NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MARTEDI'
8 APRILE 2003
pagina 4
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 40 91 84 11 |
|
NUOVE
FRONTIERE PER L'ASSISTENZA DIABETOLOGICA : "CAMPUS OSDI-AMD: NON SOLO
INFERMIERI"
Milano, 8 aprile 2003 - Il 31 marzo, 1 e 2 aprile si è svolto presso il Centro
di Formazione Artsana a Grandate il primo Campus per Operatori Sanitari delle
Strutture Diabetologiche, organizzato dalle associazioni Osdi e Amd. L'evento ha
rappresentato la prima importante tappa di un progetto a valenza nazionale per
il miglioramento qualitativo dell'assistenza diabetologica che garantisce
continuità ad una necessità sentita dagli operatori del settore: creare e
valorizzare la propria crescita professionale. L'obiettivo finale del progetto
è quello di creare un sistema strutturato di formazione continua (campus) per
operatori Osdi con lo scopo di rendere gli operatori consapevoli di
rappresentare una figura professionale qualificata caratterizzata da competenze
che lo differenziano rispetto agli altri infermieri. Osdi - Operatori Sanitari
Diabetologici Italiani, è associazione aperta a tutti gli infermieri che
lavorano in strutture diabetologiche. Gli obiettivi sono quelli di incentivare e
migliorare la cultura e la preparazione infermieristica e di promuovere
iniziative atte a favorire l'istituzione ufficiale della figura dell'infermiere
specializzato in diabetologia. Amd - Associazione Medici Diabetologi, i cui
obiettivi sono quelli di promuovere la diffusione di strutture idonee per la
prevenzione e la cura del diabete e delle malattie metaboliche sul territorio
nazionale, promuove la qualificazione e l'aggiornamento del personale sanitario
e incentiva la ricerca. Artsana ha ospitato l'evento presso la propria sede di
Grandate, in provincia di Como. Questa azienda è nata nel 1946 con la
produzione e la commercializzazione di articoli paramedicali destinati ad
ospedali e farmacie. Tra i suoi marchi troviamo oggi Pic Indolor, che presenta
una linea dedicata al paziente diabetico.
CHIRURGIA
ORTOPEDICA E TROMBOSI VENOSE: SPECIALISTI A CONVEGNO SUL NUOVO FARMACO
FONDAPARINUX CHE DIMEZZA LA CASISTICA
Firenze, 8 aprile 2003 - Specialisti a convegno, sabato 12 aprile (ore 9 - 13),
al Palazzo dei Congressi di Firenze per fare il punto sul Fondaparinux, il nuovo
farmaco, appena ammesso nel prontuario terapeutico ospedaliero, dimostratosi
capace di abbattere di oltre il 50% il fenomeno delle trombosi venose profonde e
delle embolie polmonari legate alla chirurgia ortopedica maggiore. Si tratta di
protesi dell'anca, fratture del femore e interventi al ginocchio, casi ormai
numerosissimi (+ 4% all'anno) in una popolazione sempre più anziana (nel 2003
in Italia ne sono previsti oltre 230 mila). Tra i protagonisti del convegno: da
Firenze (ospedale di Careggi) i professori Gian Franco Gensini, direttore della
clinica di Cardiologia, Rosanna Abbate, responsabile del Centro Trombosi, e
Domenico Prisco, del Dipartimento Area Critica Medico Chirurgica e segretario
della Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e della Trombosi; dal Cto i
direttori delle due cliniche, Marco Gusso e Massimiliano Marcucci; dall'Istituto
di Medicina Legale il direttore Gian Aristide Norelli; dall'ospedale S. Giovanni
di Dio gli anestesisti G. Gritti e G. Tulli. Dall'Università di Pisa (Clinica
Ortopedica) il professor Giulio Guido. Da Pavia (Policlinico S. Matteo, Servizio
Malattie Tromboemboliche) Franco Piovella che ha partecipato alla
sperimentazione sul Fondaparinux.
AGENZIA
MEDICO-SCIENTIFICA PUBBLICA OLTRE 17 MILA NOTIZIE L'ANNO
Roma, 8 aprile 2003 - Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in
occasione della Giornata mondiale della sanita', su proposta del ministro della
Salute Girolamo Sirchia, ha conferito al fondatore e direttore dell'agenzia di
stampa quotidiana medico-scientifica Adnkronos Salute, Giuseppe Marra, una
medaglia d'argento al merito della Sanita' pubblica, ''per l'attivita' svolta
-si legge nella motivazione- nel campo dell'editoria e del giornalismo: ha
contribuito alla diffusione e all'approfondimento delle problematiche inerenti
l'assistenza sanitaria, contribuendo ad educare i cittadini alla prevenzione
esaltando le innovazioni apportate al Servizio sanitario nazionale''. L'Adnkronos
Salute S.r.l nasce nel 1995, aggiungendosi ad altre testate e societa' del
Gruppo Adnkronos. Il suo notiziario quotidiano e' distribuito per intero agli
abbonati attraverso il sito Internet www.adnsalute.it
ma offre al pubblico una selezione di notizie online 'in chiaro'. Con oltre 17
mila notizie l'anno, in media 60 al giorno, Adnkronos Salute e' un notiziario
informativo in tempo reale sui temi della salute, della sanita' e della qualita'
della vita.
"FIERA DI HANNOVER" -
OTTO ESPOSIZIONI PARALLELE PRESENTANO SOLUZIONI TECNOLOGICHE ORIENTATE AL FUTURO
PER TUTTI I SETTORI DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE.
Hannover, 8 aprile. E' iniziata ieri e continuerà sino al 12 aprile la
"Hannover Messe" che quest'anno, all'insegna dello slogan "Milestones
in Innovation" riunisce otto fiere mondiali leader parallele che presentano
soluzioni tecnologiche orietate al futuro per tutti i settori della produzione
industriale. Queste
rassegne specializzate sono: Factory Automation, MicroTechnology, Motion Drive
& Automation, Energy, Compressed Air & Vacuum Technology, Factory
Equipment & Tools, Subcontracting, Research & Technology. Complessivamente
6.950 espositori da70 Paesi di tutto il mondo e circa 150.000 visitatori attesi.
Proprio nella fase attuale del nuovo orientamento economico mondiale occorrono
innovazioni capaci di dare impulsi al mercato Le fiere interconnesse che si
tengono sotto l'unico grande tetto della "Hannover Messe" danno in
questo senso un contributo determinante: già durante l'edizione della scorsa
primavera oltre il 90% degli espositori ha presentato novità tecniche. Per la
"Hannover Messe 2003" l'Ente Fiera e gli esperti delle due
associazioni di settore interessate, l'Associazione dei Costruttori Tedeschidi
Macchine e Impianti (Vdma) e l'Associazione dell'Industria Elettronica ed
Elettrotecnica (Zvei), entrambe con sede a Francoforte, si aspettano un
rafforzamento di tale tendenza, prevedendo anche che la miniaturizzazione sarà
il tema conduttore trasversale e i movente tecnologico di tutte le fiere in
cartellone. Factory Automation: automazione di fabbrica di alto livell - Micro
Technology: soluzioni industriali "in miniatura" - Motion, Drive &
Automation: nuovi impulsi per mercati e tecnologie - Energy: potenza per
l'intero mercato dell'energia. Molto spazio sarà dedicato alle fonti
energetiche rinnovabili, eolica, solare, delle biomasse. Momento di forte
richiamo la collettiva "Hydrogen + Fuel Cells" la più grande
esposizione mondiale dedicata all'idrogeno e alla tecnologia delle pile a
ombustibile - Compressed Air & Vacuum Technology: tecnologia dell'aria
compressa e del vuoto - Factory Equipment & Tools: una dotazione perfetta di
attrezzature tecniche assicura cicli di lavorazione efficienti - Subcontracting:
centro del mercato internazionale della subfornitura - Research & Technology:
le ultime soluzioni per il transfer tecnologico. www.hf-italy.com www.hannovermesse.de
"VINITALY"
- SALONE INTERNAZIONALE DEL VINO E DEI DISTILLATI - VERONA FIERE, 10/14 APRILE.
