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MARTEDI'
9 LUGLIO  2002

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

UN PROGETTO IN MATERIA DI SCIENZA E SOCIETÀ VIENE ESTESO A ITALIA FAST (FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SCIENTIFICHE E TECNICHE) E SVEZIA IVA (ACCADEMIA REALE SVEDESE PER LE SCIENZE INGEGNERISTICHE). 

Bruxelles, 9 luglio 2002 - "Science Generation", un progetto in materia di scienza e società finanziato dall'Ue e sperimentato con successo in Francia, verrà esteso prossimamente alla Svezia e all'Italia. Il progetto, che riceve un contributo dalla Commissione europea di 1,44 milioni di euro, si propone di avvicinare le questioni in materia di bioscienze ai decisori, ai politici, ai media e al pubblico in generale. Le attività dell'iniziativa verteranno principalmente sull'organizzazione di riunioni, la realizzazione di sondaggi d'opinione e la creazione di una rete in materia di ricerca, accanto alla promozione di un dibattito su un apposito sito web. Il progetto, varato in Francia due anni fa dalla fondazione Aventis-Institut de France, verrà esteso all'Italia e alla Svezia attraverso, rispettivamente, Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) e Iva (Accademia reale svedese per le scienze ingegneristiche). I due istituti fanno parte di Eurocase (Consiglio europeo delle scienze applicate e dell'ingegneria), uno dei partner del programma "Science Generation". Entrambi attueranno l'iniziativa in tre regioni dei rispettivi paesi: Lombardia, Lazio e Sicilia per l'Italia e Stoccolma, Göteborg e Skåne per la Svezia. Come spiega il dott. Alberto Pieri, segretario generale di Fast, la motivazione alla base della scelta dei due paesi è quella di verificare se il progetto può funzionare nei paesi dell'Europa settentrionale e meridionale. "Se l'esperienza francese si rivelerà positiva sia in Italia che in Svezia, potremmo realizzare il progetto su una base più ampia, estendendolo perfino ai paesi candidati", ha affermato Pieri. Il progetto avrà una durata di tre anni in entrambe le nazioni e, sebbene le informazioni riguarderanno principalmente le specifiche attività nazionali, vi sarà spazio anche per la collaborazione internazionale, soprattutto attraverso il sito web. Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha affermato che questo progetto svolgerà un ruolo importante ai fini di una maggiore comprensione delle bioscienze. "Non ci limitiamo ad affermare che è importante organizzare un ampio dibattito pubblico sulle scienze biologiche, ma provvediamo a dare il nostro concreto contributo", ha affermato il Commissario. "L'obiettivo di 'Science Generation' è quello di dar voce ai cittadini sullo sviluppo delle scienze biologiche affinché si sentano liberi di esprimere le proprie aspettative e le proprie preoccupazioni". A partire dal settembre 2002, saranno operativi cinque gruppi interregionali di lavoro, che si concentreranno su attività quali avvicinare la scienza alla vita quotidiana, aprire maggiormente le scuole alla scienza, aumentare l'accessibilità dell'informazione scientifica, promuovere la solidarietà fra i paesi ricchi e poveri e creare una scienza a misura di cittadino. I dibattiti organizzati sul sito web (www.science-generation.com) verteranno su temi quali l'accesso all'assistenza sanitaria nei paesi del Sud del mondo e la disputa fra clonazione riproduttiva e terapeutica. Infolink: http://www.science-generation.com 

E-MODEL: STANZIATI 40-50 MILIARDI DI EURO 
Roma, 9 luglio 2002 - Saranno stanziati nella Finanziaria 2003, circa 50 milioni di euro per lo sviluppo dell'e-Model, il modello di riferimento per l'e Government per accelerare la modernizzazione e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione nei paesi in via di sviluppo. Ad annunciarlo è stato il Ministro per l'Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca, illustrando a Palazzo Chigi l'iniziativa italiana "e-Government per lo Sviluppo" presentata al G8 di Kananaskis. http://www.governo.it/sez_dossier_nuovi/egov-g8/index.html 

I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO: DPEF 2003-2006 E DECRETO FISCALE 
Roma, 9 luglio 2002 - L'attività del governo nella settimana che si è appena chiusa è stata tutta dedicata a varare importanti provvedimenti per il settore economico. Nel Consiglio dei ministri di venerdì scorso è stato infatti approvato il Dpef 2003-2006, i cui obiettivi possono essere sintetizzati in tre parole: Stabilità, Sviluppo e Riforme. Sempre nella stessa seduta, è stato approvato un decreto-legge concernente interventi urgenti in materia tributaria, privatizzazioni, contenimento della spesa farmaceutica e il sostegno dell'economia nelle aree svantaggiate. Il provvedimento contiene anche misure di incentivazione al ricambio del parco autovetture non conforme alle disposizioni comunitarie in materia di inquinamento. In particolare, è previsto l'esonero dal pagamento di I.P.T, imposta di bollo e tasse automobilistiche, per un periodo massimo di tre anni, a condizione che all'atto di acquisto venga rottamato un veicolo non catalitico. http://www.governo.it/servizi/comunicati/dettaglio.asp?d=16607 

EMISSIONE DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE 
Roma, 8 luglio 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni del Tesoro Poliennali: triennali Decorrenza: 15 maggio 2002; nona tranche, Scadenza: 15 maggio 2005 tasso d'interesse annuo lordo: 4,50%;- "quinquennali" Decorrenza: 15 aprile 2002; ottava tranche, Scadenza: 15 ottobre 2007 tasso d'interesse annuo lordo: 5%; - "quindicennali" Decorrenza: 1? febbraio 2002; quinta tranche, Scadenza: 1? agosto 2017, tasso d'interesse annuo lordo: 5,25%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P. triennali; 0,30% per i B.T.P. "quinquennali"; 0,40% per i B.T.P. "quindicennali".. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: 

 

BTP
triennali

BTP quinquennali

BTP quindicennali

Prenotazione da parte del pubblico entro il

12 luglio 2002

12 luglio 2002

12 luglio 2002

Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del

15 luglio 2002

15 luglio 2002

15 luglio 2002

Regolamento sottoscrizioni

17 luglio 2002

17 luglio 2002

17 luglio 2002

dietimi d'interesse da corrispondere


63 giorni

93 giorni

166 giorni

Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti.

UNICREDIT SELEZIONATO PER TRATTATIVA IN ESCLUSIVA PER L'ACQUISTO DI ZIVNOSTENSKA (REPUBBLICA CECA) 
Milano, 9 luglio 2002 - UniCredito Italiano S.p.A. (UniCredit) è stato selezionato come controparte per la negoziazione in esclusiva dell'acquisto dell'85% del capitale di Živnostenská banka a.s. (Zb) posto in vendita da Bankgesellschaft Berlin Ag (Bgb). ZB, ottava banca commerciale della Repubblica Ceca in termini di totale attivo (pari a 1,646 milioni di euro, con una quota di mercato del 2.8% circa), ha una posizione di leadership nei segmenti affluent e private. Al 31 dicembre 2001, Zb aveva impieghi alla clientela pari a circa 576 milioni di euro, depositi di 1.300 milioni di euro, patrimonio netto di 91 milioni di euro, ed un margine di intermediazione pari a 54 milioni di euro. Zb, attraverso una rete di 8 filiali e 19 agenzie localizzate nelle principali città del Paese, fornisce una vasta gamma di servizi alla propria clientela. UniCredit, che ha sempre mantenuto un forte interesse nel processo di vendita di Zb, ritiene che questa rappresenti un'opportunità ideale per fare il proprio ingresso nella Repubblica Ceca, costituendo una solida piattaforma per lo sviluppo delle attività del Gruppo nel paese. "L'acquisizione di Zb rappresenta un importante passo nella realizzazione della strategia del Gruppo in Nuova Europa - ha commentato Roberto Nicastro, vicedirettore generale e responsabile della Divisione Banche Estere di UniCredito Italiano - e siamo molto soddisfatti della decisione presa da Bgb di selezionare UniCredit quale "preferred bidder" nel contesto di un processo di vendita competitivo e trasparente. Siamo fortemente impegnati a concludere il processo il più rapidamente possibile". 

BORSA ITALIANA SPA: IN GIUGNO NUOVO RECORD PER GLI SCAMBI GIORNALIERI DEL MINIFIB, STABILI I VOLUMI DI NEGOZIAZIONE SUL MERCATO AZIONARIO 
Milano, 8 luglio 2002 - Nello scorso mese di giugno il mercato azionario di Borsa Italiana è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità dei volumi di negoziazione. Gli indici hanno chiuso il mese in flessione. Tre nuove ammissioni a quotazione (due delle quali a seguito di collocamento pubblico delle azioni) hanno caratterizzato la ripresa dell'attività del mercato primario. Il minifib ha registrato il nuovo record storico di contratti standard negoziati in una seduta, raggiunto giovedì 20 giugno con 12.863 contratti (record precedente: 11.261 il 4 ottobre 2001). Giugno è risultato inoltre per scambi il primo mese del 2002, inferiore solo all'ottobre dello scorso anno. Andamento degli indici - In giugno l'indice Mib è stato interessato da una flessione che, nonostante la leggera ripresa che ha caratterizzato gli ultimi giorni del mese, ha portato l'indice a chiudere a quota 19.616, con una variazione di -8,3% nel mese (-11,8% rispetto a fine dicembre). L'indice Numex del Nuovo Mercato è stato interessato da un trend più accentuato, che ha determinato una flessione mensile del 19,8%. Mibtel (-7,1%) e Mib30 (-7,0%) hanno evidenziato variazioni mensili in linea con quelle del Mib; nel confronto con dicembre 2001 il Mib30 (-13,7%) presenta un calo più marcato di quello dell'indice generale. All'interno della Borsa è proseguita la tendenza dell'indice Mibstar a sovraperformare l'indice generale e Mib30 e Midex: il 28 giugno il valore dell'indice Mibstar è stato di 922, con una variazione negativa del 5,8% rispetto al mese precedente ma ancora positiva (+1,4%) rispetto a fine 2001. Tutti e tre i macrosettori hanno chiuso con performance negative (Finanziari -7,4%, Industriali -6,4%, Servizi -9,7%); rispetto a fine 2001 Industriali è ancora positivo (+0,5%), a differenza di Finanziari (-10,7%) e Servizi (-17,1%). Tutti i settori principali (pari almeno all'1% della capitalizzazione) hanno chiuso il mese di giugno in flessione: le più pronunciate sono state quelle di Finanziarie di Partecipazione (-15,0%) e Tessili (-14,0%). A livello semestrale continuano invece a segnalarsi in positivo Impianti e Macchine (+28,0%) e Minerari-Metall.-Petroliferi (+13,6%), in negativo Auto (-25,0%) , Assicurazioni (-20,5%) e Pubblica Utilità (-20,3%). La volatilità è risultata in decisa ripresa sia per la Borsa (25,8%) - sempre contenuta per il segmento Star, attestato al 14,7% - che per il Nuovo Mercato (45,0%). Capitalizzazione e listino - L'andamento dei corsi ha ridotto la capitalizzazione delle società nazionali quotate, passata dai 575,7 miliardi di euro di fine maggio a 531,4 (pari al 42,4% del Pil). Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati, vede la Borsa a quota 518,8 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 7,8 e il Mercato Ristretto a 4,9. Il mese di giugno ha visto una ripresa del mercato primario, con l'ammissione a quotazione di tre nuove società: Banco Popolare di Verona e Novara (risultante dalla fusione delle due banche popolari), Astaldi e Pirelli Real Estate. Negli ultimi due casi l'ammissione è stata preceduta da un collocamento pubblico che ha determinato una raccolta di 111 e 368 milioni di euro. A seguito di queste operazioni, il numero di società quotate sui mercati azionari di Borsa Italiana è salito a 297, 3 in più di quelle di fine 2001. Nel dettaglio le società quotate sono 240 per la Borsa (di cui 5 estere), 45 per il Nuovo Mercato (1 estera) e 12 per il Mercato Ristretto. Nel primo semestre sono state ammesse a quotazione 6 società, mentre 3 sono state revocate; tutte le variazioni hanno riguardato la Borsa. A seguito di un flusso stagionale di riscatti molto consistente (2.200 revoche contro 355 ammissioni in giugno, 4.331 contro 4.251 nel semestre), il numero dei covered warrant del Mcw è invece sceso a 5.786, attestandosi sui livelli di dicembre (5.866). Il Mot è stato invece caratterizzato da una leggera crescita dei titoli di Stato, saliti da 117 a 119 a seguito di 30 ammissioni e 28 revoche nel semestre, e da una contrazione delle obbligazioni, scese nel semestre da 416 a 387 per le 12 ammissioni e le 41 revoche. Sostanzialmente stabile l'EuroMot, in cui le 3 ammissioni e le 2 revoche hanno portato i titoli quotati da 21 a 22. Scambi - In giugno gli scambi azionari (142.000 contratti e 2,72 miliardi di euro al giorno) hanno evidenziato nel complesso una sostanziale stabilità rispetto al mese precedente. Nel dettaglio, la media giornaliera è stata di 132.000 contratti e 2,68 miliardi di euro per le azioni quotate in Borsa (-1,5% e +1,8% rispetto a maggio), di 10.000 contratti e 30,6 milioni di euro per le azioni quotate al Nuovo Mercato (-1,1% e -17,7%). Considerando i più ridotti livelli dei corsi, per la Borsa si tratta di un volume di scambi superiore di circa il 30% a quello medio del 2001; al netto dell'effetto-prezzi l'attività di negoziazione di giugno rappresenta la quarta della storia di Borsa Italiana. Eni è risultata l'azione più scambiata per controvalore, con il 17,8% degli scambi totali, seguita da Tim (11,9%) e Telecom Italia (8,3%). Nel primo semestre sono stati scambiati 19,2 milioni di contratti su azioni, per un controvalore di 317,8 miliardi di euro (media giornaliera: 153.752 contratti, 2,54 miliardi di euro). Rispetto al dato medio dell'intero 2001 si tratta di una flessione del 12,4% per i contratti e del 2,65 per il controvalore; rispetto al primo semestre dello scorso hanno le variazioni sono rispettivamente di -10,2% e di -9,1%. E' ancora cresciuta nel mese la dimensione media dei contratti: con riferimento alla fase diurna della Borsa ha raggiunto i 20.744 euro (19.971 a maggio, 17.592 nel 2001), mentre per il Nuovo Mercato si è attestata a 3.105 euro (3.727 a maggio, 2.829 nel 2001). In un contesto di corsi calanti e considerando anche l'abolizione del lotto minimo per le Borsa, questo dato evidenzia una più forte connotazione istituzionale del mercato, a seguito della riduzione dell'attività degli investitori retail. Anche gli scambi di covered warrant sono stati interessati in giugno da una sostanziale stabilità sia in termini di contratti (media giornaliera 24.300, -9,8% su maggio), sia di controvalore (media giornaliera 101.8 milioni di euro, -5,5%). Nel primo semestre i contratti hanno raggiunto il livello di 3,1 milioni, il controvalore quello di 10,9 miliardi di euro. L'osservazione della media giornaliera evidenzia una lieve contrazione per i contratti (24.727 a fronte dei 26.332 dell'intero 2001 e dei 27.619 del primo semestre), controbilanciata da una apprezzabile crescita per il controvalore (87,4 milioni di euro a fronte di 82,5 e 81,9). In giugno gli scambi dell'after hours hanno invece evidenziato una crescita su maggio, meno pronunciata per i contratti, la cui media giornaliera è salita da 6.024 a 6.254 (+4%), e più marcata per il controvalore, il cui dato medio è passato da 21,6 a 28,1 milioni di euro (+30%). Nel semestre il dato complessivo è stato pari a 791.000 contratti e a 2,9 miliardi di euro; la media giornaliera (6.485 contratti e 24 milioni di euro) è in leggero calo rispetto al 2001 per i contratti (-18%), sostanzialmente stabile in termini di controvalore (-2%). Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot sono risultati sostanzialmente stabili, con i titoli di Stato attestati sui valori molto elevati del periodo recente (681 milioni di euro al giorno, +1% su maggio). Le obbligazioni private hanno invece fatto registrare una media giornaliera di 26,5 milioni di euro (-21% su maggio). Nel primo semestre sono stati scambiati 1,57 milioni di contratti e 81 miliardi di euro per i titoli di Stato, 237.500 contratti e 4,2 miliardi di euro per le obbligazioni. In termini di media giornaliera si evidenzia una crescita del controvalore del 29% per i titoli di Stato, e un calo del 16% per le obbligazioni. L'Euromot, con scambi in giugno per 4.276 contratti e 144 milioni di euro, è stato invece interessato da un calo rispetto a maggio. Nel primo semestre il totale degli scambi ha raggiunto i 31.600 contratti e 1,1 miliardi di euro, con una crescita della media giornaliera sul 2001 del 179% per i contratti e del 129% per il controvalore. I volumi di negoziazione dei derivati azionari dell'Idem - che dal 22 aprile adotta una nuova piattaforma tecnologica - hanno raggiunto in giugno il nuovo massimo dell'anno in termini di contratti standard (79.500 al giorno). Rispetto al mese precedente, la media giornaliera è cresciuta per tutti gli strumenti su indice: futures sul Mib30 (dai 18.200 di maggio a 23.050 in termini di contratti standard e da 2,82 a 3,24 miliardi di euro in termini di controvalore nozionale), minifib (da 7.100 a 8.800 contratti standard e da 221 a 249 milioni di euro), opzioni su Mib30 (da 8.300 a 13.000 contratti standard e da 648 a 921 milioni di euro), mentre le opzioni su azioni sono state interessate da una leggera flessione (da 37.500 a 34.500 contratti standard e da 194 a 158 milioni di euro). Nel primo semestre i contratti standard totali sono stati 8 milioni (2,3 sul futures Mib30, 0,9 sul minifib, 1,1 sull'opzione Mib30 e 3,7 sulle opzioni su azioni), mentre il controvalore nozionale complessivo ha raggiunto i 491 miliardi di euro (163% del sottostante, ripartiti in 362 per il futures Mib30, 27 per il miniFIB, 82 per l'opzione Mib30 e 19 per le opzioni su azioni). Rispetto al 2001, la media giornaliera dei contratti standard è in leggera crescita per il futures Mib30 (+2%, +6% se riferito al primo semestre), in crescita per il miniFIB (+28% e +56%), in calo per l'opzione Mib30 (-21% e -20%) e per le opzioni su azioni (-10% e -24%). 

