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24 FEBBRAIO 2003
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UNA CARTA SANITARIA EUROPEA PER IL 1
GIUGNO 2004
Bruxelles, 24 febbraio 2003 - La
Commissione ha proposto il primo giugno 2004 come data per inaugurare la
carta europea di assicurazione malattia. Questa carta, unica e personale, è
destinata a sostituire tutti gli attuali moduli cartacei necessari per poter
usufruire di cure sanitarie durante un soggiorno temporaneo in un altro
Stato membro. La nuova carta semplificherà la vita dei cittadini, degli
operatori sanitari (medici, ospedali) e degli enti di previdenza sociale
dell'UE. Il modulo 'E111', necessario per soggiorni a breve durata, quali i
soggiorni turistici, sarà il primo ad essere sostituito, seguito poi in un
secondo tempo da tutti gli altri moduli richiesti per soggiorni temporanei
distacco dei dipendenti in un altro paese (E128), trasporto stradale
internazionale (E110), studi (E128) e ricerca di un posto di lavoro (E119).
In una terza fase la carta assumerà la forma di una carta elettronica
"intelligente", che può essere letta dai computer. La carta
semplificherà le procedure senza modificare i diritti e i doveri dei
cittadini dell'Unione; per esempio, consentirà ai pazienti che devono
pagare cure sanitarie dispensate all'estero di essere rimborsati più
velocemente dal proprio sistema di previdenza sociale. La carta potrà
tuttavia offrire ulteriori vantaggi nella misura in cui le regole
comunitarie apriranno ai cittadini europei maggiori possibilità di essere
curati durante un soggiorno temporaneo un in altro Stato membro. Una di tali
possibilità, già approvata a livello politico dagli Stati membri, consiste
nel diritto di beneficiare di tutte le cure necessarie, non solo delle cure
urgenti, nello Stato membro ospitante. La Commissione ha adottato queste
proposte su richiesta del vertice di primavera di Barcellona svoltosi nel
marzo 2002 che ha invitato la Commissione a presentare i dettagli necessari
all'introduzione della carta europea di assicurazione malattia prima del
vertice di primavera di Bruxelles, che avrà luogo il 21 marzo di
quest'anno. Anna Diamantopoulou ha dichiarato: "La carta europea di
assicurazione malattia consentirà ai cittadini dell'UE di beneficiare in
modo più semplice e veloce di cure sanitarie durante un soggiorno
temporaneo in un altro Stato membro. La carta avrà anche un forte valore
simbolico: dopo l'euro, la carta sanitaria europea sarà un altro pezzo
d'Europa nelle nostre tasche." Le proposte - L'introduzione della carta
avverrà in tre fasi: preparazione tecnica e giuridica (2002-2003), con la
consultazione degli Stati membri e delle altre parti interessate;
inaugurazione il 1 giugno 2004. Inizialmente la carta sostituirà unicamente
il modulo "E111" e in seguito tutti gli altri moduli necessari per
i soggiorni temporanei. Una proroga della scadenza può essere richiesta
dagli Stati membri che attualmente non utilizzano questo tipo di carte, ma
tali proroghe non possono superare i 18 mesi (ossia il 31 dicembre 2005);
introduzione di carte elettroniche "intelligenti". In alcune
regioni frontaliere dell'UE questi sistemi elettronici esistono già per le
cure sanitarie programmate in un altro Stato membro (E112) . Tuttavia,
considerati i diversi contesti nazionali e le diverse tecnologie utilizzate,
questa fase non può essere avviata in tempi brevi. La Commissione propone:
di fornire un quadro globale delle carte di assicurazione malattia, nell'UE
come nell'See (e in Svizzera) nonché nei paesi candidati. Le carte sono
utilizzate in modo molto diverso nei sistemi sanitari e di sicurezza
sociale. Alcuni paesi (Belgio, Francia, Germania, Spagna, e Slovenia) hanno
già distribuito carte intelligenti su larga scala, mentre altri si trovano
in una fase di progettazione (Grecia, Repubblica ceca). In altri ancora
(Irlanda, Regno Unito, la maggior parte dei paesi candidati) l'utilizzo
della carta è piuttosto scarso o inesistente. Per tenere conto di tale
situazione la Commissione propone un'introduzione realistica, in base alla
quale la carta in un primo tempo sarà emessa in un "formato leggibile
a occhio nudo" (con un chip per i paesi che desiderano sviluppare l'interoperabilità
dei loro sistemi); di seguire e facilitare il processo decisionale della
Commissione amministrativa per la sicurezza sociale dei lavoratori migranti
(Casstm). In conformità al regolamento UE 1408/71 (le principali regole
sulla coordinazione dei sistemi di previdenza sociale degli Stati membri),
tale commissione dovrà stabilire una nuova base giuridica per la
sostituzione dei moduli della "serie E100".La commissione è
inoltre incaricata di promuovere la cooperazione tra gli Stati membri al
fine di modernizzare lo scambio di informazioni tra le istituzioni e di
accelerare la fornitura e il rimborso delle prestazioni. Dopo la firma del
trattato di adesione, il prossimo 16 aprile, è previsto che i dieci paesi
candidati, destinati a diventare Stati membri il 1 maggio 2004, assistano
come osservatori alle discussioni della Casstm su questo argomento.
ISTITUITA BANCA DATI CENTRALE PER IL
MONITORAGGIO DELLE CONFEZIONI DEI MEDICINALI
Roma, 24 febbraio 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha
istituito il 21 febbraio la Banca dati centrale per il monitoraggio delle
confezioni dei medicinali all'interno del sistema distributivo, quale mezzo
di contrasto delle possibili frodi a danno della salute pubblica, del
Servizio sanitario nazionale e dell'erario. Nella Banca dati confluiranno
tutti i dati relativi alla produzione e fornitura dei bollini numerati
apposti sulle confezioni dei medicinali erogabili dal Servizio sanitario
nazionale, secondo quanto stabilito dal decreto del Ministro della Salute
del 20 novembre 2001, nonché i movimenti delle singole confezioni dei
prodotti medicinali, attraverso il rilevamento del codice prodotto e del
numero identificativo delle confezioni. La gestione dei flussi informativi -
con le industrie farmaceutiche, i depositi di medicinali, i grossisti di
medicinali, le farmacie aperte al pubblico, gli Istituti di cura pubblici e
privati, gli smaltitori di prodotti farmaceutici - sarà affidata
all'Istituto Poligrafico dello Stato (Ipzs) che già gestisce le fasi di
fabbricazione e stampa del bollino e le procedure di numerazione unica e
progressiva dei bollini stessi. L'Ipzs provvederà dunque alla raccolta e al
controllo dei dati relativi a tutti i movimenti delle confezioni,
dall'applicazione del bollino alla distribuzione e al consumo finale, alla
distribuzione delle confezioni di medicinali e al consumo finale o alla
distruzione delle confezioni immesse in commercio e quindi al loro
trasferimento in Banca dati presso la Direzione generale della valutazione
dei medicinali e della farmacovigilanza. La Banca dati sarà a regime
nell'arco di 12 mesi.
DAL DIBATTITO SUL CER EMERGONO NUMEROSE
RISPOSTE, MA ALTRETTANTI INTERROGATIVI
Parigi, 24 febbraio 2003 - Eminenti scienziati del settore delle scienze
biologiche si sono riuniti a Parigi per discutere la possibile istituzione
di un Consiglio europeo delle ricerche (Cer) ed hanno raggiunto un consenso
unanime su alcune questioni chiave, lasciando tuttavia irrisolti diversi
interrogativi. All'incontro, tenutosi il 19 febbraio presso la sede dell'Unesco,
hanno partecipato premi Nobel, direttori di organizzazioni di ricerca e
scienziati di tutta Europa, i quali sono stati esortati dagli organizzatori
ad evitare le formalità e ad esprimere con franchezza le loro opinioni.
"Siamo impegnati in un dibattito che non può proseguire
all'infinito", ha affermato il prof. Frank Gannon, direttore esecutivo
dell'Organizzazione europea di biologia molecolare (Embo), organismo
copromotore dell'incontro. Egli ha aggiunto che, considerati gli obiettivi
fissati a Lisbona in materia di competitività europea, "se entro il
2004 non saranno stati elaborati progetti concreti per la realizzazione del
Cer, potrebbe essere troppo tardi". Sulla base delle questioni emerse
durante le presentazioni e i gruppi di discussione, si è svolto un
dibattito aperto, nel corso del quale i partecipanti hanno cercato di
raggiungere un consenso sui principi fondamentali e su una struttura di base
per l'organismo proposto. Tutti i partecipanti si sono trovati d'accordo
nell'affermare che il Consiglio europeo delle ricerche deve concentrare i
propri sforzi e risorse sul sostegno della ricerca di base o di attività
intraprese su iniziativa dei ricercatori. Molti dei presenti hanno ritenuto
che, in ragione della natura a lungo termine della ricerca fondamentale,
nonché della mancanza di garanzie finanziarie, l'industria sarebbe restia a
fornire i necessari finanziamenti e che, pertanto, il Cer rappresenti il
candidato ideale per colmare questo vuoto. Come ha osservato il prof. Andrea
Ballabio, direttore dell'Istituto Telethon di Genetica e Medicina: "Nel
settore delle scienze biologiche, la ricerca fondamentale è alla base della
maggior parte delle spin-off commerciali, pertanto gli investimenti sono
essenziali". Un altro tema ricorrente durante l'incontro è stato
quello della destinazione di fondi da parte del Cer al miglioramento delle
infrastrutture europee di ricerca. A dimostrazione della necessità di un
intervento in questo ambito è stato citato un recente studio, dal quale è
emerso che delle 20 migliori strutture al mondo nel settore delle scienze
biologiche, solo due sono situate in Europa. Durante il dibattito sono state
prese in esame sia le infrastrutture fisiche, sia quelle relative alla
conoscenza. Il Premio Nobel John Sulston ha citato l'esempio del progetto
del genoma umano, nell'ambito del quale è stato possibile garantire
all'intera comunità scientifica l'accesso gratuito alle sequenze finali
solo grazie all'intervento della fondazione no profit britannica Wellcome
Trust. "La ricerca europea deve fungere da contrappeso a quella
statunitense ed in particolare a quella delle corporation americane",
ha affermato il prof. Sulston. Su determinate questioni fondamentali,
tuttavia, i delegati non sono riusciti a raggiungere un accordo. Fra queste,
per esempio, figura la possibile posizione concorrenziale del Cer nei
confronti dei consigli nazionali delle ricerche. Secondo il prof.
Jean-Patrick Connerade, presidente di Euroscience, la concorrenza fra gli
scienziati e gli organismi di finanziamento è determinante per raggiungere
l'eccellenza nel campo della ricerca. Altri, invece, sostengono che se il
Cer cercasse di far concorrenza ai consigli nazionali delle ricerche,
l'organizzazione non riceverebbe mai il sostegno necessario al suo sviluppo.
Gli interrogativi sul finanziamento del Cer hanno suscitato le divisioni più
marcate. Secondo alcuni partecipanti, il bilancio del nuovo Consiglio
dovrebbe essere basato su nuovi finanziamenti, piuttosto che sulla
ridistribuzione delle risorse esistenti, al fine di raggiungere l'obiettivo
di elevare la spesa europea per la ricerca al tre per cento del Pil. Di
parere opposto il presidente del "Consejo Superior de Investigaciones
Científicas" spagnolo, prof. Rolf Tarrach, il quale ha definito tale
posizione una "prospettiva irrealistica". Egli, infatti, ha
sottolineato che l'obiettivo principale dovrebbe essere la creazione del Cer
e che i nuovi fondi giungeranno solo quando l'organizzazione avrà
dimostrato il suo valore. Il prof. Tarrach ha stimato a circa 2 miliardi di
euro il valore realistico del bilancio annuale del Cer, da costituire
mediante contributi comunitari e nazionali. Secondo il Premio Nobel Rolf
Zinkernagel, invece, "per poter esercitare un impatto sulla scienza
europea, il bilancio deve ammontare ad una cifra compresa fra i 20 e i 40
miliardi di euro l'anno". Nonostante tali divergenze d'opinione, gli
organizzatori della riunione hanno apprezzato il fatto che sia stato
raggiunto un accordo su determinati punti e che la totalità dei presenti
abbia giudicato positiva l'idea di istituire un Consiglio europeo delle
ricerche. Gli interventi di tutti i partecipanti alla riunione saranno
raccolti in una pubblicazione. Il prof. Gannon ha concluso l'incontro, al
quale dovrebbe far seguito una riunione di follow-up, invitando i
partecipanti a riflettere sulle questioni sollevate e ad avviare il processo
di definizione delle prossime fasi verso la creazione del Cer.
