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20 NOVEMBRE 2002

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LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA UNA GUIDA PER LA PARTECIPAZIONE AL SESTO PROGRAMMA QUADRO (6PQ) 

Bruxelles, 20 novembre 2002 - La Commissione europea ha pubblicato una guida per il sesto programma quadro (6PQ), dal titolo "Participating in European research" (Partecipare alla ricerca europea). La guida fungerà da fonte d'informazione e assistenza per i privati o le organizzazioni che desiderano approfondire la conoscenza dei programmi e delle attività previste nell'ambito del 6PQ. Il documento illustra gli aspetti fondamentali degli obiettivi e dei meccanismi del 6PQ ed è stato concepito come un manuale di riferimento, piuttosto che una guida esaustiva. Ecco alcuni esempi dei capitoli inclusi nella guida: Che cos'è il sesto programma quadro? Chi può partecipare? Come partecipare al 6PQ? Quali sono le priorità tematiche del 6PQ? Dove trovare fonti utili d'informazione e di assistenza? Attualmente, la guida è disponibile solo in inglese. Per accedere alla versione inglese della guida, consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/research/fp6/pdf/how-to-participate_en%20.pdf 

SERVIZI DI INVESTIMENTO: LA NUOVA DIRETTIVA PROPOSTA PROTEGGEREBBE GLI INVESTITORI E AIUTEREBBE LE IMPRESE DI INVESTIMENTO AD OPERARE IN TUTTA LA COMUNITÀ 
Bruxelles, 20 novembre 2002 - La Commissione europea ha presentato una proposta per una nuova direttiva sui servizi di investimento e i mercati regolamentati. Essa è intesa a rivedere la legislazione vigente alla luce dei profondi cambiamenti strutturali intervenuti nell'ultimo decennio nei mercati finanziari comunitari. La nuova direttiva determinerebbe una maggiore armonizzazione delle norme nazionali e creerebbe due premesse fondamentali per il completamento del mercato interno dei servizi finanziari. In primo luogo istituirebbe un vero "passaporto unico" di cui le imprese di investimento potrebbero avvalersi per operare in tutta la Comunità. In secondo luogo garantirebbe agli investitori che ricorrono alle imprese di investimento un livello elevato di protezione in qualsiasi parte d'Europa. Con questa nuova direttiva si aspira per la prima volta a porre in essere un quadro normativo organico che disciplini l'esecuzione organizzata delle transazioni degli investitori da parte delle borse, di altri sistemi di negoziazione e delle imprese di investimento. La nuova direttiva rafforzerebbe l'integrità e la trasparenza dei mercati comunitari; essa stimolerebbe la concorrenza tra le borse tradizionali ed altri sistemi di negoziazione e di conseguenza avrebbe l'effetto di incoraggiare l'innovazione, ridurre i costi di negoziazione e liberare più fondi per gli investimenti, determinando in ultima analisi un rafforzamento della crescita. La nuova proposta è il frutto di numerose consultazioni. "Questa proposta è una colonna portante del Piano d'azione per i servizi finanziari." ha affermato Frits Bolkestein, commissario responsabile per il mercato interno "Se vogliamo un vero mercato interno dei servizi finanziari, con gli enormi benefici che esso apporterà, gli investitori, piccoli e grandi, devono poter investire oltre frontiera con facilità e sicurezza. Ciò presuppone che le imprese di investimento possano lavorare in tutta la Comunità sotto il controllo di una vigilanza che sia sufficientemente rigorosa per sgombrare il campo da imbroglioni e ciarlatani, ma anche abbastanza flessibile per risparmiare agli operatori seri l'onere di doversi districare tra quindici diverse regolamentazioni. Dobbiamo soprattutto aumentare la liquidità, rendere più competitivi i mercati europei ed accrescere gli investimenti globali aiutando le persone a negoziare i valori mobiliari con la massima efficienza e al minor costo possibile e per farlo occorre sfruttare al meglio i nuovi sistemi di negoziazione." La direttiva proposta sostituirebbe la direttiva esistente sui servizi di investimento che risale al 1993. Quest'ultima si basa sostanzialmente sul mutuo riconoscimento ed in pratica non è riuscita a garantire che le imprese di investimento possano operare in tutta la Comunità sulla base dell'autorizzazione del loro Stato membro di origine. La proposta sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell'Unione europea che dovranno adottarla con la procedura di codecisione. L'adozione di una nuova legislazione sui servizi di investimento è stata resa necessaria dai cambiamenti strutturali intervenuti nei mercati finanziari, tra cui rientrano la maggiore partecipazione degli investitori al dettaglio nei mercati finanziari, la più forte concorrenza tra borse e sistemi di negoziazione e la crescita delle transazioni azionarie transfrontaliere (del 20-25 % su base annua tra il 1996 e il 2001). A seguito dell'intensificazione dei collegamenti tra i mercati finanziari nazionali, la direttiva del 1993 non è più in grado di assicurare una protezione adeguata agli investitori o di garantire l'efficienza del mercato. Un aspetto altrettanto importante è che la direttiva esistente non fornisce un fondamento giuridico efficace per realizzare pienamente i consistenti vantaggi di un mercato finanziario integrato. Da una ricerca pubblicata di recente dalla Commissione europea risulta che l'integrazione finanziaria potrebbe produrre una crescita economica aggiuntiva di circa l'1 % su circa una decina di anni ed un aumento dello 0,5 % dell'occupazione totale (cfr. IP/02/1649). La nuova proposta è stata elaborata dopo due fasi di ampie consultazioni comprendenti un'audizione pubblica svoltasi a Bruxelles nell'aprile del 2002 (cfr. IP/02/464 e Memo/02/80). Si tratta di una proposta di direttiva quadro, in linea con l'accordo concluso nel febbraio 2002 con il Parlamento europeo per migliorare la regolamentazione dei mercati mobiliari europei in base alle raccomandazioni del Comitato dei saggi presieduto da Alexandre Lamfalussy (cfr. IP/02/195). Essa pertanto si limita a stabilire i principi generali di massima che le autorità degli Stati membri devono far rispettare. Le misure di esecuzione più dettagliate saranno elaborate dalla Commissione, previa consultazione con i partecipanti al mercato e gli Stati membri e con la consulenza del Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Caervm). Campo di applicazione - La proposta della Commissione aspira a chiarire ed estendere l'elenco degli strumenti finanziari che possono essere negoziati nei mercati regolamentati e tra imprese di investimento, includendovi taluni strumenti derivati su merci regolati in contante. Pertanto i mercati nei quali sono negoziati tali strumenti derivati sarebbero soggetti alla direttiva. La proposta prevede tuttavia esenzioni per garantire che i soggetti che non trattano tali strumenti su base regolare non siano tenuti a richiedere un'autorizzazione in qualità di imprese di investimento. La proposta estende la gamma dei servizi finanziari per i quali sarebbe necessaria un'autorizzazione a norma della direttiva, includendovi in particolare la consulenza in materia di investimenti, e chiarisce i servizi accessori che le imprese di investimento possono prestare. L'analisi e la ricerca finanziaria sarebbero riconosciute esplicitamente come servizi accessori e pertanto, se abbinate a servizi di investimento di base, sarebbero soggette alle disposizioni della direttiva riguardanti i conflitti di interesse e le norme di comportamento. Possono insorgere conflitti di interesse in particolare quando le società di intermediazione mobiliare svolgono contemporaneamente l'attività di fare raccomandazioni ai clienti in materia di investimenti e quella di fornire servizi alle società che sono le potenziali destinatarie di tali investimenti. Obblighi delle imprese di investimento - La direttiva proposta aggiornerebbe e armonizzerebbe le condizioni che le imprese di investimento devono rispettare per legge, sia al momento dell'autorizzazione iniziale che in seguito, e rafforzerebbe gli obblighi che le imprese di investimento devono osservare quando operano per conto dei clienti. La proposta imporrebbe infatti: norme di comportamento più chiare e più precise; obblighi più severi in materia di esecuzione al meglio, volti ad assicurare che le imprese di investimento eseguano gli ordini in modo tale da garantire al cliente le condizioni migliori. Oltre a salvaguardare gli interessi degli investitori, questo rafforzamento della disciplina migliorerà l'efficienza del mercato garantendo che le piazze di negoziazione più efficienti, con i costi minori per i clienti, si aggiudichino un numero maggiore di transazioni; nuove regole per gestire gli ordini dei clienti; l'obbligo per i dealer e i broker-dealer all'ingrosso di rendere pubbliche le quotazioni di acquisto e di vendita per le transazioni di un determinato volume in azioni liquide (regola della divulgazione della quotazione) requisiti riguardanti la gestione dei conflitti di interesse che potrebbero insorgere quando le imprese di investimento eseguono gli ordini dei clienti sul loro portafoglio di negoziazione - in altre parole quando esse vendono titoli ai loro clienti o li acquistano da loro; obblighi più severi per quanto riguarda la trasparenza e le informazioni da mettere a disposizione dei clienti. Opportunità per le imprese di investimento - La nuova proposta rafforzerebbe notevolmente l'applicazione pratica del "passaporto unico" per le imprese di investimento, potenziando ed estendendo il principio che le imprese debbono avere il diritto di operare in tutta la Comunità in base all'autorizzazione e alla vigilanza dell'autorità competente del loro Stato membro di origine. La direttiva proposta consentirebbe alle imprese di investimento di "internalizzare" gli ordini dei loro clienti. Per internalizzazione si intende un'operazione in cui le banche ed altre imprese di investimento evadono gli ordini dei clienti al loro interno, senza passare per un mercato regolamentato, il che avviene ad esempio se il cliente ha dato l'ordine di vendere un determinato titolo ed un altro cliente o la banca stessa sono disposti ad acquistarlo. Tuttavia l'internalizzazione sarebbe limitata a situazioni in cui è dimostrato che essa è nell'interesse del cliente. Regolamentazione del mercato - La proposta di direttiva istituirebbe un quadro normativo organico volto a garantire che le transazioni degli investitori siano di elevata qualità ovunque esse abbiano luogo: nei mercati regolamentati, tramite una nuova generazione di piattaforme di negoziazione organizzata (note come piattaforme multilaterali di negoziazione o sistemi alternativi di negoziazione) o fuori borsa. La direttiva introdurrebbe un pacchetto di garanzie che i mercati regolamentati e le imprese di investimento dovrebbero assicurare. Creerebbe un regime di trasparenza globale per consentire ai partecipanti al mercato di conoscere le condizioni della più recente compravendita di un titolo azionario in tutti i punti di esecuzione. Ciò consentirebbe ai partecipanti al mercato di individuare le migliori opportunità di negoziazione e di beneficiare dei prezzi migliori. Questo regime di trasparenza è pertanto uno strumento importante per assicurare che la concorrenza tra i mercati e le piazze di negoziazione contribuisca all'efficienza globale del mercato anziché metterla a repentaglio. La proposta definisce, per la prima volta nel diritto comunitario, i requisiti cui subordinare l'autorizzazione a gestire un mercato regolamentato e le condizioni applicabili a tali mercati. Essa stabilisce anche i requisiti minimi per l'ammissione degli strumenti alla negoziazione. In pratica molte piattaforme multilaterali di negoziazione sono ampiamente comparabili ai mercati regolamentati per modalità operative e servizi prestati. La proposta estende pertanto a tali strutture gli elementi fondamentali del regime applicabile ai mercati regolamentati. Poteri ed obblighi delle autorità incaricate di far rispettare la normativa - Senza fiducia nell'efficacia e qualità della vigilanza nonché nel rispetto della normativa in tutto il mercato interno, non può esistere un mercato dei servizi finanziari effettivamente integrato basato su una rete di autorità nazionali. Per promuovere l'applicazione uniforme della normativa in tutta l'UE, la nuova proposta fissa pertanto norme minime sul mandato e i poteri di cui debbono essere dotate le autorità nazionali competenti. Essa prevede inoltre meccanismi efficaci per la cooperazione in tempo reale nell'ambito delle indagini e della repressione delle infrazioni agli obblighi della direttiva, imponendo alle autorità competenti maggiori obblighi in materia di assistenza reciproca, scambio di informazioni e indagini congiunte. 

