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SITO SULLE POLITICHE LOMBARDE DELLA CASA Digitando
l'indirizzo internet www.politicheperlacasa.regione.lombardia.it
è possibile accedere al nuovo sito realizzato dall'unità Organizzativa
Politiche della Casa per promuovere le iniziative e le attività promosse
dalla Regione Lombardia sul problema.
I
CAVALIERI DEL LAVORO LOMBARDI: NUOVI PROTAGONISTI DELLO SVILUPPO Costituito
nel 1922, con il Senatore Angelo Salmoiraghi suo primo presidente, il Gruppo
Lombardo dei Cavalieri del Lavoro è tra quelli che tradizionalmente vantano
un elevato numero di iscritti. L'attività del Gruppo Lombardo si è
articolata, essenzialmente, su due indirizzi primari, da una parte la
promozione di ricerche e manifestazioni nell'intento, anche in base a quanto
previsto dallo Statuto, di " ... facilitare lo studio e la risoluzione
delle questioni interessanti l'economia nazionale ...", e dall'altra
parte l'attuazione di una serie di iniziative a scopo benefico, con
particolare attenzione al mondo giovanile. Ricordiamo
che l'onorificenza al "Merito del Lavoro" è concessa ogni anno
dal Presidente della Repubblica a non più di 25 cittadini italiani, anche
residenti all'estero, che si distinguono nei settori dell'industria,
agricoltura, commercio, turismo e servizi, artigianato, attività creditizia
ed assicurativa con importanti ricadute nel sociale ed in particolare
sull'occupazione. La
prima riunione di Cavalieri del Lavoro, di cui si ha notizia ufficiale,
risale all'aprile del 1903, due anni dopo la costituzione dell'Ordine.
L'incontro si era tenuto a Roma, negli uffici della Camera di Commercio, in
quanto era emersa l'esigenza di istituire un ente che cementasse i rapporti
tra i Cavalieri del Lavoro e promuovesse un efficace confronto e un concreto
impegno sui problemi del lavoro. Nel 1911, a Torino, si tenne il primo
Congresso nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Dopo riunioni preliminari
tenute a Roma il 25 novembre 1913 e il 18 marzo 1914, venne convocata una
nuova assise per proclamare la costituzione dell'Associazione nazionale dei
Cavalieri del Lavoro, con sede nella Capitale e sezioni in varie regioni
italiane. Il secondo Congresso nazionale, inaugurato il 14 dicembre 1914,
approvò l'atto costitutivo dell'Associazione. L'istituzione
è articolata in vari nuclei operanti a livello regionale (Gruppo
Piemontese, Gruppo Lombardo, Gruppo Ligure, Gruppo Emiliano-Romagnolo,
Gruppo Toscano, Gruppo Siciliano) e in taluni operanti a livello
interregionale (Gruppo Triveneto, Gruppo Centrale, Gruppo del Mezzogiorno),
per cui il 30 novembre 1922, a Bologna, si decise di trasformare
l'Associazione in una Federazione, organo di collegamento dei nove Gruppi.
L'indipendenza economica e l'assoluta apartiticità della Federazione sono
state, fin dalla sua fondazione, garanzia di obiettività e imparzialità
delle sue iniziative il cui unico scopo è quello di esaltare i valori umani
del lavoro, dell'ingegno e delle realizzazioni ad essi connesse. Nel
1925 la Federazione venne eretta in Ente Morale e successivamente, nel 1934,
fu autorizzata a fregiarsi di uno stemma araldico con il motto dantesco
"Me l'ovrare appaga". Nel
corso dell'assemblea lombarda Benito Benedini ha annunciato anche
l'organizzazione, con il contributo scientifico di 14 docenti del
Politecnico, di un convegno nazionale, che si terrà a Milano il 21
settembre p.v., sulla modernizzazione del Sistema Italia, che passa
necessariamente attraverso due grandi temi, l'ambiente e le infrastrutture.
