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27 MAGGIO 2002
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IL MINISTRO SIRCHIA INCONTRA RESPONSABILE USA
EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA (ECM).
Roma, 27 maggio 2002 - Il Ministro della Salute
Girolamo Sirchia ha presieduto un incontro tra una rappresentanza della
Commissione Nazionale per la Formazione Continua ed il Dr. Murray Kopelow,
Presidente dell'Accme, ossia l'Agenzia Nazionale degli Stati Uniti preposta
all'accreditamento per l'Educazione Continua in Medicina (Ecm).
Nell'incontro sono stati approfonditi i rispettivi sistemi di accreditamento
dei provider e delle attività finalizzate all'educazione continua rilevando
una sostanziale convergenza sui principi, le finalità e le modalità
operative dei due sistemi. Il Ministro Sirchia e Kopelow hanno concordato,
quindi, sulla opportunità di avviare una collaborazione per il reciproco
riconoscimento dei crediti formativi. In tale contesto, inoltre, si è
convenuto di studiare la possibilità di organizzare in Italia, nella
primavera del prossimo anno, un meeting internazionale fra i maggiori
organismi di accreditamento dei paesi europei ed americani in materia di
formazione continua in medicina.
L'IMPORTANZA DI INDIVIDUARE IL RISCHIO CORONARICO PER
TEMPO
Milano, 27 maggio 2002 - Visto il sempre vivo dibattito sull'importanza
della prevenzione delle malattie cardiovascolari da un lato, e dall'altro
l'esigenza di sviluppare e diffondere tecniche diagnostiche non invasive, di
seguito riportiamo un testo sulla prevenzione e la diagnosi precoce delle
malattie cardiovascolari di Giovanni Ussia, direttore scientifico di Inside
View 3D, e Michael Romanens, cardiologo responsabile del Centro Diagnostico
di Cardiologia non invasiva a Olten (Svizzera) e consulente cardiologo per
Inside View 3D. "Il Maestro Giuseppe Sinopoli dirigeva l'Aida a Berlino
lo scorso anno ma non è riuscito a finire la rappresentazione perchè
all'età di 54 anni è morto per un improvviso infarto durante il concerto.
In Italia, come nel resto del mondo occidentale, le malattie cardiovascolari
ed in particolare l'infarto sono la principale causa di morte, in circa il
40% dei casi l'infarto avviene in persone che non presentavano alcun sintomo
e addirittura in un terzo dei casi è mortale subitaneamente, specie in
soggetti giovani. Purtroppo non siamo ancora riusciti a ridurre in maniera
significativa l'incidenza e la mortalità di questa malattia. È ormai
chiaro che l'unico modo per ridurre tale terribile situazione è la
prevenzione. Numerosissimi studi sono stati fatti per individuare i fattori
di rischio coronarico e per identificare le persone potenzialmente soggette
a questo rischio, allo scopo di poterle sottoporre ad una corretta terapia
farmacologica, una volta che questo rischio è effettivamente riconosciuto,
con i farmaci già a disposizione, in modo da ridurre notevolmente
l'incidenza della malattia e quindi la sua mortalità. La tabella di rischio
più nota si basa sul famoso Framingham Study, eseguito in America sulla
popolazione di un paesino del Massachusetts, che ha fornito dati preziosi ma
che tuttavia ha un bassa sensitività di 50% (Grover, Jama 1995) e
virtualmente non è applicabile negli Italiani per la bassa specificità dei
fattori a rischio per individuare le persone ad alto rischio (Menotti,
European Heart Journal, 2000; 21:365). Di recente con l'avvento delle nuove
macchine TC ultraveloci e multislice è stato possibile mettere a punto dei
programmi che identificano e misurano la quantità di calcio nelle arterie
coronariche, vi sono autorevoli studi che hanno dimostrato la corrispondenza
tra "calcium score" (così viene chiamato l'esame) e la presenza
di stenosi significative nelle coronarie; ma quello che più conta è che la
presenza di calcificazioni nelle coronarie è in ogni caso segno di
arteriosclerosi. Chi ha conoscenza della patofisiologia dell'arteriosclerosi
non avrà difficoltà a capire che le placche calcifiche si trovano nella
vicinanza della placca soft, aumentando il rischio d'infarto tramite un
fattore di rigidità della placca (S. Nissen, American Heart Journal 2002;
89 suppl. 38B). Quindi, il rischio cardiaco è facilmente definito dal
calcium score che è ampiamente capace di individuare il soggetto a rischio,
il che è quindi molto più utile che individuare la placca vulnerabile. In
base alla entità delle calcificazioni e al numero di vasi interessati,
sulla base di dati raccolti su oltre 19.000 casi, siamo oggi in grado di
identificare con precisione pari circa al 90% i soggetti veramente a rischio
che devono essere trattati in maniera aggressiva e decisa per prevenire
l'infarto (numerosi studi dimostrano l'efficacia delle statine nel prevenire
la mortalità per ischemia miocardia). Esistono ormai numerosi studi a
riguardo, disponibili anche su internet (suggerisco il sito www.kardiolab.ch
), l'American Heart Association Export Consensus Conference ha pubblicato su
Circulation nel 2000 che il calcium score è un metodo valido per predire un
evento miocardio acuto, e può già essere usato per controllare l'efficacia
delle misure di prevenzione. Credo che, pur essendo un metodo nuovo e ancora
non diffuso o accettato in forma ufficiale dagli Enti Statali sanitari, sia
la strada attualmente migliore per poter fare veramente qualcosa per
sottrarre alla morte un gran numero di persone giovani che purtroppo, ancora
oggi, continuano a morire di infarto. Ci sembra importante ricordare che
numerosissime coronarografie invasive (circa il 70 % dei casi) risultano
addirittura negative, con gravi conseguenze in termini di rischio e costi
sociali. Il calcium score almeno è un esame innocuo, non invasivo, rapido
(30 sec) che non fa correre rischi al paziente e che potrebbe certamente
ridurre il numero di coronarografie inutili. Abbiamo esperienza di persone
di media età che hanno fatto il test del calcium score a scopo preventivo e
che poi hanno scoperto di avere una malattia coronarica grave di cui non
erano a conoscenza, che hanno potuto trattare sia con farmaci che con
angioplastica, riuscendo così a realizzare quella prevenzione dell'infarto
che tutti auspichiamo. È nostro dovere quindi come medici, utilizzare tutte
le possibilità che la scienza e la tecnologia ci offrono di buono per la
cura dei nostri pazienti. E' stato obiettato che il calcium score non può
essere usato come screening di massa; è vero, infatti, per ora, nessuno lo
propone come screening di massa, viene proposto invece soltanto dopo una
accurata visita con valutazione dei convenzionali parametri di rischio
(colesterolo, familiarità, fumo, diabete, ipertensione, etc.). In base al
risultato di questi ultimi si propone e si esegue il test, dopo aver
informato il paziente anche sulla dose di radiazioni che assorbirà, sia
pure minima e comunque entro i limiti consentiti. Sono in corso
importantissimi studi scientifici eseguiti su popolazione asintomatica e per
fascia di età, per valutare l'efficacia e utilità di questi test anche in
soggetti senza fattori di rischio apparente. Un primo studio pilota
sull'argomento eseguito dagli autori sarà presentato a Firenze nel Giugno
prossimo al convegno Global Hearth risk organizzato dalla Fondazione
Lorenzini. Il cardiologo Michel Romanens presenterà per la prima volta in
Europa dati importantissimi per definire le indicazioni più appropriate per
il calcium score usando un metodo statistico avanzato chiamato pre test
probability basato sul Framingham Risk score, e calcolazioni di post test
probability basati sul teorema di Bayes. Visto la bassa specificità degli
dati di Framingham per gli Italiani, il nostro approccio servirà ad evitare
costosi e inutili trattamenti terapeutici. È chiaro ormai che l'indirizzo
corrente e inevitabile è quello di misurare le calcificazioni nelle
coronarie: il Chairman delle linee guida per le malattie cardiovascolari
americane (Ncep III) inserirà il calcium score nelle guide Ncep IV con
probability molto alta (Journal American College of Cardiology 2002;39 p441a
e programma della Society of Atherosclerosis Imaging per maggio 2002, vedi www.sai.org
). Tutte le nuove metodologie e proposte innovative incontrano a volta
resistenza in colleghi che, senza dubbio in buona fede, sono molto
conservatori e guardano sempre con una certa diffidenza e sospetto il
progresso: è successo nell'800 a Weismann quando affermava che le febbri
puerperali dopo il parto erano dovute ai batteri trasportati dagli stessi
medici che visitavano a mani nude le pazienti, fu preso per pazzo e radiato
dall'albo dei medici anche se poi fu dimostrato ampiamente che aveva
ragione; è successo a più di un ricercatore e a più di una teoria
scientifica. Quando una metodica è realmente utile alla fine si afferma
perchè nessuno può fermare il progresso; esiste infine una esigenza
sentita dalla gente comune di fare qualcosa di serio in senso preventivo.
Tali programmi e tecnologie sono stati presentati in Convegni Scientifici in
tutto il mondo e anche in Italia; tutti i Medici interessati hanno avuto la
possibilità di assistere e discutere esponendo in maniera scientifica e
professionale i propri dubbi, dissensi e perplessità, e ricevere le
risposte scientifiche dagli esperti. Rimane infine da sottolineare che i
programmi e le macchine usati per il calcium score non sono qualcosa di
"segreto e buio" ma sono macchine e programmi regolarmente venduti
a tutti, da aziende molto importanti come la General Electric, la Siemens,
la Philips, la Toshiba etc., che sono stati approvati dalla Fda, dalla Ce,
dal nostro Ministero della Sanità che hanno passato un vaglio di validità
e sicurezza non indifferente. Si è detto che questi esami preventivi
possano generare dei falsi positivi impaurendo inutilmente la gente:
riteniamo deontologicamente più corretto rischiare di fare qualche
accertamento in più, se vogliamo anche in eccesso, ad un soggetto a
rischio, e poi non trovare nulla di grave, che mandare in giro un giovane
padre di famiglia ignaro di avere dentro di sè un potenziale killer che lo
sottrarrà prematuramente ai suoi cari. Il principio generale di prevenzione
o diagnosi precoce è al centro degli interessi della comunità medica,
degli organi sanitari istituzionali e dei cittadini, sia come singoli
soggetti che come associazioni, tanto è vero che già in alcuni settori,
come mammella e utero, si sono ottenuti ottimi risultati. Abbiamo già
lavori scientifici importanti ed autorevoli sulla validità ed utilità
della TC multistrato nella diagnosi precoce del tumore al polmone e nelle
lesioni del colon (New England Med. J. Prof. J. Ferrucci) che consentono di
affermare che il rapporto costo-beneficio dell'esame diagnostico eseguito
con tali metodiche è positivo; naturalmente l'esame è sempre fatto dopo la
richiesta del Medico di famiglia o una visita specialistica che pone
l'indicazione". Infolink: www.insideview3d.com
www.kardiolab.ch
I RISULTATI PUBBLICATI DIMOSTRANO CHE IRBESARTAN
GARANTISCE UNA MAGGIORE RIDUZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA RISPETTO A
VALSARTAN NEI PAZIENTI CON ALTA PRESSIONE ARTERIOSA
Parigi, 27 maggio 2002 - - I risultati di uno studio appena pubblicato
rivelano che i pazienti trattati con irbesartan (Avapro/Aprovel/Karvea) -
agente degli AIIRA (antagonisti recettoriali dell'AII), responsabile della
riduzione della pressione arteriosa commercializzato dalle case
farmaceutiche Bristol-Myers Squibb e Sanofi-Synthelabo - ha evidenziato
indici di riduzione della pressione arteriosa superiori (endpoint primario
dello studio), una superiore normalizzazione della pressione arteriosa e una
maggiore risposta da parte dei pazienti (endpoint di studio secondario)
rispetto ai risultati rilevati con valsartan, un altro AIIRA comunemente
adottato nel trattamento dell'alta pressione arteriosa. Per entrambi i
farmaci sono state studiate le dosi iniziali consigliate. I risultati dello
studio dal titolo ''An Ambulatory Blood Pressure Monitoring Study of the
Comparative Antihypertensive Efficacy of Two Angiotensin II Receptor
Antagonists, Irbesartan and Valsartan'' (''Stu! dio di monitoraggio
ambulatoriale della relativa efficacia di due antagonisti recettoriali dell'AII,
Irbesartan e Valsartan'', sulla pressione arteriosa) sono stati pubblicati
nel numero in uscita della rivista Blood Pressure Monitoring. Lo studio e'
stato ideato per valutare comparativamente gli effetti di riduzione della
pressione arteriosa delle dosi iniziali consigliate di irbesartan e
valsartan. Nel corso dello studio, 426 pazienti di sesso maschile, affetti
da elevata e moderata pressione arteriosa, sono stati sottoposti in forma
randomizzata all'assunzione di una dose giornaliera di 150 mg. di irbesartan
contro una dose giornaliera di 80 mg. di valsartan per un periodo di otto
settimane. I pazienti trattati con irbesartan hanno evidenziato una maggiore
riduzione della pressione arteriosa diastolica ambulatoriale nell'arco di 24
ore di 6,73 mm. Hg, contro 4,84 mm. Hg per il valsartan (p=0,035), con una
maggiore riduzione della pressione sistolica ambulatoriale di 11,62 mm. Hg
per l'irbesartan rispetto a 7,5 mm. Hg per il valsartan (p'0,01). Adottando
tre diversi parametri di rilevazione (monitoraggio della pressione arteriosa
in ambito ambulatoriale, misurazione della pressione arteriosa in ufficio,
misu! razione della pressione arteriosa in ambito domestico), e' stato
riscontrato che un numero significativamente elevato di pazienti trattati
con irbesartan ha raggiunto i livelli predefiniti di pressione arteriosa
diastolica. ''L'ipertensione arteriosa e' una delle condizioni piu' diffuse
e al tempo stesso piu' difficili da curare; in passato, gli studi in materia
hanno evidenziato l'esigenza di ridurre i livelli della pressione arteriosa
per proteggere i pazienti dall'aumento del rischio di disturbi
cardiovascolari'', ha dichiarato Giuseppe Mancia, Professore di Medicina e
Preside della Facolta' di Medicina, Prevenzione e Biotecnologia Applicata
presso l'Universita' di Milano-Bicocca, Ospedale S. Gerardo, Monza (Italia).
