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3 LUGLIO 2002
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LA
PRESIDENZA DANESE PRENDE IL VIA ALL'INSEGNA DI UN AMPIO APPROCCIO NEI
CONFRONTI DELL'INNOVAZIONE
Bruxelles,
3 luglio 2002 - La Presidenza danese dell'Unione europea, insediatasi il 1°
luglio, si concentrerà sulla ricerca come elemento chiave della
competitività dell'Unione. A dimostrazione di ciò, il ministro danese per
la Scienza, la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander presiederà sia il
Consiglio "Ricerca", sia il Consiglio
"Telecomunicazioni". La decisione, assunta dal Consiglio europeo
di Siviglia, indica la volontà di garantire che l'Europa possa avanzare
velocemente verso il raggiungimento dell'obiettivo fissato dal vertice di
Lisbona, ovvero trasformarsi nell'economia basata sulla conoscenza più
competitiva al mondo entro il 2010. Quanto al sesto programma quadro (6PQ),
Sander spera di ultimare i dettagli relativi alla partecipazione nel corso
dei primi mesi della Presidenza danese. Inoltre, sottolinea il suo desiderio
di veder accordata, nell'ambito del 6PQ, una particolare attenzione nei
confronti dell'innovazione. "Ridurre i tempi fra il concepimento di una
nuova idea e la concreta realizzazione di un prodotto nuovo o migliorato
rappresenta di per sé un obiettivo", ha affermato il Ministro. Sander
desidera inoltre discutere al più presto delle migliori modalità di
raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e di come sostenere la
collaborazione fra i ricercatori europei. Per quanto concerne il settore
delle telecomunicazioni, la Presidenza danese intende portare avanti il
piano d'azione "eEurope 2005", volto a garantire a tutti l'accesso
alla società dell'informazione. Particolare accento sarà posto sulla
produzione di contenuti per Internet e i servizi di telefonia di terza
generazione (3G), nonché sull'analisi delle questioni pratiche sollevate da
settori come quello dell'introduzione della banda larga. Nel corso della
Presidenza danese è prevista altresì la stesura di un progetto di
direttiva, che definirà le condizioni per la valorizzazione commerciale
delle informazioni fornite dal settore privato. Secondo Sander,
l'approvazione di tali condizioni contribuirebbe alla realizzazione di
contenuti più accattivanti.
SECONDO
IL MINISTRO DANESE DELLA RICERCA, IL SER SARÀ IL "LEITMOTIV" DEL
TURNO DI PRESIDENZA DELL'UE DELLA DANIMARCA
Bruxelles, 3 luglio 2002 - Il 1° luglio, il ministro danese per la Scienza,
la Tecnologia e l'Innovazione Helge Sander ha assunto la Presidenza del
Consiglio "Ricerca" dell'Ue e di Eureka. Secondo quanto dichiarato
dal Ministro al Notiziario Cordis, lo Spazio europeo della ricerca (Ser) sarà
il "leitmotiv" di entrambe le organizzazioni.. In un'intervista
concessa al Notiziario Cordis durante la riunione ministeriale Eureka,
tenutasi il 28 giugno a Salonicco (Grecia), Sander si è rallegrato per le
opportunità che l'assunzione contemporanea delle due presidenze offrirà al
suo paese. Una delle priorità della Danimarca per la Presidenza Eureka
consiste nel collocare l'agenzia all'interno del Ser. A tal proposito,
Sander ha illustrato come, a suo avviso, Eureka e i programmi quadro dell'Ue
possono completarsi a vicenda. "In ambito Eureka l'attenzione è
concentrata sull'innovazione, mentre il sesto programma quadro di ricerca
[6PQ] è più orientato verso la ricerca. La mia speranza è quella di poter
collaborare molto più intensamente". Sander ha affermato inoltre che
la Presidenza danese di Eureka "produrrà risultati concreti in termini
di progetti collaborativi". Il Ministro ha illustrato altresì
l'importante ruolo che ciascun membro Eureka svolge, paragonando
l'organizzazione ad una squadra di calcio. "Una squadra è composta da
fuoriclasse, sui quali sono puntati tutti i riflettori, e dagli altri
giocatori che lavorano molto duramente, di solito al centrocampo, ma sono
tutti ugualmente importanti, ciascuno nel proprio ruolo". La Presidenza
greca uscente di Eureka ha sottolineato, durante la conferenza, i progressi
che sono già stati compiuti nell'avvicinare la ricerca comunitaria e
l'attività dell'agenzia. "Abbiamo compiuto notevoli progressi nel
definire il ruolo di Eureka all'interno del Ser", ha affermato il
Segretario generale greco per lo Sviluppo Dimitrios Deniozos. "Le
discussioni congiunte con la Commissione europea hanno già permesso di
identificare alcune aree chiave nell'ambito delle quali è possibile
intensificare la cooperazione". Fra queste figura l'integrazione del
sostegno finanziario fornito dai programmi quadro con i finanziamenti
nazionali concessi in ambito Eureka, l'utilizzo comune di reti e strumenti,
soprattutto a beneficio delle piccole e medie imprese (Pmi), e
l'organizzazione di incontri regolari per promuovere lo scambio di
informazioni sulla ricerca e l'innovazione in Europa. "Tutti noi,
insieme, intendiamo rafforzare la collaborazione e promuovere uno Spazio
europeo della ricerca nel settore della tecnologia e dell'innovazione, non
solo per i paesi dell'Ue, ma per tutti i paesi dell'Europa", ha
affermato il ministro greco per lo sviluppo Akis Tsohatzopoulos, chiudendo i
lavori della conferenza ministeriale Eureka. "Stiamo varcando i confini
[...] e tale sforzo è sostenuto dalla collaborazione con la
Commissione". Infolink: http://www.eureka.be
IL
SITO DEL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA HA PREDISPOSTO UNO SPAZIO
SPECIFICO PER LA DIFFUSIONE ED IL RECEPIMENTO DEL PROGETTO DEL MINISTRO
FRATTINI DENOMINATO "CHIARO" PER SEMPLIFICARE IL LINGUAGGIO
BUROCRATICO
Roma. 3 luglio 2002 - Il Ministro della Funzione Pubblica Franco Frattini ha
avviato un nuovo programma di azione denominato "Chiaro" che ha
l'obiettivo principale di rendere comprensibili ai cittadini i testi
prodotti dalle amministrazioni semplificando al massimo il linguaggio
"burocratico" troppo spesso complesso e contorto. In tal modo,
secondo il Ministro, l'azione amministrativa potra' definirsi davvero
trasparente. Il progetto ministeriale trova fondamento in una specifica
direttiva, nella creazione di una task force di esperti, nell'uso delle
nuove tecnologie, in una formazione permanente e nell'introduzione di una
certificazione di qualita' (c.d. bollino) che sara' apposto ai testi del
Governo ritenuti chiari. Non e' la prima volta che il Governo cerca di
affrontare il problema del "burocratese", ma per il passato
bisogna ammettere che i risultati non sono stati eccezionali. Oggi pero' i
tempi sono cambiati e l'avvento delle nuove tecnologie, specie di Internet,
potra' rivelarsi particolarmente utile. Evidentemente questo aspetto e'
stato compreso dal Ministro Frattini che ha fondato il proprio progetto
sulle potenzialita' di Internet. Difatti sul sito del Ministero www.funzionepubblica.it/chiaro/
e' stata attivata una specifica sezione che ha lo scopo di illustrare il
progetto e fornire alla Pubbliche Amministrazioni tutti gli strumenti per
conformarsi alla direttiva ministeriale. Innanzitutto e' stato predisposto
uno spazio di consulenza on line, dove le amministrazioni interessate,
potranno chiedere un aiuto specifico per tradurre in un linguaggio piu'
chiaro e semplice determinati atti. Inoltre e' possibile consultare un
archivio che contiene diversi atti predisposti con un linguaggio piu'
comprensibile in linea con quanto richiesto dal Ministro. Anche ai cittadini
e' riservato uno spazio specifico in quanto potranno segnalare via e-mail
esempi positivi o negativi di documenti provenienti da amministrazioni
pubbliche.
CARTOLARIZZAZIONE
INPS3: 3 MILIARDI DI EURO, AL VIA IL ROAD SHOW
Roma, 2 luglio 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze annuncia la
terza tranche dell'operazione di cartolarizzazione dei crediti contributivi
dell'Inps tramite la società veicolo S.C.C.I. S.p.A. L'emissione sarà
costituita da due Serie di titoli a tasso variabile (Serie 5 e Serie 6) che
saranno emesse a metà luglio ed avranno una dimensione complessiva pari a 3
miliardi di euro. L'operazione, che prevede la cessione da parte dell'Inps
dei crediti contributivi non pagati nell'anno 2001, ha quindi un importo
quasi doppio rispetto alla precedente (Serie 4) a conferma del miglioramento
ottenuto nel processo di riscossione dei crediti dalla realizzazione della
prima operazione di cartolarizzazione, nel 1999, ad oggi. Il pricing della
nuova emissione è previsto nella settimana dell'8 luglio sulla base della
domanda di mercato. Il rimborso dei titoli, che per la prima volta nel
programma di cartolarizzazioni del Ministero saranno quotati sulla Borsa
Italiana in aggiunta a quella del Lussemburgo, avverrà in unica soluzione
alla scadenza (soft-bullet). L'operazione in esame consentirà al Ministero
dell'Economia e delle Finanze di ridurre il fabbisogno dell'anno 2002. 11
Ministero comunica altresì che il roadshow per presentare la terza tranche
di Inps alla comunità finanziaria internazionale partirà martedì prossimo
da Milano e toccherà le principali piazze finanziarie europee. Gli arranger
dell'operazione sono Unicredit Banca Mobiliare, Morgan Stanley e Ubs Warburg.
