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20 NOVEMBRE 2002
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA UNA
GUIDA PER LA PARTECIPAZIONE AL SESTO PROGRAMMA QUADRO (6PQ)
Bruxelles, 20 novembre 2002 - La
Commissione europea ha pubblicato una guida per il sesto programma quadro
(6PQ), dal titolo "Participating in European research"
(Partecipare alla ricerca europea). La guida fungerà da fonte
d'informazione e assistenza per i privati o le organizzazioni che desiderano
approfondire la conoscenza dei programmi e delle attività previste
nell'ambito del 6PQ. Il documento illustra gli aspetti fondamentali degli
obiettivi e dei meccanismi del 6PQ ed è stato concepito come un manuale di
riferimento, piuttosto che una guida esaustiva. Ecco alcuni esempi dei
capitoli inclusi nella guida: Che cos'è il sesto programma quadro? Chi può
partecipare? Come partecipare al 6PQ? Quali sono le priorità tematiche del
6PQ? Dove trovare fonti utili d'informazione e di assistenza? Attualmente,
la guida è disponibile solo in inglese. Per accedere alla versione inglese
della guida, consultare il seguente indirizzo web: http://europa.eu.int/comm/research/fp6/pdf/how-to-participate_en%20.pdf
SERVIZI DI INVESTIMENTO: LA NUOVA
DIRETTIVA PROPOSTA PROTEGGEREBBE GLI INVESTITORI E AIUTEREBBE LE IMPRESE DI
INVESTIMENTO AD OPERARE IN TUTTA LA COMUNITÀ
Bruxelles, 20 novembre 2002 - La Commissione europea ha presentato una
proposta per una nuova direttiva sui servizi di investimento e i mercati
regolamentati. Essa è intesa a rivedere la legislazione vigente alla luce
dei profondi cambiamenti strutturali intervenuti nell'ultimo decennio nei
mercati finanziari comunitari. La nuova direttiva determinerebbe una
maggiore armonizzazione delle norme nazionali e creerebbe due premesse
fondamentali per il completamento del mercato interno dei servizi
finanziari. In primo luogo istituirebbe un vero "passaporto unico"
di cui le imprese di investimento potrebbero avvalersi per operare in tutta
la Comunità. In secondo luogo garantirebbe agli investitori che ricorrono
alle imprese di investimento un livello elevato di protezione in qualsiasi
parte d'Europa. Con questa nuova direttiva si aspira per la prima volta a
porre in essere un quadro normativo organico che disciplini l'esecuzione
organizzata delle transazioni degli investitori da parte delle borse, di
altri sistemi di negoziazione e delle imprese di investimento. La nuova
direttiva rafforzerebbe l'integrità e la trasparenza dei mercati
comunitari; essa stimolerebbe la concorrenza tra le borse tradizionali ed
altri sistemi di negoziazione e di conseguenza avrebbe l'effetto di
incoraggiare l'innovazione, ridurre i costi di negoziazione e liberare più
fondi per gli investimenti, determinando in ultima analisi un rafforzamento
della crescita. La nuova proposta è il frutto di numerose consultazioni.
"Questa proposta è una colonna portante del Piano d'azione per i
servizi finanziari." ha affermato Frits Bolkestein, commissario
responsabile per il mercato interno "Se vogliamo un vero mercato
interno dei servizi finanziari, con gli enormi benefici che esso apporterà,
gli investitori, piccoli e grandi, devono poter investire oltre frontiera
con facilità e sicurezza. Ciò presuppone che le imprese di investimento
possano lavorare in tutta la Comunità sotto il controllo di una vigilanza
che sia sufficientemente rigorosa per sgombrare il campo da imbroglioni e
ciarlatani, ma anche abbastanza flessibile per risparmiare agli operatori
seri l'onere di doversi districare tra quindici diverse regolamentazioni.
Dobbiamo soprattutto aumentare la liquidità, rendere più competitivi i
mercati europei ed accrescere gli investimenti globali aiutando le persone a
negoziare i valori mobiliari con la massima efficienza e al minor costo
possibile e per farlo occorre sfruttare al meglio i nuovi sistemi di
negoziazione." La direttiva proposta sostituirebbe la direttiva
esistente sui servizi di investimento che risale al 1993. Quest'ultima si
basa sostanzialmente sul mutuo riconoscimento ed in pratica non è riuscita
a garantire che le imprese di investimento possano operare in tutta la
Comunità sulla base dell'autorizzazione del loro Stato membro di origine.
La proposta sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio dei
ministri dell'Unione europea che dovranno adottarla con la procedura di
codecisione. L'adozione di una nuova legislazione sui servizi di
investimento è stata resa necessaria dai cambiamenti strutturali
intervenuti nei mercati finanziari, tra cui rientrano la maggiore
partecipazione degli investitori al dettaglio nei mercati finanziari, la più
forte concorrenza tra borse e sistemi di negoziazione e la crescita delle
transazioni azionarie transfrontaliere (del 20-25 % su base annua tra il
1996 e il 2001). A seguito dell'intensificazione dei collegamenti tra i
mercati finanziari nazionali, la direttiva del 1993 non è più in grado di
assicurare una protezione adeguata agli investitori o di garantire
l'efficienza del mercato. Un aspetto altrettanto importante è che la
direttiva esistente non fornisce un fondamento giuridico efficace per
realizzare pienamente i consistenti vantaggi di un mercato finanziario
integrato. Da una ricerca pubblicata di recente dalla Commissione europea
risulta che l'integrazione finanziaria potrebbe produrre una crescita
economica aggiuntiva di circa l'1 % su circa una decina di anni ed un
aumento dello 0,5 % dell'occupazione totale (cfr. IP/02/1649). La nuova
proposta è stata elaborata dopo due fasi di ampie consultazioni
comprendenti un'audizione pubblica svoltasi a Bruxelles nell'aprile del 2002
(cfr. IP/02/464 e Memo/02/80). Si tratta di una proposta di direttiva
quadro, in linea con l'accordo concluso nel febbraio 2002 con il Parlamento
europeo per migliorare la regolamentazione dei mercati mobiliari europei in
base alle raccomandazioni del Comitato dei saggi presieduto da Alexandre
Lamfalussy (cfr. IP/02/195). Essa pertanto si limita a stabilire i principi
generali di massima che le autorità degli Stati membri devono far
rispettare. Le misure di esecuzione più dettagliate saranno elaborate dalla
Commissione, previa consultazione con i partecipanti al mercato e gli Stati
membri e con la consulenza del Comitato delle autorità europee di
regolamentazione dei valori mobiliari (Caervm). Campo di applicazione - La
proposta della Commissione aspira a chiarire ed estendere l'elenco degli
strumenti finanziari che possono essere negoziati nei mercati regolamentati
e tra imprese di investimento, includendovi taluni strumenti derivati su
merci regolati in contante. Pertanto i mercati nei quali sono negoziati tali
strumenti derivati sarebbero soggetti alla direttiva. La proposta prevede
tuttavia esenzioni per garantire che i soggetti che non trattano tali
strumenti su base regolare non siano tenuti a richiedere un'autorizzazione
in qualità di imprese di investimento. La proposta estende la gamma dei
servizi finanziari per i quali sarebbe necessaria un'autorizzazione a norma
della direttiva, includendovi in particolare la consulenza in materia di
investimenti, e chiarisce i servizi accessori che le imprese di investimento
possono prestare. L'analisi e la ricerca finanziaria sarebbero riconosciute
esplicitamente come servizi accessori e pertanto, se abbinate a servizi di
investimento di base, sarebbero soggette alle disposizioni della direttiva
riguardanti i conflitti di interesse e le norme di comportamento. Possono
insorgere conflitti di interesse in particolare quando le società di
intermediazione mobiliare svolgono contemporaneamente l'attività di fare
raccomandazioni ai clienti in materia di investimenti e quella di fornire
servizi alle società che sono le potenziali destinatarie di tali
investimenti. Obblighi delle imprese di investimento - La direttiva proposta
aggiornerebbe e armonizzerebbe le condizioni che le imprese di investimento
devono rispettare per legge, sia al momento dell'autorizzazione iniziale che
in seguito, e rafforzerebbe gli obblighi che le imprese di investimento
devono osservare quando operano per conto dei clienti. La proposta
imporrebbe infatti: norme di comportamento più chiare e più precise;
obblighi più severi in materia di esecuzione al meglio, volti ad assicurare
che le imprese di investimento eseguano gli ordini in modo tale da garantire
al cliente le condizioni migliori. Oltre a salvaguardare gli interessi degli
investitori, questo rafforzamento della disciplina migliorerà l'efficienza
del mercato garantendo che le piazze di negoziazione più efficienti, con i
costi minori per i clienti, si aggiudichino un numero maggiore di
transazioni; nuove regole per gestire gli ordini dei clienti; l'obbligo per
i dealer e i broker-dealer all'ingrosso di rendere pubbliche le quotazioni
di acquisto e di vendita per le transazioni di un determinato volume in
azioni liquide (regola della divulgazione della quotazione) requisiti
riguardanti la gestione dei conflitti di interesse che potrebbero insorgere
quando le imprese di investimento eseguono gli ordini dei clienti sul loro
portafoglio di negoziazione - in altre parole quando esse vendono titoli ai
loro clienti o li acquistano da loro; obblighi più severi per quanto
riguarda la trasparenza e le informazioni da mettere a disposizione dei
clienti. Opportunità per le imprese di investimento - La nuova proposta
rafforzerebbe notevolmente l'applicazione pratica del "passaporto
unico" per le imprese di investimento, potenziando ed estendendo il
principio che le imprese debbono avere il diritto di operare in tutta la
Comunità in base all'autorizzazione e alla vigilanza dell'autorità
competente del loro Stato membro di origine. La direttiva proposta
consentirebbe alle imprese di investimento di "internalizzare" gli
ordini dei loro clienti. Per internalizzazione si intende un'operazione in
cui le banche ed altre imprese di investimento evadono gli ordini dei
clienti al loro interno, senza passare per un mercato regolamentato, il che
avviene ad esempio se il cliente ha dato l'ordine di vendere un determinato
titolo ed un altro cliente o la banca stessa sono disposti ad acquistarlo.
Tuttavia l'internalizzazione sarebbe limitata a situazioni in cui è
dimostrato che essa è nell'interesse del cliente. Regolamentazione del
mercato - La proposta di direttiva istituirebbe un quadro normativo organico
volto a garantire che le transazioni degli investitori siano di elevata
qualità ovunque esse abbiano luogo: nei mercati regolamentati, tramite una
nuova generazione di piattaforme di negoziazione organizzata (note come
piattaforme multilaterali di negoziazione o sistemi alternativi di
negoziazione) o fuori borsa. La direttiva introdurrebbe un pacchetto di
garanzie che i mercati regolamentati e le imprese di investimento dovrebbero
assicurare. Creerebbe un regime di trasparenza globale per consentire ai
partecipanti al mercato di conoscere le condizioni della più recente
compravendita di un titolo azionario in tutti i punti di esecuzione. Ciò
consentirebbe ai partecipanti al mercato di individuare le migliori
opportunità di negoziazione e di beneficiare dei prezzi migliori. Questo
regime di trasparenza è pertanto uno strumento importante per assicurare
che la concorrenza tra i mercati e le piazze di negoziazione contribuisca
all'efficienza globale del mercato anziché metterla a repentaglio. La
proposta definisce, per la prima volta nel diritto comunitario, i requisiti
cui subordinare l'autorizzazione a gestire un mercato regolamentato e le
condizioni applicabili a tali mercati. Essa stabilisce anche i requisiti
minimi per l'ammissione degli strumenti alla negoziazione. In pratica molte
piattaforme multilaterali di negoziazione sono ampiamente comparabili ai
mercati regolamentati per modalità operative e servizi prestati. La
proposta estende pertanto a tali strutture gli elementi fondamentali del
regime applicabile ai mercati regolamentati. Poteri ed obblighi delle
autorità incaricate di far rispettare la normativa - Senza fiducia
nell'efficacia e qualità della vigilanza nonché nel rispetto della
normativa in tutto il mercato interno, non può esistere un mercato dei
servizi finanziari effettivamente integrato basato su una rete di autorità
nazionali. Per promuovere l'applicazione uniforme della normativa in tutta
l'UE, la nuova proposta fissa pertanto norme minime sul mandato e i poteri
di cui debbono essere dotate le autorità nazionali competenti. Essa prevede
inoltre meccanismi efficaci per la cooperazione in tempo reale nell'ambito
delle indagini e della repressione delle infrazioni agli obblighi della
direttiva, imponendo alle autorità competenti maggiori obblighi in materia
di assistenza reciproca, scambio di informazioni e indagini congiunte.
