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21 NOVEMBRE 2002
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI STATI MEMBRI DI
DENUNCIARE GLI ACCORDI BILATERALI "OPEN SKY" CON GLI STATI UNITI
Bruxelles, 21 novembre 2002 - La Commissione europea ha deciso di chiedere agli
Stati membri che hanno firmato con gli Stati Uniti accordi bilaterali "open
sky" nel settore del trasporto aereo di attivare le procedure per la
denuncia di tali accordi, in modo da ottemperare, nei tempi più brevi, alle
recenti pronunce della Corte di giustizia.In una dichiarazione adottata ieri la
Commissione presenta un'analisi delle sentenze emesse dalla Corte europea il 5
novembre e ne trae le dovute conseguenze. I giudici comunitari hanno dichiarato
illegittimi sotto diversi profili i vigenti accordi bilaterali "open sky".
In particolare, l'applicazione restrittiva delle clausole di nazionalità
contenute in tali accordi è in contrasto col diritto comunitario ed impedisce
alle compagnie aeree comunitarie di usufruire di diritti ad esse conferiti dal
trattato CE. Altre disposizioni di tali accordi concernono questioni che
ricadono nell'ambito della competenza esterna esclusiva della Comunità e che
non possono essere oggetto di negoziato da parte degli Stati membri. A norma
dell'articolo 10 del trattato, gli Stati membri devono adottare tutte le misure
atte a garantire la piena esecuzione dei loro obblighi e la Commissione ha il
dovere di chiedere agli Stati membri di conformarsi alle sentenze della Corte di
giustizia.Per altro verso, la Commissione ritiene che le recenti pronunce della
Corte europea abbiano rilevanti implicazioni non solo sugli accordi cui esse
specificamente si riferiscono ma, più complessivamente, per tutti gli accordi
bilaterali attualmente vigenti nel settore dei servizi aerei, nonché ai fini
della negoziazione di nuovi accordi internazionali. La Commissione ha quindi
chiesto agli Stati membri di astenersi dal contrarre obblighi internazionali di
qualsiasi natura nel campo dei trasporti aerei, finché non sia stata assodata
la loro compatibilità col diritto comunitario; ha inoltre sollecitato gli Stati
membri a prendere le opportune iniziative al fine di avviare al più presto i
negoziati con gli Usa per la sostituzione degli accordi attualmente in vigore e
pervenire, nel rispetto delle regole e senza turbative, all'instaurazione di un
autentico mercato liberalizzato del traffico aereo transatlantico. La signora
Loyola de Palacio, Vicepresidente responsabile dei portafogli Trasporti ed
Energia, ha dichiarato al riguardo: "La Commissione ha dato oggi un chiaro
segnale per una più stretta cooperazione tra gli Stati dell'Unione per quanto
riguarda gli accordi internazionali nel settore dell'aviazione. Sul piano
giuridico la pronuncia della Corte europea implica che gli Stati membri non
possono più concludere accordi bilaterali procedendo in ordine sparso, perché
molti aspetti importanti del trasporto aereo sono attualmente disciplinati dal
diritto comunitario. Siamo in una situazione in cui entrambe le parti possono
ricavare reciproci vantaggi poiché, dal punto di vista economico ed anche
politico, lavorare insieme a livello comunitario significa attrezzarsi per
conseguire, in sede negoziale, un migliore risultato sia per i vettori aerei
comunitari sia per i consumatori europei. La pronuncia della Corte europea ci
incita ad assumere un'iniziativa comune per lavorare, attraverso le istituzioni
comunitarie, alla promozione dei nostri interessi sul piano
internazionale." Conseguenze delle sentenze della Corte europea Nelle
sentenze del 5 novembre 2002 la Corte europea di giustizia ha statuito che i
vigenti accordi bilaterali firmati da 8 Stati membri (Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito, Svezia) hanno violato
il diritto comunitario sotto un duplice importante profilo: La Corte ha
confermato il principio giurisprudenziale in base al quale la Comunità diviene
competente nei rapporti internazionali ogniqualvolta siano state adottate norme
comuni che riguardano società di paesi terzi. Attualmente, diversi settori
dell'aviazione sono disciplinati da normative europee, ragion per cui gli Stati
membri non hanno più il potere di contrarre con Stati terzi obblighi inerenti
tali materie. Al riguardo, la Corte ha identificato le tariffe, le bande orarie
(slots) e i sistemi informatici di riconoscimento. Se concludono accordi
bilaterali con paesi terzi, gli Stati membri rischiano di creare un conflitto
tra gli impegni che assumono a livello internazionale da un lato e i loro
obblighi comunitari da un altro. La Commissione ritiene che esistano oggi
numerosi altri settori - oltre a quelli indicati dalla Corte - che sono
tipicamente disciplinati da accordi bilaterali sui servizi aerei e sui quali la
Comunità ha acquistato competenza esclusiva sul piano dei rapporti
internazionali. Si tratta, ad esempio, dei seguenti aspetti: sicurezza, con
particolare riferimento al riconoscimento reciproco dei certificati e delle
norme di sicurezza; possibilità commerciali, compresa l'assistenza a terra e la
protezione dei consumatori; tasse doganali, in particolare l'applicazione di
dazi sulle forniture aeree e sugli oli minerali; normativa ambientale. La Corte
ha inoltre statuito che le c.d. "clausole di nazionalità", inerenti
la proprietà ed il controllo delle compagnie aeree, contenute in questi accordi
bilaterali siano in contrasto con le norme comunitarie sul diritto di
stabilimento. Naturalmente, gli accordi in quanto tali conservano la loro
validità sul piano internazionale anche dopo la pronuncia della Corte;
quest'ultima impegna peraltro anche la parte americana ad assumere le iniziative
del caso per correggere l'attuale situazione di illegittimità nei tempi più
rapidi. Gli stessi principi individuati dalla Corte trovano applicazione con
riguardo a tutti gli altri accordi bilaterali attualmente in vigore che
contengono disposizioni similari. La Commissione sta tra l'altro esaminando
l'opportunità di promuovere un procedimento per infrazione nei confronti della
Francia, dell'Italia, dei Paesi Bassi e del Portogallo, che hanno anch'essi
concluso accordi "open sky" con gli Stati Uniti. L'obbligo degli Stati
membri di osservare il diritto comunitario - A norma dell'articolo 10 del
trattato, gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere generale e
particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal
trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunità. Di
conseguenza, come ha dichiarato la Corte, nell'ipotesi in cui un accordo
internazionali integri gli estremi di una violazione del diritto comunitario,
agli Stati membri è precluso non soltanto il potere di contrarre nuovi obblighi
sul piano internazionale, ma anche di mantenere in vigore tali obblighi qualora
siano in contrasto con il diritto comunitario. Ciò premesso, la Commissione ha
chiesto oggi: agli otto governi direttamente interessati dalle richiamate
sentenze della Corte europea di attivare le procedure per la denuncia degli
accordi stipulati con gli Usa, in modo da ottemperare, nei tempi più brevi,
alla pronuncia della Corte di giustizia. Come avviene nel caso della maggior
parte degli accordi nel campo dell'aviazione, gli accordi "open sky"
prevedono un anno di preavviso per la denuncia dell'accordo stesso. Gli Stati
membri dovranno denunciare gli accordi per iscritto; che gli altri sette Stati
membri attivino le procedure per denunciare gli accordi da essi stipulati con
gli Stati Uniti in modo da garantire un approccio uniforme in tutta l'Unione e
assicurare la conformità di questi accordi con il diritto comunitario; agli
Stati membri di astenersi dal contrarre obblighi internazionali di qualsivoglia
natura nel campo dei trasporti aerei prima che sia stata accertata la loro
compatibilità con il diritto comunitario. Tutti gli accordi controversi firmati
dagli Stati membri sopra richiamati contengono disposizioni sulla loro
risoluzione. Di norma, tra la notifica dell'intenzione di denunciare l'accordo e
il momento in cui la denuncia acquista efficacia intercorre un anno. La
risoluzione degli accordi può quindi aver luogo secondo le regole concordate e
nel rispetto dei diritti delle parti sotto il profilo internazionale, lasciando
ad esse il tempo di predisporre soluzioni alternative. Le iniziative per il
futuro In questa nuova situazione, la Commissione presenterà tutte le opportune
proposte di provvedimenti consequenziali alle sentenze della Corte. La
Commissione ritiene peraltro necessario che il Consiglio dell'Unione europea
impartisca urgentemente un mandato negoziale alla Commissione allo scopo di
sostituire gli accordi bilaterali esistenti con gli Stati Uniti con un accordo
puramente comunitario. Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno comunicato di
essere disponibili ad intavolare negoziati con la Comunità. Il nuovo accordo
dovrà promuovere nell'Unione, a tutto vantaggio dei cittadini europei, un
sistema di trasporto aereo sicuro ed efficiente. L'accordo dovrà mirare a
liberalizzare ulteriormente il mercato transatlantico e le norme in tema di
investimenti, instaurando per le compagnie aeree un contesto commerciale
"normale" più simile a quello in cui operano gli operatori di altri
settori industriali. Nella situazione attuale, la capacità offerta dai vettori
comunitari è in genere maggiore di quella che offrono le loro controparti USA
sul mercato dell'Atlantico del nord, con una quota che si aggira intorno al 55%.
La maggior parte dei vettori nazionali dell'UE sono anche gli operatori più
forti sulle rotte transatlantiche in partenza e a destinazione del proprio
mercato nazionale. Viceversa, i vettori aerei USA offrono collegamenti più
frequenti su un numero superiore di rotte transatlantiche, beneficiando del
fatto che ciascuno di essi ha precostituito diversi hubs nel territorio USA dove
vengono concentrati viaggiatori provenienti da diverse destinazioni
internazionali. Nell'interesse di più intensi rapporti internazionali in tale
settore, la Commissione ritiene che, per la Comunità, gli obiettivi prioritari
siano i seguenti: Intavolare negoziati bilaterali con i partner principali. Le
relazioni con gli Stati Uniti sono essenziali per i collegamenti aerei dell'UE.
