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IL MINISTRO SIRCHIA INCONTRA RESPONSABILE USA EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA (ECM).

Roma, 27 maggio 2002 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha presieduto un incontro tra una rappresentanza della Commissione Nazionale per la Formazione Continua ed il Dr. Murray Kopelow, Presidente dell'Accme, ossia l'Agenzia Nazionale degli Stati Uniti preposta all'accreditamento per l'Educazione Continua in Medicina (Ecm). Nell'incontro sono stati approfonditi i rispettivi sistemi di accreditamento dei provider e delle attività finalizzate all'educazione continua rilevando una sostanziale convergenza sui principi, le finalità e le modalità operative dei due sistemi. Il Ministro Sirchia e Kopelow hanno concordato, quindi, sulla opportunità di avviare una collaborazione per il reciproco riconoscimento dei crediti formativi. In tale contesto, inoltre, si è convenuto di studiare la possibilità di organizzare in Italia, nella primavera del prossimo anno, un meeting internazionale fra i maggiori organismi di accreditamento dei paesi europei ed americani in materia di formazione continua in medicina. 

L'IMPORTANZA DI INDIVIDUARE IL RISCHIO CORONARICO PER TEMPO 
Milano, 27 maggio 2002 - Visto il sempre vivo dibattito sull'importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari da un lato, e dall'altro l'esigenza di sviluppare e diffondere tecniche diagnostiche non invasive, di seguito riportiamo un testo sulla prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari di Giovanni Ussia, direttore scientifico di Inside View 3D, e Michael Romanens, cardiologo responsabile del Centro Diagnostico di Cardiologia non invasiva a Olten (Svizzera) e consulente cardiologo per Inside View 3D. "Il Maestro Giuseppe Sinopoli dirigeva l'Aida a Berlino lo scorso anno ma non è riuscito a finire la rappresentazione perchè all'età di 54 anni è morto per un improvviso infarto durante il concerto. In Italia, come nel resto del mondo occidentale, le malattie cardiovascolari ed in particolare l'infarto sono la principale causa di morte, in circa il 40% dei casi l'infarto avviene in persone che non presentavano alcun sintomo e addirittura in un terzo dei casi è mortale subitaneamente, specie in soggetti giovani. Purtroppo non siamo ancora riusciti a ridurre in maniera significativa l'incidenza e la mortalità di questa malattia. È ormai chiaro che l'unico modo per ridurre tale terribile situazione è la prevenzione. Numerosissimi studi sono stati fatti per individuare i fattori di rischio coronarico e per identificare le persone potenzialmente soggette a questo rischio, allo scopo di poterle sottoporre ad una corretta terapia farmacologica, una volta che questo rischio è effettivamente riconosciuto, con i farmaci già a disposizione, in modo da ridurre notevolmente l'incidenza della malattia e quindi la sua mortalità. La tabella di rischio più nota si basa sul famoso Framingham Study, eseguito in America sulla popolazione di un paesino del Massachusetts, che ha fornito dati preziosi ma che tuttavia ha un bassa sensitività di 50% (Grover, Jama 1995) e virtualmente non è applicabile negli Italiani per la bassa specificità dei fattori a rischio per individuare le persone ad alto rischio (Menotti, European Heart Journal, 2000; 21:365). Di recente con l'avvento delle nuove macchine TC ultraveloci e multislice è stato possibile mettere a punto dei programmi che identificano e misurano la quantità di calcio nelle arterie coronariche, vi sono autorevoli studi che hanno dimostrato la corrispondenza tra "calcium score" (così viene chiamato l'esame) e la presenza di stenosi significative nelle coronarie; ma quello che più conta è che la presenza di calcificazioni nelle coronarie è in ogni caso segno di arteriosclerosi. Chi ha conoscenza della patofisiologia dell'arteriosclerosi non avrà difficoltà a capire che le placche calcifiche si trovano nella vicinanza della placca soft, aumentando il rischio d'infarto tramite un fattore di rigidità della placca (S. Nissen, American Heart Journal 2002; 89 suppl. 38B). Quindi, il rischio cardiaco è facilmente definito dal calcium score che è ampiamente capace di individuare il soggetto a rischio, il che è quindi molto più utile che individuare la placca vulnerabile. In base alla entità delle calcificazioni e al numero di vasi interessati, sulla base di dati raccolti su oltre 19.000 casi, siamo oggi in grado di identificare con precisione pari circa al 90% i soggetti veramente a rischio che devono essere trattati in maniera aggressiva e decisa per prevenire l'infarto (numerosi studi dimostrano l'efficacia delle statine nel prevenire la mortalità per ischemia miocardia). Esistono ormai numerosi studi a riguardo, disponibili anche su internet (suggerisco il sito www.kardiolab.ch ), l'American Heart Association Export Consensus Conference ha pubblicato su Circulation nel 2000 che il calcium score è un metodo valido per predire un evento miocardio acuto, e può già essere usato per controllare l'efficacia delle misure di prevenzione. Credo che, pur essendo un metodo nuovo e ancora non diffuso o accettato in forma ufficiale dagli Enti Statali sanitari, sia la strada attualmente migliore per poter fare veramente qualcosa per sottrarre alla morte un gran numero di persone giovani che purtroppo, ancora oggi, continuano a morire di infarto. Ci sembra importante ricordare che numerosissime coronarografie invasive (circa il 70 % dei casi) risultano addirittura negative, con gravi conseguenze in termini di rischio e costi sociali. Il calcium score almeno è un esame innocuo, non invasivo, rapido (30 sec) che non fa correre rischi al paziente e che potrebbe certamente ridurre il numero di coronarografie inutili. Abbiamo esperienza di persone di media età che hanno fatto il test del calcium score a scopo preventivo e che poi hanno scoperto di avere una malattia coronarica grave di cui non erano a conoscenza, che hanno potuto trattare sia con farmaci che con angioplastica, riuscendo così a realizzare quella prevenzione dell'infarto che tutti auspichiamo. È nostro dovere quindi come medici, utilizzare tutte le possibilità che la scienza e la tecnologia ci offrono di buono per la cura dei nostri pazienti. E' stato obiettato che il calcium score non può essere usato come screening di massa; è vero, infatti, per ora, nessuno lo propone come screening di massa, viene proposto invece soltanto dopo una accurata visita con valutazione dei convenzionali parametri di rischio (colesterolo, familiarità, fumo, diabete, ipertensione, etc.). In base al risultato di questi ultimi si propone e si esegue il test, dopo aver informato il paziente anche sulla dose di radiazioni che assorbirà, sia pure minima e comunque entro i limiti consentiti. Sono in corso importantissimi studi scientifici eseguiti su popolazione asintomatica e per fascia di età, per valutare l'efficacia e utilità di questi test anche in soggetti senza fattori di rischio apparente. Un primo studio pilota sull'argomento eseguito dagli autori sarà presentato a Firenze nel Giugno prossimo al convegno Global Hearth risk organizzato dalla Fondazione Lorenzini. Il cardiologo Michel Romanens presenterà per la prima volta in Europa dati importantissimi per definire le indicazioni più appropriate per il calcium score usando un metodo statistico avanzato chiamato pre test probability basato sul Framingham Risk score, e calcolazioni di post test probability basati sul teorema di Bayes. Visto la bassa specificità degli dati di Framingham per gli Italiani, il nostro approccio servirà ad evitare costosi e inutili trattamenti terapeutici. È chiaro ormai che l'indirizzo corrente e inevitabile è quello di misurare le calcificazioni nelle coronarie: il Chairman delle linee guida per le malattie cardiovascolari americane (Ncep III) inserirà il calcium score nelle guide Ncep IV con probability molto alta (Journal American College of Cardiology 2002;39 p441a e programma della Society of Atherosclerosis Imaging per maggio 2002, vedi www.sai.org ). Tutte le nuove metodologie e proposte innovative incontrano a volta resistenza in colleghi che, senza dubbio in buona fede, sono molto conservatori e guardano sempre con una certa diffidenza e sospetto il progresso: è successo nell'800 a Weismann quando affermava che le febbri puerperali dopo il parto erano dovute ai batteri trasportati dagli stessi medici che visitavano a mani nude le pazienti, fu preso per pazzo e radiato dall'albo dei medici anche se poi fu dimostrato ampiamente che aveva ragione; è successo a più di un ricercatore e a più di una teoria scientifica. Quando una metodica è realmente utile alla fine si afferma perchè nessuno può fermare il progresso; esiste infine una esigenza sentita dalla gente comune di fare qualcosa di serio in senso preventivo. Tali programmi e tecnologie sono stati presentati in Convegni Scientifici in tutto il mondo e anche in Italia; tutti i Medici interessati hanno avuto la possibilità di assistere e discutere esponendo in maniera scientifica e professionale i propri dubbi, dissensi e perplessità, e ricevere le risposte scientifiche dagli esperti. Rimane infine da sottolineare che i programmi e le macchine usati per il calcium score non sono qualcosa di "segreto e buio" ma sono macchine e programmi regolarmente venduti a tutti, da aziende molto importanti come la General Electric, la Siemens, la Philips, la Toshiba etc., che sono stati approvati dalla Fda, dalla Ce, dal nostro Ministero della Sanità che hanno passato un vaglio di validità e sicurezza non indifferente. Si è detto che questi esami preventivi possano generare dei falsi positivi impaurendo inutilmente la gente: riteniamo deontologicamente più corretto rischiare di fare qualche accertamento in più, se vogliamo anche in eccesso, ad un soggetto a rischio, e poi non trovare nulla di grave, che mandare in giro un giovane padre di famiglia ignaro di avere dentro di sè un potenziale killer che lo sottrarrà prematuramente ai suoi cari. Il principio generale di prevenzione o diagnosi precoce è al centro degli interessi della comunità medica, degli organi sanitari istituzionali e dei cittadini, sia come singoli soggetti che come associazioni, tanto è vero che già in alcuni settori, come mammella e utero, si sono ottenuti ottimi risultati. Abbiamo già lavori scientifici importanti ed autorevoli sulla validità ed utilità della TC multistrato nella diagnosi precoce del tumore al polmone e nelle lesioni del colon (New England Med. J. Prof. J. Ferrucci) che consentono di affermare che il rapporto costo-beneficio dell'esame diagnostico eseguito con tali metodiche è positivo; naturalmente l'esame è sempre fatto dopo la richiesta del Medico di famiglia o una visita specialistica che pone l'indicazione". Infolink: www.insideview3d.com  www.kardiolab.ch

