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28 FEBBRAIO 2002
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
SECONDO
I MINISTRI, NELL'UE È NECESSARIO MIGLIORARE LE CONDIZIONI PER LE PMI
Bruxelles,
28 febbraio 2002 - Nel corso di una conferenza svoltasi il 23 febbraio a
Aranjuez, vicino Madrid, i ministri europei per le Politiche delle Pmi hanno
concordato sul fatto che bisogna dedicare un'attenzione particolare al
contesto lavorativo in cui operano le piccole e medie imprese (Pmi). Alla
presenza del commissario europeo per le Imprese e la Società
dell'informazione Erkki Liikanen, i ministri hanno convenuto sulla necessità
di svolgere una riunione informale dei ministri per le PMI prima del vertice
di primavera. Il ministro spagnolo dell'Economia ed attuale presidente dell'
Ecofin (Consiglio dei ministri dell'Economia e delle Finanze) Rodrigo Rato
ha sostenuto le modifiche apportate alla legislazione in materia di
fallimento (al fine di semplificare la ripresa delle attività da parte
delle Pmi che non hanno commesso atti di frode), nonché le misure per
rendere più semplice ed economica la creazione di una Pmi. Egli ha aggiunto
che la vera esigenza è di raggiungere gli obiettivi fissati al vertice di
Lisbona svoltosi due anni fa. Le principali questioni discusse dai delegati
presenti alla riunione sono state le seguenti: miglioramento delle misure di
fiscalizzazione e di finanziamento applicabili alle Pmi, incoraggiamento ad
un impiego migliore delle tecnologie dell'informazione da parte delle Pmi
(specialmente nelle relazioni fra le Pmi e le autorità pubbliche), una
legislazione alternativa per le Pmi, al fine di facilitare le loro attività
e migliorare la formazione. Due urgenti questioni che necessitano di
approfondimento riguardano l'ammontare di capitale e i tempi necessari per
costituire una Pmi. Liikanen ha ricordato le priorità della Carta europea
per le Pmi, nella quale 10 dei punti principali sono dedicati a molti degli
argomenti discussi, insistendo sul fatto che resta ancora molto da fare. Una
relazione sulle decisioni prese e sulle questioni discusse ad Aranjuez verrà
inviata al Consiglio europeo di Barcellona.
COMITATO
EURO: SUL SITO LA DELIBERA SUI VALORI BOLLATI IN LIRE
Roma, 27 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa
che è disponibile sul sito www.tesoro.it
(tra gli ultimi documenti pubblicati) una Delibera del Comitato Euro
relativa ai valori bollati in lire. Nella Delibera il Comitato ritiene che,
allo scopo di rispondere alle esigenze dei cittadini che ancora detengono
valori bollati con valore facciale espresso solo in lire, tali valori
mantengano la loro validità fino ad esaurimento delle scorte. Naturalmente,
il loro valore si determinerà in euro in base al tasso fisso di
conversione.
IL
MINISTRO DOMANI ALLA SCUOLA SUPERIORE DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Roma, 27 febbraio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che domani, 28 febbraio 2002, il Ministro Giulio Tremonti interverrà alla
cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2001-2002 della Scuola
superiore dell'economia e delle finanze. La cerimonia si terrà a partire
dalle ore 15,00 presso l'Aula Magna dell'Istituto, in via Maresciallo
Caviglia 24, Roma. I lavori dell'inaugurazione potranno essere seguiti anche
in diretta sul sito web della Scuola , www.ssef.it
FINSIEL
(TELECOM): LA NUOVA CONTABILITÀ PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CENTRALE
Roma, 28 febbraio 2002 - L'analisi dello stato di attuazione della Riforma
dell'ordinamento contabile nella P.A. è il tema del workshop organizzato
ieri da Finsiel, società di It Mercato - la business unit per l'Information
Technology del Gruppo Telecom Italia. Cpm (Contabilità Pubblica e Modelli
Econometrici) è l'area di attività in cui si concentrano le competenze
specialistiche maturate da Finsiel nei servizi di consulenza/assistenza,
progettazione e sviluppo per i più complessi e strategici sistemi contabili
della Pubblica Amministrazione italiana. E' presente, con ruoli di
responsabilità diretta, nei progetti più importanti del Dipartimento della
Ragioneria Generale dello Stato, del Ministero dell'Economia e Finanze e
della Corte dei Conti. Nel corso della giornata, vi sono stati numerosi
interventi di esperti e consulenti del settore pubblico e privato,
Finsiel-Cpm ha illustrato prodotti, servizi e concrete esperienze maturate
in diversi contesti. La Raccolta e l'analisi dei dati relativi alla
contabilità economica delle amministrazioni dello Stato, contratto che
Finsiel ha di recente acquisito, doterà lo Stato italiano del Sistema Unico
di Contabilità Economica delle amministrazioni pubbliche: il Governo ed i
livelli decisionali della PA potranno monitorare l'andamento della finanza
pubblica ed intraprendere manovre mirate di politica economica. Per la
gestione della Contabilità Finanziaria ordinaria, l'Amministrazione si
avvale del sistema Si.Co.Ge (Sistema di Contabilità Gestionale), realizzato
da Finsiel per conto della Consip e messo a disposizione da quest'ultima, a
titolo gratuito, alle amministrazioni centrali. Grazie al Si.Co.Ge., una
"stazione di lavoro" di un Ministero diventa a tutti gli effetti
un nodo del circuito bancario nazionale, che permette di effettuare
pagamenti telematici. Per la formulazione e la gestione del budget, Finsiel
ha ideato e realizzato GetBudget (www.getbudget.it) un software con cui
l'Amministrazione può gestire i piani dei conti, tracciare l'andamento del
budget, ridefinire le previsioni relative ad alcune o a tutte le aree di
responsabilità ed ottenere informazioni sullo stato delle attività di
predisposizione del budget. A questo primo workshop ne seguiranno altri il
cui calendario è disponibile sul portale dei servizi al cittadino www.apertoalpubblico.it
realizzato da Finsiel. Sullo stesso portale è consultabile inoltre la
documentazione relativa ai singoli temi affrontati.
LE
37 SOCIETÀ STAR PRESENTANO AD ANALISTI E INVESTITORI I RISULTATI DEL
2001
Milano, 28 febbraio 2002 - Ad un anno dalla presentazione alla comunità
finanziaria del segmento Star di Borsa Italiana, avvenuta a Milano il 23
febbraio 2001, le 37 società Star hanno incontrato ieri gli analisti e gli
investitori per presentare i risultati societari dello scorso anno.
Operativo dal 2 aprile 2001, il segmento Star ha esordito con 20 società;
oggi ne conta 37 e nei suoi primi dieci mesi di vita ha registrato un trend
di crescita costante arrivando, alla fine del gennaio 2002, ad una
capitalizzazione di 8,2 miliardi di euro con un controvalore di scambi,
sempre nel gennaio 2002, di oltre 212 milioni di euro. Le 37 società hanno
un flottante superiore alla percentuale richiesta dal regolamento Star - 35%
in caso di Ipo, 20% se già quotate -; infatti, dieci società hanno un
flottante compreso tra il 20% e il 30% del capitale, nove tra il 30% e il
35%, cinque tra il 35% e il 40%, dieci tra il 40% e il 50% e tre superiore
al 50%. La capitalizzazione media delle società Star è superiore a quella
di Smax, il segmento small cap di Deutsche Börse, ed è in linea con quella
delle società appartenenti a NextPrime, il segmento small cap di Euronext
(si sono considerate le società con una capitalizzazione massima di 800
milioni di euro). Nel corso del 2001 l'indice Mibstar ha registrato una
performance migliore rispetto agli altri indici small cap del mercato
europeo (Smax di Deutsche Börse e Ftse Small Cap del London Stock Exchange)
nonché all'indice MIB generale di Borsa Italiana. Una delle caratteristiche
che hanno contraddistinto Star nel suo primo anno di vita è stato l'elevato
numero di ricerche e studi pubblicati, ben 438, realizzati da 34 brokers. E
l'anno scorso, per favorire la visibilità e la conoscenza delle società
Star presso la comunità finanziaria internazionale, sono state organizzate,
anche in collaborazione con primari intermediari italiani, una serie di
presentazioni a Dublino, Edimburgo, Londra e Parigi. Per quanto concerne la
Corporate Governance, il 78% delle 37 società Star ha un Consiglio di
Amministrazione composto in maggioranza da Amministratori non esecutivi o
indipendenti e il 51% conta un numero di membri indipendenti superiore al
minimo richiesto.
PRIVATE
WEALTH MANAGEMENT SGR: AL VIA I PRIMI 2 FONDI DI FONDI HEDGE
Milano, 28 febbraio 2002 - Private Wealth Management Sgr ("Pwm")
ha ottenuto dalla Banca d'Italia in data 26 febbraio l'autorizzazione del
regolamento dei fondi di fondi hedge Pwm Technology Fund e Pwm Low Volatility
Fund. La società avvierà la raccolta per i due fondi ad aprile,
rivolgendosi ad investitori istituzionali e privati dotati di patrimoni
importanti. Di seguito le principali caratteristiche dei due fondi: Pwm Technology
Fund, fondo di hedge funds settoriale specializzato nell'investimento in
settori ad elevato contenuto tecnologico che si propone di trarre il massimo
beneficio dal processo di innovazione tecnologica. Il portafoglio del fondo,
concepito per un investimento con orizzonte temporale di medio-lungo
periodo, verrà allocato a gestori con elevata specializzazione e competenze
tecniche in uno specifico settore, segmento, o "tema" tecnologico
(telecomunicazioni, networking, media, entertainment, wireless, fibre
ottiche, biotecnologie, e altri) che investano prevalentemente in titoli
quotati sui mercati regolamentati negli Usa e tipicamente non utilizzino
l'effetto leva. Obiettivo del fondo è ottenere rendimenti assoluti, non
correlati cioè all'andamento dei mercati finanziari, superiori al 15% al
netto delle commissioni, ed aventi un profilo di rischio prestabilito. Pwm Low
Volatility Fund, fondo di hedge funds a bassa volatilità disegnato
come alternativa ad un investimento di tipo obbligazionario. Il portafoglio
del fondo verrà allocato a gestori specializzati in strategie di
arbitraggio "non direzionali" (equity neutral, convertible
arbitrage, merger arbitrage, distressed high yield, equity net long, option
strategies) e/o in una combinazione delle stesse. Obiettivo del fondo è
generare rendimenti assoluti tra il 6% e il 8% al netto delle commissioni,
indipendentemente dall'andamento dei mercati azionari e obbligazionari. Il
management: Roberto dal Mas, Amministratore Delegato e Responsabile della
Gestione dei fondi Pwm, ha lavorato in Citibank dal 1967 al 1975,
inizialmente nella sala cambi della sede di Milano e in seguito a New York
come responsabile del portafoglio eurodollari; tra il 1979 e il 1995 è vice
direttore generale e tesoriere di Société Général a Milano. Carlo Vedani,
Amministratore Delegato e Responsabile Amministrativo di Pwm, è
Amministratore Delegato di Fiduciaria Orefici Sim Spa e di Orefici Spa,
intermediari specializzati nella fornitura di servizi di gestione
patrimoniale e di gestione dei rischi a clientela privata e istituzionale.
L'Investment Advisor - La gestione dei fondi Pwm si avvarrà della
consulenza di un investment advisor dotato di competenza specifica nella
selezione, valutazione, e monitoraggio dei prodotti: Emcor Securities Inc.
Con oltre 20 anni di esperienza, con sede a New York, Emcor è attiva dal
1994 nel settore degli investimenti alternativi e degli hedge funds. Gli
azionisti: Banca Sella Spa; Emcor Securities Inc; Ersel Finanziaria Spa;
Meliorbanca Spa; Orefici Spa, Uniprof Sim Spa; Alberto Avario; Gianantonio
Bulgheroni; Roberto Cravero; Ettore Fumagalli. Infolink: www.pwmsgr.it
INVESTOR
UNLIMITED SPA, CEDE UNIVERSITY SRL, COSTITUITA NEL DICEMBRE 2000 PER LA
GESTIONE DEL SITO UNIVERSITY.IT
Milano, 28 febbraio 2002 - Investor Unlimited SpA, nell'ambito di una
strategia di rifocalizzazione della propria attività, intende cedere la
partecipata University Srl, di cui controlla la totalità del capitale,
costituita nel dicembre 2000 per la gestione del sito www.university.it
University.it promuove la creazione di una Comunità di studenti
universitari attraverso la reciproca condivisione di documenti raccolti
durante le lezioni. Oggi il database di University.it è il più completo ed
aggiornato del suo genere e contiene 7.000 documenti provenienti da tutte le
università italiane e da oltre 100 corsi di laurea. Nel 1999 University.it
ottiene il premio "WWW" de Il Sole 24 Ore. Nei due anni
successivi, il sito genera una comunità che conta oltre 100.000 iscritti
attivi (con una media di 301 registrazioni al giorno nel solo 2001): sono
giovani di età compresa tra i 19 ed i 35 anni, caratterizzati da un elevato
livello culturale ed una forte propensione all'utilizzo di Internet.
