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16 MAGGIO 2002

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LE ISTITUZIONI EUROPEE RAGGIUNGONO UN COMPROMESSO SUL 6PQ 

Bruxelles, 16 maggio 2002 - Il Parlamento europeo ha reso noto che dalle discussioni con i rappresentanti della Commissione europea e del Consiglio europeo è scaturito un compromesso informale che dovrebbe condurre all'approvazione del sesto programma quadro (6PQ) durante la sessione plenaria del Parlamento, prevista per il 16 maggio. A seguito dell'incontro fra le tre istituzioni, la commissione parlamentare per l'industria, il commercio esterno, la ricerca e l'energia (Itre) ha deciso di ritirare gli emendamenti precedentemente presentati, sostituendoli con 34 emendamenti di compromesso, i quali verranno votati "in blocco". In una lettera del 13 maggio, il Consiglio ha spiegato come, in questo modo, il nuovo pacchetto otterrà l'approvazione da parte di un numero sufficiente di Stati membri, nonostante le riserve espresse da Austria, Italia e Germania. Le questioni principali oggetto del compromesso riguardano l'approccio all'etica e le rettifiche apportate alle linee di bilancio per i singoli programmi. Nel pacchetto è stato previsto, inoltre, l'aumento degli stanziamenti relativi ai seguenti ambiti: scienze biologiche, genomica e biotecnologie per la salute (55 milioni di euro), scienza e società (20 milioni di euro), società dell'informazione (20 milioni di euro) e misure specifiche a favore della cooperazione internazionale (15 milioni di euro). Accanto a ciò, si è convenuto di ridurre le dotazioni di bilancio relative alle seguenti attività: risorse umane (riduzione di 50 milioni di euro), attività orizzontali di ricerca concernenti le PMI - piccole e medie imprese - (20 milioni), anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche (15 milioni), ricerca e innovazione (10 milioni), infrastrutture di ricerca (10 milioni) e sostegno destinato al coordinamento delle attività volte a rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca - Ser - (10 milioni). Per quanto riguarda l'etica, le divergenze d'opinione fra il Parlamento e il Consiglio sono state appianate estendendo la dichiarazione della Commissione sui principi etici. Tale misura ha permesso di mettere in risalto le preoccupazioni del Parlamento, ottenendo nel contempo il favore del Consiglio, poiché si tratta di un documento non vincolante per gli Stati membri. La questione dell'etica ha suscitato le maggiori preoccupazioni fra gli eurodeputati, secondo i quali la mancanza di chiarezza generata dalla bocciatura delle linee guida in materia di etica formulate in prima lettura dal Parlamento rischierebbe di generare incertezza in questo ambito. Alcuni hanno espresso il timore che numerose decisioni di natura etica vengano assunte dagli scienziati e non dai politici. Nel compromesso è stato introdotto inoltre il concetto di "scala di eccellenza" che consentirà un lineare passaggio dagli strumenti dell'attuale programma quadro a quelli del prossimo. Gli europarlamentari hanno accolto favorevolmente il compromesso. W. G. Van Velzen (Paesi Bassi) ha affermato che grazie ad esso il programma di ricerca sarà "più coerente rispetto al passato". La maggiore enfasi posta su questioni vicine ai cittadini europei, fra cui le patologie invalidanti come il cancro e la malattia di Alzheimer, le questioni ambientali e la tecnologia dell'informazione, è stata generalmente apprezzata da numerosi eurodeputati. Commentando la notizia, sia il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, sia il rappresentante del Consiglio Ramón Marimón hanno affermato che il compromesso rappresenta un passo positivo, pur riconoscendo la natura complessa della questione etica. 

PROROGA DELLA PRESENTAZIONE DEL 770 SEMPLIFICATO E DEI VERSAMENTI DI AGOSTO 
Roma, 15 maggio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che, al fine di consentire un adempimento più agevole da parte dei contribuenti, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 maggio 2002 ha differito per il 2002 la scadenza per i versamenti da effettuare nel periodo estivo nonché il termine di presentazione del modello 770 Semplificato. In particolare: il termine per i versamenti di imposte e contributi da eseguire nel mese di agosto tramite il modello F24, viene differito al giorno 23 dello stesso mese, senza che sia dovuta alcuna maggiorazione; la data della trasmissione telematica del modello 770/2002 Semplificato è stata prorogata dal 30 giugno al 30 settembre 2002. Il Ministero ricorda altresì che il Dpcm è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 

DODICESIMA EDIZIONE DELL'OSSERVATORIO ASSOFIN - CRIF- PROMETEIA: NEL 2001 IL CREDITO AL DETTAGLIO IN ITALIA CRESCE DEL 1219%. LA CARTA DI CREDITO ALLARGA LA SUA PRESENZA E LE SUE FORME D'USO 
Milano, 16 maggio 2002 - Contrazione dei consumi e fattori congiunturali non hanno impedito al credito al dettaglio di realizzare anche nel 2001 un tasso di crescita a doppia cifra, un significativo +12,9%, al netto dei crediti cartolarizzati nel periodo. Le consistenze complessive ammontano infatti a fine 2001 a oltre 47.500 míiìonì di Euro, generate dalle banche generaliste per il 36,6% (17.550 milioni di euro in valore assoluto) e dall'area delle istituzioni finanziarie specializzate - banche specializzate ed intermediari finanziari non bancari - per il 63,4% (30.326 milioni di euro in valore assoluto). I due comparti hanno entrambi mantenuto i tassi di crescita dell'anno precedente: le banche generaliste hanno goduto di un incremento delle consistenze nell'ordine dei 11,7% (contro Fl 1,9% fatto registrare nel 2000), mentre sul fronte delle istituzioni specializzate la crescita dei crediti in essere, depurata dall'effetto prodotto dalle operazioni di cartolarizzazione poste in essere nel corso dell'anno, risulta dell'ordine dei 25% circa (contro il 24,6% dei 2000). Non considerando il valore dei crediti cartolarizzati, il tasso di crescita delle istituzioni specializzate risulta invece essere dei 13,6%. Questi i principali dati che emergono dall'Osservatorio sul credito al dettaglio, la ricerca Assofin Crif Prometeia giunta alla dodicesima edizione e presentata oggi a Milano. La ricerca periodica, che costituisce un punto di riferimento ormai consolidato sull'andamento dei mercato dei credito al dettaglio e più in generale del finanziamento ai privati, fornisce semestralmente un quadro delle dimensioni dei mercato, dei trend delle formule di erogazione e degli acquisti delle tipologie merceologiche attraverso il credito al consumo, nonché un insieme di valutazioni prospettiche sull'andamento dei mercato e dei comparti nel prossimo futuro. L'analisi ha mostrato una situazione piuttosto articolata, in cui si evidenzia, tra l'altro, una netta crescita dei numero di carte di credito presenti sul mercato (+27,3% le carte emesse da istituzioni specializzate) e dei numero delle operazioni effettuate con questo strumento (+46,7%). Inoltre, se le consistenze erogate attraverso lo strumento delle carte di credito costituiscono solo il 7% dello stock complessivo di credito al dettaglio, è tuttavia significativo e importante rilevare come le istituzioni finanziarie specializzate abbiano svolto il 72% delle operazioni di erogazione attraverso le carte di credito revolving (otto punti in più rispetto all'annata precedente), pur con un abbassamento dei valore dell'importo medio erogato (che passa da 152 a 141 Euro). Nel settore creditizio si rilevano inoltre i riflessi dei rallentamento della crescita delle immatricolazioni automobilistiche: il finanziamento finalizzato all'acquiisto di automobili nuove costituisce, per gli istituti specializzati, il comparto meno dinamico (+6,3 vs 2000) pur continuando a rivestire un ruolo chiave in termini dimensionali (46,4% dei prestito finalizzato erogato dalle istituzioni specializzate). Cresce di contro in maniera significativa il finanziamento per l'acquisto di auto usate, nell'ordine dei 25,4%, giungendo a rappresentare il 16,8% dei totale erogato da questa categoria. Dall'analisi dei flussi di credito erogato emerge anche il ricorso crescente da parte degli intermediari specializzati, nel corso dei 2001, a formule di finanziamento che prevedono l'applicazione di tassi di mercato, mentre pare complessivamente meno insistito il ricorso a formule a tassi promozionali. 

PRESENTATO IL VII QUADERNO DI ASSOPREVIDENZA "L'ASSISTENZA SANITARIA COMPLEMENTARE IN ITALIA: UN'OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE" LA SPESA SANITARIA DELLE FAMIGLIE HA ORMAI SUPERATO I 20 MILIONI DI EURO E PER CIRCA IL 97,4% È OUT OF POCKET 
Roma, 16 maggio 2002 - Presentato a Roma il VII lavoro della collana "I Quaderni di Assoprevidenza", dal titolo <<L'assistenza sanitaria complementare in Italia: un'opportunità da non perdere>>, realizzato da Federico Spandonaro, docente di Matematica Finanziaria presso l'Università di Roma Tor Vergata. La situazione attuale del sistema sanitario integrativo italiano - "L'attuale riforma dell'assistenza sanitaria complementare disegnata con il d. lgs 19 giugno 1999 n.229 e definita nei suoi aspetti fiscali dal d.lgs 18 febbraio 2000, n.41 non è funzionale", afferma in apertura Federico Spandonaro. Per una corretta valutazione delle concrete possibilità di incontro fra domanda di servizi sanitari e offerta realizzabile dai fondi è necessario evidenziare il livello di spesa out of pocket delle famiglie italiane. La spesa sanitaria delle famiglie che ha ormai superato i 20 milioni di euro e per circa il 97,4% è out of pocket. La quota di spesa sanitaria out of pocket sul totale della spesa sanitaria nazionale si attesta intorno al 26%, il che equivale ad una spesa sanitaria diretta pro capite di circa 361,52 euro annui. In tutti i sistemi sanitari dei paesi più evoluti l'onere delle prestazioni sanitarie si tripartisce, fra quota a carico del bilancio pubblico (locale o centrale), quota assicurata (presso fondi collettivi o individuali) e spesa out of pocket dei cittadini. In Italia la possibilità di realizzare un'adeguata copertura sanitaria attraverso un mix di offerta pubblica, privata e volontaria non è ancora sufficientemente incoraggiata dal quadro normativo. I nuovi fondi sanitari, cosiddetti "fondi doc", previsti dall'art. 9 del d. lgs 229/1999 hanno un campo d'azione ridimensionato rispetto ai fondi sanitari già operanti in quanto, a differenza di quest'ultimi, sono chiamati ad erogare solamente le prestazioni non garantite dal Ssn. Analisi sui costi e sulla deducibilita' fiscale dei fondi sanitari - Il costo medio annuo per un iscritto ad un fondo sanitario può ragguagliarsi a circa 750 euro, ma presenta una notevole variabilità in relazione all'età degli iscritti. Mentre il costo medio annuo di un nucleo familiare composto da tre individui è pari a circa 2.200 euro. I cittadini italiani possono coprire tale onere in regime di deducibilità fiscale (il limite complessivo è di 3.357 euro) solamente aderendo ad entrambe le tipologie di fondi sanitari "doc" e "non doc"(quelli antecedenti il d. lgs 229/1999), poiché i singoli limiti di deducibilità (rispettivamente 2.066 e 1.808 euro) sono insufficienti a realizzare da soli tale copertura. L'impianto normativo in vigore presenta diverse criticità che necessitano di urgenti interventi migliorativi. Le possibili soluzioni al problema - Principali interventi sulla normativa vigente: - ridefinire il piano d'azione dei fondi sanitari secondo criteri più rispondenti alle reali esigenze degli utenti. Insoddisfacenti appaiono oggi le disposizioni che delimitano l'ambito di applicazione dei fondi sanitari alle prestazioni non comprese nei livelli essenziali ed uniformi di assistenza (Lea). I Lea definiscono in maniera dettagliata le prestazioni sanitarie ammesse al rimborso pubblico e quelle che sono escluse. Tra quest'ultime ricordiamo ad esempio: le vaccinazioni per viaggi, le medicine non convenzionali a scopo antalgico e la chirurgia estetica non conseguente ad infortunio. Sono erogabili solo a particolari condizioni (soggetti a rischio, quadri patologici definiti, durata della prestazione) l'assistenza odontoiatrica, la densitometria ossea, la medicina fisica riabilitativa ambulatoriale e la chirurgia refrattaria con laser ed eccimeri (correzione della miopia). - unificare la disciplina delle agevolazioni fiscali sui contributi versati a fondi sanitari individuando un unico plafond e prevedendo il suo adeguamento periodico, superando quindi la divisione tra "fondi doc" e "fondi non doc". - per ciascuna tipologia di prestazione il sistema pubblico deve garantire dei valori minimi di copertura, variabili in ragione del reddito dell'assicurato, determinati con riferimento ad una pluralità di parametri: standard alberghieri, tempi di attesa, scelta del medico, frequenza della prestazione ecc. Il ruolo dell'assistenza sanitaria integrativa diventa quindi quello di soddisfare la richiesta di prestazioni tarate su standards diversi, in relazione a specifiche esigenze di singole categorie o gruppi di beneficiari. - partecipazione degli utenti alla spesa sanitaria. Compito dei fondi sanitari è in questo caso quello di organizzare la suddetta compartecipazione in modo da ottimizzare la copertura della parte di fabbisogno sanitario non finanziata dai contributi pubblici. Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, ha sottolineato come <<L' Associazione costituita oltre dieci anni fa come centro tecnico nazionale di previdenza complementare ha recentemente ampliato la propria sfera di interessi all'assistenza sanitaria di secondo pilastro. E' per questo che il VII Quaderno della collana associativa affronta per la prima volta le tematiche relative all'assistenza sanitaria integrativa. Come da tradizione dei Quaderni saremo lieti se dallo studio del prof. Spandonaro potrà scaturire quel crescendo di attenzione tecnica che la materia necessita>>. 

