|
|
NOTIZIARIO
NEWS
MERCOLEDI' pagina 1
La nostra vetrina dei
L'esposizione dei
(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
SCIOPERI: IL NUOVO CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE AUTOTRASPORTO, LA PROVVISORIA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE DEL TRASPORTO AEREO E DELLA DISTRIBUZIONE DEL CARBURANTE Roma, 29 agosto 2001 - La Commissione di garanzia ha approvatole nuove regole nei settori dell'autotrasporto, trasporto aereo e distribuzione dei carburanti. In particolare, il codice di autoregolamentazione del settore autotrasporto prevede un congruo periodo di preavviso per l'effettuazione delle agitazioni, la garanzia di alcuni servizi essenziali, periodi di franchigia e una durata massima delle astensioni non superiore a cinque giorni. Sono stati varati, inoltre, il testo della regolamentazione provvisoria per il settore del trasporto aereo e nella distribuzione di carburante. I testi di questi accordi sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.commissionegaranziasciopero.it/accordi.htm CREDITO ITALIANO: AUMENTO DI CAPITALE PER LA RETE PROMOTORI E 10 MILIARDI PER GENOVA Milano, 29 agosto 2001 - Il Credito Italiano, storicamente legato alla città di Genova per tradizioni e presenza, ha oggi deciso di stanziare un plafond di 10 miliardi di lire per finanziare a condizioni di particolare favore e con piani di ammortamento compresi tra 12 e 36 mesi, artigiani, commercianti e imprese che hanno subito danni nei recenti disordini verificatisi durante lo svolgimento del vertice dei G8. L'iniziativa ha lo scopo di supportare una tempestiva ripresa delle attività economiche. Inoltre, a seguito dell'acquisto da Xelion Sim del ramo d'azienda "Divisione Credito Italiano" costituito da circa 750 promotori finanziari, l'Assemblea straordinaria di Credito Italiano ha deliberato un aumento di capitale di 74,1 miliardi, pari al valore del ramo acquisito. La Rete Promotori, che dal 1° luglio opera sotto il nome "Credit", va così ad arricchire il progetto "Personal Banking" riservato alla clientela affluent che ha lanciato, nel kick off di Roma del 9 giugno scorso, il marchio "Dedicato". Infolink: www.credit.it UNICREDIT NEGOZIA SU I-FABER UNA COMMESSA DI 5 MLD LIRE Milano, 29 agosto 2001 - Si è conclusa la prima asta per la fornitura di arredi per uffici lanciata da UniCredito Italiano con l'utilizzo della piattaforma tecnologica per marketplace messa a punto dal progetto i-Faber. I-Faber www.i-Faber.com è un progetto lanciato da UniCredito Italiano insieme con un gruppo di partner industriali e tecnologici quali Erg e Oracle. La missione di i-Faber è realizzare comunità/mercati virtuali (e-marketplace) che organizzino tramite Internet i rapporti commerciali all'interno di alcuni settori, privati o pubblici, in modo da ottimizzare gli attuali processi di business, conseguire significativi recuperi di efficienza e creare nuove opportunità (ampliamento della base fornitori/clienti). Il primo marketplace a partire è quello orizzontale, relativo ai beni e servizi indiretti non di produzione (consumabili per ufficio, hardware, arredi, trasporti, viaggi, servizi di marketing, pulizia, etc.) dove UniCredit ricopre il ruolo di business leader: aggregatore della propria base fornitori e soggetto che avvia le prime contrattazioni, rendendo liquido il mercato. Fino ad ottobre le transazioni avverranno tra fornitori e acquirenti coinvolti nella fase pilota. Da novembre il marketplace sarà aperto a qualsiasi azienda voglia effettuare transazioni online. Le aziende clienti di I-Faber, oltre a funzioni transazionali per acquistare beni e servizi su cataloghi online o attraverso aste o gruppi di acquisto, potranno accedere ai servizi finanziari (incassi e pagamenti, firma digitale, informazioni finanziarie e produttive sulla controparte, leasing e factoring) e ad altri servizi a valore aggiunto (creazione del catalogo elettronico, integrazione con i sistemi informativi aziendali, gestione in forma elettronica della documentazione commerciale, assicurazione del credito, logistica, etc.) L'asta odierna, per un controvalore di circa 5 miliardi di lire, ha avuto come oggetto la fornitura di scrivanie e pareti attrezzate per la nuova sede di Upa (società del Gruppo Unicredito) e ha visto la partecipazione di nove aziende protagoniste del settore degli arredi per ufficio quali Castelli, Sagsa, St.Tre Italia, Fantoni, Faram, Archiutti, Citterio, Estel, Unifor. Nei giorni precedenti erano state chiuse altre aste sui materiali di consumo per ufficio (toner, modulistica, etc), mentre da settembre saranno effettuate aste su altre categorie merceologiche (computer e accessori per l'informatica, servizi di sicurezza, materiale promozionale, etc). Alla fase pilota partecipano, in qualità di buyer, anche Erg e Api che già dai prossimi giorni aggiudicheranno delle forniture sia per i materiali di manutenzione destinati alle raffinerie (piping) sia per prodotti di cancelleria. Infolink: www.i-Faber.com MEDIOBANCA: IL PRE-CONSUNTIVO AL 30 GIUGNO ANTONVENETA CONVOCA I SOCI PER LA TRASFORMAZIONE IN SPA E LA QUOTAZIONE IN BORSA Milano, 29 agosto 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Antonveneta, riunitosi isotto la Presidenza dell'Avv. Dino Marchiorello, ha approvato il progetto di ammissione alle negoziazioni delle azioni Antonveneta sul Mercato Telematico Azionario (Mta) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., illustrato dal Vice Presidente e Direttore Generale Dott. Silvano Pontello. Il Consiglio ha inoltre deliberato l'emissione gratuita di "warrants" su azioni Interbanca da attribuire ai soci che non vendano o altrimenti trasferiscano le azioni della Banca da essi possedute nei primi 12 mesi dalla data di inizio delle negoziazioni in Borsa del titolo Antonveneta. Jp Morgan e Abn Amro Rothschild svolgeranno il ruolo rispettivamente di Sponsor e Co-Sponsor, ai sensi del vigente regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa italiana S,p.a., nonché, congiuntamente ad Interbanca S.p.A., presteranno consulenza in ordine alle necessarie attività di valutazione, alla redazione del prospetto informativo, alla preparazione della documentazione informativa e procedurale occorrente. Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito del predetto progetto di quotazione, ha inoltre deliberato di sottoporre all'Assemblea dei soci la proposta di trasformazione della Banca Antoniana Popolare Veneta Società Cooperativa per Azioni a Responsabilità Limitata in società per azioni, con adozione di un nuovo testo di statuto sociale. In ragione dell'inscindibile collegamento tra la trasformazione e la quotazione in Borsa, gli effetti giuridici della trasformazione della Banca in società per azioni e l'adozione di un nuovo statuto sociale saranno efficaci solo a far data dall'inizio delle negoziazioni del titolo "Antonveneta" sul Mercato Telematico Azionario, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni. Ai Soci della Banca Antonveneta, in conseguenza del prodursi degli effetti giuridici della trasformazione, spetta, ai sensi di legge, il diritto di recesso. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l'Assemblea dei Soci, in sede ordinaria e straordinaria, per i giorni 6 e 7 settembre 2001 per deliberare in ordine alle suddette proposte, nonché sul progetto di fusione per incorporazione della Banca Popolare Jonica. Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha ritenuto necessario convocare l'assemblea dei portatori del prestito obbligazionario convertibile ibrido subordinato a tasso fisso 1999/2009, per i giorni 7 e 8 settembre per deliberare, per quanto di loro competenza, in ordine all'approvazione delle predette operazioni di quotazione in Borsa delle azioni Antonveneta e di trasformazione della Banca in società per azioni. BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA: ANTICIPAZIONI SUI RISULTATI SEMESTRALI Siena, 29 agosto 2001 - Il Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Prof. Pier Luigi Fabrizi, ha esaminato, nella riunione dello scorso 26 luglio, l'andamento gestionale della Capogruppo al 31/5/2001 ed ha preso visione delle prime anticipazioni sui risultati semestrali della Banca ed a livello consolidato, che confermano il trend di crescita del I° trimestre, in linea con il Budget. Sotto il profilo operativo risaltano, in particolare, i volumi di collocamento dei prodotti di raccolta del Gruppo, che raggiungono 5.000 mld. per i nuovi strumenti finanziari Mps Finance, 2.030 mld. (flussi netti) per i Fondi Comuni Ducato e 2.045 mld. (premi riscossi) per le Polizze Vita. La raccolta complessiva della Banca registra, in termini di saldi medi, una dinamica di espansione attorno all'8%. Sul piano reddituale, le prime anticipazioni sui risultati semestrali delineano, per Bmps, un utile operativo - determinato con criteri omogenei a quelli utilizzati ad inizio anno per il budget - attorno a 1.600 mld. (+19% sul 30/6/2000), sostanzialmente in linea con l'obiettivo di periodo. Ovviamente i dati contabili definitivi - tuttora da determinare - risentiranno dei nuovi "criteri di valutazione" relativi ai dividendi delle società controllate, che a partire dalla "Relazione semestrale" al 30/6/2001 saranno imputati "per maturazione". Per quanto riguarda il Gruppo, l'andamento economico del II° trimestre dell'esercizio si pone complessivamente in linea con il trend del I° trimestre, caratterizzato da un utile netto di 337 mld., lasciando prefigurare, conseguentemente, un risultato netto semestrale che si avvicina a 700 mld. con un R.O.E. annualizzato attorno al 16%. I valori definitivi, sia per la Banca, sia a livello consolidato, saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 13/9 p.v. BANCA FIDEURAM: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE UTILE CONSOLIDATO A 60,3 MILIONI DI EURO NEL SECONDO TRIMESTRE E A 118,6 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2001 (+18%) Milano, 29 agosto 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Gruppo Sanpaolo Imi) ha approvato, lo scorso 27 luglio, la relazione che presenta i dati economico-patrimoniali consolidati relativi al secondo trimestre 2001. Sotto il profilo reddituale, l'utile consolidato del secondo trimestre è stato di 60,3 milioni di euro, con un incremento del 9,8% rispetto ai 54,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2000 e del 3,4% dai 58,3 milioni di euro del trimestre precedente. Per il primo semestre 2001 l'utile consolidato di Banca Fideuram è stato dunque pari a 118,6 milioni di euro, con un aumento del 18,1% rispetto ai 100,4 milioni del corrispondente periodo del 2000. Per quanto attiene all'aspetto operativo, pur in presenza di condizioni di mercato sfavorevoli, la raccolta netta positiva del semestre è stata di 1,8 miliardi di euro e ha permesso di sfiorare l'importo di 15,7 miliardi di euro dall'avvio del piano triennale 1999-2001, avvicinando l'obiettivo minimo di 17 miliardi di raccolta netta complessiva. Il risultato del semestre è stato conseguito essenzialmente nelle aree del private banking (gestioni patrimoniali in fondi) e dei titoli, quest'ultimo riconducibile in particolare agli investimenti in pronti contro termine effettuati nell'attesa di una stabilizzazione dei mercati e di un ritorno al risparmio gestito. Favorevole è stato anche il risultato sul fronte assicurativo: i premi vita incassati nel primo semestre 2001 sono stati 636 milioni di euro, il 7,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2000. A fine giugno 2001 le attività finanziarie amministrate da Banca Fideuram per conto della clientela ammontavano a 49,4 miliardi di euro, in aumento del 2% rispetto ai 48,6 miliardi di fine marzo e sostanzialmente invariate da inizio anno. Il risparmio gestito (fondi comuni, private banking, assicurazioni vita e fondi pensione) è risultato di complessivi 39,2 miliardi di euro, corrispondenti a circa l'80% delle masse amministrate. In particolare, le masse amministrate del private banking sono costantemente aumentate, passando a 14,1 miliardi di euro dai 9,6 miliardi di fine 2000 e dai 10,4 miliardi di marzo 2001. Alla fine di giugno i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.476, cui vanno aggiunti 305 produttori assicurativi per un totale di 3.781 professionisti, in aumento del 4,2% rispetto ai 3.629 di giugno 2000. I private banker di Banca Fideuram sono professionisti iscritti all'Albo dei promotori finanziari..Il risultato economico al 30 giugno 2001, confrontato con quello del primo semestre 2000 - non ancora interessato dal Gruppo francese Wargny acquisito nel dicembre dello scorso esercizio - e del primo trimestre 2001, evidenzia in particolare che: il margine d'interesse, pari a 41,9 milioni di euro (di cui 2,2 milioni attribuibili al Gruppo Wargny) nei primi sei mesi dell'anno in corso, è aumentato di 9,6 milioni rispetto al primo semestre 2000. La variazione positiva del secondo trimestre 2001 rispetto al primo è stata invece di 0,5 milioni di euro. le commissioni nette, pari a 248,5 milioni di euro nel primo semestre 2001, sono aumentate di 61 milioni (+33%) rispetto al