NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
12 SETTEMBRE 2003
pagina 4
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MEETING
INTERNAZIONALE SULLA FISICA APPLICATA
Badajoz,
12 settembre 2003 - Un meeting internazionale sulla fisica applicata si
svolgerà dal 13 al 18 ottobre a Badajoz in Spagna. Il convegno esaminerà
l'impatto che la fisica applicata esercita sulla società, nell'ambito di un
ampio ventaglio di ambienti inter- e pluridisciplinari. Saranno incoraggiati
i contatti tra i ricercatori e i gruppi di ricerca, in vista della creazione
di reti tematiche multinazionali. Nel corso dei lavori, saranno altresì
presentati i risultati di alcuni progetti di ricerca interdisciplinari dell'Ue.
Fra le tematiche di discussione figurano le seguenti: superfici, interfacce
e colloidi; nanoscienze e tecnologie; tecniche di imaging e microscopia;
ingegneria biomedica; fisica medica/biologica, fisica sanitaria e
biomeccanica; biofisica, fisica computazionale e fisica non lineare;
ingegneria e fisica industriale, strumentazione, metrologia e norme; scienza
e tecnologia dei materiali; dispositivi semiconduttori e fotonica,
optoelettronica, elettronica quantica. La partecipazione al meeting è
aperta ai fisici, nonché agli scienziati e ai tecnici di altre discipline
per le quali la fisica può contribuire ad aprire nuovi orizzonti verso la
soluzione di problemi. Per ulteriori informazioni rivolgersi al seguente
indirizzo: http://www.Formatex.org/aphys2003/aphys2003.htm
INDIVIDUATA LA CAUSA
DELL'OSTEOPOROSI UNA REAZIONE IMMUNITARIA L'ORIGINE DELL'OSTEOPOROSI DA
MENOPAUSA.
Milano, 12 settembre 2003 - Uno studio italo-americano pubblicato sul primo
numero di settembre della prestigiosa rivista Pnas (Proceedings of the
National Academy of Sciences) ha rivelato che all'origine dell'osteoporosi
provocata dalla menopausa c'è un meccanismo-chiave della difesa
immunitaria. La ricerca, condotta sui topi, è frutto del lavoro di due anni
di un gruppo di ricercatori guidati da Simone Cenci, medico geriatra,
rientrato da qualche mese dagli Stati Uniti e attualmente responsabile
dell'Unità di Biologia dell'Invecchiamento dell'Istituto Scientifico
Universitario San Raffaele. I risultati dello studio, se confermati
sull'uomo, dimostrerebbero che l'osteoporosi è la conseguenza di una
risposta immune "inappropriata" innescata dal deficit di
estrogeni. L'osteoporosi è una malattia da invecchiamento che indebolisce
progressivamente il tessuto osseo, causando fratture, dolore, immobilità e
perdita dell'autosufficienza. Per la sua frequenza (1 donna su 3 ed 1 uomo
su 5 in età avanzata) rappresenta una vera emergenza sanitaria. Per le
complicanze che determina l'osteoporosi ha un grosso impatto economico:
secondo fonti statunitensi solo negli Usa l'osteoporosi causa 1,3 milioni di
fratture l'anno e costa non meno di 14 miliardi di dollari al sistema
sanitario nazionale, solo per le spese più immediate. L'osteoporosi è
causata da molti fattori. Una delle principali cause è il calo degli
estrogeni durante la menopausa; gli estrogeni sono infatti i principali
ormoni che consentono di mantenere un' adeguata massa ossea. Già nel 2000
lo stesso gruppo di scienziati aveva scoperto che la perdita ossea causata
dal deficit di estrogeni deriva da un aumento dei linfociti T nel midollo
osseo. I linfociti T infatti, quando attivati, producono una proteina
chiamata Tnf (tumor necrosis factor), che aumenta la formazione di
osteoclasti, le cellule responsabili del deterioramento dell'osso, causando
nel tempo l'osteoporosi. "Abbiamo individuato un meccanismo" -
spiega Simone Cenci, ricercatore dell'Istituto Scientifico Universitario San
Raffaele e primo autore dello studio - "che è una vera e propria
reazione a catena e che ha origine con l'aumento, causato dal calo di
estrogeni, di una proteina chiamata Ciita (class Ii transactivator).
L'aumento di Ciita provoca una reazione esagerata dei macrofagi, le cellule
"sentinella" che hanno il compito di avvisare i linfociti T della
presenza di microrganismi pericolosi; i linfociti T, allertati dai macrofagi
del pericolo in corso, si moltiplicano velocemente e vivono più a lungo,
producendo sempre più Tnf e quindi stimolando anche gli osteoclasti
responsabili della perdita ossea." La caduta ormonale, dunque,
alterando un fisiologico meccanismo di difesa del sistema immune, finisce
con lo scatenare una serie di reazioni che danneggiano il tessuto osseo. Uno
dei benefici più importanti della terapia ormonale sostitutiva spesso
consigliata alle donne in menopausa è proprio il rallentamento della
perdita ossea dovuta al deficit ormonale. Chiarire i meccanismi cellulari e
molecolari con cui la perdita degli estrogeni danneggia lo scheletro può
aiutare ad individuare strategie terapeutiche più efficaci e soprattutto
prive di effetti collaterali. "Con la vita media che avanza sempre di
più" - continua Cenci - "dobbiamo sviluppare strategie per
invecchiare in salute: capire come si sviluppano le principali malattie
dell'invecchiamento, per prevenirle". Tra le auspicabili ricadute
positive della ricerca vi è quindi lo sviluppo, nel giro di almeno 5 anni,
di nuovi farmaci in grado di proteggere l'osso ed altri tessuti dagli
effetti deleteri della menopausa, senza presentare effetti indesiderati su
organi sessuali (mammella, utero) e sistema cardiovascolare. Questa ricerca,
oltre a rivelare importanti novità sui meccanismi molecolari con cui si
sviluppa l'osteoporosi, può inoltre contribuire a spiegare perché la
menopausa danneggia altri tessuti attraverso meccanismi analoghi, aggravando
malattie infiammatorie ed autoimmuni come l'aterosclerosi e l'artrite
reumatoide. La ricerca è
stata finanziata da: National Institute of Health, Eastern Missouri Chapter
of the Arthritis Foundation, e Lilly Center for Women's Studies.
SONO
ANCORA MOLTI GLI OSTACOLI ALLA MOBILITÀ DEI RICERCATORI
Bruxelles, 12 settembre 2003 - Il commissario per l'Istruzione Viviane
Reding ha sollecitato una maggiore cooperazione fra gli istituti di
formazione superiore, le imprese ed i governi europei, al fine di favorire
l'apertura dell'istruzione al settore privato ed al resto del mondo e
rimuovere le barriere istituzionali che attualmente impediscono la mobilità
di studenti e ricercatori. In un discorso pronunciato il 9 settembre
dinnanzi a responsabili politici ed esponenti sloveni della comunità
accademica, la Reding ha evidenziato una delle insidie dell'attuale sistema
didattico dell'Ue: "Numerosi istituti di formazione superiore sono
inclini a vivere in una torre d'avorio ed hanno scarsi legami con il mercato
del lavoro, specialmente con il settore [privato], sebbene la maggior parte
dei loro studenti entrino a far parte di questo mondo dopo la laurea".
La Reding ha descritto l'impiegabilità dei laureati come
"un'importante questione da affrontare", ed ha definito
l'esperienza di lavoro acquisita prima della laurea una "componente
essenziale" per trasformare la teoria in conoscenza concreta. Al fine
di mutare la situazione, il Commissario ha suggerito di dare particolare
risalto alla cooperazione fra università e società (soprattutto le piccole
e medie imprese), per migliorare la competitività ed accrescere lo spirito
imprenditoriale, puntando l'attenzione sulle nuove opportunità d'impiego.
