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MICROSOFT ANNUNCIA RISULTATI FINANZIARI POSITIVI CON FATTURATO RECORD PER IL SECONDO TRIMESTRE L'AZIENDA ANNUNCIA LA DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI E UNO SPLIT 2:1 DELLE AZIONI ORDINARIE

Milano, 20 gennaio 2003 - Microsoft Corporation ha annunciato il 16 gennaio un fatturato di 8,54 miliardi di dollari per il trimestre chiuso il 31 dicembre 2002, con un incremento del 10% rispetto al fatturato di 7,74 miliardi di dollari dello stesso trimestre dello scorso anno. L'utile operativo per il secondo trimestre è stato pari a 3,26 miliardi di dollari, incluse spese addizionali per un totale di 210 milioni di dollari che rappresentano le stime aziendali di costi relativi a cause legali in corso per violazione della legge antitrust e concorrenza sleale. Questo va confrontato con un utile operativo di 2,84 miliardi di dollari nello stesso periodo dell'anno precedente, che includeva 660 milioni di dollari di costi stimati dall'azienda per le cause legali. L'utile netto per il secondo trimestre è stato di 2,55 miliardi di dollari, inclusi oneri al netto d'imposta dovuti a perdite su investimenti pari a 282 milioni di dollari (421 milioni al lordo delle imposte) ed un importo pari a 126 milioni di dollari come agevolazione fiscale relativa ad una ordinanza favorevole del tribunale, contro un utile netto di 2,28 miliardi di dollari nello stesso periodo dello scorso anno. Gli utili per azione per il secondo trimestre sono stati di 0,47 dollari, che includono oneri relativi alle stime aziendali di costi per cause legali pari a 0,03 dollari, oneri dovuti a perdite su investimenti pari a 0,05, ed agevolazioni fiscali per 0,02, come indicato sopra, contro utili per azione pari a 0,41 dollari registrati nello stesso periodo dell'anno precedente, che includevano oneri per 0,08 dollari dovuti a stime aziendali di costi per cause legali. "L'azienda ha ottenuto risultati positivi in ogni area di business nonostante la difficile congiuntura dell'economia mondiale. Nel corso del secondo trimestre abbiamo anche lanciato una vasta gamma di prodotti e servizi, che includono MSN 8, Tablet PC, Windows XP Media Center Edition, Xbox Live e Windows Powered Smartphone", ha dichiarato John Connors, Chief Financial Officer di Microsoft. "Sebbene restiamo ottimisti per quel che riguarda il futuro del settore tecnologico, tuttavia non ci aspettiamo un aumento significativo negli investimenti IT nel breve termine". Oggi Microsoft ha anche annunciato che il suo Consiglio di Amministrazione ha approvato la distribuzione di un dividendo annuale e uno split di 2:1 azioni azioni ordinarie possedute. "La decisione di distribuire un dividendo dimostra la fiducia del Consiglio d'Amministrazione nelle opportunità di crescita sul lungo termine e nella forza finanziaria dell'azienda. Siamo particolarmente soddisfatti di poter distribuire utili ai nostri azionisti, continuando nello stesso tempo ad investire in ricerca e sviluppo e a soddisfare i fabbisogni di capitale nel lungo termine", ha commentato Connors. Nel secondo trimestre il fatturato relativo alla vendita di Piattaforme Server è aumentato del 12%, grazie alle notevoli prestazioni di una vasta gamma di prodotti server tra cui Windows 2000 Server e Windows 2000 Advanced Server. Tra i clienti che in questo trimestre hanno acquistato server Microsoft vi sono Coca-Cola Company, Ernst & Young LLP e Siemens. Nonostante una generale riduzione della spesa IT, Microsoft SQL Server 2000 ha mantenuto una crescita consistente di oltre il 40%, grazie alla forte domanda di SQL Server Enterprise Edition da parte delle aziende che implementano applicazioni mission-critical. Xbox(tm), che è ormai disponibile su tutti i mercati, ha dato risultati molto positivi durante il periodo delle festività, con vendite che hanno superato gli 8 milioni di unità da quando il prodotto è stato lanciato, il 15 Novembre 2001. Nel Novembre 2002, Xbox Live è stato lanciato nel Nord America, e in meno di 60 giorni, ne sono stati venduti oltre 250.000 starter kit, superando le aspettative aziendali. Tre dei quattro titoli Xbox più venduti sono stati progettati per funzionare in modalità live, inclusi "MechAssault(tm)" di Microsoft Game Studios, Tom Clancy's "Ghost Recon" di Ubi Soft, e "Unreal Championship" di Infogrames. Secondo NPD Data, oltre l'80% degli utenti che hanno acquistato Xbox Live Starter Kit hanno anche acquistato uno o più di questi giochi. In questo trimestre MSN ha registrato una significativa crescita con una raccolta di pubblicità online superiore al 40% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, grazie alle partnership strategiche con clienti quali Volvo e Lexus. Progettato per offrire soluzioni di comunicazione avanzate, navigazione migliore e elevati livelli di sicurezza, MSN 8 ha ricevuto il prestigioso premio Good Housekeeping Seal, diventando così il primo servizio Web ad essere insignito di tale premio. Prospettive per il futuro: Il management dell'azienda ha presentato le seguenti linee guida per il trimestre che si concluderà il 31 Marzo 2003: fatturato previsto compreso 7,7 e 7,8 miliardi di dollari; utile operativo atteso tra 3,4 e 3,5 miliardi di dollari; utile per azione previsto tra 0,47 e 0,48 dollari. Per l'anno fiscale che si concluderà il 30 giugno 2003 il management prevede: fatturato compreso 31,9 e 32,1 miliardi di dollari; utile operativo compreso tra 14,1 e 14,3 miliardi di dollari; utile per azione tra 1,90 e 1,93 dollari. 

L'ACCORDO DI MSC.SOFTWARE E IBM PER L'INTEGRAZIONE DEI SISTEMI IBM UNIX 
Parigi, Francia e Santa Ana, Calif., 20 gennaio 2003 - MSC.Software Corp. (NYSE: MNS), leader globale nella fornitura di sistemi, servizi e software di simulazione, ha siglato un accordo europeo con IBM per la commercializzazione e il supporto della famiglia IBM eServer pSeries. Grazie a questa alleanza, MSC.Software è dunque un rivenditore strategico dei server IBM pSeries per le aziende di progettazione e produzione. IBM collabora già con molti Independent Software Vendors (ISV) per la vendita dei propri server, ma MSC.Software è uno dei pochi fornitori software a disporre di un'offerta completa che include software, servizi e sistemi aziendali. I clienti hanno così a disposizione un unico punto di riferimento per soddisfare tutte le esigenze legate alla progettazione e allo sviluppo di prodotti innovativi. Questa partnership garantisce a IBM un importante canale di vendita e offre a MSC.Software un supporto potenziato per i sistemi della famiglia IBM eServer pSeries.i MSC.Software 

AMMINISTRAZIONE CONTROLLATAPER MANDRAKESOFT 
Milano, 20 gennaio 2003 - . In una nota diffusa Mandrakesoft, fornitore di software e servizi open source, ha chiesto l'applicazione del regime di amministrazione controllata. L'azienda francese ha precisato che la decisione e' finalizzata ad avere protezione dai creditori durante il periodo di attuazione di un nuovo piano di riorganizzazione. 