''Questo studio fornisce la prova inequivocabile che l'irbesartan e' un
farmaco particolarmente efficace, tra gli antagonisti recettoriali dell'AII,
per la riduzione dell'elevata pressione arteriosa. Questa efficacia
particolarmente pronunciata nella riduzione della pressione arteriosa puo'
essere osservata nei valori della pressione arteriosa nel corso della
giornata, che corrispondono ai valori piu' strettamente correlati alla
prognosi e alla protezione dei pazienti''. Altro importante risultato dello
studio, il numero dei pazienti trattati con irbesartan che hanno risposto
alla terapia e' stato significativamente superiore rispetto a quelli
trattati con valsartan (63,9% contro il 44,3%). Inoltre, sia l'irbesartan
che il valsartan hanno determinato una significativa riduzione della
pressione arteriosa rispetto agli standard di riferimento; tuttavia
complessivamente l'irbesartan ha evidenziato una durata e una portata
significativamente superiore dei livelli di riduzione per tutti i tre
parametri di misurazione della pressione arteriosa adottati nello studio. Lo
studio non ha confrontato i due farmaci, l'irbesartan e il valsartan, per le
massime dosi consigliate (rispettivamente a 300 mg. e 320 mg. giornalieri).
''Sono numerosi i dati che suggeriscono come riducendo la pressione
arteriosa piu' di quanto sia stato possibile fare in passato, e' possibile
proteggere maggiormente i pazienti caratterizzati da un profilo
cardiovascolare ad alto rischio e forse i soggetti ipertesi, in generale'',
ha dichiarato il professor Mancia. ''Nel corso dello studio, l'irbesartan ha
decisamente dimostrato la sua efficacia in questo senso, come illustrano i
dati che evidenziano valori uniformi della pressione arteriosa in tre
contesti diversi: in ambito ambulatoriale, a casa e nel corso del giorno e
della notte''. L'ipertensione o l'elevata pressione arteriosa rappresenta un
grave problema, che colpisce piu' di 600 milioni di individui in tutto il
mondo. Il mancato controllo della pressione arteriosa costituisce un
importante fattore di rischio per attacchi cardiaci, emboli, insufficienze
cardiache e disturbi renali. L'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanita')
stima che in tutto il mondo, fino a 3 milioni di persone muoiono ogni anno,
come diretta causa dell'alta pressione arteriosa e che il 75% dei soggetti
affetti da ipertensione non hanno un adeguato controllo della pressione
arteriosa. Il presente studio e' stato condotto dal Dr. Giuseppe Mancia,
Professore di Medicina e Preside della Facolta' di Medicina, Prevenzione e
Biotecnologia Applicata presso l'Universita' di Milano-Bicocca, Ospedale S.
Gerardo, Monza (Italia). L'Universita' di Milano-Bicocca e' la seconda
universita' statale di Milano e la sua facolta' di medicina e' situata
presso l'ospedale S. Gerardo, situato a Monza, in provincia di Milano.
Irbesartan e' un farmaco commercializzato in tutto il mondo da Bristol-Myers
Squibb e Sanofi-Synthelabo sotto i marchi di Avapro, Aprovel e Karvea.
Irbesartan e' altresi' commercializzato congiuntamente a idroclorotiazide
sotto i marchi Avalide, CoAprovel e Karvezide. Scoperto dai gruppi di
ricerca Sanofi-Synthelabo, Irbesartan e' parte di un'intesa di sviluppo
congiunto e commercializzazione, siglato nel 1993 tra Bristol-Myers Squibb e
Sanofi-Synthelabo. Infolink: http://www.bms.com
UN SISTEMA INFORMATIVO WEB BASED PER UNA GESTIONE
INTEGRATA DELLE AZIENDE SANITARIE
Bologna, 27 maggio 2002 - Datamat è presente a Exposanità, l'appuntamento
annuale al servizio della sanità e della salute in corso presso il
Quartiere Fieristico di Bologna, dal 22 al 25 maggio 2002. La Divisione
Pubblica Amministrazione e Sanità di Datamat partecipa alla manifestazione
con uno spazio espositivo (pad. 22 stand B8) nel quale illustra la propria
offerta di servizi e soluzioni tecnologiche per gli operatori del sistema
sanitario italiano pubblico e privato. Particolare attenzione viene dedicata
a e-manager, la soluzione informatica di controllo direzionale in ambito
sanitario finalizzata al miglioramento dell'efficienza gestionale e
dell'efficacia operativa delle Aziende Sanitarie. Il sistema rende possibile
l'integrazione e correlazione delle informazioni provenienti dai sistemi
sanitari ed amministrativi delle Aziende (Asl e Ospedali) e, grazie a un
insieme approfondito di analisi, permette la pianificazione e programmazione
delle risorse, delle prestazioni e dei servizi da erogare, e il monitoraggio
costante dei risultati conseguiti. La soluzione si basa su criteri di
pianificazione a livello pluriennale delle attività dell'Azienda, di natura
sia sanitaria sia economica, e di programmazione annuale e mensile delle
attività dell'Azienda e delle singole unità organizzative. A livello
direzionale, un sistema di prospetti di sintesi, per singola unità
organizzativa e per Azienda, e un insieme di indicatori capaci di coniugare
i dati sanitari e quelli economico-finanziari permettono di valutare
l'andamento degli obiettivi prefissati, gli scostamenti interventi e la
ridefinizione degli obiettivi aziendali su base mensile, annuale e
pluriennale. Nel settore Sanità, Datamat si presenta con una strategia che
si ispira a una visione integrata del processo di cura e gestione del
paziente. L'offerta comprende soluzioni verticali (rivolte ai singoli
operatori per la gestione amministrativa, sanitaria e il controllo); servizi
di comunità (per la comunicazione e il supporto di gruppi omogenei di
operatori); servizi di cooperazione (volti a correlare processi e dati resi
disponibili dalle singole comunità). Datamat è leader di mercato nel
settore della medicina professionale, nei sistemi gestionali per ospedali e
Asl, nella gestione degli uffici gare delle aziende farmaceutiche, nei
sistemi clinici per la gestione di reparto, delle unità di terapia
intensiva e dei blocchi operatori. La società è, inoltre, punto di
riferimento per la Sanità privata, con oltre sessanta clienti tra case di
cura, istituti di riabilitazione, centri medici e diagnostici. A ciò si
aggiunge un'offerta di servizi online che include un marketplace per
fornitori ed acquirenti della Sanità, su cui nel 2000 si è svolta
integralmente la prima gara elettronica sotto soglia comunitaria.
PREMIO GIUSEPPINA DEODORI PER LO STUDIO DELLA
PROCREAZIONE LIBERA E RESPONSABILE, DELLA SESSUALITÀ E SALUTE DELLA DONNA E
DELLA QUALITÀ DELLA VITA
Roma, 27 marzo 2002 - Il Prof. La Ratta, Presidente dell'Aied, illustra le
finalità dell'iniziativa. Il Premio Teodori" spiega "Dopo aver
trattato diversi argomenti legati alla bioetica ed all'educazione
demografica, affronta in questa edizione il tema della contraccezione, che
in questo momento ha un particolare rilievo. Oggi, infatti, la ricerca sta
mettendo a punto nuovi metodi anticontraccettivi, dalla cosiddetta
minipillola ai cerotti, alla contraccezione post-coitale. Il Premio vuole
quindi fare il punto sullo stato dell'arte con il contributo di studenti,
specializzandi, esperti che abbiano analizzato il tema dal punto di vista
scientifico ma anche giuridico, politico-sociale e delle problematiche
bioetiche ad esso connesse. Contestualmente al lancio del Premio abbiamo
avviato un'indagine su migliaia di donne per verificare il livello di
soddisfazione nei confronti del metodo anticoncezionale usato. L'indagine,
che sarà conclusa nel prossimo autunno, costituirà un altro elemento
fondamentale per avere un'idea della contraccezione del 2000. E'importante
ricordare come in Italia, malgrado l'assenza di idonee campagne informative
sugli anticoncezionali, l'uso dei metodi contraccettivi sia notevolmente
cresciuto negli ultimi anni, con un parallelo calo del ricorso alle
interruzioni volontarie di gravidanza. Oggi circa un 26,5% delle donne in età
fertile usa la pillola, il 20-22% la spirale, seguono come metodi
anticoncezionali il coito interrotto ed il profilattico, mentre un 30% delle
donne non ricorre ad alcun tipo di protezione. Nonostante i notevoli passi
avanti, l'Italia mantiene un basso posto in graduatoria per quanto riguarda
l'uso di anticoncezionali rispetto a paesi come l'Olanda, il Regno Unito o
la Francia. Noi speriamo che l'introduzione di metodi contraccettivi
innovativi, unitamente ad una maggiore informazione e conoscenza del
problema, possa favorire per il futuro un atteggiamento più responsabile e
con il Premio che abbiamo lanciato ci auguriamo di dare un valido contributo
in questa direzione". L'iniziativa riveste particolare importanza anche
alla luce delle recenti polemiche sollevate dalla pubblicazione sul
settimanale L'Espresso di un articolo dal titolo "Pillola
anticoncezionale - L'amica killer". L'articolo ha suscitato la reazione
dei ginecologi presenti al Congresso Europeo sulla Contraccezione che hanno
sottolineato come i dati presentati dall'articolo, noti da anni, vadano
interpretati in maniera diversa da quanto proposto dal settimanale. In modo
particolare nel servizio non viene fatta una adeguata distinzione fra la
frequenza con cui avvengono le diagnosi e la frequenza dei casi di mortalità.
Inoltre il servizio non prende in esame la mortalità globale per tutti i
tipi di cancro. Infatti è ben documentato che la contraccezione orale
protegge la donna dai rischi di un tumore dell'ovaio, dell'utero (endometrio)
e con tutta probabilità del colon e del retto. Il Prof. Carlo Bastianelli
ginecologo consulente dell'Aied, spiega meglio questo concetto. "Il
cancro al seno è una patologia indubbiamente molto seria la cui mortalità
però, negli anni, è stata notevolmente ridotta ed è oggi limitata ad un
6% mentre altri tipi di tumore, come per esempio il cancro alle ovaie, hanno
tuttora un'incidenza di mortalità intorno all'80%. La medicina moderna si
basa su un bilancio costi/benefici; per cui parlando della pillola, quando
si cita l'incremento della possibilità di insorgenza del tumore al seno
bisognerebbe anche ricordare come la contraccezione orale protegga la donna
da patologie molto più pericolose
IN CONCOMITANZA CON EXPOQUALITÀ-FOOD CONFERENCE DI
PARMA UN NUOVO PROGETTO UNI PER LA RINTRACCIABILITA' NELLE AZIENDE
ALIMENTARI
Parma, 27 maggio 2002 - Da qualche giorno, e fino a tutto il mese di giugno,
sul sito web dell'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione www.uni.com
è riportato integralmente e sottoposto ad inchiesta pubblica (cioè la fase
in cui chiunque può apportare il suo contributo in termini di osservazioni
e proposte sul testo di norma) il secondo progetto di norma Uni sulla
rintracciabilità di filiera intitolato "Sistema di rintracciabilità
nelle aziende agroalimentari - Principi e requisiti per l'attuazione".
