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11 SETTEMBRE 2002
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DECRETO-LEGGE
PER LIMITARE LA SPESA PUBBLICA
Roma, 11 settembre 2002 - Il Consiglio dei
ministri, nella seduta del 5 settembre scorso, ha approvato un decreto-legge che
prevede misure di controllo, trasparenza e contenimento della spesa pubblica.
Queste le principali novita' introdotte dal provvedimento: Le nuove leggi, se
risulteranno con una copertura finanziaria insufficiente, dovranno ritornare in
Parlamento per l'approvazione di un secondo ''budget''. Un sistema di ''semafori''
frenera' l'utilizzo delle leggi che superano la copertura finanziaria prevista.
I residui di cassa non utilizzati per due anni saranno liberati e potranno
essere riutilizzati. http://www.tesoro.it/documentazione/Decreto-leggebloccospese-definitiva17.pdf
BENI CULTURALI: DDL SU RIORDINO RESTAURO
Roma, 11 settembre 2002 - Il ministero
per i Beni e le Attivita' Culturali ha pubblicato sul proprio sito Web il testo
del disegno di legge, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 30
agosto scorso, che disciplina l'insegnamento del restauro dei beni culturali. Il
provvedimento, per salvaguardare al meglio i livelli professionali della grande
scuola italiana del restauro, fissa alcuni standard in materia di ore minime di
insegnamento dei corsi, requisiti dei docenti, rapporto tra ore destinate alla
teoria e alla pratica, e riorganizza l'Istituto Centrale del Restauro. http://www.beniculturali.it/normative/dettaglioiniziagovernative.asp?Id=834
HDP:
FRANCO TATÒ PRESIDENTE. CORRADO PASSERA E PAOLO FRESCO NOMINATI MEMBRI DEL CDA.
APPROVATI I RISULTATI SEMESTRALI 2002: IMPORTANTE CRESCITA DEL RISULTATO
OPERATIVO
Milano, 11 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di
Holding di Partecipazioni Industriali, riunitosi in ieri ha preso atto delle
dimissioni dalla carica di Consiglieri di Alberto Ronchey, Paolo Cantarella e
Lino Benassi e dalla carica di Presidente di Nicolò Nefri. Il Consiglio
ringrazia Nicolò Nefri per la fattiva collaborazione apportata fin dalla
costituzione della società ed auspica che rimanga vicino al Gruppo. Estende
inoltre il ringraziamento a tutti i Consiglieri uscenti. Il CdA coopta Corrado
Passera, Paolo Fresco e Franco Tatò nominando quest'ultimo Presidente del
Consiglio di Amministrazione. Paolo Fresco e Franco Tatò sono inoltre chiamati
a far parte del Comitato Esecutivo. Il Consiglio ha quindi esaminato e approvato
i risultati relativi al primo semestre 2002. Nel periodo considerato HdP ha dato
attuazione al processo di dismissione e riorganizzazione che ha interessato le
varie società del Gruppo, pur in un contesto di perdurante congiuntura
economica internazionale negativa. Sul fronte del comparto moda/abbigliamento è
stata realizzata la vendita di Valentino e degli altri maggiori asset di Gft Net, con eccezione di Joseph Abboud, tolto dal mercato dopo i fatti dell'11
settembre, e sono state sviluppate negoziazioni per la cessione di Fila. E'
stato completato lo studio che prevede la semplificazione della struttura del
Gruppo che consentirà di ottenere significativi recuperi di efficienza e di
meglio valorizzare le risorse nel settore della comunicazione. I ricavi netti
consolidati, che passano da 1.629,7 a 1.553,7 milioni di euro, sono il risultato
di minori ricavi ascrivibili alle dismissioni di Gft Net. Il margine operativo
lordo registra un significativo miglioramento crescendo a 59,4 milioni (30,4 nel
pari periodo 2001), in gran parte dovuto al contenimento dei costi di
funzionamento. Gli ammortamenti e le svalutazioni diminuiscono da 73,2 a 59,0
milioni, sostanzialmente per effetto della cessione della Valentino. Il
risultato operativo ritorna positivo per 0,4 milioni, in sensibile miglioramento
rispetto alla perdita operativa di 42,8 nel primo semestre 2001, ed è frutto di
una crescita reddituale di tutte le aree di attività. Il risultato, prima delle
imposte e degli interessi di terzi, è negativo per 45,3 milioni (contro 59,9).
Il capitale investito netto è di 1.712,1 milioni (1.939,9 a fine 2001) e il
patrimonio netto di Gruppo e di terzi è di 1.151,5 milioni. L'indebitamento
finanziario netto passa dai 594,4 del dicembre scorso, a 440,6 milioni: la
diminuzione di 153,8 milioni è principalmente riferibile al saldo tra cessioni
di partecipazioni e di immobili per 289,6 milioni e nuovi investimenti nel
settore dei media per 142,5 milioni. HdP S.p.A. - Il semestre è influenzato
dalla diminuzione di dividendi e relativi crediti d'imposta che ammontano a 8,4
milioni (contro 168,7). I proventi finanziari netti ammontano a 9,9 milioni
(contro 14,9) a causa delle minori disponibilità medie investite nel periodo
(484,7 contro 655,3 milioni), le rettifiche di attività finanziarie passano da
46,6 a 72,3 milioni, principalmente a causa delle svalutazioni di Fila (49,2
milioni), Gft Net (17,1 milioni), HdPnet (5,2 milioni). Il risultato al lordo
delle imposte è quindi negativo per 83,1 milioni. Il capitale investito netto
di 1.068,5 milioni è inferiore di 82,9 milioni rispetto allo scorso esercizio
(1.151,4). Le disponibilità finanziarie nette passano da 254,7 a 214,8 a
seguito delle acquisizioni nel settore media e dei nuovi finanziamenti concessi
alle controllate, al netto del rimborso del finanziamento alla Valentino. Gruppo
Rcs I ricavi netti di Rcs crescono da 970,9 a 978,6 milioni e il risultato
operativo è di 13,3 milioni in aumento rispetto ai 12,9 dell'analogo periodo
del 2001. Il risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi è di 32,6
milioni, in deciso progresso rispetto allo 0,2 milioni nel primo semestre 2001,
anche grazie a componenti straordinarie per 22,9 milioni, cui concorre, tra
l'altro, la plusvalenza della cessione Edif. Il settore quotidiani, a conferma
dell'indiscussa leadership del Corriere della Sera (685.000 copie medie) e della
Gazzetta dello Sport (397.000 copie medie), registra ricavi editoriali in
aumento del 17,1%, cui contribuiscono il notevole successo (con oltre 380.000
copie medie vendute) dell'iniziativa "La biblioteca del Corriere" e
l'aumento del prezzo di copertina. El Mundo, con oltre 310.000 copie medie
vendute e più di 14 edizioni locali, si riconferma il secondo quotidiano di
informazione nazionale in lingua spagnola. Nel settore free press City ha
ampliato la sua presenza con le edizioni di Napoli, Roma, Bari, Padova, che si
sono aggiunte a quelle già avviate nel 2001 a Milano, Bologna e Firenze e
mostra una gestione in linea con le previsioni, nonostante l'andamento negativo
della raccolta pubblicitaria, unica fonte di ricavo. I ricavi editoriali dei
periodici ammontano a 57,8 milioni in diminuzione del 23,5% a causa del negativo
andamento del mercato editoriale e nonostante le iniziative promozionali e la
decisa contro tendenza di Sfera, che migliora sia i ricavi, sia i risultati. I
ricavi pubblicitari di RCS diminuiscono del 2,4% contro un calo del mercato del
4,2% (dati Nielsen a giugno). L'indebitamento finanziario netto è di 369,9
milioni, ed è sostanzialmente in linea con il livello di fine 2001 (361,5
milioni). Si ricordano qui di seguito le principali operazioni intraprese nel
corso del semestre: acquisto da parte di Igp Decaux del residuo 50% del capitale
di Publiflor (già posseduta al 50%) nell'ambito degli accordi tra RCS, la
famiglia Du Chene de Vère e il gruppo Jcdecaux nel settore della pubblicità
esterna. Successivamente, la stessa Publiflor è stata incorporata in Jcdecaux
Italia che ha cambiato la ragione sociale in Igpdecaux Affissioni; acquisto di
una quota del 20% di Rba Collecionables, già partner del business
collezionabili in Spagna, in esecuzione degli accordi sottoscritti nel 1999 in
occasione della cessione del 50% della controllata Ediciones Orbis; esecuzione
dell'accordo con la casa editrice Edition d'Art Skira Geneve, attiva nel settore
dell'editoria artistica, che ha segnato l'ingresso di Rcs nel capitale della
società con una quota iniziale del 24% attraverso il conferimento del proprio
ramo italiano di editoria illustrata contraddistinto dai marchi Rizzoli e
Bompiani; acquisto da parte di Rcs Scuola del ramo d'azienda attivo nelle
pubblicazioni scolastiche edite con i marchi Edagricole e Calderini; cessione
del 50% del capitale di Edif, società editrice delle testate mensili Elle ed
Elle Decor; Gruppo Fila I ricavi consolidati passano da 468,3 a 466,7 milioni e
scontano due opposte tendenze: negativa in Europa e in Sud America (in modo
particolare per la crisi economica che ha interessato l'Argentina) e positiva
negli Stati Uniti e in Estremo Oriente (per lo più in Corea) dove si registra
un miglioramento sia delle vendite che del margine operativo lordo. La perdita
operativa si riduce da 22,1 milioni a 2,4 milioni, grazie alla significativa
riduzione dei costi di struttura e nonostante la sostanziale stabilità del
fatturato. La perdita al lordo delle imposte e degli interessi di terzi è di
56,0 milioni, contro i 42,7 milioni del semestre 2001, a causa delle perdite su
cambi sostenute in Argentina e dei costi non ricorrenti relativi alle filiali
europee e in Estremo Oriente. L'indebitamento finanziario netto è di 327,5
milioni rispetto ai 359,2 alla fine del precedente anno. Nell'ottica
riorganizzativa di revisione della modalità di presenza del brand nei diversi
mercati, per concentrarsi in quelli a maggiore redditività e minor rischio,
Fila ha posto in essere nuovi contratti di licenza, in Brasile ed in Australia,
nel mese di luglio; ha concluso un importante accordo di licenza per
l'abbigliamento "bambino" per il mercato statunitense e canadese e ha
chiuso la società Fila.Net. Al riposizionamento del marchio, inoltre, ha
contribuito il recente accordo di licenza con Ferrari che potrà generare, oltre
ad ottimi risultati conseguiti in termini di vendita, un miglioramento della
visibilità di Fila a livello mondiale. Nell'ottica organizzativa ha, invece,
proseguito nella semplificazione dei rapporti tra le diverse società del Gruppo
e nella razionalizzazione delle attività di sourcing in Estremo Oriente. Il
gruppo Gft Net, che è interessato da un processo di dismissione da ritenersi
ormai nella sua fase conclusiva, ha registrato ricavi consolidati per 95,0
