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LUNEDI'
20 GENNAIO 2003
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LA COMMISSIONE MIGLIORERÀ LA GESTIONE
FINANZIARIA DEI PROGETTI DI RICERCA
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - La
Commissione ha adottato un piano d'azione volto a migliorare e rendere più
chiara la gestione finanziaria dei progetti in compartecipazione. Il piano,
che fa seguito alle osservazioni espresse da alcuni Direttori generali nel
2001, è stato richiesto per affrontare il problema della "complessità
della gestione finanziaria delle azioni indirette attraverso una
semplificazione ed una maggiore coerenza fra i diversi sistemi attualmente
in vigore, nonché mediante una gestione più efficace dei contratti".
Per migliorare il coordinamento organizzativo, si prevede l'istituzione di
un gruppo, all'interno del servizio, incaricato della gestione finanziaria
dei contratti, al fine di garantire la coerenza d'interpretazione dei
contratti stessi e facilitare lo scambio delle migliori prassi. Una rete di
corrispondenti riferirà direttamente al gruppo interno al servizio su
questioni specifiche. Per quanto concerne i progetti finanziati nell'ambito
del quinto programma quadro (5PQ), la Commissione rammenterà ai contraenti
la possibilità di verifiche contabili finanziarie, chiedendo loro di
informare i propri partner delle responsabilità previste in base ai termini
contrattuali. La Commissione, inoltre, comunicherà ai contraenti i problemi
più comuni riscontrati durante i controlli finanziari, affinché si eviti
di ripetere gli stessi errori. I controlli delle richieste di rimborso dei
costi costituiscono un altro importante ambito d'azione. Le verifiche
"desk audit" eseguite al momento della ricezione delle domande
verranno intensificate e il controllo, mediante campionamento casuale, delle
richieste di rimborso sarà esteso a ciascun progetto. Alcune DG
aumenteranno il numero di verifiche contabili complete. Le nuove regole di
partecipazione e la nuova struttura contrattuale per il sesto programma
quadro (6PQ) dovrebbero semplificare la gestione dei progetti in
compartecipazione. Il nuovo contratto non impone delle categorie di spesa e
conferisce al consorzio maggiore flessibilità nella gestione del progetto
di ricerca. Sul sito web dedicato al 6PQ verrà pubblicata una lista delle
domande più frequenti (FAQ) relative soprattutto alle regole di
partecipazione e agli aspetti contrattuali. Nel caso in cui si
riscontrassero ancora richieste di rimborso gonfiate, verranno applicate le
sanzioni previste a tutela degli interessi finanziari della Comunità. Nel
contratto-tipo, inoltre, saranno inseriti gli ordini di riscossione, così
come stabilito dal Trattato e dalle Regole di partecipazione.
BNL: IL CONSIGLIO DELIBERA UN AUMENTO
GRATUITO DEL CAPITALE SOCIALE RISERVATO A DIPENDENTI DELLA BANCA E APPROVA
IL CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI PER IL 2003
Roma, 20 gennaio 2003. Il Consiglio di Amministrazione di Bnl riunitosi il
17 gennaio a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, in base agli accordi
contrattuali in essere, ha deliberato (avvalendosi della delega prevista
dall'articolo 7, quinto comma, dello Statuto della Banca) un aumento di
capitale a titolo gratuito finalizzato all'assegnazione a n. 629 dipendenti
che hanno maturato 25 anni di servizio effettivo, di n.1.391.511 azioni
ordinarie, del valore nominale di 0,50 euro ciascuna (godimento 1° gennaio
2002), per un valore nominale complessivo di 695.755,50 euro. Il capitale
sociale di Bnl passerà dunque da 1.087.555.258,50 euro a 1.088.251.014 euro
(suddiviso in 2.153.303.697 azioni ordinarie e 23.198.331 azioni di
risparmio, tutte del valore nominale di 0,50 euro ciascuna). L'aumento di
capitale avverrà con parziale utilizzo della speciale riserva costituita
dall'Assemblea degli Azionisti con utili non distribuiti, la quale si riduce
da 5.461.401,47 euro a 4.765.645,97 euro. Nella riunione odierna il CdA ha
inoltre approvato il calendario di massima, per il 2003, degli eventi
societari inerenti l'approvazione del bilancio e la relazione semestrale,
nonché la redazione delle relazioni trimestrali: terza decade di marzo -
progetto di bilancio al 31/12/2002 da sottoporre all'Assemblea e Bilancio
Consolidato di Gruppo; ultima decade di aprile - Assemblea degli azionisti
per approvazione del bilancio al 31/12/2002; seconda decade di maggio -
relazione trimestrale al 31/3/2003; seconda decade di settembre - relazione
semestrale al 30/6/2003; seconda decade di novembre - relazione trimestrale
al 30/9/2003. Il progetto di bilancio e il bilancio consolidato relativi
all'esercizio 2002, una volta approvati dal Consiglio di Amministrazione,
saranno resi disponibili presso la sede sociale della Banca e presso la
Borsa Italiana entro 90 giorni dalla chiusura dell'esercizio; la relazione
semestrale sarà resa pubblica entro 75 giorni dalla scadenza del semestre.
Pertanto, ai sensi dell'art. 82, comma 2 della delibera Consob 11971, non
verranno redatte le relazioni trimestrali al 31 dicembre 2002 e al 30 giugno
2003.
BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA -
LUGANO APPROVA IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002 DECISA CRESCITA DEGLI
AGGREGATI PATRIMONIALI. L'UTILE NETTO SI AFFERMA A 6,5 MILIONI DI FRANCHI
SVIZZERI
Lugano, 20 gennaio 2003 - Il Consiglio di amministrazione della Banca
Popolare di Sondrio (Suisse) SA - istituto di credito di diritto elvetico
con sede a Lugano, di proprietà dalla Banca Popolare di Sondrio - nella
riunione del 16 corrente mese ha esaminato e approvato le risultanze
patrimoniali ed economiche dell'esercizio 2002, settimo dalla fondazione. La
decisa espansione degli aggregati patrimoniali attesta l'accresciuta
operatività, quindi l'affermazione della banca nelle aree presidiate. Il
totale di bilancio mette a segno un progresso intorno al 60%. Il
significativo utile netto di franchi svizzeri 6.558.516, risente
inevitabilmente del pesante arretramento dei mercati borsistici e del
conseguente rallentamento dell'attività di intermediazione. Sconta inoltre,
insieme a congrui accantonamenti e ammortamenti, l'incremento dei costi
riconducibili all'espansione territoriale e al correlato rafforzamento della
struttura. L'articolazione periferica beneficia di due nuove aperture: la
dipendenza di Bellinzona, capoluogo del Canton Ticino, e la rappresentanza
di Zurigo. Di rilievo, l'autorizzazione ricevuta dalla Banca di Francia per
l'istituzione della succursale di Monaco, nell'omonimo Principato, dove
attualmente opera un ufficio di rappresentanza. La rete si compone quindi,
per ora, di quattordici unità. Precisamente, dodici filiali: Lugano,
Lugano-Cassarate, Chiasso, Locarno e Bellinzona nel Canton Ticino; St.
Moritz, Poschiavo, Celerina, Castasegna e Coira nel Cantone dei Grigioni;
San Gallo e Basilea negli omonimi Cantoni; due rappresentanze: Zurigo e
Monaco.
MARCO BOLGIANI DIRETTORE GENERALE DI
UNICREDIT PRIVATE BANKING
Torino, 20 gennaio 2003 - Il Consiglio di amministrazione di UniCredit
Private Banking ha nominato oggi Marco Bolgiani Direttore Generale. Nato a
Milano nel 1957, sposato con due figli, Bolgiani è laureato con lode in
economia all'Università Bocconi. Ha ricoperto con successo l'incarico di
Amministratore Delegato di Eptaconsors (holding dell'omonimo Gruppo), di
Eptafund e di Eptasim; in precedenza ha avuto responsabilità in Citibank.
E' stato anche Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda. In
UniCredit Private Banking affiancherà il Presidente Luigi Guidobono
Cavalchini Garofoli e l'Amministratore Delegato Andrea Moneta, che è anche
Vice Direttore Generale di UniCredito Italiano e responsabile della
Divisione Private & Asset Management. Bolgiani completa il vertice di
UniCredit Private Banking di cui sono Vice Presidenti Vincenzo Buonaura
Calandra, Fabrizio Caraccia e Candido Fois. I Consiglieri sono: Roberto
Armand, Fabrizio Benintendi, Renzo D'Arcano, Andrea Grosso, Gianfranco Gutty,
Lionello Jona Celesia, Pietro Modiano, Stefano Piperno, Alessandro Profumo,
Marco Radice, Luca Remmert, Giancarlo Sangalli, Francesco Slocovich, Mario
Tonini e Valerio Zanone. UniCredit Private Banking nasce dal progetto di
riassetto strategico delle banche in Italia del Gruppo UniCredit -
denominato Progetto S3 - che ha portato in un solo anno da una struttura
federale composta da sette aziende di credito generaliste alla nascita di
tre banche nazionali specializzate per segmento di clientela. UniCredit
Private Banking che ha sede a Torino, dispone di una rete di 153 Filiali in
Italia e gestisce asset per 40 miliardi di euro. La Banca si propone come
punto di riferimento per la clientela che detiene importanti patrimoni, con
una missione volta a soddisfarne il livello di qualità attesa avvalendosi
di professionisti di eccellenza e strutture di avanguardia.
OPA AUTOSTRADE
Milano, 20 gennaio 2003 - L'offerta pubblica d'acquisto volontaria e
totalitaria promossa da Newco28 S.p.A. sulle azioni ordinarie Autostrade -
Concessioni e Costruzioni Autostrade S.p.A. parte oggi 20 gennaio 2003
e terminerà, salvo proroga, il successivo 21 febbraio. Il corrispettivo
unitario offerto è pari ad Euro 9,5 per azione, e sarà corrisposto agli
aderenti all'Offerta il quinto giorno di borsa aperto successivo all'ultimo
giorno d'Offerta. Il corrispettivo - giudicato congruo dal Consiglio di
Amministrazione dell'Emittente riunitosi il 13 gennaio scorso - rappresenta
un premio rispettivamente del 18,3%, 14,5%, 13,5% e 16,1% se raffrontato con
la media aritmetica mensile ponderata per il volumi giornalieri dei prezzi
ufficiali registrati dalle azioni ordinarie dell'Emittente nel mese, nei 3
mesi, nei 6 mesi e nei 12 mesi antecedenti la data di Comunicazione
dell'Intenzione, e del 40,7% se raffrontato con il prezzo dell'offerta
pubblica di vendita, in sede di privatizzazione dell'Emittente nell'anno
1999. Si ricorda che l'efficacia dell'Offerta è subordinata, tra l'altro,
alla condizione che le adesioni consentano all'Offerente di conseguire la
titolarità di un numero di azioni che, unitamente alle azioni di proprietà
di Schemaventotto, rappresentino almeno il 66,7% dell'intero capitale
sociale ordinario di Autostrade che risulterà sottoscritto e versato
l'ultimo giorno d'Offerta, avuto riguardo al numero di Azioni emesse ed in
circolazione a tale data. Il Documento e la relativa scheda di adesione sono
a disposizione del pubblico presso gli Intermediari Incaricati oltre che
presso la Società per Amministrazioni Fiduciarie "Spafid" S.p.A.,
con sede in Milano, Via Siusi 1, e UniCredit Banca Mobiliare S.p.A., con
sede in Milano, Via Tommaso Grossi 10, entrambi in qualità di intermediari
incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni, presso Borsa
Italiana S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari 6, nonché sul
presente sito internet www.mediobanca.it e su quello www.autostrade.it
Mediobanca svolge il ruolo di consulente finanziario dell'Offerente, nonché
di Co-ordinating Bank e Mandated Lead Arranger per il finanziamento dell'
operazione.