Si tratta di un'iniziativa di grande interesse per l'intero settore
agroalimentare e di stringente attualità perché coincide sia con la fase
più "calda" della scelta della sede europea dell'authority
alimentare, sia con lo svolgimento della Food Conference, il più autorevole
ed articolato laboratorio d'idee e di confronto focalizzato sulla sicurezza
e la qualità dei cibi, in programma dal 5 al 8 giugno nel quartiere
fieristico di Parma. Il nuovo progetto di norma Uni sulla rintracciabilità
fa seguito alla pubblicazione della norma Uni 10939 avvenuta nell'aprile
2001. Per leggere il testo integrale e formulare i commenti è sufficiente
entrare nel sito Internet http://catalogo.uni.com/pii/home.html
(oppure entrare nel sito www.uni.com
e cliccare, nella parte destra, il titolo "Progetton-line") ed
effettuare una ricerca nella banca dati utilizzando il codice progetto
U59003890. "Mentre la prima norma era di carattere generale e trattava
dei principi per l'attuazione di un sistema di rintracciabilità di
filiera", fa notare Paola Visintini, funzionario tecnico della
commissione tecnica alimenti e bevande dell'Uni che ne ha elaborato la
stesura "questo secondo progetto si concentra sul singolo anello della
filiera: l'azienda agroalimentare". Con questo termine "si intende
ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che esercita la
produzione (compresa quella principale), la preparazione, la trasformazione,
la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la
distribuzione, la vendita o la fornitura (compresa la somministrazione), di
prodotti alimentari". Applicando la norma, ciascuna azienda sarà così
in grado di rintracciare i lotti di materiali (materie prime, semilavorati,
additivi, ecc.) e di prodotti finiti e quindi di risalire alla loro
provenienza e destinazione. Sono così rispettati i principi sanciti dalla
Uni 10939 per quanto riguarda la scelta delle parti dell'ampiezza della
filiera e delle finalità della rintracciabilità, completandoli con i
requisiti che ciascuna azienda agroalimentare deve osservare per la
progettazione ed attuazione del proprio sistema di rintracciabilità. Questi
comportano la definizione di una serie di aspetti, tra i quali:
l'identificazione del materiale rilevante ed i prodotti per i quali si
voglia garantire la rintracciabilità; le modalità di identificazione e
registrazione dei materiali in entrata e dei rispettivi fornitori; i flussi
in azienda dei materiali identificati e le modalità di registrazione; le
modalità di registrazione dei materiali impiegati in ogni lotto di prodotto
e della destinazione dei lotti di prodotto. Il controllo del sistema di
rintracciabilità aziendale, la gestione delle non conformità, la verifica
interna al sistema di rintracciabilità e la relativa documentazione
costituiscono gli ulteriori elementi che l'azienda agroalimentare deve
considerare. "L'approccio operativo fa di questo secondo progetto di
norma", commenta Paola Visintini, "uno strumento di agile utilizzo
per le aziende, permettendo loro di chiarire - prima di operare - quali sono
le finalità della rintracciabilità, gli elementi che interessa
"tracciare" per il prodotto alimentare in oggetto e stabilire le
responsabilità che ricadono su ciascun anello coinvolto nella
filiera". Durante i quattro giorni della Food Conference di Parma gli
esperti avranno sicuramente modo di sottolineare come l'applicazione di
questa norma, insieme alla Uni 10939, può contribuire a dare un notevole
impulso alla sicurezza dei prodotti alimentari italiani e alla fiducia dei
consumatori nella loro qualità, grazie alla trasparenza delle responsabilità
dei soggetti della filiera.
EIMA: RECORD DI RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE E INTERA
SUPERFICIE ESPOSITIVA PRENOTATA IN MENO DI UNA SETTIMANA DALLA DATA DI INVIO
DELLE DOMANDE
Roma, 27 maggio 2002 - Questo il prologo dell'edizione 2002 dell'Esposizione
Internazionale delle Industrie di Macchine per l'Agricoltura ed il
Giardinaggio, giunta al suo III appuntamento ed in programma dal 16 al 19
novembre a Bologna. Organizzata dall'Unacoma Service srl in collaborazione
con le Fiere Intemazionali di Bologna-Ente Autonomo, la rassegna sembra
avviarsi sin dalle prime battute ad eguagliare i risultati raggiunti lo
scorso anno con un bilancio di 1.728 aziende partecipanti (403 estere),
22.000 modelli di macchine esposte, dinanzi ad un pubblico che ha superato
le 114.000 unità, con oltre 8.000 visitatori provenienti da 102 diverse
nazioni. Ospitata nel Quartiere Fieristico del capoluogo emiliano-romagnolo,
attualmente al centro di un'ampia opera di ampliamento e riqualificazione
delle strutture e dei servizi a disposizione di espositori e visitatori,
Veima sarà come sempre suddivisa nei 14 settori di specializzazione ed
accolta nei 150 mila metri quadrati dei 20 padiglioni fissi ai quali
verranno aggiunti - per rispondere alla richiesta di spazi da parte delle
ditte costruttrici - 4 padiglioni provvisori (30bis, 44, 48 e 49) per una
superficie complessiva di 170.000 mq. e sarà collegata con treni speciali
alle città di Cesena, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia,
Rimini con fermata direttamene in Fiera. EIMA Garden che nel 2001 ha
registrato la partecipazione di 287 ditte italiane ed estere, tornerà a
proporre nel XIII settore - macchine per il giardinaggio, verde pubblico,
piccoli attrezzi motorizzati e a mano - tutte le novità per la cura del
verde consentendo a professionisti ed amatori un aggiomamento sulle
tecnologie specifiche disponibili. Innovazione e sicurezza rimangono gli
elementi guida del panorama di meccanizzazione offerto dall'Eima, e il
Quadriportico del Centro Servizi BolognaFiere sarà ancora una volta la
"piazza divulgativa" per eccellenza. In quest'area saranno infatti
esposte le macchine vincitrici dei Concorso Unacoma per le novità tecniche
(istituito nel 1986 e riservato a tutte le ditte presenti all'Eima e che
sino ad oggi ha assegnato 242 riconoscimenti), le macchine certificate per
prestazione e sicurezza dall'Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione
Agricola) nonché le macchine innovative realizzate con il contributo del
Ministero per le Politiche Agricole e Forestali. Sempre nel Quadriportico,
tornerà per il terzo anno consecutivo, la magia della sfilata-spettacolo
Modafralemacchine, con indossatori, ballerini e acrobati impegnati a
richiamare l'attenzione sull'importanza della sicurezza sul lavoro e
sull'uso dei dispositivi di protezione individuale. Nei quattro giorni della
manifestazione (16/17 novembre con ingresso aperto al pubblico e 18/19
novembre ad invito), saranno numerosi i momenti di informazione e
approfondimento agricoli, tecnici ed economici con conferenze stampa e
convegni organizzati da aziende, associazioni, enti e istituti universitari.
In avanzata fase di organizzazione il XIII meeting del Club of Bologna (Strategies
for the development of agricultural mechanisation) che affronterà il tema
"Meccanizzazione e tracciabilità nelle produzioni agricole: una sfida
per il futuro" e sarà diviso in due parti: la prima si svolgerà il 27
e 28 luglio a Chicago (Usa), in occasione del XV Cigr World congress, dove
verranno approfonditi gli aspetti istituzionali e normativi dell'argomento;
la seconda avrà luogo appunto a Bologna il 16 e 17 novembre e analizzerà
contenuti tecnici e aspettative del mercato relativi alla tematica proposta.
L'Eima è una delle rassegne più importanti a livello mondiale con ditte
costruttrici provenienti da 40 paesi e la presenza di numerose delegazioni
estere (23 nel 2001), ed è promossa dall'associazione italiana delle
macchine per l'agricoltura, il giardinaggio e il movimento terra come
momento di promozione di questo settore della meccanica e di confronto fra
la domanda e l'offerta nei diversi segmenti produttivi. Per quanto riguarda
l'andamento del mercato italiano della meccanizzazione agricola, gli studi
Prometeia prevedono, nel corso del 2002, l'avvio di una nuova fase di
crescita che si consoliderà nel 2003. 1 dati di immatricolazione relativi
al I trimestre di quest'anno (forniti dal Ministero dei Trasporti ed
elaborati dall'Unacoma), rilevano - rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente - incrementi del 4,7% per le trattrici, del 23,4% per le
mietitrebbiatrici, del 12,7% per le motoagricole e del 6,2% per i rimorchi.
Positivi effetti per il comparto dovrebbero inoltre derivare dai
provvedimenti governativi per il rinnovo del parco agro-meccanico, che
prevedono per il biennio 2001/2002 finanziamenti per circa 46,5 milioni di
euro (di cui 19,3 erogati lo scorso anno e 12,8 nei primi quattro mesi
2002), impor-tante contributo per il proseguimento dello svecchiamento e la
qualificazione delle macchine ed attrezzature per l'agricoltura operanti nel
nostro paese.
SUMOB - SALONE DELLA SUBFORNITURA PER L'INDUSTRIA DEL
MOBILE - PESARO, 12/14 SETTEMBRE 2002.
Pesaro, 27 maggio 2002 - Anche quest'anno a Pesaro ritorna il Sumob, il
Salone della Subfornitura del Mobile, giunto alla quinta edizione. Una buona
occasione per conoscere, farsi conoscere e per concludere affari nel cuore
di un'antica regione da sempre votata all'industria e al commercio: le
Marche. Nei saloni della Fiera di Pesaro, dal 12 al 14 settembre, si
ritrovano le più importanti aziende produttrici di mobili italiane e
straniere per stringere accordi e stipulare contratti con i partner più
qualificati, creativi e tecnologicamente innovativi della subfornitura del
mobile. L'ultima edizione del Sumob ha fatto registrare un successo così
importante che molti operatori hanno riconfermato immediatamente lo loro
presenza anche per l'edizione 2002. Al Sumob hanno aderito tutte le più
grandi aziende produttrici di componenti, semilavorati, pannelli, cerniere,
ferramenta ed illuminazione. La grande novità della scorsa edizione è
stata rappresentata dalla presenza qualificante di 8 aziende leader nella
produzione di cappe aspiranti, aziende che detengono il 70% della produzione
mondiale. Sono state registrate visite di operatori provenienti da Brasile,
Cina, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Giordania, India, Marocco,
Romania, Russia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, Uzbekistan e altri
Paesi, incluso Canada e USA. Il Sumob 2001 ha visto la presenza di circa
5000 visitatori professionali (+15% rispetto al 2000) - sedici delegazioni
organizzate di compratori esteri in aggiunta al quella di visitatori
qualificati di altri quattordici Paesi, oltre 5000 metri quadri netti
espositivi, 203 espositori, 168 produttori, 15 riviste di settore, 15 società
di servizi e consulenza, 70 giornalisti. L'80% delle aziende espositrici ha
sviluppato contatti interessanti e sono stati registrati oltre 167mila
contatti sul sito Internet. Sumob 2002 aprirà quest'anno, a fianco della
ormai consolidata esposizione di semilavorati per l'industria del mobile,
due importantissimi comparti della subfornitura: il mondo delle macchine per
la lavorazione del legno particolarmente indicate per le piccole/medie
industrie e la sezione dedicata all'alta specializzazione per il comparto (prototipazione,
cad/cam, lavorazioni al laser sul legno, vetro, intagli, intarsi ed
impiallacciature con legni pregiati, ebanisteria, cuoio e pellami, corno e
materie plastiche, ecc.). Si tratta di un'opportunità per coloro che
vogliono parlare di materiali nuovi e nuove proposte per gli addetti ai
lavori del settore arredo. Il comparto del legno e del mobile, che nelle
Marche conta 4656 imprese con un totale di 25.185 addetti, aveva già
manifestato una capacità di tenuta - nonostante l'avversa situazione
internazionale - sin dalla fine del 2001. Infatti, per tutti i settori, a
livello regionale, nell'ultimo trimestre dell'anno l'attività
manifatturiera marchigiana si è posizionata su livelli decisamente migliori
rispetto alle previsioni. In particolare per il legno e mobile si è
evidenziato un aumento di produzione e di vendite. Costi accessibili, poco
dispendio di tempo ed energie, grande qualità del contatto con l'operatore,
ottimo servizio, clima rilassato ed accogliente, alta specializzazione del
salone costituiscono alcuni dei numerosi punti di forza del Sumob che può
essere davvero apprezzato soltanto vivendolo come espositori o visitatori
alla tre giorni pesarese il prossimo settembre (12 - 14). Info: Tel.
