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20 SETTEMBRE 2003

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RASSEGNA "MEDIOEVO E OLTRE" MUSICA ANTICA NEI LUOGHI STORICI PARMENSI

Dal 20 settembre al 20 dicembre avrà luogo nel territorio parmense la 10° rassegna internazionale di musica antica - Tutti i concerti si svolgeranno nei luoghi storici della provincia: castelli, pievi, palazzi. I luoghi storici della provincia di Parma saranno incantevoli "teatri" di concerti nell'ambito della 10ª "Rassegna Internazionale di Musica Antica". L'iniziativa, promossa dall'Associazione culturale "Amici di Verdi" di Busseto, con l'adesione dei Comuni di Busseto, Langhirano, Roccabianca, Fidenza, Lesignano, Tizzano e la collaborazione di Provincia di Parma e Comunità Montana Est, ha il patrocinio della Soprintendenza Beni Architettonici dell'Emilia e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma. Giunta alla 10ª edizione, la manifestazione conferma il proprio radicamento sul territorio, grazie a un'identità di proposta collaudata e credibile, che ne ha decretato il successo da parte sia della critica che di un fedele pubblico. I concerti si svolgono in otto diverse sedi di spettacolo, coinvolgendo i Comuni di Busseto, Langhirano, Roccabianca, Fidenza, Lesignano e Tizzano. L'ingresso è libero a tutti gli appuntamenti. S'inizia sabato 20 settembre (ore 17,30) nella Sala del Camino del Monte di Pietà di Busseto. E' uno dei più interessanti palazzi barocchi dell'intero territorio parmense, con le inferriate della facciata "a petto d'anatra". I documenti dicono che fu edificato alla fine del '600 e al suo interno custodisce preziosi arredi coevi tra cui un monumentale armadio-archivio e splendide argenterie. Vi si esibisce l'ENSEMBLE DRAMSAM nel concerto "Se l'aura spira. Canzoni, frottole e ricercari tra '500 e '600". Il concerto è preceduto da un'intera giornata di visite guidate, nel quadro dell'annuale "Invito a Palazzo" in cui le Banche aprono i loro edifici storici. Sabato 27 settembre (ore 10) ci si sposta in collina, al Castello di Torrechiara. Qui l'Ensemble L'AURA SOAVE di Cremona presenta "Viaggio tra le Corti Padane". Musica per liuto al tempo del Parmigianino". Il programma della matinée prevede un recital per voce e liuto (strumento "principe" nella prima metà del '500), con autori attivi in area padana come Francesco da Milano, Vincenzo Capirola, Joanmaria da Crema, Joanambrosio Dalza, Pietro Paolo Borrono. Tra questi, particolare importanza viene data alla figura di Santino Garsi da Parma. Il concerto, preceduto da visite guidate gratuite, rientra nelle iniziative di valorizzazione previste dal Ministero Beni Culturali in occasione delle "Giornate Europee dei castelli".  Domenica 28 settembre (ore 18.30) è la volta di Roccabianca. Circondata da un largo fossato e munita di doppia cinta muraria, la Rocca fu costruita a metà del '400 da Pier Maria Rossi  per donarla all'amante, di cui porta il nome. Di grande pregio sono il portico affrescato con simboli araldici e la "Sala di Griselda". Vi si esibisce l'Ensemble SALON DES MUSIQUES nel concerto "Ruggiero e Girometta. Musiche tradizionali emiliane dal primo Rinascimento ai nostri giorni". Lo spettacolo è incentrato sull'antichissima tradizione violinistica popolare fiorita nell'Appennino bolognese. Caratteristica tipica di questo repertorio è la conservazione di danze e melodie di provenienza rinascimentale. Sabato 4 ottobre (ore 20.30) è la volta di Badia Cavana  (Lesignano Bagni), situata su un'altura verdeggiante. Fondata nel 1111 da S. Bernardo degli Uberti, vescovo di Parma, conserva un notevole nartece e bei capitelli scolpiti. L'Ensemble OKTOECHOS di Roma, nel concerto vocale "In dulce jubilo" presenta un'importante raccolta di brani composti da donne musiciste vissute tra il XII e il XV secolo (tra cui Ildegarda di Bingen, Herras von Hohenburg, Anna von Koeln) o tratti da libri miniati di monasteri femminili del Medioevo, come Leòn e Las Huelgas in Spagna.Domenica 5 ottobre (ore 21) nella Cattedrale di Fidenza, l'Ensemble OKTOECHOS e la SCHOLA GREGORIANA DI VENEZIA propongono "O Jerusalem. Monaci, pellegrini e crociati nell'Europa medievale", incentrato sui fenomeni di movimento individuale e di massa più rilevanti del medioevo: pellegrinaggio e crociata. Il concerto offre, attraverso composizioni tedesche, francesi e spagnole, un itinerario musicale che delinea le molteplici emozioni dell'uomo medievale di fronte a Gerusalemme, città che più d'ogni altra ne ha suggestionato la vita e la cultura. Il Duomo, dedicato a S. Donnino, è tappa fondamentale della Via Francigena ed ha un Museo che racchiude pezzi rarissimi. Si torna a Busseto, nello storico Salone Barezzi, venerdì 31 ottobre (ore 21), per il "Curtio precipitato et altri capricci da camera", di Tarquinio Merula (il titolo s'ispira all'Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam e in particolare alla figura di Curtio, che per acquistare fama si getta in una voragine).  