APERTE LE ISCRIZIONI PER IL PRIMO
MASTER ITALIANO IN MEDICINA E CHIRURGIA DEI TRAPIANTI D'ORGANO. QUATTRO
BORSE DI STUDIO DEL VALORE COMPLESSIVO DI 74.000,00 EURO VERRANNO ASSEGNATE
AI PRIMI CANDIDATI
Bergamo, 24 febbraio 2003 - Sono aperte le iscrizioni al primo Master di
Medicina e Chirurgia dei Trapianti in Italia, frutto della collaborazione
tra l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e gli Ospedali Riuniti di
Bergamo, una delle Aziende Ospedaliere più attive nel campo dei trapianti
d'organo. Il Master in Medicina e Chirurgia dei Trapianti d'Organo, che
costituisce un'offerta formativa innovativa e al contempo necessaria al fine
di aprire la strada a programmi di formazione specifica in campo
trapiantologico, è così strutturato: tre gli indirizzi principali:
indirizzo Medico trapianto di Fegato, indirizzo Medico trapianto di Rene e
indirizzo Chirurgico dei trapianti d'organo addominali. Il piano di studi è
costituito da 200 ore di lezioni frontali sugli aspetti teorici, comuni ai
tre indirizzi, e 600 ore di attività pratiche, specifiche per ciascun
indirizzo. 700 ore sono poi dedicate ad attività di studio individuale,
frequenza ai reparti di provenienza, attività pratica libera scelta o un
protocollo di ricerca concordato con un tutor. La durata complessiva è di
un anno, con inizio il 5 maggio 2003 e termine il 30 aprile 2004. La
frequenza è obbligatoria, fissata nell'80% delle lezioni. Con il
superamento della prova finale ed il conseguimento del Titolo di Master
Universitario vengono riconosciute 1500 ore di attività e rilasciati 60
crediti formativi universitari. Il Master è rivolto ai possessori dei
seguenti titoli: Laurea in Medicina e Chirurgia; Specialità in Chirurgia
Generale o affini. Costituiscono titoli preferenziali le pregresse
esperienze presso centri di trapianto e centri di epatologia e nefrologia.
Sono previsti un massimo di 9 partecipanti. La domanda di ammissione dovrà
essere presentata entro il giorno 15 marzo 2003 alle ore 12.00
esclusivamente per via telematica sul sito dell'Ateneo
(www.unimib.it/servizi agli studenti/Sifa on line/accesso ai servizi on
line/domande di ammissione/ammissione master-corsi di perfezionamento),
oppure attraverso i terminali dislocati presso le sedi dell'Università
degli Studi Milano-Bicocca. La selezione avverrà tramite valutazione del
curriculum vitae e colloquio il giorno giovedì 3 aprile 2003, con
successiva pubblicazione dell'ordine di graduatoria il 7 aprile 2003 che sarà
consultabile sul sito dell'Università degli Studi Milano-Bicocca
(www.unimib.it/servizi agli studenti). Il contributo d'iscrizione è di
3.500,00 Euro, che andrà versata secondo le seguenti modalità: 500,00 Euro
all'iscrizione e 3.000,00 Euro entro il 5 giugno 2003. 4 borse di studio del
valore di 18.500,00 Euro l'una (compresa la quota d'iscrizione di 3.500,00
Euro), messe a disposizione dalle aziende Fujisawa, Novartis Farma e Roche,
verranno assegnate ai primi quattro candidati della graduatoria. E'
possibile visionare il bando di concorso sul sito Internet
www.unimib.it/servizi agli studenti/master universitari (master universitari
di secondo livello) Per eventuali chiarimenti è attivo un Numero Verde dal
lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00: 800445441
DOPO LO "STOP" DI
FARMINDUSTRIA AI CONVEGNI SI ANNUNCIANO GRAVI PERDITE PER IL SETTORE
CONGRESSUALE
Milano, 24 febbraio 2003 - Il mondo congressuale subisce un altro duro colpo
da parte di Farmindustria dopo l'emanazione nel 2001 del codice etico che di
fatto ha cancellato dal calendario dei congressi, nei periodi di alta
stagione, tutte le località turistiche, montane e marine, abitualmente
prescelte come sedi congressuali. La Giunta di Farmindustria ha deciso uno
stop "temporaneo" di almeno tre mesi dell'attività di
informazione scientifica coinvolgendo anche congressi, convegni e meeting in
attesa di norme chiare e definite per eliminare elementi di ambiguità e di
difficile interpretazione delle normative vigenti. Pur considerando lo
sforzo etico di Farmindustria per rispondere ai gravi casi di illecito
emersi in questi ultimi tempi, dobbiamo rilevare i pesanti risvolti nei
confronti del settore congressuale italiano che certamente accuserà gravi
danni economici e perdite occupazionali per il mancato svolgimento di
eventi. Sottolineando il ruolo fondamentale dell'informazione scientifica
per l'aggiornamento continuo dei medici e il progetto strategico dell'Ecm
(Educazione Continua in Medicina del Ministero della Sanità), che coinvolge
direttamente gli organizzatori congressuali, ribadiamo la ns. disponibilità
a contribuire alla stesura di un regolamento comune in grado di stabilire
ruoli, competenze specifiche e responsabilità organizzative nel rispetto
delle norme. Aimp, storica associazioni di categoria del comparto
congressuale, si è da tempo dotata di un codice etico fatto proprio dai
suoi associati.
LA 105^ EDIZIONE IN PROGRAMMA DAL 6 AL
9 MARZO 2003 FIERAGRICOLA-AGRIFOOD PORTA L'AGRICOLTURA E L'AGROALIMENTARE AL
CENTRO DEL DIBATTITTO EUROPEO FRA ISTITUZIONI, OPERATORI DI FILIERA, DEL
TRADE E CONSUMATORI FINALI
Verona, 24 febbraio 2003 - Dalla terra al piatto, dalla coltivazione alla
tavola. E' questo il focus della 105ma edizione di Fieragricola-Agrifood,
Fiera Internazionale dell'Agricoltura e della Zootecnia, in programma dal 6
al 9 marzo 2003 a Veronafiere (www.fieragricola.com), la storica
manifestazione del settore primario che quest'anno si propone in un abito
profondamente rinnovato, in grado di coniugare tradizione e modernità, le
richieste del mondo della produzione, della distribuzione e del consumo, la
ricerca di sicurezza e le esigenze del commercio, l'innovazione tecnologica
e la salvaguardia della natura e dell'ambiente. La Rassegna rimane il
terminale di riferimento per la discussione e l'approfondimento dei più
importanti temi che riguardano l'agricoltura italiana ed europea, il grande
contenitore istituzionale nel quale si definiranno le linee guida della
politica agricola europea in vista dell'allargamento ad Est dell'Unione. Non
a caso, anche quest'anno, si apre con un prestigioso convegno internazionale
sulla nuova politica agricola comunitaria nella prospettiva
dell'allargamento ed Est e dinanzi lo scenario del Doha Round del Wto, al
quale parteciperanno, fra i relatori, Lester Brown, presidente dell'Hearth
Policy Institute di Washington, il Ministro delle Politiche Agricole
Giovanni Alemanno, i ministri europei dell'agricoltura ed i presidenti delle
organizzazioni agricole ed economiche italiane ed europee. L'appuntamento
offre l'occasione per riflettere sul delicato argomento dell'allargamento,
il cui processo avrà forti ripercussioni sui bilanci dei singoli stati e
soprattutto sul sostegno agli agricoltori dei vari paesi membri.
Fieragricola-Agrifood è anche una qualificata vetrina promozionale che,
accanto agli incontri, mostre e convegni sui temi al centro del dibattito
politico ed economico (tracciabilità, sicurezza alimentare, ecc.), presenta
una serie di appuntamenti specifici dedicati ai diversi segmenti
dell'universo agroalimentare, con l'allestimento di vari saloni a tema che
si rivolgono ad ogni specifico comparto o singolo prodotto. La 105ma
edizione è organizzata sulla base di due linee guida fondamentali: la
sezione alimentare, che ha come riferimento gli operatori del trade ma anche
i consumatori finali, e quella professionale, pensata e realizzata
esclusivamente per gli operatori. La prima, denominata Agrifood, offre
un'ampia scelta del meglio delle specialità regionali, dei prodotti
alimentari di qualità, dei prodotti Dop (Denominazioni di origine
protetta), Igp (Indicazione geografica protetta), Stg (Specialità
tradizionale garantita) e biologici. Agrifood si sdoppia in due Saloni:
Qualityfood, che ha l'obiettivo di valorizzare gli elementi identificativi
di tali prodotti e nello stesso tempo di agevolarne la conoscenza e la
commercializzazione; Biosanus, che propone, anche in collaborazione con
l'Associazione Italiana Agricoltura Biologica per l'area degustazioni, tutto
ciò che riguarda il settore: produzioni, sementi, concimazioni, prodotti
per i trattamenti, conservazione, confezionamento e commercializzazione, i
servizi per un'agricoltura biologica ed ecocompatibile, nonché le
associazioni dei produttori e consumatori, gli enti di certificazione e
controllo, la bioedilizia. Nell'ambito di Agrifood si terranno anche
degustazioni guidate ed il Salone dei Formaggi, una novità assoluta
organizzata in collaborazione con il Ministero per le politiche agricole e
forestali. Il Salone, che mette in vetrina i formaggi d'Italia, non vuole
essere semplicemente una fiera di prodotti tipici, ma si propone di
diventare un momento di incontro tra istituzioni, associazioni di categoria,
sistema distributivo, grande distribuzione, produttori di qualità, consorzi
e piccoli artigiani, in cui il formaggio rappresenta l'elemento terminale di
una filiera agroalimentare che coinvolge il settore primario inteso come
principale garante del prodotto alimentare. Inoltre, Veronafiere,
nell'ottica di assicurare al consumatore un'informazione completa e
dettagliata, realizzerà una Guida dei formaggi dove verranno presentati i
formaggi tipici e di qualità suddivisi secondo le diverse tipologie di
produzione e tradizione. Tra le novità Agrifood, che vede anche la presenza
di Cia (Conferenza italiana agricoltori) e Copagri (Confederazione
produttori agricoli) propone il Paese dei Consorzi Agrari, che rappresenta
un ritorno molto importante per la manifestazione, i ristoranti d'autore,
l'area buyers, organizzata sia in un momento espositivo che convegnistico
mirati ad evidenziare potenzialità e rischi per il settore primario nel
correlarsi col sistema della distribuzione organizzata, la dimostrazione di
taglio delle carni, la degustazione di prodotti biologici, l'iniziativa
"Alta Ristorazione", che coinvolge la Nazionale Italiana Cuochi e
prevede ogni giorno la proposizione di piatti elaborati da cuochi europei
con prodotti italiani (ma secondo il gusto del paese di provenienza dello
chef), le "Meraviglie del gelato artigianale", promossa con
Gelatieri Associati del Triveneto, zona leader nella produzione di qualità,
fortemente ancorata alla filiera del latte, uova e frutta, ed il Salone del
Riso, realizzato in collaborazione con la Coldiretti. Altra novità della
105^ Fieragricola 2003 (Verona, 6/9 marzo) è il "Salone della ricerca
e della qualità certificata", organizzato in collaborazione con la
Confagricoltura. L'area espositiva, allestita all'interno del padiglione 9,
è dedicata esclusivamente agli enti di ricerca, di accreditamento e di
certificazione, e agli organismi operanti nel settore della tracciabilità
