NOTIZIARIO
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di
GIOVEDI'
21 MARZO 2002
pagina 4
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CONVEGNO: "MEDICO OGGI E
DOMANI: STATO E PROSPETTIVE DELLA PROFESSIONE".
Milano, 21 marzo 2002 - Libertà Medica, associazione non sindacale a difesa del
ruolo e professionalità medica, organizza un convegno dal titolo: "Medico
Oggi e Domani: Stato e Prospettive della Professione". In tale sede,
verranno dibattute le implicazioni professionali connesse con l'attribuzione del
ruolo dirigenziale, per il medico ospedaliero, e di quello di fiduciario del
sistema, per il MMG, anche alla luce delle novità annunciate dal Ministro.
L'incontro, aperto alla partecipazione di tutti i medici, si terrà il 6 aprile
p.v. presso il centro congressi "S.Agostino" di Cortona (Arezzo). In
attesa della conferma definitiva della partecipazione del Ministro della Salute,
prof. Girolamo Sirchia, si riporta di seguito il programma preliminare dei
lavori (l'intero programma con gli aspetti organizzativi è disponibile sul
nostro sito www.libertamedica.it Sabato 6 aprile 2002 - Centro Congressi S.
Agostino - Cortona - h 09.00: "La professione medica tra Europa e sistema
federale" Dott.ssa Isabella Mastrobuono- docente organizzazione sanitaria;
h 09.30: "Medici ospedalieri: stato e prospettive" Dr. Giorgio
Cazzato- Libertà Medica; h 10.00: "Mmg: conflitto di ruoli?" Dr.
Bruno Di Lascio (presidente Ordine dei Medici di Ferrara); Dr. Antonio Panti
(presidente Ordine dei Medici di Firenze) . h 10.30: "La professione medica
tra contratti, accordi, Tribunali e responsabilità" Avv. Salvatore
Spitaleri, coordinatore legale Libertà Medica; h 11.00: coffee break; h 11.15:
Panel e discussione:Verso quale professione? Opinioni a confronto Partecipano:
dr. M. Arpaia (presidente Fimmg); dr. S. Biasioli (Cimo); dr. G. Cazzato; dr. A.
Delvino (segreteria nazionale Anaao); dr. B. Di Lascio; dott.ssa I. Mastrobuono;
dr. A. Panti; dr. A. Pagani ( segreteria nazionale Snami); avv. S. Spitaleri La
partecipazione al convegno è gratuita. Per motivi organizzativi si prega di
preannunciare la partecipazione al dr. Roberto Cecchi cardcero@yahoo.it
- seg.tel. e fax: 0575 323555
IMPRENDITORI ED ARMATORI PER I
BAMBINI DEL BRASILE GENOVA: IN CAMPO, SPORT E SOLIDARIETÀ
Milano, 21 marzo 2002 - Sabato 23 Marzo alle ore 15.00 allo Stadio Carlini di
Genova, la Nazionale Italiana Imprenditori scenderà in campo per Affrontare la
squadra dei Giovani Armatori. Arbitro della partita sarà il Sig. Graziano
Cesari di Genova, un nome prestigioso del calcio professionistico, rinomato
anche a livello internazionale. All'insegna di una giornata di divertimento e
sport, questa partita del cuore si svolge per contribuire al progetto
dell'organizzazione umanitaria Amici del Bambini avente lo scopo di aiutare i
bambini di strada di Belem in Brasile. L'AiBi è una organizzazione con sistema
di qualità certificato per interventi di di cooperazione internazionale. Il
progetto prevede la costruzione e la gestione di un centro di accoglienza per
bambini di strada, interventi. Socio-educativi, laboratori didattico-creativi e
sostegno scolastico per i minori. Per informazioni sul progetto " Bambini
di carta " infolink: www.aibi.it
IL DEBUTTO DI BIOARCHITETTURA AL
M.E.C.I. DI LECCO, CHE AVRÀ LUOGO DAL 22 AL 24 MARZO 2002 PRESSO LARIO FIERE
CON UN LABORATORIO SENSORIALE
Lecco, 21 marzo 2002 - Debutterà nel cuore dei padiglioni fieristici del
M.E.C.I. (Mostra dell'Edilizia Civile e Industriale) la sezione di Lecco
dell'Istituto Nazionale di Bioarchitettura (Inbar). Alla base dei criteri di
progettazione bioarchitettonici ci sono l'attenzione nei confronti del benessere
psico-fisico della vita quotidiana e il rispetto per l'ambiente; le soluzioni
proposte dalla bioarchitettura infatti, hanno lo scopo di garantire condizioni
ambientali che meglio rispondano alle esigenze dell'uomo e della sua salute
ottimizzando le risorse a disposizione, evitando inutili sprechi di energia,
valorizzando tutto ciò che è naturale per una migliore qualità della vita.
Bioarchitettura(r) occuperà una superficie espositiva di 100mq. e sarà ubicata
proprio nel corridoio principale della mostra, dove tutti i visitatori avranno
la possibilità di vivere in prima persona un'esperienza interattiva unica nel
suo genere. Sarà infatti realizzato un vero e proprio "laboratorio
sensoriale": percorribile in entrambi i sensi, lo spazio sarà organizzato
come un Labirinto, attraverso cui si snoderanno i vari ambienti coinvolgendo i
visitatori in una serie di esperienze tattili, visive, uditive e persino
olfattive, facendoli interagire in prima persona con gli elementi e i materiali
presenti che stimoleranno sensazioni di benessere psico-fisico. Perché la
scelta di un percorso sensoriale? Per far "toccare con mano" i
molteplici problemi legati all'habitat e al nostro benessere, difficilmente
percettibili, ma con i quali conviviamo ogni giorno; per proporre soluzioni
concrete ispirate alla bioarchitettura nella progettazione di ambienti vissuti
quotidianamente da tutti, come la casa o l'ufficio. I "luoghi" dei
sensi, progettati secondo criteri bio-architettonici, verranno realizzati
utilizzando materiali bio-ecologici, forniti da aziende selezionate
specializzate. I visitatori potranno ottenere accurate informazioni sui
contenuti del progetto e sui diversi materiali utilizzati attraverso opportune
comunicazioni tecniche e documentazione scientifica, di rapida consultazione,
che si troveranno esposti sulle pareti esterne del Laboratorio Sensoriale,
oppure richiedendo i contenuti dell'evento all'indirizzo di posta elettronica
lecco@bioarchitettura.it o, ancora, visitando i sito www.bioarchitetturalecco.it
o il sito dell'Istituto nazionale www.bioarchitettura.it Venerdì 22 marzo alle
ore 14.30, Bioarchitettura Sezione di Lecco organizzerà un Convegno dal tema
"Architettura a basso impatto. Esperienze, tecnologie, sensorialità e
percezione degli spazi" che approfondirà, grazie all'intervento di esperti
e professionisti internazionali, le finalità ed il valore della
bioarchitettura. Moderatore: Arch. Giuseppe Biondo, Direttore della rivista di
tecnologia edilizia "Modulo" (ed. Bema). Relatori: Arch. Denise Mc Lee
- Architetto del prestigioso staff dello studio Site (sculpture in the
environmental) di New York fondato nel 1970 da James Wines; si tratta di un
gruppo multidisciplinare che si occupa di arte applicata all'architettura ed
all'ambiente e lavora nel campo della progettazione di edifici, spazi pubblici,
paesaggi, interni e prodotti industriali. Scopo principale di Site è di
comunicare in maniera efficace con le persone attraverso progetti per le
municipalità che si richiamano alla responsabilità sociale e ambientale. Tema
dell'intervento: "Architettura e Ambiente: Un' Approccio Sostenibile"
Presentazione dei progetti: proposta per il sito del nuovo World Trade Center a
New York (progettato da Denise Mc Lee insieme a James Wines) Garden Pavillon
Ranger/Rossini in costruzione a Briosco (Mi). Prof. Jorrit Tornquist -
Architetto-biologo di origine austriaca (Graz) specialista del colore, dal 1980
insegna "colore e luce" in università e scuole di tutto il mondo.