"E-ARBITRATION" (ARBITRATO ELETTRONICO) ASSISTENZA INTELLIGENTE ON LINE PER LA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA UN PROGETTO PER LO SVILUPPO DI UN RIVOLUZIONARIO SOFTWARE DI ARBITRATO ELETTRONICO 
Bruxelles, 20 novembre 2002 - Un consorzio composto da partner francesi, britannici, italiani e spagnoli presto presenterà un nuovo pacchetto software di "e-arbitration" (arbitrato elettronico), frutto di un progetto finanziato nell'ambito della sezione Tsi del quinto programma quadro. La nuova piattaforma "e-arbitration-t" (electronic arbitration tribunal - tribunale arbitrale elettronico) mira a costituire dei centri di arbitrato e mediazione in grado di fornire un'assistenza intelligente on line per la composizione delle controversie in base al quadro giuridico applicabile. Il prodotto finito dovrebbe essere presentato nel gennaio del 2003. La Brunel University è uno dei partner del progetto e come spiega il dott. Tony Elliman del dipartimento di Informatica e sistemi informativi: "Il software è stato progettato appositamente affinché risultasse economicamente vantaggioso per i centri che gestiscono un modesto volume di contenziosi nei quali sono coinvolte le Pmi [piccole e medie imprese]. Esso offrirà ai centri un insieme di applicazioni integrate per consentire il controllo delle procedure e dei processi operativi, nonché strumenti completi per la gestione dei casi". Prima dello sviluppo del software "e-arbitration-t", i pacchetti arbitrali si limitavano a registrare la persona giuridica di una società e il rappresentante legale designato. Con il nuovo sistema, invece, è possibile registrare un numero illimitato di individui come membri o rappresentanti di una determinata parte, fattore che facilita le procedure di sicurezza e consente di monitorare con maggiore precisione l'iter di presentazione dei documenti. Il gruppo si sta concentrando attualmente sull'elaborazione di una strategia per il trasferimento della tecnologia e sui piani per la valorizzazione del sistema, affinché il pacchetto possa essere distribuito ai centri arbitrali di tutt'Europa e del resto del mondo. Infolink: http://www.e-arbitration-t.com/ 

"E-SAFETY" (SICUREZZA STRADALE ELETTRONICA) LANCIATO UN NUOVO SISTEMA DI CHIAMATA D'EMERGENZA NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA "E-SAFETY" FINANZIATA DALLA COMMISSIONE
Bruxelles, 20 novembre 2002 - Rappresentanti di alto livello del settore automobilistico e delle telecomunicazioni, della Commissione europea e di altre autorità pubbliche si sono incontrati il 14 novembre a Bruxelles per decidere le modalità ottimali di miglioramento della sicurezza stradale in Europa. La riunione si è svolta nel quadro dell'iniziativa "e-safety" (sicurezza elettronica) finanziata dalla Commissione, per discutere la relazione finale del gruppo di lavoro sulla e-safety, contenente 28 raccomandazioni sulle modalità di miglioramento della sicurezza stradale mediante l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic). Durante la riunione, il presidente di Psa Peugeot-Citroën Jean-Martin Folz ha annunciato un'iniziativa dell'industria automobilistica volta a dotare tutti i nuovi veicoli di un sistema di emergenza denominato "e-call" (chiamata elettronica). In caso di incidente, il sistema effettua automaticamente una chiamata di emergenza (eseguibile anche manualmente), che viene inoltrata al centralino dei servizi pubblici. Allo stesso tempo viene stabilito anche un collegamento vocale. Il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'Informazione Erkki Liikanen, ha apprezzato l'iniziativa, affermando: "Credo che il sistema 'e-call' rappresenti un buon esempio dei risultati che si possono ottenere dalla collaborazione fra il settore pubblico e quello privato e di ciò che può scaturire dall'integrazione fra norme e misure volontarie". La prossima tappa dell'iniziativa "e-safety" consiste nella preparazione di una comunicazione, da parte della Commissione, sulle Tic per i veicoli intelligenti. Come ha spiegato il Commissario: "Nella prossima comunicazione illustreremo il nostro approccio per cercare di migliorare la competitività di uno dei principali settori industriali europei e contribuire nel contempo ad aumentare la sicurezza sulle strade, nell'interesse di tutti i cittadini europei". Durante la riunione, Liikanen ha annunciato altresì la proposta della Commissione di istituire un forum sulla sicurezza elettronica. "Abbiamo raggiunto un accordo con l'industria per la creazione di un forum in materia di e-safety. L'obiettivo del forum sarà [...] promuovere lo sviluppo di piattaforme aperte, architetture a sistema aperto, nonché software, comunicazioni, servizi e interfacce uomo-macchina standardizzati, al fine di accelerare lo sviluppo, la fornitura e l'utilizzo di sistemi intelligenti integrati di sicurezza stradale", ha affermato il Commissario. 

FABRIZIO BARBASO E DIRK AHNER NOMINATI DIRETTORI GENERALI AGGIUNTI ALLA DG AGRICOLTURA 
Bruxelles, 20 novembre 2002 - La Commissione europea ha deciso, in data odierna, di nominare Fabrizio Barbaso e Dirk Ahner direttori generali aggiunti alla DG Agricoltura. Barbaso sarà responsabile delle relazioni istituzionali, comunicazione e qualità, dei mercati dei prodotti vegetali, dei prodotti animali e delle colture specializzate e prodotti vitivinicoli. Ahner sarà responsabile dei programmi di sviluppo rurale, degli aspetti orizzontali dello sviluppo rurale e dei programmi Sapard nonché delle analisi economiche e valutazione. Barbaso, funzionario italiano di 53 anni, è entrato alla Commissione nel 1976 come amministratore alla DG Industria. Nella sua carriera si è occupato di diversi aspetti delle relazioni industriali e degli scambi internazionali. Nella sua carriera alla Commissione ha prestato servizio presso i Gabinetti del commissario Giolitti (1984) e del commissario Ripa di Meana (1985-88). Ahner, funzionario tedesco di 56 anni, è giunto alla Commissione nel 1978 come amministratore della DG Agricoltura. Si è occupato soprattutto di problemi agricoli ed ha prestato servizio per 5 anni alla Cellula di prospezione del Segretariato generale. Negli ultimi 15 anni, ha svolto funzioni di capo unità e, più recentemente, di direttore soprattutto per le analisi economiche e gli approcci di politica generale. I curriculum vitae di Barbaso e Ahner sono disponibili presso la segreteria di Eric Mamer (Brey 6/194). 

"INFRASTRUTTURE PER LO SVILUPPO E LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA" 
Roma, 20 novembre 2002 - E' il titolo del Convegno organizzato dall'Economist Conferences, che si terrà a Roma il prossimo 20 novembre presso l'Hotel Westin Excelsior (Via Vittorio Veneto 125). L'evento, patrocinato dall'Ance si avvale, inoltre, della collaborazione di Studio Legale Chiomenti, Grtn ed Europrogetti & Finanza . L'incontro rappresenta una importante occasione di discussione ed approfondimento sui temi chiave della politica infrastrutturale del nostro Paese. Illustri esponenti del mondo politico ed istituzionale, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle aziende leader nella gestione di progetti complessi per la realizzazione di infrastrutture, si confronteranno, infatti, su strumenti, costi, opportunità e rischi legati al rilancio del sistema delle opere pubbliche in Italia. Interverranno come relatori, tra gli altri: il Sottosegretario agli Affari Regionali On. Alberto Gagliardi; il Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, Sen. Luigi Grillo; il Presidente della Commissione Ambiente della Camera, On. Pietro Armani; Antonino Turicchi, Direttore Generale della Cassa Depositi e Prestiti; Luigi De Pierris, Coordinatore dell'Unità Tecnica Finanza di Progetto del Ministero dell'Economia e delle Finanze; Pietro Ciucci, Amministratore Delegato della società Stretto di Messina S.p.A.; Antonio Savini Nicci, Amministratore Delegato di TAv; l`Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia, Felice Amodio; il Presidente della Provincia di Pavia, Silvio Beretta; l`On. Alfonso Pecoraro Scanio ed il Prof. Vito Riggio, Consigliere del Ministro Lunardi. Moderatori: Antonio Satta di Milano Finanza e Giorgio Pogliotti del Sole 24 Ore. 

IL CALENDARIO DI NEGOZIAZIONE 2003 PER I MERCATI ORGANIZZATI E GESTITI DA BORSA ITALIANA
Milano, 20 novembre 2002 - Borsa Italiana S.p.A., dopo il consueto processo di consultazione del mercato che ha coinvolto tutte le Associazioni di categoria, ha definito il calendario di negoziazione per l'anno 2003 per i propri mercati regolamentati. Il calendario si basa sullo stesso principio che ha guidato la definizione di quelli degli anni precedenti: garantire continuità nei servizi di negoziazione agli investitori professionali, esteri e, in generale, agli investitori interessati a negoziare anche in alcune date festive per il calendario civile italiano, evitando nel contempo sedute caratterizzate da un insufficiente flusso di ordini, con conseguenti effetti negativi sul processo di price discovery. Anche per il 2003 Borsa Italiana ha quindi previsto, per tutti i propri mercati, le stesse giornate di chiusura dell'anno in corso, adattandole alla diversa disposizione delle giornate feriali.In particolare, il calendario di negoziazione per il 2003 dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana si articola nelle seguenti giornate di chiusura: per i comparti diurni dei mercati Borsa e Nuovo Mercato, per Mercato Ristretto e Idem, oltre alle giornate di sabato e domenica: mercoledì 1° gennaio; venerdì 18 aprile (Venerdì Santo); lunedì 21 aprile (Lunedì dell'Angelo); giovedì 1° maggio; venerdì 15 agosto; mercoledì 24 dicembre, giovedì 25 dicembre, venerdì 26 dicembre; mercoledì 31 dicembre; per i comparti After Hours dei mercati Borsa (TAH) e Nuovo Mercato (TAHnm), si aggiungono alle date sopra indicate le seguenti: lunedì 6 gennaio; giovedì 17 aprile; venerdì 25 aprile; mercoledì 30 aprile; venerdì 2 maggio; lunedì 2 giugno; giovedì 14 agosto; lunedì 8 dicembre; martedì 23 dicembre; martedì 30 dicembre. In allegato il calendario di negoziazione dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana completato con le relative scadenze tecniche (date di stacco cedola e scadenze dei contratti derivati e dei premi). Il calendario è disponibile anche sul sito Internet di Borsa Italiana all'indirizzo: www.borsaitaliana.it/ita/servizi/calendarioeorari/ 

SISTEMA DUCATO AL VIA MONTE PASCHI AM, A UN ANNO DALLA FUSIONE DELLE SGR DEL GRUPPO MPS, RIDEFINISCE E AMPLIA LA GAMMA DEI PRODOTTI CON SISTEMA DUCATO
Milano, 20 novembre 2002 - Monte Paschi Asset Management lancia Sistema Ducato, la nuova gamma di prodotti nata dalla riorganizzazione delle attività di asset management del Gruppo Mps. L'avvio di Sistema Ducato, infatti, è la naturale conclusione del processo di fusione avviato all'inizio del 2002 con l'incorporazione in Monte Paschi Asset Management di Ducato Gestioni Sgr, G. I. Gest Sgr e Spazio Finanza Sgr. Sistema Ducato propone 55 fondi comuni di investimento, azionari, obbligazionari, flessibili e bilanciati, in grado di garantire la massima diversificazione nell'investimento e di soddisfare le esigenze dei diversi segmenti di clientela. La nuova gamma contempla prodotti generalisti o specializzati per asset class, fondi a vocazione geografica, settoriali, socialmente responsabili, con differenti stili di gestione. La nuova denominazione dei fondi permetterà alla clientela di individuare agevolmente le caratteristiche principali di ciascun prodotto. Tutti i fondi monetari e obbligazionari sono identificati dal suffisso Fix, i bilanciati da Mix, i flessibili da Flex; gli azionari, invece, si distinguono in Set (specializzati in un determinato settore) e Geo (a vocazione geografica). I prodotti con finalità etiche e sociali sono identificati dal suffisso Etico. Monte Paschi Asset Management ha proceduto alla ridefinizione della gamma di prodotti con l'obiettivo di: ampliare i segmenti di mercato e gli ambiti di investimento. Mp Am ha scelto di investire maggiori risorse soprattutto nel presidio dei mercati azionari, sia a livello territoriale (soprattutto Europa e America) sia a livello settoriale, fino ad arrivare a coprire tutti i dieci macrosettori definiti dagli indici Morgan Stanley (tecnologia, industria, finanza, energia, materie prime, consumi di beni durevoli, consumi di beni non durevoli, farmaceutico, telecomunicazioni, servizi). I fondi azionari sono 34 su 55. Riorganizzare i prodotti ed eliminare le sovrapposizioni inevitabilmente presenti tra i fondi delle diverse Sgr. Al raggiungimento di questi obiettivi hanno contribuito: il lancio di 7 nuovi fondi azionari che investono su titoli azionari europei (Ducato Geo Europa crescita e Ducato Geo Europa blue chip), americani, (Ducato Geo America crescita e Ducato Geo America blue chip), internazionali (Ducato Geo globale crescita) e nei settori farmaceutico e delle biotecnologie (Ducato Set farmaceutico) e dei servizi di pubblicà utilità (Ducato Set Servizi); la modifica della politica di investimento di 15 prodotti già esistenti: Ducato Monetario Dollaro, Ducato Euro Plus, Ducato Bilanciato Europa, Ducato@ nuovi mercati, i 5 fondi Spazio e i 6 appartenenti alla famiglia Quadrifoglio. Coloro che hanno investito in questi fondi hanno avuto la facoltà di trasferire gratuitamente dal 1° settembre il proprio investimento in un altro fondo con le medesime caratteristiche di gestione. Mp Am ha, inoltre, segnalato ai clienti per ogni fondo che cambia politica di investimento un prodotto sostitutivo verso il quale orientare i propri risparmi. Monte Paschi Asset Management si è attrezzata per gestire adeguatamente il nuovo Sistema Ducato, potenziando nel corso del 2002 i team di gestione (in particolare la gestione quantitativa) e ottimizzando tempi e risorse attraverso un efficiente coordinamento, nel quale gioca un ruolo di particolare importanza l'unità di risk management. Attualmente la struttura della sgr conta su un totale di 230 persone. "Con la partenza del Sistema Ducato - sostiene Nicola Romito, amministratore delegato della Sgr - Mp Am è in grado di soddisfare con servizi di asset management ad alto valore aggiunto, le esigenze di investimento di tutte le tipologie di clientela presenti sul mercato, dal piccolo risparmiatore privato al grande investitore istituzionale, grazie a tre essenziali punti di forza: le professionalità e le competenze presenti all'interno della Sgr, l'obiettivo di ottenere attraverso una gestione attiva performance superiori ai benchmark fissati e l'appartenenza a un Gruppo bancario di grande solidità". 