ASSOCIAZIONE SOFTWARE LIBERO: LA LIBERTÀ NON È POTER STARE A GUARDARE
Milano, 20 gennaio 2003 - Con una comunicazione ripresa da molti organi di stampa, Microsoft ha dichiarato di voler "aprire" il proprio codice ai governi e alle principali agenzie nazionali. Niente di nuovo, già da tempo Microsoft aveva rilasciato sorgenti dei suoi programmi ad alcuni partner ed istituzioni accademiche. La differenza questa volta sembra essere l'attenzione verso le istituzioni pubbliche. Stimolata, come molti osservatori ritengono, dalla cresciuta diffusione di GNU/Linux e dall'emergere in molti paesi di proposte di legge che richiedono la verificabilità del comportamento del codice usato dalla pubblica amministrazione, Microsoft è stata costretta a riconoscere la validità delle idee di quanti, da decenni, ritenevano l'accesso al codice la condizione minima indispensabile per poter verificare in maniera imparziale il corretto funzionamento dei programmi. Ma l'accesso al codice, e per di più ristretto ad un numero estremamente ridotto di persone, non garantisce nessuna delle libertà del Software Libero, ed è di scarsa utilità anche sul semplice piano della ricerca sui problemi di sicurezza, che sarebbe limitata non solo nel numero di soggetti che la potrebbero compiere, ma pure nelle modalità. In ogni caso per gli utenti finali, siano essi singoli che imprese, non cambia assolutamente nulla; ed anche per lo stato restano negate libertà fondamentali come quelle di poter distribuire liberamente il codice e poterlo modificare a piacimento. Solo se queste libertà sono garantite il software può essere considerato libero, ed un soggetto, sia esso privato o pubblico, può considerarlo "suo". Infatti il solo accesso al codice, anche quando non limitato, come in questo caso, a pochi eletti, senza la possibilità di una libera distribuzione e modifica non garantisce nessuno dei diritti fondamentali che servono ad evitare la dipendenza da un fornitore ed ad incentivare la concorrenza sul mercato e il controllo capillare da parte dei cittadini. Il problema maggiore infatti non è tanto l'accesso o meno al codice quanto la dipendenza da un singolo fornitore per un prodotto sul quale non si ha praticamente nessuna capacità di controllo. Ci parrebbe pertanto molto più rilevante da parte di uno stato richiedere che tutti i fornitori di software proprietario, di cui Microsoft è il più importante, debbano usare protocolli di comunicazione e formati dei dati pienamente documentati, di pubblico dominio e non coperti da brevetti, garantendo così l'interoperabilità, l'indipendenza dal singolo fornitore, ed un regime di concorrenza reale. 

BSA, È D'ACCORDO SULLA MODIFICA AL NUOVO DECRETO SUL DIRITTO D'AUTORE 
Milano, 20 gennaio 2003 - Business Software Alliance, associazione senza fine di lucro che riunisce i principali produttori di software (fra cui Adobe, Apple, Autodesk, Microsoft, Symantec ed altri), esprime la propria soddisfazione per l'approvazione definitiva da parte della Presidenza del Consiglio del decreto DPCM 296 del 2002, che modifica del regolamento 338 del 2001 attuativo della legge 248/00 sul diritto d'autore. Il nuovo regolamento va nella direzione di fare chiarezza e semplificare il sistema di apposizione del contrassegno e di dichiarazione dei programmi per elaboratore. Il DPCM 296 del 2002 ha infatti stabilito che sono esclusi tanto dall'apposizione del bollino SIAE quanto dalla dichiarazione sostitutiva due nuove tipologie di programmi: i sistemi operativi, le applicazioni o i programmi server destinati ad essere pre-installati su di un elaboratore elettronico e distribuiti all'utente finale insieme ad esso, nonché i software distribuiti gratuitamente con il consenso del titolare dei diritti . Queste categorie vanno ad aggiungersi a quelle già contemplate in precedenza e che comprendono: prodotti venduti all'interno di contratti di licenza multipli, programmi scaricati da Internet e installati dal PC " se detti programmi non vengano registrati a scopo di profitto in supporti diversi dall'elaboratore personale dell'utente". Ancora, programmi venduti esclusivamente al fine di far funzionare periferiche o driver oppure destinati all'aggiornamento del sistema o alla risoluzione di conflitti software od hardware se derivanti da software già istallato. Il DPCM ha inoltre realizzato una notevole semplificazione delle procedure e dei contenuti della Dichiarazione Sostitutiva che non deve comportare alcun aggravio per i titolari dei diritti. Alleggerito e ridotto anche il tipo di informazione che deve essere riportato nella dichiarazione: sarà sufficiente indicare il titolo del prodotto, nome e indirizzo del titolare del diritto o del suo delegato, codice identificativo del prodotto (quando disponibile), attestazione dell'assolvimento degli obblighi previsti dalle legge. La dichiarazione identificativa può essere effettuata anche cumulativamente per più versioni di prodotti informatici, basta indicare il titolo del prodotto base, senza riportare separatamente le diverse versioni del medesimo prodotto (linguistiche, gli aggiornamenti, le versioni distinte per canale di distribuzione o per utente finale). La dichiarazione dovrà essere inoltrata alla SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) prima della messa in commercio del programma e le aziende produttrici sono tenute a conservare in deposito almeno una copia per programma per eventuali verifiche da parte degli organi competenti. BSA sollecita, tuttavia, il Legislatore a compiere gli ulteriori passi richiesti per adattare la legislazione a quanto previsto dall'ordinamento Comunitario e dai Trattati Internazionali, sia eliminando tutte le formalità attualmente previste per i programmi software, sia ridisegnando le norme sulla tutela penale. 

PX , NUOVO LINGUAGGIO O PIATTAFORMA DI SVILUPPO? 