"Il collocamento degli studenti presso le imprese europee consente di
accrescere i legami con l'industria, recando ulteriori vantaggi quali:
l'assistenza nel settore della ricerca e sviluppo, i progetti congiunti, la
conoscenza aggiornata di un particolare settore industriale (ad esempio
attraverso l'ingegneria), la condivisione delle prassi, la capacità di
arricchire [.] il proprio curriculum", ha commentato il Commissario.
Riguardo alla maggiore mobilità degli studenti e dei ricercatori, la Reding
ha ribadito il proprio impegno a collaborare a fianco del commissario per la
Ricerca Philippe Busquin nell'intento di individuare modi per promuovere la
cooperazione europea a livello di dottorato e fornire un sostegno migliore
ai giovani ricercatori, a metà strada fra istruzione e ricerca. La Reding
ha invitato i ministri europei dell'Istruzione a fornire il proprio sostegno
a questi obiettivi, quando si riuniranno il 18 settembre a Berlino. Infolink:
http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettx
t=gt&doc=SPEECH/03/390|0|RAPID&lg=EN;
KODAK
HEALTH IMAGING E KOMEN ITALIA ONLUS A MISS ITALIA PER LA LOTTA CONTRO I
TUMORI DEL SENO
Salsomaggiore, 12 settembre 2003 – Kodak Health Imaging Italia, leader per
l’alta qualità diagnostica nella mammografia, è di nuovo al fianco di
Komen Italia Onlus in un evento di prevenzione e informazione sul cancro al
seno. Nelle giornate del 13 e 14 settembre, infatti, Kodak Health Imaging
fornirà i materiali di consumo per le mammografie effettuate da Komen fra
il pubblico di Miss Italia e per la consegna immediata del referto. La
collaborazione fra Kodak Health Imaging Italia e Komen Italia onlus, che
dura da quattro anni, ha già dato a 800 donne l’opportunità di eseguire
gratuitamente accertamenti radiologici con standard qualitativi
elevatissimi, mai realizzati in precedenza in Italia per una iniziativa
gratuita. “La mammografia è uno dei tre esami definiti “fondamentali”
dall’Ue per un’efficace prevenzione oncologica” ricorda Maurizio
Rossi, Direttore Divisione di Kodak Health Imaging Italia “Oggi la maggior
parte delle strutture sanitarie che effettuano screening per il carcinoma
mammario lo fanno con un sistema Kodak Health Imaging. Dalla nostra
leadership nasce l’impegno nella prevenzione e informazione che da anni
stiamo sviluppando, affiancando Komen nelle sue attività in Italia.”
RISCONTRI
POSITIVI DALLA ESPOSIZIONE MILANESE DELLA CASA E DEGLI STILI DI VITA BUONO
IL CLIMA DEGLI AFFARI: A MACEF AUTUNNO È GIÀ NATALE
Milano, 12 settembre 2003 - Macef segna la via della ripresa? Forse sì,
anche se i segnali positivi, pur presenti, sono ancora deboli. Certo è che
questa edizione di Macef Autunno conclusasi lunedì in Fiera Milano (2.843
espositori tra diretti e rappresentati su 114.202 metri quadrati, 72.346
visitatori, il 13% dei quali dall’estero), sembra aver gettato uno
spiraglio di ottimismo. “La persistente crisi economica, quindi la guerra
in Irak e poi la Sars – commenta il presidente di Fiera Milano
International – Piergiacomo Ferrari – hanno dominato in negativo la
prima parte del 2003, rallentando le transazioni economiche e lo spostamento
delle persone. Gli operatori di molti dei settori di Macef, tuttavia, hanno
incontrato dal 5 all’8 settembre un buon numero di operatori qualificati,
venuti a Milano per effettuare acquisti, con l’occhio ai consumi del
Natale”. A livello settoriale (Macef è una grande mostra composita che
abbraccia l’universo dei prodotti e degli oggetti per la casa e per la
persona) sono andati bene i casalinghi e le bomboniere, la ceramica
ornamentale, e soprattutto oreficeria e argenteria. Il buon risultato di
Macef non rispecchia un trend generale; le manifestazioni europee di
riferimento, soprattutto quelle tedesche, stanno infatti soffrendo forti
cali di espositori e di visitatori, così che il successo di Macef appare
come il risultato di uno specifico lavoro organizzativo. “Per quanto
concerne i grandi buyer – commenta Paolo Taverna, direttore generale di
divisione di Fiera Milano International – abbiamo sviluppato un progetto
che ha portato in fiera oltre quattrocento persone, più della metà
dall’estero, con fortissimo potere d’acquisto. Macef ha avuto come
visitatori tutte le più grandi catene mondiali di distribuzione, da
Galleries Lafayette a Target, da Arnott’s a Meiman Marcus, da Tk Maxx a
Marshalls, a Ritx Carlton e così via. Per l’Italia si sono visti proprio
tutti i grandi della Gdo, da Coop a Metro, Coin, Nestlè, Mattel, Upim,
Sambonet eccetera”. Novanta di questi buyer provenivano dai paesi
dell’Est, dove le grandi catene si stanno velocemente organizzando, e dove
il prodotto italiano è assai noto e ricercato. Anche per l’Italia Macef
ha sviluppato un progetto promozionale specifico, in collaborazione con le
Confcommercio delle maggiori città del centro-sud, dove sono stati proposti
pacchetti viaggio+hotel a prezzi contenuti per facilitare la visita a Milano
dei commercianti italiani. La sostanziale tenuta dei visitatori ha ancora più
valore laddove si consideri che il numero dei potenziali clienti diminuisce,
in linea con la ristrutturazione dei canali distributivi. In Italia negozi
tradizionali hanno perso un’antica leadership: nel ’91 – come emerge
da uno studio di Value Partners - passava di là il 75% del non food; nel
2000 il 52% e nel 2005 si prevede il 44%, cioè meno della maggioranza
relativa. Il volume d’affari complessivo, tuttavia, cresce, a vantaggio di
ipermercati e supermercati (che nel ’91 erano al 2% delle vendite non
alimentari e che nel 2005 deterranno il 16% del mercato). E anche i negozi
specializzati crescono velocemente, e passano dal 2% del 1991 all’11% del
2005. Un trend che trova riscontro anche in Macef, che ospita
tendenzialmente visitatori con potere d’acquisto crescente, desiderosi di
visitare non una sola bensì numerose merceologie, vista la tendenza al
cross selling (acquisti trasversali in differenti settori), tipica delle
grandi superfici commerciali, che mettono in vendita ampie e variegate
tipologie di prodotto. L’area economica cui fa riferimento Macef,
peraltro, è ampia e importante, raggruppa i settori Argento, Oro,
Bigiotteria, Casalinghi, Mobile, Complementi d'arredo, Tessile casa,
Ceramica e Porcellana, il cui valore totale della produzione è di circa
28.000 milioni di Euro (55 mila miliardi delle vecchie lire), settori ad
elevato contenuto di export (oltre il 60%) e fortemente connotati come made
in Italy, un comparto rappresentato da oltre 90mila aziende per 650.000
addetti (a queste rilevazioni sfugge il settore del regalo, troppo variegato
e impossibile da censire). Tutto quanto fa riferimento alla casa, dal canto
suo, identifica il primo aggregato di spesa nei consumi non alimentari, con
mobili, elettrodomestici e servizi per la casa al 17,4% dei consumi totali
degli italiani. In questa situazione trova straordinario successo un evento
come Macef, perché i suoi settori-chiave sono composti da imprese piccole e
medie, che non avrebbero mai le risorse per operare sui mercati globali con
strumenti idonei (larghe reti di vendita, promozione su scala planetaria) e
che invece, a costi assai contenuti, trovano in fiera un numero elevatissimo
di operatori provenienti da tutto il mondo. Congiunturalmente, si assiste in
Italia (e in Europa in genere) alla polarizzazione dei consumi: aumentano
infatti sul totale, a partire dal 1996, sia i consumi di fascia bassa (in
relazione alla crisi economica) sia quelli di lusso (effetto dimostrativo),
mentre si comprimono i prodotti della fascia intermedia, magari ben fatti ma
spesso privi di una adeguata economicità o di uno specifico appeal.