L'obiettivo di fidelizzare utenti viene perseguito attraverso lo sviluppo di
contenuti formativi e l'erogazione di servizi, attività quest'ultima svolta
in collaborazione con le principali università italiane. University.it è
uno strumento di web marketing estremamente efficace: la dettagliata
profilazione degli utenti permette il monitoraggio dei comportamenti
d'acquisto, azioni di advertising, direct mailing e cross promotion. La
struttura dei costi è snella ed efficiente, i ricavi sono in costante
crescita e le potenzialità di sviluppo sono ottime sia a livello nazionale
che europeo. In questa operazione Investor Unlimited è assistita da Twice
Corporate società del Gruppo Twice, costituita nel luglio 2000,
specializzata nel settore della consulenza e della finanza strutturata,
dalla ricerca di capitale per lo sviluppo, allo studio, sviluppo e
finanziamento di operazioni di management e leverage buy out .
GRUPPO
MONDO TV: IN FORTE CRESCITA OLTRE LE STIME I RISULTATI 2001 APPROVATI DAL
C.D.A. NONOSTANTE LA CONGIUNTURA DIFFICILE DEL SETTORE DEI MEDIA. UTILE
NETTO CONSOLIDATO +101% (8 MILIONI DI EURO)
Milano, 28 febbraio 2002 - Il 2001 è stato un anno di forte crescita per il
Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa nella creazione,
realizzazione e distribuzione di cartoni animati per la Tv ed il cinema - in
cui è stato realizzato un utile netto consolidato in crescita del 101% pari
a 8 milioni di Euro contro i 4 milioni di Euro dell'esercizio 2000. Anche l'Ebitda
(Margine Operativo Lordo) consolidato è cresciuto sensibilmente del 98%
raggiungendo i 23,6 milioni di Euro rispetto ai 11,9 milioni di Euro del
precedente esercizio. L'Ebitda è cresciuto anche in termini relativi
passando dall'81% all'83% del Valore della Produzione, a conferma
dell'elevata e crescente redditività del Gruppo. Sostanzialmente
raddoppiati (+93%) i ricavi consolidati che hanno raggiunto i 28,5 milioni
di Euro rispetto ai 14,7 milioni di Euro realizzati nel 2000. Tutti i
principali indicatori di bilancio hanno pertanto registrato performance
molto significative superiori anche alle stime fornite in precedenza e ancor
più sensibili se analizzate in un contesto difficile che il settore dei
media ha vissuto lo scorso anno. Questi, in sintesi, i principali contenuti
del progetto di bilancio per l'esercizio 2001 approvato questa mattina dal
Consiglio di Amministrazione di Mondo TV alla presenza di Orlando Corradi,
Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, che verrà sottoposto
all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti convocata in seduta
ordinaria per il prossimo 30 aprile 2002. "Riteniamo che il nostro
Gruppo" - ha commentato il Presidente Orlando Corradi - "sia una
delle poche realtà di settpre che è riuscita a raddoppiare giro d'affari
ed utili in un contesto mondiale dell'animazione in difficoltà".
"Abbiamo motivo di ritenere che anche il 2002 e gli anni seguenti
saranno positivi per il Gruppo, per il consolidamento del brand e per la
crescita ulteriore delle produzioni. Mi auguro quindi che anche gli
azionisti possano essere adeguatamente remunerati anche dalla Borsa in virtù
della serietà e dei risultati fin'ora raggiunti e che riteniamo di ottenere
anche in futuro". Il C.d.A. ha inoltre proposto la distribuzione agli
azionisti di un dividendo di 0,3 Euro per azione a testimonianza della
volontà di un'adeguata remunerazione del capitale detenuto dagli azionisti
e della contestuale strategia di utilizzo delle risorse, dettata dalla
volontà di investire in maniera molto più intensa nel 2002. Nell'esercizio
2000 l'utile era stato integralmente destinato a riserva. Sul fronte dei
ricavi, il Gruppo ha adottato una forte diversificazione delle fonti di
reddito nei settori correlati (54% del totale rispetto al 20% del precedente
anno) permettendogli di non soffrire il calo della pubblicità televisiva,
come altresì accaduto ai competitors principali. Il risultato operativo (Ebit),
calcolato prima del computo dei costi sostenuti per l'Ipo ed interamente
conteggiati nel precedente esercizio, è incrementato del 53% raggiungendo i
10,2 milioni di Euro (6,7 milioni di Euro nel 2000). La crescita dell'Ebit
è ancor più significativa se analizzata alla luce della forte crescita
degli ammortamenti e accantonamenti che, sempre a livello di Gruppo, hanno
raggiunto i 13,4 milioni di Euro rispetto ai 5,2 milioni di Euro
dell'esercizio 2000; tale incremento è conseguente ai notevoli investimenti
in immobilizzazioni immateriali per la produzione di nuovi prodotti di
animazione. Significative inoltre le acquisizioni delle partecipazioni in
Igel Media A.G. e in Hahn Shin Corp nel corso del 2001. Il totale degli
investimenti sostenuti nell'esercizio ha raggiunto la quota di 51 milioni di
Euro in crescita del 218% rispetto ai 16 milioni di Euro del precedente
esercizio. La gestione finanziaria è stata leggermente negativa per 0,8
milioni di Euro (nel precedente esercizio era stata positiva per 0,4 milioni
di Euro). La gestione straordinaria non presenta variazioni significative.
Dal punto di vista patrimoniale, il capitale immobilizzato ha raggiunto i 75
milioni di Euro evidenziando un incremento di 36,7 milioni di Euro rispetto
all'esercizio 2000; tale aumento è conseguente ai notevoli investimenti in
immobilizzazioni immateriali e finanziarie. Le immobilizzazioni totali sono
costituite per la maggior parte dai diritti delle produzioni e delle
co-produzioni, che ha portato la "library" di proprietà del
Gruppo ad oltre 1.000 episodi con una crescita più rapida del previsto. La
posizione finanziaria netta, sempre a livello di Gruppo, è risultata al 31
dicembre 2001 positiva per 20,7 milioni di Euro rispetto ai 30,5 milioni di
Euro al termine del precedente esercizio. Molto positivi anche i risultati
della capogruppo Mondo Tv S.p.A. che ha chiuso l'esercizio 2001 con una
crescita dei ricavi del 99% attestandosi a 27,8 milioni di Euro contro i 14
milioni di Euro dell'esercizio 2000. L'Ebitda è aumentato del 114%
attestandosi a 23,1 milioni di Euro (10,8 milioni di Euro nell'esercizio
2000). L'utile netto è cresciuto del 94% raggiungendo gli 8,6 milioni di
Euro rispetto ai 4,4 milioni di Euro dell'esercizio 2000. Infolink: http://www.mondotv.it
ROLO
BANCA 1473: ANALISI ANDAMENTO ESERCIZIO 2001 UTILE NETTO ESERCIZIO 2001: 616
MILIONI DI € (+23%) (PARI A QUASI 1.200 MILIARDI DI LIRE) RACCOLTA DIRETTA
+9% (31.300 MILIONI €)
Bologna, 28 febbraio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Rolo Banca
1473 S.p.A. ha esaminato il 26 febbraio i risultati al 31 dicembre 2001
della società. L'esercizio appena conclusosi è stato caratterizzato da
importanti accadimenti - sia a livello macro economico che gestionale
interno alla Banca - che si sono riflessi sui risultati dell'Istituto. In
sintesi: nel contesto economico internazionale, il rallentamento
congiunturale, già in atto all'inizio del 2001, si è aggravato con i noti
eventi dell'11 settembre, che hanno contribuito alla crisi di interi settori
economici; nell'ambito dello sviluppo economico e finanziario della Banca,
è stato dato corpo ad un ampio progetto di Segmentazione della Clientela,
avviandone una gestione specializzata per area di business (Retail e
Corporate) e per canale distributivo; nell'ambito della ristrutturazione e
allineamento di Gruppo, è stato perfezionato il conferimento di alcuni rami
d'azienda di Rolo Banca verso altre società del Gruppo, specializzate,
ciascuna, nella propria attività caratteristica. Più precisamente: la
"Divisione Gestioni e Sviluppo Sistemi Informativi" a Unicredit
Servizi Informativi SpA (U.S.I.); la "Divisione Servizi Amministrativi
e Contabili di back office" a UniCredit Produzioni Accentrate SpA (U.P.A.);
la "Divisione Gestione Grandi Patrimoni Privati Rolo" a Rolo
Pioneer Sgrp.A; la "Divisione Esattorie di Pordenone" a
UniRiscossioni S.p.A.; nel campo dell'Asset Management si è sviluppato il
progetto, già avviato nell'esercizio 2000, per il riassetto e il
rafforzamento del comparto a livello di Gruppo e si è proceduto, con
efficacia 1/10/2001, al conferimento del ramo di azienda "Divisione
Società Asset Management Collegate" (comprendente Pioneer Investment
Management Ltd - Dublino, Pioneer Investment Management Sgr - Milano,
Pioneer Investment Management Inc. Usa) a Pioneer Global Asset Management
S.p.A.. A seguito di tale operazione, su Pioneer Global Asset Management
S.p.A. - sub-holding italiana accentratrice di tutta l'attività di
produzione del risparmio gestito - è quindi focalizzato tutto l'Asset
Management di Gruppo, del quale Rolo Banca 1473 detiene, al 31 dicembre
2001, il 33,4% (66,6% la quota di UniCredito Italiano); dal punto di vista
contabile, è stata introdotta - come già in essere presso la Capogruppo
UniCredito Italiano - la contabilizzazione per maturazione dei dividendi
delle società controllate, al fine di rendere maggiormente correlato
l'andamento dell'utile di Rolo Banca con quello delle imprese partecipate.
Anche per tale ragione, i dati relativi all'esercizio 2000 posti a confronto
sono stati opportunamente resi omogenei a quelli del 2001, attraverso la
costruzione di una situazione "pro-forma" utilizzata allo scopo di
rendere maggiormente significativi i relativi raffronti. Principali dati
patrimoniali - Lo sviluppo delle masse patrimoniali è ben evidenziato nei
volumi e negli indicatori presenti nel bilancio 2001 di Rolo Banca: la massa
complessivamente amministrata sfiora gli 86.000 milioni di Euro, e cresce
del 3,5% rispetto al 31/12/2000. Al suo interno: la raccolta diretta supera
i 34.100 milioni (+9% sui 31.306 milioni del 31/12/2000); il medesimo
aggregato senza le operazioni di pronti contro termine cresce del 9,8% alla
stessa data; la raccolta indiretta ammonta a 51.800 milioni, stabile
rispetto all'anno 2000. Nel comparto, il risparmio amministrato, passa dai
32.800 milioni di € di fine 2000 ai quasi 33.000 milioni del 31/12/2001,
in leggero ma significativo aumento (+0,5%) considerato il contesto esterno,
mentre il risparmio gestito (in via diretta dall'Istituto e tramite la
controllata Rolo Pioneer SGRpA e la società Pioneer Investment Management SgrpA,
con riferimento alla Clientela Rolo), in crescita di circa il 4% annuo,
assomma a 23.357 milioni (22.470 milioni al 31/12/2000). Tale incremento è
caratterizzato dalla forte crescita del patrimonio dei Fondi Comuni di
Investimento con marchio Rolo, (Rolo Pioneer e Plurifond), la cui raccolta
netta in Italia risulta positiva, nel 2001, per 1.907 milioni di Euro, a
fronte di una raccolta negativa a livello di Sistema Nazionale per quasi
2.750 milioni di Euro. La quota di mercato nazionale dei fondi comuni cresce
al 3,7% alla data del 31 dicembre 2001, dal 3,3% del 31/12/2000. Si conferma
ancora il trend positivo degli impieghi alla Clientela, vicini ai 31.100
milioni alla fine del 2001, in crescita di quasi l'8% annuo (28.900 milioni
al 31/12/2000), che vedono, al loro interno, una lieve ulteriore flessione
delle partite in sofferenza (pari - a valori nominali - a 341 milioni di
€, contro i 342 milioni del 31/12/2000). Il relativo rapporto
sofferenze/impieghi, sempre a valori nominali ed escludendo le operazioni di
pronti contro termine, è sceso dall'1,3% del 2000 all'1,2% del 31/12/2001.
La quota di mercato nazionale è passata, a fine 2001, al 3,67% dal 3,54% di
fine 2000. L'esposizione verso la Clientela residente nei Paesi a rischio è
contenuta in circa 12 milioni di € al valore nominale (erano 15 milioni a
fine 2000), di cui 4,6 milioni (0,01% degli impieghi) verso l'Argentina.