milioni (142,5 nel pari periodo scorso), risultato operativo negativo per 2,3
milioni, ma in forte riduzione rispetto ai 12,1 del pari periodo dello scorso
esercizio, così come il risultato, al lordo delle imposte e degli interessi di
terzi, che, pur sempre negativo, passa da 24,3 a 5,1 milioni; l'indebitamento
finanziario netto passa da 111,9 milioni a dicembre 2001 a 45,0 milioni. Tali
dati recepiscono gli effetti delle principali operazioni eseguite nel semestre:
cessione di Revedi S.p.A. e Revedi SA, con un organico totale di 136 dipendenti,
per un corrispettivo complessivo di 3,7 milioni; risoluzione anticipata del
contratto di licenza del marchio Calvin Klein a suo tempo sottoscritto dalla
controllata New Lab Europe con scadenza 31 dicembre 2007; cessione alla
controllata Valentino del ramo d'azienda Gft Net relativo alla progettazione,
prototipia ed altre attività di supporto alla produzione alla stessa dedicate e
del personale relativo; cessione della Valentino alla Marzotto per un valore
complessivo di 240 milioni, di cui 35,6 per l'equity e 204,4 per debiti
finanziari netti. Il debito finanziario della Valentino verso il gruppo HdP (129
milioni verso HdP e 48,3 verso Gft Net) è stato interamente rimborsato alla
data dell'esecuzione; vendita del complesso immobiliare di Corso Emilia a Torino
per un controvalore di 14,5 milioni; HdP ha acquisito la totalità del capitale
di Editoriale Sper e Agr lo scorso 29 marzo. Nel semestre il gruppo Sper e AGR
presentano ricavi consolidati pro forma pari a 11,6 milioni e un risultato
operativo negativo per 2,4 milioni dopo ammortamenti per 1,1 milioni. Il
risultato, che prima delle imposte e interessi di terzi, è negativo per 2,7
milioni, è principalmente attribuibile agli investimenti a sostegno dello
sviluppo di Radio Italia Network (Rin). In questi mesi le principali linee di
intervento hanno riguardato: l'avvio di un importante piano di investimenti in
frequenze oltre al lancio di una campagna pubblicitaria che permetterà il
consolidamento del marchio RIN come base dello sviluppo futuro; l'avvio
dell'evoluzione di AGR da agenzia giornalistica radiotelevisiva ad agenzia
multimediale, con l'obiettivo di allargare l'attività della società a tutti i
canali della comunicazione attuali e futuri; lo studio dell'integrazione
dell'attività della concessionaria pubblicitaria di Sper in Rcs Pubblicità;
l'individuazione delle potenziali sinergie esistenti tra i gruppi Sper e Rcs
sfruttando il "cross reference" dei rispettivi marchi e contenuti
editoriali. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del semestre Dopo il 30
giugno il Gruppo ha portato a termine le seguenti operazioni: definizione
dell'accordo che prevede l'ingresso di HdP con il 15,4% del capitale di Dada a
fronte del conferimento a quest'ultima della totalità delle azioni di HdPnet;
costituizione della società Rizzoli Larousse - opererà in Italia nel campo dei
cosiddetti prodotti "reference" partecipata pariteticamente da RCS
Libri e dal Gruppo Vivendi Universal Publishing; sottoscrizione di accordo tra
IGPDecaux e Aeroporti di Roma per la costituzione di una società attiva nella
raccolta della pubblicità degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino; convocazione
di Assemblea della Fila per deliberare un aumento di capitale sociale per
massimi nominali 91.665.618 euro; cessione dell'intero capitale di Facis e del
96,3% del capitale dello stabilimento produttivo Svik, per un corrispettivo di
6,2 milioni oltre ai debiti finanziari; cessione della partecipazione
complessiva del 43,5% della società cinese Tijajin Jin Tak Garments, per un
corrispettivo di 375 mila dollari. Prevedibile evoluzione dell'attività per
l'esercizio in corso L'esercizio in corso e l'inizio del prossimo saranno ancora
caratterizzati dai cambiamenti che il Gruppo sta affrontando per concentrare
l'attività nel settore della comunicazione. Il completamento di tali attività
permetterà di realizzare un consistente rafforzamento industriale e di
recuperare efficacia ed efficienza. Pur in un contesto congiunturale che non
mostra significativi segnali di ripresa, il miglioramento in termini di reddito
operativo, già conseguito nel primo semestre trascorso, è previsto
consolidarsi nel proseguo dell'anno, con un significativo progresso rispetto
all'esercizio precedente anche del risultato d'esercizio. Da ultimo, il
Consiglio, ha provveduto a parziale esercizio della relativa delega assembleare,
ad aumentare il capitale sociale per massimi nominali € 2.009.800 mediante
emissione di un pari numero di azioni ordinarie da riservarsi ai dirigenti del
gruppo che hanno maturato il diritto all'esercizio di opzioni loro assegnate in
base al vigente piano di stock option.
RAS: UTILE NETTO PIÙ CHE TRIPLICATO (937
MILIONI DI EURO) GRAZIE ALLE PLUSVALENZE STRAORDINARIE. NUOVA PRODUZIONE VITA AD
AGOSTO IN CRESCITA DEL 50%
Milano, 11 settembre 2002 - Il Consiglio di
Amministrazione di Ras, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Vita, ha
approvato la relazione di bilancio consolidato e quella della Capogruppo
relativa al primo semestre del 2002. I premi lordi consolidati del primo
semestre del 2002 sono risultati in forte crescita rispetto ai primi sei mesi
del 2001, attestandosi a 8.216 milioni di euro rispetto ai 6.460 del giugno
2001, con un incremento del 27%. Particolarmente significativo l'andamento nel
ramo Vita, che ha messo a segno a fine giugno 2002 un aumento della raccolta
pari al 37,5%, registrando premi consolidati per 4.366 milioni di euro rispetto
ai 3.174 milioni del primo semestre 2001. In Italia i premi hanno raggiunto nei
primi sei mesi del 2002 i 3.327 milioni di euro, con un incremento del 40%
rispetto ai 2.382 milioni del primo semestre dello scorso anno. Tale crescita è
da attribuire alla buona performance di tutti i canali di distribuzione: banche
(+48% con 2.555 milioni di euro a giugno 2002 rispetto a 1.722 milioni
dell'analogo periodo del 2001) e agenti e promotori finanziari (+17% con 772
milioni di euro raccolti a giugno 2002 rispetto ai 660 milioni del primo
semestre 2001). Molto positivi anche i risultati della raccolta Vita a fine
agosto in termini di nuova produzione, che è cresciuta in Italia del 50% a
3.286 milioni di euro grazie ad incrementi significativi sia dei premi unici sia
dei ricorrenti. In particolare da registrare la forte ripresa di questi ultimi,
che sono passati da 141 milioni dell'agosto 2001 a 171 milioni al 31 agosto 2002
(+21%). Crescita significativa della raccolta da parte degli agenti e dei
promotori finanziari che, grazie anche a una serie di iniziative commerciali
mirate, quali l'analisi e la segmentazione della clientela d'agenzia e il lancio
di nuovi prodotti con protezione del capitale, hanno registrato premi di nuova
produzione ad agosto 2002 pari a 307 milioni di euro rispetto ai 166 milioni dei
primi otto mesi del 2001 (+84%). L'incremento della raccolta nei rami Danni è
stato pari al 17,2% con 3.850 milioni di euro nel primo semestre 2002 rispetto
ai 3.286 milioni di fine giugno 2001. In miglioramento l'andamento tecnico
registrato nei primi sei mesi del 2002, con un risultato che, a fine giugno, si
è attestato a -14 milioni di euro rispetto ai -52 milioni del 30 giugno 2001.
In particolare il risultato tecnico dei rami Danni è passato dai -120 milioni
del primo semestre 2001 ai -63 milioni del giugno 2002. I servizi finanziari
hanno registrato ad agosto 2002 flussi netti di raccolta complessivi pari a 771
milioni di euro, in crescita del 54% rispetto ai 500 milioni dei primi otto mesi
del 2001. La raccolta netta dell'intero 2001 si era attestata a 786 milioni di
euro. In dettaglio, la raccolta del solo risparmio gestito ha raggiunto ad
agosto i 503 milioni di euro, rispetto ai 511 milioni raccolti nell'intero 2001
e ai 369 milioni dei primi otto mesi dello scorso anno. Il patrimonio
complessivo gestito e amministrato al 31 agosto 2002 si è attestato a 10.849
milioni di euro, in lieve contrazione (-2,4%) rispetto agli 11.119 milioni di
agosto 2001. Il numero dei conti correnti in essere è cresciuto del 44%,
passando dai 67.448 conti aperti a fine agosto 2001 ai 97.070 del 31 agosto
2002. Il numero dei promotori finanziari ha raggiunto le 2.171 unità ad agosto
2002, in crescita del 15% rispetto ai 1.892 promotori di fine agosto 2001. Il
risultato operativo prima dei realizzi da investimenti ha raggiunto nel primo
semestre di quest'anno i 452 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto ai
402 milioni registrati nell'analogo periodo del 2001. Le plusvalenze
contabilizzate sono ammontate a 75 milioni di euro a fine giugno 2002 rispetto
ai 172 milioni di euro del semestre 2001. Ras ha infatti scelto di limitare nel
semestre il realizzo dei propri investimenti in considerazione dei proventi
straordinari, pari a 1.704 milioni di euro, derivanti dalla vendita del
patrimonio immobiliare. Tali proventi hanno generato una plusvalenza netta di
876 milioni di euro. Le plusvalenze latenti al 30 giugno 2002 sono state pari a
1.782 milioni di euro (erano 1.774 milioni a fine 2001). Il risultato operativo,
prima delle rettifiche di valore e delle partite straordinarie, è ammontato a
527 milioni di euro a fine giugno 2002, in calo dell'8% rispetto all'analogo
periodo dell'anno precedente. Le minusvalenze sul portafoglio di trading, a
causa dell'andamento negativo dei mercati finanziari, sono più che raddoppiate
nel primo semestre 2002, passando da -142 milioni di euro del giugno 2001 a -379
milioni di giugno 2002. L'utile netto di periodo è ammontato a 937 milioni di
euro rispetto a 266 milioni del primo semestre 2001 (+252%). Il Consiglio di
Amministrazione di Ras ha inoltre preso atto delle dimissioni dei Consiglieri
Leonardo Del Vecchio e Marco Tronchetti Provera, quest'ultimo sostituito
nell'incarico da Carlo Buora. Il Consiglio ha altresì deliberato l'adozione da
parte di Ras di un nuovo Codice di Autodisciplina, come previsto da Borsa
Italiana, al fine di aumentare la trasparenza sulla compravendita di azioni Ras
da parte dei dipendenti dell'azienda. Per quanto riguarda l'esercizio in corso
si prevede che l'utile operativo risulterà in crescita sull'anno precedente,
con ulteriori effetti positivi sull'utile netto, salvo circostanze di estrema
criticità sui mercati.
