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MARTEDI'
9 LUGLIO 2002
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UN
PROGETTO IN MATERIA DI SCIENZA E SOCIETÀ VIENE ESTESO A ITALIA FAST
(FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SCIENTIFICHE E TECNICHE) E SVEZIA IVA
(ACCADEMIA REALE SVEDESE PER LE SCIENZE INGEGNERISTICHE).
Bruxelles,
9 luglio 2002 - "Science Generation", un progetto in materia di
scienza e società finanziato dall'Ue e sperimentato con successo in
Francia, verrà esteso prossimamente alla Svezia e all'Italia. Il progetto,
che riceve un contributo dalla Commissione europea di 1,44 milioni di euro,
si propone di avvicinare le questioni in materia di bioscienze ai decisori,
ai politici, ai media e al pubblico in generale. Le attività
dell'iniziativa verteranno principalmente sull'organizzazione di riunioni,
la realizzazione di sondaggi d'opinione e la creazione di una rete in
materia di ricerca, accanto alla promozione di un dibattito su un apposito
sito web. Il progetto, varato in Francia due anni fa dalla fondazione
Aventis-Institut de France, verrà esteso all'Italia e alla Svezia
attraverso, rispettivamente, Fast (Federazione delle associazioni
scientifiche e tecniche) e Iva (Accademia reale svedese per le scienze
ingegneristiche). I due istituti fanno parte di Eurocase (Consiglio europeo
delle scienze applicate e dell'ingegneria), uno dei partner del programma
"Science Generation". Entrambi attueranno l'iniziativa in tre
regioni dei rispettivi paesi: Lombardia, Lazio e Sicilia per l'Italia e
Stoccolma, Göteborg e Skåne per la Svezia. Come spiega il dott. Alberto
Pieri, segretario generale di Fast, la motivazione alla base della scelta
dei due paesi è quella di verificare se il progetto può funzionare nei
paesi dell'Europa settentrionale e meridionale. "Se l'esperienza
francese si rivelerà positiva sia in Italia che in Svezia, potremmo
realizzare il progetto su una base più ampia, estendendolo perfino ai paesi
candidati", ha affermato Pieri. Il progetto avrà una durata di tre
anni in entrambe le nazioni e, sebbene le informazioni riguarderanno
principalmente le specifiche attività nazionali, vi sarà spazio anche per
la collaborazione internazionale, soprattutto attraverso il sito web. Il
commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha affermato che questo
progetto svolgerà un ruolo importante ai fini di una maggiore comprensione
delle bioscienze. "Non ci limitiamo ad affermare che è importante
organizzare un ampio dibattito pubblico sulle scienze biologiche, ma
provvediamo a dare il nostro concreto contributo", ha affermato il
Commissario. "L'obiettivo di 'Science Generation' è quello di dar voce
ai cittadini sullo sviluppo delle scienze biologiche affinché si sentano
liberi di esprimere le proprie aspettative e le proprie
preoccupazioni". A partire dal settembre 2002, saranno operativi cinque
gruppi interregionali di lavoro, che si concentreranno su attività quali
avvicinare la scienza alla vita quotidiana, aprire maggiormente le scuole
alla scienza, aumentare l'accessibilità dell'informazione scientifica,
promuovere la solidarietà fra i paesi ricchi e poveri e creare una scienza
a misura di cittadino. I dibattiti organizzati sul sito web
(www.science-generation.com) verteranno su temi quali l'accesso
all'assistenza sanitaria nei paesi del Sud del mondo e la disputa fra
clonazione riproduttiva e terapeutica. Infolink: http://www.science-generation.com
E-MODEL:
STANZIATI 40-50 MILIARDI DI EURO
Roma, 9 luglio 2002 - Saranno stanziati nella Finanziaria 2003, circa 50
milioni di euro per lo sviluppo dell'e-Model, il modello di riferimento per
l'e Government per accelerare la modernizzazione e la digitalizzazione della
Pubblica Amministrazione nei paesi in via di sviluppo. Ad annunciarlo è
stato il Ministro per l'Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca,
illustrando a Palazzo Chigi l'iniziativa italiana "e-Government per lo
Sviluppo" presentata al G8 di Kananaskis. http://www.governo.it/sez_dossier_nuovi/egov-g8/index.html
I
PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO: DPEF 2003-2006 E DECRETO FISCALE
Roma, 9 luglio 2002 - L'attività del governo nella settimana che si è
appena chiusa è stata tutta dedicata a varare importanti provvedimenti per
il settore economico. Nel Consiglio dei ministri di venerdì scorso è stato
infatti approvato il Dpef 2003-2006, i cui obiettivi possono essere
sintetizzati in tre parole: Stabilità, Sviluppo e Riforme. Sempre nella
stessa seduta, è stato approvato un decreto-legge concernente interventi
urgenti in materia tributaria, privatizzazioni, contenimento della spesa
farmaceutica e il sostegno dell'economia nelle aree svantaggiate. Il
provvedimento contiene anche misure di incentivazione al ricambio del parco
autovetture non conforme alle disposizioni comunitarie in materia di
inquinamento. In particolare, è previsto l'esonero dal pagamento di I.P.T,
imposta di bollo e tasse automobilistiche, per un periodo massimo di tre
anni, a condizione che all'atto di acquisto venga rottamato un veicolo non
catalitico. http://www.governo.it/servizi/comunicati/dettaglio.asp?d=16607
EMISSIONE
DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 8 luglio 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni
del Tesoro Poliennali: triennali Decorrenza: 15 maggio 2002; nona tranche,
Scadenza: 15 maggio 2005 tasso d'interesse annuo lordo: 4,50%;-
"quinquennali" Decorrenza: 15 aprile 2002; ottava tranche,
Scadenza: 15 ottobre 2007 tasso d'interesse annuo lordo: 5%; -
"quindicennali" Decorrenza: 1? febbraio 2002; quinta tranche,
Scadenza: 1? agosto 2017, tasso d'interesse annuo lordo: 5,25%. Tutti i
buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono
emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza
indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste
effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono
ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed
extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le
imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti
recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in
proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere
inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto.
Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna
ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di
capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese
in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in
emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate
limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un
importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo
diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli
operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato
calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare
alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità
tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli
operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui
si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli
offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al
prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al
riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di
aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante
comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti
agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori
partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni
assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di
aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli
operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura
giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e
con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data
di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi
viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le
prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare
nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P. triennali;
0,30% per i B.T.P. "quinquennali"; 0,40% per i B.T.P.
"quindicennali".. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le
suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato
calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine
della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo
nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore
verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo
di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale
versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle
operazioni di sottoscrizione è il seguente:
|
BTP
triennali
|
BTP quinquennali
|
BTP quindicennali
|
Prenotazione
da parte del pubblico entro il
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12 luglio 2002
|
12 luglio 2002
|
12 luglio 2002
|
Presentazione
domande in asta: entro le ore 11,00 del
|
15 luglio 2002
|
15 luglio 2002
|
15 luglio 2002
|
Regolamento
sottoscrizioni
|
17 luglio 2002
|
17 luglio 2002
|
17 luglio 2002
|
dietimi
d'interesse da corrispondere
|
63 giorni
|
93 giorni
|
166 giorni
|
Gli
operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di
partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in
via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche
supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non
superiore al 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli
"specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non
sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà
luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente
emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli
"specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei
rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti.
UNICREDIT
SELEZIONATO PER TRATTATIVA IN ESCLUSIVA PER L'ACQUISTO DI ZIVNOSTENSKA
(REPUBBLICA CECA)
Milano, 9 luglio 2002 - UniCredito Italiano S.p.A. (UniCredit) è stato
selezionato come controparte per la negoziazione in esclusiva dell'acquisto
dell'85% del capitale di Živnostenská banka a.s. (Zb) posto in vendita da
Bankgesellschaft Berlin Ag (Bgb). ZB, ottava banca commerciale della
Repubblica Ceca in termini di totale attivo (pari a 1,646 milioni di euro,
con una quota di mercato del 2.8% circa), ha una posizione di leadership nei
segmenti affluent e private. Al 31 dicembre 2001, Zb aveva impieghi alla
clientela pari a circa 576 milioni di euro, depositi di 1.300 milioni di
euro, patrimonio netto di 91 milioni di euro, ed un margine di
intermediazione pari a 54 milioni di euro. Zb, attraverso una rete di 8
filiali e 19 agenzie localizzate nelle principali città del Paese, fornisce
una vasta gamma di servizi alla propria clientela. UniCredit, che ha sempre
mantenuto un forte interesse nel processo di vendita di Zb, ritiene che
questa rappresenti un'opportunità ideale per fare il proprio ingresso nella
Repubblica Ceca, costituendo una solida piattaforma per lo sviluppo delle
attività del Gruppo nel paese. "L'acquisizione di Zb rappresenta un
importante passo nella realizzazione della strategia del Gruppo in Nuova
Europa - ha commentato Roberto Nicastro, vicedirettore generale e
responsabile della Divisione Banche Estere di UniCredito Italiano - e siamo
molto soddisfatti della decisione presa da Bgb di selezionare UniCredit
quale "preferred bidder" nel contesto di un processo di vendita
competitivo e trasparente. Siamo fortemente impegnati a concludere il
processo il più rapidamente possibile".
BORSA
ITALIANA SPA: IN GIUGNO NUOVO RECORD PER GLI SCAMBI GIORNALIERI DEL MINIFIB,
STABILI I VOLUMI DI NEGOZIAZIONE SUL MERCATO AZIONARIO
Milano, 8 luglio 2002 - Nello scorso mese di giugno il mercato azionario di
Borsa Italiana è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità dei
volumi di negoziazione. Gli indici hanno chiuso il mese in flessione. Tre
nuove ammissioni a quotazione (due delle quali a seguito di collocamento
pubblico delle azioni) hanno caratterizzato la ripresa dell'attività del
mercato primario. Il minifib ha registrato il nuovo record storico di
contratti standard negoziati in una seduta, raggiunto giovedì 20 giugno con
12.863 contratti (record precedente: 11.261 il 4 ottobre 2001). Giugno è
risultato inoltre per scambi il primo mese del 2002, inferiore solo
all'ottobre dello scorso anno. Andamento degli indici - In giugno l'indice
Mib è stato interessato da una flessione che, nonostante la leggera ripresa
che ha caratterizzato gli ultimi giorni del mese, ha portato l'indice a
chiudere a quota 19.616, con una variazione di -8,3% nel mese (-11,8%
rispetto a fine dicembre). L'indice Numex del Nuovo Mercato è stato
interessato da un trend più accentuato, che ha determinato una flessione
mensile del 19,8%. Mibtel (-7,1%) e Mib30 (-7,0%) hanno evidenziato
variazioni mensili in linea con quelle del Mib; nel confronto con dicembre
2001 il Mib30 (-13,7%) presenta un calo più marcato di quello dell'indice
generale. All'interno della Borsa è proseguita la tendenza dell'indice Mibstar
a sovraperformare l'indice generale e Mib30 e Midex: il 28 giugno il valore
dell'indice Mibstar è stato di 922, con una variazione negativa del 5,8%
rispetto al mese precedente ma ancora positiva (+1,4%) rispetto a fine 2001.
Tutti e tre i macrosettori hanno chiuso con performance negative (Finanziari
-7,4%, Industriali -6,4%, Servizi -9,7%); rispetto a fine 2001 Industriali
è ancora positivo (+0,5%), a differenza di Finanziari (-10,7%) e Servizi
(-17,1%). Tutti i settori principali (pari almeno all'1% della
capitalizzazione) hanno chiuso il mese di giugno in flessione: le più
pronunciate sono state quelle di Finanziarie di Partecipazione (-15,0%) e
Tessili (-14,0%). A livello semestrale continuano invece a segnalarsi in
positivo Impianti e Macchine (+28,0%) e Minerari-Metall.-Petroliferi
(+13,6%), in negativo Auto (-25,0%) , Assicurazioni (-20,5%) e Pubblica
Utilità (-20,3%). La volatilità è risultata in decisa ripresa sia per la
Borsa (25,8%) - sempre contenuta per il segmento Star, attestato al 14,7% -
che per il Nuovo Mercato (45,0%). Capitalizzazione e listino - L'andamento
dei corsi ha ridotto la capitalizzazione delle società nazionali quotate,
passata dai 575,7 miliardi di euro di fine maggio a 531,4 (pari al 42,4% del
Pil). Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati, vede la Borsa a quota
518,8 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 7,8 e il Mercato Ristretto a 4,9.
Il mese di giugno ha visto una ripresa del mercato primario, con
l'ammissione a quotazione di tre nuove società: Banco Popolare di Verona e
Novara (risultante dalla fusione delle due banche popolari), Astaldi e
Pirelli Real Estate. Negli ultimi due casi l'ammissione è stata preceduta
da un collocamento pubblico che ha determinato una raccolta di 111 e 368
milioni di euro. A seguito di queste operazioni, il numero di società
quotate sui mercati azionari di Borsa Italiana è salito a 297, 3 in più di
quelle di fine 2001. Nel dettaglio le società quotate sono 240 per la Borsa
(di cui 5 estere), 45 per il Nuovo Mercato (1 estera) e 12 per il Mercato
Ristretto. Nel primo semestre sono state ammesse a quotazione 6 società,
mentre 3 sono state revocate; tutte le variazioni hanno riguardato la Borsa.
A seguito di un flusso stagionale di riscatti molto consistente (2.200
revoche contro 355 ammissioni in giugno, 4.331 contro 4.251 nel semestre),
il numero dei covered warrant del Mcw è invece sceso a 5.786, attestandosi
sui livelli di dicembre (5.866). Il Mot è stato invece caratterizzato da
una leggera crescita dei titoli di Stato, saliti da 117 a 119 a seguito di
30 ammissioni e 28 revoche nel semestre, e da una contrazione delle
obbligazioni, scese nel semestre da 416 a 387 per le 12 ammissioni e le 41
revoche. Sostanzialmente stabile l'EuroMot, in cui le 3 ammissioni e le 2
revoche hanno portato i titoli quotati da 21 a 22. Scambi - In giugno gli
scambi azionari (142.000 contratti e 2,72 miliardi di euro al giorno) hanno
evidenziato nel complesso una sostanziale stabilità rispetto al mese
precedente. Nel dettaglio, la media giornaliera è stata di 132.000
contratti e 2,68 miliardi di euro per le azioni quotate in Borsa (-1,5% e
+1,8% rispetto a maggio), di 10.000 contratti e 30,6 milioni di euro per le
azioni quotate al Nuovo Mercato (-1,1% e -17,7%). Considerando i più
ridotti livelli dei corsi, per la Borsa si tratta di un volume di scambi
superiore di circa il 30% a quello medio del 2001; al netto
dell'effetto-prezzi l'attività di negoziazione di giugno rappresenta la
quarta della storia di Borsa Italiana. Eni è risultata l'azione più
scambiata per controvalore, con il 17,8% degli scambi totali, seguita da Tim
(11,9%) e Telecom Italia (8,3%). Nel primo semestre sono stati scambiati
19,2 milioni di contratti su azioni, per un controvalore di 317,8 miliardi
di euro (media giornaliera: 153.752 contratti, 2,54 miliardi di euro).