SYMPHONIA SGR SI METTE IN VETRINA NEL NUOVO SPAZIO SYMPHONIA, MOSTRE D'ARTE E COLLEGAMENTI IN DIRETTA PER VENTIQUATTRORE TV 
Milano, 16 maggio 2002 - Symphonia Sgr, la società guidata da Angelo Abbondio, ha inaugurato ieri mattina lo Spazio Symphonia, la nuova location di circa 70 metri quadrati ricavata al piano terra dello stabile di Corso Matteotti 5 (la sede direttiva della società) che ospiterà esposizioni d'arte e collezioni private aperte al pubblico. Parte dello Spazio Symphonia è stata inoltre attrezzata come studio televisivo permanente di ventiquattrore tv, una sede operativa nel cuore della "City" milanese per collegamenti in diretta e interviste ai maggiori esponenti della finanza italiana e internazionale. Il progetto Spazio Symphonia rappresenta un'iniziativa senza precedenti nel nostro Paese. Per la prima volta una società di gestione e un'emittente televisiva si mettono in vetrina con l'obiettivo comune di creare un legame ancor più diretto e profondo con il pubblico. Dall'ampia vetrina sotto i portici, tutti i passanti potranno infatti assistere alla registrazione delle interviste, seguire in diretta sui monitor i programmi di ventiquattrore tv, "familiarizzare" con i personaggi che gestiscono i loro investimenti, ma soprattutto approfondire e accrescere le loro conoscenze in materia di finanza personale. Inoltre è allo studio la possibilità di aprire al pubblico, per un giorno alla settimana, lo Spazio Symphonia con l'obiettivo di raccogliere direttamente dai singoli risparmiatori le loro esigenze e i loro dubbi legati agli investimenti. Le domande saranno registrate, visionate dalla redazione di ventiquattrore.tv e riceveranno risposta all'interno di Parterre alle 9.20 e di Trading alle 17.15, programmi dedicati ai mercati con ospiti ed esperti in studio. In occasione dell'inaugurazione, nello spazio adibito alle mostre sono stati esposti, a titolo dimostrativo, 32 titoli azionari di società fallite selezionati dalla collezione privata di Angelo Abbondio. 1 certificati azionari sono stati emessi tra i primi anni '30 e la fine degli anni '80. "Un'operazione importante per la nostra società", commenta Angelo Abbondio, presidente di Symphonia Sgr, "che, oltre a rafforzare la collaborazione con il Gruppo Il Sole 24 Ore, testimonia il nostro impegno in favore dell'arte, un settore che appassiona moltissimi cittadini e che è sempre più legato al mondo degli investimenti". "Oltre agli indubbi vantaggi derivanti dall'avere una base operativa nel centro finanziario di Milano", ha aggiunto Matteo Cascinari, amministratore delegato di ventiquattrore tv, "il progetto Spazio Symphonia rappresenta un'ottima opportunità per riaffermare il nostro modo di fare informazione finanziaria. Un modello che si fonda sulla volontà di rendere accessibili a tutti la finanza e l'economia e che, in occasione del primo compleanno di ventiquattrore tv, si rafforza potendo scendere in strada, in mezzo alla gente".

BENETTON GROUP S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2001 - DIVIDENDO BENETTON A 0,41 EURO APPROVATI DAL CDA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2002 
Ponzano, 16 maggio 2002, ore 15.00. L'Assemblea degli Azionisti di Benetton Group, riunitasi il 14 maggio sotto la presidenza di Luciano Benetton, ha approvato il bilancio 2001, chiuso con un utile netto normalizzato del Gruppo a 163 milioni di euro e ricavi consolidati pari a 2,1 miliardi di euro. L'Assemblea ha deciso di distribuire un dividendo di 0,41 euro per azione, in pagamento dal 23 maggio, pari a 74,4 milioni di euro complessivi. L'Analisi del bilancio 2001 ha evidenziato che la crescita complessiva del fatturato 2001 si è attestata al 4 per cento (2,02 miliardi di euro nel 2000); il settore dell'abbigliamento, in particolare, ha registrato un aumento del 9,5 per cento in termini di fatturato e dell'8 per cento in volumi. Nel 2001 l'utile netto consolidato normalizzato è stato pari a 163 milioni di euro contro un valore normalizzato dell'esercizio precedente di 174 milioni di euro, che non include la forte plusvalenza realizzata nel 2000 con la vendita del team di F1. L'autofinanziamento nell'anno è migliorato di 63 milioni di euro, a 374 milioni. Il capitale di funzionamento è aumentato a 811 milioni di euro rispetto a 772 milioni di euro nel 2000. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2001 è salito a 1.241 milioni di euro (da 1.175 milioni), mantenendo una strategia di particolare attenzione alla remunerazione degli azionisti, con un pay out ratio del 50 per cento. L'esercizio si è chiuso con un indebitamento di 640 milioni di euro, contro 536 milioni nel 2000, a fronte di investimenti per 311 milioni di euro, rivolti sia all'acquisizione di immobili e aziende commerciali per sostenere il continuo sviluppo della rete di negozi, sia all'esecuzione del progetto industriale europeo focalizzato a una sempre maggiore velocità di risposta competitiva al mercato. L'Assemblea, per la parte straordinaria, ha dato poi delega al CdA per l'emissione di un prestito obbligazionario di importo massimo pari a 500 milioni di euro, che per un importo di 258,2 milioni di euro è sostitutivo di un analogo prestito obbligazionario in scadenza nel prossimo mese di luglio 2002. "La lettera agli azionisti " Negli ultimi mesi del 2001, a chi mi chiedeva cosa pensassi del dopo 11 settembre e della rallentata crescita economica mondiale, ho dato sempre la stessa risposta: sono ottimista perché credo che solo la fiducia, dei mercati e degli imprenditori come della classe politica, possa aiutare la ripresa. Oggi posso ribadirlo con il conforto concreto dei dati. Negli Stati Uniti sono stati aperti più di 20 nuovi negozi Benetton proprio negli ultimi mesi dell'anno, e quasi altrettanti sono previsti nel 2002. Significa che la fiducia non è mancata nemmeno nella crisi più buia e che i partner americani ritengono che il nostro sia un Gruppo su cui puntare perché disposto a lottare e investire. Con ricavi netti che nel 2001 hanno sfiorato i 2,1 miliardi di euro e un utile netto normalizzato pari a 163 milioni di euro, siamo un gruppo globale, per dimensioni, risorse e notorietà. Ma siamo anche un gruppo flessibile, allenato al cambiamento e agli scenari contraddittori: un esempio del temperamento e del lavoro italiani, in grado di dare al prodotto un valore aggiunto in termini di stile e qualità della vita. Nel 2001 il nostro impegno è stato focalizzato soprattutto sulle potenzialità di crescita del comparto dell'abbigliamento casual, in particolare attraverso l'evoluzione quantitativa e qualitativa della rete di vendita. Il network dei megastore d'immagine, anche a gestione diretta, aperti nei centri storici e commerciali delle principali città, è cresciuto a ritmi addirittura superiori alle previsioni: alla fine dell'anno abbiamo superato quota 100 megastore nel mondo, un traguardo che pensavamo di tagliare solo nel 2002. Il programma di investimenti per l'apertura di nuovi megastore, che rappresentano la miglior vetrina internazionale dello stile e dell'immagine Benetton, marcerà a ritmo sostenuto anche nei prossimi anni. Ribadendo la validità dell'organizzazione, che vede oltre 2.000 imprenditori nostri partner nella gestione dei negozi, punteremo anche sull'ampliamento dei punti vendita gestiti da terzi, indirizzati verso dimensioni medie che meglio rispondano alle esigenze di presentazione e proposta coordinata delle collezioni. Queste innovazioni sul punto vendita rappresentano la principale risposta del Gruppo al cambiamento del mercato: a clienti che, più che di comprare, hanno necessità di trovare l'ispirazione per l'acquisto. In parallelo, grazie anche a importanti investimenti in informatica per collegare i punti vendita in una vera e propria rete, abbiamo migliorato la nostra capacità di reazione alle richieste. Oggi, ad esempio, siamo già in grado di consegnare collezioni nuove ogni 15 giorni. Per quanto riguarda l'offerta di prodotto, nel 2001 abbiamo completato la gamma dell'offerta con il nuovo marchio The Hip Site, rivolto ai teenager dagli 11 ai 16 anni, che vogliono distinguersi con fresche proposte di tendenza. Inoltre abbiamo rivitalizzato le collezioni uomo, oggi molto più ricche per scelte, personalità e stile che in passato. Il settore sportivo rappresenta una grande sfida per il Gruppo Benetton. Per rispondere all'andamento dell'attrezzo, in particolare la flessione di mercato del pattino in linea, abbiamo attuato nell'anno un incisivo programma di riorganizzazione che ha coinvolto tutta la struttura. Risultati positivi sono venuti dall'abbigliamento sportswear di Playlife, caratterizzato da buone prospettive di crescita. Per quanto riguarda la distribuzione, in particolare, stiamo agendo su un doppio binario. Da un lato, facendo crescere ed affermare sempre più la rete di negozi Playlife. Dall'altro razionalizzando la collaborazione con i tradizionali negozi sportivi, anche attraverso la proposta di collezioni più tecniche e specifiche. Consapevoli che il futuro comincia ogni nuovo giorno, nel 2002 dovremo continuare con l'ottimismo della volontà, per migliorarci strada facendo. Per farci trovare pronti all'appuntamento, a mio avviso non lontano, con la ripresa economica. Il Presidente Luciano Benetton "I risultati del primo trimestre 2002" Il Consiglio di Amministrazione, seguito all'Assemblea , ha approvato i risultati del primo trimestre 2002, che ha visto i ricavi attestarsi a 446,8 milioni di euro contro 464,7 milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio, con un lieve decremento imputabile essenzialmente alla prevista contrazione del fatturato sportivo nel segmento del pattino in linea. L'utile netto del Gruppo si è attestato nel trimestre a 19,1 milioni di euro, contro i 18 milioni dello scorso anno (che includevano oneri straordinari netti per cinque milioni di euro). Il margine lordo industriale è salito a 200,4 milioni di euro (199,3 milioni nello scorso esercizio), con un'incidenza sul fatturato in crescita di due punti percentuali, al 45 per cento circa. L'autofinanziamento del periodo è risultato pari a circa 75 milioni di euro dai 69 milioni del primo trimestre del 2001. Le previsioni di fine esercizio indicano che il Gruppo dovrebbe conseguire tassi di crescita dei ricavi in linea con quelli del 2001 anche se le attuali condizioni di mercato mitigano queste aspettative. L'andamento gestionale del Gruppo e il miglioramento dei margini, sia nel settore casual che in quello sportivo, lasciano nondimeno prevedere una significativa crescita degli utili. Al termine del 2002 l'indebitamento netto dovrebbe ridursi rispetto ai valori registrati a fine 2001.

BNL: APPROVATI I RISULTATI AL 31 MARZO 2002 I RISULTATI EVIDENZIANO PER LA PARTE ORDINARIA UN ANDAMENTO IN LINEA CON QUELLI DELLO SCORSO ANNO. 
Roma, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi ieri a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato la relazione trimestrale consolidata* al 31 marzo 2002. L'area di consolidamento, rispetto al 31 dicembre 2001, non comprende le controllate argentine vista l'impossibilità di ricevere dalla holding argentina i flussi contabili certi e attendibili per le segnalazioni consolidate al 31 marzo 2002, a causa del clima di generale incertezza che ha, tra l'altro, indotto la Banca Centrale argentina a sospendere i termini per l'invio delle relative segnalazioni. Si ritiene comunque che, sulla base delle informazioni disponibili a livello locale, il risultato del Gruppo in Argentina al 31 marzo 2002 non registri perdite (al riguardo, si fa presente che continuano ad essere disponibili i notevoli accantonamenti a presidio dei rischi Argentina effettuati con il bilancio 2001). Ai fini di un confronto omogeneo sono stati pertanto predisposti un prospetto di conto economico scalare "pro forma" al primo trimestre 2001 e le consistenze patrimoniali "pro forma" al 31 dicembre 2001. Sotto il profilo reddituale, il primo trimestre 2002 evidenzia per il Gruppo Bnl significativi segnali di ripresa rispetto agli ultimi mesi del 2001, particolarmente difficili per tutto il sistema bancario, confermando la validità della complessa azione di recupero avviata in questo primo scorcio del 2002. Pur non eguagliando nel complesso i positivi risultati del corrispondente periodo del 2001, il trimestre presenta comunque una crescita generalizzata se raffrontato con i dati su base annua normalizzata (media dei trimestri 2001). Nei primi tre mesi del 2002, il risultato operativo è pari a 306 milioni di euro, in lieve diminuzione (-2,9%) rispetto ai 315 milioni del "pro-forma" a marzo 2001, ma in crescita del 16,4% se raffrontato con il valore normalizzato su base annua del primo trimestre 2001 e del 42,6% sul quarto trimestre 2001. L'utile ordinario consolidato è di 179 milioni, sostanzialmente sui medesimi livelli del "pro-forma" di marzo 2001 (-0,6%), ma in aumento del 2,3% su base annua normalizzata e del 10,2% rispetto al quarto trimestre 2001. L'utile netto si attesta a 93 milioni, in calo del 12,9% rispetto ai 107 di marzo 2001. Questo risultato sconta un ulteriore accantonamento prudenziale di 30 milioni di euro al fondo rischi su crediti per far fronte al perdurare della congiuntura non favorevole e all'incertezza sugli indirizzi di politica finanziaria del governo argentino. Analizzando, più nel dettaglio, la progressione dei flussi reddituali si evidenza la significativa crescita del margine d'interesse che si attesta a 463 milioni, in progresso del 15,5% rispetto a fine marzo 2001, dell'8,9% sul pro-forma normalizzato su base annua e del 5% rispetto al quarto trimestre 2001. Tale performance è dovuta all'operatività commerciale a breve che, a fronte di una sostanziale tenuta dei volumi mostra un miglioramento dello spread con una ricomposizione dei prestiti secondo un profilo di maggiore contribuzione, fermo restando il livello di qualità dell'attivo. Per effetto della riduzione registrata nei proventi netti (318 milioni, -18,1%), iI margine di intermediazione diminuisce dell'1% (781 milioni), ma risulta in aumento del 4,1% se rapportato al dato su base annua normalizzata, e del 3,5% rispetto al quarto trimestre 2001. Nell'ambito dei precitati proventi, le commissioni nette raggiungono 219 milioni, con una riduzione del 12,2% rispetto ai 250 dei primi tre mesi 2001, imputabile principalmente al minor gettito relativo alle gestioni professionali del risparmio. A conferma degli sforzi profusi nella avviata politica di contenimento e attento monitoraggio, i costi operativi (oneri per il personale + altre spese amministrative) si riducono dell'1,5%, attestandosi a 426 milioni rispetto al primo trimestre 2001 (-9,7% sul quarto trimestre). I costi per il personale in particolare diminuiscono del 4,1% attestandosi a 267 milioni (-2,5% sul quarto trimestre) per effetto della riduzione degli organici. Sotto controllo anche la dinamica delle altre spese amministrative, che si attestano a 159 milioni (+3%). Gli ammortamenti (49 milioni, contro 41 al 31 marzo 2001), salgono del 19,4% a fronte degli ingenti investimenti in tecnologie effettuati per l'avvio dell'euro e per gli oneri pluriennali connessi alla prosecuzione del "piano dei Sistemi", finalizzato a un radicale riordino dei processi informatici. Migliora, sempre nel confronto dei tre mesi, il rapporto spese amministrative/margine d'intermediazione, che si attesta al 54,5% contro il 58,4% di dicembre 2001, su basi omogenee. Sotto il profilo patrimoniale, al 31 marzo 2002, la raccolta diretta da clientela ammonta a 51.851 milioni, con un incremento dello 0,2% rispetto ai 51.738 milioni di dicembre 2001. Sommando le passività subordinate (2.742 milioni, +1,7%), si perviene a una raccolta totale da clienti di 54.593 milioni (+0,3%). La raccolta indiretta da clientela (risparmio gestito + amministrato), si attesta a fine marzo 2002 a 73.063 milioni, in crescita del 2,2% rispetto a fine dicembre 2001. Sommando tale dato a quello della provvista diretta da clienti, si perviene a una raccolta complessiva con la clientela di circa 125 miliardi, con un incremento dell'1,4% sui 123 miliardi di fine 2001. In particolare, il risparmio gestito aumenta nel trimestre del 2,2%, a 30 miliardi. Nel suo ambito, il segmento dei fondi comuni d'investimento fa registrare un aumento del 2,5%, attestandosi a circa 21 miliardi, mentre rimangono sostanzialmente stabili le gestioni patrimoniali, che crescono nel trimestre di 60 milioni (+0,9%). In aumento anche le gestioni fiduciarie che si attestano a 2.555 milioni (+2,3%). Cresce del 2,2% sul dato "pro-forma" di fine dicembre 2001, anche il comparto del risparmio amministrato, attestandosi a 43 miliardi di euro. Prosegue, nei primi tre mesi del 2002, lo sviluppo degli impieghi a clientela che, al netto delle svalutazioni per previsioni di perdita, si attestano a 64.939 milioni, con un aumento del 2,9% rispetto ai 63.135 milioni del dato "pro-forma" di fine 2001. Rimane praticamente stabile l'incidenza dei crediti dubbi sul totale dei prestiti a clientela (4,5% come a fine dicembre 2001), nonostante un lieve aumento (+1,9%) dei crediti problematici (sofferenze e incagli). L'esposizione non garantita verso Paesi a rischio (crediti + titoli), sempre su basi omogene, si è ridotta nel trimestre del 13,3%, a 960 milioni; la copertura si attesta al 34,9%, in aumento rispetto al 30,8% di fine dicembre scorso. Questi dati non includono i crediti infragruppo (688 milioni) verso le controllate argentine tutti regolarmente performing alla data del 31/3/02. Nella seduta odierna il CdA ha inoltre dato mandato all'amministratore delegato di aggiornare il Piano Industriale 2002-2005 che individui il percorso di sviluppo strategico della Banca e del Gruppo. Il CdA ha altresì provveduto a nominare il Comitato Esecutivo che, oltre al presidente e all'amministratore delegato, membri di diritto, è composto da: Manuel Gonzàlez Cid, Pier Luigi Fabrizi e Giovanni Perissinotto. Infine, in linea con i principi del Codice di Autodisciplina delle società quotate, sono stati ricostituiti i comitati per il Controllo Interno e per la Remunerazione, assicurando in entrambi la presenza dei rappresentanti delle liste di minoranza. * L'area di consolidamento è stata ridotta escludendo le controllate argentine, così come previsto all'art. 29 del D.Lgs. 87/1992 e pertanto comprende 22 società consolidate con il metodo integrale (compresa la Capogruppo), 5 società valutate con il metodo del patrimonio netto, con un valore di 102 milioni (94 a fine 2001), e 112 altre partecipate espresse al costo, con un valore di carico di 435 milioni (687 a fine 2001). 