Milano, 20 gennaio 2003 - Px é la piattaforma (basata su linguaggio PX) ideale per lo sviluppo di applicazioni orientate all'acquisizione, gestione, elaborazione e presentazione dei dati. PX permette di conciliare l¹esigenza di sviluppare applicazioni di elevata complessità, con i tempi e budget ristretti dettati dall'attuale situazione di mercato. Con PX le grosse società di sviluppo potranno "risparmiare" preziosissime ore lavoro da dedicare ad altri progetti, mentre le piccole società di sviluppo potranno sviluppare progetti/applicazioni ad elevato grado tecnologico anche con team di sviluppo ridotti. I vantaggi di Px - 1) Riduzione sostanziale dei tempi di sviluppo (fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali). PX permette l'inserimento e l'estrazione diretta dei dati all'interno della pagina web, mettendo a disposizione una serie di "primitive" per la manipolazione e la rappresentazione dei dati stessi 2) Possibilità di utilizzare il gestionale sui più disparati sistemi HW/SW senza necessità di effettuare il porting specifico per piattaforma. Un gestionale scritto in PX può essere installato in un ambiente di tipo client Server, in cui il Server può essere WindowsNT/2000 oppure Unix/Linux, mentre il client può essere in generale qualunque sistema dotato in grado di visualizzare pagine Web, dotato quindi di browser, sia esso Internet Explorer, Netscape oppure Opera. 3) Integrazione degli aspetti tradizionali della gestione (esempio anagrafica clienti, fatturazione ecc..) con gli aspetti avanzati legati alla comunicazione attraverso la rete internet (CRM, invio di comunicazioni, marketing, vendita online con pubblicazione di cataloghi, listini, acquisizione ordini direttamente dal/verso il software gestionale interno). 4) Possibilità di disporre di un unico ambiente integrato per la gestione dell¹azienda. PX nasce principalmente dal lavoro dell'Ing. Damiano Rullo, il quale dopo aver lavorato alcuni anni quale consulente esterno presso Microsoft Corp. e aziende ad essa collegate, in qualità di software Engineer, conseguita la laurea in Ingeneria Elettronica al Politecnico di Milano nel 1999, decide di fondare EXET con lo scopo di sviluppare applicazioni software avanzate legate all¹allora fiorente mercato Internet e dell¹Ing. Fabio Stangalini, che, dopo aver lavorato per diversi anni in nel settore dei sistemi di controllo DCS, per clienti quali EDISON, AGIP, ENEL è approdato in seguito a CIAOWEB, per poi giungere in EXET e di conseguenza in XANTRA. Nel 2001 si aggiungeva al "gruppo" Armando Miraglia, il quale apportava la propria esperienza decennale d'imprenditore nel settore marketing e web, per lo sviluppo dei framework legati a PX. Il gap da colmare era la mancanza di uno strumento, non presente sul mercato, che permettesse di conciliare l¹esigenza di sviluppare applicazioni di complessità non banale (nel caso specifico nel corso dei primi anni di vita di EXET si trattava di applicazioni dedicate alla creazione di siti WEB e portali verticali destinati ad applicazioni di tipo B2B e B2C, piattaforme per il trading online), con tempi ristretti e soprattutto con le scarse risorse a disposizione tanto sul piano finanziario (startup aziendale) che umano (difficoltà nel reperire personale, quindi team di sviluppo ridotti, in genere non più di 2-3 persone). In particolare il problema tecnico che si intendeva risolvere era quello di rendere più rapido lo sviluppo di applicazioni che avendo un front-end sul WEB dovessero interagire frequentemente con basi di dati, fornendo dati o aggregati di dati, rilevazioni (funzioni di data mining), in pagine HTML e utilizzando l¹HTML come interfaccia per l¹acquisizione di altri dati. I linguaggi di script tradizionali quali PHP,ASP,JSP, presentavano il difetto di essere concepiti per applicazioni di caratteri general purpose, JAVA oltre a non essere del tutto maturo all¹epoca, presentava anche l¹inconveniente di introdurre un livello di pesantezza dell¹applicazione mal tollerato dagli utenti per applicazioni che dovevano funzionare via Inetrnet. Quindi in sostanza con i mezzi a disposizione l¹attività di codifica per l¹inserimento/estrazione dei dati risultava lenta e macchinosa e, soprattutto problema ancora più grave, disuniforme tra diverse applicazioni e a volte anche all¹interno della stessa applicazione concepita da un team di più persone. Nasceva l¹esigenza di avere a disposizione qualcosa che fosse semplice come l¹HTML o comunque con un livello di complessità notevolmente inferiore rispetto a uno script-language tradizionale, ma al tempo stesso permettesse un¹agilità nell¹interazione con al base dati pari a quella dell¹SQL, ma permettesse costrutti più avanzati dell'SQL e contemporaneamente mettesse a disposizione anche una serie di ³primitive² per la presentazione dei dati in HTML. Tutto ciò naturalmente doveva essere progettato sull¹esperienza di sviluppo fatta che è servita per individuare e risolvere quelle che sono i problemi e le esigenze più frequenti che sorgono durante lo sviluppo di questo tipo di applicazioni. Con questi obiettivi in mente è iniziato lo sviluppo di PX. Il nucleo del prodotto è un linguaggio di programmazione integrato direttamente nelle pagine HTML, concepito in maniera tale da sovrintendere in maniera rapida all¹interazione tra il mondo WEB e la base dati (database SQL), ove in questo caso per rapidità si intende riduzione dei tempi legati all¹attività di codifica, testing e manutenzione delle applicazioni sviluppate con PX, in maniera tale da minimizzare il time-to-market dal momento dell¹acquisizione della commessa al momento della consegna del lavoro. PX è un prodotto concepito per realizzare applicazioni software utilizzando gli strumenti di sviluppo tradizionalmente utilizzati per lo sviluppo in area WEB. E¹ bene sottolineare che quanto detto non significa che l¹utilizzo di PX sia limitato allo sviluppo di applicazioni su WEB. Gli sviluppi che ne sono seguiti hanno evidenziato come PX possa essere utilizzato con notevole successo nello sviluppo di applicazioni di carattere gestionale tradizionale, ma con front-end di tipo WEB based. Questo permette una serie innumerevole di vantaggi rispetto al gestionale tradizionale: 1) Riduzione sostanziale dei tempi di sviluppo (fino al 70% rispetto ai sistemi tradizionali). PX permette l'inserimento e l'estrazione diretta dei dati all'interno della pagina web, mettendo a disposizione una serie di "primitive" per la manipolazione e la rappresentazione dei dati stessi 2) Possibilità di utilizzare il gestionale sui più disparati sistemi HW/SW senza necessità di effettuare il porting specifico per piattaforma. Un gestionale scritto in PX può essere installato in un ambiente di tipo client Server, in cui il Server può essere WindowsNT/2000 oppure Unix/Linux, mentre il client può essere in generale qualunque sistema dotato in grado di visualizzare pagine Web, dotato quindi di browser, sia esso Internet Explorer, Netscape oppure Opera. 3) Integrazione degli aspetti tradizionali della gestione (esempio anagrafica clienti, fatturazione ecc..) con gli aspetti avanzati legati alla comunicazione attraverso la rete internet (CRM, invio di comunicazioni, marketing, vendita online con pubblicazione di cataloghi, listini, acquisizione ordini direttamente dal/verso il software gestionale interno). 