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30 OTTOBRE 2002

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ASSOLOMBARDA METTE IN CAMPO IL DIFENSORE CHE TUTELA I DIRITTI DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE 

Milano, 30 ottobre 2002 - In Italia ci sono circa 3,5 milioni di piccole e piccolissime imprese che pur rappresentando il vero motore dell'economia nazionale sono costrette ogni giorno a scontrarsi con mille ostacoli e difficoltà che ne frenano lo sviluppo. Per l'espletamento delle pratiche relative all'apertura di un impianto produttivo, ad esempio, occorrono ancora tempi biblici e soprattutto mai certi. Inoltre è stato calcolato che ogni impresa deve avere mediamente 190 contatti all'anno con i vari uffici della Pubblica Amministrazione (Asl, Vigili del Fuoco, Inps, Inail, Direzione Regionale delle Entrate, Piani Regolatori, Sportelli Unici) ed è costretta a investire decine e decine di giornate-uomo per espletare adempimenti amministrativi. Senza contare il tempo dedicato dal piccolo imprenditore al rapporto con banche e assicurazioni, interlocutori preziosi ma con cui non sempre è facile interagire. "Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti nella Pubblica Amministrazione, ma l'efficienza è ancora lontana," afferma Carlo Moretti, Presidente Piccola Industria Assolombarda. "E l'inefficienza ha costi, diretti e indiretti, che pesano come macigni sull'economicità della gestione delle aziende più piccole. Inoltre, rispetto a organizzazioni più strutturate, le imprese minori hanno una capacità ridotta di far fronte alle richieste degli uffici delle varie amministrazioni. Così, da un lato, tutto questo si traduce in costi e, dall'altro, si scarica sull'imprenditore e sulla sua attività quotidiana. Il suo tempo viene in gran parte assorbito dalla gestione degli impedimenti burocratici, e sottratto alla gestione strategica da cui dipende lo sviluppo dell'impresa". Per certi versi ancora più grave, è il problema dell'assetto legislativo. I miglioramenti proposti nelle recenti riforme legislative "Bassanini" sono stati, almeno fino ad ora, in gran parte delusi da una difficoltosa applicazione e nuovi rischi per la semplificazione amministrativa sembrano arrivare da una devolution che genera un crescente contenzioso tra amministrazioni. C'è, inoltre, un generale problema derivante dalle continue modificazioni delle norme e dalla loro complessità (l'Italia con oltre 100 mila leggi vanta il record europeo di norme vigenti). Molte normative sono spesso pensate senza neanche conoscere le condizioni della piccola impresa e le conseguenze che quelle leggi avrebbero potuto avere sui suoi equilibri economici e strutturali. Un esempio eclatante a riguardo è costituito dalle leggi relative all'impatto ambientale e alla sicurezza la cui applicazione richiede dei costi sostenibili solo da imprese di dimensioni relativamente grandi. Una conferma di tutto ciò è venuta da un recente sondaggio effettuato dal Centro Studi di Assolombarda che ha evidenziato come i maggiori problemi che assillano le piccole e medie imprese milanesi siano oltre alla pressione fiscale e contributiva: la mancanza di infrastrutture, le rigidità legislative, la difficoltà di reperimento di personale, i difficili rapporti con la PA, gli alti costi dell'energia elettrica e la scarsa disponibilità di aree per lo sviluppo industriale. Di fronte a questa realtà la Piccola Industria di Assolombarda ha deciso di dare vita al Difensore PMI, un'idea maturata dalla storica esperienza del "Difensore civico" creato negli anni Settanta da Alberto Bertuzzi, coraggioso imprenditore associato ad Assolombarda che, a sua volta, si ispirava alla figura dell'ombudsman, attivo nei paesi del nord Europa. "Allo stesso modo, il Difensore Pmi aiuterà le imprese che subiscono soprusi, omissioni, irregolarità, negligenze, disservizi da parte di Istituzioni ed Enti, pubblici e privati, o arbitri di terzi in posizione dominante", spiega Carlo Moretti, che poi aggiunge: "Compito primario del difensore sarà, dunque, quello di far ragionare le parti e di richiamare l'attenzione su problemi che spesso possono essere risolti senza litigi e contrasti a tutto vantaggio delle stesse. In altre parole", continua Moretti, "il Difensore delle Pmi nasce per dare peso, ascolto e risposte concrete alle esigenze delle piccole imprese. Attraverso il Difensore noi aiuteremo le piccole imprese a non sentirsi più sole. Vogliamo amplificare la loro voce. Vogliamo che dietro ogni richiesta legittima di una singola azienda ci sia la forza dell'insieme di tutte le altre. Una forza positiva; una forza costruttiva, che non punta alla contrapposizione ma al dialogo; una forza che cerca prima di tutto soluzioni condivise". "E' interesse dell'intero Paese che le Piccole Imprese possano crescere", conclude Moretti, "ed è per questo che pretendiamo l'impegno di tutti. Dai governi alle amministrazioni locali, dalle burocrazie alle banche e assicurazioni alle parti sociali. A tutti diciamo che i tempi per rinnovare i loro orientamenti e comportamenti verso la piccola impresa sono più che maturi: in certi casi, addirittura scaduti"! Ma concretamente come funziona questo nuovo strumento di difesa delle piccole imprese? "Per il conseguimento dei suoi scopi il Difensore PMI promuoverà ogni utile azione per la soluzione di problemi specifici delle piccole industrie e opererà attraverso un apposito Comitato eletto dal Comitato Piccola Industria di Assolombarda su proposta del suo Presidente", spiega Giovanni Decio, imprenditore, ex socio e amico di Alberto Bertuzzi che è stato nominato Presidente del Difensore PMI, "tale Comitato è composto da 4 imprenditori e due professori universitari, che in modo volontario e gratuito esamineranno le varie istanze ricevute per instradarle e avviarle a possibili soluzioni". La carica di membro del Comitato è incompatibile con il mandato parlamentare nella Camera dei Deputati, nel Senato o nel Parlamento Europeo, e con la qualità di membro di Assemblea Regionale, di Consiglio e di Giunta Provinciale e Comunale. Del Comitato fanno parte, oltre al Presidente Decio gli imprenditori Giorgio De Prizio, Alberto De Vecchi, Francesca Lunati e i professori Paolo Preti, Direttore del Master Piccole Imprese della Scuola di Direzione Aziendale Università Bocconi e Luigi Carlo Ubertazzi, professore ordinario di Diritto industriale all'Università di Pavia. Il Difensore delle Pmi è stato presentato in Assolombarda a Milano nel corso di un convegno a cui hanno partecipato le massime autorità del territorio milanese, Gabriele Albertini, Ombretta Colli, Roberto Formigoni, Carlo Sangalli. Durante i lavori moderati da Mario Giordano, Direttore di Studio Aperto sono intervenuti anche: Michele Perini, Presidente Assolombarda, Carlo Moretti, Presidente Piccola Industria Assolombarda, Massimo Protti, Presidente Organizzazione Zonale Assolombarda, Elio Catania, Presidente Ibm Italia, Fedele Confalonieri, Presidente Mediaset, Mario Greco, Amministratore Delegato Ras, Corrado Passera, Amministratore Delegato Intesaci

BERLUSCONI VISITA LA MOSTRA DI ANTIQUARIATO TRIESTEANTIQUA §
Roma 30 ottobre 2002 - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, intervenuto come ministro degli esteri ad interim al vertice adriatico tenutosi ieri a Trieste, nella pausa fra la fine dei lavori e la cena ufficiale ai Duchi d'Aosta offerta dalla presidenza della giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia, ha trovato il tempo per compiere una visita alla mostra-mercato TriesteAntiqua allestita nel Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima. Accompagnato dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, Berlusconi si è intrattenuto con i vertici di Promotrieste, il Consorzio che ha organizzato la rassegna e da appassionato collezionista di orologi d'epoca, ha subito adocchiato ed acquistato due pezzi di particolare pregio: un orologio a muro di legno dell'800 e un orologio da tavolo di alabastro del '700.

