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13 DICEMBRE 2002

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E-GOVERNMENT: PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO E REGIONE BASILICATA

Roma, 13 dicembre 2002 - Il Ministro per l'Innovazione le Tecnologie, Lucio Stanca, e il Presidente della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, hanno firmato questa mattina a Roma il protocollo che istituisce il "Centro regionale di Competenza per l'e-Government (Crc)" per la Basilicata. Quella di oggi, è la nona convenzione dopo quelle già siglate con Calabria, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria e Veneto. Il Centro regionale avrà l'obiettivo di facilitare il rapporto tra le Autonomie locali della Regione e la Pubblica Amministrazione centrale, sviluppare attività di formazione e informazione rivolta a più soggetti coinvolti nel processo di cambiamento della P.A., monitorare l'impatto dei nuovi servizi elettronici rivolti a cittadini e imprese, assistere gli Enti nelle attività di progettazione relative a eventuali bandi comunitari. "La costituzione del Centro regionale di competenza - ha detto Stanca - assume un'importanza ancora maggiore in vista dell'apertura, entro la fine dell'anno, dei 138 "cantieri" frutto del primo Avviso per il cofinanziamento da parte del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie dei progetti di e-Government, presentati da Regioni ed Enti Locali, per la fornitura in rete di servizi ai cittadini e alle imprese. La stessa Basilicata, una Regione attiva nel processo digitalizzazione degli apparati amministrativi, ha ottenuto, partecipando al primo bando, fondi per più di un milione di euro". "Entro i primi mesi del prossimo anno - ha aggiunto il Ministro - contiamo di costituire un Centro di competenza in ogni Regione, così da creare una rete permanente che favorisca la collaborazione tra P.A. Centrale e Locale. Questo passo è importante anche nell'ottica del processo di devoluzione istituzionale che si sta delineando nel Paese. Un vero federalismo, infatti, non può che realizzarsi attraverso una reale cooperazione tra Pubblica Amministrazione Centrale, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane". "Con la firma di questo protocollo - ha affermato il Presidente Bubbico - si consolida il proficuo rapporto di collaborazione già avviato dalla nostra Regione con il Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie". Dopo la costruzione dell'infrastruttura telematica (Rupar) ed il progetto "Un computer in ogni casa", sta per partire la terza fase di un programma di sviluppo della società dell'informazione "che nell'immediato intendiamo sostenere - aggiunge Bubbico - con il finanziamento di 5 milioni di euro del bando regionale per le dotazioni informatiche minime dei Comuni e con i 10 milioni di euro che investiremo per la carta dei servizi". Proprio in questi giorni è stato avviato un programma sperimentale per la distribuzione nell'ambito della pubblica amministrazione lucana di 3000 certificati digitali di firma a valore legale. Fra alcuni mesi questo progetto verrà esteso alle famiglie, attraverso la carta dei servizi. E contemporaneamente, conclude Bubbico "stiamo lavorando per implementare nei prossimi mesi l'offerta di informazioni e servizi del portale www.basilicatanet.it  ".

PER LA PRIMA VOLTA VIENE UTILIZZATA A LARGO RAGGIO LA FIRMA DIGITALE NEL SETTORE GOVERNATIVO UNGHERESE
Budapest, 13 dicembre 2002 ? Oberthur Card Systems, leader mondiale nel mercato delle smart card, ha annunciato oggi un accordo con il Dipartimento delle Imposte Ungherese per la fornitura di un innovativo sistema di pagamento delle tasse da parte dei clienti. Il nuovo sistema, basato sul web, non solo offre un'altissima garanzia di sicurezza, ma è anche predisposto per ridurre consistentemente i tempi delle procedure. Conformemente alla nuova legislazione governativa, a partire dallo scorso ottobre le migliori 500 aziende contribuenti devono effettuare i pagamenti delle imposte in modalità elettronica, autenticata da una firma digitale sicura. Il nuovo sistema implica il fatto che le aziende non paghino più le tasse tramite il canonico supporto cartaceo, eliminando così il bisogno della propria presenza fisica e consentendo allo stesso tempo un invio sicuro dei dati direttamente dalle proprie sedi. In vista di questa nuova disposizione, Oberthur Card Systems ha fornito al Dipartimento delle Imposte Ungherese il proprio "Authentic Web Pack", che comprende le smart card crittografate basate su tecnologia Java?, i lettori delle carte e un software dedicato ai clienti. Le smart card sono dotate della più alta certificazione di sicurezza (EAL4+) e supporta l'applicazione Authentic. L'importanza primaria di questo progetto consiste nel fatto che per la prima volta viene utilizzata a largo raggio, nel settore governativo ungherese, la firma digitale. "Siamo davvero orgogliosi di collaborare con il Dipartimento delle Imposte Ungherese su uno dei primi e più innovativi progetti legati alle tasse nell'Europa Centrale", ha commentato Ian Robson, Managing Director, Northern Region, di Oberthur Card Systems. "Questa implementazione ci consente di posizionarci in modo davvero consistente nel business legato al settore governativo di questa zona". "E' un grande piacere per noi poter offrire alle migliori aziende contribuenti un sistema di pagamento delle tasse sicuro e soprattutto di livello mondiale", ha commentato Király Lászlo György, Presidente del Dipartimento delle Imposte Ungherese. "Il nostro nuovo sistema offre tre benefici a tutti coloro che ne prendono parte: semplicità, sicurezza e rapidità", ha concluso.