I RISULTATI PUBBLICATI DIMOSTRANO CHE IRBESARTAN GARANTISCE UNA MAGGIORE RIDUZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA RISPETTO A VALSARTAN NEI PAZIENTI CON ALTA PRESSIONE ARTERIOSA
Parigi, 27 maggio 2002 - - I risultati di uno studio appena pubblicato rivelano che i pazienti trattati con irbesartan (Avapro/Aprovel/Karvea) - agente degli AIIRA (antagonisti recettoriali dell'AII), responsabile della riduzione della pressione arteriosa commercializzato dalle case farmaceutiche Bristol-Myers Squibb e Sanofi-Synthelabo - ha evidenziato indici di riduzione della pressione arteriosa superiori (endpoint primario dello studio), una superiore normalizzazione della pressione arteriosa e una maggiore risposta da parte dei pazienti (endpoint di studio secondario) rispetto ai risultati rilevati con valsartan, un altro AIIRA comunemente adottato nel trattamento dell'alta pressione arteriosa. Per entrambi i farmaci sono state studiate le dosi iniziali consigliate. I risultati dello studio dal titolo ''An Ambulatory Blood Pressure Monitoring Study of the Comparative Antihypertensive Efficacy of Two Angiotensin II Receptor Antagonists, Irbesartan and Valsartan'' (''Stu! dio di monitoraggio ambulatoriale della relativa efficacia di due antagonisti recettoriali dell'AII, Irbesartan e Valsartan'', sulla pressione arteriosa) sono stati pubblicati nel numero in uscita della rivista Blood Pressure Monitoring. Lo studio e' stato ideato per valutare comparativamente gli effetti di riduzione della pressione arteriosa delle dosi iniziali consigliate di irbesartan e valsartan. Nel corso dello studio, 426 pazienti di sesso maschile, affetti da elevata e moderata pressione arteriosa, sono stati sottoposti in forma randomizzata all'assunzione di una dose giornaliera di 150 mg. di irbesartan contro una dose giornaliera di 80 mg. di valsartan per un periodo di otto settimane. I pazienti trattati con irbesartan hanno evidenziato una maggiore riduzione della pressione arteriosa diastolica ambulatoriale nell'arco di 24 ore di 6,73 mm. Hg, contro 4,84 mm. Hg per il valsartan (p=0,035), con una maggiore riduzione della pressione sistolica ambulatoriale di 11,62 mm. Hg per l'irbesartan rispetto a 7,5 mm. Hg per il valsartan (p'0,01). Adottando tre diversi parametri di rilevazione (monitoraggio della pressione arteriosa in ambito ambulatoriale, misurazione della pressione arteriosa in ufficio, misu! razione della pressione arteriosa in ambito domestico), e' stato riscontrato che un numero significativamente elevato di pazienti trattati con irbesartan ha raggiunto i livelli predefiniti di pressione arteriosa diastolica. ''L'ipertensione arteriosa e' una delle condizioni piu' diffuse e al tempo stesso piu' difficili da curare; in passato, gli studi in materia hanno evidenziato l'esigenza di ridurre i livelli della pressione arteriosa per proteggere i pazienti dall'aumento del rischio di disturbi cardiovascolari'', ha dichiarato Giuseppe Mancia, Professore di Medicina e Preside della Facolta' di Medicina, Prevenzione e Biotecnologia Applicata presso l'Universita' di Milano-Bicocca, Ospedale S. Gerardo, Monza (Italia). ''Questo studio fornisce la prova inequivocabile che l'irbesartan e' un farmaco particolarmente efficace, tra gli antagonisti recettoriali dell'AII, per la riduzione dell'elevata pressione arteriosa. Questa efficacia particolarmente pronunciata nella riduzione della pressione arteriosa puo' essere osservata nei valori della pressione arteriosa nel corso della giornata, che corrispondono ai valori piu' strettamente correlati alla prognosi e alla protezione dei pazienti''. Altro importante risultato dello studio, il numero dei pazienti trattati con irbesartan che hanno risposto alla terapia e' stato significativamente superiore rispetto a quelli trattati con valsartan (63,9% contro il 44,3%). Inoltre, sia l'irbesartan che il valsartan hanno determinato una significativa riduzione della pressione arteriosa rispetto agli standard di riferimento; tuttavia complessivamente l'irbesartan ha evidenziato una durata e una portata significativamente superiore dei livelli di riduzione per tutti i tre parametri di misurazione della pressione arteriosa adottati nello studio. Lo studio non ha confrontato i due farmaci, l'irbesartan e il valsartan, per le massime dosi consigliate (rispettivamente a 300 mg. e 320 mg. giornalieri). ''Sono numerosi i dati che suggeriscono come riducendo la pressione arteriosa piu' di quanto sia stato possibile fare in passato, e' possibile proteggere maggiormente i pazienti caratterizzati da un profilo cardiovascolare ad alto rischio e forse i soggetti ipertesi, in generale'', ha dichiarato il professor Mancia. ''Nel corso dello studio, l'irbesartan ha decisamente dimostrato la sua efficacia in questo senso, come illustrano i dati che evidenziano valori uniformi della pressione arteriosa in tre contesti diversi: in ambito ambulatoriale, a casa e nel corso del giorno e della notte''. L'ipertensione o l'elevata pressione arteriosa rappresenta un grave problema, che colpisce piu' di 600 milioni di individui in tutto il mondo. Il mancato controllo della pressione arteriosa costituisce un importante fattore di rischio per attacchi cardiaci, emboli, insufficienze cardiache e disturbi renali. L'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanita') stima che in tutto il mondo, fino a 3 milioni di persone muoiono ogni anno, come diretta causa dell'alta pressione arteriosa e che il 75% dei soggetti affetti da ipertensione non hanno un adeguato controllo della pressione arteriosa. Il presente studio e' stato condotto dal Dr. Giuseppe Mancia, Professore di Medicina e Preside della Facolta' di Medicina, Prevenzione e Biotecnologia Applicata presso l'Universita' di Milano-Bicocca, Ospedale S. Gerardo, Monza (Italia). L'Universita' di Milano-Bicocca e' la seconda universita' statale di Milano e la sua facolta' di medicina e' situata presso l'ospedale S. Gerardo, situato a Monza, in provincia di Milano. Irbesartan e' un farmaco commercializzato in tutto il mondo da Bristol-Myers Squibb e Sanofi-Synthelabo sotto i marchi di Avapro, Aprovel e Karvea. Irbesartan e' altresi' commercializzato congiuntamente a idroclorotiazide sotto i marchi Avalide, CoAprovel e Karvezide. Scoperto dai gruppi di ricerca Sanofi-Synthelabo, Irbesartan e' parte di un'intesa di sviluppo congiunto e commercializzazione, siglato nel 1993 tra Bristol-Myers Squibb e Sanofi-Synthelabo. Infolink:
http://www.bms.com

UN SISTEMA INFORMATIVO WEB BASED PER UNA GESTIONE INTEGRATA DELLE AZIENDE SANITARIE
Bologna, 27 maggio 2002 - Datamat è presente a Exposanità, l'appuntamento annuale al servizio della sanità e della salute in corso presso il Quartiere Fieristico di Bologna, dal 22 al 25 maggio 2002. La Divisione Pubblica Amministrazione e Sanità di Datamat partecipa alla manifestazione con uno spazio espositivo (pad. 22 stand B8) nel quale illustra la propria offerta di servizi e soluzioni tecnologiche per gli operatori del sistema sanitario italiano pubblico e privato. Particolare attenzione viene dedicata a e-manager, la soluzione informatica di controllo direzionale in ambito sanitario finalizzata al miglioramento dell'efficienza gestionale e dell'efficacia operativa delle Aziende Sanitarie. Il sistema rende possibile l'integrazione e correlazione delle informazioni provenienti dai sistemi sanitari ed amministrativi delle Aziende (Asl e Ospedali) e, grazie a un insieme approfondito di analisi, permette la pianificazione e programmazione delle risorse, delle prestazioni e dei servizi da erogare, e il monitoraggio costante dei risultati conseguiti. La soluzione si basa su criteri di pianificazione a livello pluriennale delle attività dell'Azienda, di natura sia sanitaria sia economica, e di programmazione annuale e mensile delle attività dell'Azienda e delle singole unità organizzative. A livello direzionale, un sistema di prospetti di sintesi, per singola unità organizzativa e per Azienda, e un insieme di indicatori capaci di coniugare i dati sanitari e quelli economico-finanziari permettono di valutare l'andamento degli obiettivi prefissati, gli scostamenti interventi e la ridefinizione degli obiettivi aziendali su base mensile, annuale e pluriennale. Nel settore Sanità, Datamat si presenta con una strategia che si ispira a una visione integrata del processo di cura e gestione del paziente. L'offerta comprende soluzioni verticali (rivolte ai singoli operatori per la gestione amministrativa, sanitaria e il controllo); servizi di comunità (per la comunicazione e il supporto di gruppi omogenei di operatori); servizi di cooperazione (volti a correlare processi e dati resi disponibili dalle singole comunità). Datamat è leader di mercato nel settore della medicina professionale, nei sistemi gestionali per ospedali e Asl, nella gestione degli uffici gare delle aziende farmaceutiche, nei sistemi clinici per la gestione di reparto, delle unità di terapia intensiva e dei blocchi operatori. La società è, inoltre, punto di riferimento per la Sanità privata, con oltre sessanta clienti tra case di cura, istituti di riabilitazione, centri medici e diagnostici. A ciò si aggiunge un'offerta di servizi online che include un marketplace per fornitori ed acquirenti della Sanità, su cui nel 2000 si è svolta integralmente la prima gara elettronica sotto soglia comunitaria. 

PREMIO GIUSEPPINA DEODORI PER LO STUDIO DELLA PROCREAZIONE LIBERA E RESPONSABILE, DELLA SESSUALITÀ E SALUTE DELLA DONNA E DELLA QUALITÀ DELLA VITA 
Roma, 27 marzo 2002 - Il Prof. La Ratta, Presidente dell'Aied, illustra le finalità dell'iniziativa. Il Premio Teodori" spiega "Dopo aver trattato diversi argomenti legati alla bioetica ed all'educazione demografica, affronta in questa edizione il tema della contraccezione, che in questo momento ha un particolare rilievo. Oggi, infatti, la ricerca sta mettendo a punto nuovi metodi anticontraccettivi, dalla cosiddetta minipillola ai cerotti, alla contraccezione post-coitale. Il Premio vuole quindi fare il punto sullo stato dell'arte con il contributo di studenti, specializzandi, esperti che abbiano analizzato il tema dal punto di vista scientifico ma anche giuridico, politico-sociale e delle problematiche bioetiche ad esso connesse. Contestualmente al lancio del Premio abbiamo avviato un'indagine su migliaia di donne per verificare il livello di soddisfazione nei confronti del metodo anticoncezionale usato. L'indagine, che sarà conclusa nel prossimo autunno, costituirà un altro elemento fondamentale per avere un'idea della contraccezione del 2000. E'importante ricordare come in Italia, malgrado l'assenza di idonee campagne informative sugli anticoncezionali, l'uso dei metodi contraccettivi sia notevolmente cresciuto negli ultimi anni, con un parallelo calo del ricorso alle interruzioni volontarie di gravidanza. Oggi circa un 26,5% delle donne in età fertile usa la pillola, il 20-22% la spirale, seguono come metodi anticoncezionali il coito interrotto ed il profilattico, mentre un 30% delle donne non ricorre ad alcun tipo di protezione. Nonostante i notevoli passi avanti, l'Italia mantiene un basso posto in graduatoria per quanto riguarda l'uso di anticoncezionali rispetto a paesi come l'Olanda, il Regno Unito o la Francia. Noi speriamo che l'introduzione di metodi contraccettivi innovativi, unitamente ad una maggiore informazione e conoscenza del problema, possa favorire per il futuro un atteggiamento più responsabile e con il Premio che abbiamo lanciato ci auguriamo di dare un valido contributo in questa direzione". L'iniziativa riveste particolare importanza anche alla luce delle recenti polemiche sollevate dalla pubblicazione sul settimanale L'Espresso di un articolo dal titolo "Pillola anticoncezionale - L'amica killer". L'articolo ha suscitato la reazione dei ginecologi presenti al Congresso Europeo sulla Contraccezione che hanno sottolineato come i dati presentati dall'articolo, noti da anni, vadano interpretati in maniera diversa da quanto proposto dal settimanale. In modo particolare nel servizio non viene fatta una adeguata distinzione fra la frequenza con cui avvengono le diagnosi e la frequenza dei casi di mortalità. Inoltre il servizio non prende in esame la mortalità globale per tutti i tipi di cancro. Infatti è ben documentato che la contraccezione orale protegge la donna dai rischi di un tumore dell'ovaio, dell'utero (endometrio) e con tutta probabilità del colon e del retto. Il Prof. Carlo Bastianelli ginecologo consulente dell'Aied, spiega meglio questo concetto. "Il cancro al seno è una patologia indubbiamente molto seria la cui mortalità però, negli anni, è stata notevolmente ridotta ed è oggi limitata ad un 6% mentre altri tipi di tumore, come per esempio il cancro alle ovaie, hanno tuttora un'incidenza di mortalità intorno all'80%. La medicina moderna si basa su un bilancio costi/benefici; per cui parlando della pillola, quando si cita l'incremento della possibilità di insorgenza del tumore al seno bisognerebbe anche ricordare come la contraccezione orale protegga la donna da patologie molto più pericolose 