Oltre ad essere stato insignito di prestigiosi premi, i suoi lavori sono
presenti in diversi musei internazionali; molteplici le sue pubblicazioni. Tra
le numerose esperienze degne di nota da segnalare: nel 1995 fonda il gruppo
"Color & Surface" a Barcelona, Milano e Vienna; dal 1999 è
Direttore scientifico del Istituto del colore di Milano. Tema dell'intervento:
"Colorworks Rumore Visivo Di Fondo - Segnale". Arch. Emilia Costa
Docente al Politecnico di Milano; grande esperta e conoscitrice della
progettazione bioecologica; autrice di diverse pubblicazioni sul tema; nel suo
curriculum si annoverano numerosi progetti e consulenze progettuali a sfondo
bioarchitettonico. Tra le svariate e molteplici esperienze: dal 1994 al 2001
Docente di Progettazione bioecologica presso la Facoltà di ingegneria di
Bologna Dipartimento DAP, nel Corso di specializzazione post universitario di
progettazione bioecologica; dal 1996 al 1997 Professore del Corso di Laurea in
Architettura Nuovo Ordinamento di "Tecnologie di protezione e ripristino
ambientale"; relatrice di ben 105 tesi di laurea sulla Bioarchitettura.
Tema dell'intervento: "Dall'urbanistica all'edificio: Il Percorso Della
Bioarchitettura". Arch. Michele Zini - Architetto e designer. Svolge libera
professione con studio in Modena e attività di ricerca come docente a contratto
al Politecnico di Milano, in partnership con Domus Academy Research Center e con
Reggio Children. Studio Zini si occupa prevalentemente di progettazione
integrata e D.L. di spazi pubblici e servizi per la comunità (scuole,
ospedali). L'attività come designer si concentra su progetti di corporate image,
con interiors e product (Motorola, Algida, Findus) e su sistemi di arredo per
scuole, comunità, luoghi pubblici, abitazione. Tema dell'intervento: "
Meta Progetto di Ambiente per l'infanzia/Le Soft Qualitie"
PASO DESIGN STUDIO, È NATA UNA
NUOVA STRUTTURA NEL MONDO DEL PROGETTO
Milano, 21 marzo 2002 - Lo studio Paso Design nasce dalla sinergia creatasi tra
quattro giovani designer e un professionista nel campo dell'industrial design,
Gianni Pasini, professore al Politecnico di Milano. Questa nuova struttura offre
una consulenza di qualità nel campo del progetto con spirito innovativo e
qualificata professionalità ponendosi come una società di servizi e risolvendo
i problemi delle aziende a cui si rivolge. Per ottenere questo risultato la Paso
Design unisce alla freschezza di creatività di junior designers l'esperienza di
progetto di un senior designer, per dare spessore, ad ogni intervento, alla
brand identity del cliente. Così si mantiene e si promuove la qualità del
progetto ottenendo risultati eccellenti e duraturi nel tempo. L'intervento del
Gruppo non vuole sostituire le capacità interne di una struttura aziendale già
esistente ma esaltarne le doti imprenditoriali, completando e sviluppando
l'immagine. Paso Design Studio sviluppa il proprio know how di progetto con una
comunicazione di immagine che mira a creare riconoscimento e consenso
all'impresa, ai suoi uomini, alla capacità di rapportarsi positivamente nel
contesto sociale in cui opera e nel suo territorio. Qualità essenziali dello
studio il rispetto dei tempi concordati e la consegna di soluzioni chiavi in
mano dei progetti con la possibilità di offrire pacchetti diversificati . I
campi di intervento sono molteplici ma con la matrice comune dell' applicazione
del metodo progettuale si raggiunge quel percorso innovativo e creativo che
porta a reali soluzioni esecutive. Il core business riguarda la progettazione
del prodotto industriale sia per ragioni storiche e sia perché risulta essere
il percorso più completo nel campo dell'immagine. Si spazia
dall'identificazione del brief fino all' ingegnerizzazione, dalla progettazione
alla realizzazione di siti web con particolare attenzione alla sua fruibilità,
dalla grafica all'immagine coordinata, la new identity, dalla progettazione e
messa in opera di allestimenti fieristici e di interior design, dalla
realizzazione di programmi tridimensionali alla renderizzazione di progetti per
studi di architettura. La struttura della Paso Design è impostata con un
sistema che permette una grande flessibilità interna e che consente le
competenze più adeguate a seconda dell' intervento richiesto assistendo il
cliente in ogni specifica operazione. Questo modo di agire dà la possibilità
di essere un interlocutore unico per la soluzione delle varie problematiche che
si possono incontrare con la garanzia di decidere e di intervenire in ogni fase
del lavoro.
CESENATICO NELL'ANNO DI LEONARDO
Milano, 21 marzo 2002 - Il borgo dei pescatori della costa adriatica dell'Emilia-Romagna
sarà la prima città a rievocare la venuta del genio rinascimentale - Tanti
appuntamenti di sport. cultura e musica (fra cui "Concerti all'alba'1) - Il
libro sotto l'ombrellone fa da "contorno" alla sede della nazionale
calcio degli scrittori - La gastronomia, le 'Téste" del pesce e i menù
leonardeschi Sono trascorsi 500 anni da quando Leonardo Da Vinci, nominato archíteto
et íngegnero generale da Cesare Borgia detto il Valentino, si recò a
Cesenatico per esaminare lo stato dei porto. Una visita documentata nei disegni
riportati sul "taccuino" di Leonardo (oggi Codice L, il cui originale
è all'institut de France di Parigi, mentre il Cesenatico ne possiede una copia
anastatica). Il 2002 a Cesenatico sarà l'anno di Leonardo, che unirà la
consueta 6Cofferta" a una serie di celebrazioni che faranno dei "borgo
dei pescatori" della costa emiliano romagnola la prima località della
regione ad avviare manifestazioni ed eventi legate alla venuta dei genio
rinascimentale in Romagna. Si inizia con la Mostra '1eonardo e le acque" (8
luglio-8 settembre), poi, il 6 settembre nel Teatro Comunale verrà
rappresentato il '1eonardo da Vinci" di Marino Moretti. L'occasione servirà
alla pubblicazione del testo dei poeta di Cesenatico con un saggio su 1l mito di
Leonardo fra Otto e Novecento". Infine, a novembre-dicembre verrà
reistallato ex novo il rifacimento dei sipario dei Teatro che riproduceva il
quadro di Pompeo Randi con Leonardo che mostra al Valentino i suoi progetti per
il porto canale di Cesenatico. La presenza di Leonardo avrà una traccia anche
sulle Tende al mare. Le tende (che riproducono quelle usate per far ombra in
spiaggia prima che fosse introdotto l'uso degli ombrelloni) riprodurranno la
Gioconda, la Dama con l'ermellino, profili e ritratti di Leonardoo, avvalendosi
della collaborazione degli allievi delle Accademie di Belle Arti di Ravenna e di
Brera. Installate nella spiaggia libera di Piazza Andrea Costa l'11 luglio, vi
resteranno fino all'1 settembre. Anche i ristoratori di Cesenatico celebreranno
il genio vinciano, proponendo piatti e menù ispirati a Leonardo. Con un'offerta
che vanta 7 km di arenile, 342 esercizi alberghieri, nove residence, due aziende
agrituristiche e 1.280 appartamenti in affitto, nel 2001 Cesenatico ha
registrato 3,5 milioni di presenze turistiche. Vera e propria "palestra a
cielo aperto" per tanti sport, dal beach-volley al cicloturismo, alla vela
ed alla nautica da diporto, la città offre molto anche sul piano della cultura,
organizzando eventi e spettacoli, grazie a strutture come il piccolo, ma
prezioso Teatro Comunale e quello all'aperto. Tra gli avvenimenti sportivi dei
2002, da non perdere le Wele di Pasqua", regata internazionale (30 marzo-1
aprile) con circa 200 catamarani provenienti da tutti i paesi. Il 27 e 28 luglio
si terrà la Regata Storica di S. Giacomo con le barche che hanno fatto la
storia dell'Adriatico. Agli amanti di cultura, tradizione e spettacolo sono
dedicati musica e teatro di "Ribalta Marea" e gli spettacoli dei
"Festival dei Mare" (luglio e agosto). Musica protagonista nei