Principali dati economici - L'evoluzione delle poste patrimoniali sopra
descritta, unitamente alla gestione tipica di Rolo Banca, hanno generato
risultati economici di assoluto valore. Il margine finanziario - pari a 972
milioni di Euro, in crescita del 6% rispetto al 31 dicembre 2000 (917
milioni) - è particolarmente apprezzabile se si considera che ha assorbito,
al suo interno, anche l'onere finanziario collegato agli investimenti in
partecipazioni strategiche effettuati nel corso del 2000 (circa 800 milioni
di €). Il margine di intermediazione, a sua volta in crescita (+1,1%
annuo), raggiunge i 1.780 milioni di €, e risente solo parzialmente
dell'involuzione congiunturale che ha interessato i mercati finanziari, i
cui riflessi sono inevitabilmente evidenti in una flessione del 4,2% annuo
dei proventi da intermediazione e diversi (da 843 milioni del 2000 a 808
milioni di € alla fine del 2001). Nell'ambito di quest'ultimo aggregato,
la componente dei dividendi (157 milioni di €) si è incrementata,
nell'anno, di 68 milioni di €, grazie al maggior contributo derivato dalla
redditività conseguita nel 2001 dalle società partecipate (principalmente
Banca dell'Umbria 1462, Cassa Risparmio Carpi, Rolo Pioneer Luxembourg,
Pioneer Investment Management Ltd), per le quali si è anche provveduto a
rilevare i relativi dividendi 2001 direttamente in questo esercizio (ancorché
non ancora incassati). Per contro, i dividendi corrisposti dalle predette
società controllate a fronte del reddito conseguito in precedenti esercizi
sono stati puntualmente ricondotti nei proventi straordinari, più oltre
esaminati. I costi di struttura risentono, nell'esercizio, dei maggiori
oneri collegati all'introduzione dell'Euro e alla migrazione al sistema
integrato di Gruppo e, unitamente alle imposte indirette, assommano a 255
milioni di € (236 milioni a fine 2000) I soli "costi funzionali"
- escludendo cioè le imposte indirette e i costi operativi riconducibili a
prestazioni di servizi forniti da società interne al Gruppo UniCredito
(quali le citate U.S.I. e U.P.A.) relativi a servizi informatici e di
back-office amministrativo - ammontano, al 31/12/2001, a 149 milioni, in
flessione di circa l'8% sull'anno 2000, grazie allo stretto ed efficace
monitoraggio da sempre attuato dall'Istituto. Più in generale, considerando
anche le spese per il personale - pari a 449 milioni contro i 440 del
31/12/2000, le spese amministrative nel loro complesso totalizzano 704
milioni di € alla fine del 2001, in aumento (+4,1%) rispetto alla stessa
data dell'esercizio 2000, quando erano pari a 676 milioni. Analizzando i
relativi indicatori, il valore aggiunto per dipendente (risultato lordo di
gestione aumentato delle spese per il Personale in rapporto al numero medio
dei dipendenti) cresce a 207 mila € pro-capite (203 mila € in tutto
l'esercizio 2000) mentre l'utile dell'esercizio in rapporto ai dipendenti
medi supera gli 83 mila € pro-capite (67 mila € alla fine del 2000). Il
cost income ratio (spese amministrative in rapporto al margine di
intermediazione) si conferma anche per il 2001 inferiore al 40%, uno fra i
più bassi a livello europeo (56% circa nel Sistema Bancario Italiano).
L'utile netto dell'esercizio 2001 di Rolo Banca 1473 S.p.A. è
complessivamente pari a 616 milioni di Euro (circa 1.200 miliardi di lire),
in incremento di oltre il 23% rispetto ai 500 milioni del 31 dicembre 2000
pro-forma, permettendo di raggiungere un R.O.E pari al 24%. A valere sul
risultato della Banca sono, tra l'altro: accantonamenti ai fondi per rischi
ed oneri (tassati) pari a 22 milioni, con riferimento alle agevolazioni
collegate al Dlgs 153/99 (L.Ciampi), in conformità a quanto già definito
nell'ambito del Gruppo UniCredito Italiano in sede di Bilancio 2000;
risultati straordinari per complessivi 51 milioni di € (lordi da imposte),
derivanti, fra l'altro, dall'utile realizzato dalla vendita di beni immobili
per 18 milioni di €, e dai dividendi percepiti nel 2001 dalle società
controllate a valere sugli utili realizzati in esercizi precedenti (30
milioni di €). La sola componente ordinaria dell'utile netto (calcolata
con riferimento al tax-rate complessivo dell'anno) ammonta, in forza di ciò,
a circa 583 milioni di €, in incremento del 12,3% sul pari dato pro-forma
dell'esercizio passato. Le Rete commerciale si articola in 755 sportelli,
cui si associa l'operatività collegata a 27 Private Banking; l'organico è
composto da 7.271 dipendenti (7.494 alla fine del 2000), e si è ridotto
anche per effetto del trasferimento definitivo (in seguito ai citati
conferimenti dei rami di azienda perfezionati nel secondo semestre 2001) del
Personale precedentemente distaccato presso le società del Gruppo (U.S.I. e
U.P.A.) fornitrici di servizi informatici e di back office a supporto
dell'azienda. Riguardo alle forme alternative al più tradizionale sportello
bancario, si segnala il forte incremento delle adesioni a Rolo Web,
lo"sportello virtuale" di Rolo Banca, che gestisce, alla fine del
2001, oltre 43.600 Clienti (erano 21.262 al 31/12/2000), dei quali 10.400
collegati alle funzionalità del Trading-on-Line (+ 20% rispetto agli 8.629
della fine del 2000). A fronte del predetto progetto di Bilancio, il
Consiglio di Amministrazione - conformemente alle comunicazioni già
espresse in seguito alla riunione consigliare del 17.12.2001 - ha deliberato
la distribuzione di un acconto del dividendo relativo all'esercizio 2001
pari a € 1 per ogni azione con godimento 1.1.2001 avente diritto alla
distribuzione, esigibile a decorrere dal 21.3.2002 (data stacco cedola n.8
del 18.3.2002). La distribuzione di acconti sui dividendi relativi
all'esercizio 2001 consente a tutti i soci di Rolo Banca 1473 di beneficiare
del flusso di cassa previsto per l'anno in corso, senza che questo risulti
in alcun modo influenzato dall'attuazione del piano di ristrutturazione di
Gruppo La proposta complessiva di riparto dell'utile netto dell' esercizio
2001, che sarà posta all'approvazione della prossima Assemblea degli
Azionisti dell'11 aprile 2002, prevede l'assegnazione di un dividendo
complessivo (acconto e saldo) pari a € 1,03 per ogni azione con godimento
1.1.2001 avente diritto alla distribuzione. Qualora la citata proposta venga
approvata, il saldo del dividendo in parola, pari a € 0,03, sarà
esigibile a decorrere dal 23.5.2002 (data stacco cedola n.9 del 20.5.2002).
Ai sensi del D.L. 467/97, si informa che i suddetti dividendi godono, in
capo al percipiente, di un credito d'imposta "pieno" e sono altresì
da intendersi al lordo delle ritenute di legge. Per completezza si allegano
i principali dati e indicatori di Rolo Banca 1473 S.p.A., nonché i
rispettivi Stato Patrimoniale e Conto Economico al 31/12/2001 riclassificati,
confrontati con i corrispondenti dati al 31/12/2000 (situazione pro-forma).
Per completezza, si informa che i dati esposti sono tutt'ora all'esame della
Società di revisione Pricewaterhouse Coopers S.p.A..
BANCA
POPOLARE FRIULADRIA (GRUPPO INTESABCI) APPROVATO IL BILANCIO 2001: UTILE A
34,7 MILIONI DI EURO (+29%) ALL'ASSEMBLEA VERRÀ PROPOSTO UN DIVIDENDO DI
1,50 EURO PER AZIONE
Pordenone, 28 febbraio 2002 - Il Consiglio di amministrazione della Banca
Popolare FriulAdria (Gruppo IntesaBci) riunitosi a Pordenone ha esaminato ed
approvato la proposta di bilancio 2001 presentata dal presidente Angelo
Sette. Con i positivi risultati della gestione 2001, FriulAdria conferma il
suo ruolo di istituto leader del credito in Friuli Venezia Giulia,
territorio nel quale la banca ha rafforzato la propria presenza ponendo
solide basi per futuri sviluppi. La raccolta diretta è cresciuta del 5,6%
passando da 2.451 a 2.589 milioni di euro, mentre quella indiretta si è
attestata a 5.027 milioni di euro. La massa complessivamente amministrata
ammonta pertanto a 7.616 milioni di euro. Gli impieghi hanno fatto
registrare un incremento del 12,6% attestandosi a 2.609 milioni di euro
(+293 milioni rispetto all'anno precedente). Il rendiconto economico ha
fatto segnare un utile netto di 34,7 milioni di euro, con una crescita del
29% rispetto all'anno precedente. Ciò consentirà di proporre all'assemblea
del prossimo aprile la distribuzione di un dividendo di 1,50 euro per azione
(pari a 2.904 lire) rispetto all'1,24 (pari a 2.400 lire) dell'esercizio
2000.
BANCA
AGRICOLA MANTOVANA S.P.A DI PRECONSUNTIVO ALL'ESERCIZIO 2001 LA RACCOLTA
DIRETTA HA RAGGIUNTO I 15.782 MILIARDI, CON UN INCREMENTO DEL 21% RISPETTO A
DICEMBRE 2000.
Milano, 28 febbraio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Agricola
Mantovana, presieduto dal Cav. Lav. Dott. Pier Maria Pacchioni, nella seduta
di lunedì 25 febbraio 2002, ha esaminato i primi dati di preconsuntivo
relativi all'esercizio 2001 di B.A.M. presentati dal Direttore Generale Rag.
Giuseppe Menzi. La raccolta diretta ha raggiunto i 15.782 miliardi, con un
incremento del 21% rispetto a dicembre 2000. La raccolta indiretta, pari a
27.087 miliardi, registra una lieve contrazione di circa il 3% rispetto alla
fine dell'esercizio 2000. Il risparmio gestito raggiunge i 10.447 miliardi
mentre il risparmio amministrativo ammonta a 16.640 miliardi. La raccolta
complessiva, pari a 42.869 miliardi, registra quindi una crescita del 4%
rispetto a dicembre 2000. E' da evidenziare in generale la netta ripresa dei
valori rispetto alla situazione trimestrale presentata a settembre 2001,
dovuta sia al miglioramento della componente prezzi che alla positiva
crescita dei flussi di raccolta netta, favorita anche dal collocamento dei
prodotti di finanza innovativa sviluppati dalle società prodotto del Gruppo
M.P.S.. Gli impieghi alla clientela, al lordo delle rettifiche di valore,
sono aumentati del 11% su base annua, raggiungendo i 14.936 miliardi.
Rispetto alla trimestrale di settembre 2001 è da segnalare il
perfezionamento di una operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di
mutui ipotecari in bonis per circa 1.000 miliardi. L'indice di rischiosità
registra un ulteriore miglioramento essendo passato dal 2,23% registrato al
31 dicembre 2000 all'1,88% del 31 dicembre 2001. L'utile netto
dell'esercizio 2001 è risultato pari a 169 miliardi, contro i 136 miliardi
registrati nell'esercizio precedente (+ 24%). Il risultato comprende alcune
componenti straordinarie, tra le quali la plusvalenza realizzata per la
cessione di Banca C. Steinhauslin & C. S.p.A.. Al netto di tali
componenti straordinarie il risultato conseguito risulta in crescita del 14%
rispetto all'esercizio precedente. Il margine di interesse ha raggiunto i
500 miliardi, con un incremento del 10% rispetto all'esercizio precedente,
mentre il margine di intermediazione si è attestato a 977 miliardi (+ 2%).
L'utile delle attività ordinarie è risultato pari a 251 miliardi (+9%
rispetto all'esercizio precedente). L'indice di redditività (Roe),
determinato su base annua, si è attestato al 10,1% (9,3% se si escludono i
proventi ed oneri straordinari). Al netto delle quote d'ammortamento degli
avviamenti la redditività (Roe rettificato) è risultata pari al 11,2%
(10,4% escludendo gli effetti straordinari). I risultati consolidati sono
ancora in fase di elaborazione. Per quanto riguarda le masse patrimoniali
(raccolta, impieghi ecc.) non evidenzieranno comunque variazioni di rilievo
rispetto a quelli d'impresa. Infatti la sensibile riduzione dell'area di
consolidamento, per effetto della riorganizzazione delle società prodotto
avvenuta a livello di Gruppo, ha determinato un sostanziale allineamento fra
valori d'impresa e valori consolidati. L'utile netto consolidato di fine
esercizio 2001 dovrebbe comunque attestarsi a circa 209 miliardi con un
incremento del 41% rispetto all'utile pro forma dell'esercizio precedente.
L'indice di redditività (Roe) consolidato, determinato su base annua, si è
attestato al 13,8% (10,5% se si escludono i proventi ed oneri straordinari).
Al netto delle quote d'ammortamento degli avviamenti la redditività (ROE
rettificato) è risultata pari al 15,1% (11,7% escludendo gli effetti
straordinari).
