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MICROSOFT ANNUNCIA RISULTATI FINANZIARI
POSITIVI CON FATTURATO RECORD PER IL SECONDO TRIMESTRE L'AZIENDA ANNUNCIA LA
DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI E UNO SPLIT 2:1 DELLE AZIONI ORDINARIE
Milano, 20 gennaio 2003 - Microsoft
Corporation ha annunciato il 16 gennaio un fatturato di 8,54 miliardi di
dollari per il trimestre chiuso il 31 dicembre 2002, con un incremento del
10% rispetto al fatturato di 7,74 miliardi di dollari dello stesso trimestre
dello scorso anno. L'utile operativo per il secondo trimestre è stato pari
a 3,26 miliardi di dollari, incluse spese addizionali per un totale di 210
milioni di dollari che rappresentano le stime aziendali di costi relativi a
cause legali in corso per violazione della legge antitrust e concorrenza
sleale. Questo va confrontato con un utile operativo di 2,84 miliardi di
dollari nello stesso periodo dell'anno precedente, che includeva 660 milioni
di dollari di costi stimati dall'azienda per le cause legali. L'utile netto
per il secondo trimestre è stato di 2,55 miliardi di dollari, inclusi oneri
al netto d'imposta dovuti a perdite su investimenti pari a 282 milioni di
dollari (421 milioni al lordo delle imposte) ed un importo pari a 126
milioni di dollari come agevolazione fiscale relativa ad una ordinanza
favorevole del tribunale, contro un utile netto di 2,28 miliardi di dollari
nello stesso periodo dello scorso anno. Gli utili per azione per il secondo
trimestre sono stati di 0,47 dollari, che includono oneri relativi alle
stime aziendali di costi per cause legali pari a 0,03 dollari, oneri dovuti
a perdite su investimenti pari a 0,05, ed agevolazioni fiscali per 0,02,
come indicato sopra, contro utili per azione pari a 0,41 dollari registrati
nello stesso periodo dell'anno precedente, che includevano oneri per 0,08
dollari dovuti a stime aziendali di costi per cause legali. "L'azienda
ha ottenuto risultati positivi in ogni area di business nonostante la
difficile congiuntura dell'economia mondiale. Nel corso del secondo
trimestre abbiamo anche lanciato una vasta gamma di prodotti e servizi, che
includono MSN 8, Tablet PC, Windows XP Media Center Edition, Xbox Live e
Windows Powered Smartphone", ha dichiarato John Connors, Chief
Financial Officer di Microsoft. "Sebbene restiamo ottimisti per quel
che riguarda il futuro del settore tecnologico, tuttavia non ci aspettiamo
un aumento significativo negli investimenti IT nel breve termine". Oggi
Microsoft ha anche annunciato che il suo Consiglio di Amministrazione ha
approvato la distribuzione di un dividendo annuale e uno split di 2:1 azioni
azioni ordinarie possedute. "La decisione di distribuire un dividendo
dimostra la fiducia del Consiglio d'Amministrazione nelle opportunità di
crescita sul lungo termine e nella forza finanziaria dell'azienda. Siamo
particolarmente soddisfatti di poter distribuire utili ai nostri azionisti,
continuando nello stesso tempo ad investire in ricerca e sviluppo e a
soddisfare i fabbisogni di capitale nel lungo termine", ha commentato
Connors. Nel secondo trimestre il fatturato relativo alla vendita di
Piattaforme Server è aumentato del 12%, grazie alle notevoli prestazioni di
una vasta gamma di prodotti server tra cui Windows 2000 Server e Windows
2000 Advanced Server. Tra i clienti che in questo trimestre hanno acquistato
server Microsoft vi sono Coca-Cola Company, Ernst & Young LLP e Siemens.
Nonostante una generale riduzione della spesa IT, Microsoft SQL Server 2000
ha mantenuto una crescita consistente di oltre il 40%, grazie alla forte
domanda di SQL Server Enterprise Edition da parte delle aziende che
implementano applicazioni mission-critical. Xbox(tm), che è ormai
disponibile su tutti i mercati, ha dato risultati molto positivi durante il
periodo delle festività, con vendite che hanno superato gli 8 milioni di
unità da quando il prodotto è stato lanciato, il 15 Novembre 2001. Nel
Novembre 2002, Xbox Live è stato lanciato nel Nord America, e in meno di 60
giorni, ne sono stati venduti oltre 250.000 starter kit, superando le
aspettative aziendali. Tre dei quattro titoli Xbox più venduti sono stati
progettati per funzionare in modalità live, inclusi "MechAssault(tm)"
di Microsoft Game Studios, Tom Clancy's "Ghost Recon" di Ubi Soft,
e "Unreal Championship" di Infogrames. Secondo NPD Data, oltre
l'80% degli utenti che hanno acquistato Xbox Live Starter Kit hanno anche
acquistato uno o più di questi giochi. In questo trimestre MSN ha
registrato una significativa crescita con una raccolta di pubblicità online
superiore al 40% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, grazie
alle partnership strategiche con clienti quali Volvo e Lexus. Progettato per
offrire soluzioni di comunicazione avanzate, navigazione migliore e elevati
livelli di sicurezza, MSN 8 ha ricevuto il prestigioso premio Good
Housekeeping Seal, diventando così il primo servizio Web ad essere
insignito di tale premio. Prospettive per il futuro: Il management
dell'azienda ha presentato le seguenti linee guida per il trimestre che si
concluderà il 31 Marzo 2003: fatturato previsto compreso 7,7 e 7,8 miliardi
di dollari; utile operativo atteso tra 3,4 e 3,5 miliardi di dollari; utile
per azione previsto tra 0,47 e 0,48 dollari. Per l'anno fiscale che si
concluderà il 30 giugno 2003 il management prevede: fatturato compreso 31,9
e 32,1 miliardi di dollari; utile operativo compreso tra 14,1 e 14,3
miliardi di dollari; utile per azione tra 1,90 e 1,93 dollari.
L'ACCORDO DI MSC.SOFTWARE E IBM PER
L'INTEGRAZIONE DEI SISTEMI IBM UNIX
Parigi, Francia e Santa Ana, Calif., 20 gennaio 2003 - MSC.Software Corp.
(NYSE: MNS), leader globale nella fornitura di sistemi, servizi e software
di simulazione, ha siglato un accordo europeo con IBM per la
commercializzazione e il supporto della famiglia IBM eServer pSeries. Grazie
a questa alleanza, MSC.Software è dunque un rivenditore strategico dei
server IBM pSeries per le aziende di progettazione e produzione. IBM
collabora già con molti Independent Software Vendors (ISV) per la vendita
dei propri server, ma MSC.Software è uno dei pochi fornitori software a
disporre di un'offerta completa che include software, servizi e sistemi
aziendali. I clienti hanno così a disposizione un unico punto di
riferimento per soddisfare tutte le esigenze legate alla progettazione e
allo sviluppo di prodotti innovativi. Questa partnership garantisce a IBM un
importante canale di vendita e offre a MSC.Software un supporto potenziato
per i sistemi della famiglia IBM eServer pSeries.i MSC.Software
AMMINISTRAZIONE CONTROLLATAPER
MANDRAKESOFT
Milano, 20 gennaio 2003 - . In una nota diffusa Mandrakesoft, fornitore di
software e servizi open source, ha chiesto l'applicazione del regime di
amministrazione controllata. L'azienda francese ha precisato che la
decisione e' finalizzata ad avere protezione dai creditori durante il
periodo di attuazione di un nuovo piano di riorganizzazione.
