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16 GENNAIO 2003
pagina 1
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MINISTRO STANCA A LA7, "IMPORTANTE
LA DECISIONE DI MICROSOFT PER LA SICUREZZA E PROTEZIONE DEI DATI" IL
GOVERNO ITALIANO È IMPEGNATO E STA GIÀ LAVORANDO SU QUESTO FRONTE
Roma, 16 gennaio 2003 - "La
decisione della Microsoft di mettere a disposizione dei governi il software
sorgente è importante soprattutto per la sicurezza e la protezione dei dati
ed in particolare delle banche dati". Questo il commento al tg de la7
di lucio stanca, ministro per l'innovazione e le tecnologie dopo l'annuncio
fatto dalla società di Bill Gates. Secondo il ministro, infatti, questa
iniziativa da parte di una delle più importanti aziende di software nel
mondo "mette a disposizione il software di base, ossia quello sorgente,
affinché i governi possano lavorare in termini più efficaci nello
sviluppare programmi che aumentino la sicurezza dei sistemi informativi. In
questo senso microsoft sta lavorando con un'ottantina di istituzioni
pubbliche e governi mondiali, compreso quello italiano che sta già operando
in questa direzione". Stanca ha poi ricordato che "noi abbiamo un
grande patrimonio: le banche dati, come l'anagrafe tributaria, quella dell'Inps,
il catasto e quelle regionali e locali che va protetto da vari rischi. Non
solo dagli attacchi che cerchino di distruggerle fisicamente, ma anche da
quelli mediante software, cioè in termini logici. Quindi", ha aggiunto
il ministro, "Serve il software che le protegga dalle intrusioni. Ma
questa cautela permette pure di proteggere soprattutto la privacy dei
cittadini, consentendo che ai dati accedano solo le persone autorizzate. Lo
sviluppare software e tecnologie a protezione di questo enorme valore
rappresentato dalle banche dati è pertanto un impegno di tutte le grandi
organizzazioni e in primo luogo della pubblica amministrazione". Per
quanto riguarda l'"open source", ossia l'alternativa che sul
mercato potrebbe esserci a di là dello standard proposto dalla microsoft,
come quello rappresentato da linux, il ministro stanca ha sottolineato che
"anche in questo campo il governo italiano è impegnato nell'utilizzare
entrambi questi standard e per questo abbiamo costituito una commissione di
studio per approfondire le opportunità e le implicazioni dei sistemi
aperti. L'intento non è quello di dettare regole né di forzare il mercato,
ma di aiutare chi deve prendere decisioni ad avere tutti gli elementi per
assumere le migliori soluzioni possibili".
L'AVVOCATO GENERALE LÉGER RITIENE CHE
IL FINANZIAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI COSTITUISCA UN AIUTO DI STATO AI SENSI
DEL DIRITTO COMUNITARIO
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Secondo l'avvocato generale, gli Stati membri
sono tenuti, in linea di principio, a notificare i loro progetti di
finanziamento alla Commissione e non possono metterli in atto senza la
previa autorizzazione di quest'ultima. L'avvocato generale sottolinea che
questo meccanismo di controllo non è tale da perturbare il funzionamento
dei servizi pubblici negli Stati membri . Numerose cause attualmente
pendenti dinanzi alla Corte di giustizia vertono sul finanziamento dei
servizi pubblici. Vista l'importanza del problema, la Corte ha deciso, per
risolvere la questione sottopostale da un giudice tedesco, di adottare una
procedura eccezionale.La controversia riguarda un servizio pubblico di
trasporto mediante autobus nel Landkreis (distretto) di Stendal in Germania.
Nel 1994 il Landkreis ha accordato alla società Altmark delle licenze di
trasporto nonché delle sovvenzioni destinate a coprire le spese di
esercizio del servizio pubblico. Un'impresa concorrente, la Nvga, ha
proposto ricorso dinanzi ai giudici tedeschi sostenendo che le sovvenzioni
versate alla Altmark erano incompatibili con la normativa comunitaria in
tema di aiuti di Stato. Il Bundesverwaltungsgericht (Corte suprema in
materia amministrativa) ha chiesto alla Corte di giustizia di pronunciarsi
sulla natura di tali sovvenzioni. La Altmark e la Nvga hanno presentato i
loro argomenti alla Corte in una prima udienza svoltasi verso la fine del
2001. Tuttavia, tenuto conto dell'importanza del problema, la Corte ha
deciso di fissare una seconda udienza, invitando tutti gli Stati membri, il
Consiglio e la Commissione ad esporre i rispettivi punti di vista.
L'avvocato generale Léger presenta ha presentato le sue nuove conclusioni
in questa causa Il parere dell'avvocato generale non vincola la Corte. Gli
avvocati generali hanno il compito di proporre alla Corte, in piena
indipendenza, una soluzione giuridica della causa di cui sono incaricati.
L'avvocato generale è del parere che il finanziamento statale dei servizi
pubblici costituisca un aiuto ai sensi del Trattato e sia perciò di regola
soggetto al meccanismo comunitario di controllo degli aiuti. Ciò significa
che, in linea di principio, gli Stati membri devono comunicare alla
Commissione i loro progetti di finanziamento e non possono dare esecuzione a
tali progetti senza la previa autorizzazione della Commissione. In udienza,
taluni Stati membri hanno sostenuto che il meccanismo di controllo poteva
presentare dei rischi per il funzionamento dei servizi pubblici. Essi hanno
sottolineato che la procedura d'esame degli aiuti è relativamente lunga e
che, per alcuni tipi di servizi pubblici, sarebbe difficile attendere
l'autorizzazione della Commissione. L'avvocato generale, esaminando in modo
approfondito il suddetto argomento, spiega che il meccanismo di controllo
degli aiuti non è tale da perturbare il funzionamento dei servizi pubblici
per vari motivi. In primo luogo, egli ricorda che le regole del Trattato si
applicano soltanto agli aiuti versati ad enti che esercitano un' attività
economica. Di conseguenza, il finanziamento di taluni settori essenziali
dello Stato, quali i regimi obbligatori di previdenza sociale o l'istruzione
obbligatoria, non è soggetto, a suo parere, all'esame della Commissione. In
secondo luogo, egli rileva che, per i finanziamenti soggetti all'obbligo di
notifica, la Commissione deve procedere ad un esame preliminare dell'aiuto
entro due mesi dalla notifica. Se la Commissione non rispetta questo
termine, gli Stati membri possono dare esecuzione all'aiuto senza attendere
la sua autorizzazione. Inoltre, per le questioni particolarmente urgenti, il
Trattato prevede un obbligo di cooperazione leale tra la Commissione e gli
Stati membri, che dovrebbe consentire di trattare in via prioritaria tali
pratiche. In terzo luogo, egli sottolinea che la Commissione potrebbe
adottare un "regolamento di esenzione per categoria". Questo tipo
di regolamenti definisce le condizioni in cui determinate categorie di aiuti
devono essere considerate compatibili con il mercato comune. Gli aiuti
concessi in forza di tali regolamenti sono esentati dall'obbligo di
notifica. Di conseguenza, se la Commissione adottasse un regolamento di
questo genere, gli Stati membri potrebbero procedere al finanziamento dei
servizi pubblici senza attendere un'autorizzazione da parte sua. Considerato
quanto sopra, l'avvocato generale conclude che il meccanismo comunitario di
controllo degli aiuti (sia mediante decisioni individuali sia mediante
regolamenti di esenzione) non può nuocere né alla qualità né alla
continuità dei servizi pubblici negli Stati membri. I giudici della Corte
di giustizia delle CE cominciano ora a deliberare nella presente causa. La
sentenza sarà pronunciata in data ulteriore.
SECONDO UNO STUDIO, I FINANZIAMENTI
PUBBLICI ALLA R&S MOBILITANO LA SPESA DEL SETTORE PRIVATO
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Le imprese che ricevono il sostegno del
ministero tedesco dell'Istruzione e della Ricerca investono più di un euro
nelle attività di ricerca e sviluppo (R&S) per ogni euro ricevuto dal
ministero. Questo è uno dei risultati di uno studio dal titolo
"Sostegno pubblico alle attività di ricerca ed innovazione delle
imprese in Germania", realizzato dal Centro per la ricerca economica
europea per conto del succitato ministero. In Germania, un'impresa
industriale su sei riceve finanziamenti pubblici per le attività di ricerca
ed innovazione ed un terzo di queste imprese partecipa ai programmi
nazionali di ricerca. Lo studio ha evidenziato altresì che le imprese
beneficiarie di un aiuto finanziario possiedono un numero maggiore di
brevetti ed ottengono un successo notevolmente maggiore nel lancio dei
propri prodotti sul mercato. L'analisi ha interessato le imprese che hanno
ricevuto finanziamenti per progetti di ricerca di base e progetti ad alto
rischio. Essa ha permesso di rilevare che attualmente i progetti
collaborativi stanno ricevendo finanziamenti maggiori rispetto al passato.
Se vent'anni fa rappresentavano un'eccezione, ora tali progetti, costituiti
per quasi la metà da partnership pubblico-private, ricevono i due terzi dei
finanziamenti. In campi quali l'ingegneria di produzione, le tecnologie
dell'informazione e la ricerca sui materiali, praticamente tutti i progetti
sono realizzati su base collaborativa. Il ministero tedesco sta attualmente
finanziando circa 2.600 imprese con uno stanziamento di oltre 500 milioni di
euro. Il numero di imprese che beneficiano dei finanziamenti è più che
raddoppiato negli ultimi 10 anni, con le piccole e medie imprese che
rappresentano il 65 per cento delle società che hanno ottenuto di recente i
finanziamenti. Infolink: http://www.kmu-info.bmbf.de
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE
FAVOREVOLMENTE IL DIBATTITO SUI FINANZIAMENTI COMUNITARI ALLA RICERCA NEL
SETTORE DELLA DIFESA
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - La Commissione ha accolto favorevolmente i
commenti della Presidenza greca a sostegno del finanziamento comunitario dei
progetti di ricerca nel settore della difesa ed ha invitato a dibattere
ulteriormente la questione. Nikos Christodoulakis, ministro greco delle
Finanze, ha da ultimo auspicato la fine della politica comunitaria volta a
destinare i fondi per la ricerca esclusivamente ai progetti in campo civile.
Egli sostiene che le opportunità offerte dalla ricerca militare di creare
spin-off commerciali, sono fondamentali affinché l'Europa raggiunga
l'obiettivo di divenire l'economia più competitiva del mondo entro il 2010.
