MARKETPRESS
QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

GIOVEDI'
13 FEBBRAIO 2003

pagina 1

VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO 

A SOLI 200 € 

AL MESE ?

TELEFONATECI ALLO 
02 40 91 84 11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

LA COMMISSIONE CHIEDE ALL'EUROPA DI ADOTTARE L'ACCESSO A BANDA LARGA 

Bruxelles, 13 febbraio 2003 - L'Unione europea deve accelerare il passaggio ai servizi a banda larga e alle comunicazioni mobili di terza generazione, secondo una nuova comunicazione della Commissione europea sulla situazione del settore delle comunicazioni elettroniche, che cita appunto banda larga e "3G" quali motori principali del settore. I vantaggi economici e sociali che ne derivano rendono più che mai urgente migliorare la disponibilità e l'uso di queste tecnologie. Nelle parole di Erkki Liikanen, commissario europeo per Impresa e Società dell'informazione, "oggi la Commissione ha invitato tutti gli Stati membri ad impegnarsi entro la fine del 2003 a varare una strategia complessiva a favore della banda larga. Entro il 2005 tutte le pubbliche amministrazioni dovranno essere collegate su banda larga ed il nostro obiettivo ultimo è quello di convertire alla banda larga la metà di tutti i collegamenti Internet in Europa. A tal fine, gli Stati membri dovranno recepire entro l'estate il nuovo quadro normativo per le comunicazioni elettroniche, garantendo un ambiente stabile e prevedibile per gli investimenti. Contenuti e applicazioni nuovi e attraenti, quali i servizi di e-government, dovranno stimolare gli investimenti in nuove reti. Mettendo l'accento sulla ricerca, dobbiamo garantire la capacità innovativa a lungo termine di questo settore." La comunicazione risponde alla richiesta rivolta alla Commissione dal Consiglio "Telecomunicazioni" del 5 dicembre 2002 di riferire sulla situazione del settore e, se necessario, presentare opportune proposte in tempo utile prima del Consiglio europeo di primavera del 21 marzo 2003. Il settore delle comunicazioni elettroniche riveste un'importanza fondamentale per sviluppare pienamente l'economia basata sulle conoscenze. Una produttività più elevata, tale da portare ad una crescita maggiore creando posti di lavoro numerosi e di qualità e una maggiore coesione sociale: è questo uno degli obiettivi della strategia di Lisbona volta a trasformare l'operato dell'Unione europea in campo economico, sociale ed ambientale entro la fine del decennio. Nella comunicazione, la Commissione sottolinea il fatto che collegamenti sicuri, su più piattaforme e ad alta velocità (banda larga) staranno alla base della società basata sulle conoscenze. La posta in gioco sono le possibilità di fornire nuove alternative importanti in termini di qualità dei servizi forniti, oltre a vantaggi economici e sociali. Per realizzare un'ampia disponibilità dell'infrastruttura europea di punta per le comunicazioni elettroniche, la comunicazione richiama gli Stati membri alla necessità di completare l'attuazione delle azioni già previste, introducendo elementi complementari ove necessario, e presenta le azioni in fase di attuazione a livello comunitario. La Commissione, insieme con gli Stati membri ed altri soggetti interessati, ha iniziato un processo di definizione di obiettivi comuni. L'accesso su più piattaforme (vale a dire la possibilità di collegarsi a Internet mediante una scelta di mezzi diversi, fra cui Pc, Tv digitale e 3G) agevolerà l'accesso ai servizi a banda larga a tutti gli strati della popolazione, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Erkki Liikanen ha detto: "L'esperienza acquisita con le licenze di 3G segnala l'esigenza di un maggior coordinamento programmatico in Europa, per evitare che la frammentazione fra i vari paesi ritardi l'introduzione dei nuovi servizi mobili senza fili. Per questo motivo, la Commissione e gli Stati membri devono elaborare approcci coerenti per il rispetto del calendario di diffusione, fornire chiarezza sulle problematiche di condivisione delle infrastrutture di rete e continuare il dibattito sull'uso dello spettro e sugli scambi". Il settore delle comunicazioni elettroniche sta attraversando un periodo di adattamento in seguito all'espansione rapida verificatasi nel 1998-2000. A causa dei slittamenti in atto sul piano degli investimenti, dei licenziamenti su larga scala e dell'importanza che questi fattori rivestono per l'economia nel suo complesso, è indispensabile che i governi creino un ambiente propizio allo sviluppo sostenibile del settore. Le comunicazioni elettroniche sono un punto di forza dell'Europa ed occorre intervenire per consolidarle. A tal fine, è necessario: che esista la certezza del diritto per creare le condizioni per investimenti di lungo termine attraverso l'attuazione piena e tempestiva del nuovo quadro normativo per le comunicazioni elettroniche; attuare tempestivamente il Piano d'azione eEurope 2005 per sviluppare e utilizzare un'infrastruttura di punta sicura in grado di fornire servizi pubblici moderni; sostenere e potenziare gli attuali investimenti di R&S a livello nazionale e comunitario per garantire la competitività a lungo termine dell'Europa. Nella fase di preparazione del Consiglio europeo di primavera, la Commissione invita gli Stati membri ad impegnarsi a fondo per raggiungere quest'obiettivo ambizioso, recando così un contributo essenziale alla realizzazione dell'economia basata sulle conoscenze preconizzata dalla strategia di Lisbona. 

RISULTATO POSITIVO DEL PIANO D'AZIONE EEUROPE 2002 NEL PORTARE L'EUROPA ON-LINE 
Bruxelles, 13 febbraio 2003 -Il Piano d'azione eEurope 2002, varato dal Consiglio europeo di Feira nel giugno 2000 con l'obiettivo di portare l'Europa on-line il più rapidamente possibile, ha dato risultati estremamente positivi, secondo la relazione definitiva eEurope 2002 adottata oggi. La Relazione rivela che è più che raddoppiato il numero di famiglie collegate a Internet e quasi tutte le scuole e le aziende sono oggi on-line. Oggi l'Europa dispone della rete per la ricerca più veloce del mondo. Grazie allo slancio politico generato dal Piano d'azione, un nuovo quadro giuridico moderno per i servizi di comunicazione elettronica e per il commercio elettronico è stato adottato a livello europeo ed entrerà in vigore quest'estate. Erkki Liikanen, commissario europeo responsabile di Imprese e Società dell'informazione, ha dichiarato: "Una maggiore connettività e gli investimenti in informazione e comunicazioni sono le chiavi di volta di una maggiore produttività in Europa, purché siano accompagnate dalla riorganizzazione dei processi aziendali e amministrativi e dalla valorizzazione delle competenze. Gli obiettivi fissati da eEurope hanno avuto un ruolo essenziale nell'aiutare l'Europa a realizzare l'ambizione formulata a Lisbona di diventare più competitiva entro il 2010. Adesso dobbiamo guardare al futuro e concentrarci su come rendere i collegamenti a banda larga ampiamente accessibili agli europei, per accelerare la velocità del cambiamento". Il Piano d'azione comprendeva in tutto 64 obiettivi, ognuno dei quali doveva essere raggiunto entro fine 2002. La presente comunicazione reca una relazione definitiva sul Piano d'azione e un'analisi del suo impatto. A che punto è oggi l'Europa? La connettività Internet è cresciuta rapidamente. Nel 2002, più del 90% delle scuole e delle aziende erano su Internet, più della metà degli europei erano utenti regolari e oggi il 43% delle famiglie europee sono on-line. Attualmente, l'Europa dispone della rete dorsale per la ricerca più veloce del mondo (Geant). La prossima sfida sarà la diffusione dei collegamenti ad alta velocità presso le famiglie e le Pmi. È stato adottato un quadro legislativo per le comunicazioni elettroniche e per il commercio elettronico, che entrerà in vigore quest'estate. I prezzi delle telecomunicazioni sono diminuiti; la concorrenza è aumentata e continuerà ad intensificarsi. Per il commercio elettronico, è stata adottata una serie di direttive per migliorare la certezza delle transazioni elettroniche, in particolare per quanto riguarda il commercio transfrontaliero, e garantire un livello adeguato di tutela dei consumatori. Aumentare l'uso efficace di Internet è l'obiettivo della prossima fase, denominata eEurope 2005. Ciò significa, per esempio, un numero maggiore di aziende attive nel commercio elettronico; scuole non solo collegate ma anche in grado di fare un uso completo di Internet in classe; servizi della pubblica amministrazione disponibili on-line e pienamente interattivi; un maggiore uso di Internet nel settore sanitario, ove esiste una forte domanda di informazioni aggiornate. Occorre più formazione ed occorre intervenire affinché tutti gli europei possano trarre vantaggio dalle possibilità offerte dalle tecnologie digitali. Un documento di lavoro dei servizi, associato alla relazione, intitolato eEurope 2002: Progressi compiuti nella realizzazione degli obiettivi, fornisce una descrizione dei progressi compiuti in relazione a ciascuno dei 64 obiettivi di eEurope 2002. 

MAURIZIO BEDINA, CONSIGLIERE DEL MINISTRO PER L'INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE, APRE OGGI IL SEMINARIO E-DEMOCRACY, COME AVVICINARE CITTADINI E ISTITUZIONI: VISIONI E TECNOLOGIE. 
Milano 13 febbraio 2003 - Questa mattina alle 10.00, presso la Sala Napoleonica dell'Università degli Studi di Milano (Palazzo Greppi, Via Sant'Antonio 12 - Milano), Maurizio Bedina, Consigliere del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, aprirà il seminario di studio e approfondimento rivolto ai funzionari e ai dirigenti della Pubblica Amministrazione dal titolo: "e-Democracy, come avvicinare Cittadini e Istituzioni: visioni e tecnologie". Obiettivo del seminario è, da un lato, focalizzare il valore della comunicazione diretta tra cittadini e Istituzioni, da realizzare con ambienti di communityware; dall'altro valutare la possibilità di arricchire tale dialogo con forme di consultazione (voto elettronico) basate su tecnologie certificate e sicure. Julian Bowrey, Program Manager per l'e-Government degli enti locali per conto del Governo Blair, condividerà le esperienze di voto elettronico attuate in Gran Bretagna, mentre Fiorella De Cindio del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano e Luca de Pietro del TeDIS illustreranno il valore delle comunità virtuali in ambito pubblico. Una panoramica sulle ultime innovazioni tecnologiche relative ad ambienti di Communityware ed e-Voting viene fornita da Emilia Rosti e Davide Ferrazzi del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell'Università degli Studi di Milano, Corrado Viganò di IrisCube, Massimo Maffioli di Technology Reply e di Leonardo Sonnante, della Fondazione 

RCM CONFERENZA ASSONIME, BORSA ITALIANA S.P.A., EMITTENTI TITOLI S.P.A. IL NUOVO CODICE DI AUTODISCIPLINA DELLE SOCIETÀ QUOTATE 
Milano, 13 febbraio 2003 - lunedì 17 Febbraio, a Palazzo Mezzanotte, il nuovo Codice di Autodisciplina delle Società quotate verrà presentato ai rappresentanti della comunità finanziaria ed industriale nazionale. A due anni dall'entrata in funzione del Codice Preda, che ha allineato il mondo delle Società italiane ai mercati finanziari più evoluti, la nuova formulazione del documento introduce significative novità che riguardano: ruolo e composizione del Consiglio di Amministrazione e degli Amministratori Indipendenti; strutta organizzativa e sistemi di controllo interni; conflitti di interesse e operazioni con parti correlate. La filosofia cui si ispira il Codice e' quella di offrire alle Imprese quotate italiane uno strumento in grado di porsi come punto di riferimento per l'efficiente amministrazione e il controllo di gestione delle società con l'obiettivo di offrire alla comunità finanziaria italiana e internazionale massime garanzie di trasparenza e correttezza operativa delle imprese, e di consentire a queste ultime di massimizzare la loro capacità di attrarre capitati e risorse. Il nuovo Codice di Autodisciplina delle societa' quotate verra' presentato nel corso di una conferenza indetta da Assonime, Borsa Italiana S.p.A. e Emittenti Titoli S.p.A: I Lavori, che vedranno a confronto accademici ed esponenti del mondo delle imprese, saranno presieduti da Franco Tato', Presidente di Emittente Titoli, interverranno Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italia, Stefano Preda, Piergaetano Marchetti e Claudio Sartorelli. La relazione conclusiva, dopo le sessioni di discussione, sarà svolta dal Direttore Generale di Assonime, Stefano Micossi. Programma: 15.00 Apertura dei lavori Presiede, Franco Tatò (Presidente Emittenti Titoli); Interventi - Massimo Capuano (Amministratore Delegato Borsa Italiana S.p.A.); Stefano Preda (Presidente del Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate); 15.30 Il Consiglio di Amministrazione e gli amministratori indipendenti, L'amministrazione delle S.p.A. quotate tra regolamentazione e autoregolamentazione Piergaetano Marchetti (Università Bocconi); Il ruolo del Consiglio di Amministrazione e degli amministratori indipendenti Claudio Sartorelli (Direttore Segreteria Societaria Enel). Discussione - 16.15 I sistemi di controllo interno. L'organizzazione dei controlli interni e la riforma del diritto societario Guido Ferrarini (Università di Genova); L'attuazione di sistemi di controllo interno nelle società quotate Bruno Cova (General Counsel Fiat). Discussione - 17.00 I conflitti d'interesse e le operazioni con parti correlate Corporate Governance e conflitti d'interesse. Paolo Montalenti (Università di Torino) I conflitti d'interesse e le operazioni con parti correlate nell'attività delle società quotate; Francesco Chiappetta (General Counsel Telecom). 17.45 Conclusioni- Stefano Micossi (Direttore Generale Assonime). 

