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21 NOVEMBRE  2002

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI STATI MEMBRI DI DENUNCIARE GLI ACCORDI BILATERALI "OPEN SKY" CON GLI STATI UNITI

Bruxelles, 21 novembre 2002 - La Commissione europea ha deciso di chiedere agli Stati membri che hanno firmato con gli Stati Uniti accordi bilaterali "open sky" nel settore del trasporto aereo di attivare le procedure per la denuncia di tali accordi, in modo da ottemperare, nei tempi più brevi, alle recenti pronunce della Corte di giustizia.In una dichiarazione adottata ieri la Commissione presenta un'analisi delle sentenze emesse dalla Corte europea il 5 novembre e ne trae le dovute conseguenze. I giudici comunitari hanno dichiarato illegittimi sotto diversi profili i vigenti accordi bilaterali "open sky". In particolare, l'applicazione restrittiva delle clausole di nazionalità contenute in tali accordi è in contrasto col diritto comunitario ed impedisce alle compagnie aeree comunitarie di usufruire di diritti ad esse conferiti dal trattato CE. Altre disposizioni di tali accordi concernono questioni che ricadono nell'ambito della competenza esterna esclusiva della Comunità e che non possono essere oggetto di negoziato da parte degli Stati membri. A norma dell'articolo 10 del trattato, gli Stati membri devono adottare tutte le misure atte a garantire la piena esecuzione dei loro obblighi e la Commissione ha il dovere di chiedere agli Stati membri di conformarsi alle sentenze della Corte di giustizia.Per altro verso, la Commissione ritiene che le recenti pronunce della Corte europea abbiano rilevanti implicazioni non solo sugli accordi cui esse specificamente si riferiscono ma, più complessivamente, per tutti gli accordi bilaterali attualmente vigenti nel settore dei servizi aerei, nonché ai fini della negoziazione di nuovi accordi internazionali. La Commissione ha quindi chiesto agli Stati membri di astenersi dal contrarre obblighi internazionali di qualsiasi natura nel campo dei trasporti aerei, finché non sia stata assodata la loro compatibilità col diritto comunitario; ha inoltre sollecitato gli Stati membri a prendere le opportune iniziative al fine di avviare al più presto i negoziati con gli Usa per la sostituzione degli accordi attualmente in vigore e pervenire, nel rispetto delle regole e senza turbative, all'instaurazione di un autentico mercato liberalizzato del traffico aereo transatlantico. La signora Loyola de Palacio, Vicepresidente responsabile dei portafogli Trasporti ed Energia, ha dichiarato al riguardo: "La Commissione ha dato oggi un chiaro segnale per una più stretta cooperazione tra gli Stati dell'Unione per quanto riguarda gli accordi internazionali nel settore dell'aviazione. Sul piano giuridico la pronuncia della Corte europea implica che gli Stati membri non possono più concludere accordi bilaterali procedendo in ordine sparso, perché molti aspetti importanti del trasporto aereo sono attualmente disciplinati dal diritto comunitario. Siamo in una situazione in cui entrambe le parti possono ricavare reciproci vantaggi poiché, dal punto di vista economico ed anche politico, lavorare insieme a livello comunitario significa attrezzarsi per conseguire, in sede negoziale, un migliore risultato sia per i vettori aerei comunitari sia per i consumatori europei. La pronuncia della Corte europea ci incita ad assumere un'iniziativa comune per lavorare, attraverso le istituzioni comunitarie, alla promozione dei nostri interessi sul piano internazionale." Conseguenze delle sentenze della Corte europea Nelle sentenze del 5 novembre 2002 la Corte europea di giustizia ha statuito che i vigenti accordi bilaterali firmati da 8 Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Regno Unito, Svezia) hanno violato il diritto comunitario sotto un duplice importante profilo: La Corte ha confermato il principio giurisprudenziale in base al quale la Comunità diviene competente nei rapporti internazionali ogniqualvolta siano state adottate norme comuni che riguardano società di paesi terzi. Attualmente, diversi settori dell'aviazione sono disciplinati da normative europee, ragion per cui gli Stati membri non hanno più il potere di contrarre con Stati terzi obblighi inerenti tali materie. Al riguardo, la Corte ha identificato le tariffe, le bande orarie (slots) e i sistemi informatici di riconoscimento. Se concludono accordi bilaterali con paesi terzi, gli Stati membri rischiano di creare un conflitto tra gli impegni che assumono a livello internazionale da un lato e i loro obblighi comunitari da un altro. La Commissione ritiene che esistano oggi numerosi altri settori - oltre a quelli indicati dalla Corte - che sono tipicamente disciplinati da accordi bilaterali sui servizi aerei e sui quali la Comunità ha acquistato competenza esclusiva sul piano dei rapporti internazionali. Si tratta, ad esempio, dei seguenti aspetti: sicurezza, con particolare riferimento al riconoscimento reciproco dei certificati e delle norme di sicurezza; possibilità commerciali, compresa l'assistenza a terra e la protezione dei consumatori; tasse doganali, in particolare l'applicazione di dazi sulle forniture aeree e sugli oli minerali; normativa ambientale. La Corte ha inoltre statuito che le c.d. "clausole di nazionalità", inerenti la proprietà ed il controllo delle compagnie aeree, contenute in questi accordi bilaterali siano in contrasto con le norme comunitarie sul diritto di stabilimento. Naturalmente, gli accordi in quanto tali conservano la loro validità sul piano internazionale anche dopo la pronuncia della Corte; quest'ultima impegna peraltro anche la parte americana ad assumere le iniziative del caso per correggere l'attuale situazione di illegittimità nei tempi più rapidi. Gli stessi principi individuati dalla Corte trovano applicazione con riguardo a tutti gli altri accordi bilaterali attualmente in vigore che contengono disposizioni similari. La Commissione sta tra l'altro esaminando l'opportunità di promuovere un procedimento per infrazione nei confronti della Francia, dell'Italia, dei Paesi Bassi e del Portogallo, che hanno anch'essi concluso accordi "open sky" con gli Stati Uniti. L'obbligo degli Stati membri di osservare il diritto comunitario - A norma dell'articolo 10 del trattato, gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunità. Di conseguenza, come ha dichiarato la Corte, nell'ipotesi in cui un accordo internazionali integri gli estremi di una violazione del diritto comunitario, agli Stati membri è precluso non soltanto il potere di contrarre nuovi obblighi sul piano internazionale, ma anche di mantenere in vigore tali obblighi qualora siano in contrasto con il diritto comunitario. Ciò premesso, la Commissione ha chiesto oggi: agli otto governi direttamente interessati dalle richiamate sentenze della Corte europea di attivare le procedure per la denuncia degli accordi stipulati con gli Usa, in modo da ottemperare, nei tempi più brevi, alla pronuncia della Corte di giustizia. Come avviene nel caso della maggior parte degli accordi nel campo dell'aviazione, gli accordi "open sky" prevedono un anno di preavviso per la denuncia dell'accordo stesso. Gli Stati membri dovranno denunciare gli accordi per iscritto; che gli altri sette Stati membri attivino le procedure per denunciare gli accordi da essi stipulati con gli Stati Uniti in modo da garantire un approccio uniforme in tutta l'Unione e assicurare la conformità di questi accordi con il diritto comunitario; agli Stati membri di astenersi dal contrarre obblighi internazionali di qualsivoglia natura nel campo dei trasporti aerei prima che sia stata accertata la loro compatibilità con il diritto comunitario. Tutti gli accordi controversi firmati dagli Stati membri sopra richiamati contengono disposizioni sulla loro risoluzione. Di norma, tra la notifica dell'intenzione di denunciare l'accordo e il momento in cui la denuncia acquista efficacia intercorre un anno. La risoluzione degli accordi può quindi aver luogo secondo le regole concordate e nel rispetto dei diritti delle parti sotto il profilo internazionale, lasciando ad esse il tempo di predisporre soluzioni alternative. Le iniziative per il futuro In questa nuova situazione, la Commissione presenterà tutte le opportune proposte di provvedimenti consequenziali alle sentenze della Corte. La Commissione ritiene peraltro necessario che il Consiglio dell'Unione europea impartisca urgentemente un mandato negoziale alla Commissione allo scopo di sostituire gli accordi bilaterali esistenti con gli Stati Uniti con un accordo puramente comunitario. Dal canto loro, gli Stati Uniti hanno comunicato di essere disponibili ad intavolare negoziati con la Comunità. Il nuovo accordo dovrà promuovere nell'Unione, a tutto vantaggio dei cittadini europei, un sistema di trasporto aereo sicuro ed efficiente. L'accordo dovrà mirare a liberalizzare ulteriormente il mercato transatlantico e le norme in tema di investimenti, instaurando per le compagnie aeree un contesto commerciale "normale" più simile a quello in cui operano gli operatori di altri settori industriali. Nella situazione attuale, la capacità offerta dai vettori comunitari è in genere maggiore di quella che offrono le loro controparti USA sul mercato dell'Atlantico del nord, con una quota che si aggira intorno al 55%. La maggior parte dei vettori nazionali dell'UE sono anche gli operatori più forti sulle rotte transatlantiche in partenza e a destinazione del proprio mercato nazionale. Viceversa, i vettori aerei USA offrono collegamenti più frequenti su un numero superiore di rotte transatlantiche, beneficiando del fatto che ciascuno di essi ha precostituito diversi hubs nel territorio USA dove vengono concentrati viaggiatori provenienti da diverse destinazioni internazionali. Nell'interesse di più intensi rapporti internazionali in tale settore, la Commissione ritiene che, per la Comunità, gli obiettivi prioritari siano i seguenti: Intavolare negoziati bilaterali con i partner principali. Le relazioni con gli Stati Uniti sono essenziali per i collegamenti aerei dell'UE. È estremamente importante che la Comunità intavoli negoziati che consentano di risolvere i problemi che la Corte ha censurato negli accordi bilaterali e che crei un migliore equilibrio all'interno delle relazioni transatlantiche. A giudizio della Commissione europea, elevata priorità va inoltre attribuita ai negoziati con la Russia e il Giappone. Continuare a intensificare le relazioni con i paesi confinanti. In parallelo ai suddetti negoziati l'UE dovrà anche continuare a lavorare con i paesi suoi confinanti. L'ingresso nel 2004 di nuovi Stati nell'UE amplierà notevolmente le dimensioni del mercato interno. Lo spazio aereo comune europeo (Ecae) attualmente in programma, ha consentito alla Comunità di portare a termine i negoziati con i paesi candidati e consentirà al mercato interno di inglobare entro breve i paesi candidati che diverranno membri dell'UE in un secondo momento. Lo spazio aereo comune europeo fornirà anche la base per instaurare legami più stretti con altri partner commerciali dell'UE nell'area mediterranea e nel vicino Oriente. Intensificare le relazioni con i paesi in via di sviluppo. L'UE dovrà anche cooperare con i paesi in via di sviluppo per garantire che il trasporto aereo possa liberamente svilupparsi tra questi paesi e il continente europeo, che moltiplichi le opportunità per entrambe le parti senza peraltro compromettere gli standard di sicurezza. L'Unione europea continuerà a sostenere i programmi di assistenza che ha varato per aiutare questi paesi ad introdurre gli standard di sicurezza. Infine, sostenere la posizione della Comunità nelle sedi internazionali e lavorare per una riforma a livello internazionale. Proprio per garantire che gli interessi dell'Europa vengano rappresentati e perseguiti in modo coerente, l'UE e i suoi Stati membri dovranno concordare una posizione più coordinata in seno alle organizzazioni internazionali. L'adesione della Comunità europea all'Icao in qualità di membro dev'essere un obiettivo prioritario, e la Commissione ha da poco presentato una proposta in tal senso. La Comunità dovrà inoltre assumere posizioni più incisive in altre organizzazioni mondiali competenti per il trasporto aereo.

