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SECONDO PRODI, LA RICERCA È FONDAMENTALE PER IL RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI FISSATI A LISBONA
Bruxelles, 21 gennaio 2002 - Il presidente della Commissione europea,
Romano Prodi, ha dichiarato che la ricerca deve svolgere un ruolo
fondamentale nel raggiungimento dell'obiettivo di creare una società basata
sulla conoscenza, fissato al vertice di Lisbona. I commenti di Prodi fanno
seguito all'adozione da parte della Commissione, in data 15 gennaio, della
relazione per il Consiglio di primavera, dal titolo "La strategia di
Lisbona: rendere possibile il cambiamento". La relazione è stata adottata in
vista del prossimo summit europeo di Barcellona, nel quale si valuteranno i
progressi nell'attuazione degli obiettivi di Lisbona e si stabiliranno le
future priorità. Il 16 gennaio, nel corso del suo intervento al Parlamento
europeo, Prodi ha spiegato che "l'istruzione, la formazione e la ricerca
sono il vero elemento chiave per la ripresa economica, la crescita
sostenibile e le nuove opportunità di lavoro. Non può esistere una 'società
della conoscenza' senza la conoscenza". Egli ha invitato ad effettuare
maggiori investimenti in questi settori ed ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di
una strategia integrata per l'istruzione e la ricerca comunitarie, che si
basi sul collegamento in rete e sulla mobilità e dobbiamo dare la priorità
alle tecnologie del futuro, quali le biotecnologie e le tecnologie pulite".
Prodi ha affermato che il passaggio all'euro "dà la dimensione di ciò che
l'Europa è capace di ottenere quando può fare appello alla volontà
politica". Ora che è stata realizzata l'unione monetaria, ha aggiunto il
Presidente, è tempo di volgere l'attenzione dell'Europa al raggiungimento
degli obiettivi fissati al vertice di Lisbona del marzo 2000, che mirano a
rendere l'Ue l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo.
"È arrivato il momento di rispettare i nostri impegni ed accelerare il
processo di riforma", ha dichiarato Prodi. "Non abbiamo scelta: la strategia
adottata a Lisbona è la chiave per sviluppare il nostro modello economico e
sociale europeo". Il Presidente ha sostenuto che, mentre la relazione della
Commissione in vista del Consiglio di primavera ha mostrato chiari progressi
in una serie di settori, inclusi quelli della ricerca, delle
telecomunicazioni e dell'ambiente, il ritardo nell'affrontare questioni
quali il brevetto comunitario ed il progetto di navigazione satellitare
Galileo, sta mettendo in pericolo il progresso dell'Europa e la sua
credibilità al cospetto del mondo.
LA SPAGNA FA DELL'INNOVAZIONE UNA PRIORITÀ NAZIONALE
Madrid, 21 gennaio 2002 - Il governo spagnolo, che attualmente esercita il
turno di Presidenza dell'Unione europea, ha incentrato le politiche
nazionali sull'innovazione, adottando una serie di incentivi per promuoverla
in modo più collaborativo e sostenibile. Tra le misure che entreranno in
vigore nel 2002, vi è il cosiddetto "accreditamento tecnico
dell'innovazione", che sarà conferito alle aziende giudicate
sufficientemente innovative. Dopo aver ricevuto tale autorizzazione dal
ministero spagnolo della Scienza e della Tecnologia, un'azienda avrà
automaticamente i requisiti necessari per avvalersi delle agevolazioni
fiscali. Il ministero ha inoltre espresso l'auspicio che, nel 2002, ci si
concentri maggiormente sulle risorse umane disponibili per l'innovazione,
mediante l'introduzione di un programma che inserisca nelle aziende
innovative e nei centri di tecnologia un numero maggiore di personale
qualificato e in possesso di titoli di dottorato. Gli emendamenti
legislativi incrementeranno la flessibilità, mentre la nuova legge sulle
scienze consentirà una più intensa concentrazione sull'innovazione, una
maggiore mobilità dei ricercatori e nuovi tipi di contratti di ricerca. Si
sono già riscontrati dei risultati positivi. Secondo le ultime cifre diffuse
dall'Istituto nazionale di statistica, quasi il 20 percento delle aziende
spagnole è impegnato in attività innovative. Il numero totale di progetti
basati sulla ricerca è aumentato del 12 percento nel 2001, mentre quelli
finanziati dal ministero della Scienza e della Tecnologia hanno evidenziato
un incremento del 16 percento. Il numero di progetti d'innovazione sostenuti
direttamente da finanziamenti pubblici ha registrato un aumento del 67
percento (nell'ambito del programma Profit a favore dell'innovazione), e
l'entità degli stanziamenti è aumentata complessivamente del 17 percento. A
livello europeo, nell'ambito della realizzazione del suo piano d'azione
durante il semestre di Presidenza dell'Ue, la Spagna ha chiesto un incontro
informale dei ministri dell'Industria, che si dovrebbe tenere a Girona il 1°
e il 2 febbraio, allo scopo di integrare le politiche di ricerca, sviluppo e
innovazione con quelle industriali.
