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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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NEWS
di

VENERDI'
12 SETTEMBRE  2003

pagina 4

 

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MEETING INTERNAZIONALE SULLA FISICA APPLICATA

Badajoz, 12 settembre 2003 - Un meeting internazionale sulla fisica applicata si svolgerà dal 13 al 18 ottobre a Badajoz in Spagna. Il convegno esaminerà l'impatto che la fisica applicata esercita sulla società, nell'ambito di un ampio ventaglio di ambienti inter- e pluridisciplinari. Saranno incoraggiati i contatti tra i ricercatori e i gruppi di ricerca, in vista della creazione di reti tematiche multinazionali. Nel corso dei lavori, saranno altresì presentati i risultati di alcuni progetti di ricerca interdisciplinari dell'Ue. Fra le tematiche di discussione figurano le seguenti: superfici, interfacce e colloidi; nanoscienze e tecnologie; tecniche di imaging e microscopia; ingegneria biomedica; fisica medica/biologica, fisica sanitaria e biomeccanica; biofisica, fisica computazionale e fisica non lineare; ingegneria e fisica industriale, strumentazione, metrologia e norme; scienza e tecnologia dei materiali; dispositivi semiconduttori e fotonica, optoelettronica, elettronica quantica. La partecipazione al meeting è aperta ai fisici, nonché agli scienziati e ai tecnici di altre discipline per le quali la fisica può contribuire ad aprire nuovi orizzonti verso la soluzione di problemi. Per ulteriori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo: http://www.Formatex.org/aphys2003/aphys2003.htm

INDIVIDUATA LA CAUSA DELL'OSTEOPOROSI UNA REAZIONE IMMUNITARIA L'ORIGINE DELL'OSTEOPOROSI DA MENOPAUSA.
Milano, 12 settembre 2003 - Uno studio italo-americano pubblicato sul primo numero di settembre della prestigiosa rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences) ha rivelato che all'origine dell'osteoporosi provocata dalla menopausa c'è un meccanismo-chiave della difesa immunitaria. La ricerca, condotta sui topi, è frutto del lavoro di due anni di un gruppo di ricercatori guidati da Simone Cenci, medico geriatra, rientrato da qualche mese dagli Stati Uniti e attualmente responsabile dell'Unità di Biologia dell'Invecchiamento dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele. I risultati dello studio, se confermati sull'uomo, dimostrerebbero che l'osteoporosi è la conseguenza di una risposta immune "inappropriata" innescata dal deficit di estrogeni. L'osteoporosi è una malattia da invecchiamento che indebolisce progressivamente il tessuto osseo, causando fratture, dolore, immobilità e perdita dell'autosufficienza. Per la sua frequenza (1 donna su 3 ed 1 uomo su 5 in età avanzata) rappresenta una vera emergenza sanitaria. Per le complicanze che determina l'osteoporosi ha un grosso impatto economico: secondo fonti statunitensi solo negli Usa l'osteoporosi causa 1,3 milioni di fratture l'anno e costa non meno di 14 miliardi di dollari al sistema sanitario nazionale, solo per le spese più immediate. L'osteoporosi è causata da molti fattori. Una delle principali cause è il calo degli estrogeni durante la menopausa; gli estrogeni sono infatti i principali ormoni che consentono di mantenere un' adeguata massa ossea. Già nel 2000 lo stesso gruppo di scienziati aveva scoperto che la perdita ossea causata dal deficit di estrogeni deriva da un aumento dei linfociti T nel midollo osseo. I linfociti T infatti, quando attivati, producono una proteina chiamata Tnf (tumor necrosis factor), che aumenta la formazione di osteoclasti, le cellule responsabili del deterioramento dell'osso, causando nel tempo l'osteoporosi. "Abbiamo individuato un meccanismo" - spiega Simone Cenci, ricercatore dell'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele e primo autore dello studio - "che è una vera e propria reazione a catena e che ha origine con l'aumento, causato dal calo di estrogeni, di una proteina chiamata Ciita (class Ii transactivator). L'aumento di Ciita provoca una reazione esagerata dei macrofagi, le cellule "sentinella" che hanno il compito di avvisare i linfociti T della presenza di microrganismi pericolosi; i linfociti T, allertati dai macrofagi del pericolo in corso, si moltiplicano velocemente e vivono più a lungo, producendo sempre più Tnf e quindi stimolando anche gli osteoclasti responsabili della perdita ossea." La caduta ormonale, dunque, alterando un fisiologico meccanismo di difesa del sistema immune, finisce con lo scatenare una serie di reazioni che danneggiano il tessuto osseo. Uno dei benefici più importanti della terapia ormonale sostitutiva spesso consigliata alle donne in menopausa è proprio il rallentamento della perdita ossea dovuta al deficit ormonale. Chiarire i meccanismi cellulari e molecolari con cui la perdita degli estrogeni danneggia lo scheletro può aiutare ad individuare strategie terapeutiche più efficaci e soprattutto prive di effetti collaterali. "Con la vita media che avanza sempre di più" - continua Cenci - "dobbiamo sviluppare strategie per invecchiare in salute: capire come si sviluppano le principali malattie dell'invecchiamento, per prevenirle". Tra le auspicabili ricadute positive della ricerca vi è quindi lo sviluppo, nel giro di almeno 5 anni, di nuovi farmaci in grado di proteggere l'osso ed altri tessuti dagli effetti deleteri della menopausa, senza presentare effetti indesiderati su organi sessuali (mammella, utero) e sistema cardiovascolare. Questa ricerca, oltre a rivelare importanti novità sui meccanismi molecolari con cui si sviluppa l'osteoporosi, può inoltre contribuire a spiegare perché la menopausa danneggia altri tessuti attraverso meccanismi analoghi, aggravando malattie infiammatorie ed autoimmuni come l'aterosclerosi e l'artrite reumatoide. La ricerca è stata finanziata da: National Institute of Health, Eastern Missouri Chapter of the Arthritis Foundation, e Lilly Center for Women's Studies.

SONO ANCORA MOLTI GLI OSTACOLI ALLA MOBILITÀ DEI RICERCATORI
Bruxelles, 12 settembre 2003 - Il commissario per l'Istruzione Viviane Reding ha sollecitato una maggiore cooperazione fra gli istituti di formazione superiore, le imprese ed i governi europei, al fine di favorire l'apertura dell'istruzione al settore privato ed al resto del mondo e rimuovere le barriere istituzionali che attualmente impediscono la mobilità di studenti e ricercatori. In un discorso pronunciato il 9 settembre dinnanzi a responsabili politici ed esponenti sloveni della comunità accademica, la Reding ha evidenziato una delle insidie dell'attuale sistema didattico dell'Ue: "Numerosi istituti di formazione superiore sono inclini a vivere in una torre d'avorio ed hanno scarsi legami con il mercato del lavoro, specialmente con il settore [privato], sebbene la maggior parte dei loro studenti entrino a far parte di questo mondo dopo la laurea". La Reding ha descritto l'impiegabilità dei laureati come "un'importante questione da affrontare", ed ha definito l'esperienza di lavoro acquisita prima della laurea una "componente essenziale" per trasformare la teoria in conoscenza concreta. Al fine di mutare la situazione, il Commissario ha suggerito di dare particolare risalto alla cooperazione fra università e società (soprattutto le piccole e medie imprese), per migliorare la competitività ed accrescere lo spirito imprenditoriale, puntando l'attenzione sulle nuove opportunità d'impiego. "Il collocamento degli studenti presso le imprese europee consente di accrescere i legami con l'industria, recando ulteriori vantaggi quali: l'assistenza nel settore della ricerca e sviluppo, i progetti congiunti, la conoscenza aggiornata di un particolare settore industriale (ad esempio attraverso l'ingegneria), la condivisione delle prassi, la capacità di arricchire [.] il proprio curriculum", ha commentato il Commissario. Riguardo alla maggiore mobilità degli studenti e dei ricercatori, la Reding ha ribadito il proprio impegno a collaborare a fianco del commissario per la Ricerca Philippe Busquin nell'intento di individuare modi per promuovere la cooperazione europea a livello di dottorato e fornire un sostegno migliore ai giovani ricercatori, a metà strada fra istruzione e ricerca. La Reding ha invitato i ministri europei dell'Istruzione a fornire il proprio sostegno a questi obiettivi, quando si riuniranno il 18 settembre a Berlino. Infolink:
http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettx
t=gt&doc=SPEECH/03/390|0|RAPID&lg=EN

