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21 MAGGIO 2001

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PARTE IN SICILIA IL PRIMO PROGETTO DI E-GOVERNMENT PROMOSSO DA UN'AGGREGAZIONE COSTITUITA DAI COMUNI DI TRAPANI, SIRACUSA, CEFALÙ, ERICE, FAVIGNANA E PACECO 

Milano, 21 maggio 2002 - Unisys è stata scelta dal raggruppamento, costituito dai Comuni di Trapani, Siracusa, Cefalù, Erice, Favignana e Paceco, come partner tecnologico per realizzare un progetto di e-government che si inserisce nel piano di informatizzazione dei servizi al cittadino, avviato dalle Amministrazioni Comunale in linea con il programma promosso dal Ministero dell'Innovazione e delle Tecnologie. Si tratta del primo progetto di e-government promosso in Sicilia da un gruppo di Comuni, volto a semplificare i processi organizzativi della macchina comunale e ad erogare servizi al cittadino e alle imprese con l'ausilio delle nuove tecnologie. In qualità di consulente, Unisys aiuterà il Comune di Trapani, capofila del raggruppamento, e gli altri cinque comuni che hanno aderito all'iniziativa, nella stesura del piano di e-government che porterà alla realizzazione del centro servizi al cittadino e alle aziende, all'informatizzazione dei servizi comunali ed alla emissione degli strumenti di accesso quali la carta d'identità elettronica e la carta nazionale dei servizi (Carta Amica). Il progetto, basato sul modello di aggregazione di Comuni, prevede che gli Enti Locali coinvolti utilizzino la stessa infrastruttura tecnologica, in modalità Asp, pur conservando la propria autonomia nell'erogazione dei servizi, che saranno veicolati tramite lo sportello unico, il centro servizi al cittadino, attraverso Internet e gli Sms. Il gruppo si avvarrà, non solo della consulenza ma anche delle capacità di Systems Integration di Unisys e delle competenze del Comune di Parma, primo in Italia ad aver sviluppato un progetto di e-government di tale portata. "Il Consorzio costituito dai Comuni di Trapani, Siracusa, Cefalù, Erice, Favignana e Paceco - ha dichiarato Paolo Donzella, Presidente e Amministratore Delegato di Unisys Italia - ha scelto Unisys come partner tecnologico per sviluppare un progetto che lo porterà a informatizzare tutti i servizi comunali e a realizzare la carta dei servizi al cittadino. Unisys è lieta di supportare l'Amministrazione Comunale nella stesura del piano e nella riorganizzazione di tutti i processi volti all'informatizzazione dei servizi". "Il know- how del Comune di Parma nell'ambito dell'e-Government - ha dichiarato Maurizio Catellani, Assessore del Comune di Parma - è una risorsa da mettere al servizio della collettività. Forti dell'esperienza sviluppata sul nostro territorio abbiamo voluto mettere le nostre competenze a disposizione di tutte le amministrazioni locali che, come Trapani, Siracusa, Cefalù, Erice, Favignana e Paceco, in questo momento stanno sviluppando un progetto di e-government". "L'informatizzazione dei servizi comunali - ha dichiarato Girolamo Fazio Sindaco di Trapani - trasformerà la Pubblica Amministrazione in un organismo efficiente, a cui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere risposte precise in tempi brevi".

CINQUANTA MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LE ESIGENZE DI CONCILIAZIONE "LAVORO FAMIGLIA" DEI DIPENDENTI. 
Roma 21 maggio 2001 - Al fine di promuovere le opportunità offerte dall'art. 9 della legge 8 marzo n. 53 del 2000 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale Impiego, ha organizzato un Convegno Nazionale sul tema della conciliazione. Il Ministero dispone di circa 20 milioni di euro all'anno per il finanziamento dei progetti presentati dalle aziende. Il convegno "Conciliazione fra lavoro e famiglia" si svolgerà a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni, Via Milano 6, domani 22 maggio. All'evento sarà presente il Sottosegretario al Welfare On. Pasquale Viespoli. 