ASSOCIAZIONE SOFTWARE LIBERO: LA LIBERTÀ
NON È POTER STARE A GUARDARE
Milano, 20 gennaio 2003 - Con una comunicazione ripresa da molti organi di
stampa, Microsoft ha dichiarato di voler "aprire" il proprio
codice ai governi e alle principali agenzie nazionali. Niente di nuovo, già
da tempo Microsoft aveva rilasciato sorgenti dei suoi programmi ad alcuni
partner ed istituzioni accademiche. La differenza questa volta sembra essere
l'attenzione verso le istituzioni pubbliche. Stimolata, come molti
osservatori ritengono, dalla cresciuta diffusione di GNU/Linux e
dall'emergere in molti paesi di proposte di legge che richiedono la
verificabilità del comportamento del codice usato dalla pubblica
amministrazione, Microsoft è stata costretta a riconoscere la validità
delle idee di quanti, da decenni, ritenevano l'accesso al codice la
condizione minima indispensabile per poter verificare in maniera imparziale
il corretto funzionamento dei programmi. Ma l'accesso al codice, e per di più
ristretto ad un numero estremamente ridotto di persone, non garantisce
nessuna delle libertà del Software Libero, ed è di scarsa utilità anche
sul semplice piano della ricerca sui problemi di sicurezza, che sarebbe
limitata non solo nel numero di soggetti che la potrebbero compiere, ma pure
nelle modalità. In ogni caso per gli utenti finali, siano essi singoli che
imprese, non cambia assolutamente nulla; ed anche per lo stato restano
negate libertà fondamentali come quelle di poter distribuire liberamente il
codice e poterlo modificare a piacimento. Solo se queste libertà sono
garantite il software può essere considerato libero, ed un soggetto, sia
esso privato o pubblico, può considerarlo "suo". Infatti il solo
accesso al codice, anche quando non limitato, come in questo caso, a pochi
eletti, senza la possibilità di una libera distribuzione e modifica non
garantisce nessuno dei diritti fondamentali che servono ad evitare la
dipendenza da un fornitore ed ad incentivare la concorrenza sul mercato e il
controllo capillare da parte dei cittadini. Il problema maggiore infatti non
è tanto l'accesso o meno al codice quanto la dipendenza da un singolo
fornitore per un prodotto sul quale non si ha praticamente nessuna capacità
di controllo. Ci parrebbe pertanto molto più rilevante da parte di uno
stato richiedere che tutti i fornitori di software proprietario, di cui
Microsoft è il più importante, debbano usare protocolli di comunicazione e
formati dei dati pienamente documentati, di pubblico dominio e non coperti
da brevetti, garantendo così l'interoperabilità, l'indipendenza dal
singolo fornitore, ed un regime di concorrenza reale.
BSA, È D'ACCORDO SULLA MODIFICA AL
NUOVO DECRETO SUL DIRITTO D'AUTORE
Milano, 20 gennaio 2003 - Business Software Alliance, associazione senza
fine di lucro che riunisce i principali produttori di software (fra cui
Adobe, Apple, Autodesk, Microsoft, Symantec ed altri), esprime la propria
soddisfazione per l'approvazione definitiva da parte della Presidenza del
Consiglio del decreto DPCM 296 del 2002, che modifica del regolamento 338
del 2001 attuativo della legge 248/00 sul diritto d'autore. Il nuovo
regolamento va nella direzione di fare chiarezza e semplificare il sistema
di apposizione del contrassegno e di dichiarazione dei programmi per
elaboratore. Il DPCM 296 del 2002 ha infatti stabilito che sono esclusi
tanto dall'apposizione del bollino SIAE quanto dalla dichiarazione
sostitutiva due nuove tipologie di programmi: i sistemi operativi, le
applicazioni o i programmi server destinati ad essere pre-installati su di
un elaboratore elettronico e distribuiti all'utente finale insieme ad esso,
nonché i software distribuiti gratuitamente con il consenso del titolare
dei diritti . Queste categorie vanno ad aggiungersi a quelle già
contemplate in precedenza e che comprendono: prodotti venduti all'interno di
contratti di licenza multipli, programmi scaricati da Internet e installati
dal PC " se detti programmi non vengano registrati a scopo di profitto
in supporti diversi dall'elaboratore personale dell'utente". Ancora,
programmi venduti esclusivamente al fine di far funzionare periferiche o
driver oppure destinati all'aggiornamento del sistema o alla risoluzione di
conflitti software od hardware se derivanti da software già istallato. Il
DPCM ha inoltre realizzato una notevole semplificazione delle procedure e
dei contenuti della Dichiarazione Sostitutiva che non deve comportare alcun
aggravio per i titolari dei diritti. Alleggerito e ridotto anche il tipo di
informazione che deve essere riportato nella dichiarazione: sarà
sufficiente indicare il titolo del prodotto, nome e indirizzo del titolare
del diritto o del suo delegato, codice identificativo del prodotto (quando
disponibile), attestazione dell'assolvimento degli obblighi previsti dalle
legge. La dichiarazione identificativa può essere effettuata anche
cumulativamente per più versioni di prodotti informatici, basta indicare il
titolo del prodotto base, senza riportare separatamente le diverse versioni
del medesimo prodotto (linguistiche, gli aggiornamenti, le versioni distinte
per canale di distribuzione o per utente finale). La dichiarazione dovrà
essere inoltrata alla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) prima della
messa in commercio del programma e le aziende produttrici sono tenute a
conservare in deposito almeno una copia per programma per eventuali
verifiche da parte degli organi competenti. BSA sollecita, tuttavia, il
Legislatore a compiere gli ulteriori passi richiesti per adattare la
legislazione a quanto previsto dall'ordinamento Comunitario e dai Trattati
Internazionali, sia eliminando tutte le formalità attualmente previste per
i programmi software, sia ridisegnando le norme sulla tutela penale.
PX , NUOVO LINGUAGGIO O PIATTAFORMA DI
SVILUPPO?
Milano, 20 gennaio 2003 - Px é la piattaforma (basata su linguaggio PX)
ideale per lo sviluppo di applicazioni orientate all'acquisizione, gestione,
elaborazione e presentazione dei dati. PX permette di conciliare l¹esigenza
di sviluppare applicazioni di elevata complessità, con i tempi e budget
ristretti dettati dall'attuale situazione di mercato. Con PX le grosse
società di sviluppo potranno "risparmiare" preziosissime ore
lavoro da dedicare ad altri progetti, mentre le piccole società di sviluppo
potranno sviluppare progetti/applicazioni ad elevato grado tecnologico anche
con team di sviluppo ridotti. I vantaggi di Px - 1) Riduzione sostanziale
dei tempi di sviluppo (fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali). PX
permette l'inserimento e l'estrazione diretta dei dati all'interno della
pagina web, mettendo a disposizione una serie di "primitive" per
la manipolazione e la rappresentazione dei dati stessi 2) Possibilità di
utilizzare il gestionale sui più disparati sistemi HW/SW senza necessità
di effettuare il porting specifico per piattaforma. Un gestionale scritto in
PX può essere installato in un ambiente di tipo client Server, in cui il
Server può essere WindowsNT/2000 oppure Unix/Linux, mentre il client può
essere in generale qualunque sistema dotato in grado di visualizzare pagine
Web, dotato quindi di browser, sia esso Internet Explorer, Netscape oppure
Opera. 3) Integrazione degli aspetti tradizionali della gestione (esempio
anagrafica clienti, fatturazione ecc..) con gli aspetti avanzati legati alla
comunicazione attraverso la rete internet (CRM, invio di comunicazioni,
marketing, vendita online con pubblicazione di cataloghi, listini,
acquisizione ordini direttamente dal/verso il software gestionale interno).
