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ED
ECONOMICA
contributi
di
GIOVANNI SCOTTI
e mail
scottigio@tin.it
LUNEDI'
8 SETTEMBRE 2003
pagina 6
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REGOLAZIONE,
RIASSETTO NORMATIVO E CODIFICAZIONE
Sulla Gazzetta ufficiale n. 196 del 25 agosto 2003 è possibile consultare
la Legge
9 luglio 2003, n. 229 relativa ad interventi in materia di qualità della
regolazione, riassetto normativo e codificazione. Il provvedimento riguarda,
tra l'altro, la semplificazione ed il riassetto normativo, mediante
l'emanazione di decreti legislativi e regolamenti di delegificazione e la
valorizzazione dell'uso di internet nell'attività dei soggetti pubblici.
CONTRIBUTO
SCUOLA PER LE FAMIGLIE
Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia
Moratti, e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti hanno
firmato un decreto interministeriale con il quale vengono erogate risorse
per 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003, 2004 e 2005 a favore
delle famiglie che iscrivono i figli minori presso scuole paritarie. Le
risorse saranno destinate a erogare contributi alle famiglie a parziale
rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette scolastiche. Il
provvedimento è stato emanato in attuazione della Legge
n. 289/02 (Finanziaria 2003), così come
modificata dal Decreto legge 24 giugno 2003 n. 147, convertito con
modificazioni Legge
1 agosto 2003, n. 200 pubblicata
nella Gazzetta ufficiale n. 178 del 2 agosto 2003. "Questo contributo
è un provvedimento che favorisce la libera scelta delle famiglie", ha
detto il Ministro Letizia Moratti. "E' un fatto di equità, che
favorisce le famiglie nella scelta libera del percorso educativo dei propri
figli". Ogni famiglia che ha un figlio iscritto a una scuola paritaria
riceverà dal Ministero una lettera con la quale verrà invitata a
presentare la domanda per ottenere il contributo. Le domande dovranno essere
presentate entro il 30 novembre per il primo anno ed entro il 30 ottobre per
il 2004 e 2005. I contributi verranno erogati entro il 1 gennaio 2004 per
l'anno 2003 ed entro il 31 dicembre nei due anni successivi. La domanda, che
dovrà essere presentata alla scuola, è disponibile sul sito www.Istruzione.it
E-GOVERNMENT:
STANZIATI 209 MILIONI DI EURO PER PROGETTI DI FEDERALISMO EFFICIENTE
Lo scorso 24 luglio 2003, nel corso della Conferenza Unificata Stato,
Regioni, Città ed Autonomie Locali, il Ministro Stanca ha presentato ai
rappresentanti degli Enti Locali il documento che definisce la nuova
strategia di e-government, intitolato "L'e-government per un
federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione
cooperativa". In primo luogo il documento ricorda che, tra ottobre 2001
ed aprile 2003, si è sviluppata la prima fase di attuazione dell'e-government
nelle regioni e negli enti locali, secondo tre linee di azione tra loro
fortemente interrelate: la promozione di progetti di e-government
(finalizzati allo sviluppo di servizi infrastrutturali, soprattutto regioni
e province, e di servizi finali per cittadini e imprese, soprattutto comuni
e comunità montane), la definizione di un comune quadro di riferimento
tecnico, organizzativo e metodologico per la realizzazione dei progetti di
e-government e la creazione, articolata su tutto il territorio nazionale, di
centri regionali di competenza
(Crc) per l'e-government (costituiti in
collaborazione con regioni ed Enti locali, ed aventi come principale
obiettivo il sostegno alle regione ed agli enti locali alla preparazione ed
alla realizzazione di progetti di e-government). Quindi il documento
illustra la seconda fase dell'e-government, che prevede, ora, la definizione
di una visione strategica comune tra Stato, Regioni ed Enti locali, che
prevede la realizzazione di sette linee di azione: sviluppo dei servizi
infrastrutturali locali (Spc - 56 milioni di euro), diffusione territoriale
dei servizi per cittadini ed imprese (71 milioni di euro), diffusione
territoriale e completamento dei servizi per lavoro e sanità (10 milioni di
euro), inclusione dei comuni piccoli nell'attuazione dell'e-government (29
Milioni di euro), avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza
digitale (e-democracy) (10 milioni di euro), promozione dell'utilizzo dei
nuovi servizi presso cittadini e imprese (4 milioni di euro), formazione e
l'assistenza per gli enti locali (14,05 milioni di euro. Altri 15 milioni di
euro sono ancora da assegnare. Il documento, infine, ribadisce la necessità
di aggiornare il quadro tecnologico ed organizzativo di riferimento
preliminare allo sviluppo della seconda fase di attuazione dell'e-government,
attraverso la costituzione di gruppi di lavoro costituiti da esperti
designati dalle Amministrazioni centrali, dalle Regioni e dagli Enti locali
(Anci, Upi ed Unce) Un primo gruppo di lavoro si occuperà
dell'interconnessione tra tutte le pubbliche amministrazioni ed i requisiti
per garantire la sicurezza dei sistemi di e-government. Un secondo gruppo di
lavoro si occuperà degli strumenti di accesso ai servizi erogati sul canale
telematico, le modalità di erogazione dei servizi su tale canale, le
architetture di cooperazione che garantiscono l'interoperabilità dei
servizi sul territorio nazionale e l'erogazione di servizi tra
amministrazioni. Un terzo gruppo di lavoro approfondirà gli aspetti
relativi al riuso delle soluzioni per la realizzazione dei sistemi federati
ed alle strutture organizzative necessarie allo sviluppo dell'e-government
in un contesto di amministrazione pubblica orientata al federalismo.