4) Possibilità di disporre di un unico ambiente integrato per la gestione dell¹azienda che deriva proprio dal livello di integrazione sopra esposto. A tale proposito XANTRA ha già avviato lo sviluppo in parallelo a PX di un framework denominato 2Business, ovvero un contenitore, nonché un insieme di guide di stile e di applicazioni di base che verrà integrato di volta in volta con le applicazioni richieste dai clienti in maniera tale da fornire un ambiente uniforme e fortemente personalizzato per la gestione aziendale, espandibile indefinitamente mediante moduli aggiuntivi creati ad-hoc per soddisfare le esigenze rilevate presso il cliente. La modularità è uno dei vantaggi risultati ottenuti con lo sviluppo in PX. La concezione per ³pagine² delle applicazioni sviluppate in PX, corrispondenti alle pagine HTML visualizzate nel browser WEB impone al programmatore uno strategia di sviluppo fortemente modulare privandolo della tentazione di realizzare enormi procedure monolitiche che pregiudicano l¹evoluzione dell¹applicazione, risultando di difficile gestione e modifica per l¹evoluzione del software. Un altro aspetto importante di PX è il fatto che l¹ambiente applicativo sul quale è stato concepito e in cui opera è composto da software di tipo Open Source. Si tratta fondalmente dei software più diffusi in area Internet e disponibili praticamente per ogni piattaforma Windows o Unix, quali Apache, MySQL, PHP. Vi è un duplice vantaggio derivante dall¹utilizzo di applicativi open source: ? La disponibilità del codice sorgente per intervenire in caso di necessità apportando modifiche all¹applicativo ? Il costo licenza prossimo a zero per quanto riguarda gli applicativi impiegati in PX.. Questo permette di acquisire commesse anche laddove lo sviluppo con i tradizionali ambienti operativi non risultasse conveniente, oppure di realizzare comunque margini superiori a parità del valore della commessa. Altro particolare degno di nota è l¹attenzione dedicata nello sviluppo del prodotto alla possibilità di facilitare il processo di localizzazione delle applicazioni, ove con tale termine si intende la possibilità di produrre versioni del software per diverse nazioni, ove oltre alla lingua cambiano una serie di altri parametri, ad esempio il formato della data e dell¹ora, la valuta ecc.. In PX il processo di traduzione e adattamento del software può essere in massima parte condotto con i numerosi strumenti già disponibili sul mercato per l¹HTML, con il minimo intervento da parte del programmatore. Questo è molto importante nell¹ipotesi di commercializzazione del prodotto sui mercati internazionali. La versione attuale dell'interprete è realizzata in PHP. Questo ha l'indubbio vantaggio di rendere il prodotto immediatamente utilizzabile su circa la metà dei server WEB oggi installati nel mondo, senza necessità di variarne la configurazione. In effetti questo era uno degli obiettivi accessori per il quale è stato concepito PX inzialmente. Sebbene le applicazioni realizzate in PX nella maggior parte delle situazioni (e in particolare in quelle analizzate da noi) siano risultate limitate dalla velocità del mezzo Internet e non dalla velocità processore del server su cui girano durante l¹esecuzione di codice PX, per siti ad elevato volume di traffico (esempio portali) è prevedibile che l¹esecuzione di una versione interpretata di PX impegni in maniera importante la CPU e potrebbe portare a rallentamenti. Il problema ovviamente non si pone per applicazioni di carattere gestionale in area Intranet. Il cross-compiler legge un file contenente codice PX e produce in uscita un altro file contenente del codice che effettua le stesse operazioni in un linguaggio target specificato. Nel nostro caso il primo copilatore leggerebbe codice PX e produrrebbe codice PHP, in quanto questo linguaggio e già utilizzato per l¹interprete. Nulla impedisce in seguito di realizzare cross-compiler per ASP o JSP qualora vi sia una richiesta di mercato sufficiente. Questo permetterebbe tra l¹altro di realizzare le applicazioni in un unico linguaggio, PX e successivamente produrne versioni target in grado di funzionare in ambienti differenti (Microsoft IIS con ASP, Sistemi Unix con Apache e PHP o JSP), coprendo praticamente l¹intero mercato. Poiché l'interprete è realizzato in PHP il codice e le tecnologie in esso contenute sarebbero visibili ad eventuali concorrenti, qualora venisse commercializzato in questa forma. Il cross compiler verrebbe realizzato in tradizionale linguaggio C. Ovviamente ad essere commercializzata in questo caso sarebbe l¹eseguibile prodotto dal compilatore C. Il codice resterebbe così in possesso solo di XANTRA. Siamo convinti che anche i clienti che sviluppano in PX preferirebbero disporre del cross-compiler per generare le proprie applicazioni, in quanto il codice oggetto in PHP (o altro linguaggio) prodotto da un compilatore è certamente più criptico e difficile da comprendere e modificare rispetto al codice prodotto da un programmatore umano. Di fatto risulterebbe relativamente inutile per aziende scorrette tentare di copiare del codice prodotto dal compilatore e appropriarsene, in quanto il vantaggio competitivo imposto da PX renderebbe comunque lo sviluppo dell¹applicativo originale molto più rapido, mentre tentare di evolvere il target-code prodotto dal compilatore risulterebbe molto più dispendioso in termini di risorse e di conseguenza in breve tempo non competitivo. Si consideri che non risulterebbe assolutamente di facile realizzazione, ne rientra nei pani di sviluppo di XANTRA lo sviluppo di un de-compilatore, che effettui il passaggio inverso producendo l¹originale PX a partire dal codice PHP.Attualmente nello sviluppo in PX presso la XANTRA si fa ampio utilizzo di editor HTML avanzati, quale è ad esempio Dreamweaver della Macromedia. Poiché il codice PX può essere inserito direttamente all¹interno dell¹HTML risulta molto semplice inserire ad esempio i comandi opportuni nei punti desiderati direttamente nell¹ambiente Visual di Dreamweaver. Tuttavia per la maniera in cui è concepito il software della macromedia sarebbe possibile realizzare molte delle operazioni svolte da PX sottoforma di controlli grafici da inserire con poche operazioni del mouse direttamente all¹interno della pagina HTML. L¹integrazione spinta con un prodotto così diffuso, sebbene rappresenti un add-in non necessario, sarebbe certamente un importante incentivo alla diffusione del software.PX è nato in parallelo allo sviluppo delle applicazioni per i clienti della EXET prima e della XANTRA in seguito. Questo ha permesso di realizzare il prodotto concentrando l¹attenzione sulla risoluzione rapida dei problemi pratici più frequentemente incontrati durante lo sviluppo. Visti i risultati che è stato possibile conseguire mediante l¹utilizzo di PX all¹interno di XANTRA, nasce ora l¹idea di raffinare il progetto e realizzarne una versione commerciale da immettere sul mercato. Tuttavia ci sono una serie di passaggi da realizzare per produrre una versione commerciale del prodotto.Il cross-compiler in grado di tradurre il codice PX in codice di almeno un linguaggio di script esistente (PHP, ASP, JSP...). Questa operazione, dopo lo sviluppo dell¹interprete PX, correntemente impiegato nei progetti, rappresenterebbe il passaggio più importante e naturalmente anche il più oneroso in termini di risorse di sviluppo richieste Sebbene l¹interprete sia già sufficiente per la maggior parte dei progetti vi sono una