4) Possibilità di disporre di un unico ambiente integrato per la gestione
dell¹azienda. PX nasce principalmente dal lavoro dell'Ing. Damiano Rullo,
il quale dopo aver lavorato alcuni anni quale consulente esterno presso
Microsoft Corp. e aziende ad essa collegate, in qualità di software
Engineer, conseguita la laurea in Ingeneria Elettronica al Politecnico di
Milano nel 1999, decide di fondare EXET con lo scopo di sviluppare
applicazioni software avanzate legate all¹allora fiorente mercato Internet
e dell¹Ing. Fabio Stangalini, che, dopo aver lavorato per diversi anni in
nel settore dei sistemi di controllo DCS, per clienti quali EDISON, AGIP,
ENEL è approdato in seguito a CIAOWEB, per poi giungere in EXET e di
conseguenza in XANTRA. Nel 2001 si aggiungeva al "gruppo" Armando
Miraglia, il quale apportava la propria esperienza decennale d'imprenditore
nel settore marketing e web, per lo sviluppo dei framework legati a PX. Il
gap da colmare era la mancanza di uno strumento, non presente sul mercato,
che permettesse di conciliare l¹esigenza di sviluppare applicazioni di
complessità non banale (nel caso specifico nel corso dei primi anni di vita
di EXET si trattava di applicazioni dedicate alla creazione di siti WEB e
portali verticali destinati ad applicazioni di tipo B2B e B2C, piattaforme
per il trading online), con tempi ristretti e soprattutto con le scarse
risorse a disposizione tanto sul piano finanziario (startup aziendale) che
umano (difficoltà nel reperire personale, quindi team di sviluppo ridotti,
in genere non più di 2-3 persone). In particolare il problema tecnico che
si intendeva risolvere era quello di rendere più rapido lo sviluppo di
applicazioni che avendo un front-end sul WEB dovessero interagire
frequentemente con basi di dati, fornendo dati o aggregati di dati,
rilevazioni (funzioni di data mining), in pagine HTML e utilizzando l¹HTML
come interfaccia per l¹acquisizione di altri dati. I linguaggi di script
tradizionali quali PHP,ASP,JSP, presentavano il difetto di essere concepiti
per applicazioni di caratteri general purpose, JAVA oltre a non essere del
tutto maturo all¹epoca, presentava anche l¹inconveniente di introdurre un
livello di pesantezza dell¹applicazione mal tollerato dagli utenti per
applicazioni che dovevano funzionare via Inetrnet. Quindi in sostanza con i
mezzi a disposizione l¹attività di codifica per l¹inserimento/estrazione
dei dati risultava lenta e macchinosa e, soprattutto problema ancora più
grave, disuniforme tra diverse applicazioni e a volte anche all¹interno
della stessa applicazione concepita da un team di più persone. Nasceva l¹esigenza
di avere a disposizione qualcosa che fosse semplice come l¹HTML o comunque
con un livello di complessità notevolmente inferiore rispetto a uno
script-language tradizionale, ma al tempo stesso permettesse un¹agilità
nell¹interazione con al base dati pari a quella dell¹SQL, ma permettesse
costrutti più avanzati dell'SQL e contemporaneamente mettesse a
disposizione anche una serie di ³primitive² per la presentazione dei dati
in HTML. Tutto ciò naturalmente doveva essere progettato sull¹esperienza
di sviluppo fatta che è servita per individuare e risolvere quelle che sono
i problemi e le esigenze più frequenti che sorgono durante lo sviluppo di
questo tipo di applicazioni. Con questi obiettivi in mente è iniziato lo
sviluppo di PX. Il nucleo del prodotto è un linguaggio di programmazione
integrato direttamente nelle pagine HTML, concepito in maniera tale da
sovrintendere in maniera rapida all¹interazione tra il mondo WEB e la base
dati (database SQL), ove in questo caso per rapidità si intende riduzione
dei tempi legati all¹attività di codifica, testing e manutenzione delle
applicazioni sviluppate con PX, in maniera tale da minimizzare il
time-to-market dal momento dell¹acquisizione della commessa al momento
della consegna del lavoro. PX è un prodotto concepito per realizzare
applicazioni software utilizzando gli strumenti di sviluppo tradizionalmente
utilizzati per lo sviluppo in area WEB. E¹ bene sottolineare che quanto
detto non significa che l¹utilizzo di PX sia limitato allo sviluppo di
applicazioni su WEB. Gli sviluppi che ne sono seguiti hanno evidenziato come
PX possa essere utilizzato con notevole successo nello sviluppo di
applicazioni di carattere gestionale tradizionale, ma con front-end di tipo
WEB based. Questo permette una serie innumerevole di vantaggi rispetto al
gestionale tradizionale: 1) Riduzione sostanziale dei tempi di sviluppo
(fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali). PX permette l'inserimento e
l'estrazione diretta dei dati all'interno della pagina web, mettendo a
disposizione una serie di "primitive" per la manipolazione e la
rappresentazione dei dati stessi 2) Possibilità di utilizzare il gestionale
sui più disparati sistemi HW/SW senza necessità di effettuare il porting
specifico per piattaforma. Un gestionale scritto in PX può essere
installato in un ambiente di tipo client Server, in cui il Server può
essere WindowsNT/2000 oppure Unix/Linux, mentre il client può essere in
generale qualunque sistema dotato in grado di visualizzare pagine Web,
dotato quindi di browser, sia esso Internet Explorer, Netscape oppure Opera.
3) Integrazione degli aspetti tradizionali della gestione (esempio
anagrafica clienti, fatturazione ecc..) con gli aspetti avanzati legati alla
comunicazione attraverso la rete internet (CRM, invio di comunicazioni,
marketing, vendita online con pubblicazione di cataloghi, listini,
acquisizione ordini direttamente dal/verso il software gestionale interno).
4) Possibilità di disporre di un unico ambiente integrato per la gestione
dell¹azienda che deriva proprio dal livello di integrazione sopra esposto.