IN CONCOMITANZA CON EXPOQUALITÀ-FOOD CONFERENCE DI PARMA UN NUOVO PROGETTO UNI PER LA RINTRACCIABILITA' NELLE AZIENDE ALIMENTARI 
Parma, 27 maggio 2002 - Da qualche giorno, e fino a tutto il mese di giugno, sul sito web dell'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione www.uni.com è riportato integralmente e sottoposto ad inchiesta pubblica (cioè la fase in cui chiunque può apportare il suo contributo in termini di osservazioni e proposte sul testo di norma) il secondo progetto di norma Uni sulla rintracciabilità di filiera intitolato "Sistema di rintracciabilità nelle aziende agroalimentari - Principi e requisiti per l'attuazione". Si tratta di un'iniziativa di grande interesse per l'intero settore agroalimentare e di stringente attualità perché coincide sia con la fase più "calda" della scelta della sede europea dell'authority alimentare, sia con lo svolgimento della Food Conference, il più autorevole ed articolato laboratorio d'idee e di confronto focalizzato sulla sicurezza e la qualità dei cibi, in programma dal 5 al 8 giugno nel quartiere fieristico di Parma. Il nuovo progetto di norma Uni sulla rintracciabilità fa seguito alla pubblicazione della norma Uni 10939 avvenuta nell'aprile 2001. Per leggere il testo integrale e formulare i commenti è sufficiente entrare nel sito Internet http://catalogo.uni.com/pii/home.html  (oppure entrare nel sito www.uni.com  e cliccare, nella parte destra, il titolo "Progetton-line") ed effettuare una ricerca nella banca dati utilizzando il codice progetto U59003890. "Mentre la prima norma era di carattere generale e trattava dei principi per l'attuazione di un sistema di rintracciabilità di filiera", fa notare Paola Visintini, funzionario tecnico della commissione tecnica alimenti e bevande dell'Uni che ne ha elaborato la stesura "questo secondo progetto si concentra sul singolo anello della filiera: l'azienda agroalimentare". Con questo termine "si intende ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che esercita la produzione (compresa quella principale), la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la vendita o la fornitura (compresa la somministrazione), di prodotti alimentari". Applicando la norma, ciascuna azienda sarà così in grado di rintracciare i lotti di materiali (materie prime, semilavorati, additivi, ecc.) e di prodotti finiti e quindi di risalire alla loro provenienza e destinazione. Sono così rispettati i principi sanciti dalla Uni 10939 per quanto riguarda la scelta delle parti dell'ampiezza della filiera e delle finalità della rintracciabilità, completandoli con i requisiti che ciascuna azienda agroalimentare deve osservare per la progettazione ed attuazione del proprio sistema di rintracciabilità. Questi comportano la definizione di una serie di aspetti, tra i quali: l'identificazione del materiale rilevante ed i prodotti per i quali si voglia garantire la rintracciabilità; le modalità di identificazione e registrazione dei materiali in entrata e dei rispettivi fornitori; i flussi in azienda dei materiali identificati e le modalità di registrazione; le modalità di registrazione dei materiali impiegati in ogni lotto di prodotto e della destinazione dei lotti di prodotto. Il controllo del sistema di rintracciabilità aziendale, la gestione delle non conformità, la verifica interna al sistema di rintracciabilità e la relativa documentazione costituiscono gli ulteriori elementi che l'azienda agroalimentare deve considerare. "L'approccio operativo fa di questo secondo progetto di norma", commenta Paola Visintini, "uno strumento di agile utilizzo per le aziende, permettendo loro di chiarire - prima di operare - quali sono le finalità della rintracciabilità, gli elementi che interessa "tracciare" per il prodotto alimentare in oggetto e stabilire le responsabilità che ricadono su ciascun anello coinvolto nella filiera". Durante i quattro giorni della Food Conference di Parma gli esperti avranno sicuramente modo di sottolineare come l'applicazione di questa norma, insieme alla Uni 10939, può contribuire a dare un notevole impulso alla sicurezza dei prodotti alimentari italiani e alla fiducia dei consumatori nella loro qualità, grazie alla trasparenza delle responsabilità dei soggetti della filiera. 

EIMA: RECORD DI RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE E INTERA SUPERFICIE ESPOSITIVA PRENOTATA IN MENO DI UNA SETTIMANA DALLA DATA DI INVIO DELLE DOMANDE 
Roma, 27 maggio 2002 - Questo il prologo dell'edizione 2002 dell'Esposizione Internazionale delle Industrie di Macchine per l'Agricoltura ed il Giardinaggio, giunta al suo III appuntamento ed in programma dal 16 al 19 novembre a Bologna. Organizzata dall'Unacoma Service srl in collaborazione con le Fiere Intemazionali di Bologna-Ente Autonomo, la rassegna sembra avviarsi sin dalle prime battute ad eguagliare i risultati raggiunti lo scorso anno con un bilancio di 1.728 aziende partecipanti (403 estere), 22.000 modelli di macchine esposte, dinanzi ad un pubblico che ha superato le 114.000 unità, con oltre 8.000 visitatori provenienti da 102 diverse nazioni. Ospitata nel Quartiere Fieristico del capoluogo emiliano-romagnolo, attualmente al centro di un'ampia opera di ampliamento e riqualificazione delle strutture e dei servizi a disposizione di espositori e visitatori, Veima sarà come sempre suddivisa nei 14 settori di specializzazione ed accolta nei 150 mila metri quadrati dei 20 padiglioni fissi ai quali verranno aggiunti - per rispondere alla richiesta di spazi da parte delle ditte costruttrici - 4 padiglioni provvisori (30bis, 44, 48 e 49) per una superficie complessiva di 170.000 mq. e sarà collegata con treni speciali alle città di Cesena, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini con fermata direttamene in Fiera. EIMA Garden che nel 2001 ha registrato la partecipazione di 287 ditte italiane ed estere, tornerà a proporre nel XIII settore - macchine per il giardinaggio, verde pubblico, piccoli attrezzi motorizzati e a mano - tutte le novità per la cura del verde consentendo a professionisti ed amatori un aggiomamento sulle tecnologie specifiche disponibili. Innovazione e sicurezza rimangono gli elementi guida del panorama di meccanizzazione offerto dall'Eima, e il Quadriportico del Centro Servizi BolognaFiere sarà ancora una volta la "piazza divulgativa" per eccellenza. In quest'area saranno infatti esposte le macchine vincitrici dei Concorso Unacoma per le novità tecniche (istituito nel 1986 e riservato a tutte le ditte presenti all'Eima e che sino ad oggi ha assegnato 242 riconoscimenti), le macchine certificate per prestazione e sicurezza dall'Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) nonché le macchine innovative realizzate con il contributo del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali. Sempre nel Quadriportico, tornerà per il terzo anno consecutivo, la magia della sfilata-spettacolo Modafralemacchine, con indossatori, ballerini e acrobati impegnati a richiamare l'attenzione sull'importanza della sicurezza sul lavoro e sull'uso dei dispositivi di protezione individuale. Nei quattro giorni della manifestazione (16/17 novembre con ingresso aperto al pubblico e 18/19 novembre ad invito), saranno numerosi i momenti di informazione e approfondimento agricoli, tecnici ed economici con conferenze stampa e convegni organizzati da aziende, associazioni, enti e istituti universitari. In avanzata fase di organizzazione il XIII meeting del Club of Bologna (Strategies for the development of agricultural mechanisation) che affronterà il tema "Meccanizzazione e tracciabilità nelle produzioni agricole: una sfida per il futuro" e sarà diviso in due parti: la prima si svolgerà il 27 e 28 luglio a Chicago (Usa), in occasione del XV Cigr World congress, dove verranno approfonditi gli aspetti istituzionali e normativi dell'argomento; la seconda avrà luogo appunto a Bologna il 16 e 17 novembre e analizzerà contenuti tecnici e aspettative del mercato relativi alla tematica proposta. L'Eima è una delle rassegne più importanti a livello mondiale con ditte costruttrici provenienti da 40 paesi e la presenza di numerose delegazioni estere (23 nel 2001), ed è promossa dall'associazione italiana delle macchine per l'agricoltura, il giardinaggio e il movimento terra come momento di promozione di questo settore della meccanica e di confronto fra la domanda e l'offerta nei diversi segmenti produttivi. Per quanto riguarda l'andamento del mercato italiano della meccanizzazione agricola, gli studi Prometeia prevedono, nel corso del 2002, l'avvio di una nuova fase di crescita che si consoliderà nel 2003. 1 dati di immatricolazione relativi al I trimestre di quest'anno (forniti dal Ministero dei Trasporti ed elaborati dall'Unacoma), rilevano - rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - incrementi del 4,7% per le trattrici, del 23,4% per le mietitrebbiatrici, del 12,7% per le motoagricole e del 6,2% per i rimorchi. Positivi effetti per il comparto dovrebbero inoltre derivare dai provvedimenti governativi per il rinnovo del parco agro-meccanico, che prevedono per il biennio 2001/2002 finanziamenti per circa 46,5 milioni di euro (di cui 19,3 erogati lo scorso anno e 12,8 nei primi quattro mesi 2002), impor-tante contributo per il proseguimento dello svecchiamento e la qualificazione delle macchine ed attrezzature per l'agricoltura operanti nel nostro paese. 

SUMOB - SALONE DELLA SUBFORNITURA PER L'INDUSTRIA DEL MOBILE - PESARO, 12/14 SETTEMBRE 2002.
Pesaro, 27 maggio 2002 - Anche quest'anno a Pesaro ritorna il Sumob, il Salone della Subfornitura del Mobile, giunto alla quinta edizione. Una buona occasione per conoscere, farsi conoscere e per concludere affari nel cuore di un'antica regione da sempre votata all'industria e al commercio: le Marche. Nei saloni della Fiera di Pesaro, dal 12 al 14 settembre, si ritrovano le più importanti aziende produttrici di mobili italiane e straniere per stringere accordi e stipulare contratti con i partner più qualificati, creativi e tecnologicamente innovativi della subfornitura del mobile. L'ultima edizione del Sumob ha fatto registrare un successo così importante che molti operatori hanno riconfermato immediatamente lo loro presenza anche per l'edizione 2002. Al Sumob hanno aderito tutte le più grandi aziende produttrici di componenti, semilavorati, pannelli, cerniere, ferramenta ed illuminazione. La grande novità della scorsa edizione è stata rappresentata dalla presenza qualificante di 8 aziende leader nella produzione di cappe aspiranti, aziende che detengono il 70% della produzione mondiale. Sono state registrate visite di operatori provenienti da Brasile, Cina, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Giordania, India, Marocco, Romania, Russia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, Uzbekistan e altri Paesi, incluso Canada e USA. Il Sumob 2001 ha visto la presenza di circa 5000 visitatori professionali (+15% rispetto al 2000) - sedici delegazioni organizzate di compratori esteri in aggiunta al quella di visitatori qualificati di altri quattordici Paesi, oltre 5000 metri quadri netti espositivi, 203 espositori, 168 produttori, 15 riviste di settore, 15 società di servizi e consulenza, 70 giornalisti. L'80% delle aziende espositrici ha sviluppato contatti interessanti e sono stati registrati oltre 167mila contatti sul sito Internet. Sumob 2002 aprirà quest'anno, a fianco della ormai consolidata esposizione di semilavorati per l'industria del mobile, due importantissimi comparti della subfornitura: il mondo delle macchine per la lavorazione del legno particolarmente indicate per le piccole/medie industrie e la sezione dedicata all'alta specializzazione per il comparto (prototipazione, cad/cam, lavorazioni al laser sul legno, vetro, intagli, intarsi ed impiallacciature con legni pregiati, ebanisteria, cuoio e pellami, corno e materie plastiche, ecc.). Si tratta di un'opportunità per coloro che vogliono parlare di materiali nuovi e nuove proposte per gli addetti ai lavori del settore arredo. Il comparto del legno e del mobile, che nelle Marche conta 4656 imprese con un totale di 25.185 addetti, aveva già manifestato una capacità di tenuta - nonostante l'avversa situazione internazionale - sin dalla fine del 2001. Infatti, per tutti i settori, a livello regionale, nell'ultimo trimestre dell'anno l'attività manifatturiera marchigiana si è posizionata su livelli decisamente migliori rispetto alle previsioni. In particolare per il legno e mobile si è evidenziato un aumento di produzione e di vendite. Costi accessibili, poco dispendio di tempo ed energie, grande qualità del contatto con l'operatore, ottimo servizio, clima rilassato ed accogliente, alta specializzazione del salone costituiscono alcuni dei numerosi punti di forza del Sumob che può essere davvero apprezzato soltanto vivendolo come espositori o visitatori alla tre giorni pesarese il prossimo settembre (12 - 14). Info: Tel. 0721.40681 fax 0721.25300 e-mail: sumob@fierapesaro.com  sito internet: www.fierapesaro.com

