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16 MAGGIO 2002
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LE
ISTITUZIONI EUROPEE RAGGIUNGONO UN COMPROMESSO SUL 6PQ
Bruxelles,
16 maggio 2002 - Il Parlamento europeo ha reso noto che dalle discussioni
con i rappresentanti della Commissione europea e del Consiglio europeo è
scaturito un compromesso informale che dovrebbe condurre all'approvazione
del sesto programma quadro (6PQ) durante la sessione plenaria del
Parlamento, prevista per il 16 maggio. A seguito dell'incontro fra le tre
istituzioni, la commissione parlamentare per l'industria, il commercio
esterno, la ricerca e l'energia (Itre) ha deciso di ritirare gli emendamenti
precedentemente presentati, sostituendoli con 34 emendamenti di compromesso,
i quali verranno votati "in blocco". In una lettera del 13 maggio,
il Consiglio ha spiegato come, in questo modo, il nuovo pacchetto otterrà
l'approvazione da parte di un numero sufficiente di Stati membri, nonostante
le riserve espresse da Austria, Italia e Germania. Le questioni principali
oggetto del compromesso riguardano l'approccio all'etica e le rettifiche
apportate alle linee di bilancio per i singoli programmi. Nel pacchetto è
stato previsto, inoltre, l'aumento degli stanziamenti relativi ai seguenti
ambiti: scienze biologiche, genomica e biotecnologie per la salute (55
milioni di euro), scienza e società (20 milioni di euro), società
dell'informazione (20 milioni di euro) e misure specifiche a favore della
cooperazione internazionale (15 milioni di euro). Accanto a ciò, si è
convenuto di ridurre le dotazioni di bilancio relative alle seguenti attività:
risorse umane (riduzione di 50 milioni di euro), attività orizzontali di
ricerca concernenti le PMI - piccole e medie imprese - (20 milioni),
anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche (15 milioni),
ricerca e innovazione (10 milioni), infrastrutture di ricerca (10 milioni) e
sostegno destinato al coordinamento delle attività volte a rafforzare le
basi dello Spazio europeo della ricerca - Ser - (10 milioni). Per quanto
riguarda l'etica, le divergenze d'opinione fra il Parlamento e il Consiglio
sono state appianate estendendo la dichiarazione della Commissione sui
principi etici. Tale misura ha permesso di mettere in risalto le
preoccupazioni del Parlamento, ottenendo nel contempo il favore del
Consiglio, poiché si tratta di un documento non vincolante per gli Stati
membri. La questione dell'etica ha suscitato le maggiori preoccupazioni fra
gli eurodeputati, secondo i quali la mancanza di chiarezza generata dalla
bocciatura delle linee guida in materia di etica formulate in prima lettura
dal Parlamento rischierebbe di generare incertezza in questo ambito. Alcuni
hanno espresso il timore che numerose decisioni di natura etica vengano
assunte dagli scienziati e non dai politici. Nel compromesso è stato
introdotto inoltre il concetto di "scala di eccellenza" che
consentirà un lineare passaggio dagli strumenti dell'attuale programma
quadro a quelli del prossimo. Gli europarlamentari hanno accolto
favorevolmente il compromesso. W. G. Van Velzen (Paesi Bassi) ha affermato
che grazie ad esso il programma di ricerca sarà "più coerente
rispetto al passato". La maggiore enfasi posta su questioni vicine ai
cittadini europei, fra cui le patologie invalidanti come il cancro e la
malattia di Alzheimer, le questioni ambientali e la tecnologia
dell'informazione, è stata generalmente apprezzata da numerosi
eurodeputati. Commentando la notizia, sia il commissario europeo per la
Ricerca Philippe Busquin, sia il rappresentante del Consiglio Ramón Marimón
hanno affermato che il compromesso rappresenta un passo positivo, pur
riconoscendo la natura complessa della questione etica.
PROROGA
DELLA PRESENTAZIONE DEL 770 SEMPLIFICATO E DEI VERSAMENTI DI AGOSTO
Roma, 15 maggio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa
che, al fine di consentire un adempimento più agevole da parte dei
contribuenti, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 maggio
2002 ha differito per il 2002 la scadenza per i versamenti da effettuare nel
periodo estivo nonché il termine di presentazione del modello 770
Semplificato. In particolare: il termine per i versamenti di imposte e
contributi da eseguire nel mese di agosto tramite il modello F24, viene
differito al giorno 23 dello stesso mese, senza che sia dovuta alcuna
maggiorazione; la data della trasmissione telematica del modello 770/2002
Semplificato è stata prorogata dal 30 giugno al 30 settembre 2002. Il
Ministero ricorda altresì che il Dpcm è in corso di pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale.
DODICESIMA
EDIZIONE DELL'OSSERVATORIO ASSOFIN - CRIF- PROMETEIA: NEL 2001 IL CREDITO AL
DETTAGLIO IN ITALIA CRESCE DEL 1219%. LA CARTA DI CREDITO ALLARGA LA SUA
PRESENZA E LE SUE FORME D'USO
Milano, 16 maggio 2002 - Contrazione dei consumi e fattori congiunturali non
hanno impedito al credito al dettaglio di realizzare anche nel 2001 un tasso
di crescita a doppia cifra, un significativo +12,9%, al netto dei crediti
cartolarizzati nel periodo. Le consistenze complessive ammontano infatti a
fine 2001 a oltre 47.500 míiìonì di Euro, generate dalle banche
generaliste per il 36,6% (17.550 milioni di euro in valore assoluto) e
dall'area delle istituzioni finanziarie specializzate - banche specializzate
ed intermediari finanziari non bancari - per il 63,4% (30.326 milioni di
euro in valore assoluto). I due comparti hanno entrambi mantenuto i tassi di
crescita dell'anno precedente: le banche generaliste hanno goduto di un
incremento delle consistenze nell'ordine dei 11,7% (contro Fl 1,9% fatto
registrare nel 2000), mentre sul fronte delle istituzioni specializzate la
crescita dei crediti in essere, depurata dall'effetto prodotto dalle
operazioni di cartolarizzazione poste in essere nel corso dell'anno, risulta
dell'ordine dei 25% circa (contro il 24,6% dei 2000). Non considerando il
valore dei crediti cartolarizzati, il tasso di crescita delle istituzioni
specializzate risulta invece essere dei 13,6%. Questi i principali dati che
emergono dall'Osservatorio sul credito al dettaglio, la ricerca Assofin Crif
Prometeia giunta alla dodicesima edizione e presentata oggi a Milano. La
ricerca periodica, che costituisce un punto di riferimento ormai consolidato
sull'andamento dei mercato dei credito al dettaglio e più in generale del
finanziamento ai privati, fornisce semestralmente un quadro delle dimensioni
dei mercato, dei trend delle formule di erogazione e degli acquisti delle
tipologie merceologiche attraverso il credito al consumo, nonché un insieme
di valutazioni prospettiche sull'andamento dei mercato e dei comparti nel
prossimo futuro. L'analisi ha mostrato una situazione piuttosto articolata,
in cui si evidenzia, tra l'altro, una netta crescita dei numero di carte di
credito presenti sul mercato (+27,3% le carte emesse da istituzioni
specializzate) e dei numero delle operazioni effettuate con questo strumento
(+46,7%). Inoltre, se le consistenze erogate attraverso lo strumento delle
carte di credito costituiscono solo il 7% dello stock complessivo di credito
al dettaglio, è tuttavia significativo e importante rilevare come le
istituzioni finanziarie specializzate abbiano svolto il 72% delle operazioni
di erogazione attraverso le carte di credito revolving (otto punti in più
rispetto all'annata precedente), pur con un abbassamento dei valore
dell'importo medio erogato (che passa da 152 a 141 Euro). Nel settore
creditizio si rilevano inoltre i riflessi dei rallentamento della crescita
delle immatricolazioni automobilistiche: il finanziamento finalizzato all'acquiisto
di automobili nuove costituisce, per gli istituti specializzati, il comparto
meno dinamico (+6,3 vs 2000) pur continuando a rivestire un ruolo chiave in
termini dimensionali (46,4% dei prestito finalizzato erogato dalle
istituzioni specializzate). Cresce di contro in maniera significativa il
finanziamento per l'acquisto di auto usate, nell'ordine dei 25,4%, giungendo
a rappresentare il 16,8% dei totale erogato da questa categoria.
Dall'analisi dei flussi di credito erogato emerge anche il ricorso crescente
da parte degli intermediari specializzati, nel corso dei 2001, a formule di
finanziamento che prevedono l'applicazione di tassi di mercato, mentre pare
complessivamente meno insistito il ricorso a formule a tassi
promozionali.
PRESENTATO
IL VII QUADERNO DI ASSOPREVIDENZA "L'ASSISTENZA SANITARIA COMPLEMENTARE
IN ITALIA: UN'OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE" LA SPESA SANITARIA DELLE
FAMIGLIE HA ORMAI SUPERATO I 20 MILIONI DI EURO E PER CIRCA IL 97,4% È OUT
OF POCKET
Roma, 16 maggio 2002 - Presentato a Roma il VII lavoro della collana "I
Quaderni di Assoprevidenza", dal titolo <<L'assistenza sanitaria
complementare in Italia: un'opportunità da non perdere>>, realizzato
da Federico Spandonaro, docente di Matematica Finanziaria presso l'Università
di Roma Tor Vergata. La situazione attuale del sistema sanitario integrativo
italiano - "L'attuale riforma dell'assistenza sanitaria complementare
disegnata con il d. lgs 19 giugno 1999 n.229 e definita nei suoi aspetti
fiscali dal d.lgs 18 febbraio 2000, n.41 non è funzionale", afferma in
apertura Federico Spandonaro. Per una corretta valutazione delle concrete
possibilità di incontro fra domanda di servizi sanitari e offerta
realizzabile dai fondi è necessario evidenziare il livello di spesa out of
pocket delle famiglie italiane. La spesa sanitaria delle famiglie che ha
ormai superato i 20 milioni di euro e per circa il 97,4% è out of pocket.
La quota di spesa sanitaria out of pocket sul totale della spesa sanitaria
nazionale si attesta intorno al 26%, il che equivale ad una spesa sanitaria
diretta pro capite di circa 361,52 euro annui. In tutti i sistemi sanitari
dei paesi più evoluti l'onere delle prestazioni sanitarie si tripartisce,
fra quota a carico del bilancio pubblico (locale o centrale), quota
assicurata (presso fondi collettivi o individuali) e spesa out of pocket dei
cittadini. In Italia la possibilità di realizzare un'adeguata copertura
sanitaria attraverso un mix di offerta pubblica, privata e volontaria non è
ancora sufficientemente incoraggiata dal quadro normativo. I nuovi fondi
sanitari, cosiddetti "fondi doc", previsti dall'art. 9 del d. lgs
229/1999 hanno un campo d'azione ridimensionato rispetto ai fondi sanitari
già operanti in quanto, a differenza di quest'ultimi, sono chiamati ad
erogare solamente le prestazioni non garantite dal Ssn. Analisi sui costi e
sulla deducibilita' fiscale dei fondi sanitari - Il costo medio annuo per un
iscritto ad un fondo sanitario può ragguagliarsi a circa 750 euro, ma
presenta una notevole variabilità in relazione all'età degli iscritti.
Mentre il costo medio annuo di un nucleo familiare composto da tre individui
è pari a circa 2.200 euro. I cittadini italiani possono coprire tale onere
in regime di deducibilità fiscale (il limite complessivo è di 3.357 euro)
solamente aderendo ad entrambe le tipologie di fondi sanitari "doc"
e "non doc"(quelli antecedenti il d. lgs 229/1999), poiché i
singoli limiti di deducibilità (rispettivamente 2.066 e 1.808 euro) sono
insufficienti a realizzare da soli tale copertura. L'impianto normativo in
vigore presenta diverse criticità che necessitano di urgenti interventi
migliorativi. Le possibili soluzioni al problema - Principali interventi
sulla normativa vigente: - ridefinire il piano d'azione dei fondi sanitari
secondo criteri più rispondenti alle reali esigenze degli utenti.
Insoddisfacenti appaiono oggi le disposizioni che delimitano l'ambito di
applicazione dei fondi sanitari alle prestazioni non comprese nei livelli
essenziali ed uniformi di assistenza (Lea). I Lea definiscono in maniera
dettagliata le prestazioni sanitarie ammesse al rimborso pubblico e quelle
che sono escluse. Tra quest'ultime ricordiamo ad esempio: le vaccinazioni
per viaggi, le medicine non convenzionali a scopo antalgico e la chirurgia
estetica non conseguente ad infortunio. Sono erogabili solo a particolari
condizioni (soggetti a rischio, quadri patologici definiti, durata della
prestazione) l'assistenza odontoiatrica, la densitometria ossea, la medicina
fisica riabilitativa ambulatoriale e la chirurgia refrattaria con laser ed
eccimeri (correzione della miopia). - unificare la disciplina delle
agevolazioni fiscali sui contributi versati a fondi sanitari individuando un
unico plafond e prevedendo il suo adeguamento periodico, superando quindi la
divisione tra "fondi doc" e "fondi non doc". - per
ciascuna tipologia di prestazione il sistema pubblico deve garantire dei
valori minimi di copertura, variabili in ragione del reddito
dell'assicurato, determinati con riferimento ad una pluralità di parametri:
standard alberghieri, tempi di attesa, scelta del medico, frequenza della
prestazione ecc. Il ruolo dell'assistenza sanitaria integrativa diventa
quindi quello di soddisfare la richiesta di prestazioni tarate su standards
diversi, in relazione a specifiche esigenze di singole categorie o gruppi di
beneficiari. - partecipazione degli utenti alla spesa sanitaria. Compito dei
fondi sanitari è in questo caso quello di organizzare la suddetta
compartecipazione in modo da ottimizzare la copertura della parte di
fabbisogno sanitario non finanziata dai contributi pubblici. Sergio
Corbello, presidente di Assoprevidenza, ha sottolineato come <<L'
Associazione costituita oltre dieci anni fa come centro tecnico nazionale di
previdenza complementare ha recentemente ampliato la propria sfera di
interessi all'assistenza sanitaria di secondo pilastro. E' per questo che il
VII Quaderno della collana associativa affronta per la prima volta le
tematiche relative all'assistenza sanitaria integrativa. Come da tradizione
dei Quaderni saremo lieti se dallo studio del prof. Spandonaro potrà
scaturire quel crescendo di attenzione tecnica che la materia necessita>>.
SYMPHONIA
SGR SI METTE IN VETRINA NEL NUOVO SPAZIO SYMPHONIA, MOSTRE D'ARTE E
COLLEGAMENTI IN DIRETTA PER VENTIQUATTRORE TV
Milano, 16 maggio 2002 - Symphonia Sgr, la società guidata da Angelo
Abbondio, ha inaugurato ieri mattina lo Spazio Symphonia, la nuova location
di circa 70 metri quadrati ricavata al piano terra dello stabile di Corso
Matteotti 5 (la sede direttiva della società) che ospiterà esposizioni
d'arte e collezioni private aperte al pubblico. Parte dello Spazio Symphonia
è stata inoltre attrezzata come studio televisivo permanente di
ventiquattrore tv, una sede operativa nel cuore della "City"
milanese per collegamenti in diretta e interviste ai maggiori esponenti
della finanza italiana e internazionale. Il progetto Spazio Symphonia
rappresenta un'iniziativa senza precedenti nel nostro Paese. Per la prima
volta una società di gestione e un'emittente televisiva si mettono in
vetrina con l'obiettivo comune di creare un legame ancor più diretto e
profondo con il pubblico. Dall'ampia vetrina sotto i portici, tutti i
passanti potranno infatti assistere alla registrazione delle interviste,
seguire in diretta sui monitor i programmi di ventiquattrore tv,
"familiarizzare" con i personaggi che gestiscono i loro
investimenti, ma soprattutto approfondire e accrescere le loro conoscenze in
materia di finanza personale. Inoltre è allo studio la possibilità di
aprire al pubblico, per un giorno alla settimana, lo Spazio Symphonia con
l'obiettivo di raccogliere direttamente dai singoli risparmiatori le loro
esigenze e i loro dubbi legati agli investimenti. Le domande saranno
registrate, visionate dalla redazione di ventiquattrore.tv e riceveranno
risposta all'interno di Parterre alle 9.20 e di Trading alle 17.15,
programmi dedicati ai mercati con ospiti ed esperti in studio. In occasione
dell'inaugurazione, nello spazio adibito alle mostre sono stati esposti, a
titolo dimostrativo, 32 titoli azionari di società fallite selezionati
dalla collezione privata di Angelo Abbondio. 1 certificati azionari sono
stati emessi tra i primi anni '30 e la fine degli anni '80.
