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SABATO
16 FEBBRAIO 2002

pagina 3

 

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I PREMI

Anguilla Great House: 5 pernottamenti più 1 giorno di noleggio auto

Un allegro e confortevole resort in stile caraibico, affacciato sulla magnifica Rendezvous Bay. Offre interessanti pacchetti "All Inclusive" con intrattenimenti, corsi sub, derive, kayak e molto ancora.

Arawak Beach Inn: 4 pernottamenti e 50% di sconto sulle notti aggiuntive (1/5-20/12/02)

Un'originale struttura realizzata nello stile dell'antica popolazione caraibica degli Arawak, situata sulla spiaggia, nel villaggio di pescatori di Island Harbour, con vista sull'isoletta di Scilly Cay, a 5 minuti dalla splendida Shoal Bay.

Cap Juluca: 5 notti in camera fronte spiaggia con colazione continentale (1/6-15/12/02)

La struttura di Anguilla più nota nel mondo, per la sua clientela VIP, i suoi ristoranti raffinati e le sontuose ville lungo la stupenda spiaggia di Maundays Bay

Carimar Beach Club: 5 notti in appartamento per 2 persone (1/5-15/11/02)

Uno dei più interessanti resort di Anguilla, con confortevoli appartamenti a una o due camere da letto, tutti con servizi, cucina, salotto e veranda, sulla bianchissima spiaggia di Meads Bay; tennis, barbecue in spiaggia, servizi accurati e cortesia sono le caratteristiche indiscusse del Carimar.

Paradise Cove: 5 notti in appartamento per 2 persone (1/5-15/11/02)

Un resort di alto livello per una vacanza di tutto relax, con spaziosi appartamenti, perfettamente arredati, che si affacciano su una grande piscina con vasche idromassaggio, circondata da un lussureggiante giardino, a pochi minuti dalle spiagge di Rendezvous Bay e Cove Bay.

 

ALLA CORTE DI LUCREZIA FERRARA CELEBRA LUCREZIA BORGIA E L'ALBERGO ANNUNZIATA INVITA A UN SUGGESTIVO WEEKEND NEL SEGNO DEL RINASCIMENTO.

E' la dark lady della storia. Il mito biondo celebrato dall'Ariosto o dall'innamoratissimo Bembo. Bella ed enigmatica, affascinante e misteriosa, è insomma lei, Lucrezia Borgia, la fredda e sensuale sorella (non a caso) del machiavellico Valentino, il quesito più celebre del proprio tempo. E anche per questo a lei Ferrara dedica ora un intero anno di studi, eventi culturali, celebrazioni, in occasione del cinquecentenario dal suo arrivo in città.

 Capirla, del resto, non è mai stato facile. Avvolta dagli echi di una fama legata alla sua leggendaria avvenenza così come dai racconti sinistri che ricordavano la truce scomparsa di amanti e mariti, non a caso fu scelta in sposa da Alfonso d'Este, figlio del Duca Ercole I ed erede del Ducato Estense, solo dopo (ed era cosa straordinaria per l'epoca) averla personalmente conosciuta.

Fu quindi così, e correva l'anno di grazia 1502 (appunto), che Ferrara accolse la ventiduenne e chiacchierata duchessa. Eppure, il suo, fu un regno senza riserve. Come se il cupo tormento dettato da trame di potere si fosse spento con la sua a dir poco complessa adolescenza, o come se la città e la sua Corte sapessero finalmente offrirle quella devota armonia che doveva essere, come lei, figlia del più bel Rinascimento. Lucrezia vive diciassette anni, questa volta, senza ombre. Unanimemente descritta come moglie e madre esemplare (avrà sette figli e proprio nel dare alla luce l'ultima, Isabella Maria, morirà di parto) , nuora prudente e rispettosa del suocero Ercole I, attenta reggente delle sorti del Ducato Estense durante le frequenti assenze del marito guerriero, è anche fervente religiosa (tanto da divenire terziaria francescana), e splendida protagonista di quel mondo di intellettuali dei quali la sua corte diverrà il centro. L'innamoratissimo Bembo appunto, o l'Ariosto.

