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3 SETTEMBRE 2002
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INTERVENTO
DI ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL VERTICE MONDIALE
SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Johannesburg,
3 settembre 2002 - Di seguito riportiamo il discorso di Romano Prodi
presedente della Commissione Europea in merito al vertice mondiale sullo
sviluppo sostenibile in corso a Johannesburg: "Signor Presidente,
signore e signori, Un anno fa il terrorismo uccideva migliaia di persone e
colpiva uno dei simboli della nostra civiltà, ma l'immane tragedia non è
riuscita a intaccare i nostri valori o a indebolire la fermezza con cui
vogliamo difenderli e mantenerli vivi. Soprattutto, il terrorismo non ha
minato la nostra fiducia nella cooperazione multilaterale. Recentemente la
cooperazione multilaterale ha fatto registrare grandi progressi. Le
conferenze internazionali di Doha sul commercio e di Monterrey sui
finanziamenti per lo sviluppo sono state indubbiamente positive e il Fondo
mondiale per la salute e per la lotta alle malattie infettive è già in
funzione. Qui a Johannesburg dobbiamo guardare ancora più in alto. Dobbiamo
portare avanti la nostra lotta per ridurre la povertà e fermare la
distruzione dell'ambiente. E per farlo non c'è alternativa all'azione
comune. L'opinione pubblica, qui come nei nostri paesi di provenienza, si
mostra incerta sulla globalizzazione. Da una parte è consapevole che la
libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone produce ricchezza
economica; dall'altra l'aumento delle disuguaglianze, lo stato dell'ambiente
e l'instabilità dei mercati finanziari sono motivi di preoccupazione. I
cittadini del mondo guardano a noi per avere risposte. È nostro dovere non
deluderli. Collettivamente dobbiamo dimostrare di essere in grado di
canalizzare le forze della globalizzazione, di offrire una speranza ai
poveri della terra e di preservare le risorse e le bellezze del nostro
pianeta. Non riesco a immaginare una sfida più complessa, tuttavia, come
Presidente delle Commissione europea e attingendo ai cinquanta anni di
esperienza europea, voglio lanciare a questa conferenza un messaggio di
determinazione e di solidarietà. La determinazione che abbiamo mostrato in
Europa costruendo il nostro progetto di integrazione guidati dai principi
del rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto.
La solidarietà che ci spinge ad estendere l'area di prosperità e di
stabilità a quasi 80 milioni di nuovi cittadini dell'Unione e a promuovere
la pace e lo sviluppo al di là dei nostri confini, soprattutto in Africa e
nel Mediterraneo. Dal vertice di Rio dieci anni fa i progressi sono stati
lenti: esiste ancora la povertà di massa, la denutrizione è diffusa e
troppe persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura. L'analfabetismo e
le malattie infettive non accennano a diminuire. Al Vertice del Millennio,
per combattere contro la povertà più estrema, ci siamo posti obiettivi
ambiziosi che possiamo e dobbiamo raggiungere. Questo vertice di
Johannesburg deve indicare concretamente come farlo. Fissando delle scadenze
ci avvicineremo già alla soluzione. L'ambiente naturale è malato e le
popolazioni più povere del mondo sono quelle che subiscono più duramente
tempeste, siccità e alluvioni e che più soffrono per il degrado del suolo
e per la desertificazione. Fra cinquanta anni il nostro pianeta ospiterà
nove miliardi di persone e la produzione mondiale si sarà quadruplicata.
Questi dati ci impongono di spezzare una volta per tutte il rapporto fra la
crescita economica e il degrado dell'ambiente. L'Unione europea è convinta
che si possa far funzionare il protocollo di Kyoto. L'UE l'ha già firmato e
ratificato, riponiamo la nostra fiducia nelle ratifiche che sono annunciate
come imminenti e che renderanno operativo questo strumento. In tal modo
potremo finalmente dare il via alla lotta contro le emissioni dei gas ad
effetto serra che determinano il riscaldamento globale del pianeta. Il
crescente divario fra il Nord e il Sud del mondo deve diventare la nostra
nuova frontiera, la nostra prossima sfida. In Europa ci siamo già liberati
di un muro, non possiamo accettare che un altro muro divida in due il mondo.
Siamo qui a Johannesburg per stringere un nuovo patto fra Nord e Sud fondato
sulla fiducia reciproca e sul comune obiettivo dello sviluppo sostenibile.
Si tratta di un patto di crescita, di sviluppo, di sostenibilità e di
solidarietà. La crescita ha bisogno di scambi commerciali e di
investimenti. I mercati dell'Unione europea sono aperti, anzi apertissimi,
anche per i peasi in via di sviluppo dai quali importiamo beni per oltre
€400 miliardi l'anno. A Doha abbiamo sottoscritto impegni chiari e
specifici. Voglio ripetere oggi che siamo pronti a negoziare in modo
costruttivo sulla base dell'agenda di Doha per aprire ulteriormente i
mercati europei. Siamo consapevoli di quanto l'agricoltura sia importante
per i paesi in via di sviluppo e sappiamo bene che non basta ridurre le
tariffe. Infatti, occorre anche ridurre le sovvenzioni interne che
distorcono i normali scambi commerciali e tutte le forme di sostegno alle
esportazioni. Le proposte di riforma dei settori della pesca e
dell'agricoltura che la mia Commissione ha recentemente sottoposto agli
Stati membri dell'Unione sono la prova del nostro impegno. Esse intendono
porre fine all'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche, pertanto
accogliamo con favore gli obiettivi che si stanno definendo qui a
Johannesburg e che mirano non solo a frenare il declino degli stock ma a
riportali a livelli sostenibili. Inoltre proponiamo di riformare la nostra
politica agricola passando dagli aiuti legati alla produzione a misure di
assistenza rurale. L'Europa non teme confronti nel sostegno prestato allo
sviluppo. Dalle imprese dell'UE viene la maggior parte di tutti gli
investimenti nei paesi in via di sviluppo: circa il 70% del totale mondiale
nel 2000. Ma agendo di concerto possiamo fare molto di più. Per questo
motivo chiedo condizioni più favorevoli per la protezione di questi
investimenti nel terzo mondo. Per questo motivo abbiamo colto l'occasione
offerta da questa conferenza per associare le imprese private ai donatori
pubblici e ai beneficiari nelle nostre grandi iniziative sull'acqua e
sull'energia. Signor presidente, Il patto che propongo oggi si fonda sul
nostro comune riconoscimento dei valori fondamentali della democrazia, del
buongoverno e dell'inclusione sociale. Tuttavia, il mio appello al
buongoverno resterebbe lettera morta se non fosse accompagnato da una
concreta espressione di solidarietà. In primavera, a Monterrey, abbiamo
assunto l'impegno di devolvere lo 0,39% del PIL all'assistenza allo sviluppo
entro il 2006 come primo passo verso l'obiettivo dello 0,7%. Oggi ribadisco
con fermezza che rispetteremo l'impegno preso e ne sorveglieremo
l'applicazione. So che non è molto, e che dobbiamo fare meglio in futuro,
ma anche in questo modo potremo devolvere molto di più allo sviluppo
sostenibile: €22 miliardi nel periodo fino al 2006 ai quali si
aggiungeranno €9 miliardi all'anno dopo quella data. I progetti prioritari
a cui andranno tali fondi saranno l'acqua, l'energia, la produzione
alimentare, l'istruzione e la sanità. Tocca ai paesi industrializzati
prendere l'iniziativa e passare a modelli di produzione e di consumo che
possano assicurarci un futuro sostenibile. Ma ciascuno di noi deve fare la
sua parte. Dobbiamo utilizzare la nostra capacità di ricerca e mettere in
comune le esperienze e la tecnologia. Pertanto, un programma decennale è un
contributo chiave che possiamo dare oggi per convogliare le energie di
tutti. Domani presenteremo una grande iniziativa sull'acqua con i nostri
partner africani e dei Nuovi Stati indipendenti. Portare l'acqua a milioni
di persone in Africa significa spingersi con decisione verso l'obiettivo di
dimezzare entro il 2015 il numero di coloro che non possono bere acqua
pulita e vivono in condizioni igieniche inaccettabili. Inoltre, intendiamo
sostenere la cooperazione sui fiumi e sui laghi internazionali per fare
dell'acqua un fattore di pace piuttosto che un motivo di scontri e di
conflitti. L'acqua potabile è una delle priorità più alte dell'UE e il
motivo è semplice: il fatto che un quinto dell'umanità non abbia accesso
ad acqua sicura è una delle principali cause di malattia e di
sottosviluppo. La mancanza di acqua sottrae a centinaia di milioni di uomini
e soprattutto di donne le forze, il tempo e la loro stessa dignità. Lo
stesso vale per l'energia. Abbiamo già varato un'iniziativa di partenariato
per migliorare l'accesso all'energia perché, in poche parole, senza
un'erogazione adeguata di corrente elettrica non abbiamo sviluppo, scuole,
ospedali o fabbriche. Per finire, dal momento che ci troviamo sul suolo
africano, voglio ribadire l'impegno attivo dell'Europa a favore del
continente. A Monterrey ho affermato con chiarezza l'intenzione della
Commissione di dare tutto l'appoggio possibile all'Africa e alla Nuova
partnership per lo sviluppo africano lanciata dai leader più rispettati e
coraggiosi del continente. Il piano d'azione adottato dal G8 a Kananaskis è
un primo passo e voglio confermare che la Commissione farà in pieno la sua
parte per spingere la comunità internazionale a fare di più. Il nostro
partenariato con l'Africa risulterà rafforzato dalla convenzione di Cotonou
che lega l'Europa a oltre ottanta paesi dell'Africa, dei Caraibi e del
Pacifico. Esso prevede €13,5 miliardi in nuove risorse finanziarie nei
prossimi cinque anni per lo sviluppo di questi paesi e pone le basi per
migliorare le relazioni commerciali. Ad ottobre avranno inizio i negoziati
sugli accordi commerciali regionali. Non perderemo l'occasione per aprire
ancora di più i nostri mercati e far compiere un salto di qualità
all'integrazione regionale fra i diversi paesi africani. Voglio insistere
ancora una volta su questo punto: l'Africa resta in cima all'agenda
dell'Unione europea. Ciascuno di noi deve sentire la responsabilità di
assicurare che questa conferenza venga ricordata come un successo della
cooperazione multilaterale. Le lezioni della storia sono chiare: tutti
conosciamo i rischi che un fallimento comporterebbe per la stabilità e la
pace del mondo. Tuttavia siamo in grado far fronte a questa sfida: ridurre
la povertà e preservare il nostro pianeta è possibile. Possiamo dimostrare
qui a Johannesburg di averne il fermo intendimento e di saper fare le scelte
giuste. Potete contare sul pieno sostegno dell'Unione europea e della
Commissione che presiedo".
FABBISOGNO
DEL SETTORE STATALE - AGOSTO 2002
Roma, 3 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che nel mese di agosto 2002 si è registrato un disavanzo del settore
statale di circa 3000 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 2.828
milioni di agosto 2001. Nei primi otto mesi del 2002 si è registrato un
fabbisogno di circa 34.100 milioni, mentre nel analogo periodo 2001 si era
avuto un fabbisogno pari a 21.232 milioni. L'andamento del saldo del mese di
agosto 2002 è da attribuirsi principalmente al mancato gettito dell'autoliquidazione
dell'Irpeg, il cui termine di versamento è stato anticipato al mese di
luglio. Ad incidere sul fabbisogno dei primi otto mesi dell'anno
contribuisce, inoltre, per 1000 milioni, la diversa modalità di versamento
delle accise sugli oli minerali. Dal lato delle spese, il saldo delle
operazioni con la Ue continua ad incidere negativamente rispetto ai primi
otto mesi dello scorso anno per circa 2000 milioni di euro. Più in
generale, il maggior fabbisogno dell'anno riflette in buona misura, oltre
l'ampio utilizzo della compensazione dei crediti di imposta, l'andamento non
soddisfacente dell'economia e conseguentemente delle entrate tributarie,
come del resto sta accadendo negli altri Paesi Europei.
MODELLI
INTRASTAT: LA PRESENTAZIONE PROROGATA AL 6 SETTEMBRE
Roma, 3 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che è stata prorogata al 6 settembre 2002 la presentazione dei modelli
Intrastat relativi al mese di luglio e scaduti al 20 agosto 2002. Il
differimento dei termini di presentazione degli elenchi riepilogativi delle
cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni, disposto da un Dpcm in
attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato deciso per
evitare ai contribuenti di dover effettuare l'adempimento in coincidenza con
la pausa estiva.
SERVIZI
FINANZIARI: LA NUOVA GUIDA FIN-NET AIUTERÀ I CONSUMATORI NELLA
PRESENTAZIONE DI DENUNCE TRANSFRONTALIERE
Bruxelles, 3 settembre 2002 La Commissione europea ha pubblicato una nuova
guida dei consumatori a Fin-Net, la rete per le denunce extragiudiziali
transfrontaliere nei servizi finanziari. Fin-Net è basato sulla
cooperazione fra organismi nazionali per la soluzione delle controversie ed
è la prima rete transfrontaliera per la soluzione alternativa delle
controversie pienamente funzionante nell'Unione europea. Come tale, essa
svolge un ruolo fondamentale nella spinta impressa dalla Commissione allo
sviluppo di un autentico mercato interno dei servizi finanziari. La nuova
Guida, che fa parte dell'iniziativa Dialogo con i cittadini, diretta ad
accrescere la consapevolezza di questi ultimi dei loro diritti nell'ambito
del mercato interno, mira ad aiutare i cittadini europei a capire ed
utilizzare la rete Fin-Net. La guida è disponibile nelle undici lingue
ufficiali dell'UE, fra l'altro anche chiamando il Call Centre Europe Direct
(00800 67891011). Di essa verranno distribuite un milione e mezzo di copie.
Essa è inoltre disponibile in linea all'indirizzo: http://europa.eu.int/comm/internal_market/fr/finances/consumer
"Se vogliamo un vero mercato interno dei servizi finanziari, dobbiamo
accrescere la fiducia dei consumatori in modo che i cittadini non nutrano
preoccupazioni nell'acquisto di servizi finanziari in un altro Stato membro,
quando possono ottenere maggiori vantaggi. Dobbiamo fare in modo che i
consumatori sappiano che possono ottenere una riparazione extragiudiziale,
qualora dovessero sorgere dei problemi" ha dichiarato il Commissario
per il mercato interno Frits Bolkestein. "Fin-Net rende più facili le
denunce 'transfrontaliere'. Essa aiuterà le imprese e i consumatori a
risolvere le controversie in modo rapido ed efficiente senza dover ricorrere
a lunghe e costose azioni legali". La Guida fornisce ai consumatori
informazioni in merito a: cosa fare se debbono presentare una denuncia
contro un fornitore di servizi finanziari in un altro Stato membro; le
procedure per la soluzione extragiudiziale di controversie in materia di
servizi finanziari ai consumatori nello Spazio economico europeo (l'Unione
europea più la Norvegia, l'Islanda e il Liechtenstein); come funziona
Fin-Net ; come prendere contatto con gli organismi nazionali che raccolgono
le denunce e che partecipano a Fin-Net. Dopo una fase pilota di un anno,
Fin-Net è ora pienamente operativa. I risultati ottenuti durante la fase
pilota sono stati molto soddisfacenti. Fra febbraio e dicembre 2001 sono
state trattate più di 400 denunce relative ad operazioni bancarie,
assicurative o di compravendita di titoli. La rete comprende attualmente 41
membri. Fin-Net mira a rendere le denunce transfrontaliere più agevoli,
superando alcuni dei problemi pratici che si pongono normalmente. Per
organizzare la rete, la Commissione europea ha riunito vari organismi
nazionali per la raccolta delle denunce, nuovi e già esistenti, in un
accordo di cooperazione basato su un Protocollo di intesa. Fin-Net persegue
tre obiettivi principali: Fornire ai consumatori un accesso facile e
documentato alla soluzione extragiudiziale delle controversie
transfrontaliere: la rete aiuta i consumatori ad individuare l'organismo
adatto alla loro denuncia specifica, fornendo loro tutte le necessarie
informazioni nella loro lingua. Assicurare un efficace scambio di
informazioni fra i vari organismi europei, in modo che le denunce
transfrontaliere possano essere trattate nel modo più rapido, efficiente e
professionale possibile. La struttura Fin-Net prevede uno scambio rapido di
informazioni generali e particolari necessarie per casi specifici, quando,
ad esempio, può esserci la necessità di ottenere informazioni sulle norme
a tutela dei consumatori vigenti in un determinato Stato membro. Assicurare
che gli organismi di risoluzione extragiudiziale delle controversie dei vari
paesi europei rispettino una serie comune di garanzie minime. È di vitale
importanza che i consumatori possano nutrire fiducia negli organismi membri
di Fin-Net. Senza la fiducia dei consumatori la rete sarebbe inutile.
Pertanto tutti gli organismi partecipanti rispettano una serie di norme
minime che garantiscono una procedura di risoluzione delle controversie
imparziale, equa ed efficiente. La Raccomandazione della Commissione 98/257
sui principi applicabili in materia di soluzione delle controversie
concernenti i consumatori contiene questi principi fondamentali
sull'istituzione e il funzionamento delle relative procedure
extragiudiziali. Tutti gli organismi partecipanti su sono impegnati, in un
Protocollo di intesa, a rispettare i suddetti principi diretti a garantire
la correttezza e l'efficacia delle loro procedure. La copertura di Fin-Net
è più estesa nei settori bancario e assicurativo, in quanto in questi
settori sono più diffusi gli organismi nazionali di risoluzione delle
controversie. La Commissione sta ora concentrando i propri sforzi
sull'ulteriore sviluppo di Fin-Net. Essa intende migliorarne la copertura
geografico-settoriale e intensificare la cooperazione fra gli organismi
partecipanti. La Commissione attribuisce inoltre un'importanza prioritaria
al raggiungimento di una migliore conoscenza di Fin-Net da parte dei
cittadini europei. La Guida che viene ora pubblicata rientra in questo
sforzo. Informazioni generali su tutti gli organi membri di Fin-Net sono
inoltre disponibili sul sito web della Commissione europea http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/consumer/intro.htm
nonché nella banca dati multilingue Fin-Net http://finnet.jrc.it
NEL 2002
224 PROGETTI CULTURALI EUROPEI RICEVERANNO IL SOSTEGNO DEL PROGRAMMA
"CULTURA 2000"
Bruxelles, 3 settembre 2002 I 224 progetti selezionati si divideranno oltre
33 milioni di euro di sovvenzioni. La maggior parte delle proposte
selezionate riguarda le arti visive, settore prioritario nel 2002. 28 paesi
europei partecipano al programma " Cultura 2000 " (2000-2004), che
quest'anno permetterà ad oltre 750 operatori culturali di collaborare
nell'ambito di progetti di dimensione europea. Come ha osservato Viviane
Reding, Commissario europeo per l'istruzione e la cultura "quest'anno
ci troviamo a metà percorso del programma "Cultura 2000", il cui
successo presso gli ambienti culturali è ampiamente dimostrato. Nel 2002 i
miei servizi hanno ricevuto oltre 430 domande di partecipazione al nostro
programma e desidero sottolineare la qualità dei progetti selezionati.
