NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
16 GENNAIO 2003
pagina 4
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CONFERENZA
"INFOTECHPHARMA 2003"
Londra, 16
gennaio 2003 - Il gruppo di scienze della vita "Informa" ospiterà
a Londra, dal 10 al 13 febbraio, la conferenza "InfoTechPharma
2003". Si tratta di un convegno mondiale, unico nel suo genere, di
specialisti di tecnologie dell'informazione e professionisti della ricerca
che operano nei settori farmaceutico e biotecnologico. La manifestazione
delineerà la valutazione annuale definitiva dello stato dell'arte
dell'informatica in questo campo. Il programma della conferenza comprenderà
sessioni plenarie strategiche su argomenti quali la bioinformatica, la
progettazione di architetture, la gestione della conoscenza e l'e-learning.
Tra gli oratori presenti alla manifestazione figurano Roman Tirler della DG
Società dell'informazione della Commissione europea, Jeff Nick della
Advanced System Architecture ed il direttore generale dei Consigli delle
ricerche britannici John Taylor. La manifestazione comprenderà tra l'altro:
il primo convegno europeo sulla tecnologia Grid per la farmaceutica; quattro
seminari e corsi interattivi; discussioni di gruppo in materia di Systems
Biology e calcolo cooperativo numerose opportunità di collegamento in rete.
Infolink: http://www.infotechpharma.com/
FORUM "BIOTECH
E FINANZE"
Monaco, 16 gennaio 2003 - Europe Unlimited sta organizzando a Monaco
(Germania) per l'11 e 12 febbraio un forum dal titolo "Biotech e
finanze", rivolto ad imprese tecnologiche, investitori di capitali di
rischio e società di consulenza. La manifestazione sarà la quinta di una
serie di forum finalizzati a promuovere i contatti tra dirigenti d'azienda
ed imprenditori da un lato, professionisti dell'investimento ed istituzioni
finanziarie del settore biotecnologico dall'altro. Gli organizzatori del
forum selezioneranno 60 tra le più dinamiche società tecnologiche europee
non quotate per presentarle agli investitori durante la manifestazione,
sulla base del principio "primo arrivato, primo servito", a
condizione che le candidature delle imprese rispettino i requisiti di qualità
richiesti. La manifestazione comprenderà presentazioni e discorsi a cura di
rappresentanti della Commissione europea, della Banca europea per gli
investimenti e del ministero della Baviera per gli Affari economici, i
Trasporti e la Tecnologia. Inoltre le società selezionate forniranno brevi
illustrazioni delle loro qualità imprenditoriali e descrizioni delle loro
aziende. Per ulteriori informazioni e per iscriversi consultare il seguente
indirizzo web: http://www.e-unlimited.com/
SEMINARI BIOBIZ
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Biobiz sta organizzando una serie di workshop
di formazione in tutta Europa al fine di aiutare gli scienziati ad avviare
start-up nel settore delle biotecnologie. Biobiz è un'iniziativa
patrocinata da Eurobiobiz e dal programma "Qualità della vita"
della Commissione europea nell'ambito del quinto programma quadro (5PQ). Il
suo obiettivo è di incrementare il numero delle start-up di successo in
Europa, facilitando l'accesso degli scienziati ai capitali attraverso una
migliore pianificazione aziendale. Le date e le città dove si terranno i
workshop sono le seguenti: Berlino (D) 21-23 gennaio 2003; Parigi (F) 18-20
febbraio 2003; Varsavia (PL) 18-20 marzo 2003; Amburgo (D) 15-17 aprile
2003; Vienna (A) 20-22 maggio 2003. Sono invitati a partecipare i
ricercatori residenti degli Stati membri, degli Stati associati e dei paesi
candidati in possesso di un adeguato progetto di start-up nel settore
biotech. Infolink: http://www.eurobiobiz.com/index1.htm
I MEMBRI DI
EUROPABIO INCONTRANO I COMMISSARI PER DISCUTERE LA MORATORIA DE FACTO SUGLI
OGM
Bruxelles, 16 gennaio 2003 - Il 13 gennaio 2003, i membri di EuropaBio,
l'Associazione europea delle industrie biologiche, hanno incontrato il
commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström, per l'Agricoltura
Franz Fischler e per la Salute David Byrne, al fine di discutere l'attuale
moratoria de facto sui prodotti e i sottoprodotti geneticamente modificati
(GM). La moratoria de facto sui prodotti transgenici è stata imposta in
Europa nel 1999, come misura cautelativa nei confronti della
commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati. Durante la
riunione, i membri di EuropaBio hanno ribadito le loro preoccupazioni circa
il perdurare di queste pesanti limitazioni sui prodotti GM, sottolineando la
necessità di trovare un equilibrio fra gli interessi ambientali e quelli
dei consumatori, dell'industria e delle autorità. I Commissari hanno
affermato che le nuove iniziative legislative in materia di etichettatura e
tracciabilità dei prodotti geneticamente modificati, nonché le misure di
regolamentazione dei prodotti transgenici destinati all'alimentazione umana
e animale, dovrebbero preparare il terreno all'eliminazione della moratoria
de facto e consentire nuovamente agli Stati membri di autorizzare la
commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati. Tuttavia, secondo
i Commissari, per introdurre misure regolamentari di questo tipo, gli Stati
membri che si oppongono ai prodotti transgenici devono rivedere la loro
posizione. I Commissari, inoltre, hanno chiesto alle imprese di compiere
maggiori sforzi per informare il pubblico sui prodotti geneticamente
modificati, nonché di rivedere le richieste di commercializzazione degli Ogm
avanzate in passato, al fine di sottoporle ai governi nazionali. Ci si
augura che tali documenti contribuiscano alla definizione di una posizione
comune fra gli Stati membri sull'etichettatura e la tracciabilità degli Ogm.
La seconda lettura dei documenti al Parlamento europeo è prevista per la
fine dell'estate del 2003. Infolink: http://www.europabio.org/pages/index.asp
ACCORDO FINSIEL
- ORACLE PER LO SVILUPPO DEI SISTEMI CLINICI
Roma, 16 gennaio 2003 - Finsiel, la Business Unit Information Technology
Mercato di Telecom Italia che opera nei settori del software development,
della system integration e del consulting, ha sottoscritto con Oracle
Italia, filiale di Oracle Corporation, la principale societa' al mondo di
software per le imprese, un accordo per l'utilizzo e lo sviluppo di
applicazioni verticali sulla piattaforma innovativa Oracle Htb (Healthcare
Transaction Based). Finsiel, già Oracle Partner Network Member, sarà il
gruppo sul mercato italiano ad accedere alla Oracle Healthcare Partner
Initiative, con l'obiettivo di utilizzare la piattaforma Htb per contribuire
in modo sostanziale al ridisegno delle soluzioni per i sistemi clinici e
ospedalieri, che vanno ad affiancarsi ad importanti ambiti di collaborazione
per soluzioni a valore aggiunto sulle piattaforme Oracle, come Sistemi
Gestionali di Oracle E-Business Suite, Sistemi di Business Intelligence e di
Cooperazione Applicativa. L'accordo prevede la partecipazione di Oracle per
il supporto allo sviluppo delle soluzioni sulla piattaforma Oracle Htb.
Oracle Htb (Healthcare Transaction Based), parte della Oracle E-Business
Suite, e' la nuova piattaforma di sviluppo dei sistemi informativi per il
settore sanitario che, interamente basata su un'architettura tecnologica
aperta e su standard internazionali HL7, è in grado di integrare,
consolidare e gestire tutte le informazioni e i processi clinici,
amministrativi e finanziari in una logica trasversale rispetto all'intera
organizzazione sanitaria. Finsiel prevede, inoltre, percorsi finalizzati
alla formazione di circa 60 risorse che saranno specializzate sulle
tecnologie di Oracle come Oracle Certified Associate e Oracle Certified
Professional .L'accordo, che conferma la volontà ad avviare iniziative
industriali relative al consolidamento e allo sviluppo di competenze
tecnologiche su processi e soluzioni a valore aggiunto per i mercati della
Pubblica Amministrazione, delle imprese, delle banche e delle assicurazioni,
permetterà a Finsiel di posizionarsi sul mercato come vero e proprio
Business Solution Provider, facendone evolvere le attuali competenze sui
mercati verticali di riferimento. Oracle, invece, intende rafforzare la
propria presenza sul mercato della Sanità, considerato uno dei settori con
i maggiori margini di sviluppo a livello mondiale. Come risultato di questa
nuova collaborazione, le organizzazioni sanitarie potranno contare su una
innovativa piattaforma tecnologica basata su competenze e know how
riconosciuti dal mercato.