Nato a Busseto nel 1595, Merula fu protagonista della vita musicale cremonese del primo barocco ed ebbe una brillante carriera internazionale, ma venne fatalmente oscurato dal contemporaneo "divin Claudio" Monteverdi. La sua città natale ne affida la riscoperta all'Ensemble L'AURA SOAVE e al soprano spagnolo NURIA RIAL, una delle interpreti di musica barocca e sacra più affermate in Europa. Ancora a Busseto, nell'Oratorio della SS. Trinità, martedì 25 novembre (ore 20.30) il musicologo Diego Cantalupi illustra nella conferenza "Tarquinio Merula: vita, opere, ambiente musicale" la vasta opera del compositore, che comprende tutti i diversi generi di musica vocale e strumentale allora in voga, restituendogli una posizione eminente tra gli autori italiani del primo Seicento. Segue un concerto di musiche sacre di Merula per organo e voce, con Dino Rizzo all'organo ed il contralto Alessandra Vavasori. Conclude la rassegna sabato 20 dicembre (ore 17.30) nella Chiesa di Tizzano il concerto strumentale e vocale  "Gloria in Cielo. Il Natale cantato tra Medioevo e Rinascimento". L'Ensemble LA ROSSIGNOL, avvalendosi di strumenti che consentono effetti e sonorità di grande suggestione (flauti, traversiere, ciaramelli, viella, chitarra latina e moresca, ud, violino rinascimentale, cornamusa, ghironda, arpa e percussioni) riporta alla luce un vasto repertorio di brani sacri: alcune tra le pagine più belle e vive di un tempo in cui la Natività costituiva la festa più attesa, l'incontro più importante dell'intero ciclo annuale. www.amicidiverdi.it  www.torrechiara.it

IL MUSEO? È IN SPLENDIDA "FORMA". APRE IL 22 NOVEMBRE A SORAGNA DEDICATO AL PARMIGIANO-REGGIANO
E non potrebbe essere diversamente, dal momento che quello di cui stiamo parlando è il primo "Museo del Parmigiano-Reggiano" che verrà inaugurato sabato 22 novembre, alle ore 10,30, a Soragna. Una location quanto mai appropriata, dato che la sede prescelta per ospitare la nuova casa del "principe dei formaggi" sarà un antico "casello" di metà '800, il vecchio caseificio del principe Meli Lupi, appositamente restaurato. Ma si tratta solo della prima di tre strutture museali dedicate al cibo che, nell'arco di un paio d'anni, sorgeranno in provincia di Parma per celebrare altri inestimabili patrimoni della food valley padana: il Prosciutto di Parma e i prelibati salumi del comprensorio in un museo che sorgerà nel Foro Boario di Langhirano, e il pomodoro con sede al Parco del Taro, nella quattrocentesca Corte di Giarola, a Collecchio. "Un'idea forte per valorizzare alcuni tra i prodotti tipici più apprezzati del made in Italy - spiega Albino Ivardi Ganapini, assessore
all'Agricoltura della Provincia di Parma - oltre a potenziare l'offerta turistica, facendo sì che i vari comparti interagiscano il più possibile". Del resto, altrettanto importante è stato l'investimento complessivo di circa 4 milioni di euro distribuiti per la realizzazione delle tre opere, messo a disposizione dalla Provincia di Parma (il progetto è stato voluto da Albino Ganapini, assessore provinciale all'Agricoltura). E per una cerimonia di inaugurazione che si rispetti non mancherà un altro ospite illustre che con il Parmigiano ha più di un legame, dal momento che è esattamente in un'isola a forma di formaggio che vive: Geronimo Stilton, il simpatico topo giornalista, nato dalla fantasia di alcuni scrittori misteriosi, che coinvolgerà grandi e piccini in una divertente presentazione. Alla fine, tanti assaggi golosi per tutti! Il Museo del Parmigiano-Reggiano sarà aperto nei weekend e su
prenotazione. Il biglietto costa 5 euro e prevede la visita con degustazione. www.museidelcibo.it  Per informazioni: Parma Turismi 0521.228152.