 E soprattutto così a Ferrara piacerà guardarla. E così la lascerà guardare a noi, come fossimo ospiti straordinari del suo tempo. Anzi, come fossimo ospiti dell'Albergo Annunziata. E cioè di quelle mura antiche dall'eleganza discreta che da quattrocento anni si affacciano proprio sul Castello Estense. Un rifugio celebre a due passi dall'arte (il Teatro Comunale e il Palazzo dei Diamanti sono anche loro a due passi) preferito da sempre da chi pretende dal proprio soggiorno l'atmosfera e la classe più adatta per godersi appieno la città. Per questo Zeno Govoni, patron di questa storica "Locanda dell'Annunciata" (così la ricorda il Casanova), ha scelto di farla assomigliare a un'elegante casa privata, dove non manca il piacere intimo di un prezioso salotto, di un quadro d'autore, di un ottimo libro e perfino (siamo o no Ferrara?) di una indispensabile bicicletta.

 E' solo così che si può vivere davvero questa città. Tanto più in questo anno di Lucrezia per il quale l'Albergo Annunziata ha pensato a un pacchetto "ad hoc" per godere appieno di armonie e suggestioni del Rinascimento. Come in un invito firmato dalla stessa Borgia, ecco allora un tour attraverso i "suoi" luoghi: e dunque visita guidata al Castello Estense e in particolare alla Torre detta "della Marchesana", quindi proseguimento per Piazzetta Municipale e visita allo "Studiolo", e ancora un'occhiata a Casa Romei, per concludere nel monastero del Corpus Domini dove Lucrezia è sepolta. Non solo. Omaggio colto e prezioso, com'è tradizione dell' Albergo, sarà un'opera rara di Ludovico Carbone (1430-1483), oratore ufficiale della signoria estense, e cioè "Le facezie". Originale raccolta in volgare destinata a svelare fatti e misfatti di tante celebrità della storia e della letteratura.

Quanto costa tutta la suggestione di questo weekend, oltre naturalmente a due notti in camera doppia con prima colazione a buffet, il tour tematico, il libro, e le biciclette? 170 Euro a persona.

Per informazioni: Albergo Annunziata, tel. 0532-201111. E mail annunzia@tin.it  Web www.annunziata.it

 

UN MUSEO PER IL MARE

E' una grande ex chiesa, quella del convento duecentesco di Santa Caterina, a ospitare uno dei musei più interessanti della Germania. Il Deutsches Meeresmuseum (Museo tedesco del mare) si trova a Stralsund, antica città anseatica sulla costa baltica, e nacque negli anni '70 come piccola raccolta di scienze naturali. Poco a poco si è arricchito di spettacolari acquari dove vivono pesci e organismi marini del Mare del Nord, del Baltico e di mari lontani, compresi squali e tartarughe giganti. Vi sono anche tre sezioni esterne: la casa-museo dello scienziato marino Hermann Burmeister, il faro di Darßer Ort, raggiungibile a piedi, in bici o in carrozzella, e il Nautineum che narra la storia della pesca e ospita un antico rompighiaccio. Il Meeresmuseum (tel. 0049-3831-265010, www.meeresmuseum.de ) è aperto tutti i giorni tranne che tra Natale e Capodanno.

 

ALL'EUROPA-PARK COME IN FORMULA 1

Si arricchisce il patrimonio di attrazioni dell'Europa-Park di Rust, il famoso parco di divertimenti situato nei pressi del Reno ai margini della Foresta Nera. In primavera verrà infatti inaugurato il Silver Star, uno spettacolare sistema di montagne russe in acciaio, le più alte d'Europa, le cui vetture sfrecceranno fino a 130 km/h su un percorso mozzafiato. Ispirato ai bolidi della Formula 1 e realizzato in collaborazione con la Mercedes-Benz, l'impianto, alto 73 m e dalla tecnologia avanzatissima, consente di sperimentare l'assenza di gravità e quello che provano i piloti al volante dei loro bolidi. C'è anche una mostra sul mondo della Formula 1 dove si respira l'atmosfera dei box. Info: tel. 0049-2904-70536.