L'operazione annunciata oggi fa parte del programma di cartolarizzazione
dell'Inps, il maggiore in Europa. Il programma è stato avviato nel novembre
1999 con l'emissione delle Serie 1, 2 e 3 per un totale complessivo di 4,65
miliardi di euro. Vi è stata poi una riapertura nel maggio del 2001 con
l'emissione della Serie 4 per ulteriori 1,71 miliardi di euro. La
caratteristica del programma, la liquidità dei titoli e il continuo
miglioramento dei risultati di riscossione ottenuti dall'Inps e dai
concessionari, hanno nel tempo rafforzato la percezione positiva degli
investitori nei confronti di un'operazione che orinai rappresenta un
benchmark nel settore europeo delle cartolarizzazioni.
FUSIONE
PER INCORPORAZIONE IN UNICREDITO ITALIANO S.P.A. ("SOCIETA'
INCORPO-RANTE") I BANCA CASSA DI RISPARMIO DI TORINO S.P.A., CASSA DI
RISPARMIO DIVERONA VICENZA BELLUNO E ANCONA BANCA S.P.A., CASSAMARCA CASSA
DI RI-SPARMIO ELLA MARCA TRIVIGIANA S.P.A., CASSA DI RISPARMIO DI TRENTO E
ROVE-RETOS.P.A., CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE BANCA S.P.A., ROLO BANCA 1473
S.P.A., REDIT CARIMONTE S.P.A. ("SOCIETA' INCORPORANDE")
Genova, 3 luglio 2002 - A seguito del perfezionamento della fusione per
incorporazione in UniCredito Italiano S.p.A. di Banca Cassa di Risparmio di
Torino S.p.A., Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e An-cona Banca
S.p.A., Cassamarca Cassa di Risparmio della Marca Trivigiana S.p.A., Cassa
di Ri-sparmio di Trento e Rovereto S.p.A., Cassa di Risparmio di Trieste
Banca S.p.A., Rolo Banca 1473 S.p.A. e Credit Carimonte S.p.A. - con atti
iscritti il 25 giugno 2002 presso il Registro delle Imprese di Genova, sede
della Società Incorporante ed aventi effetto, ai sensi dell'art. 2504 bis,
secondo comma del Codice Civile, dal 1° luglio 2002 - UniCredito Italiano
S.p.A. ("UniCredit") procederà a: 1. annullare senza sostituzione
le azioni rappresentanti il capitale sociale della Cassamarca Cassa di
Risparmio della Marca Trivigiana S.p.A. e della Banca Cassa di Risparmio di
Torino S.p.A. da essa integralmente possedute; 2. annullare le azioni delle
restanti Società Incorporande da essa detenute o detenute dalle So-cietà
Incorporande; 3. aumentare il proprio capitale sociale di Euro
564.365.740,50, mediante emissione di 1.128.731.481 azioni ordinarie da
nominali Euro 0,50 cadauna, destinate, rispettivamente, quanto a:
387.547.993 azioni al concambio di n. 569.923.518 azioni Credit Carimonte
S.p.A; ?717.392.219 azioni al concambio di n. 188.787.426 azioni Rolo Banca
1473 S.p.A.; ?2.366.450 azioni al concambio di n. 442.327 azioni Cassa di
Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona Banca S.p.A.; ?46.769 azioni al
concambio di n. 62.358 azioni ordinarie e di risparmio Cassa di Risparmio di
Trento e Rovereto S.p.A; ?21.378.050 azioni al concambio di n. 5.596.348
azioni Cassa di Risparmio di Trieste Banca S.p.A.Il capitale sociale di
UniCredito Italiano S.p.A. post-fusione sarà, pertanto, di complessivi euro
3.129.916.130, diviso in numero 6.259.832.260 azioni da euro 0,50 cadauna,
di cui numero 6.238.125.708 azioni ordinarie e numero 21.706.552 azioni di
risparmio. Alla data di efficacia della fusione (1° luglio 2002), UniCredit
provvederà, altresì, ad emettere: ?n. 585.899 "Diritti di
Sottoscrizione UniCredito Italiano S.p.A. - Ex Diritti di Sottoscrizione
Rolo Banca 1473 S.p.A. 2001 - 2005"; ?n. 738.667 "Diritti di
Sottoscrizione UniCredito Italiano S.p.A. - Ex Diritti di Sottoscrizione
Rolo Banca 1473 S.p.A. 2002 - 2005", da assegnare in sostituzione,
rispettivamente, di un egual numero di "Diritti di Sottoscrizione Rolo
Banca 1473 S.p.A. 2001 - 2005" e di "Diritti di Sottoscrizione
Rolo Banca 1473 S.p.A. 2002 - 2005" a suo tempo assegnati a Personale
Rolo in esecuzione del "Piano di Stock Option per il Top
Management" adottato dal Consiglio di Amministrazione della società
medesima, ciascuno dei quali consentirà la sottoscrizione di 3,8 azioni
UniCredit di nuova emissione. I diritti di nuova emissione potranno essere
esercitati, quanto ai diritti "2001-2005", a partire dal 1 gennaio
2003 e, quanto ai diritti "2002-2005", a partire dal 1 gennaio
2004. L'esercizio di tali diritti comporterà un aumento del capitale
sociale di UniCredit di massimi Euro 2.516.676, corrispondente a massime n.
5.033.352 azioni ordinarie da nominali euro 0,50 cadauna. Rapporti di con
cambio - UniCredito Italiano S.p.A. provvederà ad effettuare le operazioni
di concambio nei confronti degli azionisti di Rolo Banca 1473 S.p.A., Cassa
di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona Banca S.p.A., Cassa di
Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A., e Cassa di Risparmio di Trieste Banca
S.p.A., attribuendo azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A., del valore
nominale unitario di Euro 0,50 cadauna, godimento 1.1.02, ced. 21, in
sostituzione delle azioni delle società incorporate secondo i seguenti
rapporti: (a) n. 3,80 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice
ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria Rolo Banca 1473 S.p.A.,da nominali
Euro 0,52, god. 1.1.02, ced. 10 (codice ISIN IT0001070405). Le azioni
UniCredit emesse in concambio delle azioni Rolo a suo tempo asse-gnate al
Personale Dipendente di quest'ultima e gravate dai vincoli previsti dallo
Statuto so-ciale di Rolo continuano ad essere gravate dai medesimi vincoli,
previsti dallo Statuto di Uni-Credit. (b) n. 5,35 azioni ordinarie
UniCredito Italiano S.p.A. (codice ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria
Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona Banca S.p.A., da
nominali Euro 5,16, god. 1.1.02, ced. 12 (codice ISIN IT0000470788); (c) n.
0,75 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice ISIN IT0000064854)
per 1 azione ordinaria o di risparmio Cassa di Risparmio di Trento e
Rovereto S.p.A., da nominali Euro 0,52, god. 1.1.02, ced. 14 (codice ISIN
IT0001000816 azioni ordinarie/ IT0001000824 azioni di ri-sparmio al
portatore); (d) n. 3,82 azioni ordinarie UniCredito Italiano S.p.A. (codice
ISIN IT0000064854) per 1 azione ordinaria Cassa di Risparmio di Trieste
Banca S.p.A., da nominali Euro 5,16, god. 1.1.02, ced. 10 (codice ISIN
IT0001022950); Le azioni ordinarie Rolo Banca 1473 S.p.A. saranno pertanto
revocate dalla quotazione al Mercato Telematico Azionario a far data dal 1°
luglio 2002, come da Avviso n. 5987 del 26 giugno 2002 della Borsa Italiana
S.p.A.. Dal giorno 1° luglio 2002 le azioni delle Società Incorporande non
saranno da considerarsi, per-tanto, più valide ai fini delle negoziazioni e
dei trasferimenti..Applicazione dei rapporti di concambio e compravendita
delle frazioni di azioni UniCredito Italiano Le azioni di UniCredito
Italiano S.p.A. detenute dagli aderenti al circuito Monte Titoli saranno
con-cambiate d'iniziativa, sulla base dei rapporti previsti, accreditando
sui conti degli Intermediari inte-ressati il numero di azioni intere
UniCredito Italiano S.p.A. derivanti. Al fine di assicurare quozienti interi
di cambio, è stato dato incarico a Centrosim Sim S.p.A. di negoziare
i diritti frazionari, a prezzi di mercato e senza oneri di spese e commi
ssioni. Per una cor-retta operatività da parte degli Intermediari, si
precisa quanto segue: 1. ciascun Intermediario provvederà a cedere per
conto dei propri clienti depositari il valore delle frazioni di azioni
UniCredito Italiano eccedenti al fine di assegnare a ciascuno di essi un
numero intero di azioni; 2. ciascun Intermediario provvederà a riconoscere
il ricavo delle frazioni negoziate (senza alcun onere a carico
dell'azionista), con valuta 25 luglio 2002, in base alla media dei prezzi
ufficiali delle azioni UniCredito Italiano rilevati sul Mercato Telematico
Azionario dal 24 giugno 2002 al 28 giugno 2002, tenuto conto dei diversi
rapporti di cambio sopraenunciati; 3. ciascun Intermediario provvederà, se
del caso, nel periodo dal 1° luglio 2002 al 19 luglio 2002, a ritirare
dall'azionista a cui siano stati monetizzati i resti come sopra illustrato
l'eventuale or-dine di acquisto di 1 azione ordinaria UniCredito Italiano,
che regolerà alle stesse condizioni e secondo il prezzo calcolato come al
precedente punto 2) franco commissioni e spese. Questo avviso viene reso
anche per conto della controllata Rolo Banca 1473 S.p.A.