PROGRAMMA DI STABILITÀ: PUNTI FONDAMENTALI
Roma, 21 novembre 2002 Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha presentato oggi all'Unione Europea l'Aggiornamento del Programma di Stabilità 2002 in attuazione dell'art. 4 del Regolamento del Consiglio dell'Unione Europea n. 1466/97. Questi i punti fondamentali. L'Aggiornamento del Programma di Stabilità è stato redatto in conformità con il codice di condotta (modalità di redazione dei Programmi di Stabilità approvate dal Consiglio Ecofin) che prevede, tra l'altro, che si svolgano un'analisi di sensitività dei saldi di finanza pubblica alla crescita e un'analisi della sostenibilità di lungo periodo delle finanze pubbliche. Lo scenario macroeconomico adottato nel Programma di Stabilità 2002 è coerente con quello presentato nella Rpp per il 2002, sul quale si fondano i saldi di finanza pubblica del Disegno di Legge Finanziaria per il 2003. Tale scenario è in linea con le previsioni delle principali organizzazioni internazionali disponibili a fine settembre 2002. Dopo la presentazione in Parlamento dei documenti menzionati, le incertezze del quadro internazionale sono aumentate, con effetti negativi sulle prospettive macroeconomiche. Le previsioni di crescita più recenti per l'Europa, inclusa l'Italia, sono state riviste al ribasso dai principali organismi internazionali. Il documento mostra come il modificarsi di alcune ipotesi sottostanti il quadro macroeconomico di riferimento incide sugli obiettivi di finanza pubblica italiana dei prossimi anni. Il Programma di Stabilità ribadisce l'impegno a proseguire l'azione di consolidamento della finanza pubblica. In particolare: il disavanzo al netto degli effetti del ciclo si ridurrà ogni anno di almeno 0.5 punti percentuale di Pil, in linea con l'accordo raggiunto in seno all'Eurogruppo; conseguirà il pareggio nel 2004; il debito pubblico raggiungerà il 109.4 per cento del Pil nel 2002, il 105 nel 2003 per poi scendere al di sotto del 100 per cento nel 2005. L'analisi svolta nel documento mostra che anche nel caso in cui la crescita del PIL risultasse nei prossimi anni inferiore allo scenario di base, il progresso nella riduzione del disavanzo verrebbe comunque garantito, coerentemente con l'accordo raggiunto dall'Eurogruppo. L'analisi di lungo periodo mostra che l'andamento delle spese per pensioni e sanità previsto per i prossimi 50 anni in ragione dell'invecchiamento della popolazione, sebbene elevato rispetto al Prodotto lordo, rimane sostanzialmente stabile e non mette a rischio la sostenibilità delle finanze pubbliche italiane, giacché viene confermato il profilo decrescente del rapporto debito/Pil 

SUL SITO IL PROGRAMMA DI STABILITÀ DELL'ITALIA 
Roma, 21 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti pubblicati, sono disponibili la versione italiana ed inglese del Programma di Stabilità dell'Italia - Aggiornamento Novembre 2002. Infolink: http://www.tesoro.it/Documentazione/patto_stabilita_2002/PSI_2002.pdf 3° 

ROAD SHOW DEL NUOVO MERCATO IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DI BORSA ITALIANA CON LA COMUNITA' FINANZIARIA 
Milano, 21 novembre 2002 - A tre anni e mezzo dal suo avvio, il Nuovo Mercato di Borsa Italiana conferma la sua validità quale importante strumento per favorire la crescita e la competitività delle imprese italiane nei settori tecnologici e innovativi. Il Terzo Road Show del Nuovo Mercato offre l'opportunità di un incontro tra le società quotate e la comunità finanziaria per fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future. Il Nuovo Mercato, operativo dal 17 giugno del 1999 (inizio delle negoziazioni del titolo Opengate), può contare oggi su 45 società quotate, una capitalizzazione complessiva pari a 7.6 miliardi di euro e scambi medi giornalieri per 38 milioni di euro. Le società quotate sul Nuovo Mercato rappresentano i principali settori innovativi e ad alta crescita dell'economia italiana: 17% IT distribution; 13% High Tech Manufacturing; 13% Software; 11% Internet companies; 9% ISP & Telcos; 9% System Integration; 7% Entertainment; 7% Media; 4% Biotechnologies; 4% Investment Companies; 2% Financial Services; 2% Web services; 2% altro. Dopo le Blue Chip, le società del Nuovo Mercato presentano la più alta turnover velocity (rapporto scambi/capitalizzazione) tra quelle quotate sui mercati e i segmenti di Borsa Italiana e sono più liquide di quelle di pari dimensioni appartenenti al segmento ordinario della Borsa e al Mercato Ristretto. Confronti internazionali - Il Nuovo Mercato di Borsa Italiana è oggi secondo in Europa - dopo il Neuer Markt tedesco - per capitalizzazione e scambi. Le società del Nuovo Mercato sono in Europa tra le più capitalizzate, tra le più scambiate e tra quelle con il più alto rapporto di turnover velocity. Per quanto riguarda la capitalizzazione, tra le prime cinque società quotate su mercati high-growth in Europa, tre appartengono al Nuovo Mercato. Tra le prime 30 azioni europee più scambiate, sempre quotate su mercati high-growth, 4 appartengono al Nuovo Mercato. La volatilità, pari al 35.2%, è in linea con quella dei principali mercati dedicati a società ad alta crescita. Dati società - Le società del Nuovo Mercato, che al momento della quotazione hanno un'età media di 9 anni, presentano un flottante medio collocato del 29,3% (salito a ottobre 2002 al 38,9%). In particolare 10 società hanno un flottante superiore al 50%, 18 società hanno un flottante compreso tra il 30 e il 50%, 12 società tra il 20% e il 30% e 5 inferiore al 20%. La capitalizzazione media per società è, a fine ottobre, di 170 milioni di euro. Ad oggi sono tre i dual listing di società quotate anche su altri mercati europei (BB Biotech, società di diritto svizzero, Aisoftware e Algol) e all'inizio del 2003, al perfezionamento della fusione tra Biosearch Italia e la statunitense Versicor, quotata al Nasdaq, potrebbe concretizzarsi la prima quotazione di un'azienda americana sul Nuovo Mercato italiano. Le società quotate sono cresciute, oltre che per sviluppo interno, anche per mezzo di acquisizioni grazie a 184 operazioni che le hanno portate a diventare tra le società leader del loro settore. Le stesse società presentano un tasso di crescita dell'occupazione del 51.7% annuo e danno occupazione ad oltre 21 mila persone (dato a fine 2001). Pur in presenza di una congiuntura sfavorevole, le società hanno archiviato nelle semestrali 2002 risultati positivi: circa 3/4 delle società quotate mostra un fatturato in crescita rispetto al primo semestre del 2001 mentre circa la metà delle società ha registrato una crescita dell'attivo. Nell'ultimo rapporto Mediobanca, tre società del Nuovo Mercato sono tra le 20 giudicate più dinamiche nel 2001 con una crescita del fatturato superiore al 20% e un'incidenza del risultato netto sul fatturato superiore al 4%. Le società si presentano inoltre mediamente solide dal punto di vista finanziario: il 56% ha posizione finanziaria netta positiva, il 58% delle società ha ebitda positivo, il 33% ha ebit positivo. Corporate Governance e trasparenza - Tutte le società del Nuovo Mercato forniscono indicazioni sulla composizione del Consiglio di Amministrazione, il 91% ha nominato un comitato di controllo interno, l'84% ha adottato una procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate e il 100% ha Investor Relations Manager. I Consigli di Amministrazione risultano composti per il 63% da amministratori non esecutivi (di cui oltre la metà indipendenti) e per il 37% da amministratori esecutivi. Le società del Nuovo Mercato sono molto attive per quanto riguarda la comunicazione su internet: tutte hanno una sezione web di investor relations, pubblicano i dati finanziari e quasi l'80% pubblica contestualmente i comunicati stampa anche in lingua inglese. Coverage analisti - Nel corso del 2002 sono state pubblicate in media 8 ricerche per società da parte di analisti finanziari mentre 36 broker - di cui 16 stranieri - hanno prodotto nell'anno almeno uno studio su una società quotata al Nuovo Mercato. Nuove quotazioni e delisting - Il Nuovo Mercato italiano non è stato interessato da operazioni di delisting, fatto che ha invece caratterizzato l'attività degli altri mercati nel periodo 1999-2002. Dati cumulativi 1999-2002: Nasdaq Usa 978 Ipo e 2828 delisting; Neuer Markt 290 Ipo e 105 delisting; Nouveau Marché 96 Ipo 21 delisting; Nasdaq Europe 30 Ipo e 33 delisting; Swiss New Market 17 Ipo e 4 delisting; Modifiche regolamentari - Oltre alle misure recentemente varate da Borsa Italiana, come la nuova disciplina sull'internal dealing, il Codice di Autodisciplina e la Guida per l'informazione al mercato, sono in via di approvazione nuove regole a supporto della liquidità, della trasparenza e della Corporate Governance delle società del Nuovo Mercato. Fra le modifiche regolamentari sono previsti l'innalzamento del livello del flottante e del patrimonio netto in fase di ammissione, il prestito titoli per le azioni soggette a lock-up, la presenza di investitori istituzionali in capitale di rischio e/o partner industriali strategici con una partecipazione non inferiore al 10% del capitale delle imprese con meno di tre anni di bilanci che chiedono l'ammissione e l'introduzione di criteri di ammissione e permanenza basati sulla corporate governance (numero minimo di amministratori indipendenti, comitato di controllo interno, comitato per la remunerazione). Partners Nuovo Mercato - Il Network dei Partners del Nuovo Mercato che conta ad oggi 87 professionisti - intermediari finanziari, società di consulenza e di revisione, studi legali, società di comunicazione e partners onorari - collabora con Borsa Italiana per promuovere il mercato e consolidare la diffusione di equity culture. 

