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3 LUGLIO 2002

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LA PRESIDENZA DANESE PRENDE IL VIA ALL'INSEGNA DI UN AMPIO APPROCCIO NEI CONFRONTI DELL'INNOVAZIONE 

Bruxelles, 3 luglio 2002 - La Presidenza danese dell'Unione europea, insediatasi il 1° luglio, si concentrerà sulla ricerca come elemento chiave della competitività dell'Unione. A dimostrazione di ciò, il ministro danese per la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander presiederà sia il Consiglio "Ricerca", sia il Consiglio "Telecomunicazioni". La decisione, assunta dal Consiglio europeo di Siviglia, indica la volontà di garantire che l'Europa possa avanzare velocemente verso il raggiungimento dell'obiettivo fissato dal vertice di Lisbona, ovvero trasformarsi nell'economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010. Quanto al sesto programma quadro (6PQ), Sander spera di ultimare i dettagli relativi alla partecipazione nel corso dei primi mesi della Presidenza danese. Inoltre, sottolinea il suo desiderio di veder accordata, nell'ambito del 6PQ, una particolare attenzione nei confronti dell'innovazione. "Ridurre i tempi fra il concepimento di una nuova idea e la concreta realizzazione di un prodotto nuovo o migliorato rappresenta di per sé un obiettivo", ha affermato il Ministro. Sander desidera inoltre discutere al più presto delle migliori modalità di raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e di come sostenere la collaborazione fra i ricercatori europei. Per quanto concerne il settore delle telecomunicazioni, la Presidenza danese intende portare avanti il piano d'azione "eEurope 2005", volto a garantire a tutti l'accesso alla società dell'informazione. Particolare accento sarà posto sulla produzione di contenuti per Internet e i servizi di telefonia di terza generazione (3G), nonché sull'analisi delle questioni pratiche sollevate da settori come quello dell'introduzione della banda larga. Nel corso della Presidenza danese è prevista altresì la stesura di un progetto di direttiva, che definirà le condizioni per la valorizzazione commerciale delle informazioni fornite dal settore privato. Secondo Sander, l'approvazione di tali condizioni contribuirebbe alla realizzazione di contenuti più accattivanti. 

SECONDO IL MINISTRO DANESE DELLA RICERCA, IL SER SARÀ IL "LEITMOTIV" DEL TURNO DI PRESIDENZA DELL'UE DELLA DANIMARCA
Bruxelles, 3 luglio 2002 - Il 1° luglio, il ministro danese per la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander ha assunto la Presidenza del Consiglio "Ricerca" dell'Ue e di Eureka. Secondo quanto dichiarato dal Ministro al Notiziario Cordis, lo Spazio europeo della ricerca (Ser) sarà il "leitmotiv" di entrambe le organizzazioni.. In un'intervista concessa al Notiziario Cordis durante la riunione ministeriale Eureka, tenutasi il 28 giugno a Salonicco (Grecia), Sander si è rallegrato per le opportunità che l'assunzione contemporanea delle due presidenze offrirà al suo paese. Una delle priorità della Danimarca per la Presidenza Eureka consiste nel collocare l'agenzia all'interno del Ser. A tal proposito, Sander ha illustrato come, a suo avviso, Eureka e i programmi quadro dell'Ue possono completarsi a vicenda. "In ambito Eureka l'attenzione è concentrata sull'innovazione, mentre il sesto programma quadro di ricerca [6PQ] è più orientato verso la ricerca. La mia speranza è quella di poter collaborare molto più intensamente". Sander ha affermato inoltre che la Presidenza danese di Eureka "produrrà risultati concreti in termini di progetti collaborativi". Il Ministro ha illustrato altresì l'importante ruolo che ciascun membro Eureka svolge, paragonando l'organizzazione ad una squadra di calcio. "Una squadra è composta da fuoriclasse, sui quali sono puntati tutti i riflettori, e dagli altri giocatori che lavorano molto duramente, di solito al centrocampo, ma sono tutti ugualmente importanti, ciascuno nel proprio ruolo". La Presidenza greca uscente di Eureka ha sottolineato, durante la conferenza, i progressi che sono già stati compiuti nell'avvicinare la ricerca comunitaria e l'attività dell'agenzia. "Abbiamo compiuto notevoli progressi nel definire il ruolo di Eureka all'interno del Ser", ha affermato il Segretario generale greco per lo Sviluppo Dimitrios Deniozos. "Le discussioni congiunte con la Commissione europea hanno già permesso di identificare alcune aree chiave nell'ambito delle quali è possibile intensificare la cooperazione". Fra queste figura l'integrazione del sostegno finanziario fornito dai programmi quadro con i finanziamenti nazionali concessi in ambito Eureka, l'utilizzo comune di reti e strumenti, soprattutto a beneficio delle piccole e medie imprese (Pmi), e l'organizzazione di incontri regolari per promuovere lo scambio di informazioni sulla ricerca e l'innovazione in Europa. "Tutti noi, insieme, intendiamo rafforzare la collaborazione e promuovere uno Spazio europeo della ricerca nel settore della tecnologia e dell'innovazione, non solo per i paesi dell'Ue, ma per tutti i paesi dell'Europa", ha affermato il ministro greco per lo sviluppo Akis Tsohatzopoulos, chiudendo i lavori della conferenza ministeriale Eureka. "Stiamo varcando i confini [...] e tale sforzo è sostenuto dalla collaborazione con la Commissione". Infolink:
http://www.eureka.be

IL SITO DEL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA HA PREDISPOSTO UNO SPAZIO SPECIFICO PER LA DIFFUSIONE ED IL RECEPIMENTO DEL PROGETTO DEL MINISTRO FRATTINI DENOMINATO "CHIARO"  PER SEMPLIFICARE IL LINGUAGGIO BUROCRATICO
Roma. 3 luglio 2002 - Il Ministro della Funzione Pubblica Franco Frattini ha avviato un nuovo programma di azione denominato "Chiaro" che ha l'obiettivo principale di rendere comprensibili ai cittadini i testi prodotti dalle amministrazioni semplificando al massimo il linguaggio "burocratico" troppo spesso complesso e contorto. In tal modo, secondo il Ministro, l'azione amministrativa potra' definirsi davvero trasparente. Il progetto ministeriale trova fondamento in una specifica direttiva, nella creazione di una task force di esperti, nell'uso delle nuove tecnologie, in una formazione permanente e nell'introduzione di una certificazione di qualita' (c.d. bollino) che sara' apposto ai testi del Governo ritenuti chiari. Non e' la prima volta che il Governo cerca di affrontare il problema del "burocratese", ma per il passato bisogna ammettere che i risultati non sono stati eccezionali. Oggi pero' i tempi sono cambiati e l'avvento delle nuove tecnologie, specie di Internet, potra' rivelarsi particolarmente utile. Evidentemente questo aspetto e' stato compreso dal Ministro Frattini che ha fondato il proprio progetto sulle potenzialita' di Internet. Difatti sul sito del Ministero www.funzionepubblica.it/chiaro/  e' stata attivata una specifica sezione che ha lo scopo di illustrare il progetto e fornire alla Pubbliche Amministrazioni tutti gli strumenti per conformarsi alla direttiva ministeriale. Innanzitutto e' stato predisposto uno spazio di consulenza on line, dove le amministrazioni interessate, potranno chiedere un aiuto specifico per tradurre in un linguaggio piu' chiaro e semplice determinati atti. Inoltre e' possibile consultare un archivio che contiene diversi atti predisposti con un linguaggio piu' comprensibile in linea con quanto richiesto dal Ministro. Anche ai cittadini e' riservato uno spazio specifico in quanto potranno segnalare via e-mail esempi positivi o negativi di documenti provenienti da amministrazioni pubbliche.

CARTOLARIZZAZIONE INPS3: 3 MILIARDI DI EURO, AL VIA IL ROAD SHOW 
Roma, 2 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze annuncia la terza tranche dell'operazione di cartolarizzazione dei crediti contributivi dell'Inps tramite la società veicolo S.C.C.I. S.p.A. L'emissione sarà costituita da due Serie di titoli a tasso variabile (Serie 5 e Serie 6) che saranno emesse a metà luglio ed avranno una dimensione complessiva pari a 3 miliardi di euro. L'operazione, che prevede la cessione da parte dell'Inps dei crediti contributivi non pagati nell'anno 2001, ha quindi un importo quasi doppio rispetto alla precedente (Serie 4) a conferma del miglioramento ottenuto nel processo di riscossione dei crediti dalla realizzazione della prima operazione di cartolarizzazione, nel 1999, ad oggi. Il pricing della nuova emissione è previsto nella settimana dell'8 luglio sulla base della domanda di mercato. Il rimborso dei titoli, che per la prima volta nel programma di cartolarizzazioni del Ministero saranno quotati sulla Borsa Italiana in aggiunta a quella del Lussemburgo, avverrà in unica soluzione alla scadenza (soft-bullet). L'operazione in esame consentirà al Ministero dell'Economia e delle Finanze di ridurre il fabbisogno dell'anno 2002. 11 Ministero comunica altresì che il roadshow per presentare la terza tranche di Inps alla comunità finanziaria internazionale partirà martedì prossimo da Milano e toccherà le principali piazze finanziarie europee. Gli arranger dell'operazione sono Unicredit Banca Mobiliare, Morgan Stanley e Ubs Warburg. L'operazione annunciata oggi fa parte del programma di cartolarizzazione dell'Inps, il maggiore in Europa. Il programma è stato avviato nel novembre 1999 con l'emissione delle Serie 1, 2 e 3 per un totale complessivo di 4,65 miliardi di euro. Vi è stata poi una riapertura nel maggio del 2001 con l'emissione della Serie 4 per ulteriori 1,71 miliardi di euro. La caratteristica del programma, la liquidità dei titoli e il continuo miglioramento dei risultati di riscossione ottenuti dall'Inps e dai concessionari, hanno nel tempo rafforzato la percezione positiva degli investitori nei confronti di un'operazione che orinai rappresenta un benchmark nel settore europeo delle cartolarizzazioni. 