A tale proposito XANTRA ha già avviato lo sviluppo in parallelo a PX di un
framework denominato 2Business, ovvero un contenitore, nonché un insieme di
guide di stile e di applicazioni di base che verrà integrato di volta in
volta con le applicazioni richieste dai clienti in maniera tale da fornire
un ambiente uniforme e fortemente personalizzato per la gestione aziendale,
espandibile indefinitamente mediante moduli aggiuntivi creati ad-hoc per
soddisfare le esigenze rilevate presso il cliente. La modularità è uno dei
vantaggi risultati ottenuti con lo sviluppo in PX. La concezione per ³pagine²
delle applicazioni sviluppate in PX, corrispondenti alle pagine HTML
visualizzate nel browser WEB impone al programmatore uno strategia di
sviluppo fortemente modulare privandolo della tentazione di realizzare
enormi procedure monolitiche che pregiudicano l¹evoluzione dell¹applicazione,
risultando di difficile gestione e modifica per l¹evoluzione del software.
Un altro aspetto importante di PX è il fatto che l¹ambiente applicativo
sul quale è stato concepito e in cui opera è composto da software di tipo
Open Source. Si tratta fondalmente dei software più diffusi in area
Internet e disponibili praticamente per ogni piattaforma Windows o Unix,
quali Apache, MySQL, PHP. Vi è un duplice vantaggio derivante dall¹utilizzo
di applicativi open source: ? La disponibilità del codice sorgente per
intervenire in caso di necessità apportando modifiche all¹applicativo ? Il
costo licenza prossimo a zero per quanto riguarda gli applicativi impiegati
in PX.. Questo permette di acquisire commesse anche laddove lo sviluppo con
i tradizionali ambienti operativi non risultasse conveniente, oppure di
realizzare comunque margini superiori a parità del valore della commessa.
Altro particolare degno di nota è l¹attenzione dedicata nello sviluppo del
prodotto alla possibilità di facilitare il processo di localizzazione delle
applicazioni, ove con tale termine si intende la possibilità di produrre
versioni del software per diverse nazioni, ove oltre alla lingua cambiano
una serie di altri parametri, ad esempio il formato della data e dell¹ora,
la valuta ecc.. In PX il processo di traduzione e adattamento del software
può essere in massima parte condotto con i numerosi strumenti già
disponibili sul mercato per l¹HTML, con il minimo intervento da parte del
programmatore. Questo è molto importante nell¹ipotesi di
commercializzazione del prodotto sui mercati internazionali. La versione
attuale dell'interprete è realizzata in PHP. Questo ha l'indubbio vantaggio
di rendere il prodotto immediatamente utilizzabile su circa la metà dei
server WEB oggi installati nel mondo, senza necessità di variarne la
configurazione. In effetti questo era uno degli obiettivi accessori per il
quale è stato concepito PX inzialmente. Sebbene le applicazioni realizzate
in PX nella maggior parte delle situazioni (e in particolare in quelle
analizzate da noi) siano risultate limitate dalla velocità del mezzo
Internet e non dalla velocità processore del server su cui girano durante l¹esecuzione
di codice PX, per siti ad elevato volume di traffico (esempio portali) è
prevedibile che l¹esecuzione di una versione interpretata di PX impegni in
maniera importante la CPU e potrebbe portare a rallentamenti. Il problema
ovviamente non si pone per applicazioni di carattere gestionale in area
Intranet. Il cross-compiler legge un file contenente codice PX e produce in
uscita un altro file contenente del codice che effettua le stesse operazioni
in un linguaggio target specificato. Nel nostro caso il primo copilatore
leggerebbe codice PX e produrrebbe codice PHP, in quanto questo linguaggio e
già utilizzato per l¹interprete. Nulla impedisce in seguito di realizzare
cross-compiler per ASP o JSP qualora vi sia una richiesta di mercato
sufficiente. Questo permetterebbe tra l¹altro di realizzare le applicazioni
in un unico linguaggio, PX e successivamente produrne versioni target in
grado di funzionare in ambienti differenti (Microsoft IIS con ASP, Sistemi
Unix con Apache e PHP o JSP), coprendo praticamente l¹intero mercato. Poiché
l'interprete è realizzato in PHP il codice e le tecnologie in esso
contenute sarebbero visibili ad eventuali concorrenti, qualora venisse
commercializzato in questa forma. Il cross compiler verrebbe realizzato in
tradizionale linguaggio C. Ovviamente ad essere commercializzata in questo
caso sarebbe l¹eseguibile prodotto dal compilatore C. Il codice resterebbe
così in possesso solo di XANTRA. Siamo convinti che anche i clienti che
sviluppano in PX preferirebbero disporre del cross-compiler per generare le
proprie applicazioni, in quanto il codice oggetto in PHP (o altro
linguaggio) prodotto da un compilatore è certamente più criptico e
difficile da comprendere e modificare rispetto al codice prodotto da un
programmatore umano. Di fatto risulterebbe relativamente inutile per aziende
scorrette tentare di copiare del codice prodotto dal compilatore e
appropriarsene, in quanto il vantaggio competitivo imposto da PX renderebbe
comunque lo sviluppo dell¹applicativo originale molto più rapido, mentre
tentare di evolvere il target-code prodotto dal compilatore risulterebbe
molto più dispendioso in termini di risorse e di conseguenza in breve tempo
non competitivo. Si consideri che non risulterebbe assolutamente di facile
realizzazione, ne rientra nei pani di sviluppo di XANTRA lo sviluppo di un
de-compilatore, che effettui il passaggio inverso producendo l¹originale PX
a partire dal codice PHP.Attualmente nello sviluppo in PX presso la XANTRA
si fa ampio utilizzo di editor HTML avanzati, quale è ad esempio
Dreamweaver della Macromedia. Poiché il codice PX può essere inserito
direttamente all¹interno dell¹HTML risulta molto semplice inserire ad
esempio i comandi opportuni nei punti desiderati direttamente nell¹ambiente
Visual di Dreamweaver. Tuttavia per la maniera in cui è concepito il
software della macromedia sarebbe possibile realizzare molte delle
operazioni svolte da PX sottoforma di controlli grafici da inserire con
poche operazioni del mouse direttamente all¹interno della pagina HTML. L¹integrazione
spinta con un prodotto così diffuso, sebbene rappresenti un add-in non
necessario, sarebbe certamente un importante incentivo alla diffusione del
software.PX è nato in parallelo allo sviluppo delle applicazioni per i
clienti della EXET prima e della XANTRA in seguito. Questo ha permesso di
realizzare il prodotto concentrando l¹attenzione sulla risoluzione rapida
dei problemi pratici più frequentemente incontrati durante lo sviluppo.
Visti i risultati che è stato possibile conseguire mediante l¹utilizzo di
PX all¹interno di XANTRA, nasce ora l¹idea di raffinare il progetto e
realizzarne una versione commerciale da immettere sul mercato. Tuttavia ci
sono una serie di passaggi da realizzare per produrre una versione
commerciale del prodotto.Il cross-compiler in grado di tradurre il codice PX
in codice di almeno un linguaggio di script esistente (PHP, ASP, JSP...).
Questa operazione, dopo lo sviluppo dell¹interprete PX, correntemente
impiegato nei progetti, rappresenterebbe il passaggio più importante e
naturalmente anche il più oneroso in termini di risorse di sviluppo
richieste Sebbene l¹interprete sia già sufficiente per la maggior parte
dei progetti vi sono una serie di motivi molto validi per sviluppare il
compilatore. Il mercato degli ambienti di sviluppo in area WEB si presenta
molto variegato, con applicazioni rivolte alle più disparate fasce d¹utenza.
