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26 OTTOBRE  2001

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

MEDIOBANCA: LE PRINCIPALI SOCIETÀ ITALIANE EDIZIONE 2001
Milano, 26 ottobre 2001 - Si tratta della consueta classifica che Mediobanca stila da 36 anni (la prima edizione risale al 1966).Nel 2001, rispetto all'edizione precedente, sono state inserite 391 nuove aziende ed escluse 659 imprese di cui circa la metà per l'adozione di una nuova soglia di fatturato per le imprese manifatturiere. Il numero dei bilanci considerati è di complessivi 3.374; tra questi vi sono i bilanci di 811 principali gruppi, di cui 53 relativi a banche e 31 ad imprese assicurative. Il limite di fatturato per l'inserimento sia dei gruppi di imprese che delle singole società industriali è pari a 50 milioni di euro. Le banche sono state considerate a partire da 25 milioni di euro di raccolta da clientela oppure da 50 milioni di euro di raccolta interbancaria. Le imprese assicurative sono state considerate a partire da 10 milioni di euro di premi lordi. versione integrale dell'opera su Internet
http://www.mbres.it

LISTA PER IL CDA DI TELECOM ITALIA
Roma, 26 ottobre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con riferimento all'Assemblea degli azionisti di Telecom Italia S.p.A. del 7 e 8 novembre p.v., rispettivamente in prima e seconda convocazione, comunica la lista che depositerà presso la sede della Società per la nomina del nuovo Consigliere di Amministrazione: Umberto Colombo. PRECISAZIONE SU ALITALIA Roma, 26 ottobre 2001 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze precisa che nelle sedi tecniche si sta lavorando intensamente per risolvere i problemi di Alitalia. Pertanto, ipotesi e dichiarazioni sul futuro della compagnia sono, allo stato, premature ed inopportune, trattandosi di società con titoli quotati in Borsa

EMISSIONE DI TITOLI DI STATO
Roma, 25 ottobre 2001 - Si fa seguito al comunicato stampa del giorno 23 c.m. e si precisa l'ammontare delle tranches dei Cct e dei Btp che verranno offerti da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze nelle relative aste: Certificati di Credito del Tesoro settennali 1? .9.2001/2008 quinta tranche: 2.000 milioni di euro Buoni del Tesoro Poliennali triennali 1°.10.2001/2004 quinta tranche: 1.500 milioni di euro "decennali"1? .8.2001/1? .2.2012 prima tranche: 3.500 milioni di euro.

PROSPETTIVE DEL CREDITO RETAIL, SISTEMI DI RATING INTERNI E OPPORTUNITA¹ NEL MERCATO DELLE CARTE REVOLVING IN DISCUSSIONE OGGI AL FORUM ANNUALE DI CRIF DECISION SOLUTIONS
Rimini, 26 ottobre 2001 ­ Approfondire e migliorare la gestione della relazione con il cliente è un must per tutto il sistema bancario, che deve fornirsi di strumenti e soprattutto di modelli di marketing in grado di supportare le banche nel raggiungimento dell¹obiettivo, pena la possibile perdita di una buona fetta di clientela. E' questa l'indicazione più importante emersa dal terzo Forum della società Crif Decision Solutions di Bologna (specializzata in modelli di scoring e consulenza per il credito e per il marketing, sistemi di geomarketing, di rating interno, customer database solutions, software per il customer relationship management e consulenza per la gestione delle carte di credito), organizzato oggi a Rimini al Grand Hotel, alla presenza di circa 200 banche e finanziarie. Se la centralità della relazione con la clientela è un aspetto fondamentale per lo sviluppo del business delle banche, la strada da percorrere è l¹offerta di prodotti sempre più innovativi e idonei alle specifiche esigenze di ogni singolo cliente già in essere nel portafoglio della banca. Compito non facile, come è emerso dall¹intervento di Silvia Ghielmetti, direttore di Crif Decision Solutions, "ma che può essere supportato dall¹impiego di sistemi di scoring della clientela per la valutazione del rischio e da modelli di marketing per valutare la propensione al credito delle varie tipologie di clienti, in modo da applicare le migliori strategie di cross-selling". D'altra parte, la necessità di sviluppare strumenti finanziari sempre più personalizzati, è testimoniata tra gli altri, dal boom registrato dall¹emissione delle carte di credito revolving, tipico strumento ad hoc, che consente il rimborso del credito sotto forma di rate. Infatti la crescita di questo mezzo di pagamento è stata del 40% nel 2001 rispetto al 2000, secondo dati stimati, raggiungendo il traguardo di circa 4 milioni di carte revolving in circolazione in Italia. Nonostante le dovute cautele imposte dalla situazione mondiale, il trend di crescita per il prossimo anno dovrebbe essere costante. Tanto che la società Crif Decision Solutions ha costituito recentemente una Business Unit interamente dedicata all¹offerta di servizi e di consulenza alle banche per la gestione del rapporto con il titolare di carta di credito. Su questo aspetto, comunque, il sistema bancario italiano deve ancora raggiungere lo standard di servizi alla clientela presente, per esempio, in altri paesi europei. Mentre un¹altra area tutta da esplorare per il marketing è quella dell'offerta di servizi per la clientela che si occupa di trading on line: nonostante la battuta d¹arresto di tutto il settore Internet, infatti, questo target di clienti può rivelarsi un buon canale di business, se fidelizzato con servizi idonei. Il Forum ha acceso i riflettori anche su un altro tema molto sentito dal sistema bancario, cioè quello del rating interno in quanto le banche e le società finanziarie, a seguito delle nuove raccomandazioni del Comitato di Basilea, avranno la necessità di adottare, in tempi brevi, soluzioni che permettano di segmentare meglio la nuova clientela, di conoscere più approfonditamente il proprio portafoglio clienti in base a valutazioni di rischiosità, di sviluppare meccanismi di pricing mirati e coerenti rispetto al mix rendimento-rischiosità assunta. Sui temi proposti dal Forum, hanno presentato la loro esperienza vari rappresentanti del mondo bancario e finanziario italiano e internazionale, quali Sanpaolo Imi, Montepio Geral, Banca Popolare di Verona-Banco di S. Geminiano e S. Prospero, Banca di Roma, Findomestic, Bipielle Ducato e Deutsche Bank.