Bendini ha sottolineato che si verificherà come " ... le
infrastrutture aiutino l'ambiente ... " e come " ... laddove non
sono state fatte le infrastrutture l'ambiente si sia deteriorato ...". TECNHOTEL
HOSPITALITY 2002: PARTNERSHIP FEDERALBERGHI Anche
quest'anno Federalberghi, patrocinatore della manifestazione dal 1967,
organizzerà nella giornata di apertura (9 novembre) della 35ma edizione di
Tecnhotel Hospitality, esposizione internazionale dell'industria
dell'ospitalità in programma alla Fiera di Genova, un grande convegno. Quest'anno
sarà affrontato il tema "Quale turismo per l'Italia federalista?"
ed importanti esponenti del Governo discuteranno i vantaggi che il
federalismo potrà portare al turismo, settore chiave per l'economia e
l'occupazione nazionale. Annualmente
il turismo produce un giro d'affari di oltre 70 miliardi di euro, pari al 7%
del Pil, dà lavoro ad oltre 2 milioni di persone e coinvolge 270 mila
imprese sul territorio nazionale. Una
vera potenza economica, che se opportunamente supportata da un disegno
politico nazionale, potrebbe ulteriormente crescere, contribuendo in modo
ancora più sostanzioso al riequilibrio della bilancia valutaria ed alla
riduzione del tasso di disoccupazione nazionale. In
occasione dell'evento la Federalberghi ed il suo Presidente nazionale,
Bernabò Bocca, traccerà un quadro dettagliato del movimento turistico, per
verificare se l'effetto devastante degli attentati dell'11 settembre si stia
assorbendo e come e per valutare l'andamento turistico nel 2002. Allo
stato i segnali che giungono a Federalberghi, principalmente dalle località
marine, sono orientati ad un buon andamento complessivo della stagione
estiva, nonostante che al momento i consumi in generale delle famiglie
italiane tardino a ripartire. TECNHOTEL
HOSPITALITY 2002: LE MOSTRE TEMATICHE La
35ma edizione di Tecnhotel Hospitality, esposizione internazionale
dell'industria dell'ospitalità in programma alla Fiera di Genova, offre,
ancora una volta, il proprio supporto all'aggiornamento nel settore
turistico-ricettivo dando spazio a una serie di mostre tematiche, curate dai
migliori professionisti sul mercato nei vari settori, in grado di
contribuire al miglioramento della qualità e a una nuova cultura
dell'ospitalità con un approccio non didattico, ma che ponga le condizioni
per un'interazione tra visitatori professionali e aziende. Di
seguito segnaliamo le mostre tematiche. "Opera
seconda del terzo millennio" è la mostra di tendenza sui rivestimenti
tessili, curata dalla rivista Arredo in collaborazione con lo Studio
d'Architettura Micheli. "L'hotel
come scenario d'arte, moda e design" dello Studio Marco Piva è un
progetto evoluto dove il design assume un ruolo di codice creativo di tipo
trasversale che interagisce con gli altri linguaggi innovativi. "The
Antiallergic room" è un prototipo ambientale di camera da letto per la
prevenzione dell'allergia agli acari della polvere curato dall'architetto
Patrizia Valla, a prosecuzione del ciclo "Hospitality for all". "Il
culto del bagno nell'arte" è la sezione dedicata all'ambiente bagno
curata da Daniela Tomaselli che, partendo dalla ricreazione di opere di
alcuni celebri pittori, offrirà una panoramica di prodotti e soluzioni
particolari per il settore alberghiero: funzionali, tecnologici, attenti ad
aspetti come la manutenzione, il risparmio energetico e idrico, ma anche in
grado di regalare benessere visivo e relax. "Wellness
Energy - in Contract" dello Studio d'Architettura Simone Micheli,
dedicata al mondo del benessere per l'hotel, è una simulazione di un nuovo
e atipico spazio dove far convivere più situazioni fruitive: fitness,
wellness e relax. "Beach
and more", curata dall'architetto Niccolò Casiddu, individua le
connessioni tra i settori alberghiero e balneare, integrando funzioni e
materiali: lo stabilimento balneare inteso come spazio ospitalità in
continuità con la struttura ricettiva vera e propria. "hotellab
2002" è l'iniziativa di Innovahotel, il Centro servizi nazionale di
Confesercenti, con cui saranno presentati, a grandezza naturale, sotto forma
di laboratorio dinamico, due progetti alberghieri, esempi concreti di
realizzazione integrata, nelle loro componenti essenziali: edile,
impiantistica e d'arredo, completati da una mostra esplicativa dell'iter
progettuale (dallo studio di fattibilità alla realizzazione cantieristica). "Percorso
per un albergo sano: i cinque elementi" e "Caffè Moda" sono
le proposte di Ecodialogando, ideate dagli architetti Maria Elisa Villa e
Massimo Duroni. La prima ha come filo conduttore il benessere e si ispira
alla filosofia del Feng-Shui. La seconda sviluppa un nuovo concetto di caffè
dove acquistare oggetti di moda selezionati secondo criteri di attenzione
all'aspetto biologico e al benessere. "Architettando.