alimentare. L'iniziativa ha l'obiettivo di approfondire i temi e risolvere i
problemi legati alla qualità. Sull'argomento si svolge anche un forum,
organizzato con l'Università di Verona ed il Ministero per le politiche
agricole e forestali. Dopo Agrifood, la seconda sezione di Fieragricola 2003
è denominata Agriexpo, e si rivolge esclusivamente agli operatori
professionali. Comprende i settori della ruralità, della gestione del
territorio e delle tecnologie applicate: dall'irrigazione all'ortofrutta,
dall'agrimeccanica leggera alla zootecnia. Anche Agriexpo si compone di
diversi Saloni: Ortosystem, dedicato alle tecnologie ortofrutticole e al
prodotto, che presenta, in collaborazione con Fedagro, Unaproa, Aneioa e
Unico, la filiera dei prodotti ortofrutticoli, l'attività sementiera e
vivaistica, l'industria di condizionamento degli ambienti, del
confezionamento, della logistica, dell'imballaggio e del trasporto;
Zoosystem, che riunisce le più avanzate e sofisticate attrezzature, i
prodotti e le tecnologie per l'attività allevatoriale con i migliori
soggetti d'allevamento, ammirabili sia nell'International Dairy Show, lo
Show più qualificato a livello europeo della razza Frisona-Holstein, che
nella Mostra Nazionale Bruna Italiana - Rassegna Genetica Internazionale,
che l'anno prossima diventerà mondiale grazie alla Conferenza mondiale
degli Allevatori della Razza Bruna, ribadendo così la propria leadership
europea di salone specializzato; Agrest, che presenta la cultura, il sapere
le tecnologie ed il modo di vivere sviluppato nel tempo dalle società
agricole con due iniziative di riferimento, organizzate in collaborazione
con l'Informatore Agrario e Soluzioni Omnia Media, operatore turistico
professionale specializzato nel settore incoming: Vivere in Campagna, che
riscopre segreti e tecniche della vita agreste, e le Fattorie didattiche,
ovvero la trasformazione dell'azienda agricola tradizionale in un luogo
opportunamente attrezzato per accogliere gruppi scolastici di ogni ordine e
grado e giovani accompagnati da adulti nell'ambito delle loro attività
scolastiche ed extrascolastiche (le fattorie didattiche sono in sostanza una
risposta adeguata alle moderne esigenze formative della scuola e nel
contempo offrono una interessante fonte di reddito all'agricoltore). Il
Salone si configura infatti come una vetrina ideale per concretizzare gli
obiettivi del progetto europeo "Missione Tellus" proposto dal
Consiglio dei giovani agricoltori europei, fatto proprio a livello nazionale
dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e che vede coinvolto
anche il Ministero dell'Istruzione. Fieragricola/Agriexpo, si completa con
Territorium, il Salone che propone tutte le attrezzature ed i servizi
necessari alla gestione del territorio e alla salvaguardia del paesaggio,
come le tecnologie applicate all'attività forestale, i macchinari per
l'estrazione, il trasporto e la distribuzione dell'acqua nei vari impieghi
in agricoltura; Mechanica, la più innovativa tecnologia meccanica leggera
per le colture intensive, la gamma più esauriente dei mezzi di trasporto,
degli accessori e dei pezzi di ricambio. Un panorama articolato e complesso,
dunque, nel quale operatori e consumatori potranno trovare non solo i
prodotti e le attrezzature più innovative per l'attività, ma anche gli
strumenti interpretativi per capire le grandi trasformazioni in atto
nell'universo agroalimentare.
LA DIETA MEDITERRANEA SECONDO BARRY
SEARS
Roma, 24 febbraio 2003 - In questi giorni è in Italia Barry Sears, lo
studioso americano che all' inizio degli anni novanta ha messo a punto la
Zona, la strategia alimentare che dopo essersi diffusa negli Stati Uniti
(dove è seguita da milioni di persone, fra le quali personaggi del mondo
dello spettacolo e campioni dello sport) è ora applicata da moltissime
persone anche in Italia. Barry Sears presenterà il suo nuovo libro "La
Zona Omega 3Rx", edito dalla Sperling & Kupfer, il quarto
pubblicato nel nostro paese. Terrà inoltre corsi e conferenze a Roma,
Milano, Treviso e Varese. E' stato detto che la Zona va contro i principi
della dieta mediterranea. Non è per niente vero. Quello contro cui combatte
Barry Sears sono semmai gli innalzamenti dell'insulina nel sangue, quelli
che si determinano quando si mangiano quantità eccessive di zucchero, di
dolci, di cereali raffinati e di patate. Gli elementi cardine della vera
dieta mediterranea, quella che consumavano i nostri bisnonni (l'olio
d'oliva, il pesce, la verdura, la frutta e gli alimenti a base di cereali
integrali), invece, sono alla base della dieta a Zona, una strategia
alimentare che determina tutta una serie di vantaggi: la miglior efficienza
del corpo e della mente, una maggior resistenza alle infezioni, il rischio
ridotto di incorrere nelle malattie cardiache, in quelle legate all'età
avanzata e, se necessario, il dimagrimento. Una tavola rotonda sul tema,
moderata da prof, Bruno Berra, alla presenza del Dr. Barry Sears si è
svolta presso Civita, piazza Venezia 11, a Roma, venerdì 21 febbraio 2003.
Vi hanno preso parte, oltre al Dr. Barry Sears e al Prof. Bruno Berra,
Ordinario di Chimica Biologica dell'Università di Milano: Dr. Enrico
Arcelli Medico sportivo; Prof. Cesare Sirtori Cardiologo; Dr. Eugenio Del
Toma Nutrizionista e diabetologo; Dr. Carlo Agostoni Pediatra; Mons. Libero
Andreatta (testimonianza sulle condizioni del Santo Padre). Chi è Barry
Sears Noto biochimico, membro del Mit, (Massachusetts Institute of
Technology) è specializzato nella terapia del diabete del secondo tipo e
nel controllo alimentare delle risposte ormonali. In particolare, ha
studiato gli eicosanoidi, sostanze importanti recentemente scoperte. È
autore dei best-seller "Come raggiungere la Zona", "La Zona
anti-età", "7 giorni con la Zona e l'ultimo nato La Zona Omega
3RX", tutti successi editoriali pubblicati in Italia da Sperling &
Kupfer. Barry Sears, insieme con il nuotatore, campione euroepo sl Lorenzo
Vismara, sarà ospite di Uno Mattina, lunedì 24 febbraio 2003, alle ore
9.
TURISMO IN FIERA A CHARLEROI
Pescarea, 24 febbraio 2003 - L'assessorato al turismo della Provincia di
Pescara partecipa, con un proprio stand, al "Salone delle Vacanze e
Tempo Libero" in programma a Charleroi (Belgio) dal 22 febbraio al 2
marzo 2003. La fiera, considerata tra le più importanti d'Europa nel
settore turismo e vacanze, rappresenta un appuntamento per tour operator,
addetti ai lavori e semplici turisti. Come è avvenuto per la scorsa
edizione della rassegna, che ha registrato oltre 250 mila visitatori, la
presenza della Provincia pescarese sarà possibile grazie ad una solida
partnership stipulata con la Camera di Commercio belga-italiana di Bruxelles
presieduta da Antonio Tresca. Proprio quest'ultimo, di origine abruzzese, è
stato infatti il fautore del contributo che l'Ente provinciale assicurerà a
questa importante manifestazione. Lo stand pescarese, che ha una posizione
strategica all'interno della fiera, sarà supportato dal personale
dell'ufficio informazioni di Loreto Aprutino. Sarà ricco di materiale
promozionale in lingua francese e italiana (visto il gran numero di
emigranti abruzzesi tuttora residenti in Belgio), di prodotti
enogastronomici tipici e manufatti dell'artigianato locale. La scelta
dell'assessorato al turismo della Provincia si colloca volutamente in una
prospettiva di sviluppo dei rapporti economici e commerciali già instaurati
con le autorità e le amministrazioni belghe, visti i forti legami esistenti
con la comunità di Marcinelle e i rapporti istituzionali esistenti tra le
province di Pescara e Charleroi.
"FIAT AUTO: MOBILITÀ ED AMBIENTE;
SVILUPPI TECNOLOGICI" NELL'AMBITO DI PROGETTO CITTÀ
Milano 24 Febbraio 2003 - L'impegno di Fiat Auto per il rispetto
dell'ambiente Tra i grandi temi che impegnano l'industria automobilistica,
quello legato al rispetto dell'ambiente è sicuramente prioritario per Fiat
Auto. Lo dimostrano i prodotti presenti sul mercato; i piani di ricerca e
sviluppo; le iniziative di mobilità sostenibile portate avanti in
collaborazione con la Pubblica Amministrazione; e gli investimenti nello
sviluppo di nuovi prodotti. L'occasione di Milano, dunque, permette di
passare brevemente in rassegna le strategie di Fiat Auto in questo ambito e
di evidenziare le questioni ancora aperte. Innanzitutto, nell'affrontare i
problemi ambientali legati alla mobilità urbana emerge sempre più marcata
la necessità di collaborazione tra settore pubblico e privato. Del resto
non esiste in questo campo "la soluzione", ma un mosaico di
soluzioni che devono essere armonizzate nel tessuto urbano. Ecco perché
competono al settore pubblico le linee di indirizzo, mentre è compito
dell'industria automobilistica sviluppare, produrre e proporre al mercato
autoveicoli sempre più eco-compatibili in linea con i piani e le scelte di
mobilità delle città. Ormai da anni le Case costruttrici seguono due
percorsi di riferimento ambientali irreversibili: l'abbattimento delle
emissioni allo scarico e la riduzione dei consumi di combustibile. Due temi
di grande rilievo che Fiat Auto affronta, innanzitutto, con il continuo e
costante miglioramento delle tecnologie convenzionali. Nel controllo delle
emissioni, per esempio, sono stati compiuti grandi progressi: molti modelli
di Fiat Auto, infatti, rispettano già i limiti previsti dalla direttiva
europea Euro 4, che sarà obbligatoria a partire dal 2006. Ciò significa
aver abbattuto di oltre il 97% le emissioni di sostanze inquinanti emesse da
un autoveicolo. Per quanto riguarda, poi, la riduzione dei consumi, Fiat da
sempre ha rappresentato sul mercato il prodotto che meglio concilia
prestazioni ed economicità di esercizio. In questi anni questo binomio si
è rafforzato, come dimostrano i consumi delle vetture che sono diminuiti in
misura significativa. Del resto Fiat Auto è impegnata a rispettare
l'accordo volontario che i costruttori europei hanno stipulato con la
Commissione Europea e che prevede entro il 2008 un valore medio di consumo
pari a 140 g/km di CO2. Nel caso di Fiat Auto, questo valore significa una
riduzione dei consumi del 25% rispetto al valore di riferimento del 1995. E
ad oggi la Casa torinese ha già raggiunto una riduzione del 15%. Ridurre le
emissioni in atmosfera di CO2, sostanza ritenuta responsabile del
surriscaldamento del globo terrestre, è un impegno prioritario che l'Unione
Europea ha assunto in sede internazionale. Per la realizzazione di questo
obiettivo è fondamentale lo sviluppo della "dieselizzazione",
tendenza largamente diffusa in Europa, in quanto, a parità di prestazioni
dei motori a benzina, i moderni motori diesel riducono del 25% i consumi di
combustibile che significano una riduzione del 16% delle emissioni di CO2.