27 E 28 SETTEMBRE: GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO "FREQUENTANDO IL PASSATO: LUOGHI, COSE, SEGNI"
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia partecipa alle giornate Europee del Patrimonio, istituite nel 1991 dal Consiglio d‚Europa. Tema di quest‚anno è "Frequentando il passato: luoghi, cose, segni‰, titolo particolarmente adatto al Museo. In occasione della giornata l'ingresso per tutto il pubblico sarà di 5 euro invece di 7. Un momento importante sarà la presentazione da parte della Provincia di Milano dei progetti per le società sportive minori. Al convegno „Sport di base in Provincia di Milano: dalle parole ai fatti‰ parteciperanno il presidente del Coni, Petrucci,  gli assessori allo sport della Regione, Domenico Pisani, e del comune Aldo Brandirali, il direttore del carcere di San Vittore, Pagano, Aldo Tavecchio, presidente della fondazione omonima e Bruno Pizzul giornalista sportivo Ecco il programma delle iniziative e delle attività in programma al Museo. Matemilano: mostra interattiva realizzata dal Dipartimento di Matematica "F. Enriques" in cui il visitatore può avvicinarsi in modo piacevole alla più astratta tra le scienze, scoprirne le applicazioni nell'esperienza quotidiana e guardare con occhi nuovi Milano e il suo territorio. L'evoluzione della mappa di Milano nel tempo ha qualcosa a che fare con la matematica? Quali problemi "matematici" bisogna affrontare per cablare un quartiere della città? Come ha fatto Donato Bramante a dare l'illusione della profondità nel coro di Santa Maria presso San Satiro? Che cosa ha in comune il disegno di un tombino con il pavimento del Duomo? Si possono separare (senza tagliarli!) i tre anelli del nodo che compare nello stemma della famiglia Borromeo? Per scoprire le risposte basta andare a vedere la mostra.


"HALLOWEEN" IN MASSERIA: TRA STREGHE, RELAX E WELLNESS
Due proposte di weekend a cavallo della notte più "paurosa" dell'anno, dal 31 ottobre al 2 novembre 2003. Ma da trascorrere in un luogo incantato come l'esclusiva Masseria Torre Coccaro a Savelletri di Fasano (Brindisi). Tre giorni all'insegna di relax, wellness e cucina biologica, con una cena a tema, ovviamente "stregata", la sera di Halloween. Dolcetto o scherzetto? Dolcetto, se la vostra meta per la festa di Halloween  è l'antica masseria pugliese Torre Coccaro a Savelletri di Fasano (Br). Costruita nel XVI secolo, accanto a ulivi millenari, la fattoria fortificata  è un vero paradiso per gli amanti della natura e, grazie al centro benessere Aveda, per coloro che vogliono rigenerarsi e lasciarsi coccolare. Un'opportunità ancora più ghiotta dal 31 ottobre al 2 novembre 2003, nel weekend a cavallo della notte delle streghe e delle zucche ghignanti. La prima proposta è per chi vuole andare alla scoperta dei tesori pugliesi nei dintorni della Masseria: i Trulli di Alberobello, la barocca Lecce, Grottaglie e le sue ceramiche, i castelli di Federico II e tanto altro. Due pernottamenti con mezza pensione, utilizzo illimitato di piscina riscaldata, bagno turco e idromassaggio e una cena "stregata" a tema sono le caratteristiche principali dell'offerta (328 euro a persona). A tutto benessere è la seconda proposta che, oltre ai due pernottamenti e al relax con piscina riscaldata, idromassaggio e sauna, prevede trattamenti speciali AVEDA (come ad esempio: massaggio decontratturante, salt glow), oltre alla cena "stregata" (470 euro a persona). www.masseriatoeewcoccaro.com 


GALEA GENOVESE DA OSPITARE NEI NUOVI MUSEI DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE DI GENOVA
Nuovi Musei del Mare e della Navigazione: consegnata al Comune di Genova e alla Porto Antico di Genova S.p.A. la Galea genovese che sarà ospitata nell'edificio Galata dei Musei del Mare e della Navigazione di Genova. Terminata la sua costruzione dopo 12 mesi di lavorazione, la galea, divisa in quattro parti per poter entrare nell‚antico edificio ristrutturato, inizierà il viaggio via mare verso Genova, dove arriverà a novembre. Il progetto è stato finanziato interamente dalla Compagnia di San Paolo. La galea genovese seicentesca è stata consegnata il 15 settembre, ufficialmente, presso il cantiere della Barkentine Armada Group di Ostenda, al Direttore dei Musei del Mare per conto dei Committenti Comune di Genova e Porto Antico di Genova S.p.A. La galea arriverà a Genova verso la metà di novembre. Per l‚occasione è prevista una grande cerimonia di accoglienza. All‚arrivo, le quattro parti verranno rimontate, da una squadra di maestri d‚ascia del cantiere belga, nel Quartiere Galata, che sarà la sua sede definitiva. La galea, imbarcazione di 40 metri di lunghezza, alta a poppa 9 metri, era usata ai tempi delle Repubbliche Marinare. Concepita come nave da guerra, la galea era utilizzata per il trasporto veloce di merci preziose (argento, spezie e sete) ma