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QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

WEB GIURIDICA
ED
ECONOMICA

contributi di
GIOVANNI SCOTTI

e mail  scottigio@tin.it

LUNEDI'
8 SETTEMBRE 2003

pagina 6

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REGOLAZIONE, RIASSETTO NORMATIVO E CODIFICAZIONE
Sulla Gazzetta ufficiale n. 196 del 25 agosto 2003 è possibile consultare la
Legge 9 luglio 2003, n. 229
relativa ad interventi in materia di qualità della regolazione, riassetto normativo e codificazione. Il provvedimento riguarda, tra l'altro, la semplificazione ed il riassetto normativo, mediante l'emanazione di decreti legislativi e regolamenti di delegificazione e la valorizzazione dell'uso di internet nell'attività dei soggetti pubblici.

CONTRIBUTO SCUOLA PER LE FAMIGLIE
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti hanno firmato un decreto interministeriale con il quale vengono erogate risorse per 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003, 2004 e 2005 a favore delle famiglie che iscrivono i figli minori presso scuole paritarie. Le risorse saranno destinate a erogare contributi alle famiglie a parziale rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette scolastiche. Il provvedimento è stato emanato in attuazione della
Legge n. 289/02 (Finanziaria 2003), così come modificata dal Decreto legge 24 giugno 2003 n. 147, convertito con modificazioni Legge 1 agosto 2003, n. 200  pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 178 del 2 agosto 2003. "Questo contributo è un provvedimento che favorisce la libera scelta delle famiglie", ha detto il Ministro Letizia Moratti. "E' un fatto di equità, che favorisce le famiglie nella scelta libera del percorso educativo dei propri figli". Ogni famiglia che ha un figlio iscritto a una scuola paritaria riceverà dal Ministero una lettera con la quale verrà invitata a presentare la domanda per ottenere il contributo. Le domande dovranno essere presentate entro il 30 novembre per il primo anno ed entro il 30 ottobre per il 2004 e 2005. I contributi verranno erogati entro il 1 gennaio 2004 per l'anno 2003 ed entro il 31 dicembre nei due anni successivi. La domanda, che dovrà essere presentata alla scuola, è disponibile sul sito www.Istruzione.it

E-GOVERNMENT: STANZIATI 209 MILIONI DI EURO PER PROGETTI DI FEDERALISMO EFFICIENTE
Lo scorso 24 luglio 2003, nel corso della Conferenza Unificata Stato, Regioni, Città ed Autonomie Locali, il Ministro Stanca ha presentato ai rappresentanti degli Enti Locali il documento che definisce la nuova strategia di e-government, intitolato "L'e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa". In primo luogo il documento ricorda che, tra ottobre 2001 ed aprile 2003, si è sviluppata la prima fase di attuazione dell'e-government nelle regioni e negli enti locali, secondo tre linee di azione tra loro fortemente interrelate: la promozione di progetti di e-government (finalizzati allo sviluppo di servizi infrastrutturali, soprattutto regioni e province, e di servizi finali per cittadini e imprese, soprattutto comuni e comunità montane), la definizione di un comune quadro di riferimento tecnico, organizzativo e metodologico per la realizzazione dei progetti di e-government e la creazione, articolata su tutto il territorio nazionale, di
centri regionali di competenza
(Crc) per l'e-government (costituiti in collaborazione con regioni ed Enti locali, ed aventi come principale obiettivo il sostegno alle regione ed agli enti locali alla preparazione ed alla realizzazione di progetti di e-government). Quindi il documento illustra la seconda fase dell'e-government, che prevede, ora, la definizione di una visione strategica comune tra Stato, Regioni ed Enti locali, che prevede la realizzazione di sette linee di azione: sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (Spc - 56 milioni di euro), diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese (71 milioni di euro), diffusione territoriale e completamento dei servizi per lavoro e sanità (10 milioni di euro), inclusione dei comuni piccoli nell'attuazione dell'e-government (29 Milioni di euro), avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy) (10 milioni di euro), promozione dell'utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese (4 milioni di euro), formazione e l'assistenza per gli enti locali (14,05 milioni di euro. Altri 15 milioni di euro sono ancora da assegnare. Il documento, infine, ribadisce la necessità di aggiornare il quadro tecnologico ed organizzativo di riferimento preliminare allo sviluppo della seconda fase di attuazione dell'e-government, attraverso la costituzione di gruppi di lavoro costituiti da esperti designati dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni e dagli Enti locali (Anci, Upi ed Unce) Un primo gruppo di lavoro si occuperà dell'interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni ed i requisiti per garantire la sicurezza dei sistemi di e-government. Un secondo gruppo di lavoro si occuperà degli strumenti di accesso ai servizi erogati sul canale telematico, le modalità di erogazione dei servizi su tale canale, le architetture di cooperazione che garantiscono l'interoperabilità dei servizi sul territorio nazionale e l'erogazione di servizi tra amministrazioni. Un terzo gruppo di lavoro approfondirà gli aspetti relativi al riuso delle soluzioni per la realizzazione dei sistemi federati ed alle strutture organizzative necessarie allo sviluppo dell'e-government in un contesto di amministrazione pubblica orientata al federalismo.