ISVAP:DATI STATISTICI SULLA RACCOLTA PREMI A TUTTO IL 3° TRIMESTRE 2001
Roma, 21 gennaio 2002 - L'Isvap ha diramato la circolare n. 462/S contenente
i dati relativi ai premi lordi contabilizzati dalle Imprese di assicurazione
nei primi nove mesi del 2001 per il lavoro diretto dei rami danni e dei rami
vita. La raccolta premi relativa alle Imprese nazionali ed alle
Rappresentanze in Italia di Imprese extra U.E. ha raggiunto nel periodo
considerato l'importo di 51.368 milioni di Euro, con un incremento del 9%
rispetto ai primi nove mesi del 2000. Dopo il risultato negativo registrato
nel primo trimestre del 2001 (-1,1% rispetto all'analogo periodo del 2000)
ed il moderato incremento nel primo semestre (+3,6%) la raccolta premi ha
visto consolidare la propria ripresa, attestandosi quasi sugli stessi
livelli di crescita registrati nei primi nove mesi del 2000, quando era
stato rilevato un incremento del 9,6% rispetto al corrispondente periodo del
1999. I premi lordi contabilizzati nei rami vita sono stati pari a 30.537
milioni di Euro e, con una crescita del 10,8% rispetto ai primi nove mesi
del 2000, hanno rappresentato il 59,4% della raccolta complessiva (58,5%
nell'analogo periodo del 2000). Il portafoglio ha pertanto rafforzato la
propria ripresa dopo il calo del 4,4% registrato nei primi tre mesi del 2001
ed il modesto incremento del 3,4% alla fine del primo semestre. Per quanto
riguarda la distribuzione per tipologia dei premi, il 38,3% della raccolta
ha riguardato il ramo I (assicurazioni sulla vita tradizionali), il 54,9% il
ramo III (assicurazioni connesse a fondi, indici azionari o altri valori di
riferimento), il 6,3% il ramo V (capitalizzazione) ed il restante 0,5% gli
altri rami vita. Gli sportelli bancari hanno raccolto il 59,5% dei premi
(56,6% nei primi nove mesi del 2000), rafforzando la propria posizione di
canale distributivo prevalente nel comparto, mentre i premi acquisiti
attraverso le agenzie con mandato hanno rappresentato il 21,3% della
raccolta (23,4%). I premi di nuova produzione, che sono ammontati a 21.713
milioni di Euro, hanno mostrato un andamento positivo, facendo registrare un
tasso di crescita del 15,7% rispetto al corrispondente periodo del 2000. Per
quanto riguarda le assicurazioni danni, i premi lordi contabilizzati nei
primi nove mesi del 2001 sono ammontati a 20.831 milioni di Euro, con un
incremento del 6,4% rispetto al corrispondente periodo del 2000. Pertanto la
raccolta del ramo si è sviluppata ad un ritmo simile a quello del 2000.
L'88% del portafoglio è stato raccolto dalle agenzie con mandato (89,1% nel
2000). Tra i rami con maggior peso figurano i rami r.c. autoveicoli
terrestri e r.c. veicoli marittimi, lacustri e fluviali, la cui raccolta,
che ha inciso sul totale portafoglio premi danni per il 53,7%, è stata pari
a 11.193 milioni di Euro, facendo registrare un incremento del 6,6% rispetto
all'analogo periodo del 2000. Gli agenti con mandato hanno raccolto il 93,9%
dei premi del comparto, vedendo confermato il proprio ruolo di canale
distributivo largamente prevalente nel comparto.
DAVIDE ROBIMARGA RESPONSABILE DEL PROGETTO PROMOTORI DEL BANCO DESIO E
DELLA BRIANZA
Milano, 21 gennaio 2002 - Davide Robimarga, 58 anni, gia' Direttore Generale
Intesa Italia Sim e fino al dicembre scorso in Banca di Roma, dal 1 gennaio
2002 e' entrato nel Gruppo Banco Desio con l'incarico di dare impulso al
progetto Promotori Finanziari. La divisione, che fara' capo direttamente a
Robimarga, si colloca nell'ambito delle nuove iniziative promosse dal Banco
Desio e sviluppera' l'offerta e il collocamento di prodotti finanziari e
d'investimento avvalendosi di una struttura di promotori che verra' avviata
in tutta Italia nelle prossime settimane. Il progetto, da tempo allo studio
del Banco, ha avuto un'accelerazione negli ultimi mesi alla luce della forte
crescita registrata nella raccolta e nella gestione patrimoniale del Banco
di Desio. ''Con questo progetto il Banco di Desio e della Brianza intende
valorizzare la propria competenza gestionale e l'offerta di prodotti
d'investimento non solo nel suo naturale bacino geografico di provenienza,
ma! anche a livello nazionale sia in quelle zone ove e' gia' presente ed
opera con proprie filiali, sia in quelle dove andranno ad operare i nuovi
promotori finanziari'' commenta Alberto Mocchi, Vice Direttore Generale del
Banco di Desio e della Brianza. Il ''Progetto Promotori'' e' di ampio
respiro e prevede uno sviluppo in piu' fasi. La prima, e piu' importante,
che ha appena preso avvio prevede la costituzione all'interno del Banco
Desio di una struttura di Promotori presente sull'intero territorio che, in
assenza della fisicita' delle filiali tradizionali, potra' avvalersi nella
propria operativita' della struttura telematica del Banco (Banc@tel.it), del
call center di gruppo e di una articolata rete di negozi e uffici finanziari
dedicati ai promotori. Punto di forza della nuova rete saranno, insieme ai
tradizionali prodotti bancari, i servizi di risparmio gestito ed
assicurativi. I primi, con accentuato connotato ''multibrand'', prevedono il
collocamento dei fondi di Anima, la Sgr di gruppo, delle gestioni (Gpm e Gpf
del Banco Desio) e di alcune Sicav di grande immagine internazionale. Per
quanto riguarda l'Assicurazione Vita saranno disponibili i servizi della
nuova compagnia di gruppo autorizzata proprio alla fine del mese di
dicembre. Le fasi successive saranno definite alla fine del 2003 sulla base
dei risultati produttivi e organizzativi conseguiti. Il progetto promotori
rientra nel piano di sviluppo che il Gruppo Banco Desio sta portando avanti
e che proprio nel corso del 2001 ha vissuto una significativa evoluzione con
il lancio del Banco Desio Toscana, lo sviluppo delle attivita' di Private
banking, la costituzione, di Brianfid - Lux S.A., societa' Lussemburghese di
gestione, l'acquisizione del Credito Privato Commerciale di Lugano e, da
ultimo, la costituzione e l'inizio dell'operativita' di Desio Vita,
Compagnia di assicurazione sulla Vita SpA.
