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GIOVANNI SCOTTI

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scottigio@tin.it

 

LUNEDI'
8 LUGLIO  2002


pagina 6

 

 

 

 

 

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UN SITO SULLE POLITICHE LOMBARDE DELLA CASA

Digitando l'indirizzo internet www.politicheperlacasa.regione.lombardia.it  è possibile accedere al nuovo sito realizzato dall'unità Organizzativa Politiche della Casa per promuovere le iniziative e le attività promosse dalla Regione Lombardia sul problema. Il sito, cui possono accedere cittadini, enti ed associazioni, è strutturato in maniera tale da permettere una agevole ricerca e consultazione delle attività in corso e di quelle in programmazione. In particolare è possibile prendere visione delle modalità richieste per poter accedere al contributi per l'affitto e per l'acquisto della prima casa.

 

I CAVALIERI DEL LAVORO LOMBARDI: NUOVI PROTAGONISTI DELLO SVILUPPO
"... Vogliamo diventare i nuovi protagonisti dello sviluppo italiano. ...Vogliamo mettere il nostro sapere, le nostre esperienze e la nostra capacità imprenditoriale a disposizione per risolvere i problemi del Paese, facendo sentire la voce dell'impresa e dialogando con tutte le istituzioni sui temi più importanti per lo sviluppo non solo economico, ma anche culturale e sociale ...." ha dichiarato il Cavaliere del Lavoro Benito Benedini, Presidente del Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro, nel corso dell'assemblea annuale che si è svolta il 4 luglio u. s. a Milano.

Costituito nel 1922, con il Senatore Angelo Salmoiraghi suo primo presidente, il Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro è tra quelli che tradizionalmente vantano un elevato numero di iscritti. L'attività del Gruppo Lombardo si è articolata, essenzialmente, su due indirizzi primari, da una parte la promozione di ricerche e manifestazioni nell'intento, anche in base a quanto previsto dallo Statuto, di " ... facilitare lo studio e la risoluzione delle questioni interessanti l'economia nazionale ...", e dall'altra parte l'attuazione di una serie di iniziative a scopo benefico, con particolare attenzione al mondo giovanile.

Ricordiamo che l'onorificenza al "Merito del Lavoro" è concessa ogni anno dal Presidente della Repubblica a non più di 25 cittadini italiani, anche residenti all'estero, che si distinguono nei settori dell'industria, agricoltura, commercio, turismo e servizi, artigianato, attività creditizia ed assicurativa con importanti ricadute nel sociale ed in particolare sull'occupazione.

La prima riunione di Cavalieri del Lavoro, di cui si ha notizia ufficiale, risale all'aprile del 1903, due anni dopo la costituzione dell'Ordine. L'incontro si era tenuto a Roma, negli uffici della Camera di Commercio, in quanto era emersa l'esigenza di istituire un ente che cementasse i rapporti tra i Cavalieri del Lavoro e promuovesse un efficace confronto e un concreto impegno sui problemi del lavoro. Nel 1911, a Torino, si tenne il primo Congresso nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Dopo riunioni preliminari tenute a Roma il 25 novembre 1913 e il 18 marzo 1914, venne convocata una nuova assise per proclamare la costituzione dell'Associazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, con sede nella Capitale e sezioni in varie regioni italiane. Il secondo Congresso nazionale, inaugurato il 14 dicembre 1914, approvò l'atto costitutivo dell'Associazione.

L'istituzione è articolata in vari nuclei operanti a livello regionale (Gruppo Piemontese, Gruppo Lombardo, Gruppo Ligure, Gruppo Emiliano-Romagnolo, Gruppo Toscano, Gruppo Siciliano) e in taluni operanti a livello interregionale (Gruppo Triveneto, Gruppo Centrale, Gruppo del Mezzogiorno), per cui il 30 novembre 1922, a Bologna, si decise di trasformare l'Associazione in una Federazione, organo di collegamento dei nove Gruppi. L'indipendenza economica e l'assoluta apartiticità della Federazione sono state, fin dalla sua fondazione, garanzia di obiettività e imparzialità delle sue iniziative il cui unico scopo è quello di esaltare i valori umani del lavoro, dell'ingegno e delle realizzazioni ad essi connesse.

Nel 1925 la Federazione venne eretta in Ente Morale e successivamente, nel 1934, fu autorizzata a fregiarsi di uno stemma araldico con il motto dantesco "Me l'ovrare appaga".