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
A seguito della definizione delle specifiche tecniche, elaborate dal
Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione stanno per diventare operativi i primi servizi di posta elettronica certificata. Essi garantiscono l'identificazione del mittente e l'integrità e la confidenzialità del messaggio informatici e confermano il ricevimento e/o la lettura da parte del destinatario, ottenendone anche la firma digitale. Di fatto la posta elettronica certificata assume valore legale in conformità alla normativa vigente in materia di formazione e trasmissione di documenti informatici muniti di firma digitale (D.p.r. N. 445/00, art. 14) ed equivale alle raccomandate ed alle notificazioni in forma cartacea inviate tramite la posta tradizionale. Il sistema di posta elettronica certificata possiede i requisiti richiesti per la trasmissione di documenti tra privati e pubblica amministrazione (att. 50 e seguenti del D.p.r. N. 445/00). LegalMail (gestito da Infocamere, la società consortile di informatica delle camere di commercio) e Postemail (gestito da Poste italiane) sono i primi servizi di posta elettronica certificata presenti sul mercato L'utilizzo della posta elettronica certificata richiede l'attivazione di una casella e-mail presso il sito che offre il servizio. Per quanto riguarda la procedura di trasmissione dei messaggi precisiamo che essa si sviluppa in tre fasi. Effettuata la spedizione dell'e-mail, il mittente riceve dal proprio server una prima ricevuta di presa in carico, con attestazione temporale. Poi riceve dal server destinatario una ricevuta di consegna del messaggio nella casella di arrivo, sempre con attestazione temporale. Infine il mittente ottiene dal server che ha effettuato la consegna, la ricevuta di avvenuta consegna ed anche un'attestazione su tutto il contenuto inviato nel messaggio. Il mittente ha anche la possibilità di richiedere la notifica di accesso, marcata temporalmente per certificare l'accesso del destinatario al messaggio. Tutte le operazioni sono registrate e conservate nel tempo.