IL MOMENTO NEGATIVO DEI MERCATI SI RIFLETTE SULLA RACCOLTA NETTA DI PIONEER SEMPRE POSITIVA QUELLA DELLE DIVISIONI USA E INTERNATIONAL, IN ITALIA NEGATIVO IL SETTORE RETAIL IN LINEA CON IL MERCATO 
Milano, 9 luglio 2002 - Nel corso del mese di giugno, a causa sia del perdurare della situazione di incertezza che caratterizza i mercati finanziari internazionali, sia della forte contrazione congiunturale che ha contraddistinto l'industria dei fondi comuni, Pioneer Investments ha ottenuto complessivamente una raccolta negativa per 426,1 milioni di Euro. Nel primo semestre, la raccolta si mantiene positiva, attestandosi a 2.241,3 milioni di Euro grazie al contributo delle divisioni estere. Il patrimonio complessivo, a seguito dell'effetto mercato negativo, è sceso a 104,4 miliardi di Euro in diminuzione del 4,99% rispetto al mese precedente. Raccolta netta negativa per 661,4 milioni di Euro per la divisione Italia, soprattutto per i forti riscatti (621,4 milioni di Euro) nel settore retail, peraltro ampiamente in linea con l'andamento del mercato. Negativo il settore istituzionale per 69,4 milioni di Euro. Si conferma anche in giugno il buon andamento delle gestioni patrimoniali che hanno raccolto 30 milioni di Euro (+351 dall'inizio dell'anno), nonché dei prodotti a capitale garantito con una raccolta positiva di 408,5 milioni di Euro. Il patrimonio della divisione Italia ammontava a fine mese a 80,5 miliardi di Euro in diminuzione del 3,4% rispetto al mese precedente. La divisione America, seppure in rallentamento rispetto all'andamento dei primi mesi dell'anno, ha raccolto 178,2 milioni di Euro portando così il dato dall'inizio dell'anno a 2.456,2 milioni di Euro. La raccolta lorda nel primo semestre è aumentata del 94,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre la raccolta netta del 395,4%. Il patrimonio di questa divisione, pari a 19.705 milioni di Euro a fine giugno, ha risentito in maniera particolare del deprezzamento del dollaro ed è diminuito del 9,4% rispetto all'inizio dell'anno; in dollari invece vi è stato un incremento del 2,6% nello stesso periodo, nonostante la caduta dei mercati azionari (indice S&P 500 -13,8%). La divisione International ha continuato la tendenza positiva degli ultimi mesi ottenendo un flusso netto positivo per 71,2 milioni di Euro e per 860 milioni di Euro dall'inizio dell'anno. A partire dall'inizio dell'anno la raccolta lorda è aumentata del 229,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre le vendite nette sono aumentate del 400,5%. A causa degli effetti determinati dal negativo andamento dei mercati azionari il patrimonio di questa divisione è diminuito del 6,2% rispetto al mese precedente attestandosi a 3.161,6 milioni di Euro. Battuta d'arresto della raccolta nella divisione New Europe con un saldo negativo di 14,1 milioni di Euro. Il dato complessivo dall'inizio dell'anno rimane comunque positivo per 98,2 milioni di Euro. Il patrimonio della divisione New Europe è diminuito del 9,13% rispetto al valore di fine maggio attestandosi cosi a 1.033,8 milioni di Euro. Pioneer Alternative Investment, nella sua globalità, anche nel mese di giugno ha ottenuto una raccolta positiva per 13,8 milioni di Euro con un progressivo da inizio anno di 137,6 milioni di Euro (i dati di raccolta e di AuM sono già compresi nei dati delle diverse aree di business). Alla fine del mese di giugno il patrimonio di Pioneer Alternative Investment ha superato i 541 milioni di Euro crescendo del 3,41% rispetto al valore di maggio. Infolink:
www.pioneerinvestments.it

BANCA CARIME PROSEGUE NELLA "OPERAZIONE SICUREZZA" CON LE OBBLIGAZIONI EUROCONVERGENZA 3 PLUS E 4 POWER 
Milano, 9 luglio 2002 - Dall'8 luglio e sino al prossimo 7 Agosto presso le nostre Filiali è possibile prenotare i prestiti obbligazionari strutturati Missione EuroConvergenza 3 Plus e Missione EuroConvergenza 4 Power emessi da Interbanca. I due prestiti obbligazionari hanno un rendimento variabile - con un minimo garantito - correlato alla performance di un paniere di fondi gestito, in modo dinamico, secondo le indicazioni provenienti dai mercati di riferimento. L' elemento caratterizzante delle due obbligazioni è il fondo UniEuroAspirant che investe in obbligazioni di Stati candidati a partecipare all'allargamento dell'Unione Europea Monetaria; per tale motivo questo fondo potrà beneficiare delle opportunità offerte dal processo di convergenza dei tassi di interesse. L'obbligazione Euroconvergenza 3 Plus investe quasi esclusivamente in fondi obbligazionari, mentre Euroconvergenza 4 Power investe anche in fondi azionari ma nella misura massima del 25%. 

CONFINDUSTRIA "ARRUOLA" LE STELLETTE CONVENZIONE CON LE FORZE ARMATE PER FAVORIRE L'OCCUPAZIONE BANCA DATI, FORMAZIONE E STAGE NELLE AZIENDE: COSÌ I SOLDATI TROVANO LAVORO 
Roma, 9 luglio 2002. Una corsia preferenziale tra mondo produttivo e militari. Una banca dati con i nominativi e i curricula dei soldati volontari. Una formazione orientata verso le professionalità più richieste dalle imprese. E in futuro anche la possibilità, negli ultimi mesi di leva, di fare stage direttamente nelle aziende: è questo il senso della convenzione firmata oggi tra Confindustria e ministero della Difesa, alla presenza tra gli altri del sottosegretario alla Difesa onorevole Cicu e del direttore generale di viale dell'Astronomia Stefano Parisi. L'accordo è solo il primo passo di una collaborazione che sarà rafforzata nei prossimi mesi e che avrà come obiettivi non solo quello di colmare la carenza delle professionalità richieste dalle piccole e medie imprese, soprattutto nel Nord est, ma anche quello di facilitare la mobilità dei giovani dal Sud al Nord (l'80% dei giovani militari proviene dalle aree del Mezzogiorno e la collocazione avviene per il 70% nelle caserme del Centro Nord, dalla Toscana in su), e assicurare la possibilità di uno sbocco lavorativo subito dopo la ferma volontaria. In quest'ottica Confindustria creerà e metterà a disposizione dell'intero sistema associativo una banca dati dei giovani in forza all'esercito, facilitando l'incontro tra domanda e offerta di lavoro per quei militari che una volta in congedo avranno espresso la disponibilità a un eventuale sbocco lavorativo nell'imprenditoria privata. Il ministero della Difesa, il cui impegno è teso a una sempre maggiore professionalizzazione delle Forze Armate, si preoccuperà invece di raccordare al sistema produttivo ed economico le specializzazioni dei volontari acquisite in servizio. Il Sottosegretario alla Difesa Cicu ha definto l'intesa: "Una pietra miliare nel nuovo approccio collaborativo tra la Difesa e il mondo imprenditoriale e produttivo, che permette alle imprese di reperire risorse umane già altamente qualificate e specializzate ed offre alla Difesa l'opportunità di garantire ai giovani volontari delle Forze Armate maggiori certezze occupazionali anche al di fuori delle carriere militari". Parisi, dal canto suo, ha fatto notare: "Ogni posto di lavoro in più che riusciamo a creare è un passo verso il traguardo di Lisbona, che è quello di arrivare entro dieci anni a un tasso di occupazione pari al 70%. L'Italia è ancora molto indietro, ecco perché tutto quello che può creare occupazione è importantissimo". 

ENI: PARTE LO SVILUPPO DEI GIACIMENTI DI GAS NELL'OFFSHORE CROATO CON RISERVE DI 20 MILIARDI DI METRI CUBI
S. Donato milanese, 8 luglio 2002 - L'Eni consolida la sua posizione di compagnia petrolifera leader nel Mar Mediterraneo: con l'Ina, la Società petrolifera di stato croata, ha firmato oggi a Zagabria l'accordo per lo sviluppo delle riserve di gas scoperte nell'offshore croato dopo un'intensa campagna esplorativa. L'attività esplorativa, condotta dalla Società paritetica Inagip, ha portato alla scoperta di 20 miliardi di metri cubi di riserve di gas (120 milioni di barili di olio equivalente) ubicate nei giacimenti di Ivana, Ika, Ida, Annamaria e Marica. L'investimento nel progetto è di circa 320 milioni di euro. La produzione sarà avviata alla fine del 2004. Lo sviluppo dei giacimenti comporterà la perforazione di 18 pozzi direzionati, la costruzione e l'installazione di 9 piattaforme in 60 metri di profondità di acqua e la posa di condotte sottomarine per un totale di 120 chilometri. Lo schema di sviluppo adottato offre la massima flessibilità operativa e consentirà all'Eni e all'Ina di inviare la produzione di propria spettanza nei mercati più remunerativi. "Il progetto è in linea con gli obiettivi di crescita fissati nel Piano Strategico dell'Eni sia in termini di produzione che di rimpiazzo delle riserve - ha dichiarato l'Amministratore Delegato dell'Eni Vittorio Mincato - Lo sviluppo delle riserve di gas nell'offshore croato beneficerà delle notevoli sinergie realizzabili con le strutture esistenti nell'offshore e nell'area industriale di Ravenna. Questa iniziativa congiunta permetterà un impiego sempre maggiore del gas naturale nel mercato croato e nel contempo stabilisce una linea di collegamento per il futuro trasporto di gas dall'Italia alla Croazia". 