FITCH ABBASSA IL RATING UNSECURED DI FIAT A "BBB-"; L'OUTLOOK RIMANE NEGATIVO 
Londra/New York - 20 novembre 2002: Fitch Ratings, l'agenzia internazionale di rating, ha abbassato il 15 novembre la valutazione sulla capacità di credito di Fiat S.p.A. ("Fiat") da "Bbb" a "Bbb-". L'Outlook del rating rimane Negativo. Fitch ha stabilito il rating a breve termine dell'azienda a "F3". Allo stesso tempo, è stato riconfermato il rating di breve termine di "F3" per il programma di "commercial paper" statunitense della New Holland Credit Co, Llc, che è garantito da Fiat. Questo abbassamento riflette da un lato le previsioni di Fitch sulla futura generazione di profitti prevista per Fiat Auto, sulla base di una generazione di cassa che nel corso dell'anno contabile 2002 si è rivelata complessivamente più debole rispetto alle aspettative, dall'altro le preoccupazioni per i futuri volumi di vendita. L'agenzia prevede un'ulteriore flessione del 3-5% del mercato europeo dell'auto, dovuta ad una congiuntura economica in Europa, più negativa, che accrescerà fortemente la competitività tra gli operatori del settore. Nonostante il lancio di nuovi modelli previsto per l'anno prossimo ed un miglioramento generale dei profit mix, la quota nazionale di mercato di Fiat potrebbe trovarsi sotto una rinnovata pressione nell'ambito di un mercato Italiano più debole. Il programma di ristrutturazione di Fiat per il settore auto mira ad un abbassamento dei costi operativi di 1 Mld di Euro entro l'anno contabile 2003. Con queste prospettive, le preoccupazioni di Fitch si concentrano sul rendimento della divisione auto nei prossimi due anni contabili, periodo entro il quale ci si aspetta che il programma di ristrutturazione sia portato a termine con successo. Nel frattempo, l'agenzia non prevede che le operazioni del gruppo al di fuori del settore automobilistico forniscano la liquidità necessaria a compensare la debolezza delle operazioni di Fiat Auto. Le principali attività di Fiat che esulano dal settore auto seguiteranno ad essere soggette a mercati ciclici che sono in fase di cambiamento a livello strutturale e di consolidamento. Tuttavia, Fiat sarà in grado di accedere a sostanziali linee di credito "committed", supportando il profilo di credito del gruppo nel breve termine. Fitch rimane del parere che, nel medio termine, la flessibilità finanziaria ottenuta tramite le dismissioni, gli accordi ottenuti con le banche di Fiat, la disponibilità di liquidità e circa 4 Mld di Euro di linee di credito "committed", rappresenti un sostituto più debole alla generazione di un forte flusso monetario operativo. Fitch continua a considerare Fiat un'azienda "investment grade". In questo contesto, l'Outlook Negativo indica che l'agenzia potrebbe rivedere la valutazione a fronte di un mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei costi nella divisione automobilistica durante i prossimi 9-12 mesi, il che avrebbe un impatto negativo sulla prevista riduzione sostanziale delle perdite di esercizio. Fitch ritiene inoltre che l'esistenza dell'opzione di vendita del rimanente 80% di Fiat Auto a General Motors Corp. ("GM") tra il 2004 e il 2009 fornisca un valore sostanziale al Gruppo italiano. Le valutazioni rimangono appoggiate dall'opzione di vendita nel medio - lungo termine, mentre la co-operazione con GM crea delle sinergie. Nonostante ciò, Fitch ritiene che il profilo di credito del gruppo si sia diretto tendenzialmente verso il livello più basso della categoria di rating "BBB". Nell'Ottobre 2002, Fiat si è impegnata a ridurre la sua situazione patrimoniale netta a 4.4 Mld di Euro entro la fine del 2002, cifra che non include un prestito "non-recourse" di 1.15 Mld di Euro. Tale prestito era il risultato della monetizzazione del rimanente 24.6% della quota di partecipazione di Fiat in Italenergia, e sarà rimborsato trasferendo questa quota di partecipazione a EDF nell'anno contabile 2005. Secondo le previsioni, la riduzione del debito dai livelli attuali a quelli previsti per fine 2002, sarà frutto principalmente della generazione di flusso monetario dell'ultimo trimestre di quest'anno e dipenderà dalle operazioni di dismissioni. Questa riduzione del debito permetterà al gruppo di rispettare sostanzialmente una delle principali clausole concordate con le banche che hanno stanziato il prestito convertendo. Fitch continuerà a monitorare l'andamento del programma di ristrutturazione della divisione automobilistica e incontrerà nei prossimi mesi il management Fiat per discutere i piani finanziari per il nuovo anno. 

"IL SETTORE DELLE ENERGIE ALTERNATIVE" L'OPINIONE DI THOMAS DESER - GESTORE DEL FONDO UNISECTOR:NATURETECH DI UNION INVESTMENT
Milano, 20 novembre 2002 - Union Investment é stata tra le prime case a lanciare, all'inizio del 2001, un fondo dedicato al settore della tecnologia ambientale, dell'energia alternativa e del riciclaggio dei rifiuti: UniSector-NatureTech. Secondo Thomas Deser, gestore del fondo, grazie alla tradizionale sensibilità dei Paesi settentrionali verso le tematiche ambientali, la domanda degli investitori per questo settore é notevole, tanto che, oltre alla creazione di un prodotto ad hoc, Union ha istituito un apposito team di ricerca di elevata qualità. I motivi per i quali consigliamo di investire in queste aziende sono molteplici: pensiamo solamente alla necessità, imposta dai crescenti livelli d'inquinamento, di trovare energie pulite che possano affiancare ed eguagliare le fonti tradizionali (secondo le nostre stime questo sarà possibile entro 10/15 anni), oppure al problema di smaltire rifiuti in quantità sempre maggiori e spesso a elevato impatto ambientale. In Italia purtroppo vi è una decisa arretratezza in questo campo rispetto a molti altri Paesi europei. Testimonianza di tale realtà é il modesto numero di società operanti nel settore e ciò forse anche a causa di uno scarso interesse da parte delle autorità e di una certa deregulation che regna in materia. Totalmente differente é invece la situazione in Stati quali Danimarca o Germania (si tenga conto per esempio del fatto che sul territorio tedesco si trova un terzo di tutte le turbine per l'energia eolica esistenti al mondo). A livello puramente finanziario va subito detto che l'andamento sinora registrato dai titoli delle società di questo settore é stato altamente volatile, forse perché facenti parte della cosidetta New Economy di cui hanno condiviso gioie e dolori. Altro grosso limite é rappresentato dalla fortissima dipendenza verso le normative sia europee che statali e verso i vari incentivi/benefici fiscali che vengono adottati per contrastare i forti costi della ricerca e della tecnologia. Chi però decidesse di investire oggi nel Nature Tech deve tenere presente alcune considerazioni: questo settore darà sicuramente grosse soddisfazioni nel lungo periodo poiché entro 2 o 3 anni dovrebbe allentarsi la dipendenza dalle normative e dagli incentivi di cui abbiamo appena parlato, dando una maggiore affidabilità a questo campo. A questa malsana dipendenza si sostituirà invece una concorrenza che imporrà una tecnologia sempre migliore e sempre meno cara, dove costi e utili dipenderanno dalla capacità di produrre tale tecnologia. Infine, alcuni sub-settori performeranno certamente meglio di altri: l'energia eolica, il riciclaggio dei rifiuti e lo sviluppo della tecnologia "Fuell Cell" che grandi case automobilistiche quali Ford o Daimler stanno già sviluppando sono, secondo noi, esempi di business vincenti e destinati a dare grandi soddisfazioni in futuro. 

IL PARADOSSO CNR: ECCELLENZA SCIENTIFICA E DIFFICOLTÀ DI BILANCIO 
Roma, 20 novembre 2002 - Il Cnr Report 2002, presentato ieri a Roma dal Presidente Lucio Bianco, illustra i risultati raggiunti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche nell'anno 2001 e rappresenta un criterio obiettivo per valutare la competitività dell'Ente e impostare la programmazione per gli anni successivi. Il Cnr Report 2002 conferma la capacità del Consiglio Nazionale delle Ricerche di reggere il confronto con le analoghe organizzazioni europee, nonostante le esigue risorse finanziarie che l'Italia destina complessivamente a Ricerca&Sviluppo, pari all'1,04% del Pil, contro il 2,46% della Germania, il 2,17% della Francia e l'1,87% della Gran Bretagna. Nel confronto internazionale solo Spagna, Grecia e Portogallo vengono dopo di noi. Il bilancio complessivo dell'ente ammonta a 793 milioni di euro, di cui 541 provenienti dallo Stato, 155 dal mercato (privato e pubblico) e 97 da altre entrate. Quanto alle risorse umane il Consiglio Nazionale delle Ricerche può contare su 8.082 unità, contro le 23.094 del Cnrs francese e le 11.612 del Max Planck tedesco. Il Csic spagnolo, con le sue 7.678 unità, risulta invece più o meno come il Cnr. Colpisce, in questo contesto, il dato sul numero di pubblicazioni per ricercatore censite a livello internazionale, visto che il Cnr con 1,71 è quasi allo stesso livello del Csic (1,93) e precede il Cnrs (1,42), superati tutti comunque dal Max Planck (2,05). Così come merita di essere sottolineato l'aumento dell'impact factor - vale a dire l'indice che misura la frequenza con cui l'articolo di una data rivista viene citato in un determinato biennio - in molte discipline scientifiche (Scienze della vita, Scienze della terra e dell'ambiente e, ingegneristiche e dell'informazione) mentre è leggermente diminuito nelle Scienze di base e in quelle sociali ed umanistiche. Va considerato che l'impact factor rappresenta uno dei principali parametri di valutazione della qualità e della produttività dei singoli ricercatori, e per ciò stesso anche dell'ente da cui dipende. Molto interessanti anche i dati sui brevetti: il Cnr, infatti, ha depositato 63 brevetti in Italia e 14 all'estero. Da segnalare ancora la suddivisione della spesa per obiettivi: al primo posto troviamo la Protezione della salute umana (35%), seguita da Obiettivi non socio-economici (19%), Produzione e tecnologia industriale (12%), Controllo e tutela dell'ambiente (8%) e Produzione e tecnologia agricola (7%)."E' ormai evidente - sottolinea il Presidente del Cnr Lucio Bianco - che i nostri ricercatori si collocano ad un livello di assoluta eccellenza e non temono in alcun modo il confronto internazionale. Proprio per questo è un peccato che non siano messi in condizione di operare al meglio: sono infatti troppi anni che le risorse finanziarie scarseggiano e di conseguenza i programmi di ricerca sono caratterizzati dall'incertezza, mentre i laboratori e le attrezzature sono sempre più obsoleti. Se questo stato di cose dovesse perdurare, si rischia di vanificare un patrimonio di cervelli di altissimo valore e di decretare la fine della ricerca scientifica nel nostro Paese. Quello che rivolgo a Governo e Parlamento è un appello accorato affinché pongano maggiore attenzione all'innovazione e allo sviluppo, pur nella indiscutibile difficoltà economica generale". 