PROPOSTE PER VIVERE PIÙ SANI RISPARMIANDO, A "LEGNO & EDILIZIA" - FIERA VERONA, 20/23 GIUGNO
Verona, 27 maggio 2002 - Una casa di legno, la scommessa del futuro. Una casa in legno? Il pensiero corre allo chalet di montagna o alla casetta per gli attrezzi del giardino. Questi, però, sono luoghi comuni e ce lo insegnano statunitensi e canadesi che costruiscono il 90% dei loro edifici residenziali proprio con prefabbricati in legno (le cosiddette "platform frame" o "timber frame"). Il ritorno al legno, lo dicono questa volta ingegneri e bioarchitetti (prove tecniche alla mano) consente una vita più sana, circondati da materiali naturali che oltretutto ci fanno risparmiare sulla bolletta energetica: i prodotti lignei infatti sono isolanti termici migliori del mattone, generando Calore d'inverno e fresco d'estate. Pubblico ed esperti del settore potranno verificarlo dal 20 al 23 giugno alla Fiera di Verona, nella 2^ edizione di "Legno & Edilizia" - rassegna sull'impiego professionale del legno per l'abitare - che raddoppia la superficie rispetto alla prima edizione del 2001. Mostra e convegni tratteranno diffusamente degli aspetti positivi dei prodotti naturali (primo fra tutti il legno) e i risultati saranno visibili grazie alla presenza di circa 200 espositori, con molte adesioni di aziende del Nord Europa dove esiste da più tempo una tradizione in tal senso. Tra le ditte produttrici presenti, oltre alle principali imprese italiane figurano le più importanti aziende del settore prefabbricati e costruzioni in legno. Ospite d'onore una collettiva bavarese costituita da 10 aziende accompagnate dal Ministero dell'Economia della regione, dall'Associazione Industriali del legno della Baviera e dall'ufficio rapporti internazionali. A "Legno & Edilizia" ci sarà anche la prima mostra italiana sulla "casa passiva": attraverso un'abitazione costruita in Fiera si avrà modo di verificare il concetto di "Passiv-Haus", secondo cui tecnologia e materiali appropriati assicurano un'elevata qualità abitativa e una sensibile diminuzione dei consumi energetici. Oltre alle case in legno e al legname, l'esposizione veronese proporrà carpenteria, legno da lavoro, strutture in legno e lamellari, semilavorati, casseforme, tetti, telai prefabbricati e strutture lignee da cantieri, pavimenti, soffitti, scale e rivestimenti, infissi su misura. Inoltre, progetti per edifici, collanti, vernici e impregnanti ecologici, marchi di qualità. Tra le macchine da legno per carpenteria presenti, sarà attivo un grande impianto tedesco. Il legno è anche un'arte: lo dimostrerà la mostra dello scultore bergamasco Pietro Arnoldi che in Fiera propone alcune delle sue opere in legno ricuperato. Ricco il programma dei convegni, incontri e seminari: sito www.pmtexpo.it  Legno & Edilizia è aperta con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00. Info: tel 049/8753730 e-mail: pmt@abc.it 

"ABITARE IL TEMPO" - GIORNATE INTERNAZIONALI DELL'ARREDO - VERONA, 19-23 SETTEMBRE 2002
Verona, 27 maggio 2002 - Dal 19 al 23 del prossimo mese di settembre i rivenditori e gli architetti d'interni più attenti e qualificati si danno appuntamento a Verona durante le Giornate Internazionali dell'Arredo. "Abitare il Tempo" non è una fiera del mobile nel senso classico di questo tipo di mostre, ma una vetrina unica ed esclusiva dedicata al mercato dell'arredamento di qualità, dove aggiornarsi sulle nuove tendenze sia nell'arredamento classico che in quello contemporaneo e di design. Oltre 580 espositori internazionali sono stati selezionati ed invitati ad esporre le loro migliori collezioni d'interni in un ambiente fieristico raffinato e a misura d'uomo, dove il design si intreccia all'artigianato, la tradizione all'avanguardia, il manufatto locale all'esprit internazionale. In effetti "Abitare il Tempo" è una manifestazione sempre più internazionale. Nell'edizione 2001 i visitatori totali sono stati 48.715 di cui 5.679 esteri provenienti da 77 Paesi; 70.000 mq. di area lorda occupata, 550 espositori di cui 86 esteri provenienti da 20 nazioni, 12 mostre di sperimentazione e ricerca e cosiddetti Laboratori Metaprogettuali, 235 architetti di cui 67 esteri, 187 prototipi realizzati da 163 aziende. Mobili - Imbottiti - Cucine - Arredobagno - Illuminazione - Home collections - Tessuti - Tappeti - Tendaggi - Edizioni di design - Arte della tavola - Complementi d'arredo - Oggettistica - Dipinti - Arredo per l'infanzia - Pavimenti - Rivestimenti - Porte - Scale - Maniglie - Arredi per esterni. I "laboratori metaprogettuali": si tratta di speciali ambientazioni progettate da architetti di fama internazionale ed allestite con i prodotti delle Aziende espositrici. Esaminando i temi più attuali, i Laboratori mirano a fornire nuove idee e soluzioni per l'Interior Design del 21° secolo. I laboratori offrono anche numerosi spunti di dibattito in convegni cui partecipano opinion leader di tutto il mondo. Mostre di sperimentazione e ricerca: da sempre, le Mostre di sperimentazione indagano sulle capacità progettuali e produttive di particolari aree geografiche italiane ed estere. Diversamente dai Laboratori, le Mostre presentano esclusivamente progetti originali. Tantissimi sono stati i prototipi realizzati nel corso delle 16 edizioni di Abitare il Tempo sin qui avvenute e molti di essi sono entrati nella normale produzione delle Aziende che li hanno realizzati. Immessi sul mercato. Essi rappresentano l'espressione emblematica della manifestazione. Abitare il Tempo è "visitabile" tutto l'anno on-line: www.virtual.veronafiere.it/abitareiltempo 

