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contributi di
GIOVANNI SCOTTI
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scottigio@tin.it
LUNEDI'
4 GIUGNO 2001
pagina 5
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AGENTI: PATTO DI NON CONCORRENZA
Il prossimo
1° giugno acquistano piena efficacia le norme contenute nell'ultimo comma
dell'art. 1751 bis del codice civile, concernente la disciplina del patto di
non concorrenza nel contratto di agenzia, norme introdotte dall'art. 23
della Llegge 29 dicembre 2000, n. 422, recante "Disposizioni per
l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle
Comunità europee - legge comunitaria 2000". Tali norme sono applicabili dal
1° giugno anche ai contratti già in atto. In pratica da tale data l'agente
ha diritto ad una specifica indennità, di natura non provvigionale, a fronte
dell'accettazione del patto di non concorrenza. Tale indennità va
corrisposta in occasione della cessazione del rapporto e il suo ammontare,
concordato direttamente fra le parti interessate, è commisurato ad alcuni
parametri indicati dalla norma stessa (alcuni dei quali piuttosto generici):
- la durata del patto di non concorrenza (che non può comunque eccedere i
due anni); - la natura del contratto di agenzia; - l'indennità di fine
rapporto. Conseguentemente le aziende interessate, per i contratti di
agenzia in atto, se ritengono necessario conservare la clausola sul patto di
non concorrenza, dovranno concordare direttamente con l'agente,
possibilmente prima della data del 1° giugno, la misura dell'indennità per
il patto stesso o i criteri per il suo calcolo. Tale indennità non ha natura
provvigionale e va corrisposta alla cessazione del rapporto. L'indennità per
il patto di non concorrenza, non trova comunque applicazione nel caso di
contratti di agenzia stipulati con società di capitali composte da più di un
socio.
PAGAMENTO
DELL'ICI
Entro il 30 giugno il contribuente è tenuto a versare l'importo
corrispondente all'intera imposta, oppure un acconto pari all'imposta
comunale sugli immobili dovuta per il primo semestre, in proporzione ai mesi
di possesso, calcolata sulla base delle aliquote e delle detrazioni valide
per l'anno precedente, se il relativo comune non ha deliberato delle
variazioni. Il mese durante il quale il possesso si è protratto per almeno
15 giorni è computato per intero. Se l'immobile è posseduto per l'intero
anno, l'importo corrisponde al 50% dell'imposta dovuta. L'imposta comunale
sugli immobili è dovuta: - dai proprietari di fabbricati, aree fabbricabili
o terreni agricoli siti nel territorio dello Stato; - dai titolari del
diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli
immobili stessi; - dal locatario nei contratti di leasing; - dal
concessionario nel caso di concessione su area demaniale. In caso di
contitolarità (comproprietà, usufrutto, proprietà piena per una quota e
usufrutto per la restante quota) ciascun contitolare è obbligato ad
effettuare distintamente il versamento dell'imposta limitatamente alla parte
corrispondente alla propria quota di titolarità. Per le parti comuni
dell'edificio (l'alloggio del portiere) il versamento può essere eseguito
dall'amministratore del condominio a nome del condominio stesso. In caso di
successione, l'erede è tenuto ad effettuare il versamento dell'imposta a
nome del de cuius, calcolando l'importo sulla base dei mesi e della quota di
possesso fino alla data del decesso ed a nome suo o degli eredi, calcolando
l'imposta sulla base dei mesi e della quota di possesso dalla data del
decesso fino alla fine dell'anno (o fino alla data di vendita). Costituisce
diritto reale di abitazione il diritto spettante al coniuge superstite ai
sensi dell'art. 540 del Codice Civile e quello spettante al coniuge separato
per sentenza o convenzionalmente sulla casa adibita a residenza familiare.
Per i fabbricati la base imponibile è data dall'intera rendita catastale
moltiplicata per: - 100 se si tratta di fabbricati classificati nei gruppi
catastali A (abitazioni) B (collegi, convitti, ecc.) e C (magazzini,
depositi, laboratori, stabilimenti balneari, ecc.) con esclusione delle
categorie A/10 e C/1 - 50 se si tratta di fabbricati classificabili nella
categoria A/10 (uffici e studi privati) e nel gruppo catastale D (opifici,
alberghi, teatri, banche, scuole private, posti barca ecc.) ad eccezione,
per quest'ultimo gruppo, di quelli interamente posseduti da imprese e
distintamente contabilizzati, sforniti di rendita catastale - 34, se si
tratta di fabbricati classificati nella categoria C/1 (negozi e botteghe).