PARMALAT FINANZIARIA - PRIMO TRIMESTRE DEL 2002 FATTURATO A 1.848 MILIONI DI EURO MARGINE OPERATIVO LORDO OLTRE 224 MILIONI (PARI AL 12,1% DEL FATTURATO) 
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi ieri, sotto la presidenza del Cav. Lav. Calisto Tanzi, ha esaminato la relazione sull'andamento della gestione del primo trimestre dell'esercizio 2002 (periodo 1° gennaio - 31 marzo). Nel primo trimestre dell'esercizio 2002 il fatturato consolidato è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, passando da 1.827 milioni di euro del primo trimestre dell'esercizio 2001 a 1.848 milioni. La crescita interna è stata di circa l'1,8%. L'andamento dei volumi di vendita del Gruppo nel primo trimestre è risultato sostanzialmente in linea con i programmi. Sul fatturato ha inciso negativamente la situazione economica in Argentina e in Venezuela e l'andamento di alcune delle principali valute di operatività del Gruppo, in particolare, oltre al Peso argentino e al Bolivar venezuelano, il Real brasiliano e il Rand sudafricano. Come di consueto il primo trimestre dell'esercizio ha un apporto più limitato dei prodotti a consumo stagionale, come i succhi di frutta, le bevande e lo yogurt, in particolare nell'area europea e in quella nord americana. Gli ammortamenti hanno inciso sul fatturato del primo trimestre 2002 per il 4,5%, come nell'intero esercizio 2001, rispetto al 4,4% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato è stato realizzato per il 33,6% in Europa (33% nel primo trimestre dell'esercizio precedente), per il 34,3% in Nord America (33%), per il 23,6% in Sud America (25%) e per l'8,5% in altre aree geografiche (9%). Il Gruppo nel primo trimestre ha operato, come nel precedente esercizio, in 30 paesi avvalendosi in media di n. 37.183 dipendenti contro una media di n. 38.113 dipendenti nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il margine operativo lordo si è incrementato del 2,4% passando da 219,1 milioni di euro del primo trimestre dell'esercizio precedente a 224,4 milioni, mentre il margine operativo netto si è incrementato dell'1,7% passando da 138 milioni di euro a 140,4 milioni. Il proseguimento dell'attività di razionalizzazione e di miglioramento tecnologico delle unità produttive e distributive ha consentito di mantenere la redditività operativa consolidata sostanzialmente sui livelli realizzati nel precedente esercizio. Il rapporto tra il margine operativo lordo, pari a 224,4 milioni di euro, ed il fatturato si attesta al 12,1%, rispetto al 12% del primo trimestre dell'esercizio precedente e al 12,2% dell'intero esercizio precedente. Il rapporto tra il margine operativo netto, ammontato a 140,4 milioni di euro, ed il fatturato si attesta al 7,6%, invariato rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente e sostanzialmente in linea rispetto al 7,7% dell'intero esercizio 2001. Gli oneri finanziari complessivi del primo trimestre dell'esercizio, al netto dei proventi e comprensivi delle differenze cambio, sono ammontati a 39,9 milioni di euro, rispetto ai 27,8 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è dovuto alle differenze cambio passive che, nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2002, hanno inciso in maniera significativa a seguito dell'andamento negativo di alcune delle valute di operatività del Gruppo. Va comunque sottolineato che la rilevazione di tali differenze cambio passive deriva dalla applicazione del tasso di cambio dell'ultimo giorno del trimestre e che la particolare alta volatilità dei cambi potrebbe nei trimestri che seguiranno modificare una situazione che è puntuale del trimestre in analisi. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, al netto delle differenze cambio passive, è rimasta costante intorno all'1,5% come nell'esercizio 2001. La posizione del debito finanziario netto è passata da 1.956 milioni di euro al 31 dicembre 2001 a 2.028 milioni di euro al 31 marzo 2002. Il cash-flow generato dalla gestione è stato in parte utilizzato a copertura del fabbisogno finanziario determinato dagli investimenti dal riacquisto del 100% di Parmalat Canada Limited e dalle necessità di capitale circolante. La struttura patrimoniale consolidata di Parmalat Finanziaria evidenzia, al 31 marzo 2002, un patrimonio netto consolidato totale, incluso il risultato al lordo delle imposte del periodo e al netto dei dividendi relativi all'esercizio 2001 la cui distribuzione è stata deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2002, di 2.793 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato di competenza del Gruppo ammonta a 1.981 milioni di euro rispetto ai 1.874 milioni al 31 dicembre 2001. Va precisato che sull'ammontare del patrimonio netto consolidato hanno inciso negativamente anche le differenze di cambio passive, emerse dall'andamento di alcune delle valute di operatività, imputate in variazione della "Riserva di consolidamento". Tali variazioni potranno essere naturalmente soggette a future fluttuazioni dei cambi. Tra i fatti più significativi del primo trimestre va segnalato che nel mese di gennaio, in esecuzione di un accordo stipulato nel corso dell'esercizio precedente, è stata acquisita, con un investimento di 182.283.000 dollari canadesi corrispondenti a circa 129 milioni di euro, la quota residua del capitale della Parmalat Canada Limited posseduta dalla Citicorp. Dopo questa operazione Parmalat Canada Limited risulta interamente posseduta dal Gruppo Parmalat. Per quanto riguarda le previsioni dell'esercizio, la crescita interna si dovrebbe mantenere sostanzialmente in linea con quella realizzata nel corso del primo trimestre del corrente esercizio, mentre non è determinabile la variazione in valore del fatturato consolidato del Gruppo, espresso in euro, in quanto il suddetto valore dipenderà dall'andamento dei cambi nel corso dell'esercizio. L'andamento della gestione dovrebbe consentire di confermare i margini operativi consolidati realizzati nel primo trimestre dell'esercizio.

AUTOGRILL A GONFIE VELE NEL PRIMO TRIMESTRE: IL CASH FLOW AUMENTA DEL 50%, MIGLIORANO IL MARGINE E IL RISULTATO ANTE IMPOSTE I RICAVI A 721 MILIONI DI EURO, IN AUMENTO DEL 6,2% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2001. 
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill, riunitosi ieri sotto la presidenza di Gilberto Benetton, ha approvato la Relazione del primo Trimestre 2002 . L'andamento del Trimestre. Nell'analisi dei risultati dei primi tre mesi va tenuta in considerazione la marcata stagionalità dei flussi di traffico passeggeri, che tocca il minimo nel primo trimestre e il massimo nel terzo trimestre dell'anno. Nel primo trimestre, il Gruppo Autogrill ha realizzato un fatturato di 721 milioni di euro, con un incremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+ 3% al netto dell'effetto cambi). I margini e il cash flow. La redditività operativa, espressa dall'Ebitda, ha raggiunto i 56,3 milioni di euro registrando un incremento del 15,6%. L'incidenza dell'Ebitda sul fatturato è salita dal 7,2% del primo trimestre 2001 al 7,8% del primo trimestre 2002. Il cash flow ante imposte ha registrato un incremento del 50%, passando dai 28,6 milioni di euro del primo trimestre 2001 agli attuali 42,8 milioni di Euro, pari al 5,9% dei ricavi. Il risultato ante imposte migliora del 23,7% portandosi da - 31,2 milioni di euro a - 23,8. Rispetto al 31 dicembre 2001 l'indebitamento finanziario netto risulta superiore di 117,5 milioni di euro per effetto della stagionalità del business, mentre rispetto al 31 marzo 2001 si riduce di 72,8 milioni di euro (85,5 milioni di euro a cambi costanti), passando da 1.308,7 milioni di euro a 1.235,9 milioni di euro, dopo acquisizioni per 96,6 milioni di euro e investimenti tecnici per 171,1 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Le attività in Nordamerica. La controllata americana HMSHost ha realizzato un fatturato di 346,2 milioni di dollari Usa, in crescita del 5,1% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Le vendite negli aeroporti nordamericani hanno registrato un incremento del 2% su base comparabile, pur in presenza di un traffico passeggeri in flessione del 12% rispetto ai primi tre mesi del 2001. Nelle autostrade l'incremento dei ricavi è del 12,5%. La società canadese Smsi, acquisita nel marzo 2002, ha contribuito con ricavi pari a 10 milioni di dollari Usa. Le attività nordamericane evidenziano nel complesso un incremento del 38% dell'Ebitda a 35,4 milioni di dollari Usa, con un'incidenza sui ricavi in aumento dal 7,9% al 10,2%. La società ha varato un progetto finalizzato alla centralizzazione delle attività amministrative che ha comportato nel trimestre oneri pari a 1,8 milioni di dollari Usa. Le attività nei Paesi d'Europa. In Italia i ricavi hanno registrato un aumento del 2,7% a 213,6 milioni di euro, con una performance particolarmente positiva nelle autostrade, dove l'indice (+3%) è superiore a quello del traffico (+2,4%). Flettono invece le attività negli aeroporti, che pure evidenziano un andamento sensibilmente migliore a quello del traffico passeggeri. La contrazione dei ricavi nel canale aeroportuale è all'origine della flessione (-0,8 milioni di euro) evidenziata dall'Ebitda del Paese, che passa da 23,7 milioni di euro (11,4% delle vendite) del primo trimestre 2001 a 22,9 milioni di euro (10,7% delle vendite) del primo trimestre 2002. In Francia i ricavi aumentano dell'11,9% a 37,5 milioni di euro, con una dinamica più accentuata nelle autostrade (+15,4%). Positiva anche la performance nelle stazioni ferroviarie, con vendite in aumento dell'8% rispetto al primo trimestre 2001. Migliora anche l'Ebitda, che sale a 0,6 milioni di euro, pari all'1,7% dei ricavi contro l'1,2% al 31 marzo 2001. La Spagna realizza vendite pari a 13,8 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Includendo le attività della neo-acquisita Receco, il fatturato risulta di 15,7 milioni di euro(+31,9% rispetto al primo trimestre 2001). L'Ebitda è pari al 3,1% delle vendite contro l'1,3% del 2001. In Svizzera i ricavi flettono da 39,9 milioni di euro a 33 milioni di euro. Nel 2002 il perimetro non comprende attività cedute nel 2001, la cui consistenza nel trimestre di quell'anno era di 12 milioni di euro Viceversa, nel 2002 risultano consolidate al 100% le attività della controllata Flughafen Restaurant nell'aeroporto di Zurigo, che nel primo trimestre hanno prodotto ricavi pari a 8,4 milioni di euro. Negli altri Paesi europei, che insieme realizzano il 3,6% del fatturato di Gruppo, si evidenzia la buona performance della Grecia, che registra un incremento del fatturato dell'87% a 1,5 milioni di euro, anche grazie alle nuove attività di ristorazione avviate nell'aeroporto di Atene. Le vendite registrano una flessione del 4,5% in Olanda e del 7% in Belgio, dove risentono della chiusura di 14 punti di vendita all'interno di centri commerciali. Su base comparabile i ricavi risultano in crescita dell'1,3%. Le vendite in Austria, penalizzate dalla non favorevole stagione invernale, flettono del 4,6%, mentre quelle in Germania passano da 2,5 a 1,9 milioni di euro a seguito della cessione di due locations nelle regioni settentrionali del Paese. Le previsioni. Il periodo pasquale, che quest'anno è caduto a cavallo tra marzo e aprile, farà sentire solo in parte i suoi effetti sul secondo trimestre. "Oltre ai buoni risultati del primo trimestre, questa parte iniziale del 2002 è stata caratterizzata da numerose acquisizioni di eccellente qualità e potenzialità, sia in Europa che in Nordamerica - ha commentato il presidente di Autogrill, Gilberto Benetton -. Ciò concorrerà a rafforzare la nostra capacità competitiva e a realizzare quel processo di crescita indispensabile per la sicurezza dell'impresa e l'aumento del suo valore nel medio lungo termine". 