"Notturni alle Conserve" (luglio e agosto), concerti di musica da
camera allestiti nello scenario di Piazza delle Conserve (antiche ghiacciaie in
funzione fino agli anni Trenta ed oggi recuperate e visitabili), nei
"Concerti dell'Alba", cinque appuntamenti sulla spiaggia con musica
classica, nella "Festa dei Solstizio d'Estate" e nel "Concorso
Pianistico" per giovani promesse europee. Casa Moretti, dall'8 giugno all'8
settembre ospiterà la Mostra " ... E giù, in fondo, il mare", un
viaggio pittorico di Federico Moroni con racconti di Tonino Guerra. Cesenatico
è anche la città della lettura. In collaborazione con la Biblioteca Comunale,
è possibile avere circa 40mila libri sotto l'ombrellone richiedendoli in trenta
di stabilimenti balneari (nel 2001 erano 25), da sottolineare che ognuno di tali
bagni ha anche una dotazione di volumi, che verrà aumentata da altri 1.400
libri da parte della Biblioteca. Così non è un caso che la "Osvaldo
Soriano Football C1W, la Nazionale calcio scrittori (costituita nel settembre
2001) abbia scelto Cesenatico come sede ufficiale. Lo scopo della Nazionale è
quello di promuovere la lettura attraverso il linguaggio più comune: lo sport,
in particolare il calcio. Fanno parte della Nazionale: Fernando Acitelli,
Alessandro Baricco, Marco Bosonetto, Enzo Fileno Carabba, Andrea Cotti, Carlo D'Amicis,
Alessandro Fabbri, Gian Luca Favetto, Carlo Lucarelli, Alessandro Perissinotto,
Davide Pinardi, Enrico Remmert, Beppe Severgnini, Giampaolo Simi, Paolo Verri,
Dario Voltolini. Il "vissuto" marinaro emerge con forza anche dalle
tradizioni culinarie, ampiamente rappresentate, da una parte, dall'industria
della pesca (con la sua importante flotta di pescherecci) e dall'altra dai 70
ristoranti "visitati", ogni anno, da oltre 500mila buongustai. I 40
ristoratori aderenti all'Arice propongono i menù con pesce fresco
dell'Adriatico. L'Arice promuove anche manifestazioni come "Azzurro come il
pesce" (in marzo) e 1l Pesce fa festa" (11-3 novembre), nella Colonia
Agip per valorizzare il pesce ed approfondire la conoscenza con la cucina che ha
le radici nella tradizione marinara. La cultura marinara dell'antico borgo è
visibile nel Museo Galleggiante della Marineria (Porto canale), con otto
imbarcazioni d'epoca perfettamente "armate". A Natale, sulle barche
viene posto uno dei presepi più belli ed esclusivi dei mondo. Base ideale per i
cicloturisti italiani ed europei per escursioni nell'entroterra romagnolo,
Cesenatico ospita la Nove Colli (19 maggio), cui parteciperanno oltre 9mila
appassionati. 250 arriveranno in bici da Monaco di Baviera. Il 18 maggio partirà
la Nove Colli Running, che in 30 ore percorrerà a piedi il tracciato
ciclistico, mentre più comoda sarà quella su Vespa. Il 21 e 22 settembre ci
sarà la prima edizione della Nove Colli su mountain bike. Sportur 2002
fl'Olimpiade della Riviera) realizzerà a Cesenatico gare di Triathion e
Duathion (21 e 21 aprile) e, al Circolo Nautico, la scuola di vela con
Pelaschier come "insegnante" (21-25 aprile). Per info: Comune di
Cesenatico Ufficio Turistico - tel 0547-673287 http://www.cesenatico.it/turismo
DUE PASSI NELL'UNIVERSO DELLA
CALZATURA MICAM SHOEVENT 21/24 MARZO 2002
Milano, 21 marzo 2002 - Inaugura oggi, giovedì 21 marzo in Fiera Milano, alla
presenza dei Viceministro alle Attività Produttive Onorevole Adolfo Urso, Micam
Shoevent, l'appuntamento fieristico internazionale dedicato ai più qualificati
operatori dei mondo della calzatura. La manifestazione apre i battenti in
contemporanea con Mipel e prosegue fino a domenica 24 marzo con 1.203 espositori
e oltre 2.000 collezioni dedicate alla stagione autunno/inverno 2002/2003. In un
momento congiunturale delicato, in cui si fanno ancora sentire gli influssi dei
dopo i i settembre e della conseguente crisi dei mercati, la presenza di un'aita
autorità governativa in occasione dell'apertura ufficiale della manifestazione
ha il valore di un segnale importante dell'attenzione e dei sostegno che gli
organi istituzionali accordano all'industria calzaturiera, oltre che un
riconoscimento autorevole del ruolo che MICAM assume per il settore e nel
panorama fieristico internazionale. Tappa obbligata per i buyer della moda di
tutto il mondo, Micam richiama a sé un numero sempre crescente di espositori e
visitatori ed è per questo oggi riconosciuto come appuntamento imperdibile
dedicato alla calzatura. La partecipazione delle numerose e prestigiose imprese
italiane che hanno fatto dei Made in Ita/y calzaturiero uno dei punti di forza
dell'intero sistema industriale dei Paese, si arricchisce a Micam di un numero
sempre più interessante di presenze internazionali. Gli espositori stranieri
passano a 158 con un incremento dei 23,4% rispetto a marzo 2001, in conformità
al trend generale di crescita che fa segnare un aumento complessivo delle case
espositrici che raggiungono il record assoluto di superficie espositiva
occupata. Con 1.203 espositori contro i 1.122 dell'anno precedente, le case che
hanno scelto Micam per presentare le loro collezioni occupano infatti, a partire
da questa edizione, un padiglione in più aggiungendolo a quelli tradizionali
dei quartiere del Portello fino a raggiungere una superficie totale netta di
47.790 metri quadrati (contro i 44.313 di marzo 2001). In particolare nell'Area
Visitors, creata per ospitare nel contesto dei salone alcuni fra i nomi
eccellenti delle griffe d'oltre confine, le presenze aumentano in modo
significativo, con un tasso di crescita del 46,7%. Da espressione di un
patrimonio artigianale importante a industria calzaturiera strutturata e
affermata nel mondo, che non dimentica il retaggio tradizionale per farne un
punto dì forza, il sistema calzaturiero italiano, con quello internazionale,
rappresenta a Micam l'universo della produzione creativa dedicata a un
accessorio capace di racchiudere in sé l'essenza di uno sti le. E a pochi
giorni dalla presentazione delle collezioni dei prét-à-porter femminile, Micam
promette di completare la moda per le stagioni future con un'offerta ricca e
diversificata, per dare una risposta adeguata ad ogni scelta di vita e per ogni
tipologia di consumatore. Vetrina ad alta visibilità per la componente creativa
che genera nuovi stili e prefigura le mode dei futuro, Micam è anche il momento
per verificare sul campo i frutti dell'innovazione tecnologica e materiale
applicata al settore calzaturiero, oltre che per avere il polso dell'andamento
dei settore e degli affari. Stringere contatti, confrontarsi, verificare e
verificarsi, formarsi, informarsi e aggiornarsi sono il motivo conduttore della
quattro giornate dedicate a Micam, che coniugano gli affari con le attività
culturali che ne facilitano io sviluppo. Per incontrarsi, il calendario di Micam
ha in programma per giovedì 21 marzo, la tradizionale serata di musica all'Alcatraz
Music Island di Milano con il concerto di Antonello Venditti. L'evento ospita
anche la cerimonia di conferimento dei Micam Award - che Micam assegna al
miglior dettagliante o compratore, italiano e straniero, selezionato attraverso
il giudizio espresso dagli stessi espositori della manifestazione. Per segnare
il passo con la tecnologia nel tempo dell'e-commerce, Micam propone per venerdì
22 marzo, alle ore 10.00, un incontro dal titolo `Fineg l'e-commerce nel settore
della calzatura", sul tema dei sistemi europei di standardizzazione del
commercio elettronico, organizzato dalla Cec, la Confederazione Europea dell'
ndustria della Calzatura, per il lancio del programma Efnet 3 (European Footwear
Network Electronic Trade). Sabato 23, alle ore 11.30, completa il programma
degli incontri la conferenza-dibattito dal titolo "L'industria calzaturiera
Italiana: parte integrante dei Sistema Moda".