È estremamente importante che la Comunità intavoli negoziati che consentano di
risolvere i problemi che la Corte ha censurato negli accordi bilaterali e che
crei un migliore equilibrio all'interno delle relazioni transatlantiche. A
giudizio della Commissione europea, elevata priorità va inoltre attribuita ai
negoziati con la Russia e il Giappone. Continuare a intensificare le relazioni
con i paesi confinanti. In parallelo ai suddetti negoziati l'UE dovrà anche
continuare a lavorare con i paesi suoi confinanti. L'ingresso nel 2004 di nuovi
Stati nell'UE amplierà notevolmente le dimensioni del mercato interno. Lo
spazio aereo comune europeo (Ecae) attualmente in programma, ha consentito alla
Comunità di portare a termine i negoziati con i paesi candidati e consentirà
al mercato interno di inglobare entro breve i paesi candidati che diverranno
membri dell'UE in un secondo momento. Lo spazio aereo comune europeo fornirà
anche la base per instaurare legami più stretti con altri partner commerciali
dell'UE nell'area mediterranea e nel vicino Oriente. Intensificare le relazioni
con i paesi in via di sviluppo. L'UE dovrà anche cooperare con i paesi in via
di sviluppo per garantire che il trasporto aereo possa liberamente svilupparsi
tra questi paesi e il continente europeo, che moltiplichi le opportunità per
entrambe le parti senza peraltro compromettere gli standard di sicurezza.
L'Unione europea continuerà a sostenere i programmi di assistenza che ha varato
per aiutare questi paesi ad introdurre gli standard di sicurezza. Infine,
sostenere la posizione della Comunità nelle sedi internazionali e lavorare per
una riforma a livello internazionale. Proprio per garantire che gli interessi
dell'Europa vengano rappresentati e perseguiti in modo coerente, l'UE e i suoi
Stati membri dovranno concordare una posizione più coordinata in seno alle
organizzazioni internazionali. L'adesione della Comunità europea all'Icao in
qualità di membro dev'essere un obiettivo prioritario, e la Commissione ha da
poco presentato una proposta in tal senso. La Comunità dovrà inoltre assumere
posizioni più incisive in altre organizzazioni mondiali competenti per il
trasporto aereo.
PROGRAMMA DI STABILITÀ: PUNTI FONDAMENTALI
Roma, 21 novembre 2002 Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha presentato
oggi all'Unione Europea l'Aggiornamento del Programma di Stabilità 2002 in
attuazione dell'art. 4 del Regolamento del Consiglio dell'Unione Europea n.
1466/97. Questi i punti fondamentali. L'Aggiornamento del Programma di Stabilità
è stato redatto in conformità con il codice di condotta (modalità di
redazione dei Programmi di Stabilità approvate dal Consiglio Ecofin) che
prevede, tra l'altro, che si svolgano un'analisi di sensitività dei saldi di
finanza pubblica alla crescita e un'analisi della sostenibilità di lungo
periodo delle finanze pubbliche. Lo scenario macroeconomico adottato nel
Programma di Stabilità 2002 è coerente con quello presentato nella Rpp per il
2002, sul quale si fondano i saldi di finanza pubblica del Disegno di Legge
Finanziaria per il 2003. Tale scenario è in linea con le previsioni delle
principali organizzazioni internazionali disponibili a fine settembre 2002. Dopo
la presentazione in Parlamento dei documenti menzionati, le incertezze del
quadro internazionale sono aumentate, con effetti negativi sulle prospettive
macroeconomiche. Le previsioni di crescita più recenti per l'Europa, inclusa
l'Italia, sono state riviste al ribasso dai principali organismi internazionali.
Il documento mostra come il modificarsi di alcune ipotesi sottostanti il quadro
macroeconomico di riferimento incide sugli obiettivi di finanza pubblica
italiana dei prossimi anni. Il Programma di Stabilità ribadisce l'impegno a
proseguire l'azione di consolidamento della finanza pubblica. In particolare: il
disavanzo al netto degli effetti del ciclo si ridurrà ogni anno di almeno 0.5
punti percentuale di Pil, in linea con l'accordo raggiunto in seno all'Eurogruppo;
conseguirà il pareggio nel 2004; il debito pubblico raggiungerà il 109.4 per
cento del Pil nel 2002, il 105 nel 2003 per poi scendere al di sotto del 100 per
cento nel 2005. L'analisi svolta nel documento mostra che anche nel caso in cui
la crescita del PIL risultasse nei prossimi anni inferiore allo scenario di
base, il progresso nella riduzione del disavanzo verrebbe comunque garantito,
coerentemente con l'accordo raggiunto dall'Eurogruppo. L'analisi di lungo
periodo mostra che l'andamento delle spese per pensioni e sanità previsto per i
prossimi 50 anni in ragione dell'invecchiamento della popolazione, sebbene
elevato rispetto al Prodotto lordo, rimane sostanzialmente stabile e non mette a
rischio la sostenibilità delle finanze pubbliche italiane, giacché viene
confermato il profilo decrescente del rapporto debito/Pil
SUL SITO IL PROGRAMMA
DI STABILITÀ DELL'ITALIA
Roma, 21 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e
delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti
pubblicati, sono disponibili la versione italiana ed inglese del Programma di
Stabilità dell'Italia - Aggiornamento Novembre 2002. Infolink: http://www.tesoro.it/Documentazione/patto_stabilita_2002/PSI_2002.pdf
3°
ROAD
SHOW DEL NUOVO MERCATO IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DI BORSA ITALIANA CON LA
COMUNITA' FINANZIARIA
Milano, 21 novembre 2002 - A tre anni e mezzo dal suo
avvio, il Nuovo Mercato di Borsa Italiana conferma la sua validità quale
importante strumento per favorire la crescita e la competitività delle imprese
italiane nei settori tecnologici e innovativi. Il Terzo Road Show del Nuovo
Mercato offre l'opportunità di un incontro tra le società quotate e la comunità
finanziaria per fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive
future. Il Nuovo Mercato, operativo dal 17 giugno del 1999 (inizio delle
negoziazioni del titolo Opengate), può contare oggi su 45 società quotate, una
capitalizzazione complessiva pari a 7.6 miliardi di euro e scambi medi
giornalieri per 38 milioni di euro. Le società quotate sul Nuovo Mercato
rappresentano i principali settori innovativi e ad alta crescita dell'economia
italiana: 17% IT distribution; 13% High Tech Manufacturing; 13% Software; 11%
Internet companies; 9% ISP & Telcos; 9% System Integration; 7%
Entertainment; 7% Media; 4% Biotechnologies; 4% Investment Companies; 2%
Financial Services; 2% Web services; 2% altro. Dopo le Blue Chip, le società
del Nuovo Mercato presentano la più alta turnover velocity (rapporto
scambi/capitalizzazione) tra quelle quotate sui mercati e i segmenti di Borsa
Italiana e sono più liquide di quelle di pari dimensioni appartenenti al
segmento ordinario della Borsa e al Mercato Ristretto. Confronti internazionali
- Il Nuovo Mercato di Borsa Italiana è oggi secondo in Europa - dopo il Neuer
Markt tedesco - per capitalizzazione e scambi. Le società del Nuovo Mercato
sono in Europa tra le più capitalizzate, tra le più scambiate e tra quelle con
il più alto rapporto di turnover velocity. Per quanto riguarda la
capitalizzazione, tra le prime cinque società quotate su mercati high-growth in
Europa, tre appartengono al Nuovo Mercato. Tra le prime 30 azioni europee più
scambiate, sempre quotate su mercati high-growth, 4 appartengono al Nuovo
Mercato. La volatilità, pari al 35.2%, è in linea con quella dei principali
mercati dedicati a società ad alta crescita. Dati società - Le società del
Nuovo Mercato, che al momento della quotazione hanno un'età media di 9 anni,
presentano un flottante medio collocato del 29,3% (salito a ottobre 2002 al
38,9%). In particolare 10 società hanno un flottante superiore al 50%, 18
società hanno un flottante compreso tra il 30 e il 50%, 12 società tra il 20%
e il 30% e 5 inferiore al 20%. La capitalizzazione media per società è, a fine
ottobre, di 170 milioni di euro. Ad oggi sono tre i dual listing di società
quotate anche su altri mercati europei (BB Biotech, società di diritto
svizzero, Aisoftware e Algol) e all'inizio del 2003, al perfezionamento della
fusione tra Biosearch Italia e la statunitense Versicor, quotata al Nasdaq,
potrebbe concretizzarsi la prima quotazione di un'azienda americana sul Nuovo
Mercato italiano. Le società quotate sono cresciute, oltre che per sviluppo
interno, anche per mezzo di acquisizioni grazie a 184 operazioni che le hanno
portate a diventare tra le società leader del loro settore. Le stesse società
presentano un tasso di crescita dell'occupazione del 51.7% annuo e danno
occupazione ad oltre 21 mila persone (dato a fine 2001). Pur in presenza di una
congiuntura sfavorevole, le società hanno archiviato nelle semestrali 2002
risultati positivi: circa 3/4 delle società quotate mostra un fatturato in
crescita rispetto al primo semestre del 2001 mentre circa la metà delle società
ha registrato una crescita dell'attivo. Nell'ultimo rapporto Mediobanca, tre
società del Nuovo Mercato sono tra le 20 giudicate più dinamiche nel 2001 con
una crescita del fatturato superiore al 20% e un'incidenza del risultato netto
sul fatturato superiore al 4%. Le società si presentano inoltre mediamente
solide dal punto di vista finanziario: il 56% ha posizione finanziaria netta
positiva, il 58% delle società ha ebitda positivo, il 33% ha ebit positivo.
Corporate Governance e trasparenza - Tutte le società del Nuovo Mercato
forniscono indicazioni sulla composizione del Consiglio di Amministrazione, il
91% ha nominato un comitato di controllo interno, l'84% ha adottato una
procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate e il 100% ha
Investor Relations Manager. I Consigli di Amministrazione risultano composti per
il 63% da amministratori non esecutivi (di cui oltre la metà indipendenti) e
per il 37% da amministratori esecutivi. Le società del Nuovo Mercato sono molto
attive per quanto riguarda la comunicazione su internet: tutte hanno una sezione
web di investor relations, pubblicano i dati finanziari e quasi l'80% pubblica
contestualmente i comunicati stampa anche in lingua inglese. Coverage analisti -
Nel corso del 2002 sono state pubblicate in media 8 ricerche per società da
parte di analisti finanziari mentre 36 broker - di cui 16 stranieri - hanno
prodotto nell'anno almeno uno studio su una società quotata al Nuovo Mercato.