I CONSIGLI DI KOENIGSAECKER, MASSIMO ESPERTO MONDIALE ESPERIENZE INTERNAZIONALI DI LEAN PRODUCTION I CASI ITALIANI DI BERTAZZONI, ESAOTE, PROCTER & GAMBLE, SAGI, TASSO, WHIRLPOOL EUROPE
Milano, 13 dicembre 2002 - Il massimo esperto mondiale della Produzione Snella, George Konigsaecker, presidente della Lean Investment Llc, in Italia per la prima volta su invito del Gruppo Galgano, ha raccontato, a imprenditori e top manager italiani, in occasione di due importanti convegni, applicazioni e esperienze significative di "conversione" alla Lean Production negli Stati Uniti. Tra i "plus" di George Konigsaecker c'è appunto quello di aver lavorato in numerose organizzazioni e di aver quindi accumulato conoscenze molto variegate in diversi settori. Una di queste esperienze è stata anche raccontata nel famoso libro "Lean Thinking: come creare valore e bandire gli sprechi" scritto da J.P. Womack e D.T. Jones (traduzione italiana, Guerini Editore). In particolare, George Konigsaecker ha guidato la "Conversione Lean" di undici Corporation in oltre 50 siti produttivi (allegato profilo). Koenigsaecker ha introdotto la sua testimonianza con un esempio di vissuto che dimostra come una "storia incredibile" possa diventare realtà. "La Jacob's Vehicle Equipement Company era un'azienda con la produzione a lotti, con una produttività per niente ottimale, in cui si misuravano le prestazioni di consegna in "mesi di ritardo". Con la trasformazione snella in 3 anni l'azienda è passata dalla produzione a lotti quindicinale alla produzione giornaliera, con una forte riduzione del magazzino, con una riduzione della difettosità di oltre l'80%, con la crescita media della produttività del 2% al mese e con benefici finanziari determinati dal cash flow generato dalla riduzione di magazzino che hanno più che ripagato i costi totali del programma di conversione. In sintesi la produttività è raddoppiata in 3 anni ed è cresciuta del 300% del valore iniziale in 5 anni, con la riduzione di un terzo delle ore totali necessarie per produrre una unità. Il sensei giapponese che ha supportato la "conversione" quando è entrato in azienda mi ha chiesto: "Ho visto il vostro magazzino, ma dov'è la fabbrica? Lei dovrebbe essere licenziato immediatamente". Riducendo le scorte, abbiamo recuperato talmente tanto spazio che è stato possibile adibire uno spazio ricreativo di 400.000 piedi con tavoli da ping-pong, campo da basket e da tennis." "Le strutture organizzative che noi oggi abbiamo sono fondamentalmente sbagliate, secondo il processo di produzione snella - ha continuato Koenigsaecker per entrare nello specifico del modello organizzativo lean. Negli ultimi 20 anni abbiamo visto applicare nelle aziende i principali concetti di produzione per lotti. Anche tutte le funzioni amministrative all'interno delle società sono ancora oggi strutturate per funzioni. Il principio basilare è quello di formare il maggior numero di unità organizzative possibili, relativamente autosufficienti per servire la famiglia di prodotti o il gruppo di clienti. Il personale è molto più flessibile di quanto si creda. Le aziende che migliorano nella gestione delle risorse umane, sia in termini di sviluppo che di formazione degli individui, sanno soprattutto legare tra loro i risultati di tutti i collaboratori orientando i risultati stessi al servizio dei clienti. Così le organizzazioni diventano vincenti nel 21° secolo. Una delle cose che abbiamo fatto in Toyota è quella di aver ottenuto brillanti risultati da persone medie/mediocri ma che usano processi brillanti. Gli altri invece ottengono risultati medi da persone brillanti che usano processi sbagliati. Questo sottolinea i due risultati chiave della individuazione delle persone, che sono il perno su cui costruire il processo più efficace che faccia sì che gli sforzi delle persone servano ai clienti". Perché, nonostante gli eccellenti risultati della produzione snella, la maggior parte delle aziende a livello mondiale non si sono ancora convertite a questo innovativo modello organizzativo? Perché è necessario un vero è proprio "change management". "Le applicazioni della Lean Production che portano alla 'Conversion Lean' - afferma Alberto Galgano, presidente del gruppo omonimo - sono tra i cambiamenti più difficili e complessi da realizzare. Non per niente, a livello mondiale, le aziende che hanno realizzato interamente e con grande successo queste 'Conversioni' rappresentano ancora una percentuale molto bassa delle aziende manifatturiere operanti sullo scenario internazionale. Come disse Niccolò Machiavelli, Non esiste cosa più difficile da trattare, né più incerta a riuscire, né più pericolosa a gestire, che proporre nuovi ordinamenti. Sono necessarie 3 rivoluzioni per introdurre in azienda la produzione snella: la strutturazione dell'azienda per flussi e ritorno alla priorità di prodotto; il sistema produttivo pulsante, in sintonia con il mercato; il miglioramento rapido: fare e fare ora, rozzo e veloce, non lento ed elegante. L'importanza delle risorse umane, inoltre, nel cambiamento è un punto fondamentale. Come insegna la Toyota: l'operaio diventa tecnico, il tecnico diventa manager e il manager diventa psicologo. Bisogna motivare le persone attraverso il metodo socratico della maieutica, il "learning by doing" (imparare facendo) e il coinvolgimento. Attraverso una buona gestione delle risorse umane e la trasmissione di positività, infatti, succede che, se pensi di avere dei buoni collaboratori, allora li avrai". A distanza di vent'anni dall'introduzione in Italia della Qualità Totale, la Galgano, che da 40 anni è leader nella consulenza di direzione e si è specializzata nel portare in Italia, e implementare con successo nelle organizzazioni private e pubbliche di ogni dimensione, le più sopraffine - e vincenti a livello internazionale - tecniche di management, importa la Lean Production e la introduce in una quindicina di realtà imprenditoriali italiane con risultati positivi e concreti. In occasione dei convegni Galgano di novembre, sono stati raccolti i risultati e le esperienze di alcune aziende italiane pioniere in tema di Lean Production: Bertazzoni, Esaote, Procter & Gamble, Sagi, Tasso, Whirplpool Europe. Queste aziende, che hanno già applicato con successo questo innovativo modello, hanno testimoniato come la Lean Production migliori la produttività in percentuale davvero significativa anche se pochi imprenditori e dirigenti ne sono già consapevoli: la caccia agli sprechi per raddoppiare la produttività non è più "una storia incredibile". "Ho scelto il flusso come strategia aziendale - ha affermato Paolo Bertazzoni, titolare dell'azienda metalmeccanica Bertazzoni di Guastalla (RE) - e i risultati sono stati interessanti: eliminazione di un magazzino aggiuntivo e dei relativi costi di affitto, applicazione del kanban con 6 fornitori, stesura della value stream map. Non è, perciò, una favola che la lean manufactoring semplifichi il lavoro. Il nostro prossimo obiettivo è applicare la lean anche allo sviluppo nuovi prodotti." Sintetizzando i risultati dell'esperienza della Esaote di Genova, Gaetano Rizzitelli, direttore area industria, ha dichiarato che "con la conversione lean sono molte le cose migliorate in azienda: si sono ridotte le scorte rendendole il più possibile circolanti e si sono ridotti i tempi di attraversamento. Si sono, inoltre, create più efficienza, dovuta allo svolgimento delle sole attività di valore aggiunto, e maggiore motivazione. Certo è che i risultati dipendono molto dalla capacità e dalla coerenza dell'azienda nella gestione del cambiamento. Nella specifica applicazione sul prodotto principale "Technos" si sono ottenuti poi l'aumento del 25% della produttività e l'aumento dell'84% della rotazione mensile dei lavori in corso. La nostra strategia è quella di anticipare le esigenze di mercato, di continuare nell'innovazione e nella focalizzazione sul core business". Secondo Carlo Quercetti , direttore di Stabilimento di Procter & Gamble Italia di Pomezia (RM), "il modello organizzativo più efficace e più coerente con i processi di lean production è quello per catena logistica con pochi livelli gerarchici. L'azienda lean deve identificare la/le catene logistiche al suo interno, ad esempio prendendo i prodotti che hanno la stessa tecnologia di base o con la stessa base di fornitori e clienti. Il modello dovrebbe prevedere un supply chain leader possibilmente a livello enterprise, che gestisce un team multifunzionale dedicato, comprendente la produzione, l'ingegneria di prodotto, la logistica e la ricerca e sviluppo. Il team dovrebbe essere possibilmente co-locato in modo da favorire lo scambio d'informazioni. I livelli gerarchici dovrebbero essere non più di due o tre fra il team leader e i membri operativi. "La Lean Production - ha dichiarato Antonio Buscaino, direttore operativo di stabilimento della Sagi (azienda produttrice di frigoriferi industriali di Ascoli Piceno) - si ispira ad un modello organizzativo di coinvolgimento generale della struttura, permette un decentramento importante delle responsabilità pur sotto il controllo diretto della direzione aziendale e richiede l'interscambiabilità delle risorse umane e la loro competenza che fanno la squadra vincente. Nell'approccio lean, infatti, si evidenziano sia la variabile organizzativa sia la corretta gestione delle risorse umane. Mario Tasso, presidente della Tasso di Atessa (CH) (azienda produttrice di carpenteria metallica) ha sottolineato alcune note importanti dell'intervento in ottica "lean" avvenuto in azienda. "La fase di condivisione dell'intervento con la proprietà e i responsabili è stata fondamentale. Nella settimana Kaizen1 Galgano, il ruolo del facilitatore è stato coperto proprio dal proprietario in persona, che è stato coinvolto nelle variazioni di lay-out. Con i team leader erano state già condivise le linee guida dell'intervento prima di iniziare. Ciò ha consentito di massimizzare l'efficacia della settimana di formazione. Alcuni risultati di produttività, ottenuti dopo la prima settimana kaizen su tutte le aree e consolidati ad oggi, sono l'aumento del 33% nel montaggio del telaio per city-car, del 58% nella zona presse-piegatubi-robot e del 57% nella produzione di carpenteria". Pasquale Cipollaro, direttore stabilimento frigoriferi di Cassinetta di Biandronno (VA) della Whirlpool Europe, ha dichiarato che "la conversione lean rappresenta un metodo sistematico per l'implementazione della lean manufactoring nelle fabbriche Whirlpool. È una strategia per raggiungere un vantaggio competitivo basato sulla comprensione e sulla creazione del valore per il cliente. Nello stabilimento di Cassinetta, dopo l'attivazione di un primo esperimento pilota con il supporto Galgano, siamo passati ad un approccio strutturato fatto di: training e formazione scientifica a direttore e staff, nomina del site leader, costruzione della value stream map sia del flusso dei materiali che delle informazioni, implementazione del programma. Per far decollare il progetto è stato basilare il totale commitment della direzione. Ciononostante abbiamo incontrato le difficoltà di acquisire la capacità di vedere subito i vantaggi. Questi i risultati conseguiti: riduzione del 25% delle aree occupate dai materiali necessari alla produzione, riduzione del 20 % dei semilavorati presenti nelle varie fasi di lavorazione, incremento del 10% della produttività, coinvolgimento entusiastico degli operai, dimostrazione al sindacato che l'approccio è "sano", creazione di aspettativa costruttiva. Il recente libro di Alberto Galgano "Le tre rivoluzioni. Caccia agli sprechi: raddoppiare la produttività con la Lean Production", per la Guerini editore (vedere box allegato), è un vero e proprio classico della più autorevole letteratura economica e manageriale ed è un efficace strumento per imprenditori e manager, che pone l'accento sulla riduzione e l'eliminazione degli sprechi, intesi come qualsiasi attività che consuma risorse senza creare valore. Il Gruppo Galgano, coi suoi 40 anni di esperienza, rappresenta una delle più affermate realtà italiane di consulenza di direzione al servizio dell'economia nazionale con forte orientamento ai risultati. I servizi offerti dal Gruppo al Management dell'Industria, dei Servizi e della Pubblica Amministrazione, coprono vasti settori della Consulenza di Direzione e della Formazione Manageriale. Il Gruppo è formato da oltre 100 consulenti che operano con uffici a Milano, Roma, Napoli, Madrid, Barcellona e Parigi.

DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE - OTTOBRE 2002
Roma, 13 dicembre 2002 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di ottobre 2002. Fabbisogno del settore statale del mese di ottobre 2002 

 

Milioni di euro

 

 

Formazione del fabbisogno

 

Entrate

29.208

Spese

37.606

di cui: spesa per interessi

5.205

 

 

Fabbisogno (-) / Disponibilità (+)

-8.398

Copertura

 

Totale

8.398

Titoli a breve termine

1.500

Titoli a medio-lungo termine

5.980

Titoli esteri

161

Altre operazioni (1)

757

 1. Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità. In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (Sdds) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito http://dsbb.imf.org

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI III TRIMESTRE 2002
Roma, 13 dicembre 2002 - Nel terzo trimestre del 2002 il prodotto interno lordo (PIL), valutato ai prezzi del 1995 e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,5 per cento nei confronti del terzo trimestre del 2001. La stima preliminare del PIL diffusa il 14 novembre 2002 aveva rilevato lo stesso andamento congiunturale e tendenziale. Per una migliore valutazione dei confronti, occorre valutare che nel terzo trimestre 2002 si sono avute tre giornate lavorative in più rispetto al secondo trimestre del 2002 ed una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2001. Nel terzo trimestre il PIL è cresciuto in termini congiunturali dell'1,0 per cento negli Stati Uniti, dello 0,8 per cento nel Regno Unito (corretto per i giorni lavorativi), dello 0,7 per cento in Giappone, dello 0,3 per cento in Germania (corretto per i giorni lavorativi) e dello 0,2 per cento in Francia (corretto per i giorni lavorativi). In termini tendenziali, il PIL è cresciuto del 3,2 per cento negli Stati Uniti, dell'1,8 per cento nel Regno Unito, dell'1,5 per cento in Giappone, dello 0,8 per cento in Francia e dello 0,4 per cento in Germania. In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,9 per cento, il totale delle risorse (prodotto interno lordo e importazioni di beni e servizi) è cresciuto dello 0,9 per cento. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate del 3,2 per cento, gli investimenti fissi lordi del 2,8 per cento, i consumi finali nazionali dello 0,5 per cento. Nell'ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,5 per cento, quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private dello 0,3 per cento.

FEDERALISMO: ABI, SU CREDITO EVITARE RISCHIO SOVRAPPOSIZIONE REGOLE APPELLO AL PARLAMENTO: "UTILIZZI DECRETO 'LA LOGGIA' PER GARANTIRE AL SISTEMA BANCARIO E FINANZIARIO UNIFORMITÀ DI TRATTAMENTO"
Roma, 13 dicembre 2002 - Evitare il rischio di sovrapposizione e diversificazione di regole nella materia creditizia: e' questo il messaggio lanciato oggi dall'Abi sulla riforma federali-sta approvata nell'ottobre del 2001. Il disegno di Legge presentato dal Ministro La Loggia per adeguare il nostro ordinamento alle novità introdotte da quella riforma permette al Parlamento di individuare i principi necessari per definire l'ambito e i criteri di esercizio dei poteri legislativi delle regioni in materia creditizia, assicurando omoge-neità di disciplina per gli operatori bancari. In particolare, il riferimento è alle banche a carattere regionale che potranno essere disciplinate dalle regioni. "Il rischio - ha affermato questa mattina Giuseppe Zadra, Direttore Generale dell'Abi, nel corso di un Convegno a Palazzo Altieri - è che senza un rapido intervento del Parlamento potrebbero determinarsi scostamenti rilevanti tra le legislazioni in vigore nelle 20 regioni e 2 province autonome, senza tener conto del fatto che nel settore bancario e finanziario differenze anche mini-me di regole possono creare profonde segmentazioni del mercato. E infatti - ha concluso Zadra - le norme europee in ambito finanziario sono ispirate a delineare principi funzionali alla creazione di un mercato unico europeo". E un appello al Parlamento è stato rivolto anche dal Ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia, che ha chiuso i lavori: "Una rapida approvazione del Ddl a mia firma attuativo della riforma costituzionale del titolo V è ne-cessaria oltre che opportuna soprattutto per eliminare i notevoli motivi di contenzioso sviluppatisi negli ultimi mesi tra lo Stato e le Regioni. Diversa-mente - ha avvertito il Ministro - si rischia una vera e propria paralisi del si-stema- Paese". Al convegno sono intervenuti anche i professori Sabino Cassese, Renzo Costi e Roberto Nania, Francesco Maria Frasca, Capo Servizio Concorrenza, Nor-mativa e Affari Generali della Banca d'Italia e Romano Colozzi, Assessore al Bilancio della Regione Lombardia. "Le potenzialità di crescita del numero di società quotate in Borsa"

UNO STUDIO DI BORSA ITALIANA SONO 1.200 LE SOCIETA' ITALIANE QUOTABILI, DEI SETTORI INDUSTRIA E SERVIZI, QUASI TUTTE DI MEDIA E PICCOLA DIMENSIONE LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA, PIEMONTE, VENETO, LAZIO E TOSCANA LE REGIONI CON POTENZIALE PIÙ ELEVATO 200 MILIARDI DI EURO LA CAPITALIZZAZIONE CHE POTREBBERO APPORTARE AL LISTINO ITALIANO
Milano, 12 dicembre 2002 - Negli ultimi anni il mercato borsistico italiano è stato interessato da una forte crescita in termini di capitalizzazione, volume degli scambi e numero di società quotate ed è riuscito a rappresentare in modo più adeguato la dimensione economica del Paese. Quarto in Europa per capitalizzazione, la dimensione del nostro mercato è tuttavia, per numero di società quotate, ancora inferiore a quella dei principali mercati europei. A fine 2001 erano quotate in Italia 288 società domestiche, contro le 1.923 del Regno Unito, le 791 della Francia e le 749 della Germania. E' partendo da questi numeri che Borsa Italiana ha tracciato una panoramica delle società quotabili in Italia per dimostrare come, sebbene il numero di società con caratteristiche dimensionali idonee alla quotazione sia inferiore a quello di Francia, Germania e Regno Unito e la propensione alla quotazione abbia storicamente espresso numeri inferiori nel confronto con i mercati azionari dei principali Paesi europei, nel nostro Paese ci siano notevoli margini per azioni e iniziative finalizzate alla crescita del listino. Lo studio di Borsa Italiana evidenzia infatti come il bacino di società quotabili italiane sia ampio: le imprese non controllate da gruppi già quotati o da gruppi esteri che operano nei settori industriali e dei servizi non finanziari, idonee a una possibile quotazione (fatturato superiore a 50 milioni di euro, oltre 50 dipendenti e un margine operativo lordo positivo in almeno uno degli anni 1998, 1999 e 2000) sono 1.200, operano principalmente nell'industria (69,8% del totale), sono di piccole dimensioni (il 75,9% delle imprese fattura meno di 150 milioni di euro) e comprendono diversi casi di leadership all'interno dei distretti produttivi tipici del made in Italy (settori tessile, conciario, della ceramica, produzione di mobili, macchine industriali e gioielli). Le regioni con un bacino di aziende quotabili più ricco sono Lombardia (389 società), Emilia Romagna (176), Piemonte (119), Veneto (181), Lazio (62) e Toscana (57). La stima della capitalizzazione complessiva che queste società italiane apporterebbero al mercato quotandosi è nell'ordine di 200 miliardi di euro. La ripartizione del campione per capitalizzazione potenziale evidenzia l'esistenza di 35 società potenzialmente blue chips (capitalizzazione superiore a 800 milioni di euro); le rimanenti società sono mid e small caps, di cui 780 con capitalizzazione potenziale inferiore a 100 milioni di euro. Il contributo complessivo alla capitalizzazione di mercato che deriverebbe dalla quotazione delle società individuate nel campione vede un apporto rilevante proveniente dai settori dei beni di consumo non ciclici (che include i settori alimentare, farmaceutico e l'health care) e dei servizi ciclici (vale a dire distribuzione, entertainment, media, trasporti e servizi di supporto) pari in entrambi i casi al 27,7%. Seguono i settori dei beni di consumo ciclici (che include automobili, prodotti per la casa e abbigliamento) e delle industrie di base con quote rispettivamente pari a 16,2% e 11,4%. Scendendo nel dettaglio dei singoli settori, gli apporti più consistenti proverrebbero da quello dei prodotti per la casa e del tessile (15,0%, caratterizzato da un numero notevole di società di dimensioni medio-grandi, anche se una sola di dimensioni tali da rientrare nelle prime 10 posizioni della classifica) dalla farmaceutica e le biotecnologie (12,7%), dai trasporti (10,6%) e dall'alimentare (9,6%).

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA - EURO 130 MILIONI EUROBOND DEC 2012 "EAGLE BOND"
Trieste/Londra/Milano, 13 dicembre 2002 - La Regione Friuli Venezia Giulia ha emesso un prestito obbligazionario a tasso variabile per un ammontare pari a circa Euro 130 milioni. Nomura International e UniCredit Banca Mobiliare hanno agito in qualità di Joint Bookrunner e di Joint Lead Manager. L'emissione obbligazionaria, denominata "Eagle Bond", avrà scadenza decennale (17 dicembre 2012), e rimborso del capitale con ammortamento alla francese. Il titolo, che ha una vita media pari a 5,5 anni, paga un interesse indicizzato all'Euribor a 6 mesi maggiorato di uno spread di 6 punti base, ed ha un prezzo di emissione pari a 100. . L'emissione ha ricevuto un'ottima accoglienza durante il roadshow, avvenuto nelle principali piazze finanziarie europee. Il successo dell'operazione deriva dagli eccellenti risultati finanziari della Regione, che non presenta deficit di bilancio, ha un livello di indebitamento estremamente ridotto e stabile, ed una elevata liquidità disponibile. É presumibile che tali risultati saranno confermati nei prossimi anni grazie allo status di Regione autonoma, alla stabilità politica, alla posizione geografica strategica e alla competitività del settore industriale presente sul territorio, caratterizzato da un'elevata diversificazione ed orientato all'esportazione. Tali condizioni hanno portato S&P ad assegnare al Friuli Venezia Giulia un rating AA, pari a quello della Repubblica Italiana. L'agenzia di rating lo scorso 6 novembre ha attribuito la medesima valutazione al prestito obbligazionario lanciato oggi. Questa operazione costituisce la seconda emissione all'interno del programma Emtn (Euro Medium Term Notes Programme), di un ammontare pari a 1,000 milioni di Euro, aggiornato il 21 dicembre. Le principali finalità di questa nuova operazione sono quelle di finanziare investimenti strutturali prevalentemente rivolti al sistema sanitario locale, al settore dei trasporti e al sistema idraulico.