IL CONSIGLIO SCIENTIFICO DEL COMMONWEALTH DÀ IMPULSO ALL'INNOVAZIONE NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO 
Johannesburg 9 luglio 2002 - Con l'inaugurazione del "Centro per il commercio sostenibile e l'innovazione", il Consiglio scientifico del Commonwealth (Csc) darà impulso alla capacità innovativa delle nazioni più povere, aiutandole ad esportare i loro prodotti verso i paesi industrializzati. Il centro, che verrà lanciato al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg (Sud Africa), il prossimo agosto, ha per obiettivo immediato fornire informazioni, consulenza e know-how, consentendo ai paesi più poveri di immettere i loro prodotti sul mercato. L'obiettivo a lungo termine, invece, consiste nel rafforzare le capacità di tali paesi in materia di innovazione e gestione, migliorando così le loro prestazioni nel campo del commercio. "Esiste un profondo divario tra i prodotti che provengono da alcuni paesi e i requisiti e gli standard riconosciuti dall'Occidente", afferma T. J. Ruredzo, responsabile di programma presso il Csc. "Dobbiamo far convergere questi due elementi". Tale iniziativa, guidata da Ben Ngubane, presidente del Csc e ministro per la Scienza e la Tecnologia del Sud Africa, è stata sviluppata in collaborazione con l'Epe (Partner europei per l'ambiente) e l'Istituto internazionale per lo sviluppo ambientale (Iied). "L'innovazione basata sulla scienza e la tecnologia è la chiave per la futura prosperità", ha dichiarato Ngubane alla fine di giugno dinnanzi al comitato direttivo degli alti funzionari del Csc. "Durante il nostro incontro nella Provincia di Limpopo, abbiamo riconosciuto che la sfida del Csc consiste nell'aiutare il Commonwealth ad affrontare i problemi delle regioni a basso reddito e tecnologicamente escluse, attraverso un trasferimento sistematico di conoscenze e tecnologie personalizzate in base alle esigenze e competenze individuali di determinati paesi". La sede e la dotazione di bilancio del centro saranno decisi durante il vertice di Johannesburg. Il Commonwealth è un'associazione composta da 54 nazioni industrializzate e in via di sviluppo. Gli Stati membri si trovano in Nord America, Caraibi, Europa, bacino del Mediterraneo, Africa, Asia e regione del Pacifico, ma anche nell'Oceano Atlantico, Indiano e Pacifico. I cittadini del Commonwealth (1,7 miliardi) costituiscono il 30 per cento della popolazione mondiale. Per ulteriori informazioni sul Consiglio scientifico del Commonwealth consultare il seguente sito web:
http://www.comsci.org

PRESENTATO IL PRIMO BILANCIO SOCIALE DI UNA ISTITUZIONE LOMBARDA: PRONTI 13 MILIONI DI EURO PER NUOVE INFRASTRUTTURE LA CAMERA DI COMMERCIO TORNA A CASA, IN VIA MERAVIGLI 
Milano, 9 luglio 2002. Un palazzo storico ritorna alla città: la Camera di Commercio rientra Palazzo Turati, sede storica della Camera di Commercio di Milano, dopo quattro anni di adeguamenti. Una sede istituzionale di rappresentanza e convegnistica. Con quattro nuove sale per un totale di 300 posti nel centro di Milano. Che si aggiunge agli storici palazzi dell'ente milanese: palazzo Affari ai Giureconsulti e Palazzo Mezzanotte che ospita la Borsa. La sede è stata inaugurata questa mattina con un taglio di nastro dal Sindaco Gabriele Alberini, dal presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli e dal Prefetto Bruno Ferrante. Un'occasione per presentare il primo "bilancio sociale" di un'istituzione pubblica lombarda, riclassificato a partire dai bilanci consuntivi della Camera di Commercio e delle sue otto aziende speciali. Con l'obiettivo di mostrare il valore aggiunto apportato socialmente attraverso i destinatari dei servizi (tra cui imprese, consumatori, mondo del lavoro, università e realtà associative). Un bilancio da cui emerge come nel 2001 ci siano 100 milioni di Euro di servizi alle imprese, il 9% in più dall'anno precedente. Rivolti per primi ai destinatari delle politiche per lo sviluppo economico (pari al 65% del totale). Un settore che nel 2001 dà spazio alle infrastrutture per il territorio: è pronto un accantonamento di 13 milioni di euro. Aumenta l'efficienza, con un utile nel 2001 di 2 milioni e 700 mila euro. E i costi di struttura (personale e funzionamento) arrivano solo al 17% del bilancio. Un'occasione di bilancio anche di cinque anni di attività dell'attuale vertice, che verrà rinnovato il prossimo 19 luglio, quando si insedierà il nuovo consiglio della Camera di Commercio, verrà eletto il nuovo presidente e la nuova giunta. "Dar conto di quello che si è fatto e di come è stato fatto: è questo, in estrema sintesi, lo scopo di fondo dello strumento del bilancio sociale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. Scopo semplice, ma importante anche negli enti pubblici. Un ulteriore passo verso la costruzione di una pubblica amministrazione aperta al dialogo, basata sulla trasparenza e la semplificazione. I nostri interlocutori, a partire dalle imprese, possono valutare il nostro operato in termini di efficacia, di efficienza, qualità e coerenza rispetto agli obiettivi dichiarati in sede di programmazione". "Un passo significativo - prosegue Sangalli - che abbiamo pensato di presentare in occasione di un altro evento: il ritorno nella sede istituzionale di via Meravigli, completamente rinnovata ed ora disponibile anche come moderno centro congressi della Camera di Commercio, nel cuore della città, accanto a palazzo affari ai Giureconsulti e a Palazzo Mezzanotte, che ospita la Borsa". Palazzo Turati: l'edificio storico in via Meravigli. Viene costruito nel 1880 su commissione della famiglia Turati. A cavallo dei due secoli il palazzo viene destinato a residenza dell'aristocratica famiglia milanese. Durante la seconda guerra mondiale l'edificio è quasi del tutto distrutto dai bombardamenti, tanto che i lavori di ricostruzione - avviati nel 1950 e terminati nel 1958 - restituiranno solo la facciata su via Meravigli. Il resto dell'edificio, secondo il progetto degli architetti Castiglioni, è pensato e realizzato per essere un centro polifunzionale al servizio delle imprese e delle istituzioni che gravitano intorno a Milano. Dietro la facciata, dalle inconfondibili e severe linee orizzontali, i tipici motivi neorinascimentali delle grandi finestre a tutto sesto e il respiro monumentale, si erge infatti un edificio razionale e attrezzato, ricco di moderne funzioni di servizio. 

UN BILANCIO SOCIALE PER LA CAMERA DI COMMERCIO 
Milano, 9 lugio 2002 - Il bilancio sociale del biennio 2000-2001. La Camera di Commercio è la prima Camera di commercio in Italia e una delle prime istituzioni pubbliche ad averlo: si affianca al bilancio tradizionale contabile. E' redatto sulla base di una metodologia scientifica e certificabile. Fornisce le notizie sulla "value creation", il valore sociale che la Camera di Commercio crea. Attraverso metodi di analisi e valutazione come: le coerenze politiche e decisionali rispetto agli obiettivi; il grado di ottenimento dei risultati; il rapporto tra le risorse impiegati e i risultati ottenuti; la coerenza tra le politiche generali dell'Ente e quelle settoriali; la coerenza tra gli indirizzi politici, le attività e i risultati. Si articola in tre sezioni: l'identità istituzionale (con la missione, i valori di riferimento, le strategie dell'ente), la dimensione sociale (coi risultati ottenuti nel biennio in relazione a impegni e programmi stabiliti, gli effetti sugli interlocutori), la dimensione economica (con gli effetto economici dell'attività). Mette a confronto i risultati di due anni: per quest'anno 2000 e 2001. Riguarda la Camera di Commercio e le sue otto aziende speciali. Il conto economico a valore aggiunto. E' riclassificato a partire dai bilanci consuntivi della Camera di Commercio e delle sue otto aziende speciali. Mostra il valore aggiunto apportato ai destinatari dei servizi (tra cui imprese, consumatori, realtà associative, enti territoriali, ordini professionali, sistema giustizia, università e ricerca, il sistema economico - sociale ). Nel 2001 il 73% del valore aggiunto è destinato alle politiche di intervento (65% + 8%): a questi vanno aggiunti 13 mila euro per nuove infrastrutture. 100 milioni Euro di servizi alle imprese. E' di oltre 100 milioni di Euro il valore aggiunto globale lordo della Camera di Commercio nel 2001, il 9% in più dallo scorso anno. I settori che hanno più peso. Il primo settore sono i destinatari delle politiche camerali per lo sviluppo economico (65%) e solo il 23% va alla remunerazione dell'ente. Si investe di più: regolazione del mercato e consumatori (24%), accantonamento per investimenti, per realizzare infrastrutture (13%), formazione (11%), globalizzazione(10%), innovazione (6%), informazione economica (5%), credito e finanza (4%), infrastrutture, ambiente e territorio (3%). Conto economico consolidato: la distribuzione del valore aggiunto 2001

 

2001 (Euro/000)

Quota settori sul totale 2001

destinatari delle politiche camerali per lo sviluppo economico, di cui:

65632

65%

Regolazione mercato e consumatori

23770

24%

Informazione economica, studi e cultura

5442

5%

Globalizzazione

10242

10%

Formazione e sviluppo risorse umane

10777

11%

Innovazione, certificazione qualità e trasferimento tecnologico

6232

6%

credito e finanza

4127

4%

infrastrutture, ambiente e territorio

3195

3%

altri interventi per lo sviluppo economico

1849

2%

remunerazione altri enti del sistema camerale, di cui:

8120

8%

remunerazione della pubblica amministrazione, di cui:

2911

3%

imposte dirette

2565

3%

imposte indirette

346

0%

remunerazione del capitale di credito,

di cui:

1017

1%

interessi passivi sui mutui

1017

1%

interessi passivi su anticipazioni

0

0%

Remunerazione dell'ente, di cui:

22810

23%

utile dell'esercizio

2792

3%

accantonamento per investimenti

12911

13%

ammortamenti

7107

7%

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

100491

100%

 

QUATTORDICI MANIFESTAZIONI IN DIVERSE CITTÀ ITALIANE CAMPAGNA GALGANO IN OCCASIONE DELLA 14A GIORNATA MONDIALE DELLA QUALITÀPER LA COMPETITIVITA' DEL SISTEMA ITALIA 
Milano, 9 luglio 2002 - Partecipazione gratuita alle manifestazioni, organizzate dal Gruppo Galgano per celebrare la 14a Giornata Mondiale della Qualità (giovedì, 14 novembre), per tutte le aziende che condividono la Campagna nazionale 2002. Chi desidera maggiori informazioni sulla Campagna le può trovare sul sito www.galganogroup.it  oppure richiederle via e-mail: relazioni.esterne@galganogroup.it  o via telefono 02.39.605.295. In occasione di tale evento, il Gruppo Galgano, che promuove fin dal 1989 una Campagna sostenuta anche dalle più alte istituzioni, organizza 14 iniziative in diverse città italiane per dibattere il grande tema della "qualità", sempre più attuale e urgente per la competitività del Sistema Italia. L'argomento sarà affrontato da varie angolazioni: qualità ambientale, qualità nella pubblica amministrazione, qualità in ottica di vecchie e nuove norme, ecc. L'iniziativa ha così sempre più valenza concreta di contenuti e di esperienze senza limitarsi ad essere una celebrazione che si perpetua negli anni. Il Gruppo Galgano promuove anche una campagna pubblicitaria, che uscirà sui principali quotidiani nazionali e locali, condivisa da oltre 400 aziende e da 29 autorevoli "testimonial" rappresentati da aziende che da oltre dieci anni testimoniano, aderendo all'iniziativa, l'importanza della Qualità: Alitalia, Basell Polyolefins, Breton, Cablelettra Group, C.A.M.- Siemens Metering Italia,Cartiere Miliani Fabriano, Europa Metalli, Fiberweb Neuberger, Grundig Italiana, Gruppo Siemens, Hercules, Ibm Italia, Italora, Lucchesi, Merloni Elettrodomestici, Merloni Termosanitari, Metal Work, Newell Window Fashions Italy, Ocsa Officine di Crocetta, Padana Plastici, Rohm & Haas Italia, Scm Group, Sgl Carbon, Telecom Italia, Tesa, Uniquema Italia, Uop M.S., Urmet Sistemi, Urmet Tlc. Questa Giornata mondiale è nata quattordici anni fa per volere delle tre grandi Associazioni della Qualità negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa ed è stata ripresa dall'UE che, in concomitanza da otto anni, promuove la Settimana Europea della Qualità, quest'anno sotto lo slogan " Driving the change". 

INIZIA L'ESTATE DEI SALDI :IL CALENDARIO È DIVERSO DA REGIONE A REGIONE, MA LE REGOLE A TUTELA DEI CONSUMATORI VALGONO IN TUTTA ITALIA 
Roma, 9 luglio 2002 - Luglio: al via i saldi estivi in tutta Italia, secondo i calendari fissati dalle Regioni o dai Comuni. La prima Regione a partire sarà la Sardegna l'8 luglio, l'ultima la Valle D'Aosta che inizia il 10 agosto. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio ricorda alcuni principi di base: 1. cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato. In questo caso scatta l'obbligo del cambio o, nel caso la sostituzione risulti impossibile, la restituzione del prezzo pagato; 2. prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante; 3. pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione; 4. prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo non necessariamente devono appartenere alla stagione in corso; 5. indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Questo è lo schema riassuntivo dei provvedimenti regionali per i saldi imminenti (in neretto sono evidenziate le principali città): 

regioni

saldi estivi 2002

note

abruzzo

15 luglio   28 agosto
L’Aquila stesso periodo

L.R.62/99; i periodi dei saldi sono stati fissati con delibera delle CCIAA

basilicata

10 luglio 10 settembre
Potenza   stesso periodo

periodi fissati dalla l.r. n.19 del 20 luglio 1999

calabria

15 luglio 31 agosto
Reggio Calabria  stesso periodo

periodi fissati dalla D.G.R. del 28 dicembre 2000, n. 1098.

campania

20 luglio 10 settembre
Napoli stesso periodo

tali date sono fissati dalla l.r. n.1 del 7 gennaio 2000

emilia romagna

20 luglio 20 settembre
Bologna stesso periodo

il periodo dei saldi è fissato dalla D.G.R. n. 1732 del 28 settembre 1999

friuli venezia giulia

10 luglio 30 settembre
Trieste stesso periodo

il periodo dei saldi è stato fissato con decreto del presidente della Giunta regionale (4 dicembre 2000 n.904/COMM)

lazio

13 luglio 23 agosto
Roma Stesso periodo

Periodo fissato dalla L.R. n.33 del 18 novembre 1999, come modificata dall’art. 12 della L.R. 25 maggio 2001, n. 12.

liguria

Dal 12 luglio (per 45 giorni)
Genova stesso periodo

la definizione dei periodi dei saldi è rimessa ai Comuni; in assenza del provvedimento comunale le date sono quelle indicate a lato e previste dall’art.23 della l.r. n.19 del 2 luglio 1999.