Nuove quotazioni e delisting - Il Nuovo Mercato italiano non è stato
interessato da operazioni di delisting, fatto che ha invece caratterizzato
l'attività degli altri mercati nel periodo 1999-2002. Dati cumulativi
1999-2002: Nasdaq Usa 978 Ipo e 2828 delisting; Neuer Markt 290 Ipo e 105
delisting; Nouveau Marché 96 Ipo 21 delisting; Nasdaq Europe 30 Ipo e 33
delisting; Swiss New Market 17 Ipo e 4 delisting; Modifiche regolamentari -
Oltre alle misure recentemente varate da Borsa Italiana, come la nuova
disciplina sull'internal dealing, il Codice di Autodisciplina e la Guida per
l'informazione al mercato, sono in via di approvazione nuove regole a supporto
della liquidità, della trasparenza e della Corporate Governance delle società
del Nuovo Mercato. Fra le modifiche regolamentari sono previsti l'innalzamento
del livello del flottante e del patrimonio netto in fase di ammissione, il
prestito titoli per le azioni soggette a lock-up, la presenza di investitori
istituzionali in capitale di rischio e/o partner industriali strategici con una
partecipazione non inferiore al 10% del capitale delle imprese con meno di tre
anni di bilanci che chiedono l'ammissione e l'introduzione di criteri di
ammissione e permanenza basati sulla corporate governance (numero minimo di
amministratori indipendenti, comitato di controllo interno, comitato per la
remunerazione). Partners Nuovo Mercato - Il Network dei Partners del Nuovo
Mercato che conta ad oggi 87 professionisti - intermediari finanziari, società
di consulenza e di revisione, studi legali, società di comunicazione e partners
onorari - collabora con Borsa Italiana per promuovere il mercato e consolidare
la diffusione di equity culture.
INTERACTIVE BROKERS ANNUNCIA L'OFFERTA DEI
FUTURES MINIFIB E FIB30 A COMMISSIONI COMPETITIVE SUL
Greenwich, Connecticut 21
novembre 2002 - Nel nostro sforzo di aggiungere sempre nuovi prodotti,
Interactive Brokers (Ib) annuncia l'introduzione dei contratti futures minifib e
Fib30 di Borsa Italiana. Come per tutti i prodotti Ib, entrambi i futures
italiani possono essere negoziati a commissioni competitive. Le commissioni sono
le seguenti: 2 per contratto minifib e 3 per contratto Fib30. Le commissioni
includono i costi di brokeraggio, le commissioni di Borsa e di clearing e i
costi di tecnologia. ''Siamo lieti di poter fornire il nostro valore aggiunto al
mercato italiano. Quello che chiediamo agli investitori e' di confrontare le
nostri commissioni, reputazione, tecnologia e valore. Se loro trovano un
servizio e una tecnologia ad un prezzo piu' conveniente, gli suggeriamo di
prenderlo!'' dice Gerald Perez, Managing Director, Interactive Brokers (U.K.)
Limited. Infolink: http://www.interactivebrokers.com
INTESABCI: PERU',
TRASFORMATE LE LINEE DI CREDITO INFRAGRUPPO IN CAPITALE
Milano, 21 novembre 2002
- Il Consiglio di Amministrazione di Banco Wiese Sudameris S.A. (Lima), società
controllata da IntesaBci tramite Banque Sudameris S.A. (Parigi), ha deliberato
un aumento di capitale fino a 300 milioni di dollari da sottoporre
all'approvazione definitiva dell'Assemblea dei Soci convocata per il 16 Dicembre
2002. Per sostenere il rafforzamento patrimoniale della controllata peruviana,
IntesaBci sottoscriverà l'aumento di capitale con la conversione in capitale
sociale delle linee di credito infragruppo in essere, senza ulteriore iniezione
di fondi. Questa decisione è coerente con quanto annunciato in sede di Piano
d'Impresa sul Perù nell'ambito dell'uscita dal Sud America
CDA INTERBANCA
ESAMINA OPA BANCA ANTONVENETA
Milano, 21 novembre 2002 - Il Consiglio di
Amministrazione di Interbanca riunitosi ieri ha esaminato la proposta inerente
l'Offerta Pubblica di Acquisto sul 100% del proprio capitale annunciata dalla
Banca Antonveneta e ha deliberato all'unanimità, con l'astensione degli
Amministratori in conflitto d'interesse: di considerare l'Opa che sarà lanciata
dalla Banca Antonveneta come amichevole; di nominare in qualità di advisor, per
la formulazione del giudizio sull'Offerta Pubblica di Acquisto di Banca
Antonveneta (ex art. 102 Dlgs. 58/98), la Banca JpmorganChase.
OBBLIGAZIONI
CIRIO: L'INTESA DEI CONSUMATORI, HA INVIATO UN ESPOSTO A CONSOB E BANKITALIA,
Roma, 21 novembre 2002 - I presidenti di Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori
hanno inviato una lettera al Presidente Consob Spaventa ed al Governatore
Bankitalia Fazio. "Secondo notizie pubblicate sulla stampa,gran parte delle
obbligazioni Cirio rappresentate in tabella, per un controvalore di 2.178
miliardi di vecchie lire (1.125 milioni di euro), erano destinate agli
"investitori istituzionali" e non ai semplici risparmiatori,proprio
per questo erano state esentate dall'obbligo del prospetto informativo sulla
rischiosità dell'investimento.
STRUTTURA
DEL DEBITO FINANZIARIO DELLA CIRIO (*)
|
|
Tasso
%
|
Scadenza
|
Importo
(milioni di euro)
|
CIRIO
FINANCE (insolvenza)
|
7,75
|
3.12.2002
|
150
|
CIRIO
FINANCE
|
Variabile
|
30.5.2003
|
150
|
CIRIO
DEL MONTE
|
Variabile
|
14.3.2005
|
50
|
CIRIO
HOLDING
|
6,25
|
16.2.2004
|
275
|
DEL
MONTE FINANCE
|
6,625
|
24.5.2006
|
200
|
CIRIO
DEL MONTE
|
7,75
|
14.5.2005
|
150
|
CIRIO
SPA
|
8
|
21.12.2005
|
175
|
TOTALE
GRUPPO
|
|
|
1.125
|
* Fonte: la Repubblica del 9.11.2002
Secondo la ricostruzione de "Il
Sole 24 Ore",due finanziarie del gruppo,Del Monte Finance Lux Sa e Cirio
del Monte Nv,,avrebbero emesso la maggior parte dei prestiti obbligazionari (tre
bond da 175 milioni di Euro) nella scorsa primavera facendoli collocare alle
banche affidatarie del Gruppo Cirio,il cui ricavato sarebbe stato prontamente
incamerato dagli istituti creditori,addossando così ai risparmiatori gran parte
dei futuri rischi. Le scriventi associazioni Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori,tutte
facenti parte dell'Intesa dei Consumatori,regolarmente iscritte all'elenco del
Cncu istituito dalla legge 281/98, chiedono alle S.V.I.: 1. di verificare se
questa operazione di alta ingegneria finanziaria,sulla cui spregiudicatezza non
sembra ci possano essere dubbi,sia stata effettuata nel rispetto delle leggi
vigenti e se le Autorità vigilanti di revisione e certificazione abbiano
esercitato i necessari controlli; 2. se i circa 40.000 risparmiatori detentori
delle suddette obbligazioni Cirio, sono stati preventivamente edotti sul rischio
dell'investimento; 3. come mai, né collegio sindacale, né società di
revisione, si siano accorti delle difficoltà finanziarie del Gruppo Cirio-Del
Monte,emettendo regolare certificazione di bilancio per le società del
gruppo,come la Società Sportiva Lazio di recente quotata sul mercato azionario.
quali iniziative preventive vengono messe in atto dalle autorità vigilanti, per
evitare che le difficoltà finanziarie di gruppi industriali addossino i suoi
effetti sugli investitori e quali sanzione saranno eventualmente comminate a
carico di banche, Sim e promotori finanziari, che hanno piazzato i bond
Cirio,come i Bond argentini per un controvalore di 14 miliardi di euro
equiparandoli a Bot,Btp ed altri titoli di Stato senza informarli
preventivamente sull'alta rischiosità dell'investimento.
ALL'ESAME DEL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA UN'IPOTESI DI
COLLABORAZIONE CON LA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE.
Verona, 21 novembre 2002 - Il
Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara nel quadro
del piano industriale di Gruppo teso allo sviluppo dell'attività bancaria a
maglia fitta in zone di forte radicamento storico, ha analizzato un'ipotesi di
partnership con la Banca di Cividale S.p.A. finalizzata al perseguimento di
sinergie di costi e ricavi. La Banca di Cividale S.p.A. è controllata dalla
Banca Popolare di Cividale Scarl, ha un totale attivo al 30.06.02 di 992 milioni
di euro e 43 sportelli nella regione Friuli Venezia Giulia. Il Consiglio,
valutata positivamente l'ipotesi di partnership, ha deliberato di approfondire
il progetto insieme alla Banca Popolare di Cividale Scarl, al fine di pervenire
ad un'intesa da sottoporre agli organi deliberanti.