serie di motivi molto validi per sviluppare il compilatore. Il mercato degli ambienti di sviluppo in area WEB si presenta molto variegato, con applicazioni rivolte alle più disparate fasce d¹utenza. La fascia di prezzo è molto ampia, si va da cifre dell¹ordine del migliaio di euro per applicazioni disponibili al dettaglio sugli scaffali della grande distribuzione, per giungere a cifre dell¹ordine di centinaia di migliaia di euro per piattaforme orientate a business particolari (ad esempio i Marketplace). Il mercato per un prodotto come PX è rappresentato dagli sviluppatori, orientati prevalentemente al mercato rappresentato dalle applicazioni Internet-oriented. L¹idea è quella di concentrarsi almeno nella fase iniziale sulle società, incluse quelle di piccole dimensioni, ISP, ASP, società di sviluppo software, fornendo un prodotto comunque accessibile per fascia di prezzo ma non troppo generico. In questo ambito PX si posizionerà in una fascia di prezzo tra i 2000 e i 5000 euro per licenza singola, con l¹accortezza di differenziare le versioni e di conseguenza i costi in base alle funzionalità offerte (si avrà, ad esempio, una versione base, una versione orientata allo sviluppo di applicazioni di E-Commerce contenente il software ³Vendo² di XANTRA, per applicazioni B2C/B2B e una versione ³2Business² sul quale basare lo sviluppo di moduli aggiuntivi per applicazioni di carattere gestionale). Infolink: http://www.xantra.it 

I.NET: APPROVATO IL CODICE DI COMPORTAMENTO SULL'INTERNAL DEALING 
Milano, 20 dicembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di I.NET (Milano, Nuovo Mercato, INE), ha approvato il Codice di Comportamento sull'internal dealing in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 2.6.3, 2.6.4 e 2.6.4. bis del Regolamento del Nuovo Mercato regolato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A.. Il Codice di Comportamento dispone che la Società comunichi al mercato le operazioni effettuate dalle "Persone Rilevanti" (ovvero persone che, in virtù dell'incarico ricoperto all'interno di I.NET, dispongono di informazioni sulle prospettive della Società), inerenti i propri strumenti finanziari quotati. In base al Codice di Comportamento, I.NET comunicherà al mercato le operazioni compiute da ciascuna Persona Rilevante in ogni trimestre solare il cui ammontare, anche cumulato, sia superiore o pari a Euro 30.000 per dichiarante. Tali comunicazioni saranno effettuate entro il decimo giorno di borsa aperta successivo al termine di ciascun trimestre solare. Nel caso in cui una persona rilevante compia un'operazione di ammontare superiore o pari a Euro 100.000, includendo nel computo anche le altre operazioni compiute dalla stessa perdona rilevante nel trimestre di riferimento e non precedentemente comunicate, la comunicazione al mercato sarà effettuata tempestivamente e comunque entro il terzo giorno di borsa aperta successivo a quello di conclusione dell'operazione. Si precisa che ai fini dell'obbligo informativo non si terrà conto degli atti di esercizio di stock option, fermo restando che dovranno invece essere oggetto di comunicazione le eventuali successive operazioni di vendita delle azioni rivenienti dall'esercizio delle stock option medesime. Il Consiglio di Amministrazione di I.NET si è riservato la facoltà di stabilire divieti o limitazioni al compimento da parte delle Persone Rilevanti delle operazioni oggetto di comunicazione in periodi dell'anno prossimi alla diffusione al mercato, ai sensi dell'art.114 del decreto legislativo 58/1998, di dati e fatti idonei ad influire sensibilmente sul prezzo del titolo I.NET. Il Codice di Comportamento è da oggi disponibile sul sito internet www.inet.it 

PIETRO POZZOBON NOMINATO PRESIDENTE DI OPENGATE GROUP S.P.A
Varese, 20 gennaio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Opengate Group S.p.A., riunitosi in data odierna per deliberare in ordine alle cariche sociali, ha preso atto della decisione del Presidente Vittorio Maria Lasagni di rassegnare le proprie dimissioni dalle cariche di Consigliere e di Presidente della società, non trovandosi in sintonia con le strategie future dell'azienda. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale hanno espresso il proprio rammarico per la decisione del Presidente ed il massimo apprezzamento per il suo operato dalla quotazione ad oggi. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Presidente della società, il Consigliere Pietro Pozzobon, non procedendo per il momento alla cooptazione. "Desidero personalmente rinnovare la stima nei confronti di Vittorio Lasagni e l'apprezzamento per il suo operato quale Presidente della società. Accetto la carica di Presidente con orgoglio e con la volontà di proseguire sulla via tracciata in questi ultimi mesi dal Consiglio per il raggiungimento degli obiettivi e progetti già avviati."- ha dichiarato Pietro Pozzobon, nuovo Presidente di Opengate Group S.p.A.. 

PETER BLANKEN NOMINATO GENERAL MANAGER SEMEA DI PINNACLE SYSTEMS 
Milano, 18 gennaio 2003 - Pinnacle Systems annuncia oggi la nomina di Peter Blanken a General Manager SEMEA per le Divisioni Business e Consumer. Trentaseienne e con una profonda esperienza professionale di vendita e marketing sia nel mercato OEM (Original Equipment Manufacturer) che in quello della vendita al dettaglio, gestirà lo sviluppo dei volumi di vendita e del fatturato, rinforzando il market share in entrambi i settori "consumer & business" e consolidando la brand awareness di Pinnacle in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Medio Oriente e Africa. Peter Blanken subentra a Jean-Paul Bertholier, che ha gestito brillantemente il mercato del Sud Europa in questi ultimi tre anni, aprendo ed espandendo le sedi in Italia e Spagna e facendo diventare il mercato del Sud Europa una delle regioni più strategiche a livello mondiale, posizionando Pinnacle Systems come uno dei marchi leader nel panorama dell'editing video (con un market share superiore dell'80% nella sola Francia, Gfk). Prima di entrare a far parte di Pinnacle Systems, Peter Blanken era direttore SEMEA di Palm Europe Ltd nelle soluzioni di computer palmari e mobile. Responsabile di cinque filiali incluse Benelux, Francia, Italia, Spagna e Emirati Arabi, Peter ha incrementato con successo il volume di affari da 15 milioni di dollari a 120 milioni di dollari in soli tre anni. Ha ridefinito e rilanciato le attività di vendita diretta di Palm e ha avviato promozioni e sviluppo di prodotti specifici incrementando il volume di affari di oltre il 30% in ciascun quarter. La sua esperienza nell'importazione e distribuzione di prodotti consumer elettronici e la spiccata inclinazione internazionale, Peter Blanken sarà di sicuro profitto per Pinnacle Systems così come lo sarà pure il recente allargamento di Pinnacle nel settore multimediale grazie alle recenti acquisizioni di VOB Computersysteme (prodotti di creazione DVD) e Steinberg Multimedia Technology (il leader mondiale nel software musicale) Peter Blanken ha iniziato la sua carriera professionale nel mercato altamente competitivo dell'assemblaggio dei televisori, presso Great Wall. La sua esperienza aiuterà Pinnacle Systems a incrementare le proprie attività OEM con importanti società manifatturiere nel settore PC, società leader nei dispositivi di elettronica di consumo e società leader nel settore delle apparecchiature video quali per esempio JVC e Sony. 