IL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA
S.P.A. DI BRESCIA, BANCA DEL GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE HA
APPROVATO IL BILANCIO RELATIVO ALLA GESTIONE 2001
Brescia, 28 febbraio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
dell'Artigianato e dell'Industria S.p.a. di Brescia, banca del Gruppo
bancario Credito Valtellinese ha approvato il 22 febbraio il bilancio
relativo alla gestione 2001. L'esercizio passato ha sostanzialmente visto
concretarsi una serie di investimenti, espressione di una logica di
progressiva e costante espansione sul territorio locale che, nel solo anno
2001, si è tradotta nell'apertura di tre sportelli bancari nella provincia
di Brescia. Analizzando i principali aggregati di bilancio si rileva come il
buon andamento abbia generalmente interessato tutti i dati patrimoniali. Gli
impieghi ammontano a 64.596.000 euro a fronte dei 42.546.000 registrati nel
2000, con una crescita del 51.82 %. La raccolta diretta si attesta a
39.700.000 euro, contro i 24.937.000 dell'esercizio precedente, con una
risultato positivo del 59.2%.; la massa amministrata, aumentata del 22.17%,
si attesta a 75.264.000. euro, contro i 61.605.000. iscritti in precedenza.
Il risparmio gestito è aumentato del 21,26%. raggiungendo 4.071.000. euro
contro i 3.357.000. al 31/12/2000. A seguito della conversione della prima
quota del Prestito Obbligazionario convertibile subordinato 2000 - 2005 e
dell'esercizio del relativo warrant, il capitale sociale passa da
15.480.000. a 20.350.049 euro. Dal punto di vista economico si evidenzia una
contrazione del margine di interesse del 6.44%, dovuta sostanzialmente al
fatto che oltre il 50% della provvista è composta dalle più onerose forme
di raccolta quali il Prestito Obbligazionario - sia ordinario che
convertibile - che operazioni di pronti contro termine; mentre il margine di
intermediazione si attesta a 2.924.000 euro, contro i 3.087.000 del
precedente esercizio, con una variazione negativa del 5,28%, principalmente
dovuta alle risultanze del margine di interesse. Le spese amministrative
ammontano a 2.892.000 euro, contro i 2.252.000 dell'esercizio precedente; a
tale incremento, pari al 28,36%, concorrono in maniera significativa la
spese per il personale - aumentato di 10 unità - e gli oneri connessi
all'apertura delle nuove filiali. Il risultato lordo della gestione, ancora
fortemente condizionato dagli investimenti connessi all'ampliamento della
rete territoriale, risulta negativo per 490.000 euro, rispetto a quello
positivo di 435.000 dell'anno 2000. Dedotte le rettifiche sui crediti e gli
stanziamenti a copertura del carico fiscale il conto economico evidenzia
infine un risultato negativo di 838.000 euro.
BANCA
121, OLTRE 200MILA I CLIENTI DEI SERVIZI TELEMATICI. PIÙ DI 100MILA NUOVE
ADESIONI NELL'ULTIMO ANNO.
Milano, 28 febbraio 2002 - Hanno superato quota 200mila gli utenti dei
servizi di virtual banking di Banca 121, con circa 105mila nuove adesioni in
un anno, pari ad un incremento del 110%. In particolare, nel corso del 2001,
attraverso i servizi telematici di Banca 121 sono state effettuate circa un
milione e novecentomila operazioni dispositive, di cui oltre un milione e
mezzo relative a titoli quotati a Piazza Affari. Il cliente dei servizi
telematici di Banca 121 utilizza prevalentemente Internet per le operazioni
dispositive e informative su conto corrente, dossier titoli e fondi, ecc.,
mentre si rivolge al Contact Center per acquisire con rapidità informazioni
su prodotti e servizi offerti dalla banca e ottenere assistenza e consulenza
finanziaria specialistica. La percentuale delle operazioni su titoli Italia
effettuate via web è infatti passata dall'86% di fine 2000 al 92% del 2001.
Oltre il 61% delle telefonate pervenute al Numero Verde 800-121.121 è stato
rappresentato da richieste di informazioni commerciali, di servizi di
customer care e di consulenza, contro il 53% di fine 2000. Nel complesso, il
Contact Center di Banca 121 ha gestito - nel 2001 - oltre 650mila
telefonate, circa 50mila e-mail e più di 100 campagne (inbound e outbound)
promosse per il lancio di nuovi prodotti e servizi su target specifici e a
sostegno dell'attività di reclutamento dei promotori finanziari. Oltre 5,5
milioni, invece, gli Sms inviati, in poco più di cinque mesi, nell'ambito
del servizio di messaggistica personalizzata 121 My Sms, che conta
attualmente oltre 20mila clienti.
LEGGE
REGIONALE N. 36/88 - INCENTIVI PER L'AMMODERNAMENTO, POTENZIAMENTO E
QUALIFICAZIONE DELLE STRUTTURE ED INFRASTRUTTURE TURISTICHE IN LOMBARDIA
Milano, 28 febbraio 2002 - E' stata recentemente rinnovata la convenzione
fra il Credito Valtellinese, il Credito Artigiano, la Regione Lombardia e
Finlombarda Spa a valere sulla legge n. 36/88. Tale legge disciplina gli
interventi regionali diretti a favorire lo sviluppo delle attività di
interesse turistico, nonchè la riqualificazione e l'ammodernamento delle
strutture ricettive, effettuate da soggetti privati, società impegnate nel
settore turistico-alberghiero, da comuni, comunità montane, enti ed
associazioni. Tali iniziative prevedono, fra le altre, l'acquisto, la
costruzione, la ricostruzione, l'adattamento, il completamento e
l'ammodernamento di immobili da destinare ad uso alberghiero,
villaggi-albergo, motels, residence, campeggi, villaggi ad uso turistico,
case per ferie, rifugi alpini. Le agevolazioni previste riguardano:
contributi in "conto capitale" nella misura massima del 50% delle
spese ammissibili e comunque nei limiti di € 100.000 nel triennio;
contributi in "conto abbattimento interessi" a valere su
finanziamenti concessi dall'istituto di credito fino ad un massimo del 70 %
dell'investimento e non superiori a € 2.582.284,50, con una durata massima
di 15 anni. I finanziamenti di cui sopra verranno regolati nel seguente
modo: tasso fisso: massimo pari all'Irs relazionato alla durata del
finanziamento più uno spread omnicomprensivo di 1,25 punti percentuali
annui tasso variabile: massimo pari all'Euribor a 3/6 mesi maggiorato di uno
spread di 1,50 punti percentuali annui. Tutte le agenzie delle banche del
gruppo Credito Valtellinese in Lombardia sono a disposizione per
informazioni e assistenza nella compilazione e presentazione della
domanda.
ENI
- PRECONSUNTIVO 2001: UTILE NETTO DI 7,7 MILIARDI DI EURO (+34%); È RECORD
PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO DIVIDENDO PROPOSTO: 0,75 EURO PER AZIONE (+
77%)
Milano, 28 febbraio 2002 - Il Consiglio di amministrazione dell'Eni nella
riunione del 27 febbraio 2002 ha esaminato il bilancio consolidato
preconsuntivo 2001 che chiude con l'utile netto record di 7.745 milioni di
euro con un incremento di 1.974 milioni di euro rispetto al 2000, pari al
34,2%, dovuto essenzialmente: (i) all'aumento dei proventi straordinari
netti di 2.350 milioni di euro connesso alle maggiori plusvalenze conseguite
(3.353 milioni di euro), in particolare dal collocamento sul mercato del
40,24% delle azioni Snam Rete Gas SpA e dalla cessione di parte del
patrimonio immobiliare di Gruppo e del business Poliuretani della
Petrolchimica, parzialmente assorbite dall'aumento degli oneri straordinari
di 1.003 milioni di euro dovuto ai maggiori oneri di ristrutturazione, in
particolare nella Petrolchimica; (ii) alle minori imposte sul reddito (806
milioni di euro) connesse essenzialmente agli effetti della rivalutazione
volontaria dei beni (L. 342/2000) effettuata da alcune società del Gruppo
nell'esercizio 2000. Questi fattori positivi sono stati parzialmente
assorbiti: (i) dalla riduzione di 384 milioni di euro, pari al 3,6%,
dell'utile operativo, in particolare per la flessione dei prezzi del
petrolio; (ii) dalla variazione negativa di 323 milioni di euro del saldo
oneri/proventi finanziari a seguito della crescita dell'indebitamento
finanziario netto; (iii) dalla variazione negativa di 249 milioni di euro
del saldo oneri/proventi su partecipazioni dovuto essenzialmente alle
maggiori perdite rilevate dalle partecipate; (iv) dalla quota di utili di
Snam Rete Gas attribuita ai terzi azionisti a seguito del collocamento (232
milioni di euro). Pur in presenza della riduzione dei prezzi dei greggi di
produzione del 16% e del peggioramento di 336 milioni di euro dell'utile
operativo della Petrolchimica, l'utile netto prima delle componenti non
ricorrenti (-1.995 milioni di euro) e dell'attribuzione ai terzi azionisti
dell'utile di competenza di Snam Rete Gas (+232 milioni di euro) aumenta del
3,1% (5.982 milioni di euro contro i 5.804 milioni di euro del 2000). Il
Consiglio di amministrazione, tenuto conto dei risultati conseguiti,
dell'effetto rilevante delle plusvalenze, nonché delle azioni proprie in
portafoglio, intende proporre all'Assemblea degli azionisti che sarà
convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2001 per i giorni
29 e 30 maggio 2002, rispettivamente in prima e in seconda convocazione, la
distribuzione di un dividendo di 0,75 euro per azione (0,424 euro nel 2000),
con un aumento del 76,9% che colloca il pay out a circa il 37%. La data di
stacco del dividendo sarà il 24 giugno 2002; il dividendo sarà messo in
pagamento dal 27 giugno 2002. L'utile operativo (10.388 milioni di euro) è
diminuito di 384 milioni di euro rispetto al 2000, pari al 3,6% (1,8% prima
delle componenti non ricorrenti), a seguito: della riduzione dell'utile
operativo del settore Esplorazione e Produzione (-619 milioni di euro, pari
al 9,4%) dovuta alla flessione del prezzo del petrolio di produzione (-16%),
i cui effetti sono stati parzialmente compensati dal contributo della Lasmo
(275 milioni di euro), dalla maggiore produzione venduta di gas naturale in
Italia (+5,4 milioni di boe, pari al 6,1%), dall'aumento del prezzo del gas
di produzione (+1,5%), dall'apprezzamento del dollaro sull'euro (3%) e dalla
riduzione dei costi; del peggioramento di 336 milioni di euro del risultato
operativo della Petrolchimica (che ha registrato la perdita di 332 milioni
di euro a fronte dell'utile di 4 milioni di euro conseguito nel 2000) dovuto
essenzialmente alla diminuzione dei margini (-14%) e dei volumi venduti
(-6%) connessa al calo della domanda di prodotti petrolchimici, nonché agli
effetti della flessione dei prezzi sulla valutazione delle scorte. Queste
flessioni sono state parzialmente compensate: dall'aumento dell'utile
operativo del settore Gas Naturale (+456 milioni di euro, pari al 14,5%)
dovuto essenzialmente all'incremento del margine della distribuzione
primaria, alla riduzione dei costi, nonché ai maggiori volumi venduti dalla
distribuzione secondaria in Italia e all'estero, i cui effetti sono stati
parzialmente assorbiti dalla variazione del mix di vendita della
distribuzione primaria e dalla flessione del margine della distribuzione
secondaria; dall'aumento dell'utile operativo del settore Ingegneria e
Servizi (+111 milioni di euro, pari al 77,1%) dovuto al positivo andamento
dell'attività costruzioni e perforazioni; dall'aumento dell'utile operativo
del settore Generazione Elettrica (+38 milioni di euro, pari al 135,7%)
dovuto essenzialmente all'incremento del margine di vendita dell'energia
elettrica. L'utile operativo del settore Raffinazione e Marketing (985
milioni di euro) è rimasto sostanzialmente sugli elevati livelli
dell'esercizio 2000; gli effetti della flessione del margine di raffinazione
(margine sul Brent -50,6%) sono stati compensati dall'incremento dei margini
di distribuzione dei prodotti petroliferi sul mercato europeo, dai minori
oneri ambientali e dalla riduzione dei costi. Le azioni di razionalizzazione
e di miglioramento dell'efficienza hanno consentito di realizzare risparmi
di costi di 475 milioni di euro (compresa la Lasmo), compensando pressoché
interamente gli incrementi dovuti alla dinamica salariale, all'inflazione e
all'effetto dell'apprezzamento del dollaro sull'euro. I risparmi ottenuti
nel 2001 hanno portato a 1.196 milioni di euro la riduzione complessiva
registrata nel triennio 1999-2001, corrispondente al 40% del target di 3
miliardi di euro programmato per il 2005. La redditività del capitale
investito (Roace)2 è aumentata significativamente attestandosi al 24%
(21,5% nel 2000). Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e
immateriali e in partecipazioni ammontano a 11.209 milioni di euro con un
aumento di 1.394 milioni di euro rispetto al 2000, pari al 14,2%. Gli
investimenti in partecipazioni ammontano a 4.632 milioni di euro (4.384 nel
2000) e hanno riguardato essenzialmente il completamento dell'acquisizione
della Lasmo per 4.128 milioni di euro (di cui 970 relativi all'indebitamento
finanziario netto assunto), l'acquisto del 50% della Polimeri Europa Srl, già
partecipata dall'Eni al 50% (204 milioni di euro), nonché l'acquisto di tre
società di ingegneria nell'attività costruzioni e perforazioni (69 milioni
di euro). Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali
ammontano a 6.577 milioni di euro, con un aumento del 21,1%, e hanno
riguardato per circa l'81% i settori Esplorazione e Produzione, Gas Naturale
e Generazione Elettrica. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 9.888
milioni di euro con un aumento di 2.146 milioni di euro rispetto al 31
dicembre 2000 a fronte dei circa 16 miliardi di euro di impieghi; infatti,
la consistenza del flusso di cassa generato dalla gestione e gli incassi da
dismissioni (riferiti in particolare al collocamento del 40,24% delle azioni
Snam Rete Gas per 2.202 milioni di euro, alla cessione del patrimonio
immobiliare di Gruppo per circa 1.400 milioni e alla cessione del business
Poliuretani per 424 milioni) hanno consentito di coprire gran parte del
fabbisogno connesso: (i) agli investimenti in immobilizzazioni materiali e
immateriali e in partecipazioni (11.209 milioni di euro); (ii) al pagamento
dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione volontaria dei beni prevista
dalla legge 342/2000 (2.166 milioni di euro); (iii) al pagamento del
dividendo relativo all'esercizio 2000 (1.664 milioni di euro); (iv)
all'acquisto di azioni proprie (1.494 milioni di euro). Il leverage
(rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto compresi
gli interessi di terzi azionisti) è pari a 0,34 (0,32 al 31 dicembre 2000).