GRUPPO RICHARD-GINORI 1735: PRIMO TRIMESTRE ESERCIZIO 2002: LIEVE FLESSIONE DEI VOLUMI DI FATTURATO 
Milano, 16 maggio 2002 - Approvata in data odierna dal C.d.A. la relazione sulla gestione al 31 marzo 2002. Nel primo trimestre, sia a livello consolidato, sia a livello di capogruppo si registra una lieve flessione dei volumi di fatturato, peraltro in linea con quanto già annunciato in sede di previsioni di inizio anno. Pur tuttavia ciò non ha comportato una contrazione, bensì un miglioramento del risultato di periodo della capogruppo e dell'utile consolidato incrementatosi di circa il 37%. In base alle attese del management, sebbene si preveda che la flessione del fatturato prosegua anche nel secondo trimestre 2002, esistono validi presupposti per una decisa inversione di tendenza già ad iniziare dal secondo semestre dell'anno in corso. Prosegue nel contempo l'attuazione delle principali linee strategiche di Gruppo adottate dal management, come il lancio definitivo della Linea "Gioiello", la crescente affermazione nel mercato statunitense eil forte sviluppo del mercato giapponese ove si è registrato, già nel primo trimestre 2002, un incremento di circa il 90% nei volumi di fatturato. 

NOVUSPHARMA SPA IL PRIMO TRIMESTRE 2002 REGISTA UNA PERDITA DI 7,3 MILIONI DI EURO, A FRONTE DI UNA PERDITA AL 31 MARZO 2001 PARI A 3,7 MILIONI DI EURO
Bresso, 16 maggio 2002 - Novuspharma S.p.A. (Nuovo Mercato: Nov.Mi), la società biotecnologica focalizzata sulla ricerca e sviluppo di nuove terapie antitumorali, ha annunciato oggi i risultati finanziari del primo trimestre 2002 ed un aggiornamento sui progressi del portafoglio prodotti in sviluppo. Highlights Continuano i progressi del Bbr 2778, il composto più importante ed avanzato, per la cura del Linfoma non-Hodgkin: approvato dall'Università di Pisa lo studio di Fase III nel Linfoma non-Hodgkin indolente; sottoposto alla Us Food and Drug Administration il protocollo relativo allo studio di fase III, secondo una particolare procedura denominata Special Protocol Assessment che consente di raggiungere un accordo vincolante; siglata una lettera di intenti con Pra Inc., società attiva nella pianificazione e conduzione di studi clinici per conto terzi, per condurre su scala globale i due studi registrativi nelle forme indolente ed aggressive della malattia; in corso negli USA studi di Fase I in combinazione con la terapia standard per determinare la dose ottimale da utilizzare in combinazione con altri farmaci; per il Bbr 3438 E Il Bbr 3576, sono in corso gli studi paralleli di Fase II in pazienti con tumore gastrico e tumore alla prostata refrattario alla terapia ormonale. Una valutazione preliminare sull'efficacia di entrambi i composti è attesa per la metà del 2002; continuano gli studi di Fase II per Bbr 3464 nel carcinoma polmonare non microcitoma (Nsclc) a dosi più elevate (1 mg/m 2 ); formalizzato un accordo di ricerca e sviluppo con Cephalon Inc. (Nasdaq: Ceph) per scoprire e sviluppare molecole antitumorali che agiscono mediante l'inibizione del proteasoma; il risultato del primo trimestre 2002 vede una perdita pari a 7,3 milioni di Euro (3,7 milioni di Euro nello stesso trimestre del 2001), in linea con le attese; l'impiego di risorse finanziarie per attività operative risulta pari a 6,8 milioni di Euro (3,8 milioni di Euro nello stesso trimestre del 2001); la posizione finanziaria netta attiva al 31 marzo 2002 è pari a 135,7 milioni di Euro (141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001). Novuspharma ha inoltre reso noto oggi (cfr. altro comunicato stampa) l'acquisizione da Prolifix Ltd. della totalità dei diritti legati al progetto di ricerca sull'angiogenesi, precedentemente detenuti al 50% Silvano Spinelli, Amministratore Delegato di Novuspharma S.p.A., ha dichiarato: "Sono soddisfatto dei continui progressi clinici registrati durante il trimestre, in particolare dell'approvazione per l'avvio degli studi di Fase III del nostro composto principale e più avanzato, il Bbr 2778. Anche il nostro portafoglio progetti si è ampliato ed arricchito considerevolmente. La firma dell'accordo di ricerca con Cephalon per gli inibitori del proteasoma, un approccio molto innovativo di ricerca, ci ha garantito i diritti di commercializzazione per l'Europa su questa classe di composti. Questo accordo e l'acquisizione da Prolifix del programma di ricerca sull'angiogenesi, annunciata oggi, rafforzano decisamente la nostra posizione competitiva nell'area dei nuovi approcci terapeutici in oncologia, in cui abbiamo deciso di essere sempre più presenti ed attivi." Il conto economico al 31 marzo 2002 evidenzia una perdita di 7,3 milioni di Euro, a fronte di una perdita al 31 marzo 2001 pari a 3,7 milioni di Euro, in linea con le previsioni della Società. I costi sostenuti dalla Società nello sviluppo dei propri prodotti sono cresciuti nel corso del primo trimestre 2002, generando un significativo avanzamento dei prodotti stessi e, conseguentemente, un parallelo incremento del loro valore. A seguito proprio di questa intensificazione e progressione delle attività, i costi di ricerca e sviluppo sostenuti nel primo trimestre 2002 sono stati pari a 5,7 milioni di Euro, con un incremento quindi di circa il 70% rispetto ai 3,4 milioni di Euro sostenuti nello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi registrati nel primo trimestre 2002 sono stati poco significativi in quanto i contributi pubblici alla ricerca di competenza del periodo verranno stanziati nella relazione semestrale al 30 giugno 2002. Al 31 marzo 2002 la società presenta una posizione finanziaria netta attiva per 135,7 milioni di Euro, rispetto ai 141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001, in grado di supportare abbondantemente i piani a medio termine della Società. Novuspharma è una società biotecnologica specializzata nella Ricerca e Sviluppo (R&S) di farmaci antitumorali. In particolare, Novuspharma è impegnata nello sviluppo clinico di farmaci citotossici aventi caratteristiche innovative e nella ricerca di nuovi approcci terapeutici quali nuovi farmaci anti-angiogenetici ed antimetastatici. La società ha 4 prodotti in sviluppo clinico, di cui uno, il Bbr 2778, ha recentemente iniziato gli studi di fase III. Novuspharma è stata creata nel 1998 come spin-off di Boehringer Mannheim Italia e Hoffmann-La Roche e ha un comprovato track record nello sviluppo di prodotti oncologici. Novuspharma S.p.A. è quotata nel Nuovo Mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana (NOV.MI) dal 9 novembre 2000. Novuspharma ha recentemente trasferito la propria sede operativa ed i laboratori di ricerca presso la nuova sede di Via Ariosto 23 a Bresso, nella zona nord di Milano, in prossimità dell'Ateneo di Milano Bicocca. I laboratori Novuspharma fanno parte del primo nucleo di un futuro Parco Scientifico dedicato alle biotecnologie. Bbr 2778 è un agente intercalante che ha mostrato efficacia clinica nel trattamento del Linfoma non-Hodgkin . Il composto, che è dotato di una ridotta cardiotossicità, è stato ideato in collaborazione con l'Università del Vermont (Uvm) e sviluppato da Novuspharma. Novuspharma possiede i brevetti relativi al prodotto e detiene la licenza internazionale esclusiva del brevetto originario della molecola che è di proprietà di Uvm. Bbr 3438 è un agente intercalante aza-antrapirazolico scoperto in collaborazione con Uvm e sviluppata da Novuspharma sulla base di un brevetto posseduto congiuntamente da Novuspharma e Uvm e per il quale Novuspharma ha i diritti esclusivi mondiali. Bbr 3576 appartiene alla stessa classe chimica e brevettuale del Bbr 3438. Il composto ha dimostrato di essere attivo su vari tipi di tumore solido nei modelli sperimentali, e sembra anche essere particolarmente efficace in combinazione con il Taxolo. 

MARIELLA BURANI FASHION GROUP S.P.A.: NEL PRIMO TRIMESTRE 2002 FORTE CRESCITA DEI RICAVI, 78.7 MILIONI DI EURO (+52%), DEL MARGINE OPERATIVO LORDO, 9.4 MILIONI DI EURO (+ 137%), E DEL REDDITO OPERATIVO, 6.3 MILIONI DI EURO (+229%). 
Cavriago, 16 Maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Mariella Burani Fashion Group ha approvato ieri la relazione trimestrale al 31 marzo 2002 che evidenzia, rispetto al 1° trimestre 2001, un fatturato consolidato di 78.7 Milioni di Euro (+52%), un Margine Operativo Lordo (Ebitda) di 9.4 Milioni di Euro (+137%), un Reddito Operativo (Ebit) paria 6.3 Milioni di Euro (+229%) ed un Reddito della Gestione Corrente pari a 6.9 Milioni di Euro. Nel 1° trimestre 2002 i ricavi sono incrementati del 52% rispetto a quelli generati nel 1° trimestre 2001. La crescita della "Divisione Abbigliamento" al netto del consolidamento di Revedi SpA, Revedi S.A e Itm S.p.A. è stata pari al 13.6%; la crescita totale della Divisione Leather Goods è stata pari al 156 % e la crescita della Divisione Digital Fashion è stata pari al 31%. Ebitda in forte crescita al 11.9% del fatturato Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si è attestato a quota 9.4 Milioni di Euro, in crescita del 137% rispetto al corrispondente periodo del 2001, denotando un'incidenza sui ricavi pari al 11.9% rispetto al 7.6% dei primi tre mesi del 2001. Il miglioramento del Margine Operativo Lordo del Gruppo, più che proporzionale rispetto alla crescita del fatturato, è principalmente attribuibile a: il contributo della Divisione Leather Goods; la crescita dell'incidenza dei marchi propri sul fatturato totale; la crescita dei ricavi generati da canali diretti; l'impatto positivo sul margine del Gruppo delle società acquisite. Marchi propri al 82% - Il fatturato originato da marchi propri, al 31 marzo 2002, è stato pari a circa l' 82% del fatturato, contro il 63% realizzato nel 1° trimestre dell'esercizio precedente. Coerentemente con la strategia del Gruppo di rafforzare i marchi propri, questa percentuale arriverà a rappresentare l'85% del fatturato consolidato previsto per l'intero esercizio 2002. In particolare le collezioni Mariella Burani hanno registrato un incremento del 11% circa grazie al forte sviluppo della distribuzione diretta. Forte contributo della divisione Leather Goods - Nel primo trimestre dell'esercizio in corso la divisione "Leather Goods" ha realizzato circa il 30% del fatturato complessivo. La Divisione Abbigliamento rappresenta circa il 67% dei ricavi consolidati e il rimanente 3% circa rappresenta il fatturato della Divisione Digital Fashion. Forte crescita nei mercati europei - Le vendite export sono risultate pari al 55% del fatturato del trimestre in aumento rispetto al 52% registrato nel I° trimestre 2001. In particolare, le vendite realizzate nei mercati europei sono aumentate rappresentando il 73% circa del fatturato totale rispetto al 65% del fatturato totale realizzato nell'esercizio 2001. Il mercato Europeo si conferma il principale driver di crescita delle vendite del Gruppo. Aumento delle vendite tramite canali distributivi diretti - Il canale distributivo diretto, rappresentato da DOS, Franchisees e Clienti Direzionali, al 31 marzo 2002, ha generato circa il 51% del fatturato complessivo del trimestre, rispetto al 35% originato nel 1° trimestre dell'esercizio 2001. Coerentemente con la strategia del Gruppo di focalizzarsi sui canali distributivi diretti sono già state inaugurate 4 nuove boutique mono-marca nel primo trimestre 2002 e seguiranno altre 5 aperture di boutiques monomarca nel secondo semestre dell'esercizio in corso. Nello specifico è stata inaugurata la boutique Mariella Burani a Londra, in New Bond Street 76, con 5 vetrine e una superficie di circa 200 mq; si è altresì ristrutturata e ampliata la boutique di Roma, raddoppiando lo spazio di vendita attraverso l'acquisto di una superficie attigua di circa 80 mq che si va ad aggiungere a quella preesistente in Via Bocca di Leone, per un totale di circa 170 mq. Si sono anche aperti altri due negozi Braccialini, uno a Treviso e uno a Riccione in Viale Ceccarini. Outlook Il Gruppo Burani proseguirà con la sua strategia di industrializzare il processo produttivo per poter offrire al cliente un prodotto di "lusso accessibile". La stessa strategia include anche l'ulteriore sviluppo dell'integrazione verticale per migliorare il servizio al cliente "retail". Nei prossimi mesi il Gruppo si concentrerà sul rafforzamento dei marchi propri e lo sviluppo delle vendite in aree geografiche strategiche oltre alla sinergizzazione e integrazione delle società del Gruppo. Alla luce dei risultati ottenuti nel 1° trimestre 2002, il Consiglio di Amministrazione della Mariella Burani Fashion Group conferma le aspettative di ottenere un forte aumento dei ricavi e un aumento più che proporzionale dell'ebitda per l'intero esercizio 2002. 

IL CDA DI GIACOMELLI SPORT GROUP SPA APPROVA I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE RICAVI DI VENDITA PARI A 49,26 MILIONI DI EURO.
Rimini, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Giacomelli Sport Group SpA, uno dei principali gruppi europei della Grande Distribuzione di articoli sportivi, si è riunito oggi per approvare la Relazione sull'andamento della gestione nel primo trimestre dell'esercizio 2002. Nei primi tre mesi dell'esercizio 2002 il Gruppo Giacomelli Sport ha realizzato ricavi di vendita pari a 49,26 milioni di euro. Questo risultato è dovuto all'impatto dell'introduzione dell'euro e al tardivo inizio dei saldi, che hanno condizionato gli acquisti dei consumatori soprattutto nelle prime settimane dell'anno. L'Ebitda è stato pari a -0,86 milioni di euro, l'Ebit pari a -4,75 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 marzo è di - 59,98 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il valore registrato al termine del primo trimestre 2001. "In un quadro congiunturale caratterizzato dalla flessione dei consumi" dichiara il Presidente Gabriella Spada; "il Gruppo Giacomelli Sport ha saputo rispondere contenendo la contrazione delle vendite, aumentando i margini commerciali rispetto al primo trimestre 2001 e mantenendo stabile la struttura dei costi. Il Gruppo Giacomelli ha inoltre proseguito la propria strategia di crescita aprendo due nuovi punti vendita nel trimestre, Danzica in Polonia e Caserta in Italia, e due dopo il 31 marzo, Varsavia in Polonia e Torino in Italia". Sotto il profilo finanziario, nel corso del trimestre è stato emesso un prestito obbligazionario non convertibile dell'ammontare di 100 milioni di euro, propedeutico allo sviluppo del Gruppo su tutto il territorio europeo. Con riguardo al prevedibile andamento della gestione dell'esercizio, si segnala che le settimane successive alla chiusura del trimestre hanno manifestato una prosecuzione del trend positivo evidenziato nel mese di marzo e che pertanto il management ritiene di poter perseguire gli obiettivi di crescita per l'esercizio 2002. 