 

AL CAFFÈ DELLE INFORMAZIONI

Dopo accurati restauri, a Berlino ha riaperto di recente i battenti la Alte Nationalgalerie, l'affascinante edificio neoclassico sull'Isola dei Musei di Berlino che custodisce sculture e dipinti dell'Ottocento. Ma non è l'unica novità: la capitale tedesca ha infatti inaugurato anche un ufficio informazioni turistiche ai piedi della torre della televisione che svetta sull'Alexanderplatz. Oltre a distribuire piantine e notizie utili, questo nuovo punto d'appoggio per i visitatori di Berlino offre vari servizi, tra cui assistenza in 14 lingue, prenotazioni alberghiere e vendita di originali gadget e souvenir. C'è anche un caffè con terrazza estiva che dalle 10 alle 18 serve bevande, dolci e spuntini.

 

GUIDA VIRTUALE DEL DUOMO DI RATISBONA

Il duomo di Ratisbona, uno dei monumenti più importanti della Germania meridionale, offre ora ai visitatori uno strumento molto particolare. Si tratta della Globe Card, una tessera venduta al prezzo di 5 euro che ha le dimensioni di una carta di credito ma è in realtà un cd-rom che funge da guida, vocabolario virtuale e videoshow. Il minidisco contiene informazioni in 4 lingue (tra cui l'italiano) sulla storia dell'edificio, ne mostra ogni angolo, comprese le magnifiche vetrate, e accompagna le immagini con il canto dei Regensburger Domspatzen, il celebre coro di voci bianche. A fare da sottofondo musicale vi sono anche l'organo della chiesa, le campane e le onde del Danubio. La Globe Card consente l'accesso diretto alle pagine della diocesi in Internet e si acquista presso la Tourist-Information nell'Altes Rathaus (tel. 0049-941-5074410, www.regensburg.de ).

 

QUEL MAGICO RITO DEL THE DELL'HELVETIA & BRISTOL DI FIRENZE

Riscoprire la straordinaria varietà di the esistenti e avventurarsi nel mondo degli aromi più originali e raffinati nello splendido Winter Garden dell'Hotel Helvetia & Bristol a Firenze, già frequentato da De Chirico, Gary Cooper e Eleonora Duse. Il the come sinonimo di relax, ospitalità e benessere.

E' stato nel secolo scorso luogo di incontro per nobili famiglie fiorentine ed inglesi, nonché personaggi famosi del mondo della cultura che ne erano abituali frequentatori, quali Pirandello, Stravinsky, De Chirico, D'Annunzio e Montale, ma anche Gary Cooper ed Eleonora Duse. Oggi il prestigioso Hotel Helvetia & Bristol di Firenze, ubicato proprio di fronte a Palazzo Strozzi nell'elegante centro urbano della bella città d'arte, rinnova il piacere dell'antica tradizione con una moderna accoglienza di qualità superiore. Esempio di raffinato arredo in stile coloniale, che si adatta perfettamente allo splendido "Winter Garden", tra piante verdi e composizioni floreali, rivive gli antichi splendori questo incantevole Giardino d'Inverno che alle cinque in punto del pomeriggio apre le porte a coloro che vogliano assaggiare uno dei migliori the di Firenze. All'interno le comode poltroncine di midollino a spalliera ampia, magistralmente decorate, e l'antico balcone del bar con alle spalle uno scaffale ricolmo di bottiglie di liquori delle più note marche. Tutto questo, da solo, vale sicuramente una visita al Giardino d'Inverno.

Qui si possono assaporare pregiate miscele dell'antico infuso provenienti dall'India, Ceylon, Cina, Giappone ed Africa. Servito in preziose tazze di porcellana, si può sorseggiare del the verde cinese Special Gunpowder dal sapore fresco e pungente oppure il nero tradizionale Lapsang Souchong dal caratteristico aroma affumicato, o il blend Special Jasmine aromatizzato con fiori di gelsomino, come il pregiato verde giapponese a foglia grande Sencha Special Fine oppure il nero proveniente da piantagioni di altipiani africani Kenya Marynin TGFOP. Da non perdere la miscela indiana dall'aroma di cannella e arancia amara appositamente creata per l'Helvetia & Bristol, magari accompagnata da una fetta delle tante squisite torte che è possibile trovare ogni giorno, preparate direttamente dalle abili mani dello chef.

Per chi ama il salato invece c'è un ampio assortimento di piccoli sandwich o dell'ottimo salmone affumicato adagiato su del pane tostato. Una tappa inevitabile e piacevole, magari dopo una visita alle tante bellezze artistiche della città o semplicemente una breve sosta in un ambiente accogliente dove conversare tranquillamente con le amiche o con la persona amata.