POSTA
ELETTRONICA CERTIFICATA
A seguito della definizione delle specifiche tecniche, elaborate dal Centro
Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione stanno per diventare operativi i
primi servizi di posta elettronica certificata. Essi garantiscono
l'identificazione del mittente e l'integrità e la confidenzialità del
messaggio informatici e confermano il ricevimento e/o la lettura da parte
del destinatario, ottenendone anche la firma digitale. Di fatto la posta
elettronica certificata assume valore legale in conformità alla normativa
vigente in materia di formazione e trasmissione di documenti informatici
muniti di firma digitale (D.p.r. N. 445/00, art. 14) ed equivale alle
raccomandate ed alle notificazioni in forma cartacea inviate tramite la
posta tradizionale. Il sistema di posta elettronica certificata possiede i
requisiti richiesti per la trasmissione di documenti tra privati e pubblica
amministrazione (att. 50 e seguenti del D.p.r. N. 445/00). LegalMail (gestito da Infocamere, la
società consortile di informatica delle camere di commercio) e Postemail (gestito da Poste italiane) sono
i primi servizi di posta elettronica certificata presenti sul mercato
L'utilizzo della posta elettronica certificata richiede l'attivazione di una
casella e-mail presso il sito che offre il servizio. Per quanto riguarda la
procedura di trasmissione dei messaggi precisiamo che essa si sviluppa in
tre fasi. Effettuata la spedizione dell'e-mail, il mittente riceve dal
proprio server una prima ricevuta di presa in carico, con attestazione
temporale. Poi riceve dal server destinatario una ricevuta di consegna del
messaggio nella casella di arrivo, sempre con attestazione temporale. Infine
il mittente ottiene dal server che ha effettuato la consegna, la ricevuta di
avvenuta consegna ed anche un'attestazione su tutto il contenuto inviato nel
messaggio. Il mittente ha anche la possibilità di richiedere la notifica di
accesso, marcata temporalmente per certificare l'accesso del destinatario al
messaggio. Tutte le operazioni sono registrate e conservate nel tempo.
