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di

GIOVEDI'
21 MARZO  2002

pagina 4

 

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CONVEGNO: "MEDICO OGGI E DOMANI: STATO E PROSPETTIVE DELLA PROFESSIONE".

Milano, 21 marzo 2002 - Libertà Medica, associazione non sindacale a difesa del ruolo e professionalità medica, organizza un convegno dal titolo: "Medico Oggi e Domani: Stato e Prospettive della Professione". In tale sede, verranno dibattute le implicazioni professionali connesse con l'attribuzione del ruolo dirigenziale, per il medico ospedaliero, e di quello di fiduciario del sistema, per il MMG, anche alla luce delle novità annunciate dal Ministro. L'incontro, aperto alla partecipazione di tutti i medici, si terrà il 6 aprile p.v. presso il centro congressi "S.Agostino" di Cortona (Arezzo). In attesa della conferma definitiva della partecipazione del Ministro della Salute, prof. Girolamo Sirchia, si riporta di seguito il programma preliminare dei lavori (l'intero programma con gli aspetti organizzativi è disponibile sul nostro sito www.libertamedica.it Sabato 6 aprile 2002 - Centro Congressi S. Agostino - Cortona - h 09.00: "La professione medica tra Europa e sistema federale" Dott.ssa Isabella Mastrobuono- docente organizzazione sanitaria; h 09.30: "Medici ospedalieri: stato e prospettive" Dr. Giorgio Cazzato- Libertà Medica; h 10.00: "Mmg: conflitto di ruoli?" Dr. Bruno Di Lascio (presidente Ordine dei Medici di Ferrara); Dr. Antonio Panti (presidente Ordine dei Medici di Firenze) . h 10.30: "La professione medica tra contratti, accordi, Tribunali e responsabilità" Avv. Salvatore Spitaleri, coordinatore legale Libertà Medica; h 11.00: coffee break; h 11.15: Panel e discussione:Verso quale professione? Opinioni a confronto Partecipano: dr. M. Arpaia (presidente Fimmg); dr. S. Biasioli (Cimo); dr. G. Cazzato; dr. A. Delvino (segreteria nazionale Anaao); dr. B. Di Lascio; dott.ssa I. Mastrobuono; dr. A. Panti; dr. A. Pagani ( segreteria nazionale Snami); avv. S. Spitaleri La partecipazione al convegno è gratuita. Per motivi organizzativi si prega di preannunciare la partecipazione al dr. Roberto Cecchi cardcero@yahoo.it  - seg.tel. e fax: 0575 323555

IMPRENDITORI ED ARMATORI PER I BAMBINI DEL BRASILE GENOVA: IN CAMPO, SPORT E SOLIDARIETÀ
Milano, 21 marzo 2002 - Sabato 23 Marzo alle ore 15.00 allo Stadio Carlini di Genova, la Nazionale Italiana Imprenditori scenderà in campo per Affrontare la squadra dei Giovani Armatori. Arbitro della partita sarà il Sig. Graziano Cesari di Genova, un nome prestigioso del calcio professionistico, rinomato anche a livello internazionale. All'insegna di una giornata di divertimento e sport, questa partita del cuore si svolge per contribuire al progetto dell'organizzazione umanitaria Amici del Bambini avente lo scopo di aiutare i bambini di strada di Belem in Brasile. L'AiBi è una organizzazione con sistema di qualità certificato per interventi di di cooperazione internazionale. Il progetto prevede la costruzione e la gestione di un centro di accoglienza per bambini di strada, interventi. Socio-educativi, laboratori didattico-creativi e sostegno scolastico per i minori. Per informazioni sul progetto " Bambini di carta " infolink:
www.aibi.it

IL DEBUTTO DI BIOARCHITETTURA AL M.E.C.I. DI LECCO, CHE AVRÀ LUOGO DAL 22 AL 24 MARZO 2002 PRESSO LARIO FIERE CON UN LABORATORIO SENSORIALE
Lecco, 21 marzo 2002 - Debutterà nel cuore dei padiglioni fieristici del M.E.C.I. (Mostra dell'Edilizia Civile e Industriale) la sezione di Lecco dell'Istituto Nazionale di Bioarchitettura (Inbar). Alla base dei criteri di progettazione bioarchitettonici ci sono l'attenzione nei confronti del benessere psico-fisico della vita quotidiana e il rispetto per l'ambiente; le soluzioni proposte dalla bioarchitettura infatti, hanno lo scopo di garantire condizioni ambientali che meglio rispondano alle esigenze dell'uomo e della sua salute ottimizzando le risorse a disposizione, evitando inutili sprechi di energia, valorizzando tutto ciò che è naturale per una migliore qualità della vita. Bioarchitettura(r) occuperà una superficie espositiva di 100mq. e sarà ubicata proprio nel corridoio principale della mostra, dove tutti i visitatori avranno la possibilità di vivere in prima persona un'esperienza interattiva unica nel suo genere. Sarà infatti realizzato un vero e proprio "laboratorio sensoriale": percorribile in entrambi i sensi, lo spazio sarà organizzato come un Labirinto, attraverso cui si snoderanno i vari ambienti coinvolgendo i visitatori in una serie di esperienze tattili, visive, uditive e persino olfattive, facendoli interagire in prima persona con gli elementi e i materiali presenti che stimoleranno sensazioni di benessere psico-fisico. Perché la scelta di un percorso sensoriale? Per far "toccare con mano" i molteplici problemi legati all'habitat e al nostro benessere, difficilmente percettibili, ma con i quali conviviamo ogni giorno; per proporre soluzioni concrete ispirate alla bioarchitettura nella progettazione di ambienti vissuti quotidianamente da tutti, come la casa o l'ufficio. I "luoghi" dei sensi, progettati secondo criteri bio-architettonici, verranno realizzati utilizzando materiali bio-ecologici, forniti da aziende selezionate specializzate. I visitatori potranno ottenere accurate informazioni sui contenuti del progetto e sui diversi materiali utilizzati attraverso opportune comunicazioni tecniche e documentazione scientifica, di rapida consultazione, che si troveranno esposti sulle pareti esterne del Laboratorio Sensoriale, oppure richiedendo i contenuti dell'evento all'indirizzo di posta elettronica lecco@bioarchitettura.it  o, ancora, visitando i sito www.bioarchitetturalecco.it  o il sito dell'Istituto nazionale www.bioarchitettura.it Venerdì 22 marzo alle ore 14.30, Bioarchitettura Sezione di Lecco organizzerà un Convegno dal tema "Architettura a basso impatto. Esperienze, tecnologie, sensorialità e percezione degli spazi" che approfondirà, grazie all'intervento di esperti e professionisti internazionali, le finalità ed il valore della bioarchitettura. Moderatore: Arch. Giuseppe Biondo, Direttore della rivista di tecnologia edilizia "Modulo" (ed. Bema). Relatori: Arch. Denise Mc Lee - Architetto del prestigioso staff dello studio Site (sculpture in the environmental) di New York fondato nel 1970 da James Wines; si tratta di un gruppo multidisciplinare che si occupa di arte applicata all'architettura ed all'ambiente e lavora nel campo della progettazione di edifici, spazi pubblici, paesaggi, interni e prodotti industriali. Scopo principale di Site è di comunicare in maniera efficace con le persone attraverso progetti per le municipalità che si richiamano alla responsabilità sociale e ambientale. Tema dell'intervento: "Architettura e Ambiente: Un' Approccio Sostenibile" Presentazione dei progetti: proposta per il sito del nuovo World Trade Center a New York (progettato da Denise Mc Lee insieme a James Wines) Garden Pavillon Ranger/Rossini in costruzione a Briosco (Mi). Prof. Jorrit Tornquist - Architetto-biologo di origine austriaca (Graz) specialista del colore, dal 1980 insegna "colore e luce" in università e scuole di tutto il mondo. Oltre ad essere stato insignito di prestigiosi premi, i suoi lavori sono presenti in diversi musei internazionali; molteplici le sue pubblicazioni. Tra le numerose esperienze degne di nota da segnalare: nel 1995 fonda il gruppo "Color & Surface" a Barcelona, Milano e Vienna; dal 1999 è Direttore scientifico del Istituto del colore di Milano. Tema dell'intervento: "Colorworks Rumore Visivo Di Fondo - Segnale". Arch. Emilia Costa Docente al Politecnico di Milano; grande esperta e conoscitrice della progettazione bioecologica; autrice di diverse pubblicazioni sul tema; nel suo curriculum si annoverano numerosi progetti e consulenze progettuali a sfondo bioarchitettonico. Tra le svariate e molteplici esperienze: dal 1994 al 2001 Docente di Progettazione bioecologica presso la Facoltà di ingegneria di Bologna Dipartimento DAP, nel Corso di specializzazione post universitario di progettazione bioecologica; dal 1996 al 1997 Professore del Corso di Laurea in Architettura Nuovo Ordinamento di "Tecnologie di protezione e ripristino ambientale"; relatrice di ben 105 tesi di laurea sulla Bioarchitettura. Tema dell'intervento: "Dall'urbanistica all'edificio: Il Percorso Della Bioarchitettura". Arch. Michele Zini - Architetto e designer. Svolge libera professione con studio in Modena e attività di ricerca come docente a contratto al Politecnico di Milano, in partnership con Domus Academy Research Center e con Reggio Children. Studio Zini si occupa prevalentemente di progettazione integrata e D.L. di spazi pubblici e servizi per la comunità (scuole, ospedali). L'attività come designer si concentra su progetti di corporate image, con interiors e product (Motorola, Algida, Findus) e su sistemi di arredo per scuole, comunità, luoghi pubblici, abitazione. Tema dell'intervento: " Meta Progetto di Ambiente per l'infanzia/Le Soft Qualitie"

