QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

LUNEDI'
 12 NOVEMBRE  2001

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

UNA CONFERENZA A BRUXELLES ESAMINA L'E-GOVERNMENT IN EUROPA

Bruxelles, 12 novembre 2001 - L'edizione 2001 della conferenza sull'e-government in Europa, dal titolo "Benchmarking delle prestazioni di servizi", si svolgerà il 20 e il 21 novembre a Bruxelles. La manifestazione paneuropea sul collegamento in rete e l'analisi comparativa, giunta al suo secondo anno, è organizzata dall'impresa Kable che si occupa di e-government e di ricerca. La conferenza esaminerà studi di casi europei e vedrà la partecipazione di rappresentanti della Dg Imprese della Commissione europea, dei ministeri europei e del settore privato. La partecipazione alla conferenza è gratuita per i delegati del settore pubblico. Infolink: http://www.kablenet.com

GIORNATA INFORMATIVA SUI FINANZIAMENTI DELL'UE
Stoccarda, 12 novembre 2001 - "Denaro dall'Ue: la migliore soluzione per i progetti europei di ricerca e sviluppo" è il titolo di un seminario che si svolgerà a Stoccarda (Germania) il 28 novembre. Ai partecipanti sarà offerta l'opportunità di conoscere la struttura di sostegno ed i finanziamenti dell'Ue nell'ambito del quinto programma quadro (5PQ). La manifestazione si concentrerà anche sul prossimo sesto programma quadro (6PQ), che inizierà nel 2002. I presenti potranno inoltre esercitarsi nella corretta redazione di proposte di progetto. Un oratore ospite fornirà altresì una presentazione di Cordis, sito nel quale gli interessati possono avere accesso ad importanti informazioni sui finanziamenti dell'UE. Infolink:
http://www.foerderberatung.de/veranstaltungen/index.html oppure rivolgersi a: Tel: +49 211 6214 433 E-mail: wey@vdi.de oppure E-mail: matigat@vdi.de

LE AZIENDE E LE UNIVERSITÀ CONTRIBUISCONO ALLA CREAZIONE DEL SER
Bruxelles, 12 novembre 2001 - Le aziende e le istituzioni accademiche stanno dando il loro contributo alla creazione del proposto Spazio europeo della ricerca (SER), con un numero crescente di collegamenti di alto livello. Le divisioni della società olandese di elettronica Philips e dell'americana Ford Motor con sede nel Regno Unito hanno annunciato di recente nuove partnership con gli istituti accademici. Nel Regno Unito, il Warwick Manufacturing Group (Wmg) dell'Università di Warwick e il Premier Automotive Group (Pag) di proprietà della Ford hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per una collaborazione di diversi milioni di sterline nei settori della ricerca, della formazione e della catena di approvvigionamento. Il Pag è specializzato nella fabbricazione di prestigiose vetture, quali Aston Martin, Jaguar e Land Rover. "Possiamo affermare che quest'iniziativa ha rappresentato un buon esempio di Ser in movimento", ha dichiarato il portavoce del Wmg Nick Matthews. La collaborazione sarà a livello internazionale, con la partecipazione di imprese provenienti da altri paesi europei, oltre ai due gruppi di ricercatori. Parte delle attività verranno condotte nel quadro degli attuali programmi di ricerca. Se da un lato la maggior parte dei finanziamenti proverrà dal PAG, in ragione dei risultati che beneficeranno ampiamente i suoi prodotti, dall'altro il WMG non manca di partecipare ai programmi finanziati a livello europeo, contando al suo attivo diverse presenze. "Ci sono lezioni da apprendere da questo tipo di iniziative", ha affermato Matthews. "Noi crediamo che sia semplice avviarle, ma, se è così semplice, perché siamo gli unici ad occuparcene?", ha proseguito, indicando la necessità di un atteggiamento più audace nei confronti di questi collegamenti. Egli ha aggiunto che, se da un lato le università non devono essere considerate come istituti capaci di risolvere i problemi industriali, dall'altro esiste la possibilità di far partecipare quelle università che dedicano le loro attività allo sviluppo del settore industriale. "Il Wmg è stato istituito 21 anni fa, perché, a quel tempo, un giornalista fece notare che gli ingegneri che finivano gli studi universitari erano tanto utili quanto un portacenere su una motocicletta, a causa dell'ulteriore considerevole formazione che occorreva dare loro una volta entrati nel settore privato. Quello che cerchiamo di fare è di combinare il senso imprenditoriale del Pag con le competenze degli ingegneri". Il Pag ha accolto favorevolmente l'iniziativa come un enorme passo in avanti. La collaborazione aiuterà la società a raggiungere il proprio obiettivo di produrre 800.000 autoveicoli l'anno, secondo quanto affermato dal suo amministratore delegato, Dr. Wolfgang Reitzle. "L'Università di Warwick rappresenta uno dei migliori centri di eccellenza del paese e con queste premesse guardiamo al futuro per condividere le tecnologia innovativa e crescere sulla base dei successi di entrambe le parti", ha dichiarato Reitzle. Il centro ricerche della Philips ad Eindhoven (Paesi Bassi) ha chiesto all'istituto di microelettronica e tecnologie submicrometriche di Delft (Dimes) di accogliere il modello compatto bipolare Mextram, nel caso dovesse essere approvato dal Compact Modelling Council (Cmc) quale modello compatto bipolare standard. Il Cmc avrà, entro breve, il compito di selezionare lo standard da due rose di candidati, ma è essenziale che il modello venga collocato in un sito neutrale, ecco perché la scelta del Dimes. Il modello finale consentirà l'ottimizzazione del design, il che significa che perfino i circuiti integrati di più ampie dimensioni potranno essere fabbricati con accuratezza sin dalla prima volta, rendendo così più rapidi i cicli del design. Per ulteriori informazioni sulla partnership britannica infolink:
http://www.csv.warwick.ac.uk/news/pr/383

PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DI SICUREZZA FINANZIARIA
Roma, 12 novembre 2001 - Il Comitato di sicurezza finanziaria (Csf) si è riunito lo scorso 9 novembre sotto la presidenza del Direttore generale del tesoro Domenico Siniscalco. Alla riunione, che è stata aperta dal Ministro dell'economia e delle finanze Giulio Tremonti, hanno preso parte, oltre ai membri del Comitato, anche rappresentanti della Dia, della Consob e dell'Arma dei Carabinieri. La riunione è stata dedicata a un primo esame dei risultati ottenuti nella lotta finanziaria al terrorismo internazionale, nonché all'impostazione delle linee guida per l'azione futura. Nel complesso nel nostro Paese sono stati finora congelati 20 conti bancari intestati a soggetti, sospettati di connessioni terroristiche, inclusi nelle liste internazionali. All'Ufficio italiano dei cambi sono pervenute inoltre 94 segnalazioni di operazioni sospette sulle quali sono in corso approfondimenti. Esiste altresì una lista di 49 soggetti con collegamenti terroristici individuati dalle autorità italiane. Tale lista sarà comunicata martedì alle autorità competenti americane e degli altri Paesi che cooperano nella lotta al terrorismo. Il Csf ha deciso di riunirsi con scadenza quindicinale e, ove necessario, più frequentemente. "L'Italia - ha detto il Ministro Tremonti - è determinata a dare il massimo contributo per azzerare le fonti di finanziamento del terrorismo internazionale nella consapevolezza che questo è un fronte cruciale nella più generale guerra al terrorismo".

EMISSIONE DI TITOLI DI STATO
Roma, 12 novembre 2001- Si fa seguito al comunicato stampa del giorno 7 c.m. e si precisa l'ammontare delle tranches dei Btp che verranno offerti da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze nelle relative aste: Buoni del Tesoro Poliennali triennali1°.10.2001/2004 settima tranche: 1.250 milioni di euro; quinquennali1°.9.2001/1°.3.2007 quinta tranche: 2.500 milioni di euro; trentennali1? .11.1999/1? .5.2031 trentanovesima tranche: 750 milioni di euro

BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE 364 MILIONI DI EURO AD OTTOBRE.PATRIMONIO DEI FONDI COMUNI A 30,2 MILIARDI DI EURO, IL 3% IN PIÙ RISPETTO AL MESE PRECEDENTE.
Roma, 12 novembre 2001 - In ottobre la raccolta netta totale di Banca Fideuram (fondi e gestioni, assicurazioni, titoli e conti correnti) è stata positiva per 364 milioni di euro. La raccolta netta dei fondi comuni, incluse le gestioni patrimoniali in fondi, è stata positiva per 125 milioni di euro, il 36,2% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al suo interno la raccolta del private banking (gestioni patrimoniali) ha registrato un saldo positivo per 153 milioni di euro. In ottobre la raccolta dei fondi comuni ha registrato un saldo positivo sui fondi azionari per 65 milioni di euro. I fondi obbligazionari e i fondi bilanciati hanno invece chiuso il mese con un saldo negativo rispettivamente di 56 milioni e 1 milione di euro. La raccolta sui fondi liquidità è stata positiva per 117 milioni di euro. Le polizze vita hanno incassato in ottobre premi per 73 milioni di euro, l'82,5% in più rispetto al mese precedente. Al netto delle liquidazioni la raccolta assicurativa di ottobre è stata pari a 31 milioni di euro, circa il doppio rispetto al mese precedente. Positivo il saldo complessivo del risparmio non gestito, pari a 208 milioni di euro in ottobre. A questo risultato ha contribuito essenzialmente una raccolta netta di 297 milioni di euro sul fronte dei titoli. A fine ottobre il patrimonio dei fondi di Banca Fideuram era di 30,2 miliardi di euro, il 3% in più rispetto al mese precedente. Le masse totali di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) a fine ottobre erano pari a 36,45 miliardi di euro, con un incremento del 2,6% sul mese precedente. In particolare le attività di Banca Fideuram nel private banking a fine ottobre hanno sfiorato i 14 miliardi di euro, con un incremento del 45,8 % da inizio anno e del 43,5% rispetto allo stesso mese del 2000. A fine ottobre il totale delle masse amministrate da Banca Fideuram era di 46,75 miliardi di euro, il 3% in più rispetto al mese precedente. Alla fine di ottobre i private banker 1 di Banca Fideuram erano 3.540, a cui vanno aggiunti 263 produttori assicurativi per un totale di 3.803 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a raccolta netta, masse amministrate e dimensioni della rete relative a ottobre 2001.

GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: UTILE NETTO DEL TERZO TRIMESTRE 2001 A 14,4 MILIARDI (+39,8% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2000)
Milano, 12 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo Credito Valtellinese ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre 2001. La raccolta globale di Gruppo si è attestata al 30 settembre 2001 a 27.724,2 miliardi di lire in progresso del 10,5% rispetto al dato aggregato del 31 dicembre 2000. La raccolta indiretta al 30 settembre 2001 è risultata pari a 14.569,1 miliardi (+2,6% rispetto al 31 dicembre 2000), risentendo in particolare degli andamenti negativi dei mercati che ne hanno condizionato la valorizzazione. La raccolta diretta (pari a 13.155,1 miliardi al 30 settembre 2001, +20,7% rispetto al 31 dicembre 2000) è stata positivamente condizionata sia dall'effetto ora citato sia dall'aumentata capacità commerciale della rete territoriale. L'aggregato degli impieghi concessi alla Clientela è cresciuto del 23,1%, a 10.584,2 miliardi, rispetto agli 8.600 miliardi del 31 dicembre 2000. Sostanzialmente stabile, rispetto alla rilevazione del 30 giugno 2001, il rapporto tra crediti in sofferenza netti e il totale crediti verso clientela, al netto delle rettifiche di valore. Per quanto attiene al profilo economico del Gruppo, nel terzo trimestre 2001, il margine d'interesse si è attestato a 118,2 miliardi, in crescita del 17,9% rispetto al terzo trimestre del 2000, mentre nei primi nove mesi del 2001 è risultato pari a 321,7 miliardi, in crescita dell'11,7% rispetto allo stesso periodo del 2000. Il margine d'intermediazione si è attestato nel terzo trimestre 2001 a 191,5 miliardi, evidenziando un progresso di circa il 14,4% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Con riferimento ai nove mesi del 2001, detto margine è stato di 523,7 miliardi dai 492 miliardi dell'analogo periodo del 2000 (+6,4%). Le spese amministrative nel terzo trimestre 2001 sono risultate pari a 133,7 miliardi rispetto ai 108,5 miliardi dell'analogo periodo del 2000. Questo incremento è motivato prevalentemente dall'ingresso nel Gruppo della Banca Regionale Sant'Angelo e di Leasingroup Sicilia. Il numero medio dei dipendenti cresce lievemente nel trimestre a 2.771 unità (2.755 al 30 giugno 2001), mentre il numero di agenzie s'incrementa a 293 dipendenze. Alla voce utile straordinario, che si attesta nei primi nove mesi del 2001 a 30,5 miliardi (rispetto ai 2,9 miliardi dell'analogo periodo del 2000), hanno concorso prevalentemente i proventi rivenienti dal consolidamento della holding Provalt S.p.A., entrata nel Gruppo nel terzo trimestre di questo esercizio. L'utile di periodo, depurato delle imposte di competenza, della variazione del fondo rischi bancari generali e dell'utile di pertinenza di terzi, si attesta nel trimestre a 14,4 miliardi (10,3 miliardi nell'analogo periodo 2000), mentre nei nove mesi è stato di 24,7 miliardi (+4,2% rispetto a settembre 2000). In ulteriore sviluppo i risultati della Linea Banc@perta i cui clienti al 30 settembre risultano essere 72.900, in crescita del 9,3% rispetto a fine giugno 2001. A premiare la crescita sono state l'affidabilità, l'ampia gamma e la facilità di accesso ai servizi di home banking per le famiglie e per la clientela imprenditoriale. Bilancio individuale Credito Valtellinese - Al 30 settembre la raccolta diretta della capogruppo si è attestata a 4.873,4 miliardi, in crescita del 5,9% rispetto ai 4.600 miliardi di fine dicembre 2000; gli impieghi a Clientela hanno registrato a fine settembre una crescita dell'8,4% a 3.753 miliardi contro i 3.461,7 miliardi di fine dicembre 2000. Per quanto attiene ai principali dati economici, il margine di interesse del terzo trimestre è risultato pari a 33,1 miliardi, in diminuzione del 3,7% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, mentre il margine di intermediazione, pari a 87 miliardi, è cresciuto del 16,8% rispetto ai 74,4 miliardi del terzo trimestre 2000. La contenuta crescita delle spese amministrative ha consentito un incremento del risultato di gestione a 18,2 miliardi (+12,3% rispetto ai 16,2 miliardi dell'analogo periodo del 2000). Dopo la contabilizzazione delle rettifiche nette su crediti, dell'utile straordinario e delle imposte di competenza, l'utile netto di periodo si è attestato a 7 miliardi, con una crescita del 4,8% rispetto al corrispondente risultato del terzo trimestre dell'esercizio 2000, mentre nei primi nove mesi dell'esercizio tale risultato si è attestato a 35,1 miliardi (+15,8% rispetto ai 30,3 miliardi dell'analogo periodo del 2000). Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese S.c. a r.l. - avvalendosi della facoltà concessa dall'art. 12 dello Statuto sociale - ha deliberato in data odierna l'annullamento di 1.600.000 azioni proprie in portafoglio (pari al 3,09% del capitale) al prezzo medio di carico alla data del 5 novembre 2001 pari a 16.697 lire. A seguito dell'operazione, il valore contabile di ogni azione aumenterà da 16.814 lire a 16.817 lire. La delibera è stata assunta nel rispetto della delega conferita dall'Assemblea ordinaria dei Soci al Consiglio di Amministrazione in tema di azioni proprie.

IL CREDITO ARTIGIANO ENTRA NEL CAPITALE DI REDILCO REAL ESTATE
Milano, 12 novembre 2001 - La Redilco Real Estate S.p.A. è stata fondata nel 2001 con un capitale iniziale di 25 milioni di Euro, di recente aumentato a 50 milioni di Euro, acquisendo quote di partecipazione di varie società controllate per la maggior parte dalla famiglia Mazzi e anche dalla famiglia Mascheroni. Un ruolo decisivo nell'aggregazione delle varie società partecipate è stato svolto dal dott. Bruni che è entrato nell'azionariato della Redilco Real Estate. Lo scopo di questa "new entry" nel mercato immobiliare è stato quello di creare attraverso le diverse competenze delle società controllate, un gruppo sinergico in grado di offrire al mercato un vero e proprio "full service" e, nello stesso tempo, di raccogliere tutte quelle risorse capaci di consentire operazioni dirette di grande respiro finanziario. Tra queste ultime basta ricordare il Centro Linate Più di Viale Forlanini, il palazzo direzionale Transatlantico, il Centro Malpensa Più in prossimità dell'aeroporto della Malpensa lungo l'autostrada A8, il Complesso Milanwork di San Giuliano Milanese, la palazzina direzionale di Via Mecenate, senza contare le iniziative all'estero. A Parigi è stato acquistato l'Hotel Metropole Opera, vero gioiello nel cuore storico della città, e in Ungheria è in fase di definizione la costruzione di un grandissimo complesso polivalente, l'International Work Centre, in prossimità della frontiera con la Slovenia e proprio a fianco della nuova autostrada in costruzione che collegherà Trieste con Budapest e Kiev. La Redilco Real Estate si presenta quindi sul mercato con iniziative di grande rilevanza e con un azionariato competente nel settore e aperto a nuovi soci. È stato concluso in questi giorni un importante accordo con il Credito Artigiano - banca del Gruppo Credito Valtellinese, storicamente radicata a Milano - che ha fatto il suo ingresso nella compagine sociale con una quota del 6,25%, per un controvalore di € 2.500.000. Con questa operazione, Credito Artigiano intende consolidare il ruolo di "hausbank" per Redilco Real Estate, accompagnando l'azienda nel suo significativo processo di crescita e sviluppo che prevede ambiziosi obiettivi di medio termine, fra cui la quotazione. L'intervento è stato strutturato e perfezionato in uno con la Direzione Finanza d'Impresa di Bancaperta, che nell'ambito del Gruppo Credito Valtellinese segue e sviluppa l'operatività di corporate finance. E' altresì previsto l'ingresso del dott. Luciano Camagni, Direttore Generale del Credito Artigiano, nel Consiglio di amministrazione della Redilco Real Estate in rappresentanza del Gruppo Credito Valtellinese.

GRUPPO BANCARIO MPS, DELIBERATA LA FUSIONE DELLE SOCIETA' DI GESTIONE DEL RISPARMIO IN MONTE PASCHI ASSET MANAGEMENT SGR
Milano, 12 novembre 2001- Le assemblee delle società di gestione del risparmio del Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena hanno deliberato lo scorso 6 novembre la fusione di Ducato Gestioni Sgr, G.I.Gest Sgr e Spazio Finanza Sgr in Monte Paschi Asset Management Sgr. Monte Paschi Asset Management Sgr, presieduta da Mauro Faneschi, incorporerà le tre Sgr attualmente partecipate secondo il seguente schema: ?Ducato Gestioni Sgr è controllata al 100% da Banca Mps; ?G.I.Gest Sgr è controllata al 100% da Bam (Banca Agricola Mantovana); ?Spazio Finanza Sgr è controllata al 100% da Banca 121; Dopo l'operazione il controllo di Banca Mps su Monte Paschi Asset Management Sgr sale dal 69% al 79,98% mentre il resto del capitale è suddiviso tra Bam (8,5%), Banca Toscana (6,33%), Banca 121 (3,92%) e Cariprato (1,27%). Monte Paschi Asset Management SGR, guidata dall'Amministratore Delegato Nicola Romito, ha in gestione un patrimonio che supera i 73.000 miliardi di Lire (corrispondente a 37.3 milioni di euro) suddivisi tra clientela retail (58.000) e clientela istituzionale (15.000). Il bilancio 2000 ha registrato un utile netto di oltre 53,7 miliardi di Lire, rispetto ai 4,2 miliardi di Lire dello scorso esercizio. La semplificazione della struttura societaria comporterà il superamento del modello gestione/promozione/distribuzione e il raggiungimento di economia di scala. Inoltre si punterà a massimizzare l'efficienza dell'intera struttura e a migliorare l'interazione con i canali distributivi e l'efficienza operativa nelle attività amministrative e di front office. La strategia di Monte Paschi Asset Management Sgr prevede: ?Il mantenimento dell'unico marchio Ducato (per i prodotti retail) che assorbirà i marchi Quadrifoglio e Spazio Finanza. ?La ridefinizione della gamma prodotti "Ducato". Questo passaggio comporterà l'introduzione di nuovi fondi geografici, settoriali, per stile di gestione, per tipologia di emittente e con copertura del rischio di cambio. Inoltre è prevista la fusione di prodotti simili che derivano dai diversi canali distributivi. ?Lo sviluppo dell'attività di supporto alle Reti distributive per le attività di pre e post vendita. ?L'avvio di una Sgr speculativa (Mps Alternative Investments); ?La focalizzazione sulla clientela Istituzionale. ?La creazione di un centro d'eccellenza nella gestione quantitativa. Il personale delle società incorporate fa parte dell'organico di Monte Paschi Asset Management Sgr per un totale di 178 unità.

BORSAITALIA.IT UNA NUOVA E PIU' APPROFONDITA SEZIONE DEDICATA ALLE SOCIETA' DEL NUOVO MERCATO
Milano, 12 novembre 2001 - Da oggi sul sito di Borsa Italiana
www.borsaitalia.it è disponibile una nuova e più approfondita sezione dedicata alle società quotate sul Nuovo Mercato. La sezione raccoglie i profili completi delle società quotate con informazioni sull'attività e il profilo di business di ciascuna azienda, i dati finanziari selezionati, la capitalizzazione di mercato aggiornata quotidianamente, i nominativi dei managers e dell'Investor relator con recapito telefonico ed e-mail. Sono inoltre presenti le date di scadenza degli impegni di lock up fissati da Borsa Italiana e ancora in corso ed è possibile visualizzare i documenti depositati presso Borsa Italiana dalle società quotate, così come gli eventi societari programmati e gli avvisi di Borsa relativi alle società del Nuovo Mercato.

