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INTERVENTO DI ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL VERTICE MONDIALE SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE

Johannesburg, 3 settembre 2002 - Di seguito riportiamo il discorso di Romano Prodi presedente della Commissione Europea in merito al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile in corso a Johannesburg: "Signor Presidente, signore e signori, Un anno fa il terrorismo uccideva migliaia di persone e colpiva uno dei simboli della nostra civiltà, ma l'immane tragedia non è riuscita a intaccare i nostri valori o a indebolire la fermezza con cui vogliamo difenderli e mantenerli vivi. Soprattutto, il terrorismo non ha minato la nostra fiducia nella cooperazione multilaterale. Recentemente la cooperazione multilaterale ha fatto registrare grandi progressi. Le conferenze internazionali di Doha sul commercio e di Monterrey sui finanziamenti per lo sviluppo sono state indubbiamente positive e il Fondo mondiale per la salute e per la lotta alle malattie infettive è già in funzione. Qui a Johannesburg dobbiamo guardare ancora più in alto. Dobbiamo portare avanti la nostra lotta per ridurre la povertà e fermare la distruzione dell'ambiente. E per farlo non c'è alternativa all'azione comune. L'opinione pubblica, qui come nei nostri paesi di provenienza, si mostra incerta sulla globalizzazione. Da una parte è consapevole che la libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone produce ricchezza economica; dall'altra l'aumento delle disuguaglianze, lo stato dell'ambiente e l'instabilità dei mercati finanziari sono motivi di preoccupazione. I cittadini del mondo guardano a noi per avere risposte. È nostro dovere non deluderli. Collettivamente dobbiamo dimostrare di essere in grado di canalizzare le forze della globalizzazione, di offrire una speranza ai poveri della terra e di preservare le risorse e le bellezze del nostro pianeta. Non riesco a immaginare una sfida più complessa, tuttavia, come Presidente delle Commissione europea e attingendo ai cinquanta anni di esperienza europea, voglio lanciare a questa conferenza un messaggio di determinazione e di solidarietà. La determinazione che abbiamo mostrato in Europa costruendo il nostro progetto di integrazione guidati dai principi del rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto. La solidarietà che ci spinge ad estendere l'area di prosperità e di stabilità a quasi 80 milioni di nuovi cittadini dell'Unione e a promuovere la pace e lo sviluppo al di là dei nostri confini, soprattutto in Africa e nel Mediterraneo. Dal vertice di Rio dieci anni fa i progressi sono stati lenti: esiste ancora la povertà di massa, la denutrizione è diffusa e troppe persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura. L'analfabetismo e le malattie infettive non accennano a diminuire. Al Vertice del Millennio, per combattere contro la povertà più estrema, ci siamo posti obiettivi ambiziosi che possiamo e dobbiamo raggiungere. Questo vertice di Johannesburg deve indicare concretamente come farlo. Fissando delle scadenze ci avvicineremo già alla soluzione. L'ambiente naturale è malato e le popolazioni più povere del mondo sono quelle che subiscono più duramente tempeste, siccità e alluvioni e che più soffrono per il degrado del suolo e per la desertificazione. Fra cinquanta anni il nostro pianeta ospiterà nove miliardi di persone e la produzione mondiale si sarà quadruplicata. Questi dati ci impongono di spezzare una volta per tutte il rapporto fra la crescita economica e il degrado dell'ambiente. L'Unione europea è convinta che si possa far funzionare il protocollo di Kyoto. L'UE l'ha già firmato e ratificato, riponiamo la nostra fiducia nelle ratifiche che sono annunciate come imminenti e che renderanno operativo questo strumento. In tal modo potremo finalmente dare il via alla lotta contro le emissioni dei gas ad effetto serra che determinano il riscaldamento globale del pianeta. Il crescente divario fra il Nord e il Sud del mondo deve diventare la nostra nuova frontiera, la nostra prossima sfida. In Europa ci siamo già liberati di un muro, non possiamo accettare che un altro muro divida in due il mondo. Siamo qui a Johannesburg per stringere un nuovo patto fra Nord e Sud fondato sulla fiducia reciproca e sul comune obiettivo dello sviluppo sostenibile. Si tratta di un patto di crescita, di sviluppo, di sostenibilità e di solidarietà. La crescita ha bisogno di scambi commerciali e di investimenti. I mercati dell'Unione europea sono aperti, anzi apertissimi, anche per i peasi in via di sviluppo dai quali importiamo beni per oltre €400 miliardi l'anno. A Doha abbiamo sottoscritto impegni chiari e specifici. Voglio ripetere oggi che siamo pronti a negoziare in modo costruttivo sulla base dell'agenda di Doha per aprire ulteriormente i mercati europei. Siamo consapevoli di quanto l'agricoltura sia importante per i paesi in via di sviluppo e sappiamo bene che non basta ridurre le tariffe. Infatti, occorre anche ridurre le sovvenzioni interne che distorcono i normali scambi commerciali e tutte le forme di sostegno alle esportazioni. Le proposte di riforma dei settori della pesca e dell'agricoltura che la mia Commissione ha recentemente sottoposto agli Stati membri dell'Unione sono la prova del nostro impegno. Esse intendono porre fine all'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche, pertanto accogliamo con favore gli obiettivi che si stanno definendo qui a Johannesburg e che mirano non solo a frenare il declino degli stock ma a riportali a livelli sostenibili. Inoltre proponiamo di riformare la nostra politica agricola passando dagli aiuti legati alla produzione a misure di assistenza rurale. L'Europa non teme confronti nel sostegno prestato allo sviluppo. Dalle imprese dell'UE viene la maggior parte di tutti gli investimenti nei paesi in via di sviluppo: circa il 70% del totale mondiale nel 2000. Ma agendo di concerto possiamo fare molto di più. Per questo motivo chiedo condizioni più favorevoli per la protezione di questi investimenti nel terzo mondo. Per questo motivo abbiamo colto l'occasione offerta da questa conferenza per associare le imprese private ai donatori pubblici e ai beneficiari nelle nostre grandi iniziative sull'acqua e sull'energia. Signor presidente, Il patto che propongo oggi si fonda sul nostro comune riconoscimento dei valori fondamentali della democrazia, del buongoverno e dell'inclusione sociale. Tuttavia, il mio appello al buongoverno resterebbe lettera morta se non fosse accompagnato da una concreta espressione di solidarietà. In primavera, a Monterrey, abbiamo assunto l'impegno di devolvere lo 0,39% del PIL all'assistenza allo sviluppo entro il 2006 come primo passo verso l'obiettivo dello 0,7%. Oggi ribadisco con fermezza che rispetteremo l'impegno preso e ne sorveglieremo l'applicazione. So che non è molto, e che dobbiamo fare meglio in futuro, ma anche in questo modo potremo devolvere molto di più allo sviluppo sostenibile: €22 miliardi nel periodo fino al 2006 ai quali si aggiungeranno €9 miliardi all'anno dopo quella data. I progetti prioritari a cui andranno tali fondi saranno l'acqua, l'energia, la produzione alimentare, l'istruzione e la sanità. Tocca ai paesi industrializzati prendere l'iniziativa e passare a modelli di produzione e di consumo che possano assicurarci un futuro sostenibile. Ma ciascuno di noi deve fare la sua parte. Dobbiamo utilizzare la nostra capacità di ricerca e mettere in comune le esperienze e la tecnologia. Pertanto, un programma decennale è un contributo chiave che possiamo dare oggi per convogliare le energie di tutti. Domani presenteremo una grande iniziativa sull'acqua con i nostri partner africani e dei Nuovi Stati indipendenti. Portare l'acqua a milioni di persone in Africa significa spingersi con decisione verso l'obiettivo di dimezzare entro il 2015 il numero di coloro che non possono bere acqua pulita e vivono in condizioni igieniche inaccettabili. Inoltre, intendiamo sostenere la cooperazione sui fiumi e sui laghi internazionali per fare dell'acqua un fattore di pace piuttosto che un motivo di scontri e di conflitti. L'acqua potabile è una delle priorità più alte dell'UE e il motivo è semplice: il fatto che un quinto dell'umanità non abbia accesso ad acqua sicura è una delle principali cause di malattia e di sottosviluppo. La mancanza di acqua sottrae a centinaia di milioni di uomini e soprattutto di donne le forze, il tempo e la loro stessa dignità. Lo stesso vale per l'energia. Abbiamo già varato un'iniziativa di partenariato per migliorare l'accesso all'energia perché, in poche parole, senza un'erogazione adeguata di corrente elettrica non abbiamo sviluppo, scuole, ospedali o fabbriche. Per finire, dal momento che ci troviamo sul suolo africano, voglio ribadire l'impegno attivo dell'Europa a favore del continente. A Monterrey ho affermato con chiarezza l'intenzione della Commissione di dare tutto l'appoggio possibile all'Africa e alla Nuova partnership per lo sviluppo africano lanciata dai leader più rispettati e coraggiosi del continente. Il piano d'azione adottato dal G8 a Kananaskis è un primo passo e voglio confermare che la Commissione farà in pieno la sua parte per spingere la comunità internazionale a fare di più. Il nostro partenariato con l'Africa risulterà rafforzato dalla convenzione di Cotonou che lega l'Europa a oltre ottanta paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico. Esso prevede €13,5 miliardi in nuove risorse finanziarie nei prossimi cinque anni per lo sviluppo di questi paesi e pone le basi per migliorare le relazioni commerciali. Ad ottobre avranno inizio i negoziati sugli accordi commerciali regionali. Non perderemo l'occasione per aprire ancora di più i nostri mercati e far compiere un salto di qualità all'integrazione regionale fra i diversi paesi africani. Voglio insistere ancora una volta su questo punto: l'Africa resta in cima all'agenda dell'Unione europea. Ciascuno di noi deve sentire la responsabilità di assicurare che questa conferenza venga ricordata come un successo della cooperazione multilaterale. Le lezioni della storia sono chiare: tutti conosciamo i rischi che un fallimento comporterebbe per la stabilità e la pace del mondo. Tuttavia siamo in grado far fronte a questa sfida: ridurre la povertà e preservare il nostro pianeta è possibile. Possiamo dimostrare qui a Johannesburg di averne il fermo intendimento e di saper fare le scelte giuste. Potete contare sul pieno sostegno dell'Unione europea e della Commissione che presiedo".

FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE - AGOSTO 2002 
Roma, 3 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel mese di agosto 2002 si è registrato un disavanzo del settore statale di circa 3000 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 2.828 milioni di agosto 2001. Nei primi otto mesi del 2002 si è registrato un fabbisogno di circa 34.100 milioni, mentre nel analogo periodo 2001 si era avuto un fabbisogno pari a 21.232 milioni. L'andamento del saldo del mese di agosto 2002 è da attribuirsi principalmente al mancato gettito dell'autoliquidazione dell'Irpeg, il cui termine di versamento è stato anticipato al mese di luglio. Ad incidere sul fabbisogno dei primi otto mesi dell'anno contribuisce, inoltre, per 1000 milioni, la diversa modalità di versamento delle accise sugli oli minerali. Dal lato delle spese, il saldo delle operazioni con la Ue continua ad incidere negativamente rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno per circa 2000 milioni di euro. Più in generale, il maggior fabbisogno dell'anno riflette in buona misura, oltre l'ampio utilizzo della compensazione dei crediti di imposta, l'andamento non soddisfacente dell'economia e conseguentemente delle entrate tributarie, come del resto sta accadendo negli altri Paesi Europei. 

MODELLI INTRASTAT: LA PRESENTAZIONE PROROGATA AL 6 SETTEMBRE 
Roma, 3 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è stata prorogata al 6 settembre 2002 la presentazione dei modelli Intrastat relativi al mese di luglio e scaduti al 20 agosto 2002. Il differimento dei termini di presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni, disposto da un Dpcm in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato deciso per evitare ai contribuenti di dover effettuare l'adempimento in coincidenza con la pausa estiva. 

SERVIZI FINANZIARI: LA NUOVA GUIDA FIN-NET AIUTERÀ I CONSUMATORI NELLA PRESENTAZIONE DI DENUNCE TRANSFRONTALIERE 
Bruxelles, 3 settembre 2002 La Commissione europea ha pubblicato una nuova guida dei consumatori a Fin-Net, la rete per le denunce extragiudiziali transfrontaliere nei servizi finanziari. Fin-Net è basato sulla cooperazione fra organismi nazionali per la soluzione delle controversie ed è la prima rete transfrontaliera per la soluzione alternativa delle controversie pienamente funzionante nell'Unione europea. Come tale, essa svolge un ruolo fondamentale nella spinta impressa dalla Commissione allo sviluppo di un autentico mercato interno dei servizi finanziari. La nuova Guida, che fa parte dell'iniziativa Dialogo con i cittadini, diretta ad accrescere la consapevolezza di questi ultimi dei loro diritti nell'ambito del mercato interno, mira ad aiutare i cittadini europei a capire ed utilizzare la rete Fin-Net. La guida è disponibile nelle undici lingue ufficiali dell'UE, fra l'altro anche chiamando il Call Centre Europe Direct (00800 67891011). Di essa verranno distribuite un milione e mezzo di copie. Essa è inoltre disponibile in linea all'indirizzo: http://europa.eu.int/comm/internal_market/fr/finances/consumer  "Se vogliamo un vero mercato interno dei servizi finanziari, dobbiamo accrescere la fiducia dei consumatori in modo che i cittadini non nutrano preoccupazioni nell'acquisto di servizi finanziari in un altro Stato membro, quando possono ottenere maggiori vantaggi. Dobbiamo fare in modo che i consumatori sappiano che possono ottenere una riparazione extragiudiziale, qualora dovessero sorgere dei problemi" ha dichiarato il Commissario per il mercato interno Frits Bolkestein. "Fin-Net rende più facili le denunce 'transfrontaliere'. Essa aiuterà le imprese e i consumatori a risolvere le controversie in modo rapido ed efficiente senza dover ricorrere a lunghe e costose azioni legali". La Guida fornisce ai consumatori informazioni in merito a: cosa fare se debbono presentare una denuncia contro un fornitore di servizi finanziari in un altro Stato membro; le procedure per la soluzione extragiudiziale di controversie in materia di servizi finanziari ai consumatori nello Spazio economico europeo (l'Unione europea più la Norvegia, l'Islanda e il Liechtenstein); come funziona Fin-Net ; come prendere contatto con gli organismi nazionali che raccolgono le denunce e che partecipano a Fin-Net. Dopo una fase pilota di un anno, Fin-Net è ora pienamente operativa. I risultati ottenuti durante la fase pilota sono stati molto soddisfacenti. Fra febbraio e dicembre 2001 sono state trattate più di 400 denunce relative ad operazioni bancarie, assicurative o di compravendita di titoli. La rete comprende attualmente 41 membri. Fin-Net mira a rendere le denunce transfrontaliere più agevoli, superando alcuni dei problemi pratici che si pongono normalmente. Per organizzare la rete, la Commissione europea ha riunito vari organismi nazionali per la raccolta delle denunce, nuovi e già esistenti, in un accordo di cooperazione basato su un Protocollo di intesa. Fin-Net persegue tre obiettivi principali: Fornire ai consumatori un accesso facile e documentato alla soluzione extragiudiziale delle controversie transfrontaliere: la rete aiuta i consumatori ad individuare l'organismo adatto alla loro denuncia specifica, fornendo loro tutte le necessarie informazioni nella loro lingua. Assicurare un efficace scambio di informazioni fra i vari organismi europei, in modo che le denunce transfrontaliere possano essere trattate nel modo più rapido, efficiente e professionale possibile. La struttura Fin-Net prevede uno scambio rapido di informazioni generali e particolari necessarie per casi specifici, quando, ad esempio, può esserci la necessità di ottenere informazioni sulle norme a tutela dei consumatori vigenti in un determinato Stato membro. Assicurare che gli organismi di risoluzione extragiudiziale delle controversie dei vari paesi europei rispettino una serie comune di garanzie minime. È di vitale importanza che i consumatori possano nutrire fiducia negli organismi membri di Fin-Net. Senza la fiducia dei consumatori la rete sarebbe inutile. Pertanto tutti gli organismi partecipanti rispettano una serie di norme minime che garantiscono una procedura di risoluzione delle controversie imparziale, equa ed efficiente. La Raccomandazione della Commissione 98/257 sui principi applicabili in materia di soluzione delle controversie concernenti i consumatori contiene questi principi fondamentali sull'istituzione e il funzionamento delle relative procedure extragiudiziali. Tutti gli organismi partecipanti su sono impegnati, in un Protocollo di intesa, a rispettare i suddetti principi diretti a garantire la correttezza e l'efficacia delle loro procedure. La copertura di Fin-Net è più estesa nei settori bancario e assicurativo, in quanto in questi settori sono più diffusi gli organismi nazionali di risoluzione delle controversie. La Commissione sta ora concentrando i propri sforzi sull'ulteriore sviluppo di Fin-Net. Essa intende migliorarne la copertura geografico-settoriale e intensificare la cooperazione fra gli organismi partecipanti. La Commissione attribuisce inoltre un'importanza prioritaria al raggiungimento di una migliore conoscenza di Fin-Net da parte dei cittadini europei. La Guida che viene ora pubblicata rientra in questo sforzo. Informazioni generali su tutti gli organi membri di Fin-Net sono inoltre disponibili sul sito web della Commissione europea http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/finances/consumer/intro.htm  nonché nella banca dati multilingue Fin-Net http://finnet.jrc.it 