QUALITÀ TOTALE È LA FORMULA PROMOSSA DA VERONAFIERE PER SODDISFARE LA NUMEROSA
PLATEA DI ESPOSITORI
Verona, 8 aprile 2003 - Qualità totale, nuovi servizi per gli espositori,
eventi per il grande pubblico che coinvolgono l'intera città. La 37ma edizione
di Vinitaly, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, in programma a
Veronafiere dal 10 al 14 aprile si presenta come l'appuntamento internazionale
per eccellenza del settore vinicolo, il luogo di riferimento per la promozione,
la commercializzazione e l'informazione sui prodotti, le novità e le tendenze
del comparto. Quest'anno la manifestazione è stata fortemente potenziata, in
modo da rispondere alle numerose richieste organizzative avanzate dagli
operatori in termini di parcheggi e spazi a loro riservati. I numeri.
All'edizione del 2003 partecipano, come lo scorso anno, quasi 4mila espositori
tra diretti ed indiretti, che occupano una superficie netta di 60mila metri
quadrati, mentre la lista d'attesa è formata da circa un centinaio di aziende
per un totale di altri 4mila metri quadrati netti, disponibili però dal
prossimo anno (dati in attesa di certificazione Fkm). Sono 27 i Paesi che
prendono parte alla Rassegna, che ha come partner il gruppo San Pellegrino (area
23) e la Regione Campania - co-organizzatrice della serata di Gala di mercoledì
9 aprile al teatro Filarmonico -, e tra essi alcuni rappresentano la tradizione
e l'innovazione produttiva, la storia del vino e l'evoluzione del mercato:
Repubblica Ceca, Ungheria, Croazia, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Cile, Grecia,
Spagna, Libano, Portogallo, Austria, Francia, Argentina, Romania, Slovenia
(tutti nel padiglione 3), Olanda (padiglione 8), Gran Bretagna, India e Turchia
(Centro servizi delle Erbe tra padiglioni 8 e 9), Monaco, Stati Uniti, Israele,
Uruguay, Australia, Sud Africa (padiglione 16) e Germania (Cittadella della
Gastronomia). Gli Stati Uniti sono presenti sia nel padiglione 3 che nel
padiglione 16, mentre la Gran Bretagna nel padiglione 37 e nel Centro servizi
delle Erbe. Le regioni e le istituzioni italiane presenti sono: Emilia Romagna
(padiglione 1), il Trentino e la Sicilia (padiglione 2), Valle d'Aosta e Liguria
(3), Consorzio Asti e Provincia di Asti (7), Veneto (8), Abruzzo e Veneto (9),
Lombardia (14), Alto Adige e Friuli (15), Lazio e Marche (16), Campania, Molise,
Basilicata, Umbria, Calabria e Sardegna (23), Puglia (35), Toscana (37) e
Piemonte (38). Attività internazionale. Veronafiere ha compiuto anche
un'intensa attività promozionale all'estero sia per promuovere Vinitaly che per
far conoscere il vino e l'agroalimentare italiano di qualità, scegliendo
l'Estremo Oriente (Singapore, Cina, Giappone) e gli Stati Uniti come piazze
privilegiate su cui investire in futuro. Il risultato è stato molto positivo
sia in termini di presenze estere alla manifestazione che di contatti stabiliti
con importatori e imprese. Anche nel 2003 la manifestazione sarà proposta in
Asia (con la novità dell'India) e negli Stati Uniti. Nuovi servizi ed
investimenti. Per valorizzare al meglio la presenza qualificata di
professionisti italiani ed internazionali, l'Ente, che ha appena rinnovato il
proprio consiglio di amministrazione eleggendo un nuovo presidente (l'avvocato
Luigi Castelletti), ha studiato una serie di iniziative riservate esclusivamente
agli operatori, realizzando una lista di pre-accrediti e pre-inviti (ne sono
stati spediti 24mila) che aiutano a selezionare la clientela e a garantire nuovi
contatti commerciali. Inoltre, nel moderno ed accogliente Salone Margherita
(palazzo Wtc, a fianco del palazzo uffici), è stata creata una "Vip Lounge",
cioè un'area relax riservata, a cui possono accedere solamente gli espositori e
nella quale è possibile concludere affari. In tale ambito gli espositori, nelle
giornate di giovedì e venerdì, possono effettuare incontri mirati con i
rappresentanti del sistema della distribuzione organizzata. All'interno della
formula "qualità totale" sono inclusi gli investimenti
infrastrutturali effettuati da Veronafiere nell'ultimo anno (pari a 21 milioni
di euro, su un masterplan totale di 44), grazie ai quali è stato costruito un
parcheggio multipiano, in viale dell'Industria, è stata acquisita l'area
dell'ex Macello (34mila metri quadrati), adibita a zona di sosta sia per
operatori che per visitatori, ed è entrata in funzione a pieno regime
(parcheggi e spazi espositivi) l'area acquistata dall'istituto don Calabria.
Infine, come per l'edizione del 2002, tra lo Stadio Bentegodi (uscita
consigliata Verona Nord), dove si trova il parcheggio scambiatore, e la Fiera c'è
un servizio continuo di bus navetta . Eventi in città. Vinitaly non si sviluppa
quest'anno solamente all'interno del quartiere fieristico, ma si espande nel
centro di Verona, coinvolgendo la città e gli amanti del vino di qualità,
siano essi normali consumatori o turisti. Nel palazzo della Gran Guardia, in
piazza Bra, è stata allestita l'Enoteca del Vinitaly, un progetto in
collaborazione con Agivi (l'Associazione dei giovani del vino) che intende
proseguire la collaborazione cominciata alcuni anni fa per promuovere il buon
bere tra le giovani generazioni. Nella magnifica cornice dello storico immobile,
restaurato da un paio d'anni, il Wine Bar del Bere Giovane propone bottiglie e
prodotti adatti ai più svariati palati e portafogli. L'Enoteca è aperta il 10,
l'11 e 12 aprile dalle 18 alle 22, ed il 13 aprile dalle 16 alle 22. Una novità
di rilievo è poi costituita dalle degustazioni dei vini premiati al Concorso
Enologico Internazionale di Veronafiere, la gara più selettiva del mondo.