AGEMI,MAG2 FINANCE E ASNM INSIEME PER PROMUOVERE IL CREDITO "ETÌCO" GRAZIE ALLA LEVA DEL MICROCREDITO EQUAL CREDIT ACCELERA LO SVILUPPO LOCALE
Sesto San Giovanni, 25 ottobre 2001 - Forte desiderio di autonomia, valide idee imprenditoriali, una buona preparazione professionale. Tre elementi che in passato non sarebbero stati sufficienti per aver accesso al credito, si trasformano in un mix vincente grazie al progetto Equal Credit, presentato ieri nella sede dell'Agenzia, Sviluppo Nord Milano da Guido Busato, Amm. Delegato dell'Agenzia per lo Sviluppo della Microimpresa (Agemi); Giovanni Acquati, Presidente di MAG2 Finance e Fabio Terragni, Presidente di Asnm. L'innovativo strumento finanziario su cui si basa Equal Credit è il microcredito che, dopo aver riscosso brillanti risultati soprattutto in Asia e in America, inizia la sua avventura europea, approdando in Lombardia per supportare chi è più penalizzato dalla concessione creditizia. Si calcola che, solo nell'area milanese, siano almeno 150.000 i soggetti privi di garanzie patrimoniali che potrebbero essere interessati a sperimentare nuovi modelli di microcredito. La tipologia di riferimento dei potenziali utenti è molto vara ci sono i soci delle organizzazioni dei terzo settore; i soci di micro e piccole imprese - i soggetti più svantaggiati dalle dinamiche occupazionali (donne, giovani e immigrati), gli stessi ex-studenti dei corsi dei Fondo Sociale Europeo. Non solo, Equal Credit vuole anche dare impulso ai "Venture capital etico" cioè alla possibilità per una società che svolga solo attività etica di partecipare al capitale sociale delle aziende. Equal Credit nasce dalla convinzione che occorra investire, più che sulle garanzie formali del credito, sulle persone, discriminate dalle banche tradizionali, che chiedono sempre garanzie reaIi. Pur con delle differenze legate al contesto, in tutto il mondo è stato sperimentato un sistema diverso che punta a creare rapporti di fíducia tra chi finanzia, un vincolo più stringente di qualunque garanzia formale. I tassi di insolvenza bassissimi, anche nei primi casi di microcredito italiano, ne sono la prova. Il progetto Equal Credit è promosso e co-finanziato dalla Commissione Europea, Direzione Generale XVI, Ufficio Recite, intenzionata a studiare e verificare sui campo le potenzialità dei Microcredito, a monitorarne l'utilità al fine di uno sviluppo sociale locale. Nasce da questa forte connessione con i bisogni dei territorio la partecipazione al progetto di Asnm società mista partecipata dai Comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Manzese, Bresso, dalla Provincia di Milano e impegnata dal 1996 in un rilancio dell'area del Nord Milano, attraverso azioni che incentivano l'innovazione, la nascita di nuove imprese, l'attrazione di nuovi capitali e la crescita di un terziario di livello. La quota di progetto finanziata da Asnm si deve ad un finanziamento dei Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (L.236/93). Partner nazionali di Asnm sono Agemi e Mag2 Finance che hanno progettato e co-finanziato Equal Credit. Impegnate da molti anni nella finanza sociale e nell'affermazione del "diritto al credito per tutti`, queste due società hanno approfondito il tema della Finanza etica e del Microcredito, acquisendo competenze elevate in merito all'accesso alternativo a contributi e finanziamenti. Tutti coloro che fossero interessati al progetto Equal Credit possono rivolgersi presso la sede di Agemi - Rif. Viviana Aspromonte, tel. 02 6695691,
info@agemi.org