BANCO DI NAPOLI LANCIA BN
INDEX DOPPIO VALORE
Napoli, 21 novembre 2002 - Bn Index Doppio Valore è la
nuova polizza, realizzata da Sanpaolo Life Ltd - Gruppo Sanpaolo IMI, collegata
a 12 azioni internazionali con un rendimento a scadenza compreso tra un minimo
del 5% e un massimo del 49%. Il collocamento avrà inizio il 20 novembre e
terminerà il prossimo 17 dicembre. BN Index Doppio Valore ha una durata di 4
anni e un duplice rendimento a scadenza. Infatti, il rendimento minimo del 5% si
somma a rendimenti annui di ammontare predefinito il cui riconoscimento è
correlato all'andamento di ciascuno dei 12 titoli che compongono il basket, fino
ad un totale massimo complessivo riconosciuto a scadenza del 49%. La novità di
questo prodotto, con investimento minimo di 3.000 euro (crescente con multipli
di 1.000 euro), è rappresentata dal vantaggioso meccanismo di attribuzione del
rendimento annuo che funziona nel seguente modo: 1. se nell'arco di ciascun anno
nessuna azione subisce una perdita uguale o superiore al 30% rispetto al suo
valore iniziale, rilevato alla decorrenza, maturerà un rendimento annuo
dell'11% che rimane acquisito in via definitiva e riconosciuto a scadenza; 2. se
invece anche un solo titolo si deprezza di oltre il 30%, il rendimento annuo per
quell'anno sarà zero. Tuttavia, il rendimento non maturato non viene perso ma
cumulato a quello degli anni successivi. Pertanto, se negli anni successivi si
verificasse la condizione per cui nessun titolo scende al di sotto della soglia
del 30%, verrà riconosciuto il rendimento dell'11% non solo per quell'anno ma
anche per gli anni precedenti in cui il rendimento annuo era stato zero. Bn
Index Doppio Valore offre anche i benefici tipicamente assicurativi
(pianificazione successoria, esenzione delle imposte del capitale in caso di
morte, impignorabilità e insequestrabilità nei limiti di legge). Per ulteriori
informazioni e per prenotare la polizza è possibile rivolgersi alle filiali ed
ai promotori finanziari del Banco di Napoli.
BANCA POPOLARE DI SONDRIO :
APERTURA DELL'AGENZIA DI BELLAGIO
Sondrio, 21 novembre 2002 - Banca Popolare di
Sondrio, che da tempo prosegue l'intensificazione della propria presenza nel
territorio lombardo, oggi apre al pubblico l'agenzia di Bellagio, località
turistica in provincia di Como che gode di notorietà internazionale. La nuova
unità, ubicata in via Valassina n. 58 (tel. 031/952177), rafforza ulteriormente
la presenza della "Sondrio" sulle rive del Lario dove è attiva con 18
filiali. La consistenza di tale specifica rete qualifica concretamente la BPS
quale banca del territorio, vale a dire istituzione locale attenta alle esigenze
delle comunità residenti. Più in generale, spicca la volontà della banca di
inserirsi con forza nelle limitrofe province di Lecco e di Como, ambiti che
hanno visto intensificarsi significativamente negli anni recenti la già
concreta presenza della "Popolare" (a esempio, Bosisio Parini, Oggiono,
Menaggio, Como nuova succursale, Cantù). Bellagio non necessita di particolari
presentazioni. Posta al vertice del triangolo Lariano, in una posizione
assolutamente privilegiata, sul promontorio che divide il lago nei due rami di
Como e di Lecco, la cittadina è stata fin dal 1800 uno dei più rinomati e
apprezzati luoghi di villeggiatura a livello europeo. Anche oggi, Bellagio,
mantiene intatto il suo fascino, costituito oltre che dallo splendido ambiente
naturale, dalle numerose ville gentilizie e dai loro famosi giardini. L'economia
locale poggia pressoché esclusivamente sul turismo - sono presenti anche
strutture alberghiere di alto livello - e sulle connesse attività commerciali.
Va poi sottolineato che Bellagio, che conta quasi 3.000 abitanti, svolge anche
un ruolo baricentrico rispetto ai comuni circostanti, per lo più privi di
servizi e di strutture. L'istituto, con l'apertura di Bellagio, dispone di
un'articolazione territoriale di 177 filiali destinata ulteriormente ad
ampliarsi nel breve periodo.
ASSICUR@EXPO: SI APRE VENERDI' 22 NOVEMBRE 2002,
CON IL CONVEGNO "IMPRESE E SISTEMA ASSICURATIVO - PROSPETTIVE DI
SVILUPPO", LA PRIMA MOSTRA CONVEGNO SUL SISTEMA ASSICURATIVO NAZIONALE ED
INTERNAZIONALE
Milano, 21 novembre 2002 - Si apre venerdì 22 novembre 2002
Assicur@expo, la prima mostra convegno interamente dedicata al settore
assicurativo, che proseguirà fino a domenica 24, tutti i giorni dalle 9.30 alle
18.00. Nata sotto il patrocinio del Ministero per le Attività Produttive e
della Confcommercio, Assicur@expo è un evento fieristico del tutto inedito per
il settore assicurativo. Una tre giorni di intenso lavoro suggerita dalla
necessità di far incontrare il mondo delle piccole e medie imprese, le
compagnie, le società di brokeraggio e gli agenti di assicurazione per mettere
in comune esperienze, prodotti e servizi. Assicur@expo si svilupperà attraverso
un percorso che, oltre al villaggio espositivo, prevede un ricco programma
convegnistico. Il primo appuntamento è in programma venerdì 22 novembre alle
ore 11.30, presso la sala A del Centro Esposizioni e Convegni Tiapoint di
Bologna, dove si terrà il convegno: "Imprese e sistema assicurativo -
prospettive di sviluppo". All'incontro parteciperanno in qualità di
relatori: Nerio Bentivogli, (Assessore alla Promozione Economica della Provincia
di Bologna); Mario Valducci (Sottosegretario Ministero delle Attività
Produttive); Alfonso Desiata (Presidente Ania); Francesco G. Paparella
(Presidente Aiba); Sergio Billè (Presidente ConfCommercio); Elio Pugliese
(Presidente Uea); Tristano Ghironi (Presidente Sna); Enzo Raisi (Commissione
Attività Produttive - Camera dei Deputati); Roberto Scaglioni (Vice presidente
Confedilizia). La manifestazione avrà il suo prologo con la serata di apertura,
che si svolgerà giovedì 21 novembre, con una Cena di Gala, a Palazzo
D'Accursio, in Piazza Maggiore 6, a Bologna, nel corso della quale saranno
premiati gli agenti vincitori de "Il cliente è re? Premio Marketing per
agenti di assicurazioni".
POSTE ITALIANE FORNIRA' SERVIZI AVANZATI AI
CURATORI FALLIMENTARI
Roma, 21 novembre 2002Poste Italiane, rappresentata dal
Direttore della Divisione Corrispondenza, Giuseppe Pantano, e l'Associazione
Interprofessionale che riunisce i Curatori Fallimentari della Circoscrizione di
Monza, rappresentata dal Presidente, Maurizio Biraghi, hanno firmato oggi a
Monza, alla presenza del Presidente del Tribunale Nicola Laudisio, un protocollo
d'intesa per la sperimentazione di un servizio che semplifica la spedizione
delle comunicazioni relative a procedimenti fallimentari. Questo servizio è
stato messo a punto anche con il contributo di Postel (100% Poste Italiane) e
sarà dapprima offerto ai professionisti e agli studi che operano con il
Tribunale di Monza e poi progressivamente esteso in tutta Italia. Collegandosi
al sito Internet www.curatorefallimentare.it, i curatori fallimentari potranno
spedire in modo rapido e sicuro comunicazioni relative a fallimenti,
amministrazioni controllate, concordati preventivi, e documenti a testo libero.
Inoltre, il sito permette al mittente di effettuare ricerche sui documenti
archiviati elettronicamente, di visualizzarli e di stamparli. Per utilizzare il
servizio è sufficiente collegarsi al sito Internet, dopo essersi registrati, e
inserire le informazioni richieste. Le comunicazioni confluiscono al Centro
Servizi di Poste Italiane che li trasferisce per via telematica al centro stampa
Postel più vicino al destinatario; qui vengono stampate, imbustate e fatte
recapitare con Posta Raccomandata e con Avviso di Ricevimento. Gli Avvisi, che
attestano l'avvenuto recapito, saranno poi archiviati a cura di Poste Italiane
anche in formato digitale. Anche per queste spedizioni in Raccomandata è
operativa la tracciatura elettronica che consente di controllare l'esito della
spedizione attraverso il sito www.poste.it o chiamando gratuitamente il Call
Center di Poste Italiane al numero 160.
AES TORINO HA OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE
INTEGRATA RELATIVA AI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA NEL
PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ.
Torino, 21 novembre 2002. L'Azienda
Energia e Servizi Torino S.p.A. (Aes Torino), società che gestisce la
distribuzione del gas metano in Torino e del teleriscaldamento in Torino e
Moncalieri, ha ottenuto la Certificazione Integrata relativa ai Sistemi di
Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza. Il positivo risultato è stato
conseguito attraverso l'ente certificatore Det Norske Veritas (Dnv) secondo le
norme Uni En Iso 9001/2000 per i sistemi di gestione per la Qualità, Uni En Iso
14001/1996 per quanto riguarda i sistemi di gestione Ambientale e Ohsas
18001/1999 per i sistemi di gestione Salute Sicurezza sul Lavoro. Aes Torino,
grazie alla gestione integrata delle reti gas e teleriscaldamento, ha cercato di
ottimizzare i processi e di creare sinergie per ridurre l'impatto ambientale ed
i disagi sul territorio e, quindi, rispondere alle aspettative di qualità e
sicurezza del servizio da parte del cittadino-cliente. Questi orientamenti hanno
consentito di mirare con sicurezza allo scopo ed ottenere il risultato della
Certificazione integrata nel volgere di un anno. Soddisfazione per il
conferimento dell'attestato di Certificazione è stata espressa dai vertici
dell'azienda e dal Comune di Torino. Il professor Franco Reviglio, presidente di
Aes Torino ha dichiarato: "La certificazione di Aes Torino costituisce un
riconoscimento della professionalità delle proprie Risorse umane e
dell'attenzione che la società pone alle problematiche ambientali e di
sicurezza connesse con l'attività aziendale. Esse rappresentano i valori verso
cui tende la società Aes Torino". Paolo Peveraro, l'assessore responsabile
per l'Amministrazione delle partecipazioni societarie e degli aspetti finanziari
di aziende e consorzi, ha sottolineato che "la Certificazione, oltre a
rappresentare un meritato riconoscimento al buon lavoro fin qui svolto, rafforza
la politica societaria di sviluppo e di grande attenzione verso la qualità del
prodotto, la sicurezza e la tutela dell'ambiente, con indubbi benefici per i
cittadini e l'economia del territorio". "Lo scorso anno - ha aggiunto
Peveraro - la scelta di realizzare una joint venture tra Aem e Italgas, e dare
vita all'Azienda Energia e Servizi di Torino, è stata senza dubbio una mossa
vincente. Anche perché la società si presenta oggi sul mercato come una
importante e dinamica realtà industriale, con grandi possibilità di
affermazione sia imprenditoriale sia occupazionale, e in grado di fornire al
capoluogo piemontese una ulteriore occasione di crescita economica".