0721.40681 fax 0721.25300 e-mail: sumob@fierapesaro.com
sito internet: www.fierapesaro.com
PROPOSTE PER VIVERE PIÙ SANI RISPARMIANDO, A
"LEGNO & EDILIZIA" - FIERA VERONA, 20/23 GIUGNO
Verona, 27 maggio 2002 - Una casa di legno, la scommessa del futuro. Una
casa in legno? Il pensiero corre allo chalet di montagna o alla casetta per
gli attrezzi del giardino. Questi, però, sono luoghi comuni e ce lo
insegnano statunitensi e canadesi che costruiscono il 90% dei loro edifici
residenziali proprio con prefabbricati in legno (le cosiddette "platform
frame" o "timber frame"). Il ritorno al legno, lo dicono
questa volta ingegneri e bioarchitetti (prove tecniche alla mano) consente
una vita più sana, circondati da materiali naturali che oltretutto ci fanno
risparmiare sulla bolletta energetica: i prodotti lignei infatti sono
isolanti termici migliori del mattone, generando Calore d'inverno e fresco
d'estate. Pubblico ed esperti del settore potranno verificarlo dal 20 al 23
giugno alla Fiera di Verona, nella 2^ edizione di "Legno &
Edilizia" - rassegna sull'impiego professionale del legno per l'abitare
- che raddoppia la superficie rispetto alla prima edizione del 2001. Mostra
e convegni tratteranno diffusamente degli aspetti positivi dei prodotti
naturali (primo fra tutti il legno) e i risultati saranno visibili grazie
alla presenza di circa 200 espositori, con molte adesioni di aziende del
Nord Europa dove esiste da più tempo una tradizione in tal senso. Tra le
ditte produttrici presenti, oltre alle principali imprese italiane figurano
le più importanti aziende del settore prefabbricati e costruzioni in legno.
Ospite d'onore una collettiva bavarese costituita da 10 aziende accompagnate
dal Ministero dell'Economia della regione, dall'Associazione Industriali del
legno della Baviera e dall'ufficio rapporti internazionali. A "Legno
& Edilizia" ci sarà anche la prima mostra italiana sulla
"casa passiva": attraverso un'abitazione costruita in Fiera si avrà
modo di verificare il concetto di "Passiv-Haus", secondo cui
tecnologia e materiali appropriati assicurano un'elevata qualità abitativa
e una sensibile diminuzione dei consumi energetici. Oltre alle case in legno
e al legname, l'esposizione veronese proporrà carpenteria, legno da lavoro,
strutture in legno e lamellari, semilavorati, casseforme, tetti, telai
prefabbricati e strutture lignee da cantieri, pavimenti, soffitti, scale e
rivestimenti, infissi su misura. Inoltre, progetti per edifici, collanti,
vernici e impregnanti ecologici, marchi di qualità. Tra le macchine da
legno per carpenteria presenti, sarà attivo un grande impianto tedesco. Il
legno è anche un'arte: lo dimostrerà la mostra dello scultore bergamasco
Pietro Arnoldi che in Fiera propone alcune delle sue opere in legno
ricuperato. Ricco il programma dei convegni, incontri e seminari: sito www.pmtexpo.it
Legno & Edilizia è aperta con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00.
Info: tel 049/8753730 e-mail: pmt@abc.it
"ABITARE IL TEMPO" - GIORNATE INTERNAZIONALI
DELL'ARREDO - VERONA, 19-23 SETTEMBRE 2002
Verona, 27 maggio 2002 - Dal 19 al 23 del prossimo mese di settembre i
rivenditori e gli architetti d'interni più attenti e qualificati si danno
appuntamento a Verona durante le Giornate Internazionali dell'Arredo.
"Abitare il Tempo" non è una fiera del mobile nel senso classico
di questo tipo di mostre, ma una vetrina unica ed esclusiva dedicata al
mercato dell'arredamento di qualità, dove aggiornarsi sulle nuove tendenze
sia nell'arredamento classico che in quello contemporaneo e di design. Oltre
580 espositori internazionali sono stati selezionati ed invitati ad esporre
le loro migliori collezioni d'interni in un ambiente fieristico raffinato e
a misura d'uomo, dove il design si intreccia all'artigianato, la tradizione
all'avanguardia, il manufatto locale all'esprit internazionale. In effetti
"Abitare il Tempo" è una manifestazione sempre più
internazionale. Nell'edizione 2001 i visitatori totali sono stati 48.715 di
cui 5.679 esteri provenienti da 77 Paesi; 70.000 mq. di area lorda occupata,
550 espositori di cui 86 esteri provenienti da 20 nazioni, 12 mostre di
sperimentazione e ricerca e cosiddetti Laboratori Metaprogettuali, 235
architetti di cui 67 esteri, 187 prototipi realizzati da 163 aziende. Mobili
- Imbottiti - Cucine - Arredobagno - Illuminazione - Home collections -
Tessuti - Tappeti - Tendaggi - Edizioni di design - Arte della tavola -
Complementi d'arredo - Oggettistica - Dipinti - Arredo per l'infanzia -
Pavimenti - Rivestimenti - Porte - Scale - Maniglie - Arredi per esterni. I
"laboratori metaprogettuali": si tratta di speciali ambientazioni
progettate da architetti di fama internazionale ed allestite con i prodotti
delle Aziende espositrici. Esaminando i temi più attuali, i Laboratori
mirano a fornire nuove idee e soluzioni per l'Interior Design del 21°
secolo. I laboratori offrono anche numerosi spunti di dibattito in convegni
cui partecipano opinion leader di tutto il mondo. Mostre di sperimentazione
e ricerca: da sempre, le Mostre di sperimentazione indagano sulle capacità
progettuali e produttive di particolari aree geografiche italiane ed estere.
Diversamente dai Laboratori, le Mostre presentano esclusivamente progetti
originali. Tantissimi sono stati i prototipi realizzati nel corso delle 16
edizioni di Abitare il Tempo sin qui avvenute e molti di essi sono entrati
nella normale produzione delle Aziende che li hanno realizzati. Immessi sul
mercato. Essi rappresentano l'espressione emblematica della manifestazione.
Abitare il Tempo è "visitabile" tutto l'anno on-line: www.virtual.veronafiere.it/abitareiltempo
IL SEGRETO DI UN BUON FRITTO? LA FRIGGITRICE
ELETTRICA.
Milano, 27 maggio 2002 - La frittura, ossia la cottura nell'olio a
temperature elevate, è una delle tecniche di cottura più apprezzate dai
buongustai. Ma la frittura richiede una particolare attenzione e,
soprattutto, l'utilizzo di un elettrodomestico ad hoc, la friggitrice
elettrica, che consente di ottenere cibi più leggeri e meno unti rispetto a
quelli fritti con il metodo tradizionale. Con la friggitrice elettrica,
infatti, la temperatura dell'olio si mantiene costante per tutta la durata
della cottura e il cibo rimane completamente immerso nell'olio formando
subito una crosticina esterna croccante che gli impedisce di assorbire
troppo condimento. La friggitrice elettrica è composta da una struttura in
materiale plastico resistente al calore, con base rotonda, rettangolare od
ovale. Nella base di appoggio è inserita una resistenza elettrica che, una
volta accesa, riscalda l'olio. La potenza dei modelli in commercio varia, in
genere, da 1200 a 2200 watt, ma il risultato, ai fini pratici, cambia poco
anche se, ovviamente, una friggitrice più potente consuma più energia. Gli
elementi fondamentali comuni a tutte le friggitrici elettriche sono: la
vasca, il cestello, il coperchio e il filtro. La vasca è la parte che deve
contenere l'olio, è realizzata in acciaio o in alluminio o in materiale
antiaderente e, in genere, può essere sollevata e tolta dalla struttura. La
capacità può variare da 1,2 a 2,5 litri, ma ci sono anche friggitrici da
3,5 litri. Alcuni modelli hanno la vasca inclinata, cioè non parallela alla
base dell'apparecchio, che, associata a un cestello girevole, consente di
consumare molto meno olio, pur garantendo la completa immersione dei cibo.
Inoltre, alcune friggitrici sono dotate dei sistema "Freddo a
fondo" per mantenere l'olio pulito: l'ultimo strato di olio sul fondo
resta freddo e i residui di cibo che vi si depositano non bruciano. Il
cestello è il recipiente in cui si versano gli alimenti da friggere. E'
formato da una sottile rete metallica ed è dotato di un manico che non si
riscalda, in quanto realizzato in materiale plastico, e che consente di
estrarre il cestello dalla vasca e scolare il fritto, una volta pronto. Il
coperchio ha una parte centrale forata al cui interno è inserito un filtro
antigrasso in materiale sintetico o in alluminio, che trattiene gli schizzi
d'olio. Esistono anche filtri antiodore ai carboni attivi, di colore grigio,
che trattengono gli odori all'interno della friggitrice. Tuttavia, quando si
solleva il coperchio, il vapore e gli odori si sprigionano comunque. Per
questa ragione, alcuni modelli adottano un sistema che convoglia il vapore
verso il basso, dove si condensa, impedendone in tal modo la fuoriuscita
anche quando si apre l'apparecchio. Alcune friggitrici sono dotate anche di
un tasto che consente l'apertura automatica dei coperchio, evitando così il
rischio di ustioni dovute ai vapori che si sprigionano con l'apertura
manuale. Spesso, il coperchio è dotato di una finestrella trasparente che
consente di seguire la cottura dei cibi senza aprire il coperchio. E'
opportuno verificare che la superficie della finestrella sia
sufficientemente grande e che abbia una certa pendenza ìn quanto, tendendo
ad appannarsi, queste caratteristiche consentono alla condensa di scivolare
via rendendo possibile una buona visibilità. Il filtro è l'elemento che
filtra l'olio dai residui, anche molto piccoli, di cibo, pastella o panatura.
Ve ne sono di diversi tipi, a seconda della friggitrice. Alcuni sono
metallici e sono posizionati sotto il cestello; altri hanno la forma di una
tazza e si trovano fra il cestello e il fondo della vasca; altri ancora sono
di una carta particolare e possono essere incorporati e perfettamente
aderenti al cestello oppure dei tipo usa e getta. E' importante che il
filtro venga utilizzato ogni volta che si usa la friggitrice in quanto,
trattenendo i residui di cibo, evita che l'olio annerisca e che,
riutilizzandolo una seconda volta, conferisca al fritto un odore e un sapore
sgradevoli. In ogni caso, l'olio deve essere cambiato totalmente dopo
due-tre fritture. Come funziona: una volta accesa la friggitrice, si regola
con il termostato la temperatura dell'olìo: bassa (165'-170"), media
(170°-175°), alta (175°-199°), a seconda dell'alimento da friggere. La
selezione della temperatura adatta deve avvenire consultando le indicazioni
riportate nel libretto di istruzioni. Quando, dopo circa 10-15 minuti, viene
raggiunta la temperatura impostata, si solleva il coperchio, si alza il
cestello tenendolo per il manico e si versa il cibo da friggere. A questo
punto, si riabbassa il cestello e si chiude l'apparecchio. Infine, si
imposta il contaminuti sul tempo indicato per l'alimento e che è riportato
anch'esso nel libretto di istruzioni. Scaduto il tempo, di solito
l'apparecchio emette un segnale acustico per avvisare che la frittura è
pronta. Gli optionals: il termostato è presente in quasi tutti i modelli ed
è importante che sia preciso in quanto basta una differenza di pochi gradi
per rovinare una frittura. Il dispositivo antiodore, di cui sono dotate la
maggior parte delle friggitrici, limita il diffondersi dell'odore di fritto
nell'ambiente. La finestrella sul coperchio consente di seguire la cottura
quanto il coperchio è chiuso. il contaminuti è presente in quasi tutti i
modelli ed è di grande importanza. In alcuni modelli il timer è estraibile
in modo da poter essere portato con sé quando si va un un'altra stanza; in
altri, è collegato a una leva che, allo scadere dei tempo impostato, fa
alzare il cestello e spegne l'apparecchio. La resistenza estraibile consente
di staccare ed estrarre la resistenza dalla vasca in modo da consentire una
pulizia più facile e accurata. Alcuni modelli hanno un tappo per l'olio,
collegato al fondo della vasca, che consente di svuotarla senza dover
capovolgere l'apparecchio. In alcune friggitrici l'apertura dei coperchio
avviene automaticamente grazie ad un apposito tasto. La maggior parte dei
modeili ha un vano nel quale il cavo estraibile di cui sono dotati rientra e
scompare quando l'apparecchio non è attaccato alla rete. Quando, invece, si
deve collegare il cavo alla rete, questo fuoriesce solo della lunghezza
necessaria. I consigli Imq per l'acquisto: Preferire apparecchi dotati di
termostato, di timer e di tappo per svuotare la vasca dell'olio. Gli
apparecchi con il contenitore inclinato consumano molto meno olio. Per
l'utilizzo: Leggere attentamente il libretto di istruzioni. Non far
funzionare la friggitrice senza aver prima aggiunto l'olio. Se riscaldato a
secco, l'apparecchio si rovina. Il livello dell'olio deve trovarsi sempre
tra i riferimenti di minimo e massimo. Evitare miscele di oli differenti o
aggiunte. In ogni caso, l'olio va cambiato totalmente quando comincia ad
avere cattivo odore, quando fuma mentre si frigge e quando diventa scuro.