lombardia

dal 2° sabato di luglio
per  30 giorni
Milano
stesso periodo

D.G.R. dell’1.10.2001 n. 7/6248

marche

25 luglio 1 settembre
Ancona stesso periodo

periodi fissati dalla l.r. n.26 del 4 ottobre 1999

molise

15 luglio 14 settembre
Campobasso stesso periodo

L.R. 33/99; periodi fissati  dalla Giunta regionale sulla base delle indicazioni fornite dall'Osservatorio regionale sul commercio

piemonte

10 luglio 30 settembre
Torino 10 luglio 6 agosto

nell'ambito di tali periodi, fissati dalla l.r. n.28 del 12 novembre 1999, i Comuni possono fissare un periodo massimo di durata dei saldi di 4 settimane, anche non continuativo

puglia

15 luglio 15 settembre
Bari stesso periodo

delibera del C.R. del 20 giugno 2001

sardegna

8 luglio 8 settembre
Cagliari stesso periodo

periodo fissato con delibera di Giunta Regionale del 29 dicembre 2000 n.55/108

sicilia

dal 2° sabato di luglio al 10 settembre  
Palermo stesso periodo

L.R. 9/96 modificata dalla L.R. 28/97

toscana

Dal 3° lunedì di luglio al 3° sabato di settembre
Firenze 15 luglio 21 settembre

Art. 16 del Reg.  n. 4/99, modificato dal Reg. 5/2000. I Comuni possono, d'intesa con le CCIAA, fissare periodi diversi rispetto a quelli indicati dal regolamento

umbria

dal 10 luglio per 60 giorni
Perugia stesso periodo

L.R. 39/99 ; periodo stabilito con atto della regione avente validità biennale

valle d'aosta

10 agosto 30 settembre
Aosta stesso periodo

periodo fissato dalla l.r. n.12 del 7 giugno 1999

veneto

15 luglio 31 agosto
Venezia stesso periodo

periodi fissati dalla delibera della Giunta regionale n.2337 del 6 luglio 1999

bolzano (provincia)

13 luglio 3 agosto
Bolzano stesso periodo

L.P. 17.02.00, n. 7 Regolamento di attuazione: D.P.G.P. 30.10.00, n. 39

trento
(provincia)

Il periodo dei saldi varia da zona a zona
Trento 15 luglio 31 agosto

continua a trovare applicazione la normativa precedente: L.P. 08.05.00, n. 4 

 

AINM E BIC LA FUCINA ORGANIZZANO UN NUOVO INCONTRO CON LE IMPRESE DEL NORD MILANO PER APPROFONDIRE I TEMI STRATEGICI PER LO SVILUPPO AZIENDALE 
Sesto San Giovanni, 9 luglio 2002 - Mettere a fuoco l'importanza strategica della conoscenza nelle realtà aziendali attraverso un workshop a cui sono invitate le piccole e medie imprese del Nord Milano. E' questo l'obiettivo della serata organizzata per mercoledì 10 luglio dall'Associazione Imprenditori Nord Milano e dal Bic La Fucina, ancora una volta insieme per promuovere lo sviluppo imprenditoriale del territorio. Nell'ambito della serata Fabio Terragni, Presidente del Bic La Fucina e Amministratore Delegato di Asnm, presenterà 'Design Net per Pmi e Imprese Artigiane', un progetto promosso da Cestec, Politecnico di Milano e Asnm, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo. Il progetto, attraverso un insieme di azioni integrate, mira a costruire un sistema di connessione tra le risorse progettuali del design industriale e il mondo produttivo delle imprese artigiane e delle Pmi lombarde. Ainm e Bic La Fucina: un'alleanza strategica a servizio delle imprese del Nord Milano - Programma: h. 19.00 Apertura serata Diego Cotti, Ainm - Maurizio Grandi, Bic La Fucina; h. 19.10 La conoscenza in azienda: un patrimonio anche per le Piccole Imprese Stefano Soliano, Proximanet ; h. 19.30 L'on-line marketing per le Piccole e Medie Imprese Fabio Racchini, E3 ; h. 19.45 Il Forum del Wireless Stefano Minini, Bic La Fucina ; h. 20.00 Aperitivo musicale presso il Mage . 10 Luglio 2002 , ore 19.00 Officina Multimediale Concordia Viale Italia 548 - Sesto San Giovanni 

LA LIBERALIZZAZIONE DEI MERCATI ENERGETICI : PROBLEMATICHE ED OPPORTUNITA' PER LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI BERGAMASCHE 
Dal mine, 9 luglio 2002 - La liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas naturale rappresenta una sfida, non solo economica, che il paese è chiamato ad affrontare per coniugare sviluppo e salvaguardia ambientale. A causa di vincoli normativi, le relative opportunità economiche possono essere oggi sfruttate solamente dai consumatori manifatturieri più energivori. A breve, tale possibilità sarà estesa anche agli altri settori (terziario, artigianale, agricolo, ecc.). Sebbene i consumi energetici dei Comuni non siano confrontabili con quelli delle attività produttive, la loro incidenza economica può non essere trascurabile. Pertanto l'Amministratore pubblico, nella sua veste di gestore delle risorse pubbliche, è tenuto ad approfondire il tema della liberalizzazione ed adottare ogni provvedimento che consenta di conseguire l'obiettivo del contenimento della spesa economica. Questo nobile intento è ostacolato da una serie di problematiche che un consumatore generalmente non è in grado di affrontare e gestire per la mancanza di risorse e competenze specifiche. In quest'ottica Servitec mette a disposizione dei Comuni la propria esperienza pluriennale maturata nell'analisi della contrattualistica energetica e nella gestione di iniziative energetiche territoriali. Al fine di illustrare il quadro normativo, le problematiche e le opportunità economiche, Servitec organizza, c/o i propri uffici di via Pasubio, a Dalmine, un incontro informativo rivolto esclusivamente agli Amministratori Pubblici il giorno 10 luglio pv alle ore 19.00. 

STOP AGLI SCIOPERI NEL SETTORE DEI TRASPORTI! CITTADINI "MASSACRATI" PER UNA INTERA SETTIMANA DALLE AGITAZIONI SINDACALI IL CODACONS PROPONE UNA FORMA DI SCIOPERO CHE NON DANNEGGIA L'UTENZA E TUTELA I LAVORATORI 
Roma, 9 luglio 2002 - Una settimana di fuoco questa per i lavoratori e i cittadini di tutta Italia. Da un lato i primi, rappresentati dai vari sindacati, che hanno indetto scioperi per un totale di 7 giorni in tutti i settori del trasporto: dal marittimo al trasporto aereo, passando per quello ferroviario e quello pubblico locale. A questi si deve aggiungere quello degli addetti al soccorso autostradale Aci e quello degli impianti di distribuzione di carburante della rete autostradale. Dall'altro lato, però, vi sono i cittadini, che sono gli utenti di tali servizi e che conseguentemente subiscono un danno da queste agitazioni sindacali. Pur senza contestare le motivazioni di tali scioperi e le rivendicazioni dei lavoratori, sostiene il Codacons, dobbiamo disapprovare le forme di attuazione di queste proteste, che infliggono un enorme e ingiusto danno ai cittadini. Si pensi a chi deve partire magari per le vacanze e non potrà prendere il treno, il traghetto o l'aereo, a chi sull'autostrada non potrà mettere benzina, o ancora a chi non potrà spostarsi per la città a causa dello sciopero di autobus e metropolitane. Una settimana di agitazioni quindi che "massacrerà" i cittadini arrecando all'utenza pesantissimi disagi. Sarebbe opportuno, sostiene il Codacons, studiare delle forme di protesta che vedano uniti lavoratori e utenti dei servizi al fine di non scontentare nessuno. E proprio l'associazione propone un nuovo tipo di sciopero: limitare l'attuazione degli scioperi nei trasporti esclusivamente alle biglietterie e ai controllori dei titoli di viaggi, ossia consentire al cittadino di utilizzare gratis i servizi, così da arrecare un danno economico solo al datore di lavoro (ciò che parrebbe essere l'obiettivo principale degli scioperi) evitando al tempo stesso di utilizzare i cittadini come "ostaggio" al fine di ottenere miglioramenti contrattuali o di altro tipo. 

RENTING: UTILIZZARE INVECE DI POSSEDERE. OVVERO RENT SERVICE BY ATLAS COPCO 
Milano, 9 luglio 2002 - Anche, e sempre più, nel mercato dell'energia produttiva la cultura dell'utilizzo dei beni strumentali sta sostituendo quella del possesso. Oggi questa evoluzione muta progressivamente alla radice le modalità organizzative delle imprese in ogni settore industriale. La cultura dell'utilizzo, come noto, nasce negli ultimi decenni per rispondere al sempre più fulmineo sviluppo tecnologico ed alla conseguente rapida obsolescenza dei beni; un processo che costringe le imprese a continue rincorse contro la perdita di competitività e la svalutazione degli investimenti. Ma i motivi della rapida affermazione dell'outsourcing in tutti gli ambiti industriali sono più ampi ed estremamente complessi. Il primo fattore è sicuramente da ricercare nell'evoluzione dei mercati sempre più caratterizzati, a tutti i livelli, da improvvisi e continui cambiamenti con cicli di vita produttivi sempre più corti, dove la flessibilità diventa, di conseguenza, un¹indispensabiile arma strategica ed un fattore competitivo di vitale importanza. A ciò si somma l'assoluta necessità di far fronte a qualsiasi nuovo "bisogno", o nuova richiesta, immediatamente e senza la minima attesa. Sia che si debbano affrontare guasti, emergenze o imprevisti di ogni tipo, sia che si tratti di nuovi progetti o di collaudi. Questa accelerazione è universale e comune anche alle modalità di consumo dell'end user: il tempo disponibile ormai è sempre e comunque "zero". In questo contesto, per un'impresa, il possesso dei beni strumentali perde inevitabilmente gli storici valori, anche simbolici, di solidità e di capacità/forza produttiva diventando, all'opposto, un peso ed un vincolo per affrontare dinamicamente le sempre nuove sfide del mercato. La cultura dell'utilizzo trasforma poi i costi fissi in costi variabili liberando le risorse economiche verso nuovi obiettivi strategici a tutto vantaggio della competitività aziendale. Ed anche il profilo fiscale, certamente non trascurabile, offre rilevanti opportunità in termini di immediatezza della deduzione al posto dei tradizionali ammortamenti pluriennali. Un ulteriore elemento è la rispondenza normativa: la Legge 626 e la Direttiva Macchine obbligano ad una lunga e complessa serie di adempimenti che, per le imprese che possiedono un parco macchine, si traducono necessariamente in costi sensibilmente più elevati rispetto alla tradizionale manutenzione di routine. Oltre alle responsabilità civili e penali che, ovviamente, nella cultura dell'utilizzo gravano esclusivamente sul fornitore del servizio e mai sull'utilizzatore. Anche garanzia ed assistenza sono elementi estremamente significativi. Utilizzare solamente un bene strumentale, invece di possederlo, significa godere di una garanzia globale ed assolutamente illimitata nel tempo, di tranquillità assicurativa e di assistenza sempre tempestiva in quanto le macchine sono manutenute dal noleggiatore. Questo consente di non dover disporre di stock di ricambi, officine e personale addetto. Fin qui abbiamo parlato di utilizzo e, all'opposto, di possesso. Ma che cos'è esattamente il Renting? Renting, dal verbo inglese to rent (affittare, noleggiare) è l'espressione coniata da Atlas Copco come vero e proprio "verbo" della nuova cultura dell'utilizzo nella produzione di energia. Noleggiare permette alle imprese di conservare la liquidità necessaria per affrontare eventi imprevisti e diminuire gli utilizzi dei fidi bancari che, per loro natura, sono fonte limitata di risorse. In poche parole "renting" significa ampliare il ventaglio di opzioni a disposizione e la possibilità di cogliere opportunità aggiuntive. Il Renting aumenta la flessibilità, non solo produttiva, ma anche finanziaria, lasciando concentrate le risorse aziendali, laddove sono più redditizie e produttive. E' quindi riduttivo il semplice confronto economico paragonando i costi di due "approcci" alternativi: non si considerano quasi mai le riserve strategiche che scelte, come il renting, permettono. Il Renting è uno dei tanti campi in cui Atlas Copco, nella sua lunga storia, ha veramente tracciato la strada. Infatti, già nei primi anni del secolo, in Inghilterra, si assistette ad una grandissima crescita del mercato delle costruzioni favorita dallo sviluppo delle vie di comunicazione. Le imprese edili esitavano però ad investire nell¹acquisto di costosi compressori. L'allora Atlas Diesel studiò così un rivoluzionario sistema di noleggio, antesignano del moderno Renting, che incontrò immediatamente il successo. In linea con il motto "Total Solutions, Full Services" di Atlas Copco Rental Europe, il più grande network europeo del settore, anche la struttura specializzata Rent Service, nata in Italia nel gennaio 1998, offre una soluzione specialistica a qualsiasi esigenza immediata e straordinaria di aria compressa e di energia elettrica in ogni settore industriale e nell'ingegneria civile. Concepito inizialmente per il settore delle costruzioni, il Renting vinceva rapidamente la propria scommessa (nonostante la cultura italiana tradizionalmente legata al concetto di possesso) affermandosi rapidamente in tutti i settori industriali. Oggi Rent Service, con sede a Milano e sette, ma presto almeno dieci, centri logistici strategicamente dislocati sul territorio per intervenire ovunque con assoluta tempestività, è dotata di un parco macchine, tecnologicamente avanzatissimo ed in continua crescita, composto da oltre 500 elementi tra compressori e motocompressori sia lubrificati che oil free, gruppi elettrogeni e torri di illuminazione. Ma Renting, oltre che tecnologia e qualità delle macchine proposte, assistenza e logistica, significa soprattutto esperienza e competenza. E qui entrano in campo gli uomini, un valore aggiunto o meglio, un fattore strategico, che Atlas Copco ha sempre, storicamente, sentito con particolare intensità. La specializzazione di un servizio di Renting, dipende infatti fortemente dalla capacità degli uomini nell'identificare la soluzione migliore per il cliente consigliandolo e guidandolo verso la scelta ottimale. E, naturalmente, l'immenso patrimonio di esperienza di Atlas Copco fa la differenza. Infolink: www.rent-service.com 