Nel 2001 sono state acquistate 110 milioni di azioni proprie per il
corrispettivo di 1.494 milioni di euro (in media 13,58 euro per azione).
Complessivamente dalla data di inizio del programma di acquisto (1°
settembre 2000) alla data del 26 febbraio 2002 sono state acquistate 158
milioni di azioni proprie, corrispondenti al 3,96% del capitale sociale, per
il corrispettivo di 2.126 milioni di euro (in media 13,42 euro per azione),
pari al 62,52%, dell'ammontare massimo autorizzato dall'Assemblea degli
azionisti (3,4 miliardi di euro). Nel 2001 la produzione giornaliera di
idrocarburi è stata di 1.369 mila boe con un aumento di 182 mila boe
rispetto al 2000, pari al 15,3%. Nel febbraio 2002 la produzione giornaliera
è stata di 1.466 mila boe. La crescita del 15,3% proietta l'Eni verso il
traguardo della produzione giornaliera di 1,7 milioni di boe, raggiungibile
attraverso lo sviluppo degli asset in portafoglio, programmato per il 2005.
L'incremento del 2001 è stato realizzato interamente all'estero (207 mila
boe, pari al 24,2%) per effetto sia del contributo dell'acquisizione della
Lasmo (201 mila boe) sia della crescita produttiva interna e degli avvii, in
particolare nel Regno Unito, in Egitto (gas), Norvegia, Congo e Angola, i
cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dai declini di alcuni campi;
la quota di produzione estera sul totale raggiunge il 78% (71% nel 2000). In
Italia si è registrata la flessione della produzione di 25 mila boe, pari
al 7,5%, dovuta in particolare al declino di campi a gas, i cui effetti sono
stati parzialmente compensati dall'avvio di campi a gas nell'offshore
adriatico e dalla crescita produttiva in Val D'Agri a seguito dell'entrata
in esercizio nell'ultima parte dell'anno dell'oleodotto Monte Alpi che
trasporta il petrolio estratto alla raffineria Eni di Taranto. Le riserve
certe di idrocarburi hanno raggiunto 6.929 milioni di boe con un aumento di
921 milioni di boe rispetto al 31 dicembre 2000, pari al 15,3%. L'incremento
delle riserve di 1.432 milioni di boe, di cui 764 riferiti alle
acquisizioni, è stato solo in parte assorbito dalle produzioni e dalle
cessioni. Gli incrementi delle riserve certe hanno consentito di rimpiazzare
il 282% della produzione; il 142% se si esclude l'effetto dell'acquisizione
della Lasmo. La vita utile residua delle riserve è di 13,7 anni (14 al 31
dicembre 2000). Il Consiglio di amministrazione ha esaminato inoltre il
bilancio di esercizio preconsuntivo dell'Eni SpA che chiude con l'utile
netto di 3.683 milioni di euro con un aumento di 257 milioni di euro
rispetto all'esercizio precedente.
PRIMO
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PER ACTELIOS S.P.A.(FALCK)
Milano, 28 febbraio 2002 - Si è riunito il 25 febbraio 2002, il primo
Consiglio di Amministrazione della Actelios S.p.A. neoquotata sul Mercato
Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.. Il Consiglio,
tenutosi sotto la Presidenza di Alberto Falck, ha deliberato di nominare,
fermo restando la carica di Presidente al Dott. Alberto Falck - attribuita
dall'assemblea degli azionisti di Cmi S.p.A. nella seduta del 20 novembre
2001, in occasione dell'approvazione dell'operazione di scissione parziale
di quest'ultima - Vice Presidente il Dott. Ing. Achille Colombo e
Amministratore Delegato il Dott. Ing. Salvatore Giammusso attribuendo a
quest'ultimi i relativi poteri. Inoltre, in base al "Codice di
Autodisciplina", ha nominato - membri del "Comitato per la
remunerazione degli Amministratori" il Presidente del Consiglio di
Amministrazione Dott. Alberto Falck, e gli Amministratori Indipendenti Prof.
Giuseppe Gatti e Prof. Umberto Rosa; - membri del Comitato per il Controllo
Interno il Dott. Ing. Federico Falck, il Prof. Giuseppe Gatti e il Prof.
Umberto Rosa. Il Consiglio ha deliberato quindi di adottare il "Codice
di Autodisciplina" raccomandato dal Comitato per la Corporate
Governance di Borsa Italiana nella sua formulazione proposta con la sola,
limitata, esclusione relativa agli articoli 7.2, Nomina degli Amministratori
, 12.4 e 12.5 Assemblee, in quanto non coerenti con l'attuale statuto
sociale. È stato inoltre esaminato l'avanzamento dei "Progetti di
Termovalorizzazione" Waste to Energy di Trezzo sull'Adda e di Bologna -
Frullo -. che proseguono secondo i programmi: in particolare l'impianto di
Trezzo sull'Adda avvierà la produzione commerciale già a far tempo nei
prossimi mesi. Ha infine deliberato l'adozione del "Codice di
Comportamento" del Gruppo Falck già adottato da tutte le altre società
del Gruppo.
ENERGIT:RISULTATI
RECORD PER ENERGIT NEL QUARTO TRIMESTRE 2001 FATTURATO DI 5,79 MILIONI DI
EURO
Milano, 28 febbraio 2002 - Energit, azienda attiva nei settori dell'energia,
delle telecomunicazioni e dei servizi Internet, ha reso noti i risultati
finanziari relativi al quarto trimestre 2001 e all'intero esercizio fiscale.
Nata meno di due anni fa, nel corso del 2001 l'azienda ha realizzato un
fatturato di 5,79 milioni di Euro, con un margine operativo lordo (Ebitda)
negativo di soli 310.430 Euro. Particolarmente significativa è stata la
crescita del giro d'affari, nel quarto trimestre 2001 Energit ha registrato
infatti un fatturato di 4,32 milioni di Euro con un margine operativo lordo
positivo di 150.000 Euro e un reddito netto positivo di 24.800 Euro.
Contestualmente l'azienda annuncia l'ingresso di Paolo Malara, che ricoprirà
la carica di Direttore Tecnico. "Siamo molto soddisfatti dei risultati
raggiunti", ha dichiarato Luigi Filippini Amministratore Delegato di
Energit. "Nel corso del 2001 abbiamo distribuito un'importante quantità
di energia elettrica e completato la realizzazione dell'infrastruttura di
rete per i servizi di telefonia e Internet consolidando la nostra presenza
nei tre mercati di riferimento, energia, telefonia e Web, e acquisendo già
dal primo anno un significativo numero di clienti". Commentando
l'ingresso in azienda di Paolo Malara, che dopo un passato in Telecom
Italia, Tiscali e Smarten/Cpg si occuperà in Energit della direzione
tecnica e delle reti, Filippini ha continuato: "riuscire ad acquisire
persone del valore di Paolo Malara, con anni di esperienza in grandi aziende
nel settore Tlc, è la dimostrazione che siamo riconosciuti come una società
in piena espansione e altamente concorrenziale". Operazioni e dati
significativi per il 2001 - Superato in due mesi il traguardo di 2000
clienti per il servizio di telefonia vocale, con una prevalenza di clienti
business (55% del totale). Venduti sul territorio nazionale oltre 100 Mw di
energia corrispondenti a un'erogazione di 85 milioni di Kwh. Completato il
piano investimenti 2001 pari a 2 milioni di Euro. Completato il lancio di
tutti i servizi nei tre mercati di riferimento, Energia, Telecomunicazioni,
Internet: EnergitVoce: lancio dei servizi fonia per utenza domestica e
aziende a livello nazionale; Energit701: lancio dell'accesso a Internet sul
numero unico nazionale 701-11-701-11; Potenziamento dell'offerta Areaserver,
servizio di hosting dedicato e soluzioni internet per le imprese.
Costituzione del consorzio d'acquisto Energica per la fornitura di energia
elettrica alle Pmi in Sardegna. Per il nuovo esercizio fiscale, Energit
prevede una forte crescita, equilibrata e uniforme nei suoi tre settori di
riferimento, nell'ottica di rafforzare il posizionamento come azienda
multiservizio che fornisce servizi convergenti e integrati di energia,
Internet e telefonia. L'azienda nel 2002 stima di raggiungere un fatturato
di circa 52 milioni di Euro e di espandere l'organico fino a 55 dipendenti.
Energit, multi-utility con 35 dipendenti, opera sul mercato dal 2000
attraverso la propria sede di Cagliari e gli uffici commerciali di Roma e
Milano, avvalendosi del supporto di una rete di 5 area manager e circa 100
agenti commerciali dislocati su tutto il territorio nazionale. L'innovativa
proposta dell'azienda prevede un'offerta convergente nei tre settori
(Energia, Telecomunicazioni e Internet) attraverso servizi di fornitura
energetica, servizi di fonia avanzati, accesso alla rete internet, e
fatturazione con controllo centralizzato dei consumi, che possono essere
utilizzati dal cliente business in maniera integrata al fine di migliorare
l'efficienza economica dei propri processi di approvvigionamento. L'attività
dell'azienda si basa su un modello B2C4B (business-to-consumer-for-business),
fornendo servizi e infrastrutture chiavi in mano destinati ai clienti finali
di altre società, industriali o commerciali, che desiderano ampliare il
proprio portafoglio di offerta estendendolo ai settori dell'energia, di
Internet e delle telecomunicazioni. Energit - www.energit.it
I.NET:
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2001 I DATI EVIDENZIANO UNA CRESCITA
SIGNIFICATIVA UTILE NETTO ATTESTATOSI AL 4.1% DEI RICAVI E PARI A 2.3
MILIONI DI EURO RISPETTO ALL'8.5% (3.45 MILIONI DI EURO) DEL 2000
Milano, 28 febbraio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di I.Net (Milano,
Nuovo Mercato, Ine), riunitosi ieri presso la sede sociale, ha esaminato ed
approvato il progetto di bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31
dicembre 2001. I risultati positivi ottenuti nel corso dell'esercizio,
dettagliati di seguito, evidenziano come I.Net abbia saputo reagire al
contesto esterno poco favorevole, confermando:.1. la propria leadership nel
mercato Internet per la clientela business come unico Network Applications
Services Provider operante in Italia; 2. la focalizzazione nei servizi di
Web Farm (Managed Hosting e servizi a valore aggiunto) che, infatti, sono
cresciuti del 73.6% grazie a un deciso incremento nel numero dei clienti
ospitati presso la Web Farm e un forte cross-selling di servizi rivolti ai
clienti esistenti. 3. un deciso controllo dei costi che ha consentito al
Gruppo di portare il margine operativo lordo al 16.2%, un livello che poche
realtà del settore a livello nazionale ed internazionale possono vantare
nel 2001; 4. forti capacità innovative che si sono tradotte nello sviluppo
e nel lancio di soluzione complesse ad alto valore aggiunto. Il 2001 è
stato caratterizzato dalla contrazione della domanda nel mercato di
riferimento e dall'instabilità dei mercati dei capitali, condizionando in
modo particolare il settore dei titoli tecnologici. In tale contesto si è
ritenuto opportuno rinviare la campagna di acquisizioni pianificata da I.Net
nell'ambito delle strategie di Bt Group Plc, in attesa che il contesto si
stabilizzi e si materializzino quindi opportunità di crescita per linee
esterne più favorevoli. In quest'ottica è da ascriversi anche la decisione
di non procedere, almeno nel breve periodo, al conferimento a I.Net S.p.A.