NEL 2002 224 PROGETTI CULTURALI EUROPEI RICEVERANNO IL SOSTEGNO DEL PROGRAMMA "CULTURA 2000" 
Bruxelles, 3 settembre 2002 I 224 progetti selezionati si divideranno oltre 33 milioni di euro di sovvenzioni. La maggior parte delle proposte selezionate riguarda le arti visive, settore prioritario nel 2002. 28 paesi europei partecipano al programma " Cultura 2000 " (2000-2004), che quest'anno permetterà ad oltre 750 operatori culturali di collaborare nell'ambito di progetti di dimensione europea. Come ha osservato Viviane Reding, Commissario europeo per l'istruzione e la cultura "quest'anno ci troviamo a metà percorso del programma "Cultura 2000", il cui successo presso gli ambienti culturali è ampiamente dimostrato. Nel 2002 i miei servizi hanno ricevuto oltre 430 domande di partecipazione al nostro programma e desidero sottolineare la qualità dei progetti selezionati. "Cultura 2000" fornisce ogni anno la prova che l'azione culturale dell'Unione europea risponde ad una reale esigenza di valorizzazione della diversità culturale degli europei quale patrimonio comune, nonché svolge un ruolo di sostegno per progetti europei di creazione culturale". Nel 2002 il programma sostiene progetti in tutti i settori della creazione artistica, del patrimonio culturale, dei libri, della lettura e della traduzione. Fra i 224 progetti selezionati, 119 riguardano le arti visive, priorità tematica dell'anno. Nel 2003 avranno priorità le arti delle spettacolo e nel 2004, anno conclusivo del programma, la priorità spetterà al patrimonio. " Cultura 2000 " sostiene progetti annuali di cooperazione, ma anche progetti pluriennali, favorendo in tal modo la costituzione di reti culturali europee. Sono stati selezionati 200 progetti annuali per un importo di circa 17,7 milioni di euro, nonché 24 progetti pluriennali di cooperazione (relativi alle arti visive, alle arti dello spettacolo, al patrimonio culturale, ai libri e alla lettura), per un importo di circa 15,7 milioni di euro. Inoltre, " Cultura 2000 " dedicherà circa 150.000 euro all'organizzazione e all'assegnazione di un premio europeo nel settore della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale. Progetti annuali di cooperazione nel 2002 I progetti in questione devono coinvolgere almeno tre organizzatori dei paesi che partecipano al programma. I 200 progetti selezionati a titolo di questa azione sono suddivisi nel modo seguente: Arti visive: 100 progetti ; Arti visive nei paesi terzi: 2 progetti ; Arti dello spettacolo: 20 progetti ; Patrimonio culturale: 19 progetti ; Libri e lettura: 8 progetti ; Traduzioni: 48 progetti (oltre 200 libri); Laboratori del patrimonio culturale: 3 progetti. Progetti pluriennali di cooperazione - I progetti in questione devono coinvolgere almeno cinque organizzatori dei paesi che partecipano al programma. I 24 progetti selezionati a titolo di questa azione sono suddivisi come segue: Arti visive: 17 progetti ; Arti dello spettacolo: 3 progetti; Patrimonio culturale: 2 progetti ; Libri e lettura: 2 progetti . Le Capitali europee della cultura per il 2002, Bruges e Salamanca, hanno già ricevuto circa 125.000 euro ciascuna per attività preparatorie e un importo supplementare di 375.000 euro è stato previsto per ciascuna città per attività che si svolgono quest'anno. Inoltre 125.000 euro sono stati destinati alla Capitale della cultura del 2003, Graz, per preparare manifestazioni culturali che si svolgeranno l'anno prossimo. 28 paesi partecipanti Oltre ai quindici Stati membri e ai paesi dello Spazio economico europeo, nove paesi candidati dell'Europa centrale e orientale (Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Repubblica slovacca) partecipano al programma per la seconda volta nel 2002, mentre la Slovenia vi partecipa per la prima volta. Oltre 115 organizzazioni provenienti da questi paesi parteciperanno come capofila e/o come organizzatori ai progetti selezionati, vale a dire un aumento di circa il 50 % rispetto all'anno scorso. Nel 2003, Cipro e Malta parteciperanno anch'essi a "Cultura 2000". Inoltre "Cultura 2000" permette una cooperazione con attori culturali di paesi terzi. Pertanto, fra i progetti selezionati quest'anno, figura un'esposizione internazionale di arte contemporanea organizzata dal Centro culturale di Belgrado in collaborazione con operatori greci e tedeschi. L'elenco e la descrizione dei progetti per i quali è già stato firmato un contratto sono disponibili presso l'ufficio del portavoce e sul sito Internet del programma "Cultura 2000" al seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/culture/eac/2002/index_fr.html 

MEDIOBANCA PUBBLICA LA NUOVA EDIZIONE DEI 'DATI CUMULATIVI DI 1925 SOCIETÁ ITALIANE'
Milano, 3 settembre 2002 - L'indagine è riferita a 1925 societá italiane operanti nell'industria e nel terziario e copre il decennio 1992-2001; per 972 di tali imprese viene riportata anche la serie storica dal 1968. www.mbres.it

MEDIOBANCA: NUOVA EDIZIONE DELL'ANNUARIO R&S 
Milano, 3 settembre 202 - La Ricerche e Studi ha completato la 27ma edizione dell'annuario dei 50 principali gruppi italiani quotati in Borsa. Per maggiori dettagli:
www.mbres.it/ita/res_pubblicazioni/annuario.htm

BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA: APPROVA I PROSPETTI CONTABILI DELLA CAPOGRUPPO E CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2002, E DELIBERA DI DAR CORSO ALL'AUMENTO DEL CAPITALE.
Milano, 3 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Commercio e Industria, riunitosi il 26 agosto , ha approvato i prospetti contabili della Capogruppo e consolidati al 30 giugno 2002, e deliberato di dar corso all'aumento del capitale. Nella predisposizione della situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2002 sono stati seguiti gli stessi principi contabili utilizzati e descritti nel bilancio al 31 dicembre 2001, che come noto differivano nei criteri di valutazione dei titoli, delle operazioni fuori bilancio e del trattamento degli accantonamenti effettuati ai soli fini fiscali da quelli applicati al 30 giugno 2001. In aggiunta, sempre nella predisposizione della situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2001, il consolidamento di Banca Carime era stato effettuato in base a presupposti ( tra i quali la prevista incorporazione di Banca Carime nella Bpci Fin entro la fine del 2001) che nell'esercizio2001 non si sono realizzati. Qualora la situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2001 fosse stata redatta utilizzando gli stessi criteri utilizzati per redigere il bilancio consolidato al 31 dicembre 2001 e la situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2002, i principali margini economici sarebbero risultati i seguenti: 

(migliaia di euro)

30 giugno 2001Pro.forma

30 giugno 2001

Risultato lordo di gestione

123.216

131.928

Utile prima delle imposte

82.971

84.798

Utile del periodo di pertinenza di terzi

-1.067

117

Utile del periodo

29.583

42.984

Nei primi sei mesi del 2002 il Gruppo ha riportato un risultato netto di periodo negativo per 2,6 milioni di euro, in recupero rispetto al risultato del primo trimestre, negativo per circa 9 milioni di euro. Il primo semestre dell'anno, pur manifestando un progressivo rilevante miglioramento reddituale, nel complesso ha continuato a risentire della sfavorevole congiuntura economica e finanziaria, affermatasi già dalla seconda metà del 2001, delle condizioni di abbondante liquidità e bassi tassi d'interesse, nonché dell'assenza di chiari segnali di ripresa sul versante dell'economia reale. I risultati semestrali del Gruppo sono stati influenzati dalla gradualità della ripresa operativa di Banca Carime, subordinata al completo dispiegarsi delle nuove politiche commerciali di Gruppo, e dalle perdite di ONBanca (-8,9 milioni di euro al 30 giugno 2002). A riguardo si ricorda peraltro che il 15 luglio 2002 UniCredito Italiano S.p.A. ha annunciato un'offerta pubblica di acquisto su Onbanca stessa. Al concludersi dell'operazione, prevista entro la fine del corrente anno, il "deconsolidamento" della società andrà a dispiegare i suoi effetti positivi sull'intero esercizio con un beneficio atteso di circa 11 milioni di euro. Per quanto riguarda i risultati patrimoniali, la raccolta consolidata da clientela, pari a 14.696 milioni di euro (14.583 milioni di euro al netto di Onbanca), ha registrato una crescita netta del 4,5% rispetto ai 14.060 milioni di euro rilevati al 30 giugno 2001. A tale incremento ha contribuito anche il rientro di capitali assistiti da "scudo fiscale" per circa 600 milioni di euro, principalmente riconducibili alla Capogruppo. L'analisi disaggregata per singola società evidenzia un miglioramento del 23% per Banca Popolare Commercio e Industria e del 12,4% per Banca Popolare di Luino e di Varese sebbene sia per contro venuto meno un ingente deposito di primaria clientela aziendale di Bpci International, reinvestito in attività imprenditoriali. La raccolta indiretta, espressa a valori di mercato, ammonta a 44.174 milioni di euro, rispetto ai 45.608 milioni di euro evidenziati al termine del primo semestre 2001. Per quanto riguarda la componente "clientela privata", sono emerse due tendenze contrapposte: una contrazione del risparmio gestito, penalizzato dall'instabilità dei mercati, passato dai 9.581 milioni di euro del giugno 2001 agli 8.818 milioni di euro del giugno 2002 ed un incremento del risparmio amministrato passato da 10.321 milioni di euro a 10.743 milioni di euro. La raccolta di pertinenza della "clientela istituzionale", anch'essa valorizzata al mercato, prevalentemente riconducibile alla Capogruppo, si attesta a fine semestre a 24.613 milioni di euro rispetto ai 25.706 milioni di euro registrati al termine del primo semestre 2001. Gli impieghi alla clientela hanno raggiunto i 9.593 milioni di euro, in aumento del 3,6% rispetto ai 9.258 milioni di euro del 30 giugno 2001. Tale dinamica è la risultante di andamenti contrapposti che hanno caratterizzato le singole banche del Gruppo: +13% per Banca Popolare Commercio e Industria, + 13,9% per Banca Popolare di Luino e di Varese, - 14,7% per Banca Carime. La contrazione degli impieghi di Banca Carime è riconducibile, in parte, alla cessione a Banca IntesaBci S.p.A. di "crediti non graditi" per un valore di bilancio di complessivi 252,7 milioni di euro (l'ultima tranche, pari a 62,6 milioni, è stata trasferita nel giugno 2002), in parte al decremento degli impieghi verso società del Gruppo IntesaBci e nei conti di tesoreria della Pubblica Amministrazione. (Il deconsolidamento di Onbanca porterebbe gli impieghi alla clientela a 9.589 milioni di euro). Il rapporto sofferenze/impieghi del Gruppo, calcolato al netto delle rettifiche di valore, si è attestato allo 0,64% (1% al 30 giugno 2001). Per quanto concerne i risultati economici, l'analisi disaggregata dei due trimestri considerati (gennaio-marzo e aprile-giugno) mette in luce un sensibile miglioramento. Ad una perdita delle attività ordinarie pari a 6,6 milioni di euro alla fine del marzo scorso, è infatti seguito, nel secondo trimestre dell'anno, un utile delle attività ordinarie superiore ai 9 milioni di euro. Il miglioramento deriva, in particolare, da un incremento degli interessi netti da 124 a circa 134 milioni di euro (+7,8%) e delle commissioni nette da 57 a circa 68 milioni di euro (+19%). Il risultato lordo di gestione è conseguentemente migliorato da 41 milioni di euro nel primo trimestre a circa 54,3 milioni di euro nel secondo. Nel semestre, il margine d'interesse si è attestato a 264 milioni di euro (261 milioni di euro al netto di Onbanca), contro i 311,8 milioni di euro del primo semestre 2001, che comprendevano peraltro l'importo di 18,5 milioni di euro (corrispondente ai dividendi 2000 di Banca Carime), riconosciuto in conto interessi da Banca IntesaBci S.p.A. Al netto della voce "dividendi", il saldo fra interessi attivi e passivi al termine dei primi sei mesi dell'anno ha raggiunto i 258 milioni di euro (304,7 milioni di euro nell'analogo periodo del 2001), risentendo principalmente della minore redditività delle elevate disponibilità liquide del Gruppo. Il margine da clientela è migliorato del 12,5%, attestandosi a 143 milioni di euro (127,1 milioni di euro alla fine del giugno 2001), grazie prevalentemente all'accresciuta operatività delle banche del nord e a una più favorevole composizione della provvista, e nonostante la riduzione della contribuzione finanziaria degli impieghi verso clientela registrata in Banca Carime. In progresso, grazie alle accresciute dimensioni del portafoglio obbligazionario di proprietà, gli interessi maturati sui titoli, pressoché raddoppiatisi a 109,2 milioni di euro, contro i 56 milioni di euro rilevati nel primo semestre del 2001. L'intermediazione sul mercato interbancario ha dato luogo ad un margine positivo per 16,6 milioni di euro, rispetto a 119,7 milioni di euro nel primo semestre 2001, che rifletteva principalmente la presenza dell'elevata liquidità di Banca Carime non ancora investita in titoli di debito. La voce "Dividendi e altri proventi" si è attestata a poco più di 6 milioni di euro rispetto ai 7,1 milioni di euro rilevati nel primo semestre 2001, per i minori utili distribuiti dalle società partecipate. I ricavi netti da servizi si sono attestati a circa 150 milioni di euro (157,2 milioni di euro nei primi sei mesi del 2001). Il flusso delle commissioni nette - sostenute in particolare dalla voce "collocamento titoli", in crescita del 40% - ha raggiunto i 124,7 milioni di euro, evidenziando una variazione positiva del 3,7% rispetto ai 120,2 milioni di euro del primo semestre 2001. La voce "Profitti/perdite da operazioni finanziarie", negativa per 7,3 milioni di euro (- 5,7 milioni nel primo semestre 2001) ha risentito di svalutazioni per 13,6 milioni di euro (prevalentemente riconducibili al portafoglio titoli della Capogruppo). Gli "Altri proventi netti di gestione" sono risultati pari a 32,1 milioni di euro, contro i precedenti 42,2 milioni di euro del primo semestre 2001, che comprendevano componenti straordinarie di pertinenza di Banca Carime (circa 14 milioni di euro riferiti al recupero di imposte ed agli incentivi all'esodo di personale che, in base agli accordi stipulati, Banca IntesaBci S.p.A. aveva rimborsato alla stessa nel periodo). Il margine di intermediazione ha quindi raggiunto circa 414 milioni di euro (413 milioni di euro al netto di Onbanca) rispetto ai 469 milioni di euro registrati nel primo semestre 2001. Il controllo esercitato sui costi da parte di tutte le banche del Gruppo, ha consentito alla voce "Spese amministrative" di ridursi a 318,9 milioni di euro, evidenziando una contrazione rispetto al semestre di raffronto del 5,4%. In dettaglio, le "Altre spese amministrative" sono scese a 118,9 milioni di euro (-3,8%), mentre le "Spese per il personale" sono diminuite del 6,3%, attestandosi a 200 milioni di euro. Il risultato lordo di gestione consolidato è stato pari a 94,8 milioni di euro (131,9 milioni di euro nel primo semestre 2001 e 123,2 milioni di euro pro-forma), di cui 54,3 milioni di euro realizzati nel secondo trimestre dell'anno. (Il deconsolidamento di Onbanca porterebbe tale risultato a oltre 100 milioni di euro). Le "Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali " sono pari a 57,1 milioni di euro (54,4 milioni di euro nei primi sei mesi del 2001). In questa voce confluiscono, tra le altre, le quote semestrali di ammortamento relative ai disavanzi di consolidamento della BPLV (circa 4,6 milioni di euro), degli sportelli del Banco di Napoli S.p.A. (2,4 milioni di euro) e, a partire dal 2001, di Banca Carime (19,5 milioni di euro). Gli "Accantonamenti per rischi ed oneri", pari a 6,8 milioni di euro (5 milioni di euro nel primo semestre 2001), si riferiscono alle ordinarie appostazioni per l'adeguamento del fondo rischi per controversie legali. Nel periodo in esame sono state effettuate rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per complessivi 26,3 milioni di euro (8,8 milioni di euro nel primo semestre 2001). Oltre alle rettifiche proporzionate alle accresciute dimensioni del portafoglio prestiti di Gruppo ed effettuate utilizzando l'intero spazio di deduzione fiscale consentito (0,60%), l'importo comprende una componente non ricorrente relativa ai "crediti non graditi" di ammontare inferiore a circa 13.000 euro - per complessivi 9,3 milioni di euro - che Banca Carime non ha ceduto a Banca IntesaBci SpA a seguito degli accordi conclusi nel gennaio 2002. Tale importo è stato interamente rimborsato da Banca IntesaBci SpA e iscritto tra i proventi straordinari del conto economico consolidato. Le rettifiche nette comprendono riprese di valore su crediti per complessivi 7,7 milioni di euro, dei quali 7,4 milioni riferiti a Banca Carime (6,5 milioni di euro a livello consolidato al 30 giugno 2001). A seguito delle rettifiche effettuate il tasso di copertura delle sofferenze (rettifiche su sofferenze clientela/sofferenze lorde clientela), è passato dal 45% al 31 dicembre 2001 al 49% di fine giugno 2002. L'"Utile straordinario" del primo semestre 2002 risulta pari a 22,7 milioni di euro (32,8 milioni di euro nel primo semestre 2001 di cui 25,9 milioni di euro riferibili alla cessione di 19 sportelli di Banca Carime alla Banca Popolare di Vicenza), di cui 10,2 milioni di euro derivano dalla plusvalenza conseguita a seguito della vendita della partecipazione in Arca Vita S.p.A., e 9,3 milioni di euro dal citato rimborso di Banca IntesaBci S.p.A. a fronte della rinuncia alla cessione di una porzione di crediti. A fronte di un risultato ante imposte di 25,4 milioni di euro, il prelievo fiscale del semestre ammonta a 29,3 milioni di euro, principalmente a causa della non deducibilità delle perdite registrate da ONBanca e dell'ammortamento della differenza positiva di consolidamento di Banca Carime. La incorporazione di Banca Carime in Bpci Fin, prevista entro la fine del 2002, potrà determinare significativi miglioramenti del tax rate. Capogruppo Per quanto riguarda i principali aggregati patrimoniali, al 30 giugno 2002 la raccolta diretta da clientela della Capogruppo ha raggiunto i 5.569 milioni di euro, con un incremento del 23% rispetto al 30 giugno 2001. La raccolta indiretta, valorizzata a prezzi di mercato, si è attestata a 35.420 milioni di euro, in leggero ridimensionamento rispetto ai 36.724 milioni di euro rilevati alla fine del primo semestre dello scorso anno. I crediti verso clientela ammontano a 5.017 milioni di euro, con un progresso del 13% rispetto al 30 giugno 2001 e del 5,7% rispetto al 31 dicembre 2001. Il rapporto sofferenze/impieghi, calcolato al netto delle rettifiche di valore, si è attestato allo 0,72% (0,68% al 30 giugno 2001). La disamina dei risultati reddituali della Capogruppo evidenzia un margine d'interesse pari a 110,4 milioni di euro (136,6 milioni di euro al 30 giugno 2001). In dettaglio, al netto della voce "dividendi", il saldo fra interessi attivi e passivi è risultato pari a 91,9 milioni di euro (97,5 milioni al 30 giugno 2001). Per quanto riguarda invece la voce "dividendi ed altri proventi" (da 39 milioni di euro a 18,5 milioni di euro nel giugno 2002) va ricordato che nel semestre di raffronto i dividendi avevano iniziato ad essere contabilizzati per competenza e che la voce comprendeva anche i dividendi relativi al 2000, ancora registrati per cassa, per un importo di 12 milioni di euro. I ricavi netti da servizi hanno totalizzato 68,2 milioni di euro, in linea con il risultato del 30 giugno 2001 e si caratterizzano per la buona tenuta delle commissioni nette (stabili a 56,8 milioni di euro). La dinamica delle voci di spesa è risultata ancora crescente (126,7 milioni di euro, +8,2%), sebbene le variazioni appaiano via via inferiori rispetto ai periodi precedenti. In dettaglio, le spese per il personale sono salite del 5,5% a 71,2 milioni (il numero medio dei dipendenti è passato nel periodo considerato da 2.407 a 2.490 unità), mentre le altre spese amministrative si sono portate a 55,5 milioni di euro, principalmente per l'effetto del completamento del piano di rafforzamento territoriale concluso nel gennaio 2002 con l'apertura delle ultime 5 dipendenze, e il trascinamento delle maggiori spese e dei maggiori investimenti effettuati nel 2001. Il risultato lordo di gestione si è pertanto quantificato in circa 52 milioni di euro, contro i 90,1 milioni realizzati nei primi sei mesi del precedente esercizio. In conseguenza di quanto sopra, e al netto di rettifiche ed ammortamenti ordinari, a fine semestre l'utile delle attività ordinarie ammonta a 13,2 milioni di euro (63,2 milioni nell'analogo semestre dello scorso esercizio, dove però figuravano anche 12 milioni di dividendi relativi al 2000, come precisato sopra). L'utile straordinario risulta pari a 10,7 milioni di euro, rivenienti per 10,2 milioni di euro dalla cessione a Meliorbanca S.p.A. delle partecipazioni detenute nelle società assicurative del Gruppo Arca, annunciata il 30 giugno scorso. L'utile prima delle imposte ammonta quindi a 24 milioni, su cui ha inciso un prelievo fiscale di oltre 12 milioni di euro. Di conseguenza, al termine dei primi sei mesi dell'anno l'utile netto del periodo si attesta a circa 12 milioni di euro e si confronta con i poco più di 53 milioni conseguiti nel primo semestre del 2001 (45 milioni rettificati per tener conto dei 12 milioni di euro di dividendi dell'anno 2000 di cui sopra). Il Consiglio di Amministrazione di Bpci ha altresì deliberato di procedere con l'aumento di capitale deliberato in data 30 giugno 2002 a parziale utilizzo della delega conferitagli - ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile - dall'Assemblea straordinaria dei Soci del 27 aprile 2002. L'aumento di capitale sociale per nominali Euro 119.114.730 avverrà mediante emissione di n. 34.032.780 azioni ordinarie da nominali Euro 3,5 cadauna e godimento 1° gennaio 2002, da offrire in opzione ai possessori di azioni ordinarie e ai portatori di obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario "Banca Popolare Commercio e Industria 1,5% 1999/2004 convertibile subordinato cum warrant" in rapporto rispettivamente di 1 nuova azione ogni 3 azioni ordinarie possedute e di 1 nuova azione ogni 18 obbligazioni convertibili possedute, al prezzo di Euro 6 per nuova azione, di cui Euro 2,50 a titolo di sovrapprezzo, per un controvalore complessivo di Euro 204.196.680. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, dal 2 settembre 2002 al 23 settembre 2002 compresi, presso tutti gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata della Monte Titoli Spa, nonché presso tutti gli sportelli della Bpci e delle altre banche del Gruppo Bpci. I diritti di opzione sono negoziabili in Borsa dal 2 settembre 2002 al 13 settembre 2002 compresi. L'offerta è assistita da un consorzio di garanzia promosso e diretto da Mediobanca e Ubm. 