in scena e dietro le quinte", realizzata da Pianeta Hotel e Studio
Ambrosi, presenta tutte le diverse tipologie di ristorazione in albergo
illustrandone i due momenti della preparazione e della presentazione. NULLO
IL LICENZIAMENTO IRROGATO ALLA LAVORATRICE ENTRO UN ANNO DALLA CELEBRAZIONE
DEL MATRIMONIO Con
la sentenza n. 5065 del 9 aprile 2002 la Corte di Cassazione ha affermato
che il licenziamento della lavoratrice entro l'anno successivo alla
celebrazione del matrimonio è nullo, ai sensi dell'art. 1 della Legge 9
gennaio 1963, n. 7, anche se formalmente intimato, in applicazione dell'art.
2110 cod. civ., perché l'assenza della lavoratrice per malattia si era
protratta oltre la scadenza del periodo in cui il dipendente ha diritto alla
conservazione del posto, vale a dire il cosiddetto periodo di comporto. L'art.
1 della Legge n. 7/63, dopo aver disposto che i licenziamenti attuati a
causa di matrimonio sono nulli, fissa la presunzione che la "causa di
matrimonio" sussiste ogni qualvolta che il licenziamento sia stato
irrogato alla lavoratrice nel periodo compreso fra il giorno della richiesta
delle pubblicazioni di matrimonio e un anno dopo la avvenuta celebrazione. Il
datore di lavoro può superare tale presunzione solamente provando che il
licenziamento è stato effettuato non a causa di matrimonio, ma per una
delle cause previste dalle lettere a (colpa grave da parte della
lavoratrice), b (cessazione dell'attività dell'azienda cui la lavoratrice
è addetta), c (ultimazione della prestazione per la quale la lavoratrice è
stata assunta o risoluzione del rapporto di lavoro per la scadenza del
termine), dell'art. 3, 2° comma, della Legge n. 860/50, attualmente art.
54, 3° comma, del Decreto legislativo n. 151/01, vale a dire il testo unico
delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternità e della paternità, che, tra l'altro, aggiunge alle tre ipotesi
indicate dalla Legge n. 860/50 l'ulteriore ipotesi costituita dall'esito
negativo del patto di prova. Nel
caso di specie, la società datrice di lavoro, entro il primo anno
successivo alla celebrazione del matrimonio, aveva licenziato la lavoratrice
per superamento del periodo di comporto. A
sostegno della legittimità del recesso, la società adduceva il carattere
eccezionale della disposizione contenuta nell'art. 2110 cod. civ.,
contrapponendolo al carattere "generale" della norma di tutela
della lavoratrice contro i licenziamenti intimati a causa di matrimonio. Dall'eccezionalità
dell'art. 2110 sarebbe derivata, in presenza di una causa risolutiva del
rapporto fondata su tale norma, la prevalenza, e quindi l'operatività della
stessa, a scapito della previsione "generale" di nullità del
licenziamento, comminata dall'art. 1 della legge del 1963, per il caso in
cui questo venga intimato entro un anno dalla celebrazione del matrimonio. La
Corte, senza condividere la suddetta argomentazione, ha invece confermato
-.come già ritenuto da entrambi i giudici del merito - la nullità del
licenziamento siccome intimato "per causa di matrimonio". La
legge del 1963 attribuisce al datore di lavoro la facoltà di provare che il
licenziamento, benché avvenuto nel periodo di un anno dal matrimonio, trova
la sua causa effettiva in una delle ipotesi previste dall'art. 3 della legge