SICUREZZA:: L'UNDICESIMA EDIZIONE
HA GIÀ RACCOLTO ADESIONI PER 15. 000 METRI QUADRI NETTI LA VÌDEOSORVEGLIANZA
AL CENTRO DI SICUREZZA 2002 (20-23 NOVEMBRE) TRA LE NOVITÀ DELLA MOSTRA HI.T
SELECTION, SELEZIONE ON LINE TRA I MIGLIORI PRODOTTI
Milano, 21 marzo 2002 - L'undicesima edizione di Sicurezza, la mostra
internazionale dedicata alla sicurezza e all'automazione degli edifici, che si
svolgerà dal 20 al 23 novembre 2002 a Fiera Milano, sarà caratterizzata da
diverse novità. A fine febbraio, la manifestazione ha già raccolto adesioni
per circa 15.000 metri quadri netti e ha visto la conferma delle aziende leader
nel settore. Sicurezza 2002, organizzata da Intel srl e promossa da Anciss,
l'Associazione Italiana Sicurezza e Automazione Edifici che aderisce a
Federazione Anie, dedicherà particolare attenzione alla videosorveglianza. In
occasione della mostra saranno. infatti, presentati i risultati di alcune
esperienze nell'utilizzo di queste tecnologie, anche in un'ottica di
collegamento con gli istituti privati di vigilanza. Oltre ai tradizionali
settori della security e dell'antincendio, nell'ambito della manifestazione
avranno un ruolo significativo comparti quali la sicurezza dei dati, i servizi
di intelligenee, la domotica. Una novità di quest'anno sarà Hi.T Selection,
una selezione tra le novità di prodotto che gli espositori potranno inserire on
line in Product News a partire da aprile. In www.sicurezza.it
le aziende avranno
a disposizione delle vetrine virtuali e potranno attivare uno o più link
diretti ai propri prodotti mediante un apposito logo realizzato da Intel srl. I
prodotti saranno selezionati dai visitatori del sito, che avranno la possibilità
di conoscere in anteprima alcune novità della mostra e di esprimere le loro
preferenze con un limite massimo di tre voti ogni mese. Al termine, le aziende
selezionate potranno: pubblicare il prodotto nel catalogo cartaceo di Product
News che sarà distribuito a Sicurezza 2002; usufruire della promozione nel
Meeting Point del sito di Intel srl che sarà realizzato in fiera; >
utilizzare il logo Hi.T 30 da abbinare al prodotto nell'attività promozionale;
avere particolare visibilità on line tramite la newsletter di Intel srl. Le
aziende con i sei prodotti più votati potranno, inoltre, avere ulteriore
visibilità nel sito www.sicurezza.it disporre gratuitamente di un'area di 16
metri quadri a Sicurezza Mediterranea (novembre 2003, Bari); usufruire della
promozione comune in un'area creata ad-hoc alla rassegna di Bari; utilizzare
gratuitamente per un anno tre vetrine nell'area Product News. L'attività
convegnistica di Sicurezza 2002 sarà caratterizzata da pochi, ma qualificati
eventi. In quest'ambito saranno presentati, ad esempio, i risultati di
un'indagine sulla sicurezza condotta dall'Istituto Cinn per conto di Intel srl e
Assivigilanza. La ricerca fornirà uno "spaccato" significativo della
percezione e della conoscenza da parte degli italiani di diverse tematiche
relative alla sicurezza e dell'utilizzo di tecnologie e servizi del settore.
"LA
NOVITÀ DELL'ANNO " LA GIURIA POPOLARE DI QUATTRORUOTE HA SCELTO LA FIAT
STILO
Milano,
21 marzo 2001 - Quattroruote per la terza volta ha indetto il referendum La
novità dell'anno, un importante test che consente al pubblico di esprimere la
propria scelta , eleggendo il miglior prodotto automobilistico presentato e
commercializzato nell'anno sul nostro mercato. La preferenza dei 149.679 votanti
è andata quest'anno alla Fiat Stilo. Nelle precedenti edizioni del premio si
erano affermate nel 1999 la Audi tt Roadster e nel 2000 l'Alfa Romeo 147 Si è
iniziato in ottobre con il voto attraverso la cartolina inserita in Quattroruote
e con la possibilità di esprimere la propria preferenza via internet alfine di
raccogliere anche l'opinione di un target particolarmente dinamico e informato
quale è quello dei "navigatori". Si è proseguito in novembre e
dicembre attraverso altre cartoline inserite nei fascicoli di Quattroruote e
ancora attraverso internet. 1 lettori sono stati chiamati a votare la preferita
tra 10 auto presentate nel periodo ottobre 2000 settembre 2001 scelte in
funzione dei loro contenuti d'innovazione, tecnologia e stile. La selezione
effettuata dalla redazione non ha volutamente considerato modelli di nicchia che
avrebbero catalizzato soprattutto i voti dei sognatori. Sono state perciò
sottoposte al voto autovetture con contenuti tali da far si che appartenessero
al nostro vissuto quotidiano. La classifica finale è stata la seguente: 1°
Fiat Stilo 47.483 Novità dell'anno 2001"; 2° Mini 38.097 ; 3° Jaguar
X-Type 14.430 ; 4° Audi A4 13.466 ; 5° Peugeot 307 12.635 ; 6° Renault Laguna
7.282; 7° Citroen C5 6.615; 8° Volvo S60 4.803; 9° Ford Mondeo 2.492; 10°
Honda Civic 2.376; Totale voti 149.679. Nell'analisi dei voti non si notano
particolari differenze di valutazioni tra coloro che hanno votato tranute le
cartoline inserite nel giornale e gli utenti internet.
VANDERBILT: DA PARIGI A NIZZA IN
TRE GIORNI SU UNA MERCEDES SIMPLEX
Stoccarda, 21 marzo .2002 - Il 14 marzo 1902, la Dmg di Cannstatt consegnò la
quinta Mercedes Simplex 40 CV al miliardario americano appassionato di auto
William K. Vanderbilt Jr., il quale senza perdere tempo si imbarcò con la sua
nuova vettura per un viaggio di 600 chilometri fino a Parigi, dove giunse la
sera del giorno successivo. In seguito, quello stesso anno, il miliardario
stabilì nel tratto tra Ablis e Chartres un nuovo record di velocità sul
chilometro lanciato, raggiungendo sulla sua Mercedes Simplex una velocità di
111,8 chilometri orari. Per Vanderbilt Jr., partecipare durante il tempo libero
alle gare sportive su lunghi percorsi, che a quel tempo godevano di grande
popolarità, e alle numerose prove per stabilire record automobilistici in
Europa e in America, rappresentava un vero e proprio divertimento. Inoltre, i
suoi successi contribuivano a consolidare la fama già leggendaria del marchio
Mercedes, oltre che del suo pilota, conferendo alla DMG un numero sempre
crescente di clienti di rango. La Mercedes Simplex 40 CV di William K.
Vanderbilt Jr. del 1902, a quanto sia dato sapere oggi, è la Mercedes più
antica ancora esistente ed uno dei pochi veicoli di questa serie che si siano
conservati fino ai nostro giorni. La vita di questa vettura, che adesso fa parte
della collezione del Museo Mercedes-Benz, è documentata senza lacune. Qui di
seguito sono riportati gli appunti che William K. Vanderbilt Jr. scrisse sulla
corsa da Parigi a Nizza pochi giorni dopo il suo arrivo. 18 marzo 1902 - Intorno
alle sei, D. W. Bishop ed io ci avviammo sulla strada per Nizza. La nostra
compagna di viaggio era una Mercedes da 40 CV con carrozzeria da corsa. Avevamo
scelto un percorso che ci avrebbe portato attraverso le città di Fontainebleau,
Montargis, Cosne, Nevers e Moulins. Nell'ultima località abbiamo pernottato
alla fine del primo giorno nel Grand Hotel de Paris. Nel corso della giornata
avevamo coperto i seguenti percorsi: Parigi - Fontainebleau 60 chilometri,
Fontainebleau - Cosne 127 chilometri, Cosne - Moulins 110 chilometri; percorso
complessivo 297 chilometri, 19 marzo 1902 - Ci siamo svegliati presto, perché
avevamo una lunga tappa davanti a noi. A Roanne abbiamo fatto una pausa di
mezz'ora per la colazione, bevendo caffè e mangiando un paio di uova.
Successivamente, la strada ci ha portato a Lione, dove abbiamo consumato un
rapido pranzo. La strada da Roanne a Lione ci ha condotto attraverso un
paesaggio montuoso, dove ci ha sorpreso una tempesta di neve che ha reso il
viaggio estremamente disagevole. Ciò nonostante abbiamo raggiunto Lione senza
incidenti. Percorsi coperti: Moulins - Roanne 100 chilometri, Roanne - Lione 90
chilometri; percorso complessivo 190 chilometri. Dopo una breve sosta abbiamo
proseguito il nostro viaggio da Lione a Valence. Ha cominciato a piovere.