DUPONT
PROTAGONISTA IN UN CONSORZIO DI RICERCA FOCALIZZATO SULLA CREAZIONE DI UNA
"BIO-RAFFINERIA". OBIETTIVO: SVILUPPARE CARBURANTE A BASE DI ETANOLO E
SOSTANZE CHIMICHE DI ELEVATO VALORE AGGIUNTO DA FONTI RINNOVABILI COME IL MAIS.
Milano, 21 novembre 2002 - DuPont fa parte di un consorzio di ricerca
scientifica che ricevera' fondi (da bilanciare con una somma simile) per 19
milioni di dollari da United States Department of Energy per ricerche dedicate
alla creazione di un'innovativa "bio-raffineria", capace di produrre
carburante a base di etanolo e sostanze chimiche di elevato valore aggiunto a
partire da da fonti rinnovabili come il mais. Il consorzio comprende DuPont,
Diversa Corporation, National Renewable Energy Laboratory, Michigan State
University, Deere & Company. Selezionato tra oltre 200 proposte sottoposte
al Department of Energy, il progetto denominato "Integrated Corn-Based
Bioproducts Refinery" intende dimostrare la fattibilita' e la
praticabilita' di una forma di energia alternativa e di una tecnologia basata su
risorse rinnovabili. Il progetto punta a produrre zucchero da mais e biomasse di
mais e a utilizzarlo in un processo di fermentazione per realizzare carburante a
base di etanolo e sostanze chimiche di elevato valore aggiunto. Una di queste
sostanze chimiche e' l'1,3 propandiolo (sigla: Pdo), l'ingrediente chiave per la
produzione di DuPont(tm) Sorona(R), il piu' recente polimero di DuPont. Il Pdo
attualmente impiegato nella produzione di Sorona(R) e' realizzato con un
processo petrolchimico. La divisione DuPont Bio-Based Materials ha sviluppato un
metodo innovativo per produrre Pdo usando un processo di fermentazione che
impiega il mais. DuPont intende adottare il nuovo processo "biologico"
per la produzione di Sorona(R) quando il processo avra' capacita' di tipo
commerciale. Il progetto di bioraffineria adotterebbe un simile processo
biologico. "DuPont - azienda fondata nel 1802 - entra nel suo terzo secolo
di attivita' con una grande tradizione di collaborazione con i governi,
collaborazioni che puntano a elevare la qualita' della vita attraverso
l'applicazione della scienza. Siamo lieti del sostegno dell'US Department of
Energy a questa iniziativa. Crediamo che le scienze biologiche offrano soluzioni
praticabili per soddisfare le crescenti esigenze di energia riducendo l'impatto
ambientale. La scarsita' e l'impatto ambientale delle risorse non rinnovabili
aumentano il bisogno soluzioni sostenibili basate sulla conoscenza
scientifica." ha dichiarato Thomas M. Connelly, DuPont Chief Science and
Technology Officer. In qualita' di membro del consorzio, DuPont fornira'
conoscenze nella chimica applicata, nella biotecnologia, nell'ingeneria chimica
e nel project management. Diversa Corporation offrira' le sue tecnologie
brevettate nella genomica indirizzate alla scoperta rapida, allo sviluppo e
all'ottimizzazione di proteine e micro-organismi innovativi. Il National
Renewable Energy Laboratory e' noto a livello mondiale per le sue conoscenze
nella conversione di biomasse. Il professor Bruce Dale, esperto di biomasse di
Michigan State University, si occupera' dell'analisi del ciclo di vita. Deere
& Company fornira' conosceze di classe mondiale nell'analisi dei sistemi
agronomici e nella trasformazione di materiali. "Il consorzio che lavora a
questo progetto e' una combinazione eccellente di conoscenze ed esperienze
tecniche complementari e ha la leadership necessaria per raggiungere il
successo. Siamo lieti di fare parte di questo consorzio e di proseguire la
nostra collaborazione scientifica con il Governo degli Usa." ha commentato
John P. Ranieri, DuPont Bio-Based Materials, Vice President and General Manager.
Infolink: www.dupont.com
ENI: ACQUISTATA LA SOCIETÀ NORVEGESE FORTUM PETROLEUM
AS
Milano, 21 novembre 2002 - L'Amministratore Delegato Vittorio Mincato:"L'acquisizione
si inquadra nella strategia di crescita della produzione attraverso il
consolidamento della presenza in aree di interesse prioritario". Eni ha
stipulato con la Società petrolifera finlandese Fortum l'accordo per l'acquisto
del 100 % della affiliata norvegese Fortum Petroleum AS al prezzo di 420 milioni
di dollari USA . Il valore della Società, compreso il debito esistente al 30
giugno 2002, è di 1078 milioni di dollari Usa. Fortum Petroleum As, con sede a
Lysaker, vicino ad Oslo, ha attività nel Mare del Nord norvegese dove detiene
partecipazioni nei giacimenti in produzione di Asgard (7%); di Brage (12.26%);
di Heidrun (5.12%); in quello in sviluppo di Mikkel (7%) e in quello da
sviluppare di Goliath (15%). Eni è già presente in Asgard, Mikkel e, come
operatore, in Goliath. Fortum Petroleum AS detiene inoltre partecipazioni in
alcune importanti infrastrutture per il trasporto del gas: Haltenpipe (5%),
Heidrun Gas Export (5.12%) e Asgard Transport (5%) che collegano alla costa
norvegese i giacimenti di Asgard e Heidrun. E' presente anche in Franpipe
(1.29%) con il relativo terminale di Dunkerque (0,84%) in Francia e in Europipe
II (3.66%) per il trasporto in Germania. A fine 2001 le riserve di Fortum
Petroleum As erano di circa 210 milioni di barili di olio equivalente, di cui la
metà di gas naturale. Nel primo semestre del 2002 la produzione giornaliera
della Società è stata di oltre 35.000 barili di olio equivalente, in aumento
rispetto alla produzione del 2001. L'obiettivo di produzione del 2003 è di
oltre 40.000 barili al giorno. Nel 2001 la Società ha conseguito ricavi
equivalenti a circa 295 milioni di dollari e un utile prima delle imposte
equivalente a circa 92 milioni di dollari. L'acquisizione di Fortum Petroleum AS
sarà sottoposta all'approvazione delle competenti Autorità Antitrust e delle
Autorità norvegesi e potrebbe essere finalizzata nel primo trimestre del 2003.
Per l'Eni l'acquisizione ha una forte valenza industriale. In particolare:
rafforza la presenza in Norvegia incrementandone la produzione del 40% nel 2003;
concentra l'attività ampliando la partecipazione in assets già posseduti e
genera sinergie operative; incrementa la produzione e le riserve nel Mare del
Nord rispettivamente del 14% e del 17%. Vittorio Mincato, Amministratore
Delegato di Eni, ha dichiarato: "L'acquisizione di Fortum Petroleum As si
inquadra nella strategia di crescita della produzione attraverso il
consolidamento della presenza in aree di interesse prioritario. Questa
operazione rafforza la presenza in Norvegia dove la nostra produzione aumenterà
di oltre il 40% nel 2003. Inoltre, la focalizzazione su assets già detenuti
consentirà di generare sinergie operative. "L'operazione - ha proseguito
Vittorio Mincato - conferma la determinazione dell'Eni a crescere nel core
business anche attraverso acquisizioni di assets in aree strategiche purché
avvengano nel rispetto di rigorosi criteri finanziari".
BREMBO: SMENTITA SU
BOSCH
Bergamo: 21 novembre 2002 - In relazione a notizie di stampa pubblicate
ieri relativamente ad una ipotetica cessione di Brembo S.p.A., il Presidente e
maggiore azionista della Società, Alberto Bombassei, smentisce recisamente la
veridicità del loro contenuto, in quanto prive di qualsiasi fondamento.
BBC
WORLDWIDE VINCE IL PREMIO 'OUTSTANDING EXPORT ACHIEVEMENT'
Milano, 21 novembre
2002 - Bbc Worldwide, braccio commerciale della Bbc, ha vinto il prestigioso
riconoscimento 'Outstanding Export Achievement' nell'ambito dell'international
Business Award, premio indetto dal Trade Partners Uk. L'International Business
Awards è un'iniziativa promossa dal Trade Partners Uk e da Nexus Comunication
(editore di Export Times) che premia le aziende che realizzano 'ottime
performance', dalle nuove iniziative commerciali alla gestione di grandi
organizzazioni economiche, in Gran Bretagna. 'Outstanding Export Achievement'
rappresenta un ambito riconoscimento per chi si occupa di export e Bbc Worldwide
se lo è aggiudicato superando colossi dell'economia britannica, soprattutto se
paragonata a loro per introiti, crescita, strategie innovative e leadership sul
mercato. Œun corretto utilizzo del marketing, una strategia basata sul marchio,
prodotti di buona qualità e una forte motivazione dello staff è ciò che ci ha
consentito di crescere nell¹esportazione dei nostri prodotti, nonostante il
difficile momento che sta attraversando l'economia mondiale. Questo premio è un
riconoscimento a tutto ciò', così ha commentato Rupert Gavin, Chief Executive
di Bbc Worldwide Negli ultimi tre anni (dal 1999 al 2002) il ricavato di Bbc
Worldwide è passato da 514 milioni di sterline a 660 e l'utile è passato da 9
milioni di sterline a 26. Nel corso dell'ultimo anno finanziario (2001/2002) la
Compagnia ha fornito a BBC un ritorno di investimento per la cifra record di 106
milioni di sterline. La solidità e la crescita di Bbc Worldwide hanno ottenuto
quest'anno un altro prestigioso riconoscimento dal Queen's Award for Enterprise
2002, categoria Economia Internazionale. Tra i fattori chiave che hanno portato
alla crescita della Società, ci sono il lancio dei canali Bbc, l'adattamento
per il mercato locale di programmi come 'The Weakest Link' e 'Top of the pops' e
joint venture che hanno generato un significativo aumento del giro d'affari in
territori chiave come Usa, Germania, America Latina e Canada. Un altro successo
è arrivato, inoltre, dalla distribuzione di serie come The Blue Planet e
Walking with Beasts e dai programmi per bambini, come Teletubbies e Tweenies, in
continua espansione sui media di tutto il mondo. Bbc Worldwide, ha poi dato
prova di grande abilità nella gestione delle relazioni con dipendenti,
fornitori, partner, pubblico e licenziatari, nella corretta comunicazione della
propria immagine alla società, nelle relazioni con le comunità locali.