PATENTE A PUNTI: CORSI DI RECUPERO
Sulla Gazzetta ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003 sono pubblicati i due decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, firmati il 29 luglio scorso, relativi, rispettivamente all'accreditamento dei soggetti pubblici e privati che possono svolgere i corsi per il recupero dei punti della patente di guida ed ai contenuti delle relative lezioni. I corsi sono previsti dall'art. 7, 4° comma, del
Decreto legislativo 15 gennaio 2002, n. 9,
come modificato dal Decreto legge 27 giugno 2003, n. 151, convertito nella Legge 1 agosto 2003, n. 214 riguardante nuove disposizioni del Codice della strada. Il primo decreto, relativo all’ accreditamento dei soggetti pubblici e privati che possono svolgere i corsi per il recupero dei punti della patente di guida prevede che i corsi, autorizzati dal Dipartimento dei trasporti terrestri del Mit, possono essere svolti dalle autoscuole, da soggetti pubblici e privati di comprovata esperienza nell'attività di formazione attinente a temi di tutela della sicurezza stradale. Ai soggetti privati è richiesto l'esercizio di tale attività, a livello nazionale, da almeno di 10 anni. Le autoscuole e tutti i soggetti privati autorizzati a svolgere i corsi, dovranno disporre di personale docente che abbia conseguito l'abilitazione di insegnante di teoria per la formazione dei conducenti ed aver svolto tale attività negli ultimi 5 anni per almeno 3 anni consecutivi. Il secondo decreto, relativo ai contenuti delle lezioni dei corsi di recupero, individua le modalità di svolgimento dei corsi di recupero. Sono previsti due tipi di corsi: uno per i titolari di patente di guida della sottocategoria A1 e delle categorie A, B, B+e (patenti per auto e motorini) della durata di 12 ore da distribuire in non più di due settimane, permette di recuperare 6 punti ed un altro per i titolari di patente di guida delle categorie C, C+e, D, D+e e certificato di abilitazione professionale Ka e Kb (patenti professionali) della durata di 18 ore da distribuire in non più di quattro settimane, fa riguadagnare 9 punti. Il programma dei corsi comprende materie che concernono: la segnaletica stradale, le norme di comportamento sulla strada, le cause degli incidenti stradali, lo stato psicofisico dei conducenti, con particolare riguardo all'abuso di alcool e di droghe; le nozioni di responsabilità civile e penale nonché l'omissione di soccorso, le disposizioni sanzionatorie, gli elementi del veicolo rilevanti ai fini della sicurezza stradale. Per il corso di recupero più lungo, è previsto l'insegnamento di altre due materie che riguardano la responsabilità del trasporto pubblico sia di persone che di cose. L'iscrizione ad un corso è possibile solo dopo aver ricevuto la comunicazione, da parte del Dipartimento dei trasporti terrestri, di decurtazione del punteggio dalla patente di guida. Non si può frequentare più di un corso per ogni comunicazione di sottrazione di punti e non è consentito partecipare a due corsi contemporaneamente. Gli automobilisti che si assentano per 4 ore o i conducenti professionali che si assentano per 6 dovranno ripetere l'intero corso per ottenere l'attestato di frequenza.

CODICE DELLA STRADA: PRIME INDICAZIONI SULLA PATENTE A PUNTI
A seguito della conversione del Decreto legge n. 151/03 nella
Legge 1 agosto 2003, n. 214 pubblicata sul supplemento ordinario n. 133 alla Gazzetta ufficiale n. 186 del 12 agosto 2003, sono state introdotte ulteriori modifiche all'art. 126 bis del Codice della strada, che hanno richiesto l'emanazione di ulteriori disposizioni attuative da parte del Ministero dell'Interno, concernenti le modalità di applicazione della disciplina della patente a punti. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza di tale ministero ha emanato la circolare n. 300/A/1/44248/109/16/1 del 12 agosto 2003 per rendere uniformi, sul territorio nazionale, l'applicazione dell'istituto della patente a punti e gli adempimenti specifici per gli operatori di polizia, nella fase di accertamento ed in quella della comunicazione dei dati all'Anagrafe Nazionale degli Abilitati alla Guida. La circolare spiega in maniera dettagliata il funzionamento del meccanismo di detrazioni ed integrazioni del punteggio base della patente e la relativa tempistica, fornendo alcuni chiarimenti significativi per quanto riguarda le violazioni plurime, l'identificazione dei soggetti cui si applica la decurtazione, l'indicazione del punteggio sui verbali di contestazione, la comunicazione delle violazioni all'Anagrafe nazionale degli Abilitati alla Guida, il recupero dei punti, l'applicazione del sistema del punteggio a conducenti stranieri muniti di patente rilasciata da Stato estero nel quale non sia in vigore un meccanismo di punteggio analogo a quello italiano. Per quanto riguarda le violazioni plurime, in particolare, è stato chiarito che i punti sottratti non potranno essere, comunque più di 15, se nessuna delle diverse violazioni rilevate nell'ambito di uno stesso accertamento, comporta la sospensione o le revoca della patente, pur comportando una somma totale di punti superiore a 15. Per quanto riguarda la sospensione della patente, invece, la circolare precisa che la sospensione immediata va applicata solo nei casi più gravi o quando anche una sola delle infrazioni plurime commesse e sanzionate con 15 punti di decurtazione sia stata nuovamente commessa in via recidiva. In merito alla corresponsabilità in solido del proprietario del veicolo, la circolare precisa che se il trasgressore, che materialmente commette l'infrazione, non viene identificato subito, la decurtazione dei punti è trasferibile sulla patente del proprietario del veicolo. La decurtazione viene effettuata sulla patente del conducente se il proprietario, entro 30 giorni, corrisponde all'invito, contenuto nel verbale di accertamento, di indicare la persona alla guida della propria vettura nel momento in cui è stata commessa l'infrazione. Se il proprietario non ha elementi per individuare il conducente o non risponde all'invito, in base all'istituto della corresponsabilità, scatta la decurtazione dei punti sulla patente del proprietario ed il pagamento della sanzione amministrativa di Euro 343,45. Se il proprietario del veicolo è una persona giuridica, la corresponsabilità è attribuita al legale rappresentante o ad un suo delegato. La circolare chiarisce che il meccanismo della patente a punti si applica anche ai conducenti muniti di patente rilasciata da Stato estero, in cui non sia in vigore analogo meccanismo. Ad essi viene attribuito un punteggio iniziale di 20 punti, secondo le norme della patente a punti italiana. Esaurito il punteggio disponibile, in luogo dell'obbligo di sospensione e successiva revisione della patente, viene disposto un provvedimento individuale interdittivo della circolazione. Per cui il conducente, che totalizza 20 punti di decurtazione in un anno, azzerando il punteggio iniziale, non potrà circolare in Italia alla guida di un veicolo a motore per 2 anni. Il conducente, che totalizza gli stessi 20 punti di decurtazione in un periodo di 2 anni, non potrà circolare per un anno. Infine il conducente non potrà circolare per 6 mesi se il punteggio iniziale viene azzerato in un periodo compreso tra i 2 ed i 3 anni. Presso l'Anagrafe Nazionale verrà attivata una apposita sezione specializzata per i conducenti stranieri.