La fascia di prezzo è molto ampia, si va da cifre dell¹ordine del migliaio
di euro per applicazioni disponibili al dettaglio sugli scaffali della
grande distribuzione, per giungere a cifre dell¹ordine di centinaia di
migliaia di euro per piattaforme orientate a business particolari (ad
esempio i Marketplace). Il mercato per un prodotto come PX è rappresentato
dagli sviluppatori, orientati prevalentemente al mercato rappresentato dalle
applicazioni Internet-oriented. L¹idea è quella di concentrarsi almeno
nella fase iniziale sulle società, incluse quelle di piccole dimensioni,
ISP, ASP, società di sviluppo software, fornendo un prodotto comunque
accessibile per fascia di prezzo ma non troppo generico. In questo ambito PX
si posizionerà in una fascia di prezzo tra i 2000 e i 5000 euro per licenza
singola, con l¹accortezza di differenziare le versioni e di conseguenza i
costi in base alle funzionalità offerte (si avrà, ad esempio, una versione
base, una versione orientata allo sviluppo di applicazioni di E-Commerce
contenente il software ³Vendo² di XANTRA, per applicazioni B2C/B2B e una
versione ³2Business² sul quale basare lo sviluppo di moduli aggiuntivi per
applicazioni di carattere gestionale). Infolink: http://www.xantra.it
I.NET: APPROVATO IL CODICE DI
COMPORTAMENTO SULL'INTERNAL DEALING
Milano, 20 dicembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di I.NET (Milano,
Nuovo Mercato, INE), ha approvato il Codice di Comportamento sull'internal
dealing in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 2.6.3, 2.6.4 e
2.6.4. bis del Regolamento del Nuovo Mercato regolato e gestito dalla Borsa
Italiana S.p.A.. Il Codice di Comportamento dispone che la Società
comunichi al mercato le operazioni effettuate dalle "Persone
Rilevanti" (ovvero persone che, in virtù dell'incarico ricoperto
all'interno di I.NET, dispongono di informazioni sulle prospettive della
Società), inerenti i propri strumenti finanziari quotati. In base al Codice
di Comportamento, I.NET comunicherà al mercato le operazioni compiute da
ciascuna Persona Rilevante in ogni trimestre solare il cui ammontare, anche
cumulato, sia superiore o pari a Euro 30.000 per dichiarante. Tali
comunicazioni saranno effettuate entro il decimo giorno di borsa aperta
successivo al termine di ciascun trimestre solare. Nel caso in cui una
persona rilevante compia un'operazione di ammontare superiore o pari a Euro
100.000, includendo nel computo anche le altre operazioni compiute dalla
stessa perdona rilevante nel trimestre di riferimento e non precedentemente
comunicate, la comunicazione al mercato sarà effettuata tempestivamente e
comunque entro il terzo giorno di borsa aperta successivo a quello di
conclusione dell'operazione. Si precisa che ai fini dell'obbligo informativo
non si terrà conto degli atti di esercizio di stock option, fermo restando
che dovranno invece essere oggetto di comunicazione le eventuali successive
operazioni di vendita delle azioni rivenienti dall'esercizio delle stock
option medesime. Il Consiglio di Amministrazione di I.NET si è riservato la
facoltà di stabilire divieti o limitazioni al compimento da parte delle
Persone Rilevanti delle operazioni oggetto di comunicazione in periodi
dell'anno prossimi alla diffusione al mercato, ai sensi dell'art.114 del
decreto legislativo 58/1998, di dati e fatti idonei ad influire
sensibilmente sul prezzo del titolo I.NET. Il Codice di Comportamento è da
oggi disponibile sul sito internet www.inet.it
PIETRO POZZOBON NOMINATO PRESIDENTE DI
OPENGATE GROUP S.P.A
Varese, 20 gennaio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Opengate Group
S.p.A., riunitosi in data odierna per deliberare in ordine alle cariche
sociali, ha preso atto della decisione del Presidente Vittorio Maria Lasagni
di rassegnare le proprie dimissioni dalle cariche di Consigliere e di
Presidente della società, non trovandosi in sintonia con le strategie
future dell'azienda. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio
Sindacale hanno espresso il proprio rammarico per la decisione del
Presidente ed il massimo apprezzamento per il suo operato dalla quotazione
ad oggi. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Presidente della società,
il Consigliere Pietro Pozzobon, non procedendo per il momento alla
cooptazione. "Desidero personalmente rinnovare la stima nei confronti
di Vittorio Lasagni e l'apprezzamento per il suo operato quale Presidente
della società. Accetto la carica di Presidente con orgoglio e con la volontà
di proseguire sulla via tracciata in questi ultimi mesi dal Consiglio per il
raggiungimento degli obiettivi e progetti già avviati."- ha dichiarato
Pietro Pozzobon, nuovo Presidente di Opengate Group S.p.A..
PETER BLANKEN NOMINATO GENERAL MANAGER
SEMEA DI PINNACLE SYSTEMS
Milano, 18 gennaio 2003 - Pinnacle Systems annuncia oggi la nomina di Peter
Blanken a General Manager SEMEA per le Divisioni Business e Consumer.
Trentaseienne e con una profonda esperienza professionale di vendita e
marketing sia nel mercato OEM (Original Equipment Manufacturer) che in
quello della vendita al dettaglio, gestirà lo sviluppo dei volumi di
vendita e del fatturato, rinforzando il market share in entrambi i settori
"consumer & business" e consolidando la brand awareness di
Pinnacle in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Medio Oriente e
Africa. Peter Blanken subentra a Jean-Paul Bertholier, che ha gestito
brillantemente il mercato del Sud Europa in questi ultimi tre anni, aprendo
ed espandendo le sedi in Italia e Spagna e facendo diventare il mercato del
Sud Europa una delle regioni più strategiche a livello mondiale,
posizionando Pinnacle Systems come uno dei marchi leader nel panorama dell'editing
video (con un market share superiore dell'80% nella sola Francia, Gfk).
Prima di entrare a far parte di Pinnacle Systems, Peter Blanken era
direttore SEMEA di Palm Europe Ltd nelle soluzioni di computer palmari e
mobile. Responsabile di cinque filiali incluse Benelux, Francia, Italia,
Spagna e Emirati Arabi, Peter ha incrementato con successo il volume di
affari da 15 milioni di dollari a 120 milioni di dollari in soli tre anni.
Ha ridefinito e rilanciato le attività di vendita diretta di Palm e ha
avviato promozioni e sviluppo di prodotti specifici incrementando il volume
di affari di oltre il 30% in ciascun quarter. La sua esperienza
nell'importazione e distribuzione di prodotti consumer elettronici e la
spiccata inclinazione internazionale, Peter Blanken sarà di sicuro profitto
per Pinnacle Systems così come lo sarà pure il recente allargamento di
Pinnacle nel settore multimediale grazie alle recenti acquisizioni di VOB
Computersysteme (prodotti di creazione DVD) e Steinberg Multimedia
Technology (il leader mondiale nel software musicale) Peter Blanken ha
iniziato la sua carriera professionale nel mercato altamente competitivo
dell'assemblaggio dei televisori, presso Great Wall. La sua esperienza
aiuterà Pinnacle Systems a incrementare le proprie attività OEM con
importanti società manifatturiere nel settore PC, società leader nei
dispositivi di elettronica di consumo e società leader nel settore delle
apparecchiature video quali per esempio JVC e Sony.