OPERAZIONE CITTADINI SICURI IN LOMBARDIA: OLTRE 22 MILIONI DI EURO PROGRAMMATI
DAL COMUNE A MILANO PER LA COSTRUZIONE DI DUE SUPERCENTRALI DI CONTROLLO A
BERGAMO L'ACCADEMIA DELLE POLIZIE LOCALI
Milano, 21 novembre 2002 - Si è tenuto
ieri il Forum sulla sicurezza "Operazione Cittadini Sicuri", con cui
si è aperta "Sicurezza 2002", mostra internazionale dedicata alla
sicurezza e all'automazione degli edifici che proseguirà fino al 23 novembre
alla Fiera di Milano. Promossa da Anciss, Associazione Italiana Sicurezza e
Automazione degli Edifici, federata ad Anie (Federazione Nazionale Imprese
Elettrotecniche ed Elettroniche) e organizzata da Intel Srl (società di eventi
fieristici di Anie, Federazione di Confindustria), Sicurezza 2002 è l'unico
evento internazionale del settore che si svolge in Italia e una delle prime
rassegne europee nel comparto della sicurezza attiva e passiva. Nel corso del
dibattito Guido Manca, Assessore alla sicurezza del Comune di Milano, ha
illustrato le iniziative già intraprese dall'Amministrazione e in programma per
migliorare la sicurezza dei cittadini milanesi. "Proprio in questi giorni -
ha annunciato Manca sta per essere assegnato l'appalto delle due supercentrali
di controllo, compresa quella della Polizia Municipale, con un investimento di
oltre 22 milioni di euro. La Polizia Municipale inoltre è stata dotata di
tecnologie avanzate per il controllo televisivo del territorio a garanzia di
sicurezza, senza ledere la privacy, con installazioni per oltre 25 milioni di
euro già attuate alla Stazione Centrale, al tunnel di Patroclo (stadio Meazza),
ai parchi delle Cave e del Sempione, alla basilica di San Lorenzo e a quella di
S. Eustorgio. Alle tecnologie avanzate si aggiunge l'introduzione del vigile di
quartiere: presente oggi in 186 piccoli quartieri, questa figura sarà estesa a
ogni brano della città." L'Assessore Manca ha inoltre sottolineato
l'utilità di un'unica "centrale di Raccolta" delle richieste di
intervento per il coordinamento di tutti questi servizi, raccordata con le Forze
dell'Ordine. Con questo intervento si comunicherebbe al cittadino l'idea di un
unico interlocutore per la soluzione di qualsiasi problema relativo alla
sicurezza. "Sviluppare il tema della sicurezza sul territorio - ha detto
Guido Della Frera, Assessore agli Affari Generali e al Personale Regione
Lombardia - significa trovare formule per avvicinarsi al cittadino in tutta
quella serie di bisogni che si incontrano ogni giorno. Con la riforma, che
speriamo di approvare entro la fine dell'anno, la Regione Lombardia cerca
proprio di rispondere a questa esigenza di maggiore sicurezza in senso ampio.
Con la riforma si cerca di favorire l'associazione fra i comuni per la gestione
dei servizi di sicurezza e di contribuire attraverso finanziamenti
all'acquisizione di tecnologia. Sono stati previsti anche fondi per istituire
corsi di aggiornamento a partire dal 2003 che riguardano l'uso delle nuove
tecnologie. Abbiamo istituito per legge l'Accademia delle Polizie Locali, che
avrà sede a Bergamo e farà sì che i nostri uomini acquisiscano tutte le
professionalità necessarie a svolgere il loro compito. Abbiamo anche istituito
un Coordinamento Regionale Permanente presieduto dal Presidente della Regione
Formigoni e al quale parteciperanno i sindaci, che permetterà di monitorare la
situazione e elaborare sempre nuove politiche di sicurezza."
"L'insicurezza - ha dichiarato Gian Carlo Cerchiari, Presidente ANCISS -
costa moltissimo alla collettività ed al sistema economico italiano. Ogni anno
sono 395 mila i commercianti vittime della criminalità e 90 mila i negozianti
colpiti da furti e rapine. In seguito agli attacchi criminosi, chiudono circa 27
mila attività (fonte Confcommercio - Confesercenti)" Ha concluso il
dibattito Stefano Parisi, Direttore Generale Confindustria. "Gli sforzi e
gli investimenti attuati in Italia in tema di sicurezza sono insufficienti. - ha
detto Parisi -. Occorre investire di più anche per rendere più appetibile il
nostro Paese agli occhi degli investitori. Sicurezza non è solo uomini e
tecnologia, ma anche evoluzione. Nel privato si registra in Italia una
discrepanza fra una percezione che vede il problema sicurezza fra quelli
prioritari, e un investimento estremamente basso per dotarsi di sistemi in grado
di garantire maggiore sicurezza. Per quanto riguarda i rapporti con la pubblica
amministrazione siamo convinti che il modello finora adottato sia superato. Si
deve ragionare tenendo presente la caratteristica di un settore in costante
evoluzione. Occorre pensare per esempio a gare di global service e instaurare
rapporti di partnership con le imprese mirati agli obiettivi. Devono nascere
collaborazioni capaci di tenere il passo con il continuo avanzamento di
tecnologie e investimento. Il dialogo fra pubblica amministrazione e imprese
deve essere più intenso e a livello amministrativo si devono elaborare formule
nuove. Da parte nostra le imprese sono pronte a collaborare e a investire anche
con la loro pubblicità per far capire ai cittadini cosa è possibile fare per
una maggiore sicurezza." Sono intervenuti anche Sergio Scanavacca, Vice
Presidente Prosiel, Claudio Tedesco, Consigliere AssVigilanza, Daniela Granati,
Ministero dell'Interno.
DAL MINISTERO PER L'ISTRUZIONE, L'UNIVERSITÀ E LA
RICERCA A QUELLO DEI BENI CULTURALI; DAL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
ALL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ E ALL'ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA DELLA
MATERIA LA SITUAZIONE È SEMPRE LA STESSA: SCIENZA E CULTURA NON AMANO LE DONNE
E LE PENALIZZANO NELLA CARRIERA
Roma, 21 novembre 2002 - Sono più della metà
della popolazione mondiale, anche se a guardare il numero delle donne che
contano nel settore della ricerca scientifica non si direbbe proprio. E anche lo
Spoil System sembra nascere sotto il segno del più becero maschilismo. A
denunciare l'ennesima discriminazione a danno delle donne scienziate è una
ricerca condotta dalla Commissione per la valorizzazione della componente
femminile nella ricerca scientifica, presentata oggi a Roma alla Casa
Internazionale delle Donne, dalla quale emerge che la presenza femminile tra le
alte dirigenze non supera il 17,5%: in particolare dopo l'approvazione dello
Spoil System al Ministero dei Beni Culturali le donne che prima erano 3 su 5
dirigenti ora non ci sono più, mentre in quello per l'Istruzione, l'Università
e la Ricerca (Miur) solo 2 donne su 14 dirigenti sono state confermate e 5 sono
state spostate o messe in aspettativa. "L'Italia - denuncia la Presidente
della Commissione Rossella Palomba - sembra ignorare completamente le avvertenze
della Commissione Europea, che ha ripetutamente invitato i Paesi membri a
valorizzare il potenziale di conoscenza e di saperi femminili per lo sviluppo
della ricerca scientifica. Un appello caduto nel vuoto, come dimostra anche la
vicenda del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'ente per cui lavoro". In
effetti dopo la riforma del Cnr avviata nel 1999 la percentuale di donne che
dirigono un Istituto di questo ente è passata dal 5% al 2%. Anche altri due
organismi presi in esame dalla Commissione presentano una situazione deprimente
per le donne: il Comitato di consulenza scientifica dell'Istituto Superiore di
Sanità (Iss) vedeva nel 1999 la presenza di quasi il 30% di donne, oggi
drasticamente ridotta: stesso discorso per i membri del Consiglio Direttivo
dell'Infm il Miur dal canto suo ha recentemente creato un gruppo di supporto
all'attività dell'UE senza chiamare neanche una donna, mentre nell'albo di
esperti dello stesso Ministero si può contare una percentuale femminile appena
del 9,4%. "Ciò che manca nel nostro Paese - conclude la Palomba - è una
chiara individuazione dei criteri di competenza e professionalità necessari per
fare carriera. Un'ambiguità che finisce per favorire inesorabilmente gli
uomini".