anche principi ed ambasciatori prediligevano la galea come mezzo di trasporto via mare. La ricostruzione della galea, cuore dell‚operazione del Galata, è il frutto di una ricerca storica di 3 anni - condotta dai Musei del Mare e della Navigazione sotto la regia di Giovanni Carosio, storico delle costruzioni navali - finanziata interamente dalla Compagnia di San Paolo. Sarà proprio il Galata, l‚edificio in Darsena che storicamente aveva la funzione di cantiere per le galee, la nuova sede dei Musei del Mare e della Navigazione, che saranno inaugurati a marzo 2004, in occasione di Genova Capitale Europea della Cultura. All‚interno dell‚Edificio, ristrutturato secondo il progetto dell‚Arch. Vazquez Consuegra, una delle navate ritornerà all‚aspetto originario (50 m in lunghezza per 12 m di altezza)  per ospitare la galea, ricreando così la suggestiva atmosfera. Laborioso é stato il percorso: 3 anni di ricerca nell'ambito del museo, un bando di gara internazionale per la ricostruzione in scala 1:1 e oltre un anno di lavorazione da parte dell'aggiudicatario, Barkentine Armada Group, dall‚approvvigionamento del legno al montaggio. Altri mesi di lavorazione sono previsti a Genova, dove sotto le volte del Galata si tornerà a lavorare. Genova nel 2004 sarà Capitale Europea della Cultura. Un investimento internazionale, voluto dalla Comunità Europea, che offrirà l‚occasione per una riscoperta della città attraverso la definizione della sua identità storica ed ambientale. Circa 120 progetti e più di 70 convegni in calendario per un viaggio che durerà un anno intero alla riscoperta di Genova.  www.genova2004.it 


I DESERTI DI MAURIZIO LEVI
E' in distribuzione il nuovo catalogo "Deserti" del tour operator milanese "I Viaggi di Maurizio Levi", unico catalogo sul mercato incentrato esclusivamente sui viaggi e le spedizioni nei deserti dell'Africa e dell'Arabia, nonché in altre regioni.  Contiene infatti itinerari in Egitto, Sudan, Libia, Algeria, Mali, Mauritania, Niger, Ghana-Togo-Benin, Etiopia, Namibia, Botswana, Zambia, Malawi e Sud Africa, nonché Arabia Saudita ed Oman. Altri itinerari vengono proposti in Baja California, Cile-Bolivia, Patagonia, Mongolia, Ladakh, Irian Jaya, Australia, Islanda e Alaska, con programmi originali e spesso unici. Un cenno a parte merita il Sudan, dove Levi - presente da vent'anni - ha realizzato sulle sponde del Nilo nel nord del paese, l'antica Nubia ricca di imponenti e misconosciute testimonianze archeologiche, un campo tendato fisso presso le rovine di Meroe e una elegante rest-house presso l'area sacra del Jebel Barkal, l'Olimpo degli antichi nubiani, che costituiscono le uniche strutture del genere esistenti nel Sahara orientale. Anche l'Oman, recente destinazione nel sud-est della penisola arabica, e i deserti della Libia e dell'Egitto rappresentano mete assai apprezzate dai clienti di Deserti, con un numero di passeggeri in costante crescita. Le principali novità del nuovo catalogo, valido fino al settembre 2004, sono l'Arabia Saudita, primo operatore italiano a proporre tour nel deserto saudita alla scoperta di ambienti e resti archeologici poco noti; un'inedita e esclusiva esplorazione su piccoli battelli del lago egiziano Nasser, alla scoperta dei monumenti egizi salvati dalle acque della diga di Assuan; una spedizione attraverso il poco battuto deserto sudanese di nord-est fino ai resti della mitica Berenice Pancrisia, la città d'oro degli Egizi, e infine un tour soft Libia-Egitto di interesse archeologico, tutto in alberghi, sulle tracce dell'antico mondo greco-alessandrino dalla Cirenaica al Cairo, passando per la leggendaria oasi di Siwa e Alessandria. Denominatori comuni per tutti i viaggi, vecchi e nuovi, il preventivo ripetuto collaudo compiuto personalmente dal titolare Maurizio Levi, sahariano di vecchia data e primo italiano ad aggiudicarsi il Camel Trophy, piccoli gruppi di turisti guidati da accompagnatori professionisti, l'impiego di fuoristrada idonei e confortevoli, l'uso di alberghi eleganti e di strutture qualificate come campi tendati fissi, rest-house e altro dove possibile, nonché la cura nell'allestimento dei campi mobili. L'ALTRO EGITTO: IL GRANDE MARE DI SABBIA. La stragrande maggioranza di quanti visitano l'Egitto limitano il proprio itinerario alla capitale e alla valle del Nilo, dove per altro si concentrano i maggiori tesori della civiltà egizia. Ma in Egitto, grande tre volte l'Italia, il 90 per cento del territorio inizia invece proprio oltre le sponde coltivate del grande fiume; peccato si tratti di un terreno arido e inospitale, estremo lembo orientale del Sahara, ripartito nel montuoso deserto arabico ad est, fino alle sponde del Mar Rosso, e in un'enorme distesa di dune ad occidente fino ai confini con la Libia, punteggiata da qualche isolata oasi, non a caso chiamata il Grande Mare di Sabbia.  