IL SEGRETO DI UN BUON FRITTO? LA FRIGGITRICE ELETTRICA. 
Milano, 27 maggio 2002 - La frittura, ossia la cottura nell'olio a temperature elevate, è una delle tecniche di cottura più apprezzate dai buongustai. Ma la frittura richiede una particolare attenzione e, soprattutto, l'utilizzo di un elettrodomestico ad hoc, la friggitrice elettrica, che consente di ottenere cibi più leggeri e meno unti rispetto a quelli fritti con il metodo tradizionale. Con la friggitrice elettrica, infatti, la temperatura dell'olio si mantiene costante per tutta la durata della cottura e il cibo rimane completamente immerso nell'olio formando subito una crosticina esterna croccante che gli impedisce di assorbire troppo condimento. La friggitrice elettrica è composta da una struttura in materiale plastico resistente al calore, con base rotonda, rettangolare od ovale. Nella base di appoggio è inserita una resistenza elettrica che, una volta accesa, riscalda l'olio. La potenza dei modelli in commercio varia, in genere, da 1200 a 2200 watt, ma il risultato, ai fini pratici, cambia poco anche se, ovviamente, una friggitrice più potente consuma più energia. Gli elementi fondamentali comuni a tutte le friggitrici elettriche sono: la vasca, il cestello, il coperchio e il filtro. La vasca è la parte che deve contenere l'olio, è realizzata in acciaio o in alluminio o in materiale antiaderente e, in genere, può essere sollevata e tolta dalla struttura. La capacità può variare da 1,2 a 2,5 litri, ma ci sono anche friggitrici da 3,5 litri. Alcuni modelli hanno la vasca inclinata, cioè non parallela alla base dell'apparecchio, che, associata a un cestello girevole, consente di consumare molto meno olio, pur garantendo la completa immersione dei cibo. Inoltre, alcune friggitrici sono dotate dei sistema "Freddo a fondo" per mantenere l'olio pulito: l'ultimo strato di olio sul fondo resta freddo e i residui di cibo che vi si depositano non bruciano. Il cestello è il recipiente in cui si versano gli alimenti da friggere. E' formato da una sottile rete metallica ed è dotato di un manico che non si riscalda, in quanto realizzato in materiale plastico, e che consente di estrarre il cestello dalla vasca e scolare il fritto, una volta pronto. Il coperchio ha una parte centrale forata al cui interno è inserito un filtro antigrasso in materiale sintetico o in alluminio, che trattiene gli schizzi d'olio. Esistono anche filtri antiodore ai carboni attivi, di colore grigio, che trattengono gli odori all'interno della friggitrice. Tuttavia, quando si solleva il coperchio, il vapore e gli odori si sprigionano comunque. Per questa ragione, alcuni modelli adottano un sistema che convoglia il vapore verso il basso, dove si condensa, impedendone in tal modo la fuoriuscita anche quando si apre l'apparecchio. Alcune friggitrici sono dotate anche di un tasto che consente l'apertura automatica dei coperchio, evitando così il rischio di ustioni dovute ai vapori che si sprigionano con l'apertura manuale. Spesso, il coperchio è dotato di una finestrella trasparente che consente di seguire la cottura dei cibi senza aprire il coperchio. E' opportuno verificare che la superficie della finestrella sia sufficientemente grande e che abbia una certa pendenza ìn quanto, tendendo ad appannarsi, queste caratteristiche consentono alla condensa di scivolare via rendendo possibile una buona visibilità. Il filtro è l'elemento che filtra l'olio dai residui, anche molto piccoli, di cibo, pastella o panatura. Ve ne sono di diversi tipi, a seconda della friggitrice. Alcuni sono metallici e sono posizionati sotto il cestello; altri hanno la forma di una tazza e si trovano fra il cestello e il fondo della vasca; altri ancora sono di una carta particolare e possono essere incorporati e perfettamente aderenti al cestello oppure dei tipo usa e getta. E' importante che il filtro venga utilizzato ogni volta che si usa la friggitrice in quanto, trattenendo i residui di cibo, evita che l'olio annerisca e che, riutilizzandolo una seconda volta, conferisca al fritto un odore e un sapore sgradevoli. In ogni caso, l'olio deve essere cambiato totalmente dopo due-tre fritture. Come funziona: una volta accesa la friggitrice, si regola con il termostato la temperatura dell'olìo: bassa (165'-170"), media (170°-175°), alta (175°-199°), a seconda dell'alimento da friggere. La selezione della temperatura adatta deve avvenire consultando le indicazioni riportate nel libretto di istruzioni. Quando, dopo circa 10-15 minuti, viene raggiunta la temperatura impostata, si solleva il coperchio, si alza il cestello tenendolo per il manico e si versa il cibo da friggere. A questo punto, si riabbassa il cestello e si chiude l'apparecchio. Infine, si imposta il contaminuti sul tempo indicato per l'alimento e che è riportato anch'esso nel libretto di istruzioni. Scaduto il tempo, di solito l'apparecchio emette un segnale acustico per avvisare che la frittura è pronta. Gli optionals: il termostato è presente in quasi tutti i modelli ed è importante che sia preciso in quanto basta una differenza di pochi gradi per rovinare una frittura. Il dispositivo antiodore, di cui sono dotate la maggior parte delle friggitrici, limita il diffondersi dell'odore di fritto nell'ambiente. La finestrella sul coperchio consente di seguire la cottura quanto il coperchio è chiuso. il contaminuti è presente in quasi tutti i modelli ed è di grande importanza. In alcuni modelli il timer è estraibile in modo da poter essere portato con sé quando si va un un'altra stanza; in altri, è collegato a una leva che, allo scadere dei tempo impostato, fa alzare il cestello e spegne l'apparecchio. La resistenza estraibile consente di staccare ed estrarre la resistenza dalla vasca in modo da consentire una pulizia più facile e accurata. Alcuni modelli hanno un tappo per l'olio, collegato al fondo della vasca, che consente di svuotarla senza dover capovolgere l'apparecchio. In alcune friggitrici l'apertura dei coperchio avviene automaticamente grazie ad un apposito tasto. La maggior parte dei modeili ha un vano nel quale il cavo estraibile di cui sono dotati rientra e scompare quando l'apparecchio non è attaccato alla rete. Quando, invece, si deve collegare il cavo alla rete, questo fuoriesce solo della lunghezza necessaria. I consigli Imq per l'acquisto: Preferire apparecchi dotati di termostato, di timer e di tappo per svuotare la vasca dell'olio. Gli apparecchi con il contenitore inclinato consumano molto meno olio. Per l'utilizzo: Leggere attentamente il libretto di istruzioni. Non far funzionare la friggitrice senza aver prima aggiunto l'olio. Se riscaldato a secco, l'apparecchio si rovina. Il livello dell'olio deve trovarsi sempre tra i riferimenti di minimo e massimo. Evitare miscele di oli differenti o aggiunte. In ogni caso, l'olio va cambiato totalmente quando comincia ad avere cattivo odore, quando fuma mentre si frigge e quando diventa scuro. Immergere gli alimenti solo quando l'olio ha raggiunto la giusta temperatura. Per i vari tipi di frittura è importante attenersi alla temperatura consigliata. A temperatura troppo bassa, la frittura assorbe olio; a temperatura troppo elevata, si forma subito la crosticina e l'interno rimane crudo. Non riempire eccessivamente il cestello in quanto provocherebbe un abbassamento repentino della temperatura dell'olio e la frittura risulterebbe troppo unta e non uniforme. Asciugare perfettamente gli alimenti prima di immergerli nell'olio in quanto gli alimenti umidi risultano molli dopo la frittura. Eliminare i cristalli di ghiaccio dagli alimenti surgelati prima di immergerli nell'ofio. Durante l'utilizzo, l'apparecchio è caldo. Bisogna, quindi, operare toccando solo le manopole e le maniglie in plastica. Non spostare l'apparecchio quando è in funzione. Evitare il contatto dei cavo con le pareti calde. Dopo ogni frittura, cercare di eliminare i residui di cibo dall'olio avendo cura di aspettare che si raffreddi. Le operazioni di pulizia vanno eseguite solo quando l'apparecchio si è raffreddato e dopo aver staccato la spina dalla presa di corrente. Le parti esterne (struttura e coperchio) si puliscono con un panno umido e poi si asciugano. Se sono presenti incrostazioni di grasso, si possono togliere con un po' di detersivo, evitando di usare spugnette ruvide che potrebbero graffiare l'apparecchio. Dopo aver tolto il cestello e vuotato l'olio dalla friggitrice, per eliminare la maggior parte dell'unto rimasto all'interno, si può utilizzare della carta da cucina. Quindi, si lava l'interno dei recipiente e, se la vasca è estraibile, anche l'esterno, con una spugnetta morbida inumidita con acqua calda e detersivo per stoviglie. Infine, è importante risciacquare bene, passando più volte la spugnetta inumidita solo d'acqua, e asciugare con cura. Le parti mobili e cioè il cestello e, in alcuni casi, la vasca si lavano con acqua calda e detersivo per stoviglie oppure in lavastoviglie, solo se specificato nel libretto di istruzioni. Il filtro antigrasso inserito nel coperchio si può lavare a mano o in lavastoviglie, mentre quello ai carboni attivi va sostituito periodicamente, come indicato nel libretto di istruzioni. La garanzia del marchio Imq : anche le friggitrici elettriche, come qualsiasi elettrodomestico, possono essere fonte di pericolo. In genere, gli incidenti sono dovuti ad un uso non corretto o all'utilizzo di apparecchi che, per cattiva manutenzione o conservazione, non sono più sicuri. Si tratta di incidenti di vario tipo, legati per lo più all'uso dell'elettricità (scossa, corto circuito, incendio), ma causati anche dall'olio che, a temperature elevate, è esso stesso fonte di pericolo, non solo per le ustioni, ma anche e soprattutto perché può incendiarsi facilmente. Inoltre, bisogna tenere presente che le friggitrici, una volta avviate, possono funzionare anche senza sorveglianza e, quindi, senza la possibilità di accorgersi in tempo di qualsiasi anomalia. La scelta, quindi, va sempre indirizzata verso prodotti sicuri e cioè verso prodotti che recano il marchio Imq. Questo marchio certifica, infatti, che un apparecchio ha superato tutte le prove necessarie al fine di garantirne la completa sicurezza. Dal punto di vista della "buona tecnica", le friggitrici rientrano in una specifica norma per "padelle per friggere, friggitrici e apparecchi similari", che integra una norma generica per apparecchi elettrici ad uso domestico e similare. Nei laboratori Imq, le friggitrici vengono sottoposte a tutte le prove necessarie per verificarne la sicurezza. Le prove di riscaldamento, per controllare eventuali surriscaldamenti pericolosi. La verifica della robustezza meccanica mediante urti causati appositamente e simulando eventuali danni meccanici che non devono in alcun modo compromettere la sicurezza dell'apparecchio: in pratica, le parti in tensione non devono diventare accessibili. La verifica delle viti, che devono essere in grado di resistere agli sforzi meccanici che si producono durante il normale utilizzo. E, ancora, la verifica della costruzione, la trazione dei cavo di alimentazione... Si tratta, in sostanza, di prove comuni a tutti gli apparecchi elettrici. Specifiche per le friggitrici, sono, invece, le prove attraverso cui viene tenuta sotto controllo la temperatura dell'olio. Infatti, l'olio potrebbe raggiungere facilmente temperature tali da incendiarsi. Ecco perché tutti i materiali plastici di cui è composto l'apparecchio vengono sottoposti alla prova di "glow wire", in cui si verifica che siano autoestinguenti e, quindi, non favoriscano la propagazione delle fiamme. Inoltre, vengono effettuate prove di funzionamento anomalo con l'obiettivo di garantire che l'apparecchio risulti sicuro anche in caso di situazioni anomale o di negligenza da parte dell'utente. Ad esempio, quasi tutti gli apparecchi sono dotati di un termostato che ha la funzione di tenere sotto controllo la temperatura dell'olio. La norma richiede la presenza di un dispositivo termico in grado di staccare la corrente dell'apparecchio quando, per qualsiasi motivo, il termostato è fuori funzione. La prova verifica che ciò accada realmente. Una delle prove più difficili da superare è quella denominata "senza adeguata eliminazione dei calore": anche se l'olio copre solo di 1 cm l'elemento riscaldante ed è, quindi, notevolmente al di sotto dei livello minimo indicato dal costruttore, l'apparecchio deve continuare ad essere sicuro. Inoltre, poiché non in tutte le case la tensione dell'impianto è esattamente la stessa, nei laboratori Imq si verifica che l'apparecchio sia egualmente sicuro facendolo funzionare a una potenza pari allo 0,85 e all'1,24 di quella indicata sulla targa: anche in queste condizioni, l'olio non deve in alcun modo superare la temperatura di 243°C nell'uso ordinario e 295°C in caso di guasto o di errato utilizzo dell'apparecchio. E queste sono solo alcune delle prove cui le friggitrici elettriche sono sottoposte prima di poter recare il marchio Imq. Piccoli segreti per una frittura "grand gouriviet" . Come preparare i cibi: Per una cottura uniforme, il cibo va tagliato a pezzi di uguali dimensioni. Tutti i cibi, ad eccezione delle patate, devono essere preparati con panatura o pastella o farina. Solo con questo rivestimento il fritto risulterà croccante fuori e morbido all'interno. I pezzi da friggere devono essere prima asciugati bene con un telo o con carta da cucina in modo tale che il rivestimento aderisca perfettamente e non rischi di staccarsi dal cibo durante la frittura. Come friggerli: per ottenere una buona frittura, è sempre consigliabile friggere pochi pezzi per volta per non abbassare troppo la temperatura dell'olio. Due sono i punti fondamentali da tenere presente quando si utilizza una friggitrice elettrica: i tempi di cottura e la temperatura dell'olio. Solo rispettando i parametri adatti al cibo che si deve cucinare, e che sono indicati nel libretto di istruzioni, si ottiene un'ottima frittura. Nella scelta degli oli, considerare anche il foro "punto di fumo" e cioè la temperatura alla quale cominciano a comparire fumi visibili, espressione della degradazione degli acidi grassi con produzione di sostanze tossiche: 160° C circa per gli oli di semi, 180° C circa per l'olio d'oliva e 220° C circa per l'olio di riso. Come servirli: Prima di servirlo, il fritto va scolato alcuni secondi, lasciando il cestello sospeso sulla vasca, prima di versarlo su un piatto coperto da più fogli di carta da cucina che assorbono l'unto in eccesso. Il sale va aggiunto solo sulla frittura già pronta, prima di portarla in tavola, mai nella panatura o nella pastella. Lo stesso discorso vale per lo zucchero, quando si preparano, ad esempio, le frittelle. 

NUOVI PHILIPS AZUR 4000: ANCORA PIÙ POTENTI PER UNA STIRATURA SEMPRE PIÙ FACILE E VELOCE
Milano, 27 maggio 2002 - Philips presenta i nuovi ferri da stiro Azur 4000: la nuova gamma di ferri da stiro, ancora più potenti, creata per ottenere i migliori risultati di stiratura con minore fatica e in minor tempo. La nuova piastra Careeza Tm dì Azur 4000 scivoia delicatamente sui capi eliminando tutte le pieghe in breve tempo e senza sforzi. Si tratta di una pìastra esclusiva di Philips, realizzata con un materiale multistrato capace di scorrere ancora più velocemente su ogni capo. La piastra Careeza TM è realizzata in una particolare lega capace di scaldarsi in poco tempo (ìn 1,2 minuti si raggiungono le massime temperature), ha una grande resistenza ai graffi e può essere semplicemente lavata con una comune spugna. La nuova piastra Careeza TM garantisce una distribuzione ottimale dei vapore grazie alla rinnovata disposizione dei fori e all'esclusiva configurazione della resistenza interna. La nuova gamma Azur 4000 è ancora più potente: 2200 Watt di potenza, un colpo di vapore a ncora più potente - ora pari a 95 gr. al min - e una produzione di vapore - regolabile su 7 posizioni diverse - che può arrivare fino a 40 gr. al minuto, fanno di Azur 4000 la risposta efficace a tutti i problemi di stiratura. Tutti i modelli della gamma Azur 4000 sono dotatì di due camere di vaporizzazione separate, una che genera il vapore continuo, mentre l'altra il colpo di vapore; questa caratteristica assicura la combinazione di entrambi i getti per una potenza totale di 135 gr/min. Infine la stiratura verticale, presente su tutta la gamma di Azur 4000, é l'ideale per capi appesi come giacche, cappotti, ma adatta anche per tende. A completare la ricca dotazione di Azur 4000 un capiente serbatoio da 350 mi (dotato dì pratico sportellino con imbuto) e i sistemi Anticalcare Automatico, Autopulitura ed Antisgocciolio a mento. Quest'ultimo consente di eliminare il gocciolamento della piastra anche stirando alle basse temperature, evitando cosi fastidiose macchie e aloni sui tessuti. Il sìstema Anticalcare Automatico permette l'utilizzo dell'acqua dei rubinetto; grazie al pulsante di Autopulitura, infine, sì libera un getto d'acqua fredda che rimuove le impurità attraverso i fori della piastra, migliorando le prestazioni e prolungando la vita dei ferro da stiro. La gamma Azur 4000 è composta da 3 modelli: Gc4043, dal serbatoio di colore grigio, è dotato dei sistemi di Autopulitura, Antisgocciolamento e Anticalcare Automatico, ed ha inoltre in dotazione l'ìmpugnatura antiscivolo e la copertura di protezione per la piastra. Assoluta sicurezza e comfort di utilizzo garantiti dal cavo di alimentazione extra-lungo da 2,5 metri, e dall'attacco dei cavo girevole a 3600. Il sistema automatico di spegnimento si attiva riponendo Azur 4000 GC4043 in posizione verticale per più di 8 minuti o appoggiato sulla piastra per 30 secondi. In vendita a 98,99 Euro circa. Gc4033, con serbatoio verde è dotato di spegnimento automatico, sistema di Autopuiitura, Antisgocci o I a mento e Anticalcare. in vendita a 87,99 Euro circa. Gc4018, contraddistinto dal serbatoio color lilla e dotato dei sìstemi di Autopulitura, Antispiocciolamento e Anticalcare, è in vendita a 61,46 Euro circa. 