del 1950, sulla tutela delle lavoratrici madri (oggi abrogata, anche
formalmente, dall'art. 86 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151):
ipotesi delle quali fa esplicita menzione, in termini identici, l'art. 54
del medesimo decreto legislativo. Fra
le ipotesi suddette figura anche quella di "colpa grave da parte della
lavoratrice, costituente giusta causa per la risoluzione del rapporto di
lavoro". Nel
caso di specie, tuttavia, il motivo di risoluzione fatto valere dal datore
di lavoro, quand'anche ne fosse stata accertata l'esistenza, avrebbe
comportato - come in effetti era accaduto - l'irrogazione di un
licenziamento non per colpa grave e non per giusta causa - prevalenti, come
tali, sulla presunzione posta dall'art. 1 della legge del 1963 - bensì per
superamento del periodo di comporto: ipotesi, questa, di licenziamento con
preavviso, al cui profilo giuridico la colpa grave appare estranea. Sulla
base dei principi enunciati dalla sentenza, il divieto di licenziamento per
causa di matrimonio, rafforzato dalla suddetta presunzione, può essere
superato solo se il datore di lavoro adduca e provi l'esistenza, nei
confronti della lavoratrice, di una delle cause di risoluzione del rapporto
tassativamente previste dal citato art. 1 della Legge n. 7/63, vale a dire:
colpa grave da parte della lavoratrice, costituente giusta causa per la
risoluzione del rapporto di lavoro, cessazione dell'attività dell'azienda
cui la lavoratrice è addetta, ultimazione della prestazione per la quale la
lavoratrice è stata assunta o risoluzione del rapporto di lavoro per la
scadenza del termine. AGRITURISMO:
IV EDIZIONE DELLE GIORNATE NAZIONALI L'agriturismo
italiano è salito in Valle d'Aosta, in occasione dell'Anno internazionale
delle Montagne, con la IV edizione delle "Giornate nazionali
dell'agriturismo", che si è tenuta in Valtournenche dal 28 al 30
giugno 2002, promossa dall'Anagritur, Consorzio tra le Organizzazioni
Nazionali dell'Agriturismo, vale a dire Agriturist, Terranostra e Turismo
verde e realizzata d'intesa con La Regione Autonoma Valle d'Aosta e
l'Associazione Agriturismo Valdostano. Digitando
l'indirizzo internet www.anagritur.it è possibile consultare il sito della
manifestazione nel corso della quale esperti del settore, rappresentanti
delle amministrazioni nazionale e regionali, testimoni del mondo produttivo
e giornalisti si sono confrontati sui temi del mercato, della qualità,
della professionalità e della multifunzionalità dell'impresa agricola,
prendendo atto di come, dopo quasi 18 anni di vita, l'agriturismo italiano
stia cambiando il suo volto. Le
giornate hanno affrontato i nuovi temi dello sviluppo locale per analizzare
l'evoluzione dell'agriturismo e mettere a punto proposte per lo sviluppo del
settore, anche a seguito dell'approvazione della nuova normativa nazionale
definita dal Decreto legislativo n. 228 del 18 maggio 2001, vale a dire la
cosiddetta legge di orientamento e modernizzazione del settore agricolo. La
normativa, ritenuta una vera e propria riforma del settore agricolo ha
decisamente dipanato la matassa della multifunzionalità dell'agricoltura:
l'art. 1, infatti, ha sostituito l'art. 2135 cod. civ. definendo
imprenditore agricolo " ... chi esercita attività di coltivazione del
fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse...".