"E-ARBITRATION" (ARBITRATO
ELETTRONICO) ASSISTENZA INTELLIGENTE ON LINE PER LA COMPOSIZIONE DELLE
CONTROVERSIE LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA UN PROGETTO PER LO SVILUPPO DI
UN RIVOLUZIONARIO SOFTWARE DI ARBITRATO ELETTRONICO
Bruxelles, 20 novembre 2002 - Un consorzio composto da partner francesi,
britannici, italiani e spagnoli presto presenterà un nuovo pacchetto
software di "e-arbitration" (arbitrato elettronico), frutto di un
progetto finanziato nell'ambito della sezione Tsi del quinto programma
quadro. La nuova piattaforma "e-arbitration-t" (electronic
arbitration tribunal - tribunale arbitrale elettronico) mira a costituire
dei centri di arbitrato e mediazione in grado di fornire un'assistenza
intelligente on line per la composizione delle controversie in base al
quadro giuridico applicabile. Il prodotto finito dovrebbe essere presentato
nel gennaio del 2003. La Brunel University è uno dei partner del progetto e
come spiega il dott. Tony Elliman del dipartimento di Informatica e sistemi
informativi: "Il software è stato progettato appositamente affinché
risultasse economicamente vantaggioso per i centri che gestiscono un modesto
volume di contenziosi nei quali sono coinvolte le Pmi [piccole e medie
imprese]. Esso offrirà ai centri un insieme di applicazioni integrate per
consentire il controllo delle procedure e dei processi operativi, nonché
strumenti completi per la gestione dei casi". Prima dello sviluppo del
software "e-arbitration-t", i pacchetti arbitrali si limitavano a
registrare la persona giuridica di una società e il rappresentante legale
designato. Con il nuovo sistema, invece, è possibile registrare un numero
illimitato di individui come membri o rappresentanti di una determinata
parte, fattore che facilita le procedure di sicurezza e consente di
monitorare con maggiore precisione l'iter di presentazione dei documenti. Il
gruppo si sta concentrando attualmente sull'elaborazione di una strategia
per il trasferimento della tecnologia e sui piani per la valorizzazione del
sistema, affinché il pacchetto possa essere distribuito ai centri arbitrali
di tutt'Europa e del resto del mondo. Infolink: http://www.e-arbitration-t.com/
"E-SAFETY" (SICUREZZA
STRADALE ELETTRONICA) LANCIATO UN NUOVO SISTEMA DI CHIAMATA D'EMERGENZA
NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA "E-SAFETY" FINANZIATA DALLA
COMMISSIONE
Bruxelles, 20 novembre 2002 - Rappresentanti di alto livello del settore
automobilistico e delle telecomunicazioni, della Commissione europea e di
altre autorità pubbliche si sono incontrati il 14 novembre a Bruxelles per
decidere le modalità ottimali di miglioramento della sicurezza stradale in
Europa. La riunione si è svolta nel quadro dell'iniziativa "e-safety"
(sicurezza elettronica) finanziata dalla Commissione, per discutere la
relazione finale del gruppo di lavoro sulla e-safety, contenente 28
raccomandazioni sulle modalità di miglioramento della sicurezza stradale
mediante l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(Tic). Durante la riunione, il presidente di Psa Peugeot-Citroën
Jean-Martin Folz ha annunciato un'iniziativa dell'industria automobilistica
volta a dotare tutti i nuovi veicoli di un sistema di emergenza denominato
"e-call" (chiamata elettronica). In caso di incidente, il sistema
effettua automaticamente una chiamata di emergenza (eseguibile anche
manualmente), che viene inoltrata al centralino dei servizi pubblici. Allo
stesso tempo viene stabilito anche un collegamento vocale. Il commissario
europeo per le Imprese e la Società dell'Informazione Erkki Liikanen, ha
apprezzato l'iniziativa, affermando: "Credo che il sistema 'e-call'
rappresenti un buon esempio dei risultati che si possono ottenere dalla
collaborazione fra il settore pubblico e quello privato e di ciò che può
scaturire dall'integrazione fra norme e misure volontarie". La prossima
tappa dell'iniziativa "e-safety" consiste nella preparazione di
una comunicazione, da parte della Commissione, sulle Tic per i veicoli
intelligenti. Come ha spiegato il Commissario: "Nella prossima
comunicazione illustreremo il nostro approccio per cercare di migliorare la
competitività di uno dei principali settori industriali europei e
contribuire nel contempo ad aumentare la sicurezza sulle strade,
nell'interesse di tutti i cittadini europei". Durante la riunione,
Liikanen ha annunciato altresì la proposta della Commissione di istituire
un forum sulla sicurezza elettronica. "Abbiamo raggiunto un accordo con
l'industria per la creazione di un forum in materia di e-safety. L'obiettivo
del forum sarà [...] promuovere lo sviluppo di piattaforme aperte,
architetture a sistema aperto, nonché software, comunicazioni, servizi e
interfacce uomo-macchina standardizzati, al fine di accelerare lo sviluppo,
la fornitura e l'utilizzo di sistemi intelligenti integrati di sicurezza
stradale", ha affermato il Commissario.
FABRIZIO BARBASO E DIRK AHNER NOMINATI
DIRETTORI GENERALI AGGIUNTI ALLA DG AGRICOLTURA
Bruxelles, 20 novembre 2002 - La Commissione europea ha deciso, in data
odierna, di nominare Fabrizio Barbaso e Dirk Ahner direttori generali
aggiunti alla DG Agricoltura. Barbaso sarà responsabile delle relazioni
istituzionali, comunicazione e qualità, dei mercati dei prodotti vegetali,
dei prodotti animali e delle colture specializzate e prodotti vitivinicoli.
Ahner sarà responsabile dei programmi di sviluppo rurale, degli aspetti
orizzontali dello sviluppo rurale e dei programmi Sapard nonché delle
analisi economiche e valutazione. Barbaso, funzionario italiano di 53 anni,
è entrato alla Commissione nel 1976 come amministratore alla DG Industria.
Nella sua carriera si è occupato di diversi aspetti delle relazioni
industriali e degli scambi internazionali. Nella sua carriera alla
Commissione ha prestato servizio presso i Gabinetti del commissario Giolitti
(1984) e del commissario Ripa di Meana (1985-88). Ahner, funzionario tedesco
di 56 anni, è giunto alla Commissione nel 1978 come amministratore della DG
Agricoltura. Si è occupato soprattutto di problemi agricoli ed ha prestato
servizio per 5 anni alla Cellula di prospezione del Segretariato generale.
Negli ultimi 15 anni, ha svolto funzioni di capo unità e, più
recentemente, di direttore soprattutto per le analisi economiche e gli
approcci di politica generale. I curriculum vitae di Barbaso e Ahner sono
disponibili presso la segreteria di Eric Mamer (Brey 6/194).
"INFRASTRUTTURE PER LO SVILUPPO E
LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA"
Roma, 20 novembre 2002 - E' il titolo del Convegno organizzato dall'Economist
Conferences, che si terrà a Roma il prossimo 20 novembre presso l'Hotel
Westin Excelsior (Via Vittorio Veneto 125). L'evento, patrocinato dall'Ance
si avvale, inoltre, della collaborazione di Studio Legale Chiomenti, Grtn ed
Europrogetti & Finanza . L'incontro rappresenta una importante occasione
di discussione ed approfondimento sui temi chiave della politica
infrastrutturale del nostro Paese. Illustri esponenti del mondo politico ed
istituzionale, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle
aziende leader nella gestione di progetti complessi per la realizzazione di
infrastrutture, si confronteranno, infatti, su strumenti, costi, opportunità
e rischi legati al rilancio del sistema delle opere pubbliche in Italia.
Interverranno come relatori, tra gli altri: il Sottosegretario agli Affari
Regionali On. Alberto Gagliardi; il Presidente della Commissione Lavori
Pubblici del Senato, Sen. Luigi Grillo; il Presidente della Commissione
Ambiente della Camera, On. Pietro Armani; Antonino Turicchi, Direttore
Generale della Cassa Depositi e Prestiti; Luigi De Pierris, Coordinatore
dell'Unità Tecnica Finanza di Progetto del Ministero dell'Economia e delle
Finanze; Pietro Ciucci, Amministratore Delegato della società Stretto di
Messina S.p.A.; Antonio Savini Nicci, Amministratore Delegato di TAv;
l`Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia, Felice Amodio; il
Presidente della Provincia di Pavia, Silvio Beretta; l`On. Alfonso Pecoraro
Scanio ed il Prof. Vito Riggio, Consigliere del Ministro Lunardi.
Moderatori: Antonio Satta di Milano Finanza e Giorgio Pogliotti del Sole 24
Ore.
IL CALENDARIO DI NEGOZIAZIONE 2003 PER
I MERCATI ORGANIZZATI E GESTITI DA BORSA ITALIANA
Milano, 20 novembre 2002 - Borsa Italiana S.p.A., dopo il consueto processo
di consultazione del mercato che ha coinvolto tutte le Associazioni di
categoria, ha definito il calendario di negoziazione per l'anno 2003 per i
propri mercati regolamentati. Il calendario si basa sullo stesso principio
che ha guidato la definizione di quelli degli anni precedenti: garantire
continuità nei servizi di negoziazione agli investitori professionali,
esteri e, in generale, agli investitori interessati a negoziare anche in
alcune date festive per il calendario civile italiano, evitando nel contempo
sedute caratterizzate da un insufficiente flusso di ordini, con conseguenti
effetti negativi sul processo di price discovery. Anche per il 2003 Borsa
Italiana ha quindi previsto, per tutti i propri mercati, le stesse giornate
di chiusura dell'anno in corso, adattandole alla diversa disposizione delle
giornate feriali.In particolare, il calendario di negoziazione per il 2003
dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana si articola nelle
seguenti giornate di chiusura: per i comparti diurni dei mercati Borsa e
Nuovo Mercato, per Mercato Ristretto e Idem, oltre alle giornate di sabato e
domenica: mercoledì 1° gennaio; venerdì 18 aprile (Venerdì Santo); lunedì
21 aprile (Lunedì dell'Angelo); giovedì 1° maggio; venerdì 15 agosto;
mercoledì 24 dicembre, giovedì 25 dicembre, venerdì 26 dicembre; mercoledì
31 dicembre; per i comparti After Hours dei mercati Borsa (TAH) e Nuovo
Mercato (TAHnm), si aggiungono alle date sopra indicate le seguenti: lunedì
6 gennaio; giovedì 17 aprile; venerdì 25 aprile; mercoledì 30 aprile;
venerdì 2 maggio; lunedì 2 giugno; giovedì 14 agosto; lunedì 8 dicembre;
martedì 23 dicembre; martedì 30 dicembre. In allegato il calendario di
negoziazione dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana completato
con le relative scadenze tecniche (date di stacco cedola e scadenze dei
contratti derivati e dei premi). Il calendario è disponibile anche sul sito
Internet di Borsa Italiana all'indirizzo: www.borsaitaliana.it/ita/servizi/calendarioeorari/
SISTEMA DUCATO AL VIA MONTE PASCHI AM,
A UN ANNO DALLA FUSIONE DELLE SGR DEL GRUPPO MPS, RIDEFINISCE E AMPLIA LA
GAMMA DEI PRODOTTI CON SISTEMA DUCATO
Milano, 20 novembre 2002 - Monte Paschi Asset Management lancia Sistema
Ducato, la nuova gamma di prodotti nata dalla riorganizzazione delle attività
di asset management del Gruppo Mps. L'avvio di Sistema Ducato, infatti, è
la naturale conclusione del processo di fusione avviato all'inizio del 2002
con l'incorporazione in Monte Paschi Asset Management di Ducato Gestioni Sgr,
G. I. Gest Sgr e Spazio Finanza Sgr. Sistema Ducato propone 55 fondi comuni
di investimento, azionari, obbligazionari, flessibili e bilanciati, in grado
di garantire la massima diversificazione nell'investimento e di soddisfare
le esigenze dei diversi segmenti di clientela. La nuova gamma contempla
prodotti generalisti o specializzati per asset class, fondi a vocazione
geografica, settoriali, socialmente responsabili, con differenti stili di
gestione. La nuova denominazione dei fondi permetterà alla clientela di
individuare agevolmente le caratteristiche principali di ciascun prodotto.
Tutti i fondi monetari e obbligazionari sono identificati dal suffisso Fix,
i bilanciati da Mix, i flessibili da Flex; gli azionari, invece, si
distinguono in Set (specializzati in un determinato settore) e Geo (a
vocazione geografica). I prodotti con finalità etiche e sociali sono
identificati dal suffisso Etico. Monte Paschi Asset Management ha proceduto
alla ridefinizione della gamma di prodotti con l'obiettivo di: ampliare i
segmenti di mercato e gli ambiti di investimento. Mp Am ha scelto di
investire maggiori risorse soprattutto nel presidio dei mercati azionari,
sia a livello territoriale (soprattutto Europa e America) sia a livello
settoriale, fino ad arrivare a coprire tutti i dieci macrosettori definiti
dagli indici Morgan Stanley (tecnologia, industria, finanza, energia,
materie prime, consumi di beni durevoli, consumi di beni non durevoli,
farmaceutico, telecomunicazioni, servizi). I fondi azionari sono 34 su 55.