"Un'operazione importante per la nostra società", commenta Angelo
Abbondio, presidente di Symphonia Sgr, "che, oltre a rafforzare la
collaborazione con il Gruppo Il Sole 24 Ore, testimonia il nostro impegno in
favore dell'arte, un settore che appassiona moltissimi cittadini e che è
sempre più legato al mondo degli investimenti". "Oltre agli
indubbi vantaggi derivanti dall'avere una base operativa nel centro
finanziario di Milano", ha aggiunto Matteo Cascinari, amministratore
delegato di ventiquattrore tv, "il progetto Spazio Symphonia
rappresenta un'ottima opportunità per riaffermare il nostro modo di fare
informazione finanziaria. Un modello che si fonda sulla volontà di rendere
accessibili a tutti la finanza e l'economia e che, in occasione del primo
compleanno di ventiquattrore tv, si rafforza potendo scendere in strada, in
mezzo alla gente".
BENETTON
GROUP S.P.A.: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO 2001 -
DIVIDENDO BENETTON A 0,41 EURO APPROVATI DAL CDA I RISULTATI DEL PRIMO
TRIMESTRE 2002
Ponzano, 16 maggio 2002, ore 15.00. L'Assemblea degli Azionisti di Benetton
Group, riunitasi il 14 maggio sotto la presidenza di Luciano Benetton, ha
approvato il bilancio 2001, chiuso con un utile netto normalizzato del
Gruppo a 163 milioni di euro e ricavi consolidati pari a 2,1 miliardi di
euro. L'Assemblea ha deciso di distribuire un dividendo di 0,41 euro per
azione, in pagamento dal 23 maggio, pari a 74,4 milioni di euro complessivi.
L'Analisi del bilancio 2001 ha evidenziato che la crescita complessiva del
fatturato 2001 si è attestata al 4 per cento (2,02 miliardi di euro nel
2000); il settore dell'abbigliamento, in particolare, ha registrato un
aumento del 9,5 per cento in termini di fatturato e dell'8 per cento in
volumi. Nel 2001 l'utile netto consolidato normalizzato è stato pari a 163
milioni di euro contro un valore normalizzato dell'esercizio precedente di
174 milioni di euro, che non include la forte plusvalenza realizzata nel
2000 con la vendita del team di F1. L'autofinanziamento nell'anno è
migliorato di 63 milioni di euro, a 374 milioni. Il capitale di
funzionamento è aumentato a 811 milioni di euro rispetto a 772 milioni di
euro nel 2000. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2001 è salito a 1.241
milioni di euro (da 1.175 milioni), mantenendo una strategia di particolare
attenzione alla remunerazione degli azionisti, con un pay out ratio del 50
per cento. L'esercizio si è chiuso con un indebitamento di 640 milioni di
euro, contro 536 milioni nel 2000, a fronte di investimenti per 311 milioni
di euro, rivolti sia all'acquisizione di immobili e aziende commerciali per
sostenere il continuo sviluppo della rete di negozi, sia all'esecuzione del
progetto industriale europeo focalizzato a una sempre maggiore velocità di
risposta competitiva al mercato. L'Assemblea, per la parte straordinaria, ha
dato poi delega al CdA per l'emissione di un prestito obbligazionario di
importo massimo pari a 500 milioni di euro, che per un importo di 258,2
milioni di euro è sostitutivo di un analogo prestito obbligazionario in
scadenza nel prossimo mese di luglio 2002. "La lettera agli azionisti
" Negli ultimi mesi del 2001, a chi mi chiedeva cosa pensassi del dopo
11 settembre e della rallentata crescita economica mondiale, ho dato sempre
la stessa risposta: sono ottimista perché credo che solo la fiducia, dei
mercati e degli imprenditori come della classe politica, possa aiutare la
ripresa. Oggi posso ribadirlo con il conforto concreto dei dati. Negli Stati
Uniti sono stati aperti più di 20 nuovi negozi Benetton proprio negli
ultimi mesi dell'anno, e quasi altrettanti sono previsti nel 2002. Significa
che la fiducia non è mancata nemmeno nella crisi più buia e che i partner
americani ritengono che il nostro sia un Gruppo su cui puntare perché
disposto a lottare e investire. Con ricavi netti che nel 2001 hanno sfiorato
i 2,1 miliardi di euro e un utile netto normalizzato pari a 163 milioni di
euro, siamo un gruppo globale, per dimensioni, risorse e notorietà. Ma
siamo anche un gruppo flessibile, allenato al cambiamento e agli scenari
contraddittori: un esempio del temperamento e del lavoro italiani, in grado
di dare al prodotto un valore aggiunto in termini di stile e qualità della
vita. Nel 2001 il nostro impegno è stato focalizzato soprattutto sulle
potenzialità di crescita del comparto dell'abbigliamento casual, in
particolare attraverso l'evoluzione quantitativa e qualitativa della rete di
vendita. Il network dei megastore d'immagine, anche a gestione diretta,
aperti nei centri storici e commerciali delle principali città, è
cresciuto a ritmi addirittura superiori alle previsioni: alla fine dell'anno
abbiamo superato quota 100 megastore nel mondo, un traguardo che pensavamo
di tagliare solo nel 2002. Il programma di investimenti per l'apertura di
nuovi megastore, che rappresentano la miglior vetrina internazionale dello
stile e dell'immagine Benetton, marcerà a ritmo sostenuto anche nei
prossimi anni. Ribadendo la validità dell'organizzazione, che vede oltre
2.000 imprenditori nostri partner nella gestione dei negozi, punteremo anche
sull'ampliamento dei punti vendita gestiti da terzi, indirizzati verso
dimensioni medie che meglio rispondano alle esigenze di presentazione e
proposta coordinata delle collezioni. Queste innovazioni sul punto vendita
rappresentano la principale risposta del Gruppo al cambiamento del mercato:
a clienti che, più che di comprare, hanno necessità di trovare
l'ispirazione per l'acquisto. In parallelo, grazie anche a importanti
investimenti in informatica per collegare i punti vendita in una vera e
propria rete, abbiamo migliorato la nostra capacità di reazione alle
richieste. Oggi, ad esempio, siamo già in grado di consegnare collezioni
nuove ogni 15 giorni. Per quanto riguarda l'offerta di prodotto, nel 2001
abbiamo completato la gamma dell'offerta con il nuovo marchio The Hip Site,
rivolto ai teenager dagli 11 ai 16 anni, che vogliono distinguersi con
fresche proposte di tendenza. Inoltre abbiamo rivitalizzato le collezioni
uomo, oggi molto più ricche per scelte, personalità e stile che in
passato. Il settore sportivo rappresenta una grande sfida per il Gruppo
Benetton. Per rispondere all'andamento dell'attrezzo, in particolare la
flessione di mercato del pattino in linea, abbiamo attuato nell'anno un
incisivo programma di riorganizzazione che ha coinvolto tutta la struttura.
Risultati positivi sono venuti dall'abbigliamento sportswear di Playlife,
caratterizzato da buone prospettive di crescita. Per quanto riguarda la
distribuzione, in particolare, stiamo agendo su un doppio binario. Da un
lato, facendo crescere ed affermare sempre più la rete di negozi Playlife.
Dall'altro razionalizzando la collaborazione con i tradizionali negozi
sportivi, anche attraverso la proposta di collezioni più tecniche e
specifiche. Consapevoli che il futuro comincia ogni nuovo giorno, nel 2002
dovremo continuare con l'ottimismo della volontà, per migliorarci strada
facendo. Per farci trovare pronti all'appuntamento, a mio avviso non
lontano, con la ripresa economica. Il Presidente Luciano Benetton "I
risultati del primo trimestre 2002" Il Consiglio di Amministrazione,
seguito all'Assemblea , ha approvato i risultati del primo trimestre 2002,
che ha visto i ricavi attestarsi a 446,8 milioni di euro contro 464,7
milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio, con un lieve
decremento imputabile essenzialmente alla prevista contrazione del fatturato
sportivo nel segmento del pattino in linea. L'utile netto del Gruppo si è
attestato nel trimestre a 19,1 milioni di euro, contro i 18 milioni dello
scorso anno (che includevano oneri straordinari netti per cinque milioni di
euro). Il margine lordo industriale è salito a 200,4 milioni di euro (199,3
milioni nello scorso esercizio), con un'incidenza sul fatturato in crescita
di due punti percentuali, al 45 per cento circa. L'autofinanziamento del
periodo è risultato pari a circa 75 milioni di euro dai 69 milioni del
primo trimestre del 2001. Le previsioni di fine esercizio indicano che il
Gruppo dovrebbe conseguire tassi di crescita dei ricavi in linea con quelli
del 2001 anche se le attuali condizioni di mercato mitigano queste
aspettative. L'andamento gestionale del Gruppo e il miglioramento dei
margini, sia nel settore casual che in quello sportivo, lasciano nondimeno
prevedere una significativa crescita degli utili. Al termine del 2002
l'indebitamento netto dovrebbe ridursi rispetto ai valori registrati a fine
2001.
BNL:
APPROVATI I RISULTATI AL 31 MARZO 2002 I RISULTATI EVIDENZIANO PER LA PARTE
ORDINARIA UN ANDAMENTO IN LINEA CON QUELLI DELLO SCORSO ANNO.
Roma, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Bnl, riunitosi
ieri a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha approvato la relazione
trimestrale consolidata* al 31 marzo 2002. L'area di consolidamento,
rispetto al 31 dicembre 2001, non comprende le controllate argentine vista
l'impossibilità di ricevere dalla holding argentina i flussi contabili
certi e attendibili per le segnalazioni consolidate al 31 marzo 2002, a
causa del clima di generale incertezza che ha, tra l'altro, indotto la Banca
Centrale argentina a sospendere i termini per l'invio delle relative
segnalazioni. Si ritiene comunque che, sulla base delle informazioni
disponibili a livello locale, il risultato del Gruppo in Argentina al 31
marzo 2002 non registri perdite (al riguardo, si fa presente che continuano
ad essere disponibili i notevoli accantonamenti a presidio dei rischi
Argentina effettuati con il bilancio 2001). Ai fini di un confronto omogeneo
sono stati pertanto predisposti un prospetto di conto economico scalare
"pro forma" al primo trimestre 2001 e le consistenze patrimoniali
"pro forma" al 31 dicembre 2001. Sotto il profilo reddituale, il
primo trimestre 2002 evidenzia per il Gruppo Bnl significativi segnali di
ripresa rispetto agli ultimi mesi del 2001, particolarmente difficili per
tutto il sistema bancario, confermando la validità della complessa azione
di recupero avviata in questo primo scorcio del 2002. Pur non eguagliando
nel complesso i positivi risultati del corrispondente periodo del 2001, il
trimestre presenta comunque una crescita generalizzata se raffrontato con i
dati su base annua normalizzata (media dei trimestri 2001). Nei primi tre
mesi del 2002, il risultato operativo è pari a 306 milioni di euro, in
lieve diminuzione (-2,9%) rispetto ai 315 milioni del "pro-forma"
a marzo 2001, ma in crescita del 16,4% se raffrontato con il valore
normalizzato su base annua del primo trimestre 2001 e del 42,6% sul quarto
trimestre 2001. L'utile ordinario consolidato è di 179 milioni,
sostanzialmente sui medesimi livelli del "pro-forma" di marzo 2001
(-0,6%), ma in aumento del 2,3% su base annua normalizzata e del 10,2%
rispetto al quarto trimestre 2001. L'utile netto si attesta a 93 milioni, in
calo del 12,9% rispetto ai 107 di marzo 2001. Questo risultato sconta un
ulteriore accantonamento prudenziale di 30 milioni di euro al fondo rischi
su crediti per far fronte al perdurare della congiuntura non favorevole e
all'incertezza sugli indirizzi di politica finanziaria del governo
argentino. Analizzando, più nel dettaglio, la progressione dei flussi
reddituali si evidenza la significativa crescita del margine d'interesse che
si attesta a 463 milioni, in progresso del 15,5% rispetto a fine marzo 2001,
dell'8,9% sul pro-forma normalizzato su base annua e del 5% rispetto al
quarto trimestre 2001. Tale performance è dovuta all'operatività
commerciale a breve che, a fronte di una sostanziale tenuta dei volumi
mostra un miglioramento dello spread con una ricomposizione dei prestiti
secondo un profilo di maggiore contribuzione, fermo restando il livello di
qualità dell'attivo. Per effetto della riduzione registrata nei proventi
netti (318 milioni, -18,1%), iI margine di intermediazione diminuisce
dell'1% (781 milioni), ma risulta in aumento del 4,1% se rapportato al dato
su base annua normalizzata, e del 3,5% rispetto al quarto trimestre 2001.