"Cultura 2000" fornisce ogni anno la prova che l'azione culturale
dell'Unione europea risponde ad una reale esigenza di valorizzazione della
diversità culturale degli europei quale patrimonio comune, nonché svolge
un ruolo di sostegno per progetti europei di creazione culturale". Nel
2002 il programma sostiene progetti in tutti i settori della creazione
artistica, del patrimonio culturale, dei libri, della lettura e della
traduzione. Fra i 224 progetti selezionati, 119 riguardano le arti visive,
priorità tematica dell'anno. Nel 2003 avranno priorità le arti delle
spettacolo e nel 2004, anno conclusivo del programma, la priorità spetterà
al patrimonio. " Cultura 2000 " sostiene progetti annuali di
cooperazione, ma anche progetti pluriennali, favorendo in tal modo la
costituzione di reti culturali europee. Sono stati selezionati 200 progetti
annuali per un importo di circa 17,7 milioni di euro, nonché 24 progetti
pluriennali di cooperazione (relativi alle arti visive, alle arti dello
spettacolo, al patrimonio culturale, ai libri e alla lettura), per un
importo di circa 15,7 milioni di euro. Inoltre, " Cultura 2000 "
dedicherà circa 150.000 euro all'organizzazione e all'assegnazione di un
premio europeo nel settore della conservazione e della valorizzazione del
patrimonio culturale. Progetti annuali di cooperazione nel 2002 I progetti
in questione devono coinvolgere almeno tre organizzatori dei paesi che
partecipano al programma. I 200 progetti selezionati a titolo di questa
azione sono suddivisi nel modo seguente: Arti visive: 100 progetti ; Arti
visive nei paesi terzi: 2 progetti ; Arti dello spettacolo: 20 progetti ;
Patrimonio culturale: 19 progetti ; Libri e lettura: 8 progetti ;
Traduzioni: 48 progetti (oltre 200 libri); Laboratori del patrimonio
culturale: 3 progetti. Progetti pluriennali di cooperazione - I progetti in
questione devono coinvolgere almeno cinque organizzatori dei paesi che
partecipano al programma. I 24 progetti selezionati a titolo di questa
azione sono suddivisi come segue: Arti visive: 17 progetti ; Arti dello
spettacolo: 3 progetti; Patrimonio culturale: 2 progetti ; Libri e lettura:
2 progetti . Le Capitali europee della cultura per il 2002, Bruges e
Salamanca, hanno già ricevuto circa 125.000 euro ciascuna per attività
preparatorie e un importo supplementare di 375.000 euro è stato previsto
per ciascuna città per attività che si svolgono quest'anno. Inoltre
125.000 euro sono stati destinati alla Capitale della cultura del 2003,
Graz, per preparare manifestazioni culturali che si svolgeranno l'anno
prossimo. 28 paesi partecipanti Oltre ai quindici Stati membri e ai paesi
dello Spazio economico europeo, nove paesi candidati dell'Europa centrale e
orientale (Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania,
Polonia, Romania e Repubblica slovacca) partecipano al programma per la
seconda volta nel 2002, mentre la Slovenia vi partecipa per la prima volta.
Oltre 115 organizzazioni provenienti da questi paesi parteciperanno come
capofila e/o come organizzatori ai progetti selezionati, vale a dire un
aumento di circa il 50 % rispetto all'anno scorso. Nel 2003, Cipro e Malta
parteciperanno anch'essi a "Cultura 2000". Inoltre "Cultura
2000" permette una cooperazione con attori culturali di paesi terzi.
Pertanto, fra i progetti selezionati quest'anno, figura un'esposizione
internazionale di arte contemporanea organizzata dal Centro culturale di
Belgrado in collaborazione con operatori greci e tedeschi. L'elenco e la
descrizione dei progetti per i quali è già stato firmato un contratto sono
disponibili presso l'ufficio del portavoce e sul sito Internet del programma
"Cultura 2000" al seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/culture/eac/2002/index_fr.html
MEDIOBANCA
PUBBLICA LA NUOVA EDIZIONE DEI 'DATI CUMULATIVI DI 1925 SOCIETÁ ITALIANE'
Milano, 3 settembre 2002 - L'indagine è riferita a 1925 societá italiane
operanti nell'industria e nel terziario e copre il decennio 1992-2001; per
972 di tali imprese viene riportata anche la serie storica dal 1968. www.mbres.it
MEDIOBANCA:
NUOVA EDIZIONE DELL'ANNUARIO R&S
Milano, 3 settembre 202 - La Ricerche e Studi ha completato la 27ma edizione
dell'annuario dei 50 principali gruppi italiani quotati in Borsa. Per
maggiori dettagli: www.mbres.it/ita/res_pubblicazioni/annuario.htm
BANCA
POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA: APPROVA I PROSPETTI CONTABILI DELLA
CAPOGRUPPO E CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2002, E DELIBERA DI DAR CORSO
ALL'AUMENTO DEL CAPITALE.
Milano, 3 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Popolare Commercio e Industria, riunitosi il 26 agosto , ha approvato i
prospetti contabili della Capogruppo e consolidati al 30 giugno 2002, e
deliberato di dar corso all'aumento del capitale. Nella predisposizione
della situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2002 sono stati seguiti
gli stessi principi contabili utilizzati e descritti nel bilancio al 31
dicembre 2001, che come noto differivano nei criteri di valutazione dei
titoli, delle operazioni fuori bilancio e del trattamento degli
accantonamenti effettuati ai soli fini fiscali da quelli applicati al 30
giugno 2001. In aggiunta, sempre nella predisposizione della situazione
semestrale consolidata al 30 giugno 2001, il consolidamento di Banca Carime
era stato effettuato in base a presupposti ( tra i quali la prevista
incorporazione di Banca Carime nella Bpci Fin entro la fine del 2001) che
nell'esercizio2001 non si sono realizzati. Qualora la situazione semestrale
consolidata al 30 giugno 2001 fosse stata redatta utilizzando gli stessi
criteri utilizzati per redigere il bilancio consolidato al 31 dicembre 2001
e la situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2002, i principali
margini economici sarebbero risultati i seguenti:
(migliaia
di euro)
|
30
giugno 2001Pro.forma
|
30
giugno 2001
|
Risultato
lordo di gestione
|
123.216
|
131.928
|
Utile
prima delle imposte
|
82.971
|
84.798
|
Utile
del periodo di pertinenza di terzi
|
-1.067
|
117
|
Utile
del periodo
|
29.583
|
42.984
|
Nei primi sei
mesi del 2002 il Gruppo ha riportato un risultato netto di periodo negativo
per 2,6 milioni di euro, in recupero rispetto al risultato del primo
trimestre, negativo per circa 9 milioni di euro. Il primo semestre
dell'anno, pur manifestando un progressivo rilevante miglioramento
reddituale, nel complesso ha continuato a risentire della sfavorevole
congiuntura economica e finanziaria, affermatasi già dalla seconda metà
del 2001, delle condizioni di abbondante liquidità e bassi tassi
d'interesse, nonché dell'assenza di chiari segnali di ripresa sul versante
dell'economia reale. I risultati semestrali del Gruppo sono stati
influenzati dalla gradualità della ripresa operativa di Banca Carime,
subordinata al completo dispiegarsi delle nuove politiche commerciali di
Gruppo, e dalle perdite di ONBanca (-8,9 milioni di euro al 30 giugno 2002).
A riguardo si ricorda peraltro che il 15 luglio 2002 UniCredito Italiano
S.p.A. ha annunciato un'offerta pubblica di acquisto su Onbanca stessa. Al
concludersi dell'operazione, prevista entro la fine del corrente anno, il
"deconsolidamento" della società andrà a dispiegare i suoi
effetti positivi sull'intero esercizio con un beneficio atteso di circa 11
milioni di euro. Per quanto riguarda i risultati patrimoniali, la raccolta
consolidata da clientela, pari a 14.696 milioni di euro (14.583 milioni di
euro al netto di Onbanca), ha registrato una crescita netta del 4,5%
rispetto ai 14.060 milioni di euro rilevati al 30 giugno 2001. A tale
incremento ha contribuito anche il rientro di capitali assistiti da
"scudo fiscale" per circa 600 milioni di euro, principalmente
riconducibili alla Capogruppo. L'analisi disaggregata per singola società
evidenzia un miglioramento del 23% per Banca Popolare Commercio e Industria
e del 12,4% per Banca Popolare di Luino e di Varese sebbene sia per contro
venuto meno un ingente deposito di primaria clientela aziendale di Bpci
International, reinvestito in attività imprenditoriali. La raccolta
indiretta, espressa a valori di mercato, ammonta a 44.174 milioni di euro,
rispetto ai 45.608 milioni di euro evidenziati al termine del primo semestre
2001. Per quanto riguarda la componente "clientela privata", sono
emerse due tendenze contrapposte: una contrazione del risparmio gestito,
penalizzato dall'instabilità dei mercati, passato dai 9.581 milioni di euro
del giugno 2001 agli 8.818 milioni di euro del giugno 2002 ed un incremento
del risparmio amministrato passato da 10.321 milioni di euro a 10.743
milioni di euro. La raccolta di pertinenza della "clientela
istituzionale", anch'essa valorizzata al mercato, prevalentemente
riconducibile alla Capogruppo, si attesta a fine semestre a 24.613 milioni
di euro rispetto ai 25.706 milioni di euro registrati al termine del primo
semestre 2001. Gli impieghi alla clientela hanno raggiunto i 9.593 milioni
di euro, in aumento del 3,6% rispetto ai 9.258 milioni di euro del 30 giugno
2001. Tale dinamica è la risultante di andamenti contrapposti che hanno
caratterizzato le singole banche del Gruppo: +13% per Banca Popolare
Commercio e Industria, + 13,9% per Banca Popolare di Luino e di Varese, -
14,7% per Banca Carime. La contrazione degli impieghi di Banca Carime è
riconducibile, in parte, alla cessione a Banca IntesaBci S.p.A. di
"crediti non graditi" per un valore di bilancio di complessivi
252,7 milioni di euro (l'ultima tranche, pari a 62,6 milioni, è stata
trasferita nel giugno 2002), in parte al decremento degli impieghi verso
società del Gruppo IntesaBci e nei conti di tesoreria della Pubblica
Amministrazione. (Il deconsolidamento di Onbanca porterebbe gli impieghi
alla clientela a 9.589 milioni di euro). Il rapporto sofferenze/impieghi del
Gruppo, calcolato al netto delle rettifiche di valore, si è attestato allo
0,64% (1% al 30 giugno 2001). Per quanto concerne i risultati economici,
l'analisi disaggregata dei due trimestri considerati (gennaio-marzo e
aprile-giugno) mette in luce un sensibile miglioramento. Ad una perdita
delle attività ordinarie pari a 6,6 milioni di euro alla fine del marzo
scorso, è infatti seguito, nel secondo trimestre dell'anno, un utile delle
attività ordinarie superiore ai 9 milioni di euro. Il miglioramento deriva,
in particolare, da un incremento degli interessi netti da 124 a circa 134
milioni di euro (+7,8%) e delle commissioni nette da 57 a circa 68 milioni
di euro (+19%). Il risultato lordo di gestione è conseguentemente
migliorato da 41 milioni di euro nel primo trimestre a circa 54,3 milioni di
euro nel secondo. Nel semestre, il margine d'interesse si è attestato a 264
milioni di euro (261 milioni di euro al netto di Onbanca), contro i 311,8
milioni di euro del primo semestre 2001, che comprendevano peraltro
l'importo di 18,5 milioni di euro (corrispondente ai dividendi 2000 di Banca
Carime), riconosciuto in conto interessi da Banca IntesaBci S.p.A. Al netto
della voce "dividendi", il saldo fra interessi attivi e passivi al
termine dei primi sei mesi dell'anno ha raggiunto i 258 milioni di euro
(304,7 milioni di euro nell'analogo periodo del 2001), risentendo
principalmente della minore redditività delle elevate disponibilità
liquide del Gruppo. Il margine da clientela è migliorato del 12,5%,
attestandosi a 143 milioni di euro (127,1 milioni di euro alla fine del
giugno 2001), grazie prevalentemente all'accresciuta operatività delle
banche del nord e a una più favorevole composizione della provvista, e
nonostante la riduzione della contribuzione finanziaria degli impieghi verso
clientela registrata in Banca Carime. In progresso, grazie alle accresciute
dimensioni del portafoglio obbligazionario di proprietà, gli interessi
maturati sui titoli, pressoché raddoppiatisi a 109,2 milioni di euro,
contro i 56 milioni di euro rilevati nel primo semestre del 2001.
L'intermediazione sul mercato interbancario ha dato luogo ad un margine
positivo per 16,6 milioni di euro, rispetto a 119,7 milioni di euro nel
primo semestre 2001, che rifletteva principalmente la presenza dell'elevata
liquidità di Banca Carime non ancora investita in titoli di debito. La voce
"Dividendi e altri proventi" si è attestata a poco più di 6
milioni di euro rispetto ai 7,1 milioni di euro rilevati nel primo semestre
2001, per i minori utili distribuiti dalle società partecipate. I ricavi
netti da servizi si sono attestati a circa 150 milioni di euro (157,2
milioni di euro nei primi sei mesi del 2001). Il flusso delle commissioni
nette - sostenute in particolare dalla voce "collocamento titoli",
in crescita del 40% - ha raggiunto i 124,7 milioni di euro, evidenziando una
variazione positiva del 3,7% rispetto ai 120,2 milioni di euro del primo
semestre 2001. La voce "Profitti/perdite da operazioni
finanziarie", negativa per 7,3 milioni di euro (- 5,7 milioni nel primo
semestre 2001) ha risentito di svalutazioni per 13,6 milioni di euro
(prevalentemente riconducibili al portafoglio titoli della Capogruppo). Gli
"Altri proventi netti di gestione" sono risultati pari a 32,1
milioni di euro, contro i precedenti 42,2 milioni di euro del primo semestre
2001, che comprendevano componenti straordinarie di pertinenza di Banca
Carime (circa 14 milioni di euro riferiti al recupero di imposte ed agli
incentivi all'esodo di personale che, in base agli accordi stipulati, Banca
IntesaBci S.p.A. aveva rimborsato alla stessa nel periodo). Il margine di
intermediazione ha quindi raggiunto circa 414 milioni di euro (413 milioni
di euro al netto di Onbanca) rispetto ai 469 milioni di euro registrati nel
primo semestre 2001. Il controllo esercitato sui costi da parte di tutte le
banche del Gruppo, ha consentito alla voce "Spese amministrative"
di ridursi a 318,9 milioni di euro, evidenziando una contrazione rispetto al
semestre di raffronto del 5,4%. In dettaglio, le "Altre spese
amministrative" sono scese a 118,9 milioni di euro (-3,8%), mentre le
"Spese per il personale" sono diminuite del 6,3%, attestandosi a
200 milioni di euro. Il risultato lordo di gestione consolidato è stato
pari a 94,8 milioni di euro (131,9 milioni di euro nel primo semestre 2001 e
123,2 milioni di euro pro-forma), di cui 54,3 milioni di euro realizzati nel
secondo trimestre dell'anno. (Il deconsolidamento di Onbanca porterebbe tale
risultato a oltre 100 milioni di euro). Le "Rettifiche di valore su
immobilizzazioni immateriali e materiali " sono pari a 57,1 milioni di
euro (54,4 milioni di euro nei primi sei mesi del 2001). In questa voce
confluiscono, tra le altre, le quote semestrali di ammortamento relative ai
disavanzi di consolidamento della BPLV (circa 4,6 milioni di euro), degli
sportelli del Banco di Napoli S.p.A. (2,4 milioni di euro) e, a partire dal
2001, di Banca Carime (19,5 milioni di euro). Gli "Accantonamenti per
rischi ed oneri", pari a 6,8 milioni di euro (5 milioni di euro nel
primo semestre 2001), si riferiscono alle ordinarie appostazioni per
l'adeguamento del fondo rischi per controversie legali. Nel periodo in esame
sono state effettuate rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti
per garanzie e impegni per complessivi 26,3 milioni di euro (8,8 milioni di
euro nel primo semestre 2001). Oltre alle rettifiche proporzionate alle
accresciute dimensioni del portafoglio prestiti di Gruppo ed effettuate
utilizzando l'intero spazio di deduzione fiscale consentito (0,60%),
l'importo comprende una componente non ricorrente relativa ai "crediti
non graditi" di ammontare inferiore a circa 13.000 euro - per
complessivi 9,3 milioni di euro - che Banca Carime non ha ceduto a Banca
IntesaBci SpA a seguito degli accordi conclusi nel gennaio 2002. Tale
importo è stato interamente rimborsato da Banca IntesaBci SpA e iscritto
tra i proventi straordinari del conto economico consolidato. Le rettifiche
nette comprendono riprese di valore su crediti per complessivi 7,7 milioni
di euro, dei quali 7,4 milioni riferiti a Banca Carime (6,5 milioni di euro
a livello consolidato al 30 giugno 2001). A seguito delle rettifiche
effettuate il tasso di copertura delle sofferenze (rettifiche su sofferenze
clientela/sofferenze lorde clientela), è passato dal 45% al 31 dicembre
2001 al 49% di fine giugno 2002. L'"Utile straordinario" del primo
semestre 2002 risulta pari a 22,7 milioni di euro (32,8 milioni di euro nel
primo semestre 2001 di cui 25,9 milioni di euro riferibili alla cessione di
19 sportelli di Banca Carime alla Banca Popolare di Vicenza), di cui 10,2
milioni di euro derivano dalla plusvalenza conseguita a seguito della
vendita della partecipazione in Arca Vita S.p.A., e 9,3 milioni di euro dal
citato rimborso di Banca IntesaBci S.p.A. a fronte della rinuncia alla
cessione di una porzione di crediti. A fronte di un risultato ante imposte
di 25,4 milioni di euro, il prelievo fiscale del semestre ammonta a 29,3
milioni di euro, principalmente a causa della non deducibilità delle
perdite registrate da ONBanca e dell'ammortamento della differenza positiva
di consolidamento di Banca Carime. La incorporazione di Banca Carime in Bpci
Fin, prevista entro la fine del 2002, potrà determinare significativi
miglioramenti del tax rate. Capogruppo Per quanto riguarda i principali
aggregati patrimoniali, al 30 giugno 2002 la raccolta diretta da clientela
della Capogruppo ha raggiunto i 5.569 milioni di euro, con un incremento del
23% rispetto al 30 giugno 2001. La raccolta indiretta, valorizzata a prezzi
di mercato, si è attestata a 35.420 milioni di euro, in leggero
ridimensionamento rispetto ai 36.724 milioni di euro rilevati alla fine del
primo semestre dello scorso anno. I crediti verso clientela ammontano a
5.017 milioni di euro, con un progresso del 13% rispetto al 30 giugno 2001 e
del 5,7% rispetto al 31 dicembre 2001. Il rapporto sofferenze/impieghi,
calcolato al netto delle rettifiche di valore, si è attestato allo 0,72%
(0,68% al 30 giugno 2001). La disamina dei risultati reddituali della
Capogruppo evidenzia un margine d'interesse pari a 110,4 milioni di euro
(136,6 milioni di euro al 30 giugno 2001). In dettaglio, al netto della voce
"dividendi", il saldo fra interessi attivi e passivi è risultato
pari a 91,9 milioni di euro (97,5 milioni al 30 giugno 2001). Per quanto
riguarda invece la voce "dividendi ed altri proventi" (da 39
milioni di euro a 18,5 milioni di euro nel giugno 2002) va ricordato che nel
semestre di raffronto i dividendi avevano iniziato ad essere contabilizzati
per competenza e che la voce comprendeva anche i dividendi relativi al 2000,
ancora registrati per cassa, per un importo di 12 milioni di euro. I ricavi
netti da servizi hanno totalizzato 68,2 milioni di euro, in linea con il
risultato del 30 giugno 2001 e si caratterizzano per la buona tenuta delle
commissioni nette (stabili a 56,8 milioni di euro). La dinamica delle voci
di spesa è risultata ancora crescente (126,7 milioni di euro, +8,2%),
sebbene le variazioni appaiano via via inferiori rispetto ai periodi
precedenti. In dettaglio, le spese per il personale sono salite del 5,5% a
71,2 milioni (il numero medio dei dipendenti è passato nel periodo
considerato da 2.407 a 2.490 unità), mentre le altre spese amministrative
si sono portate a 55,5 milioni di euro, principalmente per l'effetto del
completamento del piano di rafforzamento territoriale concluso nel gennaio
2002 con l'apertura delle ultime 5 dipendenze, e il trascinamento delle
maggiori spese e dei maggiori investimenti effettuati nel 2001. Il risultato
lordo di gestione si è pertanto quantificato in circa 52 milioni di euro,
contro i 90,1 milioni realizzati nei primi sei mesi del precedente
esercizio. In conseguenza di quanto sopra, e al netto di rettifiche ed
ammortamenti ordinari, a fine semestre l'utile delle attività ordinarie
ammonta a 13,2 milioni di euro (63,2 milioni nell'analogo semestre dello
scorso esercizio, dove però figuravano anche 12 milioni di dividendi
relativi al 2000, come precisato sopra). L'utile straordinario risulta pari
a 10,7 milioni di euro, rivenienti per 10,2 milioni di euro dalla cessione a
Meliorbanca S.p.A. delle partecipazioni detenute nelle società assicurative
del Gruppo Arca, annunciata il 30 giugno scorso. L'utile prima delle imposte
ammonta quindi a 24 milioni, su cui ha inciso un prelievo fiscale di oltre
12 milioni di euro. Di conseguenza, al termine dei primi sei mesi dell'anno
l'utile netto del periodo si attesta a circa 12 milioni di euro e si
confronta con i poco più di 53 milioni conseguiti nel primo semestre del
2001 (45 milioni rettificati per tener conto dei 12 milioni di euro di
dividendi dell'anno 2000 di cui sopra). Il Consiglio di Amministrazione di
Bpci ha altresì deliberato di procedere con l'aumento di capitale
deliberato in data 30 giugno 2002 a parziale utilizzo della delega
conferitagli - ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile - dall'Assemblea
straordinaria dei Soci del 27 aprile 2002. L'aumento di capitale sociale per
nominali Euro 119.114.730 avverrà mediante emissione di n. 34.032.780
azioni ordinarie da nominali Euro 3,5 cadauna e godimento 1° gennaio 2002,
da offrire in opzione ai possessori di azioni ordinarie e ai portatori di
obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario "Banca Popolare
Commercio e Industria 1,5% 1999/2004 convertibile subordinato cum
warrant" in rapporto rispettivamente di 1 nuova azione ogni 3 azioni
ordinarie possedute e di 1 nuova azione ogni 18 obbligazioni convertibili
possedute, al prezzo di Euro 6 per nuova azione, di cui Euro 2,50 a titolo
di sovrapprezzo, per un controvalore complessivo di Euro 204.196.680. I
diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, dal 2
settembre 2002 al 23 settembre 2002 compresi, presso tutti gli intermediari
autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata della Monte Titoli
Spa, nonché presso tutti gli sportelli della Bpci e delle altre banche del
Gruppo Bpci. I diritti di opzione sono negoziabili in Borsa dal 2 settembre
2002 al 13 settembre 2002 compresi. L'offerta è assistita da un consorzio
di garanzia promosso e diretto da Mediobanca e Ubm.