Rispetto al dato medio dell'intero 2001 si tratta di una flessione del 12,4%
per i contratti e del 2,65 per il controvalore; rispetto al primo semestre
dello scorso hanno le variazioni sono rispettivamente di -10,2% e di -9,1%.
E' ancora cresciuta nel mese la dimensione media dei contratti: con
riferimento alla fase diurna della Borsa ha raggiunto i 20.744 euro (19.971
a maggio, 17.592 nel 2001), mentre per il Nuovo Mercato si è attestata a
3.105 euro (3.727 a maggio, 2.829 nel 2001). In un contesto di corsi calanti
e considerando anche l'abolizione del lotto minimo per le Borsa, questo dato
evidenzia una più forte connotazione istituzionale del mercato, a seguito
della riduzione dell'attività degli investitori retail. Anche gli scambi di
covered warrant sono stati interessati in giugno da una sostanziale stabilità
sia in termini di contratti (media giornaliera 24.300, -9,8% su maggio), sia
di controvalore (media giornaliera 101.8 milioni di euro, -5,5%). Nel primo
semestre i contratti hanno raggiunto il livello di 3,1 milioni, il
controvalore quello di 10,9 miliardi di euro. L'osservazione della media
giornaliera evidenzia una lieve contrazione per i contratti (24.727 a fronte
dei 26.332 dell'intero 2001 e dei 27.619 del primo semestre),
controbilanciata da una apprezzabile crescita per il controvalore (87,4
milioni di euro a fronte di 82,5 e 81,9). In giugno gli scambi dell'after
hours hanno invece evidenziato una crescita su maggio, meno pronunciata per
i contratti, la cui media giornaliera è salita da 6.024 a 6.254 (+4%), e più
marcata per il controvalore, il cui dato medio è passato da 21,6 a 28,1
milioni di euro (+30%). Nel semestre il dato complessivo è stato pari a
791.000 contratti e a 2,9 miliardi di euro; la media giornaliera (6.485
contratti e 24 milioni di euro) è in leggero calo rispetto al 2001 per i
contratti (-18%), sostanzialmente stabile in termini di controvalore (-2%).
Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot sono risultati sostanzialmente
stabili, con i titoli di Stato attestati sui valori molto elevati del
periodo recente (681 milioni di euro al giorno, +1% su maggio). Le
obbligazioni private hanno invece fatto registrare una media giornaliera di
26,5 milioni di euro (-21% su maggio). Nel primo semestre sono stati
scambiati 1,57 milioni di contratti e 81 miliardi di euro per i titoli di
Stato, 237.500 contratti e 4,2 miliardi di euro per le obbligazioni. In
termini di media giornaliera si evidenzia una crescita del controvalore del
29% per i titoli di Stato, e un calo del 16% per le obbligazioni. L'Euromot,
con scambi in giugno per 4.276 contratti e 144 milioni di euro, è stato
invece interessato da un calo rispetto a maggio. Nel primo semestre il
totale degli scambi ha raggiunto i 31.600 contratti e 1,1 miliardi di euro,
con una crescita della media giornaliera sul 2001 del 179% per i contratti e
del 129% per il controvalore. I volumi di negoziazione dei derivati azionari
dell'Idem - che dal 22 aprile adotta una nuova piattaforma tecnologica -
hanno raggiunto in giugno il nuovo massimo dell'anno in termini di contratti
standard (79.500 al giorno). Rispetto al mese precedente, la media
giornaliera è cresciuta per tutti gli strumenti su indice: futures sul
Mib30 (dai 18.200 di maggio a 23.050 in termini di contratti standard e da
2,82 a 3,24 miliardi di euro in termini di controvalore nozionale), minifib
(da 7.100 a 8.800 contratti standard e da 221 a 249 milioni di euro),
opzioni su Mib30 (da 8.300 a 13.000 contratti standard e da 648 a 921
milioni di euro), mentre le opzioni su azioni sono state interessate da una
leggera flessione (da 37.500 a 34.500 contratti standard e da 194 a 158
milioni di euro). Nel primo semestre i contratti standard totali sono stati
8 milioni (2,3 sul futures Mib30, 0,9 sul minifib, 1,1 sull'opzione Mib30 e
3,7 sulle opzioni su azioni), mentre il controvalore nozionale complessivo
ha raggiunto i 491 miliardi di euro (163% del sottostante, ripartiti in 362
per il futures Mib30, 27 per il miniFIB, 82 per l'opzione Mib30 e 19 per le
opzioni su azioni). Rispetto al 2001, la media giornaliera dei contratti
standard è in leggera crescita per il futures Mib30 (+2%, +6% se riferito
al primo semestre), in crescita per il miniFIB (+28% e +56%), in calo per
l'opzione Mib30 (-21% e -20%) e per le opzioni su azioni (-10% e
-24%).
IL
MOMENTO NEGATIVO DEI MERCATI SI RIFLETTE SULLA RACCOLTA NETTA DI PIONEER
SEMPRE POSITIVA QUELLA DELLE DIVISIONI USA E INTERNATIONAL, IN ITALIA
NEGATIVO IL SETTORE RETAIL IN LINEA CON IL MERCATO
Milano, 9 luglio 2002 - Nel corso del mese di giugno, a causa sia del
perdurare della situazione di incertezza che caratterizza i mercati
finanziari internazionali, sia della forte contrazione congiunturale che ha
contraddistinto l'industria dei fondi comuni, Pioneer Investments ha
ottenuto complessivamente una raccolta negativa per 426,1 milioni di Euro.
Nel primo semestre, la raccolta si mantiene positiva, attestandosi a 2.241,3
milioni di Euro grazie al contributo delle divisioni estere. Il patrimonio
complessivo, a seguito dell'effetto mercato negativo, è sceso a 104,4
miliardi di Euro in diminuzione del 4,99% rispetto al mese precedente.
Raccolta netta negativa per 661,4 milioni di Euro per la divisione Italia,
soprattutto per i forti riscatti (621,4 milioni di Euro) nel settore retail,
peraltro ampiamente in linea con l'andamento del mercato. Negativo il
settore istituzionale per 69,4 milioni di Euro. Si conferma anche in giugno
il buon andamento delle gestioni patrimoniali che hanno raccolto 30 milioni
di Euro (+351 dall'inizio dell'anno), nonché dei prodotti a capitale
garantito con una raccolta positiva di 408,5 milioni di Euro. Il patrimonio
della divisione Italia ammontava a fine mese a 80,5 miliardi di Euro in
diminuzione del 3,4% rispetto al mese precedente. La divisione America,
seppure in rallentamento rispetto all'andamento dei primi mesi dell'anno, ha
raccolto 178,2 milioni di Euro portando così il dato dall'inizio dell'anno
a 2.456,2 milioni di Euro. La raccolta lorda nel primo semestre è aumentata
del 94,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre la
raccolta netta del 395,4%. Il patrimonio di questa divisione, pari a 19.705
milioni di Euro a fine giugno, ha risentito in maniera particolare del
deprezzamento del dollaro ed è diminuito del 9,4% rispetto all'inizio
dell'anno; in dollari invece vi è stato un incremento del 2,6% nello stesso
periodo, nonostante la caduta dei mercati azionari (indice S&P 500
-13,8%). La divisione International ha continuato la tendenza positiva degli
ultimi mesi ottenendo un flusso netto positivo per 71,2 milioni di Euro e
per 860 milioni di Euro dall'inizio dell'anno. A partire dall'inizio
dell'anno la raccolta lorda è aumentata del 229,4% rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente mentre le vendite nette sono aumentate del
400,5%. A causa degli effetti determinati dal negativo andamento dei mercati
azionari il patrimonio di questa divisione è diminuito del 6,2% rispetto al
mese precedente attestandosi a 3.161,6 milioni di Euro. Battuta d'arresto
della raccolta nella divisione New Europe con un saldo negativo di 14,1
milioni di Euro. Il dato complessivo dall'inizio dell'anno rimane comunque
positivo per 98,2 milioni di Euro. Il patrimonio della divisione New Europe
è diminuito del 9,13% rispetto al valore di fine maggio attestandosi cosi a
1.033,8 milioni di Euro. Pioneer Alternative Investment, nella sua globalità,
anche nel mese di giugno ha ottenuto una raccolta positiva per 13,8 milioni
di Euro con un progressivo da inizio anno di 137,6 milioni di Euro (i dati
di raccolta e di AuM sono già compresi nei dati delle diverse aree di
business). Alla fine del mese di giugno il patrimonio di Pioneer Alternative
Investment ha superato i 541 milioni di Euro crescendo del 3,41% rispetto al
valore di maggio. Infolink: www.pioneerinvestments.it
BANCA
CARIME PROSEGUE NELLA "OPERAZIONE SICUREZZA" CON LE OBBLIGAZIONI
EUROCONVERGENZA 3 PLUS E 4 POWER
Milano, 9 luglio 2002 - Dall'8 luglio e sino al prossimo 7 Agosto presso le
nostre Filiali è possibile prenotare i prestiti obbligazionari strutturati
Missione EuroConvergenza 3 Plus e Missione EuroConvergenza 4 Power emessi da
Interbanca. I due prestiti obbligazionari hanno un rendimento variabile -
con un minimo garantito - correlato alla performance di un paniere di fondi
gestito, in modo dinamico, secondo le indicazioni provenienti dai mercati di
riferimento. L' elemento caratterizzante delle due obbligazioni è il fondo
UniEuroAspirant che investe in obbligazioni di Stati candidati a partecipare
all'allargamento dell'Unione Europea Monetaria; per tale motivo questo fondo
potrà beneficiare delle opportunità offerte dal processo di convergenza
dei tassi di interesse. L'obbligazione Euroconvergenza 3 Plus investe quasi
esclusivamente in fondi obbligazionari, mentre Euroconvergenza 4 Power
investe anche in fondi azionari ma nella misura massima del 25%.
CONFINDUSTRIA
"ARRUOLA" LE STELLETTE CONVENZIONE CON LE FORZE ARMATE PER
FAVORIRE L'OCCUPAZIONE BANCA DATI, FORMAZIONE E STAGE NELLE AZIENDE: COSÌ I
SOLDATI TROVANO LAVORO
Roma, 9 luglio 2002. Una corsia preferenziale tra mondo produttivo e
militari. Una banca dati con i nominativi e i curricula dei soldati
volontari. Una formazione orientata verso le professionalità più richieste
dalle imprese. E in futuro anche la possibilità, negli ultimi mesi di leva,
di fare stage direttamente nelle aziende: è questo il senso della
convenzione firmata oggi tra Confindustria e ministero della Difesa, alla
presenza tra gli altri del sottosegretario alla Difesa onorevole Cicu e del
direttore generale di viale dell'Astronomia Stefano Parisi. L'accordo è
solo il primo passo di una collaborazione che sarà rafforzata nei prossimi
mesi e che avrà come obiettivi non solo quello di colmare la carenza delle
professionalità richieste dalle piccole e medie imprese, soprattutto nel
Nord est, ma anche quello di facilitare la mobilità dei giovani dal Sud al
Nord (l'80% dei giovani militari proviene dalle aree del Mezzogiorno e la
collocazione avviene per il 70% nelle caserme del Centro Nord, dalla Toscana
in su), e assicurare la possibilità di uno sbocco lavorativo subito dopo la
ferma volontaria. In quest'ottica Confindustria creerà e metterà a
disposizione dell'intero sistema associativo una banca dati dei giovani in
forza all'esercito, facilitando l'incontro tra domanda e offerta di lavoro
per quei militari che una volta in congedo avranno espresso la disponibilità
a un eventuale sbocco lavorativo nell'imprenditoria privata. Il ministero
della Difesa, il cui impegno è teso a una sempre maggiore
professionalizzazione delle Forze Armate, si preoccuperà invece di
raccordare al sistema produttivo ed economico le specializzazioni dei
volontari acquisite in servizio. Il Sottosegretario alla Difesa Cicu ha
definto l'intesa: "Una pietra miliare nel nuovo approccio collaborativo
tra la Difesa e il mondo imprenditoriale e produttivo, che permette alle
imprese di reperire risorse umane già altamente qualificate e specializzate
ed offre alla Difesa l'opportunità di garantire ai giovani volontari delle
Forze Armate maggiori certezze occupazionali anche al di fuori delle
carriere militari". Parisi, dal canto suo, ha fatto notare: "Ogni
posto di lavoro in più che riusciamo a creare è un passo verso il
traguardo di Lisbona, che è quello di arrivare entro dieci anni a un tasso
di occupazione pari al 70%. L'Italia è ancora molto indietro, ecco perché
tutto quello che può creare occupazione è importantissimo".
ENI:
PARTE LO SVILUPPO DEI GIACIMENTI DI GAS NELL'OFFSHORE CROATO CON RISERVE DI
20 MILIARDI DI METRI CUBI
S. Donato milanese, 8 luglio 2002 - L'Eni consolida la sua posizione di
compagnia petrolifera leader nel Mar Mediterraneo: con l'Ina, la Società
petrolifera di stato croata, ha firmato oggi a Zagabria l'accordo per lo
sviluppo delle riserve di gas scoperte nell'offshore croato dopo un'intensa
campagna esplorativa. L'attività esplorativa, condotta dalla Società
paritetica Inagip, ha portato alla scoperta di 20 miliardi di metri cubi di
riserve di gas (120 milioni di barili di olio equivalente) ubicate nei
giacimenti di Ivana, Ika, Ida, Annamaria e Marica. L'investimento nel
progetto è di circa 320 milioni di euro. La produzione sarà avviata alla
fine del 2004. Lo sviluppo dei giacimenti comporterà la perforazione di 18
pozzi direzionati, la costruzione e l'installazione di 9 piattaforme in 60
metri di profondità di acqua e la posa di condotte sottomarine per un
totale di 120 chilometri. Lo schema di sviluppo adottato offre la massima
flessibilità operativa e consentirà all'Eni e all'Ina di inviare la
produzione di propria spettanza nei mercati più remunerativi. "Il
progetto è in linea con gli obiettivi di crescita fissati nel Piano
Strategico dell'Eni sia in termini di produzione che di rimpiazzo delle
riserve - ha dichiarato l'Amministratore Delegato dell'Eni Vittorio Mincato
- Lo sviluppo delle riserve di gas nell'offshore croato beneficerà delle
notevoli sinergie realizzabili con le strutture esistenti nell'offshore e
nell'area industriale di Ravenna. Questa iniziativa congiunta permetterà un
impiego sempre maggiore del gas naturale nel mercato croato e nel contempo
stabilisce una linea di collegamento per il futuro trasporto di gas
dall'Italia alla Croazia".
IL
CONSIGLIO SCIENTIFICO DEL COMMONWEALTH DÀ IMPULSO ALL'INNOVAZIONE NEI PAESI
IN VIA DI SVILUPPO
Johannesburg 9 luglio 2002 - Con l'inaugurazione del "Centro per il
commercio sostenibile e l'innovazione", il Consiglio scientifico del
Commonwealth (Csc) darà impulso alla capacità innovativa delle nazioni più
povere, aiutandole ad esportare i loro prodotti verso i paesi
industrializzati. Il centro, che verrà lanciato al vertice mondiale sullo
sviluppo sostenibile di Johannesburg (Sud Africa), il prossimo agosto, ha
per obiettivo immediato fornire informazioni, consulenza e know-how,
consentendo ai paesi più poveri di immettere i loro prodotti sul mercato.