PROGETTO
S3: OPERATIVA UNICREDIT BANCA
Milano, 3 luglio 2002 - Si è chiusa il 1° luglio con l'Assemblea di
Credito Italiano, ridenominato UniCredit Banca, la prima fase del progetto
di riorganizzazione del Gruppo che porterà, nel Gennaio 2003, alla nascita
di tre banche specializzate per segmenti di clientela (retail, corporate e
private banking). UniCredit Banca, posseduta al 100% dalla capogruppo
UniCredito Italiano, è frutto del conferimento in Credito Italiano delle
attività e passività delle ex banche federate (Banca Crt, Cariverona, Rolo
Banca 1473, Cassamarca, Caritro e Cr Trieste) precedentemente fuse in
UniCredito Italiano. Presidente di UniCredit Banca è Aristide Canosani,
affiancato da due vice presidenti: Sergio Pininfarina e Mario Fertonani.
Amministratore Delegato e Direttore Generale sono rispettivamente Alessandro
Profumo e Luca Majocchi. I vice direttori generali sono: Mario Aramini,
Franco Benincasa, Massimo Bianconi , Lucio Chiricozzi, Edoardo Massaglia e
Gianni Ravidà. Il Consiglio d'Amministrazione della nuova banca, riunitosi
oggi per la prima volta, è composto da 19 membri: Franco Bellei, Francesco
Benedetti, Roberto Bertazzoni, Vincenzo Calandra Buonaura, Aristide Canosani,
Eugenio Caponi, Bruno Castelletti, Giovanni Desiderio, Mario Fedrizzi, Mario
Fertonani, Piero Gnudi, Mario Greco, Achille Maramotti, Fabrizio Palenzona,
Renzo Piccini, Pietro Pignata, Sergio Pininfarina, Alessandro Profumo e
Giovanni Vaccarino. Nove i membri del Comitato Esecutivo: Bellei, Benedetti,
Canosani, Fertonani, Maramotti, Palenzona, Pignata, Pininfarina e Profumo.
Al termine della riunione, il CdA di UniCredit Banca ha indirizzato un
caloroso ringraziamento agli amministratori, ai dirigenti e a tutti i
colleghi di Credito Italiano, Banca Crt, Cariverona, Rolo Banca 1473,
Cassamarca, Caritro e Cr Trieste per la loro straordinaria collaborazione in
una fase così complessa e delicata. Il Consiglio si è detto certo che i
risultati del progetto S3 compenseranno adeguatamente le fatiche e i
sacrifici della transizione, proiettando il Gruppo al vertice del sistema
bancario europeo per modernità, efficienza e qualità dei servizi agli
attuali oltre 6,5 milioni di clienti di UniCredit Banca.
BANCA
LOMBARDA SPA: RISULTATI DELL'OFFERTA GLOBALE DI AZIONI BANCA LOMBARDA E
PIEMONTESE
Brescia, 3 luglio 2002 - Banca Lombarda e Piemontese S.p.A. comunica che, in
data 28 giugno 2002, l'operazione Offerta Pubblica di Sottoscrizione di
azioni ordinarie Banca Lombarda e Piemontese si è conclusa con successo
facendo registrare richieste per n. 141.737.959 Azioni, pari a 5,5 volte le
azioni dell'Offerta Globale, da parte di n. 31.946 richiedenti così
ripartite: Nell'ambito dell'Offerta Pubblica sono pervenute richieste per n.
50.128.492 Azioni da parte di n. 31.889 richiedenti così ripartite: n.
44.123.000 Azioni da parte di n. 20.059 richiedenti appartenenti al pubblico
indistinto, di cui n. 35.382.500 Azioni da parte di n. 802 richiedenti
appartenenti al pubblico indistinto mediante il Lotto Minimo di Adesione
Maggiorato. n. 6.005.492 Azioni da parte di n. 11.830 Azionisti. Nell'ambito
dell'Offerta Istituzionale sono pervenute richieste per n. 91.609.467 Azioni
da parte di n. 57 richiedenti così ripartite: n. 40.925.080 Azioni da parte
di n. 28 Investitori Professionali in Italia; n. 50.684.387 Azioni da parte
di n. 29 Investitori Istituzionali all'estero. Le Azioni oggetto
dell'Offerta Globale, incluse le n. 2.600.00 Azioni oggetto di Over
Allotment così come definita alla Sezione Terza, Capitolo XI, Paragrafo
11.17 del Prospetto Informativo, sono state così ripartite: n. 12.950.000
Azioni sono state assegnate a n. 31.781 richiedenti nell'ambito dell'Offerta
Pubblica nelle seguenti proporzioni: n. 6.944.508 Azioni a n. 19.951
richiedenti appartenenti al pubblico indistinto, di cui n. 1.735.000 Azioni
a n. 694 richiedenti appartenenti al pubblico indistinto mediante il Lotto
Minimo di Adesione Maggiorato; n. 6.005.492 Azioni a n. 11.830 Azionisti.
n.15.550.000 Azioni sono state assegnate a n. 55 richiedenti nell'ambito
dell'Offerta Istituzionale nelle seguenti proporzioni: n. 6.940.000 Azioni a
n. 28 Investitori Professionali in Italia; n. 8.610.000 Azioni a n. 27
Investitori Istituzionali all'estero. L'Offerta Globale è stata coordinata
da Mediobanca e Goldman Sachs in qualità di Joint Global Coordinator e
Bookrunner. Il regolamento delle azioni è previsto per il 4 Luglio
2002.
TELECOM
ITALIA SULLA CESSIONE DI SOGEI
Roma, 3 luglio 2002 - Finsiel (Gruppo Telecom Italia) ha raggiunto un
accordo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, per la cessione del
100% del capitale di Sogei. Il prezzo della vendita di Sogei., su cui ha
espresso parere di congruità in qualità di advisor Mediobanca S.P.A., è
pari a circa 36 milioni di euro, cui va aggiunta una distribuzione
straordinaria di riserve per circa 25 milioni di euro. A seguito di tale
operazione il Gruppo Telecom Italia conseguirà, a livello di bilancio
consolidato, una plusvalenza di 16 milioni di euro, con un beneficio
finanziario stimabile in circa 201 milioni di euro, che tiene conto anche
dell'indebitamento finanziario di Sogei che, al 26 giungo 2002, è pari a
140 milioni di euro. L'operazione, che ha seguito l'indirizzo espresso dalla
Commissione Bicamerale Anagrafe e Tributi, è subordinata all'approvazione
della Corte dei Conti.
MEDIASET:
VARATO PIANO PER NUOVO ASSETTO SOCIETARIO
Milano, 3 luglio 2002 - Il consiglio di amministrazione di Mediaset spa,
riunitosi ieri sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha varato un
progetto di evoluzione dell'assetto societario che riguarda alcune realta'
aziendali del gruppo. Il progetto ha l'obiettivo di adeguare la struttura
aziendale alle disposizioni normative della legge sul digitale terrestre e
di migliorare l'efficienza gestionale con particolare attenzione al
controllo dei costi. Il consiglio di amministrazione della controllata Rti
spa, riunitosi subito dopo, ha dato corso, per quanto di competenza, alle
necessarie attivita' preliminari all'attuazione del progetto che prevede,
tra l'altro: il conferimento a Elettronica Industriale spa, societa'
interamente controllata da Rti spa, dell'infrastruttura della trasmissione
del segnale; l'acquisizione da Mediadigit spa (societa' controllata
indirettamente da Mediaset spa) delle attivita' relative ai canali
telematici e ai new media; la fusione per incorporazione di Mediatrade spa,
societa' interamente controllata da Rti spa.
GRUPPO
MONDO TV: CONCLUSO ACCORDO, DURANTE LA FIERA "DISCOP", PER LA
DISTRIBUZIONE DELLA "LIBRARY" DI PROPRIETÀ (OLTRE 1000 EPISODI DI
"CARTOONS") IN UCRAINA PER UN VALORE COMPLESSIVO DI 0,5 MILIONI DI
US$.
Milano, 3 luglio 2002 - Prosegue intensa l'attività di trading di diritti
Tv connessi con le serie di cartoons Mondo Tv - tra i principali operatori
in Italia ed in Europa nel settore della creazione e distribuzione di
cartoons per Tv e cinema - che ha siglato nel corso del "Discop",
il principale mercato per la commercializzazione di diritti Tv di serie per
bambini nei mercati dell'Est, un accordo preliminare per la distribuzione
dell'intera "library" di proprietà (oltre 1000 episodi di cartoni
animati per bambini) in Ucraina. L'accordo, che ha un valore complessivo di
circa 0,5 milioni di Us$, è stato siglato con l'operatore Anata, il
principale distributore ucraino di diritti televisivi (il settore si compone
di 3 network nazionali di cui 2 pubblici), ed ha una validità di 5 anni. La
firma del contratto definitivo, a seguito della fase di "due diligence"
commerciale attualmente in corso, è prevista per le prossime settimane. Nel
corso della fiera, che si è tenuta a Budapest dal 27 al 29 giugno scorsi,
Mondo Tv ha inoltre intrapreso una serie di rapporti con le principali Tv
dell'Est Europa, tra cui la Tv pubblica ungherese Magyart e con le
principali Tv del "Former Soviet Union", ovvero i network
televisivi nazionali di numerosi Paesi dell'ex Unione Sovietica. Il Gruppo
ritiene che tali contatti, alcuni dei quali in fase avanzata, possano
condurre nei prossimi mesi ad accordi commerciali che consentiranno il
consolidamento della presenza in tali mercati. "L'accordo rientra nella
nostra strategia espansiva in termini commerciali e geografici" -
afferma Matteo Corradi, Investor Relations Manager e Board Member di Mondo
Tv - "in controtendenza con un momento difficile del settore dei media.
