NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MERCOLEDI'
26 FEBBRAIO 2003
pagina 1
(* symbolcopyright c Comunitè
europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
ICT:
STANCA, "RUOLO DETERMINANTE DEI COMUNICATORI PER L'ACCREDITAMENTO
DELL'INNOVAZIONE NELLA SOCIETÀ"
Roma,
26 febbraio 2003 - "I comunicatori hanno un ruolo determinante per
l'accreditamento nella società delle innovazioni introdotte dall'Information
& Communication Technology-Ict. Essi infatti possono concorre a rendere
culturalmente gradite le nuove tecnologie. Troppo spesso i nuovi strumenti
si scontrano con pregiudizi e disinformazioni che ne rallentano la
volgarizzazione e l'accettazione". Lo ha detto il ministro per
l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, nel suo intervento alla
cerimonia di consegna del Premio Enterprise per la Comunicazione Tmt,
all'Accademia dei Lincei a Roma. Dopo aver ricordato che "l'innovazione
tecnologica non è ancora un tema che muove le piazze o anima i salotti
televisivi", il ministro ha esortato ad "essere capaci di forgiare
una consapevolezza diffusa delle potenzialità, dei vantaggi, delle utilità
quotidiane di queste tecnologie". Il ministro ha poi sostenuto che
"l'Ict crea nuovi modi di fare e produrre comunicazione, da quella che
coinvolge i mass-media all'e-learning e all'e-Government fino alla
multicanalità". Non solo, ma "proprio con l'e-Government queste
tecnologie sono pure una 'risorsa' anche per la democrazia in quanto
promuovono la partecipazione democratica ai processi decisionali, come le
reti civiche e di Forum dei cittadini". Il ministro Stanca infine si è
soffermato sui problemi di accessibilità alla rete da parte di anziani
('naviga' ormai l'1,4% degli ultrasessantenni) e dei disabili (almeno il 3%
della popolazione) e per questo ha annunciato che per il 5 marzo ha promosso
alla Camera dei deputati la Conferenza su "Tecnologie e disabili: una
società senza esclusi" ove, oltre al "Libro bianco" sul
settore, illustrerà la bozza della proposta di legge per abbattere le
barriere e favorire l'accesso alle nuove tecnologie determinando così
l'inclusione ed il miglioramento della qualità della vita per queste
categorie.
IMPOSTA
SUL CAPITALE DELLE SOCIETÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA HA DECISO DI CITARE L'ITALIA
DINANZI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA
Bruxelles, 26 febbraio 2003 La Commissione europea ha deciso di citare
l'Italia dinanzi alla Corte di giustizia poiché l'Italia applica misure che
rendono molto difficile l'esercizio del diritto al rimborso di una tassa che
la Corte di giustizia ha dichiarato incompatibile con la direttiva
concernente le imposte indirette sulla raccolta di capitali (69/335/CEE).
L'articolo 11 della legge italiana del 23 dicembre 1998, n. 448 stabilisce
le modalità per la restituzione della tassa sulle concessioni governative
per le società. La Corte di giustizia, nella sua sentenza del 20 aprile
1993 (Ponente Carni SpA e Cispadana Costruzioni SpA - cause riunite C -71/91
e C/178/91), ha già dichiarato tale tassa incompatibile con la direttiva
69/335/CEE. La legge italiana del 1998 stabilisce tuttavia, con effetto
retroattivo per gli anni 1985-1992, una tassa forfettaria di 500 000 lire
(circa 250 euro) all'anno per l'iscrizione dell'atto costitutivo, nonché
un'ulteriore tassa annuale per l'iscrizione degli altri atti sociali.
L'importo di queste nuove tasse è trattenuto sulle somme da rimborsare
della tassa sulle concessioni governative. La legge prescrive inoltre
modalità che rendono difficile l'esercizio del diritto al rimborso. Nel
contempo, la legge prevede che il tasso degli interessi di mora, dovuti
all'atto del rimborso di questa tassa illegale, sia inferiore al tasso
normalmente applicabile. Sia le due tasse che le modalità di questo tipo,
tuttavia, sono contrarie all'articolo 10 della direttiva 69/335/CE ed alla
giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di ripetizione
dell'indebito. Inoltre, nel quadro dell'esame di due domande di pronuncia
pregiudiziale (cause riunite C-216/99 e C-222/99) la Corte di giustizia ha
confermato che queste tasse sono permesse soltanto se il loro importo è
calcolato in base ai costi di registrazione. La Corte ha d'altro lato
confermato che è contrario al diritto comunitario applicare al rimborso di
una tassa dichiarata incompatibile un tasso d'interesse inferiore a quello
generalmente applicabile ai debiti fiscali. Nonostante l'Italia abbia
annunciato la propria intenzione di modificare la normativa in questione, la
Commissione non ha finora ricevuto alcuna proposta di emendamento.
Informazioni di base L'articolo 7 della direttiva 69/335 sul ravvicinamento
delle legislazioni degli Stati membri in materia di imposte indirette sulla
raccolta di capitali obbliga gli Stati membri a non applicare imposte e
diritti superiori all'1% sulla costituzione di società, l'aumento di
capitale e la trasformazione di una società in società di capitali. Come
statuito nella sentenza del 20 aprile 1993 della Corte di giustizia, Ponente
Carni SpA e Cispadana Costruzioni SpA (C-71/91 e C-178/91) la direttiva
69/335 vieta all'Italia di applicare un tributo forfettario annuale per
l'iscrizione al registro delle società dei principali atti relativi alla
vita delle società se tale tributo non è calcolato in base al costo reale
dell'operazione.
VIOLENZA
NEGLI STADI: DECRETO VARATO DAL GOVERNO
Roma, 26 febbraio 2003 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 21
febbraio 2003, ha approvato un decreto legge per arginare i fenomeni di
violenza negli stadi. Il provvedimento consentirà alle forze dell'ordine di
eseguire l'arresto dei violenti entro 36 ore, qualora questi siano
riconoscibili con certezza attraverso documenti video o fotografie. Sono
state proposte due norme: una di carattere "preventivo", nella
quale viene data la possibilità ai Prefetti - d'intesa con le autorità
sportive - di modificare il calendario del campionato, ed una a carattere
"repressivo" nella quale è prevista la chiusura fino ad un mese
degli stadi nei quali si verificano episodi di violenza. Per saperne di più
clicca qui: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/violenza_stadi/index.html
PARI
OPPORTUNITA' NELLA COSTITUZIONE: APPROVATA MODIFICA ART.51
Roma, 26 febbraio 2003 - "La modifica dell'art.51 della Costituzione
rappresenta un traguardo importante che apre la strada all'eguaglianza
sostanziale tra uomini e donne che, nelle cariche elettive, ancora non si è
concretizzata". Così si è espressa il ministro per le Pari opportunità,
Stefania Prestigiacomo, all'indomani dell'approvazione definitiva da parte
del Senato, avvenuta nella seduta del 20 febbraio scorso. Il testo approvato
mira a rafforzare la presenza femminile nelle assemblee elettive e nei
pubblici uffici e punta non ad imporre dall'alto una parità coatta, ma a
stimolare positivamente processi di incremento della presenza delle donne
nel mondo politico e nel sociale. Per saperne di più clicca qui: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/pari_opportunita/index.html
LA
RIFORMA DELLA SCUOLA APPROVATA DALLA CAMERA
Roma, 26 febbraio 2003 - " Via libera alla riforma della scuola: il 18
febbraio 2003, la Camera ha approvato con 258 si, 6 no e 4 astenuti, il
disegno di Legge delega sulla riforma del sistema istruzione. Il testo torna
al Senato per due modifiche sulla copertura finanziaria. L'attuazione della
riforma sarà graduale, ma già dal prossimo anno scolastico verrà
consentito l'anticipo delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia e alla
prima classe della scuola primaria. Potranno infatti iscriversi anche i
bambini che compiranno, rispettivamente, i 3 e i 6 anni entro il 28 febbraio
2004. Per saperne di più clicca qui: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riforma_scuola/index.html
CONFERIMENTO
ONORIFICENZE: PUBBLICATO ON LINE L'ELENCO DEGLI INSIGNITI
Roma, 26 febbraio 2003 - "Sulla Gazzetta Ufficiale del 20 febbraio 2003
è stato pubblicato l'elenco degli insigniti a cui verrà conferita
l'onorificenza, nel corso dell'anno, dell'Ordine al Merito della Repubblica
Italiana. L'Ordine, istituito con la Legge 3 marzo 1951, n. 178, è il primo
fra gli Ordini nazionali ed è destinato a "ricompensare benemerenze
acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della
economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini
sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi
nelle carriere civili e militari". Per saperne di più clicca qui: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/decreto_onorificenze/index.html
E-COMMERCE:
INCENTIVI ALLE IMPRESE CHE INVESTONO NEL SETTORE
Roma, 26 febbraio 2003 - Il ministero delle Attività produttive mette a
disposizione 100 milioni di euro per le imprese che vogliono investire nel
commercio elettronico. Per aiutare le imprese a presentare le domande di
finanziamento, il Ministero ha creato un apposito sito, che consente di
scaricare i testi dei bandi e la modulistica, di trovare gli sportelli sul
territorio più vicini alla propria impresa, di essere informati su seminari
e convegni e su tutte le altre novità relative ai bandi. Il Ministero ha
istituito anche un numero verde 800.388.388, per chiarimenti o informazioni
più dettagliate sulle modalità di accesso ai bandi. Per saperne di più
clicca qui: http://www.governo.it/GovernoInforma/Campagne/e_commerce/index.html
http://www.legge388.info/
GRUPPO
SOGEFI: IN FORTE CRESCITA I RICAVI A 905 MILIONI DI EURO (+33,4%) E L'UTILE
NETTO A 23,5 MILIONI DI EURO (+46,2%)
Milano, 26 febbraio 2003 - Si è riunito ieri a Milano, sotto la Presidenza
dell'ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione della Sogefi
SpA per esaminare la proposta di bilancio civilistico e il bilancio
consolidato del Gruppo per l'esercizio 2002. Il Gruppo Sogefi, tra i leader
mondiali nei sistemi di filtrazione e nei componenti per sospensioni per
autoveicoli, ha pienamente realizzato nel 2002 gli obiettivi di crescita
attesi, pur in presenza di un andamento riflessivo della domanda sui
principali mercati. Il Gruppo ha beneficiato del rafforzamento delle proprie
quote nel mercato europeo della filtrazione dopo l'acquisizione di Filtrauto,
che è stata consolidata nel 2001 al solo livello patrimoniale.