INTERACTIVE BROKERS ANNUNCIA L'OFFERTA DEI FUTURES MINIFIB E FIB30 A COMMISSIONI COMPETITIVE SUL 
Greenwich, Connecticut 21 novembre 2002 - Nel nostro sforzo di aggiungere sempre nuovi prodotti, Interactive Brokers (Ib) annuncia l'introduzione dei contratti futures minifib e Fib30 di Borsa Italiana. Come per tutti i prodotti Ib, entrambi i futures italiani possono essere negoziati a commissioni competitive. Le commissioni sono le seguenti: 2 per contratto minifib e 3 per contratto Fib30. Le commissioni includono i costi di brokeraggio, le commissioni di Borsa e di clearing e i costi di tecnologia. ''Siamo lieti di poter fornire il nostro valore aggiunto al mercato italiano. Quello che chiediamo agli investitori e' di confrontare le nostri commissioni, reputazione, tecnologia e valore. Se loro trovano un servizio e una tecnologia ad un prezzo piu' conveniente, gli suggeriamo di prenderlo!'' dice Gerald Perez, Managing Director, Interactive Brokers (U.K.) Limited. Infolink: http://www.interactivebrokers.com 

INTESABCI: PERU', TRASFORMATE LE LINEE DI CREDITO INFRAGRUPPO IN CAPITALE 
Milano, 21 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banco Wiese Sudameris S.A. (Lima), società controllata da IntesaBci tramite Banque Sudameris S.A. (Parigi), ha deliberato un aumento di capitale fino a 300 milioni di dollari da sottoporre all'approvazione definitiva dell'Assemblea dei Soci convocata per il 16 Dicembre 2002. Per sostenere il rafforzamento patrimoniale della controllata peruviana, IntesaBci sottoscriverà l'aumento di capitale con la conversione in capitale sociale delle linee di credito infragruppo in essere, senza ulteriore iniezione di fondi. Questa decisione è coerente con quanto annunciato in sede di Piano d'Impresa sul Perù nell'ambito dell'uscita dal Sud America 

CDA INTERBANCA ESAMINA OPA BANCA ANTONVENETA 
Milano, 21 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca riunitosi ieri ha esaminato la proposta inerente l'Offerta Pubblica di Acquisto sul 100% del proprio capitale annunciata dalla Banca Antonveneta e ha deliberato all'unanimità, con l'astensione degli Amministratori in conflitto d'interesse: di considerare l'Opa che sarà lanciata dalla Banca Antonveneta come amichevole; di nominare in qualità di advisor, per la formulazione del giudizio sull'Offerta Pubblica di Acquisto di Banca Antonveneta (ex art. 102 Dlgs. 58/98), la Banca JpmorganChase. 

OBBLIGAZIONI CIRIO: L'INTESA DEI CONSUMATORI, HA INVIATO UN ESPOSTO A CONSOB E BANKITALIA, 
Roma, 21 novembre 2002 - I presidenti di Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori hanno inviato una lettera al Presidente Consob Spaventa ed al Governatore Bankitalia Fazio. "Secondo notizie pubblicate sulla stampa,gran parte delle obbligazioni Cirio rappresentate in tabella, per un controvalore di 2.178 miliardi di vecchie lire (1.125 milioni di euro), erano destinate agli "investitori istituzionali" e non ai semplici risparmiatori,proprio per questo erano state esentate dall'obbligo del prospetto informativo sulla rischiosità dell'investimento. 

STRUTTURA DEL DEBITO FINANZIARIO DELLA CIRIO (*)

 

Tasso %

Scadenza

Importo (milioni di euro)

CIRIO FINANCE (insolvenza)

7,75

3.12.2002

150

CIRIO FINANCE

Variabile

30.5.2003

150

CIRIO DEL MONTE

Variabile

14.3.2005

50

CIRIO HOLDING

6,25

16.2.2004

275

DEL MONTE FINANCE

6,625

24.5.2006

200

CIRIO DEL MONTE

7,75

14.5.2005

150

CIRIO SPA

8

21.12.2005

175

TOTALE GRUPPO

 

 

1.125

* Fonte: la Repubblica del 9.11.2002 
Secondo la ricostruzione de "Il Sole 24 Ore",due finanziarie del gruppo,Del Monte Finance Lux Sa e Cirio del Monte Nv,,avrebbero emesso la maggior parte dei prestiti obbligazionari (tre bond da 175 milioni di Euro) nella scorsa primavera facendoli collocare alle banche affidatarie del Gruppo Cirio,il cui ricavato sarebbe stato prontamente incamerato dagli istituti creditori,addossando così ai risparmiatori gran parte dei futuri rischi. Le scriventi associazioni Adoc,Adusbef,Codacons,Federconsumatori,tutte facenti parte dell'Intesa dei Consumatori,regolarmente iscritte all'elenco del Cncu istituito dalla legge 281/98, chiedono alle S.V.I.: 1. di verificare se questa operazione di alta ingegneria finanziaria,sulla cui spregiudicatezza non sembra ci possano essere dubbi,sia stata effettuata nel rispetto delle leggi vigenti e se le Autorità vigilanti di revisione e certificazione abbiano esercitato i necessari controlli; 2. se i circa 40.000 risparmiatori detentori delle suddette obbligazioni Cirio, sono stati preventivamente edotti sul rischio dell'investimento; 3. come mai, né collegio sindacale, né società di revisione, si siano accorti delle difficoltà finanziarie del Gruppo Cirio-Del Monte,emettendo regolare certificazione di bilancio per le società del gruppo,come la Società Sportiva Lazio di recente quotata sul mercato azionario. quali iniziative preventive vengono messe in atto dalle autorità vigilanti, per evitare che le difficoltà finanziarie di gruppi industriali addossino i suoi effetti sugli investitori e quali sanzione saranno eventualmente comminate a carico di banche, Sim e promotori finanziari, che hanno piazzato i bond Cirio,come i Bond argentini per un controvalore di 14 miliardi di euro equiparandoli a Bot,Btp ed altri titoli di Stato senza informarli preventivamente sull'alta rischiosità dell'investimento. 

ALL'ESAME DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA UN'IPOTESI DI COLLABORAZIONE CON LA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE. 
Verona, 21 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara nel quadro del piano industriale di Gruppo teso allo sviluppo dell'attività bancaria a maglia fitta in zone di forte radicamento storico, ha analizzato un'ipotesi di partnership con la Banca di Cividale S.p.A. finalizzata al perseguimento di sinergie di costi e ricavi. La Banca di Cividale S.p.A. è controllata dalla Banca Popolare di Cividale Scarl, ha un totale attivo al 30.06.02 di 992 milioni di euro e 43 sportelli nella regione Friuli Venezia Giulia. Il Consiglio, valutata positivamente l'ipotesi di partnership, ha deliberato di approfondire il progetto insieme alla Banca Popolare di Cividale Scarl, al fine di pervenire ad un'intesa da sottoporre agli organi deliberanti. 