Alcune curiosità sulla storia della bevanda più antica del mondo. Ebbene è proprio il the la bevanda più antica dell'umanità con una storia lunga ben cinque millenni. Dalla sua scoperta fino all'inizio del Seicento il the è rimasto sconosciuto agli occidentali e appannaggio quasi esclusivo della Cina. La leggenda racconta che le sue prime gocce inumidirono le labbra divine dell'imperatore Chen Nung. Le compagnie marittime inglesi, francesi e olandesi fecero tutti gli sforzi possibili per concludere accordi al migliore prezzo con l'impenetrabile Cina. Gli si attribuivano varie virtù come quelle di guarire alcune malattie, dissetare, nutrire e qualche popolazione addirittura lo rispettava come una pianta magica.

Chi furono gli scopritori del the? Nel 1849 Robert Fortune, camuffato da commerciante cinese e da mandarino mongolo, percorre la Cina su una portantina in qualità di spia di Sua Maestà, riuscendo a rubare ventimila ceppi di albero del the, che saranno poi piantati sui contrafforti dell'Himalaya. Acclimatate a Ceylon, le piante provenienti dall'Assam faranno del paese "l'isola del the". Ma come vengono coltivate? Un terreno leggero e profondo, ricco di humus e leggermente acido, un'altitudine elevata, piogge estive ed autunnali che nutrono una terra ben drenata, clima caldo, poco vento, nebbie mattutine che avvolgono la montagna. Là dove altre piante muoiono, la Camelia Sinensis, la pianta madre da cui nascono tutti i the, prospera e dà le foglie più belle. Il trattamento, la qualità, la preparazione ed il periodo di raccolta ne determinano i vari tipi.

Nasce così un commercio fiorente ed in larga espansione. Nel Settecento viene fondata la casa Twining che s'impone definitivamente sul mercato il secolo successivo, mentre all'inizio del Novecento appare anche un certo Thomas Lipton, imprenditore all'avanguardia che riuscì a diminuire sensibilmente i prezzi per renderli accessibili anche ai ceti meno abbienti. Oggi, all'alba del terzo millennio, quasi quaranta paesi coltivano il the, dall'Argentina allo Zimbabwe. I principali produttori sono anche i maggiori consumatori. L'importo globale degli scambi ammonta quasi tre miliardi di dollari l'anno. L'industrializzazione ha racchiuso il the in tanti sacchetti di carta ed ogni anno ne vengono prodotte circa due milioni e mezzo di tonnellate. Ogni giorno nel mondo vengono consumate più di due miliardi di tazze. Qual è il segreto di un buon the? L'acqua deve   essere purissima, si raccomanda quella di montagna, di fiume o di sorgente.

La scelta della teiera deve essere ben meditata. In porcellana o in ghisa smaltata, in vetro per i the profumati, in stagno o argento per quelli forti e ricchi di tannino, ma quella in terracotta di Yixing, originaria della provincia cinese di Jiangsu, è l'ideale. L'acqua deve essere sul punto di bollire prima di immergere la miscela, altrimenti si rischia di deteriorare le piccole foglie. Infolink: www.thecharminghotels.com/helvetia

GIROCASTELLANDO NELLE TERRE MATILDICHE RIAPRE IL 30 MARZO IL FANTASTICO CIRCUITO DEI MANIERI REGGIANI

Andar per castelli, senza inscatolarsi in pesanti armature, né dover affrontare sanguinose tenzoni per salvare gli averi e la vita dalle mire dei vicini. Esplorare, da moderni e accorti turisti, le terre dove tutto questo (e molto altro ancora) avvenne quando le passioni, la ragion di stato e le divergenze tra potenti trovavano sfogo in memorabili battaglie: le Terre di Matilde. E riempirsi gli occhi delle bellezze di un paesaggio così strano e così variegato. Un patrimonio ancora poco noto al grande pubblico, compreso nel quadrilatero d'oro tra Reggio Emilia, Parma, Modena e Mantova.

Riapre la vigilia di Pasqua 2002, il 30 marzo, il Circuito dei Castelli Matildici & Corti Reggiane, che ai manieri della intrepida contessa, ne aggiunge altri, trasformati, durante i secoli, in sontuose dimore nobiliari rinascimentali e corti rurali. Tra distese verdi e dolcissimi rilievi dai colori cangianti, alternati a calanchi e a scogli aspri che servirono da basamento per la costruzione di fortezze dall'aria ora signorile, ora un po' trucida, 18 tappe tutte da scoprire, a cavallo tra passato e presente.

