NOTIZIARIO
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di
MARTEDI'
18 FEBBRAIO 2003
pagina 1
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LA BEI SOSTIENE LA STRATEGIA DI LISBONA
CON UN CONTRIBUTO DI 3,6 MILIARDI DI EURO
Bruxelles, 18 febbraio 2003 - Nel 2002,
la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha stanziato 3,6 miliardi di
euro a favore dei progetti che sostengono la strategia comunitaria di
Lisbona, volta a creare un'economia basata sull'informazione e la
conoscenza, dichiarando che i prestiti in questo settore saranno considerati
prioritari fino al 2010. La relazione annuale della Bei rivela che circa due
terzi di tale somma (ovvero 2,1 miliardi di euro) sono stati utilizzati per
sostenere 15 progetti di ricerca nell'ambito del programma i2i ("Initiative
2000 innovation"). Grazie a questo finanziamento, la quantità di
prestiti concessi nell'ambito del programma i2i, fin dal suo lancio nel
maggio 2000, ha raggiungo i 3,8 miliardi di euro. Dal maggio 2000, la Bei ha
firmato contratti per 10,8 miliardi di euro da destinare ad investimenti
nella ricerca e sviluppo, nelle reti per le tecnologie dell'informazione e
della comunicazione, nella divulgazione dell'innovazione e nella creazione
di capitale umano, soprattutto per ciò che concerne l'infrastruttura
dell'istruzione. Tali finanziamenti sono in linea con l'impegno assunto
dalla banca di concedere prestiti per 12-15 miliardi di euro in questo
settore entro il 2003. Alla luce dell'obiettivo di lungo termine di creare
un'economia europea più innovativa, la Bei, inoltre, ha esteso il proprio
sostegno iniziale oltre il 2003, dichiarando che la concessione di prestiti
in questo settore sarà considerata prioritaria fino al 2010. Il sostegno ai
progetti innovativi non è stato limitato ad alcune regioni dell'UE. Un
particolare sforzo è stato compiuto per l'identificazione di progetti nelle
regioni più svantaggiate e il 60 per cento delle linee totali di credito
concesse fino ad oggi è andato a beneficio delle zone assistite dall'UE. Un
ulteriore sette per cento è stato assegnato ai paesi candidati all'ingresso
nell'UE. Infolink: http://www.eib.org
CONFERENZA DEDICATA ALL'INNOVAZIONE IN
EUROPA
Roskilde, 18 febbraio 2003 - Il consorzio del progetto Segera ha organizzato
una conferenza sul tema "L'innovazione in Europa: dinamica, istituzioni
e valori", che si terrà a Roskilde (Danimarca) l'8 e il 9 maggio. La
manifestazione è finanziata dalla Commissione europea nell'ambito della
sezione "Migliorare il potenziale umano" del quinto programma
quadro. L'obiettivo della conferenza è analizzare e discutere la dinamica,
le istituzioni ed i valori che caratterizzano il processo innovativo e lo
sviluppo tecnologico in Europa, con una particolare attenzione all'UE. Tra i
principali argomenti in discussione figurano studi di casi che offrono una
prospettiva della dinamica europea, studi relativi a diversi paesi o
comparativi, oppure, in via eccezionale, esperienze nazionali di rilevanza
europea. Le discussioni ruoteranno attorno a sette argomenti principali, per
ognuno dei quali saranno presentati dei documenti che forniranno gli
elementi per l'analisi. Gli argomenti sono: sistemi di innovazione,
istituzioni e valori in Europa; dinamica della conoscenza e cooperazione;
diritti di proprietà intellettuale; finanziamenti privati e partenariati
pubblico-privato a favore dell'innovazione; la società del rischio e il
governo della scienza; l'innovazione al servizio della competitività e
della coesione; la società dell'informazione. Tra i principali relatori
alla manifestazione figurano il professor Bengt-Åke Lundvall e Paraskevas
Dimitri Caracostas, capo dell'unità "Prospettive scientifiche e
tecnologiche" presso la DG Ricerca della Commissione europea. Infolink:
http://www.segera.ruc.dk/
CONVEGNO SUL RUOLO DELLE TECNOLOGIE
DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE NELLO SVILUPPO REGIONALE
Cardiff, 18 febbraio 2003 - Dal 25 al 27 marzo si terrà a Cardiff (Galles)
un convegno sul tema "Sostenibilità nelle regioni europee: il ruolo
delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic)".
L'obiettivo principale del convegno e delle sessioni parallele sarà
esaminare il ruolo delle reti regionali europee nel promuovere lo sviluppo
della società dell'informazione nelle regioni. Particolare attenzione sarà
dedicata al modo in cui le iniziative sulle tecnologie della società
dell'informazione (Tsi) a livello regionale stanno affrontando i tre
pilastri dello sviluppo sostenibile: economico, sociale e ambientale. Alla
manifestazione parleranno i rappresentanti dell'Assemblea nazionale gallese
e della Commissione europea, unitamente a membri delle reti regionali. La
manifestazione è stata organizzata dalla rete Teleregioni (TeleRegions
Network - Trn), un'iniziativa europea che riunisce una quarantina di regioni
gallesi, spagnole, britanniche e della Svezia occidentale. InfolinK: http://www.trnconference.wales.com/index.html
IL NUOVO CODICE DI AUTODISCIPLINA DELLE
SOCIETA' QUOTATE UN CONVEGNO DI ASSONIME, BORSA ITALIANA E EMITTENTI TITOLI
PER APPROFONDIRE LE MODIFICHE E LE INTEGRAZIONI APPORTATE AL CODICE DI
AUTODISCIPLINA DELLE SOCIETÀ QUOTATE
Milano, 18 febbraio 2003 - Nel luglio 2002 il Comitato per la Corporate
Governance ha rivisitato il Codice di Autodisciplina delle società quotate
introducendo alcune raccomandazioni, in linea con la best practice nazionale
e internazionale. Il confronto del governo societario degli emittenti con le
raccomandazioni proposte dal Codice rivisitato costituirà oggetto della
relazione annuale che sarà messa a disposizione dei soci in occasione
dell'assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2002. Con
l'obiettivo di fornire alle società quotate un utile supporto per redigere
la relazione, di rendere più esaustiva ed efficace l'informativa
disponibile agli investitori e di contribuire alla realizzazione di standard
informativi che favoriscano la valutazione e la confrontabilità dei
modelli, Borsa Italiana ha aggiornato le linee guida elaborate lo scorso
anno e le ha rese disponibili sul sito www.borsaitaliana.it dove verranno
pubblicate anche le relazioni ricevute. Rispetto alla versione precedente,
le principali novità del Codice riguardano: Amministratori indipendenti:
l'indipendenza di ciascun amministratore è valutata periodicamente, sulla
base di criteri più precisi, dal consiglio di amministrazione nella sua
collegialità, e dell'esito delle valutazioni viene data comunicazione al
mercato; viene raccomandato che nei consigli delle società controllate da
altre società quotate sia presente un numero di amministratori indipendenti
sufficiente a consentire la costituzione di un comitato per il controllo
interno formato da soli indipendenti. Controllo interno: viene fornita una
nuova definizione di controllo interno più in linea con gli standard
internazionali sottolineandone, in particolare, il carattere di
"processo", che coinvolge tutte le funzioni aziendali; sono stati
precisati i compiti e le responsabilità del consiglio sul tema del
controllo interno; viene richiesto che il comitato per il controllo interno,
composto da amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali
indipendenti, esamini preventivamente i principi contabili utilizzati anche
a livello di gruppo. Operazioni con parti correlate: viene raccomandato alle
società di definire criteri generali per l'identificazione delle operazioni
che devono essere approvate dal consiglio di amministrazione; viene
sottolineato che tali operazioni devono rispettare criteri di correttezza
sostanziale e procedurale e che gli amministratori che hanno un interesse
anche potenziale o indiretto nell'operazione devono informare
tempestivamente e in modo esauriente il consiglio sull'esistenza
dell'interesse e sulle sue circostanze, nonché allontanarsi dalla riunione
consiliare al momento della deliberazione; quando lo richiedano la natura,
l'entità e le caratteristiche dell'operazione, viene raccomandato il
ricorso ad esperti indipendenti (advisor quali banche, società di revisione
e altri esperti) per il rilascio di fairness opinion e ad avvocati per il
rilascio di legal opinion. Trattamento delle informazioni riservate: per una
corretta gestione di queste informazioni, il Codice prevede l'adozione di
procedure interne nonché di un codice di comportamento per disciplinare gli
obblighi informativi inerenti alle operazioni di trading da parte di persone
rilevanti (internal dealing); agli emittenti viene raccomandato di valutare
l'opportunità di prevedere intervalli temporali più brevi di quelli
stabiliti dalle disposizioni regolamentari di Borsa Italiana. Comitato per
la remunerazione: viene esplicitata la competenza di tale comitato anche per
i piani di stock option o di assegnazione di azioni.