ENI: PRESENTATO IL PIANO STRATEGICO ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA
Milano, 21 gennaio 2002 - L'Amministratore Delegato dell'Eni, Vittorio
Mincato, ha presentato il 18 gennaio a Milano alla comunità finanziaria il
Piano Strategico 2002-2005, sottolineando i significativi risultati
raggiunti nel biennio 2000-2001 e annunciando i nuovi target di sviluppo
fino al 2005, con particolare riferimento alla crescita della produzione che
raggiungerà 1 milione 700mila barili al giorno. Nel dicembre 2001 la
produzione media è stata di 1 milione 440mila barili al giorno e all'inizio
di gennaio ha raggiunto il picco di 1 milione 494mila barili al giorno,
confermando il raggiungimento con ampio anticipo del target di 1milione e
mezzo di barili fissato al 2003. L'Amministratore Delegato ha precisato
inoltre che il programma di cost cutting sta procedendo in termini
soddisfacenti: è già stato raggiunto circa il 60 per cento del target di
risparmi al 2003 che ammonta a circa due miliardi di euro. Il nuovo
obiettivo al 2005 è di tre miliardi di euro, ivi compresi circa 600 milioni
di euro riguardanti le attività chimiche di cui è programmata la
dismissione. Prosegue il programma di acquisto di azioni proprie: fino ad
ora sono state acquistate 155 milioni di azioni, corrispondenti al 3,9 per
cento del capitale sociale, con un esborso di 2,1 miliardi di euro. Alla
prossima Assemblea degli Azionisti dell'Eni il Consiglio di Amministrazione
proporrà di aumentare il limite di riacquisto di azioni dagli attuali 3,4 a
5,4 miliardi di euro. Il debito finanziario netto a fine 2001 ammonta a
circa 9,7 miliardi di euro, con un aumento di 2 miliardi di euro rispetto
all'anno precedente, dopo aver finanziato investimenti tecnici e finanziari,
nonché l'acquisto di azioni proprie, per un valore complessivo di circa 13,5
miliardi di euro. Il rapporto tra debito netto e patrimonio netto contabile
nel 2001 si è mantenuto sostanzialmente immutato sul valore di 0,32 che
conferma la solidità della struttura finanziaria del Gruppo.
ENI: PERFORATO CON SUCCESSO NUOVO POZZO NELL'OFFSHORE ANGOLANO
San Donato Milanese, 21 gennaio 2002 - Eni comunica di aver concluso con
successo la perforazione del pozzo "Landana 2 A", ubicato nell'offshore
angolano a circa 400 chilometri a Nord Ovest dalla capitale Luanda. Il pozzo
ha confermato l'estensione del giacimento petrolifero di "Landana", è stato
perforato in 400 metri d'acqua e ha raggiunto una profondità finale di 3900
metri. La perforazione ha rivelato uno spessore di 120 metri di roccia
porosa ricca di idrocarburi di buona qualità (36° API). L'offshore angolano,
dove l'Eni opera intensamente fin dagli anni Ottanta, si è dimostrato ancora
una volta ricco di grandi potenzialità petrolifere. Nella prolifica
concessione dove è ubicato il giacimento di Landana è già in produzione il
giacimento di "Kuito" e sono attualmente in corso gli studi per finalizzare
lo sviluppo degli altri campi scoperti fino ad oggi: Benguela, Belize,
Tomboco, Lobito e Tombua. La produzione di spettanza Eni in Angola è di
70.000 barili di olio al giorno. Considerando tuttavia anche i progetti di
sviluppo in corso, le notevoli riserve scoperte nel deep water e i progetti
in corso di finalizzazione nel blocco 14, la produzione attesa nel 2005 di
spettanza Eni supererà i 130.000 barili di olio al giorno.
COSTITUITA EDISON T&S, SOCIETA' DEDICATA AL TRASPORTO E STOCCAGGIO DEL
GAS NATURALE
Milano, 21 gennaio 2002 - In ottemperanza agli obblighi previsti dall'art.
21 del Decreto Legislativo 23 maggio 2000 n.164 in tema di separazione
contabile e societaria delle imprese di gas naturale (unbundling), Edison ha
costituito Edison T&S, una nuova società attiva dal 1 Dicembre 2001
interamente dedicata alle attività di trasporto e stoccaggio di gas. Edison
Gas ha pertanto conferito alla nuova Società Edison T&S il ramo di Azienda
relativo a tutte le attività di trasporto e stoccaggio del gas naturale,
consistente in una rete di circa 1.200 km di gasdotti in alta pressione,
localizzati prevalentemente nel Centro Italia, e in due concessioni di
stoccaggio (Collalto e Cellino). Con questa operazione il Gruppo Edison
completa il processo di separazione societaria e contabile sancito dal
"Decreto Letta" per la liberalizzazione del mercato del gas naturale e si
conferma come principale realtà alternativa e competitiva nel nuovo scenario
energetico italiano.
SEMINARIO SUL TRASPORTO DELL'ENERGIA ELETTRICA - MILANO, 11 FEBBRAIO 2002
Milano, 21 gennaio 2002 - L'impatto delle ultime norme sul dispacciamento.