Cominciando da Ovest, proprio da quella Canossa, quartier generale di Matilde, dove, nel 1077, avvenne lo storico incontro tra papa Gregorio VII e l'imperatore Enrico IV. Non ne rimane granché, ma l'impronta della storia c'è ancora tutta ed è custodita nel museo. Attaccata c'è Rossena, una vera e propria macchina da guerra, oggi ostello "storico". Muta testimone di fatti d'arme, la Rocca di San Polo (nella cappella uno stupendo affresco di Nicolò dell'Abate, XVI secolo). A Bianello, unica sopravvissuta delle fortificazioni di Quattro Castella, il 26 maggio sfilerà il 37° Corteo Matildico, con incoronazione e giochi d'arme (è un'occasione per conoscere messer Grasselli, uno che raccoglie volumi sulla impavida nobildonna da quasi 20 anni). A Montecchio, i sotterranei del bellissimo Castello, ma anche il centro storico medioevale e il Museo della Civiltà Contadina. Imponente, sul versante parmense dell'Enza, il Castello di Montechiarugolo, originariamente dei Sanvitale, inconfondibile con il suo vistoso mastio.

Verso Est ci si muove partendo da Castello di Sarzano, il caposaldo al centro del territorio matildico. Vista suggestiva sul crinale tosco-emiliano e... via verso il maniero di Carpineti (Matilde vi ospitò papa Gregorio di ritorno da Canossa). Di "gentile aspetto" la rocchetta nel borgo fortificato di Castellarano ceduto da Parma a Bonifacio Canossa. Superbo il connubio tra medioevo e rinascimento nel maestoso Castello di Scandiano (raffinatissimo l'Appartamento Estense), decisamente medioevale quello di Arceto (sontuoso il salone e deliziosa la trifora) dove si celebrano matrimoni civili d"atmosfera". Non è proprio un castello, ma è decisamente tres charmant Villa Spalletti a Casalgrande, mentre a San Martino in Rio si torna all'assetto del fortilizio (stupende decorazioni interne). Colpo doppio a Correggio, con la Rocchetta e il grandioso Palazzo dei Principi. Aria di tranquilla tenuta rurale si respira alla Corte di S. Bernardino di Campagnola (vi dormì il predicatore senese). A un tiro, la Rocca di Novellara, la "gagliarda fortezza" del Guicciardini (con teatro interno). Immutata nel tempo la Rocca di Reggiolo e davvero gigantesco il bel Palazzo Bentivoglio di Gualtieri (dentro c'è un piccolo Museo "Ligabue").

Per quelli che non si accontentano mai: qui siamo sulla Strada dei vini e dei sapori Colli di Scandiano e Canossa. (www.stradaviniesapori.re.it). Un Eden enogastronomico punteggiato da aziende, negozi e ristoranti di prim'ordine: il sublime Prosciutto di Parma, il regale Parmigiano-Reggiano, l'aceto balsamico tradizionale, i salumi di pianura e di montagna, i tortelli, le torte rustiche e l'erbazzone... Davvero un Circuito "virtuoso".

Per informazioni: I.A.T. di Reggio Emilia, tel. 0522.451152  oppure Castello di Montecchio, tel. 0522-860789.  Infolink:  www.castellireggiani.it

   

"TRENTINO TOUR" LA TAPPA CONCLUSIVA AVRÀ LUOGO A MONTE BONDONE

  E' giunto alla sua conclusione l'iniziativa denominata "Trentino Tour", ideata da Tandem relazioni pubbliche di Milano e promossa dai giovani albergatori del Trentino  in collaborazione con l' Azienda di Promozione Turistica del Trentino, APT di ambito delle località toccate, Melinda e Radio 101 One O One, emittente radiofonica a livello nazionale.

Il tour itinerante, che si è svolto in dieci tappe scelte tra le principali località sciistiche del Trentino,  ha conseguito un enorme successo, animando di volta in volta le piste da sci e i locali più in voga di ogni località.

L'affluenza è stata sorprendentemente superiore ad ogni previsione, raccogliendo il consenso di bambini, giovani e non più giovani e famiglie intere che si sono date appuntamento nei luoghi dove il Tour ha avuto il piacere di sostare.