FUSIONE PER INCORPORAZIONE IN UNICREDITO ITALIANO S.P.A. ("SOCIETA' INCORPO-RANTE") I BANCA CASSA DI RISPARMIO DI TORINO S.P.A., CASSA DI RISPARMIO DIVERONA VICENZA BELLUNO E ANCONA BANCA S.P.A., CASSAMARCA CASSA DI RI-SPARMIO ELLA MARCA TRIVIGIANA S.P.A., CASSA DI RISPARMIO DI TRENTO E ROVE-RETOS.P.A., CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE BANCA S.P.A., ROLO BANCA 1473 S.P.A., REDIT CARIMONTE S.P.A. ("SOCIETA' INCORPORANDE") 
Genova, 3 luglio 2002 - A seguito del perfezionamento della fusione per incorporazione in UniCredito Italiano S.p.A. di Banca Cassa di Risparmio di Torino S.p.A., Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e An-cona Banca S.p.A., Cassamarca Cassa di Risparmio della Marca Trivigiana S.p.A., Cassa di Ri-sparmio di Trento e Rovereto S.p.A., Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.A., Rolo Banca 1473 S.p.A. e Credit Carimonte S.p.A. - con atti iscritti il 25 giugno 2002 presso il Registro delle Imprese di Genova, sede della Società Incorporante ed aventi effetto, ai sensi dell'art. 2504 bis, secondo comma del Codice Civile, dal 1° luglio 2002 - UniCredito Italiano S.p.A. ("UniCredit") procederà a: 1. annullare senza sostituzione le azioni rappresentanti il capitale sociale della Cassamarca Cassa di Risparmio della Marca Trivigiana S.p.A. e della Banca Cassa di Risparmio di Torino S.p.A. da essa integralmente possedute; 2. annullare le azioni delle restanti Società Incorporande da essa detenute o detenute dalle So-cietà Incorporande; 3. aumentare il proprio capitale sociale di Euro 564.365.740,50, mediante emissione di 1.128.731.481 azioni ordinarie da nominali Euro 0,50 cadauna, destinate, rispettivamente, quanto a: 387.547.993 azioni al concambio di n. 569.923.518 azioni Credit Carimonte S.p.A; ?717.392.219 azioni al concambio di n. 188.787.426 azioni Rolo Banca 1473 S.p.A.; ?2.366.450 azioni al concambio di n. 442.327 azioni Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona Banca S.p.A.; ?46.769 azioni al concambio di n. 62.358 azioni ordinarie e di risparmio Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A; ?21.378.050 azioni al concambio di n. 5.596.348 azioni Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.A.Il capitale sociale di UniCredito Italiano S.p.A. post-fusione sarà, pertanto, di complessivi euro 3.129.916.130, diviso in numero 6.259.832.260 azioni da euro 0,50 cadauna, di cui numero 6.238.125.708 azioni ordinarie e numero 21.706.552 azioni di risparmio. Alla data di efficacia della fusione (1° luglio 2002), UniCredit provvederà, altresì, ad emettere: ?n. 585.899 "Diritti di Sottoscrizione UniCredito Italiano S.p.A. - Ex Diritti di Sottoscrizione Rolo Banca 1473 S.p.A. 2001 - 2005"; ?n. 738.667 "Diritti di Sottoscrizione UniCredito Italiano S.p.A. - Ex Diritti di Sottoscrizione Rolo Banca 1473 S.p.A. 2002 - 2005", da assegnare in sostituzione, rispettivamente, di un egual numero di "Diritti di Sottoscrizione Rolo Banca 1473 S.p.A. 2001 - 2005" e di "Diritti di Sottoscrizione Rolo Banca 1473 S.p.A. 2002 - 2005" a suo tempo assegnati a Personale Rolo in esecuzione del "Piano di Stock Option per il Top Management" adottato dal Consiglio di Amministrazione della società medesima, ciascuno dei quali consentirà la sottoscrizione di 3,8 azioni UniCredit di nuova emissione. I diritti di nuova emissione potranno essere esercitati, quanto ai diritti "2001-2005", a partire dal 1 gennaio 2003 e, quanto ai diritti "2002-2005", a partire dal 1 gennaio 2004. L'esercizio di tali diritti comporterà un aumento del capitale sociale di UniCredit di massimi Euro 2.516.676, corrispondente a massime n. 5.033.352 azioni ordinarie da nominali euro 0,50 cadauna. Rapporti di con cambio - UniCredito Italiano S.p.A. provvederà ad effettuare le operazioni di concambio nei confronti degli azionisti di Rolo Banca 1473 S.p.A., Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona Banca S.p.A., Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A., e Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.A., attribuendo azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A., del valore nominale unitario di Euro 0,50 cadauna, godimento 1.1.02, ced. 21, in sostituzione delle azioni delle società incorporate secondo i seguenti rapporti: (a) n. 3,80 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria Rolo Banca 1473 S.p.A.,da nominali Euro 0,52, god. 1.1.02, ced. 10 (codice ISIN IT0001070405). Le azioni UniCredit emesse in concambio delle azioni Rolo a suo tempo asse-gnate al Personale Dipendente di quest'ultima e gravate dai vincoli previsti dallo Statuto so-ciale di Rolo continuano ad essere gravate dai medesimi vincoli, previsti dallo Statuto di Uni-Credit. (b) n. 5,35 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona Banca S.p.A., da nominali Euro 5,16, god. 1.1.02, ced. 12 (codice ISIN IT0000470788); (c) n. 0,75 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria o di risparmio Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A., da nominali Euro 0,52, god. 1.1.02, ced. 14 (codice ISIN IT0001000816 azioni ordinarie/ IT0001000824 azioni di ri-sparmio al portatore); (d) n. 3,82 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.A., da nominali Euro 5,16, god. 1.1.02, ced. 10 (codice ISIN IT0001022950); Le azioni ordinarie Rolo Banca 1473 S.p.A. saranno pertanto revocate dalla quotazione al Mercato Telematico Azionario a far data dal 1° luglio 2002, come da Avviso n. 5987 del 26 giugno 2002 della Borsa Italiana S.p.A.. Dal giorno 1° luglio 2002 le azioni delle Società Incorporande non saranno da considerarsi, per-tanto, più valide ai fini delle negoziazioni e dei trasferimenti..Applicazione dei rapporti di concambio e compravendita delle frazioni di azioni UniCredito Italiano Le azioni di UniCredito Italiano S.p.A. detenute dagli aderenti al circuito Monte Titoli saranno con-cambiate d'iniziativa, sulla base dei rapporti previsti, accreditando sui conti degli Intermediari inte-ressati il numero di azioni intere UniCredito Italiano S.p.A. derivanti. Al fine di assicurare quozienti interi di cambio, è stato dato incarico a Centrosim  Sim S.p.A. di negoziare i diritti frazionari, a prezzi di mercato e senza oneri di spese e commi ssioni. Per una cor-retta operatività da parte degli Intermediari, si precisa quanto segue: 1. ciascun Intermediario provvederà a cedere per conto dei propri clienti depositari il valore delle frazioni di azioni UniCredito Italiano eccedenti al fine di assegnare a ciascuno di essi un numero intero di azioni; 2. ciascun Intermediario provvederà a riconoscere il ricavo delle frazioni negoziate (senza alcun onere a carico dell'azionista), con valuta 25 luglio 2002, in base alla media dei prezzi ufficiali delle azioni UniCredito Italiano rilevati sul Mercato Telematico Azionario dal 24 giugno 2002 al 28 giugno 2002, tenuto conto dei diversi rapporti di cambio sopraenunciati; 3. ciascun Intermediario provvederà, se del caso, nel periodo dal 1° luglio 2002 al 19 luglio 2002, a ritirare dall'azionista a cui siano stati monetizzati i resti come sopra illustrato l'eventuale or-dine di acquisto di 1 azione ordinaria UniCredito Italiano, che regolerà alle stesse condizioni e secondo il prezzo calcolato come al precedente punto 2) franco commissioni e spese. Questo avviso viene reso anche per conto della controllata Rolo Banca 1473 S.p.A. 

