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27 MAGGIO 2002
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EUROCOMMERCE:
RACCOMANDA L'ADOZIONE DI UNA DIRETTIVA, ANZICHÉ UN REGOLAMENTO, IN MATERIA
DI COMUNICAZIONI COMMERCIALI
Bruxelles,
27 maggio 2002 - EuroCommerce, la rappresentanza presso l'UE del commercio
al dettaglio, all'ingrosso ed internazionale, ha proposto che la Commissione
adotti una direttiva sull'armonizzazione delle comunicazioni commerciali
invece di un regolamento, ritenendo che quest'ultimo potrebbe rivelarsi
oneroso per alcune imprese, in particolare le Pmi (piccole e medie imprese).
"EuroCommerce appoggia, in via di principio, gli obiettivi della
Commissione sull'armonizzazione in materia di comunicazioni
commerciali", afferma il documento che illustra la posizione
dell'organizzazione. Quest'ultima riconosce la necessità di un'ulteriore
liberalizzazione volta ad eliminare le barriere al funzionamento del mercato
interno, ma solleva dubbi su "l'adeguatezza e la scarsa applicabilità
dell'attuale proposta nell'attività commerciale quotidiana". La
Commissione ha varato a marzo una consultazione pubblica sui principali
ostacoli all'e-business nelle transazioni commerciali "business to
business" (B2B). L'Esecutivo è preoccupato per la riluttanza del mondo
imprenditoriale ad adottare queste nuove prassi ed intende affrontare il
problema della mancanza di fiducia che ne è alla base. Il documento di
posizione esprime il timore che l'imposizione alle imprese dell'obbligo di
fornire informazioni ai consumatori costituisca per loro un onere eccessivo,
soprattutto per le Pmi. Una direttiva, invece, consentirebbe un maggior
grado di flessibilità nell'attuazione a livello nazionale. Alcuni membri di
EuroCommerce hanno sollevato dubbi sull'attuazione del regolamento nella sua
forma attuale, data l'assenza di una legislazione comunitaria di
armonizzazione delle prassi di concorrenza leale nei rapporti fra aziende
(business to business - B2B) e fra aziende e consumatori (business to
consumer - B2C). Alcuni membri si sono chiesti, inoltre, fino a che punto
gli obblighi in materia di informazione potrebbero contribuire a raggiungere
gli scopi perseguiti, ovvero la concorrenza leale e la tutela dei
consumatori. Il documento delinea talune riserve in merito all'obbligo di
rivelare informazioni commerciali delicate, relative ai rapporti
contrattuali con i fornitori.
B2B:
COMMISSION APPROVES THE CREATION OF THE INREON ONLINE REINSURANCE EXCHANGE
Brussels, 27 May 2002 -The Commission has approved a joint venture called
inreon, an online business-to-business (B2B) reinsurance trading platform,
which will enable insurers and insurance brokers to obtain bids from
reinsurers on big property and catastrophic risks and conclude reinsurance
contracts online. Inreon's parent companies, which include world reinsurance
giants Swiss Re and Munich Re, notified the deal to seek reassurance that it
would not violate competition rules in the European Union. The Commission
has concluded that the notified operation does not currently restrict
competition within the meaning of Article 81(1) of the EU treaty. inreon is
a B2B electronic trading platform, created by Swiss Re and Munich Re
together with consulting company Accenture and Internet Capital Group, a
technology company. Participants on the platform can request quotes for
coverage of property risks and of catastrophic risks (covering earthquakes,
floods and other natural catastrophes). The exchange will provide a more
efficient and transparent means for insurers and insurance brokers to
request quotes and for reinsurance contracts to be concluded. Additional
efficiency gains are expected to arise from the fact that all trading is
done on standardised conditions. Currently, the two founding members, Swiss
Re and Munich Re, and approximately 12 other reinsurers and some 50 insurers
and insurance brokers are participating in the platform. Online marketplaces
are Internet-based electronic forums which emerged in the last few years to
allow business-to-business and business-to-consumers (B2C) communications
and transactions online. They are becoming increasingly common. The
Commission has already gained extensive experience in the assessment of such
electronic marketplaces, whether they include suppliers, distributors,
providers or buyers of business services. Such electronic exchanges are
generally expected to be pro-competitive as they create more transparency
between demand and supply and reduce costs. However, they can also present
competition problems if the platform is used to exchange market-sensitive
information, for example on prices or output, to shut competitors out of the
market or to join buying or selling forces. After a detailed investigation,
the Commission has considered that the notified operation , provides
adequate safeguards to ensure that the parent companies and other
participants in inreon do not have access to confidential information on
their competitors. The admission criteria are clear, objective and
non-discriminatory and both reinsurers and insurers are free to participate
in other (online) exchanges. For participants the exchange will not
facilitate joint buying or joint selling, since buyers cannot view the quote
requests from other buyers, and sellers cannot view the quotes of their
competitors, posted at the same time in response to a quote request. The
agreement was notified to the Commission as the companies sought reassurance
that it would not distort competition in the European Union. Because it was
not a merger or acquisition, the transaction was examined under Regulation
17 of 1962, which created the procedures to apply article 81 (restrictive
practices) and article 82 EC (abuses of dominant position). Under Regulation
17 companies can put in place their cooperation agreements without waiting
for the Commission's decision.
SELEZIONATI
I PAESI CANDIDATI CHE PARTECIPERANNO AL PROGRAMMA COMUNITARIO PER LE PMI
Bruxelles, 27 maggio 2002 - Repubblica Ceca, Lettonia, Malta, Polonia,
Romania e Slovacchia sono state autorizzate dalla Commissione europea a
partecipare al programma pluriennale comunitario a favore dell'imprenditoria
e delle imprese. Tale programma, rivolto particolarmente alle Pmi (piccole e
medie imprese), offre assistenza nella promozione di aree quali
l'innovazione, la ricerca e sviluppo, le strutture di sostegno alle Pmi e la
semplificazione delle procedure normative e burocratiche. Per l'inclusione
dei paesi candidati nel programma è stata posta la condizione che questi
provvedano ai propri costi di partecipazione, tuttavia la Commissione ha
fatto presente che per tali costi è possibile attingere parzialmente dagli
stanziamenti del programma Phare a favore di questi Stati.
IL
BREVETTO COMUNITARIO È ANCORA LONTANO
Bruxelles, 27 maggio 2002 - L'ultima riunione del Consiglio "Mercato
interno", tenutasi il 21 maggio, non ha segnato alcuna svolta nelle
azioni volte ad ultimare i dettagli del brevetto comunitario. Mentre i
dirigenti aziendali ed i rappresentanti del settore della ricerca e sviluppo
hanno sottolineato l'importanza del brevetto, le divergenze politiche hanno
impedito qualsiasi nuovo progresso. "Non si potrà giungere ad un
accordo finché ogni dettaglio non sarà stabilito" si legge in una
dichiarazione del Consiglio successiva alla riunione. Gli ostacoli al
raggiungimento di un'intesa sono tradizionalmente legati al regime
linguistico del brevetto, alla composizione giudiziaria delle controversie
sui brevetti e al ruolo degli uffici nazionali dei brevetti. Se da un lato
il Consiglio ha adottato conclusioni che accolgono la proposta di
compromesso della Presidenza spagnola quale "base per continuare a
lavorare", dall'altro si teme che le discussioni in materia di brevetto
comunitario non saranno ultimate prima della fine della Presidenza spagnola.
La reazione della Commissione europea al Consiglio è stata cauta. Il
commissario per il Mercato interno, Frits Bolkestein, ha accolto
favorevolmente i progressi in tema di regime linguistico, ma ha evidenziato
che ciò comporterà costi aggiuntivi per le imprese. "La Commissione
ritiene fermamente che le società avranno interesse a sostenere quest'onere
soltanto se il brevetto comunitario offrirà una certezza giuridica".
Il problema attuale, secondo il Commissario, è che tale certezza giuridica
presuppone l'esistenza di un tribunale specificatamente competente in
materia di decisioni e violazioni relative ai brevetti. Ciò comporterà
sacrifici per alcuni Stati membri. "È tempo che tutti gli Stati membri
antepongano gli interessi dell'industria agli interessi di un piccolo numero
di magistrati ed avvocati specializzati che operano attualmente nei
tribunali nazionali dei brevetti. La Commissione approverà esclusivamente
un compromesso generale sul brevetto comunitario che consideri ogni aspetto
e risolva tutte le questioni pendenti".
BANCA
CENTRALE EUROPEA (BCE):CODICE DI CONDOTTA PER I MEMBRI DEL CONSIGLIO
DIRETTIVO
Bruxelles, 27 maggio 2002 - Il 16 maggio 2002 i membri del Consiglio
direttivo della Banca centrale europea (Bce) hanno adottato un "Codice
di condotta per i membri del Consiglio direttivo". Esso riflette la
loro responsabilità particolare di tutelare l'integrità e il prestigio
dell'Eurosistema, nonché di assicurare l'efficacia delle operazioni
effettuate da quest'ultimo. Il codice sottolinea che i membri del Consiglio
sono tenuti ad agire nell'interesse generale dell'area dell'euro e definisce
regole deontologiche alle quali essi devono aderire nell'esercizio delle
funzioni ufficiali previste nel quadro del loro mandato. Il Codice di
condotta per i membri del Consiglio direttivo, pubblicato in data odierna
nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, è disponibile sul sito
Internet della Bce. Nell'ottobre 2000 il Comitato esecutivo aveva adottato
un codice di condotta applicabile a tutte le persone impiegate presso la
Banca centrale europea, anch'esso consultabile sul sito della Bce. Infolink:
http://www.ecb.int/pub/legal/c_07620010308it00120015.pdf
SU
INTERNET I RISULTATI DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN TEMPO REALE
Roma, 27 maggio 2002 I dati sono diffusi via Intranet alla sala stampa del
Viminale ed Extranet alla Presidenza della Repubblica, al Governo, alla
Camera, a radio e televisioni e alle più importanti agenzie di stampa
nazionali ed estere. . La complessa macchina elettorale si avvale di
quaranta addetti, e di due elaboratori capaci di oltre trenta milioni di
operazioni al secondo. Il complesso sistema di comunicazione e' alimentato
dagli uffici territoriali di governo. I cittadini, quindi, potranno seguire
l'andamento delle consultazioni direttamente dalle loro case, accedendo al
sito internet del Viminale: www.interno.it
sul quale saranno aggiornati in tempo reale i risultati elettorali relativi
a 10 province, 946 comuni, 4.493 liste ammesse e 91.340 candidati,
provenienti dai 14.840 seggi elettorali.
MINISTERO
DELL' ECONOMIA E DELLE FINANZE: SUL SITO LA RELAZIONE GENERALE SULLA
SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE NEL 2001
Roma, 27 maggio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che e disponibile sul sito www.tesoro.it
tra gli ultimi documenti pubblicati e nella sezione del Dipartimento del
Tesoro, la Relazione Generale sulla situazione economica del Paese nell'anno
2001. Il documento è stato presentato oggi al Consiglio dei Ministri dal
Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. La Relazione
illustra, con analisi approfondite e tavole dettagliate, l'evoluzione
dell'economia internazionale e italiana nel 2001 (sintetizzata nella
Relazione sull'andamento dell'economia nel 2001 e aggiornamento delle
previsioni per il 2002 presentata al Parlamento il 18 aprile scorso) ed
espone, con unico riferimento al 2001, i contenuti di finanza pubblica della
Relazione trimestrale di cassa, pubblicata nello stesso giorno. Dal
documento emerge che nel 2001 il quadro economico internazionale è stato
caratterizzato da un forte rallentamento e anche l'economia italiana ha
mostrato una decelerazione rispetto all'anno precedente (da 2,9 a 1,8 per
cento). Tuttavia, l'occupazione ha continuato a registrare una forte
crescita (1,6 per cento, in particolare nel settore terziario e nelle
costruzioni) e il tasso di disoccupazione è sceso, in media d'anno, al 9,5
per cento. La Relazione fornisce ampie informazioni sul mercato del lavoro,
sull'istruzione, sul settore previdenziale, sull'andamento dell'occupazione
nell'ambito dei comparti del settore statale. I dati economici e finanziari
contenuti nella Relazione mettono in luce, inoltre, segnali positivi per il
Mezzogiorno, in particolare per l'occupazione cresciuta del 2,7 per cento
rispetto al 2000. L'impegno del Governo a favore del Mezzogiorno è
confermato dai risultati relativi alle erogazioni di risorse aggiuntive: si
osserva un'accelerazione notevole, soprattutto con riferimento all'ultimo
trimestre 2001, che determina nell'anno un aumento del 50 per cento rispetto
al 2000. Un forte contributo a questo incremento deriva dall'azione di
recupero del Quadro Comunitario di sostegno 1994-99 e dal buon andamento del
Quadro Comunitario di sostegno 2000-06 . Dal lato della finanza pubblica, i
dati di consuntivo 2001 confermano che il processo di risanamento è
proseguito, nonostante il forte rallentamento dell'economia. Il disavanzo
della Pubblica Amministrazione è risultato pari all'1,4 per cento del Pil e
il rapporto tra il debito ed il Pil è sceso al 109,4 per cento. Viene
riportata nel documento gran parte dell'analisi condotta nell'ambito della
Relazione trimestrale di cassa assieme ad informazioni dettagliate sulla
spesa per investimenti delle Amministrazioni pubbliche e delle imprese a
partecipazione pubblica.
KOÇ
GROUP E UNICREDIT SOTTOSCRIVONO ACCORDO PER UNA PARTERNSHIP PARITETICA NEI
SERVIZI FINANZIARI
Milano, 27 maggio 2002 - A seguito della lettera d'intenti firmata dalle
parti nel dicembre 2001, Koç Holding e altri azionisti collegati
("Gruppo Koç") e UniCredito Italiano ("UniCredit")
hanno sottoscritto un accordo per la creazione di una partnership paritetica
in Koç Financial Services ("Kfs"). Kfs è un importante gruppo
operante nei servizi finanziari, con un ampio raggio di attività, dal
bancario al leasing e factoring, dall'asset management all'investment
banking. Alla fine del 2001 Kfs aveva 4,4 miliardi di dollari di attivo e
636 milioni di dollari di attività della clientela in gestione. UniCredit e
il Gruppo Koc intendono consolidare e rafforzare in modo significativo la
posizione di Kfs con l'obiettivo di farne uno dei gruppi finanziari leader
in Turchia in grado di realizzare una significativa creazione di valore.
Questo investimento rappresenta per i due partner una importante opportunità
di crescita in un mercato chiave con un potenziale di sviluppo
significativo, in un contesto caratterizzato da un rischio ridotto grazie
alla forte posizione finanziaria di Kfs, in seguito alla sua
ricapitalizzazione e riorganizzazione. Per effetto di questa
riorganizzazione, che sarà completata prima del closing dell'operazione,
Kfs controllerà direttamente sette società: Koçbank: la sesta principale
banca privata turca in termini di totale attivo (3,8 miliardi di dollari)
con una rete territoriale composta da 115 sportelli distribuiti su tutto il
territorio nazionale. Koçbank detiene una quota di mercato di circa il 5%
sia in termini di depositi (2,6 miliardi di dollari) e sia di impieghi alla
clientela (1,2 miliardi di dollari). Koç Yatirim: società di
intermediazione mobiliare indirizzata ad una vasta clientela di investitori
istituzionali e retail. Gestisce il secondo maggior portafoglio di fondi
comuni con una quota pari al 17% del mercato turco. Koç Asset Management:
società avente ad oggetto attività di asset management e di gestione di
fondi comuni d'investimento per la clientela istituzionale, retail e private
turca. Koçlease: società leader nel settore del leasing in Turchia. Koç
Factoring: la principale società di factoring turca in termini di volume
d'attività e totale attivo Koç NV: banca olandese che offre servizi di
international banking and trade finance a clientela turca. Fornisce inoltre
prodotti bancari alla comunità turca residente in Olanda e Germania. Koç
Azerbaijan: banca operante in Azerbaijan. A seguito di una prudente politica
di accantonamento a fronte del rischio di credito e di un conseguente
aumento di capitale da effettuarsi prima del closing, si prevede che il
patrimonio netto consolidato di Kfs sarà pari ad almeno 330 milioni di
dollari, cui corrisponde un coefficiente di patrimonializzazione pari a
circa il 12% su base consolidata. Su tali basi, il valore attribuito al 100%
di Kfs è stato di circa 480 milioni di dollari ed il corrispettivo a carico
di UniCredit per l'acquisto del 50% di Kfs sarà pertanto pari a 240 milioni
di dollari, fatte salve le eventuali rettifiche patrimoniali da effettuarsi
alla data del closing. A tale corrispettivo, subordinatamente al
raggiungimento di un ritorno minimo medio sull'investimento di UniCredit in
Kfs del 20% nei prossimi tre anni, potrà aggiungersi un esborso aggiuntivo
differito strutturato sottoforma di earn-out. A seguito delle crisi
finanziarie avvenute in Turchia a cavallo tra il 2000 e il 2001, l'economia
turca sta attualmente mostrando evidenti segni di ripresa grazie ad un
quadro macroeconomico in via stabilizzazione, al radicale processo di
ristrutturazione del sistema bancario intrapreso dal Governo, nonché al
significativo sostegno da parte della comunità finanziaria internazionale.