Nonostante ciò, continuiamo ad essere confidenti in termini di business, e
confermiamo ancora una volta le stime economico-finanziarie per la fine del
2002". "In particolare" - prosegue Matteo Corradi -
"stimiamo di realizzare una crescita dei ricavi consolidati di circa il
35% nel 2002 (nel 2001 sono stati circa 28,5 milioni di Euro), un Margine
Operativo Lordo di almeno 30 milioni di Euro (23,6 milioni nel 2001) ed un
Utile Netto Consolidato di almeno 9 milioni di Euro". "Riteniamo
ci siano forti margini di miglioramento soprattutto nei confronti della
comunità finanziaria, visto che ai corsi attuali del titolo l'azienda è
valutata circa 12 volte l'utile netto stimato per il 2002 e 3,6 volte l'
Ebitda consolidati (stima 2002), rispetto ai benchmark di settore
rispettivamente pari a 25 volte l'Utile Netto e 10 volte l'Ebitda".
CHL:STEFANO
BARGAGNI, SCOGLIE IL TRUST "ALFA TAU"
Firenze, 3 luglio 2002 - Stefano Bargagni, Presidente e socio fondatore di
Chl S.p.A. ha sciolto il trust "Alfa Tau" titolare di azioni
ordinarie Chl S.p.A. pari al 9,57% del capitale sociale. A seguito dello
scioglimento del trust Alfa Tau, Stefano Bargagni ha riacquistato la
titolarità delle suddette azioni e le ha costituite in pegno a favore del
socio Starrange S.A. Stefano Bargagni conserva la titolarità del diritto di
voto inerente le azioni oggetto di pegno. Stefano Bargagni, pertanto, in
forza del patto di sindacato sottoscritto dai soci Paolo Bargagni, Fernando
Franchi e Ugo Bolla, che attribuisce al medesimo il mandato con
rappresentanza per l'esercizio dei diritti di voto relativo ad azioni
ordinarie Chl rappresentanti il 14,32% del capitale sociale di Chl S.p.A.
nelle Assemblee ordinarie e straordinarie della Società, esercita il
diritto di voto relativo ad azioni rappresentanti il 23,89% del capitale
sociale.
OGGI
A PALAZZO GIURECONSULTI A MILANO SI PRESENTA L'ACCORDO SUL PROGETTO
TRIENNALE DI COOPERAZIONE INDUSTRIALE TRA LOMBARDIA E BRASILE
Milano, 3 Luglio 2002 - Oggi a Milano la conferenza stampa (3 luglio Pal.
Giureconsulti ore 11.30) di presentazione del Convegno "Cooperazione
industriale e alleanze territoriali: un'esperienza pilota Brasile-Lombardia"
(4 luglio Pal.Giureconsulti) che rientra tra le iniziative per favorire la
divulgazione del progetto di sviluppo di poli settoriali e distretti
industriali brasiliani attraverso la cooperazione con le piccole medie
imprese lombarde e della Mostra che per quattro giorni . Tale progetto, che
viene battezzato oggi e avrà la durata di tre anni, è nato da un accordo
tra Sebrae - Servizio di Appoggio alle Micro e Piccole Imprese Brasiliane -
Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, attraverso Promos - la sua
Azienda Speciale per l'internazionalizzazione delle imprese, Bid - Banca
InterAmericana di Sviluppo e con il patrocinio del Governo del Brasile. Con
tale accordo le parti di sono reciprocamente impegnate a identificare le
attività che possono sostenere lo sviluppo delle Micro e Piccole imprese
brasiliane, incentivando una loro crescente competitività nel mercato
domestico e in quello internazionale ed a promuovere lo sviluppo del sistema
imprenditoriale locale utilizzando il modello economico-istituzionale
lombardo di Pmi, come base di esperienza e punto di riferimento. Dal 4 al 7
luglio, a coreografia di questo progetto e per festeggiare la vittoria
Brasiliana ai Mondiali di calcio le Istituzioni Milanesi, nella figura di
Albertini, regalano ad uno degli scorci più suggestivi e preziosi di Milano
- la Loggia dei Mercanti - la mostra "Artesanato do Brasil". Il
convegno si terrà giovedì 4 luglio al Palazzo Affari in Via Mercanti, 2 a
Milano, parteciperanno ai lavori: Marco Goidanich, Direttore Promos; Bruno
Ermolli, Presidente di Promos; Massimo Zanello, Assessore all'Industria, Pmi,
Cooperazione e Turismo della Regione Lombardia; Adolfo Urso, Vice Ministro
alle Attività Produttive, Delega al Commercio Estero; chiuderà i lavori
Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia. Introduce Pier Andrea
Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano; modera
Roberto Da Rin, Il Sole 24 Ore.
UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI MILANO E AGENZIA SVILUPPO NORD MILANO PRESENTANO UNIMPRESA
NUOVE IMPRESE INNOVATIVE DALL'UNIVERSITA' E DALLA RICERCA
Milano, 3 luglio 2002 - Il progetto Unimpresa che ieri è stato presentato
agli interlocutori istituzionali, economici e finanziari, e alla stampa, è
finalizzato alla creazione di "spin off" di ricerca e nasce da
un'azione congiunta sviluppata tra Università degli Studi di Milano e
Agenzia Sviluppo Nord Milano (Asnm), una società mista che dal 1996 si
occupa attivamente del rilancio economico del Nord Milano mediante
l'attivazione di servizi e strutture dedicate allo sviluppo di imprese
innovative. Unimpresa, recentemente ammesso al finanziamento del Fondo
Sociale Europeo dalla Regione Lombardia, prevede lo svolgimento di attività
di formazione e la predisposizione di servizi finalizzati a un duplice
obiettivo: promuovere una cultura di impresa tra studenti, laureati,
dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori, docenti e personale
amministrativo dell'Università. trasformare in imprese innovative (spin
off) le molte opportunità offerte dai risultati delle attività di studio e
ricerca. Unimpresa si rivolge al personale amministrativo e tecnico
universitario che fungerà da supporto alla nascita delle nuove iniziative
imprenditoriali e a tutti coloro che potranno dar vita direttamente a
imprese innovative. In particolare il progetto intende coinvolgere
neolaureati, ricercatori, dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori e
docenti. Unimpresa intende altresì coinvolgere persone disoccupate
interessate ad inserirsi nei diversi ambiti della ricerca scientifica e
tecnologica, in particolare neolaureati o studenti frequentanti cicli di
dottorato di ricerca senza borsa. Le azioni previste dal progetto Unimpresa
si articolano in una parte dedicata alla formazione e in una seconda parte
rivolta al sostegno personalizzato nella fase dell'avvio dell'impresa
innovativa. La formazione contempla una fase preliminare con incontri e
seminari dedicati all'approfondimento di tematiche fondamentali quali le
ricadute positive di una "commercializzazione" della scienza, i
criteri di reperimento e di selezione delle ricerche, il ruolo dei brevetti.
Seguiranno 5 corsi di formazione destinati a 100 interlocutori selezionati
sulla base di un'autocandidatura corredata da una scheda di presentazione di
un'idea imprenditoriale, che costituisce la base per l'eventuale
realizzazione dello "spin off" di ricerca. Le attività di
formazione del progetto Unimpresa saranno integrate con azioni di sostegno
alla creazione di impresa. Accederanno a questa seconda fase 15 dei 100
partecipanti ai corsi, individuati mediante una seconda selezione. Ciascuno
dei 15 partecipanti potrà fruire di 23 giorni (2.760 ore) di attività di
consulenza personalizzata. I selezionati potranno, in questo modo, ricevere
un'adeguata assistenza per l'analisi della loro business idea, per valutarne
le potenzialità ed orientarne la realizzazione. L'attività di assistenza
diretta comprenderà azioni di sostegno in termini di analisi di mercato,
studi di fattibilità, analisi economico - finanziaria, identificazione di
possibili partner, individuazione di soluzioni logistiche, tutoraggio
all'imprenditore della fase di presentazione del progetto a possibili
finanziatori, ricerca di eventuali fonti di finanziamento agevolato,
mantenimento dei contatti con le strutture di ricerca. Per informazioni ed
iscrizioni : Università degli Studi di Milano Tel. 02-50312754 e-mail: progetto.spinoff@unimi.it
Web: http://ricerca.unimi.it/spinoff
Agenzia Sviluppo Nord Milano Tel. 02-26266507 e-mail: spinoff@asnm.com
Web: www.asnm.com
GODADO:
CRESCITA DEL 140% PER IL FATTURATO DEL PRIMO TRIMESTRE 2002
Milano, 3 luglio 2002 - E' dall'11 Settembre dello scorso anno che si
seguita a parlare di crisi del mercato pubblicitario. Nell'autunno scorso si
trattava soltanto di previsioni pessimistiche, ma già dalla primavera di
quest'anno i dati ufficiali hanno purtroppo confermato le previsioni degli
analisti. Parlare di cifre non è facile. In linea di massima si può
affermare che il mercato pubblicitario (per quel che riguarda l'Italia) è
sceso del 7-8% rispetto al 2001. Nessuno dei classici media può dirsi
immune da questa crisi. Anche la televisione ha subito un forte calo degli
investimenti, soprattutto per alcuni prodotti (come le automobili). Come è
noto, però, questi dati consuntivi e globali non danno modo di scorgere
delle importanti diversità all'interno del mercato pubblicitario. Qualcuno
certamente ricorderà i comunicati emessi nella scorsa primavera da colossi
statunitensi dell'editoria; si persero decine di miliardi di dollari. Una
delle cause principali di questa crisi fu individuata nel calo della
pubblicità su Internet, stimato intorno al 31%. In Italia le cose non sono
andate di certo meglio e, anche se si pensa che a Settembre si possa
registrare un'inversione di tendenza, è pacifico affermare che il 2002 è
stato per l'Internet advertising un "annus horribilis" e per Marco
Benatti, presidente di OneTone, le previsioni per l'autunno-inverno non sono
molto rosee. Proprio in virtù di quanto detto finora, possiamo affermare
che la crescita di Godado (in termini di investimenti pubblicitari) è
straordinaria. Nel secondo trimestre 2002 l'investimento pubblicitario
pay-per-click fatto su Godado.it è cresciuto del 45% rispetto al trimestre
precedente e del 140% rispetto al secondo trimestre 2001. Questa crescita è
dovuta ad un semplice fatto: ormai sono pochi coloro che investono grandi
cifre per acquistare pagine pubblicitarie, spot alla radio e in Tv o milioni
di banner-impression. La parola d'ordine è Roi (Return On Investment) e i
direttori marketing o i webmaster di siti medi e medio-grandi hanno capito
qual è il margine che si può ottenere da una campagna pubblicitaria
mirata.