INFERENTIA.DNM:CALENDARIO EVENTI
SOCIETARI 2003
Milano, 20 gennaio 2003 - 14 febbraio 2003 Consiglio di Amministrazione
Esame della relazione trimestrale relativa al 4° trimestre 2002;18 marzo
2003 Consiglio di Amministrazione Esame del progetto di bilancio 2002; 28-30
aprile 2003 Assemblea ordinaria degli azionisti Approvazione del bilancio di
esercizio al 31 dicembre 2002; 13 maggio 2003 Consiglio di Amministrazione
Esame della relazione trimestrale relativa al 1° trimestre 2003; 5 agosto
2003 Consiglio di Amministrazione Esame della relazione trimestrale relativa
al 2° trimestre 2003; 16 settembre 2003 Consiglio di Amministrazione Esame
della relazione semestrale relativa al 1° semestre 2003; 11 novembre 2003
Consiglio di Amministrazione Esame della relazione trimestrale relativa al 3°
trimestre 2003. Durante l'anno il management incontrerà la comunità
finanziaria in almeno due occasioni che si terranno con ogni probabilità
nei mesi di: febbraio/marzo e giugno/luglio. E' già prevista inoltre la
partecipazione al Road show del Nuovo Mercato: la tradizionale presentazione
alla comunità finanziaria organizzata da "Borsa Italiana" che si
tiene a novembre.
GRUPPO STEFANEL: AL 30 NOVEMBRE 2002
UTILE DI € 3,8 MILIONI
Ponte di Piave, 20 gennaio 2003 - Si è riunito il 13 gennaio - sotto la
Presidenza di Giuseppe Stefanel - il Consiglio di Amministrazione di
Stefanel S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati del Gruppo relativi
ai primi nove mesi dell'esercizio in corso (01/03/2002 - 30/11/2002). La
valutazione del gruppo Nuance con il metodo del patrimonio netto e
relativamente al periodo agosto - ottobre, non consente in questo trimestre
l'esposizione su tutti i principali indicatori economici e patrimoniali
delle performance del gruppo stesso. Il fatturato consolidato del Gruppo
Stefanel nel III trimestre 2002 (settembre-novembre) è pari a € 60,3
milioni, in miglioramento rispetto al risultato relativo all'analogo periodo
dello scorso esercizio (€ 55 milioni). Il fatturato del Gruppo nei primi
nove mesi del 2002 si attesta a € 175,7 milioni in diminuzione di € 13
milioni rispetto al valore registrato nello stesso periodo del 2001 (€
188,8 milioni). Al netto delle chiusure dei business cK, Stefanel Kid e
delle linee donna prodotte da Interpool, il fatturato risulta
sostanzialmente invariato (-0,8%) rispetto allo stesso periodo
dell'esercizio precedente. Il margine industriale lordo nel III trimestre
2002 è pari a € 36,8 milioni, in miglioramento rispetto al risultato
relativo all'analogo periodo dello scorso esercizio (€ 30,1 milioni). Il
margine industriale lordo dei primi nove mesi dell'esercizio in corso è
passato da € 103 milioni a € 102,3 milioni con un decremento di € 0,7
milioni. In termini percentuali si registra, invece, un miglioramento
dell'incidenza sul fatturato pari 3,6 punti percentuali attribuibile
principalmente ad un diverso mix di vendite e al venir meno dell'effetto
diluitivo proprio dei dismessi business cK, Kid e Interpool donna. Il
risultato operativo consolidato nel III trimestre 2002 è negativo per € 2
milioni, in miglioramento rispetto al risultato relativo all'analogo periodo
dello scorso esercizio (€ -2,8 milioni). Il risultato operativo dei primi
nove mesi del 2002 è negativo per € 2,8 milioni (€ +1,6 milioni nel
2001) e risulta fortemente condizionato dall'incremento dei costi correnti
connessi all'apertura ed al riallestimento dei negozi sia in Italia che in
Germania i cui volumi di vendita, non ancora a regime, non hanno consentito
di ottenerne il completo assorbimento. Il risultato ante imposte del Gruppo
nel III trimestre 2002 è pari a € 4,1 milioni, in forte miglioramento
rispetto all'analogo periodo del 2001 (€ -5,6 milioni) così come il
risultato relativo ai primi nove mesi dell'esercizio in corso che passa da
€ -3 milioni a € + 3,8 milioni. In particolare, il gruppo Nuance, nel
trimestre agosto-ottobre 2002 ha registrato un fatturato pari a € 336,5
milioni ed un utile netto del periodo pari a € 12,4 milioni permettendo al
Gruppo Stefanel di recepire, in base alla valutazione ad equity della
partecipazione, un effetto positivo di € 6,0 milioni. Ai soli fini
informativi, si evidenzia che il fatturato consolidato pro-forma del Gruppo
Stefanel calcolato sui nove mesi ammonterebbe a € 344,1 milioni, il
risultato operativo sarebbe positivo per € 5,5 milioni e l'utile ante
imposte ammonterebbe ad € 5,3 milioni. L'esposizione finanziaria netta del
Gruppo, pari a € 127,8 milioni, è aumentata di € 27,5 milioni rispetto
al 2001, di cui € 24 milioni dovuti al citato effetto sull'indebitamento
consolidato dell'acquisizione di The Nuance Group Ag. L'ulteriore variazione
è attribuibile al risultato della gestione nei dodici mesi, agli
investimenti netti relativi al business abbigliamento e al differente
perimetro di consolidamento. Gli investimenti netti effettuati nei primi
nove mesi dell'esercizio 2002 ammontano a € 23,6 milioni e si riferiscono
principalmente allo sviluppo ed ammodernamento della rete commerciale a
marchio Stefanel (€ 16,5 milioni di euro) e a marchio Hallhuber (€ 2,9
milioni di euro), al rinnovo di macchinari industriali per la produzione di
maglieria (€ 2,5 milioni) e all'acquisto di nuovi software (€ 1,7
milioni). Grazie agli importanti investimenti effettuati il Gruppo può
ormai contare su una rete distributiva con ampia copertura territoriale nel
mercato italiano. Pertanto, si ritiene che gli investimenti dei prossimi
esercizi potranno essere più contenuti in quanto indirizzati al solo
miglioramento ed ammodernamento della attuale rete distributiva. Infine, si
segnalano i risultati dei primi mesi della campagna di recruiting dei nuovi
affiliati della catena di negozi in franchising denominata "Stef in
Time" che confermano il raggiungimento dell'obiettivo di 50 aperture
per la prima collezione P/E 2003. Il Gruppo Nuance, nel corso del mese di
dicembre, ha ottenuto dalla Società Aeroporti di Roma la sub concessione
delle attività di nove punti vendita dell'aeroporto Leonardo da Vinci di
Fiumicino. Nonostante il 2002 sia stato un anno difficile per il settore
abbigliamento, anche grazie ai primi effetti conseguenti all'acquisizione
del Gruppo Nuance, si ritiene che il risultato economico netto di esercizio
a livello consolidato possa essere in sostanziale pareggio.
NUOVA COMPAGINE AZIONARIA PER TELSEY
ENTRA BERGER TRUST, NUOVO SOCIO AL 21,75%
Milano, 20 gennaio 2003 - Telsey, società trevigiana fondata nel 1993,
specializzata nella progettazione e realizzazione di apparati per la
copertura dell'ultimo miglio, annuncia un aumento di capitale con l'ingresso
nella compagine azionaria di Berger Trust, società fiduciaria della
famiglia Berger, abitualmente impegnata in investimenti di carattere
industriale a medio/lungo termine. Caratterizzata da un alto livello di
internazionalizzazione e da una forte spinta all'innovazione tecnologica,
Telsey, che negli ultimi due anni ha sostenuto un progetto di crescita
notevole, punta ora su un'operazione di ricapitalizzazione che le consentirà
di rafforzare ulteriormente il proprio business nel mercato italiano, di
aggredire in maniera ancora più determinata e decisa il mercato
internazionale delle soluzioni di accesso a banda larga. Il capitale sociale
è quindi così ripartito: Berger Trust S.p.A. al 21.75%, Broadex N.V.
partecipata dall'iniziativa Raffaello, fondo di private equity di cui è
advisor l'Euromobiliare Corporate Finance al 30%, e Flitel, società
finanziaria avviata da Andrea Bosio al 48.25%. Le tre società, di comune
intesa, hanno già iniziato a pianificare interventi mirati per il prossimo
triennio che si preannuncia generoso di soddisfazioni e dalle ottime
prospettive. Andrea Bosio, Presidente di Telsey, dichiara "La
turbolenza dei mercati e le trasformazioni che Telsey stessa ha vissuto nel
2002, non hanno impedito al management e alla struttura interna di centrare
tutti gli obiettivi posti ad inizio anno: crescita sostanziale del
portafoglio prodotti, nuovi sviluppi tecnologici, acquisizione di clienti
nel territorio europeo, crescita della struttura in termini di persone,
reparti, processi, incremento del fatturato e dei margini. Un'ulteriore
obiettivo consisteva nel garantire a Telsey una maggiore solidità
finanziaria resa possibile dall'allargamento della base azionaria alla
società Berger Trust, che ha sottoscritto circa il 83% dell'aumento di
capitale riservato, mentre il restante 17% è stato sottoscritto da Flitel.
In definitiva, possiamo dire che il 2002 si conferma come un anno positivo
per la Telsey, che si appresta ad affrontare le nuove sfide del mercato
internazionale ed a confermare il ruolo di leadership nel settore delle
soluzioni di accesso a banda larga". Infolink: www.telsey.com
PRESTITEMPO E WALL STREET INSTITUTE
RIATTIVANO I CORSI OPENING ENGLISH
Milano, 20 gennaio 2003 - Prestitempo, divisione di Deutsche Bank Spa
specializzata nel credito al consumo, e la scuola di lingue Wall Street
Institute Italia hanno raggiunto un accordo che consente agli iscritti ai
corsi Opening English, recentemente interrotti, di portare a termine
regolarmente i corsi acquistati. L'accordo prevede la possibilità per i
circa 2.300 clienti Prestitempo, che hanno acquistato i corsi a rate, di
riprendere a frequentare le lezioni di inglese presso i centri Wall Street
Institute. Tempi e modalità per la ripresa dei corsi saranno definiti nelle
prossime settimane e i corsisti saranno informati direttamente da
Prestitempo. La possibilità di portare a termine i corsi sarà estesa anche
a chi ha pagato in contanti, sulla base dei contratti già sottoscritti.
Massimiliano Becheroni, direttore di Prestitempo, ha dichiarato: "Siamo
soddisfatti di aver trovato un partner come Wall Street Institute che ci ha
permesso di garantire ai nostri clienti e anche agli studenti che hanno
pagato in contanti l'opportunità di continuare le lezioni senza ulteriori
aggravi di costi" Chris Eden, direttore generale Wall Street Institute
Italia, ha commentato: "Siamo lieti di poter offrire il nostro
contributo e di poter aiutare, insieme a Prestitempo, questi studenti al
fine di risolvere positivamente una situazione che ci aveva preoccupato sin
dalla chiusura improvvisa delle scuole Opening. Wall Street Institute, da
leader di mercato nell'insegnamento della lingua inglese, è decisa ad
offrire il suo supporto agli studenti colpiti da questa situazione e si sta
impegnando attivamente su tutti i fronti per assicurare loro una risoluzione
positiva". Prestitempo, divisione di Deutsche Bank Spa che opera da 35
anni nel mercato del credito al consumo, è il primo operatore bancario
italiano del settore con oltre 2.200 milioni di euro di erogato nel 2002.