GRUPPO
MARZOTTO: RESI NOTI I RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2002
Valdagno, 3 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto
S.p.A. ha esaminato i rendiconti economici e patrimoniali del Gruppo al 30
giugno 2002 (non ancora sottoposti a revisione). I dati non tengono tuttavia
conto delle risultanze economiche e patrimoniali del Gruppo Valentino
(acquisito il 31 maggio 2002), non ancora disponibili. Nella Relazione del 1°
semestre 2002 (che sarà resa pubblica entro il 13 settembre 2002) i dati
economici della Valentino di competenza del Gruppo, previsti in perdita per
circa 2,5 milioni di euro, verranno consolidati secondo il metodo del
patrimonio netto. Il fatturato netto consolidato del 1° semestre 2002, per
area omogenea di attività rispetto al 2001, è ammontato a 832 milioni di
euro, in diminuzione del 3,7% rispetto al corrispondente periodo dell'anno
precedente (863 milioni). La riduzione è conseguente al calo del fatturato
del settore tessile (- 20,8%) dovuto alla congiuntura estremamente
sfavorevole del mercato e al processo di ristrutturazione in atto. Il
settore abbigliamento, caratterizzato da un'accentuata concorrenzialità, ha
registrato un incremento dell'1,2%. Gli utili operativi del Gruppo sono
ammontati a 39 milioni di euro (4,7% del fatturato), contro gli 87 milioni
al 30 giugno 2001 (10% del fatturato). La forte riduzione del risultato di
periodo è stata determinata: - dalla diminuzione del Margine Operativo
Lordo (- 34 milioni di euro), ridottosi a 90 milioni (10,8% sul fatturato)
rispetto ai 124 milioni (14,4% sul fatturato) del 1° semestre 2001. Per
area di attività, la riduzione è conseguente a: ? una contrazione della
redditività del settore abbigliamento che, pur mantenendosi su buoni
livelli (12,6% del fatturato), ha risentito della riduzione dei risultati
della Hugo Boss, prevalentemente a seguito di difficoltà negli Stati Uniti;
? una performance negativa del settore tessile, nel comparto laniero e nel
comparto liniero, causata sia dagli effetti delle ristrutturazioni in atto,
sia dalle perduranti difficoltà di mercato che hanno comportato, pur in
presenza di un aumento dei costi delle materie prime, una riduzione dei
prezzi unitari di vendita e dei margini; - dallo stanziamento prudenziale di
maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti commerciali (16
milioni al 30 giugno 2002, contro 4 milioni al 30 giugno 2001), pur in
presenza di una diminuzione dei crediti (- 6%) più che proporzionale
rispetto alla riduzione del fatturato (- 3,7%); - dall'aumento degli
ammortamenti operativi per 2 milioni di euro. L'utile consolidato pre-tax al
30 giugno 2002, al netto dei crediti d'imposta sui dividendi, è ammontato a
28 milioni di euro (30 giugno 2001: 82 milioni) ed è stato influenzato,
oltre che dalla citata riduzione dell'utile operativo, dal saldo negativo
(per 6 milioni di euro) degli oneri e proventi straordinari (30 giugno 2001:
positivo per 1 milione). Al 30 giugno 2002, per area omogenea di attività
rispetto al 2001: a) l'utile netto consolidato comprensivo delle minoranze
azionarie è stato di 19 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 39
milioni del 1° semestre del 2001; b) l'utile netto di competenza degli
azionisti della Capogruppo è ammontato a 4 milioni di euro (30 giugno 2001:
16 milioni). Al 30 giugno 2002, per area omogenea di attività,
l'indebitamento finanziario netto del Gruppo ammontava a 535 milioni di
euro, contro i 429 milioni al 30 giugno 2001 (+ 106 milioni). In tale
periodo il Gruppo Marzotto ha effettuato investimenti per 116 milioni di
euro in immobilizzazioni e per 36 milioni nell'acquisizione del Gruppo
Valentino, oltre ad aver distribuito dividendi agli Azionisti della
Capogruppo ed alle minoranze per 50 milioni di euro ed aver finanziato
l'aumento del capitale circolante netto per 50 milioni. Il Consiglio di
Amministrazione, principalmente a seguito della revisione delle stime
economiche dell'esercizio effettuata dalla controllata Hugo Boss, prevede
per l'intero esercizio 2002, per area omogenea di attività rispetto al
2001: - un fatturato di Gruppo leggermente inferiore rispetto a quello
dell'esercizio precedente; - utili operativi in flessione al 7/8% del
fatturato, rispetto al 10,5% dell'esercizio 2001. Tenuto contro delle
perdite del Gruppo Valentino e delle plusvalenze connesse alla dismissione
di assets non strategici l'utile netto dell'esercizio 2002, per il nuovo
perimetro di consolidamento, dovrebbe non discostarsi da quello del 2001.
Nel corso della riunione il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato
Amministratore e membro del Comitato Esecutivo, in sostituzione del
dimissionario dott. Paolo Scaroni, il dott. Dario Segre. Il Consiglio di
Amministrazione della Marzotto S.p.A. si riunirà lunedì 9 settembre
prossimo per l'approvazione della Relazione semestrale, che verrà resa
pubblica entro il 13 settembre. Pertanto la Società, avvalendosi della
facoltà concessa dall'art. 82 della Deliberazione Consob n.11971 del 14
maggio 1999, non pubblicherà la Relazione sull'andamento del 2° trimestre
2002.
CAMBIO AL
VERTICE DI ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA ROBERTO VILLA DELLA CNA DI BERGAMO
GUIDERÀ IL CONSORZIO FINO AL 2005
Milano, 3 settembre 2002 - 56 anni, artigiano nel settore metalmeccanico,
confermato lo scorso anno alla guida di Confidart, la Cooperativa di
Garanzia della Cna di Bergamo, Roberto Villa è il nuovo presidente di
Artigiancredit Lombardia, il Consorzio Regionale unitario tra i Confidi e le
Cooperative artigiane di garanzia della Lombardia che associa 35 confidi
artigiani e svolge attività di riassicurazione finalizzata al potenziamento
della concessione del credito garantito a favore dell'artigianato e delle Pmi
lombarde. Villa, che resterà in carica per un triennio, dal 2001 è anche
presidente di Fedart Fidi - la Federazione Nazionale Unitaria dei Confidi.
Il neo eletto consiglio di amministrazione di Artigiancredit Lombardia ha
provveduto anche alla nomina del vicepresidente affidando l'incarico al
brianzolo Elio Boffi della Confartigianato Milano, L'elezione ha fatto
seguito all'assemblea annuale dei soci che ha eletto il nuovo CdA e ha
approvato il bilancio 2001. Durante i lavori assembleari Artigiancredit
Lombardia ha posto in grande evidenza la necessità di potenziare il fondo
rischi nel quadro dell'iniziativa promossa con la Regione Lombardia che, per
arginare il dissesto idrogeologico presente nel territorio lombardo, si
propone interventi di ripristino tempestivi nel cui ambito si intende
garantire alle imprese l'accesso immediato al credito attraverso
l'intervento dei Confidi. La presenza di tutti i soci all'evento assembleare
è stata anche l'occasione per presentare l'attestato che certifica la
qualità del servizio offerto da Artigiancredit Lombardia che la Società di
Certificazione Internazionale Sgs Ics srl ha rilasciato al Consorzio
lombardo. www.artigiancredit.it
RICERCA:
PER BIANCO (CNR) GIUSTO CONSULTARE COMUNITA' SCIENTIFICA SU RIFORMA
ENTI
Roma, 3 settembre 2002 - Il Presidente del Consiglio Nazionale delle
Ricerche, Lucio Bianco, commenta positivamente la nota con la quale il
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si è impegnato
a comunicare preventivamente ai ricercatori qualunque iniziativa di riforma
degli enti pubblici di ricerca. "Non possiamo che apprezzare l'impegno
del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di informare
dettagliatamente la comunità scientifica sulle iniziative future di riforma
degli enti pubblici di ricerca. Sperando, naturalmente, che la consultazione
sia preventiva e che si individuino gli interlocutori più adatti per dare
un contributo costruttivo al miglioramento del sistema della ricerca".
Lucio Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, commenta
positivamente la nota con la quale il MIUR si è impegnato a comunicare ai
ricercatori qualunque iniziativa di riforma degli enti. "IL Cnr -
sottolinea Bianco - sta completando l'attuazione della legge di riforma del
1999, che ha ridotto gli Istituti da 304 a 108. Sarebbe irragionevole
intervenire nuovamente senza consultare i diretti interessati, per sapere
che cosa ha funzionato e che cosa no di questa riforma". "Non va
poi dimenticato - aggiunge Bianco - che uno dei principali problemi della
ricerca scientifica italiana è rappresentato dalle scarse risorse
finanziarie, che relegano l'Italia agli ultimi posti in Europa. E non si può
certo pensare che a finanziare la ricerca di base siano solo ed
esclusivamente i privati, visto che in tutti i paesi del mondo, Stati Uniti
in primo luogo, sono i governi ad occuparsene". "In ogni caso -
conclude Bianco - ci auguriamo che il Governo confermi il ruolo di primo
piano che il Cnr ha avuto ed ha nel panorama scientifico italiano, un ruolo
che ha permesso all'Italia di raggiungere eccellenti risultati in molti
settori scientifici e ai nostri ricercatori di farsi conoscere in tutto il
mondo. Un ridimensionamento del CNR si tradurrebbe inevitabilmente in una
perdita per la ricerca italiana e non sarebbe compreso dai nostri partner
europei, con i quali stiamo attivamente lavorando per la costruzione dello
spazio europeo della ricerca".
INIZIATE
LE CONTRATTAZIONI SU TEMEX.IT S.S.O., TERZO MERCATO EXCHANGE
Milano, 3 settembre 2002 - Il 1° agosto è stato notificato alla Consob
l'avvio, che è stato dato il 2 agosto alle ore 10.00, delle contrattazioni
su Temex.it S.S.O. (Terzo Mercato Exchange), il mercato telematico non
regolamentato dei titoli diffusi , già presentato alla comunità
finanziaria milanese il 3 luglio scorso. Temex.it S.S.O. quoterà azioni e
warrants di 11 società tra cui Banca Popolare di Ravenna Spa, Banca
Popolare di Vicenza scarl, Banca Popolare Friuladria S.p.a., Euridea S.p.a.,
Eurosviluppo S.p.a., Kariba S.p.a., Meieaurora S.p.a., , Sai S.p.a.,
Unibanca S.p.a., Villa D'Este S.p.a., NetFraternity S.p.a. Quest'ultima sarà
la prima matricola della NewEconomy quotata su Temex.it S.S.O. A regime
saranno trattati strumenti finanziari (azioni obbligazioni, warrants, etc.)
di oltre 100 società per una capitalizzazione complessiva stimata di circa
50 Mld di Euro (97.000.000 Mld di Lire). Su Temex.it S.S.O. inoltre saranno
trattabili i titoli di società oggetto di Ipo, in attesa di quotazione sui
Mercati regolamentati. Temex.it S.S.O. consente l'accesso agli intermediari
autorizzati (hanno già aderito alla piattaforma Iccrea Banca S.p.a.,
Roberto Novarino Agente di Cambio , Diners Club Sim S.p.a., ,) per
l'inserimento ordini , ed al pubblico, per la verifica dei prezzi in tempo
reale, attraverso una semplice connessione Internet al sito www.Temex.it
EDISON
VENDE CEREOL A BUNGE
Milano, 3 settembre 2002 - Edison ha firmato con Bunge Limited un contratto
per la vendita della propria partecipazione nella Cereol SA e di quella
detenuta dalla controllata al 100% Montecatini, complessivamente pari a n.
14.037.220 azioni, corrispondenti al 54,69% del capitale sociale di Cereol.
Il prezzo di vendita è stato fissato in 32 euro per azione e sarà
aumentato fino ad un massimo di altri 3 euro per azione. L'importo effettivo
dell'aumento sarà corrisposto da Bunge al termine di una vertenza che
Cereol ha in corso e sarà calcolato al netto degli eventuali risarcimenti
corrisposti da Cereol stessa. Qualora l'importo dei risarcimenti sia
superiore a 3 euro per azione, nessuna integrazione di prezzo sarà
corrisposta ed Edison verserà a Bunge l'eccedenza. Tale meccanismo di
integrazione del prezzo opererà per tre anni a partire dalla data di
cessione della partecipazione da parte di Edison. Alla scadenza di tale
periodo, ove la vertenza non risultasse conclusa, l'intero ammontare
dell'integrazione di prezzo -che spetta anche agli azionisti di minoranza di
Cereol che avranno aderito alla "garantie de cours" che Bunge si
è impegnato ad effettuare- verrà pagato agli azionisti di minoranza, ed
Edison rimarrà responsabile nei confronti di Bunge per l'intero ammontare
del risarcimento corrisposto da Cereol. La vendita comporta per Edison un
incasso, al closing, di 449,2 milioni di euro e di 42,1 milioni di euro al
termine della soprarichiamata vertenza al lordo dell'eventuale risarcimento.
L'indebitamento finanziario del Gruppo Cereol al 31 dicembre 2001 era di
810,6 milioni di euro e di 582 milioni di euro al 30 giugno 2002. Il
trasferimento della partecipazione è condizionato alle necessarie
autorizzazioni antitrust. Si ritiene che il closing possa tenersi tra la
fine del 2002 e l'inizio del 2003. Cereol è iscritta nel bilancio di Edison
SpA e Montecatini SpA per un valore complessivo di 413,5 milioni di euro,
pari a 29,46 euro per azione, e nel bilancio consolidato di Edison per un
importo di 405 milioni di euro, corrispondente a 28,87 euro per azione.
Edison ha assunto inoltre un impegno di non concorrenza della durata di tre
anni a fronte di un corrispettivo di 14 milioni di euro. Cereol, società
quotata in Francia, con attività sia in Europa che nel Nord America, è
leader nel trattamento dei semi oleosi e nella produzione, distribuzione e
vendita di olii alimentari e altri ingredienti per alimenti. Nel 2001 Cereol
ha avuto ricavi per 4,7 miliardi di euro e un risultato operativo di 180,2
milioni di euro (al netto delle attività cedute nel 2001). Il gruppo Cereol
ha complessivamente 6.100 dipendenti e 52 impianti industriali in Europa e
nel Nord America. Bunge Limited, quotata al Nyse, è una società che opera
nei settori dell'agroindustria e degli alimenti lungo tutta la filiera
produttore-consumatore finale con attività di primaria importanza nel Nord
e nel Sud America e una capacità di distribuzione a livello mondiale. La
direzione centrale della società è a White Plains, New York. Il gruppo ha
18.000 dipendenti e opera in 21 paesi.
DIGITAL
BROS SPA: EMESSO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE IN AZIONI PER 4
MILIONI DI EURO SOTTOSCRITTO INTEGRALMENTE DA SOCIÉTÉ GÉNÉRALE
Milano, 3 settembre 2002 - Lo scorso 31 luglio Société Générale ha
sottoscritto il prestito obbligazionario convertibile in azioni Digital Bros
per un importo di 4 milioni di Euro della durata di tre anni al tasso fisso
del 6,5%. Il prestito, interamente sottoscritto da Société Générale, ha
comportato l'emissione di 4.000 obbligazioni convertibili dal valore
nominale di 1.000 Euro cadauna, con esclusione del diritto d'opzione. Il
criterio di determinazione del rapporto di conversione, rivedibile ogni
trimestre ed in linea con l'evoluzione del corso del titolo sul mercato,
permetterà a Digital Bros di partecipare a fasi rialziste del titolo, ma
essere nel contempo protetta durante fasi negative di mercato, grazie
all'esistenza di un prezzo minimo di conversione di 3 Euro che è comunque
superiore al patrimonio netto per azione. Il prezzo di conversione iniziale
è di 3,51 Euro ed il prezzo massimo di conversione è di 8,77 Euro. Rami
Galante, Presidente e Amministratore Delegato di Digital Bros, ha così
commentato: "Il prestito obbligazionario rappresenta un elemento
ulteriore per l'implementazione delle nostre strategie di sviluppo e la
fiducia accordataci da una società autorevole e attenta alle dinamiche del
settore quale Société Générale è in linea con la forte crescita che,
contrariamente al quadro macroeconomico generale, il mercato dei videogiochi
sta registrando."