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ESAMINA RISULTATI PRELIMINARI DEL GRUPPO SEAT AL 31 DICEMBRE 2002 RICAVI IN CRESCITA: 1991 MILIONI DI EURO (+1,7% RISPETTO AL 31.12.2001) MOL: 593 MILIONI DI EURO INTERNET: MOL POSITIVO PER 10 MILIONI DI EURO (-61 MILIONI DI EURO AL 31.12.2001) 
Milano, 13 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, presieduto da Riccardo Perissich, ha esaminato oggi, su proposta dell'amministratore delegato Paolo Dal Pino, i risultati preliminari - ancora oggetto di revisione contabile - del Gruppo per l'esercizio concluso il 31 dicembre 2002. I ricavi consolidati hanno raggiunto nell'esercizio 1.991 milioni di euro con una crescita dell' 1,7% rispetto al 31.12.2001. Il margine operativo lordo ha registrato una crescita del 33,6% attestandosi a 593 milioni di euro (pari al 29,8% dei ricavi). Il risultato operativo si è incrementato dai 31 milioni di euro del 2001 ai 232 milioni di euro al 31.12.2002. Il margine operativo lordo ed il risultato operativo conseguiti nel 2002 sono superiori alle previsioni. La crescita dei ricavi dell'area Directories, +3,4% a 1.182 milioni di euro, è in linea con le aspettative mentre la crescita dei ricavi consolidati è lievemente inferiore alle attese a causa del rallentamento delle vendite del gruppo Buffetti nell'ultimo trimestre 2002. La riduzione dell'indebitamento, dai 922 milioni di euro del 31.12.2001 ai 680 milioni di euro a fine 2002 deriva dal consistente cashflow operativo e dalle razionalizzazioni operate. E' proseguita inoltre l'opera di ristrutturazione del gruppo: le società operative alla fine del 2002 si sono infatti ridotte a 100, circa la metà rispetto a quelle attive nel 2001. I risultati ottenuti nel corso del 2002, pur a fronte di una persistente crisi del mercato pubblicitario, derivano da una importante azione di razionalizzazione e contenimento dei costi e dalla realizzazione di sinergie tra le diverse aree di attività del gruppo che hanno portato, nonostante la contenuta crescita dei ricavi, a un significativo miglioramento dei margini operativi. Il management di Seat PG ha riposizionato il gruppo sul proprio core business, ha rafforzato la presenza della società nei mercati in cui opera focalizzandosi sul modello multipiattaforma, ha ridefinito le attività e i processi interni, ha razionalizzato la struttura commerciale di gruppo. Le principali operazioni poste in essere hanno riguardato il lancio di nuovi prodotti di editoria telefonica su carta e il costante sviluppo di quelli on line (telefono e Internet) in una logica di integrazione dei diversi mezzi. Da segnalare la rinnovata offerta editoriale del portale Virgilio e la valorizzazione del suo motore di ricerca attraverso l'offerta alle aziende clienti di "Pagine Gialle On Line" della priorità di uscita e della presenza sui risultati delle ricerche (32.600 nuovi clienti in sei mesi). In ambito internazionale la controllata tedesca Telegate, quotata al Neuer Markt di Francoforte, in collaborazione con la controllata inglese Thomson Directories, è entrata nel mercato britannico della Directory Assistance. L'azione di riorganizzazione ha consentito, a livello di gruppo, una riduzione del personale rispetto a fine 2001 di 1.549 unità, da 9.264 a 7.715. L'andamento delle Aree di Business - Nel corso del 2002 importanti recuperi di efficienza sono stati ottenuti in particolare nelle aree Internet, Directories e Directory Assistance (che insieme rappresentano il 73% dei ricavi aggregati). Per la prima volta tutte le aree di attività hanno generato un margine operativo lordo positivo (con la sola eccezione della Televisione, dove peraltro si registra una riduzione delle perdite rispetto al 2001). • L'area delle Directories raggiunge nell'esercizio 2002 ricavi per circa 1.182 milioni di euro con una crescita del 3,4% rispetto al 2001 e un significativo miglioramento dei margini di redditività, che a livello di Mol raggiunge i 620 milioni di euro rispetto ai 587 milioni di euro del 2001. • MOL positivo anche per l'area Directory Assistance che passa da un valore negativo per 12 milioni di euro del 2001 a uno positivo di 21 milioni di euro dell'esercizio 2002. • Internet conferma il Mol positivo a +10 milioni di euro rispetto ai -61 milioni di euro nel 2001. A fine dicembre, gli utenti attivi a 45 giorni hanno raggiunto 2.226.000, dei quali 450mila abbonati ai servizi Adsl. Anche Virgilio, nell'ultimo trimestre, ha registrato un Mol positivo. • Anche per l'area Televisione sono stati rispettati gli obiettivi di riduzione delle perdite e si è registrato un miglioramento della redditività di La7. Il CdA di Seat Pagine Gialle ha inoltre preso atto dell´avvenuto acquisto, in data odierna, di n.1.108.695 azioni ordinarie del capitale della controllata francese Consodata S.A.- quotata al Nouveau Marché della borsa di Parigi - a seguito dell´esercizio da parte dei soci fondatori dell´opzione di vendita ad essi spettante in base all´accordo siglato originariamente dalla precedente gestione di Seat PG il 31 luglio 2000. Attraverso tale operazione, avvenuta per il corrispettivo pattuito di 44 euro per azione - per un valore complessivo di circa 48,8 milioni di euro - Seat PG acquisisce un ulteriore 8,17% del capitale e dei diritti di voto della società, portando così la propria quota in Consodata S.A. al 98,60 %. Procedura per la comunicazione al mercato delle informazioni price sensitive ll Consiglio di Amministrazione, nell'ambito delle attività intraprese per la realizzazione delle regole di Corporate Governance, ha approvato la "Procedura per la comunicazione al mercato delle informazioni price sensitive". Il documento stabilisce le modalità operative ai fini della diffusione al mercato di tale tipo di informazioni, individua le Funzioni e le Strutture coinvolte nel processo, disciplinando anche la procedura da osservare in presenza di rumors o di richieste di informazioni da parte dei soggetti preposti alla vigilanza ed alla gestione del mercato. La procedura disciplina, inoltre, le attività da porre in atto in occasione dei momenti di incontro della Società con la comunità finanziaria e con la stampa. 

TIM: RISULTATI PRELIMINARI AL 31 DICEMBRE 2002 RICAVI: 10,9 MILIARDI DI EURO, +6% RISPETTO AL 2001 MARGINE OPERATIVO LORDO: 5 MILIARDI DI EURO, +5,9% RISPETTO AL 2001 REDDITIVITÀ (MOL/RICAVI) AL 46,4%: CONFERMATA LA PERFORMANCE DELLO SCORSO ANNO
Roma, 13 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto da Carlo Buora, ha esaminato oggi, su proposta dell´Amministratore Delegato Marco De Benedetti, i dati preliminari per l'esercizio 2002, tuttora in corso di revisione da parte degli auditors esterni. I risultati preliminari del Gruppo Tim Si evidenzia che i risultati consolidati del Gruppo Tim includono le grandezze economico-finanziarie della ex-Blu SpA (fusa per incorporazione nella Tim SpA nel dicembre scorso) limitatamente al quarto trimestre 2002. • I ricavi preliminari consolidati, pari a 10,9 miliardi di euro, presentano una crescita del 6% rispetto al precedente esercizio; tale crescita si attesta all'11,9% eliminando gli effetti della variazione dei tassi di cambio. • Il margine operativo lordo (MOL) è pari a 5 miliardi di euro ed aumenta del 5,9% rispetto all'esercizio 2001 (+8,6% al netto dell'effetto cambio). L´incidenza del MOL sui ricavi si conferma al 46,4% pur a fronte delle numerose società ancora in fase di start-up (incidenza del Mol sui ricavi 2001: 46,4%). • Il risultato operativo, pari a 3,4 miliardi di euro, presenta una crescita del 7,1% rispetto all'esercizio 2001 ed un'incidenza sui ricavi del 30,9% (30,6% nel 2001). • L´indebitamento finanziario netto è pari a 1,9 miliardi di euro, dopo aver finanziato 1,7 miliardi di euro di investimenti tecnici e distribuito dividendi nel corso del 2002 per 3,6 miliardi di euro . • Il numero delle linee mobili del Gruppo Tim è pari a circa 39,1 milioni, con un incremento pari al 12,2%, rispetto alle consistenze di fine 2001. I risultati preliminari di Tim S.p.A. Si ricorda che i valori civilistici della Tim SpA, coerentemente con le previsioni della normativa in materia, includeranno per il 2002 i risultati economico-finanziari dell'intero esercizio 2002 della ex Blu SpA. Al fine di fornire una comunicazione significativa sui risultati preliminari dell'esercizio 2002, di seguito verranno esposti anche i valori al netto della ex Blu al fine di rendere le performance della società confrontabili con i risultati dell'esercizio precedente. I dati preliminari dell'esercizio 2002 confermano i livelli di crescita rilevati nel corso dell'esercizio. In particolare: • I ricavi preliminari sono pari a 9 miliardi di euro. I ricavi della sola Tim, al netto dell'effetto della fusione per incorporazione di Blu, sono pari a 8,9 miliardi di euro, con un incremento del 6,7% rispetto al 2001. • Il margine operativo lordo (Mol) si attesta a 4,4 miliardi di euro. Il Mol della sola Tim, al netto dell'effetto della fusione per incorporazione di Blu, è di 4,5 miliardi di euro, con un incremento del 7,2% e con un'incidenza sui ricavi del 50,8% (50,6% nel precedente esercizio). • Il risultato operativo si attesta a 3,2 miliardi. Il risultato operativo della sola Tim, al netto dell'effetto della fusione per incorporazione di Blu, è di 3,3 miliardi di euro, con un incremento del 2,8% rispetto al 2001. • Tim, con circa 25,3 milioni di linee al 31 dicembre 2002 (+5,7% rispetto al 31 dicembre 2001), conferma la sua posizione di leader nel mercato domestico. Variazione calendario eventi societari anno 2003 I dati definitivi del bilancio 2002 di Tim S.p.A. e del Gruppo Tim consolidato saranno sottoposti all´approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società il prossimo 10 marzo 2003, anziché il 6 marzo 2003 come da calendario eventi societari 2003 precedentemente comunicato. Di conseguenza, l'Assemblea degli Azionisti per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2002 verrà convocata per il giorno 14 aprile 2003 in prima convocazione ed il giorno 15 aprile 2003, in seconda convocazione, anziché l'11 ed il 12 aprile 2003 come da precedente comunicazione. Procedura per la comunicazione al mercato delle informazioni price sensitive ll Consiglio di Amministrazione, nell'ambito delle attività intraprese per l'implementazione delle regole di Corporate Governance, ha approvato la "Procedura per la comunicazione al mercato delle informazioni price sensitive". Il documento stabilisce le modalità operative ai fini della diffusione al mercato di tale tipo di informazioni, individua le Funzioni e le Strutture coinvolte nel processo, disciplinando anche la procedura da osservare in presenza di rumors o di richieste di informazioni da parte dei soggetti preposti alla vigilanza ed alla gestione del mercato. La procedura disciplina, inoltre, le attività da porre in atto in occasione dei momenti di incontro della Società con la comunità finanziaria e con la stampa. 