PAURA DEL
FARMACO COME DESTABILIZZANTE DI UNA SITUAZIONE MAGARI NEGATIVA, MA
PERSONALMENTE SENTITA INVECE COME 'SICURA'.
Milano, 16 gennaio 2003 - La persona sostanzialmente rigida, con una sua
struttura psichica ben determinata e in qualche modo con un ideale di
autosufficienza emotiva tende anche nelle situazioni peggiori a non voler
essere aiutata e tantomeno ad essere aiutata da un farmaco. Queste persone
hanno evidentemente una scarsa consapevolezza non solo di chi sono loro ma
anche genericamente di cosa è un essere umano: ne hanno un idea
volontarista, dura, aggressiva. A volte sono persone di gran pregio da un
punto di vista sociale e professionale, infatti il non perdere tempo a
chiedersi tanti perché è spesso un vantaggio pratico notevole, in persone
intuitive ed energiche; questo però diventa un grave danno quando viene
applicato a situazioni in cui invece l'introspezione e l'attenzione alla
complessità è essenziale al problem solving. Queste persone vanno convinte
parlando loro con decisione dell'efficacia dello psicofarmaco, della velocità
dei suoi effetti, della praticità del suo uso: essendo il loro mito la
efficienza, una visione pratica del problema è l'unica che sono disposti ad
accettare. Ancor più efficace è per loro l'immagine che il farmaco, bene
usato dia comunque "una marcia in più". Questa "marcia in più"
va intesa in modi diversi a seconda delle patologie: - per le patologie
psicotiche va chiaramente intesa come aiuto a tenere la mente sgombra da
pensieri inutili e nocivi, dal sovraffollarsi di immagini solo
apparentemente importanti ma distraenti dalla e distorcenti la realtà - per
la depressione va intesa come spinta ad agire e insieme come chiarificazione
dell'ideazione che viene così liberata da pensieri paralizzanti e
inconcludenti. A questi pazienti non bisogna dire (né per loro né per
persone a loro vicine) che lo psicofarmaco può attenuare il dolore perché
ritengono che "il dolore va sopportato" e la motivazione di tale
sollievo sarebbe quindi per loro pessima. La cosa più difficile per il
paziente è accettare se stesso con dolcezza e comprensione. Proiezione sul
farmaco di una paura generalizzata e confusa. In questo caso ci troviamo di
fronte a persone spaventate o gravemente ansiose. Da un loro punto di vista
cercano aiuto ma in realtà non sono in grado di accettarlo. Essendo in una
situazione di dolorosa confusione ogni cosa appare loro minacciosa o almeno
piena di incertezza e di terribili pericoli. Non riescono in alcun modo a
superare la loro patologia ma neppure riescono ad accettare senza angoscia
un aiuto oscuro e "misterioso" come lo psicofarmaco. Non è
comunque facile trattare simili persone ma bisogna per prima cosa parlare
loro a voce bassa, non aumentare la loro paura, evitare perfino movimenti
bruschi. Rassicurarle prima di tutto col nostro comportamento extraverbale,
è inutile con loro minacciarle, specie se sgridando "Se continuerà
così non potrà che peggiorare" o simili parole. Tutto ciò non potrà
che aumentare le loro sensazioni negative e render loro più difficile l'uso
dello psicofarmaco. Andrà poi loro dolcemente spiegato che la loro
confusione è certo forte, che lo psicofarmaco però potrà essere un
elemento di rassicurazione e di chiarezza se usato convenientemente. La cosa
difficile per questo paziente è uscire dal terrore e dalla confusione fino
al punto da non essere spaventato da qualsiasi cosa che gli si avvicini,
anche per aiutarlo . Proiezione sul farmaco di un vero delirio. Non è raro
anche in pazienti non gravemente psicotici ed è frequente in quelli
francamente psicotici che sul farmaco vi siano veri e propri deliri. Il più
comune è quello di 'veneficio': il farmaco viene visto come un veleno, a
volte senza collegamenti con altre idee a volte come parte di un piano
complesso contro il paziente. Meno frequente ma non rarissimo è invece il
delirio di sottrazione del farmaco: il paziente si sente in qualche modo
spinto verso la follia da persone vicine (parenti, infermieri) che non
vogliono ottemperare, per malignità, alle disposizioni del medico e lo
privano delle terapie necessarie o le modificano in modo distruttivo. In
ambedue i casi è necessario capire il meccanismo vero del delirio
(ricordiamoci sempre che il delirio è falso ma il dolore è vero) e in
qualche modo accoglierlo per portare, se possibile, il paziente ad una
accettazione equilibrata dello psicofarmaco dapprima all'interno della sua
ideazione alterata. Questi quattro esempi di situazioni psicologiche sono
appunto solo esempi che potranno poi essere ampliati nella discussione: sono
però da tenere presenti come schemi utili per avvicinarsi alla realtà del
complesso rapporto medico-paziente-famiglia-psicofarmaco. La malattia
psichiatrica da un punto di vista culturale ed emotivo. Fra le cose che
dobbiamo chiarire molto bene a noi stessi per essere aperti a comprendere la
malattia psichiatrica, il malato psichiatrico e lo psicofarmaco (tre cose
ben concatenate ma molto diverse fra loro) c'è prima di tutto il nostro
atteggiamento sia psicologico che culturale verso questi aspetti della
psichiatria. Per esempio basta lavorare un po' nelle scuole come psicologi
per sentirsi dire un sacco di volte, ad ogni minimo approccio psicologico:
"ma non sono mica matto!" come se un invito a conoscere se stessi
fosse una accusa (accusa?) di follia. Questa posizione prelude quanto meno
ad una totale incapacità di comprensione per la malattia psichiatrica e per
il disagio psichico degli altri, pronti a bollarli come qualcosa di
inaccettabile, sminuente e vergognoso. Nella multiforme varietà degli
esseri umani vi sono però anche posizioni culturali ed emotive totalmente
diverse, anche se sempre mitizzanti. Alcuni per esempio amano la malattia
psichiatrica perché vedono in essa una espressione di critica totale, una
specie di atteggiamento culturalmente ribelle ad ogni pastoia culturale e
sociale, a volte come una specie di espressione di libertà totale (un po'
come il matto di re Lear). E' vero che non di rado la follia è così:
spesso il malato o il disagiato psichico hanno intuizioni o osservazioni
critiche personali o sociali di eccezionale acutezza e profondità, a volte
da far invidia a un esperto, ma ciò non toglie che lei o lui stiano male
davvero. Così forse solo un bambino può dire che il re è nudo ma poi non
si può affidare ad un bimbo il governo dell'impero.