Prestazioni, emissioni e consumi: sono questi i tre parametri che
qualificano oggi i nuovi motori. Fiat Auto può vantare lunghe ed importanti
tradizioni motoristiche, soprattutto nel campo dell'alimentazione a gasolio.
Come dimostra la prima vettura di serie al mondo con un motore diesel ad
iniezione diretta: la Croma 1.9 TD. Poi lo sviluppo del sistema Unijet ad
iniezione diretta "common rail". Ed oggi l'evoluzione di questa
tecnologia: il sistema Multijet, segreto del rivoluzionario motore 1.3
Multijet 16 valvole prodotto dalla joint venture Fiat - GM Powertrain.
Frutto della ricerca e dell'impegno tecnologico di Fiat Auto in chiave
ambientale questo propulsore è destinato alle vetture dei segmenti basso di
gamma ed è caratterizzato da una spiccata vocazione ecologica: già oggi,
infatti, soddisfa i limiti di emissione Euro 4 senza adottare un sofisticato
dispositivo di post-trattamento allo scarico, quale la trappola di
particolato. Si tratta, quindi, di un motore intrinsecamente pulito, con
bassi consumi di combustibile, ad elevate prestazioni, oltre che silenzioso
e confortevole. Oltre a questi prodotti sofisticati e all'avanguardia nel
panorama mondiale, Fiat Auto punta a ridurre le emissioni e i consumi anche
attraverso iniziative di grande impatto sociale ed ambientale. Tra queste
ricordiamo il Progetto Metano e il servizio "Car Sharing".
Progetto Metano Nel dicembre del 2001 Fiat ha siglato con il Ministro
dell'Ambiente e l'Unione Petrolifera un importante accordo finalizzato allo
sviluppo del metano per autotrazione in Italia. Per il miglioramento della
qualità dell'aria, infatti, oltre al rinnovo del parco circolante, il
metano è l'unica concreta alternativa nel breve e medio termine e si
caratterizza positivamente anche sul piano della fattibilità economica.
Senza contare che il metano è il combustibile più ecologico esistente in
natura e che, per le sue caratteristiche, è idoneo ad essere utilizzato nei
motori a combustione interna. Non solo. L'Italia vanta importanti tradizioni
sull'impiego di questa tecnologia che, tra l'altro, è la migliore soluzione
per risolvere il problema ambientale che maggiormente preoccupa le grandi
città: il particolato fine. Per tutte queste ragioni, dunque, lo sviluppo
dell'autotrazione a metano è un indirizzo strategico di Fiat Auto condiviso
e supportato dal Ministero dell'Ambiente. Nel delineare l'Accordo di
Programma sul metano, sono stati evidenziati tre aspetti fondamentali. Il
primo riguarda il coinvolgimento delle grandi città italiane che di più
soffrono l'inquinamento da traffico e dove gravitano il maggior numero di
veicoli circolanti in ambito urbano. Il secondo aspetto concerne le utenze
professionali che operano prevalentemente in città, gli stessi che
percorrono tanti chilometri ed utilizzano mezzi non recenti e quindi ad
elevato tasso di inquinamento. Il terzo aspetto riguarda la rete
distributiva che diventa elemento essenziale per la crescita della domanda e
per l'accettazione da parte degli utenti professionali di un veicolo
alimentato a metano. Da questi tre fattori è nata l'impostazione
dell'Accordo, condiviso con il Ministero dell'Ambiente e che ha portato nel
corso del 2002 alla nascita della convenzione tra le grandi città italiane.
La disposizione, in particolare, prevede un sostegno economico per lo
sviluppo della domanda di veicoli e l'incremento della rete infrastrutturale
da parte del Ministero dell'Ambiente. Insomma, sono contributi di rilevante
entità, mai visti finora nel panorama italiano degli incentivi. In questi
pochi mesi di attività, dall'avvio operativo del progetto ad oggi, sono
stati già conseguiti importanti risultati. All'iniziativa hanno aderito 30
importanti capoluoghi di provincia italiani che hanno o stanno per avviare
dei piani per l'ampliamento o lo sviluppo della rete di distribuzione del
metano nel loro territorio. Oggi la rete di distribuzione conta 392 punti di
rifornimento su tutto il territorio nazionale (prima dell'Accordo di
Programma erano 344), dei quali 131 sono presenti nelle grandi città
italiane che aderiscono alla convenzione metano. L'obiettivo è di arrivare,
entro il 2005, a 750 punti in Italia (330 nelle città del Progetto Metano).
Una crescita significativa, dunque, che sarà possibile grazie all'impegno,
sia delle amministrazioni delle città che aderiscono alla convenzione, sia
dell'Unione Petrolifera e delle società ad essa associate disponibili ad
impegnarsi direttamente nella distribuzione del metano per autotrazione.
Fiat Auto crede in questa iniziativa di grande valenza ambientale, come
dimostra il suo impegno nello sviluppo di una gamma completa di prodotti,
capace di rispondere alle esigenze sia di operatori professionali, sia di
privati cittadini. L'offerta di modelli oggi disponibili comprende, oltre
alla Multipla bipower (prodotto di largo successo sul mercato), anche il
Ducato bipower, nelle diverse versioni per il trasporto professionale delle
merci; ed il Doblò bipower, nella versione Panorama e Cargo, recentemente
lanciato sul mercato. Nei prossimi mesi, inoltre, si aggiungerà la Punto
bipower. Si tratta, insomma, di una gamma articolata che copre le esigenze
di una vasta categoria di utenti, soprattutto nel settore professionale del
commercio, dell'artigianato, del trasporto merci e della piccola e media
industria. E, malgrado la limitata estensione della rete distributiva sul
territorio nazionale, la crescita graduale delle adesione delle città - che
già oggi ha raggiunto un numero ben superiore a quello previsto - ha
generato negli utenti professionali un diffuso e crescente interesse. Ma
accanto a questi primi importanti risultati, sono da sottolineare alcune
"inerzie" che rallentano la marcia e che, se non rimosse
velocemente, rischiano di vanificare gli sforzi in atto. La grande sfida del
metano per autotrazione in Italia si vince solo nella misura in cui si
realizzano gli impianti di distribuzione. In particolare, questa crescita
deve avvenire nelle grandi aree metropolitane del Paese, e in particolare a
Roma, Milano, Torino e Napoli, che oggi sono le meno attrezzate come numero
di punti di erogazione del metano. Senza la ferma volontà, l'impegno e la
determinazione delle amministrazioni di queste grandi città a perseguire
gli obiettivi di sviluppo della rete distributiva non sarà possibile
avviare gli importanti processi di cambiamento nell'utilizzo dei mezzi da
parte degli operatori professionali. In questo modo si vanificherà una
opportunità unica che l'Accordo di Programma sul metano offre per il
miglioramento ambientale delle nostre città. Inoltre, se le città non
sapranno far corrispondere alla mobilitazione una reale capacità di
orientamento di una parte del trasporto cittadino, prioritariamente quello
professionale, verso i veicoli più puliti, resi disponibili grazie
all'Accordo di Programma, non si realizzerà, in modo accelerato, quella
massa critica di parco circolante necessaria ad alimentare la contemporanea
crescita della rete di distribuzione del metano. E' ancora una volta dalla
collaborazione tra settore pubblico e privato che possono determinarsi le
condizioni per assicurare una diversa mobilità coniugata con il rispetto
dell'ambiente. Fiat Auto è impegnata su questo fronte e confida sul
crescente impegno delle amministrazioni locali. Car Sharing Il Ministero
dell'Ambiente ha recentemente avviato con alcune amministrazioni locali un
protocollo per la realizzazione di iniziative di destinate a migliorare la
mobilità nelle aree urbane. Fiat Auto crede nella validità di questi
progetti ed e pronta a collaborare alla loro realizzazione con un'ampia
gamma di prodotti a minimo impatto ambientale. In questo ambito si inserisce
il servizio di "Car Sharing" disponibile nella città di Torino.
Si tratta di una iniziativa che propone ai cittadini un modo diverso di
vivere l'automobile non più legato al possesso, ma semplicemente
all'utilizzo: scelgo l'auto che mi serve in un momento della giornata, mi
muovo liberamente in città, parcheggio gratis e, quando non devo più
usarla la riporto nei parcheggi dedicati. Il costo è commisurato al reale
utilizzo della vettura. A tre mesi dall'avvio, i risultati dimostrano che vi
è grande interesse da parte dei cittadini, delle imprese, degli studi
professionali e della pubblica amministrazione. L'iniziativa, inoltre, punta
ad una crescita significativa: oltre 200 vetture, 5.000 abbonati e un numero
di parcheggi che si estenderanno a tutto il territorio urbano. Analoghe
iniziative, infine, sono in via di realizzazione in altre grandi città
italiane.
LA FIAT AL 73° SALONE INTERNAZIONALE
DI GINEVRA
Ginevra, 24 febbraio 2003 - A Ginevra Fiat espone due anteprime mondiali: il
"Progetto 169" e il "Progetto 350" (B-Mpv). Dietro i
numeri, che le identificano all'interno dell'Azienda, ci sono la nuova
vettura destinata al segmento delle supercompatte e il nuovo Multi Purpose
Vehicle compatto. Le novità, dunque, sono due, e segnano: da una parte la
volontà di Fiat di confermarsi leader nel segmento delle vetture con
missione più cittadina; dall'altra la sua determinazione di voler giocare
un ruolo da protagonista in un nuovo sottosegmento in continua evoluzione:
quello degli Mpv compatti appunto. Unico, invece, è lo spirito della
"Nuova Fiat" dal quale i due modelli nascono e che proprio a
Ginevra compie un fondamentale passo avanti. L'obiettivo è consentire alla
Marca di riaffermare - ovviamente, declinati in chiave attuale - i suoi
tradizionali punti di forza. Come la grande capacità progettuale nei
segmenti delle compatte, che qui si ripropone grazie ai "Progetti
169" e "350", ma anche al nuovo motore 1.3 Multijet 16v e al
ribadito successo di Fiat Punto, giunta in questi giorni al traguardo dei 5
milioni di clienti. È questa, d'altronde, la missione di Fiat, una Marca
italiana che vuole realizzare vetture belle nello stile, pratiche e
accessibili a tutti. Automobili caratterizzate da soluzioni creative,
intelligenti e perciò capaci di garantire una migliore qualità della vita
di ogni giorno. L'area dedicata alle due novità è contraddistinta da una
pavimentazione di colore arancio e da due pedane parallele che accolgono il
visitatore come in un teatro. Le pedane, sulle quali si trovano le vetture,
sono in metallo e hanno il piano in vetro. Qui il pubblico può ammirare due
versioni del "Progetto 169", la risposta più evoluta nel campo
delle city-car: il nuovo modello è, infatti, una vettura compatta, ma al
tempo stesso confortevole e spaziosa, perfetta nel traffico cittadino, ma
capace anche di affrontare trasferimenti più lunghi. Due anche le versioni
del "Progetto 350", originale modello che rappresenta un nuovo
modo di "essere automobile" perché unisce due concetti
automobilistici diversi tra loro: la maneggevolezza e le dimensioni proprie
di una vettura compatta con la modularità e la versatilità di un vero e
proprio MPV. L'impressione finale, dunque, è quella di un'area giovane e
"dinamica", con una scenografia ricca di colori brillanti, arredi
moderni e metalli lucidi. _Come dimostra anche l'edificio Fiat posto sullo
sfondo, dove su un grande schermo a led scorrono filmati che esaltano lo
spirito giovane e scattante della nuova city-car. Al centro dello stand,
custodito in una teca di cristallo, trova posto il nuovo motore 1.3 Multijet
16v. Si tratta di un motore "Common Rail" di seconda generazione
con una tecnologia raffinata, racchiusa in un monoblocco lungo meno di 50
centimetri e alto 65. È, infatti, il più piccolo diesel quattro cilindri
"Common Rail" presente sul mercato. L'unico capace di racchiudere
in un cilindro del diametro di meno di 70 mm ben sei componenti di
dimensioni "normali". Vale a dire quattro valvole, un iniettore e
una candeletta. Altro focus dello stand è l'area dedicata agli originali
concept car nati sulla base del "Progetto 169". Uno è Fiat Simba,
il primo esempio in Europa di un fuoristrada di ridotte dimensioni, capace
di destreggiarsi agilmente nella giungla africana come nella "giungla
urbana". Il secondo è Fiat Marrakech, una simpatica
"scoperta" con la quale vivere vacanze e momenti di relax
all'insegna dell'allegria e del divertimento. Entrambi i prototipi sono
ospitati su due pedane metalliche con piano in vetro, una delle quali
girevole. Sul lato dello stand che si apre verso l'area della Lancia, sono
esposte le vetture di attuale produzione. Tra queste spicca la Fiat Stilo
Abarth con propulsore 2.4 20v da 170 Cv, dotata di cambio manuale a cinque
rapporti (è l'alternativa alla stessa versione finora equipaggiata con
cambio Selespeed) e vestita con un kit fortemente caratterizzante. A breve
distanza Fiat Ulysse, il monovolume dedicato a chi desidera un Mpv (Multi
Purpose Vehicle) confortevole, spazioso, versatile, con un elevato numero di
posti e caratterizzato da grande praticità d'uso. Due le versioni esposte:
una equipaggiata con il 2.2 Jtd e l'altra con il 2.0 16v, entrambe
nell'allestimento Emotion. Dal mondo dell'Ulysse a quello di Fiat Stilo. La
zona riservata alla media compatta del Marchio e alla sua versione Multi
Wagon è caratterizzata da un'ambientazione fresca e dinamica, proprio come
lo spirito che contraddistingue il modello. Tre le vetture sotto i
riflettori, tutte nell'allestimento Dynamic: una "5 porte"
equipaggiata con il propulsore 1.9 Jtd da 115 CV e due _Stilo Multi Wagon
con i motori 1.9 Jtd e 1.8 16v. A Ginevra sono presenti anche Fiat Punto Hgt
1.8 16v e le versioni "Dynamic" e "Sound", entrambe
equipaggiate con il propulsore 1.2 16v. L'esposizione prosegue con Multipla
1.9 Jtd Elx e Fiat Doblò 1.9 Jtd Malibù. Lo stand Fiat si presenta,
quindi, ricco di novità, fresco e giovane nell'ambientazione, realizzato in
tanti colori e materiali. Nello stand, poi, non manca nemmeno la
multimedialità: alcune postazioni internet permettono di collegarsi ai siti
buy@fiat e fiat.com dove è possibile navigare alla scoperta dei
modelli del marchio, sperimentando un diverso approccio al mondo
dell'auto.