ENEL RAFFORZA ULTERIORMENTE LA CORPORATE GOVERNANCE
Roma, 13 dicembre 2002 - Proseguendo nell'opera di definizione e rafforzamento dei più avanzati strumenti di controllo interno, il Consiglio di Amministrazione di Enel, riunitosi oggi sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha approvate nuove misure sugli obblighi di trasparenza in materia di internal dealing, sull'attribuzione anche al Presidente del compito di sovrintendere sull'auditing interno, sul ruolo non esecutivo e indipendenza dei consiglieri e sul perfezionamento degli assetti di corporate governance. L'obiettivo di questo insieme di strumenti è offrire le migliori garanzie di trasparenza e correttezza nell'amministrazione e nella gestione della Società. Enel, prima in Italia, ha recentemente adottato il Modello organizzativo, previsto del decreto legislativo 231/2001 che introduce la responsabilità amministrativa (di fatto penale) delle società, e che è finalizzato a prevenire i reati societari e contro la Pubblica amministrazione. La società dell'energia si è dotata nel corso del 2002 di un Codice etico che, ad esempio, già oggi vieta l'affidamento di consulenze all'interno del Gruppo alla società incaricata della revisione del bilancio e all'intero network ad essa collegato, e ha da tempo recepito le regole di corporate governance dettate dal Codice di Autodisciplina delle società quotate, il cosiddetto "Codice Preda". Al potenziamento e integrazione di questi strumenti è stato dedicato il Consiglio di Amministrazione di Enel di oggi. Internal Dealing Il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad approvare il codice di comportamento del Gruppo Enel in materia di internal dealing, in osservanza alle disposizioni regolamentari dettate da Borsa Italiana e richiamate nel Codice di Autodisciplina. Si ricorda che tali disposizioni regolamentari, a partire dal 1° gennaio 2003, pongono a carico delle società con azioni quotate un obbligo di trasparenza verso il mercato circa le operazioni di rilievo, aventi ad oggetto strumenti finanziari delle medesime società o di proprie controllate, che risultino compiute da persone in possesso di rilevanti poteri decisionali in ambito aziendale e che abbiano accesso ad informazioni price sensitive (cosiddette "persone rilevanti"). Rispetto alla disciplina di riferimento dettata da Borsa Italiana, il codice di comportamento del Gruppo Enel si applicazione degli obblighi(caratterizza per i seguenti elementi qualificanti: di trasparenza in materia di internal dealing a circa 25 "persone rilevanti" nell'ambito del Gruppo (in aggiunta agli Amministratori, ai Sindaci effettivi ed al Direttore Generale della Capogruppo). Al fine di garantire un'adeguata flessibilità del perimetro delle "persone rilevanti" è inoltre prevista la possibilità di un'estensione degli indicati obblighi di trasparenza ad altri soggetti, la cui individuazione viene rimessa disgiuntamente al Presidente ed dimezzamento delle soglie di(all'Amministratore Delegato della Capogruppo; rilevanza delle operazioni da comunicare al mercato con periodicità trimestrale (da 50.000 a 25.000 euro) ovvero senza indugio dopo la relativa effettuazione applicazione degli obblighi di trasparenza anche((da 250.000 a 125.000 euro); alle operazioni di esercizio di stock options o di diritti di opzione compiute divieto per le "persone rilevanti" di compiere(dalle "persone rilevanti"; operazioni (diverse da quelle concernenti stock options o diritti di opzione) nel corso dei 30 giorni che precedono l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio e della relazione semestrale da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. E' inoltre previsto che il Consiglio medesimo possa individuare ulteriori blocking periods nel corso dell'anno, in concomitanza di allestimento di un adeguato sistema sanzionatorio a carico(particolari eventi; delle "persone rilevanti" che violano le disposizioni del codice di comportamento. Compiti del Presidente in Materia Di Auditing E' stato attribuito al presidente - cui compete il ruolo di garante della applicazione di una corretta corporate governance in seno al Consiglio di Amministrazione - il compito di sovrintendere, congiuntamente con l'amministratore delegato, al sistema di auditing a cui fa capo, tra l'altro, la responsabilità di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello organizzativo. Codice di autodisciplina Sono state accolte le raccomandazioni introdotte nel Codice Preda nello scorso mese di luglio, adeguando gli assetti di corporate governance della Società e del Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto del ruolo "non esecutivo" rivestito da tutti i consiglieri, fatta eccezione per l'amministratore delegato, ed ha quindi attestato la sussistenza, per i medesimi consiglieri, del requisito dell'indipendenza (secondo le definizioni di non esecutività ed indipendenza contenute negli articoli 2 e 3 del Codice di Autodisciplina). Ha inoltre ridefinito le attribuzioni del Comitato per il controllo interno secondo le nuove previsioni dell'art. 10 del Codice di Autodisciplina, conferendo in particolare a tale Comitato anche il compito di valutare l'adeguatezza dei principi contabili utilizzati e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato. Il Consiglio di Amministrazione ha infine verificato la piena conformità dei principi di corporate governance applicati in ambito aziendale ai criteri di correttezza sostanziale e procedurale raccomandati dall'art. 11 del Codice di Autodisciplina in materia di operazioni con parti correlate.

PRESENTAZIONE DEL "RAPPORTO ENERGIA E AMBIENTE 2002" LA SITUAZIONE ENERGETICA NAZIONALE E REGIONALE
Roma, 13 dicembre 2002 - Il 18 dicembre 2002, presso il Cnel (Sala della Biblioteca, Viale D. Lubin, 2 - Roma, ore 9.00), l'Enea presenta il "Rapporto Energia e Ambiente 2002", che costituisce un approfondito lavoro di analisi e di informazione sulla situazione energetica ed ambientale a livello nazionale e regionale, il cui aggiornamento è diventato un riferimento annuale per tutti gli operatori del settore. L'evoluzione del sistema energetico, con i suoi molteplici coinvolgimenti economici, sociali, ambientali e tecnologici, a seguito dei cambiamenti strutturali che hanno interessato il contesto nazionale ed internazionale, viene approfonditamente analizzato nel Rapporto sulla base di un'ampia raccolta di informazioni e dati. Con il Rapporto l'Enea presenta il quadro completo della situazione e fornisce un riferimento di base per il dibattito nazionale, favorendo la diffusione e la crescita della conoscenze sui vari aspetti del settore energetico. Il Programma degli interventi: Edgardo Curcio - Presidente Aiee; Mario Sai - Presidente Commissione Attività Produttive e Risorse Ambientali del Cnel; Giovanni Lelli - Direttore Generale Enea; Alessandro Ortis - Direttore Generale Direzione per l'Energia e le Risorse Minerarie del Ministero Attività Produttive; Corrado Clini - Direttore Generale Direzione per lo Sviluppo Sostenibile (SvS) e Direzione per la Protezione Internazionale dell'Ambiente (Pia); Sergio Garribba - Commissario Autorità per l'Energia elettrica e il gas; Tommaso Franci - Assessore all'Ambiente della Regione Toscana - Presiede il Coordinamento Interregionale Energia; Ugo Cavallera - Assessore all'Ambiente e all'Agricoltura della Regione Piemonte - Presiede il Coordinamento Interregionale Ambiente.