L'obiettivo a lungo termine, invece, consiste nel rafforzare le capacità di
tali paesi in materia di innovazione e gestione, migliorando così le loro
prestazioni nel campo del commercio. "Esiste un profondo divario tra i
prodotti che provengono da alcuni paesi e i requisiti e gli standard
riconosciuti dall'Occidente", afferma T. J. Ruredzo, responsabile di
programma presso il Csc. "Dobbiamo far convergere questi due
elementi". Tale iniziativa, guidata da Ben Ngubane, presidente del Csc
e ministro per la Scienza e la Tecnologia del Sud Africa, è stata
sviluppata in collaborazione con l'Epe (Partner europei per l'ambiente) e
l'Istituto internazionale per lo sviluppo ambientale (Iied).
"L'innovazione basata sulla scienza e la tecnologia è la chiave per la
futura prosperità", ha dichiarato Ngubane alla fine di giugno dinnanzi
al comitato direttivo degli alti funzionari del Csc. "Durante il nostro
incontro nella Provincia di Limpopo, abbiamo riconosciuto che la sfida del
Csc consiste nell'aiutare il Commonwealth ad affrontare i problemi delle
regioni a basso reddito e tecnologicamente escluse, attraverso un
trasferimento sistematico di conoscenze e tecnologie personalizzate in base
alle esigenze e competenze individuali di determinati paesi". La sede e
la dotazione di bilancio del centro saranno decisi durante il vertice di
Johannesburg. Il Commonwealth è un'associazione composta da 54 nazioni
industrializzate e in via di sviluppo. Gli Stati membri si trovano in Nord
America, Caraibi, Europa, bacino del Mediterraneo, Africa, Asia e regione
del Pacifico, ma anche nell'Oceano Atlantico, Indiano e Pacifico. I
cittadini del Commonwealth (1,7 miliardi) costituiscono il 30 per cento
della popolazione mondiale. Per ulteriori informazioni sul Consiglio
scientifico del Commonwealth consultare il seguente sito web: http://www.comsci.org
PRESENTATO
IL PRIMO BILANCIO SOCIALE DI UNA ISTITUZIONE LOMBARDA: PRONTI 13 MILIONI DI
EURO PER NUOVE INFRASTRUTTURE LA CAMERA DI COMMERCIO TORNA A CASA, IN VIA
MERAVIGLI
Milano, 9 luglio 2002. Un palazzo storico ritorna alla città: la Camera di
Commercio rientra Palazzo Turati, sede storica della Camera di Commercio di
Milano, dopo quattro anni di adeguamenti. Una sede istituzionale di
rappresentanza e convegnistica. Con quattro nuove sale per un totale di 300
posti nel centro di Milano. Che si aggiunge agli storici palazzi dell'ente
milanese: palazzo Affari ai Giureconsulti e Palazzo Mezzanotte che ospita la
Borsa. La sede è stata inaugurata questa mattina con un taglio di nastro
dal Sindaco Gabriele Alberini, dal presidente della Camera di Commercio
Carlo Sangalli e dal Prefetto Bruno Ferrante. Un'occasione per presentare il
primo "bilancio sociale" di un'istituzione pubblica lombarda,
riclassificato a partire dai bilanci consuntivi della Camera di Commercio e
delle sue otto aziende speciali. Con l'obiettivo di mostrare il valore
aggiunto apportato socialmente attraverso i destinatari dei servizi (tra cui
imprese, consumatori, mondo del lavoro, università e realtà associative).
Un bilancio da cui emerge come nel 2001 ci siano 100 milioni di Euro di
servizi alle imprese, il 9% in più dall'anno precedente. Rivolti per primi
ai destinatari delle politiche per lo sviluppo economico (pari al 65% del
totale). Un settore che nel 2001 dà spazio alle infrastrutture per il
territorio: è pronto un accantonamento di 13 milioni di euro. Aumenta
l'efficienza, con un utile nel 2001 di 2 milioni e 700 mila euro. E i costi
di struttura (personale e funzionamento) arrivano solo al 17% del bilancio.
Un'occasione di bilancio anche di cinque anni di attività dell'attuale
vertice, che verrà rinnovato il prossimo 19 luglio, quando si insedierà il
nuovo consiglio della Camera di Commercio, verrà eletto il nuovo presidente
e la nuova giunta. "Dar conto di quello che si è fatto e di come è
stato fatto: è questo, in estrema sintesi, lo scopo di fondo dello
strumento del bilancio sociale - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente
della Camera di Commercio di Milano -. Scopo semplice, ma importante anche
negli enti pubblici. Un ulteriore passo verso la costruzione di una pubblica
amministrazione aperta al dialogo, basata sulla trasparenza e la
semplificazione. I nostri interlocutori, a partire dalle imprese, possono
valutare il nostro operato in termini di efficacia, di efficienza, qualità
e coerenza rispetto agli obiettivi dichiarati in sede di
programmazione". "Un passo significativo - prosegue Sangalli - che
abbiamo pensato di presentare in occasione di un altro evento: il ritorno
nella sede istituzionale di via Meravigli, completamente rinnovata ed ora
disponibile anche come moderno centro congressi della Camera di Commercio,
nel cuore della città, accanto a palazzo affari ai Giureconsulti e a
Palazzo Mezzanotte, che ospita la Borsa". Palazzo Turati: l'edificio
storico in via Meravigli. Viene costruito nel 1880 su commissione della
famiglia Turati. A cavallo dei due secoli il palazzo viene destinato a
residenza dell'aristocratica famiglia milanese. Durante la seconda guerra
mondiale l'edificio è quasi del tutto distrutto dai bombardamenti, tanto
che i lavori di ricostruzione - avviati nel 1950 e terminati nel 1958 -
restituiranno solo la facciata su via Meravigli. Il resto dell'edificio,
secondo il progetto degli architetti Castiglioni, è pensato e realizzato
per essere un centro polifunzionale al servizio delle imprese e delle
istituzioni che gravitano intorno a Milano. Dietro la facciata, dalle
inconfondibili e severe linee orizzontali, i tipici motivi neorinascimentali
delle grandi finestre a tutto sesto e il respiro monumentale, si erge
infatti un edificio razionale e attrezzato, ricco di moderne funzioni di
servizio.
UN
BILANCIO SOCIALE PER LA CAMERA DI COMMERCIO
Milano, 9 lugio 2002 - Il bilancio sociale del biennio 2000-2001. La Camera
di Commercio è la prima Camera di commercio in Italia e una delle prime
istituzioni pubbliche ad averlo: si affianca al bilancio tradizionale
contabile. E' redatto sulla base di una metodologia scientifica e
certificabile. Fornisce le notizie sulla "value creation", il
valore sociale che la Camera di Commercio crea. Attraverso metodi di analisi
e valutazione come: le coerenze politiche e decisionali rispetto agli
obiettivi; il grado di ottenimento dei risultati; il rapporto tra le risorse
impiegati e i risultati ottenuti; la coerenza tra le politiche generali
dell'Ente e quelle settoriali; la coerenza tra gli indirizzi politici, le
attività e i risultati. Si articola in tre sezioni: l'identità
istituzionale (con la missione, i valori di riferimento, le strategie
dell'ente), la dimensione sociale (coi risultati ottenuti nel biennio in
relazione a impegni e programmi stabiliti, gli effetti sugli interlocutori),
la dimensione economica (con gli effetto economici dell'attività). Mette a
confronto i risultati di due anni: per quest'anno 2000 e 2001. Riguarda la
Camera di Commercio e le sue otto aziende speciali. Il conto economico a
valore aggiunto. E' riclassificato a partire dai bilanci consuntivi della
Camera di Commercio e delle sue otto aziende speciali. Mostra il valore
aggiunto apportato ai destinatari dei servizi (tra cui imprese, consumatori,
realtà associative, enti territoriali, ordini professionali, sistema
giustizia, università e ricerca, il sistema economico - sociale ). Nel 2001
il 73% del valore aggiunto è destinato alle politiche di intervento (65% +
8%): a questi vanno aggiunti 13 mila euro per nuove infrastrutture. 100
milioni Euro di servizi alle imprese. E' di oltre 100 milioni di Euro il
valore aggiunto globale lordo della Camera di Commercio nel 2001, il 9% in
più dallo scorso anno. I settori che hanno più peso. Il primo settore sono
i destinatari delle politiche camerali per lo sviluppo economico (65%) e
solo il 23% va alla remunerazione dell'ente. Si investe di più: regolazione
del mercato e consumatori (24%), accantonamento per investimenti, per
realizzare infrastrutture (13%), formazione (11%), globalizzazione(10%),
innovazione (6%), informazione economica (5%), credito e finanza (4%),
infrastrutture, ambiente e territorio (3%). Conto economico consolidato: la
distribuzione del valore aggiunto 2001
|
2001 (Euro/000)
|
Quota settori sul totale 2001
|
destinatari delle politiche camerali per lo sviluppo
economico, di cui:
|
65632
|
65%
|
Regolazione
mercato e consumatori
|
23770
|
24%
|
Informazione
economica, studi e cultura
|
5442
|
5%
|
Globalizzazione
|
10242
|
10%
|
Formazione
e sviluppo risorse umane
|
10777
|
11%
|
Innovazione,
certificazione qualità e trasferimento tecnologico
|
6232
|
6%
|
credito
e finanza
|
4127
|
4%
|
infrastrutture,
ambiente e territorio
|
3195
|
3%
|
altri
interventi per lo sviluppo economico
|
1849
|
2%
|
remunerazione altri enti del sistema camerale, di cui:
|
8120
|
8%
|
remunerazione della pubblica amministrazione, di cui:
|
2911
|
3%
|
imposte
dirette
|
2565
|
3%
|
imposte
indirette
|
346
|
0%
|
remunerazione del capitale di credito,
di cui:
|
1017
|
1%
|
interessi passivi sui mutui
|
1017
|
1%
|
interessi passivi su anticipazioni
|
0
|
0%
|
Remunerazione dell'ente, di cui:
|
22810
|
23%
|
utile
dell'esercizio
|
2792
|
3%
|
accantonamento
per investimenti
|
12911
|
13%
|
ammortamenti
|
7107
|
7%
|
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
|
100491
|
100%
|
QUATTORDICI
MANIFESTAZIONI IN DIVERSE CITTÀ ITALIANE CAMPAGNA GALGANO IN OCCASIONE
DELLA 14A GIORNATA MONDIALE DELLA QUALITÀPER LA COMPETITIVITA' DEL SISTEMA
ITALIA
Milano, 9 luglio 2002 - Partecipazione gratuita alle manifestazioni,
organizzate dal Gruppo Galgano per celebrare la 14a Giornata Mondiale della
Qualità (giovedì, 14 novembre), per tutte le aziende che condividono la
Campagna nazionale 2002. Chi desidera maggiori informazioni sulla Campagna
le può trovare sul sito www.galganogroup.it
oppure richiederle via e-mail: relazioni.esterne@galganogroup.it
o via telefono 02.39.605.295. In occasione di tale evento, il Gruppo
Galgano, che promuove fin dal 1989 una Campagna sostenuta anche dalle più
alte istituzioni, organizza 14 iniziative in diverse città italiane per
dibattere il grande tema della "qualità", sempre più attuale e
urgente per la competitività del Sistema Italia. L'argomento sarà
affrontato da varie angolazioni: qualità ambientale, qualità nella
pubblica amministrazione, qualità in ottica di vecchie e nuove norme, ecc.
L'iniziativa ha così sempre più valenza concreta di contenuti e di
esperienze senza limitarsi ad essere una celebrazione che si perpetua negli
anni. Il Gruppo Galgano promuove anche una campagna pubblicitaria, che uscirà
sui principali quotidiani nazionali e locali, condivisa da oltre 400 aziende
e da 29 autorevoli "testimonial" rappresentati da aziende che da
oltre dieci anni testimoniano, aderendo all'iniziativa, l'importanza della
Qualità: Alitalia, Basell Polyolefins, Breton, Cablelettra Group, C.A.M.-
Siemens Metering Italia,Cartiere Miliani Fabriano, Europa Metalli, Fiberweb
Neuberger, Grundig Italiana, Gruppo Siemens, Hercules, Ibm Italia, Italora,
Lucchesi, Merloni Elettrodomestici, Merloni Termosanitari, Metal Work,
Newell Window Fashions Italy, Ocsa Officine di Crocetta, Padana Plastici,
Rohm & Haas Italia, Scm Group, Sgl Carbon, Telecom Italia, Tesa,
Uniquema Italia, Uop M.S., Urmet Sistemi, Urmet Tlc. Questa Giornata
mondiale è nata quattordici anni fa per volere delle tre grandi
Associazioni della Qualità negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa ed è
stata ripresa dall'UE che, in concomitanza da otto anni, promuove la
Settimana Europea della Qualità, quest'anno sotto lo slogan " Driving
the change".
INIZIA
L'ESTATE DEI SALDI :IL CALENDARIO È DIVERSO DA REGIONE A REGIONE, MA LE
REGOLE A TUTELA DEI CONSUMATORI VALGONO IN TUTTA ITALIA
Roma, 9 luglio 2002 - Luglio: al via i saldi estivi in tutta Italia, secondo
i calendari fissati dalle Regioni o dai Comuni. La prima Regione a partire
sarà la Sardegna l'8 luglio, l'ultima la Valle D'Aosta che inizia il 10
agosto. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio
ricorda alcuni principi di base: 1. cambi: la possibilità di cambiare il
capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla
discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato.
In questo caso scatta l'obbligo del cambio o, nel caso la sostituzione
risulti impossibile, la restituzione del prezzo pagato; 2. prova dei capi:
non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante; 3.
pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del
negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la
relativa convenzione; 4. prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in
saldo non necessariamente devono appartenere alla stagione in corso; 5.
indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale
di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Questo è lo schema riassuntivo
dei provvedimenti regionali per i saldi imminenti (in neretto sono
evidenziate le principali città):
regioni
|
saldi estivi
2002
|
note
|
abruzzo
|
15
luglio
28
agosto
L’Aquila
stesso periodo
|
L.R.62/99;
i periodi dei saldi sono stati fissati con delibera delle CCIAA
|
basilicata
|
10
luglio
10 settembre
Potenza
stesso
periodo
|
periodi
fissati dalla l.r. n.19 del 20 luglio 1999
|
calabria
|
15
luglio 31 agosto
Reggio
Calabria stesso periodo
|
periodi
fissati dalla D.G.R. del 28 dicembre 2000, n. 1098.
|
campania
|
20
luglio
10
settembre
Napoli
stesso
periodo
|
tali
date sono fissati dalla l.r. n.1 del 7 gennaio 2000
|
emilia romagna
|
20
luglio
20
settembre
Bologna
stesso periodo
|
il
periodo dei saldi è fissato dalla D.G.R. n. 1732 del 28 settembre
1999
|
friuli venezia giulia
|
10
luglio
30
settembre
Trieste
stesso periodo
|
il
periodo dei saldi è stato fissato con decreto del presidente della
Giunta regionale (4 dicembre 2000 n.904/COMM)
|
lazio
|
13
luglio
23
agosto
Roma
Stesso
periodo
|
Periodo
fissato dalla L.R. n.33 del 18 novembre 1999, come modificata
dall’art. 12 della L.R. 25 maggio 2001, n. 12.
|
liguria
|
Dal
12 luglio
(per 45 giorni)
Genova
stesso
periodo
|
la
definizione dei periodi dei saldi è rimessa ai Comuni; in assenza del
provvedimento comunale le date sono quelle indicate a lato e previste
dall’art.23 della l.r. n.19 del 2 luglio 1999.
|
lombardia
|
dal
2° sabato di luglio
per 30 giorni
Milano
stesso
periodo
|
D.G.R.
dell’1.10.2001 n. 7/6248
|
marche
|
25
luglio
1
settembre
Ancona
stesso
periodo
|
periodi
fissati dalla l.r. n.26 del 4 ottobre 1999
|
molise
|
15
luglio
14
settembre
Campobasso
stesso
periodo
|
L.R.