PASO DESIGN STUDIO, È NATA UNA NUOVA STRUTTURA NEL MONDO DEL PROGETTO
Milano, 21 marzo 2002 - Lo studio Paso Design nasce dalla sinergia creatasi tra quattro giovani designer e un professionista nel campo dell'industrial design, Gianni Pasini, professore al Politecnico di Milano. Questa nuova struttura offre una consulenza di qualità nel campo del progetto con spirito innovativo e qualificata professionalità ponendosi come una società di servizi e risolvendo i problemi delle aziende a cui si rivolge. Per ottenere questo risultato la Paso Design unisce alla freschezza di creatività di junior designers l'esperienza di progetto di un senior designer, per dare spessore, ad ogni intervento, alla brand identity del cliente. Così si mantiene e si promuove la qualità del progetto ottenendo risultati eccellenti e duraturi nel tempo. L'intervento del Gruppo non vuole sostituire le capacità interne di una struttura aziendale già esistente ma esaltarne le doti imprenditoriali, completando e sviluppando l'immagine. Paso Design Studio sviluppa il proprio know how di progetto con una comunicazione di immagine che mira a creare riconoscimento e consenso all'impresa, ai suoi uomini, alla capacità di rapportarsi positivamente nel contesto sociale in cui opera e nel suo territorio. Qualità essenziali dello studio il rispetto dei tempi concordati e la consegna di soluzioni chiavi in mano dei progetti con la possibilità di offrire pacchetti diversificati . I campi di intervento sono molteplici ma con la matrice comune dell' applicazione del metodo progettuale si raggiunge quel percorso innovativo e creativo che porta a reali soluzioni esecutive. Il core business riguarda la progettazione del prodotto industriale sia per ragioni storiche e sia perché risulta essere il percorso più completo nel campo dell'immagine. Si spazia dall'identificazione del brief fino all' ingegnerizzazione, dalla progettazione alla realizzazione di siti web con particolare attenzione alla sua fruibilità, dalla grafica all'immagine coordinata, la new identity, dalla progettazione e messa in opera di allestimenti fieristici e di interior design, dalla realizzazione di programmi tridimensionali alla renderizzazione di progetti per studi di architettura. La struttura della Paso Design è impostata con un sistema che permette una grande flessibilità interna e che consente le competenze più adeguate a seconda dell' intervento richiesto assistendo il cliente in ogni specifica operazione. Questo modo di agire dà la possibilità di essere un interlocutore unico per la soluzione delle varie problematiche che si possono incontrare con la garanzia di decidere e di intervenire in ogni fase del lavoro.

CESENATICO NELL'ANNO DI LEONARDO
Milano, 21 marzo 2002 - Il borgo dei pescatori della costa adriatica dell'Emilia-Romagna sarà la prima città a rievocare la venuta del genio rinascimentale - Tanti appuntamenti di sport. cultura e musica (fra cui "Concerti all'alba'1) - Il libro sotto l'ombrellone fa da "contorno" alla sede della nazionale calcio degli scrittori - La gastronomia, le 'Téste" del pesce e i menù leonardeschi Sono trascorsi 500 anni da quando Leonardo Da Vinci, nominato archíteto et íngegnero generale da Cesare Borgia detto il Valentino, si recò a Cesenatico per esaminare lo stato dei porto. Una visita documentata nei disegni riportati sul "taccuino" di Leonardo (oggi Codice L, il cui originale è all'institut de France di Parigi, mentre il Cesenatico ne possiede una copia anastatica). Il 2002 a Cesenatico sarà l'anno di Leonardo, che unirà la consueta 6Cofferta" a una serie di celebrazioni che faranno dei "borgo dei pescatori" della costa emiliano romagnola la prima località della regione ad avviare manifestazioni ed eventi legate alla venuta dei genio rinascimentale in Romagna. Si inizia con la Mostra '1eonardo e le acque" (8 luglio-8 settembre), poi, il 6 settembre nel Teatro Comunale verrà rappresentato il '1eonardo da Vinci" di Marino Moretti. L'occasione servirà alla pubblicazione del testo dei poeta di Cesenatico con un saggio su 1l mito di Leonardo fra Otto e Novecento". Infine, a novembre-dicembre verrà reistallato ex novo il rifacimento dei sipario dei Teatro che riproduceva il quadro di Pompeo Randi con Leonardo che mostra al Valentino i suoi progetti per il porto canale di Cesenatico. La presenza di Leonardo avrà una traccia anche sulle Tende al mare. Le tende (che riproducono quelle usate per far ombra in spiaggia prima che fosse introdotto l'uso degli ombrelloni) riprodurranno la Gioconda, la Dama con l'ermellino, profili e ritratti di Leonardoo, avvalendosi della collaborazione degli allievi delle Accademie di Belle Arti di Ravenna e di Brera. Installate nella spiaggia libera di Piazza Andrea Costa l'11 luglio, vi resteranno fino all'1 settembre. Anche i ristoratori di Cesenatico celebreranno il genio vinciano, proponendo piatti e menù ispirati a Leonardo. Con un'offerta che vanta 7 km di arenile, 342 esercizi alberghieri, nove residence, due aziende agrituristiche e 1.280 appartamenti in affitto, nel 2001 Cesenatico ha registrato 3,5 milioni di presenze turistiche. Vera e propria "palestra a cielo aperto" per tanti sport, dal beach-volley al cicloturismo, alla vela ed alla nautica da diporto, la città offre molto anche sul piano della cultura, organizzando eventi e spettacoli, grazie a strutture come il piccolo, ma prezioso Teatro Comunale e quello all'aperto. Tra gli avvenimenti sportivi dei 2002, da non perdere le Wele di Pasqua", regata internazionale (30 marzo-1 aprile) con circa 200 catamarani provenienti da tutti i paesi. Il 27 e 28 luglio si terrà la Regata Storica di S. Giacomo con le barche che hanno fatto la storia dell'Adriatico. Agli amanti di cultura, tradizione e spettacolo sono dedicati musica e teatro di "Ribalta Marea" e gli spettacoli dei "Festival dei Mare" (luglio e agosto). Musica protagonista nei "Notturni alle Conserve" (luglio e agosto), concerti di musica da camera allestiti nello scenario di Piazza delle Conserve (antiche ghiacciaie in funzione fino agli anni Trenta ed oggi recuperate e visitabili), nei "Concerti dell'Alba", cinque appuntamenti sulla spiaggia con musica classica, nella "Festa dei Solstizio d'Estate" e nel "Concorso Pianistico" per giovani promesse europee. Casa Moretti, dall'8 giugno all'8 settembre ospiterà la Mostra " ... E giù, in fondo, il mare", un viaggio pittorico di Federico Moroni con racconti di Tonino Guerra. Cesenatico è anche la città della lettura. In collaborazione con la Biblioteca Comunale, è possibile avere circa 40mila libri sotto l'ombrellone richiedendoli in trenta di stabilimenti balneari (nel 2001 erano 25), da sottolineare che ognuno di tali bagni ha anche una dotazione di volumi, che verrà aumentata da altri 1.400 libri da parte della Biblioteca. Così non è un caso che la "Osvaldo Soriano Football C1W, la Nazionale calcio scrittori (costituita nel settembre 2001) abbia scelto Cesenatico come sede ufficiale. Lo scopo della Nazionale è quello di promuovere la lettura attraverso il linguaggio più comune: lo sport, in particolare il calcio. Fanno parte della Nazionale: Fernando Acitelli, Alessandro Baricco, Marco Bosonetto, Enzo Fileno Carabba, Andrea Cotti, Carlo D'Amicis, Alessandro Fabbri, Gian Luca Favetto, Carlo Lucarelli, Alessandro Perissinotto, Davide Pinardi, Enrico Remmert, Beppe Severgnini, Giampaolo Simi, Paolo Verri, Dario Voltolini. Il "vissuto" marinaro emerge con forza anche dalle tradizioni culinarie, ampiamente rappresentate, da una parte, dall'industria della pesca (con la sua importante flotta di pescherecci) e dall'altra dai 70 ristoranti "visitati", ogni anno, da oltre 500mila buongustai. I 40 ristoratori aderenti all'Arice propongono i menù con pesce fresco dell'Adriatico. L'Arice promuove anche manifestazioni come "Azzurro come il pesce" (in marzo) e 1l Pesce fa festa" (11-3 novembre), nella Colonia Agip per valorizzare il pesce ed approfondire la conoscenza con la cucina che ha le radici nella tradizione marinara. La cultura marinara dell'antico borgo è visibile nel Museo Galleggiante della Marineria (Porto canale), con otto imbarcazioni d'epoca perfettamente "armate". A Natale, sulle barche viene posto uno dei presepi più belli ed esclusivi dei mondo. Base ideale per i cicloturisti italiani ed europei per escursioni nell'entroterra romagnolo, Cesenatico ospita la Nove Colli (19 maggio), cui parteciperanno oltre 9mila appassionati. 250 arriveranno in bici da Monaco di Baviera. Il 18 maggio partirà la Nove Colli Running, che in 30 ore percorrerà a piedi il tracciato ciclistico, mentre più comoda sarà quella su Vespa. Il 21 e 22 settembre ci sarà la prima edizione della Nove Colli su mountain bike. Sportur 2002 fl'Olimpiade della Riviera) realizzerà a Cesenatico gare di Triathion e Duathion (21 e 21 aprile) e, al Circolo Nautico, la scuola di vela con Pelaschier come "insegnante" (21-25 aprile). Per info: Comune di Cesenatico Ufficio Turistico - tel 0547-673287
http://www.cesenatico.it/turismo