KODAK HEALTH IMAGING E KOMEN ITALIA ONLUS A MISS ITALIA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI DEL SENO
Salsomaggiore, 12 settembre 2003 – Kodak Health Imaging Italia, leader per l’alta qualità diagnostica nella mammografia, è di nuovo al fianco di Komen Italia Onlus in un evento di prevenzione e informazione sul cancro al seno. Nelle giornate del 13 e 14 settembre, infatti, Kodak Health Imaging fornirà i materiali di consumo per le mammografie effettuate da Komen fra il pubblico di Miss Italia e per la consegna immediata del referto. La collaborazione fra Kodak Health Imaging Italia e Komen Italia onlus, che dura da quattro anni, ha già dato a 800 donne l’opportunità di eseguire gratuitamente accertamenti radiologici con standard qualitativi elevatissimi, mai realizzati in precedenza in Italia per una iniziativa gratuita. “La mammografia è uno dei tre esami definiti “fondamentali” dall’Ue per un’efficace prevenzione oncologica” ricorda Maurizio Rossi, Direttore Divisione di Kodak Health Imaging Italia “Oggi la maggior parte delle strutture sanitarie che effettuano screening per il carcinoma mammario lo fanno con un sistema Kodak Health Imaging. Dalla nostra leadership nasce l’impegno nella prevenzione e informazione che da anni stiamo sviluppando, affiancando Komen nelle sue attività in Italia.”

RISCONTRI POSITIVI DALLA ESPOSIZIONE MILANESE DELLA CASA E DEGLI STILI DI VITA BUONO IL CLIMA DEGLI AFFARI: A MACEF AUTUNNO È GIÀ NATALE
Milano, 12 settembre 2003 - Macef segna la via della ripresa? Forse sì, anche se i segnali positivi, pur presenti, sono ancora deboli. Certo è che questa edizione di Macef Autunno conclusasi lunedì in Fiera Milano (2.843 espositori tra diretti e rappresentati su 114.202 metri quadrati, 72.346 visitatori, il 13% dei quali dall’estero), sembra aver gettato uno spiraglio di ottimismo. “La persistente crisi economica, quindi la guerra in Irak e poi la Sars – commenta il presidente di Fiera Milano International – Piergiacomo Ferrari – hanno dominato in negativo la prima parte del 2003, rallentando le transazioni economiche e lo spostamento delle persone. Gli operatori di molti dei settori di Macef, tuttavia, hanno incontrato dal 5 all’8 settembre un buon numero di operatori qualificati, venuti a Milano per effettuare acquisti, con l’occhio ai consumi del Natale”. A livello settoriale (Macef è una grande mostra composita che abbraccia l’universo dei prodotti e degli oggetti per la casa e per la persona) sono andati bene i casalinghi e le bomboniere, la ceramica ornamentale, e soprattutto oreficeria e argenteria. Il buon risultato di Macef non rispecchia un trend generale; le manifestazioni europee di riferimento, soprattutto quelle tedesche, stanno infatti soffrendo forti cali di espositori e di visitatori, così che il successo di Macef appare come il risultato di uno specifico lavoro organizzativo. “Per quanto concerne i grandi buyer – commenta Paolo Taverna, direttore generale di divisione di Fiera Milano International – abbiamo sviluppato un progetto che ha portato in fiera oltre quattrocento persone, più della metà dall’estero, con fortissimo potere d’acquisto. Macef ha avuto come visitatori tutte le più grandi catene mondiali di distribuzione, da Galleries Lafayette a Target, da Arnott’s a Meiman Marcus, da Tk Maxx a Marshalls, a Ritx Carlton e così via. Per l’Italia si sono visti proprio tutti i grandi della Gdo, da Coop a Metro, Coin, Nestlè, Mattel, Upim, Sambonet eccetera”. Novanta di questi buyer provenivano dai paesi dell’Est, dove le grandi catene si stanno velocemente organizzando, e dove il prodotto italiano è assai noto e ricercato. Anche per l’Italia Macef ha sviluppato un progetto promozionale specifico, in collaborazione con le Confcommercio delle maggiori città del centro-sud, dove sono stati proposti pacchetti viaggio+hotel a prezzi contenuti per facilitare la visita a Milano dei commercianti italiani. La sostanziale tenuta dei visitatori ha ancora più valore laddove si consideri che il numero dei potenziali clienti diminuisce, in linea con la ristrutturazione dei canali distributivi. In Italia negozi tradizionali hanno perso un’antica leadership: nel ’91 – come emerge da uno studio di Value Partners - passava di là il 75% del non food; nel 2000 il 52% e nel 2005 si prevede il 44%, cioè meno della maggioranza relativa. Il volume d’affari complessivo, tuttavia, cresce, a vantaggio di ipermercati e supermercati (che nel ’91 erano al 2% delle vendite non alimentari e che nel 2005 deterranno il 16% del mercato). E anche i negozi specializzati crescono velocemente, e passano dal 2% del 1991 all’11% del 2005. Un trend che trova riscontro anche in Macef, che ospita tendenzialmente visitatori con potere d’acquisto crescente, desiderosi di visitare non una sola bensì numerose merceologie, vista la tendenza al cross selling (acquisti trasversali in differenti settori), tipica delle grandi superfici commerciali, che mettono in vendita ampie e variegate tipologie di prodotto. L’area economica cui fa riferimento Macef, peraltro, è ampia e importante, raggruppa i settori Argento, Oro, Bigiotteria, Casalinghi, Mobile, Complementi d'arredo, Tessile casa, Ceramica e Porcellana, il cui valore totale della produzione è di circa 28.000 milioni di Euro (55 mila miliardi delle vecchie lire), settori ad elevato contenuto di export (oltre il 60%) e fortemente connotati come made in Italy, un comparto rappresentato da oltre 90mila aziende per 650.000 addetti (a queste rilevazioni sfugge il settore del regalo, troppo variegato e impossibile da censire). Tutto quanto fa riferimento alla casa, dal canto suo, identifica il primo aggregato di spesa nei consumi non alimentari, con mobili, elettrodomestici e servizi per la casa al 17,4% dei consumi totali degli italiani. In questa situazione trova straordinario successo un evento come Macef, perché i suoi settori-chiave sono composti da imprese piccole e medie, che non avrebbero mai le risorse per operare sui mercati globali con strumenti idonei (larghe reti di vendita, promozione su scala planetaria) e che invece, a costi assai contenuti, trovano in fiera un numero elevatissimo di operatori provenienti da tutto il mondo. Congiunturalmente, si assiste in Italia (e in Europa in genere) alla polarizzazione dei consumi: aumentano infatti sul totale, a partire dal 1996, sia i consumi di fascia bassa (in relazione alla crisi economica) sia quelli di lusso (effetto dimostrativo), mentre si comprimono i prodotti della fascia intermedia, magari ben fatti ma spesso privi di una adeguata economicità o di uno specifico appeal. L’evoluzione quantitativa dei consumi si accompagna a quella qualitativa. Nell’ultimo quinquennio, per esempio, la cucina ha scalzato il soggiorno come stanza di riferimento della casa, quella dove si trascorre più tempo. E anche il bagno avanza a passi da gigante (vi trascorriamo ormai, mediamente, 20’ al giorno). A livello di funzioni la casa è oggi il luogo di una ritrovata convivialità, sia pur resa frenetica dalla grande disponibilità di oggetti (dieci anni fa avevamo a che fare quotidianamente con 5/6 oggetti di tipo “casalingo” adesso siamo a circa il doppio). Sia i giovani sia gli anziani – in quota crescente sulla popolazione complessiva - diventano target di riferimento per i produttori, e così la gamma dei prodotti nuovi e interessanti disponibili sul mercato oggi è quanto mai vasta e differenziata. Ottimo, accanto e in sinergia con Macef, anche il successo di Bijoux, la mostra di bigiotteria e accessori moda, accessori per capelli, accessori per profumeria e accessori da toilette e delle idee che faranno tendenza nelle feste di fine anno: 136 espositori su oltre 4.000 metri quadrati netti, ospitati nel contesto del padiglione 9, per la circostanza scenograficamente allestito e arricchito da una serie di special events sotto il comun denominatore di Beltade. Nella prima giornata di Macef, infine, è stato presentato anche il “nuovo Macef”, una mostra rinnovata nell’immagine e nella formula: si svolgerà infatti a fine gennaio 2004 (dal 30 gennaio al 2 febbraio) aggiungendo, accanto alle merceologie di Macef, anche quelle delle mostre Chibi&cart e del Salone Internazionale del Giocattolo, con la nascita di un super-aggregato fieristico che sarà tra i più completi al mondo, occupando l’intera superficie di Fiera Milano e richiamando un potenziale enorme di operatori da tutto il mondo. Il progetto è piaciuto molto agli espositori: a fine Macef il “rebooking” – cioè la riconferma degli spazi per la prossima edizione – sfiorava i 50mila metri quadrati, con un incremento del 50% sul dato abituale. 

