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 31 OTTOBRE  2001

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SECONDO DE DONNEA, È NECESSARIO TROVARE UNA POSIZIONE COMUNE SULLE PROPOSTE PER IL 6PQ

Lussemburgo, 31 ottobre 2001 - Il 30 ottobre a Lussemburgo, in occasione del primo dei due Consigli "Ricerca" previsti durante la Presidenza belga, l'attuale presidente del Consiglio "Ricerca" François-Xavier de Donnea cercherà di raggiungere un accordo sulla struttura e l'attuazione del sesto programma quadro. L'ordine del giorno comprenderà il contenuto dei programmi specifici, l'attuazione dei nuovi strumenti "reti di eccellenza" e "progetti integrati", gli stanziamenti di bilancio, nonché il bilancio ed i contenuti del programma Euratom. Il presidente De Donnea potrebbe avere difficoltà ad ottenere un accordo in merito ad Euratom, poiché diversi Stati membri, fra i quali la Francia, considerano la fusione nucleare l'energia del futuro. Questi paesi hanno indicato che gradirebbero un aumento del bilancio per finanziare Iter, un progetto nel quale ricercatori europei sono impegnati insieme a colleghi in Giappone e Russia per lo sviluppo ulteriore della fusione nucleare. La Presidenza è tuttavia estremamente riluttante a superare il bilancio preventivato, con l'inevitabile riapertura di difficili dibattiti al riguardo. Se necessario, è probabile che De Donnea insisterà sull'alternativa di adeguati trasferimenti di bilancio. Un'altra difficoltà riguarda la prima priorità tematica proposta dalla Commissione, "Genomica e biotecnologia per la salute". I ministri europei della Ricerca devono concordare se stanziare finanziamenti solo per la salute umana, oppure includere anche la ricerca sulla salute degli animali, sulle piante e sui microbi. De Donnea è favorevole ad un compromesso, assegnando la priorità alla salute umana, ma mettendo a disposizione dei finanziamenti anche per le ricerche relative ad animali, piante e microbi che abbiano un impatto diretto sulla salute umana. In merito alla proposta di priorità "Sicurezza alimentare e rischi per la salute", De Donnea deve cercare di raggiungere un compromesso su quali tipi di malattie debbano ricevere finanziamenti europei alla ricerca: le malattie più comuni in Europa, quali il cancro, i disturbi cardiovascolari e la malattia di Alzheimer, oppure le malattie correlate alla povertà, quali l'AIDS, la malaria e la tubercolosi. De Donnea vorrebbe altresì veder incluse patologie come le allergie ed il diabete, che stanno diventando sempre più diffuse. In termini di "Sviluppo sostenibile e cambiamento globale", la Presidenza belga intende porre in evidenza l'importanza delle priorità secondarie, come i trasporti pubblici, la rete stradale, il trasporto marittimo e fluviale, ed infine la biologia marina, tutti ignorati dalle proposte della Commissione. Nell'intento di raggiungere una posizione comune su tali argomenti, De Donnea si è recato negli Stati membri ed ha avuto incontri bilaterali con gli altri 14 ministri della Ricerca, mantenendosi inoltre in stretto contatto con gli europarlamentari della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo. Per assicurare la continuità tra il quinto programma quadro (5PQ), che terminerà a dicembre del 2002, ed il 6PQ che inizierà a gennaio del 2003, la Presidenza belga intende raggiungere una posizione comune prima di passare il testimone della Presidenza dell'UE alla fine di quest'anno. De Donnea avrà una seconda possibilità di pervenire ad un accordo nel corso del secondo Consiglio "Ricerca", che si svolgerà sotto la sua presidenza a Bruxelles il 10 dicembre. Per informazioni : E-mail info.dedonnea@dedonnea.irisnet.be

L'EUROPA SI UNISCE PER L'EDIZIONE 2001 DELLA SETTIMANA DELLA SCIENZA
Bruxelles, 31 ottobre 2001 - Durante l'edizione 2001 della Settimana europea della scienza e della tecnologia, dal 5 all'11 novembre, in oltre 20 paesi europei si svolgeranno manifestazioni di vario tipo. Nell'ambito di questa iniziativa, sette progetti selezionati dalla Commissione europea organizzeranno attività in tutta l'Europa. "L'Unione ha intensificato, ed intensificherà ancora, il proprio sostegno allo sviluppo delle competenze scientifiche e tecnologiche dei cittadini europei. Crediamo nell'importanza di tale lavoro", ha dichiarato il commissario europeo della Ricerca Philippe Busquin. "L'insegnamento è ormai diventato troppo teorico, forse a causa della scarsità di finanziamenti. Iniziative quali la settimana europea della scienza ci permettono di reintrodurre nell'insegnamento della scienza la dimensione intuitiva, nonché di rinvigorire il dialogo e di aiutare gli scienziati a mantenere il contatto con le aspettative dei cittadini", ha affermato. EuroPaws (iniziativa europea per la diffusione della scienza tra il pubblico) vede la partecipazione di partner appartenenti a Belgio, Francia e Regno Unito e si propone di migliorare la conoscenza della scienza tramite la televisione, con iniziative quali finanziamenti per le sceneggiature televisive, un festival dedicato agli sceneggiati televisivi e la premiazione di sceneggiati ispirati ad avvenimenti