Un portavoce del commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha
espresso apprezzamento per i commenti del Ministro ed ha dichiarato che la
Commissione attende con ansia che la questione venga ulteriormente dibattuta
dagli Stati membri e dal Consiglio europeo. "Spesso vi è una linea
sottile fra la ricerca militare e l'utilizzo per scopi civili ed è
opportuno considerare l'impatto che le spin-off commerciali possono avere
sulla competitività", ha dichiarato il portavoce. Un valido esempio è
quello degli Stati Uniti, dove l'elevata spesa per la ricerca nel settore
della difesa continua a produrre un impatto evidente sull'economia
nazionale. In questa fase, la Commissione individua due possibili metodi per
includere nelle attività comunitarie la ricerca in materia di difesa. La
prima alternativa consisterebbe nella creazione di un'Agenzia europea per la
ricerca nel settore della difesa, sulla falsariga dell'Agenzia statunitense
Darpa (Defence Advanced Research Projects Agency - Agenzia per i progetti di
ricerca avanzata nel settore della difesa), che dovrebbe coordinare le
risorse ed assegnarle ai progetti comuni dell'UE. La seconda alternativa
possibile consisterebbe nella creazione di un nuovo programma comunitario di
ricerca, simile agli attuali programmi quadro di ricerca e sviluppo, ma
incentrato su questioni militari. Le risorse finanziarie per entrambi i
sistemi dovrebbero provenire da una nuova voce del bilancio dell'UE, oppure
da un meccanismo intergovernativo finanziato direttamente dagli Stati
membri. Il portavoce di Busquin ha sottolineato che non si prevede di
includere nell'attuale struttura dei programmi quadro di ricerca dell'UE i
progetti nel settore della difesa, ed ha affermato che la Commissione svolge
un ruolo di osservatrice nel dibattito. Qualsiasi forma di finanziamento
comunitario ai progetti nel settore della difesa potrebbe incontrare
l'opposizione di alcuni Stati membri, specialmente dei paesi militarmente
neutrali come l'Irlanda, la Svezia, l'Austria e la Finlandia.
STIPENDI PUBBLICI: APPLICAZIONE DELLA
FINANZIARIA 2003
Roma, 16 gennaio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che già sugli stipendi pubblici del mese di gennaio 2003 sono state
applicate le nuove aliquote Irpef, la no tax area e il nuovo sistema di
detrazioni introdotti dalla Finanziaria 2003. Il Ministero informa inoltre
che sul sito del Dipartimento dell'Amministrazione Generale del Personale www.tesoro.it/Dip/IV
è disponibile la "Guida sulla tassazione degli stipendi - anno
2003" che contiene informazioni di dettaglio.
ROMANELLI: "LA NOSTRA BANCA E'
OGGETTO DI UNA VERA PERSECUZIONE"
Milano, 16 gennaio 2003. "In queste ultime settimane la pressione
contro di noi si è fatta insostenibile. Si fanno pressioni sulla nostra
clientela affinché ritiri i propri depositi. Se la situazione non cambia
saremo costretti a sospendere l'attività con grave pregiudizio per i
dipendenti e per i risparmiatori." Questo è l'appello lanciato ieri a
Palazzo Mezzanotte - sede della Borsa italiana da Massimo Romanelli,
Presidente dell'omonima banca nel corso di una conferenza stampa convocata
per denunciare la gravissima situazione operativa in cui versa l'istituto.
E' infatti in corso un perdurante contenzioso con gli organi di vigilanza di
Bankitalia di Firenze che, pur in assenza di alcuna sentenza giudiziaria
contro la Banca Romanelli, mantengono atteggiamenti pregiudizialmente
ostili, tali da impedire il normale svolgimento dell'attività
dell'istituto. Tale contenzioso si è di fatto acuito nelle ultime settimane
con azioni dirette sulla clientela con la conseguenza di mettere paura fra i
depositanti ed a rischio l'attività. Contestualmente le altre banche con
cui l'istituto fiorentino opera normalmente da anni hanno ricevuto
indicazioni dall'Autorità di vigilanza a interrompere qualsiasi rapporto
con Banca Romanelli rendendo di fatto impossibile la normale operatività
bancaria. Per quanto riguarda le presunte carenze autorizzative da parte di
Banca d'Italia nei confronti di Banca Romanelli, l'istituto di credito
fiorentino tiene a precisare che ha ottenuto l'iscrizione al Registro delle
Imprese di Firenze previa omologa del Tribunale Civile di Firenze,
iscrizione confermata con due successive pronunce a proprio favore da parte
delle istituzioni giudiziarie (l'ultima in ordine di tempo del 16 gennaio
2002) e che lo scorso 8 aprile ha iniziato la propria attività bancaria
dandone regolare comunicazione alla Banca d'Italia nonché alla Procura
della Repubblica. "Circa il provvedimento di cancellazione dall'albo
degli intermediari finanziari emesso dal Ministero del tesoro nei confronti
di Romanelli Finanziaria commenta Massimo Romanelli, Presidente della Banca
Romanelli - abbiamo deciso di interporre immediato ricorso. Le motivazioni
addotte nel provvedimento sono inesistenti. Abbiamo subìto in passato
talune citazioni in giudizio da parte di clienti, ma i tribunali ci hanno
sempre dato pienamente ragione. " "Abbiamo sempre operato come
banca alla luce del sole continua Romanelli. Abbiamo sollecitato invano più
volte una parola definitiva sulla vicenda da parte della Magistratura e ci
auguriamo che l'indagine in corso presso il Tribunale di Genova nonché
l'iniziativa della Procura di Firenze che porterà ad un dibattimento
fissato per il prossimo 7 febbraio 2003 confermino il nostro pieno diritto
ad operare." "Anche le attività sportive della famiglia Romanelli
Massimo è presidente dell'omonima squadra di volley femminile che milita
con successo in A1 e Presidente della Rondinella, la seconda squadra di
calcio di Firenze sono messe a grave pregiudizio dalla situazione che si è
creata. "Se non ci sono fatti nuovi, dovremo sospendere anche l'attività
agonistica perché la squadra si regge quasi esclusivamente sulla
sponsorizzazione della banca. Così sostiene Romanelli Firenze perderà
anche l'ultima squadra sportiva che tiene alto il blasone della città in un
campionato di serie A in una disciplina largamente seguita dal
pubblico".
IL NUOVO SISTEMA DEI PAGAMENTI INTERBANCARI IN ROMANIA
Milano, 16 gennaio 2003 - La Romania sta attraversando una importante fase
di sviluppo in tutti i settori della vita economica. L'obiettivo di entrare
nell'Unione Europea, previsto per il 2007, sta accelerando notevolmente i
processi di riforma nel settori finanziario e tecnologico. Il Paese deve
soddisfare nei tempi prestabiliti gli standard minimi previsti dai parametri
europei. Una delle condizioni fondamentali imposte da Bruxelles è la
modernizzazione dei sistemi di pagamento nazionali: la loro importanza,
insieme ai sistemi di pagamento delle borse, è decisiva nelle economie
moderne. Le banche centrali, oltre alla funzione di indirizzo nelle
politiche monetarie, hanno un interesse diretto nella gestione di tutte le
operazioni di pagamento la cui efficienza e sicurezza sono condizione
necessaria per tutelare tutti i rapporti economici. Inoltre, le
infrastrutture di base per i pagamenti degli scambi azionari è decisiva per
il corretto funzionamento dei mercati finanziari. Come spiega Wim Duisemberg,
Presidente della Banca Centrale Europea, "lo sviluppo di infrastrutture
moderne, sicure ed efficienti per i mercati, è condizione prioritaria per
l'accesso all'Unione. Il sistema dei pagamenti interbancari, insieme agli
altri meccanismi di funzionamento dei mercati finanziari, rappresenta
un'esigenza ineludibile per l'economia, per lo sviluppo di un mercato
finanziario sicuro ed efficiente e per la piena e omogenea integrazione nel
Mercato Unico europeo" (Blue Book. Payment
and securities settlemet systems in accession countries, a cura della
European Central Bank, agosto 2002). L'introduzione di una moderna
struttura dei pagamenti interbancari è necessaria anche in vista
dell'introduzione dell'Euro, che in Romania dovrebbe cominciare a circolare
dal 2009. Il sistema attuale dei pagamenti è il risultato di un processo di
riforme avviato dal 1992, e culminato nel 2001 con la realizzazione di una
nuova cornice giuridica determinata dalle ultime leggi bancarie (che, tra
l'altro, hanno investito la Banca Nazionale Romena dell'autorità di
controllo dei sistemi di pagamento). Il sistema bancario è composto da 36
banche rumene e 8 banche estere. Per quanto riguarda il mercato azionario,
esistono solo la Borsa di Bucarest e il Rasdaq (Romanian Association of
Securities Dealers Automated Quotation system). Nel 2000, è stata creata
Transfond, azienda nazionale per il trasferimento dei fondi e per i
pagamenti (settlement), che annovera tra i soci la Banca Nazionale Romena,
con una quota del 33,33 %, e altre 28 banche per il restante 66, 67%.
Transfond, operativa dal 2001, ha l'importante obiettivo di implementare e
di rendere funzionale il nuovo sistema elettronico di pagamenti
interbancari. I sistemi attuali, infatti, oltre a non essere compatibili con
la rete europea, mancano di alcune componenti essenziali, come il sistema
dei pagamenti di importo rilevante (Rtgs, Real Time Gross Settlement) o il
sistema per la gestione della compensazione dei pagamenti al dettaglio (Ach,
Automated Clearing House).
SIA SI
AGGIUDICA LA GARA PER LA REALIZZAZIONE IN ROMANIA DEL SISTEMA INTERBANCARIO
DEI PAGAMENTI UN PASSO DECISIVO NEL CAMMINO DI BUCAREST VERSO L'UNIONE
EUROPEA
Milano/Bucarest, 16 gennaio 2003 - Sia Società Interbancaria per
l'Automazione è stata scelta per creare e sviluppare il sistema
interbancario dei pagamenti della Romania, condizione indispensabile per
l'ingresso del Paese nell'Unione Europea, previsto per il 2007. La commessa
- del valore complessivo di 7,2 milioni di Euro - è interamente finanziata
dal Phare, il programma dell'Unione Europea che mira a sostenere il processo
di consolidamento della democrazia nei paesi dell'Europa centro-orientale.