corrispondente periodo del 2000. Nel secondo trimestre 2001 le commissioni nette sono cresciute di 13,5 milioni di euro (+ 11%) rispetto ai tre mesi precedenti. La loro dinamica nei periodi in esame è illustrata dalla seguente tabella: COMMISSIONI NETTE 1° trim 2° trim 1° sem 3° trim 4° trim TOTALE ANNO2001 117,5 131,0 248,5 -- -- -- 2000 87,8 99,7 187,5 106,1 114,6 408,2 Differenza 2001/2000 29,7 31,3 61,0 -- - - -- Al loro interno, le commissioni nette di gestione sono aumentate nel semestre di 45,3 milioni di euro in confronto al primo semestre 2000, a seguito sia della crescita delle masse medie gestite di circa 3,1 miliardi di euro dal giugno 2000 sia del maggior peso, al loro interno, dei prodotti a più alto valore aggiunto. Le commissioni nette di collocamento sono diminuite nel semestre di 14,9 milioni di euro, nonostante l'apporto di circa 16,5 milioni attribuibili al Gruppo francese Wargny. Le altre commissioni nette sono prevalentemente costituite da incentivazioni alla Rete e sono ripartite tra quelle ordinarie (31,6 milioni di euro nel semestre) - commisurate alla raccolta netta ed agli obiettivi di reclutamento dell'anno - e quelle collegate al piano di sviluppo triennale 1999-2001, pari a 21,9 milioni nei sei mesi. Gli accantonamenti relativi al bonus triennale effettuati nel primo e nel secondo trimestre dell'anno sono stati inferiori a quelli dei trimestri precedenti in correlazione con l'andamento della raccolta netta. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto sono risultati nel primo semestre pari a 14,3 milioni di euro. L'ammontare è inferiore di 12,9 milioni a quello registrato nel primo semestre 2000, essenzialmente a seguito della diminuzione del risultato di Fideuram Vita, passato da 25,7 a 13,1 milioni di euro. Su quest'ultimo hanno inciso principalmente i minori proventi da negoziazione titoli realizzati (4,1 milioni) e le più elevate minusvalenze da valutazione del portafoglio titoli (7,4 milioni), che hanno penalizzato il margine finanziario della Compagnia. Al 30.6.2001 il portafoglio titoli di Fideuram Vita si è attestato a circa 5.800 milioni di euro, di cui circa 3.400 immobilizzati. Nel secondo trimestre 2001 gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, ammontati a 4,8 milioni di euro, sono risultati inferiori per 4,7 milioni a quelli del primo trimestre dell'anno Gli altri proventi netti del semestre, pari a 10,5 milioni di euro, sono stati superiori di 0,9 milioni a quelli del primo semestre 2000. Nel secondo trimestre 2001 gli altri proventi netti sono stati pari a quelli registrati nel primo trimestre del corrente esercizio. Le spese amministrative, pari a 140,7 milioni di euro nel semestre, sono cresciute di 31,7 milioni rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Nel secondo trimestre 2001 sono state di poco superiori a quelle dei primi tre mesi dell'esercizio. L'incremento su base semestrale dipende in particolare dalla crescita degli organici, collegata soprattutto all'ingresso delle risorse facenti parte del Gruppo Wargny, e dalle altre spese legate allo sviluppo delle infrastrutture informatiche. Escludendo l'effetto del consolidamento del gruppo francese, l'incremento delle spese amministrative è stato di 13 milioni di euro. Gli accantonamenti per rischi ed oneri, pari a 10 milioni di euro nel semestre, sono aumentati di 4,7 milioni in confronto ai primi sei mesi del 2000 e sono costituiti essenzialmente da oneri di fine rapporto con i private banker commisurati all'andamento delle commissioni. La variazione del secondo trimestre 2001 rispetto ai tre mesi precedenti è stata di - 0,6 milioni di euro. Le imposte sul reddito dell'esercizio, pari a 19,6 milioni di euro nel semestre, sono aumentate di 5,6 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2000. L'incremento del secondo trimestre 2001 rispetto al primo è stato di 4,4 milioni di euro, principalmente per maggiori accantonamenti fiscali connessi ai più elevati utili conseguiti. L'utile netto consolidato "pro-forma" del periodo 1.7.2000-30.6.2001 è stato di 241,9 milioni di euro, da confrontare con i seguenti risultati dei periodi precedenti: 184,4 milioni di euro nel periodo "pro-forma" 1.7.1999-30.6.2000; 204,8 milioni di euro nel periodo "pro-forma" 1.10.1999-30.9.2000; 223,7 milioni di euro nell'esercizio 2000; 236,5 milioni di euro nel periodo "pro-forma" 1.4.2000-31.3.2001. Salvo peggioramenti delle condizioni di mercato, si può prevedere che il risultato economico consolidato dell'esercizio in corso potrà essere superiore a quello realizzato nel 2000. Inoltre, poiché la raccolta netta ha quasi raggiunto 15,7 miliardi di euro, si conferma probabile il raggiungimento almeno dell'obiettivo minimo di 17 miliardi previsto dal piano triennale 1999- 2001. MEDIOBANCA: NOMINATI FRANCESCO CESARINI, ROBERTO COLANINNO, BERARDINO LIBONATI E FABRIZIO PALENZONA ALLA CARICA DI AMMINISTRATORI Milano, 29 agosto 2001 - Lo scorso 30 luglio, l'assemblea dei Soci di Mediobanca ha deliberato in sede ordinaria la nomina dei Signori Francesco Cesarini, Roberto Colaninno, Berardino Libonati e Fabrizio Palenzona alla carica di Amministratori, con scadenza del mandato all'assemblea che approverà il bilancio al 30 giugno 2004; l'adeguamento del compenso fisso annuale spettante al Consiglio ex art. 19 dello Statuto fissandolo nella misura di 1,5 milioni di Euro. In sede straordinaria: le modifiche statutarie conseguenti alla revisione della governance dell'Istituto; la ridenominazione del capitale in Euro, mantenendo invariato il numero delle azioni e stabilendone per difetto, ai sensi dell'art. 17, 1° e 6° comma del D.Lgs. n. 213/98, il valore nominale unitario in 0,50 Euro contro accredito alla riserva legale di 20,5 miliardi; pertanto il capitale sociale è pari a Euro 321.153.057,50 rappresentato da n. 642.306.115 azioni da nominali Euro 0,50 cadauna; l'attribuzione al Consiglio di Amministrazione di deleghe ex artt. 2443 e 2420-ter Cod. Civ., per aumentare il capitale di massimi nominali 250 milioni di Euro e per emettere obbligazioni convertibili sino a nominali massimi 5 miliardi di Euro, stabilendo che l'esercizio delle deleghe non potrà dar luogo all'emissione di azioni per un numero complessivo superiore a 500 milioni; l'aumento del plafond di azioni al servizio del piano di stock option deliberato dall'Assemblea straordinaria dello scorso 28 ottobre da 13 a 50 milioni di azioni da nominali 0,50 Euro; la fusione per incorporazione di Euralux sulla base di un rapporto di concambio di 730 azioni Mediobanca per ogni azione Euralux