LA
COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISIZIONE DA PARTE DI BP DEL CONTROLLO
ESCLUSIVO DELL'IMPRESA TEDESCA VEBA OEL
Bruxelles, 2 luglio 2002 - La Commissione europea ha autorizzato la
progettata acquisizione da parte di Bp Plc dell'intero capitale dell'impresa
petrolifera e petrolchimica tedesca Veba Oel, attualmente impresa comune tra
Bp e E.On. La Commissione è giunta alla conclusione che la trasformazione
del controllo congiunto in controllo esclusivo non solleva riserve sotto il
profilo della concorrenza. Veba Oel Ag è stata una controllata al cento per
cento del gruppo energetico tedesco E.On fino al 2001, anno in cui Bp ha
rilevato una quota del 51%, e quindi il controllo congiunto con E.On,
dell'impresa petrolifera e petrolchimica, operante principalmente in
Germania con i marchi Veba e Aral. In base all'accordo di joint venture,
E.On disponeva di un'opzione di vendita per la cessione a BP, in una fase
successiva, della restante quota di capitale. La costituzione dell'impresa
comune Veba Oel era stata autorizzata, subordinatamente al rispetto di
alcune condizioni, sia dalla Commissione, nel dicembre 2001 (cfr.
IP/01/1893), che dal Bundeskartellamt (l'autorità antitrust tedesca).
Quest'ultima, dopo una richiesta di rinvio del caso, aveva esaminato
l'impatto dell'operazione sui mercati dei carburanti; la Commissione aveva
invece preso in esame il settore petrolchimico. La Commissione ha analizzato
se l'acquisizione da parte di BP del controllo esclusivo di Veba Oel possa
causare problemi di concorrenza, ma ha concluso che l'operazione non
determinerà alcuna modifica delle condizioni di concorrenza sul mercato, in
quanto l'opzione di vendita era già inclusa nell'accordo del 2001, Bp
esercita già il controllo congiunto e l'impresa comune non opera più come
un concorrente indipendente di Bp. Tuttavia, dato che non sono ancora
scaduti alcuni dei termini per il rispetto delle condizioni imposte
all'impresa comune tra Bp e E.On sia dalla Commissione che dal
Bundeskartellamt, la Commissione ritiene che non siano ancora del tutto
superate le riserve sotto il profilo della concorrenza sollevate dalla
combinazione delle attività petrolifere di Bp e Veba Oel. Per sciogliere le
riserve, Bp si è impegnata a rispettare appieno, anche per quanto riguarda
la presente operazione, gli impegni presentati alla Commissione e al
Bundeskartellamt nel caso Bp/E.On. La Commissione ha concesso
l'autorizzazione all'operazione in oggetto subordinandola al pieno rispetto
di questo impegno.
SAIPEM
OTTIENE APPROVAZIONE PER ACQUISIZIONE DI BOUYGUES OFFSHORE
San Donato Milanese, 3 luglio 2002 - Saipem, società dell'Eni, comunica di
aver ricevuto l'approvazione dell'autorità antitrust della Commissione
Europea per l'acquisto di Bouygues Offshore e prevede di completare
l'acquisto della quota di maggioranza (51,1%) entro il prossimo 9 luglio. In
base all'accordo firmato lo scorso 13 maggio, il prezzo di acquisto di 60
euro per azione sarà aumentato di un interesse al tasso Euribor 3-mesi più
0,5% per il periodo dal 27 giugno 2002 alla data in cui l'operazione sarà
completata. Sulla base di questo meccanismo, il prezzo di acquisto sarà di
circa 60,1 euro per azione. Detto prezzo rappresenta un premio del 25% circa
sulla media dei corsi di borsa dell'ultimo mese precedente l'annuncio
dell'accordo tra Saipem e Bouygues Offshore e corrisponde ad una valutazione
della società di circa un miliardo di euro. Completato l'acquisto della
quota di maggioranza e ottenute le autorizzazioni dagli organismi di
controllo del mercato francese, Saipem lancerà un'offerta pubblica di
acquisto ('garantie de cours') per cassa sulle restanti azioni in mano al
pubblico ad un prezzo pari a quello pagato a Bouygues Offshore per la quota
di maggioranza. Essendo le azioni di Bouygues Offshore quotate anche alla
Borsa di New York in forma di Adss, Saipem intende lanciare un'offerta
pubblica sul mercato americano, rivolta esclusivamente ai possessori di Adss
e agli altri azionisti residenti negli Stati Uniti. Tale offerta si svolgerà
contemporaneamente a quella lanciata in Francia. Allo stato attuale delle
conoscenze, entrambe le offerte dovrebbero iniziare in luglio; rimanendo le
stesse aperte per venti giorni lavorativi, si dovrebbero concludere durante
il mese di agosto. Saipem intende confermare Hervè Le Bouc e Jacques Leost
negli incarichi rispettivamente di presidente e di amministratore delegato
di Bouygues Offshore.
NUOVE
REGOLE PER LE TARIFFE DI DISTRIBUZIONE DEL GAS E PER L'ACCESSO ALLE RETI
LOCALI GLI INTERVENTI PREDISPONGONO IL SISTEMA GAS ALL'APERTURA TOTALE DEL
MERCATO
Milano, 3 luglio 2002 L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha
integrato la propria deliberazione n. 237 del 2000, che disponeva i
meccanismi di calcolo delle tariffe di distribuzione del gas, adeguandola a
quanto previsto da alcune sentenze del Tar per la Lombardia sulle quali è
imminente la pronuncia da parte del Consiglio di Stato. La nuova
deliberazione, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è
disponibile sul sito internet www.autorita.energia.it Le modifiche
riguardano in particolare i criteri di determinazione del costo del capitale
investito per i soggetti che dispongono di dati di bilancio certificati a
partire dall'esercizio che si conclude anteriormente all'1 gennaio 1991. Per
tali soggetti è prevista una procedura di determinazione individuale del
capitale investito basata sul metodo del costo storico rivalutato, in luogo
del valore parametrico in precedenza previsto. Il provvedimento mantiene,
invece, inalterato il sistema di valutazione parametrico per tutti i
distributori che non dispongano di bilanci certificati o ne dispongano solo
a partire da esercizi chiusi successivamente all'1 gennaio 1991, o nel caso
in cui non sia possibile disporre di dati attinenti il solo settore del gas.
La delibera prevede inoltre la proroga del termine di presentazione delle
opzioni tariffarie al 30 luglio 2002 da parte delle imprese che continuano
ad adottare il sistema parametrico e al 15 agosto per le imprese che
opteranno per il sistema di valutazione individuale del capitale. L'Autorità
ha stabilito inoltre una serie di regole che facilitano l'accesso alle reti
di distribuzione e consentono condizioni di imparzialità nell'erogazione
del servizio, in relazione all'ormai imminente completa apertura per i
consumatori finali del mercato del gas dal 1 gennaio 2003.
LA
COMMISSIONE DÀ IL VIA LIBERA ALL'ACQUISTO DA PARTE DELL'IMPRESA AUSTRALIANA
AMCOR DELLE DIVISIONI IMBALLAGGI IN PLASTICA (PET) E CHIUSURE DI
SCHMALBACH-LUBECA
Bruxelles, 3 luglio 2002 -La Commissione europea ha autorizzato
l'acquisizione da parte dell'impresa australiana Amcor Limited delle
divisioni internazionali imballaggi in plastica (Pet) e chiusure
dell'impresa tedesca Schmalbach-Lubeca Ag. Amcor continuerà ad essere
soggetta alla pressione concorrenziale dei suoi rivali. Amcor Ltd è
un'impresa australiana di imballaggi che produce scatole in ondulato,
imballaggi flessibili, chiusure, lattine di alluminio, contenitori in Pet e
scatole fustellate. L'impresa opera in tutto il mondo. In Europa è presente
con la Amcor Flexibles Europe, impresa che possiede in totale 40 impianti in
10 paesi. Amcor fornisce anche imballaggi fustellati in cartone soprattutto
all'industria europea del tabacco. Schmalbach-Lubeca Ag è un'impresa
tedesca attiva nella produzione e nella fornitura di prodotti per
l'imballaggio in Pet, di chiusure in metallo e in plastica per imballaggi di
plastica e di vetro, compresi dispositivi di chiusura, e lattine per bibite.