UNI E SINCERT ILLUSTRANO ALLE IMPRESE DI FIRENZE IL SISTEMA
QUALITA' VISION 2000
Firenze, 21 novembre 2002 - Incrementare la cultura della
qualità aziendale; aiutare le imprese a comprendere meglio gli aspetti più
innovativi della nuova norma Vision 2000; supportare quelle che non hanno ancora
portato a termine il processo di transizione verso la certificazione dei sistemi
di gestione per la qualità a superare l'eventuale "paura del
cambiamento" ed a procedere, quindi, nel modo più efficace, agevole e
tempestivo possibile. Sono questi gli obiettivi principali che l'Uni, l'Ente
Nazionale Italiano di Unificazione e Sincert, il Sistema Nazionale di
Accreditamento degli Organismi di Certificazione, intendono raggiungere con
l'incontro aperto a tutte le imprese fiorentine, che si terrà nel pomeriggio di
venerdì 22 novembre a Firenze, presso l'Associazione degli Industriali della
Provincia di Firenze, in via Valfonda n. 9, dove è ubicato il Punto Uni per la
Toscana. L'incontro, organizzato da Uni, Sincert e Assindustria Firenze è
rivolto ai responsabili dei sistemi qualità delle imprese in generale, ma,
soprattutto di quelle che, già in possesso di certificazione in base alle Iso
9000: 1994 non hanno ancora avviato le pratiche per adeguarsi alla nuova norma
sulla qualità Uni En Iso 9001:2000, chiamata Vision 2000. L'urgenza
dell'adeguamento nasce dal fatto che tutti i certificati emessi secondo le norme
del 1994 cesseranno di essere validi il 15 dicembre del prossimo anno e che,
ovviamente, i tempi per il completamento dell'iter burocratico sono piuttosto
lunghi. Ecco perché Uni e Sincert hanno impostato con lo slogan Chi si aggiorna
prima del 15 dicembre 2003 ha già vinto, la campagna promozionale che ha preso
il via lo scorso 25 ottobre da Milano e che dopo la tappa dell'8 novembre a
Vicenza, di venerdì 15 a Torino, coinvolgerà anche gli imprenditori di Bari e
di Roma, L'incontro di venerdì, che si aprirà con un intervento di
Assindustria Firenze, vedrà come relatori l'Uni (le innovazioni e i vantaggi
della nuova norma), Sincert (il valore aggiunto delle certificazioni), gli
Organismi di certificazione accreditati Rina e Sgs. Nel corso dell'incontro, sarà
spiegato che la nuova norma Vision 2000 non si limita più a determinare
l'efficacia e l'efficienza di un'azienda o un'impresa, ma l'intero sistema di
gestione per la qualità delle imprese. Sarà sottolineato che la sua
applicazione consente di conoscere meglio i punti di forza e di debolezza
dell'azienda e di capire e soddisfare, in modo più completo e razionale, i
bisogni dei clienti. Sarà messo in evidenza, infine, come l'eventuale
successiva certificazione, equivale ad un vero e proprio "passaporto"
per la più facile e rapida conquista dei mercati, soprattutto quelli esteri.
IL
COMUNE DI COMO VISITA IL POLO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA PROVINCIA DI
BERGAMO (POINT)
Dalminie, 21 novembre 2002 - Si è svolta ieri presso la
Servitec di Dalmine la visita di una delegazione di 20 Consiglieri del Comunale
di Como. L'incontro è iniziato con una visita presso gli edifici del Point,
un'area appositamente attrezzata destinata a nuovi insediamenti di attività ad
elevato contenuto tecnologico, ottenuta attraverso una radicale ristrutturazione
urbanistica ed edilizi di edifici industriali dismessi. Al termine del
sopralluogo la riunione proseguirà con una tavola rotonda nella quale sarà
illustrata alla delegazione la missione di Servitec, con un approfondimento
particolare sui temi delle nanotecnolgie e della sostenibilità ambientale.
L'incontro è di fondamentale importanza anche in vista di possibili
collaborazioni tra i due territori.
SEMLNARIO DI STUDIO. ISTITUTO AGRONOMICO
MEDITERRANEO - BARI, 22 NOVEMBRE "II CICLO INTEGRATO DELLE ACQUE:
DISTRIBUZIONE, DEPURAZIONE E RIUSO IN AGRICOLTURA OBIETTIVI E CONTENUTI DEL
SEMINARIO
Bari, 21 novembre 2002 - La domanda d'acqua è In continuo aumento, in
Europa come nel resto del mondo. per glI usi domestIci, industriali ed
agrozootecnici mentre la disponIbIlItà e la qualItà dl questa rlsorsa.costituIsce
un grave problema soprattutto per le siccitose RegIoni del sud MedIterraneo ove
l'insufficienza degli approvvigionamenti è già realtà sicura e penalizzante.
Come tutelare il bene acqua e garantire un servIzio dl qualià,.convertendo
questo "problema" in risorsa, impiegando fonti alternative locali,
sempre disponibili nel più ampio rispetto del nuovo Testo Unico sulle Acque e
delle condIzIoni di "sostenibilità ambientale" è l'obiettivo che Il
Seminario, diretto soprattutto ad Enti locali,.Professionisti e Tecnici del
settore. sI prefigge dl fornire, sia sulla base delle recentI esperienze
maturate In ambito gestionale consortile che delle nuove acquisizioni
tecnologiche e normative. Organizzatori: Studio L'Ambiente, Ecoacque. Infolink:
www.ranierieditore.it
LUCIANO IANNUZZI: UN ITALIANO AI VERTICI DI ECOLAB, IL
GRUPPO AMERICANO LEADER MONDIALE NELLA DETERGENZA.
Milano, 21 novembre 2002 - A
seguito dell?acquisizione da parte di Ecolab del restante 50% della
joint-venture europea con Henkel, avvenuta nel novembre 2001, e del programma di
riorganizzazione dei vertici europei, Luciano Iannuzzi è stato recentemente
nominato Vice President and General Manager Europe. Iannuzzi, che è già
operativo presso l?headquarters di Düsseldorf in Germania, ha assunto inoltre
la responsabilità della Regione Africa/Middle Est, trovandosi così a capo di
una realtà composta da circa 5.000 persone dislocate in 30 Paesi con un
fatturato annuo superiore a 1.100 milioni di Euro. Ecolab, colosso americano con
sede a St. Paul nel Minnesota, è leader mondiale nella detergenza, soluzioni e
servizi per la clientela professionale. La società quotata al Nyse, ha
registrato nel 2001 un giro d?affari di 3,2 miliardi di Dollari. Luciano
Iannuzzi, 46 anni, milanese, ha iniziato la propria esperienza di successo in
Henkel-Ecolab nel dicembre del ?99 come Vice President Region South Europe per
poi assumere anche la responsabilità della Region West agli inizi del 2002: a
pochissimi mesi da questo traguardo, l?attuale nomina a Vice President and
General Manager Europe. Dal 1993 al 1999, Iannuzzi è stato Amministratore
Delegato e Direttore Generale di Océ Italia, filiale dell?omonimo Gruppo
Olandese, leader nelle attrezzature per ufficio. In precedenza Iannuzzi aveva
assunto l?incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di
Schlumberger Technologies, di Direttore Generale di Benson, ed ha svolto, all?inizio
della sua carriera, esperienze professionali presso le Cartiere A. Binda e in
Davide Campari.
UN'INDAGINE DOXA PROFILA IL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI A
TAVOLA: CASALINGHI, ATTENTI ALLA SALUTE E LEGATI ALLA TRADIZIONE MEDITERRANEA
Milano, 21 novembre 2002. Amway Italia - società leader nella vendita diretta
multilivello di integratori alimentari, prodotti per la cosmesi, la casa e la
cura della persona - ha commissionato all'istituto di ricerca Doxa un'indagine
per analizzare come, dove, cosa mangiano gli italiani e chi fa uso di
integratori alimentari erboristici. La ricerca, svolta in questi giorni su un
campione rappresentativo di 2500 italiani adulti dai 15 anni in su, ha esplorato
tutti gli aspetti relativi a abitudini alimentari, atteggiamenti e comportamenti
rispetto a diete e consumi di integratori a supporto dell'alimentazione degli
abitanti del bel paese. Dall'indagine emerge che la popolazione italiana, da
nord a sud, è sempre più attenta a seguire una dieta sana ed equilibrata.
Sembra, infatti, che l'italiano tipo faccia tre pasti al giorno, preferibilmente
a casa, scegliendo gli alimenti più sani e nutrienti della classica tradizione
mediterranea. Dalla colazione alla cena...casa dolce casa Il 74% degli italiani,
optano per la tradizionale "colazione all'italiana" a base di caffè,
cappuccino e biscotti consumata nella propria cucina, dedicando dai 15 ai 30
minuti. Solo il 7% predilige la colazione al bar, il 14% invece non sembra
seguire questa sana abitudine. Per sfatare un luogo comune che vuole gli
italiani consumatori di pasti frugali e veloci, ecco un dato sorprendente: a
pranzo, il 95% non salta mai il pasto principale che, da ben l'82%, viene
consumato tra le mura domestiche, preferendo un primo o un secondo al solito
panino divorato in fretta e furia.Lo stesso vale per la cena: il 96% degli
italiani dichiara di consumare sempre il pasto serale e il 90% decide quasi
sempre per una cenetta casalinga. Amarsi un po'... una voglia che cresce:
integratori alimentari erboristici e prodotti salutistici Tra gli integratori
alimentari, è in costante aumento negli ultimi anni, il consumo di integratori
erboristici - prodotti a base di erbe che ne sfruttano le proprietà e i
benefici. Tra i consumatori abituali spiccano soprattutto le donne - il 64%
della popolazione adulta contro il 36% degli uomini - tra i 25 e 34 anni. Chi ne
fa un uso regolare, il 7% della popolazione, dichiara di essere molto attento al
proprio benessere e ritiene gli integratori alimentari utili per mantenersi in
forma. Mentre, il 26% della popolazione, essenzialmente donne con un'età
compresa tra i 25 e i 49 anni, consuma prodotti salutistici (il 17% ne fa un uso
regolare) prediligendo quindi gli alimenti integrali, quelli senza aggiunta di
grassi, che non contengono coloranti né conservanti e/o provenienti da
agricoltura biologica, perché reputati più sicuri e genuini. L'acquirente tipo
è una donna benestante, con un'istruzione media, che vive nel nord ovest. La
ricerca evidenzia che gli italiani stanno riscoprendo l'importanza della dieta
come elemento fondamentale del proprio benessere. Circa il 90% degli
intervistati sostiene ed è consapevole che una buona alimentazione è la
migliore medicina, e che in caso di abitudini alimentari scorrette: scarso
consumo di frutta, verdura, pesce, pasti veloci, consumo eccessivo di cibi
pronti e surgelati, è bene usare gli integratori alimentari che forniscono i
nutrienti necessari per aiutare l'organismo a funzionare correttamente. "Il
concetto di salute oggi" ci ricorda il Dottor Marzio Brigatti, specialista
in malattie del fegato e del ricambio "è diventato molto più ampio, non
è più solo di assenza di malattia, ma è legato alla prevenzione, al benessere
psico-fisico, ad uno stile di vita più attento e sano. Il numero di persone che
fa uso di prodotti multivitaminici, antiossidanti e a base di sali minerali ed
erbe è in crescita perché c'è sempre più l'abitudine di integrare la propria
alimentazione con nutrienti che difficilmente vengono assunti con la normale
dieta, come per esempio omega 3, presenti solo in determinati alimenti. Inoltre
le esigenze nutrizionali possono essere molto diverse a seconda delle fasce d'età
e se ci si trova in particolari periodi dell'anno o in determinati momenti della
nostra esistenza. Durante la gravidanza e l'allattamento per esempio" ci
spiega il Dottor Brigatti "l'organismo necessita di maggiori quantità di
calcio, ferro e acido folico, dopo la menopausa e l'andropausa, aumenta il
fabbisogno di vitamine del gruppo B, di vitamina C e di calcio, utile per il
rafforzamento delle ossa. Il fabbisogno quotidiano di vitamina C (45 milligrammi
per gli adulti), aumenta in caso di raffreddore o di altre malattie respiratorie
e difficilmente riesce ad essere coperto con la sola dieta. Anche chi fuma, chi
consuma molti alcolici o bevande a base di caffeina o chi vive in luoghi
particolarmente inquinati ha bisogno di assumere quantità maggiori di questo
nutriente per le sue qualità antiossidanti."