Riorganizzare i prodotti ed eliminare le sovrapposizioni inevitabilmente
presenti tra i fondi delle diverse Sgr. Al raggiungimento di questi
obiettivi hanno contribuito: il lancio di 7 nuovi fondi azionari che
investono su titoli azionari europei (Ducato Geo Europa crescita e Ducato
Geo Europa blue chip), americani, (Ducato Geo America crescita e Ducato Geo
America blue chip), internazionali (Ducato Geo globale crescita) e nei
settori farmaceutico e delle biotecnologie (Ducato Set farmaceutico) e dei
servizi di pubblicà utilità (Ducato Set Servizi); la modifica della
politica di investimento di 15 prodotti già esistenti: Ducato Monetario
Dollaro, Ducato Euro Plus, Ducato Bilanciato Europa, Ducato@ nuovi mercati,
i 5 fondi Spazio e i 6 appartenenti alla famiglia Quadrifoglio. Coloro che
hanno investito in questi fondi hanno avuto la facoltà di trasferire
gratuitamente dal 1° settembre il proprio investimento in un altro fondo
con le medesime caratteristiche di gestione. Mp Am ha, inoltre, segnalato ai
clienti per ogni fondo che cambia politica di investimento un prodotto
sostitutivo verso il quale orientare i propri risparmi. Monte Paschi Asset
Management si è attrezzata per gestire adeguatamente il nuovo Sistema
Ducato, potenziando nel corso del 2002 i team di gestione (in particolare la
gestione quantitativa) e ottimizzando tempi e risorse attraverso un
efficiente coordinamento, nel quale gioca un ruolo di particolare importanza
l'unità di risk management. Attualmente la struttura della sgr conta su un
totale di 230 persone. "Con la partenza del Sistema Ducato - sostiene
Nicola Romito, amministratore delegato della Sgr - Mp Am è in grado di
soddisfare con servizi di asset management ad alto valore aggiunto, le
esigenze di investimento di tutte le tipologie di clientela presenti sul
mercato, dal piccolo risparmiatore privato al grande investitore
istituzionale, grazie a tre essenziali punti di forza: le professionalità e
le competenze presenti all'interno della Sgr, l'obiettivo di ottenere
attraverso una gestione attiva performance superiori ai benchmark fissati e
l'appartenenza a un Gruppo bancario di grande solidità".
FITCH ABBASSA IL RATING UNSECURED DI
FIAT A "BBB-"; L'OUTLOOK RIMANE NEGATIVO
Londra/New York - 20 novembre 2002: Fitch Ratings, l'agenzia internazionale
di rating, ha abbassato il 15 novembre la valutazione sulla capacità di
credito di Fiat S.p.A. ("Fiat") da "Bbb" a "Bbb-".
L'Outlook del rating rimane Negativo. Fitch ha stabilito il rating a breve
termine dell'azienda a "F3". Allo stesso tempo, è stato
riconfermato il rating di breve termine di "F3" per il programma
di "commercial paper" statunitense della New Holland Credit Co,
Llc, che è garantito da Fiat. Questo abbassamento riflette da un lato le
previsioni di Fitch sulla futura generazione di profitti prevista per Fiat
Auto, sulla base di una generazione di cassa che nel corso dell'anno
contabile 2002 si è rivelata complessivamente più debole rispetto alle
aspettative, dall'altro le preoccupazioni per i futuri volumi di vendita.
L'agenzia prevede un'ulteriore flessione del 3-5% del mercato europeo
dell'auto, dovuta ad una congiuntura economica in Europa, più negativa, che
accrescerà fortemente la competitività tra gli operatori del settore.
Nonostante il lancio di nuovi modelli previsto per l'anno prossimo ed un
miglioramento generale dei profit mix, la quota nazionale di mercato di Fiat
potrebbe trovarsi sotto una rinnovata pressione nell'ambito di un mercato
Italiano più debole. Il programma di ristrutturazione di Fiat per il
settore auto mira ad un abbassamento dei costi operativi di 1 Mld di Euro
entro l'anno contabile 2003. Con queste prospettive, le preoccupazioni di
Fitch si concentrano sul rendimento della divisione auto nei prossimi due
anni contabili, periodo entro il quale ci si aspetta che il programma di
ristrutturazione sia portato a termine con successo. Nel frattempo,
l'agenzia non prevede che le operazioni del gruppo al di fuori del settore
automobilistico forniscano la liquidità necessaria a compensare la
debolezza delle operazioni di Fiat Auto. Le principali attività di Fiat che
esulano dal settore auto seguiteranno ad essere soggette a mercati ciclici
che sono in fase di cambiamento a livello strutturale e di consolidamento.
Tuttavia, Fiat sarà in grado di accedere a sostanziali linee di credito
"committed", supportando il profilo di credito del gruppo nel
breve termine. Fitch rimane del parere che, nel medio termine, la
flessibilità finanziaria ottenuta tramite le dismissioni, gli accordi
ottenuti con le banche di Fiat, la disponibilità di liquidità e circa 4
Mld di Euro di linee di credito "committed", rappresenti un
sostituto più debole alla generazione di un forte flusso monetario
operativo. Fitch continua a considerare Fiat un'azienda "investment
grade". In questo contesto, l'Outlook Negativo indica che l'agenzia
potrebbe rivedere la valutazione a fronte di un mancato raggiungimento degli
obiettivi di riduzione dei costi nella divisione automobilistica durante i
prossimi 9-12 mesi, il che avrebbe un impatto negativo sulla prevista
riduzione sostanziale delle perdite di esercizio. Fitch ritiene inoltre che
l'esistenza dell'opzione di vendita del rimanente 80% di Fiat Auto a General
Motors Corp. ("GM") tra il 2004 e il 2009 fornisca un valore
sostanziale al Gruppo italiano. Le valutazioni rimangono appoggiate
dall'opzione di vendita nel medio - lungo termine, mentre la co-operazione
con GM crea delle sinergie. Nonostante ciò, Fitch ritiene che il profilo di
credito del gruppo si sia diretto tendenzialmente verso il livello più
basso della categoria di rating "BBB". Nell'Ottobre 2002, Fiat si
è impegnata a ridurre la sua situazione patrimoniale netta a 4.4 Mld di
Euro entro la fine del 2002, cifra che non include un prestito "non-recourse"
di 1.15 Mld di Euro. Tale prestito era il risultato della monetizzazione del
rimanente 24.6% della quota di partecipazione di Fiat in Italenergia, e sarà
rimborsato trasferendo questa quota di partecipazione a EDF nell'anno
contabile 2005. Secondo le previsioni, la riduzione del debito dai livelli
attuali a quelli previsti per fine 2002, sarà frutto principalmente della
generazione di flusso monetario dell'ultimo trimestre di quest'anno e
dipenderà dalle operazioni di dismissioni. Questa riduzione del debito
permetterà al gruppo di rispettare sostanzialmente una delle principali
clausole concordate con le banche che hanno stanziato il prestito
convertendo. Fitch continuerà a monitorare l'andamento del programma di
ristrutturazione della divisione automobilistica e incontrerà nei prossimi
mesi il management Fiat per discutere i piani finanziari per il nuovo
anno.
"IL SETTORE DELLE ENERGIE
ALTERNATIVE" L'OPINIONE DI THOMAS DESER - GESTORE DEL FONDO UNISECTOR:NATURETECH
DI UNION INVESTMENT
Milano, 20 novembre 2002 - Union Investment é stata tra le prime case a
lanciare, all'inizio del 2001, un fondo dedicato al settore della tecnologia
ambientale, dell'energia alternativa e del riciclaggio dei rifiuti:
UniSector-NatureTech. Secondo Thomas Deser, gestore del fondo, grazie alla
tradizionale sensibilità dei Paesi settentrionali verso le tematiche
ambientali, la domanda degli investitori per questo settore é notevole,
tanto che, oltre alla creazione di un prodotto ad hoc, Union ha istituito un
apposito team di ricerca di elevata qualità. I motivi per i quali
consigliamo di investire in queste aziende sono molteplici: pensiamo
solamente alla necessità, imposta dai crescenti livelli d'inquinamento, di
trovare energie pulite che possano affiancare ed eguagliare le fonti
tradizionali (secondo le nostre stime questo sarà possibile entro 10/15
anni), oppure al problema di smaltire rifiuti in quantità sempre maggiori e
spesso a elevato impatto ambientale. In Italia purtroppo vi è una decisa
arretratezza in questo campo rispetto a molti altri Paesi europei.
Testimonianza di tale realtà é il modesto numero di società operanti nel
settore e ciò forse anche a causa di uno scarso interesse da parte delle
autorità e di una certa deregulation che regna in materia. Totalmente
differente é invece la situazione in Stati quali Danimarca o Germania (si
tenga conto per esempio del fatto che sul territorio tedesco si trova un
terzo di tutte le turbine per l'energia eolica esistenti al mondo). A
livello puramente finanziario va subito detto che l'andamento sinora
registrato dai titoli delle società di questo settore é stato altamente
volatile, forse perché facenti parte della cosidetta New Economy di cui
hanno condiviso gioie e dolori. Altro grosso limite é rappresentato dalla
fortissima dipendenza verso le normative sia europee che statali e verso i
vari incentivi/benefici fiscali che vengono adottati per contrastare i forti
costi della ricerca e della tecnologia. Chi però decidesse di investire
oggi nel Nature Tech deve tenere presente alcune considerazioni: questo
settore darà sicuramente grosse soddisfazioni nel lungo periodo poiché
entro 2 o 3 anni dovrebbe allentarsi la dipendenza dalle normative e dagli
incentivi di cui abbiamo appena parlato, dando una maggiore affidabilità a
questo campo. A questa malsana dipendenza si sostituirà invece una
concorrenza che imporrà una tecnologia sempre migliore e sempre meno cara,
dove costi e utili dipenderanno dalla capacità di produrre tale tecnologia.
Infine, alcuni sub-settori performeranno certamente meglio di altri:
l'energia eolica, il riciclaggio dei rifiuti e lo sviluppo della tecnologia
"Fuell Cell" che grandi case automobilistiche quali Ford o Daimler
stanno già sviluppando sono, secondo noi, esempi di business vincenti e
destinati a dare grandi soddisfazioni in futuro.
IL PARADOSSO CNR: ECCELLENZA
SCIENTIFICA E DIFFICOLTÀ DI BILANCIO
Roma, 20 novembre 2002 - Il Cnr Report 2002, presentato ieri a Roma dal
Presidente Lucio Bianco, illustra i risultati raggiunti dal Consiglio
Nazionale delle Ricerche nell'anno 2001 e rappresenta un criterio obiettivo
per valutare la competitività dell'Ente e impostare la programmazione per
gli anni successivi. Il Cnr Report 2002 conferma la capacità del Consiglio
Nazionale delle Ricerche di reggere il confronto con le analoghe
organizzazioni europee, nonostante le esigue risorse finanziarie che
l'Italia destina complessivamente a Ricerca&Sviluppo, pari all'1,04% del
Pil, contro il 2,46% della Germania, il 2,17% della Francia e l'1,87% della
Gran Bretagna. Nel confronto internazionale solo Spagna, Grecia e Portogallo
vengono dopo di noi. Il bilancio complessivo dell'ente ammonta a 793 milioni
di euro, di cui 541 provenienti dallo Stato, 155 dal mercato (privato e
pubblico) e 97 da altre entrate. Quanto alle risorse umane il Consiglio
Nazionale delle Ricerche può contare su 8.082 unità, contro le 23.094 del
Cnrs francese e le 11.612 del Max Planck tedesco. Il Csic spagnolo, con le
sue 7.678 unità, risulta invece più o meno come il Cnr. Colpisce, in
questo contesto, il dato sul numero di pubblicazioni per ricercatore censite
a livello internazionale, visto che il Cnr con 1,71 è quasi allo stesso
livello del Csic (1,93) e precede il Cnrs (1,42), superati tutti comunque
dal Max Planck (2,05). Così come merita di essere sottolineato l'aumento
dell'impact factor - vale a dire l'indice che misura la frequenza con cui
l'articolo di una data rivista viene citato in un determinato biennio - in
molte discipline scientifiche (Scienze della vita, Scienze della terra e
dell'ambiente e, ingegneristiche e dell'informazione) mentre è leggermente
diminuito nelle Scienze di base e in quelle sociali ed umanistiche. Va
considerato che l'impact factor rappresenta uno dei principali parametri di
valutazione della qualità e della produttività dei singoli ricercatori, e
per ciò stesso anche dell'ente da cui dipende. Molto interessanti anche i
dati sui brevetti: il Cnr, infatti, ha depositato 63 brevetti in Italia e 14
all'estero. Da segnalare ancora la suddivisione della spesa per obiettivi:
al primo posto troviamo la Protezione della salute umana (35%), seguita da
Obiettivi non socio-economici (19%), Produzione e tecnologia industriale
(12%), Controllo e tutela dell'ambiente (8%) e Produzione e tecnologia
agricola (7%)."E' ormai evidente - sottolinea il Presidente del Cnr
Lucio Bianco - che i nostri ricercatori si collocano ad un livello di
assoluta eccellenza e non temono in alcun modo il confronto internazionale.
Proprio per questo è un peccato che non siano messi in condizione di
operare al meglio: sono infatti troppi anni che le risorse finanziarie
scarseggiano e di conseguenza i programmi di ricerca sono caratterizzati
dall'incertezza, mentre i laboratori e le attrezzature sono sempre più
obsoleti. Se questo stato di cose dovesse perdurare, si rischia di
vanificare un patrimonio di cervelli di altissimo valore e di decretare la
fine della ricerca scientifica nel nostro Paese. Quello che rivolgo a
Governo e Parlamento è un appello accorato affinché pongano maggiore
attenzione all'innovazione e allo sviluppo, pur nella indiscutibile
difficoltà economica generale".