L'integrazione e la riorganizzazione della società francese hanno
consentito un sostanziale miglioramento della redditività del Gruppo, che
nell'esercizio 2002 ha realizzato un piano di ristrutturazione con la
chiusura di sette unità produttive. Nel 2002 il fatturato consolidato è
stato di 905,6 milioni di euro, in miglioramento del 33,4% rispetto a 678,7
milioni del 2001, nonostante sia stato penalizzato dalla svalutazione delle
monete sudamericane. A parità di perimetro e di cambi, il fatturato sarebbe
stato di 686,7 milioni di euro (+1,2%). Il risultato lordo industriale
consolidato è stato di 244,7 milioni di euro, in crescita del 40,1%
rispetto a 174,6 milioni del 2001. L'incidenza sulle vendite è risultata
del 27% (25,7% nell'esercizio precedente). Il margine operativo lordo (Ebitda)
si è attestato a 129,1 milioni di euro (14,3% delle vendite), rispetto a
99,3 milioni del 2001 (14,6% delle vendite), in progresso del 30% rispetto
all'anno precedente. L'utile operativo consolidato (Ebit) è stato di 77,6
milioni di euro (8,6% del fatturato), in aumento del 34,4% rispetto a 57,7
milioni (8,5% del fatturato) nel 2001. Il Gruppo Sogefi ha sensibilmente
migliorato anche l'utile netto consolidato, che è passato da 16,1 milioni
di euro nel 2001 a 23,5 milioni al 31 dicembre 2002 (+46,2%). Pur in
presenza di esborsi straordinari per i costi delle ristrutturazioni, una
marcata attenzione al miglioramento della posizione finanziaria ha
consentito al Gruppo di ridurre in modo significativo l'indebitamento
finanziario netto, sceso da 274,5 milioni di euro al termine dell'esercizio
2001 a 241,5 milioni al 31 dicembre 2002. Tale risultato ha beneficiato dei
proventi derivanti dalla cessione della controllata Ansa e di immobili non
più funzionali all'attività. 1Il patrimonio netto totale, compresa la
quota terzi, è ammontato a 200,4 milioni di euro, contro 219,6 milioni al
31 dicembre 2001. Il patrimonio netto del Gruppo al 31 dicembre 2002 si è
attestato a 187,9 milioni di euro, rispetto a 209,3 milioni del precedente
esercizio, a causa delle svalutazioni delle monete sudamericane. Il
rendimento sul capitale investito (Roi) è risultato del 16,7% e la
redditività del patrimonio netto (Roe) del 12,1% (rispettivamente 14,3% e
7,8% nell'anno precedente). Entrambi i settori di attività hanno migliorato
la redditività operativa. La divisione filtrazione ha incrementato del
91,1% le vendite, raggiungendo 502,5 milioni di euro (263 milioni nel 2001
senza Filtrauto) e ha realizzato un utile operativo (Ebit) di 49,5 milioni
(9,9% del fatturato), rispetto a 29,7 milioni (11,3% del fatturato) nel
precedente esercizio. L'ebitda è risultato di 71,7 milioni di euro (14,3%
del fatturato), contro 43,2 milioni (16,4% del fatturato) nel 2001. La
divisione componenti per sospensioni e molle di precisione, le cui vendite
sono essenzialmente orientate al primo equipaggiamento, ha risentito della
flessione di domanda da parte dei costruttori veicolistici. Il fatturato
della divisione si è attestato a 392,2 milioni di euro, rispetto a 404,3
milioni del 2001. L'utile operativo è stato di 34,7 milioni (8,9% del
fatturato), in miglioramento rispetto a 33,2 milioni (8,2% del fatturato)
nel 2001. L'Ebitda è stato di 58,9 milioni (15% del fatturato), contro 56,9
milioni (14,1% del fatturato) nell'esercizio precedente. La Capogruppo
Sogefi SpA ha realizzato un utile netto di 14,3 milioni di euro, rispetto a
9,9 milioni nel 2001. Il Consiglio di Amministrazione proporrà
all'Assemblea degli Azionisti, convocata per il 17 aprile 2003 in prima
convocazione e per il 18 aprile 2003 in seconda convocazione, la
distribuzione di un dividendo unitario di 0,130 euro (0,124 euro nel 2002),
che sarà messo in pagamento a partire dal 2 maggio 2003 con stacco della
cedola n° 23 in data 28 aprile 2003. Il Consiglio ha inoltre deliberato
l'aumento del capitale sociale per complessive 1.680.000 azioni al prezzo
unitario di 2,04 euro, al servizio di un piano di stock option a favore di
dirigenti della Società e sue controllate. Il Consiglio ha infine integrato
il Comitato di Controllo interno, che risulta così formato da tre membri.
L'Assemblea sarà anche chiamata a deliberare in merito all'autorizzazione
al Consiglio di Amministrazione ad acquistare azioni proprie e al rinnovo
del Collegio Sindacale per il triennio 2003-2005.
PRECISAZIONE
MELIORBANCA
Milano, 26 febbraio 2003 - Con riferimento all'articolo apparso il 21
febbraio su un quotidiano finanziario, Meliorbanca SpA precisa che non è
stata assunta alcuna decisione in relazione alla messa allo studio di
operazioni di integrazione tra Meliorbanca e altre banche.
FINECOGROUP
RAFFORZA LA CORPORATE GOVERNANCE NOMINATI I MEMBRI DEI COMITATI PER LE
REMUNERAZIONI E PER IL CONTROLLO INTERNO TRASFERITA LA SEDE SOCIALE DA
BRESCIA A MILANO
Roma, 26 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di FinecoGroup,
riunitosi oggi sotto la presidenza di Francesco Carbonetti, ha deliberato,
nell'ambito del rinnovamento della struttura di Corporate Governance avviato
nel 2002, l'individuazione degli Amministratori Indipendenti e la
costituzione dei Comitati di Corporate Governance in seno al Consiglio
stesso, confermando la volontà di attuare integralmente il Codice di
Autodisciplina per le società quotate (Codice Preda), in base anche alle
novità introdotte nel luglio 2002 da Borsa Italiana. Gli Amministratori
Indipendenti, individuati dal Cda secondo i requisiti indicati dal Codice
Preda, sono: Pietro Castelli, Domenico Cavallo, Luciano Fantuzzi, Luca
Ferrarini, Giorgio Giampaoli, Rino Mario Gambari, Giuseppe Lusignani,
Giampietro Palazzani, Erminio Spallanzani, Giuliano Tagliavini, Eusebio
Trombi. I Comitati risultano così composti: ?Comitato per le Remunerazioni:
Francesco Carbonetti nella carica di presidente, Domenico Cavallo, Rino Ma
rio Gambari, Vittorio Ripa di Meana, Giuliano Tagliavini; in qualità di
partecipanti: l'Amministratore Delegato, Giorgio Brambilla, e su sua delega
il Direttore Generale, Massimo Ferrari. ?Comitato per il Controllo Interno:
Domenico Cavallo nella carica di presidente, Giuseppe Lusignani, Erminio
Spallanzani, Giuliano Tagliavini, Eusebio Trombi; in qualità di
partecipanti: l'Amministratore Delegato, Giorgio Brambilla, e su sua delega
il Direttore Generale, Massimo Ferrari. Ai lavori di tale Comitato partecipa
il Presidente del Collegio Sindacale o un sindaco dallo stesso designato. I
Comitati avranno i seguenti compiti: ?Il Comitato per le Remunerazioni
formulerà proposte per la remunerazione dell'Amministratore Delegato e dei
membri del Consiglio che ricoprono particolari cariche, e per la
determinazione dei criteri per la remunerazione della direzione di
FinecoGroup e delle società controllate. ?Il Comitato per il Controllo
Interno assisterà il Consiglio nell'identificazione dei rischi aziendali e
verificherà periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento del
sistema di controllo interno. Il Comitato riferirà al Consiglio almeno
semestralmente, in occasione dell'approvazione del bilancio e della
relazione semestrale. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato
alcune proposte di modifica allo Statuto di FinecoGroup volte a individuare
più chiaramente la nuova realtà, a sottolinearne la caratteristica di
holding quotata, operante nel settore del consumer banking, e a porre ancora
maggiore attenzione alla sua operatività. Tra queste :.- trasferimento
della sede sociale da Brescia a Milano ove sono presenti e operano
stabilmente la Direzione Generale, gli uffici e le funzioni aziendali della
nuova realtà; - raggruppamento delle azioni dall'attuale valore nominale di
Euro 0,09 in azioni dal valore nominale di Euro 1 mediante concambio di 9
nuove azioni dal valore nominale di 1 Euro ogni 100 vecchie azioni dal
valore nominale di Euro 0,09; - possibilità di ricorrere a delibere di
urgenza da parte del Comitato Esecutivo e del Presidente, in linea con
quanto previsto nello Statuto della Capogruppo e in gran parte degli
istituti bancari, volta ad assicurare la tempestività di intervento nell'oper
atività della struttura. Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha preso
atto delle dimissioni di Thomas V. Reilly dalla carica di Consigliere
ringraziandolo per il suo importante contributo.