Lo sviluppo di infrastrutture di mercato moderne, solide e funzionali
risponde alle esigenze dell'economia dell'Europa orientale, in quanto
facilita lo sviluppo di un mercato finanziario sicuro ed efficace e ne
permette l'integrazione all'interno del mercato unico. L'enfasi sui sistemi
di pagamento ha una duplice ragione: da una parte, garantire che le
infrastrutture dei sistemi di clearing e settlement di titoli e pagamenti
siano abbastanza robuste da evitare, in caso di problemi, rischi di sistema
e possibili effetti di contagio a livello europeo. Dall'altra, assicurare
che le infrastrutture domestiche di tali paesi siano funzionali in modo da
permettere ai partecipanti locali di competere a livello europeo. Sia è a
capo di una associazione di imprese che include Elsag, Bogaert &
Vandemeulebroeke, Montran, MonteTitoli, Actalis, David & Baias. Lo
sviluppo del progetto impegnerà una quarantina di professionisti nei
prossimi due anni. Il sistema sarà creato secondo i requisiti necessari per
l'adozione dell'euro, prevista verso il 2009 - 2010. Lo sviluppo e
implementazione del sistema interbancario dei pagamenti da parte di Sia
prevede la realizzazione di quattro componenti fondamentali: il sistema dei
pagamenti all'ingrosso (Rtgs: Real Time Gross settlement System; una Ach (Automated
Clearing House; il sistema di clearing e settlement dei titoli di stato a (Gsrs:
Government Securities Registration and Settlement system); un sito di
disaster recovery. Sia è stata scelta per guidare questo progetto a seguito
di una gara internazionale che ha visto partecipare le principali società
europee. Le ragioni della scelta di SIA si possono ritrovare nei suoi 25
anni di esperienza nel settore dei sistemi di pagamento, nel corso dei quali
Sia ha creato, realizzato e attualmente gestisce l'infrastruttura del
sistema italiano dei pagamenti. A questo si aggiunge la gestione delle
piattaforme di clearing e settlement per conto di Banca d'Italia e di tutte
le banche italiane. Sia è stata recentemente scelta da Eba (Euro Banking
Association) per creare Step2, il nuovo servizio di Eba che automatizzerà i
pagamenti interbancari al dettaglio in euro all'interno dei paesi
dell'Unione Europea. Il progetto del sistema interbancario dei pagamenti
rumeno è importante non solo per Sia come impresa ma anche per il Paese
Italia: attualmente, infatti, oltre 18.000 imprese italiane operano in
Romania. Un efficace sistema di pagamenti è fondamentale per l'ingresso
della Romania nell'Unione Europea, in quanto consentirà alle banche e alle
imprese, a livello sia nazionale sia internazionale, di garantire
transazioni sicure, riservate ed efficaci, in linea con gli standard del
resto dell'Unione Europea. Caratteristiche del progetto Il futuro Sistema
dei Pagamenti rumeno contribuirà allo sviluppo della locale economia nel
suo complesso e, nello specifico, del settore bancario attraverso una
maggiore fluidità dei pagamenti e la riduzione dei tempi di processo del
pagamento e dei costi annessi. Il futuro sistema sarà completamente in
linea con i requisiti e gli standard europei relativi ai sistemi di
pagamento. Il risultato previsto del progetto finanziato dal Phare è un
sistema standard, basato su tecnologie standard. Un ruolo chiave
nell'implementazione del sistema dei pagamenti sarà rivestito da TransFonD,
società per azioni con esperienza nel settore bancario che vanta tra i
propri azionisti la Banca Nazionale della Romania (Nbr)) e alcune banche
commerciali. Sarà TransFonD a garantire la gestione tecnica del sistema
interbancario dei pagamenti. La Banca Centrale della Romania assicurerà poi
la supervisione del sistema dei pagamenti. Sia fornirà una suite di
applicazioni di pagamento (Rtgs, Ach, Government Securities Registry) a Nbr/TransFonD.
Il sistema di Sia è formato da sottosistemi basate sulle più recenti
tecnologie, ovvero: Metodi di sviluppo Object-Oriented; Conformità col
modello Java( Enterprise (J2Ee); Supporto di una architettura Open System;
Hardware-independent; Indipendenza dal sistema operativo; Supporto di tutti
i tipi di database relazionale; Integrabile con le più recenti tecnologie
di sicurezza Pki conformi alle direttive EU; Standard elevatissimi di
scalabilità e di stabilità La suite di applicazioni di pagamento Sia gira
perfettamente su qualsiasi versione di Unix. L'approccio slegato
dall'hardware di Sia si rivela soluzione tecnica ottimale, in grado di
assicurare a Nbr e TransFonD la minimizzazione del Tco (Total Cost of
Ownership) nei prossimi cinque anni.
UNISYS E AURUM
TECHNOLOGY INSIEME PER OFFRIRE AGLI ISTITUTI FINANZIARI UNA SOLUZIONE DI
CHANNEL MANAGEMENT SU BASE WEB LA SOLUZIONE CONSENTE ALLE BANCHE DI RENDERE
RAPIDAMENTE DISPONIBILI NUOVI PRODOTTI E SERVIZI
Milano, 16 gennaio 2003 - Unisys Corporation e Aurum Technology hanno
siglato un accordo per la commercializzazione di una soluzione di channel
management su base browser. Questa soluzione fornirà agli istituti
finanziari uno strumento efficace per accelerare l'elaborazione delle
operazioni, le vendite integrate e la funzionalità di customer relationship
management (Crm); permetterà, inoltre, di velocizzare l'entrata sul mercato
di nuovi prodotti e servizi. L'accordo prevede che Unisys e Aurum
collaborino per sviluppare una soluzione su base Web per le piattaforme di
banking della suite Aurum, tra cui Aurum Banking System e Miser Aurum sarà
il canale di distribuzione per Unisys e offrirà ai suoi clienti una
soluzione su base browser personalizzata per integrare le principali
piattaforme di elaborazione dati e creare così una potente applicazione
front-end e multi-channel. Insieme le due aziende proporranno questa
soluzione a clienti e prospect. "Sia Unisys che Aurum hanno grande
esperienza nel settore finanziario. Le nostre competenze in materia di
soluzioni di business e Systems Integration, e l'esperienza di Aurum nelle
applicazioni di customer information e back-end, formano la combinazione
vincente per gli istituti finanziari alla ricerca di una nuova soluzione di
channel delivery su base web - ha dichiarato Mark Melillo, Vice President
Global Financial Services di Unisys - Siamo entusiasti di aver firmato una
partnership che assicurerà ad Aurum un sostanziale vantaggio competitivo
sul mercato e a Unisys un importante canale di distribuzione". Con
questa nuova soluzione, le banche potranno utilizzare e aggiornare l'intera
rete della filiale da un'unica piattaforma. L'aggiornamento dei software, le
informazioni sui nuovi prodotti e altri dati possono essere distribuiti
immediatamente tramite la rete, senza richiedere assistenza per ogni
workstation. L'applicazione propone agli istituti finanziari uno strumento
economico per implementare un ambiente multi-channel con un forte workflow,
introdurre funzioni di vendita e di Crm che permettono al front office di
accedere facilmente ai dati sulle operazioni e sui clienti, e ottenere altre
informazioni per sviluppare opportunità di cross-selling per prodotti e
servizi. Nello stesso tempo, a questa soluzione completa si aggiungono
operazioni di back-office che ottimizzano le attività amministrative della
banca. "I clienti che fanno registrare i migliori risultati,
soprattutto nell'ambito delle società cooperative di credito, e i prospect,
che stanno valutando la possibilità di cambiare fornitore, sono concordi
nel richiedere e riconoscere l'importanza di una soluzione tecnologica di
channel management. Ritengono, infatti, che questa soluzione potrà aiutarli
ad accelerare il passaggio culturale da un ambiente orientato alla
transazione a uno guidato dalle vendite - ha affermato Paul Duckham,
Executive Vice President e Chief Operating Officer di Aurum Technology -
Abbiamo valutato le alternative attualmente disponibili, e abbiamo
selezionato la soluzione su base browser offerta da Unisys, in virtù del
suo impegno a livello nazionale e internazionale, la sua esperienza nel
settore dell'automazione, e le solide capacità di gestione della rete e del
software integrate nel prodotto". La soluzione di channel management su
base browser offre inoltre un altro vantaggio: il suo host può essere un
terzo application service provider (Asp). In questo modo si dà all'istituto
finanziario la possibilità di scegliere se commissionare a terzi l'intera
gestione del network per ottimizzare e ridurre i costi associati alla
gestione della rete della filiale e alla strategia per la prevenzione dei
danni al sistema informatico in situazioni di contingenza. Questo accordo
rafforza il rapporto che lega da anni le due società. Nell'ambiente delle
applicazioni per host, i prodotti Miser di Aurum Technology girano sugli
Enterprise server ClearPath di Unisys e permettono agli istituti finanziari
di aggiungere alle funzioni avanzate di elaborazione la produttività utente
e la connettività aperta, necessarie per ottimizzare le transazioni.
Inoltre, la famiglia di processori ad alta velocità Ndp di Unisys, è
utilizzata in modo intensivo nelle reti Aurum che gestiscono le funzioni di
pagamento a livello nazionale. La nuova piattaforma di channel management su
base Web offre sia ad Aurum che a Unisys una soluzione più completa e
concorrenziale, garantendo inoltre, agli istituti finanziari una certa
flessibilità che consente loro di servire al meglio i propri clienti.
Infolink: www.aurumtechnology.com
LINEA DI
CREDITO DI EURO 74 MILIONI A FACTORIT SPA, SOCIETÀ DELLE BANCHE
POPOLARI
Verona, 16 gennaio 2003 - Factorit Spa, società di factoring delle Banche
Popolari, annuncia di aver sottoscritto un importante contratto di
finanziamento, di durata pari a 18 mesi meno un giorno, per un importo
globale pari a Euro 74 milioni. Arranger dell'operazione che ha visto la
partecipazione di ben 14 banche è stata Banca Aletti (Private &
Investment Bank del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara). Oltre alla
Banca Popolare Commercio e Industria, co-arranger e banca capofila, il pool
vede la presenza del Banco Popolare di Verona e Novara, della Banca Popolare
del Lazio, del San Paolo IMI, della Banca Regionale Europea, della Banca di
Legnano, della Banca Popolare di Luino e di Varese, della Banca Popolare di
Bari, della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, della Banca Popolare
Pugliese, della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, della Banca
Mediolanum, del Banco di Sardegna e della Cassa di Risparmio di Alessandria.
Presente sul mercato da oltre vent'anni, Factorit Spa si rivolge alle
aziende, che operano a livello nazionale e internazionale, con un insieme di
servizi base quali la valutazione dei debitori, la gestione, la garanzia e
lo smobilizzo dei crediti. Questi servizi possono essere forniti
singolarmente o in più combinazioni dando origine alla gamma di prodotti
Factorit. Trasversalmente ai prodotti si inserisce il servizio Web Factoring,
che agevola l'interscambio di dati e informazioni tra Factorit e i clienti.