AL 61° SALONE DEL CICLO E MOTOCICLO “SICURI SU DUE RUOTE”, UN PROGETTO PER AVVICINARE I GIOVANI ALL’EDUCAZIONE STRADALE
Milano, 12 settembre 2003 - Per la prima volta, al Salone del Ciclo e Motociclo di Milano verranno organizzati dal 18 al 21 settembre corsi teorico/pratici gratuiti per i giovani che si avvicinano al mondo delle due ruote. L’operazione “Sicuri su due Ruote” ideata da Bruno Simini, Assessore Educazione e Infanzia del Comune di Milano e da Orizzonte di Renato Zocchi, agenzia di comunicazione e organizzazione eventi, in collaborazione con Mbk, è rivolta ai ragazzi che per la prima volta utilizzano lo scooter, affinché possano inserirsi nel traffico urbano con maggiore sicurezza. Dopo il grande successo ottenuto a luglio di quest’anno in piazza Santo Stefano a Milano, l’iniziativa sarà ripetuta all’interno della Fiera, nella zona antistante al padiglione 12 in via del Lavoro, e si svilupperà su un circuito di oltre 300 mq suddiviso in corsie di marcia delimitate da birilli, tratti con cartelli stradali, strisce pedonali e semafori, con una zona ospitality coperta per i corsi di teoria. Infatti, oltre alle lezioni pratiche tenute in pista da due campioni del fuoristrada, Fabio Fasola e Renato Zocchi, il progetto prevede anche momenti “teorici” durante i quali i ragazzi potranno apprendere le prime norme sul codice della strada. Sarà disponibile anche uno speciale simulatore per chi si avvicina per la prima volta ad uno scooter. I corsi durano circa un’ora e per iscriversi basta recarsi sul posto. I minorenni dovranno essere accompagnati da un genitore. Il patentino per i cinquantini, obbligatorio dal 2004, prevede per legge solo corsi ed esami di teoria. L’intento di Mbk in collaborazione con il Comune di Milano Assessorato Educazione e Infanzia è quello di permettere ai giovani scooteristi di acquisire sul campo quelle nozioni base di guida davvero utili per affrontare con tranquillità il traffico cittadino. Lunedì 15 settembre alle ore 12.00 a Palazzo Marino, presso la Sala delle Tempere, Bruno Simini - Assessore all’Educazione e all’Infanzia del Comune di Milano - presenterà alla stampa l’intera iniziativa

AWARD ECOHITECH 2003 TUTELA DELL’AMBIENTE E WELFARE AZIENDALE PROMOSSO DA ECOQUAL’IT, WWF ITALIA E REGIONE LOMBARDIA
Milano, 12 settembre 2003 - Il 90% della vita di un uomo e di una donna trascorre al chiuso, in casa o in ufficio. Per questo è importante che l’ambiente di lavoro, dove in media passiamo 8 ore al giorno, sia salubre, sicuro e non inquinato. E’ il welfare aziendale uno degli argomenti al centro della sesta edizione dell’Award Ecohitech, il premio rivolto alle aziende tecnologiche. Le premiazioni avverranno a Milano il 10 novembre presso il Palazzo ai Giureconsulti, nell’ambito di un convegno dal titolo “Per legge e per scelta: sviluppo sostenibile e imprese hi-tech”. Le aziende che desiderano iscriversi al concorso possono farlo fino al 26 settembre, trasmettendo la documentazione che prova l’impegno a favore dell’ambiente e del welfare aziendale. Al convegno e alla premiazione parteciperanno Maurizio Bernardo, Assessore ai Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia, Massimo Ferlini, Presidente Osservatorio Nazionale Rifiuti, Michele Candotti, Segretario Generale Wwf Italia, Rosanna Laraia, Responsabile Rifiuti Apat, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici, operatori del fine vita tecnologico e rappresentanti delle aziende Hi tech. E’ previsto un intervento conclusivo di Lucio Stanca, Ministro dell’Innovazione Tecnologica. L’unico premio alla tecnologia pulita si avvale quest’anno del sostegno di partner d’eccezione, quali Nrg Italia, Hewlett Packard, Ibm Italia, Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo e Sep, il salone delle ecotecnologie. Il premio è reso possibile grazie anche al supporto di Canon Italia, Kyocera-mita, Refri Carpi e Ricoh Italia. In occasione del convegno sarà distribuita la nuova edizione del Vademecum Hi-tech & Ambiente, il riferimento tra ambiente e Information technology, guida alle normative vigenti e ai casi di successo nell’industria Ict. Per informazioni, bando e condizioni di partecipazione: www.Ecoq.it 