PROGETTO S3: OPERATIVA UNICREDIT BANCA 
Milano, 3 luglio 2002 - Si è chiusa il 1° luglio con l'Assemblea di Credito Italiano, ridenominato UniCredit Banca, la prima fase del progetto di riorganizzazione del Gruppo che porterà, nel Gennaio 2003, alla nascita di tre banche specializzate per segmenti di clientela (retail, corporate e private banking). UniCredit Banca, posseduta al 100% dalla capogruppo UniCredito Italiano, è frutto del conferimento in Credito Italiano delle attività e passività delle ex banche federate (Banca Crt, Cariverona, Rolo Banca 1473, Cassamarca, Caritro e Cr Trieste) precedentemente fuse in UniCredito Italiano. Presidente di UniCredit Banca è Aristide Canosani, affiancato da due vice presidenti: Sergio Pininfarina e Mario Fertonani. Amministratore Delegato e Direttore Generale sono rispettivamente Alessandro Profumo e Luca Majocchi. I vice direttori generali sono: Mario Aramini, Franco Benincasa, Massimo Bianconi , Lucio Chiricozzi, Edoardo Massaglia e Gianni Ravidà. Il Consiglio d'Amministrazione della nuova banca, riunitosi oggi per la prima volta, è composto da 19 membri: Franco Bellei, Francesco Benedetti, Roberto Bertazzoni, Vincenzo Calandra Buonaura, Aristide Canosani, Eugenio Caponi, Bruno Castelletti, Giovanni Desiderio, Mario Fedrizzi, Mario Fertonani, Piero Gnudi, Mario Greco, Achille Maramotti, Fabrizio Palenzona, Renzo Piccini, Pietro Pignata, Sergio Pininfarina, Alessandro Profumo e Giovanni Vaccarino. Nove i membri del Comitato Esecutivo: Bellei, Benedetti, Canosani, Fertonani, Maramotti, Palenzona, Pignata, Pininfarina e Profumo. Al termine della riunione, il CdA di UniCredit Banca ha indirizzato un caloroso ringraziamento agli amministratori, ai dirigenti e a tutti i colleghi di Credito Italiano, Banca Crt, Cariverona, Rolo Banca 1473, Cassamarca, Caritro e Cr Trieste per la loro straordinaria collaborazione in una fase così complessa e delicata. Il Consiglio si è detto certo che i risultati del progetto S3 compenseranno adeguatamente le fatiche e i sacrifici della transizione, proiettando il Gruppo al vertice del sistema bancario europeo per modernità, efficienza e qualità dei servizi agli attuali oltre 6,5 milioni di clienti di UniCredit Banca. 

BANCA LOMBARDA SPA: RISULTATI DELL'OFFERTA GLOBALE DI AZIONI BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE 
Brescia, 3 luglio 2002 - Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. comunica che, in data 28 giugno 2002, l'operazione Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese si è conclusa con successo facendo registrare richieste per n. 141.737.959 Azioni, pari a 5,5 volte le azioni dell'Offerta Globale, da parte di n. 31.946 richiedenti così ripartite: Nell'ambito dell'Offerta Pubblica sono pervenute richieste per n. 50.128.492 Azioni da parte di n. 31.889 richiedenti così ripartite: n. 44.123.000 Azioni da parte di n. 20.059 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto, di cui n. 35.382.500 Azioni da parte di n. 802 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto mediante il Lotto Minimo di Adesione Maggiorato. n. 6.005.492 Azioni da parte di n. 11.830 Azionisti. Nell'ambito dell'Offerta Istituzionale sono pervenute richieste per n. 91.609.467 Azioni da parte di n. 57 richiedenti così ripartite: n. 40.925.080 Azioni da parte di n. 28 Investitori Professionali in Italia; n. 50.684.387 Azioni da parte di n. 29 Investitori Istituzionali all'estero. Le Azioni oggetto dell'Offerta Globale, incluse le n. 2.600.00 Azioni oggetto di Over Allotment così come definita alla Sezione Terza, Capitolo XI, Paragrafo 11.17 del Prospetto Informativo, sono state così ripartite: n. 12.950.000 Azioni sono state assegnate a n. 31.781 richiedenti nell'ambito dell'Offerta Pubblica nelle seguenti proporzioni: n. 6.944.508 Azioni a n. 19.951 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto, di cui n. 1.735.000 Azioni a n. 694 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto mediante il Lotto Minimo di Adesione Maggiorato; n. 6.005.492 Azioni a n. 11.830 Azionisti. n.15.550.000 Azioni sono state assegnate a n. 55 richiedenti nell'ambito dell'Offerta Istituzionale nelle seguenti proporzioni: n. 6.940.000 Azioni a n. 28 Investitori Professionali in Italia; n. 8.610.000 Azioni a n. 27 Investitori Istituzionali all'estero. L'Offerta Globale è stata coordinata da Mediobanca e Goldman Sachs in qualità di Joint Global Coordinator e Bookrunner. Il regolamento delle azioni è previsto per il 4 Luglio 2002. 

TELECOM ITALIA SULLA CESSIONE DI SOGEI 
Roma, 3 luglio 2002 - Finsiel (Gruppo Telecom Italia) ha raggiunto un accordo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, per la cessione del 100% del capitale di Sogei. Il prezzo della vendita di Sogei., su cui ha espresso parere di congruità in qualità di advisor Mediobanca S.P.A., è pari a circa 36 milioni di euro, cui va aggiunta una distribuzione straordinaria di riserve per circa 25 milioni di euro. A seguito di tale operazione il Gruppo Telecom Italia conseguirà, a livello di bilancio consolidato, una plusvalenza di 16 milioni di euro, con un beneficio finanziario stimabile in circa 201 milioni di euro, che tiene conto anche dell'indebitamento finanziario di Sogei che, al 26 giungo 2002, è pari a 140 milioni di euro. L'operazione, che ha seguito l'indirizzo espresso dalla Commissione Bicamerale Anagrafe e Tributi, è subordinata all'approvazione della Corte dei Conti. 

MEDIASET: VARATO PIANO PER NUOVO ASSETTO SOCIETARIO 
Milano, 3 luglio 2002 - Il consiglio di amministrazione di Mediaset spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha varato un progetto di evoluzione dell'assetto societario che riguarda alcune realta' aziendali del gruppo. Il progetto ha l'obiettivo di adeguare la struttura aziendale alle disposizioni normative della legge sul digitale terrestre e di migliorare l'efficienza gestionale con particolare attenzione al controllo dei costi. Il consiglio di amministrazione della controllata Rti spa, riunitosi subito dopo, ha dato corso, per quanto di competenza, alle necessarie attivita' preliminari all'attuazione del progetto che prevede, tra l'altro: il conferimento a Elettronica Industriale spa, societa' interamente controllata da Rti spa, dell'infrastruttura della trasmissione del segnale; l'acquisizione da Mediadigit spa (societa' controllata indirettamente da Mediaset spa) delle attivita' relative ai canali telematici e ai new media; la fusione per incorporazione di Mediatrade spa, societa' interamente controllata da Rti spa.

GRUPPO MONDO TV: CONCLUSO ACCORDO, DURANTE LA FIERA "DISCOP", PER LA DISTRIBUZIONE DELLA "LIBRARY" DI PROPRIETÀ (OLTRE 1000 EPISODI DI "CARTOONS") IN UCRAINA PER UN VALORE COMPLESSIVO DI 0,5 MILIONI DI US$. 
Milano, 3 luglio 2002 - Prosegue intensa l'attività di trading di diritti Tv connessi con le serie di cartoons Mondo Tv - tra i principali operatori in Italia ed in Europa nel settore della creazione e distribuzione di cartoons per Tv e cinema - che ha siglato nel corso del "Discop", il principale mercato per la commercializzazione di diritti Tv di serie per bambini nei mercati dell'Est, un accordo preliminare per la distribuzione dell'intera "library" di proprietà (oltre 1000 episodi di cartoni animati per bambini) in Ucraina. L'accordo, che ha un valore complessivo di circa 0,5 milioni di Us$, è stato siglato con l'operatore Anata, il principale distributore ucraino di diritti televisivi (il settore si compone di 3 network nazionali di cui 2 pubblici), ed ha una validità di 5 anni. La firma del contratto definitivo, a seguito della fase di "due diligence" commerciale attualmente in corso, è prevista per le prossime settimane. Nel corso della fiera, che si è tenuta a Budapest dal 27 al 29 giugno scorsi, Mondo Tv ha inoltre intrapreso una serie di rapporti con le principali Tv dell'Est Europa, tra cui la Tv pubblica ungherese Magyart e con le principali Tv del "Former Soviet Union", ovvero i network televisivi nazionali di numerosi Paesi dell'ex Unione Sovietica. Il Gruppo ritiene che tali contatti, alcuni dei quali in fase avanzata, possano condurre nei prossimi mesi ad accordi commerciali che consentiranno il consolidamento della presenza in tali mercati. "L'accordo rientra nella nostra strategia espansiva in termini commerciali e geografici" - afferma Matteo Corradi, Investor Relations Manager e Board Member di Mondo Tv - "in controtendenza con un momento difficile del settore dei media. Nonostante ciò, continuiamo ad essere confidenti in termini di business, e confermiamo ancora una volta le stime economico-finanziarie per la fine del 2002". "In particolare" - prosegue Matteo Corradi - "stimiamo di realizzare una crescita dei ricavi consolidati di circa il 35% nel 2002 (nel 2001 sono stati circa 28,5 milioni di Euro), un Margine Operativo Lordo di almeno 30 milioni di Euro (23,6 milioni nel 2001) ed un Utile Netto Consolidato di almeno 9 milioni di Euro". "Riteniamo ci siano forti margini di miglioramento soprattutto nei confronti della comunità finanziaria, visto che ai corsi attuali del titolo l'azienda è valutata circa 12 volte l'utile netto stimato per il 2002 e 3,6 volte l' Ebitda consolidati (stima 2002), rispetto ai benchmark di settore rispettivamente pari a 25 volte l'Utile Netto e 10 volte l'Ebitda". 