Andavamo il più veloce possibile, perché volevamo essere entro sera a Digne,
dove speravamo di incontrare il maggiordomo del sig. Bishop con abiti freschi.
Dietro Crest, la strada conduceva attraverso una zona montuosa, lungo una valle,
nella quale scorreva tortuosamente un ruscello. Con nostro disappunto, trovammo
la strada stretta e in cattive condizioni, dato che a causa della grande quantità
di neve non era stato possibile effettuare i lavori di manutenzione durante i
mesi invernali. Maledimmo la nostra sfortuna, poiché la pioggia nel frattempo
si era tramutata in neve ed avevamo davanti a noi ancora un valico ed altri 100
chilometri di strada. Ma l'ostacolo fu rapidamente superato, e dopo mezz'ora
eravamo ancora in viaggio. A Luc-en-Diois, un piccolo villaggio con non più di
una mezza dozzina di casette, mi fermai per domandare se eravamo sulla strada
giusta; non avevo alcuna voglia di perdermi in una tormenta di neve sulle Alpi.
Mentre chiedevo informazioni, dalla casa di fronte è uscito un poliziotto che
mi ha arrestato perché, a quanto pare, avevamo attraversato ad una velocità
pazzesca la cittadina di Die, ormai superata da 18 chilometri. Il poliziotto ci
ha portato in una stanzetta della casa per mostrarci un telegramma che aveva
ricevuto dai pubblici ufficiali di Die; nel telegramma si leggeva che bisognava
fermare un'automobile blu con una ruota di scorta sulla parte posteriore. Il mio
veicolo era verniciato di giallo, ma così ricoperto di sporcizia che il colore
originario non si vedeva quasi più. Subito mi affrettai a pulire una parte
della carrozzeria, per dimostrare al poliziotto che doveva esserci un errore: il
nostro veicolo era giallo! Gli feci anche notare che la mia auto non aveva una
ruota di scorta fissata sulla coda, e che però attraversando Die avevo visto
un'altra automobile, verniciata di blu e con una ruota di scorta sulla parte
posteriore. Quindi ci avevano senz'altro scambiati per qualcun altro. Bishop
cominciò ad agitarsi enormemente; aveva già tirato fuori dalle tasche diversi
orologi e adesso cercava di dimostrare con i calcoli al poliziotto che avevamo
impiegato un'ora e mezza per coprire il percorso di 18 chilometri tra le due
località. Fu tutto inutile. Nel frattempo avevamo a che fare con tre
poliziotti, che all'unanimità decisero di trattenerci sotto chiave per la notte
e di rimandarci il mattino successivo a Die per il procedimento giudiziario. Io
protestai nuovamente, facendo notare ai poliziotti che non avevano alcun diritto
di arrestarci. Io potevo mostrare i miei documenti di riconoscimento, e quindi
loro non dovevano fare altro che registrare il mio nome per poi presentarmi a
tempo debito un mandato di comparizione. Questa era la procedura consueta in
tutta la Francia, ma evidentemente non in quel posto. Ci fu ordinato di
parcheggiare la nostra auto in un capannone sull'altro lato della strada e
quindi fummo messi agli arresti in una casa accanto. Ci vennero assegnate due
stanze per il Sig. Bishop ed io, nonché una terza per il nostro meccanico, e
sulla porta di casa venne messo di guardia un poliziotto che doveva
sorvegliarci. Eravamo terribilmente stanchi ed affamati, ed anche totalmente
bagnati fradici di pioggia, per cui ci ritirammo subito. Cercai di dormire, ma
dopo un breve sonno mi risvegliai verso mezzanotte, perché tremavo di freddo
nonostante le coperte di pelliccia e i mantelli che ero riuscito a procurarmi,
Mi alzai e andai nella stanza di Bishops, il quale con mia sorpresa andava su e
giù per la stanza cercando di tenersi caldo con grandi quantità di cognac.
Dato che la camera di Bishop era dotata di un camino, decidemmo di accendere il
fuoco. Innanzi tutto perlustrammo l'intera casa alla ricerca di qualcosa da
bruciare. Trovammo del carbone di legna, ma nonostante tutti i tentativi,
stranamente, non riuscimmo ad accenderlo. Perciò prendemmo alcuni libri da uno
scaffale, strappammo le pagine e le gettammo nel camino. Grazie alla biblioteca
riuscimmo ad accendere un fuoco fiammeggiante, che però non era in grado di
riscaldare a sufficienza l'ambiente. Quindi aprimmo la finestra per fare entrare
un po' d'aria fresca, che pur essendo molto più fredda non era mai tanto umida
come quella all'interno della casa. Verso le tre del mattino ne avevo
abbastanza. Dissi a Bishop che sarei andato fino al capannone, avrei messo in
moto l'auto e poi fatto suonare il clacson davanti alla porta della casa. Lui
avrebbe dovuto quindi dare uno spintone al poliziotto di guardia e saltare
velocemente in auto, per poi ripartire. Quando lasciai la casa insieme al
meccanico, il poliziotto ci fece qualche domanda sulle nostre intenzioni. Noi
gli rispondemmo che nella casa faceva così tanto freddo che avevamo deciso di
andare a prendere un paio di coperte nell'auto. Fortunatamente, queste Mercedes
da 40 CV sono assolutamente silenziose; pertanto la messa in moto del motore
passò del tutto inosservata. Pochi minuti dopo eravamo davanti alla porta della
casa, ed io suonai il clacson. Come concordato, Bishop diede uno spintone al
francese, saltò in auto e ce ne andammo via. 20 marzo 1902 - Dopo pochi
chilometri la strada ci venne sbarrata da una serie di cumuli di neve che ci
costrinsero a prendere più volte la rincorsa prima di riuscire ad
attraversarli. Impiegammo diverse ore per percorrere i dieci chilometri buoni
che ci separavano dal valico, ma alla fine lo raggiungemmo sani e salvi e
potemmo proseguire il nostro viaggio verso la valle sull'altro lato, un versante
meridionale meno innevato. Intorno alle sei del mattino arrivammo a Serres, a
137 chilometri da Valence; qui per la prima volta dalla nostra fuga da quel
paesino sperduto riuscimmo a trovare qualcosa da mangiare. Ordinammo tutti delle
uova, che da quelle parti si trovavano facilmente, e tanta cioccolata calda
quanto la vecchia signora che gestiva la locanda fosse in grado di preparare. Io
credo che ci avesse preso per un gruppo di pazzi fuggiti da un manicomio, in
particolare dopo averle raccontato che avevamo attraversato il valico; infatti,
secondo quanto affermato dalla donna, negli ultimi cinque mesi nessuno aveva
tentato questa impresa, né con un'automobile né con un carro trainato da
cavalli. Dopo aver ringraziato smisuratamente per la colazione e ci avviammo
verso Digne. La strada era così accidentata, che Bishop, appisolatosi dopo la
notte passata sotto sorveglianza, per poco non venne scaraventato fuori
dall'auto dai sobbalzi. Intorno alle nove raggiungemmo finalmente Digne, a 73
chilometri di distanza da Serres, e qui incontrammo il maggiordomo con i nostri
vestiti. La città è situata in una valle circondata da alte montagne; il
panorama è imponente, ma la cittadina in se stessa offre poche attrattive.
Adesso eravamo a 174 chilometri da Nizza. Lasciammo Digne intorno alle dieci e
mezza del mattino, seguimmo una ripida strada di montagna fino a Mezel e da lì
continuammo il nostro viaggio su una strada estremamente noiosa in direzione di
St. André. Finalmente arrivammo a Puget Théniers, a 70 chilometri da Nizza. La
strada per Puget Théniers è straordinariamente pittoresca, in particolare i
primi 40 chilometri che attraversano una gola. Intorno all'una del pomeriggio
raggiungemmo Nizza, per poi arrivare all'una e mezza a Monte Carlo. Parigi -
Fontainebleau 60 chilometri, Fontainebleau - Montargis 53 chilometri, Montargis
- Cosne 74 chilometri, Cosne - Nevers 54 chilometri, Nevers - Moulins 56
chilometri, Moulins - Roanne 100 chilometri, Roanne - Lione 90 chilometri, Lione
- Valence 99 chilometri, Valence - Die 66 chilometri, Die - Luc-en-Diois 18
chilometri, Luc-en-Diois - Serres 53 chilometri, Serres - Sisteron 33
chilometri, Sisteron -Digne 40 chilometri, Digne - Nizza 174 chilometri;
percorso complessivo: 970 chilometri.