Convegno a Milano, presso Fast Federazione Associazioni Scientifiche e
Tecniche - Serven, Servizi per l'Energia e Aei, Associazione Elettrica ed
Elettrotecnica Italiana organizzano un seminario-incontro per informare ed
aggiornare sull'attesa regolamentazione integrativa introdotta dalla
delibera n. 317/01 dell'Autorità per l'energia. Oggetto del provvedimento è
la disciplina del bilanciamento, della riserva e dello scambio. Ciò coincide
con la contemporanea approvazione delle specifiche opzioni tariffarie
proposte dagli oltre 170 distributori-gestori delle reti; con ciò si è
pressochè completato il quadro tecnico-economico della normativa che
disciplina il trasporto e il dispacciamento dell'energia elettrica per il
mercato libero. In questo incontro verranno affrontati e approfonditi gli
aspetti operativi ed economici della nuova regolamentazione per dare una
risposta ad interrogativi, quali: - i nuovi meccanismi contrattuali, tecnici
e gestionali risultano più semplici e completi rispetto a quelli a cui gli
operatori erano abituati? Da chi e come potranno venire gestiti? - i clienti
finali idonei traggono vantaggi o svantaggi economici rispetto alla
precedente normativa; i prezzi diminuiranno? La normativa rappresenta
veramente un graduale passaggio fra la contrattazione bilaterale e il
mercato organizzato? Il nuovo meccanismo introdotto dall'Autorità
riguardante la libera negoziazione fra gli operatori delle partite
economiche relative allo scambio (ex riconciliazione) dell'energia
elettrica, sarà adeguatamente trattato nel Seminario e costituirà
sicuramente argomento di discussione. Durante la seconda parte della
giornata verrà trattato anche il tema dell'impatto che la normativa avrà
sugli oltre 2000 piccoli e medi impianti di generazione da fonti rinnovabili
esistenti nel Paese. Tra i relatori saranno presenti Autorità per l'energia
elettrica e il gas, Grtn, Aiget, Enel Distribuzione, Aem Elettricità. Info
ed iscrizioni: Energia Blu Comunicazione tel. 02.54115799
bergamasco@energiablu.com
ART'E': FATTURATO E UTILI IN CRESCITA NEL 2001
Bologna, 21 gennaio 2002 - Il Comitato di Direzione di Art'e' S.p.A. ha
preso in esame i risultati preconsuntivi dell'esercizio 2001. A livello
consolidato, il valore della produzione ha superato i 38,4 milioni di euro,
pari ad oltre 74,4 miliardi di lire. L'incremento rispetto all'esercizio
precedente è stato circa del 11%, un risultato in linea con le attese
formulate. Il Presidente della Società, Marilena Ferrari, ha espresso grande
soddisfazione per l'andamento dei risultati nell'anno appena concluso, che
hanno confermato la solidità del business ART'E' anche per quanto concerne
l'incremento dei livelli di redditività rispetto all'esercizio 2000. Si
prevede infatti che l'esercizio presenti una marcata crescita degli utili a
livello consolidato. Tra le note positive messe in evidenza dal Presidente,
anche alcuni indicatori sintomatici dell'estrema dinamicità del Gruppo,
quali il superamento della soglia dei 40.000 collezionisti, unito alla
conferma dell'alto grado di fidelizzazione della clientela ed il record
storico di fatturato raggiunto nel mese di ottobre, con ordini raccolti per
un valore di oltre 5.16 milioni di euro, pari a circa 10 miliardi di lire. "
I risultati raggiunti nel 2001, uniti ai progetti che stanno per prendere il
via, primo fra tutti l'apertura della nostra prima Galleria la cui
inaugurazione è prevista nel mese di marzo, ci consentono di prevedere per
il 2002 un anno di significativa crescita per il nostro business in termini
di penetrazione nel mercato dell'arte e accesso a nuovi segmenti con un
conseguente incremento di fatturato e utili".
AIR ONE E ENAC FIRMATA LA CONVENZIONE CON ENAC PER GLI ONERI DI SERVIZIO
PUBBLICO SULLA ROTTA ALGHERO – MILANO
Milano, 21 gennaio 2002 - E' stata firmata il 19 gennaio la convenzione tra
Air One e Enac per l'avvio dei collegamenti Alghero-Milano-Alghero in regime
di oneri di servizio pubblico (cosiddetta "continuità territoriale"). Air
One, mantenendo l'impegno preso con la Sardegna, avvierà i collegamenti con
tempistiche da record già il prossimo lunedì 21 gennaio con sei collegamenti
quotidiani:
ALGHERO-MILANO LINATE
AP5511 07.00 08.05
AP5515 20.00 21.05
ALGHERO-MILANO MALPENSA
AP5513 10.40 11.45
MILANO LINATE-ALGHERO
AP5510 08.50 09.55
AP5514 21.50 22.55
MILANO MALPENSA-ALGHERO
AP5512 18.00 19.05
Gli orari sono stati studiati per favorire sia i viaggi di andata e
ritorno in giornata tra la Sardegna e il centro economico e finanziario del
Paese sia per offrire le migliori opportunità di collegamenti, via Milano,
con le principali destinazioni internazionali. I collegamenti saranno
operati con Boeing 737. Air One esprime il proprio apprezzamento per il
fattivo impegno del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Prof.
Pietro Lunardi, che ha consentito, nel rigoroso rispetto del quadro
legislativo, di pervenire alla tempestiva formalizzazione della convenzione,
in modo da evitare ulteriori ritardi all'avvio dei servizi, e facendo
conseguire all'Erario un risparmio notevolissimo. Air One, inoltre,
sottolinea l'opera del Presidente della Giunta Regionale della Sardegna,
dott. Pili, che per primo ha creduto nella necessità di attivare i servizi a
tariffe agevolate. "Siamo soddisfatti di questo primo risultato raggiunto, e
siamo orgogliosi di poter offrire alla Sardegna la qualità dei nostri
servizi." ha commentato Carlo Toto, Presidente di Air One. 19 gennaio 2002
CONTINUITA' TERRITORIALE
Milano, 21 gennaio 2002 In merito alle Ordinanze con cui il 18 gennaio il
Tar Lazio ha sospeso i provvedimenti Enac di aggiudicazione ad Air One delle
rotte Cagliari-Milano e Alghero-Roma nell'ambito della legge sulla
continuità territoriale sarda, Air One osserva che : le decisioni del Tar
sono in netto contrasto con le precedenti decisioni del Consiglio di Stato
che sull'argomento aveva accolto pienamente le giuste ragioni di Air One. Di
conseguenza, la Compagnia impugnerà le decisioni del Tar nei modi di legge.
In attesa della conclusione del contenzioso amministrativo sulle rotte
Cagliari-Milano e Alghero-Roma, che la Compagnia confida le saranno
confermate, Air One ribadisce che, come previsto, avvierà il servizio sulla
rotta Alghero-Milano dal giorno 21 gennaio 2002, e quindi immediatamente
dopo la sottoscrizione della relativa convenzione con l' Enac, prevista per
domani 19 gennaio. Infatti l'aggiudicazione di tale rotta non è stata
oggetto di contestazione. 'Quel che rincresce maggiormente, di tutta questa
lunga serie di controversie e decisioni confuse e contraddittorie, è che i
residenti in Sardegna, e comunque gli utenti delle rotte sarde, dovranno
aspettare ancora prima di poter godere dei benefici di una legge che - con
maggiore attenzione - si sarebbe potuta attuare da molti mesi' commenta
Carlo Toto, Presidente di Air One.