E.BISCOM:
NEL 2002 RICAVI RADDOPPIATI A 320 MILIONI DI EURO. NEL 4° TRIMESTRE MOL
CONSOLIDATO POSITIVO ANTICIPATO DI UN ANNO RICAVI RADDOPPIATI A 320 MILIONI
DI EURO
Milano, 26 febbraio 2003 -- Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom
S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: Ebi), la principale società italiana di
servizi di telecomunicazione a larga banda, riunitosi in data odierna, ha
approvato il bilancio per l'esercizio 2002 avvalendosi della facoltà,
prevista dalle Istruzioni al Regolamento del Nuovo Mercato, di non redigere
la relazione del quarto trimestre. Nel 2002 il Gruppo e.Biscom ha
raddoppiato i ricavi conseguiti nell'esercizio precedente, che si sono
attestati a circa 320 milioni di Euro. Nel quarto trimestre dell'anno
e.Biscom ha riportato ricavi consolidati per 91,2 milioni di Euro, in
aumento del 42% rispetto ai 64,2 milioni di Euro dell'ultimo trimestre 2001.
"I risultati conseguiti a fine 2002 hanno marcatamente superato i già
ambiziosi obiettivi annunciati un anno fa in termini di ricavi, clienti e
MOL (Margine Operativo Lordo) - ha dichiarato l'Amministratore Delegato di
e.Biscom Silvio Scaglia. - Il MOL positivo di FastWeb e HanseNet ha
consentito a e.Biscom di raggiungere con un anno di anticipo e in un
contesto di mercato estremamente difficile lo stesso risultato anche a
livello consolidato, dopo appena tre anni di attività. Una chiara
dimostrazione del successo del nostro innovativo modello di business".
Nell'anno FastWeb si è affermato come l'operatore a larga banda leader
nelle sei grandi aree metropolitane in cui è presente, mentre HanseNet
Telekommunikation GmbH, attivo nella regione di Amburgo, è diventato il
principale operatore di telecomunicazioni a larga banda alternativo in
Germania. Nell'esercizio appena concluso FastWeb ha triplicato i ricavi
riportati nel 2001, raggiungendo i 220,7 milioni di Euro. Nel quarto
trimestre i ricavi si sono attestati a 63,3 milioni di Euro, in crescita di
circa l'80% rispetto ai 35,4 milioni di Euro del corrispondente periodo
2001. L'operatore italiano del Gruppo e.Biscom ha ottenuto nel 2002 il suo
primo MOL positivo su base annua, pari a 9 milioni di Euro rispetto ai -33
milioni di Euro del 2001. Nel quarto trimestre FastWeb ha sottoscritto
44.600 nuovi abbonamenti, in aumento del 34% rispetto al trimestre
precedente, portando il numero complessivo dei clienti al 31 dicembre 2002 a
oltre 176.000 unità, contro le 131.500 del 30 settembre. A fine anno il
numero di abbonati era più che triplicato rispetto al 2001. I ricavi di
HanseNet nel 2002 sono ammontati a 83 milioni di Euro, in crescita del 27%
rispetto al 2001. Nel quarto trimestre HanseNet ha registrato un Mol
positivo di 3,2 milioni di Euro, rispetto agli 1,2 milioni di Euro del
trimestre precedente e ai -2,3 milioni di Euro del quarto trimestre 2001. Su
base annua l'operatore tedesco ha ridotto la perdita del 92%, chiudendo il
2002 con un MOL pari -1,7 milioni di Euro rispetto ai -20,1 milioni di Euro
del 2001. Rispetto all'esercizio precedente, nel 2002 HanseNet ha
raddoppiato il numero complessivo dei clienti, che hanno raggiunto le 70.500
unità. In termini di connessioni, nel 2002 sia FastWeb che HanseNet hanno
registrato significativi progressi. Ad oggi, complessivamente, circa l'80%
dei clienti abbonati ai servizi innovativi dei due operatori risulta
attivato, rispetto a circa il 60% del 2001. Nel complesso la rete e.Biscom
in Italia e in Germania ha raggiunto un'estensione di circa 11.000 Km, di
cui oltre 7.100 Km di rete di accesso locale nelle principali aree
metropolitane (Milano, Roma, Torino, Genova, Bologna, Napoli e Amburgo). Nel
quarto trimestre e.Biscom ha riportato un Mol consolidato positivo per circa
2 milioni di Euro. Il dato ha consentito alla Società quasi di dimezzare la
perdita rispetto alle stime d'inizio anno, chiudendo l'esercizio 2002 con un
Mol consolidato pari a -35 milioni di Euro contro i -110 milioni di Euro del
2001. e.Biscom ha riportato un risultato consolidato netto negativo per 13,3
milioni di Euro nel quarto trimestre e per 195,3 milioni di Euro per
l'intero 2002. Sempre nel quarto trimestre gli investimenti consolidati sono
ammontati a 171,4 milioni di Euro mentre nell'esercizio sono stati pari a
658 milioni di Euro. A fine anno le disponibilità finanziarie di e.Biscom
erano pari a 754.2 milioni di Euro, fra liquidità e fondi depositati a
garanzia (per un valore di 443.6 milioni di Euro) e linee di credito aperte
per 310,6 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta era pari a -251,2
milioni di Euro: liquidità e fondi depositati a garanzia ammontavano a un
totale di 443.6 milioni di Euro mentre i debiti finanziari erano di 694.8
milioni di Euro. Al termine del quarto trimestre il Gruppo contava circa
1.800 addetti tra Italia ed estero, cui va aggiunto un indotto di dimensioni
analoghe focalizzato sulle attività di vendita, customer care, sviluppo
rete e collegamento clienti. FastWeb Nell'esercizio appena concluso FastWeb
ha triplicato i ricavi riportati nel 2001, raggiungendo i 220,7 milioni di
Euro. Nel quarto trimestre i ricavi si sono attestati a 63,3 milioni di
Euro, in crescita di circa l'80% rispetto al corrispondente periodo del
2001, grazie al continuo incremento della domanda di servizi a larga banda.
Nel 2002 i ricavi di FastWeb hanno pesato per circa il 70% sul consolidato
di e.Biscom. Sul totale delle vendite, la quota dei ricavi provenienti dai
clienti residenziali è in continua crescita. Nel quarto trimestre è salita
al 28% contro il 20% del terzo trimestre. Alla fine del secondo trimestre
2002 FastWeb ha raggiunto il MOL positivo, un risultato conseguito in tempi
assai più rapidi di qualsiasi altro nuovo operatore di telecomunicazioni in
Europa. Nel 2002 FastWeb ha raggiunto per la prima volta il MOL positivo su
base annua, chiudendo con 9 milioni di Euro dai -33 milioni di Euro del
2001. Nel quarto trimestre FastWeb ha sottoscritto 44.600 nuovi abbonamenti,
in crescita del 34% rispetto al periodo precedente, portando il numero
complessivo dei clienti nelle sei città in cui è presente a oltre 176.100
unità contro le 131.500 del terzo trimestre. A fine anno i clienti business
erano circa 31.600, di cui oltre 700 tra grandi e medie imprese e 30.900 tra
piccole imprese e SOHO. I clienti residenziali erano 144.500. Nel segmento
residenziale l'ARPU (Ricavo Medio per Cliente) a fine dicembre si è
attestato a oltre 780 Euro annui, rispetto ai 690 Euro del 2001. Un
risultato che conferma l'ottima accoglienza riservata dalla clientela ai
servizi innovativi di FastWeb, quali la Videocomunicazione da Tv e il
videoregistratore virtuale VideoREC. Al 31 dicembre la rete in fibra ottica
di FastWeb aveva raggiunto 1,2 milioni di unità abitative. Nel 2002 la
market share complessiva dei clienti in fibra si è mantenuta in media
superiore al 10%, pur in presenza di un sensibile aumento del mercato
potenziale di riferimento, con punte di oltre il 30% in alcune delle prime
aree attivate. Il numero degli edifici connessi è salito a quota 43.500, più
che quadruplicato rispetto al 2001. HanseNet I ricavi di HanseNet per
l'esercizio 2002 sono ammontati a 83 milioni di Euro, in crescita del 27%
rispetto al 2001. Nel quarto trimestre si sono attestati a 22,3 milioni di
Euro. Nel corso dell'anno HanseNet ha raggiunto il MOL positivo appena un
trimestre dopo FastWeb. Nel quarto trimestre l'operatore tedesco ha
riportato un Mol di 3,2 milioni di Euro, rispetto ai -2,3 milioni di Euro
del corrispondente periodo 2001. Su base annua HanseNet ha ridotto la
perdita del 92%, chiudendo il 2002 con un Mol pari a -1,7 milioni di Euro
rispetto ai -20,1 milioni di Euro del 2001. L'andamento del MOL,
accompagnato da una significativa crescita del fatturato, conferma il netto
miglioramento del mix dei ricavi dell'operatore tedesco nell'esercizio
appena concluso. Nel quarto trimestre i servizi residenziali hanno inciso
per circa il 40% sui ricavi di HanseNet. Con 41.000 clienti DSL HanseNet si
è attestato come il principale operatore a larga banda alternativo della
Germania, con una quota di mercato superiore al 20% su un totale di 195.000
linee DSL in unbundling. Inoltre HanseNet nel corso dell'anno ha guadagnato
circa un terzo dell'intero mercato a larga banda dell'area di Amburgo,
diventando il primo operatore tedesco per collegamenti Dsl. Nel quarto
trimestre HanseNet ha sottoscritto 9.400 nuovi abbonamenti, portando il
numero dei clienti complessivi a fine anno a quota 70.500, più che
raddoppiati rispetto al 2001. Gli investimenti di copertura della rete ad
Amburgo sono pressoché conclusi. L'infrastruttura di HanseNet attualmente
raggiunge circa 1.100 km, con presenze in quasi 100 centrali di Deutsche
Telekom nell'area di Amburgo. Altre Attività Nel quadro di una strategia
orientata a rafforzare la focalizzazione sul core business dei servizi a