BANCO DI NAPOLI LANCIA BN INDEX DOPPIO VALORE 
Napoli, 21 novembre 2002 - Bn Index Doppio Valore è la nuova polizza, realizzata da Sanpaolo Life Ltd - Gruppo Sanpaolo IMI, collegata a 12 azioni internazionali con un rendimento a scadenza compreso tra un minimo del 5% e un massimo del 49%. Il collocamento avrà inizio il 20 novembre e terminerà il prossimo 17 dicembre. BN Index Doppio Valore ha una durata di 4 anni e un duplice rendimento a scadenza. Infatti, il rendimento minimo del 5% si somma a rendimenti annui di ammontare predefinito il cui riconoscimento è correlato all'andamento di ciascuno dei 12 titoli che compongono il basket, fino ad un totale massimo complessivo riconosciuto a scadenza del 49%. La novità di questo prodotto, con investimento minimo di 3.000 euro (crescente con multipli di 1.000 euro), è rappresentata dal vantaggioso meccanismo di attribuzione del rendimento annuo che funziona nel seguente modo: 1. se nell'arco di ciascun anno nessuna azione subisce una perdita uguale o superiore al 30% rispetto al suo valore iniziale, rilevato alla decorrenza, maturerà un rendimento annuo dell'11% che rimane acquisito in via definitiva e riconosciuto a scadenza; 2. se invece anche un solo titolo si deprezza di oltre il 30%, il rendimento annuo per quell'anno sarà zero. Tuttavia, il rendimento non maturato non viene perso ma cumulato a quello degli anni successivi. Pertanto, se negli anni successivi si verificasse la condizione per cui nessun titolo scende al di sotto della soglia del 30%, verrà riconosciuto il rendimento dell'11% non solo per quell'anno ma anche per gli anni precedenti in cui il rendimento annuo era stato zero. Bn Index Doppio Valore offre anche i benefici tipicamente assicurativi (pianificazione successoria, esenzione delle imposte del capitale in caso di morte, impignorabilità e insequestrabilità nei limiti di legge). Per ulteriori informazioni e per prenotare la polizza è possibile rivolgersi alle filiali ed ai promotori finanziari del Banco di Napoli. 

BANCA POPOLARE DI SONDRIO : APERTURA DELL'AGENZIA DI BELLAGIO 
Sondrio, 21 novembre 2002 - Banca Popolare di Sondrio, che da tempo prosegue l'intensificazione della propria presenza nel territorio lombardo, oggi apre al pubblico l'agenzia di Bellagio, località turistica in provincia di Como che gode di notorietà internazionale. La nuova unità, ubicata in via Valassina n. 58 (tel. 031/952177), rafforza ulteriormente la presenza della "Sondrio" sulle rive del Lario dove è attiva con 18 filiali. La consistenza di tale specifica rete qualifica concretamente la BPS quale banca del territorio, vale a dire istituzione locale attenta alle esigenze delle comunità residenti. Più in generale, spicca la volontà della banca di inserirsi con forza nelle limitrofe province di Lecco e di Como, ambiti che hanno visto intensificarsi significativamente negli anni recenti la già concreta presenza della "Popolare" (a esempio, Bosisio Parini, Oggiono, Menaggio, Como nuova succursale, Cantù). Bellagio non necessita di particolari presentazioni. Posta al vertice del triangolo Lariano, in una posizione assolutamente privilegiata, sul promontorio che divide il lago nei due rami di Como e di Lecco, la cittadina è stata fin dal 1800 uno dei più rinomati e apprezzati luoghi di villeggiatura a livello europeo. Anche oggi, Bellagio, mantiene intatto il suo fascino, costituito oltre che dallo splendido ambiente naturale, dalle numerose ville gentilizie e dai loro famosi giardini. L'economia locale poggia pressoché esclusivamente sul turismo - sono presenti anche strutture alberghiere di alto livello - e sulle connesse attività commerciali. Va poi sottolineato che Bellagio, che conta quasi 3.000 abitanti, svolge anche un ruolo baricentrico rispetto ai comuni circostanti, per lo più privi di servizi e di strutture. L'istituto, con l'apertura di Bellagio, dispone di un'articolazione territoriale di 177 filiali destinata ulteriormente ad ampliarsi nel breve periodo. 

ASSICUR@EXPO: SI APRE VENERDI' 22 NOVEMBRE 2002, CON IL CONVEGNO "IMPRESE E SISTEMA ASSICURATIVO - PROSPETTIVE DI SVILUPPO", LA PRIMA MOSTRA CONVEGNO SUL SISTEMA ASSICURATIVO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE 
Milano, 21 novembre 2002 - Si apre venerdì 22 novembre 2002 Assicur@expo, la prima mostra convegno interamente dedicata al settore assicurativo, che proseguirà fino a domenica 24, tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00. Nata sotto il patrocinio del Ministero per le Attività Produttive e della Confcommercio, Assicur@expo è un evento fieristico del tutto inedito per il settore assicurativo. Una tre giorni di intenso lavoro suggerita dalla necessità di far incontrare il mondo delle piccole e medie imprese, le compagnie, le società di brokeraggio e gli agenti di assicurazione per mettere in comune esperienze, prodotti e servizi. Assicur@expo si svilupperà attraverso un percorso che, oltre al villaggio espositivo, prevede un ricco programma convegnistico. Il primo appuntamento è in programma venerdì 22 novembre alle ore 11.30, presso la sala A del Centro Esposizioni e Convegni Tiapoint di Bologna, dove si terrà il convegno: "Imprese e sistema assicurativo - prospettive di sviluppo". All'incontro parteciperanno in qualità di relatori: Nerio Bentivogli, (Assessore alla Promozione Economica della Provincia di Bologna); Mario Valducci (Sottosegretario Ministero delle Attività Produttive); Alfonso Desiata (Presidente Ania); Francesco G. Paparella (Presidente Aiba); Sergio Billè (Presidente ConfCommercio); Elio Pugliese (Presidente Uea); Tristano Ghironi (Presidente Sna); Enzo Raisi (Commissione Attività Produttive - Camera dei Deputati); Roberto Scaglioni (Vice presidente Confedilizia). La manifestazione avrà il suo prologo con la serata di apertura, che si svolgerà giovedì 21 novembre, con una Cena di Gala, a Palazzo D'Accursio, in Piazza Maggiore 6, a Bologna, nel corso della quale saranno premiati gli agenti vincitori de "Il cliente è re? Premio Marketing per agenti di assicurazioni". 

POSTE ITALIANE FORNIRA' SERVIZI AVANZATI AI CURATORI FALLIMENTARI 
Roma, 21 novembre 2002Poste Italiane, rappresentata dal Direttore della Divisione Corrispondenza, Giuseppe Pantano, e l'Associazione Interprofessionale che riunisce i Curatori Fallimentari della Circoscrizione di Monza, rappresentata dal Presidente, Maurizio Biraghi, hanno firmato oggi a Monza, alla presenza del Presidente del Tribunale Nicola Laudisio, un protocollo d'intesa per la sperimentazione di un servizio che semplifica la spedizione delle comunicazioni relative a procedimenti fallimentari. Questo servizio è stato messo a punto anche con il contributo di Postel (100% Poste Italiane) e sarà dapprima offerto ai professionisti e agli studi che operano con il Tribunale di Monza e poi progressivamente esteso in tutta Italia. Collegandosi al sito Internet www.curatorefallimentare.it, i curatori fallimentari potranno spedire in modo rapido e sicuro comunicazioni relative a fallimenti, amministrazioni controllate, concordati preventivi, e documenti a testo libero. Inoltre, il sito permette al mittente di effettuare ricerche sui documenti archiviati elettronicamente, di visualizzarli e di stamparli. Per utilizzare il servizio è sufficiente collegarsi al sito Internet, dopo essersi registrati, e inserire le informazioni richieste. Le comunicazioni confluiscono al Centro Servizi di Poste Italiane che li trasferisce per via telematica al centro stampa Postel più vicino al destinatario; qui vengono stampate, imbustate e fatte recapitare con Posta Raccomandata e con Avviso di Ricevimento. Gli Avvisi, che attestano l'avvenuto recapito, saranno poi archiviati a cura di Poste Italiane anche in formato digitale. Anche per queste spedizioni in Raccomandata è operativa la tracciatura elettronica che consente di controllare l'esito della spedizione attraverso il sito www.poste.it o chiamando gratuitamente il Call Center di Poste Italiane al numero 160. 

AES TORINO HA OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE INTEGRATA RELATIVA AI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA NEL PRIMO ANNO DI ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ. 
Torino, 21 novembre 2002. L'Azienda Energia e Servizi Torino S.p.A. (Aes Torino), società che gestisce la distribuzione del gas metano in Torino e del teleriscaldamento in Torino e Moncalieri, ha ottenuto la Certificazione Integrata relativa ai Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza. Il positivo risultato è stato conseguito attraverso l'ente certificatore Det Norske Veritas (Dnv) secondo le norme Uni En Iso 9001/2000 per i sistemi di gestione per la Qualità, Uni En Iso 14001/1996 per quanto riguarda i sistemi di gestione Ambientale e Ohsas 18001/1999 per i sistemi di gestione Salute Sicurezza sul Lavoro. Aes Torino, grazie alla gestione integrata delle reti gas e teleriscaldamento, ha cercato di ottimizzare i processi e di creare sinergie per ridurre l'impatto ambientale ed i disagi sul territorio e, quindi, rispondere alle aspettative di qualità e sicurezza del servizio da parte del cittadino-cliente. Questi orientamenti hanno consentito di mirare con sicurezza allo scopo ed ottenere il risultato della Certificazione integrata nel volgere di un anno. Soddisfazione per il conferimento dell'attestato di Certificazione è stata espressa dai vertici dell'azienda e dal Comune di Torino. Il professor Franco Reviglio, presidente di Aes Torino ha dichiarato: "La certificazione di Aes Torino costituisce un riconoscimento della professionalità delle proprie Risorse umane e dell'attenzione che la società pone alle problematiche ambientali e di sicurezza connesse con l'attività aziendale. Esse rappresentano i valori verso cui tende la società Aes Torino". Paolo Peveraro, l'assessore responsabile per l'Amministrazione delle partecipazioni societarie e degli aspetti finanziari di aziende e consorzi, ha sottolineato che "la Certificazione, oltre a rappresentare un meritato riconoscimento al buon lavoro fin qui svolto, rafforza la politica societaria di sviluppo e di grande attenzione verso la qualità del prodotto, la sicurezza e la tutela dell'ambiente, con indubbi benefici per i cittadini e l'economia del territorio". "Lo scorso anno - ha aggiunto Peveraro - la scelta di realizzare una joint venture tra Aem e Italgas, e dare vita all'Azienda Energia e Servizi di Torino, è stata senza dubbio una mossa vincente. Anche perché la società si presenta oggi sul mercato come una importante e dinamica realtà industriale, con grandi possibilità di affermazione sia imprenditoriale sia occupazionale, e in grado di fornire al capoluogo piemontese una ulteriore occasione di crescita economica". 