NEL 2003 SI ASSISTERA' A UNA RIPRESA
DELL'ECONOMIA GLOBALE IL PARERE DI RUDIGER GINSBERG, MEMBRO DEL CONSIGLIO
D'AMMINISTRAZIONE DI UNION ASSET MANAGEMENT HOLDING AG
Milano, 18 febbraio 2003 - Secondo il parere del Dr. Rudiger Ginsberg,
membro del Consiglio d'Amministrazione di Union Asset Management Holding Ag,
il mercato azionario nel 2003 avrà una graduale ripresa. Mentre il
sentiment delle Borse resta basso dopo tre anni consecutivi di deprezzamento
delle azioni, il rapporto rischi/benefici nell'ultimo paio d'anni è
migliorato, ha dichiarato Ginsberg nel corso dell'annuale conferenza stampa
tenutasi a Francoforte lo scorso 3 febbraio. La crisi di fiducia e la
situazione geopolitica potrebbero comunque portare a ulteriori brusche
fluttuazioni delle quotazioni, ha proseguito, indentificando proprio nella
crisi di fiducia la ragione principale che sottende a quest'evoluzione.
Bisogna far rinascere la fiducia degli investitori nei mercati azionari dopo
l'impatto negativo dei casi Enron e Worldcom. Le società devono correggere
il tiro, ha proseguito, rispondendo alle richieste del mercato e fornendo
prontamente informazioni corrette. Gli analisti, da parte loro, dovrebbero
indicare esplicitamente i possibili conflitti d'interesse. Allo stesso tempo
i legislatori devono creare uno schema all'interno del quale sia
effettivamente possibile perseguire i colpevoli e i supervisori delle Borse
devono monitorare costantemente e con precisione l'aderenza dei
comportamenti alle regole stabilite. "Le società d'investimento devono
intervenire anche in questo caso e aiutare a migliorare il sentiment"
ha dichiarato Ginsberg. Per questo motivo Union Investment si atterrà
costantemente alle regole Bvi di corretto comportamento. Union Investment,
per esempio, continuerà a rappresentare con forza gli interessi degli
investitori e contribuirà alla trasparenza dei costi pubblicando il proprio
rapporto spese totale (Ter). Economia: Ci Si Aspetta Una Netta Ripresa
Secondo Ginsberg "nel 2003 assisteremo a un tiro alla fune tra le forze
della recessione o deflazione da una parte, e la ripresa del mondo economico
dall'altra." Ginsberg è convinto tuttavia che l'economia si avvierà
nuovamente sulla strada di una maggiore crescita. "Gli investimenti
negli Stati Uniti" ha proseguito, "dovrebbero aver toccato il
fondo, con il raggiungimento di circa l'8 per cento del PIL." Le società
hanno ridotto drasticamente le giacenze, e questo, unito alla politica
monetaria e fiscale d'espansione adottata dalla Fed, dovrebbe essere il
segno una ripresa economica e rappresentare uno stimolo in positivo per i
mercati azionari. Ginsberg però non si aspetta un mercato forte e robusto
come quello che abbiamo visto negli anni Novanta , anche in previsione di
una buona ripresa. Lo stratega dei mercati di capitale quindi consiglia di
operare sui non-ciclici e di sfruttare le fasi di debolezza delle Borse per
fare acquisti. I Preferiti: L'europa, Compresi I Paesi Dell'est, E L'asia
Ginsberg ha dato una valutazione positiva per quanto riguarda tutte le
prinicipali Borse del globo. Ha precisato però che quelle europee e
asiatiche presentano una situazione migliore di quelle degli Stati Uniti e
si piazzano perciò tra le preferite nelle scelte di Union Investment. Le
ripercussioni negative degli scandali finanziari e il crescente debito del
governo degli Stati Uniti, che ancora scuotono le Borse americane, sono un
valido motivo per sottopesare le azioni di quel Paese. La Cina, invece, ora
che è entrata a far parte della World Trade Organization (Wto) sta
diventando sempre più un motore trainante dell'economia e rappresenta il più
importante mercato del continente asiatico, a fianco del Giappone. Ginsberg
ha affermato che "grazie alle sue potenzialità superiori alla media,
la Cina è uno dei Paesi preferiti da Union Investment in una strategia
d'investimenti a lungo termine". Spinta da una forte crescita
economica, anche l'Europa dell'Est resta interessante per gli investitori.
Ginsberg si è soffermato in modo particolare sulla Russia che, in quanto
importante produttore di petrolio, beneficia della crisi mediorientale. In
Giappone, per contro, lo scenario economico è influenzato soprattutto dalle
difficoltà interne, tra cui i numerosi prestiti non-performing, una
economia deflazionaria e una persistente indecisione di manovra da parte del
governo. Stando a quanto ha affermato Ginsberg "con i titoli giapponesi
che scivolano verso il basso da tredici anni, quasi nessuno ha più fiducia
in quei mercati. Se dovessero esserci decisi segnali di ripresa, le
potenzialità però sarebbero enormi". Il Giappone, ha poi proseguito,
dovrebbe beneficiare del boom della Cina, nella confinante regione asiatica.
Asset Allocation: Una Componente Cruciale Per Investimenti Di Successo A
Lungo Termine "La scelta dei titoli da inserire in portafoglio resta
importante, ma deve essere sostenuta dall'analisi dei mercati di capitale
nella loro completezza" ha affermato Ginsberg. Ecco perché nella sua
visione una dinamica asset allocation resta un fattore di importanza
cruciale per il successo a lungo termine di un investimento. "Ci sono
delle fasi, come quella attuale, in cui gli investitori farebbero bene a
inserire ancora una buona fetta di azioni nei propri portafogli. In altre
fasi è invece consigliabile focalizzarsi su obbligazioni e fondi
monetari" ha suggerito. I Mercati Obbligazionari Nel 2003: I Fondi
Governativi Hanno Perso Le Loro Potenzialita' Ginsberg si aspetta che a
breve termine i mercati obbligazionari restino rosei. Una guerra in Iraq
spingerà probabilmente gli investitori a rifugiarsi ancora una volta nel
calore rassicurante delle obbligazioni governative, ma ha consigliato agli
investitori di tenere d'occhio i crescenti deficit di bilancio delle
principali nazioni industrializzate. A medio termine, il debito crescente
farà sentire il proprio peso. Ha proseguito poi aggiungendo che se una
guerra in Iraq dovesse dar luogo a ulteriori riduzioni dei rendimenti,
sarebbe una buona occasione per recuperare gli utili ottenuti con le
obbligazioni governative negli ultimi anni e reinvestire il capitale a lungo
termine in un diverso strumento d'investimento. Le Scelte Preferite: Le
Obbligazioni Corporate Per contro, Ginsberg punta decisamente la propria
attenzione sulle obbligazioni corporate. Nei prossimi mesi, numerose società
avranno rigorosamente eliminato il carico debitorio e questo rappresenterà
per molte un netto miglioramento della situazione finanziaria. Tutto ciò,
unito alla prevista ripresa economica, fa presagire che i premi di rischio
diminuiranno rispetto a quelli delle obbligazioni governative. Per di più,
il numero crescente di nuove emissioni che verranno bene accolte dal
mercato, indica che gli investitori sono nuovamente favorevoli ad affrontare
dei rischi. Valute: L'euro si Mantiene Forte Sul fronte valutario è
probabile che nel corso di un conflitto sempre più intenso con l'Iraq, il
dollaro resterà sotto pressione. Anche l'amministazione Bush sembra aver
preso le distanze dalla politica di forte sostegno del dollaro finora a
lungo sostenuta. Nei prossimi mesi ci si può quindi aspettare che il tasso
di cambio Euro/Dollaro cresca fino a un livello oscillante tra l'1,12 e
l'1,15. Mercato Immobiliare: in Moderato Rallentamento Nel 2002, le
operazioni sul mercato immobiliare tedesco sono state fortemente influenzate
dalle sfavorevoli condizioni economiche generali, ha commentato Ginsberg. In
tutta la Germania c'è stato un crollo della domanda per quanto riguarda
spazi commerciali. Le vendite a metro quadro in quelle che rappresentano le
maggiori piazze tedesche sotto questo profilo, (si parla di Dusseldorf,
Francoforte, Amburgo e Monaco) hanno subìto una forte contrazione e
risultano inferiori del 30 per cento rispetto ai dati dell'anno precedente.
Per di più, l'alto numero di progetti portati a termine ha segnato il
mercato e il risultato è stato un calo degli affitti più prestigiosi. A
Francoforte si è registrato il punto più basso di tutta la Germania con
una flessione del 12,4 per cento. Il quadro europeo non è molto dissimile.
Secondo Ginsberg la situazione nel corso del 2003 rimarrà tesa, anche se
non ritiene che si tratti di una crisi profonda, ma piuttosto di una
situazione di consolidamento ciclico. Per il 2004 si aspetta un aumento
della domanda che farebbe risalire anche il valore dei fondi collegati al
mercato immobiliare.
BANCA INTESA AVVIA IL RILANCIO DELLA
CONTROLLATA BANCO WIESE SUDAMERIS
Milano, 18 febbraio 2003 - Banca Intesa, dopo aver portato a termine una
revisione completa della situazione della controllata peruviana, sta
avviando un piano d'impresa volto a completare il risanamento e a rilanciare
Banco Wiese Sudameris. "Non ci sono trattative in corso per la cessione
di Banco Wiese Sudameris" ha confermato il Ceo di Banca Intesa Corrado
Passera. "L'esito della revisione ha messo in luce che la nostra
controllata peruviana ha un valore intrinseco che va sviluppato
adeguatamente affinché venga pienamente colto dal mercato. Dopo aver
completato tale revisione abbiamo deciso che il rilancio della controllata
peruviana è la soluzione migliore per creare valore sia per gli stakeholder
di Banco Wiese Sudameris sia per gli azionisti di Banca Intesa. Il Gruppo
Intesa dà pertanto il proprio appoggio al piano di sviluppo di Banco Wiese
Sudameris anche attraverso un'iniezione di fondi per 150 milioni di dollari
che accelereranno il raggiungimento dei risultati attesi".