larga banda, e.Biscom ha intrapreso nell'ultimo trimestre 2002 un duplice
orientamento. Da una parte, la cessione del ramo d'azienda di e.BisMedia (il
fornitore di contenuti di e.Biscom) che editava il quotidiano on line
"il Nuovo." Il quotidiano, completo di tutte le relative risorse
umane e tecnologiche, nell'ultimo trimestre dell'anno è stato acquisito da
Hdc Group, che ha rilevato da e.BisMedia anche la partecipazione del 24,9%
nel capitale di Editing S.r.l., società leader in Italia nel settore della
progettazione e dei servizi editoriali integrati. Dall'altra, la piena
integrazione dell'attività di B2Biscom (la società operativa nel settore
del business to business) in FastWeb a partire da gennaio 2003. A seguito di
questa integrazione, B2Biscom - che nel 2002 ha conseguito ricavi pari a 2,2
milioni di Euro - potrà sfruttare appieno tutte le sinergie commerciali e
le riduzioni di costi derivanti dall'operazione, creando le basi per
raggiungere il pareggio del MOL già nel 2003. Nel 2002 i ricavi complessivi
del Gruppo e.BisMedia - che comprende il fornitore di contenuti, la società
editoriale e.BisNews e la catena di negozi hi-tech e.Voci - sono saliti a
19,4 milioni di Euro, in crescita del 20% rispetto ai 16,2 milioni di Euro
del 2001. Il servizio di Video on Demand su protocollo IP, primo e unico nel
suo genere in Italia, continua a riscuotere successo nelle sei principali
città italiane. Nel corso dell'anno l'ARPU è costantemente aumentato,
chiudendo il mese di dicembre con 10,5 Euro, più che raddoppiato rispetto
ai 5 Euro del 2001. L'offerta disponibile in modalità on Demand è sempre
più ampia e articolata e, ad oggi, supera i 3.000 titoli fra contenuti
e.BisMedia - che ha siglato accordi con 20th Century Fox (2002), Universal
Studios, Dreamworks, Discovery Channel e Mtv/Nickelodeon - e RaiClick, la
partnership tra RAI ed e.BisMedia. Inoltre, nel 2002 e.BisMedia ha siglato
un accordo con Turner Group per la trasmissione in digitale di Cnn e Cartoon
Network, che sono andati ad arricchire l'ampia offerta di canali terrestri e
satellitari disponibili con la nuova Tv di FastWeb senza bisogno di antenna
e parabola. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio. Agli inizi di
febbraio e.Biscom ha raggiunto un accordo preliminare con Aem S.p.A. per la
compravendita delle partecipazioni di Aem in FastWeb (30,8%) e di e.Biscom
in Metroweb (33%), il fornitore di fibra ottica in ambito metropolitano
milanese. La transazione sarà effettuata sulla base di una valutazione di
277,2 milioni di Euro per la partecipazione di Aem in FastWeb e di 37,2
milioni di Euro per la quota di e.Biscom in Metroweb. La utility milanese
sottoscriverà un prestito obbligazionario per un valore nominale di 240
milioni di Euro, convertibile entro tre anni in 6,75 milioni di azioni
e.Biscom. Linee guida 2003 e.Biscom prevede di chiudere l'esercizio 2003 con
ricavi consolidati pari a circa 500 milioni di Euro, in crescita di quasi il
60% rispetto al 2002. Il Gruppo stima di chiudere l'anno con circa 400.000
clienti fra Italia e Germania, oltre il 60% in più rispetto al 2002.
e.Biscom prevede anche un sensibile incremento del Mol consolidato, che nel
2003 dovrebbe attestarsi a 70 milioni di Euro (con un margine del 14%)
rispetto ai -35 milioni di Euro del 2002. Quanto all'Ebit (risultato prima
degli interessi e delle imposte), a fine 2003 il risultato è atteso a -220
milioni di Euro. Nell'esercizio in corso gli investimenti si ridurranno di
oltre il 30% rispetto al 2002, scendendo a 450 milioni di Euro. Le
previsioni riportate per il 2003 sono fornite dal management della Società
sulla base delle informazioni attualmente disponibili. Esse riflettono
parametri di mercato e altri fondamentali economici e potrebbero quindi
discostarsi anche in modo sostanziale dai risultati finali.
SAIPEM:
PRECONSUNTIVO CONSOLIDATO - ESERCIZIO 2002 I RICAVI AMMONTANO A 3.149
MILIONI DI EURO.
San Donato Milanese, 26 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione
della Saipem S.p.A. il 25 febbraio ha esaminato il preconsuntivo consolidato
(non esaminato dal Collegio Sindacale né dalla Società di revisione)
chiuso al 31 dicembre 2002 che comprende gli effetti associati al
consolidamento, a far data dal primo luglio 2002, della Saipem s.a. (ex
Bouygues Offshore s.a.). Valori comprensivi di Saipem s.a. I ricavi
ammontano a 3.149 milioni di euro. L'utile operativo ammonta a 302 milioni
di euro. L'utile netto ammonta a 191 milioni di euro, pari a un utile per
azione di 0,43 euro (0,38 euro nel 2001). Il cash flow (utile netto più
ammortamenti) è stato di 446 milioni di euro. Valori senza Saipem s.a. I
ricavi ammontano a 2.531 milioni di euro (1.923 nel 2001). L'utile operativo
ammonta a 288 milioni di euro (256 nel 2001). L'utile netto ammonta a 191
milioni di euro (168 nel 2001). Il cash flow è stato di 413 milioni di euro
(359 nel 2001). I ricavi conseguiti nel 2002 (senza considerare la Saipem
s.a.) hanno registrato un incremento del 31,6% rispetto all'esercizio
precedente con un significativo aumento dei volumi in tutti i settori di
attività. In particolare, per le Costruzioni Mare l'aumento (+27%) è
principalmente correlato all'attività in Africa Occidentale, per le
Perforazioni Mare (+15%) alla maggiore operatività dei mezzi navali
Scarabeo 6 e Scarabeo 7, per le Perforazioni Terra (+36%) alla piena attività
degli impianti in Arabia Saudita, per le Costruzioni Terra (+57%) alle
commesse in Kazakhstan, Arabia Saudita e Africa del Nord e per le Leased
Fpso (+74%) alla piena operatività dell'unità di produzione Jamestown
entrata in attività a fine 2001. L'utile operativo è aumentato del 12,5%
rispetto all'esercizio precedente, con una incidenza sui ricavi dell'11,4%,
rispetto al 13,3% del 2001 per il maggior peso di contratti EPIC (Engineering,
Procurement, Installation and Construction) eseguiti nell'ambito del settore
Costruzioni Mare. L'utile netto aumenta del 13,7% rispetto all'esercizio
precedente. Il cash flow aumenta del 15% rispetto all'esercizio precedente
per effetto dell'incremento sia dell'utile netto sia degli ammortamenti. La
Saipem s.a. (ex Bouygues Offshore s.a.), consolidata nel secondo semestre
dell'esercizio, ha consuntivato ricavi di 618 milioni di euro, un risultato
operativo di 35 milioni di euro, ammortamenti per 12 milioni di euro e un
risultato netto di 31 milioni di euro. Gli oneri finanziari, al netto
dell'effetto fiscale, a fronte dell'indebitamento originato
dall'acquisizione di Bouygues Offshore sono stati di 10 milioni di euro e
l'ammortamento del goodwill è stato di 21 milioni di euro. Ne consegue che
l'acquisizione è risultata, nel secondo semestre del 2002, neutrale in
termini di utile netto consolidato e positiva per 33 milioni di euro in
termini di cash flow. Gli investimenti dell'esercizio, comprensivi delle
acquisizioni di società, ammontano a 1.416 milioni di euro (348 nel 2001)
ed hanno riguardato le acquisizioni di partecipazioni in Società per 1.206
milioni di euro (Bouygues Offshore 1.037 milioni di euro, European Marine
Contractors 139 milioni di euro, SaiClo 30 milioni di euro), il mantenimento
e l'upgrading di mezzi per le Costruzioni e Perforazioni Mare e Terra,
L.N.G. e M.M.O. per 180 milioni di euro, la conversione di un tanker in una
unità di Fpso per 25 milioni di euro, la costruzione di equipment a fronte
di contratti specifici nel settore Costruzioni Mare per 5 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2002, ammonta a 1.248
milioni di euro (642 al 31 dicembre 2001) con un incremento di 606 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2001. L'indebitamento aumenta, anno su anno,
di meno della metà degli esborsi effettuati a fronte degli investimenti del
periodo e ciò, oltre che per il cash flow generato dalla gestione, per un
andamento particolarmente favorevole del capitale circolante. Portafoglio
ordini Nell'esercizio 2002 Saipem "stand alone" ha acquisito nuovi
ordini per 3.132 milioni di euro (2.186 milioni di euro nel 2001) dei quali
2.716 milioni riferiti ai settori mare (Costruzioni, Perforazioni e Leased
Fpso). Gli ordini acquisiti da Saipem s.a. nel corso del secondo semestre
dell'esercizio, ammontano a 1.203 milioni di euro, dei quali 991 milioni
riferiti alle Costruzioni Mare. Inoltre il portafoglio beneficia degli
ordini già detenuti dalla Bouygues Offshore alla data di acquisizione,
ammontanti complessivamente a 1.119 milioni di euro. Il portafoglio ordini
raggiunge al 31 dicembre 2002 il livello di 5.158 milioni di euro (2.853
milioni di euro al 31 dicembre 2001). Nei primi due mesi del 2003 sono stati
acquisiti ulteriori ordini per circa 500 milioni di euro, di cui la maggior
parte nelle Costruzioni Terra (195 milioni di euro), nelle Perforazioni Mare
(161 milioni di euro) e nelle Costruzioni Mare (109 milioni di euro).