ENGINEERING: VINTA LA GARA CONSIP PER IL MONITORAGGIO DEI FONDI DELL'UNIONE EUROPEA 
Milano, 20 novembre 2002 - Engineering Ingegneria Informatica si è aggiudicata la gara indetta dalla Consip per la realizzazione del nuovo sistema informativo per il monitoraggio dei fondi Ue e la gestione dei rapporti finanziari con l'Unione Europea. Il progetto triennale, del valore complessivo di 12 milioni di Euro, è stato aggiudicato dalla Consip al raggruppamento temporaneo d'impresa costituito da Engineering con Ecosfera, società specializzata nel monitoraggio dei fondi europei, dopo l'esame delle proposte tecniche ed economiche da parte dell'apposita Commissione di valutazione. Oggetto della commessa sono i servizi di sviluppo, assistenza e manutenzione del sistema informativo integrato del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato', per quanto riguarda l'Igrue, l'Ispettorato che gestisce i rapporti finanziari con l'UE. L'Igrue partecipa alla formulazione del Bilancio Comunitario ed ha responsabilità per quanto concerne l'esecuzione dei programmi cofinanziati da Bruxelles e il controllo sull'efficacia di utilizzo dei fondi UE in Italia. Il progetto assegnato ad Engineering si inserisce nel quadro della revisione complessiva dei processi chiave dell'Ispettorato, alla luce del ruolo istituzionale crescente assunto dall'Igrue nel processo di razionalizzazione dell'assetto pubblico e di monitoraggio delle attività. Nei prossimi tre anni Engineering provvederà al completo rifacimento del sistema informativo Igrue, grazie all'adozione di soluzioni tecnologiche che consentano costantemente di integrare le procedure nazionali con quelle dell'Unione Europea, nell'ottica di garantire una maggiore efficienza nel sistema di gestione dei fondi. Il nuovo sistema dovrà avere caratteristiche accentuate di interoperabilità per permettere la cooperazione tra l'Igrue, la Comunità Europea e le altre Amministrazioni Pubbliche, secondo le nuove linee guida di e-government emesse nell'ambito del Ministero dell'Innovazione Tecnologica e della Funzione Pubblica. 

LOAN PRICING CORPORATION LANCIA UN SERVIZIO DI MARK-TO-MARKET LOAN PRICING SU SCALA MONDIALE
New York, 20 novembre 2002 - Loan Pricing Corporation una societa' del gruppo Reuters e autorevole fonte di informazione per i mercati di credito primari e secondari nelle Americhe, Europa, Medio Oriente, Africa e per l'area Asia-Pacifico, ha annunciato in data odierna l'introduzione del primo servizio di ''mark-to-market loan pricing'' a copertura globale. Lpc ha stretto una collaborazione con i principali operatori dei mercati creditizi secondari e liquidi su scala mondiale per la fornitura di un servizio rivolto agli investitori e ai gestori di portafogli di crediti bancari, completo di valutazioni in merito a titoli di credito per investimenti di qualita' o ad alto leveraggio. Il servizio di quotazione e i diversi vantaggi ad esso correlati sara' fornito a livello locale dalle sedi di LPC di New York, Londra e Hong Kong. A New York questo servizio viene offerto attraverso una joint-venture tra Lsta e Lpc Mark-to-Market Pricing.Il servizio offerto da LPC mette a frutto l'esperienza acquisita dall'Azienda nel corso degli ultimi dieci anni, nella promozione della trasparenza e liquidita' del mercato creditizio secondario nordamericano. Lpc e' presente sul mercato creditizio europeo da otto anni per il quale offre un servizio di valutazione corrente del mercato (''mark-to-market''). Nell'area Asia-Pacifico, LPC ha di recente inaugurato il servizio di quotazione offerto dalla Basis Point Publishing Limited, una controllata Lpc, che opera nel mercato creditizio locale dal 1993. Per la prima volta, i gestori di portafogli di credito, cosi' come gli altri operatori del settore, potranno avere a loro disposizione tutte le informazioni necessarie per la gestione dei titoli creditizi da un'unica fonte a scala mondiale. Michael Hatley di Ing Capital Advisors', presidente e funzionario capo per gli investimenti, ha cosi' commentato la presenza di LPC nel mercato creditizio secondario mondiale: ''In qualita' di gestori delle attivita' globali e degli investitori, e' importante per noi rivolgersi a un soggetto unico per rispondere al meglio alle richieste di valutazione del mercato creditizio globale. Oltre all'efficienza dei servizi globali che LPC offre, i clienti di Ing Capital Advisors sanno che l'approccio da noi utilizzato per le valutazioni e' coerente e credibile, a prescindere dalla posizione geografica''. Jim Davis, presidente e amministratore delegato di Lpc, ha dichiarato: ''I nostri clienti stanno crescendo in termini globali e considerano Lpc come una soluzione di acquisto unica che li possa assistere nella gestione e sviluppo delle loro attivita'. Con il consolidamento delle nostre capacita' nell'ambito del mercato creditizio secondario, la nostra posizione di principale fornitore di dati, notizie e analisi sui mercati creditizi globali viene ulteriormente rafforzata. Lpc sta lavorando con gruppi che gestiscono titoli creditizi sul mercato secondario in America, Europa (Emea) e nell'area dell'Asia-Pacifico, con la finalita' di fornire tempestivamente un quadro indicativo e obiettivo delle quotazioni proposta/offerta ai gestori di portafogli di crediti bancari, societa' di strutturazione, deposito, investimento di Cdo (''Collateralized debt obligation''), investitori di derivati di credito, manager del rischio, investitori e consorzi. Ricorrendo a un sistema di controlli elettronici unito a verifiche di qualita' a cura dello staff Lpc di analisti del mercato di credito secondario, Lpc e' in grado di fornire riservatamente agli investitori valutazioni aggiornate del mercato (mark-to-market) sui titoli creditizi dei rispettivi portafogli. Nel 1992 su richiesta di piccolo gruppo di clienti interessati all'acquisto di titoli creditizi, Lpc ha iniziato a raccogliere le quotazioni del mercato creditizio secondario degli Stati Uniti. Nel 1998 LPC ha lanciato un vero e proprio servizio di quotazione, in grado di fornire ai suoi clienti informative sul mercato, con frequenza settimanale o mensile. In breve tempo, Lpc ha sottoscritto un accordo di licenza con la Loan Syndications Trading Association , dando vita al servizio di quotazioni ''lsta/Lpc Mark-to-Market Pricing''. Questo servizio oggi mette a disposizione di oltre 125 istituzioni finanziarie informative su circa 2.000 tranche; tali istituzioni ricevono inoltre, con frequenza giornaliera, settimanale o mensile quotazioni relative alla gestione di 175 fondi/portafogli, per un valore complessivo di 200 miliardi di dollari in titoli creditizi. Nel 2001, la Lpc ha lanciato le operazioni di quotazione del mercato creditizio secondario in Europa e attualmente e' in grado di fornire le valutazioni di circa 200 tranche creditizie in Europa; inoltre, in seguito al lancio nella zona dell'Asia-Pacifico di Basis Point's Mark-to-Market Loan Composite, gli investitori possono ottenere valutazioni creditizie a prescindere dell'area in cui si trovano i prestatori. Infolink:
http://www.loanpricing.com

2002 ANCORA IN CRESCITA PER L' ASSOCIAZIONE SERVIZI E TURISMO LEGACOOP LOMBARDIA: IL FATTURATO SUPERA I 725 MILIONI DI EURO 
Milano, 20 novembre 2002 - L'attuale rallentamento dell'economia non ha fermato la crescita dell'Associazione Cooperative Servizi e Turismo Legacoop Lombardia: salgono a 375 le imprese cooperative aderenti, superando per la prima volta la soglia dei 20.000 addetti. Il sistema chiude il preconsuntivo 2002 con un aumento del 4% del proprio fatturato, salito a più di 725 milioni di euro. Nel 2002 il capitale apportato dai soci è cresciuto del 6% e a fine anno le riserve indivisibili supereranno i 145 milioni di euro. Le previsioni per il 2003 sono di creare 800 nuovi posti di lavoro e di riconfermare un tasso di crescita dei valori della produzione del 3,5 %. "L'attività delle cooperative aderenti - spiega Gianfranco Piseri, presidente dell'Associazione Servizi e Turismo Legacoop Lombardia - abbraccia dalla logistica al trasporto e alla movimentazione merci, dalla ristorazione ai servizi ambientali, dalla consulenza aziendale alle cooperative sociali. Per quel che riguarda i servizi alle imprese, nonostante il rallentamento della domanda segnalatoci dal nostro osservatorio, soprattutto relativamente ai mesi di settembre e ottobre 2002, il sistema tiene bene. In particolare, la logistica, il facility management e la ristorazione collettiva sono i settori trainanti." Cresce anche il comparto dei "servizi alla persona": le cooperative sociali raggiungono quota 4.000 per quel che riguarda gli addetti, superando il tetto del 20% rispetto ai lavoratori del settore che operano in Lombardia. E cresce ancora, tra i lavoratori delle imprese Servizi e Turismo Legacoop Lombardia, l'apporto delle categorie definite "svantaggiate", tra cui i portatori di handicap fisici e psichici, i carcerati, gli ex tossicodipendenti. Oltre il 33% della popolazione "svantaggiata" che lavora in Lombardia è socia lavoratrice presso le nostre cooperative sociali. Forte incremento anche per le fasce di popolazione definite " deboli" giovani, over-forty espulsi dalla nuova catena produttiva, immigrati e, soprattutto, donne. Tutti appartenenti a categorie particolarmente esposte della popolazione lavorativa, trasformate in protagonisti di successo grazie ai continui investimenti (25 milioni di euro previsti per il 2003) e alla qualità del lavoro offerto, a tempo indeterminato per il 93% dei lavoratori, con ampie possibilità di usufruire di part-time (richiesto dal 35% dei lavoratori) anche ad hoc. "Riteniamo strategico - dichiara Felice Romeo, vicepresidente dell'associazione- promuovere e valorizzare al massimo la forte presenza femminile che caratterizza tutto il sistema Servizi e TurismoLegacoop Lombardia e siamo estremamente soddisfatti dei risultati conseguiti quest'anno, nel corso del quale la presenza femminile ha superato il 50% degli addetti totali.Le donne sono infatti portatrici di bisogni metropolitani e interpreti, rispetto alla percezione diffusa, di nuovi bisogni metropolitani emancipati. Non a caso nelle cooperative sociali la presenza femminile oltrepassa il 60%. Importante in proposito la sempre maggiore presenza femminile nelle cariche di rilievo: oltre ad essere presidenti di 90 cooperative, le donne siedono numerose nei consigli d'amministrazione, dove hanno raggiunto la soglia del 30%. La situazione di incertezza che domina i mercati produttivi e finanziari non ha fermato i programmi di sviluppo delle cooperative Servizi e Turismo lombarde: "Confermiamo tutti gli investimenti programmati per i prossimi 12 mesi. Anche per il 2003 - conclude Piseri - flessibilità organizzativa e certezza di un lavoro adeguato e correttamente retribuito saranno gli elementi fondanti del nostro sviluppo". 

UN SUCCESSO LE INIZIATIVE DI SOSTEGNO FINANZIARIO ALLO START-UP E IL NUOVO SERVIZIO DI ORIENTAMENTO E MEDIAZIONE CULTURALE PER PROMUOVERE L'INTEGRAZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI 
Milano, 20 novembre 2002 - Vorreste saperne di più sul modello cooperativo? Avete un'idea di business relativa ai servizi alle imprese e alle persone e volete confrontarvi sul business plan? Cercate un accesso al credito per far partire la vostra impresa? Nessun problema: potete rivolgervi al servizio di sostegno allo start-up che l'Associazione Servizi e Turismo Legacoop Lombardia mette a disposizione dei futuri imprenditori: orientamento, tutoring, formazione e un decisivo sostegno finanziario per la fase iniziale garantito da Confircoop, il Consorzio Finanziario Regionale Legacoop, sono gli strumenti messi a punto per aiutare le nuove imprese a stare sul mercato. "Accedere al credito è una possibilità reale - spiega Gianfranco Piseri, presidente dell'Associazione Servizi e Turismo Legacoop Lombardia - Nel 2002, tutte le start-up cooperative che hanno richiesto le garanzie finanziarie per l'avvio (30 su 60), hanno ottenuto il sostegno di Confircoop, con interventi da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000 euro. Per fissare un appuntamento basta rivolgersi agli uffici Servizi e Turismo Legacoop Lombardia di Milano, via Palmanova 22, tel. 02/28456223, oppure collegarsi al sito internet www.lombardia.legacoop.it Se il futuro imprenditore non è italiano entra in gioco anche il nuovo sportello multietnico, un servizio di orientamento e mediazione culturale per promuovere l'integrazione e il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici immigrati. Il servizio è rivolto a tutte le persone che vengono da altri paesi e desiderano creare una nuova impresa, o proporsi come lavoratori nelle nostre cooperative. E' anche rivolto a tutte le nostre cooperative che desiderano avvalersi di personale straniero e hanno bisogno di informazioni e orientamento. Dall'inizio dell'anno, oltre 200 persone e più di 250 cooperative si sono rivolte allo sportello multietnico Servizi e Turismo Legacoop Lombardia. "Ad oggi, all'interno della nostra associazione, i soci immigrati hanno oltrepassato quota 1.500 e hanno raggiunto l'8% del totale degli addetti. Provengono da 15 paesi e tre continenti e danno un contributo decisivo alla crescita del nostro sistema - dichiara Felice Romeo, vicepresidente dell'Associazione Servizi e Turismo Legacoop Lombardia -. Questa iniziativa ha reso più semplice e più accessibile l'integrazione lavorativa di molte persone, provenienti da paesi stranieri. Abbiamo voluto operare non solo in termini di informazioni sulle procedure da avviare e sulle modalità da perseguire, ma di condivisione di know-how sociali, con l'obiettivo di promuovere il benessere e migliorare la qualità della vita delle persone". Alla guida dell'iniziativa un'esperta del settore: Ainom Maricos, eritrea, milanese d'adozione, fondatrice della prima cooperativa multietnica italiana, componente della direzione di Legacoop Lombardia. 