HP OTTIMIZZA L'INTEGRAZIONE DELLE
PROPRIE LINEE DI WORKSTATION PRESENTANDO UNA NUOVA GAMMA DI PRODOTTI
Milano, 20 gennaio 2003 - HP (NYSE:HPQ) ha annunciato il completamento
dell'integrazione delle proprie linee di workstation annunciando una nuova
serie di personal workstation a prezzi molto competitivi. Grazie
all'introduzione delle nuove workstation, HP offre la più ampia gamma di
prodotti attualmente disponibile sul mercato. Basate su processori Intel
Pentium 4 e Intel Xeon, le workstation HP offrono prestazioni e supporto
software in grado di rispondere alle esigenze dei clienti che operano nel
settore finanziario, della progettazione MCAD/CAE (Mechanical Computer-Aided
Design e Computer-Aided Engineering), della creazione di contenuti digitali
(DCC) e di sistemi geografici GIS. Offerte a prezzi molto competitivi da una
vasta rete di partner distributori, le nuove unità HP Workstation xw4000,
xw5000, xw6000 e xw8000 supportano i sistemi operativi Microsoft Windows
2000 Professional, Windows XP Professional e Linux. HP ha inoltre rafforzato
il proprio impegno verso l'architettura PA-RISC presentando due nuove
workstation, oltre a quattro nuovi monitor di cui un flat panel
professionale da 20". Le workstation HP c3750 e j6750 sono disponibili
con il potente processore PA-8700+ e con sistema operativo HP-UX; questi
sistemi sono stati progettati per fornire prestazioni di visualizzazione e
di calcolo caratterizzati da elevati livelli di stabilità e affidabilità.
"Grazie a questi nuovi sistemi , HP possiede ora il più ampio
portafoglio prodotti attualmente disponibile sul mercato", ha
dichiarato Juergen Schlanke, Technical Computing Category Manager, EMEA.
"I clienti possono scegliere fra tre architetture di calcolo - Pentium
4/Xeon, Intel Itanium o PA-RISC - ottenendo i migliori risultati in termini
di performance, affidabilità ed espandibilità". Personal workstation
- Il modello entry-level HP Workstation xw4000 e il modello mid-range HP
Workstation xw5000 utilizzano un singolo processore Intel Pentium 4 nelle
versioni a 2,4 GHz, 2,66 GHz o 2,8 GHz per rispondere alle esigenze di ogni
cliente. In futuro, HP ha intenzione di supportare anche il processore Intel
Pentium 4 a 3,06 GHz. Progettata per il MCAD entry-level a 2D e a 3D, per
l'animazione 2D, per l'editing video e per il publishing, il modello HP
Workstation xw4000 offre a prezzi molto competitivi prestazioni e
affidabilità ottimizzate con certificazioni per applicazioni e grafica
OpenGL. Il modello HP Workstation xw5000 è dotato di chipset Intel E7205 di
recente realizzazione che permette di creare un sistema monoprocessore con
un'architettura di memoria DDR dual-channel ad elevate prestazioni, ideale
per la modellazione bidimensionale di solidi, l'animazione 2D/3D e l'editing
video. Il sistema mid-range HP Workstation xw6000 e l'unità high-end HP
Workstation xw8000 sono dotate del più recente chipset dual-processor Intel
Xeon, l'E7505, in grado di supportare un'architettura di memoria DDR
dual-channel. Questi due modelli possono integrare fino a due processori
Intel Xeon nelle versioni a 2,4 GHz, 2,66 GHz o 2,8 GHz. Realizzato per
supportare una maggior potenza di calcolo all'interno di spazi di lavoro
ridotti, il modello HP Workstation xw6000 è progettato per i clienti che
operano nel settore dell'analisi e del trading finanziario, della
modellazione di solidi 3D, dell'animazione e delle applicazioni GIS. E' la
macchina ideale per operatori finanziari che necessitano un'elevata potenza
di calcolo, visualizzazione di grandi quantità di dati simultaneamente e
accesso pressoché ininterrotto a stream di dati in tempo reale - e spesso
con poco spazio a disposizione. La HP Workstation xw8000 fornisce agli
utenti DCC e MCAD/CAE più esperti livelli di prestazioni ed espandibilità
molto elevati necessari per il rendering, l'analisi e la simulazione di
grandi data set. La workstation è caratterizzata da supporto grafico OpenGL,
scheda AGP 8X Pro 50, possibilità di ampliare notevolmente la memoria, bus
PCI-X e dischi Ultra 320 SCSI. Workstation tecniche - I modelli HP
Workstation c3750 e HP Workstation j6750 sono dotati del più recente
processore PA-8700+ a 875 MHz e dei sistemi operativi HP-UX 11.0 e HP-UX 11i
1.0. Il modello HP Workstation c3750 offre prestazioni RISC monoprocessore
per la modellazione, la prototipazione e la visualizzazione tridimensionale.
Il modello HP Workstation j6750 garantisce ottime prestazioni con elevati
livelli di densità di calcolo e di memoria all'interno di una workstation
RISC dual-processor. Si tratta di una soluzione che si adatta perfettamente
alle richieste di progettisti di IC EDA o di analisti CAE che necessitano di
un sistema UNIX a due processori per lavori di simulazione e prototipazione
virtuale. Alcuni esempi di applicazioni software disponibili sulle
workstation HP: · DCC: Adobe Illustrator, Premier e Photoshop;
Alias|Wavefront Maya; Avid Xpress DV, DS HD, Media Composer e Symphony;
CorelDRAW/Photo-Paint; Discreet 3D StudioMax e Combustion; e Macromedia
Director, Flash e Authorware; Matrox Digisuite; Newtek Lightwave; Pinnacle
Edition, Pro-ONE e Targa3000; Side Effects Software Houdini; SoftImage|3D e
|XSI; e US Animation ToonBoom. · MCAD: Alias|Wavefront Studio; Autodesk
Inventor e AutoCAD; Bentley MicroStation; CADcenter; Dassault Catia
SolidWorks; IronCAD; PTC Pro/ENGINEER e Pro/Mechincal; e EDS I-deas,
Unigraphics e SolidEdge. · CAE: Ansys, Fluent e MSC.Nastran. Monitor per
workstation - Per rispondere alle esigenze di visualizzazione degli utenti
workstation, HP propone quattro nuovi display tra cui un compatto flat panel
e un monitor CRT ad elevate prestazioni. Il monitor CRT da 19" HP p930
offre un'ottima qualità dell'immagine su schermo piatto a un prezzo
decisamente accessibile. Caratterizzato da elevata nitidezza, il monitor CRT
professionale da 21" HP P1130 è proposto a un prezzo molto
competitivo; il flat panel da 18" HP L1825 è il sostituto ideale dei
monitor CRT utilizzato dagli utenti professionali. Il nuovo flat panel
professionale da 20" HP L2025, infine, è particolarmente adatto a
progettisti tecnici con elevate esigenze di visualizzazione. Infolink: http://www.hp.com/go/workstations
PSC PRESENTA IL SOFTWARE OMNICOMM PER
TUTTI I TIPI DI TERMINALI
Milano, 20 gennaio 2003 - PSC Spa, azienda leader nella produzione e
commercializzazione di terminali per la raccolta dati e sistemi di
identificazione automatica, ha introdotto sul mercato il proprio software
Omnicomm che permette di connettere per tutti i tipi di terminali Falcon in
ambiente DOS ed è predisposto per il collegamento dei PDT in ambiente
Pocket PC. Omnicomm è la soluzione ideale per una più affidabile,
economica e semplice trasmissione dei dati tra i terminali batch di PSC e
l'applicativo gestionale del cliente. I dati possono essere trasmessi
tramite servizio NT/2000 con la possibilità di gestire contemporaneamente
linee multiple di comunicazione grazie al supporto di dispositivi COM/TAPI.