MEDIASET ENTRA NEL CAPITALE DI HOPA 
Cologno Monzese, 29 ottobre 2002 - Mediaset spa comunica di aver raggiunto un accordo con Fingruppo Holding spa, azionista di riferimento di Hopa spa, per acquistare azioni Hopa pari a circa il 2,8% del capitale sociale, con un investimento di 96,4 milioni di euro. L'investimento medio per azione sarà pari a 2,58 euro, equivalente al prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni da emettersi in base al progetto di aumento di capitale sottoposto all'esame del Consiglio di amministrazione di Hopa del 31/10 prossimo. A Mediaset spetterà la nomina di un membro del Consiglio di Amministrazione della società che entrerà anche nel Comitato esecutivo nonché la nomina di un sindaco effettivo. Questa operazione, così come quella eseguita con criteri analoghi da Fininvest spa tramite la controllata Trefinance S.A. e descritta in un comunicato della società, conferma la scelta strategica del Gruppo di presidio strategico nel settore telecomunicazioni, un settore cruciale in vista del sistema di trasmissione digitale terrestre con conseguente interattività e accesso all'utente finale. Hopa, infatti, in via diretta e indiretta, è importante azionista del Gruppo Olivetti-Telecom. L'intesa prevede anche che Mediaset ceda ad Holinvest spa, società controllata da Hopa, la partecipazione detenuta in Olivetti spa - rappresentata da 40 milioni di azioni ordinarie - per un valore unitario di 2,41 euro per azione.

CAMERA DEI DEPUTATI APPROVA DECRETO FISCALE 
Roma, 30 ottobre 2002 - Via libera dalla Camera dei Deputati al decreto fiscale sulle imprese (DL n.209 in vigore dal 25 settembre 2002). Il provvedimento e' stato corretto con gli emendamenti concordati, dando alle imprese la possibilita' di optare tra diversi regimi della Dual Income Tax: una Dit ''depotenziata'' come previsto dal decreto originale, o una Dit 'piena' - reintrodotta dalle correzioni - ma con uno sbarramento d'imposta del 30% sotto la quale non si potra' scendere. Arriva poi anche un alleggerimento sulle svalutazioni e sulla stangata fiscale prevista sulle riserve assicurative. Dal 28 ottobre il decreto è all'esame del Senato per la definitiva conversione in legge. http://www.finanze.it/dossier_tematici/rivalutazione/decr_209_mod.pdf http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/18519.htm 

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PREMIO "CHIARO", IL NUOVO PROGETTO PER SEMPLIFICARE IL LINGUAGGIO 
Roma, 30 ottobre 2002 - Il premio è una delle azioni previste dal progetto "Chiaro" del Dipartimento della Funzione pubblica e ha lo scopo di incentivare le amministrazioni pubbliche a migliorare le forme della loro comunicazione e a produrre testi scritti in modo semplice e chiaro. L'idea nasce dall'osservazione di analoghe esperienze di altri Paesi che organizzano da diversi anni competizioni riservate alle amministrazioni pubbliche (e ad altri soggetti privati) per premiare quelle che producono messaggi (atti, moduli, altri documenti) più chiari e leggibili. Saranno premiati, secondo le modalità indicate nel bando, i testi scritti che risulteranno più chiari (cioè precisi, non confusi, non ambigui, che non lascino dubbi) e semplici (cioè immediatamente comprensibili, diretti, essenziali). Le domande per partecipare al premio dovranno essere inviate entro il 30 novembre 2002. Sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica, il bando del concorso e il questionario da inviare. http://www.funzionepubblica.it/chiaro/ 

VERSAMENTI VOLONTARI E SCONTISTICA PER UN FONDO PENSIONE DALLA FORMULA INNOVATIVA E' NATO IL FONDO PENSIONE FAMIGLIA LA PENSIONE SU MISURA PER CASALINGHE, STUDENTI, PENSIONATI E LAVORATORI ATIPICI 
Milano, 30 ottobre 2002 - Cos'è il Fondo Pensione Famiglia E' un fondo pensione di categoria (casalinghe), o chiuso, che poggia sulla legge 124/93 che ha istituito i fondi pensione complementari. Il suo vantaggio, rispetto ai fondi aperti, è che i soci del Fondo possono esprimere, attraverso le assemblee, le loro opinioni e le loro scelte riuscendo ad ottenere, nella gestione delle risorse, condizioni più vantaggiose. A chi si rivolge Coloro che svolgono, senza vincolo di subordinazione, lavori non retribuiti in relazione a responsabilità familiari e che non prestano attività lavorativa autonoma o alle dipendenze di terzi e non sono titolari di pensione diretta; coloro che svolgono un'attività lavorativa autonoma o alle dipendenze di terzi e non sono titolari di pensione diretta; coloro che svolgono un'attività lavorativa ad orario ridotto, anche se prestata con carattere di continuità. Casalinghe, lavoratori atipici, pensionati e studenti mettono a disposizione del fondo Pensione Famiglia un potenziale bacino d'utenza di circa 18.ooo.ooo di italiani. Contribuzione Le modalità di contribuzione sono due. Versamenti volontari che possono assumere carattere saltuario e non esclusivamente fisso; Scontistica: accumuli derivanti da sconti su acquisti presso negozi o prodotti convenzionati con il Fondo, attraverso l'utilizzo di una Smart Card personalizzata. Con il Fondo Pensione Famiglia fai la spesa e ti fai la pensione. Banche e Partners Gli Istituti Bancari partners di questo progetto sono: Banca di Roma come depositaria del Fondo a tutela dell'integrità e dell'industrialità del patrimonio accumulato e San Paolo Imi, Institutional Asset Management, Schroder Investment Management, Deutsche Asset Management e Pioneer Investment per la gestione amministrativa e finanziaria. La gestione della smart card è invece affidata alla TSP/SSB, la stessa che gestisce le carte di credito CartaSì, i Bancomat e i Pagobancomat. Beneficiari I soci che raggiungono l'età pensionabile. Prestazioni L'entità delle prestazioni pensionistiche corrisponde ai contributi accantonati e capitalizzati che verranno erogati interamente sotto forma di rendita vitalizia oppure, su richiesta del socio attraverso la liquidazione del 50% del capitale. Erogazione Dopo almeno 5 anni di iscrizione al Fondo, raggiunta l'età pensionabile. Il socio può tuttavia posticipare il pensionamento e continuare eventualmente anche i versamenti sino e non oltre il compimento dei 75 anni di età. Agevolazioni fiscali Il Fondo consente una detrazione fiscale del 12% sul reddito familiare lordo fino ad un massimo di ¤ 5.164,00. Trasferimento e Riscatto Il socio ha la possibilità di trasferire la posizione individuale presso un altro fondo pensione complementare o procedere con il riscatto della posizione individuale maturata. Il socio ha la facoltà di trasferire l'intera posizione individuale dopo 5 anni se l'iscrizione è avvenuta durante il primo anno di vita del fondo, dopo quattro anni se registrato durante il secondo anno di vita e, a partire dal terzo anno, ogni tre anni. La liquidazione dell'importo, o il trasferimento dello stesso, avviene entro sei mesi dalla richiesta. E' importante sottolineare che uno dei punti di forza del Fondo Pensione Famiglia, oltre alla scontistica, è rappresentato dall'oculatezza della gestione, finalizzata ad ottenere la massima redditività attraverso gli investimenti, ma anche il contenimento delle spese di gestione. In più, dopo il primo anno di gestione del Fondo, a carattere omogeneo, saranno gli stessi soci a decidere il tipo di investimento e quindi l'entità del rendimento.