DUPONT PROTAGONISTA IN UN CONSORZIO DI RICERCA FOCALIZZATO SULLA CREAZIONE DI UNA "BIO-RAFFINERIA". OBIETTIVO: SVILUPPARE CARBURANTE A BASE DI ETANOLO E SOSTANZE CHIMICHE DI ELEVATO VALORE AGGIUNTO DA FONTI RINNOVABILI COME IL MAIS. 
Milano, 21 novembre 2002 - DuPont fa parte di un consorzio di ricerca scientifica che ricevera' fondi (da bilanciare con una somma simile) per 19 milioni di dollari da United States Department of Energy per ricerche dedicate alla creazione di un'innovativa "bio-raffineria", capace di produrre carburante a base di etanolo e sostanze chimiche di elevato valore aggiunto a partire da da fonti rinnovabili come il mais. Il consorzio comprende DuPont, Diversa Corporation, National Renewable Energy Laboratory, Michigan State University, Deere & Company. Selezionato tra oltre 200 proposte sottoposte al Department of Energy, il progetto denominato "Integrated Corn-Based Bioproducts Refinery" intende dimostrare la fattibilita' e la praticabilita' di una forma di energia alternativa e di una tecnologia basata su risorse rinnovabili. Il progetto punta a produrre zucchero da mais e biomasse di mais e a utilizzarlo in un processo di fermentazione per realizzare carburante a base di etanolo e sostanze chimiche di elevato valore aggiunto. Una di queste sostanze chimiche e' l'1,3 propandiolo (sigla: Pdo), l'ingrediente chiave per la produzione di DuPont(tm) Sorona(R), il piu' recente polimero di DuPont. Il Pdo attualmente impiegato nella produzione di Sorona(R) e' realizzato con un processo petrolchimico. La divisione DuPont Bio-Based Materials ha sviluppato un metodo innovativo per produrre Pdo usando un processo di fermentazione che impiega il mais. DuPont intende adottare il nuovo processo "biologico" per la produzione di Sorona(R) quando il processo avra' capacita' di tipo commerciale. Il progetto di bioraffineria adotterebbe un simile processo biologico. "DuPont - azienda fondata nel 1802 - entra nel suo terzo secolo di attivita' con una grande tradizione di collaborazione con i governi, collaborazioni che puntano a elevare la qualita' della vita attraverso l'applicazione della scienza. Siamo lieti del sostegno dell'US Department of Energy a questa iniziativa. Crediamo che le scienze biologiche offrano soluzioni praticabili per soddisfare le crescenti esigenze di energia riducendo l'impatto ambientale. La scarsita' e l'impatto ambientale delle risorse non rinnovabili aumentano il bisogno soluzioni sostenibili basate sulla conoscenza scientifica." ha dichiarato Thomas M. Connelly, DuPont Chief Science and Technology Officer. In qualita' di membro del consorzio, DuPont fornira' conoscenze nella chimica applicata, nella biotecnologia, nell'ingeneria chimica e nel project management. Diversa Corporation offrira' le sue tecnologie brevettate nella genomica indirizzate alla scoperta rapida, allo sviluppo e all'ottimizzazione di proteine e micro-organismi innovativi. Il National Renewable Energy Laboratory e' noto a livello mondiale per le sue conoscenze nella conversione di biomasse. Il professor Bruce Dale, esperto di biomasse di Michigan State University, si occupera' dell'analisi del ciclo di vita. Deere & Company fornira' conosceze di classe mondiale nell'analisi dei sistemi agronomici e nella trasformazione di materiali. "Il consorzio che lavora a questo progetto e' una combinazione eccellente di conoscenze ed esperienze tecniche complementari e ha la leadership necessaria per raggiungere il successo. Siamo lieti di fare parte di questo consorzio e di proseguire la nostra collaborazione scientifica con il Governo degli Usa." ha commentato John P. Ranieri, DuPont Bio-Based Materials, Vice President and General Manager. Infolink: www.dupont.com 

ENI: ACQUISTATA LA SOCIETÀ NORVEGESE FORTUM PETROLEUM AS 
Milano, 21 novembre 2002 - L'Amministratore Delegato Vittorio Mincato:"L'acquisizione si inquadra nella strategia di crescita della produzione attraverso il consolidamento della presenza in aree di interesse prioritario". Eni ha stipulato con la Società petrolifera finlandese Fortum l'accordo per l'acquisto del 100 % della affiliata norvegese Fortum Petroleum AS al prezzo di 420 milioni di dollari USA . Il valore della Società, compreso il debito esistente al 30 giugno 2002, è di 1078 milioni di dollari Usa. Fortum Petroleum As, con sede a Lysaker, vicino ad Oslo, ha attività nel Mare del Nord norvegese dove detiene partecipazioni nei giacimenti in produzione di Asgard (7%); di Brage (12.26%); di Heidrun (5.12%); in quello in sviluppo di Mikkel (7%) e in quello da sviluppare di Goliath (15%). Eni è già presente in Asgard, Mikkel e, come operatore, in Goliath. Fortum Petroleum AS detiene inoltre partecipazioni in alcune importanti infrastrutture per il trasporto del gas: Haltenpipe (5%), Heidrun Gas Export (5.12%) e Asgard Transport (5%) che collegano alla costa norvegese i giacimenti di Asgard e Heidrun. E' presente anche in Franpipe (1.29%) con il relativo terminale di Dunkerque (0,84%) in Francia e in Europipe II (3.66%) per il trasporto in Germania. A fine 2001 le riserve di Fortum Petroleum As erano di circa 210 milioni di barili di olio equivalente, di cui la metà di gas naturale. Nel primo semestre del 2002 la produzione giornaliera della Società è stata di oltre 35.000 barili di olio equivalente, in aumento rispetto alla produzione del 2001. L'obiettivo di produzione del 2003 è di oltre 40.000 barili al giorno. Nel 2001 la Società ha conseguito ricavi equivalenti a circa 295 milioni di dollari e un utile prima delle imposte equivalente a circa 92 milioni di dollari. L'acquisizione di Fortum Petroleum AS sarà sottoposta all'approvazione delle competenti Autorità Antitrust e delle Autorità norvegesi e potrebbe essere finalizzata nel primo trimestre del 2003. Per l'Eni l'acquisizione ha una forte valenza industriale. In particolare: rafforza la presenza in Norvegia incrementandone la produzione del 40% nel 2003; concentra l'attività ampliando la partecipazione in assets già posseduti e genera sinergie operative; incrementa la produzione e le riserve nel Mare del Nord rispettivamente del 14% e del 17%. Vittorio Mincato, Amministratore Delegato di Eni, ha dichiarato: "L'acquisizione di Fortum Petroleum As si inquadra nella strategia di crescita della produzione attraverso il consolidamento della presenza in aree di interesse prioritario. Questa operazione rafforza la presenza in Norvegia dove la nostra produzione aumenterà di oltre il 40% nel 2003. Inoltre, la focalizzazione su assets già detenuti consentirà di generare sinergie operative. "L'operazione - ha proseguito Vittorio Mincato - conferma la determinazione dell'Eni a crescere nel core business anche attraverso acquisizioni di assets in aree strategiche purché avvengano nel rispetto di rigorosi criteri finanziari". 

BREMBO: SMENTITA SU BOSCH 
Bergamo: 21 novembre 2002 - In relazione a notizie di stampa pubblicate ieri relativamente ad una ipotetica cessione di Brembo S.p.A., il Presidente e maggiore azionista della Società, Alberto Bombassei, smentisce recisamente la veridicità del loro contenuto, in quanto prive di qualsiasi fondamento. 

BBC WORLDWIDE VINCE IL PREMIO 'OUTSTANDING EXPORT ACHIEVEMENT' 
Milano, 21 novembre 2002 - Bbc Worldwide, braccio commerciale della Bbc, ha vinto il prestigioso riconoscimento 'Outstanding Export Achievement' nell'ambito dell'international Business Award, premio indetto dal Trade Partners Uk. L'International Business Awards è un'iniziativa promossa dal Trade Partners Uk e da Nexus Comunication (editore di Export Times) che premia le aziende che realizzano 'ottime performance', dalle nuove iniziative commerciali alla gestione di grandi organizzazioni economiche, in Gran Bretagna. 'Outstanding Export Achievement' rappresenta un ambito riconoscimento per chi si occupa di export e Bbc Worldwide se lo è aggiudicato superando colossi dell'economia britannica, soprattutto se paragonata a loro per introiti, crescita, strategie innovative e leadership sul mercato. Œun corretto utilizzo del marketing, una strategia basata sul marchio, prodotti di buona qualità e una forte motivazione dello staff è ciò che ci ha consentito di crescere nell¹esportazione dei nostri prodotti, nonostante il difficile momento che sta attraversando l'economia mondiale. Questo premio è un riconoscimento a tutto ciò', così ha commentato Rupert Gavin, Chief Executive di Bbc Worldwide Negli ultimi tre anni (dal 1999 al 2002) il ricavato di Bbc Worldwide è passato da 514 milioni di sterline a 660 e l'utile è passato da 9 milioni di sterline a 26. Nel corso dell'ultimo anno finanziario (2001/2002) la Compagnia ha fornito a BBC un ritorno di investimento per la cifra record di 106 milioni di sterline. La solidità e la crescita di Bbc Worldwide hanno ottenuto quest'anno un altro prestigioso riconoscimento dal Queen's Award for Enterprise 2002, categoria Economia Internazionale. Tra i fattori chiave che hanno portato alla crescita della Società, ci sono il lancio dei canali Bbc, l'adattamento per il mercato locale di programmi come 'The Weakest Link' e 'Top of the pops' e joint venture che hanno generato un significativo aumento del giro d'affari in territori chiave come Usa, Germania, America Latina e Canada. Un altro successo è arrivato, inoltre, dalla distribuzione di serie come The Blue Planet e Walking with Beasts e dai programmi per bambini, come Teletubbies e Tweenies, in continua espansione sui media di tutto il mondo. Bbc Worldwide, ha poi dato prova di grande abilità nella gestione delle relazioni con dipendenti, fornitori, partner, pubblico e licenziatari, nella corretta comunicazione della propria immagine alla società, nelle relazioni con le comunità locali. 