FIERA MILANO SPA HA FATTO CENTRO BRILLANTE IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI ATTIVITA'
Milano, 24 ottobre 2001 - Si è chiuso con indici tutti positivi il primo esercizio di Fiera Milano spa, la società per azioni che, dopo la trasformazione dell'ex Ente in Fondazione e spa operativa, svolge oggi le funzioni di gestore del quartiere espositivo milanese ed erogatore di servizi fieristici. L'esercizio 2000-2001 è stato di nove mesi, poiché la società è entrata in attività il 1° ottobre 2000 e l'anno fiscale è terminato il 30 giugno scorso. Per questo, al fine di rendere possibile un confronto storico, anche gli esercizi precedenti sono stati opportunamente ricalcolati e parametrati anch'essi sui 9 mesi. I dati di bilancio. Tra ottobre 2000 e giugno 2001 Fiera Milano Spa ha registrato un fatturato di 205 miliardi di lire (105,67 milioni di Euro), un risultato operativo (ricavi al netto di costi e ammortamenti) di 27,8 miliardi (14,38 milioni di Euro), un utile prima delle imposte di 30 miliardi (15,54 milioni di Euro) ed un utile netto di 17,9 miliardi (9,23 milioni di Euro), pari al 9% del fatturato. Particolarmente significativa la redditività del capitale investito, che con un netto di 18 miliardi su un capitale di 19 è del 92%. Si tratta di risultati non solo lusinghieri, ma anche migliori delle previsioni. Risultati che segnano un netto progresso non solo rispetto al 1999 - anno con cui vanno correttamente confrontati, per tener conto della ciclicità biennale dell'attività fieristica - ma anche rispetto al 2000, che proprio in virtù di tale ciclicità è stato, come tutti gli anni pari, particolarmente forte. Il fatturato è infatti cresciuto del 26% sul '99 e del 4% sul 2000, mentre l'utile prima delle imposte, sempre ricalcolato sui nove mesi, risultava di 0,74 milioni di Euro (1,43 miliardi di lire) nell'esercizio 98-99 e di 13,57 milioni di Euro (26,3 miliardi) nel '99-00. Al 30 giugno 2001 Fiera Milano spa registrava una posizione finanziaria netta di 86 miliardi (44,41 milioni di Euro). Superficie ed espositori. Nei nove mesi in esame sono stati venduti 3.244.000 metri quadrati di superficie espositiva (di cui il 7% relativi a manifestazioni tenute per la prima volta), dato che corrisponde ad un incremento del 12% rispetto all'analogo periodo di due anni fa. L'aumento della superficie espositiva trova conferma nell'incremento degli espositori diretti, saliti nei nove mesi da 21.500 nel '98-99 a 24.000 nel 2000-2001. La trasformazione di Fiera Milano. "Per un'azienda nata meno di un anno fa, che ha riposizionato Fiera Milano facendone una pura società di servizi espositivi e introducendo una vera e propria rivoluzione della cultura aziendale, non avremmo potuto aspirare a risultati migliori" afferma Flavio Cattaneo, presidente e amministratore delegato di Fiera Milano spa. "Abbiamo trasformato un Ente senza scopo di lucro, con tutte le rigidità operative e gestionali di realtà del genere, in una società per azioni agile e flessibile con una forte proiezione internazionale, che si confronta apertamente con la concorrenza. Per far questo abbiamo intensamente lavorato su due fronti, che resteranno al centro del nostro impegno anche per il triennio da qui al 2004: il contenimento dei costi, attraverso il recupero di tutti i possibili margini di efficienza, e soprattutto il potenziamento dei servizi, il cui peso sul fatturato è già significativamente cresciuto, ma dovrà ancora aumentare nel medio termine". Costi fissi e servizi. Il deciso intervento operato sui costi fissi è testimoniato dal loro costante calo in rapporto al fatturato: nel 99 pesavano infatti per il 47% del giro d'affari, ma la loro incidenza è scesa al 40% nel 2000 e al 38% nel 2001. Inoltre si è rivelata vincente la scelta di puntare su servizi professionali altamente qualificati e con prezzi concorrenziali, individuando in quest'ambito di attività il segmento del business fieristico dotato delle maggiori potenzialità di sviluppo. I servizi erogati agli organizzatori di mostre, agli espositori ed ai visitatori rappresentavano infatti al 30 giugno del '99 il 12% del fatturato complessivo di Fiera Milano. Questa percentuale è salita al 30 giugno 2001 al 24% e l'obiettivo è di incrementare i ricavi da servizi di un ulteriore 10% entro l'esercizio attualmente in corso. L'esercizio 2001-2002 è appena iniziato ed i recenti sviluppi sullo scenario politico ed economico internazionale consigliano di formulare previsioni molto prudenti. Attualmente Fiera Milano spa si aspetta, su basi cautelative, un progresso del fatturato. Ma è pronta a correggere tempestivamente questa proiezione, ritarando di conseguenza i costi. Le direttrici dello sviluppo. "Continueremo a dedicare ai servizi la massima attenzione - afferma Cattaneo - sia rafforzando quelli già in essere sia ideandone di nuovi, in grado di dare risposte sempre più efficaci alle esigenze degli operatori internazionali. Puntiamo molto sulla nostra rete di uffici esteri - l'ultimo dei quali inaugurato un mese fa a Tunisi - per fornire supporto all'internazionalizzazione delle imprese ed organizzare collettive di aziende italiane, missioni commerciali ed eventi, come quelli che ci hanno visti operare nel 2001 in Russia, Cina, Egitto, Venezuela e Brasile. E ancora, puntiamo sull'organizzazione di progetti speciali al servizio degli organizzatori ed espositori; sulla crescita della comunicazione e della pubblicità; sul sistema informatizzato di controllo accessi; sugli allestimenti personalizzati ed i servizi internet per le aziende che partecipano alle manifestazioni fieristiche (abbiamo per questo costituito, con Fondazione Fiera Milano, un'apposita società: ExpoPage). Ma stiamo valutando anche altre aree di intervento, tra cui ristorazione, logistica, viaggi".Fiera Milano spa è infine impegnata in un "progetto qualità" di ampio respiro. Ha già ottenuto - primo grande centro espositivo italiano - la certificazione Iso 9001 del sistema di accoglienza e si appresta ora a certificare il servizio di assistenza agli espositori.