SANPAOLO IMI: APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE 2003-2005 PER IL PROSSIMO TRIENNIO SI PONE OBIETTIVI OPERATIVI AMBIZIOSI PER IL 2005: ROE AL 15% COST/INCOME RATIO INFERIORE AL 55% PRIORITÀ STRATEGICA AL MERCATO DOMESTICO DELLE FAMIGLIE E DELLE IMPRESE
Torino, 12 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha varato il Piano triennale 2003-2005 che conferma la scelta strategica del Gruppo di rafforzarsi prioritariamente sul mercato bancario nazionale, consolidando la posizione raggiunta nei servizi alle famiglie e alle imprese grazie alle operazioni di investimento e di crescita per linee interne ed esterne realizzate negli anni precedenti. Le linee di azione del Piano vedono in primo luogo il completamento del processo di integrazione delle filiali del Banco di Napoli e la realizzazione di un nuovo modello distributivo che nel corso del 2004 verrà esteso alle banche reti Cardine. Il modello prevede la creazione di una unica rete filiali che utilizzerà uno stesso sistema operativo e che si articolerà sul territorio in modo tale da abbinare una specializzazione delle filiali per segmento di clientela con un forte coordinamento territoriale di tutti i punti operativi da realizzarsi attraverso strutture di area della capogruppo o banche reti. Il Piano evidenzia come mercati prioritari quello del credito e dei servizi alle imprese e del risparmio delle famiglie, aree nelle quali il Gruppo ha già fatto scelte importanti e realizzato significativi risultati. Sul fronte del credito la scelta di dare priorità al segmento delle imprese di piccola e media dimensione si è già concretizzata in una progressiva diversificazione del portafoglio crediti con una riduzione dell'esposizione verso i grandi gruppi italiani ed esteri, sia in termini percentuali sia in termini assoluti, ed un aumento del peso dei finanziamenti alle famiglie e alle imprese minori. Tale azione verrà potenziata su tutto il territorio nazionale cogliendo la sfida che le nuove regole di Basilea pongono alle banche e alle imprese e dedicando a questo segmento di clientela le società del Gruppo specializzate alla realizzazione di prodotti finanziari innovativi (Banca Imi e Sanpaolo Imi Private Equity). Per quanto riguarda i prodotti di risparmio, gli strumenti e le tecniche adottati dalla rete Sanpaolo in termini di vendita e consulenza alle famiglie, che hanno consentito di raggiungere significativi risultati, saranno esportati alle altre reti distributive a beneficio dei mercati del Sud e del Nord-Est. Contestualmente, la fabbrica di prodotto Sanpaolo Imi Wealth Management proseguirà sul sentiero del miglioramento della performance e dell'innovazione di prodotto, cogliendo le opportunità del mercato assicurativo, pensionistico e previdenziale. Il Piano prevede il consolidamento della leadership nazionale nell'ambito dei fondi comuni, grazie anche al contributo di Eptaconsors, e nel settore delle assicurazioni vita. Oltre alle azioni di integrazione e potenziamento delle reti bancarie il piano prevede iniziative volte al miglioramento della redditività di tutte le altre principali aree di business, nonché una gestione attiva del portafoglio partecipativo al fine di ottimizzare l'allocazione e il rendimento del capitale investito e liberare risorse per nuove e selettive opportunità di crescita. Queste azioni di rilancio dell'operatività e dei ricavi saranno accompagnate da una rigorosa politica di razionalizzazione delle strutture e di contenimento dei costi da realizzarsi in primo luogo con la razionalizzazione delle sedi centrali e delle società partecipate, con investimenti nei sistemi informatici della macchina operativa integrata e con una politica del personale che consenta di liberare risorse e di attuare un piano di "turnover" degli organici. Nel triennio 2003 - 2005 l'organico del Gruppo si ridurrà di oltre 2.000 risorse (- 4,4% rispetto al consuntivo 2002), attraverso la realizzazione di incisivi interventi di razionalizzazione ed integrazione delle strutture di Rete e di Corporate Centre ed utilizzo di tutti gli strumenti contrattuali disponibili, incluso l'eventuale ricorso al Fondo di solidarietà di Settore. Tale riduzione netta va ad affiancarsi agli interventi di contenimento della dinamica degli organici, e quindi dei costi, messi in atto già nell'ultimo biennio, che hanno portato ad una flessione delle risorse del Gruppo di circa 1.000 unità (dati pro-forma), cifra comprensiva degli investimenti in risorse effettuati nel potenziamento ed ampliamento della rete commerciale. La riduzione degli organici prospettata nel triennio consentirà di annullare sostanzialmente la dinamica di crescita inerziale del costo, anche attraverso un'azione di "ringiovanimento" legata ad investimenti in nuovo personale da destinare al potenziamento della struttura distributiva. 2.Gli obiettivi finanziari del Piano, che ipotizza uno scenario economico di lenta ripresa che si concretizzerà in modo significativo nel 2004 e 2005, possono essere sintetizzati in un ROE in progressiva crescita dal 9% del 2003 sino al 15%1 del 2005. La contestuale azione sui ricavi e sui costi dovrebbe consentire al Gruppo infatti di migliorare significativamente il cost/income ratio, portandolo dall'attuale 65% al di sotto del 55% nel 2005. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì esaminato i risultati economici del quarto trimestre 2002 e le prime risultanze per l'intero esercizio. Lo scenario economico internazionale non ha evidenziato nell'ultimo trimestre segnali di miglioramento: continua ad essere caratterizzato da una forte incertezza degli operatori economici e ha fortemente condizionato l'andamento operativo e reddituale del Gruppo Sanpaolo Imi nel corso del 2002. L'utile ordinario è stato inoltre pesantemente influenzato da una politica cautelativa negli accantonamenti e nella valutazione degli assets finanziari in generale e delle partecipazioni nel Gruppo Fiat e nel Santander Central Hispano in particolare. L'utile netto del 2002 si è attestato a 889 milioni di euro ed a 525 milioni escludendo il ricorso al Fondo Rischi Bancari Generali per 364 milioni di euro. In un contesto così difficile si valuta tuttavia positivamente il raggiungimento di un risultato di gestione superiore rispetto a quello del trimestre precedente, ottenuto, a fronte di una stagionalità dei costi operativi tradizionalmente più accentuata nell'ultima parte dell'anno, grazie al miglioramento del margine di intermediazione che ha beneficiato di una ripresa sia del margine di interesse sia delle commissioni nette (rispettivamente +2,4% e +11,5% rispetto al trimestre precedente). Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti, in occasione dell'approvazione del definitivo Bilancio d'esercizio 2002, il pagamento di un dividendo di € 0,30 (con credito di imposta pieno), di poco inferiore rispetto a quello del precedente esercizio e che corrisponde ad un rendimento (dividend yield) del 4,75%, calcolato sulla base del valore medio della quotazione del titolo nell'ultimo mese. Il Gruppo mantiene coefficienti di solvibilità superiori ai limiti richiesti da Bankitalia: Total capital ratio stimabile intorno al 10,4% e Tier I ratio intorno al 7,1%, a conferma della solidità finanziaria del Gruppo. Il margine di interesse realizzato nell'anno è pari a 3.771 milioni di euro ed evidenzia nel quarto trimestre un flusso di 958 milioni, il più elevato da inizio anno. Il confronto con l'esercizio precedente mostra una flessione del 4,7%, in recupero rispetto al calo del 6,2% emerso in sede di relazione semestrale. Rispetto all'anno precedente, il positivo sviluppo delle giacenze medie della raccolta a vista e degli impieghi a clientela a medio/lungo termine ha solo in parte compensato la chiusura degli spread applicati alla clientela e la contrazione dei volumi e dei rendimenti della liquidità. Sul piano operativo la banca dimostra una significativa capacità di crescere e di aumentare il business a dispetto della congiuntura economica: gli impieghi netti a clientela - al netto delle sofferenze e dei crediti verso SGA - si attestano a 124,4 miliardi di euro, in aumento del 2,4% su base annua, con una quota sul mercato domestico pari all'11,2%. A fronte di una riduzione dei finanziamenti ai grandi gruppi italiani ed esteri, aumentano gli impieghi rivolti soprattutto alle famiglie e alle piccole e medie imprese. Si assiste nel comparto degli impieghi ad un riposizionamento dei crediti a favore della componente a medio lungo termine la cui crescita annua è stata dell'8,2%, contro una riduzione della componente a breve del 5,4%. La dinamica dei mutui fondiari alle famiglie è risultata particolarmente vivace: la sola Rete Sanpaolo ha erogato nel 2002 1,9 miliardi di euro (+17,1%), cui si aggiungono 0,9 e 0,4 miliardi erogati rispettivamente dalle banche reti Cardine e dal Banco di Napoli. Positiva è anche l'evoluzione dei crediti al settore opere pubbliche e infrastrutture 1 L'obiettivo di Roe al 15% non è confrontabile con quello presentato nel dicembre 2001 in occasione del progetto di fusione con Cardine - che prevedeva un Roe al 21% - sia per il mutato scenario economico sia per metodologia di calcolo. L'adozione della stessa metodologia - che esclude l'utile in formazione dal patrimonio medio - porterebbe l'attuale obiettivo di Roe al 2005 a 16,5%. 3.effettuati da Banca Opi, la cui consistenza si è portata a fine 2002 a 14,7 miliardi di euro, con un incremento su base annua del 10,9%. La raccolta diretta si attesta a 137,2 miliardi di euro, in aumento dell'1,8% sui dodici mesi e con un flusso incrementale di 2,4 miliardi. Il Gruppo ha beneficiato in questo caso sia dell'incertezza sui mercati finanziari - che ha fatto sì che la clientela si orientasse verso forme di investimento a breve termine - sia degli effetti connessi al rientro di capitali dall'estero. A fine anno la quota sul mercato domestico del Gruppo risulta pari al 10,7%. Per ciò che riguarda le commissioni nette, il flusso del quarto trimestre (745 milioni di euro) è stato il più cospicuo dell'esercizio 2002. L'ammontare totale è di 2.799 milioni di euro, in riduzione dell'8,4% rispetto all'anno precedente. Il calo del 14,5% delle commissioni di gestione, intermediazione e consulenza, causato dall'andamento negativo dei mercati finanziari, è stato solo parzialmente compensato dall'incremento del 15,1% registratosi nell'area depositi e conti correnti. Il ridimensionamento degli stock di risparmio gestito, indotto dalla caduta dei corsi azionari, insieme alla propensione della clientela per forme di investimento a basso profilo di rischio ed a minore valore aggiunto, hanno causato una contrazione del 17,1% dell'ammontare delle commissioni rivenienti dalla gestione del risparmio, rappresentanti nel 2002 circa il 45% del totale. Nell'ambito della raccolta indiretta si registra una flessione annua dell'1,5%, dovuta al ridimensionamento della componente gestita, a fronte di un incremento del 4,4% della componente amministrata, salita a 88,3 miliardi di euro. Gli stock di risparmio gestito sono stati svalutati per 10,2 miliardi di euro, mentre il flusso di raccolta netta è risultato positivo per 3,2 miliardi: la consistenza complessiva a fine anno si attesta a 131,5 miliardi. A fine anno il Gruppo Sanpaolo Imi occupava la seconda posizione sul mercato domestico con una quota di mercato nel risparmio gestito del 18,4%: il perfezionamento, nel gennaio 2003, dell'acquisizione del controllo di Eptaconsors, permette quindi al Gruppo di ottenere la leadership di mercato con una quota del 21,3%.Le riserve tecniche vita ammontano a fine 2002 a 27,2 miliardi di euro, in forte crescita (+35,5%) soprattutto grazie al positivo collocamento di prodotti assicurativi, che rappresentano una delle forme di investimento preferite dalla clientela. Le azioni di contenimento strutturale dei costi, già avviate nel corso del 2001, hanno consentito al Gruppo di frenare la dinamica delle spese amministrative (-0,1%), nonostante l'impatto non trascurabile degli oneri di integrazione e ristrutturazione conseguenti alle operazioni di espansione del Gruppo degli ultimi anni. In particolar modo le spese per il personale evidenziano una flessione dello 0,6%, a fronte di una riduzione dell'organico del Gruppo di 905 dipendenti. L'aumento dello 0,7% delle altre spese amministrative è invece riconducibile alle iniziative di razionalizzazione delle strutture del Gruppo, allo sviluppo e alla promozione dei prodotti e agli oneri straordinari causati dal changeover lira/euro. A fronte della già menzionata politica prudenziale nella valutazione delle partecipazioni, gli accantonamenti e le rettifiche nette su crediti ed immobilizzazioni finanziarie presentano un incremento del 40,3%, per complessivi 1.413 milioni di euro contro i 1.007 milioni di euro dell'esercizio precedente. Il flusso comprende 258 milioni di euro per accantonamenti al fondo rischi e oneri e 606 milioni per accantonamenti e rettifiche per rischi creditizi, destinati sia all'adeguamento ai valori di presunto realizzo di posizioni specifiche, sia al rafforzamento della copertura del rischio sul portafoglio crediti in bonis In uno scenario economico ancora connotato da un notevole grado di incertezza, il Gruppo ha infatti scelto di rafforzare ulteriormente il presidio sul rischio creditizio, portando l'ammontare della riserva generica ad oltre 1,1 miliardi di euro, pari allo 0,9% del portafoglio crediti: tale livello di copertura del rischio, calcolata con modelli di credit risk management, si ritiene rappresenti un giusto equilibrio tra l'elevata qualità del portafoglio creditizio ed il peggioramento dello scenario economico. 4.Le rettifiche di valore apportate al portafoglio partecipativo sono state pari a 549 milioni di euro, imputabili principalmente alle quote detenute nel Santander Central Hispano (Sch) e in Fiat le cui rettifiche del trimestre sono state pari rispettivamente a 220 e 17 milioni di euro, per totali annui di 399 e 82 milioni, che hanno portato i valori di carico unitari rispettivamente a 6,5 e 8,7 euro per azione. Rispetto al precedente esercizio sono in calo del 4,9% le sofferenze nette (1.332 milioni di euro), mentre le partite incagliate nette, pari a 1.459 milioni di euro restano sostanzialmente allineate (-0,2%). A fine dicembre 2002 le percentuali di copertura sono pari al 68,8% per le sofferenze e al 28,4% per le posizioni incagliate. L'utile ordinario è di 727 milioni di euro, in flessione del 54,3% su base annua, i proventi straordinari ammontano nell'esercizio a 298 milioni di euro rispetto ai 414 del 2001 (-28%), l'utile lordo risultante è di 1.025 milioni di euro (-48,9%). Il tax rate nel 2002 è risultato pari al 44,7% a fronte del 25,8% del 2001, che aveva beneficiato del recupero di perdite fiscali pregresse in capo a società del Gruppo e della minor incidenza dell'imponibile Irap. 