ASCENTIAL
SOFTWARE CHIUDE IL SECONDO TRIMESTRE CON 27,6 MILIONI DI DOLLARI DI
FATTURATO LA VENDITA DI LICENZE CRESCE COMPLESSIVAMENTE DEL 41% RISPETTO AL
TRIMESTRE PRECEDENTE E DATASTAGE SEGNA UN INCREMENTO DEL 21%
Milano, 3 settembre 2002 - Ascential Software Corporation (Nasdaq: Ascl),
azienda leader nell'integrazione dati enterprise, ha annunciato i risultati
relativi al secondo trimestre d'esercizio terminato lo scorso 30 giugno
2002. Il fatturato totale del secondo trimestre è stato di 27,6 milioni di
dollari, il 37% in più rispetto ai 20,1 milioni di dollari registrati nel
trimestre precedente. Le vendite complessive di licenze, comprese quelle
relative ai prodotti ottenuti tramite l'acquisizione di Vality, hanno
totalizzato 15,1 milioni di dollari, il 41% in più rispetto alla frazione
precedente. Come già annunciato, Vality Technology Incorporated è stata
acquisita da Ascential il 3 aprile 2002. Le vendite di licenze della suite
DataStage hanno contribuito con 13,0 milioni di dollari, il 21% in più
rispetto al primo trimestre dell'esercizio. Secondo i criteri Gaap, il
periodo in esame si è chiuso con un fatturato totale di 28,0 milioni di
dollari contro i 20,8 milioni del trimestre immediatamente precedente. Il
risultato preliminare ha registrato una perdita di 7,2 milioni di dollari,
0,03 dollari per azione; confrontandoli, il primo trimestre 2002 si era
chiuso con una perdita preliminare di 10,9 milioni di dollari (0,04 dollari
per azione). I risultati preliminari non tengono conto dell'ammortamento dei
beni immateriali, delle voci legate alla fusione, del riallineamento, della
cessazione di linee di prodotto e dello storno delle attività di ricerca e
sviluppo conseguenti l'acquisizione di Vality. Secondo i criteri Gaap, che
comprendono anche queste ultime voci, la perdita netta del secondo trimestre
si attesta a 21,2 milioni di dollari, equivalente a 0,08 dollari per azione,
contro i 16,5 milioni di dollari (0,06 dollari per azione) di perdita del
primo trimestre 2002. "I risultati positivi del secondo trimestre sono
una chiara conferma di come la clientela riconosca il valore dell'offerta
che Ascential propone sul mercato dell'integrazione dei dati enterprise",
ha dichiarato Peter Gyenes, Chairman e Chief Executive Officer. "In
qualità di primo e unico produttore di una piattaforma completa che
comprende funzioni di profilazione e pulizia dei dati, gestione di metadati
e trasformazione di dati complessi, Ascential coglie con successo a numerose
opportunità competitive guadagnando visibilità ai più alti livelli
aziendali. I clienti sono soddisfatti dell'approccio scelto da Ascential:
un'infrastruttura di integrazione dati aperta e flessibile del tutto
indipendente dalle applicazioni che deve supportare. Nel corso del
trimestre, clienti vecchi e nuovi come A.G. Edwards, J.P. Morgan Chase e il
Dipartimento dell'Educazione di New York hanno acquistato la piattaforma di
integrazione dati completa permettendoci di continuare il buon momento che
stiamo vivendo, nonostante il rallentamento degli investimenti IT in
genere". "Stiamo raccogliendo i benefici derivanti dalla
completezza del nostro set di prodotti, base indispensabile per ottenere
concreti miglioramenti di produttività e aumentare le attività di vendita.
I nostri partner stanno ampliando le opportunità che prevedono il nostro
coinvolgimento, perfezionando con successo nuovi contratti e incrementando
il contributo ai risultati di Ascential. Siamo inoltre estremamente lieti
che Gartner abbia confermato la nostra posizione di mercato nel proprio
studio 'Etl Magic Quadrant Update: A Market in Evolution', nel quale
Ascential è stata inserita nell'ambitissimo quadrante dei leader come punto
di riferimento nel settore dell'integrazione dati, grazie all'adeguata
combinazione di strategia e capacità di esecuzione". Nel corso del
trimestre in esame, la società ha sospeso la ricerca di un acquirente per
la propria linea di prodotti per la gestione dei contenuti Media360, ed ha
deciso di limitare gli investimenti rispetto a questa soluzione,
focalizzandoli sulle attività necessarie ad onorare i contratti di
consulenza ed assistenza già perfezionati. I costi di liquidazione e di
storno del software e di altre attività capitalizzate imputabili a Media360
nel secondo trimestre sono stati pari a 7,3 milioni di dollari, di cui 5,3
milioni di costi non monetari. Alla data del 30 giugno 2002 la società
disponeva di 566 milioni di dollari liquidità e investimenti a breve. Durante
il secondo trimestre del 2002 Ascential: Ha acquisito 60 nuovi clienti tra i
quali Acero Inc., Banyu Pharmaceutical Co., Ltd, Brinks Security, Canada
Customs and Revenue Agency, China Construction Bank, Concentra Operating
Company, Coventry Health Care Inc., Great American Insurance Group, Gunma
Bank, Ltd., Hutchison 3G Uk, Korea Reinsurance Company, Morris
Communications Co., The Nordea Group, Pepsi Americas, Raiffeisen Informatik
Zentrum GmbH, Read-Rite Corporation e Vail Resorts. Ha ottenuto ordini da
124 clienti già acquisiti tra i quali American International Group Inc.(Aig),
Bell Canada, France Telecom, Hartford Financial Services Group, Household
International Inc., Hsbc Asset Management, International Paper Company, Jp
Morgan Chase & Co., Kinko's Inc., Merck & Co. Inc., Met Life Inc.,
National Association of Securities Dealers, Nestle Usa, Poste Italiane, SC
Johnson, Telstra Corporation, Towers Perrin e XM Satellite Radio. Ha
visto crescere il numero dei clienti che acquistano più componenti
appartenenti alla soluzione di integrazione Ascential, a dimostrazione della
preferenza accordata ad una soluzione end-to-end proposta da un unico
produttore. Tra i clienti che oggi possiedono vari componenti della
piattaforma Ascential vi sono A.G. Edwards Inc., Bell Canada, France Telecom,
Hartford Financial Services Group, Household International Inc., J.P. Morgan
Chase & Co., the National Association of Securities Dealers, lo Stato
del New Jersey e Wells Fargo. Ha ampliato il fatturato generato dalla
collaborazione con Ibm ottenendo contratti in cinque continenti, continuando
ad accrescere la pipeline congiunta e addestrando più di 250 consulenti Ibm
Sales e Global Service. Ha rafforzato la propria penetrazione di mercato con
Sap incrementando quote di fatturato e pipeline, e addestrando oltre 350
clienti e systems integrator Sap nell'ambito del programma di rollout di Sap
Business Warehouse 3.0. Ha apportato significativi miglioramenti alla
propria piattaforma di integrazione dati introducendo nuove funzionalità
nella gestione dei metadati, nella qualità dei dati e nella profilazione
dei dati: ha esteso la propria leadership nella gestione dei metadati
introducendo il supporto di Computer Associates, Hyperion Essbase and
Integration Services, Microstrategy 7i e Magna Solutions Silverrun.
Ascential è ora l'unico produttore a fornire un meccanismo di condivisione
automatico dei metadati tra la propria piattaforma e tutte le maggiori
applicazioni di analisi, business intelligence e modellazione dati;
Ascential Integrity 4.0, una nuova versione della soluzione per la gestione
della qualità dei dati acquisita con Vality e integrata nella piattaforma
enterprise Ascential, semplifica enormemente la creazione di applicazioni
per la pulizia in tempo reale dei dati; - Ascential MetaRecon, la soluzione
più avanzata per la profilazione dei dati, un primo passo necessario verso
il successo delle iniziative di integrazione dati. MetaRecon decifra i dati
provenienti da sistemi informativi differenti mappandoli in un unico formato
comune per semplificarne il riutilizzo all'interno di nuove applicazioni.
Peter Gyenes ha quindi concluso: "Ascential si trova nella posizione
esclusiva di produttore della più completa e scalabile piattaforma per
l'integrazione dati disponibile sul mercato enterprise, che include tutti
gli elementi necessari alla integrazione dei dati e che risponde a tutte le
esigenze dei Web service e dei processi in tempo reale. Si tratta dunque di
una soluzione adatta a tutte le classi di applicazioni enterprise: Crm (Customer
Relationship Management), Scm (Supply Chain Management), Erp (Enterprise
Resource Planning), Bi (Business Intelligence), analisi, data warehousing ed
e-business". "Sebbene un approccio completo all'integrazione dati
a livello di intera impresa costituisca ancora una novità per il mercato,
la risposta della clientela conferma la validità della strada che abbiamo
intrapreso. Proseguendo nel nostro impegno, in collaborazione con i nostri
partner, abbiamo fiducia che la nostra soluzione sarà sempre più
riconosciuta come il metodo più valido per affrontare l'integrazione dei
dati, tanto più considerando che col tempo gli investimenti IT delle
aziende torneranno a crescere".
OBERTHUR
CARD SYSTEMS: ATTIVITÀ IN CRESCITA NEL SECONDO TRIMESTRE UNA FORTE SPINTA
È VENUTA DALLA VENDITA DELLE SIM CARD
Milano, 3 settembre 2002 -- Oberthur Card Systems, azienda leader nel
mercato delle soluzioni smart card, ha registrato vendite pari a 113.8
milioni di euro nel secondo trimestre del 2002, con l'incremento del 9,9%
rispetto al primo trimestre dell'anno ed una stabilità pari allo 0,7% su
base annua. La crescita registrata nel secondo trimestre si deve
essenzialmente alle carte a microprocessore, che hanno guadagnato un
incremento del 14.2% rispetto al primo trimestre di quest'anno: la vendita
delle Sim card è aumentata del 34% rispetto al primo trimestre 2002 (si è,
infatti, registrato un aumento dell'11,8% annuo). Tale dato conferma la
leadership di Oberthur Card Systems nei Paesi del Sud Europa, dove l'azienda
si presenta come il primo partner per gli operatori di telefonia mobile con
un'offerta innovativa basata sulle card solution; anche le carte di
autenticazione e sicurezza in rete hanno fatto registrare una crescita
progressiva del 9,9% grazie alla ripresa del mercato della Pay Tv; il
rilascio di 9 milioni di carte durante il secondo trimestre 2002 è invece,
per volume, paragonabile al precedente trimestre. Le vendite delle altre
carte durante il secondo trimestre 2002 possono essere paragonate a quelle
della prima metà dell'anno e dimostrano una flessione dell'11,7%, rispetto
al periodo corrispondente del 2001. Services & Solutions, il settore
dedicato ai principali servizi di personalizzazione dei pagamenti, è
cresciuto progressivamente del 9,8%, registrando un incremento del 6% annuo.
Altri dati economici - Le variazioni del cambio all'attivo ed al passivo
nella circolazione sul mercato estero, principalmente negli Stati Uniti ed
in Gran Bretagna, hanno influito sui risultati finanziari con un disavanzo
di 3 milioni di euro. I risultati finanziari hanno subito un influsso
negativo di 2,5 milioni di euro, tenendo conto del calo del prezzo delle
azioni assegnate come stock option. Le variazioni sul mercato estero,
inoltre, legate alle monete di Stati Uniti e Gran Bretagna ridurranno il
valore delle azioni di Oberthur Card Systems di 14 milioni di euro a partire
dal 30 giugno 2002 senza influire sul P&L. La situazione finanziaria
dell'azienda mostra una riduzione del proprio debito pari a circa 15 milioni
di euro a partire dal 30 giugno 2002. Oberthur Card Systems, inoltre, ha
proseguito nel processo di ottimizzazione delle risorse interne. Al 30
giugno 2002 l'azienda conta 3.136 dipendenti, l'8,6% in meno (meno 297
persone) rispetto al 31 dicembre 2001.
Vendite in milioni di euro distinte
per tipo di carta ed area geografica 2002 2001
|
2002
|
|
2001
|
|
|
Card Type
|
2Q
|
1H
|
2Q
|
1H
|
Variation
2Q2002/2Q2001
|
Microprocessor cards
|
63.2
|
118.5
|
60.6
|
127.4
|
+
4.2 %
|
O/w
Payment
|
18.5
|
38.4
|
18.5
|
34.3
|
=
|
O/w
SIM
|
32.4
|
56.7
|
29.0
|
69.9
|
+ 11.8 %
|
O/w Authentication and network security
|
12.2
|
23.3
|
13.1
|
23.2
|
- 6.6 %
|
Other Cards
|
24.6
|
49.2
|
27.9
|
52.4
|
-
11.7 %
|
Services & Solutions
|
26.0
|
49.7
|
24.6
|
48.4
|
+
6.0%
|
Total
|
113.8
|
217.4
|
113.0
|
228.2
|
+
0.7 %
|
|
2002
|
|
2001
|
|
|
Geographical area
|
2Q
|
1H
|
2Q
|
1H
|
Variation
2Q2002/2Q2001
|
EMEA
|
80.6
|
148.0
|
73.9
|
143.6
|
+
9.1 %
|
|
28.7
|
58.1
|
36.2
|
69.6
|
-
20.7 %
|
Asia / Pacific
|
4.4
|
11.3
|
2.9
|
15.1
|
+ 53.7 %
|
Total
|
113.8
|
217.4
|
113.0
|
228.2
|
+ 0.7 %
|
REPLY
S.P.A.: PRIME INDICAZIONI SULL'ANDAMENTO DEL GRUPPO REPLY NEL SECONDO
TRIMESTRE 2002 CARATTERIZZATO DA FATTURATO IN CRESCITA E TENUTA DEI
MARGINI.
Torino, 3 settembre 2002 - Il secondo trimestre 2002, e il primo semestre
dell'anno nel complesso, si è concluso per Reply con risultati positivi e
di particolare evidenza, soprattutto se valutati alla luce della difficile
congiuntura che ha caratterizzato il mercato nel periodo di riferimento.
Reply ha conseguito nei primi sei mesi dell'anno un fatturato consolidato di
38,2 milioni di euro, con ricavi di competenza del periodo che va da aprile
a giugno per 20,2 milioni di euro. Le prime indicazioni relative al
trimestre al 30 giugno 2002 mostrano una crescita considerevole del
fatturato pari al 36% se confrontata con il corrispondente trimestre del
2001. Positive anche le indicazioni relative ai margini di gestione. In
particolare il Margine Operativo Lordo è risultato pari al 16,1 % del
fatturato. I dati relativi alla Relazione Trimestrale al 30 giugno 2002 sono
stati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione di Reply il
giorno 8 agosto 2002. "Le prime indicazioni sul trimestre appena
concluso - ha affermato Mario Rizzante, Presidente del Gruppo Reply - sono
fonte di grande stimolo e motivazione per tutto il Gruppo, specialmente se
considerate nell'ambito del difficile contesto di mercato.'' "I
risultati conseguiti - ha continuato il Presidente di Reply - ci confortano
sulla validità e la solidità del nostro modello e ci motivano a
intensificare gli sforzi e le attività verso le aree ad alto contenuto
tecnologico come il Mobile, i progetti Crm di seconda generazione e i
servizi per le banche e le assicurazioni."
GRUPPO
DATA SERVICE: CONFERMA LA FORTE CRESCITA ANCHE NEL PRIMO SEMESTRE 2002
FATTURATO +173 %, EBITDA +254 %, EBIT +304% RISPETTO ALL'ANALOGO PERIODO DEL
2001
Milano, 3 settembre 2002 - Risultati estremamente importanti per Data
Service (Nm: Das), il leader nel settore dell'outsourcing evoluto per banche
e pubblica amministrazione, che nonostante la crisi del mercato conferma di
essere in grado di mantenere elevati tassi di crescita. Numeri che
confermano un'eccellente redditività, anche a livello di Ebit. Data Service
ha infatti chiuso il primo semestre 2002 con un fatturato di 69,64 milioni
di € registrando un incremento del 173% rispetto allo stesso periodo del
2001. Sempre nel primo semestre il margine operativo lordo (Ebitda) ha
superato i 16,08 milioni di € (pari al 23% dei ricavi) con una crescita
del 254% rispetto all'analogo periodo del 2001, mentre l'Ebit ha superato i
6,43 milioni di € (pari al 9% dei ricavi) con una crescita del 304%
rispetto all'analogo periodo del 2001. L'utile lordo si è assestato a 2,38
milioni in crescita del 92% rispetto all'utile ante imposte del primo
semestre 2001 di 1,24 milioni, nonostante nel semestre siano stati spesati
circa 2,46 milioni di oneri straordinari non ripetitivi. Rispetto ai dati
proforma del 2001 che comprendono il consolidamento integrale della Cni
S.p.A. il fatturato passa da 53,66 milioni a 69,64 milioni in crescita del
30%, l'Ebitda da 9,95 milioni a 16,08 milioni in crescita del 62% e l'Ebit
da 1,4 milioni a 6,43 milioni, anche esso in forte crescita del 359%. Nei
primi sei mesi dell'anno in corso, il gruppo ha comunque prodotto un cash
flow da gestione economica (utile ante imposte più ammortamenti) per 12,02
milioni di €, in crescita del 186% rispetto ai 4,2 milioni di Euro di
giugno 2001. La posizione finanziaria netta del gruppo è negativa per 41,1
milioni di € (39,95 milioni di € al 31 marzo 2002) nonostante l'esborso
di circa 3 milioni di euro per il pagamento dei dividendi da parte della
capogruppo e l'acquisizione della quota di Asi S.p.A., comprensiva della
somma di 6 milioni di euro quale impegno finanziario verso società di
leasing. Nel corso del semestre il Gruppo ha provveduto a deconsolidare
attraverso liquidazioni o cessioni a terzi di tre piccole società
rientranti nell'area di consolidamento attive nella vendita di prodotti
internet che nel 2002 erano state stimate per 6 milioni di Euro di ricavi,
con margine di contribuzione negativo. Come ha commentato l'Amministratore
Delegato Gianluigi Martusciello: "I dati relativi al primo semestre
confermano le nostre previsioni ,e sono la dimostrazione evidente di come il
Gruppo è capace di crescere in un mercato che incomincia solo adesso ad
esprimere le sue reali potenzialità" "Va inoltre sottolineato che
grazie alla riuscita integrazione delle società del Gruppo e grazie
all'opera di razionalizzazione del perimetro di consolidamento, riusciamo a
migliorare costantemente la nostra redditività." ha concluso
Martusciello. Compiacimento per quanto svolto finora dunque, ed ulteriore
fermo impegno per mantenere ed incrementare la posizione di leader in Italia
di un mercato, quello dell'outsourcing evoluto di processi, che mostra
tuttora promettenti tassi di crescita sia per i tradizionali clienti,
costituiti dalle istituzioni finanziarie, che per i nuovi settori: Pubblica
Amministrazione in testa.
GRUPPO
MONDO TV: NEL 1° SEMESTRE 2002 CRESCONO FORTEMENTE RICAVI E REDDITIVITÀ.
+51% I RICAVI CONSOLIDATI (17,7 MILIONI DI EURO) E +57% L'EBITDA CONDOLIDATO
(15 MILIONI DI EURO) CHE DIVENTA L'84% DEL FATTURATO.