BANK OF AMERICA E SIGNATURE BANK SCELGONO DIEBOLD PER I PROPRI ATM
Canton, Ohio, 26 ottobre 2001 - Due importanti banche americane hanno scelto Diebold come partner per i propri Atm: si tratta di Bank of America e di Signature Bank, filiale della Bank Hapoalim, una delle prime 150 banche al mondo. Bank of America ha affidato a Diebold le attività di manutenzione delle attrezzature informatiche, esclusi i Pc, i sistemi di allarme e i dispositivi di automazione di agenzia, di tutte le sue filiali dislocate nei paesi dell'ovest americano. L'accordo con Bank of America prevede inoltre un contratto pluriennale di outsourcing delle attività di manutenzione dell'intera rete di Atm e di altri prodotti bancari. Signature Bank, che ha 6 filiali nell'area di New York, è la prima banca ad aver implementato i nuovi servizi di Diebold sui propri Atm: quattro distinti pacchetti che semplificano le procedure di acquisto dei servizi bancari, riducendo in modo significativo le corrispondenti attività di back office. Grazie all'accordo con Diebold, Signature Bank potrà erogare numerosi servizi bancari, tramite Atm, in modo più rapido ed efficiente, focalizzando l'attività del proprio personale sull'assistenza specialistica e la consulenza alla clientela. Infolink:
www.diebold.com