veri della storia della scienza, nonché per opere di fiction nelle quali la scienza o la tecnologia svolgano un ruolo di primo piano. Il 5 novembre, si terrà a Londra una cerimonia di premiazione, a cui, il 7 novembre a Bruxelles, farà seguito una presentazione del progetto. "Life in the Universe" (Vita nell'universo) è un progetto che invita gli studenti delle scuole secondarie di 23 paesi europei a presentare il proprio concetto di universo: cosa significa la teoria del "big bang"? Quali forme di vita potrebbero esistere al di fuori del sistema solare? Cosa costituisce la vita? Cosa sanno gli scienziati delle origini dei pianeti intorno a noi? Le forme di partecipazione sono diverse, dalla creazione di un sito web a rappresentazioni teatrali. Saranno selezionati due vincitori da ogni paese, che presenteranno i propri progetti al Cern (presso il Laboratorio europeo di fisica delle particelle) dall'8 all'11 novembre. I vincitori assoluti riceveranno un invito per assistere al lancio di un missile Ariane e per una visita all'Osservatorio australe europeo (Eso) in Cile. Un documentario di 45 minuti sulla biotecnologia delle piante, accompagnato da una conferenza-dibattito sulle implicazioni degli organismi geneticamente modificati (Ogm), sarà proiettato in quattro musei scientifici europei: Monaco di Baviera, Bristol, Bruxelles e Madrid, durante la settimana della scienza. Nell'ambito del progetto "Biotech Europe", il dibattito dell'8 novembre vedrà la partecipazione del commissario Busquin. "Infoplanet", un progetto con la partecipazione di partner provenienti da Spagna, Grecia, Italia e Portogallo, si concluderà con quattro mostre didattiche (a Roma, Salonicco, Barcellona e Oporto) nelle quali verranno presentati i più recenti sviluppi nel campo delle risorse energetiche rinnovabili, in particolare nella regione del Mediterraneo. In ogni manifestazione, studenti delle scuole superiori avranno l'opportunità di incontrare ricercatori ed altri esperti del settore con i quali partecipare a dibattiti. "Push 2001" si propone di esaminare da vicino i moduli didattici che permettono un approccio attivo ai concetti scientifici, offrendo agli studenti la possibilità di svolgere esperimenti. Per tre giorni i partecipanti dialogheranno con ricercatori e parteciperanno a workshop, che comprendono rappresentazioni teatrali della scienza ispirate alle opere di Leonardo da Vinci, Darwin e Linneo. I workshop si terranno in Italia, Inghilterra e Svezia, paesi di nascita di questi leggendari scienziati. "Small is beautiful" (Piccolo è bello) è un progetto europeo mirato ad illustrare il funzionamento dei microsistemi. I microsistemi, o dispositivi miniaturizzati, svolgono funzioni sempre più importanti nella nostra società. Gli airbag delle automobili sono controllati da microsistemi delle dimensioni di un'unghia, e "nasi" elettronici verificano la freschezza degli alimenti. Durante la settimana della scienza, i partecipanti britannici al progetto presenteranno un'esposizione a Manchester (Regno Unito), per illustrare i prodotti, le applicazioni e gli sviluppi del futuro dell'intelligenza miniaturizzata. I quattro temi principali dell'esposizione saranno la mobilità, la vita quotidiana, il lavoro e la comunicazione. A Manchester si terrà altresì una conferenza dal 6 al 10 novembre. "Energetic friends" (Amici dell'energia) è una raccolta di dieci progetti selezionati dalla Commissione europea tramite un concorso per i giovani scienziati da 12 a 18 anni di Estonia, Lettonia o Finlandia, assistiti da un adulto. I progetti dovevano riguardare l'energia. I finalisti presenteranno i propri lavori, avvalendosi anche di risorse multimediali, a Tallinn (Estonia) dal 5 all'8 novembre. Infolink:
http://www.cordis.lu/scienceweek Sono riportati di seguito gli indirizzi a cui rivolgersi per ciascuno dei sette progetti selezionati dalla Commissione europea: EuroPaws: E-mail: events@europaws.globalnet.co.uk http://www.europaws.org Life in the Universe E-mail: monica.de.pasquale@cern.ch http://www.lifeinuniverse.org Biotech Europe E-mail: info_en@infoplanetproject.com oppure E-mail: 100715.331@compuserve.com http://www.terra-eu.org Infoplanet E-mail: a.picano@innova-eu.net http://www.infoplanetproject.com Push 2001 E-mail: m.pazzagli@dfc.unifi.it oppure E-mail: campbellAK@cardiff.ac.uk oppure E-mail: peter.bergsten@medcellbiol.uu.se http://www.poggio-imperiale.it/push2001/welcome.html http://www.darwincentre.com Small is beautiful E-mail: micro-world@vdivde-it.de http://www.micor-worlds.org Energetic Friends E-mail: kertu@energiakeskus.ee http://www.energeticfriends.org

NOMINATI I VINCITORI DEI PREMI IST (TECNOLOGIE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE)