GRUPPO MEDIASET PRIMO SEMESTRE ESERCIZIO 2002: RICAVI
PUBBLICITARI (- 2,6%) MIGLIORI RISPETTO AL TOTALE MERCATO (- 4,2%) ASCOLTI TV
RECORD IN PRIMA SERATA: CANALE 5 AUMENTA IL VANTAGGIO SU RAI 1
Cologno Monzese,
11 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri
sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato la relazione sul primo
semestre 2002 del Gruppo. Dall'esame dei risultati emerge un semestre positivo
in quanto la concessionaria Publitalia 80 ha ottenuto ricavi decisamente
migliori rispetto all'andamento del mercato pubblicitario coniugati sul fronte
televisivo con un' attenta e rigorosa politica di contenimento dei costi. In
particolare nel primo semestre i costi operativi televisivi evidenziano una
diminuzione del 4,2% passando da 322,4 milioni di euro del semestre 2001 a 309,0
milioni di euro del semestre 2002, mentre gli investimenti in diritti tv
subiscono una riduzione pari a 125 milioni di euro. Grazie a questi risultati
l'incidenza percentuale del margine operativo lordo sui ricavi netti è rimasta
sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente: 61,5% nel primo semestre
2002 rispetto al 61,8% dello stesso periodo del 2001. La raccolta pubblicitaria
sulle reti Mediaset (-2,6% rispetto al semestre 2001), non solo è sensibilmente
migliore rispetto al trend complessivo del mercato nazionale pubblicitario
(-4,2%) ma risulta addirittura superiore (+1,6%) rispetto alla raccolta del
primo semestre del 2000, considerata la migliore performance degli ultimi anni.
L'attento controllo dei costi televisivi ha coinciso con un andamento più che
positivo degli ascolti. Nel corso del primo semestre le reti Mediaset hanno
migliorato i risultati in prima serata rispetto all'omologo periodo 2001: 44,4%
contro il 44,0%. Canale 5 si conferma prima rete italiana in prime time con il
24,3% di share e allarga il vantaggio su RaiUno che si ferma al 22,9%.
Straordinaria la performance di Italia 1 che registra il 12,2% in prima serata
(contro il 10,9% del primo semestre 2001), e si consolida terza rete italiana
dopo Canale 5 e Rai 1. Bilancio consolidato gruppo Mediaset L'andamento dei
primi sei mesi del 2002 è sintetizzato nei seguenti risultati: I ricavi netti
consolidati ammontano a 1.301,6 milioni di euro rispetto ai 1369,7 milioni di
euro del primo semestre 2001 (-5,0%). Al netto del consolidamento proporzionale
del Gruppo Epsilon del primo semestre 2001, la variazione percentuale si riduce
al -2,9%. In particolare i ricavi pubblicitari nei confronti dei clienti terzi
hanno raggiunto i 1.386,5 milioni di euro rispetto ai 1.423,6 milioni di euro
dello stesso periodo dell'anno precedente (-2,6%). Tale risultato deve essere
valutato positivamente in quanto superiore a quello previsto per il mercato
nazionale di riferimento. Va inoltre considerato che nello stesso periodo
dell'anno precedente era stata ottenuta una crescita ancora eccezionalmente
positiva (+4,5 % rispetto ai primi sei mesi 2000). Gli altri ricavi dell'attività
televisiva sono stati pari a 64,4 milioni di euro rispetto ai 71,1 milioni di
euro con una lieve diminuzione di 6,7 milioni di euro principalmente per effetto
della minor raccolta pubblicitaria nei confronti di alcune società consociate.
I costi operativi del Gruppo Mediaset hanno registrato nel primo semestre una
riduzione pari a 21,6 milioni di euro passando da 523,0 milioni di euro del
primo semestre 2001 a 501,4 milioni di euro dei primi sei mesi dell'esercizio in
corso (-4,1%). In particolare i costi operativi televisivi hanno segnato un
decremento del 4,2% passando da 322,4 milioni di euro del primo semestre 2001 a
309,0 milioni di euro dei primi sei mesi del 2002. Il margine operativo lordo (Ebitda)
è stato pari a 800,2 milioni di euro con una riduzione del 5,5% rispetto agli
846,7 milioni di euro dei primi sei mesi del 2001. Il risultato operativo (Ebit)
è passato da 500,3 milioni di euro a 413,0 milioni di euro. L'andamento del
risultato operativo (-17,4%) va posto anche in relazione all'andamento del
complesso di ammortamenti e svalutazioni che passano da 346,4 milioni di euro
del primo semestre 2001 a 387,2 milioni di euro dell'esercizio in corso.
L'incremento di tale voce è principalmente imputabile ai maggiori ammortamenti
in diritti televisivi e all'impatto derivante dagli investimenti in fiction
seriali autoprodotte. L'incidenza percentuale del risultato operativo sui ricavi
netti consolidati (redditività operativa) si mantiene estremamente elevata
collocandosi al 31,7%. Il risultato pre-imposte, che recepisce l'azzeramento
della partecipazione in Kirch Media (31,9 milioni di euro), è stato di 357,2
milioni di euro rispetto ai 450,3 milioni del primo semestre 2001. La posizione
finanziaria netta al 30 giugno 2002 (-256,0 milioni di euro) si mantiene
sostanzialmente invariata rispetto a quella del 31 dicembre 2001 (-247,8 milioni
di euro) e migliore rispetto a quella del semestre precedente (-274,1 milioni di
euro). Il flusso di cassa generato nel semestre in esame è stato più elevato
di circa 390 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2001 con il
significativo contributo per circa 150 milioni di euro del flusso di cassa
generato nel semestre dal core business. Evoluzione prevedibile della gestione
L'andamento della raccolta pubblicitaria televisiva relativa al bimestre
luglio-agosto ha registrato un incremento pari all' 1,5% rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente, confermando il trend di crescita segnalato a
partire dal mese di giugno. In virtù di tale risultato la raccolta
pubblicitaria dei primi otto mesi evidenzia una flessione contenuta intorno al
2%, in miglioramento rispetto all'andamento dei primi sei mesi dell'anno. I dati
ad oggi disponibili relativamente al mese di settembre evidenziano un livello
della raccolta già quasi allineato a quello registrato nello stesso mese del
2001. Nonostante le stime sull'andamento del mercato pubblicitario nei prossimi
mesi rimangano estremamenti prudenti, le evidenze attualmente disponibili sul
trend dell'ultimo trimestre dell'anno confermano per la fine dell'esercizio le
aspettative di conseguire lo stesso livello di raccolta pubblicitaria registrato
nel 2001 e nel 2000, anno record per la concessionaria. Nei primi otto mesi del
2002 le reti Mediaset hanno ottenuto nel prime time una share complessiva del
43,9% con una crescita di 0,7 punti rispetto all'anno precedente. Mentre le reti
Rai , con un risultato del 45,9%, mostrano un decremento dell'1,8%. In prime
time Canale 5, con una share del 23,5%, si conferma prima rete nazionale davanti
a Rai 1 (22,5%). Sulla base delle evidenze attualmente disponibili, relative
all'andamento sia della raccolta pubblicitaria sia dei costi televisivi, si
conferma il perseguimento per l'esercizio in corso di un obiettivo di stabilità
del livello del margine operativo lordo ed il conseguimento di una significativa
redditività operativa in linea con quella registrata nel 2001. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre approvato il Codice Etico della società. Tale Codice
costituisce il documento in cui è confermata e codificata una prassi di
comportamento aziendale ispirata ai valori di diligenza, correttezza e lealtà,
nel rispetto delle leggi vigenti.
ALBACOM: 1° TRIMESTRE 2002-2003 IN FORTE
CRESCITA; NETTO MIGLIORAMENTO DI TUTTI I MARGINI RICAVI AUMENTATI DEL 34% EBITDA
POSITIVO IN AUMENTO DI _ 15 MILIONI EBIT IN MIGLIORAMENTO DI _ 19 MILIONI
Milano, 11 settembre 2002 - Il Consiglio d'Amministrazione di Albacom S.p.A.,
riunitosi il 9 settembre, ha approvato i risultati del 1° trimestre dell'anno
fiscale in corso 2002/2003 (aprile, maggio e giugno), che evidenziano una
crescita ulteriore della Società, con un netto miglioramento di tutti i
parametri della gestione, anche rispetto agli stessi piani di sviluppo
dell'azienda. In particolare nel 1° trimestre 2002/2003 i ricavi sono aumentati
del 34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed i clienti business
hanno raggiunto quota 132.000, più del doppio rispetto ai 62.000 del 30 giugno
2001. Al raggiungimento di questo risultato hanno contribuito sia il costante
miglioramento delle proposte commerciali Albacom, sia l'arricchimento
dell'offerta Internet, con il nuovo Idc (Internet Data Center) di
Roma-Torrespaccata, cui tra poche settimane si aggiungerà anche quello di
Milano-Settimo. Nel 1° trimestre dell'anno fiscale 2002/2003, la Società ha
realizzato investimenti per _ 34 milioni. In particolare alla data del 30 giugno
scorso Albacom ha attivato oltre il 75% dei propri siti in Unbundling,
coerentemente con i propri piani di sviluppo. I margini Albacom sono risultati
in forte crescita, con un Ebitda che si conferma positivo ed in aumento di _ 15
milioni rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente; in netto
progresso anche l'Ebit, che migliora di _ 19 milioni. Il Consiglio ha preso atto
con soddisfazione di questi risultati che consolidano le prospettive di
raggiungimento del pareggio a livello di Ebit nel prossimo anno fiscale.