GRUPPO PININFARINA, PRECONSUNTIVO 2002
IN LINEA CON LE ATTESE, INDICI REDDITUALI IN MIGLIORAMENTO. SI PREVEDE PER
IL 2003 UN AUMENTO DEL VALORE DELLA PRODUZIONE SUPERIORE AL 30% SUL
PRECONSUNTIVO 2002
Torino, 18 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Pininfarina
S.p.A., riunito ieri sotto la presidenza dell'ing. Sergio Pininfarina, ha
approvato il preconsuntivo dell'esercizio 2002. I dati confermano il
previsto rallentamento del settore industriale del Gruppo con un valore
della produzione consolidato passato dai 742,2 milioni di euro del 2001 ai
531,3 milioni di euro del 2002 (-28,4%). A fronte di questo dato,
l'incidenza del risultato operativo (Ebit) sul valore della produzione
dovrebbe attestarsi attorno al 4% rispetto al 3,4% dell'esercizio precedente
grazie ad una maggiore efficienza gestionale che ha visto la dinamica dei
costi operativi calare in misura più che proporzionale alla diminuzione del
valore della produzione. La posizione finanziaria netta consolidata a fine
2002 ammonta a 112,6 milioni di euro, in linea rispetto al corrispondente
dato 2001. Si segnala che il lancio produttivo della Ford Streetka, iniziato
a dicembre, si sta svolgendo secondo gli obiettivi previsti in termini di
tempi, costi e qualità. Esso ha potuto avviare il rientro di tutti i
lavoratori dalla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Inoltre, visto
che i quantitativi richiesti da Ford Europe sono superiori alle attese,
Pininfarina ha offerto, a circa 150 lavoratori della Fiat Auto e delle
imprese dell'indotto, la possibilità di lavorare presso le proprie
officine, mediante l'istituto del comando-distacco, per un periodo di almeno
sei mesi. Le previsioni del Gruppo per l'esercizio 2003 indicano un
miglioramento del valore della produzione consolidato superiore al 30%
conseguente sia alle attività di produzione, sia all'espandersi dell'engineering:
a tal proposito, si ricorda l'accordo firmato con Volvo Car Corporation nel
mese di ottobre 2002 per lo sviluppo ingegneristico di una nuova vettura,
nonché il proseguimento delle collaborazioni con Jaguar e Hafei. Per la
capogruppo Pininfarina S.p.A., che a partire dal 1° dicembre 2002 ha
incorporato la controllata Pininfarina International S.p.A., le stime di
chiusura dell'esercizio 2002 evidenziano un risultato ante imposte di oltre
4 milioni di euro rispetto ai 7,4 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Tale risultato è legato principalmente al perdurare dell'andamento negativo
dei mercati che ne ha penalizzato la gestione finanziaria e all'aumento dei
costi operativi inerenti le attività svolte a favore delle Società
controllate. Le stime per l'esercizio in corso prevedono un miglioramento
dell'utile ante imposte dovuto sia alla gestione finanziaria che a quella
operativa. Il Gruppo Pininfarina prenderà parte al prossimo Salone
Internazionale dell'Automobile di Ginevra (6-16 marzo 2003), dove verrà
presentato, in anteprima mondiale, il prototipo di ricerca Enjoy.
EPLANET :APPROVATA LA RELAZIONE
TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2002 NEL 2002 MIGLIORANO FATTURATO (+50%), EBITDA
(+27%), EBIT (+19%)
Milano, 18 febbraio 2003. Il Consiglio di Amministrazione di ePlanet,
riunitosi il 14 febbraio sotto la presidenza dell'Amministratore Delegato
Ing. Paolo Brunetti, ha esaminato i dati preliminari del Gruppo e della
Capogruppo per l'esercizio 2002 e ha approvato la relazione trimestrale al
31 dicembre 2002. Nel corso del IV trimestre 2002 il Gruppo ePlanet ha
avviato un processo significativo di riorganizzazione industriale e
societaria volto da una parte a posizionare il Gruppo quale polo di
riferimento per le infrastrutture di telecomunicazioni, ovvero nelle attività
di vendita di capacità trasmissive e di servizi a banda larga "end to
end", dall'altra a valorizzare l'attività dei servizi di telefonia nel
mercato retail. Il primo risultato è stato la firma di un accordo iniziale
con Iniziative Tecnologiche S.p.A. - holding partecipata fra gli altri da
Sirti S.p.A., da Marconi S.p.A., dai fondi Kiwi ed avente come asset il 99%
di e-via S.p.A. (proprietaria di una rete in fibre ottiche di 2.500 Km) -
che disciplina le fasi dell'eventuale integrazione fra i due Gruppi da
attuarsi mediante la fusione per incorporazione di Iniziative Tecnologiche
in ePlanet, che verrà portata all'attenzione del Consiglio di
Amministrazione di ePlanet nell'ultima settimana di febbraio. Il secondo
obiettivo è stato raggiunto attraverso un accordo per l'acquisizione del
18% di Noicom S.p.A., conferendo il ramo d'azienda dei servizi di telefonia
di Planetwork in Noicom S.p.A., come deliberato dai Consigli di
Amministrazione di ePlanet e Planetwork in data 31 gennaio 2003. I risultati
economici del IV trimestre 2002 del Gruppo evidenziano gli effetti e gli
oneri inerenti al processo di riorganizzazione e, in particolare, al piano
di ristrutturazione dell'organico e all'operazione del futuro conferimento
del ramo servizi di Planetwork in Noicom S.p.A. I risultati preliminari al
31 dicembre 2002, confrontati con lo stesso periodo del 2001 del Gruppo
ePlanet, evidenziano che il valore della produzione è stato pari a 44,4
milioni di Euro con un incremento di 14,8 milioni rispetto al 2001 (+50%).
Il risultato operativo lordo ante ammortamenti (Ebitda), sia pur negativo,
migliora di 12,6 milioni di Euro (+27%), passando da -47,7 milioni di Euro
del 2001 a -35 milioni di Euro del 2002. Il risultato operativo consolidato
(Ebit) è migliorato rispetto al 2001, nonostante significativi oneri
straordinari, pari a 12,9 milioni di Euro, effettuati nel IV trimestre,
dovuti al processo di ristrutturazione societaria, strategica e
organizzativa del Gruppo. Nell'ambito di tale processo nel mese di novembre
2002, si è aperta una procedura di riduzione del personale in esubero della
controllata Planetwork S.p.A., che ha coinvolto oltre 90 persone, conclusasi
in tempi brevi e con un innovativo accordo sindacale. Nel 2002 l'Ebit si
attesta a -66,9 milioni di Euro, migliorando comunque di 16,1 milioni di
Euro (+19%) rispetto al 31 dicembre 2001. Al netto di tali effetti di natura
straordinaria l'Ebit del periodo evidenzierebbe un miglioramento di oltre il
35%, rispetto all'equivalente periodo del 2001. La posizione finanziaria
netta del Gruppo al 31 dicembre 2002 è risultata positiva per 5,7 milioni
di Euro (al 31 dicembre 2002 era pari a 39,9 milioni di Euro).
IL CDA DI BANCA IFIS S.P.A. APPROVA IL
PROGETTO DI BILANCIO 2002 ?UTILE NETTO CONSOLIDATO 2002 A 5.358 MILA EURO
(+126%) MONTE DIVIDENDI +15% ?ROE AL 12%
Mestre, 18 febbraio 2003 - Si è riunito ieri il Consiglio di
Amministrazione di Banca Ifis S.p.A., impresa bancaria specializzata nel
factoring presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al Mercato
Ristretto di Borsa Italiana. Il Consiglio ha approvato il progetto di
bilancio 2002, il primo esercizio di attività come istituto di credito,
conclusosi con una crescita importante in volumi e redditività. L'utile
netto consolidato è stato di 5.358 mila euro, in crescita del 126% rispetto
al 2001 durante il quale l'attività era stata svolta quale intermediario
finanziario non bancario. Il Roe ha raggiunto il 12%. Il rapporto tra costi
operativi e margine di intermediazione (cost/income ratio) è stato pari a
42,9%. Il risultato di gestione è stato di 9.740 mila euro; le rettifiche
su crediti pari a 2.682 mila euro; il risultato lordo è aumentato del 92% a
7.585 mila euro. Il risultato è frutto della forte crescita dell'attività
di factoring, svolta in modo pressoché esclusivo dalla Banca. Il turnover
dei crediti è salito a 800 milioni di euro (+27%). Il Consiglio propone di
assegnare ai soci un dividendo, assistito da credito d'imposta pieno, di
0,10 Euro per azione ordinaria ( 0.085 nel 2001;+15%). Il monte dividendi è
pari a 2.100.000 euro. La data di stacco sarà il 22 aprile 2003 e la data
di pagamento il 25 aprile 2003 se l'assemblea di approvazione del bilancio
si terrà in prima convocazione il 14 aprile 2003; la data di stacco sarà
il 19 maggio 2003 e la data di pagamento il 22 maggio 2003 se l'assemblea di
approvazione del bilancio si terrà in seconda convocazione il 12 maggio
2003. La capogruppo Banca IFIS chiude con un utile netto di 2.815 mila euro.
Le prospettive della Banca per il 2003 sono positive e consentono di
prevedere uno sviluppo dell'operatività particolarmente significativo. Nel
mese di gennaio 2003 il turnover ha registrato un incremento del 30%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e le previsioni per il
primo trimestre 2003 sono per una crescita nei volumi intorno al 25%.