MIRATO S.P.A (TESSILE) .: TRIMESTRALE RECORD DELLE VENDITE CRESCONO DEL 12,0%, RAGGIUNGENDO I 29,3 MILIONI DI EURO 
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Mirato S.p.A., società fra i leader in Italia nel settore toiletries con i marchi Clinians, Malizia, Intesa, Splend'Or e Gomgel, si è riunito oggi per approvare la relazione sulla gestione per il primo trimestre 2002. I risultati conseguiti nel trimestre in esame risultano, da un punto di vista gestionale, perfettamente omogenei e confrontabili con i dati dell'analogo periodo dell'esercizio 2001, in quanto non più influenzati da operazioni straordinarie, quale l'acquisizione del ramo d'azienda Clinians, i cui effetti hanno avuto impatto sui conti del biennio 2000 e 2001; pertanto la crescita registrata, sia in termini di fatturato che di margini operativi, è da ascriversi esclusivamente alla crescita interna e non risulta influenzata da alcun fattore esogeno o avente natura straordinaria. In dettaglio, i ricavi netti delle vendite crescono del 12,0%, raggiungendo i 29,3 milioni di euro. La crescita del fatturato nel 2002 è principalmente correlata sia alle vendite del brand Clinians (oltre 5,9 milioni di euro) in crescita dell'87% rispetto al primo trimestre 2001, sia dalla ottima performance dell'export, che nei primi tre mesi cresce del 58,5% rispetto al primo trimestre 2001. Anche il settore tradizionale registra, nel suo insieme, un trend positivo, con i prodotti a marchio Intesa, Malizia e Splend'or nelle loro differenti articolazioni Il margine operativo lordo ha registrato una crescita del 31,1%, superando i 5,5 milioni di euro; La crescita del MOL riflette una riduzione dei consumi, grazie anche ad una migliore contrattazione negli acquisti; infatti i consumi crescono del 10,7%, inferiori alla crescita dei ricavi netti (12,0%). L'ottima performance trimestrale è poi conseguita in virtù del contenimento dei costi promozionali e pubblicitari, che restano stabili nel trimestre in esame, circa 7,8 milioni di euro. Il risultato operativo, che supera i 4,0 milioni di euro (+50,9%), risulta in deciso aumento in virtù della sostanziale stabilità degli ammortamenti e degli oneri diversi della gestione rispetto all'analogo periodo del 2001. L'utile netto risulta in forte crescita (74,0+%) rispetto al primo trimestre 2001; a tale crescita concorre anche la rivalutazione delle azioni proprie correlata alla positiva performance del titolo e la minore imposizione fiscale correlata a maggiori imposte differite attive. Non incidono sull'utile netto poste di natura straordinaria. La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2002 evidenzia un saldo negativo pari a circa 19,2 milioni di euro, in crescita di 0,7 milioni rispetto al 31.12.01; l'andamento dell'indebitamento risulta sotto controllo, e stante il ciclo commerciale di incassi e pagamenti, la società prevede comunque di registrare un miglioramento a fine esercizio 2002 rispetto al 2001 "Come ho avuto già modo di affermare, - ha dichiarato Corrado Ravanelli, Presidente di Mirato S.p.A.- l'andamento dell'esercizio 2002 si prefigura come decisamente positivo. Infatti, non solo la prima trimestrale fornisce chiari segnali in tal senso, ma anche i dati relativi ad Aprile fanno prevedere un esercizio record in termini di fatturato e margini operativi; anche in Aprile difatti è continuato il trend di crescita delle vendite, che ha superato il 16% rispetto all'esercizio precedente. E vorrei sottolineare come il brand Clinians non abbia ancora sviluppato appieno le sue reali potenzialità, in quanto ancora oggi sta continuando sia la fase di incremento della distribuzione, iniziata nel 2001, sia il continuo ampliamento della gamma di prodotti offerti. Anche in base a queste considerazioni, siamo fiduciosi nel poter offrire al mercato un 2002 che possa vederci protagonisti non solo nel settore toiletries, ma anche in quello della cosmesi. Pur ritenendo la prudenza d'obbligo, credo ragionevole rivedere al rialzo le nostre stime di crescita precedentemente comunicate; prevedo quindi come obiettivo raggiungibile per il 2002 una crescita globale, sia in termini di fatturato che di margini, compresa in un intervallo fra il 15% e il 25% rispetto al 2001; tale crescita appare comunque prudenziale rispetto ai dati consuntivi trimestrali e all'andamento del mese di aprile, ma è nostra ferma intenzione investire in corso d'anno ancora maggiormente in pubblicità e in nuovi inserimenti nei punti vendita; tale strategia, perseguita nel corso del 2001, sta ora dando i suoi frutti, ed è nostra intenzione perseguirla ancora con decisione, non solo per realizzare un 2002 record, ma anche e soprattutto per creare le premesse per un 2003 in ulteriore crescita"

 AIR FRANCE: ESERCIZIO FISCALE 2001-02 : BUONA RESISTENZA ALLA CRISI SIA DELL'ATTIVITA CHE DEL RICAVO UNITARIO QUARTO TRIMESTRE (GENNAIO-MARZO) 
Roma, 16 maggio 2002 Fatturato consolidato 

 

4° trimestre

al 31 marzo

Variazione

 

Annuale

al 31 marzo

Variazione

(1)

(in milioni di euro)

2002

2001

 

2002

2001

 

Attività passeggeri

2 300

2 249

+2,3%

9 491

9 086

+4,5%

Altre attività

208

209

-0,5%

887

936

-5,2%

Totale passeggeri

2 508

2 458

+2,0%

10 378

10 022

+3,6%

Trasporto merci

316

302

+4,6%

1 257

1 315

-4,4%

Altre attività

46

37

+24,3%

191

176

+8,5%

Totale merci

362

339

+6,8%

1 448

1 491

-2,9%

Manutenzione

133

150

-11,3%

548

566

-3,2%

Altre

37 

48

-22,9%

154

201

-23,4%

Totale fatturato

3 040

2 995

+1,5%

12 528

12 280

 +2,0%

 (1)Consolidamento su 12 mesi di Regional Airlines, su 10 mesi di CityJet e su 6 mesi di Brit Air, di Flandre Air e di Proteus per l'esercizio 2000-01. Quarto trimestre al 31 marzo 2002 Il fatturato totale per il quarto trimestre progredisce dell'1,5% a 3,04 miliardi di euro. * Attività passeggeri: leggera progressione del fatturato ed aumento del ricavo unitario in termini di ASK 

 

Trimestre al

 

31/03/2002

31/03/2001

Variazione

Fatturato totale attività passeggeri (in milioni di euro)

2 508

2 458

+2,0%

Fatturato consolidato trasporto passeggeri di linea (in milioni di euro)

2 300

2 249

+2,3%

Di cui Compagnia Air France

- Fatturato trasporto passeggeri di linea (in milioni di euro)

- Ricavo unitario in ASK (in centesimi di euro)

- Ricavo unitario in RPK (in centesimi di euro)

 

2 124

7,15

9,26

 

2 109

7,06

9,36

 

+0,7%

+1,3%

-1,0%

Il fatturato totale relativo all'attività passeggeri risulta essere in aumento del 2,0% a 2,51 miliardi di euro. Il contributo delle filiali regionali al fatturato si stabilisce a 186,85 milioni di euro. L'evoluzione del fatturato, relativo all'attività consolidata trasporto passeggeri di linea di questo trimestre, é in linea con la ripresa del traffico constatata dall'inizio dell'anno. Il fatturato relativo al trasporto passeggeri di linea della compagnia Air France é aumentato dello 0,7% a 2,12 miliardi di euro mentre gli altri ricavi, relativi ad altre attività aeree, regrediscono del 10% a 133 milioni di euro, in particolar modo a causa della diminuzione dei ricavi relativi al code sharing, dato che l'acquisto e la vendita di " seat blocks " sono stati progressivamente sostituiti da un sistema di commissioni. Nel corso del trimestre, l'offerta espressa in ASK é scesa dello 0,6% ed il traffico ha registrato una progressione dell'1,7% permettendo cosi un aumento di 1,8 punti del load factor a 77,2%. Il ricavo unitario in ASK é aumentato dell'1,3% dopo un effetto cambio dello 0,6%. Il ricavo unitario in RPK diminuisce dell'1,0%. Attività merci: ripresa progressiva dell'attività e forte aumento del ricavo unitario espresso in tonnellata per chilometro trasportato. Il fatturato totale dell'attività merci é in aumento del 6,8% a 362 milioni di euro ed il fatturato relativo al trasporto del 4,6% a 316 milioni di euro, traducendo cosi la ripresa dell'attività nel corso del trimestre.

 

Trimestre al

 

31/03/2002

31/03/2001

Variazione

Fatturato totale merci

362

339

+6,8%

Fatturato trasporto merci (M€)

316

302

+4,6%

- Ricavo unitario in ATK (in centesimi di euro)

- Ricavo unitario in RTK (in centesimi di euro)

16,76

25,65

16,17

24,02

+3,7%

+6,8%

L'offerta é aumentata dello 0,9% ed il traffico é sceso del 2,0% comportando un calo di 2 punti del load factor a 65,2%. Nonostante ciò' é stato possibile constatare una ripresa progressiva del traffico nel corso dei mesi, accompagnata da una fortissima progressione del ricavo unitario in termini di tonnellata offerta. Quest'ultima é aumentata del 3,7% e del 2,1% escluso l'effetto cambio. Altre attività - Il fatturato relativo all'attività di manutenzione é sceso dell'11,3% a 133 milioni di euro. Gli altri ricavi sono diminuiti del 22,9% a 37 milioni, a causa della sospensione dell'attività postale della filiale Sea. Oramai queste attività riguardano principalmente il catering il cui fatturato ha raggiunto i 36,7 milioni di euro (+18,9% a regola contabile non costante). Esercizio 2001-02 - In un contesto molto difficile come quello di quest'anno, il gruppo Air France ha realizzato una performance commerciale positiva con un fatturato totale in progressione del 2,0% a 12,53 miliardi di euro. Attività passeggeri - 

 

12 mesi al

 

31/03/2002

31/03/2001

Variazione

Fatturato totale consolidato attività passeggeri (in milioni di euro)

10 378

10 022

+3,6%

Fatturato consolidato attività trasporto passeggeri di linea (in milioni di euro)

9 491

9 086

+4,5%

Di cui Compagnia Air France

- Fatturato attività trasporto passeggeri di linea (in milioni di euro)

- Ricavo unitario in ASK (in centesimi di euro)

- Ricavo unitario in RPK (in centesimi di euro)

 

8 806

7,11

9,29

 

8 724

7,30

9,34

 

+0,9%

-2,5%

-0,6%

Il fatturato consolidato dell'attività passeggeri é aumentato del 3,6% a 10,38 miliardi di euro; le filiali regionali hanno contribuito per 727,6 milioni di euro a regola contabile non costante. Il fatturato relativo all'attività trasporto passeggeri di linea della Compagnia Air France registra una leggera crescita mentre l'offerta é aumentata del 3,5% ed il traffico dell'1,6%. Il load factor regredisce di 1,5 punti a 76,6%. Il ricavo unitario espresso in ASK é in calo del 2,5% con un effetto cambio nullo. In termini di PKT scende dello 0,6%. Questi dati dimostrano come la performance commerciale non abbia influenzato negativamente la redditività. L'attività e il fatturato della compagnia Air France, suddivisi per rete, hanno registrato le seguenti progressioni: 

 

12 mesi al 31 marzo 2002

Offerta

(ASK)

Traffico

(RPK)

Fatturato

Lungo-raggio

+4,5%

+2,6%

+2,1%

Medio-raggio internazionale

+1,9%

-0,9%

-1,9%

Medio-raggio domestico

-0,9%

-3,2%

+1,6%

Totale

+3,5%

+1,6%

+0,9%

Attività merci 

 

12 mesi al

 

31/03/2002

31/03/2001

Variazione

Fatturato totale merci (in milioni di euro)

1 448

1 491

-2,9%

Fatturato trasporto merci (in milioni di euro)

1 257

1 315

-4,4%

- Ricavo unitario in ATK (in centesimi di euro)

- Ricavo unitario in RTK (in centesimi di euro)

15,86

24,53

16,24

24,40

-2,3%

+0,5%

Nel corso dell'esercizio, il fatturato totale dell'attività merci é diminuito del 2,9% a 1,45 miliardi di euro, con un calo del 4,4% relativo all'attività trasporto merci che ha risentito sia del rallentamento economico dall'inizio dell'anno che delle conseguenze dovute agli attentati. Il ricavo unitario in termini di tonnellata chilometro offerto regredisce del 2,3% e dell'1,3% escluso l'effetto cambio. Il ricavo in termini di tonnellata chilometro trasportato ha tenuto bene, progredendo dello 0,5% (+1,5% escluso l'effetto cambio). Altre attività L'attività relativa alla manutenzione é in calo del 3,2% a 548 milioni di euro e le altre attività sono scese del 23,4% a 154 milioni di euro. Il catering, incluso nelle altre attività, ha registrato una progressione dell'8,1% a 148,8 milioni di euro. Previsione dei risultati annuali Air France conferma le sue previsioni in termini di risultati positivi per l'esercizio 2001-02, indipendentemente dalla compensazione versata dallo Stato a causa della chiusura degli spazi aerei americani dall'11 al 14 settembre 2001 (28,6 milioni di euro) e dal rimborso delle spese supplementari legate alla sicurezza (24 milioni di euro). I risultati annuali saranno pubblicati il 28 maggio 2002 dopo la chiusura della Borsa. Statistiche 1. Traffico

 

3 mesi al 31/03/02

3 mesi al 31/03/01

 

Air France

Polo regionale

Air France

Polo regionale

ASK (in milioni)

29 703

1 117

29 895

614

RPK (in milioni)

22 925

609

22 543

319

ATK (in milioni)

1 887

-

1 865

-

RTK (in milioni)

1 231

-

1 253

-

12 mesi al 31/03/02

12 mesi al 31/03/01

 

Air France

Polo regionale

Air France

Polo regionale

ASK (in milioni)

123 777

4 179

119 562

1 609

RPK (in milioni)

94 828

2 399

93 355

875

ATK (in milioni)

7 918

-

8 094

-

RTK (in milioni)

5 117

-

5 384

-

2.  Fatturato consolidato

Contributo al fatturato

(in milioni di euro)