Quest'ultimo costituisce uno dei deserti più estesi e meno frequentato di tutto il Sahara, battuto dal violento vento khamasin e dalle sue micidiali tempeste di sabbia, evitato anche dalle carovane per la penuria d'acqua. Parliamo dallo stesso deserto che nel 524 a.C. inghiottì misteriosamente l'armata di 50 mila soldati dell'imperatore persiano Cambise diretta all'oasi di Siwa. Fino al 1920-30, all'avvento dei mezzi meccanici, diversi tratti risultavano ancora inesplorati: solo durante l'ultima guerra mondiale italiani e tedeschi da una parte, inglesi ed egiziani dall'altra, lo attraversarono più volte per infiltrarsi dietro le linee nemiche, come descritto nel romanzo e nel film Il paziente inglese. Soltanto di recente il turismo ha scoperto il fascino e le attrattive di questa regione, lunga 600 chilometri e larga poco meno: enormi distese di dune policrome alte fino a 150 metri, una fitta rete di corridoi interdunali, vaste depressioni che scendono sotto il livello del mare, strumenti litici, incisioni e pitture preistoriche risalenti all'epoca in cui il Sahara era verde e popolato da uomini ed animali, templi, fortezze e tombe dipinte di epoca egizia, tolemaica, romana e copta, resti fossili, enormi laghi salati, le incredibili formazioni gessose di un bianco accecante curiosamente erose nel Deserto Bianco, e poi l'inimmaginabile prosperità di una serie di oasi con esuberanti palmeti, case di fango, innumerevoli sorgenti minerali calde e fredde e consistenti laghi. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it ), alla perenne ricerca di viaggi originali e significativi nei deserti di tutto il mondo, nel proprio catalogo specializzato "Deserti" propone un interessante itinerario di 9 giorni in fuoristrada dedicato alla scoperta di alcune oasi del deserto occidentale egiziano e all'attraversamento del Grande Mare di Sabbia.  Il percorso parte da Il Cairo e tocca l'oasi di Baharia, famosa fin dall'antichità per il suo vino e per le sorgenti di acqua solforosa, il lago di Sitra, un enorme bacino salino ricco di fossili come nummoliti, denti di squalo e coralli, i due laghi di El-Baharein con una necropoli di età tolemaica, la depressione di El-Areg con pinnacoli rocciosi erosi che affiorano da formazioni saline bianche.  Si raggiunge così Siwa, la più bella e famosa delle oasi egiziane, sede nell'antichità di uno degli oracoli più gettonati, lo stesso che proclamò Alessandro Magno figlio di Zeus e faraone d'Egitto, visitando il tempio dell'oracolo e quello di Amon, le tombe rupestri dipinte della necropoli tolemaica, la fortezza di Shali del XII° sec. costruita con blocchi di sale, le numerose sorgenti e gli estesi laghi.  Si attraversa infine per tre giorni il grande deserto, privo di ogni traccia umana, fino a ritornare alle oasi di Farafra e di Baharia dopo essersi inoltrati nello spettacolare Deserto Bianco. Partenze mensili di gruppo con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma da novembre 2003 ad aprile 2004, pernottamenti in alberghi e tenda, accompagnatore italiano, quote da 1.985 euro in pensione completa. SUDAN, NEL REGNO DEI FARAONI NERI. Tra le nazioni dell'Africa sahariana il Sudan rappresenta uno dei meno conosciuti e frequentati, e non si può certo dire che goda di buona fama.  Colpa di passate simpatie fondamentaliste, di una guerra civile nell'estremo sud per ragioni etniche e religiose, ora conclusa ma che per mezzo secolo ha impedito ad un paese povero ed arretrato di sfruttare le sue ingenti ricchezze di petrolio, gas e oro e, soprattutto, della concorrenza esercitata da una primaria meta turistica quale è il confinante Egitto.  Un vero peccato perché il Sudan, in particolare nell'estrema fascia settentrionale che va dalla capitale Khartoum fino all'egiziano lago Nasser (quindi distante 1.500 km dall'ex area di conflitto), nota fin dall'antichità con il nome di Nubia, è una terra di notevole fascino ed interesse, capace di offrire la suggestione del paesaggio sahariano con i suoi nomadi, l'atavica vita nei villaggi contadini lungo le sponde del Nilo, abitati da un popolazione cordiale e assai ospitale, ed infine gli imponenti e misconosciuti resti di antiche civiltà che si sono susseguite in quest'area per 4 mila anni, spesso in stretta connessione con quella egizia.  Gli archeologi considerano infatti la Nubia come una delle zone più ricche e interessanti del continente, dove le ricerche sono però ancora agli albori.  Ma quanto affiora dalla sabbia, siano le minuscole e aguzze piramidi di Meroe o i raffinati gioielli delle antiche regine, confermano la fama di questa terra che per un secolo dominò anche sull'Egitto con la XXV° dinastia, passata alla storia come il regno dei faraoni neri, e che continuò prospera per secoli anche quando la civiltà egizia era già tramontata.  