L’evoluzione quantitativa dei consumi si accompagna a quella qualitativa.
Nell’ultimo quinquennio, per esempio, la cucina ha scalzato il soggiorno
come stanza di riferimento della casa, quella dove si trascorre più tempo.
E anche il bagno avanza a passi da gigante (vi trascorriamo ormai,
mediamente, 20’ al giorno). A livello di funzioni la casa è oggi il luogo
di una ritrovata convivialità, sia pur resa frenetica dalla grande
disponibilità di oggetti (dieci anni fa avevamo a che fare quotidianamente
con 5/6 oggetti di tipo “casalingo” adesso siamo a circa il doppio). Sia
i giovani sia gli anziani – in quota crescente sulla popolazione
complessiva - diventano target di riferimento per i produttori, e così la
gamma dei prodotti nuovi e interessanti disponibili sul mercato oggi è
quanto mai vasta e differenziata. Ottimo, accanto e in sinergia con Macef,
anche il successo di Bijoux, la mostra di bigiotteria e accessori moda,
accessori per capelli, accessori per profumeria e accessori da toilette e
delle idee che faranno tendenza nelle feste di fine anno: 136 espositori su
oltre 4.000 metri quadrati netti, ospitati nel contesto del padiglione 9,
per la circostanza scenograficamente allestito e arricchito da una serie di
special events sotto il comun denominatore di Beltade. Nella prima giornata
di Macef, infine, è stato presentato anche il “nuovo Macef”, una mostra
rinnovata nell’immagine e nella formula: si svolgerà infatti a fine
gennaio 2004 (dal 30 gennaio al 2 febbraio) aggiungendo, accanto alle
merceologie di Macef, anche quelle delle mostre Chibi&cart e del Salone
Internazionale del Giocattolo, con la nascita di un super-aggregato
fieristico che sarà tra i più completi al mondo, occupando l’intera
superficie di Fiera Milano e richiamando un potenziale enorme di operatori
da tutto il mondo. Il progetto è piaciuto molto agli espositori: a fine
Macef il “rebooking” – cioè la riconferma degli spazi per la prossima
edizione – sfiorava i 50mila metri quadrati, con un incremento del 50% sul
dato abituale.
AL
61° SALONE DEL CICLO E MOTOCICLO “SICURI SU DUE RUOTE”, UN PROGETTO PER
AVVICINARE I GIOVANI ALL’EDUCAZIONE STRADALE
Milano, 12 settembre 2003 - Per la prima volta, al Salone del Ciclo e
Motociclo di Milano verranno organizzati dal 18 al 21 settembre corsi
teorico/pratici gratuiti per i giovani che si avvicinano al mondo delle due
ruote. L’operazione “Sicuri su due Ruote” ideata da Bruno Simini,
Assessore Educazione e Infanzia del Comune di Milano e da Orizzonte di
Renato Zocchi, agenzia di comunicazione e organizzazione eventi, in
collaborazione con Mbk, è rivolta ai ragazzi che per la prima volta
utilizzano lo scooter, affinché possano inserirsi nel traffico urbano con
maggiore sicurezza. Dopo il grande successo ottenuto a luglio di
quest’anno in piazza Santo Stefano a Milano, l’iniziativa sarà ripetuta
all’interno della Fiera, nella zona antistante al padiglione 12 in via del
Lavoro, e si svilupperà su un circuito di oltre 300 mq suddiviso in corsie
di marcia delimitate da birilli, tratti con cartelli stradali, strisce
pedonali e semafori, con una zona ospitality coperta per i corsi di teoria.
Infatti, oltre alle lezioni pratiche tenute in pista da due campioni del
fuoristrada, Fabio Fasola e Renato Zocchi, il progetto prevede anche momenti
“teorici” durante i quali i ragazzi potranno apprendere le prime norme
sul codice della strada. Sarà disponibile anche uno speciale simulatore per
chi si avvicina per la prima volta ad uno scooter. I corsi durano circa
un’ora e per iscriversi basta recarsi sul posto. I minorenni dovranno
essere accompagnati da un genitore. Il patentino per i cinquantini,
obbligatorio dal 2004, prevede per legge solo corsi ed esami di teoria.
L’intento di Mbk in collaborazione con il Comune di Milano Assessorato
Educazione e Infanzia è quello di permettere ai giovani scooteristi di
acquisire sul campo quelle nozioni base di guida davvero utili per
affrontare con tranquillità il traffico cittadino. Lunedì 15 settembre
alle ore 12.00 a Palazzo Marino, presso la Sala delle Tempere, Bruno Simini
- Assessore all’Educazione e all’Infanzia del Comune di Milano -
presenterà alla stampa l’intera iniziativa
AWARD
ECOHITECH 2003 TUTELA DELL’AMBIENTE E WELFARE AZIENDALE PROMOSSO DA
ECOQUAL’IT, WWF ITALIA E REGIONE LOMBARDIA
Milano, 12 settembre 2003 - Il 90% della vita di un uomo e di una donna
trascorre al chiuso, in casa o in ufficio. Per questo è importante che
l’ambiente di lavoro, dove in media passiamo 8 ore al giorno, sia salubre,
sicuro e non inquinato. E’ il welfare aziendale uno degli argomenti al
centro della sesta edizione dell’Award Ecohitech, il premio rivolto alle
aziende tecnologiche. Le premiazioni avverranno a Milano il 10 novembre
presso il Palazzo ai Giureconsulti, nell’ambito di un convegno dal titolo
“Per legge e per scelta: sviluppo sostenibile e imprese hi-tech”. Le
aziende che desiderano iscriversi al concorso possono farlo fino al 26
settembre, trasmettendo la documentazione che prova l’impegno a favore
dell’ambiente e del welfare aziendale. Al convegno e alla premiazione
parteciperanno Maurizio Bernardo, Assessore ai Servizi di Pubblica Utilità
della Regione Lombardia, Massimo Ferlini, Presidente Osservatorio Nazionale
Rifiuti, Michele Candotti, Segretario Generale Wwf Italia, Rosanna Laraia,
Responsabile Rifiuti Apat, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i
Servizi Tecnici, operatori del fine vita tecnologico e rappresentanti delle
aziende Hi tech. E’ previsto un intervento conclusivo di Lucio Stanca,
Ministro dell’Innovazione Tecnologica. L’unico premio alla tecnologia
pulita si avvale quest’anno del sostegno di partner d’eccezione, quali
Nrg Italia, Hewlett Packard, Ibm Italia, Stabilimenti Tipografici Carlo
Colombo e Sep, il salone delle ecotecnologie. Il premio è reso possibile
grazie anche al supporto di Canon Italia, Kyocera-mita, Refri Carpi e Ricoh
Italia. In occasione del convegno sarà distribuita la nuova edizione del
Vademecum Hi-tech & Ambiente, il riferimento tra ambiente e Information
technology, guida alle normative vigenti e ai casi di successo
nell’industria Ict. Per informazioni, bando e condizioni di
partecipazione: www.Ecoq.it
PROMECON
- AZIENDA SPECIALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PORDENONE PRESENTA
ENTERPRISE AL COMPA 2003
Pordenone, 12 settembre 2003 - Per la prima volta, Promecon, Azienda
Speciale della Camera di Commercio di Pordenone, vi parteciperà con lo
scopo di presentare il Progetto Interprise, nato per iniziativa della Camera
di Commercio di Pordenone all' inizio del 2000. Il Progetto, come è ormai
risaputo, è sostenuto da tutti i 51 comuni della provincia di Pordenone e
dalle 6 amministrazioni pubbliche locali e statali convenzionate (Vigili del
Fuoco, Asl, Ispels, Prefettura, Provincia e camera di Commercio). Come punto
di riferimento organizzativo, formativo e normativo per tutti gli enti
partecipanti è stato costituito, fin dalle prime fasi del progetto, un
Centro di Competenza territoriale. I principali indicatori di esercizio del
progetto, aggiornati al 29 agosto sono: 51 Comuni partecipanti, 285.409
abitanti, 27.000 imprese, 12 Sportelli Unici operativi, 697 pratiche
presentate, 299 pratiche aperte, 397 pratiche chiuse, di cui il 91% con
esito positivo Per Promecon, partecipare al Compa, è un momento rilevante
nel percorso di promozione economica del territorio, che caratterizza,
assieme ad un ottica sempre orientata alla innovazione, l'obiettivo che, da
Statuto, si è posta. La "mission" del progetto Enterprise,
"Costituire un sistema di cooperazione territoriale in grado di gestire
il complesso delle relazioni tra Pubblica Amministrazione e Imprese, secondo
il modello federato" non si riduce alla realizzazione di strumenti
operativi per la gestione dello Sportello Unico, ma si pone l' obiettivo
ambizioso di costituire un sistema di cooperazione territoriale in grado di
gestire il complesso delle relazioni tra Pubblica Amministrazione e Imprese.