FIRMATA LA CONVENZIONE TRA DIRECTA E BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CASALGRASSO E SANT'ALBANO STURA LA SIM TORINESE, LEADER NEL TRADING ON LINE, AMPLIA LA RETE DI DISTRIBUZIONE BANCARIA 
Torino, 21 maggio 2002 - Directa, la prima Sim italiana interamente telematica, ha firmato un accordo con la Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura (presente con una filiale in Torino), per estendere i propri servizi ai clienti dell'istituto di credito. Sale così a 28 il numero delle banche italiane convenzionate con la Sim torinese: attraverso queste convenzioni, gli istituti bancari possono offrire ai loro clienti un servizio di Trading on line sia sul mercato italiano, sia sui mercati USA, efficiente e competitivo dal punto di vista della sicurezza e della velocità di esecuzione degli ordini, dai costi estremamente contenuti, semplice ed affidabile. "La nostra collaborazione con istituti bancari fortemente radicati nel territorio rispecchia perfettamente l'approccio di Directa, basato principalmente sulla qualità del servizio e non sul mercato di massa" ha dichiarato il Dott. Massimo Segre, Presidente di Directa, "ciascuno può così mettere a profitto le proprie competenze: la conoscenza del Cliente ed il proprio apporto consulenziale, la Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso; la capacità tecnologica unita alla massima attenzione alle esigenze dei traders ed allo sviluppo del software, Directa". "E' con vera soddisfazione che sfatiamo il detto di "nemo profeta in Patria": dopo le numerose convenzioni stipulate in tutta Italia e prevalentemente nel Nord Est, possiamo ora, per la prima volta, contare sul supporto e sullo spirito di iniziativa di un istituto radicato nel Nord Ovest" ha sottolineato il Presidente di Directa. "L'accordo con Directa - ha affermato il Geom. Antonio Donetto, Presidente della Banca di Casalgrasso e S.Albano Stura - è una dimostrazione della nostra elasticità operativa e della nostra determinazione a superare con successo la sfida dei mercati finanziari, offrendo quanto di più innovativo si presenta sul mercato, oltre ai tradizionali servizi bancari. E' con orgoglio che possiamo dire di essere la prima banca nel Piemonte che stipula una convenzione operativa con Directa". "Auspichiamo che questa collaborazione consenta alla Banca di Casalgrasso e S.Albano di mantenersi all'avanguardia nella tradizione; a far sì, in altre parole, che il nostro cliente abbia a disposizione la più ampia gamma di servizi, anche i più moderni, ma che nel contempo si senta sempre seguito in modo estremamente personalizzato" ha aggiunto il Presidente della Banca. "La nostra clientela è da sempre ben identificata e curata in modo diretto ed assolutamente soggettivo: questa è stata la chiave del nostro successo, ed ancora oggi ci distingue nell'ambito dell'intero sistema bancario". Le commissioni di intermediazione che saranno applicate sono tra le più basse del mercato: 10 $ per eseguito per i mercati Usa (oppure 9 dollari più un quarto di cent se l'accesso al mercato avverrà tramite Island, il principale Ecn del Nasdaq), senza costi di cambio; 9 euro su quello italiano, che scendono sino a 3 euro in funzione del numero di eseguiti giornalieri. In alternativa, il Cliente potrà scegliere la commissione dell' 1,9 per mille (che diventa dell'1,3 per mille, dopo un intermediato pari a 2,5 milioni di euro), senza costi minimi per eseguito.

WE@SERVICE, GRUPPO BANCA POPOLARE DI MILANO, ACQUISISCE IL 15% DI CARTAFACILE S.P.A. 
Milano, 21 maggio 2002 - We@service, società del Gruppo Bipiemme dedicata allo sviluppo commerciale e tecnologico delle iniziative Internet, ha acquisito il 15 % del capitale sociale di CartaFacile S.p.A., società titolare di CartaFacile, la prima prepagata per acquisti su Internet. Oltre a We@service gli altri soci sono: Networking s.a., società del Gruppo Fininvest, e un gruppo di azionisti privati presenti fin dalla costituzione della società. Presidente di CartaFacile S.p.A. è stato nominato Luigi Roth (Presidente dell'Ente Fiera Milano) mentre Riccardo Ciardullo ricopre la carica di Amministratore Delegato. La società CartaFacile e Banca Popolare di Milano hanno sviluppato accordi commerciali con una serie di merchant online in vari settori: dagli alimentari, ai libri, CD, elettronica, ecc. A questi si aggiungeranno presto una serie di operatori nell'ambito dell'abbigliamento, delle biglietterie e dei piccoli viaggi, a completamento di un'offerta che è già una delle più interessanti nel panorama del mercato online italiano. Grazie all'utilizzo di CartaFacile Prepagata, la moneta elettronica emessa da Banca Popolare di Milano all'interno del Circuito CartaFacile, l'approccio all'e-commerce da parte dei consumatori sarà indubbiamente stimolato. Infatti, oltre ai requisiti di sicurezza, al basso costo e alla comodità d'uso, CartaFacile Prepagata consente una disponibilità massima di 500 Euro senza richiedere né l'apertura di un conto corrente né la sottoscrizione di un contratto. Per Andrea Cardamone, Direttore Generale di We@service e membro del CdA CartaFacile S.p.A. "La diffusione di moneta elettronica come avverrà nel Circuito CartaFacile può rappresentare per l'e-commerce in Italia, quello che le schede telefoniche prepagate sono state per i cellulari: il volano di un successo per uno strumento ormai indispensabile come è Internet oggi. Il nostro obiettivo è quello di allineare l'Italia ai paesi più evoluti da un punto di vista informatico, nei quali Internet viene utilizzato per gli acquisti di tutti i giorni." "Lo scopo che CartaFacile si è da sempre prefissato - commenta Riccardo Ciardullo, Amministratore Delegato di CartaFacile S.p.A. - è quello di creare un prodotto allo stesso tempo sicuro e friendly. La Società è felice di condividere l'entusiasmo di questa iniziativa con un partner bancario: insieme ci attendiamo importanti risultati". L'ingresso in CartaFacile S.p.A. da parte di We@service, la società del Gruppo Bipiemme dedicata allo sviluppo delle iniziative online, mostra come Internet sia oggi identificato da BPM come un canale fondamentale di sviluppo, dimostrando così la sua attenzione per le nuove tecnologie. "Per We@service" - conclude Cardamone - "CartaFacile Prepagata costituisce un ulteriore elemento nell'offerta di servizi bancari e finanziari messi a disposizione attraverso We@bank, l'iniziativa Internet di Banca Popolare di Milano." CartaFacile sarà disponibile presso le oltre 500 agenzie Banca Popolare di Milano a partire dal prossimo mese di giugno. 