PERCHÉ QUESTO
CORSO: COSA SI SCRIVE E SI DICE SUGLI PSICOFARMACI
Milano, 16 gennaio 2003 - Possiamo anche facilmente renderci conto che le
problematiche dei pazienti (e a volte nostre e dei giornalisti) riguardo gli
psicofarmaci nascano da due ordini di situazioni individuali: culturali e/o
psicologiche. A) Come comprendere le situazioni culturali. Troviamo "in
circolazione" idee che vanno dall'estremo di chi vede nei progressi
della psicofarmacologia la soluzione di tutti i problemi umani all'estremo
di chi vede negli psicofarmaci invece la più grande minaccia per la libertà
e lo sviluppo della individualità umana. Per esempio, leggendo il notissimo
"Il male oscuro" non si può non notare che mentre molti
sostengono l'uso degli psicofarmaci come chiave materialista, altri lo
contrastano proprio per "controbattere" il materialismo. Unamuno
diceva che l'etimologia è l'anima della poesia: per ora noi potremmo
accontentarci che sia l'anima della chiarezza. Il concetto di psiche (Psyché)
è legato a quello di 'respiro' e ancora nell'Iliade rappresenta non
qualcosa di distinguibile dal corpo, ma un tutt'uno con esso quando è vivo:
psicosomatico per Omero non avrebbe avuto senso, indicando soma solo il
cadavere... La grande confusione nasce quando un po' alla volta la parola
psiche, assieme a quelle phren (che innanzitutto significò 'diaframma', il
muscolo che movimenta il fiato), thymòs (legata al concetto di 'agitarsi'),
noos (o nous, legata al concetto di 'vedere/osservare') cominciano a
mescolarsi e confondersi nell'uso comune e di vari autori. Parole che ora
ritroviamo in molte salse: phren in schizofrenico, in frenologia, in
frenetico, ma anche in nervo frenico (con ritorno al significato
etimologicamente originale); Thymòs ce lo ritroviamo in timolettico
["che deprime l'umore"], distimico ["d'umore
perturbato": ansioso/sovreccitato/depresso], ciclotimico
["ciclicamente euforico o malinconicamente depresso"] et cetera;
noos/nous lo ritroviamo nel noumeno kantiano ("la cosa pensata") e
nel prodotto 'nootropil'. Se uno quindi affrontando il problema culturale e
psicologico dei farmaci dell'umore/mente/psiche/animo/"anima" si
sente confuso, vuol dire che è solo in contatto con la realtà culturale e
storica. A causa di questa confusione sull' "anima", come
dicevamo, i nostri pazienti sono confusi e si presentano a noi con le più
disparate richieste, esigenze, paure, aspettative riguardo agli
psicofarmaci. Si tratta quindi di vedere l'essere umano come un tutto unico
e inscindibile in cui vi è la possibilità di varie polarizzazioni o
funzioni ma sempre come espressione di una profonda unità. Non dobbiamo
dire quindi che abbiamo un corpo ma che siamo un corpo, un corpo animato
peraltro, mica un cadavere. Che poi l'anima possa o non possa avere una vita
sua dopo la morte, a questo livello non ci riguarda. La cosa determinante,
per i nostri fini di chiarezza coi pazienti, è l'attuale unità
dell'individuo. Non accetteremo quindi di parlare di "farmaci per
l'anima" ma diremo che l'essere umano è formato da una peculiare
organizzazione della materia e che l'anima è l'aspetto più profondo di
questa organizzazione: se poi l'anima sia la causa o l'effetto di questa
organizzazione lo lasciamo ad altro livello di discussione e di verità.
Chiameremo invece psiche l'insieme delle possibili reazioni che noi esseri
umani percepiamo di fronte a mutazioni nell'ambiente attorno a noi o nel
nostro "ambiente interno", quindi il nostro essere in quanto
soggettivo. Nella psiche includeremo quindi tutti i possibili aspetti
soggettivi del nostro essere: pensiero, fantasia, emozioni, sensazioni,
capacità di essere condizionati capacità di essere suggestionati. Se ci
troviamo di fronte a un materialista, per esempio, gli sarà facile anzi
ovvio accettare che gli psicofarmaci influenzino grandemente il suo
comportamento, ma insieme gli potrà parere che questa influenza possa
essere eccessiva o addirittura snaturante, come se riducessimo una tigre a
un peluche attraverso una intensa sedazione. Se il nostro materialista fosse
un depresso, gli parrà invece che con gli antidepressivi lo si voglia
allontanare dalla realtà, alienandolo e magari togliendogli i suoi
meccanismi psichici di reazione alle situazioni negative. Il materialista
rivoluzionario poi dovrà accettare che stando meglio potrà fare meglio
anche la rivoluzione, se è ragionevole farla. Vi sono altre obiezioni
culturali allo psicofarmaco, ma queste tre sono le più comuni e comunque il
metodo per affrontarle deve essere analogo: entrare nella cultura del
paziente e aiutarlo a trovare in quella convenienti idee per farsi curare.
B) Come comprendere le situazioni psicologiche. Le più comuni sono:
1)proiezione sul farmaco di un eccessivo bisogno di sicurezza. La persona
insicura che non sa gestire le situazioni, che è superansiosa, che non
sopporta la patologia psichica in sé o nell'altro cerca spontaneamente di
appoggiarsi a qualcosa, allora vuole il farmaco (per sé o per altri) lo
vuole più efficace, lo vuole più forte, non vuol tener conto degli
eventuali effetti collaterali, in realtà ha un vero e proprio transfert
positivo verso lo psicofarmaco. (Questa situazione non va confusa con chi ha
una vera e propria passione scientista per gli psicofarmaci).
PER VEDERE
FATTI VEDERE! A FEBBRAIO 2003!
Milano, 16 gennaio 2003 - L'Associazione Onlus Prevenzione in Vista in
collaborazione con la Società Oftalmologica Italiana Associazione Medici
Oculisti Italiani promuove la campagna nazionale "Mese di Prevenzione
della Vista", programmata per Febbraio 2003. Grazie al sostegno di
Salmoiraghi&Viganò, questa iniziativa, che è al suo terzo anno di età,
è diventata un importante appuntamento per tutti coloro che desiderano
effettuare un check up completo dello stato di salute della propria vista.
Dal 1 al 28 Febbraio 2003 sarà possibile chiamare il numero verde
800-996-996 per avere maggiori informazioni e fissare direttamente
l'appuntamento per la visita gratuita di controllo presso uno dei Medici
Oculisti degli oltre 100 comuni che aderiscono all'iniziativa. Anche
attraverso il sito, www.pervederefattivedere.it, si potrà opzionare
l'appuntamento per la visita che sarà successivamente confermata dal
personale del Numero Verde. Le visite mediche sono rese possibili grazie
alla partecipazione di moltissimi medici oculisti che hanno aderito
gratuitamente alla campagna garantendo ciascuno la propria disponibilità ad
effettuare le visite gratuite. A febbraio quindi, appuntamento con il mese
di prevenzione della vista "Per Vedere Fatti Vedere!"