Nel corso dell'assemblea lombarda Benito Benedini ha annunciato anche l'organizzazione, con il contributo scientifico di 14 docenti del Politecnico, di un convegno nazionale, che si terrà a Milano il 21 settembre p.v., sulla modernizzazione del Sistema Italia, che passa necessariamente attraverso due grandi temi, l'ambiente e le infrastrutture. Bendini ha sottolineato che si verificherà come " ... le infrastrutture aiutino l'ambiente ... " e come " ... laddove non sono state fatte le infrastrutture l'ambiente si sia deteriorato ...".

 

 

TECNHOTEL HOSPITALITY 2002: PARTNERSHIP FEDERALBERGHI

Anche quest'anno Federalberghi, patrocinatore della manifestazione dal 1967, organizzerà nella giornata di apertura (9 novembre) della 35ma edizione di Tecnhotel Hospitality, esposizione internazionale dell'industria dell'ospitalità in programma alla Fiera di Genova, un grande convegno.

Quest'anno sarà affrontato il tema "Quale turismo per l'Italia federalista?" ed importanti esponenti del Governo discuteranno i vantaggi che il federalismo potrà portare al turismo, settore chiave per l'economia e l'occupazione nazionale.

Annualmente il turismo produce un giro d'affari di oltre 70 miliardi di euro, pari al 7% del Pil, dà lavoro ad oltre 2 milioni di persone e coinvolge 270 mila imprese sul territorio nazionale.

Una vera potenza economica, che se opportunamente supportata da un disegno politico nazionale, potrebbe ulteriormente crescere, contribuendo in modo ancora più sostanzioso al riequilibrio della bilancia valutaria ed alla riduzione del tasso di disoccupazione nazionale.

In occasione dell'evento la Federalberghi ed il suo Presidente nazionale, Bernabò Bocca, traccerà un quadro dettagliato del movimento turistico, per verificare se l'effetto devastante degli attentati dell'11 settembre si stia assorbendo e come e per valutare l'andamento turistico nel 2002.

Allo stato i segnali che giungono a Federalberghi, principalmente dalle località marine, sono orientati ad un buon andamento complessivo della stagione estiva, nonostante che al momento i consumi in generale delle famiglie italiane tardino a ripartire.

 

 

TECNHOTEL HOSPITALITY 2002: LE MOSTRE TEMATICHE

La 35ma edizione di Tecnhotel Hospitality, esposizione internazionale dell'industria dell'ospitalità in programma alla Fiera di Genova, offre, ancora una volta, il proprio supporto all'aggiornamento nel settore turistico-ricettivo dando spazio a una serie di mostre tematiche, curate dai migliori professionisti sul mercato nei vari settori, in grado di contribuire al miglioramento della qualità e a una nuova cultura dell'ospitalità con un approccio non didattico, ma che ponga le condizioni per un'interazione tra visitatori professionali e aziende.

Di seguito segnaliamo le mostre tematiche.

"Opera seconda del terzo millennio" è la mostra di tendenza sui rivestimenti tessili, curata dalla rivista Arredo in collaborazione con lo Studio d'Architettura Micheli.

"L'hotel come scenario d'arte, moda e design" dello Studio Marco Piva è un progetto evoluto dove il design assume un ruolo di codice creativo di tipo trasversale che interagisce con gli altri linguaggi innovativi.

"The Antiallergic room" è un prototipo ambientale di camera da letto per la prevenzione dell'allergia agli acari della polvere curato dall'architetto Patrizia Valla, a prosecuzione del ciclo "Hospitality for all".

"Il culto del bagno nell'arte" è la sezione dedicata all'ambiente bagno curata da Daniela Tomaselli che, partendo dalla ricreazione di opere di alcuni celebri pittori, offrirà una panoramica di prodotti e soluzioni particolari per il settore alberghiero: funzionali, tecnologici, attenti ad aspetti come la manutenzione, il risparmio energetico e idrico, ma anche in grado di regalare benessere visivo e relax.

"Wellness Energy - in Contract" dello Studio d'Architettura Simone Micheli, dedicata al mondo del benessere per l'hotel, è una simulazione di un nuovo e atipico spazio dove far convivere più situazioni fruitive: fitness, wellness e relax.

"Beach and more", curata dall'architetto Niccolò Casiddu, individua le connessioni tra i settori alberghiero e balneare, integrando funzioni e materiali: lo stabilimento balneare inteso come spazio ospitalità in continuità con la struttura ricettiva vera e propria.