Cumulo 12 mesi

al 31 marzo 2002

Air France

11 526

Régional

329

Brit Air

291

City Jet

108

Altre

274

Totale

12 528

LUFTHANSA: L'UTILE D'ESERCIZIO RADDOPPIA NEL PRIMO TRIMESTRE 
Colonia, 16 maggio 2002 - Lufthansa ha annunciato ieri un solido risultato per il primo trimestre 2002, raddoppiando il proprio utile d'esercizio rispetto al primo trimestre 2001, passato da 7 milioni di euro a 12 milioni di euro. Dopo i primi tre mesi dell'anno, appare chiaro che la strategia messa in atto da Lufthansa per fare fronte alla crisi che ha colpito il settore e per contenere i costi sta dando i giusti risultati. L'attento controllo delle spese operative ha infatti permesso al Gruppo di ottenere significativi risparmi. Lufthansa ha reagito tempestivamente e con decisione sia al forte calo di traffico registrato dopo l'11 settembre sia al difficile clima economico. Il Gruppo infatti ha sistematicamente modulato la capacità offerta alla domanda del mercato, ridotto drasticamente le spese in conto capitale e ha introdotto una serie di misure per ridurre i costi. Lufthansa ha inoltre rapidamente raggiunto un accordo con le rappresentanze sindacali per introdurre orari di lavoro flessibile e modifiche alle retribuzioni salariali. Tutti i dipendenti Lufhansa hanno quindi contribuito attivamente a stabilizzare la posizione commerciale della compagnia e alla salvaguardia della sua redditività. Il successo di queste misure si riflette nei risultati del primo trimestre 2002. Nel settore del trasporto passeggeri Lufthansa è riuscita ad aumentare la resa media per passeggero del 1,2%. Questo principalmente grazie al ritorno a livelli normali del numero di passeggeri in First e Business class rispetto al numero complessivo di passeggeri trasportati. Lufthansa è inoltre riuscita a mantenere la propria posizione di mercato mantenendo le proprie tariffe stabili. Il pacchetto di misure varato nel settembre 2001 con l'obiettivo di tagliare i costi operativi è stato implementato con rigore con un conseguente drastico calo delle spese in conto capitale. Così come annunciato e pianificato, tale voce di spesa è calata del 62,8% portandosi a 277 milioni di euro, di quale oltre la metà investita nell'acquisto o nel pagamento anticipato di aeromobili. Tutte le spese in conto capitale per il trimestre in oggetto sono state finanziate grazie al cash flow interno. Il giro d'affari complessivo del Gruppo è aumentato del 6,1% raggiungendo i 3,9 miliardi di euro. Lufthansa Technik, consociata del gruppo per i servizi tecnici, di ingegneria e di manutenzione degli aeromobili ha incrementato il proprio fatturato del 2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2001, ampliando il fatturato generato da clienti esterni al Gruppo del 14,6%. Le vendite del settore catering per il trasporto aereo sono cresciute del 349,3%, grazie principalmente al consolidamento delle attivitità LSG Sky Chefs negli USA. Anche il livello di indebitamento del Gruppo è stato ridotto così come previsto, scendendo a 3,5 miliardi di euro rispetto ai 3,8 miliardi di euro di fine 2001. Nei primi tre mesi dello scorso esercizio si attestava su 1,7 miliardi. Per quest'anno l'impegno di Lufthansa è rivolto alla massimizzazione del cash-flow interno con l'obiettivo di ridurre ulteriormente l'indebitamento. Previsioni per l'anno in corso Non è al momento possibile fare previsioni per l'esercizio 2002. Il Gruppo annuncerà le proprie previsioni all'assemblea degli azionisti convocata a Colonia per il 19 giugno. 

GRUPPO TREVI: PRIMO TRIMESTRE 2002: RITORNO ALL'UTILE RICAVI NETTI 78,9 MILIONI DI €, EBITDA 7 MILIONI DI €, EBIT 2,3 MILIONI DI € PORTAFOGLIO LAVORI RECORD A 386,6 MILIONI DI € 
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. (Mi:Tfi), holding del Gruppo Trevi, tra i principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, ha approvato la relazione trimestrale consolidata del primo trimestre 2002 chiuso il 31 marzo scorso. I dati evidenziano ricavi per 78,9 milioni di € (86 milioni nel primo trimestre dell'esercizio 2001), un margine operativo lordo di 7 milioni di € (7,3 milioni nel primo trimestre 2001) e un risultato operativo netto pari a 2,3 milioni di € (3,5 milioni nel primo trimestre 2001); su tale risultato trovano riflesso ammortamenti e svalutazioni per € 4,6 milioni. Effettuati investimenti lordi pari a 8 milioni di € in seguito all'acquisizione di nuove importanti commesse. Il risultato del Gruppo (ante imposte e risultato di terzi) è di € 0,2 milioni (1,4 milioni nel primo trimestre 2001) confermando da subito l'inversione di tendenza rispetto allo scorso esercizio. Il rapporto percentuale tra Ebitda e ricavi totali risulta in leggera crescita rispetto al rapporto dello stesso periodo del 2001 e degli anni precedenti, mentre risulta decisamente superiore a quello registrato nel corso dell'intero esercizio 2001. I ricavi del core business hanno raggiunto i 67,3 milioni di € (62,6 milioni nel primo trimestre 2001), con un incremento in valore assoluto di 4,7 milioni. La posizione finanziaria netta passiva del Gruppo Trevi presenta un importo pari a 108,2 milioni di € (sostanzialmente in linea rispetto a quella registrata al 31 dicembre 2001 e pari a 103,1 milioni di €). " L'andamento del primo trimestre 2002, - ha dichiarato il Presidente Davide Trevisani - in linea con i margini realizzati nel corso degli ultimi esercizi, rappresenta una svolta importante rispetto al risultato negativo registrato nel 2001 ed una conferma della sua eccezionalità. Nel corso del trimestre la crescita è stata condizionata da fenomeni aventi carattere di stagionalità e dallo slittamento dell'acquisizione e dell'inizio effettivo di alcune importanti commesse della Divisione Trevi, che hanno rimandato l'incremento dei ricavi al secondo semestre 2002". Viene comunque confermata la previsione di crescita dei ricavi nell'esercizio 2002 rispetto al 2001, alla luce anche del notevole incremento del portafoglio lavori, che ha raggiunto al 31 marzo 2002 il nuovo massimo storico del Gruppo a 386,6 milioni di € (+21,3% rispetto ai 318,7 milioni di € del primo trimestre 2001). 

TXT E-SOLUTIONS: RECORD DI RICAVI NEL PRIMO TRIMESTRE 2002 A 10 MILIONI DI EURO (+46%). 
Milano, 16 maggio 2002 - Il CdA di Txt e-solutions, società leader nei prodotti software per la Supply Chain (Sc&CM) e per on-line Content Management (Polymedia), ha approvato oggi i dati del primo trimestre 2002, con record di ricavi e Ebitda positivo in crescita +12%. In particolare: I ricavi consolidati del primo trimestre 2002 sono stati pari a 10,02 milioni di Euro, con un aumento del +46% rispetto primo trimestre 2001 (6,85 milioni di Euro); Le vendite di licenze di nuovi prodotti nel primo trimestre 2002 ammontano a 0,9 milioni di Euro, rispetto ai 1,2 milioni di Euro del 2001. La Società punta a una decisa ripresa delle vendite di licenze nella seconda parte dell'anno. Il risultato operativo lordo (Ebitda) del primo trimestre 2002 è risultato positivo per 0,64 milioni di Euro, con un incremento del 12% rispetto al primo trimestre 2001 (0,57 milioni di Euro). Il risultato prima delle imposte (Ebt) è negativo e pari a 1,49 milioni di Euro, dopo aver spesato ammortamenti per 1,18 milioni di Euro e oneri derivanti dall'acquisizione di Logilab per circa 1 milione di Euro. Sono stati acquisiti nuovi importanti clienti, quali Cirio, De Agostini, H3G, La Redoute, Lotusse e altri, a seguito di gare internazionali vinte grazie a prodotti competitivi. Il flusso di cassa della gestione corrente è risultato stabile e la posizione finanziaria netta al 31/03/02 era positiva per 15,7 milioni di Euro. Gli ordini del primo trimestre 2002 sono stati di 9,43 milioni di Euro, con un aumento del +39% anno su anno. Gli ordini ricevuti nel mese di Aprile 2002 sono stati pari a 2,14 milioni di Euro, in crescita del 56% rispetto al corrispondente mese del 2001. Per l'intero esercizio 2002, la Società ritiene di poter raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati, e di migliorare significativamente il risultato operativo lordo (Ebitda) rispetto all'esercizio 2001. 

GRUPPO MONDO TV: IL C.D.A. APPROVA I RISULTATI ECONOMICI AL 31 MARZO 2002. NEL PRIMO TRIMESTRE DELL'ANNO CRESCONO I RICAVI CONSOLIDATI (+50,7%) E LA REDDITIVITÀ (EBITDA +63% E EBIT +61%). 
Roma, 16 maggio 2002 Anche nel 1° trimestre dell'esercizio in corso il Gruppo Mondo TV ha proseguito nel suo "trend" di sviluppo forte sia sul fronte dei ricavi consolidati (+50,7% rispetto al 1° trimestre 2001) sia sul fronte della redditività, la quale è cresciuta in termini assoluti e relativi: l'Ebitda consolidato è passato dal 73% all'80% del Valore della Produzione, mentre l'Ebit consolidato dal 39% al 42% in rapporto allo stesso indicatore. Nel trimestre in esame inoltre, è sostanzialmente raddoppiato il volume complessivo degli investimenti lordi (composti in prevalenza da immobilizzazioni immateriali) per la realizzazione di nuove serie di cartoni animati, raggiungendo la quota di circa 17,9 milioni di Euro rispetto ai 8,6 milioni di Euro del 1° trimestre del 2001. Circa la prevedibile evoluzione dei risultati, inoltre, la Società ritiene di conseguire al termine dell'esercizio 2002 una crescita dei ricavi netti di Gruppo non inferiore al 35% rispetto ai dati al 31/12/2001; tale stima è superiore rispetto a quanto precedentemente indicato dal Top Management. Secondo una ricerca di aprile 2002 di Screendigest (primaria organo nel settore dell'animazione televisiva), si prevede una crescita a livello mondiale del settore di circa 3-5% per il 2002. "Riteniamo che tale risultato" - afferma il Presidente del Gruppo, Orlando Corradi, - "sarà estremamente positivo per la Società se analizzato sia alla luce della crescita che il Gruppo sta conseguendo già da diversi anni, sia in un contesto di settore caratterizzato da una fase congiunturale complessa". Questi, in sintesi, i contenuti più significativi della relazione trimestrale al 31 marzo 2002 approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione di Mondo TV S.p.A. Più in dettaglio, i ricavi consolidati hanno raggiunto la quota di 8 milioni di Euro rispetto ai 5,3 milioni di Euro del 1° trimestre del 2001. La ripartizione per settore di attività conferma la progressiva diversificazione verso lo sfruttamento dei diritti nei settori correlati (57% dei ricavi totali rispetto al 50% nel 1° trimestre del precedente esercizio). E' utile ricordare che il criterio contabile di imputazione dei ricavi che derivano dalle vendite a clienti europei impone il riconoscimento degli stessi in quote costanti lungo il periodo di durata del contratto, e non al singolo periodo in cui si perfeziona la cessione (come generalmente effettuato dai competitors internazionali): ciò, sebbene determini una lettura conservativa delle risultanze contabili, consente al Gruppo una "visibilità" elevata di tale quota di ricavi. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato ha raggiunto, sempre nel 1° trimestre 2002, la quota di 6,5 milioni di Euro in crescita del 63% rispetto ai 4 milioni di Euro nel corrispondente trimestre del precedente esercizio. Gli ammortamenti e gli accantonamenti hanno raggiunto, sempre nel 1° trimestre 2002, la quota di 2,9 milioni di Euro rispetto ai 1,7 milioni di Euro del precedente periodo di esame; tale incremento è da ricondurre ai continui ed ingenti investimenti nella produzione di serie e film di animazione. Sempre nel primo trimestre del 2002, il Risultato Operativo (Ebit) a livello di Gruppo è incrementato del 61% raggiungendo i 3,4 milioni di Euro rispetto ai 2,1 milioni di Euro del medesimo periodo del 2001. La gestione finanziaria e la gestione straordinaria non presentano variazioni significative rispetto al primo trimestre del precedente esercizio, presentando saldi netti positivi rispettivamente pari a 22.000 Euro (proventi finanziari netti per 83.000 Euro nel 1° trimestre del 2001) ed a Euro 27.000 (proventi straordinari netti pari a 12.000 Euro nel 1° trimestre 2001). Positivo anche il dato relativo al Risultato ante Imposte consolidato che è risultato pari a 2,7 milioni di Euro con un incremento del 21% rispetto ai 2,2 milioni di Euro del 1° trimestre dell'esercizio precedente. Sul fronte finanziario, il Gruppo ha registrato una Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2002 positiva per 15,4 milioni di Euro. Al 31 dicembre del 2001 il valore era positivo per 20,7 milioni di Euro. E' importante rilevare, infine, che la società controllata Mondo Home Entertainment S.r.l. ha intrapreso l'attività di vendita di video Vhs e Dvd effettuando la prima uscita contemporanea su tutto il territorio nazionale ed immettendo sul mercato circa 100.000 pezzi presso le principali catene della Grande Distribuzione e dei negozi specializzati. 