LA COOPERATIVA PLACIDO RIZZOTTO DI LIBERA TERRA ADERISCE A CONAPI DAI TERRENI CONFISCATI ALLA MAFIA NASCERÀ UNA PASTA ARTIGIANALE PRESTO DISTRIBUITA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE 
Bologna, 20 novembre 2002 - Una pasta alimentare di qualità sarà ottenuta dal grano duro coltivato biologicamente su terreni appartenuti a Totò Riina: la produrrà Cooperativa Placido Rizzotto in collaborazione con Conapi mentre Mediterrabio la distribuirà con il marchio Libera Terra a partire da questo mese. La Cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra fa parte dell'Associazione Libera, nata nel '95 per iniziativa di Don Luigi Ciotti e di Rita Borsellino allo scopo di affiancare e rafforzare con un'opera di promozione sociale l'azione repressiva svolta nei confronti della mafia. La Cooperativa Placido Rizzotto infatti coltiva grano duro con metodo biologico sui circa 150 ettari di terreni confiscati alla mafia, che gestisce, in comodato, nel comune di Corleone (Pa). Prodotta in 7 formati tradizionali con metodo artigianale in un antico pastificio palermitano, essiccata a 40° per circa 48 ore: un prodotto di elevata qualità che si inserisce a tutto tondo nel tessuto economico da cui nasce. Conapi è divenuta dall'inizio di quest'anno cooperativa fra apicoltori e produttori biologici, ampliando la sua missione e la sua attività a tutto l'ambito della produzione biologica, in particolare quella vissuta con la determinazione di chi ad un prodotto speciale unisce un progetto altrettanto speciale. "Una scelta di campo produttiva ed alimentare che si rafforza ulteriormente con l'ingresso di progetti di qualità ma anche di spessore etico come quello di Libera Terra, a cui offriamo con entusiasmo il nostro supporto tecnico e di esperienza produttiva, insieme alla propulsione commerciale e distributiva di Mediterrabio, alla pari di tutti i nostri prodotti " spiega il presidente di Conapi Lucio Cavazzoni. Infolink: www.conapi.it 

G.R.E.: L'ASSEMBLEA DEI SOCI NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 
Milano, 20 novembre 2002 - Il gruppo G.R.E. (Grossisti Riuniti Elettrodomestici) - proprietario dei marchi Trony e Sinergy - annuncia la nomina del proprio Consiglio di Amministrazione per il triennio 2003-2005. L'Assemblea dei Soci G.R.E., tenutasi il 13 novembre scorso, ha provveduto alla nomina del nuovo CdA, riconfermando come presidente della società il dott. Giuseppe Ferlito e, come vice presidente, il sig. Natale Montebelli. Nella stessa sede sono stati inoltre confermati i consiglieri: Cesare Bernasconi, Onorato Damiano, Salvatore Fanni, Giuliano Sbaraini ed è stato nominato Antonio Mammola quale nuovo amministratore. 

UCRAINA: META PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE 
Roma, 20 novembre 2002 - In occasione della visita in Italia del Presidente dell'Ucraina, Leonid Kuchma, dal 26 al 28 novembre 2002, l'Ice organizza un evento promozionale di elevato profilo, mercoledì 27 novembre 2002 dalle ore 09.00 alle ore 18.00, presso la Sede di Roma. Il Presidente Kuchma ed il Prof. Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive, interverranno ai lavori per rivolgere alcune parole di saluto ai partecipanti dei due Paesi. (Il programma dei lavori sarà disponibile sul sito dell'Ice www.ice.it sotto la rubrica "Agenda".) L'Ucraina ha una popolazione di quasi 50 milioni di abitanti ed una superficie di quasi 700.000 chilometri quadrati, comparabile a quella della Francia, di cui circa il 58% è coltivato. Il basso livello di Prodotto Interno Lordo (Pil) pro capite del Paese, rilevabile dai dati ufficiali, è in parte mitigato dall'esistenza di un'economia non ufficiale che potrebbe raggiungere il 50% di quella ufficiale. Nell'anno 2000 si sono manifestate le prime inversioni di tendenza, confermate nel 2001 con un ritmo crescente (il PIL e la produzione industriale sono cresciuti rispettivamente, del 10.8% e del 16.9% da gennaio a luglio). Una combinazione di fattori relativamente pochi è stata decisiva nel conseguire tale risultato: il 40% del deprezzamento reale della moneta verificatosi nel 1998 - 1999, ha favorito l'acquisto di merci interne sostitutive delle importazioni e la competitività internazionale di settori industriali domestici; il settore delle esportazioni ha poi beneficiato della forte domanda di importazioni in mercati principali quali la Russia; la produzione della branche tradizionali dell'industria pesante è notevolmente aumentata e si è verificato un consistente rimpatrio dei capitali, grazie al miglioramento del clima d'affari; infine, lo Stato ha avviato riforme nel settore agricolo, smantellando le aziende collettive e ritirandosi dall'allocazione delle risorse e tentando di accrescere il credito commerciale alle aziende recentemente privatizzate. Malgrado il suolo ucraino sia uno dei più ricchi del mondo, i redditi agricoli sono caduti bruscamente dopo l'indipendenza, a causa della penuria di fertilizzanti e di altri fattori critici. La tanto attesa divisione delle aziende collettive ha favorito l'emersione di un mercato per l'affitto del terreno agricolo, ed ha generato nuove imprese e società miste, aprendo allo stesso tempo la strada per accresciuti crediti alle imprese agricole ucraine. A partire dal 2001, il credito privato al settore agricolo è stato reso possibile da un programma governativo di sussidi agli interessi e da migliorate prospettive di rendimento. L'approvazione di un codice agrario nell'ottobre 2001 ha quindi ampliato le prospettive di ristrutturazione. Il codice agrario ha chiarito il concetto di proprietà privata del terreno e garantito agli Ucraini il diritto di comprare la terra. La produzione primaria è cresciuta in importanza in confronto agli altri settori manifatturieri, con le industrie correlate all'acciaio ed all'energia in forte preminenza. Il settore della trasformazione agro-alimentare ha registrato una forte crescita negli ultimi anni ed è il maggior beneficiario di investimenti esteri diretti. Mentre la ripresa economica nel 2000 si è basata su settori manifatturieri a basso valore aggiunto, segnatamente metallurgia, la perdurante espansione nel 2001 è però stata meno dipendente dall'industria di base ed ha fornito qualche segno premonitore di progresso verso una base più ampia e più sostenibile di ripresa economica. Settori a più alto valore aggiunto (incluso l'impiantistica, l'industria alimentare e l'industria energetica) hanno contribuito in maniera determinante. In contrasto all'economia ufficiale, l'edilizia nell'economia parallela ha avuto una crescita esplosiva persino durante il profondo declino economico sofferto negli anni '90, grazie all'edilizia privata, soprattutto le abitazioni di campagna. Gli investimenti esteri si sono concentrati principalmente nell'industria alimentare, nel commercio interno, nella produzione di macchinario, nella lavorazione dei metalli. Alcuni settori hanno cominciato con successo un cammino di sviluppo basato su modelli di economia di mercato (p.e. agro-industria, tessile, altre industrie leggere), in altri predominano i cartelli dell'industria pesante costituita durante il regime sovietico, che mantengono la loro influenza imperativa sulla determinazione delle politiche governative. L'evento promozionale organizzato dall'Ice prenderà la forma di un "partnership forum", nell'ambito del quale saranno previsti incontri bilaterali con imprese ucraine ed una presentazione del potenziale di investimento del Paese, incluse le fonti di finanziamento bilaterale, comunitarie e multilaterali disponibili. Le banche interessate possono sottoporre documentazione sulle loro operazioni finanziarie verso l'Ucraina, da distribuire ai partecipanti, al seguente indirizzo di posta elettronica: cooperazione@ice.it . Imprenditori italiani che abbiano già avviato attività di collaborazione industriale in Ucraina saranno chiamati a testimoniare delle prospettive di accesso al mercato. Le aziende ucraine partecipanti all'evento dovrebbero essere circa 20, operanti nei settori dell'industria agro-alimentare, dell'industria leggera (tessile-abbigliamento, calzature e pelletteria), dell'industria metal-meccanica e della lavorazione del legno, inclusa la produzione di mobili, dell'edilizia e dei materiali da costruzione. Saranno presenti anche rappresentanti delle Regioni di Donetsk, Dnepropetrovsk, Lviv, che proporranno progetti di cooperazione. (Gli elenchi completi delle delegazioni istituzionale ed economica saranno disponibili sul sito dell'Ice (www.ice.it) sotto la rubrica "Agenda".) Per informazioni fax: 06/54218275 o 06/54220007 oppure al seguente indirizzo di posta elettronica: cooperazione@ice.it 

ARRIVA UNA GUIDA GRATUITA PER LE IMPRESE SUL MEDITERRANEO LOMBARDIA: RAPPORTI PIU' FREDDI CON I PAESI ISLAMICI. MA MILANO INCREMENTA 
Milano, 20 novembre 2002. Forti ma in flessione, a causa dei gravi avvenimenti di fine 2001, i rapporti economici con i paesi mediterranei - molti islamici - nel primo semestre del 2002 rispetto ai primi sei mesi del 2001. Nonostante un quadro italiano e lombardo di diminuzione (-15,4% di import e -5,3% di export per l'Italia; -12% di import e -4,4% di export per la Lombardia), a Milano, in controtendenza, tra il primo semestre 2001 e il primo del 2002 crescono del 21,5% le importazioni dai paesi del Mediterraneo, ed è più lieve la diminuzione delle esportazioni (- 3,6%). Tra le altre provincie lombarde segni positivi arrivano anche da Como sul versante dell'import (+21% l'import) e, riguardo all'export, da Pavia (+5,3%), Mantova (+4,8%) e Sondrio (+3,2%). Per supportare le imprese milanesi e lombarde che operano in quest'area Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, mette a disposizione la Guida al Mediterraneo. Uno strumento pensato e realizzato per gli imprenditori che vogliono saperne di più su Algeria, Cipro, Cisgiordania, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia. È una pubblicazione nata nell'ambito delle iniziative promozionali previste dall'Accordo di programma firmato tra il Ministero del Commercio con l'Estero, Unioncamere e Assocamere Estero con l'obiettivo di favorire lo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione. La guida si può richiedere gratuitamente al tel. 02 85155215 fax 02 85155227. Guida al Mediterraneo. La guida si divide in due parti. La prima raccoglie dati economici sull'area, sulle relazioni commerciali, sull'apertura economica. La seconda parte comprende le guide a ciascun Paese: Algeria, Cipro, Cisgiordania, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia. Interscambio forte nel 2001. Tra il 2000 e il 2001 crescono del 29,8% le importazioni milanesi dall'area mediterranea, mentre è in leggera diminuzione l'export che registra un - 3,3%. Positiva anche la situazione regionale: tra il 2000 e il 2001 l'import della Lombardia con i paesi del Mediterraneo è cresciuto del 9,9%, con la crescita record di Lodi (+73%), mentre per l'export la diminuzione è dell'1,6%. Le provincie più attive verso il Mediterraneo. È Milano ad avere la meglio in questo semestre tra le province lombarde con il 53,8% dell'export regionale, seguita da Bergamo con l'11,5%, Brescia con il 10,3%, Varese con l'8,1%. Per le importazioni prevale ancora Milano con il 38,2%, seguita da Cremona con il 21,4%, Mantova con il 10,7% e Pavia con il 10%. 