In tale contesto, si prevede che Kfs registri significativi tassi di
crescita sia nel livello d'attività, sia in termini di rete di copertura
territoriale, sia in termini di quote di mercato, grazie ad un approccio
commerciale focalizzato su un ambizioso piano di sviluppo, compatibilmente
con un approccio al rischio estremamente conservativo. UniCredit e il Gruppo
Koc prevedono che Kfs raggiunga un Roe del 20% circa nel 2004. KFS sarà
sotto il controllo congiunto di UniCredit e del Gruppo Koc, che saranno
rappresentati in misura paritetica in tutti i principali organi di Governo.
Poiché UniCredit non avrà il controllo esclusivo della partnership, la
partecipazione non entrerà a far parte del Gruppo Bancario UniCredito
Italiano. L'operazione è soggetta all'autorizzazione preventiva delle
autorità di vigilanza italiane e turche (Banca d'Italia, Banca centrale
turca, Dipartimento Investimenti Esteri in Turchia, etc.). Si prevede che
l'operazione verrà perfezionata nel corso del mese di settembre 2002. Uci
è stata assistita nell'operazione da Goldman Sachs in veste di unico
advisor finanziario, da PricewaterhouseCoopers (Turchia) che ha svolto
l'attività di due diligence e da White & Case and Derman Ortak Avukat
Burosu che hanno fornito l'assistenza legale. Fondato nel 1926, il Gruppo Koç
è il principale gruppo industriale turco con una presenza diversificata in
numerosi settori (auto, elettrodomestici, energia, grande distribuzione, etc),
per lo più realizzata attraverso la formazione di joint venture di successo
con primari gruppi multinazionali (Ford, Allianz, Fiat, etc). Koc Holding è
quotata alla borsa di Istanbul ed ha una capitalizzazione di mercato pari a
circa 2,5 miliardi di euro al 30 aprile 2002. Nel 2001, Koc Holding ha
registrato circa 9,1 miliardi di euro di ricavi consolidati e mostrava un
totale attivo pari a circa 8,8 miliardi di euro. Il Gruppo Koc impiega circa
48.000 dipendenti in più di 100 società.
UNICREDITO:
"LA RIPRESA STATUNITENSE È IN ARRIVO, MA NON SARÀ ECCESSIVAMENTE
SOSTENUTA"
Milano, 27 maggio 2002 - Nel corso della presentazione della rivista "
Market and Credit Trens" orientata ai tassi e ai crediti, edita da Ubm
Unicredit Banca Mondiale e coordinata da David Keeble sono emerse alcune
riflessioni sull'attuale stato dell'economia. Superata la paura che gli Usa
possano entrare nuovamente in una fase di contrazione della crescita, lo
scenario che si profila è di una ripresa lentissima per l'economia
statunitense, come non si era mai vista nell'ultimo decennio. Qual è
l'impatto di tutto questo sui mercati? La Fed avvierà il ciclo restrittivo
non prima della fine dell'estate, i rendimenti obbligazionari saliranno
velocemente subito dopo il primo rialzo dei tassi d'interesse, ma questo
movimento non proseguirà oltre poiché verrà a mancare l'effetto derivante
dalla minaccia di rischi inflazionistici. Il movimento di allargamento
registrato sui mercati corporate si esaurirà e i livelli di premio
raggiunti suggeriscono che adesso è il tempo giusto per comprare i crediti.
Viene quindi consigliato di aumentare posizioni sui Telecom e le
banche". "Credit products: è tempo di accumulare in attesa dei
rally" Coerentemente con lo scenario di calo dei rendimenti
governativi, la performace del mercato dei crediti sarà limitata nei
prossimi tre mesi. Il rally atteso sul mercato dei crediti non è in ogni
modo lontano. La strategia migliore, dunque, è quella di accumulare. Tra i
vari settori viene suggerito di sovrappesare i telefonici e le banche e di
sottopesare le utilities. Per quanto riguarda il settore auto, le attese di
nuove emissioni e l'elevata percentuale di credit watch e outlook negativi
lasceranno gli spread dei settore intorno ai livelli attuali per i prossimi
tre mesi. Nel 30 trimestre i segnali più tangibili della ripresa economica
dovrebbero favorire il restringimento degli spread verso il target di
85-90bps (dagli attuali 100bps). Per i prossimi tre mesi, risulta
maggiormente positivo, di contro, l'outlook sul settore telefonico. Dopo le
recenti azioni di rating negative e le revisioni al ribasso delle stime sui
profitti, non si attendono ulteriori notizie negative che possano ostacolare
la performance positiva degli spreads. I titoli non ciclici hanno esaurito
il loro potenziale di restringimento. Il settore del tabacco, in
particolare, potrà tornare a soffrire i rischi (seppur limitati) di
ulteriori azioni legali. Le utilities continueranno a soffrire. L'attuale
processo di liberalizzazione nel settore ha generato una serie di operazioni
di M&A, che sono solitamente causa di riduzione dei rating e di nuove
emissioni di bonds. Infine sul settore bancario, gli effetti residui degli
ultimi default e gli attuali rischi di cause legali contro alcune banche
americane, portano a preferire le banche con una forte base domestica,
rispetto alle investment banks e alle banche globali. Tra gli strumenti
subordinati, il T1 continuerà ad overperformare il LT2.
AI
NASTRI DI PARTENZA IL TERZO FONDO HEDGE DI GESTIELLE ALTERNATIVE DEL GRUPPO
POPOLARE DI VERONA.
Verona, 27 maggio 2002 - Novità nel settore dei fondi hedge. E' stato
recentemente attivato da Gestielle Alternative Asset Management SGR, la
società di gestione di fondi hedge del Gruppo Popolare di Verona, che
lancerà il suo terzo fondo, denominato Gestielle Hedge High Volatility.
Questo nuovo fondo appartiene alla categoria dei fondi di fondi ed esprime
un profilo di rischio/rendimento elevato, che si rivolge pertanto alI' elite
degli investitori. Si affiancherà agli altri due fondi di fondi hedge già
presenti nella gamma Gestielle: Low Volatiliy e Multistrategy. Gestielle
Hedge High Volatility seguirà strategie del tipo "long/short equity"
e "global macro". L'obiettivo di rendimento annuo potrà variare
tra il 12 ed i115% con una volatilità compresa tra il 10 ed il 12%.
Long-Short Equity: il portafoglio del fondo è composto da posizioni lunghe
(long: "acquistate") in azioni sottovalutate dal mercato
bilanciate da posizioni corte (short: "vendute allo scoperto") in
azioni sopravvalutate, allo scopo di sterilizzare le oscillazioni del
mercato. Il rendimento del fondo dipende interamente dalla volatilità del
mercato e dalla capacità del gestore di fare stock-picking (scegliere le
azioni giuste) sia long che short. Global Macro: i gestori dei fondi
appartenenti a questa categoria hanno la possibilità di investire
teoricamente ovunque e in qualsiasi strumento finanziario, assumendo sia
posizioni lunghe che corte. La denominazione "Macro" deriva dal
fatto che questi fondi sono, in genere, interessati allo sviluppo di interi
settori e paesi. " Gestielle Hedge High Volatility è il fondo che
completa la nostra gamma prodotti di fondi di fondi hedge e presenta un
profilo di rischio più sofisticato, accompagnato peraltro da maggiori
potenzialità di performance " spiega Giovanni Maggi, direttore
generale della società "Investiremo nei migliori gestori
internazionali capaci di selezionare prodotti che presentano le strategie più
innovative, con l'obiettivo di privilegiare comunque sempre la massima
protezione al capitale investito dai nostri clienti. Una filosofia del resto
coerente con la nostra modalità di fare finanza". Le sottoscrizioni
sono possibili a partire da 1 milione di euro. Gestielle Hedge High
Volatility, è proposto ad investitori istituzionali e alla clientela
private più sofisticata. Attualmente Gestielle Hedge High Volatility può
essere sottoscritto presso le filiali di private banking di Banca Aletti e
presso Gestielle Alternative a Milano. La Sgr avrà la facoltà di applicare
una commissione di sottoscrizione fino al 2% del controvalore lordo delle
quote sottoscritte dai singoli investitori. La provvigione di gestione è
pari alI'1,60% su base annua, la provvigione aggiuntiva (commissione di
performance) è pari al 20% della differenza, se positiva, tra l'ultimo
valore della quota del Fondo registrato a fine mese e quello massimo
assoluto registrato alla fine di uno di uno qualsiasi dei mesi precedenti.
Tale provvigione verrà calcolata ed applicata mensilmente. Gestielle
Alternative Asset Management Sgr si avvale della consulenza di Union
Bancaire Privèe, l'istituto elvetico con una esperienza più che ventennale
nel campo della gestione di hedge fund, di cui è uno dei principali player
a livello mondiale, vantando in questo segmento di mercato oltre 7 miliardi
di dollari in gestione.
COLT
ACQUISTA OBBLIGAZIONI PROPRIE PER 11 MILIONI DI STERLINE
Londra, 27 maggio 2002 - Colt Telecom Group plc (Colt), ha annunciato il 24
maggio l'acquisto di ulteriori bond Colt per 11 milioni di sterline, per un
esborso cash pari a 6 milioni di sterline. L'operazione fa seguito ad
analoghi acquisti di obbligazioni proprie dei giorni scorsi, tra cui
l'acquisto di bond Colt del valore di 14 milioni di sterline lo scorso 20
maggio, con un esborso cash pari a 6 milioni di sterline. La società
annuncia che in futuro potrebbe procedere con un nuovo acquisto di
obbligazioni proprie.
IL
FONDO PRUDENTIA HA AFFIANCATO IL MANAGEMENT DELLA VETROARREDO S.P.A
Milano, 27 maggio 2002 - Fidia - Fondo Interbancario D'Investimento
Azionario Sgr S.p.A., società di gestione del fondo comune di investimento
mobiliare chiuso Prudentia, comunica che il fondo Prudentia, congiuntamente
ad altri investitori istituzionali, ha affiancato il management della
Vetroarredo S.p.A. nell'acquisizione del 100% della Società acquisendo una
partecipazione pari al 10,7% del capitale sociale con un investimento pari a
circa 3 milioni di euro. Il gruppo Vetroarredo opera nel settore dei vetri
tecnici ed in particolare è attivo nella produzione e vendita di mattoni in
vetro per l'edilizia e l'arredo, vetri per illuminazione e vetri speciali di
alta qualità. Nel corso del 2001 il Gruppo ha ulteriormente ampliato la
propria offerta a seguito dell'acquisizione dell'intero pacchetto azionario
di Dielve S.p.A, azienda leader in Italia nella produzione di isolatori in
vetro per linee di trasmissione a medio e alto voltaggio. Nel 2001 il gruppo
Vetroarredo ha riportato un fatturato consolidato pari a circa 71 milioni di
euro in crescita di oltre il 46% rispetto al 2000 anche per effetto
dell'integrazione di Dielve. Nel corso dell'esercizio 2001 l'utile operativo
si è attestato a 9,5 milioni di euro in crescita del 66% rispetto
all'esercizio precedente, l'utile netto è stato pari a 13 milioni di euro,
anche per effetto di proventi straordinari, a fronte di un utile netto di
3,5 milioni di euro nel 2000. La produzione viene effettuata negli
stabilimenti di Firenze, Settimo Torinese, Nusco, Duchov (Repubblica Ceca) e
Tianjin (Cina). La sede del gruppo è a Firenze. Il numero totale dei
dipendenti è 586. Il gruppo Vetroarredo si pone ambiziosi obiettivi di
crescita, sia interna che esterna, ed intende valutare nei prossimi anni la
possibilità di quotazione in un mercato regolamentato. Fidia - Fondo
Interbancario D'Investimento Azionario Sgr S.p.A. è controllata
pariteticamente da IntesaBCI, Unicredito Italiano, Banca di Roma e
Mediobanca ed è presieduta dall'ing. Sergio Pininfarina.
CARTOLARIZZAZIONI:
MELIORBANCA LANCIA ASTREA
Milano, 27 maggio 2002 - Meliorbanca si appresta a lanciare sul mercato
Astrea, una cartolarizzazione di crediti garantiti dalla Repubblica
Italiana, selezionati da un portafoglio di circa 250 Mln di Euro. Astrea
S.r.l. è il veicolo costituito ai sensi della legge 130/1999. L'emissione
delle Note è prevista per il mese di giugno. La tranche unica avrà il
rating della Repubblica Italiana (Aa2/AA-) da Moody's e Fitch. Tutti i mutui
del portafoglio costituiscono una diretta obbligazione della Repubblica
Italiana e sono direttamente rimborsati dal Ministero del Tesoro. La maggior
parte del portafoglio è costituito da mutui a tasso fisso. Tali
obbligazioni sono le prime, di originator diverso dallo Stato Italiano, ad
avere ottenuto da parte di Banca d'Italia una ponderazione pari a 0%; si
tratta quindi di un prodotto particolarmente indicato per gli investitori
istituzionali. L'operazione rientra nella strategia più generale di
Meliorbanca, già presente sul mercato come Lead Manager di operazioni di
rilievo, che conferma ancora una volta il proprio interesse per il settore
della cartolarizzazione. Astrea è strategica anche per la gestione di
Tesoreria, rappresentando una nuova fonte di provvista meno onerosa, e
costituendo uno strumento coerente con la volontà di originare dai propri
asset il funding, liberando al contempo capitale di vigilanza. Arranger
dell'operazione sono congiuntamente Meliorbanca, Ecs e Ubs Warburg.
ALGOL
S.P.A.- ESTINZIONE ANTICIPATA FINANZIAMENTO IN POOL
Milano 27 maggio 2002 - Algol S.p.A. comunica che ha deciso di rimborsare
anticipatamente il prestito di Euro 6.197.482,79 (originari Lit.
12.000.000.000) ottenuto il 31 gennaio 2001 come finanziamento a 18 mesi da
un consorzio di quattro banche con capofila il Credito Italiano. Il prestito
verrà rimborsato anticipatamente in data 14 giugno 2002 a fronte di una
data di estinzione fissata a suo tempo al 30 luglio 2002. L'estinzione verrà
effettuata utilizzando risorse generate dalla gestione del capitale
circolante e non intaccherà la liquidità rinvenuta dal collocamento in
Borsa avvenuta nel mese di giugno 2001.