L'Assemblea ordinaria e straordinaria sarà convocata per il giorno 14
aprile 2003 alle ore 9,00 presso la sede sociale o, in eventuale seconda
convocazione, per il giorno 12 maggio 2003, stesso luogo ed ora, ed avrà
all'ordine del giorno, oltre all'approvazione dei conti annuali 2002,
l'approvazione di modifiche statutarie volte a consentire l'attribuzione dei
poteri di assunzione del rischio di credito anche a un comitato composto da
amministratori e dipendenti. La Relazione degli amministratori su tutti i
punti all'ordine del giorno sarà messa a disposizione del pubblico ai sensi
di legge presso la sede legale e la Borsa Italiana prima del 30 marzo
prossimo. Il testo di questo comunicato stampa e tutti i documenti a
disposizione del pubblico sono rinvenibili sul sito aziendale
www.bancaifis.it. Interventi sul capitale Il Consiglio di Amministrazione ha
ribadito l'intenzione di procedere alla quotazione delle azioni sul mercato
telematico azionario, nel rispetto della delega attribuita dall'assemblea
straordinaria del 30 aprile 2002, non appena le condizioni oggettive dei
mercati finanziari renderanno opportuno il delisting dal mercato ristretto,
sul quale le azioni Banca IFIS sono quotate sin dal 1989. Il Consiglio di
Amministrazione è già stato delegato, sempre con assemblea del 30 aprile
2002, ad aumentare il capitale in forma gratuita per 2.145.000 azioni e a
pagamento per altre 2.145.000 con sovrapprezzo, il tutto da riservarsi in
opzione ai soci, nonché ad emettere un prestito obbligazionario
convertibile per un ammontare massimo di euro 10.000.000. Il Consiglio non
ha ancora ritenuto opportuno avvalersi della delega in considerazione sia
della debolezza dei mercati finanziari sia dell'attuale ampio rispetto dei
requisiti patrimoniali di vigilanza.
IL GRUPPO BANCA LOMBARDA LANCIA
"SODDISFATTI E RIMBORSATI" (LE BANCHE NON SONO TUTTE
UGUALI).
Brescia, 18 febbraio 2003 - Il Gruppo Banca Lombarda sempre attento ai nuovi
scenari di mercato e alle crescenti esigenze della clientela conferma la sua
continua attenzione alla qualità dei servizi lanciando l'iniziativa
"Soddisfatti E Rimborsati". Con tale campagna il Gruppo Banca
Lombarda intende far conoscere ai consumatori non ancora clienti la qualità
dei servizi che è in grado di offrire nonché sottolinearne il livello di
concorrenzialità. L'iniziativa propone infatti di diventare correntista e
quindi di verificare la qualità dei servizi, con la possibilità, nel caso
in cui non si sia completamente soddisfatti, di recedere dalla relazione di
conto corrente con il rimborso delle spese di tenuta conto e di chiusura
entro e non oltre un anno dall'apertura del rapporto L'offerta è vincolata
ad almeno un accredito, di qualsiasi importo, effettuato entro trenta giorni
dalla data di apertura del conto. Inoltre, se il nuovo correntista verserà
complessivamente nel primo mese almeno 2.500 Euro, gli verrà riconosciuto
un rimborso fino a 50 Euro per le eventuali spese sostenute. La campagna
promozionale ha una durata di tre mesi e terminerà a metà maggio 2003. Per
conoscere le modalità e condizioni relative all'offerta "Soddisfatti E
Rimborsati" basterà entrare in uno dei 769 sportelli delle banche del
Gruppo: Banca Lombarda, Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca
Valle Camonica, Banca Cassa di Risparmio di Tortona e Banco di S. Giorgio.
"L'iniziativa si inquadra nella strategia della nostra Banca - ha
dichiarato il Consigliere Delegato di Banca Lombarda Corrado Faissola -
orientata ad offrire alla clientela servizi di qualità elevata seguendo
l'evoluzione del mercato e le crescenti esigenze dell'utenza. I risultati
raggiunti in termini di concorrenzialità dei nostri prodotti consentono di
proporre a chi non è ancora nostro correntista di verificare personalmente
senza rischi il livello della qualità offerta".
GIACOMELLI SPORT GROUP SPA IL CDA
APPROVA I DATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2002 RICAVI A 110,4 MILIONI, EBITDA
13,49 MILIONI, EBIT 5,12 MILIONI. MIGLIORA LA POSIZIONE FINANZIARIA
NETTA
Rimini, 18 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Giacomelli
Sport Group SpA, uno dei principali gruppi europei della Grande
Distribuzione di articoli sportivi, si è riunito oggi per approvare la
relazione sull'andamento della gestione nel quarto trimestre dell'esercizio
2002. Nel corso del trimestre Giacomelli Sport Group ha realizzato ricavi
per 110, 42 milioni di euro, in crescita rispetto ai 99,07 milioni del
corrispondente periodo del 2001, con i risultati del network distributivo
Longoni Sport. La società ha peraltro registrato uno slittamento
consistente dei ricavi previsti per dicembre 2002 al mese di gennaio 2003,
nel quale il fatturato di Giacomelli Sport (escluso quindi Longoni Sport)
solo in Italia ha realizzato una crescita di oltre il 47% rispetto allo
stesso mese dell'anno precedente a parità di superficie di vendita e con
margini in linea con quelli dello scorso anno. Il fatturato di gennaio di
tutte le società del Gruppo è stato di oltre 42 milioni di euro, con
un'incidenza dell' 8,8% sul fatturato totale stimato per l'esercizio 2003.
Nel 2002 tale percentuale di incidenza era stata del 5,2%. Tale slittamento
ha influito sull'Ebitda del quarto trimestre che è stato pari a 13,49
milioni di euro (22,18 nel 4Q01). L'Ebit si è attestato a 5,12 milioni di
euro (18,02 nel 4Q01). In relazione alle stime precedentemente indicate il
Consiglio di Amministrazione prevede che l'esercizio 2002 chiuderà
lievemente in perdita. Prendendo in considerazione l'intero esercizio 2002,
il Gruppo ha realizzato ricavi per 311,9 milioni (+21% rispetto al 2001). L'
Ebitda è stato pari a 24,4 milioni di euro rispetto ai 32,8 del 2001. L'Ebit
è passato dai -4,68 milioni di euro dei primi nove mesi 2002 a 0,4 milioni
al 31 dicembre 2002: si tratta di un dato positivo, a fronte della crescita
degli ammortamenti dovuta principalmente all'impatto dell'acquisizione di
Longoni Sport. Come già annunciato, per effetto della normale stagionalità
del business, la cassa generata dalla gestione corrente ha dato, nell'ultimo
trimestre del 2002, un contributo positivo all'esposizione finanziaria per
un importo di 39,5 milioni di euro. La posizione finanziaria al 31 dicembre
2002 infatti è di -176 milioni contro i -215,5 al 30 settembre 2002. Sulla
posizione finanziaria hanno inciso il costo dell'acquisizione di Longoni
Sport, conclusasi l'11 luglio, per un totale di 122 milioni di euro
(comprensivo degli oneri accessori d'acquisto) e gli investimenti legati
alle nuove aperture (oltre 40.000 mq nel corso dell'esercizio 2002).
RECONTA ERNST & YOUNG CRESCE CON
L'ARRIVO....
Milano, 18 febbraio 2003 - L'arrivo di quattro nuovi Partner in Reconta
Ernst & Young conferma la strategia di crescita dell'organizzazione. Due
i nuovi ingressi nella sede di Milano: Nadia Locati, precedentemente Country
Leader della revisione per l'Italia in Arthur Andersen e Gabriele
Grignaffini, anch'egli proveniente da Arthur Andersen, dove era Division
Head per l'area Nord Ovest con la responsabilita' degli uffici di Milano,
Torino, Genova e Brescia. A Roma fanno invece il loro ingresso Massimo
Antonelli, anch'egli da Arthur Andersen, dove ricopriva il ruolo di
responsabile della revisione per l'area Centro Sud e Beatrice Amaturo, che
in Arthur Andersen era responsabile sviluppo e metodologia nell'Energy &
Utilities Team a livello italiano ed internazionale. Giovanni Aspes, Country
Managing Partner Ernst & Young Italia, sottolinea il consolidamento
della struttura di Reconta Ernst & Young: 'L'ingresso di professionisti
di alto livello rappresenta per noi un'opportunita' e uno stimolo
significativo per affrontare un mercato sempre piu' esigente. La
collaborazione dei nuovi Partner ci rende certamente piu' forti, a livello
di organizzazione e per la qualita' dei contributi che, insieme, sapremo
proporre al mercato nell'immediato futuro'.