CHL:STEFANO BARGAGNI, SCOGLIE IL TRUST "ALFA TAU" 
Firenze, 3 luglio 2002 - Stefano Bargagni, Presidente e socio fondatore di Chl S.p.A. ha sciolto il trust "Alfa Tau" titolare di azioni ordinarie Chl S.p.A. pari al 9,57% del capitale sociale. A seguito dello scioglimento del trust Alfa Tau, Stefano Bargagni ha riacquistato la titolarità delle suddette azioni e le ha costituite in pegno a favore del socio Starrange S.A. Stefano Bargagni conserva la titolarità del diritto di voto inerente le azioni oggetto di pegno. Stefano Bargagni, pertanto, in forza del patto di sindacato sottoscritto dai soci Paolo Bargagni, Fernando Franchi e Ugo Bolla, che attribuisce al medesimo il mandato con rappresentanza per l'esercizio dei diritti di voto relativo ad azioni ordinarie Chl rappresentanti il 14,32% del capitale sociale di Chl S.p.A. nelle Assemblee ordinarie e straordinarie della Società, esercita il diritto di voto relativo ad azioni rappresentanti il 23,89% del capitale sociale. 

OGGI A PALAZZO GIURECONSULTI A MILANO SI PRESENTA L'ACCORDO SUL PROGETTO TRIENNALE DI COOPERAZIONE INDUSTRIALE TRA LOMBARDIA E BRASILE 
Milano, 3 Luglio 2002 - Oggi a Milano la conferenza stampa (3 luglio Pal. Giureconsulti ore 11.30) di presentazione del Convegno "Cooperazione industriale e alleanze territoriali: un'esperienza pilota Brasile-Lombardia" (4 luglio Pal.Giureconsulti) che rientra tra le iniziative per favorire la divulgazione del progetto di sviluppo di poli settoriali e distretti industriali brasiliani attraverso la cooperazione con le piccole medie imprese lombarde e della Mostra che per quattro giorni . Tale progetto, che viene battezzato oggi e avrà la durata di tre anni, è nato da un accordo tra Sebrae - Servizio di Appoggio alle Micro e Piccole Imprese Brasiliane - Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, attraverso Promos - la sua Azienda Speciale per l'internazionalizzazione delle imprese, Bid - Banca InterAmericana di Sviluppo e con il patrocinio del Governo del Brasile. Con tale accordo le parti di sono reciprocamente impegnate a identificare le attività che possono sostenere lo sviluppo delle Micro e Piccole imprese brasiliane, incentivando una loro crescente competitività nel mercato domestico e in quello internazionale ed a promuovere lo sviluppo del sistema imprenditoriale locale utilizzando il modello economico-istituzionale lombardo di Pmi, come base di esperienza e punto di riferimento. Dal 4 al 7 luglio, a coreografia di questo progetto e per festeggiare la vittoria Brasiliana ai Mondiali di calcio le Istituzioni Milanesi, nella figura di Albertini, regalano ad uno degli scorci più suggestivi e preziosi di Milano - la Loggia dei Mercanti - la mostra "Artesanato do Brasil". Il convegno si terrà giovedì 4 luglio al Palazzo Affari in Via Mercanti, 2 a Milano, parteciperanno ai lavori: Marco Goidanich, Direttore Promos; Bruno Ermolli, Presidente di Promos; Massimo Zanello, Assessore all'Industria, Pmi, Cooperazione e Turismo della Regione Lombardia; Adolfo Urso, Vice Ministro alle Attività Produttive, Delega al Commercio Estero; chiuderà i lavori Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia. Introduce Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano; modera Roberto Da Rin, Il Sole 24 Ore. 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO E AGENZIA SVILUPPO NORD MILANO PRESENTANO UNIMPRESA NUOVE IMPRESE INNOVATIVE DALL'UNIVERSITA' E DALLA RICERCA 
Milano, 3 luglio 2002 - Il progetto Unimpresa che ieri è stato presentato agli interlocutori istituzionali, economici e finanziari, e alla stampa, è finalizzato alla creazione di "spin off" di ricerca e nasce da un'azione congiunta sviluppata tra Università degli Studi di Milano e Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm), una società mista che dal 1996 si occupa attivamente del rilancio economico del Nord Milano mediante l'attivazione di servizi e strutture dedicate allo sviluppo di imprese innovative. Unimpresa, recentemente ammesso al finanziamento del Fondo Sociale Europeo dalla Regione Lombardia, prevede lo svolgimento di attività di formazione e la predisposizione di servizi finalizzati a un duplice obiettivo: promuovere una cultura di impresa tra studenti, laureati, dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori, docenti e personale amministrativo dell'Università. trasformare in imprese innovative (spin off) le molte opportunità offerte dai risultati delle attività di studio e ricerca. Unimpresa si rivolge al personale amministrativo e tecnico universitario che fungerà da supporto alla nascita delle nuove iniziative imprenditoriali e a tutti coloro che potranno dar vita direttamente a imprese innovative. In particolare il progetto intende coinvolgere neolaureati, ricercatori, dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori e docenti. Unimpresa intende altresì coinvolgere persone disoccupate interessate ad inserirsi nei diversi ambiti della ricerca scientifica e tecnologica, in particolare neolaureati o studenti frequentanti cicli di dottorato di ricerca senza borsa. Le azioni previste dal progetto Unimpresa si articolano in una parte dedicata alla formazione e in una seconda parte rivolta al sostegno personalizzato nella fase dell'avvio dell'impresa innovativa. La formazione contempla una fase preliminare con incontri e seminari dedicati all'approfondimento di tematiche fondamentali quali le ricadute positive di una "commercializzazione" della scienza, i criteri di reperimento e di selezione delle ricerche, il ruolo dei brevetti. Seguiranno 5 corsi di formazione destinati a 100 interlocutori selezionati sulla base di un'autocandidatura corredata da una scheda di presentazione di un'idea imprenditoriale, che costituisce la base per l'eventuale realizzazione dello "spin off" di ricerca. Le attività di formazione del progetto Unimpresa saranno integrate con azioni di sostegno alla creazione di impresa. Accederanno a questa seconda fase 15 dei 100 partecipanti ai corsi, individuati mediante una seconda selezione. Ciascuno dei 15 partecipanti potrà fruire di 23 giorni (2.760 ore) di attività di consulenza personalizzata. I selezionati potranno, in questo modo, ricevere un'adeguata assistenza per l'analisi della loro business idea, per valutarne le potenzialità ed orientarne la realizzazione. L'attività di assistenza diretta comprenderà azioni di sostegno in termini di analisi di mercato, studi di fattibilità, analisi economico - finanziaria, identificazione di possibili partner, individuazione di soluzioni logistiche, tutoraggio all'imprenditore della fase di presentazione del progetto a possibili finanziatori, ricerca di eventuali fonti di finanziamento agevolato, mantenimento dei contatti con le strutture di ricerca. Per informazioni ed iscrizioni : Università degli Studi di Milano Tel. 02-50312754 e-mail: progetto.spinoff@unimi.it  Web: http://ricerca.unimi.it/spinoff  Agenzia Sviluppo Nord Milano Tel. 02-26266507 e-mail: spinoff@asnm.com  Web: www.asnm.com  

GODADO: CRESCITA DEL 140% PER IL FATTURATO DEL PRIMO TRIMESTRE 2002 
Milano, 3 luglio 2002 - E' dall'11 Settembre dello scorso anno che si seguita a parlare di crisi del mercato pubblicitario. Nell'autunno scorso si trattava soltanto di previsioni pessimistiche, ma già dalla primavera di quest'anno i dati ufficiali hanno purtroppo confermato le previsioni degli analisti. Parlare di cifre non è facile. In linea di massima si può affermare che il mercato pubblicitario (per quel che riguarda l'Italia) è sceso del 7-8% rispetto al 2001. Nessuno dei classici media può dirsi immune da questa crisi. Anche la televisione ha subito un forte calo degli investimenti, soprattutto per alcuni prodotti (come le automobili). Come è noto, però, questi dati consuntivi e globali non danno modo di scorgere delle importanti diversità all'interno del mercato pubblicitario. Qualcuno certamente ricorderà i comunicati emessi nella scorsa primavera da colossi statunitensi dell'editoria; si persero decine di miliardi di dollari. Una delle cause principali di questa crisi fu individuata nel calo della pubblicità su Internet, stimato intorno al 31%. In Italia le cose non sono andate di certo meglio e, anche se si pensa che a Settembre si possa registrare un'inversione di tendenza, è pacifico affermare che il 2002 è stato per l'Internet advertising un "annus horribilis" e per Marco Benatti, presidente di OneTone, le previsioni per l'autunno-inverno non sono molto rosee. Proprio in virtù di quanto detto finora, possiamo affermare che la crescita di Godado (in termini di investimenti pubblicitari) è straordinaria. Nel secondo trimestre 2002 l'investimento pubblicitario pay-per-click fatto su Godado.it è cresciuto del 45% rispetto al trimestre precedente e del 140% rispetto al secondo trimestre 2001. Questa crescita è dovuta ad un semplice fatto: ormai sono pochi coloro che investono grandi cifre per acquistare pagine pubblicitarie, spot alla radio e in Tv o milioni di banner-impression. La parola d'ordine è Roi (Return On Investment) e i direttori marketing o i webmaster di siti medi e medio-grandi hanno capito qual è il margine che si può ottenere da una campagna pubblicitaria mirata. 