della società francese Fluxus S.A. controllata dal Bt Group Plc. Il
management ritiene, quindi, che la strategia perseguita dal Gruppo nel 2001,
basata su una oculata e prudente crescita organica e sul rinvio delle
operazioni di crescita per linee esterne, si sia rivelata la più coerente
con l'obiettivo di creare valore per i propri azionisti nel lungo periodo. I
ricavi consolidati, pari a 55.5 milioni di Euro rispetto ai 41.5 milioni di
Euro del 2000, sono in crescita del 34.0%. I servizi di Web Farm hanno
registrato una crescita molto sostenuta, pari al 73.6%, generando ricavi per
24.3 milioni di Euro rispetto ai 14.0 milioni di Euro del 2000. Essi
rappresentano il 43.8% dei ricavi consolidati al 31 dicembre 2001 rispetto
al 33.7% a fine 2000. Questo dato è una conferma della capacità del Gruppo
di realizzare la propria strategia che punta a uno sviluppo sostenuto
proprio di tali servizi. I ricavi da servizi di connettività - che
rappresentano una quota pari al 56.2% dei ricavi consolidati rispetto al
66.3% a fine 2000 - sono cresciuti del 13.5% a 31.2 milioni di Euro grazie
ad un incremento sostenuto dei volumi solo in parte compensato da una
riduzione dei prezzi. Il risultato operativo lordo consolidato (Ebitda) è
risultato pari a 9.0 milioni di Euro rispetto ai 5.8 milioni di Euro del
2000. Il margine operativo lordo consolidato, pari al 16.2% dei ricavi e
quindi in progresso sia rispetto al dato dell'esercizio 2000 sia rispetto al
margine registrato nella prima parte dell'esercizio 2001, è frutto di
un'attenta politica di gestione e contenimento dei costi che ha consentito
ad I.Net di raggiungere un equilibrio economico e finanziario che poche
realtà del settore a livello nazionale ed internazionale possono vantare
nel 2001. Progressi si sono registrati nella gestione dei costi per il
personale la cui incidenza si è mantenuta stabile al 26.0% nel corso di
tutto il secondo semestre del 2001 dopo il forte incremento registrato a
fine 2000 e nella prima parte del 2001. L'organico del Gruppo, pari a 218
unità al 31 dicembre 2000, è aumentato a 293 dipendenti al 30 settembre
2001 per poi attestarsi a 274 dipendenti a fine anno. Risparmi si sono
registrati anche nei costi per materie prime e per servizi. Il risultato
operativo consolidato (Ebit) si è chiuso a break-even rispetto a un
risultato positivo per 1.0 milioni di Euro nel 2000. Il dato di fine 2001 è
confortante considerato l'impatto degli ammortamenti legati ai notevoli
investimenti realizzati nel corso del 2000 (51.0 milioni di Euro) e del 2001
(40.2 milioni di Euro) e dell'ammortamento del costo della quotazione sul
Nuovo Mercato pari a 1.8 milioni di Euro. Da notare che questa voce aveva
inciso sul conto economico dell'esercizio 2000 solo a partire dal secondo
trimestre. Il valore complessivo degli ammortamenti è stato pari a 8.2
milioni di Euro, rispetto a 4.8 milioni di Euro al 31 dicembre 2000. L'Ebit
rettificato al 31 dicembre 2001, escludendo l'effetto degli ammortamenti
legati all'operazione Ipo, è pari al 3.3% dei ricavi consolidati. L'utile
netto, pari a 2.3 milioni di Euro dopo imposte di competenza per 1.0 milioni
di Euro, ha continuato a beneficiare dagli introiti netti legati alla
gestione finanziaria della liquidità che sono stati pari a 3.8 milioni di
Euro. L'incidenza sui ricavi consolidati è stata pari al 4.1 rispetto
all'8.5% dell'esercizio 2000..Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato
di proporre all'Assemblea ordinaria degli Azionisti della società,
convocata in prima convocazione per il prossimo 16 aprile alle ore 15:00
presso i locali della Borsa Italiana S.p.A. e in seconda convocazione il 26
aprile stessa ora stesso luogo, di destinare a riserve l'utile netto
conseguito dalla capogruppo nel corso dell'esercizio 2001. Situazione
Patrimoniale E Finanziaria - Il Rendiconto Finanziario consolidato evidenzia
un esborso di cassa a fine 2001 pari a 43.3 milioni di Euro, in gran parte
legato agli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio che ammontano a
40.2 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta a fine 2001 risultava
pari a 72.8 milioni di Euro rispetto a 116.1 milioni di Euro al 31 dicembre
2000. Il cash flow generato dalla gestione evidenzia un saldo netto positivo
pari a 647 migliaia di Euro risultante da un flusso di cassa lordo positivo
per 11.8 milioni di Euro e da una variazione del capitale circolante
negativa per 11.1 milioni di Euro. Il saldo netto positivo di 647 migliaia
di Euro rappresenta un miglioramento significativo rispetto al dato al 30
giugno 2001 che era stato negativo per 8.5 milioni di Euro. Tale
miglioramento è in gran parte legato ad una migliore gestione del
circolante, caratterizzata da una riduzione delle posizioni creditorie nella
seconda parte dell'esercizio solo in parte compensata da una riduzione del
finanziamento esterno. Il volume degli investimenti realizzati nel corso
dell'esercizio 2001 dal Gruppo è stato pari a 40.2 milioni di Euro di cui
27.1 milioni di Euro nel corso del primo semestre e 13.1 milioni di Euro nel
secondo semestre dell'esercizio. Tale rallentamento è da considerarsi un
ulteriore elemento positivo. Esso, infatti, segnala come la realizzazione
del piano industriale del Gruppo sia ormai entrata nella sua fase conclusiva
e come, di conseguenza, nei prossimi esercizi il fabbisogno di cassa per
investimenti in infrastrutture sia destinato ad attestarsi su livelli
decisamente inferiori. Alla luce degli elementi positivi indicati più
sopra, risulta evidente come l'impiego di cassa da parte del Gruppo si sia
notevolmente ridotto nel secondo semestre del 2001 e come sia ragionevole
attendersi che esso si stabilizzi a un livello inferiore rispetto a quello
registrato nel 2001 e nel 2000. Questo consentirà al Gruppo di tornare a
una posizione strutturale di generazione di cassa dopo che la fase di
massicci investimenti si sarà del tutto esaurita. Il patrimonio netto del
Gruppo era pari a 155,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2001. Il Consiglio di
Amministrazione ha deliberato di sottoporre all'Assemblea il progetto di
fusione per incorporazione delle società controllate Eurocube Research
S.r.l. ed I.Net Nbs S.r.l. nella controllante I.Net S.p.A. sulla base delle
rispettive situazioni patrimoniali al 31 dicembre 2001. Il Consiglio ha
ritenuto opportuno proporre di incorporare entrambe le società che operano
da diversi anni nel medesimo settore di I.Net S.p.A. al fine di semplificare
la struttura di Gruppo e, quindi, eliminare costi di gestione non produttivi
di valore aggiunto. La fusione per incorporazione avverrà mediante
l'annullamento di tutte le quote sociali costituenti l'intero capitale
sociale di entrambe le società incorporate possedute dall'incorporante.
Poiché I.Net S.p.A. detiene l'intero capitale sociale sia di Eurocube
Research S.r.l. sia di I.Net Nbs S.r.l., tale operazione non determinerà
nessun aumento del capitale sociale né variazioni al vigente.Statuto
Sociale dell'incorporante. Non esiste, pertanto, rapporto di cambio delle
quote, né si fa luogo a conguagli in denaro. Le operazioni effettuate dalle
società incorporande saranno imputate al bilancio di I.Net S.p.A. con
effetto a far data dal 1 gennaio 2001.
INTENTIA
INTERNATIONAL CHIUDE IN RIALZO IL 2001
Milano, 28 febbraio 2002- Intentia International, multinazionale svedese
presente in tutto il mondo con Movex, la soluzione gestionale per il
collaborative commerce, ha chiuso il 2001 con un aumento netto di fatturato
del 24%. In assoluta controtendenza rispetto a un mercato dell'Ict stagnante
per tutto il 2001, Intentia International ha consolidato e accresciuto la
propria posizione con un fatturato di 437,2 milioni di euro con una crescita
del 24% rispetto al 2000. La vendita delle licenze ha avuto una crescita del
20% realizzando 131 milioni di euro. In particolare il giro di affari di
Intentia International ha avuto un'impennata nell'ultimo trimestre del 2001:
da ottobre a dicembre il rialzo è stato del 31%. Forte di una politica
prudente basata sul contenimento dei costi e sull'aumento di produttività
delle risorse disponibili; forte di una gestione finanziaria degli
investimenti vincente e grazie a un prodotto molto competitivo con
funzionalità applicative per diversi settori verticali, Intentia
International è riuscita anche nel 2001 ad estendere il proprio parco
clienti con accordi importanti dagli Stati Uniti al Giappone, con una
particolare attenzione all'Europa, ed è riuscita ad incrementare il
fatturato nei servizi di consulenza. "Intentia International ha
raggiunto questi risultati", commenta Didier Sarfati Direttore Generale
di Intentia Italia, "senza aumentare il proprio numero di dipendenti,
3.500 distribuiti nei 40 paesi al mondo in cui è presente. Intentia ha
saputo gestire la crisi che da tempo investe il settore dell'Ict in modo
assolutamente soddisfacente ed è ben equipaggiata per affrontare i futuri
sviluppi dell'economia globale, mantenendo e rafforzando la posizione che si
è conquistata in questi anni. Anche in Italia nel primo anno di attività
abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti e continueremo con il piano di
crescita e potenziamento della struttura".
THE
WALL STREET JOURNAL EUROPE ANNUNCIA LE VINCITRICI DI WOMEN IN BUSINESS 2002
LE DONNE CHE SI SONO DISTINTE PER LA LORO ATTIVITÀ NELLA BUSINESS
COMMUNITY
Milano, 28 febbraio 2002 - The Wall Street Journal Europe ha annunciato ieri
i nomi delle vincitrici di Women in Business 2002. L'iniziativa, giunta alla
sua seconda edizione, vuole premiare le donne che maggiormente si sono
distinte nel mondo del business europeo. Una giuria di 11 persone, composta
da top-manager e esperti del campo dell'imprenditoria, ha stilato una
classifica di merito dando un voto da 1 a 10 in base al successo ottenuto
durante il 2002 o alla considerazione che le stesse donne hanno saputo
guadagnarsi nel loro settore di business. La vincitrice di quest'anno è
Rose Marie Bravo, Chief Executive Officer di Burberry, che ha permesso alla
sua azienda di incrementare le vendite del 30% nel secondo e terzo trimestre
dell'anno 2001, nonostante il periodo di crisi del settore dei beni di
lusso. Ex aequo al primo posto Sari Baldauf, presidente di Nokia Networks
(del gruppo Nokia Corporation), che ha guidato la propria società
attraverso una difficile e sofferta ristrutturazione del gruppo permettendo,
inoltre, di ridurre il gap nei confronti della concorrente leader del
mercato di telefonia mobile Telefon AB L.M. Ericsson. Lo scorso anno si era
classificata al 14 posto. Rose Marie Bravo e Sari Baldauf prendono il posto
di Fabiola Arredando, ex managing editor di Yahoo! Inc's European Unit,
pioniera del new business internet, classificatasi nella scorsa edizione al
primo posto. Al secondo posto c'era invece Majorie Scardino, Chief Executive
di Pearson PLC. Le prime cinque classificate: 1 Sari Baldauf - President
Nokia Networks, Finlandia; 2 Rose Marie Bravo - Chief Executive Officer,
Burberry, Regno Unito; 3.Maria Marced - General Manager e Vice President,
Emea, Intel Corp, Usa; 4.Agnes Touraine - Chairman and CEO, Vivendi
Universal Publishing, Francia; 5.Christine Lagarde, Chairman, Executive
Committee, Baker & McKenzie. I giudici : Ann-Kristin Achleitner, Docente
di finanza imprenditoriale, presso l'Università di Monaco, e co-fondatrice
di German Incubator (GI Ventures) AG, Germania; Nathalie Behar, Consulente
per Russell Reynolds Associates, Francia; Esther Dyson, Chairman di
EDventure Holdings Inc., U.S.A.; Roland Berger, global managing partner di
Roland Berger Strategy consultants a Monaco; Sandra Dawson, Kpmg docente di
management e decano del Judge Institute of Management alla Cambridge
University; Herminia Ibarra, docente di comportamenti organizzativi alla
Harvard Business School e docente a Insead, Francia; Kenneth MacLennan,
managing vice presidente Regno Unito di Korn/Ferry International; Jane
Royston, Branco Weiss docente di imprenditoria e innovazione al Swiss
Federal Institute of Technology di Losanna; Francesco Trapani, chief
executive officer di Bulgari SpA; Michael Treschow, chief executive officer
di Ab Electrolux, società di produzione svedese; Maria Eugenia Giron, chief
executive officer di Carrera & Carrera SA, gioielli di lusso in Spagna.