ANTEPRIMA MONDIALE - "PROGETTO
350"
Ginevra, 24 febbraio 2003 - Al Salone di Ginevra debutta in anteprima
mondiale il nuovo Multi Purpose Vehicle compatto che sarà commercializzato
nei principali Paesi europei tra l'autunno prossimo e l'inizio del 2004.
Conosciuto in azienda come "Progetto 350", l'originale modello
rappresenta un nuovo modo di "essere automobile" che unisce ed
esalta due concetti automobilistici diversi tra loro. Da una parte, infatti,
propone maneggevolezza e dimensioni compatte (è lunga poco meno di quattro
metri, larga 1,70 e alta 1,66 metri). Dall'altra, invece, offre tutta la
modularità e la versatilità di un vero e proprio Mpv. Ed è proprio questa
capacità di rispondere a esigenze diverse, che permetterà al modello di
porsi come il nuovo punto di riferimento nella fascia di mercato dei Multi
Purpose Vehicle compatti. Un sottosegmento in continua evoluzione, che vedrà
il progressivo ingresso delle più prestigiose Case costruttrici e dove Fiat
vuole giocare un ruolo da protagonista. Di più: vuole proporre una nuova
tipologia di vettura, rivolta a tutti ma destinata, in particolare, a
soddisfare le esigenze dei cosiddetti "early adopters", la fascia
di clientela più curiosa delle novità, più aperta alle soluzioni inedite,
più pronta a recepirle. Si tratta di persone psicologicamente e
caratterialmente attive sia in campo professionale sia sociale. Di uomini e
donne che hanno imparato a "vivere" anche gli spazi tra un impegno
e l'altro, sia esso di lavoro o familiare. Catturando i propri momenti di
relax e di gratificazione là dove è possibile. A bordo dell'auto, per
esempio, se questa, come "Progetto 350", offre uno spazio ricco,
caldo e accogliente. Un ambiente flessibile e modulabile a seconda delle
esigenze del momento. Un luogo nel quale godere di quel particolare comfort
che è fatto dalla scelta dei colori e dei tessuti, dalla fruibilità dello
spazio e da un'impronta raffinata e disinvolta allo stesso tempo. Questa
clientela, infatti, è l'interprete privilegiata di uno stile italiano
elegante, ma comodo e informale, dal quale sono nate le calzature di qualità,
pensate per la barca a vela eppure perfette anche durante l'uscita
pomeridiana e l'aperitivo della sera. Oppure il maglione di impronta
sportiva, nel quale ci si sente a proprio agio anche in occasioni più
mondane o eleganti. In questo contesto si inserisce "Progetto
350", modello profondamente innovativo che propone dotazioni e
dispositivi esclusivi: dal climatizzatore automatico bi-zona al Cruise
control, dai sei airbag al cambio evoluto robotizzato che può funzionare
sia in modo sequenziale sia automatico. Senza contare che "Progetto
350" è una delle vetture più confortevoli del segmento. Come
dimostrano, per esempio, la grande facilità di accesso; la possibilità di
regolare il volante e il sedile del guidatore; il passo di 2510 mm; il
bagagliaio ampio e modulabile grazie anche al sedile posteriore che scorre.
"Progetto 350", dunque, è la vettura ideale per la vita dinamica
delle famiglie giovani, un "compagno fedele" nel traffico urbano
dei giorni lavorativi e un'oasi di relax e tranquillità durante il weekend
o nei lunghi viaggi. Il modello, quindi, si rivolge a clienti con bisogni,
gusti e stili di vita diversi, ma che hanno qualcosa in comune: il desiderio
di un'automobile bella, confortevole e capace di appagare la loro voglia di
libertà. Ecco perché "Progetto 350" è innanzitutto un Multi
Purpose Vehicle a tutti gli effetti. Lo dimostra, per esempio, la maggiore
altezza rispetto alle vetture del segmento B e C, che determina una diversa
posizione del piano di seduta del guidatore rispetto al terreno, a tutto
vantaggio della facilità di accesso e del dominio della strada. Non solo.
Basta salire sul nuovo Mpv compatto per scoprire che si può davvero
"star bene a bordo" in qualunque situazione. Una sensazione che
per il cliente si traduce nel trovare sempre tanto spazio, ma soprattutto
trovarlo là dove serve. Significa poter salire e scendere dalla vettura in
modo facile e, una volta accomodati sui sedili, avere intorno a sé un
ambiente arioso e illuminato, grazie all'ampia vetratura e al tetto apribile
(sempre in vetro) di grandi dimensioni. Tutto questo su una vettura che ha
dimensioni esterne molto più compatte di un tradizionale veicolo
multifunzione. Nell'aspetto, "Progetto 350" appare solida e sicura
e al tempo stesso originale ed elegante. All'esterno si riconosce per le
spalle larghe e per le ruote generose, "ingentilite" da una linea
generale pulita, moderna e di grande personalità. La forma, poi, priva di
spigoli comunica la sua forza discreta e non aggressiva, ed enfatizza il
carattere di "guscio" accogliente e protettivo dell'abitacolo, che
diventa una garanzia di sicurezza oltre che una promessa di comfort.
Quest'ultima mantenuta all'interno da un abitacolo versatile e curato nei
minimi dettagli sia estetici sia tecnici. Il design, infatti, sofisticato e
armonioso delle ebanisterie e dei rivestimenti sposa le scelte di eccellenza
nel campo dell'ergonomia, del comfort acustico e della climatizzazione.
Nasce così un ambiente ideale per viaggiare sempre comodi e rilassati.
All'interno, poi, il modello propone un abitacolo accogliente, versatile,
curato nei minimi dettagli. Senza contare che il design sofisticato e
armonioso delle ebanisterie e dei rivestimenti è in linea con la filosofia
della vettura, tesa a sottolineare l'ampiezza e l'equilibrio degli interni
per un viaggio sempre comodo e rilassato. Per questo i progettisti hanno
puntato a caratteristiche di eccellenza in fatto di ergonomia, acustica e
climatizzazione. Ecco, allora, una plancia originale con la parte superiore
morbida e cedevole al tatto, come le vetture di segmento superiore; al
centro è incastonato un originale strumento, mentre i tasti e i comandi
sono facili da identificare e da usare. Il cambio, poi, è al centro della
plancia, vicino al volante e in posizione ergonomica. Ed ancora: due ampi
cassetti chiusi sulla plancia e al centro il doppio vano DIN, grandi tasche
sui pannelli, un vano sul padiglione e un capiente mobiletto tra i sedili
anteriori, questi ultimi con schienale attrezzato. Tra l'altro, tutti e
cinque i sedili sono comodi, ergonomici e sicuri. Oltre a poter assumere
configurazioni diverse con poche e rapide operazioni, compresa una singolare
posizione "relax". In quest'ultimo caso i sedili anteriori si
chiudono in avanti "a tavolino", mentre lo schienale dei
posteriori viene inclinato di oltre 45 gradi. Senza contare che lo spazio
interno di "Progetto 350" cambia a seconda delle proprie esigenze,
e il merito va al sedile anteriore che si ribalta e ai due sedili posteriori
che scorrono avanti e indietro e sono capaci di reclinarsi
indipendentemente. Nel campo della sicurezza, poi, il nuovo MPV compatto si
pone ai vertici del segmento. Il modello, infatti, offre fino a 6 airbag
(anteriori a doppio stadio di attivazione, laterali e window bag che
proteggono anche i passeggeri posteriori); cinture di sicurezza regolabili
anteriori (con pretensionatore e limitatore di carico) e quelle posteriori a
tre punti (compreso il posto centrale). Per il trasporto in massima
sicurezza anche dei più piccoli, il modello è dotato di attacchi Isofix.
Nell'ambito della sicurezza attiva, inoltre, "Progetto 350" adotta
di serie l'Abs con Ebd e il Brake Assistant, mentre è a richiesta l'Esp,
completo di Hill Holder che rende più facili le partenze in salita.
Brillanti nelle prestazioni, ma contenuti nei consumi. Queste le
caratteristiche vincenti dei motori proposti dal nuovo modello, che sono
anche particolarmente silenziosi, grazie agli impianti di scarico
ottimizzati nella disposizione e nella configurazione. Al lancio i
propulsori disponibili saranno un 1.4 16 valvole a benzina e un 1.3 Multijet
16v, entrambi abbinati ad un cambio manuale o robotizzato "Dualogic",
seguiti nei mesi successivi dal 1.2 16v e dal 1.9 Jtd Multijet.