Düsseldorf. 31 ottobre 2001 - Sono stati designati i 20 vincitori del premio europeo per le Ti (tecnologie dell'informazione), i quali saranno presentati nel corso della manifestazione "Ist 2001", che si terrà dal 3 al 5 dicembre a Düsseldorf. Ciascun vincitore riceverà 5.000 euro. I tre vincitori del premio speciale, che saranno annunciati nel corso della manifestazione "Ist 2001", si vedranno invece consegnare dal commissario europeo per la Società dell'informazione e le Imprese, Erkki Liikanen, la somma di 200.000 euro ciascuno. Tale premio speciale si è rivelato un incentivo che ha consentito ai vincitori precedenti di sviluppare i loro risultati in prodotti commerciabili. "L'esperienza acquisita nel corso dei sette anni precedenti, ha dimostrato che il premio riscuote apprezzamenti in ambito internazionale e suscita un notevole interesse da parte del settore del capitale di rischio, facilitando la fase di avvio di un'impresa (start-up) e l'accesso ai finanziamenti", ha dichiarato Liikanen. I riconoscimenti sono stati attribuiti da una giuria europea nominata da Euro-Case, il Consiglio europeo delle scienze applicate e dell'ingegneria, che è anche organizzatore della cerimonia di premiazione, in collaborazione con il programma Ist (Tecnologie della società dell'informazione) del quinto programma quadro. Per vincere i premi in palio, i progetti presentati al concorso dovevano soddisfare i seguenti criteri: eccellenza tecnica, contenuto innovativo, potenziale valore di mercato e capacità di creare nuovi posti di lavoro. I 20 vincitori di quest'anno provengono da: Danimarca, Francia, Germania, Israele, Norvegia, Spagna, Svizzera e Regno Unito. I temi dei progetti vincitori includono applicazioni software per il settore medico che consentono l'identificazione di oggetti e la creazione di modelli tridimensionali (3D), nonché uno strumento capace di individuare la pornografia infantile su Internet. Tra i vincitori c'è anche una famiglia di robot mobili che ha applicazioni commerciali. Infolink:
http://www.it-prize.org http://2001.istevent.cec.eu.int

RIUNIONE STRAORDINARIA DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL QCS 2000-2006
Roma, 31 ottobre 2001 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il Comitato di Sorveglianza del Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 Obiettivo 1 si è riunito ieri in via straordinaria a Matera, avvalendosi del supporto tecnico del Formez, e ospite della Regione Basilicata, per approfondire lo stato di avanzamento, le problematiche ed i modelli dei Progetti Integrati Territoriali (Pit). Sono state confrontate le modalità di identificazione dei territori, di selezione degli obiettivi e delle proposte, di verifica della qualità dei meccanismi di attuazione e controllo della spesa. Dal confronto e dal dibattito sviluppatosi (presenti le Autorità nazionali, regionali e comunitarie) è emerso uno stato di avanzamento soddisfacente, molto ricco ed articolato dei modelli istituzionali, organizzativi ed attuativi messi a punto dalle singole Regioni per dare conferma e visibilità al principio dell'integrazione nel Qcs 2000 - 2006. L'incontro ha consentito di individuare i temi sui quali focalizzare l'attenzione nei prossimi mesi, nella prospettiva di proseguire il confronto a cadenze regolari, in modo da monitorare e supportare l'avanzamento del processo.L'occasione è stata altresì fondamentale per registrare il permanere di una forte tensione e attenzione, da parte dei soggetti che attuano la programmazione, sugli impegni sottoscritti per il periodo 2000 – 2006

CITIBANK APRE DUE NUOVE AGENZIE DI PROMOTORI FINANZIARI: RAVENNA E FORLI"
Milano, 31 ottobre 2001 - Citibank, la banca per gli investimenti del Gruppo Citigroup, con l'apertura delle agenzie di Ravenna e Forl", rafforza la rete dei promotori finanziari in Emilia Romagna. Salgono cos" a 13 le agenzie dislocate in diverse regioni italiane, che supportano l'operativitˆ della rete composta di quasi 100 promotori. L'apertura delle due nuove agenzie rientra nella strategia di potenziamento della struttura distributiva di Citibank in Italia che prevede, tra l'altro, l'apertura di altre 20 agenzie entro la fine del 2002 e, nei prossimi cinque anni, il reclutamento di 500 promotori finanziari, con un totale di 15 area manager. Responsabile per le strutture di Ravenna e di Forl" il district manager Franco Sangiorgi, 43 anni, appena arrivato in Citibank dopo un'esperienza di oltre 15 anni prima in Agos Sim e poi in Finanza & Futuro, di cui era district manager per Ravenna. Nell'agenzia di Ravenna, coordinata dallo stesso Sangiorgi, situata in Via P. Costa n. 10, operano quattro promotori finanziari. Responsabile della sede di Forl" è invece Gianni Vernocchi, 43 anni, recentemente entrato in Citibank dopo un'esperienza in Finanza & Futuro. Nella nuova struttura, ubicata in Piazza Saffi n. 32, operano attualmente cinque promotori. Entrambe le nuove agenzie sono aperte al pubblico da luned" a venerd", dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. I programmi di sviluppo di Ravenna e Forl" prevedono l'inserimento di 10 nuovi promotori entro i prossimi 12 mesi e un obiettivo di patrimonio gestito di oltre 300 miliardi. La rete dei promotori di Citibank opera in Italia in cinque regioni con altrettanti area manager (Emilia, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto), quasi 100 promotori e le 13 agenzie di Bologna (due), Conegliano, Ferrara, Forl", Lodi, Mestre, Milano, Napoli (due), Ravenna, Reggio Emilia e Verona.