Finalmente gli appassionati di vini potranno assaporare alcune tra le migliori
produzioni mondiali. Un altro appuntamento significativo riguarda la
degustazione organizzata l'11 aprile, alle 10 e 30, da Veronafiere e dalla
rivista Civiltà del bere, che presentano i grandi vini prodotti da particolari
vitigni in purezza e in blend. Saranno presenti dodici tra i più prestigiosi
produttori italiani ed internazionali di vino. Sempre alla Gran Guardia si
svolge la seconda edizione di Vintour, il Salone del Turismo del Vino e
dell'Olio, organizzato da Veronafiere in collaborazione con Biteg, la Borsa
internazionale del turismo enogastronomico. VinTour, aperto dall'11 al 13 aprile
in orario pomeridiano e serale (dalle 15 alle 23), ospita tutto il mondo del
turismo di qualità: Strade del Vino e dell'Olio, enti pubblici, consorzi,
associazioni, territori e città a vocazione vitivinicola, e ancora frantoi,
cantine e produttori. Per ulteriori dettagli sugli eventi della Gran Guardia
vedere il comunicato n° 2). Iniziative. Molto ricco anche il panorama delle
iniziative tradizionali, che rappresentano il vero e prestigioso valore aggiunto
della manifestazione. Innanzitutto il "Tasting Ex...press", che
coinvolge direttamente le più autorevoli e conosciute testate nazionali ed
internazionali del settore (per maggiori informazioni vedere il comunicato
stampa n° 3). All'edizione 2003 prendono parte Gran Bretagna, Italia, Ungheria,
Uruguay, Grecia, Austria, Argentina, Stati Uniti, Australia e Sud Africa. Evento
principe di Vinitaly è quindi il già citato Concorso Enologico Internazionale
(Veronafiere, 2 - 6 aprile), giunto all'11ma edizione, giudicato come la
competizione più difficile del mondo in quanto assegna solamente 88 medaglie,
premiando il 3% dei vini che vengono presentati. Tra gli enti che patrocinano la
gara spiccano l'Office International de la Vigne e du Vin, l'Union International
des Enologues ed il Ministero per le Politiche agricole. Novità di quest'anno
è la Guida dei vini ottenuti da vitigni autoctoni italiani, che descrive i vini
premiati con almeno il diploma di Gran Menzione. L'elegante guida, stampata in
migliaia di copie, sarà pubblicata e divulgata da Veronafiere in importanti
contesti nazionali ed internazionali. Accanto al concorso "maestro"
figurano poi una serie di altri premi altrettanto prestigiosi ed ambiti: l'International
Packaging Competition, riservato alla veste "estetica" dei vini
(aperto per la prima volta dal 2002 anche ai distillati); l'International Wine
and Spirit Competition, realizzato in collaborazione con l'International Wine
and Spirit Competition (Iwsc) di Londra; il "Communicator of the Year",
che premia quanti operano nel settore dei media e della comunicazione, del
giornalismo, dell'editoria, della radio, della televisione e del cinema,
distinguendosi nella divulgazione, a livello internazionale, della cultura
enologica, viticola e dei prodotti della distillazione. Per conoscere infine
l'abbinamento vino e cucina, buon bicchiere e prodotto tipico, viene riproposta
la Cittadella della Gastronomia, nella quale, ogni giorno, un grande chef
presenta le sue creazioni insieme a vini accuratamente selezionati. Enolitech e
Sol. In concomitanza con Vinitaly si tengono inoltre due altre manifestazioni
che completano l'offerta merceologica legata al mondo del vino: Enolitech, il
Salone delle tecniche per la viticoltura, l'enologia e delle tecnologie
olivicole e olearie (che da quest'anno ha ottenuto la qualifica di
internazionale); e Sol, il Salone Internazionale dell'Olio di oliva vergine ed
extravergine. Portale Vinitaly. Vinitaly sul web si fa in due. Da un lato il
portale di informazioni sulla manifestazione e sul settore che si può trovare
su www.vinitaly.com dall'altro la
fiera virtuale www.vinitalyonline.com
che si pone come strumento a servizio del visitatore professionale per preparare
la visita alla Rassegna. E' una vetrina attiva 365 giorni l'anno per concludere
affari o stringere collaborazioni commerciali. www.vinitaly.it www.veronafiere.it
PRODUZIONE
DI VINO IN ITALIA E NEL MONDO LA VITIVINICOLTURA MONDIALE HA DA TEMPO FATTO
PROPRIO UN ASSIOMA: "PIÙ QUALITÀ E MENO QUANTITÀ".
Verona, 8 aprile 2003 - La produzione globale di vino è di 267 milioni di
ettolitri, secondo i dati del Office International de la Vigne et du Vin
riferiti alla media delle produzioni 1997/1999 (all'inizio degli anni Ottanta
raggiungeva i 330 milioni). Di questi, 172 milioni di ettolitri (64% del totale)
provengono dalla Unione Europea, che si conferma il primo produttore al mondo.
Seguono gli Stati Uniti con 22 milioni di ettolitri (circa l'8% del totale) e
l'Argentina (10 milioni di ettolitri, poco più del 4% della produzione
mondiale). Il 21% della produzione mondiale ed il 33% di quella comunitaria ha
l'etichetta italiana. E' proprio guardando alla quantità prodotta negli ultimi
vent'anni in Italia e nell' Unione Europea (seppure con minor evidenza), ed allo
sviluppo della vitivinicoltura nei paesi emergenti quali Cile ed Australia (i
quali esportano molto pur a fronte di una limitata produzione), che si evince
chiaramente come sia consolidato l'atteggiamento di vinificare sempre meno ma
sempre meglio. I dati dell'Assoenologi ed Enotecnici Italiani, che raggruppa e
rappresenta oltre il 90% dei tecnici vitivinicoli attivamente impegnati nel
settore, evidenziano con chiarezza tale tendenza. Tendenza dovuta anche al fatto
che il vino, un tempo considerato "alimento", è poi divenuto
"bene voluttuario" ed oggi è visto come prodotto di "grande
fascino" secondo le parole di Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi e
presidente dell'Union International des Oenologues (il terzo presidente italiano
dall'anno della fondazione della federazione mondiale degli enologi, avvenuta
nel 1965, che conta oggi 25 mila professionisti attivi in tutto il mondo).
"Diminuisce la quantità e aumenta la qualità, l'immagine ed il valore
aggiunto", spiega Martelli. "A partire dagli anni '80 le cantine
italiane sono state ampiamente rinnovate, nella tecnologia e nella struttura,
divenendo complessi di prestigio e non luoghi di ammasso come erano intese. Ai
vigneti vecchi e malandati si stanno sostituendo impianti razionali, i filari
vengono tracciati con il laser, la meccanizzazione sta sempre più prendendo
piede". La curva degli ettolitri vinificati negli ultimi vent'anni è
costantemente in discesa, a dimostrazione che la direzione presa è ormai
consolidata ed al massimo ci dovrà essere un livellamento di quota, funzionale
alle esigenze produttive del settore. E' sufficiente un dato. Nel decennio
1982/1991 l'Italia produceva una media di 67.800.000 ettolitri/anno, mentre dal
1992/2001 la quantità media è diminuita di 10 milioni di ettolitri
(57.800.000) e, se si prende in esame solo l'ultimo, si decurta di ulteriori 3
milioni (54.400.000 ettolitri/anno). A questo, si aggiunga che la vendemmia del
2002 sarà ricordata, con poco più di 42 milioni di ettolitri, come una delle
più scarse degli ultimi cinquant'anni (solo nel 1950 fu peggiore, con
41.049.000 di ettolitri). Nel 2002 l'andamento climatico ha inciso in modo
sostanziale. Nell'ultimo ventennio è stata la progressiva diminuzione della
superficie vitata a determinare un tale decremento, che è passata da 1.230.000
ettari del 1980 a poco meno di 700mila attuali. Un sguardo sulle ultime annate
vendemmiali dei Paesi dell'Ue mostra nel complesso una diminuzione degli
ettolitri: Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Grecia, Austria,
Lussemburgo, Regno Unito e Belgio ne produrranno 155 milioni nel 2002 contro i
165 del 2001 ed i 182 del 2000. Valutati singolarmente, gli unici a mettere un
segno positivo davanti alla vendemmia 2002 sono Germania e Spagna, mentre la
Francia si consola riprendendosi la "maglia gialla" di primo
produttore europeo in quantità, con poco più di 52 milioni di ettolitri.