Quindi un viaggio in Nubia si differenzia da tutti gli altri itinerari sahariani perché alle tradizionali valenze del deserto aggiunge i molteplici contatti con popolazioni diverse, gli scorci sul Nilo e un patrimonio archeologico di prim'ordine. Tra i pochissimi a proporre viaggi in Sudan c'è l'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it ), che nel cuore della Nubia ha realizzato e gestisce le uniche due strutture ricettive di charme esistenti in tutto il paese, al di fuori della capitale.  Si tratta del campo tendato fisso di Meroe, dominato dalla visione delle snelle piramidi della necropoli reale dell'antica capitale, e del Nubian Rest House di Karima, a due passi dai templi del Jebel Barkal, la montagna sacra e l'Olimpo dei Nubiani.  Nel proprio catalogo "Deserti" propone, assieme ad altri, un facile e comodo itinerario di 9 giorni in fuoristrada che, facendo base su queste due strutture, tocca tutte le località più salienti della Nubia comprese tra la 4° e la 6° cateratta, come l'imprescindibile museo di Khartoum, il deserto del Bayuda, i templi di Naga e di Musawwarat, le necropoli e la città reale di Meroe, le tombe sotterranee affrescate a El Kurru, il tempio egizio di Amon nel Jebel Barkal e i villaggi contadini sul Nilo, con la suggestione di essere spesso gli unici visitatori. Due partenze mensili di gruppo con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma da ottobre 2003 ad aprile 2004 compresi, alloggio con pensione completa nelle due strutture a gestione italiana, guida italiana, quote da 2.840 euro OMAN, NEL REGNO DEL SULTANO. C'era una volta una nazione, grande quasi quanto l'Italia,  che non aveva luce elettrica, acquedotti e fognature, non conosceva i giornali, possedeva 9 km di strade asfaltate e un solo ospedale (straniero), dove per spostarsi da un posto all'altro occorreva un permesso e di notte vigeva il coprifuoco, dove tutti i poteri erano concentrati nelle mani di un sultano assolutista che aveva sui suoi sudditi poteri di vita e di morte e che fece chiudere le poche scuole esistenti, già precluse alle femmine, perché possibili fonti di corruzione.  Questo succedeva non nel Medioevo ma nel 1970 in Oman, estremo lembo sud-orientale della penisola arabica, una terra desertica ma tanto ricca in passato da produrre oro, incenso e mirra dei Re Magi e da essere la patria di Sindbad, l'intraprendente marinaio delle Mille e una notte, e di un popolo che per commercio spingeva le sue esili navi in tutto l'oceano Indiano da Zanzibar fino all'India e alla Cina.  Nel 1970 prese il potere Qabus Bin Said, figlio del sultano oscurantista con studi in college britannici, che in trent'anni ha trasformato radicalmente il paese, facendone uno dei più progrediti ed equilibrati del Medio Oriente.  Oggi anche i villaggi sperduti tra le montagne hanno acqua, luce e scuole, le strade asfaltate tagliano il deserto, le navi da pesca, la maggior risorsa economica tradizionele, dispongono di celle frigo, le ragazze frequentano l'università.  Non esiste monumento antico che non sia stato restaurato, ci sono musei e parchi naturali, le strade della capitale Muscat sono più pulite di quelle di Zurigo, i beduini del deserto viaggiano in Toyota, nei distributori di benzina c'è una pompa gratis per l'acqua, studenti e impiegati statali esibiscono ogni giorno con orgoglio l'abito nazionale, gli avveniristici alberghi sulla costa pullulano di turisti occidentali in costume.  Qabus rimane il monarca assoluto, forse l'ultimo al mondo, di un paese prospero, stabile, efficiente e sicuro, turisticamente attraente per le sue molteplici valenze;  un desposta illuminato che non fa certo rimpiangere le nostre baruffose democrazie e che invoglia a visitare questo regno dei miracoli. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it ), specializzato in viaggi di scoperta e tra i pochi ad operare su questa destinazione, nel proprio catalogo "Deserti" propone un itinerario di 9 giorni in fuoristrada che consente di esplorare i tre diversi habitat dell'Oman, la costa, le montagne e il deserto.  L'itinerario parte da Muscat, l'elegante capitale addossata all'antico porto dove meritano una visita la grande moschea, la reggia del sultano, i forti portoghesi e l'animatissimo suq dove acquistare prodotti artigianali di pregio, e si inoltra subito fra le brulle montagne toccando oasi lussureggianti di palme e antichi villaggi con le case di fango.  Dopo la graziosa cittadina montana di Nizwa, antica capitale religiosa,  ci si addentra nelle Wahiba Sands, il grande deserto abitato da una delle tribù più tradizionaliste di pastori beduini nomadi che vivono allevando dromedari e capre, le cui donne portano sul volto una caratteristica maschera nera.  Lo spettacolo delle dune bianco candido, gialle e rosse che si smorzano nell'oceano riescono ad affascinare anche i sahariani più smaliziati.  