IL PREMIO NAZIONALE AIDDA PRIMA
EDIZIONE - ANNO 2003
Milano, 18 febbraio 2003 - "Il Premio Nazionale Aidda", dice Wanda
Pandoli Ferrero, Presidente nazionale di Aidda, " è nato per essere un
riconoscimento ambito, che si distingue per qualità e serietà in Italia e
all'estero. Il premio vuole dare rilievo ai profili imprenditoriali e
professionali, di anno in anno, che si siano distinti a livello nazionale,
europeo, internazionale a favore delle donne , a favore della loro crescita
di consapevolezza e allo sviluppo della figura femminile in positivo nei
vari settori. Istituire un premio nazionale Aidda, "prosegue Wanda
Pandoli Ferrero, presidente nazionale Aidda," è uno dei traguardi che
mi ero prefissata di realizzare in qualità di Presidente nazionale. Vuole
stimolare una sempre più concreta e reale presa di coscienza al
femminile", sottolinea Wanda Pandoli Ferrero, Presidente Nazionale di
Aidda , "sul ruolo, le capacità, la continua necessità di dare
rilievo e appoggio alla figura della donna nel settore economico, sociale,
culturale, politico. Si integra con le finalità della nostra associazione,
perché è un segno concreto del nostro impegno nella condivisione di valori
e intenti tesi ad interagire al positivo con la società". Aidda,
Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d'Azienda, (Sito Internet
www.aidda.org ) è stata fondata il 22 maggio del 1961 a Torino, ed è
un'organizzazione apartitica e senza fini di lucro la cui specificità
consiste nell'essere costituita da donne che operano nei più diversi
settori merceologici, dall'industria, al commercio, all'artigianato,
all'agricoltura, ai servizi. Riunisce 1500 socie, tra titolari d'azienda e
dirigenti, con oltre tremila imprese, prevalentemente medio piccole, un
fatturato di più di 25mila milioni di euro e oltre 200mila addetti; è
radicata sul territorio nazionale in 17 Delegazioni regionali. Per la
maggior parte si tratta di imprese del settore commerciale (33 %) e
industriale (32 %), con significative rappresentanze in particolare nei
settori abbigliamento, alimentare, arredamento, chimica, edilizia, editoria,
metalmeccanica. Il 26 % è la quota di aziende di servizi, che spazia dalle
assicurazioni, al settore pubblicitario, ai servizi sanitari etc. L'8% del
totale delle socie Aidda opera in aziende del settore agricolo e
agroindustriale, l'1% nell'artigianato. E' attivamente impegnata per Statuto
(art.3) a sostenere ed espandere la cultura d'impresa. Gestisce progetti
innovativi nei settori: formazione, ricerca e sviluppo tecnologico,
orientamento e tutoring. Organizza seminari, convegni, manifestazioni,
elargisce premi, e borse di studio, interviene con iniziative concrete nel
settore socio-culturale. Infolink: http://www.aidda.org
IL LAVORO INTERINALE? E' ANCORA IL
LAVORO DELL'INCERTEZZA: BREVE, INCERTO NEGLI ESITI E INCERTO ANCHE NELLA
QUALITÀ DELLA PRESTAZIONE. MA STRATEGICO NELL'ATTUALE CONTESTO DEL MONDO
DEL LAVORO. E' QUANTO EMERGE DA UN'INDAGINE AD HOC PRESENTATA A PARMA
Parma, 14 febbraio 2003 - Il lavoro interinale? E' ancora il lavoro
dell'incertezza: breve, incerto negli esiti e incerto anche nella qualità
della prestazione. Ma allo stesso tempo strategico: dà la possibilità di
riportare nell'area del lavoro regolato e legale lavoratori molto deboli che
in passato avrebbero avuto come unica alternativa il lavoro nero,
rispondendo alle esigenze aziendali, essenziali sul versante del
reclutamento della manodopera a tempo determinato. E' quanto emerge
dall'indagine "Il lavoro interinale a Parma", presentata in un
Convegno a Parma: l'analisi, fra le più vaste e approfondite nel settore
specifico in Italia, è stata condotta intervistando un campione scientifico
di 500 lavoratori interinali e analizzando oltre 8.000 missioni di lavoro
interinale registrate dai Centri per l'Impiego di Parma. L'indagine,
realizzata in risposta a una richiesta comune delle parti sociali, è il
frutto di un lavoro congiunto di tre gruppi di ricerca che fanno capo
all'Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia di Parma,
all'Agenzia Emilia Romagna Lavoro e agli Enti Cisita Parma ed Ecap Emilia
Romagna. Consegna una delle più vaste fotografie di un fenomeno
controverso, di indubbia rilevanza e di fortissimo interesse sociale ed
economico su un versante "caldo" e attuale della riforma del
mercato del lavoro Cosa ne emerge? "Il fenomeno del lavoro interinale a
Parma - spiega Pier Giacomo Ghirardini, responsabile dell'Osservatorio sul
mercato del lavoro della Provincia di Parma - è in crescita (gli avviamenti
mostrano un +39% fra il 2001 e il 2000) e rappresenta il 15% delle nuove
assunzioni. Fra i lavoratori interinali emerge la componente maschile (62%)
e quella straniera (19%), con una significativa presenza (40%) di persone di
oltre trent'anni di età e di coloro che dispongono di un diploma di scuola
media superiore (61%). Molti hanno carichi familiari (il 32% è sposato, il
23% ha figli)". L'identikit del lavoratore interinale tipo? Non esiste.
Le persone arrivano all'interinale dopo le più varie esperienze di lavoro:
il 21% dalla disoccupazione, dopo aver perso un "posto fisso"; il
13% dopo aver sperimentato in precedenza altri lavori a tempo determinato
diversi dall'interinale, il 7% dalle cooperative, il 9% - nel caso dei più
giovani - dopo aver "mancato" l'ingresso definitivo nel mercato
del lavoro dopo un contratto di formazione - lavoro o dopo collaborazioni
coordinate e continuative. Pochi sono i lavoratori interinali unicamente
inseriti in questo segmento di mercato (13%) mentre questa forma di lavoro
fa affiorare un 9% di lavoratori in nero o persone inattive o disoccupate di
lunga durata (12%); significativa (17%) la presenza di studenti non ancora
inseriti nel mercato del lavoro. E le aziende? Quelle che si rivolgono
all'interinale lo fanno pressate da contingenze emergenti (picchi
produttivi, sostituzioni e imprevisti): su 100 posti di lavoro messi in
gioco nell'interinale solo 14 fanno riferimento a fabbisogni di lavoro
permanenti. In particolare per l'industria metalmeccanica, l'industria
impiantistica, l'industria alimentare, le costruzioni, il commercio e i
servizi alle imprese. Il 71% delle imprese richiedenti ha più di 15
dipendenti. Sebbene molti lavoratori interinali svolgano lavori manuali non
qualificati (26%) o siano impiegati come operai sulla linea di produzione
(27%), esiste un'area significativa di richiesta per operai specializzati
(14%) e per professioni esecutive di ufficio (21%). Scarsa è la presenza di
tecnici (6%) e di professioni elevate (1%). La durata media dei rapporti di
lavoro interinale è di poco superiore ai 3 mesi. E alla fine solo il 10%
viene assunto a tempo indeterminato, mentre il 15% continua a collaborare
con rapporti a tempo determinato; per il restante 75% la fine del rapporto
di lavoro interinale vuol dire dover cercarsi ancora un lavoro. "La
frontiera della "buona occupazione" - ha concluso l'assessore
provinciale alla Formazione, Politiche del lavoro e Pari Opportunità,
Manuela Amoretti - è quindi ancora molto lontana per molti di questi lavori
più deboli. Questa ricerca ci consegna un compito: trovare modi efficaci di
sostenerli nell'accrescere la propria professionalità per poter arrivare a
forme di lavoro più stabili. Pensiamo si possa anche lavorare insieme a
tutte le parti sociali per trovare modi e strumenti per riuscire a
certificare le competenze acquisite nel lavoro interinale, evitando di farli
partire sempre da zero".
PROGETTO EUROPEO PER LA CREAZIONE DI
POMPE DI COMBUSTIBILE IDROGENO PRESSO LE STAZIONI DI SERVIZIO
Bruxelles, 18 febbraio 2003 - La Commissione europea sta finanziando
un'iniziativa triennale per sviluppare la tecnologia necessaria
all'installazione di pompe di combustibile idrogeno presso i distributori di
benzina, collegandole ai metanodotti già esistenti a livello nazionale. Il
progetto internazionale "Hydrofueler", coordinato dal Gruppo per
la tecnologia di processo dell'Università di Warwick, riceverà un
finanziamento di 1,62 milioni di euro stanziato nell'ambito del programma
"Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del quinto programma
quadro (5PQ). Il dott. Ashok Bhattacharya, direttore del Gruppo, ha
dichiarato al Notiziario Cordis: "Pensiamo di aver sviluppato il primo
concreto processo che consente di realizzare una fonte pulita ed efficiente
d'idrogeno su vasta scala mediante l'utilizzo dell'infrastruttura già
esistente. Questo progetto mira a fornire una fattibile modalità di
produzione dell'idrogeno presso le stazioni di servizio, ma le tecniche
sviluppate potrebbero ugualmente costituire soluzioni sostenibili per
l'approvvigionamento di aziende e abitazioni". Uno dei principali
ostacoli legati ad un diffuso utilizzo delle automobili all'idrogeno è
costituito dalla difficoltà di garantire un efficace sistema di
distribuzione dell'idrogeno per l'alimentazione delle pile a combustibile.