OPERAZIONE CITTADINI SICURI IN LOMBARDIA: OLTRE 22 MILIONI DI EURO PROGRAMMATI DAL COMUNE A MILANO PER LA COSTRUZIONE DI DUE SUPERCENTRALI DI CONTROLLO A BERGAMO L'ACCADEMIA DELLE POLIZIE LOCALI 
Milano, 21 novembre 2002 - Si è tenuto ieri il Forum sulla sicurezza "Operazione Cittadini Sicuri", con cui si è aperta "Sicurezza 2002", mostra internazionale dedicata alla sicurezza e all'automazione degli edifici che proseguirà fino al 23 novembre alla Fiera di Milano. Promossa da Anciss, Associazione Italiana Sicurezza e Automazione degli Edifici, federata ad Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) e organizzata da Intel Srl (società di eventi fieristici di Anie, Federazione di Confindustria), Sicurezza 2002 è l'unico evento internazionale del settore che si svolge in Italia e una delle prime rassegne europee nel comparto della sicurezza attiva e passiva. Nel corso del dibattito Guido Manca, Assessore alla sicurezza del Comune di Milano, ha illustrato le iniziative già intraprese dall'Amministrazione e in programma per migliorare la sicurezza dei cittadini milanesi. "Proprio in questi giorni - ha annunciato Manca sta per essere assegnato l'appalto delle due supercentrali di controllo, compresa quella della Polizia Municipale, con un investimento di oltre 22 milioni di euro. La Polizia Municipale inoltre è stata dotata di tecnologie avanzate per il controllo televisivo del territorio a garanzia di sicurezza, senza ledere la privacy, con installazioni per oltre 25 milioni di euro già attuate alla Stazione Centrale, al tunnel di Patroclo (stadio Meazza), ai parchi delle Cave e del Sempione, alla basilica di San Lorenzo e a quella di S. Eustorgio. Alle tecnologie avanzate si aggiunge l'introduzione del vigile di quartiere: presente oggi in 186 piccoli quartieri, questa figura sarà estesa a ogni brano della città." L'Assessore Manca ha inoltre sottolineato l'utilità di un'unica "centrale di Raccolta" delle richieste di intervento per il coordinamento di tutti questi servizi, raccordata con le Forze dell'Ordine. Con questo intervento si comunicherebbe al cittadino l'idea di un unico interlocutore per la soluzione di qualsiasi problema relativo alla sicurezza. "Sviluppare il tema della sicurezza sul territorio - ha detto Guido Della Frera, Assessore agli Affari Generali e al Personale Regione Lombardia - significa trovare formule per avvicinarsi al cittadino in tutta quella serie di bisogni che si incontrano ogni giorno. Con la riforma, che speriamo di approvare entro la fine dell'anno, la Regione Lombardia cerca proprio di rispondere a questa esigenza di maggiore sicurezza in senso ampio. Con la riforma si cerca di favorire l'associazione fra i comuni per la gestione dei servizi di sicurezza e di contribuire attraverso finanziamenti all'acquisizione di tecnologia. Sono stati previsti anche fondi per istituire corsi di aggiornamento a partire dal 2003 che riguardano l'uso delle nuove tecnologie. Abbiamo istituito per legge l'Accademia delle Polizie Locali, che avrà sede a Bergamo e farà sì che i nostri uomini acquisiscano tutte le professionalità necessarie a svolgere il loro compito. Abbiamo anche istituito un Coordinamento Regionale Permanente presieduto dal Presidente della Regione Formigoni e al quale parteciperanno i sindaci, che permetterà di monitorare la situazione e elaborare sempre nuove politiche di sicurezza." "L'insicurezza - ha dichiarato Gian Carlo Cerchiari, Presidente ANCISS - costa moltissimo alla collettività ed al sistema economico italiano. Ogni anno sono 395 mila i commercianti vittime della criminalità e 90 mila i negozianti colpiti da furti e rapine. In seguito agli attacchi criminosi, chiudono circa 27 mila attività (fonte Confcommercio - Confesercenti)" Ha concluso il dibattito Stefano Parisi, Direttore Generale Confindustria. "Gli sforzi e gli investimenti attuati in Italia in tema di sicurezza sono insufficienti. - ha detto Parisi -. Occorre investire di più anche per rendere più appetibile il nostro Paese agli occhi degli investitori. Sicurezza non è solo uomini e tecnologia, ma anche evoluzione. Nel privato si registra in Italia una discrepanza fra una percezione che vede il problema sicurezza fra quelli prioritari, e un investimento estremamente basso per dotarsi di sistemi in grado di garantire maggiore sicurezza. Per quanto riguarda i rapporti con la pubblica amministrazione siamo convinti che il modello finora adottato sia superato. Si deve ragionare tenendo presente la caratteristica di un settore in costante evoluzione. Occorre pensare per esempio a gare di global service e instaurare rapporti di partnership con le imprese mirati agli obiettivi. Devono nascere collaborazioni capaci di tenere il passo con il continuo avanzamento di tecnologie e investimento. Il dialogo fra pubblica amministrazione e imprese deve essere più intenso e a livello amministrativo si devono elaborare formule nuove. Da parte nostra le imprese sono pronte a collaborare e a investire anche con la loro pubblicità per far capire ai cittadini cosa è possibile fare per una maggiore sicurezza." Sono intervenuti anche Sergio Scanavacca, Vice Presidente Prosiel, Claudio Tedesco, Consigliere AssVigilanza, Daniela Granati, Ministero dell'Interno. 

DAL MINISTERO PER L'ISTRUZIONE, L'UNIVERSITÀ E LA RICERCA A QUELLO DEI BENI CULTURALI; DAL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ALL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ E ALL'ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA DELLA MATERIA LA SITUAZIONE È SEMPRE LA STESSA: SCIENZA E CULTURA NON AMANO LE DONNE E LE PENALIZZANO NELLA CARRIERA 
Roma, 21 novembre 2002 - Sono più della metà della popolazione mondiale, anche se a guardare il numero delle donne che contano nel settore della ricerca scientifica non si direbbe proprio. E anche lo Spoil System sembra nascere sotto il segno del più becero maschilismo. A denunciare l'ennesima discriminazione a danno delle donne scienziate è una ricerca condotta dalla Commissione per la valorizzazione della componente femminile nella ricerca scientifica, presentata oggi a Roma alla Casa Internazionale delle Donne, dalla quale emerge che la presenza femminile tra le alte dirigenze non supera il 17,5%: in particolare dopo l'approvazione dello Spoil System al Ministero dei Beni Culturali le donne che prima erano 3 su 5 dirigenti ora non ci sono più, mentre in quello per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca (Miur) solo 2 donne su 14 dirigenti sono state confermate e 5 sono state spostate o messe in aspettativa. "L'Italia - denuncia la Presidente della Commissione Rossella Palomba - sembra ignorare completamente le avvertenze della Commissione Europea, che ha ripetutamente invitato i Paesi membri a valorizzare il potenziale di conoscenza e di saperi femminili per lo sviluppo della ricerca scientifica. Un appello caduto nel vuoto, come dimostra anche la vicenda del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'ente per cui lavoro". In effetti dopo la riforma del Cnr avviata nel 1999 la percentuale di donne che dirigono un Istituto di questo ente è passata dal 5% al 2%. Anche altri due organismi presi in esame dalla Commissione presentano una situazione deprimente per le donne: il Comitato di consulenza scientifica dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) vedeva nel 1999 la presenza di quasi il 30% di donne, oggi drasticamente ridotta: stesso discorso per i membri del Consiglio Direttivo dell'Infm il Miur dal canto suo ha recentemente creato un gruppo di supporto all'attività dell'UE senza chiamare neanche una donna, mentre nell'albo di esperti dello stesso Ministero si può contare una percentuale femminile appena del 9,4%. "Ciò che manca nel nostro Paese - conclude la Palomba - è una chiara individuazione dei criteri di competenza e professionalità necessari per fare carriera. Un'ambiguità che finisce per favorire inesorabilmente gli uomini". 