PLAFOND STRAORDINARIO DI 155 MILIONI DI EURO DENOMINATO "NUOVA LEGGE TREMONTI" PER FINANZIAMENTI A MEDIO TERMINE IN FAVORE DELLE IMPRESE
Verona, 31 ottobre 2001 - La Banca Popolare di Verona B.S.G.S.P. mette a disposizione del sistema una importante iniziativa che riguarda la destinazione di un plafond denominato "Nuova Legge Tremonti" di 155 milioni di euro, oltre 300 miliardi di lire, per tutte quelle iniziative di sviluppo promosse dalle imprese e dai lavoratori autonomi che realizzino investimenti produttivi incentivati dalla cosiddetta "Tremonti bis". Va sottolineato come le agevolazioni fiscali attivate dalla "nuova Tremonti" non rientrano tra quelle disciplinate dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato e perciò non soggiaciono a limiti o divieti di cumulo con altre normative. Ciò significa che le imprese potranno accedere anche ad altri finanziamenti a tassi agevolati, assistiti da contributi in conto interessi, erogati dalla Banca, dalle leggi agevolative 598/84 e Sabatini, e dalle leggi regionali <<Questi finanziamenti offrono l'opportunità di ridurre ulteriormente il costo degli investimenti, abbinando ai vantaggi economici delle operazioni le agevolazioni fiscali, in termini di detassazione degli utili reinvestiti, previste dalla Tremonti bis>> ha dichiarato Fabio Innocenzi, Direttore Generale della Popolare di Verona. << E' una iniziativa di rilievo che la Banca mette in campo per sostenere gli imprenditori impegnati ad affrontare una fase congiunturale particolarmente delicata>>. Si tratta di finanziamenti di durata da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 84 mesi e che prevedono l'applicazione di un tasso, a scelta dell'imprenditore, fisso o variabile, in questo caso agganciato all'andamento dell'Euribor tre mesi. L'importo massimo concedibile per operazione è pari a 362.000 euro (700 milioni di lire) ed è destinabile alla realizzazione di nuovi impianti, al completamento di opere già avviate, all'ampliamento, ammodernamento, riattivazione di impianti esistenti, nonché all'acquisto di nuovi beni strumentali. Inoltre, sono finanziabili anche le spese sostenute per la formazione e l'aggiornamento del personale. La forma tecnica prevista per l'erogazione di questi investimenti è quella del mutuo chirografario per le durate che vanno dai 24 mesi ai 36 mesi e del mutuo ipotecario o fondiario per le durate sino a sette anni, con rimborsi mediante rate trimestrali o semestrali. La Banca ha anche stabilito di rendere particolarmente contenute le spese di istruttoria (lire 300.000) mentre rapidi sono i tempi previsti per il rilascio di questi finanziamenti e estremamente semplici le formalità richieste.

DA UNA RICERCA È MILANO LA CITTÀ CON PIÙ IMPRESE IN EUROPA OLTRE 400 MILA ATTIVITÀ: SUPERATE PARIGI, FRANCOFORTE, MADRID E BARCELLONAE PER OGNI 100 MILANESI, CI SONO 11,3 IMPRESE
Milano, 29 ottobre 2001. Va a Milano il primato della città più imprenditoriale d'Europa: oltre 400 mila imprese: superate tutte le altre principali città del continente, a partire da Parigi, Francoforte, Amsterdam e Barcellona. Ciò significa una propensione all'imprenditorialità dell'11,37%: ogni 100 milanesi, ci sono infatti più di 11 imprese (solo Barcellona, in Europa, batte Milano in questa classifica). Nel corso dell'ultimo anno, il tasso di natalità delle imprese milanesi è stato del 9,6% (al primo posto Madrid con il 16,6%). In particolare crescono le costruzioni (saldo tra imprese iscritte e cessate pari a 1.221 nuove imprese), il commercio al dettaglio (+192), l'informatica (+90), e le attività immobiliari (+165). Ma se Milano brilla per numero di imprese, lo stesso non si può dire per le infrastrutture: il grado di infrastrutturazione della Lombardia - calcolato come il rapporto tra i chilometri di autostrade e i chilometri quadrati di territorio - è infatti ben lontano da quello delle altre principali regioni forti europee. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca effettuata dalla Camera di Commercio di Milano che ha posto a confronto alcune tra le principali città dell'Unione Europea (Milano, Parigi, Francoforte, Amsterdam, Barcellona, Madrid). "I dati - ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - consacrano Milano al primo posto in Europa, e questo non ci può fare che piacere, perché confermano quella voglia di rischiare e di intraprendere che da sempre costituisce la parte più nobile e innovativa della nostra città. Un primato che è da imputare soprattutto al grande dinamismo delle piccole imprese, che, non scordiamocelo, rappresentano oltre il 92% del totale, e che sono la vera spina dorsale della