Dall'anno 1997 le rendite catastali dei fabbricati sono aumentate del 5%.
Per i terreni agricoli la base imponibile è data dal reddito dominicale
moltiplicato per 75. Dall'anno 1997 i redditi dominicali dei terreni
agricoli sono aumentati del 25%: In caso di possesso di più immobili situati
nello stesso Comune si deve effettuare un unico versamento. I contribuenti
che non hanno provveduto a versare l'intera imposta, ma solo l'acconto pari
al 50%, dovranno effettuare il pagamento della quota a saldo dal 1° al 20
dicembre prossimi.
PROGRAMMAZIONE DEI FLUSSI D’INGRESSO DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI PER
L’ANNO 2001
Sulla Gazzetta ufficiale n. 113 del 17 maggio u.s. è stato pubblicato il
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 aprile 2001, che ha
stabilito, per l'anno in corso, il tetto massimo di ingressi per lavoro di
cittadini extracomunitari nel territorio dello Stato. Il provvedimento
prevede una quota massima di 83.000 autorizzazioni di ingresso, così
suddivise: - fino a un massimo di 50.000 quote per ingressi di cittadini
extracomunitari residenti all'estero, per motivi di lavoro subordinato non
stagionale e di lavoro autonomo - fino a un massimo di 33.000 quote per
ingressi di cittadini extracomunitari residenti all'estero per motivi di
lavoro subordinato stagionale, chiamati e autorizzati nominativamente.
Nell'ambito del predetto totale di 50. 000 autorizzazioni, è prevista
l'autorizzazione all'ingresso per: a) 12.000 lavoratori per lavoro
subordinato, a tempo indeterminato o determinato a carattere non stagionale,
chiamati ed autorizzati nominativamente e provenienti da qualsiasi Paese non
comunitario, con esclusione dei Paesi di cui all’art. 3 del provvedimento;
b) 3000 lavoratori per lavoro autonomo, anche per lo svolgimento di attività
professionali, provenienti da qualsiasi Paese non comunitario, con
esclusione dei Paesi di cui al successivo art. 3 del provvedimento; c) 2000
lavoratori per lavoro subordinato o autonomo, quali infermieri professionali
che hanno conseguito il titolo in Italia ovvero ai quali il Ministero della
Sanità ha riconosciuto il titolo conseguito all’estero; d) 3.000 lavoratori
per lavoro subordinato o autonomo, specializzati nelle tecnologie
dell'informazione e comunicazione. Con decreto interministeriale, da emanare
entro 90 giorni dalla pubblicazione del DPCM, saranno stabiliti i profili
professionali degli operatori del settore della tecnologia dell’informazione
e della comunicazione di cui alla lettera d). L'art. 3 prevede che,
nell’ambito della quota massima di 83.000 unità, tenuto conto della
cooperazione in materia migratoria, è consentito l’ingresso in Italia per
motivi di lavoro subordinato o autonomo o per l’inserimento nel mercato del
lavoro, ad una quota di 6000 cittadini albanesi, 3000 cittadini
tunisini,1500 cittadini marocchini, nonché di 4000 cittadini di altri Paesi,
non appartenenti all’Unione europea che sottoscrivano specifici accordi di
cooperazione in materia migratoria anche riguardanti, per gli accordi in
materia di lavoro, progetti sperimentali di formazione all’estero, da
sviluppare su proposta dei Ministri interessati, di concerto con il
Ministero del lavoro se non proponente, ed in collaborazione con le
organizzazioni rappresentative degli imprenditori e dei datori di lavoro.
Inoltre, tenuto conto della situazione politica e sociale della Somalia,
viene consentito l'ingresso in Italia, per motivi di lavoro subordinato o
autonomo o per l’inserimento nel mercato del lavoro, di 500 cittadini
somali. Sempre nell’ambito della quota massima di 83.000 unità, l'art. 4
prevede l’ingresso fino ad un numero massimo di 15.000 persone, provenienti
da qualsiasi Paese extracomunitario, ai sensi dell’art. 23, commi 1, 2 e 3
nonché, in via residuale, del comma 4 del Decreto Legislativo n. 286/98,
Testo Unico delle disposizioni sulla disciplina dell'immigrazione. L'art. 5
del decreto in esame prevede la possibilità di rideterminare, in base alle
effettive richieste ed in presenza di significativi residui delle quote, le
ripartizioni numeriche stabilite, ferma restando la quota massima di 83.000
unità.