La tappa conclusiva avrà luogo a Monte Bondone in provincia di Trento in data 16-17 febbraio.

Durante il week-end, verrà allestito il villaggio del "Trentino Tour" direttamente sulla neve, dal quale lo speaker del famoso network radiofonico italiano, Giacomo Valenti, inviterà il pubblico sciatore e non a partecipare a giochi e ad attività di animazione dalle 10.30 alle 16.00. Momento clou sono i due collegamenti in diretta dal villaggio alla sede di Radio 101 One O One alle ore 13.30 il sabato 16 ed alle ore 14.30 la domenica 17 .

Inoltre, in sostegno all'evento, continuerà fino alla fine la battente campagna radiofonica che ci ha accompagnati e sostenuti durante tutte queste settimane.

Ma non è finita qui.........perché lo show continuerà il sabato sera presso la discoteca "Studio 1" località Vaneze (Monte Bondone), dove alle 21.30 è stato organizzato un brindisi di saluto in occasione della conclusione del "Trentino Tour" a cui parteciperanno tutti coloro che hanno appoggiato l'iniziativa.

La serata proseguirà aprendo le porte a tutti dalle ore 23.00, ballando e giocando con il ritmo di Radio 101, APT del Trentino, APT di Monte Bondone e Melinda.

 

LA   SLOVENIA   ALLA   BIT   2002

La Slovenia sarà come sempre presente alla BIT 2002, la grande kermesse milanese del turismo in programma dal 20 al 24 febbraio alla Fiera di Milano, con uno stand di 135 metri quadrati al secondo piano,corsia A 30-36, del padiglione 9, quello dedicato alle nazioni europee.  Assieme all'ente turistico nazionale lo spazio sarà condiviso con una trentina di operatori ricettivisti locali, in rappresentanza di tutti i tradizionali prodotti turistici di questa giovane nazione:  le città storiche, le terme e il fitness, montagna e laghi, il mare e il Carso, l'agriturismo, il congressuale, sport, natura, sci, grotte, castelli, enogastronomia, ecc.  A proposito di quest'ultimo settore, giornalisti e operatori sono invitati giovedì 21 dalle ore 17 in poi presso lo stand per uno spuntino a base del gustoso prosciutto del Carso e di vini sloveni.

 

L'ISOLA DI MAURITIUS VI ASPETTA A BIT 2002

Anche quest'anno, l'Ente del Turismo dell'Isola di Mauritius sarà presente al tradizionale appuntamento Bit allo stand B10/C03 Pad.13/l. Gli esponenti dell'industria locale avranno il piacere di svelare le novità per il 2002: un invito a riscoprire le meraviglie di questo paradiso tropicale che continua a essere una destinazione vincente.

  "L'Italia resta uno dei più interessanti mercati" afferma Karl Mootoosamy, direttore generale di MTPA, Mauritius Tourism Promotion Authority. "Il forte aumento degli arrivi italiani a Mauritius anche nella seconda metà del 2001 e la presenza sempre più numerosa di operatori mauriziani alla Borsa Internazionale del Turismo, ci incoraggia a promuovere sul mercato italiano in modo ancora più incisivo l'unicità e la ricchezza di questa perla dell'Oceano Indiano".

  Mauritius è una destinazione con molte a-tout: nuovi voli diretti dall'Italia, solo due ore di fuso orario e offre la possibilità di una vacanza completa. Non solo mare, spiaggia e sole, ma anche escursioni nelle riserve naturali del lussureggiante entroterra. Un viaggio indimenticabile, da scegliere anche per l'accogliente ospitalità della popolazione e la raffinata cucina proposta nei resort e nei ristoranti dell'isola.

  Questi gli operatori presenti allo stand Mauritius: Air Mauritius, Apavou Group, Beachcomber Hotels, Constance Hotels, Hilton Mauritius Resort, La Croix du Sud Hotel, Maritim Hotel, Mauritours, Mautourco, Naiade Resorts, Pearl Beach Hotel, Radisson Plaza Beach Resort, Summer Times, Sun International, Veranda Hotels, White Sand Tours.

  Mauritius Tourism Promotion Authority è presente a BIT 2002, Padiglione 13/l - stand B10/C03, entrata da Porta Eginardo.

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