IL PARLAMENTO EUROPEO ADOTTA LA RELAZIONE SUI BIOCARBURANTI 
Bruxelles, 9 luglio 2002 - Il Parlamento europeo ha approvato una proposta volta a promuovere l'impiego dei biocarburanti mediante la definizione di obiettivi per il loro utilizzo all'interno degli Stati membri. I biocarburanti rappresentano una soluzione ecologica, in quanto sono ottenuti dalla trasformazione o fermentazione di varie materie biologiche non fossili. In base al voto degli europarlamentari, la percentuale minima di biocarburanti venduta negli Stati membri dovrebbe arrivare, entro il 2005, al 2 per cento del mercato dei combustibili e al 5,75 per cento nel 2010. Le percentuali relative alle miscele di combustibili (composte da carburanti tradizionali e biocarburanti) verranno fissate solo quando la Commissione avrà presentato una relazione sull'argomento. Gli Stati membri dovranno garantire il rispetto della normativa entro la fine del 2004, mentre la Commissione presenterà un rapporto sui progressi registrati nell'impiego dei biocarburanti entro la fine di dicembre del 2006. Per gli eurodeputati, la definizione di obiettivi relativi all'impiego dei biocarburanti rappresenta un contributo agli impegni assunti dall'UE nel quadro del protocollo di Kyoto. Essi, inoltre, hanno puntualizzato che occorre rispettare delle procedure "verdi" nella produzione di tali biocarburanti per non rischiare di danneggiare il funzionamento dei motori e, infine, hanno auspicato un'attiva promozione dell'uso dei biocarburanti da parte degli Stati membri, soprattutto nei trasporti pubblici. Per maggiori informazioni sulla relazione consultare il seguente sito web: http://www3.europarl.eu.int/omk/omnsapir.so/cre?FILE
=0701lu&LANGUE=IT&LEVEL=TOC2&CHAP=5
 

QUALITÀ DELL'ARIA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE NEI CONFRONTI DI SEI STATI MEMBRI 
Bruxelles, 9 luglio 2002 La Commissione europea ha agito per migliorare la qualità dell'aria in Europa avviando procedimenti contro l'Italia, l'Irlanda, il Regno Unito, la Grecia, la Spagna e l'Austria. La Commissione è preoccupata per il fatto che i suddetti Stati membri non hanno recepito correttamente alcune norme UE sulla qualità dell'aria; essa presenterà ricorso dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee nei confronti di Italia, Irlanda, Regno Unito, Grecia e Spagna, mentre l'Austria riceverà una richiesta formale di adottare e notificare alla Commissione tutti i provvedimenti necessari per recepire la direttiva sui composti organici volatili (Cov). La Commissione presenterà ricorso dinanzi alla Corte nei confronti del Regno Unito e della Spagna per non aver recepito nell'ordinamento nazionale i nuovi limiti della qualità dell'aria sul biossido di zolfo, il biossido di azoto, le particelle ed il piombo. Nel caso del Regno Unito, la questione riguarda l'entrata in vigore dei limiti a Gibilterra. Il ricorso presentato dinanzi alla Corte contro l'Austria ha come oggetto il mancato recepimento nel proprio ordinamento della direttiva sull'ozono. Il disegno di legge austriaco per rettificare la situazione non entrerà in vigore prima della fine novembre 2002. Contro l'Italia, inoltre, verrà presentato ricorso per aver continuato a permettere l'uso di idroclorofluorocarburi (Hcfc) che riducono lo strato di ozono nei dispositivi antincendio, in violazione del regolamento sull'ozono. Infine, la Commissione invierà all'Austria formale richiesta affinché recepisca nell'ordinamento nazionale la normativa sui grandi impianti di combustione. Tali richieste formali assumono la forma dei cosiddetti 'pareri motivati', che costituiscono la seconda fase del procedimento di infrazione ai sensi dell'articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia per queste due controversie. La commissaria per l'Ambiente Margot Wallström ha così commentato le decisioni: "L'inquinamento dell'aria è al tempo stesso una questione locale e globale. Le azioni della Commissione dimostrano il nostro impegno a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo, e a proteggere lo strato di ozono. Non ha senso che gli Stati membri si accordino per emanare una normativa se non vi si conformano." La normativa UE sulla qualità dell'aria Le norme in questione fissano prescrizioni sulla riduzione dell'inquinamento causato da solventi, fissano limiti alle emissioni inquinanti causate dai grandi impianti di combustione e limiti della qualità dell'aria per parecchi dei maggiori inquinanti atmosferici; provvedono a rendere pubbliche le alte concentrazioni di ozono a livello troposferico e le sostanze che danneggiano lo strato dell'ozono. Un recepimento inadeguato comporta il fatto che i cittadini non hanno le garanzie di una migliore qualità dell'aria a livello locale, regionale e globale come promesso dalla normativa UE. Di conseguenza i cittadini corrono un rischio maggiore di avere problemi di salute dovuti alla qualità scadente dell'aria. Riduzione delle emissioni di composti organici volatili Lo scopo della direttiva Cov è quello di prevenire o ridurre gli effetti diretti e indiretti delle emissioni di composti organici volatili (Cov) nell'ambiente, e di ridurre al minimo i potenziali rischi che ne derivano per la salute umana. Ciò viene fatto stabilendo limiti di emissioni per i Cov e stabilendo precise condizioni per gli impianti industriali che trattano solventi organici. Il termine per adottare e comunicare la normativa nazionale è scaduto il 15 aprile 2001. La direttiva quadro in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria Nel 1996 l'UE ha adottato una direttiva quadro in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente(2). Essa stabilisce il conseguente accordo sui limiti dettagliati per specifici inquinanti atmosferici. Il primo accordo in tal senso è stato stipulato nel 1999 (cfr. infra). Insieme con l'accordo sui limiti dettagliati delle emissioni vi è l'obbligo, ai sensi della direttiva quadro, di recepire talune disposizioni comunitarie in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria nell'ordinamento nazionale. Limiti della qualità dell'aria per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, le particelle ed il piombo Nel 1999 gli Stati membri hanno fissato valori limite per diversi inquinanti atmosferici ai sensi della direttiva sulla qualità dell'aria(3). Gli inquinanti in questione erano il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle ed il piombo. Il termine concordato per recepire tali valori limite nell'ordinamento nazionale è scaduto il 19 luglio 2001. Scambio di informazioni e avvertenze al pubblico sull'inquinamento da ozono La direttiva sull'ozono(4) mira a stabilire un sistema armonizzato per monitorare, scambiare informazioni e avvertire la popolazione dell'inquinamento atmosferico causato dall'ozono a livello troposferico. Ciò dovrebbe mettere in grado gli Stati membri e la Commissione di ottenere maggiori informazioni su questa forma di inquinamento atmosferico, per ottimizzare le azioni dirette a ridurre la formazione dell'ozono e garantire una quantità minima di informazioni pubbliche sui livelli dell'ozono nel caso in cui superino i livelli minimi critici. Protezione dello strato di ozono L'ozono a livello troposferico (che può causare l'inquinamento atmosferico locale) non va confuso con l'ozono stratosferico (a volte definito 'strato dell'ozono', che rappresenta uno scudo globale contro i raggi solari nocivi). Il regolamento sull'ozono(5) mira a limitare l'uso di sostanze che riducono l'ozono stratosferico. In determinate condizioni, l'uso di Hcfc è specificamente vietato per un determinato elenco di applicazioni e vietato in genere per tutte le altre applicazioni. Grazie a una deroga, l'uso di Hcfc come dispositivo antincendio nei sistemi esistenti può essere permesso nel caso venga utilizzato per sostituire gli halon per usi critici secondo specifiche condizioni. I grandi impianti di combustione La direttiva sui grandi impianti di combustione(6) mira a ridurre l'inquinamento atmosferico provocato da impianti di combustione di grandi dimensioni fissando limiti precisi per le emissioni di biossido di zolfo e biossido di azoto. Procedimento Ai sensi dell'articolo 226 del trattato, la Commissione invia una lettera di costituzione in mora nel caso in cui essa ritenga che possa sussistere una infrazione al diritto comunitario. In essa si invita lo Stato membro interessato a presentare le sue osservazioni alla Commissione entro un determinato termine (di solito due mesi). Una volta esaminata la risposta, o in mancanza di risposta, la Commissione può decidere di inviare una richiesta formale allo Stato membro. In tal modo la Commissione spiega in modo chiaro ed esatto il motivo per cui essa ritiene vi sia stata un'infrazione al diritto comunitario e invita lo Stato membro in questione a conformarsi entro un termine specifico (di solito due mesi). Qualora lo Stato membro non si conformi al parere motivato la Commissione può decidere di proporre ricorso dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee. 

UNRAE ESPRIME SODDISFAZIONE PER IL DECRETO DI SMALTIMENTO DELLE VETTURE NON CATALIZZATE 
Roma, 9 luglio 2002 - Nell'esprimere soddisfazione per il Decreto Legge teso a velocizzare il ricambio della parte di parco circolante ancora non catalizzato (circa 9 milioni di veicoli), l'unrae si augura che la misura che per ora ha validità sino alla fine del 2002, sia un primo concreto atto tendente a risolvere l'annoso problema. "Insieme con le altre associazioni che rappresentano il comparto dell'auto - ha dichiarato il presidente dell'Unrae, Salvatore Pistola - da tempo sosteniamo la necessità di procedere allo smaltimento delle auto non catalizzate, che oggi hanno più di 10 anni di vita e che oltre a causare maggior consumo di carburante e maggiori emissioni, sono meno dotate di equipaggiamento di sicurezza rispetto alle automobili oggi in produzione. Per avere effetto - ha aggiunto Pistola - queste misure debbono diventare strutturali" L'Unrae ritiene necessaria una misura non limitata nel tempo, specie per quel che riguarda l'Ipt sull'usato, misura fiscale che sino ad oggi ha frenato la vendita delle auto catalizzate di seconda mano, dando vita ad un rapporto di vendita nuovo-usato vicino all'1 a 1, decisamente inferiore rispetto a quello degli altri Paesi europei. "La decisione presa dal governo - ha aggiunto Pistola - pone fine all'incertezza che aveva tenuto i consumatori lontani dalle concessionarie e agevola coloro che avevano in mente di liberarsi dell'auto non catalizzata, cosa che riguarda in particolare il centro/sud dell'Italia, dove sono in circolazione gran parte delle auto più inquinanti". Il primo passo (purtroppo "a tempo", in quanto il Decreto indica la scadenza del 31 dicembre 2002) è dunque stato fatto nel senso della razionalizzazione della fiscalità dell'auto. Si tratta ora di proseguire, intervenendo in favore del mercato delle auto aziendali, con la intera deducibilità dell'Iva e con l'accrescimento della quota deducibile, oggi limitata al 50% di 18.000 euro. "Consentendo all'Italia di allinearsi con le misure fiscali che regolano le auto aziendali negli altri Paesi europei - ha concluso il presidente dell'Unrae - si favorirebbe lo sviluppo di un settore in crescita, contribuendo anche alla competitività delle imprese italiane nel contesto dei mercati continentali". 

L'INQUINAMENTO ACUSTICO: AVVIATI PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE CONTRO LA GRECIA, L'ITALIA E IL REGNO UNITO 
Bruxelles, 9 luglio 2002 - La Commissione europea ha deciso di proporre ricorso contro l'Italia e la Grecia dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee per non aver recepito adeguatamente la direttiva UE che limita l'emissione acustica di alcune macchine destinate a funzionare all'aperto. Tra le macchine considerate in tale direttiva vi sono motoseghe, betoniere, gru mobili e gru a torre, scaricatori, escavatori idraulici, veicoli per la raccolta dei rifiuti e macchine per il giardinaggio, come tosaerba e tagliasiepi. La Commissione ha inoltre inviato una formale richiesta al Regno Unito affinché provveda al recepimento della normativa a Gibilterra. Tale richiesta formale assume la forma di 'parere motivato', che costituisce la seconda fase del procedimento per infrazione ai sensi dell'articolo 226 del trattato CE. Nel caso in cui il Regno Unito non si conformi al parere motivato entro due mesi, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. Il termine per recepire la direttiva è scaduto il 3 luglio 2001. In tale data gli Stati membri in questione non hanno comunicato alla Commissione che la suddetta normativa era stata completamente recepita a livello nazionale. La commissaria per l'ambiente, Margot Wallström, commentando tale decisione, ha detto: "Mi rincresce che alcuni Stati membri non abbiano ancora adempiuto ai loro impegni riguardo alla regolamentazione delle emissioni acustiche. L'eccessiva esposizione al rumore danneggia la salute umana. Non ha senso che gli Stati membri emanino una normativa europea e si accordino sui termini per il recepimento se alcuni paesi non vi si conformano. Sollecito i suddetti Stati membri a conformarsi al più presto alla normativa europea." Lo scopo della direttiva 2000/14/CE sulle emissioni acustiche delle macchine destinate a funzionare all'aperto è di armonizzare negli Stati membri la normativa relativa ai livelli di potenza acustica di una vasta gamma di macchine destinate a funzionare all'aperto. Le macchine in questione vanno dal macchinario usato nell'industria edilizia, come gru mobili e gru a torre, motocompressori e betoniere alle macchine utilizzate dalle autorità locali, che comprendono i veicoli per la raccolta dei rifiuti e le macchine da giardinaggio, come tosaerba e tagliasiepi. La direttiva stabilisce che le macchine possano essere immesse in commercio solo nel caso in cui soddisfino determinati requisiti sulle emissioni acustiche e che con esse sia divulgata con chiarezza una corretta informazione sui livelli garantiti di emissioni acustiche. 

LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA UN FINANZIAMENTO DI 72 MILIONI DI EURO PER 70 NUOVI PROGETTI DI CONSERVAZIONE 
Bruxelles, 9 luglio 2002 - Settanta progetti di conservazione della natura nell'Unione europea e in cinque paesi candidati sono stati approvati per finanziamenti della Commissione europea nell'ambito di Life-Natura. I progetti rappresentano un investimento totale di 130 milioni di euro nella conservazione della natura, cui l'Unione europea contribuirà fino a 72 milioni di euro. Tredici progetti sono nei paesi candidati all'adesione - Estonia, Ungheria, Lettonia, Romania e Slovenia. I progetti Life-Natura sono volti a proteggere e ripristinare gli habitat e conservare la flora e la fauna in tutta l'Unione europea. La commissaria per l'Ambiente Margot Wallström ha dichiarato: "Il programma Life-Natura è uno strumento essenziale ad ampio raggio per mettere in pratica la politica europea sulla natura". I progetti Life-Natura di quest'anno contribuiranno ulteriormente alla creazione della rete Natura 2000 attraverso il ripristino di zone protette, l'introduzione di strutture gestionali sostenibili e la sensibilizzazione della popolazione. Finora sono stati realizzati progetti Life-Natura in circa l'8% delle zone protette Natura 2000 dell'UE, con collegamenti con molti altri siti. Life-Natura è una delle tre componenti dello strumento Life, che apporta un contributo finanziario a progetti per promuovere la migliore pratica ambientale e la conservazione della natura in tutta l'Unione europea. Un bilancio di 640 milioni di euro è disponibile per l'attuale programma Life III, in corso fino al 2004. Quasi la metà del bilancio totale di Life è destinata ai progetti Life-Natura Life-Natura è stato istituito nel 1992 per sostenere la creazione di Natura 2000, una rete paneuropea di zone protette stabilita nell'ambito delle direttive Uccelli e Habitat. I 15 000 siti della rete, che coprono il 15% della superficie dell'UE, devono essere designati entro il 2004. Molti progetti Life-Natura concernono siti di Natura 2000; altri tendono a proteggere le specie elencate nelle direttive Uccelli e Habitat. Le azioni proposte dal ripristino e dalla gestione di habitat naturali specifici al miglioramento di condizioni per una specie particolare devono essere pienamente conformi alle direttive UE. Nuove domande nel 2002 - Per la selezione 2002, la Commissione ha ricevuto 188 domande di cui 154 (82%) sono state considerate ammissibili. Dopo la valutazione e l'approvazione da parte del comitato Habitat dell'UE, settanta progetti (37% delle domande) di 19 paesi sono stati selezionati per finanziamento sulla base della qualità di proposte. Cinquantasette sono situati nell'UE e 13 nei paesi candidati all'adesione. I progetti selezionati soddisfano uno dei tre criteri di base della selezione di progetti Life-Natura, ossia: conservazione di siti proposti dagli Stati membri ai sensi della direttiva Habitat (56%); conservazione di siti classificati come zone speciali di protezione ai sensi della direttiva Uccelli (24%); conservazione di specie di flora e di fauna considerate importanti nell'UE (20%). L'estensione di Life ai paesi candidati permette loro di preparare l'applicazione pratica delle direttive Uccelli e Habitat attraverso i progetti Life-Natura. Sia il finanziamento disponibile che il numero di progetti sono diminuiti nel 2002 rispetto alla selezione del 2000-2001. Ciò era stato previsto, in quanto la selezione del 2000-2001 copriva due anni non essendovi stata una selezione nel 2000. Tuttavia, la dimensione media dei progetti selezionati nel 2002, in termini di bilancio totale, è aumentata del 15%. A partire dall'inizio di Life-Natura, l'investimento totale nei progetti è costantemente aumentato da 70 milioni di euro nel 1992 a una media di 97 milioni di euro per gli anni 1999-2001. L'investimento di 130 milioni di euro proposto quest'anno segue questa tendenza. Il finanziamento dell'UE di 72 milioni di euro coprirà circa il 55% dei costi di progetto per il 2002. I rimanenti 58 milioni di euro verranno da beneficiari, partner e cofinanziatori. Varietà di habitat e solida partnership fra i soggetti del progetto Più della metà dei progetti di quest'anno (38) concerne siti e specie coperti dalle direttive Habitat e altri 18 progetti trattano le specie di uccelli elencate nella direttiva Uccelli. Gli altri 14 progetti concernono specie non legate a siti particolari. I progetti concernenti siti Natura 2000 coprono l'intera gamma di habitat. I fiumi e le zone umide sono in particolare ben rappresentati. Quasi la metà dei progetti concerne più di un tipo di habitat. Le azioni più comuni proposte nei progetti sono l'elaborazione e l'esecuzione di piani di gestione, la gestione di corsi d'acqua, l'acquisto di terre (particolarmente in Nordeuropa), la gestione dei pascoli, la tutela di specie esotiche e il ripristino e il miglioramento dei siti. Tuttavia, la gamma di azioni è molto ampia, dall'alimentazione controllata degli avvoltoi all'isolamento di linee elettriche. Le azioni di conservazione della natura spesso interessano le istituzioni pubbliche e quindi i beneficiari di Life-Natura sono prevalentemente autorità regionali o locali (70%). Un altro 25% sono organizzazioni non governative (Ong). Quasi i tre quarti dei beneficiari lavorano in partnership, molto spesso tra un organismo pubblico e una Ong attivi nella conservazione della natura. In questo modo la competenza professionale è combinata con la progettazione amministrativa, la ricetta migliore per garantire una buona situazione delle zone protette. Poco più della metà dei beneficiari di Life-Natura (51%) nel 2002 sono soggetti nuovi, a dimostrazione del carattere innovativo del programma. La sostenibilità di azioni Life-Natura è un criterio importante nella selezione dei progetti. Particolare attenzione è inoltre data alla partecipazione di cittadini e comunità locali. I beneficiari devono svolgere campagne di sensibilizzazione del pubblico nei loro progetti e la preferenza è data a progetti che garantiscono la gestione dei siti a lungo termine. Integrazione della conservazione della natura con l'attività economica quotidiana La natura spesso deve coesistere con le attività quotidiane della vita moderna e diversi progetti Life-Natura tendono a facilitare questa realtà. In Austria si proteggerà il valore naturale della pianura alluvionale del Danubio nell'ambito di un piano generale di lavori di ingegneria civile, per assicurarne la viabilità come importante via navigabile internazionale. Nel nord dell'Inghilterra un progetto in una regione sfavorita di terre alte (upland) mira a rendere l'attività pastorizia compatibile con la conservazione della natura apportando al contempo contropartite economiche alla comunità rurale. Un progetto analogo verrà lanciato in Ungheria. In Grecia la protezione di una tartaruga rara funzionerà a fianco della pesca commerciale su piccola scala. Per riassunti dei progetti in ogni paese, cfr. allegato. Informazioni più dettagliate su ciascuno dei 70 nuovi progetti, elencati per paese, sono disponibili su http://europa.eu.int/comm/life/nature/databas.htm.  I testi esplicativi sono nelle lingue nazionali (paesi dell'UE), in inglese e in francese. Per maggiori informazioni sulla rete Natura 2000 consultare il sito http://europa.eu.int/comm/environment/nature/home.htm  Rassegna dei progetti Life-Natura 2002 per paese - Austria Numero di progetti finanziati: 2 Un progetto concerne la conservazione della piccola popolazione di orsi bruni nelle Alpi austriache, attualmente stimata a soltanto 25-30 esemplari. Il progetto continuerà il precedente lavoro di Life-Natura per conoscere meglio la distribuzione dell'attuale popolazione e i fattori che ne limitano le dimensioni. Il secondo progetto si prefigge di ripristinare l'ambiente naturale lungo tre chilometri del Danubio, nelle pianure alluvionali ad est di Vienna, nel parco nazionale di Donauauen. Il progetto è un'azione pilota nell'ambito di un progetto integrato di ingegneria fluviale, che mira a combinare la funzione del Danubio come via navigabile internazionale con la conservazione della natura. Belgio Numero di progetti finanziati: 4 Quest'anno ci sono due progetti in Vallonia e due nelle Fiandre. I siti del progetto sono omogeneamente distribuiti nel paese dalla costa alle Ardenne. Un progetto ristabilirà tre habitat fluviali nelle Ardenne per la cozza di acqua dolce, una specie minacciata. Gli altri tre progetti concernono piante molto rare e minacciate. Un progetto ristabilirà le dune erbose nell'estuario dell'Ijzer sulla costa fiamminga. A nord di Bruxelles, un altro progetto ristabilirà un'ampia zona di praterie umide e alcaline ricca di varietà vegetali. Per l'ultimo progetto si ristabiliranno 180 ettari di pascoli calcarei sui versanti del tratto mediano della Mosa e dei suoi affluenti. Danimarca Numero di progetti finanziati: 3 Due progetti trattano gli effetti a lungo termine dell'inquinamento causato dagli effluenti agricoli e dai rifiuti domestici su una laguna salmastra e su un lago naturalmente eutrofico. In entrambi i casi le fonti d'inquinamento non esistono più ma si devono smaltire i loro effetti. Ciò è necessario per eliminare l'accumulo di nutrienti che impedisce ai laghi di riacquisire il loro stato naturale originale. Saranno applicate varie tecniche innovative che potrebbero fornire orientamenti per iniziative analoghe altrove. Il terzo progetto concerne un tratto di dune costiere sulla costa occidentale dello Jutland. Attraverso un programma di rimozione su vasta scala delle conifere esotiche e di ristabilimento della vegetazione naturale mediante debbio, prati e tagli tratterà i principali fattori di minaccia per 24 000 ettari di dune. Estonia Numero di progetti finanziati: 2 Un progetto si concentrerà sulle ricche risorse forestali dell'Estonia che accolgono una proporzione significativa di habitat prioritari del paese, classificati ai sensi della direttiva Habitat. Le misure di conservazione concerneranno 20 siti su oltre 500 chilometri quadri. Le azioni comprendono: acquisto di terre, pianificazione di gestione, centri per i visitatori e sensibilizzazione della popolazione locale e dei visitatori. Il secondo progetto, nel parco nazionale Karula, concernerà il mantenimento delle pratiche agricole tradizionali compatibili con la conservazione della natura, per anticipare le misure di ecologia rurale da introdurre in Estonia in applicazione del regolamento sullo sviluppo rurale dell'UE. Finlandia Numero di progetti finanziati: 6 I progetti di quest'anno trattano tutte le regioni della Finlandia eccetto la Lapponia e riguardano 92 000 ettari di siti Natura 2000. Un progetto riguarda siti Natura 2000 nella periferia di Turku, la terza città più grande della Finlandia, sul Golfo di Botnia. Un altro è un progetto pilota per l'applicazione della direttiva quadro dell'UE sull'acqua nelle zone di Natura 2000 sul fiume Simojoki, che sfocia nella parte settentrionale del Golfo di Botnia. Gli altri progetti trattano in genere gli habitat finlandesi tipici foreste e torbiere in aree scarsamente popolate per ripristinare oltre 1 300 ettari di torbiere degradate, tutti classificati come habitat prioritari. Lasciare il legno morto in situ e interventi controllati di debbio saranno applicati a circa 500 ettari di foresta. Saranno ripristinati 21 chilometri di fiumi naturali e 1 300 ettari di laghi che sono importanti habitat per gli uccelli. I progetti comprendono diverse misure innovative: un gioco al computer di ripristino della natura e lo sviluppo di una mappa GIS (Geographic Information System) della natura, che può essere scaricata sui telefoni mobili. Francia Numero di progetti finanziati: 1 Il progetto riguarda la bassa valle dell'Ain nella regione Rodano-Alpi. Mira a ripristinare l'ecosistema fluviale e a proteggere la diversità di habitat e specie associate. Germania Numero di progetti finanziati: 5 La rara pianta acquatica della zona dell'Elba, Oenanthe conioides, non si trova in alcuna altra parte nel mondo, ma soltanto in un'area di 65 km sulle due rive del fiume Elba vicino ad Amburgo, dove l'acqua varia da salmastra a dolce ma è soggetta a una forte influenza di marea. Poiché rimangono soltanto 2 000 esemplari, questo progetto ne aumenterà l'habitat aprendo la diga dell'Elba e inondando 90 ettari attorno alla periferia di Amburgo. Per non compromettere la sicurezza pubblica, sono previste diverse opere di ingegneria. In Bassa Sassonia, un nuovo progetto estenderà i lavori di un precedente progetto LIFE-Natura per acquistare e ripristinare 2 500 ettari di zone umide nelle pianure di Dümmer. Ciò contribuirà a rendere questa zona un sito a "cinque stelle" di riposo e foraggiamento per gli uccelli migratori. Un terzo progetto reintrodurrà zone prative fra i vigneti e i frutteti in Renania-Palatinato, un habitat di molte piante rare. Si assicurerà la loro conservazione incoraggiando i pastori a farvi pascolare le greggi e scoraggiando un uso ricreativo inadeguato. Come in Belgio e in Spagna, le cozze di acqua dolce sono oggetto di un progetto sul confine bavarese-ceco. Saranno presi provvedimenti diretti per risistemare tratti fluviali onde creare un habitat vitale per le cozze e i pesci. Il progetto sarà coordinato con altri progetti finanziati dall'UE per lottare contro l'inquinamento generale delle acque. Il quinto progetto comporterà una serie di opere di ingegneria a fini di conservazione per migliorare la qualità di una rete di habitat in zone umide, alcuni dei quali classificati come priorità ai sensi della direttiva Habitat, contrafforti alpini del Baden-Württemberg. Grecia - Numero di progetti finanziati: 6 Tre dei sei progetti trattano le zone umide "Ramsar" di importanza internazionale ("Ramsar" è un trattato concernente le zone umide di tutto il mondo) situate attorno al lago Mikri Prespa, al delta e alle gole del Nestos e alla laguna di Kotychi. Altri due progetti riguardano i rapaci: l'avvoltoio nero nella foresta Dadia e il gipeto nelle montagne di Creta. L'ultimo progetto riguarda la tartaruga (Caretta caretta) e la tutela della specie dai pericoli della pesca locale. Ungheria - Numero di progetti finanziati: 4 Due progetti comportano piani di ripristino su vasta scala nel parco nazionale di Hortobagy (steppe dell'Ungheria orientale). Il primo ripristinerà una sezione di 6 650 ettari del parco eliminando vecchi argini e canali di irrigazione, che erano stati costruiti per creare risaie. Il secondo progetto combinerà l'agricoltura biologica e la conservazione della natura attraverso il pascolo di razze tradizionali di bovini, ovini e suini su 2 000 ettari di steppa e zone umide. Il terzo progetto ungherese riguarda la conservazione dell'angelica (Angelica palustris), una specie vegetale minacciata che si trova nelle pianure alluvionali continentali. Il progetto, che copre 2 600 ettari, comprende l'acquisto di terreni e il ripristino dell'habitat per assicurare 11 siti di buona qualità per la specie. Il quarto progetto tratta la conservazione dell'aquila imperiale dei Carpazi. Questo grande rapace dell'Europa orientale è minacciato dai nuovi usi del terreno agricolo. Il progetto comprende misure per arrestarne il declino. Saranno designate le zone importanti per la specie e saranno emanati orientamenti di gestione per i siti dell'aquila. Le minacce immediate saranno ridotte, per esempio attraverso l'isolamento di linee elettriche. Irlanda Numero di progetti finanziati: 1 L'unico progetto irlandese segue un approccio strategico per la conservazione di torbiere di copertura attraverso azioni su 14 siti differenti. Saranno ripristinati oltre 1 200 ettari di torbiere forestali. Le azioni comprendono recinzioni, blocco di fossati e rimozione di piantagioni di conifere. Ciò contribuirà a creare buone condizioni per la rigenerazione naturale delle torbiere. Vari siti inoltre serviranno come zone di dimostrazione per sensibilizzare il pubblico a questo habitat e a Natura 2000 in generale. Italia Numero di progetti finanziati: 7 Con un'eccezione, tutti i progetti selezionati sono in zone già protette dalla legislazione nazionale, cioè parchi nazionali o regionali o riserve naturali. Quest'anno lo scopo principale dei progetti italiani è salvaguardare diversi tipi di zone umide: sponde fluviali e lacustri, regioni paludose e salmastre, acquitrini e stagni. Molti di essi sono inoltre di importanza strategica a causa della loro posizione sulle rotte nord-sud degli uccelli migratori. Altri progetti riguardano la conservazione delle dune nella Sicilia meridionale e il ripristino di pascoli nelle Alpi piemontesi. Inoltre, un progetto mira a salvaguardare i camosci dell'Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata), una sottospecie endemica prioritaria elencata nella direttiva Habitat. Cinque dei sette progetti selezionati sono nuovi per Life-Natura. Lettonia Numero di progetti finanziati: 2 La Lettonia annovera ampie zone di importanti habitat preziosi e numerose specie presenti soltanto in piccole località isolate nell'UE. Entrambi i progetti approvati quest'anno aiuteranno la Lettonia a preparare la partecipazione a Natura 2000. Il primo progetto comporta il rilevamento dell'intera costa per determinarne il valore in termini di conservazione della natura. Ciò comporterà considerevoli interventi di gestione sulle dune, per impedire i danni causati dal crescente numero di visitatori. Il secondo progetto mira ad assicurare la conservazione a lungo termine dei diversi habitat e specie prioritarie nel parco nazionale Kemeri. Comprende il ripristino di una delle più grandi torbiere alte rimaste in Europa. Lussemburgo Quest'anno non è stato presentato alcun progetto. Paesi Bassi Numero di progetti finanziati: 1 Il progetto riguarda Ilperveld, 300 ettari di torbiere erbose in un sito di 1 800 ettari appena a nord di Amsterdam. Questa zona è tradizionalmente un importante sito di riproduzione per i trampolieri e le anatre. I cambiamenti nella pratica agricola, come il passaggio dalla fienagione al pascolo di ovini, la cessazione dello spandimento di stallatico e l'intasamento dei canali hanno causato una diminuzione delle popolazioni riproduttrici di uccelli, in particolare pittima reale e beccaccino. Il progetto mira ad invertire questa tendenza mediante il taglio dei giunchi infestanti e l'applicazione di concime naturale "leggero". Prevede anche la costruzione di una nuova unità di produzione ecologica di concime per riciclare i giunchi falciati sul posto. Portogallo Numero di progetti finanziati: 4 I nuovi progetti concernono 14 siti di Natura 2000. Due progetti riguardano la conservazione di due specie di uccelli, gallina prataiola e grillaio, e dei loro habitat in sette località dell'Alentejo. Entrambi sono progetti pilota volti a concordare con gli agricoltori misure di gestione di conservazione ed aumentare la zona di habitat favorevoli a queste specie. Gli accordi costituiranno la base di progetti locali per la protezione delle specie. Un terzo progetto mira a ripristinare gli habitat degradati e a conservare quelli esistenti, mediante pratiche agricole tradizionali di coltivazione nella Serra da Estrela (Portogallo nordorientale). Il quarto progetto è destinato ad impedire la diminuzione di otto specie di flora minacciate allargando la loro area di distribuzione ed aumentandone le popolazioni. Romania Numero di progetti finanziati: 3 Per il primo progetto, Life-Natura finanzierà la conservazione, la gestione e il ripristino di popolazioni di orso bruno, lupo e lince europea nella provincia di Vrancea, attraverso la preparazione e l'esecuzione di un progetto locale di gestione per queste specie. Gli altri due progetti mirano a ripristinare e gestire due zone umide: Comana - la più grande della Romania meridionale - e la zona paludosa di Satchinez. Nell'ultimo caso si tratta della continuazione di un precedente progetto LIFE-Natura. Entrambe le zone sono molto importanti per gli uccelli e ospitano diverse specie in pericolo come moretta tabaccata, re di quaglie e tarabuso. Slovenia Numero di progetti finanziati: 2 La prima proposta accettata per finanziamento concerne la conservazione di una delle più grandi popolazioni di orso bruno in Europa. Il beneficiario lavorerà con tutte le autorità interessate per proteggere l'orso sull'intero territorio nazionale. Il secondo progetto, nella regione di Karst (Slovenia sudoccidentale), mira a salvaguardare quattro habitat, cinque specie di anfibi e sette specie di farfalla elencate nella direttiva Habitat e/o nella convenzione di Berna. È basato su un simile progetto Life-Natura realizzato con successo in Spagna e comprende la preparazione di un piano di gestione per ciascuno dei 50 siti del progetto. Il ministero sloveno dell'Ambiente cofinanzierà entrambi i progetti. Spagna Numero di progetti finanziati: 11 La lince iberica è la specie di felino più minacciata del mondo. Come parte di una strategia nazionale per la sua conservazione, saranno coordinati due progetti per promuovere opportune pratiche di gestione per le ultime zone in cui è ancora presente. Un altro progetto mira ad impedire l'estinzione del visone europeo in Spagna, organizzando un programma di riproduzione in cattività ed ampliando l'attuale habitat della specie. Un altro progetto sulla costa sudorientale creerà modelli per migliorare la gestione delle riserve marine. Il progetto si concentra sulla conservazione di delfino maggiore, focena e tartaruga caretta, per i quali saranno attuati piani di monitoraggio e di sensibilizzazione. I fondi di Life-Natura inoltre contribuiranno a garantire la conservazione a lungo termine della lucertola gigante di La Gomera (Isole Canarie). La specie è stata considerata estinta sull'isola fino al 1999, quando mezza dozzina di lucertole sono state trovate in una piccola zona remota. Sei dei progetti selezionati concernono la conservazione di quattro specie di uccelli. Diverse amministrazioni regionali realizzeranno una serie di azioni coordinate per controllare le minacce all'aquila di Bonelli e alla colonia più importante di gabbiano corso. Un progetto è volto ad ampliare l'habitat del gipeto dai Pirenei alla Spagna nordoccidentale. La quarta specie interessata è il pagliarolo, per il quale sarà migliorata un'area di sosta usata durante il periodo migratorio. Svezia Numero di progetti finanziati: 2 Il primo progetto riguarda il parco nazionale Söderåsen, contenente uno dei tratti più grandi di foreste decidue latifoglie rimaste in Svezia. Il secondo riguarda l'altopiano di Kinnekulle (265 m di altitudine), oggetto di pascolamento e fienagione intensivi negli ultimi mille anni. Entrambi i siti sono fra le zone più ricche in Svezia in termini biologici. Le azioni comprendono l'acquisto delle zone boschive più preziose per assicurare il loro futuro, il taglio di alberi esotici e il ripristino di prati abbandonati. Quest'ultima azione sarà svolta in modo da beneficiare del sostegno agro-ambientale. Regno Unito Numero di progetti finanziati: 4 Due progetti trattano la conservazione di specie di uccelli severamente minacciate nel Regno Unito. Il primo stabilirà una rete estesa di siti autonomi strategici per il tarabuso. L'obiettivo finale delle azioni ripartite su 19 siti in tutta l'Inghilterra, è raddoppiarne la popolazione di 65 maschi riproduttori in dieci anni. Il secondo progetto concerne il gallo cedrone scozzese, il cui numero è sceso a soltanto 1 000 esemplari negli ultimi anni. Intervenendo su un gran numero di siti di foraggio e di allevamento (45 in tutto), il progetto mira a salvaguardare la specie. Si affronteranno le minacce importanti, come i predatori e le collisioni con i recinti dei cervi. Il progetto comprende un'estesa cooperazione con più di trenta proprietari privati. Gli altri due progetti concernono un unico grande sito. Il progetto "New Forest" nell'Inghilterra centro-meridionale svilupperà i risultati del precedente progetto LIFE e riguarderà la conservazione di tre dei suoi bacini idrografici. Un altro progetto, in una zona calcarea dello Yorkshire Dales , fornirà appoggio a 15 aziende agricole pilota nella loro conversione alla produzione zootecnica mista basata su razze resistenti tradizionali. L'adozione di sistemi pastorizi più estensivi migliorerà l'equilibrio naturale e contribuirà a garantire la conservazione a lungo termine della zona. 