LE PROPOSTE SUL FEDERALISMO DI CONFCOMMERCIO: FONDAMENTALE IL PERIODO
TRANSITORIO
Roma, 21 gennaio 2002 - Necessità che il periodo transitorio non riduca o
blocchi le attività ordinarie delle imprese; mantenere in questo stesso
periodo, fino a quando le Regioni non interverranno con proprie leggi, un
ruolo di coordinamento delle Stato; non solo decentramento dallo Stato agli
enti locali ma anche dallo Stato ai corpi intermedi, per ridurre l'ingerenza
dello Stato nel mercato; la corretta elaborazione degli Statuti regionali
come garanzia di un Federalismo efficiente; il Federalismo fiscale come
perno della Devolution: queste le linee guida del documento di Confcommercio
sul titolo V della Costituzione emerse dal seminario di Cortina sul
Federalismo. La sintesi per punti del documento: La ripartizione delle
competenze - La necessità che avvertono le imprese di accelerare il processo
di ammodernamento e di rafforzare la loro competitività per poter operare in
un mercato allargato, richiede anche una maggiore efficienza della funzione
pubblica per il concorso alla progettazione dello sviluppo territoriale. Le
recenti modifiche apportate al titolo V della Costituzione pongono l'accento
sulla necessità di una attenta valutazione delle implicazioni derivanti
dalla scelta dei percorsi attuativi. Pur riconoscendo il ruolo primario
delle autonomie territoriali e l'indubbia utilità che esse siano
direttamente investite di tale potere nelle materie loro attribuite, ci si
trova in realtà in presenza di un passaggio forse troppo brusco da un
sistema accentrato ad uno decentrato che liquida, troppo semplicisticamente,
la ripartizione di attribuzioni senza stabilire regole certe, nel rispetto
dei principi di unitarietà e coordinamento dell'intero quadro
costituzionale. Per questo riteniamo necessaria una regolamentazione del
periodo transitorio che trovi soluzioni certe: ai conflitti di competenza
nell'attribuzione delle materie; all'esercizio del potere sostitutivo. La
posizione che, interpretando la norma, preclude alla Stato ed alle regioni
qualsiasi intervento che non sia strettamente riconducibile alle competenze
assegnate, appare a nostro avviso eccessivamente radicale. Un'applicazione
tout-court di questo principio senza la verifica pratica delle conseguenze
più immediate porterebbe al verificarsi di situazioni di difficile
composizione. Per concludere sul punto, il sistema di legislazione
concorrente previsto dalla riforma porta con sé i rischi di: un possibile
immobilismo, per quanto remoto, nel caso lo Stato non decida di fissare i
principi fondamentali; un rischio di annullamento delle normative regionali
sulle materie passate alla competenza statale; la diversità di trattamento
per i cittadini di diverse Regioni vista l'esclusiva competenza delle
Regioni a legiferare oltre i principi fondamentali. Lo Stato, cedendo
competenze e funzioni, non deve rinunciare a svolgere un ruolo istituzionale
di coordinamento che media e compone divergenze e conflitti. Questo
consentirebbe, fino a quando le regioni non intervengano normativamente,
l'assunzione di una funzione suppletiva statale di orientamento, senza per
questo comportare vincoli di osservanza da parte delle regioni, una volta in
grado di legiferare, come previsto per la legislazione concorrente. La
sussidiarieta' e il ruolo dei privati - Confcommercio ritiene che la
sussidiarietà non possa essere ridotta unicamente alla sua accezione
"verticale", consistente nella ripartizione e nel decentramento agli organi
locali (comuni, province e regioni) delle competenze degli organi statali,
ma che debba avere un contenuto ben più sostanziale attinente al rapporto
tra i cittadini e le loro formazioni sociali, e lo Stato. La sussidiarietà
non può dirsi compiutamente recepita se manca la sua accezione
"orizzontale": sussidiarietà orizzontale significa che lo Stato riconosce l'autorganizzazione
dei soggetti collettivi, in tutti i campi in cui i loro membri ritengono di
avere interessi da tutelare o attività da condividere. Soggetti, quali le
camere di commercio, le università e le fondazioni, sebbene enti non
politici, possono essere i terminali del decentramento amministrativo, e in
questa misura possono godere dell'autonomia, intesa come facoltà di
autodeterminazione del proprio indirizzo politico-amministrativo nell'ambito
delle funzioni devolute. Il sistema delle autonomie funzionali, infatti,
potrebbe essere capace di piegarsi in modi diversi e molteplici, attraverso
moduli costruiti sulla specifica realtà di settori di interessi e di
società. In questo senso, riteniamo fondamentale il riconoscimento
istituzionale del ruolo esercitato dalle organizzazioni imprenditoriali che
già da tempo hanno interagito con la pubblica amministrazione, mi riferisco
ad esempio ai centri di assistenza tecnica ex art.23 d.lgs114/98, gestendo
funzioni pubbliche nella logica dell'economicità e dell'efficienza, e
anticipando di fatto l'applicazione della sussidiarietà. Ci aspettiamo una
maggior spinta in questo senso, che porti ad una ridefinizione degli
apparati e delle funzioni tale da comportare una concreta riduzione
complessiva dell'intervento pubblico per tutte quelle attività non
giustificate dalla tutela di interessi generali. La sussidiarietà nei
governi locali - gli statuti regionali - Riteniamo che la garanzia di un
federalismo efficiente richiede che nell'elaborazione degli Statuti
regionali si perseguano i seguenti obiettivi: la necessità di avere dei
governi regionali stabili e forti: la forma di governo, il sistema
elettorale e il rapporto Giunta/Consiglio, devono organizzarsi per ottenere
questi risultati; la chiarezza di rapporti istituzionali tra Regioni e altri
enti locali, che dia efficienza alla gestione amministrativa, anche mediante
forme di collaborazione nell'organizzazione dei servizi; l'attuazione di
speciali forme di autonomia per le città metropolitane, secondo le attuali
evoluzioni legislative; la necessità di collaborare alla realizzazione di
interessi ultraregionali (quelli di più Regioni, della Nazione, dell'Europa)
e alla definizione di politiche coordinate nelle materie di competenza
statale; il riconoscimento del ruolo dell'impresa, protagonista della vita
economica e sociale, soggetto "costituente" e "patrimonio" della Regione,
assieme ai cittadini, alle organizzazioni sociali ecc.; il riconoscimento e
la valorizzazione del ruolo delle organizzazioni d'impresa, con alcune
finalità: l'attuazione di una sussidiarietà orizzontale nella gestione dei
servizi, anche pubblici e tradizionalmente legati alla pubblica
amministrazione (es. sportello della Provincia gestito dalla delegazione
comunale di una associazione imprenditoriale); il riconoscimento e la
promozione di forme pubblico/privato per la promozione dell'economia locale
(es. i consorzi di promozione turistica); la costituzione di organi
permanenti di consultazione/partecipazione (Cnel regionali), con reali