"hotellab 2002" è l'iniziativa di Innovahotel, il Centro servizi nazionale di Confesercenti, con cui saranno presentati, a grandezza naturale, sotto forma di laboratorio dinamico, due progetti alberghieri, esempi concreti di realizzazione integrata, nelle loro componenti essenziali: edile, impiantistica e d'arredo, completati da una mostra esplicativa dell'iter progettuale (dallo studio di fattibilità alla realizzazione cantieristica).

"Percorso per un albergo sano: i cinque elementi" e "Caffè Moda" sono le proposte di Ecodialogando, ideate dagli architetti Maria Elisa Villa e Massimo Duroni. La prima ha come filo conduttore il benessere e si ispira alla filosofia del Feng-Shui. La seconda sviluppa un nuovo concetto di caffè dove acquistare oggetti di moda selezionati secondo criteri di attenzione all'aspetto biologico e al benessere.

"Architettando. in scena e dietro le quinte", realizzata da Pianeta Hotel e Studio Ambrosi, presenta tutte le diverse tipologie di ristorazione in albergo illustrandone i due momenti della preparazione e della presentazione.

 

 

NULLO IL LICENZIAMENTO IRROGATO ALLA LAVORATRICE ENTRO UN ANNO DALLA CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO

Con la sentenza n. 5065 del 9 aprile 2002 la Corte di Cassazione ha affermato che il licenziamento della lavoratrice entro l'anno successivo alla celebrazione del matrimonio è nullo, ai sensi dell'art. 1 della Legge 9 gennaio 1963, n. 7, anche se formalmente intimato, in applicazione dell'art. 2110 cod. civ., perché l'assenza della lavoratrice per malattia si era protratta oltre la scadenza del periodo in cui il dipendente ha diritto alla conservazione del posto, vale a dire il cosiddetto periodo di comporto.

L'art. 1 della Legge n. 7/63, dopo aver disposto che i licenziamenti attuati a causa di matrimonio sono nulli, fissa la presunzione che la "causa di matrimonio" sussiste ogni qualvolta che il licenziamento sia stato irrogato alla lavoratrice nel periodo compreso fra il giorno della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio e un anno dopo la avvenuta celebrazione.

Il datore di lavoro può superare tale presunzione solamente provando che il licenziamento è stato effettuato non a causa di matrimonio, ma per una delle cause previste dalle lettere a (colpa grave da parte della lavoratrice), b (cessazione dell'attività dell'azienda cui la lavoratrice è addetta), c (ultimazione della prestazione per la quale la lavoratrice è stata assunta o risoluzione del rapporto di lavoro per la scadenza del termine), dell'art. 3, 2° comma, della Legge n. 860/50, attualmente art. 54, 3° comma, del Decreto legislativo n. 151/01, vale a dire il testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, che, tra l'altro, aggiunge alle tre ipotesi indicate dalla Legge n. 860/50 l'ulteriore ipotesi costituita dall'esito negativo del patto di prova.

Nel caso di specie, la società datrice di lavoro, entro il primo anno successivo alla celebrazione del matrimonio, aveva licenziato la lavoratrice per superamento del periodo di comporto.

A sostegno della legittimità del recesso, la società adduceva il carattere eccezionale della disposizione contenuta nell'art. 2110 cod. civ., contrapponendolo al carattere "generale" della norma di tutela della lavoratrice contro i licenziamenti intimati a causa di matrimonio.

Dall'eccezionalità dell'art. 2110 sarebbe derivata, in presenza di una causa risolutiva del rapporto fondata su tale norma, la prevalenza, e quindi l'operatività della stessa, a scapito della previsione "generale" di nullità del licenziamento, comminata dall'art. 1 della legge del 1963, per il caso in cui questo venga intimato entro un anno dalla celebrazione del matrimonio.

La Corte, senza condividere la suddetta argomentazione, ha invece confermato -.come già ritenuto da entrambi i giudici del merito - la nullità del licenziamento siccome intimato "per causa di matrimonio".

La legge del 1963 attribuisce al datore di lavoro la facoltà di provare che il licenziamento, benché avvenuto nel periodo di un anno dal matrimonio, trova la sua causa effettiva in una delle ipotesi previste dall'art. 3 della legge del 1950, sulla tutela delle lavoratrici madri (oggi abrogata, anche formalmente, dall'art. 86 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151): ipotesi delle quali fa esplicita menzione, in termini identici, l'art. 54 del medesimo decreto legislativo.

Fra le ipotesi suddette figura anche quella di "colpa grave da parte della lavoratrice, costituente giusta causa per la risoluzione del rapporto di lavoro".