STOCKHOLM
FURNITURE FAIR/LIGHTING - FIERA DEL MOBILE/ILLUMINAZIONE DI STOCCOLMA, 6/10
FEBBRAIO
Milano, 16 gennaio 2003 - I design svedesi e nordici in genere hanno
rappresentato in questi ultimi anni una delle principali novità sulla scena
internazionale. Molti designer e produttori svedesi e nordici hanno
investito nello sviluppo e nell'innovazione. I loro investimenti sono alla
base dei loro crescenti successi sul mercato mondiale. Stockholm Furniture
Fair/Lighting 2003: gli espositori delle due manifestazioni congiunte e
l'intero universo del design di Stoccolma si presentano all'annuale
appuntamento con l'innovazione e le più moderne, avanzate e attuali
tendenze del design. Famosi architetti e designer di svedesi e e nordici
sono presenti in fiera a disposizione dei visitatori, che potranno anche
avere la possibilità di rendersi conto di persona del loro lavoro nei
laboratori e studi di designer e architetti di interni. Ovviamente si può
approfittare dell'occasione per una interessante visita alla bella città di
Stoccolma. Un programma "ad hoc" è stato preparato per la stampa
internazionale, in collaborazione con il Salone al quale ha aderito anche
una delegazione della IFI (Federazione Internazionale Designer e Architetti
d'interni.Info: Aliana Rampoldi, Insigna Development Milano - tel.335.6899648
silvia_Stoccolma@hotmail.com
TORNA, DOPO TRE
ANNI, LA MOSTRA DEL LIBRO ANTICO IN PROGRAMMA DAL 14 AL 16 MARZO 2003
Milano, 16 gennaio 2003 - La Mostra del Libro Antico in programma dal 14 al
16 marzo 2003, torna, dopo tre anni, al Palazzo della Permanente di Milano
(via Turati 34), luogo in cui la rassegna, giunta alla XIV edizione, è nata
e si è affermata. Settanta espositori, librai antiquari tra i più
importanti al mondo, offrono ancora una volta, l'occasione di accostarci
all'immaginifico mondo del libro antico. Un mondo dove possono essere
soddisfatti i gusti e gli interessi di ognuno. Migliaia di pregiati volumi
percorrono ogni strada del sapere, fonti inesauribili di cultura, ma anche
di divertenti curiosità, patria degli appassionati di carte, caratteri e
rilegature, e di chi semplicemente desidera ammirare la bellezza delle
miniature e delle incisioni. Come ogni anno, il sito web dedicato alla
Mostra www.mostradellibroantico.it offre una panoramica completa sulla
rassegna e consente agli utenti di entrare in contatto diretto con gli
espositori e con i loro cataloghi informatici, oltre che di accedere alle
pagine delle oltre centocinquanta aziende sponsor della manifestazione. La
mostra si sviluppa su una estensione temporale di oltre seicento anni,
partendo dai manoscritti miniati e dagli incunaboli per giungere a libri di
grande pregio del XIX secolo e a sorprendenti iniziative editoriali del XX
secolo. Fra i prestigiosi volumi che saranno in mostra, alcuni meritano
un'attenzione particolare Manoscritti - In primo piano è senza dubbio da
porre "Histoire romaine", ovvero i dieci libri della prima decade
della Storia Romana di Tito Livio in francese, un prezioso volume
manoscritto a Parigi nell'ultimo decennio del XIV secolo per un membro della
famiglia reale o, comunque, dell'alta nobiltà. Il testo, tradotto da Pierre
Bersuire amico del Petrarca durante il suo soggiorno ad Avignone, è dotato
di un glossario per i termini più difficili (Dr. Jörn Günther Antiquariat
- Amburgo). La libreria londinese Bernard Quaritch espone un manoscritto
veneziano del tardo 1400: una raccolta in italiano delle vite dei filosofi e
dei più grandi nomi della letteratura classica, riferibili principalmente a
Diogene Laertio. I 99 fogli della pergamena, scritti su colonne singole in
inchiostro marrone, sono impreziositi da numerose iniziali in oro, blu,
porpora, rosso e verde. Incunaboli - La libreria Sourget di Chartres
presenta "Opera", prima edizione dei componimenti di Orazio,
finemente illustrata, la prima a essere stampata in Germania (il 12 marzo
1498). Il prezioso volume, che conserva un'originale rilegatura tedesca del
diciottesimo secolo, è ornato da 168 eleganti incisioni su legno, di cui 37
a piena pagina. Cinquecento - La libreria Pregliasco (Torino) propone una
tra le più cospicue e rare opere tipografiche del celebre stampatore
veneziano Aldo Manuzio: la prima edizione a stampa dei "Moralia"
di Plutarco. Al poderoso lavoro di redazione (i due volumi constano di ben
534 fogli), che ebbe inizio nel 1506 e finì nel 1509, con Demetrios Dukas,
collaborò anche il noto umanista olandese Erasmo da Rotterdam. Un originale
trattato sull'arte della danza, "Il Ballarino..."di Fabrizio
Carosio stampato a Venezia nel 1581, viene presentato dalla torinese Il
Cartiglio. L'opera, ricca di incisioni su rame in piena pagina, è
considerata fondamentale per lo studio del ballo del Cinquecento, mettendo
in risalto l'importante ruolo svolto dagli italiani nella diffusione
dell'arte della danza. Seicento e Settecento - Fra le rarità di questi
secoli si situa "L'emporio delle glorie palermitane" di Paolo A.
Del Vio, (stampato a Palermo nel 1704), opera presentata dalla libreria Il
Polifilo di Milano. Particolarmente interessanti sono le quattro tavole
contenute nel volume, ripiegate, disegnate e incise in rame dall'autore
stesso, che era ingegnere. Esse mostrano gli apparati per la festa di santa
Rosalia del 1704; la prima, formata da cinque parti per una lunghezza
complessiva di ben 196 centimetri, raffigura la cavalcata con i carri
allegorici, che portano il Bucintoro e altre navi. Da Lella e Gianni Morra,
libreria veneziana specializzata in stampe giapponesi, si può ammirare una
nota opera illustrata da Shunsho e Shigemasa e pubblicata nel 1776: "Seiro
Bijin Awase Sugata Kagami". Il libro celebra la grazia e la bellezza
delle idealizzate cortigiane d'alto rango ritraendole in artistiche attività
di intrattenimento durante le quattro stagioni, nei loro templi del piacere:
le Case verdi. Può essere considerato un evento eccezionale l'apparizione
sul mercato di due lettere manoscritte, datate e firmate di Giacomo
Casanova, mirabile esempio della sua versatilità e abilità del comporre.
La prima, datata 13 febbraio 1780, si articola in dieci righe ed è
indirizzata ad un esponente dell'autorità dell'epoca, ma la seconda del 12
febbraio 1789, destinatario il nipote, è ben più ricca di informazioni e
narra una delle avventure compiute dallo scrittore veneziano, che tanto
hanno contribuito alla sua fama e alla sua fortuna (Letteratura Tattile -
Rimini). Ottocento e Novecento E'considerata una tra le opere più famose
dell'Ottocento "La Storia naturale degli uccelli che nidificano in
Lombardia" di Eugenio Bettoni (Milano 1865-1868), esposta dalla
libreria milanese Malavasi. Due volumi di testo e uno di 120 superbe tavole
eseguite in cromolitografia da Oscar Dressler, illustrano una ricchissima
collezione ornitologica di esemplari impagliati, donata dalla famiglia
Turati al Museo di Storia Naturale di Milano, e purtroppo distrutta durante
la seconda guerra mondiale. Tormentata la storia della finissima plaquette,
presentata dalla Libreria Pontremoli di Milano, "Une saison en enfer"
di Arthur Rimbaud, (Bruxelles, 1873), il diario autobiografico della sua
avventurosa, ma travagliata adolescenza. L'acconto versato dalla madre del
poeta per la stampa di questo libro non fu considerato sufficiente dalla
tipografia, che trattenne buona parte degli unici 500 esemplari lasciando
all'autore poche copie, inviate ad alcuni amici, tra i quali Paul Verlaine,
in prigione a Mons. Il resto della tiratura fu scoperto solo nel 1901
proprio nel magazzino dello stampatore, da un bibliofilo belga che distrusse
75 volumi danneggiati. La Libreria Ai Due Santi di Padova porta in mostra
gli 8 volumi de "Il Giornale dei Bambini", in cui venne pubblicata
l'edizione originale del Pinocchio, ovvero "La storia di un
burattino". Il capolavoro immortale della letteratura per ragazzi
apparve infatti a puntate su tale rivista dal 7 luglio 1881 al 25 gennaio
1883. Presso Il Polifilo di Milano si può ammirare l'edizione originale
della brossura illustrata di "Le poète assassiné" di Guillaume
Apollinaire, pubblicata da L'Edition, Bibliothèque des curieux, a Parigi
nel 1916. Il prezioso esemplare, che vanta una dedica olografa sul foglio di
guardia, fu donato dall'autore, precursore del surrealismo, al suo amico
Giuseppe Ungaretti. E proprio di Giuseppe Ungaretti è l'esemplare numero 31
de "La Guerre. (Une Poésie)", pubblicata a Parigi nel 1919, prima
edizione delle uniche 80 fuori commercio con bella dedica autografa a
Giovanni Papini (Libreria Antiquaria Gozzini - Firenze). La proposta è
quindi varia, in grado di soddisfare curiosità e interessi di tutti, e
variamente distribuita nel tempo lungo oltre seicento anni. Al di là delle
tematiche - o assieme ad esse - sta il gusto per il libro particolare, per
l'opera prima, per la bellezza della miniatura, della xilografia o della
litografia, per la carta antica, per la rilegatura preziosa e per tante cose
ancora. Il gusto per il passato che dentro questi libri è racchiuso e si
svela quando, con grande attenzione, li apriamo e ne scorriamo le parole di
cui già molti prima di noi, magari tante generazioni fa, hanno avuto
l'occasione di appropriarsi e di gioire.