ENGINEERING: VINTA LA GARA CONSIP PER
IL MONITORAGGIO DEI FONDI DELL'UNIONE EUROPEA
Milano, 20 novembre 2002 - Engineering Ingegneria Informatica si è
aggiudicata la gara indetta dalla Consip per la realizzazione del nuovo
sistema informativo per il monitoraggio dei fondi Ue e la gestione dei
rapporti finanziari con l'Unione Europea. Il progetto triennale, del valore
complessivo di 12 milioni di Euro, è stato aggiudicato dalla Consip al
raggruppamento temporaneo d'impresa costituito da Engineering con Ecosfera,
società specializzata nel monitoraggio dei fondi europei, dopo l'esame
delle proposte tecniche ed economiche da parte dell'apposita Commissione di
valutazione. Oggetto della commessa sono i servizi di sviluppo, assistenza e
manutenzione del sistema informativo integrato del Ministero dell'Economia e
delle Finanze - Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato', per quanto
riguarda l'Igrue, l'Ispettorato che gestisce i rapporti finanziari con l'UE.
L'Igrue partecipa alla formulazione del Bilancio Comunitario ed ha
responsabilità per quanto concerne l'esecuzione dei programmi cofinanziati
da Bruxelles e il controllo sull'efficacia di utilizzo dei fondi UE in
Italia. Il progetto assegnato ad Engineering si inserisce nel quadro della
revisione complessiva dei processi chiave dell'Ispettorato, alla luce del
ruolo istituzionale crescente assunto dall'Igrue nel processo di
razionalizzazione dell'assetto pubblico e di monitoraggio delle attività.
Nei prossimi tre anni Engineering provvederà al completo rifacimento del
sistema informativo Igrue, grazie all'adozione di soluzioni tecnologiche che
consentano costantemente di integrare le procedure nazionali con quelle
dell'Unione Europea, nell'ottica di garantire una maggiore efficienza nel
sistema di gestione dei fondi. Il nuovo sistema dovrà avere caratteristiche
accentuate di interoperabilità per permettere la cooperazione tra l'Igrue,
la Comunità Europea e le altre Amministrazioni Pubbliche, secondo le nuove
linee guida di e-government emesse nell'ambito del Ministero
dell'Innovazione Tecnologica e della Funzione Pubblica.
LOAN PRICING CORPORATION LANCIA UN
SERVIZIO DI MARK-TO-MARKET LOAN PRICING SU SCALA MONDIALE
New York, 20 novembre 2002 - Loan Pricing Corporation una societa' del
gruppo Reuters e autorevole fonte di informazione per i mercati di credito
primari e secondari nelle Americhe, Europa, Medio Oriente, Africa e per
l'area Asia-Pacifico, ha annunciato in data odierna l'introduzione del primo
servizio di ''mark-to-market loan pricing'' a copertura globale. Lpc ha
stretto una collaborazione con i principali operatori dei mercati creditizi
secondari e liquidi su scala mondiale per la fornitura di un servizio
rivolto agli investitori e ai gestori di portafogli di crediti bancari,
completo di valutazioni in merito a titoli di credito per investimenti di
qualita' o ad alto leveraggio. Il servizio di quotazione e i diversi
vantaggi ad esso correlati sara' fornito a livello locale dalle sedi di LPC
di New York, Londra e Hong Kong. A New York questo servizio viene offerto
attraverso una joint-venture tra Lsta e Lpc Mark-to-Market Pricing.Il
servizio offerto da LPC mette a frutto l'esperienza acquisita dall'Azienda
nel corso degli ultimi dieci anni, nella promozione della trasparenza e
liquidita' del mercato creditizio secondario nordamericano. Lpc e' presente
sul mercato creditizio europeo da otto anni per il quale offre un servizio
di valutazione corrente del mercato (''mark-to-market''). Nell'area
Asia-Pacifico, LPC ha di recente inaugurato il servizio di quotazione
offerto dalla Basis Point Publishing Limited, una controllata Lpc, che opera
nel mercato creditizio locale dal 1993. Per la prima volta, i gestori di
portafogli di credito, cosi' come gli altri operatori del settore, potranno
avere a loro disposizione tutte le informazioni necessarie per la gestione
dei titoli creditizi da un'unica fonte a scala mondiale. Michael Hatley di
Ing Capital Advisors', presidente e funzionario capo per gli investimenti,
ha cosi' commentato la presenza di LPC nel mercato creditizio secondario
mondiale: ''In qualita' di gestori delle attivita' globali e degli
investitori, e' importante per noi rivolgersi a un soggetto unico per
rispondere al meglio alle richieste di valutazione del mercato creditizio
globale. Oltre all'efficienza dei servizi globali che LPC offre, i clienti
di Ing Capital Advisors sanno che l'approccio da noi utilizzato per le
valutazioni e' coerente e credibile, a prescindere dalla posizione
geografica''. Jim Davis, presidente e amministratore delegato di Lpc, ha
dichiarato: ''I nostri clienti stanno crescendo in termini globali e
considerano Lpc come una soluzione di acquisto unica che li possa assistere
nella gestione e sviluppo delle loro attivita'. Con il consolidamento delle
nostre capacita' nell'ambito del mercato creditizio secondario, la nostra
posizione di principale fornitore di dati, notizie e analisi sui mercati
creditizi globali viene ulteriormente rafforzata. Lpc sta lavorando con
gruppi che gestiscono titoli creditizi sul mercato secondario in America,
Europa (Emea) e nell'area dell'Asia-Pacifico, con la finalita' di fornire
tempestivamente un quadro indicativo e obiettivo delle quotazioni
proposta/offerta ai gestori di portafogli di crediti bancari, societa' di
strutturazione, deposito, investimento di Cdo (''Collateralized debt
obligation''), investitori di derivati di credito, manager del rischio,
investitori e consorzi. Ricorrendo a un sistema di controlli elettronici
unito a verifiche di qualita' a cura dello staff Lpc di analisti del mercato
di credito secondario, Lpc e' in grado di fornire riservatamente agli
investitori valutazioni aggiornate del mercato (mark-to-market) sui titoli
creditizi dei rispettivi portafogli. Nel 1992 su richiesta di piccolo gruppo
di clienti interessati all'acquisto di titoli creditizi, Lpc ha iniziato a
raccogliere le quotazioni del mercato creditizio secondario degli Stati
Uniti. Nel 1998 LPC ha lanciato un vero e proprio servizio di quotazione, in
grado di fornire ai suoi clienti informative sul mercato, con frequenza
settimanale o mensile. In breve tempo, Lpc ha sottoscritto un accordo di
licenza con la Loan Syndications Trading Association , dando vita al
servizio di quotazioni ''lsta/Lpc Mark-to-Market Pricing''. Questo servizio
oggi mette a disposizione di oltre 125 istituzioni finanziarie informative
su circa 2.000 tranche; tali istituzioni ricevono inoltre, con frequenza
giornaliera, settimanale o mensile quotazioni relative alla gestione di 175
fondi/portafogli, per un valore complessivo di 200 miliardi di dollari in
titoli creditizi. Nel 2001, la Lpc ha lanciato le operazioni di quotazione
del mercato creditizio secondario in Europa e attualmente e' in grado di
fornire le valutazioni di circa 200 tranche creditizie in Europa; inoltre,
in seguito al lancio nella zona dell'Asia-Pacifico di Basis Point's
Mark-to-Market Loan Composite, gli investitori possono ottenere valutazioni
creditizie a prescindere dell'area in cui si trovano i prestatori. Infolink:
http://www.loanpricing.com
2002 ANCORA IN CRESCITA PER L'
ASSOCIAZIONE SERVIZI E TURISMO LEGACOOP LOMBARDIA: IL FATTURATO SUPERA I 725
MILIONI DI EURO
Milano, 20 novembre 2002 - L'attuale rallentamento dell'economia non ha
fermato la crescita dell'Associazione Cooperative Servizi e Turismo Legacoop
Lombardia: salgono a 375 le imprese cooperative aderenti, superando per la
prima volta la soglia dei 20.000 addetti. Il sistema chiude il preconsuntivo
2002 con un aumento del 4% del proprio fatturato, salito a più di 725
milioni di euro. Nel 2002 il capitale apportato dai soci è cresciuto del 6%
e a fine anno le riserve indivisibili supereranno i 145 milioni di euro. Le
previsioni per il 2003 sono di creare 800 nuovi posti di lavoro e di
riconfermare un tasso di crescita dei valori della produzione del 3,5 %.
"L'attività delle cooperative aderenti - spiega Gianfranco Piseri,
presidente dell'Associazione Servizi e Turismo Legacoop Lombardia -
abbraccia dalla logistica al trasporto e alla movimentazione merci, dalla
ristorazione ai servizi ambientali, dalla consulenza aziendale alle
cooperative sociali. Per quel che riguarda i servizi alle imprese,
nonostante il rallentamento della domanda segnalatoci dal nostro
osservatorio, soprattutto relativamente ai mesi di settembre e ottobre 2002,
il sistema tiene bene. In particolare, la logistica, il facility management
e la ristorazione collettiva sono i settori trainanti." Cresce anche il
comparto dei "servizi alla persona": le cooperative sociali
raggiungono quota 4.000 per quel che riguarda gli addetti, superando il
tetto del 20% rispetto ai lavoratori del settore che operano in Lombardia. E
cresce ancora, tra i lavoratori delle imprese Servizi e Turismo Legacoop
Lombardia, l'apporto delle categorie definite "svantaggiate", tra
cui i portatori di handicap fisici e psichici, i carcerati, gli ex
tossicodipendenti. Oltre il 33% della popolazione "svantaggiata"
che lavora in Lombardia è socia lavoratrice presso le nostre cooperative
sociali. Forte incremento anche per le fasce di popolazione definite "
deboli" giovani, over-forty espulsi dalla nuova catena produttiva,
immigrati e, soprattutto, donne. Tutti appartenenti a categorie
particolarmente esposte della popolazione lavorativa, trasformate in
protagonisti di successo grazie ai continui investimenti (25 milioni di euro
previsti per il 2003) e alla qualità del lavoro offerto, a tempo
indeterminato per il 93% dei lavoratori, con ampie possibilità di usufruire
di part-time (richiesto dal 35% dei lavoratori) anche ad hoc.
"Riteniamo strategico - dichiara Felice Romeo, vicepresidente
dell'associazione- promuovere e valorizzare al massimo la forte presenza
femminile che caratterizza tutto il sistema Servizi e TurismoLegacoop
Lombardia e siamo estremamente soddisfatti dei risultati conseguiti
quest'anno, nel corso del quale la presenza femminile ha superato il 50%
degli addetti totali.Le donne sono infatti portatrici di bisogni
metropolitani e interpreti, rispetto alla percezione diffusa, di nuovi
bisogni metropolitani emancipati. Non a caso nelle cooperative sociali la
presenza femminile oltrepassa il 60%. Importante in proposito la sempre
maggiore presenza femminile nelle cariche di rilievo: oltre ad essere
presidenti di 90 cooperative, le donne siedono numerose nei consigli
d'amministrazione, dove hanno raggiunto la soglia del 30%. La situazione di
incertezza che domina i mercati produttivi e finanziari non ha fermato i
programmi di sviluppo delle cooperative Servizi e Turismo lombarde:
"Confermiamo tutti gli investimenti programmati per i prossimi 12 mesi.
Anche per il 2003 - conclude Piseri - flessibilità organizzativa e certezza
di un lavoro adeguato e correttamente retribuito saranno gli elementi
fondanti del nostro sviluppo".
UN SUCCESSO LE INIZIATIVE DI SOSTEGNO
FINANZIARIO ALLO START-UP E IL NUOVO SERVIZIO DI ORIENTAMENTO E MEDIAZIONE
CULTURALE PER PROMUOVERE L'INTEGRAZIONE SOCIALE DEI LAVORATORI
EXTRACOMUNITARI
Milano, 20 novembre 2002 - Vorreste saperne di più sul modello cooperativo?
Avete un'idea di business relativa ai servizi alle imprese e alle persone e
volete confrontarvi sul business plan? Cercate un accesso al credito per far
partire la vostra impresa? Nessun problema: potete rivolgervi al servizio di
sostegno allo start-up che l'Associazione Servizi e Turismo Legacoop
Lombardia mette a disposizione dei futuri imprenditori: orientamento,
tutoring, formazione e un decisivo sostegno finanziario per la fase iniziale
garantito da Confircoop, il Consorzio Finanziario Regionale Legacoop, sono
gli strumenti messi a punto per aiutare le nuove imprese a stare sul
mercato. "Accedere al credito è una possibilità reale - spiega
Gianfranco Piseri, presidente dell'Associazione Servizi e Turismo Legacoop
Lombardia - Nel 2002, tutte le start-up cooperative che hanno richiesto le
garanzie finanziarie per l'avvio (30 su 60), hanno ottenuto il sostegno di
Confircoop, con interventi da un minimo di 10.000 euro a un massimo di
50.000 euro. Per fissare un appuntamento basta rivolgersi agli uffici
Servizi e Turismo Legacoop Lombardia di Milano, via Palmanova 22, tel.