GRUPPO
OLIVETTI - TELECOM ITALIA: SOTTOSCRITTO ACCORDO PER VALORIZZAZIONE E
INTEGRAZIONE IMMOBILI CONFERITI BENI ED ATTIVITA' PER CIRCA 1.580 MILIONI DI
EURO
Roma, 27 maggio 2002 - Con la firma del "Progetto Tiglio" il
Gruppo Olivetti-Telecom Italia conferirà immobili, aree e attività per un
valore di circa 1.580 milioni di euro. In particolare, l'apporto di Olivetti
sarà pari a circa 223 milioni di euro, con una plusvalenza lorda di circa
70 milioni di euro con un margine del 32% circa del valore dell'apporto;
quello di Telecom Italia sarà pari a circa 1.304 milioni di euro, con una
plusvalenza lorda di circa 170 milioni di euro, con un margine del 33% circa
se si esclude il patrimonio di Im.Ser già oggetto di precedenti operazioni
e conseguimento di plusvalenze; quello di Seat Pagine Gialle sarà di circa
53 milioni di euro, con una plusvalenza lorda di circa 4 milioni di euro,
con un margine pari a circa l'8% del valore dell'apporto. Le parti daranno
luogo all'implementazione delle operazioni necessarie alla realizzazione del
progetto subordinatamente all'ottenimento di finanziamenti e al
trasferimento nel Gruppo Telecom Italia del 40% degli immobili di Im.Ser
(società posseduta al 60% da Beni Stabili e al 40% da Telecom Italia). In
più fasi e alla fine del progetto, Olivetti e Telecom Italia realizzeranno
liquidità netta rispettivamente per 211 e 692 milioni di euro. L'accordo
prevede il conferimento, da parte di Olivetti, Telecom Italia e Seat Pagine
Gialle, di immobili, aree e personale dedicato alle attività di asset
management relative a tali immobili, a due società di nuova costituzione e
il successivo apporto dei suddetti attivi ad un fondo immobiliare chiuso.
L'accordo rappresenta un ulteriore passo avanti del progetto - approvato dai
Consigli di amministrazione di Olivetti, Telecom Italia e Seat Pagine Gialle
nel marzo scorso - volto all'integrazione degli attivi immobiliari e delle
entità che prestano servizi immobiliari delle società stesse, al fine
della loro migliore valorizzazione.
LA
FINANZA ITALIANA RIPRENDE A INVESTIRE NELL'INFORMATION TECHNOLOGY: NUOVA
ENERGIA A FORMULA CON ARCA IMPRESA GESTIONI E ARCA MERCHANT
Torino, 27 maggio 2002 Arca Impresa Gestioni Sgr e Arca Merchant S.p.A
sostengono il piano industriale di Formula. Conclusa nei giorni scorsi
l'operazione che ha visto la sottoscrizione di un accordo in base al quale
le due società acquisiscono il 50,08% di Gruppo Formula S.p.A., attraverso
una società interamente controllata - Progetto Integra S.p.A. - che nasce
esclusivamente per supportare questa operazione. Le motivazioni che hanno
spinto Arca Impresa Gestioni e Arca Merchant a concludere questo accordo
sono riconducibili alla solidità della realtà Formula, alla sua redditività
e alle sue prospettive di forte crescita nei prossimi tre anni. Il
management di Formula ha svolto un ruolo attivo nell'operazione finanziaria,
trovando in Arca Merchant e Arca Impresa Gestioni i partner finanziari da
tempo ricercati in grado di sostenere l'ambizioso piano di sviluppo
industriale messo a punto dal Gruppo. L'operazione finanziaria, conclusa per
36,2 milioni di Euro, è la più significativa in Italia dalla crisi di
fiducia dei mercati azionari nel settore dell'Information Technology.
Progetto Integra acquisterà il 47,46% di Gruppo Formula da Banca IntesaBci,
venditrice per il 9,13% di un pacchetto intermediato e per il 38,33% della
quota di DS DataSystems, che in questa operazione esce completamente dall'azionariato
di Gruppo Formula S.p.A. Inoltre, una quota del 2% del capitale di Gruppo
Formula sarà ceduto a Progetto Integra da Carlo Navone, Presidente e socio
fondatore di Formula, mentre un pacchetto complessivamente rappresentativo
lo 0,62 % viene ceduto da altri manager della società. Al termine
dell'operazione la partecipazione di Progetto Integra in Gruppo Formula
raggiunge così il 50,08% e un ulteriore pacchetto del 4,5% è oggetto di un
contratto di put/call tra Progetto Integra e Carlo Navone. L'operazione -
sottoposta al rilascio del nulla osta da parte dell'Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato - prevede, inoltre, la partecipazione di alcuni
manager di Gruppo Formula, tra cui l'Amministratore Delegato Roberto
Camporesi e il Consigliere Delegato Renato Ottina nella compagine sociale di
Progetto Integra attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale ad
essi riservato. "I nuovi soci hanno dato fiducia al piano industriale
elaborato dal management - commenta Roberto Camporesi, Amministratore
Delegato di Gruppo Formula - che, avviato con l'inizio dell'esercizio,
comincia a produrre i primi effetti e prevede il consolidamento della
leadership anche con operazioni di acquisizione o integrazione con altre
aziende operanti nel settore, alfine di costituire il più grande polo
interamente italiano per 'informatica gestionale in grado di giocare un
ruolo di primo piano nel mercato italiano Tale piano si basa sulla capacità
di Gruppo Formula S.p.A. di fornire soluzioni in grado di competere con
player di livello globale e di supportare sia le aziende italiane sia-
quelle internazionali nell'area Extended Erp. Queste soluzioni integrano
tecnologie, servizi, prodotti, e consulenza e sono in grado di soddisfare le
esigenze dei clienti anche nelle "aree di firontiera", quali la
Supply Chain, il Crm e l'e-business. In quest'ottica Formula è recentemente
entrata nel capitale sociale di Exante con l'acquisizione di una quota pari
al 82% del pacchetto azionario. Exante è una società attiva nel mercato
dell'ebusiness consulting al quale offre soluzioni end-to-end complete. A
conferma di un cammino già avviato da alcuni anni per meglio comprendere e
soddisfare i processi di business dell'azienda italiana, Formula ha
realizzato soluzioni verticali per diverse industry. Per rinforzare questo
elemento strategico, la società ha incrementato il proprio controllo sul
pacchetto azionario di Cedaf portandolo al 98%, che le consente di ampliare
la propria offerta aggiungendo una nuova soluzione verticale per il settore
della Pubblica Amministrazione Locale. " Il risultati di bilancio
relativi al primo semestre FY 2001-2002 recentemente pubblicati - conclude
Camporesi - sono la conferma della vitalità dì Formula nell'affrontare una
nuova fase del ciclo di vita dell'azienda ".
I
SOCI DI RIFERIMENTO DI EPLANET CONVERTIRANNO ANTICIPATAMENTE IL 100% DEI
PROPRI WARRANT
Milano, 27 maggio 2002. ePlanet rende noto che il 22 maggio, Kabuto Servicos
de Consultoria, l'Ing. Holger Van Den Heuvel, Fidicontrol, Cuneo e Associati
e Alessandro Acerbi hanno sottoscritto una dichiarazione di impegni
integrativa della scrittura privata del 29 giugno 2001, ai sensi dei quali
sono tenuti a esercitare anticipatamente n. 22.776.367 warrant ePlanet pari
al 100% dei warrant in loro possesso e a circa il 30% dei warrant esistenti.
Gli impegni assunti sono superiori alla disponibilità manifestata dai soci
in occasione del Consiglio di Amministrazione del 19 Aprile 2002 e
garantiscono a ePlanet un importo minimo di Euro 18.221.095,20, oltre agli
introiti che deriveranno dall'eventuale esercizio anticipato degli altri
warrant in circolazione. Con lo scopo di favorire il buon esito
dell'operazione, Sirti e i soci che hanno assunto gli impegni di
sottoscrizione si sono anche impegnati a non vendere azioni ePlanet al di
sotto di Euro 1.1 fino al termine del periodo di esercizio anticipato dei
warrant.
INDAGINE
SIRMI: LE IMPRESE DELL'ITALIA IN TRASFORMAZIONE, L'ANALISI DELLE ESIGENZE E
LE PREVISIONI PER IL FUTURO
Milano, 27 maggio 2002 - Nel corso di un convegno svoltosi il 24 maggio
presso Alssolombarda, Sirmi S.p.A. società di ricerche ha presentato
un'indagine che riporta una fotografia dell'attuale stato delle imprese in
via di trasformazione. Al fine di analizzare il livello di utilizzo della
tecnologia, i progetti di implementazione e le esigenze delle aziende
italiane, Sirmi Spa ha intervistato un campione di 610 imprese ivi
localizzate appartenenti ai settori: Industria, Commercio e Servizi di tutte
le dimensioni. I principali risultati derivanti dall'analisi sono i
seguenti: L'organizzazione interna attuale delle aziende è ancora
prevalentemente di tipo tradizionale ossia per funzioni (52,8%), se si passa
a considerare le previsioni per il futuro le aziende sembrano avere
l'intenzione di modificarla (la percentuale dell'organizzazione per funzioni
scende al 43,8%), sale, tuttavia, la percentuale di mancate risposte (7,9%)
a delineare l'esistenza di un certo livello di indecisione. La posizione
della funzione Sistemi Informativi nell'organigramma aziendale è in staff
alla Direzione Generale nel 61,6% delle aziende, a riporto
dell'Amministrazione e Controllo nel 20,5%, a riporto della Direzione
Organizzazione e Personale nel 4,9%, a riporto della Finanza nei 5,4% e di
altre Direzioni nel 3,1%. Tra le aree di miglioramento dei Sistema
Informativo indicate prevale l'innalzamento dei livello di servizio (40,8%),
seguito dall'adeguamento all'evoluzione tecnologica e dei business (39,7%) e
dall'apertura al Web (32,1%) e Molte aziende identificano quindi il Sistema
Informativo come motore della generale evoluzione dell'attività attraverso
la tecnologia. Le aree di miglioramento indicate coincidono sostanzialmente
con gli obiettivi aziendali supportati dal Sistema Informativo maggiormente
citati (connessione continua con clienti, fornitori e partner: 36,4%,
efficienza come vantaggio competitívo: 23,1%, e adozione dei modello
organizzativo customer oriented: 20%). Gli ostacoli dichiarati come frenanti
lo sviluppo dell'uso della tecnologia sono principalmente di tipo
culturale/psicologico (timore legato alla condivisione dei dati e delle
informazioni all'interno e all'esterno dell'azienda: 29,8%, resistenza
culturale: 25,4%) e, secondariamente, di tipo strutturale (costi: 23,4% e
necessità di rivedere le proprie strategie e l'organizzazione interna
14,1%). Per quanto riguarda i fattori di successo di una politica customer
oriented, la maggioranza delle aziende indica "soddisfare le esigenze
della clientela" (38,7%), seguito da "impostazione della
produzione secondo le richieste dei clienti" (27,4%) e da "curare
servizi pre e post vendita" (25,9%); comportamenti più
"strategici" come "mettere a punto quotazioni
personalizzate" (5,9%) e "adottare il mezzo di comunicazione più
adeguato" (4,3%) sono invece poco citati. Un certo livello di
orientamento al cliente risulta comunque identificabile. La rete Internet
risulta utilizzata nei rapporti con clienti e fornitori da una parte delle
aziende per attività abbastanza elementari: trasferimento di documenti
(48.9%), comunicazioni generiche con i fornitori (46,9%) e raccolta di
informazioni su clienti (38,5%). Attività meno elementari e più
strategiche sono invece meno citate: accesso a Marketplace o portali
aziendali (24,9%), fornitura servizi a clienti (18%), acquisto di materie
prime, prodotti e servizi (15,7%) e, infine, vendita prodotti o servizi in
Rete (12,1%). In parziale contrasto con quanto appena riportato vengono
invece ben identificati i vantaggi derivanti dall'uso di Internet; tra
quelli maggiormente citati: semplificazione rapporto con clienti e fornitori
(47,2%), riduzione tempi di contrattazione (43,9%), e comparazione delle
offerte (22,8%). Un ultimo aspetto legato all'utilizzo di Internet è
riconducibile alla possibilità di accedere alle applicazioni tramite la
Rete: percentuali variabili di aziende comprese tra 1,11,8% e il 22,3%
(riferito ai gestionali) hanno in atto un processo di cambiamento che porterà
le stesse ad essere disponibili tramite la Rete, un ulteriore percentuale più
elevata (dal 18,5% - approvvigionamento -al 28,9% - gestione delle relazioni
con i clienti) ha pianificato tale processo di cambiamento; le aziende
rimanenti, al momento attuale, non ci hanno ancora pensato. Alle aziende è
stato chiesto di indicare le tre aree di attività, a loro parere,
maggiormente importanti: le citazioni più frequenti sono riconducibili alla
produzione e pianificazione (54,3%), al marketing e vendite (36,4%), alla
gestione degli acquisti (32,5%), e alla logistica (32%). Indicare un'area
come importante non implica necessariamente però l'averla automatizzata: il
grado di automazione nella maggior parte dei casi è superiore ai 70%;
customer service (66,1%), marketing e vendite (63,1%) e strategie e
pianificazione (53,2%) rappresentano eccezioni in negativo perché
automatizzate meno frequentemente. L'ultimo passo significativo dell'analisi
riguarda la possibilità di utilizzare applicazioni in modalità Asp: il
29,3% delle aziende si dichiara abbastanza interessato a questa eventualità,
il 23,1% poco interessato e il 6,9% molto interessato; il rimanente 31,5%
non ha manifestato interesse.. Si noti che nel porre la domanda si è
evitato di menzionare il termine "Asw" preferendo invece
illustrarne il contenuto. In definitiva si può notare un'organizzazione
aziendale di tipo tradizionale ma in evoluzione verso una concezione più
avanzata, l'utilizzo di Internet parte dalle funzionalità più semplici per
evolvere verso attività strategiche e come mezzo per rendere disponibili le
applicazioni aziendali. Il Sistema Informativo è giudicato abbastanza
importante per realizzare obiettivi di efficienza e apertura al Web; la
citazione di quest'ultima anche come obiettivo ne denota la direzione d'uso
in termini strategici. Emerge inoltre che considerare un'area di attività
come importante non ne presuppone l'automazione. Gli ostacoli all'utilizzo
della tecnologia sono più di carattere psicologico/culturale che
strutturale. Esiste comunque un certo timore legato al cambiamento sia per
quanto riguarda l'incertezza dei risultati sia per quanto riguarda la
necessità di rivedere la propria organizzazione interna. In relazione ad
Internet si può notare una generalmente diffusa percezione generale dei
benefici, non sempre accompagnata, però, da un adeguato utilizzo di questo
strumento per fini più evoluti della comunicazione via posta elettronica e
della ricerca di informazioni. Le potenzialità della Rete non sono ancora
state pienamente percepite: la possibilità di farne uno strumento di
accesso alle applicazioni aziendali rappresenta il passo successivo dei
processo evolutivo. Occorre che le aziende modifichino il modo di intendere
la tecnologia: essa deve essere vista come strumento per migliorare la
propria attività e non come fonte di difficoltà.