CAMPARI
SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 RICAVI NETTI CONSOLIDATI PARI A € 306,5 MILIONI,
IN CRESCITA DEL 31,2% UTILE NETTO PARI A € 32,0 MILIONI, IN CRESCITA DEL 41,0%
Milano, 11 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide
Campari-Milano S.p.A. ha approvato i risultati consolidati relativi al periodo 1
gennaio - 30 giugno 2002. Il primo semestre si è chiuso con risultati in forte
crescita, soprattutto grazie al consolidamento delle società neo-acquisite Skyy
Spirits, Llc e Zedda Piras S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. Nel primo semestre
del 2002 le vendite nette del Gruppo sono state pari a € 306,5 milioni, in
crescita del 31,2%. Tale risultato è attribuibile a una consistente crescita
esterna, che complessivamente ha generato un incremento pari al 30,0%. In
particolare, Skyy Spirits, Llc, con vendite nette pari a € 53,1 milioni, ha
determinato una crescita del 22,7% del fatturato consolidato, mentre Zedda Piras
S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A., con vendite nette pari a € 16,4 milioni,
hanno generato una crescita del 7,0%. La quota residua, pari al 0,2%, è
attribuibile all'acquisizione brasiliana per il periodo non consolidato nel
2001. La crescita organica è stata pari al 1,2%, che sale al 2,6% se depurata
dall'effetto cambi negativo, principalmente attribuibile al Real brasiliano. Con
vendite complessive pari a € 195,2 milioni, gli spirits hanno incrementato
l'incidenza sul fatturato dal 57,5% al 63,7%, rafforzando ulteriormente il ruolo
di questo segmento quale core business del Gruppo. In particolare, Skyy Vodka,
con un fatturato di € 43 milioni, conferma il trend positivo delle vendite sia
sul mercato statunitense, pari al 94,4% del fatturato della marca, dove le
vendite dei distributori al trade continuano a crescere a doppia cifra, sia sui
mercati internazionali, dove l'incremento è del 52,5%. L'acquisizione di Zedda
Piras S.p.A. e Sella & Mosca S.p.A. ha contribuito al segmento spirits con
vendite per € 5,2 milioni, principalmente attribuibili al brand Mirto di
Sardegna. La crescita organica del segmento spirits è stata del 1,5%, favorita
in particolare dall'ottimo andamento di CampariSoda (+9,2%), di Ouzo 12 (+6,2%),
degli admix whisky Old Eight e Drury's (+3,9%) e di Jägermeister (+7,3%). Il
brand Campari ha invece registrato una flessione del 3,4%, poiché l'ottimo
andamento sul mercato italiano non ha compensato la non soddisfacente
performance dei mercati tedesco, caratterizzato da un forte rallentamento dei
consumi a livello macroeconomico, e brasiliano, dove il positivo andamento delle
vendite in volume è stato compensato dalla svalutazione del Real. Il segmento
wines, con vendite pari a € 34,0 milioni, pari al 11,1% del fatturato
consolidato, ha registrato una crescita complessiva del 33,3%. Questo risultato
è interamente attribuibile all'acquisizione dei vini Sella & Mosca, che
hanno apportato una crescita del 43,1%; la flessione registrata dal business
esistente è invece attribuibile essenzialmente a ritardi nelle vendite di
Cinzano vermouth, connessi all'introduzione del nuovo packaging, mentre è
positivo l'andamento degli spumanti. Le vendite nette dei soft drinks sono state
pari a € 71,4 milioni, in leggera crescita, trainata dall'andamento positivo
di Crodino (+2,4%). Tale comparto evidenzia inoltre una diminuzione in termini
di incidenza sul totale delle vendite del Gruppo dal 30,4% al 23,3%, conseguenza
della strategia di acquisizioni focalizzata su spirits & wines.
Relativamente alla distribuzione geografica delle vendite, il mercato italiano
ha rappresentato il 52,0% del fatturato consolidato, con un incremento del
20,0%. Questo risultato è attribuibile per il 8,1% al buon andamento dei
prodotti già in portafoglio (in particolare Campari, CampariSoda e gli spumanti
Cinzano) e, per il residuo, all'acquisizione di Zedda Piras S.p.A. e Sella &
Mosca S.p.A. L'area Americhe, per effetto dell'acquisizione di Skyy Spirits, LLC,
ha visto raddoppiare la propria incidenza sulle vendite del Gruppo, passata dal
14,0% al 28,2%. L'impatto positivo del consolidamento delle citate acquisizioni
si riflette sui diversi livelli di redditività a livello sia di tassi di
crescita sia di miglioramento dei margini sul fatturato. Il margine commerciale
si è attestato a € 86,1 milioni, evidenziando una crescita del 33,7% e
un'incidenza sulle vendite nette in aumento dal 27,6% al 28,1%. L'Ebit è stato
pari a € 53,7 milioni, in crescita del 34,5%, e con un'incidenza percentuale
sulle vendite in aumento dal 17,1% al 17,5%. Tale risultato beneficia anche del
contributo di altri proventi per € 4 milioni, attribuibili alle royalties
relative alle vendite di Skyy Blue, il nuovo ready to drink recentemente
lanciato con grande successo da Skyy Spirits, LLC e Miller Brewing Co. negli
Stati Uniti. L'Ebita, ovvero il risultato operativo prima dell'ammortamento
dell'avviamento e dei marchi, è stato pari ad € 67,5 milioni, registrando una
crescita del 48,2% e un'incidenza sulle vendite in aumento dal 19,5% al 22,0%.
L'Ebitda è stato di € 75,3 milioni, in crescita del 44,6% e con un'incidenza
sul fatturato che passa dal 22,3% al 24,6%. L'utile netto del periodo è stato
di € 32,0 milioni, in crescita del 41,0%. A tale risultato ha contribuito la
riduzione del carico fiscale principalmente attribuibile al beneficio connesso
alla legge Tremonti bis per la parte di investimenti sostenuti nel periodo e
relativi alla realizzazione del nuovo stabilimento di Novi Ligure. Al 30 giugno
2002 l'indebitamento finanziario netto risulta pari a € 239,4 milioni. La
variazione della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2001,
quando era positiva per € 96,6 milioni, è attribuibile al finanziamento delle
acquisizioni effettuate nel periodo. Il patrimonio netto consolidato al 30
giugno 2002 ammonta a € 430,3 milioni. 1 Comunicato Stampa Antonveneta approva
una semestrale con risultati operativi in crescita, entra nel Mib30 e vara
spin-off immobiliare da 560 milioni di euro ??Risultato lordo di gestione
consolidato a 564,2 milioni di euro (+40,8%) ??Utile netto del Gruppo a 80,4
milioni di euro (-21,6%), dopo l'aumento prudenziale delle rettifiche
forfettarie a presidio del rischio di credito ??Significativo incremento dei
volumi intermediati ??Progresso dei margini economici e dell'efficienza
operativa Padova, 11 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca
Antonveneta, si è riunito il 9 settembre a Padova per approvare, fra l'altro, i
risultati del primo semestre, a livello individuale e consolidato, i quali
confermano il positivo trend di crescita già manifestatosi nel primo trimestre.
Il Consiglio, che ha preso atto con soddisfazione della recente ammissione
dell'Istituto all'indice Mib30 (Banca Antonveneta è quotata alla Borsa Italiana
dallo scorso 15 aprile, con contestuale trasformazione in Società per Azioni),
ha, inoltre, varato uno spin-off immobiliare da 560 milioni di euro. Il
risultato lordo di gestione si è attestato a 564,2 milioni di euro, valore
superiore del 40,8% rispetto al primo semestre del 2001. Nei primi sei mesi il
margine di gestione denaro è ammontato a 811,3 milioni di euro, con un
incremento del 34,3% sul corrispondente periodo dell'anno precedente. Alla base
del miglioramento vi è la crescita dei volumi medi intermediati e l'aumento dei
dividendi. In questi ultimi, in particolare, sono confluiti 112 milioni di euro
incassati da Interbanca in relazione all'"operazione Bell". Al netto
di tali dividendi, la crescita del margine di gestione denaro si sarebbe
attestata al +15,8%. Il margine da servizi è ammontato a 310,2 milioni di euro,
registrando, rispetto al corrispondente periodo del 2001, una flessione del 3,4%
e risentendo, in generale, della fase negativa attraversata dai mercati
finanziari. Questa ha penalizzato il segmento dei ricavi legato alla gestione
del risparmio e il comparto delle operazioni finanziarie, chiusosi con una
perdita di 68,5 milioni di euro rispetto all'utile di 0,7 milioni del
corrispondente periodo del 2001, in parte dovuta all'andamento negativo dei
mercati azionari ed in parte riconducibile al bond Olimpia, in portafoglio non
immobilizzato, il cui impatto negativo sul conto economico va, comunque,
inquadrato nel più ampio e positivo contesto di tutta l'"operazione Bell".