La classifica delle donne dalla sesta alla venticinquesima posizione, con il
punteggio tra parentesi dove ritenuto rilevante 6. Barbara Cassani, Chief
Executive Officer, Go, Regno Unito; 7. Magda Salarich, Marketing Director,
Europe, Psa Peugeot Citroen SA, e General Director, Citroen Spain, Francia ;
8. Laure de Beauvau-Craon, Presidente, Sotheby's France, Francia ; 9 Gail
Rebuck, Chairman e Chief Executive, Random House Group Ltd., Regno Unito; 10
Kim Winser, Chief Executive Officer, Pringle Scotland, Regno Unito; 11. Chantal Roos, Presidente e
Managing Director, Ysl Beaute, Francia; 12. Concetta Lanciaux, Consigliere
del Chairman Bernard Arnault, Group Executive; Vice Presidente di Synergies
and Group Delegate for Italy, Lvmh Moet Hennessy Louis Vuitton SA, Francia;
13. Judy Gibbons, Vice Presidente, Msn Europe, Middle East and Africa, Usa;
14. Rosa
Cullell Muniesa, Chief Executive Officer, La Caixa, Spagna; 15. Anne
Lauvergeon, Chairman del Consiglio di Amministrazione, Areva Sa; Presidente,
Cogema, Francia; 16. Anne
Glover, Chief Executive Officer, Amadeus Capital Partners, Regno Unito; 17.
Sarah Hogg, Chairman, Frontier Economics; Chairman, 3i Group Plc, Regno
Unito; 18. Dominique Senequier, Chief Executive Officer, Axa Private Equity,
Francia; 19. Clare
Chapman, Director del Gruppo Human Resources, Tesco Plc, Regno Unito; 20.
Patricia Barbizet, Chief Executive, Artemis SA, Francia; 21. Anni
Vepsalainen, Senior Vice Presidente, Mobile Operations, Sonera Corp.,
Finlandia; 22. Wanda Rapaczynski, Chief Executive Officer, Presidente del
Consiglio di amministrazione, Agora SA, Polonia, 23. Olga Dergunova,
Managing Director, Russia, Microsoft Corp., Usa; 24. Karin Drakenberg, Chief
Executive Officer, StrawberryFrog, Olanda; 25. Maria Wisniewska, Chief
Executive Officer e Presidente, Bank Pekao, Polonia
L'ISTUD
E L'UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI PIACENZA PROPONGONO LA TERZA
EDIZIONE DEL MASTER IN E-BUSINESS MANAGEMENT
Milano, 28 febbraio 2002 - Il corso, che si rivolge a giovani laureati di
tutte le facoltà, fornisce conoscenze manageriali e tecnologiche per
gestire progetti di e-business. Previsti 5 mesi di formazione in aula presso
la sede dell'Istud di Stresa (VB) e 5 mesi di stage aziendale. Il master è
riconosciuto dalla Facoltà di Economia dell'Università del Sacro Cuore di
Piacenza come master universitario e prevede 60 crediti formativi.
Disponibili alcune Borse di studio messe a disposizione da aziende partner
dell'iniziativa. Il corso durerà dal 27 maggio 2002 all'11 aprile 2003. Le
selezioni si svolgeranno a partire dal 2 aprile, in una sola giornata, a
Stresa. Le domande dovranno pervenire entro il 29 marzo Nella Net Economy la
creazione di valore si sposta dai modelli tradizionali per fondarsi su
principi quali l'innovazione, la ricerca, la conoscenza. Le imprese cercano
persone in grado di decifrare i segnali del nuovo contesto competitivo e
capaci di integrare conoscenze manageriali e tecnologiche. Per far fronte a
tale esigenza, l'Istud - Istituto Studi Direzionali e la Facoltà di
Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza organizzano
la 3° edizione del Master in E-Business Management. Il master, riconosciuto
come master universitario, prevede 60 crediti formativi e la possibilità di
usufruire di borse di studio messe a disposizione da alcune aziende partner
dell'iniziativa. Il percorso formativo durerà dal 27 maggio 2002 all'11
aprile 2003. Le selezioni si svolgeranno, nell'arco di una sola giornata, a
Stresa, a partire dal 2 aprile 2002. Le domande dovranno pervenire entro il
29 marzo 2001. Il master si rivolge a giovani laureati di tutte le facoltà.
Sono previsti 5 mesi di formazione in aula, a tempo pieno, presso il Centro
didattico di Stresa (VB) e 5 mesi di stage aziendale. Le competenze
acquisite consentiranno ai partecipanti di operare in: società di
consulenza, come giovani consulenti in grado di supportare le aziende
clienti nella scelta, nell'implementazione e nella gestione di progetti di
e-business; web agency, come responsabili dei rapporti con aziende clienti
(account e client leader) in grado di comprendere i bisogni e proporre
soluzioni più coerenti con il loro business; aziende grandi, medie o
piccole, come giovani manager che, lavorando su progetti con forti
componenti di e-business, coordinano risorse esterne ed esigenze interne,
lavorando coi tecnici ma senza perdere di vista gli obiettivi aziendali.
Infolink: www.istud.it
IL
PERSONAL COACH PER MANAGER NASCE IN ITALIA UNA NUOVA PROFESSIONE MADE IN USA
Milano, 28 febbraio 2002 - Un personal coach per manager e professionisti:
Giovanna D'Alessio propone in Italia il coaching, una nuova forma di
consulenza individuale affermata e diffusa in America da oltre 15 anni e
regolamentata da Icf - International Coach Federation. Life Coach Lab -
Giovanna D'Alessio, dopo aver aperto la sede italiana di Yahoo! e ricoperto
a Londra il ruolo di Responsabile Marketing di Yahoo! Europe, torna in
Italia e affronta una nuova sfida: lanciare in Italia il coaching. Crea Life
Coach Lab e propone a manager e professionisti servizi di personal e
business coaching. In particolare si rivolge a chi desidera raggiungere
obiettivi importanti a livello personale e professionale, rafforzare le
qualità di leadership o affrontare con successo un periodo di transizione.
I servizi di coaching possono essere svolti completamente on line attraverso
il telefono e l'innovativo sito internet www.lifecoach.it nel quale il
cliente può accedere alla propria cartella personale, lavorare sui
programmi personalizzati e monitorare i suoi progressi. Il coach è un
consulente specializzato, un professionista di alto livello in grado di
aiutare il cliente a raggiungere con maggior facilità il successo nella
professione e nel business, guadagnare più soldi, ottenere un míghore
equilibrio con la propria vita personale, un minor livello di stress,
relazioni più concrete e profonde, una base emotiva e finanziaria solida.
In concreto il coach interviene attraverso sessioni settimanali che
avvengono di persona, al telefono o via e-mail, aiuta il cliente a rimanere
focalizzato sui suoi obiettivi, fornisce strumenti e metodologie per
raggiungere mete più impegnative di quelle che si sarebbe posto da solo. Il
coaching nasce in America circa 15 anni fa. Attualmente nel mondo oltre
10.000 persona] coach, di cui circa il 70% donne, vengono consultati
quotidianamente da uomini d'affari, manager, politici. Negli ultimi anni
importanti aziende e istituzioni americane si sono avvalse della consulenza
di personal coach quali, ad esempio, Adidas, Motorola, Estee Lauder, Ciba
Geigy, Fidelity Investment, Ibm, Ernst & Young, At&T, Dupont, Kodak,
3c Penney, Deloitte Touche, Nasa. Giovanna D'Alessio, 36 anni, è
rappresentante per l'Italia di Icf e ha fondato la Federazione Italiana
Coach, sede italiana di Icf. Ha seguito il training presso CoachU (Colorado
- Usa), una delle prime strutture di formazione per coach nata nel 1982.
Dopo una carriera in multinazionali quali Saatchi & Saatchi e Yahoo!
Europe, svolge attualmente la propria attività di coaching attraverso Life
Coach Lab e consente ai clienti di avvalersi della sua consulenza attraverso
il sito www.lifecoach.it
ISVAP:
DISPOSIZIONI SUL CALCOLO DELLA SOLVIBILITÀ CORRETTA DI UN'IMPRESA DI
ASSICURAZIONE INSERITA IN UN GRUPPO
Milano, 28 febbraio 2002 - Il provvedimento n. 2050 emanato dall'Isvap, che
sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, rappresenta l'ultimo tassello per
l'attuazione in Italia dei nuovi strumenti di controllo della solvibilità
delle compagnie di assicurazioni appartenenti ad un gruppo previsti dalla
direttiva 98/78/Ce relativa alla "vigilanza supplementare sulle imprese
di assicurazione appartenenti ad un gruppo assicurativo", recepita in
Italia con il decreto legislativo 239 del 17 aprile 2001. Il decreto,
infatti, aveva demandato all' Isvap il compito di emanare le disposizioni di
dettaglio circa le modalità di calcolo della solvibilità corretta volte
all'eliminazione dei fenomeni di doppio computo del capitale. In sostanza,
in ipotesi di appartenenza di più imprese di assicurazioni ad un gruppo, si
tratta di misurare in modo più preciso l'adeguatezza patrimoniale delle
imprese stesse e del gruppo assicurativo nel suo complesso. La collocazione
in gruppo delle imprese, infatti, comportava in precedenza la possibilità
di utilizzare più volte a fini normativi il medesimo capitale di rischio,
in modo che esso fosse adoperato per soddisfare i requisiti di solvibilità
di più imprese d'assicurazione. Infatti, il medesimo capitale investito
nella società assicurativa partecipata rappresenta, per l'impresa
partecipante, un elemento delle attività che concorre, insieme agli altri
attivi, alla costituzione del suo margine di solvibilità e, per l'impresa
partecipata, una voce di patrimonio netto che concorre a coprire il proprio
margine di solvibilità. La normativa prevede inoltre che verifiche analoghe
siano effettuate a monte dell'impresa di assicurazioni nel caso in cui essa
sia controllata da una holding di partecipazione assicurativa, una
riassicuratrice o un'assicuratrice avente sede legale in uno Stato terzo. In
tale caso il rischio cui far fronte è quello relativo al cd. capital
leveraging che si sostanzia nel ricorso al credito esterno da parte della
controllante per finanziare con capitale di rischio le compagnie. In pratica
si vuole verificare se parte del capitale di rischio dell'impresa di
assicurazioni provenga da fonti non destinate a permanere stabilmente nel
gruppo. I sistemi di misurazione introdotti con l'emanazione del
provvedimento Isvap in questione si basano sull'adozione dei conti
consolidati quale strumento contabile principale per verificare
l'adeguatezza patrimoniale del gruppo. Accanto al metodo principale, sono
previsti altri due metodi, quello della deduzione ed aggregazione e quello
della deduzione del margine minimo, che potranno essere utilizzati nei casi
in cui l'impresa non rediga un bilancio consolidato. Ciascuno di questi
metodi è in linea con le più avanzate tecniche di misurazione adottate
negli altri Paesi. I primi risultati delle verifiche saranno noti a
settembre prossimo poiché, in sede di prima applicazione, è stato concesso
per l'effettuazione dei calcoli un periodo di tempo aggiuntivo rispetto alla
consueta data di chiusura dei bilanci. A regime, tali verifiche dovranno
essere effettuate e trasmesse all' Isvap insieme con il bilancio
d'esercizio.
ANIA:
DECISIONE FORMALISTICA DEL CONSIGLIO DI STATO
Roma, 28 febbraio 2002 - La decisione del Consiglio di Stato di confermare,
peraltro solo parzialmente, la multa che l'Autorità per la Concorrenza ed
il Mercato aveva inflitto ad alcune compagnie di assicurazione, non si
riferisce ad una ipotesi di cartello. Si tratta solo di informazioni
scambiate su alcuni dati assicurativi, normalmente disponibili e facilmente
conoscibili da chiunque. La pronuncia si basa su un approccio giuridico
formalistico sulla circolazione delle informazioni tecniche tra compagnie
assicurative, poiché lo scambio di informazioni rimane un elemento
fondamentale per il corretto esercizio dell'attività assicurativa. Inoltre,
le informazioni il cui scambio è stato ritenuto illegittimo, vale a dire le
tariffe dei premi rc auto, sono pubbliche. Proprio la pubblicità delle
tariffe, nonché le rilevazioni dell'Isvap e delle Associazioni dei
consumatori sull'estrema varietà dei prezzi offerti agli assicurati,
consentono di escludere l'ipotesi di un cartello.
DOPPIO
SEGNO POSITIVO IL NUOVO PRODOTTO VITA DI MEIEAURORA ASSICURAZIONI
Milano, 28 febbraio 2002 - Le caratteristiche principali di tale prodotto
sono: certezza e consolidamento dei risultati anno dopo anno, senza alcun
rischio per l'investitore; la durata è di 6 anni con la possibilità, a
partire dal settimo anno, di investire il capitale maturato, senza alcuna
spesa aggiuntiva, nella Gestione Speciale Assicurativa "Futuro
Concreto". Il nome "Doppio segno positivo" sottolinea le
prestazioni fondamentali del prodotto che sono distribuite in due fasi
distinte. Nei primi 6 anni il capitale si rivaluta con incrementi
predeterminati e crescenti che dal 3,29% del primo anno raggiungono il 4,23%
al quinto anno e il 7,91% (comprensivo di bonus) al sesto (incremento medio
annuo del 4,45%). Dal settimo anno in poi il capitale maturato può entrare
a fare parte della Gestione Speciale Assicurativa "Futuro
Concreto", investimento che riconosce al sottoscrittore un incremento
pari al 100% di quanto realizzato dalla Gestione Speciale stessa al netto
dell'1% trattenuto dalla Compagnia. Doppio segno positivo si rivolge a tutti
quegli investitori che amano la sicurezza dell'investimento e a tutti coloro
che sono portati ad essere più cauti dall'andamento negativo che ha
caratterizzato il mercato negli ultimi due anni. La scheda: Denominazione:
"Doppio segno positivo"; Investimento minimo: 2.500 euro; Spese di
sottoscrizione: inversamente proporzionali all'ammontare del premio; Durata:
6 anni (con la possibilità di investire, senza spese aggiuntive, nel fondo
"Futuro Concreto" a partire dal settimo anno); Bonus: alla
scadenza del 6° anno; Possibilità di riscatto dopo il primo anno; Il
prodotto è in vendita a partire dall'1 febbraio; Rivalutazione annuale
certa e consolidata.