33/99; periodi fissati dalla
Giunta regionale sulla base delle indicazioni fornite
dall'Osservatorio regionale sul commercio
|
piemonte
|
10
luglio
30
settembre
Torino
10
luglio 6 agosto
|
nell'ambito
di tali periodi, fissati dalla l.r. n.28 del 12 novembre 1999, i
Comuni possono fissare un periodo massimo di durata dei saldi di 4
settimane, anche non continuativo
|
puglia
|
15
luglio
15
settembre
Bari
stesso
periodo
|
delibera
del C.R. del 20 giugno 2001
|
sardegna
|
8
luglio
8
settembre
Cagliari
stesso
periodo
|
periodo
fissato con delibera di Giunta Regionale del 29 dicembre 2000 n.55/108
|
sicilia
|
dal
2° sabato di luglio al 10 settembre
Palermo
stesso
periodo
|
L.R.
9/96 modificata dalla L.R. 28/97
|
toscana
|
Dal
3° lunedì di luglio al 3° sabato di settembre
Firenze
15
luglio 21 settembre
|
Art. 16 del Reg. n. 4/99, modificato dal Reg. 5/2000. I Comuni
possono, d'intesa con le CCIAA, fissare periodi diversi rispetto a
quelli indicati dal regolamento
|
umbria
|
dal
10 luglio
per
60 giorni
Perugia
stesso
periodo
|
L.R.
39/99 ; periodo stabilito con atto della regione avente validità
biennale
|
valle d'aosta
|
10
agosto
30
settembre
Aosta
stesso
periodo
|
periodo
fissato dalla l.r. n.12 del 7 giugno 1999
|
veneto
|
15
luglio
31
agosto
Venezia
stesso
periodo
|
periodi
fissati dalla delibera della Giunta regionale n.2337 del 6 luglio 1999
|
bolzano (provincia)
|
13
luglio
3
agosto
Bolzano
stesso
periodo
|
L.P.
17.02.00, n. 7 Regolamento di attuazione: D.P.G.P. 30.10.00, n. 39
|
trento
(provincia)
|
Il
periodo dei saldi varia da zona a zona
Trento
15
luglio 31 agosto
|
continua
a trovare applicazione la normativa precedente: L.P. 08.05.00, n. 4
|
AINM
E BIC LA FUCINA ORGANIZZANO UN NUOVO INCONTRO CON LE IMPRESE DEL NORD MILANO
PER APPROFONDIRE I TEMI STRATEGICI PER LO SVILUPPO AZIENDALE
Sesto San Giovanni, 9 luglio 2002 - Mettere a fuoco l'importanza strategica
della conoscenza nelle realtà aziendali attraverso un workshop a cui sono
invitate le piccole e medie imprese del Nord Milano. E' questo l'obiettivo
della serata organizzata per mercoledì 10 luglio dall'Associazione
Imprenditori Nord Milano e dal Bic La Fucina, ancora una volta insieme per
promuovere lo sviluppo imprenditoriale del territorio. Nell'ambito della
serata Fabio Terragni, Presidente del Bic La Fucina e Amministratore
Delegato di Asnm, presenterà 'Design Net per Pmi e Imprese Artigiane', un
progetto promosso da Cestec, Politecnico di Milano e Asnm, cofinanziato dal
Fondo Sociale Europeo. Il progetto, attraverso un insieme di azioni
integrate, mira a costruire un sistema di connessione tra le risorse
progettuali del design industriale e il mondo produttivo delle imprese
artigiane e delle Pmi lombarde. Ainm e Bic La Fucina: un'alleanza strategica
a servizio delle imprese del Nord Milano - Programma: h. 19.00 Apertura
serata Diego Cotti, Ainm - Maurizio Grandi, Bic La Fucina; h. 19.10 La
conoscenza in azienda: un patrimonio anche per le Piccole Imprese Stefano
Soliano, Proximanet ; h. 19.30 L'on-line marketing per le Piccole e Medie
Imprese Fabio Racchini, E3 ; h. 19.45 Il Forum del Wireless Stefano Minini,
Bic La Fucina ; h. 20.00 Aperitivo musicale presso il Mage . 10 Luglio 2002
, ore 19.00 Officina Multimediale Concordia Viale Italia 548 - Sesto San
Giovanni
LA
LIBERALIZZAZIONE DEI MERCATI ENERGETICI : PROBLEMATICHE ED OPPORTUNITA' PER
LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI BERGAMASCHE
Dal mine, 9 luglio 2002 - La liberalizzazione dei mercati dell'energia
elettrica e del gas naturale rappresenta una sfida, non solo economica, che
il paese è chiamato ad affrontare per coniugare sviluppo e salvaguardia
ambientale. A causa di vincoli normativi, le relative opportunità
economiche possono essere oggi sfruttate solamente dai consumatori
manifatturieri più energivori. A breve, tale possibilità sarà estesa
anche agli altri settori (terziario, artigianale, agricolo, ecc.). Sebbene i
consumi energetici dei Comuni non siano confrontabili con quelli delle
attività produttive, la loro incidenza economica può non essere
trascurabile. Pertanto l'Amministratore pubblico, nella sua veste di gestore
delle risorse pubbliche, è tenuto ad approfondire il tema della
liberalizzazione ed adottare ogni provvedimento che consenta di conseguire
l'obiettivo del contenimento della spesa economica. Questo nobile intento è
ostacolato da una serie di problematiche che un consumatore generalmente non
è in grado di affrontare e gestire per la mancanza di risorse e competenze
specifiche. In quest'ottica Servitec mette a disposizione dei Comuni la
propria esperienza pluriennale maturata nell'analisi della contrattualistica
energetica e nella gestione di iniziative energetiche territoriali. Al fine
di illustrare il quadro normativo, le problematiche e le opportunità
economiche, Servitec organizza, c/o i propri uffici di via Pasubio, a
Dalmine, un incontro informativo rivolto esclusivamente agli Amministratori
Pubblici il giorno 10 luglio pv alle ore 19.00.
STOP
AGLI SCIOPERI NEL SETTORE DEI TRASPORTI! CITTADINI "MASSACRATI"
PER UNA INTERA SETTIMANA DALLE AGITAZIONI SINDACALI IL CODACONS PROPONE UNA
FORMA DI SCIOPERO CHE NON DANNEGGIA L'UTENZA E TUTELA I LAVORATORI
Roma, 9 luglio 2002 - Una settimana di fuoco questa per i lavoratori e i
cittadini di tutta Italia. Da un lato i primi, rappresentati dai vari
sindacati, che hanno indetto scioperi per un totale di 7 giorni in tutti i
settori del trasporto: dal marittimo al trasporto aereo, passando per quello
ferroviario e quello pubblico locale. A questi si deve aggiungere quello
degli addetti al soccorso autostradale Aci e quello degli impianti di
distribuzione di carburante della rete autostradale. Dall'altro lato, però,
vi sono i cittadini, che sono gli utenti di tali servizi e che
conseguentemente subiscono un danno da queste agitazioni sindacali. Pur
senza contestare le motivazioni di tali scioperi e le rivendicazioni dei
lavoratori, sostiene il Codacons, dobbiamo disapprovare le forme di
attuazione di queste proteste, che infliggono un enorme e ingiusto danno ai
cittadini. Si pensi a chi deve partire magari per le vacanze e non potrà
prendere il treno, il traghetto o l'aereo, a chi sull'autostrada non potrà
mettere benzina, o ancora a chi non potrà spostarsi per la città a causa
dello sciopero di autobus e metropolitane. Una settimana di agitazioni
quindi che "massacrerà" i cittadini arrecando all'utenza
pesantissimi disagi. Sarebbe opportuno, sostiene il Codacons, studiare delle
forme di protesta che vedano uniti lavoratori e utenti dei servizi al fine
di non scontentare nessuno. E proprio l'associazione propone un nuovo tipo
di sciopero: limitare l'attuazione degli scioperi nei trasporti
esclusivamente alle biglietterie e ai controllori dei titoli di viaggi,
ossia consentire al cittadino di utilizzare gratis i servizi, così da
arrecare un danno economico solo al datore di lavoro (ciò che parrebbe
essere l'obiettivo principale degli scioperi) evitando al tempo stesso di
utilizzare i cittadini come "ostaggio" al fine di ottenere
miglioramenti contrattuali o di altro tipo.
RENTING:
UTILIZZARE INVECE DI POSSEDERE. OVVERO RENT SERVICE BY ATLAS COPCO
Milano, 9 luglio 2002 - Anche, e sempre più, nel mercato dell'energia
produttiva la cultura dell'utilizzo dei beni strumentali sta sostituendo
quella del possesso. Oggi questa evoluzione muta progressivamente alla
radice le modalità organizzative delle imprese in ogni settore industriale.
La cultura dell'utilizzo, come noto, nasce negli ultimi decenni per
rispondere al sempre più fulmineo sviluppo tecnologico ed alla conseguente
rapida obsolescenza dei beni; un processo che costringe le imprese a
continue rincorse contro la perdita di competitività e la svalutazione
degli investimenti. Ma i motivi della rapida affermazione dell'outsourcing
in tutti gli ambiti industriali sono più ampi ed estremamente complessi. Il
primo fattore è sicuramente da ricercare nell'evoluzione dei mercati sempre
più caratterizzati, a tutti i livelli, da improvvisi e continui cambiamenti
con cicli di vita produttivi sempre più corti, dove la flessibilità
diventa, di conseguenza, un¹indispensabiile arma strategica ed un fattore
competitivo di vitale importanza. A ciò si somma l'assoluta necessità di
far fronte a qualsiasi nuovo "bisogno", o nuova richiesta,
immediatamente e senza la minima attesa. Sia che si debbano affrontare
guasti, emergenze o imprevisti di ogni tipo, sia che si tratti di nuovi
progetti o di collaudi. Questa accelerazione è universale e comune anche
alle modalità di consumo dell'end user: il tempo disponibile ormai è
sempre e comunque "zero". In questo contesto, per un'impresa, il
possesso dei beni strumentali perde inevitabilmente gli storici valori,
anche simbolici, di solidità e di capacità/forza produttiva diventando,
all'opposto, un peso ed un vincolo per affrontare dinamicamente le sempre
nuove sfide del mercato. La cultura dell'utilizzo trasforma poi i costi
fissi in costi variabili liberando le risorse economiche verso nuovi
obiettivi strategici a tutto vantaggio della competitività aziendale. Ed
anche il profilo fiscale, certamente non trascurabile, offre rilevanti
opportunità in termini di immediatezza della deduzione al posto dei
tradizionali ammortamenti pluriennali. Un ulteriore elemento è la
rispondenza normativa: la Legge 626 e la Direttiva Macchine obbligano ad una
lunga e complessa serie di adempimenti che, per le imprese che possiedono un
parco macchine, si traducono necessariamente in costi sensibilmente più
elevati rispetto alla tradizionale manutenzione di routine. Oltre alle
responsabilità civili e penali che, ovviamente, nella cultura dell'utilizzo
gravano esclusivamente sul fornitore del servizio e mai sull'utilizzatore.
Anche garanzia ed assistenza sono elementi estremamente significativi.