02/28456223, oppure collegarsi al sito internet www.lombardia.legacoop.it Se
il futuro imprenditore non è italiano entra in gioco anche il nuovo
sportello multietnico, un servizio di orientamento e mediazione culturale
per promuovere l'integrazione e il benessere dei lavoratori e delle
lavoratrici immigrati. Il servizio è rivolto a tutte le persone che vengono
da altri paesi e desiderano creare una nuova impresa, o proporsi come
lavoratori nelle nostre cooperative. E' anche rivolto a tutte le nostre
cooperative che desiderano avvalersi di personale straniero e hanno bisogno
di informazioni e orientamento. Dall'inizio dell'anno, oltre 200 persone e
più di 250 cooperative si sono rivolte allo sportello multietnico Servizi e
Turismo Legacoop Lombardia. "Ad oggi, all'interno della nostra
associazione, i soci immigrati hanno oltrepassato quota 1.500 e hanno
raggiunto l'8% del totale degli addetti. Provengono da 15 paesi e tre
continenti e danno un contributo decisivo alla crescita del nostro sistema -
dichiara Felice Romeo, vicepresidente dell'Associazione Servizi e Turismo
Legacoop Lombardia -. Questa iniziativa ha reso più semplice e più
accessibile l'integrazione lavorativa di molte persone, provenienti da paesi
stranieri. Abbiamo voluto operare non solo in termini di informazioni sulle
procedure da avviare e sulle modalità da perseguire, ma di condivisione di
know-how sociali, con l'obiettivo di promuovere il benessere e migliorare la
qualità della vita delle persone". Alla guida dell'iniziativa
un'esperta del settore: Ainom Maricos, eritrea, milanese d'adozione,
fondatrice della prima cooperativa multietnica italiana, componente della
direzione di Legacoop Lombardia.
LA COOPERATIVA PLACIDO RIZZOTTO DI
LIBERA TERRA ADERISCE A CONAPI DAI TERRENI CONFISCATI ALLA MAFIA NASCERÀ
UNA PASTA ARTIGIANALE PRESTO DISTRIBUITA SU TUTTO IL TERRITORIO
NAZIONALE
Bologna, 20 novembre 2002 - Una pasta alimentare di qualità sarà ottenuta
dal grano duro coltivato biologicamente su terreni appartenuti a Totò Riina:
la produrrà Cooperativa Placido Rizzotto in collaborazione con Conapi
mentre Mediterrabio la distribuirà con il marchio Libera Terra a partire da
questo mese. La Cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra fa parte
dell'Associazione Libera, nata nel '95 per iniziativa di Don Luigi Ciotti e
di Rita Borsellino allo scopo di affiancare e rafforzare con un'opera di
promozione sociale l'azione repressiva svolta nei confronti della mafia. La
Cooperativa Placido Rizzotto infatti coltiva grano duro con metodo biologico
sui circa 150 ettari di terreni confiscati alla mafia, che gestisce, in
comodato, nel comune di Corleone (Pa). Prodotta in 7 formati tradizionali
con metodo artigianale in un antico pastificio palermitano, essiccata a 40°
per circa 48 ore: un prodotto di elevata qualità che si inserisce a tutto
tondo nel tessuto economico da cui nasce. Conapi è divenuta dall'inizio di
quest'anno cooperativa fra apicoltori e produttori biologici, ampliando la
sua missione e la sua attività a tutto l'ambito della produzione biologica,
in particolare quella vissuta con la determinazione di chi ad un prodotto
speciale unisce un progetto altrettanto speciale. "Una scelta di campo
produttiva ed alimentare che si rafforza ulteriormente con l'ingresso di
progetti di qualità ma anche di spessore etico come quello di Libera Terra,
a cui offriamo con entusiasmo il nostro supporto tecnico e di esperienza
produttiva, insieme alla propulsione commerciale e distributiva di
Mediterrabio, alla pari di tutti i nostri prodotti " spiega il
presidente di Conapi Lucio Cavazzoni. Infolink: www.conapi.it
G.R.E.: L'ASSEMBLEA DEI SOCI NOMINA IL
NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano, 20 novembre 2002 - Il gruppo G.R.E. (Grossisti Riuniti
Elettrodomestici) - proprietario dei marchi Trony e Sinergy - annuncia la
nomina del proprio Consiglio di Amministrazione per il triennio 2003-2005.
L'Assemblea dei Soci G.R.E., tenutasi il 13 novembre scorso, ha provveduto
alla nomina del nuovo CdA, riconfermando come presidente della società il
dott. Giuseppe Ferlito e, come vice presidente, il sig. Natale Montebelli.
Nella stessa sede sono stati inoltre confermati i consiglieri: Cesare
Bernasconi, Onorato Damiano, Salvatore Fanni, Giuliano Sbaraini ed è stato
nominato Antonio Mammola quale nuovo amministratore.
UCRAINA: META PER
L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE
Roma, 20 novembre 2002 - In occasione della visita in Italia del Presidente
dell'Ucraina, Leonid Kuchma, dal 26 al 28 novembre 2002, l'Ice organizza un
evento promozionale di elevato profilo, mercoledì 27 novembre 2002 dalle
ore 09.00 alle ore 18.00, presso la Sede di Roma. Il Presidente Kuchma ed il
Prof. Antonio Marzano, Ministro delle Attività Produttive, interverranno ai
lavori per rivolgere alcune parole di saluto ai partecipanti dei due Paesi.
(Il programma dei lavori sarà disponibile sul sito dell'Ice www.ice.it
sotto la rubrica "Agenda".) L'Ucraina ha una popolazione di quasi
50 milioni di abitanti ed una superficie di quasi 700.000 chilometri
quadrati, comparabile a quella della Francia, di cui circa il 58% è
coltivato. Il basso livello di Prodotto Interno Lordo (Pil) pro capite del
Paese, rilevabile dai dati ufficiali, è in parte mitigato dall'esistenza di
un'economia non ufficiale che potrebbe raggiungere il 50% di quella
ufficiale. Nell'anno 2000 si sono manifestate le prime inversioni di
tendenza, confermate nel 2001 con un ritmo crescente (il PIL e la produzione
industriale sono cresciuti rispettivamente, del 10.8% e del 16.9% da gennaio
a luglio). Una combinazione di fattori relativamente pochi è stata decisiva
nel conseguire tale risultato: il 40% del deprezzamento reale della moneta
verificatosi nel 1998 - 1999, ha favorito l'acquisto di merci interne
sostitutive delle importazioni e la competitività internazionale di settori
industriali domestici; il settore delle esportazioni ha poi beneficiato
della forte domanda di importazioni in mercati principali quali la Russia;
la produzione della branche tradizionali dell'industria pesante è
notevolmente aumentata e si è verificato un consistente rimpatrio dei
capitali, grazie al miglioramento del clima d'affari; infine, lo Stato ha
avviato riforme nel settore agricolo, smantellando le aziende collettive e
ritirandosi dall'allocazione delle risorse e tentando di accrescere il
credito commerciale alle aziende recentemente privatizzate. Malgrado il
suolo ucraino sia uno dei più ricchi del mondo, i redditi agricoli sono
caduti bruscamente dopo l'indipendenza, a causa della penuria di
fertilizzanti e di altri fattori critici. La tanto attesa divisione delle
aziende collettive ha favorito l'emersione di un mercato per l'affitto del
terreno agricolo, ed ha generato nuove imprese e società miste, aprendo
allo stesso tempo la strada per accresciuti crediti alle imprese agricole
ucraine. A partire dal 2001, il credito privato al settore agricolo è stato
reso possibile da un programma governativo di sussidi agli interessi e da
migliorate prospettive di rendimento. L'approvazione di un codice agrario
nell'ottobre 2001 ha quindi ampliato le prospettive di ristrutturazione. Il
codice agrario ha chiarito il concetto di proprietà privata del terreno e
garantito agli Ucraini il diritto di comprare la terra. La produzione
primaria è cresciuta in importanza in confronto agli altri settori
manifatturieri, con le industrie correlate all'acciaio ed all'energia in
forte preminenza. Il settore della trasformazione agro-alimentare ha
registrato una forte crescita negli ultimi anni ed è il maggior
beneficiario di investimenti esteri diretti. Mentre la ripresa economica nel
2000 si è basata su settori manifatturieri a basso valore aggiunto,
segnatamente metallurgia, la perdurante espansione nel 2001 è però stata
meno dipendente dall'industria di base ed ha fornito qualche segno
premonitore di progresso verso una base più ampia e più sostenibile di
ripresa economica. Settori a più alto valore aggiunto (incluso
l'impiantistica, l'industria alimentare e l'industria energetica) hanno
contribuito in maniera determinante. In contrasto all'economia ufficiale,
l'edilizia nell'economia parallela ha avuto una crescita esplosiva persino
durante il profondo declino economico sofferto negli anni '90, grazie
all'edilizia privata, soprattutto le abitazioni di campagna. Gli
investimenti esteri si sono concentrati principalmente nell'industria
alimentare, nel commercio interno, nella produzione di macchinario, nella
lavorazione dei metalli. Alcuni settori hanno cominciato con successo un
cammino di sviluppo basato su modelli di economia di mercato (p.e.
agro-industria, tessile, altre industrie leggere), in altri predominano i
cartelli dell'industria pesante costituita durante il regime sovietico, che
mantengono la loro influenza imperativa sulla determinazione delle politiche
governative. L'evento promozionale organizzato dall'Ice prenderà la forma
di un "partnership forum", nell'ambito del quale saranno previsti
incontri bilaterali con imprese ucraine ed una presentazione del potenziale
di investimento del Paese, incluse le fonti di finanziamento bilaterale,
comunitarie e multilaterali disponibili. Le banche interessate possono
sottoporre documentazione sulle loro operazioni finanziarie verso l'Ucraina,
da distribuire ai partecipanti, al seguente indirizzo di posta elettronica:
cooperazione@ice.it . Imprenditori italiani che abbiano già avviato attività
di collaborazione industriale in Ucraina saranno chiamati a testimoniare
delle prospettive di accesso al mercato. Le aziende ucraine partecipanti
all'evento dovrebbero essere circa 20, operanti nei settori dell'industria
agro-alimentare, dell'industria leggera (tessile-abbigliamento, calzature e
pelletteria), dell'industria metal-meccanica e della lavorazione del legno,
inclusa la produzione di mobili, dell'edilizia e dei materiali da
costruzione. Saranno presenti anche rappresentanti delle Regioni di Donetsk,
Dnepropetrovsk, Lviv, che proporranno progetti di cooperazione. (Gli elenchi
completi delle delegazioni istituzionale ed economica saranno disponibili
sul sito dell'Ice (www.ice.it) sotto la rubrica "Agenda".) Per
informazioni fax: 06/54218275 o 06/54220007 oppure al seguente indirizzo di
posta elettronica: cooperazione@ice.it
ARRIVA UNA GUIDA GRATUITA PER LE
IMPRESE SUL MEDITERRANEO LOMBARDIA: RAPPORTI PIU' FREDDI CON I PAESI
ISLAMICI. MA MILANO INCREMENTA
Milano, 20 novembre 2002. Forti ma in flessione, a causa dei gravi
avvenimenti di fine 2001, i rapporti economici con i paesi mediterranei -
molti islamici - nel primo semestre del 2002 rispetto ai primi sei mesi del
2001. Nonostante un quadro italiano e lombardo di diminuzione (-15,4% di
import e -5,3% di export per l'Italia; -12% di import e -4,4% di export per
la Lombardia), a Milano, in controtendenza, tra il primo semestre 2001 e il
primo del 2002 crescono del 21,5% le importazioni dai paesi del
Mediterraneo, ed è più lieve la diminuzione delle esportazioni (- 3,6%).
Tra le altre provincie lombarde segni positivi arrivano anche da Como sul
versante dell'import (+21% l'import) e, riguardo all'export, da Pavia
(+5,3%), Mantova (+4,8%) e Sondrio (+3,2%). Per supportare le imprese
milanesi e lombarde che operano in quest'area Promos, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, mette a
disposizione la Guida al Mediterraneo. Uno strumento pensato e realizzato
per gli imprenditori che vogliono saperne di più su Algeria, Cipro,
Cisgiordania, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Malta, Marocco,
Siria, Tunisia, Turchia. È una pubblicazione nata nell'ambito delle
iniziative promozionali previste dall'Accordo di programma firmato tra il
Ministero del Commercio con l'Estero, Unioncamere e Assocamere Estero con
l'obiettivo di favorire lo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione.
La guida si può richiedere gratuitamente al tel. 02 85155215 fax 02
85155227. Guida al Mediterraneo. La guida si divide in due parti. La prima
raccoglie dati economici sull'area, sulle relazioni commerciali,
sull'apertura economica. La seconda parte comprende le guide a ciascun
Paese: Algeria, Cipro, Cisgiordania, Egitto, Giordania, Israele, Libano,
Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia. Interscambio forte nel 2001.
Tra il 2000 e il 2001 crescono del 29,8% le importazioni milanesi dall'area
mediterranea, mentre è in leggera diminuzione l'export che registra un -
3,3%. Positiva anche la situazione regionale: tra il 2000 e il 2001 l'import
della Lombardia con i paesi del Mediterraneo è cresciuto del 9,9%, con la
crescita record di Lodi (+73%), mentre per l'export la diminuzione è
dell'1,6%. Le provincie più attive verso il Mediterraneo. È Milano ad
avere la meglio in questo semestre tra le province lombarde con il 53,8%
dell'export regionale, seguita da Bergamo con l'11,5%, Brescia con il 10,3%,
Varese con l'8,1%. Per le importazioni prevale ancora Milano con il 38,2%,
seguita da Cremona con il 21,4%, Mantova con il 10,7% e Pavia con il
10%.
QATAR AIRWAYS APRE NUOVI UFFICI A
KHARTOUM
Milano, 20 novembre 2002 - Qatar Airways ha aperto i suoi nuovi uffici a
Khartoum il 17 Ottobre 2002, rafforzando così la sua presenza nella
capitale del Sudan con una grande cerimonia, presenziata da molte celebrità.