REGIONE LOMBARDIA: CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER LA TRASFORMAZIONE A METANO DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO LOCALIZZATI NELLE AREE CRITICHE PER LA QUALITÀ DELL'ARIA
La Giunta regionale della Lombardia ha varato un piano di azione per contrastare l'inquinamento atmosferico nelle zone critiche della Lombardia: Milano, Como e Sempione, Bergamo e Brescia. Fra i vari provvedimenti segnaliamo un nuovo bando che stanzia 6 milioni di euro a fondo perduto per la conversione a metano degli impianti di riscaldamento. Possono accedere ai contributi Province, Comuni o Consorzi di Comuni, Comunità montane e Aziende Lombarde per l'Edilizia Residenziale, cui è riservato il 60% delle risorse totali (3.600.000 euro), privati cittadini, imprese e altri enti pubblici, che avranno invece a disposizione il restante 40% (2.400.000 euro). Il contributo della Regione può arrivare fino al 70% dei costi sostenuti per ogni impianto. Coloro che passeranno da olio combustibile o carbone a metano riceveranno un finanziamento doppio rispetto a chi passerà da gasolio a gas naturale, con un ulteriore premio per chi adotterà una caldaia ad alta efficienza energetica. Per ottenere il contributo i lavori di trasformazione da olio combustibile a metano dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre di quest'anno, mentre per il passaggio da gasolio a metano il termine è fissato al 30 settembre 2004. Per questi ultimi impianti, chi effettuerà i lavori entro il 31 dicembre 2003, quindi con un impianto funzionante a gas già per il prossimo inverno, il contributo sarà doppio rispetto a chi terminerà i lavori entro il 30 settembre 2004. Le domande dovranno essere indirizzate a: Regione Lombardia, Direzione Generale Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità, Unità Organizzativa Risorse Energetiche e Reti Tecnologiche, via Stresa 24, 20124 Milano, recando sulla busta la dicitura "Bando metanizzazione caldaie 2003". Le domande dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2003 a mezzo posta, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, o consegna a mano allo sportello di protocollo presso il suddetto indirizzo o a uno degli sportelli di protocollo federato della Regione Lombardia, presso le Sedi Territoriali Regionali presenti in ogni capoluogo di provincia. Le domande risultate idonee saranno finanziate sulla base dell'ordine di ricezione da parte della Regione Lombardia, sino all'esaurimento delle risorse stanziate. Il testo integrale del bando e gli elenchi aggiornati dei beneficiari ammessi al contributo saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito Internet
www.Energia.regione.lombardia.it