In maggio Amcor ha raggiunto un accordo per l'acquisto delle divisioni
contenitori in Pet e chiusure di Schmalbach. Le attività di Schmalbach nel
settore delle lattine non rientrano nell'operazione. Il 29 maggio
l'operazione è stata notificata alla Commissione per l'ottenimento del
nulla osta regolamentare. Dall'indagine della Commissione risulta che in
Europa Amcor opera nel settore degli imballaggi flessibili e degli
imballaggi fustellati in cartone e che Schmalbach è attiva nel settore
degli imballaggi in Pet e delle chiusure. La Commissione ha pertanto
concentrato la sua attenzione sui mercati della produzione e della fornitura
di imballaggi in Pet (bottiglie e preforme), di imballaggi flessibili, di
imballaggi fustellati in cartone e di chiusure in metallo e in plastica,
compresi i dispositivi di chiusura. Essa è giunta alla conclusione che
Amcor si troverà a dover affrontare una concorrenza effettiva in tutti
questi settori da parte di rivali quali Alpla-Werke GmbH, Crown Cork and
Seal e Alcan Packaging.
VLADIMIR
DUKCEVICH IL NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE ALLA PRINCIPE DI SAN DANIELE SPA
Milano, 3 luglio 2002 - E' Vladimir Dukcevich, 30 anni, il nuovo Direttore
Commerciale della Principe di San Daniele SpA, tra i leader in Italia nel
settore dell'alta gastronomia. Dukcevich vanta una lunga esperienza di
successo nella direzione export dell'azienda di famiglia, con significativi
incrementi delle quote di mercato ottenuti in Europa, Giappone e Stati
Uniti, dove ha creato la Principe Foods Inc. per distribuzione diretta nei
mercati nord americani. A lui il compito di incrementare le interessanti
opportunità di crescita sia del settore dei salumi da taglio che di quello
a libero servizio, per il quale Principe ha in programma lo sviluppo di una
serie di nuove specialità.
NUOVE
REGOLE SEMPLIFICANO LA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE DEL MARCHIO
INTERNAZIONALE
Roma, 3 luglio 2002 - - Il Ministero delle Attività Produttive con la
circolare n. 440 del 21 maggio 2002 ha illustrato le modifiche introdotte
dall'Assemblea dell'Unione di Madrid nel settembre 2001 al Regolamento di
esecuzione comune all'Accordo e al Protocollo di Madrid sulla registrazione
internazionale dei marchi. Tra le novità più significative rientra
l'ampliamento, a favore del titolare o del mandatario, dei poteri di
gestione di tutte le operazioni relative al marchio, successive al deposito,
escluse le estensioni tardive, le radiazioni e le rinunce per i Paesi
aderenti all'Accordo. E' quindi possibile presentare direttamente all'O.M.P.I.
le comunicazioni relative all'esistenza di misure restrittive del diritto
del titolare di disporre del marchio, le domande di iscrizione di un
cambiamento di titolare o di una limitazione della lista di prodotti e
servizi e la richiesta di iscrizione di licenze di marchi nel registro
internazionale. Il nuovo Regolamento ha previsto, oltre alla possibilità di
depositare un marchio internazionale che consista in un colore in sé o in
una combinazione di colori, anche l'opportunità di depositare un marchio
internazionale rivendicando un colore o una combinazione di colori come
elemento distintivo del marchio sebbene tale rivendicazione non fosse stata
fatta per il marchio di base. Infine, altra novità degna di rilievo è la
facoltà per il titolare del marchio di indicare nella domanda
internazionale l'elemento o gli elementi del marchio per i quali non si
rivendica il carattere distintivo, come obbligatoriamente richiesto da
alcuni stati membri.
PITTI
FILATI: L'INDUSTRIA TESSILE ITALIANA A METÀ 2002
Firenze, 3 luglio 2002 - Per un paio di mesi gli operatori del sistema moda
hanno dato fiducia a tutti i segnali, anche i più deboli, di rianimazione
dei mercati. Tra gennaio e aprile si sono aggrappati ai fotogrammi della
ricostituzione degli ordini (+5.1% rispetto al 2001), nella speranza che il
secco avvallamento dei dati della produzione, del fatturato e delle
esportazioni (rispettivamente -7.7%, -3.2% e, di nuovo, -7.7%) costituisse
il colpo di coda delle reazioni emotive "post 11 settembre".
L'intonazione della congiuntura, per un po', è rimasta sospesa ma,
settimana dopo settimana, si è capito che il vento non sta andando nella
direzione giusta. Di fatto, l'aggancio non c'è stato e il sistema moda,
finito il tempo del warming up, torna ai blocchi di partenza: di ripresa si
tornerà a parlare in autunno. Con insolita rassegnazione per un settore
abituato a inanellare successi, si prende atto che i giochi del 2002 si
stanno chiudendo su livelli inferiori alle attese tanto che molti, oggi,
sottoscriverebbero le previsioni "+1.5/2.0% di incremento della
produzione" che circolavano lo scorso novembre. Alla luce dei dati del
primo trimestre, l'obiettivo di chiudere l'anno con quantità prodotte
invariate rispetto al 2001 implica, da qui a dicembre, un guizzo degli
indici della produzione del +2.5%, traguardo che francamente nessuno ritiene
più a portata di mano. Questo vale soprattutto negli anelli a monte della
filiera T&A, dove i carnet di ordini per filati e tessuti P/E 2003 sono
scarni tanto da prefigurare, per i prossimi sei mesi, livelli di attività
sostanzialmente allineati con gli amari consuntivi del primo semestre. Anche
il recente indebolimento del dollaro sull'euro spinge in questa direzione.
Spingendo lo sguardo più avanti, se l'intonazione dei mercati non si
riprenderà nel sell-out dei prossimi mesi, c'è il rischio che il sistema
moda italiano doppi il 2002 senza slancio e senza portare acqua alla ripresa
del 2003. L'incerta piega della congiuntura sta facendo emergere una serie
di fratture, verticali e orizzontali, nel profilo fino a oggi coeso del
sistema moda italiano. In particolare sembrano divaricarsi le strade degli
anelli a monte (l'industria tessile) e a valle (maglieria e abbigliamento),
delle piccole e grandi imprese, dei subfornitori anonimi e dei grandi marchi
globali. Alcuni drive di competitività sui quali l'industria della moda ha
costruito il proprio successo, come la contiguità territoriale dei
distretti, il patrimonio di saperi tecnici e organizzativi, la creatività e
le piccole dimensioni, non sono più sufficienti a far girare il made in
Italy: da qui, ancora una volta, la corsa frenetica alla ricerca di nuove
soluzioni, gli investimenti in ricerca e innovazione. Di questo sforzo sono
protagoniste filiere produttive che spesso si distinguono come veri e propri
"centri di eccellenza internazionali" nel proprio settore: la
cotoniera, la laniera, la serica, la nobilitazione tessile. E spesso appare
diverso lo stato d'animo con il quale le filiere a monte affrontano fenomeni
come la delocalizzazione e l'internazionalizzazione rispetto a quello, più
aperto, dei settori delle confezioni e della maglieria. Nel 2001 la
produzione complessiva degli "anelli a monte" della catena della
moda è stata pari a 20.3 miliardi di €; di questi 12.3 m.di (60%) sono
stati esportati. Anche se i riflettori mediatici preferiscono i marchi
dell'abbigliamento, tutto il sistema moda italiano deve molto ai suoi
fornitori italiani di filati e tessuti. La situazione di disagio che si
avverte tra le imprese del settore T&A si spinge decisamente oltre i
confini nazionali. Nel 2001 la domanda mondiale di questi prodotti è
diminuita, in termini reali, del 2.0%: nei precedenti venti anni una
contrazione delle quantità complessive esportate si era verificata solo tre
volte, e sempre in corrispondenza di traumi economici e geopolitici: nel
1998, nel 1993 e nel 1981-'82. Questa volta i mercati, soprattutto nella
seconda metà dell'anno, hanno accumulato un carico di tensioni dovute al
rallentamento della crescita economica internazionale, agli attentati al
World Trade Centre con le conseguenti reazioni militari, e alla perdita di
ricchezza finanziaria legata alla caduta degli indici borsistici. Grazie a
una partenza effervescente, l'interscambio dell'industria tessile italiana
è riuscito a doppiare il 2001 con un sostanziale consolidamento delle
proprie quote sul totale delle importazioni mondiali: queste, infatti, sono
risalite al 7.3% dal 6.9% dove erano scivolate l'anno precedente. Le
performance migliori sul fronte delle esportazioni si sono avute nel settore
dei tessuti in cotone (+19.3%) e in quelli dei filati e dei tessuti di lana
pettinata (rispettivamente +11.2 e +8.5%). Tornando al primo trimestre di
quest'anno, i dati ufficiali del commercio estero, come del resto era
scontato, ci prospettano un quadro completamente rovesciato con una brusca
inversione di tendenza sia nelle esportazioni di filati (-12.9%) sia in
quelle di tessuti (-14.6%). In alcune filiere il ridimensionamento delle
vendite all'estero ha superato ampiamente le soglie del rebound emotivo e ha
fatto affiorare inquietanti problemi di erosione competitiva, soprattutto
nei distretti industriali delle piccole imprese. Il fatto di confrontare i
dati riferiti allo stesso periodo di due anni consecutivi (2002 su 2001)
consente di quantificare le variazioni intercorse tra due punti sull'asse
temporale; in questo caso, lo scarto tra i livelli record del primo
trimestre 2001 e quello dell'anno in corso è netto e lascia pochi dubbi
sulla china discendente della congiuntura degli ultimi mesi. Vi sono,
tuttavia, anche elementi che propongono, con tanto di indici statistici,
quadri che riconducono i problemi dell'industria T&A italiana più alla
depressione che copre i mercati internazionali che alla perdita di
competitività. Sull'opaca performance nelle vendite estere di filati e
tessuti si possono svolgere ancora alcune riflessioni. In un anno difficile
come è stato il 2001 e come si annuncia quello in corso, il brusco calo
delle esportazioni non ha assolutamente trovato compensazioni in un analogo
incremento delle importazioni; queste, infatti, sono calate più o meno con
la stessa rapidità con la quale avevano gonfiato il petto nel periodo
immediatamente precedente. Sempre nei primi tre mesi 2002, al calo delle
esportazioni corrispondono infatti variazioni sul fronte delle importazioni
di filati e tessuti altrettanti nette: -17.8% i filati e -6.8% i
tessuti.