TELECOM ITALIA: CORRETTA PER KPMG LA CONTABILITÀ REGOLATORIA DELL'AZIENDA SUL SITO DELL'AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI RESI NOTI PER LA PRIMA VOLTA I RISULTATI DELLA CERTIFICAZIONE EFFETTUATA DAL REVISORE 
Roma., 30 ottobre 2002 - Telecom Italia, in seguito alla richiesta dell'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni, ha dato piena disponibilità alla pubblicazione sul sito dell'Autorità stessa delle relazioni di verifica della propria Contabilità Regolatoria relativa all'esercizio 1999 condotte dalla società Kpmg. In questo modo Telecom Italia ha reso possibile anticipare quanto previsto da una delibera (152/02/Cons) sulla parità di trattamento che stabilisce l'obbligo di pubblicazione solamente a partire dall'esercizio 2001. Telecom Italia ha aderito pienamente alla richiesta dell'Autorità ritenendo che la notorietà dei dati in questione consenta di arricchire fin da subito e in maniera significativa le informazioni a disposizione di tutti gli operatori del settore e dei consumatori. In questo modo si rendono note al pubblico per la prima volta le effettive dimensioni economiche di aspetti specifici del "business" di Telecom Italia sottoposti ancora a regolamentazione, relativamente alla rete di accesso, a quella di trasporto, alla fonia vocale e agli altri servizi commerciali, che finora erano riservati alla sola Autorità. La valutazione espressa dalla società di revisione (riportata nel paragrafo 8 pag.9 della relazione) indica in sintesi che i dati della contabilità Regolatoria per l'esercizio 1999 di Telecom Italia, ad eccezione di alcuni rilievi marginali, sono stati predisposti in conformità con i criteri metodologici previsti dalle normative di settore di riferimento. In ogni caso le correzioni effettuate dal revisore non sono state di rilevanza significativa e non riguardano il valore totale dei costi ma solo aspetti marginali della loro attribuzione ai singoli business regolamentati: ad esempio KPMG ha evidenziato una sottostima dei costi rappresentati da Telecom Italia per i Circuiti Diretti (per circa 31 miliardi delle vecchie lire, pari all'1% dei ricavi) ed una sovrastima di quelli della Fonia Vocale (per circa 70 miliardi di lire, pari allo 0,4% dei ricavi). Inoltre risultano praticamente nulle le rettifiche ai costi dell'accesso che sono quelli assunti per determinare sia i canoni di abbonamento, sia i prezzi dell'offerta del doppino agli Olo (Unbundling del Local Loop).

DALLA SINERGIA FRA CNC E AKROS NASCE FILOC-CNC, SOCIETA' PER INNOVARE LA GESTIONE DELLE ENTRATE DEGLI ENTI LOCALI 
Milano/Ravenna 30 ottobre 2002 - Una nuova società dedicata alle soluzioni di informatica e ai servizi per migliorare la gestione delle entrate degli Enti Locali è stata costituita da Cnc(Consorzio Nazionale Concessionari, l'ente di diritto privato cui per legge aderiscono i Concessionari e che provvede alla predisposizione dei documenti per la riscossione dei tributi a mezzo ruolo) e Akros, gruppo informatico leader in Italia cui fanno capo Akros Informatica e Data Management. La nuova società, vede la partecipazione di Cnc al 40% e di Akros Informatica al 60%, ed è denominata Filoc-Cnc Srl. Con sede a Roma, Filoc-Cnc è già operante con circa 70 specialisti e 11 filiali, grazie anche all'acquisizione della precedente divisione Fiscalità Locale di Cnc. La nuova società sviluppa un'attività che, alla luce della crescente autonomia impositiva degli Enti Locali, si profila promettente sia sotto il profilo del business che del servizio alle Amministrazioni e al contribuente. Più in particolare, Filoc-Cnc fornirà ai Comuni, attraverso la rete dei Concessionari della Riscossione, le soluzioni di informatica e le competenze e i servizi che permetteranno di gestire in modo unificato tutti i tributi locali e le entrate assimilabili (Ici, Tarsu, Tosap, pubblicità, sanzioni amministrative, e così via); quindi anche di ridurre sia margini di evasione e di errore, di meglio pianificare i flussi finanziari in entrata e di realizzare una vera interazione con il cittadino anche con servizi via Internet e non solo al telefono o allo sportello. Presidente della nuova società è Alberto Mossini (che è anche Direttore Generale di Cnc). Amministratore Delegato è Flavio Gastoldi. "L'autonomia fiscale ha creato agli Enti Locali la necessità di avere il pieno controllo della leva tributaria e di rapportarsi in modo nuovo con il contribuente e con i Concessionari - ha commentato il Presidente di Filoc Cnc, Alberto Mossini - E questa è una necessità che può essere soddisfatta solo con servizi di nuova generazione, combinando competenze di fiscalità locale e informatiche. Filoc-Cnc nasce proprio da questa evidenza, e da una domanda che già proviene da moltissimi Enti Locali". "Filoc-Cnc potrà contare sulle sinergie con un gruppo leader nelle soluzioni di informatica per gli Enti Locali e nei servizi applicativi via Internet, quindi anche su una base di mercato potenziale molto estesa. - ha dichiarato Domenico Cavallo, Amministratore Delegato del gruppo Akros - E questo mentre lo stesso gruppo Akros potrà avvalersi delle sinergie con Filoc-Cnc per rafforzarsi, in particolare nel mercato degli Enti Locali."

CDA PER APPROVAZIONE RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA DI UNICREDITO ITALIANO AL 30/09/2002 
Milano, 30 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano si riunirà il 13 novembre per approvare la Relazione Trimestrale Consolidata del Gruppo UniCredito Italiano al 30 settembre 2002.

FA TAPPA A REGGIO EMILIA IL SECONDO GIRO DI INCONTRI ORGANIZZATO DA 1CITY.BIZ, IL MARKETPLACE DI GRUPPO UNICREDITO ITALIANO, PER INCONTRARE SUL TERRITORIO IMPRESE PRIVATE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 
Milano, 30 ottobre 2002 - "Osservatorio sugli e-marketplace - Modelli vincenti per privati e Pubblica Amministrazione: come ridurre i costi di acquisto e di vendita". Questo il titolo del secondo giro di incontri organizzati da 1city.biz, la città dell'impresa  www.1city.biz   il mercato virtuale del Gruppo Bancario UniCredito Italiano, realizzato in collaborazione con Erg Petroli e Oracle. Dopo i primi incontri di Torino, Treviso e Roma, il ciclo di convegni - promosso da 1city.biz e organizzato in collaborazione con il partner tecnologico Oracle - toccherà Reggio Emilia il prossimo 8 novembre, con l'obiettivo di riunire i rappresentanti dell'imprenditoria locale pubblica e privata per confrontarsi sull'evoluzione e le opportunità di miglioramento dei processi di acquisto e vendita. Il programma della tappa di Reggio Emilia: Con apertura dei lavori alle ore 9.15, il programma della giornata prevede interventi tenuti da esperti del settore e opinion leader allo scopo di analizzare l'impatto derivante dall'utilizzo dei marketplace anche attraverso l'analisi di casi aziendali concreti. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 12.45. Relatori e interventi: Giovanni Andrea Ferrari - Assessore al Bilancio, al Commercio e al Turismo della Provincia di Reggio Emilia;Andrea Rangone - Responsabile Osservatorio eMarketplace del Politecnico di Milan; Paolo Cederle - Amministratore Delegato di 1city.biz; Carlo De Vita - Responsabile Acquisti Erg; Enrico Liverani - Direttore Pre-Sales Consulting Oracle Italia La partecipazione agli incontri è gratuita, previa conferma dell'adesione alla segreteria organizzativa via telefono - 02 56601370 o email: marketplace@ilsole24ore.com 