Nonostante l'andamento negativo registrato dal comparto del risparmio gestito,
il complesso delle commissioni e degli altri proventi netti si è attestato su
un valore, pari a 378,7 milioni di euro, del 18,1% superiore a quello del primo
semestre dello scorso anno. Il margine di intermediazione, pari a 1.121,6
milioni di euro nel primo semestre 2002, è aumentato, rispetto al
corrispondente periodo dell'anno precedente, del 21,2%, valore che si sarebbe
adeguato al +13,6% al netto degli effetti dell'"operazione Bell ". Le
spese amministrative sono risultate pari a 557,4 milioni di euro, evidenziando
una crescita su base annua del 6,2%; il rapporto "cost/income",
normalizzato dei proventi dell'"operazione Bell", è sceso dal 69,8%
del primo semestre 2001 al 66,7% dell'intero esercizio 2001 e al 64,9% del primo
semestre del 2002. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali sono ammontate a 125,1 milioni di euro, contro i 121,7 milioni del
primo semestre 2001. Tra le rettifiche su immobilizzazioni immateriali è
compresa la quota di ammortamento dei costi sostenuti per gli esodi agevolati
del personale. Le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie
e impegni sono ammontate a 248,2 milioni di euro, contro i 100,2 milioni del
primo semestre 2001. L'aggregato comprende 76,8 milioni di rettifiche
forfettarie, importo che recepisce i maggiori stanziamenti deliberati dalla
Capogruppo per aumentare, nell'ambito del bilancio della Banca Antonveneta, il
grado di copertura dei crediti incagliati dal 15% al 20% e dei crediti in bonis
dallo 0,15% allo 0,20%; detti stanziamenti sono valutabili in 54,5 milioni. Le
rettifiche di valore, inoltre, comprendono 59,2 milioni di euro quale quota di
competenza del semestre per rettifiche su crediti cartolarizzati..3 L'utile
delle attività ordinarie è ammontato a 200,9 milioni di euro, rispetto ai 190
milioni del primo semestre 2001. L'utile netto del primo semestre del 2002,
considerando le altre componenti del conto economico, è quindi risultato pari a
80,4 milioni di euro rispetto ai 102,5 milioni di euro dello stesso periodo del
2001 (-21,6%). Il confronto è influenzato dalle significative rettifiche
prudenziali effettuate nel primo semestre 2002. Principali aggregati
patrimoniali Al 30 giugno 2002, la raccolta complessiva ha superato i 62.805
milioni di euro, con una crescita annua del 6,6%. Segnatamente, la raccolta
diretta è stata di euro 34.198 milioni (+17,7%); la raccolta indiretta si è
attestata a euro 28.607 milioni con una crescita, nel semestre, dell'1,5% dopo
la flessione verificatasi nel secondo semestre 2001. Gli impieghi alla clientela
sono ammontati a circa 34.504 milioni di euro, con un incremento annuo del
13,0%. Significativamente elevata è stata la crescita dei mutui (+28,3% da
inizio anno). Nel corso del periodo in esame, la qualità del credito è stata
oggetto di particolare attenzione per due ordini di motivi: l'uno di carattere
più generale, legato all'evoluzione del quadro congiunturale, l'altro di ordine
più prettamente interno al Gruppo, in relazione alla nuova veste di Banca
quotata di Banca Antonveneta. Banca Antonveneta ha ritenuto opportuno
intraprendere, già dal primo semestre, un'azione tesa ad aumentare
progressivamente i prudenziali stanziamenti forfettari a presidio del generico
rischio di credito e delle posizioni incagliate, ivi destinando parte
significativa del reddito lordo di periodo. Tali decisioni si sono riflesse
sugli indicatori del Gruppo: rispetto alla fine dell'esercizio 2001, il grado di
copertura dei crediti in bonis è aumentato dallo 0,15% allo 0,19% e quello
delle posizioni incagliate dal 14,5% al 19,5%. I crediti in sofferenza, al netto
delle rettifiche, sono passati dai 607 milioni di euro del 31 dicembre 2001 ai
703 milioni del 30 giugno scorso (+15,9%); il rapporto sofferenze/impieghi si è
adeguato al 2,04% (1,80% a dicembre 2001), valore allineato a quello del
Sistema. Al 30 giugno 2002 il patrimonio netto consolidato - comprensivo del
"fondo per rischi bancari generali" e al netto dell'utile di periodo -
è risultato pari a 2.691 milioni di euro (+3% rispetto al 30 giugno 2001 e
+5,7% rispetto al 31 dicembre 2001). Per quanto concerne i coefficienti
patrimoniali, quello di solvibilità si è attestato al 9,1% (9,9% a dicembre
2001); con riguardo al solo patrimonio di base, il coefficiente si è
ragguagliato al 5,7% dal 5,8% di fine 2001. Considerando i rischi di mercato e
gli altri requisiti prudenziali, il coefficiente di solvibilità si è attestato
all'8,4% (9,0% a dicembre 2001) e, con riferimento al solo patrimonio di base,
al 5,3%, sostanzialmente in linea con il rapporto di fine 2001. Al 30 giugno
2002 la rete territoriale del Gruppo si avvaleva di 1.020 sportelli bancari (di
cui 6 all'estero); l'organico medio del semestre è stato di 10.950
dipendenti..4 I risultati della Capogruppo nel primo semestre I risultati
economici della Capogruppo Il risultato lordo di gestione della Capogruppo si è
attestato a 392,7 milioni di euro, valore superiore del 28,2% rispetto al primo
semestre del 2001. Nei primi sei mesi il margine di gestione denaro è ammontato
a 610 milioni di euro, con un incremento del 19,9% sul corrispondente periodo
dell'anno precedente. Alla base del miglioramento vi è, in particolare, la
crescita dei volumi medi intermediati con la clientela e l'aumento dei dividendi
delle società partecipate. Il margine da servizi è ammontato a 274,2 milioni
di euro, con un aumento annuo dell'11,8%. Il margine di intermediazione, pari a
884,2 milioni di euro, è aumentato, rispetto al corrispondente periodo
dell'anno precedente, del 17,3%. Le spese amministrative sono risultate pari a
491,5 milioni di euro, evidenziando una crescita su base annua del 9,8%; il
rapporto "cost/income" (normalizzato) è passato dal 73,2% del primo
semestre 2001 al 66,1% dell'intero 2001 e al 68,4% del primo semestre del 2002.
Nel semestre, l'ammontare delle rettifiche di valore e degli accantonamenti, al
netto delle riprese di valore, è risultato pari a 332,9 milioni di euro contro
i 171,3 milioni del primo semestre 2001. In particolare sono state effettuate,
anche in relazione ai richiamati principi prudenziali, rettifiche di valore su
crediti e accantonamenti per garanzie e impegni per 229,8 milioni di euro
(rispetto agli 84,8 milioni del primo semestre 2001). L'utile delle attività
ordinarie è ammontato a 59,8 milioni di euro rispetto ai 135,1 milioni del
primo semestre 2001. L'utile netto del primo semestre del 2002 è risultato pari
a 34 milioni rispetto agli 89,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2001.
Principali aggregati patrimoniali Nel primo semestre del 2002, la raccolta
complessiva della Capogruppo ha superato i 52.314 milioni, in crescita del 6,4%
rispetto al dato del 30 giugno 2001. Segnatamente, la raccolta diretta è stata
di euro 25.774 milioni di euro (+20,3%); la raccolta indiretta, si è attestata
a euro 26.541 milioni con una crescita, nel semestre, dell'1,1% dopo la
flessione verificatasi nel secondo semestre 2001. Quest'ultimo aggregato -
comprendendo, per omogeneità di rappresentazione con i periodi precedenti la
quotazione in Borsa della Banca, le azioni di propria emissione, ora valutate al
mercato - risulta pari a 29.869 milioni di euro (+5,4% rispetto al 30 giugno
2001 e +11,2% rispetto al 31 dicembre 2001). Gli impieghi alla clientela sono
ammontati a 25.718 milioni di euro, con un incremento annuo del 16,3%.
Significativamente elevata è stata la crescita dei mutui (+29,5% da inizio
anno). Nel corso del periodo in esame, come su evidenziato, una parte
significativa del reddito lordo di periodo è stata destinata a fronteggiare il
generico rischio di credito e le posizioni incagliate; il.5 grado di copertura
dei crediti in bonis è aumentato, rispetto alla fine dell'esercizio 2001, dallo
0,15% allo 0,20% e quello delle posizioni incagliate dal 15% al 20%. I crediti
in sofferenza, al netto delle rettifiche, sono passati dai 421 milioni di euro
del 31 dicembre 2001 ai 520 milioni del 30 giugno del corrente anno; il rapporto
sofferenze/impieghi si è adeguato al 2%. Al 30 giugno 2002 il patrimonio netto
- comprensivo del "fondo per rischi bancari generali" e al netto
dell'utile di periodo - è risultato pari a 2.849 milioni di euro (+6,6%
rispetto al 31 dicembre 2001). Lo spin-off immobiliare Il Consiglio di
Amministrazione ha approvato un progetto volto alla razionalizzazione del
patrimonio immobiliare. Una volta ottenute le prescritte autorizzazioni,
l'operazione si concretizzerà nello scorporo del comparto immobiliare della
Capogruppo e nel suo conferimento ad una società di nuova costituzione
interamente posseduta da Antonveneta. L'operazione interessa un patrimonio
immobiliare composto da oltre 800 unità, valorizzato a bilancio per una cifra
di circa 560 milioni di euro. Proseguono nel contempo le operazioni per
l'incorporazione della controllata Banca di Credito Popolare di Siracusa: i Soci
di Banca Antonveneta saranno chiamati a deliberare in merito nel corso della
prossima Assemblea Straordinaria, convocata per il prossimo 26 settembre a
Padova.
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: SEMESTRALE IN CRESCITA CON UTILI ORDINARI
CONSOLIDATI A 28,9 MILIONI DI EURO (+16,6% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2001)
Milano, 11 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito
Valtellinese ha esaminato nella riunione di ieri le risultanze della situazione
economico gestionale consolidata al 30 giugno 2002, dalle quali emerge il
proseguimento del trend espansivo avviatosi negli scorsi esercizi. Il Gruppo nel
corso del primo semestre 2002 è stato impegnato nel processo di rafforzamento
della propria presenza commerciale in Sicilia attraverso l'unificazione delle
proprie reti distributive nel Credito Siciliano, diventata una delle prime realtà
bancarie sull'Isola grazie alle sue 130 filiali, ad una raccolta totale di 2.484
milioni di euro e a impieghi per 1.111 milioni di euro. I primi sei mesi
dell'anno hanno inoltre visto il Gruppo impegnato a potenziare la propria
presenza nelle aree di tradizionale insediamento attraverso l'acquisizione dalla
Deutsche Bank della totalità delle azioni di Rileno S.p.A., società
concessionaria del servizio nazionale della riscossione dei tributi per le
province di Como e Lecco. Passando al commento delle risultanze contabili, i
dati consolidati semestrali fanno registrare, nel confronto con dicembre 2001,
la crescita armonica delle masse patrimoniali. La raccolta diretta aumenta
infatti del 5,1% attestandosi a 7.417,4 milioni di euro; la raccolta indiretta -
espressa dalla sommatoria di risparmio amministrato, gestito ed assicurativo -
si attesta a 8.008,6 milioni di euro in progresso del 3,4%. Ne consegue che la
massa amministrata - somma di raccolta diretta e indiretta - ammonta, alla fine
del primo semestre 2002, a 15.426 milioni di euro, in aumento del 4,2%. Dal lato
dell'attivo, gli impieghi hanno segnato un progresso del 3,9% rispetto al 31
dicembre 2001, portando i crediti erogati per cassa a 6.059,2 milioni di euro.
Una politica creditizia attenta ha permesso di diminuire l'incidenza delle
sofferenze scese al 3,76% in rapporto con il totale delle esposizioni nette.
Dall'analisi dei dati di conto economico consolidato riferiti al primo semestre
2002, rispetto al corrispondente periodo precedente (che non includeva le
risultanze economiche della Banca Regionale Sant'Angelo, oggi nel Credito
Siciliano), emerge che il margine d'interesse ha conseguito una crescita del
18,6% attestandosi a 124,6 milioni di euro rispetto al corrispondente dato del
primo semestre 2001. La crescita del margine è stata favorita dal positivo
andamento dei volumi intermediati. Gli interessi attivi raggiungono i 220,5
milioni di euro (+3,5%), mentre gli interessi passivi si attestano a 95,9
milioni di euro (-11,1%). Il margine di intermediazione si incrementa del 21,6%
attestandosi a 208,7 milioni di euro rispetto ai 171,6 milioni di euro del primo
semestre 2001. Analizzando le voci di ricavo, si può osservare come le
commissioni nette abbiano registrato una crescita del 19,6% passando da 48,1
milioni di euro del primo semestre 2001 a 57,6 milioni di euro nel
corrispondente periodo del 2002. L'incertezza sull'andamento dei mercati non ha
condizionato la voce "Profitti da operazioni finanziarie" che ha
registrato un incremento da 404 mila euro del primo semestre 2001 a 1,4 milioni
di euro nel medesimo periodo dell'esercizio corrente. Le spese amministrative
sono passate da 118,3 milioni di euro del primo semestre 2001 a 143,1 milioni di
euro (+21%), incremento derivante dall'ingresso nel Gruppo della Banca Regionale
Sant'Angelo, oggi Credito Siciliano. In dettaglio le spese per il personale sono
risultate pari a 81,9 milioni di euro, rispetto ai 67 milioni di euro del primo
semestre 2001, con una variazione del 22,1%. Le altre spese amministrative
segnalano una crescita del 19,5% passando da 51,3 milioni di euro a 61,2 milioni
di euro. Le rettifiche su immobilizzazioni materiali ed immateriali passano da
16,8 milioni di euro a 21,9 milioni di euro, registrando una crescita del 30,3%
riconducibile in parte all'ingresso nell'area di consolidamento della Banca
Regionale Sant'Angelo, oggi Credito Siciliano e all'incremento della
partecipazione nel Credito Artigiano. Conseguentemente agli andamenti delle
componenti sopra riportate, il risultato di gestione raggiunge i 43,7 milioni di
euro, in aumento del 19,7% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio
precedente, che si era attestato intorno ai 36,5 milioni di euro.