LA COMMISSIONE TROVA UN ACCORDO CON L'IMPRESA PRODUTTRICE DI GAS NIGERIANA NLNG IN MERITO ALLE RESTRIZIONI TERRITORIALI ALLE VENDITE
Bruxelles, 13 dicembre 2002 La Commissione europea ha raggiunto con l'impresa produttrice di gas nigeriana Nigeria Lng Ltd (Nlng) un accordo che rappresenta un importante punto di riferimento. Nlng ha accettato di eliminare la clausola che impediva ad uno dei suoi clienti europei di rivendere il gas al di fuori dei confini nazionali e si è impegnata a non introdurre tale clausola nei futuri contratti con le imprese europee, confermando inoltre che i contratti esistenti non contengono meccanismi di suddivisione dei profitti e che non essi non verranno introdotti nei nuovi contratti. Le cosiddette restrizioni territoriali delle vendite e i meccanismi di suddivisione dei profitti violano le regole di concorrenza comunitarie. Il Commissario Mario Monti, responsabile della concorrenza, ha salutato con favore l'accordo: "Questo accordo innovativo dimostra che i produttori di gas in Nigeria e altrove possono conservare i profitti essenziali derivanti dalla vendita di gas nell'UE pur rispettando le nostre regole di concorrenza. Mi auguro che gli altri produttori di gas non comunitari si sentiranno incoraggiati a seguire l'esempio di Nlng in modo da poter concludere con successo la nostra lunga indagine". La Commissione sta indagando da qualche tempo su sospette restrizioni esistenti nei contratti di fornitura di gas conclusi tra produttori non UE e imprese europee, che hanno l'effetto di impedire la vendita di gas al di fuori dei confini nazionali. Le indagini riguardano l'impresa nigeriana Nlng, ma anche la russa Gazprom e l'algerina Sonatrach, imprese che forniscono gran parte del gas importato nell'UE. La Commissione ritiene che queste clausole costituiscano una seria violazione delle norme europee di concorrenza, in quanto impediscono gli scambi transfrontalieri e compromettono la creazione di un mercato unico europeo del gas attualmente in atto. Nlng è il secondo fornitore di gas naturale liquefatto (Gnl) in Europa, con circa 5 miliardi di metri cubi di gas fornito ogni anno a clienti in Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Le indagini hanno rivelato che solo uno dei vari contratti europei conclusi da Nlng conteneva una restrizione territoriale alle vendite e Nlng ha accettato di togliere quest'obbligo per il suo cliente. Ciò significa che, una volta che il gas viene fornito e pagato, il cliente è libero di rivenderlo dove crede. Si tratta di un approccio perfettamente compatibile con la normativa europea in materia di concorrenza. Nelle discussioni e nel successivo accordo con la Commissione, Nlng si è inoltre impegnata a non introdurre restrizioni territoriali né restrizioni d'uso nei futuri contratti di fornitura di gas. Le restrizioni d'uso sono clausole che impediscono all'acquirente di utilizzare il gas per scopi diversi da quelli concordati. Nlng ha inoltre confermato che nessuno dei suoi contratti di fornitura di gas già esistenti contiene i cosiddetti meccanismi di suddivisione dei profitti che abbiano effetti sui mercati UE e che non li avrebbe introdotti nei futuri contratti. I meccanismi di suddivisione dei profitti sono clausole che obbligano l'acquirente a trasferire al produttore una parte dei profitti realizzati nella rivendita di gas al di fuori dei propri confini nazionali o qualora il gas venga rivenduto ad un cliente che lo utilizza per uno scopo diverso da quello concordato. La Commissione accoglie con favore questo chiarimento, in quanto dimostra che i produttori non comunitari possono commercializzare con successo il proprio gas nell'Unione europea senza ricorrere a queste clausole. La Commissione si augura che si possa trovare una soluzione soddisfacente anche per gli altri casi. Va notato che l'impresa russa Gazprom ha già informato la Commissione del fatto che non introdurrà restrizioni territoriali nei futuri contratti di fornitura di gas e che sta attualmente negoziando le questioni ancora in sospeso per i contratti esistenti. Si tratta del secondo accordo significativo realizzato in meno di sei mesi per quanto riguarda l'applicazione delle regole comunitarie della concorrenza nel settore del gas, accordo che contribuirà notevolmente alla creazione del mercato unico del gas in Europa, a beneficio degli utilizzatori industriali e, in ultima analisi, dei consumatori. In luglio Statoil e Norsk Hydro, due imprese della Norvegia, il maggiore produttore europeo di gas, si sono infatti impegnate a vendere il proprio gas individualmente e ad aumentare la liquidità sul mercato riservando quantità significative ai nuovi clienti (cfr. IP/02/1084 del 17 luglio 2002). Nell'accordo le imprese norvegesi si sono inoltre impegnate a non introdurre restrizioni territoriali e restrizioni d'uso nei loro contratti di fornitura di gas.

ENI: INAUGURATA IN CONGO LA CENTRALE ELETTRICA DI DJENO
San Donato Milanese, 13 dicembre 2002 - Il Presidente della Repubblica del Congo, Sassou-Nguesso, ha inaugurato oggi a Djeno, vicino a Punta Nera, la centrale termoelettrica realizzata dall'Eni e dalla ChevronTexaco, della potenza di 25 MW, che ha richiesto l'investimento di 32 milioni di dollari. L'opera è stata realizzata in 13 mesi. La centrale è alimentata dal gas associato(*) dei giacimenti offshore di Kitina, Djambala e Foukanda, situati a 65 chilometri dalla costa, che producono complessivamente 26.000 barili di olio al giorno. Il gas viene separato a terra presso il terminale di Djeno attiguo al nuovo impianto elettrico. Il progetto rappresenta il primo esempio in Congo di utilizzo e valorizzazione del gas associato che altrimenti verrebbe bruciato. L'impianto inaugurato oggi si inquadra nel programma dell'Eni, in corso in Congo e in altri paesi del West Africa, mirato alla riduzione del gas bruciato in atmosfera e al suo impiego per la generazione di energia elettrica con notevoli benefici sociali, economici e ambientali. (*) E' il gas prodotto insieme al petrolio in un giacimento.

AL VIA IL MASTER IN "MANAGEMENT ENERGETICO, ELETTRICO E TERRITORIALE"
Roma, 13 dicembre 2002 - Si chiama Meet il Master in "Management Energetico, Elettrico e Territoriale" che il Gestore della rete promuove insieme con Anciform, Confapi Campania, Stoà, Università di Cassino e Unione delle Provincie d'Italia (Upi). L'obiettivo del percorso formativo è creare una nuova figura professionale per il mercato elettrico: l'esperto in pianificazione energetica, elettrica e territoriale. Il master sarà realizzato a partire dal mese di marzo 2003 a Napoli da Stoà, scuola di specializzazione nella formazione di alte professionalità di imprese e servizi pubblici, ed è rivolto a 26 giovani neolaureati in discipline tecnico-scientifiche, economiche e giuridiche, che alla data di pubblicazione del Bando risultino non occupati o in cerca di prima occupazione, e residenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Meet offre un percorso di formazione multidisciplinare che avrà per oggetto il sistema energetico, il sistema elettrico e i suoi operatori nonché i metodi e gli strumenti di analisi del fabbisogno e di pianificazione energetica. Parte integrante del master è la realizzazione di uno stage presso gli enti locali e territoriali, le imprese a capitale pubblico o privato che operano nel settore dell'energia elettrica, gli organismi o gli enti di vigilanza e controllo. L'attività didattica sarà curata da un corpo di docenti di alto profilo di cui faranno parte manager del Gestore della rete, professori universitari e tecnici del settore elettrico. Il bando di ammissione è disponibile sul sito www.grtn.it

PRESO D'ASSALTO IL MASTER PER SUPERMANAGER DEL VINO ALLA FACOLTÀ DI AGRARIA OLTRE DUECENTO LE RICHIESTE DA TUTTA ITALIA PER SOLI 25 POSTI
Firenze, 13 dicembre 2002 - A una settimana dalla presentazione è altissimo l'interesse per l'iscrizione per il Master Universitario in "Management e Marketing delle Imprese Vitivinicole" organizzato per il secondo anno consecutivo dalle Facoltà di Agraria e di Economia dell'Università di Firenze con il patrocinio dalla Provincia: oltre duecento sono le richieste di informazioni arrivate da tutta Italia per telefono, posta o via Internet. Tutto ciò a fronte di soli 25 posti disponibili. "Potrebbe anche bastare", commenta il responsabile del Master, Leonardo Casini, direttore del Dipartimento Economico Estimativo della Facoltà di Agraria, "Grazie alla stampa la notizia è circolata velocemente e in pochi giorni abbiamo ricevuto moltissime richieste. In realtà l'esperienza dello scorso anno ci insegna che il grosso delle domande di iscrizione arriverà proprio a ridosso del termine ultimo fissato il 20 dicembre". Ideata come contributo alla Rete delle Città capitali dei Grandi Vini (ne fanno parte, oltre a Firenze, Bordeaux, San Francisco, Melbourne, Porto e Santiago del Cile), l'iniziativa mira, come noto, a formare un tipo di specialista fin qui carente in Italia, un manager capace di gestire, insieme, produzione vitivinicola e marketing. Le lezioni si terranno da gennaio a maggio nell'Azienda agricola di Montepaldi (San Casciano Val di Pesa). Circa 450 ore di lezioni, esercitazioni pratiche, attività di laboratorio, tecniche di degustazione, seminari con operatori specializzati. Tra le materie: strategie d'impresa, controllo di gestione e finanza, marketing dei prodotti vitivinicoli, norme relative alla produzione e alla commercializzazione del vino, conoscenza degli aspetti qualitativi, eccetera. Al termine gli studenti potranno partecipare a stages in aziende o enti italiani, ma anche delle zone di Bordeaux e Melbourne. Per iscriversi (rivolgersi alla Segreteria studenti in Via Cittadella n.7 a Firenze, o consultare il sito www.wine.unifi.it  occorre un diploma universitario o una laurea italiana o di un Paese UE. Studenti in possesso di titoli extracomunitari saranno ammessi dopo verifica del curriculum. La quota d'iscrizione è di € 2.500, rimborsata ai 3 migliori studenti.