ANTEPRIMA MONDIALE - "PROGETTO
169"
Ginevra, 24 febbraio 2003 - Allo stand Fiat riflettori puntati sulla nuova
vettura destinata al segmento delle supercompatte e conosciuta all'interno
dell'azienda con il nome "Progetto 169". Il modello è la risposta
più evoluta oggi disponibile a chi vuole una vettura dalle dimensioni
esterne contenute, dotata del comfort al quale le auto più grandi ci hanno
ormai abituati; progettata per consumare poco, ma non per questo meno
brillante; ideale nel traffico cittadino e nello stesso tempo perfetta nei
viaggi più lunghi. Con il nuovo modello, Fiat si conferma nuovamente
protagonista dell'evoluzione di questo segmento, dove tanta parte di storia
porta il suo nome: dalla prima 600 alla 500, dalla 126 alla Panda, dalla
Cinquecento alla Seicento. Oggi il "testimone" passa a
"Progetto 169". Disegnata ispirandosi alle tendenze più moderne,
la nuova compatta multifunzionale propone linee nette, stile semplice e
pulito, particolari curati con attenzione: sono i tratti distintivi di
"Progetto 169", un'auto che comunica subito freschezza. A questa
impronta di piccola vettura giovane e informale gli stilisti hanno aggiunto
un tocco di personalità: cioè l'aspetto di un'automobile solida e
rassicurante, più grande di quanto ci si aspetta da un modello di queste
dimensioni. Merito anche delle modanature e delle barre di alcune versioni
che fanno del "Progetto 169" un "piccolo SUV" da città.
Gli interni riprendono con coerenza le scelte stilistiche della carrozzeria
(che può vestire ben dieci colori brillanti e giovani) e propongono un
abitacolo spazioso, funzionale e confortevole, che ha poco da invidiare a
quello di una vettura media. "Progetto 169", insomma, è una
vettura grintosa, una "piccola" dall'aria un po' irriverente e
maliziosa che, invece di opporvisi, può diventare complice dell'odierno
stile di vita. Interpretando le esigenze di un cliente che vive in contesti
urbani di traffico intenso, con spazi ridotti e ritmi di vita frenetici.
_Adatta ad assecondarne le necessità, scattando nervosa ai semafori; ma
anche a consentire una guida rilassata su percorsi più lunghi. È così che
"Progetto 169" diventa una vera complice "pronta a
tutto" per noi, un'auto destinata a sorprenderci continuamente per la
sua capacità di trasformarsi secondo le situazioni e le esigenze di chi la
guida. Un modello che declina il proprio carattere tra soluzioni giovani,
colorate, un po' casual e altre più eleganti e raffinate. Un modello dalla
personalità forte, dunque, e tipicamente italiana. Con la simpatia e la
facilità di comunicazione, che caratterizzano la parte migliore del nostro
modo di essere. Con il pizzico di genio e trasgressività che è il tratto
distintivo di campioni sportivi come Valentino Rossi e di grandi artisti
come Roberto Benigni. Alla stessa maniera di questi ultimi, infatti, la
piccola e sbarazzina "Progetto 169", interpreta un po' il
"piccolo diavolo" che è in tutti noi. Automobile di grande
appeal, quindi, che da un lato si inserisce nelle tendenze forti e vincenti
del mercato, dall'altro risulta coerente con la storia e la missione di
Fiat. La nuova piccola, infatti, è un'auto molto compatta ma con
un'abitabilità sorprendente. Infatti, pur essendo lunga solo 354
centimetri, larga 158 e alta 153, "Progetto 169" può ospitare da
quattro a cinque persone, è dotata di un bagagliaio tra i più capienti del
segmento (oltre 200 litri) e vanta la migliore abitabilità del segmento. Il
nuovo modello, dunque, affronta il mercato puntando su quelle che sono
sempre state le caratteristiche vincenti delle piccole Fiat, ma decisa anche
a far compiere un vero e proprio salto qualitativo al segmento in tema di
comfort e sicurezza, tecnica e dotazioni. Disponibile a cinque porte,
"Progetto 169" fa della flessibilità uno dei suoi punti di forza,
come dimostra il sedile posteriore che può essere sdoppiato e scorrevole.
Non solo. Maneggevolezza e visibilità sono anch'esse ai vertici della
categoria. Ecco allora un cambio posto al centro della plancia in un'ottima
posizione ergonomica (è una novità di assoluto interesse nel segmento); il
servosterzo elettrico Dualdrive (di serie sulle versioni medio-alte); e
l'innalzamento del piano di seduta del guidatore rispetto al terreno, che
significa per il cliente maggiore visibilità e dominio della strada. Il
nuovo modello è, perciò, un'auto ideale per la città, ma al tempo stesso
capace di offrire anche tutte quelle caratteristiche dinamiche che le
permettono di affrontare comodamente percorsi più impegnativi. Merito,
soprattutto, dei tre motori disponibili che assicurano buone prestazioni e
consumi decisamente contenuti, rappresentando una valida soluzione sia per
l'impiego cittadino, sia per quello extraurbano. Innanzitutto il nuovissimo
1.3 Multijet 16v da 70 CV (che sarà disponibile alcuni mesi dopo il lancio
del modello). A questa novità, poi, si affiancano il collaudato propulsore
da 1108 cm3 da 55 CV e l'affidabile 1.2 8v che eroga una potenza massima di
60 Cv. Ad essi vanno abbinati due cambi: uno manuale a 5 marce e il nuovo
"Dualogic" con funzione sequenziale e automatico. Moderna e
affidabile, la meccanica del nuovo modello è arricchita da dispositivi che
non tutte le vetture supercompatte possono offrire. Su "Progetto
169", per esempio, il cliente può avere il tetto trasparente "Skydome"
di grandi dimensioni, il climatizzatore manuale o automatico, il sensore di
parcheggio, l'impianto Hi-Fi completo di lettore Cd, sub-woofer e comandi
radio sul volante. A garanzia della sicurezza degli occupanti, poi, il nuovo
modello offre di serie o a richiesta, a secondo dell'allestimento: fino a 6
airbag, l'Esp e l'Abs completo di Ebd. un'auto bella e confortevole, dunque.
una piccola e simpatica vettura che, tra l'altro, ha un altissimo
controvalore grazie alla combinazione di contenuti, costo di esercizio e
valore residuo.
SCANIA LANCIA LA SFIDA SULLA SICUREZZA
STRADALE I GIOVANI CAMIONISTI DI TUTTA EUROPA SI AFFRONTERANNO IN UNA
COMPETIZIONE PER ELEGGERE IL MIGLIORE TRA LORO. UNA SFIDA ALL'INSEGNA DELLA
SICUREZZA STRADALE E DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE
Milano, 24 Febbraio 2003. "Young European Truck Driver 2003",
questo è il nome dell'importante competizione fra giovani camionisti
europei che Scania ha organizzato col patrocinio della Commissione Europea e
con il sostegno di Michelin, Shell e Iru (International Road Transport
Union) in qualità di sponsor. Obiettivo primario della manifestazione, che
coinvolgerà camionisti provenienti dai 15 paesi membri dell'UE più
Norvegia, Svizzera, Polonia e Repubblica Ceca, è la promozione dei temi
della sicurezza stradale e della difesa dell'ambiente. Scania ha una lunga
tradizione di impegno nella promozione della sicurezza sulle strade. Molti
progressi sono stati ottenuti con l'introduzione di nuove tecnologie ma
condizione essenziale per la riduzione degli incidenti resta il rispetto
delle regole fondamentali del codice stradale e, soprattutto, un corretto
stile di guida. Per questa ragione Scania ha avviato il progetto "Young
European Truck Driver" che, sotto forma di una competizione fra giovani
camionisti, intende sensibilizzare i guidatori al rispetto delle regole di
sicurezza stradale. Scania ha trovato un partner essenziale nella
Commissione Europea che, con il sostegno dato all'intera manifestazione,
prosegue attivamente il suo impegno in tema di sicurezza stradale,
perseguendo l'obiettivo, già fissato nel Libro Bianco "Politica
Europea del Trasporto per il 2010: è tempo di decidere", di dimezzare
entro il 2010 il numero di morti per incidenti stradali nell'Unione,
passando dagli attuali 40.000 a 20.000. "Una maggiore consapevolezza
dell'importanza della sicurezza stradale e dell'ambiente favorisce
indubbiamente il rispetto delle regole fondamentali nel trasporto su
strada", sottolinea Kay Lindgren, Vice Presidente del Gruppo Scania.
"La competizione organizzata da Scania si rivolge ai giovani camionisti
con età inferiore ai 30 anni, e va considerata come un investimento sulla
sicurezza stradale futura. Per questa ragione, avere la Commissione Europea
come partner in quest'importante campagna è motivo di grande
soddisfazione." La competizione, volta ad eleggere il miglior giovane
camionista d'Europa, prevede varie fasi. I partecipanti alle selezioni
nazionali saranno scelti sulla base delle risposte ad un questionario che
riceveranno con l'iscrizione. Superata questa fase, i candidati si
sottoporranno ad una serie di prove pratiche e teoriche, previste per la
primavera di quest'anno, attraverso le quali verrà eletto un rappresentante
per ogni Paese partecipante. I migliori camionisti provenienti dai 19 paesi
partecipanti si sfideranno durante la finale europea che si terrà in Svezia
nel mese di settembre. Con la fase finale della competizione sarà quindi
eletto il miglior giovane camionista d'Europa che riceverà in premio un
viaggio per due persone in Brasile, alla scoperta del Carnevale di Rio, e la
possibilità di guidare nella foresta Amazzonica. L'impegno di Scania in
tema di sicurezza stradale si traduce anche nell'organizzazione della Scania
Road Safety Conference che avrà luogo a Bruxelles nell'ottobre 2003. In
quest'occasione verranno presentati i risultati della competizione "Young
European Truck Driver 2003" e sarà approfondito il tema del
"ruolo del camionista" all'interno delle problematiche legate alla
sicurezza nei trasporti. Maggiori dettagli sulla competizione, compreso il
regolamento, sono disponibili sul sito internet www.scania.com
oppure www.scania.it
A CREMONA L'ORIGINALE MOSTRA
"MODERNISMO E AVANGUARDIA. PICASSO, MIRÓ, DALÍ E LA PITTURA
CATALANA"
Milano 24 febbraio 2003 Una splendida occasione per scoprire la città di
Cremona con le sue dolcezze gastronomiche e le sue squisitezze culturali è
la mostra aperta fino al 4 maggio nel Museo civico "Ala Ponzone"
"Modernismo e Avanguardia. Picasso, Miró, Dalí e la pittura
catalana". Ottanta opere di grandi esponenti dell'arte catalana,
comprese tra il 1880 e il 1930, testimoniano uno dei periodi artistici più
intensi e creativi di questa regione che poi darà spunto e ispirazione ai
grandi Picasso, Miró e Dalí. L'età compresa tra l'ultimo terzo del XIX
secolo e le soglie della Guerra Civile spagnola rappresenta l'età d'oro
della pittura catalana: un'epoca di grandi cambiamenti e di fervore, in una
Catalogna animata da passioni nazionalistiche, aspirazioni moderniste e da
un vero e proprio rinascimento artistico, tale da rendere questa regione
d'Europa "un luogo privilegiato della cultura e della creatività,
punto di riferimento d'eccellenza sulla scena dell'arte europea". Le
opere di grandi artisti come Santiago Rusinol, Isidre Nonell, Joaquin
Torres-Garcia, ed ovviamente Picasso, Mirò, Dalì - presenti
complessivamente con circa 25 capolavori -formano una mostra coinvolgente,
che intreccia il realismo dei primi modernisti - la gente di paese e le
visioni suburbane - con il periodo di formazione di Picasso; la rinascita
classicista, promossa anche dal grande artista all'epoca del suo soggiorno a
Gòsol, con il fecondo legame alla terra o con gli echi di un paesaggio e di
uno spirito mediterranei; il richiamo alla tradizione "ancestrale"
di certi esponenti illustri dell'avanguardia catalana, come J.V. Foix - la
cui visione cosmica si avvicina molto al sentire di Miré - con gli influssi
del cubismo che troviamo nelle opere di Picasso (Volto di fanciulla) del
1909. Dal movimento modernista testimoniato da artisti come Santiago Rusinol,
Ramon Casas e Miquel Utrillo (padre di Maurice), a contatto con le più
avanzate correnti europee, dal simbolismo al postimpressionismo, vengono
introdotti temi tratti dalla vita contemporanea: la città industriale, la
scene prese dalla strada, i paesaggi desolati di certi cimiteri. Questa
generazione di pittori prepara la strada agli esiti altissimi di Isidre
Nonell, Joaquim Mir e Pablo Picasso, che possono ora concentrare le loro
ambizioni su obiettivi puramente artistici, senza l'urgenza di dover aprire
nuove vie moderne alla pittura catalana; Nonell sviscera il tema
dell'emarginazione sociale, della povertà e dei dementi con occhio crudo e
pungente, con coraggio ed innovazione espressiva, e la critica del tempo lo
esalta. Le sue opere sono vicine al Picasso delle prime esperienze, al
Picasso della cosiddetta epoca "blu", che muovendosi tra
Barcellona e Parigi cerca la sua strada artistica. Anch'egli affronta il
tema della miseria e della povertà in opere come Testa di vecchia del 1897
o Morte di una giovane malata del 1900, ma nello stesso tempo, immergendo
tutto nel colore blu e isolando le figure dei suoi personaggi, evoca stati
d'animo interiori pieni di tristezza e malinconia. Joaquim Mir invece
sceglie il paesaggio: non quello tradizionale bensì un paesaggio
praticamente astratto, che resterà isolato nella pittura catalana del tempo
ma cui va riconosciuto un ruolo importante nell'arte postimpressionista
europea e che dal punto di vista cromatico influenzerà l'opera del Picasso
più fauvista. Il passaggio al Noucentisme è segnato da un referente
culturale nuovo - il classicismo - e dalla dottrina del mediterraneismo, che
entreranno entrambi anche nell'opera di Picasso, basti guardare
all'Arlecchino di Barcellona del 1917. In verità alla visione
classicizzante ed idealizzata il grande pittore alterna anche un'attenzione,
via via sempre più forte, per la realtà che lo circonda, per la terra come
qualcosa di atavico e viscerale, in una dicotomia che appare evidente già
nel bronzo del 1907, presente in mostra, Testa di Fernande. Questo richiamo
ad un'idea originale e vitale della pittura è evidente e intenso nello
splendido dipinto di Mirò, Siurana, Il villaggio del 1917, che lega
noucentismo e prima avanguardia proprio grazie a un'immagine quasi
"immanente" della tradizione e della terra. Diverso ma non
dissimile il percorso di Salvador Dali che partendo dal mediterraneismo
noucentista dei paesaggi assolati e dei ritratti con sfondo marino degli
anni '20 e alternando a questi opere come il Ritratto della sorella (Anna
Maria) e Pensiero (entrambi del 1925) - quadri d'interno dai toni tristi,
neri e viola e con uno ieratismo ed un'inflessione misteriosi - approderà a
dipinti visionari e straordinari come Gradiva scopre le rovine antropomorfe,
del 1931: la realtà dell'incubo, la de-composizione del mondo, la pittura
dei contrasti impossibili e dei paradossi. "Modernismo e Avanguardia.