UNI E SINCERT ILLUSTRANO ALLE IMPRESE DI FIRENZE IL SISTEMA QUALITA' VISION 2000 
Firenze, 21 novembre 2002 - Incrementare la cultura della qualità aziendale; aiutare le imprese a comprendere meglio gli aspetti più innovativi della nuova norma Vision 2000; supportare quelle che non hanno ancora portato a termine il processo di transizione verso la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità a superare l'eventuale "paura del cambiamento" ed a procedere, quindi, nel modo più efficace, agevole e tempestivo possibile. Sono questi gli obiettivi principali che l'Uni, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione e Sincert, il Sistema Nazionale di Accreditamento degli Organismi di Certificazione, intendono raggiungere con l'incontro aperto a tutte le imprese fiorentine, che si terrà nel pomeriggio di venerdì 22 novembre a Firenze, presso l'Associazione degli Industriali della Provincia di Firenze, in via Valfonda n. 9, dove è ubicato il Punto Uni per la Toscana. L'incontro, organizzato da Uni, Sincert e Assindustria Firenze è rivolto ai responsabili dei sistemi qualità delle imprese in generale, ma, soprattutto di quelle che, già in possesso di certificazione in base alle Iso 9000: 1994 non hanno ancora avviato le pratiche per adeguarsi alla nuova norma sulla qualità Uni En Iso 9001:2000, chiamata Vision 2000. L'urgenza dell'adeguamento nasce dal fatto che tutti i certificati emessi secondo le norme del 1994 cesseranno di essere validi il 15 dicembre del prossimo anno e che, ovviamente, i tempi per il completamento dell'iter burocratico sono piuttosto lunghi. Ecco perché Uni e Sincert hanno impostato con lo slogan Chi si aggiorna prima del 15 dicembre 2003 ha già vinto, la campagna promozionale che ha preso il via lo scorso 25 ottobre da Milano e che dopo la tappa dell'8 novembre a Vicenza, di venerdì 15 a Torino, coinvolgerà anche gli imprenditori di Bari e di Roma, L'incontro di venerdì, che si aprirà con un intervento di Assindustria Firenze, vedrà come relatori l'Uni (le innovazioni e i vantaggi della nuova norma), Sincert (il valore aggiunto delle certificazioni), gli Organismi di certificazione accreditati Rina e Sgs. Nel corso dell'incontro, sarà spiegato che la nuova norma Vision 2000 non si limita più a determinare l'efficacia e l'efficienza di un'azienda o un'impresa, ma l'intero sistema di gestione per la qualità delle imprese. Sarà sottolineato che la sua applicazione consente di conoscere meglio i punti di forza e di debolezza dell'azienda e di capire e soddisfare, in modo più completo e razionale, i bisogni dei clienti. Sarà messo in evidenza, infine, come l'eventuale successiva certificazione, equivale ad un vero e proprio "passaporto" per la più facile e rapida conquista dei mercati, soprattutto quelli esteri. 

IL COMUNE DI COMO VISITA IL POLO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO (POINT) 
Dalminie, 21 novembre 2002 - Si è svolta ieri presso la Servitec di Dalmine la visita di una delegazione di 20 Consiglieri del Comunale di Como. L'incontro è iniziato con una visita presso gli edifici del Point, un'area appositamente attrezzata destinata a nuovi insediamenti di attività ad elevato contenuto tecnologico, ottenuta attraverso una radicale ristrutturazione urbanistica ed edilizi di edifici industriali dismessi. Al termine del sopralluogo la riunione proseguirà con una tavola rotonda nella quale sarà illustrata alla delegazione la missione di Servitec, con un approfondimento particolare sui temi delle nanotecnolgie e della sostenibilità ambientale. L'incontro è di fondamentale importanza anche in vista di possibili collaborazioni tra i due territori. 

SEMLNARIO DI STUDIO. ISTITUTO AGRONOMICO MEDITERRANEO - BARI, 22 NOVEMBRE "II CICLO INTEGRATO DELLE ACQUE: DISTRIBUZIONE, DEPURAZIONE E RIUSO IN AGRICOLTURA OBIETTIVI E CONTENUTI DEL SEMINARIO 
Bari, 21 novembre 2002 - La domanda d'acqua è In continuo aumento, in Europa come nel resto del mondo. per glI usi domestIci, industriali ed agrozootecnici mentre la disponIbIlItà e la qualItà dl questa rlsorsa.costituIsce un grave problema soprattutto per le siccitose RegIoni del sud MedIterraneo ove l'insufficienza degli approvvigionamenti è già realtà sicura e penalizzante. Come tutelare il bene acqua e garantire un servIzio dl qualià,.convertendo questo "problema" in risorsa, impiegando fonti alternative locali, sempre disponibili nel più ampio rispetto del nuovo Testo Unico sulle Acque e delle condIzIoni di "sostenibilità ambientale" è l'obiettivo che Il Seminario, diretto soprattutto ad Enti locali,.Professionisti e Tecnici del settore. sI prefigge dl fornire, sia sulla base delle recentI esperienze maturate In ambito gestionale consortile che delle nuove acquisizioni tecnologiche e normative. Organizzatori: Studio L'Ambiente, Ecoacque. Infolink: www.ranierieditore.it 

LUCIANO IANNUZZI: UN ITALIANO AI VERTICI DI ECOLAB, IL GRUPPO AMERICANO LEADER MONDIALE NELLA DETERGENZA.
Milano, 21 novembre 2002 - A seguito dell?acquisizione da parte di Ecolab del restante 50% della joint-venture europea con Henkel, avvenuta nel novembre 2001, e del programma di riorganizzazione dei vertici europei, Luciano Iannuzzi è stato recentemente nominato Vice President and General Manager Europe. Iannuzzi, che è già operativo presso l?headquarters di Düsseldorf in Germania, ha assunto inoltre la responsabilità della Regione Africa/Middle Est, trovandosi così a capo di una realtà composta da circa 5.000 persone dislocate in 30 Paesi con un fatturato annuo superiore a 1.100 milioni di Euro. Ecolab, colosso americano con sede a St. Paul nel Minnesota, è leader mondiale nella detergenza, soluzioni e servizi per la clientela professionale. La società quotata al Nyse, ha registrato nel 2001 un giro d?affari di 3,2 miliardi di Dollari. Luciano Iannuzzi, 46 anni, milanese, ha iniziato la propria esperienza di successo in Henkel-Ecolab nel dicembre del ?99 come Vice President Region South Europe per poi assumere anche la responsabilità della Region West agli inizi del 2002: a pochissimi mesi da questo traguardo, l?attuale nomina a Vice President and General Manager Europe. Dal 1993 al 1999, Iannuzzi è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Océ Italia, filiale dell?omonimo Gruppo Olandese, leader nelle attrezzature per ufficio. In precedenza Iannuzzi aveva assunto l?incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Schlumberger Technologies, di Direttore Generale di Benson, ed ha svolto, all?inizio della sua carriera, esperienze professionali presso le Cartiere A. Binda e in Davide Campari. 

UN'INDAGINE DOXA PROFILA IL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI A TAVOLA: CASALINGHI, ATTENTI ALLA SALUTE E LEGATI ALLA TRADIZIONE MEDITERRANEA 
Milano, 21 novembre 2002. Amway Italia - società leader nella vendita diretta multilivello di integratori alimentari, prodotti per la cosmesi, la casa e la cura della persona - ha commissionato all'istituto di ricerca Doxa un'indagine per analizzare come, dove, cosa mangiano gli italiani e chi fa uso di integratori alimentari erboristici. La ricerca, svolta in questi giorni su un campione rappresentativo di 2500 italiani adulti dai 15 anni in su, ha esplorato tutti gli aspetti relativi a abitudini alimentari, atteggiamenti e comportamenti rispetto a diete e consumi di integratori a supporto dell'alimentazione degli abitanti del bel paese. Dall'indagine emerge che la popolazione italiana, da nord a sud, è sempre più attenta a seguire una dieta sana ed equilibrata. Sembra, infatti, che l'italiano tipo faccia tre pasti al giorno, preferibilmente a casa, scegliendo gli alimenti più sani e nutrienti della classica tradizione mediterranea. Dalla colazione alla cena...casa dolce casa Il 74% degli italiani, optano per la tradizionale "colazione all'italiana" a base di caffè, cappuccino e biscotti consumata nella propria cucina, dedicando dai 15 ai 30 minuti. Solo il 7% predilige la colazione al bar, il 14% invece non sembra seguire questa sana abitudine. Per sfatare un luogo comune che vuole gli italiani consumatori di pasti frugali e veloci, ecco un dato sorprendente: a pranzo, il 95% non salta mai il pasto principale che, da ben l'82%, viene consumato tra le mura domestiche, preferendo un primo o un secondo al solito panino divorato in fretta e furia.Lo stesso vale per la cena: il 96% degli italiani dichiara di consumare sempre il pasto serale e il 90% decide quasi sempre per una cenetta casalinga. Amarsi un po'... una voglia che cresce: integratori alimentari erboristici e prodotti salutistici Tra gli integratori alimentari, è in costante aumento negli ultimi anni, il consumo di integratori erboristici - prodotti a base di erbe che ne sfruttano le proprietà e i benefici. Tra i consumatori abituali spiccano soprattutto le donne - il 64% della popolazione adulta contro il 36% degli uomini - tra i 25 e 34 anni. Chi ne fa un uso regolare, il 7% della popolazione, dichiara di essere molto attento al proprio benessere e ritiene gli integratori alimentari utili per mantenersi in forma. Mentre, il 26% della popolazione, essenzialmente donne con un'età compresa tra i 25 e i 49 anni, consuma prodotti salutistici (il 17% ne fa un uso regolare) prediligendo quindi gli alimenti integrali, quelli senza aggiunta di grassi, che non contengono coloranti né conservanti e/o provenienti da agricoltura biologica, perché reputati più sicuri e genuini. L'acquirente tipo è una donna benestante, con un'istruzione media, che vive nel nord ovest. La ricerca evidenzia che gli italiani stanno riscoprendo l'importanza della dieta come elemento fondamentale del proprio benessere. Circa il 90% degli intervistati sostiene ed è consapevole che una buona alimentazione è la migliore medicina, e che in caso di abitudini alimentari scorrette: scarso consumo di frutta, verdura, pesce, pasti veloci, consumo eccessivo di cibi pronti e surgelati, è bene usare gli integratori alimentari che forniscono i nutrienti necessari per aiutare l'organismo a funzionare correttamente. "Il concetto di salute oggi" ci ricorda il Dottor Marzio Brigatti, specialista in malattie del fegato e del ricambio "è diventato molto più ampio, non è più solo di assenza di malattia, ma è legato alla prevenzione, al benessere psico-fisico, ad uno stile di vita più attento e sano. Il numero di persone che fa uso di prodotti multivitaminici, antiossidanti e a base di sali minerali ed erbe è in crescita perché c'è sempre più l'abitudine di integrare la propria alimentazione con nutrienti che difficilmente vengono assunti con la normale dieta, come per esempio omega 3, presenti solo in determinati alimenti. Inoltre le esigenze nutrizionali possono essere molto diverse a seconda delle fasce d'età e se ci si trova in particolari periodi dell'anno o in determinati momenti della nostra esistenza. Durante la gravidanza e l'allattamento per esempio" ci spiega il Dottor Brigatti "l'organismo necessita di maggiori quantità di calcio, ferro e acido folico, dopo la menopausa e l'andropausa, aumenta il fabbisogno di vitamine del gruppo B, di vitamina C e di calcio, utile per il rafforzamento delle ossa. Il fabbisogno quotidiano di vitamina C (45 milligrammi per gli adulti), aumenta in caso di raffreddore o di altre malattie respiratorie e difficilmente riesce ad essere coperto con la sola dieta. Anche chi fuma, chi consuma molti alcolici o bevande a base di caffeina o chi vive in luoghi particolarmente inquinati ha bisogno di assumere quantità maggiori di questo nutriente per le sue qualità antiossidanti." 