TIM: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2001 CRESCONO GLI UTILI 52,8 MILIONI I CLIENTI DEL GRUPPO TIM L'INTRODUZIONE DELL'AUDIOCONFERENZA E DELLA VIDEOCONFERENZA PER LE RIUNIONI DEL COLLEGIO SINDACALE.
Milano, 12 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto da Enrico Bondi ha approvato oggi, su proposta dell'Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la relazione sull'andamento della gestione al 30 settembre 2001. I risultati del Gruppo Tim al 30 settembre 2001: Il Gruppo Tim opera in dodici paesi ripartiti fra Europa e Sud America e l'attivita' svolta nel corso dei primi nove mesi dell'anno ha riguardato principalmente il consolidamento della posizione nel mercato domestico ed il rafforzamento della presenza nel mercato latinoamericano. I ricavi del Gruppo Tim, nei primi nove mesi del 2001, sono pari a 7.532 milioni di euro, con una crescita del 8,9% rispetto allo stesso periodo del 2000 (6.919 milioni di euro); in evidenza i ricavi da servizi pari a 7.183 milioni di euro in aumento del 12,2% rispetto ai primi 9 mesi del 2000 (6.402 milioni di euro); il Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 3.633 milioni di euro, aumenta dell'11,2% rispetto allo stesso periodo del 2000 (3.266 milioni di euro); l'incidenza del Mol sui ricavi totali e' del 48,2% (47,2% nei primi nove mesi del 2000) e riflette il progressivo miglioramento della redditivita' del Gruppo Tim; il risultato operativo e' pari a 2.521 milioni di euro ed e' cresciuto del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2000 (2.238 milioni di euro); l'utile consolidato del periodo di spettanza della Capogruppo e' pari a 1.075 milioni di euro con un incremento del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; Nei primi nove mesi del 2001, gli investimenti del Gruppo Tim sono pari a 3.907 milioni di euro, (2.043 milioni di euro in investimenti industriali e 1.864 milioni di euro in investimenti finanziari); l'indebitamento finanziario netto e' pari a 1.304 milioni di euro al 30 settembre 2001; Al 30 settembre 2001, il numero di linee del Gruppo Tim e' pari a 52, 8 milioni- comprese le linee mobili del Gruppo Telecom Italia - con un incremento di oltre 7,8 milioni dal 31 dicembre 2000; Il numero delle linee proportionate del Gruppo Tim, comprensivo delle linee del Gruppo Telecom Italia, e' pari a 32,2 milioni con un incremento di oltre 3,9 milioni. al 30 settembre 2001, i dipendenti del Gruppo Tim sono pari a 16.355 con un incremento di 1.098 unita' rispetto al 31 dicembre 2000. I risultati del Gruppo Tim del III Trimestre 2001: 1°luglio - 30 settembre 2001: I ricavi sono pari a 2.602 milioni di euro, con una crescita dell'8,3% rispetto allo stesso periodo del 2000 (2.403 milioni di euro); i ricavi da servizi sono pari a 2.467 milioni di euro in aumento dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2000 (2.223 milioni di euro); il Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 1.257 milioni di euro, aumenta dell'11,1% rispetto allo stesso periodo del 2000 (1.131 milioni di euro); l'incidenza del Mol sui ricavi totali e' del 48,3% (47,1% nel terzo trimestre 2000); il risultato operativo e' pari a 904 milioni di euro con una crescita del 17,4% rispetto allo stesso periodo del 2000 (770 milioni di euro); l'utile consolidato del periodo di spettanza della Capogruppo e' pari a 355 milioni di euro (371 milioni di euro nel terzo trimestre 2000). I risultati di Tim S.p.A. al 30 settembre 2001: i ricavi complessivi nei primi nove mesi del 2001 ammontano a 6.164 milioni di euro con una crescita del 6,2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (5.804 milioni di euro), i ricavi da servizi ammontano a 5.906 milioni di euro e registrano un aumento del 9,1% rispetto ai primi nove mesi del 2000 (5.415 milioni di euro); a conferma dell'obiettivo di Tim di porsi come leader globale nel mondo dei servizi innovativi, i ricavi da Servizi a Valore Aggiunto (Vas) hanno raggiunto i 382 milioni di euro con una crescita di oltre il 60% rispetto ai primi nove mesi del 2000. In questo ambito, le componenti piu' rilevanti sono rappresentate dagli Short Message Services (inviati e ricevuti sulla rete Tim) che hanno generato proventi per 352 milioni di euro e dai Vas innovativi che sono piu' che triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; i ricavi da traffico si attestano a 5.342 milioni di euro con un aumento dell'8,8% negli ultimi 12 mesi (4.909 milioni di euro al 30 settembre 2000); il traffico complessivo e' pari a 25 miliardi di minuti al 30 settembre 2001, con un incremento del 14,5% rispetto allo stesso periodo del 2000 (21,8 miliardi di minuti); il Margine Operativo Lordo (Mol) si attesta a 3.212 milioni di euro con una crescita del 13,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (2.839 milioni di euro); il rapporto Mol/ricavi totali e' pari al 52,1% (48,9% nei primi nove mesi del 2000); il rapporto Mol su ricavi da servizi e' pari al 54,4% (53,1% nei primi nove mesi del 2000); il risultato operativo e' pari a 2.539 milioni di euro, con un miglioramento del 16,8% rispetto allo stesso periodo del 2000. (2.173 milioni di euro nei primi nove mesi del 2000); l'utile netto del periodo e' pari a 1.745 milioni di euro con un incremento del 28,5% rispetto al medesimo periodo del 2000 (1.358 milioni di euro); gli investimenti finanziari al 30 settembre 2001 sono pari a 2.661 milioni di euro, mentre quelli industriali ammontano a 665 milioni di euro; la posizione finanziaria netta e' positiva e pari a 624 milioni di euro (2.363 milioni di euro al 31 dicembre 2000); Tim si conferma leader di mercato in Italia con 23,3 milioni di linee al 30 settembre 2001 con un incremento del 12% rispetto al corrispondente periodo del 2000; al 30 settembre 2001 i dipendenti di Tim S.p.A. sono 9.790. I servizi offerti nel corso dei primi nove mesi del 2001. La Societa' ha proseguito l'impegno nei confronti del Cliente sia in termini di ulteriore differenziazione e arricchimento dei servizi forniti sia in termini di competitivita' delle tariffe, affiancando ai servizi tradizionali (Carta Tim Carta Vacanze, offerta Roaming Internazionale per il Prepagato), quelli a valore aggiunto nell'ambito del brand i- Tim (che include Scrip Tim, Uni.Tim, Wap, Gprs) e svolgendo opportune azioni di informazione sull'utilizzo delle nuove tecnologie. Nel mese di ottobre 2001, Tim ha lanciato gli M-Services, la nuova piattaforma di servizi multimediali grazie alla quale sara' possibile inviare sul telefonino foto e immagini accompagnate da messaggi scritti o musicali, nonche' effettuare collegamenti istantanei con pagine Wap, e indirizzi e-mail. I risultati di Tim S.p.A. del III Trimestre 2001: 1°luglio - 30 settembre 2001. I ricavi del periodo ammontano a 2.153 milioni di euro con una crescita del 6,5% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (2.022 milioni di euro); i ricavi da servizi ammontano a 2.053 milioni di euro e registrano un aumento dell'8,2% rispetto al III trimestre 2000 (1.897 milioni di euro); il Margine Operativo Lordo (Mol) del periodo e' pari a 1.126 milioni di euro con una crescita del 14,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (982 milioni di euro); il rapporto Mol/ricavi totali e' pari al 52,3% (48,6% nel terzo trimestre del 2000); il rapporto Mol su ricavi da servizi e' pari al 54,8% (52,5% nel terzo trimestre del 2000); il risultato operativo del periodo e' pari 901 milioni di euro, con un miglioramento del 19,7% rispetto allo stesso periodo del 2000 (753 milioni di euro al 30 settembre 2000); l'utile netto del periodo e' pari a 593 milioni di euro con un incremento del 23,3% rispetto al medesimo periodo del 2000 (481 milioni di euro). I risultati delle principali societa' estere del Gruppo Tim al 30 settembre 2001: Stet Hellas - Grecia: Al 30 settembre 2001, Stet Hellas, ha raggiunto quasi 2 milioni di linee (+25,9% rispetto al 30 settembre 2000) e un market share del 27%. Nel mese di luglio la societa' si e' aggiudicata le licenze Umts e Dcs 1800. L'acquisizione delle nuove licenze e' stata parzialmente finanziata attraverso un aumento di capitale, aperto a tutti gli azionisti, per 30 miliardi di dracme (88 milioni di euro) che ha determinato un incremento della percentuale di possesso di Tim/Smh in Stet Hellas dal 59,29% al 63,95 %. I risultati economici nei primi nove mesi del 2001 confermano il positivo andamento registrato da Stet Hellas a seguito della riorganizzazione aziendale operata nel corso del periodo. In particolare a parita' di cambio di conversione: i ricavi ammontano a 396 milioni di euro, in crescita di circa il 2% rispetto al corrispondente periodo del 2000; il Mol e' pari a 141 milioni di euro, in aumento del 34%; l'utile del periodo di spettanza della Capogruppo ammonta a 31,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al corrispondente periodo del 2000 (+105%). L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2001 e' pari a 395 milioni di euro (282 milioni di euro al 31 dicembre 2000). Tele Nordeste Celular - Brasile cambio puntuale real/euro al 30.9.2001 : 0,4124 - Nel corso del terzo trimestre 2001, Tele Nordeste Celular ha intensificato le azioni volte al riposizionamento strategico della societa' e alla conferma della sua leadership di mercato, acquisendo circa 1,7 milioni di linee (+13,4% rispetto al 30.9.2000) e una market share del 65%. Per quanto riguarda i risultati dei primi nove mesi del 2001, realizzati in un contesto macroeconomico che presenta un significativo rallentamento dell'economia brasiliana, Tele Nordeste Celular ha migliorato la sua efficienza operativa: ricavi per circa 637 milioni di reais (657 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000); la crescita dei ricavi da servizi e' stata del 10,2%. Mol pari a 301 milioni di reais (293 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000); l'incidenza del Mol/ricavi e' del 47%; utile di spettanza della Capogruppo di 34 milioni di reais (14 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000). <L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2001 ammonta a 230 milioni di reais, in calo del 33% rispetto al 31 dicembre 2000 (343 milioni di reais). Tele Celular Sul - Brasile cambio puntuale real/euro al 30.9..2001 : 0,4124 Tele Celular Sul ha concluso i primi nove mesi del 2001 con una consistenza finale di oltre 1,5 milioni linee (+18,9% rispetto al 30 settembre 2000) e una market share del 68%, mantenendo la sua posizione di leader di mercato e migliorando la sua redditivita'. Tele Celular Sul nei primi nove mesi del 2001 ha consuntivato: ricavi per 594 milioni di reais (567 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000); la crescita dei ricavi da servizi e' stata del 9%. Mol di 276 milioni di reais (242 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000); l'incidenza del Mol/ricavi e' 46,5%.L'utile del periodo di spettanza della Capogruppo, pari a 43 milioni di reais, registra una crescita di oltre 5 volte rispetto al risultato del corrispondente periodo di confronto del 2000 (7 milioni di reais). L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2001 e' pari a 223 milioni di reais, inferiore del 15% rispetto al 31.12.2000 (262 milioni di reais). I risultati delle principali societa' estere in fase di start-up del Gruppo Tim al 30 settembre 2001: Maxitel -Brasile cambio puntuale real/euro al 30.9. 2001 : 0,4124 Al 30 settembre 2001 Maxitel ha superato 1,1 milioni di linee (+34,9% rispetto al 30.9.2000) raggiungendo un market share del 33%.<br> Maxitel nei primi nove mesi del 2001 ha consuntivato: ricavi per 413 milioni di reais (350 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000); Mol di 113 milioni di reais (53 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000), risultato piu' che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2000, a poco piu' di due anni dal lancio del servizio. Il risultato del periodo di spettanza della Capogruppo, negativo per 350 milioni di reais (-352 milioni di reais nei primi nove mesi del 2000), risente ancora degli oneri finanziari derivanti da una struttura finanziaria in corso di riequilibrio. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2001 e' di 1.856 milioni di reais. Digitel - Venezuela -cambio puntuale bolivar/euro al 30.9.2001: 0,0015. Al 30 settembre 2001 la societa' venezuelana con una consistenza di oltre 526 mila linee ha raggiunto un market share del 14%. Rispetto a fine anno il numero delle linee e' piu' che raddoppiato (+108%). Nei primi nove mesi del 2001, Digitel ha consuntivato: ricavi per 114 miliardi di bolivares; Mol di circa 2 miliardi di bolivares. Il risultato operativo, negativo per 18 miliardi di bolivares, sconta ancora gli oneri di avvio dell'attivita'. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2001 ammonta a circa 120 miliardi di bolivares. Tim Peru' - Peru' cambio puntuale nuevo sol/euro al 30.9.2001: 0,3145. Tim Peru', che ha lanciato il suo servizio commerciale alla fine del mese di gennaio 2001, a fine settembre ha raggiunto una consistenza di oltre 111 mila linee e una quota di mercato incrementale del 29%, a conferma del forte impatto dell'offerta commerciale che Tim sta estendendo a tutte le societa' del Gruppo. Nei primi otto mesi di attivita' Tim Peru' ha registrato dati correlabili dall'inizio della propria attivita': ricavi per 63 milioni di nuevos soles; Mol negativo di 131 milioni di nuevos soles; risultato operativo negativo di 174 milioni di nuevos soles; una perdita di 178 milioni di nuevos soles; l'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2001 e' pari a 459 milioni di nuevos soles. Per quanto riguarda le societa' non consolidate, l'impatto economico sui risultati del Gruppo Tim e' stato di oltre 300 milioni di euro. La collegata IsTim in Turchia che nel trimestre ha raggiunto buoni risultati commerciali, raggiungendo una consistenza di 334 mila clienti con una market share incrementale del 27%, ha consuntivato una perdita di 299 milioni di euro - quota Tim - di cui 123 milioni di euro relativi alla gestione operativa e 176 milioni di euro derivanti dagli effetti contabili conseguenti alla svalutazione della lira turca ed alla applicazione dei principi contabili relativi ai paesi ad elevata inflazione. Altre deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni, comunicate in data 31 ottobre u.s., del Consigliere Massimo Brunelli e di quelle del Consigliere Andrea Camanzi, avvenute in data odierna. Essendo venuta meno la maggioranza dei Consiglieri di nomina assembleare, i restanti Consiglieri si intendono dimissionari e la loro cessazione avra' effetto dal momento in cui il Consiglio di Amministrazione sara' ricostituito per nomina assembleare. Il Consiglio di Amministrazione ha conferito mandato al Presidente, al Vice Presidente e all'Amministratore Delegato di convocare l'Assemblea Straordinaria ed Ordinaria degli Azionisti al fine di deliberare, in sede straordinaria, le proposte di modifiche statutarie in merito alla composizione del Consiglio di Amministrazione, all'introduzione dell'audioconferenza per le riunioni del Consiglio di Amministrazione, all'ampliamento delle deleghe di Poteri da parte del Consiglio ed alla Rappresentanza legale della Societa'; ulteriori proposte di modifica riguardano l'indicazione, ai sensi del D.M. n. 162/2000, dei requisiti di professionalita' ed onorabilita' per i Sindaci e l'introduzione dell'audioconferenza e della videoconferenza per le riunioni del Collegio Sindacale. In sede ordinaria l'Assemblea sara' convocata al fine di deliberare sulla proposta di nomina del Consiglio di Amministrazione e sulla ratifica della ridenominazione di un'apposita riserva da iscrivere in bilancio da "riserva ammortamenti anticipati" a "riserva art. 14, L. 21 novembre 2000 n. 342".