Nel caso di specie, tuttavia, il motivo di risoluzione fatto valere dal datore di lavoro, quand'anche ne fosse stata accertata l'esistenza, avrebbe comportato - come in effetti era accaduto - l'irrogazione di un licenziamento non per colpa grave e non per giusta causa - prevalenti, come tali, sulla presunzione posta dall'art. 1 della legge del 1963 - bensì per superamento del periodo di comporto: ipotesi, questa, di licenziamento con preavviso, al cui profilo giuridico la colpa grave appare estranea.

Sulla base dei principi enunciati dalla sentenza, il divieto di licenziamento per causa di matrimonio, rafforzato dalla suddetta presunzione, può essere superato solo se il datore di lavoro adduca e provi l'esistenza, nei confronti della lavoratrice, di una delle cause di risoluzione del rapporto tassativamente previste dal citato art. 1 della Legge n. 7/63, vale a dire: colpa grave da parte della lavoratrice, costituente giusta causa per la risoluzione del rapporto di lavoro, cessazione dell'attività dell'azienda cui la lavoratrice è addetta, ultimazione della prestazione per la quale la lavoratrice è stata assunta o risoluzione del rapporto di lavoro per la scadenza del termine.

 

 

AGRITURISMO: IV EDIZIONE DELLE GIORNATE NAZIONALI

L'agriturismo italiano è salito in Valle d'Aosta, in occasione dell'Anno internazionale delle Montagne, con la IV edizione delle "Giornate nazionali dell'agriturismo", che si è tenuta in Valtournenche dal 28 al 30 giugno 2002, promossa dall'Anagritur, Consorzio tra le Organizzazioni Nazionali dell'Agriturismo, vale a dire Agriturist, Terranostra e Turismo verde e realizzata d'intesa con La Regione Autonoma Valle d'Aosta e l'Associazione Agriturismo Valdostano.

Digitando l'indirizzo internet www.anagritur.it è possibile consultare il sito della manifestazione nel corso della quale esperti del settore, rappresentanti delle amministrazioni nazionale e regionali, testimoni del mondo produttivo e giornalisti si sono confrontati sui temi del mercato, della qualità, della professionalità e della multifunzionalità dell'impresa agricola, prendendo atto di come, dopo quasi 18 anni di vita, l'agriturismo italiano stia cambiando il suo volto.

Le giornate hanno affrontato i nuovi temi dello sviluppo locale per analizzare l'evoluzione dell'agriturismo e mettere a punto proposte per lo sviluppo del settore, anche a seguito dell'approvazione della nuova normativa nazionale definita dal Decreto legislativo n. 228 del 18 maggio 2001, vale a dire la cosiddetta legge di orientamento e modernizzazione del settore agricolo.

La normativa, ritenuta una vera e propria riforma del settore agricolo ha decisamente dipanato la matassa della multifunzionalità dell'agricoltura: l'art. 1, infatti, ha sostituito l'art. 2135 cod. civ. definendo imprenditore agricolo " ... chi esercita attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse...". Per queste ultime la riformulazione dell'articolo opera un significativo allargamento considerando connesse le attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti aziendali, le attività dirette alla fornitura di beni e servizi ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale o di ricezione ed ospitalità.

Alla fine dei lavori i partecipanti al Convegno di Valtournence, rilevando alcune condizioni critiche per lo sviluppo dell'agriturismo italiano, hanno dato mandato all'Anagritur ed alla Regione Autonoma Valle d'Aosta di riportare le conclusioni alle competenti autorità nazionali, Ministero delle Politiche Agricole e Conferenza Stato-Regioni, nelle persone del Ministro e del Coordinatore tra gli Assessori dell'Agricoltura con l'obiettivo di costituire due tavoli di lavoro, di cui il primo per il coordinamento delle attività di controllo (con particolare riferimento alle azioni preventive relative alle normative igienico-sanitarie), ed il secondo per il coordinamento delle politiche di settore (con particolare riferimento alla semplificazione della normativa di settore, al coordinamento normativo fra l'agriturismo e le altre forme di turismo di campagna ed alla promozione di un coordinamento tra le politiche e gli strumenti regionali per la classificazione - requisiti, metodi, simboli - segnaletica, sviluppo della qualità e formazione..

 

 

AGRITURISMO IN VAL D'AOSTA

Sempre digitando l'indirizzo internet www.anagritur.it è possibile consultare sul sito dell'Anagritur, il Consorzio tra le Organizzazioni Nazionali dell'Agriturismo - Agriturist, Terranostra e Turismo Verde - le 69 iniziative speciali proposte da 29 aziende agrituristiche della Valle d'Aosta per la conoscenza dell'agriturismo e del territorio nel corso della IV edizione delle "Giornate nazionali dell'agriturismo convegno".