ERNST
& YOUNG PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO "WORLD ENTREPRENEUR
OF THE YEAR": I 22 VINCITORI A LIVELLO NAZIONALE COMPETONO A MONTECARLO
PER IL TITOLO MONDIALE
Milano, 27 maggio 2002 - I migliori imprenditori di tutto il mondo,
vincitori delle rispettive edizioni nazionali per il 2001 del Premio
Imprenditore dell'Anno, si incontreranno a Montecarlo il prossimo 31 maggio
e concorreranno per aggiudicarsi il Premio World Entrepreneur Of The Year,
organizzato da Ernst & Young, Societa' internazionale leader nei servizi
professionali. Istituito nel 1986 negli Stati Uniti, il Premio Imprenditore
dell'Anno, che nel 2002 avra' luogo in ben 29 paesi, da sempre riconosce
l'impegno degli imprenditori che, con perseveranza e ingegno, hanno
contribuito al successo e alla crescita delle loro aziende e quindi
dell'economia nel suo complesso. Il Premio World Entrepreneur of the Year,
istituito nel 2001, ne costituisce il naturale proseguimento, confermando la
vocazione di Ernst & Young a premiare modelli di business vincenti oltre
i confini nazionali. La Giuria, presieduta da John Wall, Presidente del
Nasdaq, si riunira' per valutare i ventidue imprenditori nei giorni che
precedono la cerimonia di premiazione e, il 1° giugno, conferira' il
prestigioso riconoscimento al vincitore mondiale. Silvano Pedrollo,
Vincitore Nazionale del Premio L'Imprenditore dell'Anno 2001, rappresentera'
l'imprenditoria italiana a Monaco. Amministratore Unico di Pedrollo S.p.A.,
azienda produttrice di elettropompe e motori elettrici, l'Imprenditore ha da
sempre dimostrato una spiccata attenzione ai valori della solidarieta', per
esempio con importanti investimenti nei paesi del Terzo Mondo:
"Partecipo con orgoglio al Premio World Entrepreneur of the Year. Il
riconoscimento conferitomi da Ernst & Young nel 2001 e' stato per me e
per la mia azienda un'importante conferma del valore imprenditoriale dei
progetti volti al miglioramento della qualita' della vita nei paesi meno
fortunati", ha affermato Silvano Pedrollo, commentando la propria
presenza tra i candidati al Premio. "Ritengo che per offrire il proprio
contributo all'economia e al benessere mondiale sia necessario partire da
bisogni concreti". "Obiettivo di Ernst & Young e' premiare
l'eccellenza imprenditoriale nel mondo, pur con la consapevolezza dell'unicita'
e delle connotazioni specifiche per cui singole realta', profondamente
diverse per paese d'origine, tessuto socio-economico e cultura d'impresa,
sono in grado di confrontarsi tra loro, di distinguersi e di affermarsi. Il
nostro Paese recita in questo contesto un ruolo sempre piu' importante:
basti pensare alla vittoria italiana di Paolo della Porta, Presidente di
Saes Getters al World Entrepreneur Of The Year 2001", ha dichiarato
Giorgio Mosci, Partner di Ernst & Young. "Con la stessa convinzione
auguriamo un successo altrettanto importante a Silvano Pedrollo, che ci
rappresentera' quest'anno." Infolink: www.ey.com
INSEDIATO
IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ASNM PRESIDENTE LUIGI VIMERCATI
AMMINISTRATORE DELEGATO FABIO TERRAGNI
Sesto San Giovanni (Mi), 27 maggio 2002 - Si è insediato il 23 pomeriggio
il nuovo Consiglio di Amministrazione dell'Agenzia per la Promozione e lo
Sviluppo Sostenibile dell'Area Metropolitana Nord Milano (Asnm), la società
per azioni nata su iniziativa del Comune di Sesto San Giovanni per sostenere
lo sviluppo economico e sociale dell'area Nord Milano (comprendente anche i
Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Cologno Monzese). Il Consiglio uscente
era decaduto con l'approvazione, avvenuta nell'Assemblea del 3 maggio
scorso, del Bilancio 2001. La maggiore novità riguarda lo sdoppiamento
delle cariche di Presidente e Amministratore Delegato, finora riunite nella
figura di Fabio Terragni, che mantiene l'incarico di Amministratore Delegato
con i poteri relativi all'operatività della società. Nuovo Presidente di
Asnm è Luigi Vimercati, già Assessore alla Cultura a Sesto San Giovanni,
che assume la rappresentanza legale e istituzionale e la delega a nuovi
progetti speciali. La ripartizione delle cariche corrisponde a un maggior
peso e a un maggiore impegno del Comune di Sesto San Giovanni nella società:
l'aumento del capitale sociale di Asnm da 991.603 a 1.512.560 Euro,
approvato lo scorso 28 marzo dall'Assemblea straordinaria e sottoscritto
interamente dal Comune di Sesto mediante conferimento di un immobile
destinato a nuovo incubatore di imprese, ha determinato un nuovo assetto
societario in cui il Comune di Sesto San Giovanni diventa azionista di
maggioranza relativa con il 48,63%; la Provincia di Milano passa al 14,38%,
il Comune di Cinisello Balsamo, il Comune di Bresso, la Camera di Commercio
di Milano e Finlombarda Spa vanno al 6,85%, Falck e il Comune di Cologno
Monzese al 3,42%, Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni, Abb
Spa, Brollo-Marcegaglia e Centro Edilmarelli allo 0,68%. Gli altri
componenti del CdA di Asnm sono: Piergiorgio Monaci, in rappresentanza della
Provincia di Milano; Alessandro Pasquarelli, in rappresentanza del Comune di
Cinisello Balsamo; Sergio Brambilla Pisoni, in rappresentanza del Comune di
Bresso; Erminio Giorgio Maria Viganò, in rappresentanza della Camera di
Commercio di Milano; Alessandra Tabacco, in rappresentanza di Finlombarda.
Con il nuovo assetto societario e il nuovo Consiglio di Amministrazione
prende avvio una nuova fase della vita di Asnm, che - dalla sua costituzione
nel 1996 - ha saputo utilizzare risorse provenienti dalla Provincia di
Milano, dalla Regione Lombardia, dal Governo Nazionale e dall'Unione Europea
per avviare progetti di sostegno allo sviluppo locale nel territorio del
Nord Milano. Tra i progetti realizzati da Asnm, previsti dall'Accordo di
Programma ai sensi della Legge Regionale 30/94 e dal Contratto di Programma
con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ai sensi della Legge
239/93, si possono ricordare: la costituzione del Bic La Fucina, società di
servizi alle piccole e medie imprese, promossa in accordo con l'Unione
Europea ed oggi partecipata direttamente da Provincia di Milano, Comuni del
Nord Milano, Finlombarda, Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni
e Unione Artigiani della Provincia di Milano e Associazione Industriali Nord
Milano; la creazione di Proxima, centro di telelavoro, teleservizi e
teleformazione che, avviato nel 1998, ha permesso la formazione di oltre
15000 lavoratori e cittadini del Nord Milano; l'avvio dell'Officina
Multimediale Concordia, l'incubatore di nuove imprese che ha recentemente
celebrato i due anni di attività, che ha permesso la nascita di 32 nuove
aziende e ospita tre corsi post laurea dell'Università Statale di Milano;
la nascita del Centro Risorse per l'Impresa Sociale, uno strumento di
sostegno e di sviluppo del Terzo Settore, punto di riferimento per le
politiche attive del lavoro, sede di servizi e di attività per il rilancio
di un'economia solidale; la realizzazione dell'insediamento Nuovo Spazio
Artigianale Breda; il Contratto di Quartiere di Sant'Eusebio a Cinisello,
nuova modalità di approccio integrato alla riqualificazione urbana;
l'elaborazione del Piano Strategico del Nord Milano, uno strumento
innovativo per la costruzione di una visione condivisa del territorio e di
un quadro di riferimento per le politiche sovracomunali; l'organizzazione di
Concorsi internazionali d'Idee (Parco Falck a Sesto e Piazza Gramsci a
Cinisello Balsamo). In corso di realizzazione: l'insediamento produttivo per
piccole e medie imprese Campo Volo Bresso; il Fondo di Capitale di Rischio;
il nuovo incubatore d'imprese Breda a Sesto San Giovanni; l'insediamento
produttivo Falck Concordia a Sesto San Giovanni; l' Agenda 21 del Nord
Milano; rapporti con le università milanesi per la creazione di nuove
imprese innovative. La nuova fase sarà caratterizzata da un ancora maggiore
protagonismo nelle trasformazioni in corso nel Comune di Sesto San Giovanni
(Città della Comunicazione, Parco Audiovisivo Multimediale, Parco
Scientifico Tecnologico sull'area Vulcano di Sesto collaborazione per la
realizzazione del Museo del Lavoro e dell'Industria) e nella cooperazione
territoriale del Nord Milano.
FINDOMESTIC:
PIEMONTE UN UNIVERSO DI CONSUMO RICCO E DIVERSIFICATO CON UNO SPICCATO
INTERESSE PER I PRODOTTI INNOVATIVI MITIGATO DA UN'INNATA SOBRIETA'SECONDO
IL RAPPORTO FINDOMESTIC BANCA-CENSIS SU "CONSUMI E STILI DI VITA IN
PIEMONTE"
Torino, 27 maggio 2002 - In Piemonte gli acquisti sono caratterizzati da
un'accentuata propensione ai consumi, da un'ampia diversificazione dei
gusti, da un interesse crescente nei confronti dei prodotti più innovativi
e delle marche migliori, di quanto possa garantire comfort e benessere, il
tutto mitigato da uno stile pacato e sobrio. Il trait d'union è infatti
costituito da un atteggiamento riflessivo negli acquisti, mai incline
all'eccesso, si direbbe quasi innato e comunque raramente originato da una
limitata disponibilità finanziaria. Queste sono le principali conclusioni
cui è giunto il rapporto "Findomestic Banca-Censis" su
"Stili di vita e consumi" in Piemonte che è stato presentato oggi
a Torino presso l'hotel Jolly Hotel Principi di Piemonte dal Dr. Giuseppe De
Rita, Presidente del Censis, dall'Avvocato Edoardo Speranza, Presidente di
Findomestic alla presenza del Dr. Ferruccio Dardanello Presidente
dell'Unione Regionale del Commercio e del Turismo del Piemonte. L'analisi
del sistema dei consumi in Piemonte evidenzia fenomeni complessi che trovano
riscontro in diversi fattori. In primis nell'attrazione crescente di un
vasto numero di persone per le tecnologie consumer, cioè per i prodotti
d'uso domestico, quali il computer, l'impianto Dvd, i sistemi audio e video
sempre più sofisticati. Ciò che colpisce è la costante crescita di
acquisti di prodotti tecnologici di ultima generazione, dal computer al
collegamento Internet, dal telefono cellulare all'impianto Dvd: beni
funzionali a stili di vita sempre più dinamici, in cui la possibilità di
acquistare rapidamente informazioni è divenuto uno status symbol, un modo
di sentirsi parte di una comunità indistinta. Il 60% dei piemontesi
intervistati dispone di una dotazione alta o medio alta di beni durevoli,
quasi a testimoniare il raggiungimento di un benessere largamente diffuso:
il 99% delle famiglie piemontesi ha la lavatrice, il 96% la prima tv, l'89%
la prima auto, il 58% la seconda TV, il 48% la seconda auto, il 72% il
videoregistratore, il 79% il cellulare, il 45% pc, il 30% l'abbonamento a
internet, il 18% l'antenna satellitare e il 7% il Dvd. Parallelamente si
riscontra il permanere di un approccio tradizionale nei confronti di fattori
come la marca, intesa come rilevante criterio di scelta di una vasta gamma
di beni alimentari e durevoli. Il 93% del campione intervistato opta infatti
per i prodotti di marca migliore, anche a costo di spendere di più e di
limitare la quantità di oggetti posseduti. Si tratta di un atteggiamento
diffuso in tutte le classi di età, così come nelle fasce di reddito medio
alto che evidenzia la tendenza ad uno stile d'acquisto sempre più
selettivo, improntato alla ricerca dell'elevata qualità dei singoli beni.
Nella Regione è stata rilevata una positiva aspirazione a migliorare il
proprio status, anche attraverso nuovi acquisti. In questo contesto si
assiste ad una crescente diffusione del credito al consumo, cui ricorre il
23,7% degli intervistati, percentuale cui aggiungere un'ulteriore quota del
9% che prevede di farvi ricorso. Un quadro che si accorda con il fatto che
il 40% dei piemontesi ha dichiarato di concedersi sempre più spesso piccoli
e grandi lussi, percentuale che sale al 53% tra i più giovani. Il processo
d'acquisto si sviluppa in modo articolato: l'80% dei piemontesi manifesta un
comportamento d'acquisto auto referenziale, non chiedendo consiglio ad
alcuno e basandosi quindi su propri criteri di valutazione. Viene prestata
molta attenzione anche alla genuinità dei beni alimentari ed alla
robustezza dei principali beni durevoli. Un altro aspetto particolare è la
riaffermazione dell'importante ruolo svolto dalla piccola distribuzione
tradizionale, considerata un fattore di sviluppo del territorio, soprattutto
dalle persone anziane e da quelli che appartengono alle classi meno
abbienti. La piccola distribuzione, secondo molti intervistati, svolge una
funzione rilevante in grado di rispondere efficientemente a specifiche
esigenze di consumo e di mantenere vive le aree più periferiche della
regione. La continua mediazione tra risparmio e consumo ed il nuovo
approccio al rischio di investimento fanno emergere alcuni aspetti molto
interessanti tra i quali il dinamismo delle attività di investimento in
titoli ed azioni: il 31% delle famigli intervistate investe in titoli a
reddito fisso, il 19% possiede quote di fondi comuni, il 16% detiene titoli
azionari ed il 26% ha fondi pensione: percentuali ben più elevate delle
restanti famiglie italiane. La spinta al risparmio in Piemonte per motivi
cautelativi ha attenuato ovunque la propensione ai consumi, anche se i
piemontesi guardano al futuro con serenità manifestando per i prossimi mesi
aspettative positive. L'atteggiamento rassicurante, improntato all'ottimismo
ed alla praticità manifestato dai piemontesi, emerge anche nelle opinioni
riguardanti l'euro e i gravi attentati terroristici verificatisi l'11
settembre a NY: eventi percepiti come ininfluenti relativamente propri
comportamenti di consumo. A conferma dello stile pacato dei piemontesi c'è
il riconoscimento della sfera degli affetti personali come unico vero punto
fermo in un sistema di relazioni ben più vasto ed in rapido cambiamento: la
famiglia, per il 60% degli intervistati, è l'unico vero punto di
riferimento, seguono le associazioni di volontariato e le istituzioni
locali. Se si osservano le diverse realtà provinciali è possibile
affermare che: q Torino, Biella, Cuneo e Novara sono luoghi nei quali il
benessere diffuso invoglia all'acquisto di prodotti e di servizi nuovi ed a
maggiore contenuto tecnologico; - Verbanio, Cusio e l'Ossola sperimentano un
modello di consumo ibrido, a cavallo tra la sobrietà piemontese ed il
dinamismo della contigua Lombardia; - Asti, Alessandria e Vercelli rivelano
invece un'alternanza continua tra l'accennata moderazione delle spese e
l'irresistibile attrazione per le novità del mercato e per i prodotti di
qualità elevata. Torino: l'alternanza virtuosa tra innovazione e
tradizione. Ciò che colpisce della famiglie intervistate è il continuo
oscillare tra comportamenti di consumo lontani da qualsiasi forma di eccesso
e l'attrazione verso nuovi prodotti ad elevato o medio contenuto
tecnologico. Torino ha la più alta percentuale di possesso di personal
computer della Regione (50%) a fronte di una media regionale che si assesta
sul 45,5%. Lo stesso vale anche per il telefono cellulare utilizzato
dall'82% circa dei torinesi a fronte del 79% dei piemontesi. Anche la
percentuale di videoregistratori è apprezzabile . Nella provincia do Torino
è stata rilevata la maggiore percentuale di famiglie che si collega più o
meno regolarmente al web . In questo contesto è in crescita anche il
ricorso all'acquisto di prodotti tramite il commercio elettronico e l'home
banking per via telematica. Cuneo: il lento incedere verso una società
affluente. L'elevata propensione ai consumi funge da specchio del costante
sviluppo economico manifestatosi negli ultimi decenni: il 67% della famiglie
intervistate si contraddistingue per una dotazione alta o media alta di beni
durevoli a fronte di una media regionale del 63%. A Cuneo si registrano
percentuali maggiori della media regionali per ciò che concerne il possesso
della seconda autovettura , del personal computer e di videoregistratori Più
della metà degli intervistati di questa provincia ha un PC, il 28% ha
dichiarato di utilizzare regolarmente il collegamento a Internet per
visionare siti web o per la ricezione o l'invio di posta elettronica, per
l'acquisto di prodotti e per piccole transazioni finanziarie a distanza (in
misura ridotta). Il criterio che guida molte scelte d'acquisto è il
rapporto tra la qualità e il prezzo: in ogni prodotto viene comunque anche
ricercata la praticità e la funzionalità d'uso. Vercelli: un presente
grintoso e un futuro brillante. L'area vive una fase di forte espansione
delle spese delle famiglie che guardano al futuro con ottimismo e sembrano
voler recuperare i ritardi accumulati con intenzioni d'acquisto ben più
alte delle medie regionali in beni durevoli, istruzione, cultura e tempo
libero. La prima e la seconda autovettura, il ciclomotore, il primo ed il
secondo televisore, il telefono cellulare, il videoregistratore, l'impianto
Dvd e la play station sono largamente diffusi. I prossimi acquisti sembrano
focalizzarsi sugli impianti audio e video di alta qualità, sull'acquisto di
personal computer, sui telefoni cellulari di ultima generazione. Anche
Internet è per molti (24,5%) un modo per essere al passo con i tempi, per
acquisire informazioni, inviare e ricevere posta elettronica, prenotare
viaggi, acquistare prodotti per corrispondenza e fare l'home banking.. La
spinta verso il nuovo si compensa con una grande concretezza da parte di
questa provincia che infatti ha indicato come prima tipologia di spesa
quella legata all'acquisto della casa e quelle per la salute e il benessere,
così come per il 69% degli intervistati il più importante valore di
riferimento è la famiglia. Alessandria: una provincia in chiaro scuro.