HP OTTIMIZZA L'INTEGRAZIONE DELLE PROPRIE LINEE DI WORKSTATION PRESENTANDO UNA NUOVA GAMMA DI PRODOTTI
Milano, 20 gennaio 2003 - HP (NYSE:HPQ) ha annunciato il completamento dell'integrazione delle proprie linee di workstation annunciando una nuova serie di personal workstation a prezzi molto competitivi. Grazie all'introduzione delle nuove workstation, HP offre la più ampia gamma di prodotti attualmente disponibile sul mercato. Basate su processori Intel Pentium 4 e Intel Xeon, le workstation HP offrono prestazioni e supporto software in grado di rispondere alle esigenze dei clienti che operano nel settore finanziario, della progettazione MCAD/CAE (Mechanical Computer-Aided Design e Computer-Aided Engineering), della creazione di contenuti digitali (DCC) e di sistemi geografici GIS. Offerte a prezzi molto competitivi da una vasta rete di partner distributori, le nuove unità HP Workstation xw4000, xw5000, xw6000 e xw8000 supportano i sistemi operativi Microsoft Windows 2000 Professional, Windows XP Professional e Linux. HP ha inoltre rafforzato il proprio impegno verso l'architettura PA-RISC presentando due nuove workstation, oltre a quattro nuovi monitor di cui un flat panel professionale da 20". Le workstation HP c3750 e j6750 sono disponibili con il potente processore PA-8700+ e con sistema operativo HP-UX; questi sistemi sono stati progettati per fornire prestazioni di visualizzazione e di calcolo caratterizzati da elevati livelli di stabilità e affidabilità. "Grazie a questi nuovi sistemi , HP possiede ora il più ampio portafoglio prodotti attualmente disponibile sul mercato", ha dichiarato Juergen Schlanke, Technical Computing Category Manager, EMEA. "I clienti possono scegliere fra tre architetture di calcolo - Pentium 4/Xeon, Intel Itanium o PA-RISC - ottenendo i migliori risultati in termini di performance, affidabilità ed espandibilità". Personal workstation - Il modello entry-level HP Workstation xw4000 e il modello mid-range HP Workstation xw5000 utilizzano un singolo processore Intel Pentium 4 nelle versioni a 2,4 GHz, 2,66 GHz o 2,8 GHz per rispondere alle esigenze di ogni cliente. In futuro, HP ha intenzione di supportare anche il processore Intel Pentium 4 a 3,06 GHz. Progettata per il MCAD entry-level a 2D e a 3D, per l'animazione 2D, per l'editing video e per il publishing, il modello HP Workstation xw4000 offre a prezzi molto competitivi prestazioni e affidabilità ottimizzate con certificazioni per applicazioni e grafica OpenGL. Il modello HP Workstation xw5000 è dotato di chipset Intel E7205 di recente realizzazione che permette di creare un sistema monoprocessore con un'architettura di memoria DDR dual-channel ad elevate prestazioni, ideale per la modellazione bidimensionale di solidi, l'animazione 2D/3D e l'editing video. Il sistema mid-range HP Workstation xw6000 e l'unità high-end HP Workstation xw8000 sono dotate del più recente chipset dual-processor Intel Xeon, l'E7505, in grado di supportare un'architettura di memoria DDR dual-channel. Questi due modelli possono integrare fino a due processori Intel Xeon nelle versioni a 2,4 GHz, 2,66 GHz o 2,8 GHz. Realizzato per supportare una maggior potenza di calcolo all'interno di spazi di lavoro ridotti, il modello HP Workstation xw6000 è progettato per i clienti che operano nel settore dell'analisi e del trading finanziario, della modellazione di solidi 3D, dell'animazione e delle applicazioni GIS. E' la macchina ideale per operatori finanziari che necessitano un'elevata potenza di calcolo, visualizzazione di grandi quantità di dati simultaneamente e accesso pressoché ininterrotto a stream di dati in tempo reale - e spesso con poco spazio a disposizione. La HP Workstation xw8000 fornisce agli utenti DCC e MCAD/CAE più esperti livelli di prestazioni ed espandibilità molto elevati necessari per il rendering, l'analisi e la simulazione di grandi data set. La workstation è caratterizzata da supporto grafico OpenGL, scheda AGP 8X Pro 50, possibilità di ampliare notevolmente la memoria, bus PCI-X e dischi Ultra 320 SCSI. Workstation tecniche - I modelli HP Workstation c3750 e HP Workstation j6750 sono dotati del più recente processore PA-8700+ a 875 MHz e dei sistemi operativi HP-UX 11.0 e HP-UX 11i 1.0. Il modello HP Workstation c3750 offre prestazioni RISC monoprocessore per la modellazione, la prototipazione e la visualizzazione tridimensionale. Il modello HP Workstation j6750 garantisce ottime prestazioni con elevati livelli di densità di calcolo e di memoria all'interno di una workstation RISC dual-processor. Si tratta di una soluzione che si adatta perfettamente alle richieste di progettisti di IC EDA o di analisti CAE che necessitano di un sistema UNIX a due processori per lavori di simulazione e prototipazione virtuale. Alcuni esempi di applicazioni software disponibili sulle workstation HP: · DCC: Adobe Illustrator, Premier e Photoshop; Alias|Wavefront Maya; Avid Xpress DV, DS HD, Media Composer e Symphony; CorelDRAW/Photo-Paint; Discreet 3D StudioMax e Combustion; e Macromedia Director, Flash e Authorware; Matrox Digisuite; Newtek Lightwave; Pinnacle Edition, Pro-ONE e Targa3000; Side Effects Software Houdini; SoftImage|3D e |XSI; e US Animation ToonBoom. · MCAD: Alias|Wavefront Studio; Autodesk Inventor e AutoCAD; Bentley MicroStation; CADcenter; Dassault Catia SolidWorks; IronCAD; PTC Pro/ENGINEER e Pro/Mechincal; e EDS I-deas, Unigraphics e SolidEdge. · CAE: Ansys, Fluent e MSC.Nastran. Monitor per workstation - Per rispondere alle esigenze di visualizzazione degli utenti workstation, HP propone quattro nuovi display tra cui un compatto flat panel e un monitor CRT ad elevate prestazioni. Il monitor CRT da 19" HP p930 offre un'ottima qualità dell'immagine su schermo piatto a un prezzo decisamente accessibile. Caratterizzato da elevata nitidezza, il monitor CRT professionale da 21" HP P1130 è proposto a un prezzo molto competitivo; il flat panel da 18" HP L1825 è il sostituto ideale dei monitor CRT utilizzato dagli utenti professionali. Il nuovo flat panel professionale da 20" HP L2025, infine, è particolarmente adatto a progettisti tecnici con elevate esigenze di visualizzazione. Infolink: http://www.hp.com/go/workstations 

PSC PRESENTA IL SOFTWARE OMNICOMM PER TUTTI I TIPI DI TERMINALI 