La "centralità dell'impresa" é assicurata da un sistema
innovativo in grado di orientare e riordinare i procedimenti amministrativi
verso le esigenze delle imprese. Si tratta di rovesciare il flusso
tradizionale delle relazioni Pa - Imprese. Normalmente infatti la Pa mette a
disposizione i propri output (permessi, concessioni, autorizzazioni, etc.)
ottimizzati secondo i propri vincoli giuridico-regolamentari, senza tener
conto, se non a posteriori, per approssimazioni successive, delle
correlazione con gli altri procedimenti amministrativi innescati dall'
esigenza dell' utente. Tale condizione determina un flusso di relazioni
"push" per il quale l' amministrazione offre ai suoi utenti i
"prodotti che ha a magazzino", non necessariamente quelli che
servono. Adottare una logica "pull" significa passare dalla
produzione per il magazzino alla produzione "on demand", cioè
riordinare simultaneamente i procedimenti amministrativi di tutte le
amministrazioni interessate, secondo le esigenze strutturate dell'impresa.
Conseguentemente il Progetto Enterprise è foriero di una nuova modalità di
comunicazione all'interno della pubblica amministrazione e, soprattutto, tra
Pa e imprese. Questo ha comportato un'attenzione particolare alla
progettazione del front - end degli sportelli unici, del Centro di
Competenza della Cciaa e del portale www.Amminsitrazionefuturo.com
Si tratta di un sistema di interfaccia utente che consente
all'impresa di conoscere in anticipo e in un'unica soluzione tutti gli
adempimenti necessari (procedimenti, iter, moduli, allegati, tempi di
evasione, ecc) per ottenere le autorizzazioni da parte del comune e delle
altre amministrazioni interessate. La portata del cambiamento organizzativo
introdotta da questa nuova concezione dell'attività della Pa è enorme e,
naturalmente, si riflette anche sulle modalità di comunicazione interna ed
esterna degli enti che compongono Enterprise. La comunicazioni interna
diventa fondamentale in quanto sono determinanti i confronti tra i settori
interni degli enti coinvolti per espletare le istruttorie nei tempi dovuti e
coerentemente alle esigenze di trasparenza dell'attività amministrativa. La
comunicazione istituzionale è maggiormente coinvolta in quanto l'Ente è
diventato di fatto parte di un sistema più ampio che comunica con il resto
delle province e delle regioni italiane sottolineando le proprie
caratteristiche territoriali, i propri punti di forza per favorire
l'insediamento di nuove imprese, favorire l'occupazione e il turismo. Il
Sistema Enterprise diventa quindi un importante strumento di politica
locale. Enterprise@info.pn.camcom.it
FIERA DI VICENZA: OROGEMMA 2003:
UN MERCATO ESTREMAMENTE SELETTIVO NON SI AVVERTONO ANCORA SEGNALI DI RIPRESA
Vicenza, 12 settembre 2003 - Si è chiusa ieri la ventinovesima edizione di
Orogemma, l'ultimo appuntamento della trilogia dell'oro della Fiera di
Vicenza. I dati dicono che sono stati più di 10.700 gli operatori italiani
- con una flessione del 12% rispetto al 2002 - e più di 4.500 quelli
stranieri con un calo molto più contenuto a 4,7%. Quindicimila operatori
in totale vogliono dire che la Fiera di Vicenza continua a svolgere appieno
il proprio ruolo di punto fermo nel calendario fieristico internazionale e
di strumento importante a disposizione del settore per risalire la china. Il
risultato si può considerare soddisfacente in termini numerici viste anche
le premesse a dir poco fosche della vigilia (export a 35% con gli Usa a 49%).
Sempre in merito ai numeri, un dato significativo è rappresentato dal fatto
che la flessione dei buyer esteri non si è concentrata su singole aree ma
si è "diluita"senza picchi particolarmente negativi.Ma che
"fotografia"esce del settore da Orogemma 2003?Ne è uscita la foto
prevista: è un momento di selezione. E' penalizzato il prodotto che faceva
della competitività del rapporto qualità-prezzo l'unica strategia
possibile. Si sta infatti riducendo sempre di più la quota di mercato
italiana di questa fascia di prodotto. Ci sono poi le aziende che
"tengono" e sono quelle che hanno investito in novità ed
innovazione tecnologica, che hanno già da tempo intrapreso la strada del
prodotto branded, che hanno organizzato al meglio la propria rete
distributiva. Da Orogemma è emerso ancora con maggior chiarezza come il
settore debba elaborare nuove strategie dando sempre maggior visibilità ed
importanza al brand "Italia" In termine di volume d'affari ed
è un giudizio pressochè univoco espresso dalle categorie e dai
rappresentanti dei distretti di Valenza, Arezzo e Torre del Greco si
parla di una boccata d'ossigeno, in alcuni casi molto fievole, in altri più
sostanziosa. E il mercato interno? A sentire la Federazione dei Dettaglianti
Orafi che a Vicenza ha celebrato la propria convention si può addirittura
parlare di cauto ottimismo. Qualcosa dopo il mese di luglio si è mosso, in
termini di interesse, di voglia di partecipare (860 le adesioni alle
delegazioni organizzate in collaborazione con la Fiera), di rinnovare il
modo di intendere il ruolo del dettaglio orafo, e di comprendere le esigenze
del cliente.