I benefici di Omnicomm partono dalla possibilità di interfacciare programmi
di raccolta dati su terminali portatili senza dover modificare il programma
server, per finire alla completa indipendenza dal "mezzo" di
comunicazione. L'utilizzo di standard consolidati durante la realizzazione
di Omnicomm fanno si che qualunque programmatore trovi estrema facilità nel
realizzare l'interfacciamento Server / Terminali. I protocolli di
comunicazione X-Modem Y-Modem e Z-Modem sono disponibili sia lato Server che
lato Terminale e un accesso via OLE per ogni evento (richiesta file, invio
file, ricezione file ecc. ecc.) rende Omnicomm uno strumento indipendente
dal sistema operativo del server e dal tipo di hardware utilizzato.
Interfacciare terminali portatili con sistemi AS400 , Unix Windows NT/2000
non è mai stato così semplice. La realizzazione dei programmi sui
terminali portatili Falcon è facilitata grazie alla disponibilità dei
sorgenti del modulo di comunicazione (C/C++). Ogni installazione di Omnicomm
può essere configurata, monitorata ed aggiornata in remoto grazie alla
possibilità di accedere a tutte le funzioni via WEB. Un accesso Telnet
configurabile consente di tenere sotto controllo tutti i parametri operativi
di Omnicomm e di osservare in tempo reale le operazioni in corso. Nello
stesso tempo l'accesso via WEB ottenuto utilizzando i comuni strumenti a
disposizione come Iexplorer o Netscape dà la possibilità
all'amministratore del sistema di modificare ogni parametro operativo senza
interrompere le operazioni in corso. Omnicomm include diversi livelli di
sicurezza nella gestione delle comunicazioni. Ogni utente è protetto da
password che viene richiesta all'inizio di ogni comunicazione. La parte
server di Omnicomm è realizzata come "Servizio" di Windows NT/2000
consentendo la protezione, tramite le funzioni di sicurezza di Windows, di
tutti i parametri operativi.
TELELOGIC INTRODUCE LA PRIMA SOLUZIONE
SOFTWARE PER LO SVILUPPO VISUALE, GUIDATA DAI REQUISITI ED IN UN UNICO
AMBIENTE "ROLE-BASED"
Malmö, Svezia E Irvine, California, 20 gennaio 2002 - Telelogic (Stockholm
Exchange: TLOG), il principale fornitore globale di soluzioni per lo
sviluppo di software e sistemi avanzati, ha presentato oggi una nuova
integrazione ricca di funzionalità, fra due delle sue famiglie di prodotti:
Telelogic DOORS, per la gestione dei requisiti, e Telelogic Tau Generation2(tm),
per lo sviluppo visuale. Questa integrazione bidirezionale fornisce
un'interfaccia "role-based" e unica nel suo genere, che consente
agli utenti di superare il divario fra i requisiti e i sistemi basati su
standard ed i modelli software, finalizzata ad un maggior controllo del
ciclo di vita del prodotto, ad una verifica automatica degli errori e ad una
creazione di prototipi rapida e più sollecita. La stretta integrazione fra
questi due strumenti leader di settore, fornisce una tracciabilità completa
e bidirezionale, fra i requisiti testuali in DOORS e l'espressione visuale
degli stessi usando modelli UML(tm) nell'ambito di Tau Generation2. Gli
utenti di DOORS possono generare elementi e modelli UML direttamente dai
requisiti, mentre gli utenti di Tau possono ora tracciare e collegare i
modelli ai requisiti e alle specifiche, o addirittura ad altri elementi UML.
L'integrazione completa l'esecuzione dinamica del modello di Tau
Generation2, rendendo semplice dimostrare come i requisiti siano corretti,
indipendentemente dal fatto che il sistema sia hardware, software, o una
combinazione dei due. "Ogni team di progetto usa schizzi, diagrammi di
flusso e grafici in maniera non formalizzata per chiarire i concetti ed
aiutare la comprensione", afferma Ingemar Ljungdahl, Chief Technology
Officer di Telelogic. "Sovente, questi sussidi visuali finiscono su
lavagne bianche o pezzi di carta: in tal modo, alla fine della giornata
informazioni di grandissimo valore vengono cancellate o gettate via. Questa
integrazione fra Tau Generation2 e DOORS formalizza il processo e rende
queste immagini accessibili a tutti coloro che lavorano sul progetto".
"Per la prima volta, project manager, analisti, architetti di sistema,
ingegneri e sviluppatori possono impiegare un sistema di notazione standard
per visualizzare i requisiti, generare modelli eseguibili e convalidare i
progetti più rapidamente", prosegue Ljungdahl. "La
visualizzazione dei requisiti accelera la comprensione, mentre la possibilità
aggiuntiva di tracciare i processi dai requisiti ai progetti mantiene i team
focalizzati sul proprio compito. Utilizzando Tau Generation2 e DOORS
contemporaneamente, i team di sviluppo possono portare a termine i propri
progetti con puntualità e restando all'interno del budget assegnato".
L'approccio "role-based" dell'integrazione consente ai membri del
team di trarre il massimo beneficio dalle caratteristiche e dalle
potenzialità sia di DOORS che di Tau, utilizzando al tempo stesso il set di
strumenti più adatto alle proprie specifiche necessità. L'integrazione
comprende inoltre delle funzioni "wizard" incorporate, per
semplificare e rendere automatici i compiti più comuni, offrendo dei
significativi ed immediati miglioramenti nella produttività, minimizzando
nel contempo la curva di apprendimento. "Il valore dello sviluppo
guidato dai requisiti e' stato provato più volte", sostiene Matt
Light, Direttore della Ricerca presso l'Applications Development Group di
Gartner. "Visualizzare i requisiti in maniera formalizzata con un
sistema di notazione basato su standard fa avanzare lo stato dell'arte,
assicurando la coerenza degli obiettivi ed eliminando significativamente il
rischio di malintesi. Utilizzando modelli eseguibili, gli ingegneri di
sistema e gli analisti di sistema possono essere certi che i requisiti siano
completi e corretti fin dai primi passi del ciclo di vita del progetto,
quando e' più efficace - sotto il profilo dei costi - effettuare eventuali
cambiamenti". "Sviluppare dei prototipi può essere costoso, ma
correggere i problemi quando il ciclo di vita del progetto e' più avanzato
può risultare anche più dispendioso. Essere in grado di generare modelli
eseguibili direttamente dai requisiti convalida i requisiti stessi,
minimizza il divario di comprensione e permette di risparmiare il tempo e le
risorse necessarie a creare un codice di qualità della produzione",
aggiunge Rikki Kirzner, Direttore della Ricerca di IDC Corporation.