Wall Street Institute è presente in tutto il mondo con 430 centri
distribuiti in 23 paesi. Dal 1997 fa parte del gruppo americano Sylvan
Learning Systems Inc., leader mondiale nel settore dell'insegnamento e della
formazione. In Italia dal 1972, con oltre 50 scuole dislocate nelle
principali località, ha in programma di continuare il suo processo di
consolidamento nel mercato italiano aprendo nuove sedi. Wall Street
Institute ha aiutato nel corso dei suoi 30 anni di attività oltre 370.000
studenti italiani a parlare inglese.
LA COMMISSIONE AUTORIZZA IL SISTEMA DI
VENDITA DI DE BEERS DENOMINATO "SUPPLIER OF CHOICE" MA È
CONTRARIA ALL'ACCORDO CON ALROSA
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - A seguito di un'approfondita indagine la
Commissione europea ha autorizzato il sistema di vendita di diamanti grezzi
di De Beers denominato "Supplier of Choice" ma vigilerà sulla sua
effettiva applicazione per garantire che il mercato continui ad essere
competitivo. Nell'ambito di un'altra indagine la Commissione ha inviato una
comunicazione delle obiezioni a De Beers e al produttore russo di diamanti
Alrosa in cui rende nota la sua posizione preliminare secondo cui l'accordo
con cui Alrosa si impegna a vendere metà della sua produzione attraverso De
Beers viola le regole di concorrenza dell'Unione europea. L'accordo
commerciale De Beers/Alrosa Alrosa Company Limited, un'impresa statale
produttrice esclusiva di diamanti grezzi in Russia, è la seconda maggiore
produttrice di diamanti grezzi al mondo ed è quindi potenzialmente
concorrente di De Beers. De Beers detiene una posizione dominante nella
fornitura mondiale di diamanti grezzi in quanto controlla il 60-65%
dell'offerta. Ha sedi in Sudafrica e nel Regno Unito. Con l'accordo
commerciale notificato alla Commissione nel marzo 2002 Alrosa si impegna a
vendere a De Beers diamanti grezzi per un valore di circa 800 milioni di
euro all'anno per un periodo di cinque anni. De Beers immetterà poi tali
diamanti nel mercato. Gli impegni contrattuali di Alrosa nei confronti di De
Beers riguardano circa metà della produzione annua dell'impresa russa. La
Commissione ritiene che l'accordo notificato limiti in misura considerevole
la concorrenza nel mercato dei diamanti grezzi in quanto elimina la
concorrenza rappresentata da Alrosa. La Commissione ritiene inoltre che
stipulando l'accordo De Beers abbia abusato della sua posizione dominante
nel mercato dei diamanti grezzi. Il controllo esercitato da De Beers sulla
produzione di diamanti grezzi nonché l'utilizzo strategico delle sue scorte
le consentono di determinare la quantità, la qualità e, in buona misura,
il prezzo dei diamanti che immette nel mercato ogni anno. Il resto del
mercato rappresentato da produttori in Angola, Australia e Canada è molto
frammentato. L'invio di una comunicazione delle obiezioni costituisce una
fase dell'indagine antitrust della Commissione e non ne pregiudica l'esito
finale. De Beers e Alrosa dispongono di un periodo di due mesi per
rispondere alla comunicazione delle obiezioni e possono anche richiedere che
si svolga un'audizione. "Supplier of Choice" Al termine di
un'indagine separata la Commissione ha deciso di chiudere il procedimento
relativo al sistema di distribuzione di De Beers denominato "Supplier
of Choice" ("SoC"). Il sistema SoC sostituirà il
tradizionale approccio monopolistico di De Beers, basato sul controllo della
fornitura, con una strategia maggiormente incentrata sull'aumento del valore
dei diamanti già in suo possesso attraverso iniziative di marketing e
legate al marchio. Il sistema in gran parte formalizza quello che finora è
stato un rapporto commerciale informale tra De Beers e i suoi clienti, noti
con il termine di "sightholder", per l'acquisto e la vendita di
diamanti grezzi. Vi sono attualmente circa 120 "sightholder" che
acquistano diamanti grezzi in occasione di vendite periodiche organizzate da
De Beers definite "sight". I "sightholder" possono
essere produttori che tagliano e lucidano i diamanti o commercianti. Gli
accordi SoC tra De Beers e i "sightholder" sono stati notificati
alla Commissione nel maggio 2001 al fine di ottenerne l'autorizzazione ai
sensi dell'articolo 81 del trattato CE. Nel luglio 2001 la Commissione con
una comunicazione delle obiezioni ha avvisato De Beers che gli accordi non
potevano essere approvati nella forma originaria perché i criteri di
selezione dei "sightholder" e la quantità di informazioni
riservate dettagliate e di impegni contrattuali loro richiesti potevano
limitare il loro comportamento commerciale. L'inserimento di un mediatore o
ombudsman, il cui nome dovrà essere approvato dalla Commissione, è stato
considerato il sistema migliore per introdurre un controllo nel procedimento
della selezione dei "sightholder" e della ripartizione tra loro
dei diamanti. Ciò non preclude la possibilità di ricorso al giudice. De
Beers ha inoltre reso più rapido il procedimento di selezione e ha
acconsentito a concedere un i preavviso più lungo per la risoluzione dei
contratti. Infine i "sightholder" potranno acquistare solo le
scatole da loro richieste e lo potranno fare dopo avere esaminato le pietre.
Una sintesi della notifica e delle modifiche è stata pubblicata nella
Gazzetta ufficiale della Comunità europea C 273 del 9 novembre 2002 con
l'invito ai terzi interessati a trasmettere le loro osservazioni. La
Commissione ha ora deciso di non opporsi al sistema SoC ma dato che permane
la preoccupazione che tale sistema possa essere utilizzato per ridurre
artificiosamente la fornitura in particolare di diamanti di elevata qualità
e considerando che il sistema "Supplier of Choice" non è stato
ancora applicato la Commissione vigilerà da vicino sul mercato. La
Commissione si assicurerà soprattutto che il sistema non impedisca la
fornitura di quantità adeguate di diamanti grezzi ai commercianti affinché
nel mercato continui ad essere disponibile una liquidità sufficiente. La
Commissione si riserva pertanto il diritto di riaprire il caso qualora
sopravvenissero modificazioni della situazione di fatto o di diritto
relativamente ad aspetti fondamentali degli accordi.
PROGRAMMI DEI CONVEGNI DI APERTURA
DELLA MOBILITY CONFERENCE E LIIBITION
Milano, 20 gennaio 2003 - Di seguito il programma di apertura della "
Mobility Con"infrastrutture e mobilità come elemento di competitività
e sviluppo del Paese" che si terrò presso l'Auditorium di
Assolombarda: ore 09.30 Relazione di apertura Michele Perini
Presidente Assolombarda 09.45 Gabriele Albertini Sindaco Comune di Milano
10,00 Interventi: Il sistema infrastrutturale del Nordovest, le ricadute
economiche e territoriali della mancata realizzazione delle infrastrutture -
OTI Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nordovest Stefano Zara
Presidente Assindustria Genova Andrea Pininfarina Presidente Unione
Industriale di Torino 10,30 Unità di Coordinamento Accordo Provincia di
Milano Assolombarda Associazione degli Industriali di Monza e della Brianza
eAssociazione Legnanese dell'Industria: Osservatorio sul monitoraggio
congiunto della rete infrastrutturale in Provincia di Milano Dario Vermi
Vicepresidente Provincia Milano 11,00 Coffee Break e visita agli stand 11.15
Tavolo Rotonda. Infrastrutture e mobilità scenari e prospettive Vittorio
Adolfo Assessore Infrastrutture Trasporti Opere Pubbliche e Protezione
Civile, Regione Liguria Claudio De Albertis Presidente ANCE Mario Mazzoleni
Presidente Federlombardia Carlo Sangalli Presidente CCIAA di Milano Coordina
Gianfrììnco Fabi Vicedirettore Il Sole 24 Ore 13.00 Intervento conclusivo
Roberto Pormigoni Presidente Regione Lombardia "Progetti nel contesto
lombardo e milanese" 20 gennaio 2003, Auditorium, 14.00 - 18.15 14.00
Registrazione partecipanti 14, M Relazioni di apertura Luciano Sgubini
Vicepresidente Assolombarda Massimo Corsaro Assessore alle Infrastrutture e
Mobilità Regione Lombardia Massimo Sordi Vicepresidente CCIAA di Milano
15.00 Interventi: 1° panel "La mobilità nel territorio lombardo: il
contributo di Ferrovie Nord .Milano " Norberto Achille Presidente
Ferrovie Nord Milano Spa "Infrastrutture e trasporti per la
competitività e lo sviluppo., il ruolo del sistema aeroportuale "
Giorgio Fossa Presidente SEA Spa "tl nuovo sistema del servizio alla
mobilità in Lombardia" Vito Gamberale Amministratore Delegato
Autostrade Spa "I progetti di investimento per lo sviluppo della rete
ferroviaria lombarda" Mauro Moretti Amministratore Delegato Rete
Ferroviaria Italiana Spa "Il nuovo sistema fieristico milanese,
un'infrastruttura su scala europea" Luigi Roth Presidente Fondazione
Fiera Milano 16.00 Coffee Break 16.30 21 Panel "Autostrada Pedemontana
come elemento essenziale del sistema viabilistico lombardo: caratteristiche
e programmi " Stefano Ascioni Amministratore Delegato Autostrada
Pedemontana Lombarda Spa "La tangenziale Esterna di Milano, 90
chilometri, ?.5 miliardi di .duro. Quando e per chi? " Giuliano Asperti
Amministratore Delegato Tangenziali Esterne di Milano Spa "L'approccio
al mercato dal punto di vista dell'utilizzatore della rete" Roberto
Renon Amministratore Delegato Trenitalia Spa "L'Autostrada