BNL CHIUDE IL 2002 CON IMPORTANTI SEGNALI DI RIPRESA LE PRIORITÀ DEL 2003: CONTENIMENTO DEI COSTI E RECUPERO DELL'EFFICIENZA PER AFFRONTARE LE PERDURANTI CRITICITÀ DEL QUADRO MACRO-ECONOMICO 
Roma, 13 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Nazionale del Lavoro, riunitosi oggi a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete, ha preso visione dei principali dati gestionali del Gruppo, ha approvato i criteri per la formazione del bilancio 2002 nonché il budget 2003. In coerenza con il Piano Industriale 2002-2005 il Gruppo BNL ha coperto a livello consolidato il rischio Argentina e, contestualmente, il management ha realizzato un programma di iniziative volte al miglioramento dell'equilibrio patrimoniale e finanziario e alla riduzione del profilo complessivo di rischio che ha prodotto i primi importanti risultati. Attivi patrimoniali: è stata effettuata una cessione di attivi per complessivi 2,7 miliardi di euro, finalizzata alla cartolarizzazione di crediti performing ed è in atto la più rigorosa selezione degli impieghi per il presidio e la riqualificazione degli attivi; Portafoglio crediti: nell'ambito di tale riqualificazione, è stata ottenuta una significativa riduzione dei "grandi rischi"; Rischio Paese: l'esposizione è notevolmente diminuita nell'esercizio grazie al deciso intervento sul fronte dell'esposizione non garantita verso i Paesi a rischio; Equilibrio finanziario: è proseguita l'azione tesa al miglioramento della posizione finanziaria complessiva, sostanziatasi in una consistente riduzione dello sbilancio interbancario (-40% circa); Partecipazioni: è stata perfezionata la cessione di Blu e la dismissione di partecipazioni minori, come previsto dal piano per la razionalizzazione delle partecipazioni italiane e estere; Ratios patrimoniali: in miglioramento il Tier 1, stimato non inferiore al 5% a fine 2002, grazie a una decisa riduzione dell'attivo ponderato. Per quanto concerne le attività di business, il 2002 è stato un anno di particolare importanza. E' stata completamente riconfigurata la struttura distributiva per filiali in 12 aree territoriali organizzate per mercati (corporate, retail, private banking) ed è stato dato forte impulso alle attività creditizie ad alto rendimento e a basso rischio come i mutui retail, cresciuti del 50% ed i prodotti di bancassurance. Nell'ambito delle attività di wholesale banking, Bnl ha conseguito rilevanti posizioni competitive e incrementato le proprie quote di mercato, con particolare riguardo alle aree dei cambi e derivati, acquisition e project finance, capital market e syndication loan. I principali dati gestionali 2002 del Gruppo, presentati oggi al CdA, confermano un trend in progressiva crescita, nonostante uno scenario economico internazionale inferiore alle aspettative. Grazie al netto miglioramento dei margini registrato nel quarto trimestre, è prevista per l'esercizio 2002, rispetto ai dati pro-forma 2001*, una crescita del margine di intermediazione (+1,8%) per effetto di un consistente aumento del margine d'interesse (+6,1%), e una tenuta delle commissioni e altri proventi (-0,7%), peraltro in netto recupero nel IV trimestre (+14,9%). I costi di gestione indicano un incremento del 3,4%. Nel loro ambito i costi del personale mostrano un aumento del 2,2% dovuto in larga misura al rinnovo del contratto di lavoro. Il risultato operativo registra pertanto una sostanziale tenuta rispetto al valore dello scorso anno (-1,3%), mostrando una dinamica particolarmente favorevole nell'ultimo trimestre. Sulla base dei criteri approvati oggi, l'esercizio 2002 si prevede chiuda, a livello consolidato, con un risultato netto positivo in significativa crescita rispetto al 2001, dopo aver coperto a livello consolidato il rischio Argentina. Per far fronte alla forte incertezza che caratterizza il quadro macro-economico 2003, il Gruppo Bnl, confermando le strategie del Piano industriale 2002-2005, rafforza ulteriormente l'impegno sulla riduzione dei costi e il recupero dell'efficienza per sostenere la redditività aziendale. Le principali azioni per il 2003 saranno orientate al perseguimento dei seguenti obiettivi: Avvio di un rigoroso programma di razionalizzazione e contenimento dei costi preservando la capacità del Gruppo di generare ricavi; presidio della qualità dell'attivo attraverso la ulteriore ricomposizione della rischiosità e lo sviluppo dell'attività di recupero crediti; miglioramento dei ratios patrimoniali attraverso nuove mirate riduzioni dell'attivo ponderato e la massimizzazione del profilo rischio/rendimento degli attivi; incremento di tutte le forme di raccolta e dei servizi ad esse collegati, privilegiando quelle a maggiore contribuzione. L'insieme di queste misure consentirà al Gruppo BNL di raggiungere obiettivi particolarmente qualificanti sull'efficienza e sulla redditività del capitale, il ritorno ad una condizione strutturale di profittabilità dopo l'assorbimento della crisi Argentina, un'organizzazione commerciale e finanziaria fortemente focalizzata sul business e una struttura dei costi molto più efficiente. * Escluse le risultanze del Gruppo Argentina che, come nella semestrale, non sono comprese nel consolidato di Gruppo. 

UNICREDITO ITALIANO PERFEZIONA L'ACQUISIZIONE DI ZIVNOSTENSKA BANKA IN REPUBBLICA CECA 
Milano, 12 febbraio 2003 - In seguito all'accordo firmato nel 2002 e dopo aver ottenuto tutte le necessarie approvazioni dalle autorità di vigilanza, UniCredito Italiano S.p.A. (UniCredit) ha perfezionato l'acquisizione del 85,16% di Zivnostenska Banka a.s. (Zb) da Bankgesellschaft Berlin Ag per una valutazione complessiva per il 100% pari a circa Euro 204 milioni. In linea con la normativa ceca sulle offerte pubbliche, UniCredit lancerà un'offerta pubblica d'acquisto sulle azioni rimanenti di Zivnostenska Banka. Con una quota di mercato di circa 3% in termini di depositi alla clientela, Zb è una delle principali banche commerciali in Repubblica Ceca. Al 31 dicembre 2001, Zb presentava attività totali di Euro 1.646 milioni, impieghi alla clientela di Euro 576 milioni, depositi alla clientela di Euro 1.300 milioni e un patrimonio netto di Euro 91 milioni. La banca ha una posizione di leadership nei segmenti affluent e private banking, una rete distributiva di 27 filiali e sportelli ubicate nelle principali città e una completa gamma di servizi alle imprese e alla clientela retail. Tramite le due controllate operanti nell'asset management, ZB detiene Aum di Euro 215 milioni e una quota di mercato del 7% circa (dati al 31 dicembre 2001). L'acquisizione di Zb è un passo importante nel completamento della strategia di UniCredit nella New Europe e rappresenta un'ottima piattaforma per lo sviluppo dei servizi bancari nella Repubblica Ceca. Entrando a far parte del Gruppo UniCredito Italiano, Zb aumenterà significativamente le proprie dimensioni, la rete distributiva e la quota di mercato, come risultato di un piano commerciale focalizzato specialmente sulle Pmi e sul mercato retail. In linea con il modello federale di UniCredit nella New Europe, Zb continuerà ad operare con il proprio nome. Con l'acquisizione di Zb, UniCredit ha rafforzato ulteriormente la propria posizione di leadership nella New Europe, dopo aver creato una forte presenza con acquisizioni significative in Polonia (Bank Pekao), Croazia (Zagrebacka banka), Bulgaria (Bulbank), Slovacchia (UniBanka), Romania (UniCredit Romania), e più recentemente in Turchia (Koc Financial Services - 50:50 partnership con il Gruppo Koc). Dopo un investimento totale di circa Euro 2,5 miliardi negli ultimi 3 anni, e con Euro 33,7 miliardi di attività totali, Euro 270 milioni circa di utile netto, 6,5 milioni di clienti e 1.400 filiali (dati proforma consolidati al 31 dicembre 2001), UniCredit conferma la propria posizione di gruppo bancario No. 1 nella Regione. 

BANCA MONTE DEI PASCHI: SMENTITA ARTICOLO 
Siena, 13 febbraio 2003 - In relazione alle notizie apparse ieri sulla stampa nazionale riguardanti presunti "candidati" all'acquisizione della Banca Popolare di Cremona, la Banca Monte dei Paschi di Siena SpA smentisce che il Gruppo Mps abbia manifestato interesse in tal senso. 

AZIONI ORDINARIE BANCA POPOLARE DI BERGAMO - CREDITO VARESINO GOD. 1/1/2003 AMMESSE ALLA QUOTAZIONE UFFICIALE DI BORSA CON SEPARATA LINEA 
Bergamo, 13 febbraio 2003 - Le azioni di nuova emissione della Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino derivanti dalla conversione del Prestito obbligazionario convertibile subordinato a tasso misto "Banca Popolare di Bergamo - Cv Tm% 1997-2004" e dall'esercizio dei relativi warrant, sono oggetto di quotazione separata dal 12 febbraio 2003 sino alla data di stacco del dividendo relativo all'esercizio dell'anno 2002. Il numero delle azioni oggetto di quotazione separata, pari a 678.152, sarà aggiornato mensilmente sulla base delle richieste di conversione che dovessero pervenire prima della data di stacco dividendo. Nel 2003 la facolta' di conversione del suddetto prestito obbligazionario potra' essere esercitata fino al 29 giugno, mentre il 31 marzo e' l'ultimo giorno utile per esercitare i relativi warrant. 

PRESTITO OBBLIGAZIONARIO "CREDITO VALTELLINESE 2% 1999 - 2004 
Sondrio, 13 febbraio 2003- Credito Valtellinese, rende noto che in merito all'avviso pubblicato su "Il Sole 24 Ore" del 9 gennaio 2003 concernente la scadenza della seconda rata del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2% 1999-2004, index-linked, convertibile, cum warrant, subordinato". In particolare si ricorda che il regolamento del prestito prevede quanto segue: per ogni rata del prestito in scadenza, pari a 300 euro per ogni obbligazione da nominali 1.000 euro, gli obbligazionisti possono richiedere - fino al 14 febbraio 2003 - la conversione di metà della rata in scadenza, pari a 150 euro, in 23 nuove azioni del Credito Valtellinese (il valore di conversione è di 6,52 euro per azione, di cui 3 euro quale valore nominale e 3,52 quale sovrapprezzo); per gli obbligazionisti che abbiano esercitato la facoltà di conversione, il rimborso dell'altra metà della rata in scadenza, pari a 150 euro, potrà avvenire con un premio legato all'andamento di indicatori finanziari. (1) Al riguardo si comunica che, in base alla rivalutazione degli indici finanziari presi a riferimento, determinata in conformità di quanto previsto dal regolamento del prestito, il prezzo di rimborso da corrispondere agli obbligazionisti suddetti è risultato pari a 105,524 euro lorde per ogni 100 euro di capitale obbligazionario in scadenza: essi riceveranno pertanto, per ogni quota rimborsabile di 150 euro, l'importo di 158,286 euro al lordo della ritenuta di legge. Per gli obbligazionisti che non eserciteranno la facoltà di conversione, il rimborso dell'intera rata in scadenza avverrà al valore nominale. 

BANCA CR FIRENZE APRE DUE NUOVI SPAZI FINANZIARI IN EMILIA ROMAGNA SONO 14 I NEGOZI DELLA RETE DI PROMOTORI DI BANCA CR FIRENZE PRESENTI NEL CENTRO NORD 
Milano, 13 febbraio 2003 - Sale a 14 il numero di spazi finanziari di Banca CR Firenze, che rafforza la presenza del proprio network nel centro nord e in particolare in Emilia Romagna. Le nuove aperture - a Bologna, viale Pepoli 84, e Modena, via Giardini 363 (11 e 18 febbraio) - si aggiungono all'altra già presente a Bologna (Galleria Cavour, con Branch Manager Luca Osti), Rimini, Forlì, Roma, Ancona, Porto Sant'Elpidio (AP) e Pesaro. La particolare attenzione che la rete di promotori finanziari di Banca CR Firenze, guidata da Mirna Bucci, presta all'area emiliana è dettata dall'interesse operativo per un'area che presenta un rapporto di competitività del sistema bancario e di attrattiva della clientela molto elevati, come delineato in una analisi finanziaria realizzata da Banca CR Firenze. Il team della nuova sede di Bologna conta 4 addetti, guidati dal Branch Manager Luciano Palombella, mentre Modena partirà all'inizio con 2 addetti, con Andrea Venturoni in qualità di Branch Manager. I promotori finanziari dell'Emilia Romagna sono coordinati dall'Area Manager Giuseppe Tommasello. I 70 promotori finanziari della rete di Banca CR Firenze hanno come punti di forza la semplicità della struttura e la piena autonomia operativa, nonché una vasta gamma di prodotti di risparmio gestito, in grado di soddisfare tutte le necessità di investimento della clientela: come il fondo di diritto lussemburghese "Giotto Lux", composto da 35 comparti e con specializzazioni sia per area geografica che per settore, e sette tra le migliori Sicav presenti sul mercato (Parvest, Pictet, JpMorgan, Fidelity, Merril Lynch, Schroder e Mellon). L'attenzione al cliente è testimoniata anche dalle iniziative collaterali presenti all'interno degli spazi finanziari: per l'inaugurazione di Bologna Banca CR Firenze ha allestito la mostra "La Firenze di Fabio Borbottoni", con l'esposizione dei quadri più significativi della collezione della SpA, mentre a Modena viene presentata la mostra "I pittori del secondo Ottocento toscano" della collezione dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. 

CREDITO AL CONSUMO: PRESTITEMPO (DEUTSCHE BANK) HA CHIUSO IL 2002 CON UNA CRESCITA DELL'11,2 % E 2.239 MILIONI DI EURO DI PRESTITI EROGATI OLTRE UN MILIONE LE NUOVE OPERAZIONI PERFEZIONATE NELL'ANNO 
Milano, 13 febbraio 2003 - Prestitempo, divisione di Deutsche Bank Spa specializzata nel credito al consumo e nei finanziamenti personali, ha chiuso il 2002 con 2.239 milioni di euro di erogato per un incremento dell'11,2% rispetto all'anno precedente (2.012 milioni di euro), a fronte di oltre un milione di nuove operazioni perfezionate nel corso dell'anno. Questo risultato, superiore alla crescita del mercato nazionale del credito al consumo (+7,4%, dati Assofin), colloca Prestitempo a una quota di mercato dell'8% e lo conferma come secondo operatore bancario italiano nel credito al consumo con prestiti concessi a oltre 900 mila famiglie. "Questi risultati sono stati raggiunti anche attraverso l'esito positivo di accordi commerciali di rilievo, come quello con BancoPosta per la distribuzione di prestiti personali e mutui, oltre al forte sviluppo di mercati nuovi per il credito al consumo, come il turismo e il fitness. Inoltre, Prestitempo ha confermato anche per il 2002 la leadership assoluta nel settore dell'arredamento in Italia" spiega Massimiliano Becheroni, direttore di Prestitempo. Prestitempo, presente in Italia dal 1965, eroga prestiti finalizzati all'acquisto di beni e servizi, attraverso 16 mila esercenti convenzionati, e finanziamenti personali attraverso i 250 sportelli bancari del Gruppo Deutsche Bank. 