Risultati del Quarto Trimestre Valori comprensivi di Saipem s.a. I ricavi
ammontano a 971 milioni di euro. L'utile operativo ammonta a 62 milioni di
euro. L'utile netto ammonta a 38 milioni di euro. Il cash flow è stato di
96 milioni di euro. Valori senza Saipem s.a. I ricavi ammontano a 632
milioni di euro (641 nel corrispondente trimestre del 2001). L'utile
operativo ammonta a 54 milioni di euro (93 nel corrispondente trimestre del
2001). L'utile netto ammonta a 37 milioni di euro (66 nel corrispondente
trimestre del 2001). Il cash flow è stato di 79 milioni di euro (133 nel
corrispondente trimestre del 2001). Come più volte evidenziato, i volumi di
ricavi realizzati e la redditività ad essi associata, specialmente nelle
attività di Costruzioni Mare e Terra, di L.N.G., e in misura inferiore
nell'attività di Perforazione, Leased Fpso e M.M.O., non sono lineari nel
tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da
fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori.
Conseguentemente, i dati di una frazione di esercizio possono variare
significativamente rispetto a quelli dei corrispondenti periodi di altri
esercizi e non consentono l'estrapolazione all'intero anno. Altre
informazioni Corporate Governance Il Consiglio di Amministrazione ha
approvato il "Regolamento del Comitato per il Controllo Interno",
che definisce funzioni, composizione, modalità di svolgimento delle
riunioni. Per ciò che concerne la composizione, il Regolamento, in
conformità alle previsioni del Codice di Autodisciplina delle società
quotate, prevede che facciano parte del Comitato per il Controllo Interno
esclusivamente amministratori non esecutivi indipendenti. In relazione a ciò,
il Comitato per il Controllo Interno di Saipem S.p.A. risulta composto da
tre amministratori - Franco Bruni, Francesco Gatti e Marco Reboa - non
esecutivi indipendenti. Previsioni per l'esercizio 2003 Affinché
nell'esercizio 2003 si possano conseguire risultati simili a quelli del 2002
, che ha beneficiato dell'esecuzione superiore alle aspettative di un
progetto straordinario quale il Blue Stream, è necessario per Saipem
acquisire, e eseguire con efficienza, contratti "chiavi in mano"
di grandi dimensioni. Le competenze ingegneristiche e di project management
apportate dall'acquisizione di Bouygues Offshore e di altre società di
ingegneria rendono Saipem credibile e competitiva come contrattista
"chiavi in mano", come testimoniato dall'alto livello del
portafoglio ordini di fine 2002. Le stesse competenze di ingegneria e di
project management, le forti capacità costruttive conseguite con il
potenziamento della flotta, la radicata presenza del Gruppo in aree
strategiche e le competenze nel gestire risorse di Paesi con strutture di
costo efficienti, saranno i driver per una esecuzione efficiente degli
ordini. Queste distintive capacità e competenze, nonchè l'elevato livello
del portafoglio ordini consentono, allo stato, di prevedere che l'esercizio
2003 possa confermare i risultati record del 2002. In particolare, i ricavi
complessivi sono stimati in circa 4 miliardi di euro con un margine di
attività (*) di circa l'11%. I risparmi di costo derivanti
dall'integrazione di Bouygues Offshore, di cui si tiene già conto nelle
previsioni suddette, sono attesi in 35 milioni di euro. Gli investimenti
tecnici del 2003 finalizzati al mantenimento e all'upgrading del parco mezzi
sono stimati in circa 160 milioni di euro, quelli relativi a nuovi equipment
a fronte di contratti specifici nelle Costruzioni Mare in circa 10 milioni
di euro e quelli relativi all'approntamento dell'unità di produzione e
stoccaggio galleggiante di petrolio (Fpso), destinata a operare nel campo di
Okpono/Okpoho in Nigeria, in circa 60 milioni di euro. Gli ammortamenti del
2003, comprensivi dell'ammortamento del goodwill relativo all'acquisizione
di Bouygues Offshore, sono previsti in 270 milioni di euro circa. I dati e
le informazioni previsionali si basano su presupposti e assunzioni che
possono rivelarsi inesatti in quanto soggetti a rischi e variabili al di
fuori del controllo della Società, quali: le variazioni di cambio, le
variazioni dei tassi di interesse, gli investimenti dell'industria
petrolifera e di altri settori industriali, i conflitti armati e
l'instabilità politica nel Golfo Persico e/o in altre zone, il
rafforzamento della concorrenza. Inoltre anche l'esecuzione dei progetti è
soggetta a variabili, quali le condizioni climatiche, al di fuori del
controllo della Società. I dati consuntivi possono pertanto variare in
misura sostanziale rispetto alle previsioni. Il Consiglio di Amministrazione
della Saipem S.p.A. ha altresì esaminato i flussi finanziari del Gruppo e
l'andamento della gestione per settore di attività.
GRUPPO
LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE: RISULTATO NETTO POSITIVO ED INDEBITAMENTO
IN CALO NEL 2002
Milano, 26 febbraio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del Linificio e
Canapificio Nazionale S.p.A. ha esaminato i risultati economici e finanziari
(non ancora sottoposti a verifica da parte dei Revisori) del Gruppo e della
Società relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2002. Il 2002 è stato
caratterizzato da un stato di forte incertezza che ha influito negativamente
sull'andamento delle attività economiche, incluse quelle del settore
tessile-abbigliamento. Nel settore liniero è proseguito il rallentamento
della domanda dovuto al ciclo congiunturale negativo iniziato nel 2001, con
effetto rilevante soprattutto sui prezzi di vendita, diminuiti, per i filati
lungo tiglio, di circa il 6%. Inoltre, l'attività produttiva dell'anno è
stata influenzata negativamente dalla qualità scadente ed eterogenea della
materia prima, a fronte di un raccolto in Unione Europea pari al 50%
rispetto alla media degli ultimi anni. In questo contesto il Gruppo
Linificio ha completato con successo il programma industriale 2000-2002 con
la chiusura della filatura ad umido di Fara Gera d'Adda ed il contemporaneo
avvio della produzione del nuovo stabilimento lituano ed il rinnovo ed
ampliamento produttivo della controllata tunisina. Il Gruppo Il fatturato
consolidato dell'esercizio 2002 è stato di 57 milioni di Euro (2001: 59
milioni di Euro), con una diminuzione del 3,4% nonostante una crescita delle
quantità vendute di oltre il 4% rispetto al 2001. Il risultato operativo è
stato negativo per 0,4 milioni di Euro (2001: positivo per 2,3 milioni di
Euro). L'utile netto consolidato risulta di 0,1 milioni di Euro, in
diminuzione rispetto ai 0,4 milioni di Euro del precedente esercizio.
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo, al 31.12.2002, è di 11
milioni di Euro (pari al 32,8% del capitale proprio) e si confronta con un
indebitamento di 14 milioni di Euro dell'esercizio precedente. Il
miglioramento, dovuto prevalentemente alla riduzione del capitale circolante
ed alla vendita di cespiti immobiliari dismessi, è particolarmente
significativo, poichè il completamento del programma industriale ha
comunque assorbito risorse per 4,8 milioni di Euro. La Capogruppo Il
Linificio e Canapificio Nazionale S.p.A. ha realizzato nel 2002 un fatturato
(al netto delle cessioni di semilavorati infragruppo) pari a 55 milioni di
Euro (58 milioni nel 2001) ed un utile netto di 0,6 milioni di Euro (2001: 1
milione di Euro). L'indebitamento della Capogruppo al 31.12.2002 è di 7
milioni di Euro rispetto ai 15 milioni di Euro dell'esercizio precedente. Il
24 marzo p.v., il Consiglio di Amministrazione del Linificio Canapificio
Nazionale SpA, esaminerà, unitamente ai progetti di bilancio della Società
e del Gruppo, la bozza della relazione sulla gestione e formulerà le
relative proposte.
FONDI
ESTERI. RACCOLTA NETTA -301,6 MLN. DI EURO NEL QUARTO TRIMESTRE 2002. BENE
OBBLIGAZIONARI, FLESSIBILI E DI LIQUIDITÀ. SEGNO MENO PER AZIONARI E
BILANCIATI
Milano, 25 febbraio 2003 - Segno meno per la raccolta degli Oicr di
diritto estero che hanno chiuso il quarto trimestre a -301,6 milioni di euro
portandosi quasi in zona positiva e riducendo drasticamente il saldo
negativo che nel 3° trimestre 2002 era stato di -4511 mln.di euro. Al 31
dicembre i fondi di diritto estero istituiti da intermediari italiani (esteri-italiani)
hanno registrato un saldo di raccolta negativo per -271,2 milioni di euro,
mentre i fondi di diritto estero istituiti da intermediari esteri (esteri-esteri)
hanno raccolto -30,4 milioni di euro. I fondi azionari hanno registrato un
calo di raccolta chiudendo a -1.451,3 milioni di euro mentre quelli
obbligazionari hanno chiuso in positivo a +488,3 milioni di euro. Segno meno
per i fondi bilanciati (-574,3 milioni di euro) e raccolta positiva invece
per i fondi flessibili (+41 milioni di euro). Chiudono ancora con un saldo
positivo di +1194,7 milioni di euro i fondi di liquidità. Tra gli
esteri-italiani le azioni presenti in portafoglio rappresentano il 33,0%
delle attività, mentre le obbligazioni si attestano al 60,0%. Per gli
esteri-esteri il peso delle azioni in portafoglio è pari al 40,2% mentre
quello delle obbligazioni è del 43,3%. Nel quarto trimestre 2002 il
patrimonio degli Oicr di diritto estero è stato di 107.415 milioni di euro
così suddivisi: 86.382,2 milioni di euro per gli esteri-italiani, e
21.032,8 milioni di euro per gli esteri-esteri. Confrontando i dati
patrimoniali si evince che tra gli esteri-esteri i fondi azionari mantengono
il peso maggiore (41,0%), mentre tra gli esteri-italiani la percentuale
maggiore di patrimonio è rappresentata dagli obbligazionari (54,0%).