DUE PASSI NELL'UNIVERSO DELLA CALZATURA MICAM SHOEVENT 21/24 MARZO 2002
Milano, 21 marzo 2002 - Inaugura oggi, giovedì 21 marzo in Fiera Milano, alla presenza dei Viceministro alle Attività Produttive Onorevole Adolfo Urso, Micam Shoevent, l'appuntamento fieristico internazionale dedicato ai più qualificati operatori dei mondo della calzatura. La manifestazione apre i battenti in contemporanea con Mipel e prosegue fino a domenica 24 marzo con 1.203 espositori e oltre 2.000 collezioni dedicate alla stagione autunno/inverno 2002/2003. In un momento congiunturale delicato, in cui si fanno ancora sentire gli influssi dei dopo i i settembre e della conseguente crisi dei mercati, la presenza di un'aita autorità governativa in occasione dell'apertura ufficiale della manifestazione ha il valore di un segnale importante dell'attenzione e dei sostegno che gli organi istituzionali accordano all'industria calzaturiera, oltre che un riconoscimento autorevole del ruolo che MICAM assume per il settore e nel panorama fieristico internazionale. Tappa obbligata per i buyer della moda di tutto il mondo, Micam richiama a sé un numero sempre crescente di espositori e visitatori ed è per questo oggi riconosciuto come appuntamento imperdibile dedicato alla calzatura. La partecipazione delle numerose e prestigiose imprese italiane che hanno fatto dei Made in Ita/y calzaturiero uno dei punti di forza dell'intero sistema industriale dei Paese, si arricchisce a Micam di un numero sempre più interessante di presenze internazionali. Gli espositori stranieri passano a 158 con un incremento dei 23,4% rispetto a marzo 2001, in conformità al trend generale di crescita che fa segnare un aumento complessivo delle case espositrici che raggiungono il record assoluto di superficie espositiva occupata. Con 1.203 espositori contro i 1.122 dell'anno precedente, le case che hanno scelto Micam per presentare le loro collezioni occupano infatti, a partire da questa edizione, un padiglione in più aggiungendolo a quelli tradizionali dei quartiere del Portello fino a raggiungere una superficie totale netta di 47.790 metri quadrati (contro i 44.313 di marzo 2001). In particolare nell'Area Visitors, creata per ospitare nel contesto dei salone alcuni fra i nomi eccellenti delle griffe d'oltre confine, le presenze aumentano in modo significativo, con un tasso di crescita del 46,7%. Da espressione di un patrimonio artigianale importante a industria calzaturiera strutturata e affermata nel mondo, che non dimentica il retaggio tradizionale per farne un punto dì forza, il sistema calzaturiero italiano, con quello internazionale, rappresenta a Micam l'universo della produzione creativa dedicata a un accessorio capace di racchiudere in sé l'essenza di uno sti le. E a pochi giorni dalla presentazione delle collezioni dei prét-à-porter femminile, Micam promette di completare la moda per le stagioni future con un'offerta ricca e diversificata, per dare una risposta adeguata ad ogni scelta di vita e per ogni tipologia di consumatore. Vetrina ad alta visibilità per la componente creativa che genera nuovi stili e prefigura le mode dei futuro, Micam è anche il momento per verificare sul campo i frutti dell'innovazione tecnologica e materiale applicata al settore calzaturiero, oltre che per avere il polso dell'andamento dei settore e degli affari. Stringere contatti, confrontarsi, verificare e verificarsi, formarsi, informarsi e aggiornarsi sono il motivo conduttore della quattro giornate dedicate a Micam, che coniugano gli affari con le attività culturali che ne facilitano io sviluppo. Per incontrarsi, il calendario di Micam ha in programma per giovedì 21 marzo, la tradizionale serata di musica all'Alcatraz Music Island di Milano con il concerto di Antonello Venditti. L'evento ospita anche la cerimonia di conferimento dei Micam Award - che Micam assegna al miglior dettagliante o compratore, italiano e straniero, selezionato attraverso il giudizio espresso dagli stessi espositori della manifestazione. Per segnare il passo con la tecnologia nel tempo dell'e-commerce, Micam propone per venerdì 22 marzo, alle ore 10.00, un incontro dal titolo `Fineg l'e-commerce nel settore della calzatura", sul tema dei sistemi europei di standardizzazione del commercio elettronico, organizzato dalla Cec, la Confederazione Europea dell' ndustria della Calzatura, per il lancio del programma Efnet 3 (European Footwear Network Electronic Trade). Sabato 23, alle ore 11.30, completa il programma degli incontri la conferenza-dibattito dal titolo "L'industria calzaturiera Italiana: parte integrante dei Sistema Moda".