CARDIF PRESENTA EURO AVENIR GARANTI 2006, TERZO FONDO ASSICURATIVO A CAPITALE GARANTITO PER LE UNIT LINKED SISTEMA VALORE E SISTEMA PATRIMONIO
Milano, 26 ottobre 2001 - Euro Avenir Garanti 2006 è il terzo fondo assicurativo a capitale garantito che dal 22 ottobre 2001 Cardif assicurazioni mette a disposizione dei sottoscrittori delle polizze unit linked Sistema Valore e Sistema Patrimonio. Il fondo, gestito da Fortis Investment Management France, è caratterizzato da un meccanismo di consolidamento delle performance realizzate e da quattro livelli di protezione dell'investimento. Euro Avenir Garanti 2006, attraverso una gestione attiva, combina i titoli dell'indice Dow Jones Eurosto 0 con contratti derivati (future e option), due tipologie di investimenti caratterizzati da differenti livelli di rischio per ottimizzare il rapporto rischio/rendimento. Un meccanismo di ribilanciamento varia la composizione di portafoglio, aumentando l'esposizione sui titoli con il maggior livello di rischio nelle fasi positive di mercato e diminuendola nelle fasi di ribasso. Grazie a questa struttura è possibile bloccare i valori più alti registrati e non tenere conto delle flessioni. In caso di riscatto a partire dal 5/10/2006, al contraente è garantita la restituzione del più elevato tra i seguenti valori registrati dal fondo: a) valore di emissione del fondo; b) maggior valore registrato dal fondo dal 4/10/2001 al 3/10/2002; c) 90% del maggior valore registrato dal 4/10/2002 al 7/10/2010; d) valore corrente del fondo al momento della liquidazione. I clienti delle polizze Sistema Valore e Sistema Patrimonio potranno sottoscrivere Euro Avenir Garanti 2006 fino al 24 settembre 2002. Sistema Valore e Sistema Patrimonio sono due polizze vita unit linked a premio unico con tre opzioni di gestione: a) delegata, Cardif Asset Management ha composto tre portafogli, obbligazionario, bilanciato e azionario che il cliente pu˜ combinare a sua scelta; b) diretta, il cliente, assistito dal consulente finanziario Cardif, compone il proprio portafoglio scegliendo tra i 170 strumenti finanziari di 12 delle maggiori società di asset management a livello mondiale; c) mista, il cliente affida una parte del capitale a Cardif Asset Management, decidendo autonomamente il resto. Sistema Valore prevede un versamento minimo iniziale di 2.500 euro per la gestione delegata e 20 mila euro per la gestione diretta o mista. Per la gestione delegata è prevista una commissione di gestione mensile dello 0,2% per i primi cinque anni e dello 0,125% a partire dal sesto anno. Sistema Patrimonio richiede un versamento minimo iniziale di 25 mila euro. L'opzione di gestione delegata prevede commissioni mensili dello 0,125%, mentre per la gestione diretta e/o mista la commissione di gestione annua varia da un minimo dello 0,5% a un massimo del 2% a seconda della tipologia del singolo Oicr scelto dal cliente. Per entrambi i prodotti non sono previste spese di ingresso e in qualsiasi momento è possibile effettuare versamenti aggiuntivi con un importo minimo di 500 euro per Sistema Valore e 5 mila euro per Sistema Patrimonio. Sono possibili operazioni di switch sia tra i fondi interni sia tra tutti gli altri supporti finanziari. In caso di decesso, ai beneficiari è garantita la liquidazione di un importo compreso tra il 102% e il 100,5% del valore corrente del contratto. Euro Avenir Garanti 2006 è la risposta di Cardif alle esigenze di diversificazione dei nostri clienti in periodi particolarmente turbolenti dei mercati. Euro Avenir Garanti 2006 permette di mantenere i migliori risultati raggiunti dal fondo creando una serie di minimi al di sotto dei quali la quotazione del fondo non può scendere ha dichiarato Jean Bertrand Laroche, amministratore delegato di Cardif. Euro Avenir Garanti 2006 è commercializzato da tutti i partner di Cardif.