Nell'ambito dei precitati proventi, le commissioni nette raggiungono 219
milioni, con una riduzione del 12,2% rispetto ai 250 dei primi tre mesi
2001, imputabile principalmente al minor gettito relativo alle gestioni
professionali del risparmio. A conferma degli sforzi profusi nella avviata
politica di contenimento e attento monitoraggio, i costi operativi (oneri
per il personale + altre spese amministrative) si riducono dell'1,5%,
attestandosi a 426 milioni rispetto al primo trimestre 2001 (-9,7% sul
quarto trimestre). I costi per il personale in particolare diminuiscono del
4,1% attestandosi a 267 milioni (-2,5% sul quarto trimestre) per effetto
della riduzione degli organici. Sotto controllo anche la dinamica delle
altre spese amministrative, che si attestano a 159 milioni (+3%). Gli
ammortamenti (49 milioni, contro 41 al 31 marzo 2001), salgono del 19,4% a
fronte degli ingenti investimenti in tecnologie effettuati per l'avvio
dell'euro e per gli oneri pluriennali connessi alla prosecuzione del
"piano dei Sistemi", finalizzato a un radicale riordino dei
processi informatici. Migliora, sempre nel confronto dei tre mesi, il
rapporto spese amministrative/margine d'intermediazione, che si attesta al
54,5% contro il 58,4% di dicembre 2001, su basi omogenee. Sotto il profilo
patrimoniale, al 31 marzo 2002, la raccolta diretta da clientela ammonta a
51.851 milioni, con un incremento dello 0,2% rispetto ai 51.738 milioni di
dicembre 2001. Sommando le passività subordinate (2.742 milioni, +1,7%), si
perviene a una raccolta totale da clienti di 54.593 milioni (+0,3%). La
raccolta indiretta da clientela (risparmio gestito + amministrato), si
attesta a fine marzo 2002 a 73.063 milioni, in crescita del 2,2% rispetto a
fine dicembre 2001. Sommando tale dato a quello della provvista diretta da
clienti, si perviene a una raccolta complessiva con la clientela di circa
125 miliardi, con un incremento dell'1,4% sui 123 miliardi di fine 2001. In
particolare, il risparmio gestito aumenta nel trimestre del 2,2%, a 30
miliardi. Nel suo ambito, il segmento dei fondi comuni d'investimento fa
registrare un aumento del 2,5%, attestandosi a circa 21 miliardi, mentre
rimangono sostanzialmente stabili le gestioni patrimoniali, che crescono nel
trimestre di 60 milioni (+0,9%). In aumento anche le gestioni fiduciarie che
si attestano a 2.555 milioni (+2,3%). Cresce del 2,2% sul dato
"pro-forma" di fine dicembre 2001, anche il comparto del risparmio
amministrato, attestandosi a 43 miliardi di euro. Prosegue, nei primi tre
mesi del 2002, lo sviluppo degli impieghi a clientela che, al netto delle
svalutazioni per previsioni di perdita, si attestano a 64.939 milioni, con
un aumento del 2,9% rispetto ai 63.135 milioni del dato
"pro-forma" di fine 2001. Rimane praticamente stabile l'incidenza
dei crediti dubbi sul totale dei prestiti a clientela (4,5% come a fine
dicembre 2001), nonostante un lieve aumento (+1,9%) dei crediti problematici
(sofferenze e incagli). L'esposizione non garantita verso Paesi a rischio
(crediti + titoli), sempre su basi omogene, si è ridotta nel trimestre del
13,3%, a 960 milioni; la copertura si attesta al 34,9%, in aumento rispetto
al 30,8% di fine dicembre scorso. Questi dati non includono i crediti
infragruppo (688 milioni) verso le controllate argentine tutti regolarmente
performing alla data del 31/3/02. Nella seduta odierna il CdA ha inoltre
dato mandato all'amministratore delegato di aggiornare il Piano Industriale
2002-2005 che individui il percorso di sviluppo strategico della Banca e del
Gruppo. Il CdA ha altresì provveduto a nominare il Comitato Esecutivo che,
oltre al presidente e all'amministratore delegato, membri di diritto, è
composto da: Manuel Gonzàlez Cid, Pier Luigi Fabrizi e Giovanni
Perissinotto. Infine, in linea con i principi del Codice di Autodisciplina
delle società quotate, sono stati ricostituiti i comitati per il Controllo
Interno e per la Remunerazione, assicurando in entrambi la presenza dei
rappresentanti delle liste di minoranza. * L'area di consolidamento è stata
ridotta escludendo le controllate argentine, così come previsto all'art. 29
del D.Lgs. 87/1992 e pertanto comprende 22 società consolidate con il
metodo integrale (compresa la Capogruppo), 5 società valutate con il metodo
del patrimonio netto, con un valore di 102 milioni (94 a fine 2001), e 112
altre partecipate espresse al costo, con un valore di carico di 435 milioni
(687 a fine 2001).
PARMALAT
FINANZIARIA - PRIMO TRIMESTRE DEL 2002 FATTURATO A 1.848 MILIONI DI EURO
MARGINE OPERATIVO LORDO OLTRE 224 MILIONI (PARI AL 12,1% DEL
FATTURATO)
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi ieri,
sotto la presidenza del Cav. Lav. Calisto Tanzi, ha esaminato la relazione
sull'andamento della gestione del primo trimestre dell'esercizio 2002
(periodo 1° gennaio - 31 marzo). Nel primo trimestre dell'esercizio 2002 il
fatturato consolidato è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al
corrispondente periodo dell'esercizio precedente, passando da 1.827 milioni
di euro del primo trimestre dell'esercizio 2001 a 1.848 milioni. La crescita
interna è stata di circa l'1,8%. L'andamento dei volumi di vendita del
Gruppo nel primo trimestre è risultato sostanzialmente in linea con i
programmi. Sul fatturato ha inciso negativamente la situazione economica in
Argentina e in Venezuela e l'andamento di alcune delle principali valute di
operatività del Gruppo, in particolare, oltre al Peso argentino e al
Bolivar venezuelano, il Real brasiliano e il Rand sudafricano. Come di
consueto il primo trimestre dell'esercizio ha un apporto più limitato dei
prodotti a consumo stagionale, come i succhi di frutta, le bevande e lo
yogurt, in particolare nell'area europea e in quella nord americana. Gli
ammortamenti hanno inciso sul fatturato del primo trimestre 2002 per il
4,5%, come nell'intero esercizio 2001, rispetto al 4,4% del corrispondente
periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato è stato realizzato per il
33,6% in Europa (33% nel primo trimestre dell'esercizio precedente), per il
34,3% in Nord America (33%), per il 23,6% in Sud America (25%) e per l'8,5%
in altre aree geografiche (9%). Il Gruppo nel primo trimestre ha operato,
come nel precedente esercizio, in 30 paesi avvalendosi in media di n. 37.183
dipendenti contro una media di n. 38.113 dipendenti nel corrispondente
periodo dell'esercizio precedente. Il margine operativo lordo si è
incrementato del 2,4% passando da 219,1 milioni di euro del primo trimestre
dell'esercizio precedente a 224,4 milioni, mentre il margine operativo netto
si è incrementato dell'1,7% passando da 138 milioni di euro a 140,4
milioni. Il proseguimento dell'attività di razionalizzazione e di
miglioramento tecnologico delle unità produttive e distributive ha
consentito di mantenere la redditività operativa consolidata
sostanzialmente sui livelli realizzati nel precedente esercizio. Il rapporto
tra il margine operativo lordo, pari a 224,4 milioni di euro, ed il
fatturato si attesta al 12,1%, rispetto al 12% del primo trimestre
dell'esercizio precedente e al 12,2% dell'intero esercizio precedente. Il
rapporto tra il margine operativo netto, ammontato a 140,4 milioni di euro,
ed il fatturato si attesta al 7,6%, invariato rispetto al primo trimestre
dell'esercizio precedente e sostanzialmente in linea rispetto al 7,7%
dell'intero esercizio 2001. Gli oneri finanziari complessivi del primo
trimestre dell'esercizio, al netto dei proventi e comprensivi delle
differenze cambio, sono ammontati a 39,9 milioni di euro, rispetto ai 27,8
milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento
è dovuto alle differenze cambio passive che, nel corso del primo trimestre
dell'esercizio 2002, hanno inciso in maniera significativa a seguito
dell'andamento negativo di alcune delle valute di operatività del Gruppo.
Va comunque sottolineato che la rilevazione di tali differenze cambio
passive deriva dalla applicazione del tasso di cambio dell'ultimo giorno del
trimestre e che la particolare alta volatilità dei cambi potrebbe nei
trimestri che seguiranno modificare una situazione che è puntuale del
trimestre in analisi. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul
fatturato, al netto delle differenze cambio passive, è rimasta costante
intorno all'1,5% come nell'esercizio 2001. La posizione del debito
finanziario netto è passata da 1.956 milioni di euro al 31 dicembre 2001 a
2.028 milioni di euro al 31 marzo 2002. Il cash-flow generato dalla gestione
è stato in parte utilizzato a copertura del fabbisogno finanziario
determinato dagli investimenti dal riacquisto del 100% di Parmalat Canada
Limited e dalle necessità di capitale circolante. La struttura patrimoniale
consolidata di Parmalat Finanziaria evidenzia, al 31 marzo 2002, un
patrimonio netto consolidato totale, incluso il risultato al lordo delle
imposte del periodo e al netto dei dividendi relativi all'esercizio 2001 la
cui distribuzione è stata deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 30
aprile 2002, di 2.793 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato di
competenza del Gruppo ammonta a 1.981 milioni di euro rispetto ai 1.874
milioni al 31 dicembre 2001. Va precisato che sull'ammontare del patrimonio
netto consolidato hanno inciso negativamente anche le differenze di cambio
passive, emerse dall'andamento di alcune delle valute di operatività,
imputate in variazione della "Riserva di consolidamento". Tali
variazioni potranno essere naturalmente soggette a future fluttuazioni dei
cambi. Tra i fatti più significativi del primo trimestre va segnalato che
nel mese di gennaio, in esecuzione di un accordo stipulato nel corso
dell'esercizio precedente, è stata acquisita, con un investimento di
182.283.000 dollari canadesi corrispondenti a circa 129 milioni di euro, la
quota residua del capitale della Parmalat Canada Limited posseduta dalla
Citicorp. Dopo questa operazione Parmalat Canada Limited risulta interamente
posseduta dal Gruppo Parmalat. Per quanto riguarda le previsioni
dell'esercizio, la crescita interna si dovrebbe mantenere sostanzialmente in
linea con quella realizzata nel corso del primo trimestre del corrente
esercizio, mentre non è determinabile la variazione in valore del fatturato
consolidato del Gruppo, espresso in euro, in quanto il suddetto valore
dipenderà dall'andamento dei cambi nel corso dell'esercizio. L'andamento
della gestione dovrebbe consentire di confermare i margini operativi
consolidati realizzati nel primo trimestre dell'esercizio.
AUTOGRILL
A GONFIE VELE NEL PRIMO TRIMESTRE: IL CASH FLOW AUMENTA DEL 50%, MIGLIORANO
IL MARGINE E IL RISULTATO ANTE IMPOSTE I RICAVI A 721 MILIONI DI EURO, IN
AUMENTO DEL 6,2% RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE 2001.
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill,
riunitosi ieri sotto la presidenza di Gilberto Benetton, ha approvato la
Relazione del primo Trimestre 2002 . L'andamento del Trimestre. Nell'analisi
dei risultati dei primi tre mesi va tenuta in considerazione la marcata
stagionalità dei flussi di traffico passeggeri, che tocca il minimo nel
primo trimestre e il massimo nel terzo trimestre dell'anno. Nel primo
trimestre, il Gruppo Autogrill ha realizzato un fatturato di 721 milioni di
euro, con un incremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente (+ 3% al netto dell'effetto cambi). I margini e il cash flow. La
redditività operativa, espressa dall'Ebitda, ha raggiunto i 56,3 milioni di
euro registrando un incremento del 15,6%. L'incidenza dell'Ebitda sul
fatturato è salita dal 7,2% del primo trimestre 2001 al 7,8% del primo
trimestre 2002. Il cash flow ante imposte ha registrato un incremento del
50%, passando dai 28,6 milioni di euro del primo trimestre 2001 agli attuali
42,8 milioni di Euro, pari al 5,9% dei ricavi. Il risultato ante imposte
migliora del 23,7% portandosi da - 31,2 milioni di euro a - 23,8. Rispetto
al 31 dicembre 2001 l'indebitamento finanziario netto risulta superiore di
117,5 milioni di euro per effetto della stagionalità del business, mentre
rispetto al 31 marzo 2001 si riduce di 72,8 milioni di euro (85,5 milioni di
euro a cambi costanti), passando da 1.308,7 milioni di euro a 1.235,9
milioni di euro, dopo acquisizioni per 96,6 milioni di euro e investimenti
tecnici per 171,1 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Le attività in
Nordamerica. La controllata americana HMSHost ha realizzato un fatturato di
346,2 milioni di dollari Usa, in crescita del 5,1% rispetto al
corrispondente periodo del 2001. Le vendite negli aeroporti nordamericani
hanno registrato un incremento del 2% su base comparabile, pur in presenza
di un traffico passeggeri in flessione del 12% rispetto ai primi tre mesi
del 2001. Nelle autostrade l'incremento dei ricavi è del 12,5%. La società
canadese Smsi, acquisita nel marzo 2002, ha contribuito con ricavi pari a 10
milioni di dollari Usa. Le attività nordamericane evidenziano nel complesso
un incremento del 38% dell'Ebitda a 35,4 milioni di dollari Usa, con
un'incidenza sui ricavi in aumento dal 7,9% al 10,2%. La società ha varato
un progetto finalizzato alla centralizzazione delle attività amministrative
che ha comportato nel trimestre oneri pari a 1,8 milioni di dollari Usa. Le
attività nei Paesi d'Europa. In Italia i ricavi hanno registrato un aumento
del 2,7% a 213,6 milioni di euro, con una performance particolarmente
positiva nelle autostrade, dove l'indice (+3%) è superiore a quello del
traffico (+2,4%). Flettono invece le attività negli aeroporti, che pure
evidenziano un andamento sensibilmente migliore a quello del traffico
passeggeri. La contrazione dei ricavi nel canale aeroportuale è all'origine
della flessione (-0,8 milioni di euro) evidenziata dall'Ebitda del Paese,
che passa da 23,7 milioni di euro (11,4% delle vendite) del primo trimestre
2001 a 22,9 milioni di euro (10,7% delle vendite) del primo trimestre 2002.
In Francia i ricavi aumentano dell'11,9% a 37,5 milioni di euro, con una
dinamica più accentuata nelle autostrade (+15,4%). Positiva anche la
performance nelle stazioni ferroviarie, con vendite in aumento dell'8%
rispetto al primo trimestre 2001. Migliora anche l'Ebitda, che sale a 0,6
milioni di euro, pari all'1,7% dei ricavi contro l'1,2% al 31 marzo 2001. La
Spagna realizza vendite pari a 13,8 milioni di euro, in crescita del 16%
rispetto al corrispondente periodo del 2001. Includendo le attività della
neo-acquisita Receco, il fatturato risulta di 15,7 milioni di euro(+31,9%
rispetto al primo trimestre 2001). L'Ebitda è pari al 3,1% delle vendite
contro l'1,3% del 2001. In Svizzera i ricavi flettono da 39,9 milioni di
euro a 33 milioni di euro. Nel 2002 il perimetro non comprende attività
cedute nel 2001, la cui consistenza nel trimestre di quell'anno era di 12
milioni di euro Viceversa, nel 2002 risultano consolidate al 100% le attività
della controllata Flughafen Restaurant nell'aeroporto di Zurigo, che nel
primo trimestre hanno prodotto ricavi pari a 8,4 milioni di euro. Negli
altri Paesi europei, che insieme realizzano il 3,6% del fatturato di Gruppo,
si evidenzia la buona performance della Grecia, che registra un incremento
del fatturato dell'87% a 1,5 milioni di euro, anche grazie alle nuove
attività di ristorazione avviate nell'aeroporto di Atene. Le vendite
registrano una flessione del 4,5% in Olanda e del 7% in Belgio, dove
risentono della chiusura di 14 punti di vendita all'interno di centri
commerciali. Su base comparabile i ricavi risultano in crescita dell'1,3%.
Le vendite in Austria, penalizzate dalla non favorevole stagione invernale,
flettono del 4,6%, mentre quelle in Germania passano da 2,5 a 1,9 milioni di
euro a seguito della cessione di due locations nelle regioni settentrionali
del Paese. Le previsioni. Il periodo pasquale, che quest'anno è caduto a
cavallo tra marzo e aprile, farà sentire solo in parte i suoi effetti sul
secondo trimestre. "Oltre ai buoni risultati del primo trimestre,
questa parte iniziale del 2002 è stata caratterizzata da numerose
acquisizioni di eccellente qualità e potenzialità, sia in Europa che in
Nordamerica - ha commentato il presidente di Autogrill, Gilberto Benetton -.
Ciò concorrerà a rafforzare la nostra capacità competitiva e a realizzare
quel processo di crescita indispensabile per la sicurezza dell'impresa e
l'aumento del suo valore nel medio lungo termine".