Milano, 20 gennaio 2003 - PSC Spa, azienda leader nella produzione e commercializzazione di terminali per la raccolta dati e sistemi di identificazione automatica, ha introdotto sul mercato il proprio software Omnicomm che permette di connettere per tutti i tipi di terminali Falcon in ambiente DOS ed è predisposto per il collegamento dei PDT in ambiente Pocket PC. Omnicomm è la soluzione ideale per una più affidabile, economica e semplice trasmissione dei dati tra i terminali batch di PSC e l'applicativo gestionale del cliente. I dati possono essere trasmessi tramite servizio NT/2000 con la possibilità di gestire contemporaneamente linee multiple di comunicazione grazie al supporto di dispositivi COM/TAPI. I benefici di Omnicomm partono dalla possibilità di interfacciare programmi di raccolta dati su terminali portatili senza dover modificare il programma server, per finire alla completa indipendenza dal "mezzo" di comunicazione. L'utilizzo di standard consolidati durante la realizzazione di Omnicomm fanno si che qualunque programmatore trovi estrema facilità nel realizzare l'interfacciamento Server / Terminali. I protocolli di comunicazione X-Modem Y-Modem e Z-Modem sono disponibili sia lato Server che lato Terminale e un accesso via OLE per ogni evento (richiesta file, invio file, ricezione file ecc. ecc.) rende Omnicomm uno strumento indipendente dal sistema operativo del server e dal tipo di hardware utilizzato. Interfacciare terminali portatili con sistemi AS400 , Unix Windows NT/2000 non è mai stato così semplice. La realizzazione dei programmi sui terminali portatili Falcon è facilitata grazie alla disponibilità dei sorgenti del modulo di comunicazione (C/C++). Ogni installazione di Omnicomm può essere configurata, monitorata ed aggiornata in remoto grazie alla possibilità di accedere a tutte le funzioni via WEB. Un accesso Telnet configurabile consente di tenere sotto controllo tutti i parametri operativi di Omnicomm e di osservare in tempo reale le operazioni in corso. Nello stesso tempo l'accesso via WEB ottenuto utilizzando i comuni strumenti a disposizione come Iexplorer o Netscape dà la possibilità all'amministratore del sistema di modificare ogni parametro operativo senza interrompere le operazioni in corso. Omnicomm include diversi livelli di sicurezza nella gestione delle comunicazioni. Ogni utente è protetto da password che viene richiesta all'inizio di ogni comunicazione. La parte server di Omnicomm è realizzata come "Servizio" di Windows NT/2000 consentendo la protezione, tramite le funzioni di sicurezza di Windows, di tutti i parametri operativi. 

TELELOGIC INTRODUCE LA PRIMA SOLUZIONE SOFTWARE PER LO SVILUPPO VISUALE, GUIDATA DAI REQUISITI ED IN UN UNICO AMBIENTE "ROLE-BASED" 
Malmö, Svezia E Irvine, California, 20 gennaio 2002 - Telelogic (Stockholm Exchange: TLOG), il principale fornitore globale di soluzioni per lo sviluppo di software e sistemi avanzati, ha presentato oggi una nuova integrazione ricca di funzionalità, fra due delle sue famiglie di prodotti: Telelogic DOORS, per la gestione dei requisiti, e Telelogic Tau Generation2(tm), per lo sviluppo visuale. Questa integrazione bidirezionale fornisce un'interfaccia "role-based" e unica nel suo genere, che consente agli utenti di superare il divario fra i requisiti e i sistemi basati su standard ed i modelli software, finalizzata ad un maggior controllo del ciclo di vita del prodotto, ad una verifica automatica degli errori e ad una creazione di prototipi rapida e più sollecita. La stretta integrazione fra questi due strumenti leader di settore, fornisce una tracciabilità completa e bidirezionale, fra i requisiti testuali in DOORS e l'espressione visuale degli stessi usando modelli UML(tm) nell'ambito di Tau Generation2. Gli utenti di DOORS possono generare elementi e modelli UML direttamente dai requisiti, mentre gli utenti di Tau possono ora tracciare e collegare i modelli ai requisiti e alle specifiche, o addirittura ad altri elementi UML. L'integrazione completa l'esecuzione dinamica del modello di Tau Generation2, rendendo semplice dimostrare come i requisiti siano corretti, indipendentemente dal fatto che il sistema sia hardware, software, o una combinazione dei due. "Ogni team di progetto usa schizzi, diagrammi di flusso e grafici in maniera non formalizzata per chiarire i concetti ed aiutare la comprensione", afferma Ingemar Ljungdahl, Chief Technology Officer di Telelogic. "Sovente, questi sussidi visuali finiscono su lavagne bianche o pezzi di carta: in tal modo, alla fine della giornata informazioni di grandissimo valore vengono cancellate o gettate via. Questa integrazione fra Tau Generation2 e DOORS formalizza il processo e rende queste immagini accessibili a tutti coloro che lavorano sul progetto". "Per la prima volta, project manager, analisti, architetti di sistema, ingegneri e sviluppatori possono impiegare un sistema di notazione standard per visualizzare i requisiti, generare modelli eseguibili e convalidare i progetti più rapidamente", prosegue Ljungdahl. "La visualizzazione dei requisiti accelera la comprensione, mentre la possibilità aggiuntiva di tracciare i processi dai requisiti ai progetti mantiene i team focalizzati sul proprio compito. Utilizzando Tau Generation2 e DOORS contemporaneamente, i team di sviluppo possono portare a termine i propri progetti con puntualità e restando all'interno del budget assegnato". L'approccio "role-based" dell'integrazione consente ai membri del team di trarre il massimo beneficio dalle caratteristiche e dalle potenzialità sia di DOORS che di Tau, utilizzando al tempo stesso il set di strumenti più adatto alle proprie specifiche necessità. L'integrazione comprende inoltre delle funzioni "wizard" incorporate, per semplificare e rendere automatici i compiti più comuni, offrendo dei significativi ed immediati miglioramenti nella produttività, minimizzando nel contempo la curva di apprendimento. "Il valore dello sviluppo guidato dai requisiti e' stato provato più volte", sostiene Matt Light, Direttore della Ricerca presso l'Applications Development Group di Gartner. "Visualizzare i requisiti in maniera formalizzata con un sistema di notazione basato su standard fa avanzare lo stato dell'arte, assicurando la coerenza degli obiettivi ed eliminando significativamente il rischio di malintesi. Utilizzando modelli eseguibili, gli ingegneri di sistema e gli analisti di sistema possono essere certi che i requisiti siano completi e corretti fin dai primi passi del ciclo di vita del progetto, quando e' più efficace - sotto il profilo dei costi - effettuare eventuali cambiamenti". "Sviluppare dei prototipi può essere costoso, ma correggere i problemi quando il ciclo di vita del progetto e' più avanzato può risultare anche più dispendioso. Essere in grado di generare modelli eseguibili direttamente dai requisiti convalida i requisiti stessi, minimizza il divario di comprensione e permette di risparmiare il tempo e le risorse necessarie a creare un codice di qualità della produzione", aggiunge Rikki Kirzner, Direttore della Ricerca di IDC Corporation. "Inoltre, collegando i modelli UML con i