NEGRI BOSSI (MACCHINE PER STAMPAGGIO PLASTICA) :PARTE IL 30 OTTOBRE L'OFFERTA PUBBLICA DI VENDITA E SOTTOSCRIZIONE ALLO STAR, IL 50,91 % DEL CAPITALE SOCIALE
Milano, 26 ottobre 2001 - Negri Bossi S.p.A., la società di progettazione e commercializzazione tra i leader in Italia nel settore delle macchine per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche ha presentato oggi alla stampa delle modalità dell'Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione (Opvs) che prenderà il via il 30 ottobre, per concludersi il 31 ottobre prossimo. Il relativo Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob con nota n' Dem/1080564 in data 24 ottobre 2001. L'operazione, finalizzata alla quotazione sul segmento Star del Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., consiste in un'Offerta Globale di un massimo di 11.200.000 azioni ordinarie da nominali Euro 1 ciascuna, pari al 50,91% del capitale della Società, provenienti in maggioranza da un aumento di capitale. L'Offerta Pubblica riguarderà un minimo di n. 1.700.000 azioni, pari al 15,18% dell'Offerta Globale, di cui massimo 150.000 azioni riservate all'adesione da parte di dipendenti ed agenti di Negri Bossi. Un contestuale Collocamento Privato sarà riservato ad investitori professionali italiani e istituzionali esteri, con esclusione degli investitori di Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia, per un ammontare di massime n 9.500.000 azioni, corrispondenti a circa il 84,82% dell'Offerta Globale. Il prezzo delle azioni sarà compreso tra un minimo di 3 Euro e un massimo di 3,4 Euro cadauna. Al termine dell'operazione, e dopo l'eventuale integrale esercizio dell'opzione di Greenshoe pari a 1.600.000 azioni, il flottante sul mercato sarà pari al 58,18% del capitale sociale. Abaxbank e Banca Akros agiranno in qualità di Joint Global Coordinator e di CoSponsor dell'operazione. L'ammissione alla quotazione ufficiale delle azioni ordinarie di Negri Bossi S.p.A. è stata disposta dalla Borsa Italiana con delibera n° 1953 del 22 ottobre 2001 - "Aver scelto di quotarci allo STAR significa proseguire in un percorso di crescitaforte, che ci ha visto affermarci decisamente sul mercato italiano e internazionale - ha dichiarato Francesco Baldinelli, Presidente di Negri Bossi - Con il ricavato della quotazione vogliamo crescere per linee interne ed esterne, per conquistare una posizione di leadership sui mercati europei ". Negri Bossi è la società di progettazione e commercializzazione tra i leader in Italia nel settore delle macchine piccole e medie per lo stampaggio a iniezione di materie plastiche. Le macchine Negri Bossi sono utilizzate in Italia e all'estero da aziende produttrici di oggetti di plastica di varia natura (nei settori, medicale, elettrico, costruzioni, telecomunicazioni, automotive computer, elettrodomestico, mobili, imballaggio, articoli tecnici, giocattoli, articoli per la casa, agricolo, sportivo, etc.) ottenuti attraverso la tecnica dello stampaggio ad iniezione. Il modello di business orientato all'esternalizzazione delle attività a minor valore aggiunto e alla flessibilità operativa, un know how tecnologico d'eccezione che consente la costante innovazione di prodotto, una cultura manageriale di stampo multinazionale e una profonda conoscenza dei mercati di riferimento sono i punti di forza che permettono all'azienda di competere con successo nel mercato mondiale dello stampaggio delle materie tecnoplastiche. La storia di Negri Bossi ha inizio nel 1947 quando Pietro Negri e Walter Bossi, intuendo per primi in Europa le potenzialità del mercato dello stampaggio delle materie plastiche, hanno fondato l'azienda con l'apertura di una prima piccola officina a Milano. Negri Bossi è oggi guidata da un team di manager presenti in azienda da trent'anni, che può vantare una solida conoscenza del mercato e del business. La costante innovazione tecnologica e la focalizzazione sulla progettazione, grazie anche all'apporto del personale tecnico impegnato nella fase di Ricerca & Sviluppo (circa il 15% del personale), hanno portato la Società ad un forte ricorso all'outsourcing nella produzione. Negri Bossi, oltre a garantire un elevato livello qualitativo ed un costante miglioramento dei propri prodotti, assicura ai propri clienti rapidità e competenza nell'assistenza post-vendita con il progetto Amico. In particolare, grazie all'attività di specifici call center on line, l'azienda è in grado di monitorare il funzionamento dei propri macchinari 24 ore su 24 in tutto il mondo e di intervenire, anche ori fine, tempestivamente presso i propri clienti. La vocazione internazionale della Società è mostrata anche da una forte presenza sul mercato mondiale: oltre all'attuale centro produttivo di Cologno Monzese (MI) che occupa circa 260 dipendenti, Negri Bossi ha sviluppato un network distributivo capillare ed efficiente costituito da filiali in Gran Bretagna, Francia, Spagna e Nord America e da più di 20 uffici con agenti monomandatari che rappresentano l'azienda nel mondo. Nel corso del 2000 Negri Bossi ha fatto segnare un fatturato di 212 miliardi di lire, realizzati per il 50% all'estero (Inghilterra, Francia e Spagna), ed un utile netto pari a 6 miliardi di lire. I tassi di crescita della Società negli ultimi anni, in media il 12%, sono stati molto elevati, circa il doppio di quelli di settore.