L'approccio, risultato vincente nel tempo, ha consentito a Factorit di
collocarsi stabilmente tra le società protagoniste nel mercato del
factoring anche in virtù di una notevole forza derivante da una rete che
vanta oltre 4.000 sportelli facenti capo alle banche popolari azioniste,
un'articolazione territoriale diretta composta da uffici commerciali nelle
città di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pordenone, Roma,
Torino, oltre a 110 corrispondenti esteri, collegati in via telematica,
presenti in 44 Paesi. Le previsioni di chiusura per l'esercizio 2002
mostrano un rilevante incremento del turnover pari a Euro 10.131 milioni
(+13,06 rispetto al 2001) e dei margini di intermediazione complessivi pari
a Euro 50,9 milioni (+12,01% rispetto al 2001).
OFFERTA
PUBBLICA DI ACQUISTO SU AZIONI ORDINARIE E OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI IN
AZIONI ORDINARIE INTERBANCA S.P.A.
Padova, 16 gennaio 2003 - Come già anticipato il 13 e 14 novembre 2002, la
Banca Antonveneta S.p.A. ("Bapv") nella seduta consiliare del 13
novembre 2002 ha deliberato, nell'ambito di un progetto di riorganizzazione
del Gruppo, di procedere al lancio di una Offerta Pubblica di Acquisto
volontaria ai sensi dell'articolo 102 del Testo Unico, finalizzata
all'acquisto dell'intero capitale sociale della controllata Interbanca
S.p.A. ("IB") e della totalità delle obbligazioni convertibili in
azioni ordinarie Interbanca emesse sia da Bapv che da IB. L'Offerta è
relativa ai seguenti strumenti finanziari in possesso di soggetti terzi
diversi dall'Offerente e dall'Emittente: n. 18.547.434 azioni ordinarie
Interbanca godimento 1.1.2002, codice Isin It 000064946, del valore nominale
di Euro 3,00 cadauna, rappresentanti il 36,503% del capitale sociale
dell'Emittente (le "Azioni Godimento 1.1.2002"); n. 579.013
obbligazioni convertibili emesse da Interbanca relative al "Prestito
Obbligazionario Interbanca S.p.A. 2,50% 2001-2011 subordinato ibrido
convertibile in azioni ordinarie proprie - codice Isin It 0003072086"
(le "Obbligazioni Interbanca" e il "Prestito IB") pari
al 5,84% del Prestito IB, rappresentanti n. 579.013 azioni di compendio,
pari all'1,14% del capitale sociale dell'Emittente; n. 10.910 obbligazioni
convertibili emesse da Banca Antonveneta S.p.A. relative al "Prestito
Obbligazionario Banca Antoniana Popolare Veneta S.c.p.ar.l. 3,75% 2000-2005
convertibile in azioni ordinarie Interbanca S.p.A. - codice Isin It
0001476156" (le "Obbligazioni BAPV" e il "Prestito Bapv")
pari al 81,66% del Prestito Bapv, rappresentanti n. 2.727.522 azioni di
compendio, pari al 5,368% del capitale sociale dell'Emittente;
(Complessivamente gli "Strumenti Finanziari"); fino a massime n.
3.287.763 azioni ordinarie Interbanca godimento 1.1.2003, codice Isin It
0003414031, eventualmente emesse a seguito dell'esercizio della facoltà di
conversione del Prestito IB e di quello Bapv (le "Azioni Godimento
1.1.2003"). L'Offerta consiste in una proposta irrevocabile che Bapv
rivolge, indistintamente e a parità di condizioni ai possessori dei
succitati strumenti finanziari; l'adesione all'Offerta è irrevocabile,
salva la possibilità di aderire ad offerte concorrenti, ai sensi dell'art.
44, comma 6 del Regolamento. La durata dell'Offerta è di 20 giorni di borsa
aperta, fatta salva la facoltà dell'Offerente di prorogare, secondo le
disposizioni vigenti, il medesimo periodo. Il periodo di adesione
all'Offerta , che verrà comunque concordato con la Borsa Italiana S.p.A.,
è stato individuato dal 17 febbraio al 14 marzo 2003, estremi inclusi. La
raccolta delle adesioni avverrà attraverso il sistema telematico, ai sensi
del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana
S.p.A. per le Azioni Godimento 1.1.2002 e per le Obbligazioni Interbanca.
Coloro che intendono aderire all'Offerta mediante adesioni telematiche
devono rivolgersi ai rispettivi intermediari per il conferimento dell'ordine
di vendita entro e non oltre il termine di durata dell'Offerta. Tutti gli
intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso la Monte
Titoli S.p.A. devono quindi far affluire le adesioni, direttamente o per il
tramite di un intermediario ammesso alle negoziazioni presso Borsa Italiana
S.p.A., come proposte di vendita al prezzo di Euro 20,50 e 130 su base
percentuale del nominale delle Obbligazioni Interbanca (pari a Euro 19,50
per Obbligazione). Per quanto riguarda i possessori delle Obbligazioni BAPV
e delle Azioni Godimento 1.1.2003 le adesioni dovranno avvenire tramite la
sottoscrizione dell'apposita scheda di adesione debitamente compilata in
ogni sua parte e sottoscritta. L'Offerta è irrevocabile, indipendentemente
dal quantitativo di strumenti finanziari apportati all'Offerta stessa. I
corrispettivi unitari offerti sono i seguenti: Euro 20,50 per ciascuna
Azione Godimento 1.1.2002; Euro 19,50 (130%) per ciascuna Obbligazione
Interbanca (corrispondente ad Euro 19,50 per ciascuna Azione Godimento
1.1.2003 assegnata in conversione, sulla base del rapporto di conversione di
1 azione Interbanca ogni 1 Obbligazione Interbanca); Euro 4.875,75 (118,20%)
per ciascuna Obbligazione Bapv (corrispondente ad Euro 19,50 per ciascuna
Azione Godimento 1.1.2003 assegnata in conversione, sulla base del rapporto
di conversione di 250 azioni Interbanca ogni 1 Obbligazione Bapv); Euro
19,50 per ciascuna Azione Godimento 1.1.2003; Il controvalore massimo
complessivo dell'Offerta è di Euro 444.341.901,75 La data di pagamento del
corrispettivo dell'Offerta è prevista per il 21 marzo 2003. In caso di
proroghe o modifiche dell'Offerta il pagamento avverrà il terzo giorno di
borsa aperta successivo al termine dell'Offerta. A garanzia delle
obbligazioni assunte con l'Offerta, l'offerente rende noto di aver
accantonato, in apposito deposito vincolato a gestione speciale presso la
controllata Antonveneta Abn Amro Bank S.p.A., conferendo alla stessa mandato
speciale a vendere, titoli del debito pubblico per un valore corrente di
mercato di oltre Euro 533 milioni, corrispondente al controvalore
complessivo dell'Opa, aumentato di circa il 19,9%. La presente Offerta viene
effettuata su base volontaria ai sensi degli artt. 102 e seguenti del Testo
Unico della Finanza ed è finalizzata ad acquisire la totalità del capitale
sociale di Interbanca S.p.A., la totalità delle Obbligazioni Interbanca e
delle Obbligazioni Bapv e comunque a creare le condizioni perché Borsa
Italiana S.p.A. possa assumere il provvedimento di revoca dalla quotazione
delle azioni Interbanca e delle Obbligazioni Interbanca. Il finanziamento
dell'operazione sarà effettuato mediante ricorso a mezzi propri. Qualora in
esito all'Offerta, l'Offerente venisse a detenere una partecipazione
superiore al 90% del capitale sociale dell'Emittente, ma non superiore al
98% del capitale sociale dello stesso, l'Offerente dichiara fin d'ora che
non ricostituirà il flottante ma promuoverà, ai sensi dell'art. 108 del
Testo Unico, l'offerta residuale avente ad oggetto le azioni Interbanca,
estendendola, su base volontaria ad altri Strumenti Finanziari eventualmente
in circolazione (l'"Offerta Residuale"). Nel caso in cui, in esito
all'Offerta o all'eventuale Offerta Residuale, l'Offerente venisse a
detenere una percentuale delle azioni con diritto di voto dell'Emittente
superiore al 98% del capitale sociale rappresentato da azioni con diritto di
voto, l'Offerente dichiara sin da ora la propria intenzione di avvalersi del
diritto di acquistare le azioni con diritto di voto residue, ai sensi e per
gli effetti di cui all'art. 111 del Testo Unico, entro quattro mesi dalla
data di pagamento dell'Offerta in esito alla quale è stata superata la
soglia del 98% (l'Offerta di cui al presente documento di Offerta o
l'eventuale Offerta Residuale). Si precisa che qualora la condizione di cui
sopra (conseguimento di una partecipazione nel capitale sociale
rappresentato da azioni con diritto di voto dell'Emittente superiore al
98%), presupposto per l'esercizio del diritto di acquisto ai sensi dell'art.
111 del Testo Unico, si verificasse in esito alla presente Offerta, il
diritto di acquisto sarà esercitato direttamente, senza aver prima promosso
l'Offerta Residuale. Qualora all'esito della presente Offerta o della
eventuale Offerta Residuale, le adesione alle stesse non consentano di
acquisire la totalità del capitale sociale di Interbanca, l'Offerente
valuterà l'opportunità di procedere alla fusione per incorporazione
dell'Emittente in Banca Antonveneta. Alla data odierna l'Offerente non ha
ancora adottato alcun atto formale in tal senso.
DAL 20 GENNAIO
AL VIA DUE NUOVI CONTRATTI IDEM STOCK FUTURES SUL MERCATO DEI DERIVATI DI
BORSA ITALIANA
Milano, 16 nnaio 2003 - Lunedì 20 gennaio 2003 cominceranno le negoziazioni
di due nuovi contratti futures su azioni sul mercato Idem di Borsa Italiana.
I due nuovi titoli che avranno un futures corrispondente saranno Generali e
STMicroelectronics mentre dallo scorso 22 luglio sono negoziati cinque
futures su Eni, Enel, Telecom Italia, Tim e Unicredito. La liquidità dei
nuovi contratti sarà garantita, come per gli altri, dalla presenza dei due
market maker, Caboto Intesa e Banca Nazionale del Lavoro, per i quali sono
previsti obblighi di quotazione continuativa. I contratti avranno scadenze
trimestrali (marzo, giugno, settembre e dicembre) e mensili e l'ultimo
giorno di negoziazione è stabilito al terzo venerdì del mese di scadenza.