 

EDISON: IN CRESCITA I RISULTATI DEI PRIMI 9 MESI 2001: RICAVI NETTI +38%. MARGINE OPERATIVO LORDO +4%
Milano, 12 novembre 2001 - Il consiglio di amministrazione della Edison, presieduto dal dottor Umberto Quadrino, si è riunito il 9 novembre a Milano ed ha esaminato i risultati del terzo trimestre 2001. Nei primi nove mesi del 2001 i ricavi netti del Gruppo, pari a 2.381 milioni di euro, sono aumentati del 38% rispetto ai 1.721 milioni dell'analogo periodo dell'anno precedente, grazie ai migliori prezzi medi di vendita e ai maggiori volumi venduti sia nell'energia elettrica che nel gas naturale, e per il contributo delle nuove attività nelle telecomunicazioni. Il margine operativo lordo al 30.9.2001 è cresciuto del 4% a 557 milioni, rispetto ai 537 milioni dei primì nove mesi dell'amo precedente; l'utile operativo netto consolidato è risultato pari a 379 milioni, in leggero incremento rispetto al risultato del corrispondente periodo 2000 (376 milioni). Sui margini, in crescita per quanto riguarda le attività tradizionali - elettricità e gas -, hanno pesato i costi di avviamento del settore telecomunicazioni. L'utile netto consolidato del periodo è stato di 179 milioni, in calo rispetto ai 194 milioni dei primi nove mesi del 2000. La riduzione è dovuta sostanzialmente all'incremento degli oneri finanziari, ai più elevati ammortamenti e ai costi di avviamento di EdisonTel. L'indebitamento finanziario netto consolidato al 30 settembre 2001 è pari a 1.124 milioni di euro, in aumento rispetto ai 936 milioni di fine 2000, principalmente per il piano di investimenti in corso. Complessivamente, infatti, nei primi nove mesi del 2001 gli investimenti tecnici sono ammontati a 552 milioni rispetto ai 291 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso esercizio e hanno riguardato principalmente il potenziamento della capacità installata nel settore elettrico, lo sviluppo dei campi gas in Egitto e i già citati investimenti legati alle nuove attività del settore telecomunicazioni. il debt/equity al 30.9.2001 è risultato pari a 0,47 contro lo 0,42 di fine 2000. Per l'esercizio in corso, si prevede una crescita dei ricavi a seguito dell'aumento dei volumi di vendita dei settori del gas e dell'energia elettrica e per l'apporto delle nuove attività nel settore delle telecomunicazioni. I risultati operativi delle attività tradizionali nel loro complesso - energia elettrica ed idrocarburi - sono previsti in crescita rispetto all'esercizio 2000. Peraltro, sui risultati operativi complessivi di Gruppo peseranno per l'intero esercizio i costi di avviamento dei settori telecomunicazione ed acqua. Il Consiglio di amministrazione, tra l'altro, ha convocato per il giorno 18 dicembre 2001 , l'assemblea dei detentori del prestito obbligazionario "Edison Spa-600 núlíoni di euro-scadenza luglio 2007" al fine di deliberare in merito all'approvazione della fusione per incorporazione di Edison in Montedison e all'introduzione di modifiche al regolamento del prestito stesso. La Relazione trimestrale al 30 settembre 2001 è depositata presso la sede sociale e la Borsa Italiana Spa a disposizione di chiunque ne faccia richiesta e sarà consultabile sul sito Internet
www.edison.it