Complessivamente gli stanziamenti a presidio del rischio di credito, gli
accantonamenti per rischi e oneri e le rettifiche nette di valore su
immobilizzazioni finanziarie, hanno determinato l'imputazione al conto economico
di 14,8 milioni di euro per il primo semestre 2002. Si sottolinea che il Gruppo
ha chiuso il primo semestre 2002 con un risultato ordinario consolidato pari a
28,9 milioni di euro, in progresso del 16,6% rispetto al corrispondente dato del
primo semestre dell'esercizio precedente, pari a 24,8 milioni di euro. Tenuto
conto di un risultato straordinario netto di 164 mila euro, di imposte di 19,2
milioni di euro, della variazione del fondo rischi bancari generali per 1,9
milioni di euro e di 2,1 milioni di euro di utile di pertinenza di terzi, il
risultato consolidato del primo semestre 2002 evidenzia un utile pari a 5,9
milioni di euro contro i 5,3 milioni di euro del corrispondente periodo 2001
(+11,2%). Dal punto di vista commerciale, è proseguita incessantemente la
crescita degli utenti dei servizi Internet, che hanno superato le 106.000 unità,
come pure l'apertura di nuove agenzie che ha permesso il superamento della
significativa soglia dimensionale delle 300 filiali. Alla fine del primo
semestre 2002, l'organico complessivo del Gruppo assommava a 2.843 dipendenti.
Il bilancio del Credito Valtellinese S.c. a r.l. Per quanto riguarda i risultati
raggiunti dalla Capogruppo Credito Valtellinese, il primo semestre del 2002 si
chiude con il miglioramento dei risultati economici e patrimoniali. Con
riferimento alle masse amministrate, la raccolta diretta da clientela ammonta a
fine giugno 2002 a 2.856,6 milioni di euro, (+ 7,4% rispetto ai 2.660,7 milioni
di euro di giugno 2001) e in progresso del 4,2% rispetto ai 2.742,5 milioni di
euro di fine dicembre 2001. La componente indiretta, raggiungendo i 3.247,1
milioni di euro, ha registrato un lieve decremento dell'1,3% rispetto ai 3.291
milioni di euro di fine 2001. In particolare la componente costituita dalle
gestioni patrimoniali, si assesta a 1.182 milioni di euro, registrando una
diminuzione del 3,4% rispetto al dato di fine dicembre 2001, mentre gli
investimenti diretti in fondi comuni raggiungendo quota 146,1 milioni di euro
hanno registrato una riduzione del 6,8%. Decisamente positiva la crescita
registrata dal risparmio assicurativo (+20%), derivante dal collocamento di
innovativi prodotti assicurativi. La raccolta complessiva della Capogruppo
raggiunge così a fine giugno 2002 i 6.103,7 milioni di euro in crescita
dell'1,1% rispetto a fine dicembre 2001. Gli impieghi alla Clientela hanno
raggiunto i 2.147,1 milioni di euro facendo registrare un incremento del 10,8%
rispetto a giugno 2001 e del 5,1% rispetto ai 2.043,6 milioni di euro di fine
dicembre 2001. Nell'ambito delle partite creditorie con clientela, quelle
riferite a posizioni in sofferenza nette sono risultate pari a 44,3 milioni di
euro, rispetto ai 43,4 milioni di euro di dicembre 2001. L'incidenza delle
sofferenze sul totale degli impieghi registra una lieve riduzione, passando
dall'1,93% del 31 dicembre 2001 all'1,85% del 30 giugno 2002. Passando
all'analisi dei dati del conto economico individuale riclassificato, il margine
di interesse ha conseguito un aumento del 9,3% rispetto al primo semestre 2001
attestandosi a 37,4 milioni di euro. I ricavi da servizi, sommatoria dei
dividendi, commissioni nette e altri proventi netti, hanno registrato un
andamento positivo nel corso del semestre (+35,1% nel confronto con il
corrispondente dato dello scorso semestre) attestandosi a quota 89 milioni di
euro, derivante dalla crescita, tra le altre, delle commissioni da servizi di
incasso e pagamento e dei canoni leasing. Nonostante l'andamento particolarmente
sfavorevole dei mercati finanziari, l'attenta gestione del rischio sul
portafoglio titoli ha permesso di mantenere in sostanziale pareggio il risultato
della gestione finanziaria. Per effetto degli andamenti sopra descritti il
margine di intermediazione, che sintetizza l'attività ordinaria, si è
attestato a 126,4 milioni di euro con un incremento del 26% rispetto ai 100,3
milioni di euro del primo semestre 2001. Le spese amministrative del primo
semestre 2002 ammontano a 49,2 milioni di euro (2,6% in più rispetto al primo
semestre 2001). In particolare i costi del personale, raggiungendo quota 25,1
milioni di euro, hanno registrato una crescita del 4,3%, mentre le altre spese
amministrative si sono mantenute sostanzialmente stabili rispetto al primo
semestre dello scorso anno, attestandosi a 24,1 milioni di euro. Le rettifiche
di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali raggiungono nel primo
semestre 2002 quota 36,5 milioni di euro registrando una crescita del 53,8%,
risultato quest'ultimo correlato alla maggiore incidenza delle quote di
ammortamento dell'attività di leasing. Il risultato di gestione si è attestato
a 40,7 milioni di euro rispetto a 28,7 milioni di euro del periodo
gennaio-giugno 2001, evidenziando un progresso del 41,9%. L'utile delle attività
ordinarie, che sintetizza i risultati raggiunti dalle componenti della gestione
caratteristica, ha raggiunto 34,5 milioni di euro facendo segnare un incremento
del 49,3% rispetto ai 23,1 milioni di euro del primo semestre 2001. Il saldo
della gestione straordinaria (-1,5 milioni di euro) e le imposte di competenza
del periodo (14,7 milioni di euro) portano a un utile netto di periodo di 18,3
milioni di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2001 del 26,1%. La
Capogruppo dispone a fine giugno 2002 di 83 sportelli operativi. Nei prossimi
giorni i Soci del Gruppo riceveranno la consueta "Lettera Specialsocio"
relativa all'attività del primo semestre 2002.
OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SU
AZIONI PROPRIE RAS
Milano, 11 settembre 2002 - In data 10 settembre 2002 il
Consiglio di Amministrazione di Ras ha approvato, tra l'altro, un'operazione di
acquisto e annullamento di azioni proprie finalizzata a ridurre il capitale in
eccesso e a remunerare gli azionisti per un controvalore massimo complessivo di
800 milioni di Euro, da attuarsi anche mediante offerta pubblica di acquisto.
L'offerta pubblica, che sarà promossa non appena ottenuta l'approvazione
assembleare nei termini di legge, avrà ad oggetto massime n. 41.336.379 azioni
ordinarie e massime n. 9.399.939 azioni di risparmio, complessivamente pari al
6,95% del capitale sociale, ad un prezzo di Euro 14 per azione, per un
controvalore massimo di € 710,3 milioni. Mediobanca è advisor finanziario
dell'operazione.
LA RACCOLTA DEI FONDI AZIONARI - CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI
DI STEFANO VIGHI - ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT
Milano, 11 settembre 2002 -
Gli ultimi dati relativi alla raccolta dei fondi azionari per il mese di agosto
indicano che l'emorragia di capitali (outflow) pur continuando é nettamente
rallentata (380 mln di euro in agosto contro gli oltre 2900 di luglio); torna
positiva la raccolta dei fondi obbligazionari mentre, per i prodotti di liquidità,
il saldo si mantiene nettamente buono. Alla luce di questi dati credo sia
possibile giungere a qualche interessante considerazione relativa all'andamento
dei mercati azionari e all'interesse da parte del pubblico (retail) nei
confronti di questo tipo di investimento. E' molto probabile che la fase di
disaffezione del riparmiatore nei confronti del prodotto azionario sia destinata
a continuare ancora per un certo periodo; teniamo presente che moltissimi
investitori hanno acquistato nel periodo in cui i prezzi erano ai massimi
storici (ultimo trimestre 99 - primo trimestre 2000) spesso scegliendo il
settore Tmt (telecomunicazioni-media-tecnologia) che, avendo registrato le
migliori performance risultava essere tra i più appetibili, ma che rispetto ai
quella fase di crescita evidenzia attulmente cali pari anche all'80 - 90% che
distruggono così, oltre ai risparmi, anche ogni tipo di fiducia
dell'investitore privato nei confronti dell'azionario in genere e molto spesso
senza alcun distinguo circa i settori o i tipi di società (titoli difensivi,
ciclici, ecc.). Ma in tutto questo c'é anche una nota positiva. Considerando il
volume dei riscatti di questi mesi ci si accorge che il mercato del risparmio é
in una situazione molto simile ad altre osservate in passato (ottobre 87, agosto
98, ecc.) e che hanno preceduto una fase di forti rialzi dei prezzi. Un'altra
considerazione che possiamo fare, é che la fase di aggiustamento del
portafoglio da parte dei risparmiatori è stata per la gran parte già espletata
e pur considerando molto improbabile un'imminente ripresa dell'interesse per il
settore azionario, possiamo credere che le grandi pressioni di vendita, dettate
spesso da forti riscatti dei fondi azionari, possano essere probabilmente giunte
ormai al termine, salvo possibili colpi di scena poltici internazionali o nuovi
e consistenti scandali finanziari. Se l'indicazione é dunque quella di una
probabile conclusione della fase ribassista, é naturale pensare ai settori sui
quali puntare e a quali possano essere le singole società che trattano ormai a
prezzi minimi sensibilmente inferiori al reale valore dell'azienda. Per chi
avesse deciso di credere nuovamente nei titoli azionari suggeriamo di
posizionarsi prevalentemente sull'area europea considerata più stabile e meglio
valutata rispetto agli Usa; soprattutto per coloro che hanno una scarsa
propensione al rischio consigliamo azioni appartenenti a settori difensivi quali
quello alimentare, chimico, petrolifero o delle utilities. Tra i vari titoli a
cui guardare possiamo segnalare le petrolifere Bp o Eni, o le francesi Carrefour
(alimentare/distribuzione) e Vivendi (utility). Per chi invece pensa a qualcosa
di più aggressivo riteniamo interessanti i titoli del settore finanziario,
quali Monte Paschi o Credit Agricole, o del settore automobilistico, quali la
francese Renault. Resta inteso che per poter avere finalmente una consistente e
generale crescita dei listini, sostenuta da volumi forti e investimenti
massicci, si dovranno attendere probabilmente ancora alcuni mesi.