LA COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE LE INDAGINI SULLE ALLEANZE TRANSATLANTICHE NEL SETTORE AEREO TRA KLM E NORTHWEST E TRA LUFTHANSA, SAS E UNITED AIRLINES 
Bruxelles, 30 ottobre 2002 - La Commissione europea ha deciso di chiudere le indagini sulle alleanze tra Klm e NorthWest e tra Lufthansa, Sas e United Airlines. Per quanto riguarda quest'ultima alleanza, le compagnie aeree sono riuscite a dissipare le preoccupazioni circa la riduzione della concorrenza su una serie di rotte tra l'aeroporto tedesco di Francoforte e alcune destinazioni statunitensi. Nel caso dell'alleanza tra Klm e NorthWest non si è ritenuto necessario ricorrere a rimedi. "Sono lieto che le indagini si siano concluse positivamente. Le alleanze tra compagnie aeree apportano in genere benefici ai consumatori; le autorità di regolamentazione devono però assicurarsi che tali alleanze non determinino l'eliminazione della concorrenza su specifiche rotte, ed è quanto siamo riusciti ad ottenere", ha commentato il commissario europeo alla concorrenza, Mario Monti. Nel luglio 1996 la Commissione decise, di propria iniziativa, di avviare un procedimento su alcune alleanze transatlantiche nel settore del trasporto aereo, tra cui la Wings Alliance tra Klm e NorthWest e la Star Alliance tra Lufthansa (Lh), Scandinavian Airlines System (Sas) e United Airlines (Ual). Si ricorda che diversamente da quanto avviene per le alleanze tra vettori della UE, la Commissione non dispone di poteri specifici che le consentano di adottare decisioni in materia di trasporto aereo tra l'Unione europea e i paesi terzi(1). In questa fattispecie rientrano le alleanze tra vettori comunitari e statunitensi, alle quali la Commissione applica l'articolo 85 del trattato CE che le consente di chiedere agli Stati membri di intervenire per mettere fine alle violazioni delle regole di concorrenza della UE. Le indagini condotte della Commissione sia sulla Wings Alliance che sulla Star Alliance non hanno avuto alcun effetto sospensivo sugli accordi. Inoltre, in entrambi i casi le indagini sono risultate conformi alle conclusioni iniziali del ministero dei trasporti statunitense. L'alleanza Lh/Sas/Ua - Nel 1998 la Commissione informò i tre partner dell'alleanza di essere seriamente preoccupata che la Star Alliance potesse ridurre in maniera sostanziale la concorrenza su quattro rotte transatlantiche, sulle quali i partner detenevano quote di mercato congiunte comprese tra il 56% e il 95%. Le coppie di città in oggetto erano Francoforte-Chicago, Francoforte-Washington, Francoforte-Los Angeles e Francoforte-San Francisco. All'epoca la Commissione ritenne anche improbabile che l'alleanza subisse la pressione dei concorrenti, viste le notevoli barriere regolamentari e strutturali all'entrata sul mercato. I governi nazionali impongono ancora controlli sui prezzi dei servizi indiretti e all'aeroporto di Francoforte si registra ancora una carenza di slot di atterraggio e decollo. Ma dopo aver ricevuto le osservazioni dei partner dell'alleanza e di altri terzi interessati, e dopo aver effettuato un'ulteriore indagine di mercato, la Commissione ha concluso che i voli indiretti, in determinate condizioni, possono costituire un'alternativa adeguata ai servizi senza scalo sulle rotte a lungo raggio. Questo riesame, e la stretta collaborazione con gli Stati membri interessati al fine di ridurre le barriere all'entrata sul mercato, hanno consentito alla Commissione di adottare un approccio più positivo nei confronti di questa alleanza. I timori della Commissione sono stati fugati in quanto i tre partner di Star Alliance si sono offerti di cedere slot all'aeroporto di Francoforte per consentire l'avvio di nuovi servizi aerei (sia diretti che indiretti) sulle rotte interessate. Le parti si sono offerte di cedere un numero sufficiente di slot per consentire l'avvio di due servizi aerei concorrenziali giornalieri aggiuntivi sulla rotta Francoforte-Washington e di un servizio aereo concorrenziale giornaliero aggiuntivo su ognuna delle altre tre rotte. Oltre a ciò, i nuovi operatori che utilizzano gli slot, qualora operino un servizio senza scalo, saranno ammessi a partecipare al programma frequent flyer delle parti e potranno beneficiare dell'interlining. Il testo degli impegni è allegato alla comunicazione che verrà pubblicata domani nella Gazzetta ufficiale (GU C 264 del 30 ottobre 2002). Oltre a ciò, il governo tedesco ha accettato di non applicare più misure restrittive di controllo dei prezzi nei confronti dei servizi indiretti concorrenziali (i cosiddetti servizi nel quadro della sesta libertà) sulle rotte interessate. Il testo della dichiarazione del governo tedesco è altresì allegato alla comunicazione. La Commissione ritiene che gli impegni proposti e la dichiarazione del governo tedesco consentono di rimuovere possibili barriere all'entrata per i concorrenti e di scongiurare il rischio di eliminazione della concorrenza. La Commissione ritiene inoltre che l'alleanza ha apportato benefici ai consumatori in termini di aumento delle frequenze e di riduzione delle tariffe. L'alleanza Klm/Nw - Per quanto riguarda l'alleanza tra Klm e Nw, la Commissione ha inizialmente espresso preoccupazione a causa della posizione di forza che le parti detenevano sulle rotte Amsterdam-Detroit e Amsterdam-Minneapolis/St Paul, rotte sulle quali la loro quota di mercato congiunta era pari rispettivamente all'88% e al 78%. Ma dopo ulteriori riflessioni la Commissione ha concluso che, sebbene le parti detengano elevate quote di mercato sulle rotte interessate, l'alleanza avrebbe dovuto affrontare concorrenti che offrono servizi indiretti di sostituzione. La Commissione ha inoltre concluso che non vi erano barriere strutturali all'entrata quali carenza di slot o ostacoli regolamentari. L'accordo tra Klm e NorthWest, al pari di Star Alliance, apporta benefici ai consumatori in termini di aumento delle frequenze e riduzione delle tariffe.

AUSTRIAN AIRLINES GROUP CORREGGE AL RIALZO LA PREVISIONE DEL RISULTATO PER IL 2002 LA PREVISIONE DI RISULTATO (EBIT) PER IL 2002 SALE DA 35 A 40 MILIONI DI EURO 
Milano, 30 ottobre 2002 - Nell'ambito del vasto programma di risanamento, il consiglio direttivo di Austrian Airlines Group all'inizio dell'anno si era posto l'obiettivo economico di raggiungere per il 2002 un risultato (Ebit) in pareggio. Alla pubblicazione del risultato semestrale, avvenuta il 20 agosto 2002, è stato pronosticato per l'anno 2002 un Ebit pari a 24 milioni di Euro. Grazie a una crescita più rapida del traffico di Austrian Airlines Group, alle conseguenti acquisizioni di nuove fette di mercato e alla evidente efficacia delle misure messe in atto per aumentare i ricavi e abbattere i costi, già nel primo semestre 2002 è stato ottenuto un risultato positivo (Ebit) di 29,7 milioni di Euro. Nel terzo trimestre di quest'anno Austrian Airlines Group ha realizzato il miglior risultato nella propria storia con esiti positivi sui ricavi. Nell' corso dell' anno, il terzo trimestre risulta essere il migliore per traffico e ricavi. In base a questo successo, a ulteriori fette di mercato acquisite nel terzo trimesre ed alla situazione delle prenotazioni effettuate per I rimanenti mesi dell'anno, Austrian Airlines Group corregge lra la previsione del risultato annuale (Ebit) da 35 a 40 milioni di Euro. Vagn Soerensen, presidente del consiglio direttivo di Austrian Airlines Group, ha così commentato i risultati finora ottenuti: "La strada intrapresa è quella giusta: i risultati provano il successo del nostro modello aziendale. L'entità del nostro futuro successo dipende dalla nostra coerenza, ma anche dalla flessibilità delle condizioni interne di produzione nell'attività di volo!" Il dr. Thomas Kleibl, direttore finanziario, riassume così il percorso commerciale intrapreso: "A dodici mesi dall'evento che ha inferto una ferita profonda all'aviazione civile, riusciamo già a ottenere risultati operativi lusinghieri. Con questa inversione di tendenza , nell'anno 2003 perseguiremo in particolare l'obiettivo di incrementare costantemente la redditività e il valore aziendale. Ciò comporta una continua riduzione dei costi e un continuo aumento dei ricavi grazie alla nostra aggressiva azione di marketing. Ulteriori dettagli riguardo all'andamento del risultato di Austrian Airlines Group saranno resi noti il 19 novembre 2002 con il risultato finanziario del terzo trimestre.