PROMECON - AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PORDENONE PRESENTA ENTERPRISE AL COMPA 2003
Pordenone, 12 settembre 2003 - Per la prima volta, Promecon, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pordenone, vi parteciperà con lo scopo di presentare il Progetto Interprise, nato per iniziativa della Camera di Commercio di Pordenone all' inizio del 2000. Il Progetto, come è ormai risaputo, è sostenuto da tutti i 51 comuni della provincia di Pordenone e dalle 6 amministrazioni pubbliche locali e statali convenzionate (Vigili del Fuoco, Asl, Ispels, Prefettura, Provincia e camera di Commercio). Come punto di riferimento organizzativo, formativo e normativo per tutti gli enti partecipanti è stato costituito, fin dalle prime fasi del progetto, un Centro di Competenza territoriale. I principali indicatori di esercizio del progetto, aggiornati al 29 agosto sono: 51 Comuni partecipanti, 285.409 abitanti, 27.000 imprese, 12 Sportelli Unici operativi, 697 pratiche presentate, 299 pratiche aperte, 397 pratiche chiuse, di cui il 91% con esito positivo Per Promecon, partecipare al Compa, è un momento rilevante nel percorso di promozione economica del territorio, che caratterizza, assieme ad un ottica sempre orientata alla innovazione, l'obiettivo che, da Statuto, si è posta. La "mission" del progetto Enterprise, "Costituire un sistema di cooperazione territoriale in grado di gestire il complesso delle relazioni tra Pubblica Amministrazione e Imprese, secondo il modello federato" non si riduce alla realizzazione di strumenti operativi per la gestione dello Sportello Unico, ma si pone l' obiettivo ambizioso di costituire un sistema di cooperazione territoriale in grado di gestire il complesso delle relazioni tra Pubblica Amministrazione e Imprese. La "centralità dell'impresa" é assicurata da un sistema innovativo in grado di orientare e riordinare i procedimenti amministrativi verso le esigenze delle imprese. Si tratta di rovesciare il flusso tradizionale delle relazioni Pa - Imprese. Normalmente infatti la Pa mette a disposizione i propri output (permessi, concessioni, autorizzazioni, etc.) ottimizzati secondo i propri vincoli giuridico-regolamentari, senza tener conto, se non a posteriori, per approssimazioni successive, delle correlazione con gli altri procedimenti amministrativi innescati dall' esigenza dell' utente. Tale condizione determina un flusso di relazioni "push" per il quale l' amministrazione offre ai suoi utenti i "prodotti che ha a magazzino", non necessariamente quelli che servono. Adottare una logica "pull" significa passare dalla produzione per il magazzino alla produzione "on demand", cioè riordinare simultaneamente i procedimenti amministrativi di tutte le amministrazioni interessate, secondo le esigenze strutturate dell'impresa. Conseguentemente il Progetto Enterprise è foriero di una nuova modalità di comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e, soprattutto, tra Pa e imprese. Questo ha comportato un'attenzione particolare alla progettazione del front - end degli sportelli unici, del Centro di Competenza della Cciaa e del portale www.Amminsitrazionefuturo.com  Si tratta di un sistema di interfaccia utente che consente all'impresa di conoscere in anticipo e in un'unica soluzione tutti gli adempimenti necessari (procedimenti, iter, moduli, allegati, tempi di evasione, ecc) per ottenere le autorizzazioni da parte del comune e delle altre amministrazioni interessate. La portata del cambiamento organizzativo introdotta da questa nuova concezione dell'attività della Pa è enorme e, naturalmente, si riflette anche sulle modalità di comunicazione interna ed esterna degli enti che compongono Enterprise. La comunicazioni interna diventa fondamentale in quanto sono determinanti i confronti tra i settori interni degli enti coinvolti per espletare le istruttorie nei tempi dovuti e coerentemente alle esigenze di trasparenza dell'attività amministrativa. La comunicazione istituzionale è maggiormente coinvolta in quanto l'Ente è diventato di fatto parte di un sistema più ampio che comunica con il resto delle province e delle regioni italiane sottolineando le proprie caratteristiche territoriali, i propri punti di forza per favorire l'insediamento di nuove imprese, favorire l'occupazione e il turismo. Il Sistema Enterprise diventa quindi un importante strumento di politica locale.
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FIERA DI VICENZA: OROGEMMA 2003: UN MERCATO ESTREMAMENTE SELETTIVO NON SI AVVERTONO ANCORA SEGNALI DI RIPRESA
Vicenza, 12 settembre 2003 - Si è chiusa ieri la ventinovesima edizione di Orogemma, l'ultimo appuntamento della trilogia dell'oro della Fiera di Vicenza. I dati dicono che sono stati più di 10.700 gli operatori italiani - con una flessione del 12% rispetto al 2002 - e più di 4.500 quelli stranieri con un calo molto più contenuto a ­4,7%. Quindicimila operatori in totale vogliono dire che la Fiera di Vicenza continua a svolgere appieno il proprio ruolo di punto fermo nel calendario fieristico internazionale e di strumento importante a disposizione del settore per risalire la china. Il risultato si può considerare soddisfacente in termini numerici viste anche le premesse a dir poco fosche della vigilia (export a ­35% con gli Usa a ­49%). Sempre in merito ai numeri, un dato significativo è rappresentato dal fatto che la flessione dei buyer esteri non si è concentrata su singole aree ma si è "diluita"senza picchi particolarmente negativi.Ma che "fotografia"esce del settore da Orogemma 2003?Ne è uscita la foto prevista: è un momento di selezione. E' penalizzato il prodotto che faceva della competitività del rapporto qualità-prezzo l'unica strategia possibile. Si sta infatti riducendo sempre di più la quota di mercato italiana di questa fascia di prodotto. Ci sono poi le aziende che "tengono" e sono quelle che hanno investito in novità ed innovazione tecnologica, che hanno già da tempo intrapreso la strada del prodotto branded, che hanno organizzato al meglio la propria rete distributiva. Da Orogemma è emerso ancora con maggior chiarezza come il settore debba elaborare nuove strategie dando sempre maggior visibilità ed importanza al brand "Italia" In termine di volume d'affari ­ ed è un giudizio pressochè univoco espresso dalle categorie e dai rappresentanti dei distretti di Valenza, Arezzo e Torre del Greco ­ si parla di una boccata d'ossigeno, in alcuni casi molto fievole, in altri più sostanziosa. E il mercato interno? A sentire la Federazione dei Dettaglianti Orafi che a Vicenza ha celebrato la propria convention si può addirittura parlare di cauto ottimismo. Qualcosa dopo il mese di luglio si è mosso, in termini di interesse, di voglia di partecipare (860 le adesioni alle delegazioni organizzate in collaborazione con la Fiera), di rinnovare il modo di intendere il ruolo del dettaglio orafo, e di comprendere le esigenze del cliente.