nostra economia. Imprese che in un mix virtuoso tra old e new economy, fanno crescere la città e il suo benessere. Ora è necessario accompagnare queste imprese nel loro percorso di crescita, garantendogli un contesto sempre più attento alle loro esigenze. Una necessità, quest'ultima, che con l'avvio della moneta unica si è fatta sempre più pressante: non si può infatti competere, e vincere nella sfida globale, senza infrastrutture adeguate. Questa è la sfida che ci attende nel prossimo futuro, e che dobbiamo vincere a tutti i costi". Numero di imprese e propensione all'imprenditorialità. Per numero di imprese, Milano ha la meglio rispetto alle altre principali città dell'Unione Europea: nella Provincia di Milano sono infatti presenti 402.501 imprese, seguono Madrid (360.085 imprese), Barcellona (349.296), Parigi (304.000), Francoforte (276.272) e infine Amsterdam (154.341). Il grado di propensione imprenditoriale delle singole città, calcolato come il rapporto tra numero di imprese e popolazione complessiva di ogni provincia, pone invece al primo posto Barcellona (con il valore del 12%: per ogni 100 abitanti, ci sono 12 imprese), ma subito dopo viene ancora una volta Milano (11,37%), seguita da Francoforte (11,18%), Amsterdam (10%), Madrid (7%) e infine Parigi (3%). Composizione per settore. Per quanto riguarda la composizione settoriale, la città più industriale è Barcellona (il settore manifatturiero pesa il 26,3%), seguita da Milano (con il 16,7%), da Parigi (14,47%), da Madrid (8%), da Francoforte (7,5%). In fondo alla classifica Amsterdam (4,4%). Barcellona è anche la città dove più forte è il comparto del commercio (43,8%) seguita da Madrid (42,1%), da Francoforte (36,4%), da Parigi (36,2%), da Milano (28%), e in ultima posizione da Amsterdam (20,3%). Infine, il settore dei servizi è particolarmente importante ad Amsterdam (con ben il 68,8%), seguita da Francoforte (56%), da Parigi (49,3%), da Milano e Madrid (36%), e infine Barcellona (19,2%). Tasso di natalità delle imprese in Europa. Nel corso dell'ultimo anno, la città che ha registrato il più alto tasso di natalità di nuove imprese è stata Madrid (16,6%), seguita da Amsterdam (12,4%), Milano (9,6%), Parigi (3,1%). Per Francoforte si è invece registrato un tasso negativo (-1,1%). Le nuove imprese milanesi. Il saldo tra imprese iscritte e cessate nel corso del secondo trimestre 2001 è stato di 5.702, rispetto al +678 del primo trimestre 2001, e al +3.698 relativo al secondo trimestre del 2000. In agricoltura, ci sono 5.784 imprese, di cui 99 nuove iscritte e con un saldo positivo di 57. L'industria conta 64.098 imprese, e dopo un periodo di flessione ha registrato nel corso del secondo trimestre un saldo positivo di 366. In particolare, vanno molto bene i settori delle confezioni articoli vestiario (saldo: +73); la fabbricazione e lavorazione produzione metallo (+72); e la fabbricazione mobili (+49). Continua il boom delle costruzioni (42.886 le imprese registrate, 1.583 le nuove iscritte, per un saldo di +1.221) e delle attività immobiliari (38.535 imprese, 360 iscrizioni, con un saldo di +165). Cresce anche il commercio, confermando l'inversione di tendenza fatta registrare già nel corso del 2000: 100.755 imprese registrate, 1.531 le iscritte, per un saldo di 566. In particolare, registra un andamento positivo il segmento del commercio al dettaglio (658 nuove imprese iscritte, saldo: +192). Il settore alberghiero e della ristorazione è costituito da 14.209 imprese (157 nuove iscrizioni: saldo di 9). Mentre Malpensa continua a far sentire il suo peso positivo sul settore dei trasporti: 18.479 società, 324 nuove iscritte e un saldo positivo di 133. Anche le agenzie di viaggio continuano a crescere: 44 iscrizioni e saldo pari a 16. Bene, infine, i settori della new economy e del terziario avanzato: l'informatica arriva a contare oramai più di 10 mila imprese (201 nuove iscrizioni; saldo di 90); l'intermediazione finanziaria raggiunge le 10.812 società (237 nuove iscritte; saldi di 118). Infrastrutture, trasporti, Lombardia e Europa. Il grado di infrastrutturazione della Lombardia - calcolato come il rapporto tra i chilometri di autostrade e i chilometri quadrati di territorio - è pari a 0,023, superiore alla media europea (che è di 0,014), ma ben distante dalle altre principali regioni europee come Vienna (indice pari a 0,829), Bruxelles (0,068); Westfalia (0,063), Madrid (0,059), Parigi (0,047), Oberosterreich (0,046), Stoccarda (0,037), Franche Comté (0,036), Londra (0,034), Alsazia (0,034), Baviera (0,031), Catalogna (0,030), Baden Wurttemberg (0,029), Rhones Alpes (0,025) e Vorarlberg (0,024).