LA COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISIZIONE DA PARTE DI BP DEL CONTROLLO ESCLUSIVO DELL'IMPRESA TEDESCA VEBA OEL
Bruxelles, 2 luglio 2002 - La Commissione europea ha autorizzato la progettata acquisizione da parte di Bp Plc dell'intero capitale dell'impresa petrolifera e petrolchimica tedesca Veba Oel, attualmente impresa comune tra Bp e E.On. La Commissione è giunta alla conclusione che la trasformazione del controllo congiunto in controllo esclusivo non solleva riserve sotto il profilo della concorrenza. Veba Oel Ag è stata una controllata al cento per cento del gruppo energetico tedesco E.On fino al 2001, anno in cui Bp ha rilevato una quota del 51%, e quindi il controllo congiunto con E.On, dell'impresa petrolifera e petrolchimica, operante principalmente in Germania con i marchi Veba e Aral. In base all'accordo di joint venture, E.On disponeva di un'opzione di vendita per la cessione a BP, in una fase successiva, della restante quota di capitale. La costituzione dell'impresa comune Veba Oel era stata autorizzata, subordinatamente al rispetto di alcune condizioni, sia dalla Commissione, nel dicembre 2001 (cfr. IP/01/1893), che dal Bundeskartellamt (l'autorità antitrust tedesca). Quest'ultima, dopo una richiesta di rinvio del caso, aveva esaminato l'impatto dell'operazione sui mercati dei carburanti; la Commissione aveva invece preso in esame il settore petrolchimico. La Commissione ha analizzato se l'acquisizione da parte di BP del controllo esclusivo di Veba Oel possa causare problemi di concorrenza, ma ha concluso che l'operazione non determinerà alcuna modifica delle condizioni di concorrenza sul mercato, in quanto l'opzione di vendita era già inclusa nell'accordo del 2001, Bp esercita già il controllo congiunto e l'impresa comune non opera più come un concorrente indipendente di Bp. Tuttavia, dato che non sono ancora scaduti alcuni dei termini per il rispetto delle condizioni imposte all'impresa comune tra Bp e E.On sia dalla Commissione che dal Bundeskartellamt, la Commissione ritiene che non siano ancora del tutto superate le riserve sotto il profilo della concorrenza sollevate dalla combinazione delle attività petrolifere di Bp e Veba Oel. Per sciogliere le riserve, Bp si è impegnata a rispettare appieno, anche per quanto riguarda la presente operazione, gli impegni presentati alla Commissione e al Bundeskartellamt nel caso Bp/E.On. La Commissione ha concesso l'autorizzazione all'operazione in oggetto subordinandola al pieno rispetto di questo impegno. 

SAIPEM OTTIENE APPROVAZIONE PER ACQUISIZIONE DI BOUYGUES OFFSHORE 
San Donato Milanese, 3 luglio 2002 - Saipem, società dell'Eni, comunica di aver ricevuto l'approvazione dell'autorità antitrust della Commissione Europea per l'acquisto di Bouygues Offshore e prevede di completare l'acquisto della quota di maggioranza (51,1%) entro il prossimo 9 luglio. In base all'accordo firmato lo scorso 13 maggio, il prezzo di acquisto di 60 euro per azione sarà aumentato di un interesse al tasso Euribor 3-mesi più 0,5% per il periodo dal 27 giugno 2002 alla data in cui l'operazione sarà completata. Sulla base di questo meccanismo, il prezzo di acquisto sarà di circa 60,1 euro per azione. Detto prezzo rappresenta un premio del 25% circa sulla media dei corsi di borsa dell'ultimo mese precedente l'annuncio dell'accordo tra Saipem e Bouygues Offshore e corrisponde ad una valutazione della società di circa un miliardo di euro. Completato l'acquisto della quota di maggioranza e ottenute le autorizzazioni dagli organismi di controllo del mercato francese, Saipem lancerà un'offerta pubblica di acquisto ('garantie de cours') per cassa sulle restanti azioni in mano al pubblico ad un prezzo pari a quello pagato a Bouygues Offshore per la quota di maggioranza. Essendo le azioni di Bouygues Offshore quotate anche alla Borsa di New York in forma di Adss, Saipem intende lanciare un'offerta pubblica sul mercato americano, rivolta esclusivamente ai possessori di Adss e agli altri azionisti residenti negli Stati Uniti. Tale offerta si svolgerà contemporaneamente a quella lanciata in Francia. Allo stato attuale delle conoscenze, entrambe le offerte dovrebbero iniziare in luglio; rimanendo le stesse aperte per venti giorni lavorativi, si dovrebbero concludere durante il mese di agosto. Saipem intende confermare Hervè Le Bouc e Jacques Leost negli incarichi rispettivamente di presidente e di amministratore delegato di Bouygues Offshore. 

NUOVE REGOLE PER LE TARIFFE DI DISTRIBUZIONE DEL GAS E PER L'ACCESSO ALLE RETI LOCALI GLI INTERVENTI PREDISPONGONO IL SISTEMA GAS ALL'APERTURA TOTALE DEL MERCATO
Milano, 3 luglio 2002 L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha integrato la propria deliberazione n. 237 del 2000, che disponeva i meccanismi di calcolo delle tariffe di distribuzione del gas, adeguandola a quanto previsto da alcune sentenze del Tar per la Lombardia sulle quali è imminente la pronuncia da parte del Consiglio di Stato. La nuova deliberazione, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è disponibile sul sito internet www.autorita.energia.it Le modifiche riguardano in particolare i criteri di determinazione del costo del capitale investito per i soggetti che dispongono di dati di bilancio certificati a partire dall'esercizio che si conclude anteriormente all'1 gennaio 1991. Per tali soggetti è prevista una procedura di determinazione individuale del capitale investito basata sul metodo del costo storico rivalutato, in luogo del valore parametrico in precedenza previsto. Il provvedimento mantiene, invece, inalterato il sistema di valutazione parametrico per tutti i distributori che non dispongano di bilanci certificati o ne dispongano solo a partire da esercizi chiusi successivamente all'1 gennaio 1991, o nel caso in cui non sia possibile disporre di dati attinenti il solo settore del gas. La delibera prevede inoltre la proroga del termine di presentazione delle opzioni tariffarie al 30 luglio 2002 da parte delle imprese che continuano ad adottare il sistema parametrico e al 15 agosto per le imprese che opteranno per il sistema di valutazione individuale del capitale. L'Autorità ha stabilito inoltre una serie di regole che facilitano l'accesso alle reti di distribuzione e consentono condizioni di imparzialità nell'erogazione del servizio, in relazione all'ormai imminente completa apertura per i consumatori finali del mercato del gas dal 1 gennaio 2003. 