LA CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA SPA ACQUISTA UNA PARTECIPAZIONE IN AMPRICA SPA, AZIENDA LEADER IN ITALIA E IN EUROPA
Milano, 13 febbraio 2003 - La Cassa di Risparmio di Ferrara, presieduta da Alfredo Santini, entra in Amprica Spa, azienda mantovana leader in Italia e in Europa nella produzione di foglia e imballaggio alimentare in Ops (polistirene bio-orientato), all'avanguardia nell'introduzione sul mercato di prodotti ecocompatibili. Il direttore generale della Cassa di Risparmio di Ferrara Gennaro Murolo e il responsabile del Servizio Progetti e Partecipazioni Carife Gian Luigi Polini hanno concluso in questi giorni l'operazione di acquisizione di 113 mila azioni di Amprica Spa, ovvero di una partecipazione del 6,01% dell'azienda di Castelbelforte (Mantova) - presieduta da Luigi Bertolini, amministratore delegato Stefano Bertolini - , il cui fatturato 2002 è stato di 25.544.734 euro (+ 14,1% rispetto al 2001). Fondata nel 1932, dagli anni Novanta Amprica spa iniziò ad avere importanti contatti con alcune industrie straniere produttrici di un nuovo tipo di plastica, ecocompatibile e ad impatto ambientale zero: il polistirolo bioorientato Ops (meglio conosciuto come "polistirene cristallo"), utilizzato per la produzione di contenitori per uso alimentare. Si tratta di materiale trasparente, inodore, senza cloro e quindi senza emissione di residui dannosi in sede di lavorazione e di smaltimento, dunque di una risposta ecologica alla necessità di confezionamento ad uso alimentare, che è valsa ad Amprica la leadership del mercato italiano, del quale l'azienda detiene una quota del 65%, e del mercato europeo, del quale Amprica spa detiene il 55% (rispetto al 2001, il fatturato Italia è cresciuto del 12,98%, mentre le vendite all'estero sono aumentate del 17, 93%). Ma non solo: grazie alla partnership con Cargill Down, Amprica spa sta introducendo in Europa un innovativo imballaggio biodegradabile (Opla Nature Works), derivato dalla fermentazione/distillazione del mais. Un'autentica rivoluzione nel campo della "plastica": il materiale infatti non si ottiene dal petrolio, ma dal mais, una materia prima che - a differenza del petrolio - è rinnovabile e rispetta l'ambiente; inoltre si riesce a compostare in tempi rapidi, con conseguente riduzione dei costi di produzione. L'avvio del nuovo rapporto di Haus Bank tra Cassa di Risparmio di Ferrara e Amprica spa trae la sua motivazione dal forte impulso all'innovazione e allo sviluppo dell'azienda mantovana, altamente competitiva, unita ad un'attenzione costante alla difesa e alla tutela dell'ambiente. Una capacità di scommettere sul nuovo che ha trovato un riscontro di successo anche nel settore agricolo, attraverso la produzione di contenitori per l'ortoflorovivaismo, con la divisione "Amprica verde" (il fatturato "verde" è cresciuto del 18,12% rispetto al 2001), che prevede nel prossimo futuro importanti investimenti nel territorio ferrarese, con la creazione di nuove opportunità occupazionali per la città estense. 

GRUPPO DSM : UTILE OPERATIVO DA ATTIVITÀ CORRENTI 2002 PARI A A 383 MILIONI DI €URO SUPERIORE DEL 14% RISPETTO AL 2001 UTILE OPERATIVO QUARTO TRIMESTRE 2002 PARI A 96 MILIONI DI €URO - QUASI RADDOPPIATO, SU BASE COMPARATA, RISPETTO AL QUARTO TRIMESTRE 2001. 
Heerlen (Paesi Bassi), 13 febbraio 2003 - Il Gruppo Dsm ha generato nel quarto trimestre 2002 un utile operativo pari a 96 milioni di €uro, superiore del 96% rispetto al risultato del quarto trimestre 2001 (su base comparata*). Nel quarto trimestre 2002 l'utile da attività ordinarie al netto delle imposte è stato di 74 milioni di €uro: tale utile è del 32% superiore rispetto a quello registrato nel quarto trimestre 2001, che comprendeva anche i risultati di Dsm Petrochemicals e di Energie Beheer Nederland. L'utile netto è stato di 73 milioni di €uro contro i 1.031 milioni di €uro del quarto trimestre 2001, periodo nel quale fu conseguito l'utile relativo alla vendita dei certificati di Energie Beheer Nederland. Nell' intero esercizio 2002, Dsm ha generato un utile operativo pari a 383 milioni di €uro, superiore del 14% rispetto a quello fatto registrare su base comparata nel 2001: a tale risultato ha contribuito in maniera sostanziale la riduzione dei costi fissi. L'utile da attività ordinarie al netto di imposte è stato pari a 349 milioni di €uro, del 5% inferiore rispetto a quello fatto registrare nel 2001 (369 milioni di €uro). L'utile netto è stato di 1.188 milioni di €uro, a fronte di un utile netto di 1.415 milioni di €uro realizzato nel 2001. In entrambi gli esercizi sono stati generati proventi straordinari dovuti alla cessione di Dsm Petrochemicals (nel 2002) e di Energie Beheer Nederland (nel 2001). Peter Elverding, presidente del Consiglio di Amministrazione di Dsm, ha dichiarato: "Per Dsm il 2002 è stato un anno particolare. Lo scorso anno abbiamo festeggiato il centenario della nostra fondazione e dato un forte impulso alla strategia Vision 2005. Nonostante le difficili condizioni con le quali Dsm ha dovuto fare i conti in diversi mercati , siamo riusciti a migliorare del 14% rispetto al 2001 l'utile operativo delle nostre attività correnti, grazie a una crescita di volume autonoma del 6% e a un rigoroso controllo dei costi. Sebbene la redditività rappresenti un aspetto da migliorare, questo risultato non è insoddisfacente considerato il periodo di stagnazione economica". "La presenza contemporanea di un contesto geopolitico ed economico insicuro e di incerte condizioni sui mercati induce alla prudenza. Prima del secondo semestre del 2003 non sembrano profilarsi miglioramenti . Pertanto, al momento, non desidero pronunciarmi sull 'andamento dei risultati per il 2003. La posizione di Dsm è tuttavia talmente solida da permetterci di approfittare rapidamente di una ripresa delle condizioni di mercato". Per l'esercizio 2002 viene proposto, come per il 2001, un dividendo pari a €uro 1,75 per azione ordinaria. Con oltre 1,4 miliardi di €uro le vendite nette per il quarto trimestre 2002 sono risultate maggiori del 5% rispetto al quarto trimestre 2001. La crescita di volume autonoma è stata pari al 12%. In media i prezzi di vendita hanno mostrato un aumento dell'1%. I disinvestimenti hanno prodotto un effetto negativo pari al 3%, mentre i tassi di cambio in ribasso - in particolare quelli relativi al dollaro americano - hanno avuto un effetto negativo pari al 5%. Per l' intero esercizio 2002 le vendite, pari a 5,6 miliardi di €uro, hanno subito un calo del 2% rispetto all'anno precedente. La crescita di volume autonoma è stata pari al 6%. I prezzi di vendita sono risultati in media più bassi del 4%. I disinvestimenti hanno prodotto un effetto negativo pari al 2%, mentre i tassi di cambio in ribasso - in particolare quello relativo al dollaro americano - hanno avuto un effetto negativo pari al 2%. Analisi per singoli settori - Life Science Products Nonostante una flessione del tasso di cambio del dollaro americano, nel quarto trimestre 2002 la cifra di affari del settore Life Science Products ( 596 Mio di Euro ) è risultata leggermente superiore rispetto allo stesso periodo del 2001. Nel quarto trimestre l'utile operativo del settore ha fatto registrare un incremento pari al 9% grazie a un aumento dei volumi di vendita, in particolare da parte di Dsm Anti-Infectives. Per quanto riguarda l'intero esercizio 2002 le vendite del settore ( 2.240 Mio di Euro ) hanno subito un calo del 3% rispetto al 2001, soprattutto per effetto dei disinvestimenti. L'utile operativo ha fatto registrare un leggero aumento. Il risultato ha risentito in maniera negativa dell'indebolimento del dollaro americano. Performance Materials - Nel quarto trimestre 2002 le vendite del settore ( 425 Mio Euro ) sono risultate leggermente inferiori al livello fatto registrare nel quarto trimestre 2001. L'utile operativo è, tuttavia, aumentato in maniera sostanziale per merito dei maggiori volumi di vendita fatti registrare da Dyneema nonché dall'aumento dei margini ottenuto da Dsm Engineering Plastics. Relativamente all'intero esercizio 2002, le vendite ( 1.795 Mio Euro ) hanno subito un netto calo per effetto dei minori volumi realizzati da Dsm Desotech; l'utile operativo è tuttavia rimasto allo stesso livello del 2001, grazie ai migliori risultati fatti registrare dalle altre unità appartenenti al settore. Industrial Chemicals - Nel quarto trimestre 2002 la cifra di affari del settore ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto al livello del quarto trimestre 2001 ( 378 Mio di Euro contro 330 Mio) In conseguenza di ciò l'utile operativo del settore Industrial Chemicals ha subito un considerevole aumento. Per quanto attiene l'intero esercizio, le vendite ( 1.389 Mio di Euro contro 1.460 Mio di Euro ) hanno mostrato una flessione a fronte di un aumento dell'utile operativo dovuto a una diminuzione dei costi e a margini di vendita in media migliori. Other activities - Le vendite nette del 2002 pari a 437 Mio di Euro hanno mostrato una crescita in conseguenza delle forniture (riguardanti preminentemente servizi) effettuate alla Sabic. Le attività non appartenenti al core business hanno fatto registrare un risultato nettamente migliore rispetto allo scorso anno. Utile netto - Nel 2002 gli oneri finanziari sono stati pari a 14 milioni di €uro a fronte di un totale di 97 milioni di €uro nel 2001. Questa flessione è dovuta a un aumento dei profitti finanziari da attribuirsi all'impiego dei proventi realizzati dalla cessione di Dsm Petrochemicals e della quota di partecipazione in Energie Beheer Nederland nonché a tassi di interesse minori. La pressione fiscale è stata pari al 19%, contro il 16% registrato nel 2001. L'utile di società non consolidate ha subito una flessione, passando dai 14 milioni di €uro del 2001 a un saldo negativo attuale pari a 3 milioni di €uro ( calo degli utili di Methanor e di alcune società minori nonché cessione della quota non consolidata di Energie Beheer Nederland.) L'utile straordinario al netto delle imposte è stato pari a 840 milioni di €uro e si riferisce all'utile di realizzo relativo alla cessione di Dsm Petrochemicals (936 milioni di €uro) cifra diminuita di 96 milioni di €uro per accantonamenti , fondi rischi e oneri nonché svalutazioni. L'utile netto ha fatto registrare, soprattutto a causa di una diminuzione dell'utile straordinario, una flessione passando dai 1.415 milioni di €uro del 2001 agli attuali 1.188 milioni di €uro nel 2002. Flusso di cassa, investimenti e finanziamenti - Il flusso di cassa (utile netto più ammortamenti) relativo all'intero esercizio 2002 è stato pari a 1.630 milioni di €uro, con una diminuzione del 16% rispetto al 2001 Il flusso di cassa relativo al quarto trimestre 2002 è stato pari a 170 milioni di €uro. Gli investimenti (comprese le acquisizioni) relativi alle attività correnti sono ammontati a 176 milioni di €uro, con una flessione pari a 29 milioni di €uro rispetto al quarto trimestre 2001. Tale diminuzione è da attribuirsi al completamento di alcuni grandi progetti. Stato patrimoniale - Se comparato al 31 dicembre 2001, lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2002 rispecchia ampiamente il disinvestimento effettuato su Dsm Petrochemicals. Le passività nette - pari a 867 milioni di €uro nel 2001 - si sono trasformate in un'eccedenza di 1.038 milioni di €uro. Le disponibilità liquide provenienti dalla vendita di Dsm Petrochemicals sono state impiegate a breve termine. Dipendenti - L'organico ha subito una diminuzione di 3.129 unità, passando da 21.504 unità al 31 dicembre 2001 a 18.375 al 31 dicembre 2002. Prospettive - Il secondo semestre del 2002 non ha portato all' industria chimica europea la ripresa economica auspicata. In questo contesto, una pressione ulteriore sui profitti dei produttori europei è stata esercitata dall'indebolimento del dollaro americano. Le prospettive per il 2003 sono molto incerte. La contemporanea presenza di una crescita economica lenta, dell'aumento di tensioni geopolitiche, di un elevato livello dei prezzi delle materie prime, della debolezza del dollaro americano continuerà a riflettersi negativamente sui mercati.L'andamento finora mostrato dai mercati nel 2003 sembra essere in linea con quello dell'inizio dello scorso anno. Per il settore Life Science Products si prevede per l'intero esercizio - salvo ulteriore flessione del tasso di cambio del dollaro - un utile operativo pari al 2002, con la prospettiva di un secondo semestre migliore. Per gli altri settori, permangono molto incerti gli effetti sortiti dall'andamento dell'economia e dai prezzi delle materie prime. Data l'inconsueta e contemporanea presenza di fattori di incertezza, al momento Dsm non desidera pronunciarsi in merito all'andamento previsionale dell'utile operativo. 