GRUPPO MARZOTTO: RESI NOTI I RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2002 
Valdagno, 3 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.A. ha esaminato i rendiconti economici e patrimoniali del Gruppo al 30 giugno 2002 (non ancora sottoposti a revisione). I dati non tengono tuttavia conto delle risultanze economiche e patrimoniali del Gruppo Valentino (acquisito il 31 maggio 2002), non ancora disponibili. Nella Relazione del 1° semestre 2002 (che sarà resa pubblica entro il 13 settembre 2002) i dati economici della Valentino di competenza del Gruppo, previsti in perdita per circa 2,5 milioni di euro, verranno consolidati secondo il metodo del patrimonio netto. Il fatturato netto consolidato del 1° semestre 2002, per area omogenea di attività rispetto al 2001, è ammontato a 832 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (863 milioni). La riduzione è conseguente al calo del fatturato del settore tessile (- 20,8%) dovuto alla congiuntura estremamente sfavorevole del mercato e al processo di ristrutturazione in atto. Il settore abbigliamento, caratterizzato da un'accentuata concorrenzialità, ha registrato un incremento dell'1,2%. Gli utili operativi del Gruppo sono ammontati a 39 milioni di euro (4,7% del fatturato), contro gli 87 milioni al 30 giugno 2001 (10% del fatturato). La forte riduzione del risultato di periodo è stata determinata: - dalla diminuzione del Margine Operativo Lordo (- 34 milioni di euro), ridottosi a 90 milioni (10,8% sul fatturato) rispetto ai 124 milioni (14,4% sul fatturato) del 1° semestre 2001. Per area di attività, la riduzione è conseguente a: ? una contrazione della redditività del settore abbigliamento che, pur mantenendosi su buoni livelli (12,6% del fatturato), ha risentito della riduzione dei risultati della Hugo Boss, prevalentemente a seguito di difficoltà negli Stati Uniti; ? una performance negativa del settore tessile, nel comparto laniero e nel comparto liniero, causata sia dagli effetti delle ristrutturazioni in atto, sia dalle perduranti difficoltà di mercato che hanno comportato, pur in presenza di un aumento dei costi delle materie prime, una riduzione dei prezzi unitari di vendita e dei margini; - dallo stanziamento prudenziale di maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti commerciali (16 milioni al 30 giugno 2002, contro 4 milioni al 30 giugno 2001), pur in presenza di una diminuzione dei crediti (- 6%) più che proporzionale rispetto alla riduzione del fatturato (- 3,7%); - dall'aumento degli ammortamenti operativi per 2 milioni di euro. L'utile consolidato pre-tax al 30 giugno 2002, al netto dei crediti d'imposta sui dividendi, è ammontato a 28 milioni di euro (30 giugno 2001: 82 milioni) ed è stato influenzato, oltre che dalla citata riduzione dell'utile operativo, dal saldo negativo (per 6 milioni di euro) degli oneri e proventi straordinari (30 giugno 2001: positivo per 1 milione). Al 30 giugno 2002, per area omogenea di attività rispetto al 2001: a) l'utile netto consolidato comprensivo delle minoranze azionarie è stato di 19 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 39 milioni del 1° semestre del 2001; b) l'utile netto di competenza degli azionisti della Capogruppo è ammontato a 4 milioni di euro (30 giugno 2001: 16 milioni). Al 30 giugno 2002, per area omogenea di attività, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo ammontava a 535 milioni di euro, contro i 429 milioni al 30 giugno 2001 (+ 106 milioni). In tale periodo il Gruppo Marzotto ha effettuato investimenti per 116 milioni di euro in immobilizzazioni e per 36 milioni nell'acquisizione del Gruppo Valentino, oltre ad aver distribuito dividendi agli Azionisti della Capogruppo ed alle minoranze per 50 milioni di euro ed aver finanziato l'aumento del capitale circolante netto per 50 milioni. Il Consiglio di Amministrazione, principalmente a seguito della revisione delle stime economiche dell'esercizio effettuata dalla controllata Hugo Boss, prevede per l'intero esercizio 2002, per area omogenea di attività rispetto al 2001: - un fatturato di Gruppo leggermente inferiore rispetto a quello dell'esercizio precedente; - utili operativi in flessione al 7/8% del fatturato, rispetto al 10,5% dell'esercizio 2001. Tenuto contro delle perdite del Gruppo Valentino e delle plusvalenze connesse alla dismissione di assets non strategici l'utile netto dell'esercizio 2002, per il nuovo perimetro di consolidamento, dovrebbe non discostarsi da quello del 2001. Nel corso della riunione il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato Amministratore e membro del Comitato Esecutivo, in sostituzione del dimissionario dott. Paolo Scaroni, il dott. Dario Segre. Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.A. si riunirà lunedì 9 settembre prossimo per l'approvazione della Relazione semestrale, che verrà resa pubblica entro il 13 settembre. Pertanto la Società, avvalendosi della facoltà concessa dall'art. 82 della Deliberazione Consob n.11971 del 14 maggio 1999, non pubblicherà la Relazione sull'andamento del 2° trimestre 2002. 

CAMBIO AL VERTICE DI ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA ROBERTO VILLA DELLA CNA DI BERGAMO GUIDERÀ IL CONSORZIO FINO AL 2005 
Milano, 3 settembre 2002 - 56 anni, artigiano nel settore metalmeccanico, confermato lo scorso anno alla guida di Confidart, la Cooperativa di Garanzia della Cna di Bergamo, Roberto Villa è il nuovo presidente di Artigiancredit Lombardia, il Consorzio Regionale unitario tra i Confidi e le Cooperative artigiane di garanzia della Lombardia che associa 35 confidi artigiani e svolge attività di riassicurazione finalizzata al potenziamento della concessione del credito garantito a favore dell'artigianato e delle Pmi lombarde. Villa, che resterà in carica per un triennio, dal 2001 è anche presidente di Fedart Fidi - la Federazione Nazionale Unitaria dei Confidi. Il neo eletto consiglio di amministrazione di Artigiancredit Lombardia ha provveduto anche alla nomina del vicepresidente affidando l'incarico al brianzolo Elio Boffi della Confartigianato Milano, L'elezione ha fatto seguito all'assemblea annuale dei soci che ha eletto il nuovo CdA e ha approvato il bilancio 2001. Durante i lavori assembleari Artigiancredit Lombardia ha posto in grande evidenza la necessità di potenziare il fondo rischi nel quadro dell'iniziativa promossa con la Regione Lombardia che, per arginare il dissesto idrogeologico presente nel territorio lombardo, si propone interventi di ripristino tempestivi nel cui ambito si intende garantire alle imprese l'accesso immediato al credito attraverso l'intervento dei Confidi. La presenza di tutti i soci all'evento assembleare è stata anche l'occasione per presentare l'attestato che certifica la qualità del servizio offerto da Artigiancredit Lombardia che la Società di Certificazione Internazionale Sgs Ics srl ha rilasciato al Consorzio lombardo. www.artigiancredit.it 

RICERCA: PER BIANCO (CNR) GIUSTO CONSULTARE COMUNITA' SCIENTIFICA SU RIFORMA ENTI 
Roma, 3 settembre 2002 - Il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lucio Bianco, commenta positivamente la nota con la quale il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si è impegnato a comunicare preventivamente ai ricercatori qualunque iniziativa di riforma degli enti pubblici di ricerca. "Non possiamo che apprezzare l'impegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di informare dettagliatamente la comunità scientifica sulle iniziative future di riforma degli enti pubblici di ricerca. Sperando, naturalmente, che la consultazione sia preventiva e che si individuino gli interlocutori più adatti per dare un contributo costruttivo al miglioramento del sistema della ricerca". Lucio Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, commenta positivamente la nota con la quale il MIUR si è impegnato a comunicare ai ricercatori qualunque iniziativa di riforma degli enti. "IL Cnr - sottolinea Bianco - sta completando l'attuazione della legge di riforma del 1999, che ha ridotto gli Istituti da 304 a 108. Sarebbe irragionevole intervenire nuovamente senza consultare i diretti interessati, per sapere che cosa ha funzionato e che cosa no di questa riforma". "Non va poi dimenticato - aggiunge Bianco - che uno dei principali problemi della ricerca scientifica italiana è rappresentato dalle scarse risorse finanziarie, che relegano l'Italia agli ultimi posti in Europa. E non si può certo pensare che a finanziare la ricerca di base siano solo ed esclusivamente i privati, visto che in tutti i paesi del mondo, Stati Uniti in primo luogo, sono i governi ad occuparsene". "In ogni caso - conclude Bianco - ci auguriamo che il Governo confermi il ruolo di primo piano che il Cnr ha avuto ed ha nel panorama scientifico italiano, un ruolo che ha permesso all'Italia di raggiungere eccellenti risultati in molti settori scientifici e ai nostri ricercatori di farsi conoscere in tutto il mondo. Un ridimensionamento del CNR si tradurrebbe inevitabilmente in una perdita per la ricerca italiana e non sarebbe compreso dai nostri partner europei, con i quali stiamo attivamente lavorando per la costruzione dello spazio europeo della ricerca".

INIZIATE LE CONTRATTAZIONI SU TEMEX.IT S.S.O., TERZO MERCATO EXCHANGE 
Milano, 3 settembre 2002 - Il 1° agosto è stato notificato alla Consob l'avvio, che è stato dato il 2 agosto alle ore 10.00, delle contrattazioni su Temex.it S.S.O. (Terzo Mercato Exchange), il mercato telematico non regolamentato dei titoli diffusi , già presentato alla comunità finanziaria milanese il 3 luglio scorso. Temex.it S.S.O. quoterà azioni e warrants di 11 società tra cui Banca Popolare di Ravenna Spa, Banca Popolare di Vicenza scarl, Banca Popolare Friuladria S.p.a., Euridea S.p.a., Eurosviluppo S.p.a., Kariba S.p.a., Meieaurora S.p.a., , Sai S.p.a., Unibanca S.p.a., Villa D'Este S.p.a., NetFraternity S.p.a. Quest'ultima sarà la prima matricola della NewEconomy quotata su Temex.it S.S.O. A regime saranno trattati strumenti finanziari (azioni obbligazioni, warrants, etc.) di oltre 100 società per una capitalizzazione complessiva stimata di circa 50 Mld di Euro (97.000.000 Mld di Lire). Su Temex.it S.S.O. inoltre saranno trattabili i titoli di società oggetto di Ipo, in attesa di quotazione sui Mercati regolamentati. Temex.it S.S.O. consente l'accesso agli intermediari autorizzati (hanno già aderito alla piattaforma Iccrea Banca S.p.a., Roberto Novarino Agente di Cambio , Diners Club Sim S.p.a., ,) per l'inserimento ordini , ed al pubblico, per la verifica dei prezzi in tempo reale, attraverso una semplice connessione Internet al sito www.Temex.it

EDISON VENDE CEREOL A BUNGE 
Milano, 3 settembre 2002 - Edison ha firmato con Bunge Limited un contratto per la vendita della propria partecipazione nella Cereol SA e di quella detenuta dalla controllata al 100% Montecatini, complessivamente pari a n. 14.037.220 azioni, corrispondenti al 54,69% del capitale sociale di Cereol. Il prezzo di vendita è stato fissato in 32 euro per azione e sarà aumentato fino ad un massimo di altri 3 euro per azione. L'importo effettivo dell'aumento sarà corrisposto da Bunge al termine di una vertenza che Cereol ha in corso e sarà calcolato al netto degli eventuali risarcimenti corrisposti da Cereol stessa. Qualora l'importo dei risarcimenti sia superiore a 3 euro per azione, nessuna integrazione di prezzo sarà corrisposta ed Edison verserà a Bunge l'eccedenza. Tale meccanismo di integrazione del prezzo opererà per tre anni a partire dalla data di cessione della partecipazione da parte di Edison. Alla scadenza di tale periodo, ove la vertenza non risultasse conclusa, l'intero ammontare dell'integrazione di prezzo -che spetta anche agli azionisti di minoranza di Cereol che avranno aderito alla "garantie de cours" che Bunge si è impegnato ad effettuare- verrà pagato agli azionisti di minoranza, ed Edison rimarrà responsabile nei confronti di Bunge per l'intero ammontare del risarcimento corrisposto da Cereol. La vendita comporta per Edison un incasso, al closing, di 449,2 milioni di euro e di 42,1 milioni di euro al termine della soprarichiamata vertenza al lordo dell'eventuale risarcimento. L'indebitamento finanziario del Gruppo Cereol al 31 dicembre 2001 era di 810,6 milioni di euro e di 582 milioni di euro al 30 giugno 2002. Il trasferimento della partecipazione è condizionato alle necessarie autorizzazioni antitrust. Si ritiene che il closing possa tenersi tra la fine del 2002 e l'inizio del 2003. Cereol è iscritta nel bilancio di Edison SpA e Montecatini SpA per un valore complessivo di 413,5 milioni di euro, pari a 29,46 euro per azione, e nel bilancio consolidato di Edison per un importo di 405 milioni di euro, corrispondente a 28,87 euro per azione. Edison ha assunto inoltre un impegno di non concorrenza della durata di tre anni a fronte di un corrispettivo di 14 milioni di euro. Cereol, società quotata in Francia, con attività sia in Europa che nel Nord America, è leader nel trattamento dei semi oleosi e nella produzione, distribuzione e vendita di olii alimentari e altri ingredienti per alimenti. Nel 2001 Cereol ha avuto ricavi per 4,7 miliardi di euro e un risultato operativo di 180,2 milioni di euro (al netto delle attività cedute nel 2001). Il gruppo Cereol ha complessivamente 6.100 dipendenti e 52 impianti industriali in Europa e nel Nord America. Bunge Limited, quotata al Nyse, è una società che opera nei settori dell'agroindustria e degli alimenti lungo tutta la filiera produttore-consumatore finale con attività di primaria importanza nel Nord e nel Sud America e una capacità di distribuzione a livello mondiale. La direzione centrale della società è a White Plains, New York. Il gruppo ha 18.000 dipendenti e opera in 21 paesi. 

DIGITAL BROS SPA: EMESSO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE IN AZIONI PER 4 MILIONI DI EURO SOTTOSCRITTO INTEGRALMENTE DA SOCIÉTÉ GÉNÉRALE 
Milano, 3 settembre 2002 - Lo scorso 31 luglio Société Générale ha sottoscritto il prestito obbligazionario convertibile in azioni Digital Bros per un importo di 4 milioni di Euro della durata di tre anni al tasso fisso del 6,5%. Il prestito, interamente sottoscritto da Société Générale, ha comportato l'emissione di 4.000 obbligazioni convertibili dal valore nominale di 1.000 Euro cadauna, con esclusione del diritto d'opzione. Il criterio di determinazione del rapporto di conversione, rivedibile ogni trimestre ed in linea con l'evoluzione del corso del titolo sul mercato, permetterà a Digital Bros di partecipare a fasi rialziste del titolo, ma essere nel contempo protetta durante fasi negative di mercato, grazie all'esistenza di un prezzo minimo di conversione di 3 Euro che è comunque superiore al patrimonio netto per azione. Il prezzo di conversione iniziale è di 3,51 Euro ed il prezzo massimo di conversione è di 8,77 Euro. Rami Galante, Presidente e Amministratore Delegato di Digital Bros, ha così commentato: "Il prestito obbligazionario rappresenta un elemento ulteriore per l'implementazione delle nostre strategie di sviluppo e la fiducia accordataci da una società autorevole e attenta alle dinamiche del settore quale Société Générale è in linea con la forte crescita che, contrariamente al quadro macroeconomico generale, il mercato dei videogiochi sta registrando." 