CEDUTA DA ENEL AD AEM LA RETE DI DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DI MILANO E ROZZANO 
Roma/Milano, 30 ottobre 2002 - È stato firmato oggi da Enel Distribuzione S.p.A. e da Aem Distribuzione Energia Elettrica S.p.A. il contratto che trasferisce a quest'ultima, dal 1° novembre 2002, la proprietà del ramo d'azienda inerente l'attività di distribuzione e vendita di energia elettrica sul territorio dei comuni di Milano e Rozzano (385.000 clienti con 4.500 chilometri di linee a media e bassa tensione). La cessione del ramo d'azienda è avvenuta alle condizioni stabilite il 31 marzo 2001 dal Collegio degli Arbitratori - nominato ai sensi del decreto Bersani - per un corrispettivo quindi di 423.494.658 euro, fermo restando il proseguimento delle cause pendenti avanti l'autorità giudiziaria di Milano, avendo Enel a suo tempo impugnato le determinazioni del Collegio degli Arbitratori in merito al valore del ramo d'azienda in oggetto. Enel ed Aem hanno comunque espresso la reciproca disponibilità a ricercare fattivamente una soluzione stragiudiziale che ponga termine al contenzioso in essere.

ASSICURAZIONI SUI BREVETTI: PROPOSTE DETTAGLIATE PER UNA MAGGIORE PROTEZIONE DEI BREVETTI EUROPEI 
Bruxelles, 30 ottobre 2002 - Durante una conferenza organizzata per il 28 ottobre dalla Presidenza danese dell'Use sono state illustrate alcune proposte dettagliate per la definizione di un nuovo sistema europeo di assicurazione dei brevetti, volto ad offrire maggiore protezione ad inventori e innovatori. L'idea è giunta in risposta al problema dell'aperta violazione dei brevetti europei da parte di società che agiscono in base alla consapevolezza che il titolare del brevetto non dispone né delle risorse né delle competenze necessarie per intentare un'azione legale. Come spiega Henrik Dahl Sørensen, vicedirettore dell'Ufficio danese dei brevetti e dei marchi industriali: "Il problema è che, sebbene l'inventore sia in possesso di un brevetto che dovrebbe tutelarlo dal rischio di un palese furto dell'idea, in molti casi è estremamente difficile ed oneroso intentare una causa contro l'impresa che ha violato il brevetto. Ciò scoraggia molte piccole e medie aziende dall'adire le vie legali". Per cercare di evitare il ripetersi di simili situazioni in futuro, la Presidenza danese ha proposto di creare un sistema di assicurazione dei brevetti, idea che è stato discusso ulteriormente alla conferenza che si è tenuta ad Aalborg . I dibattiti si sono basati sui risultati di uno studio condotto su tale argomento dalla Commissione europea, nonché su un modello dettagliato del sistema elaborato da un gruppo di esperti. È essenziale che l'iniziativa venga attuata a livello europeo, poiché i singoli Stati membri possiedono un numero di brevetti insufficiente al funzionamento di un sistema di assicurazione nazionale. Al contrario, si pensa che un sistema europeo garantirebbe l'economicità dei premi e fungerebbe da forte deterrente al furto della proprietà intellettuale. "Il sistema europeo di assicurazione dei brevetti funzionerebbe come una sorta di antifurto", ha spiegato Sørensen. "Se i ladri di proprietà intellettuale sanno di essere perseguibili per la violazione di un brevetto della concorrenza, vi sono maggiori probabilità che non cadano in tentazione". Tale iniziativa, inoltre, offrirebbe vantaggi all'Europa nel suo complesso, poiché gli imprenditori sarebbero incentivati a realizzare prodotti innovativi, nella consapevolezza che il loro investimento in termini di ricerca e sviluppo non andrà sprecato a causa della violazione del brevetto da parte di un'altra società. Innovazione e imprenditorialità, del resto, sono considerate entrambe elementi chiave per la crescita e la prosperità dell'Europa. Dalla conferenza di Aalborg è emerso emergere un quadro più chiaro della struttura del sistema di assicurazione dei brevetti. I partecipanti alla manifestazione, intitolata "Crescita, prosperità e brevetti", hanno discusso una serie di altre questioni di grande attualità relative alla politica europea in materia di diritti di proprietà intellettuale.

LA COMMISSIONE AUTORIZZA I GRUPPI CVC E PAI A RILEVARE LA PARTECIPAZIONE DETENUTA DA EDISON IN PROVIMI 
Bruxelles, 30 ottobre 2002 - La Commissione europea ha autorizzato il progetto relativo all'acquisto della partecipazione di maggioranza detenuta da Edison in Provimi, impresa produttrice di alimenti per animali, da parte di una holding controllata congiuntamente dal gruppo Cvc e dal gruppo Pai. L'operazione non dà adito a preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. Cvc e Pai prestano servizi di consulenza in materia di investimenti e gestione a fondi d'investimento, oltre a gestire gli investimenti per conto di numerosi fondi. Il gruppo Cvc ha sede negli Stati Uniti e il gruppo Pai in Francia. Sia Cvc, che Pai sono già presenti nel settore della nutrizione animale attraverso alcune controllate. Provimi è un'impresa francese che produce e vende diversi prodotti per la nutrizione animale. La Commissione ha valutato le potenziali ripercussioni orizzontali e verticali dell'operazione sui mercati degli alimenti per animali, nonché su mercati collegati, inclusi quello delle vitamine, della metionina sintetica e degli esaltatori di gusto degli alimenti per animali domestici. L'indagine ha fatto emergere solo sovrapposizioni minori sui mercati degli alimenti per animali e l'operazione non dà adito pertanto a preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. Sebbene Cvc e Pai detengano quote di mercato significative, attraverso alcune imprese controllate, sui mercati delle vitamine, della metionina sintetica e degli esaltatori di gusto additivi degli alimenti per animali domestici, l'indagine della Commissione ha rivelato che i concorrenti effettivi e potenziali eserciterebbero una pressione concorrenziale sufficiente.