"IL SETTORE ALIMENTARE E LA BORSA: OPPORTUNITÀ E PROSPETTIVE": UNO STUDIO DI BORSA ITALIANA SPA
Milano, 31 ottobre 2001 - La quotazione è un'opportunità strategica per le imprese del settore alimentare, apre significativi spazi di diversificazione per gli investitori e rappresenta un'importante possibilità di crescita per il mercato borsistico italiano. Lo evidenzia un'analisi di Borsa Italiana che ha delineato la dimensione del settore all'interno del tessuto industriale italiano e della Borsa, identificando anche il bacino di società alimentari potenzialmente quotabili. Il settore può crescere di importanza nel mercato borsistico Nonostante la rilevanza del settore alimentare nell'economia italiana (11,9% della produzione dell'industria, 9,4% del valore aggiunto e 9,2% degli occupati) e il successo internazionale dei prodotti italiani, a oggi si contano solo 8 società quotate di cui una sola di dimensioni comparabili ai maggiori players internazionali. La capitalizzazione del settore non ha mai rappresentato, nel corso degli ultimi 25 anni, più del 3,5% del mercato; attualmente ne costituisce solo lo 0,6% del totale e il 2,7% rispetto alla capitalizzazione complessiva delle società industriali. Il bacino di società quotabili è consistente L'analisi mostra che il bacino di società del settore alimentare potenzialmente quotabili è molto elevato. Esistono 201 società che potrebbero essere ammesse in Borsa, che impiegano circa 78.000 addetti e hanno un fatturato complessivo di quasi 25 miliardi di euro. Alcune di queste società sono di dimensioni rilevanti: 7 fatturano più di 500 milioni di euro e 29 impiegano più di 500 addetti. La quotazione delle prime 13 società farebbe più che raddoppiare la capitalizzazione del settore alimentare (pari a 3.878 milioni di euro a fine luglio 2001). Considerando tutte le 201 società quotabili, il contributo potenziale alla capitalizzazione del mercato sfiora i 16 miliardi di euro (pari al 10,8% del totale delle società industriali).Un'opportunità per gli investitori Una maggiore presenza di società del settore alimentare all'interno del listino consentirebbe agli investitori di ampliare le possibilità di scelta nel processo di asset allocation. A livello internazionale i titoli delle società del settore hanno presentato negli ultimi anni (periodo 1996-2001) livelli di volatilità medio-bassi: 14,7% contro 18,6% per il settore energy, 20,2% per le telecommunication services e 30,9% per l'information technology. Sul mercato italiano, nel medio periodo (1990-2000) il settore ha ottenuto rendimenti superiori a quelli delle società industriali: +96,7% contro +34,4%, corrispondente ad un tasso di crescita annuo dell'8,4% contro il 3,1%. Capitale di rischio: un'opportunità per le imprese Le evidenze statistiche e le analisi econometriche suggeriscono che l'utilizzo del capitale di rischio costituisce un'importante leva strategica per la crescita aziendale. Si sono infatti rilevate significative relazioni positive tra livello di patrimonializzazione delle imprese e redditività. Inoltre, al crescere della dimensione aziendale le imprese sembrano poter ottimizzare i propri risultati economici. Nei casi in cui l'autofinanziamento non è sufficiente, la quotazione in Borsa consente di sostenere processi di crescita, mantenendo al contempo condizioni di equilibrio della struttura finanziaria. Tale possibilità sembrerebbe tanto più importante per le piccole e medie imprese alimentari, per le quali esistono forti spinte alla crescita dimensionale a causa delle dinamiche evolutive del settore, quali ad esempio le problematiche legate alla sicurezza qualitativa dei prodotti, la crescente importanza delle catene distributive e i cambiamenti nelle caratteristiche della domanda dei consumatori. Lo studio "Il settore alimentare e la Borsa: opportunità e prospettive" è disponibile sul sito Internet di Borsa Italiana, all'interno della sezione "Dati e Statistiche"
http://www.borsaitalia.it/ita/subsite/datiestatistiche

NASCE SUMMA FINANCE SOCIETÀ DI PROJECT FINANCING
Bologna, 31 ottobre 2001 - Summa Finance è la nuova società di project financing nata su impulso di Maurizio Godoli e di un gruppo di primari studi professionali, in partnership con il Gruppo bancario Cardine, la merchant bank La Compagnia Finanziaria nonchè due imprenditori bolognesi come Romano Volta e Filippo Sassoli de Bianchi. Il coinvolgimento nell'iniziativa di partner qualificati conferma la volontà di dar vita ad una importante realtà specializzata in questo settore. La nuova società eserciterà l'attività principale di strutturazione delle operazioni di project financing nei confronti del settore pubblico e del settore privato, prestando inoltre assistenza nelle operazioni di finanza straordinaria e di riassetto finanziario delle imprese in genere. Presidente di Summa Finance è Romano Volta, che è anche Presidente dell'Associazione Industriali di Bologna, mentre Maurizio Godoli ne è l'Amministratore Delegato. Summa Finance riunisce in sè quattro diverse "anime": professionale, bancaria, finanziaria e imprenditoriale. Ciascuna apporterà il proprio contributo di business e di idee con l'obiettivo di fornire servizi al massimo livello alle medie e grandi imprese e agli enti pubblici. L'anima professionale è espressa da uno dei due soci principali, la Summa Professional di Bologna, che riunisce, oltre allo Studio Godoli, lo Studio Bosello, lo Studio Legale Tributario Cocco-D'Andria-Lattanzi-Taverna di Roma, la Consulting System e il Prof. Costi, e nella quale stanno entrando anche alcuni esponenti del mondo professionale triveneto. L'altro socio principale, espressione del mondo bancario, è la Fincardine, finanziaria di partecipazioni del Gruppo bancario Cardine, che raggruppa alcune importanti Casse di Risparmio del Nordest, tra cui Carisbo e la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nonchè la Banca Popolare dell'Adriatico. Una quota significativa è infine detenuta da "La Compagnia Finanziaria", merchant bank milanese (partecipata dalla stessa Cardine) di cui è Amministratore Delegato Stefano di Tommaso, specializzata nelle operazioni di finanza strutturata e nelle Fusioni e Acquisizioni, leader italiana nell'organizzazione di pool di banche.