SICUREZZA:: L'UNDICESIMA EDIZIONE HA GIÀ RACCOLTO ADESIONI PER 15. 000 METRI QUADRI NETTI LA VÌDEOSORVEGLIANZA AL CENTRO DI SICUREZZA 2002 (20-23 NOVEMBRE) TRA LE NOVITÀ DELLA MOSTRA HI.T SELECTION, SELEZIONE ON LINE TRA I MIGLIORI PRODOTTI
Milano, 21 marzo 2002 - L'undicesima edizione di Sicurezza, la mostra internazionale dedicata alla sicurezza e all'automazione degli edifici, che si svolgerà dal 20 al 23 novembre 2002 a Fiera Milano, sarà caratterizzata da diverse novità. A fine febbraio, la manifestazione ha già raccolto adesioni per circa 15.000 metri quadri netti e ha visto la conferma delle aziende leader nel settore. Sicurezza 2002, organizzata da Intel srl e promossa da Anciss, l'Associazione Italiana Sicurezza e Automazione Edifici che aderisce a Federazione Anie, dedicherà particolare attenzione alla videosorveglianza. In occasione della mostra saranno. infatti, presentati i risultati di alcune esperienze nell'utilizzo di queste tecnologie, anche in un'ottica di collegamento con gli istituti privati di vigilanza. Oltre ai tradizionali settori della security e dell'antincendio, nell'ambito della manifestazione avranno un ruolo significativo comparti quali la sicurezza dei dati, i servizi di intelligenee, la domotica. Una novità di quest'anno sarà Hi.T Selection, una selezione tra le novità di prodotto che gli espositori potranno inserire on line in Product News a partire da aprile. In www.sicurezza.it  le aziende avranno a disposizione delle vetrine virtuali e potranno attivare uno o più link diretti ai propri prodotti mediante un apposito logo realizzato da Intel srl. I prodotti saranno selezionati dai visitatori del sito, che avranno la possibilità di conoscere in anteprima alcune novità della mostra e di esprimere le loro preferenze con un limite massimo di tre voti ogni mese. Al termine, le aziende selezionate potranno: pubblicare il prodotto nel catalogo cartaceo di Product News che sarà distribuito a Sicurezza 2002; usufruire della promozione nel Meeting Point del sito di Intel srl che sarà realizzato in fiera; > utilizzare il logo Hi.T 30 da abbinare al prodotto nell'attività promozionale; avere particolare visibilità on line tramite la newsletter di Intel srl. Le aziende con i sei prodotti più votati potranno, inoltre, avere ulteriore visibilità nel sito www.sicurezza.it disporre gratuitamente di un'area di 16 metri quadri a Sicurezza Mediterranea (novembre 2003, Bari); usufruire della promozione comune in un'area creata ad-hoc alla rassegna di Bari; utilizzare gratuitamente per un anno tre vetrine nell'area Product News. L'attività convegnistica di Sicurezza 2002 sarà caratterizzata da pochi, ma qualificati eventi. In quest'ambito saranno presentati, ad esempio, i risultati di un'indagine sulla sicurezza condotta dall'Istituto Cinn per conto di Intel srl e Assivigilanza. La ricerca fornirà uno "spaccato" significativo della percezione e della conoscenza da parte degli italiani di diverse tematiche relative alla sicurezza e dell'utilizzo di tecnologie e servizi del settore.

"LA NOVITÀ DELL'ANNO " LA GIURIA POPOLARE DI QUATTRORUOTE HA SCELTO LA FIAT STILO
Milano, 21 marzo 2001 - Quattroruote per la terza volta ha indetto il referendum La novità dell'anno, un importante test che consente al pubblico di esprimere la propria scelta , eleggendo il miglior prodotto automobilistico presentato e commercializzato nell'anno sul nostro mercato. La preferenza dei 149.679 votanti è andata quest'anno alla Fiat Stilo. Nelle precedenti edizioni del premio si erano affermate nel 1999 la Audi tt Roadster e nel 2000 l'Alfa Romeo 147 Si è iniziato in ottobre con il voto attraverso la cartolina inserita in Quattroruote e con la possibilità di esprimere la propria preferenza via internet alfine di raccogliere anche l'opinione di un target particolarmente dinamico e informato quale è quello dei "navigatori". Si è proseguito in novembre e dicembre attraverso altre cartoline inserite nei fascicoli di Quattroruote e ancora attraverso internet. 1 lettori sono stati chiamati a votare la preferita tra 10 auto presentate nel periodo ottobre 2000 settembre 2001 scelte in funzione dei loro contenuti d'innovazione, tecnologia e stile. La selezione effettuata dalla redazione non ha volutamente considerato modelli di nicchia che avrebbero catalizzato soprattutto i voti dei sognatori. Sono state perciò sottoposte al voto autovetture con contenuti tali da far si che appartenessero al nostro vissuto quotidiano. La classifica finale è stata la seguente: 1° Fiat Stilo 47.483 Novità dell'anno 2001"; 2° Mini 38.097 ; 3° Jaguar X-Type 14.430 ; 4° Audi A4 13.466 ; 5° Peugeot 307 12.635 ; 6° Renault Laguna 7.282; 7° Citroen C5 6.615; 8° Volvo S60 4.803; 9° Ford Mondeo 2.492; 10° Honda Civic 2.376; Totale voti 149.679. Nell'analisi dei voti non si notano particolari differenze di valutazioni tra coloro che hanno votato tranute le cartoline inserite nel giornale e gli utenti internet.