PRESENTATO
A MILANO "MONDO GRAPPA 2003" CHE SI TERRA' A CONEGLIANO IL 18 E 19
OTTOBRE PROSSIMI
Milano, 12 settembre 2003 - Vivissimo interesse ha suscitato l'anteprima di
Mondo Grappa 2003 che ha riunito martedì 9 settembre a Milano all'Hotel
Principe di Savoia sponsor e organizzatori per presentare ai numerosi
giornalisti accreditati il programma e i contenuti della manifestazione che
si terrà a Conegliano i prossimi 18 e 19 ottobre. Nel corso di un'affollata
conferenza - presenti gli inviati delle maggiori testate di settore e non,
dei quotidiani più importanti e delle testate televisive - sono stati
anticipati alla stampa la filosofia e le motivazioni che sottendono
l'edizione di quest'anno, e le occasioni di cultura e di intrattenimento che
celebreranno il grande e nobile distillato italiano. Sotto la regia del
giornalista Marco Gatti, ha iniziato il presidente di Mondo Grappa Roberto
Castagner col rilevare l'importanza di un dialogo tra aziende distillatrici
e specialisti della comunicazione al fine di diffondere la conoscenza di
questo prodotto ancora in parte sottovalutato e spesso vittima di
ingiustificati pregiudizi, mettendo l'accento sull'alta qualità, la
genuinità e la raffinatezza che la grappa ha conquistato negli ultimi anni
per andare incontro ai gusti dei consumatori. Alessandro Francòli,
presidente dell'Istituto Nazionale Grappa, ha messo in rilievo il ruolo di
questo organismo nel monitorare i livelli di consumo della grappa (103 le
aziende distillatrici in Italia, per un consumo di 40 milioni di bottiglie
di cui 4 milioni all'estero), in forte e costante ascesa non solo sul
mercato italiano: un successo quasi insperato, frutto di coerenza con la
tradizione e della volontà di ricerca, sperimentazione e innovazione dei
distillatori, un successo che in termini commerciali si è fatto ampiamente
sentire e che ora richiede una altrettanto convincente affermazione
d'immagine. Il presidente del Gruppo Acquaviti Assodistil Italo Maschio ha
anticipato i temi degli interventi dei numerosi relatori invitati al
convegno che aprirà l'evento Mondo Grappa 2003, dal titolo "Grappa:
qualità e identità di una grande tradizione italiana", e che avrà il
compito di fare il punto sull'identità e lo stato di salute presente e
futuro, in Italia e all'estero, del prodotto grappa, focalizzandone in
particolare le strategie di marketing e di comunicazione, i livelli di
consumo, gli sviluppi sul mercato internazionale, i risultati sul piano
della qualità e della salute. Sergio Grasso ed Ezio Partesana, ideatori
della pièce teatrale "L'alcoologia di Socrate. Travagli di grappe,
numi e... Uomini di spirito", hanno poi illustrato alla stampa trama e
spunti dello spettacolo che sarà l'evento clou di Mondo Grappa 2003,
anticipando le tappe dell'itinerario che lo porterà a girare l'Italia.
Molto affascinante infine la lezione di "scuola del naso" condotta
dall'analista sensoriale Maria Luisa Tonielli, che ha istruito i numerosi
giornalisti presenti all'anteprima su come percepire, distinguere e
apprezzare la ricchezza di aromi naturali e varietali delle grappe, il cui
stimolo olfattivo è molto maggiore di quello esercitato dal vino: una
lezione che è stata loro utile per esercitarsi sulle ultime novità
distillate dai produttori selezionati per l'occasione, oggetto della
degustazione finale. A Milano, e prossimamente a Roma martedì 16 settembre,
si è così avuto un primo, piccolo assaggio del ricco menù che verrà
allestito a Conegliano per Mondo Grappa 2003, tra interessanti dibattiti ed
eventi gioiosi di cui sarà protagonista la grappa, il simbolo del made in
Italy più tipico, più geniale, più italiano che c'è.
BIOLOGICI,
EQUOSOLIDALI E CORAGGIOSAMENTE ETICI: GLI AGRICOLTORI E APICOLTORI DI
MEDITERRABIO RACCONTANO LA STORIA DEI LORO PRODOTTI AL SANA 2003
Bologna,
11 settembre 2003. Il legame fra chi produce biologico e il consumatore non
è mai stato così forte e trasparente. Grazie a Mediterrabio, la società
che commercializza i marchi biologici Alce Nero, Mielizia da Conapi, quello
equosolidale Mondovero e i prodotti Libera Terra provenienti dai terreni
confiscati alla mafia. Mediterrabio è presente al Sana 2003 con uno stand
dove sono gli stessi agricoltori e apicoltori a raccontare la storia dei
loro prodotti. Francesco Panella, Giorgio Fraulini, Luca Bonizzoni, Rosy
Boveri e Marica Parandero sono ad esempio alcuni degli apicoltori di Conapi
che hanno permesso di tradurre in realtà l’idea de “Il nostro miele”:
la prima linea di mieli “bio” con la carta d’identità stampata
sull’etichetta, grazie alla quale il consumatore può conoscere il nome
dell’apicoltore che ha raccolto il miele, la provincia di provenienza, la
data di raccolta, i consigli d’uso, la numerazione progressiva del vaso e
del lotto. Con la stessa filosofia è stata creata la linea “I grandi
mieli d’Italia” con percorso di tracciabilità on line. Daniele Manzo e
Giorgio Pinarelli sono invece fra gli artefici dei nuovi risi biologici -
baldo liscio e integrale, vialone e arborio - del vercellese di Alce Nero,
anche questi muniti di “carta d’identità”. La gamma di prodotti
equosolidali Mondovero, garantiti dal marchio Transfair Fairtrade, sia
convenzionali che biologici, a sua volta si arricchisce di nuove referenze.
Come il caffè monoprovenienza che la cooperativa La Alianza coltiva negli
altopiani del Costarica, o il 100% arabica cresciuto, in Nicaragua “debajo
de la sombra” (sotto l’ombra degli alberi) a 1000-1500 metri e raccolto
da Moreno Santos e dagli altri soci di Prodecoop. Fra le nuove proposte di
Mondovero anche un miele d’altura, particolarmente puro, che Luis Herrera
e i suoi colleghi apicoltori riuniti nella cooperativa Copiasuro in
Guatemala ottengono da api allevate in zone incontaminate, e lo zucchero di
canna integrale biologico dei 2200 soci di Cepicafè, nella Sierra de Piura
in Perù. Infine dalla cooperativa Placido Rizzotto di Corleone arriva
un’ottima nuova pasta artigianale tipica a marchio Libera Terra: Gianluca
Faraone - presidente della cooperativa - e gli altri soci lavorano i cento
ettari un tempo proprietà del boss della mafia Totò Riina e di un suo
prestanome, terreni confiscati e sui quali ora si coltiva un grano buono per
chi lo fa e per chi lo consuma. In ognuna di queste realtà si privilegia
l’unicità della provenienza territoriale, dando vita a prodotti lavorati
in un’area ben determinata da singole cooperative di agricoltori secondo
il metodo dell’agricoltura biologica e rispettando, come sempre,
l’ambiente, le persone e il loro lavoro. “Creazioni” opera di persone
che condividono il medesimo obiettivo: portare sulle tavole degli italiani
alimenti di qualità, genuini, biologici, che esprimono fino in fondo la
tipicità agricola e alimentare dell’area da cui provengono. Agricoltori
di territori anche molto distanti fra loro, ma che operano insieme e
distribuiscono direttamente sul mercato prodotti con un “doc” molto
speciale.