SANPAOLO IMI LANCIA UN'OFFERTA CONCORDATA PER IL CONTROLLO DI BANCA KOPER
Torino, 31 ottobre 2001 - Il Gruppo Sanpaolo Imi lancera' nelle prossime settimane un'Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria sulla Banca Koper, il quarto istituto di credito sloveno per attivita', con l'accordo dei suoi attuali azionisti di controllo. E' quanto stabilito da un accordo siglato oggi a Capodistria dai vertici della Banca italiana e dai principali azionisti di quella slovena dopo l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi, riunitosi nel corso della mattinata a Torino. L'operazione e' condizionata alle autorizzazioni delle autorita' di vigilanza italiane e slovene. L'accordo, raggiunto al termine della fase negoziale sviluppatasi a seguito della due diligence positivamente conclusa il 31 luglio scorso, prevede infatti che Sanpaolo Imi lanci, in conformita' con la normativa slovena ed entro i prossimi 30 giorni, un'Opa sulla totalita' delle azioni della banca, quotate alla borsa di Ljubljana. L'azionariato di Banca Koper e' oggi cosi' ripartito: Luka Koper, societa' per la gestione del porto di Capodistria 32,4%; Istrabenz, societa' petrolifera 29,9%; Intereuropa, societa' locale di spedizioni 20%; flottante (+ azioni proprie per circa il 2%) 17,7%. Il prezzo fissato dall'Opa per ogni azione sara' di 101.971,72 talleri (pari a circa 470 Euro), per una valorizzazione complessiva della banca di 54,2 miliardi di talleri (circa 244 milioni di Euro) che corrisponde a circa 2 volte il patrimonio della Banca previsto per fine 2001. L'Offerta rimarra' aperta 60 giorni e, tenuto conto dei tempi tecnici richiesti per ottenere le necessarie autorizzazioni, dovrebbe perfezionarsi all'inizio del 2002. Gli azionisti di controllo cederanno una quota pari almeno al 52% del capitale della banca e potranno disporre di un'opzione put (allo stesso prezzo dell'Opa incrementato degli interessi ed al netto dei dividendi) di durata quinquennale. Istrabenz e Intereuropa hanno manifestato l'intenzione di mantenere in questa fase una quota significativa del capitale della Banca. Luka Koper, che intende invece alienare interamente il proprio pacchetto, inizialmente trasferira' entro l'anno - una volta ottenuta da Sanpaolo Imi l'autorizzazione della Banca d'Italia - una partecipazione del 15%, apportando poi all'Opa tutte le restanti azioni. Sanpaolo Imi intende comunque preservare l'identita' e l'autonomia della Banca slovena, rafforzandone la capacita' commerciale e di offerta attraverso l'apporto del proprio know how e riconfermando la propria fiducia al top management della Banca, artefice del suo successo e della sua solidita'. Anche il mantenimento dei rappresentanti dei venditori, soggetti di primo piano nel panorama imprenditoriale sloveno, negli organi amministrativi della banca - con ampliamento del Consiglio di Sorveglianza da 6 a 7 membri - consentira' di preservare e valorizzare ulteriormente i legami con il tessuto produttivo e sociale locale. Strutturata come tipica banca commerciale, Banca Koper opera attraverso 37 sportelli (concentrati nell'area di Capodistria, con una presenza importante anche nella zona di Ljubljana) e vanta una quota di mercato vicina al 7% del mercato sloveno, con una leadership assoluta nel territorio di riferimento. L'azienda di credito, che svolge principalmente attivita' di raccolta nei confronti di clientela retail e di impiego su clientela corporate, e' anche uno dei principali emittenti sloveni di carte di debito/credito ed e' attiva nei settori del trading e del fund management. Con un attivo totale di circa 191 miliardi di talleri (equivalenti a circa 880 milioni di Euro), Banca Koper ha registrato a fine 2000 un utile netto di 3,7 miliardi di talleri (pari a circa 17 milioni di Euro) ed un Roe del 16% circa su un patrimonio netto di 23,5 miliardi di talleri (106 milioni di Euro). Il patrimonio netto a fine 2001, tenuto conto anche della plusvalenza netta implicita nella controllat! a Finor, holding di partecipazioni industriali di cui e' prevista la cessione nell'ambito dell'operazione agli attuali azionisti di controllo, e' stimabile attorno a 125 milioni di Euro. Tra i paesi europei la Slovenia e' quello che presenta gli indicatori macroeconomici piu' elevati e prossimi ai livelli dell'Unione Europea con un Pil pro-capite pari al 70% della media Ue. Anche il grado di apertura dell'economia e' assai