VANDERBILT: DA PARIGI A NIZZA IN TRE GIORNI SU UNA MERCEDES SIMPLEX
Stoccarda, 21 marzo .2002 - Il 14 marzo 1902, la Dmg di Cannstatt consegnò la quinta Mercedes Simplex 40 CV al miliardario americano appassionato di auto William K. Vanderbilt Jr., il quale senza perdere tempo si imbarcò con la sua nuova vettura per un viaggio di 600 chilometri fino a Parigi, dove giunse la sera del giorno successivo. In seguito, quello stesso anno, il miliardario stabilì nel tratto tra Ablis e Chartres un nuovo record di velocità sul chilometro lanciato, raggiungendo sulla sua Mercedes Simplex una velocità di 111,8 chilometri orari. Per Vanderbilt Jr., partecipare durante il tempo libero alle gare sportive su lunghi percorsi, che a quel tempo godevano di grande popolarità, e alle numerose prove per stabilire record automobilistici in Europa e in America, rappresentava un vero e proprio divertimento. Inoltre, i suoi successi contribuivano a consolidare la fama già leggendaria del marchio Mercedes, oltre che del suo pilota, conferendo alla DMG un numero sempre crescente di clienti di rango. La Mercedes Simplex 40 CV di William K. Vanderbilt Jr. del 1902, a quanto sia dato sapere oggi, è la Mercedes più antica ancora esistente ed uno dei pochi veicoli di questa serie che si siano conservati fino ai nostro giorni. La vita di questa vettura, che adesso fa parte della collezione del Museo Mercedes-Benz, è documentata senza lacune. Qui di seguito sono riportati gli appunti che William K. Vanderbilt Jr. scrisse sulla corsa da Parigi a Nizza pochi giorni dopo il suo arrivo. 18 marzo 1902 - Intorno alle sei, D. W. Bishop ed io ci avviammo sulla strada per Nizza. La nostra compagna di viaggio era una Mercedes da 40 CV con carrozzeria da corsa. Avevamo scelto un percorso che ci avrebbe portato attraverso le città di Fontainebleau, Montargis, Cosne, Nevers e Moulins. Nell'ultima località abbiamo pernottato alla fine del primo giorno nel Grand Hotel de Paris. Nel corso della giornata avevamo coperto i seguenti percorsi: Parigi - Fontainebleau 60 chilometri, Fontainebleau - Cosne 127 chilometri, Cosne - Moulins 110 chilometri; percorso complessivo 297 chilometri, 19 marzo 1902 - Ci siamo svegliati presto, perché avevamo una lunga tappa davanti a noi. A Roanne abbiamo fatto una pausa di mezz'ora per la colazione, bevendo caffè e mangiando un paio di uova. Successivamente, la strada ci ha portato a Lione, dove abbiamo consumato un rapido pranzo. La strada da Roanne a Lione ci ha condotto attraverso un paesaggio montuoso, dove ci ha sorpreso una tempesta di neve che ha reso il viaggio estremamente disagevole. Ciò nonostante abbiamo raggiunto Lione senza incidenti. Percorsi coperti: Moulins - Roanne 100 chilometri, Roanne - Lione 90 chilometri; percorso complessivo 190 chilometri. Dopo una breve sosta abbiamo proseguito il nostro viaggio da Lione a Valence. Ha cominciato a piovere. Andavamo il più veloce possibile, perché volevamo essere entro sera a Digne, dove speravamo di incontrare il maggiordomo del sig. Bishop con abiti freschi. Dietro Crest, la strada conduceva attraverso una zona montuosa, lungo una valle, nella quale scorreva tortuosamente un ruscello. Con nostro disappunto, trovammo la strada stretta e in cattive condizioni, dato che a causa della grande quantità di neve non era stato possibile effettuare i lavori di manutenzione durante i mesi invernali. Maledimmo la nostra sfortuna, poiché la pioggia nel frattempo si era tramutata in neve ed avevamo davanti a noi ancora un valico ed altri 100 chilometri di strada. Ma l'ostacolo fu rapidamente superato, e dopo mezz'ora eravamo ancora in viaggio. A Luc-en-Diois, un piccolo villaggio con non più di una mezza dozzina di casette, mi fermai per domandare se eravamo sulla strada giusta; non avevo alcuna voglia di perdermi in una tormenta di neve sulle Alpi. Mentre chiedevo informazioni, dalla casa di fronte è uscito un poliziotto che mi ha arrestato perché, a quanto pare, avevamo attraversato ad una velocità pazzesca la cittadina di Die, ormai superata da 18 chilometri. Il poliziotto ci ha portato in una stanzetta della casa per mostrarci un telegramma che aveva ricevuto dai pubblici ufficiali di Die; nel telegramma si leggeva che bisognava fermare un'automobile blu con una ruota di scorta sulla parte posteriore. Il mio veicolo era verniciato di giallo, ma così ricoperto di sporcizia che il colore originario non si vedeva quasi più. Subito mi affrettai a pulire una parte della carrozzeria, per dimostrare al poliziotto che doveva esserci un errore: il nostro veicolo era giallo! Gli feci anche notare che la mia auto non aveva una ruota di scorta fissata sulla coda, e che però attraversando Die avevo visto un'altra automobile, verniciata di blu e con una ruota di scorta sulla parte posteriore. Quindi ci avevano senz'altro scambiati per qualcun altro. Bishop cominciò ad agitarsi enormemente; aveva già tirato fuori dalle tasche diversi orologi e adesso cercava di dimostrare con i calcoli al poliziotto che avevamo impiegato un'ora e mezza per coprire il percorso di 18 chilometri tra le due località. Fu tutto inutile. Nel frattempo avevamo a che fare con tre poliziotti, che all'unanimità decisero di trattenerci sotto chiave per la notte e di rimandarci il mattino successivo a Die per il procedimento giudiziario. Io protestai nuovamente, facendo notare ai poliziotti che non avevano alcun diritto di arrestarci. Io potevo mostrare i miei documenti di riconoscimento, e quindi loro non dovevano fare altro che registrare il mio nome per poi presentarmi a tempo debito un mandato di comparizione. Questa era la procedura consueta in tutta la Francia, ma evidentemente non in quel posto. Ci fu ordinato di parcheggiare la nostra auto in un capannone sull'altro lato della strada e quindi fummo messi agli arresti in una casa accanto. Ci vennero assegnate due stanze per il Sig. Bishop ed io, nonché una terza per il nostro meccanico, e sulla porta di casa venne messo di guardia un poliziotto che doveva sorvegliarci. Eravamo terribilmente stanchi ed affamati, ed anche totalmente bagnati fradici di pioggia, per cui ci ritirammo subito. Cercai di dormire, ma dopo un breve sonno mi risvegliai verso mezzanotte, perché tremavo di freddo nonostante le coperte di pelliccia e i mantelli che ero riuscito a procurarmi, Mi alzai e andai nella stanza di Bishops, il quale con mia sorpresa andava su e giù per la stanza cercando di tenersi caldo con grandi quantità di cognac. Dato che la camera di Bishop era dotata di un camino, decidemmo di accendere il fuoco. Innanzi tutto perlustrammo l'intera casa alla ricerca di qualcosa da bruciare. Trovammo del carbone di legna, ma nonostante tutti i tentativi, stranamente, non riuscimmo ad accenderlo. Perciò prendemmo alcuni libri da uno scaffale, strappammo le pagine e le gettammo nel camino. Grazie alla biblioteca riuscimmo ad accendere un fuoco fiammeggiante, che però non era in grado di riscaldare a sufficienza l'ambiente. Quindi aprimmo la finestra per fare entrare un po' d'aria fresca, che pur essendo molto più fredda non era mai tanto umida come quella all'interno della casa. Verso le tre del mattino ne avevo abbastanza. Dissi a Bishop che sarei andato fino al capannone, avrei messo in moto l'auto e poi fatto suonare il clacson davanti alla porta della casa. Lui avrebbe dovuto quindi dare uno spintone al poliziotto di guardia e saltare velocemente in auto, per poi ripartire. Quando lasciai la casa insieme al meccanico, il poliziotto ci fece qualche domanda sulle nostre intenzioni. Noi gli rispondemmo che nella casa faceva così tanto freddo che avevamo deciso di andare a prendere un paio di coperte nell'auto. Fortunatamente, queste Mercedes da 40 CV sono assolutamente silenziose; pertanto la messa in moto del motore passò del tutto inosservata. Pochi minuti dopo eravamo davanti alla porta della casa, ed io suonai il clacson. Come concordato, Bishop diede uno spintone al francese, saltò in auto e ce ne andammo via. 20 marzo 1902 - Dopo pochi chilometri la strada ci venne sbarrata da una serie di cumuli di neve che ci costrinsero a prendere più volte la rincorsa prima di riuscire ad attraversarli. Impiegammo diverse ore per percorrere i dieci chilometri buoni che ci separavano dal valico, ma alla fine lo raggiungemmo sani e salvi e potemmo proseguire il nostro viaggio verso la valle sull'altro lato, un versante meridionale meno innevato. Intorno alle sei del mattino arrivammo a Serres, a 137 chilometri da Valence; qui per la prima volta dalla nostra fuga da quel paesino sperduto riuscimmo a trovare qualcosa da mangiare. Ordinammo tutti delle uova, che da quelle parti si trovavano facilmente, e tanta cioccolata calda quanto la vecchia signora che gestiva la locanda fosse in grado di preparare. Io credo che ci avesse preso per un gruppo di pazzi fuggiti da un manicomio, in particolare dopo averle raccontato che avevamo attraversato il valico; infatti, secondo quanto affermato dalla donna, negli ultimi cinque mesi nessuno aveva tentato questa impresa, né con un'automobile né con un carro trainato da cavalli. Dopo aver ringraziato smisuratamente per la colazione e ci avviammo verso Digne. La strada era così accidentata, che Bishop, appisolatosi dopo la notte passata sotto sorveglianza, per poco non venne scaraventato fuori dall'auto dai sobbalzi. Intorno alle nove raggiungemmo finalmente Digne, a 73 chilometri di distanza da Serres, e qui incontrammo il maggiordomo con i nostri vestiti. La città è situata in una valle circondata da alte montagne; il panorama è imponente, ma la cittadina in se stessa offre poche attrattive. Adesso eravamo a 174 chilometri da Nizza. Lasciammo Digne intorno alle dieci e mezza del mattino, seguimmo una ripida strada di montagna fino a Mezel e da lì continuammo il nostro viaggio su una strada estremamente noiosa in direzione di St. André. Finalmente arrivammo a Puget Théniers, a 70 chilometri da Nizza. La strada per Puget Théniers è straordinariamente pittoresca, in particolare i primi 40 chilometri che attraversano una gola. Intorno all'una del pomeriggio raggiungemmo Nizza, per poi arrivare all'una e mezza a Monte Carlo. Parigi - Fontainebleau 60 chilometri, Fontainebleau - Montargis 53 chilometri, Montargis - Cosne 74 chilometri, Cosne - Nevers 54 chilometri, Nevers - Moulins 56 chilometri, Moulins - Roanne 100 chilometri, Roanne - Lione 90 chilometri, Lione - Valence 99 chilometri, Valence - Die 66 chilometri, Die - Luc-en-Diois 18 chilometri, Luc-en-Diois - Serres 53 chilometri, Serres - Sisteron 33 chilometri, Sisteron -Digne 40 chilometri, Digne - Nizza 174 chilometri; percorso complessivo: 970 chilometri.