Roma, 3 settembre 2002 - Anche il 1° semestre 2002 è stato di
straordinaria crescita (in uno dei periodi più difficili della storia per
il settore dell'animazione a livello mondiale) per il Gruppo Mondo Tv -
primario operatore in Europa nella creazione e distribuzione di "cartoons"
per la Tv, il cinema ed i settori correlati - che ha registrato una crescita
dei ricavi consolidati del 51% a 17,7 milioni di Euro (11,7 nel 1° semestre
2001) e del 57% del Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato a 15
milioni di Euro (9,5 milioni di Euro al 30/6/2001). La positiva evoluzione
della redditività è testimoniata dall'incremento dell'Ebitda anche in
termini percentuali rispetto al Valore della Produzione, passando dall'81%
(1° semestre 2001) all'attuale 84%, margine tra i più elevati d'Europa nel
settore di competenza del Gruppo. Sul fronte dei ricavi, la quota conseguita
nei settori correlati (tra cui home video, merchandising, diritti musicali
ed editoria) ha rappresentato - sempre nel 1° semestre 2002 - il 61% del
totale rispetto al 53% dei primi sei mesi del precedente esercizio,
confermando la capacità di agevole diversificazione delle fonti di reddito
per ammortizzare gli andamenti ciclici del settore (tra cui la crisi della
pubblicità televisiva) e ponendosi come "player" a 360° sul
mercato di riferimento in assoluta unicità nell'Europa Continentale dove le
aziende del settore realizzano prevalentemente ricavi televisivi. L'utile
ante-imposte consolidato ha raggiunto i 6,8 milioni di Euro incrementando di
circa il 22% il valore del 1° semestre del precedente esercizio (5,5
milioni di Euro). Questi, i principali dati contenuti nella relazione
semestrale approvata dal Consiglio di Amministrazione della società
tenutosi oggi presso la sede di Roma. Circa il criterio contabile di
imputazione dei ricavi che derivano dalle concessioni temporanee, è utile
ricordare che esso impone il riconoscimento dei ricavi stessi in quote
costanti lungo il periodo di durata del contratto, e non al singolo periodo
in cui si perfeziona la cessione (come invece effettuato dai competitors
internazionali): ciò determina una lettura conservativa delle risultanze
contabili e consente al Gruppo una "visibilità" elevata di tale
quota di ricavi. L'incremento dell'Ebitda più che proporzionale
dell'incremento dei ricavi evidenzia, inoltre, come i costi operativi
crescano, sempre in termini relativi, in misura inferiore rispetto ai ricavi
(costi: +19% e ricavi: +51%) per effetto dell' ulteriormente aumentata
efficienza gestionale del Gruppo. Il Risultato Operativo (Ebit), sempre a
livello di Gruppo, è cresciuto da un valore di 5,2 milioni di Euro sino a
7,7 milioni di Euro, pari ad un incremento del 48%, nonostante l'aumento
degli ammortamenti, passati da 4,3 a 7,3 milioni di Euro, per effetto della
mole notevole degli investimenti realizzati. Sempre nel periodo in esame,
infatti, il Gruppo ha sostenuto investimenti per circa 23,5 milioni di Euro
(tra i più elevati nel settore a livello europeo) finalizzati alla
realizzazione, tutt'ora in corso, di 7 serie di cartoons per la Tv (pari ad
un totale di 195 episodi) e 4 film per il cinema. L'area finanziaria e
l'area straordinaria non presentano variazioni significative: i proventi
finanziari netti sono pari a 289.000 Euro, mentre i proventi straordinari
netti sono stati pari a 32.000 Euro. La posizione finanziaria netta,
nonostante la straordinaria mole di investimenti, sempre a livello di Gruppo
al 30 giugno 2002, è rimasta positiva per 9,6 milioni di Euro (20,7 milioni
di Euro al 31/12/2001). Nel corso del semestre in esame, la società
controllata Mondo Home Entertainment, attiva nel settore Video/Dvd ha
intrapreso l'attività con risultati molto incoraggianti in termini di
"sell out" attraverso la commercializzazione presso le principali
catene della Gdo (tra cui: Auchan, Carrefour, Mediaworld, Panorama, Upim e
Conad). E' significativo segnalare inoltre che nel corso del semestre in
esame è stata consolidata la partnership con la società Igel Media AG di
Amburgo, fortemente radicata sui mercati del Nord Europa e che dispone di
una "library" di valore significativo tra cui parte dei diritti
della produzione del Gruppo francese Xilam, recentemente approdato alla
quotazione sul secondo mercato francese. Molto positivi anche i risultati
della capogruppo Mondo Tv S.p.A. che ha realizzato nei primi sei mesi
dell'anno ricavi per 16,7 milioni di Euro (+47% rispetto al 1° semestre
2001) ed un risultato prima delle imposte pari a 7,3 milioni di Euro (5,8
milioni di Euro nei primi sei mesi del precedente esercizio).
EDWARD
JONES INVESTMENTS SCEGLIE ASCENTIAL PER GARANTIRE L'EFFICACIA DELLE PROPRIE
PROPOSTE DI INVESTIMENTO PERSONALIZZATE.
Milano, 3 settembre 2002 - Ascential Software Corporation (Nasdaq: Ascl),
produttore leader di soluzioni per l'integrazione e la gestione dei dati
archiviati e distribuiti nei vari sistemi aziendali (Edi: Enterprise Data
Integration), ha annunciato che Edward Jones Investments, una delle prime 10
società d'intermediazione statunitensi per portafoglio d'investimenti, ha
implementato la soluzione Ascential Integrty per la qualità dei dati, nell
'ambito di un progetto finalizzato a fornire informazioni maggiormente
personalizzate agli oltre 8.500 operatori impegnati nel servire quasi 6
milioni di investitori sparsi in tutto il mondo. Edward Jones utilizza il
prodotto Integrty per ripulire le informazioni relative agli investitori,
consolidando tutti i dati in un unico data warehouse globale. La società ha
creato una piattaforma avanzata che consente sia ai promotori che ai
collaboratori che lavorano da casa, di definire ed attuare strategie d'
investimento altamente redditizie e personalizzate, secondo le esigenze di
ciascun cliente. "Mentre i nostri sistemi IT di base sono organizzati
intorno alle transazioni, i nostri operatori finanziari forniscono servizi
d'investimento a privati, famiglie e piccole imprese", ha spiegato
Scott Vicars, IT Manager Responsible for Decision Support di Edward Jones.
"Migliorare la qualità dei dati sulla clientela, eliminando le
duplicazioni dei nominativi e riconciliando in un'unica rappresentazione
omogenea tutti i record relativi a una stessa posizione cliente, è
essenziale per poter fornire i servizi personalizzati per i quali la nostra
società è apprezzata". "Grazie alla soluzione per la qualità
dei dati Ascential Integrty, siamo in grado di fornire ai nostri 8.500
operatori negli Stati Uniti informazioni precise e complete su ciascuno dei
loro clienti, compresi tutti i dati relativi al portafoglio e al patrimonio,
in modo tale da poter offrire un servizio migliore e proporre investimenti
in linea con le esigenze specifiche dei singoli". Nel sistema
principale basato su mainframe con il quale Edward Jones effettua la
gestione dei clienti, spesso a una posizione d'investimento sono associati
più investitori, come nel caso di investimenti congiunti, tutele e fondi
pensione; allo stesso modo, accade frequentemente che più posizioni cliente
facciano capo a un unico investitore. Queste situazioni hanno impedito fino
a oggi agli operatori e agli addetti al marketing della società di ottenere
un quadro consolidato e completo della posizione di ogni singolo
investitore. Per risolvere questo inconveniente è stato deciso di
implementare un data warehouse per tutti i dati cliente e di adottare la
soluzione per la qualità dei dati di Ascential Software. Il processo per la
qualità dei dati messo a punto da Edward Jones identifica in maniera
univoca gli investitori, i clienti associati a ogni posizione e le posizioni
facenti capo a più investitori o a uno stesso nucleo familiare consolidando
i dati cliente nel data warehouse utilizzato da operatori e personale della
sede centrale, tutto su una rete privata criptata e protetta tramite
password. "L'alto livello di personalizzazione dei suggerimenti
finanziari disitingue Edward Jones dalle numerose società d'intermediazione
esistenti", ha affermato Ken King, General Principal of Marketing
Research di Edward Jones. "L'instaurazione di un solido rapporto con i
clienti è il modo migliore per rispondere alle loro esigenze. Ascential ci
ha permesso di trasformare questo approccio teorico in realtà fornendoci la
capacità di identificare e soddisfare al melgio le aspettative dei clienti,
accrescendo di pari passo la redditività della società e degli
investitori".
FIDIA SPA:
FIDIA ACQUISISCE IL 100% DI SITRA AUTOMAZIONE, SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLA
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI COMPONENTI ELETTRONICI PER SISTEMI DI
FRESATURA AD ALTA VELOCITÀ.
Torino, 3 settembre 2002 - Si è perfezionata il 1° agosto a Torino
l'acquisizione da parte di Fidia Spa del controllo totalitario di Sitra
Automazione SpA, società già controllata al 73%. L'operazione si è
realizzata attraverso l'acquisto del residuo 27% del capitale sociale della
società, attraverso il pagamento ai soci di minoranza del 66% in azioni
Fidia SpA ed il residuo 34% con un conguaglio cash pari a 93.640 Euro.
L'acquisizione di Sitra - società specializzata nel campo degli azionamenti
elettrici e dell'elettronica di potenza per applicazioni industriali che nel
2001 ha conseguito un fatturato di 1,5 milioni di Euro - rientra in
un'ottica di integrazione verticale dei processi produttivi strategici, in
vista della realizzazione di ulteriori investimenti in questo settore. La
divisione elettronica (progettazione e realizzazione di controlli numerici)
del Gruppo a cui Sitra appartiene - che assorbiva il 36,6% del fatturato
consolidato al 31/12/2001 - costituisce l'area di attività a maggior valore
aggiunto, su cui Fidia incentra previsioni di crescita, sviluppo e
investimento, anche per linee esterne. Fidia S.p.A., con sede a Torino, è
la holding operativa di un Gruppo leader nella progettazione, produzione e
commercializzazione di sistemi integrati per la lavorazione di forme
complesse, in particolare nella produzione e commercializzazione di
controlli numerici e macchine fresatrici ad alta velocità destinati
principalmente al settore della stampistica. Il Gruppo - che impiega oltre
330 dipendenti - opera attraverso 4 stabilimenti produttivi, 6 Filiali
commerciali, 8 Service Centers e una vasta rete di agenti e distributori in
grado di svolgere attività di vendita e assistenza clienti sui mercati
esteri con copertura geografica mondiale.
ENTERPRISE
IRELAND PRESENTA L'ANNUAL REPORT 2001: BUONE PERFORMANCE DELLE AZIENDE
IRLANDESI, NONOSTANTE LE DIFFICOLTA' DEL MERCATO LE ESPORTAZIONI CRESCONO
DEL 6.9% E RAGGIUNGONO I 10.9 MILIARDI DI EURO.
Milano, 3 settembre 2002 - Le aziende clienti di Enterprise Ireland, l'ente
di Governo irlandese per il commercio e le tecnologie, hanno registrato nel
2001 anno una crescita nelle esportazioni del 6,9%, raggiungendo la cifra di
10,9 miliardi di euro. Il totale delle vendite ammonta a 24,3 miliardi di
euro, con un aumento dell'8.8%. Particolarmente significativo l'incremento
negli investimenti in R&S pari a 100 milioni di euro. Nella metà dei
settori manifatturieri la spesa delle aziende irlandesi in R&S eguaglia
o supera la media Oecd. E' stata sostenuta così una crescita lorda
dell'occupazione di 14 mila unità, la terza più consistente negli ultimi
10 anni, con un incremento netto di posti di lavoro nelle aziende indigene
di 1.081 unità che porta il settore a un volume totale di 148.116 posti.
Dan Flinter, Chief Executive Officer di Enterprise Ireland, ha dichiarato:
"Si tratta di una ottima performance considerando le difficoltà nel
panorama economico internazionale, in particolare nella seconda metà del
2001. Il settore del software vanta risultati lusinghieri con un aumento
delle esportazioni del 28.6% e un valore di 1.48 miliardi di euro".
Commentando la situazione economica attuale, ha continuato: "le
condizioni del commercio internazionale sono ancora difficili e, mentre il
punto più basso del ciclo si è verificato all'inizio di quest'anno, nella
migliore delle ipotesi la ripresa internazionale è da considerarsi fragile.
Tutti gli indicatori dimostrano che le condizioni del mercato per il resto
di questo anno continueranno ad essere difficili". Nonostante ciò, le
aziende irlandesi stanno dimostrando un'attenzione continuativa alla ricerca
e sviluppo e alle attività di marketing a livello internazionale. "Le
aziende irlandesi hanno dovuto limitare il loro sviluppo ma ora stanno
spingendo per internazionalizzare il loro business. Questo approccio è
molto incoraggiante". Nella prima metà del 2002, Enterprise Ireland ha
lavorato attivamente con oltre 600 aziende clienti sui mercati
internazionali. Questa attività ha incluso la facilitazione dell'accesso ai
key buyer dei diversi mercati, la partecipazione a 20 fiere internazionali e
il coinvolgimento in 17 missioni commerciali. In aggiunta, oltre 2 mila
buyer sono stati portati in Irlanda per incontrare i clienti di Enterprise
Ireland. Queste attività continueranno per il resto dell'anno con un
particolare focus sulle opportunità emergenti nell'Europa centrale ed
orientale. Enterprise Ireland ha mantenuto il suo impegno nei confronti
delle start-up ad alta tecnologia, con un forte potenziale di crescita nelle
esportazioni. 50 nuove aziende saranno infatti costituite entro la fine del
2002. Una recente indagine condotta dall'ente irlandese dimostra che, negli
ultimi tre anni, 164 aziende start-up hanno generato esportazioni per 180
milioni di euro e oltre 6 mila posti di lavoro. Il settore dei venture
capital che ha sospeso gli investimenti nella seconda metà de 2001 ha
cominciato a rientrare nel mercato. Comunque, recentemente il valore
dell'investimento da parte dei venture capitalist si è notevolmente ridotto
tenendo conto di possibili "down rounds". Enterprise Ireland ha
finanziato poi lo sviluppo di nuovi settori emergenti come Digital Media,
Biotecnologia, Photonics e Nanotecnologia, con un investimento di 40 milioni
di euro. Le leve sono state il sostegno alle ricerche nell'ambito del Third
Level research system, agli incubatori in 15 college, e la
commercializzazione dei risultati delle ricerche in partnership con le
Università, per favorire tra l'altro l'emergere di nuovi imprenditori.
Inoltre, Enterprise Ireland ha sostenuto la costituzione di fondi di venture
capital focalizzati su questi settori, e attualmente sta cercando persone
qualificate in Irlanda e altrove per costituire nuove start-up. Le
condizioni variabili del mercato, in particolare le variazioni nel tasso di
cambio euro/ sterlina, avranno una ricaduta sui margini e sulla competitività
di alcune società irlandesi. L'apprezzamento dell'euro nei confronti della
sterlina di circa il 7% evidenzia il bisogno delle aziende di gestire le
fluttuazioni dei cambi e la loro esposizione finanziaria verso il mercato
britannico. Risposte appropriate sono gli incrementi nella capacità
competitiva e produttiva nel breve periodo, e nella diversificazione di
mercato nel lungo periodo. Nel breve periodo gli obiettivi di Enterprise
Ireland sono: - Lavorare con le aziende per dare accesso ai key buyers -
Assicurare un forte flusso di nuove start-up a Dublino e in altre città del
paese - Assicurare alle aziende un posizionamento competitivo "E'
cruciale che le aziende vengano incoraggiate a investire nella ricerca e
sviluppo e ad accelerare il processo di commercializzazione delle ricerche
condotte negli istituti di ricerca " ha concluso Dan Flinter.
APRE AD
AREZZO IL 3° NEGOZIO XSPORT LA NUOVA CATENA DEL GRUPPO GIACOMELLI SPORT
Milano, 3 settembre 2002 - E' stato inaugura venerdì 2 agosto, in Corso
Italia 92, in pieno centro storico ad Arezzo, un nuovo negozio Xsport, la
nuova catena di punti vendita di Giacomelli Sport Group, per un target
giovane, brand aware e con un gusto fashion oriented. Xsport è la prima
catena sportiva in Italia che posizionandosi all'interno del "full
price market", presenta i prezzi più competitivi del mercato. "La
catena Xsport, con negozi perfettamente complementari a quelli già
esistenti del Gruppo Giacomelli Sport, copre il segmento fashion calzature
del mercato degli articoli sportivi, andandosi a posizionare in un'area non
ancora ben presidiata dalla distribuzione già esistente e che presenta
elevati livelli di redditività e forte possibilità di crescita
organica." - afferma Gabriella Spada presidente del Gruppo Giacomelli
Sport. Xsport è leader nell'anticipo della presentazione dei nuovi prodotti
e delle ultime tendenze moda, la sua strategia si concentra su un attento e
accurato studio dell'offerta di prodotto di alto profilo qualitativo. Vanta
la presenza di tutti i brand leader come Nike, Adidas, Reebok, e ha una
costante attenzione a cogliere i trend di mercato. Il vasto assortimento e
il mix merceologico, fortemente superiore a quello dei competitors,
caratterizzano la gamma dei prodotti Xsport. Punto di forza della catena
Xsport è anche l'esclusivo format dei negozi, l'arredamento, lo studio dei
colori e l'acustica dei punti vendita sono stati studiati per esaltare il
valore dei grandi marchi e per dare massima visibilità a tutte le novità
di tendenza. I negozi Xsport hanno dimensioni più contenute rispetto ai
megastore del Gruppo Giacomelli Sport e sono ubicati sia nei centri
commerciali con bacini di utenza superiori ai 250.000 abitanti che nei
centri storici: tutte le location sono in aree strategiche ad elevato
traffico. Nei prossimi giorni apriranno altri 2 negozi Xsport: nel centro
storico di San Benedetto del Tronto e a Pesaro nel Centro Commerciale
Miralfiore.
ANCORA IN
CRESCITA LE PRENOTAZIONI VIAGGI DEL VENTAGLIO PER IL PERIODO AGOSTO -
OTTOBRE (+12%) GRANDE SUCCESSO DELLE DESTINAZIONI MARE ITALIA (+28%)
RADDOPPIO DEL FATTURATO SULLA DESTINAZIONE SPAGNA
Milano, 3 Settembre 2002 - Molto positivo il trend di crescita (+12%) del
fatturato prenotazioni di Viaggi del Ventaglio (registrato al 27 agosto 2002
rispetto alla stessa data 2001) che, nel periodo agosto-ottobre, conferma il
buon andamento del trimestre che rappresenta circa il 40% del fatturato
dell'intero esercizio (nella rilevazione del 27 luglio il dato aveva già
fatto registrare + 9%) e che consentirà al Gruppo di chiudere l'esercizio
2002 con ricavi superiori all'anno precedente. Confermato il successo dei
villaggi VentaClub Italia che grazie anche al buon riscontro ottenuto dalle
strutture in Calabria, Sardegna, Sicilia e Isola d'Elba, hanno fatto
registrare un notevole incremento di fatturato (+28%) raggiungendo i 50
milioni di Euro. Buona la performance del marchio "Columbus"(+11%)
ed in particolare la destinazione Spagna che, introdotta quest'anno nella
programmazione, ha raggiunto un fatturato pari a 25 milioni di Euro. Tale
risultato, unitamente alla crescita registrata dalla programmazione Spagna
di Viaggi del Ventaglio (+12%), ha consentito al Gruppo di raddoppiare i
volumi di fatturato sulla destinazione rispetto allo scorso anno. Per quanto
riguarda il marchio "Utat", da segnalare l'incremento dei viaggi
di gruppo in Italia (+16%) ed Europa (+10%), mentre il marchio
"Caleidoscopio" ha fatto registrare incremento del 70% sul
prodotto Australia e Pacifico e del 57% sul prodotto Oriente. In crescita il
successo della formula "Advance Booking", cioè le prenotazioni
realizzate a 30 o 60 giorni prima della partenza, che ha superato il 40%
delle vendite complessive. Questo risultato, oltre a limitare il fenomeno
delle vendite "last minute", conferma il successo di una formula
innovativa volta a fidelizzare i clienti qualificando i servizi e la
marginalità dei ricavi.
AUSTRIAN
AIRLINES GROUP: IL RISANAMENTO PROSEGUE CON SUCCESSO RISULTATO DEL BILANCIO
D'ESERCIZIO PER IL 1° SEMESTRE 2002 (METODO IAS)
Milano, 3 settembre 2002 - Con + 29,7 milioni di Euro (contro - 31,5 milioni
di Euro dello stesso periodo nel 2001) nel 1°semestre di quest'anno,
Austrian Airlines Group ha ottenuto un risultato finanziario positivo (Ebit)
dopo il 2001, anno drammatico per il traffico aereo mondiale. Il risultato
del 1° semestre al lordo delle imposte (Egt) è pari a + 4,3 milioni di
Euro a fronte di - 70,2 milioni di Euro nello stesso periodo dell'anno
precedente. Il traffico passeggeri di Austrian Airlines Group nei primi sei
mesi è persino aumentato dello 0,5 % per un totale di 4.086.918 milioni di
passeggeri trasportati, nonostante una riduzione dell'offerta pari al 6,9 %
(- 12,1 % per il servizio di linea). Vagn Soerensen, presidente del
consiglio direttivo di Austrian Airlines Group, riguardo al suo 1° bilancio
semestrale ha dichiarato: "Grazie alla coerente applicazione del nostro
vasto programma di risanamento, avviato all'inizio dell'anno, siamo riusciti
ad ottenere questi primi risultati positivi che costituiscono un forte
stimolo per ulteriori sforzi comuni. Ora si tratta di dimostrare capacità
di resistenza e soprattutto lungimiranza economica!" Nel 1° semestre
2002 il risultato finanziario è nettamente migliorato rispetto all'anno
precedente. L'Ebitdar ha raggiunto i 252,4 milioni di Euro a fronte dei 79,7
milioni di Euro dello stesso periodo del 2001. Rispetto ai -31,5 milioni di
Euro dell'anno precedente, l'Ebit è aumentato di 61,2 milioni di Euro
raggiungendo un risultato di 29,7 milioni di Euro. Il risultato al lordo
delle tasse è di 4,3 milioni di Euro rispetto ai 70,2 milioni di Euro del 1°
semestre 2001. Thomas Kleibl, Chief financial officer di Austrian Airlines
Group, ha elencato gli obiettivi per il bilancio annuale: "Come primo
obiettivo di quest'anno il nostro programma di risanamento prevede il
pareggio dell' Ebit. Tutti i processi aziendali sono stati focalizzati verso
questo scopo." - e riguardo alle aspettative per l'andamento del 2°
semestre 2002 ha aggiunto: "Presupponendo una situazione generale
favorevole, anche per il 2° semestre prevediamo un Ebit quasi in pareggio.