Raggiunta la bella baia di Al Khaluf, costellata di insediamenti di pescatori, si risale verso nord lungo un'interminabile spiaggia tra miriadi di uccelli, pesci e tartarughe spiaggiati, rocce e lagune, fino a raggiungere Rass El Hadd, estrema punta di sud-est della penisola arabica e riserva naturale dove convergono per nidificare decine di migliaia di tartarughe marine.  Lungo la scenografica costa settentrionale meritano una sosta Sur, nei cui cantieri  si costruiscono ancora i dhow, le caratteristiche barche omanite che da millenni solcano i mari arabici, e i resti di Qalhat, l'antica capitale con le case di corallo visitata anche da Marco Polo. Due partenze mensili con voli di linea Qatar Airways da Milano fino ad aprile 2004, pernottamenti in alberghi e tenda, guida italiana, quote da 2.180 euro con pensione completa.  In Oman lo stesso operatore propone anche una spedizione di 16 giorni che, dopo aver attraversato l'immane deserto del Rub Al Khali, raggiunge le estreme regioni del sud, la terra dell'incenso e della mirra; in questo caso la quota è di 2.940 euro. Info: I Viaggi di Maurizio Levi, tel. 02 34 93 45 28, e-mail: viaggilevi@libero.it  web: www.deserti-viaggilevi.it 


CINQUE ITINERARI NEL PARMENSE PER VIVERE IL MEDIOEVO DI LE GOFF
Cinque meravigliosi itinerari nel Parmense per vivere il Medioevo di Le Goff In occasione della mostra "Il Medioevo europeo di Jacques Le Goff" (28 settembre 2003 - 6 gennaio 2004), cinque straordinarie avventure: una tra i "gioielli" del centro storico di Parma, le altre lungo il territorio, sulle tracce di un'epoca che non ha uguali."Il Medioevo europeo di Jacques Le Goff" (Voltoni del Guazzatoio del Palazzo della Pilotta, 28 settembre 2003 - 6 gennaio 2004), la mostra di Parma che esalta le 50 scelte museali fatte dal noto medievalista francese, non poteva trovare compagni di "viaggio" migliori. Cinque irrinunciabili itinerari proposti dalla Provincia di Parma: uno nel cuore storico del capoluogo emiliano, "Parma città medievale", e quattro tra i segreti di un territorio unico per storia, arte, tradizioni e risorse umane, "Per antichi cammini". Cinque avventure, diverse per scenari, ma complementari: dal Duomo alle sculture dell'Antelami nel Battistero, dalle Pievi e dai monasteri lungo la leggendaria Via Francigena, alla scoperta dei Castelli a guardia delle alture e dei borghi tra i più attractive d'Europa. Un Medioevo tutto parmense che introdurrà agli insospettabili splendori di un'epoca per troppo tempo definita "oscurantista" e oggi finalmente in pieno revival. Per ricevere gratuitamente il depliant che illustra gli itinerari e per informazioni: Parma Turismi, E-mail: parma.turismi@tin.it  Sito web: http://legoff.provincia.parma.it

"ASHRAM IN TUSCANY": CHRISTINA NEWBURGH CI REGALA L'ANTICA SAGGEZZA DELL'INDIA
Dalle antiche pratiche yoga, il sentiero che conduce alla gioia e alla consapevolezza: l'ultima, dolce novità dello Spa'Deus di Christina Newburgh. L'Ashram in Tuscany di Christina Newburgh, l'ideatrice dello Spa'Deus, tra le dolci colline toscane (a Chianciano), è ispirato ai principi
dell'antica tradizione indiana. Scelto con cura estrema, studiato per creare un sentiero che conduca alla tranquillità interiore, alla gioia e alla consapevolezza, l'Ashram rappresenta l'ultimo segreto di Christina per aiutarci a recuperare l'equilibrio psico-fisico, messo a repentaglio dai guasti della vita moderna. Yoga di gruppo, rito della nutrizione, Yoga Nidra, una pratica che risveglia le capacità che credevamo sopite e che in 10 minuti dona la stessa carica energetica di un benefico sonno di 3 ore, musica e danza spontanea, sui ritmi personali interiori, massaggi ayurvedici e di energia spirituale. Un luogo, insomma, dove rigenerarsi. Secondo il dolce vangelo di Christina Newburgh, l'amica della nostra salute.
www.spadeus.it

CON LA 'DESMONTEGADA DE LE CAORE' DEL 21 SETTEMBRE GLI ANIMALI TORNANO IN PAESE DAI PASCOLI ESTIVI
È settembre: la temperatura comincia a scendere sensibilmente, si torna alle consuete attività autunnali e, come ogni anno, gli animali da pascolo fanno ritorno dagli alpeggi dove hanno trascorso l'estate. La 'Desmontegada de le caore' di Cavalese celebra proprio il cambio di clima che segna la fine della bella stagione e la discesa in paese di centinaia di capre: il 21 settembre alle 10.00 del mattino avrà inizio la festa. Una festa dal sapore antico, che con il trascorrere degli anni acquista il fascino delle cose di una volta, ma che viene arricchita da iniziative sempre nuove. L'ingrediente fondamentale resta però l'arrivo e la sfilata delle capre per le vie del paese (piazza Battisti, piazza Rizzoli, piazza Francescani) fino a piazza Dante, dove verranno accolte in un recinto appositamente allestito e colmo di erba e fieno: la sistemazione adeguata per gli animali che per l‚occasione saranno incoronati da fiori di montagna e campanacci.