PRESENTATO A MILANO "MONDO GRAPPA 2003" CHE SI TERRA' A CONEGLIANO IL 18 E 19 OTTOBRE PROSSIMI
Milano, 12 settembre 2003 - Vivissimo interesse ha suscitato l'anteprima di Mondo Grappa 2003 che ha riunito martedì 9 settembre a Milano all'Hotel Principe di Savoia sponsor e organizzatori per presentare ai numerosi giornalisti accreditati il programma e i contenuti della manifestazione che si terrà a Conegliano i prossimi 18 e 19 ottobre. Nel corso di un'affollata conferenza - presenti gli inviati delle maggiori testate di settore e non, dei quotidiani più importanti e delle testate televisive - sono stati anticipati alla stampa la filosofia e le motivazioni che sottendono l'edizione di quest'anno, e le occasioni di cultura e di intrattenimento che celebreranno il grande e nobile distillato italiano. Sotto la regia del giornalista Marco Gatti, ha iniziato il presidente di Mondo Grappa Roberto Castagner col rilevare l'importanza di un dialogo tra aziende distillatrici e specialisti della comunicazione al fine di diffondere la conoscenza di questo prodotto ancora in parte sottovalutato e spesso vittima di ingiustificati pregiudizi, mettendo l'accento sull'alta qualità, la genuinità e la raffinatezza che la grappa ha conquistato negli ultimi anni per andare incontro ai gusti dei consumatori. Alessandro Francòli, presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, ha messo in rilievo il ruolo di questo organismo nel monitorare i livelli di consumo della grappa (103 le aziende distillatrici in Italia, per un consumo di 40 milioni di bottiglie di cui 4 milioni all'estero), in forte e costante ascesa non solo sul mercato italiano: un successo quasi insperato, frutto di coerenza con la tradizione e della volontà di ricerca, sperimentazione e innovazione dei distillatori, un successo che in termini commerciali si è fatto ampiamente sentire e che ora richiede una altrettanto convincente affermazione d'immagine. Il presidente del Gruppo Acquaviti Assodistil Italo Maschio ha anticipato i temi degli interventi dei numerosi relatori invitati al convegno che aprirà l'evento Mondo Grappa 2003, dal titolo "Grappa: qualità e identità di una grande tradizione italiana", e che avrà il compito di fare il punto sull'identità e lo stato di salute presente e futuro, in Italia e all'estero, del prodotto grappa, focalizzandone in particolare le strategie di marketing e di comunicazione, i livelli di consumo, gli sviluppi sul mercato internazionale, i risultati sul piano della qualità e della salute. Sergio Grasso ed Ezio Partesana, ideatori della pièce teatrale "L'alcoologia di Socrate. Travagli di grappe, numi e... Uomini di spirito", hanno poi illustrato alla stampa trama e spunti dello spettacolo che sarà l'evento clou di Mondo Grappa 2003, anticipando le tappe dell'itinerario che lo porterà a girare l'Italia. Molto affascinante infine la lezione di "scuola del naso" condotta dall'analista sensoriale Maria Luisa Tonielli, che ha istruito i numerosi giornalisti presenti all'anteprima su come percepire, distinguere e apprezzare la ricchezza di aromi naturali e varietali delle grappe, il cui stimolo olfattivo è molto maggiore di quello esercitato dal vino: una lezione che è stata loro utile per esercitarsi sulle ultime novità distillate dai produttori selezionati per l'occasione, oggetto della degustazione finale. A Milano, e prossimamente a Roma martedì 16 settembre, si è così avuto un primo, piccolo assaggio del ricco menù che verrà allestito a Conegliano per Mondo Grappa 2003, tra interessanti dibattiti ed eventi gioiosi di cui sarà protagonista la grappa, il simbolo del made in Italy più tipico, più geniale, più italiano che c'è.

BIOLOGICI, EQUOSOLIDALI E CORAGGIOSAMENTE ETICI: GLI AGRICOLTORI E APICOLTORI DI MEDITERRABIO RACCONTANO LA STORIA DEI LORO PRODOTTI AL SANA 2003
Bologna, 11 settembre 2003. Il legame fra chi produce biologico e il consumatore non è mai stato così forte e trasparente. Grazie a Mediterrabio, la società che commercializza i marchi biologici Alce Nero, Mielizia da Conapi, quello equosolidale Mondovero e i prodotti Libera Terra provenienti dai terreni confiscati alla mafia. Mediterrabio è presente al Sana 2003 con uno stand dove sono gli stessi agricoltori e apicoltori a raccontare la storia dei loro prodotti. Francesco Panella, Giorgio Fraulini, Luca Bonizzoni, Rosy Boveri e Marica Parandero sono ad esempio alcuni degli apicoltori di Conapi che hanno permesso di tradurre in realtà l’idea de “Il nostro miele”: la prima linea di mieli “bio” con la carta d’identità stampata sull’etichetta, grazie alla quale il consumatore può conoscere il nome dell’apicoltore che ha raccolto il miele, la provincia di provenienza, la data di raccolta, i consigli d’uso, la numerazione progressiva del vaso e del lotto. Con la stessa filosofia è stata creata la linea “I grandi mieli d’Italia” con percorso di tracciabilità on line. Daniele Manzo e Giorgio Pinarelli sono invece fra gli artefici dei nuovi risi biologici - baldo liscio e integrale, vialone e arborio - del vercellese di Alce Nero, anche questi muniti di “carta d’identità”. La gamma di prodotti equosolidali Mondovero, garantiti dal marchio Transfair Fairtrade, sia convenzionali che biologici, a sua volta si arricchisce di nuove referenze. Come il caffè monoprovenienza che la cooperativa La Alianza coltiva negli altopiani del Costarica, o il 100% arabica cresciuto, in Nicaragua “debajo de la sombra” (sotto l’ombra degli alberi) a 1000-1500 metri e raccolto da Moreno Santos e dagli altri soci di Prodecoop. Fra le nuove proposte di Mondovero anche un miele d’altura, particolarmente puro, che Luis Herrera e i suoi colleghi apicoltori riuniti nella cooperativa Copiasuro in Guatemala ottengono da api allevate in zone incontaminate, e lo zucchero di canna integrale biologico dei 2200 soci di Cepicafè, nella Sierra de Piura in Perù. Infine dalla cooperativa Placido Rizzotto di Corleone arriva un’ottima nuova pasta artigianale tipica a marchio Libera Terra: Gianluca Faraone - presidente della cooperativa - e gli altri soci lavorano i cento ettari un tempo proprietà del boss della mafia Totò Riina e di un suo prestanome, terreni confiscati e sui quali ora si coltiva un grano buono per chi lo fa e per chi lo consuma. In ognuna di queste realtà si privilegia l’unicità della provenienza territoriale, dando vita a prodotti lavorati in un’area ben determinata da singole cooperative di agricoltori secondo il metodo dell’agricoltura biologica e rispettando, come sempre, l’ambiente, le persone e il loro lavoro. “Creazioni” opera di persone che condividono il medesimo obiettivo: portare sulle tavole degli italiani alimenti di qualità, genuini, biologici, che esprimono fino in fondo la tipicità agricola e alimentare dell’area da cui provengono. Agricoltori di territori anche molto distanti fra loro, ma che operano insieme e distribuiscono direttamente sul mercato prodotti con un “doc” molto speciale.