Immergere gli alimenti solo quando l'olio ha raggiunto la giusta
temperatura. Per i vari tipi di frittura è importante attenersi alla
temperatura consigliata. A temperatura troppo bassa, la frittura assorbe
olio; a temperatura troppo elevata, si forma subito la crosticina e
l'interno rimane crudo. Non riempire eccessivamente il cestello in quanto
provocherebbe un abbassamento repentino della temperatura dell'olio e la
frittura risulterebbe troppo unta e non uniforme. Asciugare perfettamente
gli alimenti prima di immergerli nell'olio in quanto gli alimenti umidi
risultano molli dopo la frittura. Eliminare i cristalli di ghiaccio dagli
alimenti surgelati prima di immergerli nell'ofio. Durante l'utilizzo,
l'apparecchio è caldo. Bisogna, quindi, operare toccando solo le manopole e
le maniglie in plastica. Non spostare l'apparecchio quando è in funzione.
Evitare il contatto dei cavo con le pareti calde. Dopo ogni frittura,
cercare di eliminare i residui di cibo dall'olio avendo cura di aspettare
che si raffreddi. Le operazioni di pulizia vanno eseguite solo quando
l'apparecchio si è raffreddato e dopo aver staccato la spina dalla presa di
corrente. Le parti esterne (struttura e coperchio) si puliscono con un panno
umido e poi si asciugano. Se sono presenti incrostazioni di grasso, si
possono togliere con un po' di detersivo, evitando di usare spugnette ruvide
che potrebbero graffiare l'apparecchio. Dopo aver tolto il cestello e
vuotato l'olio dalla friggitrice, per eliminare la maggior parte dell'unto
rimasto all'interno, si può utilizzare della carta da cucina. Quindi, si
lava l'interno dei recipiente e, se la vasca è estraibile, anche l'esterno,
con una spugnetta morbida inumidita con acqua calda e detersivo per
stoviglie. Infine, è importante risciacquare bene, passando più volte la
spugnetta inumidita solo d'acqua, e asciugare con cura. Le parti mobili e
cioè il cestello e, in alcuni casi, la vasca si lavano con acqua calda e
detersivo per stoviglie oppure in lavastoviglie, solo se specificato nel
libretto di istruzioni. Il filtro antigrasso inserito nel coperchio si può
lavare a mano o in lavastoviglie, mentre quello ai carboni attivi va
sostituito periodicamente, come indicato nel libretto di istruzioni. La
garanzia del marchio Imq : anche le friggitrici elettriche, come qualsiasi
elettrodomestico, possono essere fonte di pericolo. In genere, gli incidenti
sono dovuti ad un uso non corretto o all'utilizzo di apparecchi che, per
cattiva manutenzione o conservazione, non sono più sicuri. Si tratta di
incidenti di vario tipo, legati per lo più all'uso dell'elettricità
(scossa, corto circuito, incendio), ma causati anche dall'olio che, a
temperature elevate, è esso stesso fonte di pericolo, non solo per le
ustioni, ma anche e soprattutto perché può incendiarsi facilmente.
Inoltre, bisogna tenere presente che le friggitrici, una volta avviate,
possono funzionare anche senza sorveglianza e, quindi, senza la possibilità
di accorgersi in tempo di qualsiasi anomalia. La scelta, quindi, va sempre
indirizzata verso prodotti sicuri e cioè verso prodotti che recano il
marchio Imq. Questo marchio certifica, infatti, che un apparecchio ha
superato tutte le prove necessarie al fine di garantirne la completa
sicurezza. Dal punto di vista della "buona tecnica", le
friggitrici rientrano in una specifica norma per "padelle per friggere,
friggitrici e apparecchi similari", che integra una norma generica per
apparecchi elettrici ad uso domestico e similare. Nei laboratori Imq, le
friggitrici vengono sottoposte a tutte le prove necessarie per verificarne
la sicurezza. Le prove di riscaldamento, per controllare eventuali
surriscaldamenti pericolosi. La verifica della robustezza meccanica mediante
urti causati appositamente e simulando eventuali danni meccanici che non
devono in alcun modo compromettere la sicurezza dell'apparecchio: in
pratica, le parti in tensione non devono diventare accessibili. La verifica
delle viti, che devono essere in grado di resistere agli sforzi meccanici
che si producono durante il normale utilizzo. E, ancora, la verifica della
costruzione, la trazione dei cavo di alimentazione... Si tratta, in
sostanza, di prove comuni a tutti gli apparecchi elettrici. Specifiche per
le friggitrici, sono, invece, le prove attraverso cui viene tenuta sotto
controllo la temperatura dell'olio. Infatti, l'olio potrebbe raggiungere
facilmente temperature tali da incendiarsi. Ecco perché tutti i materiali
plastici di cui è composto l'apparecchio vengono sottoposti alla prova di
"glow wire", in cui si verifica che siano autoestinguenti e,
quindi, non favoriscano la propagazione delle fiamme. Inoltre, vengono
effettuate prove di funzionamento anomalo con l'obiettivo di garantire che
l'apparecchio risulti sicuro anche in caso di situazioni anomale o di
negligenza da parte dell'utente. Ad esempio, quasi tutti gli apparecchi sono
dotati di un termostato che ha la funzione di tenere sotto controllo la
temperatura dell'olio. La norma richiede la presenza di un dispositivo
termico in grado di staccare la corrente dell'apparecchio quando, per
qualsiasi motivo, il termostato è fuori funzione. La prova verifica che ciò
accada realmente. Una delle prove più difficili da superare è quella
denominata "senza adeguata eliminazione dei calore": anche se
l'olio copre solo di 1 cm l'elemento riscaldante ed è, quindi, notevolmente
al di sotto dei livello minimo indicato dal costruttore, l'apparecchio deve
continuare ad essere sicuro. Inoltre, poiché non in tutte le case la
tensione dell'impianto è esattamente la stessa, nei laboratori Imq si
verifica che l'apparecchio sia egualmente sicuro facendolo funzionare a una
potenza pari allo 0,85 e all'1,24 di quella indicata sulla targa: anche in
queste condizioni, l'olio non deve in alcun modo superare la temperatura di
243°C nell'uso ordinario e 295°C in caso di guasto o di errato utilizzo
dell'apparecchio. E queste sono solo alcune delle prove cui le friggitrici
elettriche sono sottoposte prima di poter recare il marchio Imq. Piccoli
segreti per una frittura "grand gouriviet" . Come preparare i
cibi: Per una cottura uniforme, il cibo va tagliato a pezzi di uguali
dimensioni. Tutti i cibi, ad eccezione delle patate, devono essere preparati
con panatura o pastella o farina. Solo con questo rivestimento il fritto
risulterà croccante fuori e morbido all'interno. I pezzi da friggere devono
essere prima asciugati bene con un telo o con carta da cucina in modo tale
che il rivestimento aderisca perfettamente e non rischi di staccarsi dal
cibo durante la frittura. Come friggerli: per ottenere una buona frittura,
è sempre consigliabile friggere pochi pezzi per volta per non abbassare
troppo la temperatura dell'olio. Due sono i punti fondamentali da tenere
presente quando si utilizza una friggitrice elettrica: i tempi di cottura e
la temperatura dell'olio. Solo rispettando i parametri adatti al cibo che si
deve cucinare, e che sono indicati nel libretto di istruzioni, si ottiene
un'ottima frittura. Nella scelta degli oli, considerare anche il foro
"punto di fumo" e cioè la temperatura alla quale cominciano a
comparire fumi visibili, espressione della degradazione degli acidi grassi
con produzione di sostanze tossiche: 160° C circa per gli oli di semi, 180°
C circa per l'olio d'oliva e 220° C circa per l'olio di riso. Come
servirli: Prima di servirlo, il fritto va scolato alcuni secondi, lasciando
il cestello sospeso sulla vasca, prima di versarlo su un piatto coperto da
più fogli di carta da cucina che assorbono l'unto in eccesso. Il sale va
aggiunto solo sulla frittura già pronta, prima di portarla in tavola, mai
nella panatura o nella pastella. Lo stesso discorso vale per lo zucchero,
quando si preparano, ad esempio, le frittelle.
NUOVI PHILIPS AZUR 4000: ANCORA PIÙ POTENTI PER UNA
STIRATURA SEMPRE PIÙ FACILE E VELOCE
Milano, 27 maggio 2002 - Philips presenta i nuovi ferri da stiro Azur 4000:
la nuova gamma di ferri da stiro, ancora più potenti, creata per ottenere i
migliori risultati di stiratura con minore fatica e in minor tempo. La nuova
piastra Careeza Tm dì Azur 4000 scivoia delicatamente sui capi eliminando
tutte le pieghe in breve tempo e senza sforzi. Si tratta di una pìastra
esclusiva di Philips, realizzata con un materiale multistrato capace di
scorrere ancora più velocemente su ogni capo. La piastra Careeza TM è
realizzata in una particolare lega capace di scaldarsi in poco tempo (ìn
1,2 minuti si raggiungono le massime temperature), ha una grande resistenza
ai graffi e può essere semplicemente lavata con una comune spugna. La nuova
piastra Careeza TM garantisce una distribuzione ottimale dei vapore grazie
alla rinnovata disposizione dei fori e all'esclusiva configurazione della
resistenza interna. La nuova gamma Azur 4000 è ancora più potente: 2200
Watt di potenza, un colpo di vapore a ncora più potente - ora pari a 95 gr.
al min - e una produzione di vapore - regolabile su 7 posizioni diverse -
che può arrivare fino a 40 gr. al minuto, fanno di Azur 4000 la risposta
efficace a tutti i problemi di stiratura. Tutti i modelli della gamma Azur
4000 sono dotatì di due camere di vaporizzazione separate, una che genera
il vapore continuo, mentre l'altra il colpo di vapore; questa caratteristica
assicura la combinazione di entrambi i getti per una potenza totale di 135
gr/min. Infine la stiratura verticale, presente su tutta la gamma di Azur
4000, é l'ideale per capi appesi come giacche, cappotti, ma adatta anche
per tende. A completare la ricca dotazione di Azur 4000 un capiente
serbatoio da 350 mi (dotato dì pratico sportellino con imbuto) e i sistemi
Anticalcare Automatico, Autopulitura ed Antisgocciolio a mento. Quest'ultimo
consente di eliminare il gocciolamento della piastra anche stirando alle
basse temperature, evitando cosi fastidiose macchie e aloni sui tessuti. Il
sìstema Anticalcare Automatico permette l'utilizzo dell'acqua dei
rubinetto; grazie al pulsante di Autopulitura, infine, sì libera un getto
d'acqua fredda che rimuove le impurità attraverso i fori della piastra,
migliorando le prestazioni e prolungando la vita dei ferro da stiro. La
gamma Azur 4000 è composta da 3 modelli: Gc4043, dal serbatoio di colore
grigio, è dotato dei sistemi di Autopulitura, Antisgocciolamento e
Anticalcare Automatico, ed ha inoltre in dotazione l'ìmpugnatura
antiscivolo e la copertura di protezione per la piastra. Assoluta sicurezza
e comfort di utilizzo garantiti dal cavo di alimentazione extra-lungo da 2,5
metri, e dall'attacco dei cavo girevole a 3600. Il sistema automatico di
spegnimento si attiva riponendo Azur 4000 GC4043 in posizione verticale per
più di 8 minuti o appoggiato sulla piastra per 30 secondi. In vendita a
98,99 Euro circa. Gc4033, con serbatoio verde è dotato di spegnimento
automatico, sistema di Autopuiitura, Antisgocci o I a mento e Anticalcare.
in vendita a 87,99 Euro circa. Gc4018, contraddistinto dal serbatoio color
lilla e dotato dei sìstemi di Autopulitura, Antispiocciolamento e
Anticalcare, è in vendita a 61,46 Euro circa.