L'Italia però non piange sul "vino versato" e supera di una ruota
abbondante i cugini d'Oltralpe nell'indice di gradimento dei consumatori esteri.
Nel 2001 le esportazioni di vino italiano in bottiglia, per la prima volta nella
storia, hanno superato infatti quelle di vino sfuso e negli Stati Uniti
d'America, sia in quantità che in valore, hanno surclassato proprio i vini
francesi: una tendenza confermata anche nel 2002. Tutto oro quel che luccica? A
guardare le cifre del settore vinicolo in Italia sembrerebbe di si. Le 770 mila
aziende sviluppano un giro d'affari di 9 miliardi di euro, di cui quasi 3
derivanti dall'export e in grado di generare un saldo positivo della bilancia
commerciale del settore di quasi 2,4 miliardi di euro. "I dati del 2002
mostrano chiaramente quale direzione abbia intrapreso l'esportazione vinicola
italiana e il suo potenziale sviluppo nel breve periodo", afferma Stefano
Raimondi, responsabile dell'Ufficio Linea Vini, Alcolici e Bevande dell'Istituto
per il commercio con l'Estero (ICE). "La crescita della qualità dei vini
italiani nel suo complesso risulta essere pari al 5,45% (in valore)
corrispondenti ad un controvalore di 2,7 miliardi di Euro, valore storico più
alto raggiunto. I volumi, globalmente, registrano una lieve flessione del 1,4%,
passando da 15, 8 a 15,6 milioni di ettolitri, effetto da ascriversi alla
progressiva riduzione del vino sfuso che vede diminuire nel solo 2002 le
consegne estere di circa 700.000 ettolitri. Il dato evidenzia la progressiva
trasformazione del prodotto da commodity a prodotto ad alto valore aggiunto e
quindi sempre più utilizzato dagli operatori per essere trasformato in bene
prezioso, perdendo le caratteristiche indistinte di prodotto generico".
"Il 2001", prosegue Raimondi, "è stato caratterizzato dal
superamento dei volumi esportati in bottiglia rispetto allo sfuso. Il 2002 è
l'anno del primato dei vini all'interno del settore alimentare, avendo
conquistato la posizione leader per i valori esportati. Per ogni 100 euro
esportati dal comparto alimentare 16,7 provengono dai vini. Alla luce dei dati
ufficiali il 2002 è foriero di novità: il mercato statunitense (718 milioni di
euro) se proseguirà la tendenza in atto diverrà nei prossimi mesi il primo
mercato in valore per le nostre esportazioni vinicole, superando la posizione
storica della Germania (736 milioni di euro), da sempre partner preferenziale
italiano. Il divario dei tassi di crescita segnano tendenze diametralmente
opposte: + 17,5% negli USA e 3,4% per la Germania". "Sul versante dei
volumi", continua, "si registrano in entrambi i mercati dinamiche e
velocità asincrone. Sostanziale tenuta del mercato tedesco +0,4% mentre negli
Stati Uniti l'incremento è stato del 12,1%. Ne consegue che il valore medio,
termometro qualitativo dei prodotti esportati, polarizza in modo chiaro le
tendenze in atto dei due mercati. I valori dei due mercati risultano essere 1,32
€/litro per la Germania contro 3,59 €/litro per gli USA". L'effetto
della crisi internazionale, che ha modificato la tipologia del consumo
statunitense, ma non solo, è profondamente cambiata: da "fuori casa"
si è passati all'intimità delle mura domestiche; dai ristoranti di qualità
affollati alle serate in casa con gli amici. "Questa nuova tendenza",
sottolinea Raimondi, "pone in difficoltà la ristorazione italiana di
qualità che sta vivendo un momento difficile, e nel breve periodo non sembrano
esserci delle prospettive di cambiamento in positivo. La diversa tipologia della
domanda sembra ridare spazio ai vini bianchi (+ 16,2% in valore), che registrano
proprio sul mercato statunitense una ripresa dei consumi, dando un ulteriore
soffio di speranza di recupero alla tendenza già registrata nel primo semestre
del 2002". E nuove aree si affacciano per le esportazioni vinicole.
"Senza trascurare i mercati più importanti", indica il direttore
dell'Ufficio Linea Vini, Alcolici e Bevande dell'ICE, "è necessario, per
sviluppare e sostenere le esportazioni, incrementare la presenza nei mercati
asiatici, dove risultano essere maturate le condizioni per una presenza più
significativa del vino italiano. E' il caso di molti mercati
"emergenti": Corea del Sud, Taiwan, Singapore, India per citarne
alcuni". Dormire sugli allori è proverbialmente sconsigliabile. Nel caso
specifico, sia per motivazioni strutturali del settore vitivinicolo italiano sia
a causa di segnali contraddittori lanciati dal mercato europeo ed
internazionale. Guardiamo i secondi per poi parlare delle prime. L'Unione
Europea (che rappresenta la principale area di vendita per i vini italiani), ha
registrato una sensibile riduzione degli scambi riferiti al prodotto vino fra i
Paesi che ne fanno parte (dai 34 milioni di ettolitri del 1999 ai 29,5 del
2001), a favore delle importazioni da Paesi terzi, che nel 2001 hanno raggiunto
i 9 milioni di ettolitri con un incremento del 50% riferito al 1999. Tra questi,
al primo posto si trova l'Australia con 2,2 milioni di ettolitri (+60% sul '99 e
+119% in valore), seguita dal Cile con 1,4 milioni di ettolitri (+46% sul '99 e
+128% in valore) e dagli Stati Uniti d'America con 1,3 milioni di ettolitri
(+41% sempre sul '99). Anche i consumi comunitari sono in calo. Se nel 1996 si
attestavano a 34,7 litri pro capite, nel 2001 sono scesi a 33,4. Sullo scenario
europeo, poi, il tema dell'allargamento dell'Unione è quanto mai attuale.
Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta,
Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia, rappresentano complessivamente 14,6
milioni di ettolitri di vino prodotto, oltre 1,9 milioni di ettolitri di import
(di cui 570 mila dalla UE), più di 2,1 milioni di ettolitri esportati (di cui
263mila verso la UE), un consumo interno di 9,8 milioni di ettolitri di vino.
