai partner contenente informazioni sui prodotti, news, eventi,
demo, supporto tecnico e materiale marketing. " Il termine 'Dynamid -
ha dichiarato Roberto Pagani, Amministratore Delegato e Direttore Generale
di Software Ag Italia - è esplicativo della finalità dei programma: 'Dynamid
significa movimento e l'obiettivo di questo programma di certificazione è
di 'muovere' il mercato, posizionando Software Ag come principale player
nell'ambito di applicazioni ebusiness basate sulla tecnologia Xml. Infatti
solo alleanze dinamiche sviluppano soluzioni in grado di essere altamente
competitive in un mercato in continua evoluzione, come quello di Internet.
"A ottobre abbiamo siglato un accordo molto importante con It Way,
distributore puro a Valore Aggiunto (Vad) leader nei mercati Internet/intranet,
Networking, Operi Systems e Rdbms, specializzato nelle soluzioni per le
problematiche dell'e-business", ha spiegato Marcello Spazzacampagna,
responsabile Canale Indiretto di Software Ag Italia. "Questo accordo ci
consente di essere presenti sul mercato insieme ad una società solida con
un'esperienza e credibilità che la porta ad essere il punto di riferimento
per Var, Systern Integrator e Rivenditori, ovvero coloro che sono alla
ricerca di tecnologie, consulenza, servizi e training all'avanguardia nel
nascente mercato delle soluzioni a standard Internet". " Il nuovo
modello di vendita dì Software Ag - ha spiegato Gabriele Porro,
responsabile Alleanze di Software Ag Italia - prevede una suddivisione dei
clienti su tre livelli: top account, clienti di medio-grandi dimensioni e
clienti di dimensioni medio-píccole. Questi ultimi sono in generale
affidati al canale, mentre i clienti di fascia intermedia sono seguiti
direttamente e indirettamente a seconda delle specifiche situazioni. I top
account al contrario sono gestiti dalla forza di vendita Software Ag
soprattutto per quanto riguarda le aree strategiche dei finance (banche e
assicurazioni), dei manufacturing, delle telecomunicazioni e della pubblica
amministrazione centrale. In una prospettiva futura, i clienti di aziende
medio-grandi verranno seguiti dai partner mentre quelli di dimensioni
medio-piccole saranno seguiti dal nostro distributore It Way e dai
Var". In Italia, questa politica è già realtà per diversi partner di
Software AG, che hanno sviluppato e stanno già implementando soluzioni
basate sull'architettura Xml Tamino. Tra questi: Consoft Sistemi con la
soluzione Wide, un framework di componenti software per la realizzazione di
applicazioni per la gestione dell'e-procurement. Completamente sviluppato
con le tecnologie (Xml, Java) e mediante l'utilizzo nativo di Tamino Xml
Database, costituisce la soluzione ideale per le aziende che hanno
l'esigenza di gestire le relazioni con i fomitori in modo razionale ed
organizzato e con costi contenuti. D.E.C. Informatica con la soluzione €Swing,
la piattaforma tecnologica di supporto alle attività di e-commerce che
offre un servizio di gestione sicura e integrata dei sistemi di pagamento
via Web, pienamente aderente agli standard di sicurezza ìnternazionali (Ssl)
e nel rispetto delle normative contabili interbancarie E-Cnet con EasyComm,
la soluzione web per le Pmi che fornisce siti web, cataloghi ondìne, order
processing, pagarrienti, ecc. Scube Newmedia con X-Doc, un sistema completo
e integrato che consente di gestire i contenuti indipendentemente dal
formato e dal media di destinazione, risolvendo cosi il problema dei flusso
di dati alla fonte. Txt e-solutions con la piattaforma software web based