Il Ceo della Compagnia Aerea, Akbar Al Baker, che ha diretto il team di
Qatar Airways alla cerimonia di apertura a Khartoum, ha
dichiarato:"L'apertura del nuovo ufficio Qatar Airways è preceduta
dall'aumento della frequenza dei voli Doha -Khartoum: dagli attuali quattro
voli a settimana a voli giornalieri dal 22 Novembre 2002. L'operativo dei
voli per Khartoum avrà la partenza da Doha alle 11.30 con arrivo alle
15.15. Il ritorno è con partenza da Khartoum alle 16.15 per raggiungere
Doha alle 19.30 locali. "Con l'apertura del nuovo ufficio e l'aumentare
della frequenza a giornaliera, Qatar Airways sarà ora in grado di garantire
ai propri clienti un servizio ancora migliore e poter aumentare l'accesso ai
maggiori centri del Medio Oriente, dell'Asia e dell'Europa", ha
dichiarato Al Baker. Sempre Akbar Al Baker ha detto che l'ufficio della
Compagnia a Khartoum è stato aperto nel piano di sviluppo della Compagnia
Aerea di aprire uffici nel mondo, particolarmente in città che fanno parte
del crescente network della compagnia. Al Baker ha dichiarato che Khartoum
era un'importante destinazione per Qatar Airways ed il nuovo ufficio
posizionato al centro dell'hub commerciale della città, potrebbe essere di
grande aiuto per i clienti che vogliono usufruire dei servizi della
compagnia. Qatar Airways volerà sia con il moderno Airbus A300-600 che con
l'A-320 sulla rotta Doha - Khartoum. Questi aeromobili sono conosciuti per
la loro sicurezza ed il comfort. Il vettore nazionale del Qatar, Qatar
Airways è la Compagnia Internazionale del Medio Oriente più in crescita ed
è una delle compagnie con la crescita più rapida al mondo. Attualmente
vola su oltre 35 destinazioni in Africa, Europa, il Medio Oriente e l'Asia.
Qatar Airways ha pianificato l'ambizioso piano di sviluppo con la
supervisione del proprio Chief Executive Officer Akbar Al Baker per alzare
il numero di destinazioni ad oltre 50 e di raddoppiare la flotta nei
prossimi due anni.
QATAR AIRWAYS INAUGURA IL NUOVO VOLO
DOHA - SHARJAH (EMIRATI ARABI)
Milano, 20 novembre 2002 - Qatar Airways, una delle Compagnie aeree più in
crescita al mondo, il 28 Ottobre 2002 ha inaugurato il volo Doha - Sharjah
atterrando all'aeroporto di Sharjah alle 10 del mattino ora locale. Secondo
Akbar Al Baker, Ceo di Qatar Airways, il mercato della nuova rotta Doha -
Sharjah è una pietra miliare nei piani d'espansione di Qatar Airways, che
porta a sei il numero delle nuove rotte inaugurate nel 2002 - con i voli
verso Hyderabad pianificati dal 21 Novembre 2002. Akbar Al Baker ha
dichiarato: "Ogni nuova destinazione inaugurata da Qatar Airways
significa l'investimento e la fiducia che la compagnia aerea ha
nell'espansione delle proprie attività attraverso il Medio Oriente,
l'Europa e l'Asia". "... Siamo una Compagnia Aerea da osservare
con molta attenzione" ha tenuto a precisare. Arrivando all'Aeroporto
Internazionale di Sharjah, l'aeromobile A320 già dal primo volo a pieno
carico, configurato con 12 posti in First Class e 132 in Economy, è stato
accolto da una delegazione ufficiale dell'Aeroporto Internazionale di
SharJah, da importanti personalità dell'Aviazione Civile e, naturalmente,
dal management degli Emirati Arabi di Qatar Airways e dai media. L'operativo
dei voli sarà di due volte la settimana e gli orari dei voli per Sharjah
sono stati attentamente schedulati per garantire facili collegamenti verso
tutte le altre destinazioni. Il volo numero QR 178 parte da Doha tutti i
lunedì alle 8.00 a.m. ed arriva a Sharjah alle 10.00 a.m. ora locale. Il
volo QR 179 parte dopo un'ora, alle 11.00 a.m. da Sharjah ed arriva a Doha
alle 11.00 a.m., così da rendere perfetti i tempi per i collegamenti con il
resto dei voli per il Medio Oriente e l'Europa. La rotta Doha-Sharjah opera
anche il giovedì con il volo QR 176 che parte da Doha alle 10.30 p.m. ed
arriva a Sharjah alle 10.30 p.m. ora locale. Il volo QR 177 riparte dopo 45
minuti, alle 11.15 ed atterra a Doha alle 11.15 p.m. ora locale ed è stato
progettato per facilitare tutti i collegamenti con il Medio Oriente ed il
Subcontinente. Con questi nuovi voli, Qatar Airways porta a 43 il numero dei
voli settimanali dagli Emirati Arabi - 21 voli settimanali da Dubai, due
voli settimanali da Sharjah e 20 voli settimanali da Doha. Qatar Airway
volando adesso verso oltre 35 destinazioni in Africa, Europa, Medio Oriente
ed Asia ha raggiunto l' ambizioso traguardo, grazie alla preziosa
amministrazione del Chief Executive Manager Akbar Al Baker, di alzare il
numero delle destinazioni ad oltre 50 e raddoppiare la flotta nei prossimi
due anni.
SEMPRE PIÙ RIDOTTO IL CONTRIBUTO
DELL'AMMINISTRAZIONE ALLA SOCIETÀ APPROVATA LA RICAPITALIZZAZIONE DI
MILANOSPORT SETTE MILIONI DI EURO CHE PORTANO A 10 IL CAPITALE SOCIALE
Milano, 20 novembre 2002 - Ammonta a sette milioni di euro la
ricapitalizzazione di MilanoSport, la S.p.a. di proprietà comunale,
approvata questa mattina in Giunta Comunale. Il capitale sociale sarà
quindi di 10milioni di euro. La società si avvia ad un giro di affari di 15
milioni di euro l'anno. MilanoSport ha ora in gestione 32 impianti comunali,
di cui 16 acquisiti quest'anno, mentre si attende il nulla osta da parte
della Sovrintendenza ai Beni storici per la concessione dell'ultimo
impianto, l'Arena Civica. La società ha come obiettivo precipuo il
risanamento gestionale e il pareggio dei conti degli impianti sportivi, che
con la gestione comunale realizzavano entrate inferiori al 20per cento dei
costi di gestione. Ed infatti quest'anno il contributo da parte del Comune (
che va a ripianare il passivo di bilancio annuale di MilanoSport) è
diminuito rispetto allo scorso anno,, nonostante i 16 impianti in più da
gestire: 1.956.000 €, rispetto ai 2.100.000 € del 2001. "La
ricapitalizzazione ha un'importanza cruciale per la società - commenta
l'assessore allo Sport e Giovani Aldo Brandirali -, perché da questa
dipende la possibilità di fare urgenti opere di manutenzione straordinaria
su impianti lasciati a se stessi ormai da troppo tempo". Il risanamento
gestionale, che dovrebbe portare all'autonomia finanziaria entro il 2010, ha
avuto in questi anni due punti di forza in particolare: da un lato
l'ottimizzazione dei servizi alla persona, con l'introduzione di corsi al
pubblico remunerativi per la società e che vanno a valorizzare tutti gli
spazi e le sale delle strutture finora rimaste inutilizzate; dall'altro lato
le entrate ottenute attraverso la sponsorizzazione degli impianti. "MilanoSport
è molto importante tra le società comunali- sottolinea Brandirali -: il
fatto di poter ottenere degli utili attraverso l'estensione dei sevizi alla
persona permette di reinvestire danaro su tutti quegli impianti sportivi che
non sono assolutamente remunerativi ma sono fondamentali per avere la varietà
di discipline che si conviene a una città come Milano"
DA FIRENZE RIPARTONO LE NUOVE FIERE
DELLA MODA TECNOLOGIA AVANZATA E SOLUZIONI CLASSICHE, INTEGRATE IN UN NUOVO
CONCETTO DI VENDITA DEL "MADE IN ITALY.
Firenze, 20 novembre 2002 - Nasce a Firenze Fashion Global Fair (Fgf) il
primo polo fieristico virtuale che ospita al proprio interno fiere
esclusivamente professionali dedicate alla moda "Made in Italy"
(Abbigliamento Uomo, Abbigliamento Donna, Pelletteria e Calzature). Fgf
Leather & Shoes (14 marzo 2003 - Settembre 2003), per il settore
pelletteria e calzature, inaugurerà il polo fieristico Fashion Global Fair
e sarà seguita da Fgf Man (Giugno 2003) e da Fgf Woman (Settembre 2003). In
Fgf si svolgono tutte le funzioni e le attività proprie delle
manifestazioni del settore, integrando le metodologie da tempo consolidate
agli avanzati linguaggi e strumenti del web. Rispetto alle tante iniziative
finora attuate su Internet, Fgf si distingue perché è un punto d'incontro
tra buyer e produttori di abbigliamento, un sito professionale che
incrementa e facilita i contatti tra gli operatori. Per la grafica e i
contenuti, ciascuna fiera di Fgf è strutturata come una fiera fisica: ogni
azienda dispone di un proprio stand, aggiornabile e personalizzabile in ogni
momento, nel quale la qualità e le particolarità di ogni prodotto esposto
possono essere apprezzate attraverso foto ad alta risoluzione ed un
innovativo software che permette di ingrandirne tutti i particolari. Le
descrizioni accurate, i dettagli tecnici e le sfilate in streaming
completano l'informazione necessaria alla valutazione dei prodotti. Inoltre,
a salvaguardia della propria creatività, le aziende produttrici potranno
scegliere quali prodotti esporre a tutti i visitatori della fiera e quali
invece mostrare in un'area riservata solo ai buyer da esse preventivamente
abilitati. La comunicazione espositore-buyer è costantemente assicurata
dagli avanzati sistemi di conversazione on line che le ditte produttrici e i
compratori avranno a disposizione, ognuno in un proprio "centro di
controllo". Accanto agli stand individuali, Fgf comprende anche una
serie di Aree Tematiche che sostengono le relazioni fra i vari stadi del
processo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito. In virtù del
proprio carattere innovativo e delle sue applicazioni, Fgf è destinata a
crescere proprio fra la categoria dei buyer attenti ai vantaggi dei contatti
on-line. Una scelta vincente perché la rete Internet, supportata da una
tecnologia avanzata che ne ha ridotto enormemente i limiti, viene utilizzata
come un vero e proprio strumento di lavoro, diffuso in tutti i principali
mercati della moda, destinato a integrare i tradizionali canali di vendita.
Infolink: www.fashionglobalfair.com
www.fgf.biz
IL CENTENARIO DELLA PRESTIGIOSA AZIENDA
MANTERO
Milano 20 novembre 2002 Un nome che è sinonimo di alta qualità nella seta
e sinonimo anche di alta qualità italiana in senso lato. Il territorio dove
si radica l'azienda Mantero è quello, comasco, che storicamente ha legato
la sua fama all'industria serica. La società Mantero, partita da un
iniziale commercio di seta, ha raggiunto una dimensione di grande azienda,
leader sul mercato internazionale, in grado di offrire un livello
impareggiabile di consulenza creativa e di completa assistenza alla sua
diversificata clientela internazionale per tessuti ed accessori in seta,
fibre naturali e man-made. Nell'arco di 100 anni la Mantero ha sviluppato
una preziosa sinergia tra innovazione, creatività e tradizione, cosa che le
ha permesso di ottenere l'apprezzamento dei più importanti stilisti di moda
Chanel, Dior, Dolce & Gabbana, Dries van Noten, Gucci, Prada, Ralph
Lauren, Paul Smith. A loro l'azienda offre una preziosa consulenza per lo
sviluppo e la realizzazione di tessuti serici e non di altissima qualità.
Fondata nel 1902 da Riccardo Mantero, l'azienda raggiunge in breve tempo un
rapido sviluppo che la porta negli anni 60 ad aprire l'attuale stabilimento
di Grandate dove vengono riuniti ed ottimizzati i processi di tintura,
stampa e finitura dei tessuti. Mantero in quegli stessi anni instaura
rapporti commerciali. tutt'ora in corso, con i più prestigiosi nomi della
moda mondiale. A fronte di questo processo di internazionalizzazione negli
anni 70 vengono aperti gli uffici di New York, Parigi e Hong Kong.
All'inizio degli anni '80. a sostegno di una crescita continua, viene
attuata una sostanziale riorganizzazione aziendale unitamente a un notevole
incremento degli investimenti in tutte le aree produttive. L'azienda, che
realizza i prodotti interamente al suo interno con un ciclo di produzione
integrato: dal filo al prodotto finito, comprendente impianti di tessitura,
tintoria, stampa e finissaggio, annovera tra i punti di forza che le
permettono la realizzazione di accessori e tessuti di assoluta avanguardia:
una ricerca altamente specializzata continuamente supportata dall'immenso
patrimonio offerto dagli archivi risalenti ai primi anni del XIX e ai
continui investimenti per la tecnologia più innovativa e all'avanguardia.