Cifre che hanno un loro significato e che rappresentano un settore, sia
nell'ottica delle aziende produttrici sia di quello dei consumatori, che è
chiamato ormai a confrontarsi con le regole del mercato, comunitario e del
commercio mondiale. Tornando ai Paesi emergenti (Cile, Australia, Nuova Zelanda
e Sud Africa) nello scacchiere vitivinicolo internazionale, essi hanno
perseguito l'idea del gusto internazionale, proponendosi con politiche
commerciali innovative e produzioni di alta qualità, riferite in particolare a
tipologie di vino ed a vitigni che sono diventati il punto di riferimento:
cabernet, chardonnay, sauvingon. Dove il rapporto qualità/prezzo ha spiazzato
molti produttori di consolidata tradizione, tra cui la Francia, che sui vini
internazionali ha sempre puntato molto. Come? L'Australia ha raddoppiato in un
decennio la superficie vitata e dei 10 milioni di ettolitri che produce ne
esporta il 60%, con sole quattro aziende che fanno il 70% dell'imbottigliato;
mentre il Cile, che produce 7 milioni di ettolitri, è a quota 60% e ne esporterà
il 75% entro il 2005. I livelli di concentrazione dell'offerta sono tali,
dunque, da poter agire in modo determinante sulla leva prezzo. In tale contesto,
le motivazioni strutturali del settore italiano che ne evidenziano i rischi sono
evidenti: 771 mila ettari di vigneto (che sale a 820mila se si considerano
quelli destinati alla produzione di uva da tavola) per 770 mila aziende
evidenziano una superficie media per singola azienda molto bassa, vicina alla
proporzione "un'azienda, un ettaro" ed uno sbilanciamento del numero
dei produttori maggiormente presenti nelle aree dove è meno sviluppata la
produzione di vini di qualità. A tale situazione di rischio si contrappone la
vivacità dell'associazionismo di settore in Italia che, considerando unicamente
gli aderenti a Confcooperative (che rappresenta l'80% della cooperazione in
vitivinicoltura), si traduce in 500 cantine sociali, 30.000 soci, una produzione
di circa 30 milioni di ettolitri e un fatturato che nel 2001 è stato di 5
miliardi di euro. Dati che rappresentano una prima risposta ai pericoli della
frammentazione. Al quadro, si deve aggiungere però la comparazione tra i
risultati positivi dell'export (in aumento costante da dieci anni) e quelli
negativi della quantità prodotta (marcatamente negli ultimi tre anni). Diviene
allora evidente come il prezzo medio del vino in bottiglia tende ad aumentare
costantemente, senz'altro anche grazie alla migliore qualità. In un sistema
dove l'ottimizzazione del rapporto azienda-superficie coltivata non è molto
sviluppata, però, i rischi di essere posti "fuori dal mercato" sono
concreti. Il decremento progressivo della vendemmia potrebbe comportare una
mancanza di prodotto di pregio nei prossimi anni. Gli attuali 5,5 milioni di
ettolitri di vino sfuso esportati, secondo i dati ICE (Istituto Internazionale
per il commercio con l'estero), quasi tutti provenienti dalle regioni del Sud
potrebbero tradursi in 600 milioni di bottiglie che, oltre a rappresentare
un'importante occasione di sviluppo per le economie delle regioni interessate,
potrebbero rimpinguare le disponibilità di vino destinato ai mercati esteri sui
quali il settore fonda buona parte della sua fortuna. Una recente indagine
Eurisko ha evidenziato, infatti, come la disponibilità a spendere in vino (la
tipologia presa in esame è il vino rosso di qualità) da parte del consumatore
italiano sia molto limitata e come il fattore prezzo sia il primo ostacolo per
l'acquisto. Solo il 14% degli italiani sceglie bottiglie che costano almeno
cinque euro; mentre è diffusa la convinzione che per trovare un vino di qualità
non sia necessario investire in grandi cifre. Solo per occasioni speciali e per
un vino eccellente si è disposti a pagare un prezzo massimo di 30 euro.
Indubbiamente, l'Italia del vino sta riscoprendo vitigni e vini autoctoni ed ha
una carta che molte altre nazioni produttrici non potranno mai giocare. E se ad
essi si aggiunge il fascino che il Bel Paese esercita sugli enoturisti (in media
3 milioni l'anno) con tutto quello che ciò comporta in termini di immagine,
reddito, posti di lavoro che si riversano sulle economie locali di un territorio
vinicolo ed olivicolo ben definito, le potenzialità di innescare un circolo
virtuoso sono evidenti. Da qui, la domanda che echeggia da qualche anno tra le
cantine della penisola come l'amletico dubbio tra le mura di Elsinore: il gusto
internazionale durerà all'infinito? Puntare sui gusti internazionali o su
quelli tradizionali, autoctoni? "La risposta è difficile. Un cosa è
certa: Cabernet e Chardonnay li producono tutte le zone vitivinicole del mondo,
e in certi casi anche molto bene, pertanto il confronto su questo segmento sarà
inesorabile", suggerisce Giuseppe Martelli, "mentre un vino di alto
lignaggio, ottenuto da vitigni autoctoni, legato quindi ad un ben definito
territorio, alla sua cultura ed alle sue tradizioni, sempre ovviamente con
caratteristiche richieste dal mercato, resta un patrimonio esclusivo che
difficilmente potrà essere usurpato. Con una precisazione. Se fino ad oggi è
stato il produttore a sceglie quale tipologia di vino produrre, sia esso
internazionale od autoctono, nei prossimi anni sarà solo il mercato, con le sue
inevitabili regole".
L'HONG
KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL POSTICIPA LE FIERE DI APRILE
Milano, 8 aprile 2003 - L'Hong Kong Trade Development Council (Tdc) da'
l'opportunità agli espositori alle proprie manifestazioni di aprile di esporre,
posticipare, essere presenti ad entrambe o cancellare con un rimborso. Fred Lam,
Deputy Executive Director del Council, ha informato la stampa che la decisione
e' stata presa a seguito di una fitta consultazione fra i rappresentanti delle
associazioni locali, le industrie e l'ente organizzatore per andare incontro
alle numerose e svariate esigenze degli espositori alle due fiere. Il Sig. Lam
ha fornito i dettagli poco fa durante una conferenza stampa dove ha esposto la
posizione del Tdc a seguito delle preoccupazioni internazionali sulla possibile
trasmissione della SARS (o polmonite atipica). Le due manifestazioni (Hong Kong
Houseware Fair e Hong Kong Gifts and Premium Fair) saranno consolidate in una
unica che avra' luogo dal 28 Aprile al 1 Maggio con una successiva edizione
estiva dal 23 al 26 Luglio sempre nell'ambito dell'Hong Kong Convention and
Exhibition Centre. "Ci dedicheremo in maniera globale alla pulizia,
l'igiene e la cura dell'apparato salutistico a tutte queste manifestazioni"
ha affermato il Sig. Lam. "E' nostro dovere rispondere alle esigenze degli
espositori, molti dei quali sono piccole e medie imprese che dipendono in
maniera vitale da questi eventi per effettuare ordini ed
approvvigionamenti". Il Sig. Lam ha spiegato che le fiere sono legate alla
stagione degli acquisti da parte della maggior parte dei visitatori oltre ad
essere eventi di grande portata nell'area del sud est asiatico. "Stiamo
invitando gli oltre 5000 espositori di scegliere fra le varie opzioni da noi
proposte: vale a dire continuare ad esporre in Aprile, posticipare la loro
presenza a Luglio, partecipare ad entrambi gli eventi (con un pagamento
addizionale) o cancellare ed essere totalmente rimborsati." Lam ha
affermato che il Tdc ha deciso quanto sopra in stretta consultazione con il
Governo locale e con le direttive della World Health Organization. Oltre alle
normali operazioni di pulizia del centro espositivo, verra' approntato anche un
attrezzato centro sanitario in loco con personale specializzato con termometri,
maschere e guanti che verranno messi a disposizione. Con il soffitto molto alto
l'Hong Kong Convention and Exhibition Centre e' spazioso ed arieggiato, inoltre
risponde a tutti gli standard internazionali piu' alti. "Il Dipartimento
della Sanita' di Hong Kong ha affermato che visitare le manifestazioni di aprile
non vorra' dire porsi a rischi aggiuntivi, date le forti misure di sicurezza che
verranno istituite". Ha affermato Lam. Agli espositori e' stato richiesto
di notificare la loro scelta entro e non oltre il 10 Aprile e chi scegliera' di
non partecipare verra' completamente risarcito dal Council. "Anche con un
calo degli espositori, che comunque ci aspettiamo, possiamo affermare che circa
la meta' dei visitatori alle nostre fiere proviene da Hong Kong e molti di
questi partecipano come agenti per moltissime aziende straniere. Inoltre
metteremo a disposizione il nostro servizio di Business Matcing per quei
visitatori che non saranno in grado di partecipare alle fiere." Frederick
Lam ha inoltre detto che il Tdc mobilitera' la rete degli oltre 40 uffici
dislocati in tutto il mondo per informare i buyers sulle misure sanitarie
precauzionali che verranno prese durante le fiere, in modo che possano poi
decidere se andare oppure no. Il Council inoltre attivera' un'esposizione
vituale sul proprio portale www.tdctrade.com, che ogni giorno riceve oltre
cinque milioni di richieste al giorno, per quegli espositori che non potranno
essere in grado di partecipare alle manifestazioni. "Il ruolo primario del
Tdc e' quello di aiutare le piccole e medie imprese e quindi oltre alle
precauzioni a livello sanitario, abbiamo anche un obbligo di fare tutto il
possibile per limitare i danni e per continuare a riuscire a fare affari
nonostante questi tempi difficili" ha concluso il Sig. Lam.