poteri di intervento nelle dinamiche istituzionali; la partecipazione alla
individuazione delle politiche fiscali; la presenza del "privato" (sia esso
imprenditoriale sia esso sociale) nelle agenzie e autority istituite dalla
Regione; una delimitazione di rapporti con le altre autonomie funzionali, a
cominciare dalle Camere di commercio. federalismo fiscale - Non è possibile
trattare di federalismo senza porre l'accento sui profili fiscali della
dévolution , esaminati alla luce di quanto sta accadendo da alcuni anni nel
nostro Paese. In Italia i pur timidi segnali di riduzione del carico
tributario rischiano di essere completamente vanificati dall'andamento del
prelievo fiscale a livello locale, a causa del moltiplicarsi delle
addizionali e degli aumenti determinati dagli Enti Locali. In questo senso:
1. l'esplosione del prelievo locale ha avuto una dinamica più che
compensativa rispetto agli sgravi decisi a livello erariale; 2. mentre la
pressione fiscale e contributiva delle amministrazioni centrali è rimasta
sostanzialmente invariata dal 1991 al 1999, quella delle amministrazioni
locali si è quasi triplicata passando da 2% al 5,4%. Si segnala per esempio
l'aumento subìto negli ultimi anni dall'imposta sulla pubblicità e sulle
pubbliche affissioni , cui fa da contraltare la recente disposizione della
finanziaria 2002 sull'esenzione delle insegne di esercizio, che, da
segnalazioni pervenute dal territorio su comportamenti difformi di enti
impositori e concessionari della riscossione, si presenta di problematica
attuazione; 3. alcuni tributi, ben lungi dall'essere semplificati, sono
stati ,invece ,resi di più complessa esazione (come ad esempio è accaduto
per le addizionali ai tributi erariali e, ancor più, con la vera e propria
giungla di aliquote, scadenze, detrazioni e modulistica dell'Ici).
L'attuazione del federalismo, in sostanza, si va profilando come un
incremento di prelievo e come una complicazione per i contribuenti. Quel che
occorre è un effettivo collegamento tra principio di responsabilità e
autonomia finanziaria degli Enti Locali. Il trasferimento delle normative di
incentivazione alle imprese: Negli ultimi anni molto è stato fatto in tema
di incentivi al commercio turismo e servizi. In particolare, gli sforzi
compiuti sono andati verso la razionalizzazione del sistema nazionale degli
aiuti alle imprese . Sono stati decentrati e dunque sono divenuti di
competenza regionale gli incentivi di cui all'articolo 11 della legge 449/97
(crediti d'imposta per il commercio ed il turismo) mentre sono state escluse
dal decentramento alcune leggi di fondamentale importanza per il Paese: la
488/92 e la 215/92. Se dunque, da un lato, si deve guardare a tale processo
con favore, dall'altro è opportuno essere consapevoli del fatto che si corre
il rischio di creare una situazione disomogenea sul territorio nazionale e
di penalizzare così l'intero sistema imprenditoriale. Già a suo tempo,
quando per effetto dei decreti Bassanini avvenne il trasferimento alle
Regioni di molte delle normative gestite precedentemente a livello statale,
si verificò per oltre un anno un blocco totale dell'operatività degli
interventi trasferiti. A tal fine riteniamo sia indispensabile prevedere la
possibilità di un potere sostitutivo dello Stato, nel periodo transitorio,
che intervenga laddove le regioni non siano in grado di attivare le leggi
trasferite. Le implicazioni della riforma costituzionale sulla disciplina
del commercio e delle fiere - Questi primi anni di applicazione della
riforma del commercio hanno messo in evidenza alcuni punti critici che
necessitano di un adeguamento normativo al fine di eliminare ostacoli,
ridurre i margini di discrezionalità delle amministrazioni locali nonché i
casi di disparità di trattamento a danno degli operatori sul territorio.
Confcommercio ha già individuato, e illustrato nelle sedi istituzionali, una
serie di punti critici che richiedono dei correttivi, ma l'esito favorevole
del referendum confermativo e la conseguente pubblicazione lo scorso 24
ottobre della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, recante modifiche
al titolo V della parte seconda della Costituzione, sembrano aver modificano
in maniera radicale gli scenari sui quali si inseriscono alcuni degli
interventi normativi richiesti. Certamente, la posizione che appare più in
linea con l'esigenza di salvaguardare un ruolo di coordinamento a livello
centrale è quella sostenuta dalla dottrina che afferma la non esclusività
della competenza regionale nelle materie non elencate dal nuovo art.117
Cost. In base a tale interpretazione, lo Stato conserverebbe il potere di
emanare leggi anche su materie diverse da quelle a lui riservate, leggi che
non sarebbero affette da vizio di costituzionalità, in quanto - pur non
essendo materie riservate alla legislazione esclusiva dello Stato - non è
comunque precluso allo Stato di legiferare su di esse. Occorre, tra l'altro,
considerare che per effetto della riforma costituzionale non è detto che le
regioni provvedano immediatamente a darsi una propria disciplina legislativa
nelle materie ad esse attribuite. Pertanto, fino a quando le regioni non
intervengano normativamente in tali materie, in forza del principio di
autocompletamento dell'ordinamento giuridico, la legislazione statale
svolgerebbe una "funzione suppletiva", nel senso che la legge statale
continuerebbe a regolamentare in modo unitario e coordinato l'ordinamento,
orientando in qualche modo anche la futura attività legislativa delle
regioni. A ben vedere, per quanto attiene al settore commercio, l'emanazione
di alcuni principi di base potrebbero comunque rimanere nell'ambito della
competenza nazionale; si tratta, in particolare, di quei profili che
attengono alla tutela della concorrenza (ad es. disciplina dei prezzi,
vendite promozionali, vendite sottocosto), attribuita alla competenza
esclusiva dello Stato, alla formazione professionale e alle professioni (ad
es. requisiti professionali, disciplina generale relativa all'avvio
dell'attività, ecc.), rientranti nell'ambito della competenza concorrente
così come indicato anche dall'Autorità Antitrust che ha sottolineato la
necessità che, con riferimento all'ingresso nel mercato e al suo
funzionamento, la potestà delle Regioni debba strettamente attenersi ai
principi generali dettati dallo Stato e dai vincoli comunitari. Ancora più
problematica appare la situazione con riferimento alla regolamentazione del
settore fieristico. Con la legge 11 gennaio 2001, n. 7, infatti, tale
settore ha finalmente trovato una regolamentazione più in linea con
l'evoluzione raggiunta dalle manifestazioni fieristiche. L'entrata in vigore
della legge costituzionale ha però di fatto bloccato l'emanazione del
previsto regolamento governativo. Si rischia pertanto di vanificare un lungo
lavoro preparatorio che, attraverso il contributo di tutti i soggetti
interessati, ha condotto all'elaborazione di un testo largamente condiviso.