EMIRATES
AIRLINES LA COMPAGNIA AEREA ALL'AVANGUARDIA A MARZO PROTAGONISTA: MAIN
SPONSOR DUBAI SHOPPING FESTIVAL, DEL TORNEO DI GOLF DUBAI DESERT CLASSIC,
DELLE CORSE IPPICHE DEL DUBAI WORLD CUP
Milano, 28 febbraio 2001- Emirates, la compagnia aerea internazionale con
sede a Dubai operativa in Italia da oltre 9 anni, sarà uno degli attori
principali nel mese di marzo per promuovere il traffico dei passeggeri verso
le attrazioni più stravaganti del mondo come il Dubai Shopping Festival e
con iniziative di sponsorizzazione, tra cui il più importante torneo di
golf e la più ricca corsa di cavalli del mondo. A sostegno del Dubai
Shopping Festival, il 'carnevale' che si tiene a Dubai dall'1 al 31 marzo e
che fa vincere 1 milione di dollari al giorno, Emirates mette in palio ogni
settimana pacchetti volo+soggiorno. La compagnia, i cui aerei riporteranno
l'emblema del Dsf, ha già assegnato ai primi 4 fortunati un volo per Dubai
e un soggiorno di 5 notti presso uno dei più prestigiosi hotel, in
partnership con Arabian Adventures, l'operatore di Dubai che offre le
trasferte da/per l'aeroporto, la visita della città e un safari nel
deserto. Fra tutti coloro che avranno partecipato, Emirates assegnerà il
Grand Prix, volo e soggiorno per 4 persone e un bonus di 5000 dollari in
pacchetti Emirates. Chi desidera partecipare all'ormai celebre Dsf, che nel
2001 ha registrato un afflusso di 2,5 milioni di turisti e quest'anno giunge
alla 7° edizione, potrà acquistare i pacchetti offerti da Emirates in
collaborazione con i maggiori tour operators. "Queste iniziative sono
mirate a promuovere il turismo verso Dubai - dichiara Massimo Massini, neo
Direttore Generale Emirates Italia - Vogliamo infondere fiducia nei nostri
passeggeri e stimolare i viaggiatori a volare con noi in un momento
particolarmente ricco di iniziative ed eventi. L'obiettivo che ci poniamo è
quello di superare i record del 2001 e lo dimostrano l'intensa
partecipazione di Emirates e i cospicui investimenti con i quali il Gruppo
sostiene il DSF e le manifestazioni sportive di golf e ippiche." A
partire da 400 dollari tutto compreso, Emirates offre agevolazioni per
volare a Dubai anche in occasione degli esclusivi appuntamenti sportivi in
calendario: dal 7 al 10 marzo, avrà luogo la 13° edizione del Dubai Desert
Classic, il torneo di golf che annovera i più celebri campioni del mondo.
Dagli esordi nel1989, la linea aerea Emirates è sponsor e vettore ufficiale
dei partecipanti al torneo, tra i quali spiccano Thomas Bjorn, Tiger Woods e
l'emergente nr. 4 del mondo Ernie Els. Gli appuntamenti di richiamo
internazionale per tutti gli amanti di golf e ippica proseguono fino al 23
marzo, data della corsa di cavalli più ricca del mondo (6milioni di
dollari) Dubai World Cup. In questo contesto il partner di Emirates Arabian
Adventures offre l'opportunità di visitare Dubai in questa occasione con
uno speciale programma denominato "Colazione con i campioni". Gli
investimenti nelle sponsorizzazioni della compagnia Emirates coinvolgono
anche il torneo di tennis Atp di Dubai e la squadra di calcio inglese
Chelsea, dove milita Gianfranco Zola e che è allenata dall'italiano Claudio
Ranieri.
CILE:
LA LOCOMOTIVA DEL SUDAMERICA APRE ALLE IMPRESE MILANESI E LOMBARDE SONO 680
LE IMPRESE LOMBARDE CHE COMMERCIANO CON IL CILE, 265 NELLA PROVINCIA DI
MILANO. CI SONO 595 CILENI IN LOMBARDIA: UNO SU 10 È IMPRENDITORE
Milano, 28 febbraio 2002. Cile: un'economia in forte crescita da cui può
partire la ripresa del Sudamerica. E le nostre imprese danno un importante
contributo: sono quasi 700 le imprese lombarde che commerciano col Cile e il
34% dell'export italiano verso il Cile parte dalla Lombardia, così come il
40% delle importazioni nazionali dal Cile sono lombarde. Rapporti economici
destinati a crescere: Unione Europea e Cile hanno negoziato un accordo di
partenariato e di libero scambio che sarà firmato nei prossimi mesi, che
prevede l'abbattimento delle tariffe doganali negli scambi reciproci oltre
che una serie di agevolazioni per gli investimenti. Milano da sola
rappresenta oltre la metà dell'export lombardo e quasi un quinto del totale
italiano. E fa ancora meglio per l'import dal Cile: a Milano arrivano tre
quarti delle importazioni lombarde e quasi un terzo di quelle nazionali.
Ottime le performance di Bergamo e Brescia, con un decimo dell'export
lombardo (Brescia rappresenta anche un quinto dell'import regionale). Una
comunità radicata quella cilena in Lombardia: ci sono 245 maschi e 350
femmine (in tutta Italia 1396 maschi e 1906 femmine), di cui solo a Milano
città 118 maschi e 174 femmine. 57 hanno creato un'impresa in Lombardia:
ben uno su 10 è imprenditore (in Italia ci sono 383 imprese di cileni). Se
ne è parlato , in occasione della visita a Milano di Ricardo Lagos,
Presidente della Repubblica del Cile, intervenuto al convegno "Cile: un
partner affidabile. Opportunità di affari e partnership nell'era
dell'euro". Un incontro organizzato da Promos, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, il Gruppo
Sanpaolo Imi, in collaborazione dell'Ambasciata del Cile. Dopo il convegno,
la firma di un accordo tra Promos, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano per le attività internazionali e Corfo, Corporazione
per lo sviluppo dell'attività produttiva con sede a Santiago. Obiettivo:
realizzare un progetto congiunto per favorire la competitività delle
aziende e dei prodotti cileni per una maggiore presenza sul mercato europeo,
avendo come porta d'entrata Milano, aumentare l'interscambio, promuovere gli
investimenti in Cile delle pmi lombarde. "La Camera di Commercio di
Milano - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della
Camera di Commercio di Milano - è molto attenta ai recenti successi
dell'economia cilena e alle iniziative che il Governo di quel paese sta
portando avanti per attrarre investimenti stranieri e per rafforzare le
relazioni commerciali con l'Europa. Questo importante incontro istituzionale
col presidente Lagos rappresenta una conferma dei consolidati rapporti
economici e commerciali, culturali e un incentivo a proseguire e rafforzare
il nostro impegno, soprattutto in un momento critico per il continente
sudamericano".
IL
BIODIESEL: UN'ENERGIA RINNOVABILE ALTERNATIVA LA PROPOSTA DI ASSITOL -
GRUPPO BIODIESEL
Milano, 28 febbraio 2002 - Intervenendo al convegno "Inquinamento
atmosferico da polveri sottili" promosso dalla Regione Lombardia
tenutosi oggi presso il Centro Congressi Cariplo di Milano, l'Assitol -
Gruppo Biodiesel, Associazione dei produttori di biodiesel, ha dichiarato
tutto il proprio interesse per lo sforzo compiuto dalla Regione nel mettere
in atto misure di contrasto all'inquinamento atmosferico. "Ci sembra
particolarmente importante - ha detto l'ingegner Claudio Rocchietta,
presidente di Assitol - che la Regione preveda anche forme di incentivazione
dell'uso del Biodiesel come combustibile non inquinante negli impianti di
riscaldamento o nei motori diesel". Il biodiesel viene prodotto da oli
vegetali ed è quindi un'energia rinnovabile che abbatte i principali
inquinanti derivanti dalla combustione, e riduce le emissioni di anidride
carbonica, principale responsabile dell'effetto serra e del riscaldamento
del pianeta. La proposta specifica di Assitol è di sostituire con biodiesel
il gasolio e l'olio combustibile nelle caldaie e nella miscela ottimale al
30%, per alimentare i mezzi di trasporto urbano. Il Biodiesel, infatti, ha
dimostrato durante questi anni, nelle città dove è stato impiegato con
successo, di essere una soluzione immediatamente disponibile ed un
formidabile strumento operativo nelle mani degli amministratori pubblici,
che debbono affrontare le problematiche derivanti dall'impatto ambientale
del trasporto urbano e del riscaldamento. Numerosi studi scientifici e test
sul campo, condotti da vari enti indipendenti nazionali ed internazionali,
dimostrano come il Biodiesel riduca efficacemente i tipici inquinanti
atmosferici derivanti dalla combustione del gasolio, come polveri fini,
zolfo, idrocarburi policiclici aromatici. Nei motori Diesel uno studio
recente delle autorità inglesi ha rilevato una riduzione fino al 58% del
Pm10 oltre che una generale riduzione degli altrettanto insidiosi Pah.
Diverse società di Servizio Pubblico nel settore dei trasporti e della
Raccolta Rifiuti già utilizzano da anni miscele di gasolio con Biodiesel al
30%. "In conclusione - ha detto l'ingegner Rocchietta - il Biodiesel può
dare un contributo a ridurre le polveri Pm10, subito e senza necessità di
investimenti in infrastrutture".
DECOLLA
IN ITALIA IL PRIMO IMPIANTO AL MONDO PER RECUPERARE PRODOTTI COMPOSITI IN
PVC A FINE VITA: VINYLOOP FERRARA RICICLERA' 10.000 TON. L'ANNO
Milano, 28 febbraio 2002 - Inaugurato ieri Vinyloop Ferrara SpA, il primo
impianto industriale al mondo che valorizza un' innovativa tecnologia Solvay
per il recupero dei prodotti in Pvc a fine vita, ad oggi altrimenti non
riciclabili. L'impianto consentirà di rigenerare 10.000 tonnellate l'anno
di rifiuti contenenti Pvc, producendo una nuova famiglia di compounds
"precipitati" di Pvc, pronti per nuovi utilizzi. Vinyloop Ferrara
SpA rappresenta un investimento totale di 10,6 milioni di Euro ed è una
joint venture fra quattro partner: Adriaplast, Solvin Italia, Tecnometal,
Vulcaflex1. L'impianto ha beneficiato del sostegno finanziario di Vinyl
20102, l'Associazione che promuove il programma di "Impegno
Volontario" dell'Industria Europea del Pvc. Frutto delle attività di
Ricerca e Sviluppo del Gruppo Solvay, il processo Vinyloop è stato
brevettato nel 1998. Gli studi del progetto per il primo impianto a Ferrara
sono iniziati nel Settembre 2000 ed il cantiere è stato aperto nel marzo
2001. I primi lotti di Pvc " precipitato" sono stati prodotti il 4
febbraio 2002 ed i prossimi mesi saranno consacrati al perfezionamento del
processo produttivo. I rifiuti trattati, dei quali l'80% circa provenienti
dalla raccolta post-consumo, saranno in un primo tempo costituti
essenzialmente da residui di cavi elettrici in Pvc. Per ottimizzare il
rendimento del riciclo, è prevista per il mese di aprile l'attivazione di
una linea di pre-trattamento di questi residui che utilizzano il processo
"Tricare" sviluppato da Solvay nell'ambito di un programma di
ricerca europeo e destinato ad aumentare la concentrazione in Pvc dei
residui dei cavi. Le possibilità di riciclo aperte anche ai materiali
compositi dalla innovativa tecnologia Vinyloop migliorano nettamente l'ecobilancio
del Pvc consolidandone così lo sviluppo sui futuri mercati . Inoltre le
caratteristiche dei compounds precipitati prodotti dal nuovo impianto
presentano caratteristiche tali da garantire la loro congrua valorizzazione
sul mercato e , a regime , la corretta redditività industriale e la giusta
remunerazione del capitale investito . Sono allo studio altri sei progetti
per la realizzazione di nuovi impianti Vinyloop in Europa, in Canada e in
Giappone. L'impianto Vinyloop è stato costruito sull'area della precedente
unità produttiva di Pvc ed è un investimento che testimonia il concreto
contributo di Solvay alla riconversione industriale del sito, in sintonia
con le Autorità locali e i Sindacati, realizzando un progetto di Parco
Industriale per nuovi insediamenti produttivi e di ricerca.
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