Per queste ultime la riformulazione dell'articolo opera un significativo
allargamento considerando connesse le attività dirette alla manipolazione,
conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei
prodotti aziendali, le attività dirette alla fornitura di beni e servizi
ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio
rurale e forestale o di ricezione ed ospitalità. Alla
fine dei lavori i partecipanti al Convegno di Valtournence, rilevando alcune
condizioni critiche per lo sviluppo dell'agriturismo italiano, hanno dato
mandato all'Anagritur ed alla Regione Autonoma Valle d'Aosta di riportare le
conclusioni alle competenti autorità nazionali, Ministero delle Politiche
Agricole e Conferenza Stato-Regioni, nelle persone del Ministro e del
Coordinatore tra gli Assessori dell'Agricoltura con l'obiettivo di
costituire due tavoli di lavoro, di cui il primo per il coordinamento delle
attività di controllo (con particolare riferimento alle azioni preventive
relative alle normative igienico-sanitarie), ed il secondo per il
coordinamento delle politiche di settore (con particolare riferimento alla
semplificazione della normativa di settore, al coordinamento normativo fra
l'agriturismo e le altre forme di turismo di campagna ed alla promozione di
un coordinamento tra le politiche e gli strumenti regionali per la
classificazione - requisiti, metodi, simboli - segnaletica, sviluppo della
qualità e formazione.. AGRITURISMO
IN VAL D'AOSTA Sempre
digitando l'indirizzo internet www.anagritur.it è possibile consultare sul
sito dell'Anagritur, il Consorzio tra le Organizzazioni Nazionali
dell'Agriturismo - Agriturist, Terranostra e Turismo Verde - le 69
iniziative speciali proposte da 29 aziende agrituristiche della Valle
d'Aosta per la conoscenza dell'agriturismo e del territorio nel corso della
IV edizione delle "Giornate nazionali dell'agriturismo convegno". Sul
sito è possibile consultare e scegliere tra le varie proposte nonché
prenotare il soggiorno in funzione degli interessi: cultura, tradizioni e
risorse etniche, artigianato tipico, sport di montagna, ambiente e natura,
prodotti tipici ed enogastronomici. Sul
sito della Regione Valle d'Aosta, digitando l'indirizzo internet
http://www.regione.vda.it, è possibile raccogliere ulteriori informazioni
utili per organizzare il proprio soggiorno nella regione alpina circondata
dalle più alte e prestigiose cime conosciute nel mondo intero (Gran
paradiso, Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa), trovando accoglienza non solo
nelle tradizionali strutture alberghiere, ma anche e soprattutto nei 50
centri di agriturismo, situati nei caratteristici villaggi della valle
centrale o delle valli laterali. Ricordiamo
che la prima forma di agriturismo in Valle d'Aosta ha trovato espressione già
nel secolo scorso quando c'era la tradizione di ospitare i primi viaggiatori
inglesi che desideravano cimentarsi con le scalate delle montagne. Adesso
l'ospitalità degli agricoltori valdostani è ricercata dai turisti che
vogliono entrare in contatto con una realtà contadina, lontana dal lusso e
dalla raffinatezza delle grandi stazioni turistiche. L'agriturismo,
inteso come attività regolarmente disciplinata, viene svolto dagli
agricoltori nell'ambito della loro azienda agricola, in forme diverse, come
il semplice affitto alloggi, il trattamento di pernottamento con prima
colazione, mezza pensione o pensione completa o il ristoro. In
questa regione l'offerta agrituristica, pur limitata numericamente, riesce
ad essere competitiva sul mercato, proponendosi come settore ben definito
nell'ambito dell'offerta turistica, con peculiarità proprie e con
un'offerta diversificata ed offrendo ospitalità in ambienti di ottimo
livello qualitativo e, soprattutto, proponendo i prodotti della propria
terra, all'insegna della genuinità.
TASSI
USURARI PER IL TERZO TRIMESTRE 2002 A
richiesta di un lettore indichiamo l'ammontare dei cosiddetti tassi usurari
(Legge 7 marzo 1996, n. 108) valevoli per il periodo 1° luglio al 30
settembre 2002.
I
tassi indicati nella tabella non comprendono la commissione di massimo
scoperto che, nella media delle operazioni rilevate, si ragguaglia a 0,55
punti percentuali.
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