Ciò dipende in larga misura da vari fattori tra cui il costo del carburante
e l'andamento generale della congiuntura economica."
Il risultato del
primo semestre di Austrian Airlines Group in cifre (milioni di Euro):
in milioni di EUR
|
|
1-6 / 2002
|
1-6 / 2001
|
+/- %
|
Ricavi vendite
|
Euro
|
1.030,9
|
1.035,5
|
-0,4
|
EBITDAR rettificato 1)
|
Euro
|
156,9
|
124,9
|
25,6
|
EBITDAR
|
Euro
|
252,4
|
79,7
|
216,7
|
EBIT rettificato 2)
|
Euro
|
7,0
|
-21,3
|
-
|
EBIT
|
Euro
|
29,7
|
-31,5
|
-
|
Risultato al lordo delle imposte rettificato 2)
|
Euro
|
-24,2
|
-57,7
|
-
|
Risultato al lordo delle imposte
|
Euro
|
4,3
|
-70,2
|
-
|
Cash Flow operativo
|
Euro
|
305,6
|
17,1
|
-
|
Passeggeri trasportati
|
|
4.086.918
|
4.067.595
|
0,5
|
Loadfactor passeggeri (servizio di linea)
|
%
|
68,6
|
68,1
|
0,5P.
|
1. rettificato dei proventi da vendite
di immobilizzazioni e delle differenze di cambio valute straniere alla data
di chiusura 2. rettificato dei proventi da vendite di immobilizzazioni,
delle differenze di cambio valute straniere alla data di chiusura e delle
detrazioni/incrementi in base alle valutazioni dei velivoli Il cash flow
operativo è aumentato sensibilmente dai 17,1 milioni di Euro dell'anno
scorso agli attuali 305,6 milioni di Euro, grazie al miglioramento
dell'attività operativa, in base alle attuali valutazioni del cambio del
dollaro per aeromobili messi in vendita (IAS 36) e variazioni nel working
capital (per aumentati accantonamenti derivati da biglietti aerei venduti e
non ancora utilizzati). Nel 1° semestre 2002, gli oneri d'esercizio hanno
raggiunto la cifra di 1.130,3 milioni di Euro, superiore di 20,4 milioni di
Euro (pari all'1,8 %) rispetto all'anno precedente. L'aumento è da
attribuirsi sostanzialmente a un accantonamento secondo Ias 36 (vedi
paragrafo sul cash flow operativo) per velivoli messi in vendita.
Rettificati di questo effetto, i costi sono calati. Soprattutto per i costi
variabili, i tagli alla produzione hanno determinato una sensibile riduzione
dei costi. Nonostante la consistente riduzione generale della produzione (-
6,9 % nell'offerta totale km/posti / e -12,1 % nell'offerta totale km/posti
per il servizio di linea) i ricavi della gestione ordinaria sono aumentati
dell'1,4 %, totalizzando la cifra di 960,2 milioni di Euro. I ricavi
d'attività complementari sono calati del 20%, per i minori proventi da
noleggio velivoli. In totale i ricavi delle vendite sono stati pari a
1.030,9 milioni di Euro, facendo registrare un leggero calo dello 0,4 %.
Austrian Airlines Group è riuscita a portare avanti il risanamento del
settore operativo. Effetti strutturali sono derivati dalla riduzione delle
capacità a lungo raggio a favore delle produzioni a corto e breve raggio
con maggiore ricavo unitario. Ulteriori ricavi operativi, per un totale di
95,1 milioni di Euro, sono derivati da differenze di cambio obbligazioni in
valute straniere alla data di chiusura, grazie al calo del dollaro rispetto
all'Euro. Il reddito operativo di Austrian Airlines Group è salito così
dai 1.078,4 milioni di Euro del 1°semestre dell'anno scorso agli attuali
1.160 milioni di Euro del primi sei mesi 2002. Josef E. Burger, Chief
commercial officer di Austrian Airlines Group, ha presentato brevemente la
strategia di marketing implementata dal Gruppo dall'inizio del 2002 a oggi:
"Grazie a una gestione attenta della capacità e ai miglioramenti
strutturali nell'offerta delle rotte, si è ottenuto un aumento dello yield
(ricavo per passeggero in rapporto ai km/passeggeri sui voli di linea) pari
al 15,1 %. In Europa abbiamo realizzato uno sviluppo del traffico
sensibilmente superiore alla media (media Aea dell'introito per passeggeri a
km: - 8,1 %; Austrian Airlines Group: + 6,6 %). Il load factor passeggeri è
aumentato del 2,4 % nel traffico a medio raggio (pari al 60,6 %) e dello 0,6
% nei voli a lungo raggio (pari al 75,5 %)." Per il 2° semestre è
previsto il consolidamento del Gruppo nel settore voli regionali con
l'integrazione della compagnia aerea Rheintalflug nella Tyrolean Airways. Il
riposizionamento del segmento regionale nel programma dei voli di linea è
uno dei contenuti centrali dello sviluppo di una nuova architettura per il
marchio Austrian Airlines Group. Entrambi i provvedimenti mirano ad ottenere
una maggiore penetrazione di Austrian Airlines nel mercato e a consentire
che l'immagine del marchio Austrian Airlines Group rifletta con coerenza il
production company concept (concetto casamadre).
LORETTA
BARTOLUCCI DIRETTORE VENDITE SWISS INTERNATIONAL AIR LINES §
Milano, 3 settembre 2002 - Loretta Bartolucci, trentaquattro anni, è stata
nominata Direttore Vendite di Swiss International Air Lines in Italia. Nata
a Milano, la sua carriera ha inizio presso Hilton Hotels dove, nel 1987
ricopre per tre anni il ruolo di agente vendite e prenotazioni. Dopo una
breve esperienza presso il Tour Operator Costour, partecipa alla creazione
del primo ufficio commerciale Hilton Corp. & Conrad Hotels, in qualita'
di coordinatrice vendite. Bartolucci approda nel settore aereo nel 1992, con
lo start-up in Italia di United Airlines, dove viene nominata dapprima
account executive e quindi corporate account executive. Nel 1996, con la
nascita di Azzurraair, ricopre la funzione di Corporate sales &
Marketing coordinator. Ritorna a Milano con Austrian Airlines, dove viene
nominata Key Account Delegate e quindi Business Sales Manager per il mercato
italiano. Bartolucci entra con la stessa funzione in Swissair nel 1999 e,
nell'ambito della partnership con la compagnia di bandiera belga, viene
riconfermata Business Sales Manager Italy per Swissair e Sabena. Nel 2002
diventa quindi Direttore Vendite Italia di Swiss International Air Lines.
LUFTHANSA
AMPLIA L'OFFERTA DEI COLLEGAMENTI CON LA NIGERIA NUOVA DESTINAZIONE ABUJA
Milano, 3 settembre 2002 - A partire dal 28 ottobre 2002 Lufthansa introduce
due nuovi voli settimanali per Abuja e incrementa i collegamenti con Lagos
da quattro a sei voli settimanali, potenziando in questo modo i collegamenti
con la Nigeria. Il Direttore Generale di Lufthansa per l'Africa occidentale,
Michael Wurche, ha dichiarato che l'ampliamento dell'offerta di voli per la
Nigeria fa parte di una strategia globale di Lufthansa che mira a migliorare
la propria rete di collegamenti nell'Africa occidentale. "Abuja, la
capitale del paese più popolato dell'Africa, potrà beneficiare dei servizi
di qualità di Lufthansa", ha affermato Michael Wurche esprimendo
gratitudine nei confronti del Ministero dell'Aviazione per la tempestiva
approvazione a procedere. In seguito al ritorno della democrazia in Nigeria
e alle nuove politiche sulla privatizzazione e sugli investimenti
dall'estero adottate dal governo, ad Abuja, nel corso degli ultimi tre anni,
si è assistito ad un incremento delle attività politiche ed economiche. A
partire dal 28 ottobre 2002 il collegamento con la capitale nigeriana sarà
operato da Lufthansa il lunedì e il venerdì con arrivo ad Abuja alle 18:50
e partenza per Francoforte alle ore 20:30. Lagos sarà servita da voli
giornalieri ad eccezione del mercoledì. Abuja si aggiunge così alla rete
dei collegamenti Lufthansa attualmente costituita da 328 destinazioni
servite in 89 paesi del mondo. I passeggeri in partenza da Abuja potranno
inoltre avvalersi dei numerosi vantaggi offerti da Star Alliance, la più
importante alleanza dei cieli che riunisce 17 compagnie aeree con 729
destinazioni in 124 paesi. L'allenaza consente l'accesso a tariffe agevolate
oltre alla possibilità di accumulare e spendere miglia sui programmi di
fidelizzazione di ciascuna compagnia. Grazie all'accordo di code-sharing tra
Lufthansa e United Airlines, i passeggeri in partenza da Abuja e Lagos verso
gli Stati Uniti possono inoltre usufruire della rete di collegamenti servita
dalla compagnia aerea statunitense verso gli Stati Uniti e l'area del
Pacifico. Lufthansa quest'anno celebra i 40 anni di attività in Nigeria,
iniziata nel 1962 con i primi collegamenti per Lagos. Dopo Akkra, servita
dal 1967, Abuja è la terza città dell'Africa occidentale direttamente
collegata con la rete di Lufthansa.
DELTA AIR
LINES SIGLA UN ACCORDO DI MARKETING CON CONTINENTAL AIRLINES E NORTHWEST
AIRLINES
Milano, 3 settembre 2002 - Delta Air Lines ha annunciato il 23 agosto di
essere entrata a far parte di un accordo di marketing con Continental
Airlines e Northwest Airlines che consentirà ai passeggeri una più ampia
scelta di destinazioni pur mantenendo un'ampia competitività tra i tre
vettori. Questa è la risposta di Delta all'accordo annunciato da United
Airlines e Us Airways all'inizio dell'estate. L'accordo include: Codesharing
- Le tre compagnie opereranno tutti i loro voli in codeshare. Frequent Flyer
reciproco - I clienti potranno accumulare e riscattare i premi del programma
Frequent Flyer di ognuna delle tre compagnie indipendentemente dal programma
di appartenenza o dalla compagnia con la quale viaggiano. Utilizzo delle
reciproche lounge negli aeroporti. Ottimizzazione delle coincidenze dei voli
- Le tre compagnie continueranno a programmare indipendentemente i
rispettivi voli, ma ognuna valuterà il proprio piano per ottimizzare le
coincidenze più convenienti. Coordinamento dei rispettivi servizi
aeroportuali. Il nuovo accordo sarà attuato dapprima negli Stati Uniti,
Canada e Carabi e poi sulle rotte europee, asiatiche e in America Latina;
sarà inoltre soggetto alla revisione ed approvazione del U.S. Department of
Transportation (Dot), dei pilot groups di Delta e Northwest e dei partner
internazionali dell'alleanza. L'accordo prevede un'intesa tra i tre vettori
statunitensi e i loro partner europei nel rispetto degli accordi di
cooperazione commerciale che includono Continental, Northwest, il loro
partner internazionale Klm e SkyTeam. Attualmente i membri di SkyTeam sono:
Delta, Aeromexico, Alitalia, Air France, Csa Czech Airlines e Korean Air. I
partner SkyTeam continueranno a beneficiare dell'antitrust immunity già
assegnata a Delta, Alitalia, Air France, Csa Czech Airlines e Korean Air.
Quando l'accordo di marketing sarà pienamente operativo, i passeggeri
potranno accumulare e riscattare i premi frequent flyer di ognuno dei
vettori partner dell'alleanza. SkyTeam sarà così più competitiva rispetto
alle altre maggiori alleanze internazionali, Star Alliance e Oneworld. Leo
F. Mullin, Delta chairman and chief executive officer, ha detto: "Alla
base di questo accordo c'è la volontà di favorire il cliente poiché
quando sarà operativo consentirà ai nostri passeggeri di viaggiare più
facilmente verso un maggior numero di destinazione in tutto il mondo. Dalla
biglietteria ai programmi frequent flyer, alla consegna dei bagagli, tutti i
servizi rivolti alla clientela saranno migliorati. L'iniziativa è inoltre
fortemente competitiva su due fronti poiché consentirà ai vettori
partecipanti di raggiungere un maggior numero di passeggeri e introiti in
mercati altrimenti non accessibili. Garantirà inoltre a Delta, Continental
e Northwest, di misurarsi ad armi pari con United Airlines e US Airways che
già annunciarono un accordo simile all'inizio dell'estate. Una enorme
pressione fiscale grava sul settore aereo. Nelle recenti settimane alcuni
vettori hanno annunciato ulteriori ristrutturazioni, licenziamenti e
addirittura bancarotta. L'accordo ha infine un ruolo molto importante nei
piani di rafforzamento della nostra competitività soprattutto in questi
momenti particolarmente difficili". L'accordo di marketing è soggetto
a revisione da parte dell' U.S Department of Transportation (Dot). Dovranno
inoltre essere discusse e concordate le modifiche da apportare alle clausole
contrattuali dei piloti Delta e Northwest. Delta discuterà la proposta di
accordo con i dirigenti sindacali dell'Airline Pilots Association (Alpa)
durante un incontro sindacale del Master Executive Council (Mec) che si terrà
la settimana prossima. L'accordo non è una fusione. Le compagnie
continueranno ad operare in maniera indipendente e a competere anche in
relazione a tariffe, orari, capacità e gestione delle entrate. Delta,
Continental e Northwest lavoreranno con Dot con lo scopo di finalizzare la
revisione dell'accordo entro Novembre 2002 e completare le altre
approvazioni e negoziati entro il 5 Dicembre 2002. Se questi tempi saranno
rispettati, le compagnie potranno implementare gli accordi nella primavera
2003. Delta è la compagnia aerea americana leader sulle rotte
transatlantiche e la seconda compagnia al mondo per passeggeri trasportati.
Offre più di 5.898 voli ogni giorno per 429 città in 76 paesi con Delta,
Delta Express, Delta Shuttle, le compagnie di Delta Connection ed i partner
internazionali. Delta è uno dei co-fondatori dell'alleanza globale SkyTeam.
Infolink: www.delta.com
RAGGIUNTO
L'ACCORDO DI CODE-SHARING TRA ALPIEAGLES E GANDALF AIRLINES PREVISTE DUE
ROTTE INTERNAZIONALI ED UNA NAZIONALE DAL 1° AGOSTO '02 E QUATTRO NAZIONALI
CHE SI AGGIUNGERANNO NEL CORSO DEL MESE DI SETTEMBRE
Marcon (Venezia) - Orio al Serio (Bergamo), 3 settembre 2002 - Grazie
all'accordo raggiunto tra le due dinamiche compagnie aeree, AlpiEagles e
Gandalf Airlines i collegamenti diretti con voli di andata e ritorno
giornalieri, tra lo scalo di Ronchi del Legionari per Bruxelles e Budapest e
lo scalo di Brescia Montichiari per Olbia, sono operati in code-sharing dal
1° agosto Nel corso del mese di settembre, l'accordo si estenderà anche
sull'esistente collegamento tra l'aeroporto Marco Polo di Venezia e Napoli
Capodichino con un consistente incremento delle frequenze giornaliere. Sarà
altresì introdotta la nuova rotta in partenza dall'aeroporto Marco Polo di
Venezia e Bari Palese con due comode frequenze giornaliere dal lunedì al
venerdì ed una frequenza al giorno anche per il sabato e la domenica.
Inoltre, nuovi anche i collegamenti in partenza dall'aeroporto Orio Al Serio
di Bergamo con destinazione Napoli Capodichino, con tre frequenze al giorno
dal lunedì al venerdì ed una anche per il sabato e la domenica. Le due
compagnie aeree, che prevedono di effettuare mediamente 831 voli al mese
nell'ambito dell'accordo, potenziano il network e armonizzano i loro
operativi al fine di sviluppare sinergie su rotte e collegamenti che
interpretano le esigenze di chi è spesso in viaggio per lavoro e la scelta
di utilizzare i moderni aeromobili appartenenti alla flotta AlpiEagles e
Gandalf Airlines2, assicurano tempi ridotti d'imbarco ed esclusiva
accoglienza in volo. Le due compagnie hanno concluso questo nuovo ed
importante accordo commerciale, forti della crescita che hanno registrato
negli ultimi mesi. Gandalf Airlines infatti, con una flotta composta da nove
aerei Fairchild-Dornier, sette '328-300' jet e due '328-100 prop, nel corso
del primo trimestre 2002 ha registrato un load factor medio pari al 51%,
contro il 40% dello stesso periodo dello scorso anno; i passeggeri previsti
per l'intero esercizio 2002 sono circa 350.000 rispetto ai 296.000 dell'anno
precedente. Le destinazioni di linea servite nel corso dei primi tre mesi
sono state mediamente 13, cui si aggiungono le tre tratte tipicamente
leisure del periodo estivo. AlpiEagles con una flotta composta da otto jet
Fokker 100, nel corso del 2001 ha registrato un load factor medio pari al
47,6% per un totale di 630.000 passeggeri; i passeggeri nel corso del primo
semestre 2002 sono stati 343.000 rispetto ai 291.000 nello stesso periodo
dello scorso anno con un incremento del 17, 86%. Le destinazioni di linea
servite nel corso dei primi sei mesi del 2002 sono state 16 per un totale di
oltre 8000 tratte volate. Gli aeroporti serviti in Italia complessivamente
dalle due compagnie sono: Milano Linate, Bergamo, Brescia, Venezia, Trieste,
Pisa, Parma, Olbia, Alghero, Cagliari, Roma, Napoli, Lamezia Terme, Trapani,
Catania, Palermo e Pantelleria; all'estero sono: Parigi, Atene, Madrid,
Barcellona, Bruxelles, Stoccarda, Bucarest, Timisoara, Budapest.
AUSTRIAN
AIRLINES GROUP FRA LE PRIME 3 COMPAGNIE AEREE PIÙ PUNTUALI D'EUROPA: IN
ORARIO IL 90% DEI VOLI DI AUSTRIAN AIRLINES GROUP
Milano, 3 settembre 2002 - Nei primi sei mesi dell'anno, Austrian Airlines
Group ha migliorato sensibilmente il tasso di puntualità dei suoi voli.
Nelle indagini statistiche per il primo semestre 2002, condotte dall'Aea
Association of European Airlines, www.aea.be
sulle 28 compagnie aeree affiliate, Austrian Airlines Group occupa il 3°
posto per la puntualità (era al 5° posto nello stesso periodo del 2001).