X CONVENTION DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL'ESTERO IL VICE PRIMO MINISTRO DELLA THAILANDIA HA INCONTRATO I RAPPRESENTANTI DEI DISTRETTI INDUSTRIALI MODENESI E DI ALTRE REGIONI
Modena, 25 ottobre 2001 - Nell'ambito della X Convention delle Camere di Commercio Italiane all'Estero (Modena 21-26 ottobre), la Thai-Italian Chamber of Commerce ha coordinato, ieri, la visita a Modena di una delegazione di imprenditori tailandesi guidati dal Vice-Primo Ministro della Thailandia, On. Chaturon Chaisang, accompagnato dal Segretario Generale dell'Office of the Board of Investment. La delegazione, nel corso di un meeting organizzato dalla Promec (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Modena), ha incontrato alcuni rappresentanti dei distretti industriali della provincia di Modena e di altre regioni italiane per raccogliere informazioni in merito al funzionamento del modello dei distretti industriali del nostro paese per poter impostare una politica locale tesa a favorire la costituzione di distretti in Tailandia. Il dott. Stefano Marini, della Fondazione Nord-Est, ha aperto i lavori illustrando brevemente i risultati di una ricerca sull'esperienza di rilocazione delle aziende del nord-est italiano verso i paesi dell'est Europa, che dimostra la tendenza di queste a ricreare all'estero il modello distrettuale, non necessariamente con gli stessi partners del distretto di origine. Successivamente il dott. Silvano Gori, Presidente della Camera di Commercio di Prato, ha illustrato i processi di internazionalizzazione del distretto tessile di pratese, seguito dal dott. Andrea Serri, di Assopiastrelle, che ha invece presentato il distretto ceramico di Sassuolo. Il dott. De Maio, Vice-Direttore Generale della Bpv-Banco di San Geminiano e San Prospero ha descritto l'esperienza dell'istituto di credito a sostegno delle Pmi nel loro processo di internazionalizzazione. Il Dott. Eutimio Tiliacos, Responsabile Area Attrazione Investimenti Esteri di Sviluppo Italia, ha illustrato l'esperienza italiana in tema di promozione dei territori. La Dott.ssa Elisa Righi, del Citer - Centro per l'Informazione Tessile dell'Emilia Romagna, ha invece spostato l'accento sul tema della formazione delle risorse umane. Un'azienda operante nel settore ottico ha poi portato la propria esperienza personale di investimento di successo in un'attività produttiva in Thailandia. L'interesse della delegazione tailandese si è poi concentrato sul tema delle politiche governative di supporto alla creazione dei distretti, sul quale i rappresentanti italiani hanno evidenziato la spontaneità della nascita dei distretti industriali, frutto della creatività e delle condizioni sociali dei territori, rispetto ai quali l'intervento governativo è giunto solo in seguito alla costituzione dei distretti, soprattutto in forma di supporto infrastrutturale. Infrastrutture, supporto finanziario e formazione sono quindi stati individuati come possibili aree di intervento di una politica governativa di sostegno. Il ministro Thailandese ha chiuso i lavori auspicando un prosieguo del contatto instauratosi con un ulteriore approfondimento della conoscenza sul tema ed eventuali azioni di investimento di aziende "distrettuali" italiane in Thailandia.