Mantero Seta Spa Via Volta 74, 22100 Como. Tel. 031 3211 - Fax 031 321310-
Infolink: www.mantero.com
RESTYLING AL DONEY DI VIA VENETO
Roma, 20 novembre 2002 - A partire da ieri il Doney, luogo di incontro di
via Veneto, ospita una serie di appuntamenti cultural-mondani della città
di Roma. Il restyling del Doney fa parte della ristrutturazione dell'Hotel
Westin Excelsior, avviata da Starwood Hotels & Resorts Woldwide, Inc.
nel 2000, che riguarda sia gli interni che gli esterni del celebre albergo
romano. I nuovi elementi di arredo giocano sui colori rosso e nero, con
grandi tappeti intarsiati con elementi geometrici, divani accoglienti e
pouff, che si alternano a tavoli di diverse forme e altezze, decorazioni con
petali di fiori, candele e candelabri. Il Doney è aperto tutti i giorni e,
a partire dalle ore 19, propone ricchi aperitivi accompagnati da un vasto
buffet con la possibilità di proseguire in un light dinner con piatti
diversi e sfiziosi o un semplice drink dopo cena. Inoltre, cocktail e musica
lounge creano l'atmosfera giusta per il nuovo punto di ritrovo della
mondanità romana ed internazionale. Il concetto del nuovo Doney, dell'Hotel
Westin Excelsior, si attua grazie alla proficua sinergia con la società di
pubbliche relazioni To Do Communication e rientra nel più ampio progetto
iniziato nel 2000 con il Diana Garden presso l'Hotel Diana Majestic di
Milano, proseguito poi con il Coast di Porto Cervo, presso l'Hotel Cervo in
Costa Smeralda. La To Do Communication si unisce in questa iniziativa romana
all'agenzia Where To Go Production di Mila Monaco ed Ursula Seelenbacher da
anni sulle scene della mondanità romana con la collaborazione di Giuseppe
Bambagini.
MILANO E LUGANO: COME VIVERE LA CITTÀ
UN CONVEGNO CHE HA MESSO A CONFRONTO DUE POLITICHE URBANISTICHE
Lugano, 20 novembre 2002 - L'assessore allo Sviluppo del Territorio ha
partecipato oggi al convegno "Milano e Lugano come vivere la città"
promosso dalla Ssic, Società Svizzera Impresari e Costruttori - Sezione
Ticino. Presenti al dibattito Giorgio Giudici Sindaco di Lugano, Dante
Gilardi Presidente Ssic - Sezione Ticino e Marco Cameroni, Console Generale
di Svizzera a Milano. Al centro della conferenza i temi dello sviluppo
economico e dell'urbanizzazione: risulta sempre più necessario
approfondire, nel contesto degli accordi bilaterali, la cooperazione, i
rapporti professionali, culturali e politici nella realtà transfrontaliera,
senza dimenticare l'importanza di tenere vivo il legame tra cittadini e
istituzioni Questi temi molto sentiti nelle realtà di Milano e Lugano, sono
stati sviluppati da relatori di primo piano che si confrontano
quotidianamente con lo sviluppo sostenibile dei rispettivi centri urbani.
Alcune delle cause del ritardo dell'adeguamento della pianificazione
urbanistica di Milano rispetto alle esigenze di una realtà sociale ed
economica, che è in continua e dinamica trasformazione, sono state
individuate in una mancanza di coordinamento tra i diversi livelli
istituzionali che nel recente passato ha caratterizzato il rapporto tra città
capoluogo e la sua regione. "Grande energia è quindi stata posta nel
ricostruire un rapporto solido e costruttivo tra le diverse
istituzioni"- ha spiegato Verga, e ha poi aggiunto: "non solo a
livello politico, ma estendendo anche a livello delle strutture una cultura
della collaborazione". I principali risultati che sono derivati sono
una forte attività legislativa innovativa da parte della Regione Lombardia,
capofila della cultura del trasferimento dei poteri dello stato, dallo stato
centrale alle regioni, ed una forte attività di concertazione della
pianificazione territoriale da parte della Provincia di Milano."Una
politica urbanistica comunale - ha continuato Verga - richiede un' azione di
coordinamento con i diversi contesti territoriali dei temi dell'azione
politica e tecnica in particolare: politiche ambientali e dei sistemi dei
parchi e del verde urbano come strategia di sviluppo territoriale, politiche
insediative e nuove operazioni di sviluppo, riuso di aree dismesse e
collocazione di grandi funzioni strategiche di livello metropolitano,
riqualificazione delle direttrici infrastrutturali di penetrazione in città
sia viabilistiche che su ferro, sviluppo dell'assetto logistico".
L'azione di costruzione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
è una concreta risposta alla necessità di un quadro di riferimento
strategico di area vasta all'interno del quale valutare la politica di
sviluppo della città, il metodo di cooperazione e di coalizione tra
istituzioni, è la via per definirne i contenuti nel rispetto dei campi di
competenza e delle priorità, solo così l'azione sul territorio sarà
efficace ed efficiente e libererà le energie e le potenzialità del
territorio milanese. In tal senso la cooperazione e lo scambio di esperienze
tra Milano e Lugano rappresenta un ottima testimonianza. L'assessore Verga
ha illustrato i grandi progetti urbanistici che Milano ha in cantiere e che
proprio in questi giorni sono in mostra all'Urban Center, come quello di
Montecity-Rogoredo, il programma integrato di intervento che interessa
l'area di trasformazione più estesa d'Europa, con una superficie
complessiva di oltre un milione di mq. Una "città nella città"
comprensiva del Centro Congressi che sarà per Milano il punto sintetico di
ritrovo e di dibattito, un grande parco, con funzioni pubbliche, un'area
commerciale, una multisala ad alta tecnologia, residenze, uffici, alberghi.
L'assessore Verga ha poi illustrato il progetto di riqualificazione
Garibaldi-Repubblica, dove verranno insediati la città della moda, del
design e della comunicazione, il Polo istituzionale con la nuova sede della
Regione Lombardia e i nuovi palazzi del Comune e della Provincia, il campus.
Tutte funzioni che esprimono il consolidarsi e lo sviluppo di ricchezze
socio economiche, culturali e di immagine della città.
FORMAZIONE: 15 CORSI GRATUITI PER
ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO
Milano, 20 ovembre 2002 - Giovani e adulti, diplomati e laureati,
interessati a nuove opportunità di lavoro nei settori: turismo, nuove
tecnologie, no profit e imprese sociali, artigianato, e-learning,
internazionalizzazione delle piccole imprese, pari opportunità e
imprenditorialità femminile, consulenza economica alle famiglie. Sono
queste le 240 persone che Formaper, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano, insieme a importanti partner, sta cercando per la
realizzazione di progetti formativi promossi e cofinanziati da Regione
Lombardia, Ministero del Lavoro e Fondo Sociale Europeo. La partecipazione
è gratuita, sono previsti rimborsi e la sede è Milano a partire dalla
seconda metà di dicembre 2002 con frequenza obbligatoria. L'ammissione ai
corsi è subordinata a prove di selezione. Al termine dei corsi sarà
rilasciato dalla Regione Lombardia un attestato finale. Le domande di
ammissione alle selezioni dovranno essere presentate entro e non oltre il 6
dicembre e dovranno pervenire presso Formaper - Segreteria Corsi Fse, via
Camperio, 1 20123 Milano. I bandi dei corsi sono consultabili sul sito
internet www.formaper.com oppure
possono essere richiesti alla Segreteria Corsi Fse Formaper Via Camperio, 1
20123 Milano Tel. 02/8515.5327 - 5733 Fax 02/ 85155331 E-mail: relazioni.esterne@formaper.com
I corsi Turismo, ecco i corsi del settore: "Bed & Breakfast - La
tua casa impresa nell'ospitalità"; "Esperto/a nella
valorizzazione e promozione del sistema turistico locale";
"Tecniche per imprenditori/imprenditrici di turismo culturale";
"Nuove tecnologie, marketing e turismo: gli orientamenti lavorativi per
l'ingresso nel mercato del lavoro"; "Esperto/a nel food and
beverage di una struttura alberghiera". 16 per ogni corso: giovani
maggiorenni e adulti, occupati, inattivi o in cerca di prima occupazione o
disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24
mesi, con diploma di scuola media superiore o laurea, sono queste le persone
che possono partecipare. Per alcuni corsi costituisce titolo preferenziale
la conoscenza dell'informatica di base, per altri le lingue straniere; la
durata varia a seconda dei corsi, si va da un minimo di 600 ore ad un
massimo di 800 suddivise in teoria, esercitazioni pratiche, tirocinio/stage.
I corsi avranno inizio dal 16 al 19 dicembre, saranno con frequenza
giornaliera obbligatoria di 6 o 8 ore a seconda del corso e si terranno
tutti a Milano presso Formaper - Via Camperio, 1. E' previsto il pasto
giornaliero per tutti in base alle effettive presenze. Per quanto riguarda
la net economy sono disponibili 3 corsi: "Esperto/a di reti e di
sicurezza sul web"; "Diventa consulente di e-business" e
"Database administrator - Esperto/a nella gestione e programmazione di
database". Sono tutti rivolti a 16 persone: giovani maggiorenni e
adulti in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di
mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media
superiore. Il primo corso si propone di formare una figura professionale di
consulente di progettazione e amministrazione reti e di sicurezza
informatica in grado di fornire un supporto professionale alle piccole e
medie imprese nella gestione e protezione del sistema informativo e del sito
web. Il secondo corso si propone di formare una figura professionale di
consulente di e-business in grado di supportare professionalmente le piccole
e medie imprese nello sfruttamento delle potenzialità connesse
all'introduzione nella propria azienda dell'e-business, a livello intranet,
extranet ed internet. Il terzo corso si propone di formare una figura
professionale di consulente esperto di Database-Data Mining e Data Warehouse
in grado di fornire un supporto professionale alle piccole e medie imprese
nella gestione dei dati aziendali. La durata varia a seconda dei corsi
l'inizio è fissato per tutti il 19 dicembre 2002. Per il no profit e
imprese sociali sono previsti i corsi "esperto/a di marketing sociale e
fund raising" e "Esperto/a giuridico-amministrativo per il no
profit e le imprese sociali". Sono rivolti a 16 persone: giovani
maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o disoccupati o iscritti
alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di
scuola media superiore. Costituiscono titoli preferenziali la conoscenza
dell'informatica di base, il possesso di un pc, esperienze pregresse in
organizzazioni non profit e imprese sociali e l'attitudine e la motivazione
al lavoro in questo specifico ambito. Il primo corso si propone di formare
una figura professionale di consulente in grado di implementare interventi
di marketing sociale e found raising sia per imprese sociali e
organizzazioni non profit che per imprese profit interessate ad applicare
strategie di marketing attente alla dimensione sociale. Il secondo corso si
propone di formare una figura professionale di consulente in grado di
supportare le organizzazioni di Terzo Settore e le imprese che offrono
servizi alla persona e di pubblica utilità relativamente agli aspetti
giuridico amministrativi. Per entrambi la durata del corso è di 600 ore. Si
inizia il 19 dicembre 2002. Termine dei corsi: maggio 2003. Frequenza
giornaliera obbligatoria di 8 ore giornaliere. Il corso si terrà a Milano
presso Formaper - Via Camperio, 1. Per l'e-learning c'è il corso "Tutor
on line e project managing nell'e-learning". E' rivolto a 16 persone:
giovani maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o disoccupati o
iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con
diploma di scuola media superiore. Costituisce titolo preferenziale la
conoscenza dell'informatica di base. Il corso si propone di formare una
figura professionale di tutor on line esperto di project managing nell'e-learning
capace di assumere un ruolo di supporto nell'ambito di corsi di formazione a
distanza del tipo web-based training. La durata del corso è di 800 ore (320
ore di teoria, 240 ore di attività pratiche e 240 ore di stage), avrà
inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di maggio 2003, con
frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore. Il corso si terrà a Milano
presso la sede Formaper in Via Camperio, 1. E' previsto un buono pasto
giornaliero di Euro 5,25 netti in base alle effettive presenze. Per quanto
riguarda l'artigianato c'è il corso "Mettersi in proprio
nell'artigianato artistico locale". Corso rivolto a persone: 16 giovani
maggiorenni e adulti, inattivi in cerca di prima occupazione o disoccupati o
iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24 mesi, con
diploma di scuola media superiore. Il corso si propone di formare una figura
professionale di imprenditore/imprenditrice nell'artigianato artistico e
culturale di consolidata tradizione regionale. La durata del corso è di 600
ore (216 ore di teoria, 160 ore di esercitazioni pratiche e 224 ore di
stage), avrà inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di giugno
2003, con frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore. Consulenza economica
alle famiglie è un altro settore, per il quale è stato organizzato il
corso "Infomediario/a: consulente economico della famiglia". E'
rivolto a 16 persone: giovani maggiorenni e adulti, inattivi in cerca di
prima occupazione o disoccupati o iscritti alle liste di mobilità da più
di 6 mesi fino a 24 mesi, con diploma di scuola media superiore.