Txt Polymediag che consente la redazione e la gestione online di contenuti
(informazioni, immagini, suoni, ecc.) specificamente progettata per le
aziende dei settore media e della online content industry. Uniteam con XgeCo,
soluzione per la gestione della comunicazione "one-to-one"
indirizzata, in particolare, al mondo bancario, assicurativo e della
pubblica amministrazione. UniGeCo permette alle aziende di comunicare con
grande facilità e tempestività alla propria clientela anche attraverso 1a
rete", consentendo di cogliere le grandi opportunità dal diffondersi
delle tecnologie come l'Umts. Web2Cad con il software professionale
CatalogCreator per la realizzazione sincronizzata di cataloghi multiformato
(pdf, htmI, xml) utilizzabile per produrre, da un'unica descrizione di
prodotti (testi, immagini, tabelle, línk ecc.), cataloghi per Cdrom,
Intemet e sul tradizionale supporto cartaceo. Winsome italia con le
soluzioni Valuebag - piattaforma di marketing interattivo per le promozioni
digitali ìntegrabili con il mondo offline - Vìrtual Press Office -
soluzione di Content management per la gestione dinamica di contenuti ondine
- e Winteractive -sistema interattivo per la profilazione emotiva degli
utenti di Internet. "Le recenti partnership che abbiamo siglato ha
continuato Roberto Pagani -rappresentano importanti tasselli della nostra
nuova strategia volta ad ampliare l'offerta di soluzioni basate sulla
tecnologia Xml di Software Ag. In soli sei mesi dal lancio di questa nuova
strategia di vendita abbiamo ottenuto numerosi e significativi risultati in
mercati differenti, da quello bancario a quello assicurativo, da quello
editoriale a quello dei manufacturing. A breve potremo annunciare il
compietamento dei primi progetti applicativi in tutti questi comparti".
"Sempre meno tecnologia di base e sempre più soluzioni verticali è
l'obiettivo finale di Software Ag. L'evoluzione dei mercato It richiede
infatti la capacità per i vendor di rispondere alle problematiche reali
legate al business dei client" ha concluso Roberto Pagani. Ulteriori
dettagli relativi al Dynamic Partner Program possono essere reperiti sul
sito www.softwareag.com
NET-ECONOMY PIÙ SICURA CON INFOGUARD
Milano, 17 maggio 2001 - La Sicurezza si è ormai imposta con autorevolezza
all'attenzione delle moderne imprese, sempre più orientate a fruire dei
vantaggi che la Net-Economy mette loro a disposizione per allargare il
proprio Market Share ed offrire servizi più facilmente fruibili in un
contesto indipendente dalla posizione geografica. Il problema della
Sicurezza si è presentato fin dal primo apparire delle comunicazioni, di
qualunque tipo esse fossero, e le soluzioni si sono andate continuamente
evolvendo, divenendo sempre più complesse man mano che le informazioni da
proteggere potevano essere più facilmente intercettabili, e più efficienti
grazie al progressivo evolvere della tecnologia e delle metodologie
applicate. Il mondo della Globalizzazione Elettronica ha reso l'informazione
un oggetto che permea l'intera Società, un oggetto che circola liberamente
e rapidamente, originata o richiesta, futile o d'importanza critica. Il
processo di virtualizzazione che ha da sempre contraddistinto le attività
umane ha di recente dimostrato un incremento di accelerazione, conferendo
all'informazione un valore intrinseco sempre più elevato: oggi il denaro
che circola più rapidamente è un'informazione digitale, così come lo sono
l'ordine di acquisto di uno stock di valori di Borsa, il progetto esecutivo
di una nuova arma, oppure una canzone, un film, una partita di calcio.