LA THAILANDIA - PAESE DELLE OPPORTUNITA' SI PRESENTA ALLE IMPRESE LOMBARDE
Milano, 26 ottobre 200 1- "Thai land of Opportunities" (Thailandia, Paese delle opportunità): è questo il tema del convegno organizzato dal Board of Investiment della Thailandia, in collaborazione con Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, il Centro Estero delle Camere di Commercio Lombarde, e Dunia International Marketing, allo scopo di presentare l'attuale contesto economico thailandese e le opportunità di business che offre il paese alle aziende italiane. Il convegno. L'evento si è tenuto nella mattinata di giovedì 25 ottobre in camera di Commercio di Milano, a Palazzo Giureconsulti, via Mercanti, 2 (angolo piazza Duomo). Erano presenti tra gli altri: Chaturon Chaisang, Ministro thailandese degli Investimenti Esteri, Chakramon Phasukavanich, Segretario Generale, Board of Investment, Chatchai Boonyarat, Vice Presidente, Federazione dell'Industria Thailandese, Ralph Klemp, Dunia International Marketing, John Mack, Manager, Fiat Auto in Thailandia, Tiziano Furlan, già Presidente della Camera di Commercio italo thailandese. Le multinazionali milanesi e lombarde in Thailandia. Sono 7 le imprese thailandesi partecipate da imprese lombarde, il 43,8% di quelle italiane e occupano 2.346 addetti (il 39% degli addetti delle imprese italiane in Thailandia). Sono 3 le imprese thailandesi partecipate da imprese milanesi, il 18,8% di quelle italiane e occupano 255 addetti (il 4,2% degli addetti delle imprese italiane in Thailandia). La Thailandia è da tempo luogo privilegiato per gli investimenti da parte delle multinazionali che operano in Asia. Nonostante la crisi finanziaria che ha colpito il paese nel corso del 1997, già nell'anno successivo gli Investimenti Diretti Esteri avevano raggiunto livelli senza precedenti. Import Lombardia - Thailandia. La Lombardia importa dalla Thailandia per 982 miliardi di lire (+43% in un anno) ed esporta per 307 miliardi di lire (+33%). Le province più attive per l'import sono: Milano (795 miliardi, +41% in un anno), Mantova (65 miliardi, +400% in un anno), Como (33 miliardi, +10%), Bergamo (29 miliardi, -12%), Varese (27 miliardi, +23%), Brescia (15 Miliardi, +66%). Export Lombardia - Thailandia. La Lombardia esporta in Thailandia per 307 miliardi di lire (+33%). Le province più attive per l'export sono: Milano (164 miliardi, +20% in un anno), Varese (30 miliardi, +76%), Brescia (36 Miliardi, +80%), Bergamo (34 miliardi, +17%), Como (15 miliardi, +50%). La Thailandia: una via d'accesso all'economia asiatica a bassi costi. Le aziende scelgono la Thailandia in quanto piattaforma produttiva costo-efficiente, utilizzandola come base di partenza per le loro esportazioni negli altri paesi della regione e nel resto del mondo. Grazie alla liberalizzazione dei maggiori servizi e ai notevoli sforzi di privatizzazione, le aziende straniere giocano un ruolo sempre più attivo nel settore dei servizi all'interno dell'economia thailandese. Il settore manifatturiero è stato aperto alla piena partecipazione degli investitori stranieri, e nel corso degli ultimi anni le aziende italiane hanno accresciuto notevolmente la loro presenza. Molte, delle più importanti aziende italiane, sono già da tempo operative nel Paese.

Import export Lombardia -Thailandia (Dati in migliaia di lire)

  Import 99 Export 99 Import 2000 Export 2000
Italia 1.480.358.537 663.689.928 2.048.505.394 1.056.002.407
Lombardia 687.134.072 231.999.308 982.347.760 307.008.749
BERGAMO 33.340.618 28.847.096 29.655.320 34.663.323
BRESCIA 9.105.409 20.117.276 15.042.562 36.184.791
COMO 30.687.837 10.583.893 33.857.810 15.288.647
CREMONA 3.030.379 2.075.173 3.409.825 2.402.126
LECCO 1.427.592 2.821.977 1.040.696 5.299.367
LODI 403.408 369.472 49.328 1.180.012
MILANO 563.792.610 136.237.944 795.032.239 164.076.071
MANTOVA 12.281.090 5.542.084 65.670.908 7.296.342
PAVIA 10.220.809 7.264.296 10.911.858 9.771.498
SONDRIO 22.501 147.465 29.634 396.294
VARESE 22.821.819 17.992.632 27.647.580 30.450.278

 

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