ART'È S.P.A.: NEL PRIMO TRIMESTRE, MOL IN CRESCITA (+ 29,1%)FATTURATO IN LINEA CON LE PREVISIONI 
Milano, 16 maggio 2002 Il Consiglio di Amministrazione Art'è S.p.A., leader in Italia nella committenza e distribuzione d'arte ed editoria di pregio, si è riunito oggi sotto la presidenza di Marilena Ferrari per esaminare i dati della Relazione trimestrale al 31 marzo 2002, che mostra, a livello di capogruppo: un Valore della produzione, in linea con le aspettative del management, che ha raggiunto gli 8,67 milioni di Euro, sostanzialmente invariato rispetto al primo trimestre 2001, caratterizzato da un andamento particolarmente positivo delle vendite; un Margine Operativo Lordo in crescita del 29,1%, a quota 0,48 milioni di Euro rispetto agli 0,37 milioni di Euro del primo trimestre del 2001. A livello consolidato: un Valore della produzione, a quota 8,88 milioni di Euro, rispetto ai 9,25 milioni di Euro del primo trimestre 2001; un Margine Operativo Lordo di 0,43 milioni di Euro, in forte crescita rispetto agli 0,17 milioni di Euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento dei margini della Capogruppo, come evidenziato anche dalla diminuzione del Costo del venduto (- 14,2%, a 1,16 milioni di Euro rispetto a 1,35 milioni di Euro al 31 marzo 2001) mostra un miglioramento nel mix di prodotti venduti, caratterizzati da un maggior valore aggiunto. A livello consolidato, il Margine Operativo Lordo è cresciuto sensibilmente nonostante il concentrarsi in questa fase dell'anno dei costi di direct marketing e di promozione (campagne stampa, mailing, couponing), costi, che mostrano poi i benefici lungo tutti i mesi successivi, fino alla fine dell'anno. Ne consegue che il reddito dei prossimi mesi beneficerà in misura significativa di tali concentrazioni in presenza di costi già sostenuti.La posizione finanziaria del Gruppo, che si rafforza di circa 2,8 milioni di Euro, raggiunge i 24,7 milioni di Euro, e consente alla Società di poter cogliere le opportunità di integrazione e di sinergia che il mercato può offrire. Adriano Battegazzore, nuovo Direttore Generale del Gruppo, ha dichiarato: "I dati registrati nel primo trimestre sono molto positivi sul fronte reddituale e di fatturato anche alla luce dell'impegnativo sforzo sostenuto per il potenziamento della struttura commerciale, con il passaggio da una rete di agenzie generali ad una gestione totalmente centralizzata della rete. Pertanto confermiamo il nostro obiettivo di crescita entro l'anno del Valore della produzione del 20% sul core business". Per Battegazzore, " questa prospettiva di crescita è motivata anche dal rafforzamento della struttura manageriale e dall'ingresso del Prof. Cappelletti che ci consentirà di definire ancora più precisamente il posizionamento di Art'è nell'editoria di pregio anche sotto il profilo dei contenuti" 

"INFANZIA ED IMPRESA". CONVEGNO NAZIONALE SUL RUOLO DELL'ECONOMIA, DEL MERCATO E DELLE AZIENDE A FAVORE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI 20 MAGGIO 2002 
Milano, 16 maggio 2002 - Lunedì 20 maggio dalle 9.00 alle 17.00 presso la sede di Assolombarda di Milano, via Pantano 9, si svolgerà il convegno "Infanzia e Impresa". L'incontro, promosso da Telefono Azzurro e Assolombarda, intende offrire una riflessione articolata e approfondita sul ruolo dell'economia, del mercato e delle aziende a favore dei bambini e degli adolescenti. Questo convegno intende favorire l'incontro fra le diverse realtà del mondo dell'economia e del no profit, a partire dalla promozione e dalla salvaguardia dei diritti dei bambini - oggi più che mai di stretta attualità. L'obiettivo è quello di individuare le modalità per rendere possibile e concreta la collaborazione fra queste due realtà, analizzando sia le potenzialità sia i limiti dell'attuale framework normativo e istituzionale. L'apertura dei lavori è affidata al Presidente di Assolombrada Michele Perini cui seguiranno gli interventi delle Istituzioni con il Ministro del Welfare Roberto Maroni, il Ministro per l'innovazione e le tecnologie Luigi Stanca e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. All'intervento del Presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, seguirà l'attesissima relazione del Commissario europeo alla concorrenza Mario Monti. La mattina i lavori termineranno con gli interventi di Claudio Demattè, Presidente SDA Bocconi, di Luigi Campiglio, docente di Politica Economica all'Università Cattolica di Milano, Gabriella Calvi Parisetti, Presidente di Eurisko Data che presenterà la ricerca "I bambini, gli adolescenti e i consumi" e di Fabio Roversi Monaco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Nel pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 si svolgerà la Tavola Rotonda su "La qualità degli interventi per l'infanzia e l'adolescenza". Partecipano: Sandro Bonaceto, Director Deloitte & Touche Management, Jean Marie Del Bo, Caposervizi Norme e Tributi del Sole 24 Ore, Federico Falck Presidente Sodalitas, Mario Mele, Presidente Mario Mele & Partners, Marco Mignani, Euro Rscg, Angelo Piazzolla Direttore Marketing Strategico Dnv South Europe, Massimo Moratti, Presidente Inter, Lorenzo Ornaghi, Presidente Agenzia Onlus, Carlo Romeo, Direttore Segretariato Sociale e rapporti con il pubblico Rai. 

GLI EUROPEI SONO CONTENTI DI LAVORARE NELLE LORO CITTA' MILANO TRA LE CITTÀ CON IL LIVELLO PIÙ ALTO DI SODDISFAZIONE
Milano, 16 maggio 2002 - Il 75% delle persone che lavorano in ufficio in Europa, è soddisfatta di lavorare nella propria città. E' quanto emerge dalla ricerca Working in Europe Today, lo studio annuale realizzato dalla società internazionale di consulenza immobiliare Cushman & Wakefield Healey & Baker. Milano si attesta al 4° posto nella graduatoria delle città che riscuotono il livello di soddisfazione più alto (67%), preceduta da Amsterdam (81%), Francoforte (78%) e Londra (69%). La soddisfazione viene espressa dagli intervistati sulla base di diverse attrattive principali quali, possibilità di carriera, vita sociale e ambiente, trasporti pubblici, vasta scelta per effettuare gli acquisti e vivibilità della città stessa. 

Posizione

Città

Percentuale netta di soddisfazione*

1

Amsterdam

81

2

Francoforte

78

3

Londra

69

4

Milano

67

5

Barcellona

59

6

Parigi

55

7

Madrid

53

8

Bruxelles

47

* La percentuale netta di soddisfazione viene considerata sottraendo la quota di 'Non molto soddisfatto' e 'Per nulla soddisfatto' dal totale di 'Molto soddisfatto' e 'Abbastanza soddisfatto'.. Working in Europe Today, si basa su interviste effettuate ad un campione di 800 impiegati a tempo pieno operanti in diverse realtà lavorative in 8 città europee (Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid, Milano e Parigi), in merito alle attitudini ed esperienze personali verso la propria città, l'ufficio ed il viaggio per recarvisi. In particolare, lo studio esamina tematiche quali la sicurezza, il traffico, i trasporti pubblici e la pulizia. Milano viene giudicata la città migliore in termini di varietà di scelta per effettuare acquisti, aspetto che rappresenta per gli impiegati milanesi (56%) il fattore primario di soddisfazione per quanto riguarda il lavoro (in assoluto la percentuale più alta in Europa). La vita privata e la possibilità di separare il lavoro dalla sfera personale sono un'altra forte componente (19%) di soddisfazione. A fianco di questi fattori positivi, i lavoratori milanesi segnalano marcate avversioni verso il traffico (54%), la mancanza di parcheggi (49%), lo sporco e l'inquinamento (45%), l'affollamento e la sporcizia dei mezzi pubblici di trasporto (41%). Milano viene considerata quindi una città vivibile e piacevole. Malgrado questo positivo riscontro, un numero significativo di dipendenti (19%) dichiara una scarsa fiducia in termini di sicurezza personale (Milano si attesta al 6° posto (61%) nella graduatoria delle 8 città, seguito solo da Francoforte (56%) e Bruxelles (27%)). Anche in termini di sicurezza pubblica verso disordini civili o attacchi terroristici, i dipendenti milanesi dichiarano una bassa sicurezza (26%), posizionando la città al 5° posto (47%) della graduatoria. 

Sicurezza Personale Netta

 

%

Città

Molto/abbastanza sicuro

Non molto/assolutamente non sicuro

Percentuale netta

1.

Londra

94

4

90

2.

Parigi

92

7

85

3.

Barcellona

88

12

76

4.

Madrid

87

12

75

5.

Amsterdam

84

16

68

6.

Milano

80

19

61

7.

Francoforte

78

22

56

8.

Bruxelles

63

36

27

 

 

 

 

 

In termini di mezzo di trasporto utilizzato per recarsi al lavoro, i dipendenti di Milano prediligono l'uso della metropolitana (42%): è la percentuale più alta in Europa, dopo Parigi (69%) e Londra (53%). Seguono, a pari merito, l'automobile ed il tram (13%), il bus con l'11%. Nonostante il tempo medio di percorrenza per raggiungere il posto di lavoro sia di 37 minuti, gli impiegati di Milano (32%) accusano un peggioramento nelle condizioni di viaggio riscontrato negli ultimi 6 mesi, dato tra i più alti in Europa dopo Amsterdam (39%) e Bruxelles (33%). Milano risulta inoltre tra le città ad aver dato il punteggio più basso in termini di valutazione dei propri uffici (6.4 su base 10) seguita solo da Madrid (6.3) e Londra (6.0). Principalmente le aree di miglioramento degli uffici di Milano risultano essere per i dipendenti milanesi: l'aria condizionata (39%), le condizioni generali e la pulizia all'interno degli uffici (23%) e le riparazioni generali (20%). Marco De Stefani, Responsabile Retail di Cushman & Wakefield Healey & Baker Italia, afferma: "Milano, la città della moda ed il cuore finanziario dell'Italia, offre a chi vi lavora una vasta scelta in termini di shopping e risulta essere una città vivibile nella quale lavorare: per chi lavora é quindi una buona scelta. Sicuramente il mercato immobiliare potrebbe accrescere questo livello di soddisfazione migliorando la qualità media degli uffici al fine di meglio incontrarne i bisogni e le aspettative. Milano ed Amsterdam secondo gli impiegati europei sono le città meno popolari, in alternativa alla propria, in cui lavorare. 

            Prima  alternativa                          %                    Più popolare a
 Londra                        14                    Madrid, Milano, Barcellona
Parigi                           13                    Milano, Barcellona, Bruxelles
Barcellona                     6                    Amsterdam, Madrid
 Roma                            5                    Francoforte, Madrid
Madrid                          4                    Parigi, Londra
Monaco                        3                    Francoforte
Amburgo                       3                    Francoforte
Amsterdam                    2                    Barcellona, Londra
Milano                           2                    Londra

GANDALF: CRESCONO FATTURATO E PASSEGGERI NEL TRIMESTRE FATTURATO CONSOLIDATO DI 13,6 MILIONI DI EURO (9,2 MILIONI DI EURO NEL PRIMO TRIMESTRE 2001)
Orio al Serio (Bg), 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Gandalf S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Carlo Peretti, ha approvato i dati consolidati del primo trimestre 2002, che evidenziano un fatturato consolidato di 13,6 milioni di euro (9,2 milioni di euro nel primo trimestre 2001). Nel corso del primo trimestre 2002, l'andamento del load factor ha evidenziato una progressiva crescita passando dal 48% nel mese di gennaio al 55% nel mese di marzo. Il load factor medio del trimestre è stato pari al 51%, contro il 40% dello stesso periodo dello scorso anno. I passeggeri trasportati nel corso del periodo sono stati complessivamente 77.181, contro i 62.350 passeggeri trasportati al 31 marzo 2001: l'incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato del 24%. Il margine operativo lordo prima dei leasing degli aerei (Ebitdar) del primo trimestre 2002 è sostanzialmente in pareggio (-0,1 milioni di euro) rispetto ai - 2,8 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Il costo dei leasing nel trimestre 2002 ha evidenziato un miglioramento di circa 0,5 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, a seguito della restituzione di un aeromobile e del miglioramento economico derivante dall'allungamento della durata dei contratti di financial leasing, in corso di formalizzazione, stipulati per 5 aeromobili in flotta. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) del primo trimestre 2002 presenta un risultato negativo di 3,2 milioni di euro che risulta dimezzato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (-6,4 milioni di euro). Il primo trimestre 2002 si chiude con un risultato prima delle imposte (PBT) negativo per 4,8 milioni di euro, contro i -7,3 milioni di euro del primo trimestre 2001. Il numero di voli di linea al 31 marzo 2002 è stato pari a 4.010. Complessivamente, il numero di voli effettuati nel periodo in esame, includendo anche i charter, i voli training, i voli promozionali e i posizionamenti è stato pari a 4.108. Complessivamente, le ore volate sono state pari a 5.593. Nei corso dei primi due mesi le destinazioni di linea servite sono state mediamente 12, per poi passare a 13 alla fine del mese di marzo con l'introduzione del collegamento Pisa-Bruxelles e Linate-Trapani e la sospensione della tratta Milano Orio-Parma. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2002 è positiva per 1,2 milioni euro (-9,5 milioni di euro nel primo trimestre 2001) ed include l'esposizione debitoria nei confronti del sistema bancario (10,8 milioni di Euro) con il quale è in corso la formalizzazione degli accordi di consolidamento del debito stipulati nel febbraio 2002, la cui validità era condizionata al buon esito dell'aumento di capitale sociale. La liquidità derivante dall'aumento di capitale del febbraio 2002 (19,3 milioni di euro) è stata impiegata, come previsto nel progetto di ristrutturazione e rilancio aziendale presentato in occasione di tale operazione, oltre che per il regolamento delle spese correnti e degli investimenti per l'avvio della nuova rotta Brescia - Roma e delle rotte della stagione estiva, anche per il regolamento di piani di rientro stipulati con i principali creditori aziendali. Dal 30 aprile 2002 la società è certificata Jar Ops-1, certificazione conferita dall'autorità nazionale ENAC alle compagnie aeree che rispondono a requisiti tecnico-operativi fissati a livello europeo. Il riconoscimento ottenuto è frutto degli investimenti finora compiuti nel perseguire obiettivi di qualità. Già nel 2001, Gandalf aveva ottenuto la certificazione Jar 145 per l'effettuazione della manutenzione sui propri aeromobili e verso terzi. La previsione di fatturato per l'anno 2002 evidenzia una crescita di circa il 15-20% rispetto al 2001, che, unita ai miglioramenti operativi attesi, permetterà di raggiungere un risultato significativamente migliorativo rispetto all'esercizio precedente, pur presentando un risultato economico ancora negativo. 

CEDUTE LE PARTECIPAZIONI IN BANCA DELLE MARCHE E MEDIOCREDITO FONDIARIO CENTROITALIA 
Milano, 16 maggio 2002 - A seguito del processo di razionalizzazione delle partecipazioni, é stata perfezionata in data odierna la cessione della quota detenuta da IntesaBci in Banca delle Marche (n. 34,2 milioni di azioni pari al 4,6% del capitale) al prezzo di 45,269 milioni di euro. Nell'ambito della stessa operazione, sono state altresì cedute a Banca delle Marche anche 15.385.933 azioni ordinarie di Mediocredito Fondiario Centroitalia - pari al 12,41% del capitale - possedute dalle controllate Casse di Risparmio di Ascoli Piceno, Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Cassa di Risparmio di Foligno e Cassa di Risparmio di Città di Castello, al prezzo di 21,869 milioni di euro. L'operazione comporterà per il Gruppo una plusvalenza complessiva di 12,75 milioni di euro. 