Differenze anche tra i dati patrimoniali per i fondi di liquidità che tra
gli esteri-esteri pesano per il 17,1 %, mentre per gli esteri-italiani per
il 6,8%.
NUOVI
AEROMOBILI, SVILUPPO E POLITICHE DI QATAR AIRWAYS DICHIARAZIONI DEL CEO DI
QATAR AIRWAYS, MR AKBAR AL BAKER
Roma, 26 febbraio 2003 - In occasione dell'incontro mensile dell'Aviation
Club, Mr Akbar Al Baker, Chief Executive Officer di Qatar Airways, una delle
più dinamiche e innovative compagnie aeree del mondo, ha spiegato
dettagliatamente le strategie in atto e la filosofia di Qatar Airways. Il
discorso di Mr Al Baker si è focalizzato sull'incredibile crescita della
linea aerea fondata nel 1994. Mr Al Baker ha spiegato che gli incredibili
risultati di Qatar Airways sono stati raggiunti grazie all'offerta di un
eccellente servizio a bordo e un grande impegno nella fornitura di un
prodotto di alta qualità. Qatar Airways si è inoltre avvalsa di importanti
alleanze commerciali con compagnie aeree europee e del Medio Oriente. Mr Al
Baker ha evidenziato la provata flessibilità e capacità di adeguamento di
Qatar Airways, il network ben integrato della compagnia aerea che continua a
vedere la propria espansione e lo stabile supporto da parte dello Stato del
Qatar che oggi possiede il 49% della compagnia aerea. Il Ceo ha concluso il
proprio discorso esponendo i piani di Qatar Airways per il prossimo futuro
sottolineando che, quantunque l'attuale situazione politica nel Medio
Oriente non verrà trascurata, è difficile che questa possa influire
materialmente sulla crescita della compagnia aerea. Qatar Airways
incrementerà il numero di aeromobili della propria flotta nell'arco del
2003 con 2 A330-200, 1 A300-600R, 4 A320 ed 1 A319, portando il totale di
aeromobili a 28. Mr Al Baker ha inoltre pronosticato che le economie
dell'area del Golfo continueranno a incoraggiare con fiducia il traffico
aereo e faciliteranno lo sviluppo del traffico dei propri hub
particolarmente stimolati dalle nuove opportunità. Inoltre, l'impegno di
Qatar Airways rispetto alla qualità del servizio e alla sua efficienza
assicureranno una costante superiorità sia nell'ambito dell'industria aerea
sia nel mercato consumer.
ROMA
ENTRA NEL NETWORK QATAR AIRWAYS
Roma, 26 febbraio 2003 - Il 16 giugno 2003 la Qatar Airways inaugurerà il
nuovo volo Roma-Doha, esattamente un anno dopo l'entrata della compagnia nel
mercato italiano. Un anno fa, infatti, la Qatar Airways ha inaugurato la
rotta Milano-Doha, dando inizio a una strategia di espansione incentrata
sostanzialmente sullo sviluppo delle rotte in Europa e in Oriente. Durante
questo anno, i passeggeri hanno potuto scegliere fra quattro voli diretti
Milano-Doha-Milano. Dal 16 giugno 2003, le possibilità di scelta si
moltiplicheranno. Infatti, la compagnia estenderà i quattro voli
Milano-Doha su Roma. Questi i nuovi operativi italiani della Qatar Airways:
Doha-Milano-Roma-Doha - Mercoledì e Venerdì; Doha-Roma-Milano-Doha - Lunedì
e Domenica; Grazie a questo nuovo volo "circolare" i passeggeri
sia del Centro-Sud sia del Nord potranno usufruire di collegamenti non stop
Milano-Doha e Roma-Doha sia all'andata sia al ritorno. Oltre a creare un
filo sempre più diretto fra il Qatar e l'Italia, tale politica di
espansione regala ai viaggiatori italiani l'opportunità di usufruire ancor
di più dell'esteso network della compagnia. Tramite l'Hub di Doha, infatti,
i passeggeri hanno la possibilità di proseguire per tantissime destinazioni
in Medio ed Estremo Oriente; fra le più gettonate, Sri Lanka e Maldive,
Kathmandu, Bangkok, Lahore, Bombay e Trivandrum. www.qatarairways.com
PREMIO
"MILANO PRODUTTIVA 2003": APERTE LE ISCRIZIONI
Milano, 26 febbraio 2003. Sono aperte le iscrizioni a "Milano
Produttiva 2003". Il tradizionale premio della Camera di Commercio di
Milano consiste nell'assegnazione di una medaglia d'oro e un diploma per
l'attività svolta con impegno nell'economia e nella società milanese. E'
rivolto ai lavoratori, alle imprese, a personalità e organismi pubblici e
privati. Da quest'anno anche agli imprenditori che si sono distinti nella
crescita competitiva del sistema economico. 336 i premi totali che verranno
assegnati. Il premio è un riconoscimento alla trasparenza e all'onestà,
verificate da una commissione giudicante. Differenziate le scadenze di
presentazione delle domande: entro il 7 marzo 2003 possono concorrere al
premio lavoratori e imprese; entro il 30 aprile invece gli imprenditori, per
il tramite di enti locali o di associazioni di categoria. La premiazione avrà
luogo presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano il 22 giugno 2003.
"Il "Premio Milano Produttiva" - ha commentato Carlo
Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - giunto alla sua
14° edizione, è una manifestazione che riprende innovando la tradizione
storica del premio "Fedeltà al lavoro" e testimonia l'impegno
istituzionale per le piccole e medie imprese milanesi, elemento vitale dello
sviluppo di Milano e del Paese". Chi può partecipare al premio. 150
premi saranno assegnati ai lavoratori dipendenti che si sono distinti per
diligenza e fedeltà professionale presso una stessa impresa privata o
associazione rappresentativa di interessi economici, per un periodo di
almeno 25 anni (ridotti a 15 per i dirigenti); 150 premi andranno alle
imprese con almeno 20 anni di ininterrotta attività, che si tratti di
aziende individuali o società di persone, società di capitali, cooperative
e consorzi, con la motivazione di essersi affermati per correttezza
commerciale ed impegno imprenditoriale; 15 riconoscimenti a personalità ed
organismi pubblici e/o privati, identificati direttamente dalla Giunta
Camerale, che hanno dato un contributo significativo allo sviluppo
dell'economia milanese. Fino a 21 le onorificenze che saranno assegnate ad
imprenditori distintisi per il rilevante contributo fornito alla crescita
competitiva del sistema d'impresa milanese in ambiti significativi per lo
sviluppo di questo e della cultura imprenditoriale. Sette le categorie del
premio: nuova imprenditoria, internazionalizzazione, innovazione, qualità
del lavoro, mecenatismo, interventi di qualità sul territorio e tutela
dell'ambiente. Alcune caratteristiche. Per i dipendenti non viene più
richiesto il requisito della cittadinanza italiana, tenuto conto che,
nell'attuale contesto socio-economico, il mondo produttivo è sempre più
volto all'internazionalizzazione; il numero massimo delle domande che una
stessa azienda può presentare per i propri dipendenti è il 20% del numero
dei premi previsti (150), al fine di consentire l'assegnazione del
riconoscimento ad un più ampio numero di aziende rappresentate; per le
aziende si richiedono almeno 20 anni di ininterrotta attività, poiché le
analisi e gli studi sul mondo produttivo evidenziano una riduzione dell'arco
complessivo di vita di un'impresa. Le imprese dovranno avere sede e/o unità
operativa nella provincia di Milano. Per partecipare al premio le imprese
devono presentare domanda - su apposito modulo scaricabile dal sito internet
www.mi.camcom.it o in distribuzione presso la sede principale della Camera
di Commercio di Milano - alla Camera di Commercio di Milano (Protocollo
generale - Via Meravigli 9/b - 20123 Milano) o presso le sedi decentrate. Le
domande di partecipazione dovranno pervenire debitamente compilate e
corredate della documentazione necessaria entro e non oltre il 7 marzo 2003
per le partecipazioni relative ai premi a lavoratori e imprese, ed entro il
30 aprile 2003 per la partecipazione ai premi riservati agli imprenditori.
Per informazioni: sito internet www.mi.camcom.it
numero verde 800271709.
ALLA
CITTÀ DI TRIESTE IL PREMIO "IL PRINCIPE E L' ARCHITETTO".
Milano, 26 febbraio 2006 - Viva soddisfazione è stata espressa dal sindaco
di Trieste Roberto Dipiazza per il conferimento al capoluogo del
Friuli-Venezia Giulia dell'ambito premio "Il Principe e I'
Architetto", riconoscimento attribuito alla Città grazie al progetto
di riqualificazione dell' ex Magazzino Vini delle Rive, opera dell'
architetto di fama internazionale e dalle profonde radici triestine e
mitteleuropee Boris Podrecca. Intervenendo a Milano alla consegna del
premio, il sindaco Roberto Dipiazza ha brevemente ricordato l'impegno dell'
Amministrazione comunale per reinserire Trieste in una posizione
baricentrica sempre più importante all'interno dei nuovi mercati che si
aprono verso i Paesi dell'Est, del Centro e del Nord Est europeo. .