Gli orari di negoziazione - dalle 9.15 alle 17.40 - sono gli stessi previsti
per gli altri contratti derivati. Dal 22 luglio 2002 -data dell'avvio delle
negoziazioni degli stock futures- al 30 dicembre 2002, sono stati conclusi
circa 60 mila contratti standard sui cinque strumenti in negoziazione. Il
futures su Tim è risultato il più scambiato (24.847 contratti standard),
seguito da Telecom Italia (10.897), Eni (10.463), Unicredito Italiano
(9.615) ed Enel (4.049). Gli stock futures sono contratti finanziari che
danno al compratore/venditore l'obbligo di comprare/vendere una quantità
determinata di un'attività finanziaria a un prezzo determinato e a una data
specifica; si differenziano dalle opzioni che offrono invece la possibilità
e non l'obbligo dì effettuare le medesime operazioni. Il valore del
contratto futures su azioni è dato dal prodotto tra il suo prezzo e il
numero di azioni sottostanti il singolo contratto. La relazione tra prezzo
dello stock futures e valore del titolo sottostante è di tipo diretto: al
variare del prezzo del titolo, quello dello stock futures varia nella stessa
direzione. II contratto futures su azioni prevede la consegna degli
strumenti finanziari sottostanti con prezzo di liquidazione pari al prezzo
di apertura dell'azione sottostante il giorno di scadenza. La presenza di
market maker ha il compito di fornire liquidità ai mercato mediante
l'esposizione in via continuativa di proposte in acquisto e in vendita. Le
posizioni assunte sono assicurate e liquidate dalla Cassa di Compensazione e
Garanzia del Gruppo Borsa Italiana. Tra i vantaggi offerti dagli stock
futures va ricordata la possibilità di prendere posizioni short su un
titolo azionario senza dover ricorrere al prestito titoli o senza liquidare
la propria posizione in azioni. Un altro vantaggio riguarda l'esborso
iniziale richiesto per operare che è pari a una percentuale del
controvalore dei contratto (margine iniziale); attraverso una disponibilità
limitata è dunque possibile assumere posizioni rilevanti sfruttando
l'effetto leva. Un'ulteriore caratteristica che rende di particolare
interesse questi strumenti è la riduzione dei costi di clearing, resa
possibile dall'integrazione dei margini dovuti alla Cassa di Compensazione e
Garanzia con quelli delle stock options aventi il medesimo sottostante. I
futures sulle azioni rappresentano un ampliamento della gamma di prodotti
derivati negoziabili sui mercati dl Borsa Italiana dove sono già trattati
il Fis -il futures sull'indice Mib3O-, il futures sull'indice Midex, il
minifib, le opzioni sull'indice e su singole azioni. L'avvio delle
negoziazioni su stock futures nel luglio 2002 è stato reso possibile
dall'introduzione della nuova piattaforma tecnologica CM C/ick, studiata
specificamente per il Mercato dei Derivati di Borsa Italiana, Sviluppata
dalla società svedese OM, è stata realizzata con la collaborazione di BR
Systems, società informatica controllata da Borsa Italiana.
LA FIERA DI
GENOVA TAGLIA IL TRAGUARDO DELLA SPA
Genova, 16 gennaio 2004 - Dal 13 gennaio l'Ente Autonomo Fiera
Internazionale di Genova si è trasformato in Fiera di Genova SpA. Nella
nuova società ha fatto il suo ingresso la Regione Liguria e il capitale
sociale, pari a Euro 13.013.699, a breve arriverà ad essere così
ripartito: 32% Comune di Genova, 27% Regione Liguria (tramite Filse-
Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico), 22% Provincia di Genova, 17%
Camera di Commercio Industria Artigianato e 2% Autorità Portuale.
Presidente del Consiglio di Amministrazione - composto da nove membri - è
stato nominato Franco Gattorno, imprenditore nel settore marittimo e dei
trasporti, amministratore delegato e direttore generale Roberto Urbani, già
segretario generale dell'Ente dal 1999.
CON
L'INCORPORAZIONE DELLA CONSOCIATA FINANZA E GESTIONE CONSODATA MARKETING
INTELLIGENCE SI RAFFORZA
Milano, 16 gennaio 2003 - Consodata Spa, società del gruppo Seat Pg
specializzata nei servizi per il marketing one-to-one, ha portato a
compimento la concentrazione in un'unica entità societaria - Consodata
Marketing Intelligence (Cmi)- di tutte le attività sistemistiche e di
servizio per l'analisi dei mercati e il geomarketing. E' infatti di questi
giorni l'integrazione in Cmi anche della consociata Finanza e Gestione, con
sede a Milano e specializzata nei servizi di geomarketing per le banche e le
società finanziarie. L'annuncio segue di pochi mesi la trasformazione di
Domino Research (leader nei sistemi di geomarketing, già presente nel
gruppo Seat dal 1999) in Cmi e il trasferimento alla stessa Cmi dei team di
marketing intelligence operanti in seno a Consodata Spa. Con
l'incorporazione di Finanza e Gestione, Cmi è ora il primo polo italiano
del settore, con sedi a Milano e Roma, oltre 4 milioni di Euro di ricavi e
capacità di servizio estese a tutti i principali settori d'utenza
(bancario, grande distribuzione, retail, beni di largo consumo ecc..).
"Cmi è ora il numero uno nel mercato dei servizi e dei sistemi di
marketing intelligence in Italia e ha varato programmi per tradurre questa
nuova forza in ancora maggiori capacità di servizio per la clientela - ha
commentato Paolo Cellini, Presidente di Cmi e Amministratore Delegato di
Consodata Spa. "Gli effetti sono già tangibili e presto saranno ancora
più consistenti in termini di nuove soluzioni e servizi per tutti i
principali mercati. - ha aggiunto Carlo Oldrini, Amministratore Delegato di
Cmi. - Basti pensare che ai nuovi sviluppi, e al mantenimento della
leadership nel geomarketing, Cmi indirizzerà investimenti pari a circa il
15 per cento dei ricavi."
AUTOSTRADE: CDA
VALUTA POSITIVAMENTE DOCUMENTO OPA
Roma, 16 gennaio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade si è
riunito in data odierna e ha valutato positivamente il documento di offerta
rimessole da Newco28. Per quanto concerne le considerazioni e le valutazioni
in merito alla detta offerta, nonchè tutti gli altri elementi informativi,
si rinvia al comunicato dell'emittente, che secondo la normativa vigente
verrà diffuso assieme al documento di offerta dell'Offerente
AUTOSTRADE:
APPROVATO BUDGET 2003: FORTE FOCUS SUGLI INVESTIMENTI (+75%)DELIBERATI
AUMENTO DI CAPITALE E ACQUISTO AZIONI PROPRIE SU PIANO STOCK OPTIONS
Roma, 16 gennaio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade,
riunitosi il 13 gennaio a Roma sotto la presidenza di Gian Maria Gros-Pietro,
ha approvato il Budget 2003 del Gruppo, caratterizzato da un forte focus
sugli investimenti e da un ulteriore miglioramento dei livelli di efficienza
sul fronte dei costi operativi. Il Budget registra l'inclusione, nel
perimetro di consolidamento, di Strada dei Parchi S.p.A, la società
costituita da Autostrade (60%) e Toto Costruzioni (40%) per la gestione
dell'A24/25 Si registra inoltre una maggiore incidenza, nei conti
consolidati, di Europpass (la società costituita da Autostrade in Austria
per la realizzazione e gestione del sistema di telepedaggio per i mezzi
pesanti), che nel 2002 ha concorso per soli sei mesi. Il Budget 2003 prevede
una positiva evoluzione dei principali indicatori economici e di redditività
gestionale del Gruppo: - il budget recepisce per il 2003 un incremento
tariffario per la Capogruppo dell'1,52%, riconosciuto dall'Anas il 23
dicembre 2002 in base ai parametri fissati dal price-cap. In materia di
aggiornamento tariffario, il CdA nel corso della riunione ha anche
analizzato gli eventi successivi al 23 dicembre e alla sigla dell'atto
aggiuntivo alla Convenzione in essere tra Autostrade e Anas. In particolare,
sulla base di quanto risulta, in data 27 dicembre 2002 il Cipe ha confermato
la validità della propria delibera del 20 dicembre 1996, che detta i
criteri di determinazione delle tariffe in base al meccanismo del price-cap;
non ha approvato i nuovi criteri che sono alla base dell'atto aggiuntivo
siglato il 23 dicembre 2002 da Autostrade e Anas; ha evidenziato che ogni
aggiornamento del sistema tariffario necessita di ulteriori approfondimenti
tecnici, sia per gli aspetti economici che per quelli giuridici; ha
riconosciuto la competenza diretta sulle tariffe del Ministero per le
Infrastrutture e i Trasporti. Tali elementi configurano una situazione di
incertezza sulla manovra tariffaria collegata all'atto aggiuntivo del 23
dicembre 2002 e sui nuovi investimenti ad esso associati - nel 2003 i ricavi
sono previsti in aumento del 7% (in tale ambito la componente principale
rimangono ovviamente i ricavi da pedaggio, che beneficiano di una crescita
del traffico stimata al 2% e del citato incremento tariffario dell'1,52% per
la Capogruppo); l'Ebitda è previsto in crescita del 7%; per l'utile netto
(quota della Capogruppo) è previsto un incremento del 12% - anche per il
2003 è previsto un cash flow superiore a 1 miliardo di Euro, a ulteriore
conferma della capacità del Gruppo a generare autofinanziamento. Per l'anno
2003 il Gruppo Autostrade prevede un forte impegno sul fronte degli
investimenti, con un volume complessivo di oltre 1 mld di Euro, superiore
del 75% rispetto a quanto previsto nel preconsuntivo 2002 (circa 570 mln di
Euro). Tra gli interventi di maggior rilievo della Capogruppo nel 2003, si
evidenziano: il potenziamento del tratto Bologna-Firenze-Incisa dell'A1
(oltre 215 mln di Euro); Galleria di Nazzano sul tratto Orte-Fiano dell'A1
(circa 14 mln di Euro); quarta corsia nel tratto Modena-Bologna dell'A1
(circa 28 milioni di Euro). Tra gli interventi delle altre concessionarie
del Gruppo, si segnalano in particolare:Torino-Savona (69 mln di Euro per il
miglioramento della sicurezza ); Autostrade Meridionali (37 mln di Euro per
il piano di ammodernamento dell'infrastruttura); Rav (51 mln di Euro per la
prosecuzione dei lavori del 2° tratto Morgex-Val Veny); Strada dei Parchi
(54 mln di Euro per l'avvio del programma di riqualificazione
dell'infrastruttura). Per quanto concerne gli altri investimenti, si
segnalano quelli relativi a Aree di Servizio, caselli e svincoli,
installazioni di tipo impiantistico, attuazione del piano sicurezza,
interventi di protezione acustica. Sul versante delle manutenzioni, il
Budget 2003 prevede una crescita significativa dei volumi di spesa (+8,8%) e
un ulteriore miglioramento dei livelli di efficienza, attraverso specifiche
azioni di standardizzazione e ottimizzazione degli interventi. Per le
pavimentazioni è previsto un aumento di circa il 12% delle superfici
trattate, con una crescita del 76% per quelle drenanti. Il Consiglio di
Amministrazione, per effetto dell'Opa annunciata da Newco28, ha deliberato
un ulteriore aumento di capitale sociale (oltre a quello già deliberato il
21 giugno 2002) al servizio dei diritti di opzione esercitabili in base al
Piano di Incentivazione Azionaria (stock option), fino a un massimo di
4.774.566 Euro, mediante emissione di 9.181.800 azioni ordinarie del valore
nominale di Euro 0,52 cadauna, da sottoscriversi e liberare verso il
pagamento di un prezzo per azione determinato sulla base di quanto previsto
nel regolamento del Piano di Incentivazione Azionaria. Il Cda ha inoltre
deliberato l'acquisto di tutte le azioni proprie, fino a un massimo di n.