COLT ANNUNCIA
L'ACQUISTO DI OBBLIGAZIONI PROPRIE PER 20 MILIONI DI STERLINE
Londra, 11
settembre 2002 - Colt Telecom Group plc (Colt), ha annunciato oggi l'acquisto di
bond Colt per 20 milioni di sterline, per un esborso cash pari a 11 milioni di
sterline. Colt Telecom Finance Limited, che ha completato l'operazione di
acquisto, rende noto che non intende vendere in futuro le obbligazioni
acquistate, e potrebbe procedere con la cancellazione delle stesse. La societa
comunica inoltre che in futuro potrebbe procedere con ulteriori acquisti di
obbligazioni proprie.
INFERENTIA DNM: CONVOCATA ASSEMBLEA PER AUMENTO DI
CAPITALE IN AZIONI DI RISPARMIO, RISERVATO A FINECO
Milano, 11 settembre 2002 -
Inferentia DNM comunica che il prossimo 26 settembre, in prima convocazione, o
il prossimo 29 settembre in seconda, si terrà l'assemblea straordinaria degli
azionisti chiamata a deliberare riguardo ad un aumento di capitale di €
656.250, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441 comma 5
del codice civile, mediante emissione di n. 1.312.500 azioni di risparmio,
convertibili in azioni ordinarie, da nominali € 0,5 con sovrapprezzo di €
7,5, da riservare a Fineco S.p.A. a fronte di parte del credito vantato nei
confronti della stessa Inferentia Dnm.
ENERGIT E OMNIA NETWORK SIGLANO UNA
PARTNERSHIP PER I SERVIZI DI BILLING
Milano, 11 settembre 2002 - Energit, la
multiutility attiva con soluzioni convergenti nel settore dell'energia, delle
telecomunicazioni e dei servizi Internet, ha stretto un accordo di partnership
con Omnia Network, CRM solution provider con sede a Milano, con l'obiettivo di
integrare e consolidare la propria offerta di billing. Il sistema di billing di
Energit, EnergitBilling, è un sistema chiavi in mano che fornisce funzionalità
di elaborazione dati e fatturazione per operatori di telecomunicazioni, utility
e multiutility, Internet provider, aziende pubbliche e private, municipalizzate,
enti locali e istituti di credito. L'accordo con Omnia Network ha permesso ad
Energit di integrare EnergitBilling con un avanzato servizio di gestione del
cliente. Il servizio viene offerto da Omnia Network attraverso il proprio
Multimedia Contact Center di Milano che, interfacciato direttamente con i moduli
del Sistema EnergitBilling, gestisce la contabilità di ciascun cliente. È
possibile scegliere tra diverse opzioni e strumenti di gestione del cliente:
numero di linee attivabili, giorni e orari di apertura servizio, numero di
operatori collegabili, soluzioni e servizi multicanale, Sms, fax, e-mail e
servizi Web. Così ha commentato l'accordo Claudio Gribaudo, Direttore marketing
di Omnia Network "Energit è un'azienda dinamica e attenta alla bontà dei
servizi che offre. La scelta di utilizzare la nostra esperienza in ambito
customer care è un' ulteriore conferma della validità delle nostre soluzioni e
non può che farci piacere." "Siamo in grado di offrire ai nostri
clienti una soluzione di billing completa e ricca di opzioni. Il servizio
fornito da Omnia Network, integratosi facilmente grazie all'architettura
flessibile di EnergitBilling, rende la soluzione di Energit ancora più
competitiva" ha aggiunto Luigi Filippini, Presidente e Amministratore
delegato di Energit. EnergitBilling presenta caratteristiche di convergenza,
scalabilità e flessibilità che consentono di gestire in modo efficiente la
crescita di nuovi abbonati nel libero mercato della telefonia, di Internet e di
tutti i servizi a rete (acqua, gas, elettricità). L'architettura di tipo
modulare offre un ampio spettro di funzionalità. Oltre ad eventuali servizi
personalizzabili, ad esempio di gestione documentale, il sistema si compone
infatti di 5 moduli: Metering e trasmissione dati; Valorizzazione dati di
consumo e billing; Stampa e invio fatture; Gestione cliente; Gestione incassi e
frodi. Inoltre con EnergitBilling è possibile: Ottenere anche da remoto
informazioni relative a fatturazione e pagamenti di ciascun Cliente; Attivare
utenti via Web / Call Center telefonico; Accedere istantaneamente online via Web
a una serie di strumenti di gestione della fatturazione; Accedere e controllare
il proprio conto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7; Personalizzare le fatture con la
possibilità di inserire pubblicità con stampa in quadricromia.
www.omnianetwork.it www.energit.it
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: -3,3% AD AGOSTO
LE IMPORTAZIONI AUMENTANO DEL 27%. CRESCE DELL'1,7% LA DOMANDA NEI PRIMI OTTO
MESI DEL 2002
Roma, 11 settembre 2002 - Meno 3,3% è la diminuzione della
domanda di energia elettrica nel mese di agosto 2002 rispetto al corrispondente
mese dell'anno 2001. 22,1 miliardi di kWh è stato il totale dell'energia
richiesta in Italia. Il risultato è stato influenzato da fattori climatici
(temperatura media mensile inferiore di un grado e mezzo rispetto allo stesso
mese dell'anno precedente), e da fattori calendariali (un giorno lavorativo in
meno rispetto ad agosto 2001). Depurata da questi effetti la variazione della
domanda è risultata pari a -0,8%. Dall'analisi effettuata dal Gestore della
Rete emerge che la diminuzione dei consumi, registrata ad agosto 2002 rispetto
ad agosto 2001, è stata più marcata al Nord (-4,8%) e al Centro (-3,3%), e più
contenuta al Sud (-1%). I 22,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di agosto 2002
risultano distribuiti per il 41,5% al Nord, per il 29,9% al Centro e per il
28,6% al Sud. Rispetto ad agosto 2001, la dinamica tendenziale della richiesta
di energia elettrica sul territorio, nel mese di agosto 2002, è risultata
ovunque negativa, con l'eccezione della Sicilia (+2,3%). Il profilo
congiunturale della domanda elettrica di agosto 2002 presenta una contrazione
(-2,2%) rispetto al precedente mese di luglio. Nei primi otto mesi del 2002 la
richiesta di energia elettrica è aumentata complessivamente dell'1,7% rispetto
al corrispondente periodo dello scorso anno. Nel mese di agosto 2002 il
fabbisogno di energia elettrica è stato coperto per l'86,7% con la produzione
nazionale e per la quota restante (13,3%) facendo ricorso alle importazioni, che
risultano aumentate, rispetto all'agosto 2001, del 27%. In particolare si è
avuto ad agosto un calo delle produzioni termoelettrica (-2,9%) e idroelettrica
(-19%). Rilevante in valore percentuale, anche se sulla base di valori assoluti
sempre modesti, l'aumento del 112,5% della produzione da fonte eolica.
Complessivamente la produzione nazionale è diminuita del 6,1% rispetto ad
agosto 2001. Queste ed altre informazioni sono disponibili nella pubblicazione
"Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico", che commenta in modo
analitico l'andamento dei consumi elettrici mensili, consultabile alla voce
"dati statistici" del sito web www.grtn.it
MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT
- NEXT ENERGY, IL MONDO DELLE ENERGIE RINNOVABILI SPONSORIZZA IL CONVEGNO
"ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMI ENERGETICI NEGLI EDIFICI. ESPERIENZE
SIGNIFICATIVE NELLA GESTIONE PUBBLICA E NELLE APPLICAZIONI DELL'ARCHITETTURA
BIOCLIMATICA E DELLE TECNOLOGIE SOSTENIBILI"
Milano, 11 settembre 2002 - Il
30 settembre e il 1 ottobre si tiene, presso l'Aula Africa di Fiera Milano,
ingresso P.ta Giulio Cesare, il workshop organizzato da Enerpoint S.r.l., con il
patrocinio della Regione Lombardia - Assessorato alle Risorse Idriche e Servizi
di Pubblica Utilità, in partnership con la 34a Mostra Convegno Expocomfort -
Next Energy - il mondo delle energie rinnovabili. Mostra Convegno Expocomfort,
già impegnata a pieno ritmo nella preparazione della 34° edizione, in
calendario a Fiera Milano dal 2 al 6 marzo 2004, è il maggiore appuntamento
fieristico mondiale nel campo dell'impiantistica civile e industriale. Primato,
questo, confermato lo scorso marzo da un'edizione record: 143.826 metri quadrati
netti (l'intero quartiere espositivo di Milano) occupati da circa 3.000
espositori, di cui 1.062 esteri, provenienti da 47 paesi e 147.448 visitatori di
cui 23.502 esteri, provenienti da ben 130 nazioni. Con il suo contributo al
convegno, Mce ha voluto ribadire il proprio impegno nello sviluppo dell'impiego
delle energie rinnovabili. Impegno testimoniato dalla nascita di Next Energy,
sezione della mostra che propone a tutti gli operatori del settore una completa
panoramica delle tecnologie e dei sistemi per la produzione di energia pulita e
la loro integrazione con gli impianti tradizionali. La formula espositiva è
abbinata ad una serie di incontri di approfondimento culturale e dibattito
tecnico-scientifico, occasione per la diffusione della cultura di un settore
emergente a livello mondiale. Nel quadro degli impegni e delle opportunità nate
in seguito alla sottoscrizione del protocollo di Kyoto, il Convegno ospiterà i
contributi di prestigiosi Responsabili di Enti italiani ed esteri, che
illustreranno esempi significativi di politiche energetiche condotte in Europa e
finalizzate a promuovere e diffondere la cultura del risparmio energetico e un
sempre più vasto utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici. Il convegno,
suddiviso in due sessioni, affronterà nella prima giornata le problematiche
inerenti gli "Edifici energeticamente convenienti ed eco-compatibili:
progettazione, simulazione, esempi." e nella seconda giornata concentrerà
l'attenzione sul tema "Dagli indirizzi normativi alle iniziative degli Enti
Pubblici:" Interverranno inoltre liberi professionisti e rappresentanti di
Società che hanno maturato referenze di rilevanza internazionale nei campi
dell'edilizia bioclimatica, che consente importanti risparmi migliorando il
comfort abitativo, e dei sistemi di distribuzione e di produzione dell'energia
con migliori efficienze e ridotto impatto ambientale.
LA GESTIONE DEGLI
IMMOBILI: COME MIGLIORARE LA REDDITIVITÀ CON IL FACILITY ED IL PROPERTY
MANAGEMENT
Torino, 11 settembre 2002 - Al Proseg Italia (Lingotto Fiere Torino
18 - 20 settembre 02) si terrà il convengo Assogesti /Fita-Confindustria sul
tema "La gestione degli immobili: come migliorare la redditività con il
facility ed il property management"(ingresso ad inviti da richiedere a info@assogesti.it
Assogesti - Associazione Gestori Patrimoni Immobiliari sponsor dell'evento
immobiliare Epic 2002.