LA COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISTO DA PARTE DELL'IMPRESA AUSTRALIANA AMCOR DELLE DIVISIONI IMBALLAGGI IN PLASTICA (PET) E CHIUSURE DI SCHMALBACH-LUBECA
Bruxelles, 3 luglio 2002 -La Commissione europea ha autorizzato l'acquisizione da parte dell'impresa australiana Amcor Limited delle divisioni internazionali imballaggi in plastica (Pet) e chiusure dell'impresa tedesca Schmalbach-Lubeca Ag. Amcor continuerà ad essere soggetta alla pressione concorrenziale dei suoi rivali. Amcor Ltd è un'impresa australiana di imballaggi che produce scatole in ondulato, imballaggi flessibili, chiusure, lattine di alluminio, contenitori in Pet e scatole fustellate. L'impresa opera in tutto il mondo. In Europa è presente con la Amcor Flexibles Europe, impresa che possiede in totale 40 impianti in 10 paesi. Amcor fornisce anche imballaggi fustellati in cartone soprattutto all'industria europea del tabacco. Schmalbach-Lubeca Ag è un'impresa tedesca attiva nella produzione e nella fornitura di prodotti per l'imballaggio in Pet, di chiusure in metallo e in plastica per imballaggi di plastica e di vetro, compresi dispositivi di chiusura, e lattine per bibite. In maggio Amcor ha raggiunto un accordo per l'acquisto delle divisioni contenitori in Pet e chiusure di Schmalbach. Le attività di Schmalbach nel settore delle lattine non rientrano nell'operazione. Il 29 maggio l'operazione è stata notificata alla Commissione per l'ottenimento del nulla osta regolamentare. Dall'indagine della Commissione risulta che in Europa Amcor opera nel settore degli imballaggi flessibili e degli imballaggi fustellati in cartone e che Schmalbach è attiva nel settore degli imballaggi in Pet e delle chiusure. La Commissione ha pertanto concentrato la sua attenzione sui mercati della produzione e della fornitura di imballaggi in Pet (bottiglie e preforme), di imballaggi flessibili, di imballaggi fustellati in cartone e di chiusure in metallo e in plastica, compresi i dispositivi di chiusura. Essa è giunta alla conclusione che Amcor si troverà a dover affrontare una concorrenza effettiva in tutti questi settori da parte di rivali quali Alpla-Werke GmbH, Crown Cork and Seal e Alcan Packaging. 

VLADIMIR DUKCEVICH IL NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE ALLA PRINCIPE DI SAN DANIELE SPA
Milano, 3 luglio 2002 - E' Vladimir Dukcevich, 30 anni, il nuovo Direttore Commerciale della Principe di San Daniele SpA, tra i leader in Italia nel settore dell'alta gastronomia. Dukcevich vanta una lunga esperienza di successo nella direzione export dell'azienda di famiglia, con significativi incrementi delle quote di mercato ottenuti in Europa, Giappone e Stati Uniti, dove ha creato la Principe Foods Inc. per distribuzione diretta nei mercati nord americani. A lui il compito di incrementare le interessanti opportunità di crescita sia del settore dei salumi da taglio che di quello a libero servizio, per il quale Principe ha in programma lo sviluppo di una serie di nuove specialità. 

NUOVE REGOLE SEMPLIFICANO LA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE DEL MARCHIO INTERNAZIONALE 
Roma, 3 luglio 2002 - - Il Ministero delle Attività Produttive con la circolare n. 440 del 21 maggio 2002 ha illustrato le modifiche introdotte dall'Assemblea dell'Unione di Madrid nel settembre 2001 al Regolamento di esecuzione comune all'Accordo e al Protocollo di Madrid sulla registrazione internazionale dei marchi. Tra le novità più significative rientra l'ampliamento, a favore del titolare o del mandatario, dei poteri di gestione di tutte le operazioni relative al marchio, successive al deposito, escluse le estensioni tardive, le radiazioni e le rinunce per i Paesi aderenti all'Accordo. E' quindi possibile presentare direttamente all'O.M.P.I. le comunicazioni relative all'esistenza di misure restrittive del diritto del titolare di disporre del marchio, le domande di iscrizione di un cambiamento di titolare o di una limitazione della lista di prodotti e servizi e la richiesta di iscrizione di licenze di marchi nel registro internazionale. Il nuovo Regolamento ha previsto, oltre alla possibilità di depositare un marchio internazionale che consista in un colore in sé o in una combinazione di colori, anche l'opportunità di depositare un marchio internazionale rivendicando un colore o una combinazione di colori come elemento distintivo del marchio sebbene tale rivendicazione non fosse stata fatta per il marchio di base. Infine, altra novità degna di rilievo è la facoltà per il titolare del marchio di indicare nella domanda internazionale l'elemento o gli elementi del marchio per i quali non si rivendica il carattere distintivo, come obbligatoriamente richiesto da alcuni stati membri. 

PITTI FILATI: L'INDUSTRIA TESSILE ITALIANA A METÀ 2002 
Firenze, 3 luglio 2002 - Per un paio di mesi gli operatori del sistema moda hanno dato fiducia a tutti i segnali, anche i più deboli, di rianimazione dei mercati. Tra gennaio e aprile si sono aggrappati ai fotogrammi della ricostituzione degli ordini (+5.1% rispetto al 2001), nella speranza che il secco avvallamento dei dati della produzione, del fatturato e delle esportazioni (rispettivamente -7.7%, -3.2% e, di nuovo, -7.7%) costituisse il colpo di coda delle reazioni emotive "post 11 settembre". L'intonazione della congiuntura, per un po', è rimasta sospesa ma, settimana dopo settimana, si è capito che il vento non sta andando nella direzione giusta. Di fatto, l'aggancio non c'è stato e il sistema moda, finito il tempo del warming up, torna ai blocchi di partenza: di ripresa si tornerà a parlare in autunno. Con insolita rassegnazione per un settore abituato a inanellare successi, si prende atto che i giochi del 2002 si stanno chiudendo su livelli inferiori alle attese tanto che molti, oggi, sottoscriverebbero le previsioni "+1.5/2.0% di incremento della produzione" che circolavano lo scorso novembre. Alla luce dei dati del primo trimestre, l'obiettivo di chiudere l'anno con quantità prodotte invariate rispetto al 2001 implica, da qui a dicembre, un guizzo degli indici della produzione del +2.5%, traguardo che francamente nessuno ritiene più a portata di mano. Questo vale soprattutto negli anelli a monte della filiera T&A, dove i carnet di ordini per filati e tessuti P/E 2003 sono scarni tanto da prefigurare, per i prossimi sei mesi, livelli di attività sostanzialmente allineati con gli amari consuntivi del primo semestre. Anche il recente indebolimento del dollaro sull'euro spinge in questa direzione. Spingendo lo sguardo più avanti, se l'intonazione dei mercati non si riprenderà nel sell-out dei prossimi mesi, c'è il rischio che il sistema moda italiano doppi il 2002 senza slancio e senza portare acqua alla ripresa del 2003. L'incerta piega della congiuntura sta facendo emergere una serie di fratture, verticali e orizzontali, nel profilo fino a oggi coeso del sistema moda italiano. In particolare sembrano divaricarsi le strade degli anelli a monte (l'industria tessile) e a valle (maglieria e abbigliamento), delle piccole e grandi imprese, dei subfornitori anonimi e dei grandi marchi globali. Alcuni drive di competitività sui quali l'industria della moda ha costruito il proprio successo, come la contiguità territoriale dei distretti, il patrimonio di saperi tecnici e organizzativi, la creatività e le piccole dimensioni, non sono più sufficienti a far girare il made in Italy: da qui, ancora una volta, la corsa frenetica alla ricerca di nuove soluzioni, gli investimenti in ricerca e innovazione. Di questo sforzo sono protagoniste filiere produttive che spesso si distinguono come veri e propri "centri di eccellenza internazionali" nel proprio settore: la cotoniera, la laniera, la serica, la nobilitazione tessile. E spesso appare diverso lo stato d'animo con il quale le filiere a monte affrontano fenomeni come la delocalizzazione e l'internazionalizzazione rispetto a quello, più aperto, dei settori delle confezioni e della maglieria. Nel 2001 la produzione complessiva degli "anelli a monte" della catena della moda è stata pari a 20.3 miliardi di €; di questi 12.3 m.di (60%) sono stati esportati. Anche se i riflettori mediatici preferiscono i marchi dell'abbigliamento, tutto il sistema moda italiano deve molto ai suoi fornitori italiani di filati e tessuti. La situazione di disagio che si avverte tra le imprese del settore T&A si spinge decisamente oltre i confini nazionali. Nel 2001 la domanda mondiale di questi prodotti è diminuita, in termini reali, del 2.0%: nei precedenti venti anni una contrazione delle quantità complessive esportate si era verificata solo tre volte, e sempre in corrispondenza di traumi economici e geopolitici: nel 1998, nel 1993 e nel 1981-'82. Questa volta i mercati, soprattutto nella seconda metà dell'anno, hanno accumulato un carico di tensioni dovute al rallentamento della crescita economica internazionale, agli attentati al World Trade Centre con le conseguenti reazioni militari, e alla perdita di ricchezza finanziaria legata alla caduta degli indici borsistici. Grazie a una partenza effervescente, l'interscambio dell'industria tessile italiana è riuscito a doppiare il 2001 con un sostanziale consolidamento delle proprie quote sul totale delle importazioni mondiali: queste, infatti, sono risalite al 7.3% dal 6.9% dove erano scivolate l'anno precedente. Le performance migliori sul fronte delle esportazioni si sono avute nel settore dei tessuti in cotone (+19.3%) e in quelli dei filati e dei tessuti di lana pettinata (rispettivamente +11.2 e +8.5%). Tornando al primo trimestre di quest'anno, i dati ufficiali del commercio estero, come del resto era scontato, ci prospettano un quadro completamente rovesciato con una brusca inversione di tendenza sia nelle esportazioni di filati (-12.9%) sia in quelle di tessuti (-14.6%). In alcune filiere il ridimensionamento delle vendite all'estero ha superato ampiamente le soglie del rebound emotivo e ha fatto affiorare inquietanti problemi di erosione competitiva, soprattutto nei distretti industriali delle piccole imprese. Il fatto di confrontare i dati riferiti allo stesso periodo di due anni consecutivi (2002 su 2001) consente di quantificare le variazioni intercorse tra due punti sull'asse temporale; in questo caso, lo scarto tra i livelli record del primo trimestre 2001 e quello dell'anno in corso è netto e lascia pochi dubbi sulla china discendente della congiuntura degli ultimi mesi. Vi sono, tuttavia, anche elementi che propongono, con tanto di indici statistici, quadri che riconducono i problemi dell'industria T&A italiana più alla depressione che copre i mercati internazionali che alla perdita di competitività. Sull'opaca performance nelle vendite estere di filati e tessuti si possono svolgere ancora alcune riflessioni. In un anno difficile come è stato il 2001 e come si annuncia quello in corso, il brusco calo delle esportazioni non ha assolutamente trovato compensazioni in un analogo incremento delle importazioni; queste, infatti, sono calate più o meno con la stessa rapidità con la quale avevano gonfiato il petto nel periodo immediatamente precedente. Sempre nei primi tre mesi 2002, al calo delle esportazioni corrispondono infatti variazioni sul fronte delle importazioni di filati e tessuti altrettanti nette: -17.8% i filati e -6.8% i tessuti. 