Spa. MEDIOBANCA - UFFICIO STUDI: DATI CUMULATIVI DI 1893 SOCIETÀ ITALIANE EDIZIONE 2001 Milano, 29 agosto 2001 - Nuova edizione dell'indagine annuale di Mediobanca sulle principali società italiane. L'opera comprende tutte le grandi imprese operanti nell'industria e nei servizi ed una selezione di medie imprese. Con riferimento alle ditte con più di 20 addetti, le aziende selezionate da Mediobanca coprono all'incirca la metà dell'industria italiana (oltre il 40% in termini di fatturato e valore aggiunto, 47% in termini di export, 33% in termini di addetti e più della metà degli investimenti fissi lordi). L'opera comprende serie statistiche relative al decennio 1991-2000 e, per circa un migliaio di società, ai 33 anni che vanno dal 1968 al 2000. Principali risultati del 2000 - Fatturato: nel 2000 è aumentato del 18,2% per le imprese industriali e del 17,4% per quelle del terziario. La variazione è stata pressoché identica per le vendite all'interno e per le esportazioni. Risultati economici: nel 2000 le 1893 società hanno registrato un nuovo record per l'utile netto, pari a 21,5 miliardi di euro (+3% rispetto al 1999); per la prima volta l'industria mette in evidenza tassi di profitto superiori al terziario con un roe del 12,2% contro il 10,4%. Ancora determinante l'apporto dei proventi di natura straordinaria: plusvalenze nette sui disinvestimenti (pari a 6,2 miliardi di euro) e rivalutazioni nette (pari a 8,6 miliardi di euro). Flussi finanziari: significativo aumento degli investimenti tecnici (5,6% a prezzi costanti) in presenza di un elevato tasso di sostituzione degli impianti (41% nel triennio 1998-2000); maggiore importanza degli impieghi di natura finanziaria che nell'ultimo triennio hanno rappresentato il 60% del totale; parallela crescita dell'indebitamento finanziario; le esposizioni verso il sistema bancario hanno toccato nel 2000 il valore massimo del decennio (14 miliardi di euro). Capitali impiegati: nel decennio 1991-2000 il capitale impiegato dalle 1893 società si è sviluppato in termini reali del 40% (80% per le imprese del terziario, 31% per quelle industriali). La crescita ha riguardato in massima parte gli attivi finanziari (88%); gli attivi di natura industriale sono aumentati del 10% appena e, tra questi, le immobilizzazioni tecniche sono addirittura diminuite (-2,5% nell'industria e -13,9% nel terziario); il parallelo incremento del valore aggiunto (8% nell'industria e 47,5% nel terziario) indica per lo stesso periodo un consistente progresso della produttività, quale effetto delle innovazioni tecnologiche ed organizzative. Rendimento del capitale: il roi è passato da valori intorno al 12-13% nel periodo 1995-98 al 10,9% del 2000; al netto delle imposte l'indice del 2000 si riduce al 7,1%, un livello inferiore al costo del capitale (pari all'8%); le 1893 imprese sono quindi tornate a distruggere valore: 3,4 miliardi di euro, quale saldo tra 3,1 miliardi circa di valore creato dalle industrie energetiche e 6,5 miliardi di valore distrutto dalle altre imprese; Produttività in aumento: il valore della produzione per addetto nel comparto industriale non energetico è aumentata dell'8,5%, di cui 5,3% dovuto all'incremento della produttività; la variazione dei prezzi alla produzione (3%) ha assorbito quasi per intero l'aumento dei costi di lavoro unitari (3,7%). Versione integrale dell'opera su Internet http://www.mbres.it ONBANCA COMUNICA UN AGGIORNAMENTO SUI PROPRI DATI GESTIONALI RELATIVI ALLA PRODUZIONE DEL MESE DI GIUGNO 2001 Milano, 29 agosto 2001 - Onbanca, la banca Internet multi-canale del Gruppo Bancario Banca Popolare Commercio e Industria, comunica un aggiornamento sui propri dati gestionali relativi alla produzione del mese di Giugno 2001, come da tabella seguente: Al 30 Giugno 2001 il numero dei conti correnti di Onbanca, sale a 27.862 (+8% rispetto ai 25.730 conti correnti dichiarati al 31 Marzo 2001). Al 30 Giugno 2001 il numero dei Promotori Finanziari effettivamente operativi sale a 244 (+ 6,6% rispetto ai 229 promotori in forza al 31 marzo 2001. Prodotto
Intermediazione lorda* Intermediazione netta* BANCA POPOLARE DI MILANO PRIME ANTICIPAZIONI SUL RISULTATO DEL SEMESTRE MARGINE D'INTERESSE A L. 635 MILIARDI (+15%) RISULTATO DI GESTIONE A L. 510 MILIARDI (+23%) Milano, 29 agosto 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, nella riunione del 31 luglio, ha esaminato i primi risultati al 30 giugno 2001 relativi alla sola capogruppo Banca Popolare di Milano, che evidenziano un risultato di gestione a 510 miliardi di lire, in crescita del 23% rispetto al primo semestre 2000. L'andamento della gestione ordinaria della capogruppo del secondo trimestre del 2001 è stato particolarmente positivo ed ha permesso di recuperare ampiamente gli scostamenti del primo trimestre. Al 30 giugno 2001 il conto economico di Banca Popolare di Milano presenta, infatti, le seguenti principali variazioni rispetto al primo semestre 2000: ?margine di interesse +L. 84 miliardi (+15%) per effetto dell'incremento dello spread con la clientela e dello sviluppo dei volumi medi di intermediazione; ?dividendi +L. 63 miliardi (+113%); ?profitti da operazioni finanziarie +L. 12 miliardi (+52%); ?commissioni nette da servizi e altri proventi -L. 40 miliardi (-8,0%); ?margine di intermediazione +120 miliardi (+11%); ?oneri e spese di gestione +26 miliardi (+4%); ?risultato di gestione +94 miliardi (+23%). Sotto il profilo dei volumi di intermediazione, i risultati della capogruppo Banca Popolare di Milano evidenziano, rispetto al primo semestre 2000, una crescita degli impieghi a clientela superiore al +14%, una sostanziale stabilità della raccolta diretta (in crescita del 3% circa rispetto ai valori del 31.12.2000) e della raccolta indiretta complessiva da clientela (ai valori di mercato), con la componente del risparmio gestito a circa 25.200 miliardi di lire (+3% circa rispetto al 30 giugno 2000)..Pagina 2 di 2 L'approvazione dei risultati definitivi del semestre della capogruppo, unitamente a quelli consolidati del Gruppo Bipiemme, avverrà nella riunione del Consiglio di Amministrazione del prossimo 11 settembre 2001. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato un largo rinnovamento dell'assetto manageriale, rafforzando le strutture di controllo di gestione, di risk management, di coordinamento gestionale e strategico del Gruppo. Il Direttore Generale dott. Ernesto Paolillo, nel commentare i risultati ha dichiarato: "sono soddisfatto della performance raggiunta perché abbiamo completamente recuperato il gap del primo trimestre, nonostante l'andamento dei mercati sicuramente non favorevole. A livello di utile netto ci attendiamo, per il primo semestre, una crescita superiore al 20% per la capogruppo; anche a livello consolidato la crescita è positiva, anche se inferiore. Ci sono le premesse per mantenere il trend intrapreso anche per tutto il secondo semestre e di superare le proiezioni di risultato 2001 formulate lo scorso dicembre." ENI: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 GIUGNO 2001 UTILE OPERATIVO 6.136 MILIONI DI EURO (+15%) S. Donato Milanese, 29 agosto 2001 - Il Consiglio di amministrazione dell'Eni ha approvato la Relazione trimestrale al 30 giugno 2001 che chiude con l'utile operativo di 6.136 milioni di euro, con un aumento del 15% rispetto al primo semestre 2000 a seguito della maggiore produzione di idrocarburi all'estero, connessa essenzialmente all'acquisizione della Lasmo Plc (Lasmo), dell'incremento dei margini dell'attività di raffinazione e della distribuzione primaria di gas, nonché delle azioni di riduzione dei costi. Nel secondo trimestre 2001 l'utile operativo (2.422 milioni di euro) ha registrato un aumento del 33% rispetto al secondo trimestre 2000 dovuto in particolare al migliore risultato del settore Esplorazione e Produzione, anche per effetto dell'incremento delle vendite di gas di produzione nazionale, e dell'attività di raffinazione. La produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1,351 milioni di barili di petrolio equivalente (boe), registrando un tasso di crescita del 14% che permetterà di conseguire una produzione giornaliera di 1,5 milioni di boe con un anno di anticipo rispetto al target programmato per il 2003. L'incremento è stato realizzato interamente all'estero (213 mila boe, pari al 25,4%) per effetto sia dell'acquisizione della Lasmo (198 mila boe) sia della crescita produttiva interna e degli avvii, in particolare di campi a gas in Egitto, Norvegia, Nigeria, Tunisia e Croazia; la quota di produzione estera sul totale raggiunge il 78% (71% nel 2000). In Italia si è registrata una flessione della produzione di 47 mila boe, pari al 13,5%, dovuta in particolare al declino di campi maturi a gas. L'entrata in esercizio dell'oleodotto che collega il Centro olio della Val d'Agri alla raffineria di Taranto compenserà in misura significativa la flessione registrata nel primo semestre. Nel primo semestre sono proseguite le azioni di razionalizzazione e di miglioramento dell'efficienza, che hanno consentito di realizzare risparmi di costi di 201 milioni di euro (compresi quelli già realizzati nella Lasmo), compensando pressoché interamente gli incrementi dovuti alla dinamica salariale, all'inflazione e all'effetto dell'apprezzamento del dollaro sull'euro. Al miglioramento dell'utile operativo di 804 milioni di euro hanno concorso in particolare i seguenti fattori: l'aumento del prezzo del gas di produzione (+22,3%), il contributo dell'acquisizione della Lasmo (291 milioni di euro, prima dell'ammortamento di 152 milioni di euro del maggior costo di acquisto rispetto al patrimonio netto contabile) e l'apprezzamento del dollaro sull'euro (6,5%). Il settore Esplorazione e Produzione ha realizzato un incremento dell'utile operativo dell'11% e ha contribuito per il 57% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (59% nel primo semestre 2000); il miglioramento del risultato dell'attività di raffinazione, nonché, in minor misura, dei margini di distribuzione dei prodotti petroliferi in Europa. Il settore Raffinazione e Marketing ha realizzato un incremento dell'utile operativo del 132% e ha contribuito per l'11% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (5% nel primo semestre 2000); l'incremento dei margini della distribuzione primaria del gas, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla riduzione dei volumi venduti in Italia (1,89 miliardi di metri cubi, pari al 5,6%) e dalla flessione del margine e dei volumi di vendita della distribuzione secondaria. Il settore Gas Naturale ha realizzato un aumento dell'utile operativo del 6% e ha contribuito per il 33% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (36% nel primo semestre 2000); l'incremento dell'attività svolta, in particolare nell'attività costruzioni e perforazioni, che ha consentito al settore Ingegneria e Servizi di realizzare un aumento del 165% dell'utile operativo. Il settore ha contribuito per l'1,5% alla formazione dell'utile operativo dell'Eni (0,6% nel primo semestre 2000). Questi risultati positivi sono stati parzialmente assorbiti dal peggioramento di 111 milioni di euro del risultato della Petrolchimica (che ha registrato la perdita di 79 milioni di euro a fronte dell'utile di 32 milioni di euro conseguito nel primo semestre 2000) dovuto alla flessione del 7% dei volumi di vendita a struttura omogenea e alla riduzione del 6% dei margini dei prodotti verificatasi in particolare nel secondo trimestre a seguito della diminuzione dei prezzi di vendita e del contemporaneo aumento del costo delle materie prime petrolifere, anche per effetto dell'apprezzamento del dollaro sull'euro. I ricavi della gestione caratteristica conseguiti nel primo semestre (25.826 milioni di euro) sono aumentati di 3.253 milioni di euro rispetto al primo semestre 2000, pari al 14,4%, a seguito principalmente dell'aumento dei prezzi del gas naturale e dei principali prodotti del downstream, dell'incremento della produzione venduta di idrocarburi all'estero, dell'apprezzamento del dollaro sull'euro e del maggior volume di attività del settore Ingegneria e Servizi. Questi fattori positivi sono stati parzialmente assorbiti dalla flessione dei volumi di vendita di gas naturale, in Italia, e di prodotti petrolchimici. Gli investimenti tecnici e in partecipazioni ammontano a 7.052 milioni di euro (3.999 nel primo semestre 2000). Gli investimenti tecnici (2.857 milioni di euro) hanno riguardato per il 79% i settori Esplorazione e Produzione e Gas Naturale. Gli investimenti finanziari (4.195 milioni di euro) hanno riguardato essenzialmente il completamento dell'acquisizione della Lasmo (4.108 milioni di euro, di cui 970 relativi all'indebitamento finanziario netto assunto); l'impegno finanziario complessivo dell'acquisizione ammonta a 5.309 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 8.831 milioni di euro, con un aumento di 1.089 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000. La consistenza del flusso di cassa della gestione e gli incassi da dismissioni (circa 1.800 milioni di euro) hanno consentito di coprire quasi interamente il