ASCENTIAL SOFTWARE CHIUDE IL SECONDO TRIMESTRE CON 27,6 MILIONI DI DOLLARI DI FATTURATO LA VENDITA DI LICENZE CRESCE COMPLESSIVAMENTE DEL 41% RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE E DATASTAGE SEGNA UN INCREMENTO DEL 21% 
Milano, 3 settembre 2002 - Ascential Software Corporation (Nasdaq: Ascl), azienda leader nell'integrazione dati enterprise, ha annunciato i risultati relativi al secondo trimestre d'esercizio terminato lo scorso 30 giugno 2002. Il fatturato totale del secondo trimestre è stato di 27,6 milioni di dollari, il 37% in più rispetto ai 20,1 milioni di dollari registrati nel trimestre precedente. Le vendite complessive di licenze, comprese quelle relative ai prodotti ottenuti tramite l'acquisizione di Vality, hanno totalizzato 15,1 milioni di dollari, il 41% in più rispetto alla frazione precedente. Come già annunciato, Vality Technology Incorporated è stata acquisita da Ascential il 3 aprile 2002. Le vendite di licenze della suite DataStage hanno contribuito con 13,0 milioni di dollari, il 21% in più rispetto al primo trimestre dell'esercizio. Secondo i criteri Gaap, il periodo in esame si è chiuso con un fatturato totale di 28,0 milioni di dollari contro i 20,8 milioni del trimestre immediatamente precedente. Il risultato preliminare ha registrato una perdita di 7,2 milioni di dollari, 0,03 dollari per azione; confrontandoli, il primo trimestre 2002 si era chiuso con una perdita preliminare di 10,9 milioni di dollari (0,04 dollari per azione). I risultati preliminari non tengono conto dell'ammortamento dei beni immateriali, delle voci legate alla fusione, del riallineamento, della cessazione di linee di prodotto e dello storno delle attività di ricerca e sviluppo conseguenti l'acquisizione di Vality. Secondo i criteri Gaap, che comprendono anche queste ultime voci, la perdita netta del secondo trimestre si attesta a 21,2 milioni di dollari, equivalente a 0,08 dollari per azione, contro i 16,5 milioni di dollari (0,06 dollari per azione) di perdita del primo trimestre 2002. "I risultati positivi del secondo trimestre sono una chiara conferma di come la clientela riconosca il valore dell'offerta che Ascential propone sul mercato dell'integrazione dei dati enterprise", ha dichiarato Peter Gyenes, Chairman e Chief Executive Officer. "In qualità di primo e unico produttore di una piattaforma completa che comprende funzioni di profilazione e pulizia dei dati, gestione di metadati e trasformazione di dati complessi, Ascential coglie con successo a numerose opportunità competitive guadagnando visibilità ai più alti livelli aziendali. I clienti sono soddisfatti dell'approccio scelto da Ascential: un'infrastruttura di integrazione dati aperta e flessibile del tutto indipendente dalle applicazioni che deve supportare. Nel corso del trimestre, clienti vecchi e nuovi come A.G. Edwards, J.P. Morgan Chase e il Dipartimento dell'Educazione di New York hanno acquistato la piattaforma di integrazione dati completa permettendoci di continuare il buon momento che stiamo vivendo, nonostante il rallentamento degli investimenti IT in genere". "Stiamo raccogliendo i benefici derivanti dalla completezza del nostro set di prodotti, base indispensabile per ottenere concreti miglioramenti di produttività e aumentare le attività di vendita. I nostri partner stanno ampliando le opportunità che prevedono il nostro coinvolgimento, perfezionando con successo nuovi contratti e incrementando il contributo ai risultati di Ascential. Siamo inoltre estremamente lieti che Gartner abbia confermato la nostra posizione di mercato nel proprio studio 'Etl Magic Quadrant Update: A Market in Evolution', nel quale Ascential è stata inserita nell'ambitissimo quadrante dei leader come punto di riferimento nel settore dell'integrazione dati, grazie all'adeguata combinazione di strategia e capacità di esecuzione". Nel corso del trimestre in esame, la società ha sospeso la ricerca di un acquirente per la propria linea di prodotti per la gestione dei contenuti Media360, ed ha deciso di limitare gli investimenti rispetto a questa soluzione, focalizzandoli sulle attività necessarie ad onorare i contratti di consulenza ed assistenza già perfezionati. I costi di liquidazione e di storno del software e di altre attività capitalizzate imputabili a Media360 nel secondo trimestre sono stati pari a 7,3 milioni di dollari, di cui 5,3 milioni di costi non monetari. Alla data del 30 giugno 2002 la società disponeva di 566 milioni di dollari liquidità e investimenti a breve.
Durante il secondo trimestre del 2002 Ascential: Ha acquisito 60 nuovi clienti tra i quali Acero Inc., Banyu Pharmaceutical Co., Ltd, Brinks Security, Canada Customs and Revenue Agency, China Construction Bank, Concentra Operating Company, Coventry Health Care Inc., Great American Insurance Group, Gunma Bank, Ltd., Hutchison 3G Uk, Korea Reinsurance Company, Morris Communications Co., The Nordea Group, Pepsi Americas, Raiffeisen Informatik Zentrum GmbH, Read-Rite Corporation e Vail Resorts. Ha ottenuto ordini da 124 clienti già acquisiti tra i quali American International Group Inc.(Aig), Bell Canada, France Telecom, Hartford Financial Services Group, Household International Inc., Hsbc Asset Management, International Paper Company, Jp Morgan Chase & Co., Kinko's Inc., Merck & Co. Inc., Met Life Inc., National Association of Securities Dealers, Nestle Usa, Poste Italiane, SC Johnson, Telstra Corporation, Towers Perrin e XM Satellite Radio. Ha visto crescere il numero dei clienti che acquistano più componenti appartenenti alla soluzione di integrazione Ascential, a dimostrazione della preferenza accordata ad una soluzione end-to-end proposta da un unico produttore. Tra i clienti che oggi possiedono vari componenti della piattaforma Ascential vi sono A.G. Edwards Inc., Bell Canada, France Telecom, Hartford Financial Services Group, Household International Inc., J.P. Morgan Chase & Co., the National Association of Securities Dealers, lo Stato del New Jersey e Wells Fargo. Ha ampliato il fatturato generato dalla collaborazione con Ibm ottenendo contratti in cinque continenti, continuando ad accrescere la pipeline congiunta e addestrando più di 250 consulenti Ibm Sales e Global Service. Ha rafforzato la propria penetrazione di mercato con Sap incrementando quote di fatturato e pipeline, e addestrando oltre 350 clienti e systems integrator Sap nell'ambito del programma di rollout di Sap Business Warehouse 3.0. Ha apportato significativi miglioramenti alla propria piattaforma di integrazione dati introducendo nuove funzionalità nella gestione dei metadati, nella qualità dei dati e nella profilazione dei dati: ha esteso la propria leadership nella gestione dei metadati introducendo il supporto di Computer Associates, Hyperion Essbase and Integration Services, Microstrategy 7i e Magna Solutions Silverrun. Ascential è ora l'unico produttore a fornire un meccanismo di condivisione automatico dei metadati tra la propria piattaforma e tutte le maggiori applicazioni di analisi, business intelligence e modellazione dati; Ascential Integrity 4.0, una nuova versione della soluzione per la gestione della qualità dei dati acquisita con Vality e integrata nella piattaforma enterprise Ascential, semplifica enormemente la creazione di applicazioni per la pulizia in tempo reale dei dati; - Ascential MetaRecon, la soluzione più avanzata per la profilazione dei dati, un primo passo necessario verso il successo delle iniziative di integrazione dati. MetaRecon decifra i dati provenienti da sistemi informativi differenti mappandoli in un unico formato comune per semplificarne il riutilizzo all'interno di nuove applicazioni. Peter Gyenes ha quindi concluso: "Ascential si trova nella posizione esclusiva di produttore della più completa e scalabile piattaforma per l'integrazione dati disponibile sul mercato enterprise, che include tutti gli elementi necessari alla integrazione dei dati e che risponde a tutte le esigenze dei Web service e dei processi in tempo reale. Si tratta dunque di una soluzione adatta a tutte le classi di applicazioni enterprise: Crm (Customer Relationship Management), Scm (Supply Chain Management), Erp (Enterprise Resource Planning), Bi (Business Intelligence), analisi, data warehousing ed e-business". "Sebbene un approccio completo all'integrazione dati a livello di intera impresa costituisca ancora una novità per il mercato, la risposta della clientela conferma la validità della strada che abbiamo intrapreso. Proseguendo nel nostro impegno, in collaborazione con i nostri partner, abbiamo fiducia che la nostra soluzione sarà sempre più riconosciuta come il metodo più valido per affrontare l'integrazione dei dati, tanto più considerando che col tempo gli investimenti IT delle aziende torneranno a crescere".

OBERTHUR CARD SYSTEMS: ATTIVITÀ IN CRESCITA NEL SECONDO TRIMESTRE UNA FORTE SPINTA È VENUTA DALLA VENDITA DELLE SIM CARD 
Milano, 3 settembre 2002 -- Oberthur Card Systems, azienda leader nel mercato delle soluzioni smart card, ha registrato vendite pari a 113.8 milioni di euro nel secondo trimestre del 2002, con l'incremento del 9,9% rispetto al primo trimestre dell'anno ed una stabilità pari allo 0,7% su base annua. La crescita registrata nel secondo trimestre si deve essenzialmente alle carte a microprocessore, che hanno guadagnato un incremento del 14.2% rispetto al primo trimestre di quest'anno: la vendita delle Sim card è aumentata del 34% rispetto al primo trimestre 2002 (si è, infatti, registrato un aumento dell'11,8% annuo). Tale dato conferma la leadership di Oberthur Card Systems nei Paesi del Sud Europa, dove l'azienda si presenta come il primo partner per gli operatori di telefonia mobile con un'offerta innovativa basata sulle card solution; anche le carte di autenticazione e sicurezza in rete hanno fatto registrare una crescita progressiva del 9,9% grazie alla ripresa del mercato della Pay Tv; il rilascio di 9 milioni di carte durante il secondo trimestre 2002 è invece, per volume, paragonabile al precedente trimestre. Le vendite delle altre carte durante il secondo trimestre 2002 possono essere paragonate a quelle della prima metà dell'anno e dimostrano una flessione dell'11,7%, rispetto al periodo corrispondente del 2001. Services & Solutions, il settore dedicato ai principali servizi di personalizzazione dei pagamenti, è cresciuto progressivamente del 9,8%, registrando un incremento del 6% annuo. Altri dati economici - Le variazioni del cambio all'attivo ed al passivo nella circolazione sul mercato estero, principalmente negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna, hanno influito sui risultati finanziari con un disavanzo di 3 milioni di euro. I risultati finanziari hanno subito un influsso negativo di 2,5 milioni di euro, tenendo conto del calo del prezzo delle azioni assegnate come stock option. Le variazioni sul mercato estero, inoltre, legate alle monete di Stati Uniti e Gran Bretagna ridurranno il valore delle azioni di Oberthur Card Systems di 14 milioni di euro a partire dal 30 giugno 2002 senza influire sul P&L. La situazione finanziaria dell'azienda mostra una riduzione del proprio debito pari a circa 15 milioni di euro a partire dal 30 giugno 2002. Oberthur Card Systems, inoltre, ha proseguito nel processo di ottimizzazione delle risorse interne. Al 30 giugno 2002 l'azienda conta 3.136 dipendenti, l'8,6% in meno (meno 297 persone) rispetto al 31 dicembre 2001. 
Vendite in milioni di euro distinte per tipo di carta ed area geografica 2002 2001

 

2002

 

2001

 

 

Card Type

2Q

1H

2Q

1H

Variation
2Q2002/2Q2001

Microprocessor cards

63.2

118.5

60.6

127.4

+ 4.2 %

 O/w Payment

18.5

38.4

18.5

34.3

=

 O/w SIM

32.4

56.7

29.0

69.9

+ 11.8 %

O/w Authentication and network security

12.2

23.3

13.1

23.2

- 6.6 %

Other Cards

24.6

49.2

27.9

52.4

- 11.7 %

Services & Solutions

26.0

49.7

24.6

48.4

+ 6.0%

Total

113.8

217.4

113.0

228.2

+ 0.7 %

 

2002

 

2001

 

 

Geographical area

2Q

1H

2Q

1H

Variation
2Q2002/2Q2001

EMEA

80.6

148.0

73.9

143.6

+ 9.1 %

Americas

28.7

58.1

36.2

69.6

- 20.7 %

Asia / Pacific

4.4

11.3

2.9

15.1

+ 53.7 %

Total

113.8

217.4

113.0

228.2

+ 0.7 %

 

REPLY S.P.A.: PRIME INDICAZIONI SULL'ANDAMENTO DEL GRUPPO REPLY NEL SECONDO TRIMESTRE 2002 CARATTERIZZATO DA FATTURATO IN CRESCITA E TENUTA DEI MARGINI. 
Torino, 3 settembre 2002 - Il secondo trimestre 2002, e il primo semestre dell'anno nel complesso, si è concluso per Reply con risultati positivi e di particolare evidenza, soprattutto se valutati alla luce della difficile congiuntura che ha caratterizzato il mercato nel periodo di riferimento. Reply ha conseguito nei primi sei mesi dell'anno un fatturato consolidato di 38,2 milioni di euro, con ricavi di competenza del periodo che va da aprile a giugno per 20,2 milioni di euro. Le prime indicazioni relative al trimestre al 30 giugno 2002 mostrano una crescita considerevole del fatturato pari al 36% se confrontata con il corrispondente trimestre del 2001. Positive anche le indicazioni relative ai margini di gestione. In particolare il Margine Operativo Lordo è risultato pari al 16,1 % del fatturato. I dati relativi alla Relazione Trimestrale al 30 giugno 2002 sono stati esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione di Reply il giorno 8 agosto 2002. "Le prime indicazioni sul trimestre appena concluso - ha affermato Mario Rizzante, Presidente del Gruppo Reply - sono fonte di grande stimolo e motivazione per tutto il Gruppo, specialmente se considerate nell'ambito del difficile contesto di mercato.'' "I risultati conseguiti - ha continuato il Presidente di Reply - ci confortano sulla validità e la solidità del nostro modello e ci motivano a intensificare gli sforzi e le attività verso le aree ad alto contenuto tecnologico come il Mobile, i progetti Crm di seconda generazione e i servizi per le banche e le assicurazioni." 

GRUPPO DATA SERVICE: CONFERMA LA FORTE CRESCITA ANCHE NEL PRIMO SEMESTRE 2002 FATTURATO +173 %, EBITDA +254 %, EBIT +304% RISPETTO ALL'ANALOGO PERIODO DEL 2001
Milano, 3 settembre 2002 - Risultati estremamente importanti per Data Service (Nm: Das), il leader nel settore dell'outsourcing evoluto per banche e pubblica amministrazione, che nonostante la crisi del mercato conferma di essere in grado di mantenere elevati tassi di crescita. Numeri che confermano un'eccellente redditività, anche a livello di Ebit. Data Service ha infatti chiuso il primo semestre 2002 con un fatturato di 69,64 milioni di € registrando un incremento del 173% rispetto allo stesso periodo del 2001. Sempre nel primo semestre il margine operativo lordo (Ebitda) ha superato i 16,08 milioni di € (pari al 23% dei ricavi) con una crescita del 254% rispetto all'analogo periodo del 2001, mentre l'Ebit ha superato i 6,43 milioni di € (pari al 9% dei ricavi) con una crescita del 304% rispetto all'analogo periodo del 2001. L'utile lordo si è assestato a 2,38 milioni in crescita del 92% rispetto all'utile ante imposte del primo semestre 2001 di 1,24 milioni, nonostante nel semestre siano stati spesati circa 2,46 milioni di oneri straordinari non ripetitivi. Rispetto ai dati proforma del 2001 che comprendono il consolidamento integrale della Cni S.p.A. il fatturato passa da 53,66 milioni a 69,64 milioni in crescita del 30%, l'Ebitda da 9,95 milioni a 16,08 milioni in crescita del 62% e l'Ebit da 1,4 milioni a 6,43 milioni, anche esso in forte crescita del 359%. Nei primi sei mesi dell'anno in corso, il gruppo ha comunque prodotto un cash flow da gestione economica (utile ante imposte più ammortamenti) per 12,02 milioni di €, in crescita del 186% rispetto ai 4,2 milioni di Euro di giugno 2001. La posizione finanziaria netta del gruppo è negativa per 41,1 milioni di € (39,95 milioni di € al 31 marzo 2002) nonostante l'esborso di circa 3 milioni di euro per il pagamento dei dividendi da parte della capogruppo e l'acquisizione della quota di Asi S.p.A., comprensiva della somma di 6 milioni di euro quale impegno finanziario verso società di leasing. Nel corso del semestre il Gruppo ha provveduto a deconsolidare attraverso liquidazioni o cessioni a terzi di tre piccole società rientranti nell'area di consolidamento attive nella vendita di prodotti internet che nel 2002 erano state stimate per 6 milioni di Euro di ricavi, con margine di contribuzione negativo. Come ha commentato l'Amministratore Delegato Gianluigi Martusciello: "I dati relativi al primo semestre confermano le nostre previsioni ,e sono la dimostrazione evidente di come il Gruppo è capace di crescere in un mercato che incomincia solo adesso ad esprimere le sue reali potenzialità" "Va inoltre sottolineato che grazie alla riuscita integrazione delle società del Gruppo e grazie all'opera di razionalizzazione del perimetro di consolidamento, riusciamo a migliorare costantemente la nostra redditività." ha concluso Martusciello. Compiacimento per quanto svolto finora dunque, ed ulteriore fermo impegno per mantenere ed incrementare la posizione di leader in Italia di un mercato, quello dell'outsourcing evoluto di processi, che mostra tuttora promettenti tassi di crescita sia per i tradizionali clienti, costituiti dalle istituzioni finanziarie, che per i nuovi settori: Pubblica Amministrazione in testa. 

GRUPPO MONDO TV: NEL 1° SEMESTRE 2002 CRESCONO FORTEMENTE RICAVI E REDDITIVITÀ. +51% I RICAVI CONSOLIDATI (17,7 MILIONI DI EURO) E +57% L'EBITDA CONDOLIDATO (15 MILIONI DI EURO) CHE DIVENTA L'84% DEL FATTURATO. 
Roma, 3 settembre 2002 - Anche il 1° semestre 2002 è stato di straordinaria crescita (in uno dei periodi più difficili della storia per il settore dell'animazione a livello mondiale) per il Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa nella creazione e distribuzione di "cartoons" per la Tv, il cinema ed i settori correlati - che ha registrato una crescita dei ricavi consolidati del 51% a 17,7 milioni di Euro (11,7 nel 1° semestre 2001) e del 57% del Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato a 15 milioni di Euro (9,5 milioni di Euro al 30/6/2001). La positiva evoluzione della redditività è testimoniata dall'incremento dell'Ebitda anche in termini percentuali rispetto al Valore della Produzione, passando dall'81% (1° semestre 2001) all'attuale 84%, margine tra i più elevati d'Europa nel settore di competenza del Gruppo. Sul fronte dei ricavi, la quota conseguita nei settori correlati (tra cui home video, merchandising, diritti musicali ed editoria) ha rappresentato - sempre nel 1° semestre 2002 - il 61% del totale rispetto al 53% dei primi sei mesi del precedente esercizio, confermando la capacità di agevole diversificazione delle fonti di reddito per ammortizzare gli andamenti ciclici del settore (tra cui la crisi della pubblicità televisiva) e ponendosi come "player" a 360° sul mercato di riferimento in assoluta unicità nell'Europa Continentale dove le aziende del settore realizzano prevalentemente ricavi televisivi. L'utile ante-imposte consolidato ha raggiunto i 6,8 milioni di Euro incrementando di circa il 22% il valore del 1° semestre del precedente esercizio (5,5 milioni di Euro). Questi, i principali dati contenuti nella relazione semestrale approvata dal Consiglio di Amministrazione della società tenutosi oggi presso la sede di Roma. Circa il criterio contabile di imputazione dei ricavi che derivano dalle concessioni temporanee, è utile ricordare che esso impone il riconoscimento dei ricavi stessi in quote costanti lungo il periodo di durata del contratto, e non al singolo periodo in cui si perfeziona la cessione (come invece effettuato dai competitors internazionali): ciò determina una lettura conservativa delle risultanze contabili e consente al Gruppo una "visibilità" elevata di tale quota di ricavi. L'incremento dell'Ebitda più che proporzionale dell'incremento dei ricavi evidenzia, inoltre, come i costi operativi crescano, sempre in termini relativi, in misura inferiore rispetto ai ricavi (costi: +19% e ricavi: +51%) per effetto dell' ulteriormente aumentata efficienza gestionale del Gruppo. Il Risultato Operativo (Ebit), sempre a livello di Gruppo, è cresciuto da un valore di 5,2 milioni di Euro sino a 7,7 milioni di Euro, pari ad un incremento del 48%, nonostante l'aumento degli ammortamenti, passati da 4,3 a 7,3 milioni di Euro, per effetto della mole notevole degli investimenti realizzati. Sempre nel periodo in esame, infatti, il Gruppo ha sostenuto investimenti per circa 23,5 milioni di Euro (tra i più elevati nel settore a livello europeo) finalizzati alla realizzazione, tutt'ora in corso, di 7 serie di cartoons per la Tv (pari ad un totale di 195 episodi) e 4 film per il cinema. L'area finanziaria e l'area straordinaria non presentano variazioni significative: i proventi finanziari netti sono pari a 289.000 Euro, mentre i proventi straordinari netti sono stati pari a 32.000 Euro. La posizione finanziaria netta, nonostante la straordinaria mole di investimenti, sempre a livello di Gruppo al 30 giugno 2002, è rimasta positiva per 9,6 milioni di Euro (20,7 milioni di Euro al 31/12/2001). Nel corso del semestre in esame, la società controllata Mondo Home Entertainment, attiva nel settore Video/Dvd ha intrapreso l'attività con risultati molto incoraggianti in termini di "sell out" attraverso la commercializzazione presso le principali catene della Gdo (tra cui: Auchan, Carrefour, Mediaworld, Panorama, Upim e Conad). E' significativo segnalare inoltre che nel corso del semestre in esame è stata consolidata la partnership con la società Igel Media AG di Amburgo, fortemente radicata sui mercati del Nord Europa e che dispone di una "library" di valore significativo tra cui parte dei diritti della produzione del Gruppo francese Xilam, recentemente approdato alla quotazione sul secondo mercato francese. Molto positivi anche i risultati della capogruppo Mondo Tv S.p.A. che ha realizzato nei primi sei mesi dell'anno ricavi per 16,7 milioni di Euro (+47% rispetto al 1° semestre 2001) ed un risultato prima delle imposte pari a 7,3 milioni di Euro (5,8 milioni di Euro nei primi sei mesi del precedente esercizio). 