Ciascuno di questi oggetti può richiedere un livello diverso di protezione,
proporzionale al valore che esso ricopre per il legittimo possessore o per
coloro che fossero interessati a carpirne il contenuto; ecco quindi che un
progressivo incremento della reperiblità e della pervasività dei dati ha
inevitabilmente portato ad una sempre più elevata sensibilizzazione sui
temi attinenti la Sicurezza. La Sicurezza, d'altro canto, non è unicamente
tecnologia, per quanto la tecnologia ne costituisca il fondamento
essenziale, ma è una vera e propria architettura di equilibri strategici
tra soluzioni tecnologiche, organizzative e logistiche. Non ci si può
improvvisare fornitori di Sicurezza, per quanto oggi la domanda vada ben
oltre la capacità di risposta da parte del mercato, poiché la catena di
produzione, memorizzazione, propagazione, riproduzione dell'informazione va
considerata nella sua interezza, fino a giungere al decadimento d'importanza
dell'informazione stessa, o alla sua distruzione. Proteggere un singolo
passo, un singolo anello di questa catena potrebbe rappresentare uno sforzo
estremamente impegnativo dal punto di vista economico ed organizzativo, e
condurre ad un risultato nullo in termini di conferimento di sicurezza,
così come agire su tutti gli anelli e trascurarne soltanto uno: è noto che
l'intera catena è solida quanto il più debole dei propri anelli. Ecco
perché è estremamente importante trovare un partner per la Sicurezza che
possa fornire primariamente i servizi consulenziali atti a focalizzare
l'attenzione e le risorse sulle aree più critiche, a realizzare una
struttura coerente ed affidabile, a formare uno staff di gestione
certificato qualitativamente, a perseguire nel tempo il continuo, necessario
adeguamento della soluzione all'evolversi delle necessità. La nascita in
Italia di InfoGuard rappresenta la creazione di un polo di diffusione,
rivolto all'intera Europa, per l'esperienza e la tecnologia che la svizzera
Crypto Ag, fin dal 1952, ha messo a disposizione di Enti ed Agenzie
Governative, Ambasciate, imprese multinazionali. InfoGuard è una realtà
che nasce contemporaneamente in Svizzera ed in Italia, e che raccoglie
l'eredità della Cripto Ag per replicare in ambito enterprise i successi
conseguiti negli esigenti ambienti militari e governativi. InfoGuard assume
una propria individualità ben specifica, poiché si rivolge ad un mercato
completamente diverso da quello in cui opera Crypto Ag, in cui gli standard
di sicurezza prevedono l'applicazione di algoritmi di tipo standardizzato
come l'Aes (Advanced Encryption Standards), ma non è difficile preconizzare
che sarà breve il percorso necessario a raggiungere la leadership anche in
questo settore. InfoGuard si propone, infatti, come un partner a copertura
completa, per quanto riguarda la sicurezza dei dati, in grado di
rappresentare il "single shopping point" presso il quale reperire
soluzioni complete, dalla strategia di approccio ai prodotti, dalla
consulenza al disegno ed alla realizzazione del progetto, dalla formazione
alla gestione per la manutenzione adattiva e perfettiva dell'implementazione
specifica. I prodotti, che per altri protagonisti in questo settore
rappresentano l'intera proposta, per InfoGuard sono soltanto una piccola,
per quanto significativamente differenziante, parte di una soluzione
integrata che può essere delineata ed applicata con tempi altrove non
proponibili. Alla InfoGuard infatti, si potrebbe dire, esiste già la
soluzione al problema che preoccupa qualunque Impresa, poiché il più
consistente capitale che questo nuovo partner di Sicurezza condivide con la
consorella Cripto AG è rappresentato dalla conoscenza, accumulata in quasi
50 anni di successi strettamente focalizzati proprio su questa specifica
tematica; le opportune personalizzazioni rappresentano un problema minore, e
vengono rapidamente individuate e realizzate con certezza del risultato. Se
il problema non può essere risolto in InfoGuard, non è un problema di
Sicurezza. Infolink: www.infoguard.it
MASTERCARD IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA ALLE FRODI CON IL
SISTEMA RISK EXPLORER
Milano,17 maggio 2001 Si chiama Risk Explorer, è un sistema innovativo per
il controllo e la prevenzione delle frodi basato sulla tecnologia neurale
che verrà adottato a partire da giugno da gran parte del sistema bancario
italiano: è la risposta di Europay International, il circuito di pagamento
leader in Europa con i marchi Maestro, Cirrus ed eurocheque per le carte di