CEMBRE (CMB): ACCELERAZIONE DEI RICAVI (+6%) NEL QUARTO TRIMESTRE. PER LA PRIMA VOLTA LE VENDITE ALL'ESTERO SUPERANO QUELLE SUL MERCATO DOMESTICO 
Brescia, 13 febbraio 2003 Il Consiglio di Amministrazione di Cembre, Società quotata alla Borsa di Milano al segmento Star, tra i primi produttori europei di connettori elettrici e leader mondiale nella produzione di utensili per la loro installazione, riunitosi ieri a Brescia sotto la presidenza di Carlo Rosani, ha approvato la Relazione trimestrale consolidata al 31 dicembre 2002. I ricavi consolidati delle vendite del quarto trimestre 2002 pari a 14,8 milioni di euro, sono stati in crescita del 6% rispetto a quelli del quarto trimestre 2001 (14 milioni di euro). Il risultato consolidato prima delle imposte del trimestre ottobre-dicembre 2002 è stato di 1,3 milioni di euro a fronte di 0,6 milioni di euro registrati nel trimestre corrispondente del 2001. Il Gruppo Cembre ha chiuso l'esercizio 2002 con ricavi consolidati per 56,9 milioni di euro, con un incremento complessivo di 1,7% rispetto all'esercizio 2001. In particolare, il fatturato verso il mercato italiano è stato pari a 27,5 milioni di euro, inferiore del 2% rispetto allo scorso esercizio, mentre il fatturato verso i paesi europei, Italia esclusa, pari a 24,2 milioni di euro, è cresciuto del 2,6%. Il Gruppo ha fatturato 5,2 milioni di euro fuori dai mercati europei, rispetto ai 4,3 milioni di euro dell'esercizio 2001. Per aree geografiche si evidenzia che i ricavi delle vendite, relativi all'intero esercizio 2002 sono realizzati per il 48.3% in Italia (50,2% nell'esercizio 2001), per il 42,6% in Europa (42,2% nell'esercizio 2001) e per il 9,1% al di fuori del mercato europeo (7,6% nell'esercizio 2001). Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) relativo all'intero esercizio 2002, pari a 10,3 milioni di euro, corrispondente al 18% dei ricavi del periodo, é minore rispetto a quello del 2001, pari a 11 milioni di euro corrispondente al 19,66% dei ricavi. Il risultato operativo consolidato (Ebit) consolidato è di 6,3 milioni di euro, corrispondente all'11% dei ricavi, in calo rispetto a quello del 2001, pari a 6,9 milioni di euro. L'utile ante imposte consolidato del 2002 è pari a 5,2 milioni di euro, corrispondente al 9.14% delle vendite del periodo ed è inferiore al dato relativo al 2001, pari ad 6,6 milioni di euro, risentendo anche dei maggiori costi straordinari. Le previsioni sui dati consolidati diffuse a novembre prevedevano una crescita dei ricavi del 3-4%, un ebitda pari al 19% dei ricavi e un Ebit pari al 12,2% dei ricavi. I dati consuntivi risultano lievemente inferiori alle previsioni, a seguito dell'andamento del quarto trimestre, che seppur positivo, non ha confermato il brillante andamento del mese di ottobre 2002, che registrava una crescita del 12% rispetto all'ottobre 2001. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati nel 2002, al lordo di ammortamenti e dismissioni, ammontano a 6,7 milioni di euro. Tali investimenti, realizzati prevalentemente dalla Capogruppo, sono relativi soprattutto a fabbricati industriali, per 2,6 milioni di euro, e ad impianti, macchinari ed attrezzature, per 3,1 milioni di euro. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2002 è negativa per 9,8 milioni di euro mentre quella al 30 settembre 2002 è pari a 8,5 milioni di euro e quella al 31 dicembre 2001 a 3,3 milioni di euro. L'aumento dell'indebitamento rispetto alla fine del 2001 è dovuto ai maggiori investimenti effettuati. L'incremento del personale del Gruppo, da 417 unità del 2001 a 453 nel 2002, ha inciso sui costi, ma il conseguente rafforzamento della struttura consentirà di fare fronte alla ripresa della domanda attesa a partire dal secondo semestre del 2003. "Sono soddisfatto della sostanziale tenuta della nostra redditività e del nostro volume d'affari a fronte di un mercato difficile - ha commentato il Presidente e Amministratore delegato di Cembre, Carlo Rosani - Nel confronto con i dati al 31 dicembre 2001, si deve tenere conto che l'andamento dei primi nove mesi del 2001 era stato molto favorevole e la redditività era stata superiore alla media dell'intero esercizio", ha proseguito Rosani sottolineando che l'andamento del quarto trimestre 2002 è risultato migliore del quarto trimestre 2001, ciò ha consentito di contenere la differenza tra la redditività dell'intero esercizio 2002 rispetto all'intero esercizio 2001. 

IL GRUPPO SAME DEUTZ-FAHR DI TREVIGLIO PRENDE IL CONTROLLO TOTALE DI SAME DEUTZ-FAHR NORTH AMERICA INC. 
Treviglio, 13 febbraio 2003 - Same Deutz-Fahr, quarto gruppo al mondo e leader in Italia nella produzione e commercializzazione di trattori agricoli con i marchi Same, Lamborghini, Hürlimman e Deutz-Fahr, già azionista del 50% di Same Deutz-Fahr North America Inc., ha acquisito il restante 50% delle azioni detenute da Agco Corp, divenendo così unico azionista della società con base ad Atlanta, Georgia. Same Deutz-Fahr North America distribuisce due marchi del Gruppo: Same e Deutz-Fahr. "Quest'azione - ha sottolineato l'Amministratore Delegato del Gruppo di Treviglio, Massimo Bordi - fa parte di una strategia di lungo termine atta a migliorare e ad aumentare la nostra attività negli Stati Uniti d'America e Canada, secondo mercato mondiale, dopo l'India, in termini di volumi di trattori venduti con 179.000 macchine commercializzate nel 2002". A dirigere la società con sede ad Atlanta, è stato nominato Malcom Lines, uomo d'esperienza già Direttore Vendite e Marketing proveniente dal settore. "Il mio progetto a breve - ha commentato il nuovo Ceo - sarà quello di utilizzare al meglio i punti di forza di Same e Deutz-Fahr. Same ha una gamma di prodotti che può inserirsi con più determinazione nel mercato delle coltivazioni specialistiche. Per Deutz-Fahr si punterà sui segmenti di mercato che richiedono alte potenze. Ciò permetterà di costruire e consolidare una rete di concessionari fidelizzata, attraverso la nostra gamma di prodotti differenziati garantendo un servizio d'ottima qualità al cliente". Il Gruppo Same Deutz-Fahr ha prodotto nel 2002 circa 28.000 trattori con un fatturato pari a 820 milioni di euro. 

ARRIVA ANCHE NEL NOSTRO PAESE UNO STRUMENTO MANAGERIALE RIVOLUZIONARIO LOTTA AGLI SPRECHI: GALGANO PORTA IN ITALIA LA "VALUE STREAM MAP" PRIME SPERIMENTAZIONI ITALIANE DELLA "MAPPA DEL FLUSSO DI VALORE" 
Milano, 13 febbraio 2003 - Sbarca in Italia la "Value stream map", la "Mappa del flusso di valore". Si tratta di un rivoluzionario strumento che il Gruppo Galgano sta introducendo presso alcune aziende "campioni" del made in Italy, seguendo la sua pluridecennale missione di "italianizzare" - adattandoli appunto alle peculiarità del sistema economico - i più avanzati e sofisticati strumenti manageriali. L'appuntamento è per giovedì 6 marzo 2003 (dalle ore 14,30 alle 18) a Milano dove lo stesso presidente del Gruppo, Alberto Galgano, terrà personalmente un breve seminario con l'obiettivo di presentare l'utilizzo di uno strumento essenziale per l'impostazione di un programma di Lean Production, una rivoluzionaria tecnica manageriale che consente forti incrementi di produttività (per iscrizioni: segreteria Galgano Formazione Tel. 02/39605222, Fax 02/39605220, E-mail infogf@galganogroup.it .). Ma che cos'è la "Value stream map"? Con la "Mappa del Flusso del Valore" dello Stato Attuale e quello dello Stato Futuro è possibile definire sia le azioni da intraprendere sulla base di precise priorità sia i risultati attesi con l'applicazione della Lean Production. Le Mappe del Valore sono state messe a punto dalla Toyota, ma risultano ancora scarsamente conosciute, specialmente in Italia. Il Gruppo Galgano le applica da tempo nei numerosi programmi Lean avviati in Italia e quindi è in grado di metterne in luce la grande efficacia. In particolare, il best seller di Alberto Galgano dal titolo "Le tre rivoluzioni - Caccia agli sprechi: raddoppiare la produttività con la Lean Production" (Guerini Editore) illustra e commenta lo strumento Mappa del Valore così come altri strumenti indispensabili per l'applicazione della Lean Production. Il breve seminario Galgano è stato messo a punto per dare tutte le informazioni necessarie per avviare un progetto reale di "Produzione snella". Il titolo del breve incontro è: "L'individuazione degli sprechi in uno stabilimento" (L'impiego della "mappa del flusso del valore" per avviare un programma di Lean production). "Dobbiamo essere consapevoli - come non si stanca di ripetere Alberto Galgano - dell'esistenza di grandi sprechi all'interno di uno stabilimento impostato tradizionalmente". Se ci si documenta concretamente sui risultati ottenibili con un programma poliennale di Lean Production si trovano dati che inquadrano una "Storia incredibile", come la definisce ancora Alberto Galgano, i cui dati essenziali sono: Produttività aumento del 100%; Scorte diminuzione del 90%; Tempi di attraversamento diminuzione del 90%; Spazi utili diminuzione del 50%. Si tratta di un primo traguardo che viene poi ampiamente superato. Da notare che la "Mappa del Flusso del Valore" rappresenta uno strumento messo a punto dalla Toyota molti anni fa, con il nome "Mappa del flusso dei materiali e delle informazioni". "Come tutte le cose veramente importanti - chiosa ancora Galgano - lo strumento scaturisce da una idea semplice", disegnare con particolari accorgimenti in un foglio una "mappa" del: a) flusso del materiale dal magazzino materie prime a quello dei prodotti finiti; b) flusso delle informazioni dal cliente, all'indietro, lungo tutto il percorso produttivo. La descrizione di ogni singola fase dal flusso è accompagnata da pochi dati essenziali. Sotto l'aspetto operativo, si ottiene così la "Mappa dello Stato Attuale" che mette in luce la situazione degli sprechi esistenti e il grado di attuazione del flusso (di norma molto scarso). Per gli sprechi si tengono presenti quelli definiti come: sovrapproduzione, attese, trasporto, perdite di processo, scorte, movimenti, prodotti difettosi. A questo punto la mappa diventa il punto di partenza per la costruzione della "Mappa del Flusso del Valore dello Stato Futuro", alla luce dei principi e delle tecniche della Lean Production. "E' in un certo senso straordinario - conclude Alberto Galgano - che per avviare un programma di Lean Production i due strumenti fondamentali siano: carta e matita, strumenti semplici e leggeri". I principali vantaggi dell'utilizzo delle due Mappe sono: a) un percorso di miglioramento che viene condiviso a tutti i livelli aziendali. Si evitano così iniziative in cui credono in pochi e non fatte proprie dal resto dell'organizzazione. b) l'avvio di un programma coerente nelle sue priorità e tempistiche, concentrando l'attenzione sulle aree che in un dato periodo costituiscono i veri punti nodali della riorganizzazione. 

A FIRENZE GLI ESPERTI DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 
Firenze, 13 febbraio 2003 - Si svolgerà a Firenze il IV workshop dei docenti e ricercatori di Organizzazione aziendale, riuniti in convegno per confrontarsi su temi legati al funzionamento dell'impresa. Giovedì 13 (dalle ore 10 presso l'Aula Magna del Rettorato - piazza San Marco, 4) e venerdì 14 febbraio (dalle 9, presso la facoltà di Economia - via Curtatone, 1) argomento della due giorni saranno "I processi decisionali nell'organizzazione dell'impresa". Il workshop- organizzato da Roberto D'Anna, presidente del corso di laurea in Economia aziendale dell'ateneo fiorentino - sarà costituito da testimonianze, sessioni di discussione e gruppi di lavoro sugli argomenti legati al management, in particolare al rapporto tra i processi decisionali e il comportamento e la progettazione organizzativa, le tecnologie dell'informazione e la gestione della risorse umane. Ai lavori prenderanno parte docenti di numerosi atenei italiani e rappresentanti del mondo delle imprese. Per partecipare al workshop occorre iscriversi: informazioni alla pagina web www.org2003.sistemacongressi.com/  e allo 049-651699. 