SBATTITORI PHILIPS ESSENCE RAGGIUNGI LA TUA IDEA DI PERFEZIONE! 
Milano, 27 maggio 2002 - La nuova linea Essence di Philips si distingue per l'eleganza dei design, per la potenza e per il comfort di utilizzo. Il colore bianco puro e gli inserti grigi e metallo ben si sposano con le forme armoniose. La linea Essence, già composta da robot, spremiagrumi, tostapane, bollitore, macchina per caffè all'americana, frullatore e frullatore ad immersione, è dedicata a chi ama le cose belle e la perfezione in ogni dettaglio, per una cucina caratterizzata da alte prestazioni e dall'eleganza nelle forme. Per queste qualità rivoluzionarie, gli elettrodomestici Essence possono diventare oggetti che arredano una cucina moderna e funzionale e possono trasformarsi in un regalo prezioso soprattutto per coloro che amano cucinare con eccellenti performance, senza rinunciare ai dettagli estetici. I nuovi sbattitori Essence sono ancora più potenti: 400 Watt con la selezione di tre velocità più una turbo. Qualsiasi tipo di lavorazione può essere realizzata grazie ai ganci per impastare e alle fruste a piattina larga. La dotazione è completata dall'innesto dei cavo elettrico snodabile e dall'avvolgicavo con ventosa che ne facilitano il riponimento. Grazie all'esclusivo sistema FlexiMix, le fruste si adattano perfettamente alla forma di qualsiasi tipo di ciotola, muovendosi indipendentemente per un risultato finale insuperabile, garantendo impasti lisci morbidi e delicati. La gamma di sbattitori Essence è composta da due modelli. Il modello Hr1571101 è dotato di accessorio purè per le lavorazioni più delicate e della pratica custodia; è in vendita a 43,99 Euro circa, mentre il modello Hr1570101 non è provvisto dell'accessorio purè e della custodia ed é in vendita a 37,99 Euro circa. 

FRULLATORE ESSENCE HR 1780 CON SISTEMA SMART CONTROL RISULTATI PERFETTI AL TOCCO DI UN PULSANTE 
Milano, 27 maggio 2002 La gamma di elettrodomestici della linea Essence di Philips, da sempre sinonimo di eleganza e funzionalità, presenta il nuovissimo Hr 1780, il frullatore della linea Essence, che propone un design raffinato, sottolineato dalle forme armoniose e dal colore bianco puro con inserti grigi. Il Frullatore Essence Hr 1780, con potente motore da 500 Watt è dotato di pulsanti Smart Controi e di pulsante intermittenza; grazie al rivoluzionario e innovativo sistema Smart Contro] é sufficiente premere il pulsante relativo alla lavorazione prescelta e il Frullatore Essence Hr 1780 seleziona automaticamente la velocità e il processo di lavorazione più adatti. L'elegante vaso frullatore di vetro ha una capacità effettiva di 1,25 litri (1,5 litri capacità massima), è graduato ed è dotato di tappo per inserire gli alimenti. Il coperchio ha un sistema di filtraggio. La manutenzione dell'apparecchio è veloce grazie al sistema "Quick Clean" per una pulizia ancora più rapida ed efficace. li Frullatore Essence Hr 1780 è inoltre l'unico frullatore della linea cucina Philips a possedere la funzione tritaghiaccio, che combinato con il tasto timer impostato per 35 secondi (il tempo ideale per preparare frullati) garantisce la preparazione di fresche e naturali bevande a base di frutta, ma, ovviamente, anche cocktail, zuppe, salse, frutta secca tritata, per dare libero sfogo alla vostra creatività. Sicurezza e comfort sono garantiti dal sistema di sicurezza, dal vano alloggiacavo, pannello comandi in morbida gomma e dai piedini antiscivolo per la massima stabilità durante l'utilizzo. Il Frullatore Essence Hr 1780 è in vendita a Euro 94,99 circa.

RBS WOODY DELUXE, GRIGLIARE SI, MA CON ELEGANZA! 
Milano, 27 maggio 2002 - Il Bbq Rbs Woody Deluxe Campingaz, il più elegante e completo della gamma Rbs è perfetto per cucinare all'aria aperta con la massima professionalità. Il suo carrello è di legno e come tutti i Bbq della gamma è dotato dei sistema di cottura brevettato Rbs. Il nuovo sistema Rbs, grazie ai bruciatori brevettati, (Racliant-Burner-System = Sistema a Bruciatore Radiante) garantisce una perfetta cottura senza fumo, maggiore sicurezza e controllo, e una perfetta cottura dei cibi. Il montaggio verticale dei due bruciatori in ceramica consente a grassi e sughi di cottura di non sporcare i bruciatori, evitando gli spiacevoli inconvenienti dei barbecue tradizionali, come fumo e improvvise fiammate. Grazie alla temperatura costante, il cibo si cuoce in modo omogeneo. Il sistema Rbs offre una gamma completa di funzioni: si può grigliare, cuocere al forno o arrostire; carne, pesce, verdura e perché no, cuocere una pizza in giardino. Grazie al coperchio dotato di una finestra in vetro è, inoltre, possibile controllare la cottura dei cibi in qualsiasi momento. 

BILANCIA PESA PERSONE PHILIPS BODY FAT HF 390 EQUILIBRATA COMBINAZIONE FRA TECNOLOGIA E DESIGN! 
Milano, 27 maggio 2002 - Tecnologia e design si incontrano nella nuova bilancia pesa persona Body Fat Hf 390. Caratterizzata da forme semplici e lineari e dal colore silver, Body Fat è un utilissimo elettrodomestico per tenere sotto controllo la propria forma fisica grazie ad un'innovativa funzione che permette di misurare la percentuale di massa grassa. La Bilancia digitale pesa persona Body Fat Hf 390 combina infatti due diverse funzioni: accanto al tradizionale indicatore dei peso corporeo, evidenzia anche la percentuale di massa grassa. Grazie al calcolo di un bioalgoritmo - risultato di una ricerca scientifica che ha compreso oltre 40 studi clinici - Body Fat è in grado di evidenziare il valore percentuale della massa grassa, rapportandolo a dei parametri standard consigliati, suddivisi in tre livelli: basso, normale, alto. Il display è a cristalli liquidi, la portata è di 150 kg, suddivisa in intervalli di 100 grammi. Inoltre, la bilancia pesa persona Body Fat Hf 390 é dotata di quattro memorie che consentono l'inserimento dei dati personali (altezza, sesso, età) di quattro differenti utenti; questa funzione permette, selezionando la memoria personale, il riconoscimento dei singolo individuo, che eviterà quindi di immettere ogni volta i propri dati personali. ~ inoltre possibile pesarsi, calcolando la percentuale di grasso corporeo in modalità libera, immettendo ogni volta i propri dati personali; grazie a questa memoria temporale, una quinta persona potrà rilevare la propria massa grassa. Comfort e sicurezza sono assicurati grazie alla pedana antiscivolo. L'accensione e lo spegnimento sono automatici. L'alimentazione è con 2 batterie Cr2032 incluse. H prezzo di vendita al pubblico è di 109.99 Euro circa. 

PRATI PERFETTI CON IL TAGLIABORDI BLACK&DECKER 
Milano, 27 maggio 2002 - Uno strumento di precisione per migliorare e perfezionare l'aspetto dei vostro prato con semplicità e professionalità. Parte della gamma di utensili da giardino Black&IDecker è il Tagliabordi, un pratico e leggero tosaerba a filo di nyion che presenta caratteristiche sorprendenti. La testa pieghevole permette di raggiungere anche i punti più stretti e scomodi, per rifinire le aiuole, tagliare le erbacce intorno agli alberi e al patio, e con un semplice gesto è possibile portare la funzione da taglio a bordatura, facendo ruotare la testa; l'elevatissima velocità dei filo garantisce inoltre un taglio sempre perfetto, mentre l'innovativo sistema Piant Protector, protegge fiori e piante nelle aiuole, durante l'operazione di "pulizia dalle erbacce". Grande innovazione nel settore dei tagliaerba a filo sono i sistemi totalmente automatici di taglio intelligente Reflex e Dual Reflex Plus (a doppio filo), che sostituiscono autonomamente il filo consumato: quando il filo si usura infatti, un congegno appositamente studiato consente al filo di uscire fino alla lunghezza necessaria per garantire un taglio sempre deciso. Ma non è tutto, per favorirne un utilizzo quanto più completo, Black&IDecker ha fornito il Tagliabordi di una seconda impugnatura regolabile, che offre maggior controllo e maneggevolezza, e di un fusto telescopico allungabile, per adattarlo a differenti usi e utilizzatori. E non è finita, Black&IDecker ha pensato anche alla versione cordiess. In questa versione il Tagliabordi è alimentato da una batteria estraibile da 12V che consente ben 30 minuti di autonomía ed esemplifica le operazioni di taglio, consentendo una totale libertà di movimento all'utilizzatore, grazie alla totale assenza di fili. Insomma, ben 8 modelli per soddisfare ogni esigenza. Un risultato professionale che non richiede specifiche conoscenze tecniche e lascia all'utilizzatore solo il divertimento e la scelta dello stile di taglio. Tutto sotto la garanzia biennale di Black&IDecker. 

CARBON HPX GORE-TEX DI MUSTO DALL'AGONISMO, CON ESPERIENZA! 
Milano, 27 maggio 2002 - Da sempre Musto studia i suoi indumenti velici con l'aiuto dei migliori navigatori. Grazie alle loro performance, Musto spinge sempre più in là il suo know how, la sua eccellenza nel creare vestiti tecnici che corrispondono perfettamente alle attese dei campioni più esigenti. La linea Carbon Hpx Gore-Tex rispecchia questo impegno di qualità. Musto ha applicato i medesimi principi dei capi creati per il team della barca britannica Gbr Challenge, presente alla prossima America's Cup. Il tessuto della serie Carbon Hpx Gore-Tex mantiene a lungo l'impermeabilità ed è altamente traspirante. Delle gocce di polimero (con una struttura di carbonio) sono applicate alla membrana di Gore-Tex producendo un tessuto che, per esempio, traspira almeno il 16% in più dei Hpx Ocean Tecnology. Questa membrana unita al tessuto esterno in nylon produce un laminato Gore-Tex che offre qualità uniche quali: manovrabilità, leggerezza e flessibilità unitamente alla durevolezza e traspirazione dei tessuti Gore-Tex. 

GENUINE MOTORCYCLE OIL PER LA TUA NARLEY 
Milano, 27 maggio 2002 - La tua Harley-Davidson è una moto importante e va curata con prodotti adatti che ne rispettino le prestazioni. L'olio H-D 360 è un olio diverso dai normali lubrificanti; è infatti il risultato di un'attenta miscela di oli minerali di qualità superiore unita ad una combinazione di additivi unici: il risultato? Il tuo olio Harley-Davidson. L'H-D 360 è stato sottoposto a severi controlli di stabilità della viscosità e di ossidazione, è stato testato sul banco di prova e su strada così come il motore utilizzato per il test. Insomma H-D 360 è una garanzia di qualità e sicurezza per proteggere il tuo motore da ruggine e corrosione, mantenerlo pulito, raffreddare le parti meccaniche del tuo motore, 11sigillare" la pressione di combustione, prevenire lo schiumaggio, ridurre le perdite di potenza e gli attriti. Inoltre H-D 360 ti garantisce l'avviamento immediato della moto in una vasta gamma di temperature e consente una rapida circolazione dell'olio. 