Picasso, Miró, Dalí e la pittura catalana". Catalogo Skira, Cremona,
Museo civico Ala Ponzone, fino al 4 maggio 2003, Info: tel. 0372/31222; il
biglietto comprende anche la visita alla mostra "Lo sguardo in esilio.
Gabriel Morvay tra la catalogna e Cremona" e dà diritto all'ingresso
gratuito alla mostra "L'emozione della forma. Francesco Messina nella
Collezione Gradellini e altre opere" a Palazzo Trecchi.
PUBBLICATO DA SKIRA L'IMPORTANTE
VOLUME-CATALOGO "LUCIANO MINGUZZI. SCULTURE"
Milano 24 febbraio 2003 - Approda alla pubblicazione per i tipi di Skira
l'importante volume-catalogo "Luciano Minguzzi. Sculture" con
testo critico di Carlo Pirovano. Protagoniste le opere del maestro che ha
attraversato tutto il secolo del Novecento con la sua ricerca espressiva.
Nelle sue mani la materia si plasma in intrecci potenti e aggrovigliati, in
tensioni drammatiche che sembrano spezzare i confini stessi dei corpi. In
questo dinamismo ispirato ora dallo studio dell'arte arcaica ora dalla
lezione futurista, il bronzo prediletto dall'artista crea "sculture
acrobatiche" che sfidano le leggi del realismo. Uomini e animali si
piegano a ritmi inimmaginabili sia nelle grandi che nelle piccole
proporzioni. L'autore dell'opera, Carlo Pirovano, studia a fondo la
formazione di Minguzzi esercitata sui classici intesi non come serbatoio di
modelli immutabili, ma come laboratorio di possibilità espressive
universali. D'altra parte l'origine popolana dell'artista di cui fu sempre
orgoglioso spingeva la sua attenzione alle forme più minute del vivere. Così
Carlo Pirovano osserva l'exploit originale dell'Acrobata cinese "che
sembra un bronzo pompeiano reinventato in una bottega seicentesca" e il
giovinotto con le braccia incrociate o Saltimbanco dove convivono ricordi
quattrocenteschi e il neorealismo del Novecento. Gli anni cinquanta segnano
un significativo passaggio nella formazione di Minguzzi che arriva a Milano
dalla terra emiliana e vive i contatti con sperimentalismi internazionali,
con opere di Picasso, con il surrealismo anteguerra, conosciuto appunto in
anni postbellici. La figura umana comincia a perdere importanza per un
approccio duro e violento ai puri temi della vita vista nelle sue
espressioni primarie: lotta, sofferenza, morte, aggressività, ferocia.
Tutto viene espresso in un difficile equilibrio tra masse solide e aperture
spaziali. La grande prova della quinta porta del Duomo di Milano viene a
compimento nel 1965 e rappresenta lo sforzo di riprodurre l'intero creato in
26 metri quadrati di spazio. L'intero creato e anche la cronaca popolaresca
della vita milanese rappresentata con una particolare attenzione del rilievo
che assume uno stacco eccezionale da tutto tondo rispetto alla consuetudine
tradizionale. Per le porte di San Pietro in Vaticano completate nel 1977 la
modellatura è ancora più pungente con brutali passaggi da luce a ombra,
senza sfumature, con effetti più da sbalzo che da modellazione. Il culmine
è raggiunto dalla serie dei martiri dello stipite di sinistra come
"fagotti penzoloni" che ricordano i recenti eventi bellici.
UNA COPPIA BOLLENTE: PLATINETTE E
BENEDETTA MAZZINI IN BIGODINI! AL TEATRO CIAK DI MILANO
Milano 24 febbraio 2003 - Due artiste discusse e discutibili, originali e
ironiche: Benedetta Mazzini e Platinette. Le loro personalità decisamente
trasgressive vengono valorizzate appieno nel nuovo spettacolo che sul
palcoscenico del Teatro Ciak le vede protagoniste: Bigodini! Una
collaborazione che nasce anche da una vera amicizia nata ai tempi di Rock
Café e di Hotel Babylon tra video, cabaret, cinema. Ora è la volta del
teatro più giovane e spiritoso di Milano dove Bigodini! è una commedia
tutta al femminile, nella quale l'acme della femminilità è rappresentata
da un uomo. Ovvia l'ambientazione nel sancta-sanctorum dell'universo
femminile (il parrucchiere!) con una dinamica psicologica dominata dal
desiderio di tre donne di conquistare lo stesso uomo. Appassionate ma goffe,
precise nel desiderio ma confuse nella modalità, troveranno la chiave di
volta per questa vicenda (e, forse, per la loro vita) nell'incontro casuale
con Margot, personaggio dall'ambigua identità sessuale e dal look
estremamente appariscente, pronto a dispensare aneddoti sconvolgenti e
implacabili consigli di seduzione. Il cardine della vicenda ruota tra le
figure di Lella, interpretata da Benedetta Mazzini, acconciatrice
controvoglia, imprigionata in doveri e aspirazioni che non sono i suoi, e
Margot, (Platinette) vistosa e eccessiva 'fata madrina' che incarna la
trasgressione dai vincoli della normalità e la realizzazione delle proprie
più folli aspirazioni. Con i toni leggeri e svagati da commedia, senza
ricorrere alla volgarità, Bigodini! affronta tematiche delicate come la
sessualità e l'emancipazione cercando soprattutto di stupire il pubblico
con personaggi a scatola cinese del tutto imprevedibili. Collabora e
sponsorizza lo spettacolo Art Hair Studios I Parrucchieri e la grande casa
cosmetica Wella, leader nel trattamento e la cura dei capelli. Bigodini!
Teatro Ciak, via Sangallo, 33 - Milano www.teatrociak.com dal 25 febbraio al
16 marzo Info tel. 02.76110093 - www.teatrociak.com
ATTESISSIMA CLAUDIA CARDINALE PER IL
DEBUTTO SUL PALCOSCENICO MILANESE DEL TEATRO NUOVO
Milano 24 febbraio 2003 - Basta il suo nome per richiamare un pubblico
affezionato e ammirato. Non solo per i titoli cinematografici ormai entrati
nella storia del genere, ma anche per la bellezza che la bruna Claudia
Cardinale mostrava sullo schermo. Oggi Claudia Cardinale é una sofisticata
signora che vive in Francia e sfida l'emozione del palcoscenico teatrale, da
affrontare in diretta per il pubblico milanese. Al Teatro Nuovo l'attende
una prova difficile ed intensa: il personaggio dell'Ignota in "Come tu
mi vuoi" di Pirandello, un dramma che ha già visto l'interpretazione
di grandi primedonne del passato. Come in moltissime opere pirandelliane,
anche in questa si sommano tutti i temi del grande drammaturgo che in una
formula cara non solo all'autore, ma a gran parte della psicanalisi
contemporanea si può definire: identità e alterità. Pirandello scrive
questa opera mentre si svolge in Italia il "caso Bruneri e
Cannella", vicenda reale d'una moglie che crede di riconoscere
nell'ospite amnesiaco d'un manicomio, il proprio marito scomparso in guerra.
Nell'opera l'autore ribalta i ruoli: è il marito che crede di riconoscere,
in una Ignota, la moglie scomparsa durante l'occupazione militare. Mario e
familiari si contendono l'identità della donna cui viene contrapposta una
povera demente sottratta a un manicomio. Ma non è solo un "gioco di
ruolo"o Giuoco delle parti, è, in profondità il più acuto esame
della condizione della Donna del Novecento. Nel secolo cioè, che,
attraverso l'immaginario (fotografia, cinema, consumo di massa
dell'immagine), deforma l'identità sino a farla diventare frammenti della
memoria. La Donna-Desiderio diviene nota trasgressiva nella normalità
quotidiana. Una normalità di fatta penombre, di confusioni, di crudeltà
ormai acquisite. In questo labirinto, punteggiato di specchi deformati e
dell'improvvisa comparsa di orrori, lei cerca la propria, sconosciuta,
identità e crede di trovarla nella sua appartenenza all'uomo. Questa
lettura, suggerisce una messa in scena scelta dal regista e compagno della
Cardinale Pasquale Squitieri costruita in una sala cinematografica, dove gli
spettatori (Salter, Greta, Bruno, Boffi, zia Lena, Salesio, Ines, Barbara,
dottori e infermieri) assistono alla proiezione del film interpretato da
Claudia Cardinale, "La viaccia". L'ingresso fragoroso in sala del
"quattro imbecilli in marsina, mezzo ubriachi", "nella
penombra e nella confusione dei quattro giovanotti, di cui qualcuno piange
roseo, qualcuno calvo, qualcuno coi capelli ossigenati, più donna che uomo,
sembrano marionette sbattute dai gesti sguaiatamente sbracciati e vani"
provoca l'interruzione della proiezione. Al loro apparire, con in mezzo
l'Ignota, la pellicola prima si blocca su fotogramma fisso, poi lentamente
si corrode e brucia lasciando lo schermo bianco. Poi, durante la
rappresentazione, riprende. Ma non c'è più la Cardinale. Appaiono spezzoni
di altri film e di altre donne-simbolo, misti a frammenti di documentari su
guerre e Lager. Claudia Cardinale In "Come tu mi vuoi" di Luigi
Pirandello Adattamento e Regia di Pasquale Squitieri al Teatro Nuovo di
Milano dal 25 Febbraio al 16 Marzo Per informazioni e prenotazioni: Tel.02/76001231
Sito internet www.teatronuovo.it
WRANGLER: CON I PALI E DISPARI UN LOOK
CHE "VIAGGIA ALLA GRANDE"
Milano, 24 febbraio 2003 - A partire da domani 25 febbraio Wrangler si
unisce alla banda dello Zelig. Lo storico brand americano di jeans
affiancherà per 3 serate su Italia 1 i simpatici protagonisti della
brillante trasmissione diventata un fenomeno di costume, capace di tenere
incollati al televisore migliaia di telespettatori. Ironia, buonumore e
risate intelligenti: questi gli ingredienti di Zelig, un programma che ha
saputo portare il cabaret in tv, rendendolo accessibile a tutti, grazie
anche alla trascinante carica del suo capobanda, Claudio Bisio, affiancato
dalla effervescente simpatia di Michelle Hunziker. Dopo l'abbinamento a Le
Iene nel 2002, Wrangler continua a parlare con il proprio consumatore
attraverso un programma giovane e dinamico come Zelig. Un'iniziativa che
rivela le affinità fra la popolare trasmissione e l'animo di Wrangler: un
marchio storico ma sempre attuale, dalla forte personalità dedicato ai
consumatori che hanno uno spirito libero, socievole e giocoso, che fanno
dell'ironia la loro arma vincente. Un'operazione di grande visibilità
articolata in film promozionali di 90'', condotti dai Pali e Dispari, che
offrono a Wrangler l'opportunità di mostrare al pubblico le nuove
collezioni primavera-estate 2003: una proposta dove il denim si fa
interprete dell'arrivo dell'estate, rinnovato nelle tonalità più chiare e
solari. Una collezione dedicata ad un consumatore eclettico che ricerca il
comfort di un abbigliamento casual, focalizzato sul denim e perfetto per
ogni occasione.