PIRELLI: IL RISULTATO NETTO PROGRESSIVO, PARI AD EURO 215 MILIONI (DOPO PROVENTI STRAORDINARI NETTI PER EURO 76 MILIONI ED ONERI FISCALI PER EURO 148 MILIONI) MOSTRA UNA RIDUZIONE RISPETTO AGLI EURO 1.024 MILIONI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2000
Milano, 12 novembre 2001 - Il Consiglio di amministrazione di Pirelli SpA ha esaminato lo scorso 5 novembre l'andamento dei risultati consolidati di Gruppo al 30 settembre 2001. Il risultato ante componenti straordinarie ed imposte, pari ad Euro 287 milioni è sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2000 (Euro 291 milioni), ciò pur dopo aver adeguato il valore della partecipazione in F.C. Internazionale Milano S.p.A. per Euro 12 milioni ed aver imputato gli effetti dell'operazione Olimpia per Euro 6 milioni. Il risultato netto progressivo, pari ad Euro 215 milioni (dopo proventi straordinari netti per Euro 76 milioni ed oneri fiscali per Euro 148 milioni) mostra una ovvia riduzione rispetto agli Euro 1.024 milioni dei primi nove mesi del 2000 (che come è noto beneficiavano della plusvalenza straordinaria della cessione a Cisco Systems dei Sistemi Ottici Terrestri) dopo proventi straodinari per Euro 1.158 milioni e oneri fiscali per Euro 425 milioni. Come già preannunciato a suo tempo nella Relazione Semestrale, le attività del Gruppo nel terzo trimestre 2001 sono state influenzate dal forte rallentamento dell'economia in Usa, Giappone ed Europa, e dall'intensificarsi della crisi del mercato di riferimento del settore cavi telecomunicazioni. Le vendite consolidate del Gruppo al 30 settembre 2001, pari a Euro 5.695 milioni, mostrano un incremento del 4,9% rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente, mentre le vendite del solo terzo trimestre 2001 ammontano a Euro 1.749 milioni contro Euro 1.832 milioni del terzo trimestre 2000. Le vendite del Settore Cavi e Sistemi al 30 settembre 2001 aumentano del 9%, passando da Euro 3.276 milioni ad Euro 3.571 milioni, principalmente grazie all'apporto delle attività energia acquisite nel 2000, nonché ai maggiori volumi dei cavi ottici. L'incremento è attribuibile al favorevole andamento dei volumi (+8,2%) e dei prezzi (+2,6%), parzialmente contrastato dall'effetto cambio (-1%) e dal mix e altro (-0,8%). Le vendite del terzo trimestre del 2001 ammontano a Euro 1.093 contro Euro 1.105 milioni dello stesso trimestre del 2000. Più in dettaglio, il Settore Cavi e Sistemi Energia presenta un fatturato in crescita rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente (+9,7%) in buona parte legato all'aumento dei volumi a seguito dell'acquisizione delle attività ex Bicc e Nkf. L'andamento positivo del fatturato nei business Mercato Generale, High Voltage, Cavi Speciali ed Accessori è parzialmente neutralizzato dall'andamento negativo dei business Power Distribution, Installazioni e Sistemi Sottomarini. A livello di area geografica, Europa e Sudamerica registrano un fatturato in aumento, mentre il Nordamerica presenta una riduzione dei volumi risentendo della congiuntura economica non favorevole. Le vendite del Settore Cavi e Sistemi Telecomunicazioni registrano un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Dopo la buona performance del primo semestre (+24% sull'anno precedente) il terzo trimestre ha mostrato invece una flessione pari al 14% rispetto al terzo trimestre dell'anno precedente, dovuto all'inizio della recessione nordamericana ed alla ripercussione della crisi economica argentina sul resto dei paesi sudamericani. Le vendite sui mercati europei ed asiatici hanno proseguito invece il trend positivo dei primi sei mesi con un miglioramento, rispetto al trimestre dell'anno precedente, pari al 28%. Le vendite del Settore Pneumatici al 30 settembre 2001, pari ad Euro 2.133 milioni, pur in presenza di un incremento dei volumi (+1,6%) e del mix ed altro (+1,3%), a causa dell'effetto cambio (-3,4%) e in minor misura di un effetto prezzi (-0,5%) mostrano una flessione del 1% nei confronti dei primi nove mesi del 2000. Le vendite del terzo trimestre ammontano ad Euro 656 milioni contro Euro 730 milioni del terzo trimestre 2000. I volumi Vettura/Light Truck chiudono i nove mesi in calo del 2% nei confronti del settembre 2000 a causa sostanzialmente di una flessione delle vendite al Primo Equipaggiamento. Positivo invece l'andamento del canale Ricambi grazie soprattutto al forte incremento (+16% rispetto al 2000) dei volumi Vettura "alto di gamma" di marca Pirelli, in particolare in Europa e Sud America. I volumi Truck mostrano una flessione del 2% rispetto al 2000, con il canale Ricambi anche qui in aumento (+3%). La buona performance di Europa, Egitto e mercati africani e orientali, non è sufficiente a colmare il ritardo di Turchia e Sud America. Infine, i volumi Moto evidenziano un incremento del 14% dovuto ai maggiori volumi sia Ricambi che Primo Equipaggiamento, in particolare in Sud America. Il margine operativo lordo progressivo del Gruppo è pari a Euro 569 milioni (10% delle vendite) contro Euro 626 milioni (11,5% delle vendite) dei primi nove mesi del 2000. Il risultato operativo progressivo dei Settori di attività del Gruppo Pirelli mostra un andamento migliore rispetto a quello noto della principale concorrenza: esso raggiunge Euro 290 milioni (5,1% delle vendite) contro Euro 339 milioni (6,2% delle vendite) dello stesso periodo dell'anno precedente; quello del terzo trimestre 2001 è pari a Euro 47 milioni contro Euro 126 milioni (di cui Euro 28 milioni relativi al contratto di fornitura con Cisco Systems) dello stesso periodo del 2000. Più in particolare, rispetto al luglio-settembre 2000, il trimestre vede il Settore Peumatici in sostanziale tenuta, il Settore Cavi e Sistemi Energia in miglioramento e il Settore Cavi e Sistemi Telecomunicazioni in flessione. Per quanto riguarda quest'ultimo, le azioni volte al recupero di efficienza della struttura produttiva hanno consentito di mantenere la redditività complessiva nei primi nove mesi di quest'anno a livelli ancora soddisfacenti. Tali azioni hanno compensato anche il minor apporto dei Cavi e Sistemi Sottomarini, i cui molti progetti stentano ad avviarsi per l'incertezza sull'evoluzione della situazione economica internazionale ed in alcuni casi per la difficoltà di reperimento di risorse finanziarie. Prosegue intanto il potenziamento dell'attività sui nuovi business (Fiber to the home - Access Network), sia con sviluppi interni che con il raggiungimento di importanti alleanze tecnologiche e strategiche quali quelle siglate con Alloptic (USA) e con e-Biscom. Il totale progressivo degli oneri/proventi straordinari del Gruppo presenta un saldo netto positivo di Euro 76 milioni contro Euro 1.158 milioni. Esso comprende essenzialmente la plusvalenza, al lordo delle imposte, per la cessione sul mercato delle azioni proprie di Pirelli S.p.A. (Euro 30 milioni); Euro 36 milioni riconosciuti da Cisco Systems nell'ambito della cessione dei Sistemi Ottici Terrestri avvenuta lo scorso esercizio; la plusvalenza derivante da disinvestimenti immobiliari pari a Euro 39 milioni, avvenuta nel corso del terzo trimestre, a cui si contrappongono oneri di ristrutturazione per Euro 22 milioni. Nel corrispondente periodo dello scorso anno la voce comprendeva la plusvalenza, al lordo degli oneri fiscali, della cessione dei Sistemi Ottici Terrestri e oneri di ristrutturazione e razionalizzazioni produttive. La posizione finanziaria netta è passiva per Euro 58 milioni contro una posizione attiva di Euro 2.225 al 30 giugno 2001 e di Euro 3.495 milioni al 31 dicembre 2000. La variazione rispetto al 30 giugno 2001 è da imputarsi principalmente all'investimento in Olimpia S.p.A. (Euro 2.100 milioni). Le spese di ricerca e sviluppo ammontano a Euro 168 milioni, con un incremento dell'8% rispetto a Euro 156 milioni dei primi nove mesi del 2000; completamente spesate in conto economico, rappresentano il 3% delle vendite (2,9% nel 2000). Tale incremento testimonia la volontà del Gruppo di mantenere e rafforzare la propria leadership tecnologica di prodotto e di processo sia nel Settore Pneumatici - dove la nuova tecnologia MIRS (Modular Integrated Robotized System) si sta rapidamente affermando sul mercato con la prima omologazione ricevuta da BMW - sia nei Cavi e Sistemi Energia -- dove sono in fase di introduzione sul mercato i nuovi cavi per la trasmissione di energia ad alta tensione basati sulla tecnologia Air-Bag Cable SystemTm- e Telecomunicazioni, dove sono in via di completamento nell'area di Milano-Bicocca i nuovi edifici destinati ad ospitare i Pirelli Labs. I dipendenti al 30 settembre 2001 sono pari a 39.767 unità, con una riduzione nel trimestre pari a 907 unità e, rispetto alla fine dello scorso esercizio, pari a 2.147 unità. Le azioni di riorganizzazione e recupero di efficienza continueranno anche nei prossimi mesi. Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo la fine del trimestre, è da segnalare che, come previsto dall'accordo con Bell S.A., in data 5 ottobre 2001 sono stati trasferiti da Bell ad Olimpia le rimanenti n. 1.000.662.120 azioni ordinarie Olivetti e i n. 68.409.125 Warrant. L'accordo del 19 settembre 2001 prevedeva, inoltre, l'impegno da parte dei soci di maggioranza di Bell a far sì che quest'ultima sottoscrivesse un prestito obbligazionario emesso da Olimpia, contestualmente al pagamento del prezzo da parte di Olimpia stessa per l'acquisto della Partecipazione Olivetti. Il prestito obbligazionario è stato sottoscritto in data 5 ottobre 2001. Le caratteristiche del prestito sono le seguenti: ammontare pari a circa Euro 1.033 milioni, durata di sei anni, interamente rimborsabile alla scadenza, salvo rimborso anticipato su richiesta dell'obbligazionista, in azioni Olivetti, in ragione di un'azione ogni obbligazione da nominali Euro 3,92; remunerazione con un tasso d'interesse annuo fisso lordo dell'1,5%, pagabile per cassa alla scadenza o alla data di rimborso anticipato. In data 31 ottobre 2001, Olimpia S.p.A. ha acquistato da Bell S.A. n° 54.000.000 di azioni ordinarie Olivetti S.p.A., ad un prezzo unitario di Euro 4,175 per azione, in esecuzione dell'art.16 dell'accordo stipulato il 30 luglio 2001 tra Pirelli S.p.A., Edizione Holding S.p.A. e Bell S.A., concernente la cessione della partecipazione in Olivetti S.p.A. detenuta dalla stessa Bell S.A.. Tali azioni erano state acquistate da Bell S.A. il 15 ottobre scorso da Banca di Roma S.p.A./Mediocredito Centrale S.p.A. in base ad un patto di covendita a suo tempo stipulato. Attualmente Olimpia S.p.A. detiene il 27,7% delle azioni Olivetti S.p.A. Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso, il già citato deterioramento del quadro macroeconomico generale, aggravato dai recenti avvenimenti internazionali, influenzerà anche l'ultimo trimestre. Malgrado ciò, nonostante la diminuzione del risultato operativo, il risultato prima di componenti straordinarie, imposte ed effetti dell'operazione Olimpia, subirà soltanto una limitata flessione rispetto all'esercizio 2000. Il Consiglio di Amministrazione ha anche nominato Amministratore Delegato il Dott. Giovanni Ferrario, che mantiene anche la carica di Direttore Generale. A Ferrario sono attribuite le deleghe per tutte le Attività Operative. Inoltre il Dott. Francesco Gori è stato nominato Direttore Generale Settore Pneumatici.