EDWARD JONES INVESTMENTS SCEGLIE ASCENTIAL PER GARANTIRE L'EFFICACIA DELLE PROPRIE PROPOSTE DI INVESTIMENTO PERSONALIZZATE. 
Milano, 3 settembre 2002 - Ascential Software Corporation (Nasdaq: Ascl), produttore leader di soluzioni per l'integrazione e la gestione dei dati archiviati e distribuiti nei vari sistemi aziendali (Edi: Enterprise Data Integration), ha annunciato che Edward Jones Investments, una delle prime 10 società d'intermediazione statunitensi per portafoglio d'investimenti, ha implementato la soluzione Ascential Integrty per la qualità dei dati, nell 'ambito di un progetto finalizzato a fornire informazioni maggiormente personalizzate agli oltre 8.500 operatori impegnati nel servire quasi 6 milioni di investitori sparsi in tutto il mondo. Edward Jones utilizza il prodotto Integrty per ripulire le informazioni relative agli investitori, consolidando tutti i dati in un unico data warehouse globale. La società ha creato una piattaforma avanzata che consente sia ai promotori che ai collaboratori che lavorano da casa, di definire ed attuare strategie d' investimento altamente redditizie e personalizzate, secondo le esigenze di ciascun cliente. "Mentre i nostri sistemi IT di base sono organizzati intorno alle transazioni, i nostri operatori finanziari forniscono servizi d'investimento a privati, famiglie e piccole imprese", ha spiegato Scott Vicars, IT Manager Responsible for Decision Support di Edward Jones. "Migliorare la qualità dei dati sulla clientela, eliminando le duplicazioni dei nominativi e riconciliando in un'unica rappresentazione omogenea tutti i record relativi a una stessa posizione cliente, è essenziale per poter fornire i servizi personalizzati per i quali la nostra società è apprezzata". "Grazie alla soluzione per la qualità dei dati Ascential Integrty, siamo in grado di fornire ai nostri 8.500 operatori negli Stati Uniti informazioni precise e complete su ciascuno dei loro clienti, compresi tutti i dati relativi al portafoglio e al patrimonio, in modo tale da poter offrire un servizio migliore e proporre investimenti in linea con le esigenze specifiche dei singoli". Nel sistema principale basato su mainframe con il quale Edward Jones effettua la gestione dei clienti, spesso a una posizione d'investimento sono associati più investitori, come nel caso di investimenti congiunti, tutele e fondi pensione; allo stesso modo, accade frequentemente che più posizioni cliente facciano capo a un unico investitore. Queste situazioni hanno impedito fino a oggi agli operatori e agli addetti al marketing della società di ottenere un quadro consolidato e completo della posizione di ogni singolo investitore. Per risolvere questo inconveniente è stato deciso di implementare un data warehouse per tutti i dati cliente e di adottare la soluzione per la qualità dei dati di Ascential Software. Il processo per la qualità dei dati messo a punto da Edward Jones identifica in maniera univoca gli investitori, i clienti associati a ogni posizione e le posizioni facenti capo a più investitori o a uno stesso nucleo familiare consolidando i dati cliente nel data warehouse utilizzato da operatori e personale della sede centrale, tutto su una rete privata criptata e protetta tramite password. "L'alto livello di personalizzazione dei suggerimenti finanziari disitingue Edward Jones dalle numerose società d'intermediazione esistenti", ha affermato Ken King, General Principal of Marketing Research di Edward Jones. "L'instaurazione di un solido rapporto con i clienti è il modo migliore per rispondere alle loro esigenze. Ascential ci ha permesso di trasformare questo approccio teorico in realtà fornendoci la capacità di identificare e soddisfare al melgio le aspettative dei clienti, accrescendo di pari passo la redditività della società e degli investitori". 

FIDIA SPA: FIDIA ACQUISISCE IL 100% DI SITRA AUTOMAZIONE, SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI COMPONENTI ELETTRONICI PER SISTEMI DI FRESATURA AD ALTA VELOCITÀ. 
Torino, 3 settembre 2002 - Si è perfezionata il 1° agosto a Torino l'acquisizione da parte di Fidia Spa del controllo totalitario di Sitra Automazione SpA, società già controllata al 73%. L'operazione si è realizzata attraverso l'acquisto del residuo 27% del capitale sociale della società, attraverso il pagamento ai soci di minoranza del 66% in azioni Fidia SpA ed il residuo 34% con un conguaglio cash pari a 93.640 Euro. L'acquisizione di Sitra - società specializzata nel campo degli azionamenti elettrici e dell'elettronica di potenza per applicazioni industriali che nel 2001 ha conseguito un fatturato di 1,5 milioni di Euro - rientra in un'ottica di integrazione verticale dei processi produttivi strategici, in vista della realizzazione di ulteriori investimenti in questo settore. La divisione elettronica (progettazione e realizzazione di controlli numerici) del Gruppo a cui Sitra appartiene - che assorbiva il 36,6% del fatturato consolidato al 31/12/2001 - costituisce l'area di attività a maggior valore aggiunto, su cui Fidia incentra previsioni di crescita, sviluppo e investimento, anche per linee esterne. Fidia S.p.A., con sede a Torino, è la holding operativa di un Gruppo leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi integrati per la lavorazione di forme complesse, in particolare nella produzione e commercializzazione di controlli numerici e macchine fresatrici ad alta velocità destinati principalmente al settore della stampistica. Il Gruppo - che impiega oltre 330 dipendenti - opera attraverso 4 stabilimenti produttivi, 6 Filiali commerciali, 8 Service Centers e una vasta rete di agenti e distributori in grado di svolgere attività di vendita e assistenza clienti sui mercati esteri con copertura geografica mondiale. 

ENTERPRISE IRELAND PRESENTA L'ANNUAL REPORT 2001: BUONE PERFORMANCE DELLE AZIENDE IRLANDESI, NONOSTANTE LE DIFFICOLTA' DEL MERCATO LE ESPORTAZIONI CRESCONO DEL 6.9% E RAGGIUNGONO I 10.9 MILIARDI DI EURO. 
Milano, 3 settembre 2002 - Le aziende clienti di Enterprise Ireland, l'ente di Governo irlandese per il commercio e le tecnologie, hanno registrato nel 2001 anno una crescita nelle esportazioni del 6,9%, raggiungendo la cifra di 10,9 miliardi di euro. Il totale delle vendite ammonta a 24,3 miliardi di euro, con un aumento dell'8.8%. Particolarmente significativo l'incremento negli investimenti in R&S pari a 100 milioni di euro. Nella metà dei settori manifatturieri la spesa delle aziende irlandesi in R&S eguaglia o supera la media Oecd. E' stata sostenuta così una crescita lorda dell'occupazione di 14 mila unità, la terza più consistente negli ultimi 10 anni, con un incremento netto di posti di lavoro nelle aziende indigene di 1.081 unità che porta il settore a un volume totale di 148.116 posti. Dan Flinter, Chief Executive Officer di Enterprise Ireland, ha dichiarato: "Si tratta di una ottima performance considerando le difficoltà nel panorama economico internazionale, in particolare nella seconda metà del 2001. Il settore del software vanta risultati lusinghieri con un aumento delle esportazioni del 28.6% e un valore di 1.48 miliardi di euro". Commentando la situazione economica attuale, ha continuato: "le condizioni del commercio internazionale sono ancora difficili e, mentre il punto più basso del ciclo si è verificato all'inizio di quest'anno, nella migliore delle ipotesi la ripresa internazionale è da considerarsi fragile. Tutti gli indicatori dimostrano che le condizioni del mercato per il resto di questo anno continueranno ad essere difficili". Nonostante ciò, le aziende irlandesi stanno dimostrando un'attenzione continuativa alla ricerca e sviluppo e alle attività di marketing a livello internazionale. "Le aziende irlandesi hanno dovuto limitare il loro sviluppo ma ora stanno spingendo per internazionalizzare il loro business. Questo approccio è molto incoraggiante". Nella prima metà del 2002, Enterprise Ireland ha lavorato attivamente con oltre 600 aziende clienti sui mercati internazionali. Questa attività ha incluso la facilitazione dell'accesso ai key buyer dei diversi mercati, la partecipazione a 20 fiere internazionali e il coinvolgimento in 17 missioni commerciali. In aggiunta, oltre 2 mila buyer sono stati portati in Irlanda per incontrare i clienti di Enterprise Ireland. Queste attività continueranno per il resto dell'anno con un particolare focus sulle opportunità emergenti nell'Europa centrale ed orientale. Enterprise Ireland ha mantenuto il suo impegno nei confronti delle start-up ad alta tecnologia, con un forte potenziale di crescita nelle esportazioni. 50 nuove aziende saranno infatti costituite entro la fine del 2002. Una recente indagine condotta dall'ente irlandese dimostra che, negli ultimi tre anni, 164 aziende start-up hanno generato esportazioni per 180 milioni di euro e oltre 6 mila posti di lavoro. Il settore dei venture capital che ha sospeso gli investimenti nella seconda metà de 2001 ha cominciato a rientrare nel mercato. Comunque, recentemente il valore dell'investimento da parte dei venture capitalist si è notevolmente ridotto tenendo conto di possibili "down rounds". Enterprise Ireland ha finanziato poi lo sviluppo di nuovi settori emergenti come Digital Media, Biotecnologia, Photonics e Nanotecnologia, con un investimento di 40 milioni di euro. Le leve sono state il sostegno alle ricerche nell'ambito del Third Level research system, agli incubatori in 15 college, e la commercializzazione dei risultati delle ricerche in partnership con le Università, per favorire tra l'altro l'emergere di nuovi imprenditori. Inoltre, Enterprise Ireland ha sostenuto la costituzione di fondi di venture capital focalizzati su questi settori, e attualmente sta cercando persone qualificate in Irlanda e altrove per costituire nuove start-up. Le condizioni variabili del mercato, in particolare le variazioni nel tasso di cambio euro/ sterlina, avranno una ricaduta sui margini e sulla competitività di alcune società irlandesi. L'apprezzamento dell'euro nei confronti della sterlina di circa il 7% evidenzia il bisogno delle aziende di gestire le fluttuazioni dei cambi e la loro esposizione finanziaria verso il mercato britannico. Risposte appropriate sono gli incrementi nella capacità competitiva e produttiva nel breve periodo, e nella diversificazione di mercato nel lungo periodo. Nel breve periodo gli obiettivi di Enterprise Ireland sono: - Lavorare con le aziende per dare accesso ai key buyers - Assicurare un forte flusso di nuove start-up a Dublino e in altre città del paese - Assicurare alle aziende un posizionamento competitivo "E' cruciale che le aziende vengano incoraggiate a investire nella ricerca e sviluppo e ad accelerare il processo di commercializzazione delle ricerche condotte negli istituti di ricerca " ha concluso Dan Flinter. 

APRE AD AREZZO IL 3° NEGOZIO XSPORT LA NUOVA CATENA DEL GRUPPO GIACOMELLI SPORT
Milano, 3 settembre 2002 - E' stato inaugura venerdì 2 agosto, in Corso Italia 92, in pieno centro storico ad Arezzo, un nuovo negozio Xsport, la nuova catena di punti vendita di Giacomelli Sport Group, per un target giovane, brand aware e con un gusto fashion oriented. Xsport è la prima catena sportiva in Italia che posizionandosi all'interno del "full price market", presenta i prezzi più competitivi del mercato. "La catena Xsport, con negozi perfettamente complementari a quelli già esistenti del Gruppo Giacomelli Sport, copre il segmento fashion calzature del mercato degli articoli sportivi, andandosi a posizionare in un'area non ancora ben presidiata dalla distribuzione già esistente e che presenta elevati livelli di redditività e forte possibilità di crescita organica." - afferma Gabriella Spada presidente del Gruppo Giacomelli Sport. Xsport è leader nell'anticipo della presentazione dei nuovi prodotti e delle ultime tendenze moda, la sua strategia si concentra su un attento e accurato studio dell'offerta di prodotto di alto profilo qualitativo. Vanta la presenza di tutti i brand leader come Nike, Adidas, Reebok, e ha una costante attenzione a cogliere i trend di mercato. Il vasto assortimento e il mix merceologico, fortemente superiore a quello dei competitors, caratterizzano la gamma dei prodotti Xsport. Punto di forza della catena Xsport è anche l'esclusivo format dei negozi, l'arredamento, lo studio dei colori e l'acustica dei punti vendita sono stati studiati per esaltare il valore dei grandi marchi e per dare massima visibilità a tutte le novità di tendenza. I negozi Xsport hanno dimensioni più contenute rispetto ai megastore del Gruppo Giacomelli Sport e sono ubicati sia nei centri commerciali con bacini di utenza superiori ai 250.000 abitanti che nei centri storici: tutte le location sono in aree strategiche ad elevato traffico. Nei prossimi giorni apriranno altri 2 negozi Xsport: nel centro storico di San Benedetto del Tronto e a Pesaro nel Centro Commerciale Miralfiore. 

ANCORA IN CRESCITA LE PRENOTAZIONI VIAGGI DEL VENTAGLIO PER IL PERIODO AGOSTO - OTTOBRE (+12%) GRANDE SUCCESSO DELLE DESTINAZIONI MARE ITALIA (+28%) RADDOPPIO DEL FATTURATO SULLA DESTINAZIONE SPAGNA 
Milano, 3 Settembre 2002 - Molto positivo il trend di crescita (+12%) del fatturato prenotazioni di Viaggi del Ventaglio (registrato al 27 agosto 2002 rispetto alla stessa data 2001) che, nel periodo agosto-ottobre, conferma il buon andamento del trimestre che rappresenta circa il 40% del fatturato dell'intero esercizio (nella rilevazione del 27 luglio il dato aveva già fatto registrare + 9%) e che consentirà al Gruppo di chiudere l'esercizio 2002 con ricavi superiori all'anno precedente. Confermato il successo dei villaggi VentaClub Italia che grazie anche al buon riscontro ottenuto dalle strutture in Calabria, Sardegna, Sicilia e Isola d'Elba, hanno fatto registrare un notevole incremento di fatturato (+28%) raggiungendo i 50 milioni di Euro. Buona la performance del marchio "Columbus"(+11%) ed in particolare la destinazione Spagna che, introdotta quest'anno nella programmazione, ha raggiunto un fatturato pari a 25 milioni di Euro. Tale risultato, unitamente alla crescita registrata dalla programmazione Spagna di Viaggi del Ventaglio (+12%), ha consentito al Gruppo di raddoppiare i volumi di fatturato sulla destinazione rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il marchio "Utat", da segnalare l'incremento dei viaggi di gruppo in Italia (+16%) ed Europa (+10%), mentre il marchio "Caleidoscopio" ha fatto registrare incremento del 70% sul prodotto Australia e Pacifico e del 57% sul prodotto Oriente. In crescita il successo della formula "Advance Booking", cioè le prenotazioni realizzate a 30 o 60 giorni prima della partenza, che ha superato il 40% delle vendite complessive. Questo risultato, oltre a limitare il fenomeno delle vendite "last minute", conferma il successo di una formula innovativa volta a fidelizzare i clienti qualificando i servizi e la marginalità dei ricavi. 

AUSTRIAN AIRLINES GROUP: IL RISANAMENTO PROSEGUE CON SUCCESSO RISULTATO DEL BILANCIO D'ESERCIZIO PER IL 1° SEMESTRE 2002 (METODO IAS) 
Milano, 3 settembre 2002 - Con + 29,7 milioni di Euro (contro - 31,5 milioni di Euro dello stesso periodo nel 2001) nel 1°semestre di quest'anno, Austrian Airlines Group ha ottenuto un risultato finanziario positivo (Ebit) dopo il 2001, anno drammatico per il traffico aereo mondiale. Il risultato del 1° semestre al lordo delle imposte (Egt) è pari a + 4,3 milioni di Euro a fronte di - 70,2 milioni di Euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Il traffico passeggeri di Austrian Airlines Group nei primi sei mesi è persino aumentato dello 0,5 % per un totale di 4.086.918 milioni di passeggeri trasportati, nonostante una riduzione dell'offerta pari al 6,9 % (- 12,1 % per il servizio di linea). Vagn Soerensen, presidente del consiglio direttivo di Austrian Airlines Group, riguardo al suo 1° bilancio semestrale ha dichiarato: "Grazie alla coerente applicazione del nostro vasto programma di risanamento, avviato all'inizio dell'anno, siamo riusciti ad ottenere questi primi risultati positivi che costituiscono un forte stimolo per ulteriori sforzi comuni. Ora si tratta di dimostrare capacità di resistenza e soprattutto lungimiranza economica!" Nel 1° semestre 2002 il risultato finanziario è nettamente migliorato rispetto all'anno precedente. L'Ebitdar ha raggiunto i 252,4 milioni di Euro a fronte dei 79,7 milioni di Euro dello stesso periodo del 2001. Rispetto ai -31,5 milioni di Euro dell'anno precedente, l'Ebit è aumentato di 61,2 milioni di Euro raggiungendo un risultato di 29,7 milioni di Euro. Il risultato al lordo delle tasse è di 4,3 milioni di Euro rispetto ai 70,2 milioni di Euro del 1° semestre 2001. Thomas Kleibl, Chief financial officer di Austrian Airlines Group, ha elencato gli obiettivi per il bilancio annuale: "Come primo obiettivo di quest'anno il nostro programma di risanamento prevede il pareggio dell' Ebit. Tutti i processi aziendali sono stati focalizzati verso questo scopo." - e riguardo alle aspettative per l'andamento del 2° semestre 2002 ha aggiunto: "Presupponendo una situazione generale favorevole, anche per il 2° semestre prevediamo un Ebit quasi in pareggio. Ciò dipende in larga misura da vari fattori tra cui il costo del carburante e l'andamento generale della congiuntura economica." 
Il risultato del primo semestre di Austrian Airlines Group in cifre (milioni di Euro):

 

in milioni di EUR

 

1-6 / 2002

1-6 / 2001

+/- %

Ricavi vendite

Euro

1.030,9

1.035,5

-0,4

EBITDAR rettificato 1)

Euro

156,9

124,9

25,6

EBITDAR

Euro

252,4

79,7

216,7

EBIT rettificato 2)

Euro

7,0

-21,3

-

EBIT

Euro

29,7

-31,5

-

Risultato al lordo delle imposte rettificato 2)

Euro

-24,2

-57,7

-

Risultato al lordo delle imposte

Euro

4,3

-70,2

-

Cash Flow operativo

Euro

305,6

17,1

-

Passeggeri trasportati

 

4.086.918

4.067.595

0,5

Loadfactor passeggeri (servizio di linea)

%

68,6

68,1

0,5P.