ACCESSO SICURO AGLI EDIFICI IN SOLI 30 SECONDI
Siemens Business Services ha lanciato in tutto il mondo Secura+, un sistema innovativo che offre ad aziende ed enti pubblici una gestione sicura ed efficiente dei visitatori, mediante l'emissione di pass online personalizzati che i visitatori possono utilizzare durante la loro visita in sede. Ogni pass contiene la fotografia del visitatore, acquisita in modalità digitale al suo ingresso o alla reception, i suoi dati personali (nome, orario di ingresso) e il nominativo della persona che incontrerà. La fotografia del visitatore, inoltre, è trasmessa sul Pc della persona dalla quale si sta recando affinché il suo accesso sia autorizzato. Ottenuta l'autorizzazione, il pass è emesso. Il tutto in soli 30 secondi. Il colore del pass identifica l'area dell'edificio alla quale il visitatore può accedere. Il costo del pass si aggira intorno ai 15 cents. Andrea Biasiol, Smart Card and Identity Card Applications Manager di Siemens Business Services in Italia, ha dichiarato che "Secura+ non solo è una soluzione facile e rapida da utilizzare, ma costituisce anche un avanzamento significativo in tema di sicurezza interna agli edifici". Infatti, la possibilità di effettuare query ad ampio raggio consente di conoscere sempre l'esatto numero di visitatori presenti in sede e la durata della loro permanenza. Questa informazione è utile nel caso si rendano necessarie operazioni di soccorso o pronto intervento. Ha dichiarato L'innovativa soluzione per l'accesso sicuro agli edifici nasce da un'idea di Siemens Information Systems Ltd (Sisl), la filiale indiana di Siemens Business Services. Secura+ è disponibile in lingua tedesca, giapponese e inglese.

A GENOVA DAL 20 AL 22 NOVEMBRE LA BORSA DEL TURISMO SCOLASTICO
Dal 20 al 22 novembre, la settima edizione della
Borsa del Turismo Scolastico organizzata dalla Fiera di Genova in partnership con l'Ente Italiano per il turismo (Enit), l'Agenzia Regionale "In Liguria" e l'Associazione Mediterranea Nuova Compagnia delle Indie, sarà il punto d'incontro tra operatori turistici, docenti e studenti sui viaggi d'istruzione: tre giorni (dalle 10.00 alle 18.30) di esposizione, workshop e convegni che forniranno un quadro dell'offerta e delle tendenze di questo settore che interessa in Italia ogni anno oltre otto milioni di studenti. A conferma della grande attenzione che Bts ha sempre riservato ai soggiorni e alle visite a contatto con la natura, il settore espositivo dedicato a "Parchi e Oasi naturalistiche" si arricchirà quest'anno grazie all'ingresso di "Verdissimamente Scuola", curato dalla Fin-ter di Ferrara, con una vasta gamma di proposte di vacanze sportive, attive, legate all'educazione ambientale e all'aria aperta. Con il workshop curato dall'Enit tour operator, agenzie di viaggio e docenti troveranno venerdì 21 novembre un'occasione unica per confrontare e trovare le soluzioni più idonee ad ogni esigenza. L'offerta "made in Italy" incontrerà gli operatori turistici provenienti da Belgio, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Spagna, Danimarca, Svezia, Ungheria, Irlanda e Portogallo e, a completamento, l'offerta straniera incontrerà la domanda italiana e straniera. Tra i convegni in programma è da segnalare "Il viaggio che vorrei", organizzato dall'Associazione Mediterranea, strutturato su due giornate, 20 e 21 novembre, con una seduta plenaria, una tavola rotonda e gruppi di lavoro e valido per l'aggiornamento dei docenti: il convegno approfondirà i temi della qualità del viaggio legati alla sostenibilità, alla formazione, all'interculturalità, all'educazione alla cooperazione e alla sicurezza. Studenti e insegnanti partecipando al concorso "Racconti e idee di viaggio" possono raccontare, tramite l'utilizzo di supporti multimediali, le proprie esperienze vissute durante i tour organizzati. I migliori lavori saranno premiati ed esposti durante la manifestazione nell'area multimediale "Impariamo viaggiando". Docenti e studenti in visita alla Bts possono costruirsi un soggiorno personalizzato a Genova appoggiandosi a "Studenti nella rete", l'innovativa struttura del Comune di Genova rivolta al mondo scolastico che si occupa di sport, turismo e cultura: offerte, agevolazioni e una miriade di segnalazioni utili, con un calendario aggiornato di eventi, si possono trovare linkando "Studenti nella rete" sul sito www.Bts-online.it Come di consueto, in concomitanza con la Borsa del Turismo Scolastico, l'Assessorato alle Politiche Scolastiche e Formative della Provincia di Genova promuove e organizza il Salone di Orientamento "In - Formazione: scuola, formazione e lavoro", un'iniziativa che rappresenta per i ragazzi di terza media e le loro famiglie un'opportunità per prendere visione delle diverse opzioni di offerta formativa presenti nel territorio provinciale.