Sono noti, infine, i problemi sollevati dalla recente legge quadro sul
turismo contestata dalle Regioni quale legge troppo di dettaglio e in quanto
tale lesiva delle competenze territoriali. Confcommercio ritiene che non si
possa parlare di abrogazione delle norme in vigore: le leggi dello Stato che
disciplinano materie ora di competenza esclusiva delle Regioni rimangono in
vigore fintanto che una apposita e successiva legge regionale non le abroghi
o non le modifichi. In ogni caso, al di là dell'immediata operatività delle
nuove disposizioni costituzionali, occorrerà valutare se, sulle materie
legate all'economia, la previsione di una disciplina legislativa del tutto
diversificata per ogni ambito regionale non possa configurare per certi
aspetti una contrarietà al diritto comunitario in relazione alla
compartimentazione dei mercati che ne deriverebbe.
CODACONS: NON TUTTO PROCEDE BENE NEL CHANGEOVER, LE FILIALI DI
BANKITALIA, EFFETTUANO I PAGAMENTI IN LIRE
Roma, 21 gennaio 2002 - "Va tutto bene,tutto funziona benissimo",
nell'Italia del cambio della moneta. "Brava Italia". Afferma il commissario
europeo agli affari economici Solbes, dalla prima pagina di "EuroItalia",il
Giornale del Comitato Euro. Pur non avendo la pretesa di rappresentare
l'intera realtà,le situazione è leggermente diversa dai toni trionfalistici
utilizzati in questi giorni dai professionisti della disinformazione,
impegnati a nascondere i disagi dei cittadini, che riassumiamo: 1 - Banche.
Da un minisondaggio (che non vuole rappresentare l'universo),9 sportelli su
10 non cambiano le lire in Euro a chi non è cliente di quella filiale. Non
vengono cambiati né accettati in versamento gli spiccioli di lire,non per
cattiva volontà di stremati bancari,ma perché non sanno più dove metterli. I
consigli dell'Abi in merito, che invita a spenderli, oltre a scaricare su
altre filiere (commercianti, esercenti, grandi magazzini, edicolanti,ecc.)
il problema, dimostra la gravissima disorganizzazione. 2 - Bankitalia. Non
volevamo credere alle segnalazioni, ma è stato verificato che in alcune
Filiali della Banca d'Italia, con lunghe code agli sportelli, nelle giornate
del 15 e 16 gennaio, sono stati effettuati i pagamenti con banconote
fruscianti in lire. 3 - Poste. Le Poste sono al collasso ! In moltissimi
sportelli postali comincia ad esserci un serio pericolo di ordine
pubblico,con file medie di 100-120 minuti e con gravissimi danni per i
cittadini, qualora il compiaciuto ottimismo del Governo, non corra ai ripari
prorogando alcune scadenze. 4 - Banconote. Si registrano disagi nei resti,
essendo carenti le banconote in Euro da piccoli tagli (5-10-20 Euro),che
ingrossano le file perfino in alcuni supermercati. A fine dicembre, neanche
il 10 per cento degli Starter Kit per i commercianti, erano stati ritirati
con crisi nella prealimentazione e conseguente ridotta circolazione. 5 -
Arrotondamenti. Nonostante le interpretazioni interessate dei dati Istat
sull'inflazione (a dicembre i pagamenti non erano effettuati in Euro),
esistono arrotondamenti, mascherati da aumenti, sia nei medicinali,
aumentati ben oltre il 2,7 per cento di inflazione, che nelle tariffe di
segreteria per il registro delle imprese: lo stesso ministro Marzano,ha
firmato la licenza di arrotondare i diritti camerali da 1,50 a 2 Euro. 6 -
Sistemi di Pagamento. La rincorsa affannosa e fare i primi della classe
nello changeover e la pretestuosa graduatoria tra le nazioni, oltre ad
essere deleteria, ha aggravato inutilmente l'ansia da Euro: anche se non è
veritiero che il 90 per cento delle transazioni in contanti (si afferma)
viene regolato in Euro, l'Italia ha tempo fino al 28 febbraio (la Francia
fino al 17,altri Paesi, hanno scelto scadenze più ravvicinate). Dopo tali
considerazioni, riteniamo quindi che il termine "terrorismo", usato da
ministri e burocrati pubblici contro le scriventi associazioni dei
consumatori, sia non solo completamente fuori luogo, ma utilizzato
strumentalmente per difendere interessi che nulla hanno a che vedere con
quelli sacrosanti e legittimi dei cittadini.