debito e licenziatario in esclusiva per l'Europa del marchio MasterCard per
le carte di credito, per contrastare il fenomeno delle frodi con carte di
credito, che in Italia nel 2000 ha raggiunto complessivamente il volume
stimato di 13 milioni di euro. Studiato appositamente per il mercato
italiano, ³Risk Explorer è un sistema in grado di monitorare e valutare il
livello di rischio di una transazione², spiega Edoardo Baumgartner,
responsabile gestione rischio e frodi del sud-Est Europa di Europay,
"analizzando la transazione sia da parte dell¹esercente che da parte
del titolare. Il sistema è in grado di segnalare alla banca del titolare (issuer)
e a quella dell¹esercente (acquirer) in tempo reale e con modalità molto
semplici se una transazione appare sospetta prima che sia conclusa². Con
l'obiettivo quindi di offrire più sicurezza ai titolari di carte MasterCard,
emesse dagli istituti che tra poco adotteranno il sistema e che
rappresentano il 70% circa del mercato complessivo delle carte di credito:
Agos Itafinco, Banca Antonveneta, Banca Intesa/Setefi, Banca Nazionale del
Lavoro, Banca Sella, CariVerona, Deutsche Bank, Findomestic e Servizi
Interbancari. Il sistema messo a punto da Europay/MasterCard, presente in
Italia con 3,3 milioni di carte di credito, fa seguito a un¹accurata
indagine sul fenomeno delle frodi, presentata oggi a Milano. Da cui risulta
che le frodi su carte MasterCard nel 2000 hanno raggiunto i 2 milioni di
euro, interessando oltre 20 mila transazioni, per un totale di circa 3.300
carte coinvolte. Su 100 transazioni effettuate con carte MasterCard, 5 sono
di origine fraudolenta. Il Œrischio frode² per ogni carta MasterCard
emessa è pari a 0,62 euro, dato molto più basso della media di mercato
italiana che è di 0,92 euro. Il fenomeno fraudolento è imputabile nel 34%
dei casi a carte rubate, nel 32% a carte smarrite, nel 9% a carte che non
arrivano a destinazione del futuro titolare, e nel 7% dei casi a carte
contraffatte. "Ma è proprio la contraffazione il fenomeno più a
rischio", avverte Baumgartner, ³in quanto con la carta contraffatta
vengono effettuate in media 6,3 transazioni per carta, pari a 548 euro,
contro le 5,3 transazioni per carta se essa è stata smarrita o rubata, pari
a importi di circa 90 euro². Ancora, la contraffazione realizzata
attraverso varie modalità tra cui la più diffusa è lo skimming cioè la
copiatura e clonazione della carta, è generata per il 45% nei paesi dell¹est,
per il 28% in Inghilterra e per il 13% da una nuova criminalità organizzata
di matrice nigeriana. Inoltre, il 56% delle frodi con carte italiane
MasterCard viene perpetrato all¹estero e nella classifica degli esercenti
maggiormente presi di mira dal fenomeno, al primo posto ci sono i negozi di
abbigliamento familiare, seguiti da elettrodomestici, gioielleria,
rifornimenti di carburante, casalinghi, centri di servizi telefonici, per
concludere con alimentari/supermercati e negozi di calzature. Le città in
cui il fenomeno è più diffuso sono Roma (con il 21% delle frodi) e Milano
(con il 13%), ma è tutto il nord Italia, da Torino a Venezia, da Genova a
Padova, ad essere il più "attivo" su questo fronte. Ma nonostante
il fenomeno delle frodi sia in aumento rispetto al 1999, con una crescita
del 32% in termini di volume, l¹Italia rappresenta per il circuito
MasterCard solo l¹1% del totale del volume delle frodi in Europa,
collocandosi al 24° posto su 44 paesi, e segnando un basis point (rapporto
tra volume frodi e volume transazioni) pari a circa la metà della media
europea: 5,54 contro 10,28 E sul fronte Internet, le frodi con carte
MasterCard sono quasi inesistenti, ammontando a circa 40 mila euro.
"Gli episodi fraudolenti" afferma Peter Warner, Corporate Security
Director di Europay/MasterCard, "non avvengono a causa dell¹intercettazione
dei dati della carta se messi on line, ma a causa dell¹appropriazione degli
stessi nel mondo reale". Per evitare che il fenomeno in generale si
incrementi, forse basterebbe che i titolari seguissero alcune elementari
regole di comportamento, come per esempio, quella di conservare la carta di
credito lontana dal portafoglio, di effettuare subito la denuncia alla
società emittente se la carta viene rubata oppure se è stata smarrita, di
effettuare acquisti on line solo su siti che mostrino un sistema di
sicurezza eccetera. Senza dimenticare che, comunque, le spese sostenute in
modo fraudolento vengono rimborsate al titolare di carta, mentre i contanti,
no.
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