fabbisogno connesso agli investimenti (7.052 milioni di euro), al versamento dell'imposta sostitutiva dovuta sulla rivalutazione volontaria dei beni (1.790 milioni di euro), nonché al pagamento del dividendo 2000 (1.664 milioni di euro). Nel periodo 1° gennaio - 2 agosto 2001 sono state acquistate 53 milioni di azioni proprie del valore nominale di 1 euro con un costo complessivo di 743 milioni di euro (in media 14,03 euro per azione). Al 2 agosto l'Eni possiede 97,4 milioni di azioni proprie, pari al 2,4% del capitale sociale, per un costo di 1.317 milioni di euro (in media 13,52 euro per azione). I risultati dell'Eni riflettono la stagionalità nella domanda di gas naturale e di alcuni prodotti petroliferi a uso riscaldamento, la cui domanda è più alta nel primo trimestre dell'anno, che comprende i mesi più freddi, e più bassa nel terzo trimestre, che comprende i mesi più caldi. Conseguentemente l'utile operativo e la variazione dell'indebitamento finanziario netto dell'Eni del primo semestre non possono essere estrapolati per l'intero esercizio ENEL: DELIBERATA L'EMISSIONE DI NUOVI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Roma, 29 agosto 2001 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Enel, riunitosi lo scorso 26 luglio, sotto la presidenza di Chicco Testa, in esecuzione della delega attribuita dall'Assemblea straordinaria del 25 maggio 2001, ha deliberato l'emissione di uno o più prestiti obbligazionari da collocare in Euro o in altra valuta entro il 31 dicembre 2001, per un importo complessivo pari al controvalore di 1 miliardo di euro. Il Consiglio di Amministrazione a tal riguardo ha demandato all'Amministratore Delegato la definizione degli importi, delle valute, dei tempi e delle caratteristiche delle singole emissioni, nonché la facoltà di richiederne l'eventuale quotazione presso la Borsa Italiana e/o presso altre Borse estere. ENEL: SODDISFAZIONE PER LA CHIUSURA DELLA PROCEDURA DI ARBITRAGGIO CON AEM TORINO Roma, 29 agosto 2001 - Enel prende atto con soddisfazione della conclusione dell'arbitraggio con l'Aem di Torino per la cessione della rete di distribuzione metropolitana e considera vantaggiosa la cifra di 480 miliardi di lire indicata dal collegio degli arbitratori. Il ramo d'azienda serve circa 293.000 clienti e ha un'estensione della rete elettrica di circa 2.500 km. ENEL: PRESENTATO IL RAPPORTO AMBIENTALE 2000 10 MILA MILIARDI DI INVESTIMENTI PER CONVERTIRE 18 CENTRALI A CICLO COMBINATO ENTRO IL 2006 Roma, 29 agosto 2001 - 10 mila miliardi fino al 2006 per eliminare 15 milioni di tonnellate l'anno di C02. E' questo l'intervento principale che l'Enel promuove a favore del clima attraverso la trasformazione in cielo combinato a gas di 18 centrali esistenti. Con questo investimento l'efficienza degli impianti interessati dagli interventi supererà il 56% (45% se si tiene conto dell'intero parco Enel che oggi è pari al 38%) e per ogni nuovo KWh, le emissioni di C02 scenderanno a soli 360 gr rispetto ai 740 di oggi. Tra le centrali interessate al programma sono comprese le tre Geneo (Elettrogen, Eurogen, Interpower). L'intervento ambientale produrrà effetti rilevanti anche dal punto di vista occupazionale: alcuni cantieri sono già aperti, mentre nel periodo 2002-2006 è prevista l'utilizzazione, oltre all'attivazione, dì forniture e montaggi che interesseranno l'intero settore elettromeccanico nazionale. Con questo programma, che rappresenta il maggior impegno ambientale del Gruppo Enel nei prossimi anni, si è aperta la presentazione del Rapporto ambientale 2000. Il Rapporto mostra risultati ambientali di grande rilievo: le emissioni in aria di anidride solforosa S02, ossidi di azoto NOx e polveri sono diminuite di circa i112% rispetto al 1999; il recupero dei rifiuti industriali ha raggiunto quota 96%, con punte del 100% per le ceneri di carbone e i gessi prodotti dagli impiantì di desolforazione; è proseguito l'ìnterramento e l'isolamento delle reti di distribuzione elettrica: dal 1999 al 2000 l'estensione delle linee di media e bassa tensione in cavo è aumentata complessivamente di quasi 20.000 Km, grazie a trasformazioni di linee aeree in conduttori nudi e a nuove realizzazioni; dal 1996 è aumentato dell'88% il consumo dì gas naturale e del 25% la produzione delle energie alternative. Sono previsti investimenti nel settore delle fonti rinnovabili di oltre 2 mila miliardi entro il 2005; l'ambiente di lavoro e la sicurezza hanno raggiunto livelli di eccellenza di settore. I WARRANT NOKIA ESERCITATI PER LA SOTTOSCRIZIONE AZIONARIA Milano, 29 agosto 2001 - Un totale di 39.180 azioni Nokia sono state sottoscritte dopo l'aumento del capitale azionario registrato il 28 giugno 2001. Le azioni sono state sottoscritte a fronte dei warrant previsti ai sensi dei Piani per le Stock Option Nokia concessi ai dipendenti chiave di Nokia. Con i warrant A e B del Piano per le Opzioni Azionarie Nokia del 1997 sono state sottoscritte in totale 1.680 azioni, mentre con i warrant A del Piano per le Stock Option Nokia del 1999 sono state sottoscritte in totale 37.500 azioni. I Piani per le Stock Option sono stati approvati dalle Assemblee Annuali degli Azionisti rispettivamente del 25 marzo 1997 e del 17 marzo 1999. Il corrispondente aumento del capitale azionario, per un totale di 2.350,80 euro, è stato iscritto nel Registro delle Imprese finlandese il 27 luglio 2001. Come conseguenza dell'aumento, il capitale azionario di Nokia ammonta attualmente a 281.956.823,10 per un numero totale di 4.699.280.385 azioni. Nokia ha ricevuto come ulteriore consistenza patrimoniale un totale di 638.702,79 euro. Ai titolari delle nuove azioni spettano tutti i diritti degli azionisti con effetto dalla data di registrazione del 27 luglio 2001. Il 30 luglio 2001 le nuove azioni saranno quotate alla Borsa di Helsinki insieme alle altre. Sarà inoltre presentata domanda di quotazione delle azioni alle Borse di Francoforte, Londra, New York, Parigi e Stoccolma. Il periodo di sottoscrizione per i warrant A relativi al Piano di Stock Option Nokia del 1997 è iniziato in dicembre 1997 e per i warrant B in novembre 1999. Il periodo di sottoscrizione per i warrant A del Piano di Stock Option Nokia del 1999 è iniziato in aprile 2001. I warrant A e B del Piano di Stock Option Nokia del 1997 sono quotati come unico titolo alla Borsa di Helsinki. IN SOLI DUE MESI COMDIRECT TRA I TOP BROKER ITALIANI SECONDO BLUESKY Milano, 29 agosto 2001 - Comdirect bank spa, a soli due mesi dall'operativita' della piattaforma di trading on line e a sei mesi dal lancio del sito, ha guadagnato