Milano-Serravalle SpA nel sistema della mobilità lombarda: ruolo
strategico, sviluppa della rete e adeguamenti infrastrutturali"
Desiderio Zoncada Presidente Autostrada Serravalle Milano Ponte Chiasso Spa
17.15 Interventi conclusivi: Giorgio Goggi Assessore Trasporti e Mobilità,
Comune di Milano William Casoni Vicepresidente Regione Piemonte Ombretta
Colli Presidente Provincia di Milano Ugo Martinat Vice Ministro Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti Coordina Carlo Maria Lo Martire
Mediaset "Cultura civica per una mobilità di qualità" 20 gennaio
2003, Sala Falck, 15.00 - 17.30 15.00 Registrazione partecipanti Welcame
Coffee 15.30 Relazione di apertura Alberto Meomartini Consigliere incaricato
per scuola e formazione Assolombarda 15.45 Interventi: Osservatorio
nazionale sulla cultura civica in Italia Andrea Poggio Presidente
Legambiente Lombardia 16.00 Ne discutono: "Imparare a muoversi in città
Mario G. Duetto Direttore Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
"Cultura civica e comportamenti: l'esperienza di Com.ieco" Carlo
Montalbetti Direttore Generale Comieco "Il ruolo della bicicletta nel
sistema dei trasporti" Luigi Riceardi Presidente Federazione Italiana
Amici della Bicicletta "Fare opinione - Fare sistema" Cesare
Stevan Presidente Commissione Traffico ACI "Imprese, cittadini e
cultura civica" Roberto Costa Segretario Regionale Unione Regionale
Lombarda del Commercio, del Turismo e dei Servizi, Consigliere CCIAA di
Milano 1700 Intervento conclusivo Bruno Ferrante Prefetto di Milano Coordina
Diletta Petronio TG4
LA COMMISSIONE PROPONE REGOLE
ARMONIZZATE PER RENDERE PIÙ SICURE LE GALLERIE STRADALI EUROPEE
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - La Commissione ha presentato in data odierna
una nuova direttiva intesa a garantire un livello elevato, costante ed
uniforme di protezione per tutti i cittadini europei che attraversano le
gallerie della rete transeuropea di trasporto (Ten). L'invecchiamento di
queste infrastrutture è un fattore preoccupante di rischio; il sempre più
intenso uso che se ne fa e i gravi recenti incidenti che in esse si sono
verificati dimostrano che i rischi maggiori sono corsi dagli automobilisti
provenienti dall'estero. Ciò è dovuto ad una grave carenza di
armonizzazione a livello di informazioni sulla sicurezza, di comunicazione e
di equipaggiamento. La Commissione propone oggi un complesso di requisiti
minimi armonizzati per la sicurezza e il funzionamento delle infrastrutture,
per le norme sul traffico e per la segnaletica; la direttiva garantirà una
maggiore protezione degli automobilisti nelle gallerie e migliori
installazioni di sicurezza. La Commissaria Loyola de Palacio, Vicepresidente
responsabile del settore Energia e Trasporti ha dichiarato: "In questi
ultimi anni gli incidenti in galleria hanno provocato numerose vittime,
mentre con una diversa normativa si sarebbero potute salvare molte vite
umane. L'Unione europea ha il preciso dovere di garantire un livello elevato
di sicurezza nelle gallerie e deve mettere queste importanti infrastrutture
in grado di svolgere il ruolo che ad esse compete nel funzionamento e nello
sviluppo dell'intera economia europea". La Commissione ha proposto oggi
che tutte le gallerie di lunghezza superiore a 500 metri appartenenti alla
rete transeuropea dei trasporti (Ten) vengano assoggettate a nuovi requisiti
minimi di sicurezza armonizzati. La proposta riguarda oltre 500 gallerie già
in esercizio, in fase di costruzione o allo stadio di progetto (per maggiori
dettagli si veda l'allegato). In quasi tutti i paesi le gallerie stradali
dovranno adeguarsi alle nuove norme entro 10 anni dall'entrata in vigore
della direttiva. Nei primi sei anni il 50% di tutte le gallerie europee
dovranno essere messe a norma. La direttiva detta in primo luogo una serie
di requisiti inerenti l'organizzazione, il ruolo e le competenze dei vari
organismi responsabili della sicurezza nelle gallerie e, in secondo luogo,
alcune norme tecniche per l'infrastruttura, il funzionamento, le norme sul
traffico e l'informazione degli automobilisti. In particolare, ciascuno
Stato membro dovrà designare un'autorità amministrativa responsabile della
sicurezza nelle gallerie e uno o più organi incaricati di valutare i
collaudi e le ispezioni. La proposta della Commissione è principalmente
diretta a prevenire le situazioni di emergenza che possano mettere in
pericolo vite umane, l'ambiente e l'infrastruttura viaria e creino turbative
nell'economia locale. Un secondo obbiettivo consiste nel creare le
condizioni affinché chi resta coinvolto in incidenti stradali possa
mettersi in salvo da solo nell'eventualità di eventi gravi come lo scoppio
di un incendio. All'origine degli incidenti stradali troviamo principalmente
il comportamento scorretto degli automobilisti, l'inadeguatezza delle
dotazioni tecniche della rete stradale, i guasti o i malfunzionamenti (p.es.
funzionamento difettoso del sistema elettrico, dei freni, surriscaldamento
del motore, ecc.), come pure i problemi legati alla natura e alla posizione
del carico (instabilità, reazioni chimiche). Dovranno essere prese misure
per garantire le sicurezza stradale a livello di strutture, di dotazioni
tecniche e di organizzazione: si tratta cioè di misure di prevenzione
miranti a ridurre al minimo le conseguenze. Tutte le misure di sicurezza
dovranno ricorrere alle più recenti acquisizioni tecniche e applicarsi a
tutti i fattori e soggetti che entrano in gioco: utenti della strada,
servizi di emergenza, infrastrutture viarie e autoveicoli. Per conseguire un
livello ottimale di sicurezza nelle gallerie stradali della TEN sono stati
fissati i seguenti obbiettivi: Primo obbiettivo: la prevenzione (prevenzione
di eventi che possono mettere in pericolo la vita umana, l'ambiente e le
installazioni della galleria) Priorità assoluta ha la prevenzione di eventi
critici, nel senso che le principali misure da prendere dovranno avere
finalità preventive. Le iniziative proposte riguardano: la definizione dei
compiti da affidare ai gestori della galleria per garantire sicurezza agli
utenti ed agli addetti sia in situazione normale (prevenzione) sia in caso
di sinistro, monitorare l'efficienza di tutte le installazioni
(ventilazione, illuminazione, ecc.) in condizioni di funzionamento normali
adeguandole nell'eventualità di un incidente e provvedere alla loro
manutenzione (installazioni strutturali ed elettromeccaniche); una migliore
informazione degli utenti della strada sul tema della sicurezza nelle
gallerie, ad esempio tramite campagne di informazione a livello nazionale;
la costruzione di gallerie a due canne, le quali offrono ovviamente maggiori
garanzie di sicurezza in caso di incendio. A tal fine, la Commissione
propone che le gallerie a canna singola vengano costruite soltanto se le
previsioni a lungo termine indicano che l'intensità del traffico rimarrà a
livelli ragionevoli (al di sotto del 50% del livello di saturazione);
l'obbligo di predisporre piani di emergenza in stretta cooperazione con i
servizi di emergenza. Secondo obbiettivo: attenuazione delle conseguenze di
un incidente (ad esempio in caso di sinistro stradale o incendio) da
conseguire creando i presupposti ideali per: migliorare la comunicazione tra
il gestore della galleria e i suoi utenti; mettere in condizione tutti
coloro che rimangono coinvolti in un incidente di porsi in salvo con i
propri mezzi: questo obbiettivo può essere raggiunto attraverso
informazioni adeguate e un'idonea segnaletica; ad esempio, l'obbligo di
sistemare segnali armonizzati, chiari e di facile comprensione, in tutti gli
Stati membri, in numero sufficiente, che indichino la presenza, in ogni
galleria, delle attrezzature di sicurezza è una misura essenziale che può
essere immediatamente attuata a costi relativamente contenuti. Nel caso di
un incidente o di altri inconvenienti, i primi 10-15 minuti sono cruciali
per salvare vite umane e per ridurre al minimo i danni materiali; consentire
l'intervento immediato degli automobilisti per impedire maggiori danni. A
tale scopo è essenziale l'obbligo per tutti i mezzi pesanti, gli autobus e
le autocorriere che entrano nelle gallerie di essere muniti di estintori,
come pure l'obbligo per i mezzi pesanti di entrare in galleria con serbatoi
supplementari di carburante riempiti solo a metà. Inoltre, i mezzi pesanti
che trasportano merci pericolose o merci con potere calorifico superiore ai
30 MW - in considerazione della loro pericolosità - devono essere
equipaggiati di appositi sistemi antincendio; le gallerie dovranno inoltre
rispettare norme severe, ad esempio per quanto riguarda le uscite di
sicurezza e la distanza tra le piazzole di sosta o le vie di fuga.
Consapevole che la spesa derivante dall'ammodernamento e dalla messa a norma
delle gallerie stradali con tutti i prescritti requisiti potrebbe essere
estremamente elevata per gli Stati membri, la Commissione propone di
consentire loro - previa effettuazione di un'analisi dei rischi - di porre
in essere misure di sicurezza alternative e meno dispendiose, purché atte a
garantire il conseguimento di un sufficiente livello di sicurezza.