GRUPPO
RICHARD-GINORI 1735: PRIMO TRIMESTRE ESERCIZIO 2002: LIEVE FLESSIONE DEI
VOLUMI DI FATTURATO
Milano, 16 maggio 2002 - Approvata in data odierna dal C.d.A. la relazione
sulla gestione al 31 marzo 2002. Nel primo trimestre, sia a livello
consolidato, sia a livello di capogruppo si registra una lieve flessione dei
volumi di fatturato, peraltro in linea con quanto già annunciato in sede di
previsioni di inizio anno. Pur tuttavia ciò non ha comportato una
contrazione, bensì un miglioramento del risultato di periodo della
capogruppo e dell'utile consolidato incrementatosi di circa il 37%. In base
alle attese del management, sebbene si preveda che la flessione del
fatturato prosegua anche nel secondo trimestre 2002, esistono validi
presupposti per una decisa inversione di tendenza già ad iniziare dal
secondo semestre dell'anno in corso. Prosegue nel contempo l'attuazione
delle principali linee strategiche di Gruppo adottate dal management, come
il lancio definitivo della Linea "Gioiello", la crescente
affermazione nel mercato statunitense eil forte sviluppo del mercato
giapponese ove si è registrato, già nel primo trimestre 2002, un
incremento di circa il 90% nei volumi di fatturato.
NOVUSPHARMA
SPA IL PRIMO TRIMESTRE 2002 REGISTA UNA PERDITA DI 7,3 MILIONI DI EURO, A
FRONTE DI UNA PERDITA AL 31 MARZO 2001 PARI A 3,7 MILIONI DI EURO
Bresso, 16 maggio 2002 - Novuspharma S.p.A. (Nuovo Mercato: Nov.Mi), la
società biotecnologica focalizzata sulla ricerca e sviluppo di nuove
terapie antitumorali, ha annunciato oggi i risultati finanziari del primo
trimestre 2002 ed un aggiornamento sui progressi del portafoglio prodotti in
sviluppo. Highlights Continuano i progressi del Bbr 2778, il composto più
importante ed avanzato, per la cura del Linfoma non-Hodgkin: approvato
dall'Università di Pisa lo studio di Fase III nel Linfoma non-Hodgkin
indolente; sottoposto alla Us Food and Drug Administration il protocollo
relativo allo studio di fase III, secondo una particolare procedura
denominata Special Protocol Assessment che consente di raggiungere un
accordo vincolante; siglata una lettera di intenti con Pra Inc., società
attiva nella pianificazione e conduzione di studi clinici per conto terzi,
per condurre su scala globale i due studi registrativi nelle forme indolente
ed aggressive della malattia; in corso negli USA studi di Fase I in
combinazione con la terapia standard per determinare la dose ottimale da
utilizzare in combinazione con altri farmaci; per il Bbr 3438 E Il Bbr 3576,
sono in corso gli studi paralleli di Fase II in pazienti con tumore gastrico
e tumore alla prostata refrattario alla terapia ormonale. Una valutazione
preliminare sull'efficacia di entrambi i composti è attesa per la metà del
2002; continuano gli studi di Fase II per Bbr 3464 nel carcinoma polmonare
non microcitoma (Nsclc) a dosi più elevate (1 mg/m 2 ); formalizzato un
accordo di ricerca e sviluppo con Cephalon Inc. (Nasdaq: Ceph) per scoprire
e sviluppare molecole antitumorali che agiscono mediante l'inibizione del
proteasoma; il risultato del primo trimestre 2002 vede una perdita pari a
7,3 milioni di Euro (3,7 milioni di Euro nello stesso trimestre del 2001),
in linea con le attese; l'impiego di risorse finanziarie per attività
operative risulta pari a 6,8 milioni di Euro (3,8 milioni di Euro nello
stesso trimestre del 2001); la posizione finanziaria netta attiva al 31
marzo 2002 è pari a 135,7 milioni di Euro (141,8 milioni di Euro al 31
dicembre 2001). Novuspharma ha inoltre reso noto oggi (cfr. altro comunicato
stampa) l'acquisizione da Prolifix Ltd. della totalità dei diritti legati
al progetto di ricerca sull'angiogenesi, precedentemente detenuti al 50%
Silvano Spinelli, Amministratore Delegato di Novuspharma S.p.A., ha
dichiarato: "Sono soddisfatto dei continui progressi clinici registrati
durante il trimestre, in particolare dell'approvazione per l'avvio degli
studi di Fase III del nostro composto principale e più avanzato, il Bbr
2778. Anche il nostro portafoglio progetti si è ampliato ed arricchito
considerevolmente. La firma dell'accordo di ricerca con Cephalon per gli
inibitori del proteasoma, un approccio molto innovativo di ricerca, ci ha
garantito i diritti di commercializzazione per l'Europa su questa classe di
composti. Questo accordo e l'acquisizione da Prolifix del programma di
ricerca sull'angiogenesi, annunciata oggi, rafforzano decisamente la nostra
posizione competitiva nell'area dei nuovi approcci terapeutici in oncologia,
in cui abbiamo deciso di essere sempre più presenti ed attivi." Il
conto economico al 31 marzo 2002 evidenzia una perdita di 7,3 milioni di
Euro, a fronte di una perdita al 31 marzo 2001 pari a 3,7 milioni di Euro,
in linea con le previsioni della Società. I costi sostenuti dalla Società
nello sviluppo dei propri prodotti sono cresciuti nel corso del primo
trimestre 2002, generando un significativo avanzamento dei prodotti stessi
e, conseguentemente, un parallelo incremento del loro valore. A seguito
proprio di questa intensificazione e progressione delle attività, i costi
di ricerca e sviluppo sostenuti nel primo trimestre 2002 sono stati pari a
5,7 milioni di Euro, con un incremento quindi di circa il 70% rispetto ai
3,4 milioni di Euro sostenuti nello stesso periodo dell'anno precedente. I
ricavi registrati nel primo trimestre 2002 sono stati poco significativi in
quanto i contributi pubblici alla ricerca di competenza del periodo verranno
stanziati nella relazione semestrale al 30 giugno 2002. Al 31 marzo 2002 la
società presenta una posizione finanziaria netta attiva per 135,7 milioni
di Euro, rispetto ai 141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001, in grado di
supportare abbondantemente i piani a medio termine della Società.
Novuspharma è una società biotecnologica specializzata nella Ricerca e
Sviluppo (R&S) di farmaci antitumorali. In particolare, Novuspharma è
impegnata nello sviluppo clinico di farmaci citotossici aventi
caratteristiche innovative e nella ricerca di nuovi approcci terapeutici
quali nuovi farmaci anti-angiogenetici ed antimetastatici. La società ha 4
prodotti in sviluppo clinico, di cui uno, il Bbr 2778, ha recentemente
iniziato gli studi di fase III. Novuspharma è stata creata nel 1998 come
spin-off di Boehringer Mannheim Italia e Hoffmann-La Roche e ha un
comprovato track record nello sviluppo di prodotti oncologici. Novuspharma
S.p.A. è quotata nel Nuovo Mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana
(NOV.MI) dal 9 novembre 2000. Novuspharma ha recentemente trasferito la
propria sede operativa ed i laboratori di ricerca presso la nuova sede di
Via Ariosto 23 a Bresso, nella zona nord di Milano, in prossimità
dell'Ateneo di Milano Bicocca. I laboratori Novuspharma fanno parte del
primo nucleo di un futuro Parco Scientifico dedicato alle biotecnologie. Bbr
2778 è un agente intercalante che ha mostrato efficacia clinica nel
trattamento del Linfoma non-Hodgkin . Il composto, che è dotato di una
ridotta cardiotossicità, è stato ideato in collaborazione con l'Università
del Vermont (Uvm) e sviluppato da Novuspharma. Novuspharma possiede i
brevetti relativi al prodotto e detiene la licenza internazionale esclusiva
del brevetto originario della molecola che è di proprietà di Uvm. Bbr 3438
è un agente intercalante aza-antrapirazolico scoperto in collaborazione con
Uvm e sviluppata da Novuspharma sulla base di un brevetto posseduto
congiuntamente da Novuspharma e Uvm e per il quale Novuspharma ha i diritti
esclusivi mondiali. Bbr 3576 appartiene alla stessa classe chimica e
brevettuale del Bbr 3438. Il composto ha dimostrato di essere attivo su vari
tipi di tumore solido nei modelli sperimentali, e sembra anche essere
particolarmente efficace in combinazione con il Taxolo.
MARIELLA
BURANI FASHION GROUP S.P.A.: NEL PRIMO TRIMESTRE 2002 FORTE CRESCITA DEI
RICAVI, 78.7 MILIONI DI EURO (+52%), DEL MARGINE OPERATIVO LORDO, 9.4
MILIONI DI EURO (+ 137%), E DEL REDDITO OPERATIVO, 6.3 MILIONI DI EURO
(+229%).
Cavriago, 16 Maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Mariella
Burani Fashion Group ha approvato ieri la relazione trimestrale al 31 marzo
2002 che evidenzia, rispetto al 1° trimestre 2001, un fatturato consolidato
di 78.7 Milioni di Euro (+52%), un Margine Operativo Lordo (Ebitda) di 9.4
Milioni di Euro (+137%), un Reddito Operativo (Ebit) paria 6.3 Milioni di
Euro (+229%) ed un Reddito della Gestione Corrente pari a 6.9 Milioni di
Euro. Nel 1° trimestre 2002 i ricavi sono incrementati del 52% rispetto a
quelli generati nel 1° trimestre 2001. La crescita della "Divisione
Abbigliamento" al netto del consolidamento di Revedi SpA, Revedi S.A e
Itm S.p.A. è stata pari al 13.6%; la crescita totale della Divisione
Leather Goods è stata pari al 156 % e la crescita della Divisione Digital
Fashion è stata pari al 31%. Ebitda in forte crescita al 11.9% del
fatturato Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si è attestato a quota 9.4
Milioni di Euro, in crescita del 137% rispetto al corrispondente periodo del
2001, denotando un'incidenza sui ricavi pari al 11.9% rispetto al 7.6% dei
primi tre mesi del 2001. Il miglioramento del Margine Operativo Lordo del
Gruppo, più che proporzionale rispetto alla crescita del fatturato, è
principalmente attribuibile a: il contributo della Divisione Leather Goods;
la crescita dell'incidenza dei marchi propri sul fatturato totale; la
crescita dei ricavi generati da canali diretti; l'impatto positivo sul
margine del Gruppo delle società acquisite. Marchi propri al 82% - Il
fatturato originato da marchi propri, al 31 marzo 2002, è stato pari a
circa l' 82% del fatturato, contro il 63% realizzato nel 1° trimestre
dell'esercizio precedente. Coerentemente con la strategia del Gruppo di
rafforzare i marchi propri, questa percentuale arriverà a rappresentare
l'85% del fatturato consolidato previsto per l'intero esercizio 2002. In
particolare le collezioni Mariella Burani hanno registrato un incremento del
11% circa grazie al forte sviluppo della distribuzione diretta. Forte
contributo della divisione Leather Goods - Nel primo trimestre
dell'esercizio in corso la divisione "Leather Goods" ha realizzato
circa il 30% del fatturato complessivo. La Divisione Abbigliamento
rappresenta circa il 67% dei ricavi consolidati e il rimanente 3% circa
rappresenta il fatturato della Divisione Digital Fashion. Forte crescita nei
mercati europei - Le vendite export sono risultate pari al 55% del fatturato
del trimestre in aumento rispetto al 52% registrato nel I° trimestre 2001.
In particolare, le vendite realizzate nei mercati europei sono aumentate
rappresentando il 73% circa del fatturato totale rispetto al 65% del
fatturato totale realizzato nell'esercizio 2001. Il mercato Europeo si
conferma il principale driver di crescita delle vendite del Gruppo. Aumento
delle vendite tramite canali distributivi diretti - Il canale distributivo
diretto, rappresentato da DOS, Franchisees e Clienti Direzionali, al 31
marzo 2002, ha generato circa il 51% del fatturato complessivo del
trimestre, rispetto al 35% originato nel 1° trimestre dell'esercizio 2001.
Coerentemente con la strategia del Gruppo di focalizzarsi sui canali
distributivi diretti sono già state inaugurate 4 nuove boutique mono-marca
nel primo trimestre 2002 e seguiranno altre 5 aperture di boutiques
monomarca nel secondo semestre dell'esercizio in corso. Nello specifico è
stata inaugurata la boutique Mariella Burani a Londra, in New Bond Street
76, con 5 vetrine e una superficie di circa 200 mq; si è altresì
ristrutturata e ampliata la boutique di Roma, raddoppiando lo spazio di
vendita attraverso l'acquisto di una superficie attigua di circa 80 mq che
si va ad aggiungere a quella preesistente in Via Bocca di Leone, per un
totale di circa 170 mq. Si sono anche aperti altri due negozi Braccialini,
uno a Treviso e uno a Riccione in Viale Ceccarini. Outlook Il Gruppo Burani
proseguirà con la sua strategia di industrializzare il processo produttivo
per poter offrire al cliente un prodotto di "lusso accessibile".
La stessa strategia include anche l'ulteriore sviluppo dell'integrazione
verticale per migliorare il servizio al cliente "retail". Nei
prossimi mesi il Gruppo si concentrerà sul rafforzamento dei marchi propri
e lo sviluppo delle vendite in aree geografiche strategiche oltre alla
sinergizzazione e integrazione delle società del Gruppo. Alla luce dei
risultati ottenuti nel 1° trimestre 2002, il Consiglio di Amministrazione
della Mariella Burani Fashion Group conferma le aspettative di ottenere un
forte aumento dei ricavi e un aumento più che proporzionale dell'ebitda per
l'intero esercizio 2002.
IL
CDA DI GIACOMELLI SPORT GROUP SPA APPROVA I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE RICAVI
DI VENDITA PARI A 49,26 MILIONI DI EURO.
Rimini, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Giacomelli
Sport Group SpA, uno dei principali gruppi europei della Grande
Distribuzione di articoli sportivi, si è riunito oggi per approvare la
Relazione sull'andamento della gestione nel primo trimestre dell'esercizio
2002. Nei primi tre mesi dell'esercizio 2002 il Gruppo Giacomelli Sport ha
realizzato ricavi di vendita pari a 49,26 milioni di euro. Questo risultato
è dovuto all'impatto dell'introduzione dell'euro e al tardivo inizio dei
saldi, che hanno condizionato gli acquisti dei consumatori soprattutto nelle
prime settimane dell'anno. L'Ebitda è stato pari a -0,86 milioni di euro,
l'Ebit pari a -4,75 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31
marzo è di - 59,98 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il valore
registrato al termine del primo trimestre 2001. "In un quadro
congiunturale caratterizzato dalla flessione dei consumi" dichiara il
Presidente Gabriella Spada; "il Gruppo Giacomelli Sport ha saputo
rispondere contenendo la contrazione delle vendite, aumentando i margini
commerciali rispetto al primo trimestre 2001 e mantenendo stabile la
struttura dei costi. Il Gruppo Giacomelli ha inoltre proseguito la propria
strategia di crescita aprendo due nuovi punti vendita nel trimestre, Danzica
in Polonia e Caserta in Italia, e due dopo il 31 marzo, Varsavia in Polonia
e Torino in Italia". Sotto il profilo finanziario, nel corso del
trimestre è stato emesso un prestito obbligazionario non convertibile
dell'ammontare di 100 milioni di euro, propedeutico allo sviluppo del Gruppo
su tutto il territorio europeo. Con riguardo al prevedibile andamento della
gestione dell'esercizio, si segnala che le settimane successive alla
chiusura del trimestre hanno manifestato una prosecuzione del trend positivo
evidenziato nel mese di marzo e che pertanto il management ritiene di poter
perseguire gli obiettivi di crescita per l'esercizio 2002.