1. rettificato dei proventi da vendite di immobilizzazioni e delle differenze di cambio valute straniere alla data di chiusura 2. rettificato dei proventi da vendite di immobilizzazioni, delle differenze di cambio valute straniere alla data di chiusura e delle detrazioni/incrementi in base alle valutazioni dei velivoli Il cash flow operativo è aumentato sensibilmente dai 17,1 milioni di Euro dell'anno scorso agli attuali 305,6 milioni di Euro, grazie al miglioramento dell'attività operativa, in base alle attuali valutazioni del cambio del dollaro per aeromobili messi in vendita (IAS 36) e variazioni nel working capital (per aumentati accantonamenti derivati da biglietti aerei venduti e non ancora utilizzati). Nel 1° semestre 2002, gli oneri d'esercizio hanno raggiunto la cifra di 1.130,3 milioni di Euro, superiore di 20,4 milioni di Euro (pari all'1,8 %) rispetto all'anno precedente. L'aumento è da attribuirsi sostanzialmente a un accantonamento secondo Ias 36 (vedi paragrafo sul cash flow operativo) per velivoli messi in vendita. Rettificati di questo effetto, i costi sono calati. Soprattutto per i costi variabili, i tagli alla produzione hanno determinato una sensibile riduzione dei costi. Nonostante la consistente riduzione generale della produzione (- 6,9 % nell'offerta totale km/posti / e -12,1 % nell'offerta totale km/posti per il servizio di linea) i ricavi della gestione ordinaria sono aumentati dell'1,4 %, totalizzando la cifra di 960,2 milioni di Euro. I ricavi d'attività complementari sono calati del 20%, per i minori proventi da noleggio velivoli. In totale i ricavi delle vendite sono stati pari a 1.030,9 milioni di Euro, facendo registrare un leggero calo dello 0,4 %. Austrian Airlines Group è riuscita a portare avanti il risanamento del settore operativo. Effetti strutturali sono derivati dalla riduzione delle capacità a lungo raggio a favore delle produzioni a corto e breve raggio con maggiore ricavo unitario. Ulteriori ricavi operativi, per un totale di 95,1 milioni di Euro, sono derivati da differenze di cambio obbligazioni in valute straniere alla data di chiusura, grazie al calo del dollaro rispetto all'Euro. Il reddito operativo di Austrian Airlines Group è salito così dai 1.078,4 milioni di Euro del 1°semestre dell'anno scorso agli attuali 1.160 milioni di Euro del primi sei mesi 2002. Josef E. Burger, Chief commercial officer di Austrian Airlines Group, ha presentato brevemente la strategia di marketing implementata dal Gruppo dall'inizio del 2002 a oggi: "Grazie a una gestione attenta della capacità e ai miglioramenti strutturali nell'offerta delle rotte, si è ottenuto un aumento dello yield (ricavo per passeggero in rapporto ai km/passeggeri sui voli di linea) pari al 15,1 %. In Europa abbiamo realizzato uno sviluppo del traffico sensibilmente superiore alla media (media Aea dell'introito per passeggeri a km: - 8,1 %; Austrian Airlines Group: + 6,6 %). Il load factor passeggeri è aumentato del 2,4 % nel traffico a medio raggio (pari al 60,6 %) e dello 0,6 % nei voli a lungo raggio (pari al 75,5 %)." Per il 2° semestre è previsto il consolidamento del Gruppo nel settore voli regionali con l'integrazione della compagnia aerea Rheintalflug nella Tyrolean Airways. Il riposizionamento del segmento regionale nel programma dei voli di linea è uno dei contenuti centrali dello sviluppo di una nuova architettura per il marchio Austrian Airlines Group. Entrambi i provvedimenti mirano ad ottenere una maggiore penetrazione di Austrian Airlines nel mercato e a consentire che l'immagine del marchio Austrian Airlines Group rifletta con coerenza il production company concept (concetto casamadre). 

LORETTA BARTOLUCCI DIRETTORE VENDITE SWISS INTERNATIONAL AIR LINES §
Milano, 3 settembre 2002 - Loretta Bartolucci, trentaquattro anni, è stata nominata Direttore Vendite di Swiss International Air Lines in Italia. Nata a Milano, la sua carriera ha inizio presso Hilton Hotels dove, nel 1987 ricopre per tre anni il ruolo di agente vendite e prenotazioni. Dopo una breve esperienza presso il Tour Operator Costour, partecipa alla creazione del primo ufficio commerciale Hilton Corp. & Conrad Hotels, in qualita' di coordinatrice vendite. Bartolucci approda nel settore aereo nel 1992, con lo start-up in Italia di United Airlines, dove viene nominata dapprima account executive e quindi corporate account executive. Nel 1996, con la nascita di Azzurraair, ricopre la funzione di Corporate sales & Marketing coordinator. Ritorna a Milano con Austrian Airlines, dove viene nominata Key Account Delegate e quindi Business Sales Manager per il mercato italiano. Bartolucci entra con la stessa funzione in Swissair nel 1999 e, nell'ambito della partnership con la compagnia di bandiera belga, viene riconfermata Business Sales Manager Italy per Swissair e Sabena. Nel 2002 diventa quindi Direttore Vendite Italia di Swiss International Air Lines. 

LUFTHANSA AMPLIA L'OFFERTA DEI COLLEGAMENTI CON LA NIGERIA NUOVA DESTINAZIONE ABUJA
Milano, 3 settembre 2002 - A partire dal 28 ottobre 2002 Lufthansa introduce due nuovi voli settimanali per Abuja e incrementa i collegamenti con Lagos da quattro a sei voli settimanali, potenziando in questo modo i collegamenti con la Nigeria. Il Direttore Generale di Lufthansa per l'Africa occidentale, Michael Wurche, ha dichiarato che l'ampliamento dell'offerta di voli per la Nigeria fa parte di una strategia globale di Lufthansa che mira a migliorare la propria rete di collegamenti nell'Africa occidentale. "Abuja, la capitale del paese più popolato dell'Africa, potrà beneficiare dei servizi di qualità di Lufthansa", ha affermato Michael Wurche esprimendo gratitudine nei confronti del Ministero dell'Aviazione per la tempestiva approvazione a procedere. In seguito al ritorno della democrazia in Nigeria e alle nuove politiche sulla privatizzazione e sugli investimenti dall'estero adottate dal governo, ad Abuja, nel corso degli ultimi tre anni, si è assistito ad un incremento delle attività politiche ed economiche. A partire dal 28 ottobre 2002 il collegamento con la capitale nigeriana sarà operato da Lufthansa il lunedì e il venerdì con arrivo ad Abuja alle 18:50 e partenza per Francoforte alle ore 20:30. Lagos sarà servita da voli giornalieri ad eccezione del mercoledì. Abuja si aggiunge così alla rete dei collegamenti Lufthansa attualmente costituita da 328 destinazioni servite in 89 paesi del mondo. I passeggeri in partenza da Abuja potranno inoltre avvalersi dei numerosi vantaggi offerti da Star Alliance, la più importante alleanza dei cieli che riunisce 17 compagnie aeree con 729 destinazioni in 124 paesi. L'allenaza consente l'accesso a tariffe agevolate oltre alla possibilità di accumulare e spendere miglia sui programmi di fidelizzazione di ciascuna compagnia. Grazie all'accordo di code-sharing tra Lufthansa e United Airlines, i passeggeri in partenza da Abuja e Lagos verso gli Stati Uniti possono inoltre usufruire della rete di collegamenti servita dalla compagnia aerea statunitense verso gli Stati Uniti e l'area del Pacifico. Lufthansa quest'anno celebra i 40 anni di attività in Nigeria, iniziata nel 1962 con i primi collegamenti per Lagos. Dopo Akkra, servita dal 1967, Abuja è la terza città dell'Africa occidentale direttamente collegata con la rete di Lufthansa. 

DELTA AIR LINES SIGLA UN ACCORDO DI MARKETING CON CONTINENTAL AIRLINES E NORTHWEST AIRLINES 
Milano, 3 settembre 2002 - Delta Air Lines ha annunciato il 23 agosto di essere entrata a far parte di un accordo di marketing con Continental Airlines e Northwest Airlines che consentirà ai passeggeri una più ampia scelta di destinazioni pur mantenendo un'ampia competitività tra i tre vettori. Questa è la risposta di Delta all'accordo annunciato da United Airlines e Us Airways all'inizio dell'estate. L'accordo include: Codesharing - Le tre compagnie opereranno tutti i loro voli in codeshare. Frequent Flyer reciproco - I clienti potranno accumulare e riscattare i premi del programma Frequent Flyer di ognuna delle tre compagnie indipendentemente dal programma di appartenenza o dalla compagnia con la quale viaggiano. Utilizzo delle reciproche lounge negli aeroporti. Ottimizzazione delle coincidenze dei voli - Le tre compagnie continueranno a programmare indipendentemente i rispettivi voli, ma ognuna valuterà il proprio piano per ottimizzare le coincidenze più convenienti. Coordinamento dei rispettivi servizi aeroportuali. Il nuovo accordo sarà attuato dapprima negli Stati Uniti, Canada e Carabi e poi sulle rotte europee, asiatiche e in America Latina; sarà inoltre soggetto alla revisione ed approvazione del U.S. Department of Transportation (Dot), dei pilot groups di Delta e Northwest e dei partner internazionali dell'alleanza. L'accordo prevede un'intesa tra i tre vettori statunitensi e i loro partner europei nel rispetto degli accordi di cooperazione commerciale che includono Continental, Northwest, il loro partner internazionale Klm e SkyTeam. Attualmente i membri di SkyTeam sono: Delta, Aeromexico, Alitalia, Air France, Csa Czech Airlines e Korean Air. I partner SkyTeam continueranno a beneficiare dell'antitrust immunity già assegnata a Delta, Alitalia, Air France, Csa Czech Airlines e Korean Air. Quando l'accordo di marketing sarà pienamente operativo, i passeggeri potranno accumulare e riscattare i premi frequent flyer di ognuno dei vettori partner dell'alleanza. SkyTeam sarà così più competitiva rispetto alle altre maggiori alleanze internazionali, Star Alliance e Oneworld. Leo F. Mullin, Delta chairman and chief executive officer, ha detto: "Alla base di questo accordo c'è la volontà di favorire il cliente poiché quando sarà operativo consentirà ai nostri passeggeri di viaggiare più facilmente verso un maggior numero di destinazione in tutto il mondo. Dalla biglietteria ai programmi frequent flyer, alla consegna dei bagagli, tutti i servizi rivolti alla clientela saranno migliorati. L'iniziativa è inoltre fortemente competitiva su due fronti poiché consentirà ai vettori partecipanti di raggiungere un maggior numero di passeggeri e introiti in mercati altrimenti non accessibili. Garantirà inoltre a Delta, Continental e Northwest, di misurarsi ad armi pari con United Airlines e US Airways che già annunciarono un accordo simile all'inizio dell'estate. Una enorme pressione fiscale grava sul settore aereo. Nelle recenti settimane alcuni vettori hanno annunciato ulteriori ristrutturazioni, licenziamenti e addirittura bancarotta. L'accordo ha infine un ruolo molto importante nei piani di rafforzamento della nostra competitività soprattutto in questi momenti particolarmente difficili". L'accordo di marketing è soggetto a revisione da parte dell' U.S Department of Transportation (Dot). Dovranno inoltre essere discusse e concordate le modifiche da apportare alle clausole contrattuali dei piloti Delta e Northwest. Delta discuterà la proposta di accordo con i dirigenti sindacali dell'Airline Pilots Association (Alpa) durante un incontro sindacale del Master Executive Council (Mec) che si terrà la settimana prossima. L'accordo non è una fusione. Le compagnie continueranno ad operare in maniera indipendente e a competere anche in relazione a tariffe, orari, capacità e gestione delle entrate. Delta, Continental e Northwest lavoreranno con Dot con lo scopo di finalizzare la revisione dell'accordo entro Novembre 2002 e completare le altre approvazioni e negoziati entro il 5 Dicembre 2002. Se questi tempi saranno rispettati, le compagnie potranno implementare gli accordi nella primavera 2003. Delta è la compagnia aerea americana leader sulle rotte transatlantiche e la seconda compagnia al mondo per passeggeri trasportati. Offre più di 5.898 voli ogni giorno per 429 città in 76 paesi con Delta, Delta Express, Delta Shuttle, le compagnie di Delta Connection ed i partner internazionali. Delta è uno dei co-fondatori dell'alleanza globale SkyTeam. Infolink: www.delta.com 

RAGGIUNTO L'ACCORDO DI CODE-SHARING TRA ALPIEAGLES E GANDALF AIRLINES PREVISTE DUE ROTTE INTERNAZIONALI ED UNA NAZIONALE DAL 1° AGOSTO '02 E QUATTRO NAZIONALI CHE SI AGGIUNGERANNO NEL CORSO DEL MESE DI SETTEMBRE 
Marcon (Venezia) - Orio al Serio (Bergamo), 3 settembre 2002 - Grazie all'accordo raggiunto tra le due dinamiche compagnie aeree, AlpiEagles e Gandalf Airlines i collegamenti diretti con voli di andata e ritorno giornalieri, tra lo scalo di Ronchi del Legionari per Bruxelles e Budapest e lo scalo di Brescia Montichiari per Olbia, sono operati in code-sharing dal 1° agosto Nel corso del mese di settembre, l'accordo si estenderà anche sull'esistente collegamento tra l'aeroporto Marco Polo di Venezia e Napoli Capodichino con un consistente incremento delle frequenze giornaliere. Sarà altresì introdotta la nuova rotta in partenza dall'aeroporto Marco Polo di Venezia e Bari Palese con due comode frequenze giornaliere dal lunedì al venerdì ed una frequenza al giorno anche per il sabato e la domenica. Inoltre, nuovi anche i collegamenti in partenza dall'aeroporto Orio Al Serio di Bergamo con destinazione Napoli Capodichino, con tre frequenze al giorno dal lunedì al venerdì ed una anche per il sabato e la domenica. Le due compagnie aeree, che prevedono di effettuare mediamente 831 voli al mese nell'ambito dell'accordo, potenziano il network e armonizzano i loro operativi al fine di sviluppare sinergie su rotte e collegamenti che interpretano le esigenze di chi è spesso in viaggio per lavoro e la scelta di utilizzare i moderni aeromobili appartenenti alla flotta AlpiEagles e Gandalf Airlines2, assicurano tempi ridotti d'imbarco ed esclusiva accoglienza in volo. Le due compagnie hanno concluso questo nuovo ed importante accordo commerciale, forti della crescita che hanno registrato negli ultimi mesi. Gandalf Airlines infatti, con una flotta composta da nove aerei Fairchild-Dornier, sette '328-300' jet e due '328-100 prop, nel corso del primo trimestre 2002 ha registrato un load factor medio pari al 51%, contro il 40% dello stesso periodo dello scorso anno; i passeggeri previsti per l'intero esercizio 2002 sono circa 350.000 rispetto ai 296.000 dell'anno precedente. Le destinazioni di linea servite nel corso dei primi tre mesi sono state mediamente 13, cui si aggiungono le tre tratte tipicamente leisure del periodo estivo. AlpiEagles con una flotta composta da otto jet Fokker 100, nel corso del 2001 ha registrato un load factor medio pari al 47,6% per un totale di 630.000 passeggeri; i passeggeri nel corso del primo semestre 2002 sono stati 343.000 rispetto ai 291.000 nello stesso periodo dello scorso anno con un incremento del 17, 86%. Le destinazioni di linea servite nel corso dei primi sei mesi del 2002 sono state 16 per un totale di oltre 8000 tratte volate. Gli aeroporti serviti in Italia complessivamente dalle due compagnie sono: Milano Linate, Bergamo, Brescia, Venezia, Trieste, Pisa, Parma, Olbia, Alghero, Cagliari, Roma, Napoli, Lamezia Terme, Trapani, Catania, Palermo e Pantelleria; all'estero sono: Parigi, Atene, Madrid, Barcellona, Bruxelles, Stoccarda, Bucarest, Timisoara, Budapest. 

AUSTRIAN AIRLINES GROUP FRA LE PRIME 3 COMPAGNIE AEREE PIÙ PUNTUALI D'EUROPA: IN ORARIO IL 90% DEI VOLI DI AUSTRIAN AIRLINES GROUP 
Milano, 3 settembre 2002 - Nei primi sei mesi dell'anno, Austrian Airlines Group ha migliorato sensibilmente il tasso di puntualità dei suoi voli. Nelle indagini statistiche per il primo semestre 2002, condotte dall'Aea Association of European Airlines, www.aea.be  sulle 28 compagnie aeree affiliate, Austrian Airlines Group occupa il 3° posto per la puntualità (era al 5° posto nello stesso periodo del 2001). Su 66.957 voli di linea del Gruppo, effettuati nel primo semestre del 2002, l' 89,7 % degli aerei sono atterrati in orario. A proposito della "on-time performance" ottenuta nei primi sei mesi del 2002, Vagn Soerensen, presidente del consiglio direttivo di Austrian Airlines Group, ha affermato: "Dal punto di vista dei passeggeri, la puntualità è uno dei più importanti parametri per valutare la qualità di una compagnia aerea con un grande network internazionale. Austrian Airlines da 3 anni ha istituito un dipartimento dedicato alla gestione e controllo della puntualità ("punctuality management department") che gioca un ruolo decisivo grazie alla sua attività di continua analisi e coordinamento dei processi produttivi." Questa unità organizzativa controlla e ottimizza i processi di produzione (ad esempio: la pianificazione, il carico del catering, i servizi di rifornimento e aeroportuali, gli intervalli tecnici di manutenzione, i servizi di pulizia, ecc.) che devono essere perfettamente concatenati per consentire il decollo puntuale di un volo. Il compito sostanziale del "punctuality management department" consiste nel coordinamento di tutte le unità organizzative responsabili della puntuale sequenza delle fasi che precedono il decollo. Anche il singolo passeggero fornisce un contributo altrettanto importante allo svolgimento puntuale del volo, presentandosi al check-in dell'aeroporto almeno un'ora e mezza prima del decollo per i voli a corto e medio raggio, e almeno due ore prima per i voli a lungo raggio. 