5.490.000, necessarie a servire le opzioni di acquisto già attribuite agli
amministratori della Società e delle controllate beneficiari del Piano di
Incentivazione Azionaria, che saranno da questi effettivamente esercitate in
conformità alle disposizioni dello specifico Regolamento. Il Consiglio,
nella seduta odierna, ha anche approvato le linee guida del progetto di
riorganizzazione societaria del Gruppo, denominato Progetto Mediterraneo. Il
progetto tiene conto di alcuni processi di consolidamento in atto
nell'Europa mediterranea, che nel suo complesso rappresenta a livello
continentale il sistema più evoluto nel settore della mobilità
autostradale, e che negli ultimi anni è stato caratterizzato da un diffuso
processo di privatizzazione. A seguito della loro privatizzazione, i
maggiori operatori autostradali europei hanno recentemente implementato
importanti processi di riorganizzazione aziendale, per rendere più
efficiente e flessibile la loro struttura organizzativa e societaria, nonchè
per evidenziare chiaramente la perimetrazione dell'attività concessoria e
meglio identificare gli ambiti di intervento. Con il Progetto Mediterraneo,
il Gruppo Autostrade si propone di valorizzare il proprio know-how per
consolidare l'attuale posizione competitiva sul mercato italiano, dotandosi
di una struttura organizzativa flessibile, in linea con quella dei
principali operatori europei. L'operazione di riorganizzazione prevede che
Autostrade S.p.A. conferisca le proprie attività operative e le proprie
partecipazioni autostradali italiane in società di nuova costituzione,
trasformandosi di fatto in una holding di partecipazioni quotata. Al termine
dell'operazione, Autostrade controllerà al 100% una società concessionaria
operante nel comparto autostradale, che a sua volta deterrà le
partecipazioni nelle altre società del Gruppo operanti in regime di
concessione. La holding parteciperà direttamente nelle altre società del
Gruppo, anche di nuova costituzione, attive nello sviluppo internazionale,
nei parcheggi e nei servizi evoluti. La riorganizzazione societaria comporta
diversi benefici di natura industriale e strategica , tra i quali:
perimetrazione degli asset autostradali e appropriata allocazione degli
investimenti relativi alla Convenzione e alle altre attività autostradali
italiane,nonchè alle società di servizi ad esse correlati, separatamente
dagli investimenti in altre attività; possibilità, per quanto riguarda gli
investimenti al di fuori dell'attività concessoria, sia di stipulare
alleanze e joint-ventures ad hoc con società operanti in settori specifici
(logistica, parcheggi, telecomunicazioni, ecc), sia di assicurare uno
sviluppo pan-europeo delle attività di core-business, coinvolgendo diverse
tipologie di partner in funzione delle specifiche opportunità/necessità;
concentrazione di alcune attività tecnologiche (Infomobilità, Tower
Management, ecc.) in società operative dedicate.
ENERGIA
ELETTRICA DA IMPIANTI CIP 6: ASSEGNATI 1.000 MEGAWATT ALLE IMPRESE CHE
ACCETTANO INTERRUZIONI DELLA FORNITURA DI ELETTRICITA'
Roma, 16 gennaio 2003 - Il Gestore della rete ha concluso la prima delle
quattro gare previste nel mese di gennaio per l'assegnazione alle imprese
dell'energia Cip 6 (energia prodotta da impianti che utilizzano fonti
rinnovabili e assimilate) per l'anno 2003. Questa prima gara ha aggiudicato
complessivi 1.000 megawatt destinati alle società che accettano
interruzioni con preavviso della fornitura di elettricità. I 1.000 megawatt
disponibili sono stati aggiudicati, tramite procedura concorsuale, a 47
imprese. Sul sito internet del Gestore della rete, www.grtn.it è
disponibile l'elenco delle società aggiudicatrici e delle relative bande
assegnate.
IL GRUPPO
ARMANI ANNUNCIA I RISULTATI ECONOMICI PRELIMINARI PER L'ANNO 2002 CHE
EVIDENZIANO RICAVI CONSOLIDATI PARI A 1.300 MILIONI DI EURO CON UNA CRESCITA
MEDIA NEL CORSO DEGLI ULTIMI TRE ESERCIZI PARI AL 15%
Milano, 16 gennaio 2003 - Il Gruppo Armani ha diffuso ieri i risultati
preliminari relativi all'esercizio 2002, che mostrano ricavi consolidati in
crescita da 1.271 milioni di Euro a 1.300 milioni di Euro (+2,3%),
registrando una crescita media nel corso degli ultimi tre esercizi pari al
15%. Nel corso del 2002 il Gruppo Armani ha inoltre continuato il proprio
programma di investimenti destinando 80 milioni di Euro all'ulteriore
sviluppo del comparto industriale, al rinnovo ed espansione della rete
distributiva nonché all'ampliamento e diversificazione della gamma di
prodotti offerti. Negli ultimi tre anni il Gruppo Armani ha realizzato
investimenti per oltre 500 milioni di Euro facendo interamente ricorso
all'autofinanziamento. Giorgio Armani, Presidente e Amministratore Delegato
del Gruppo Armani ha dichiarato: "Nonostante il 2002 sia stato un anno
caratterizzato da una congiuntura economica e politica particolarmente
difficile, il Gruppo Armani ha ancora una volta conseguito risultati
soddisfacenti sia in termini di crescita del fatturato sia di redditività
anche grazie a un'accurata gestione e a un attento controllo dei costi. Con
una crescita media del 15% del fatturato negli ultimi tre anni, il Gruppo
Armani si conferma tra le realtà che hanno registrato un elevato tasso di
crescita nel settore dell'abbigliamento e dei beni di lusso. Al fine di
sfruttare al meglio la grande forza del marchio Armani, nel corso del 2002
è continuato il processo di integrazione verticale del Gruppo mediante un
programma di investimenti strategici per l'ampliamento della rete retail e
per l'acquisizione di nuove unità produttive pari a 80 milioni di Euro. Gli
investimenti del Gruppo nella rete retail sono continuati a ritmo sostenuto
con l'apertura di 30 nuovi negozi nelle città più strategiche a livello
mondiale, tra cui, a Hong Kong, l'Armani/Chater House, un nuovo negozio
multi-brand di 3.000 metri quadrati che segna l'inizio di un importante
programma di investimenti nel settore retail in Cina; sono inoltre stati
rinnovati 16 negozi già esistenti. Sul fronte industriale, sono state
completate due importanti acquisizioni: Deanna S.p.A. per la produzione di
maglieria di alta qualità, e Guardi S.p.A. che controlla quattro fabbriche
specializzate nella produzione di calzature, al fine di garantire la
crescita del Gruppo in questa strategica area di business. La relativa
attività di produzione e commercializzazione ha avuto inizio con le
collezioni primavera estate 2003. L'ampliamento delle linee di prodotto è
continuato nel 2002 con il lancio di due nuovi profumi, Armani Mania per
uomo e Sensi per donna e con il lancio della linea Emporio Armani Gioielli;
è aumentata la distribuzione della linea Armani Jeans in Giappone e negli
Stati Uniti; è proseguito lo sviluppo di Armani Casa nel mondo attraverso
l'apertura di sette nuovi negozi a Milano, Istanbul, Zurigo, Hong Kong,
Mosca, Marbella e Riyadh. Nel prossimo futuro il Gruppo renderà nota la
nuova strategia di produzione e distribuzione delle collezioni occhiali
Giorgio Armani e Emporio Armani, che garantiranno il mantenimento della
posizione di leadership dei marchi Armani in questa importante categoria di
prodotti. Nonostante la difficile situazione generale dell'economia e la
fase di incertezza politica, resto ottimista sul fatto che la strategia
estremamente disciplinata adottata dal Gruppo Armani - finalizzata a
garantire la sua crescita e prosperità nel lungo termine e che ha sempre
dato enfasi a un attento controllo dei costi - garantirà un 2003 positivo
caratterizzato da ricavi e redditività in crescita." Intense le
iniziative del 2002: il programma di espansione dell'esclusiva rete retail
continua con l'apertura di 30 nuovi negozi, incluse 4 boutiques Giorgio
Armani, 4 Armani Collezioni, 4 Emporio Armani, 3 Armani Jeans e 3 A/X Armani
Exchange; il programma di rinnovo dei punti vendita prosegue con 16 rinnovi;
il programma di espansione di Armani Casa continua con 7 nuovi negozi a
Milano, Istanbul, Zurigo, Hong Kong, Mosca, Marbella e Riyadh. Lancio anche
della linea Emporio Armani Gioielli a partire dalla collezione A/I 2002/3 e
lancio di due nuovi profumi Giorgio Armani: Armani Mania per uomo e Sensi
per donna. Acquisizione altresì di Deanna Spa, società di Reggio Emilia
specializzata nella produzione di maglieria (attualmente è in corso la
produzione della collezione P/E 2003) nonché acquisizione di Guardi che
controlla quattro fabbriche specializzate nella produzione di calzature.
Attualmente è in corso la produzione della collezione P/E 2003. E infine
annuncio di una nuova strategia di produzione e distribuzione delle
collezioni occhiali Giorgio Armani e Emporio Armani a partire dal 2003. Il
Gruppo Armani è tra le aziende di moda leader nel mondo. Il Gruppo disegna,
produce e distribuisce prodotti di moda, abiti, accessori, occhiali,
orologi, cosmetici, profumi, mobili e complementi d'arredo, con i seguenti
marchi: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Mani, Emporio Armani, Armani
Jeans, A/X Armani Exchange, Armani Junior e Armani Casa. L'esclusiva rete
distributiva del Gruppo comprende 57 boutiques Giorgio Armani, 12 negozi
Armani Collezioni, 115 Emporio Armani, 66 negozi A/X Armani Exchange, 10
Armani Jeans, 5 Armani Junior, 1 Giorgio Armani Accessori e 12 negozi Armani
Casa in 35 Paesi nel mondo.