IL VINO DEL SECOLO PROTAGONISTA AL FOUR SEASONS IN UN IMPERDIBILE EVENTO CHE INAUGURERÀ LA PRIMAVERA MILANESE. "UNA SU CENTO": IL FOUR SEASONS HOTEL DI MILANO PRESENTA IL BRUNELLO DI MONTALCINO, ANNATA 1997
Milano. 21 marzo 2002 - La primavera milanese sboccerà all'insegna della grande enologia: un evento straordinario, un'opportunità unica per conoscere e degustare un vino che ha reso l'Italia famosa in tutto il mondo: il Brunello di Montalcino. La migliore annata del secolo, il 1997; le più prestigiose firme: Antinori, Banfi, Marchesi de' Frescobaldi, Siro Pacenti e poi, ancora, Andrea Costanti, Agricola San Felice, Tenimenti Angelini - Val di Suga, Tenuta Col D'Orcia; una location d'eccezione, il grandioso Salone delle Feste del Four Seasons Hotel di Milano. Dulcis in fundo, due tra i più apprezzati chef italiani, Sergio Mei del Four Seasons e Carlo Cracco di Cracco Peck, Stella Michelin sempre più luminosa, coordinati da Tony Sarcina, direttore della prestigiosa scuola di cucina Alto Palato, nella creazione di un menù che riporta indietro nel tempo, allo sfarzo ed alla grandezza della Toscana tardo - rinascimentale, rievocata anche dalle musiche e dai costumi dei suonatori che allieteranno la festa del Principe Brunello. Questi gli eccezionali ingredienti di "Una su cento", appuntamento con il Brunello di Montalcino 1997 (migliore annata del secolo) che si terrà il 21 marzo prossimo al Four Seasons Hotel di Milano: un evento imperdibile per gourmet ed amanti del berebene. La serata avrà inizio alle 19.00 con un aperitivo - degustazione che consentirà agli ospiti di conoscere i produttori ed i loro vini, naturalmente tutti tranne uno, proprio quell' "Uno su Cento" che sarà il grande protagonista della cena che verrà servita a partire dalle 20.30. Ben nove bicchieri, uno per ciascun Brunello 1997, saranno a disposizione di golosi ed appassionati di Bacco che potranno così sbizzarrirsi creando i loro accostamenti ideali con le diverse portate: il delizioso piedino di maiale ripieno con frutta secca e radici di papavero e tarassaco all'agretto, l'invitante acqua cotta con funghi e cardo in brodo di cinghiale all'erba persa, un gustoso stoccafisso arrostito al lardo di cinta unito a ceci e cavolo nero, e poi un altro piatto raffinatissimo: anatra e piccione con insaccato di coppa al pepe e timballo di rape all'uvetta. E il dolce? Irresistibile!: pan di spezie con gelato caldo allo zabaione di vino spunto... Antiche ricette con i sapori di oggi: questa la proposta del Four Seasons per una serata indimenticabile. Palati in festa! Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 02. 77081435 Degustazione con i produttori dalle 19.00 alle 20.30: libera Costo della cena: € 93,0 Menù: Piedino di maiale ripieno con frutta secca e radici di papavero e tarassaco all'agretto; Acqua cotta con funghi e cardo in brodo di cinghiale all'erba persa; Stoccafisso arrostitoal lardo di cinta con ceci e cavolo ner; Anitra e piccione con insaccato di coppa al pepe e timballo di rape all'uvetta; Pan di spezie con gelato caldo allo zabaione di vino spunto. Vini: Brunello di Montalcino Docg 1997 - Andrea Costanti; Brunello di Montalcino Docg 1997 Pian Delle Vigne - Antinori; Brunello di Montalcino Docg 1997 Castello Banfi - Banfi; Brunello di Montalcino Docg 1997 Tenuta Greppo - Biondi Santi; Brunello di Montalcino Docg 1997 CastelGiocondo - Marchesi de' Frescobaldi; Brunello di Montalcino Docg 1997 Campogiovanni - San Felice; Brunello di Montalcino Docg 1997 - Siro Pacenti; Brunello di Montalcino Docg 1997 Vigna Spuntali - Tenimenti Angelini Val di Suga; Brunello di Montalcino Docg 1997 - Tenuta Col d'Orcia.

APRE DOMANI AL PUBBLICO IL NUOVO RISTORANTE BREK UBICATO ALL'INTERNO DEL CENTRO COMMERCIALE ACQUARIO SHOPPING CENTER DI VIGNATE, IN PROVINCIA DI MILANO
Milano, 21 marzo 2002 - Cibis, la grande catena italiana specializzata nella ristorazione, aprirà ufficialmente domani le porte del nuovo spazio Brek, ubicato all'interno del centro commerciale Acquario Shopping Center di Vignate, in provincia di Milano. Il ristorante Brek, il quinto in Lombardia, si sviluppa su una superficie totale di 1000 metri quadrati, offre 300 posti a sedere, impiega 40 dipendenti ed è stato concepito per una previsione di 800 clienti al giorno. L'ambiente si ispira ai concetti di aria, acqua, terra e fuoco ed è arredato principalmente con materiale caldi e naturali. Accanto all'area destinata alla ristorazione e alla preparazione dei piatti è stato realizzato uno spazio-gioco per i bambini. Fra i servizi offerti dal nuovo ristorante Brek, ci sono la Fresh Card, che consente il pagamento con carta personalizzata ricaricabile; il menù per i bambini e la possibilità di organizzare dei party e feste di compleanno, sempre con menù specifico, per i più piccoli. Il ristorante Brek, oltre alla tradizionale concezione delle isole dove il cliente può scegliere il proprio piatto preferito che viene cotto davanti ai suoi occhi, offre una vasta scelta di pizze e focacce cotte in un grande forno a legna. Non manca poi l'angolo bar-caffetteria. Cibis, società del gruppo Pam, col raggiungimento del ventunesimo ristorante Brek, punta una volta di più a specializzarsi nella cucina italiana e mediterranea per diventare la catena italiana con il miglior rapporto qualità-prezzo. Punti di forza di Brek sono l'utilizzo di soli ingredienti freschi, l'organizzazione poliedrica dello spazio, la preparazione dei piatti sotto gli occhi del cliente, il vantaggio e la libertà di poter scegliere e comporre ogni giorno un menù diverso e personalizzato con la possibilità di gustare piatti regionali e di stagione. Brek, che ha aperto il suo primo ristorante nel 1975 a Trieste, costituisce assieme a Pixx e Degustibus, uno dei marchi di Cibis. La catena Brek conta 950 dipendenti e negli ultimi anni ha registrato un fatturato di circa 45 milioni di Euro, servendo sette milioni di clienti l'anno. I ristoranti Brek sono dislocati nei centri storici e nei più grandi centri commerciali delle città del Nord e Centro-Italia; sono tutti strutturati con la formula free-flow (ristorazione a buffet ad isole) e offrono la massima qualità, sia dei prodotti (tutti i piatti sono realizzati con ingredienti freschi e non surgelati né precotti), sia degli allestimenti dei locali, confermandosi come un punto di riferimento della ristorazione commerciale.

CONFERENZE ASSAGGI FINE
Milano, 21 marzo 2002 - Si sono concluse venerdì 15 marzo 2002 le conferenze Assaggi, i "gustosi" appuntamenti enogastronomici che da dicembre hanno visto coinvolto l'Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone. Le conferenze, riconosciute dai provveditorati del Vco e di Novara come corso di aggiornamento per insegnanti, hanno visto partecipare un folto pubblico di curiosi e di golosi, che al termine delle conferenze hanno gustato gli assaggi preparati di cuochi dell'Istituto Alberghiero "Maggia" di Stresa e dagli alunni della Scuola Panificatori e Pasticceri di Gravellona. Fra i progetti dell'Ecomuseo per il futuro c'è quello di raccogliere gli interventi delle conferenze in un unico volume e farne una pubblicazione che si preannuncia già molto gustosa e per palati fini. Le conferenze, in tutto sette, hanno preso per la gola molte persone e la grande affluenza di pubblico ha stupito gli stessi organizzatori. L'Ecomuseo ringrazia gli intervenuti, i relatori e la stampa che hanno seguito l'evento in ciascuna delle sue fasi e rimanda tutti alle prossime conferenze previste per la fine dell'anno; senza dimenticare gli sponsor delle serate Lagostina Spa e Piazza Effepi S.r.l. e tutti quei produttori locali che hanno offerto alcuni assaggi: la Casa Vinicola Garrone, l'Azienda Agricola Valsesia, il ristorante Divin Porcello.