MDC MANAGEMENT DESIGN & CONTRACT RIELABORARE LO SPAZIO PER UN MIGLIOR EQUILIBRIO PSICOFISICO
Milano, 12 settembre 2003 - Una giornata all’insegna del benessere e della cura di sé, una soluzione facile per non dimenticare le vacanze appena finite e iniziare un percorso all’insegna dello star bene in un ambiente dove nulla è lasciato al caso… Ritmi frenetici e stress da rientro, spazi stretti ed equilibri stiracchiati. Il ritorno al quotidiano dopo le meritate vacanze estive è vissuto sempre con un po’ di ansia, perché non concedersi una giornata o alcune ore in un centro benessere? Un modo per prolungare i benefici della vacanza e scoprire angoli raffinati accuratamente definiti. Elevato standard di progettazione e allestimento accostati a connotazioni estetiche minimaliste e zen: queste le caratteristiche dello spazio benessere ricreato da Mdc – Management, Design & Contract – gestito dalla struttura Caroli Health Club (Chc) e realizzato presso l’Hotel Melia di Milano, situato in zona fiera. Mdc, società di progettazione d’interni e rivalutazione degli spazi incaricata da Melia, hotel cinque stelle del gruppo spagnolo Sol Melia, ha recentemente terminato l’attività di ridefinizione dell’area fitness. La strategia di Mdc è stata quella di applicare la filosofia di benessere di Angelo Caroli - noto imprenditore nel settore wellness e fitness nonché responsabile del network Chc – conferendole una precisa forma architettonica. Resina nera, pareti azzurre, arancio e crema, arredi in wengè e sculture in bambù; linee essenziali e variamente declinate nelle diverse zone per conferire energia e calore o senso di protezione e pulizia. Uno scatto creativo spalmato su 500 mq. E comprendente area reception, attesa e shop, area fitness e corpo libero, sauna, bagno turco, zona relax e massaggi. Materiali di qualità e tonalità definite creano riferimenti architettonici che conferiscono una personalità unica allo spazio. Giusta combinazione di colori, intuizione e stile, ecco gli ingredienti per disegnare uno spazio in grado di trasferire emozioni e favorire l’inizio o la conclusione della giornata. Un tuffo in un luogo rigenerante dove, atmosfere accoglienti e rilassanti ed armonie di elementi garantiti da uno studio accurato possono aiutare a ritrovare l’equilibrio psico-fisico.

VENEZIA, 14 DICEMBRE 2003 ... E LA FENICE RISORGE DALLE SUE CENERI DOPO L'INCENDIO DEVASTANTE DEL 1996 RIAPRE IL GRAN TEATRO LA FENICE
Milano, 12 settembre 2003 - Un destino racchiuso nel proprio nome. La Fenice, inaugurato nel 1792, nacque per sostituire il Teatro di San Benedetto distrutto da un incendio. Finanziato da un gruppo di cento palchettisti, rappresentanti delle famiglie più aristocratiche di Venezia, nei suoi primi anni di attività non visse stagioni esaltanti per mancanza di fondi adeguati. Il gusto che si orientava sulla scuola napoletana cambiò col debutto del Tancredi di Rossini nel 1813, segnando l'inizio di una nuova "stagione". Seguirono altri debutti: il Sigismondo nel 1814 e la Semiramide nel 1823, considerata la vetta del belcantismo rossiniano. Ma nel 1836 il primo terribile incendio ridusse in cenere La Fenice... La sala ricostruita in tardo stile impero ricco di dorature non era però destinata a durare. Risaliva al 1854 la decorazione in lacca verde e oro ispirata al Settecento veneziano che, andata distrutta nel secondo terribile incendio del 1996, aveva reso unico questo gioiello della cultura e dell'arte italiana. I lavori di ricostruzione condotti tempestivamente restituiranno al pubblico l'opportunità di ammirarlo ancora una volta. Oltre a quelle già citate, altre opere ebbero il loro debutto a La Fenice: i due capolavori belliniani - I Capuleti e i Montecchi nel 1830 e la Beatrice di Tenda nel 1833 - le cinque opere di Giuseppe Verdi Ernani (1844), Attila (1846) Traviata (1853) e Simon Boccanegra (1857). E nel 1857 La Bohème di Leoncavallo. Il mito de La Fenice rivivrà domenica 14 dicembre 2003, data d'apertura della Settimana Inaugurale, con l'Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice diretti dal maestro Riccardo Muti. La settimana inaugurale (14-21 dicembre 2003) proseguirà con una serie di concerti, tra i quali segnaliamo: lunedì 15 dicembre un concerto della Philarmonica Orchestra di Londra diretta da Christian Thielemann; venerdì 19 un evento nell'evento, Elton John si esibirà nell'unico concerto pop in programma, in cui il cantante al pianoforte ripercorrerà le canzoni più famose del suo repertorio. E ancora, per la prima volta a Venezia, sabato 20 si esibiranno i Wiener Philarmoniker, diretti da Mariss Jansons; domenica 21 chiuderà la serie degli eventi l'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov. Il Sipario Musicale - tour operator leader nel turismo musicale lirico - offre l'opportunità unica di vivere il mito de La Fenice che rinasce, con un viaggio che comprende: Sistemazione alberghiera per un giorno presso l'hotel L'una Baglioni*****l (cinque stelle lusso) con trattamento di pernottamento e prima colazione in camera doppia Biglietto di prima categoria per un concerto Quota individuale di partecipazione: Con il concerto del 14 dicembre: 1585 euro; Con uno degli altri concerti: 485 euro. Se si acquistano più pacchetti si ha una riduzione di 100 euro sulla somma totale per ogni pacchetto supplementare
www.Ilsipariomusicale.com

6°FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMAMBIENTE TORINO 17-24 OTTOBRE 2003
Torino, 12 settembre 2003 - Sesta edizione per Cinemambiente, un festival "che vuole far scoppiare i casi di cui poi discutere, un momento di diffusione e di conoscenza dei problemi che esistono nel mondo". Un festival che è diventato in pochi anni il più importante nel suo settore in Italia, anche perché guarda al rapporto tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda, gli animali, la città, il lavoro, lo stile di vita. Diretto da Gaetano Capizzi, Cinemambiente presenta quest'anno oltre cento titoli divisi nelle diverse sezioni. In concorso film da tutto il mondo, che mettono a fuoco i problemi dell'emigrazione, delle guerre che infiammano il mondo (dalla Sierra Leone al vicino Medio Oriente), delle frontiere che separano popoli divisi fino ai temi legati al dopo 11 settembre. I concorsi Quattro le giurie che giudicheranno i film in concorso divisi nelle sezioni Lungometraggi, Cortometraggi, Documentari e Film italiani per un totale di 35 titoli. Fuori concorso Nelle altre sezioni, quest'anno Global Vision presenta un ventaglio di film provenienti dal pianeta Amazzonia, terra al centro da diversi decenni ormai della difesa dell'ambiente. Con uno sguardo differente da quello a cui siamo abituati, gli indios ci mostreranno il loro modo di vivere e le loro ragioni. Nelle retrospettive, un viaggio nel tempo per ritornare all'Italia pre-industriale degli Anni Trenta attraverso i documentari della Cines (un progetto a cura di Orio Caldiron) con Le ambiguità della modernizzazione nel documentario italiano dei primi anni Trenta. Ancora un viaggio a ritroso con Cinefiat , a cura di Sergio Toffetti: dal Lingotto a Togliattigrad, in un excursus intrigante per risalire alle politiche industriali che sono state fondanti per l'impianto sociale del nostro paese. La retrospettiva dedicata a un autore quest'anno è dedicata a uno dei nomi più grandi del documentario, l'armeno Artavazd Pelesjan. La sezione Panorama, 20 film fuori concorso, sarà presentata ogni sera fino a notte nel locale The Beach ai Murazzi del Po, che sarà anche il punto d'incontro ufficiale del festival e dove la sera del 18 verrà festeggiato il regista Vittorio Deseta, Premio alla Carriera Inaugurazione 17 ottobre La ragazza delle balene di Niki Caro (New Zealand 2002) Tra leggenda e tradizioni da abbattere, la storia della piccola Pai nei paesaggi mozzafiato di Whangara, Nuova Zelanda. Premiato al Sundance Film Festival, a Toronto e a San Sebastian, il film esce in Italia il 14 novembre distribuito da Bim ( www.Bimfilm.com  - uff. Stampa Flavia Corsano 335 5344767) Serata di chiusura 24 ottobre Moro no Brasil di Mika Kaurismäki (Finlandia 2002) Un viaggio alle radici della musica brasiliana per il regista finlandese che sarà presente al festivalinsieme ad alcuni dei musicisti che appaiono nel film. Cinema Massimo, Via Verdi 18