WORKSHOP DELL'UE SUL BENCHMARKING DELLE STRATEGIE PER LE PMI CHE SI
CONVERTONO AL DIGITALE
Bruxelles, 21 gennaio 2002 - Il 21 e 22 gennaio 2002 si terrà a Bruxelles un
workshop dell'UE sul benchmarking delle strategie locali e regionali per
assistere le PMI che si convertono ai sistemi digitali. Il Comitato delle
regioni e la Commissione europea sono i promotori di questo workshop che
studierà le strategie e le azioni principali varate dai governi e dalle
autorità regionali e locali, al fine di aiutare le Pmi ad accrescere il loro
ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. La
manifestazione intende: presentare un'ampia panoramica delle attuali
iniziative politiche a sostegno dell'e-business rivolte alle Pmi degli Stati
membri; presentare il proposto quadro analitico e gli indicatori di
benchmarking suggeriti per valutare tali iniziative politiche; invitare
tutti i partecipanti a contribuire al completamento del profilo delle
principali politiche in materia di e-business rivolte alle Pmi, fornendo
informazioni sulle più importanti attività regionali/locali nel loro
settore. Il workshop vedrà la partecipazione di politici che si occupano di
e-business a livello nazionale, regionale e locale, nonché di associazioni
di Pmi, rappresentanti del mondo accademico, analisti politici ed esperti
appartenenti ad organizzazioni internazionali. Lordana Eleftheriadou DG
Imprese Commissione europea E-mail:
lordana.eleftheriadou@cec.eu.int
IMPATTO DELL'E-BUSINESS SUGLI SCAMBI COMMERCIALI
Bruxelles, 21 gennaio 2002 - L'impatto dell'e-business sulle vendite
all'ingrosso e sul commercio esterno verrà discusso nel corso di un simposio
dal titolo "Commercio business-to-business dal punto di vista della vendita
all'ingrosso e del commercio esterno", in programma all'Università del
Saarland a Saarbrücken (Germania) il 19 marzo. La concorrenza globale, i
rapidi progressi nelle moderne tecnologie dell'informazione e della
comunicazione, nonché l'incremento in senso verticale ed orizzontale della
cooperazione rappresentano alcune delle questioni che incidono sullo
sviluppo futuro del commercio business-to-business (B2B) e che verranno
discusse, nel corso della manifestazione, dai rappresentanti delle imprese e
delle università. Il simposio valuterà inoltre se l'e-business rappresenta o
meno una minaccia per le vendite all'ingrosso e gli scambi commerciali di
tipo tradizionale.
http://www.wiwi.uni-sb.de/him
oppure contattare: Eva Knörr Tel: +49 681 302 4427 E-mail:
him@rz.uni-sb.de
DALL'ENERGIA FOTOVOLTAICA ALLE SOLUZIONI ENERGETICHE: CONFERENZA
Roma, 21 gennaio 2002 - Una conferenza dal titolo "Energia fotovoltaica in
Europa: dall'energia fotovoltaica alle soluzioni energetiche", organizzata
con il patrocinio della Commissione europea e del ministro italiano
dell'Ambiente, si svolgerà a Roma dal 7 all'11 ottobre 2002. Il programma
comprende interventi sullo stato dell'arte dell'energia fotovoltaica in
Europa, presentazioni orali e poster riguardanti progetti specifici di
ricerca, sviluppo e dimostrazione in materia di energia fotovoltaica e
soluzioni energetiche, nonché un'introduzione sui mercati europei e
mediterranei dell'energia fotovoltaica. La conferenza prevede inoltre
un'esposizione dedicata ai prodotti e ai servizi fotovoltaici, unitamente a
workshop, forum ed altre manifestazioni dove i partecipanti potranno
discutere di questioni correlate con l'energia fotovoltaica. A margine della
conferenza, si svolgerà altresì una "giornata italiana" dedicata alle
strategie nel settore dell'energia fotovoltaica ed allo sviluppo di quest'ultima
in Italia. Gli organizzatori delle conferenza hanno già indetto un invito a
presentare articoli per la conferenza. Gli abstract dovranno pervenire prima
del 25 marzo 2002. Per maggiori indicazioni si rimanda ai riferimenti
sottoindicati. Infolink:
http://www.wip-munich.de/conferences/pv/rome_2002/index.html
UN PROGETTO COMUNITARIO PER LA CONSERVAZIONE DEI TESORI SOTTOMARINI
Bruxelles, 21 gennaio 20002 - Un progetto finanziato dall'UE ha riunito gli
sforzi di esperti provenienti da Finlandia, Svezia, Germania, Danimarca,
Paesi Bassi e Regno Unito per contribuire alla conservazione dei manufatti
culturali europei sommersi. Il progetto Moss (Monitoring, safeguarding and
visualising north European shipwreck sites), che si propone di suscitare
interesse per i tesori sommersi europei, rappresenta la prima iniziativa di
questo genere a ricevere finanziamenti dall'UE. Esso si concentrerà in
particolare su quattro relitti situati in Svezia, Finlandia, nei Paesi Bassi
ed in Germania. Il più antico tra questi è una cocca medievale del XIII
secolo, rinvenuta a nord della città tedesca di Prerow, nei pressi della
foce del Prerowstrom che la attraversava. Gli altri reperti comprendono un
relitto ben conservato, risalente all'incirca al 1650, che si trova nel Mare
di Wadden al largo della costa dei Paesi Bassi, una nave commerciale
naufragata nell'arcipelago finlandese nel 1771 ed un piroscafo a ruote
affondato nel lago Vättern (Svezia) nel 1856. Il progetto intende informare
ricercatori e difensori dell'eredità culturale, oltre al grande pubblico.
Esso consisterà nel monitoraggio, nella salvaguardia e nella visualizzazione
dei relitti e degli ambienti nei quali si sono conservati e comprenderà
ricerche sul processo di degrado e sull'impiego di vari strumenti di imaging
per l'esame dei quattro relitti nei loro ambienti sottomarini. Il programma
"Cultura 2000" della Commissione europea, che offre sostegno alla
collaborazione culturale internazionale, parteciperà al progetto con un
contributo di 690.000 euro, il cui bilancio complessivo è di 1.157.000 euro.
Gli obiettivi dell'iniziativa "Cultura 2000" comprendono l'incoraggiamento
della collaborazione, la promozione dei tesori culturali europei e la
diffusione delle conoscenze sulla storia e la dei popoli in Europa. Il Museo
di storia marittima di Helsinki (Finlandia) è il coordinatore del progetto
Moss, che sarà realizzato dal 2001 al 2004. Infolink:
http://www.sh.se
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