LA MUSICA DI VITAMINIC AI GIOVANI CORRENTISTI DELLA CASSA DI RISP. DI FIRENZE 
Milano, 20 maggio 2002 - La Cassa di Risparmio di Firenze ha scelto i servizi musicali di Vitaminic quale innovativo strumento di marketing a supporto della tradizionale offerta bancaria ai propri clienti più giovani. In base all'intesa recentemente siglata, La Cassa di Risparmio di Firenze abbinerà al nuovo conto giovani, in fase di lancio, abbonamenti al Vitaminic Music Club, primo servizio in Europa di abbonamento alla musica digitale, che consente di accedere legalmente da Internet, 24 ore su 24, ad un vastissimo catalogo di musica di qualità, proveniente dalle migliori case discografiche e dagli artisti di tutto il mondo. 

APPROVATO DAI SOCI IL BILANCIO 2001 DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE UTILE NETTO DI ESERCIZIO DI 3,036 MILIONI DI EURO + 3,8% RISPETTO AL 2000. 
Legnano, 21 maggio 2002 - Con un'ovazione di sì è stato approvato il bilancio 2001 della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, al termine di un dibattito approfondito e di un confronto schietto e positivo tra amministratori e soci. L'assemblea si è tenuta domenica 19 maggio, nella sala del cinema Galleria di Legnano, e come sempre è stata folta la rappresentanza della compagine sociale: presenti 622 dei 1828 soci, alcuni dei quali recavano deleghe per un totale di altri 100 soci rappresentati, con una presenza all'assemblea societaria, quindi, del 40 per cento degli aventi diritto al voto. "Questa partecipazione è testimonianza del forte interesse dei soci verso il nostro operato - ha commentato Giovanni Varano, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate - e, soprattutto, dello stretto rapporto che lega il nostro istituto al territorio in cui è sorto e si è sviluppato". In discussione c'era il bilancio 2001 della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che si è chiuso con un utile netto di esercizio di 3,036 milioni di euro (5,879 miliardi di lire) e facendo segnare un più 3,8% rispetto al 2000. Risultati importanti, nei quali i soci si sono ritrovati, pur chiedendo un sempre maggiore impegno della banca a sostegno delle comunità locali. Un impegno che, peraltro, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate non ha mai fatto venire meno, come testimoniato nel corso dell'assemblea dall'intervento di uno dei soci, che ricopre una carica di riferimento: il sindaco di Villa Cortese, Bruno Dell'Acqua. "Ho molto apprezzato in un momento di difficoltà per la mia amministrazione l'aiuto della Bcc - ha detto il sindaco -. Eravamo rimasti senza i locali per l'ufficio postale, e la Bcc ci ha offerto l'utilizzo della sua vecchia sede: questo ha permesso di riattivare in tempi strettissimi un servizio essenziale per i nostri cittadini". I numerosi interventi dei soci hanno richiamato la necessità di aiutare con azioni dirette e mirate le realtà dell'associazionismo, del volontariato e dell'assistenza. E così ancora maggiore importanza ha avuto la recente inaugurazione (sabato 18 maggio) della nuova casa di riposo di Busto Garolfo: una realtà che è stata in parte sovvenzionata dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate con un contributo di un miliardo e mezzo di vecchie lire. L'assemblea dei soci, iniziata alle 9,15 e terminata alle 12,30 circa, oltre che con l'approvazione del bilancio, con la conferma per un altro mandato triennale dei sindaci uscenti (Gian Pietro Ghiringhelli, presidente; Gian Mario Marnati e Adriana Moroni, sindaci effettivi) e con la nomina del comitato elettorale (Giancarlo Risi, Mario Castoldi, Elia Sant'Ambrogio e Luigi Selmo), che sovrintenderà alle operazione per il rinnovo delle cariche sociali previsto per la fine dell'anno. Il commento "E' stato un'assemblea stimolante per gli spunti offerti dai soci - dice il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Giovanni Varano. E' nel confronto schietto con la base sociale che emergono le indicazioni per portare la Bcc sulla rotta migliore. Il notevole consenso dato al bilancio dimostra che la formula del credito cooperativo è di successo anche nel ventunesimo secolo. E i risultati da noi ottenuti lo dimostrano". 

COLT ACQUISTA OBBLIGAZIONI PROPRIE PER 14 MILIONI DI STERLINE 
Londra, 21 maggio 2002 - Colt Telecom Group plc (Colt), ha annunciato oggi l'acquisto di bond Colt per 14 milioni di sterline, per un esborso cash pari a 6 milioni di sterline. L'operazione fa seguito a un analogo acquisto di bond Colt del 16 maggio, pari a 14 milioni di sterline, con esborso di 6 milioni di sterline. La società annuncia che in futuro potrebbe procedere con un nuovo acquisto di obbligazioni proprie. Questo il dettaglio dei buyback: 47,3 milioni di $ ad incremento dell'ammontare principale dei 314 milioni di $ in Obbligazioni Senior Discount 12% (distinta di sconto del 12%) con scadenza dicembre 2006 3 milioni di £ in valore nominale dei nostri 50 milioni di £ di Obbligazioni Senior 100,125%