BOLLICINE D’AUTORE: IL 27-28 SETTEMBRE, I FRANCIACORTA IN DEGUSTAZIONE A ERBUSCO IV FESTIVAL DEL FRANCIACORTA: OLTRE AL GRANDE BANCO D’ASSAGGIO DI VILLA LECHI, IN PROGRAMMA CINQUE LABORATORI DEL GUSTO SLOW FOOD E CORSI PER NEOFITI
Erbusco Bs, 12 settembre 2003 - Nel fine settimana del 27-28 settembre, avrà luogo la quarta edizione del Festival del Franciacorta. Realizzato con il contributo della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia e organizzato dal Consorzio Tutela del Franciacorta, il Festival avrà il suo epicentro a Villa Lechi (a Erbusco), dove dalle 14 alle 21 di sabato e dalle 14 alle 20 di domenica si potranno degustare numerosi Franciacorta, nella giusta atmosfera e, sotto la guida attenta e competente dei produttori. In parallelo al Banco d’Assaggio saranno organizzati, a partire dalle ore 15, speciali momenti di degustazione guidata per i neofiti: brevi corsi gratuiti per conoscere il Franciacorta, nelle sue diverse tipologie. Nell’arco dei due giorni del Festival saranno organizzati diversi Laboratori del Gusto, in collaborazione con Slow Food. Il primo, alle ore 13 del 27 settembre, avrà come titolo: ”Appuntamento a tavola - Tra curiosità e tradizione, per una moderna enogastronomia di Franciacorta”. Vi parteciperanno Vittorio Fusari del ristorante il Volto di Iseo, Stefano Cerveni del Ristorante Due Colombe di Rovato e Maurizio Rossi dell'Osteria La Villetta di Palazzolo sull'Oglio, i quali proporranno particolari abbinamenti con i Franciacorta. Alle 16 dello stesso giorno, un altro laboratorio sarà dedicato a “Millesimati e formaggi d'eccellenza”: un’eccezionale selezione di Franciacorta Millesimati in abbinamento con i grandi classici della produzione casearia lombarda: bagòss, bitto, strachitund, tombea, formaggi di capra stagionati e grana padano. Alle 18, invece, l’argomento sarà: “Il Franciacorta e la norcineria d'autore”. Stefano Bencistà dell'Antica Macelleria Falorni di Greve in Chianti presenterà una selezione di salumi ottenuta da maiali nazionali e di cinta senese: un originale incontro tra uno dei più fantasiosi artigiani del settore e l'enologia di Franciacorta. Domenica 28, i Laboratori del Gusto di Slow Food saranno due. Alle 15, “Incontri particolari”: il Franciacorta Satèn in abbinamento con i sapori e i profumi del mare. Saranno a confronto due specie di capesante: la Pecten Jacobaeus e la Pecten maximus. Un piacevole esercizio di riconoscimento sensoriale tra molluschi gratinati provenienti dall'alto Adriatico e dall'Atlantico selezionati dalla Fondazione Pesca di Chioggia. Alle 17, “Bentornato Franciacorta Brut!”: il principe dei Franciacorta abbinato con tre prodotti della salumeria nazionale e lombarda: prosciutto di San Daniele, Violino di capra della Valchiavenna, salame mantovano. A presentarli, Carlo Dall' Ava del prosciuttificio Dok Castello, Aldo Del Curto dell'omonima macelleria di Chiavenna e Giuseppe Mezza, produttore di salame mantovano. Per tutto il fine settimana si svolgeranno inoltre eventi e piccole manifestazioni (molti dei quali ambientati nelle Cantine - vedi allegato), tra cui l’iniziativa Alla scoperta delle Cantine che darà la possibilità di visitare le aziende e degustare i Franciacorta, sotto la guida dei loro grandi enologi (biglietto d’entrata 5 Euro). Il biglietto per l’ingresso a Villa Lechi e il corso di base sui Franciacorta sarà di 25 Euro. Per partecipare anche ad Appuntamento a Tavola il prezzo sarà di 50 Euro; aggiungendo invece un Laboratorio del Gusto, il costo sarà di 40 Euro mentre, unendone due, di 55 Euro. Riduzioni per i soci Slow Food, Onav e Ais. Nel prezzo dei biglietti d’ingresso sono compresi un calice per degustare i Franciacorta e una pratica guida al Festival e Alla scoperta delle Cantine. Nei ristoranti della zona, infine, saranno proposti inediti Menu tutti ispirati al Franciacorta e ai suoi possibili abbinamenti culinari. Per chi decidesse di soggiornare in Franciacorta durante il Festival, sarà possibile prenotare speciali pacchetti turistici a partire da 75 Euro con pernottamento a scelta fra alberghi, agriturismi e dimore storiche e che prevedono una cena o un pranzo in un ristorante tipico con aperitivo Franciacorta, visite guidate ad una cantina con degustazione e alle bellezze artistiche del territorio. Si potrà approfittare anche di gite giornaliere a partire da 42 Euro, con un’escursione in uno dei luoghi più suggestivi della Franciacorta come Montisola, la più grande isola lacustre d’Europa. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Associazione Strada del Franciacorta (tel. 030/7760870, www.Stradadelfranciacorta.it). A chiudere la manifestazione, domenica sera 28 settembre, “Le Donne del Vino” della Franciacorta organizzeranno un evento speciale: “Franciacorta … sipario !! – bollicine, fantasiosa cucina e teatro”. In scena “Piacere diVino” di J.p. Coffe con traduzione, interpretazione e regia di Anna Nogara. Per avere maggiori informazioni sulle iniziative del Festival in Villa Lechi (soggette a prenotazione e acquisto in prevendita dei biglietti) e per informazioni sulla manifestazione, visitare il sito www.Franciacorta.net