il sesto posto nella classifica italiana di BlueSky Ratings, fornitore leader di ricerche di mercato internet per banche e broker on line. Basato sull'analisi di tremila siti finanziari, lo studio sancisce il primato di comdirect tra i migliori broker on line tedeschi. Nella classifica italiana comdirect si guadagna anche il titolo di broker on line con il migliore servizio di call center e assistenza on line. BlueSky Ratings, nel valutare questo aspetto, nel periodo di analisi ha effettuato telefonate anonime ai call center di tutti i broker on line italiani e inviato e-mail fingendosi utente richiedendo informazioni circa i servizi di sicurezza adottati, le funzionalita' del sito e l'utilizzo degli strumenti. A questo proposito sono stati valorizzati, oltre al grado di cortesia e tempestivita' delle risposte, il grado di competenza degli operatori e il livello di assistenza fornito. Nella classifica generale, derivante dalla sommatoria dei punteggi ottenuti nelle diverse categorie, pochissimi punti percentuali separano comdirect dai primi tre migliori risultati, a dimostrazione della rapida e decisa ascesa in corso nel mercato italiano. Gli esperti di BlueSky Ratings International, nelle fasi di analisi dei siti, che ha portato alla compilazione delle classifiche nazionali, non si sono soffermati solo sui prodotti finanziari disponibili on line, ma hanno condotto studi approfonditi e a 360 gradi su tutti gli aspetti legati all'offerta. I livelli di multicanalita' raggiunti, il numero di mercati trattati e la disponibilita' di prodotti specializzati (ad esempio i warrant sono stati oggetto di valutazione). BlueSky Internazionali si e' altresi' soffermata sulla qualita' dei tools messi a disposizione dei clienti, sulla navigabilita' del sito e sugli strumenti di analisi forniti. La somma dei punteggi ottenuti dai broker nelle diverse analisi ha quindi portato alla classifica finale, che ha decretato i migliori broker on line italiani. ''Siamo decisamente soddisfatti del risultato della ricerca BlueSky'', dichiara Enrico Mercanti, direttore generale di comdirect bank spa. ''A poco piu' di sessanta giorni dal lancio della piattaforma in Italia ci posizioniamo gia' come il sesto miglior broker a livello nazionale. Ottimo il primo posto assoluto in termini di customer care; fin da subito, infatti, abbiamo voluto attivare un servizio di call center interno, in modo da poter fornire alla nostra clientela un servizio funzionante, completo ed accurato. La nostra cura nei confronti dei clienti e' stata apprezzata e questo riconoscimento ne e' la prova. E' la dimostrazione che stiamo realizzando un servizio realmente rispondente alle esigenze dei trader italiani, e che offriamo ai nostri clienti prodotti di alta qualita', appositamente studiati per il mercato italiano''. CREMONINI S.P.A.: AMPLIA LA PRESENZA NELL'AEROPORTO DI ROMA FIUMICINO CON L'APERTURA DI UN NUOVO PUNTO DI RISTORO PRESSO IL TERMINAL B. Roma, 29 agosto 2001 - La Divisione Ristorazione Cremonini S.p.A amplia, la propria presenza all'interno dell'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma Fiumicino, attraverso l'apertura di un nuovo punto di ristoro. Il locale è sito all'interno del Terminal B (voli internazionali) ed è composto da tre tipologie di offerta: · un bar Chef Express con servizio classico di caffetteria; · un wine bar (Bar&truffles), che offre una selezione di vini Antinori, appetizer a base di formaggio e panini farciti al tartufo; · un Dunkin Donut's, che offre prodotti dolci da forno. L'attività dei punti ristoro porterà un fatturato totale stimato in oltre 10 miliardi di lire per i tre anni di validità della Concessione (circa 3,5 miliardi di lire all'anno). Dopo la recente aggiudicazione della gara per i servizi nell'aeroporto di Palermo, con queste aperture Cremonini conferma la strategia di crescita nel segmento della ristorazione aeroportuale e amplia il proprio commitment nell'aeroporto di Roma Fiumicino (il primo in Italia per traffico passeggeri con oltre 22.800.000 presenze nel 2000), in cui è già presente con 6 punti di ristoro. La Divisione Ristorazione di Cremonini S.p.A. - 60 milioni di clienti serviti complessivamente ogni anno - rappresenta uno dei più importanti operatori del settore della ristorazione ferroviaria e commerciale in Europa, con oltre 2.800 dipendenti e ricavi totali pari a 286 miliardi di lire (147,7 milioni di Euro) nel 2000, in crescita del 35% circa rispetto al 1999. Secondo player europeo nel settore della ristorazione ferroviaria "on board" (fonte: Néorestauration), cura in esclusiva dal 1990 la ristorazione a bordo dei treni delle Ferrovie di Stato italiane e, dal 1996, dei treni ad alta velocità delle ferrovie svizzere (Cisalpino) e sulle tratte di collegamento internazionale Francia-Italia dei Tgv francesi. Dal giugno 2000, in società con il gruppo inglese Compass, gestisce inoltre i servizi di ristorazione a bordo dei 76 treni Eurostar Group che collegano Waterloo Station di Londra a Parigi e a Bruxelles attraverso il tunnel sotto la Manica. Infine dal maggio 2001 cura gli stessi servizi sui 16 treni che percorrono la linea Parigi -Clermont Ferrand. Cremonini, infine, è leader della ristorazione nelle stazioni ferroviarie italiane, con 185 punti di ristoro gestiti in concessione in 25 stazioni, pari ad una quota di mercato del 31,9 % (fonte :Gira 2000). CROSS BORDER: REALIZZATA UN'OPERAZIONE DI FAMILY BUY-OUT TRA 3I E FARMIGEA Milano 29 Agosto 2001 Cross Border, società leader nelle operazioni di fusione, acquisizione, cessione e Corporate Finance, ha prestato la propria consulenza per la realizzazione di un'operazione di family buy-out in Farmigea che è stata acquistata da una società appositamente costituita ed il cui azionista di riferimento è 3i. L'operazione consentirà di ridare una forte accelerazione del piano di sviluppo della società. "Siamo convinti - sottolinea Carlo Montenovesi, Ad di Cross Border - che il supporto di un partner finanziario quale 3i, la presenza di un management molto competente e motivato e le capacità industriali ed innovative di Farmigea nel mercato farmaceutico sono i fattori di successo di questa operazione di Family Buy-Out. Cross Border, con l'esperienza maturata negli anni e con l'approccio 'sartoriale' che la contraddistingue, ha saputo indicare la combinazione ottimale tra questi fattori, consentendo alla società di porre le premesse migliori per lo sviluppo. In particolare, ancora una volta siamo certi di aver individuato in 3i, uno dei più importanti investitori internazionali in