ampio, con un flusso commerciale complessivo pari al 91% del Pil nel 2000. Nello stesso anno, con un interscambio di 3,3 miliardi di Euro, corrispondente al 15,7% dell'interscambio totale sloveno, l'Italia figura come secondo partner commerciale del Paese, alle spalle della Germania e davanti alla Francia, all'Austria e alla Croazia. Per il Gruppo Sanpaolo Imi l'operazione si inserisce nelle linee di una strategia di crescita internazionale che ravvisa nei paesi dell'Europa centro-orientale - e in particolare in quelli che nei prossimi anni si prevede entrino a far parte della UE - un'opportunita' di sviluppo resa ancor piu' significativa dalla possibile integrazione con il Gruppo Cardine, la cui clientela imprenditoriale, in gran parte operante nel Nord Est dell'Italia, e' orientata a intensificare gli scambi commerciali verso i mercati dell'Est europeo. In quest'ottica Banca Koper potra' costituire, oltre che un solido presidio del mercato sloveno, anche un importante polo di sviluppo per la penetrazione nei mercati dei paesi limitrofi, ad iniziare dalle aree con maggiori collegamenti economici e culturali al territorio di insediamento. Infolink
http://www.sanpaoloimi.com

DA DB VITA (GRUPPO DEUTSCHE BANK) UNA NUOVA POLIZZA INDEX LINKED CHE PUNTA ALLA LIQUIDAZIONE DI UNA CEDOLA ANNUALE DEL 10%
Milano, 31 ottobre 2001 - Db Vita Spa, compagnia assicurativa del Gruppo Deutsche Bank, distribuirà dal prossimo 5 novembre la polizza index linked Doppio Valore Obiettivo Cedola. Il collocamento, che riguarda un importo di 88 milioni di euro, durerˆ fino al 7 dicembre, salvo chiusura anticipata. La polizza sarà distribuita dagli sportelli di Deutsche Bank e da quelli della Banca Popolare di Lecco, avrà una durata di sei anni e sarà sottoscrivibile con un importo minimo di 5 mila euro. La nuova polizza prevede l'erogazione annuale di una cedola pari al 10% del premio investito a condizione che, nell'anno di osservazione, nessuno dei 15 titoli azionari componenti il paniere prescelto perda più del 56.99% rispetto alla sua valorizzazione iniziale (fissata il 13.12.2001). Al termine della durata contrattuale è comunque assicurata la restituzione del capitale. Il paniere dei 15 titoli cui è indicizzata Doppio Valore Obiettivo Cedola comprende una selezione delle principali aziende internazionali operanti in diversi settori di mercato: Adidas, Apple Computer, Credit Suisse, Ford Motor, Generali, Hewlett-Packard, JP Morgan Chase, Kellog, Mattel, Nokia, Philips, Siemens, Total Fina Elf, Vodafone, Xerox. La nuova index è riscattabile dopo il primo anno in qualsiasi momento. Quale garanzia aggiuntiva prevede, in caso di morte dell'assicurato entro il 66¡ anno di etˆ, la restituzione alla scadenza ai beneficiari designati del premio versato con un incremento del 5% ed inoltre, nel corso della residua durata contrattuale, la liquidazione ai beneficiari stessi delle cedole eventualmente maturate dopo il decesso. Il capitale liquidato non rientra nell'asse ereditario ed è esente dalle imposte di successione. Giovanni Alleva, amministratore delegato di Db Vita, ha spiegato: "In un contesto in cui i tassi di interesse sono scesi a livelli appena al di sopra dell'inflazione e in cui i mercati azionari stanno vivendo una fase di grande incertezza, Doppio Valore Obiettivo Cedola vuol contribuire a fornire al risparmiatore tranquillità e sicurezza. Il nostro prodotto si rivolge a tutti coloro che intendono impiegare una parte dei propri investimenti in uno strumento finanziario che al basso profilo di rischio unisce la possibilitˆ di conseguire guadagni più che interessanti". Nel 2000 Db Vita ha raccolto 325 milioni di euro (pari circa a 629 miliardi di lire) e, a oggi, detiene riserve in gestione per oltre 960 milioni di euro (pari circa a 1.860 miliardi di lire). L'offerta spazia da prodotti a contenuto finanziario con rendimento minimo garantito e consolidamento delle prestazioni, a gestioni finanziarie più dinamiche, che consentono di selezionare e di personalizzare le linee di investimento in base alla personale propensione al rischio ed all'orizzonte temporale, potendo contemporaneamente contare sulla garanzia di una copertura assicurativa in caso di morte. La gamma dei prodotti comprende anche un fondo pensione aperto e prodotti di pura assicurazione a copertura dei rischi connessi alla vita umana.

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