BST MILANO PER
LA PRIMA VOLTA AL WHO'S NEXT DI PARIGI NELLA SEZIONE FAME
Milano, 16 gennaio2003 - Who's Next la fiera parigina dedicata ad una donna
anticipatrice di tendenze, sempre alla ricerca di brand top of the line di
alta riconoscibilità nello scenario internazionale, ancora una volta ha
tenuto fede alla sua vocazione chiamando a raccolta il meglio dei marchi
promossi dall'audience di mercato che ha contribuito ad accrescere l'appeal
del salone. In linea con questo dictat, dal 23/01/03 al 27/01/03,Bst Milano,
il giovane marchio di casa Sintesi, sarà presente per la prima volta con la
collezione Autunno/Inverno 03/04, nella sezione Fame, laboratorio assoluto
di tutte le nuove tendenze, inaugurando così un nuovo percorso di crescita
altamente impegnativo.
LA TERZA ETÀ
NEL TURISMO: MOSTRA-CONVEGNO SU FITNESS, TEMPO LIBERO E ATTIVITÀ SPORTIVE
DEI SENIOR
Milano, 16 gennaio 2003 Da oggi fino a sabato 18, si terrà a Milano la
seconda edizione della "Mostra convegno sul turismo senior". Gli
over 60, sempre più numerosi e sempre più esigenti, necessitano di
un'offerta di alto livello. Eastend Studios di Milano, in via Mecenate 84,
è la nuova sede per espositori specializzati, in rappresentanza di tour
operator, agenzie di viaggio, catene alberghiere, casinò, crociere, terme,
enti del turismo, località internazionali. La manifestazione presenterà,
oltre a una vasta scelta di itinerari turistici e del tempo libero, momenti
di incontro fra visitatori e operatori con un ricco programma di
intrattenimento culturale, ludico e sportivo. L'edizione 2003 avrà come
indirizzo il golf, un'attività che oltre al beneficio fisico, sviluppa
maggiori relazioni sociali. "Un grande momento di aggregazione -spiega
l'assessore al Turismo Giovanni Bozzetti- per un pubblico sempre molto
attivo e che vive profondamente la città". L'ingresso è gratuito e un
bus navetta collegherà, a intervalli di un'ora, a partire dalle 9.30, la
sede della mostra alla Stazione Centrale, fermandosi in piazza San Babila,
piazza Cinque Giornate, arrivando a destinazione in meno di mezz'ora
FIERA MILANO -
CHIBI&CART 2003 TAVOLA ROTONDA ACCESSORIES ADDICT L¹ACCESSORIO BIJOUX
NEL PUNTO VENDITA OGGI: TRASVERSALITÀ, LIFESTYLE E PERSONALIZZAZIONE.
Milano, 16 gennaio2003 - Ascoltando le esperienze di chi si è confrontato
con il mercato si cercherà di comprendere in che misura l'accessorio
concorre alla personalizzazione del punto vendita, secondo il principio del
ciò che trovo qui non trovo altrove. Questa vitalità dell¹accessorio
bijoux verrà messa anche in rapporto alla tensione al negozio trasversale
come proposta di uno o più stili di vita e come angolo in cui trovare un
universo di gusto e benessere. Parallelamente al recente successo dei
piccoli marchi, particolari e raffinati, così il bijoux può essere la
chiave per risvegliare e catturare l¹interesse. Esigenze e nuove estetiche
nella differenziazione del punto vendita, moda e design, possono essere
risolte e favorite dall¹apertura alla preziosità della gioia. L¹accessorio
di moda riesce ad aiutare la vendita e a orientare le scelte del cliente? In
che proporzione incide la sua presenza tra le proposte selezionate dal
negoziante? Si può parlare di merceologia trainante? Le esperienze e le
testimonianze di chi ha introdotto questa tipologia affiancandola alle
tradizionali. ll bijoux: nuove funzioni nel retail moda e nel negozio
trasversale. Abbandonando la visione omologata del punto vendita come spazio
standardizzato, l'accessorio bijoux diventa un elemento importante nella
elaborazione di una strategia di vendità innovativa. I concetti su cui si
vorrà lavorare saranno quelli della trasversalità, della proposta di
lifestyle, della personalizzazione e unicità del punto vendità. Linee di
tendenza in cui il bijoux si inserisce come elemento capace di orientare le
scelte di gusto del compratore. Saranno presenti: Alessandra Ghelardoni, di
Allaxia; Alessandro D¹Introno di Etnico; Fulvio Roher di 3M Italia; Buyer
del comparto moda; Buyer e distributori del comparto arredo; Produttori di
bijoux e accessorio moda. Introduce la tavola rotonda: Patrizia Coggiola di
Mood con ŒIl bijoux nel punto vendita su una prospettiva globale:
immaginari dagli States al Far East. Sabato 18 gennaio 2003, ore 16.30 Area
Shining Summer, pad. 14/1° I design svedesi e nordici in genere hanno
rappresentato in questi ultimi anni una delle principali novità sulla scena
internazionale. Molti designer e produttori svedesi e nordici hanno
investito nello sviluppo e nell'innovazione. I loro investimenti sono alla
base dei loro crescenti successi sul mercato mondiale. Stockholm Furniture
Fair/Lighting 2003: gli espositori delle due manifestazioni congiunte e
l'intero universo del design di Stoccolma si presentano all'annuale
appuntamento con l'innovazione e le più moderne, avanzate e attuali
tendenze del design. Famosi architetti e designer di svedesi e e nordici
sono presenti in fiera a disposizione dei visitatori, che potranno anche
avere la possibilità di rendersi conto di persona del loro lavoro nei
laboratori e studi di designer e architetti di interni. Ovviamente si può
approfittare dell'occasione per una interessante visita alla bella città di
Stoccolma. Un programma "ad hoc" è stato preparato per la stampa
internazionale, in collaborazione con il Salone al quale ha aderito anche
una delegazione della IFI (Federazione Internazionale Designer e Architetti
d'interni.Info: Aliana Rampoldi, Insigna Development Milano - tel.335.6899648
silvia_Stoccolma@hotmail.com
VERDISSIMAMENTE
4° SALONE DI ECOLOGIA, BENESSERE, TURISMO ALL'ARIA APERTA, ENOGASTRONOMIA
TIPICA, PARCHI E DINTORNI
Ferrara, 16 gennaio 2003 - Il Turismo Verde nella nostra Regione ha trovato
finalmente una collocazione istituzionale degna dell'importanza e dello
spazio che questo settore si sta sempre più velocemente conquistando nel
panorama dell'economia nazionale (dato confermato da una recente indagine
secondo la quale rispetto al passato sono cambiate le abitudini vacanziere
degli italiani che in percentuale crescente scelgono mete alternative alla
classica permanenza in albergo o alla seconda casa). Nell'ambito della 45ª
Fiera di Argenta che ha avuto luogo dal 5 al 9 settembre 2002, si è tenuta
la terza edizione di VerdissimaMente (il Salone di Ecologia, Benessere,
Sport e Turismo all'aria aperta, Parchi e dintorni) che quest'anno ha avuto
anche il merito di inserire all'interno delle proprie iniziative sulla
visibilità del settore naturalistico e la valorizzazione delle risorse
territoriali un evento che non ha eguali per quel che riguarda la zona
dell'Emilia Romagna e delle regioni limitrofe: si tratta del primo workshop
sul turismo "verde", svoltosi venerdì 6 settembre dalle ore 9.30
alle 13.30 nella Sala Verde in Piazza Marconi. Tale workshop è stato voluto
dall'Arch. Lanfranco Viola, con il prezioso supporto dell'Assessorato
all'Agricoltura della Provincia di Ferrara, dell'Unione di Prodotto di
Appennino e Verde e del Parco del Delta del Po dell'Emilia Romagna.