RIFORNIRSI
ALLA MECCA DELLA MODA IN ASIA
Milano, 8 aprile 2003 - Mentre il debutto della World Boutique nel gennaio 2003
ha evidenziato i punti di forza di Hong Kong in fatto di talento e abilità nel
settore del design, la Hong Kong Fashion Week continua ad attirare acquirenti in
qualità di migliore piattaforma di sourcing della regione. Con due edizioni
l'anno, la Hong Kong Fashion Week è La Mecca della moda per gli acquirenti di
tutto il mondo. Hong Kong, secondo esportatore a livello mondiale di
abbigliamento e accessori per l'abbigliamento, così come città cosmopolita in
cui convergono tutte le tendenze della moda provenienti da tutto il mondo, è la
prima scelta di sourcing del franchising della moda in tutto il mondo. A causa
del carattere volubile e in continua evoluzione della moda, la Hong Kong Fashion
Week Primavera/Estate offre agli acquirenti una nuova opportunità per rifarsi
il guardaroba con le collezioni moda più di tendenza per la prossima stagione
Primavera/Estate. Presentando oltre 570 produttori, la fiera di luglio comprende
stili e tendenze moda da parte di espositori provenienti da 21 paesi e regioni.
Le principali sezioni della fiera comprendono Fashion Gallery, dove vengono
presentati marchi e nomi della moda di più alto livello; International Fashion
Designers Showcases, che comprendono etichette di designer provenienti da tutto
il mondo; e Garment and Accessories Mart, dove vengono esposti accessori moda e
d'abbigliamento. Inoltre, la fiera continua ad agire da importante canale per il
settore della ricerca di mercato. Seminari sulle tendenze dei colori e della
moda, insieme a una serie di sfilate, sono stati organizzati per presentare agli
acquirenti le ultime previsioni e ispirazioni delle tendenze moda. Il programma
provvisorio delle sfilate di moda comprende: Hong Kong New Fashion Collection
Awards (premi per la nuova collezione moda di Hong Kong); Korean Fashion
Designers' Show; International Fashion Designers' Show; House Show by Hong Kong
Fashion Designers Association; House Show by Moiselle.
MERCEDES-BENZ
: PIACERE DI GUIDA OPEN AIR PER QUATTRO PASSEGGERI: LA NUOVA CABRIOLET DELLA
CLASSE CLK NUOVA CLK 55 AMG CABRIOLET
Milano, 8 aprile 2003 - La nuova Cabriolet della Classe Clk vanta ottimi valori
in quanto ad aerodinamica (cX = 0,30), silenziosità di marcia e capacità del
bagagliaio (390 litri). Nell'ambito della sicurezza degli occupanti,
Mercedes-Benz raggiunge nuovi traguardi grazie ad una struttura della
carrozzeria particolarmente stabile, roll-bar automatico e, di serie, sidebag
per testa e torace, airbag con doppio stadio di attivazione per conducente e
passeggero anteriore e cinture con pretensionatori per tutti gli occupanti.
Anche il comfort della nuova Cabriolet Mercedes-Benz è esemplare, grazie
all'abitacolo ancora più spazioso e alla dotazione di serie ulteriormente
ampliata. La capote di nuova concezione in tessuto multistrato garantisce una
perfetta silenziosità negli interni ed è di facile azionamento: si apre e si
chiude in modo completamente automatico tramite un apposito pulsante oppure con
il telecomando. Quattro dei cinque propulsori disponibili sono nuovi per la Clk
Cabriolet. La gamma di potenza dei quattro, sei ed otto cilindri della nuova
Cabriolet va da 120 kW/163 Cv fino a 270 kW/367 Cv, con una riduzione dei
consumi che raggiunge il sette per cento. Con il suo design affascinante,
sviluppato sulla base dell'affermato Coupé, anche la nuova Cabriolet sottolinea
la personalità della Classe Clk nell'ambito della gamma di autovetture
Mercedes-Benz. Ogni dettaglio della carrozzeria, dalle linee dinamiche ed
eleganti, e dei raffinati interni esprime la massima esclusività. Dal 1998 la
sigla "Clk" non è più solo il nome di un modello, bensì rappresenta
il piacere di guida open air ai massimi livelli. Le innovazioni tecniche e
l'attraente design della nuova Cabriolet della Classe Clk rappresentano le
migliori premesse per continuare il successo del modello precedente, che ha
entusiasmato oltre 115 000 automobilisti. Disponibile in nero, blu o grigio, la
capote della Clk Cabriolet si apre in modo completamente automatico (anche
tramite telecomando) e scompare in pochi secondi nel bagagliaio sotto una
copertura adeguata, garantendo così, assieme ai cristalli laterali a scomparsa,
il puro piacere di guida open air. Anche per chiudere la capote non è
necessario intervenire manualmente: l'azionamento idraulico svolge questo
compito ed assicura la capote automaticamente al telaio superiore del
parabrezza. Il rivestimento a più strati della capote garantisce un isolamento
termico esemplare e limita sensibilmente la rumorosità di marcia all'interno
dell'abitacolo. I sottili montanti posteriori, gli ampi cristalli laterali ed il
lunotto consentono al guidatore una visuale posteriore impeccabile anche a
capote chiusa. Quanto a silenziosità di marcia, isolamento termico e visuale a
360°, la nuova Clk Cabriolet è la migliore nella sua categoria. Il volume di
carico del bagagliaio è aumentato di 40 litri rispetto al modello precedente,
passando a 390 litri (secondo il metodo di misurazione Vda a capote chiusa):
anche in questo caso, la Cabriolet Classe Clk primeggia tra le Cabriolet a
quattro posti. Come la capote, anche il cofano bagagliaio può essere aperto
tramite telecomando. Ulteriori caratteristiche della nuova Clk Cabriolet tipiche
della Casa con la Stella sono il roll-bar automatico gestito da sensori che, in
caso di pericolo, fuoriesce automaticamente in poche frazioni di secondo, e gli
ampi sidebag per testa e torace integrati negli schienali dei sedili anteriori.