FANTASTICA DOPPIETTA YAMAHA BELGARDA A SILVERSTONE 
Sylverstone, 27 maggio 2002 - Le Yamaha Belgarda hanno dominato il round inglese del Mondiale Supersport disputato a Silverstone. Sotto una pioggia battente James Whitham ha infiammato i suoi tifosi conquistando una travolgente vittoria. Il fuoriclasse britannico ha preceduto il compagno di squadra Paolo Casoli al termine di un esaltante duello durato tredici giri. Questa trionfale giornata permette a Whitham e Casoli di accorciare le distanze dalla vetta della classifica. A sei round dalla fine la corsa al titolo si riapre clamorosamente. Inoltre la Yamaha sale ad appena 8 punti dal vertice nel Mondiale Costruttori già conquistato nelle ultime tre stagioni. La gara è partita con pista bagnata ma senza pioggia. Casoli ha subito preso il comando del plotone mentre Whitham, che partiva in quinta fila, è riuscito in poche curve a risalire metà gruppo aggianciandosi al treno dei migliori. Al secondo passaggio James era già in seconda posizione, a 2"5 dal battistrada Casoli, che ha raggiunto e superato al sesto passaggio. Da quel momento le due Yamaha R6 magistralmente preparare dai tecnici Belgarda hanno fatto gara in solitario. Al decimo giro è ricominciato a piovere molto forte. Quattro passaggi dopo Casoli è tornato in testa ma poche curve dopo è scivolato. Poco più avanti è caduto anche Whitham perché la pista era diventata impraticabile. La direzione corsa, quando mancavano ancora cinque giri alla fine, ha esposto bandiera rossa: è stata ritenuta valida la classifica al giro tredici, quando Whitham era transitato sul traguardo con 269 millesimi di vantaggio. James Whitham: "Ad un certo punto la pioggia era talmente forte che la moto pattinava anche in rettilineo, non si vedeva niente davanti, erano condizioni davvero difficili. Vedevo piloti fermi nella sabbia in tutte le zone del tracciato, finché io stesso non ho perso il controllo. La direzione gara ha preso la decisione più opportuna, non si poteva andare avanti. Mi sarebbe piaciuto compiere tutta la distanza e vincere a braccia alzate davanti al mio pubblico, ma va bene anche così. Nelle cinque prove precedenti ero stato sfortunatissimo, qui il vento sembra aver cambiato direzione." Paolo Casoli : "Ho seguito per diversi passaggi Whitham, ma lì dietro non si vedeva nulla, per questo ho cercato di andare davanti io. Sono scivolato perché in alcune zone del circuito pioveva in maniera normale, in altre c'era il diluvio. Dove sono volato era una di queste. Pensavo che fosse tutto finito, invece la gara è stata fermata subito dopo è ho salvato il secondo posto. Sono davvero molto felice. Vedremo di far continuare più a lungo possibile questo momento magico." Arrivo 1. Whitham (GB-Yamaha) in 28'15"649 media 140,595 km/h; 2. Casoli (Ita-id.) a 0"269; 3. Muggeridge (Aus-Honda) a 16"995; 4. Teuchert (Ger-Yamaha) a 21"654; 5. MacPherson (GB-Honda) a 21"888; 6. Fujiwara (Gia-Suzuki) a 24"160; 7. Foret (Fra-Honda) a 31"689; 8. Chambon (id.-Suzuki) a 39"571; 9. Giugovaz (Ita-Yamaha) a 43"131; 10. Lagrive (Fra-id.) a 48"724; 12. Cruciani (id.); 13. Nannelli (Ducati); 18. Corradi (Yamaha); 22. Carlacci (id.); 24. Cipriani (id.). Mondiale Supersport (dopo 6 prove su 12): 1. Chambon 96 punti; 2. Foret 93; 3.
Pitt (Aus-Kawasaki) 83; 4. Casoli 60; 5. Fujiwara 59; 6. Whitham 55; 7. Kellner (Ger-Yamaha) 52; 8. Teuchert 50. 1. Suzuki 103; 2. Honda 102; 3. Yamaha 95; 4. Kawasaki 83; 5. Ducati 42. Costruttori: 1. Suzuki 103; 2. Honda 102; 3. Yamaha 95; 4. Kawasaki 83; 5. Ducati 42 Prossima Prova 9 giugno a Lausitzring (Germania) 

ROLLER IN LINE - HOCKEY PISTA - GIRONE A - GIORNATA NR. 09 NOTE TECNICHE RELATIVE AGLI INCONTRI DISPUTATI 25/05/02
Polet Trieste - Islanders Spinea: 11-5 (5-1) Marcatori: Pt. Grigoletto 1',06''; Rusanov 4',51''; Medeot 7',59''; Nahtigal 10',25''; Nahtigal 11',57''; Nahtigal 13',27''; St. Nahtigal 1',59''; Adami 7',05''; Carpano 7',56''; Carpano 14',02''; Nahtigal 15',45''; Kos 17',34''; Adami 18',34''; Kos 19',47''; Rusanov 22',58''; Nahtigal 26',36''; Polet Trieste: Kokorovec.Mo; (Marchioro); Fonzari; Nahtigal; Kos; Kokorovec.S; Medeot; Kokorovec.Mi; Rebek; Rusanov; Cavalieri; Battisti; Deiaco.D; Poloni; Islanders Spinea: Micheletti; (Simionato); Grigoletto; Buzzo; Bonazzo; Adami; Danesin; Pistellato; Sartor; Adami; Carpano; Arbitro: Corponi (Vi) / Stella (Vi). Dragons Gallarate - Hockey Club Draghi Torino: 10-4 (4-2) Marcatori: Pt. Sorrenti 0',38''; Laurati 13',12''; Huber 13',26''; Gruber 15',45''; Gruber 16',54''; Mella 18',31''; St. Sguazzero 22',39''; Laurati 24',59''; Sorrenti 2'6''; Tremolaterra 27',49''; Huber 32',5''; Sguazzero 33',11''; Eremine 35',08''; Stevanoni 37',51''; Dragons Gallarate: Riva; (Foppiani); Sorrenti; Eremine; Bardelli; Teruggia; Huber; Gruber; Sguazzero; Tessari; Tremolaterra; Silva; Sannitz; Zingerle; Merzario; Hockey Club Draghi Torino: Pulerà; (Tovo); Bergamo; Bortot; Mella; Varotto; Laurati; Dorigatti; Vaccarino; Stevanoni; Doglio; Ermacora; Marchetti; Arbitro: Fermi (Pc) / Gastaldo (Al) Espulsioni: Esp.Temp. Bortot 2'; Esp.Temp. Tremolaterra 2'; Esp.Temp. Sannitz 2'; Esp.Temp. Laurati 2'; Esp.Temp. Sannitz 2'; Esp.Temp. Bergamo 2'; Esp.Temp. Pulerà 2'; Esp.Temp. Ermacora 2'; Esp.Temp. Eremine 2'; Esp.Temp. Dorigatti 2'; Esp.Temp. Tessari 2'; Classifica Generale Dragons Gallarate: 21 Hockey Club Draghi Torino: 15 Polet Trieste: 12 Islanders Spinea: 3 Capitals Roma: 3 Classifica Marcatori Nahtigal Stefan: 20 Bortot Roberto: 13 Sorrenti Salvatore: 10 Tremolaterra Marco: 10 Kos Bostjan: 10 Sannitz Raffaele: 9 Huber Andreas: 9 Sommadossi Denis: 8 Ermacora Jari: 8 Sguazzero Fabio: 7 Mella Davide: 6 Tessari Riki: 6

ROLLER IN LINE - HOCKEY PISTA - GIRONE B - GIORNATA NR. 09 NOTE TECNICHE RELATIVE AGLI INCONTRI DISPUTATI 25/05/02
H.C. All Stars - Asiago Vipers: 7-3 (3-1) Marcatori: Pt. Armani 3',3''; Deluca 6',54''; Vaccani.M 7',42''; Bona 17',04''; St. Mosele.R 23',52''; Vaccani.M 29',18''; Bona 30',49''; Vaccani.M 3'1''; Deluca 31',52''; Marchetti 33',07''; H.C. All Stars: Canei; (Luraghi); Argoud; Bona; Bizzozero; Vaccani.M; Frizzera; Scapinello; Zorzet; Pagani; Tomasello; Deluca; Pennisi; Cintori; Asiago Vipers: Basso; (Lobbia); Schivo; Rela; Mosele.R; Rigoni.L; Marchetti; Rigoni.S; Sartori; Rodeghiero; Ciprian; Armani; Arbitro: Marconi (Mi) / Zerbi (Mi) Espulsioni: Esp.Temp. Armani 10'; Esp.Temp. Rodeghiero 10'; Esp.Temp. Rodeghiero 2'; Esp.Temp. Rodeghiero 2'; Esp.Temp. Rodeghiero 2'; Esp.Temp. Armani 2'; Esp.Temp. Sartori 2'; Esp.Temp. Marchetti 2'; Esp.Temp. Bizzozero 2'; Esp.Temp. Frizzera 2'; Esp.Temp. Bona 2'; Esp.Def. Rela; Esp.Temp. Armani 2'; Esp.Temp. Pagani 2'; New Trefor Milano - Tss Viareggio S.P.V: 5-3 (2-3) Marcatori: Pt. Tavazzi 2',5''; Roffo 3',54''; Centenaro 7',17''; Corradin 9',16''; Roffo 18',48''; St. Trinetti 1',08''; Beda 12',05''; Trinetti 14',27''; New Trefor Milano: Ciavattini; (Massara); Gasparini; Trinetti; Farinati; Stricker; Morandi; Nava; Beda; Sala; Centenaro; Magenes; Antifora; Tavazzi; Cortenova; Tss Viareggio S.P.V: Bobba; (Delmarco); Pardini; Granaiola; Mantese; Toccafondi; Corradin; Pellegrini; Roffo; Domenicali; Cerri; Tazioli; Arbitro: Fermi (Pc) / Russo (Mi) Espulsioni: Esp.Temp. Stricker 2'; Esp.Temp. Toccafondi 5'; Esp.Temp. Tavazzi 2'; Esp.Temp. Stricker 10'; Esp.Temp. Mantese 2'; Esp.Temp. Mantese 2'; Esp.Temp. Stricker 2'; S.G.Fortitudo Bologna - Ghosts Padova: 7-11 (4-6) Marcatori: Pt. Dacorte 3',3''; Fontanive.A 4',25''; Oberrauch 7',29''; Benvegnù 9',45''; Chelodi 10',13''; Rigoni 11',27''; Ciresa 11',47''; Dacorte 12',35''; Benvegnù 14',45''; Ciresa 19',41''; St. Oberrauch 23',04''; Fontanive.F 24',33''; Fontanive.F 27',47''; Rigoni 28',14''; Demattio 32',04''; Fontanive.A 32',18''; Genuario 39',56''; Debettin 39',59''; S.G.Fortitudo Bologna: Montaldi; Genuario; Ragazzi; Welponer; Rizzoli; Demattio; Chelodi; Ciresa; Cini; Oberrauch; Ghosts Padova: Gravel; (Zampieri); Rigoni; Corazza; Apostoli; Favero; Fontanive.A; Benvegnù; Sibilia; Dotto; Debettin; Bezzi; Debiasio; Fontanive.F; Dacorte; Berto; Arbitro: Biava (Mi) / Salsi (Mo) Espulsioni: Esp.Temp. Berto 2'; Esp.Temp. Oberrauch 2'; Esp.Temp. Ciresa 2'; Esp.Temp. Apostoli 2'; Esp.Temp. Apostoli 2'; Esp.Temp. Cini 2'; Classifica Generale Ghosts Padova: 24 Asiago Vipers: 21 H.C. All Stars: 18 New Trefor Milano: 12 S.G.Fortitudo Bologna: 4 Tss Viareggio S.P.V: 1 Classifica Marcatori Trinetti Jason: 24 Ciresa Miguel: 17 Fontanive.F Fabrizio: 15 Rigoni.L Luca: 14 Roffo Luca: 14 Cirone Jason: 13 Bona Patrick: 11 Stricker David: 11 Deluca Paolo: 9 Dacorte Luigi: 9 Zorzet Giuliano: 9 Mosele.R Riccardo: 8

IL PREMIO "SIRIO FILM" CONSEGNATO NEL CORSO DI DISCOVERY ON FILM, LA MOSTRA DEL DOCUMENTARIO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO A.NEURICAM, AZIENDA TRENTINA AD ALTA TECNOLOGIA 
Trento, 24 maggio 2002 - Neuricam vince con una ricerca tesa a sviluppare un unico circuito integrato, contenente un sensore ottico ed un processore di moto. Il processore di moto "esamina" le immagini provenienti dalla telecamera e identifica gli oggetti in moto, in particolare quelli con una traiettoria di avvicinamento alla telecamera stessa. E' evidente l'applicazione automobilistica: uno specchietto retrovisore "intelligente", che inquadra soprattutto gli angoli di visuale morta e segnala le situazioni di potenziale pericolo. Un processore ad alte prestazioni integrato nel chip permette di gestire in modo flessibile le procedure di comunicazione di dati con il mondo esterno. Questo prodotto, corredato da opportuno software attualmente in fase di messa a punto finale, costituisce il cuore di un sensore di sorpasso sviluppato per conto di un cliente del settore automobilistico, la cui messa in produzione è prevista per il 2004. All'interno di Discovery On Film - Mostra Del Film Scientifico E Tecnologico - Edizione 2002, il Museo Civico e Sirio Film, in collaborazione con l'Agenzia per lo Sviluppo Trentina assegnato il "Premio Sirio Film". Scopo del premio è aiutare ricercatori e aziende a entrare nel mondo del documentario e a creare una testimonianza video di livello professionale del proprio progetto. Sirio Film offre la realizzazione di un audiovisivo a persone/enti/istituzioni che sottopongano un'interessante e innovativa idea. 