CRESCE L'INTERESSE DELLE AGENZIE DI VIAGGIO EUROPEE PER LE SOLUZIONI ONLINE DI SABRE.
Milano, 3 settembre 2002 - Le agenzie di viaggio europee stanno dimostrando un crescente interesse per le soluzioni necessarie per affermarsi nel mercato dei viaggi online. Recentemente Sabre ha siglato contratti per la fornitura di motori di prenotazione a sei importanti agenzie di viaggio in Europa. L'agenzia italiana Diners Club Travel, nata nel 2001 a seguito dell'acquisto da parte di Diners Club Europe delle agenzie Ventura, Da Verrazzano e Vespucci, utilizzerà Meridia.Res come motore di prenotazione del suo sito, destinato principalmente alla vendita dei pacchetti vacanze alla clientela business. Un'altra agenzia italiana, Di Lauro Viaggi, integrerà nel suo sito la soluzione Advanta.Res per raggiungere una più vasta fascia di mercato nel settore leisure ed estendere online i suoi servizi per il business travel. Champion Travel nel Regno Unito utilizzerà Meridia.Res per il suo sito Directflights.com. L'azienda intende sfidare il dominio dei tradizionali siti di viaggio, con un obiettivo di vendita di viaggi online pari a 350 milioni di sterline all'anno entro i prossimi cinque-dieci anni. Anche il Tour Operator francese Boomerang sta lanciando il suo sito business-to-business integrato con Meridia.Res che permetterà ad ogni agenzia di viaggio, indipendentemente dal GDS utilizzato, di prenotare ed emettere biglietti. La tedesca Skytours, specializzata nell'offerta di pacchetti di viaggio, ha scelto Meridia.Res per vendere voli su Internet. Il Caribbean Travel Centre nei Paesi Bassi, nel suo sito FlightEngine ha sostituito il motore di prenotazione di Amadeus con Advanta.Res, per rendere disponibili anche online le sue tariffe promozionali. Alicia Gardner, vice president della Divisione Ots (Online Travel Solutions) di Sabre, sottolinea che il maggior interesse si riscontra nei paesi dell'Europa occidentale, anche se non sono mancate richieste di informazioni provenienti dalla Russia e dalla Repubblica Ceca. Le Agenzie desiderano conoscere quali sono le soluzioni disponibili, le loro funzionalità e quali sono gli investimenti necessari a dotarsi di una presenza online. "E' impressionante l'aumento delle richieste che abbiamo ricontrato negli ultimi 12-18 mesi" ha commentato Alicia Gardner "I mutamenti in corso nell'industria del turismo hanno risvegliato nelle Agenzie di Viaggi la consapevolezza di dover diversificare le fonti di profitto, offrendo ai propri clienti la possibilità di acquistare viaggi attraverso i canali a loro più comodi." Jupiter, società specializzata in ricerche su Internet, prevede che il mercato europeo dell'online raggiungerà un valore superiore ai 20 miliardi di euro entro il 2006 e che nello scorso anno il traffico online sui siti di turismo è cresciuto del 75% in alcuni Paesi europei. Il Regno Unito è il più grande mercato di viaggi on line in Europa, con circa sei milioni di persone che hanno visitato siti di viaggio nel gennaio 2002. La Germania si colloca al secondo posto con 5.1 milioni di navigatori, seguita dalla Francia con 2.6 milioni. Sabre offre una gamma di 5 motori di prenotazione, a partire da una soluzione base per la quale è sufficiente la compilazione di campi preconfigurati, fino a motori di prenotazione in grado di offrire tutta la gamma dei servizi di una vera e propria agenzia di viaggi online, come il sito francese Karavel. 

L'AGENZIA STATUNITENSE PER LA SICUREZZA DEI TRASPORTI AFFIDA A UNISYS IL PROGRAMMA "HOMELAND SECURITY" UNISYS E I SUOI PARTNER UNITI NELLA REALIZZAZIONE DI UN'INFRASTRUTTURA IT IN GRADO DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI PASSEGGERI IN 429 AEROPORTI
Milano, 3 settembre 2002 - Unisys (Nyse: Uis) è stata scelta dall'agenzia statunitense per la sicurezza dei trasporti (Tsa, Transportation Security Administration) per la realizzazione di un'infrastruttura informatica avanzata con lo scopo di migliorare la sicurezza del trasporto di persone in tutto il territorio americano. L'azienda si è aggiudicata una commessa pluriennale, senza precedenti, che le è stata assegnata con il contratto di approvvigionamento di servizi informatici Omnibus (Itop Ii, Information Technology Omnibus Procurement) dal Dipartimento statunitense dei trasporti. Il contratto prevede che Unisys e i propri partner forniscano a Tsa, la nuova agenzia autorizzata dal Congresso degli Stati Uniti e dallo stesso Presidente George W. Bush in risposta ai tragici eventi dell'11 settembre 2001, servizi informatici e di telecomunicazione, che comprendono servizi hardware e software, help desk, attività di rete/sicurezza, servizi di re-ingegnerizzazione dei processi aziendali. In futuro si prevede, infatti, che la Tsa venga inglobata nel nuovo Dipartimento federale per la sicurezza interna. La durata della commessa è di tre anni, con possibilità di rinnovo da parte del Governo per altri due bienni. Il valore degli ordinativi iniziali per l'esercizio pubblico 2002, che si chiude al 30 settembre, è di 23 milioni di dollari, mentre le previsioni per l'esercizio 2003 sono di 221 milioni di dollari. "La nostra agenzia ha una missione precisa - ha precisato Patrick R. Schambach, Vice Sottosegretario Commissione Informatica - garantire la sicurezza del trasporto delle persone in tutta la nazione. Unisys e i suoi partner sono dotati di ottime capacità e di eccellenti referenze, inoltre la loro proposta si è rivelata la migliore, in termini di valore, per l'implementazione di una serie di servizi gestiti a livello aziendale, in grado di soddisfare le nostre esigenze". Nel contratto sono previsti inoltre numerosi altri servizi complementari integrativi, dalla fornitura di PDA (Personal Digital Assistant) e radio mobili protette, all'organizzazione di reti locali e geografiche ad alta disponibilità e centri operativi aziendali. Il contratto sottoscritto è in linea con l'obiettivo di investire in infrastrutture comuni per il nuovo Dipartimento per la sicurezza interna definito dall'Ufficio della Casa Bianca per la gestione e il bilancio. "La collaborazione con Tsa è motivo di grande orgoglio per la nostra azienda. Nessun incarico è più importante di quello che ci permette di aiutare la nazione a garantire la sicurezza dei cittadini.- ha dichiarato Greg Baroni, Presidente del Global Public Sector di Unisys - Questa commessa testimonia la qualità dell'offerta, dell'esperienza e della reputazione di Unisys come solution provider". Unisys e i suoi partner, che investono miliardi di dollari ogni anno per attività di ricerca e sviluppo, forniranno a Tsa tecnologie emergenti e soluzioni di qualità. Tra i principali partner di Unisys in questo progetto si annoverano DynCorp Systems & Solutions, Llc e Ibm Corporation (Nyse: Ibm).

ASSEGNATO AI RICERCATORI OLANDESI DEL GRUPPO CHIMICO DSM IL PREMIO DELLA AMERICAN CHEMICAL SOCIETY L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL COMPARTO DELLA CHIMICA DÀ UN FORTE CONTRIBUTO AL SETTORE DELLA SICUREZZA INCLUSE LE PORTE CORAZZATE DELLE CABINE DI PILOTAGGIO
Milano, 3 settembre 2002 - Tre ricercatori del gruppo chimico Dsm hanno ricevuto dalla American Chemical Society il prestigioso riconoscimento "Heroes of chemistry" per avere messo a punto nuove tecnologie nel settore delle fibre speciali utilizzate per la blindatura di automezzi e la realizzazione di equipaggiamenti antiproiettile. "L'innovazione apportata in questo settore ha aumentato in modo significativo i parametri di sicurezza e ha contribuito a individuare, prevenire, affrontare numerose minacce alla salute e alla sicurezza in diversi paesi del mondo " ha commentato Eli Pearce, presidente della American Chemical Society "I progressi effettuati nel settore della chimica testimoniano del ruolo di questo comparto della scienza nel miglioramento degli standard di vita. Per questo , il premio che è stato attribuito a Koos Mencke, Renè Steeman e Jean Beugels è stato denominato Eroi della Chimica" Jan Zuidam, Deputy Chairman del Dsm Board of Directors afferma : " E' con grande orgoglio che il team di ricercatori Dyneema ha ricevuto questa onorificenza. La chimica ha sempre avuto un ruolo importante nello sviluppo della società in quanto ha impatti significativi sulla salute, sulla alimentazione, sulle costruzioni, sui trasporti, sulle comunicazioni. Nel caso specifico, l'innovazione tecnologica apportata nel settore delle fibre superresistenti destinate alla protezione antiproiettile è stata determinante. I sistemi per corazzare gli autoveicoli o per realizzare equipaggiamenti corazzati devono assicurare la massima protezione con il minimo peso. Per molto tempo sono stati utilizzati tessuti realizzati con trame speciali, poi , alla fine degli anni '80, il gruppo Dsm ha messo a punto una fibra superresistente di polietilene denominata Dyneema che ha evidenziato straordinarie proprietà antiproiettile se utilizzata in strati sovrapposti , compattati e tenuti assieme da resine speciali. Coperture protettive di ogni tipo , incluse le porte corazzate delle cabine di pilotaggio, blindature di autoveicoli, elmetti militari e giubbotti antiproiettile realizzati con la fibra Dyneema sono in grado di arrestare, deformare e dissipare l'energia proveniente da proiettili ad alta velocità. Il materiale resiste alle abrasioni , all'aggressione di raggi Uv e di numerosi prodotti chimici. Dyneema è stata riconosciuta come la fibra più resistente del mondo, 15 volte più resistente dell'acciaio in rapporto al peso. Secondo Dsm, la fibra Dyneema assicura la migliore protezione contro i colpi di Kalashnikov. L'esercito francese ha utilizzato elmetti realizzati con Dyneema nel corso della missione di pace delle Nazioni Unite in Bosnia. La fibra Dyneema viene utilizzata , fra l'altro, per realizzare giubbotti antiproiettile, elmetti, guanti di protezione, funi, apparecchiature medicali, e numerosi attrezzi sportivi quali lenze, funi per barche , canoe ecc. Il programma The Heroes of Chemistry, iniziato nel 1996, assegna ogni anno riconoscimenti prestigiosi a quei ricercatori o produttori che hanno creato prodotti in grado di migliorare la qualità della vita. Il tema cambia ogni anno e quest'anno è stato per l'appunto quello della sicurezza I vincitori del premio : Jean Beugels è un ingegnere che si occupa di sistemi per corazzare i veicoli presso Dsm High Performance Fibers a Heerlen. Ha una laurea in chimica analitica conseguita allo Zlsdi Sittard (Olanda) e una laurea in tecnologica chimica conseguita alla Hts di Heerlen (Olanda) Vive a Landgraff in Olanda Koos Mencke è technology manager presso Dsm High Performance Fibers in Heerlen. Ha conseguito la laurea in ingegneria chimica all'Università di Groningen (Olanda) Risiede a Maastricht , Olanda Renè Steeman è plant development manager presso Dsm High Performance Fibers a Heerlen. Laureato in ingegneria chimica all' Hts di Heerlen (Olanda) ha un master degree in process engineering presso la Technical University Twente (Olanda ) Risiede a Elsloo, Olanda L'Acs è una organizzazione non profit americana che conta oltre 163.000 soci, tutti chimici o ingegneri chimici. La società ha una consistente attività editoriale con la pubblicazione di numerose prestigiose riviste scientifiche, organizza seminari e convegni su tematiche scientifiche, e promuove progetti formativi nel settore scientifico con particolare focus sulla chimica. Ha sedi a Washington Dc e Columbus, Ohio 

GIULINI (SMI) ALLA FARNESINA: IL MODELLO INDUSTRIALE ITALIANO È LA RISPOSTA VINCENTE ALLA CRISI ECONOMICA 
Roma, 3 settembre 2002 - 'Il modello industriale italiano, abbinato all'impresa familiare, è una risposta vincente ai problemi dello sviluppo industriale e della liberalizzazione dei mercati che si discuteranno nel dopo Doha, e conferma la sua validità in questo momento di finanza folle e di crisi economica internazionale'. Lo ha dichiarato Vittorio Giulini, presidente di Sistema Moda Italia, durante la Conferenza degli Ambasciatori e dei Consoli d'Italia tenuta alla Farnesina e presieduta dal Sottosegretario alle Attività Produttive On. Adolfo Urso. Sistema Moda Italia è l'associazione di rappresentanza degli imprenditori della moda e del tessile-abbigliamento. Per Giulini tale modello gode di una sua tipicità assoluta, fondata da un lato sulle piccole e medie imprese di distretto, alternative alla grande impresa centralizzata, e dall'altro sulla catena di negozi nei centri storici, alternativa alle grandi superfici. Il Presidente di Smi aggiunge che 'il sistema moda non chiede condizioni di favore, ma solo il rispetto della reciprocità assoluta nell'accesso ai mercati e la tutela, nei sistemi produttivi di tutti i Paesi, dei diritti sociali e dell'ambiente', perché 'si tratta di una vera conquista di civiltà, e noi italiani siamo orgogliosi di esserne i portabandiera'. Del resto dove sono presenti i negozi delle imprese del sistema moda non solo non si genera concorrenza con le imprese locali, visto il livello di mercato totalmente diverso, ma addirittura si assiste ad una crescita continua della qualità dei prodotti locali, perché il Made in Italy porta innovazione sia nella produzione che nell'immagine della distribuzione. Conclude Giulini: 'Il segreto del successo del Made in Italy sta in tre ragioni: la presenza, nel nostro Paese, del 70% dei beni culturali mondiali; il design associato all'industria; e la cultura come nuovo grande valore globale'. 