QATAR AIRWAYS APRE NUOVI UFFICI A KHARTOUM 
Milano, 20 novembre 2002 - Qatar Airways ha aperto i suoi nuovi uffici a Khartoum il 17 Ottobre 2002, rafforzando così la sua presenza nella capitale del Sudan con una grande cerimonia, presenziata da molte celebrità. Il Ceo della Compagnia Aerea, Akbar Al Baker, che ha diretto il team di Qatar Airways alla cerimonia di apertura a Khartoum, ha dichiarato:"L'apertura del nuovo ufficio Qatar Airways è preceduta dall'aumento della frequenza dei voli Doha -Khartoum: dagli attuali quattro voli a settimana a voli giornalieri dal 22 Novembre 2002. L'operativo dei voli per Khartoum avrà la partenza da Doha alle 11.30 con arrivo alle 15.15. Il ritorno è con partenza da Khartoum alle 16.15 per raggiungere Doha alle 19.30 locali. "Con l'apertura del nuovo ufficio e l'aumentare della frequenza a giornaliera, Qatar Airways sarà ora in grado di garantire ai propri clienti un servizio ancora migliore e poter aumentare l'accesso ai maggiori centri del Medio Oriente, dell'Asia e dell'Europa", ha dichiarato Al Baker. Sempre Akbar Al Baker ha detto che l'ufficio della Compagnia a Khartoum è stato aperto nel piano di sviluppo della Compagnia Aerea di aprire uffici nel mondo, particolarmente in città che fanno parte del crescente network della compagnia. Al Baker ha dichiarato che Khartoum era un'importante destinazione per Qatar Airways ed il nuovo ufficio posizionato al centro dell'hub commerciale della città, potrebbe essere di grande aiuto per i clienti che vogliono usufruire dei servizi della compagnia. Qatar Airways volerà sia con il moderno Airbus A300-600 che con l'A-320 sulla rotta Doha - Khartoum. Questi aeromobili sono conosciuti per la loro sicurezza ed il comfort. Il vettore nazionale del Qatar, Qatar Airways è la Compagnia Internazionale del Medio Oriente più in crescita ed è una delle compagnie con la crescita più rapida al mondo. Attualmente vola su oltre 35 destinazioni in Africa, Europa, il Medio Oriente e l'Asia. Qatar Airways ha pianificato l'ambizioso piano di sviluppo con la supervisione del proprio Chief Executive Officer Akbar Al Baker per alzare il numero di destinazioni ad oltre 50 e di raddoppiare la flotta nei prossimi due anni. 

QATAR AIRWAYS INAUGURA IL NUOVO VOLO DOHA - SHARJAH (EMIRATI ARABI) 
Milano, 20 novembre 2002 - Qatar Airways, una delle Compagnie aeree più in crescita al mondo, il 28 Ottobre 2002 ha inaugurato il volo Doha - Sharjah atterrando all'aeroporto di Sharjah alle 10 del mattino ora locale. Secondo Akbar Al Baker, Ceo di Qatar Airways, il mercato della nuova rotta Doha - Sharjah è una pietra miliare nei piani d'espansione di Qatar Airways, che porta a sei il numero delle nuove rotte inaugurate nel 2002 - con i voli verso Hyderabad pianificati dal 21 Novembre 2002. Akbar Al Baker ha dichiarato: "Ogni nuova destinazione inaugurata da Qatar Airways significa l'investimento e la fiducia che la compagnia aerea ha nell'espansione delle proprie attività attraverso il Medio Oriente, l'Europa e l'Asia". "... Siamo una Compagnia Aerea da osservare con molta attenzione" ha tenuto a precisare. Arrivando all'Aeroporto Internazionale di Sharjah, l'aeromobile A320 già dal primo volo a pieno carico, configurato con 12 posti in First Class e 132 in Economy, è stato accolto da una delegazione ufficiale dell'Aeroporto Internazionale di SharJah, da importanti personalità dell'Aviazione Civile e, naturalmente, dal management degli Emirati Arabi di Qatar Airways e dai media. L'operativo dei voli sarà di due volte la settimana e gli orari dei voli per Sharjah sono stati attentamente schedulati per garantire facili collegamenti verso tutte le altre destinazioni. Il volo numero QR 178 parte da Doha tutti i lunedì alle 8.00 a.m. ed arriva a Sharjah alle 10.00 a.m. ora locale. Il volo QR 179 parte dopo un'ora, alle 11.00 a.m. da Sharjah ed arriva a Doha alle 11.00 a.m., così da rendere perfetti i tempi per i collegamenti con il resto dei voli per il Medio Oriente e l'Europa. La rotta Doha-Sharjah opera anche il giovedì con il volo QR 176 che parte da Doha alle 10.30 p.m. ed arriva a Sharjah alle 10.30 p.m. ora locale. Il volo QR 177 riparte dopo 45 minuti, alle 11.15 ed atterra a Doha alle 11.15 p.m. ora locale ed è stato progettato per facilitare tutti i collegamenti con il Medio Oriente ed il Subcontinente. Con questi nuovi voli, Qatar Airways porta a 43 il numero dei voli settimanali dagli Emirati Arabi - 21 voli settimanali da Dubai, due voli settimanali da Sharjah e 20 voli settimanali da Doha. Qatar Airway volando adesso verso oltre 35 destinazioni in Africa, Europa, Medio Oriente ed Asia ha raggiunto l' ambizioso traguardo, grazie alla preziosa amministrazione del Chief Executive Manager Akbar Al Baker, di alzare il numero delle destinazioni ad oltre 50 e raddoppiare la flotta nei prossimi due anni. 

SEMPRE PIÙ RIDOTTO IL CONTRIBUTO DELL'AMMINISTRAZIONE ALLA SOCIETÀ APPROVATA LA RICAPITALIZZAZIONE DI MILANOSPORT SETTE MILIONI DI EURO CHE PORTANO A 10 IL CAPITALE SOCIALE 
Milano, 20 novembre 2002 - Ammonta a sette milioni di euro la ricapitalizzazione di MilanoSport, la S.p.a. di proprietà comunale, approvata questa mattina in Giunta Comunale. Il capitale sociale sarà quindi di 10milioni di euro. La società si avvia ad un giro di affari di 15 milioni di euro l'anno. MilanoSport ha ora in gestione 32 impianti comunali, di cui 16 acquisiti quest'anno, mentre si attende il nulla osta da parte della Sovrintendenza ai Beni storici per la concessione dell'ultimo impianto, l'Arena Civica. La società ha come obiettivo precipuo il risanamento gestionale e il pareggio dei conti degli impianti sportivi, che con la gestione comunale realizzavano entrate inferiori al 20per cento dei costi di gestione. Ed infatti quest'anno il contributo da parte del Comune ( che va a ripianare il passivo di bilancio annuale di MilanoSport) è diminuito rispetto allo scorso anno,, nonostante i 16 impianti in più da gestire: 1.956.000 €, rispetto ai 2.100.000 € del 2001. "La ricapitalizzazione ha un'importanza cruciale per la società - commenta l'assessore allo Sport e Giovani Aldo Brandirali -, perché da questa dipende la possibilità di fare urgenti opere di manutenzione straordinaria su impianti lasciati a se stessi ormai da troppo tempo". Il risanamento gestionale, che dovrebbe portare all'autonomia finanziaria entro il 2010, ha avuto in questi anni due punti di forza in particolare: da un lato l'ottimizzazione dei servizi alla persona, con l'introduzione di corsi al pubblico remunerativi per la società e che vanno a valorizzare tutti gli spazi e le sale delle strutture finora rimaste inutilizzate; dall'altro lato le entrate ottenute attraverso la sponsorizzazione degli impianti. "MilanoSport è molto importante tra le società comunali- sottolinea Brandirali -: il fatto di poter ottenere degli utili attraverso l'estensione dei sevizi alla persona permette di reinvestire danaro su tutti quegli impianti sportivi che non sono assolutamente remunerativi ma sono fondamentali per avere la varietà di discipline che si conviene a una città come Milano" 

DA FIRENZE RIPARTONO LE NUOVE FIERE DELLA MODA TECNOLOGIA AVANZATA E SOLUZIONI CLASSICHE, INTEGRATE IN UN NUOVO CONCETTO DI VENDITA DEL "MADE IN ITALY. 
Firenze, 20 novembre 2002 - Nasce a Firenze Fashion Global Fair (Fgf) il primo polo fieristico virtuale che ospita al proprio interno fiere esclusivamente professionali dedicate alla moda "Made in Italy" (Abbigliamento Uomo, Abbigliamento Donna, Pelletteria e Calzature). Fgf Leather & Shoes (14 marzo 2003 - Settembre 2003), per il settore pelletteria e calzature, inaugurerà il polo fieristico Fashion Global Fair e sarà seguita da Fgf Man (Giugno 2003) e da Fgf Woman (Settembre 2003). In Fgf si svolgono tutte le funzioni e le attività proprie delle manifestazioni del settore, integrando le metodologie da tempo consolidate agli avanzati linguaggi e strumenti del web. Rispetto alle tante iniziative finora attuate su Internet, Fgf si distingue perché è un punto d'incontro tra buyer e produttori di abbigliamento, un sito professionale che incrementa e facilita i contatti tra gli operatori. Per la grafica e i contenuti, ciascuna fiera di Fgf è strutturata come una fiera fisica: ogni azienda dispone di un proprio stand, aggiornabile e personalizzabile in ogni momento, nel quale la qualità e le particolarità di ogni prodotto esposto possono essere apprezzate attraverso foto ad alta risoluzione ed un innovativo software che permette di ingrandirne tutti i particolari. Le descrizioni accurate, i dettagli tecnici e le sfilate in streaming completano l'informazione necessaria alla valutazione dei prodotti. Inoltre, a salvaguardia della propria creatività, le aziende produttrici potranno scegliere quali prodotti esporre a tutti i visitatori della fiera e quali invece mostrare in un'area riservata solo ai buyer da esse preventivamente abilitati. La comunicazione espositore-buyer è costantemente assicurata dagli avanzati sistemi di conversazione on line che le ditte produttrici e i compratori avranno a disposizione, ognuno in un proprio "centro di controllo". Accanto agli stand individuali, Fgf comprende anche una serie di Aree Tematiche che sostengono le relazioni fra i vari stadi del processo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito. In virtù del proprio carattere innovativo e delle sue applicazioni, Fgf è destinata a crescere proprio fra la categoria dei buyer attenti ai vantaggi dei contatti on-line. Una scelta vincente perché la rete Internet, supportata da una tecnologia avanzata che ne ha ridotto enormemente i limiti, viene utilizzata come un vero e proprio strumento di lavoro, diffuso in tutti i principali mercati della moda, destinato a integrare i tradizionali canali di vendita. Infolink: www.fashionglobalfair.com  www.fgf.biz 

IL CENTENARIO DELLA PRESTIGIOSA AZIENDA MANTERO 
Milano 20 novembre 2002 Un nome che è sinonimo di alta qualità nella seta e sinonimo anche di alta qualità italiana in senso lato. Il territorio dove si radica l'azienda Mantero è quello, comasco, che storicamente ha legato la sua fama all'industria serica. La società Mantero, partita da un iniziale commercio di seta, ha raggiunto una dimensione di grande azienda, leader sul mercato internazionale, in grado di offrire un livello impareggiabile di consulenza creativa e di completa assistenza alla sua diversificata clientela internazionale per tessuti ed accessori in seta, fibre naturali e man-made. Nell'arco di 100 anni la Mantero ha sviluppato una preziosa sinergia tra innovazione, creatività e tradizione, cosa che le ha permesso di ottenere l'apprezzamento dei più importanti stilisti di moda Chanel, Dior, Dolce & Gabbana, Dries van Noten, Gucci, Prada, Ralph Lauren, Paul Smith. A loro l'azienda offre una preziosa consulenza per lo sviluppo e la realizzazione di tessuti serici e non di altissima qualità. Fondata nel 1902 da Riccardo Mantero, l'azienda raggiunge in breve tempo un rapido sviluppo che la porta negli anni 60 ad aprire l'attuale stabilimento di Grandate dove vengono riuniti ed ottimizzati i processi di tintura, stampa e finitura dei tessuti. Mantero in quegli stessi anni instaura rapporti commerciali. tutt'ora in corso, con i più prestigiosi nomi della moda mondiale. A fronte di questo processo di internazionalizzazione negli anni 70 vengono aperti gli uffici di New York, Parigi e Hong Kong. All'inizio degli anni '80. a sostegno di una crescita continua, viene attuata una sostanziale riorganizzazione aziendale unitamente a un notevole incremento degli investimenti in tutte le aree produttive. L'azienda, che realizza i prodotti interamente al suo interno con un ciclo di produzione integrato: dal filo al prodotto finito, comprendente impianti di tessitura, tintoria, stampa e finissaggio, annovera tra i punti di forza che le permettono la realizzazione di accessori e tessuti di assoluta avanguardia: una ricerca altamente specializzata continuamente supportata dall'immenso patrimonio offerto dagli archivi risalenti ai primi anni del XIX e ai continui investimenti per la tecnologia più innovativa e all'avanguardia. Mantero Seta Spa Via Volta 74, 22100 Como. Tel. 031 3211 - Fax 031 321310- Infolink: www.mantero.com 