...I TITANI VINCONO IL FESTIVAL... ASSEGNATI I PREMI DELLA XXVII EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM TURISTICO,
Milano, 21 marzo 2002 - I Premi Ufficiali - Miglior Film: Toothed titans, (di Adam Ravetch, National Geographic Television, Canada 2000, 53'), "perché presenta immagini spettacolari e inedite della vita degli elefanti marini, del loro habitat sopra e sotto i ghiacci, realizzate con rischio personale del regista, soprattutto negli incontri ravvicinati con l'orso bianco". Miglior Fotografia: Greenland: a different world, (di Peter Jensen, Greenland Information Department, Danimarca 2000, 8'), "per la spettacolarità e il fascino delle immagini che, esaltate dalla perizia tecnica, restituiscono in modo esemplare la bellezza della "terra verde". Miglior film Sezione Ambiente: El hierro (di Riccardo Cabrera Fleitas, Patronato del Turismo del Excmo, Spagna 2001, 8'), "perché il filmato permette di scoprire una fauna e una flora sottomarina dai colori meravigliosi, con un'immersione spettacolare, in un ambiente marino riconosciuto dall'Unesco come area di interesse mondiale". Miglior film Sezione Sport e Avventura: Toothed Titans, (di Adam Ravetch National Geographic Television, Canada 2000, 53'), "perché presenta immagini spettacolari e inedite della vita degli elefanti marini, del loro habitat sopra e sotto i ghiacci, realizzate con rischio personale del regista, soprattutto negli incontri ravvicinati con l'orso bianco". Miglior film Sezione Turismo Culturale: Zanzibar hinna, (di Samira Guadagnolo, Italia 2001, 6'), "per la presentazione di un'insolita realtà africana che valorizza tradizioni antiche acquisite da altre culture e ancora oggi vive". Miglior film Sezione Turismo Promozionale: Berlin, (di Daniel Steinmetz, United Visions, Germania 2001, 5'), "per l'attualità del linguaggio essenziale e incisivo, che sa essere in sintonia con il nuovo volto di una città risorta dalle sue ceneri". Miglior film Sezione Turismo Religioso: Tek Jam I Thell, (di Rocco Giampietro, Promo Video srl, Italia 2002, 16'), "per essere capace, pur con un linguaggio tradizionale, di restituire in modo fresco ed efficace usi e riti che, come il dialetto della comunità calabrese di S. Demetrio Corone, hanno origine in Albania, terra dei loro avi". Miglior Format televisivo: Destinazione Russia: lago Ladoga (di Mattia Mariani, Canale Viaggi per Tv srl, Italia 2001, 26'), "per la maniera immediata e coinvolgente con cui viene presentata la navigazione sul lago più grande d'Europa, località turistica insolita ma di grande fascino". Miglior Spot: Lancia Lybra, (di Zack snyder, Armando Testa per Fiat Auto, Italia 2001, 30''), "per la capacità di raccontare in modo compiuto una storia nella breve durata di uno spot televisivo". Miglior film Sezione Etnografia: Vita con gli animali. Il condor: messaggero degli dei, (di Adriano Zecca, TSI, Svizzera 2001, 30'), "per aver documentato in modo efficace, pur nella crudezza delle sequenze che vedono protagonisti gli animali, una tradizione antica che simboleggia l'ideale rivincita del popolo Indios sui conquistadores. I Premi Speciali - Premio Provincia di Milano: Festivals of India (di Umesh Bit, Juhi Sinha Productions, India 2002, 16') Premio Regione Lombardia: La Val Lanterna (di Bruseghini Camillo e Cantari Evaristo, Cooperativa Lombarda Gestione e Servizi, Italia 2001, 51') Premio Speciale Aem: Le pays cathare (di Luca Centoni, Phoenix Media Service, Italia 2001, 26') Premio Enit per il miglior film italiano: Senza titolo (di Franco Tamiazzo, BZ Studio, Italia 2001, 14') Premio Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano: Presentation of Denmark (di A. Koch, Ente Danese per il Turismo, Italia 2001, 5') Premio Unione Artigiani di Milano: I colori di Orvieto (di G. Pancaldi, Comune di Orvieto, Italia 2001, 6') Premio Automobile Club di Milano: Overland - Gli Indiani del Nord America (di Beppe Tenti, Trekking International, Italia 2001, 14') Premio Fiavet: Burgenland Imagenfilm (di Gerard Gucher, Burgenland Tourismus, Austria 2001, 10') Premio Cai - Sezione di Milano - per il film più votato dal pubblico: Grigne: geologia e fenomeni carsici (di Michele Lonati e Andrea Restelli, Ctu, Italia 2001, 36') Il Festival Internazionale del Film Turistico è organizzato in collaborazione con Comune di Milano - Settore Moda Turismo e Grandi Eventi; Provincia di Milano - Settore Cultura; Regione Lombardia - Settore Cultura Identità e Autonomie della Lombardia; Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca; APT; Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Milano; Fondazione Cariplo; AEM Spa; Marco Polo; CAI - Club Alpino Italiano Sezione di Milano.