L'iniziativa ha ottenuto subito alla sua prima edizione una notevole
risonanza, se è vero che della trentina di Operatori della Domanda
italiana, giunti nella nostra regione per trovare e per conoscere nuovi
prodotti e nuove destinazioni per la vendita sul mercato nazionale, oltre
l'80% proveniva da fuori regione, come analogamente del centinaio di
operatori dell'offerta ricettiva presenti oltre il 50% non era dell'Emilia
Romagna. L'obiettivo del workshop è stato quello di far incontrare per la
prima volta in Regione gli operatori professionali della domanda e
dell'offerta del Turismo "Verde", favorendo così lo scambio di
informazioni e di offerte commerciali, con lo scopo di sopperire in questo
modo alle non favorevoli condizioni in cui si trovano ad operare molte
aziende, causate nella maggioranza dei casi dalle dimensioni ridotte o dalla
loro posizione decentrata rispetto ai principali flussi turistici e di
comunicazione (cosa che consente scarsa visibilità e promozione). L'amore
per la natura non "prefabbricata", la semplicità e la qualità
umana dell'accoglienza; l'opportunità di praticare sport in mezzo al verde;
la possibilità di viaggiare e riscoprire i sapori genuini dei prodotti
tipici locali, sono alcuni dei motivi di richiamo del settore che vanno
nella direzione di soddisfare le nuove richieste del turista. Queste
considerazioni testimoniano dell'esigenza attuale e sempre più sentita dal
settore naturalistico di avere momenti di visibilità vera e specifica entro
un proprio campo di attività, senza dover essere confusa con il settore di
produzione di beni di consumo , che spesse volte esula dal concetto
specifico di turismo ecologico. Con tutte queste condizioni favorevoli,
siamo certi che il secondo workshop (che verrà organizzato per il prossimo
anno in occasione della quarta edizione di VerdissimaMente in spazi ancora
più ampi) confermerà il successo di questa prima edizione e possa anzi
essere occasione di ulteriore sviluppo per questo settore del nostro turismo
Proseguendo nell'opera di promozione e divulgazione dei temi legati al
turismo verde, abbiamo "esportato" il messaggio di VerdissimaMente
oltre i confini regionali stipulando un accordo di collaborazione con Salus
- Il Salone del Benessere giunto alla 7ª edizione. Salus avrà luogo da
venerdì 7 a domenica 9 febbraio 2003 alla Fiera di Bolzano e porterà in
mostra i tre grandi settori su cui si basa il "Benessere" di
ciascuno: la Salute, l'Alimentazione e l'Ambiente; proprio l'Ambiente
naturale come spazio per le proprie vacanze, per il tempo libero, per lo
sport sarà l'oggetto dei convegni e delle esposizioni che contiamo di
organizzare all'interno di Salus.
"ACCESSORIES
ADDICT", TAVOLA ROTONDA IN OCCASIONE DI CHIBI&CART 2003
Milano, 16 gennaio 2003 - Sabato 18 gennaio 2003 alle ore 16.30 (Area
Shining Summer, pad. 14/1° di Fiera Milano) avrà luogo la tavola rotonda
Accessories Addict. L'accessorio bijoux nel punto vendita oggi: trasversalità,
lifestyle e personalizzazione. Ascoltando le esperienze di chi si è
confrontato con il mercato si cercherà di comprendere in che misura
l'accessorio concorre alla personalizzazione del punto vendita, secondo il
principio del ciò che trovo qui non trovo altrove. Questa vitalità
dell'accessorio bijoux verrà messa anche in rapporto alla tensione al
negozio trasversale come proposta di uno o più stili di vita e come angolo
in cui trovare un universo di gusto e benessere. Parallelamente al recente
successo dei piccoli marchi, particolari e raffinati, così il bijoux può
essere la chiave per risvegliare e catturare linteresse. Esigenze e nuove
estetiche nella differenziazione del punto vendita, moda e design, possono
essere risolte e favorite dall¹apertura alla preziosità della gioia.
L'accessorio di moda riesce ad aiutare la vendita e a orientare le scelte
del cliente? In che proporzione incide la sua presenza tra le proposte
selezionate dal negoziante? Si può parlare di merceologia trainante? Le
esperienze e le testimonianze di chi ha introdotto questa tipologia
affiancandola alle tradizionali. ll bijoux: nuove funzioni nel retail moda e
nel negozio trasversale. Abbandonando la visione omologata del punto vendita
come spazio standardizzato, l'accessorio bijoux diventa un elemento
importante nella elaborazione di una strategia di vendità innovativa. I
concetti su cui si vorrà lavorare saranno quelli della trasversalità,
della proposta di lifestyle, della personalizzazione e unicità del punto
vendità. Linee di tendenza in cui il bijoux si inserisce come elemento
capace di orientare le scelte di gusto del compratore. Saranno presenti
Alessandra Ghelardoni di Allaxia, Alessandro D'Introno di Ethnico, Fulvio
Roher di 3M Italia, Buyer del comparto moda, Buyer e distributori del
comparto arredo, Produttori di bijoux e accessorio moda. Introdurrà la
tavola rotonda: Patrizia Coggiola di MOOD con "Il bijoux nel punto
vendita su una prospettiva globale: immaginari dagli States al Far East."
SMART GMBH IN
COSTANTE CRESCITA AUMENTO DELLE VENDITE SUPERIORE AL 5% PER UN TOTALE DI
122.300 UNITÀ IN CONTROTENDENZA
Böblingen, 16 gennaio 2003 - Il 2002 è stata un'ulteriore tappa di
successo per smart. Con il lancio sul mercato di smart roadster e smart
roadster-coupé, smart si trasforma da azienda monoprodotto ad azienda
multiprodotto. Il successo degli attuali prodotti e della filosofia
aziendale è dimostrato dal recente incremento delle vendite pari al 5,2%
per un totale di 122.300 smart city-coupé, smart cabrio e smart crossblade
nel 2002 (anno precedente 116.200 vetture). Questo aumento in assoluta
controtendenza sul mercato automobilistico, è da ricondurre da una parte
alle innovazioni di prodotto attuate a gennaio 2002 e dall'altra alle
strategie di vendita mondiali. Le automobili smart sono oggi vendute in 24
Paesi. "Dopo il 2002, caratterizzato da una forte incertezza e da un
calo delle immatricolazioni delle auto, siamo particolarmente orgogliosi del
successo aziendale che ci siamo conquistati con un lavoro comune. Questo
risultato nasce infatti dalla riuscita interazione tra i prodotti
innovativi, il team creativo e lo straordinario impegno di tutti gli addetti
alle vendite", così illustra il bilancio annuo Andreas Renschler,
Presidente del Consiglio di Amministrazione di smart gmbh. Nonostante una
chiara contrazione del mercato complessivo in misura del 3,8% e del segmento
comparativo in misura del 6,4% in Europa Occidentale (entrambi i valori sono
stati registrati nel mese di ottobre 2002), smart è riuscita ad affermarsi
nel suo segmento di mercato con un incremento delle immatricolazioni del
7,2%. I mercati principali, e cioé Germania (43.600 unità) ed Italia
(32.000 unità), anche nel 2002 hanno contribuito in misura determinante al
notevole incremento delle vendite. "In tutti i mercati, ma soprattutto
nei Paesi con i maggiori risultati di vendita, smart si conferma come la
vettura al di sopra di ogni categoria. Si guida smart senza problemi dai 18
agli 80 anni e ci si presenta sempre con eleganza", così Philipp
Schiemer, Direttore Marketing & Sales della smart gmbh svela uno dei
segreti del successo del marchio e dei suoi prodotti. Successo di vendita
anche in nuovi mercati Anche i mercati più giovani di smart hanno
registrato uno straordinario sviluppo. Il Portogallo, con 1.430 veicoli
venduti già nei primi dodici mesi, ha raggiunto un eccellente risultato.