RESTYLING AL DONEY DI VIA VENETO 
Roma, 20 novembre 2002 - A partire da ieri il Doney, luogo di incontro di via Veneto, ospita una serie di appuntamenti cultural-mondani della città di Roma. Il restyling del Doney fa parte della ristrutturazione dell'Hotel Westin Excelsior, avviata da Starwood Hotels & Resorts Woldwide, Inc. nel 2000, che riguarda sia gli interni che gli esterni del celebre albergo romano. I nuovi elementi di arredo giocano sui colori rosso e nero, con grandi tappeti intarsiati con elementi geometrici, divani accoglienti e pouff, che si alternano a tavoli di diverse forme e altezze, decorazioni con petali di fiori, candele e candelabri. Il Doney è aperto tutti i giorni e, a partire dalle ore 19, propone ricchi aperitivi accompagnati da un vasto buffet con la possibilità di proseguire in un light dinner con piatti diversi e sfiziosi o un semplice drink dopo cena. Inoltre, cocktail e musica lounge creano l'atmosfera giusta per il nuovo punto di ritrovo della mondanità romana ed internazionale. Il concetto del nuovo Doney, dell'Hotel Westin Excelsior, si attua grazie alla proficua sinergia con la società di pubbliche relazioni To Do Communication e rientra nel più ampio progetto iniziato nel 2000 con il Diana Garden presso l'Hotel Diana Majestic di Milano, proseguito poi con il Coast di Porto Cervo, presso l'Hotel Cervo in Costa Smeralda. La To Do Communication si unisce in questa iniziativa romana all'agenzia Where To Go Production di Mila Monaco ed Ursula Seelenbacher da anni sulle scene della mondanità romana con la collaborazione di Giuseppe Bambagini. 

MILANO E LUGANO: COME VIVERE LA CITTÀ UN CONVEGNO CHE HA MESSO A CONFRONTO DUE POLITICHE URBANISTICHE
Lugano, 20 novembre 2002 - L'assessore allo Sviluppo del Territorio ha partecipato oggi al convegno "Milano e Lugano come vivere la città" promosso dalla Ssic, Società Svizzera Impresari e Costruttori - Sezione Ticino. Presenti al dibattito Giorgio Giudici Sindaco di Lugano, Dante Gilardi Presidente Ssic - Sezione Ticino e Marco Cameroni, Console Generale di Svizzera a Milano. Al centro della conferenza i temi dello sviluppo economico e dell'urbanizzazione: risulta sempre più necessario approfondire, nel contesto degli accordi bilaterali, la cooperazione, i rapporti professionali, culturali e politici nella realtà transfrontaliera, senza dimenticare l'importanza di tenere vivo il legame tra cittadini e istituzioni Questi temi molto sentiti nelle realtà di Milano e Lugano, sono stati sviluppati da relatori di primo piano che si confrontano quotidianamente con lo sviluppo sostenibile dei rispettivi centri urbani. Alcune delle cause del ritardo dell'adeguamento della pianificazione urbanistica di Milano rispetto alle esigenze di una realtà sociale ed economica, che è in continua e dinamica trasformazione, sono state individuate in una mancanza di coordinamento tra i diversi livelli istituzionali che nel recente passato ha caratterizzato il rapporto tra città capoluogo e la sua regione. "Grande energia è quindi stata posta nel ricostruire un rapporto solido e costruttivo tra le diverse istituzioni"- ha spiegato Verga, e ha poi aggiunto: "non solo a livello politico, ma estendendo anche a livello delle strutture una cultura della collaborazione". I principali risultati che sono derivati sono una forte attività legislativa innovativa da parte della Regione Lombardia, capofila della cultura del trasferimento dei poteri dello stato, dallo stato centrale alle regioni, ed una forte attività di concertazione della pianificazione territoriale da parte della Provincia di Milano."Una politica urbanistica comunale - ha continuato Verga - richiede un' azione di coordinamento con i diversi contesti territoriali dei temi dell'azione politica e tecnica in particolare: politiche ambientali e dei sistemi dei parchi e del verde urbano come strategia di sviluppo territoriale, politiche insediative e nuove operazioni di sviluppo, riuso di aree dismesse e collocazione di grandi funzioni strategiche di livello metropolitano, riqualificazione delle direttrici infrastrutturali di penetrazione in città sia viabilistiche che su ferro, sviluppo dell'assetto logistico". L'azione di costruzione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è una concreta risposta alla necessità di un quadro di riferimento strategico di area vasta all'interno del quale valutare la politica di sviluppo della città, il metodo di cooperazione e di coalizione tra istituzioni, è la via per definirne i contenuti nel rispetto dei campi di competenza e delle priorità, solo così l'azione sul territorio sarà efficace ed efficiente e libererà le energie e le potenzialità del territorio milanese. In tal senso la cooperazione e lo scambio di esperienze tra Milano e Lugano rappresenta un ottima testimonianza. L'assessore Verga ha illustrato i grandi progetti urbanistici che Milano ha in cantiere e che proprio in questi giorni sono in mostra all'Urban Center, come quello di Montecity-Rogoredo, il programma integrato di intervento che interessa l'area di trasformazione più estesa d'Europa, con una superficie complessiva di oltre un milione di mq. Una "città nella città" comprensiva del Centro Congressi che sarà per Milano il punto sintetico di ritrovo e di dibattito, un grande parco, con funzioni pubbliche, un'area commerciale, una multisala ad alta tecnologia, residenze, uffici, alberghi. L'assessore Verga ha poi illustrato il progetto di riqualificazione Garibaldi-Repubblica, dove verranno insediati la città della moda, del design e della comunicazione, il Polo istituzionale con la nuova sede della Regione Lombardia e i nuovi palazzi del Comune e della Provincia, il campus. Tutte funzioni che esprimono il consolidarsi e lo sviluppo di ricchezze socio economiche, culturali e di immagine della città. 

FORMAZIONE: 15 CORSI GRATUITI PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO 
Milano, 20 ovembre 2002 - Giovani e adulti, diplomati e laureati, interessati a nuove opportunità di lavoro nei settori: turismo, nuove tecnologie, no profit e imprese sociali, artigianato, e-learning, internazionalizzazione delle piccole imprese, pari opportunità e imprenditorialità femminile, consulenza economica alle famiglie. Sono queste le 240 persone che Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, insieme a importanti partner, sta cercando per la realizzazione di progetti formativi promossi e cofinanziati da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e Fondo Sociale Europeo. La partecipazione è gratuita, sono previsti rimborsi e la sede è Milano a partire dalla seconda metà di dicembre 2002 con frequenza obbligatoria. L'ammissione ai corsi è subordinata a prove di selezione. Al termine dei corsi sarà rilasciato dalla Regione Lombardia un attestato finale. Le domande di ammissione alle selezioni dovranno essere presentate entro e non oltre il 6 dicembre e dovranno pervenire presso Formaper - Segreteria Corsi Fse, via Camperio, 1 20123 Milano. I bandi dei corsi sono consultabili sul sito internet www.formaper.com oppure possono essere richiesti alla Segreteria Corsi Fse Formaper Via Camperio, 1 20123 Milano Tel. 02/8515.5327 - 5733 Fax 02/ 85155331 E-mail: relazioni.esterne@formaper.com   I corsi Turismo, ecco i corsi del settore: "Bed & Breakfast - La tua casa impresa nell'ospitalità"; "Esperto/a nella valorizzazione e promozione del sistema turistico locale"; "Tecniche per imprenditori/imprenditrici di turismo culturale"; "Nuove tecnologie, marketing e turismo: gli orientamenti lavorativi per l'ingresso nel mercato del lavoro"; "Esperto/a nel food and beverage di una struttura alberghiera". 16 per ogni corso: giovani maggiorenni e adulti, occupati, inattivi o in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore o laurea, sono queste le persone che possono partecipare. Per alcuni corsi costituisce titolo preferenziale la conoscenza dell'informatica di base, per altri le lingue straniere; la durata varia a seconda dei corsi, si va da un minimo di 600 ore ad un massimo di 800 suddivise in teoria, esercitazioni pratiche, tirocinio/stage. I corsi avranno inizio dal 16 al 19 dicembre, saranno con frequenza giornaliera obbligatoria di 6 o 8 ore a seconda del corso e si terranno tutti a Milano presso Formaper - Via Camperio, 1. E' previsto il pasto giornaliero per tutti in base alle effettive presenze. Per quanto riguarda la net economy sono disponibili 3 corsi: "Esperto/a di reti e di sicurezza sul web"; "Diventa consulente di e-business" e "Database administrator - Esperto/a nella gestione e programmazione di database". Sono tutti rivolti a 16 persone: giovani maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore. Il primo corso si propone di formare una figura professionale di consulente di progettazione e amministrazione reti e di sicurezza informatica in grado di fornire un supporto professionale alle piccole e medie imprese nella gestione e protezione del sistema informativo e del sito web. Il secondo corso si propone di formare una figura professionale di consulente di e-business in grado di supportare professionalmente le piccole e medie imprese nello sfruttamento delle potenzialità connesse all'introduzione nella propria azienda dell'e-business, a livello intranet, extranet ed internet. Il terzo corso si propone di formare una figura professionale di consulente esperto di Database-Data Mining e Data Warehouse in grado di fornire un supporto professionale alle piccole e medie imprese nella gestione dei dati aziendali. La durata varia a seconda dei corsi l'inizio è fissato per tutti il 19 dicembre 2002. Per il no profit e imprese sociali sono previsti i corsi "esperto/a di marketing sociale e fund raising" e "Esperto/a giuridico-amministrativo per il no profit e le imprese sociali". Sono rivolti a 16 persone: giovani maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore. Costituiscono titoli preferenziali la conoscenza dell'informatica di base, il possesso di un pc, esperienze pregresse in organizzazioni non profit e imprese sociali e l'attitudine e la motivazione al lavoro in questo specifico ambito. Il primo corso si propone di formare una figura professionale di consulente in grado di implementare interventi di marketing sociale e found raising sia per imprese sociali e organizzazioni non profit che per imprese profit interessate ad applicare strategie di marketing attente alla dimensione sociale. Il secondo corso si propone di formare una figura professionale di consulente in grado di supportare le organizzazioni di Terzo Settore e le imprese che offrono servizi alla persona e di pubblica utilità relativamente agli aspetti giuridico amministrativi. Per entrambi la durata del corso è di 600 ore. Si inizia il 19 dicembre 2002. Termine dei corsi: maggio 2003. Frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore giornaliere. Il corso si terrà a Milano presso Formaper - Via Camperio, 1. Per l'e-learning c'è il corso "Tutor on line e project managing nell'e-learning". E' rivolto a 16 persone: giovani maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore. Costituisce titolo preferenziale la conoscenza dell'informatica di base. Il corso si propone di formare una figura professionale di tutor on line esperto di project managing nell'e-learning capace di assumere un ruolo di supporto nell'ambito di corsi di formazione a distanza del tipo web-based training. La durata del corso è di 800 ore (320 ore di teoria, 240 ore di attività pratiche e 240 ore di stage), avrà inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di maggio 2003, con frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore. Il corso si terrà a Milano presso la sede Formaper in Via Camperio, 1. E' previsto un buono pasto giornaliero di Euro 5,25 netti in base alle effettive presenze. Per quanto riguarda l'artigianato c'è il corso "Mettersi in proprio nell'artigianato artistico locale". Corso rivolto a persone: 16 giovani maggiorenni e adulti, inattivi in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore. Il corso si propone di formare una figura professionale di imprenditore/imprenditrice nell'artigianato artistico e culturale di consolidata tradizione regionale. La durata del corso è di 600 ore (216 ore di teoria, 160 ore di esercitazioni pratiche e 224 ore di stage), avrà inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di giugno 2003, con frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore. Consulenza economica alle famiglie è un altro settore, per il quale è stato organizzato il corso "Infomediario/a: consulente economico della famiglia". E' rivolto a 16 persone: giovani maggiorenni e adulti, inattivi in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore. Costituiscono titoli preferenziali la conoscenza dell'informatica di base e essere laureandi o laureati in discipline umanistiche, economiche o giuridiche. Il corso si propone di formare una figura professionale di consulente economico per la famiglia, un intermediario di informazioni, specializzato nella consulenza e nel supporto ai consumatori, anche con modalità web, in merito alla gestione del risparmio famigliare. La durata del corso è di 600 ore (360 ore di attività teorico/pratiche e 240 ore di stage), avrà inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di maggio 2003 con frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore. Il corso si terrà a Milano presso Formaper - Via Camperio, 1. E' previsto un buono pasto giornaliero di Euro 4,00 netti in base alle effettive presenze. Un altro tema importante le pari opportunita' e l'imprenditorialita' femminile, per questo è previsto il corso Esperta/o in pari opportunità ed imprenditorialità femminile: rappresentanza e leadership. Corso rivolto a 16 persone: giovani maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o disoccupate o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore. Costituiscono titoli preferenziali la conoscenza dell'informatica di base, il possesso di un pc, modem, collegamento a internet e essere laureandi o laureati in discipline umanistiche. Il corso si propone di formare una figura professionale di esperta/o in pari opportunità ed imprenditorialità femminile, che sia in grado di operare all'interno di enti pubblici e privati, capace di leggere il territorio e rafforzare il ruolo delle donne in chiave imprenditoriale e di pari opportunità. La durata del corso è di 600 ore (332 ore di teoria, 58 ore di attività pratiche e 210 ore di stage), avrà inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di luglio 2003, con frequenza giornaliera obbligatoria di 6 ore Infine l'internazionalizzazione con il corso: "Esperto di internazionalizzazione per la Pmi", rivolto a 16 persone: studenti laureandi o laureati in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità, con conoscenza della lingua inglese. Il corso si propone di formare una figura professionale di esperto nei processi di esportazione e internazionalizzazione di una piccola impresa. La durata del corso è di 600 ore (144 ore di teoria, 216 di esercitazioni pratiche, 240 ore di tirocinio/stage, di cui 40 all'estero), avrà inizio il 16 dicembre 2002. 