L'équipe di ricerca ritiene che, grazie alla nuova tecnologia,
l'infrastruttura attualmente esistente fornirà una risposta al problema. I
processi industriali su vasta scala consentono già di produrre idrogeno a
partire dal gas naturale, ma questi metodi non possono essere applicati ad
un impianto di dimensioni adatte ad una stazione di servizio. Per essere
efficiente sotto il profilo economico, infatti, il processo dev'essere
automatizzato, telecomandato e in grado di operare in uno spazio ridotto. Il
team Hydrofueler ritiene di disporre della soluzione, elaborata sulla base
della tecnologia sviluppata dall'Università di Warwick e dai suoi partner
in Francia, Italia, Norvegia e Regno Unito. La risposta al problema risiede
nell'integrazione di un'innovativa tecnologia per lo scambio di calore, di
nuovi sistemi di gestione e utilizzo del calore e della pressione
all'interno di un reattore, di un nuovo reattore compatto laminato e di
avanzatissimi catalizzatori nanocristallini rivestiti che aumentano
notevolmente l'efficienza delle reazioni. Queste tecniche consentiranno lo
sviluppo di un reattore di dimensioni paragonabili a quelle di un letto
matrimoniale, installabile nelle piazzole delle attuali stazioni di
servizio, e capace di produrre idrogeno in maniera economicamente
vantaggiosa e senza problemi di emissioni. Un ulteriore vantaggio offerto da
questa tecnologia è rappresentato dalla produzione, nelle varie fasi del
processo, di idrogeno con livelli di purezza differenti. Si tratta di un
fattore di grande importanza, poiché i diversi tipi di pile a combustibile
necessitano di miscele di idrogeno diverse. In questo modo, il nuovo rettore
sarà in grado di fornire quello che potremmo definire idrogeno a due, tre o
quattro stelle. Inoltre, sebbene il progetto Hydrofueler sia incentrato
sulla produzione di idrogeno a partire dal gas naturale, il dott.
Bhattacharya spiega che "modificando i parametri del progetto, è
possibile utilizzare la stessa tecnologia per altre fonti energetiche, per
esempio i biocombustibili". Il progetto proseguirà fino alla fine del
2005, ma già nel corso dei primi mesi ha attirato l'interesse di Exxon
Mobile e Bmw, due fra i maggiori rappresentanti, rispettivamente, del
settore della distribuzione di carburante e dello sviluppo della tecnologia
a pile a combustibile, i quali hanno saputo riconoscere rapidamente il
potenziale offerto dal processo Hydrofueler.
POLAR AIR CARGO E INTER AVIATION
SERVICES VERSO LA CONCLUSIONE DELLA LORO PARTNERSHIP EUROPEA.
Long Beach, California17 febbraio 2003-A decorrere dal 30 marzo 2003, Polar
Air Cargo e Inter Aviation Services (Ias) concluderanno la loro partnership
economica in Europa di lunga durata. Ias ha rappresentato Polar non solo
come suo agente di vendita generale (Gsa) nei paesi del Benelux ma anche
come partner amministrativo in Europa. Mentre Polar e Ias concluderanno il
loro accordo economico in Europa per concessione reciproca, Ias resterà Gsa
di Polar a Dubai. 'Negli ultimi 12 mesi, man mano che la rete Polar si
espandeva in tutto il mondo, laddove necessario, siamo passati dalla
rappresentanza Gsa nelle città principali ad un'infrastruttura di uffici di
vendita con personale Polar,' ha detto Ron Lane, chief marketing officer.
Polar sta creando la propria infrastruttura di vendita e gestione in Europa.
Lo scorso anno, Polar ha nominato Hendrik Falk vicepresidente del settore
vendite per l'Europa, l'Africa, e il Medio Oriente e l'India. Il signor Falk,
che ha iniziato la sua attività presso Polar a novembre 2002, guiderà le
attività commerciali di Polar e l'espansione della sua rete in queste zone.
'La crescita di Polar in Europa puಠessere ricondotta all'esperienza e
alla professionalità della leadership di IAS,' ha aggiunto Edward Hernandez,
vicepresidente senior del settore vendite e marketing. 'Siamo stati
soddisfatti di questa partnership di lunga durata e proficua per entrambe le
parti e tutti noi della Polar auguriamo a IAS la miglior fortuna e il
miglior successo per le sue attività future.' Polar Air Cargo, Inc. è una
società interamente controllata di Atlas Air Worldwide Holdings, Inc. Polar
costituisce un anello fondamentale nella catena della logistica
internazionale collegando centri di commercio in Asia, Europa, Australasia,
e America con frequenti servizi, programmati con voli B747 cargo. Infolink: www.polaraircargo.com
L'UE E GLI USA IDENTIFICANO INIZIATIVE
COMUNI DI RICERCA PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Bruxelles, 18 febbraio 2003 - Al termine della prima "riunione
bilaterale congiunta USA-UE sulla ricerca scientifica e tecnologica in
materia di cambiamento climatico", le due parti hanno annunciato piani
per l'avviamento di progetti collaborativi in sei aree della ricerca
climatica. La riunione si è tenuta a Washington il 5 e 6 febbraio, in
seguito all'invito rivolto dal sottosegretario americano per gli Affari
globali Paula Dobriansky al commissario europeo per la Ricerca Philippe
Busquin. Le delegazioni hanno identificato nelle seguenti aree le attività
che si prestano alla ricerca collaborativa: ricerca sul ciclo del carbonio,
interazioni fra gli aerosol e il clima, commenti e sensibilità in materia
di clima, dati e sistemi di osservazione integrati, cattura e
immagazzinamento del carbonio, e tecnologia dell'idrogeno e relative
infrastrutture. Nell'ambito di queste aree, verranno avviate iniziative
specifiche, quali gli effetti degli aerosol su nubi, clima e ciclo
dell'acqua in regioni sensibili come il Mediterraneo, e lo sviluppo
congiunto di sistemi integrati di osservazione per fornire i dati necessari
alla ricerca sul cambiamento climatico. Altre fonti energetiche che non
emettono gas-serra, come ad esempio l'energia nucleare e le energie
rinnovabili, benché non esaminate nel dettaglio, sono state menzionate come
possibili aree collaborative da discutere in futuro. Stati Uniti e UE hanno
concordato di designare punti di contatto per il coordinamento dello
sviluppo dei progetti e per il monitoraggio dei progressi ottenuti una volta
avviate le attività. Le due parti hanno inoltre deciso di riesaminare gli
sviluppi della cooperazione alla prossima riunione congiunta, che dovrebbe
aver luogo in Italia, più avanti nel corso di quest'anno. Infolink: http://www.state.gov/r/pa/prs/ps/2003/17493.htm
MOVIMENTI TETTONICI RECENTI NELLA ZONA
DELLO STRETTO DI MESSINA CONSIDERAZIONI RELATIVE AL PROGETTO DEL PONTE SULLO
STRETTO
Roma, 12 febbraio 2003 - Il 19 Febbraio 2003, presso la sede di Roma
dell'Enea (entrata: Via Giulio Romano n.41), alle ore 10.00, nel Salone
Centrale, si svolgerà il seminario "Movimenti tettonici recenti nella
zona dello Stretto di Messina", organizzato dall'Enea per illustrare i
risultati di una ricerca che l'Ente ha condotto recentemente su alcune
specifiche aree della costa calabra e di quella siciliana. Gli studi hanno
consentito di evidenziare e calcolare i diversi fenomeni di sollevamento
delle coste, grazie al ritrovamento di conchiglie fossili a particolari
quote e sulla base della loro datazione ottenuta con il radiocarbonio.
Programma del seminario- Introduzione: Giorgio Gavelli, Direttore dell'Unità
Tecn. Sc. Protezione e Sviluppo dell'Ambiente e del Territorio, Tecnologie
Ambientali. Coordinamento: Alessandro Martelli - Resp. Sez. Prevenzione
Rischi Naturali e Mitigazione Effetti Interventi: Fabrizio Antonioli:
"Evidenze geologiche e conseguenti tassi di sollevamento tettonico
misurati nella zona dello Stretto di Messina" Paolo Clemente:
"Movimenti tettonici nella zona dello Stretto: effetti sul
Ponte".