PATENTE
A PUNTI: CORSI DI RECUPERO
Sulla Gazzetta ufficiale n. 181 del 6 agosto 2003 sono pubblicati i due
decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, firmati il 29
luglio scorso, relativi, rispettivamente all'accreditamento dei soggetti
pubblici e privati che possono svolgere i corsi per il recupero dei punti
della patente di guida ed ai contenuti delle relative lezioni. I corsi sono
previsti dall'art. 7, 4° comma, del Decreto
legislativo 15 gennaio 2002, n. 9, come modificato dal Decreto legge 27 giugno 2003,
n. 151, convertito nella Legge 1
agosto 2003, n. 214 riguardante
nuove disposizioni del Codice della strada. Il primo decreto, relativo
all’ accreditamento
dei soggetti pubblici e
privati che possono svolgere i corsi per il recupero dei punti della patente
di guida prevede che i corsi, autorizzati dal Dipartimento
dei trasporti terrestri del Mit, possono essere svolti dalle autoscuole, da
soggetti pubblici e privati di comprovata esperienza nell'attività di
formazione attinente a temi di tutela della sicurezza stradale. Ai soggetti
privati è richiesto l'esercizio di tale attività, a livello nazionale, da
almeno di 10 anni. Le autoscuole e tutti i soggetti privati autorizzati a
svolgere i corsi, dovranno disporre di personale docente che abbia
conseguito l'abilitazione di insegnante di teoria per la formazione dei
conducenti ed aver svolto tale attività negli ultimi 5 anni per almeno 3
anni consecutivi. Il secondo decreto, relativo ai contenuti
delle lezioni dei corsi di recupero, individua le modalità di
svolgimento dei corsi di recupero. Sono previsti due tipi di corsi: uno per
i titolari di patente di guida della sottocategoria A1 e delle categorie A,
B, B+e (patenti per auto e motorini) della durata di 12 ore da distribuire
in non più di due settimane, permette di recuperare 6 punti ed un altro per
i titolari di patente di guida delle categorie C, C+e, D, D+e e certificato
di abilitazione professionale Ka e Kb (patenti professionali) della durata
di 18 ore da distribuire in non più di quattro settimane, fa riguadagnare 9
punti. Il programma dei corsi comprende materie che concernono: la
segnaletica stradale, le norme di comportamento sulla strada, le cause degli
incidenti stradali, lo stato psicofisico dei conducenti, con particolare
riguardo all'abuso di alcool e di droghe; le nozioni di responsabilità
civile e penale nonché l'omissione di soccorso, le disposizioni
sanzionatorie, gli elementi del veicolo rilevanti ai fini della sicurezza
stradale. Per il corso di recupero più lungo, è previsto l'insegnamento di
altre due materie che riguardano la responsabilità del trasporto pubblico
sia di persone che di cose. L'iscrizione ad un corso è possibile solo dopo
aver ricevuto la comunicazione, da parte del Dipartimento dei trasporti
terrestri, di decurtazione del punteggio dalla patente di guida. Non si può
frequentare più di un corso per ogni comunicazione di sottrazione di punti
e non è consentito partecipare a due corsi contemporaneamente. Gli
automobilisti che si assentano per 4 ore o i conducenti professionali che si
assentano per 6 dovranno ripetere l'intero corso per ottenere l'attestato di
frequenza.
CODICE
DELLA STRADA: PRIME INDICAZIONI SULLA PATENTE A PUNTI
A seguito della conversione del Decreto legge n. 151/03 nella Legge
1 agosto 2003, n. 214 pubblicata sul
supplemento ordinario n. 133 alla Gazzetta ufficiale n. 186 del 12 agosto
2003, sono state introdotte ulteriori modifiche all'art. 126 bis del Codice
della strada, che hanno richiesto l'emanazione di ulteriori disposizioni
attuative da parte del Ministero dell'Interno, concernenti le modalità di
applicazione della disciplina della patente a punti. Il Dipartimento della
Pubblica Sicurezza di tale ministero ha emanato la circolare n.
300/A/1/44248/109/16/1 del 12 agosto 2003 per rendere uniformi, sul
territorio nazionale, l'applicazione dell'istituto della patente a punti e
gli adempimenti specifici per gli operatori di polizia, nella fase di
accertamento ed in quella della comunicazione dei dati all'Anagrafe
Nazionale degli Abilitati alla Guida. La circolare spiega in maniera
dettagliata il funzionamento del meccanismo di detrazioni ed integrazioni
del punteggio base della patente e la relativa tempistica, fornendo alcuni
chiarimenti significativi per quanto riguarda le violazioni plurime,
l'identificazione dei soggetti cui si applica la decurtazione, l'indicazione
del punteggio sui verbali di contestazione, la comunicazione delle
violazioni all'Anagrafe nazionale degli Abilitati alla Guida, il recupero
dei punti, l'applicazione del sistema del punteggio a conducenti stranieri
muniti di patente rilasciata da Stato estero nel quale non sia in vigore un