RIPRESA CON GUSTO...DI CAFFE' IL CAFFÈ AL BAR PIACE CLASSICO, CON LA BRIOCHE, MENTRE SI LEGGE UN GIORNALE E ANCHE FUMANDO, SPESSO IN COMPAGNIA. CON LA POSSIBILITÀ DI TROVARE UN PERSONAGGIO FAMOSO 
Milano, 3 settembre 2002. Per i primi giorni di rientro al lavoro il caffè è un alleato davvero importante. Ai milanesi piace classico: il 65,2% preferisce la miscela del caffè tradizionale, anche se cresce l'utilizzo di marocchino (37%) e del macchiato (43,5%). Anche quando si prova a limitare l'utilizzo, si cerca un aroma somigliante: così il 67,4% preferisce l'orzo e il 60,9% una buon tazza di decaffeinato. Solo il 35% si lascia tentare da un tè caldo e un 13% da camomille e tisane. In genere i clienti bevono il caffè con colleghi (91,3%), da soli (71,7%) o con amici (45%). E non manca mai al mattino, nelle ore in cui il caffè si vende di più (97,8%), anche se dopo pranzo il caffè diventa un buon digestivo (54%). Sono clienti giovani, dai 18 ai 35 anni (46%), che approfittano della pausa caffè per leggere il giornale (69,6%), che trovano disponibile sui tavoli del bar (45,7%). Se è mattino, magari prendono il caffè con la brioche (50%), e poi fumano una sigaretta. Comunque tutto si fa di gran fretta: il 52% si ferma meno di 5 minuti, il 41% meno di 10. Il pranzo preferito di chi va al bar a Milano sono panini e toast (93,5%) e i piatti freddi (47,8%), ma anche un più dietetico piatto di verdure o insalate (37%). E c'è un'alta probabilità di incontrare un personaggio famoso, almeno in centro: il 100% dei bar ha risposto di averne almeno uno fra i clienti. Il panorama dei bar a Milano è di piccole dimensioni: nel 34,8% dei casi vi lavorano meno di 2 persone, nel 32% da 2 a 4. Prevalgono i bar di vecchia data: più di 1 su 2 (58,7%) è attivo nel settore da oltre 9 anni. Emerge da una ricerca della Camera di Commercio di Milano realizzata attraverso il Lab.Mim su un campione di 45 bar, di cui il 50% situato nel centro di Milano e il 50% in periferia. "La tazza di caffè al bar, - ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - magari davanti al giornale o per un incontro di lavoro, è sicuramente una delle tradizioni italiane nota in tutto il mondo. Milano e la Lombardia, rispettivamente con il 6,7% e il 17,3% delle imprese italiane dell'industria del caffè, si dimostrano anche in questo caso un centro trainante dell'economia e di questa cultura italiana. Così come lo stile di vita dei milanesi si conferma come sempre un'importante chiave di lettura dell'Italia più attiva e dinamica". Milano centro delle imprese del caffè in Italia. La Lombardia rappresenta il 17,3% delle imprese legate al caffè in Italia, Milano il 6,7%. Le imprese sono coinvolte in tutti gli aspetti del settore, incluso: orzo (5,7% in Italia), cialde (2,3%), decaffeinato (10%), caffè solubile (25%), torrefazione (7,5%), macchine da caffè (8,8%). E ci sono imprese con 89 anni di esperienza nel settore, come la Francesco Kluzer, storica torrefazione di Abbiategrasso. Seguono il capoluogo meneghino nella classifica nazionale delle imprese legate al caffè: Roma (6% del totale nazionale), Napoli (5%), Firenze (2,7%), Torino (2,6%) e Palermo (2,1%). La Lombardia e le imprese del caffè. La regione Lombardia vanta una ragguardevole presenza in tutti i settori della produzione di caffè come: Orzo (9,2% italiano), Cialde (7%), Decaffeinato (24%), Solubile (41,7%), Torrefazione (16,6%), Macchine per il Caffè (17,6%). I dati della ricerca - I bar intervistati. La maggior parte dei bar intervistati è di piccole dimensioni: nel 34,8% dei casi vi lavorano 2 o meno persone, nel 32,6% da 2 a 4 persone. Il 23,9% ha invece da 4 a 8 dipendenti, il 6,5% da 8 a 12 e il 2,2% più di 8 addetti. Prevalgono i bar di vecchia data: più di 1 su 2 (58,7%) sono attivi nel settore da oltre 9 anni, mentre i nuovi bar (da 1 a 3 anni di attività) sono soltanto 2,2%. Il 17,4% lavora da un periodo compreso fra i 3 e i 6 anni e il 21,7% è stato avviato da 6 a 9 anni fa. In centro. Tra i bar intervistati localizzati nel centro città sono più numerosi quelli in cui lavorano da 2 a 4 dipendenti (34,8%), seguiti dai locali con meno di 2 addetti (26,1%), da quelli in cui lavorano da 4 a 8 persone (21,7%), da 8 a 12 persone (13%) e oltre le 12 (4,3%). La maggior parte (69,6%) ha avviato l'attività da 6 a 9 anni fa, il 17,4% da 3 a 6 anni e il 13% da meno di 3 anni. In periferia. I bar intervistati in periferia hanno nel 43,5% dei casi meno di 2 persone, nel 30,4% dai 2 ai 4 impiegati e nel 26,1% dai 4 agli 8. Prevale il numero dei bar con più di 9 anni di attività alle spalle (47,8%), mentre il 26,1% lavora da 6 a 9 anni, il 21,7% da 3 a 6 e solo il 4,3% da meno di 3 anni. Volumi di caffè. Il 34,8% dei bar serve in media ogni giorno dalle 100 alle 200 tazzine di caffè. Il 30,4% produce da 50 a 100 tazze al giorno, il 28,3% da 200 a 300 tazze al giorno, il 2,2% da 300 a 400 e il 4,3% oltre le 400. In centro. La maggior parte dei bar del centro (34,8%) "sforna" dai 200 ai 300 caffè in media ogni giorno, il 30,4% da 50 a 100, il 21,7% da 100 a 200, il 4,3% da 300 a 400 e l'8,7% oltre 400. In periferia. La maggior parte dei locali in periferia (47,8%) serve in media al giorno da 100 a 200 tazzine di caffè, il 30,4% ne prepara da 40 a 100 e il 21,7% da 200 a 300. A che ora? (La domanda prevede la possibilità di avere più risposte per cui la somma delle percentuali non è 100) Le ore in cui si vende più caffè sono quelle della fascia mattutina (97,8%) e del pranzo (54,3%). Prepara più caffè a metà mattina il 21,7%, nel pomeriggio li 19,6%, a cena l'8,7% e dopo cena li 4,3%. In centro. I clienti del centro affollano i bar per il caffè soprattutto la mattina (95,7%) e all'ora di pranzo (69,6%), ma anche a metà mattinata e nel pomeriggio (30,4% ciascuno) oppure per la cena (17,4%) e durante la serata (8,7%). In periferia. In periferia la parte della giornata in cui i bar sono più frequentati è senz'altro la mattina (100% delle preferenze), seguita dall'ora di pranzo (39,1%), dalla metà mattinata (13%) e dal pomeriggio (8,7%). Caffè da 0 a 100 anni. Il consumatore tipo di caffè a Milano ha un'età compresa fra i 36 e i 50 anni (28,4%) o fra i 26 e i 35 anni (26,1%). Il 17,2% ha invece fra 51 e 65 anni, il 4,5% ha meno di 18 anni e il 3,7% oltre i 65. In centro. Nel cuore di Milano 1 consumatore di caffè ogni 3 ha un'età compresa fra 26 e 35 (30,4%) o fra 36 e 50 anni (30,4%). Ma si incontrano anche avventori con un'età compresa fra 18 e 25 anni (17,9%) o fra 51 e 65 (17,9%) e non mancano i giovanissimi al di sotto dei 18 anni (3,6%). In periferia. Nei bar della periferia bevono il caffè soprattutto persone dai 36 ai 50 anni di età (26,9%), dai 26 ai 35 (23,1%) e dai 18 ai 25 (21,8%). Seguono i consumatori dai 51 ai 65 anni (16,7%), gli ultra 65enni (6,4%) e i ragazzi con meno di 18 anni (5,1%). I trend dei bar milanesi. Tra le crescite notate dagli operatori del settore prevale quella di caffè "classico" (65,2% delle preferenze). Ma è anche da notate una crescita nell'utilizzo del caffè "marocchino" (37%) e macchiato (43,5%). Il cappuccino e il caffè americano crescono del 4,3% dei casi e il caffè shakerato del 2.2%, ma solo in estate. I baristi non segnalano invece un utilizzo diffuso di caffè corretto, latte macchiato e sciroppi aromatici. In centro. Secondo i baristi che lavorano in centro sta crescendo soprattutto l'utilizzo del caffè "classico" (56,5% delle preferenze) e di quello macchiato (56,5%), ma anche del "marocchino" (34,8%) e del caffè "americano" (4,3%) e, in estate, di quello shakerato (4,3%). In periferia. In periferia è costante l'ascesa del caffè "classico" (73,9%), seguito del "marocchino" (39,1%), dal caffè macchiato (30,4%), dal cappuccino ()8,7% e dal caffè "americano" (4,3%). Un'alternativa al caffè? Tra le alternative al caffè tradizionale più richieste troviamo il caffè d'orzo (67,4%), il decaffeinato (60,9%), il tè (34,8%), camomilla e tisane (13%) e cioccolata calda (10,9%). In centro. Al posto del caffè "classico" in centro i clienti dei bar bevono caffè d'orzo (82,6%), decaffeinato (65,2%), il tè (30,4%), cioccolata calda (13%) e tisane (13%) d'inverno. In periferia. In periferia gli avventori sostituiscono il caffè tradizionale con il decaffeinato (56,5%), con quello d'orzo (52,2%), con il tè (39,1%) oppure con tisane (13%) e cioccolata calda (8,7%) quando fa più freddo. Quante tazze al giorno? La maggior parte dei clienti abituali che frequentano i bar e le torrefazioni milanesi bevono due tazze di caffè al giorno (73,9%) o arriva addirittura a tre tazze (39%). Invece, solo il 10,9% consuma una tazza al giorno e il 2,2% arriva a quattro. In centro. Chi frequenta abitualmente un bar in centro vi passa in media almeno due volte al giorno (78,3%) per gustare il caffè. Ma ci sono quelli che arrivano alle tre tazze (43,5%) o quattro (4,3%) al giorno, oppure si fermano alla prima (4,3%). In periferia. In periferia i clienti dei bar arrivano bevono il caffè in media due volte al giorno (69,6%). Il 34,8% arriva alle tre tazze quotidiane e il 17,4%si limita a una. Da soli o in compagnia? In genere i milanesi gustano il caffè in compagnia: con i colleghi di lavoro (91.3%), con gli amici (45,7%) o con i parenti (26,1%). Il 71,7% invece passa dal bar da solo. In centro. L'87% dei clienti dei bar del centro beve il caffè in compagnia dei colleghi di lavoro, il 52,2% con gli amici e il 26,1% con parenti. Il 73,9% è invece da solo. In periferia. Nei bar fuori dal centro il 95,7% prende il caffè con i colleghi di lavoro, il 39,1% con amici e il 26,1% con parenti. Il 69,6% lo beve invece da solo. Un caffè "bevi e fuggi". Il 52,2% dei clienti dei bar milanesi trascorrono al bancone da 1 a 5 minuti, 41.3% dai 5 ai 10 minuti. I clienti che si fermano al bar tra i 10 e i 15 minuti sono l'8.7%. Complessivamente soltanto il 2,2% ha la possibilità di stare al bar dai 15 ai 30 minuti e oltre, e, magari, per un incontro d'affari. In centro. Nei bar centrali chi beve il caffè lo fa davvero in fretta: il 60,9% si ferma meno di 5 minuti, il 43,5% impiega da 5 a 10 minuti. Solo il 4,3% sta al bar da 10 a 15 minuti e in percentuale uguale (4,3%) rimane nel locale oltre la mezz'ora. In periferia. Nei bar in periferia il 43,5% si ferma al bar per il caffè meno di 5 minuti, il 39,1% impiega da 5 a 10 minuti e il 13% dai 5 ai 10 minuti. Solo il 4,3% sta al bar da 10 a 30 minuti. Durante e dopo il caffè. Il 50% dei clienti accompagna il caffè, di mattina, con una brioche. Invece il 67,4% non sa rinunciare alla sigaretta dopo il caffè e il 45,7% dei bar mette il giornale a disposizione dei clienti. In centro. Il 52,2% dei clienti, in centro, accompagna il caffè, di mattina, con una brioche. Invece il 65,2% non sa rinunciare alla sigaretta dopo il caffè e il 73,9% dei bar mette il giornale a disposizione dei clienti. In periferia. In periferia il 47,8% dei clienti mangia una brioche mentre beve il caffè, di mattina. Invece il 69,6% non sa rinunciare alla sigaretta dopo il caffè e il 34,8% dei bar mette il giornale a disposizione dei clienti. Il pranzo nei bar milanesi. Il pranzo preferito a Milano sono i panini e toast (93,5%). Seguono nelle preferenze dei milanesi i piatti freddi (47,8%), le verdure e le insalate (37%), i primi piatti (32,6%), i secondi piatti (19,6%) e dolci e gelati (13%). E il 26,1% dei bar intervistati ha una "specialità della casa" da mangiare o bere. In centro. I clienti in centro a Milano preferiscono i panini e toast (91,3%). Seguono nelle preferenze i piatti freddi (52,2%), i primi piatti (34,8%), le verdure e le insalate (30,4%), i secondi piatti (21,7%) e dolci e gelati (13%). E il 21,7% dei bar intervistati ha una "specialità della casa" da mangiare o bere. In periferia. I clienti in periferia a Milano sono i panini e toast (95,7%). Seguono nelle preferenze i piatti freddi (43,5%) e le verdure e le insalate (43,5%), i primi piatti (30,4%), i secondi piatti (17,4%) e dolci e gelati (13%). E il 30,4% dei bar intervistati ha una "specialità della casa" da mangiare o bere. Bevi il caffè e incontri i Vip. Bere il caffè a Milano facilita l'incontro dei Vip. In totale il 62,5% dei baristi intervistati dichiara di aver servito un personaggio famoso. La percentuale raggiunge il 100% per i bar del centro e arriva al 30,4% per quelli in periferia. 

FABER-CASTELL AL WORLD SUMMIT OF SUSTAINABLE DEVELOPMENT DI JOHANNESBURG 70.000 MATITE "ECO-FRIENDLY" A SOSTEGNO DEL PIÙ IMPORTANTE SUMMIT MONDIALE PER L'AMBIENTE
Milano, 3 settembre 2002 - 60.000 persone, tra delegati, partecipanti e visitatori, provenienti da 189 paesi diversi, sono attesi a Johannesburg per il più importante summit mondiale dedicato all'ambiente. La conferenza, in programma dal 26 agosto al 6 settembre 2002, ha l'obiettivo di focalizzare l'attenzione mondiale su progetti e azioni dirette alla risoluzione di importanti problemi d'interesse planetario come il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, la conservazione delle risorse naturali e la crescente domanda di cibo, acqua, alloggi, energia e sistemi sanitari causata dall'aumento della popolazione mondiale. A simboleggiare il suo impegno nel sociale e la sua "vocazione" per l'ambiente, Faber-Castell sostiene il World Summit of Sustainable Development con 70.000 matite realizzate con il legno proveniente dal terreno, situato nella savana brasiliana dello stato di Minas Gerais, che il Gruppo ha riservato al progetto di forestazione dei pini. Nell'ambito di questo progetto Faber-Castell, oltre 10.000 ettari di terreno sono dedicati alla coltivazione del pino, una specie tropicale chiamata Pinus Caribea che germoglia anche in cattive condizioni ambientali, cresce molto rapidamente ed è facile da ripiantare. Grazie a una moderna tecnologia di forestazione, a un'attenta politica di salvaguardia del suolo e dell'acqua e al rispetto della flora e della fauna locale, Faber-Castell è in grado di rigenerare circa 20 m3 di legname all'ora, che garantisce la produzione di circa 1,5 miliardi di matite all'anno nel totale rispetto dell'ambiente. Nel 1999 le piantagioni Faber-Castell hanno ottenuto la certificazione internazionale del Forest Stewardship Council (Fsc), importante gruppo ambientalista che ha definito il controllo forestale realizzato dal Gruppo un'attività "responsabile per l'ambiente, socialmente benefica e economicamente sostenibile". Faber-Castell, il più grande e antico produttore mondiale di matite rivestite in legno, è l'unica azienda operante nel settore degli articoli per la scrittura, il disegno e la pittura ad aver dato vita a un importante progetto per incrementare e sostenere il patrimonio boschivo. Il rispetto e l'attenzione di Faber-Castell nei confronti del pianeta non si focalizza esclusivamente sulle tematiche ambientali, ma riguarda anche lo standard di vita della popolazione mondiale. Il suo contributo in quest'ultima direzione inizia "indoor": Faber-Castell è, infatti, il primo Gruppo nel settore della produzione di articoli per la scrittura, il disegno e la pittura a realizzare una Carta Sociale condivisa da tutte le filiali nel mondo che garantisce le condizioni di impiego e lavoro raccomandate dall'International Labour Organization (Ilo). In particolare, la Social Charter Faber-Castell stabilisce, in particolare, la proibizione del lavoro minorile, la garanzia di condizioni di lavoro sicure e in ambienti igienici, pari opportunità e trattamento per tutti i lavoratori, senza distinzione di razza, sesso, nazionalità e religione. Faber-Castell è anche molto sensibile al miglioramento della qualifica dei suoi lavoratori, molti dei quali non hanno la possibilità di avere un'educazione adeguata. Partendo da questa riflessione, la sede Faber-Castell del Brasile ha istituito dei corsi gratuiti per i propri dipendenti, tenuti da insegnanti qualificati e articolati in diversi tipi d'insegnamento e livelli. I dipendenti della filiale brasiliana possono usufruire gratuitamente del Corso di Istruzione di Base, dalla 1a alla 8a classe e del Corso di Istruzione Secondaria, di corsi di lingua inglese e francese, di corsi preparatori per l'accesso all'università, di formazione tecnologica e di formazione lavoro; è stato, inoltre, istituito un corso MBA riservato al gruppo dirigenziale. Oltre all'orientamento didattico, Faber-Castell organizza anche corsi di educazione all'igiene, finalizzati, in particolare, alla prevenzione contro l'abuso di droghe e alla promozione di attività per il tempo libero, come lezioni di musica e lavori di artigianato. Per coinvolgere i dipendenti in attività di tempo libero da condividere con la famiglia, il Club Faber-Castell offre campi sportivi, piscine e altre attrezzature per lo sport. Da sempre, infatti, l'obiettivo di Faber-Castell è quello di migliorare la qualità della vita dei suoi dipendenti, stimolandoli a dedicare il proprio tempo libero ad attività ludiche e costruttive. Seguendo l'impegno di Faber-Castell nella salvaguardia dell'ambiente e nel miglioramento della qualità della vita di tutti, in Brasile, i dipendenti di Faber-Castell lavorano come volontari negli ospedali, nei centri di cura e di recupero dalla tossicodipendenza. In Germania è stata istituita, nel 2001, la Fondazione per l'Infanzia Count von Faber-Castell attivamente impegnata ad aiutare i bambini meno abbienti. Le 70.000 matite "eco-friendly" Faber-Castell a sostegno del Summit mondiale di Johannesburg testimoniano, ancora una volta, l'impegno dell'Azienda nell'ambito del sociale. 

SEI UNO STUDENTE? VINCI LA TECNOLOGIA CON WE@BANK - ATM L'INIZIATIVA È RIVOLTA A TUTTI I TITOLARI DI UN ABBONAMENTO ATM STUDENTI ANNUALE URBANO VALIDO PER L'ANNO SCOLASTICO 2002-2003. IN PALIO UN COMPUTER MULTIMEDIALE 
Milano, 3 settembre 2002 - We@bank  www.webank.it   l'iniziativa on line di Banca Popolare di Milano, e Atm - Azienda Trasporti Milanesi SpA, sono protagonisti, anche quest'anno, di un'iniziativa rivolta ai milanesi che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico. Dopo il successo dell'operazione We@bank-Atm 2001, che per ogni abbonamento annuale regalava un mese di colazioni e/o un mese di giornale quotidiano, l'iniziativa 2002 si rivolge al vasto pubblico degli studenti che preferiscono la comodità e la convenienza dell'abbonamento annuale Atm all'uso di altri mezzi per raggiungere le scuole e le università. Il concorso on line, che prenderà il via il 2 settembre 2002 e proseguirà fino al 30 novembre 2002, è aperto a tutti i titolari di un abbonamento Atm studenti annuale urbano 2002-2003 acquistato on line su www.webank.it oppure presso gli abituali punti vendita Atm. Per partecipare al concorso sarà necessario collegarsi al sito www.webank.it  e, dopo aver preso visione del regolamento, sarà sufficiente compilare on line il modulo di iscrizione inserendo i propri dati personali, il numero che compare sulla tessera Atm e il numero del tagliando annuale d'abbonamento. L'iniziativa di comarketing e cobranding tra We@bank e Atm si pone l'obiettivo di sviluppare negli studenti l'abitudine all'utilizzo dei mezzi pubblici e di Internet per soddisfare gli interessi e i bisogni quotidiani della propria sfera personale. I premi messi in palio sono stati scelti per trasmettere i concetti di "tecnologia" e "movimento", peculiarità distintive di We@bank e Atm. Il primo premio, infatti, è un computer multimediale con schermo piatto Lcd/Tv per navigare al meglio sulla "rete" Internet come l'abbonamento fa viaggiare sulla rete Atm, mentre dal 2° al 41° premio sarà assegnato un kit fotografico composto da una fotocamera digitale e da una comoda stampante portatile per "cogliere l'attimo" in ogni situazione di "viaggio". L'iniziativa è integrata nella tradizionale campagna di comunicazione Atm dedicata agli abbonamenti studenti. La campagna 2002, "Quest'anno salta la fila", è stata realizzata dai due studenti Luca Armari e Flavia Zuncheddu dell'Ateneo Creativo di Milano che ne hanno sviluppato il concept e realizzato la creatività. La pianificazione pubblicitaria si articolerà principalmente sull'affissione statica e dinamica negli spazi pubblicitari della rete dei mezzi pubblici milanesi nel corso dell'autunno 2002. 

OLIMPIADI INTERNAZIONALI DELLA MATEMATICA DI GLASGOW OTTIMO RISULTATO CONSEGUITO DAGLI STUDENTI ITALIANI 
Milano, 3 settembre 2002 - Dal 22 al 30 luglio si sono svolte a Glasgow le Olimpiadi Internazionali della Matematica. 84 paesi hanno partecipato a questo importante evento che si ripete annualmente e che registra l'entusiastica partecipazione di centinaia di studenti provenienti da tutto il mondo. Quest'anno l'Italia, nella classifica per nazioni, è arrivata 33-esima ed ha ottenuto 5 medaglie di bronzo. I punteggi per ottenere le medaglie erano i seguenti: 29 per l'oro, 23 per l'argento, 14 per il bronzo. Hanno concorso per l'Italia: Andrea Matiacic (17 punti - bronzo), Massimiliano Patassini (10 punti - menzione d'onore), Franco Pellegrini (14 punti - bronzo), Federico Poloni (17 punti - bronzo), Emanuele Spadaro (14 punti - bronzo), Giulio Tiozzo (16 punti - bronzo). Si può dunque affermare che i rappresentanti dell'Italia hanno ottenuto un risultato molto positivo! E quest'anno è fissata per il 20 novembre la prima delle gare nazionali - Giochi di Archimede - che selezionerà, dopo le varie tappe provinciali e la finale di Cesenatico, i rappresentanti dell'Italia alle Olimpiadi Internazionali del prossimo anno. Infolink: http://olimpiadi.ing.unipi.it

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