NUOVA NOMINA PER MARCO FELLUGA A PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA VINI DEL COLLIO 
Milano, 9 luglio 2002 - Marco Felluga, titolare dell'omonima azienda vitivinicola di Gradisca di Isonzo (Go), è stato rieletto all'unanimità Presidente del Consorzio Tutela Vini del Collio a conferma del favore di tutti gli associati ad averlo ancora come rappresentante del Territorio. "La nuova legge sui controlli della qualità per la quale il nostro Consorzio è stato scelto come punto di partenza, il difficile quesito dell'entrata nella Comunità Europea dell'area di produzione Slovena, la promozione unitaria regionale e altri problemi altrettanto importanti mi hanno indotto - commenta Marco Felluga - a continuare il lavoro iniziato." Grande attenzione, quindi, ad incrementare e garantire lo sviluppo di tutto il territorio quale area naturalmente dedicata alla viticoltura e al turismo enogastronomico, promozione a livello internazionale dei vini del Collio e certificazione della qualità a maggiore tutela del consumatore: questi, sono solo alcuni degli obiettivi che il Presidente del Consorzio intende raggiungere in questo nuovo mandato. Ma non solo, tra i progetti di Marco Felluga anche quello di dare sempre più lustro ai grandi produttori e alle loro cantine, ma soprattutto la volontà e l'interesse a sostenere sempre di più le piccole aziende, aiutandole a migliorare costantemente la qualità della propria produzione. Promozione e sviluppo, quindi, nei piani del Consorzio Tutela Vini Collio; ma anche attenzione al miglioramento delle viticolture del Collio nel rispetto dell'ambiente attraverso l'adozione, da parte di tutte le aziende consociate, di soluzioni compatibili con le esigenze naturalistiche e paesaggistiche del territorio. 

LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA SOCRATES 
Bruxelles, 9 luglio 2002 - La Commissione europea ha indetto un invito generale a presentare proposte per il programma d'azione comunitaria in materia d'istruzione Socrates. Le priorità annuali supplementari, che integrano ma non sostituiscono le priorità permanenti, sono descritte di seguito. I candidati sono invitati a prendere in considerazione le informazioni sottoindicate, al momento di elaborare le loro proposte. Preparativi in vista dell'allargamento dell'Unione: Saranno intensificate le azioni all'interno del programma Socrates attraverso l'applicazione di una politica di discriminazione positiva nei confronti dei paesi candidati, diretta alla selezione e al finanziamento di progetti che interessano tali paesi e che devono rispondere ai necessari criteri di qualità. Sviluppo sostenibile: Il programma Socrates è chiamato in causa per contribuire ad un'economia basata sui principi di sostenibilità e di solidarietà reciproca e per creare progetti in questo ambito. È importante notare come l'espressione "sviluppo sostenibile" possa riferirsi ad aspetti economici, socioculturali ed ambientali, che quindi sono reciprocamente potenziati. Stabilità e sicurezza: Il programma Socrates può contribuire a creare un utile dialogo interculturale. Le future sfide per l'istruzione ed i sistemi informativi Un programma di lavoro dettagliato della Commissione europea e del Consiglio, adottato dal Consiglio "Istruzione" ed accolto favorevolmente dal Consiglio europeo di Barcellona (2002), comprende le seguenti tematiche prioritarie: nuove tecnologie, competenze di base, matematica, scienze e tecnologia. Si prevede che le candidature presentate del programma Socrates avranno un ruolo importante nel sostenere il perfezionamento di questi argomenti prioritari, in quanto essi sono totalmente compatibili con gli obiettivi del programma. Promozione delle pari opportunità: Nell'ambito di questo settore, il programma Socrates si basa sulle seguenti priorità permanenti: promuovere la parità tra uomini e donne, impegnarsi nel rispondere alle esigenze dei disabili, contribuire alla lotta al razzismo e alla xenofobia, contribuire a compensare gli effetti degli svantaggi socioeconomici. In previsione dell'Anno europeo dei disabili nel 2003, il programma Socrates darà particolare rilievo ai progetti ed attività che contribuiscono a promuovere l'eliminazione delle barriere che impediscono ai disabili la piena partecipazione all'istruzione, la promozione del loro massimo inserimento sociale e un aiuto per poter cambiare atteggiamenti e mentalità. Apprendimento lungo tutto l'arco della vita: Nell'ambito del programma Socrates, i candidati sono invitati a sviluppare e presentare progetti basati sui seguenti temi fondamentali della comunicazione della Commissione "Realizzare uno Spazio europeo dell'apprendimento permanente": la valorizzazione dell'apprendimento, l'orientamento e la consulenza, gli investimenti a favore della formazione, i discenti e le opportunità di formazione, le competenze di base e l'innovazione pedagogica. Piano d'azione e-Learning : Il programma Socrates sarà un protagonista fondamentale nella realizzazione del piano di azione e-Learning, in quanto l'impiego delle TIC nell'ambito dell'istruzione rappresenta una priorità orizzontale permanente per il programma nel suo insieme. Le priorità annuali e supplementari specifiche delle azioni sono elencate di seguito: Comenius 1 - Partenariato scolastico: Si richiedono candidature relative ai tre tipi di progetti previsti dai partenariati scolastici, ossia: progetti scolastici Comenius, progetti linguistici Comenius e progetti di sviluppo scolastico Comenius. Fra le proposte, quelle relative agli ultimi due progetti linguistici beneficeranno di particolare considerazione. Comenius 2.1 - Progetti di cooperazione europea: Sarà data priorità ai progetti che rappresentano una significativa innovazione in materia di formazione del personale impegnato nell'insegnamento scolastico e che pongono particolarmente in evidenza i nuovi aspetti del ruolo dell'insegnante. Si riporta di seguito un elenco indicativo delle tematiche che potrebbero essere trattate nei suddetti progetti: attività di mobilità dei futuri insegnanti; preparazione dei futuri insegnanti e degli insegnanti in servizio all'impiego delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione; ruolo dell'insegnante quale "mediatore del processo di apprendimento"; preparazione del personale docente all'impiego di metodologie specifiche per insegnare altre discipline servendosi di una lingua straniera; gruppi dirigenti delle scuole; incremento dell'interesse per lo studio di argomenti scientifici e tecnici; potenziamento dei collegamenti con l'ambiente lavorativo e la ricerca; sviluppo della cooperazione all'interno di una rete di vari operatori in grado di fornire sostegno agli allievi; sviluppo di metodi per migliorare la frequenza e il rendimento nelle scuole. Comenius 2.2 - Sovvenzioni individuali per la formazione: Sarà data priorità a coloro capaci di dimostrare che la loro attività di mobilità presenta le seguenti potenzialità: sostenerli nel loro ruolo di moltiplicatori nell'ambito dei rispettivi istituti e/o promuovere l'istituzione di nuove partnership scolastiche. Comenius 3 - Reti Comenius Sarà riservata priorità: alle reti intese a promuovere la cittadinanza europea; alle reti dedicate ad argomenti interdisciplinari; alle reti dedicate alle caratteristiche del miglioramento scolastico. Erasmus 1 - Progetti per lo sviluppo di programmi di studio Sarà dato particolare rilievo ai progetti che: integrano la componente etica in una delle seguenti discipline: gestione aziendale, ingegneria, scienze mediche, scienze naturali, scienze della comunicazione e dell'informazione; rispondono alle future esigenze di competenze nel campo delle scienze della comunicazione e dell'informazione; promuovono il dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra l'Europa e le regioni vicine; contribuiscono allo sviluppo di programmi di studio di portata europea sulla genomica e le biotecnologie per la salute; si concentrano sullo sviluppo di programmi completi di primo e di secondo ciclo, in linea con il processo di Bologna; presentano collegamenti e sinergie con altre attività Erasmus. Erasmus 1 - Programmi intensivi Sarà dato particolare rilievo ai progetti che: rispondono alle future esigenze di competenze nel settore delle scienze della comunicazione e dell'informazione; hanno come obiettivo un approccio multidisciplinare all'imprenditorialità; integrano la componente etica in una delle seguenti discipline: gestione aziendale, ingegneria, scienze mediche, scienze naturali, scienze della comunicazione e dell'informazione; promuovono il dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra l'Europa e le regioni vicine; trattano questioni legate alla genomica ed alle biotecnologie per la salute. Erasmus 3 - Reti tematiche Sarà dato particolare rilievo: alle candidature riguardanti aree di studio sinora trascurate dai progetti di quest'azione; alle candidature che uniranno due o più aree tramite una metodologia inter- o multidisciplinare; alle candidature che trattano l'analisi di temi "trasversali" legati all'evoluzione del ruolo delle università; alle candidature inerenti la diffusione dei risultati dei progetti sulle reti tematiche; alle candidature che mirano a facilitare la trasparenza, l'innovazione e ad assicurare la qualità dell'istruzione superiore; alle candidature che presenteranno collegamenti e sinergie con altre attività Socrates. Nell'ambito dell'invito a presentare proposte si possono altresì inoltrare candidature relative a: il programma Grundtvig: progetti di cooperazione europea, reti Grundtvig, azioni decentralizzate; il programma Lingua: promozione dell'apprendimento delle lingue, sviluppo di strumenti e materiali; il programma Minerva. Vedere invito a presentare proposte per priorità nazionali annuali per le azioni decentralizzate. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/education/socrates.html  Ufficio di assistenza tecnica Socrates, Leonardo e Gioventù: Tel: +32 2 233 0111 E-mail: info@socrates-youth.be  Per consultare il testo completo dell'invito a presentare proposte visitare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/eur-lex/it/dat/2002/c_160/c_16020020704it00120030.pdf  