DIECI ANNI DI SUCCESSO PER TENCEL 
Milano, 3 luglio 2002 - Tencel è una fibra speciale di grande successo ricavata dalla polpa del legno, una materia prima naturale e rinnovabile ottenuta da una gestione di riforestazione. Fin dal suo lancio nel 1992, le vendite di Tencel per capi di abbigliamento e prodotti non tessuti sono cresciute del 30% annuo. Tencel è il fornitore leader di lyocell con una quota di mercato pari all'80% ed un fatturato di circa 100 milioni di euro. "Il 2001 è stato un anno difficile per l'industria tessile." afferma Geoff Blackburn, Tencel Business Director for Textiles "Tuttavia verso la fine dell'anno i clienti Tencel per il settore tessile hanno respirato un'aria di rinnovato ottimismo grazie all'arrivo improvviso di ordini da parte dei dettaglianti che hanno riconquistato fiducia nel mercato." La richiesta di Tencel nel settore tessile si è ripresa in America, Europa e in particolare nella regione Asia-Pacifico. La tecnologia alle spalle di Tencel, sviluppata con particolare attenzione all'impatto ambientale, è stata la chiave del suo successo. A differenza di ciò che avviene nella coltivazione del cotone, la raccolta della polpa vegetale richiede un uso limitato di pesticidi e di erbicidi. Inoltre, la resa in cellulosa degli alberi impiegati per produrre Tencel è molto superiore alla resa di una coltivazione di cotone. Tencel si dedica anche ad investire in tecnologia di lavorazione delle fibre e nello sviluppo dei prodotti, superando con successo i problemi legati alla tintura e al finissaggio. "Oggi possiamo offrire tecniche di lavorazione mano pesca che riducono i costi del finissaggio di quasi il 50% e che superano di poco il costo del finissaggio del cotone con attrezzature analoghe" annuncia Geoff Blackburn. Attualmente, in corrispondenza del decennale, Tencel lancia la nuova campagna "Experience More". Il lancio globale, incentrato sul tema della natura migliorata dalla tecnologia, viene supportato da un'importante immagine moda. La campagna pubblicitaria e di marketing include anche etichette per capi innovativi e nuovi eventi fieristici. In Italia è stata recentemente riorganizzata la struttura Vendite e Marketing e B.T.T. di Prato è rappresentante per Tencel, Viscosa e Acrilici. Tencel ora appartiene al gruppo Acordis Speciality Cellulosics, la nuova azienda che collega Tencel e Acordis Viscose. L'impresa condivide un'eredità in termini di ricerca rivoluzionaria nel settore cellulosico che risale ai tempi di Courtaulds, la prima azienda venditrice a livello mondiale di filamento di viscosa. La società, recentemente ristrutturata, è divisa in due rami distinti: Tessuti e Nontessuti, entrambi gestiti a livello mondiale. Tencel è impegnata nell'investimento in tecnologia per la lavorazione delle fibre e nello sviluppo dei prodotti. I nuovi prodotti, che offrono una migliore lavorazione e maggiore compatibilità con il cotone, verranno lanciati a breve. Lo staff di ricerca è all'avanguardia in termini tecnologici. Oltre alla ricerca, Tencel ha affinato le proprie strutture di mercato: forti team dedicati al merchandising, showroom nelle città più strategiche, personale di technical marketing di provata esperienza. Geoff Blackburn prevede per il futuro un successo analogo a quello registrato per l'industria delle fibre cellulosiche del XX secolo. Infolink: www.tencel.com 

INBOX UN BUSINESS SENZA PRECEDENTI IN ITALIA NASCE UN NUOVO MODO DI FARE RETAIL 
Milano, 3 luglio 2002 - Il punto con il più alto numero di transiti al metro quadro in Italia? La stazione ferroviaria di una grande città. Proprio qui prenderà vita il progetto InBox di Retail Group SpA, una nuova formula per il business per aprire una vetrina in una location di prestigio del network Grandi Stazioni. Partirà il 15 luglio dalla Stazione Termini di Roma (150 milioni di transiti l¹anno), per arrivare, da settembre, anche a Milano Centrale (120 milioni transiti/anno), Torino Porta Nuova, Verona Porta Nuova, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia, Genova Porta Principe e Brignole, Firenze Santa Maria Novella, Bologna, Bari Centrale, Napoli Centrale e Palermo per un totale di 600 milioni di potenziali utenti. InBox è una vera e propria scatola di montaggio per il successo studiata e realizzata da Retail Group SpA. Sono strutture-punto-vendita flessibili, funzionali e belle, create per accogliere e vendere qualsiasi prodotto, un profumo, dei jeans, un¹automobile. Spazi comodi, sicuri e accessibili a tutti, città nel cuore di una città, luogo d'incontro, passaggio e shopping. La novità di InBox? Le aziende pensano al prodotto, Retail Group SpA al resto. Un prodotto di qualità, riconoscibile e ad un prezzo competitivo. Questo è tutto quello che Retail Group SpA chiede per far parte di InBox. La formula è semplice. Retail Group SpA ha realizzato prestigiosi box di cristallo, strutture modulari, facilmente personalizzabili e adattabili a mille interpretazioni diverse, posizionate nei luoghi di maggiore transito e richiamo delle più importanti stazioni italiane. Retail Group SpA, gestore di questi corner retail in outsourcing (novità assoluta per il mercato italiano), garantisce la presenza del proprio personale di vendita qualificato. Tutto, per tutti. Tutti i giorni dell'anno. Uno straordinario canale commerciale che copre l'intero territorio italiano, da Milano a Palermo. InBox: uno spazio per lanciare un nuovo prodotto, originale media per costruire o rafforzare l¹immagine di una marca. Infolink: www.retailgroup.it 

AUSTRIAN AIRLINES CONTROLLI PIÙ SEVERI SUL BAGAGLIO A MANO 
Milano, 3 luglio 2002 - Nell'ambito di una campagna organizzata in cooperazione fra tutte le compagnie aeree attive all'aeroporto di Vienna, sono state adottate restrizioni più precise e severe riguardo al peso e alle dimensioni ammesse per il bagaglio a mano. Le nuove misure hanno lo scopo di aumentare la sicurezza dei voli e di consentire ai passeggeri un più rapido e comodo stivaggio del bagaglio a mano nella cabina del velivolo. Secondo il nuovo regolamento, le dimensioni massime consentite per il singolo bagaglio a mano sono di 55 x 40 x 25 cm e il peso massimo non deve essere superiore a 8 kg. Dimensioni leggermente superiori (57 x 54 x 15 cm) sono consentite per le borse pieghevoli portabiti. Le dimensioni del bagaglio a mano sono soggette anche a controlli più severi. Le nuove restrizioni sono state introdotte presso tutti i cancelli di controllo a raggi x dell'aeroporto di Vienna. Infatti il personale addetto alla sicurezza ha il compito di eseguire i controlli secondo i limiti fissati, e di rimandare al check in delle compagnie aeree ogni bagaglio a mano che supera tali limiti. Al fine di rendere più rapide e puntuali le procedure di imbarco e di stivaggio bagaglio, Austrian Airlines invita gentilmente tutti i Suoi passeggeri a tenere in considerazione le nuove norme di sicurezza più restrittive rispetto alle precedenti. 