Questa provincia registra performance apprezzabili dal punto di vista dei
consumi, ma in tutti i casi meno brillanti della media regionale. Ciò vale
per il possesso della prima autovettura, per la diffusione del Pc, per
l'accesso a Internet . Per il 2002 la grande maggioranza delle famiglie non
prevede l'aumento sostanziale delle proprie spese. Tra coloro che invece
intendono effettuare acquisti si segnala una crescente attenzione per i
prodotti legati alle tecnologie delle comunicazioni e dell'informazione: il
9% prevede di comperare un PC e un nuovo cellulare, il 7% si doterà di un
accesso a Internet, il 5,8% di un impianto Dvd e il 13,6% ha intenzione di
acquistare nuovi mobili. Nei prodotti vengono per lo più ricercate l'alta
qualità, anche se nella realtà non poche persone appaiono costrette a
considerare l'economicità o il rapporto qualità prezzo come principale
criterio di scelta. Verbano, Cusio, Ossola: risparmi "versus"
consumi. In questa provincia l'understatement, la parsimonia, la ricerca
della piena funzionalità degli oggetti e l'aspirazione al miglioramento
delle condizioni di vita appaiono fortemente compenetrate. Il raggiungimento
di elevati standard di benessere spinge gran parte della popolazione a
dosare con oculatezza la propria liquidità finanziaria tra nuovi acquisti
ed il risparmio o i piccoli investimenti. Qui sono infatti state rilevate le
percentuali più alte di persone che investono regolarmente in fondi
intermediati ( 21%), in titoli a reddito fisso (38%) in azioni (21%) o in
immobili (10,5%). Anche il risparmio per motivi precauzionali appare molto
diffuso tanto che il 39,5% degli intervistati ha sottoscritto un fondo
pensione su una media regionale del 26,6%. Si è di fronte ad una comunità
locale affluente che non ostenta il proprio benessere, ma che anzi ha
sviluppato un doppio comportamento di consumo: da un lato vi è infatti la
spinta alla selezione, alla ricerca dei prodotti a più alto contenuto di
innovazione e di più elevata qualità, dall'altro vi è un'eccessiva
affermazione di atteggiamenti parsimoniosi. Biella: il fascino discreto del
benessere. Gli abitanti di questa provincia optano quasi sempre per i
prodotti di alta qualità, danno scarso peso alla marca, sono estremamente
oculati negli acquisti (tanto da confrontare spesso o quasi sempre i prezzi
di prodotti tra differenti esercizi commerciali), sono ormai dotati dei
principali beni durevoli, hanno deciso di dedicare un livello crescente di
spese al tempo libero, al benessere psico fisico e ad altri servizi legati
alla cultura o al divertimento. Infatti per il 52% degli intervistati gli
acquisti futuri si focalizzeranno sulla fruizione di nuovi servizi,
piuttosto che sull'acquisto di nuovi beni. D'altra parte il 73% degli
intervistati presenta una dotazione alta o medio alta di beni durevoli, su
una media regionale del 63%. I nuovi prodotti, legati alle tecnologie
dell'informazione e delle comunicazioni, attirano molto l'attenzione dei
consumatori di questa parte del Piemonte, tanto che buona parte delle spese
previste per il 2002 riguarderanno questa vasta categoria merceologica
(dagli impianti audio e video ad alta fedeltà, ai telefoni cellulari di
nuova generazione) che contribuisce sempre più al miglioramento
dell'ambiente domestico ed a una vita più comoda. Novara: equilibrio
stabile in un contesto che cambia. I comportamenti di consumo della
Provincia sono una commistione tra l'interesse per le novità del mercato ed
un atteggiamento di grande moderazione, di elevata propensione al risparmio.
Il benessere diffuso degli ultimi anni ha innescato meccanismi di spesa
sempre più selettivi, orientati all'elevata qualità dei prodotti. Il
consumatore della provincia di Novara attribuisce alla marca un valore
simbolico rilevante: per il 30% degli intervistati essa costituisce infatti
la principale garanzia di qualità. Sono tuttavia presenti elementi che
rivelano l'esistenza di comportamenti di consumo e di meccanismi di scelta
più articolati rispetto a quanto è possibile rilevare nella maggioranza
delle province piemontesi. Qui l'estetica o il design evoluto dei principali
beni durevoli e degli articoli di abbigliamento assumono, più che altrove,
un peso rilevante nelle scelte d'acquisto. Anche l'interesse per le nuove
tecnologie e per i sistemi audio e video per uso domestico è, infatti,
molto diffuso: il 10% delle famiglie intervistate è in possesso di un
impianto Dvd, il 42,5% ha il Pc, il 31,5% è collegato ad Internet, il 24%
ha l'antenna satellitale, il 78% ha un videoregistratore. Gli abitanti della
provincia manifestano un interesse spiccato ad effettuare acquisti nei
grandi centri commerciali e nelle superfici specializzate. Asti: una
moderata apertura all'innovazione. Questa Provincia esprime comportamenti di
consumo improntati alla moderazione, in alcuni casi imposta da una
congiuntura economica poco favorevole. Ciò nonostante tra gli intervistati
appare molto diffusa la presenza di prodotti innovativi, legati al tempo
libero e con un elevato contenuto tecnologico. L'impianto Dvd è presente
nell'8% delle famiglie intervistate, l'abbonamento alla pay tv è stato
attivato nel 14,3% dei casi e la playstation è posseduta dal 22% delle
persone contattate. In questa provincia risultano abbastanza diffusi anche
il PC (39%), l'accesso a Internet (31%), l'antenna satellitare o via cavo (
16%), il telefonino cellulare, (75%). Nascosti da comportamenti di spesa che
inizialmente possono apparire dimessi, i consumatori della provincia di Asti
mostrano un atteggiamento aperto e positivo che si riflette in una scarsa
autoreferenzialità al momento dell'acquisto.
ùCOMMERCIO
CON L'ESTERO MARZO E APRILE 2002
Roma, 27 maggio 2002 - Nel mese di aprile 2002 le esportazioni verso i paesi
extra UE sono diminuite, rispetto allo stesso mese del 2001, del 4 per
cento, mentre le importazioni sono diminuite dell'1,3 per cento. Si ricorda
che a marzo 2002 le esportazioni e le importazioni hanno registrato,
rispettivamente, una diminuzione tendenziale del 4,7 per cento e del 13,5
per cento. Nel mese di aprile il saldo commerciale con i paesi extra UE è
risultato positivo per 39 milioni di euro, rispetto a quello positivo per
314 milioni di euro registrato nello stesso mese dell'anno precedente. Nel
periodo gennaio-aprile 2002 il saldo è stato positivo per 632 milioni di
euro, a fronte di un valore positivo di 48 milioni di euro nello stesso
periodo del 2001. Rispetto a marzo 2002, al netto della stagionalità, le
esportazioni sono diminuite del 2,4 per cento e le importazioni sono calate
del 2,3 per cento. Nel mese di marzo 2002, rispetto allo stesso mese del
2001, le esportazioni verso i paesi UE sono diminuite dell'11,2 per cento,
le importazioni dell'8,7 per cento. Il saldo commerciale è risultato
negativo per 165 milioni di euro, a fronte di un valore positivo di 200
milioni di euro registrato nello stesso mese del 2001. Nel periodo
gennaio-marzo 2002 il saldo è stato negativo per 630 milioni di euro, a
fronte di un valore positivo di 48 milioni di euro registrato nello stesso
periodo del 2001. Rispetto a febbraio 2002 i dati destagionalizzati
registrano una diminuzione dello 0,2 per cento delle esportazioni e un
aumento dell'1 per cento delle importazioni. Considerando l'interscambio
complessivo, nel marzo 2002 le esportazioni sono diminuite dell'8,3 per
cento e le importazioni sono calate del 10,8 per cento, rispetto allo stesso
mese dell'anno precedente. Il saldo commerciale è risultato positivo per
1.343 milioni di euro, a fronte di un valore positivo di 801 milioni di euro
registrato nello stesso mese del 2001. Nel periodo gennaio-marzo 2002 il
saldo è stato negativo per 37 milioni di euro, rispetto a un valore
negativo di 219 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2001.
Nel confronto con febbraio 2002 i dati destagionalizzati indicano un
decremento dello 0,3, per cento delle esportazioni e un incremento dello 0,8
per cento delle importazioni.
INAUGURATO
IL SECONDO STORE PRADA SPORT A ROMA
Roma, 27 maggio 2002 - E' stato inaugurato sabato 25 maggio, nella
centralissima via del Babuino a Roma, il nuovo negozio Prada Sport. "E'
il secondo store in Italia dedicato alle nostre collezioni sportive -
afferma Patrizio Bertelli, Presidente del Gruppo Prada - e l'apertura del
negozio coincide con il varo di Luna Rossa e l'inizio delle regate
preliminari per l'America's Cup. Le collezioni sportive firmate Prada hanno
registrato un grandissimo successo e da ciò l'esigenza di dar vita a spazi
di vendita autonomi in città che riteniamo strategiche per il
marchio". Ospitato in un palazzo di fine Settecento, il nuovo negozio -
il cui progetto è stato curato dall'Architetto Roberto Baciocchi - conta
ben dieci vetrine, due delle quali affacciate su via del Babbuino, una su
via Margutta e sette su via Aliberti. I serramenti a scomparsa, che vanno ad
inserirsi direttamente nella muratura, esaltano le vetrine e conferiscono
una nuova luminosità allo spazio. Il negozio si articola in sei differenti
ambienti, per un totale di 390 metri quadrati lordi, e si caratterizza per
il pavimento in resina, il soffitto e le pareti bianche. Gli scaffali e i
banchi di vendita in noce e le sedute in pelle nera creano un piacevole
contrasto con la luminosità delle pareti, conferendo all'ambiente una
confortevole aria "tecno-minimal". Lo store Prada Sport di Roma
aprirà con le collezioni abbigliamento complete Prada Sport Donna e Prada
Sport Uomo Primavera/Estate 2002; una parte importante all'interno del
negozio è riservata alle collezioni calzature e agli accessori. Le
collezioni Prada Sport si caratterizzano per l'uso di tessuti altamente
performanti, impermeabili, traspiranti, termosaldati, sottoposti a
trattamento antigoccia e antimacchia, interpretati sia in chiave classica
sia in versione più tecnologica per i modelli specificamente pensati per
gli sport come il golf, il tennis, la vela.
MARZOTTO
E INTERNATIONAL TRADEMARKS INC. (ITI: ACCORDO PER L'ESTENSIONE AL MERCATO
SPAGNOLO DELL'ATTUALE LICENZA RELATIVA ALL'ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI E
CALZATURE DEL MARCHIO MARLBORO CLASSICS
Milano, 27 maggio 2002 - Lo scorso 17 maggio Marzotto S.p.A. ha firmato con
la International Trademarks Inc. (Iti) un contratto che prevede l'estensione
al mercato spagnolo dell'attuale licenza relativa all'abbigliamento,
accessori e calzature del marchio Marlboro Classics. Entro il 2006, Marzotto
prevede di raggiungere in Spagna un livello di fatturato di circa 20 milioni
di Euro. L'ingresso nel mercato spagnolo, con la prevista apertura iniziale
di 2 Flagship Stores localizzati a Madrid e Barcellona, rappresenta
un'importante opportunità di sviluppo del marchio a livello internazionale.
Nel 2001 Marlboro Classics ha registrato complessivamente ricavi per oltre
130 milioni di Euro, con un margine operativo a doppia cifra. Nel corso del
prossimo triennio Marzotto ritiene di poter ulteriormente incrementare il
livello dei ricavi e della redditività anche tramite una selezionata
espansione della rete con punti di vendita diretti. La Marzotto, che ha un
contratto di licenza a lungo termine, gestisce il marchio Marlboro Classics
oggi fortemente presente sul mercato dell'abbigliamento casual. Nel corso
degli ultimi dieci anni Marlboro Classics ha mostrato un tasso di crescita
medio annuo di circa il 20% sia dei ricavi che del risultato operativo. Nel
2001 il fatturato è stato realizzato per oltre il 40% con negozi esclusivi
(163) e shop within the shop (310).
SOMMERGIBILE
TOTI: PRECISAZIONI DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA
TECNOLOGIA "LEONARDO DA VINCI"
Milano, 27 maggio 2002 - La redazione di Marketpress il 24 maggio ha
ricevuto le seguenti precisazioni da parte della Fondazione Museo Nazionale
della Scienza e della Tecnologia " Leonardo da Vinci" di Milano:
" La Presidenza e la Direzione della Fondazione Museo Nazionale della
Scienza e della Tecnologia prendono atto, a seguito di quanto riportato in
data odierna dagli organi di informazione e di stampa, della posizione del
Comune di Milano rispetto al trasporto del sommergibile Toti. Quanto
riportato dai diversi organi di stampa rappresenta in modo inequivocabile la
decisione di fatto presa dall'Amministrazione del Comune di Milano. Vogliamo
puntualizzare che, per quanto ci è noto sulla base delle relazioni tecniche
redatte dalla commissione presieduta dal professor Migliacci, non è vero
che siano necessari interventi strutturali nella città della portata
indicata dal Vicesindaco, Senatore De Corato. Non ci risulta quindi che ci
siano sostanziali ragioni tecniche per non autorizzare il trasporto del
sommergibile Enrico Toti. Coerentemente a queste constatazioni, anche gli
aspetti finanziari così come riportati dagli organi d'informazione, non ci
risultano realistici. Ci veniamo a trovare in una condizione in cui vediamo
l'Amministrazione Comunale usare pretestuosamente argomenti tecnici per
giustificare scelte politiche senza dichiararle come tali. In tutto questo
leggiamo mancanza di coraggio, che non vogliamo confondere con l'eccesso di
attenzione che un'impresa come quella del trasporto del sommergibile Toti
deve suscitare, o con la valutazione - più che legittima da parte di
amministratori della cosa pubblica - che la città di Milano abbia altre
priorità d'intervento, o ancora più semplicemente, che l'Amministrazione
Comunale abbia cambiato idea in merito a un'impresa di tale portata. Tali
scelte diventano palesi a oltre sei mesi dal termine del lavoro della
commissione presieduta dal professor Migliacci. In questo periodo la sorte
del sommergibile Toti ha costantemente occupato le pagine dei giornali,
trasformando un'impresa culturale, quale l'acquisizione di una parte
significativa della storia tecnologica ed industriale del nostro Paese,
nell'ennesima cronaca di querelle tra Amministrazioni ed Enti. Sarebbe stato
possibile evitare un grave danno all'immagine di Milano e di una sua
istituzione culturale di riconosciuto prestigio internazionale. Molte
energie del Museo sono state spese per realizzare tutte le necessarie
condizioni per portare il sommergibile nella nostra Sede, togliendo risorse
preziose al rilancio di questo ente culturale a cui da un anno stiamo
lavorando. A seguito di tale presa di posizione da parte
dell'Amministrazione Comunale, ci vediamo costretti a comunicare alla Marina
Militare che sono venute meno le condizioni sancite nella Convenzione che a
lei ci lega per ricevere degnamente questo dono".