COMUNE DI PARMA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PARMA IL GIARDINO RINNOVATO PARMA, PARCO DUCALE, 9 APRILE 2002
Parma. 21 marzo 2002 - Il 9 aprile 2002 il Parco Ducale verrà ufficialmente inaugurato a conclusione di una campagna di restauro che, per importanza, organicità e dimensione, è da annoverarsi tra i più significativi interventi su "Monumenti Verdi" degli ultimi anni in Europa. Più di nove i miliardi di spesa, sette dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, 460 nuovi alberi piantati, 180 abbattuti perché irrecuperabili, 600 tra platani ed ippocastani curati con "flebo" contro i lepidotteri, circa 6.000 nuove piante di carpino e acero campestre messe a dimora per ricomporre più di 6 chilometri di siepi, 26 mila metri quadri di nuovo prato e 45 mila di prato rigenerato oltre a 5.374 metri quadri di prato all'inglese. In più, una nuova illuminazione (su modello antico) e strade di servizio, impianti d'irrigazione e deflusso delle acque, piste ciclabili, ricostituzione dei viali scomparsi e il recupero degli straordinari edifici storici compresi nell'area del Parco, dalle Serre Comunali e degli Aranci, al prezioso Palazzetto Eucherio Sanvitale, al Tempietto d'Arcadia, tutti restaurati e resi funzionali quali sedi di attività di servizio o manifestazioni. Statue, vasi, piedistalli, compresi i capolavori del Boudard, sono stati restaurati e, dove necessario, sostituiti con copie. Il progetto di questo non facile insieme di interventi di restauro porta la "firma" dall'architetto Massimo Iori del Comune di Parma con la collaborazione dell'architetto Paola Cavallini. Al loro fianco hanno lavorato, per la parte botanica, l'Università di Parma, l'Ufficio Verde Pubblico del Comune, l'agronomo Laura Gatti e la società Demetra; la consulenza storica è stata assicurata dall'Ufficio Patrimonio Artistico del Comune di Parma e dall'architetto Carlo Mambriani, consulente della Fondazione Cariparma. Un restauro di questa portata su un monumento di tale importanza presenta non pochi problemi metodologici e scientifici. Per questo, progettisti e consulenti sono stati supportati da un comitato scientifico internazionale composto da Bruno Adorni, Carmen Feliù, Susanna Braga, Vincenzo Cazzato, Maria Augusta Favali, Lucia Fornari Schianchi, Elio Garzillo, Giovanni Godi, Domenico Luciani, Carlo Mambriani e Monique Mosser. In Europa i giardini alla francese nel cuore della città sono pochissimi: quello di Parma è senz'altro uno dei più belli e documentati. Il suo impianto, progettato oltre duecento anni fa per i Duchi Borbone Parma da Ennemond Alexandre Petitot, è rimasto quasi inalterato fino ad ora. La limpidezza del disegno, la sua proporzione ed armonia, rischiavano però di perdersi per sempre, a causa del degrado degli ultimi decenni. Triplice l'obiettivo del progetto di restauro: ripristinare il disegno tracciato dal Petitot, corrotto dalla crescita incontrollata del verde e dall'incuria; sistemare il verde abbattendo alberi pericolanti, curando quelli malati e mettendo a dimora nuove piante; rendere fruibile, secondo le esigenze di oggi ma nel rispetto dovuto alla storia, il Parco Ducale che è il principale polmone verde del centro storico di Parma. Ad essere interessata dall'intervento è stata l'intera superficie del Parco: l'étoile a est, il transetto centrale, di cui è stato ricomposto il disegno a "quinconce" (allineamento geometrico degli alberi in tutte le direzioni) e la zona della peschiera. Per esaltare il disegno tracciato dal Petitot, il Parco è stato ristrutturato intervenendo sul verde e sul tracciato della pavimentazione. Questa, realizzata in materiale compatto per una superficie di 80.100 mq, è stata interamente rifatta pensando al Parco come zona riservata al passeggio pedonale nel cuore della città. Per le biciclette è stata invece progettata un'apposita pista ciclabile asfaltata che collega tutte le entrate, cingendo il Giardino a sud, a ovest e a nord, fino all'ingresso del Teatro al Parco. Rispetto al disegno originale, la superficie destinata a prato è molto maggiore, ben 26.000 mq di nuovo prato e 45.000 mq di prato rigenerato, in vista della fruizione da parte del grande pubblico e si è provveduto a piantare 460 nuovi alberi (tigli, ippocastani, platani e querce) mentre circa 180 piante sono state abbattute per ragioni di sicurezza. Un percorso di più di 6 km di siepi di carpino e acero campestre si snoda nel Giardino a foggia di palissade, ossia alte spalliere verdi ritmate da alberi ad alto fusto. Gli edifici storici come le Serre Comunali e degli Aranci, il Palazzetto Eucherio Sanvitale, il Tempietto d'Arcadia sono stati restaurati e destinati a punti di ritrovo per il pubblico o a sedi espositive. Mentre gli elementi scultorei come statue, vasi e piedistalli, opere settecentesche di Jean Baptiste Boudard, sono stati restaurati e salvaguardati con la sostituzione di copie al posto degli originali. L'illuminazione è stata anch'essa rinnovata con oltre 160 lampioni (su disegno antico) installati in tutto il Parco e pensata altresì in funzione della valorizzazione delle statue e di alcuni alberi monumentali grazie a fasci di luce dal suolo. Grazie alla somma di tutti questi interventi, lo splendido gioiello, prezioso polmone verde della città, è stato recuperato alla "dignità ducale".

LOTTA ALLA POLVERE: LE ITALIANE VOGLIONO IL MASSIMO E IN POCO TEMPO
Milano,21 marzo 2002 - Pulire la casa è un¹attività alla quale il 55,5% della popolazione italiana dedica in media circa 15,7 ore alla settimana: questo è quanto emerge da ricerche di mercato analizzate per Swiffer nel 2001, che hanno anche confermato il "primato" della donna italiana in fatto di pulizie domestiche. Un primato di qualità, oltre che di quantità. A questo dato si aggiungono i risultati rilevati da Procter & Gamble su un campione rappresentativo della popolazione femminile di sei diversi Paesi: in Italia si rimuove la polvere dai pavimenti in media 4,3 volte alla settimana, contro le 3,1 di Inghilterra e Francia, le 2,8 volte della Germania, 2,7 volte degli Stati Uniti e 2,5 volte dell'Austria. L¹impegno nel combattere la polvere risulta maggiore anche per quanto riguarda quella che si deposita su mobili, vetri e oggetti. In Italia si spolvera in media 4,1 volte alla settimana, contro le 3,3 volte in Inghilterra, 2,7 volte in Francia, 2,4 volte in Austria, 2,2 volte in Germania, 1,9 volte negli Stati Uniti. Dalla ricerca emerge inoltre che il 19% del campione italiano spolvera ben sette giorni su sette, mentre questa percentuale scende al 12% per le donne inglesi, al 10% per le francesi, 6% per le austriache, fino al 5% per il campione tedesco e americano. Trend 1: pulizia della casa: quello che conta è risparmiare tempo - Questi risultati confermano la tendenza della donna italiana a porre grande attenzione alle pulizie della casa e a delegarne la gestione senza però arrivare ad esserne del tutto estranea. Nell¹indagine Gpf Monitor 3SC- Scenario Casa del 2001, circa l¹86% delle intervistate ha dichiarato di sentirsi a proprio agio in casa solo quando questa e¹ perfettamente pulita e in ordine. Allo stesso tempo però il 58% attribuisce la massima importanza al risparmio di tempo nelle pulizie domestiche e l¹80% del campione sostiene di apprezzare particolarmente i prodotti che presentano molteplici occasioni d¹utilizzo. Chi si prende cura della casa, circa il 16% è costituito da uomini, vuole risultati impeccabili senza fatica e soprattutto in poco tempo. Ciò spiega perché si privilegino le pulizie di routine diradando la frequenza rispetto a quelle di vetri, argenti, e altri metalli. Accanto a questo, vi é la tendenza crescente a privilegiare arredi e complementi che offrono semplicità d¹uso e di manutenzione, pur rispettando le esigenze di stile e pregio. Trend 2: una casa elegante, confortevole e facile da pulire - Con appropriate scelte di arredo, si abbatte in parte il tempo necessario per pulire a fondo la casa, ma occorre ancora coniugare l¹esigenza di uno spazio pulito ed accogliente con quella di disporre del maggior tempo libero possibile e di semplificarsi la vita. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le innovazioni tecnologiche finalizzate a una gestione della casa sempre più agile e ad alleggerire le fatiche domestiche. E proprio in questo scenario si inserisce Swiffer, l¹innovativo e pratico sistema catturapolvere. Swiffer, il ³duo² panno asciutto usa e getta e scopa con base snodabile su cui si fissa il panno, è uno strumento leggero e versatile che consente di eliminare la polvere anche nei punti più difficili. Trend 3: il nuovo Swiffer cattura ancora più polvere - A due anni dal lancio sul mercato, Swiffer é stato ulteriormente perfezionato con una nuova base dal fondo ricurvo e superficie ruvida, che permette di raccogliere la polvere sfruttando tutto il panno e offrire un risultato di pulizia ancora più accurato in minor tempo. Il panno elettrostatico con struttura a nido d¹ape rimuove polvere, peli, capelli e li cattura nella sua trama senza sollevarli o disperderli. Un panno di 22x28cm pulisce fino a 100mq di superficie, e non parliamo solo di pavimenti: oggetti fragili, monitor e tastiera del computer, impianti hi-fi, interni dell¹auto possono essere spolverati con il panno da solo, mentre la base snodabile consente di raggiungere le parti alte di armadi, librerie e pareti, per eliminare ogni accumulo di polvere anche negli angoli remoti. Swiffer, delicato sulle superfici delicate, è indicato per tutti i tipi di pavimenti, anche quelli pregiati come parquet o marmo, e si può utilizzare persino per restituire la brillantezza alle foglie delle piante da appartamento. Inoltre, studi condotti presso Istituti di Ricerca Indipendenti hanno testato l¹efficacia del sistema catturapolvere Swiffer rispetto agli strumenti tradizionali di pulizia. Swiffer è risultato significativamente più efficace nel rimuovere i comuni allergeni domestici dalle superfici dure rispetto ai tradizionali sistemi di pulizia e specificatamente la scopa tradizionale. Per le famiglie numerose, per le giovani coppie, per i single, per chi ha animali in casa o soffre di allergie alla polvere, Swiffer è un sistema pratico, veloce ed efficace per eliminare la polvere in maniera efficace.

 

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