Cinture con pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta per tutti i
passeggeri, porgicintura automatici per lato guida e passeggero anteriore nonché
airbag anteriori a doppio stadio di attivazione fanno parte anch'essi della
dotazione di serie. Per l'attivazione dell'airbag lato passeggero a doppio
stadio viene preso in considerazione anche il peso dell'occupante. Per la prima
volta sono disponibili, a richiesta, anche i sidebag per il vano posteriore. La
struttura rigida della carrozzeria è la premessa ideale per garantire una
sicurezza esemplare ed elevati livelli di comfort. Circa il 40 per cento di
tutti i componenti in lamiera della scocca sono in robuste leghe d'acciaio che,
con un peso minimo, garantiscono sicurezza e stabilità massime. La rigidità
torsionale della carrozzeria (un fattore importante per il comportamento su
strada e lo smorzamento delle vibrazioni) è migliorata del 12 per cento circa
rispetto al modello precedente. La nuova Cabriolet della Classe Clk è benchmark
nella sua categoria anche nel campo dell'aerodinamica. Oltre ad avere un ridotto
coefficiente di resistenza aerodinamica (cX = 0,30), vanta anche caratteristiche
esemplari in fatto di portanza su entrambi gli assi. Le caratteristiche
aerodinamiche creano così le premesse per un'elevata stabilità di marcia, una
perfetta silenziosità e consumi contenuti. Emozioni di guida open air e comfort
ai massimi livelli per quattro passeggeri: un connubio realizzato nella nuova
Cabriolet della Classe Clk con una coerenza che supera quella del modello
precedente. Grazie alle maggiori dimensioni della carrozzeria, più lunga di 71
millimetri, e ad un passo più lungo di 25 millimetri, questa due porte risulta
sensibilmente più spaziosa e confortevole. Ciò comporta per i passeggeri
anteriori uno spazio libero per la testa più ampio di 23 millimetri e, per i
passeggeri posteriori, 30 millimetri di spazio in più all'altezza dei gomiti e
quasi 44 millimetri in più a livello delle ginocchia. Il sistema Easy-Entry,
ulteriormente perfezionato, facilita l'accesso al vano posteriore, dotato di
comodi sedili singoli avvolgenti con cinture di sicurezza automatiche integrate
e poggiatesta regolabili in altezza. Questi ultimi possono essere abbassati
quasi completamente azionando un comando sulla plancia. La nuova Cabriolet della
Classe Clk è inoltre equipaggiata di serie con altri sistemi che aumentano
notevolmente il comfort di guida: climatizzazione automatica con ventilazione
del vano posteriore, accensione automatica dei fari, sensore pioggia per
l'attivazione del tergicristallo, Tempomat con Speedtronic, sinto-riproduttore
di cassette, volante multifunzione in pelle regolabile in senso longitudinale ed
in altezza con comandi illuminati e display centrale per impostazioni
individuali. Innovazioni riprese dai modelli top con la Stella rendono la nuova
Cabriolet della Classe Clk un'automobile ai vertici della tecnologia davvero
unica nel suo segmento. A richiesta sono disponibili, tra l'altro, il Distronic
(Tempomat con regolazione della distanza), il sistema di abilitazione
all'accesso e all'avviamento senza chiave Keyless-Go, il sistema di comando e
visualizzazione Comand Aps, il comando vocale voicetronic per telefono,
autoradio e sistema di navigazione, la climatizzazione automatica Comfort Matic
con sensore per i raggi solari ed i potenti fari bixeno. Come per il Coupé,
anche la Clk Cabriolet viene proposta in due versioni, Elegance ed Avantgarde,
in modo da consentire ai Clienti di scegliere il modello che più si addice alla
propria personalità in termini di design ed equipaggiamenti. Caratteristiche
tipicamente Mercedes come personalizzazione e varietà si possono riscontrare
naturalmente anche nella gamma delle motorizzazioni, che prevede cinque moderni
propulsori. Essi si differenziano dai motori del modello precedente per il
ragguardevole aumento di potenza, la coppia superiore ed i consumi più
contenuti. Al vertice della gamma si collocano due otto cilindri con performance
tipiche dei motori di vetture sportive di razza. Il motore Clk 500 sviluppa 225
Kw/306 Cv ed accelera da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi; il nuovo modello ha
pertanto una potenza superiore di 20 Kw/27 Cv ed un'accelerazione migliore di
1,2 secondi rispetto all'attuale Clk 430. Nonostante l'aumento di potenza, il
consumo di carburante della Clk 500 Cabriolet si riduce di circa il cinque per
cento rispetto al V8 precedente. Da Casa Mercedes-Amg proviene il V8 da 270 Kw/367
Cv della Clk 55 Amg. L'accelerazione è di appena 5,4 secondi da 0 a 100 km/h.
Per quel che riguarda la gamma dei motori a sei cilindri, l'offerta è stata
arricchita del silenzioso propulsore da 2,6 litri e 125 Kw/170 Cv. L'affermato
propulsore V6 della Clk 320 Cabriolet (160 Kw/218 Cv) è rimasto invece
invariato. Il nuovo propulsore a quattro cilindri con l'innovativo sistema
Twinpulse consente anche alla Clk di migliorare l'andamento della potenza,
l'erogazione di coppia, la silenziosità di marcia ed i consumi. Il sistema
Twinpulse unisce diverse tecnologie: sovralimentazione, controalberi di
equilibratura, intercooler, albero a camme a fasatura variabile e tecnica delle
quattro valvole. Con queste prerogative al vertice della tecnologia, la nuova
Clk 200 Kompressor sviluppa 120 Kw/163 Cv con il comfort di marcia di un sei
cilindri e consuma appena 8,8 litri di benzina super ogni 100 chilometri (ciclo
di marcia europeo) - vale a dire circa il sette per cento in meno rispetto al
modello precedente della stessa potenza. L'autotelaio, ulteriormente
perfezionato ed integrato con nuovi elementi, esalta l'emozione di una guida
sportiva. Grazie al nuovo asse anteriore a tre bracci oscillanti, il preciso
servosterzo a cremagliera e l'asse posteriore a bracci multipli modificato, la
Clk Cabriolet coniuga in maniera perfetta massimi livelli di sicurezza di
marcia, agilità e comfort. A richiesta sono disponibili un autotelaio con una
taratura ancora più sportiva (e quindi più rigido) e con carrozzeria
ribassata. I cerchi in lega leggera da 16 pollici e gli pneumatici misti su
avantreno e retrotreno (205/55 R 16 e 225/50 R 16) sono disponibili di serie e
sottolineano il carattere sportivo della nuova Cabriolet con la Stella. Il
modello V8 Clk 500 monta pneumatici da 17 pollici, mentre il carattere elitario
della Clk 55 Amg è sottolineato anche dagli pneumatici da 18 pollici.