LOTTO SPORT
ITALIA CORONA IL 2002 CON UN ALTRO SUCCESSO
Montebelluna (TV), 16 gennaio 2003 - Dopo i lusinghieri risultati ottenuti
nel 2000 e nel 2001, anche il 2002 è stato per Lotto Sport Italia un anno
di crescita. Negli ultimi dodici mesi l'azienda ha realizzato una crescita a
doppia cifra, un risultato eccellente ottenuto in una fase congiunturale
difficile. Andrea Tomat, Presidente e Direttore Generale di Lotto Sport
Italia, ha annunciato le cifre dettagliate di questo successo relazionando
al Consiglio di Amministrazione della Società che si è tenuto a metà
dicembre presso la sede di Montebelluna. "Le vendite lorde dirette
hanno registrato un incremento del 12,9% rispetto al 2001, mentre nello
stesso periodo il margine lordo è cresciuto del 20,1%. In aumento anche le
vendite realizzate indirettamente dai licenziatari che sono cresciute del
13,6%. Nel complesso i prodotti a marchio Lotto immessi sul mercato nel 2002
a livello mondiale ammontano a 245 milioni di Euro, con un incremento del
13,2% sullo scorso anno. Il fatturato complessivo si scompone in parti quasi
uguali tra calzature e abbigliamento: 47% del totale le calzature, 48%
l'abbigliamento e il rimanente 5% accessori. "Siamo molto soddisfatti
della crescita delle calzature, principale artefice del nostro successo nel
corso del 2002" afferma Tomat "Meno entusiasmanti i risultati
nell'abbigliamento sportivo che segnano nell'anno un andamento stagnante. Il
solo motivo di soddisfazione è legato al fatto che a fronte di un mercato
dell'abbigliamento sportivo che è sceso di oltre il 10%, la performance che
abbiamo prodotto ci ha aiutato ad incrementare le nostre quote ". Per
quanto riguarda le aree geografiche, positivi segnali dal sud Europa -
Francia e Spagna in testa; nell'Europa centrale significativo il successo
nel segmento del calcio e del calcetto in Germania. In generale in queste
discipline Lotto ha migliorato sensibilmente la propria posizione in tutti i
mercati europei, raggiungendo inoltre un risultato di eccellenza sul mercato
italiano: secondo le rilevazioni del panel consumatori di una delle più
importanti società di ricerca di mercato, a giugno 2002 l'azienda risultava
il primo brand con il 18% delle paia nel calcio ed il 22% nel calcetto.
"Stiamo lavorando alacremente da diverse stagioni sul prodotto e sul
posizionamento del marchio. I canali distributivi ci hanno dato fiducia e un
numero crescente di consumatori ha apprezzato le nostre linee. I
significativi investimenti in comunicazione - tra gli altri nel corso del
2002: nel calcio la Juventus, l'imponente presenza ai mondiali del Giappone
con Cafù, testimonial Lotto che ha alzato la Coppa del Mondo, numerosi
altri team e giocatori di rilievo in Italia ed all'estero, per proseguire
nel tennis con la partnership con Atp e Wimbledon - hanno supportato in
maniera eccellente i programmi aziendali di espansione, come d'altro canto
evidenziano i dati esposti." "Intravedo ulteriori importanti
margini di crescita per il marchio" ha evidenziato Tomat "da un
lato nell'aumento della presenza all'estero, dall'altro per l'ampliamento
delle linee di prodotto immesse nelle nazioni "mature": Italia,
Francia e Spagna". In questo senso i primi risultati commerciali in
termini di ordinativi raccolti per il 2003 confermano il perdurare del
trend: "La campagna estiva 2003 che si è da poco conclusa premia
ancora la strategia di Lotto con un +20,4% sul totale delle vendite.
L'estero cresce di oltre il 40% mentre in Italia gli ordinativi sono
superiori del 6% rispetto all'anno scorso. "Continuano i segnali
positivi attorno al marchio Lotto" commenta Tomat "un segno
inequivocabile dell'eccellente lavoro svolto dall'azienda, da un gruppo di
giovani molto motivati e preparati che ha saputo dare slancio e vitalità ad
uno dei marchi italiani di maggiore successo nel panorama mondiale dello
sport business."
SECONDO I
RISULTATI DI UN PROGETTO DELL'UE, È POSSIBILE MIGLIORARE I RACCOLTI
DIMINUENDO L'IRRIGAZIONE
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Grazie ai programmi di irrigazione recentemente
elaborati nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dall'UE, le
regioni aride dell'Europa meridionale potranno migliorare la qualità dei
raccolti riducendo l'acqua di irrigazione impiegata. Il progetto, dal titolo
"Indicatori biologici innovativi per un utilizzo più efficiente
dell'acqua e dell'azoto ed una migliore qualità dei raccolti degli alberi
da frutta" ha visto la partecipazione di scienziati provenienti da
quattro paesi mediterranei dell'UE e ha beneficiato di un bilancio totale di
727.500 euro stanziato nell'ambito del programma FAIR, facente parte del
quarto programma quadro. I partecipanti al progetto hanno affrontato il
problema del crescente fabbisogno idrico e dei periodi di siccità che
minacciano la sostenibilità dell'agricoltura irrigata in molte zone
dell'Europa meridionale. Il progetto si è concentrato in particolare sugli
alberi da frutta dall'impatto economico elevato (agrumi e olive), poiché è
stato osservato che questo tipo di colture risente maggiormente di una
gestione idrica inefficiente a causa dell'accumulo degli effetti negativi,
anno dopo anno. L'obiettivo del progetto, pertanto, è stato quello di
ottimizzare l'utilizzo dell'acqua e dei nutrienti, riducendone al minimo la
perdita, e migliorando la qualità della frutta. I sistemi di irrigazione
fino ad oggi utilizzati si sono rivelati incapaci di soddisfare le esigenze
dell'agricoltura irrigata, sulla quale incombe sempre più la necessità di
conservare l'acqua. Utilizzando dei sensori Tdf (Trunk Diameter Fluctuations)
altamente tecnologici, gli scienziati sono riusciti a misurare lo stato di
ritenzione idrica degli alberi da frutta. Tali informazioni, in seguito,
sono state inserite nel programma di irrigazione al fine di determinare la
quantità d'acqua necessaria per mantenere lo stato di salute dell'albero e
il livello del raccolto. I programmi di irrigazione hanno fornito risultati
sorprendenti: il consumo d'acqua è stato ridotto del 10-30 per cento senza
intaccare minimamente il raccolto. Anzi, si è osservato perfino un
significativo miglioramento della qualità della frutta. Gli scienziati
ritengono, infatti, che per mantenere la qualità della frutta gli alberi
non debbano essere irrigati al 100 per cento, ovvero fino al punto di
saturazione. I risultati di questo progetto, tuttavia, non si limitano alla
conservazione delle risorse idriche e al miglioramento della qualità della
frutta. Si è notata, infatti, una minore lisciviazione dell'azoto nel
suolo, importante fattore che potrebbe contribuire alla riduzione del
rischio di contaminazione della falda idrica. Attualmente è in corso la
divulgazione dei risultati del progetto alla comunità accademica e alle
autorità pubbliche competenti nelle regioni interessate, al fine di
promuovere pratiche agricole più efficienti. Infolink: http://dbs.cordis.lu/fep-cgi/srchidadb?action=d&session=&tb
l=en_offr&rcn=en_rcn:864&caller=offr_o_busi_en
HENKEL: IL 2002
ALL'INSEGNA DEL SOCIALE
Milano, 16 gennaio 2003 - Con la conclusione del 2002 il Gruppo Henkel
valuta i risultati delle proprie attività in campo sociale: nell'anno
appena trascorso, con il contributo del programma Mit, sono stati finanziati
complessivamente 261 progetti sociali che coinvolgono dipendenti e
pensionati del Gruppo Henkel, per un totale di 300.000 euro. Durante il 2002
Henkel ed i suoi dipendenti hanno soccorso le popolazioni colpite dalle
alluvioni in Germania, Repubblica Ceca ed Austria con aiuti finanziari,
personali e con donazioni di prodotti, per un totale di circa 2 milioni di
euro. Ancora oggi diversi dipendenti del Gruppo stanno prestando opera di
volontariato per ripulire e rimettere in sesto le zone colpite. L'impegno di
Henkel in attività sociali a largo raggio sia nel settore pubblico che in
quello privato dura ormai da molti anni ed è stato testimoniato nel tempo
da iniziative benefiche a favore di strutture scolastiche d'ogni genere e
grado, di istituti per gli anziani e di centri per la ricerca. Ciò è stato
possibile anche grazie alla partecipazione di gruppi di volontari sorti
spontaneamente all'interno della Società, la cui collaborazione cresce di
anno in anno. Tale impegno sociale fa parte del 'Programma Aziendale del
Buon Cittadino', che l'azienda definisce quale suo impegno generale nei
confronti della società che va al di là del suo ambito di esercizio di
attività economica. Dall'attività di volontariato dei dipendenti Henkel è
nato nel 1998, presso la sede di Düsseldorf, il programma Mit (Make an
Impact on Tomorrow), con lo scopo di promuovere attività sociali, culturali
e benefiche al di fuori dell'azienda ma con il sostegno e la supervisione
dell'azienda stessa. Attraverso il Mit, Henkel unisce le proprie donazioni
con l'impegno personale dei suoi dipendenti e pensionati, partecipa alle
loro attività e segue i loro suggerimenti, beneficiando della loro
esperienza e della loro conoscenza per definire la tipologia e le modalità
d'intervento (erogazione in denaro, donazione di prodotti, o, in alcuni
casi, concessione di permessi speciali da dedicare al volontariato). Per il
2002 il Gruppo Henkel ha messo a disposizione un milione di euro destinato
al finanziamento di 120 progetti internazionali di diversa natura (progetti
edilizi e di ristrutturazione, progetti nei settori scolastico, sanitario,
della cultura e del tempo libero). "La nostra visione di essere leader
con marchi e tecnologie che semplificano, migliorano e rendono più bella la
vita delle persone significa anche migliorare la vita dei bambini di questo
mondo," ha dichiarato Ulrich Lehner, Presidente e CEO del Gruppo Henkel.
A partire dallo scorso anno quando l'azienda, in occasione dei suoi 125
anni, ha finanziato 125 progetti rivolti all'infanzia in difficoltà, sono
state invitate a partecipare al programma tutte le sedi Henkel nel mondo.