Con l'introduzione della smart city-coupé e smart cabrio con guida a
destra, la richiesta è stata enorme anche in Gran Bretagna, dove il volume
di vendite è stato raddoppiato a 9.600 vetture (anno precedente 4.600). Nel
frattempo smart ha consolidato la sua posizione anche in Giappone, il
secondo mercato per le vetture con guida a destra. Nel primo anno dopo
l'introduzione sul mercato la vendita è aumentata del 35% a 6.100 unità,
oltre la metà delle quali sono le cosiddette smart k. La smart k tiene
conto delle normative vigenti in Giappone per i cosiddetti veicoli leggeri
(in giapponese: kei-jidousha) e pertanto gode di un trattamento assicurativo
e fiscale notevolmente più conveniente. Inoltre per i proprietari di questo
modello viene a mancare l'obbligo di dimostrare il possesso di un posto
auto, in parte consueto nelle città giapponesi. Preparazione di altri
mercati Oltre ai soddisfacenti risultati di vendita, altre tappe importanti
della smart gmbh sono state l'ampliamento della gamma dei prodotti con smart
roadster e smart roadster-coupé e l'apertura di 10 ulteriori mercati per un
totale di 24 aree di vendita. Nel 2002 l'apertura dei nuovi mercati è stata
inaugurata dalla Slovacchia, seguita dalla Croazia, Ungheria, Slovenia,
Taiwan, Polonia, Sud Africa, Repubblica Ceca, Hong Kong e Israele. smart
offre la sua gamma in quasi 600 Punti vendita (POS). Di questi 414 si
trovano in Europa, che rappresenta oggi l'area di vendita principale di
smart, 165 in Giappone e 19 nei nuovi mercati recentemente aperti per il
marchio smart. Nel 2002 la rete di vendita smart è aumentata di circa il
23% rispetto all'anno precedente. Inoltre alla fine dell'anno sono stati
stipulati con i partner di vendita europei nuovi contratti conformi al nuovo
regolamento CE per la liberalizzazione del settore automobilistico. Nel 2003
la rete di vendita continuerà a essere ampliata e verranno aperti nuovi
mercati per smart. "L'interesse per i nostri prodotti continua ad
essere enorme e questo ci consente di espanderci in nuovi mercati",
asserisce Philipp Schiemer. Con la produzione di un altro modello smart a
Juiz de fora (Brasile) nel 2005 smart pianifica il suo ingresso sul mercato
statunitense. Relativamente all'anno produttivo 2002 la quota dei modelli
con motorizzazione diesel è stata di un quarto. I modelli smart con
l'innovativa tecnologia diesel common rail sono pertanto le auto prodotte in
grande serie con un consumo di 3 litri ogni 100 km più vendute nel mondo.
Dal 1998 sono state prodotte nello stabilimento francese di Hambach
complessivamente 440.000 modelli di smart city-coupé e smart cabrio. La
produzione di vetture nello stabilimento smart di Hambach è stata ampliata
con un'ulteriore linea di produzione per smart roadster e smart
roadster-coupé con un investimento di circa 100 milioni di Euro. Il numero
dei dipendenti a Hambach ammontava alla fine dell'anno a 770 (2001: 751). La
produzione dei nuovi prodotti smart roadster e smart roadster-coupé ha
avuto inizio il 6 gennaio. All'inizio dell'anno ha avuto inizio anche la
produzione della seconda generazione di smart city-coupé e smart cabrio.
Queste vetture offrono ai Clienti maggiore potenza, maggiore sicurezza e
comfort superiore. Per quanto riguarda la loro tecnologia di trazione e la
sicurezza, come per esempio il sistema elettronico di controllo della
stabilità ESP di serie, i modelli sono unici e innovativi nella loro
categoria. I nuovi motori rispettano la normativa antinquinamento EU4 che
consente ai Clienti smart in Germania di godere di un'esenzione fiscale fino
a tutto il 2005. L'ampliamento della gamma di prodotti smart ed anche il
posizionamento del marchio all'interno del Mercedes Car Group, ha portato
nel 2002 ad una variazione del nome della società. Alla fine di settembre
la denominazione Micro Compact Car smart GmbH è stata modificata in smart
gmbh. Oltre al nuovo nome, l'azienda ha registrato in tutto il mondo anche
un nuovo logo e si presenta con un claim che è valido per la gamma di
prodotti attuale e futura, per i Clienti, ma anche per i collaboratori
dell'azienda e per la filosofia aziendale: open your mind. Aumento del 16%
dei posti di lavoro in una nuova sede Con il trasferimento di smart alla
sede di Böblingen ora tutti i dipendenti di smart gmbh sono riuniti in una
nuova sede. Nel 2002 i dipendenti di smart gmbh erano complessivamente
1.140, il che significa un incremento del 16 percento rispetto al 2001. Il
primo frutto della joint venture (smart-Brabus GmbH) costituita in aprile
2002 con la Brabus GmbH con sede a Bottrop è quest'anno la versione di
punta di smart city-coupé e smart cabrio in grado di soddisfare le massime
esigenze.
LA STORIA DI
MILANO ATTRAVERSO I SUOI GIOIELLI
Milano, 16 gennaio 2003. Avevate notato le 594 gemme incastonate sul grande
candelabro bronzeo del Duomo, disposte su 7 bracci per un'altezza di 6
metri? E le 4379 gemme che ornano l'altare di Volvino all'interno della
basilica di S. Ambrogio? Sono alcuni dei tesori analizzati dal Cisgem,
azienda speciale della Camera di Commercio, per il controllo di qualità dei
materiali gemmologici e dei metalli preziosi che organizza un incontro sulla
storia del gioiello durante il quale verranno illustrati esempi
significativi di gioielli e lavori di oreficeria a partire dal Medio Evo
fino al '900. Si parlerà di oreficeria barbarica, dell'Altare aureo di S.
Ambrogio, dei gioielli del Rinascimento e d'altro. Gli esempi presentati
durante il corso faranno riferimento per quanto possibile a oggetti
significativi conservati nelle principali collezioni dei musei milanesi. Per
informazioni ed Iscrizioni: Cisgem) Via delle Orsole, n. 4, 20123 Milano -
tel. 02 8515.5250 - fax 02 8515.5258 - e-mail cisgem@mi.camcom.it - web:
cisgem.camcom.it. L'incontro si terrà: giovedì 6 Febbraio 2003 dalle ore
17.00 alle ore 18.30 presso il Cisgem via delle Orsole 4 - Milano "La
Camera di Commercio di Milano - ha dichiarato Dario Bossi, Presidente di
Cisgem, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - è da anni
impegnata nella promozione e nella certificazione dei metalli preziosi,
attraverso l'azienda speciale Cisgem. Hanno avuto una particolare importanza
culturale l'analisi gemmologica del Tesoro del Duomo di Milano e dell'altare
aureo di Volvino nella Basilica di S. Ambrogio, per i quali l'analisi è
stata realizzata grazie all'unità mobile per un controllo 'a domicilio'".
Il Duomo di Milano e il "tesoro" nascosto. Oltre 1000 le gemme
all'interno. Il Duomo di Milano non è soltanto uno splendido monumento
d'arte e di fede, ma è anche scrigno d'incomparabile valore. Tra i pezzi di
maggior pregio esposti nel Tesoro ricordiamo la copertura dell'evangelario
detta "Dittico delle cinque parti" (sec.V), "L'Evangelario di
Ariberto" (sec.XI), "l'Ostensorio Castiglioni" (sec. XVI),
"la Croce di Chiaravalle" (sec.XIII), la "Pace di Pio IV"
(sec. XVI), la Croce processionale di S. Carlo Borromeo (sec. XVI). Il
Cisgem azienda speciale della Camera di Commercio di Milano ha fatto una
rigorosa verifica degli oggetti del Tesoro, ricchi di pietre ornamentali e
di numerose tipologie di gemme ed ha partecipato anche allo studio delle
gemme incastonate sul grande candelabro bronzeo sito nel transetto sinistro
del Duomo: 594 gemme, disposte su 7 bracci che raggiungono un'altezza di 6
metri, una struttura imponente e al tempo stesso discreta. Sono per la quasi
totalità (575) quarzi tagliati a "cabochon" appiattito, ai quali
si aggiungono altre 19 gemme tra le quali lapislazzuli, vetri, un opale e
una gemma non identificata. Le gemme di S. Ambrogio. L'altare di Volvino è
ornato da 4379 gemme, per lo più minerali del gruppo del quarzo (ametiste,
corniole, agate, citrini, cristalli di rocca), granati, zaffiri e smeraldi,
peridoti, madreperle, lapislazzuli e turchesi. Ci sono pietre straordinarie,
tra cui la più antica, una gemma del primo secolo a.C., su cui è inciso il
nome della proprietaria Voturia CF, o un granato gigante, zaffiri dello Sri
Lanka, tra cui uno blu scuro e di grandi dimensioni. Tutte le gemme sono
state numerate e analizzate. Interessanti si sono rivelate 14 gemme incise 8
delle quali con intagli e 6 con cammei.