MIRATO
S.P.A (TESSILE) .: TRIMESTRALE RECORD DELLE VENDITE CRESCONO DEL 12,0%,
RAGGIUNGENDO I 29,3 MILIONI DI EURO
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Mirato S.p.A.,
società fra i leader in Italia nel settore toiletries con i marchi Clinians,
Malizia, Intesa, Splend'Or e Gomgel, si è riunito oggi per approvare la
relazione sulla gestione per il primo trimestre 2002. I risultati conseguiti
nel trimestre in esame risultano, da un punto di vista gestionale,
perfettamente omogenei e confrontabili con i dati dell'analogo periodo
dell'esercizio 2001, in quanto non più influenzati da operazioni
straordinarie, quale l'acquisizione del ramo d'azienda Clinians, i cui
effetti hanno avuto impatto sui conti del biennio 2000 e 2001; pertanto la
crescita registrata, sia in termini di fatturato che di margini operativi,
è da ascriversi esclusivamente alla crescita interna e non risulta
influenzata da alcun fattore esogeno o avente natura straordinaria. In
dettaglio, i ricavi netti delle vendite crescono del 12,0%, raggiungendo i
29,3 milioni di euro. La crescita del fatturato nel 2002 è principalmente
correlata sia alle vendite del brand Clinians (oltre 5,9 milioni di euro) in
crescita dell'87% rispetto al primo trimestre 2001, sia dalla ottima
performance dell'export, che nei primi tre mesi cresce del 58,5% rispetto al
primo trimestre 2001. Anche il settore tradizionale registra, nel suo
insieme, un trend positivo, con i prodotti a marchio Intesa, Malizia e
Splend'or nelle loro differenti articolazioni Il margine operativo lordo ha
registrato una crescita del 31,1%, superando i 5,5 milioni di euro; La
crescita del MOL riflette una riduzione dei consumi, grazie anche ad una
migliore contrattazione negli acquisti; infatti i consumi crescono del
10,7%, inferiori alla crescita dei ricavi netti (12,0%). L'ottima
performance trimestrale è poi conseguita in virtù del contenimento dei
costi promozionali e pubblicitari, che restano stabili nel trimestre in
esame, circa 7,8 milioni di euro. Il risultato operativo, che supera i 4,0
milioni di euro (+50,9%), risulta in deciso aumento in virtù della
sostanziale stabilità degli ammortamenti e degli oneri diversi della
gestione rispetto all'analogo periodo del 2001. L'utile netto risulta in
forte crescita (74,0+%) rispetto al primo trimestre 2001; a tale crescita
concorre anche la rivalutazione delle azioni proprie correlata alla positiva
performance del titolo e la minore imposizione fiscale correlata a maggiori
imposte differite attive. Non incidono sull'utile netto poste di natura
straordinaria. La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2002 evidenzia un
saldo negativo pari a circa 19,2 milioni di euro, in crescita di 0,7 milioni
rispetto al 31.12.01; l'andamento dell'indebitamento risulta sotto
controllo, e stante il ciclo commerciale di incassi e pagamenti, la società
prevede comunque di registrare un miglioramento a fine esercizio 2002
rispetto al 2001 "Come ho avuto già modo di affermare, - ha dichiarato
Corrado Ravanelli, Presidente di Mirato S.p.A.- l'andamento dell'esercizio
2002 si prefigura come decisamente positivo. Infatti, non solo la prima
trimestrale fornisce chiari segnali in tal senso, ma anche i dati relativi
ad Aprile fanno prevedere un esercizio record in termini di fatturato e
margini operativi; anche in Aprile difatti è continuato il trend di
crescita delle vendite, che ha superato il 16% rispetto all'esercizio
precedente. E vorrei sottolineare come il brand Clinians non abbia ancora
sviluppato appieno le sue reali potenzialità, in quanto ancora oggi sta
continuando sia la fase di incremento della distribuzione, iniziata nel
2001, sia il continuo ampliamento della gamma di prodotti offerti. Anche in
base a queste considerazioni, siamo fiduciosi nel poter offrire al mercato
un 2002 che possa vederci protagonisti non solo nel settore toiletries, ma
anche in quello della cosmesi. Pur ritenendo la prudenza d'obbligo, credo
ragionevole rivedere al rialzo le nostre stime di crescita precedentemente
comunicate; prevedo quindi come obiettivo raggiungibile per il 2002 una
crescita globale, sia in termini di fatturato che di margini, compresa in un
intervallo fra il 15% e il 25% rispetto al 2001; tale crescita appare
comunque prudenziale rispetto ai dati consuntivi trimestrali e all'andamento
del mese di aprile, ma è nostra ferma intenzione investire in corso d'anno
ancora maggiormente in pubblicità e in nuovi inserimenti nei punti vendita;
tale strategia, perseguita nel corso del 2001, sta ora dando i suoi frutti,
ed è nostra intenzione perseguirla ancora con decisione, non solo per
realizzare un 2002 record, ma anche e soprattutto per creare le premesse per
un 2003 in ulteriore crescita"
AIR
FRANCE: ESERCIZIO FISCALE 2001-02 : BUONA RESISTENZA ALLA CRISI SIA DELL'ATTIVITA
CHE DEL RICAVO UNITARIO QUARTO TRIMESTRE (GENNAIO-MARZO)
Roma, 16 maggio 2002 Fatturato consolidato
|
4°
trimestre
al
31 marzo
|
Variazione
|
Annuale
al
31 marzo
|
Variazione
(1)
|
(in
milioni di euro)
|
2002
|
2001
|
|
2002
|
2001
|
|
Attività
passeggeri
|
2
300
|
2
249
|
+2,3%
|
9
491
|
9
086
|
+4,5%
|
Altre
attività
|
208
|
209
|
-0,5%
|
887
|
936
|
-5,2%
|
Totale passeggeri
|
2
508
|
2
458
|
+2,0%
|
10
378
|
10
022
|
+3,6%
|
Trasporto
merci
|
316
|
302
|
+4,6%
|
1
257
|
1
315
|
-4,4%
|
Altre
attività
|
46
|
37
|
+24,3%
|
191
|
176
|
+8,5%
|
Totale
merci
|
362
|
339
|
+6,8%
|
1
448
|
1
491
|
-2,9%
|
Manutenzione
|
133
|
150
|
-11,3%
|
548
|
566
|
-3,2%
|
Altre
|
37
|
48
|
-22,9%
|
154
|
201
|
-23,4%
|
Totale
fatturato
|
3
040
|
2
995
|
+1,5%
|
12
528
|
12
280
|
+2,0%
|
(1)Consolidamento
su 12 mesi di Regional Airlines, su 10 mesi di CityJet e su 6 mesi di Brit
Air, di Flandre Air e di Proteus per l'esercizio 2000-01. Quarto trimestre
al 31 marzo 2002 Il fatturato totale per il quarto trimestre progredisce
dell'1,5% a 3,04 miliardi di euro. * Attività passeggeri: leggera
progressione del fatturato ed aumento del ricavo unitario in termini di ASK
|
Trimestre
al
|
|
31/03/2002
|
31/03/2001
|
Variazione
|
Fatturato totale attività passeggeri (in milioni
di euro)
|
2
508
|
2
458
|
+2,0%
|
Fatturato consolidato trasporto passeggeri di linea
(in milioni di euro)
|
2
300
|
2
249
|
+2,3%
|
Di cui Compagnia Air France
-
Fatturato trasporto passeggeri di linea (in milioni di euro)
- Ricavo unitario in ASK (in centesimi di euro)
- Ricavo unitario in RPK (in centesimi di euro)
|
2
124
7,15
9,26
|
2
109
7,06
9,36
|
+0,7%
+1,3%
-1,0%
|
Il
fatturato totale relativo all'attività passeggeri risulta essere in aumento
del 2,0% a 2,51 miliardi di euro. Il contributo delle filiali regionali al
fatturato si stabilisce a 186,85 milioni di euro. L'evoluzione del
fatturato, relativo all'attività consolidata trasporto passeggeri di linea
di questo trimestre, é in linea con la ripresa del traffico constatata
dall'inizio dell'anno. Il fatturato relativo al trasporto passeggeri di
linea della compagnia Air France é aumentato dello 0,7% a 2,12 miliardi di
euro mentre gli altri ricavi, relativi ad altre attività aeree,
regrediscono del 10% a 133 milioni di euro, in particolar modo a causa della
diminuzione dei ricavi relativi al code sharing, dato che l'acquisto e la
vendita di " seat blocks " sono stati progressivamente sostituiti
da un sistema di commissioni. Nel corso del trimestre, l'offerta espressa in
ASK é scesa dello 0,6% ed il traffico ha registrato una progressione
dell'1,7% permettendo cosi un aumento di 1,8 punti del load factor a 77,2%.
Il ricavo unitario in ASK é aumentato dell'1,3% dopo un effetto cambio
dello 0,6%. Il ricavo unitario in RPK diminuisce dell'1,0%. Attività merci:
ripresa progressiva dell'attività e forte aumento del ricavo unitario
espresso in tonnellata per chilometro trasportato. Il fatturato totale
dell'attività merci é in aumento del 6,8% a 362 milioni di euro ed il
fatturato relativo al trasporto del 4,6% a 316 milioni di euro, traducendo
cosi la ripresa dell'attività nel corso del trimestre.
|
Trimestre
al
|
|
31/03/2002
|
31/03/2001
|
Variazione
|
Fatturato totale merci
|
362
|
339
|
+6,8%
|
Fatturato trasporto merci (M€)
|
316
|
302
|
+4,6%
|
- Ricavo unitario in ATK (in centesimi di euro)
- Ricavo unitario in RTK (in centesimi di euro)
|
16,76
25,65
|
16,17
24,02
|
+3,7%
+6,8%
|
L'offerta
é aumentata dello 0,9% ed il traffico é sceso del 2,0% comportando un calo
di 2 punti del load factor a 65,2%. Nonostante ciò' é stato possibile
constatare una ripresa progressiva del traffico nel corso dei mesi,
accompagnata da una fortissima progressione del ricavo unitario in termini
di tonnellata offerta. Quest'ultima é aumentata del 3,7% e del 2,1% escluso
l'effetto cambio. Altre attività - Il fatturato relativo all'attività di
manutenzione é sceso dell'11,3% a 133 milioni di euro. Gli altri ricavi
sono diminuiti del 22,9% a 37 milioni, a causa della sospensione
dell'attività postale della filiale Sea. Oramai queste attività riguardano
principalmente il catering il cui fatturato ha raggiunto i 36,7 milioni di
euro (+18,9% a regola contabile non costante). Esercizio 2001-02 - In un
contesto molto difficile come quello di quest'anno, il gruppo Air France ha
realizzato una performance commerciale positiva con un fatturato totale in
progressione del 2,0% a 12,53 miliardi di euro. Attività passeggeri -
|
12
mesi al
|
|
31/03/2002
|
31/03/2001
|
Variazione
|
Fatturato totale consolidato attività passeggeri
(in milioni di euro)
|
10
378
|
10
022
|
+3,6%
|
Fatturato consolidato attività trasporto
passeggeri di linea (in milioni di euro)
|
9
491
|
9
086
|
+4,5%
|
Di cui Compagnia Air France
-
Fatturato attività trasporto passeggeri di linea (in milioni di euro)
- Ricavo unitario in ASK (in centesimi di euro)
- Ricavo unitario in RPK (in centesimi di euro)
|
8
806
7,11
9,29
|
8
724
7,30
9,34
|
+0,9%
-2,5%
-0,6%
|
Il
fatturato consolidato dell'attività passeggeri é aumentato del 3,6% a
10,38 miliardi di euro; le filiali regionali hanno contribuito per 727,6
milioni di euro a regola contabile non costante. Il fatturato relativo
all'attività trasporto passeggeri di linea della Compagnia Air France
registra una leggera crescita mentre l'offerta é aumentata del 3,5% ed il
traffico dell'1,6%. Il load factor regredisce di 1,5 punti a 76,6%. Il
ricavo unitario espresso in ASK é in calo del 2,5% con un effetto cambio
nullo. In termini di PKT scende dello 0,6%. Questi dati dimostrano come la
performance commerciale non abbia influenzato negativamente la redditività.
L'attività e il fatturato della compagnia Air France, suddivisi per rete,
hanno registrato le seguenti progressioni:
12
mesi al 31 marzo 2002
|
Offerta
(ASK)
|
Traffico
(RPK)
|
Fatturato
|
Lungo-raggio
|
+4,5%
|
+2,6%
|
+2,1%
|
Medio-raggio
internazionale
|
+1,9%
|
-0,9%
|
-1,9%
|
Medio-raggio
domestico
|
-0,9%
|
-3,2%
|
+1,6%
|
Totale
|
+3,5%
|
+1,6%
|
+0,9%
|
Attività
merci
|
12
mesi al
|
|
31/03/2002
|
31/03/2001
|
Variazione
|
Fatturato totale merci (in milioni di euro)
|
1
448
|
1
491
|
-2,9%
|
Fatturato trasporto merci (in milioni di euro)
|
1
257
|
1
315
|
-4,4%
|
- Ricavo unitario in ATK (in centesimi di euro)
- Ricavo unitario in RTK (in centesimi di euro)
|
15,86
24,53
|
16,24
24,40
|
-2,3%
+0,5%
|
Nel
corso dell'esercizio, il fatturato totale dell'attività merci é diminuito
del 2,9% a 1,45 miliardi di euro, con un calo del 4,4% relativo all'attività
trasporto merci che ha risentito sia del rallentamento economico dall'inizio
dell'anno che delle conseguenze dovute agli attentati. Il ricavo unitario in
termini di tonnellata chilometro offerto regredisce del 2,3% e dell'1,3%
escluso l'effetto cambio. Il ricavo in termini di tonnellata chilometro
trasportato ha tenuto bene, progredendo dello 0,5% (+1,5% escluso l'effetto
cambio). Altre attività L'attività relativa alla manutenzione é in calo
del 3,2% a 548 milioni di euro e le altre attività sono scese del 23,4% a
154 milioni di euro. Il catering, incluso nelle altre attività, ha
registrato una progressione dell'8,1% a 148,8 milioni di euro. Previsione
dei risultati annuali Air France conferma le sue previsioni in termini di
risultati positivi per l'esercizio 2001-02, indipendentemente dalla
compensazione versata dallo Stato a causa della chiusura degli spazi aerei
americani dall'11 al 14 settembre 2001 (28,6 milioni di euro) e dal rimborso
delle spese supplementari legate alla sicurezza (24 milioni di euro). I
risultati annuali saranno pubblicati il 28 maggio 2002 dopo la chiusura
della Borsa. Statistiche 1. Traffico
|
3
mesi al 31/03/02
|
3
mesi al 31/03/01
|
|
Air
France
|
Polo
regionale
|
Air
France
|
Polo
regionale
|
ASK
(in milioni)
|
29
703
|
1
117
|
29
895
|
614
|
RPK
(in milioni)
|
22
925
|
609
|
22
543
|
319
|
ATK
(in milioni)
|
1
887
|
-
|
1
865
|
-
|
RTK
(in milioni)
|
1
231
|
-
|
1
253
|
-
|
|
12
mesi al 31/03/02
|
12
mesi al 31/03/01
|
|
Air
France
|
Polo
regionale
|
Air
France
|
Polo
regionale
|
ASK
(in milioni)
|
123
777
|
4
179
|
119
562
|
1
609
|
RPK
(in milioni)
|
94
828
|
2
399
|
93
355
|
875
|
ATK
(in milioni)
|
7
918
|
-
|
8
094
|
-
|
RTK
(in milioni)
|
5
117
|
-
|
5
384
|
-
|
2.