SBATTITORI PHILIPS ESSENCE RAGGIUNGI
LA TUA IDEA DI PERFEZIONE!
Milano, 27 maggio 2002 - La nuova linea Essence di Philips si distingue per
l'eleganza dei design, per la potenza e per il comfort di utilizzo. Il
colore bianco puro e gli inserti grigi e metallo ben si sposano con le forme
armoniose. La linea Essence, già composta da robot, spremiagrumi,
tostapane, bollitore, macchina per caffè all'americana, frullatore e
frullatore ad immersione, è dedicata a chi ama le cose belle e la
perfezione in ogni dettaglio, per una cucina caratterizzata da alte
prestazioni e dall'eleganza nelle forme. Per queste qualità rivoluzionarie,
gli elettrodomestici Essence possono diventare oggetti che arredano una
cucina moderna e funzionale e possono trasformarsi in un regalo prezioso
soprattutto per coloro che amano cucinare con eccellenti performance, senza
rinunciare ai dettagli estetici. I nuovi sbattitori Essence sono ancora più
potenti: 400 Watt con la selezione di tre velocità più una turbo.
Qualsiasi tipo di lavorazione può essere realizzata grazie ai ganci per
impastare e alle fruste a piattina larga. La dotazione è completata
dall'innesto dei cavo elettrico snodabile e dall'avvolgicavo con ventosa che
ne facilitano il riponimento. Grazie all'esclusivo sistema FlexiMix, le
fruste si adattano perfettamente alla forma di qualsiasi tipo di ciotola,
muovendosi indipendentemente per un risultato finale insuperabile,
garantendo impasti lisci morbidi e delicati. La gamma di sbattitori Essence
è composta da due modelli. Il modello Hr1571101 è dotato di accessorio purè
per le lavorazioni più delicate e della pratica custodia; è in vendita a
43,99 Euro circa, mentre il modello Hr1570101 non è provvisto
dell'accessorio purè e della custodia ed é in vendita a 37,99 Euro
circa.
FRULLATORE
ESSENCE HR 1780 CON SISTEMA SMART CONTROL RISULTATI PERFETTI AL TOCCO DI UN
PULSANTE
Milano, 27 maggio 2002 La gamma di elettrodomestici della linea Essence di
Philips, da sempre sinonimo di eleganza e funzionalità, presenta il
nuovissimo Hr 1780, il frullatore della linea Essence, che propone un design
raffinato, sottolineato dalle forme armoniose e dal colore bianco puro con
inserti grigi. Il Frullatore Essence Hr 1780, con potente motore da 500 Watt
è dotato di pulsanti Smart Controi e di pulsante intermittenza; grazie al
rivoluzionario e innovativo sistema Smart Contro] é sufficiente premere il
pulsante relativo alla lavorazione prescelta e il Frullatore Essence Hr 1780
seleziona automaticamente la velocità e il processo di lavorazione più
adatti. L'elegante vaso frullatore di vetro ha una capacità effettiva di
1,25 litri (1,5 litri capacità massima), è graduato ed è dotato di tappo
per inserire gli alimenti. Il coperchio ha un sistema di filtraggio. La
manutenzione dell'apparecchio è veloce grazie al sistema "Quick Clean"
per una pulizia ancora più rapida ed efficace. li Frullatore Essence Hr
1780 è inoltre l'unico frullatore della linea cucina Philips a possedere la
funzione tritaghiaccio, che combinato con il tasto timer impostato per 35
secondi (il tempo ideale per preparare frullati) garantisce la preparazione
di fresche e naturali bevande a base di frutta, ma, ovviamente, anche
cocktail, zuppe, salse, frutta secca tritata, per dare libero sfogo alla
vostra creatività. Sicurezza e comfort sono garantiti dal sistema di
sicurezza, dal vano alloggiacavo, pannello comandi in morbida gomma e dai
piedini antiscivolo per la massima stabilità durante l'utilizzo. Il
Frullatore Essence Hr 1780 è in vendita a Euro 94,99 circa.
RBS
WOODY DELUXE, GRIGLIARE SI, MA CON ELEGANZA!
Milano, 27 maggio 2002 - Il Bbq Rbs Woody Deluxe Campingaz, il più elegante
e completo della gamma Rbs è perfetto per cucinare all'aria aperta con la
massima professionalità. Il suo carrello è di legno e come tutti i Bbq
della gamma è dotato dei sistema di cottura brevettato Rbs. Il nuovo
sistema Rbs, grazie ai bruciatori brevettati, (Racliant-Burner-System =
Sistema a Bruciatore Radiante) garantisce una perfetta cottura senza fumo,
maggiore sicurezza e controllo, e una perfetta cottura dei cibi. Il
montaggio verticale dei due bruciatori in ceramica consente a grassi e sughi
di cottura di non sporcare i bruciatori, evitando gli spiacevoli
inconvenienti dei barbecue tradizionali, come fumo e improvvise fiammate.
Grazie alla temperatura costante, il cibo si cuoce in modo omogeneo. Il
sistema Rbs offre una gamma completa di funzioni: si può grigliare, cuocere
al forno o arrostire; carne, pesce, verdura e perché no, cuocere una pizza
in giardino. Grazie al coperchio dotato di una finestra in vetro è,
inoltre, possibile controllare la cottura dei cibi in qualsiasi
momento.
BILANCIA
PESA PERSONE PHILIPS BODY FAT HF 390 EQUILIBRATA COMBINAZIONE FRA TECNOLOGIA
E DESIGN!
Milano, 27 maggio 2002 - Tecnologia e design si incontrano nella nuova
bilancia pesa persona Body Fat Hf 390. Caratterizzata da forme semplici e
lineari e dal colore silver, Body Fat è un utilissimo elettrodomestico per
tenere sotto controllo la propria forma fisica grazie ad un'innovativa
funzione che permette di misurare la percentuale di massa grassa. La
Bilancia digitale pesa persona Body Fat Hf 390 combina infatti due diverse
funzioni: accanto al tradizionale indicatore dei peso corporeo, evidenzia
anche la percentuale di massa grassa. Grazie al calcolo di un bioalgoritmo -
risultato di una ricerca scientifica che ha compreso oltre 40 studi clinici
- Body Fat è in grado di evidenziare il valore percentuale della massa
grassa, rapportandolo a dei parametri standard consigliati, suddivisi in tre
livelli: basso, normale, alto. Il display è a cristalli liquidi, la portata
è di 150 kg, suddivisa in intervalli di 100 grammi. Inoltre, la bilancia
pesa persona Body Fat Hf 390 é dotata di quattro memorie che consentono
l'inserimento dei dati personali (altezza, sesso, età) di quattro
differenti utenti; questa funzione permette, selezionando la memoria
personale, il riconoscimento dei singolo individuo, che eviterà quindi di
immettere ogni volta i propri dati personali. ~ inoltre possibile pesarsi,
calcolando la percentuale di grasso corporeo in modalità libera, immettendo
ogni volta i propri dati personali; grazie a questa memoria temporale, una
quinta persona potrà rilevare la propria massa grassa. Comfort e sicurezza
sono assicurati grazie alla pedana antiscivolo. L'accensione e lo
spegnimento sono automatici. L'alimentazione è con 2 batterie Cr2032
incluse. H prezzo di vendita al pubblico è di 109.99 Euro circa.
PRATI
PERFETTI CON IL TAGLIABORDI BLACK&DECKER
Milano, 27 maggio 2002 - Uno strumento di precisione per migliorare e
perfezionare l'aspetto dei vostro prato con semplicità e professionalità.
Parte della gamma di utensili da giardino Black&IDecker è il
Tagliabordi, un pratico e leggero tosaerba a filo di nyion che presenta
caratteristiche sorprendenti. La testa pieghevole permette di raggiungere
anche i punti più stretti e scomodi, per rifinire le aiuole, tagliare le
erbacce intorno agli alberi e al patio, e con un semplice gesto è possibile
portare la funzione da taglio a bordatura, facendo ruotare la testa;
l'elevatissima velocità dei filo garantisce inoltre un taglio sempre
perfetto, mentre l'innovativo sistema Piant Protector, protegge fiori e
piante nelle aiuole, durante l'operazione di "pulizia dalle
erbacce". Grande innovazione nel settore dei tagliaerba a filo sono i
sistemi totalmente automatici di taglio intelligente Reflex e Dual Reflex
Plus (a doppio filo), che sostituiscono autonomamente il filo consumato:
quando il filo si usura infatti, un congegno appositamente studiato consente
al filo di uscire fino alla lunghezza necessaria per garantire un taglio
sempre deciso. Ma non è tutto, per favorirne un utilizzo quanto più
completo, Black&IDecker ha fornito il Tagliabordi di una seconda
impugnatura regolabile, che offre maggior controllo e maneggevolezza, e di
un fusto telescopico allungabile, per adattarlo a differenti usi e
utilizzatori. E non è finita, Black&IDecker ha pensato anche alla
versione cordiess. In questa versione il Tagliabordi è alimentato da una
batteria estraibile da 12V che consente ben 30 minuti di autonomía ed
esemplifica le operazioni di taglio, consentendo una totale libertà di
movimento all'utilizzatore, grazie alla totale assenza di fili. Insomma, ben
8 modelli per soddisfare ogni esigenza. Un risultato professionale che non
richiede specifiche conoscenze tecniche e lascia all'utilizzatore solo il
divertimento e la scelta dello stile di taglio. Tutto sotto la garanzia
biennale di Black&IDecker.
CARBON
HPX GORE-TEX DI MUSTO DALL'AGONISMO, CON ESPERIENZA!
Milano, 27 maggio 2002 - Da sempre Musto studia i suoi indumenti velici con
l'aiuto dei migliori navigatori. Grazie alle loro performance, Musto spinge
sempre più in là il suo know how, la sua eccellenza nel creare vestiti
tecnici che corrispondono perfettamente alle attese dei campioni più
esigenti. La linea Carbon Hpx Gore-Tex rispecchia questo impegno di qualità.
Musto ha applicato i medesimi principi dei capi creati per il team della
barca britannica Gbr Challenge, presente alla prossima America's Cup. Il
tessuto della serie Carbon Hpx Gore-Tex mantiene a lungo l'impermeabilità
ed è altamente traspirante. Delle gocce di polimero (con una struttura di
carbonio) sono applicate alla membrana di Gore-Tex producendo un tessuto
che, per esempio, traspira almeno il 16% in più dei Hpx Ocean Tecnology.
Questa membrana unita al tessuto esterno in nylon produce un laminato
Gore-Tex che offre qualità uniche quali: manovrabilità, leggerezza e
flessibilità unitamente alla durevolezza e traspirazione dei tessuti
Gore-Tex.
GENUINE
MOTORCYCLE OIL PER LA TUA NARLEY
Milano, 27 maggio 2002 - La tua Harley-Davidson è una moto importante e va
curata con prodotti adatti che ne rispettino le prestazioni. L'olio H-D 360
è un olio diverso dai normali lubrificanti; è infatti il risultato di
un'attenta miscela di oli minerali di qualità superiore unita ad una
combinazione di additivi unici: il risultato? Il tuo olio Harley-Davidson.
L'H-D 360 è stato sottoposto a severi controlli di stabilità della
viscosità e di ossidazione, è stato testato sul banco di prova e su strada
così come il motore utilizzato per il test. Insomma H-D 360 è una garanzia
di qualità e sicurezza per proteggere il tuo motore da ruggine e
corrosione, mantenerlo pulito, raffreddare le parti meccaniche del tuo
motore, 11sigillare" la pressione di combustione, prevenire lo
schiumaggio, ridurre le perdite di potenza e gli attriti. Inoltre H-D 360 ti
garantisce l'avviamento immediato della moto in una vasta gamma di
temperature e consente una rapida circolazione dell'olio.
FANTASTICA
DOPPIETTA YAMAHA BELGARDA A SILVERSTONE
Sylverstone, 27 maggio 2002 - Le Yamaha Belgarda hanno dominato il round
inglese del Mondiale Supersport disputato a Silverstone. Sotto una pioggia
battente James Whitham ha infiammato i suoi tifosi conquistando una
travolgente vittoria. Il fuoriclasse britannico ha preceduto il compagno di
squadra Paolo Casoli al termine di un esaltante duello durato tredici giri.