VIA
LIBERA ALLE DOMANDE DI COFINANZIAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI ALLOGGI E
RESIDENZE PER STUDENTI UNIVERSITARI
Roma, 27 maggio 2002 - Via libera alle domande di cofinanziamento per la
realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. Sono stati
infatti pubblicati nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 117
del 21 maggio 2002 i relativi decreti ministeriali di attuazione, in
conformità con quanto disposto dalla legge 338/2000. Le richieste di
cofinanziamento devono essere presentate dai soggetti interessati entro il
21 agosto 2002. Le leggi 14 novembre 2000 n. 338 (art. 1) e 23 dicembre 2000
n. 388 (art. 144, comma 18) hanno previsto il cofinanziamento, nella misura
non superiore al 50%, della realizzazione di alloggi e residenze per
studenti universitari, da parte di Università, Regioni, Provincie,
Organismi regionali per il diritto allo studio, Collegi universitari
legalmente riconosciuti nonché cooperative ed organizzazioni non lucrative
operanti nel settore. Il testo dei decreti attuativi, il modello
informatizzato necessario per la richiesta di cofinanziamento ed ogni utile
informazione al riguardo sono reperibili all'indirizzo web del Ministero ( www.miur.it
) alla voce "Università".
INDETTE
AUDIZIONI PUBBLICHE DEGLI OPERATORI SULLA PROMOZIONE DELL'EFFICIENZA
ENERGETICA
Milano, 27 maggio 2002 - L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha
indetto pubbliche audizioni sulla promozione dell'efficienza energetica
negli usi finali con le associazioni dei consumatori e degli utenti, le
associazioni ambientaliste, le associazioni sindacali delle imprese e dei
lavoratori e con tutti gli operatori interessati che ne faranno richiesta.
Le audizioni sono convocate per permettere ai soggetti interessati di
formulare all'Autorità, prima dell'adozione dei relativi provvedimenti,
osservazioni sulle proposte contenute nel documento di consultazione
"Proposte per l'attuazione dei Decreti ministeriali del 24 aprile 2001
per la promozione dell'efficienza energetica negli usi finali"
disponibile dallo scorso 12 aprile sul sito www.autorita.energia.it
o presso la sede dell'Autorità a Milano e l'ufficio di Roma. Per l'invio di
osservazioni e pareri scritti era stato fissato il termine del 31 maggio
2002. Chi intende partecipare alle audizioni, che si svolgeranno nei giorni
13 e 14 giugno presso il Centro congressi Frentani, in via dei Frentani 4 a
Roma, deve inviare una richiesta a mezzo raccomandata (all'indirizzo Autorità
per l'energia elettrica e il gas, piazza Cavour 5, 20121 Milano), fax (al
numero 02.65565.231) o e-mail (all'indirizzo audizioni@autorita.energia.it
) indicando i nominativi (non più di tre per richiedente) dei partecipanti.
L'Autorità provvederà ad informare i richiedenti sull'orario esatto delle
audizioni che si svolgeranno per gruppi omogenei di partecipanti.
IAE
NET-SERVICE: SEMINARIO GRATUITO DI AGGIORNAMENTO
Milano, 27 maggio 2002 - Iae Net-Service organizza il 17 giugno 2002 a
Milano ore 14,00-18,00 il Seminario gratuito di aggiornamento che svilupperà
le seguenti tematiche: Riorganizzazione e progettazione ambienti di lavoro
ed addestramento del personale ai fini della sicurezza; Cantieri; Acustica
Dir 2000/14/Ce ; Prevenzione riduzione integrate dell'inquinamento Ippc. La
partecipazione è gratuita ma è obbligatoria l'iscrizione al seminario dato
il numero limitato di posti disponibili: Scarica la locandina con il
programma del seminario: http://www.ambienteeuropa.it/Formazione/Programmi/MI_17_giugno_2002.pdf
ANZIANO
A MILANO? MEZZA PENSIONE SOLO PER L'AFFITTO L'80% DEGLI IMMIGRATI PAGA MENO
DI 258 EURO AL MESE PER L'AFFITTO, IL 70% DEGLI "IMMIGRATI DI
LUSSO" (STUDENTI) SUPERA I 671 EURO
Milano, 27 maggio 2002. Una casa confortevole per loro è davvero un
miraggio: un anziano ed un immigrato su 4, che risiedono a Milano, soffrono
di disagi abitativi. L'affitto è la condizione abitativa più diffusa: così
vivono il 65,8% degli immigrati, il 46,5% degli anziani, l'88% degli
studenti nel comune di Milano. Ma con fatica, se gli immigrati spendono il
54% del loro reddito per la casa, gli anziani devono rinunciare al 42,7%
della propria pensione. Solo il 4,6% degli immigrati e il 2,3% degli anziani
riescono a trovare posto in strutture a loro dedicate. Meglio, anche se di
poco, la situazione degli studenti: il 12% vive in un pensionato. Gli
immigrati si devono accontentare di soluzioni provvisorie: l'11% trova posto
in casa di amici e un altro 10% nel posto dove lavora. E gli studenti sono
costretti dai prezzi a condividere un appartamento nel 71,9% dei casi.
Anziani, famiglie immigrate, studenti universitari sono tre categorie che
soffrono forti disagi nel mercato immobiliare di Milano e provincia. Come
emerge dalla ricerca "Il fabbisogno abitativo delle categorie marginali
a Milano: studenti, anziani ed immigrati" condotta da Osmi - Borsa
Immobiliare, Azienda Speciale dalla Camera di Commercio di Milano e affidata
al Certet-Bocconi. "Nell'attuale fase di espansione del mercato
immobiliare milanese va rivolta una particolare attenzione alle esigenze e
al ruolo che a Milano ricoprono già da qualche anno, categorie quali gli
studenti, gli immigrati e gli anziani - ha dichiarato il dott. Giorgio Viganò
Presidente di Osmi- Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano -. Le profonde trasformazioni sociali e demografiche
degli anni recenti hanno avuto un notevole impatto sul mercato immobiliare:
il progressivo invecchiamento della popolazione, i processi di migrazione
internazionale, l'aumento nel livello di istruzione superiore incrementano
il peso di talune categorie con esigenze particolari dal punto di vista
abitativo, modificando in misura sensibile, soprattutto nelle grandi città,
le caratteristiche della domanda di abitazioni. A questa crescente richiesta
e a fronte di soluzioni abitative sempre meno accettabili, occorre una
azione congiunta delle istituzioni per rispondere in modo e in tempi rapidi
ed evitare aggravamenti di difficile risolvibilità". Il budget per
l'affitto per alcuni è davvero limitato, a fronte di prezzi lievitanti: per
il 34,6% degli immigrati, non può superare una cifra tra € 51, 65 - €
154.94 (cento e trecentomila lire) e per il 36,3% una quota tra €
154.94/258.23 (trecento e cinquecentomila lire). Mentre l'anziano si trova
di fronte a un canone medio mensile di affitto di € 430 per un bilocale
nella cerchia Bastioni, di € 356 nella Circonvallazione e € 279 in
periferia. Difficile da pagare da solo, se non rinunciando a tutto il resto.
Ecco allora che il 26% si trova ad abitare in case degradate. Il 70% degli
studenti occupa un'abitazione il cui canone mensile è superiore a 516 euro,
pagando così la difficoltà di trovare un posto dove stare. Solo nel 13%
dei casi si devono accontentare di una soluzione che costa meno di 309 euro
mensili (600 mila lire). Chi investe nel mattone è il 51,2% degli anziani
che è nelle condizioni di farlo e tra gli immigrati il 4,7%. Le aree
cittadine prescelte dagli immigrati sono le zone nord di Milano: Paolo
Sarpi-Procaccini, Bovisa-Dergano, Istria-Maciachini, Buenos Aires-Vitruvio.
Gli anziani si trovano invece nella zona a sud di Milano,
Alzaia-Barona-Molise e a ovest risiedono in zona S. Siro: in queste aree il
40% della popolazione ha più di 65 anni. Quelle scelte dagli studenti sono
più numerose e si trovano nelle vicinanze delle principali Università
milanesi, la zona Augusto, Nirone-S. Ambrogio dove ha sede l'Università
Cattolica del S. Cuore. Altra zona centrale dove si trovano gli studenti è
quella di via Larga sede dell'Università degli Studi di Milano, zona
Pacini-Ponzio, sede del Politecnico, Città degli Studi, la zona di viale
Bligny, v. le Toscana, sede dell'Università Commerciale Luigi Bocconi, la
zona Faenza-Famagosta-Barona dove si trova l'Università Iulm. Le tre
categorie con maggiori difficoltà abitative nel Comune di Milano
Elaborazione: Camera di Commercio di Milano
Titolo
di godimento
|
Immigrati
|
Anziani
|
Studenti
|
Casa
in proprietà
|
4,7%
|
51,2%
|
-
|
Casa
in affitto
|
65,8%
|
46,5%
|
88%
(71,9% con altri, 12,9% appart. da solo, 3,2% camera da solo)
|
Strutture
dedicate (immigrati, studenti, anziani)
|
4,6%
|
2,3%
|
12%
|
Altro
(11% ospite, 10% luogo lavoro)
|
24,9%
|
|
|
Totale
|
100%
|
100%
|
100%
|
Aree
della città scelte dalle tre categorie marginali nel Comune di Milano
Elaborazione dati della Camera di Commercio di Milano
Zone
abitative scelte
|
Immigrati
|
Anziani
(oltre 65 anni)
|
Studenti
|
Centro
|
|
|
a
|
Nord
|
a
|
|
a
|
Sud
|
|
a
|
a
|
Est
|
|
|
a
|
Ovest
|
|
a
|
|
Aree
cittadine Centro: gli studenti scelgono la zona Augusto, Nirone-S. Ambrogio
dove ha sede l'Università Cattolica del S. Cuore. Altra zona centrale dove
si trovano gli studenti è quella di via Larga sede dell'Università degli
Studi di Milano Nord: gli immigrati si concentrano nelle zone di
Sarpi-Procaccini, Bovisa-Dergano, Istria-Maciachini, Buenos Aires-Vitruvio.
Gli studenti sono presenti nella zona Fulvio Testi-Ca' Granda. Sud: Gli
studenti si concentrano nella zona Bligny-Toscana ( Università Commerciale
Luigi Bocconi) e Faenza-Famagosta-Barona ( dove si trova l'Università Iulm).
Gli anziani si trovano invece nella zona Alzaia-Barona-Molise. Ovest: gli
anziani risiedono in zona S. Siro Est: gli studenti si trovano in zona
Pacini-Ponzio, sede del Politecnico, Città degli Studi.
Spese di locazione sostenute da immigrati e studenti nel Comune di Milano
Elaborazione dati della Camera di Commercio di Milano
Spesa
affitto in Euro
|
Immigrati
|
Studenti
|
Nulla
|
1,4%
|
31%
|
€
0/51,65 (Lit. 100.000)
|
10,9%
|
€
51,65/154,94 (Lit. 300.000)
|
34,6%
|
€154,94/258,22
(Lit. 500.000)
|
36,3%
|
€258,22/413,16
(Lit. 800.000)
|
13,9%
|
€413,16/516,45
(Lit. 1.000.000)
|
2,9%
|
€516,45/671,39
(Lit. 1.200.000)
|
|
36%
|
€671,39/826,33
(Lit. 13.600.000)
|
|
23%
|
Oltre
€ 823,33
|
|
10%
|
Totale
|
100%
|
100%
|
Tabella
relativa alle spese di locazione espresse in euro per la città di Milano
(costi medi, dal listino immobiliare di gennaio 2002)
Locazioni
Milano
città
|
Monolocali
Canone
mensile in euro
|
Bilocali
Canone
mensile in euro
|
Trilocali
Canone
Annuo a mq in euro
|
Quattro
locali ed oltre
Canone
annuo a mq in euro
|
Centro
storico
|
346-532
|
423-635
|
77-129
|
67-119
|
Cerchia bastioni
|
289-398
|
356-506
|
57-103
|
52-88
|
Cerchia circonvallazione
|
263-372
|
289-423
|
36-67
|
41-62
|
Periferia
|
196-263
|
238-320
|
36-57
|
34-52
|
Tabella
riassuntiva 1
Percentuale
di immigrati e anziani sottoposti a disagi abitatiti
|
Immigrati
|
Anziani
|
|
24%
|
25,9%
|
Tabella
riassuntiva 2
Percentuale
di reddito utilizzata per pagare le spese abitative
|
Per gli
Immigrati
|
Per
gli
Anziani
|
|
54%
|
42,7%
|
L'ARCHITETTO
MARIO BOTTA PROGETTERÀ UN SCUOLA PER LA CARRON CAV. ANGELO S.P.A.
Milano, 27 maggio 2002 - Il noto architetto di fama internazionale Mario
Botta ha avviato una collaborazione con la Carron Cav. Angelo Spa per la
realizzazione della scuola materna di Rosà, in provincia di Vicenza.
L'impresa di costruzioni di San Zenone, aggiudicatasi l'appalto del valore
di circa 3.500.000 Euro, ha voluto affidare la progettazione dell'opera ad
uno dei professionisti più noti e affermati nel campo dell'edilizia. Dopo
le collaborazioni con altri importantissimi architetti quali Paolo
Portoghesi per l'Università di Treviso e Klaus Kada per l'Accademia Europea
di Bolzano, la Carron Cav. Angelo Spa ha voluto coinvolgere anche
l'architetto svizzero per continuare nella filosofia interna che vuole
coniugare la funzionalità delle sue opere edilizie con la qualità propria
del lavoro di architetti di caratura mondiale. L'architetto e designer Mario
Botta è famoso per lo stile molto determinato e personale che caratterizza
la sua opera. Nato a Mendrisio (Ticino) nel 1943, si laurea in Architettura
all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1969 con Carlo
Scarpa relatore. Collabora nel 1965 con Le Corbusier e nel 1969 con Louis
Kahn. Alterna l'attività progettuale a quella didattica insegnando negli
Usa e alla Nuova Accademia di Architettura a Mendrisio da lui voluta. Fra le
sue realizzazioni ricordiamo: la serie di case unifamiliari nel Canton
Ticino, la Scuola Media di Morbio Inferiore, la Chiesa di Mogno, la Cappella
al Monte Tamaro, il Nuovo Museo di Arte Contemporanea a S.Francisco, la
Cattedrale a Evry, Le case a schiera e Villa a Bernareggio a Milano.