Su 66.957 voli di linea del Gruppo, effettuati nel primo semestre del 2002,
l' 89,7 % degli aerei sono atterrati in orario. A proposito della
"on-time performance" ottenuta nei primi sei mesi del 2002, Vagn
Soerensen, presidente del consiglio direttivo di Austrian Airlines Group, ha
affermato: "Dal punto di vista dei passeggeri, la puntualità è uno
dei più importanti parametri per valutare la qualità di una compagnia
aerea con un grande network internazionale. Austrian Airlines da 3 anni ha
istituito un dipartimento dedicato alla gestione e controllo della puntualità
("punctuality management department") che gioca un ruolo decisivo
grazie alla sua attività di continua analisi e coordinamento dei processi
produttivi." Questa unità organizzativa controlla e ottimizza i
processi di produzione (ad esempio: la pianificazione, il carico del
catering, i servizi di rifornimento e aeroportuali, gli intervalli tecnici
di manutenzione, i servizi di pulizia, ecc.) che devono essere perfettamente
concatenati per consentire il decollo puntuale di un volo. Il compito
sostanziale del "punctuality management department" consiste nel
coordinamento di tutte le unità organizzative responsabili della puntuale
sequenza delle fasi che precedono il decollo. Anche il singolo passeggero
fornisce un contributo altrettanto importante allo svolgimento puntuale del
volo, presentandosi al check-in dell'aeroporto almeno un'ora e mezza prima
del decollo per i voli a corto e medio raggio, e almeno due ore prima per i
voli a lungo raggio.
CRESCE
L'INTERESSE DELLE AGENZIE DI VIAGGIO EUROPEE PER LE SOLUZIONI ONLINE DI
SABRE.
Milano, 3 settembre 2002 - Le agenzie di viaggio europee stanno dimostrando
un crescente interesse per le soluzioni necessarie per affermarsi nel
mercato dei viaggi online. Recentemente Sabre ha siglato contratti per la
fornitura di motori di prenotazione a sei importanti agenzie di viaggio in
Europa. L'agenzia italiana Diners Club Travel, nata nel 2001 a seguito
dell'acquisto da parte di Diners Club Europe delle agenzie Ventura, Da
Verrazzano e Vespucci, utilizzerà Meridia.Res come motore di prenotazione
del suo sito, destinato principalmente alla vendita dei pacchetti vacanze
alla clientela business. Un'altra agenzia italiana, Di Lauro Viaggi,
integrerà nel suo sito la soluzione Advanta.Res per raggiungere una più
vasta fascia di mercato nel settore leisure ed estendere online i suoi
servizi per il business travel. Champion Travel nel Regno Unito utilizzerà
Meridia.Res per il suo sito Directflights.com. L'azienda intende sfidare il
dominio dei tradizionali siti di viaggio, con un obiettivo di vendita di
viaggi online pari a 350 milioni di sterline all'anno entro i prossimi
cinque-dieci anni. Anche il Tour Operator francese Boomerang sta lanciando
il suo sito business-to-business integrato con Meridia.Res che permetterà
ad ogni agenzia di viaggio, indipendentemente dal GDS utilizzato, di
prenotare ed emettere biglietti. La tedesca Skytours, specializzata
nell'offerta di pacchetti di viaggio, ha scelto Meridia.Res per vendere voli
su Internet. Il Caribbean Travel Centre nei Paesi Bassi, nel suo sito
FlightEngine ha sostituito il motore di prenotazione di Amadeus con
Advanta.Res, per rendere disponibili anche online le sue tariffe
promozionali. Alicia Gardner, vice president della Divisione Ots (Online
Travel Solutions) di Sabre, sottolinea che il maggior interesse si riscontra
nei paesi dell'Europa occidentale, anche se non sono mancate richieste di
informazioni provenienti dalla Russia e dalla Repubblica Ceca. Le Agenzie
desiderano conoscere quali sono le soluzioni disponibili, le loro
funzionalità e quali sono gli investimenti necessari a dotarsi di una
presenza online. "E' impressionante l'aumento delle richieste che
abbiamo ricontrato negli ultimi 12-18 mesi" ha commentato Alicia
Gardner "I mutamenti in corso nell'industria del turismo hanno
risvegliato nelle Agenzie di Viaggi la consapevolezza di dover diversificare
le fonti di profitto, offrendo ai propri clienti la possibilità di
acquistare viaggi attraverso i canali a loro più comodi." Jupiter,
società specializzata in ricerche su Internet, prevede che il mercato
europeo dell'online raggiungerà un valore superiore ai 20 miliardi di euro
entro il 2006 e che nello scorso anno il traffico online sui siti di turismo
è cresciuto del 75% in alcuni Paesi europei. Il Regno Unito è il più
grande mercato di viaggi on line in Europa, con circa sei milioni di persone
che hanno visitato siti di viaggio nel gennaio 2002. La Germania si colloca
al secondo posto con 5.1 milioni di navigatori, seguita dalla Francia con
2.6 milioni. Sabre offre una gamma di 5 motori di prenotazione, a partire da
una soluzione base per la quale è sufficiente la compilazione di campi
preconfigurati, fino a motori di prenotazione in grado di offrire tutta la
gamma dei servizi di una vera e propria agenzia di viaggi online, come il
sito francese Karavel.
L'AGENZIA
STATUNITENSE PER LA SICUREZZA DEI TRASPORTI AFFIDA A UNISYS IL PROGRAMMA
"HOMELAND SECURITY" UNISYS E I SUOI PARTNER UNITI NELLA
REALIZZAZIONE DI UN'INFRASTRUTTURA IT IN GRADO DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI
PASSEGGERI IN 429 AEROPORTI
Milano, 3 settembre 2002 - Unisys (Nyse: Uis) è stata scelta dall'agenzia
statunitense per la sicurezza dei trasporti (Tsa, Transportation Security
Administration) per la realizzazione di un'infrastruttura informatica
avanzata con lo scopo di migliorare la sicurezza del trasporto di persone in
tutto il territorio americano. L'azienda si è aggiudicata una commessa
pluriennale, senza precedenti, che le è stata assegnata con il contratto di
approvvigionamento di servizi informatici Omnibus (Itop Ii, Information
Technology Omnibus Procurement) dal Dipartimento statunitense dei trasporti.
Il contratto prevede che Unisys e i propri partner forniscano a Tsa, la
nuova agenzia autorizzata dal Congresso degli Stati Uniti e dallo stesso
Presidente George W. Bush in risposta ai tragici eventi dell'11 settembre
2001, servizi informatici e di telecomunicazione, che comprendono servizi
hardware e software, help desk, attività di rete/sicurezza, servizi di
re-ingegnerizzazione dei processi aziendali. In futuro si prevede, infatti,
che la Tsa venga inglobata nel nuovo Dipartimento federale per la sicurezza
interna. La durata della commessa è di tre anni, con possibilità di
rinnovo da parte del Governo per altri due bienni. Il valore degli
ordinativi iniziali per l'esercizio pubblico 2002, che si chiude al 30
settembre, è di 23 milioni di dollari, mentre le previsioni per l'esercizio
2003 sono di 221 milioni di dollari. "La nostra agenzia ha una missione
precisa - ha precisato Patrick R. Schambach, Vice Sottosegretario
Commissione Informatica - garantire la sicurezza del trasporto delle persone
in tutta la nazione. Unisys e i suoi partner sono dotati di ottime capacità
e di eccellenti referenze, inoltre la loro proposta si è rivelata la
migliore, in termini di valore, per l'implementazione di una serie di
servizi gestiti a livello aziendale, in grado di soddisfare le nostre
esigenze". Nel contratto sono previsti inoltre numerosi altri servizi
complementari integrativi, dalla fornitura di PDA (Personal Digital
Assistant) e radio mobili protette, all'organizzazione di reti locali e
geografiche ad alta disponibilità e centri operativi aziendali. Il
contratto sottoscritto è in linea con l'obiettivo di investire in
infrastrutture comuni per il nuovo Dipartimento per la sicurezza interna
definito dall'Ufficio della Casa Bianca per la gestione e il bilancio.
"La collaborazione con Tsa è motivo di grande orgoglio per la nostra
azienda. Nessun incarico è più importante di quello che ci permette di
aiutare la nazione a garantire la sicurezza dei cittadini.- ha dichiarato
Greg Baroni, Presidente del Global Public Sector di Unisys - Questa commessa
testimonia la qualità dell'offerta, dell'esperienza e della reputazione di
Unisys come solution provider". Unisys e i suoi partner, che investono
miliardi di dollari ogni anno per attività di ricerca e sviluppo,
forniranno a Tsa tecnologie emergenti e soluzioni di qualità. Tra i
principali partner di Unisys in questo progetto si annoverano DynCorp
Systems & Solutions, Llc e Ibm Corporation (Nyse: Ibm).
ASSEGNATO
AI RICERCATORI OLANDESI DEL GRUPPO CHIMICO DSM IL PREMIO DELLA AMERICAN
CHEMICAL SOCIETY L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL COMPARTO DELLA CHIMICA DÀ UN
FORTE CONTRIBUTO AL SETTORE DELLA SICUREZZA INCLUSE LE PORTE CORAZZATE DELLE
CABINE DI PILOTAGGIO
Milano, 3 settembre 2002 - Tre ricercatori del gruppo chimico Dsm hanno
ricevuto dalla American Chemical Society il prestigioso riconoscimento
"Heroes of chemistry" per avere messo a punto nuove tecnologie nel
settore delle fibre speciali utilizzate per la blindatura di automezzi e la
realizzazione di equipaggiamenti antiproiettile. "L'innovazione
apportata in questo settore ha aumentato in modo significativo i parametri
di sicurezza e ha contribuito a individuare, prevenire, affrontare numerose
minacce alla salute e alla sicurezza in diversi paesi del mondo " ha
commentato Eli Pearce, presidente della American Chemical Society "I
progressi effettuati nel settore della chimica testimoniano del ruolo di
questo comparto della scienza nel miglioramento degli standard di vita. Per
questo , il premio che è stato attribuito a Koos Mencke, Renè Steeman e
Jean Beugels è stato denominato Eroi della Chimica" Jan Zuidam, Deputy
Chairman del Dsm Board of Directors afferma : " E' con grande orgoglio
che il team di ricercatori Dyneema ha ricevuto questa onorificenza. La
chimica ha sempre avuto un ruolo importante nello sviluppo della società in
quanto ha impatti significativi sulla salute, sulla alimentazione, sulle
costruzioni, sui trasporti, sulle comunicazioni. Nel caso specifico,
l'innovazione tecnologica apportata nel settore delle fibre superresistenti
destinate alla protezione antiproiettile è stata determinante. I sistemi
per corazzare gli autoveicoli o per realizzare equipaggiamenti corazzati
devono assicurare la massima protezione con il minimo peso. Per molto tempo
sono stati utilizzati tessuti realizzati con trame speciali, poi , alla fine
degli anni '80, il gruppo Dsm ha messo a punto una fibra superresistente di
polietilene denominata Dyneema che ha evidenziato straordinarie proprietà
antiproiettile se utilizzata in strati sovrapposti , compattati e tenuti
assieme da resine speciali. Coperture protettive di ogni tipo , incluse le
porte corazzate delle cabine di pilotaggio, blindature di autoveicoli,
elmetti militari e giubbotti antiproiettile realizzati con la fibra Dyneema
sono in grado di arrestare, deformare e dissipare l'energia proveniente da
proiettili ad alta velocità. Il materiale resiste alle abrasioni ,
all'aggressione di raggi Uv e di numerosi prodotti chimici. Dyneema è stata
riconosciuta come la fibra più resistente del mondo, 15 volte più
resistente dell'acciaio in rapporto al peso. Secondo Dsm, la fibra Dyneema
assicura la migliore protezione contro i colpi di Kalashnikov. L'esercito
francese ha utilizzato elmetti realizzati con Dyneema nel corso della
missione di pace delle Nazioni Unite in Bosnia. La fibra Dyneema viene
utilizzata , fra l'altro, per realizzare giubbotti antiproiettile, elmetti,
guanti di protezione, funi, apparecchiature medicali, e numerosi attrezzi
sportivi quali lenze, funi per barche , canoe ecc. Il programma The Heroes
of Chemistry, iniziato nel 1996, assegna ogni anno riconoscimenti
prestigiosi a quei ricercatori o produttori che hanno creato prodotti in
grado di migliorare la qualità della vita. Il tema cambia ogni anno e
quest'anno è stato per l'appunto quello della sicurezza I vincitori del
premio : Jean Beugels è un ingegnere che si occupa di sistemi per corazzare
i veicoli presso Dsm High Performance Fibers a Heerlen. Ha una laurea in
chimica analitica conseguita allo Zlsdi Sittard (Olanda) e una laurea in
tecnologica chimica conseguita alla Hts di Heerlen (Olanda) Vive a Landgraff
in Olanda Koos Mencke è technology manager presso Dsm High Performance
Fibers in Heerlen. Ha conseguito la laurea in ingegneria chimica
all'Università di Groningen (Olanda) Risiede a Maastricht , Olanda Renè
Steeman è plant development manager presso Dsm High Performance Fibers a
Heerlen. Laureato in ingegneria chimica all' Hts di Heerlen (Olanda) ha un
master degree in process engineering presso la Technical University Twente
(Olanda ) Risiede a Elsloo, Olanda L'Acs è una organizzazione non profit
americana che conta oltre 163.000 soci, tutti chimici o ingegneri chimici.
La società ha una consistente attività editoriale con la pubblicazione di
numerose prestigiose riviste scientifiche, organizza seminari e convegni su
tematiche scientifiche, e promuove progetti formativi nel settore
scientifico con particolare focus sulla chimica. Ha sedi a Washington Dc e
Columbus, Ohio
GIULINI
(SMI) ALLA FARNESINA: IL MODELLO INDUSTRIALE ITALIANO È LA RISPOSTA
VINCENTE ALLA CRISI ECONOMICA
Roma, 3 settembre 2002 - 'Il modello industriale italiano, abbinato
all'impresa familiare, è una risposta vincente ai problemi dello sviluppo
industriale e della liberalizzazione dei mercati che si discuteranno nel
dopo Doha, e conferma la sua validità in questo momento di finanza folle e
di crisi economica internazionale'. Lo ha dichiarato Vittorio Giulini,
presidente di Sistema Moda Italia, durante la Conferenza degli Ambasciatori
e dei Consoli d'Italia tenuta alla Farnesina e presieduta dal
Sottosegretario alle Attività Produttive On. Adolfo Urso. Sistema Moda
Italia è l'associazione di rappresentanza degli imprenditori della moda e
del tessile-abbigliamento. Per Giulini tale modello gode di una sua tipicità
assoluta, fondata da un lato sulle piccole e medie imprese di distretto,
alternative alla grande impresa centralizzata, e dall'altro sulla catena di
negozi nei centri storici, alternativa alle grandi superfici. Il Presidente
di Smi aggiunge che 'il sistema moda non chiede condizioni di favore, ma
solo il rispetto della reciprocità assoluta nell'accesso ai mercati e la
tutela, nei sistemi produttivi di tutti i Paesi, dei diritti sociali e
dell'ambiente', perché 'si tratta di una vera conquista di civiltà, e noi
italiani siamo orgogliosi di esserne i portabandiera'. Del resto dove sono
presenti i negozi delle imprese del sistema moda non solo non si genera
concorrenza con le imprese locali, visto il livello di mercato totalmente
diverso, ma addirittura si assiste ad una crescita continua della qualità
dei prodotti locali, perché il Made in Italy porta innovazione sia nella
produzione che nell'immagine della distribuzione. Conclude Giulini: 'Il
segreto del successo del Made in Italy sta in tre ragioni: la presenza, nel
nostro Paese, del 70% dei beni culturali mondiali; il design associato
all'industria; e la cultura come nuovo grande valore globale'.
RIPRESA
CON GUSTO...DI CAFFE' IL CAFFÈ AL BAR PIACE CLASSICO, CON LA BRIOCHE,
MENTRE SI LEGGE UN GIORNALE E ANCHE FUMANDO, SPESSO IN COMPAGNIA. CON LA
POSSIBILITÀ DI TROVARE UN PERSONAGGIO FAMOSO
Milano, 3 settembre 2002. Per i primi giorni di rientro al lavoro il caffè
è un alleato davvero importante. Ai milanesi piace classico: il 65,2%
preferisce la miscela del caffè tradizionale, anche se cresce l'utilizzo di
marocchino (37%) e del macchiato (43,5%). Anche quando si prova a limitare
l'utilizzo, si cerca un aroma somigliante: così il 67,4% preferisce l'orzo
e il 60,9% una buon tazza di decaffeinato. Solo il 35% si lascia tentare da
un tè caldo e un 13% da camomille e tisane. In genere i clienti bevono il
caffè con colleghi (91,3%), da soli (71,7%) o con amici (45%). E non manca
mai al mattino, nelle ore in cui il caffè si vende di più (97,8%), anche
se dopo pranzo il caffè diventa un buon digestivo (54%). Sono clienti
giovani, dai 18 ai 35 anni (46%), che approfittano della pausa caffè per
leggere il giornale (69,6%), che trovano disponibile sui tavoli del bar
(45,7%). Se è mattino, magari prendono il caffè con la brioche (50%), e
poi fumano una sigaretta. Comunque tutto si fa di gran fretta: il 52% si
ferma meno di 5 minuti, il 41% meno di 10. Il pranzo preferito di chi va al
bar a Milano sono panini e toast (93,5%) e i piatti freddi (47,8%), ma anche
un più dietetico piatto di verdure o insalate (37%). E c'è un'alta
probabilità di incontrare un personaggio famoso, almeno in centro: il 100%
dei bar ha risposto di averne almeno uno fra i clienti. Il panorama dei bar
a Milano è di piccole dimensioni: nel 34,8% dei casi vi lavorano meno di 2
persone, nel 32% da 2 a 4. Prevalgono i bar di vecchia data: più di 1 su 2
(58,7%) è attivo nel settore da oltre 9 anni. Emerge da una ricerca della
Camera di Commercio di Milano realizzata attraverso il Lab.Mim su un
campione di 45 bar, di cui il 50% situato nel centro di Milano e il 50% in
periferia. "La tazza di caffè al bar, - ha dichiarato Carlo Sangalli,
Presidente della Camera di Commercio di Milano - magari davanti al giornale
o per un incontro di lavoro, è sicuramente una delle tradizioni italiane
nota in tutto il mondo. Milano e la Lombardia, rispettivamente con il 6,7% e
il 17,3% delle imprese italiane dell'industria del caffè, si dimostrano
anche in questo caso un centro trainante dell'economia e di questa cultura
italiana. Così come lo stile di vita dei milanesi si conferma come sempre
un'importante chiave di lettura dell'Italia più attiva e dinamica".
Milano centro delle imprese del caffè in Italia. La Lombardia rappresenta
il 17,3% delle imprese legate al caffè in Italia, Milano il 6,7%. Le
imprese sono coinvolte in tutti gli aspetti del settore, incluso: orzo (5,7%
in Italia), cialde (2,3%), decaffeinato (10%), caffè solubile (25%),
torrefazione (7,5%), macchine da caffè (8,8%). E ci sono imprese con 89
anni di esperienza nel settore, come la Francesco Kluzer, storica
torrefazione di Abbiategrasso. Seguono il capoluogo meneghino nella
classifica nazionale delle imprese legate al caffè: Roma (6% del totale
nazionale), Napoli (5%), Firenze (2,7%), Torino (2,6%) e Palermo (2,1%). La
Lombardia e le imprese del caffè. La regione Lombardia vanta una
ragguardevole presenza in tutti i settori della produzione di caffè come:
Orzo (9,2% italiano), Cialde (7%), Decaffeinato (24%), Solubile (41,7%),
Torrefazione (16,6%), Macchine per il Caffè (17,6%). I dati della ricerca -
I bar intervistati. La maggior parte dei bar intervistati è di piccole
dimensioni: nel 34,8% dei casi vi lavorano 2 o meno persone, nel 32,6% da 2
a 4 persone. Il 23,9% ha invece da 4 a 8 dipendenti, il 6,5% da 8 a 12 e il
2,2% più di 8 addetti. Prevalgono i bar di vecchia data: più di 1 su 2
(58,7%) sono attivi nel settore da oltre 9 anni, mentre i nuovi bar (da 1 a
3 anni di attività) sono soltanto 2,2%. Il 17,4% lavora da un periodo
compreso fra i 3 e i 6 anni e il 21,7% è stato avviato da 6 a 9 anni fa. In
centro. Tra i bar intervistati localizzati nel centro città sono più
numerosi quelli in cui lavorano da 2 a 4 dipendenti (34,8%), seguiti dai
locali con meno di 2 addetti (26,1%), da quelli in cui lavorano da 4 a 8
persone (21,7%), da 8 a 12 persone (13%) e oltre le 12 (4,3%). La maggior
parte (69,6%) ha avviato l'attività da 6 a 9 anni fa, il 17,4% da 3 a 6
anni e il 13% da meno di 3 anni. In periferia. I bar intervistati in
periferia hanno nel 43,5% dei casi meno di 2 persone, nel 30,4% dai 2 ai 4
impiegati e nel 26,1% dai 4 agli 8. Prevale il numero dei bar con più di 9
anni di attività alle spalle (47,8%), mentre il 26,1% lavora da 6 a 9 anni,
il 21,7% da 3 a 6 e solo il 4,3% da meno di 3 anni. Volumi di caffè. Il
34,8% dei bar serve in media ogni giorno dalle 100 alle 200 tazzine di caffè.