PENSANDO AL NATALE : DALLA BAVIERA GLI AUTENTICI ELISEN LEBKUCHEN A MILANO 
Milano, 21 novembre 2002 - Nel fine settimana tra il 22 e il 24 novembre l'elegante e centralissimo Studio Haus di Corso Matteotti, 8 a Milano si riempirà del profumo speziato degli autentici Elisen Lebkuchen, i caratteristici e gustosi biscotti natalizi di panpepato della rinomata Hatzel Konditorei di Selb, che potranno essere degustati accompagnati, come vuole la tradizione, da un sorso di vino Gluwein. A portare questo dolce angolo di Baviera nel cuore di Milano è Hutschenreuther, storico marchio della porcellana bavarese distribuito in Italia da Rosenthal, che per l'occasione proporrà i Lebkuchen nella speciale confezione regalo che riprende il famoso decoro Winterzeit. A presentare e a fare da garante dell'assoluta fedeltà degli Elisen Lebkuchen all'originale ricetta tedesca sarà niente meno che il konditormeister Hatzel, pasticcere e nipote di Lorenz Hatzel che, nel 1926, fondò la Hatzel Konditorei di Selb. I Lebkuchen prodotti dalla Hatzel Konditorei sono presenti nelle migliori pasticcerie e nei negozi di delikatessen di tutta la Germania. Parte della produzione viene esportata e vanta tra i clienti affezionati l'ex presidente U.S.A. Bill Clinton. L'usanza natalizia dei biscotti di panpepato preparati in vista del Natale risale al Medioevo ed è comune a tutti i Paesi dell'Europa centrale e settentrionale. La Germania resta comunque la nazione che vanta la tradizione più antica e conosciuta. Gli Elisen Lebkuchen contendono ai Lebkuchen di Norimberga e ai Printen di Aquisgrana il primato di dolcetti natalizi più diffusi, pregiati e blasonati. La ricetta originale degli Elisen Lebkuchen fu elaborata circa 600 anni fa dai monaci della Franconia, che dedicarono questa ghiottoneria a Santa Elisabetta, cugina della Madonna, madre del Battista nonché patrona dei pasticceri. Perché si possa parlare di Elisen Lebkuchen l'impasto deve avere almeno il 25% di mandorle e nocciole e non oltre il 10% di farina. Il sapore e la fragranza inconfondibile di questi dolcetti deriva dalla particolare miscela di spezie orientali (cannella, cardamomo ecc.). 

ROMA: LA CITTÀ DEL GUSTO 
Roma, 21 novembre 2002 - La Città del Gusto e' una manifestazione permanente, dedicata ai sapori e ai profumi; e stata recentemente inaugurata in un ex-deposito di grano nel quartiere Ostiense, su iniziativa del Gambero Rosso in collaborazione con il Comune di Roma. La citta' gia' capitale dell'arte, del bel vivere e del buon mangiare, apre quindi le proprie porte al sapore in uno spazio interamente dedicato alla buona cucina e ai prodotti di qualità. Cinquemila metri quadrati coperti, 2500 di terrazze, cinque piani interamenti cablati, 25 metri di altezza. In un palazzo nel quartiere Marconi-Ostiense di Roma, in via Enrico Fermi, è nata la "Città del Gusto", un misto tra centro commerciale e centro culturale voluto dal Gambero Rosso, 'marchio' simbolo della gastronomia di qualità. I visitatori potranno assistere a corsi, seminari, master sul cibo e sul vino, ma anche show di grandi chef, tenuti in un vero e proprio teatro. e-mail: info@cittadelgusto.it 

QUANTA: LA SCUOLA ENTRA NELL'AGENZIA DI LAVORO TEMPORANEO. PER LA PRIMA VOLTA LA SEDE ROMANA OSPITA GLI STUDENTI 
Milano/Roma., 21 novembre 2002 - Quanta Spa ospita per la prima volta in un proprio ufficio gli studenti. Accade nella prestigiosa sede romana di Lungotevere Sanzio 9, dove le classi quinte del Liceo psico-pedagogico Jean Jacques Rousseau andranno in visita per affacciarsi nel mondo del lavoro. Che le agenzie di lavoro interinale entrassero nelle scuole per spiegare quali possano essere le opportunità lavorative dopo il diploma di scuola superiore, non è una novità. È un'operazione che può dare anche risultati per il reclutamento: Quanta stessa lo ha già fatto in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, solo per citare alcune esperienze. "Ma il fatto che sia una scuola ad entrare in un'agenzia è particolare e davvero significativo - commenta Micaela Kustermann, direttore commerciale di Quanta. È espressione di un vivo interesse verso quella cultura del lavoro che, troppo spesso, rischia di rimanere un'astrazione." Saranno tre le mattinate che, a partire da oggi, vedranno gli studenti come spettatori e attori in Quanta. Il personale della filiale lavorerà, come d'abitudine, su tutti i fronti (reclutamento, selezione, amministrazione, commerciale), consentendo ai ragazzi di ascoltare e di sostenere colloqui simulati. È prevista, inoltre, una parte teorica di spiegazione del mercato del lavoro, con particolare riferimento alle tipologie contrattuali. "Nell'ambito dell'insegnamento di Metodologia della Ricerca - spiega la professoressa Carmela D'Angela - ho pensato di offrire ai ragazzi l'opportunità di rendere concreto lo sviluppo di una ricerca, in questo caso di personale. Ritengo davvero indispensabile allargare i rapporti reciproci tra scuola e lavoro, e l'educazione e la preparazione dei miei studenti mi hanno incoraggiato nel portare avanti quest'iniziativa." Interamente italiana, Quanta è nata dall'incontro dell'esperienza imprenditoriale del suo Presidente Umberto Quintavalle, presidente per oltre 25 anni di industrie nel settore chimico e meccanico dell'indotto dell'auto, e di quella sindacale del Vice Presidente Enzo Mattina, presentatore insieme a Gino Giugni della prima proposta di legge sul lavoro temporaneo. Quanta è partecipata al 25% da Banca di Roma ed è un gruppo internazionale di società che operano in tutti settori della filiera del lavoro (ricerca e selezione, amministrazione e formazione del personale, lavoro interinale) in Italia, Svizzera, Romania e Usa. 

ACCORDO CONFINDUSTRIA - CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI "FORMAZIONE, ORIENTAMENTO, TIROCINIO IN FABBRICA: COSÌ I GIOVANI SI AVVICINANO AL MONDO DELLE IMPRESE" 
Roma, 21 novembre 2002- Sviluppare adeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, incrementare la qualità dei processi formativi e favorire la diffusione della cultura d'impresa: è questo il senso della convenzione firmata oggi tra Confindustria e il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, alla presenza tra gli altri del Presidente dello stesso Consiglio Mariano Magnabosco e del Consigliere incaricato di Confindustria per l'Education Silvio Fortuna. L'accordo è solo il primo passo di una collaborazione che sarà rafforzata nei prossimi mesi anche attraverso un rapporto diretto tra il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e le Associazioni legate a Confindustria, e che avrà l'obiettivo di promuovere il tirocinio di formazione e di orientamento nell'ambito del completamento di un percorso formativo che avvicinerà i giovani neodiplomati o laureandi al mondo dell'impresa. In quest'ottica Confindustria intende favorire i rapporti delle proprie Associazioni territoriali e di categoria con il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali che stipulerà convenzioni attuative con le singole Associazioni su modello della presente convenzione, e si preoccuperà di effettuare indagini periodiche sui profili professionali dei periti industriali diplomati e laureati secondo parametri qualitativi e quantitativi che permettano di incrociare i fabbisogni professionali delle imprese con la nuova offerta formativa. "La Convenzione - ha fatto notare Silvio Fortuna - risponde all'interesse ampiamente manifestato dalle imprese di poter reperire sul mercato figure professionali qualificate e, soprattutto, di garantire all'interno di un quadro definito e più stabile la funzione formativa delle imprese ed incrementare lo scambio tra offerta qualificata e domanda specifica". "L'accordo con Confindustria - ha invece aggiunto Magnabosco - ci rafforza nella convinzione che siano maturi i tempi per un coinvolgimento di forze diverse al fine di migliorare la qualità della formazione nel nostro Paese". Le competenze professionali del perito industriale laureato sono richieste sia nel settore pubblico che in quello privato. 

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