APPROVATA LA RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DEL GRUPPO LA RINASCENTE AL 30 SETTEMBRE 2001
Milano, 12 novembre 2001 - Il Consiglio di Amministrazione della Rinascente ha approvato la relazione sull'andamento del Gruppo al 30 settembre 2001. A fronte di una distribuzione omogenea nel corso dell'esercizio di costi e spese, l'ammontare delle vendite dei primi nove mesi risulta, per effetti strutturali stagionali del settore, meno consistente della media del fatturato annuo. Inoltre la composizione delle vendite nei primi tre trimestri rispetto al quarto determina una ancor più marcata stagionalità del margine lordo su merci. L'utilizzo del risultato dei primi nove mesi è pertanto da leggere in tale ottica. Nei primi nove mesi del 2001, in un contesto di mercato dei beni commercializzabili che resta in diminuzione in termini reali e in crescita inferiore all' 1% in termini correnti, il Gruppo Rinascente ha fatto registrare un incremento delle vendite del +4,1%, un miglioramento del risultato operativo lordo del 3,5% e un risultato della gestione che passa da 46,3 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2000 a 40,6 milioni di Euro, per effetto principalmente dei maggiori ammortamenti. Il risultato netto del Gruppo è stato di 2,1 milioni di Euro, contro 0,4 milioni di Euro del 2000, dopo imposte sul reddito per 24 milioni di Euro (contro 26,6) e utili di pertinenza di terzi per 0,2 milioni di Euro (invariato). Le vendite realizzate nei primi nove mesi del 2001 sono state di 4.062,9 milioni di Euro con un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2000; l'incremento delle vendite nel 3° trimestre 2001, rispetto allo stesso periodo del 2000, è stato del 3%. Il risultato operativo lordo al 30 settembre è stato di 174,5 milioni di Euro, con una crescita dell'3,5%. Il 3° trimestre e' stato sostanzialmente in linea con quello dell'esercizio precedente. Gli ammortamenti inclusi nel risultato della gestione sono stati di 133,9 milioni di Euro, con una crescita di 11,6 milioni di Euro (+9,5%). Il risultato della gestione al 30 settembre è stato di 40,6 milioni di Euro, con una riduzione di 5,7 milioni di Euro. Nel 3° trimestre è stato di 11,5 milioni di Euro, con una riduzione di 3,6 milioni di Euro rispetto al 2000. Tale risultato ha risentito della maggiore promozionalità delle vendite nel periodo dei saldi e della crescita degli ammortamenti. La gestione finanziaria ha prodotto al 30 settembre 2001 proventi finanziari netti per 2,6 milioni di Euro, contro 3,1 milioni di Euro nel corrispondente periodo dell'anno precedente. La diminuzione di 0,5 milioni di Euro e' dovuta sostanzialmente all'aumento dell'indebitamento medio. Le componenti straordinarie al 30 settembre evidenziano proventi netti di 2,9 milioni di Euro contro oneri netti di 2,1 milioni di Euro del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato netto del periodo al 30 settembre presenta un utile di 2,3 milioni di Euro (0,6 milioni di Euro nel 2000), che dopo l'attribuzione dell'utile di pertinenza di terzi porta ad un utile netto del Gruppo di 2,1 milioni di Euro, contro 0,4 milioni di Euro del 2000. La posizione finanziaria netta consolidata al 30/9/2001 presenta un indebitamento di 330,6 milioni di Euro, contro un indebitamento di 266,3 milioni di Euro al 30 giugno 2001; la variazione è da attribuire ai maggiori investimenti del periodo. Al 31 dicembre 2000 la posizione finanziaria netta era positiva per 139,5 milioni di Euro. La variazione rispetto al 31/12/2000 e' conseguente a fattori ciclici strutturali. Ulteriori elementi relativi alla gestione del trimestre per il Gruppo Rinascente sono stati: - l'attività di sviluppo che ha portato all'apertura di 2 Cityper (Aprilia-LT e Riposto-CT), 1 supermercato Sma (Catania), 1 Upim (Seriate-BG), 5 negozi Upim Blukids all'interno di magazzini Toy's (3 a Roma, 1 ad Affi-VR e 1 a Limena-PD) e 1 Bricocenter (Rescaldina-Mi). E' stato inoltre ampliato e trasferito il Bricocenter di Beinasco-TO e sono stati chiusi 1 supermercato Sma e 3 Upim; - l'ingresso del Gruppo Rinascente nella centrale d'acquisto Intermedia 1990 con una quota di partecipazione del 20%. Il nuovo polo distributivo rappresenta la seconda centrale d'acquisto in Italia con un peso di circa il 17% della distribuzione moderna e sviluppa un fatturato di quasi 10 miliardi di Euro; - l'acquisto nel mese di luglio di una società (Mercurio S.r.l.) per la realizzazione di un centro commerciale a Brindisi; - la sottoscrizione, nel mese di agosto, di un accordo per la realizzazione a Roma del più grande centro commerciale italiano. L'accordo prevede l'acquisto di un ipermercato di oltre 15.000 mq di vendita, di un Grande Magazzino di oltre 5.000 mq di vendita, di un centro Bricolage di oltre 11.000 mq di vendita e l'acquisto di quote di partecipazione nella Galleria commerciale (40%) e nel progetto globale (5%). - Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile della gestione, tenuto conto dell'andamento debole delle vendite nel mese di ottobre, in particolare nel settore tessile a causa di fattori climatici e di una generale tendenza alla riduzione dei consumi a seguito dei noti eventi occorsi nel mese di settembre, è previsto un risultato della gestione inferiore a quello dello scorso esercizio.

NASCE LA NUOVA LUTECH LA CONTROLLATA DEI GRUPPO LUCCHINI INCORPORA LA GPLV PARTNERS S.P.A. CHE DIVENTARE PROTAGONISTA A LIVELLO EUROPEO NEL SEGMENTO DELL'ALTA QUALITÀ DELL'INFORMATION & COMMUNICATION TECHNOLOGY. E' PREVISTA LA QUOTAZIONE IN BORSA
Milano, 12 novernbre 2001 - I Consigli di Amministrazione di Lutech S.p.A.e di Gplv Partners S.p.A. hanno deliberato la fusione delle due Società che operano con successo nel campo delle Telecomunicazioni e dell'Informatica. La fusione aveva ottenuto precedentemente il nullaosta da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La nuova Lutech S.p.A., nata con l'incorporazìone di Gplv Partners S.p.A., rappresenta una realtà industriale unica in Italia per la completezza dei servizi offerti, per la competenza delle risorse umane e per l'esperienza acquisita sin dall'inizio dei processo di dereguiation dei mercato delle Telecomunicazioni. Lutech S.p.A. dei Gruppo Lucchini e Gplv Partners S.p.A. di Raffaele Boccardo sono cresciute in modo esponenziale con un incremento di fatturato anno dopo anno, in linea con le storie di maggior successo dei mercato dell'Information & Commuffication Technology ed hanno una presenza non solo sul mercato italiano, ma anche in quello internazionale con filiali ìn Francia, Spagna, Gran Bretagna e Polonia. Oggi i grandi operatori di Telecomunicazioni, primarie imprese industriali e istituzioni finanziarìe, utilizzano i sistemi e servizi a valore aggiunto forniti da Lutech e Gplv Partners. Nella compagine azionaria della nuova Lutech S.p.A., Lucchini S.p.A. detiene il 70%, e il rimanente 30% è detenuto da Raffaele Boccardo e altri azionisti. La nuova Lutech S.p.A. è organizzata in tre divisioni: La prima punta sull'attività di engineering, consulenza e ingegneria rivolta allo sviluppo della strategia tecnologica, dei processi industriali e dei project management nel settore ICT per grandi e medie aziende; La seconda si concentra suila realizzazione di soluzioni di Telecomunicazioni e di Informatica nel campo delle reti, di Internet e dei sistemi informativi; La terza sì occupa della fornitura e della gestione di servizi di Telecomunicazioni ed Informatici per le imprese. La nuova Lutech S.p.A. si pone al mercato come interlocutore primario per aziende e operatori di Telecomunicazioni, contando su un organico, alla fine dell'anno, di 500 professionisti e un fatturato che nel 2001 superera' i 50 milioni di euro. Il pìano industriale della nuova Lutech S.p.A. prevede, anche sulla base della crescita moito sostenuta degli ultimi anni delle due Società, di raggiungere i 270 milioni di euro nel 2005 con un ebitda di circa il 25%. La nuova Lutech S.p.A., che si presenta già oggi come una realtà molto consolidata nel panorama delle aziende dell'Ict ha, tra gli altri, l'obiettivo della quotazione in Borsa dopo un periodo che confermi agli investitori le capacità di sviluppo e di reddito. Il presidente della nuova Lutech è Severo Bocchio, vice presidente della Lucchini S.p.A., il vice presidente e' Piero Nardi, attuale amministratore delegato dei Gruppo Lucchini, l'amministratore delegato è Raffaele Boccardo. "La scelta dei Gruppo Lucchini di promuovere un'inizìativa nel mondo dell'ínformatica e delle telecomunicazioni - spiega Piero Nardi, amministratore delegato dei Gruppo - consente di valorizzare il know how capitalizzato in questi anni, di dare uno sviluppo autonomo alla nuova realtà, di offrire al mercato un soggetto di alto contenuto professionale. Gplv Partners ci è apparsa da subito come un'ottima opportunità per accelerare fl processo dì crescita dì Lutech ìn un mercato dove soltanto i migliori hanno possibilità di successo". Per Raffaele Boccardo, amministratore delegato della nuova Lutech S.p.A., "La visione industriale e la credibilità dei gruppo Lucchini, per efficienza e per modello dì busìness, sono elementi decisivi per garantirci una crescita rapida e sicura in un mercato particolarmente complesso. Il nostro obiettivo e' diventare protagonisti a livello europeo: manterremo inalterata la qualità che ci contraddistingue e moltiplicheremo fatturato e dipendenti accelerando il trend di crescita degli, ultimi,esercizi".

APPROVATA LA TRIMESTRALE DI AIR DOLOMITI: UTILE LORDO DI 4,5 MILIARDI DI LIRE AL 30 SETTEMBRE 2001
Milano, 12 novembre 2001 - In data odierna il Consiglio di Amministrazione di Air Dolomiti S.p.A. Linee Aeree Regionali Europee ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2001, che evidenza un'ottima performance, in particolare un utile lordo pari a Lire 3,2 Mld per un complessivo di Lire 4,5 Mld nei primi nove mesi dell'anno. Il fatturato del terzo trimestre 2001, pari a Lire 73,5 Mld, ha portato il progressivo al 30 settembre al un totale di Lire 199,8 Mld, in crescita del 18,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I costi operativi del trimestre sono stati pari a Lire 56,6 Mld ed il dato progressivo è aumentato del 20% (da 125,9 a 151,1 Mld di Lire). L'ebitdar registrato nel trimestre (17,7 miliardi di Lire) conferma una crescita a livello progressivo del 17,6% e porta il dato totale dei nove mesi a 60,6 miliardi di Lire. Conseguentemente l'utile operativo (l'Ebit) dei nove mesi chiude a Lire 12,5 Mld (+1,4), grazie ai 3,5 Mld di Lire realizzati nel corso del terzo rimestre. Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti, ha così commentato gli eccellenti risultati: "I dati del terzo trimestre di Air Dolomiti confermano ulteriormente la solidità economica e gestionale della Compagnia. L'impatto, peraltro lieve, che i tragici eventi accaduti negli Stati Uniti hanno avuto sulla struttura economica della Società è stato compensato dall'abbassamento dei tassi d'interesse ed dal miglioramento del tasso di cambio euro/Usd, dirette conseguenze della situazione macroeconomica mondiale e destinate a permanere in una situazione eccezionale come quella contingente. La Società conferma quindi i propri obiettivi economici per l'esercizio in corso, rivedendo leggermente soltanto le previsioni di Ebit ora atteso di circa Lire 13 Mld. Commentando il buon andamento dei dati della semestrale di Air Dolomiti sottolineavo come il settore del trasporto aereo stesse vivendo una fase di forte cambiamento strutturale. Il mercato stava già penalizzando i vecchi modelli organizzativi ed operativi premiando invece le efficienti realtà regionali. Questa tendenza è stata accelerata fortemente dal recente scenario internazionale: infatti mentre il settore del trasporto aereo sta vivendo un momento estremamente difficile, Air Dolomiti vede accelerata la propria crescita. Nel mese di settembre il mercato italiano ha subito una contrazione del -19% mentre Air Dolomiti ha registrato una crescita del 17,3%; nei primi nove mesi del 2001 i passeggeri di Air Dolomiti sono aumentati del 25% contro un aumento dei passeggeri totali del mercato del 5%. In un momento in cui molti vettori stanno riducendo la propria presenza su numerosi scali, Air Dolomiti ha confermato con l'operativo invernale l'intensa attività intrapresa nei mesi precedenti, inaugurando addirittura il nuovo collegamento strategico Linate - Francoforte. La flessibilità della Compagnia ci consente di ampliare il network cogliendo tempestivamente le nuove opportunità offerte dall'uscita di alcune major dai ricchi mercati regionali del Nord - Italia. La prima conferma è l'inaugurazione del volo bigiornaliero Genova - Francoforte, dal 1° dicembre, rispondendo così alla forte richiesta intercontinentale del mercato ligure lasciata insoddisfatta dall'abbandono di Swissair. Air Dolomiti continua quindi a dimostrare la validità della propria strategia, confermandosi una realtà vincente e leader del trasporto aereo regionale italiano riconosciuto a livello internazionale: il "Bronze Award Airline of the Year 2001/2002" assegnato l'11 ottobre scorso da Era - the European Regions Airline Associatio - ne è la più recente dimostrazione".