GM DAEWOO SUBITO OPERATIVA LA GM DAEWOO AUTO & TECHNOLOGY COMPANY È STATA PRESENTATA UFFICIALMENTE COSTITUITE LE NUOVE FILIALI DI ZURIGO E LUTON 
Zurigo/Seul, 30 ottobre 2002 - Gm Daewoo Auto & Technology Company (Gm Daewoo) è stata ufficialmente presentata oggi a Seul in seguito alla registrazione dell'atto di proprietà e al versamento del capitale sociale da parte degli azionisti della nuova Società. L'annuncio avviene sull'onda del trasferimento dei beni societari, concluso con successo lo scorso 17 Ottobre, giorno della fondazione della nuova Compagnia. Con la frase "L'inizio di una grande avventura", Nick Reilly, Presidente e Direttore Esecutivo di Gm Daewoo, ha dichiarato ufficialmente operativa la nuova Società. Nella conferenza stampa, Nick Reilly ha presentato la nuova corporate identity e il nuovo logo. La rinnovata immagine aziendale è stata concepita per rappresentare "una compagnia moderna, in fase di sviluppo, ma che non rinnega le sue radici", ha detto Reilly. "Il nuovo marchio è una evoluzione del precedente logo, realizzato per rendere omaggio alla lunga storia di Daewoo nel settore automobilistico e per auspicare un brillante futuro". Ad una settimana dall'annuncio dell'inizio delle operazioni di GM Daewoo in Corea, le attività europee hanno preso il via con la costituzione della Gm Daewoo Europe GmbH, avvenuta Venerdì 25 Ottobre. Guidato da Hardy Spranger, questo centro operativo europeo con sede a Zurigo, coordinerà le attività delle filiali estere e degli importatori indipendenti. Oltre alle società rilevate dalla Daewoo Motor Company (in Austria, Benelux, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e il magazzino europeo ricambi in Olanda), Luton è stata scelta come sede della nuova filiale costituita per sovrintendere alle operazioni Gm Daewoo nel Regno Unito. Gm Daewoo Europe continuerà ad operare a Cipro, in Danimarca, Islanda, Irlanda, Grecia, Norvegia e Portogallo tramite importatori indipendenti. Durante la conferenza stampa tenutasi oggi a Seul, Reilly ha presentato alla stampa internazionale anche i membri del Consiglio d'Amministrazione. Il CdA è formato dai rappresentanti dei quattro principali azionisti e consta di quattro membri nominati da General Motors, incluso il Presidente, Frederick A. Henderson, Vice Presidente del Gruppo Gm e Presidente di Gm Asia Pacific; tre membri nominati dalla Korea Development Bank in rappresentanza dei creditori coreani; un membro rispettivamente per Suzuki Motor Corporation e Shanghai Automotive Industry Corporation (Saic). Inoltre, è stato anche introdotto il Comitato Esecutivo, responsabile dell'operatività della casa automobilistica. Reilly ha sottolineato che il precedente Presidente della Daewoo, Young-kuk Lee, continuerà il suo apporto nella Società in qualità di Vice Presidente Senior e consigliere particolare del Presidente. "Le doti di leadership di Y.K. Lee, insieme all'esperienza e alla conoscenza della Daewoo, saranno la chiave di volta per il successo futuro. Siamo davvero fortunati ad averlo con noi", ha spiegato Reilly. "Le sfide che la nuova Società dovrà affrontare saranno davvero impegnative - ha detto Reilly - ma siamo convinti di poter raggiungere una posizione preminente e svolgere un ruolo di primaria importanza nel mercato coreano e in quello globale. Facendo tesoro dei nostri punti di forza nel design e nella produzione di veicoli innovativi e di elevata qualità, siamo certi che Gm Daewoo crescerà fino a diventare un'azienda proficua e competitiva".

INFERENTIA DNM: RIESAME DELLA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2001 INCREMENTO DI € 1,6 MILIONIDEL PATRIMONIO NETTO 
Milano, 30 ottobre 2002 - Si è riunito il 28 ottobre a Milano il Consiglio di Amministrazione di Inferentia Dnm S.p.A. per riesaminare la relazione semestrale al 30 giugno 2002 Ai fini di una maggior chiarezza informativa si rileva come si sia reso necessario, nell'ambito delle scritture di consolidamento, eliminare la svalutazione, già operata in sede di redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2001, di un credito verso consociate da parte di una controllata, al fine di consentirne la corretta elisione. Tale operazione contabile, necessaria ai fini del corretto consolidamento, ha consentito di evidenziare un maggior patrimonio netto di Gruppo, rispetto a quanto approvato il 30 settembre scorso, di € 1,6 milioni. Nel corso della seduta si è provveduto inoltre ad aggiornare i consiglieri sullo stato di avanzamento del processo di riorganizzazione e ristrutturazione societaria e a ratificare la nomina del responsabile del controllo interno, così come previsto dal codice di autodisciplina emanato da Borsa Italiana lo scorso mese di luglio. La società comunica, infine, che nell'ambito del processo di ristrutturazione del Gruppo di cui sopra, in data 22 ottobre scorso è stata ceduta la maggioranza di 5ème Gauche, piccola web agency francese con un fatturato annuo atteso inferiore a € 1,5 milioni, posseduta dalla partecipata Inferentia Dnm Italia. La società è stata ceduta al prezzo di carico senza generare, quindi, né plusvalenze né minusvalenze sul bilancio della stessa Inferentia Dnm Italia.

LUIGI LUONI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI DELOITTE CONSULTING LA SUA NOMINA COMPLETA IL VERTICE DELLA SOCIETÀ IN VISTA DEL LANCIO DI BRAXTON E RAFFORZA LA PRACTICE OUTSOURCING 
Milano, 30 ottobre 2002 - Deloitte Consulting ha annunciato la nomina ad Amministratore Delegato di Luigi Luoni. Laureato in Scienze dell'Informazione, Luoni ha alle spalle una lunga carriera nell'Information Technology, iniziata come sistemista e proseguita in Arthur Andersen in qualità di manager per la consulenza sui sistemi informativi fino alla nomina ad Amministratore Delegato di Arthur Andersen MBA. In Arthur Andersen, Luoni è stato anche Partner responsabile nazionale del Business Consulting, del Knowledge Team Advanced Technology, del Gruppo Soluzioni Erp, oltre che Presidente del Centro Tecnologico di Avellino, Arthur Andersen Integrated Business Services. Ha 48 anni, è sposato e ha due figlie. Con la nomina di Luoni, Deloitte Consulting ha completato il management della sede italiana in vista della nascita di Braxton, il nuovo marchio che sarà utilizzato al perfezionamento della separazione a livello internazionale da Deloitte Touche Tohmatsu. Il piano di trasformazione in una società indipendente si dovrebbe concludere nei prossimi mesi con l'acquisto della società di consulenza da parte dei partner. Braxton sarà quindi una delle più grandi imprese del mondo a capitale privato per tutti i servizi di consulenza."Con il lancio di Braxton, Deloitte Consulting conferma definitivamente la scelta verso l'indipendenza. Sono convinto che il tempo premierà questa decisione" ha dichiarato Luoni. "Stiamo infatti perfezionando un modello di società interamente costruita intorno alle esigenze del cliente e in cui sia possibile coniugare strategia e tecnologia: è una scelta che considero vincente per competere nel mercato del terzo millennio. Per risolvere i problemi dei nostri clienti - ha aggiunto il nuovo Amministratore Delegato - ricorreremo sempre di più a soluzioni ad hoc attraverso team di progetto multifunzionali, dotati di competenze e persone provenienti da diverse Service Areas". Oltre ad esercitare l'incarico di Amministratore Delegato, Luigi Luoni rafforzerà la practice di Deloitte Consulting dedicata all'Outsourcing, mettendo al servizio della società un'esperienza consolidata di oltre vent'anni di attività.