 GLI ALBERGATORI SICILIANI AI TURISTI: VENITE IN SICILIA L'ACQUA C'È (PER VOI). 
Catania, 21 maggio. Alberghi sicuri e ben riforniti d'acqua. E' il messaggio di "Sicilia: no problem" che gli albergatori dell'isola lanciano per tranquillizzare i potenziali turisti. Il Presidente degli albergatori siciliani, Sebastiano De Luca, invita l'Assessore Regionale al Turismo a "dissipare le voci allarmistiche sulla sete in Sicilia" Ci sarà, negli alberghi, "anche abbastanza acqua per le docce e per gli altri usi igienici". L'Unione Regionale Albergatori Siciliani contesta "quella negativa tendenza a caricare le note di una crisi che nessuno può negare, ma che non è così grave come la si vuol far apparire" (forse non disinteressatamente). In effetti, possiamo aggiungere, sarebbe un vero peccato sciupare quella che è senza dubbio una della maggiori risorse dell'isola, il turismo, e precludere ai moltissimi potenziali visitatori, anche stranieri, l'occasione di gustare appieno le incomparabili bellezze paesaggistiche, archeologiche e culturali della Sicilia - oltre al mare, naturalmente, per la stagione ormai prossima. Forse sarebbe stato il caso che gli albergatori avessero fatto sentire già da tempo la loro voce alle autorità preposte ai rifornimenti idrici..... visto che l'acqua c'è. Così, probabilmente, alcuni flussi turistici non prenderebbero la via di altri Paesi mediterranei. 

MARZOTTO ESTENDE LICENZA MALBORO CLASSICS 
Milano, 21 maggio 2002 - Il17 maggio 2002 Marzotto S.P.A. ha firmato con la International Trademarks Inc. (Iti) un contratto che prevede l'estensione al mercato spagnolo dell'attuale licenza relativa all'abbigliamento, accessori e calzature del marchio Marlboro Classics. Entro il 2006, Marzotto prevede di raggiungere in Spagna un livello di fatturato di circa 20 milioni di Euro. L'ingresso nel mercato spagnolo, con la prevista apertura iniziale di 2 Flagship Stores localizzati a Madrid e Barcellona, rappresenta un'importante opportunità di sviluppo del marchio a livello internazionale. Nel 2001 Marlboro Classics ha registrato complessivamente ricavi per oltre 130 milioni di Euro, con un margine operativo a doppia cifra. Nel corso del prossimo triennio Marzotto ritiene di poter ulteriormente incrementare il livello dei ricavi e della redditività anche tramite una selezionata espansione della rete con punti di vendita diretti. La Marzotto, che ha un contratto di licenza a lungo termine, gestisce il marchio Marlboro Classics oggi fortemente presente sul mercato dell'abbigliamento casual. Nel corso degli ultimi dieci anni Marlboro Classics ha mostrato un tasso di crescita medio annuo di circa il 20% sia dei ricavi che del risultato operativo. Nel 2001 il fatturato è stato realizzato per oltre il 40% con negozi esclusivi (163) e shop within the shop (310). 

ROSSINI TRADING S.P.A CRESCE ANCORA. OTTIMI RISULTATI PER L'AZIENDA DI BERGAMO LEADER NELLA PRODUZIONE E VENDITA DI ABITI DA LAVORO PROMOZIONALI E DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA ED ANTINFORTUNISTICI 
Bergamo, 21 maggio 2002 - “Dati estremamente positivi per il bilancio 2001 - dichiara Marco Rossini, Consigliere Delegato della Rossini Trading SpA - chiudiamo con un risultato ante imposte a 1,5 milioni di euro (circa 3 mld di vecchie lire) con un incremento sul 2000 del 63%, il fatturato ha raggiunto i 27 milioni di euro (circa 52 miliardi di lire) con un incremento del 24%. L¹utile operativo ha avuto un incremento del 34% pari a euro 2,3 milioni (circa 4,6 mld lire) così come il patrimonio netto cresciuto del 18% a 5,15 milioni(10 mld lire)”. Un trend in crescita che conferma l¹andamento positivo degli ultimi anni (fatturato esercizio 2000 41,6 miliardi di lire). Anche per il 2002 l¹obiettivo è un¹ulteriore affermazione con una previsione di crescita del volume d¹affari del 10 per cento. Previsione confermata anche dall¹ottima performance registrata nel primo trimestre di quest¹anno: le vendite nel periodo gennaio-aprile 2002 sono aumentate del 1 per cento nonostante una mercato estremamente debole. Obiettivi raggiunti grazie anche ad importanti scelte fatte dalla Rossini Trading. Prima di tutto con investimenti significativi per l¹informatizzazione globale del settore logistico con l'adozione di un sistema di elaborazione e trasmissione dati in radiofrequenza che consente di avere informazioni sulla gestione degli ordini aggiornate in tempo reale. Un altro passo importante è stato fatto con la realizzazione del portale www.rossinitrading.it completamente integrato con il sistema informativo gestionale, tramite il quale i clienti della Rossini Trading possono consultare la disponibilità del "Pronto a magazzino" , inserire ordini e quindi controllarne, in qualsiasi momento, le modalità di evasione. Con risultati sorprendenti: un ordine inserito via internet è immediatamente disponibile sui terminali in radiofrequenza del magazzino e, di conseguenza, può essere evaso in meno di quattro ore lavorative dalla ricezione contro le precedenti 24/48 ore. Un vero primato. Nei primi quattro mesi di quest¹anno gli ordini raccolti via web sono stati superiori a mille pari a quasi il 15% degli ordini ricevuti, con obiettivo a medio termine del 30%. 