DIECI
ANNI DI SUCCESSO PER TENCEL
Milano, 3 luglio 2002 - Tencel è una fibra speciale di grande successo
ricavata dalla polpa del legno, una materia prima naturale e rinnovabile
ottenuta da una gestione di riforestazione. Fin dal suo lancio nel 1992, le
vendite di Tencel per capi di abbigliamento e prodotti non tessuti sono
cresciute del 30% annuo. Tencel è il fornitore leader di lyocell con una
quota di mercato pari all'80% ed un fatturato di circa 100 milioni di euro.
"Il 2001 è stato un anno difficile per l'industria tessile."
afferma Geoff Blackburn, Tencel Business Director for Textiles
"Tuttavia verso la fine dell'anno i clienti Tencel per il settore
tessile hanno respirato un'aria di rinnovato ottimismo grazie all'arrivo
improvviso di ordini da parte dei dettaglianti che hanno riconquistato
fiducia nel mercato." La richiesta di Tencel nel settore tessile si è
ripresa in America, Europa e in particolare nella regione Asia-Pacifico. La
tecnologia alle spalle di Tencel, sviluppata con particolare attenzione
all'impatto ambientale, è stata la chiave del suo successo. A differenza di
ciò che avviene nella coltivazione del cotone, la raccolta della polpa
vegetale richiede un uso limitato di pesticidi e di erbicidi. Inoltre, la
resa in cellulosa degli alberi impiegati per produrre Tencel è molto
superiore alla resa di una coltivazione di cotone. Tencel si dedica anche ad
investire in tecnologia di lavorazione delle fibre e nello sviluppo dei
prodotti, superando con successo i problemi legati alla tintura e al
finissaggio. "Oggi possiamo offrire tecniche di lavorazione mano pesca
che riducono i costi del finissaggio di quasi il 50% e che superano di poco
il costo del finissaggio del cotone con attrezzature analoghe" annuncia
Geoff Blackburn. Attualmente, in corrispondenza del decennale, Tencel lancia
la nuova campagna "Experience More". Il lancio globale, incentrato
sul tema della natura migliorata dalla tecnologia, viene supportato da
un'importante immagine moda. La campagna pubblicitaria e di marketing
include anche etichette per capi innovativi e nuovi eventi fieristici. In
Italia è stata recentemente riorganizzata la struttura Vendite e Marketing
e B.T.T. di Prato è rappresentante per Tencel, Viscosa e Acrilici. Tencel
ora appartiene al gruppo Acordis Speciality Cellulosics, la nuova azienda
che collega Tencel e Acordis Viscose. L'impresa condivide un'eredità in
termini di ricerca rivoluzionaria nel settore cellulosico che risale ai
tempi di Courtaulds, la prima azienda venditrice a livello mondiale di
filamento di viscosa. La società, recentemente ristrutturata, è divisa in
due rami distinti: Tessuti e Nontessuti, entrambi gestiti a livello
mondiale. Tencel è impegnata nell'investimento in tecnologia per la
lavorazione delle fibre e nello sviluppo dei prodotti. I nuovi prodotti, che
offrono una migliore lavorazione e maggiore compatibilità con il cotone,
verranno lanciati a breve. Lo staff di ricerca è all'avanguardia in termini
tecnologici. Oltre alla ricerca, Tencel ha affinato le proprie strutture di
mercato: forti team dedicati al merchandising, showroom nelle città più
strategiche, personale di technical marketing di provata esperienza. Geoff
Blackburn prevede per il futuro un successo analogo a quello registrato per
l'industria delle fibre cellulosiche del XX secolo. Infolink: www.tencel.com
INBOX
UN BUSINESS SENZA PRECEDENTI IN ITALIA NASCE UN NUOVO MODO DI FARE RETAIL
Milano, 3 luglio 2002 - Il punto con il più alto numero di transiti al
metro quadro in Italia? La stazione ferroviaria di una grande città.
Proprio qui prenderà vita il progetto InBox di Retail Group SpA, una nuova
formula per il business per aprire una vetrina in una location di prestigio
del network Grandi Stazioni. Partirà il 15 luglio dalla Stazione Termini di
Roma (150 milioni di transiti l¹anno), per arrivare, da settembre, anche a
Milano Centrale (120 milioni transiti/anno), Torino Porta Nuova, Verona
Porta Nuova, Venezia Mestre, Venezia Santa Lucia, Genova Porta Principe e
Brignole, Firenze Santa Maria Novella, Bologna, Bari Centrale, Napoli
Centrale e Palermo per un totale di 600 milioni di potenziali utenti. InBox
è una vera e propria scatola di montaggio per il successo studiata e
realizzata da Retail Group SpA. Sono strutture-punto-vendita flessibili,
funzionali e belle, create per accogliere e vendere qualsiasi prodotto, un
profumo, dei jeans, un¹automobile. Spazi comodi, sicuri e accessibili a
tutti, città nel cuore di una città, luogo d'incontro, passaggio e
shopping. La novità di InBox? Le aziende pensano al prodotto, Retail Group
SpA al resto. Un prodotto di qualità, riconoscibile e ad un prezzo
competitivo. Questo è tutto quello che Retail Group SpA chiede per far
parte di InBox. La formula è semplice. Retail Group SpA ha realizzato
prestigiosi box di cristallo, strutture modulari, facilmente
personalizzabili e adattabili a mille interpretazioni diverse, posizionate
nei luoghi di maggiore transito e richiamo delle più importanti stazioni
italiane. Retail Group SpA, gestore di questi corner retail in outsourcing
(novità assoluta per il mercato italiano), garantisce la presenza del
proprio personale di vendita qualificato. Tutto, per tutti. Tutti i giorni
dell'anno. Uno straordinario canale commerciale che copre l'intero
territorio italiano, da Milano a Palermo. InBox: uno spazio per lanciare un
nuovo prodotto, originale media per costruire o rafforzare l¹immagine di
una marca. Infolink: www.retailgroup.it
AUSTRIAN
AIRLINES CONTROLLI PIÙ SEVERI SUL BAGAGLIO A MANO
Milano, 3 luglio 2002 - Nell'ambito di una campagna organizzata in
cooperazione fra tutte le compagnie aeree attive all'aeroporto di Vienna,
sono state adottate restrizioni più precise e severe riguardo al peso e
alle dimensioni ammesse per il bagaglio a mano. Le nuove misure hanno lo
scopo di aumentare la sicurezza dei voli e di consentire ai passeggeri un più
rapido e comodo stivaggio del bagaglio a mano nella cabina del velivolo.
Secondo il nuovo regolamento, le dimensioni massime consentite per il
singolo bagaglio a mano sono di 55 x 40 x 25 cm e il peso massimo non deve
essere superiore a 8 kg. Dimensioni leggermente superiori (57 x 54 x 15 cm)
sono consentite per le borse pieghevoli portabiti. Le dimensioni del
bagaglio a mano sono soggette anche a controlli più severi. Le nuove
restrizioni sono state introdotte presso tutti i cancelli di controllo a
raggi x dell'aeroporto di Vienna. Infatti il personale addetto alla
sicurezza ha il compito di eseguire i controlli secondo i limiti fissati, e
di rimandare al check in delle compagnie aeree ogni bagaglio a mano che
supera tali limiti. Al fine di rendere più rapide e puntuali le procedure
di imbarco e di stivaggio bagaglio, Austrian Airlines invita gentilmente
tutti i Suoi passeggeri a tenere in considerazione le nuove norme di
sicurezza più restrittive rispetto alle precedenti.