DIGITAL BROS SPA: NOMINA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E COLLEGIO SINDACALE APPROVATO IL BILANCIO AL 30 GIUGNO 2002. 
Milano, 30 ottobre 2002 - Ieri l'Assemblea ordinaria dei soci di Digital Bros S.p.A ha approvato il bilancio d'esercizio al 30 giugno 2002. Nel corso della riunione è stato confermato l'incarico del Consiglio di Amministrazione vigente per il triennio 2002- 2005. L'Assemblea ordinaria dei soci ha altresì provveduto ad incaricare per il prossimo triennio il Collegio Sindacale, nominando Franco Gaslini - Presidente, Gianpaolo Giannini - Sindaco effettivo, Paolo Villa - Sindaco effettivo, Pietro Ottone - Sindaco supplente e Giovanni Giovannini - Sindaco supplente. La stessa Assemblea ha incaricato per il prossimo triennio la società di revisione Grant Thornton confermando il precedente mandato. Il Gruppo Digital Bros, quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in Europa con un'offerta integrata di contenuti di Digital Entertainment prodotti e diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv Digitale Satellitare) e off-line (distribuzione ai rivenditori di prodotti multimediali).

IL CONSORZIO RECUPERA E SMALTISCE IL 96% DELLE BATTERIE IMMESSE SUL MERCATO RIFIUTI: ITALIA LEADER MONDIALE NEL RECUPERO BATTERIE AL PIOMBO NEL 2001 INVESTITI IL MILIONI DI EURO PER RIDURNE L'IMPATTO AMBIENTALE. 
Milano, 30 ottobre 200 2- È stato presentato ieri a Milano il Quarto Rapporto Ambientale del Cobat (Consorzio obbligatorio batterie al piombo esauste e rifiuti piombosi). Il Rapporto Ambientale offre una valutazione dell'impatto ambientale connessa al ciclo di raccolta e riciclaggio delle batterie al piombo esauste, oltre ad illustrare ampiamente tutta l'attività del Consorzio. Grazie al Cobat l'Italia è leader mondiale per tasso di recupero sulle batterie d'avviamento, pari al 96% sull'immesso al consumo. In dieci anni di attività il Cobat ha raccolto ed avviato al riciclaggio 1 milione e 700mila tonnellate di batterie esauste, passando dalle 133 mila raccolte nel 1992 (anno di inizio attività) alle 183mila del 2001, migliorando la propria capacità di recupero del 38%. Gli impianti di riciclaggio, nel 2001, hanno lavorato complessivamente circa 234 mila tonnellate tra batterie ed altri rifiuti piombosi producendo 123 mila tonnellate di piombo e leghe. Il recupero metallurgico delle batterie esauste ha portato in questi anni benefici ambientali ed economici: si è evitata la dispersione nell'ambiente di enormi quantità di sostanze tossiche (piombo e acido solforico) e si è recuperato piombo in misura tale da soddisfare un terzo del fabbisogno annuo nazionale di tale metallo. Negli ultimi 15 anni il settore della produzione, delle batterie immesse al consumo, ha introdotto innovazioni tecnologiche tese a minimizzare già a monte l'impatto ambientale della produzione e del fine vita batteria, fra le quali una riduzione del 30% del piombo utilizzato e l'eliminazione di antimonio, arsenico e cadmio nonché la sostituzione del Pvc, molto problematico per il riciclaggio, con PE, notevolmente meno inquinante. Oltre a questo, tutto il ciclo di raccolta, recupero e smaltimento delle batterie esauste gestito dal Cobat registra una abbattimento generale dell'impatto ambientale. Nel 2001 le spese ambientali sostenute dagli impianti consortili di recupero sono ammontate a circa 11 milioni di euro, di questi il 39% ha riguardato investimenti per il miglioramento delle performance ambientali. "Il consorzio ha ormai messo a regime un sistema di recupero e smaltimento che rappresenta un modello a livello internazionale - dichiara Giancarlo Morandì, presidente del Cobat - i risultati, raffrontati con le performance degli altri paesi, ci pongono al primo posto nel mondo per tasso di recupero delle batterie; ora dobbiamo intensificare la lotta alla dispersione residuale - continua Morandi - e la strada degli accordi stretti con i soggetti che fanno parte della vita quotidiana dei consumatori si sta rivelando vincente". Il Cobat ha stretto una serie di accordi e dato vita ad iniziative per recuperare quel 4% di batterie d'avviamento esauste pari a. 6.125 tonnellate di rifiuti pericolosi che si calcola sfuggano ogni anno alla raccolta Cobat perché dovute alla sostituzione fai-da te. Anche quest'anno il Consorzio con le Autorità marittime ha inaugurato le "Isole nel Porto", punti di raccolta dove si possono conferire le batterie esauste dei natanti. Ad oggi ne sono state installate 41 in 19 porti italiani sottraendo al mare, solo nel 2001, oltre 100 tonnellate di rifiuti pericolosi. Nel settore agricolo, il Cobat in collaborazione con il Coou (Consorzio obbligatorio oli usati) ha continuato a gestire, nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia, gli Accordi di Programma per contrastare la dispersione delle batterie d'avviamento dei mezzi agricoli che si stima intorno alle 5 mila tonnellate/anno. Inoltre, il Consorzio grazie agli accordi stipulati direttamente con 1000 Comuni, oggi riesce a raggiungere, con il servizio di raccolta capillare, quasi 17 milioni di italiani. Sempre nell'ottica di minimizzare il rischio di dispersione, il Cobat ha stretto accordi con importanti catene di distribuzione, come Coop e Carrefour. Ora, negli ipermercati, grazie ad idonei contenitori forniti gratuitamente dal Consorzio, i consumatori potranno conferire le loro batterie esauste.

ANIMALI NEI GIARDINI ZOOLOGICI: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE FORMALMENTE A DIECI STATI MEMBRI DI MIGLIORARE IL TRATTAMENTO DEGLI ANIMALI 
Bruxelles, 30 ottobre 2002 La Commissione europea ha chiesto formalmente a Germania, Italia, Regno Unito, Irlanda, Danimarca, Grecia, Spagna, Portogallo Austria, Finlandia di dare attuazione alla normativa dell'UE relativa al trattamento degli animali negli zoo. Gli dieci Stati membri citati non hanno rispettato il termine ultimo (aprile 2002) prescritto per l'adozione delle disposizioni nazionali necessarie per recepire la direttiva dell'UE che intende migliorare la conservazione degli animali negli zoo. La direttiva venne adottata nel 1999 per garantire che gli animali dei giardini zoologici dell'UE vengano trattati in modo tale da preservare le specie selvatiche ed assicurare il loro benessere, pur salvaguardando gli obiettivi dell'educazione del pubblico e della ricerca scientifica. A norma della direttiva, i giardini zoologici dell'UE devono essere in possesso di licenze di esercizio e sono soggetti a severe ispezioni da parte delle competenti autorità nazionali. Ai singoli Stati sopra ricordati la Commissione ha inviato "pareri motivati" che costituiscono la seconda tappa del procedimento d'infrazione di cui all'articolo 226 del trattato CE. Qualora gli Stati membri interessati non ottemperassero a quanto richiede la Commissione nel termine di due mesi, questa ha facoltà di deferirli alla Corte di giustizia. Nel commentare le suddette decisioni, la Commissaria Margot Wallström, titolare del portafoglio "Ambiente", ha osservato: "Esorto gli Stati membri a prendere rapidamente i provvedimenti legislativi necessari per garantire che nei loro giardini zoologici vengano instaurate migliori condizioni di conservazione degli animali. Gli Stati membri sono responsabili della vigilanza sul rispetto delle norme che l'UE si è data per assicurare elevati livelli qualitativi nella conservazione degli animali." La direttiva sui giardini zoologici(1) ha lo scopo di proteggere la fauna selvatica e di salvaguardare la biodiversità imponendo agli Stati membri dell'UE di istituire un sistema di rilascio di licenze e organizzare ispezioni nei giardini zoologici. In tal modo viene garantito e potenziato il ruolo essenziale dei giardini zoologici in fatto di conservazione della biodiversità. La direttiva impone agli Stati membri di prendere i provvedimenti necessari affinché tutti gli zoo pongano in essere le seguenti misure di conservazione: - sistemare gli animali in condizioni idonee a soddisfare le esigenze biologiche e di conservazione delle singole specie, in particolare provvedendo ad un arricchimento specifico delle zone recintate sotto il profilo della specie e mantenendo un elevato livello qualitativo nella conservazione degli animali grazie ad un vasto programma di trattamenti veterinari preventivi e curativi e di alimentazione; - partecipare a ricerche e a scambi di informazione in tema di conservazione delle specie, riproduzione in cattività, ripopolamento, reintroduzione delle specie nella vita selvatica; - promuovere l'istruzione e la sensibilizzazione del pubblico rispetto alla conservazione della biodiversità, in particolare fornendo informazioni sulle specie esposte e sui loro habitat naturali; - impedire la fuga degli animali. I giardini zoologici devono farsi rilasciare dalle autorità nazionali competenti una licenza e devono anche assoggettarsi, prima del rilascio di questa, ad un'ispezione; gli Stati membri hanno il potere di concedere, negare, prorogare o modificare sensibilmente le licenze. La Germania, l'Italia, il Regno Unito, l'Irlanda, la Danimarca, la Grecia, la Spagna, il Portogallo, l'Austria e la Finlandia hanno tutti superato il termine perentorio del 9 aprile 2002 per il completo recepimento della direttiva nell'ordinamento interno; di conseguenza, le prescrizioni dettate dal Parlamento europeo e dal Consiglio risultano tuttora inattuate in questi Stati membri.