Utilizzare solamente un bene strumentale, invece di possederlo, significa
godere di una garanzia globale ed assolutamente illimitata nel tempo, di
tranquillità assicurativa e di assistenza sempre tempestiva in quanto le
macchine sono manutenute dal noleggiatore. Questo consente di non dover
disporre di stock di ricambi, officine e personale addetto. Fin qui abbiamo
parlato di utilizzo e, all'opposto, di possesso. Ma che cos'è esattamente
il Renting? Renting, dal verbo inglese to rent (affittare, noleggiare) è
l'espressione coniata da Atlas Copco come vero e proprio "verbo"
della nuova cultura dell'utilizzo nella produzione di energia. Noleggiare
permette alle imprese di conservare la liquidità necessaria per affrontare
eventi imprevisti e diminuire gli utilizzi dei fidi bancari che, per loro
natura, sono fonte limitata di risorse. In poche parole "renting"
significa ampliare il ventaglio di opzioni a disposizione e la possibilità
di cogliere opportunità aggiuntive. Il Renting aumenta la flessibilità,
non solo produttiva, ma anche finanziaria, lasciando concentrate le risorse
aziendali, laddove sono più redditizie e produttive. E' quindi riduttivo il
semplice confronto economico paragonando i costi di due "approcci"
alternativi: non si considerano quasi mai le riserve strategiche che scelte,
come il renting, permettono. Il Renting è uno dei tanti campi in cui Atlas
Copco, nella sua lunga storia, ha veramente tracciato la strada. Infatti, già
nei primi anni del secolo, in Inghilterra, si assistette ad una grandissima
crescita del mercato delle costruzioni favorita dallo sviluppo delle vie di
comunicazione. Le imprese edili esitavano però ad investire nell¹acquisto
di costosi compressori. L'allora Atlas Diesel studiò così un
rivoluzionario sistema di noleggio, antesignano del moderno Renting, che
incontrò immediatamente il successo. In linea con il motto "Total
Solutions, Full Services" di Atlas Copco Rental Europe, il più grande
network europeo del settore, anche la struttura specializzata Rent Service,
nata in Italia nel gennaio 1998, offre una soluzione specialistica a
qualsiasi esigenza immediata e straordinaria di aria compressa e di energia
elettrica in ogni settore industriale e nell'ingegneria civile. Concepito
inizialmente per il settore delle costruzioni, il Renting vinceva
rapidamente la propria scommessa (nonostante la cultura italiana
tradizionalmente legata al concetto di possesso) affermandosi rapidamente in
tutti i settori industriali. Oggi Rent Service, con sede a Milano e sette,
ma presto almeno dieci, centri logistici strategicamente dislocati sul
territorio per intervenire ovunque con assoluta tempestività, è dotata di
un parco macchine, tecnologicamente avanzatissimo ed in continua crescita,
composto da oltre 500 elementi tra compressori e motocompressori sia
lubrificati che oil free, gruppi elettrogeni e torri di illuminazione. Ma
Renting, oltre che tecnologia e qualità delle macchine proposte, assistenza
e logistica, significa soprattutto esperienza e competenza. E qui entrano in
campo gli uomini, un valore aggiunto o meglio, un fattore strategico, che
Atlas Copco ha sempre, storicamente, sentito con particolare intensità. La
specializzazione di un servizio di Renting, dipende infatti fortemente dalla
capacità degli uomini nell'identificare la soluzione migliore per il
cliente consigliandolo e guidandolo verso la scelta ottimale. E,
naturalmente, l'immenso patrimonio di esperienza di Atlas Copco fa la
differenza. Infolink: www.rent-service.com
IL
PARLAMENTO EUROPEO ADOTTA LA RELAZIONE SUI BIOCARBURANTI
Bruxelles, 9 luglio 2002 - Il Parlamento europeo ha approvato una proposta
volta a promuovere l'impiego dei biocarburanti mediante la definizione di
obiettivi per il loro utilizzo all'interno degli Stati membri. I
biocarburanti rappresentano una soluzione ecologica, in quanto sono ottenuti
dalla trasformazione o fermentazione di varie materie biologiche non
fossili. In base al voto degli europarlamentari, la percentuale minima di
biocarburanti venduta negli Stati membri dovrebbe arrivare, entro il 2005,
al 2 per cento del mercato dei combustibili e al 5,75 per cento nel 2010. Le
percentuali relative alle miscele di combustibili (composte da carburanti
tradizionali e biocarburanti) verranno fissate solo quando la Commissione
avrà presentato una relazione sull'argomento. Gli Stati membri dovranno
garantire il rispetto della normativa entro la fine del 2004, mentre la
Commissione presenterà un rapporto sui progressi registrati nell'impiego
dei biocarburanti entro la fine di dicembre del 2006. Per gli eurodeputati,
la definizione di obiettivi relativi all'impiego dei biocarburanti
rappresenta un contributo agli impegni assunti dall'UE nel quadro del
protocollo di Kyoto. Essi, inoltre, hanno puntualizzato che occorre
rispettare delle procedure "verdi" nella produzione di tali
biocarburanti per non rischiare di danneggiare il funzionamento dei motori
e, infine, hanno auspicato un'attiva promozione dell'uso dei biocarburanti
da parte degli Stati membri, soprattutto nei trasporti pubblici. Per
maggiori informazioni sulla relazione consultare il seguente sito web: http://www3.europarl.eu.int/omk/omnsapir.so/cre?FILE
=0701lu&LANGUE=IT&LEVEL=TOC2&CHAP=5
QUALITÀ
DELL'ARIA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE NEI
CONFRONTI DI SEI STATI MEMBRI
Bruxelles, 9 luglio 2002 La Commissione europea ha agito per migliorare la
qualità dell'aria in Europa avviando procedimenti contro l'Italia,
l'Irlanda, il Regno Unito, la Grecia, la Spagna e l'Austria. La Commissione
è preoccupata per il fatto che i suddetti Stati membri non hanno recepito
correttamente alcune norme UE sulla qualità dell'aria; essa presenterà
ricorso dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee nei
confronti di Italia, Irlanda, Regno Unito, Grecia e Spagna, mentre l'Austria
riceverà una richiesta formale di adottare e notificare alla Commissione
tutti i provvedimenti necessari per recepire la direttiva sui composti
organici volatili (Cov). La Commissione presenterà ricorso dinanzi alla
Corte nei confronti del Regno Unito e della Spagna per non aver recepito
nell'ordinamento nazionale i nuovi limiti della qualità dell'aria sul
biossido di zolfo, il biossido di azoto, le particelle ed il piombo. Nel
caso del Regno Unito, la questione riguarda l'entrata in vigore dei limiti a
Gibilterra. Il ricorso presentato dinanzi alla Corte contro l'Austria ha
come oggetto il mancato recepimento nel proprio ordinamento della direttiva
sull'ozono. Il disegno di legge austriaco per rettificare la situazione non
entrerà in vigore prima della fine novembre 2002. Contro l'Italia, inoltre,
verrà presentato ricorso per aver continuato a permettere l'uso di
idroclorofluorocarburi (Hcfc) che riducono lo strato di ozono nei
dispositivi antincendio, in violazione del regolamento sull'ozono. Infine,
la Commissione invierà all'Austria formale richiesta affinché recepisca
nell'ordinamento nazionale la normativa sui grandi impianti di combustione.
Tali richieste formali assumono la forma dei cosiddetti 'pareri motivati',
che costituiscono la seconda fase del procedimento di infrazione ai sensi
dell'articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente
entro due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia per queste
due controversie. La commissaria per l'Ambiente Margot Wallström ha così
commentato le decisioni: "L'inquinamento dell'aria è al tempo stesso
una questione locale e globale. Le azioni della Commissione dimostrano il
nostro impegno a migliorare la qualità dell'aria che respiriamo, e a
proteggere lo strato di ozono. Non ha senso che gli Stati membri si
accordino per emanare una normativa se non vi si conformano." La
normativa UE sulla qualità dell'aria Le norme in questione fissano
prescrizioni sulla riduzione dell'inquinamento causato da solventi, fissano
limiti alle emissioni inquinanti causate dai grandi impianti di combustione
e limiti della qualità dell'aria per parecchi dei maggiori inquinanti
atmosferici; provvedono a rendere pubbliche le alte concentrazioni di ozono
a livello troposferico e le sostanze che danneggiano lo strato dell'ozono.
Un recepimento inadeguato comporta il fatto che i cittadini non hanno le
garanzie di una migliore qualità dell'aria a livello locale, regionale e
globale come promesso dalla normativa UE. Di conseguenza i cittadini corrono
un rischio maggiore di avere problemi di salute dovuti alla qualità
scadente dell'aria. Riduzione delle emissioni di composti organici volatili
Lo scopo della direttiva Cov è quello di prevenire o ridurre gli effetti
diretti e indiretti delle emissioni di composti organici volatili (Cov)
nell'ambiente, e di ridurre al minimo i potenziali rischi che ne derivano
per la salute umana. Ciò viene fatto stabilendo limiti di emissioni per i Cov
e stabilendo precise condizioni per gli impianti industriali che trattano
solventi organici. Il termine per adottare e comunicare la normativa
nazionale è scaduto il 15 aprile 2001. La direttiva quadro in materia di
valutazione e di gestione della qualità dell'aria Nel 1996 l'UE ha adottato
una direttiva quadro in materia di valutazione e di gestione della qualità
dell'aria ambiente(2). Essa stabilisce il conseguente accordo sui limiti
dettagliati per specifici inquinanti atmosferici. Il primo accordo in tal
senso è stato stipulato nel 1999 (cfr. infra). Insieme con l'accordo sui
limiti dettagliati delle emissioni vi è l'obbligo, ai sensi della direttiva
quadro, di recepire talune disposizioni comunitarie in materia di
valutazione e di gestione della qualità dell'aria nell'ordinamento
nazionale. Limiti della qualità dell'aria per il biossido di zolfo, il
biossido di azoto, le particelle ed il piombo Nel 1999 gli Stati membri
hanno fissato valori limite per diversi inquinanti atmosferici ai sensi
della direttiva sulla qualità dell'aria(3). Gli inquinanti in questione
erano il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le
particelle ed il piombo. Il termine concordato per recepire tali valori
limite nell'ordinamento nazionale è scaduto il 19 luglio 2001. Scambio di
informazioni e avvertenze al pubblico sull'inquinamento da ozono La
direttiva sull'ozono(4) mira a stabilire un sistema armonizzato per
monitorare, scambiare informazioni e avvertire la popolazione
dell'inquinamento atmosferico causato dall'ozono a livello troposferico. Ciò
dovrebbe mettere in grado gli Stati membri e la Commissione di ottenere
maggiori informazioni su questa forma di inquinamento atmosferico, per
ottimizzare le azioni dirette a ridurre la formazione dell'ozono e garantire
una quantità minima di informazioni pubbliche sui livelli dell'ozono nel
caso in cui superino i livelli minimi critici. Protezione dello strato di
ozono L'ozono a livello troposferico (che può causare l'inquinamento
atmosferico locale) non va confuso con l'ozono stratosferico (a volte
definito 'strato dell'ozono', che rappresenta uno scudo globale contro i
raggi solari nocivi). Il regolamento sull'ozono(5) mira a limitare l'uso di
sostanze che riducono l'ozono stratosferico. In determinate condizioni,
l'uso di Hcfc è specificamente vietato per un determinato elenco di
applicazioni e vietato in genere per tutte le altre applicazioni. Grazie a
una deroga, l'uso di Hcfc come dispositivo antincendio nei sistemi esistenti
può essere permesso nel caso venga utilizzato per sostituire gli halon per
usi critici secondo specifiche condizioni. I grandi impianti di combustione
La direttiva sui grandi impianti di combustione(6) mira a ridurre
l'inquinamento atmosferico provocato da impianti di combustione di grandi
dimensioni fissando limiti precisi per le emissioni di biossido di zolfo e
biossido di azoto. Procedimento Ai sensi dell'articolo 226 del trattato, la
Commissione invia una lettera di costituzione in mora nel caso in cui essa
ritenga che possa sussistere una infrazione al diritto comunitario. In essa
si invita lo Stato membro interessato a presentare le sue osservazioni alla
Commissione entro un determinato termine (di solito due mesi). Una volta
esaminata la risposta, o in mancanza di risposta, la Commissione può
decidere di inviare una richiesta formale allo Stato membro. In tal modo la
Commissione spiega in modo chiaro ed esatto il motivo per cui essa ritiene
vi sia stata un'infrazione al diritto comunitario e invita lo Stato membro
in questione a conformarsi entro un termine specifico (di solito due mesi).
Qualora lo Stato membro non si conformi al parere motivato la Commissione può
decidere di proporre ricorso dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità
europee.
UNRAE
ESPRIME SODDISFAZIONE PER IL DECRETO DI SMALTIMENTO DELLE VETTURE NON
CATALIZZATE
Roma, 9 luglio 2002 - Nell'esprimere soddisfazione per il Decreto Legge teso
a velocizzare il ricambio della parte di parco circolante ancora non
catalizzato (circa 9 milioni di veicoli), l'unrae si augura che la misura
che per ora ha validità sino alla fine del 2002, sia un primo concreto atto
tendente a risolvere l'annoso problema. "Insieme con le altre
associazioni che rappresentano il comparto dell'auto - ha dichiarato il
presidente dell'Unrae, Salvatore Pistola - da tempo sosteniamo la necessità
di procedere allo smaltimento delle auto non catalizzate, che oggi hanno più
di 10 anni di vita e che oltre a causare maggior consumo di carburante e
maggiori emissioni, sono meno dotate di equipaggiamento di sicurezza
rispetto alle automobili oggi in produzione. Per avere effetto - ha aggiunto
Pistola - queste misure debbono diventare strutturali" L'Unrae ritiene
necessaria una misura non limitata nel tempo, specie per quel che riguarda
l'Ipt sull'usato, misura fiscale che sino ad oggi ha frenato la vendita
delle auto catalizzate di seconda mano, dando vita ad un rapporto di vendita
nuovo-usato vicino all'1 a 1, decisamente inferiore rispetto a quello degli
altri Paesi europei. "La decisione presa dal governo - ha aggiunto
Pistola - pone fine all'incertezza che aveva tenuto i consumatori lontani
dalle concessionarie e agevola coloro che avevano in mente di liberarsi
dell'auto non catalizzata, cosa che riguarda in particolare il centro/sud
dell'Italia, dove sono in circolazione gran parte delle auto più
inquinanti". Il primo passo (purtroppo "a tempo", in quanto
il Decreto indica la scadenza del 31 dicembre 2002) è dunque stato fatto
nel senso della razionalizzazione della fiscalità dell'auto. Si tratta ora
di proseguire, intervenendo in favore del mercato delle auto aziendali, con
la intera deducibilità dell'Iva e con l'accrescimento della quota
deducibile, oggi limitata al 50% di 18.000 euro. "Consentendo
all'Italia di allinearsi con le misure fiscali che regolano le auto
aziendali negli altri Paesi europei - ha concluso il presidente dell'Unrae -
si favorirebbe lo sviluppo di un settore in crescita, contribuendo anche
alla competitività delle imprese italiane nel contesto dei mercati
continentali".
L'INQUINAMENTO
ACUSTICO: AVVIATI PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE CONTRO LA GRECIA, L'ITALIA E IL
REGNO UNITO
Bruxelles, 9 luglio 2002 - La Commissione europea ha deciso di proporre
ricorso contro l'Italia e la Grecia dinanzi alla Corte di giustizia delle
Comunità europee per non aver recepito adeguatamente la direttiva UE che
limita l'emissione acustica di alcune macchine destinate a funzionare
all'aperto. Tra le macchine considerate in tale direttiva vi sono motoseghe,
betoniere, gru mobili e gru a torre, scaricatori, escavatori idraulici,
veicoli per la raccolta dei rifiuti e macchine per il giardinaggio, come
tosaerba e tagliasiepi. La Commissione ha inoltre inviato una formale
richiesta al Regno Unito affinché provveda al recepimento della normativa a
Gibilterra. Tale richiesta formale assume la forma di 'parere motivato', che
costituisce la seconda fase del procedimento per infrazione ai sensi
dell'articolo 226 del trattato CE. Nel caso in cui il Regno Unito non si
conformi al parere motivato entro due mesi, la Commissione può decidere di
adire la Corte di giustizia delle Comunità europee. Il termine per recepire
la direttiva è scaduto il 3 luglio 2001. In tale data gli Stati membri in
questione non hanno comunicato alla Commissione che la suddetta normativa
era stata completamente recepita a livello nazionale. La commissaria per
l'ambiente, Margot Wallström, commentando tale decisione, ha detto:
"Mi rincresce che alcuni Stati membri non abbiano ancora adempiuto ai
loro impegni riguardo alla regolamentazione delle emissioni acustiche.
L'eccessiva esposizione al rumore danneggia la salute umana. Non ha senso
che gli Stati membri emanino una normativa europea e si accordino sui
termini per il recepimento se alcuni paesi non vi si conformano. Sollecito i
suddetti Stati membri a conformarsi al più presto alla normativa
europea." Lo scopo della direttiva 2000/14/CE sulle emissioni acustiche
delle macchine destinate a funzionare all'aperto è di armonizzare negli
Stati membri la normativa relativa ai livelli di potenza acustica di una
vasta gamma di macchine destinate a funzionare all'aperto. Le macchine in
questione vanno dal macchinario usato nell'industria edilizia, come gru
mobili e gru a torre, motocompressori e betoniere alle macchine utilizzate
dalle autorità locali, che comprendono i veicoli per la raccolta dei
rifiuti e le macchine da giardinaggio, come tosaerba e tagliasiepi. La
direttiva stabilisce che le macchine possano essere immesse in commercio
solo nel caso in cui soddisfino determinati requisiti sulle emissioni
acustiche e che con esse sia divulgata con chiarezza una corretta
informazione sui livelli garantiti di emissioni acustiche.