meccanismo di punteggio analogo a quello italiano. Per quanto riguarda le
violazioni plurime, in particolare, è stato chiarito che i punti sottratti
non potranno essere, comunque più di 15, se nessuna delle diverse
violazioni rilevate nell'ambito di uno stesso accertamento, comporta la
sospensione o le revoca della patente, pur comportando una somma totale di
punti superiore a 15. Per quanto riguarda la sospensione della patente,
invece, la circolare precisa che la sospensione immediata va applicata solo
nei casi più gravi o quando anche una sola delle infrazioni plurime
commesse e sanzionate con 15 punti di decurtazione sia stata nuovamente
commessa in via recidiva. In merito alla corresponsabilità in solido del
proprietario del veicolo, la circolare precisa che se il trasgressore, che
materialmente commette l'infrazione, non viene identificato subito, la
decurtazione dei punti è trasferibile sulla patente del proprietario del
veicolo. La decurtazione viene effettuata sulla patente del conducente se il
proprietario, entro 30 giorni, corrisponde all'invito, contenuto nel verbale
di accertamento, di indicare la persona alla guida della propria vettura nel
momento in cui è stata commessa l'infrazione. Se il proprietario non ha
elementi per individuare il conducente o non risponde all'invito, in base
all'istituto della corresponsabilità, scatta la decurtazione dei punti
sulla patente del proprietario ed il pagamento della sanzione amministrativa
di Euro 343,45. Se il proprietario del veicolo è una persona giuridica, la
corresponsabilità è attribuita al legale rappresentante o ad un suo
delegato. La circolare chiarisce che il meccanismo della patente a punti si
applica anche ai conducenti muniti di patente rilasciata da Stato estero, in
cui non sia in vigore analogo meccanismo. Ad essi viene attribuito un
punteggio iniziale di 20 punti, secondo le norme della patente a punti
italiana. Esaurito il punteggio disponibile, in luogo dell'obbligo di
sospensione e successiva revisione della patente, viene disposto un
provvedimento individuale interdittivo della circolazione. Per cui il
conducente, che totalizza 20 punti di decurtazione in un anno, azzerando il
punteggio iniziale, non potrà circolare in Italia alla guida di un veicolo
a motore per 2 anni. Il conducente, che totalizza gli stessi 20 punti di
decurtazione in un periodo di 2 anni, non potrà circolare per un anno.
Infine il conducente non potrà circolare per 6 mesi se il punteggio
iniziale viene azzerato in un periodo compreso tra i 2 ed i 3 anni. Presso
l'Anagrafe Nazionale verrà attivata una apposita sezione specializzata per
i conducenti stranieri.
REGIONE
LOMBARDIA: CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER LA TRASFORMAZIONE A METANO DEGLI
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO LOCALIZZATI NELLE AREE CRITICHE PER LA QUALITÀ
DELL'ARIA
La Giunta regionale della Lombardia ha varato un piano di azione per
contrastare l'inquinamento atmosferico nelle zone critiche della Lombardia:
Milano, Como e Sempione, Bergamo e Brescia. Fra i vari provvedimenti
segnaliamo un nuovo bando che stanzia 6 milioni di euro a fondo perduto per
la conversione a metano degli impianti di riscaldamento. Possono accedere ai
contributi Province, Comuni o Consorzi di Comuni, Comunità montane e
Aziende Lombarde per l'Edilizia Residenziale, cui è riservato il 60% delle
risorse totali (3.600.000 euro), privati cittadini, imprese e altri enti
pubblici, che avranno invece a disposizione il restante 40% (2.400.000
euro). Il contributo della Regione può arrivare fino al 70% dei costi
sostenuti per ogni impianto. Coloro che passeranno da olio combustibile o
carbone a metano riceveranno un finanziamento doppio rispetto a chi passerà
da gasolio a gas naturale, con un ulteriore premio per chi adotterà una
caldaia ad alta efficienza energetica. Per ottenere il contributo i lavori
di trasformazione da olio combustibile a metano dovranno essere ultimati
entro il 31 dicembre di quest'anno, mentre per il passaggio da gasolio a
metano il termine è fissato al 30 settembre 2004. Per questi ultimi
impianti, chi effettuerà i lavori entro il 31 dicembre 2003, quindi con un
impianto funzionante a gas già per il prossimo inverno, il contributo sarà
doppio rispetto a chi terminerà i lavori entro il 30 settembre 2004. Le
domande dovranno essere indirizzate a: Regione Lombardia, Direzione Generale
Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità, Unità Organizzativa Risorse
Energetiche e Reti Tecnologiche, via Stresa 24, 20124 Milano, recando sulla
busta la dicitura "Bando metanizzazione caldaie 2003". Le domande
dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2003 a mezzo posta, tramite
raccomandata con avviso di ricevimento, o consegna a mano allo sportello di
protocollo presso il suddetto indirizzo o a uno degli sportelli di
protocollo federato della Regione Lombardia, presso le Sedi Territoriali
Regionali presenti in ogni capoluogo di provincia. Le domande risultate
idonee saranno finanziate sulla base dell'ordine di ricezione da parte della
Regione Lombardia, sino all'esaurimento delle risorse stanziate. Il testo
integrale del bando e gli elenchi aggiornati dei beneficiari ammessi al
contributo saranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia e sul sito Internet www.Energia.regione.lombardia.it
ACCESSO
SICURO AGLI EDIFICI IN SOLI 30 SECONDI
Siemens
Business Services ha lanciato in tutto il mondo
Secura+, un sistema innovativo che offre ad aziende ed enti pubblici una
gestione sicura ed efficiente dei visitatori, mediante l'emissione di pass
online personalizzati che i visitatori possono utilizzare durante la loro
visita in sede. Ogni pass contiene la fotografia del visitatore, acquisita
in modalità digitale al suo ingresso o alla reception, i suoi dati
personali (nome, orario di ingresso) e il nominativo della persona che
incontrerà. La fotografia del visitatore, inoltre, è trasmessa sul Pc
della persona dalla quale si sta recando affinché il suo accesso sia
autorizzato. Ottenuta l'autorizzazione, il pass è emesso. Il tutto in soli
30 secondi. Il colore del pass identifica l'area dell'edificio alla quale il
visitatore può accedere. Il costo del pass si aggira intorno ai 15 cents.
Andrea Biasiol, Smart Card and Identity Card Applications Manager di Siemens
Business Services in Italia, ha dichiarato che "Secura+ non solo è una
soluzione facile e rapida da utilizzare, ma costituisce anche un avanzamento
significativo in tema di sicurezza interna agli edifici". Infatti, la
possibilità di effettuare query ad ampio raggio consente di conoscere
sempre l'esatto numero di visitatori presenti in sede e la durata della loro
permanenza. Questa informazione è utile nel caso si rendano necessarie
operazioni di soccorso o pronto intervento. Ha dichiarato L'innovativa
soluzione per l'accesso sicuro agli edifici nasce da un'idea di Siemens
Information Systems Ltd (Sisl), la filiale indiana di Siemens Business
Services. Secura+ è disponibile in lingua tedesca, giapponese e inglese.
A
GENOVA DAL 20 AL 22 NOVEMBRE LA BORSA DEL TURISMO SCOLASTICO
Dal 20 al 22 novembre, la settima edizione della Borsa
del Turismo Scolastico organizzata
dalla Fiera di Genova in partnership con l'Ente Italiano per il turismo (Enit),
l'Agenzia Regionale "In Liguria" e l'Associazione Mediterranea
Nuova Compagnia delle Indie, sarà il punto d'incontro tra operatori
turistici, docenti e studenti sui viaggi d'istruzione: tre giorni (dalle
10.00 alle 18.30) di esposizione, workshop e convegni che forniranno un
quadro dell'offerta e delle tendenze di questo settore che interessa in
Italia ogni anno oltre otto milioni di studenti. A conferma della grande
attenzione che Bts ha sempre riservato ai soggiorni e alle visite a contatto
con la natura, il settore espositivo dedicato a "Parchi e Oasi
naturalistiche" si arricchirà quest'anno grazie all'ingresso di "Verdissimamente
Scuola", curato dalla Fin-ter di Ferrara, con una vasta gamma di
proposte di vacanze sportive, attive, legate all'educazione ambientale e
all'aria aperta. Con il workshop curato dall'Enit tour operator, agenzie di
viaggio e docenti troveranno venerdì 21 novembre un'occasione unica per
confrontare e trovare le soluzioni più idonee ad ogni esigenza. L'offerta
"made in Italy" incontrerà gli operatori turistici provenienti da
Belgio, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca,
Germania, Polonia, Spagna, Danimarca, Svezia, Ungheria, Irlanda e Portogallo
e, a completamento, l'offerta straniera incontrerà la domanda italiana e
straniera. Tra i convegni in programma è da segnalare "Il viaggio che
vorrei", organizzato dall'Associazione Mediterranea, strutturato su due
giornate, 20 e 21 novembre, con una seduta plenaria, una tavola rotonda e
gruppi di lavoro e valido per l'aggiornamento dei docenti: il convegno
approfondirà i temi della qualità del viaggio legati alla sostenibilità,
alla formazione, all'interculturalità, all'educazione alla cooperazione e
alla sicurezza. Studenti e insegnanti partecipando al concorso
"Racconti e idee di viaggio" possono raccontare, tramite
l'utilizzo di supporti multimediali, le proprie esperienze vissute durante i
tour organizzati. I migliori lavori saranno premiati ed esposti durante la
manifestazione nell'area multimediale "Impariamo viaggiando".