DOVE IL PROFESSIONISTA TROVA LAVORO IN OCCASIONE DEL PROFESSIONAL DAY: A MILANO 8000 I NUOVI POSTI IN UN ANNO I PIÙ RICHIESTI: RICERCATORI,ADDETTI AI TRASPORTI E AI SERVIZI ALLA PERSONA
Milano, 13 dicembre 2002. Il settore dei servizi nel 2002, segna una moderata crescita occupazionale del 3,2% rispetto all'anno precedente, pari a 8000 nuovi posti di lavoro. In espansione in particolar modo il comparto di consulenza amministrativa e ricerca ( 2.335 posti) trasporti(1549) servizi alla persona (1064). Il part time è ancora poco diffuso, 7,2%, mentre viene richiesto personale a tempo determinato per il 36,7% del totale. Per trovare occupazione è importante il diploma 39,7% delle richieste, e l' esperienza professionale, specie nel settore dei convegni dove è fondamentale nel 50% dei casi, mentre le imprese immobiliari e i servizi alla persona richiedono rispettivamente per l'82% ed il 79% personale senza esperienza. Fra i più ricercati le figure tecniche 23,7% , mentre nelle attività più complesse si rileva l'importanza di figure strategiche e innovatrici. Ma non solo anche per il 70% delle imprese del comparto "gestione di impianti sportivi" è indispensabile il ruolo di uno stratega. Questo il quadro fornito da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab.Mim su una ricerca presentata oggi al convegno intitolato "L'impresa è un network di professioni". L'occasione è il professional day, una giornata per ripensare all'idea del lavorare professionista. La ricerca è stata condotta dalla Camera di Commercio di Milano, Unione del Commercio, Promo.Ter e Gruppo Clas su un mix di comparti significativi del settore dei servizi nella provincia di Milano. "I professionisti sono una realtà crescente e importante soprattutto a Milano e in Lombardia: nella nostra regione si concentra un terzo del totale italiano - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano e membro di giunta della Camera di commercio di Milano -. Un mondo che rappresenta sempre più occasione di lavoro: nel 2002 ha creato 8000 nuovi posti. Una performance che sembra riconducibile alla crescita di servizi su misura sempre più direttamente rivolti alle persone. Ma anche una categoria centrale per l'innovazione, punta competitiva della realtà milanese e lombarda." Richieste di assunzioni per classe di imprese: ci sono richieste di assunzione per il 24,7% delle imprese dei servizi, il comparto con più richieste quello dei servizi per la persona il 36% del totale, molte le aziende, 63%, che ritengono completo il proprio organico, mentre sulla decisione di non assumere la situazione contingente del mercato influisce sul 21,2% delle imprese analizzate. Richieste di assunzioni per tipo di contratto:la flessibilità piace, ma con moderazione solo un terzo delle assunzioni di quest'anno sarà fatto con contratti a tempo determinato , mentre il part time rimane in generale un illustre sconosciuto, solo il 7,2% sulle assunzioni; fa eccezione il settore dei servizi immobiliari dove il part time conquista un terzo delle assunzioni. Richieste di assunzioni per profilo professionale: il gruppo più numeroso è quello che raccoglie le professioni tecniche, il 23,7% delle assunzioni, medaglia d'argento per gli esecutivi di amministrazione e di gestione, 23%, fanalino di coda i dirigenti con il 2,1% del totale. Difficoltà di reperimento risorse: la difficoltà del reperimento delle risorse umane non è stata molto elevata: riguarda il 24,1% delle figure in entrata, serve però un percorso di formazione per affrontare l'attività lavorativa per il 50.4% dei candidati e, specie per gli intellettuali con elevata specializzazione 83% e dirigenti 70%. Richiesta di assunzioni per titolo di Studio: molto apprezzati sono i diplomati con il 39,7% delle richieste ed i laureati, addirittura più di uno su cinque ( 22%). La domanda di personale con titolo universitario si concentra infine in gran parte nel gruppo economico sociale (75%) seguito da quello ingegneristico. Rilevanza delle figure strategiche e innovative: l'importanza delle figure strategiche è proporzionale alla complessità del settore, così l'80% delle imprese segnala l'esistenza di una figura strategica nelle imprese del comparto "convegnistica servizi di traduzione" ed il 72% nel comparto "intermediazione finanziaria e assicurativa". Si segnala però come nel comparto "gestione di impianti sportivi" il 70% delle imprese segnalano l'importanza di una figura strategica, indicata come una persona capace a soddisfare le esigenze dell'utenza. Sempre più extracomunitari. Tra le nuove assunzioni, una su sette è di extracomunitari (1.280 nuovi assunti nel 2002, 15,8% del totale). Ma se sono più richiesti nel settore dei trasporti (23,6% del totale), a sorpresa sono i prescelti come nel mondo della ricerca e come addetti amministrativi (20,3%). Ma sono anche protagonisti nel settore dei servizi alla persona (17,5%).

FABIO CERCHIAI NUOVO PRESIDENTE DELL'ANIA
Milano, 13 dicembre 2002 - L'Assemblea dell'Ania, Associazione Nazionale fra le Imprese di Assicurazione, riunita oggi a Milano per il rinnovo delle cariche associative, ha votato all'unanimità Fabio Cerchiai nuovo Presidente dell'Associazione. L'Assemblea ha anche nominato i Vicepresidenti e il Consiglio direttivo. I Vicepresidenti sono: Carlo Acutis, Vicepresidente Vittoria Assicurazioni; Fabrizio Rindi, Presidente e Amministratore Delegato Winterthur Assicurazioni; Ivano Sacchetti, Vicepresidente e Amministratore Delegato Compagnia Assicuratrice Unipol; Francesco Torri, Amministratore Delegato Toro Assicurazioni. Appena eletto Presidente, Fabio Cerchiai ha ringraziato il Presidente uscente Alfonso Desiata per il lavoro svolto e per aver condotto il sistema assicurativo nel rispetto di rigorosi principi morali e sostanziali. Cerchiai ha poi indicato all'Assemblea quelle che saranno le linee del suo programma. Domani il nuovo Presidente dell'Ania terrà una conferenza stampa presso la sede di Roma, Via della Frezza 70, alle ore 11.30. L'Assemblea ha anche eletto il nuovo Consiglio direttivo dell'Ania che, riunitosi in coda all'Assemblea ha nominato la Giunta esecutiva che supporterà il nuovo presidente per il triennio 2002-2005. Fabio Cerchiai, 58 anni, laureato in economia e commercio, opera nel settore assicurativo da oltre 38 anni. Ha iniziato la sua attività nel 1964. Nel corso degli anni ha percorso tutti i gradi della carriera fino alla nomina nel 1994 di Direttore Generale per l'Italia delle Assicurazioni Generali e tre anni dopo di Amministratore Delegato. Dal 2001 al 2002 è stato Vicepresidente e Amministratore Delegato delle Assicurazioni Generali. Attualmente è Presidente di Ina Vita e di Assitalia. E' tra gli altri Consigliere di Amministrazione per le Assicurazioni Generali e per Alleanza Assicurazioni; Autostrade S.p.A.; Cardine Finanziaria S.p.A.. Consiglio Direttivo nominato dall'Assemblea ordinaria il 10 dicembre 2002: Presidente onorario: Romagnoli cav.lav. dott. Pier Carlo; Presidente: Cerchiai dott. Fabio; Vice Presidenti: (*) Acutis cav. lav. dott. Carlo Vice Pres. Vittoria Assicurazioni; (*) Rindi dott. Fabrizio Pres., Amm. Del. e Dir. Gen. Winterthur; (*) Sacchetti sig. Ivano Vice Pres. e Amm. del. Unipol; (*) Torri rag. Francesco Amm. Del. e Dir. Gen. Toro Assicurazioni; Consiglieri: Albani Castelbarco Principe Carlo Presidente Soc. Reale Mutua; Andreini Sig. Pier Ugo Amm. Del. Ass.Ni Vmg 1857; (*) Andriani Sen. Antonio Silvano Presidente Montepaschi Vita; Arnaboldi Dott. Alberto Vice Pres. E Amm. Del. Austria; Battisti Dott. Giancarlo Amm. Del Verona Assic.Ni; Bossi Sig. Giovanni Direttore Resp. Ramo Vita Winterthur; Brugnoli Dott. Giampaolo Direttore Generale Assic.Ni Generali; (*) Brugola Sig. Cesare Amm. Del. E Dir. Gen. Commercial Union Italia Caldi Dott. Stefano Consigliere Newwin Assicurazioni; Carpinello Ing. Luigi Direttore Generale Axa Interlife; (*) Castelli Dott. Piero Dir. Gen. Soc. Reale Mutua; Ciani Dott. Carlo Amm. Del. Nuova Maa; Cimbri Dott. Carlo Consigliere Meieaurora; Consorte Ing. Giovanni Pres. Amm. Del. Comp. Unipol; (*) Cucchiani Dott. Enrico Tomaso Pres., Amm. Del. E Dir. Gen. Lloyd Adriatico; De Puppi Dott. Fabio Amm. Del. Helvetia Vita; De Tinguy Dott. Charles Amm. Del. E Dir. Gen Gan Italia; Foglizzo Ing. Franco Direttore Centrale Zurigo; Fuselli Dott. Giorgio E. Rappr. Gen. E Dir. Gen. Royal & Sunalliance; Gavazzi Dott. Roberto Amm. Del. Fondiaria Assicurazioni; Giusto Dott. Giuseppe Direttore Generale Bipiemme Vita; Guarena Rag. Roberto Amm. Del. Vittoria Ass.Ni; Iervolino Dott. Carlo Consigliere Roma Vita; (*) La Gioia Dott. Francesco Amm. Delegato Zurich International; (*) Lombardi Ing. Edoardo Cons. Del. Mediolanum Vita; Lombardo Dott. Ettore Dir. Gen. Itas Mutua; (*) Marchionni Dott. Fausto Direttore Generale Sai; Marsiglia Dott. Emanuele Direttore Generale Montepaschi Vita; Massi Dott. Biagio Amm. Del. Cisalpina Previdenza; Mazzucchelli Dott. Marco Amministratore Delegato Sanpaolo Vita; Menconi Dott. Ferdinando Amm. Del. Levante Norditalia; (*) Michaud Dott. Massimo Amm. Del. E Dir. Gen. Axa Assicurazioni; Migliorini Dott. Franco Dir. Gen. Unipol; Militello Dott. Salvatore Dir. Gen. Ras; Miniello Dott. Michele Rappr. Settore Ass. Cnel ; Zur Nedden Sig. Manfred Amm. Del. Münchener Rück Italia; Negrin Dott. Dino Presidente Pronto Assistance; Pabis Ticci Dott. Massimo Direttore Generale Hdi Assicurazioni; Paci Prof. Sergio Presidente B.P.B. Assicurazioni; (*) Perissinotto Dott. Giovanni Amm. Del. E Dir. Gen. Ass.Ni Generali; (*) Perlino Dott. Achille Amm. Del. E Dir. Gen. Fideuram Vita; (*) Reggia Dott. Ezio Paolo Dir. Gen. Societa' Cattolica; Rosnati Ing. Giuseppe Direttore Generale Ina Vita - Assitalia; Salvati Dott. Sandro Pres. E Amm. Del. Alleanza; Santachiara D.Ssa Emma Direttore Generale Carivita; Simoncelli Dott. Andrea Consigliere Toro Targa Ass.Ni; Solari Dott. Antonio Amm. Del. E Dir. Gen. Swiss Re Italia; Stattin Dott. Erik Amm. Del. Poste Vita; Vitale Ing. Salvo Direttore Generale Sara Assicurazioni.