"LA GESTIONE PARITETICA DELLA PREVIDENZA
COMPLEMENTARE: RUOLO E PROSPETTIVE NEL CONTESTO DEL MERCATO UNICO"
Torino,
11 settembre 2002 - Giovedì, 12 giugno 2002, seminario organizzato da
Assoprevidenza "La gestione paritetica della previdenza complementare:
ruolo e prospettive nel contesto del mercato unico" Giovedì 12 settembre
2002, presso la sala convegni San Paolo-Imi, in via Santa Teresa 1/d, a Torino -
inizio alle ore 14.30 - si svolgerà il seminario organizzato da Assoprevidenza
- tra i fondatori dell'Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche (Aeip)
- dedicato alla divulgazione e all'approfondimento del modello di organizzazione
della previdenza complementare di ambito transnazionale elaborato dall'Aeip e già
presentato alla Commissione Europea.
ASSICURAZIONI: DA UNA PROPOSTA PER IL
QUINTO PROGRAMMA QUADRO NASCE IL PROGETTO DI UNA CARTA PER PREVENIRE GLI
INCIDENTI
Madrid, 11 settembre 200 2- Una proposta di ricerca, elaborata
inizialmente per il quinto programma quadro, viene ora commercializzata in
Spagna con l'obiettivo di prevenire migliaia di incidenti all'anno. "Prevencard",
una carta che contiene l'intera anamnesi di una persona con informazioni precise
sulle malattie precedenti e sul gruppo sanguigno, è un progetto che ha ricevuto
il pieno sostegno del ministro spagnolo della Scienza e della Tecnologia Josep
Piqué. L'obiettivo non è solo quello di costituire un'importantissima fonte di
dati qualora si rendano necessarie cure mediche, ma anche quello di svolgere un
ruolo chiave nella prevenzione degli incidenti. I lavoratori saranno messi in
grado di visualizzare il livello di pericolosità del lavoro che stanno
svolgendo, grazie ad una scala graduata sulla carta. Tali scale graduate
indicheranno altresì eventuali attività da evitare prima del lavoro, quali
l'assunzione di alcool o sonniferi. La carta fornirà al lavoratore anche dati
sul tipo di protezioni da usare per i lavori pericolosi, quali elmetti,
calzature od occhiali protettivi. Le informazioni di questo tipo sono già a
disposizione del supervisore dei lavori, ma per considerazioni economiche
vengono a volte trascurate. La disponibilità delle informazioni sulla carta
comporterà l'esistenza di una "responsabilità doppia", da parte sia
del supervisore sia del lavoratore, in modo da assicurare il rispetto di tutte
le prescrizioni. In caso di incidente la carta permetterà di intervenire
rapidamente e nel modo più efficace. La presenza dell'anamnesi significherà
che saranno necessari meno esami clinici o nessuno, oltre ad essere essenziale
per coloro che non potrebbero parlare, a causa delle lesioni o perché si
trovano in un paese straniero. Le carte sono corredate di un'assicurazione
contro gli incidenti ed informazioni sui regolamenti specifici di diversi paesi.
Al momento, circa 125.000 carte sono in uso presso società in Germania,
Francia, Spagna, Italia e Regno Unito. http://www.hospitalaria.nu
ELETTA LA
NUOVA GIUNTA DELLA CAMERA DI COMMERCIO: ENTRA BROGGI L'11 SETTEMBRE È COSTATO
QUASI 12.000 NUOVI POSTI DI LAVORO ALL'ECONOMIA MILANESE PERSI ANCHE 60 MILIONI
DI EURO DI EXPORT VERSO GLI USA (-1,6%). PER LA RICORRENZA SANGALLI DÀ UNA
MEDAGLIA AL CONSOLE AMERICANO
Milano, 11 settembre 2002. A un anno dalla
tragedia newyorkese delle Torri Gemelle, Milano vede una riduzione nei nuovi
posti di lavoro. Secondo le previsioni degli imprenditori milanesi, raccolte
nell'indagine annuale della Camera di Commercio Excelsior, saranno 66.086 le
assunzioni nel 2002, contro 78.022 dello scorso anno. Con una riduzione quindi
di 11.936 nuovi posti. Un dato che conferma le previsioni di ottobre 2001 della
stessa Camera di Commercio, che aveva reso nota l'intenzione di assumere meno da
parte delle imprese (-3.600 nuovi posti nell'ultimo trimestre). Difficile la
situazione anche per le imprese che commerciano con gli USA: l'export milanese
nel 2001 si è ridotto di 60 milioni di euro (-1,6% rispetto al 2000) e l'import
addirittura di 414 milioni di euro (-11,2%). Per l'anniversario dell'11
settembre il Consiglio della Camera di Commercio di Milano si è riunito in
sessione speciale nella sede di Palazzo Affari ai Giureconsulti. Il presidente
Carlo Sangalli ha consegnato una medaglia d'oro appositamente coniata con
l'effigie di Sant'Ambrogio al Console americano a Milano, Douglas Mc Elhaney. La
nuova Giunta: entra Broggi. Il Consiglio della Camera di commercio, insediato lo
scorso luglio, dopo la conferma del presidente Carlo Sangalli, ha ora eletto i
membri della nuova Giunta, che resterà in carica per 5 anni. Fanno parte della
Giunta: Carlo Sangalli, presidente, Massimo Sordi, Bruno Ermolli, Carlo Edoardo
Valli, Danilo Broggi, Gabriele Lanfredini, Guido Duccio Castellotti, Dario
Visconti, Renato Borghi, Giorgio Viganò, Carlo Lesca. La novità, rispetto alla
precedente Giunta è l'ingresso di Danilo Broggi, presidente di Apimilano e vice
presidente di Confapi. "A un anno dalla tragedia, - ha dichiarato Carlo
Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano - la Camera di
Commercio di Milano, con la consegna della medaglia d'oro al Console americano,
vuole testimoniare la propria partecipazione al ricordo delle vittime
dell'attentato delle Torri Gemelle. Il colpo inferto alla democrazia
statunitense dall'atto terroristico ha rappresentato una ferita incolmabile per
tutte le democrazie del mondo, che trovano nel valore della libertà,
dell'impresa e del lavoro un fattore decisivo della convivenza sociale. La
Camera di Commercio di Milano ha consolidato in territorio americano proficui
rapporti economici e umani, anche attraverso l'attività del proprio ufficio di
New York. Il cammino di ripresa delle relazioni economiche tra New York e Milano
rinsalda l'amicizia forte e la collaborazione che da sempre hanno messo in
comune gli orizzonti e i destini dei due popoli". Import - export tra
milano e gli stati uniti - Rapporti commerciali tra Milano e gli Stati Uniti.
Nonostante una lieve diminuzione dell'1,6%, a fine 2001 l'export milanese verso
gli Usa (il 14,3% delle esportazioni italiane) ha raggiunto i 3.739 milioni di
euro, e l'import (il 25,6% delle importazioni nazionali dagli Usa), in calo
dell'11,2%, ha toccato i 3.270 milioni di euro. I prodotti farmaceutici e
chimici guidano le esportazioni milanesi verso gli USA, seguiti dagli articoli
di abbigliamento, dai gioielli e dai macchinari. Alla testa dell'import troviamo
ancora i prodotti farmaceutici, componenti elettrici, macchine per ufficio e
apparecchiature medico chirurgiche. Interscambio estero della provincia di
Milano. Milano nel 2001 ha importato dagli Stati Uniti per un totale di 3.270
milioni di lire (il 4,8% del totale delle importazioni milanesi nel 2001, con
una diminuzione dell'11,2% rispetto al 2000) ed esportato per 3.739 milioni di
euro (il 9,8% del totale delle esportazioni milanesi, con una diminuzione
dell'1,6% rispetto al 2000), con un saldo di 469 milioni di euro. L'export
milanese verso gli Stati Uniti rappresenta il 14,3% del totale italiano mentre
l'import è il 25,6%. I prodotti dell'interscambio. I prodotti che guidano
l'export milanese destinato agli USA sono quelli farmaceutici (l'11,6%
dell'export milanese verso gli USA), seguiti dai prodotti chimici di base
(8,5%), dagli articoli di abbigliamento (7%), dai gioielli e gli articoli di
oreficeria (5,7%), dai macchinari per impieghi speciali (5,1%), e per l'ufficio
(5%) e dai mobili (il 4%). Tra i prodotti statunitensi importati troviamo ancora
al primo posto i prodotti farmaceutici (il 9,6% delle merci che entrano a Milano
dagli Usa), seguiti da tubi e valvole elettrici (9,3%), da macchinari per
l'ufficio (8,7%), dalle apparecchiature medico chirurgiche (8,2%), e da quelle
per trasmissione (7,3%), per la misurazione (6,9%). I settori che hanno
risentito di più. Per l'export si è ridotto l'interscambio di aeromobili e
veicoli spaziali (-70,2%), prodotti petroliferi raffinati (-62,8%), filati per
cucire (-56,6%), elettrodomestici (-52,9%), macchine per l'agricoltura (-45,9%)
e fibre sintetiche e artificiali (-43,6%). Per l'import ha perso di più il
settore cicli e motocicli (-81,3%), navi e imbarcazioni (-72,5%), prodotti
petroliferi raffinati (-59,6%), autoveicoli (-58,8%), macchine utensili
(-49,1%). ...e quelli che crescono. Cresce l'export di autoveicoli (+132,3%),
prodotti chimici (+ 76,5%), strumenti ottici (+76,3%), apparecchi trasmittenti
(+ 70,2%), indumenti di cuoio (+68,9%). Aumenta l'import di prodotti
farmaceutici (+63,2%), animali (+51,9%), opere d'arte (+51,4%), carne e prodotti
(+ 42,8%). Numero delle imprese che commerciano con l'America. Sono 3.755 le
imprese in provincia di Milano che commerciano con gli Stati Uniti, il 51,2% di
quelle lombarde e il 15,4% di quelle italiane.
MALO, QUALITÀ SENZA CONFINE IL
10 SETTEMBRE APRE A TOKYO IL PRIMO NEGOZIO MONOMARCA
Milano, 11 settembre 2002:
A settembre infatti a Tokyo, sulla Namiki Dori di Ginza, si aprirà un ampio
punto vendita rappresentativo dell'universo Malo. Si consolida così la politica
di Malo di aperture selettive e prestigiose nelle principali metropoli
internazionali e nelle più belle località di vacanza. Una politica che sceglie
con attenzione le vie dello shopping cosmopolita d'alta gamma. Qualità senza
confine, per una brand che pensa che il benessere, l'armonia, la libertà
abbiano un significato universale e non possano essere confinati nelle categorie
tradizionali né tantomeno imposti. Una brand che non urla ma cerca
costantemente di fornire complementi alla gioia di viver
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