Docenti e studenti in visita alla Bts possono costruirsi un soggiorno
personalizzato a Genova appoggiandosi a "Studenti nella rete",
l'innovativa struttura del Comune di Genova rivolta al mondo scolastico che
si occupa di sport, turismo e cultura: offerte, agevolazioni e una miriade
di segnalazioni utili, con un calendario aggiornato di eventi, si possono
trovare linkando "Studenti nella rete" sul sito www.Bts-online.it
Come di consueto, in concomitanza con la Borsa del Turismo Scolastico,
l'Assessorato alle Politiche Scolastiche e Formative della Provincia di
Genova promuove e organizza il Salone di Orientamento "In - Formazione:
scuola, formazione e lavoro", un'iniziativa che rappresenta per i
ragazzi di terza media e le loro famiglie un'opportunità per prendere
visione delle diverse opzioni di offerta formativa presenti nel territorio
provinciale.
BANDA
LARGA: DEFINITE LE LINEE GUIDA PER I FONDI STRUTTURALI UE
La Commissione Europea ha definito le linee guida per l'accesso ai fondi
strutturali, che sono destinati alle regioni che intendono co-finanziare
investimenti per le aree più remote e quelle rurali, nel settore delle
comunicazioni elettroniche, con particolare attenzione alle reti ed ai
servizi per la diffusione della broadband Ora il documento definitivo è
all'esame dei Paesi membri. La costruzione di nuove infrastrutture e
servizi, finanziati e sostenuti attraverso i fondi strutturali, è però
vincolata ad alcuni parametri, il principale dei quali è l'elaborazione di
un quadro strategico, dal quale risulti che i progetti relativi a tali
infrastrutture siano collegati con gli obiettivi dello sviluppo economico
regionale e possano essere ammessi ai benefici. Conseguentemente i progetti
isolati saranno esclusi dai finanziamenti. Inoltre, gli investimenti in
infrastrutture per le comunicazioni elettroniche debbono rispettare il
principio della neutralità tecnologica ed il ricorso ai fondi strutturali
non deve favorire nessuna tecnologia particolare, né limitare le scelte
tecnologiche della regione. I fondi saranno limitati all'ammontare di
risorse necessario per la fornitura del servizio e destinati al
finanziamento di installazioni ed attrezzature, che risultino effettivamente
aperte a tutti gli operatori e fornitori di servizi. Essi, infatti, dovranno
poter accedere liberamente alle infrastrutture e ai servizi creati nel
rispetto del quadro normativo relativo alle reti di comunicazione ed alle
regole in materia di concorrenza. La proprietà delle infrastrutture potrà
essere pubblica o privata.
AVVIATA UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE CONTRO L'ITALIA ED ALTRI STATI MEMBRI
UE PER IL MANCATO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SULLE INVENZIONI
BIOTECNOLOGICHE
Entro il 30 luglio 2000 doveva essere recepita dagli Stati membri
dell'Unione europea la Direttiva n. 98/44/Ce sulla protezione giuridica
delle invenzioni biotecnologiche. La direttiva aveva lo scopo di introdurre
dei chiarimenti e chiarire alcuni principi del diritto dei brevetti
applicabili alle invenzioni biotecnologiche in campo medico, ambientale ed
economico, nel rispetto di rigorose norme etiche. Ad oggi solamente sette
Stati membri hanno recepito la direttiva. La Commissione ha organizzato ben
tre riunioni ad alto livello per accelerare il processo di recepimento. Poi,
nel dicembre 2002 ha chiesto ufficialmente a Germania, Austria, Belgio,
Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia di recepire
la direttiva, minacciandoli altrimenti di adire la Corte di giustizia. Solo
il Portogallo ha provveduto in tale senso. La Commissione europea ha,
quindi, deciso di avviare una procedura di infrazione davanti alla Corte di
Giustizia contro la Germania, l'Austria, il Belgio, la Francia, l'Italia, il
Lussemburgo, i Paesi Bassi e la Svezia, per il mancato recepimento della
direttiva, che, oltre a rappresentare un ostacolo alla libera circolazione
delle merci nel mercato unico, costituisce, anche, un grave impedimento allo
sviluppo dell'industria biotecnologica europea.
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