NUOVO ASSETTO IN SUZUKI ITALIA S.P.A. DIVISIONE AUTOMOBILI
Milano, 13 dicembre 2002 - Questa organizzazione porterà Suzuki Italia S.p.A. a perseguire al meglio gli obiettivi evidenziati nel documento "Suzuki European Renaissance"  presentato durante il recente Mondial de l'Automobile de Paris e che coinvolgono tutte le filiali di Suzuki Motor Corporation a livello europeo. La "Suzuki European Renaissance" consiste in un rafforzamento delle azioni di Customer Relationship Management attraverso attività di vendita e post-vendita incentrate principalmente su un livello superiore di soddisfazione dell'utente finale e nell'offerta di servizi sempre più efficienti e puntuali. Con l'orientamento "Customer Focused", Suzuki posiziona in maniera ancora più evidente il Cliente al centro delle strategie di sviluppo del prodotto. Il nuovo organigramma di Suzuki Italia S.p.A. Divisione Automobili prevede: nuova posizione per Rino Bertoni, che dagli inizi di ottobre è stato nominato General Manager e dirige i settori commerciale e assistenza; nuova posizione per Massimo Nalli che dirige il settore ricambi e accessori delle tre divisioni Suzuki (Auto, Moto e Motori Marini); il consolidamento della partnership tra Suzuki Italia SpA Divisione Automobili e l'agenzia di comunicazione torinese Punto di Riferimento Srl (PdiR), che fornirà tutti i servizi per la Stampa oltre alla selezione e supervisione delle attività di sponsorizzazione.

PELLICCE PREGIATE: ECCO L'ETICHETTA ANTI- IMBROGLIO PUBBLICATA LA NORMA UNI PER LA CORRETTA ETICHETTATURA DELLE PELLICCE
Milano, 13 dicembre 2002 - Se non siete animaliste e state per acquistare o farvi regalare una pelliccia pregiata, fate attenzione all'etichetta. La recentissima norma n. 11007 emessa dall'Uni, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione, stabilisce infatti quali requisiti deve avere e quali indicazioni deve contenere la corretta etichettatura dei prodotti di pellicceria per evitare che i consumatori siano tratti in inganno. La norma stabilisce che il responsabile dell'etichettatura è il produttore, e che l'etichetta stessa deve essere larga sei centimetri e lunga tre; deve essere visibile e saldamente applicata al capo confezionato (preferibilmente cucita); che le scritte (nella lingua del paese in cui viene venduto il capo) devono essere alte almeno due millimetri e garantirne comunque la leggibilità. L'etichetta deve riportare in modo chiaro ed indelebile il nome o il marchio di fabbrica del produttore, le istruzioni per la manutenzione del capo (ad esempio come deve essere lavato o conservato) e tutte le informazioni inerenti i materiali impiegati, compreso nome comune ed il nome scientifico della specie animale cui appartiene la pelliccia. Molte signore scopriranno così, proprio attraverso la nuova norma UNI sull'etichettatura delle pellicce, che il nome scientifico del diffusissimo visone è mustela vision, che quello della marmotta canadese è procyon lotor, quello dell'agnello di Persia noto anche come Breitschwanz è ovis aries platyura e che quello del preziosissimo zibellino è martes zibellina.

AIR FRANCE, PRIMA COMPAGNIA AEREA MONDIALE CERTIFICATA PER L'IMPEGNO NEL SERVIZIO AI PASSEGGERI 38 IMPEGNI, 80 SITI CERTIFICATI
Roma, 13 dicembre 2002 - Air France diventa la prima compagnia aerea nel mondo ad ottenere il certificato Qualicert rilasciato dal Gruppo Sgs -leader mondiale nel settore dell'assicurazione della qualità e del controllo - per la qualità dei servizi ai passeggeri. Il trasporto dei passeggeri é uno dei settori più complessi del settore aereo. Per ogni aereo che decolla, sono coinvolti decine di mestieri e di attività inerenti al serviizo al passeggero. Inoltre, due vincoli importanti si impongono :un coordinamento perfetto ed un tempo di esecuzione rigoroso. Questa sfida quotidiana é anche più difficile da raccogliere perché gli interventi esterni sono numerosi ed impongono anch'essi le loro esigenze. E' per questo che, dal 1997, la catena del servizio dedicata ai passeggeri é oggetto di un approccio qualità controllato e valutato (cliente misterioso, " standards ", inchieste sulla soddisfazione...). Nel 2000, la Compagnia ha deciso di andare oltre impegnandosi nella Certificazione di Servizio. Questo approccio volontario e trasparente costituisce anche una nuova tappa nella politica della qualità. Il 13 settembre 2002, il gruppo Sgs ha attribuito ad Air France il suo certificato che ha riconosciuto la validità dell'approccio intrapreso. Un comitato indipendente - composto dall'organismo ufficiale certificatore, dai poteri pubblici e dalle principali associazioni dei consumatori - ha convalidato questi impegni di servizio di Air France di fronte ai clienti. Tutte le tappe del percorso effettuato dai passeggeri sono state oggetto di certificazione. La qualità del servizio é essenziale in termini di differenziazione e di fidelizzazione in un settore estremamente concorrenziale. Le compagnie membre della Aea (Associazione delle compagnie aeree europee) si sono imposte 14 priorità riguardanti i servizi ai passeggeri. Air France va oltre questi obblighi assumendo 38 impegni per rendere il viaggio dei passeggeri più piacevole, dalla prenotazione fino al loro arrivo a destinazione. Ad oggi, 80 siti della compagnia sono stati certificati ma non siamo che all'inizio perché con gli anni a venire dei nuovi siti saranno inclusi nella Certificazione. Si tratta di una volontà di miglioramento permanente. Questi 80 siti rappresentano circa il 50% dei siti della compagnia. Nei prossimi due anni la Compagnia farà certificare il rimamente 50%. " Questa capacità di associare durevolmente la qualità all'immagine di Air France é un vantaggio competitivo determinante nella competizione attuale. La compagnia ha quindi attuato un sistema di qualità , ora consolidato con il riconoscimento esterno, la Certificazione di servizio, che darà ai clienti una fiducia ancora maggiore nella Compagnia " ha detto Jean Cyril Spinetta, Presidente e Direttore Generale di Air France.

PRECISAZIONE DA PARTE DELLA COMPAGNIA AIR FRANCE
Parigi, 13 dicembre 2002 - Air France ricorda che ha ricevuto una compensazione di 28,6 milioni di euro versati dallo stato a titolo di chiusura dei cieli americani nel periodo dall' 11 al 14 settembre 2001. Questo aiuto ha ricevuto il semaforo verde dalla Commissione Europea. Delle compensazioni della stessa natura sono state versate alle compagnie aeree britanniche e tedesche dai loro rispettivi governi. Air France non ha beneficiato di alcuna indennizzazione per le perturbazioni subite dopo il 14 settembre, contrariamente a quanto possa essere stato detto in altra sede.

ALITALIA: PREMIO "IO LEONARDO 2002"AGLI AGENTI DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR
Roma, 13 dicembre 2002 - Una prestigiosa targa d'argento è stata consegnata oggi dal Direttore Vendite Italia, Paolo Fabiani, a 23 Agenti di viaggio e a Tour Operator provenienti da tutte le regioni italiane che si sono distinti per produttività e fidelizzazione nel corso del 2002. La manifestazione, che ha visto la presenza di numerosi ospiti e delle istituzioni locali, si è svolta nella splendida cornice di Palazzo Reale a Napoli, città dove di recente Alitalia ha inaugurato la Sala Vip "Vanvitelli" nell'aeroporto di Capodichino. Una testimonianza e una presenza che Alitalia vuole rafforzare oggi con la scelta di Napoli anche nel segno di una continuità storica sul territorio e di un'attenzione particolare ai mercati del Sud Italia. Il Premio quest'anno è giunto alla diciannovesima edizione e nel corso degli anni è stato consegnato a numerosi Agenti di viaggio e Tour Operator, sino a completare oramai il mosaico agenziale in Italia. Alitalia con la premiazione di Leonardo intende rafforzare il rapporto di collaborazione istituito con le Agenzie di viaggio e Tour Operator che ha dato ottimi risultati. Targhe di riconoscimento per la loro fattiva collaborazione sono state consegnate, su segnalazione della consociata Società Eurofly, anche a due Tour Operator che si sono particolarmente distinti per favorire il volo charter, mercato in pieno recupero. "E' da diciannove anni- ha sottolineato Paolo Fabiani - che Alitalia riconosce attraverso questo prestigioso riconoscimento l'importanza e la professionalità di Agenti di Viaggi e Tour Operator italiani. La manifestazione ha un significato non esclusivamente simbolico ma rappresenta il traguardo raggiunto insieme dopo un anno di lavoro ed intensa collaborazione con tutte le più significative aziende del settore, premiando coloro che nel 2002 si sono maggiormente distinti per impegno e risultati. Con il premio "Io Leonardo" intendiamo anche salutare il 2002, anno non entusiasmante per molti operatori del settore, augurandoci un 2003 ricco di crescita, sviluppo e successi".