1 312 000 VEICOLI VENDUTI - OBIETTIVO
RAGGIUNTO PER CITROËN
Parigi, 20 gennaio 2003 - Per il sesto anno consecutivo, Citroën ha battuto
nel 2002 il proprio record storico di vendite. Le vendite mondiali
consolidate ammontano a 1 312 000 veicoli, ossia ad un incremento del 6,3 %
rispetto all'anno precedente. Il numero di vetture consegnate ai clienti è
salito a 1 301 700. Le consegne sono aumentate del 5 % rispetto al 2001 per
un totale di 50 000 veicoli supplementari. In 17 Paesi dell'Europa
Occidentale le consegne ai clienti di Autovetture + Veicoli Commerciali
della Marca hanno raggiunto i 1 083 000 veicoli, riportando un incremento
dell'1 % su un mercato in ribasso del 3 %. Al di fuori del territorio
francese, in Europa Occidentale la Marca ha riscontrato un incremento del 4%
nel settore delle Autovetture + Veicoli Commerciali (726 000 vetture
consegnate) nonostante il mercato fosse in calo del 3 %. In Francia,
nonostante un calo del 3,6 %, Citroën è risultata la marca che meglio ha
saputo fronteggiare la recessione del mercato (- 5,2 %). Le immatricolazioni
di Autovetture + Veicoli Commerciali corrispondono ad una penetrazione del
14 % contro il 13,8 % del 2001. Nel resto del mondo, Citroën ha effettuato
218 700 consegne, pari ad un incremento del 30%. Il 2002 si è rivelato per
Citroën un anno propizio per l'arricchimento della propria gamma con
l'arrivo di due nuovi modelli : C3 e C8 che, al pari degli altri veicoli
della gamma, hanno saputo sedurre e conquistare la fiducia di un numero
sempre crescente di clienti in tutto il mondo, poiché contraddistinti da
modernità, stile e capacità di adeguamento alle aspettative della
clientela. Grazie agli ottimi risultati commerciali ottenuti da C3,
affermatasi negli ultimi mesi dell'anno, Citroën ha potuto rinforzare le
proprie posizioni sul segmento delle vetture compatte. Alcuni mesi dopo il
lancio, l'arrivo della nuova motorizzazione 1.4 HDi 16V 92 cv e del cambio
SensoDrive ha contribuito a rilanciare questo successo commerciale. Eletta
al primo posto come " vettura importata del 2002 " in Giappone, C3
è stata anche insignita del titolo di " Vettura dell'Anno 2003 "
in Spagna, Ungheria, nei Paesi Bassi, in Croazia e Danimarca. Infine, è
stata nominata " l'automobile più bella del mondo " in Italia, ha
ricevuto il trofeo " Autobest 2003 " in nove Paesi dell'Europa
Centrale e il premio come " Vettura 2003 per la famiglia " in
Belgio. Presentata alla stampa internazionale nel giugno del 2002, C8, la
nuova monovolume di alta gamma, ha ricevuto un'accoglienza altrettanto
calorosa. Xsara Picasso, l'altra monovolume della gamma, prosegue con
successo la sua ascesa commerciale. Tre anni dopo il lancio, Citroën
raggiunge un totale di 625 000 Xsara Picasso vendute nel mondo. Anche Citroën
C5 ha contribuito alla crescita della Marca, con più di 161 000 veicoli
venduti nel Mondo durante il 2002. Sempre in buona posizione, Berlingo si
trova ora di fronte ad una nuova era, grazie al proprio restyling, accolto
con entusiasmo a fine del 2002. Infine, le qualità e le prestazioni delle
motorizzazioni Diesel HDi, in termini di piacere di guida, economia, e
protezione dell'ambiente, hanno contribuito al successo dei modelli della
gamma Citroën. I veicoli della Marca con motorizzazioni Diesel
corrispondono al 54 % delle immatricolazioni di Autovetture Citroën in
Europa Occidentale nel 2002. In un mercato Diesel in crescita del 4 %
rispetto al 2001, la Marca è cresciuta del 5 %. Un Salone "Mondial"
ricco di novità Il Salone di Parigi 2002 ha offerto a Citroën l'occasione
per condividere con il pubblico la propria visione del futuro e soprattutto
per presentare uno dei progetti più prestigiosi del 2003 : C3 Pluriel. Si
tratta infatti di una vettura dalle molteplici configurazioni e inedite nel
mondo automobilistico, la cui commercializzazione avrà inizio nel primo
semestre di quest'anno. Presso lo stand della Marca, le capacità innovative
di Citroën sono state ben rappresentate dalla coupé 2+2 C-Airdream, quale
testimonial ideale di una marca proiettata verso il futuro. Su questo
prototipo vengono riprese due caratteristiche tecnologiche già sviluppate
sul concept car C-Crosser : il volante a mozzo fisso e il comando " by
wire ". Una stagione sportiva coronata da successi Anche dal punto di
vista sportivo il successo non si è fatto attendere. Nel Campionato
Mondiale rally, Xsara Wrc ha acquisito esperienza partecipando ufficialmente
a 8 prove su 14, scelte in base alla relativa specificità. Al rally di
Montecarlo, Sébastien Loeb e Daniel Elena hanno conquistato il secondo
posto, classificandosi come i più veloci nelle prove cronometrate e
concretizzando queste brillanti prestazioni trionfando all'Adac -
Deutschland rally in Germania. In Kenya e in Catalogna, le Xsara si sono
distinte altrettanto egregiamente. Nel primo di questi rally Thomas Rådström
e Denis Giraudet sono saliti sul terzo gradino del podio, nel secondo
Philippe Bugalski e Jean-Paul Chiaroni hanno a loro volta conquistato un
onorevole terzo posto..Il 2003 segnerà l'entrata di Citroën nel Campionato
Mondiale rally alla pari delle altre squadre con un programma completo di 14
"manche". Il team Citroën-Total utilizzerà tre Xsara WRC durante
l'arco della stagione, con i seguenti equipaggi : Sébastien Loeb-Daniel
Elena; Colin McRae-Derek Ringer; Carlos Sainz-Marc Marti. Nel 2002, anche le
Saxo si sono distinte nei diversi campionati nazionali europei
aggiudicandosi il titolo di Campioni in Germania, Belgio, Ungheria,
Portogallo e Russia. In Spagna, Citroën ha vinto il Campionato Costruttori
per la quarta volta. In Francia, Saxo Super 1600 ha preso il posto di Xsara
nel Campionato nazionale rally, regalando il titolo a Citroën per il quinto
anno consecutivo. La Marca si è inoltre meritata il titolo Costruttori per
la prima volta in Francia, davanti a due altri costruttori francesi e uno
straniero. Infine, Citroën ha partecipato al Campionato Mondiale di rally
Super 1600, ribattezzato " Junior WRC ", schierando a inizio
stagione ben sei Saxo alla partenza e la vittoria finale è andata a Dani
Solà, un giovane pilota catalano. La Saxo ha saputo imporsi per il secondo
anno consecutivo in questa disciplina, dominata lo scorso anno da Sébastien
Loeb, offrendo una magnifica tripletta a Citroën nella classifica generale
della categoria Jwrc. In Europa Occidentale, la Marca ha migliorato la
propria posizione Autovetture conservando la penetrazione dei Veicoli
Commerciali grazie ad un'attività commerciale più sostenuta condotta alla
fine dell'anno. Mentre il mercato globale ha subito un calo del 3%, le
immatricolazioni della Marca sono aumentate dell'1 %. La penetrazione
Autovetture + Veicoli Commerciali di Citroën nel 2002 è passata dal 6,4 al
6,7 %.
|
|
Volumi
2001
|
Penetrazione
%
|
Volumi
2002
|
Penetrazione
%
|
Evoluzione
in %
|
Autovetture
+ V. Comm.
|
Mercato
|
16
695 000
|
|
16
174 000
|
|
-
3 %
|
Citroën
|
1
070 000
|
|
6,4
%
|
1
083 000
|
6,7
%
|
+
1 %
|
Autovetture
|
Mercato
|
14
811 000
|
|
14
374 000
|
|
-
3 %
|
Citroën
|
|
867
000
|
5,8
%
|
895
600
|
6,2
%
|
+
3 %
|
V.
Comm.
|
Mercato
|
1
884 000
|
|
1.800.000
|
|
-
4 %
|
Citroën
|
|
203
000
|
10,7
%
|
187
400
|
10,4
% -
|
8
%
|
Citroën registra un generale e
significativo incremento sul mercato. In Francia, Citroën (- 3,6 %) è la
marca che meglio ha saputo affrontare il ribasso del mercato (- 5,2 %). Le
immatricolazioni Autovetture + Veicoli Commerciali della Marca corrispondono
ad una penetrazione del 14 % contro il 13,8 % del 2001. La penetrazione
Autovetture di Citroën ha raggiunto il 13,4 % contro il 13,1 % del 2001.
Questo risultato è da attribuire in parte alle ultime novità C3 e C8, che
hanno riscosso grande successo, come previsto. In Spagna, sul mercato
Autovetture + Veicoli Commerciali, Citroën conserva il secondo posto con il
12,1 % delle quote di mercato e occupa il primo posto per il Diesel con il
14,3 % di penetrazione. Questa intensa attività commerciale è possibile
grazie alla gamma Xsara che.conserva il primo posto sul mercato Autovetture
con 90 900 veicoli venduti. Anche le vendite di C5 rivestono un ruolo
importante nel successo commerciale di Citroën in Spagna. Durante l'anno,
sono aumentate del 31 % superando le 25 000 unità consegnate. Sul mercato
dei Veicoli Commerciali, Citroën rimane leader con una quota di mercato del
15,4 %. Nel Regno Unito, le immatricolazioni Autovetture + Veicoli
Commerciali della Marca hanno raggiunto il 5,4 % delle quote di mercato
aumentando di volume del 2 % e regalando a Citroën un nuovo record con 154
000 veicoli venduti. Le vendite di Xsara Picasso sono rimaste elevate con 45
500 unità vendute. Xsara Picasso resta la monovolume del segmento M1 più
venduta nel Regno Unito. Berlingo Autovettura ha suscitato sempre lo stesso
entusiasmo aggiudicandosi un incremento delle proprie delle vendite del 54
%. Tutti i modelli della gamma hanno riscosso lo stesso successo
consolidando la posizione di Citroën sul mercato. La Marca occupa infatti
il sesto posto sul mercato Autovetture. Per quanto riguarda i Veicoli
Commerciali, le immatricolazioni della Marca sono aumentate del 3 %
raggiungendo la quota di mercato dell'8,6 %. La Marca occupa il terzo posto
sul mercato dei Veicoli Commerciali. In Italia, Citroën ha registrato un
forte aumento del 22 % su un mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in
ribasso del 5 %. La quota di mercato è salita al 4 %. C3 rappresenta un
elemento chiave nel successo di Citroën in Italia dove ha ricevuto una
calorosa accoglienza. Dal suo lancio sono state vendute 28 900 unità. Anche
le prestazioni degli altri veicoli della gamma hanno contribuito al
conseguimento dei risultati ottenuti sul mercato italiano. C5 e Xsara
Picasso hanno infatti registrato forti rialzi del 25 e del 13 %, portando il
numero di unità vendute a 7 200 e 23 900. In Germania, Citroën ha dato
prova di dinamismo commerciale e, malgrado un mercato in calo del 3 %, la
Marca è riuscita a migliorare le vendite di Autovetture + Veicoli
Commerciali del 12 %, raggiungendo una quota di mercato del 2,1 %. Il
settore Autovetture ha riservato a Citroën il maggior incremento (+ 14%)
tra i costruttori di automobili. La quota di mercato Autovetture del
costruttore passa dall'1,7 % del 2001 al 2 % del 2002. Questo incremento è
da attribuire al successo commerciale riscosso dall'intera gamma, in
particolare da C5 che registra il maggiore rialzo con + 48 % rispetto al
2001 per un totale di 11 500 veicoli consegnati. Xsara Picasso continua la
scalata, incrementando le proprie vendite del 19 % con 13 400 veicoli
consegnati nel 2002. I primi risultati delle vendite dei due nuovi modelli
Citroën sono altrettanto incoraggianti : sono state vendute più di 6 600
C3 e 1 000 C8. Quanto alla popolarità di Berlingo, non sembra voler
diminuire, anzi è in ascesa con 15 800 veicoli consegnati. Per quanto
riguarda i Veicoli Commerciali, la Marca conserva la proprie posizioni con
una quota di mercato del 3,7 %. In Belgio e Lussemburgo, Citroën ha
registrato un incremento del 2 % sulle Autovetture + Veicoli Commerciali
(10,9 % delle quote di mercato) nonostante il mercato fosse in calo del 5 %.