requisiti, i cambiamenti possono essere contrassegnati e implementati in tutto il progetto in maniera coerente, contemporanea e completa. Inoltre, i cambiamenti possono essere modellati, simulati e testati immediatamente, consentendo ai team di progetto di evitare i costosi errori a cascata che spesso derivano da cambiamenti effettuati a progetto già considerevolmente avanzato". "Nel ciclo di sviluppo, le informazioni devono essere conservate in ciascuna fase, dalla gestione dei requisiti, allo sviluppo, al test", conferma Xavier Benmoussa, analista presso Yphise, la società di analisi tecnologica francese. "Per garantire la tracciabilità fra i vari stadi di sviluppo, e' necessaria un'integrazione fra gli strumenti coinvolti nel ciclo di sviluppo". "Un'unica integrazione necessaria e' quella fra gli strumenti per la gestione dei requisiti e gli strumenti per la creazione di modelli UML", prosegue Xavier Benmoussa. "Ciò facilita il riutilizzo dei requisiti da coloro che realizzano modelli UML e consente ai project manager di verificare se tutti i requisiti definiti sono soddisfatti dal modello UML. L'integrazione - recentemente annunciata da Telelogic - di DOORS in Tau/Developer e Tau/Architect e' stata concepita proprio per fornire questa funzione". Caratteristiche dell'integrazione Telelogic Tau Generation2 - DOORS - Approccio "role-based" - L'approccio "role-based" di Telelogic, unico nel suo genere, significa che gli utenti non devono cambiare strumenti per ottenere i vantaggi dell'integrazione. Gli utenti di DOORS e Tau possono lavorare a piacimento nell'ambiente che risulta loro più familiare, abbreviando la curva di apprendimento e massimizzando la produttività, sfruttando al meglio la forza straordinaria di entrambe le soluzioni software. Installazione automatica e lancio rapido - La pratica istallazione studiata da Telelogic permette di risparmiare tempo ed evita "complicazioni", individuando automaticamente le soluzioni compatibili con Telelogic. Quando si installa Tau oppure DOORS, viene automaticamente installata anche l'integrazione. Inoltre, gli utenti possono lanciare qualsiasi applicazione con un rapido click del mouse, anche se si trovano all'interno dell'altro software. Wizard per la creazione di UML - Le funzioni wizard di Telelogic aiutano gli utenti a generare automaticamente modelli di impiego UML dai requisiti ed a collegarli fra loro, riducendo gli errori e massimizzando la tracciabilità. Collegamento affidabile ed automatico - Gli utenti possono facilmente collegare i requisiti ad un modello UML o più requisiti fra loro all'interno di un modello, così come la stessa relazione può instaurarsi con qualsiasi diagramma o elemento di un modello (compresi modelli d'uso, attori, classi, attributi e metodi), sfruttando gli appositi menu o i collegamenti drag and drop. Inoltre, gli utenti possono aggiungere dei collegamenti a qualsiasi file di progetto o sito Internet. Esportazione dei dati, sincronizzazione e navigazione facilitate - La potente integrazione bidirezionale di Telelogic permette agli utenti di esportare i dati da DOORS a Tau oppure da Tau a DOORS, di sincronizzare i collegamenti ed i modelli all'interno di entrambi gli strumenti, e di navigare fra i collegamenti dei due senza alcuna interruzione dei lavori in corso. Report pre-definiti - Le caratteristiche di reporting incorporate nei sistemi di Telelogic aiutano gli utenti a determinare rapidamente lo status dei lavori in corso attraverso la generazione automatica di un report. Le varie "viste" aiutano gli utenti a comprendere immediatamente l'impatto del cambiamento attraverso l'analisi dei requisiti, dei modelli e la loro correlazione reciproca. Sistema di sicurezza di DOORS - Il sistema di sicurezza di DOORS protegge i requisiti ed i collegamenti da operazioni di editing accidentali o non autorizzate, fornendo in tal modo un supporto alle esigenze fondamentali di affidabilità e preservando l'integrità delle informazioni che stanno alla base del progetto. Accesso rapido ai requisiti ed agli attributi - Coloro che sviluppano i progetti possono visionare e navigare fra i requisiti direttamente dal browser di Tau, e verificare le proprietà degli attributi con pochi click del mouse. Generazione di report di progetto - Grazie a Telelogic DocExpress(r), e' possibile generare automaticamente documenti di progetto che comprendono sia requisiti che modelli. Supporto all'internazionalizzazione - L'integrazione e' completamente internazionalizzata e supporta Unicode. Disponibilità L'integrazione di Telelogic Tau Generation 2.1 - DOORS 6.0 SR1 e' attualmente disponibile per le piattaforme Windows 2000 e Windows XP. 

INTERSIL OFFRE LA PRIMA SOLUZIONE COMPLETA DI SOFTWARE DI SICUREZZA PER L'ACCESSO WI-FI PROTETTO 
Milano, 20 gennaio 2003 - Intersil Corporation (NASDAQ: ISIL), leader mondiale nella progettazione e nella produzione di soluzioni di networking analogiche e wireless ad alte prestazioni, ha annunciato un nuovo aggiornamento software Wi-Fi Protected Access (WPA) per gli attuali prodotti Wireless Local Area Networking (WLAN) client e per punti di accesso basati su PRISM. WPA è un nuovo standard industriale di sicurezza che offre notevoli miglioramenti rispetto alle funzioni di sicurezza Wired Equivalent Privacy (WEP) integrate nei prodotti 802.11 correnti. WPA sfrutta il Temporal Key Integrity Protocol per fornire funzioni potenziate di criptaggio per i dati wireless trasmessi. Il protocollo 802.1X è utilizzato da WPA per fornire un ambiente particolarmente robusto per l'autenticazione d'utente e per la generazione dinamica e la distribuzione di chiavi di criptaggio verso i computer in rete. In ambito aziendale, WPA è utilizzato con un server di autenticazione per fornire una soluzione di protezione centralizzata, gestibile e scalabile adatta per centinaia o migliaia di utenti. Nelle reti domestiche e small office, WPA può essere utilizzato in modalità con chiave pre-condivisa per fornire i medesimi benefici in termini di protezione senza dovere ricorrere a un server di autenticazione. "Intersil è stata la prima a dimostrare una soluzione completa a livello di punto di accesso WPA-enabled e a livello client con supporto per standard WPA," ha dichiarato Larry Ciaccia, vice presidente e general manager del Wireless Networking Products Group di Intersil. "Siamo impegnati nel fornire ai nostri clienti un accesso tempestivo alle soluzioni software e hardware basate su standard. La leadership Intersil nel fornire il supporto preliminare per WPA è solo un ulteriore esempio del nostro impegno teso ad assicurare ai clienti una soluzione globale" Infolink: www.intersil.com 

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