BILANCIO 2001 PER NERO SU NERO SPA: UTILE LORDO DI 225.975 
Milano, 21 maggio 2002 - In data 11/4/2002 è stato approvato all'unanimità il bilancio 2001 della Nero su Nero spa. Con grande soddisfazione il cda ed il presidente Mauro Clerici hanno illustrato ai soci i risultati ottenuti che si sintetizzano in un utile lordo di 225.975 euro ed un cash flow di oltre 671.000 euro, il roe si attesta al 2.7%. L'analisi finanziaria mostra un indice di liquidità secca di 0.7 ed un quoziente di disponibilità di 1.2 ottenuti grazie alla diminuzione delle rimanenze di magazzino; l'indebitamento e' diminuito nel 2001 di 3 milioni di euro. Il fatturato del gruppo si attesta a 25 milioni di euro. Questi risultati ribaltano completamente i deludenti dati del 2000 e dimostrano la velocità di reazione della Nero su Nero alle nuove realtà di mercato, la coesione del management e lo spirito di gruppo della Nero su Nero. I sacrifici del 2001 in termini di riorganizzazione degli spazi, della forza lavoro e l'attenta analisi dei costi abbinati agli investimenti nella ricerca e sviluppo del prodotto hanno dato immediati risultati. Inoltre gli ordinativi del primo quadrimestre, grazie alle ultime due collezioni che hanno riscosso un grande interesse, mostrano un eccezionale aumento sia dall' italia che dall'estero, portando ad ipotizzare una crescita del fatturato 2002 del 20-30%. Si prevede che il fatturato 2002 del gruppo supererà la soglia dei 30 milioni di euro. 