Il 30,4% produce da 50 a 100 tazze al giorno, il 28,3% da 200 a 300 tazze al
giorno, il 2,2% da 300 a 400 e il 4,3% oltre le 400. In centro. La maggior
parte dei bar del centro (34,8%) "sforna" dai 200 ai 300 caffè in
media ogni giorno, il 30,4% da 50 a 100, il 21,7% da 100 a 200, il 4,3% da
300 a 400 e l'8,7% oltre 400. In periferia. La maggior parte dei locali in
periferia (47,8%) serve in media al giorno da 100 a 200 tazzine di caffè,
il 30,4% ne prepara da 40 a 100 e il 21,7% da 200 a 300. A che ora? (La
domanda prevede la possibilità di avere più risposte per cui la somma
delle percentuali non è 100) Le ore in cui si vende più caffè sono quelle
della fascia mattutina (97,8%) e del pranzo (54,3%). Prepara più caffè a
metà mattina il 21,7%, nel pomeriggio li 19,6%, a cena l'8,7% e dopo cena
li 4,3%. In centro. I clienti del centro affollano i bar per il caffè
soprattutto la mattina (95,7%) e all'ora di pranzo (69,6%), ma anche a metà
mattinata e nel pomeriggio (30,4% ciascuno) oppure per la cena (17,4%) e
durante la serata (8,7%). In periferia. In periferia la parte della giornata
in cui i bar sono più frequentati è senz'altro la mattina (100% delle
preferenze), seguita dall'ora di pranzo (39,1%), dalla metà mattinata (13%)
e dal pomeriggio (8,7%). Caffè da 0 a 100 anni. Il consumatore tipo di caffè
a Milano ha un'età compresa fra i 36 e i 50 anni (28,4%) o fra i 26 e i 35
anni (26,1%). Il 17,2% ha invece fra 51 e 65 anni, il 4,5% ha meno di 18
anni e il 3,7% oltre i 65. In centro. Nel cuore di Milano 1 consumatore di
caffè ogni 3 ha un'età compresa fra 26 e 35 (30,4%) o fra 36 e 50 anni
(30,4%). Ma si incontrano anche avventori con un'età compresa fra 18 e 25
anni (17,9%) o fra 51 e 65 (17,9%) e non mancano i giovanissimi al di sotto
dei 18 anni (3,6%). In periferia. Nei bar della periferia bevono il caffè
soprattutto persone dai 36 ai 50 anni di età (26,9%), dai 26 ai 35 (23,1%)
e dai 18 ai 25 (21,8%). Seguono i consumatori dai 51 ai 65 anni (16,7%), gli
ultra 65enni (6,4%) e i ragazzi con meno di 18 anni (5,1%). I trend dei bar
milanesi. Tra le crescite notate dagli operatori del settore prevale quella
di caffè "classico" (65,2% delle preferenze). Ma è anche da
notate una crescita nell'utilizzo del caffè "marocchino" (37%) e
macchiato (43,5%). Il cappuccino e il caffè americano crescono del 4,3% dei
casi e il caffè shakerato del 2.2%, ma solo in estate. I baristi non
segnalano invece un utilizzo diffuso di caffè corretto, latte macchiato e
sciroppi aromatici. In centro. Secondo i baristi che lavorano in centro sta
crescendo soprattutto l'utilizzo del caffè "classico" (56,5%
delle preferenze) e di quello macchiato (56,5%), ma anche del
"marocchino" (34,8%) e del caffè "americano" (4,3%) e,
in estate, di quello shakerato (4,3%). In periferia. In periferia è
costante l'ascesa del caffè "classico" (73,9%), seguito del
"marocchino" (39,1%), dal caffè macchiato (30,4%), dal cappuccino
()8,7% e dal caffè "americano" (4,3%). Un'alternativa al caffè?
Tra le alternative al caffè tradizionale più richieste troviamo il caffè
d'orzo (67,4%), il decaffeinato (60,9%), il tè (34,8%), camomilla e tisane
(13%) e cioccolata calda (10,9%). In centro. Al posto del caffè
"classico" in centro i clienti dei bar bevono caffè d'orzo
(82,6%), decaffeinato (65,2%), il tè (30,4%), cioccolata calda (13%) e
tisane (13%) d'inverno. In periferia. In periferia gli avventori
sostituiscono il caffè tradizionale con il decaffeinato (56,5%), con quello
d'orzo (52,2%), con il tè (39,1%) oppure con tisane (13%) e cioccolata
calda (8,7%) quando fa più freddo. Quante tazze al giorno? La maggior parte
dei clienti abituali che frequentano i bar e le torrefazioni milanesi bevono
due tazze di caffè al giorno (73,9%) o arriva addirittura a tre tazze
(39%). Invece, solo il 10,9% consuma una tazza al giorno e il 2,2% arriva a
quattro. In centro. Chi frequenta abitualmente un bar in centro vi passa in
media almeno due volte al giorno (78,3%) per gustare il caffè. Ma ci sono
quelli che arrivano alle tre tazze (43,5%) o quattro (4,3%) al giorno,
oppure si fermano alla prima (4,3%). In periferia. In periferia i clienti
dei bar arrivano bevono il caffè in media due volte al giorno (69,6%). Il
34,8% arriva alle tre tazze quotidiane e il 17,4%si limita a una. Da soli o
in compagnia? In genere i milanesi gustano il caffè in compagnia: con i
colleghi di lavoro (91.3%), con gli amici (45,7%) o con i parenti (26,1%).
Il 71,7% invece passa dal bar da solo. In centro. L'87% dei clienti dei bar
del centro beve il caffè in compagnia dei colleghi di lavoro, il 52,2% con
gli amici e il 26,1% con parenti. Il 73,9% è invece da solo. In periferia.
Nei bar fuori dal centro il 95,7% prende il caffè con i colleghi di lavoro,
il 39,1% con amici e il 26,1% con parenti. Il 69,6% lo beve invece da solo.
Un caffè "bevi e fuggi". Il 52,2% dei clienti dei bar milanesi
trascorrono al bancone da 1 a 5 minuti, 41.3% dai 5 ai 10 minuti. I clienti
che si fermano al bar tra i 10 e i 15 minuti sono l'8.7%. Complessivamente
soltanto il 2,2% ha la possibilità di stare al bar dai 15 ai 30 minuti e
oltre, e, magari, per un incontro d'affari. In centro. Nei bar centrali chi
beve il caffè lo fa davvero in fretta: il 60,9% si ferma meno di 5 minuti,
il 43,5% impiega da 5 a 10 minuti. Solo il 4,3% sta al bar da 10 a 15 minuti
e in percentuale uguale (4,3%) rimane nel locale oltre la mezz'ora. In
periferia. Nei bar in periferia il 43,5% si ferma al bar per il caffè meno
di 5 minuti, il 39,1% impiega da 5 a 10 minuti e il 13% dai 5 ai 10 minuti.
Solo il 4,3% sta al bar da 10 a 30 minuti. Durante e dopo il caffè. Il 50%
dei clienti accompagna il caffè, di mattina, con una brioche. Invece il
67,4% non sa rinunciare alla sigaretta dopo il caffè e il 45,7% dei bar
mette il giornale a disposizione dei clienti. In centro. Il 52,2% dei
clienti, in centro, accompagna il caffè, di mattina, con una brioche.
Invece il 65,2% non sa rinunciare alla sigaretta dopo il caffè e il 73,9%
dei bar mette il giornale a disposizione dei clienti. In periferia. In
periferia il 47,8% dei clienti mangia una brioche mentre beve il caffè, di
mattina. Invece il 69,6% non sa rinunciare alla sigaretta dopo il caffè e
il 34,8% dei bar mette il giornale a disposizione dei clienti. Il pranzo nei
bar milanesi. Il pranzo preferito a Milano sono i panini e toast (93,5%).
Seguono nelle preferenze dei milanesi i piatti freddi (47,8%), le verdure e
le insalate (37%), i primi piatti (32,6%), i secondi piatti (19,6%) e dolci
e gelati (13%). E il 26,1% dei bar intervistati ha una "specialità
della casa" da mangiare o bere. In centro. I clienti in centro a Milano
preferiscono i panini e toast (91,3%). Seguono nelle preferenze i piatti
freddi (52,2%), i primi piatti (34,8%), le verdure e le insalate (30,4%), i
secondi piatti (21,7%) e dolci e gelati (13%). E il 21,7% dei bar
intervistati ha una "specialità della casa" da mangiare o bere.
In periferia. I clienti in periferia a Milano sono i panini e toast (95,7%).
Seguono nelle preferenze i piatti freddi (43,5%) e le verdure e le insalate
(43,5%), i primi piatti (30,4%), i secondi piatti (17,4%) e dolci e gelati
(13%). E il 30,4% dei bar intervistati ha una "specialità della
casa" da mangiare o bere. Bevi il caffè e incontri i Vip. Bere il caffè
a Milano facilita l'incontro dei Vip. In totale il 62,5% dei baristi
intervistati dichiara di aver servito un personaggio famoso. La percentuale
raggiunge il 100% per i bar del centro e arriva al 30,4% per quelli in
periferia.
FABER-CASTELL
AL WORLD SUMMIT OF SUSTAINABLE DEVELOPMENT DI JOHANNESBURG 70.000 MATITE
"ECO-FRIENDLY" A SOSTEGNO DEL PIÙ IMPORTANTE SUMMIT MONDIALE PER
L'AMBIENTE
Milano, 3 settembre 2002 - 60.000 persone, tra delegati, partecipanti e
visitatori, provenienti da 189 paesi diversi, sono attesi a Johannesburg per
il più importante summit mondiale dedicato all'ambiente. La conferenza, in
programma dal 26 agosto al 6 settembre 2002, ha l'obiettivo di focalizzare
l'attenzione mondiale su progetti e azioni dirette alla risoluzione di
importanti problemi d'interesse planetario come il miglioramento delle
condizioni di vita della popolazione, la conservazione delle risorse
naturali e la crescente domanda di cibo, acqua, alloggi, energia e sistemi
sanitari causata dall'aumento della popolazione mondiale. A simboleggiare il
suo impegno nel sociale e la sua "vocazione" per l'ambiente,
Faber-Castell sostiene il World Summit of Sustainable Development con 70.000
matite realizzate con il legno proveniente dal terreno, situato nella savana
brasiliana dello stato di Minas Gerais, che il Gruppo ha riservato al
progetto di forestazione dei pini. Nell'ambito di questo progetto
Faber-Castell, oltre 10.000 ettari di terreno sono dedicati alla
coltivazione del pino, una specie tropicale chiamata Pinus Caribea che
germoglia anche in cattive condizioni ambientali, cresce molto rapidamente
ed è facile da ripiantare. Grazie a una moderna tecnologia di forestazione,
a un'attenta politica di salvaguardia del suolo e dell'acqua e al rispetto
della flora e della fauna locale, Faber-Castell è in grado di rigenerare
circa 20 m3 di legname all'ora, che garantisce la produzione di circa 1,5
miliardi di matite all'anno nel totale rispetto dell'ambiente. Nel 1999 le
piantagioni Faber-Castell hanno ottenuto la certificazione internazionale
del Forest Stewardship Council (Fsc), importante gruppo ambientalista che ha
definito il controllo forestale realizzato dal Gruppo un'attività
"responsabile per l'ambiente, socialmente benefica e economicamente
sostenibile". Faber-Castell, il più grande e antico produttore
mondiale di matite rivestite in legno, è l'unica azienda operante nel
settore degli articoli per la scrittura, il disegno e la pittura ad aver
dato vita a un importante progetto per incrementare e sostenere il
patrimonio boschivo. Il rispetto e l'attenzione di Faber-Castell nei
confronti del pianeta non si focalizza esclusivamente sulle tematiche
ambientali, ma riguarda anche lo standard di vita della popolazione
mondiale. Il suo contributo in quest'ultima direzione inizia
"indoor": Faber-Castell è, infatti, il primo Gruppo nel settore
della produzione di articoli per la scrittura, il disegno e la pittura a
realizzare una Carta Sociale condivisa da tutte le filiali nel mondo che
garantisce le condizioni di impiego e lavoro raccomandate dall'International
Labour Organization (Ilo). In particolare, la Social Charter Faber-Castell
stabilisce, in particolare, la proibizione del lavoro minorile, la garanzia
di condizioni di lavoro sicure e in ambienti igienici, pari opportunità e
trattamento per tutti i lavoratori, senza distinzione di razza, sesso,
nazionalità e religione. Faber-Castell è anche molto sensibile al
miglioramento della qualifica dei suoi lavoratori, molti dei quali non hanno
la possibilità di avere un'educazione adeguata. Partendo da questa
riflessione, la sede Faber-Castell del Brasile ha istituito dei corsi
gratuiti per i propri dipendenti, tenuti da insegnanti qualificati e
articolati in diversi tipi d'insegnamento e livelli. I dipendenti della
filiale brasiliana possono usufruire gratuitamente del Corso di Istruzione
di Base, dalla 1a alla 8a classe e del Corso di Istruzione Secondaria, di
corsi di lingua inglese e francese, di corsi preparatori per l'accesso
all'università, di formazione tecnologica e di formazione lavoro; è stato,
inoltre, istituito un corso MBA riservato al gruppo dirigenziale. Oltre
all'orientamento didattico, Faber-Castell organizza anche corsi di
educazione all'igiene, finalizzati, in particolare, alla prevenzione contro
l'abuso di droghe e alla promozione di attività per il tempo libero, come
lezioni di musica e lavori di artigianato. Per coinvolgere i dipendenti in
attività di tempo libero da condividere con la famiglia, il Club
Faber-Castell offre campi sportivi, piscine e altre attrezzature per lo
sport. Da sempre, infatti, l'obiettivo di Faber-Castell è quello di
migliorare la qualità della vita dei suoi dipendenti, stimolandoli a
dedicare il proprio tempo libero ad attività ludiche e costruttive.
Seguendo l'impegno di Faber-Castell nella salvaguardia dell'ambiente e nel
miglioramento della qualità della vita di tutti, in Brasile, i dipendenti
di Faber-Castell lavorano come volontari negli ospedali, nei centri di cura
e di recupero dalla tossicodipendenza. In Germania è stata istituita, nel
2001, la Fondazione per l'Infanzia Count von Faber-Castell attivamente
impegnata ad aiutare i bambini meno abbienti. Le 70.000 matite "eco-friendly"
Faber-Castell a sostegno del Summit mondiale di Johannesburg testimoniano,
ancora una volta, l'impegno dell'Azienda nell'ambito del sociale.
SEI UNO
STUDENTE? VINCI LA TECNOLOGIA CON WE@BANK - ATM L'INIZIATIVA È RIVOLTA A
TUTTI I TITOLARI DI UN ABBONAMENTO ATM STUDENTI ANNUALE URBANO VALIDO PER
L'ANNO SCOLASTICO 2002-2003. IN PALIO UN COMPUTER MULTIMEDIALE
Milano, 3 settembre 2002 - We@bank www.webank.it
l'iniziativa on line di Banca Popolare di Milano, e Atm - Azienda Trasporti
Milanesi SpA, sono protagonisti, anche quest'anno, di un'iniziativa rivolta
ai milanesi che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico. Dopo il successo
dell'operazione We@bank-Atm 2001, che per ogni abbonamento annuale regalava
un mese di colazioni e/o un mese di giornale quotidiano, l'iniziativa 2002
si rivolge al vasto pubblico degli studenti che preferiscono la comodità e
la convenienza dell'abbonamento annuale Atm all'uso di altri mezzi per
raggiungere le scuole e le università. Il concorso on line, che prenderà
il via il 2 settembre 2002 e proseguirà fino al 30 novembre 2002, è aperto
a tutti i titolari di un abbonamento Atm studenti annuale urbano 2002-2003
acquistato on line su www.webank.it oppure presso gli abituali punti vendita
Atm. Per partecipare al concorso sarà necessario collegarsi al sito www.webank.it
e, dopo aver preso visione del regolamento, sarà sufficiente compilare on
line il modulo di iscrizione inserendo i propri dati personali, il numero
che compare sulla tessera Atm e il numero del tagliando annuale
d'abbonamento. L'iniziativa di comarketing e cobranding tra We@bank e Atm si
pone l'obiettivo di sviluppare negli studenti l'abitudine all'utilizzo dei
mezzi pubblici e di Internet per soddisfare gli interessi e i bisogni
quotidiani della propria sfera personale. I premi messi in palio sono stati
scelti per trasmettere i concetti di "tecnologia" e
"movimento", peculiarità distintive di We@bank e Atm. Il primo
premio, infatti, è un computer multimediale con schermo piatto Lcd/Tv per
navigare al meglio sulla "rete" Internet come l'abbonamento fa
viaggiare sulla rete Atm, mentre dal 2° al 41° premio sarà assegnato un
kit fotografico composto da una fotocamera digitale e da una comoda
stampante portatile per "cogliere l'attimo" in ogni situazione di
"viaggio". L'iniziativa è integrata nella tradizionale campagna
di comunicazione Atm dedicata agli abbonamenti studenti. La campagna 2002,
"Quest'anno salta la fila", è stata realizzata dai due studenti
Luca Armari e Flavia Zuncheddu dell'Ateneo Creativo di Milano che ne hanno
sviluppato il concept e realizzato la creatività. La pianificazione
pubblicitaria si articolerà principalmente sull'affissione statica e
dinamica negli spazi pubblicitari della rete dei mezzi pubblici milanesi nel
corso dell'autunno 2002.
OLIMPIADI
INTERNAZIONALI DELLA MATEMATICA DI GLASGOW OTTIMO RISULTATO CONSEGUITO DAGLI
STUDENTI ITALIANI
Milano, 3 settembre 2002 - Dal 22 al 30 luglio si sono svolte a Glasgow le
Olimpiadi Internazionali della Matematica. 84 paesi hanno partecipato a
questo importante evento che si ripete annualmente e che registra
l'entusiastica partecipazione di centinaia di studenti provenienti da tutto
il mondo. Quest'anno l'Italia, nella classifica per nazioni, è arrivata
33-esima ed ha ottenuto 5 medaglie di bronzo. I punteggi per ottenere le
medaglie erano i seguenti: 29 per l'oro, 23 per l'argento, 14 per il bronzo.
Hanno concorso per l'Italia: Andrea Matiacic (17 punti - bronzo),
Massimiliano Patassini (10 punti - menzione d'onore), Franco Pellegrini (14
punti - bronzo), Federico Poloni (17 punti - bronzo), Emanuele Spadaro (14
punti - bronzo), Giulio Tiozzo (16 punti - bronzo). Si può dunque affermare
che i rappresentanti dell'Italia hanno ottenuto un risultato molto positivo!
E quest'anno è fissata per il 20 novembre la prima delle gare nazionali -
Giochi di Archimede - che selezionerà, dopo le varie tappe provinciali e la
finale di Cesenatico, i rappresentanti dell'Italia alle Olimpiadi
Internazionali del prossimo anno. Infolink: http://olimpiadi.ing.unipi.it
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