ALITALIA MILLEMIGLIA ANNUNCIA LA NUOVA PARTNERSHIP CON IL GRUPPO ACCOR 
Roma, 13 febbraio 2003 - Alitalia ed Accor, uno dei maggiori gruppi mondiali nel settore alberghiero e nei servizi, hanno firmato un accordo commerciale in base al quale a partire dal 1° febbraio 2003 il Gruppo Accor con la partecipazione dei Marchi Sofitel, Novotel e Mercure è partner del Programma Alitalia MilleMiglia. Questa Partnership rappresenta il primo passo verso lo sviluppo di un'alleanza più articolata fra i due Gruppi. I Soci del Programma MilleMiglia guadagneranno 500 miglia per ogni soggiorno negli alberghi Sofitel e 250 miglia per soggiorno nei Novotel e nei Mercure. Per celebrare la Partnership, gli alberghi Sofitel offriranno 2.003 miglia per soggiorno fino al 31 marzo 2003. Novotel e Mercure offriranno un raddoppio di miglia per un totale di 500 miglia per soggiorno fino al 30 aprile 2003. I marchi Sofitel, Novotel e Mercure rappresentano una rete alberghiera globale ed estesa con 1.200 destinazioni in tutto il mondo, compresa una forte presenza in Europa (Francia, Germania, Regno Unito e in Italia: 5 Sofitel, 8 Novotel e 10 Mercure), in Asia, in America Latina e nuove proprietà negli Stati Uniti. Questa Partnership aumenterà le opportunità di cumulare miglia in sei continenti per i Soci del Programma MilleMiglia. Secondo Agnès Bourguignon, Vice-Presidente Marketing Business and Leisure di Accor "Sofitel, Novotel e Mercure uniscono il sapore locale, lo stile francese ed il comfort della propria casa. Dovunque si trovino nel mondo, i Soci MilleMiglia saranno i benvenuti nei nostri alberghi." Alitalia arricchisce ulteriormente il ventaglio dei partner associati raggiungendo il numero di 32 partner tra catene alberghiere, aziende di autonoleggio, carte di credito, telecomunicazioni, grande distribuzione. "Il nostro è un grande ed importante programma di fidelizzazione - ha sottolineato il Vice President Marketing Services Alitalia, Vittorino Capobianco - che si arricchisce dell'apporto di partners significativi con l'obiettivo di dare ai propri Soci benefici sempre più concreti, aumentando nel contempo le opportunità di guadagnare miglia. Nato nel 1992, il Programma conta oggi oltre 1.500.000 di Soci, di cui la maggior parte in Italia; in notevole crescita sono anche le iscrizioni all'estero." 

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: -0,8% A GENNAIO IN CRESCITA LE IMPORTAZIONI: +5,7% ED I CONSUMI DI ELETTRICITÀ IN LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E TOSCANA
Roma, 13 febbraio 2003 - Meno 0,8% è la diminuzione della domanda di energia elettrica nel mese di gennaio 2003 rispetto al corrispondente mese dell'anno 2002. 27,3 miliardi di kWh è stato il totale dell'energia richiesta in Italia. Il risultato ha risentito di fattori calendariali (una giornata lavorativa in meno rispetto a gennaio 2002) e di fattori climatici (temperatura media mensile superiore di 1,5 gradi rispetto allo stesso mese dell'anno precedente). Depurata da questi effetti la variazione della domanda è risultata positiva: +0,7%. Dall'analisi effettuata dal Gestore della Rete emerge che la diminuzione dei consumi, registrata a gennaio 2003, rispetto a gennaio 2002, ha interessato il Centro (-1,4%) e il Sud (-2,3%), mentre al Nord la variazione della domanda di energia elettrica è risultata nulla. I 27,3 miliardi di kWh richiesti nel mese di gennaio 2003 risultano distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 29% al Centro e per il 24,3% al Sud. Rispetto a gennaio 2002, la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio, nel mese di gennaio 2003, ha fatto registrare un +1,7% in Lombardia ed un +1,5% nell'area Emilia Romagna - Toscana. Nel mese di gennaio 2003 il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato coperto per l'82,9% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,1%) facendo ricorso alle importazioni, che risultano in netto aumento (+5,7%) rispetto a gennaio 2002. In particolare si è avuto a gennaio 2003, rispetto allo stesso mese del 2002, un aumento delle produzioni idroelettrica (+56,3%), geotermoelettrica (+28,7%) ed eolica (+96,4%). In diminuzione la produzione termoelettrica (-11%). Complessivamente la produzione nazionale a dicembre 2002 è diminuita del 2,2% rispetto a gennaio 2002. Il profilo congiunturale della domanda elettrica di gennaio 2003 non ha fatto registrare sensibili variazioni rispetto al precedente mese di dicembre. Ulteriori informazioni sono disponibili nella pubblicazione "Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico", che commenta in modo analitico l'andamento dei consumi elettrici mensili, consultabile alla voce "dati statistici" del sito www.grtn.it 

IL PRESIDENTE DEL CNR BIANCO REPLICA AL MINISTRO MORATTI "LE SUE PAROLE CONFERMANO CONTROLLO POLITICO SUGLI ENTI"
Roma, 12 febbraio 2003 - "E' sorprendente che un Ministro della Repubblica legittimi in Parlamento il commissariamento di un ente di ricerca semplicemente perché vi sarebbe dissenso su alcuni contenuti di un provvedimento di riforma. In questo modo si avvalora il principio secondo cui chi non è d'accordo col Governo merita di essere cacciato: e questo non configura la volontà di un controllo politico sugli enti di ricerca?". Con queste parole il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lucio Bianco, commenta le affermazioni fatte oggi in Parlamento dal Ministro della Ricerca Letizia Moratti, secondo cui all'origine del commissariamento dell'ente vi sarebbe proprio la "forte contestazione da parte del Presidente Bianco". "Non si capisce peraltro - continua il Presidente del Cnr - in che modo avrei potuto esprimere questa contestazione, visto che la bozza di riforma mi è stata ufficialmente trasmessa solo il 7 febbraio scorso. Ed è proprio questo uno dei punti che ha sollevato perplessità nella comunità scientifica italiana: come è possibile avviare una riforma degli enti senza previamente consultare i diretti interessati e discutere con loro le priorità da raggiungere? E questa è una contestazione sul metodo che chiunque avrebbe fatto".Bianco stigmatizza poi il comportamento del Ministro che non ha mai avuto la sensibilità istituzionale di avvertirlo di un provvedimento grave come il commissariamento: "Mi sarei aspettato almeno una telefonata e invece ne sono venuto a conoscenza solo attraverso le agenzie di stampa. Penso che un simile comportamento si commenti da solo". Bianco ricorda infine che il Cnr era stato riformato appena quattro anni fa: "Eppure il Ministro non ha mai ritenuto opportuno convocare il Presidente del principale ente di ricerca pubblico o dare seguito alle ripetute richieste di incontro, avanzate anche a nome di tutto il Consiglio Direttivo dell'Ente, per conoscere pregi e difetti della legge di riforma del 1999. Un metodo che considero inaccettabile e soprattutto contrario all'interesse della ricerca". Bianco conclude ricordando che "si continua comunque ad ignorare la drammatica situazione finanziaria in cui versa il sistema della ricerca pubblica in Italia". 

ROMANIA: OPPORTUNITA' DI BUSINESS PER LE IMPRESE LOMBARDE 
Milano, 13 febbraio 2003 - Le occasioni di affari, le agevolazioni fiscali e gli strumenti finanziari a supporto degli imprenditori lombardi che intendono investire in Romania, Paese in forte espansione e futuro membro dell'Unione Europea, sono il tema del seminario organizzato da Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, in collaborazione con Apimilano e la Camera di Commercio Italo-Romena. e con il supporto della Regione Lombardia. Particolare attenzione sarà rivolta ai vantaggi economici offerti dalle province di Bucarest e di Sibiu, realtà strategiche per il sistema economico romeno. La partecipazione al seminario è gratuita: per informazioni e adesioni entro venerdì 14 febbraio 2003, contattare: Promos tel. 02.8515.5203 venerdì 21 febbraio 2003 ore 9.30 - 13.00 Palazzo Affari ai Giureconsulti Via Mercanti, 2 Milano -  - Programma del seminario 09.40 Registrazione dei partecipanti; 10.00 Apertura dei lavori - Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano; 10.15 
Romania - situazione economica e previsioni :: Dati macro economici e situazione socio-politica, Integrazione e relazione con l'Unione Europea, Consolato romeno a Milano. 10.30 Le opportunità di business offerte dalle Provincie di Bucarest e Sibiu: Perché in Bucarest e Sibiu, Vantaggi per le aziende italiane, I settori di maggiore interesse, Il sistema distributivo, Camera di Commercio Italo-Romena Milano. 11.00 I finanziamenti agevolati a supporto degli investitori italiani in Romania: Strumenti finanziari e opportunità per le aziende italiane in loco, L'assistenza e il supporto bancario italiano in Romania. San Paolo Imi / West Bank, Simest. 11.30 Come operare in Romania: i consigli che nascono dall'esperienza. Marcora Costruzioni Spa12.00 Dibattito; 12.30 Conclusioni - Ufficio Estero Apimilano. 

VENERDÌ, 14 FEBBRAIO, PRESENTAZIONE A PARMA DI UNA DELLE PIÙ APPROFONDITE INDAGINI IN ITALIA SUL LAVORO INTERINALE, NEL CORSO DEL CONVEGNO "IL LAVORO INTERINALE A PARMA": CONFINDUSTRIA, SINDACATI, SOCIETÀ INTERINALI, ESPERTI A CONFRONTO SUL TEMA
Parma, 12 febbraio 2003 - E' una delle più vaste fotografie di un fenomeno controverso, di indubbia rilevanza e di fortissimo interesse sociale ed economico su un versante "caldo" e attuale come quello della riforma del mercato del lavoro. Si chiama lavoro interinale. Sarà presentata venerdì, 14 febbraio, alle 9.30 a Parma nella Sala delle feste di Palazzo Sanvitale (Piazzale Jacopo Sanvitale 1), nel corso di un convegno pubblico, l'indagine "Il lavoro interinale a Parma": fra le più vaste e approfondite nel settore specifico in Italia, l'analisi è stata condotta intervistando in profondità un campione scientifico di 500 lavoratori interinali e analizzando oltre 8.000 missioni di lavoro interinale registrate dai Centri per l'Impiego, con tecniche di indagine e approfondimenti analitici di tipo qualitativo e quantitativo di spessore, portando alla luce le diverse componenti del lavoro interinale e, in particolare, il vissuto, i bisogni, la reale condizione dei lavoratori interinali. L'indagine, realizzata in risposta a una richiesta comune delle parti sociali, è il frutto di un lavoro congiunto di tre gruppi di ricerca che fanno capo all'Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia di Parma, all'Agenzia Emilia Romagna Lavoro e agli Enti Cisita Parma ed Ecap Emilia Romagna. E risulta ancor più significativa in una provincia "laboratorio" come è quella parmense, caratterizzata dalla piena occupazione e da una accelerata "modernizzazione" del mercato del lavoro e del sistema produttivo. Che ne emerge? Un dato, il primo, su tutti: il fenomeno del lavoro interinale a Parma è in crescita (gli avviamenti mostrano un +39% fra il 2001 e il 2000) e rappresenta il 15% delle nuove assunzioni. Sebbene pesi però "statisticamente" ancora poco sullo stock dell'occupazione complessiva (1%), ha un peso rilevante sull'organizzazione del lavoro, rispondendo a bisogni funzionali essenziali per molte aziende perché in esso affluisce una significativa quantità di "nuovi disoccupati" e di lavoratori irregolari e marginali (working poors). Dall'indagine alla realtà: esperti del tema fotograferanno la situazione locale, regionale, nazionale ed europea. Seguirà un confronto tra il presidente di Obiettivo lavoro Mauro Gori, Daniele Botti di Confindustria Emilia Romagna, Paola Cicognani Cgil Emilia Romagna e Carmen Motta della Commissione Lavoro della Camera. Il programma: Dopo l'apertura dei lavori da parte del presidente della Provincia di Parma Andrea Borri, verrà presentato il rapporto di indagine da parte di Pier Giacomo Ghirardini, responsabile dell'Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Parma. Seguiranno interventi che presenteranno il fenomeno del lavoro temporaneo in una prospettiva nazionale ed europea: Maurizio Pozzi (Direttore dell'Agenzia Emilia-Romagna Lavoro), Emilio Reyneri (Professore di Sociologia del Lavoro Università di Milano-Bicocca), Mauro Gori (Presidente Obiettivo Lavoro), Daniele Botti (Confindustria Emilia-Romagna), Paola Cicognani (CGIL Emilia-Romagna), On. Carmen Motta (Commissione Lavoro della Camera). Chiuderà i lavori del convegno l'Assessore alla Formazione Professionale, Politiche del Lavoro e Pari Opportunità della Provincia di Parma Manuela Amoretti. 