Questa trionfale giornata permette a Whitham e Casoli di accorciare le
distanze dalla vetta della classifica. A sei round dalla fine la corsa al
titolo si riapre clamorosamente. Inoltre la Yamaha sale ad appena 8 punti
dal vertice nel Mondiale Costruttori già conquistato nelle ultime tre
stagioni. La gara è partita con pista bagnata ma senza pioggia. Casoli ha
subito preso il comando del plotone mentre Whitham, che partiva in quinta
fila, è riuscito in poche curve a risalire metà gruppo aggianciandosi al
treno dei migliori. Al secondo passaggio James era già in seconda
posizione, a 2"5 dal battistrada Casoli, che ha raggiunto e superato al
sesto passaggio. Da quel momento le due Yamaha R6 magistralmente preparare
dai tecnici Belgarda hanno fatto gara in solitario. Al decimo giro è
ricominciato a piovere molto forte. Quattro passaggi dopo Casoli è tornato
in testa ma poche curve dopo è scivolato. Poco più avanti è caduto anche
Whitham perché la pista era diventata impraticabile. La direzione corsa,
quando mancavano ancora cinque giri alla fine, ha esposto bandiera rossa: è
stata ritenuta valida la classifica al giro tredici, quando Whitham era
transitato sul traguardo con 269 millesimi di vantaggio. James Whitham:
"Ad un certo punto la pioggia era talmente forte che la moto pattinava
anche in rettilineo, non si vedeva niente davanti, erano condizioni davvero
difficili. Vedevo piloti fermi nella sabbia in tutte le zone del tracciato,
finché io stesso non ho perso il controllo. La direzione gara ha preso la
decisione più opportuna, non si poteva andare avanti. Mi sarebbe piaciuto
compiere tutta la distanza e vincere a braccia alzate davanti al mio
pubblico, ma va bene anche così. Nelle cinque prove precedenti ero stato
sfortunatissimo, qui il vento sembra aver cambiato direzione." Paolo
Casoli : "Ho seguito per diversi passaggi Whitham, ma lì dietro non si
vedeva nulla, per questo ho cercato di andare davanti io. Sono scivolato
perché in alcune zone del circuito pioveva in maniera normale, in altre
c'era il diluvio. Dove sono volato era una di queste. Pensavo che fosse
tutto finito, invece la gara è stata fermata subito dopo è ho salvato il
secondo posto. Sono davvero molto felice. Vedremo di far continuare più a
lungo possibile questo momento magico." Arrivo 1. Whitham (GB-Yamaha)
in 28'15"649 media 140,595 km/h; 2. Casoli (Ita-id.) a 0"269; 3.
Muggeridge (Aus-Honda) a 16"995; 4. Teuchert (Ger-Yamaha) a
21"654; 5. MacPherson (GB-Honda) a 21"888; 6. Fujiwara (Gia-Suzuki)
a 24"160; 7. Foret (Fra-Honda) a 31"689; 8. Chambon (id.-Suzuki) a
39"571; 9. Giugovaz (Ita-Yamaha) a 43"131; 10. Lagrive (Fra-id.) a
48"724; 12. Cruciani (id.); 13. Nannelli (Ducati); 18. Corradi (Yamaha);
22. Carlacci (id.); 24. Cipriani (id.). Mondiale Supersport (dopo 6 prove su
12): 1. Chambon 96 punti; 2. Foret 93; 3. Pitt (Aus-Kawasaki) 83; 4. Casoli 60; 5. Fujiwara 59; 6. Whitham 55; 7.
Kellner (Ger-Yamaha) 52; 8. Teuchert 50. 1. Suzuki 103; 2. Honda
102; 3. Yamaha 95; 4. Kawasaki
83; 5. Ducati 42. Costruttori: 1. Suzuki 103; 2. Honda 102; 3. Yamaha 95; 4.
Kawasaki 83; 5. Ducati 42 Prossima Prova 9 giugno a Lausitzring
(Germania)
ROLLER IN LINE - HOCKEY PISTA - GIRONE
A - GIORNATA NR. 09 NOTE TECNICHE RELATIVE AGLI INCONTRI DISPUTATI 25/05/02
Polet Trieste - Islanders Spinea: 11-5 (5-1) Marcatori: Pt. Grigoletto
1',06''; Rusanov 4',51''; Medeot 7',59''; Nahtigal 10',25''; Nahtigal
11',57''; Nahtigal 13',27''; St. Nahtigal 1',59''; Adami 7',05''; Carpano
7',56''; Carpano 14',02''; Nahtigal 15',45''; Kos 17',34''; Adami 18',34'';
Kos 19',47''; Rusanov 22',58''; Nahtigal 26',36''; Polet Trieste:
Kokorovec.Mo; (Marchioro); Fonzari; Nahtigal; Kos; Kokorovec.S; Medeot;
Kokorovec.Mi; Rebek; Rusanov; Cavalieri; Battisti; Deiaco.D; Poloni;
Islanders Spinea: Micheletti; (Simionato); Grigoletto; Buzzo; Bonazzo; Adami;
Danesin; Pistellato; Sartor; Adami; Carpano; Arbitro: Corponi (Vi) / Stella
(Vi). Dragons Gallarate - Hockey Club Draghi Torino: 10-4 (4-2) Marcatori:
Pt. Sorrenti 0',38''; Laurati 13',12''; Huber 13',26''; Gruber 15',45'';
Gruber 16',54''; Mella 18',31''; St. Sguazzero 22',39''; Laurati 24',59'';
Sorrenti 2'6''; Tremolaterra 27',49''; Huber 32',5''; Sguazzero 33',11'';
Eremine 35',08''; Stevanoni 37',51''; Dragons Gallarate: Riva; (Foppiani);
Sorrenti; Eremine; Bardelli; Teruggia; Huber; Gruber; Sguazzero; Tessari;
Tremolaterra; Silva; Sannitz; Zingerle; Merzario; Hockey Club Draghi Torino:
Pulerà; (Tovo); Bergamo; Bortot; Mella; Varotto; Laurati; Dorigatti;
Vaccarino; Stevanoni; Doglio; Ermacora; Marchetti; Arbitro: Fermi (Pc) /
Gastaldo (Al) Espulsioni: Esp.Temp. Bortot 2'; Esp.Temp. Tremolaterra 2';
Esp.Temp. Sannitz 2'; Esp.Temp. Laurati 2'; Esp.Temp. Sannitz 2'; Esp.Temp.
Bergamo 2'; Esp.Temp. Pulerà 2'; Esp.Temp. Ermacora 2'; Esp.Temp. Eremine
2'; Esp.Temp. Dorigatti 2'; Esp.Temp. Tessari 2'; Classifica Generale
Dragons Gallarate: 21 Hockey Club Draghi Torino: 15 Polet Trieste: 12
Islanders Spinea: 3 Capitals Roma: 3 Classifica Marcatori Nahtigal Stefan:
20 Bortot Roberto: 13 Sorrenti Salvatore: 10 Tremolaterra Marco: 10 Kos
Bostjan: 10 Sannitz Raffaele: 9 Huber Andreas: 9 Sommadossi Denis: 8
Ermacora Jari: 8 Sguazzero Fabio: 7 Mella Davide: 6 Tessari Riki: 6
ROLLER IN LINE - HOCKEY PISTA -
GIRONE B - GIORNATA NR. 09 NOTE TECNICHE RELATIVE AGLI INCONTRI DISPUTATI
25/05/02
H.C. All Stars - Asiago Vipers: 7-3 (3-1) Marcatori: Pt. Armani 3',3'';
Deluca 6',54''; Vaccani.M 7',42''; Bona 17',04''; St. Mosele.R 23',52'';
Vaccani.M 29',18''; Bona 30',49''; Vaccani.M 3'1''; Deluca 31',52'';
Marchetti 33',07''; H.C. All Stars: Canei; (Luraghi); Argoud; Bona;
Bizzozero; Vaccani.M; Frizzera; Scapinello; Zorzet; Pagani; Tomasello;
Deluca; Pennisi; Cintori; Asiago Vipers: Basso; (Lobbia); Schivo; Rela;
Mosele.R; Rigoni.L; Marchetti; Rigoni.S; Sartori; Rodeghiero; Ciprian;
Armani; Arbitro: Marconi (Mi) / Zerbi (Mi) Espulsioni: Esp.Temp. Armani 10';
Esp.Temp. Rodeghiero 10'; Esp.Temp. Rodeghiero 2'; Esp.Temp. Rodeghiero 2';
Esp.Temp. Rodeghiero 2'; Esp.Temp. Armani 2'; Esp.Temp. Sartori 2';
Esp.Temp. Marchetti 2'; Esp.Temp. Bizzozero 2'; Esp.Temp. Frizzera 2';
Esp.Temp. Bona 2'; Esp.Def. Rela; Esp.Temp. Armani 2'; Esp.Temp. Pagani 2';
New Trefor Milano - Tss Viareggio S.P.V: 5-3 (2-3) Marcatori: Pt. Tavazzi
2',5''; Roffo 3',54''; Centenaro 7',17''; Corradin 9',16''; Roffo 18',48'';
St. Trinetti 1',08''; Beda 12',05''; Trinetti 14',27''; New Trefor Milano:
Ciavattini; (Massara); Gasparini; Trinetti; Farinati; Stricker; Morandi;
Nava; Beda; Sala; Centenaro; Magenes; Antifora; Tavazzi; Cortenova; Tss
Viareggio S.P.V: Bobba; (Delmarco); Pardini; Granaiola; Mantese; Toccafondi;
Corradin; Pellegrini; Roffo; Domenicali; Cerri; Tazioli; Arbitro: Fermi (Pc)
/ Russo (Mi) Espulsioni: Esp.Temp. Stricker 2'; Esp.Temp. Toccafondi 5';
Esp.Temp. Tavazzi 2'; Esp.Temp. Stricker 10'; Esp.Temp. Mantese 2';
Esp.Temp. Mantese 2'; Esp.Temp. Stricker 2'; S.G.Fortitudo Bologna - Ghosts
Padova: 7-11 (4-6) Marcatori: Pt. Dacorte 3',3''; Fontanive.A 4',25'';
Oberrauch 7',29''; Benvegnù 9',45''; Chelodi 10',13''; Rigoni 11',27'';
Ciresa 11',47''; Dacorte 12',35''; Benvegnù 14',45''; Ciresa 19',41''; St.
Oberrauch 23',04''; Fontanive.F 24',33''; Fontanive.F 27',47''; Rigoni
28',14''; Demattio 32',04''; Fontanive.A 32',18''; Genuario 39',56'';
Debettin 39',59''; S.G.Fortitudo Bologna: Montaldi; Genuario; Ragazzi;
Welponer; Rizzoli; Demattio; Chelodi; Ciresa; Cini; Oberrauch; Ghosts
Padova: Gravel; (Zampieri); Rigoni; Corazza; Apostoli; Favero; Fontanive.A;
Benvegnù; Sibilia; Dotto; Debettin; Bezzi; Debiasio; Fontanive.F; Dacorte;
Berto; Arbitro: Biava (Mi) / Salsi (Mo) Espulsioni: Esp.Temp. Berto 2';
Esp.Temp. Oberrauch 2'; Esp.Temp. Ciresa 2'; Esp.Temp. Apostoli 2';
Esp.Temp. Apostoli 2'; Esp.Temp. Cini 2'; Classifica Generale Ghosts Padova:
24 Asiago Vipers: 21 H.C. All Stars: 18 New Trefor Milano: 12 S.G.Fortitudo
Bologna: 4 Tss Viareggio S.P.V: 1 Classifica Marcatori Trinetti Jason: 24
Ciresa Miguel: 17 Fontanive.F Fabrizio: 15 Rigoni.L Luca: 14 Roffo Luca: 14
Cirone Jason: 13 Bona Patrick: 11 Stricker David: 11 Deluca Paolo: 9 Dacorte
Luigi: 9 Zorzet Giuliano: 9 Mosele.R Riccardo: 8
IL
PREMIO "SIRIO FILM" CONSEGNATO NEL CORSO DI DISCOVERY ON FILM, LA
MOSTRA DEL DOCUMENTARIO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO A.NEURICAM, AZIENDA
TRENTINA AD ALTA TECNOLOGIA
Trento, 24 maggio 2002 - Neuricam vince con una ricerca tesa a sviluppare un
unico circuito integrato, contenente un sensore ottico ed un processore di
moto. Il processore di moto "esamina" le immagini provenienti
dalla telecamera e identifica gli oggetti in moto, in particolare quelli con
una traiettoria di avvicinamento alla telecamera stessa. E' evidente
l'applicazione automobilistica: uno specchietto retrovisore
"intelligente", che inquadra soprattutto gli angoli di visuale
morta e segnala le situazioni di potenziale pericolo. Un processore ad alte
prestazioni integrato nel chip permette di gestire in modo flessibile le
procedure di comunicazione di dati con il mondo esterno. Questo prodotto,
corredato da opportuno software attualmente in fase di messa a punto finale,
costituisce il cuore di un sensore di sorpasso sviluppato per conto di un
cliente del settore automobilistico, la cui messa in produzione è prevista
per il 2004. All'interno di Discovery On Film - Mostra Del Film Scientifico
E Tecnologico - Edizione 2002, il Museo Civico e Sirio Film, in
collaborazione con l'Agenzia per lo Sviluppo Trentina assegnato il
"Premio Sirio Film". Scopo del premio è aiutare ricercatori e
aziende a entrare nel mondo del documentario e a creare una testimonianza
video di livello professionale del proprio progetto. Sirio Film offre la
realizzazione di un audiovisivo a persone/enti/istituzioni che sottopongano
un'interessante e innovativa idea.