MDC
MANAGEMENT DESIGN & CONTRACT RIELABORARE LO SPAZIO PER UN MIGLIOR
EQUILIBRIO PSICOFISICO
Milano, 12 settembre 2003 - Una giornata all’insegna del benessere e della
cura di sé, una soluzione facile per non dimenticare le vacanze appena
finite e iniziare un percorso all’insegna dello star bene in un ambiente
dove nulla è lasciato al caso… Ritmi frenetici e stress da rientro, spazi
stretti ed equilibri stiracchiati. Il ritorno al quotidiano dopo le meritate
vacanze estive è vissuto sempre con un po’ di ansia, perché non
concedersi una giornata o alcune ore in un centro benessere? Un modo per
prolungare i benefici della vacanza e scoprire angoli raffinati
accuratamente definiti. Elevato standard di progettazione e allestimento
accostati a connotazioni estetiche minimaliste e zen: queste le
caratteristiche dello spazio benessere ricreato da Mdc – Management,
Design & Contract – gestito dalla struttura Caroli Health Club (Chc) e
realizzato presso l’Hotel Melia di Milano, situato in zona fiera. Mdc,
società di progettazione d’interni e rivalutazione degli spazi incaricata
da Melia, hotel cinque stelle del gruppo spagnolo Sol Melia, ha recentemente
terminato l’attività di ridefinizione dell’area fitness. La strategia
di Mdc è stata quella di applicare la filosofia di benessere di Angelo
Caroli - noto imprenditore nel settore wellness e fitness nonché
responsabile del network Chc – conferendole una precisa forma
architettonica. Resina nera, pareti azzurre, arancio e crema, arredi in wengè
e sculture in bambù; linee essenziali e variamente declinate nelle diverse
zone per conferire energia e calore o senso di protezione e pulizia. Uno
scatto creativo spalmato su 500 mq. E comprendente area reception, attesa e
shop, area fitness e corpo libero, sauna, bagno turco, zona relax e
massaggi. Materiali di qualità e tonalità definite creano riferimenti
architettonici che conferiscono una personalità unica allo spazio. Giusta
combinazione di colori, intuizione e stile, ecco gli ingredienti per
disegnare uno spazio in grado di trasferire emozioni e favorire l’inizio o
la conclusione della giornata. Un tuffo in un luogo rigenerante dove,
atmosfere accoglienti e rilassanti ed armonie di elementi garantiti da uno
studio accurato possono aiutare a ritrovare l’equilibrio psico-fisico.
VENEZIA,
14 DICEMBRE 2003 ... E LA FENICE RISORGE DALLE SUE CENERI DOPO L'INCENDIO
DEVASTANTE DEL 1996 RIAPRE IL GRAN TEATRO LA FENICE
Milano, 12 settembre 2003 - Un destino racchiuso nel proprio nome. La
Fenice, inaugurato nel 1792, nacque per sostituire il Teatro di San
Benedetto distrutto da un incendio. Finanziato da un gruppo di cento
palchettisti, rappresentanti delle famiglie più aristocratiche di Venezia,
nei suoi primi anni di attività non visse stagioni esaltanti per mancanza
di fondi adeguati. Il gusto che si orientava sulla scuola napoletana cambiò
col debutto del Tancredi di Rossini nel 1813, segnando l'inizio di una nuova
"stagione". Seguirono altri debutti: il Sigismondo nel 1814 e la
Semiramide nel 1823, considerata la vetta del belcantismo rossiniano. Ma nel
1836 il primo terribile incendio ridusse in cenere La Fenice... La sala
ricostruita in tardo stile impero ricco di dorature non era però destinata
a durare. Risaliva al 1854 la decorazione in lacca verde e oro ispirata al
Settecento veneziano che, andata distrutta nel secondo terribile incendio
del 1996, aveva reso unico questo gioiello della cultura e dell'arte
italiana. I lavori di ricostruzione condotti tempestivamente restituiranno
al pubblico l'opportunità di ammirarlo ancora una volta. Oltre a quelle già
citate, altre opere ebbero il loro debutto a La Fenice: i due capolavori
belliniani - I Capuleti e i Montecchi nel 1830 e la Beatrice di Tenda nel
1833 - le cinque opere di Giuseppe Verdi Ernani (1844), Attila (1846)
Traviata (1853) e Simon Boccanegra (1857). E nel 1857 La Bohème di
Leoncavallo. Il mito de La Fenice rivivrà domenica 14 dicembre 2003, data
d'apertura della Settimana Inaugurale, con l'Orchestra e il Coro del Teatro
La Fenice diretti dal maestro Riccardo Muti. La settimana inaugurale (14-21
dicembre 2003) proseguirà con una serie di concerti, tra i quali
segnaliamo: lunedì 15 dicembre un concerto della Philarmonica Orchestra di
Londra diretta da Christian Thielemann; venerdì 19 un evento nell'evento,
Elton John si esibirà nell'unico concerto pop in programma, in cui il
cantante al pianoforte ripercorrerà le canzoni più famose del suo
repertorio. E ancora, per la prima volta a Venezia, sabato 20 si esibiranno
i Wiener Philarmoniker, diretti da Mariss Jansons; domenica 21 chiuderà la
serie degli eventi l'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da
Yuri Temirkanov. Il Sipario Musicale - tour operator leader nel turismo
musicale lirico - offre l'opportunità unica di vivere il mito de La Fenice
che rinasce, con un viaggio che comprende: Sistemazione alberghiera per un
giorno presso l'hotel L'una Baglioni*****l (cinque stelle lusso) con
trattamento di pernottamento e prima colazione in camera doppia Biglietto di
prima categoria per un concerto Quota individuale di partecipazione: Con il
concerto del 14 dicembre: 1585 euro; Con uno degli altri concerti: 485 euro.
Se si acquistano più pacchetti si ha una riduzione di 100 euro sulla somma
totale per ogni pacchetto supplementare www.Ilsipariomusicale.com
6°FESTIVAL
INTERNAZIONALE CINEMAMBIENTE TORINO 17-24 OTTOBRE 2003
Torino, 12 settembre 2003 - Sesta edizione per Cinemambiente, un festival
"che vuole far scoppiare i casi di cui poi discutere, un momento di
diffusione e di conoscenza dei problemi che esistono nel mondo". Un
festival che è diventato in pochi anni il più importante nel suo settore
in Italia, anche perché guarda al rapporto tra l'uomo e l'ambiente che lo
circonda, gli animali, la città, il lavoro, lo stile di vita. Diretto da
Gaetano Capizzi, Cinemambiente presenta quest'anno oltre cento titoli divisi
nelle diverse sezioni. In concorso film da tutto il mondo, che mettono a
fuoco i problemi dell'emigrazione, delle guerre che infiammano il mondo
(dalla Sierra Leone al vicino Medio Oriente), delle frontiere che separano
popoli divisi fino ai temi legati al dopo 11 settembre. I concorsi Quattro
le giurie che giudicheranno i film in concorso divisi nelle sezioni
Lungometraggi, Cortometraggi, Documentari e Film italiani per un totale di
35 titoli. Fuori concorso Nelle altre sezioni, quest'anno Global Vision
presenta un ventaglio di film provenienti dal pianeta Amazzonia, terra al
centro da diversi decenni ormai della difesa dell'ambiente. Con uno sguardo
differente da quello a cui siamo abituati, gli indios ci mostreranno il loro
modo di vivere e le loro ragioni. Nelle retrospettive, un viaggio nel tempo
per ritornare all'Italia pre-industriale degli Anni Trenta attraverso i