ASSOGIOCATTOLI PRESENTA: "TROVATE IL TEMPO PER I GIOCATTOLI" GUIDA PER TRASCORRERE SERENAMENTE IL TEMPO GIOCANDO IN FAMIGLIA. "30 MODI PER GIOCARE 30 MINUTI" 
Milano, 20 novembre 2002 - E' stata presentata ieri presso lo Spazio Sironi di Milano la nuova iniziativa di Assogiocattoli, l'Associazione Italiana Imprese Addobbi e Ornamenti Natalizi, Giocatoli, Giochi e Modellismo, Articoli di Puericultura. L'Associazione dedica una mini-guida ricca di suggerimenti pratici a tutti quei genitori che vogliono riscoprire il piacere e il valore del gioco. La guida sarà distribuita nel mese di dicembre in tutte le edicole italiane, in numerosi punti vendita e in occasione delle più importanti manifestazioni del settore. Sarà, inoltre, a disposizione di tutti i genitori che ne faranno richiesta presso la Segreteria dell'Associazione. L'iniziativa è stata fortemente voluta dal Presidente dell'Associazione, Roberto Bonazzi, che visto l'avvicinarsi del Natale, ha pensato di realizzare un vademecum per sensibilizzare le famiglie nella scelta e nell'acquisto dei giocattoli. In quanto associazione d'imprese, Assogiocattoli vuole sensibilizzare i genitori attraverso quest'iniziativa che intende ricordare l'importanza dell'attività ludica e la funzione dei giochi e dei giocattoli come strumenti e supporti per la crescita. Il messaggio più importante che Assogiocattoli vuole trasmettere è di trovare il tempo per giocare. Giocare è una componente essenziale della crescita: i bambini che giocano sono fisicamente più attivi, più creativi, divertenti, immaginativi, affettivamente aperti, curiosi e comunicativi... sanno stare al mondo! Giocare, infatti, li incoraggia a parlare, a muoversi, ad usare la fantasia e la creatività. Inoltre, giocare insieme alla famiglia fa sentire il bambino protetto e amato e lo fa crescere forte e indipendente. La presentazione di questa guida, infatti, vuole essere uno spunto di riflessione sul mondo dell'infanzia, in particolare, su una delle sue componenti più significative quali quella del gioco, vista attraverso diverse ottiche. Susanna Messaggio - presentatrice televisiva ed esperta in puericultura, dottoressa in psicopedagogia - ha accettato con entusiasmo di presentare la Conferenza Stampa. La Dottoressa Messaggio, attenta alle esigenze del bambino e ai mutamenti del mondo che lo circondano, interviene sul valore del gioco e sull'importanza del ruolo che ricopre nello sviluppo del bambino. L'iniziativa è commentata, oltre che da Roberto Bonazzi, da Gianfranco Ranieri, Vice Presidente E. A. Salone Internazionale del Giocattolo e da Luigi Viganò, Vice Presidente Assogiocattoli. Visto l'approssimarsi del Natale, Ranieri ricorda che il festeggiare le ricorrenze attraverso la decorazione delle case e degli ambienti in generale non è soltanto un'usanza natalizia ma rappresenta un modo di condividere l'allegria anche in occasione di altre festività, quali, per esempio, l'Epifania, il Carnevale, la Pasqua, Halloween ed i compleanni. Il rapporto che lega il mondo dell'infanzia all'industria è il tema affrontato da Viganò; un'industria che si impegna a realizzare una gamma di prodotti in grado di soddisfare le esigenze dei bambini e dei loro genitori per offrire loro un corretto supporto per crescere nel modo migliore. 

ARTIGIANATO IN FIERA: E' FESTA PER I BAMBINI CON "LA CASA DI SUSANNA 
Milano, 20 novembre 2002 - La "Casa di Susanna" giunge quest'anno alla sua quarta edizione. Storicamente collocata in Piazza Duomo, quest'anno diventa più grande occupando 2000 mq all'interno della prestigiosa Mostra Mercato Internazionale dell'Artigianato " Artigiano in Fiera" di Milano, che nella scorsa edizione ha registrato un'affluenza di oltre 1 milione e 300 mila persone. Come è tradizione, si svolgerà nel periodo pre-natalizio con una durata di nove giorni, dal 30 novembre all'8 dicembre, durante i quali i bambini potranno divertirsi giocando con una pista di macchinine elettriche, con giochi al computer e dove si potrà vivere in un mondo di giocattoli , con tutte le novità in anteprima per il Natale. Il progetto "Casa di Susanna" nasce da un'idea di Susanna Messaggio, nota conduttrice televisiva e psicopedagogista, da sempre legata al mondo dei bambini. E' strutturato come una vera casa con stanze dedicate al mondo dell'infanzia divise per fasce di età. Assogiocattoli sarà presente alla "Casa di Susanna" per la promozione della campagna "30 modi per giocare 30 minuti". Molto interessanti i laboratori didattici e formativi con annesse le scuole di pittura, scultura e di murales con colori ad acqua per liberare la fantasia, curati da esperti psicopedagogisti. Non mancheranno i laboratori sulle percezioni: vista, tatto, udito, odorato, gusto, per migliorare la sensibilità del nostro organismo. Ci sarà un laboratorio creativo , dove si vedrà come nascono i famosi cartoni animati. Saranno strutturati giochi per migliorare le qualità motorie con particolare attenzione alla motricità fine e al coordinamento per i più piccoli attraverso una mini palestra. Non mancherà l'animazione proposta con spettacoli interettavi che vedranno la presenza di piccoli attori. Il gruppo di mini cantanti-attori " le meleverdi" dal 2 al 6 dicembre con la regia di Mizzi Amoroso. Per l'occasione saranno presenti delle guest-star dello spettacolo domenica 1 dicembre dopo lo spettacolo di magia, canterà per voi, alle ore 17 la mitica Cristina D'Avena. Sabato 30 novembre lo spettacolo, sempre alle 17, di Tatiana dello Zelig. Maghi, fatine e cantastorie tutti i giorni. Grande novità di quest'anno, il Baby Club in cui i bambini, affidati alle esperte mani delle assistenti all'infanzia, potranno giocare e divertirsi con giochi didattici, di società e di ruolo, mentre i genitori si dedicano agli acquisti di Natale. Le mamme avranno a disposizione una beauty farm dove rilassarsi con massaggi, terapie e trattamenti per i capelli. Dall'isola del benessere i fanghi e le maschere di Ischia, per la prima volta in città. Non mancherà lo spazio per conoscere le attività dei bambini di Anffas (Associazione nazionale Disabili Intellettivi e Relazionali) e Alisb (Associazione Lombarda Idrocefalo e Spina Bifida) e come basta poco per essere utili socialmente. Sarà questa l'occasione di ricevere un simpatico regalo donando qualche Euro a favore dei bimbi del Molise. Vi aspettiamo! 

GRANDE DISTRIBUZIONE E PRODOTTI TIPICI: UN PATTO PER LA QUALITA' 
Milano, 20 novembre 2002 - Si è svolta presso l'Expo dei Sapori la tavola rotonda dal titolo "Grande distribuzione, prodotti tipici e qualità alimentare". promossa dalla Dir. Generale Agricoltura della RegioneLombardia e dalle riviste Gdoweek e Al Food&Grocery del Gruppo Editoriale Agepe. Il dibattito, moderato dal Direttore di Gdoweek e AL Food&Grocery Luigi Rubinelli, ha aperto un dialogo tra gli esponenti delle principali catene della Grande Distribuzione (Carrefour, Gruppo Lombardini, Esselunga, Sma Auchan) e i rappresentanti dei consorzi delle aziende agro-alimentari (Coldiretti Lombardia, C_i_a. Lombardia, Federlombarda Agricoltori), al fine di favorire la diffusione e la valorizzazione del patrimonio di prodotti tipici italiani tra i consumatori. Come ha infatti sottolineato l'Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Viviana Beccalossi, solo un'attenta collaborazione tra I tituzioni, Grande Distribuzione e produttori può garantire la tutela della, sicure= dei consumatori e promuovere un'educazione e una consapevolezza nei. confronti c el patrimonio di prodotti tipici italiani, sempre più ricercati dal grande pubblico. ` A questa sfida la Grande Distribuzione sembra aver già iniziato a rispondere con precise scelte che coinvolgono non solo le strategie commerciali, ma l'intera filiera produttiva del tipico, per soddisfare le esigenze di un consumatore s mpre più esperto. L'introduzione di marchi esclusivi per la Grande Distri uzione, per esempio,'è una soluzione sempre più diffusa nella Gdo, in quanto garanzia di ualità e strumento di salvaguardia dei patrimonio gastronomico italiano: sottoponendo la pro uzione delle piccole aziende fornitrici a rigidi processi dì controllo, infatti, la Grande Distribu ione si prende carico delle esigenze di sicurezza del consumatore, creando con esso una so a dì "patto di fiducia" e promuovendo una vera e propria cultura del prodotto tipico. Grande importanza nei confronti dei consumatore ivestono anche la tracciabilità e la trasparenza delle informazioni relative ai prodotti: la possibilità di risalire al responsabile di ogni singola fase dell'attività di filiera costituisce un me zo concreto per favorire lo sviluppo di tutto il processo senza stravolgere la produzione, applicando controlli costanti e potendo così fornire al consumatore un'infomazione sempre più chiara e dettagliata, capace di valorizzare anche la piccola azienda produttrice attraverso le informazioni sull'etichetta. Di fronte a queste scelte i rappresentanti delle aziende produttrici hanno orientato il dibattito sull'importanza del far coincidere la produzione del tipico con le logiche della Gdo: la risposta della Grande Distribuzione a questa sfida non devono essere solo strategie di marketing, ma un vero e proprio progetto ambientale, che tenga più conto dei produttori e non comprima solo la fase produttiva per ottonere prezzi congrui, minando così le basi della qualità. I produttori devono poter entrare nella filiera da protagonisti, contribuendo all'educazione dei consumatori insieme alla Grande Distribuzione. Un patto fra i vari attori della filiera, mirato ad ottenere la qualità reale dei prodotti e la fiducia dei consumatori: sono queste dunque le sfide aperte dal dibattito, che ha rappresentato solo l'inizio di un dialogo necessario e destinato ad approfondirsi nel prossimo futuro. Sono intervenuti alla tavola rotonda: Viviana Beccalossi (Vicepresidente Giunta Regionale Lombardia e Assessore all'Agricoltura), Angelo Arrigoni (resp. prog.Terre d'Italia di Carrefour), Roberto Colombo (Gruppo Lombardini), Pierluigi Stoppelli (Dir, Acquisti Freschi Esselunga), Alberto Miraglia (Gruppo Rinascente), Nino Andena (Pres. regionale Coldiretti Lombardia), Umberto Borelfi (Pres, regionale C.i.a. Lombardia), Pasquale Gervasini (vicepresidente Federlombarda Agricoltori). Moderatore: Luigi Rubinelli (direttore Gdoweek e Al Food&Grocery). 

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