"Questa amministrazione comunale -ha ricordato il sindaco Roberto
Dipiazza- ha puntato subito sulla valorizzazione del fronte mare, uno dei più
belli del mondo, tessuto di coesione tra i borghi storici della città
sette-ottocentesca, le vestigia romane e la meravigliosa Piazza Unità d'ltalia".
"Per ridisegnare il volto del water front di Trieste -ha evidenziato
ancora Dipiazza- abbiamo bandito un concorso d'idee, proprio come facevano i
Principi del Rinascimento Italiano, al quale hanno aderito autorevolissimi
personaggi del mondo dell'architettura internazionale, un centinaio di
gruppi tra cui Mario Bellini, Daniel Libeskind, Massimiliano Fuksas, Franco
Zagari, David Chipperfield, Jo Coenen, Frits van Dongen e Joan Busquets".
"Il concorso "Il Principe e I' architetto" premia
meritatamente il progetto riguardante I' ex Magazzino Vini di Trieste, che
si colloca in un punto strategico del fronte mare cittadino, un progetto con
il quale -ha ribadito il sindaco- abbiamo avviato una nuova visione della
politica pianificatoria e progettuale di Trieste e che si affianca al
cantiere già aperto per la riqualificazione dell'ex Pescheria".,.
"Le idee ci sono, i progetti anche, la voglia di fare e I' entusiasmo
pure, anche per questo spero di essere ricordato -ha concluso Dipiazza- come
il sindaco di Trieste che si è impegnato per riorganizzare e valorizzare
architettonicamente la città di Trieste, per renderla una "Città
ideale" del Terzo Millennio". Anche per questa ragione "Il
Principe e I' Architetto" attribuito a Trieste assume un significato
del tutto particolare, perche è un riconoscimento che premia una città
proiettata e aperta al futuro, ma allo stesso tempo fortemente legata e
rispettosa della sua storia e dei suoi valori. www.comune.trieste.it
"FIAT
AUTO: MOBILITÀ ED AMBIENTE; SVILUPPI TECNOLOGICI"
Milano, 26 febbraio 2003 - Tra i grandi temi che impegnano l'industria
automobilistica, quello legato al rispetto dell'ambiente è sicuramente
prioritario per Fiat Auto. Lo dimostrano i prodotti presenti sul mercato; i
piani di ricerca e sviluppo; le iniziative di mobilità sostenibile portate
avanti in collaborazione con la Pubblica Amministrazione; e gli investimenti
nello sviluppo di nuovi prodotti. L'occasione di Milano, dunque, permette di
passare brevemente in rassegna le strategie di Fiat Auto in questo ambito e
di evidenziare le questioni ancora aperte. Innanzitutto, nell'affrontare i
problemi ambientali legati alla mobilità urbana emerge sempre più marcata
la necessità di collaborazione tra settore pubblico e privato. Del resto
non esiste in questo campo "la soluzione", ma un mosaico di
soluzioni che devono essere armonizzate nel tessuto urbano. Ecco perché
competono al settore pubblico le linee di indirizzo, mentre è compito
dell'industria automobilistica sviluppare, produrre e proporre al mercato
autoveicoli sempre più eco-compatibili in linea con i piani e le scelte di
mobilità delle città. Ormai da anni le Case costruttrici seguono due
percorsi di riferimento ambientali irreversibili: l'abbattimento delle
emissioni allo scarico e la riduzione dei consumi di combustibile. Due temi
di grande rilievo che Fiat Auto affronta, innanzitutto, con il continuo e
costante miglioramento delle tecnologie convenzionali. Nel controllo delle
emissioni, per esempio, sono stati compiuti grandi progressi: molti modelli
di Fiat Auto, infatti, rispettano già i limiti previsti dalla direttiva
europea Euro 4, che sarà obbligatoria a partire dal 2006. Ciò significa
aver abbattuto di oltre il 97% le emissioni di sostanze inquinanti emesse da
un autoveicolo. Per quanto riguarda, poi, la riduzione dei consumi, Fiat da
sempre ha rappresentato sul mercato il prodotto che meglio concilia
prestazioni ed economicità di esercizio. In questi anni questo binomio si
è rafforzato, come dimostrano i consumi delle vetture che sono diminuiti in
misura significativa. Del resto Fiat Auto è impegnata a rispettare
l'accordo volontario che i costruttori europei hanno stipulato con la
Commissione Europea e che prevede entro il 2008 un valore medio di consumo
pari a 140 g/km di CO2. Nel caso di Fiat Auto, questo valore significa una
riduzione dei consumi del 25% rispetto al valore di riferimento del 1995. E
ad oggi la Casa torinese ha già raggiunto una riduzione del 15%. Ridurre le
emissioni in atmosfera di CO2, sostanza ritenuta responsabile del
surriscaldamento del globo terrestre, è un impegno prioritario che l'Unione
Europea ha assunto in sede internazionale. Per la realizzazione di questo
obiettivo è fondamentale lo sviluppo della "dieselizzazione",
tendenza largamente diffusa in Europa, in quanto, a parità di prestazioni
dei motori a benzina, i moderni motori diesel riducono del 25% i consumi di
combustibile che significano una riduzione del 16% delle emissioni di CO2.
Prestazioni, emissioni e consumi: sono questi i tre parametri che
qualificano oggi i nuovi motori. Fiat Auto può vantare lunghe ed importanti
tradizioni motoristiche, soprattutto nel campo dell'alimentazione a gasolio.
Come dimostra la prima vettura di serie al mondo con un motore diesel ad
iniezione diretta: la Croma 1.9 TD. Poi lo sviluppo del sistema Unijet ad
iniezione diretta "common rail". Ed oggi l'evoluzione di questa
tecnologia: il sistema Multijet, segreto del rivoluzionario motore 1.3
Multijet 16 valvole prodotto dalla joint venture Fiat - GM Powertrain.
Frutto della ricerca e dell'impegno tecnologico di Fiat Auto in chiave
ambientale questo propulsore è destinato alle vetture dei segmenti basso di
gamma ed è caratterizzato da una spiccata vocazione ecologica: già oggi,
infatti, soddisfa i limiti di emissione Euro 4 senza adottare un sofisticato
dispositivo di post-trattamento allo scarico, quale la trappola di
particolato. Si tratta, quindi, di un motore intrinsecamente pulito, con
bassi consumi di combustibile, ad elevate prestazioni, oltre che silenzioso
e confortevole. Oltre a questi prodotti sofisticati e all'avanguardia nel
panorama mondiale, Fiat Auto punta a ridurre le emissioni e i consumi anche
attraverso iniziative di grande impatto sociale ed ambientale. Tra queste
ricordiamo il Progetto Metano e il servizio "Car Sharing".
Progetto Metano Nel dicembre del 2001 Fiat ha siglato con il Ministro
dell'Ambiente e l'Unione Petrolifera un importante accordo finalizzato allo
sviluppo del metano per autotrazione in Italia. Per il miglioramento della
qualità dell'aria, infatti, oltre al rinnovo del parco circolante, il
metano è l'unica concreta alternativa nel breve e medio termine e si
caratterizza positivamente anche sul piano della fattibilità economica.
Senza contare che il metano è il combustibile più ecologico esistente in
natura e che, per le sue caratteristiche, è idoneo ad essere utilizzato nei
motori a combustione interna. Non solo. L'Italia vanta importanti tradizioni
sull'impiego di questa tecnologia che, tra l'altro, è la migliore soluzione
per risolvere il problema ambientale che maggiormente preoccupa le grandi
città: il particolato fine. Per tutte queste ragioni, dunque, lo sviluppo
dell'autotrazione a metano è un indirizzo strategico di Fiat Auto condiviso
e supportato dal Ministero dell'Ambiente. Nel delineare l'Accordo di
Programma sul metano, sono stati evidenziati tre aspetti fondamentali. Il
primo riguarda il coinvolgimento delle grandi città italiane che di più
soffrono l'inquinamento da traffico e dove gravitano il maggior numero di
veicoli circolanti in ambito urbano. Il secondo aspetto concerne le utenze
professionali che operano prevalentemente in città, gli stessi che
percorrono tanti chilometri ed utilizzano mezzi non recenti e quindi ad
elevato tasso di inquinamento. Il terzo aspetto riguarda la rete
distributiva che diventa elemento essenziale per la crescita della domanda e
per l'accettazione da parte degli utenti professionali di un veicolo
alimentato a metano. Da questi tre fattori è nata l'impostazione
dell'Accordo, condiviso con il Ministero dell'Ambiente e che ha portato nel
corso del 2002 alla nascita della convenzione tra le grandi città italiane.
La disposizione, in particolare, prevede un sostegno economico per lo
sviluppo della domanda di veicoli e l'incremento della rete infrastrutturale
da parte del Ministero dell'Ambiente. Insomma, sono contributi di rilevante
entità, mai visti finora nel panorama italiano degli incentivi. In questi
pochi mesi di attività, dall'avvio operativo del progetto ad oggi, sono
stati già conseguiti importanti risultati. All'iniziativa hanno aderito 30
importanti capoluoghi di provincia italiani che hanno o stanno per avviare
dei piani per l'ampliamento o lo sviluppo della rete di distribuzione del
metano nel loro territorio. Oggi la rete di distribuzione conta 392 punti di
rifornimento su tutto il territorio nazionale (prima dell'Accordo di
Programma erano 344), dei quali 131 sono presenti nelle grandi città
italiane che aderiscono alla convenzione metano. L'obiettivo è di arrivare,
entro il 2005, a 750 punti in Italia (330 nelle città del Progetto Metano).