UN
PALCOSCENICO PER I GIOVANI LA 27ª EDIZIONE CONFERMA L'ORIGINALE
"FORMULA LABORATORIO" SEMPRE PIÙ INTERDISCIPLINARE
Milano, 27 maggio 2002 - Pergine Spettacolo Aperto si avvia verso la linea
di partenza, proseguendo lungo la strada del "Laboratorio"
imboccata nel 1998: ovvero, la sfida di una nuova formula -unica in Europa-
rivolta ai giovani provenienti da svariati Paesi europei ed extra europei
che, sotto la guida d'importanti direttori d'orchestra e insegnanti delle
specifiche discipline artistiche, trovano un collaudato palcoscenico,
coinvolti nella produzione di spettacoli professionali. Negli anni passati,
questi giovani hanno dimostrato di saper raggiungere un alto livello
interpretativo, molto apprezzato dal pubblico, che sapranno confermare anche
con gli spettacoli del cartellone 2002. Dopo il decollo dell'orchestra
internazionale giovanile del "Festival Psa", dall'estate 2000 è
inoltre iniziato il " Laboratorio di danza", i cui partecipanti
sono stati coinvolti in diverse produzioni e, in maniera specifica, ne
"La boutique fantasque" di Rossini/Respighi. La positiva
esperienza proseguirà nel 2002 con il "Candide" di L. Bernstein,
nel nuovo allestimento (per l'Italia sarà il secondo). Altra particolarità
delle produzioni del Laboratorio Psa è il coinvolgimento di forze
amatoriali locali: in particolare dei cori, che in Trentino vantano forti
tradizioni, chiamati a completare il cast di cantate sceniche quali i
"Carmina Burana" di Orff, il "Sogno di una notte di mezza
estate" Shakespeare-Mendelssohn e l'opera "L'Elisir d'amore"
di G. Donizetti, prodotte nelle passate stagioni. Come si vede, il
Laboratorio Psa si distingue per la messa in scena di interessanti
spettacoli, con una filosofia di essenzialità negli allestimenti,
scenografia e costumi, alla ricerca di una stretta comunicabilità fra i
giovani interpreti e il pubblico. Va inoltre sottolineato come siano stati
selezionati titoli in grado di coinvolgere non solo l'orchestra, ma anche i
cantanti e il corpo di ballo, conferendo al "Laboratorio Psa" una
significativa completezza e una nutrita presenza di spettatori attenti e
qualificati. Segnalato e seguito da critici e addetti ai lavori per
l'originalità e il livello artistico-estetico, in poche stagioni il
Laboratorio Psa ha trovato interesse e consensi da parte di quotati
Conservatori internazionali, con i quali ha instaurato ormai un dialogo
costruttivo grazie alla segnalazione dei loro migliori allievi, invitati a
prendere parte anche quest'anno allo stage che si svolge a Pergine
Valsugana, in Trentino, nei mesi di giugno, luglio e agosto. Ecco i
conservatori che collaborano con Psa: Italia: Conservatori di Trento,
Milano, Vicenza, Verona, Cosenza, Reggio Calabria; Francia:
Conservatoire National de Paris ; Germania:
Musikschule Berlin Charlottenburg; Colombia: Pontificia Universidad
Javeriana de Bogotà; Repubblica Ceca: Conservatorio e Accademia Superiore
di Praga; Spagna: Conservatori di VilaSeca (Tarragona), di Alcalà de
Henares ( Madrid); Conservatorio "El Liceu" (Barcellona);
Ungheria: Accademia Superiore di Miskolcs; Svizzera: Conservatoire de
Lausanne; Stati Uniti d'America: Texas Christian University- School of
music. Infolink: www.perginepsa.it
IL
PREMIO CITTA' DI RECANATI PRESENTA GIORGIO CAPRONI: LA PAROLA, LA MUSICA, LA
VOCE
Milano, 27 maggio 2002 - La tredicesima edizione del Premio Città di
Recanati (concorso per le nuove tendenze della canzone popolare e d'autore,
in programma a Recanati giovedì 30 maggio, venerdì 31 maggio e sabato 1
giugno) si apre con un affettuoso e partecipato ricordo di Musicultura
(l'Associazione che organizza il Premio) a Giorgio Caproni, il grande
uomo-poeta che con entusiasmo fu il primo firmatario, insieme a Fabrizio De
Andrè, del Comitato Artistico di Garanzia della prima edizione del Premio
Città di Recanati. Giovedì 30 maggio, a Recanati, presso l'Aula Magna del
Palazzo Comunale si terrà l'incontro "Giorgio Caproni: La Parola, La
Musica, La Voce" (condotto dal Prof. Alberto Bertoni, docente di Storia
della Letteratura Italiana Moderna all'Università di Bologna). Verrà
proiettato in anteprima il video della poetessa Gabriella Sica:"Il seme
del piangere" prodotto da Rai Educational, la poetessa Vivian Lamarque
leggerà alcune poesie di Caproni e interverrano con contributi verbali i
figli Attilio Mauro e Silvana, gli editori Giorgio Devoto e Garzanti, le
stesse Gabriella Sica e Vivian Lamarque, lo scrittore Vincenzo Cerami.
Saranno in sala, inoltre, numerosi artisti, poeti, intellettuali e
giornalisti presenti a Recanati per il Premio. Quello che si configurerà
come un pomeriggio tra amici del poeta verrà poi suggellato da un commento
musicale a cura del Maestro Dino Siani che al piano proporrà alcuni brani
del primo '900. Durante le serate finali del Premio Recanati (che verrà
trasmesso in diretta su Radio Rai 1 e su Stream) si esibiranno importanti
ospiti musicali: Madredeus, Adamo, Argentina Santos, Ornella Vanoni,
Gabriella Ferri, Alex Britti, Gianluca Grignani, Eugenio Finardi e Francesco
Di Giacomo. Oltre che dal concorso canoro (questi gli otto finalisti in
gara: Eugenio Balzani, Candida Nieri, Dinamika, Stefano Ferrari, Patrizia
Laquidara, Luca Maggiore, M.I.G., Suddando), dalla vetrina musicale dedicata
alla tradizione portoghese e dalla presenza di illustri rappresentanti della
canzone d'autore italiana, quest'anno il Premio Recanati sarà
caratterizzato anche da proposte di natura più propriamente letteraria, che
vedranno protagoniste la grande scrittrice Fernanda Pivano (offrirà alla
platea di Recanati un reading tratto dall'Antologia di Spoon River di cui ha
sapientemente tradotto l'edizione italiana), le poetesse Antonella Anedda e
Silvia Caratti e il poeta Umberto Piersanti (le loro parole si
intersecheranno con un tessuto musicale appositamente creato dal grande
percussionista e creatore di suoni Peppe Consolmagno). Piero Chiambretti sarà
il conduttore del Premio Recanati con la collaborazione di Massimo Cotto, di
Gegè Telesforo, e di Ernesto Bassignano. Il regista Alex Infascelli
(vincitore del Premio David di Donatello con il film "Almost
Blue") realizzerà il cortometraggio dei momenti più significativi del
Premio Recanati. Recanati - Giovedì 30 Maggio, ore 17, Aula Magna del
Palazzo Comunale
SUCCESSO
(ANCHE ECONOMICO) PER SISLEY, ATTENDENDO LA "SCOMMESSA" SARGENT
Milano, 27 maggio 2002 - Andrea Buzzoni, responsabile della programmazione
di Ferrara Arte, e l'Amministratore Unico dello stesso organismo, Francesco
Ruvinetti, documentano, con legittima soddisfazione, il successo della bella
mostra che Palazzo dei Diamanti ha appena dedicato ad Alfred Sisley, il
"poeta dell'impressionismo". I biglietti effettivamente staccati
sono stati 139.364, dato che pone la retrospettiva dell'artista inglese tra
le prime quattro dell'intera storia espositiva di Palazzo dei Diamanti. Un
risultato eccellente che ha avuto ripercussioni anche sul versante
economico: la mostra chiude con un attivo di 128 milioni, pari alla
differenza tra il costo (2.493 milioni) e il ricavo (2.621 milioni di lire).
Da notare che nel preventivo, gli incassi erano stati calcolati in
"soli" 1.803 milioni, per cui, a conti fatti, il maggior gettito
è stato di oltre 800 milioni. La biglietteria ha reso 1.664 milioni e 957
il bookshop. Altri 319 milioni sono andati ai privati che avevano offerto,
in conto vendita, i loro prodotti, portando quindi l'incasso complessivo a
2.940 milioni. L'indagine, come sempre molto puntale, che Ferrara Arte ha
compiuto sui visitatori, evidenza come il 78,7 per cento di essi sia venuto
a Ferrara spinto solo dal desiderio di visitare la mostra, decidendo poi
(73,3 %) di allargare la visita alla città e ad altri musei, confermando
con ciò il forte potere di traino delle mostre dei Diamanti nei confronti
dell'intera città. I giudizi del pubblico sono stati positivi per il 92,4
per cento dei visitatori. Visitatori che, per oltre la metà, hanno un'età
tra i 41 ed i 65 anni ed una istruzione medio-alta. Sisley conferma
l'andamento positivo della recente programmazione dei Diamanti: Il conto
economico del 2001 (anno in cui sono state proposte due mostre di target
alto, "Da Canaletto a Constable" e "Da Dahl a Munch"),
era stato contrassegnato da un risultato positivo di 357 milioni (differenza
tra uscite ed entrate) e un bilancio di poco inferiore ai centomila
visitatori. A conferma del fatto che i Diamanti riescono ad attrarre
pubblico di qualità anche per mostre oggettivamente tutt'altro che "nazional
- popolari" com'è confermato dalle due del 2001, dedicate l'una alla
pittura di paesaggio inglese e la seconda alla pittura di paesaggio
norvegese dell'Ottocento. Ora l'attenzione è puntata sulla "scommessa
Sargent", una mostra (dal 22 settembre 2002 al 6 gennaio 2003) che, per
la prima volta, presenta in Italia le opere del grande artista americano.
Una scommessa perché la notorietà di Sargent in Italia è ridotta, anche
se le mostre di questo grande artista nel mondo anglosassone creano sempre
code e le se opere sono contese a milioni di dollari.
MAX
SOLINAS, SCULTORE DELL'ANIMA, A MILANO
Milano, 27 maggio 2002 - Ha aperto i battenti il 25 maggio la mostra dello
scultore veneziano Max Solinas che sarà ospitata presso lo Spazio Arte
Cortina sul Naviglio Grande. Le opere saranno esposte fino al 2 giugno
(dalle h. 10,00 alle 13,00 e dalle 14,00 a oltranza) e l'artista terrà
delle dimostrazioni "live" per condividere con il pubblico
l'esaltante esperienza della scultura lignea. L'inaugurazione ufficiale si
terrà alle ore 18,00 del giorno 25 maggio con un evento "open".
Max Solinas Nasce a Venezia nel 1963, e dopo anni spesi a ricercare la
propria collocazione nella vita, attraverso lo studio, approda negli ultimi
anni nel mondo della scultura seguendo importanti maestri. Dopo una prima
fase sullo studio della figura, rivolge l'interesse alla stilizzazione della
stessa, e fino ad ora rivolge la propria ricerca alle linee semplici, ma
importanti. Aspira a forme essenziali e quando il legno non riesce più ad
esaudire i propri progetti, fa uso di materiali diversi, vetro,
policarbonato, bronzo patinato per realizzare oggi opere concettuali, che
sappiano comunicare e far comunicare. Ha al suo attivo una serie di
importanti mostre tenute in Italia e nei più importanti paesi europei dove
la sua arte ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
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