GRANDE SUCCESSO DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PROFESSIONISTI DEL TURISMO CONGRESSUALE 
Parma, 3 luglio 2002 - L'ospitalità della città di Parma e dei suoi dintorni è stata promossa a pieni voti dai sessanta soci di Mpi-Italia Chapter (il capitolo italiano di Meeting Professionals International, l'associazione internazionale che riunisce 20 mila professionisti del turismo congressuale di 60 differenti Paesi di tutto il mondo) al termine dalla loro assemblea nazionale che per tre giorni li ha visti impegnati in un fitto programma di seminari di aggiornamento, sopralluoghi trecnici ma anche entusiasti protagonisti di momenti di relax all'insegna dell'arte, della musica verdiana e della buona tavola. Alla cena di benvenuto al Parma & Congressi, con la quale è stata inaugurata ufficialmente l'assemblea, sono intervenuti, fra gli altri, il, dottor Mario Marini, delegato del sindaco del Comune di Parma per la promozione e il marketing territoriale e il dottor Enzo Malanca della Camera di Commercio, che hanno dato il benvenuto a Mpi Italia, confermando la piena disponibilità della città ad iniziative che coinvolgono le risorse territoriali per la promozione del turismo congressuale. Gli elogi (tanto più graditi in quanto espressi dai più importanti operatori professionali del turismo d'affari in Italia e all'estero), hanno riguardato l'efficienza e la qualità dei servizi dell'hotel Parma & Congressi, la capienza e la versatilità del Palacassa del quartiere fieristico di Parma, la funzionalità dell'auditorium Paganini, la bellezza dei principali monumerti della città. Particolarmente apprezzato il simpatico rally sul territorio, ideato da Motivation & Events di Rodolfo Musco, grazie al quale gli ospiti sono andati alla scoperta di prosciuttifici, caseifici e del folklore locale;hanno poi potuto immergersi nella magica atmosfera del concerto aperitivo proposto dalla pianista Roberta di Mario e dal soprano Monica Nostalgi nel teatro Verdi di Busseto e, infine, partecipare al pranzo di chiusura sull'aia dell'azienda agricola Ciato di Pannocchia, all'insegna della più autentica genuinità dei prodotti della nostra terra degustati. L'assemblea nazionale Mpi-Italia Chapter è stata organizzata con la collaborazione ed il supporto tecnico della Camera di Commercio, del Consorzio Albergatori Promoparma, del Comune di Busseto, di Cosma Events e di Parma Incoming. 

LA COMMISSIONE MULTA DEGUSSA E NIPPON SODA PER LA LORO PARTECIPAZIONE AD UN CARTELLO DEI MANGIMI PER ANIMALI (METIONINA) 
Bruxelles, 2 luglio 2002 - La Commissione europea ha ieri comminato a Degussa AG e Nippon Soda Company Ltd ammende pari rispettivamente a 118 e 9 milioni di euro per aver partecipato ad un cartello di fissazione dei prezzi della metionina insieme ad Aventis SA. Aventis (già Rhône-Poulenc) ha beneficiato della piena immunità dalle ammende in quanto ha rivelato alla Commissione l'esistenza del cartello ed ha fornito prove decisive del suo funzionamento. La metionina è uno degli amminoacidi più importanti a livello mondiale come ingrediente dei mangimi per animali, principalmente per il pollame ed i suini. Il cartello ha funzionato per quasi tredici anni fino al 1999. "Con il loro comportamento Aventis, Degussa e Nippon Soda hanno leso gravemente gli interessi dei loro clienti e, in definitiva, dei consumatori di pollame e di carni suine, che hanno pagato per i prodotti in questione prezzi ben più alti che se tra le imprese interessate vi fosse stata una sana concorrenza sui prezzi" - ha dichiarato il commissario europeo alla concorrenza Mario Monti. "La Commissione spera che, come Aventis, altre imprese siano indotte a mettersi in regola e denunciare simili comportamenti illeciti che hanno il solo scopo di svuotare le tasche dei consumatori". In seguito ad un'indagine approfondita avviata nel 1999, la Commissione europea ha accertato che l'impresa francese Aventis Sa e la sua controllata Aventis Animal Nutrition Sa, l'impresa tedesca Degussa Ag e l'impresa giapponese Nippon Soda Company Ltd avevano partecipato tra il 1986 e il 1999 ad un cartello su scala mondiale della metionina, attraverso il quale stabilivano obiettivi in materia di prezzi, applicavano aumenti di prezzo e si scambiavano informazioni sui volumi delle vendite e sulle quote di mercato di tale prodotto. Durante il periodo nel quale è stata commessa l'infrazione, il valore del mercato della metionina nello Spazio economico europeo - i 15 Stati membri dell'UE più Norvegia, Islanda e Liechtenstein - era di circa 260 milioni di euro all'anno. Gli obiettivi del cartello erano la fissazione di prezzi "obiettivo" e minimi, l'applicazione di aumenti concertati dei prezzi, lo scambio di informazioni sulle vendite e la concertazione sui prezzi da applicare a singoli clienti. Le imprese si riunivano regolarmente sia ai livelli più alti - le cosiddette riunioni "al vertice" - sia a livello tecnico - riunioni ai livelli "dirigenziali" o "esecutivi". Durante le riunioni i partecipanti comunicavano i loro dati sui volumi di vendita, che venivano registrati ed utilizzati nelle discussioni per la fissazione dei "prezzi obiettivo". Il comportamento delle imprese è da qualificare come un'infrazione molto grave alle regole di concorrenza di cui all'articolo 81 del trattato CE; di conseguenza, Degussa e Nippon Soda sono state multate rispettivamente per 118 e 9 milioni di euro. Aventis ha beneficiato di un condono totale per essere stata la prima ad informare la Commissione e per aver fornito prove decisive sul cartello. Normalmente le sarebbe stata comminata un'ammenda simile a quella imposta a Degussa. La differenza di importo delle ammende rispecchia la differenza tra la quota di mercato di Degussa, il massimo produttore mondiale di metionina, e quella di Nippon Soda, inferiore di quasi cinque volte in termini di dati per il 1998. Nel calcolare le ammende la Commissione tiene conto dell'effettiva capacità dei leader di mercato di provocare danni più gravi degli operatori di minori dimensioni e della necessità di garantire che le ammende abbiano un sufficiente effetto dissuasivo. Nippon Soda e Degussa hanno collaborato in misura più o meno grande con la Commissione ed hanno beneficiato di riduzioni corrispondenti dell'importo delle ammende. Nippon Soda ha fornito informazioni dettagliate che sono state utilizzate nella decisione insieme a quelle ottenute da Degussa. Nippon Soda ha potuto trasmettere alla Commissione documenti relativi al periodo in cui ha avuto luogo l'infrazione, tra cui appunti manoscritti presi durante le riunioni del cartello ed informazioni preziose per confermare l'esistenza del cartello prima del 1990. Per questi motivi, Nippon Soda ha beneficiato di una riduzione del 50 per cento. La maggior parte delle informazioni fornite da Degussa non sono state comunicate volontariamente e Degussa ha anche contestato la sua partecipazione al cartello prima della metà del 1992 e dopo il 1997 benché le prove raccolte dalla Commissione indicassero chiaramente il contrario. Per questi motivi la Commissione ha concesso a Degussa una riduzione del 25 per cento soltanto della sua ammenda. I documenti di cui la Commissione è entrata in possesso non lasciano dubbi sull'intenzione di manipolare il mercato. In un appunto presentato da Nippon Soda relativo ad una riunione con Degussa e Rhône-Poulenc nel giugno 1993, ad esempio, si legge che "ci si è fondamentalmente messi d'accordo sul fatto che l'attuale prezzo obiettivo di DM 6.20/kg rimarrà immutato durante il terzo trimestre, fermo restando che i prezzi obiettivo applicabili per Portogallo e Spagna, le cui monete sono state nuovamente svalutate del 6%, e il Regno Unito, dove il prezzo obiettivo doveva, come convenuto in precedenza, essere aumentato in due fasi, saranno fissati più tardi". 

SECONDO LIIKANEN, L'INDUSTRIA SIDERURGICA DELL'UE DIVIENE SEMPRE PIÙ ECOCOMPATIBILE 
Bruxelles, 3 luglio 2002 - L'industria siderurgica europea è riuscita nell'impresa di svincolare il volume della produzione dall'impatto ambientale: è quanto ha dichiarato il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen in occasione di una tavola rotonda, svoltasi a Lussemburgo il 27 giugno, sul tema degli insegnamenti che si possono trarre dalla Comunità europea del carbone e dell'acciaio. "Come indicato nella Relazione sulla competitività europea 2002 della Commissione - ha dichiarato Liikanen - l'industria dell'Ue è riuscita, negli ultimi 20 anni e sulla base di diversi indicatori, a spezzare completamente il legame tra produzione e impatto ambientale. Ciò significa che se da un lato la produzione è aumentata, dall'altro l'impatto effettivo sull'ambiente è diminuito". Il Commissario ha però aggiunto che l'industria dell'acciaio rimane ancora uno dei maggiori responsabili dell'emissione di anidride carbonica, in quanto provoca circa il 30 per cento delle emissioni industriali di questo gas nell'Ue. Liikanen ha affermato che l'aumento dell'automazione ed un maggiore ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione contribuiranno ad un ulteriore impulso delle performance di questo settore. Egli ha quindi aggiunto: "Gli sviluppi verificatisi nell'innovazione di prodotto hanno comportato progressi notevoli. L'industria siderurgica europea non ha cessato di migliorare la qualità e le prestazioni dei propri prodotti finali, al fine di soddisfare i rapidi cambiamenti richiesti dai suoi clienti sempre più esigenti". 

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