IL MOVE IN HA COMMISSIONATO UNO STUDIO
DEI FLUSSI DI TRAFFICO PER MIGLIORARE LA VIABILITÀ AL CONFINE TRA CERRO E
LEGNANO RILEVAZIONI GIÀ CONCLUSE. ENTRO MARZO PRONTE ELABORAZIONI E IPOTESI
DI SOLUZIONE
Milano, 18 febbraio 2003 - Superare i problemi causati dal traffico
veicolare nella zona attorno allo svincolo autostradale di Legnano, problemi
che in larga parte esistevano già prima dell'entrata in funzione del centro
commerciale Move In, è un interesse generale: dell'amministrazione
comunale, dei residenti, degli automobilisti e del nostro centro
commerciale. Ogni volta che si blocca il traffico, infatti, c'è
un'immediata ricaduta economica negativa per tutti gli operatori del Move
In, per il semplice fatto che un numero inferiore di clienti arriva al
centro commerciale. Poi esiste un problema di qualità della vita e del
lavoro, che per noi del Move In, che puntiamo a soddisfare le richieste di
tempo libero delle persone, riveste un'attenzione particolare. Così, in
accordo con l'amministrazione comunale di Cerro Maggiore, la Duegi srl
(società promotrice della galleria) ha affidato uno studio sui flussi di
traffico alla Systematica srl: una società di Milano specializzata nel
settore. Il complesso lavoro di rilevazione sui flussi relativi
all'autostrada, la via Turati, la mobilità da e per Legnano e da e per il
centro commerciale Move In è già terminato e sono in corso le procedure di
elaborazione. Entro le prossime due settimane saremo in possesso degli
elaborati sui flussi e per la fine di marzo saranno avanzate le prime
ipotesi di eventuali soluzioni viabilistiche e di segnaletica. A quel punto
Duegi srl e Comune di Cerro Maggiore concorderanno, anche alla luce del
progetto della futura variante del Sempione, quali ipotesi prendere in
considerazione. Il commento di Federico Cimbelli, direttore del centro
commerciale Move In Con atti concreti stiamo dimostrando la nostra ferma
intenzione di dare il nostro fattivo contributo per risolvere il problema
del traffico nella zona attorno allo svincolo autostradale di Legnano che,
non saremo certo noi a negarlo, è un problema reale. Ma va detto che la via
Turati a Cerro Maggiore e le rotatorie di accesso all'autostrada creavano già
una situazione critica di traffico. Il Move in, quindi, si è inserito in
una situazione difficile. E lo dimostra il fatto che in diversi orari della
giornata su via Turati il traffico è bloccato anche in assenza di auto da e
per il Move In. Va da sé che, essendo il Move In un centro commerciale e
per il tempo libero, nei giorni della caccia alle strenne o ai saldi il
problema traffico toccherà punte critiche: esattamente come accade in
qualunque area commerciale, sia essa una struttura ad hoc oppure una zona
naturale, quale il centro delle città. Ma tenteremo di trovare soluzioni
migliorative anche per questi particolari periodi dell'anno.
VISITA DEL MINISTRO ALGERINO DELLA
PICCOLA E MEDIA IMPRESA S.E.MUSTAPHA BENBADA
Milano, 18 febbraio 2003 - Assolombarda e Promos, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione delle imprese,
con l'Ambasciata Algerina di Roma, organizzano per il giorno 18 febbraio
2003 un incontro con rappresentanti del Governo e del mondo imprenditoriale
algerino. Una delegazione di 30 imprenditori accompagnerà il Ministro della
Piccola e Media Impresa e dell'Artigianato nella sua visita in Italia che
prevede una tappa a Milano finalizzata ad incontrare imprenditori
interessati al mercato algerino, ed esponenti delle principali istituzioni
lombarde. I settori rappresentati dalle aziende algerine sono: l'agroalimentare,
l'edilizia, le costruzioni metalliche, chimica e plastica, packaging,
materiale elettrico, tessile ed abbigliamento, industria del vetro,
produzione di elettrodomestici. Programma - Mattina: 10.30 Messaggio di
benvenuto; Marco Goidanich Direttore Promos - azienda speciale della Camera
di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione delle imprese; 10.40
Saluto Assolombarda Roberto Polli, Direttore Generale Assolombarda; 10.50
Saluto dall'Ambasciatore algerino in Italia Mokhatar Reguieg; 11.00
Intervento del Ministro Algerino sulle Pmi in Algeria Mustapha Bendaba;
11.20 Intervento Presidente Piccola Industria Assolombarda Carlo Moretti;
12.00 L'esperienza di un'azienda italiana in Algeria Bruno Caparini
Direttore Tecnico Commerciale - Mesit srl Camera di Commercio di Milano
Palazzo Giureconsulti, Via Mercanti 2 Ore 10.30
STRATEGIE E METODI PER LO SVILUPPO
LOCALE E IL MARKETING TERRITORIALE IN ITALIA E NEL MONDO, A CONFRONTO IN UN
CONVEGNO INTERNAZIONALE A MILANO
Milano, 18 febbraio 2003 - Nell'ambito della Mostra Progetto Citta',
Provincia di Milano, Camera di Commercio, in collaborazione con Asnm e
Promos, promuovono l'incontro 'Sviluppo locale: un approccio integrato al
marketing territoriale' :20 febbraio 2003(ore 9.30 - 18.00) Fiera di Milano
- Padiglione 17 (Sala Rosa) Porta Colleoni 21 e 22 e Porta Teodorico 23
Ingresso libero Rappresentati di amministrazioni pubbliche italiane locali e
nazionali; esperti universitari e della Commissione Europea; testimonial dei
casi di sviluppo e di marketing territoriale di maggiore successo in Italia
e in Europa si riuniranno il prossimo 20 febbraio a Milano per approfondire
le strategie e i metodi piu' adeguati per promuovere e comunicare le
eccellenze del territorio. L'incontro avverra' nell'ambito del Convegno
Internazionale 'Sviluppo Locale: un approccio integrato al marketing
territoriale', promosso dalla Provincia di Milano e dalla Camera di
Commercio, in collaborazione con l'Agenzia Sviluppo Nord Milano e Promos,
azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per
l'internazionalizzazione, in occasione della seconda edizione della Mostra
Progetto Citta' ( http://www.progettocitta.com
). Indipendentemente dalla propria localizzazione e grandezza, ogni
territorio e' costretto a fronteggiare oggi una forte concorrenza locale e
internazionale, sia per attrarre investimenti, sia per attirare
l'insediamento di nuove funzioni e attivita' produttive. Parallelamente
buona parte delle citta' ed intere aree metropolitane vivono un momento
particolare di trasformazione e di cambiamento, dovuto alla riconversione di
grandi aree industriali dismesse e alla necessaria riqualificazione del
tessuto urbano esistente. I promotori del convegno 'Sviluppo Locale: un
approccio integrato al marketing territoriale' cercano di contribuire a
diffondere utili strumenti ed esperienze di successo per affrontare queste
nuove sfide. Il convegno infatti e' stato concepito come un momento
d'incontro finalizzato a: - riflettere sull'evoluzione e sulle nuove
prospettive del marketing territoriale nell'ambito della globalizzazione
dell'economia e dell'allargamento dell'UE; - fornire una panoramica delle
principali tipologie di agenzie di sviluppo locale in Europa; - approfondire
le modalita' di azione integrata delle agenzie di sviluppo territoriali con
la finanza privata; - discutere della legislazione e delle politiche locali,
regionali e nazionali per lo sviluppo territoriale; - confrontarsi con i
casi di maggiore successo in Italia e all'estero: da Milano e Torino a
Barcellona, Berlino e Lione. Il programma Nella prima sessione di giovedi'
20 febbraio, dopo il saluto del Presidente di Promos, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, Bruno Ermolli,
si discutera' dell'evoluzione del concetto di Marketing Territoriale a
partire dalle testimonianze e dai contributi di personalita' quali Michel
Quevit, esperto della Commissione Europea; Christian Saublens, Direttore di
Eurada l'Associazione Europea delle Agenzie di Sviluppo; Greg Clark,
Direttore della London Development Agency. Una panoramica delle buone
pratiche in Italia sara' fornita da Alessandro Balducci, Direttore del
Politecnico di Milano; Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino; Gianni Verga,
Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano; Cosma Gravina,
Assessore al Lavoro e alle Attivita' Economiche della Provincia di Milano.
Il moderatore della sessione sara' Fabio Terragni, Amministratore Delegato
dell'Agenzia Sviluppo Nord Milano. I casi di eccellenza in Europa saranno
approfonditi nel pomeriggio a partire dagli interventi di Ignasi Raga's,
Direttore di Analisi e Strategie del Comune di Barcellona; Robert Maury,
Direttore di Aderly - Agence pour le De'veloppement Economique Re'gion
Lyonnaise; Cornelia Poczka, Direttore di Department for Urban Development of
Berlin Senate. La sessione sara' coordinata da Renato Galliano,
Vicepresidente di Eurada. La legislazione e le politiche locali, regionali e
nazionali per lo sviluppo territoriale saranno invece discusse nell'ambito
di una Tavola Rotonda moderata da Marco Di Tolle, Assessore alla
Pianificazione di Territorio e Programmazione delle Infrastrutture della
Provincia di Milano. Oltre a Maurizio Lupi, membro dell'Ottava Commissione
della Camera dei Deputati ''Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici'',
interverranno gli Assessori Regionali all'Urbanistica, alle Infrastrutture e
al Territorio Riccardo Conti (Toscana), Massimo Desiati (Abruzzo), Marco Di
Lello (Campania), Alessandro Moneta (Lombardia), Antonio Padoin (Veneto). Le
conclusioni del convegno saranno realizzate da Pier Andrea Chevallard,
Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano. La partecipazione
al convegno e' libera.