tecnologie, le migliori affinità con il management di Farmigea ed il mercato di riferimento " Farmigea è una società farmaceutica leader nella produzione e nella commercializzazione di prodotti oftalmici, ginecologici e dermatologici. Tra i più affermati il collirio Tetramil e le innovative "lacrime artificiali" monodose Dropstar. Cross Border ha già operato in collaborazione con 3i negli scorsi anni. L'ultima operazione risale ad un anno fa quando la società di M&A ha assistito Intellex, società leader nel software per Crm, nella cessione di alcune quote a 3i. MERLONI: CONTINUA LA CRESCITA ANCHE NEL PRIMO SEMESTRE FATTURATO + 20%, UTILE ANTE-IMPOSTE + 50% Milano, 29 agosto 2001 - Il consiglio di amministrazione di Merloni Elettrodomestici si è riunito oggi negli uffici di Mosca per esaminare i dati consolidati del secondo trimestre 2001, che hanno permesso di chiudere il primo semestre di quest'anno con un utile ante-imposte di 66 miliardi di lire, in aumento del 50% rispetto allo stesso periodo del 2000 (44 miliardi). Il margine operativo è di 92 miliardi in crescita del 31 % rispetto al primo semestre 2000 (70 miliardi). In rapporto alle vendite, il margine operativo è del 5,3% rispetto al 4,8 % del primo semestre 2000, mentre il margine operativo lordo è pari al 10,1% delle vendite, rispetto al 9,8% del primo semestre 2000. Si tratta di un risultato particolarmente positivo perché ottenuto a fronte di un appiattimento della domanda nei mercati europei e della significativa crisi economico-finanziaria che ha colpito la Turchia. Il fatturato della società è di 1.748 miliardi di lire (1.458 miliardi nel primo semestre 2000), con un incremento del 20%, di cui il 10% è da attribuire a Stinol, la società russa acquisita da Merloni Elettrodomestici ad ottobre. L'aumento del fatturato è avvenuto grazie ad un incremento sia dei volumi (+19%) che dei prezzi di vendita. L'indebitamento finanziario netto passa dai 439 miliardi della fine del 2000 ai 495 di fine giugno 2001, per effetto del forte impegno produttivo tipico di questa fase stagionale. "Il risultato che la società ha ottenuto nei primi sei mesi è molto importante - ha detto Vittorio Merloni - perchè a fronte di una situazione di mercato non favorevole sono aumentati sia i volumi, che i ricavi. La società ha quindi potuto conquistare nuove quote di mercato in Europa, migliorando anche il mix dei prodotti venduti. Decisivi sono stati anche l'apporto all'organizzazione delle nuove tecnologie che hanno influito in modo determinante sul margine operativo lordo e la buona gestione del circolante, grazie a cui la società è arrivata ad un utile ante-imposte superiore del 50% all'anno precedente". Nel secondo trimestre di quest'anno Merloni Elettrodomestici ha realizzato la maggiore crescita a livello mondiale tra tutte le società quotate del settore. Nel periodo aprile-giugno il fatturato pari a 912 miliardi è aumentato del 21% rispetto allo stesso periodo del 2000 (19% nel primo trimestre 2001), il margine operativo lordo di 99 miliardi ha raggiunto l'11% del fatturato (9% nel primo trimestre) e il margine operativo (54 miliardi) il 5,9% del fatturato (4,5% nel primo trimestre). L'utile ante imposte del secondo trimestre è stato di 36 miliardi. Per quanto riguarda i prodotti da segnalare il successo ottenuto dal nuovo frigorifero digitale Ariston Opera. Anche nella seconda parte dell'anno Merloni Elettrodomestici presenterà importanti novità per il mercato, a cominciare dal lancio di una gamma completamente rinnovata di elettrodomestici da incasso Ariston, fino al pay-per-use che permetterà per la prima volta di acquistare un servizio in alternativa all'elettrodomestico. Nota. La relazione semestrale sarà approvata nel corso del prossimo consiglio di amministrazione. La relazione trimestrale approvata è stata messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana dal 3 agosto 2001. Lo stesso giorno è stata pubblicata sul sito Internet della società, www.merloni.com Alla pagina indicata nel link è disponibile il prospetto contabile. Link: http://www.merloni.com/it/finance/1_6_1_financial_reports.jhtml MERLONI: STOCK OPTIONS: AL VIA UN PIANO PER CONSIGLIERI Milano, 29 agosto 2001 - Rinnovato anche il piano di incentivazione per dirigenti e quadri con un aumento di capitale fino ad un massimo di 3 milioni di nuove azioni ordinarie Merloni Elettrodomestici è al terzo anno del piano di stock options che interessa 118 manager, pari a oltre il 40% di dirigenti e quadri. Il Consiglio di Amministrazione della società ha deciso di proporre all'Assemblea degli azionisti di rinnovare tale piano e di proporre un nuovo piano destinato ai consiglieri di amministrazione che ricoprono incarichi significativi all'interno della società. In particolare il piano di stock options destinato ai consiglieri mira a coinvolgere gli stessi nel processo di crescita del valore della società, ed è destinato ai membri dell'Audit Committee e del Comitato Risorse Umane, Roberto Ruozi e Felice Colombo, e Carl Hahn e Francesco Caio. Il Piano di stock options per i consiglieri include il Presidente, Vittorio Merloni, mentre l'Amministratore Delegato, Andrea Guerra, è già destinatario del piano di incentivazione triennale legato all'incremento di valore della società. Il cda ha deliberato di proporre all'assemblea un aumento del capitale fino ad un massimo di 3 milioni di nuove azioni ordinarie dal valore nominale di 0,9 Euro, a servizio del piano di stock options già in essere per i dirigenti e i quadri del gruppo e un ulteriore aumento fino ad un massimo di 1 milione e quattrocentomila nuove azioni ordinarie del valore nominale di 0,9 Euro a servizio del piano di stock options per i consiglieri di amministrazione. Dirigenti e quadri potranno sottoscrivere le nuove azioni per il 50% dopo due anni e per la restante parte dopo tre anni dall'assegnazione, ad un prezzo pari al prezzo medio di borsa nel mese precedente l'assegnazione delle opzioni e comunque non inferiore al nominale. Per i consiglieri il prezzo sarà il più alto tra la media aritmetica delle quotazioni nel mese di borsa precedente a quello di assegnazione e la media ponderata della quotazione nei 6 mesi precedenti la data in cui il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea l'approvazione del piano. Per quanto concerne il prezzo delle stock options per i consiglieri, il cda si è avvalso della consulenza di Andersen Corporate Finance. Il consiglio ha dato mandato al Presidente di fissare la data dell'assemblea. Pagina 1 Pagina 2 Pagina 3 Pagina 4 Pagina 5 Pagina 6
|