IL VINO DEL SECOLO PROTAGONISTA
AL FOUR SEASONS IN UN IMPERDIBILE EVENTO CHE INAUGURERÀ LA PRIMAVERA MILANESE.
"UNA SU CENTO": IL FOUR SEASONS HOTEL DI MILANO PRESENTA IL BRUNELLO
DI MONTALCINO, ANNATA 1997
Milano. 21 marzo 2002 - La primavera milanese sboccerà all'insegna della grande
enologia: un evento straordinario, un'opportunità unica per conoscere e
degustare un vino che ha reso l'Italia famosa in tutto il mondo: il Brunello di
Montalcino. La migliore annata del secolo, il 1997; le più prestigiose firme:
Antinori, Banfi, Marchesi de' Frescobaldi, Siro Pacenti e poi, ancora, Andrea
Costanti, Agricola San Felice, Tenimenti Angelini - Val di Suga, Tenuta Col D'Orcia;
una location d'eccezione, il grandioso Salone delle Feste del Four Seasons Hotel
di Milano. Dulcis in fundo, due tra i più apprezzati chef italiani, Sergio Mei
del Four Seasons e Carlo Cracco di Cracco Peck, Stella Michelin sempre più
luminosa, coordinati da Tony Sarcina, direttore della prestigiosa scuola di
cucina Alto Palato, nella creazione di un menù che riporta indietro nel tempo,
allo sfarzo ed alla grandezza della Toscana tardo - rinascimentale, rievocata
anche dalle musiche e dai costumi dei suonatori che allieteranno la festa del
Principe Brunello. Questi gli eccezionali ingredienti di "Una su
cento", appuntamento con il Brunello di Montalcino 1997 (migliore annata
del secolo) che si terrà il 21 marzo prossimo al Four Seasons Hotel di Milano:
un evento imperdibile per gourmet ed amanti del berebene. La serata avrà inizio
alle 19.00 con un aperitivo - degustazione che consentirà agli ospiti di
conoscere i produttori ed i loro vini, naturalmente tutti tranne uno, proprio
quell' "Uno su Cento" che sarà il grande protagonista della cena che
verrà servita a partire dalle 20.30. Ben nove bicchieri, uno per ciascun
Brunello 1997, saranno a disposizione di golosi ed appassionati di Bacco che
potranno così sbizzarrirsi creando i loro accostamenti ideali con le diverse
portate: il delizioso piedino di maiale ripieno con frutta secca e radici di
papavero e tarassaco all'agretto, l'invitante acqua cotta con funghi e cardo in
brodo di cinghiale all'erba persa, un gustoso stoccafisso arrostito al lardo di
cinta unito a ceci e cavolo nero, e poi un altro piatto raffinatissimo: anatra e
piccione con insaccato di coppa al pepe e timballo di rape all'uvetta. E il
dolce? Irresistibile!: pan di spezie con gelato caldo allo zabaione di vino
spunto... Antiche ricette con i sapori di oggi: questa la proposta del Four
Seasons per una serata indimenticabile. Palati in festa! Per informazioni e
prenotazioni telefonare allo 02. 77081435 Degustazione con i produttori dalle
19.00 alle 20.30: libera Costo della cena: € 93,0 Menù: Piedino di maiale
ripieno con frutta secca e radici di papavero e tarassaco all'agretto; Acqua
cotta con funghi e cardo in brodo di cinghiale all'erba persa; Stoccafisso
arrostitoal lardo di cinta con ceci e cavolo ner; Anitra e piccione con
insaccato di coppa al pepe e timballo di rape all'uvetta; Pan di spezie con
gelato caldo allo zabaione di vino spunto. Vini: Brunello di Montalcino Docg
1997 - Andrea Costanti; Brunello di Montalcino Docg 1997 Pian Delle Vigne -
Antinori; Brunello di Montalcino Docg 1997 Castello Banfi - Banfi; Brunello di
Montalcino Docg 1997 Tenuta Greppo - Biondi Santi; Brunello di Montalcino Docg
1997 CastelGiocondo - Marchesi de' Frescobaldi; Brunello di Montalcino Docg 1997
Campogiovanni - San Felice; Brunello di Montalcino Docg 1997 - Siro Pacenti;
Brunello di Montalcino Docg 1997 Vigna Spuntali - Tenimenti Angelini Val di Suga;
Brunello di Montalcino Docg 1997 - Tenuta Col d'Orcia.
APRE DOMANI AL PUBBLICO IL NUOVO
RISTORANTE BREK UBICATO ALL'INTERNO DEL CENTRO COMMERCIALE ACQUARIO SHOPPING
CENTER DI VIGNATE, IN PROVINCIA DI MILANO
Milano, 21 marzo 2002 - Cibis, la grande catena italiana specializzata nella
ristorazione, aprirà ufficialmente domani le porte del nuovo spazio Brek,
ubicato all'interno del centro commerciale Acquario Shopping Center di Vignate,
in provincia di Milano. Il ristorante Brek, il quinto in Lombardia, si sviluppa
su una superficie totale di 1000 metri quadrati, offre 300 posti a sedere,
impiega 40 dipendenti ed è stato concepito per una previsione di 800 clienti al
giorno. L'ambiente si ispira ai concetti di aria, acqua, terra e fuoco ed è
arredato principalmente con materiale caldi e naturali. Accanto all'area
destinata alla ristorazione e alla preparazione dei piatti è stato realizzato
uno spazio-gioco per i bambini. Fra i servizi offerti dal nuovo ristorante Brek,
ci sono la Fresh Card, che consente il pagamento con carta personalizzata
ricaricabile; il menù per i bambini e la possibilità di organizzare dei party
e feste di compleanno, sempre con menù specifico, per i più piccoli. Il
ristorante Brek, oltre alla tradizionale concezione delle isole dove il cliente
può scegliere il proprio piatto preferito che viene cotto davanti ai suoi
occhi, offre una vasta scelta di pizze e focacce cotte in un grande forno a
legna. Non manca poi l'angolo bar-caffetteria. Cibis, società del gruppo Pam,
col raggiungimento del ventunesimo ristorante Brek, punta una volta di più a
specializzarsi nella cucina italiana e mediterranea per diventare la catena
italiana con il miglior rapporto qualità-prezzo. Punti di forza di Brek sono
l'utilizzo di soli ingredienti freschi, l'organizzazione poliedrica dello
spazio, la preparazione dei piatti sotto gli occhi del cliente, il vantaggio e
la libertà di poter scegliere e comporre ogni giorno un menù diverso e
personalizzato con la possibilità di gustare piatti regionali e di stagione.
Brek, che ha aperto il suo primo ristorante nel 1975 a Trieste, costituisce
assieme a Pixx e Degustibus, uno dei marchi di Cibis. La catena Brek conta 950
dipendenti e negli ultimi anni ha registrato un fatturato di circa 45 milioni di
Euro, servendo sette milioni di clienti l'anno. I ristoranti Brek sono dislocati
nei centri storici e nei più grandi centri commerciali delle città del Nord e
Centro-Italia; sono tutti strutturati con la formula free-flow (ristorazione a
buffet ad isole) e offrono la massima qualità, sia dei prodotti (tutti i piatti
sono realizzati con ingredienti freschi e non surgelati né precotti), sia degli
allestimenti dei locali, confermandosi come un punto di riferimento della
ristorazione commerciale.
CONFERENZE ASSAGGI FINE
Milano, 21 marzo 2002 - Si sono concluse venerdì 15 marzo 2002 le conferenze
Assaggi, i "gustosi" appuntamenti enogastronomici che da dicembre
hanno visto coinvolto l'Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone. Le conferenze,
riconosciute dai provveditorati del Vco e di Novara come corso di aggiornamento
per insegnanti, hanno visto partecipare un folto pubblico di curiosi e di
golosi, che al termine delle conferenze hanno gustato gli assaggi preparati di
cuochi dell'Istituto Alberghiero "Maggia" di Stresa e dagli alunni
della Scuola Panificatori e Pasticceri di Gravellona. Fra i progetti dell'Ecomuseo
per il futuro c'è quello di raccogliere gli interventi delle conferenze in un
unico volume e farne una pubblicazione che si preannuncia già molto gustosa e
per palati fini. Le conferenze, in tutto sette, hanno preso per la gola molte
persone e la grande affluenza di pubblico ha stupito gli stessi organizzatori.