documentari della Cines (un progetto a cura di Orio Caldiron) con Le
ambiguità della modernizzazione nel documentario italiano dei primi anni
Trenta. Ancora un viaggio a ritroso con Cinefiat , a cura di Sergio Toffetti:
dal Lingotto a Togliattigrad, in un excursus intrigante per risalire alle
politiche industriali che sono state fondanti per l'impianto sociale del
nostro paese. La retrospettiva dedicata a un autore quest'anno è dedicata a
uno dei nomi più grandi del documentario, l'armeno Artavazd Pelesjan. La
sezione Panorama, 20 film fuori concorso, sarà presentata ogni sera fino a
notte nel locale The Beach ai Murazzi del Po, che sarà anche il punto
d'incontro ufficiale del festival e dove la sera del 18 verrà festeggiato
il regista Vittorio Deseta, Premio alla Carriera Inaugurazione 17 ottobre La
ragazza delle balene di Niki Caro (New Zealand 2002) Tra leggenda e
tradizioni da abbattere, la storia della piccola Pai nei paesaggi mozzafiato
di Whangara, Nuova Zelanda. Premiato al Sundance Film Festival, a Toronto e
a San Sebastian, il film esce in Italia il 14 novembre distribuito da Bim ( www.Bimfilm.com
- uff. Stampa Flavia Corsano
335 5344767) Serata di chiusura 24 ottobre Moro no Brasil di Mika Kaurismäki
(Finlandia 2002) Un viaggio alle radici della musica brasiliana per il
regista finlandese che sarà presente al festivalinsieme ad alcuni dei
musicisti che appaiono nel film. Cinema Massimo, Via Verdi 18
BOLLICINE D’AUTORE: IL 27-28 SETTEMBRE, I
FRANCIACORTA IN DEGUSTAZIONE A ERBUSCO IV FESTIVAL DEL FRANCIACORTA: OLTRE
AL GRANDE BANCO D’ASSAGGIO DI VILLA LECHI, IN PROGRAMMA CINQUE LABORATORI
DEL GUSTO SLOW FOOD E CORSI PER NEOFITI
Erbusco Bs, 12 settembre 2003 - Nel fine settimana del 27-28 settembre, avrà
luogo la quarta edizione del Festival del Franciacorta. Realizzato con il
contributo della Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia e
organizzato dal Consorzio Tutela del Franciacorta, il Festival avrà il suo
epicentro a Villa Lechi (a Erbusco), dove dalle 14 alle 21 di sabato e dalle
14 alle 20 di domenica si potranno degustare numerosi Franciacorta, nella
giusta atmosfera e, sotto la guida attenta e competente dei produttori. In
parallelo al Banco d’Assaggio saranno organizzati, a partire dalle ore 15,
speciali momenti di degustazione guidata per i neofiti: brevi corsi gratuiti
per conoscere il Franciacorta, nelle sue diverse tipologie. Nell’arco dei
due giorni del Festival saranno organizzati diversi Laboratori del Gusto, in
collaborazione con Slow Food. Il primo, alle ore 13 del 27 settembre, avrà
come titolo: ”Appuntamento a tavola - Tra curiosità e tradizione, per una
moderna enogastronomia di Franciacorta”. Vi parteciperanno Vittorio Fusari
del ristorante il Volto di Iseo, Stefano Cerveni del Ristorante Due Colombe
di Rovato e Maurizio Rossi dell'Osteria La Villetta di Palazzolo sull'Oglio,
i quali proporranno particolari abbinamenti con i Franciacorta. Alle 16
dello stesso giorno, un altro laboratorio sarà dedicato a “Millesimati e
formaggi d'eccellenza”: un’eccezionale selezione di Franciacorta
Millesimati in abbinamento con i grandi classici della produzione casearia
lombarda: bagòss, bitto, strachitund, tombea, formaggi di capra stagionati
e grana padano. Alle 18, invece, l’argomento sarà: “Il Franciacorta e
la norcineria d'autore”. Stefano Bencistà dell'Antica Macelleria Falorni
di Greve in Chianti presenterà una selezione di salumi ottenuta da maiali
nazionali e di cinta senese: un originale incontro tra uno dei più
fantasiosi artigiani del settore e l'enologia di Franciacorta. Domenica 28,
i Laboratori del Gusto di Slow Food saranno due. Alle 15, “Incontri
particolari”: il Franciacorta Satèn in abbinamento con i sapori e i
profumi del mare. Saranno a confronto due specie di capesante: la Pecten
Jacobaeus e la Pecten maximus. Un piacevole esercizio di riconoscimento
sensoriale tra molluschi gratinati provenienti dall'alto Adriatico e
dall'Atlantico selezionati dalla Fondazione Pesca di Chioggia. Alle 17,
“Bentornato Franciacorta Brut!”: il principe dei Franciacorta abbinato
con tre prodotti della salumeria nazionale e lombarda: prosciutto di San
Daniele, Violino di capra della Valchiavenna, salame mantovano. A
presentarli, Carlo Dall' Ava del prosciuttificio Dok Castello, Aldo Del
Curto dell'omonima macelleria di Chiavenna e Giuseppe Mezza, produttore di
salame mantovano. Per tutto il fine settimana si svolgeranno inoltre eventi
e piccole manifestazioni (molti dei quali ambientati nelle Cantine - vedi
allegato), tra cui l’iniziativa Alla scoperta delle Cantine che darà la
possibilità di visitare le aziende e degustare i Franciacorta, sotto la
guida dei loro grandi enologi (biglietto d’entrata 5 Euro). Il biglietto
per l’ingresso a Villa Lechi e il corso di base sui Franciacorta sarà di
25 Euro. Per partecipare anche ad Appuntamento a Tavola il prezzo sarà di
50 Euro; aggiungendo invece un Laboratorio del Gusto, il costo sarà di 40
Euro mentre, unendone due, di 55 Euro. Riduzioni per i soci Slow Food, Onav
e Ais. Nel prezzo dei biglietti d’ingresso sono compresi un calice per
degustare i Franciacorta e una pratica guida al Festival e Alla scoperta
delle Cantine. Nei ristoranti della zona, infine, saranno proposti inediti
Menu tutti ispirati al Franciacorta e ai suoi possibili abbinamenti
culinari. Per chi decidesse di soggiornare in Franciacorta durante il
Festival, sarà possibile prenotare speciali pacchetti turistici a partire
da 75 Euro con pernottamento a scelta fra alberghi, agriturismi e dimore
storiche e che prevedono una cena o un pranzo in un ristorante tipico con
aperitivo Franciacorta, visite guidate ad una cantina con degustazione e
alle bellezze artistiche del territorio. Si potrà approfittare anche di
gite giornaliere a partire da 42 Euro, con un’escursione in uno dei luoghi
più suggestivi della Franciacorta come Montisola, la più grande isola
lacustre d’Europa. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Associazione
Strada del Franciacorta (tel. 030/7760870, www.Stradadelfranciacorta.it). A
chiudere la manifestazione, domenica sera 28 settembre, “Le Donne del
Vino” della Franciacorta organizzeranno un evento speciale:
“Franciacorta … sipario !! – bollicine, fantasiosa cucina e teatro”.
In scena “Piacere diVino” di J.p. Coffe con traduzione, interpretazione
e regia di Anna Nogara. Per avere maggiori informazioni sulle iniziative del
Festival in Villa Lechi (soggette a prenotazione e acquisto in prevendita
dei biglietti) e per informazioni sulla manifestazione, visitare il sito www.Franciacorta.net
BIODANZA:
UN PERCORSO VERSO IL BENESSERE PSICO-FISICO, LA GIOIA DI VIVERE E LA
SCOPERTA DEI PROPRI POTENZIALI, ATTRAVERSO I MOVIMENTI NATURALI DEL CORPO.
22 E 29 SETTEMBRE A MILANO, PALESTRA OLISTICA SALUS -PRESENTAZIONE GRATUITA
DEL CORSO SETTIMANALE DI BIODANZA PER ADULTI.