Fatturato consolidato
Contributo
al fatturato
(in
milioni di euro)
|
Cumulo
12 mesi
al
31 marzo 2002
|
Air France
|
11
526
|
Régional
|
329
|
Brit Air
|
291
|
City Jet
|
108
|
Altre
|
274
|
Totale
|
12
528
|
LUFTHANSA:
L'UTILE D'ESERCIZIO RADDOPPIA NEL PRIMO TRIMESTRE
Colonia, 16 maggio 2002 - Lufthansa ha annunciato ieri un solido risultato
per il primo trimestre 2002, raddoppiando il proprio utile d'esercizio
rispetto al primo trimestre 2001, passato da 7 milioni di euro a 12 milioni
di euro. Dopo i primi tre mesi dell'anno, appare chiaro che la strategia
messa in atto da Lufthansa per fare fronte alla crisi che ha colpito il
settore e per contenere i costi sta dando i giusti risultati. L'attento
controllo delle spese operative ha infatti permesso al Gruppo di ottenere
significativi risparmi. Lufthansa ha reagito tempestivamente e con decisione
sia al forte calo di traffico registrato dopo l'11 settembre sia al
difficile clima economico. Il Gruppo infatti ha sistematicamente modulato la
capacità offerta alla domanda del mercato, ridotto drasticamente le spese
in conto capitale e ha introdotto una serie di misure per ridurre i costi.
Lufthansa ha inoltre rapidamente raggiunto un accordo con le rappresentanze
sindacali per introdurre orari di lavoro flessibile e modifiche alle
retribuzioni salariali. Tutti i dipendenti Lufhansa hanno quindi contribuito
attivamente a stabilizzare la posizione commerciale della compagnia e alla
salvaguardia della sua redditività. Il successo di queste misure si
riflette nei risultati del primo trimestre 2002. Nel settore del trasporto
passeggeri Lufthansa è riuscita ad aumentare la resa media per passeggero
del 1,2%. Questo principalmente grazie al ritorno a livelli normali del
numero di passeggeri in First e Business class rispetto al numero
complessivo di passeggeri trasportati. Lufthansa è inoltre riuscita a
mantenere la propria posizione di mercato mantenendo le proprie tariffe
stabili. Il pacchetto di misure varato nel settembre 2001 con l'obiettivo di
tagliare i costi operativi è stato implementato con rigore con un
conseguente drastico calo delle spese in conto capitale. Così come
annunciato e pianificato, tale voce di spesa è calata del 62,8% portandosi
a 277 milioni di euro, di quale oltre la metà investita nell'acquisto o nel
pagamento anticipato di aeromobili. Tutte le spese in conto capitale per il
trimestre in oggetto sono state finanziate grazie al cash flow interno. Il
giro d'affari complessivo del Gruppo è aumentato del 6,1% raggiungendo i
3,9 miliardi di euro. Lufthansa Technik, consociata del gruppo per i servizi
tecnici, di ingegneria e di manutenzione degli aeromobili ha incrementato il
proprio fatturato del 2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2001,
ampliando il fatturato generato da clienti esterni al Gruppo del 14,6%. Le
vendite del settore catering per il trasporto aereo sono cresciute del
349,3%, grazie principalmente al consolidamento delle attivitità LSG Sky
Chefs negli USA. Anche il livello di indebitamento del Gruppo è stato
ridotto così come previsto, scendendo a 3,5 miliardi di euro rispetto ai
3,8 miliardi di euro di fine 2001. Nei primi tre mesi dello scorso esercizio
si attestava su 1,7 miliardi. Per quest'anno l'impegno di Lufthansa è
rivolto alla massimizzazione del cash-flow interno con l'obiettivo di
ridurre ulteriormente l'indebitamento. Previsioni per l'anno in corso Non è
al momento possibile fare previsioni per l'esercizio 2002. Il Gruppo
annuncerà le proprie previsioni all'assemblea degli azionisti convocata a
Colonia per il 19 giugno.
GRUPPO
TREVI: PRIMO TRIMESTRE 2002: RITORNO ALL'UTILE RICAVI NETTI 78,9 MILIONI DI
€, EBITDA 7 MILIONI DI €, EBIT 2,3 MILIONI DI € PORTAFOGLIO LAVORI
RECORD A 386,6 MILIONI DI €
Milano, 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi
Finanziaria Industriale S.p.A. (Mi:Tfi), holding del Gruppo Trevi, tra i
principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del
sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, ha approvato la
relazione trimestrale consolidata del primo trimestre 2002 chiuso il 31
marzo scorso. I dati evidenziano ricavi per 78,9 milioni di € (86 milioni
nel primo trimestre dell'esercizio 2001), un margine operativo lordo di 7
milioni di € (7,3 milioni nel primo trimestre 2001) e un risultato
operativo netto pari a 2,3 milioni di € (3,5 milioni nel primo trimestre
2001); su tale risultato trovano riflesso ammortamenti e svalutazioni per
€ 4,6 milioni. Effettuati investimenti lordi pari a 8 milioni di € in
seguito all'acquisizione di nuove importanti commesse. Il risultato del
Gruppo (ante imposte e risultato di terzi) è di € 0,2 milioni (1,4
milioni nel primo trimestre 2001) confermando da subito l'inversione di
tendenza rispetto allo scorso esercizio. Il rapporto percentuale tra Ebitda
e ricavi totali risulta in leggera crescita rispetto al rapporto dello
stesso periodo del 2001 e degli anni precedenti, mentre risulta decisamente
superiore a quello registrato nel corso dell'intero esercizio 2001. I ricavi
del core business hanno raggiunto i 67,3 milioni di € (62,6 milioni nel
primo trimestre 2001), con un incremento in valore assoluto di 4,7 milioni.
La posizione finanziaria netta passiva del Gruppo Trevi presenta un importo
pari a 108,2 milioni di € (sostanzialmente in linea rispetto a quella
registrata al 31 dicembre 2001 e pari a 103,1 milioni di €). "
L'andamento del primo trimestre 2002, - ha dichiarato il Presidente Davide
Trevisani - in linea con i margini realizzati nel corso degli ultimi
esercizi, rappresenta una svolta importante rispetto al risultato negativo
registrato nel 2001 ed una conferma della sua eccezionalità. Nel corso del
trimestre la crescita è stata condizionata da fenomeni aventi carattere di
stagionalità e dallo slittamento dell'acquisizione e dell'inizio effettivo
di alcune importanti commesse della Divisione Trevi, che hanno rimandato
l'incremento dei ricavi al secondo semestre 2002". Viene comunque
confermata la previsione di crescita dei ricavi nell'esercizio 2002 rispetto
al 2001, alla luce anche del notevole incremento del portafoglio lavori, che
ha raggiunto al 31 marzo 2002 il nuovo massimo storico del Gruppo a 386,6
milioni di € (+21,3% rispetto ai 318,7 milioni di € del primo trimestre
2001).
TXT
E-SOLUTIONS: RECORD DI RICAVI NEL PRIMO TRIMESTRE 2002 A 10 MILIONI DI EURO
(+46%).
Milano, 16 maggio 2002 - Il CdA di Txt e-solutions, società leader nei
prodotti software per la Supply Chain (Sc&CM) e per on-line Content
Management (Polymedia), ha approvato oggi i dati del primo trimestre 2002,
con record di ricavi e Ebitda positivo in crescita +12%. In particolare: I
ricavi consolidati del primo trimestre 2002 sono stati pari a 10,02 milioni
di Euro, con un aumento del +46% rispetto primo trimestre 2001 (6,85 milioni
di Euro); Le vendite di licenze di nuovi prodotti nel primo trimestre 2002
ammontano a 0,9 milioni di Euro, rispetto ai 1,2 milioni di Euro del 2001.
La Società punta a una decisa ripresa delle vendite di licenze nella
seconda parte dell'anno. Il risultato operativo lordo (Ebitda) del primo
trimestre 2002 è risultato positivo per 0,64 milioni di Euro, con un
incremento del 12% rispetto al primo trimestre 2001 (0,57 milioni di Euro).
Il risultato prima delle imposte (Ebt) è negativo e pari a 1,49 milioni di
Euro, dopo aver spesato ammortamenti per 1,18 milioni di Euro e oneri
derivanti dall'acquisizione di Logilab per circa 1 milione di Euro. Sono
stati acquisiti nuovi importanti clienti, quali Cirio, De Agostini, H3G, La
Redoute, Lotusse e altri, a seguito di gare internazionali vinte grazie a
prodotti competitivi. Il flusso di cassa della gestione corrente è
risultato stabile e la posizione finanziaria netta al 31/03/02 era positiva
per 15,7 milioni di Euro. Gli ordini del primo trimestre 2002 sono stati di
9,43 milioni di Euro, con un aumento del +39% anno su anno. Gli ordini
ricevuti nel mese di Aprile 2002 sono stati pari a 2,14 milioni di Euro, in
crescita del 56% rispetto al corrispondente mese del 2001. Per l'intero
esercizio 2002, la Società ritiene di poter raggiungere gli obiettivi di
crescita prefissati, e di migliorare significativamente il risultato
operativo lordo (Ebitda) rispetto all'esercizio 2001.
GRUPPO
MONDO TV: IL C.D.A. APPROVA I RISULTATI ECONOMICI AL 31 MARZO 2002. NEL
PRIMO TRIMESTRE DELL'ANNO CRESCONO I RICAVI CONSOLIDATI (+50,7%) E LA
REDDITIVITÀ (EBITDA +63% E EBIT +61%).
Roma, 16 maggio 2002 Anche nel 1° trimestre dell'esercizio in corso il
Gruppo Mondo TV ha proseguito nel suo "trend" di sviluppo forte
sia sul fronte dei ricavi consolidati (+50,7% rispetto al 1° trimestre
2001) sia sul fronte della redditività, la quale è cresciuta in termini
assoluti e relativi: l'Ebitda consolidato è passato dal 73% all'80% del
Valore della Produzione, mentre l'Ebit consolidato dal 39% al 42% in
rapporto allo stesso indicatore. Nel trimestre in esame inoltre, è
sostanzialmente raddoppiato il volume complessivo degli investimenti lordi
(composti in prevalenza da immobilizzazioni immateriali) per la
realizzazione di nuove serie di cartoni animati, raggiungendo la quota di
circa 17,9 milioni di Euro rispetto ai 8,6 milioni di Euro del 1° trimestre
del 2001. Circa la prevedibile evoluzione dei risultati, inoltre, la Società
ritiene di conseguire al termine dell'esercizio 2002 una crescita dei ricavi
netti di Gruppo non inferiore al 35% rispetto ai dati al 31/12/2001; tale
stima è superiore rispetto a quanto precedentemente indicato dal Top
Management. Secondo una ricerca di aprile 2002 di Screendigest (primaria
organo nel settore dell'animazione televisiva), si prevede una crescita a
livello mondiale del settore di circa 3-5% per il 2002. "Riteniamo che
tale risultato" - afferma il Presidente del Gruppo, Orlando Corradi, -
"sarà estremamente positivo per la Società se analizzato sia alla
luce della crescita che il Gruppo sta conseguendo già da diversi anni, sia
in un contesto di settore caratterizzato da una fase congiunturale
complessa". Questi, in sintesi, i contenuti più significativi della
relazione trimestrale al 31 marzo 2002 approvata oggi dal Consiglio di
Amministrazione di Mondo TV S.p.A. Più in dettaglio, i ricavi consolidati
hanno raggiunto la quota di 8 milioni di Euro rispetto ai 5,3 milioni di
Euro del 1° trimestre del 2001. La ripartizione per settore di attività
conferma la progressiva diversificazione verso lo sfruttamento dei diritti
nei settori correlati (57% dei ricavi totali rispetto al 50% nel 1°
trimestre del precedente esercizio). E' utile ricordare che il criterio
contabile di imputazione dei ricavi che derivano dalle vendite a clienti
europei impone il riconoscimento degli stessi in quote costanti lungo il
periodo di durata del contratto, e non al singolo periodo in cui si
perfeziona la cessione (come generalmente effettuato dai competitors
internazionali): ciò, sebbene determini una lettura conservativa delle
risultanze contabili, consente al Gruppo una "visibilità" elevata
di tale quota di ricavi. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato ha
raggiunto, sempre nel 1° trimestre 2002, la quota di 6,5 milioni di Euro in
crescita del 63% rispetto ai 4 milioni di Euro nel corrispondente trimestre
del precedente esercizio. Gli ammortamenti e gli accantonamenti hanno
raggiunto, sempre nel 1° trimestre 2002, la quota di 2,9 milioni di Euro
rispetto ai 1,7 milioni di Euro del precedente periodo di esame; tale
incremento è da ricondurre ai continui ed ingenti investimenti nella
produzione di serie e film di animazione. Sempre nel primo trimestre del
2002, il Risultato Operativo (Ebit) a livello di Gruppo è incrementato del
61% raggiungendo i 3,4 milioni di Euro rispetto ai 2,1 milioni di Euro del
medesimo periodo del 2001. La gestione finanziaria e la gestione
straordinaria non presentano variazioni significative rispetto al primo
trimestre del precedente esercizio, presentando saldi netti positivi
rispettivamente pari a 22.000 Euro (proventi finanziari netti per 83.000
Euro nel 1° trimestre del 2001) ed a Euro 27.000 (proventi straordinari
netti pari a 12.000 Euro nel 1° trimestre 2001). Positivo anche il dato
relativo al Risultato ante Imposte consolidato che è risultato pari a 2,7
milioni di Euro con un incremento del 21% rispetto ai 2,2 milioni di Euro
del 1° trimestre dell'esercizio precedente. Sul fronte finanziario, il
Gruppo ha registrato una Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2002
positiva per 15,4 milioni di Euro. Al 31 dicembre del 2001 il valore era
positivo per 20,7 milioni di Euro. E' importante rilevare, infine, che la
società controllata Mondo Home Entertainment S.r.l. ha intrapreso l'attività
di vendita di video Vhs e Dvd effettuando la prima uscita contemporanea su
tutto il territorio nazionale ed immettendo sul mercato circa 100.000 pezzi
presso le principali catene della Grande Distribuzione e dei negozi
specializzati.
ART'È
S.P.A.: NEL PRIMO TRIMESTRE, MOL IN CRESCITA (+ 29,1%)FATTURATO IN LINEA CON
LE PREVISIONI
Milano, 16 maggio 2002 Il Consiglio di Amministrazione Art'è S.p.A., leader
in Italia nella committenza e distribuzione d'arte ed editoria di pregio, si
è riunito oggi sotto la presidenza di Marilena Ferrari per esaminare i dati
della Relazione trimestrale al 31 marzo 2002, che mostra, a livello di
capogruppo: un Valore della produzione, in linea con le aspettative del
management, che ha raggiunto gli 8,67 milioni di Euro, sostanzialmente
invariato rispetto al primo trimestre 2001, caratterizzato da un andamento
particolarmente positivo delle vendite; un Margine Operativo Lordo in
crescita del 29,1%, a quota 0,48 milioni di Euro rispetto agli 0,37 milioni
di Euro del primo trimestre del 2001. A livello consolidato: un Valore della
produzione, a quota 8,88 milioni di Euro, rispetto ai 9,25 milioni di Euro
del primo trimestre 2001; un Margine Operativo Lordo di 0,43 milioni di
Euro, in forte crescita rispetto agli 0,17 milioni di Euro del
corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento dei margini
della Capogruppo, come evidenziato anche dalla diminuzione del Costo del
venduto (- 14,2%, a 1,16 milioni di Euro rispetto a 1,35 milioni di Euro al
31 marzo 2001) mostra un miglioramento nel mix di prodotti venduti,
caratterizzati da un maggior valore aggiunto. A livello consolidato, il
Margine Operativo Lordo è cresciuto sensibilmente nonostante il
concentrarsi in questa fase dell'anno dei costi di direct marketing e di
promozione (campagne stampa, mailing, couponing), costi, che mostrano poi i
benefici lungo tutti i mesi successivi, fino alla fine dell'anno. Ne
consegue che il reddito dei prossimi mesi beneficerà in misura
significativa di tali concentrazioni in presenza di costi già sostenuti.La
posizione finanziaria del Gruppo, che si rafforza di circa 2,8 milioni di
Euro, raggiunge i 24,7 milioni di Euro, e consente alla Società di poter
cogliere le opportunità di integrazione e di sinergia che il mercato può
offrire. Adriano Battegazzore, nuovo Direttore Generale del Gruppo, ha
dichiarato: "I dati registrati nel primo trimestre sono molto positivi
sul fronte reddituale e di fatturato anche alla luce dell'impegnativo sforzo
sostenuto per il potenziamento della struttura commerciale, con il passaggio
da una rete di agenzie generali ad una gestione totalmente centralizzata
della rete. Pertanto confermiamo il nostro obiettivo di crescita entro
l'anno del Valore della produzione del 20% sul core business". Per
Battegazzore, " questa prospettiva di crescita è motivata anche dal
rafforzamento della struttura manageriale e dall'ingresso del Prof.