DUE SEMINARI IN MATERIA DI NEW ECONOMY PRESSO L'UNIVERSITÀ DI LECCE E BARI 
Lecce, 13 febbraio 2003 - Il Centro Studi & Ricerche Scint organizza due seminari presso l'Università di Lecce e Bari sul tema "Le nuove esigenze della new economy: specializzazione e sbocchi professionali per i giovani meridionali formati in economia e diritto". I seminari saranno occasione di vivace discussione durante la quale la Direzione Scientifica di Scint, rappresentata dall'avv. Andrea Lisi e dal dott. Davide Diurisi, e altri professionisti che collaborano con il Centro Studi, focalizzeranno l'attenzione sulle opportunità di inserimento in imprese, istituzioni e Studi in Italia e all'estero per i futuri professionisti. Il Centro Studi&Ricerche Scint, infine, presenterà le organizzazioni partners che hanno dato disponibilità per stages formativi e illustrerà come valorizzare il proprio curriculum professionale per inserirsi nel mondo del lavoro. Durante i seminari verrà presentato il Corso di alta formazione post lauream, della durata di 300 ore, in tema di Diritto ed Economia del Commercio Elettronico & Internazionale - organizzato da Scint in collaborazione con Ipsoa Editore e con l'alto patrocinio del Ministero delle Attività Produttive e dell'Istituto Nazionale per il Commercio Estero (Ice) - finalizzato a trasmettere conoscenze e skills professionali a coloro che intendano proporsi come professionisti nella new economy e al servizio di aziende orientate verso i mercati internazionali. Maggiori informazioni su www.scint.it/altaformazione  Il primo seminario si terrà in collaborazione con Elsa-Bari in data 19 febbraio 2002 ore 11.00, presso la Facoltà di Giurisprudenza, Università di Bari. Per maggiori informazioni: Sede Elsa Bari , Facoltà di Giurisprudenza Università di Bari, Dipartimento Giuridico delle Istituzioni Amministrative e Libertà, Piazza Cesare Battisti n. 1, Bari. e-mail: info@elsabari.it  Il secondo seminario, in collaborazione con Alecol, si terrà presso l'Università di Lecce, presso il complesso Ecotekne, plesso E, ore 10.30. Al termine di ciascun seminario Scint rilascerà un attestato di partecipazione. Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria di Scint al numero 0832/256065 e/o e.mail: info@scint.it  Infolink: www.scint.it 

ANNA BIZZOZERO, CON LA SUA SORPRENDENTE MINI WIND, È LA VINCITRICE DI MINI & ME, IL CONCORSO AL FEMMINILE LANCIATO DA MINI IO SCORSO AUTUNNO
Milano, 13 febbraio 2003 - Anna Bizzozero, art director a Varese, è la vincitrice di Mini & Me, il concorso per la miglior proposta di personalizzazione della vettura promosso da MINI. La sua Mini Wind - carrozzeria azzurro cielo con le nuvole punteggiata da segnavento, interni con sedili sportivi arieggiati da un piccolo ventilatore a forma di marchio Mini capace di diffondere nell'abitacolo il profumo delle essenze preferite - ha sbaragliato una concorrenza numerosissima e agguerrita. "Vincere il concorso e con esso la mia Mini Wind è stata un'esperienza bellissima - ha detto Anna -. Desidero ringraziare tutto il team Mini che si è attivato con grande entusiasmo e professionalità per fare in modo che la Mini dei miei sogni diventasse realtà. E se già la nuova Mini è una macchina che non passa inosservata, questa senz'altro non sarà da meno!" Mini & ME fin dal suo lancio avvenuto lo scorso ottobre, ha registrato un notevole successo di partecipazione: oltre 60.000 sono state le visite al sito internet dedicato, 16.213 le iscrizioni registrate e 7.258 le proposte di personalizzazione pervenute. Le concorrenti avevano il compito di personalizzare l'aspetto esterno e gli interni della Mini proponendo nuovi colori, nuove soluzioni grafiche, nuovi materiali e perfino nuovi accessori. Il 20 novembre scorso, allo scadere del termine di presentazione delle proposte si contavano 6711 descrizioni dell'esterno dell'auto, altre 5925 descrizioni per gli interni, 9586 descrizioni dei due accessori richiesti, 1433 immagini della Mini personalizzata. "Quando è nata l'idea di Mini & Me - ha ricordato Marco Makaus, Brand Manager Mini - ci siamo entusiasmati subito per il progetto, perché ci è sembrato un modo originale e innovativo di confrontarci con il mondo femminile e di coinvolgerlo nell'universo di Mini. Volevamo fare qualcosa di diverso e di più vicino all'altra metà del cielo: parlare d'auto non con il linguaggio della tecnica, ma con quello della fantasia e dell'immaginazione. Tuttavia lo dobbiamo ammettere: il successo che ha riscosso l'iniziativa, con le 10mila visite nelle Concessionarie Mini e le 16mila e oltre iscrizioni registrate sul sito mini.it, ha sorpreso positivamente anche noi per quanto riguarda sia la partecipazione del pubblico femminile, sia l'attenzione dei media. Vorrei cogliere l'occasione quindi di ringraziare la stampa e le concorrenti che ci hanno seguito, e con loro anche l'Istituto Europeo di Design, in particolare Rossella Bertolazzi e le studentesse dello Ied Arti Visive, che hanno contribuito con la loro inventiva ad arricchire il mondo di Mini & ME con le elaborazioni grafiche, i video e un catalogo che raccoglie le idee più simpatiche ed esclusive di questa iniziativa". Dopo una rigidissima selezione tecnica basata sulla fattibilità e omologabilità delle idee proposte, la lotta per la conquista del primo premio, consistente proprio nella realizzazione e consegna alla vincitrice della Mini dei suoi sogni, si è drasticamente ristretta. Alla fine è emersa una rosa di sette progetti: la Mini Wind di Anna, la Mini Spiaggia di Anita Bosca, la Mini Sunset di Irene Falck, la Mini Casa-dolce-casa di Anna Filippini, la Mini Vintage di Alice Occleppo, la Mini Impunture di Gaia Susani, la Mini Shopaholic di Francesca Terragni. La proposta vincitrice è stata designata dalla Giuria di Mini & Me, composta esclusivamente da donne che operano nel mondo del design, del giornalismo, della comunicazione. Presidente la spagnola Marisol Cortina Manso, colour and trim designer Mini, affiancata da due vicepresidenti italiane, Rossella Bertolazzi, direttrice della Scuola Ied Arti Visive dell'Istituto Europeo di Design e Paola Jacobbi, giornalista professionista e ideatrice di "Dalla Mini al mini", mostra (e catalogo) di design e arte contemporanea che ha preceduto il lancio della nuova Mini in Italia. "Per me è stata un'esperienza emozionante - ha dichiarato Marisol Cortina Manso, presidente della Giuria Mini & Me - perchè da professionista del design mi sono confrontata con tante donne che hanno interpretato la Mini non da esperte del settore, ma secondo la loro sensibilità, dando vita a molti progetti stimolanti e divertenti. Il successo di questa iniziativa testimonia due cose: il grande amore per la Mini e la voglia del pubblico femminile di esprimere tutta la propria creatività, attraverso idee intelligenti che riflettono diverse tipologie di donna o differenti sfaccettature della psicologia femminile. Una curiosità personale: anch'io ho votato per la Mini Wind che alla fine è risultata.vincente!". Mini Wind è stata giudicata la miglior proposta in assoluto per originalità, creatività e fantasia. La sua autrice, Anna Bizzozero, è art director alla Mv Agusta Motorcycles. Da segnalare che dal 1986 al 1989 è stata allieva dell'istituto Europeo di Design di Milano, dove si è diplomata in pubblicità con il massimo dei voti. "La Mini Wind - ha spiegato Anna - ha a che fare con la barca a vela o meglio con il concetto di libertà che essa esprime, insieme a un forte desiderio di viaggio e d'evasione. Anche le nuvole,aerografate sulla carrozzeria color electric blue sono simboli di libertà, leggerezza, mobilità ed evoluzione continua verso mete sconosciute. Dal punto di vista estetico però le nuvole da sole non mi bastavano. Volevo rendere ancora più `aerea' la Mini Wind, per questo mi è venuta l'idea dei segnavento: in questo modo ho potuto applicare, simbolicamente, il concetto di libertà e leggerezza proprio della barca a vela, alla Mini..." "L'idea del diffusore di profumo - ha aggiunto la Bizzozero riferendosi all'accessorio proposto, un ventilatore a forma di marchio Mini con il quale è possibile diffondere nell'abitacolo il profumo delle essenze a lei più gradite - è nata dall'esigenza di stimolare anche l'olfatto. Volevo che il mio progetto vivesse di emozioni e sensazioni e ho studiato un apparecchio che ha lo scopo diffondere un profumo nuovo, idealmente portato dal vento, da paesi lontani. Niente a che vedere con certi profumi troppo invadenti..." 

GLI STUDENTI "PREMIANO" IL PROGETTO ITINERA, VOLUTO DAL COSP E SOSTENUTO DAL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA
Verona, 13 febbraio 2003 - Il Progetto Itinera nasce 10 anni fa per iniziativa del COSP - Comitato per l'Orientamento Scolastico e Professionale di Verona e continua a registrare nuovi e importanti successi. Il progetto Itinera, supportato fin dagli inizi dal Banco Popolare di Verona e Novara, e in passato dalla Banca Popolare di Verona, è un percorso di preparazione e di educazione alla scelta della futura professione che propone agli studenti delle scuole superiori di Verona e Provincia attività formative e informative. L'obiettivo finale è quello di preparare la transizione al lavoro dei giovani e proprio gli studenti delle classi superiori hanno decretato il successo di Itinera. Le iscrizioni per il 2003 sono aumentate di più del 16% rispetto all'anno precedente questo significa 308 classi degli istituti scolastici di Verona e provincia iscritte, per un totale di circa 9000 studenti. Ma la vera sorpresa è arrivata dall'esito del sondaggio proposto dagli organizzatori agli studenti che hanno così potuto esprimere la loro opinione e i risultati sono di sicuro stimolo per continuare sulla strada intrapresa. Più del 70% dei partecipanti ha espresso parere favorevole sull'iniziativa, con un aumento del consenso rispetto all'anno precedente di più del 10%. "Il Banco Popolare di Verona e Novara" ha dichiarato Carlo Fratta Pasini Presidente dell'Istituto di Credito Veronese " ha creduto fin dall'inizio in questo progetto perché si rivolge ai ragazzi, alla scuola e al territorio, tre mondi che sono alla base della nostra realtà bancaria: i giovani ai quale riserviamo da sempre una particolare attenzione con questa e molte altre iniziative a loro dedicate, la struttura scolastica e didattica veronese verso la quale la banca ha un'antica tradizione e il territorio di Verona nel quale la nostra banca è fortemente radicata. Ogni anno Itinera cresce, evolve, migliora e raccoglie nuovi consensi stimolandoci nel continuare ad offrire un concreto contributo a questo progetto. In particolare segnalo con soddisfazione il Master specialistico organizzato con il diretto intervento dei professionisti interni al Banco Popolare di Verona e Novara, che ha riscosso grande consenso tra gli studenti che vi hanno partecipato con fattivo entusiasmo". Il Master coinvolge gli studenti delle classi quinte dei diversi istituti superiori e i ragazzi provenienti da esperienze scolastiche differenti tra loro approfondiscono in gruppo, coordinati da un tutor, argomenti legati alla scelta del "dopo diploma" avvicinandosi in modo graduale al mondo del lavoro. Le domande di iscrizione al Master dell'anno in corso sono state talmente numerose da rendere necessaria la selezione dei partecipanti.Non va dimenticato che prendono parte attiva nel progetto Itinera, attraverso i loro Testimoni di impresa, l'Associazione degli Industriali - Gruppo Giovani, l'Api Giovani, l'Asco Unione, gli Artigiani Riuniti, il Cida il collegio Costruttori edili, la Coldiretti, il Cna, la fondazione Ediscuola e altre importanti organizzazioni imprenditoriali insieme alle Organizzazioni Sindacali e i club service Rotary e Lions. "Il progetto Itinera" ha dichiarato Danilo Valerio Presidente del Cosp" è un progetto in costante e continua evoluzione e rappresenta una sfida da affrontare sempre con nuovi e più ambiziosi traguardi. Abbiamo modificato il progetto nel tempo adeguandolo alle trasformazioni della realtà sociale, economica e culturale del nostro territorio senza mai perdere di vista l'obiettivo principale: l'orientamento e l'educazione alla scelta. Questo significa seguire i ragazzi durante la loro formazione scolastica partendo da percorsi di base durante i quali gli studenti riflettono sulle proprie scelte e sulle proprie attitudini e risorse personali, guidandoli in un articolato percorso che alla fine del triennio li aiuta nella scelta della futura professione". 

HENKEL LOCTITE ADESIVI (DIVISIONE ADESIVI AL CONSUMO E PER USO PROFESSIONALE) OTTIENE LA CERTIFICAZIONE ISO 9001: 2000 LA DIVISIONE HENKEL HA CONCLUSO CON SUCCESSO IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE 
Milano,13 febbraio 2003 - "La Certificazione di Qualità è una conferma del fatto che i processi aziendali sono adatti a soddisfare le esigenze di tutti gli stakeholders ed il cliente al primo posto" dichiara Bart Steenken, responsabile della divisione. Henkel aggiunge dunque un importante tassello al modello di impresa capace di armonizzare gli interessi dell'economia, dell'ambiente e della società. In quest'ottica la multinazionale è impegnata da diversi anni in una serie di azioni rivolte alla tutela dell'ambiente e alla qualità dei processi. Già nel 1991 l'Azienda ha sottoscritto la "Carta Internazionale per lo Sviluppo Sostenibile" ponendosi l'obiettivo di raggiungere la leadership ecologica; dieci anni più tardi, alla fine del 2001, 53 stabilimenti Henkel fra quelli più importanti - che corrispondono a più della metà della produzione- hanno ottenuto la certificazione ambientale Iso 14001 (tutti i siti italiani sono certificati per l'ambiente). Henkel Loctite Adesivi vanta inoltre il primato di essere stata la prima azienda a produrre colle senza solventi, mantenendo attualmente la leadership mondiale nella produzione di questi adesivi innovativi. La Divisione Adesivi al consumo comprende i marchi Pritt, Super Attak e Pattex, il nastro adesivo Duck e la colla per parati Metylan. È, infine, parte di Henkel Loctite Adesivi, Ariasana l'assorbiumidità per migliorare la qualità dell'aria. 

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news