UN PALCOSCENICO PER I GIOVANI LA 27ª EDIZIONE CONFERMA L'ORIGINALE "FORMULA LABORATORIO" SEMPRE PIÙ INTERDISCIPLINARE 
Milano, 27 maggio 2002 - Pergine Spettacolo Aperto si avvia verso la linea di partenza, proseguendo lungo la strada del "Laboratorio" imboccata nel 1998: ovvero, la sfida di una nuova formula -unica in Europa- rivolta ai giovani provenienti da svariati Paesi europei ed extra europei che, sotto la guida d'importanti direttori d'orchestra e insegnanti delle specifiche discipline artistiche, trovano un collaudato palcoscenico, coinvolti nella produzione di spettacoli professionali. Negli anni passati, questi giovani hanno dimostrato di saper raggiungere un alto livello interpretativo, molto apprezzato dal pubblico, che sapranno confermare anche con gli spettacoli del cartellone 2002. Dopo il decollo dell'orchestra internazionale giovanile del "Festival Psa", dall'estate 2000 è inoltre iniziato il " Laboratorio di danza", i cui partecipanti sono stati coinvolti in diverse produzioni e, in maniera specifica, ne "La boutique fantasque" di Rossini/Respighi. La positiva esperienza proseguirà nel 2002 con il "Candide" di L. Bernstein, nel nuovo allestimento (per l'Italia sarà il secondo). Altra particolarità delle produzioni del Laboratorio Psa è il coinvolgimento di forze amatoriali locali: in particolare dei cori, che in Trentino vantano forti tradizioni, chiamati a completare il cast di cantate sceniche quali i "Carmina Burana" di Orff, il "Sogno di una notte di mezza estate" Shakespeare-Mendelssohn e l'opera "L'Elisir d'amore" di G. Donizetti, prodotte nelle passate stagioni. Come si vede, il Laboratorio Psa si distingue per la messa in scena di interessanti spettacoli, con una filosofia di essenzialità negli allestimenti, scenografia e costumi, alla ricerca di una stretta comunicabilità fra i giovani interpreti e il pubblico. Va inoltre sottolineato come siano stati selezionati titoli in grado di coinvolgere non solo l'orchestra, ma anche i cantanti e il corpo di ballo, conferendo al "Laboratorio Psa" una significativa completezza e una nutrita presenza di spettatori attenti e qualificati. Segnalato e seguito da critici e addetti ai lavori per l'originalità e il livello artistico-estetico, in poche stagioni il Laboratorio Psa ha trovato interesse e consensi da parte di quotati Conservatori internazionali, con i quali ha instaurato ormai un dialogo costruttivo grazie alla segnalazione dei loro migliori allievi, invitati a prendere parte anche quest'anno allo stage che si svolge a Pergine Valsugana, in Trentino, nei mesi di giugno, luglio e agosto. Ecco i conservatori che collaborano con Psa: Italia: Conservatori di Trento, Milano, Vicenza, Verona, Cosenza, Reggio Calabria;
Francia: Conservatoire National de Paris ; Germania: Musikschule Berlin Charlottenburg; Colombia: Pontificia Universidad Javeriana de Bogotà; Repubblica Ceca: Conservatorio e Accademia Superiore di Praga; Spagna: Conservatori di VilaSeca (Tarragona), di Alcalà de Henares ( Madrid); Conservatorio "El Liceu" (Barcellona); Ungheria: Accademia Superiore di Miskolcs; Svizzera: Conservatoire de Lausanne; Stati Uniti d'America: Texas Christian University- School of music. Infolink: www.perginepsa.it 

IL PREMIO CITTA' DI RECANATI PRESENTA GIORGIO CAPRONI: LA PAROLA, LA MUSICA, LA VOCE
Milano, 27 maggio 2002 - La tredicesima edizione del Premio Città di Recanati (concorso per le nuove tendenze della canzone popolare e d'autore, in programma a Recanati giovedì 30 maggio, venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno) si apre con un affettuoso e partecipato ricordo di Musicultura (l'Associazione che organizza il Premio) a Giorgio Caproni, il grande uomo-poeta che con entusiasmo fu il primo firmatario, insieme a Fabrizio De Andrè, del Comitato Artistico di Garanzia della prima edizione del Premio Città di Recanati. Giovedì 30 maggio, a Recanati, presso l'Aula Magna del Palazzo Comunale si terrà l'incontro "Giorgio Caproni: La Parola, La Musica, La Voce" (condotto dal Prof. Alberto Bertoni, docente di Storia della Letteratura Italiana Moderna all'Università di Bologna). Verrà proiettato in anteprima il video della poetessa Gabriella Sica:"Il seme del piangere" prodotto da Rai Educational, la poetessa Vivian Lamarque leggerà alcune poesie di Caproni e interverrano con contributi verbali i figli Attilio Mauro e Silvana, gli editori Giorgio Devoto e Garzanti, le stesse Gabriella Sica e Vivian Lamarque, lo scrittore Vincenzo Cerami. Saranno in sala, inoltre, numerosi artisti, poeti, intellettuali e giornalisti presenti a Recanati per il Premio. Quello che si configurerà come un pomeriggio tra amici del poeta verrà poi suggellato da un commento musicale a cura del Maestro Dino Siani che al piano proporrà alcuni brani del primo '900. Durante le serate finali del Premio Recanati (che verrà trasmesso in diretta su Radio Rai 1 e su Stream) si esibiranno importanti ospiti musicali: Madredeus, Adamo, Argentina Santos, Ornella Vanoni, Gabriella Ferri, Alex Britti, Gianluca Grignani, Eugenio Finardi e Francesco Di Giacomo. Oltre che dal concorso canoro (questi gli otto finalisti in gara: Eugenio Balzani, Candida Nieri, Dinamika, Stefano Ferrari, Patrizia Laquidara, Luca Maggiore, M.I.G., Suddando), dalla vetrina musicale dedicata alla tradizione portoghese e dalla presenza di illustri rappresentanti della canzone d'autore italiana, quest'anno il Premio Recanati sarà caratterizzato anche da proposte di natura più propriamente letteraria, che vedranno protagoniste la grande scrittrice Fernanda Pivano (offrirà alla platea di Recanati un reading tratto dall'Antologia di Spoon River di cui ha sapientemente tradotto l'edizione italiana), le poetesse Antonella Anedda e Silvia Caratti e il poeta Umberto Piersanti (le loro parole si intersecheranno con un tessuto musicale appositamente creato dal grande percussionista e creatore di suoni Peppe Consolmagno). Piero Chiambretti sarà il conduttore del Premio Recanati con la collaborazione di Massimo Cotto, di Gegè Telesforo, e di Ernesto Bassignano. Il regista Alex Infascelli (vincitore del Premio David di Donatello con il film "Almost Blue") realizzerà il cortometraggio dei momenti più significativi del Premio Recanati. Recanati - Giovedì 30 Maggio, ore 17, Aula Magna del Palazzo Comunale

SUCCESSO (ANCHE ECONOMICO) PER SISLEY, ATTENDENDO LA "SCOMMESSA" SARGENT 
Milano, 27 maggio 2002 - Andrea Buzzoni, responsabile della programmazione di Ferrara Arte, e l'Amministratore Unico dello stesso organismo, Francesco Ruvinetti, documentano, con legittima soddisfazione, il successo della bella mostra che Palazzo dei Diamanti ha appena dedicato ad Alfred Sisley, il "poeta dell'impressionismo". I biglietti effettivamente staccati sono stati 139.364, dato che pone la retrospettiva dell'artista inglese tra le prime quattro dell'intera storia espositiva di Palazzo dei Diamanti. Un risultato eccellente che ha avuto ripercussioni anche sul versante economico: la mostra chiude con un attivo di 128 milioni, pari alla differenza tra il costo (2.493 milioni) e il ricavo (2.621 milioni di lire). Da notare che nel preventivo, gli incassi erano stati calcolati in "soli" 1.803 milioni, per cui, a conti fatti, il maggior gettito è stato di oltre 800 milioni. La biglietteria ha reso 1.664 milioni e 957 il bookshop. Altri 319 milioni sono andati ai privati che avevano offerto, in conto vendita, i loro prodotti, portando quindi l'incasso complessivo a 2.940 milioni. L'indagine, come sempre molto puntale, che Ferrara Arte ha compiuto sui visitatori, evidenza come il 78,7 per cento di essi sia venuto a Ferrara spinto solo dal desiderio di visitare la mostra, decidendo poi (73,3 %) di allargare la visita alla città e ad altri musei, confermando con ciò il forte potere di traino delle mostre dei Diamanti nei confronti dell'intera città. I giudizi del pubblico sono stati positivi per il 92,4 per cento dei visitatori. Visitatori che, per oltre la metà, hanno un'età tra i 41 ed i 65 anni ed una istruzione medio-alta. Sisley conferma l'andamento positivo della recente programmazione dei Diamanti: Il conto economico del 2001 (anno in cui sono state proposte due mostre di target alto, "Da Canaletto a Constable" e "Da Dahl a Munch"), era stato contrassegnato da un risultato positivo di 357 milioni (differenza tra uscite ed entrate) e un bilancio di poco inferiore ai centomila visitatori. A conferma del fatto che i Diamanti riescono ad attrarre pubblico di qualità anche per mostre oggettivamente tutt'altro che "nazional - popolari" com'è confermato dalle due del 2001, dedicate l'una alla pittura di paesaggio inglese e la seconda alla pittura di paesaggio norvegese dell'Ottocento. Ora l'attenzione è puntata sulla "scommessa Sargent", una mostra (dal 22 settembre 2002 al 6 gennaio 2003) che, per la prima volta, presenta in Italia le opere del grande artista americano. Una scommessa perché la notorietà di Sargent in Italia è ridotta, anche se le mostre di questo grande artista nel mondo anglosassone creano sempre code e le se opere sono contese a milioni di dollari. 

MAX SOLINAS, SCULTORE DELL'ANIMA, A MILANO 
Milano, 27 maggio 2002 - Ha aperto i battenti il 25 maggio la mostra dello scultore veneziano Max Solinas che sarà ospitata presso lo Spazio Arte Cortina sul Naviglio Grande. Le opere saranno esposte fino al 2 giugno (dalle h. 10,00 alle 13,00 e dalle 14,00 a oltranza) e l'artista terrà delle dimostrazioni "live" per condividere con il pubblico l'esaltante esperienza della scultura lignea. L'inaugurazione ufficiale si terrà alle ore 18,00 del giorno 25 maggio con un evento "open". Max Solinas Nasce a Venezia nel 1963, e dopo anni spesi a ricercare la propria collocazione nella vita, attraverso lo studio, approda negli ultimi anni nel mondo della scultura seguendo importanti maestri. Dopo una prima fase sullo studio della figura, rivolge l'interesse alla stilizzazione della stessa, e fino ad ora rivolge la propria ricerca alle linee semplici, ma importanti. Aspira a forme essenziali e quando il legno non riesce più ad esaudire i propri progetti, fa uso di materiali diversi, vetro, policarbonato, bronzo patinato per realizzare oggi opere concettuali, che sappiano comunicare e far comunicare. Ha al suo attivo una serie di importanti mostre tenute in Italia e nei più importanti paesi europei dove la sua arte ha ricevuto numerosi riconoscimenti. 

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