BANDA LARGA: DEFINITE LE LINEE GUIDA PER I FONDI STRUTTURALI UE
La Commissione Europea ha definito le linee guida per l'accesso ai fondi strutturali, che sono destinati alle regioni che intendono co-finanziare investimenti per le aree più remote e quelle rurali, nel settore delle comunicazioni elettroniche, con particolare attenzione alle reti ed ai servizi per la diffusione della broadband Ora il documento definitivo è all'esame dei Paesi membri. La costruzione di nuove infrastrutture e servizi, finanziati e sostenuti attraverso i fondi strutturali, è però vincolata ad alcuni parametri, il principale dei quali è l'elaborazione di un quadro strategico, dal quale risulti che i progetti relativi a tali infrastrutture siano collegati con gli obiettivi dello sviluppo economico regionale e possano essere ammessi ai benefici. Conseguentemente i progetti isolati saranno esclusi dai finanziamenti. Inoltre, gli investimenti in infrastrutture per le comunicazioni elettroniche debbono rispettare il principio della neutralità tecnologica ed il ricorso ai fondi strutturali non deve favorire nessuna tecnologia particolare, né limitare le scelte tecnologiche della regione. I fondi saranno limitati all'ammontare di risorse necessario per la fornitura del servizio e destinati al finanziamento di installazioni ed attrezzature, che risultino effettivamente aperte a tutti gli operatori e fornitori di servizi. Essi, infatti, dovranno poter accedere liberamente alle infrastrutture e ai servizi creati nel rispetto del quadro normativo relativo alle reti di comunicazione ed alle regole in materia di concorrenza. La proprietà delle infrastrutture potrà essere pubblica o privata.

AVVIATA UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO L'ITALIA ED ALTRI STATI MEMBRI UE PER IL MANCATO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SULLE INVENZIONI BIOTECNOLOGICHE
Entro il 30 luglio 2000 doveva essere recepita dagli Stati membri dell'Unione europea la Direttiva n. 98/44/Ce sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. La direttiva aveva lo scopo di introdurre dei chiarimenti e chiarire alcuni principi del diritto dei brevetti applicabili alle invenzioni biotecnologiche in campo medico, ambientale ed economico, nel rispetto di rigorose norme etiche. Ad oggi solamente sette Stati membri hanno recepito la direttiva. La Commissione ha organizzato ben tre riunioni ad alto livello per accelerare il processo di recepimento. Poi, nel dicembre 2002 ha chiesto ufficialmente a Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia di recepire la direttiva, minacciandoli altrimenti di adire la Corte di giustizia. Solo il Portogallo ha provveduto in tale senso. La Commissione europea ha, quindi, deciso di avviare una procedura di infrazione davanti alla Corte di Giustizia contro la Germania, l'Austria, il Belgio, la Francia, l'Italia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e la Svezia, per il mancato recepimento della direttiva, che, oltre a rappresentare un ostacolo alla libera circolazione delle merci nel mercato unico, costituisce, anche, un grave impedimento allo sviluppo dell'industria biotecnologica europea.

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