PENSANDO AL NATALE : DALLA
BAVIERA GLI AUTENTICI ELISEN LEBKUCHEN A MILANO
Milano, 21 novembre 2002 - Nel
fine settimana tra il 22 e il 24 novembre l'elegante e centralissimo Studio Haus
di Corso Matteotti, 8 a Milano si riempirà del profumo speziato degli autentici
Elisen Lebkuchen, i caratteristici e gustosi biscotti natalizi di panpepato
della rinomata Hatzel Konditorei di Selb, che potranno essere degustati
accompagnati, come vuole la tradizione, da un sorso di vino Gluwein. A portare
questo dolce angolo di Baviera nel cuore di Milano è Hutschenreuther, storico
marchio della porcellana bavarese distribuito in Italia da Rosenthal, che per
l'occasione proporrà i Lebkuchen nella speciale confezione regalo che riprende
il famoso decoro Winterzeit. A presentare e a fare da garante dell'assoluta
fedeltà degli Elisen Lebkuchen all'originale ricetta tedesca sarà niente meno
che il konditormeister Hatzel, pasticcere e nipote di Lorenz Hatzel che, nel
1926, fondò la Hatzel Konditorei di Selb. I Lebkuchen prodotti dalla Hatzel
Konditorei sono presenti nelle migliori pasticcerie e nei negozi di delikatessen
di tutta la Germania. Parte della produzione viene esportata e vanta tra i
clienti affezionati l'ex presidente U.S.A. Bill Clinton. L'usanza natalizia dei
biscotti di panpepato preparati in vista del Natale risale al Medioevo ed è
comune a tutti i Paesi dell'Europa centrale e settentrionale. La Germania resta
comunque la nazione che vanta la tradizione più antica e conosciuta. Gli Elisen
Lebkuchen contendono ai Lebkuchen di Norimberga e ai Printen di Aquisgrana il
primato di dolcetti natalizi più diffusi, pregiati e blasonati. La ricetta
originale degli Elisen Lebkuchen fu elaborata circa 600 anni fa dai monaci della
Franconia, che dedicarono questa ghiottoneria a Santa Elisabetta, cugina della
Madonna, madre del Battista nonché patrona dei pasticceri. Perché si possa
parlare di Elisen Lebkuchen l'impasto deve avere almeno il 25% di mandorle e
nocciole e non oltre il 10% di farina. Il sapore e la fragranza inconfondibile
di questi dolcetti deriva dalla particolare miscela di spezie orientali
(cannella, cardamomo ecc.).
ROMA: LA CITTÀ DEL GUSTO
Roma, 21 novembre 2002 -
La Città del Gusto e' una manifestazione permanente, dedicata ai sapori e ai
profumi; e stata recentemente inaugurata in un ex-deposito di grano nel
quartiere Ostiense, su iniziativa del Gambero Rosso in collaborazione con il
Comune di Roma. La citta' gia' capitale dell'arte, del bel vivere e del buon
mangiare, apre quindi le proprie porte al sapore in uno spazio interamente
dedicato alla buona cucina e ai prodotti di qualità. Cinquemila metri quadrati
coperti, 2500 di terrazze, cinque piani interamenti cablati, 25 metri di
altezza. In un palazzo nel quartiere Marconi-Ostiense di Roma, in via Enrico
Fermi, è nata la "Città del Gusto", un misto tra centro commerciale
e centro culturale voluto dal Gambero Rosso, 'marchio' simbolo della gastronomia
di qualità. I visitatori potranno assistere a corsi, seminari, master sul cibo
e sul vino, ma anche show di grandi chef, tenuti in un vero e proprio teatro.
e-mail: info@cittadelgusto.it
QUANTA: LA SCUOLA ENTRA NELL'AGENZIA DI LAVORO
TEMPORANEO. PER LA PRIMA VOLTA LA SEDE ROMANA OSPITA GLI STUDENTI
Milano/Roma.,
21 novembre 2002 - Quanta Spa ospita per la prima volta in un proprio ufficio
gli studenti. Accade nella prestigiosa sede romana di Lungotevere Sanzio 9, dove
le classi quinte del Liceo psico-pedagogico Jean Jacques Rousseau andranno in
visita per affacciarsi nel mondo del lavoro. Che le agenzie di lavoro interinale
entrassero nelle scuole per spiegare quali possano essere le opportunità
lavorative dopo il diploma di scuola superiore, non è una novità. È
un'operazione che può dare anche risultati per il reclutamento: Quanta stessa
lo ha già fatto in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, solo per citare
alcune esperienze. "Ma il fatto che sia una scuola ad entrare in un'agenzia
è particolare e davvero significativo - commenta Micaela Kustermann, direttore
commerciale di Quanta. È espressione di un vivo interesse verso quella cultura
del lavoro che, troppo spesso, rischia di rimanere un'astrazione." Saranno
tre le mattinate che, a partire da oggi, vedranno gli studenti come spettatori e
attori in Quanta. Il personale della filiale lavorerà, come d'abitudine, su
tutti i fronti (reclutamento, selezione, amministrazione, commerciale),
consentendo ai ragazzi di ascoltare e di sostenere colloqui simulati. È
prevista, inoltre, una parte teorica di spiegazione del mercato del lavoro, con
particolare riferimento alle tipologie contrattuali. "Nell'ambito
dell'insegnamento di Metodologia della Ricerca - spiega la professoressa Carmela
D'Angela - ho pensato di offrire ai ragazzi l'opportunità di rendere concreto
lo sviluppo di una ricerca, in questo caso di personale. Ritengo davvero
indispensabile allargare i rapporti reciproci tra scuola e lavoro, e
l'educazione e la preparazione dei miei studenti mi hanno incoraggiato nel
portare avanti quest'iniziativa." Interamente italiana, Quanta è nata
dall'incontro dell'esperienza imprenditoriale del suo Presidente Umberto
Quintavalle, presidente per oltre 25 anni di industrie nel settore chimico e
meccanico dell'indotto dell'auto, e di quella sindacale del Vice Presidente Enzo
Mattina, presentatore insieme a Gino Giugni della prima proposta di legge sul
lavoro temporaneo. Quanta è partecipata al 25% da Banca di Roma ed è un gruppo
internazionale di società che operano in tutti settori della filiera del lavoro
(ricerca e selezione, amministrazione e formazione del personale, lavoro
interinale) in Italia, Svizzera, Romania e Usa.
ACCORDO CONFINDUSTRIA -
CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI "FORMAZIONE, ORIENTAMENTO,
TIROCINIO IN FABBRICA: COSÌ I GIOVANI SI AVVICINANO AL MONDO DELLE
IMPRESE"
Roma, 21 novembre 2002- Sviluppare adeguate forme di raccordo tra
il mondo della formazione e il mondo del lavoro, incrementare la qualità dei
processi formativi e favorire la diffusione della cultura d'impresa: è questo
il senso della convenzione firmata oggi tra Confindustria e il Consiglio
Nazionale dei Periti Industriali, alla presenza tra gli altri del Presidente
dello stesso Consiglio Mariano Magnabosco e del Consigliere incaricato di
Confindustria per l'Education Silvio Fortuna. L'accordo è solo il primo passo
di una collaborazione che sarà rafforzata nei prossimi mesi anche attraverso un
rapporto diretto tra il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e le
Associazioni legate a Confindustria, e che avrà l'obiettivo di promuovere il
tirocinio di formazione e di orientamento nell'ambito del completamento di un
percorso formativo che avvicinerà i giovani neodiplomati o laureandi al mondo
dell'impresa. In quest'ottica Confindustria intende favorire i rapporti delle
proprie Associazioni territoriali e di categoria con il Consiglio Nazionale dei
Periti Industriali che stipulerà convenzioni attuative con le singole
Associazioni su modello della presente convenzione, e si preoccuperà di
effettuare indagini periodiche sui profili professionali dei periti industriali
diplomati e laureati secondo parametri qualitativi e quantitativi che permettano
di incrociare i fabbisogni professionali delle imprese con la nuova offerta
formativa. "La Convenzione - ha fatto notare Silvio Fortuna - risponde
all'interesse ampiamente manifestato dalle imprese di poter reperire sul mercato
figure professionali qualificate e, soprattutto, di garantire all'interno di un
quadro definito e più stabile la funzione formativa delle imprese ed
incrementare lo scambio tra offerta qualificata e domanda specifica".
"L'accordo con Confindustria - ha invece aggiunto Magnabosco - ci rafforza
nella convinzione che siano maturi i tempi per un coinvolgimento di forze
diverse al fine di migliorare la qualità della formazione nel nostro
Paese". Le competenze professionali del perito industriale laureato sono
richieste sia nel settore pubblico che in quello privato.
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