"Inoltre, collegando i modelli UML con i requisiti, i cambiamenti
possono essere contrassegnati e implementati in tutto il progetto in maniera
coerente, contemporanea e completa. Inoltre, i cambiamenti possono essere
modellati, simulati e testati immediatamente, consentendo ai team di
progetto di evitare i costosi errori a cascata che spesso derivano da
cambiamenti effettuati a progetto già considerevolmente avanzato".
"Nel ciclo di sviluppo, le informazioni devono essere conservate in
ciascuna fase, dalla gestione dei requisiti, allo sviluppo, al test",
conferma Xavier Benmoussa, analista presso Yphise, la società di analisi
tecnologica francese. "Per garantire la tracciabilità fra i vari stadi
di sviluppo, e' necessaria un'integrazione fra gli strumenti coinvolti nel
ciclo di sviluppo". "Un'unica integrazione necessaria e' quella
fra gli strumenti per la gestione dei requisiti e gli strumenti per la
creazione di modelli UML", prosegue Xavier Benmoussa. "Ciò
facilita il riutilizzo dei requisiti da coloro che realizzano modelli UML e
consente ai project manager di verificare se tutti i requisiti definiti sono
soddisfatti dal modello UML. L'integrazione - recentemente annunciata da
Telelogic - di DOORS in Tau/Developer e Tau/Architect e' stata concepita
proprio per fornire questa funzione". Caratteristiche dell'integrazione
Telelogic Tau Generation2 - DOORS - Approccio "role-based" -
L'approccio "role-based" di Telelogic, unico nel suo genere,
significa che gli utenti non devono cambiare strumenti per ottenere i
vantaggi dell'integrazione. Gli utenti di DOORS e Tau possono lavorare a
piacimento nell'ambiente che risulta loro più familiare, abbreviando la
curva di apprendimento e massimizzando la produttività, sfruttando al
meglio la forza straordinaria di entrambe le soluzioni software.
Installazione automatica e lancio rapido - La pratica istallazione studiata
da Telelogic permette di risparmiare tempo ed evita
"complicazioni", individuando automaticamente le soluzioni
compatibili con Telelogic. Quando si installa Tau oppure DOORS, viene
automaticamente installata anche l'integrazione. Inoltre, gli utenti possono
lanciare qualsiasi applicazione con un rapido click del mouse, anche se si
trovano all'interno dell'altro software. Wizard per la creazione di UML - Le
funzioni wizard di Telelogic aiutano gli utenti a generare automaticamente
modelli di impiego UML dai requisiti ed a collegarli fra loro, riducendo gli
errori e massimizzando la tracciabilità. Collegamento affidabile ed
automatico - Gli utenti possono facilmente collegare i requisiti ad un
modello UML o più requisiti fra loro all'interno di un modello, così come
la stessa relazione può instaurarsi con qualsiasi diagramma o elemento di
un modello (compresi modelli d'uso, attori, classi, attributi e metodi),
sfruttando gli appositi menu o i collegamenti drag and drop. Inoltre, gli
utenti possono aggiungere dei collegamenti a qualsiasi file di progetto o
sito Internet. Esportazione dei dati, sincronizzazione e navigazione
facilitate - La potente integrazione bidirezionale di Telelogic permette
agli utenti di esportare i dati da DOORS a Tau oppure da Tau a DOORS, di
sincronizzare i collegamenti ed i modelli all'interno di entrambi gli
strumenti, e di navigare fra i collegamenti dei due senza alcuna
interruzione dei lavori in corso. Report pre-definiti - Le caratteristiche
di reporting incorporate nei sistemi di Telelogic aiutano gli utenti a
determinare rapidamente lo status dei lavori in corso attraverso la
generazione automatica di un report. Le varie "viste" aiutano gli
utenti a comprendere immediatamente l'impatto del cambiamento attraverso
l'analisi dei requisiti, dei modelli e la loro correlazione reciproca.
Sistema di sicurezza di DOORS - Il sistema di sicurezza di DOORS protegge i
requisiti ed i collegamenti da operazioni di editing accidentali o non
autorizzate, fornendo in tal modo un supporto alle esigenze fondamentali di
affidabilità e preservando l'integrità delle informazioni che stanno alla
base del progetto. Accesso rapido ai requisiti ed agli attributi - Coloro
che sviluppano i progetti possono visionare e navigare fra i requisiti
direttamente dal browser di Tau, e verificare le proprietà degli attributi
con pochi click del mouse. Generazione di report di progetto - Grazie a
Telelogic DocExpress(r), e' possibile generare automaticamente documenti di
progetto che comprendono sia requisiti che modelli. Supporto
all'internazionalizzazione - L'integrazione e' completamente
internazionalizzata e supporta Unicode. Disponibilità L'integrazione di
Telelogic Tau Generation 2.1 - DOORS 6.0 SR1 e' attualmente disponibile per
le piattaforme Windows 2000 e Windows XP.
INTERSIL OFFRE LA PRIMA SOLUZIONE
COMPLETA DI SOFTWARE DI SICUREZZA PER L'ACCESSO WI-FI PROTETTO
Milano, 20 gennaio 2003 - Intersil Corporation (NASDAQ: ISIL), leader
mondiale nella progettazione e nella produzione di soluzioni di networking
analogiche e wireless ad alte prestazioni, ha annunciato un nuovo
aggiornamento software Wi-Fi Protected Access (WPA) per gli attuali prodotti
Wireless Local Area Networking (WLAN) client e per punti di accesso basati
su PRISM. WPA è un nuovo standard industriale di sicurezza che offre
notevoli miglioramenti rispetto alle funzioni di sicurezza Wired Equivalent
Privacy (WEP) integrate nei prodotti 802.11 correnti. WPA sfrutta il
Temporal Key Integrity Protocol per fornire funzioni potenziate di
criptaggio per i dati wireless trasmessi. Il protocollo 802.1X è utilizzato
da WPA per fornire un ambiente particolarmente robusto per l'autenticazione
d'utente e per la generazione dinamica e la distribuzione di chiavi di
criptaggio verso i computer in rete. In ambito aziendale, WPA è utilizzato
con un server di autenticazione per fornire una soluzione di protezione
centralizzata, gestibile e scalabile adatta per centinaia o migliaia di
utenti. Nelle reti domestiche e small office, WPA può essere utilizzato in
modalità con chiave pre-condivisa per fornire i medesimi benefici in
termini di protezione senza dovere ricorrere a un server di autenticazione.
"Intersil è stata la prima a dimostrare una soluzione completa a
livello di punto di accesso WPA-enabled e a livello client con supporto per
standard WPA," ha dichiarato Larry Ciaccia, vice presidente e general
manager del Wireless Networking Products Group di Intersil. "Siamo
impegnati nel fornire ai nostri clienti un accesso tempestivo alle soluzioni
software e hardware basate su standard. La leadership Intersil nel fornire
il supporto preliminare per WPA è solo un ulteriore esempio del nostro
impegno teso ad assicurare ai clienti una soluzione globale" Infolink: www.intersil.com
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