IL
VIDEOCLIP TELECOM ALLENIAMOCI ALLA VITA VINCE IL PREMIO SPECIALE A FILMONDO, LA
XXVIII EDIZIONE DEL FILM TURISTICO
Milano, 8 aprile 2003 - Il videoclip del progetto didattico Telecom Alleniamoci
alla vita - parte di Progetto Italia, il complesso di iniziative culturali,
sociali e sportive, che testimonia l'impegno sociale e civile del Gruppo per il
paese -, girato in collaborazione con nove protagonisti di diverse discipline
sportive, ha vinto il premio speciale di Filmondo, la ventottesima edizione del
festival del film turistico che si tiene ogni anno a Milano allo Spazio Oberdan.
La manifestazione, nata nel 1960 per iniziativa di Ezio Croci, direttore della
rivista "Primi Piani", è considerata la più importante del settore a
livello mondiale e si propone di riscoprire il significato del viaggio,
concepito non solo come esplorazione di terre lontane ma anche dei luoghi vicino
a casa; non solo: in questa edizione il festival ha contemplato altre sezioni:
ambiente, etnografia, cultura e sport. L'importante riconoscimento verrà
assegnato dall'Associazione per la Cultura e il Tempo Libero, organizzatrice
della manifestazione da sempre impegnata in iniziative culturali rivolte
soprattutto al mondo giovanile. La cerimonia di premiazione si è tenuta ieri
sera, lunedì 7 aprile alle ore 21 presso lo Spazio Oberdan di Milano: ritirerà
il premio Alberto Merlati, presidente de La Fabbrica, l'agenzia che ha
realizzato il progetto didattico Telecom Alleniamoci alla vita, in cui è
inserito il filmato. Andrea Kerbaker, Responsabile di Progetto Italia - Telecom
Italia, ha così commentato: "Il videoclip costituisce un esempio molto
efficace di comunicazione rivolta ai giovani, che sono i destinatari di Progetto
Italia e in particolar modo dell'iniziativa didattica Telecom Alleniamoci alla
vita. Il videoclip, già visto dagli studenti di oltre 4500 istituti scolastici,
è uno degli strumenti del progetto insieme a materiali didattici tradizionali
(schede pluridisciplinari e motorie, poster, guida docenti e opuscoli) con cui
viene trattato il tema dei valori dello sport nelle scuole elementari, medie e
superiori di tutto il territorio nazionale." La scelta del videoclip, con i
suoi contenuti destrutturati e il continuo effetto sorpresa, può essere
considerata a tutti gli effetti la forma di comunicazione più adatta per
catturare l'interesse di quella che ormai viene definita "sms
generation". Nel filmato sono raccolte le testimonianze di famosi campioni,
che raccontano cosa c'è dietro al gesto atletico e qual è il loro rapporto con
i risultati conseguiti. Ciascuno di loro, inoltre, diviene simbolo di un valore
sportivo e così Giovanni Soldini rappresenta il gruppo per il singolo, Stefania
Belmondo testimonia la tenacia, Christian Vieri la passione per lo sport,
Giovanna Trillini e Valentina Vezzali l'autocontrollo, Manuela Leggeri, Eleonora
Lo Bianco ed Elisa Togut l'impegno, Carlton Myers l'importanza del singolo per
il gruppo e Varenne la concentrazione.
MOSTRA
DI MARCO LODOLA CONTROLUCE
Riccione, 8 aprile 2003 - Marco Lodola ha scelto Riccione per presentare la
mostra Controluce che sarà inaugurata il 9 aprile alle ore 21. Un percorso di
dieci grandi sculture luminose percorrerà il mitico Viale Ceccarini e approderà
al Palazzo del Turismo con una mostra di opere inedite a segnare i vent' anni di
attività dell'artista. Una delle sculture luminose, La ballerina, resterà poi
alla città. A Riccione Lodola lascerà un altro segno permanente: è infatti
suo il logo del PalaRiccione, il nuovo Palazzo dei Congressi che sorgerà in
centro nei pressi di Viale Ceccarini. Sempre il 9 aprile, nel cantiere, verrà
inaugurata l'installazione "Reperti di luce". In fondo a un pozzo, fra
gli scavi, verranno collocati alcuni oggetti di luce dell'artista come simboli
archetipici dell'umanità: una mano, un volto, una bocca, un cuore, resti di un
futuro ritrovato. La mostra, composta da circa cento opere, resterà aperta al
pubblico fino al 27 aprile. L'8 giugno verrà poi "imbarcata" sulla
nave da crociera Europeans Star del gruppo Festival e potrà essere visitata,
nel corso dell'estate fino al 12 settembre, in alcuni porti del Mediterraneo,
tappe del viaggio: Genova, Napoli, Messina, Tunisi, Palma di Maiorca, Barcellona
e Marsiglia. Controluce riproporrà un excursus del lavoro di Lodola, dai
disegni su carta, alle dime colorate applicate su tela, dalle opere in perspex
sagomate dipinte a smalto, alle luminose a parete. Emerge nell'esposizione il
piacere del gioco con i materiali di produzione industriale che attraverso
contaminazioni sono trasformati in opere d'arte. La luce artificiale è un
elemento centrale nella produzione dell'artista che, con sensibilità
contemporanea estrema, realizza una sorta di mimesi della città. Le sue
sculture luminose ricordano le insegne e le strutture che popolano i paesaggi
urbani. Il binomio luce naturale-luce artificiale è un tema sul quale Lodola ha
a lungo lavorato negli ultimi anni, alla ricerca di un'estetica metropolitana.
Come scrive Vittorio Sgarbi nella presentazione al catalogo, "Lodola ha
recuperato il piacere di un'arte che non stabilisce più differenze con
l'applicazione ma serve a decorare e reinventare il mondo dell'uomo, a entrare
concretamente nel suo quotidiano...". "Lodola pensa solo a far vedere,
a illustrare, è quello il suo compito, sia che collabori con gli scrittori o
con le grandi industrie, con i musicisti pop o con i pubblicitari. E quello che
ci fa vedere più di frequente sono i miti dell'inconscio collettivo nell'era
massmediatica, la musica, il cinema, , basta che tutto si dia sempre come un
gioco.." Sintetizzare passato e futuro, trovando un legame tra l'aspetto
ancestrale e la tecnologia del Terzo Millennio, far uscire dai confini elitari
l'opera d'arte proponendo un nuovo linguaggio che comunichi attraverso
contaminazioni, questi sono i traguardi raggiunti in questi vent'anni di attività.
Marco Lodola, artista riconosciuto a livello internazionale, ha esposto a New
York, Parigi, Miami e -primo artista occidentale - all'interno della Città
Imperiale di Pechino. La sua poliedricità lo ha visto impegnato negli anni in
progetti per importanti aziende (Swatch, Illy e Coca-Cola), in collaborazioni
musicali con i gruppi 883 , Timoria, Jovanotti e Andy dei Bluvertigo e con
scrittori come Aldo Busi, Roberto D'Agostino, Marco Lodoli. Il catalogo
bilingue, italiano e inglese, edito da Torcular, Milano, sarà presentato dal
critico Vittorio Sgarbi. Riccione, Palazzo del Turismo Dal 10 al 27 aprile 2003
Infolink: www.lodoland.com
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home Archivio news
|