LA
COMMISSIONE EUROPEA APPROVA UN FINANZIAMENTO DI 72 MILIONI DI EURO PER 70
NUOVI PROGETTI DI CONSERVAZIONE
Bruxelles, 9 luglio 2002 - Settanta progetti di conservazione della natura
nell'Unione europea e in cinque paesi candidati sono stati approvati per
finanziamenti della Commissione europea nell'ambito di Life-Natura. I
progetti rappresentano un investimento totale di 130 milioni di euro nella
conservazione della natura, cui l'Unione europea contribuirà fino a 72
milioni di euro. Tredici progetti sono nei paesi candidati all'adesione -
Estonia, Ungheria, Lettonia, Romania e Slovenia. I progetti Life-Natura sono
volti a proteggere e ripristinare gli habitat e conservare la flora e la
fauna in tutta l'Unione europea. La commissaria per l'Ambiente Margot
Wallström ha dichiarato: "Il programma Life-Natura è uno strumento
essenziale ad ampio raggio per mettere in pratica la politica europea sulla
natura". I progetti Life-Natura di quest'anno contribuiranno
ulteriormente alla creazione della rete Natura 2000 attraverso il ripristino
di zone protette, l'introduzione di strutture gestionali sostenibili e la
sensibilizzazione della popolazione. Finora sono stati realizzati progetti
Life-Natura in circa l'8% delle zone protette Natura 2000 dell'UE, con
collegamenti con molti altri siti. Life-Natura è una delle tre componenti
dello strumento Life, che apporta un contributo finanziario a progetti per
promuovere la migliore pratica ambientale e la conservazione della natura in
tutta l'Unione europea. Un bilancio di 640 milioni di euro è disponibile
per l'attuale programma Life III, in corso fino al 2004. Quasi la metà del
bilancio totale di Life è destinata ai progetti Life-Natura Life-Natura è
stato istituito nel 1992 per sostenere la creazione di Natura 2000, una rete
paneuropea di zone protette stabilita nell'ambito delle direttive Uccelli e
Habitat. I 15 000 siti della rete, che coprono il 15% della superficie
dell'UE, devono essere designati entro il 2004. Molti progetti Life-Natura
concernono siti di Natura 2000; altri tendono a proteggere le specie
elencate nelle direttive Uccelli e Habitat. Le azioni proposte dal
ripristino e dalla gestione di habitat naturali specifici al miglioramento
di condizioni per una specie particolare devono essere pienamente conformi
alle direttive UE. Nuove domande nel 2002 - Per la selezione 2002, la
Commissione ha ricevuto 188 domande di cui 154 (82%) sono state considerate
ammissibili. Dopo la valutazione e l'approvazione da parte del comitato
Habitat dell'UE, settanta progetti (37% delle domande) di 19 paesi sono
stati selezionati per finanziamento sulla base della qualità di proposte.
Cinquantasette sono situati nell'UE e 13 nei paesi candidati all'adesione. I
progetti selezionati soddisfano uno dei tre criteri di base della selezione
di progetti Life-Natura, ossia: conservazione di siti proposti dagli Stati
membri ai sensi della direttiva Habitat (56%); conservazione di siti
classificati come zone speciali di protezione ai sensi della direttiva
Uccelli (24%); conservazione di specie di flora e di fauna considerate
importanti nell'UE (20%). L'estensione di Life ai paesi candidati permette
loro di preparare l'applicazione pratica delle direttive Uccelli e Habitat
attraverso i progetti Life-Natura. Sia il finanziamento disponibile che il
numero di progetti sono diminuiti nel 2002 rispetto alla selezione del
2000-2001. Ciò era stato previsto, in quanto la selezione del 2000-2001
copriva due anni non essendovi stata una selezione nel 2000. Tuttavia, la
dimensione media dei progetti selezionati nel 2002, in termini di bilancio
totale, è aumentata del 15%. A partire dall'inizio di Life-Natura,
l'investimento totale nei progetti è costantemente aumentato da 70 milioni
di euro nel 1992 a una media di 97 milioni di euro per gli anni 1999-2001.
L'investimento di 130 milioni di euro proposto quest'anno segue questa
tendenza. Il finanziamento dell'UE di 72 milioni di euro coprirà circa il
55% dei costi di progetto per il 2002. I rimanenti 58 milioni di euro
verranno da beneficiari, partner e cofinanziatori. Varietà di habitat e
solida partnership fra i soggetti del progetto Più della metà dei progetti
di quest'anno (38) concerne siti e specie coperti dalle direttive Habitat e
altri 18 progetti trattano le specie di uccelli elencate nella direttiva
Uccelli. Gli altri 14 progetti concernono specie non legate a siti
particolari. I progetti concernenti siti Natura 2000 coprono l'intera gamma
di habitat. I fiumi e le zone umide sono in particolare ben rappresentati.
Quasi la metà dei progetti concerne più di un tipo di habitat. Le azioni
più comuni proposte nei progetti sono l'elaborazione e l'esecuzione di
piani di gestione, la gestione di corsi d'acqua, l'acquisto di terre
(particolarmente in Nordeuropa), la gestione dei pascoli, la tutela di
specie esotiche e il ripristino e il miglioramento dei siti. Tuttavia, la
gamma di azioni è molto ampia, dall'alimentazione controllata degli
avvoltoi all'isolamento di linee elettriche. Le azioni di conservazione
della natura spesso interessano le istituzioni pubbliche e quindi i
beneficiari di Life-Natura sono prevalentemente autorità regionali o locali
(70%). Un altro 25% sono organizzazioni non governative (Ong). Quasi i tre
quarti dei beneficiari lavorano in partnership, molto spesso tra un
organismo pubblico e una Ong attivi nella conservazione della natura. In
questo modo la competenza professionale è combinata con la progettazione
amministrativa, la ricetta migliore per garantire una buona situazione delle
zone protette. Poco più della metà dei beneficiari di Life-Natura (51%)
nel 2002 sono soggetti nuovi, a dimostrazione del carattere innovativo del
programma. La sostenibilità di azioni Life-Natura è un criterio importante
nella selezione dei progetti. Particolare attenzione è inoltre data alla
partecipazione di cittadini e comunità locali. I beneficiari devono
svolgere campagne di sensibilizzazione del pubblico nei loro progetti e la
preferenza è data a progetti che garantiscono la gestione dei siti a lungo
termine. Integrazione della conservazione della natura con l'attività
economica quotidiana La natura spesso deve coesistere con le attività
quotidiane della vita moderna e diversi progetti Life-Natura tendono a
facilitare questa realtà. In Austria si proteggerà il valore naturale
della pianura alluvionale del Danubio nell'ambito di un piano generale di
lavori di ingegneria civile, per assicurarne la viabilità come importante
via navigabile internazionale. Nel nord dell'Inghilterra un progetto in una
regione sfavorita di terre alte (upland) mira a rendere l'attività
pastorizia compatibile con la conservazione della natura apportando al
contempo contropartite economiche alla comunità rurale. Un progetto analogo
verrà lanciato in Ungheria. In Grecia la protezione di una tartaruga rara
funzionerà a fianco della pesca commerciale su piccola scala. Per riassunti
dei progetti in ogni paese, cfr. allegato. Informazioni più dettagliate su
ciascuno dei 70 nuovi progetti, elencati per paese, sono disponibili su http://europa.eu.int/comm/life/nature/databas.htm.
I testi esplicativi sono nelle lingue nazionali (paesi dell'UE), in inglese
e in francese. Per maggiori informazioni sulla rete Natura 2000 consultare
il sito http://europa.eu.int/comm/environment/nature/home.htm
Rassegna dei progetti Life-Natura 2002 per paese - Austria Numero di
progetti finanziati: 2 Un progetto concerne la conservazione della piccola
popolazione di orsi bruni nelle Alpi austriache, attualmente stimata a
soltanto 25-30 esemplari. Il progetto continuerà il precedente lavoro di
Life-Natura per conoscere meglio la distribuzione dell'attuale popolazione e
i fattori che ne limitano le dimensioni. Il secondo progetto si prefigge di
ripristinare l'ambiente naturale lungo tre chilometri del Danubio, nelle
pianure alluvionali ad est di Vienna, nel parco nazionale di Donauauen. Il
progetto è un'azione pilota nell'ambito di un progetto integrato di
ingegneria fluviale, che mira a combinare la funzione del Danubio come via
navigabile internazionale con la conservazione della natura. Belgio Numero
di progetti finanziati: 4 Quest'anno ci sono due progetti in Vallonia e due
nelle Fiandre. I siti del progetto sono omogeneamente distribuiti nel paese
dalla costa alle Ardenne. Un progetto ristabilirà tre habitat fluviali
nelle Ardenne per la cozza di acqua dolce, una specie minacciata. Gli altri
tre progetti concernono piante molto rare e minacciate. Un progetto
ristabilirà le dune erbose nell'estuario dell'Ijzer sulla costa fiamminga.
A nord di Bruxelles, un altro progetto ristabilirà un'ampia zona di
praterie umide e alcaline ricca di varietà vegetali. Per l'ultimo progetto
si ristabiliranno 180 ettari di pascoli calcarei sui versanti del tratto
mediano della Mosa e dei suoi affluenti. Danimarca Numero di progetti
finanziati: 3 Due progetti trattano gli effetti a lungo termine
dell'inquinamento causato dagli effluenti agricoli e dai rifiuti domestici
su una laguna salmastra e su un lago naturalmente eutrofico. In entrambi i
casi le fonti d'inquinamento non esistono più ma si devono smaltire i loro
effetti. Ciò è necessario per eliminare l'accumulo di nutrienti che
impedisce ai laghi di riacquisire il loro stato naturale originale. Saranno
applicate varie tecniche innovative che potrebbero fornire orientamenti per
iniziative analoghe altrove. Il terzo progetto concerne un tratto di dune
costiere sulla costa occidentale dello Jutland. Attraverso un programma di
rimozione su vasta scala delle conifere esotiche e di ristabilimento della
vegetazione naturale mediante debbio, prati e tagli tratterà i principali
fattori di minaccia per 24 000 ettari di dune. Estonia Numero di progetti
finanziati: 2 Un progetto si concentrerà sulle ricche risorse forestali
dell'Estonia che accolgono una proporzione significativa di habitat
prioritari del paese, classificati ai sensi della direttiva Habitat. Le
misure di conservazione concerneranno 20 siti su oltre 500 chilometri
quadri. Le azioni comprendono: acquisto di terre, pianificazione di
gestione, centri per i visitatori e sensibilizzazione della popolazione
locale e dei visitatori. Il secondo progetto, nel parco nazionale Karula,
concernerà il mantenimento delle pratiche agricole tradizionali compatibili
con la conservazione della natura, per anticipare le misure di ecologia
rurale da introdurre in Estonia in applicazione del regolamento sullo
sviluppo rurale dell'UE. Finlandia Numero di progetti finanziati: 6 I
progetti di quest'anno trattano tutte le regioni della Finlandia eccetto la
Lapponia e riguardano 92 000 ettari di siti Natura 2000. Un progetto
riguarda siti Natura 2000 nella periferia di Turku, la terza città più
grande della Finlandia, sul Golfo di Botnia. Un altro è un progetto pilota
per l'applicazione della direttiva quadro dell'UE sull'acqua nelle zone di
Natura 2000 sul fiume Simojoki, che sfocia nella parte settentrionale del
Golfo di Botnia. Gli altri progetti trattano in genere gli habitat
finlandesi tipici foreste e torbiere in aree scarsamente popolate per
ripristinare oltre 1 300 ettari di torbiere degradate, tutti classificati
come habitat prioritari. Lasciare il legno morto in situ e interventi
controllati di debbio saranno applicati a circa 500 ettari di foresta.
Saranno ripristinati 21 chilometri di fiumi naturali e 1 300 ettari di laghi
che sono importanti habitat per gli uccelli. I progetti comprendono diverse
misure innovative: un gioco al computer di ripristino della natura e lo
sviluppo di una mappa GIS (Geographic Information System) della natura, che
può essere scaricata sui telefoni mobili. Francia Numero di progetti
finanziati: 1 Il progetto riguarda la bassa valle dell'Ain nella regione
Rodano-Alpi. Mira a ripristinare l'ecosistema fluviale e a proteggere la
diversità di habitat e specie associate. Germania Numero di progetti
finanziati: 5 La rara pianta acquatica della zona dell'Elba, Oenanthe
conioides, non si trova in alcuna altra parte nel mondo, ma soltanto in
un'area di 65 km sulle due rive del fiume Elba vicino ad Amburgo, dove
l'acqua varia da salmastra a dolce ma è soggetta a una forte influenza di
marea. Poiché rimangono soltanto 2 000 esemplari, questo progetto ne
aumenterà l'habitat aprendo la diga dell'Elba e inondando 90 ettari attorno
alla periferia di Amburgo. Per non compromettere la sicurezza pubblica, sono
previste diverse opere di ingegneria. In Bassa Sassonia, un nuovo progetto
estenderà i lavori di un precedente progetto LIFE-Natura per acquistare e
ripristinare 2 500 ettari di zone umide nelle pianure di Dümmer. Ciò
contribuirà a rendere questa zona un sito a "cinque stelle" di
riposo e foraggiamento per gli uccelli migratori. Un terzo progetto
reintrodurrà zone prative fra i vigneti e i frutteti in Renania-Palatinato,
un habitat di molte piante rare. Si assicurerà la loro conservazione
incoraggiando i pastori a farvi pascolare le greggi e scoraggiando un uso
ricreativo inadeguato. Come in Belgio e in Spagna, le cozze di acqua dolce
sono oggetto di un progetto sul confine bavarese-ceco. Saranno presi
provvedimenti diretti per risistemare tratti fluviali onde creare un habitat
vitale per le cozze e i pesci. Il progetto sarà coordinato con altri
progetti finanziati dall'UE per lottare contro l'inquinamento generale delle
acque. Il quinto progetto comporterà una serie di opere di ingegneria a
fini di conservazione per migliorare la qualità di una rete di habitat in
zone umide, alcuni dei quali classificati come priorità ai sensi della
direttiva Habitat, contrafforti alpini del Baden-Württemberg. Grecia -
Numero di progetti finanziati: 6 Tre dei sei progetti trattano le zone umide
"Ramsar" di importanza internazionale ("Ramsar" è un
trattato concernente le zone umide di tutto il mondo) situate attorno al
lago Mikri Prespa, al delta e alle gole del Nestos e alla laguna di Kotychi.
Altri due progetti riguardano i rapaci: l'avvoltoio nero nella foresta Dadia
e il gipeto nelle montagne di Creta. L'ultimo progetto riguarda la tartaruga
(Caretta caretta) e la tutela della specie dai pericoli della pesca locale.
Ungheria - Numero di progetti finanziati: 4 Due progetti comportano piani di
ripristino su vasta scala nel parco nazionale di Hortobagy (steppe
dell'Ungheria orientale). Il primo ripristinerà una sezione di 6 650 ettari
del parco eliminando vecchi argini e canali di irrigazione, che erano stati
costruiti per creare risaie. Il secondo progetto combinerà l'agricoltura
biologica e la conservazione della natura attraverso il pascolo di razze
tradizionali di bovini, ovini e suini su 2 000 ettari di steppa e zone
umide. Il terzo progetto ungherese riguarda la conservazione dell'angelica
(Angelica palustris), una specie vegetale minacciata che si trova nelle
pianure alluvionali continentali. Il progetto, che copre 2 600 ettari,
comprende l'acquisto di terreni e il ripristino dell'habitat per assicurare
11 siti di buona qualità per la specie. Il quarto progetto tratta la
conservazione dell'aquila imperiale dei Carpazi. Questo grande rapace
dell'Europa orientale è minacciato dai nuovi usi del terreno agricolo. Il
progetto comprende misure per arrestarne il declino. Saranno designate le
zone importanti per la specie e saranno emanati orientamenti di gestione per
i siti dell'aquila. Le minacce immediate saranno ridotte, per esempio
attraverso l'isolamento di linee elettriche. Irlanda Numero di progetti
finanziati: 1 L'unico progetto irlandese segue un approccio strategico per
la conservazione di torbiere di copertura attraverso azioni su 14 siti
differenti. Saranno ripristinati oltre 1 200 ettari di torbiere forestali.