L'Ecomuseo ringrazia gli intervenuti, i relatori e la stampa che hanno seguito
l'evento in ciascuna delle sue fasi e rimanda tutti alle prossime conferenze
previste per la fine dell'anno; senza dimenticare gli sponsor delle serate
Lagostina Spa e Piazza Effepi S.r.l. e tutti quei produttori locali che hanno
offerto alcuni assaggi: la Casa Vinicola Garrone, l'Azienda Agricola Valsesia,
il ristorante Divin Porcello.
...I TITANI VINCONO IL
FESTIVAL... ASSEGNATI I PREMI DELLA XXVII EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE
DEL FILM TURISTICO,
Milano, 21 marzo 2002 - I Premi Ufficiali - Miglior Film: Toothed titans, (di
Adam Ravetch, National Geographic Television, Canada 2000, 53'), "perché
presenta immagini spettacolari e inedite della vita degli elefanti marini, del
loro habitat sopra e sotto i ghiacci, realizzate con rischio personale del
regista, soprattutto negli incontri ravvicinati con l'orso bianco". Miglior
Fotografia: Greenland: a different world, (di Peter Jensen, Greenland
Information Department, Danimarca 2000, 8'), "per la spettacolarità e il
fascino delle immagini che, esaltate dalla perizia tecnica, restituiscono in
modo esemplare la bellezza della "terra verde". Miglior film Sezione
Ambiente: El hierro (di Riccardo Cabrera Fleitas, Patronato del Turismo del
Excmo, Spagna 2001, 8'), "perché il filmato permette di scoprire una fauna
e una flora sottomarina dai colori meravigliosi, con un'immersione spettacolare,
in un ambiente marino riconosciuto dall'Unesco come area di interesse
mondiale". Miglior film Sezione Sport e Avventura: Toothed Titans, (di Adam
Ravetch National Geographic Television, Canada 2000, 53'), "perché
presenta immagini spettacolari e inedite della vita degli elefanti marini, del
loro habitat sopra e sotto i ghiacci, realizzate con rischio personale del
regista, soprattutto negli incontri ravvicinati con l'orso bianco". Miglior
film Sezione Turismo Culturale: Zanzibar hinna, (di Samira Guadagnolo, Italia
2001, 6'), "per la presentazione di un'insolita realtà africana che
valorizza tradizioni antiche acquisite da altre culture e ancora oggi
vive". Miglior film Sezione Turismo Promozionale: Berlin, (di Daniel
Steinmetz, United Visions, Germania 2001, 5'), "per l'attualità del
linguaggio essenziale e incisivo, che sa essere in sintonia con il nuovo volto
di una città risorta dalle sue ceneri". Miglior film Sezione Turismo
Religioso: Tek Jam I Thell, (di Rocco Giampietro, Promo Video srl, Italia 2002,
16'), "per essere capace, pur con un linguaggio tradizionale, di restituire
in modo fresco ed efficace usi e riti che, come il dialetto della comunità
calabrese di S. Demetrio Corone, hanno origine in Albania, terra dei loro
avi". Miglior Format televisivo: Destinazione Russia: lago Ladoga (di
Mattia Mariani, Canale Viaggi per Tv srl, Italia 2001, 26'), "per la
maniera immediata e coinvolgente con cui viene presentata la navigazione sul
lago più grande d'Europa, località turistica insolita ma di grande
fascino". Miglior Spot: Lancia Lybra, (di Zack snyder, Armando Testa per
Fiat Auto, Italia 2001, 30''), "per la capacità di raccontare in modo
compiuto una storia nella breve durata di uno spot televisivo". Miglior
film Sezione Etnografia: Vita con gli animali. Il condor: messaggero degli dei,
(di Adriano Zecca, TSI, Svizzera 2001, 30'), "per aver documentato in modo
efficace, pur nella crudezza delle sequenze che vedono protagonisti gli animali,
una tradizione antica che simboleggia l'ideale rivincita del popolo Indios sui
conquistadores. I Premi Speciali - Premio Provincia di Milano: Festivals of
India (di Umesh Bit, Juhi Sinha Productions, India 2002, 16') Premio Regione
Lombardia: La Val Lanterna (di Bruseghini Camillo e Cantari Evaristo,
Cooperativa Lombarda Gestione e Servizi, Italia 2001, 51') Premio Speciale Aem:
Le pays cathare (di Luca Centoni, Phoenix Media Service, Italia 2001, 26')
Premio Enit per il miglior film italiano: Senza titolo (di Franco Tamiazzo, BZ
Studio, Italia 2001, 14') Premio Camera di Commercio Industria e Artigianato di
Milano: Presentation of Denmark (di A. Koch, Ente Danese per il Turismo, Italia
2001, 5') Premio Unione Artigiani di Milano: I colori di Orvieto (di G. Pancaldi,
Comune di Orvieto, Italia 2001, 6') Premio Automobile Club di Milano: Overland -
Gli Indiani del Nord America (di Beppe Tenti, Trekking International, Italia
2001, 14') Premio Fiavet: Burgenland Imagenfilm (di Gerard Gucher, Burgenland
Tourismus, Austria 2001, 10') Premio Cai - Sezione di Milano - per il film più
votato dal pubblico: Grigne: geologia e fenomeni carsici (di Michele Lonati e
Andrea Restelli, Ctu, Italia 2001, 36') Il Festival Internazionale del Film
Turistico è organizzato in collaborazione con Comune di Milano - Settore Moda
Turismo e Grandi Eventi; Provincia di Milano - Settore Cultura; Regione
Lombardia - Settore Cultura Identità e Autonomie della Lombardia; Ministero per
i Beni e le Attività Culturali; Ministero dell'Istruzione, Università e
Ricerca; APT; Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Milano; Fondazione
Cariplo; AEM Spa; Marco Polo; CAI - Club Alpino Italiano Sezione di Milano.
COMUNE DI PARMA FONDAZIONE CASSA
DI RISPARMIO DI PARMA IL GIARDINO RINNOVATO PARMA, PARCO DUCALE, 9 APRILE 2002
Parma. 21 marzo 2002 - Il 9 aprile 2002 il Parco Ducale verrà ufficialmente
inaugurato a conclusione di una campagna di restauro che, per importanza,
organicità e dimensione, è da annoverarsi tra i più significativi interventi
su "Monumenti Verdi" degli ultimi anni in Europa. Più di nove i
miliardi di spesa, sette dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Parma, 460 nuovi alberi piantati, 180 abbattuti perché
irrecuperabili, 600 tra platani ed ippocastani curati con "flebo"
contro i lepidotteri, circa 6.000 nuove piante di carpino e acero campestre
messe a dimora per ricomporre più di 6 chilometri di siepi, 26 mila metri
quadri di nuovo prato e 45 mila di prato rigenerato oltre a 5.374 metri quadri
di prato all'inglese. In più, una nuova illuminazione (su modello antico) e
strade di servizio, impianti d'irrigazione e deflusso delle acque, piste
ciclabili, ricostituzione dei viali scomparsi e il recupero degli straordinari
edifici storici compresi nell'area del Parco, dalle Serre Comunali e degli
Aranci, al prezioso Palazzetto Eucherio Sanvitale, al Tempietto d'Arcadia, tutti
restaurati e resi funzionali quali sedi di attività di servizio o
manifestazioni. Statue, vasi, piedistalli, compresi i capolavori del Boudard,
sono stati restaurati e, dove necessario, sostituiti con copie. Il progetto di
questo non facile insieme di interventi di restauro porta la "firma"
dall'architetto Massimo Iori del Comune di Parma con la collaborazione
dell'architetto Paola Cavallini. Al loro fianco hanno lavorato, per la parte
botanica, l'Università di Parma, l'Ufficio Verde Pubblico del Comune,
l'agronomo Laura Gatti e la società Demetra; la consulenza storica è stata
assicurata dall'Ufficio Patrimonio Artistico del Comune di Parma e
dall'architetto Carlo Mambriani, consulente della Fondazione Cariparma. Un
restauro di questa portata su un monumento di tale importanza presenta non pochi
problemi metodologici e scientifici. Per questo, progettisti e consulenti sono
stati supportati da un comitato scientifico internazionale composto da Bruno
Adorni, Carmen Feliù, Susanna Braga, Vincenzo Cazzato, Maria Augusta Favali,
Lucia Fornari Schianchi, Elio Garzillo, Giovanni Godi, Domenico Luciani, Carlo
Mambriani e Monique Mosser. In Europa i giardini alla francese nel cuore della
città sono pochissimi: quello di Parma è senz'altro uno dei più belli e
documentati. Il suo impianto, progettato oltre duecento anni fa per i Duchi