La Marca continua la propria ascesa e passa nel 2002 dalla quarta alla terza
posizione sul mercato delle Autovetture + Veicoli Commerciali..Nel settore
Autovetture, Citroën ha raggiunto una quota di mercato del 10,5 % (contro
il 9,4 % del 2001), ossia un aumento del 7 % dei volumi su un mercato in
calo del 4 %. Nell'ambito dei Veicoli Commerciali, il costruttore conserva
la propria posizione di leader, con il 14,8 % delle quote di mercato. Nei
Paesi Bassi, Citroën ha registrato un aumento del 4 % su un mercato
Autovetture + Veicoli Commerciali in perdita del 4 %. La quota di mercato
Autovetture + Veicoli Commerciali della Marca è del 5,5 %. In Svizzera,
mentre il mercato Autovetture + Veicoli Commerciali ha subito un calo
dell'8%, Citroën è riuscita a mantenere la propria posizione e ha
raggiunto il 3,4% delle quote di mercato con un incremento dell'8 % rispetto
allo scorso anno. Sul mercato austriaco Autovetture + Veicoli Commerciali in
calo del 5 %, Citroën migliora le proprie vendite del 15 % e raggiunge una
quota di mercato del 3,3 %, contro il 2,7 % del 2001. Nei Paesi Nordici,
Citroën ha dimostrato di possedere strategie vincenti. In Danimarca, la
Marca ha registrato un aumento del 24 % su un mercato Autovetture + Veicoli
Commerciali in rialzo del 12 %. La quota di mercato è passata dal 10,5
all'11,6 %. Citroën occupa il secondo posto sul mercato Autovetture
(l'11,6% delle quote di mercato) e sul mercato Veicoli Commerciali (l'11,8 %
delle quote di mercato). In Svezia, Citroën ha avuto un aumento del 36 %
mentre il mercato Autovetture + Veicoli Commerciali è cresciuto solo del 3
%, stabilendo la propria quota di mercato intorno al 3,7 % contro il 2,8 %
del 2001. In Finlandia, le vendite Citroën sono aumentate del 34 % in un
mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in crescita del 6 %, raggiungendo
una quota di mercato del 6 % contro il 4,7 % del 2001. In Norvegia, sul
mercato Autovetture + Veicoli Commerciali in calo del 10 %, la Marca ha
registrato un aumento delle vendite del 3 % aggiudicandosi una quota di
mercato del 4,2 % contro il 3,7 % del 2001. Nel 2002, le vendite Citroën al
di fuori dell'Europa Occidentale hanno toccato i 218 700 veicoli, con un
incremento del 30 % rispetto al 2001. Nei Paesi del Mercosur, nonostante un
contesto economico sfavorevole, Citroën ha conservato la propria posizione
e le consegne sono aumentate dell'1 % nonostante un mercato in calo del 13
%. In Brasile, le vendite della Marca sono passate da 15 500 a 18 800
veicoli, con una penetrazione Autovetture + Veicoli Commerciali dell'1,4 %,
contro l'1 % del 2001, per un incremento del 22 % dei volumi di Citroën,
nonostante il mercato in ribasso dell'8 %. Questi risultati sono da
attribuire principalmente al successo commerciale riscosso da Xsara Picasso,
lanciata lo scorso anno in questi Paesi. In Europa centrale e orientale, la
penetrazione di Citroën si è stabilizzata raggiungendo il 5,2 % nel 2002,
contro il 4,3 % del 2001. In Polonia, con un mercato in calo del 7%, Citroën
ha registrato un aumento delle vendite del 17 % e la quota di mercato è
passata dal 3,7 al 4,6 % di penetrazione..- In Ungheria in un mercato in
rialzo del 18 %, Citroën ha incrementato le proprie vendite del 27 %,
conquistando il 5,3 % delle quote di mercato. In Croazia, con un mercato in
ascesa del 3 %, Citroën ha incrementato il volume delle proprie vendite del
27 % raggiungendo ormai una quota di mercato dell'8,3 %. In Turchia, con un
mercato in forte calo (- 15 %), Citroën ha riscontrato un incremento nei
volumi del 68 % passando da una quota di mercato dell'1,2 al 2,4 %. In Cina,
le vendite Citroën sono aumentate di quasi il 60 % per un totale di 85 300
veicoli nel 2002. Questi risultati sono attribuibili sia a Xsara Picasso,
dotata della motorizzazione 2.0i, complementare alla versione 1.6i, prodotta
a Wuhan dalla fine del 2001, che alla nuova berlina tre volumi Elysée.
RENAULT; UN NUOVO STABILIMENTO DI
MONTAGGIO DEI MOTORI PROSSIMAMENTE A VENISSIEUX
Milano, 20 gennaio 2003 - Renault Trucks aveva annunciato nel mese di maggio
2002, la previsione d'investimento per una nuova installazione
d'assemblaggio di motori a Venissieux. Il Consiglio di Amministrazione di AB
Volvo, a metà dicembre, ha confermato questa decisione e Leif Johansson,
Presidente del Gruppo, ha firmato l'accordo d'investimento. I lavori possono
cominciare. Lo stabilimento Motori della divisione Powertrain, a Venissieux
nell'ambito di Renault Trucks, attraverso quest'accordo si confemna
nell'avvenire del Gruppo. Esso diviene l'unico luogo di montaggio dei motori
da 9 a 11 litri per l'insieme delle necessità del Gruppo Volvo in Europa.
Questo investimento, che ammonta a 42 milioni di Euro, scaglionati fino al
2004, comprende una nuova linea di montaggio di motori, il rinnovo di alcuni
padiglioni, le strutture per le prove, consentendo, allo stesso tempo, un
sensibile miglioramento delle condizioni lavorative del personale addetto. I
lavori di preparazione sul terreno della nuova linea sono già iniziati. La
posa della prima pietra è prevista fra qualche settimana. Per il 2005, allo
stabilimento Motori di Venissieux, saranno assemblati da 50.000 a 60.000
motori all'anno e questo si traduce in un raddoppio del volume di motori di
veicoli di gamma alta rispetto alla situazione attuale, per soddisfare le
necessità di nuovi clienti in seno al Gruppo Volvo. Conformemente agli
orientamenti annunciati nel maggio scorso, la divisione "Powertrain"
(catena cinematica) del Gruppo Volvo comprende due centri d'eccellenza nella
propria organizzazione europea, uno dei quali è quello di Venissieux/St
Priest. Questo centro s'occuperà, in particolare, della concezione e dello
sviluppo dei motori da 3 a 11 litri e, inoltre, del montaggio delle gamme da
9 a 11 litri. Saranno qui raggruppate l'insieme delle competenze riguardanti
i settori degli studi, lo sviluppo, gli acquisti, l'industrializzazione, le
prove, gli adattamenti, la qualità, il post vendita e i servizi. Nella
nuova installazione lavoreranno circa 500 persone nelle attività
d'assemblaggio, delle prove, di verniciatura e d'adattamento alle necessità
della clientela. Il nuovo stabilimento avrà come clienti Renault Trucks,
così come Volvo Trucks, ed anche attività legate ai motori per la
cantieristica, ai motori marini ed a quelli per gli autobus del Gruppo Volvo.
NUOVA PROPOSTA PER MIGLIORARE LA
SICUREZZA MARITTIMA
Bruxelles, 20 gennaio 2003 - Un sistema comunitario per il riconoscimento
dei brevetti dei marinai extracomunitari. E' una delle proposte della
Commissione europea per evitare nuove catastrofi ambientali come quelle che
si sono recentemente verificate nei mari europei e ha come obiettivo
principale quello di prevedere che ogni marinaio che lavori a bordo di
imbarcazioni comunitarie possieda la formazione necessaria e i brevetti
conformemente allo standard minimo internazionale. Nel presentare la nuova
iniziativa dell'Esecutivo Ue, la Commissaria responsabile per i Trasporti,
Loyola de Palacio, ha dichiarato: "Abbiamo il dovere di imporre il più
alto livello di preparazione per gli equipaggi delle imbarcazioni
comunitarie. Questa proposta costituisce parte di una strategia globale per
migliorare la sicurezza marittima e contribuirà notevolmente a correggere
la situazione attuale".
PROGRAMMA 5+5 ENERGIT: AMICI E PARENTI
VALGONO TANTO, CON ENERGIT 5+5 EURO! PARTE IL PROGRAMMA FEDELTÀ CHE PREMIA
CHI SCEGLIE E FA SCEGLIERE ENERGITVOCE.
Cagliari, 20 gennaio 2003 - Energit, multiutility sarda attiva con soluzioni
convergenti nei settori dell'energia, delle telecomunicazioni e dei servizi
Internet, rafforza sempre più la propria offerta di telefonia fissa
EnergitVoce con il "Programma 5+5". Il meccanismo di questa
iniziativa, che premia chi si abbona e chi fa abbonare i propri conoscenti a
EnergitVoce è semplicissimo: è possibile "guadagnare" 5 euro di
traffico telefonico ogni volta che si presenta un nuovo abbonato EnergitVoce,
il quale riceve a sua volta 5 euro di traffico telefonico all'attivazione
del suo nuovo contratto. "Energit è cresciuta in maniera così
importante anche grazie al costante passaparola dei suoi Clienti soddisfatti
delle tariffe e dell'alta qualità dei servizi", ha dichiarato Luigi
Agostino, Direttore Marketing di Energit. "Abbiamo voluto premiarli per
la fedeltà al nostro progetto". Con questo nuovo vantaggio,
EnergitVoce aumenta il numero di plus che ne hanno già decretato il
successo in oltre 10.000 aziende e famiglie: Una sola tariffa regionale, per
telefonare in tutta la Sardegna o verso la Sardegna al costo di una urbana.
EnergitChiamaEnergit: sconto del 10% per i Clienti EnergitVoce che chiamano
altri Clienti EnergitVoce in Sardegna. Grande convenienza per le telefonate
internazionali e verso i cellulari. Prezzo vero: nessun addebito alla
risposta, nessun canone. Collegamento Internet integrato su numero unico
nazionale 702 11 702 11 con un risparmio del 50% sul costo della
navigazione. Verifica on line in tempo reale della spesa telefonica.
Infolink: www.energit.it
FIRMATO L'ACCORDO LUMENERGIA- EDISON
Brescia, 20 gennaio 2003 - Lumenergia, Consorzio bresciano sempre più
presente sul mercato energetico, grazie ai notevoli investimenti effettuati
in ricerca e sviluppo ed alle offerte più che vantaggiose per le forniture
di energia rivolte alle aziende, annuncia di aver stretto un' innovativo
partnership con Edison Energia. L'accordo, siglato da pochi giorni, riguarda
principalmente lo sviluppo delle attività e delle iniziative relative al
territorio della provincia di Brescia; grazie a tale collaborazione Edison
Energia supporterà Lumenergia nel piano di sviluppo delle forniture rivolto
alle piccole-medie imprese. Il primo effetto positivo di questo accordo sarà
visibile nell'aumento del numero dei Clienti di Lumenergia che diventeranno
oltre 500 già nel corso del 1° semestre del 2003. Fin dalla sua nascita il
Consorzio bresciano ha sempre cercato di rispettare i valori imprenditoriali
e sociali, economici e di sviluppo globale del nostro territorio, ed oggi
conferma la particolare attenzione rivolta alle piccole medie imprese della
zona che non potranno che essere avvantaggiate da questa partnership. Edison
Energia, società del gruppo Edison, è sin dal 1999 protagonista del
mercato elettrico in fase di liberalizzazione e serve oggi oltre 2.500
aziende. Le imprese clienti Edison Energia hanno a disposizione, oltre alle
utility, un pacchetto di servizi di gestione delle forniture (online), un
contact centre multicanale, programmi formativi e consulenza tecnica. Il
contratto prevede per il 2003 una fornitura energetica da Edison Energia a
Lumenergia del valore di circa € 25.000.000 ed una collaborazione nelle
attività commerciali svolte sul territorio proprio tramite Lumenergia.
ENERGIA: UNA CONTRO RIFORMA CONTRO I
PICCOLI UTENTI
Milano, 20 gennaio 2003 - Il Governo si appresta a cancellare dal mercato
dell'energia elettrica un alleato dei piccoli utenti: l'Acquirente Unico.
Dopo la liberalizzazione della produzione di energia elettrica, questo
soggetto ha il compito di comprare alle migliori condizioni possibili
l'energia per i piccoli utenti sia sul mercato interno che estero. Si tratta
quindi di un acquirente con un grande potere di mercato che ha il compito di
"spuntare" un prezzo equo per i consumatori. Per l'Intesa dei
Consumatori la linea iper liberista scelta dal Governo, secondo la quale
ogni piccolo utente avrà la possibilità di scegliersi da solo il fornitore
di energia elettrica, costituisce solo una favola perché nessun consumatore
potrà disporre di tutte le informazioni per ottenere le migliori tariffe
presenti sul mercato. Senza l'Acquirente Unico il manico del coltello
rimarrebbe sempre nelle mani dei grandi fornitori oligopolisti. Le
possibilità di rendere più leggera la bolletta per i piccoli utenti
dipende in larga misura dalla piena funzionalità dell'Acquirente unico In
caso contrario saranno i grandi consumatori di energia e le compagnie
oligopolistiche a dettare le regole nel settore elettrico.