LA BIRRERIA CECA BUDEJOVICKY BUDVAR PERDE IL DIRITTO L'UFFICIO MARCHI RIGETTA LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE DELLA BIRRERIA CECA.
Anheuser-Busch,13 dicembre 2002 - la birreria produttrice della birra piu' venduta al mondo, ha annullato con successo in Ungheria le denominazioni di origine ''Bud'', ''Budweiser Bier-Budvar'' e ''Budweiser Budvar'' della birreria ceca. Nell'annullare la denominazione di origine ''Bud'', l'Ufficio Brevetti ungherese ha statuito che il termine ''Bud'' non era geografico e non faceva alcun riferimento alla citta' nella quale ha sede la Budejovicky Budvar, ovvero Ceske Budejovicke. Questa decisione riforma una precedente favorevole alla Budejovicky Budvar e lascia sussistere due denominazioni di origine ''Budweiser Bier''. ''La decisione dell'Ufficio Brevetti e Marchi ungherese di negare a Budejovicky Budvar la denominazione d'origine e' un'altra significativa mvittoria per Anheuser-Busch e Budweiser'' ha detto Stephen J. Burrows, presidente e chief executive della Anheuser-Busch International, Inc.. ''E' anche un serio colpo alla rivendicazione di validita' di Budejovicky Budvar delle denominazioni di origine da essa richieste. Anheuser-Busch ha iniziato ad usare il marchio Budweiser nel 1876, 19 anni prima che venisse fondata la Budejovicky Budvar''. E' la seconda sconfitta del genere per la Budejovicky Budvar quest'anno. L'altra si e' avuta in Italia dove la Corte Suprema ha recentemente annullato le denominazioni d'origine in quel Paese. Anheuser-Busch continua ad usare il marchio ''American Bud'' in Ungheria. La controversia in Ungheria e' iniziata nel 1998 quando Anheuser-Busch ha richiesto l'annullamento delle denominazioni d'origine della Budejovicky Budvar in quel Paese. Questa causa fu preceduta da un'altra questione in Ungheria in cui Anheuser-Busch riusci' ad ottenere l'annullamento del marchio ''Bud'' della Budejovicky Budvar. La decisione dell'Ufficio Brevetti e Marchi ungherese e' un'altra grande vittoria per la Anheuser-Busch. Dopo aver impedito alla Budvar di usare o registrare Budweiser in Argentina, Australia, Brasile, Danimarca, Finlandia, Italia, Spagna e, piu' recentemente, in Nuova Zelanda, Anheuser-Busch ha di nuovo dimostrato la sua prontezza nel combattere ogni contraffazione di Budweiser e Bud, i marchi che Anheuser-Busch ha reso icone famose in tutto il mondo. La Anheuser-Busch ha diritti incontroversi sui nomi ''Budweiser'' a ''Bud'' nella maggior parte del mondo e vende la sua birra in piu' di 80 Paesi.

PER LA PRIMA VOLTA MILANO PENSA ANCHE AI CITTADINI PIÙ PICCOLI
Milano, 13 dicembre 2002 - Per la prima volta viene presentata a Milano una grande manifestazione interamente dedicata ai bambini e alle loro famiglie per aspettare insieme il Natale. Dal 13 al 24 dicembre la città sarà in festa e per molte strade e piazze ci saranno tante sorprese da scoprire con giocolieri, trampolieri e clowns che si materializzeranno davanti ai bambini. Il cuore delle iniziative, grazie alla collaborazione di Orizzonte, sarà in piazza Mercanti, sotto la Loggia dei Mercanti e in Galleria del Corso, ma sono previsti intrattenimenti anche nei cortili della Scuola Media di via S. Spirito e per le vie della città. "Abbiamo difeso i Diritti dei Bambini giocando insieme, ma il divertimento non è finito lì: il gioco continua per festeggiare insieme il Natale", ha dichiarato Bruno Simini, Assessore all'Educazione e Infanzia. "Fino al 24 dicembre, a giocare con noi per le vie della nostra città ci saranno tanti amici. Ci sarà Martina, la gigantesca balena che tanto successo ha ottenuto a novembre al Castello Sforzesco E poi, tanti spettacoli, tanta animazione e molto divertimento in Piazza Mercanti e in altri luoghi di Milano con un programma molto ricco e articolato". Grazie alla collaborazione con Giovanni Bozzetti, Assessore Moda ed Eventi, per tutto il periodo in piazza Mercanti ci sarà il primo mercatino di Natale in perfetto stile nordico che propone regali d'artigianato, giocattoli e decorazioni. Grazie allo sforzo congiunto dei due Assessorati, è stato anche allestito un palco dove, per tutto l'arco della giornata, ci sarà un alternarsi di animazione e spettacoli per bambini e adulti. "Quest'anno, in collaborazione con l'Assessore Simini, abbiamo voluto prestare grande attenzione ai bambini", ha dichiarato l'Assessore Bozzetti. "Ecco quindi il mercatino di Natale, con un ricco programma di animazione che consentirà ai genitori di ultimare gli acquisti dei propri regali e ai bambini di divertirsi imparando. Un'ulteriore occasione di incontro per tutta la famiglia".

MOLISE: DOPO IL TERREMOTO TORNA LA SPERANZA. SARANNO CONSEGNATI SABATO 14 DICEMBRE A COLLETORTO (CB) I 14 MODULI PREFABBRICATI PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI DONO DEL CREDITO COOPERATIVO ITALIANO
Roma, 13 dicembre 2002 - Saranno consegnati sabato 14 dicembre a venti operatori economici di Colletorto ( Cb) - uno dei Comuni più colpiti dal sisma in Molise del 31 ottobre - i quattordici moduli prefabbricati realizzati appositamente per consentire la ripresa delle principali attività commerciali della zona. I prefabbricati, realizzati per iniziativa della Federazione Abruzzo e Molise delle Banche di Credito Cooperativo e della Banca Molisana di Credito Cooperativo di Colletorto in rappresentanza di tutto il sistema delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, sono stati appositamente studiati per venire incontro alle esigenze commerciali di artigiani e piccoli operatori economici (delle diverse categorie) che dallo scorso 31 ottobre - a causa della inagibilità dei locali - hanno visto fermarsi improvvisamente e drammaticamente le proprie attività, con danno incalcolabile per decine di famiglie già duramente provate. Alla cerimonia, che si terrà a Colletorto, presso l'Hotel "Peda" (Via della Libertà), con inizio alle ore 11.00, parteciperanno il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, della Provincia di Campobasso Augusto Massa, il Presidente e il Direttore della Federazione Abruzzo e Molise delle BCC Domenico Ciaglia ed Ermanno Alfonsi e, in rappresentanza dell'intero sistema del Credito Cooperativo, il Presidente della Associazione Puglia e Basilicata delle BCC, Augusto dell'Erba. Tale iniziativa si colloca a pieno titolo nel costante lavoro di sostegno all'economia locale svolta quotidianamente da oltre cento anni dalle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. Le Bcc, infatti, in quanto banche cooperative senza scopo di lucro individuale, essendo espressione diretta delle rispettive comunità di riferimento sono in grado di conoscere prima di altre realtà economiche i reali bisogni che nascono dal territorio, potendo agire con efficace tempestività. In particolare, la Banca Molisana di Credito Cooperativo di Colletorto, gravemente danneggiata dal sisma, sin dal giorni immediatamente successivi al terremoto - grazie all'impegno del Presidente Michele Fratino e del Direttore Antonio Liberatore - si era attivata per venire incontro alle prime e più urgenti necessità della popolazione, attivando anche uno sportello "mobile" presso la tendopoli di San Giuliano di Puglia, per essere in grado di garantire il pagamento delle pensioni ed aiutare la comunità a ritrovare, pur nel grande disagio, la speranza nella ripresa possibile. Il Credito Cooperativo italiano non esaurisce con questa iniziativa la propria azione di sostegno alle popolazioni colpite: da novembre è stato attivato un apposito conto corrente presso Iccrea Banca (c/c 30000 Abi 8000 Cab 3200 intestato a Federcasse - "Terremoto Molise 2002") finalizzato a raccogliere fondi per la ristrutturazione e la ricostruzione delle scuole nel Comuni colpiti. A questo fine i 25 mila dipendenti del sistema si sono impegnati a devolvere il corrispettivo di un'ora di lavoro, e le singole BCC a versare una quota equivalente a quella dei propri collaboratori.

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