Milano, 12 settembre 2003 - 22 e 29 settembre, ore 21.00: queste le date di
presentazione, con lezione gratuita, del corso settimanale di Biodanza per
adulti a Milano presso la Palestra Olistica Salus di Via San Martino della
Battaglia, 14. Il corso proseguirà fino a giugno 2004 e sarà condotto da
Viviana Ricciardi. A corso avviato è sempre possibile partecipare a una
lezione gratuita senza impegno, per conoscere la Biodanza. La Biodanza è
un'attività di gruppo basata sulla danza e sulla musica, che favorisce
l'integrazione tra mente e corpo, stimola l'espressione umana, l'incontro
con se stessi e con gli altri, la creatività esistenziale e, in generale,
il benessere psico-fisico. Inoltre, aiuta a sopportare meglio lo stress, a
rafforzare la fiducia in se stessi e la propria energia vitale, a migliorare
la capacità di rilassarsi. Per praticare la Biodanza non è necessario
saper danzare, perché la Biodanza , che significa letteralmente danza della
vita, riscatta il valore della danza come movimento naturale e integrato del
nostro corpo e come forma originaria di espressione umana. Per fare Biodanza
è sufficiente avere voglia di muoversi, di incontrare se stessi e gli altri
in un clima divertente e privo di giudizio, che aiuta i partecipanti a
rilassarsi, a sentirsi a proprio agio, ad esprimersi in modo più autentico,
a conoscere e esprimere i proprio potenziali, che talvolta non trovano
espressione nella vita di tutti i giorni. La Biodanza propone ad ogni
lezione (1 lezione di 2 ore ogni settimana) una sequenza di esercizi-danze
accessibili a tutti, individuali, in coppia e in gruppo, che stimolando il
piacere di essere se stessi, favorendo l'incontro umano e la profonda
sensazione di essere vivi "qui e ora". Tali esercizi vengono
proposti dal conduttore in modo progressivo per stimolare in ciascun
partecipante la propria capacità ad autoregolarsi. La Biodanza ottiene
significativi effetti sulla salute: a.. Eleva il livello di vitalità e la
resistenza allo stress; b.. Riduce gli stati d'ansia ; c.. Rafforza la
fiducia in se stessi e l'autostima; d.. Stimola e migliora la capacità di
comunicazione; e.. Aiuta a agire in modo coerente con il proprio sentire;
f.. Dà nuovi stimoli alla gioia di vivere. Date e luogo del corso Palestra
Olistica Salus, Via San Martino della Battaglia, 14 - 20122 Milano, zona
C.so Italia. Presentazione gratuita del corso lunedì 22 e 29 settembre ore
21.00. Da ottobre lezione ogni lunedì dalle 21.00 alle 23.00. Per
informazioni e iscrizioni: Viviana Ricciardi 348.45.02.715. La Biodanza è
stata creata negli anni '60 da Rolando Toro, psicologo e antropologo cileno,
che ha dedicato la sua vita allo studio del ruolo della musica e della danza
nei rituali di celebrazione e guarigione presso numerose culture. Oggi è
diffusa in Europa e America Latina con applicazioni dedicate a adulti,
anziani, bambini, persone con handicap fisici e mentali, grazie alla forza
induttrice della musica, che determina stimoli positivi per tutti gli esseri
umani a partire da un sentire profondo. Viviana Ricciardi, professionista di
comunicazione aziendale da oltre 10 anni, ha conseguito il titolo di
insegnante e tutor di Biodanza per trovare una nuova dimensione
dell'esistenza umana, volta a mettere in primo piano il valore della vita e
la comunicazione con il prossimo. Ha conseguito la specializzazione in
Biodanza e Albero dei Desideri e si sta specializzando in Biodanza Clinica,
Biodanza e Progetto Minotauro, Biodanza e Argilla.
PRIMA
GIORNATA DI GARE ALLA PRESOLANA E PRIMI VERDETTI NELLA PROVA DI SLALOM
SPECIALE SARTORI E HIRSCHHOFER SUL GRADINO PIU' ALTO DEL PODIO UNA PROVA
ENTUSIASMANTE SU UN TRACCIATO PARTICOLARMENTE SELETTIVO
Castione della Presolana, 12 Settembre 2003 - Tutto come previsto, o quasi.
Nello slalom speciale della tredicesima edizione dei Campionati Mondiali di
Sci d'erba in pieno svolgimento a Castione della Presolana, sul gradino più
alto sono saliti i favoriti. O meglio c'è salita, confermando in pieno i
pronostici della vigilia, la favoritissima Ingrid Hirschhoffer, un'atleta
austriaca che a quarant'anni suonati mostra la freschezza agonistica di una
ragazzina. E c'è salito, quasi sorprendendo se stesso, Stefano Sartori che
con l'oro odierno e dopo i titoli in gigante e super G conquistati due anni
fa ai Mondiali di Forni di Sopra, si conferma l'atleta dello sci d'erba più
polivalente della squadra azzurra. "Non ci posso credere- ha affermato
il vincitore subito dopo aver tagliato il traguardo- è un successo che non
rientrava nelle previsioni ma che mi rende felicissimo". Tutti si
aspettavano il ceco Jan Nemec, attuale dominatore della classifica di Coppa
del mondo, ma il favoritissimo (lui sì) ha salutato la compagnia alla
seconda porta, (al settimo secondo di gara praticamente) . Un'uscita la sua
in fotocopia a quella di un altro pretendente al podio, Juri Donini atleta
bergamasco su cui il direttore agonistico Tanghetti poggiava le sue speranze
iridate. Prima manche, tracciata dal ceco Daniel Macat, non facile: "Il
tracciato- ha confermato alla fine Tanghetti- poteva definirsi mondiale in
tutti i sensi". Ecco dunque che basta la minima disattenzione per
finire ko anche perchè, come spiegato da un altro azzurro Pietro Guerini
che ha concluso anzitempo la sua prova, il tratto iniziale era molto
scivoloso. Già al termine della prima manche il podio è praticamente
disegnato: Sartori primo con 26.22 con il ceco Daniel Mrna a soffiargli sul
collo con un centesimo di distacco. Dietro, nello stretto giro di 24
centesimi di distacco, l'austriaco Marcus Peschek, l'azzurro Edoardo Frau, e
ancora un austriaco Chistian Balek. Praticamente gli stessi nomi che, dopo
qualche ora, vedremo nella classifica finale: 1° Stefano Sartori, con un
distacco di tutto rispetto, 33 centesimi di secondo su Marcus Peschek, 3°
Christian Balek, con l'unica defezione di Edoardo Frau fuori per salto di
porta. Italsci festeggia con il quiarto posto di Fausto Cerentin, fuori
dalla zona medaglie per soli 36 centesimi di secondo, Oscar Bazzi e Riccardo
Lorenzone rispettivamente al sesto e settimo posto. "La vittoria?"
ha commentato alla fine Sartori " me la sono giocata nelle prime dieci
porte della seconda manche, quello era un punto davvero critico".
Rammarico per Donini. Avrebbe potuto essere la sua gara, ma l'atleta
bergamasco punta ora a rifrasi nel gigante e nel superg di sabato e
domenica. E ora passiamo alle ragazze. Vince sempre lei , Ingrid Hirschhofer
"Un'atleta- ha commentato Tanghetti- di cui l'Austria deve andre
fiera" che ha regolato le due slovacche Veronika Cvaskova e Lenka
Gabrisova soprattutto grazie ad una brillantissima prima manche. Vittima
illustre della prima manche Zuzana Gardavska (terza in classifica di Coppa
del Mondo) mentre l'azzurrina Manuela Testa avrà di che mangiarsi le mani
per un pò di tempo; quarta al termine della prima manche fuiori di soli sei
centesimi dalla zona medaglia, la giovane bergamasca ha mandato a monte, è
proprio il caso di dirlo, un buonissimo piazzamento nelle ultime battute
della seconda manche. Domani, tutti gli atleti si godranno una giornata poco
sciistica e molto artistica, dal momento che è previsto per loro un tour
turistico alla scoperta delle bellezze di Bergamo. Poi sabato e domenica sarà
di nuovo tempo di gare. Sperando, ovviamente, nel bel tempo.
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