RAPPORTO AMBIENTALE 2002 DELLA CAMERA
DI COMMERCIO INQUINAMENTO PERMETTENDO, È IL MILANESE L'ECOLOGISTA D'ITALIA
E D'EUROPA
Milano, 20 gennaio 2003 - Una Milano contraddittoria quella ecologica. La
medaglia d'oro arriva dal primo posto in classifica, prima di Vienna e
Basilea per un senso civico attento alla quotidiana raccolta differenziata,
quasi la metà di tutti i rifiuti prodotti. La media per ogni milanese
arriva ai 218 kg ogni anno (0,6 kg al giorno), con un risparmio di 11milioni
di euro per le imprese - che recuperando, possono spendere meno in discarica
- e di 5milioni di euro per i cittadini. A questo va aggiunto che a Milano,
ad esempio, il 10% dei rifiuti diventa energia. Ma per la produzione di
rifiuti ci piazziamo a metà classifica, con quasi un chilo e mezzo prodotto
ogni giorno da ciascun milanese, dopo Dublino, Basilea, Bruxelles, Lisbona,
Vienna e Parigi. E ancora per spazi verdi con accesso al pubblico siamo in
quinta posizione, dopo Vienna, Barcellona, Zurigo e Bruxelles. Ma se andiamo
sull'inquinamento arriviamo all'ultimo posto. Anche in Italia il capoluogo
lombardo, differenziando il 43,07% dei rifiuti, sorpassa di gran lunga le
altre città: Torino 16,5%, Venezia 21%, Firenze 23,9%, Bologna 18,1%,
Palermo 3,4%, Genova 11,7%, Roma 4,6%, Napoli 1%. Ma, anche qui, per
inquinamento dell'aria Milano è agli ultimi posti. Questo è quanto emerge
dal rapporto ambientale della Camera di Commercio, a partire dall'esame dei
Mud, i Modelli Unici di Dichiarazione ambientale, presentati ogni anno dalle
aziende e dai comuni della provincia milanese alla Camera di Commercio di
Milano. "Il milanese - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della
Camera di Commercio di Milano - si mostra informato e sensibilizzato. E'
disposto a sopportare qualche disagio individuale pur di conseguire
risultati collettivi di miglioramento della qualità ambientale. E questo
significa migliore qualità della vita ed anche risparmio per la collettività.
Credo che l'impegno dei cittadini e delle imprese meriti un"
premio" con il passaggio dalla tassa alla tariffa, così da pagare per
i rifiuti prodotti e risparmiare per quelli differenziati. La sensibilità
ambientale e l'impegno delle istituzioni devono poi puntare ad affrontare
tutti gli aspetti della questione ambientale, anche quello dell'aria. A
partire da vere e proprie "rottamazioni" delle vecchie caldaie
inquinanti. Un tema sempre più importante per la qualità della vita in una
città moderna e competitiva". "Le 32.000 dichiarazioni ambientali
di Comuni e imprese che la Camera di Commercio di Milano ha ricevuto,
trasferito su supporto magnetico ed elaborato statisticamente - ha detto
Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di
Milano - costituiscono un'importante fonte informativa sulla produzione, la
raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Ed ora è possibile
presentare i dati per via telematica: grazie alla smartcard, la "carta
d'identità" delle imprese con la firma digitale, tutte le pratiche
viaggiano on line". Le cifre sull'ambiente a Milano e provincia -
Umido, carta, vetro, legno, plastica, metalli: la raccolta differenziata è
un impegno costante per i milanesi, veri ecologisti d'Italia. Ben il 43,07%
dei rifiuti viene destinato al cestino di competenza. Quasi la metà! Un
record se pensiamo che in sei anni la percentuale è raddoppiata: era 20,52%
nel 1996. Il capoluogo lombardo sorpassa così di gran lunga (Torino 16,5%,
Venezia 21%, Firenze 23,9%, Bologna 18,1%, Palermo 3,4%, Genova 11,7%, Roma
4,6%, Napoli 1% - dati Apat, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i
Servizi Tecnici, riferiti al 2000). Un impegno che premia: ha portato ad un
risparmio di 16 milioni di euro in un solo anno: 11 per le imprese e 5 per i
cittadini, grazie al risparmio del costo della discarica, a vantaggio del
riciclo. Anche se ogni cittadino produce al giorno in media 1,4 Kg di
rifiuti, 512 kg all'anno. E' comunque la provincia a trainare la
"cultura quotidiana del rispetto ambientale": Rho con il 53,98% di
raccolta differenziata, Cinisello Balsamo con il 49,2%, Monza con una
percentuale pari al 46,79%, Legnano con il 32,84%, Sesto San Giovanni con il
30,52% ed infine Milano con il 30,83%, comunque in crescita dal 26,81% dello
scorso anno. E l'impresa ecologica è di casa nell'area milanese: si
recupera e ricicla il 76,71% con un incremento sulla già rilevante
percentuale registrata l'anno precedente (72,54%). La raccolta differenziata
- La raccolta differenziata rappresenta nella Provincia di Milano il 43,07%,
equivalente a 816.831,05 tonnellate del totale dei rifiuti solidi urbani
raccolti, pari a 1.896.452,91 tonnellate (contro il 41,22% dello scorso
anno, 771.206,63 tonnellate su un totale di 1.871.130,20 tonnellate). Un
dato che attesta come la raccolta differenziata stia diventando sempre più
diffusa. Differenziare premia: il risparmio delle imprese. Meglio il riciclo
che la discarica: così le 32.000 imprese interessate dalla dichiarazione
dei rifiuti nel 2002 hanno risparmiato 11 milioni di euro: per ognuna un
risparmio da 350 euro, il costo della discarica che non hanno utilizzato.
...e dei cittadini. I milanesi hanno risparmiato 5 milioni di euro. Le
frazioni del differenziato - Tra le categorie in cui è suddivisa la
raccolta differenziata, l'organico, meglio conosciuto come
"umido", rappresenta la più grande, con una percentuale del
31,81% (259.821,63 tonnellate) sul totale dei rifiuti solidi urbani raccolti
in modo differenziato. Un'altra grossa fetta è rappresentata dalla carta
con il 22,55% (184.174,49 tonnellate). Seguono poi il vetro (17,73% cioè
144.815,69 tonnellate), il legno (4,81% cioè 39.285,20 tonnellate), la
plastica (4,2%, 34.279,38 tonnellate) e i metalli (2,63%, 21.490,47
tonnellate). I più ricicloni in provincia - Le grandi produttrici di
rifiuti sono le città di Milano con 734.240,62 tonnellate (+2,5% rispetto
alle 716.272,11 dello scorso anno, con una crescita superiore a quella media
provinciale, +1,9%), Monza con 62.468,91 (+5,4% dalle 59.269,21 t), Sesto
San Giovanni con 39.203,21 (+3% dalle 38.059,71 t), Cinisello Balsamo con
38.626,58 (+6,1% da 36.400,74 t) e Legnano con 31.235,59 (+3,1% da 30.301,07
t). Subito dopo Rho (con 30.147,68 t.). Tra questi comuni il più riciclone
è Rho con il 53,98% di raccolta differenziata, Cinisello Balsamo con il
49,2%, seguono poi Monza con una percentuale pari al 46,79%, Legnano con il
32,84%, Sesto San Giovanni con il 30,52% ed infine Milano con il 30,83%.
Recupero o discarica? Il 76,71% dei rifiuti complessivamente raccolti o
prodotti viene sottoposto ad un trattamento di recupero, con un incremento
sulla già rilevante percentuale registrata l'anno precedente (72,54%). Del
76,71% la maggior parte viene riciclata come carta, vetro e legno. A Milano
città, inoltre, il 10% dei rifiuti diventa energia. Per quanto riguarda il
restante 23,29% le modalità di smaltimento dei rifiuti non recuperati, c'è
il ricorso alla discarica (70,52%) e si assiste ad una crescita del
trattamento biologico (13,34% contro il 10,90%), una riduzione del fisico
chimico (5,86% rispetto al 10,24% del 2001) e dell'incenerimento (10,27%
contro il 18,87%). Le imprese: i rifiuti speciali - I rifiuti speciali,
suddivisi in pericolosi e non pericolosi, prodotti dalle aziende, ammontano
a 3.083.640,04 (-4,9% rispetto alle 3.242.381,15 tonnellate del 2002,
bloccando una tendenza in aumento). Di questi i pericolosi rappresentano il
12% (dall'11% dello scorso anno). Il 42,8% (rispetto al 39,6% dello scorso
anno) dei rifiuti pericolosi viene prodotto dalle 1.087 imprese che hanno più
di 100 addetti. Queste imprese rappresentano solo il 3,4% delle imprese
censite. Per quel che riguarda invece i rifiuti non pericolosi, al primo
posto troviamo le 595 aziende che impiegano da 100 a 199 addetti: solo
queste producono l'11,3% del totale dei rifiuti non pericolosi, pur
rappresentando solo l'1,9% del totale delle imprese censite. Tra i rifiuti
più prodotti dalle imprese troviamo: gli imballaggi in più materiali
(259.855 t), gli imballaggi in carta e cartone (245.103 t), i residui di
lavorazione del ferro (145.347) e i rifiuti misti di costruzione e
demolizione (74.102 t). Le cifre sull'ambiente in Europa. Chi produce più
rifiuti per abitante in Europa. Nella classifica europea dei rifiuti
prodotti per abitante Dublino si piazza la primo posto (ben 2,3 kg), seguita
da Basilea (1,8). A parimerito in terza postazione Bruxelles e Lisbona
(1,7). Segue Vienna (1,6) e, a poca distanza, al quinto posto Milano (1,5).
Seguita da Parigi (1,4), Madrid (1,3), Barcellona (1,2), Lione (1,2),
Varsavia (1).
Chi produce più rifiuti per
abitante
città
|
rifiuti
per abitante (kg)
|
rifiuti
per abitante al giorno
|
Dublino
|
841
|
2,3
|
Basel
|
667
|
1,8
|
Bruxelles
|
618
|
1,7
|
Lisbona
|
603
|
1,7
|
Vienna
|
580
|
1,6
|
Parigi
|
524
|
1,4
|
Milano
|
512
|
1,4
|
Madrid
|
457
|
1,3
|
Barcellona
|
456
|
1,2
|
Lione
|
433
|
1,2
|
Varsavia
|
370
|
1,0
|
Elaborazione Camera di Commercio di
Milano sui dati dell'Association of Cities and Regions for Recycling Chi fa
più raccolta differenziata in Europa ( Kg per abitante, per anno). I più
attenti sono i milanesi: ogni cittadino mette da parte 218,9kg soprattutto
di organico, carta, vetro. Seguiti dai viennesi (189,8 kg di riciclo
all'anno, soprattutto carta, organico e vetro). Segue Basilea con 116,7 kg
di rifiuti pronti da recuperare, di cui ben 81 di carta. Subito dopo arriva
Lisbona (43,32 kg), Lione (32), Bruxelles (31,7), Barcellona (21,1), Parigi
(18,8), Madrid e Varsavia (11) e infine Dublino (9,1). Chi fa più raccolta
differenziata ( Kg per abitante, per anno)
Città
|
organico
|
carta
|
vetro
|
metalli
|
plastica
|
Legno
|
multimateriale
|
differenziata
|
Milano
|
69,6
|
49,4
|
38,8
|
5,8
|
9,2
|
10,5
|
35,6
|
218,9
|
Vienna
|
53,6
|
78,1
|
14,5
|
17,6
|
4,8
|
15,5
|
5,7
|
189,8
|
Basel
|
|
81
|
31,4
|
4,3
|
|
|
|
116,7
|
Lisbona
|
|
28,99
|
11,56
|
|
2,77
|
|
|
43,32
|
Lione
|
10
|
|
10
|
|
3
|
|
9
|
32
|
Bruxelles
|
|
17,3
|
8
|
|
6,4
|
|
|
31,7
|
Barcellona
|
0
|
10,4
|
8
|
|
2,7
|
|
0
|
21,1
|
Parigi
|
|
9,3
|
6
|
|
|
|
3,5
|
18,8
|
Madrid
|
|
5
|
6
|
|
|
|
|
11
|
Varsavia
|
|
|
|
|
|
|
11
|
11
|
Dublino
|
|
|
|
|
|
|
9,1
|
9,1
|
Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati dell'Association of
Cities and Regions for Recycling Ambiente nelle città europee: inquinamento
dell'aria, spazi verdi. Per livello dell'inquinamento Stoccolma conquista il
vertice della classifica con un margine netto. Mentre Vienna, pur non
ottenendo il primo posto nella classifica finale, si colloca in cima al
descrittore ambientale sugli spazi verdi battendo concorrenti come
Barcellona, Stoccolma e Zurigo. Milano deve accontentarsi di un quinto posto
nella variabile spazi verdi dedicati al pubblico e di un dodicesimo posto
nel descrittore relativo al livello di inquinamento. Ambiente nelle
città europee, esclusa la variabile qualità dell'aria. Si è provato a
simulare la situazione di Milano calcolando l'aggregato ambientale
indipendentemente dal descrittore sul livello di inquinamento atmosferico:
la città lombarda si posiziona in settima posizione con un coefficiente
pari a 2,204 estremamente vicino ai punteggi di Madrid e Amsterdam che
divengono così le più dirette concorrenti. Le cifre sull'ambiente:
confronto tra citta' italiane Raccolta differenziata nelle città italiane.