OGGI PAPA GIOVANNI PAOLO II INCONTRA RICARDO LAGOS PRESIDENTE DEL CILE LA VISITA PREVEDE LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL PRIMO INTERVENTO DI RESTAURO DEGLI EDIFICI VATICANI REALIZZATO CON IL RAME CILENO 
Roma, 16 maggio 2002 - Domani Papa Giovanni Paolo II incontrerà il presidente del Cile Ricardo Lagos. Nell'agenda dell'incontro è inclusa la presentazione ufficiale del primo intervento di restauro degli Edifici Vaticani realizzato con il rame che l'industria mineraria cilena ha donato al Papa. Il primo intervento architettonico, che ha avuto inizio ai primi di maggio, ha interessato - e interessa - il restauro, la manutenzione e la conservazione del tetto e dei sistemi di drenaggio della stazione locale della Città. In una lettera del dicembre 2000, il Presidente Lagos ha così dichiarato: "E' rimasta impressa nel cuore della popolazione la visita che il Papa fece al Cile nel 1987 perché, con la sua presenza, ha rinnovato e rafforzato le speranze per la creazione di una società democratica e pacifica. Abbiamo voluto esprimere così la nostra gratitudine, con un dono che rappresentasse l'anima della nostra terra nonché la risorsa principale del nostro Paese." Per tutta la durata del progetto saranno i produttori di rame cileno a provvedere al rifornimento del materiale necessario. William Hayes, presidente del Chilean Mining Council ha affermato: "Ci auguriamo che questo dono rinsaldi ulteriormente i legami tra il Vaticano e il Cile, legami comunque consolidati e di lunga durata. Il Cile è il primo produttore con il 35% del rame mondiale. Jaqueline Saintard, Sottosegretario dell'industria mineraria cilena, ha aggiunto: "Il rame è un materiale nobile e duraturo, usato da secoli in architettura e ricopre un'importante funzione anche nell'edilizia e nella fruizione di energia elettrica. Sono numerosi in tutto il mondo gli edifici e le chiese il cui materiale di rivestimento utilizzato è di provenienza cilena." Le società donatrici del rame per i restauri Vaticani (tutti membri del Chilean Mining Council) includono anche Disputada de Las Condes, Dona Ines de Collahuasi, Quedebrada Blanca, Minera Zaldìvar, Corporaciòn Nacional de Cobre (Codelco) Minera Escondida, Minera Los Pelambres, Noranda Chile e Phelps Dodge Mining Services. Più specificatamente, per quanto riguarda i progetti iniziali, il Consejo Minero ha donato il rame mentre i catodi di rame sono stati trasformati in laminati con la formazione di una superficie pre inverdita da KM-Europa Metal Ag (parte del Gruppo Smi Germania). Ambedue le società hanno offerto gratuitamente i loro servizi. Kme ha inoltre assistito nella selezione della società di costruzione più idonea, la Wal snc. Il governo cileno oltre a fungere da legame politico ha svolto funzioni di mediatore e "facilitatore" per l'attuazione dell'accordo mentre il Procobre Chile e l'Iir (Istituto Italiano Rame) hanno agito come consulenti. 

BLUE PANORAMA AIRLINES RICEVE IL SUO PRIMO BOEING 767 AVVIATA LA PRIMA ROTTA INTERCONTINENTALE MILANO-ANTANANARIVO
Milano, 16 maggio 2002 - Blue Panorama ha ricevuto il primo dei suoi due Boeing 767 e ha subito avviato i suoi primi voli di linea intercontinentali. Allestito in due classi di servizio e basato a Malpensa, il Boeing 767-300ER ha operato il 6 maggio il primo volo settimanale per Antananarivo in code share con Air Madagascar, e mercoledì 8 maggio è partito per Havana per conto di Cubana de Aviacion, per cui Blue Panorama opererà inizialmente due voli di linea settimanali. "Il volo per Cuba è stato un grande successo, registrando un riempimento di 254 passeggeri su un totale di 274 posti a bordo" spiega Franco Pecci, Presidente di Blue Panorama. "Con l'ingresso nel settore lungo raggio, sia charter che linea, Blue Panorama si collocherà presto fra i primi vettori charter italiani, con la previsione di raggiungere nel 2003 un fatturato doppio rispetto al 2001". A partire dal mese di giugno l'aereo raggiungerà altre tre destinazioni, con dei voli charter. Per conto di Hotelplan, Turisanda, Viaggi del Mappamondo e Reliance partirà ogni giovedì verso Bangkok e Bali. La domenica invece decollerà da Malpensa con destinazione Malè, nelle Maldive, per portare all'atollo corallino i clienti di Hotelplan, Turisanda e Reliance. I due Boeing 767-300ER sono in leasing dalla Ilfc, leader mondiale nel leasing e nella vendita di jet a tecnologia avanzata, e sono configurati con 12 posti sleeper seat in business class, con un "pitch " di 48 pollici, e 262 posti in classe economica. A fine anno Blue Panorama, che è basata a Fiumicino, avrà una flotta di cinque Boeing 737-400 e due Boeing 767. Sia Cubana che Air Madagascar sono rappresentate in Italia da Distal & Itr Group, al quale fa capo Blue Panorama. 

UN DOTTORE DAVVERO "PREZIOSO" A MILANO ESPERTI DEL CISGEM, IL CENTRO GEMMOLOGICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO, ALLA GUIDA DEL PRIMO CORSO UNIVERSITARIO DI GEMMOLOGIA IN ITALIA.
Milano, 16 maggio 2002. E' arrivato, al Dipartimento di Scienza dei Materiali dell'Università Bicocca, il primo Corso teorico-pratico in Gemmologia mai avviato in Italia. Si tratta di una serie di lezioni (due-tre la settimana) tenute esclusivamente da esperti del Cisgem, l'azienda speciale della Camera di Commercio di Milano che dal 1966 si occupa di analisi, certificazione e controllo di qualità dei materiali gemmologici. Un ambito di intervento che recentemente si è ampliato, abbracciando anche il settore dei metalli preziosi. Non solo quindi "gioie" del calibro di diamanti, rubini, smeraldi, avori, lapislazzuli e perle, ma anche oro e argento. "Il laboratorio di Cisgem - ha dichiarato Carlo Lesca, presidente dell'azienda speciale Cisgem, il centro gemmologico della Camera di Commercio di Milano - è dotato delle tecnologie più avanzate (microsonda a laser Raman, microscopio elettronico, spettrofotometri e spettrometri) che insieme all'esperienza dei nostri analisti, permettono di distinguere tutti i materiali in commercio e individuarne anche le più recenti sintesi e sofisticazioni. Il Centro - ha aggiunto Carlo Lesca - che opera sin dal 1966 al servizio di operatori di settore e consumatori, da quest'anno offre anche il servizio di analisi sui metalli preziosi. Ed ora, con questo nuovo corso possiamo contribuire a creare dei nuovi esperti del settore". Il corso si sviluppa nell'ambito della Laurea breve (tre anni) in Scienze e Tecnologie Orafe, la prima assoluta del genere in Italia, inaugurata lo scorso ottobre alla stessa Università Bicocca di Milano. Agli studenti - una quindicina, per questo primo anno - si prefigge di trasmettere la conoscenza, e la capacità di riconoscimento, dei principali materiali gemmologici di diversa natura e provenienza, oltre alle necessarie nozioni generali di base. Sono poi previsti, oltre alle ore di teoria, momenti di esercitazione pratica nei laboratori del Cisgem, dove gli iscritti potranno toccare con mano e verificare le conoscenze appena apprese utilizzando le strumentazioni particolarmente avanzate delle quali - unico in Italia e fra i pochi al mondo - si avvale questo particolare laboratorio della Camera di Commercio di Milano. Un corso, quindi, e una laurea, a tutti gli effetti "preziosi", destinati a schiudere orizzonti lavorativi di grande interesse. A partire dal ricco e variegato settore delle aziende orafe italiane, cui i neolaureati in Scienze e Tecnologie Orafe potranno accostarsi con un bagaglio di competenze tecnico-scientifiche di alto livello. Senza dimenticare, studi universitari a parte, l'ampio ventaglio di corsi che ogni anno il Cisgem organizza per gli operatori del settore. Ecco alcuni degli incontri: giornata pratica sul diamante, giornata pratica sulle gemme di colore; valutazione e stima di gemme e gioielli; conoscere le gemme (corindoni, granati, topazi, quarzi, spinelli, tormaline, zirconi, berilli); il diamante. Inoltre, il Cisgem sta in questi giorni raccogliendo i nominativi di quanti, non operatori del settore, siano interessati ad approfondire la conoscenza delle gemme, per l'eventuale avvio di brevi corsi, o lezioni, destinati appunto ai non esperti. Infolink: www.cisgem.camcom.it 

PAOLO SCOLARI NUOVO PRESIDENTE UNI 
Milano, 15 maggio 2002 - Paolo Scolari è stato nominato Presidente dell'UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione per il triennio 2002-2004. Scolari - 63 anni, ingegnere meccanico, sposato con 2 figli - vanta una carriera all'interno del gruppo Fiat che lo ha visto attivo nei settori trattori, macchine movimento terra e autoveicoli, sia in Italia che negli Usa. Negli ultimi dieci anni ha ricoperto in Fiat Auto le cariche di Direttore "ambiente e politiche industriali", di Presidente del Centro Ricerche e di membro del Comitato Direttivo. Docente al Politecnico di Torino ("L'autoveicolo e la sua evoluzione"), Scolari è Presidente del Consorzio per la Ricerca nei Veicoli a Minimo Impatto Ambientale ed è membro del World Business Council for Sustainable Development (Ginevra). Scolari è stato nominato Presidente dal nuovo Consiglio Direttivo Uni insediatosi lo scorso 22 Aprile, subentrando a Marcello Colitti che ha ricoperto la carica nell'ultimo triennio. Nominati anche 4 Vicepresidenti: Paolo Cavanna (Ministero attività produttive), Domenico Pierucci (Cuna), Piero Torretta (Assimpredil) e Guido Venturini (Tci). Uni -associazione privata senza scopo di lucro riconosciuta dallo Stato e dalla UE- scrive e pubblica le norme tecniche volontarie sulla qualità (Iso 9000), la sicurezza e gli aspetti ambientali (Iso 14000) ed ha un'intensa attività editoriale/formativa. Uni -che ha oltre 7.200 aziende associate- ha chiuso il 2001 con un giro d'affari di 15 milioni di Euro, in aumento del 6,7% rispetto al 2000, segnale del crescente interesse ed impegno delle imprese italiane a migliorare l'organizzazione, l'economicità di produzione, erogazione ed utilizzo, la commerciabilità, la sicurezza d'uso e di rapporto con l'ambiente dei propri prodotti, processi e servizi. 

FISICA: AL VIA PROGETTO EUROPEO PER PRODUZIONE NEUTRONI E MATERIALI "ARTIFICIALI" DA UTILIZZARE IN DIVERSI CAMPI: MICROELETTRONICA, OPTOELETTRONICA 
Roma, 16 maggio 2002 - Il 16 e 17 maggio è in programma a Bonn un convegno internazionale dedicato alla individuazione di nuovi strumenti per la conoscenza della struttura della materia. Verrà ufficialmente presentato il Progetto ESS (European Spallation Source), cui partecipano tra gli altri INFM e CNR. La produzione in laboratorio delle particelle atomiche elementari come i neutroni, oggi utilizzati e prodotti dalla fissione nucleare, condiziona fin dagli anni Trenta la conoscenza della struttura della materia. Finora i ricercatori si sono avvalsi dell'utilizzazione di reattori nucleari altamente nocivi per l'ambiente. Oggi si volta pagina e la produzione degli elementi fondamentali della conoscenza della materia viene affidata ad una tecnica nuova, peraltro non ancora completamente utilizzata ma intuita per la prima volta da Enrico Fermi, che la definì con un termine derivato dall'inglese: "spallazione". Si tratta di un procedimento tecnico che, attraverso un acceleratore lineare, quindi con alte correnti di protoni fino a 1GeV, consente la produzione di una grande quantità di questi "lettori" della materia fondamentale, cioè i neutroni: basta far collidere, secondo le conoscenze della fisica atomica, un fascio di particelle contro un bersaglio (per esempio un metallo liquido), con la conseguente formazione di 30 neutroni per ogni protone. In questo modo viene assicurata una copiosa produzione a valanga, detta appunto spallazione. I neutroni così ottenuti permettono quindi di sostituire quelli prodotti oggi da reattori a fissione dei quali è stata decretata la chiusura. L'obiettivo finale è quello di realizzare materiali "artificiali" da utilizzare in diversi campi: microelettronica, optoelettronica (ossidi di litio per batterie ricaricabili) microchip ad altissima integrazione, metallurgia o biomedicina (composti ceramici ad elevata biocompatibilità). Il Progetto Ess (European Spallation Source), che sarà presentato ufficialmente a Bonn il 16 e 17 maggio, vede la partecipazione di 11 Paesi Europei, tra cui l'Italia con l'Istituto Nazionale di Fisica della Materia (Infm) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e si propone la definitiva messa a punto delle tecniche per il completamento della nuova sorgente di neutroni entro il 2012. Infolink: www.ess-europe.de 

CON "CICLO & RICICLO" IL CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO FA ... IL GIRO D'ITALIA CIAL "PARTECIPA" ALL'85° GIRO D'ITALIA CON L'INIZIATIVA "CICLO & RICICLO" 
Milano, 16 maggio 2002 - Anche quest'anno il Consorzio Imballaggi Alluminio sarà presente al Giro d'Italia con "Ciclo & Riciclo", l'iniziativa ideata per sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche legate al riciclo dell'alluminio e alla tutela ambientale, sviluppata in collaborazione con Shimano. "Ciclo & Riciclo" prevede diversi momenti di contatto/incontro con il pubblico: uno stand Cial nel villaggio di partenza di ogni tappa, un concorso per le scuole elementari, il procione/mascotte interamente realizzato in alluminio. Il concorso di "Ciclo & Riciclo" coinvolge le classi 4e e 5e elementari delle scuole delle principali città italiane partenza di tappa: i ragazzi delle classi in gara hanno già realizzato vari oggetti (mezzi di trasporto, monumenti, oggetti di uso comune ...) utilizzando unicamente imballaggi di alluminio - lattine, scatolette, tappi, bombolette -, li hanno fotografati e hanno inviato le immagini al Cial. Qui i lavori sono stati valutati da una apposita commissione di esperti, che ha designato una classe vincitrice per ogni località. I ragazzi di questa classe saranno ospiti del villaggio di partenza della tappa che coinvolge la loro città e potranno così vivere di persona l'emozionante momento della partenza; la loro scuola riceverà un personal computer per le attività di informatica. Il concorso ha il Patrocinio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ed è realizzato in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, università e ricerca. Presso lo stand Cial, allestito nel villaggio di partenza delle varie tappe italiane del Giro, sarà distribuito il materiale informativo sul mondo dell'alluminio (proprietà ed applicazioni, raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi) e si potranno ritirare le "lattine - salvadanaio" create appositamente per questa occasione. I ragazzi vincitori del concorso riceveranno una maglietta personalizzata "Riciclo Team", che potranno utilizzare come "pass" per accedere all'area riservata del villaggio di partenza. Alla realizzazione di "Ciclo & Riciclo" collaborano anche: Alcan, Carcano Antonio SpA, Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e Rexam Beverage Can Italia.. 

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