Sul sito è possibile consultare e scegliere tra le varie proposte nonché prenotare il soggiorno in funzione degli interessi: cultura, tradizioni e risorse etniche, artigianato tipico, sport di montagna, ambiente e natura, prodotti tipici ed enogastronomici.

Sul sito della Regione Valle d'Aosta, digitando l'indirizzo internet http://www.regione.vda.it, è possibile raccogliere ulteriori informazioni utili per organizzare il proprio soggiorno nella regione alpina circondata dalle più alte e prestigiose cime conosciute nel mondo intero (Gran paradiso, Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa), trovando accoglienza non solo nelle tradizionali strutture alberghiere, ma anche e soprattutto nei 50 centri di agriturismo, situati nei caratteristici villaggi della valle centrale o delle valli laterali.

Ricordiamo che la prima forma di agriturismo in Valle d'Aosta ha trovato espressione già nel secolo scorso quando c'era la tradizione di ospitare i primi viaggiatori inglesi che desideravano cimentarsi con le scalate delle montagne. Adesso l'ospitalità degli agricoltori valdostani è ricercata dai turisti che vogliono entrare in contatto con una realtà contadina, lontana dal lusso e dalla raffinatezza delle grandi stazioni turistiche.

L'agriturismo, inteso come attività regolarmente disciplinata, viene svolto dagli agricoltori nell'ambito della loro azienda agricola, in forme diverse, come il semplice affitto alloggi, il trattamento di pernottamento con prima colazione, mezza pensione o pensione completa o il ristoro.

In questa regione l'offerta agrituristica, pur limitata numericamente, riesce ad essere competitiva sul mercato, proponendosi come settore ben definito nell'ambito dell'offerta turistica, con peculiarità proprie e con un'offerta diversificata ed offrendo ospitalità in ambienti di ottimo livello qualitativo e, soprattutto, proponendo i prodotti della propria terra, all'insegna della genuinità.

 

TASSI USURARI PER IL TERZO TRIMESTRE 2002

A richiesta di un lettore indichiamo l'ammontare dei cosiddetti tassi usurari (Legge 7 marzo 1996, n. 108) valevoli per il periodo 1° luglio al 30 settembre 2002. I tassi medi indicati nella tabella sono quelli riportati in allegato al Decreto del Ministero dell'Economia del 19 giugno 2002, che è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 148 del 26 giugno 2002.

Categorie di operazioni

Classi di importo

Tassi medi

Tassi

usurari

Aperture di credito in conto corrente con e senza garanzia

Fino a 5.000

Oltre 5.000

12,30

9,78

18,45

14,67

Anticipi su crediti e documenti, sconti di portafoglio commerciali e altri finanziamenti a breve e a medio e lungo termine alle unità produttive private effettuati dalle banche

Fino a 5.000

Oltre 5.000

7,69

6,86

11,535

10,29

Factoring: anticipi su crediti acquistati e su crediti futuri

Fino a 50.000

Oltre 50.000

7,46

6,63

11,19

9,945

Crediti personali a breve e a medio e lungo termine e altri finanziamenti alle famiglie di consumatori a breve e a medio e lungo termine effettuati dalle banche

 

10,52

15,78

Finanziamenti per anticipi su crediti e documenti, sconti di portafoglio commerciali, crediti personali a breve e a medio e lungo termine e altri finanziamenti a breve e a medio e lungo termine effettuati dagli intermediari finanziari non bancari Intermediari finanziari non bancari

Fino a 5.000

Oltre 5.000

20,94

15,45

31,41

23,175

 

Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio.

I tassi si riferiscono ai finanziamenti erogati ai sensi del D.P.P. n. 180/50 o secondo schemi contrattuali ad esso assimilabili

Fino a 5.000

Oltre 5.000

18,67

12,18

28,005

18,27

Leasing con durata fino e oltre i tre anni

Fino a 5.000

5.000/25.000

25.000/50.000

oltre 50.000

15,23

10,23

8,87

6,83

22,845

15,345

13,305

10,245

Credito finalizzato all'acquisto rateale di beni di consumo

Fino a 1.500

1.500/5.000

oltre 5.000

20,52

15,58

11,57

30,78

23,37

17,355

Mutui a tasso fisso e variabile con garanzia reale

 

5,62

8,43

 

I tassi indicati nella tabella non comprendono la commissione di massimo scoperto che, nella media delle operazioni rilevate, si ragguaglia a 0,55 punti percentuali.

 

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