ALITALIA - ANALYST DAY
 Roma, 21 maggio 2002 - IL 16 maggio si è tenuto presso la sede di Alitalia in Roma un incontro con gli analisti finanziari per presentare i piani e le strategie di Alitalia. La presentazione, che ha rappresentato un'occasione per gli analisti per conoscere il nuovo management guidato dall'Amministratore Delegato Dott. Francesco Mengozzi, ha toccato gli aspetti principali caratterizzanti il piano di rilancio della società che possono essere sintetizzati come segue: Focalizzazione sul core business: trasporto aereo di passeggeri e merci È prevista la focalizzazione di Alitalia sul core business rappresentato dal trasporto aereo di passeggeri e merci e la razionalizzazione delle restanti attività. Più in particolare, alcune attività non strategiche esterne al core business (quelle della divisione Leisure & Diversified) sono già sul mercato per essere dismesse, mentre per le attività maggiormente "complementari" al business principale saranno valutate in futuro possibili joint venture e partnership. La vendita delle attività non strategiche, in fase avanzata, si stima possa portare a incassi per circa 270 milioni di Euro nel 2002 . Tra queste si ricorda la cessione di Sigma e di alcuni asset a questa collegati, per 109 milioni di Euro, in fase di completamento, la vendita dell'immobile, attuale sede della società, nonché delle partecipazioni detenute in Eurofly ed Italiatour. Tali dismissioni sono finalizzate alla generazione di cassa a sostegno del core business e del previsto piano di investimenti. Razionalizzazione del network: miglioramento dell'efficienza e ritorno alla redditività E' in fase di avanzata implementazione il ridisegno del sistema di offerta e della rete di trasporto che prevede: a) la focalizzazione dell'offerta attraverso il miglioramento della qualità del servizio offerto (es. aumento delle frequenze) sulle destinazioni caratterizzate da una forte domanda "point-to-point", con particolare riferimento ai mercati domestici/comunitari e a selezionate destinazioni intercontinentali; b) la riduzione della capacità di offerta (particolarmente nel 2002) anche attraverso l'eliminazione delle rotte non profittevoli, c) la copertura dei flussi di traffico internazionali e intercontinentali, in connessione "naturale" via hub italiani, massimizzando la complementarietà di Malpensa e Fiumicino e facendo leva sulle alleanze per realizzare un più esteso numero di collegamenti verso destinazioni non direttamente servite da Alitalia. Si stima che la razionalizzazione del network consentirà ad Alitalia, che oggi detiene la leadership in Italia con una quota di mercato superiore al 60%, di beneficiare delle previste potenzialità di crescita di traffico, che risultano superiori a quelle dei principali paesi europei. In particolare per la capacità offerta e per il "trasportato" sono previsti tassi di crescita annui rispettivamente del 7% e del 9% circa nel medio periodo con un conseguente aumento del load factor. Politica delle alleanze strategiche: Sky Team e Air France La massimizzazione della leva delle alleanze strategiche è stata avviata attraverso l'ingresso in Sky Team (la seconda alleanza globale con 228 milioni di passeggeri trasportati/anno che comprende, oltre ad Alitalia, Air France, Delta, CSA, Korean Airlines e AeroMexico). Tale strategia di alleanze è stata integrata con la costituzione di specifiche partnership con selezionate aerolinee che consentiranno il continuo allargamento del network di Alitalia in mercati chiave quali il Giappone e il Sud America. Le alleanze e le partnership consentiranno ad Alitalia di rafforzare considerevolmente il proprio posizionamento di mercato, amplificando e integrando gli effetti e i benefici del nuovo assetto di rete e di prodotto. In particolare, l'accordo bilaterale con Air France risulta essere l'elemento chiave della strategia di alleanza di Alitalia. In tale ambito, il 1° aprile 2002 è stata avviata con la compagnia francese (così come previsto negli accordi del luglio 2001) una piena joint venture sulle rotte Italia-Francia che porterà entro il 2004 alla progressiva condivisione paritetica dei risultati operativi su tali tratte. Il positivo esito dei primi mesi di collaborazione con Air France ha già portato ad un'accelerazione dell'integrazione sia attraverso: (I) la presenza dell'Amministratore Delegato di Alitalia, Francesco Mengozzi, nel Consiglio di Air France e la presenza del Presidente e Amministratore Delegato di Air France, Jean-Cyril Spinetta, nel Consiglio di Alitalia, (II) la decisione di procedere entro breve ad uno scambio incrociato di partecipazioni di minoranza, e infine (III) l'ampliamento (in corso di definizione con gruppi di lavoro congiunti) della collaborazione in altre aree quali ulteriori fasci di rotte, il cargo, l'handling e la manutenzione. L'alleanza bilaterale con Delta si pone l'obiettivo di migliorare la quota di mercato e la redditività delle rotte nord atlantiche attraverso la gestione coordinata dei voli, un uso esteso del code sharing e, più in generale, attraverso una gestione comune delle attività commerciali e dei servizi ai passeggeri. Il rafforzamento del posizionamento di Alitalia sul mercato americano è ulteriormente rafforzato dall'ottenimento il 23 gennaio 2002 dell'antitrust immunity sulle rotte transatlantiche per Air France, Alitalia, Delta e CSA, appartenenti all'alleanza SkyTeam. Tale immunità, rilasciata dal Dipartimento dei Trasporti americano, precostituisce il quadro regolamentare per la definizione, tra le menzionate compagnie, di un accordo strategico multilaterale che consentirà alle stesse di definire e coordinare i propri network, espandere le operazioni di marketing e vendita e, di fatto, di operare come un'unica entità sul mercato. Rinnovamento della flotta: standardizzazione delle tipologie di aeromobili e adeguamento della capacità unitaria alle esigenze del network L'adeguamento e il rinnovamento della flotta sarà perseguito secondo principi di standardizzazione e riduzione del numero di famiglie di aeromobili e della capacità unitaria. In particolare, al fine di sostenere il nuovo sistema di offerta e migliorare l'efficienza dei fattori della produzione, gli aeromobili a minore efficienza saranno sostituiti con nuovi aeromobili coerenti con il nuovo sistema di offerta. In questo ambito con riferimento agli aeromobili di lungo raggio, è gia stata completata la messa a terra dei B747-200 passeggeri, è previsto l'accrescimento della flotta B767 (anche attraverso l'integrazione, già completata, di 3 B767 precedentemente operati da Eurofly), e l'acquisto di 6 B777-200 la cui consegna è programmata per il 2002-2003. E' altresì previsto il phase out della flotta MD11 entro il 2003. Per quanto concerne il medio raggio, nel biennio 2002-2003 è previsto l'ingresso in flotta di 9 A319 e di 12 aeromobili regionali che verranno integrati sostituendo progressivamente parte degli attuali MD80/82. Il complesso di tali azioni, comunque strutturato in maniera tale da garantire ad Alitalia la massima flessibilità di manovra, consentirà nel biennio di accrescere la produttività della flotta attraverso un aumento delle ore medie volate per singolo aeromobile. Cargo & Logistica: servire le rotte strategiche con servizi a valore aggiunto Le attività cargo nel settore del trasporto aereo si stanno focalizzando sui segmenti a maggiore valore aggiunto nei quali Alitalia risulta essere ben posizionata. In questa logica la struttura di offerta risulta essere particolarmente rivolta ai traffici verso il Nord America ed il Far East che costituiscono circa il 74% dei flussi Europa-Mondo. Infatti, oltre il 90% delle attività di trasporto merci di Alitalia sono intercontinentali e particolarmente rivolte alle destinazioni Italia-Nord America e Italia-Far East, nelle quali Alitalia detiene una quota di mercato superiore al 30% in export e al 50% in import. Su queste direttrici Alitalia è il terzo vettore europeo per capacità sul Nord America ed il quinto sul Far East per i voli all-cargo. Attraverso l'introduzione di nuovi prodotti ed una gestione flessibile della capacità, ottenuta attraverso l'ottimale utilizzo di mezzi propri e di terzi, pur nella difficile situazione di mercato si è raggiunto un mantenimento del livello di load factor ed un'importante crescita del ricavo medio (yield). Riduzione dei costi: maggiore produttività ed efficienza Lo scorso fine marzo è stato raggiunto l'accordo sindacale che consente l'ottenimento di significativi benefici economici nel periodo 2002-03. Tale accordo, include il ricorso ai cd "contratti di solidarietà", un blocco degli incrementi salariali connessi ad automatismi contrattuali fino alla fine del 2003, l'eliminazione di specifici trattamenti previdenziali, e prepensionamenti. Tale accordo consentirà un beneficio economico per Alitalia stimato nell'ordine di oltre 230 milioni di Euro nel biennio 2002-03. Al fine di ridurre i costi e aumentare la produttività delle risorse tecniche e umane, modificando gli assetti operativi e produttivi della Società coerentemente con il nuovo assetto di rete, Alitalia ha altresì avviato un programma che prevede 55 progetti di miglioramento dell'efficienza di 5 aree: 1) attività commerciali, di distribuzioni e di marketing; 2) gestione delle operazioni di volo e del personale di bordo; 3) attività di supporto tecnico; 4) attività di terra; 5) processi di staff. Tale programma si ritiene possa avere una ricaduta positiva ad oggi stimata in circa 55 e 120 milioni di Euro negli anni 2002 e 2003, rispettivamente, e in circa 200 milioni di Euro annui nel 2004. Obiettivi finanziari L'implementazione delle azioni previste nel Piano Strategico di Alitalia e qui sinteticamente ricordate, dovrebbero consentire un importante miglioramento della redditività operativa a livello di Ebitdar (margine operativo lordo prima della deduzione dei costi di leasing finanziario ed operativo relativi agli aeromobili non di proprietà) che dovrebbe passare dal 3,8% al 12% circa nel 2003 e, tendenzialmente, al 17% circa nel 2004. I ricavi strettamente collegati alle attività passeggeri e cargo dovrebbero raggiungere un livello pari a circa l'83% del totale ricavi nel 2003 (rispetto al 78% nel 2001). A livello di struttura patrimoniale, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e capitale proprio (Debt-to-Equity) è stimato in miglioramento dall'attuale 1,2 a 0,7 nel 2003 e a 0,5 nel 2004 1 . Come comunicato in precedenza, i risultati del primo trimestre dell'esercizio - con una perdita prima delle imposte e delle componenti straordinarie di 103 milioni (sostanzialmente dimezzata rispetto alla perdite riscontrata nell'analogo periodo del 2001) ed un margine operativo lordo negativo di 22 milioni di Euro (rispetto a meno 122 milioni di Euro nel I trim. 2001) - rappresentano per Alitalia il miglior risultato dell'ultimo quadriennio. I dati operativi registrano nel primo trimestre 2002, per il totale della rete, segnali non marginali di ripresa, a conferma della validità delle strategie disegnate dall'azienda. In particolare vi è un'inversione di tendenza del coefficiente di occupazione - tornato a crescere, sia pure leggermente (+0,8 punti) dopo aver interamente recuperato le pesanti perdite del trimestre precedente (-9,3 punti) - ed un aumento dello yield in tutti i settori di rete (+10,2%). Tale risultato risente, in particolare, dell'efficacia delle misure di razionalizzazione introdotte sulla rete internazionale e alla profonda ristrutturazione già avviata dalla stagione invernale 2000-2001 sulla rete intercontinentale. Alitalia, a livello di gruppo, prevede di avvicinarsi al pareggio di conto economico nel 2002, anche con il contributo di partite straordinarie, evidenziando un utile a partire dal 2003. 1 Tenuto conto dell'indebitamento finanziario netto di bilancio e in ipotesi di non conversione del prestito obbligazionario convertibile. Nel corso della presentazione sono stati ricordati i termini dell'operazione di ricapitalizzazione approvati dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 28 marzo, che verranno sottoposti all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti il giorno 28 maggio in seconda convocazione 2. Come noto, l'operazione di ricapitalizzazione comprende: (I) un primo aumento di capitale riservato al Ministero dell'economia e delle finanze per 370 milioni di Euro (dei quali 258 milioni di Euro già versati lo scorso dicembre) ad un prezzo di Euro 0,96 per azione, di cui Euro 0,59 a titolo di sovrapprezzo, da eseguirsi preventivamente all'operazione di mercato. A seguito del completamento di tale primo aumento di capitale l'azionista di maggioranza incrementerà la propria partecipazione nel capitale della compagnia dal 53% al 62% circa; (II) un secondo aumento di capitale aperto a tutti gli azionisti fino a 1.432 milioni di Euro circa, da realizzarsi attraverso un'emissione (ad un prezzo pari ad Euro 0,37) di un pari numero di azioni e obbligazioni convertibili in azioni Alitalia da assegnare in opzione ai soci in ragione di un'azione e un'obbligazione convertibile al massimo per ogni azione posseduta. Come noto, è previsto che il Ministero dell'economia e delle finanze sottoscriva integralmente la quota di sua spettanza mentre la quota residua sarà garantita da un Consorzio di Collocamento di primarie banche italiane ed internazionali guidato da Banca IMI, Credit Suisse First Boston e da Merrill Lynch. E' previsto inoltre un aumento di capitale riservato ai dipendenti per un importo massimo di 66,6 milioni di Euro, da realizzarsi mediante l'assegnazione gratuita di 180 milioni di warrants convertibili in un pari numero di azioni al prezzo di Euro 0,37 per azione. Al termine della presentazione l'Amministratore Delegato, Dott. Francesco Mengozzi, ha dichiarato: "L'Alitalia che vedete oggi è profondamente cambiata, nel proprio assetto industriale e nella cultura del proprio management orientata alla creazione di valore. Il ruolo della compagnia come aerolinea globale è stato ridisegnato per dare priorità alla qualità del servizio offerto, rispetto alla numerosità delle destinazioni servite. Nonostante il futuro sia ancora incerto, i recenti segnali di ripresa del mercato, i risultati delle azioni finora intraprese e la sicurezza che ci deriva dall'appartenere ad un'alleanza globale quale SkyTeam, ci consentono di intravedere un futuro più confortante rispetto a qualche mese fa. Oggi Alitalia ha più ragioni per credere in se stessa e nel proprio futuro e per affrontare le sfide che l'attendono." 