BIODANZA: UN PERCORSO VERSO IL BENESSERE PSICO-FISICO, LA GIOIA DI VIVERE E LA SCOPERTA DEI PROPRI POTENZIALI, ATTRAVERSO I MOVIMENTI NATURALI DEL CORPO. 22 E 29 SETTEMBRE A MILANO, PALESTRA OLISTICA SALUS -PRESENTAZIONE GRATUITA DEL CORSO SETTIMANALE DI BIODANZA PER ADULTI.
Milano, 12 settembre 2003 - 22 e 29 settembre, ore 21.00: queste le date di presentazione, con lezione gratuita, del corso settimanale di Biodanza per adulti a Milano presso la Palestra Olistica Salus di Via San Martino della Battaglia, 14. Il corso proseguirà fino a giugno 2004 e sarà condotto da Viviana Ricciardi. A corso avviato è sempre possibile partecipare a una lezione gratuita senza impegno, per conoscere la Biodanza. La Biodanza è un'attività di gruppo basata sulla danza e sulla musica, che favorisce l'integrazione tra mente e corpo, stimola l'espressione umana, l'incontro con se stessi e con gli altri, la creatività esistenziale e, in generale, il benessere psico-fisico. Inoltre, aiuta a sopportare meglio lo stress, a rafforzare la fiducia in se stessi e la propria energia vitale, a migliorare la capacità di rilassarsi. Per praticare la Biodanza non è necessario saper danzare, perché la Biodanza , che significa letteralmente danza della vita, riscatta il valore della danza come movimento naturale e integrato del nostro corpo e come forma originaria di espressione umana. Per fare Biodanza è sufficiente avere voglia di muoversi, di incontrare se stessi e gli altri in un clima divertente e privo di giudizio, che aiuta i partecipanti a rilassarsi, a sentirsi a proprio agio, ad esprimersi in modo più autentico, a conoscere e esprimere i proprio potenziali, che talvolta non trovano espressione nella vita di tutti i giorni. La Biodanza propone ad ogni lezione (1 lezione di 2 ore ogni settimana) una sequenza di esercizi-danze accessibili a tutti, individuali, in coppia e in gruppo, che stimolando il piacere di essere se stessi, favorendo l'incontro umano e la profonda sensazione di essere vivi "qui e ora". Tali esercizi vengono proposti dal conduttore in modo progressivo per stimolare in ciascun partecipante la propria capacità ad autoregolarsi. La Biodanza ottiene significativi effetti sulla salute: a.. Eleva il livello di vitalità e la resistenza allo stress; b.. Riduce gli stati d'ansia ; c.. Rafforza la fiducia in se stessi e l'autostima; d.. Stimola e migliora la capacità di comunicazione; e.. Aiuta a agire in modo coerente con il proprio sentire; f.. Dà nuovi stimoli alla gioia di vivere. Date e luogo del corso Palestra Olistica Salus, Via San Martino della Battaglia, 14 - 20122 Milano, zona C.so Italia. Presentazione gratuita del corso lunedì 22 e 29 settembre ore 21.00. Da ottobre lezione ogni lunedì dalle 21.00 alle 23.00. Per informazioni e iscrizioni: Viviana Ricciardi 348.45.02.715. La Biodanza è stata creata negli anni '60 da Rolando Toro, psicologo e antropologo cileno, che ha dedicato la sua vita allo studio del ruolo della musica e della danza nei rituali di celebrazione e guarigione presso numerose culture. Oggi è diffusa in Europa e America Latina con applicazioni dedicate a adulti, anziani, bambini, persone con handicap fisici e mentali, grazie alla forza induttrice della musica, che determina stimoli positivi per tutti gli esseri umani a partire da un sentire profondo. Viviana Ricciardi, professionista di comunicazione aziendale da oltre 10 anni, ha conseguito il titolo di insegnante e tutor di Biodanza per trovare una nuova dimensione dell'esistenza umana, volta a mettere in primo piano il valore della vita e la comunicazione con il prossimo. Ha conseguito la specializzazione in Biodanza e Albero dei Desideri e si sta specializzando in Biodanza Clinica, Biodanza e Progetto Minotauro, Biodanza e Argilla.

PRIMA GIORNATA DI GARE ALLA PRESOLANA E PRIMI VERDETTI NELLA PROVA DI SLALOM SPECIALE SARTORI E HIRSCHHOFER SUL GRADINO PIU' ALTO DEL PODIO UNA PROVA ENTUSIASMANTE SU UN TRACCIATO PARTICOLARMENTE SELETTIVO
Castione della Presolana, 12 Settembre 2003 - Tutto come previsto, o quasi. Nello slalom speciale della tredicesima edizione dei Campionati Mondiali di Sci d'erba in pieno svolgimento a Castione della Presolana, sul gradino più alto sono saliti i favoriti. O meglio c'è salita, confermando in pieno i pronostici della vigilia, la favoritissima Ingrid Hirschhoffer, un'atleta austriaca che a quarant'anni suonati mostra la freschezza agonistica di una ragazzina. E c'è salito, quasi sorprendendo se stesso, Stefano Sartori che con l'oro odierno e dopo i titoli in gigante e super G conquistati due anni fa ai Mondiali di Forni di Sopra, si conferma l'atleta dello sci d'erba più polivalente della squadra azzurra. "Non ci posso credere- ha affermato il vincitore subito dopo aver tagliato il traguardo- è un successo che non rientrava nelle previsioni ma che mi rende felicissimo". Tutti si aspettavano il ceco Jan Nemec, attuale dominatore della classifica di Coppa del mondo, ma il favoritissimo (lui sì) ha salutato la compagnia alla seconda porta, (al settimo secondo di gara praticamente) . Un'uscita la sua in fotocopia a quella di un altro pretendente al podio, Juri Donini atleta bergamasco su cui il direttore agonistico Tanghetti poggiava le sue speranze iridate. Prima manche, tracciata dal ceco Daniel Macat, non facile: "Il tracciato- ha confermato alla fine Tanghetti- poteva definirsi mondiale in tutti i sensi". Ecco dunque che basta la minima disattenzione per finire ko anche perchè, come spiegato da un altro azzurro Pietro Guerini che ha concluso anzitempo la sua prova, il tratto iniziale era molto scivoloso. Già al termine della prima manche il podio è praticamente disegnato: Sartori primo con 26.22 con il ceco Daniel Mrna a soffiargli sul collo con un centesimo di distacco. Dietro, nello stretto giro di 24 centesimi di distacco, l'austriaco Marcus Peschek, l'azzurro Edoardo Frau, e ancora un austriaco Chistian Balek. Praticamente gli stessi nomi che, dopo qualche ora, vedremo nella classifica finale: 1° Stefano Sartori, con un distacco di tutto rispetto, 33 centesimi di secondo su Marcus Peschek, 3° Christian Balek, con l'unica defezione di Edoardo Frau fuori per salto di porta. Italsci festeggia con il quiarto posto di Fausto Cerentin, fuori dalla zona medaglie per soli 36 centesimi di secondo, Oscar Bazzi e Riccardo Lorenzone rispettivamente al sesto e settimo posto. "La vittoria?" ha commentato alla fine Sartori " me la sono giocata nelle prime dieci porte della seconda manche, quello era un punto davvero critico". Rammarico per Donini. Avrebbe potuto essere la sua gara, ma l'atleta bergamasco punta ora a rifrasi nel gigante e nel superg di sabato e domenica. E ora passiamo alle ragazze. Vince sempre lei , Ingrid Hirschhofer "Un'atleta- ha commentato Tanghetti- di cui l'Austria deve andre fiera" che ha regolato le due slovacche Veronika Cvaskova e Lenka Gabrisova soprattutto grazie ad una brillantissima prima manche. Vittima illustre della prima manche Zuzana Gardavska (terza in classifica di Coppa del Mondo) mentre l'azzurrina Manuela Testa avrà di che mangiarsi le mani per un pò di tempo; quarta al termine della prima manche fuiori di soli sei centesimi dalla zona medaglia, la giovane bergamasca ha mandato a monte, è proprio il caso di dirlo, un buonissimo piazzamento nelle ultime battute della seconda manche. Domani, tutti gli atleti si godranno una giornata poco sciistica e molto artistica, dal momento che è previsto per loro un tour turistico alla scoperta delle bellezze di Bergamo. Poi sabato e domenica sarà di nuovo tempo di gare. Sperando, ovviamente, nel bel tempo.

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