Cappelletti che ci consentirà di definire ancora più precisamente il
posizionamento di Art'è nell'editoria di pregio anche sotto il profilo dei
contenuti"
"INFANZIA
ED IMPRESA". CONVEGNO NAZIONALE SUL RUOLO DELL'ECONOMIA, DEL MERCATO E
DELLE AZIENDE A FAVORE DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI 20 MAGGIO 2002
Milano, 16 maggio 2002 - Lunedì 20 maggio dalle 9.00 alle 17.00 presso la
sede di Assolombarda di Milano, via Pantano 9, si svolgerà il convegno
"Infanzia e Impresa". L'incontro, promosso da Telefono Azzurro e
Assolombarda, intende offrire una riflessione articolata e approfondita sul
ruolo dell'economia, del mercato e delle aziende a favore dei bambini e
degli adolescenti. Questo convegno intende favorire l'incontro fra le
diverse realtà del mondo dell'economia e del no profit, a partire dalla
promozione e dalla salvaguardia dei diritti dei bambini - oggi più che mai
di stretta attualità. L'obiettivo è quello di individuare le modalità per
rendere possibile e concreta la collaborazione fra queste due realtà,
analizzando sia le potenzialità sia i limiti dell'attuale framework
normativo e istituzionale. L'apertura dei lavori è affidata al Presidente
di Assolombrada Michele Perini cui seguiranno gli interventi delle
Istituzioni con il Ministro del Welfare Roberto Maroni, il Ministro per
l'innovazione e le tecnologie Luigi Stanca e il Presidente della Regione
Lombardia Roberto Formigoni. All'intervento del Presidente di Telefono
Azzurro Ernesto Caffo, seguirà l'attesissima relazione del Commissario
europeo alla concorrenza Mario Monti. La mattina i lavori termineranno con
gli interventi di Claudio Demattè, Presidente SDA Bocconi, di Luigi
Campiglio, docente di Politica Economica all'Università Cattolica di
Milano, Gabriella Calvi Parisetti, Presidente di Eurisko Data che presenterà
la ricerca "I bambini, gli adolescenti e i consumi" e di Fabio
Roversi Monaco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
Nel pomeriggio dalle ore 15.00 alle 17.00 si svolgerà la Tavola Rotonda su
"La qualità degli interventi per l'infanzia e l'adolescenza".
Partecipano: Sandro Bonaceto, Director Deloitte & Touche Management,
Jean Marie Del Bo, Caposervizi Norme e Tributi del Sole 24 Ore, Federico
Falck Presidente Sodalitas, Mario Mele, Presidente Mario Mele & Partners,
Marco Mignani, Euro Rscg, Angelo Piazzolla Direttore Marketing Strategico
Dnv South Europe, Massimo Moratti, Presidente Inter, Lorenzo Ornaghi,
Presidente Agenzia Onlus, Carlo Romeo, Direttore Segretariato Sociale e
rapporti con il pubblico Rai.
GLI
EUROPEI SONO CONTENTI DI LAVORARE NELLE LORO CITTA' MILANO TRA LE CITTÀ CON
IL LIVELLO PIÙ ALTO DI SODDISFAZIONE
Milano, 16 maggio 2002 - Il 75% delle persone che lavorano in ufficio in
Europa, è soddisfatta di lavorare nella propria città. E' quanto emerge
dalla ricerca Working in Europe Today, lo studio annuale realizzato dalla
società internazionale di consulenza immobiliare Cushman & Wakefield
Healey & Baker. Milano si attesta al 4° posto nella graduatoria delle
città che riscuotono il livello di soddisfazione più alto (67%), preceduta
da Amsterdam (81%), Francoforte (78%) e Londra (69%). La soddisfazione viene
espressa dagli intervistati sulla base di diverse attrattive principali
quali, possibilità di carriera, vita sociale e ambiente, trasporti
pubblici, vasta scelta per effettuare gli acquisti e vivibilità della città
stessa.
Posizione
|
Città
|
Percentuale netta di soddisfazione*
|
1
|
Amsterdam
|
81
|
2
|
Francoforte
|
78
|
3
|
Londra
|
69
|
4
|
Milano
|
67
|
5
|
Barcellona
|
59
|
6
|
Parigi
|
55
|
7
|
Madrid
|
53
|
8
|
Bruxelles
|
47
|
*
La percentuale netta di soddisfazione viene considerata sottraendo la quota
di 'Non molto soddisfatto' e 'Per nulla soddisfatto' dal totale di 'Molto
soddisfatto' e 'Abbastanza soddisfatto'.. Working in Europe Today, si basa
su interviste effettuate ad un campione di 800 impiegati a tempo pieno
operanti in diverse realtà lavorative in 8 città europee (Amsterdam,
Barcellona, Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid, Milano e Parigi), in
merito alle attitudini ed esperienze personali verso la propria città,
l'ufficio ed il viaggio per recarvisi. In particolare, lo studio esamina
tematiche quali la sicurezza, il traffico, i trasporti pubblici e la
pulizia. Milano viene giudicata la città migliore in termini di varietà di
scelta per effettuare acquisti, aspetto che rappresenta per gli impiegati
milanesi (56%) il fattore primario di soddisfazione per quanto riguarda il
lavoro (in assoluto la percentuale più alta in Europa). La vita privata e
la possibilità di separare il lavoro dalla sfera personale sono un'altra
forte componente (19%) di soddisfazione. A fianco di questi fattori
positivi, i lavoratori milanesi segnalano marcate avversioni verso il
traffico (54%), la mancanza di parcheggi (49%), lo sporco e l'inquinamento
(45%), l'affollamento e la sporcizia dei mezzi pubblici di trasporto (41%).
Milano viene considerata quindi una città vivibile e piacevole. Malgrado
questo positivo riscontro, un numero significativo di dipendenti (19%)
dichiara una scarsa fiducia in termini di sicurezza personale (Milano si
attesta al 6° posto (61%) nella graduatoria delle 8 città, seguito solo da
Francoforte (56%) e Bruxelles (27%)). Anche in termini di sicurezza pubblica
verso disordini civili o attacchi terroristici, i dipendenti milanesi
dichiarano una bassa sicurezza (26%), posizionando la città al 5° posto
(47%) della graduatoria.
Sicurezza Personale Netta
|
%
|
Città
|
Molto/abbastanza sicuro
|
Non molto/assolutamente non sicuro
|
Percentuale netta
|
1.
|
Londra
|
94
|
4
|
90
|
2.
|
Parigi
|
92
|
7
|
85
|
3.
|
Barcellona
|
88
|
12
|
76
|
4.
|
Madrid
|
87
|
12
|
75
|
5.
|
Amsterdam
|
84
|
16
|
68
|
6.
|
Milano
|
80
|
19
|
61
|
7.
|
Francoforte
|
78
|
22
|
56
|
8.
|
Bruxelles
|
63
|
36
|
27
|
|
|
|
|
|
In
termini di mezzo di trasporto utilizzato per recarsi al lavoro, i dipendenti
di Milano prediligono l'uso della metropolitana (42%): è la percentuale più
alta in Europa, dopo Parigi (69%) e Londra (53%). Seguono, a pari merito,
l'automobile ed il tram (13%), il bus con l'11%. Nonostante il tempo medio
di percorrenza per raggiungere il posto di lavoro sia di 37 minuti, gli
impiegati di Milano (32%) accusano un peggioramento nelle condizioni di
viaggio riscontrato negli ultimi 6 mesi, dato tra i più alti in Europa dopo
Amsterdam (39%) e Bruxelles (33%). Milano risulta inoltre tra le città ad
aver dato il punteggio più basso in termini di valutazione dei propri
uffici (6.4 su base 10) seguita solo da Madrid (6.3) e Londra (6.0).
Principalmente le aree di miglioramento degli uffici di Milano risultano
essere per i dipendenti milanesi: l'aria condizionata (39%), le condizioni
generali e la pulizia all'interno degli uffici (23%) e le riparazioni
generali (20%). Marco De Stefani, Responsabile Retail di Cushman &
Wakefield Healey & Baker Italia, afferma: "Milano, la città della
moda ed il cuore finanziario dell'Italia, offre a chi vi lavora una vasta
scelta in termini di shopping e risulta essere una città vivibile nella
quale lavorare: per chi lavora é quindi una buona scelta. Sicuramente il
mercato immobiliare potrebbe accrescere questo livello di soddisfazione
migliorando la qualità media degli uffici al fine di meglio incontrarne i
bisogni e le aspettative. Milano ed Amsterdam secondo gli impiegati europei
sono le città meno popolari, in alternativa alla propria, in cui
lavorare.
Prima
alternativa
%
Più popolare a
Londra
14
Madrid, Milano, Barcellona
Parigi
13
Milano, Barcellona, Bruxelles
Barcellona
6
Amsterdam, Madrid
Roma
5
Francoforte, Madrid
Madrid
4
Parigi, Londra
Monaco
3
Francoforte
Amburgo 3
Francoforte
Amsterdam
2
Barcellona, Londra
Milano
2
Londra
GANDALF:
CRESCONO FATTURATO E PASSEGGERI NEL TRIMESTRE FATTURATO CONSOLIDATO DI 13,6
MILIONI DI EURO (9,2 MILIONI DI EURO NEL PRIMO TRIMESTRE 2001)
Orio al Serio (Bg), 16 maggio 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di
Gandalf S.p.A., riunitosi ieri sotto la presidenza di Carlo Peretti, ha
approvato i dati consolidati del primo trimestre 2002, che evidenziano un
fatturato consolidato di 13,6 milioni di euro (9,2 milioni di euro nel primo
trimestre 2001). Nel corso del primo trimestre 2002, l'andamento del load
factor ha evidenziato una progressiva crescita passando dal 48% nel mese di
gennaio al 55% nel mese di marzo. Il load factor medio del trimestre è
stato pari al 51%, contro il 40% dello stesso periodo dello scorso anno. I
passeggeri trasportati nel corso del periodo sono stati complessivamente
77.181, contro i 62.350 passeggeri trasportati al 31 marzo 2001:
l'incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato del
24%. Il margine operativo lordo prima dei leasing degli aerei (Ebitdar) del
primo trimestre 2002 è sostanzialmente in pareggio (-0,1 milioni di euro)
rispetto ai - 2,8 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.
Il costo dei leasing nel trimestre 2002 ha evidenziato un miglioramento di
circa 0,5 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio
precedente, a seguito della restituzione di un aeromobile e del
miglioramento economico derivante dall'allungamento della durata dei
contratti di financial leasing, in corso di formalizzazione, stipulati per 5
aeromobili in flotta. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) del primo
trimestre 2002 presenta un risultato negativo di 3,2 milioni di euro che
risulta dimezzato rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente
(-6,4 milioni di euro). Il primo trimestre 2002 si chiude con un risultato
prima delle imposte (PBT) negativo per 4,8 milioni di euro, contro i -7,3
milioni di euro del primo trimestre 2001. Il numero di voli di linea al 31
marzo 2002 è stato pari a 4.010. Complessivamente, il numero di voli
effettuati nel periodo in esame, includendo anche i charter, i voli
training, i voli promozionali e i posizionamenti è stato pari a 4.108.
Complessivamente, le ore volate sono state pari a 5.593. Nei corso dei primi
due mesi le destinazioni di linea servite sono state mediamente 12, per poi
passare a 13 alla fine del mese di marzo con l'introduzione del collegamento
Pisa-Bruxelles e Linate-Trapani e la sospensione della tratta Milano
Orio-Parma. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2002 è
positiva per 1,2 milioni euro (-9,5 milioni di euro nel primo trimestre
2001) ed include l'esposizione debitoria nei confronti del sistema bancario
(10,8 milioni di Euro) con il quale è in corso la formalizzazione degli
accordi di consolidamento del debito stipulati nel febbraio 2002, la cui
validità era condizionata al buon esito dell'aumento di capitale sociale.
La liquidità derivante dall'aumento di capitale del febbraio 2002 (19,3
milioni di euro) è stata impiegata, come previsto nel progetto di
ristrutturazione e rilancio aziendale presentato in occasione di tale
operazione, oltre che per il regolamento delle spese correnti e degli
investimenti per l'avvio della nuova rotta Brescia - Roma e delle rotte
della stagione estiva, anche per il regolamento di piani di rientro
stipulati con i principali creditori aziendali. Dal 30 aprile 2002 la società
è certificata Jar Ops-1, certificazione conferita dall'autorità nazionale
ENAC alle compagnie aeree che rispondono a requisiti tecnico-operativi
fissati a livello europeo. Il riconoscimento ottenuto è frutto degli
investimenti finora compiuti nel perseguire obiettivi di qualità. Già nel
2001, Gandalf aveva ottenuto la certificazione Jar 145 per l'effettuazione
della manutenzione sui propri aeromobili e verso terzi. La previsione di
fatturato per l'anno 2002 evidenzia una crescita di circa il 15-20% rispetto
al 2001, che, unita ai miglioramenti operativi attesi, permetterà di
raggiungere un risultato significativamente migliorativo rispetto
all'esercizio precedente, pur presentando un risultato economico ancora
negativo.
CEDUTE
LE PARTECIPAZIONI IN BANCA DELLE MARCHE E MEDIOCREDITO FONDIARIO
CENTROITALIA
Milano, 16 maggio 2002 - A seguito del processo di razionalizzazione delle
partecipazioni, é stata perfezionata in data odierna la cessione della
quota detenuta da IntesaBci in Banca delle Marche (n. 34,2 milioni di azioni
pari al 4,6% del capitale) al prezzo di 45,269 milioni di euro. Nell'ambito
della stessa operazione, sono state altresì cedute a Banca delle Marche
anche 15.385.933 azioni ordinarie di Mediocredito Fondiario Centroitalia -
pari al 12,41% del capitale - possedute dalle controllate Casse di Risparmio
di Ascoli Piceno, Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Cassa di Risparmio di
Foligno e Cassa di Risparmio di Città di Castello, al prezzo di 21,869
milioni di euro. L'operazione comporterà per il Gruppo una plusvalenza
complessiva di 12,75 milioni di euro.