GRANDE
SUCCESSO DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PROFESSIONISTI DEL TURISMO
CONGRESSUALE
Parma, 3 luglio 2002 - L'ospitalità della città di Parma e dei suoi
dintorni è stata promossa a pieni voti dai sessanta soci di Mpi-Italia
Chapter (il capitolo italiano di Meeting Professionals International,
l'associazione internazionale che riunisce 20 mila professionisti del
turismo congressuale di 60 differenti Paesi di tutto il mondo) al termine
dalla loro assemblea nazionale che per tre giorni li ha visti impegnati in
un fitto programma di seminari di aggiornamento, sopralluoghi trecnici ma
anche entusiasti protagonisti di momenti di relax all'insegna dell'arte,
della musica verdiana e della buona tavola. Alla cena di benvenuto al Parma
& Congressi, con la quale è stata inaugurata ufficialmente l'assemblea,
sono intervenuti, fra gli altri, il, dottor Mario Marini, delegato del
sindaco del Comune di Parma per la promozione e il marketing territoriale e
il dottor Enzo Malanca della Camera di Commercio, che hanno dato il
benvenuto a Mpi Italia, confermando la piena disponibilità della città ad
iniziative che coinvolgono le risorse territoriali per la promozione del
turismo congressuale. Gli elogi (tanto più graditi in quanto espressi dai
più importanti operatori professionali del turismo d'affari in Italia e
all'estero), hanno riguardato l'efficienza e la qualità dei servizi
dell'hotel Parma & Congressi, la capienza e la versatilità del
Palacassa del quartiere fieristico di Parma, la funzionalità
dell'auditorium Paganini, la bellezza dei principali monumerti della città.
Particolarmente apprezzato il simpatico rally sul territorio, ideato da
Motivation & Events di Rodolfo Musco, grazie al quale gli ospiti sono
andati alla scoperta di prosciuttifici, caseifici e del folklore
locale;hanno poi potuto immergersi nella magica atmosfera del concerto
aperitivo proposto dalla pianista Roberta di Mario e dal soprano Monica
Nostalgi nel teatro Verdi di Busseto e, infine, partecipare al pranzo di
chiusura sull'aia dell'azienda agricola Ciato di Pannocchia, all'insegna
della più autentica genuinità dei prodotti della nostra terra degustati.
L'assemblea nazionale Mpi-Italia Chapter è stata organizzata con la
collaborazione ed il supporto tecnico della Camera di Commercio, del
Consorzio Albergatori Promoparma, del Comune di Busseto, di Cosma Events e
di Parma Incoming.
LA
COMMISSIONE MULTA DEGUSSA E NIPPON SODA PER LA LORO PARTECIPAZIONE AD UN
CARTELLO DEI MANGIMI PER ANIMALI (METIONINA)
Bruxelles, 2 luglio 2002 - La Commissione europea ha ieri comminato a
Degussa AG e Nippon Soda Company Ltd ammende pari rispettivamente a 118 e 9
milioni di euro per aver partecipato ad un cartello di fissazione dei prezzi
della metionina insieme ad Aventis SA. Aventis (già Rhône-Poulenc) ha
beneficiato della piena immunità dalle ammende in quanto ha rivelato alla
Commissione l'esistenza del cartello ed ha fornito prove decisive del suo
funzionamento. La metionina è uno degli amminoacidi più importanti a
livello mondiale come ingrediente dei mangimi per animali, principalmente
per il pollame ed i suini. Il cartello ha funzionato per quasi tredici anni
fino al 1999. "Con il loro comportamento Aventis, Degussa e Nippon Soda
hanno leso gravemente gli interessi dei loro clienti e, in definitiva, dei
consumatori di pollame e di carni suine, che hanno pagato per i prodotti in
questione prezzi ben più alti che se tra le imprese interessate vi fosse
stata una sana concorrenza sui prezzi" - ha dichiarato il commissario
europeo alla concorrenza Mario Monti. "La Commissione spera che, come
Aventis, altre imprese siano indotte a mettersi in regola e denunciare
simili comportamenti illeciti che hanno il solo scopo di svuotare le tasche
dei consumatori". In seguito ad un'indagine approfondita avviata nel
1999, la Commissione europea ha accertato che l'impresa francese Aventis Sa
e la sua controllata Aventis Animal Nutrition Sa, l'impresa tedesca Degussa
Ag e l'impresa giapponese Nippon Soda Company Ltd avevano partecipato tra il
1986 e il 1999 ad un cartello su scala mondiale della metionina, attraverso
il quale stabilivano obiettivi in materia di prezzi, applicavano aumenti di
prezzo e si scambiavano informazioni sui volumi delle vendite e sulle quote
di mercato di tale prodotto. Durante il periodo nel quale è stata commessa
l'infrazione, il valore del mercato della metionina nello Spazio economico
europeo - i 15 Stati membri dell'UE più Norvegia, Islanda e Liechtenstein -
era di circa 260 milioni di euro all'anno. Gli obiettivi del cartello erano
la fissazione di prezzi "obiettivo" e minimi, l'applicazione di
aumenti concertati dei prezzi, lo scambio di informazioni sulle vendite e la
concertazione sui prezzi da applicare a singoli clienti. Le imprese si
riunivano regolarmente sia ai livelli più alti - le cosiddette riunioni
"al vertice" - sia a livello tecnico - riunioni ai livelli
"dirigenziali" o "esecutivi". Durante le riunioni i
partecipanti comunicavano i loro dati sui volumi di vendita, che venivano
registrati ed utilizzati nelle discussioni per la fissazione dei
"prezzi obiettivo". Il comportamento delle imprese è da
qualificare come un'infrazione molto grave alle regole di concorrenza di cui
all'articolo 81 del trattato CE; di conseguenza, Degussa e Nippon Soda sono
state multate rispettivamente per 118 e 9 milioni di euro. Aventis ha
beneficiato di un condono totale per essere stata la prima ad informare la
Commissione e per aver fornito prove decisive sul cartello. Normalmente le
sarebbe stata comminata un'ammenda simile a quella imposta a Degussa. La
differenza di importo delle ammende rispecchia la differenza tra la quota di
mercato di Degussa, il massimo produttore mondiale di metionina, e quella di
Nippon Soda, inferiore di quasi cinque volte in termini di dati per il 1998.
Nel calcolare le ammende la Commissione tiene conto dell'effettiva capacità
dei leader di mercato di provocare danni più gravi degli operatori di
minori dimensioni e della necessità di garantire che le ammende abbiano un
sufficiente effetto dissuasivo. Nippon Soda e Degussa hanno collaborato in
misura più o meno grande con la Commissione ed hanno beneficiato di
riduzioni corrispondenti dell'importo delle ammende. Nippon Soda ha fornito
informazioni dettagliate che sono state utilizzate nella decisione insieme a
quelle ottenute da Degussa. Nippon Soda ha potuto trasmettere alla
Commissione documenti relativi al periodo in cui ha avuto luogo
l'infrazione, tra cui appunti manoscritti presi durante le riunioni del
cartello ed informazioni preziose per confermare l'esistenza del cartello
prima del 1990. Per questi motivi, Nippon Soda ha beneficiato di una
riduzione del 50 per cento. La maggior parte delle informazioni fornite da
Degussa non sono state comunicate volontariamente e Degussa ha anche
contestato la sua partecipazione al cartello prima della metà del 1992 e
dopo il 1997 benché le prove raccolte dalla Commissione indicassero
chiaramente il contrario. Per questi motivi la Commissione ha concesso a
Degussa una riduzione del 25 per cento soltanto della sua ammenda. I
documenti di cui la Commissione è entrata in possesso non lasciano dubbi
sull'intenzione di manipolare il mercato. In un appunto presentato da Nippon
Soda relativo ad una riunione con Degussa e Rhône-Poulenc nel giugno 1993,
ad esempio, si legge che "ci si è fondamentalmente messi d'accordo sul
fatto che l'attuale prezzo obiettivo di DM 6.20/kg rimarrà immutato durante
il terzo trimestre, fermo restando che i prezzi obiettivo applicabili per
Portogallo e Spagna, le cui monete sono state nuovamente svalutate del 6%, e
il Regno Unito, dove il prezzo obiettivo doveva, come convenuto in
precedenza, essere aumentato in due fasi, saranno fissati più
tardi".
SECONDO
LIIKANEN, L'INDUSTRIA SIDERURGICA DELL'UE DIVIENE SEMPRE PIÙ ECOCOMPATIBILE
Bruxelles, 3 luglio 2002 - L'industria siderurgica europea è riuscita
nell'impresa di svincolare il volume della produzione dall'impatto
ambientale: è quanto ha dichiarato il commissario per le Imprese e la
Società dell'informazione Erkki Liikanen in occasione di una tavola
rotonda, svoltasi a Lussemburgo il 27 giugno, sul tema degli insegnamenti
che si possono trarre dalla Comunità europea del carbone e dell'acciaio.
"Come indicato nella Relazione sulla competitività europea 2002 della
Commissione - ha dichiarato Liikanen - l'industria dell'Ue è riuscita,
negli ultimi 20 anni e sulla base di diversi indicatori, a spezzare
completamente il legame tra produzione e impatto ambientale. Ciò significa
che se da un lato la produzione è aumentata, dall'altro l'impatto effettivo
sull'ambiente è diminuito". Il Commissario ha però aggiunto che
l'industria dell'acciaio rimane ancora uno dei maggiori responsabili
dell'emissione di anidride carbonica, in quanto provoca circa il 30 per
cento delle emissioni industriali di questo gas nell'Ue. Liikanen ha
affermato che l'aumento dell'automazione ed un maggiore ricorso alle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione contribuiranno ad un
ulteriore impulso delle performance di questo settore. Egli ha quindi
aggiunto: "Gli sviluppi verificatisi nell'innovazione di prodotto hanno
comportato progressi notevoli. L'industria siderurgica europea non ha
cessato di migliorare la qualità e le prestazioni dei propri prodotti
finali, al fine di soddisfare i rapidi cambiamenti richiesti dai suoi
clienti sempre più esigenti".
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