Costituiscono titoli preferenziali la conoscenza dell'informatica di base e
essere laureandi o laureati in discipline umanistiche, economiche o
giuridiche. Il corso si propone di formare una figura professionale di
consulente economico per la famiglia, un intermediario di informazioni,
specializzato nella consulenza e nel supporto ai consumatori, anche con
modalità web, in merito alla gestione del risparmio famigliare. La durata
del corso è di 600 ore (360 ore di attività teorico/pratiche e 240 ore di
stage), avrà inizio il 19 dicembre 2002 e terminerà nel mese di maggio
2003 con frequenza giornaliera obbligatoria di 8 ore. Il corso si terrà a
Milano presso Formaper - Via Camperio, 1. E' previsto un buono pasto
giornaliero di Euro 4,00 netti in base alle effettive presenze. Un altro
tema importante le pari opportunita' e l'imprenditorialita' femminile, per
questo è previsto il corso Esperta/o in pari opportunità ed
imprenditorialità femminile: rappresentanza e leadership. Corso rivolto a
16 persone: giovani maggiorenni e adulti in cerca di prima occupazione o
disoccupate o iscritti alle liste di mobilità da più di 6 mesi fino a 24
mesi, con diploma di scuola media superiore. Costituiscono titoli
preferenziali la conoscenza dell'informatica di base, il possesso di un pc,
modem, collegamento a internet e essere laureandi o laureati in discipline
umanistiche. Il corso si propone di formare una figura professionale di
esperta/o in pari opportunità ed imprenditorialità femminile, che sia in
grado di operare all'interno di enti pubblici e privati, capace di leggere
il territorio e rafforzare il ruolo delle donne in chiave imprenditoriale e
di pari opportunità. La durata del corso è di 600 ore (332 ore di teoria,
58 ore di attività pratiche e 210 ore di stage), avrà inizio il 19
dicembre 2002 e terminerà nel mese di luglio 2003, con frequenza
giornaliera obbligatoria di 6 ore Infine l'internazionalizzazione con il
corso: "Esperto di internazionalizzazione per la Pmi", rivolto a
16 persone: studenti laureandi o laureati in cerca di prima occupazione o
disoccupati o iscritti alle liste di mobilità, con conoscenza della lingua
inglese. Il corso si propone di formare una figura professionale di esperto
nei processi di esportazione e internazionalizzazione di una piccola
impresa. La durata del corso è di 600 ore (144 ore di teoria, 216 di
esercitazioni pratiche, 240 ore di tirocinio/stage, di cui 40 all'estero),
avrà inizio il 16 dicembre 2002.
ASSOGIOCATTOLI PRESENTA: "TROVATE
IL TEMPO PER I GIOCATTOLI" GUIDA PER TRASCORRERE SERENAMENTE IL TEMPO
GIOCANDO IN FAMIGLIA. "30 MODI PER GIOCARE 30 MINUTI"
Milano, 20 novembre 2002 - E' stata presentata ieri presso lo Spazio Sironi
di Milano la nuova iniziativa di Assogiocattoli, l'Associazione Italiana
Imprese Addobbi e Ornamenti Natalizi, Giocatoli, Giochi e Modellismo,
Articoli di Puericultura. L'Associazione dedica una mini-guida ricca di
suggerimenti pratici a tutti quei genitori che vogliono riscoprire il
piacere e il valore del gioco. La guida sarà distribuita nel mese di
dicembre in tutte le edicole italiane, in numerosi punti vendita e in
occasione delle più importanti manifestazioni del settore. Sarà, inoltre,
a disposizione di tutti i genitori che ne faranno richiesta presso la
Segreteria dell'Associazione. L'iniziativa è stata fortemente voluta dal
Presidente dell'Associazione, Roberto Bonazzi, che visto l'avvicinarsi del
Natale, ha pensato di realizzare un vademecum per sensibilizzare le famiglie
nella scelta e nell'acquisto dei giocattoli. In quanto associazione
d'imprese, Assogiocattoli vuole sensibilizzare i genitori attraverso
quest'iniziativa che intende ricordare l'importanza dell'attività ludica e
la funzione dei giochi e dei giocattoli come strumenti e supporti per la
crescita. Il messaggio più importante che Assogiocattoli vuole trasmettere
è di trovare il tempo per giocare. Giocare è una componente essenziale
della crescita: i bambini che giocano sono fisicamente più attivi, più
creativi, divertenti, immaginativi, affettivamente aperti, curiosi e
comunicativi... sanno stare al mondo! Giocare, infatti, li incoraggia a
parlare, a muoversi, ad usare la fantasia e la creatività. Inoltre, giocare
insieme alla famiglia fa sentire il bambino protetto e amato e lo fa
crescere forte e indipendente. La presentazione di questa guida, infatti,
vuole essere uno spunto di riflessione sul mondo dell'infanzia, in
particolare, su una delle sue componenti più significative quali quella del
gioco, vista attraverso diverse ottiche. Susanna Messaggio - presentatrice
televisiva ed esperta in puericultura, dottoressa in psicopedagogia - ha
accettato con entusiasmo di presentare la Conferenza Stampa. La Dottoressa
Messaggio, attenta alle esigenze del bambino e ai mutamenti del mondo che lo
circondano, interviene sul valore del gioco e sull'importanza del ruolo che
ricopre nello sviluppo del bambino. L'iniziativa è commentata, oltre che da
Roberto Bonazzi, da Gianfranco Ranieri, Vice Presidente E. A. Salone
Internazionale del Giocattolo e da Luigi Viganò, Vice Presidente
Assogiocattoli. Visto l'approssimarsi del Natale, Ranieri ricorda che il
festeggiare le ricorrenze attraverso la decorazione delle case e degli
ambienti in generale non è soltanto un'usanza natalizia ma rappresenta un
modo di condividere l'allegria anche in occasione di altre festività,
quali, per esempio, l'Epifania, il Carnevale, la Pasqua, Halloween ed i
compleanni. Il rapporto che lega il mondo dell'infanzia all'industria è il
tema affrontato da Viganò; un'industria che si impegna a realizzare una
gamma di prodotti in grado di soddisfare le esigenze dei bambini e dei loro
genitori per offrire loro un corretto supporto per crescere nel modo
migliore.
ARTIGIANATO IN FIERA: E' FESTA PER I
BAMBINI CON "LA CASA DI SUSANNA
Milano, 20 novembre 2002 - La "Casa di Susanna" giunge quest'anno
alla sua quarta edizione. Storicamente collocata in Piazza Duomo, quest'anno
diventa più grande occupando 2000 mq all'interno della prestigiosa Mostra
Mercato Internazionale dell'Artigianato " Artigiano in Fiera" di
Milano, che nella scorsa edizione ha registrato un'affluenza di oltre 1
milione e 300 mila persone. Come è tradizione, si svolgerà nel periodo
pre-natalizio con una durata di nove giorni, dal 30 novembre all'8 dicembre,
durante i quali i bambini potranno divertirsi giocando con una pista di
macchinine elettriche, con giochi al computer e dove si potrà vivere in un
mondo di giocattoli , con tutte le novità in anteprima per il Natale. Il
progetto "Casa di Susanna" nasce da un'idea di Susanna Messaggio,
nota conduttrice televisiva e psicopedagogista, da sempre legata al mondo
dei bambini. E' strutturato come una vera casa con stanze dedicate al mondo
dell'infanzia divise per fasce di età. Assogiocattoli sarà presente alla
"Casa di Susanna" per la promozione della campagna "30 modi
per giocare 30 minuti". Molto interessanti i laboratori didattici e
formativi con annesse le scuole di pittura, scultura e di murales con colori
ad acqua per liberare la fantasia, curati da esperti psicopedagogisti. Non
mancheranno i laboratori sulle percezioni: vista, tatto, udito, odorato,
gusto, per migliorare la sensibilità del nostro organismo. Ci sarà un
laboratorio creativo , dove si vedrà come nascono i famosi cartoni animati.
Saranno strutturati giochi per migliorare le qualità motorie con
particolare attenzione alla motricità fine e al coordinamento per i più
piccoli attraverso una mini palestra. Non mancherà l'animazione proposta
con spettacoli interettavi che vedranno la presenza di piccoli attori. Il
gruppo di mini cantanti-attori " le meleverdi" dal 2 al 6 dicembre
con la regia di Mizzi Amoroso. Per l'occasione saranno presenti delle
guest-star dello spettacolo domenica 1 dicembre dopo lo spettacolo di magia,
canterà per voi, alle ore 17 la mitica Cristina D'Avena. Sabato 30 novembre
lo spettacolo, sempre alle 17, di Tatiana dello Zelig. Maghi, fatine e
cantastorie tutti i giorni. Grande novità di quest'anno, il Baby Club in
cui i bambini, affidati alle esperte mani delle assistenti all'infanzia,
potranno giocare e divertirsi con giochi didattici, di società e di ruolo,
mentre i genitori si dedicano agli acquisti di Natale. Le mamme avranno a
disposizione una beauty farm dove rilassarsi con massaggi, terapie e
trattamenti per i capelli. Dall'isola del benessere i fanghi e le maschere
di Ischia, per la prima volta in città. Non mancherà lo spazio per
conoscere le attività dei bambini di Anffas (Associazione nazionale
Disabili Intellettivi e Relazionali) e Alisb (Associazione Lombarda
Idrocefalo e Spina Bifida) e come basta poco per essere utili socialmente.
Sarà questa l'occasione di ricevere un simpatico regalo donando qualche
Euro a favore dei bimbi del Molise. Vi aspettiamo!
GRANDE DISTRIBUZIONE E PRODOTTI TIPICI:
UN PATTO PER LA QUALITA'
Milano, 20 novembre 2002 - Si è svolta presso l'Expo dei Sapori la tavola
rotonda dal titolo "Grande distribuzione, prodotti tipici e qualità
alimentare". promossa dalla Dir. Generale Agricoltura della
RegioneLombardia e dalle riviste Gdoweek e Al Food&Grocery del Gruppo
Editoriale Agepe. Il dibattito, moderato dal Direttore di Gdoweek e AL
Food&Grocery Luigi Rubinelli, ha aperto un dialogo tra gli esponenti
delle principali catene della Grande Distribuzione (Carrefour, Gruppo
Lombardini, Esselunga, Sma Auchan) e i rappresentanti dei consorzi delle
aziende agro-alimentari (Coldiretti Lombardia, C_i_a. Lombardia,
Federlombarda Agricoltori), al fine di favorire la diffusione e la
valorizzazione del patrimonio di prodotti tipici italiani tra i consumatori.
Come ha infatti sottolineato l'Assessore all'Agricoltura della Regione
Lombardia Viviana Beccalossi, solo un'attenta collaborazione tra I tituzioni,
Grande Distribuzione e produttori può garantire la tutela della, sicure=
dei consumatori e promuovere un'educazione e una consapevolezza nei.
confronti c el patrimonio di prodotti tipici italiani, sempre più ricercati
dal grande pubblico. ` A questa sfida la Grande Distribuzione sembra aver già
iniziato a rispondere con precise scelte che coinvolgono non solo le
strategie commerciali, ma l'intera filiera produttiva del tipico, per
soddisfare le esigenze di un consumatore s mpre più esperto. L'introduzione
di marchi esclusivi per la Grande Distri uzione, per esempio,'è una
soluzione sempre più diffusa nella Gdo, in quanto garanzia di ualità e
strumento di salvaguardia dei patrimonio gastronomico italiano: sottoponendo
la pro uzione delle piccole aziende fornitrici a rigidi processi dì
controllo, infatti, la Grande Distribu ione si prende carico delle esigenze
di sicurezza del consumatore, creando con esso una so a dì "patto di
fiducia" e promuovendo una vera e propria cultura del prodotto tipico.
Grande importanza nei confronti dei consumatore ivestono anche la
tracciabilità e la trasparenza delle informazioni relative ai prodotti: la
possibilità di risalire al responsabile di ogni singola fase dell'attività
di filiera costituisce un me zo concreto per favorire lo sviluppo di tutto
il processo senza stravolgere la produzione, applicando controlli costanti e
potendo così fornire al consumatore un'infomazione sempre più chiara e
dettagliata, capace di valorizzare anche la piccola azienda produttrice
attraverso le informazioni sull'etichetta. Di fronte a queste scelte i
rappresentanti delle aziende produttrici hanno orientato il dibattito
sull'importanza del far coincidere la produzione del tipico con le logiche
della Gdo: la risposta della Grande Distribuzione a questa sfida non devono
essere solo strategie di marketing, ma un vero e proprio progetto
ambientale, che tenga più conto dei produttori e non comprima solo la fase
produttiva per ottonere prezzi congrui, minando così le basi della qualità.
I produttori devono poter entrare nella filiera da protagonisti,
contribuendo all'educazione dei consumatori insieme alla Grande
Distribuzione. Un patto fra i vari attori della filiera, mirato ad ottenere
la qualità reale dei prodotti e la fiducia dei consumatori: sono queste
dunque le sfide aperte dal dibattito, che ha rappresentato solo l'inizio di
un dialogo necessario e destinato ad approfondirsi nel prossimo futuro. Sono
intervenuti alla tavola rotonda: Viviana Beccalossi (Vicepresidente Giunta
Regionale Lombardia e Assessore all'Agricoltura), Angelo Arrigoni (resp.
prog.Terre d'Italia di Carrefour), Roberto Colombo (Gruppo Lombardini),
Pierluigi Stoppelli (Dir, Acquisti Freschi Esselunga), Alberto Miraglia
(Gruppo Rinascente), Nino Andena (Pres. regionale Coldiretti Lombardia),
Umberto Borelfi (Pres, regionale C.i.a. Lombardia), Pasquale Gervasini
(vicepresidente Federlombarda Agricoltori). Moderatore: Luigi Rubinelli
(direttore Gdoweek e Al Food&Grocery).
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