Le azioni comprendono recinzioni, blocco di fossati e rimozione di
piantagioni di conifere. Ciò contribuirà a creare buone condizioni per la
rigenerazione naturale delle torbiere. Vari siti inoltre serviranno come
zone di dimostrazione per sensibilizzare il pubblico a questo habitat e a
Natura 2000 in generale. Italia Numero di progetti finanziati: 7 Con
un'eccezione, tutti i progetti selezionati sono in zone già protette dalla
legislazione nazionale, cioè parchi nazionali o regionali o riserve
naturali. Quest'anno lo scopo principale dei progetti italiani è
salvaguardare diversi tipi di zone umide: sponde fluviali e lacustri,
regioni paludose e salmastre, acquitrini e stagni. Molti di essi sono
inoltre di importanza strategica a causa della loro posizione sulle rotte
nord-sud degli uccelli migratori. Altri progetti riguardano la conservazione
delle dune nella Sicilia meridionale e il ripristino di pascoli nelle Alpi
piemontesi. Inoltre, un progetto mira a salvaguardare i camosci dell'Abruzzo
(Rupicapra pyrenaica ornata), una sottospecie endemica prioritaria elencata
nella direttiva Habitat. Cinque dei sette progetti selezionati sono nuovi
per Life-Natura. Lettonia Numero di progetti finanziati: 2 La Lettonia
annovera ampie zone di importanti habitat preziosi e numerose specie
presenti soltanto in piccole località isolate nell'UE. Entrambi i progetti
approvati quest'anno aiuteranno la Lettonia a preparare la partecipazione a
Natura 2000. Il primo progetto comporta il rilevamento dell'intera costa per
determinarne il valore in termini di conservazione della natura. Ciò
comporterà considerevoli interventi di gestione sulle dune, per impedire i
danni causati dal crescente numero di visitatori. Il secondo progetto mira
ad assicurare la conservazione a lungo termine dei diversi habitat e specie
prioritarie nel parco nazionale Kemeri. Comprende il ripristino di una delle
più grandi torbiere alte rimaste in Europa. Lussemburgo Quest'anno non è
stato presentato alcun progetto. Paesi Bassi Numero di progetti finanziati:
1 Il progetto riguarda Ilperveld, 300 ettari di torbiere erbose in un sito
di 1 800 ettari appena a nord di Amsterdam. Questa zona è tradizionalmente
un importante sito di riproduzione per i trampolieri e le anatre. I
cambiamenti nella pratica agricola, come il passaggio dalla fienagione al
pascolo di ovini, la cessazione dello spandimento di stallatico e
l'intasamento dei canali hanno causato una diminuzione delle popolazioni
riproduttrici di uccelli, in particolare pittima reale e beccaccino. Il
progetto mira ad invertire questa tendenza mediante il taglio dei giunchi
infestanti e l'applicazione di concime naturale "leggero". Prevede
anche la costruzione di una nuova unità di produzione ecologica di concime
per riciclare i giunchi falciati sul posto. Portogallo Numero di progetti
finanziati: 4 I nuovi progetti concernono 14 siti di Natura 2000. Due
progetti riguardano la conservazione di due specie di uccelli, gallina
prataiola e grillaio, e dei loro habitat in sette località dell'Alentejo.
Entrambi sono progetti pilota volti a concordare con gli agricoltori misure
di gestione di conservazione ed aumentare la zona di habitat favorevoli a
queste specie. Gli accordi costituiranno la base di progetti locali per la
protezione delle specie. Un terzo progetto mira a ripristinare gli habitat
degradati e a conservare quelli esistenti, mediante pratiche agricole
tradizionali di coltivazione nella Serra da Estrela (Portogallo
nordorientale). Il quarto progetto è destinato ad impedire la diminuzione
di otto specie di flora minacciate allargando la loro area di distribuzione
ed aumentandone le popolazioni. Romania Numero di progetti finanziati: 3 Per
il primo progetto, Life-Natura finanzierà la conservazione, la gestione e
il ripristino di popolazioni di orso bruno, lupo e lince europea nella
provincia di Vrancea, attraverso la preparazione e l'esecuzione di un
progetto locale di gestione per queste specie. Gli altri due progetti mirano
a ripristinare e gestire due zone umide: Comana - la più grande della
Romania meridionale - e la zona paludosa di Satchinez. Nell'ultimo caso si
tratta della continuazione di un precedente progetto LIFE-Natura. Entrambe
le zone sono molto importanti per gli uccelli e ospitano diverse specie in
pericolo come moretta tabaccata, re di quaglie e tarabuso. Slovenia Numero
di progetti finanziati: 2 La prima proposta accettata per finanziamento
concerne la conservazione di una delle più grandi popolazioni di orso bruno
in Europa. Il beneficiario lavorerà con tutte le autorità interessate per
proteggere l'orso sull'intero territorio nazionale. Il secondo progetto,
nella regione di Karst (Slovenia sudoccidentale), mira a salvaguardare
quattro habitat, cinque specie di anfibi e sette specie di farfalla elencate
nella direttiva Habitat e/o nella convenzione di Berna. È basato su un
simile progetto Life-Natura realizzato con successo in Spagna e comprende la
preparazione di un piano di gestione per ciascuno dei 50 siti del progetto.
Il ministero sloveno dell'Ambiente cofinanzierà entrambi i progetti. Spagna
Numero di progetti finanziati: 11 La lince iberica è la specie di felino più
minacciata del mondo. Come parte di una strategia nazionale per la sua
conservazione, saranno coordinati due progetti per promuovere opportune
pratiche di gestione per le ultime zone in cui è ancora presente. Un altro
progetto mira ad impedire l'estinzione del visone europeo in Spagna,
organizzando un programma di riproduzione in cattività ed ampliando
l'attuale habitat della specie. Un altro progetto sulla costa sudorientale
creerà modelli per migliorare la gestione delle riserve marine. Il progetto
si concentra sulla conservazione di delfino maggiore, focena e tartaruga
caretta, per i quali saranno attuati piani di monitoraggio e di
sensibilizzazione. I fondi di Life-Natura inoltre contribuiranno a garantire
la conservazione a lungo termine della lucertola gigante di La Gomera (Isole
Canarie). La specie è stata considerata estinta sull'isola fino al 1999,
quando mezza dozzina di lucertole sono state trovate in una piccola zona
remota. Sei dei progetti selezionati concernono la conservazione di quattro
specie di uccelli. Diverse amministrazioni regionali realizzeranno una serie
di azioni coordinate per controllare le minacce all'aquila di Bonelli e alla
colonia più importante di gabbiano corso. Un progetto è volto ad ampliare
l'habitat del gipeto dai Pirenei alla Spagna nordoccidentale. La quarta
specie interessata è il pagliarolo, per il quale sarà migliorata un'area
di sosta usata durante il periodo migratorio. Svezia Numero di progetti
finanziati: 2 Il primo progetto riguarda il parco nazionale Söderåsen,
contenente uno dei tratti più grandi di foreste decidue latifoglie rimaste
in Svezia. Il secondo riguarda l'altopiano di Kinnekulle (265 m di
altitudine), oggetto di pascolamento e fienagione intensivi negli ultimi
mille anni. Entrambi i siti sono fra le zone più ricche in Svezia in
termini biologici. Le azioni comprendono l'acquisto delle zone boschive più
preziose per assicurare il loro futuro, il taglio di alberi esotici e il
ripristino di prati abbandonati. Quest'ultima azione sarà svolta in modo da
beneficiare del sostegno agro-ambientale. Regno Unito Numero di progetti
finanziati: 4 Due progetti trattano la conservazione di specie di uccelli
severamente minacciate nel Regno Unito. Il primo stabilirà una rete estesa
di siti autonomi strategici per il tarabuso. L'obiettivo finale delle azioni
ripartite su 19 siti in tutta l'Inghilterra, è raddoppiarne la popolazione
di 65 maschi riproduttori in dieci anni. Il secondo progetto concerne il
gallo cedrone scozzese, il cui numero è sceso a soltanto 1 000 esemplari
negli ultimi anni. Intervenendo su un gran numero di siti di foraggio e di
allevamento (45 in tutto), il progetto mira a salvaguardare la specie. Si
affronteranno le minacce importanti, come i predatori e le collisioni con i
recinti dei cervi. Il progetto comprende un'estesa cooperazione con più di
trenta proprietari privati. Gli altri due progetti concernono un unico
grande sito. Il progetto "New Forest" nell'Inghilterra
centro-meridionale svilupperà i risultati del precedente progetto LIFE e
riguarderà la conservazione di tre dei suoi bacini idrografici. Un altro
progetto, in una zona calcarea dello Yorkshire Dales , fornirà appoggio a
15 aziende agricole pilota nella loro conversione alla produzione zootecnica
mista basata su razze resistenti tradizionali. L'adozione di sistemi
pastorizi più estensivi migliorerà l'equilibrio naturale e contribuirà a
garantire la conservazione a lungo termine della zona.
NUOVA
NOMINA PER MARCO FELLUGA A PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA VINI DEL COLLIO
Milano, 9 luglio 2002 - Marco Felluga, titolare dell'omonima azienda
vitivinicola di Gradisca di Isonzo (Go), è stato rieletto all'unanimità
Presidente del Consorzio Tutela Vini del Collio a conferma del favore di
tutti gli associati ad averlo ancora come rappresentante del Territorio.
"La nuova legge sui controlli della qualità per la quale il nostro
Consorzio è stato scelto come punto di partenza, il difficile quesito
dell'entrata nella Comunità Europea dell'area di produzione Slovena, la
promozione unitaria regionale e altri problemi altrettanto importanti mi
hanno indotto - commenta Marco Felluga - a continuare il lavoro
iniziato." Grande attenzione, quindi, ad incrementare e garantire lo
sviluppo di tutto il territorio quale area naturalmente dedicata alla
viticoltura e al turismo enogastronomico, promozione a livello
internazionale dei vini del Collio e certificazione della qualità a
maggiore tutela del consumatore: questi, sono solo alcuni degli obiettivi
che il Presidente del Consorzio intende raggiungere in questo nuovo mandato.
Ma non solo, tra i progetti di Marco Felluga anche quello di dare sempre più
lustro ai grandi produttori e alle loro cantine, ma soprattutto la volontà
e l'interesse a sostenere sempre di più le piccole aziende, aiutandole a
migliorare costantemente la qualità della propria produzione. Promozione e
sviluppo, quindi, nei piani del Consorzio Tutela Vini Collio; ma anche
attenzione al miglioramento delle viticolture del Collio nel rispetto
dell'ambiente attraverso l'adozione, da parte di tutte le aziende
consociate, di soluzioni compatibili con le esigenze naturalistiche e
paesaggistiche del territorio.
LA
COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL'AMBITO DEL
PROGRAMMA SOCRATES
Bruxelles, 9 luglio 2002 - La Commissione europea ha indetto un invito
generale a presentare proposte per il programma d'azione comunitaria in
materia d'istruzione Socrates. Le priorità annuali supplementari, che
integrano ma non sostituiscono le priorità permanenti, sono descritte di
seguito. I candidati sono invitati a prendere in considerazione le
informazioni sottoindicate, al momento di elaborare le loro proposte.
Preparativi in vista dell'allargamento dell'Unione: Saranno intensificate le
azioni all'interno del programma Socrates attraverso l'applicazione di una
politica di discriminazione positiva nei confronti dei paesi candidati,
diretta alla selezione e al finanziamento di progetti che interessano tali
paesi e che devono rispondere ai necessari criteri di qualità. Sviluppo
sostenibile: Il programma Socrates è chiamato in causa per contribuire ad
un'economia basata sui principi di sostenibilità e di solidarietà
reciproca e per creare progetti in questo ambito. È importante notare come
l'espressione "sviluppo sostenibile" possa riferirsi ad aspetti
economici, socioculturali ed ambientali, che quindi sono reciprocamente
potenziati. Stabilità e sicurezza: Il programma Socrates può contribuire a
creare un utile dialogo interculturale. Le future sfide per l'istruzione ed
i sistemi informativi Un programma di lavoro dettagliato della Commissione
europea e del Consiglio, adottato dal Consiglio "Istruzione" ed
accolto favorevolmente dal Consiglio europeo di Barcellona (2002), comprende
le seguenti tematiche prioritarie: nuove tecnologie, competenze di base,
matematica, scienze e tecnologia. Si prevede che le candidature presentate
del programma Socrates avranno un ruolo importante nel sostenere il
perfezionamento di questi argomenti prioritari, in quanto essi sono
totalmente compatibili con gli obiettivi del programma. Promozione delle
pari opportunità: Nell'ambito di questo settore, il programma Socrates si
basa sulle seguenti priorità permanenti: promuovere la parità tra uomini e
donne, impegnarsi nel rispondere alle esigenze dei disabili, contribuire
alla lotta al razzismo e alla xenofobia, contribuire a compensare gli
effetti degli svantaggi socioeconomici. In previsione dell'Anno europeo dei
disabili nel 2003, il programma Socrates darà particolare rilievo ai
progetti ed attività che contribuiscono a promuovere l'eliminazione delle
barriere che impediscono ai disabili la piena partecipazione all'istruzione,
la promozione del loro massimo inserimento sociale e un aiuto per poter
cambiare atteggiamenti e mentalità. Apprendimento lungo tutto l'arco della
vita: Nell'ambito del programma Socrates, i candidati sono invitati a
sviluppare e presentare progetti basati sui seguenti temi fondamentali della
comunicazione della Commissione "Realizzare uno Spazio europeo
dell'apprendimento permanente": la valorizzazione dell'apprendimento,
l'orientamento e la consulenza, gli investimenti a favore della formazione,
i discenti e le opportunità di formazione, le competenze di base e
l'innovazione pedagogica. Piano d'azione e-Learning : Il programma Socrates
sarà un protagonista fondamentale nella realizzazione del piano di azione
e-Learning, in quanto l'impiego delle TIC nell'ambito dell'istruzione
rappresenta una priorità orizzontale permanente per il programma nel suo
insieme. Le priorità annuali e supplementari specifiche delle azioni sono
elencate di seguito: Comenius 1 - Partenariato scolastico: Si richiedono
candidature relative ai tre tipi di progetti previsti dai partenariati
scolastici, ossia: progetti scolastici Comenius, progetti linguistici
Comenius e progetti di sviluppo scolastico Comenius. Fra le proposte, quelle
relative agli ultimi due progetti linguistici beneficeranno di particolare
considerazione. Comenius 2.1 - Progetti di cooperazione europea: Sarà data
priorità ai progetti che rappresentano una significativa innovazione in
materia di formazione del personale impegnato nell'insegnamento scolastico e
che pongono particolarmente in evidenza i nuovi aspetti del ruolo
dell'insegnante. Si riporta di seguito un elenco indicativo delle tematiche
che potrebbero essere trattate nei suddetti progetti: attività di mobilità
dei futuri insegnanti; preparazione dei futuri insegnanti e degli insegnanti
in servizio all'impiego delle nuove tecnologie dell'informazione e della
comunicazione; ruolo dell'insegnante quale "mediatore del processo di
apprendimento"; preparazione del personale docente all'impiego di
metodologie specifiche per insegnare altre discipline servendosi di una
lingua straniera; gruppi dirigenti delle scuole; incremento dell'interesse
per lo studio di argomenti scientifici e tecnici; potenziamento dei
collegamenti con l'ambiente lavorativo e la ricerca; sviluppo della
cooperazione all'interno di una rete di vari operatori in grado di fornire
sostegno agli allievi; sviluppo di metodi per migliorare la frequenza e il
rendimento nelle scuole. Comenius 2.2 - Sovvenzioni individuali per la
formazione: Sarà data priorità a coloro capaci di dimostrare che la loro
attività di mobilità presenta le seguenti potenzialità: sostenerli nel
loro ruolo di moltiplicatori nell'ambito dei rispettivi istituti e/o
promuovere l'istituzione di nuove partnership scolastiche. Comenius 3 - Reti
Comenius Sarà riservata priorità: alle reti intese a promuovere la
cittadinanza europea; alle reti dedicate ad argomenti interdisciplinari;
alle reti dedicate alle caratteristiche del miglioramento scolastico.