CONFCOMMERCIO
SU VENDITE AL DETTAGLIO: TIMIDA INVERSIONE DI TENDENZA SIGNIFICATIVI I DATI
DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE E DEL NON FOOD
Roma, 27 maggio 2002 - Una prima timida inversione di tendenza che va
verificata con le rilevazioni dei prossimi mesi e che va sostenuta con il
rafforzamento di politiche di sostegno per la domanda: questo il commento
del Centro Studi Confcommercio ai dati sull'andamento delle vendite al
dettaglio in marzo. La crescita del fatturato commerciale in quantità, cioè
al netto della variazione dei prezzi, risulta pari all'1,1% rispetto a marzo
del 2001, un incremento apprezzabilmente superiore ai modestissimi risultati
di gennaio (+0,6%) e febbraio (+0,3%) dell'anno in corso. L'eventuale svolta
del ciclo, tutta da verificare nei prossimi mesi, è confermata dal dato
destagionalizzato, che consente il confronto rispetto al mese precedente. La
crescita congiunturale in termini reali è, infatti, dello 0,2%, dopo il
-0,4% di febbraio su gennaio. Permangono, tuttavia, ampie differenze negli
andamenti, in relazione alla classe dimensionale delle imprese. È la grande
distribuzione, cioè le imprese con almeno 6 addetti, ad evidenziare in
marzo l'incremento di fatturato reale più elevato, pari al +4,1%, mentre le
Pmi mostrano ancora segnali di serie difficoltà, come risulta dal +0,3%
delle medie imprese (3-5 addetti) e addirittura dal -0,6% delle micro
imprese (0-2 addetti). La stessa divaricazione, seppure con incrementi e
decrementi più contenuti, si registra anche rispetto al periodo
gennaio-marzo in confronto al primo trimestre del 2001. Rispetto alle
tipologie merceologiche - conclude il Centro Studi - la crescita più
sostenuta riguarda il comparto non alimentare (+1,0%), con punte del +4,6%
per la grande distribuzione, mentre le piccole superfici evidenziano un
modesto incremento dello 0,4%. Il comparto alimentare, invece, si muove su
un profilo più contenuto (+0,6%), imputabile essenzialmente alla cattiva
performance delle imprese che operano su piccole superfici (-0,8%), rispetto
ad un elevato incremento della grande distribuzione (+3,9%).
CANADA
- NEL 2001 CRESCE L'INTERSCAMBIO E L'EXPORT ITALIANO.
Milano, 27 maggio 2002 - L'interscambio Ta Canada e Italia è nettamente
aumentato nel corso del 2001, al punto che l'anno scorso si è rivelato per
l'export Italiano decisamente positivo, con una crescita del volume d'affari
del 6,2% rispetto al 2000. A beneficiare maggiormente del buon volume di
vendite di prodotti 'made in Italy' in Canada, che hanno consentito di
guadagnare quote di mercato nel Paese, sono stati soprattutto i settori
della pasta (+29,9%) e dei formaggi (+23,7%) insieme a prodotti del settore
macchinari e pneumatici. In realtà, l'Italia ha risentito positivamente
dell'aumento della richiesta canadese verso l'Ue, a discapito dei Paesi
anglosassoni, imputabile soprattutto al forte apprezzamento del dollaro e
della sterlina. D'altra parte nel 2001, dopo anni di crescita ininterrotta,
anche il Canada ha registrato un significativo rallentamento dell'economia a
seguito dello stesso andamento dell'economia americana e dei riflessi
internazionali degli attentati dell'11 settembre. Lo scorso anno il Pil
canadese è cresciuto dell1,6% contro il 4,4% registrato nel 2000. Il tasso
annuale di inflazione si è attestato intorno al 2,8% mentre il livello di
disoccupazione è salito dal 6,8% del 2000 all'8% del 2001. Per il 2002 è
attesa una ripresa delle attività economiche, già intravista nell'ultimo
scorcio del 2001 e nei primi mesi di quest'anno, grazie anche ad una
crescita della spesa al consumo. In ogni caso, per stimolare la ripresa
Ottawa ha deciso di abbassare i tassi di interesse e di adottare altre
misure atte a sostenere l'economia.
"TURISMO
È SVILUPPO?" - FORUM INTERNAZIONALE SU TURISMO RESPONSABILE E
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. TORINO, 30/31 MAGGIO.
Milano, 27 maggio 2002 - Con circa 700 milioni di arrivi internazionali
all'anno registrati e quasi 500 miliardi di dollari di fatturato, il turismo
è diventato la proncipale attività economica a livello mondiale, più
dell'industria automobilistica e petrolifera. Per i Paesi in Via di Sviluppo
(Pvs) Il turismo può presentare dei benefici come: l'ingresso di valuta
pregiata, la creazione di posti di lavoro, la formazione professionale
l'incremento del gettito fiscale, la costruzione di infrastrutture e
l'effetto moltiplicatore della spesa turistica. Troppo spesso però i
benefici sono a vantaggio di pochi investitori, per lo più stranieri,
rispetto al forte impatto che questo ha invece sul bene comune come:
ambiente, cultura e società. E allora: il turismo può essere considerato
una reale occasione di sviluppo per i Paesi del Sud del mondo? E, in questo,
quale può essere il ruolo delle organizzazioni non governative? Il convegno
di Torino fa parte del progetto di Educazione allo Sviluppo "Turismo
Responsabile: la solidarietà in viaggio", promosso dal Cisv con Aitr,
Icei, Mlal e Cmsr, con il contributo del Ministero Affari Esteri. Tra le
attività del progetto, sono stati realizzati incontri rivolti a studenti e
a tutta la cittadinanza, pubblicate microguide su Paesi di Asia, Africa,
America Latina, una videocassetta e un Cd-rom sul turismo responsabile.
Infolink: www.viaggisolidali.it
CONTRATTO
PANIFICATORI, RINNOVO BIENNALE PER LA PARTE ECONOMICA
Roma, 27 maggio 2002 - È stata rinnovata la parte economica del Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori dipendenti delle aziende di
panificazione anche per attività collaterali e complementari, nonché da
negozi di vendita al minuto di pane, generi alimentari e vari delle 5000
imprese aderente ad Assopanificatori di Fiesa Confesercenti. Il contratto
riguarda circa 17.500 addetti delle aziende associate ad Assopanificatori.
L'intesa è stata raggiunta dalla delegazione Assopanificatori guidata dal
Presidente Mario Partigiani con i sindacati di settore di Fai Cisl,Flai Cgil
e Uila Uil. Le parti hanno concordato sulla la piena validità del
protocollo del 23 luglio 1993, con particolare riferimento alla vigenza
economica del presente Ccnl che si intende integralmente definita nel
quadriennio di riferimento ( 4/07/2000 -29/02/2004). Le parti hanno ribadito
altresì l'applicazione dei seguenti principi per la definizione degli
aumenti retributivi che costituiranno i criteri guida anche per i successivi
rinnovi economici: · Il trattamento economico da assumere come base di
calcolo di riferimento per l'applicazione dei tassi di inflazione è formato
da paga base nazionale, contingenza ed EDR, per ogni livello di
inquadramento ; · Il tasso di inflazione da utilizzare come riferimento per
l'adeguamento dei trattamenti retributivi sarà quello relativo ai soli
periodi di vigenza contrattuale e , qualora l'arco temporale di riferimento
sia inferiore all'anno lo stesso sarà espresso in dodicesimi. Gli aumenti
retributivi concordati per le fasce medie sono di 60 euro per i panifici
artigiani e 70 euro per quelli industriali. Le parti hanno concordato anche
una dichiarazione congiunta che impegna imprenditori e sindacati ad
affrontare congiuntamente i temi del lavoro notturno,del part-time e
dell'apprendistato nella direzione di una maggiore elasticità per il mondo
delle imprese.
UNIONE
NAZIONALE RAPPRESENTANTI AUTOVEICOLI ESTERI(UNRAE): RAFFORZA LE SUE
STRUTTURE OPERATIVE NUOVI INCARICHI PER TARDELLA E CERNICCHIARO
Roma, 27 maggio 2002 - Nel quadro del potenziamento e dell'ampliamento delle
attività e delle strutture dell'Unrae, l'Associazione delle Case
automobilistiche estere, e della collegata società di servizi, Rae '88
S.r.l., sono stati messi a punto nuovi incarichi che consentiranno
un'operatività sempre più adeguata alle esigenze delle Aziende associate e
ad una maggiore e più funzionale copertura dei servizi richiesti dal
settore.In tal senso, Antonio Cernicchiaro - che ha acquisito vasta
esperienza all'interno dell'Associazione - è stato nominato Direttore delle
Relazioni Istituzionali dell'Unrae, con l'obiettivo di consolidare e
implementare i rapporti con le sedi istituzionali, pubbliche e private, e
rendere più efficace e costante la partecipazione e l¹influenza dell'Unrae
nell'analisi e nella formazione degli atti che disciplinano il settore.In
considerazione della notevole crescita dell'attività e dei risultati
economici della Rae '88 S.r.l., a Sirio Tardella, già Dirigente dei Servizi
Statistico e Amministrativo dell' Unrae, è stato ora affidato l'incarico di
Direttore Operativo della stessa Rae, allo scopo di coordinare e gestire
direttamente la molteplicità dei servizi offerti agli associati,
progettando e sviluppando quelli futuri.Le Case associate all'Unrae hanno
costantemente visto crescere la loro presenza in Italia, e nel primo
quadrimestre del 2002 hanno raggiunto il 67% del mercato dell'automobile,
con notevoli quote anche nel settore dei veicoli commerciali, industriali,
autobus e caravan/autocaravan.Dal 1998 il Presidente dell'Associazione è
Salvatore Pistola, mentre, sempre dallo stesso anno, il Segretario Generale
è Gianni Filipponi, al quale riportano sia Sirio Tardella che Antonio
Cernicchiaro.
MASTER
HONORIS CAUSA DEL CUOA A ENNIO DORIS DI MEDIOLANUM
Altavilla Vicentina (Vi), 27 maggio 2002 La cerimonia di conferimento del
Master Honoris Causa in Banca & Finanza della Fondazione Cuoa del Veneto
a Ennio Doris si svolgerà, oggi a Villa Valmarana Morosini ad Altavilla
Vicentina (Vi). Il Master Honoris Causa della Fondazione Cuoa è stato
conferito a Pietro Marzotto a Ivano Beggio, a Gianfranco Zoppas, a Renzo
Rosso, Vittorio Coin e a Dino Marchiorello. "Ennio Doris è Presidente
e Amministratore Delegato di Banca Mediolanum. Il suo percorso professionale
- secondo quanto sottolineato nella motivazione - s'intreccia con lo
sviluppo dell'industria dei financial services in Italia. Esprime un esempio
emblematico di elaborazione e di attuazione d'idea imprenditoriale nel
business finanziario, perseguite con determinazione e consapevolezza,
ancorché con l'attenzione dovuta alle evoluzioni del contesto." Ennio
Doris è nato a Tombolo, in provincia di Padova, il 3 luglio 1940. È
coniugato e ha due figli. Dopo un inizio di carriera nel settore bancario
presso la Banca Antoniana di Padova, nel quale dal 1960 al 1968 mise a
frutto la sua esperienza di ragioniere, l'anno successivo è direttore della
società "Officine Meccaniche Talin" di Cittadella. Il suo vero
approccio con il risparmio gestito avviene nel 1969 quando inizia l'attività
di Consulente Finanziario con Fideuram (Gruppo IMI), società nella quale
opererà fino al 1971. Passa quindi alla Dival (Gruppo RAS), dove si fermerà
per dieci anni, affermandosi al punto da arrivare a gestire un gruppo di 700
agenti. Nel febbraio del 1982 fonda, in società paritetica con Silvio
Berlusconi, "Programma Italia", rete di intermediazione
finanziaria di cui è Amministratore Delegato. Dal nucleo iniziale di
Programma Italia si è quindi sviluppata la Divisione Assicurazioni e
Prodotti Finanziari del Gruppo Fininvest che, passo dopo passo, si è
arricchita di nuove realtà fino a comprendere compagnie assicurative Vita e
Danni, alcune Società di Gestione di Fondi Comuni di Investimento, e,
naturalmente, una delle principali Reti di Promotori Finanziari (Programma
Italia Investimenti Sim, oggi trasformata in Banca Mediolanum). Dal gennaio
1996 Ennio Doris è Amministratore Delegato di Mediolanum S.p.A., la società,
quotata in Borsa dal giugno 1996, controllata pariteticamente dal Gruppo
Doris e dalla Fininvest, che raggruppa tutte quelle che erano le attività
della Divisione Assicurazioni e Prodotti Finanziari del Gruppo Fininvest.
Dalla quotazione in Borsa, Mediolanum S.p.A. non fa parte del Gruppo
Fininvest. Dal giugno 1997 Ennio Doris è Presidente e Amministratore
Delegato di Banca Mediolanum, posseduta al 100% da Mediolanum S.p.A. Inoltre
Doris è Consigliere di Mediobanca e di Banca Esperia.
LA
PROSSIMA SETTIMANA I PORTI LIGURI SI PRESENTANO ALL'UNIONE INDUSTRIALE
BIELLESE
Genova, 27 maggio 2002 - Nonostante il fitto calendario di appuntamenti
internazionali che porteranno nei prossimi mesi le tre Port Authority a
promuovere i loro servizi sulle maggiori rotte internazionali, Ligurian
Ports riserva comunque un occhio di riguardo al panorama nostrano come
riferimento irrinunciabile per il nostro sistema portuale. Dopo l'iniziativa
che ad Aprile aveva visto protagonista Parma, giovedì 30 Maggio i
rappresentanti di Genova, La Spezia e Savona, si sposteranno a Biella per
presentare i propri servizi. L'incontro con gli operatori economici della
zona, che si terrà nel tardo pomeriggio, è stato organizzato in
collaborazione con l'Unione Industriali di Biella e con la Camera di
Commercio. L'interesse suscitato dall'iniziativa di Ligurian Ports e
l'impegno profuso dalle categorie economiche biellesi nell'organizzazione
dell'incontro hanno già assicurato la presenza di alcuni tra i maggiori
operatori nel settore della lana e dei filati in genere nonché della
meccanica tessile. Ad oggi, i tre porti liguri sono scali polivalenti che
dispongono di circa 50 terminal operativi privati, attrezzati per accogliere
ogni tipo di nave per ogni tipo di merce: contenitori, merci varie, prodotti
deperibili, metalli, forestali, rinfuse solide e liquide, prodotti
petroliferi e passeggeri. Inoltre, i tre porti offrono una completa serie di
servizi complementari dalle riparazioni navali alla telematica. Dal 1993 al
2001, sia il traffico merci che quello passeggeri sono sensibilmente
aumentati. Lo scorso anno i porti liguri hanno movimentato circa 75 milioni
di tonnellate di traffico generale. Di queste, 30 milioni erano di merce
varia, 2,1 milioni di teu e 3,2 milioni di passeggeri. Negli ultimi sette
anni il traffico complessivo è aumentato di oltre il 20% ed il traffico
contenitori del 78%, collocando i porti liguri al primo posto non solo in
Italia ma in tutto il Mediterraneo per quanto riguarda i porti di
destinazione finale. Il rapido aumento del traffico è senza dubbio
collegato al fatto che "il sistema Genova - La Spezia - Savona" è
diventato punto di riferimento per le maggiori società di gestione dei
servizi portuali inclusi alcuni dei più importanti gruppi armatoriali su
scala mondiale. Gli ultimi anni hanno evidenziato la crescente
internazionalizzazione dei porti di Genova, La Spezia e Savona legata
all'ingresso nella gestione portuale Società quali Psa, il Gruppo Contship
ed il gruppo olandese Steinweg. L'ingresso nell'attività portuale di queste
importanti società internazionali private ha comportato, inoltre, un
notevole afflusso di investimenti per il perfezionamento della aree e dei
servizi portuali. Il piano d'investimenti privati ammonta a circa 110
milioni di dollari che affiancheranno i circa 130 milioni di dollari
d'investimenti pubblici per i servizi comuni a tutto il porto. Per questa
ragione è essenziale la creazione di un corretto ambiente portuale che
favorisca ed attragga investimenti, promuovendo contestualmente lo sviluppo
del sistema portuale ligure nel mercato globale che è sempre più
competitivo. Dopo la presentazione di Biella, nelle prossime settimane i
porti liguri proseguiranno gli incontri a Bergamo, Brescia e Novara.
UNA
GIORNATA AL MARE COSTERA' FINO A 10 EURO IN PIU' RISPETTO LO SCORSO ANNO
!!