AMEDEO MINGHI: DOPO IL FESTIVAL DI SAN
REMO TOUR AL VIA IL 14 MARZO DA SULMONA (L'AQUILA)
Sulmona, 24 febbraio 2003 - Il Teatro Comunale "Maria Caniglia" di
Sulmona torna ad ospitare Amedeo Minghi. L'artista, dopo aver provato nel
teatro sulmonese il precedente show "Anita", ha deciso di fare
ritorno nel centro peligno per provare il nuovo spettacolo. Amedeo Minghi
sarà a Sulmona dal 10 al 14 marzo 2003, ovvero subito dopo gli impegni con
il Festival di Sanremo, dove l'artista ritornerà in concorso. La prima data
aperta al pubblico si svolgerà venerdì 14 marzo 2003, alla ore 21, al
teatro comunale "Maria Caniglia" di Sulmona. Sarà un occasione
per riascoltare tutti i successi di Minghi oltre ai brani del nuovo album
"L'altra faccia della luna". La manifestazione è promossa
dall'Associazione Culturale Nomadi Fans Club "Un giorno insieme"
di Sulmona, con la collaborazione della Paddeu Produzioni di Roma, e con il
patrocinio e il contributo del Comune di Sulmona, della provincia
dell'Aquila e della Regione Abruzzo. I biglietti saranno disponibilità a
partire dalla settimana prossima nei principali punti vendita della regione
Abruzzo. Per ogni informazione è possibile contattare l'associazione
Culturale Nomadi Fans Club "Un giorno insieme", nella sede di
Corso Ovidio 14 a Sulmona, oppure ai seguenti recapiti telefonici:
0864-201079, 0864-210990 e 389-9737620. e-mail: bisestile@yahoo.it
WLADIMIRO TULLI - LIRISMI ALCHEMICI -
MOSTRA A PALAZZO FORTI DI VERONA, 22 FEBBRAIO /25 MAGGIO.
Verona, 24 febbraio 2003 - La Galleria d' Arte Moderna e Contemporanea
Palazzo Forti di Verona il22 febbraio 2003 inaugura un 'esposizione dedicata
a Wladimiro Tulli, artista marchigìano di straordinaria inventiva che,
ricorrendo alle tecniche e ai materiali pìù disparati, ha saputo creare un
Suo universo, con un linguaggio originale, fervido di spunti e di fermenti
culturali. Le oltre sessanta opere in mostra ben documentano l'intera
attività dell 'artista dagli esordi, con le opere dedicate all'aeropittura
futurista, fino ai lavori più recenti contrassegnati da quel lirismo magico
di colore. di segno e di forme che è cifra costante di tutta la sua
ricerca. Wladimiro Tulli, 80 anni il settembre scorso, è sulla breccia dal
lontano 1938. La sua vicenda artistica lo vede protagonista indiscusso dalle
prime esperienze del Secondo Futurìsmo sino all'attuale ricerca dedicata
all'astrazione lirica e materica. Assiduo frequentatore e amico intimo di
Marinetti, Prampolini, Pannaggi, Monacbesi, Ljcini, Burri e di altri
protagonisti dell'arte italiana, Tulli ha vjssuto la sua avventura creativa
in continua tensione poetica ed innovativa. La. mostra, curata da Giorgio
Cortenova e Patrizia Nuzzo, è accompagnata da un catalogo dato alle stampa
per i tipi dì Marsilio Editore. Oltre alle riproduzioni delle opere
esposte, la pubblicazione si avvale dei contributi critici di Gabriella
Belli, Rossana Bossaglia, Giorgio Cortenova, e delle testimonianze di
Giampiero Mughini e del poeta francese Julien Blain. www.palazzoforti.com
CANTINE CAVICCHIOLI A MILANO MODA
DONNA
Milano, 24 febbraio 2003 - Le Cantine Cavicchioli, azienda modenese
protagonista nel progetto di valorizzazione del Lambrusco di qualità,
partecipano all'edizione 2003 di "Milano Moda Donna"
autunno/inverno. La manifestazione, coordinata dalla Camera Nazionale della
Moda Italiana, si svolgerà dal 24 febbraio al 4 marzo 2003 presso il
quartiere fieristico di Milano. Le Cantine Cavicchioli, rinnovano la loro
collaborazione con la Camera Nazionale della Moda con una fornitura di
Lambruschi che verranno degustati nell'area di ristoro a disposizione degli
operatori della stampa e dei Vip che interverranno alle sfilate. Fresco,
rosso e piacevolmente frizzante, il Lambrusco d.o.c. delle Cantine
Cavicchioli si distingue immediatamente nel mondo delle bollicine di pregio.
Il Lambrusco, infatti, è un vino allo stesso tempo antico e giovane,
attualissimo. Unico nel suo genere per la sua capacità di essere
straordinariamente eclettico senza mai rinunciare ad esprimere la sua
spiccata personalità. Questa sua dote peculiare si esprime pienamente nella
vastità degli abbinamenti possibili in cucina. degno di figurare nella
carta dei vini della più qualificata ristorazione internazionale eppure
sempre vicino ai sapori della tradizione gastronomica italiana. Quattro sono
le tipologie di lambrusco della linea Tre Medaglie delle Cantine Cavicchioli
che verranno degustate: Il lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.o.c.
secco; Il lambrusco Grasparossa di Castelvetro D.o.c. amabile; Il lambrusco
di Sorbara D.o.c. secco; Il bianco da lambrusco I.g.t.. Il lambrusco è un
vino storico e unico al mondo, capace di coniugare tradizione e innovazione,
come la moda italiana.
WINE LOUNGE PARTY AL VICOLO X-PERIENCE
VINI DOC AL VICOLO IL 28 FEBBRAIO, NASCE UN NUOVO MODELLO DI
ENTERTAINMENT
Bologna, 24 febbraio 2003 - Nuovi stili di consumo e forme di aggregazione
entrano nella notte: i tempi attuali schivano le vecchie categorie di
intrattenimento e corrono verso altre definizioni di entertainment. I
locali, alle prese con una nuova tendenza, riscoprono i ritmi lenti della
cultura vinicola, riportando in voga il tavolo imbandito e i calici ricolmi
di vino, con musica pacata di sottofondo. Protagonisti il gusto, la ricerca
del palato e della conversazione in un angolo di tradizione rinnovata, che
riporta alla memoria echi di lontane feste di paese, e ritrova il gusto di
quel piacere nato in nome di Bacco, e anticamente associato alla bevanda
degli dei. Niente di più consono al vino del Vicolo (via Sampieri 3,
Bologna, tel 051 224256) un locale eclettico e 'sanguigno' che è diventato,
pur nel taglio brasiliano, crocevia e vivace punto d'incontro di molteplici
culture, stili e sapori del mondo. Il "Wine Lounge Party", in
programma venerdì 28 febbraio, è un progetto rivolto ad un intrattenimento
'sano' in stile lounge, ed è promosso da 2night in collaborazione con casa
Geretto, produttrice di rinomati vini doc del triveneto e toscani,
dall'aroma intenso e dal buon tenore alcolico. L'evento inizierà alle
22.00, e prevede una sala allestita a buffet con degustazione aperta al
pubblico e guidata da sommelier esperti, il tutto accompagnato dalle sonorità
deep-jazz-house dell'ormai internazionale Luca Trevisi, noto anche per la
predilezione delle sonorità "black" e delle contaminazioni con i
suoni elettronici e i beat house metropolitani. Con il Wine Lounge Party due
linguaggi si incontrano in un'offerta di consumo intelligente: da un lato
l'appeal del locale alla moda, dall'altro la forza di un evento già dotato
di una sua fisionomia, che, pensato e creato autonomamente, vi fa breccia
dall'esterno. A seguire le lezioni d'inglese animate di Clive Griffiths,
grande voce di MonteCarlo Night (Speak Easy).L'entertainment del Vicolo,
ispirato alle commistione di stili e alle sinergie artistiche, potenzia uno
spazio che non è più semplice contenitore ma simbiosi di arte, cucina,
cabaret, chill-out, esposizioni, live music e special events. E tale modello
sta catalizzando l'interesse dei giovani, che prediligono i locali in grado
di esprimersi in modo creativo con alchimie di spazi diversificati, pronti
ad innovare volta per volta il loro linguaggio senza adagiarsi in formule
stereotipate. 2night ed il Wine Lounge Party - Il "wine lounge
party" è un progetto itinerante proposto in diversi locali d'Italia
che non poteva non approdare anche a Bologna, città dai sapori forti sia in
materia enogastronomica che in fatto di intrattenimento notturno. Con i
'Wine Lounge Party' intendiamo riscoprire il vino di qualità ed invitare ad
un momento di socializzazione nei locali catalizzatori della maggior parte
del divertimento - spiega Simone Tomaello, amministratore delegato di 2night
- Abbiamo attivato anche una forte collaborazione con Casa Geretto, che ad
ogni appuntamento propone vini diversi, da gustare in un ambiente ideale per
sedersi, rilassarsi, farsi conoscere. Dalla discoteca al ristorante, dal pub
al circolo, il vino supera le distinzioni e i diversi stili di divertimento
e diventa comune denominatore di nuovi simposi, a riscoprire la seduzione
dei momenti conviviali, nell'impronta e nel colore che restano quelli tipici
della personalità del locale. L'inaugurazione ufficiale dell'evento è
avvenuta l'8 novembre scorso con degustazione per stampa e ospiti presso il
Laguna Palace Restaurant (Ve). L'iniziativa è stata via via ospitata
dall'Area Club (Ve), il Toy's Club (Tv), il Royal Club (Pn), Il Caffè
Pedrocchi (Pd), Il Caffè Grande (Ve), il Lobby Club (Tv), il Blv Room
(Cortina), il Blv Rooms (Ve), il Matis (Bo), El Jadida (Mi), la Maison
Espana (Mi). Il tour continuerà fino a fine maggio. Infolink: http://www.2night.it/winelounge
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