ALTROCONSUMO OBBLIGA LA FIAT AD AVVISARE 40.000 POSSESSORI DI AUTO A RISCHIO 
Roma, 21 maggio 2002 - "Una decisione storica: per la prima volta un giudice italiano, su richiesta di un'associazione di consumatori, ordina a una grande azienda di richiamare urgentemente un'auto difettosa e di informare correttamente i consumatori. Una decisione importante e coraggiosa, che afferma il fondamentale diritto dei consumatori alla tutela della salute e alla sicurezza dei prodotti. Una decisione che, per il particolare momento in cui giunge (crisi Fiat), consente ai consumatori di far sentire la loro voce: il futuro della Fiat, come di qualunque produttore, dipende soprattutto dalla qualità e sicurezza delle sue auto e dal puntuale rispetto dei diritti dei consumatori, che nel "caso Dedra" sono stati platealmente violati". Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, commenta così con soddisfazione l'ordinanza appena depositata dalla IV sezione civile del Tribunale di Torino (Dott.ssa Ombretta Salvetti) che ha vietato a Fiat di continuare a tenere un "comportamento omissivo" di fronte a un serio rischio per la salute dei consumatori che utilizzano le auto Lancia Dedra difettose, e ordinato a Fiat di inviare, entro il 30 luglio 2002, una raccomandata a.r. ai circa 40.000 attuali possessori delle auto difettose, secondo l'elenco del Pra, che li informi in modo "chiaro e inequivoco" della possibile esistenza del difetto relativo all'infiltrazione del gas di scarico all'interno dell'abitacolo e della potenziale pericolosità per la salute dell'individuo, nonché dell'impegno a provvedere alle verifiche tecniche necessarie e, in caso di riscontro positivo del difetto (tramite controllo del Co), alla effettuazione di tutti gli interventi a suo tempo previsti da Fiat per la sua eliminazione. La storia inizia con la segnalazione di un socio di Altroconsumo, S. A., ex funzionario di Fiat, che ha utilizzato per anni diversi modelli Lancia, e si scopre malato di carcinoma al rene. Più perizie medico-legali sostengono che il tumore di cui soffre ha come concausa la prolungata esposizione ai gas di scarico presenti all'interno della sua automobile, sulla quale per motivi di lavoro percorreva ogni giorno molti chilometri. Fiat stessa ha riconosciuto che, a causa di un difetto di fabbricazione (la decisione di eliminare la sigillatura dell'unione parafango / fiancata posteriore), in alcuni modelli di Lancia Dedra i gas di scarico possono infiltrarsi nell'abitacolo. Il modello Dedra è stato prodotto da Fiat durante la fine degli anni Ottanta e per tutti gli anni Novanta. Delle 70 mila automobili a rischio (con telaio da 68285 a 135605), ce ne sono in circolazione ancora circa 40 mila in Italia. Una circolare della direzione area Lancia di Napoli del 10 aprile 1991 è il documento che rivela come Fiat a quella data fosse consapevole della presenza di tale difetto dalle lamentele di molti clienti. Ma la reazione Fiat è reticente: avvia una "campagna di risanamento", con cui invita i suoi concessionari tramite circolari interne, a riparare le auto difettose, ma solo in caso di segnalazione da parte del cliente e per un periodo di tempo limitato (aprile-dicembre 1991 - aprile 1992). Fiat, quindi, consapevole del vizio e delle sue conseguenze sulla salute dei consumatori non li informa e non adotta una campagna di richiamo, come avrebbe dovuto. Data la gravità della situazione Altroconsumo (assistita dall'Avv. Prof. Marino Bin a Torino e dagli Avv.ti Paolo Martinello, Valerio Cicchiello e Andrea Missaglia di Milano) ha presentato ricorso in tribunale contro Fiat, la casa produttrice delle Lancia: Altroconsumo ha chiesto al giudice di ordinare a Fiat di avvisare urgentemente tutti i proprietari della partita comprendente i veicoli difettosi, spiegando loro il problema e richiamandoli a riportare le vetture per le necessarie riparazioni. Nelle udienze del processo sono emersi altri inquietanti particolari: delle 70.000 auto riconosciute come potenzialmente pericolose, solo 5.000 hanno effettivamente beneficiato degli interventi per eliminare il difetto. Dopo la pubblicazione della notizia su Altroconsumo e le riprese della stampa, centinaia di segnalazioni o richieste riguardanti lo stesso argomento sono arrivate ai centralini dell'associazione, di cui decine dichiarano di avere riscontrato il problema. Per la prima volta nella storia dell'automobile Fiat auto sarà costretta per ordine di un magistrato a richiamare, per sanarne il difetto di fabbricazione, 40 mila automobili. Altroconsumo chiede ora che Fiat non solo rispetti puntualmente il provvedimento del Tribunale di Torino, ma che accerti immediatamente i danni eventualmente causati ai consumatori dal 1990 ad oggi e li risarcisca equamente. In mancanza, Altroconsumo assisterà i danneggiati in Tribunale. 