Erasmus 1 - Progetti per lo sviluppo di programmi di studio Sarà dato
particolare rilievo ai progetti che: integrano la componente etica in una
delle seguenti discipline: gestione aziendale, ingegneria, scienze mediche,
scienze naturali, scienze della comunicazione e dell'informazione;
rispondono alle future esigenze di competenze nel campo delle scienze della
comunicazione e dell'informazione; promuovono il dialogo interculturale e la
comprensione reciproca tra l'Europa e le regioni vicine; contribuiscono allo
sviluppo di programmi di studio di portata europea sulla genomica e le
biotecnologie per la salute; si concentrano sullo sviluppo di programmi
completi di primo e di secondo ciclo, in linea con il processo di Bologna;
presentano collegamenti e sinergie con altre attività Erasmus. Erasmus 1 -
Programmi intensivi Sarà dato particolare rilievo ai progetti che:
rispondono alle future esigenze di competenze nel settore delle scienze
della comunicazione e dell'informazione; hanno come obiettivo un approccio
multidisciplinare all'imprenditorialità; integrano la componente etica in
una delle seguenti discipline: gestione aziendale, ingegneria, scienze
mediche, scienze naturali, scienze della comunicazione e dell'informazione;
promuovono il dialogo interculturale e la comprensione reciproca tra
l'Europa e le regioni vicine; trattano questioni legate alla genomica ed
alle biotecnologie per la salute. Erasmus 3 - Reti tematiche Sarà dato
particolare rilievo: alle candidature riguardanti aree di studio sinora
trascurate dai progetti di quest'azione; alle candidature che uniranno due o
più aree tramite una metodologia inter- o multidisciplinare; alle
candidature che trattano l'analisi di temi "trasversali" legati
all'evoluzione del ruolo delle università; alle candidature inerenti la
diffusione dei risultati dei progetti sulle reti tematiche; alle candidature
che mirano a facilitare la trasparenza, l'innovazione e ad assicurare la
qualità dell'istruzione superiore; alle candidature che presenteranno
collegamenti e sinergie con altre attività Socrates. Nell'ambito
dell'invito a presentare proposte si possono altresì inoltrare candidature
relative a: il programma Grundtvig: progetti di cooperazione europea, reti
Grundtvig, azioni decentralizzate; il programma Lingua: promozione
dell'apprendimento delle lingue, sviluppo di strumenti e materiali; il
programma Minerva. Vedere invito a presentare proposte per priorità
nazionali annuali per le azioni decentralizzate. Per ulteriori informazioni
consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/education/socrates.html
Ufficio di assistenza tecnica Socrates, Leonardo e Gioventù: Tel: +32 2 233
0111 E-mail: info@socrates-youth.be
Per consultare il testo completo dell'invito a presentare proposte visitare
il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/eur-lex/it/dat/2002/c_160/c_16020020704it00120030.pdf
PREMIO
"PIER DANIELE MELEGARI": LA CAMERA DI COMMERCIO PREMIA LE SEI
MIGLIORI TESI DEL '99/2000 MIGLIOR TESI SU UNA MILANO CHE... SPROFONDA UN
SISTEMA PER CONTROLLARE LA MILANO 'SPROFONDATA' DI 100 MM.
Milano, 8 luglio 2002 - Le giovani menti del futuro hanno concretizzato
alcune idee interessanti per Milano. Un modello di subsidenza per la città
meneghina, per controllare l'abbassamento del suolo nell'area della città:
il centro si è abbassato di 100 mm dal 1950 al 1972. La tendenza
dell'abbassamento rallenta man mano che si esce dal centro città. Altra
idea per una Milano innovativa è il nuovo progetto per il Ctr - Centro
Territoriale Riabilitativo - accolto nella scuola di via Vallarsa a Milano,
per i bambini affetti da autismo. Spazi e ambienti progettati per venire
incontro alle loro esigenze: una piscina per i giochi d'acqua; materiali
opachi e colori neutri; un sistema di oscuramento delle finestre per quei
bambini particolarmente sensibili alla luce. Un progetto che vuole essere un
aiuto concreto, con la realizzazione di una struttura comunicativa ed
integrata con la scuola. Tra le idee c'è l'analisi di un modello di
marketing urbano per Milano, sulla scia delle esperienze delle capitali
europee, con la realizzazione finale di una Agenzia per il marketing
territoriale di Milano. Sono queste alcune delle proposte che emergono dalle
sei tesi di laurea premiate in una cerimonia alla Camera di Commercio di
Milano, lunedì 8 luglio alle 17,30 presso la sala Parlamentino di Palazzo
Giureconsulti. Il premio è giunto alla sua settima edizione e da quest'anno
prende il nome di "Premio Pier Daniele Melegari", il segretario
generale recentemente scomparso della Camera di Commercio. Agli autori delle
sei tesi premiate andranno 2582 €, cioè cinque milioni delle vecchie
lire. I vincitori del premio "Pier Daniele Melegari" sono: Ambra
Serena Costa e Sara Cannata, neo architetti, che insieme hanno elaborato un
progetto per "Spazio Autismo - Progetto del nuovo Ctr a
Milano"; Chiara Vassena, laureata in Fisica all'Università Degli Studi
con una laurea sul "Modello di subsidenza per l'area Milanese";
Chiara Chierchini, laureata in Lettere all'università degli studi di
Milano, che ha pensato al "Marketing urbano: riflessioni teoriche,
esperienze europee ed ipotesi per Milano"; Michela Sara Barbot,
laureata in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi, che ha realizzato
"Composizione del ceto dirigente e disciplina della apparenze. Il
patriziato milanese nei secoli XVI- XVIII"; Pamela Stroppa con "Le
gallerie d'arte a Milano nei primi anni Trenta", laureata in Lettere
Moderne, indirizzo Artistico, all'Università Degli Studi; Monica Clavenna
con la tesi "Parroci e fedeli nell'Alto Magentino: aspetti della vita
sociale e religiosa tra Ottocento e Novecento", laureata in Lettere
Moderne all'Università degli Studi di Milano. Il bando era rivolto ai
laureati presso le facoltà degli Atenei milanesi che avessero ottenuto un
voto di laurea non inferiore a 110/110 o punteggi equivalenti. "La
Camera di Commercio - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario
generale della Camera di Commercio di Milano - vuole valorizzare le risorse
umane, conoscitive e scientifiche presenti sul territorio. Per questo ogni
anno promuove un concorso per premiare le migliori tesi di laurea sulla
realtà milanese. Filo conduttore dei lavori che sono stati premiati
quest'anno è l'atmosfera della città: una capitale europea da valorizzare
con un piano di marketing urbano, o con nuovo modello di subsidenza, che non
deve scordarsi delle esigenze delle categorie più deboli, dove il passato e
la storia di Milano rappresentano la base di partenza per una analisi più
approfondita dei bisogni e degli sviluppi presenti e futuri". Le tesi
premiate: Chiara Vassena (Monza): "Modello di subsidenza per l'area
milanese" Per cercare di capire meglio il fenomeno dell'abbassamento
del suolo a Milano, giunto a quasi 100 mm sotto il Duomo dal 1950 al 1972,
Chiara Vassena ha pensato di elaborare un modello preliminare di subsidenza.
Si tratta di un modello matematico che mette in relazione il fenomeno
dell'abbassamento del terreno e il prelievo dell'acqua dal sottosuolo. Con
questo modello sarà anche possibile svolgere analisi di controllo
prevedendo possibili sviluppi futuri. Lo studio parte dai dati relativi
all'abbassamento del suolo che il centro della città di Milano ha subito
tra il 1950 e 1972, calcolato intorno ai 70 - 100 mm. Una situazione che si
allenta man mano che si va verso la periferia della città meneghina e che,
comunque, negli ultimi anni ha avuto un rallentamento anche in relazione
all'alzarsi della falda. Pamela Stroppa (Varese): "Le gallerie d'arte a
Milano nei primi anni Trenta" La tesi illustra un panorama artistico
della Milano dei primi anni Trenta. Un'analisi della storia e dell'attività
delle gallerie d'arte di Milano negli anni 1930-34. Un'indagine condotta su
fonti d'archivio, degli atti della Camera di Commercio di Milano e sui
giornali dell'epoca. Nella terza e ultima parte è inoltre presente la
ricostruzione del calendario delle esposizioni relativo a quegli anni.
Monica Clavenna (Cuggiono): "Parroci e fedeli nell'Alto Magentino:
aspetti di vita sociale e religiosa tra l'Ottocento e il Novecento" La
tesi focalizza la sua attenzione sugli aspetti più rilevanti della vita
sociale e religiosa tra Ottocento e Novecento nell'area dell'Alto Magentino,
con particolare riferimento alla Pieve di Corbetta. Sono state prese in
considerazione ad esempio le forme di devozione popolare come i
pellegrinaggi e le processioni; i "vizi" che il clero ha
denunciato nei questionari compilati in occasione delle visite pastorali; il
fenomeno migratorio - italiano, europeo ed extra europeo; la diffusione
dell'alfabetizzazione e della cultura; le ripercussioni sociali, economiche,
religiose e demografiche della Prima Guerra Mondiale sulle comunità
dell'Alto Magentino. Ambra Serena Costa (Cinisello Balsamo) e Sara Cannata
(Milano): "Spazio Autismo - Progetto del nuovo Ctr a Milano" In
questa tesi viene proposto il progetto di realizzazione di un Centro
Territoriale Riabilitativo per bambini autistici. Un progetto integrato ad
una scuola già esistente e che garantirebbe la vicinanza di due mondi:
quello normale dei bambini di scuola elementare e quello particolare, dei
bambini affetti da autismo. Progettare gli spazi e gli ambienti diventa
inoltre un aiuto concreto per la gestione dei bambini autistici, con la
realizzazione di una struttura comunicativa ed integrata. Chiara Chierchini
(Milano): "Marketing urbano: riflessioni teoriche, esperienze europee
ed ipotesi per Milano" L'analisi teorica del Marketing urbano apre
l'elaborato. Il marketing urbano come strumento per una adeguata ed
innovativa pianificazione urbana. Nella seconda parte vengono analizzati
alcuni casi relativi a città europee come Barcellona, Lione, Rotterdam e
Birmingham. Infine viene proposta una analisi per un ipotetico piano di
marketing urbano per Milano, che fornisca l'individuazione degli obiettivi
prioritari della città e una strategia condivisa da tutti gli operatori,
pubblici e privati. Partendo dal "Manifesto per il marketing di
Milano" del 1999 siglato da Unione del Commercio, Camera di Commercio e
Assolombarda viene ipotizzata la creazione di una Agenzia per il marketing
di Milano. Michela Sara Barbot (Canegrate): "Composizione del ceto
dirigente e disciplina delle apparenze. Il patriziato a Milano nei secoli
XVI-XVIII Una ricostruzione del patriziato milanese dei secoli XVI-XVIII.
Una ricerca storica che offre un'analisi dei processi di mobilità sociale
all'interno del patriziato milanese. Tale analisi prende vita da tre ambiti
di indagine: la disciplina delle apparenze con la legislazione in materia di
lusso; il ricambio e la composizione delle élites della politica
municipale; le strategie matrimoniali in base alle quali le classi dirigenti
conservavano o ampliavano il loro potere e la loro influenza.
MISSIONE
TELLUS: IL PROGETTO EUROPEO PER L'EDUCAZIONE ALIMENTARE
Roma, 9 luglio 2002 - Partire dai bambini per ricostruire il rapporto tra
agricoltura e società e dare una più attenta e puntuale informazione sugli
alimenti che consumiamo ogni giorno. Questo lo scopo della "Missione
Tellus", presentata nei giorni scorsi dal ministro per le politiche
agricole e promossa dal Consiglio Europeo dei giovani agricoltori (Ceja). Il
progetto europeo, rivolto ai bambini delle scuole elementari dei 15 paesi
dell'Unione Europea verrà diffuso contemporaneamente in 60 mila scuole
europee a partire dal prossimo anno scolastico. http://www.agia.it/04ceja/room04_03.html
CONFAGRICOLTURA
FIRMA IL PATTO PER LA SICUREZZA E LA QUALITA' ALIMENTARE
Roma, 9 luglio 2002 - Dopo aver assiduamente partecipato alla stesura degli
schemi di accordi volontari " per il latte, l'ortofrutta, le carni e,
assieme all'Associazione Piscicoltori, per il pesce " il Direttore
generale di Confagricoltura, Vito Bianco, ha oggi sottoscritto, al Cnel un
patto che lega le Organizzazioni dell'impresa, del lavoro e dei consumatori
con il Mipaf, le Regioni e le Amministrazioni locali, per affermare i
contenuti di qualità e sicurezza degli alimenti italiani. La strada scelta
è quella di costruire schemi di accordi volontari di filiera per garantire,
oltre ai requisiti di legge, ben precisi canoni qualitativi dei prodotti, in
modo da affermare la tracciabilità "dal campo alla tavola", come
sistema cardine per la valorizzazione dei prodotti agricoli italiani e la
soddisfazione delle esigenze di informazione dei consumatori.
Confagricoltura si attende ora un impegno chiaro, concreto e sollecito da
parte delle amministrazioni coinvolte, a partire dal Mipaf, per l'avvio di
azioni finalizzate a promuovere alimenti garantiti, anche per i metodi di
produzione, mettendo in pratica i principi stabiliti nel patto.
SETTIMANA
DAL 9 AL 12 LUGLIO: CONVENZIONE EUROPEA DEI GIOVANI
Roma, 9 luglio 2002 - 210 giovani, compresi tra i 18 e i 25 anni,
provenienti da 28 paesi diversi, parteciperanno questa settimana a Bruxelles
alla "Convenzione dei giovani dell'Europa", una iniziativa della
Convenzione sul futuro dell'Unione europea organizzata in collaborazione con
il Forum europeo dei giovani, una rete che raggruppa numerose associazioni
attive a livello europeo e nazionale. I partecipanti saranno invitati a
delineare insieme e ad illustrare alla Convenzione la visione dell'Europa
nella quale vorrebbero vivere tra 25-50 anni. http://european-convention.eu.int/static.asp?lang=IT&Content=youth_intro
http://european-convention.eu.int/docs/youthconv/485.pdf
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