COPPA DEL MONDO
DI SNOWBOARD AL CENTRO DI TORINO
Torino, 16 gennaio 2003 - Un San Valentino davvero spettacolare per tutti
gli amanti della tavola, che a Torino in Piazza Vittorio Veneto dalle 16.30
alle 20.00 del 14 febbraio potranno ammirare i "trick", cioè le
straordinarie evoluzioni dei più famosi campioni di snowboard. Nella
scenografica ambientazione torinese si potra' rivedere in azione Giacomo
Kratter, lo snowboarder italiano che ha fatto breccia nei cuori italiani per
il quarto posto di Salt Lake con il suo "Haakonflip 1080", una
"manovra" con triplo avvitamento su se stessi (360 gradi per 3).
Ma non è tutto. Per Renato Montabone, Assessore allo Sport della Citta' di
Torino - "Questa è la prima volta che una gara di Coppa del Mondo si
svolge nel centro di una citta' . La Nokia Snowboard F.I.S. World Cup
costituirà in effetti il momento clou di Blix 2003, l'eccezionale snowboard
village che verrà allestito in piazza dall'8 al 15 febbraio: piste da gara
innevate, campo scuola gratuito dei maestri F.I.S.I., concerti, incontri,
spettacoli e l'emozionante Duel Cross, una grande gara di snowboard aperta a
tutti i tesserati F.I.S.I. - Federazione Italiana Sport Invernal prevista
per il 15 febbraio". Luigi Zacco, Presidente del Blix Commitee,
sottolinea che "gli otto giorni saranno un'occasione unica per
avvicinarsi a questo splendido sport e per creare voglia di
Olimpiadi".
AL GARDAGOLF LA
60° EDIZIONE DELL'OPEN D'ITALIA TELECOM LA COMPETIZIONE SI TERRA' DAL 10 AL
4 MAGGIO 2003
Milano, 16 gennaio 2003 - Il Comitato di Presidenza della Federazione
Italiana Golf, presieduto da Franco Chimenti, ha deliberato oggi che la 60a
edizione dell'Open d'Italia, organizzata dalla Fig e dal Pga European Tour,
si giochera' sui green del Gardagolf. Il torneo, che avra' come main sponsor
Telecom Italia, si disputera' dal 1° a 4 maggio 2003. Inoltre, sempre oggi,
e' stato costituito il comitato organizzatore dell'evento composto da:
Donato di Ponziano, Presidente, in rappresentanza della Fig; George O'Grady,
in rappresentanza della Pga European Tour; Franco Tavelli, in rappresentanza
del Country Club del Gardagolf. E' stato inoltre nominato un comitato
esecutivo dell'Open di cui fanno parte: Riccardo Pisa, Vicepresidente della
Fig e Presidente del Gardagolf, Filippo Sassoli, Vicepresidente della Fig, i
consiglieri federali Aldo Stacchi, Paolo Casati, Roberto Tronchetti Provera,
Ascanio Calvi. Segretario del comitato e' Stefano Manca, Segretario Generale
della Fig segretario Quest'anno il montepremi della manifestazione sara' di
1milione e 100mila euro. ''A nome del tour - ha detto George O'Grady Deputy
Executive Director del Pga European Tour - esprimo soddisfazione per tornare
a collaborare con la Federazione Italiana Golf e di farlo dopo 5 anni sullo
splendido percorso del Gardagolf''
CERIMONIA
D'APERTURA: COME ARRIVARCI
Tarvisio, 16 gennaio 2003 - Oltre 100 bus navetta assicureranno il
trasferimento di tutte le persone accreditate dai rispettivi alloggi verso
l'Arena Di Prampero, dove domani pomeriggio (con inizio alle ore 16.30) si
svolgerà la cerimonia d'apertura dell'Universiade. Nei pressi della
reception di ogni residenza o albergo, coinvolto nell'ospitalità di atleti,
delegati, autorità e giornalisti, verrà affisso un avviso che riporterà
gli orari in cui i pullman passeranno a prendere tutti gli interessati. La
Jumbo Grandi Eventi, responsabile del settore trasporti di Tar2003, garantirà
una copertura totale in base ai clienti presenti all'interno di una singola
struttura ricettiva. Tale servizio sarà effettuato da ciascuno dei
differenti poli dell'Universiade, e non soltanto da Tarvisio, e si ripeterà
per il rientro nei rispettivi alloggi. Discorso a parte, invece, per quanto
riguarda il servizio navetta dedicato ai turisti e non accreditati in
genere, che intendono seguire la cerimonia d'apertura. Fondamentale, per
loro, sarà raggiungere con mezzi propri il parcheggio di Valbruna (alla
partenza della vecchia cabinovia) e quello in prossimità di Camporosso,
entro le 14, prima cioè che venga chiusa la Statale Pontebbana proprio
all'ingresso di Camporosso. Dalle due aree di sosta, quindi, verranno messe
in funzione, verso le 14.30, due navette che faranno la spola dai parcheggi
verso l'Arena Di Prampero. Anche questo servizio, ovviamente, sarà
assicurato nel tratto di ritorno, al termine della cerimonia d'apertura. Le
ultime novità sulla disponibilità di posti per l'evento di domani: i 7200
tagliandi per accedere alle tribune sono ormai esauriti. Rimane ancora
un'area, vicina a quella riservata ai portatori di handicap, che sarà a
disposizione di ulteriori 1500 spettatori in piedi. www.tarvisio2003.org
UNIVERSIADI
2007, FISU SCEGLIE TORINO E BANGKOK
Trieste, 16 gennaio 2003 - Nel 2007 Torino ospiterà l'Universiade invernale
mentre Bangkok, capitale della Thailandia, sarà la sede dei Giochi
universitari estivi. La decisione è stata annunciata a Trieste dal
presidente della FISU (Federazione internazionale degli Sport universitari)
George Killian, al termine della riunione del Comitato esecutivo, cui hanno
partecipato 22 delegati. Torino è stata presumibilmente scelta per
"approfittare" degli impianti predisposti in occasione delle
Olimpiadi invernali, in programma nel 2006. E' stata preferita a candidature
presentate dalla Turchia e dal Canada. La capitale thailandese, presente nel
capoluogo giuliano con una folta delegazione che ha accolto l'annuncio con
particolare entusiasmo, ha superato la concorrenza di Polonia, Taipei e
Messico, che, al pari della nazione vincitrice, si sono proposte, ha
evidenziato Killian, con delle splendide presentazioni. Nel corso della
conferenza stampa seguita all'annuncio, ha preso la parola anche l'assessore
allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, nella sua veste di
presidente del Comitato organizzatore di Tarvisio 2003, l'Universiade
invernale in programma da giovedì 16. Dopo aver ringraziato la Fisuper aver
tenuto a Trieste la riunione del proprio comitato esecutivo, Ciriani ha
ricordato che per Tarvisio 2003 sono stati "anni intensi di duro
lavoro, che hanno permesso di raggiungere la gran parte degli impegni che ci
eravamo prefissi in termini di impianti, di organizzazione e di copertura
mediatica della manifestazione. Fatti che hanno confermato la vocazione
internazionale della nostra regione, una regione di confine".
"Crediamo anche - ha aggiunto Ciriani - di aver dato importanza al
coinvolgimento in questa avventura non solo degli sport invernali, ma di
tutte le discipline sportive, delle scuole e di tanti ragazzi".
"Auguro agli amici di Torino e di Bangkok - ha concluso - di lavorare
come noi tanto, molto, troppo, ma di avere alla fine tutte le soddisfazioni
che abbiamo finora avuto noi".
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