TFR IN BUSATA BAGA DESIATA: SI PENALIZZANO LE NECESSITA' FUTURE
Roma, 12 novembre 2001 - In merito all'ipotesi di dirottare un terzo del Tfr in busta paga, Alfonso Desiata, presidente dell'Ania ha espresso il suo dissenso. "Si tratta di una proposta che tende a privilegiare i redditi correnti rispetto alle necessità future proprio in un momento in cui la speranza di vita si sta allungando e la terza e quarta età richiederanno maggiori disponibilità economiche. Il solo segmento di popolazione destinato a crescere, nella prima metà di questo secolo, è quello degli ultrasessantacinquenni. La vita media per i maschi sarà di almeno 81,4 anni e per le femmine di 88,1 anni. E' previsto che il "tasso di dipendenza", cioè il rapporto tra persone in età pensionistica e persone in età lavorativa passi dall'attuale 29% al 67% nel 2050. Con questo scenario, attualizzare il Tfr sui bisogni correnti significa penalizzare quelli futuri."

INFORMAZIONE PER GLI OBBLIGAZIONISTI EDISON
Milano, 12 novembre 2001 - In data 30 Ottobre 2001 il Consiglio di Amministrazione di Edison S.p.A. ha approvato un Progetto di ristrutturazione che prevede l'attuazione di alcune operazioni societarie infragruppo tra cui la fusione per incorporazione di Edison S.p.A in Montedison S.p.A e la successiva fusione della nuova entità in Italenergia S.p.A. Per la discussione e l'approvazione di alcune delibere considerate rilevanti per le operazioni suddette, Edison S.p.A. sta valutando di convocare presumibilmente in data 18 Dicembre 2001 un'assemblea degli obbligazionisti. A tal fine Edison S.p.A. ha incaricato Mediobanca S.p.A e Ubs Warburg di contattare gli obbligazionisti e di presentare loro un possibile pacchetto di protezione del rischio di credito che potrà essere proposto in sede d'assemblea degli obbligazionisti. Per maggiori dettagli sulla struttura del pacchetto di protezione, i detentori del titolo possono contattare Mediobanca S.p.A. (Fixed Income Sales Desk 39 02 8829 790) e Ubs Warburg (Patrizia Cozzoli 44 207 567 2478) entro il giorno 8 Novembre 2001.

CERESTAR (GRUPPO MONTEDISON) CEDE A VIVENDI WATER (GRUPPO VIVENDI ENVIRONMENT) LA SOCIETA' DEPURAZIONI INDUSTRIALI
Milano, 12 novembre 2001 -Cerestar (gruppo Montedison), al prezzo di 15 milioni di euro, ha ceduto la società Depurazioni Industriali (D.I.) alla Vivendi Water (gruppo Vivendi Environment), società francese selezionata tra altri potenziali acquirenti. D.I. è una società specializzata nel trattamento delle acque industriali. Nel 2001 prevede di realizzare un volume di affari di 8 milioni di euro. Attraverso i suoi tre impianti di depurazione, tratta le acque degli stabilimenti gestiti dalle società Cereol e Novaol (gruppo Montedison), sulla base di contratti di gestione di durata ventennale. La potenzialità dei singoli impianti consente l'offerta dei servizi di depurazione anche a clienti terzi, con ottimizzazioni tecniche ed economiche e con notevoli vantaggi per l'ambiente. D.I beneficia inoltre dell'accordo con un consorzio di comuni e con un cliente industriale che le permettono di utilizzare la capacità di trattamento di quattro ulteriori impianti di depurazione. Il Gruppo Montedison ha inoltre offerto a Vivendi Water per tre anni un diritto privilegiato di proporre alle quattro società nate dalla scissione di Eridania Béghin-Say (Béghin-Say, Cereol, Cerestar, Provimi) l'outsourcing della gestione delle acque dei loro stabilimenti in Europa. Questo accordo riguarda una cinquantina di stabilimenti e rappresenta un potenziale di alcune decine di milioni di euro di volume d'affari annuo.

PRECISAZIONI SAN PAOLO IMI
Torino, 12 novembre 2001 - In merito a voci ed indiscrezioni infondate circolate lo scorso 7 novembre sui mercati, Sanpaolo Imi - precisa che l'approvazione dei dati del Gruppo Sanpaolo Imi relativi al terzo trimestre è prevista per il 13 novembre prossimo e sarà seguita da immediata comunicazione ai mercati stessi. A tale proposito si informa che non sussistono elementi che determinino la necessità o l'opportunità di comunicazioni volte a modificare le indicazioni sull'andamento operativo e reddituale diffuse lo scorso mese di settembre in occasione dell'approvazione della relazione semestrale 2001.

BUSQUIN PARTECIPERÀ ALLA CONFERENZA SULLA PRODUZIONE CHIMICA SOSTENIBILE
Bruxelles, 12 novembre 2001 - Phillipe Busquin, commissario europeo per la Ricerca, farà un intervento a una conferenza sulla produzione sostenibile nell'industria chimica, che si terrà a Bruxelles a metà novembre. Sarà presente anche Ezio Andreta, direttore del programma "Crescita". La presentazione di tre progetti finanziati dall'Ue, seguita da una visita al centro di ricerca Solvay al termine della giornata, dimostrerà per ognuno dei casi la forte spinta verso la sostenibilità che si attua all'interno dell'industria chimica. Il progetto Superpol (polimerizzazione e modifica dei polimeri in fluidi supercritici, un sistema innovativo per la produzione più pulita di materie plastiche), finanziato nell'ambito di Brite Euram 3 del quarto programma quadro, è riuscito a dimostrare che l'uso di biossido di carbonio compresso, quale alternativa ai solventi organici in una serie di sintesi organiche, indica la strada giusta per ridurre le emissioni tossiche e aumentare la purezza del prodotto. Sarà inoltre illustrato il progetto Chem (sistema di supporto decisionale avanzato per i processi produttivi chimici/petrolchimici), finanziato nell'ambito del programma "Crescita" del quinto programma quadro. Questo progetto dimostra che l'ottimizzazione dei processi, mediante un sistema di supporto decisionale avanzato, riduce il consumo di materie prime. Analogamente, un altro progetto del programma "Crescita", denominato Intint (circuiti interni intelligenti per reazioni chimiche e relativi processi di separazione), dimostra che il miglioramento dei catalizzatori di distillazione porta allo stesso risultato, riducendo la formazione di prodotti secondari indesiderati. Infolink:
http://www.europa.eu.int/comm/research/growth/index.html

CRESCONO LE IMMATRICOLAZIONI DI VETTURE IN OTTOBRE EFFETTO STILO ED EFFETTO TREMONTI SALVANO IL MERCATO AUTO
Milano, 12 novembre 2001 - Secondo i dati diffusi oggi dalla Motorizzazione Civile in ottobre sono state immatricolate in Italia 202.700 autovetture con un incremento del 7,8% rispetto allo stesso mese del 2000. Si tratta di un risultato assolutamente inatteso che smentisce tutte le previsioni in quanto si temeva che il forte impatto negativo sulla raccolta di ordini registrato nei giorni immediatamente successivi all'attentato dell'11 settembre condizionasse pesantemente le vendite. Secondo il Centro Studi Promotor, in realtà il recupero della fiducia dopo gli attentati è stato molto più rapido del previsto ed inoltre sul mercato italiano hanno influito alcuni importanti elementi. Innanzitutto l¹inizio della commercializzazione della Fiat Stilo, novità molto attesa che ha determinato l¹afflusso di ben 1.700.000 visitatori al ³Porte Aperte² di presentazione al pubblico, mentre a tutto ottobre gli ordini raccolti in Italia, Francia e Germania sono già 65.000. Dall'inchiesta congiunturale mensile condotta nei giorni scorsi dal Centro Studi Promotor emerge inoltre che un impatto positivo sulle vendite agli operatori economici è venuto dalla approvazione della Tremonti bis che può comportare un non trascurabile beneficio fiscale per gli acquirenti di auto nuove che siano titolari di partita Iva. Si tratta di quattro milioni e mezzo di persone fisiche o di persone giuridiche che normalmente acquistano quasi un terzo delle vetture vendute. Il 30% dei concessionari ha gia notato effetti positivi sulle vendite derivanti dalla Tremonti bis, mentre se si fa riferimento ai prossimi due mesi, la quota di coloro che si attendono un apporto da questa legge sale all¹89%. Molto meno sostenuto del previsto è invece l¹impulso alle vendite di vetture nuove derivate dalla messa al bando della benzina rossa. Soltanto il 13% dei concessionari ritiene infatti che questo elemento stia avendo un significativo impatto positivo sulle vendite. Il risultato sorprendentemente favorevole del mercato italiano del mese scorso non è comunque un fatto isolato. Anche dalla Francia vengono buone notizie: le immatricolazioni di ottobre fanno infatti registare una crescita del 7,6% e negli Stati Uniti le vendite nel mese scorso sono cresciute addirittura del 24% per la risposta molto favorevole del pubblico alle offerte di vendita con finanziamenti a tasso zero delle case americane. Tornando al mercato italiano, il risultato positivo di ottobre trova conferma anche nell¹inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor. Rispetto a settembre, mese in cui le immatricolazioni fecero registrare un calo del 10,9%, i giudizi dei concessionari in ottobre sono decisamente più positivi ma restano improntati alla cautela anche perché fanno riferimento ad una situazione di mercato che non tiene conto dei ³chilometri zero², a cui si è fatto abbondantemente ricorso pure in ottobre. In particolare, per quanto riguarda gli ordini la percentuale di concessionari che stimano basso il volume della raccolta si riduce dal 79% di settembre al 60% di ottobre, mentre per quanto concerne le attese per i prossimi mesi le valutazioni negative prevalgono ancora, ma soltanto di stretta misura (51%), sulle previsioni di crescita (8%) o di stazionarietà della domanda (40%).