Borbone Parma da Ennemond Alexandre Petitot, è rimasto quasi inalterato fino ad
ora. La limpidezza del disegno, la sua proporzione ed armonia, rischiavano però
di perdersi per sempre, a causa del degrado degli ultimi decenni. Triplice
l'obiettivo del progetto di restauro: ripristinare il disegno tracciato dal
Petitot, corrotto dalla crescita incontrollata del verde e dall'incuria;
sistemare il verde abbattendo alberi pericolanti, curando quelli malati e
mettendo a dimora nuove piante; rendere fruibile, secondo le esigenze di oggi ma
nel rispetto dovuto alla storia, il Parco Ducale che è il principale polmone
verde del centro storico di Parma. Ad essere interessata dall'intervento è
stata l'intera superficie del Parco: l'étoile a est, il transetto centrale, di
cui è stato ricomposto il disegno a "quinconce" (allineamento
geometrico degli alberi in tutte le direzioni) e la zona della peschiera. Per
esaltare il disegno tracciato dal Petitot, il Parco è stato ristrutturato
intervenendo sul verde e sul tracciato della pavimentazione. Questa, realizzata
in materiale compatto per una superficie di 80.100 mq, è stata interamente
rifatta pensando al Parco come zona riservata al passeggio pedonale nel cuore
della città. Per le biciclette è stata invece progettata un'apposita pista
ciclabile asfaltata che collega tutte le entrate, cingendo il Giardino a sud, a
ovest e a nord, fino all'ingresso del Teatro al Parco. Rispetto al disegno
originale, la superficie destinata a prato è molto maggiore, ben 26.000 mq di
nuovo prato e 45.000 mq di prato rigenerato, in vista della fruizione da parte
del grande pubblico e si è provveduto a piantare 460 nuovi alberi (tigli,
ippocastani, platani e querce) mentre circa 180 piante sono state abbattute per
ragioni di sicurezza. Un percorso di più di 6 km di siepi di carpino e acero
campestre si snoda nel Giardino a foggia di palissade, ossia alte spalliere
verdi ritmate da alberi ad alto fusto. Gli edifici storici come le Serre
Comunali e degli Aranci, il Palazzetto Eucherio Sanvitale, il Tempietto
d'Arcadia sono stati restaurati e destinati a punti di ritrovo per il pubblico o
a sedi espositive. Mentre gli elementi scultorei come statue, vasi e
piedistalli, opere settecentesche di Jean Baptiste Boudard, sono stati
restaurati e salvaguardati con la sostituzione di copie al posto degli
originali. L'illuminazione è stata anch'essa rinnovata con oltre 160 lampioni
(su disegno antico) installati in tutto il Parco e pensata altresì in funzione
della valorizzazione delle statue e di alcuni alberi monumentali grazie a fasci
di luce dal suolo. Grazie alla somma di tutti questi interventi, lo splendido
gioiello, prezioso polmone verde della città, è stato recuperato alla
"dignità ducale".
LOTTA ALLA POLVERE: LE ITALIANE
VOGLIONO IL MASSIMO E IN POCO TEMPO
Milano,21 marzo 2002 - Pulire la casa è un¹attività alla quale il 55,5% della
popolazione italiana dedica in media circa 15,7 ore alla settimana: questo è
quanto emerge da ricerche di mercato analizzate per Swiffer nel 2001, che hanno
anche confermato il "primato" della donna italiana in fatto di pulizie
domestiche. Un primato di qualità, oltre che di quantità. A questo dato si
aggiungono i risultati rilevati da Procter & Gamble su un campione
rappresentativo della popolazione femminile di sei diversi Paesi: in Italia si
rimuove la polvere dai pavimenti in media 4,3 volte alla settimana, contro le
3,1 di Inghilterra e Francia, le 2,8 volte della Germania, 2,7 volte degli Stati
Uniti e 2,5 volte dell'Austria. L¹impegno nel combattere la polvere risulta
maggiore anche per quanto riguarda quella che si deposita su mobili, vetri e
oggetti. In Italia si spolvera in media 4,1 volte alla settimana, contro le 3,3
volte in Inghilterra, 2,7 volte in Francia, 2,4 volte in Austria, 2,2 volte in
Germania, 1,9 volte negli Stati Uniti. Dalla ricerca emerge inoltre che il 19%
del campione italiano spolvera ben sette giorni su sette, mentre questa
percentuale scende al 12% per le donne inglesi, al 10% per le francesi, 6% per
le austriache, fino al 5% per il campione tedesco e americano. Trend 1: pulizia
della casa: quello che conta è risparmiare tempo - Questi risultati confermano
la tendenza della donna italiana a porre grande attenzione alle pulizie della
casa e a delegarne la gestione senza però arrivare ad esserne del tutto
estranea. Nell¹indagine Gpf Monitor 3SC- Scenario Casa del 2001, circa l¹86%
delle intervistate ha dichiarato di sentirsi a proprio agio in casa solo quando
questa e¹ perfettamente pulita e in ordine. Allo stesso tempo però il 58%
attribuisce la massima importanza al risparmio di tempo nelle pulizie domestiche
e l¹80% del campione sostiene di apprezzare particolarmente i prodotti che
presentano molteplici occasioni d¹utilizzo. Chi si prende cura della casa,
circa il 16% è costituito da uomini, vuole risultati impeccabili senza fatica e
soprattutto in poco tempo. Ciò spiega perché si privilegino le pulizie di
routine diradando la frequenza rispetto a quelle di vetri, argenti, e altri
metalli. Accanto a questo, vi é la tendenza crescente a privilegiare arredi e
complementi che offrono semplicità d¹uso e di manutenzione, pur rispettando le
esigenze di stile e pregio. Trend 2: una casa elegante, confortevole e facile da
pulire - Con appropriate scelte di arredo, si abbatte in parte il tempo
necessario per pulire a fondo la casa, ma occorre ancora coniugare l¹esigenza
di uno spazio pulito ed accogliente con quella di disporre del maggior tempo
libero possibile e di semplificarsi la vita. Negli ultimi anni si sono
moltiplicate le innovazioni tecnologiche finalizzate a una gestione della casa
sempre più agile e ad alleggerire le fatiche domestiche. E proprio in questo
scenario si inserisce Swiffer, l¹innovativo e pratico sistema catturapolvere.
Swiffer, il ³duo² panno asciutto usa e getta e scopa con base snodabile su cui
si fissa il panno, è uno strumento leggero e versatile che consente di
eliminare la polvere anche nei punti più difficili. Trend 3: il nuovo Swiffer
cattura ancora più polvere - A due anni dal lancio sul mercato, Swiffer é
stato ulteriormente perfezionato con una nuova base dal fondo ricurvo e
superficie ruvida, che permette di raccogliere la polvere sfruttando tutto il
panno e offrire un risultato di pulizia ancora più accurato in minor tempo. Il
panno elettrostatico con struttura a nido d¹ape rimuove polvere, peli, capelli
e li cattura nella sua trama senza sollevarli o disperderli. Un panno di 22x28cm
pulisce fino a 100mq di superficie, e non parliamo solo di pavimenti: oggetti
fragili, monitor e tastiera del computer, impianti hi-fi, interni dell¹auto
possono essere spolverati con il panno da solo, mentre la base snodabile
consente di raggiungere le parti alte di armadi, librerie e pareti, per
eliminare ogni accumulo di polvere anche negli angoli remoti. Swiffer, delicato
sulle superfici delicate, è indicato per tutti i tipi di pavimenti, anche
quelli pregiati come parquet o marmo, e si può utilizzare persino per
restituire la brillantezza alle foglie delle piante da appartamento. Inoltre,
studi condotti presso Istituti di Ricerca Indipendenti hanno testato l¹efficacia
del sistema catturapolvere Swiffer rispetto agli strumenti tradizionali di
pulizia. Swiffer è risultato significativamente più efficace nel rimuovere i
comuni allergeni domestici dalle superfici dure rispetto ai tradizionali sistemi
di pulizia e specificatamente la scopa tradizionale. Per le famiglie numerose,
per le giovani coppie, per i single, per chi ha animali in casa o soffre di
allergie alla polvere, Swiffer è un sistema pratico, veloce ed efficace per
eliminare la polvere in maniera efficace.
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