PREMIO "PIER DANIELE MELEGARI": LA CAMERA DI COMMERCIO PREMIA LE SEI MIGLIORI TESI DEL '99/2000 MIGLIOR TESI SU UNA MILANO CHE... SPROFONDA UN SISTEMA PER CONTROLLARE LA MILANO 'SPROFONDATA' DI 100 MM. 
Milano, 8 luglio 2002 - Le giovani menti del futuro hanno concretizzato alcune idee interessanti per Milano. Un modello di subsidenza per la città meneghina, per controllare l'abbassamento del suolo nell'area della città: il centro si è abbassato di 100 mm dal 1950 al 1972. La tendenza dell'abbassamento rallenta man mano che si esce dal centro città. Altra idea per una Milano innovativa è il nuovo progetto per il Ctr - Centro Territoriale Riabilitativo - accolto nella scuola di via Vallarsa a Milano, per i bambini affetti da autismo. Spazi e ambienti progettati per venire incontro alle loro esigenze: una piscina per i giochi d'acqua; materiali opachi e colori neutri; un sistema di oscuramento delle finestre per quei bambini particolarmente sensibili alla luce. Un progetto che vuole essere un aiuto concreto, con la realizzazione di una struttura comunicativa ed integrata con la scuola. Tra le idee c'è l'analisi di un modello di marketing urbano per Milano, sulla scia delle esperienze delle capitali europee, con la realizzazione finale di una Agenzia per il marketing territoriale di Milano. Sono queste alcune delle proposte che emergono dalle sei tesi di laurea premiate in una cerimonia alla Camera di Commercio di Milano, lunedì 8 luglio alle 17,30 presso la sala Parlamentino di Palazzo Giureconsulti. Il premio è giunto alla sua settima edizione e da quest'anno prende il nome di "Premio Pier Daniele Melegari", il segretario generale recentemente scomparso della Camera di Commercio. Agli autori delle sei tesi premiate andranno 2582 €, cioè cinque milioni delle vecchie lire. I vincitori del premio "Pier Daniele Melegari" sono: Ambra Serena Costa e Sara Cannata, neo architetti, che insieme hanno elaborato un progetto per "Spazio Autismo - Progetto del nuovo Ctr  a Milano"; Chiara Vassena, laureata in Fisica all'Università Degli Studi con una laurea sul "Modello di subsidenza per l'area Milanese"; Chiara Chierchini, laureata in Lettere all'università degli studi di Milano, che ha pensato al "Marketing urbano: riflessioni teoriche, esperienze europee ed ipotesi per Milano"; Michela Sara Barbot, laureata in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi, che ha realizzato "Composizione del ceto dirigente e disciplina della apparenze. Il patriziato milanese nei secoli XVI- XVIII"; Pamela Stroppa con "Le gallerie d'arte a Milano nei primi anni Trenta", laureata in Lettere Moderne, indirizzo Artistico, all'Università Degli Studi; Monica Clavenna con la tesi "Parroci e fedeli nell'Alto Magentino: aspetti della vita sociale e religiosa tra Ottocento e Novecento", laureata in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Milano. Il bando era rivolto ai laureati presso le facoltà degli Atenei milanesi che avessero ottenuto un voto di laurea non inferiore a 110/110 o punteggi equivalenti. "La Camera di Commercio - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - vuole valorizzare le risorse umane, conoscitive e scientifiche presenti sul territorio. Per questo ogni anno promuove un concorso per premiare le migliori tesi di laurea sulla realtà milanese. Filo conduttore dei lavori che sono stati premiati quest'anno è l'atmosfera della città: una capitale europea da valorizzare con un piano di marketing urbano, o con nuovo modello di subsidenza, che non deve scordarsi delle esigenze delle categorie più deboli, dove il passato e la storia di Milano rappresentano la base di partenza per una analisi più approfondita dei bisogni e degli sviluppi presenti e futuri". Le tesi premiate: Chiara Vassena (Monza): "Modello di subsidenza per l'area milanese" Per cercare di capire meglio il fenomeno dell'abbassamento del suolo a Milano, giunto a quasi 100 mm sotto il Duomo dal 1950 al 1972, Chiara Vassena ha pensato di elaborare un modello preliminare di subsidenza. Si tratta di un modello matematico che mette in relazione il fenomeno dell'abbassamento del terreno e il prelievo dell'acqua dal sottosuolo. Con questo modello sarà anche possibile svolgere analisi di controllo prevedendo possibili sviluppi futuri. Lo studio parte dai dati relativi all'abbassamento del suolo che il centro della città di Milano ha subito tra il 1950 e 1972, calcolato intorno ai 70 - 100 mm. Una situazione che si allenta man mano che si va verso la periferia della città meneghina e che, comunque, negli ultimi anni ha avuto un rallentamento anche in relazione all'alzarsi della falda. Pamela Stroppa (Varese): "Le gallerie d'arte a Milano nei primi anni Trenta" La tesi illustra un panorama artistico della Milano dei primi anni Trenta. Un'analisi della storia e dell'attività delle gallerie d'arte di Milano negli anni 1930-34. Un'indagine condotta su fonti d'archivio, degli atti della Camera di Commercio di Milano e sui giornali dell'epoca. Nella terza e ultima parte è inoltre presente la ricostruzione del calendario delle esposizioni relativo a quegli anni. Monica Clavenna (Cuggiono): "Parroci e fedeli nell'Alto Magentino: aspetti di vita sociale e religiosa tra l'Ottocento e il Novecento" La tesi focalizza la sua attenzione sugli aspetti più rilevanti della vita sociale e religiosa tra Ottocento e Novecento nell'area dell'Alto Magentino, con particolare riferimento alla Pieve di Corbetta. Sono state prese in considerazione ad esempio le forme di devozione popolare come i pellegrinaggi e le processioni; i "vizi" che il clero ha denunciato nei questionari compilati in occasione delle visite pastorali; il fenomeno migratorio - italiano, europeo ed extra europeo; la diffusione dell'alfabetizzazione e della cultura; le ripercussioni sociali, economiche, religiose e demografiche della Prima Guerra Mondiale sulle comunità dell'Alto Magentino. Ambra Serena Costa (Cinisello Balsamo) e Sara Cannata (Milano): "Spazio Autismo - Progetto del nuovo Ctr a Milano" In questa tesi viene proposto il progetto di realizzazione di un Centro Territoriale Riabilitativo per bambini autistici. Un progetto integrato ad una scuola già esistente e che garantirebbe la vicinanza di due mondi: quello normale dei bambini di scuola elementare e quello particolare, dei bambini affetti da autismo. Progettare gli spazi e gli ambienti diventa inoltre un aiuto concreto per la gestione dei bambini autistici, con la realizzazione di una struttura comunicativa ed integrata. Chiara Chierchini (Milano): "Marketing urbano: riflessioni teoriche, esperienze europee ed ipotesi per Milano" L'analisi teorica del Marketing urbano apre l'elaborato. Il marketing urbano come strumento per una adeguata ed innovativa pianificazione urbana. Nella seconda parte vengono analizzati alcuni casi relativi a città europee come Barcellona, Lione, Rotterdam e Birmingham. Infine viene proposta una analisi per un ipotetico piano di marketing urbano per Milano, che fornisca l'individuazione degli obiettivi prioritari della città e una strategia condivisa da tutti gli operatori, pubblici e privati. Partendo dal "Manifesto per il marketing di Milano" del 1999 siglato da Unione del Commercio, Camera di Commercio e Assolombarda viene ipotizzata la creazione di una Agenzia per il marketing di Milano. Michela Sara Barbot (Canegrate): "Composizione del ceto dirigente e disciplina delle apparenze. Il patriziato a Milano nei secoli XVI-XVIII Una ricostruzione del patriziato milanese dei secoli XVI-XVIII. Una ricerca storica che offre un'analisi dei processi di mobilità sociale all'interno del patriziato milanese. Tale analisi prende vita da tre ambiti di indagine: la disciplina delle apparenze con la legislazione in materia di lusso; il ricambio e la composizione delle élites della politica municipale; le strategie matrimoniali in base alle quali le classi dirigenti conservavano o ampliavano il loro potere e la loro influenza. 

MISSIONE TELLUS: IL PROGETTO EUROPEO PER L'EDUCAZIONE ALIMENTARE 
Roma, 9 luglio 2002 - Partire dai bambini per ricostruire il rapporto tra agricoltura e società e dare una più attenta e puntuale informazione sugli alimenti che consumiamo ogni giorno. Questo lo scopo della "Missione Tellus", presentata nei giorni scorsi dal ministro per le politiche agricole e promossa dal Consiglio Europeo dei giovani agricoltori (Ceja). Il progetto europeo, rivolto ai bambini delle scuole elementari dei 15 paesi dell'Unione Europea verrà diffuso contemporaneamente in 60 mila scuole europee a partire dal prossimo anno scolastico.
http://www.agia.it/04ceja/room04_03.html

CONFAGRICOLTURA FIRMA IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA QUALITA' ALIMENTARE 
Roma, 9 luglio 2002 - Dopo aver assiduamente partecipato alla stesura degli schemi di accordi volontari " per il latte, l'ortofrutta, le carni e, assieme all'Associazione Piscicoltori, per il pesce " il Direttore generale di Confagricoltura, Vito Bianco, ha oggi sottoscritto, al Cnel un patto che lega le Organizzazioni dell'impresa, del lavoro e dei consumatori con il Mipaf, le Regioni e le Amministrazioni locali, per affermare i contenuti di qualità e sicurezza degli alimenti italiani. La strada scelta è quella di costruire schemi di accordi volontari di filiera per garantire, oltre ai requisiti di legge, ben precisi canoni qualitativi dei prodotti, in modo da affermare la tracciabilità "dal campo alla tavola", come sistema cardine per la valorizzazione dei prodotti agricoli italiani e la soddisfazione delle esigenze di informazione dei consumatori. Confagricoltura si attende ora un impegno chiaro, concreto e sollecito da parte delle amministrazioni coinvolte, a partire dal Mipaf, per l'avvio di azioni finalizzate a promuovere alimenti garantiti, anche per i metodi di produzione, mettendo in pratica i principi stabiliti nel patto.

SETTIMANA DAL 9 AL 12 LUGLIO: CONVENZIONE EUROPEA DEI GIOVANI 
Roma, 9 luglio 2002 - 210 giovani, compresi tra i 18 e i 25 anni, provenienti da 28 paesi diversi, parteciperanno questa settimana a Bruxelles alla "Convenzione dei giovani dell'Europa", una iniziativa della Convenzione sul futuro dell'Unione europea organizzata in collaborazione con il Forum europeo dei giovani, una rete che raggruppa numerose associazioni attive a livello europeo e nazionale. I partecipanti saranno invitati a delineare insieme e ad illustrare alla Convenzione la visione dell'Europa nella quale vorrebbero vivere tra 25-50 anni. http://european-convention.eu.int/static.asp?lang=IT&Content=youth_intro  http://european-convention.eu.int/docs/youthconv/485.pdf 

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