IL MERCATO DELL'AUTO REAGISCE ALLE DIFFICOLTA' E LE IMMATRICOLAZIONI DI OTTOBRE CHIUDONO IN ATTIVO+7,8% CON IL FORTE IMPULSO DELLE INIZIATIVE COMMERCIALI
Roma, 12 novembre 2001 - Il mercato delle auto nuove, in Italia, nel mese di ottobre ha fatto registrare un sensibile miglioramento rispetto a quanto si era registrato nel mese di settembre, quando immatricolazioni e ordini chiusero con un saldo negativo attorno al 10%. In base alle proiezioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso del mese di ottobre sono state immatricolate 202.700 vetture, il 7,8% in più rispetto all'ottobre dello scorso anno. Nel cumulato dei primi dieci mesi (2.110.300), il bilancio è sostanzialmente in linea con il cumulato gennaio-ottobre dello scorso anno (2.123.484) che, lo ricordiamo, fece registrare il primato assoluto delle immatricolazioni. Quanto agli ordini, che sono poi il vero indicatore della "salute" del mercato, in base allo scambio di informazioni fra Anfia e Unrae, in ottobre si è registrata una raccolta di 207.253 unità, anche qui con un significativo aumento rispetto alle 197.845 unità dell'ottobre dello scorso anno (+4,8%). "I brillanti risultati di ottobre - ha dichiarato Salvatore Pistola, Presidente dell'Unrae, l'Associazione delle Case estere - confermano le previsioni che la nostra Associazione ha fatto fin dall'inizio dell'anno, e cioè che il mercato italiano registrerà nel totale 2001 un numero di immatricolazioni molto simile a quelle dell'anno scorso, vale a dire circa 2.400.000 unità". I fattori che stimolano la domanda sono molteplici: innanzitutto la grande richiesta di vetture diesel (che ormai rappresentano il 50% degli ordini inevasi), il continuo flusso di novità, la forte attività e creatività commerciale con facilitazioni economiche (sconti, tassi zero, rateizzazioni di lungo periodo che riguardano il 70% degli acquisti grazie al basso costo del denaro) e la crescente offerta di vetture "km0". Il tono sostenuto della domanda appare una logica conseguenza, inoltre, dell'elevato numero di vetture non catalizzate in circolazione (quasi 10 milioni) e della fine della distribuzione della benzina con il piombo. "Dobbiamo dare atto agli automobilisti italiani - ha osservato Pistola - di aver compreso che ormai non è più procrastinabile la sostituzione di milioni di vetture obsolete, fortemente inquinanti e meno sicure rispetto a quelle più moderne. Se non ci fossero di mezzo tutta una serie di freni burocratici e fiscali, a cominciare dalla Ipt, l'imposta provinciale che grava in modo insostenibile sui trasferimenti delle auto usate - ha concluso il Presidente dell'Unrae - il ricambio di questo enorme parco di vecchie vetture non catalizzate sarebbe ben più rapido, a tutto vantaggio dell'ambiente e della sicurezza della circolazione". Tornando ai dati delle immatricolazioni, nei primi dieci mesi dell'anno la quota delle Case estere è stata del 65,4%, con un incremento di oltre 1 punto rispetto al 64,3% del gennaio-ottobre 2000. Record storico, infine, per le immatricolazioni diesel: ad ottobre esattamente il 40%, ben 6,9 punti in più rispetto all'ottobre 2000.

UNA NUOVA SOCIETÀ NEL MERCATO MONDIALE DELLA PROFUMERIA E DELLA COSMETICA DI LUSSO: È ITF
Milano, 12 novembre 2001 - E' stata recentemente costituita Itf, società nata da un accordo tra Icr - Industrie Cosmetiche Riunite e la It Holding per presidiare lo sviluppo e la distribuzione di profumi e cosmetici. L'incontro con il Gruppo It Holding, una delle aziende di maggior rilievo del mercato dei beni di lusso, nota attraverso marchi propri quali Malo, Exté, Romeo Gigli, Gentryportofino, Try e marchi in licenza (Gianfranco Ferré Jeans, D&G, Versus, Versace Jeans, Husky, Just Cavalli e per l'occhialeria No Limits, Body Glove, Anna Sui, Zero Rh+) permette a Itf di presentarsi come una delle aziende più importanti e rappresentative del "made in Italy" nel mercato mondiale della profumeria e della cosmetica di lusso. La neonata Itf è finalizzata alla diffusione internazionale dei marchi del gruppo che si affiancano a quelli già esistenti in Icr, come la licenza Gai Mattiolo e i recenti accordi di distribuzione in Italia di Salvatore Ferragamo Parfums e Emanuel Ungaro Parfums. Tutti gli aspetti produttivi, industriali e logistici saranno gestiti come sempre da Icr, che a breve, si amplierà con nuovi magazzini e spazi produttivi. Tramite Itf, oltre a stipulare contratti esclusivi di licenza con i marchi gestiti, è stata recentemente conclusa l'acquisizione della licenza internazionale per i profumi e cosmetici del marchio Roberto Cavalli e sul quale si sta già lavorando per la nuova fragranza che uscirà in autunno 2002.

EXPO FOOD: MUCCA PAZZA SOTTO CONTROLLO. ORA BISOGNA GARANTIRE LA QUALITA' GRAN CONSULTO A FIERA MILANO TRA I MASSIMI ESPERTI NEL SECONDO FORUM INTERNAZIONALE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE
Milano, 12 novembre 2001 - Un messaggio rassicurante sul "rischio mucca pazza", che è ormai sotto controllo anche se non si può abbassare la guardia ed anche se la liberalizzazione della fiorentina dovrà aspettare almeno il 2002. Ma anche un pressante invito ad inserire il concetto di sicurezza alimentare in un contesto più ampio, che oltre alla crisi da Bse tenga conto di altre importanti problematiche: la sofisticazione alimentare, la possibilità del bioterrorismo e l'assoluta necessità di una corretta alimentazione, la cui mancanza costa al servizio sanitario nazionale circa 20mila miliardi l'anno per la cura di patologie - prime fra tutte l'obesità - correlate a diete scorrette. Sono questi i punti salienti dell'intervento del ministro della Salute Girolamo Sirchia al Forum Internazionale sulla Sicurezza Alimentare. Il Forum, organizzato da Expocts ed Ambrosetti, ha avuto luogo oggi a Fiera Milano, nell'ambito di Expo Food, Salone Internazionale del Sistema Alimentare. Sirchia ha annunciato un giro di vite dei controlli a campione sulle partite di prodotti di origine sia animale sia vegetale che giungono in Italia ("Abbiamo attivato i Nas e potenziato l'azione degli Istituti zooprofilattici") ed una campagna di informazione ai consumatori che partirà nei primi mesi del 2002, con l'obiettivo di promuovere la dieta mediterranea, insidiata oggi, proprio nel Paese in cui è nata, da mode alimentari squilibrate e dannose. L'invito del ministro Sirchia è stato raccolto da Sergio Billé, presidente di Confcommercio. Billè da un lato ha ricordato come il consumatore, in fatto di sicurezza alimentare, non si accontenti più delle garanzie igienico-sanitarie, ma si preoccupi degli additivi, dei conservanti, dei pesticidi, degli ormoni, degli organismi geneticamente modificati. Dall'altro lato ha sottolineato il contributo alla sicurezza alimentare che può dare la difesa e la valorizzazione delle produzioni tipiche del territorio ("C'è un rapporto stretto tra omologazione del gusto e sicurezza o insicurezza alimentare" ha detto Billé) ed il ruolo "di frontiera" che ha oggi la distribuzione, la quale, " non ha più solo il compito, appunto, di distribuire, ma anche quello di garantire i consumatori, certificando, a volte, prodotti e produttori". La valorizzazione del prodotto italiano di qualità, in particolare del prodotto ortofrutticolo, elemento chiave di un'alimentazione al tempo stesso sana e sicura, è stato il tema al centro degli interventi del presidente di Sogemi, Simonpaolo Buongiardino, e di Fernando Tateo, professore alla Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano. Buongiardino e Tateo hanno presentato una nuova metodologia di analisi che consente la qualificazione del prodotto vegetale, garantendo al consumatore non solo le sue proprietà nutrizionali ma anche organolettiche e di gusto. Il quadro attuale della Bse, la sua diffusione, i risultati ottenuti con le azioni di contrasto messe in atto nei vari Paesi, il grado di sicurezza su cui può oggi contare il consumatore sono stati al centro degli interventi degli altri relatori del Forum, tra cui Massimo Basagni, direttore scientifico di Prion Diagnostica, Maura Ricketts, advisor dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Paola Testori Coggi, direttore della Sicurezza alimentare Direzione generale Salute della Commissione Europea, Giorgio Poli, professore del dipartimento di Microbiologia dell'Università degli Studi di Milano. Poli ha sottolineato l'elevato livello di sicurezza garantito oggi al consumatore dall'eliminazione al macello di tutti i tessuti animali il cui consumo potrebbe trasmettere l'encefalopatia spongiforme. Ma ha anche criticato l'allarmismo che nasce spesso dalla cattiva informazione, non essendoci finora stati in Italia casi di BSE trasmessa da bovini. "Sarebbe comunque auspicabile - ha detto Poli - che anche da noi venisse imposto il nuovo test diagnostico che consente di accertare se il cervello di tutti bovini sani macellati è infetto da prioni, anche se la malattia non è clinicamente evidente".

DALLA COMMISSIONE UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER NON AVER RISPETTATO GLI OBIETTIVI DI CAPACITÀ FISSATI PER LE FLOTTE GLOBALI, NAVI DI MENO DI 12 METRI
Roma, 12 novembre 2001 - La Commissione ha comunicato lo scorso 7 novembre al nostro Paese l'avvio di una procedura di infrazione per non aver rispettato gli obiettivi di capacità fissati per le flotte globali, navi di meno di 12 metri, pesca a strascico costiera, pescherecci polivalenti costieri e i pescherecci da traino d'altura. La Direzione generale pesca e acquacoltura assicura che si tratta dell'utilizzo di diversi software di acquisizione e gestione dati da parte nazionale e comunitaria. L'amministrazione ha inoltre già inoltrato formale richiesta di un incontro con i servizi tecnici della Commissione per chiarire la nostra posizione, che probabilmente si terrà a breve. "Nel momento in cui assumo per delega del Ministro Alemanno la gestione del settore pesca e acquacoltura, afferma il sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali Scarpa Bonazza, ritengo assolutamente necessario approfondire la questione a livello nazionale procedendo ad un'attenta valutazione della banca dati e del suo funzionamento, al fine di garantire al mondo ittico e alla Commissione la massima chiarezza e trasparenza".

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6  Pagina 7

Titoli      Home    Archivio news