DIRITTO E
INTERNET
All'indirizzo internet www.netjus.it è possibile contattare una associazione
che riunisce, attorno ad un sito Web e ad una comunità giuridica, numerosi
esperti di diritto dell'informatica e di informatica giuridica. Lo scopo di
una simile iniziativa, senza fini di lucro o pubblicitari, è quello di
condividere il più possibile le conoscenze in un settore, quale quello del
diritto delle nuove tecnologie, in continua evoluzione. La partecipazione
alle attività di Net Jus, che sono numerose ed in costante espansione, è
aperta a tutti coloro che pensano di poter dare un contributo scientifico
valido ai numerosi progetti in corso. Net Jus conta, oggi, oltre 150 membri,
tutti professionisti del diritto italiani e stranieri.
INTERNET
ALL'UNIVERSITA'
Il prossimo ottobre presso il Dipartimento di informatica della facoltà di
Scienze matematiche e naturali dell’Università di Bologna inizierà il primo
corso di laurea su internet. Il corso durerà tre anni e si occuperà delle
applicazioni di Internet all'economia aziendale, ramificandosi, poi, in più
aree di specializzazione. I dottori in Internet saranno in grado di entrare
sia nelle imprese della old economy che in quelle della new economy.
MEDAGLIETTA:COM
Digitando l'indirizzo internet
www.medaglietta.com è possibile accedere ad un sito che offre un
servizio, a pagamento, particolarmente interessante per i possessori di cani
e gatti. gli animali, infatti, vengono registrati utilizzando la famosa
medaglietta che usano i militari americani ed i soldati di mezzo mondo. la
medaglietta è in acciaio inossidabile, leggera ed indistruttibile. le
scritte non si consumano perché i caratteri sono punzonati in rilievo e
saranno sempre leggibili. la medaglietta è così una vera e propria carta di
identità per cani e gatti, una sorta di assicurazione per essere sicuri di
poter ritrovare l'animale nel caso si perda, contando sull'enorme diffusione
di internet. ogni animale è identificato in quattro righe di testo che,
oltre al nome del cane o del gatto ed eventuali numeri telefonici del
proprietario, contengono anche un codice alfanumerico, unico in tutto il
mondo. il codice costituisce la "targa" personale dell'animale ed è composta
da una lettera che indica la sua nazionalità, la sigla della provincia di
residenza del proprietario ed un codice progressivo anagrafico.
EUROLANDIA:
LA FINE DELLA FASE PREPARATORIA
Proseguiamo nel nostro cammino verso l'euro indicando le tappe di quest'anno:
Da settembre 2001 inizierà la distribuzione di monete in euro a circa 26mila
sportelli bancari e 14mila uffici postali. Da novembre 2001 si completerà la
distribuzione di banconote in euro, sempre alle banche e agli uffici
postali. Da dicembre 2001 inizierà la distribuzione di "starter-kit"
(pacchetti di monete di vario taglio) ai cittadini. Al 31 dicembre 2001 si
concluderà la fase preparatoria, che ha visto la produzione di banconote e
monete in euro per la prima emissione; il loro trasporto e stoccaggio, la
alimentazione del sistema economico e la riduzione del circolante in lire.
Sempre entro tale data le banche provvederanno, automaticamente e senza
applicare alcuna commissione, alla conversione in euro dei conti correnti.
Ed ancora … se ho un assegno emesso prima del 30 dicembre 2001 es espresso
in lire potrò incassarlo il 2 gennaio 2002, senza alcuna particolare
procedura, ma l'importo sarà corrisposto in euro, seguendo le regole della
conversione e dell'arrotondamento che abbiamo illustrato nel precedente
notiziario. Per cambiare le lire in euro occorrerà recarsi in banca o agli
sportelli postali. Nessuno potrà presentarsi a casa di singoli cittadini per
ritirare le lire con la promessa di convertirle in euro. Un'apposita
campagna di sensibilizzazione indurrà i cittadini a depositare in banca o in
posta il contante in lire e saranno attivate iniziative a scopo benefico per
eliminare così le monete in lire.
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