LOMBARDIA: LA CONGIUNTURA ECONOMICA DEL TERZO TRIMESTRE 
Milano, 30 ottobre 2002 - Verso la svolta positiva? La produzione industriale lombarda flette leggermente su base annua (-0.4% sul 3° trim.2001), recupera sul trimestre precedente (+0,3% il dato destagionalizzato) e segnala prospettive positive per il prossimo trimestre. In crescita gli ordinativi sia come dato tendenziale (+3,5%) sia congiunturale (+0,9% il dato destagionalizzato); lieve arresto per l'occupazione (-0,2% rispetto al trimestre precedente).Discreto il livello di investimenti nel 2002 e quello previsto per il 2003. Sono questi i principali risultati dell'analisi congiunturale relativa al III trimestre 2002, realizzata da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria-Federlombardia. Il III trimestre 2002 si chiude con una riduzione della flessione della produzione manifatturiera lombarda su base annua (-0,4%, contro il -0,8% del secondo trimestre) e un incremento della crescita congiunturale (+0,3% sul precedente trimestre, utilizzando il dato destagionalizzato). L'indice della produzione si attesta a quota 118,2 (1986=100), valore vicino a quello del terzo trimestre 2001 (118,7). La flessione della produzione su base annua coinvolge solo le piccole (-1,5%) mentre le medie e le grandi imprese hanno registrato un lieve recupero (+0,3% le prime e +0,7% le seconde). Il dato per destinazione economica dei beni mostra un rallentamento più consistente per i beni finali (-1,2%), piuttosto che per gli intermedi e quelli di investimento. Sette settori, sui tredici considerati, registrano valori positivi con la classifica guidata da: Alimentari (+3.8%), Pelli e Calzature (+2%), Chimica, Carta ed editoria (+1,8%). Abbigliamento (-3,2%) e Legno-mobilio (-3,0%) ottengono i risultati peggiori. Per quanto riguarda gli altri indicatori della congiuntura manifatturiera lombarda emerge quanto segue: - IL Fatturato cresce dello 0,1% rispetto ad un anno prima; sono negative le piccole imprese (-1,2%) e quelle che producono beni di investimento (-0,5%) e beni intermedi (-0,6), mentre si registrano valori positivi per le medie (+0,6%) e le grandi (+1,6%). La componente interna del fatturato è ancora negativa (-0,5%) mentre quella estera inverte la tendenza portandosi a +2,0%. Fra i settori spiccano in positivo: Pelli- calzature (+7,4%), Chimica (+2,8%) e Alimentari (+1,9%). Il Tessile e l'Abbigliamento proseguono nella caduta superando il -2%. - Il tasso di Utilizzo degli Impianti si ferma a quota 74,3%; in particolare le piccole imprese registrano un valore molto basso (70,5%). Fra i settori, legno-mobilio e mezzi di trasporto (settore con diversi indicatori critici) sono fermi al 71% e solo l'alimentare e le pelli-calzature superano il 78%. - Gli Ordinativi acquisiti nel trimestre confermano i valori positivi dello scorso trimestre (+3,5% tendenziale) con un maggior recupero della componente interna (+3,2%) che prevale su quella estera (+2,5%). I settori sono tutti positivi tranne il Tessile (-2,8%). - Le Giornate di Produzione assicurata dagli ordini in portafoglio e dall'eventuale necessità di ricostituzione delle scorte si collocano a 53 unità, perdendo circa 3 giornate rispetto al trimestre precedente; sono ancora le grandi imprese a guidare la classifica con 71 giornate, le medie si fermano a 57 giornate e le piccole confermano le 40 giornate registrate lo scorso trimestre. - L'occupazione torna a calare (-0,2%) dopo il recupero dello scorso trimestre, con intensità identica a livello più dettagliato (-0,2% per tutte e tre le classi dimensionali considerate). Solo Alimentari, Carta - editoria, Minerali non metalliferi e Chimica aumentano il numero degli addetti. - Il Livello delle Scorte dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 72% delle imprese; fra le restanti, si bilanciano le valutazioni di scarsità con quelle di esubero; simile è la situazione per le scorte di materie prime, ritenute adeguate dall'84% delle imprese con una lieve prevalenza, fra le restanti, delle segnalazioni di scarsità (-1,1% il saldo). - I Prezzi delle Materie Prime sono in lieve aumento (+0,8%) mentre per i prodotti finiti sono pressoché stabili (+0,2%). Quanto alle prospettive sul 4° trimestre 2002 si incrementa l'orientamento positivo, con una prevalenza delle prospettive ottimiste sia riguardo alla produzione (+19,8% il saldo ottimiste-pessimiste), che alla domanda interna (+8,2%) e a quella estera (+16,4%). Per l'occupazione invece ci sono forti segnali di stazionarietà (+2,6% il saldo) con il 77% delle imprese che prevedono di mantenere i livelli attuali. - Investimenti - Interpellate sul livello degli investimenti, le imprese lombarde mostrano per l'insieme del 2002 un andamento indubbiamente discreto: il 71% ha fatto investimenti e il 44% ha investito più che nel 2001 (il 24% ha mantenuto gli stessi livelli e solo il 32% li ha ridotti). Quasi il 60% di chi ha investito lo ha fatto anche per i macchinari. Due terzi delle imprese prevede di investire nel 2003, con prevalenza (37%) delle imprese che hanno programmato investimenti maggiori rispetto al 2002; il 35% manterrà i livelli di quest'anno e il 28% li diminuirà

INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI SETTEMBRE 2002 
Roma, 30 ottobre 2002 - L'Istituto nazionale di statistica comunica che, sulla base degli elementi finora disponibili, nel mese di settembre 2002 l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali con base 1995=100 è risultato pari a 111,8, con un aumento dello 0,4 per cento rispetto al mese precedente e dello 0,5 per cento rispetto al mese di settembre 2001. Al netto delle componenti prodotti petroliferi ed energia elettrica, gas ed acqua la variazione congiunturale è nulla, mentre quella tendenziale è pari a più 1,0 per cento. La variazione della media degli indici negli ultimi dodici mesi rispetto a quella dei dodici mesi precedenti è risultata pari a meno 0,8 per cento. La variazione della media degli indici nei primi nove mesi dell'anno 2002 rispetto a quella dei primi nove mesi dell'anno 2001 è pari a meno 0,7 per cento. 

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