Anche Henkel Italia partecipa al programma Mit 2002 con 10 progetti rivolti
ad associazioni Onlus che operano tutelando e migliorando le condizioni di
vita dei bambini. L'iniziativa ha richiesto la partecipazione attiva di
tutti i dipendenti che hanno liberamente presentato ad un Comitato di
Selezione, un progetto di finanziamento a sostegno di un'attività benefica
destinata ai bambini, in Italia o nel resto del Mondo. Ne sono stati
selezionati 10, successivamente sottoposti ed approvati dallo Steering
Committee di Dusseldorf. 4 di questi progetti riguardano associazioni che
operano direttamente sul territorio nazionale; le altre 6 associazioni
coinvolte operano in Africa, Bielorussia ed America Latina. A ciascuna delle
Associazioni no profit selezionate, in occasione della cerimonia di consegna
prevista il 16 dicembre 2002, sarà elargito un finanziamento pari a 10.000
euro da utilizzare per la realizzazione delle attività previste in sede di
presentazione. I progetti selezionati e le azioni programmate: Associazione
'Il Gabbiano' Via Leuciana, Km 10 + 400 - 03037 - Pontecorvo (Frosinone)
L'associazione ospita, con finalità di integrazione sociale, bambini che
presentano handicap. La somma sarà utilizzata per potenziare lo staff di
medici, psicologi e di personale specializzato. Centro Aiuto alla Vita P.zza
Libertà, 2 - 21047 - Saronno Offre assistenza a neonati e bambini con
famiglie in condizioni difficili. Con il contributo di 12.500 euro si
provvederà a tutte le necessità di 6 bambini, dalla nascita fino al
compimento del 18° mese. Associazione' La Famiglia: un'avventura' Via
Tonale, 33 - 21100 - Varese L'Associazione opera nel campo della solidarietà
e dell'istruzione. Il finanziamento permetterà di migliorare la strutture
interne con nuovi mobili ed apparecchiature informatiche. Caritas Decanale
Via Zucchi, 22/b - 20052 - Monza (Milano) Henkel in particolare finanzierà
il progetto 'Bimbi Insieme', finalizzato alla costruzione della Nursery
School destinata ad accogliere bambini stranieri tra i 9 ed i 36 medi. La
donazione servirà ad acquistare gli arredi per le aule. World Friends -
Amici del mondo Sede legale: via Antipatro, 7 - 00124 - Roma L'Associazione
con sede a Nairobi, in Kenya, offre ai bambini profughi la possibilità di
ricevere un'istruzione elementare. Con la somma messa a disposizione da
Henkel si potranno mandare a scuola 12 bambini Missionari Cappuccini
Piazzale Cimitero Maggiore, 5 - 20151 - Milano I Missinari Cappuccini
raccolgono fondi per curare una grave malattia molto diffusa in Costa
d'Avorio: l'ulcera Buluri. L'obiettivo indicato nel progetto è l'acquisto
di strumentazione medica da installare negli ospedali del paese africano.
Associazione Umanitaria pro Eritrea ed Etiopia Segreteria organizzativa: Via
Girolamo Santacroce, 10/c - 80129 - Napoli L'Associazione, con sede a
Napoli, raccoglie fondi per provvedere alle diverse necessità di un Centro
medico, dotato di un reparto pediatrico che sorge all'interno del Garbo
Village in Etiopia e propone l'acquisto di apparecchiature elettroniche
utili alla conservazione di farmaci e vaccini. Centro adozioni La Maloca
Segreteria: Via Ghiretti, 2 - 43100 - Parma L'Associazione opera in Colombia
e si occupa dell'adozione internazionale Obiettivo: realizzare nuovi
dormitori nell'Istituto di Suor Pia Angelica a Medellin, tenuto da suore
francescane Associazione Umanitaria Pais Via Gianini, 30 - 55016 - Porcari
(Lucca) L'associazione sostiene un istituto a 100 km da Chernobyl, nella
Repubblica Bielorussia, in cui sono ospitati bambini sordomuti. I fondi
permetteranno a 12 di loro una vacanza terapeutica di un mese in Toscana.
Coopi - Associazione di Cooperazione Internazionale Via de Lemene, 50 -
20151 - Milano È l'Associazione di Cooperazione internazionale onlus che in
Sierra Leone, a Sewafe, assiste madri sole ed i loro bambini. Con la
donazione verranno comprati alimenti, legna, farmaci.
RC AUTO: LA
CORTE DI CASSAZIONE DA RAGIONE AI CONSUMATORI! SI PREANNUNCIANO ADESSO
MILIONI DI CAUSE CONTRO LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE
Roma, 16 gennaio 2003 - Se il cartello danneggia il consumatore, questo va
risarcito. Così si è espressa la Corte di Cassazione accogliendo le tesi
sostenute da tempo dall'Intesa dei consumatori. Adoc, Adusbef, Codacons e
Federconsumatori esprimono grande soddisfazione: "Si tratta di una
delle più grandi vittorie dei consumatori italiani - commentano - che va a
favore di oltre 18 milioni di automobilisti che ora, grazie a questa
sentenza, potranno vedersi risarcire per le esose tariffe pagate alle avide
assicurazioni". Si preannunciano, fa sapere l'Intesa, milioni di cause
dinanzi al Giudice di Pace contro le compagnie multate dall'Antitrust. Solo
adesso si registrano oltre 700 sentenze favorevoli per gli automobilisti che
hanno fatto ricorso grazie alle istruzioni fornite dall'Intesa. Le 4
associazioni inoltre prevedono che oltre 100.000 ricorsi saranno presentati
solo in questi giorni grazie alla eco della favorevole sentenza della
Cassazione. Sul piano dell'inflazione, infine, l'Intesa fa sapere che la
proposta di alcune associazioni di far intervenire il Cipe è inattuabile
per il semplice fatto che lo stesso Cipe, da tempo, non dispone dei poteri e
delle funzioni che le stesse associazioni vorrebbero attribuirgli. L'unica
soluzione contro il caro-prezzi, per l'Intesa, resta quella di adottare
riforme strutturali per ridurre le tariffe, promuovere accordi con gli
esercenti e punire severamente chi intende fare il furbo sulle spalle dei
consumatori.
CONFCOMMERCIO
SU PREZZI AGRICOLI: AUMENTI CONSISTENTI ANCHE ALLA PRODUZIONE
Milano, 16 gennaio 2003 - Nel corso del 2002 gli aumenti dei prezzi al
dettaglio che si sono verificati in alcuni settori dei prodotti alimentari
di origine agricola sono derivati, in misura quasi esclusiva, dagli
andamenti registrati dai prezzi alla produzione: è quanto afferma in una
nota il Centro Studi di Confcommercio. Sulla base delle rilevazioni
effettuate proprio dall'Ismea - precisa la nota del Centro Studi - i prezzi
all'origine hanno segnalato, infatti, nel periodo gennaio-novembre 2002, un
incremento, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dell'8,1% per
la frutta e per gli agrumi, del 17% per gli ortaggi e del 14,2% per le
patate. I prezzi al consumo di questi prodotti, nello stesso arco di tempo,
sono aumentati, invece, del 9,1% per la frutta fresca e del 13,1% per gli
ortaggi freschi e le patate. Tali dati - conclude la nota - smentiscono le
affermazioni di chi sostiene che l'aumento dell'inflazione sia da imputarsi
esclusivamente a comportamenti speculativi del settore distributivo.
LUCA CASSIA
NUOVO CTO DI ROCKET JUMP S.P.A.
Varese, 16 gennaio 2003 - Nell'ottica di rinforzamento degli organici,
tipica dell'inizio del nuovo esercizio, l'azienda varesina ha previsto un
ampliamento del management con importanti figure del mondo dell'entertainement
elettronico note anche livello internazionale. Sarà Luca Cassia, che
attualmente ricopre il ruolo rappresentativo e prestigioso di Presidente del
Consiglio di Amministrazione di Rocket Jump S.p.A. il nuovo Cto (Chief
Technical Officer) della azienda varesina. A lui verrà affidato il
coordinamento del reparto tecnico, vero fulcro del concept aziendale. Con
questa nuova funzione, diventerà operativamente membro, a tutti gli
effetti, dell'unico vero progetto industriale dedicato al multiplayer game.
Per chi non conoscesse Luca Cassia, è importante evidenziare, che oltre ad
essere uno dei principali attori del panorama videoludico italiano ed
internazionale, rappresenta anche uno dei maggiori opinion leader nella
community dei Net.Gamer, con lo pseudonimo di "Adso da Melk".
Prima di occuparsi delle dinamiche e di creare nuovi modelli di business nel
settore del game entertainement, ha lavorato in Celomax ed Esprinet come
Business Unit Manager Helwett Packard e Web Marketing Manager. Tra le altre
esperienze professionali, è stato consulente per diverse grandi aziende
dell'Internet Communication ed ha collaborato con la Scuola di Direzione
Aziendale dell'Università Bocconi di Milano. Dal 1998 è co-fondatore e
socio di Ngi S.p.A, data che ha segnato il passaggio di Cassia dal mondo IT
classico al nuovo e stimolante mercato dell'enterteinement. Tra i diversi
riconoscimenti nazionali e internazionali che Luca Cassia ha ricevuto
possiamo citare il premio de "il Sole 24 ore" nel 1998 e il premio
"Best Innovator Award" a Parigi, sempre nello stesso anno. Agli
albori di Intern et come strumento B2B, gira l'Italia per Microsoft, per
alfabetizzare gli imprenditori sull'utilizzo del web. Anche in passato ha
riversato la sua passione per l'IT in servizi innovativi di Crm sviluppando
una Bbs ed uno dei primi Fax On Demand per l'azienda Delta srl (ora Opengate
S.p.A.) dove ha lavorato come Product Manager per Hp. "Ho voluto
cogliere una sfida stimolante, offerta dall'innovativo e unico progetto
industriale rivolto al multiplayer" dichiara Luca Cassia,
"apportando il mio know-how cercherò di contribuire insieme a tutto il
team Rocket Jump ad un ulteriore sviluppo e crescita dell'azienda".
"Se il 2002 è stato l'anno del contatto di Rocket Jump con il mercato,
il 2003 inizia con nuove prospettive: un bilancio 2002 molto vicino al
pareggio e l'arrivo di nuove figure fondamentali all'interno del nostro
organico, che conta già diversi professionisti" dichiara Michele
Iurillo CEO di Rocket Jump S.p.A. "Luca Cassia è un professionista
stimato ed un amico che ha scelto di condividere questa realtà insieme a
noi e siamo davvero entusiasti di poter contare sulla sua esperienza e sul
suo bagaglio tecnico/culturale di spicco nel mondo dell'enterteinement di
nuova generazione".
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