Anche in Italia il capoluogo lombardo, differenziando il 43,07% dei rifiuti,
sorpassa di gran lunga le altre città Torino 16,5%, Venezia 21%, Firenze
23,9%, Bologna 18,1%, Palermo 3,4%, Genova 11,7%, Roma 4,6%, Napoli 1% -
dati Apat, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici,
riferiti al 2000. PM10 (1999-2001): è generalmente diminuito benché
rimanga quasi ovunque superiore al valore limite di 40 microgrammi al metro
cubo fissato per il 2005 dal recente decreto ministeriale n. 60/2002. Il
PM10 (concentrazione annuale) è diminuito a Bologna (Porta S. Felice) da 67
microgrammi al metro cubo a 53; a Firenze (viale Gramsci) da 59 a 31; a Roma
(largo Arenula) da 62 a 54; a Torino (via della Consolata) da 73 a 63. E'
invece stabile a Milano (largo Juvara, circa 46 microgrammi) e a Bari (via
Savoia, circa 64). (Fonte CNR) Benzene (1999-2001) è diminuito in 4 casi su
6. A Firenze (viale Rosselli) da 19 microgrammi al metro cubo a 11. A Milano
(via Senato) da 8 a 5. A Roma (via Tiburtina) da 15 a 11. A Torino (via
della Consolata) da 9 a 8. In controtendenza Bologna almeno a Porta S.
Felice (da 6 a 8), mentre Bari (via Savoia) non registra variazioni e si
attesta sui 12 microgrammi al metro cubo. Tutte le città, tranne Milano,
superano comunque il valore limite di 5 microgrammi previsti dal DM 60 per
il 2010. (Fonte Cnr). Ozono (1999-2001): ore in cui, in media, è stato
superato il livello di attenzione di 180 microgrammi al metro cubo
(1999-2001). A Bari si è passati dalle 0 ore del 1999 alle 10 del 2001; a
Firenze da 0 a 2; a Milano 10 a 15; a Torino da 19 a 68. Le ore di
superamento del livello di attenzione sono diminuite a Bologna (da 100 a
38), a Genova (da 112 a 5), a Napoli (da 32 a 5), a Palermo (da 47 a 12), a
Roma (da 32 a 28) (Fonte Cnr)
NESSUN BLOCCO PER I CONTRIBUTI AL
TEATRO DI PROSA LE SOVVENZIONI PER IL 2002 SARANNO PRESTO IN PAGAMENTO
Roma, 20 gennaio 2002 - Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali,
Giuliano Urbani, riguardo agli allarmi lanciati su di una possibile
riduzione dei fondi destinati allo spettacolo per effetto del cosiddetto
decreto taglia-spese, dichiara di aver intrapreso un'azione specifica volta
allo sblocco degli stanziamenti sospesi. "Le sovvenzioni relative
all'anno 2002 - rende noto il Ministro Urbani - saranno presto in pagamento,
ed è stata avviata un'iniziativa legislativa che consente l'adozione dei
criteri di riparto dei contributi al teatro di prosa secondo modalità
profondamente innovative, che sono state completamente condivise dalle
Regioni. Inoltre - conclude il Ministro - sono ormai maturi i tempi per un
assetto definitivo della materia, che tenga conto dei grandi cambiamenti
introdotti nel nostro ordinamento dal nuovo Titolo V della Costituzione,
dove viene attribuito un ruolo centrale alle Regioni nella materia dello
spettacolo".
OPEN EVENT PER MANAGER, LIBERI
PROFESSIONISTI, TEMPORARY MANAGER E BUSINESS ANGELS
Sesto San Giovanni, 18 gennaio 2003 - Omc ospita il prossimo 24 gennaio un
workshop su eLearning e Formazione continua rivolto a manager e
professionisti: "I nuovi strumenti virtuali per aggiornare
continuativamente il proprio bagaglio professionale". Il workshop Omc
approfondirà come sviluppare un progetto formativo e individuare i
contenuti adatti per gli utenti, il fine è quello di assicurare la crescita
professionale e valutarne il ritorno in termini di impatto sul business.
L'evento è organizzato da: Atema (Associazione per il Temporary
Management), Manager.it (Primo website per la community dei Dirigenti e
Quadri italiani), Bic la Fucina (Rete lombarda dei Business Angels), Omc (Incubatore
d'imprese Officina Multimediale Concordia) Venerdì 24 Gennaio 2003, h.14.00
- h.18.00. Officina Multimediale Concordia, viale Italia 548, Sesto San
Giovanni. Per partecipare al workshop è necessario contattare Manager.it
tel 039/6892881; info@manager.it http://www.manager.it
SUI RIMBORSI RC AUTO: EVITIAMO IL
BRACCIO DI FERRO E APRIAMO IL TAVOLO DELLE TRATTATIVE
Milano, 20 gennaio 2003 - Altroconsumo ha inviato una lettera all'ANIA e
alle 17 compagnie assicurative coinvolte nella sentenza della Cassazione sul
risarcimento dei danni subiti per accordi anticoncorrenziali, invitandole a
sedersi attorno ad un tavolo per evitare che gli assicurati debbano
imbarcarsi in lunghe e costose cause giudiziarie contro di esse. "Il
braccio di ferro tra le compagnie assicurative e i consumatori sui
risarcimenti RCAuto non conviene a nessuna delle parti" ha dichiarato
Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. "I contenziosi che
potranno sorgere sono molto contrastati, complessi ed incerti, dunque
invitiamo i consumatori coinvolti a procedere con cautela".
Altroconsumo denuncia in una lettera al Presidente del Consiglio Berlusconi
e ai Ministri Tremonti e Marzano la mancata applicazione da due anni della
disposizione normativa, l'art. 148 della Legge 23.12.2000 n. 338, della
Finanziaria 2001, che prevedeva l'utilizzo delle somme derivanti da sanzioni
amministrative irrogate dall'Autorità garante della Concorrenza e del
Mercato a favore della collettività dei consumatori. Altroconsumo consiglia
comunque ai consumatori in possesso dei requisiti per ottenere il
risarcimento dei danni di utilizzare la lettera tipo per interrompere
comunque il termine di prescrizione , che è di cinque anni dal fatto
illecito, cioé dall'intesa anticoncorrenziale tra le compagnie.
RC AUTO: L'INTESA DEI CONSUMATORI
AGISCE SULLA BASE DELLA LEGGE 281/98AVVIATA L'AZIONE PER FAR OTTENERE IL
RISARCIMENTO AUTOMATICO AGLI AUTOMOBILISTI DANNEGGIATI DAL CARTELLO
Milano, 20 gennaio 2003 - L'Intesa dei consumatori, agendo sulla base della
legge 281/98, ha avviato l'azione per far ottenere agli automobilisti
danneggiati dal cartello anticoncorrenza messo in atto da 17 compagnie di
assicurazione, il risarcimento automatico del danno. E' stato fissato al 3
febbraio, infatti, il tanto atteso incontro tra le 4 associazioni
dell'Intesa e l'Ania. Nella lettera inviata in proposito ieri mattina all'Ania,
e indirizzata anche alle 17 compagnie multate e per conoscenza all'Isvap, si
legge: "Le sottoscritte associazioni Adusbef, Adoc, Codacons,
Federconsumatori, facenti parte dell'Intesa dei consumatori, dom.te per
l'occasione in Roma, V.le Mazzini n. 73, Premesso: che a seguito della
sentenza recente della Corte di Cassazione tutti i contenziosi inerenti la
restituzione dei danni subiti dagli utenti di queste compagnie per il
cartello anticoncorrenza nel periodo 1995-'00 avranno, con una probabilità
elevatissima, se non certezza, esito favorevole agli utenti; che, tuttavia,
è interesse degli utenti ottenere tale restituzione senza l'attesa delle
lungaggini processuali né, per coloro che non siano assistiti dalle
scriventi associazioni, senza l'onere di eventuali spese processuali da
anticipare, pur recuperabili poi con la condanna finale; che tale aggravio
di spesa non deve essere assolutamente - e in tal senso il presente atto
costituisce anche formale diffida - pretesto per richieste agli utenti di
aumenti tariffari sulle polizze RC auto; che l'Isvap, cui la presente è
diretta per conoscenza, ove voglia ancora rivestire un qualche ruolo utile
nel nostro Paese, dovrebbe intervenire per impedire il proliferare di decine
di migliaia di controversie giudiziarie che danneggiano gravemente il
servizio giustizia già pregiudicato da ritardi inaccettabili e
costituiscono sintomo di insensibilità sociale, economica e finanziaria, Ciò
premesso le 4 associazioni dell'Intesa, sulla base della legge 281/98, hanno
invitato: "i destinatari a rimborsare immediatamente e comunque nel
termine di 90 gg tutti gli utenti delle polizze rc auto per il periodo
'95-'00 mediante il versamento automatico o da dilazionare sulle future
polizze, se ancora loro clienti, del 20% dei premi pagati, oltre interessi
di legge e rivalutazione. Si invitano le compagnie destinatarie e l'Ania a
partecipare ad un incontro organizzativo per discutere della esecuzione di
quanto sopra richiesto, al fine di evitare una causa collettiva e migliaia
di cause individuali, incontro che sin d'ora si fissa per il giorno
3.02.2003, anteriore alla scadenza del termine con la presente concesso al
fine di concordare una soluzione bonaria della controversia
collettiva." Continua intanto l'assalto ai siti internet delle 4
associazioni dell'Intesa per scaricare i moduli per fare ricorso dinanzi al
Giudice di Pace. Il cartello, infatti, ha danneggiato ben 18 milioni di
automobilisti per un danno complessivo, stima l'Intesa, pari a 3,6 miliardi
di euro.
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