Roma, 27 maggio 2002 - Da qualche settimana le spiagge di tutta Italia
cominciano ad affollarsi di bagnanti che il sabato e la domenica abbandonano
le città per dedicare una giornata al mare e al sole. Tutto come gli anni
scorsi: file in macchina, stress per trovare parcheggio, crema protettiva in
quantità...ma c'è una cosa che differenzierà questa estate dalle
precedenti: l'euro. L'introduzione della nuova moneta, come oramai noto, si
è rivelata una vera e propria maledizione per i consumatori, a causa del
fenomeno dell'arrotondamento selvaggio. E proprio tale fenomeno poteva
lasciare immuni gli stabilimenti balneari? Certamente no! Ed eccolo
ripresentarsi, l'arrotondamento selvaggio, nelle spiagge italiane. Il
Codacons ha effettuato un'indagine in tutta Italia, contattando molti
stabilimenti sparsi su tutto il territorio, ed ha scoperto che il prezzo di
sdraio, lettini ed ombrelloni ha subito una levitazione non indifferente. Il
prezzo medio di un lettino per un intero giorno, infatti, passa dalle
vecchie 12.000£ del 2001 agli attuali 7 euro ( 13.553 lire); uguale quello
degli ombrelloni, sempre per un giorno, che da 12.000£ passa a 7 euro; più
contenuto invece l'aumento del prezzo di una sdraio, per la quale occorrono
in media 5,50 euro ( 10.649 lire) contro le vecchie 10.000 lire del 2001. A
questi dati bisogna inoltre aggiungere arrotondamenti al rialzo dei prezzi
di gelati, bibite, acqua minerale, aumenti del costo dei parcheggi, ecc. Una
giornata al mare, quindi, quest'anno potrà arrivare a costare
complessivamente addirittura 10 euro in più rispetto lo scorso anno! Con la
conseguenza che, due settimane di ferie estive al mare, aggraveranno le
tasche dei consumatori di ben 140 euro!!!
SECONDO
LIIKANEN LA POLITICA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE FAVORIRÀ L'INNOVAZIONE
Bruxelles, 27 maggio 2002 - Secondo il commissario per le Imprese e la
Società dell'informazione, Erkki Liikanen, la nuova politica della
Commissione europea in materia di sostanze chimiche contribuirà a stimolare
l'innovazione nell'industria europea del settore. Il 21 maggio, nel corso
del suo intervento ad una conferenza sull'impatto della nuova politica,
Liikanen ha dichiarato che durante l'ultimo decennio l'Europa ha perso
terreno nei confronti degli Usa in termini di competitività e tenore di
vita. "Come evidenziato nella relazione sulla competitività per il
2002 della Commissione, lo scarso rendimento dell'Europa in materia di
innovazione ed un'introduzione più lenta delle nuove tecnologie sono
all'origine del divario nei confronti degli Stati Uniti", ha affermato
il Commissario. "Per migliorare il rendimento dell'Europa sono
fondamentali maggiori attività innovative mirate allo sviluppo di nuovi
prodotti e metodi di produzione più efficienti". Liikanen ha sostenuto
che l'obiettivo della Commissione è di promuovere l'innovazione attraverso
il nuovo sistema relativo alle sostanze chimiche. Egli ha aggiunto che le Pmi
(piccole e medie imprese) sono una fonte importante di innovazione ed
aiutarle a fronteggiare le nuove esigenze sarà una priorità assoluta.
Liikanen ha affermato di aver richiesto, unitamente al commissario per
l'Ambiente Margot Wallström, una valutazione dell'impatto commerciale delle
nuove proposte di legge al fine di evitare che sulle imprese, in particolare
le PMI, gravino eccessivi obblighi. "Le istituzioni europee sono
fortemente responsabili della progettazione del nuovo sistema e
dell'adozione di una legislazione efficace", ha concluso il
Commissario. "Sarà un'impresa ardua. Ma la ricompensa per averla
realizzata sarà ugualmente elevata". Il Libro bianco sulle sostanze
chimiche, pubblicato il 13 febbraio 2001, mira a rivedere l'attuale
legislazione in materia, attraverso l'introduzione di un sistema
semplificato di registrazione, valutazione ed autorizzazione di tali
prodotti. L'obiettivo del nuovo sistema, che dovrebbe restare in vigore per
un periodo di 11 anni, è di fornire un livello più elevato di tutela della
salute e dell'ambiente e di incoraggiare la sostituzione delle sostanze
chimiche dannose con altre più sicure. Esso intende altresì promuovere la
competitività e l'innovazione nell'industria europea delle sostanze
chimiche.
UNA
CONFERENZA IN GERMANIA ESAMINERÀ LA SOSTITUZIONE DELLE SOSTANZE CHIMICHE
PERICOLOSE
Amburgo, 27 maggio 2002 - Una conferenza sul tema "Sostituzione delle
sostanze chimiche pericolose in prodotti e processi", sponsorizzata
dalla Dg Ambiente e dalla Dg Salute e tutela dei consumatori della
Commissione europea, si terrà il 13 e 14 giugno ad Amburgo (Germania). La
manifestazione, organizzata da Ökopol GmbH e Kooperationsstelle Hamburg,
gode altresì del patrocinio della città di Amburgo. La conferenza tratterà
il tema della sostituzione delle sostanze chimiche pericolose, una delle
proposte principali del Libro bianco della Commissione "Strategia per
una politica futura in materia di sostanze chimiche". La manifestazione
si propone di accrescere la consapevolezza, incoraggiare il dialogo e
stimolare la creatività, rivolgendosi all'industria, ai politici, agli
scienziati ed al grande pubblico. Tra i temi in discussione figureranno la
cooperazione nella politica di sostituzione, le lezioni da trarre a partire
da successi e fallimenti, nonché i provvedimenti e gli strumenti necessari
per sostenere lo sviluppo e l'uso di sostanze chimiche più sicure in
Europa. Le opinioni espresse nel corso della conferenza saranno relazionate
ed utilizzate per la redazione di una guida per l'industria in materia di
sostituzione. Infolink: http://www.kooperationsstelle-hh.de
LA
PREGHIERA DI PACE DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II DIVENTA UN'OPERA D'ARTE
"POETRY FOR PEACE"
Milano, 27 maggio 2002 - In occasione dei mondiali di calcio 2002, il mondo
della cultura italiano sarà rappresentato dal progetto "Poetry for
Peace", realizzato dall'artista veneziano Marco Nereo Rotelli. Il
progetto "Poetry for Peace" rappresenterà l'Italia nell'ambito
dell'International Flag Art Festival, evento culturale che si svolgerà a
Seoul - in concomitanza con "2002 Fifa World Cup Korea/Japan" e
curato per la sezione Europea da Paolo De Grandis - dal 30 maggio al 30
giugno nel parco antistante lo stadio di Seoul, per poi diventare itinerante
e toccare le principali città asiatiche. Il progetto "Poetry for
Pace" si definisce in un messaggio di pace e di augurio allo sport
attraverso l'intreccio tra scrittura e immagine: alcuni tra i più
significativi poeti italiani hanno donato versi poetici legati al tema della
pace. I versi sono quindi stati utilizzati dall'artista Rotelli che ha
creato 24 grandi stendardi con immagini del cosmo e del microcosmo, dando
vita a messaggi di pace, espressi dall'unione dell'arte con lo sport. Gli
stendardi verranno poi esposti, durante i mondiali di calcio, nel parco
antistante lo stadio di Seoul unitamente a 24 sculture in mosaico realizzate
dall'azienda vicentina Trend. Una preghiera di Sua Santità, Papa Giovanni
Paolo II - "l'azione dello spirito infranga la durezza dei cuori"
- sarà presente in uno dei 24 stendardi presentati a Seoul, oltre ad essere
riportata in una installazione in mosaico vetroso e presentata in anteprima
mondiale presso il Chiostro del Borromini, inserito nella Casa delle
Letterature..
RIVOLUZIONE
NELL'INFRAROSSO ! LE NUOVE VIDEOCAMERE FLIR 'SERIE E' DIVENTANO UNO
STRUMENTO DI LAVORO STANDARD IN DOTAZIONE A TECNICI DELLA MANUTENZIONE,
RESPONSABILI DELLA SICUREZZA, DIRETTORI DI CANTIERE, MEDICI, VETERINARI,
INGEGNERI, PERITI CHE OPERANO NELL'IMPIANTISTICA, ECC.
Milano, 27 maggio 2002 - L'enorme sviluppo che stanno avendo le tecnologie a
raggi infrarossi in tutti i campi - diagnosi per la sicurezza e la
manutenzione predittiva nell'industria e nell'artigianato; individuazione di
patologie in medicina e veterinaria; rilevazione della dispersione termica
degli edifici o della siccità in agricoltura o del rischio di valanghe in
montagna; analisi della funzionalità degli impianti (acqua, luce,
climatizzazione, aspirazione); prevenzione di incendi in magazzini,
cisterne, boschi; ecc., rischiava di rimanere frenato dal costo delle
videocamere Ir e dai limiti di praticità d'uso. Flir Systems Inc. (Nasdaq:
Flir) - leader mondiale nei sistemi di rilevamento, indagine e diagnostica
basati sulle tecnologie a raggi infrarossi - ha risposto a questa esigenza
del mercato presentando una linea nuovissima di videocamere Ir di fascia
entry - la Serie E - che per l'insieme delle sue caratteristiche rivoluziona
completamente ciò che fino a oggi è stato offerto in questo campo,
stabilendo molteplici nuovi primati a partire dal sostanziale dimezzamento
del costo di accesso a questi utilissimi strumenti di lavoro. Interamente
basate su tecnologie allo stato dell'arte, innovative anche nel design e
nell'aspetto, impugnabili e utilizzabili come si trattasse di una normale
torcia a batteria, le nuove videocamere Flir a raggi infrarossi della Serie
E pesano meno di 700 grammi, sono dotate di uno speciale display a colori di
grande luminosità, funzionano con batterie di lunga durata, e rappresentano
le termocamere a infrarossi più piccole al mondo in grado di effettuare
misurazioni di temperatura. Ergonomiche, compatte, robuste, con un elevato
grado di protezione contro polvere e acqua (Ip54), le nuove videocamere Flir
Serie E sono ideali per l'utilizzo in qualsiasi situazione e condizione
ambientale, negli stabilimenti industriali come in uno studio veterinario o
nel cantiere edilizio più remoto. Esse sono facilmente 'indossabili' da
tecnici e operatori, agganciate alla cintura o in una tasca, come si usa per
un amperometro o altri strumenti analoghi. "La creazione della linea di
videocamere IR entry level Flir Serie E si inserisce in una strategia con la
quale cerchiamo da sempre di recepire i bisogni di ciascun segmento di
mercato, sviluppando per esso soluzioni il più possibili mirate e
accessibili," dice Guy Pas, responsabile vendite worldwide Flir Systems.
"In quest'ottica la nuova Serie E prevede l'immissione sul mercato di
vari modelli con funzioni diversificate, per poter soddisfare qualsiasi
esigenza tecnica ed economica dei clienti. Ad esempio, i modelli Thermacam
E1 ed E2 rispondono già a questa logica: la E1 offre infatti
sostanzialmente le stesse funzioni di rilevazione delle immagini termiche
della E2, con l'eccezione della misurazione della temperatura e del
salvataggio delle immagini nella memoria interna, che consente di abbatterne
ulteriormente il prezzo di acquisto." "Con la commercializzazione
della nuove videocamere Flir Serie E, lo scenario del settore è mutato a
tal punto che ora spesso è sufficiente la rilevazione di un solo guasto in
un impianto produttivo per ripagare l'investimento iniziale," - dice
Roberto Colombo, Direttore Generale Flir Systems Italia. "Ciò
significa che termocamere come queste possono diventare strumenti di
dotazione standard per i tecnici operanti in molteplici settori, i quali
riuscirebbero così a utilizzare le eccezionali potenzialità della
termografia a infrarossi come prassi quotidiana in ogni situazione di
lavoro, con grandi vantaggi pratici, economici e di sicurezza. Si aprirebbe
in tal modo una potenziale fascia d'utenza di amplissime dimensioni, che
genererebbe un mercato fino a oggi impensabile in questo campo."
"Il costo accessibile delle Thermacam E1 ed E2 fa sì inoltre che
aziende e operatori professionali ora possano permettersi più di una
videocamera a infrarossi. I modelli Flir Serie E svolgono infatti la
funzione di individuazione dei problemi più comuni - che per altro
rappresentano la grande maggioranza degli interventi - mentre le analisi
supplementari e di approfondimento, laddove siano richieste, possono venire
effettuate avvalendosi dei sistemi Flir di fascia alta, con prestazioni più
elevate." L'utilizzo della nuova Flir Thermacam E2 è di una facilità
elementare. Basta puntarla sull'oggetto da analizzare e premere un pulsante:
immediatamente appare - sul display LCD a colori da 2,5" - la relativa
immagine termografica, chiara e senza distorsioni, con la nitidezza
derivante dalla risoluzione di 160x120 pixel. Tale display elimina la
necessità di usare un apposito visore, aumentando così la praticità, la
velocità e la sicurezza d'impiego dello strumento, e consentendo
all'operatore di tenere sotto controllo in ogni istante l'ambiente di
lavoro. L'eccellente visualizzazione dell'immagine in qualsiasi condizione,
sia all'interno sia all'esterno, è garantita da tre possibili opzioni per
l'impostazione dell'intensità luminosa del display Lcd. Tutti i comandi
della videocamera sono intuitivi e posizionati in modo da risultare
facilmente accessibili. Per catturare e salvare le immagini basta ad esempio
premere un solo tasto. Agendo su un solo pulsante si possono inoltre
modificare la tavolozza dei colori, le impostazioni di emissività, gli
intervalli di temperatura e altri strumenti di analisi. I sistemi di menu
integrati assicurano un accesso semplificato a ogni funzionalità software.
Il puntatore Laser LocatIRTM, integrato nella telecamera, consente la
localizzazione esatta dei punti caldi individuati dalle rilevazioni
all'infrarosso sull'oggetto da analizzare. Il raggio laser di precisione
consente altresì il puntamento in sicurezza in ambienti pericolosi, come ad
esempio nelle vicinanze di linee elettriche ad alta tensione. I puntatori
mobili permettono di misurare e analizzare le temperature in un singolo
punto. La Flir Thermacam E2 rileva all'infrarosso un'immagine completa della
situazione, equivalente all'utilizzo contemporaneo di 19.200 pirometri. Per
ciascuno dei 19.200 punti visualizzati, è possibile rilevare con precisione
il valore della temperatura, in un intervallo che spazia da -20 a +250°C
(su richiesta fino a 900°C), e con una sensibilità di 0,12°C. Questa
nuova videocamera è infatti basata sull'evolutissima tecnologia Flir
Systems con detector microbolometrico non raffreddato, che garantisce una
rilevazione di immagini a infrarossi a onda lunga e una capacità di
misurazione eccellenti pur a un costo notevolmente più accessibile. La
Thermacam E2 consente di salvare nella propria memoria fino a 50 immagini in
formato standard Jpeg, unitamente ai risultati della misurazione termica. In
qualsiasi momento è possibile richiamare tali immagini e visualizzarle sul
display Lcd della videocamera, oppure scaricarle su un Pc grazie al sofware
Thermacam Connect di Flir Systems, fornito in dotazione standard con lo
strumento. Le immagini termiche scaricate si possono condividere e inserire
in relazioni create con i più diffusi programmi software di elaborazione
testuale. La batteria Li-ion di Thermacam E2 garantisce un funzionamento
continuo di circa 2 ore tra una ricarica e l'altra, e può essere ricaricata
comodamente da qualsiasi presa di rete o dall'alimentazione a 12V
dell'automobile. La durata di funzionamento della batteria può essere
ulteriormente prolungata grazie alle funzionalità di risparmio energetico
della videocamera, fra le quali figurano lo spegnimento automatico e la
modalità di pausa (sleep). Infolink: www.flir.it
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