RAI & JAGUAR: DOPO L'INCHIESTA DI LIBERO IL CODACONS VUOLE VEDERCI CHIARO E INVIA UNA RICHIESTA DI ISTRUTTORIA AL PROCURATORE REGIONALE DEL LAZIO DELLA CORTE DEI CONTI 
Roma, 21 maggio 2002 - L'attento quotidiano Libero ha nei giorni scorsi sollevato una spinosa questione: quella che vede la Rai intenzionata ad acquistare delle autovetture Jaguar ai propri dirigenti. Automobili come noto prestigiose e il cui costo non è certo indifferente. Auto che ovviamente verrebbero acquistate con i soldi della collettività. Ma le casse della Rai non erano "a secco"?? Proprio per questo il Codacons, a seguito dell'inchiesta di Libero, in adempimento ai propri fini statutari e in conformità alla legittimazione e compiti ad esso attribuiti dal Tar Lazio(che con la sentenza 4110/02 del 9/5/2002 ha legittimato l'associazione a controllare le spese della tv pubblica), ha inoltrato una richiesta di istruttoria formale sulla vicenda al procuratore Regionale del Lazio della Corte dei Conti, affinché accerti l'eventuale danno erariale e dei teleutenti. Non si capisce, infatti, quale sia l'indispensabilità di questo acquisto della rete pubblica, che potrebbe invece meglio utilizzare le proprie risorse finanziarie per migliorare la qualità delle trasmissioni...

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