OGGI
PAPA GIOVANNI PAOLO II INCONTRA RICARDO LAGOS PRESIDENTE DEL CILE LA VISITA
PREVEDE LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL PRIMO INTERVENTO DI RESTAURO DEGLI
EDIFICI VATICANI REALIZZATO CON IL RAME CILENO
Roma, 16 maggio 2002 - Domani Papa Giovanni Paolo II incontrerà il
presidente del Cile Ricardo Lagos. Nell'agenda dell'incontro è inclusa la
presentazione ufficiale del primo intervento di restauro degli Edifici
Vaticani realizzato con il rame che l'industria mineraria cilena ha donato
al Papa. Il primo intervento architettonico, che ha avuto inizio ai primi di
maggio, ha interessato - e interessa - il restauro, la manutenzione e la
conservazione del tetto e dei sistemi di drenaggio della stazione locale
della Città. In una lettera del dicembre 2000, il Presidente Lagos ha così
dichiarato: "E' rimasta impressa nel cuore della popolazione la visita
che il Papa fece al Cile nel 1987 perché, con la sua presenza, ha rinnovato
e rafforzato le speranze per la creazione di una società democratica e
pacifica. Abbiamo voluto esprimere così la nostra gratitudine, con un dono
che rappresentasse l'anima della nostra terra nonché la risorsa principale
del nostro Paese." Per tutta la durata del progetto saranno i
produttori di rame cileno a provvedere al rifornimento del materiale
necessario. William Hayes, presidente del Chilean Mining Council ha
affermato: "Ci auguriamo che questo dono rinsaldi ulteriormente i
legami tra il Vaticano e il Cile, legami comunque consolidati e di lunga
durata. Il Cile è il primo produttore con il 35% del rame mondiale.
Jaqueline Saintard, Sottosegretario dell'industria mineraria cilena, ha
aggiunto: "Il rame è un materiale nobile e duraturo, usato da secoli
in architettura e ricopre un'importante funzione anche nell'edilizia e nella
fruizione di energia elettrica. Sono numerosi in tutto il mondo gli edifici
e le chiese il cui materiale di rivestimento utilizzato è di provenienza
cilena." Le società donatrici del rame per i restauri Vaticani (tutti
membri del Chilean Mining Council) includono anche Disputada de Las Condes,
Dona Ines de Collahuasi, Quedebrada Blanca, Minera Zaldìvar, Corporaciòn
Nacional de Cobre (Codelco) Minera Escondida, Minera Los Pelambres, Noranda
Chile e Phelps Dodge Mining Services. Più specificatamente, per quanto
riguarda i progetti iniziali, il Consejo Minero ha donato il rame mentre i
catodi di rame sono stati trasformati in laminati con la formazione di una
superficie pre inverdita da KM-Europa Metal Ag (parte del Gruppo Smi
Germania). Ambedue le società hanno offerto gratuitamente i loro servizi.
Kme ha inoltre assistito nella selezione della società di costruzione più
idonea, la Wal snc. Il governo cileno oltre a fungere da legame politico ha
svolto funzioni di mediatore e "facilitatore" per l'attuazione
dell'accordo mentre il Procobre Chile e l'Iir (Istituto Italiano Rame) hanno
agito come consulenti.
BLUE
PANORAMA AIRLINES RICEVE IL SUO PRIMO BOEING 767 AVVIATA LA PRIMA ROTTA
INTERCONTINENTALE MILANO-ANTANANARIVO
Milano, 16 maggio 2002 - Blue Panorama ha ricevuto il primo dei suoi due
Boeing 767 e ha subito avviato i suoi primi voli di linea intercontinentali.
Allestito in due classi di servizio e basato a Malpensa, il Boeing 767-300ER
ha operato il 6 maggio il primo volo settimanale per Antananarivo in code
share con Air Madagascar, e mercoledì 8 maggio è partito per Havana per
conto di Cubana de Aviacion, per cui Blue Panorama opererà inizialmente due
voli di linea settimanali. "Il volo per Cuba è stato un grande
successo, registrando un riempimento di 254 passeggeri su un totale di 274
posti a bordo" spiega Franco Pecci, Presidente di Blue Panorama.
"Con l'ingresso nel settore lungo raggio, sia charter che linea, Blue
Panorama si collocherà presto fra i primi vettori charter italiani, con la
previsione di raggiungere nel 2003 un fatturato doppio rispetto al
2001". A partire dal mese di giugno l'aereo raggiungerà altre tre
destinazioni, con dei voli charter. Per conto di Hotelplan, Turisanda,
Viaggi del Mappamondo e Reliance partirà ogni giovedì verso Bangkok e Bali.
La domenica invece decollerà da Malpensa con destinazione Malè, nelle
Maldive, per portare all'atollo corallino i clienti di Hotelplan, Turisanda
e Reliance. I due Boeing 767-300ER sono in leasing dalla Ilfc, leader
mondiale nel leasing e nella vendita di jet a tecnologia avanzata, e sono
configurati con 12 posti sleeper seat in business class, con un "pitch
" di 48 pollici, e 262 posti in classe economica. A fine anno Blue
Panorama, che è basata a Fiumicino, avrà una flotta di cinque Boeing
737-400 e due Boeing 767. Sia Cubana che Air Madagascar sono rappresentate
in Italia da Distal & Itr Group, al quale fa capo Blue Panorama.
UN
DOTTORE DAVVERO "PREZIOSO" A MILANO ESPERTI DEL CISGEM, IL CENTRO
GEMMOLOGICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO, ALLA GUIDA DEL PRIMO CORSO
UNIVERSITARIO DI GEMMOLOGIA IN ITALIA.
Milano, 16 maggio 2002. E' arrivato, al Dipartimento di Scienza dei
Materiali dell'Università Bicocca, il primo Corso teorico-pratico in
Gemmologia mai avviato in Italia. Si tratta di una serie di lezioni (due-tre
la settimana) tenute esclusivamente da esperti del Cisgem, l'azienda
speciale della Camera di Commercio di Milano che dal 1966 si occupa di
analisi, certificazione e controllo di qualità dei materiali gemmologici.
Un ambito di intervento che recentemente si è ampliato, abbracciando anche
il settore dei metalli preziosi. Non solo quindi "gioie" del
calibro di diamanti, rubini, smeraldi, avori, lapislazzuli e perle, ma anche
oro e argento. "Il laboratorio di Cisgem - ha dichiarato Carlo Lesca,
presidente dell'azienda speciale Cisgem, il centro gemmologico della Camera
di Commercio di Milano - è dotato delle tecnologie più avanzate (microsonda
a laser Raman, microscopio elettronico, spettrofotometri e spettrometri) che
insieme all'esperienza dei nostri analisti, permettono di distinguere tutti
i materiali in commercio e individuarne anche le più recenti sintesi e
sofisticazioni. Il Centro - ha aggiunto Carlo Lesca - che opera sin dal 1966
al servizio di operatori di settore e consumatori, da quest'anno offre anche
il servizio di analisi sui metalli preziosi. Ed ora, con questo nuovo corso
possiamo contribuire a creare dei nuovi esperti del settore". Il corso
si sviluppa nell'ambito della Laurea breve (tre anni) in Scienze e
Tecnologie Orafe, la prima assoluta del genere in Italia, inaugurata lo
scorso ottobre alla stessa Università Bicocca di Milano. Agli studenti -
una quindicina, per questo primo anno - si prefigge di trasmettere la
conoscenza, e la capacità di riconoscimento, dei principali materiali
gemmologici di diversa natura e provenienza, oltre alle necessarie nozioni
generali di base. Sono poi previsti, oltre alle ore di teoria, momenti di
esercitazione pratica nei laboratori del Cisgem, dove gli iscritti potranno
toccare con mano e verificare le conoscenze appena apprese utilizzando le
strumentazioni particolarmente avanzate delle quali - unico in Italia e fra
i pochi al mondo - si avvale questo particolare laboratorio della Camera di
Commercio di Milano. Un corso, quindi, e una laurea, a tutti gli effetti
"preziosi", destinati a schiudere orizzonti lavorativi di grande
interesse. A partire dal ricco e variegato settore delle aziende orafe
italiane, cui i neolaureati in Scienze e Tecnologie Orafe potranno
accostarsi con un bagaglio di competenze tecnico-scientifiche di alto
livello. Senza dimenticare, studi universitari a parte, l'ampio ventaglio di
corsi che ogni anno il Cisgem organizza per gli operatori del settore. Ecco
alcuni degli incontri: giornata pratica sul diamante, giornata pratica sulle
gemme di colore; valutazione e stima di gemme e gioielli; conoscere le gemme
(corindoni, granati, topazi, quarzi, spinelli, tormaline, zirconi, berilli);
il diamante. Inoltre, il Cisgem sta in questi giorni raccogliendo i
nominativi di quanti, non operatori del settore, siano interessati ad
approfondire la conoscenza delle gemme, per l'eventuale avvio di brevi
corsi, o lezioni, destinati appunto ai non esperti. Infolink: www.cisgem.camcom.it
PAOLO
SCOLARI NUOVO PRESIDENTE UNI
Milano, 15 maggio 2002 - Paolo Scolari è stato nominato Presidente dell'UNI
- Ente Nazionale Italiano di Unificazione per il triennio 2002-2004. Scolari
- 63 anni, ingegnere meccanico, sposato con 2 figli - vanta una carriera
all'interno del gruppo Fiat che lo ha visto attivo nei settori trattori,
macchine movimento terra e autoveicoli, sia in Italia che negli Usa. Negli
ultimi dieci anni ha ricoperto in Fiat Auto le cariche di Direttore
"ambiente e politiche industriali", di Presidente del Centro
Ricerche e di membro del Comitato Direttivo. Docente al Politecnico di
Torino ("L'autoveicolo e la sua evoluzione"), Scolari è
Presidente del Consorzio per la Ricerca nei Veicoli a Minimo Impatto
Ambientale ed è membro del World Business Council for Sustainable
Development (Ginevra). Scolari è stato nominato Presidente dal nuovo
Consiglio Direttivo Uni insediatosi lo scorso 22 Aprile, subentrando a
Marcello Colitti che ha ricoperto la carica nell'ultimo triennio. Nominati
anche 4 Vicepresidenti: Paolo Cavanna (Ministero attività produttive),
Domenico Pierucci (Cuna), Piero Torretta (Assimpredil) e Guido Venturini (Tci).
Uni -associazione privata senza scopo di lucro riconosciuta dallo Stato e
dalla UE- scrive e pubblica le norme tecniche volontarie sulla qualità (Iso
9000), la sicurezza e gli aspetti ambientali (Iso 14000) ed ha un'intensa
attività editoriale/formativa. Uni -che ha oltre 7.200 aziende associate-
ha chiuso il 2001 con un giro d'affari di 15 milioni di Euro, in aumento del
6,7% rispetto al 2000, segnale del crescente interesse ed impegno delle
imprese italiane a migliorare l'organizzazione, l'economicità di
produzione, erogazione ed utilizzo, la commerciabilità, la sicurezza d'uso
e di rapporto con l'ambiente dei propri prodotti, processi e servizi.
FISICA:
AL VIA PROGETTO EUROPEO PER PRODUZIONE NEUTRONI E MATERIALI
"ARTIFICIALI" DA UTILIZZARE IN DIVERSI CAMPI: MICROELETTRONICA,
OPTOELETTRONICA
Roma, 16 maggio 2002 - Il 16 e 17 maggio è in programma a Bonn un convegno
internazionale dedicato alla individuazione di nuovi strumenti per la
conoscenza della struttura della materia. Verrà ufficialmente presentato il
Progetto ESS (European Spallation Source), cui partecipano tra gli altri
INFM e CNR. La produzione in laboratorio delle particelle atomiche
elementari come i neutroni, oggi utilizzati e prodotti dalla fissione
nucleare, condiziona fin dagli anni Trenta la conoscenza della struttura
della materia. Finora i ricercatori si sono avvalsi dell'utilizzazione di
reattori nucleari altamente nocivi per l'ambiente. Oggi si volta pagina e la
produzione degli elementi fondamentali della conoscenza della materia viene
affidata ad una tecnica nuova, peraltro non ancora completamente utilizzata
ma intuita per la prima volta da Enrico Fermi, che la definì con un termine
derivato dall'inglese: "spallazione". Si tratta di un procedimento
tecnico che, attraverso un acceleratore lineare, quindi con alte correnti di
protoni fino a 1GeV, consente la produzione di una grande quantità di
questi "lettori" della materia fondamentale, cioè i neutroni:
basta far collidere, secondo le conoscenze della fisica atomica, un fascio
di particelle contro un bersaglio (per esempio un metallo liquido), con la
conseguente formazione di 30 neutroni per ogni protone. In questo modo viene
assicurata una copiosa produzione a valanga, detta appunto spallazione. I
neutroni così ottenuti permettono quindi di sostituire quelli prodotti oggi
da reattori a fissione dei quali è stata decretata la chiusura. L'obiettivo
finale è quello di realizzare materiali "artificiali" da
utilizzare in diversi campi: microelettronica, optoelettronica (ossidi di
litio per batterie ricaricabili) microchip ad altissima integrazione,
metallurgia o biomedicina (composti ceramici ad elevata biocompatibilità).
Il Progetto Ess (European Spallation Source), che sarà presentato
ufficialmente a Bonn il 16 e 17 maggio, vede la partecipazione di 11 Paesi
Europei, tra cui l'Italia con l'Istituto Nazionale di Fisica della Materia (Infm)
e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e si propone la definitiva
messa a punto delle tecniche per il completamento della nuova sorgente di
neutroni entro il 2012. Infolink: www.ess-europe.de
CON
"CICLO & RICICLO" IL CONSORZIO IMBALLAGGI ALLUMINIO FA ... IL
GIRO D'ITALIA CIAL "PARTECIPA" ALL'85° GIRO D'ITALIA CON
L'INIZIATIVA "CICLO & RICICLO"
Milano, 16 maggio 2002 - Anche quest'anno il Consorzio Imballaggi Alluminio
sarà presente al Giro d'Italia con "Ciclo & Riciclo",
l'iniziativa ideata per sensibilizzare il grande pubblico sulle tematiche
legate al riciclo dell'alluminio e alla tutela ambientale, sviluppata in
collaborazione con Shimano. "Ciclo & Riciclo" prevede diversi
momenti di contatto/incontro con il pubblico: uno stand Cial nel villaggio
di partenza di ogni tappa, un concorso per le scuole elementari, il
procione/mascotte interamente realizzato in alluminio. Il concorso di
"Ciclo & Riciclo" coinvolge le classi 4e e 5e elementari delle
scuole delle principali città italiane partenza di tappa: i ragazzi delle
classi in gara hanno già realizzato vari oggetti (mezzi di trasporto,
monumenti, oggetti di uso comune ...) utilizzando unicamente imballaggi di
alluminio - lattine, scatolette, tappi, bombolette -, li hanno fotografati e
hanno inviato le immagini al Cial. Qui i lavori sono stati valutati da una
apposita commissione di esperti, che ha designato una classe vincitrice per
ogni località. I ragazzi di questa classe saranno ospiti del villaggio di
partenza della tappa che coinvolge la loro città e potranno così vivere di
persona l'emozionante momento della partenza; la loro scuola riceverà un
personal computer per le attività di informatica. Il concorso ha il
Patrocinio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ed è
realizzato in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, università e
ricerca. Presso lo stand Cial, allestito nel villaggio di partenza delle
varie tappe italiane del Giro, sarà distribuito il materiale informativo
sul mondo dell'alluminio (proprietà ed applicazioni, raccolta differenziata
e riciclo degli imballaggi) e si potranno ritirare le "lattine -
salvadanaio" create appositamente per questa occasione. I ragazzi
vincitori del concorso riceveranno una maglietta personalizzata
"Riciclo Team", che potranno utilizzare come "pass" per
accedere all'area riservata del villaggio di partenza. Alla realizzazione di
"Ciclo & Riciclo" collaborano anche: Alcan, Carcano Antonio
SpA, Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e Rexam Beverage Can
Italia..
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