Una crescita significativa, dunque, che sarà possibile grazie all'impegno,
sia delle amministrazioni delle città che aderiscono alla convenzione, sia
dell'Unione Petrolifera e delle società ad essa associate disponibili ad
impegnarsi direttamente nella distribuzione del metano per autotrazione.
Fiat Auto crede in questa iniziativa di grande valenza ambientale, come
dimostra il suo impegno nello sviluppo di una gamma completa di prodotti,
capace di rispondere alle esigenze sia di operatori professionali, sia di
privati cittadini. L'offerta di modelli oggi disponibili comprende, oltre
alla Multipla bipower (prodotto di largo successo sul mercato), anche il
Ducato bipower, nelle diverse versioni per il trasporto professionale delle
merci; ed il Doblò bipower, nella versione Panorama e Cargo, recentemente
lanciato sul mercato. Nei prossimi mesi, inoltre, si aggiungerà la Punto
bipower. Si tratta, insomma, di una gamma articolata che copre le esigenze
di una vasta categoria di utenti, soprattutto nel settore professionale del
commercio, dell'artigianato, del trasporto merci e della piccola e media
industria. E, malgrado la limitata estensione della rete distributiva sul
territorio nazionale, la crescita graduale delle adesione delle città - che
già oggi ha raggiunto un numero ben superiore a quello previsto - ha
generato negli utenti professionali un diffuso e crescente interesse. Ma
accanto a questi primi importanti risultati, sono da sottolineare alcune
"inerzie" che rallentano la marcia e che, se non rimosse
velocemente, rischiano di vanificare gli sforzi in atto. La grande sfida del
metano per autotrazione in Italia si vince solo nella misura in cui si
realizzano gli impianti di distribuzione. In particolare, questa crescita
deve avvenire nelle grandi aree metropolitane del Paese, e in particolare a
Roma, Milano, Torino e Napoli, che oggi sono le meno attrezzate come numero
di punti di erogazione del metano. Senza la ferma volontà, l'impegno e la
determinazione delle amministrazioni di queste grandi città a perseguire
gli obiettivi di sviluppo della rete distributiva non sarà possibile
avviare gli importanti processi di cambiamento nell'utilizzo dei mezzi da
parte degli operatori professionali. In questo modo si vanificherà una
opportunità unica che l'Accordo di Programma sul metano offre per il
miglioramento ambientale delle nostre città. Inoltre, se le città non
sapranno far corrispondere alla mobilitazione una reale capacità di
orientamento di una parte del trasporto cittadino, prioritariamente quello
professionale, verso i veicoli più puliti, resi disponibili grazie
all'Accordo di Programma, non si realizzerà, in modo accelerato, quella
massa critica di parco circolante necessaria ad alimentare la contemporanea
crescita della rete di distribuzione del metano. E' ancora una volta dalla
collaborazione tra settore pubblico e privato che possono determinarsi le
condizioni per assicurare una diversa mobilità coniugata con il rispetto
dell'ambiente. Fiat Auto è impegnata su questo fronte e confida sul
crescente impegno delle amministrazioni locali. Car Sharing - Il Ministero
dell'Ambiente ha recentemente avviato con alcune amministrazioni locali un
protocollo per la realizzazione di iniziative di destinate a migliorare la
mobilità nelle aree urbane. Fiat Auto crede nella validità di questi
progetti ed e pronta a collaborare alla loro realizzazione con un'ampia
gamma di prodotti a minimo impatto ambientale. In questo ambito si inserisce
il servizio di "Car Sharing" disponibile nella città di Torino.
Si tratta di una iniziativa che propone ai cittadini un modo diverso di
vivere l'automobile non più legato al possesso, ma semplicemente
all'utilizzo: scelgo l'auto che mi serve in un momento della giornata, mi
muovo liberamente in città, parcheggio gratis e, quando non devo più
usarla la riporto nei parcheggi dedicati. Il costo è commisurato al reale
utilizzo della vettura. A tre mesi dall'avvio, i risultati dimostrano che vi
è grande interesse da parte dei cittadini, delle imprese, degli studi
professionali e della pubblica amministrazione. L'iniziativa, inoltre, punta
ad una crescita significativa: oltre 200 vetture, 5.000 abbonati e un numero
di parcheggi che si estenderanno a tutto il territorio urbano. Analoghe
iniziative, infine, sono in via di realizzazione in altre grandi città
italiane.
IL
PROGETTO DI RICERCA DELL'UE RIVELA GLI EFFETTI DEI SISMI CHE AVVENGONO IN
SUPERFICIE
Milano, 26 febbraio 2003 - La ricerca innovativa condotta al Centro Comune
di Ricerca della Commissione Europea (Ccr) ha rivelato gli effetti di un
sisma che ha devastato determinate regioni del subcontinente indiano.
Utilizzando i dati forniti dallo strumento SpectroRadiometer a
Rappresentazione Multiangolare (Misr) a bordo della piattaforma satellitare
della Nasa Terra, gli scienziati del Ccr, insieme a scienziati statunitensi,
francesi e tedeschi hanno analizzato il sisma che ha colpito la provincia
del Goudjerate in India, vicina al confine del Pakistan, il 26 gennaio 2001.
Lo studio mostra come grandi aree intorno all'epicentro siano state
influenzate, comprese regioni che non potevano essere esplorate dai gruppi
di studiosi. I risultati ricavati dallo studio del sisma del Goudjerate
saranno utilizzati come riferimento per analizzare altri sismi in futuro.
"Questa è un'informazione chiave, in special modo quando si
considerano gli impatti umanitari ed economici di tali disastri" ha
affermato il Commissario per la Ricerca Europea Philippe Busquin. "La
tecnologia spaziale avanzata contribuisce a controllare i diversi effetti
superficiali dei sismi in modo accurato ed efficiente. La riuscita
collaborazione a livello UE ed internazionale illustra i vantaggi che si
possono trarre dai metodi coordinati come l'iniziativa sul controllo globale
dell'ambiente e della sicurezza (Gmes). L'Europa è un giocatore importante
nel settore spaziale, e noi tendiamo a concepire una politica spaziale
Europea più coerente, in collaborazione con l'Ente Spaziale Europeo e le
agenzie spaziali nazionali". Evento sismico devastante I risultati
scientifici acquisiti nell'indagine sul Goudjerate contribuiranno a
convalidare le tipologie di sisma e a documentare le relazioni tra la
grandezza del sisma e la distanza degli impatti. Il sisma del Goudjerate del
2001 è stato devastante, con un'intensità di 7.7 sulla scala Richter, ha
causato la morte di quasi 20.000 persone, lasciando oltre 600.000 senzatetto
e provocando effetti su 16 milioni di individui. Molti monumenti, terreni
agricoli e infrastrutture sono stati danneggiati. Il sisma ha inoltre
avviato l'emissione improvvisa di acque freatiche e di sedimenti su vaste
aree, riattivando vecchi letti di fiumi e formando laghi poco profondi.
Questo fenomeno di drenaggio ha compreso la liquefazione, un processo che
induce i sedimenti a comportarsi più come liquidi che come solidi, nel caso
in cui si verificano gravi scosse che provocano gravi danni alle
costruzioni. Un nuovo modo di osservare la Terra Questa ricerca di
collaborazione utilizza le misure fornite dallo strumento Misr a bordo del
satellite della Nasa Terra lanciato nel mese di dicembre 1999. La capacità
esclusiva offerta da Misr per osservare il fronte della Terra esposto al
sole a nove angoli differenti e a quattro bande spettrali, è stata
interamente sfruttata utilizzando un nuovo metodo per individuare e
controllare l'apparire improvviso d'acqua in superficie su di un'ampia
regione intorno all'epicentro del sisma. Tali applicazioni non erano state
previste quando Misr è stato inizialmente progettato. Tuttavia, la ricerca
esplorativa ha potuto trarre vantaggio dalle capacità avanzate dello
strumento Misr al fine di proporre nuovi metodi per esaminare i processi che
avvengono sulla superficie terrestre. Collaborazione congiunta Ccr-Nasa
L'interesse della Commissione per lo strumento Misr deriva dalla sua
combinazione esclusiva di capacità multiangolari e multispettrali, che
permettono, tramite copertura da polo a polo, l'analisi approfondita di
superfici terrestri e dell'atmosfera di taccheggio. La Commissione è stata
in particolare coinvolta nello sfruttamento dei dati Misr per individuare e
caratterizzare le proprietà di aerosol atmosferici sulla terra, e stimare
le proprietà superficiali terrestri rilevanti partendo dalle loro
caratteristiche spettrali e direzionali. I ricercatori dell'UE che hanno
partecipato alle attività del gruppo scientifico Misr, si pongono come
obiettivo lo sviluppo di algoritmi originali per fornire nuove informazioni
sullo stato della superficie terrestre. Insieme al gruppo della Nasa, hanno
effettuato ricerche avanzate per affrontare un problema particolarmente
difficile: la ricerca congiunta di proprietà di superficie e di aerosol
della Terra. Il premio del gruppo Nasa per i migliori risultati raggiunti
nel 2001 è stato conferito agli scientifici dell'UE per il contributo
fornito al successo dell'iniziativa Misr. L'esperienza acquisita nell'ambito
del team scientifico Misr ha condotto a riscontri utili per le Agenzie
Spaziali Europee e sarà ulteriormente sfruttata come parte dell'iniziativa
Gmes. Lo studio è stato pubblicato il 4 Febbraio nel giornale del Sindacato
Geofisico Americano, "EosTransactions".
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