PARMIGIANO-REGGIANO: AUMENTA LA
COMPETENZA DEL CONSUMATORE SECONDO UN¹INDAGINE DI EURISKO; IL 38% DEGLI
ITALIANI INTERVISTATI CONOSCE I TEMPI CORRETTI DI STAGIONATURA
Reggio Emilia, 18 ebbraio 2003. Lunga stagionatura, controlli rigorosi,
genuinità e naturalità del prodotto: sono queste le caratteristiche che i
consumatori riconoscono nel Parmigiano-Reggiano. Lo testimoniano i risultati
della ricerca affidata alla società Eurisko, presentata oggi ai soci del
Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano, nel corso di un incontro che si
è svolto a Reggio Emilia. Condotta su un campione di 1.000 casi
rappresentativo della popolazione italiana adulta (pari a circa 48 milioni
di individui), la ricerca aveva l¹obiettivo di misurare l¹efficacia della
campagna di comunicazione televisiva, inaugurata dal Consorzio due anni fa e
che ha come protagonista l¹ormai popolare "Intrusa" (la mucca che
con molteplici espedienti tenta di intrufolarsi nella zona di origine, senza
rispettare le regole poste dal rigido Disciplinare produttivo del
Parmigiano-Reggiano). Secondo quanto è emerso dall¹indagine, il
significato della comunicazione è stato ben interpretato. Il 74.5% del
campione (con un incremento di quasi ben 15 punti percentuali rispetto alla
rilevazione effettuata 12 mesi prima) ricorda distintamente i temi della
campagna: ³genuinità², ³controllo del latte utilizzato nella produzione
del Parmigiano-Reggiano², ³pascoli selezionati², eccetera. Il 71.8% dà
un¹interpretazione corretta del guardiano-casaro, come di colui che tutela
i valori del prodotto. Ma il dato più significativo è che il 38% degli
italiani intevistati conosce correttamente i tempi di stagionatura del
Parmigiano Reggiano (da uno a più di due anni): un risultato straodinario,
se si considera che la percezione esatta del tempo di maturazione era
ritenuta propria solo degli addetti ai lavori. Se poi si aggiunge la quota
di chi attribuisce al prodotto addirittura 3 anni e oltre (21,1%), si può
affermare che il 60% degli italiani riconosce la lunga stagionatura come
caratteristica peculiare del prodotto; risultato tutt¹altro che scontato.
<<La valorizzazione dei prodotti Dop, di cui il Parmigiano-Reggiano è
forse l¹emblema, non può prescindere da una comunicazione incentrata sulle
differenze ha dichiarato Andrea Bonati, presidente del Consorzio Abbiamo
utilizzato il media televisivo puntando sull¹informazione e sulle
peculiarità del prodotto, nella convinzione che la corretta conoscenza dei
tratti distintivi, per un prodotto unico e di elevato valore intrinseco, sia
la chiave del successo>>. Il direttore del Consorzio, Leo Bertozzi, si
è invece soffermato sul percorso che ha condotto alla realizzazione di
questa fortunata campagna pubblicitaria. <<C¹è stata grande
chiarezza fin dall¹inizio sugli obiettivi, che abbiamo condiviso con gli
organi sociali per poi indire una gara tra le più affidabili agenzie di
comunicazione. La scelta era caduta su Max Information del gruppo Testa, che
meglio aveva interpretato i nostri obiettivi. E i risultati sembrano averci
dato ragione>>. De segnalare, infine, l¹elevato gradimento degli spot
riscontrato, per il linguaggio ironico divertente. Le valutazioni espresse
dagli intervistati, se comparate con i valori medi registrati per tutte le
pubblicità televisive italiane, collocano gli spot del Parmigiano-Reggiano
ai livelli certamente più alti (oltre la soglia di "eccellenza").
La scala di gradimento va da 1 a 5: la comunicazione del Parmigiano-Reggiano
ha una media del 4.28.
LITIGIOSI PENTITI IN TRIBUNALE TRA
CAUSE CIVILI ANCORA IN CORSO (UN CITTADINO SU 20) E MOLTI ESAUSTI (58%),
SOLO UNO SU CINQUE CONOSCE LA GIUSTIZIA ALTERNATIVA. DOVE SI RISPARMIA
Milano, 18 febbraio 2003. La conciliazione funziona: l'esito degli incontri
è positivo nell'88% dei casi, anche per somme elevate (con liti su
19.690,00 Euro in media). Tutti soddisfatti dei tempi rapidi (35 giorni).
Emerge dai casi gestiti nel 2002 dal Servizio di conciliazione della Camera
Arbitrale di Milano, azienda Speciale della Camera di Commercio. Ma se si
litiga in abbondanza (il 5,2% degli italiani, circa 2 milioni e mezzo di
persone, dichiara di avere una causa civile ancora in corso) e molti sono
esausti (il 58% ritiene che il sistema giudiziario non sia in grado di
risolvere le cause civili in tempi e a costi accettabili), sono in pochi a
conoscere le forme alternative per trovare una soluzione in tempi rapidi e
basso costo. Così se il 21% sa vagamente che cosa sono le Camere Arbitrali,
percentuale che nell'area lombarda e nel nord ovest del Paese sale al 23,4%,
di questi solo il 4% (4,2% nel nord-ovest) conosce le funzioni e ha un'idea
di che cosa sia la conciliazione e l'arbitrato. Informati soprattutto i
laureati (tra quelli del nord ovest ha una vaga idea ben il 31,4% e il 17,9%
sa i compiti). Contro uno scarso 5,4% di persone con licenza elementare che
ne ha sentito parlare e appena uno 0,9% che ha una buona conoscenza. Più
disponibili a ricorrere alla giustizia alternativa i lavoratori in proprio
22,2%, dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (21,9%) contro una
media del 20,5%. Meno studenti (18,8%), non occupati (18,7%) e casalinghe
(20%). Emerge dal rapporto sull'anno 2002 della Camera Arbitrale, azienda
speciale della Camera di Commercio di Milano e dai dati Istat sulla
giustizia alternativa. "La Camera Arbitrale - ha dichiarato Pier Ugo
Andreini, Presidente della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera
di Commercio di Milano - si occupa di conciliazione dal 1996, anno di
fondazione del "Servizio di conciliazione". La conciliazione è un
modo rapido, efficace, riservato ed economico per risolvere liti e problemi
tra imprese e consumatori. Fondamentale è la libera volontà delle parti di
trovare un punto di incontro. Obiettivo della conciliazione è il
raggiungimento di un accordo mediato che sia soddisfacente per tutti i
soggetti coinvolti". Quanti ci provano... Le domande relative a
conciliazioni tra consumatori e imprese sono state 119 (83%), mentre i casi
relativi al business to business sono stati 23 (17%). ...e quanti trovano un
accordo. La percentuale di casi in cui le parti sono giunte ad un accordo
equivale al 43% per le controversie tra imprese e al 26% per quelle tra
consumatori e imprese (88% se la controparte accetta di conciliare). Tempi
ragionevoli. La durata media dei procedimenti di conciliazione è di 35
giorni, confermando ancora una volta un dato già emerso negli ultimi anni.
Liti sempre più importanti. In netta crescita il valore medio della lite:
19.690,00 Euro, rispetto al valore dell'anno precedente (+ 65%), a riprova
di una tendenza, sempre più marcata, ad utilizzare lo strumento
conciliativo, nell'ambito delle liti di impresa, anche per controversie di
valore elevato. Sempre più richieste di informazione sulla conciliazione.
Sono state complessivamente gestite 1087 richieste di informazione
telefonica (+27% rispetto al 2001), di cui l'83% provenienti dai
consumatori, l'11% dalle imprese e il 6% direttamente da studi legali.
Domande di conciliazione. Il numero di domande di conciliazione depositate
è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2001 (142 contro le 144
domande depositate nel 2001). Come funziona - Per iniziare la pratica di
conciliazione basta presentare la domanda al Servizio di Conciliazione. La
controparte viene successivamente contattata dai funzionari del Servizio e
può accettare o meno di partecipare alla conciliazione. In caso di assenso,
viene scelto un conciliatore e si organizza l'incontro con le due parti per
arrivare ad un accordo. In questo caso il verbale sottoscritto ha valore di
contratto che le parti si impegnano a rispettare. Per informazioni: Camera
Arbitrale, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Servizio di
Conciliazione, Piazza Affari 6, 20123 Milano. Tel. 02 8055.588, fax 02
8515.4577. Sito Internet: www.camera-arbitrale.com
L'ATLEC
- ASSOCIAZIONE TORINESE LAUREATI IN ECONOMIA, INCONTRA IL DR. GIANCARLO
BOSCHETTI
Torino, 18 febbraio 2003 - L'Atlec - Associazione Torinese Laureati in
Economia, insieme al Master of Management della Facoltà di Economia di
Torino, organizza un incontro con il laureato torinese in Economia e
Commercio Dr. Giancarloboschetti Amministratore Delegato di Fiat Auto S.P.A.
L'incontro si svolgerà nell'Aula Magna della Facoltà di Economia - C.so
Unione Sovietica n. 218 bis - Torino, il giorno di mercoledì 12 marzo 2003
alle ore 18,30 Sono invitati i docenti, gli studenti ed i laureati della
Facoltà. I giornalisti che desiderano partecipare all'incontro sono pregati
di segnalarlo alla segreteria Atlec - email: segreteria@atlec.it
fax: 011-5175204, tel. 011-549246 (int.202).
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