La Desmontegada oggi è però anche molto altro. A partire dal 19 settembre si potranno seguire il convegno tecnico sull'allevamento caprino, la quarta Mostra dei formaggi di malga (che potranno anche essere 'testati' dai consumatori), l'esposizione zootecnica di capi ovi-caprini dell'arco alpino, fino agli (attesissimi) incontri di degustazione: esperti guideranno i visitatori alla scoperta delle ricette più sfiziose preparate con i gustosissimi formaggi di malga e abbinate ai migliori vini trentini. Si ricorda che l'esposizione avrà luogo presso il Parco della Pieve, mentre gli altri appuntamenti saranno ospitati nel Palacongressi di Cavalese. Un richiamo irresistibile per il pubblico che, ogni anno, giunge numeroso per ammirare uno 'spettacolo' tutto legato ai cicli della natura. Gli stessi che si potranno apprezzare dal 26 al 28 settembre a Fiera di Primiero (con la 'Gran Festa del Desmontegar') e dal 3 al 5 ottobre a Predazzo: le protagoniste saranno, questa volta, le 'vache'. info@aptfiemme.tn.it  Per saperne di più sui prodotti trentini: www.goodtimetrentino.it 

ANCHE I FOSSILI VIVENTI SI ACCOPPIANO ALL'ACQUARIO DI CATTOLICA
E' avvenuto l'accoppiamento dei Nautilus e la deposizione delle uova Il 2003 si potrebbe definire l'anno più prolifero della storia dell'Acquario per quanto riguarda le nascite e le riproduzioni di numerose specie marine in esso ospitate. Dopo le meduse Aurelia aurita, i cardinali delle Molucche, i pesci Pagliaccio, gli squali Gattuccio, e la deposizione delle uova della femmina di squalo Port Jackson, adesso è il arrivato il tempo degli accoppiamenti dei Nautilus. In questi giorni, infatti, si sono osservati -nel Cilindro dei Nautilus- numerosi momenti di accoppiamento ed è anche avvenuta la deposizione di alcune uova da parte di una delle femmine ospiti. Il Nautilus della specie Nautilus pompilius, quest'anno, dopo gli squali, è uno tra i più gettonati e rari protagonisti del nuovo percorso di Geopolis. Insieme al Limulus e al Protopterus, viene considerato tra gli ultimi fossili viventi, apparsi centinaia di milioni di anni sul nostro Pianeta e sopravvissuto ai cataclismi del tempo mantenendo intatta la sua forma. Oggi il Nautilus è sempre più raro a causa della pesca per la sua ricercata conchiglia, molto richiesta dai collezionisti, tra i maggiori responsabili della sua diminuzione sul nostro Pineta. Nonostante abbia questa dura conchiglia, avvolta sul capo in una spirale piena, costituita da tante camere di cui soltanto l'ultima è occupata dall'animale vivente, il Nautilus è in realtà un cefalopode, della stessa famiglia dei calamari e delle seppie. Raggiunge la maturità sessuale intorno ai 10 anni. La fecondazione è interna ed avviene per mezzo di un organo copulatore ottenuto da 4 tentacoli modificati fusi. La femmina ha deposto diverse grosse uova, nascondendole nelle fessure della roccia all'interno della vasca, al riparo dagli altri esemplari. I tempi di schiusa avvengono in base alla temperatura dell' acqua, quindi possono variare dai 2 ai 6 mesi. Sono rarissime le riproduzioni in cattività di questa specie, infatti sono solo due i casi riportati dalla bibliografia scientifica, uno è avvenuto nel 1989 a Kaimoike in Giappone dove i 12 nati sono sopravvissuti solo due mesi, un altro raro caso è avvenuto nel 1990 a Waikiki in Hawaii, dove solo due cuccioli sono sopravissuti. All'Acquario di Cattolica comunque la soddisfazione dello staff acquariologico è molto forte per questo ulteriore risultato positivo, perché gli animali arrivano alla riproduzione e alla deposizione delle uova solo quando l'habitat in cui vivono è perfettamente idoneo alla specie. L'acquario di Cattolica da Lunedì 15 settembre inizia l'orario di bassa stagione, con l'apertura alle ore 9,30 fino alle 17,30. Con prolungamento di un'ora per le domeniche. La giornata di chiusura settimanale è il lunedì a partire da lunedì 29 settembre. La chiusura ufficiale della stagione 2003 è prevista per il 2 novembre. Infolink: www.Lenavi.it  www.Squaloanchio.com 


AUTUNNO TRENTINO 2003. TRENTO - CENTRO STORICO, 18 SETTEMBRE - 5 OTTOBRE 2003
Tre appuntamenti con i sapori della migliore e più antica tradizione eno-gastronomica trentina: il "Festival dello strudel, del moscato e del vino santo" dal 18 al 21 settembre, il "Festival della polenta e dei funghi" dal 25 al 28 settembre, il "Festival della cucina e dei prodotti tradizionali trentini" dal 2 al 5 ottobre. Con il finire dell'estate, torna in città "Autunno trentino", rassegna dedicata ai piatti e ai vini tipici, alle grappe e agli spumanti trentini che anche quest'anno porterà in passerella tanti prodotti da gustare, ma anche un ricco calendario di spettacoli, mostre e serate di intrattenimento per riscoprire profumi e costumi della tradizione. La prima delle tre "puntate" sarà quella dedicata al Festival dello strudel, del moscato e del vino santo: da giovedì 18 a domenica 22 settembre, quattro giorni per farsi tentare da tante prelibatezze: in piazza Fiera si terrà un'esposizione e vendita di prodotti tradizionali trentini, in piazza Cesare Battisti la vetrina dell'artigianato artistico e nel centro storico la degustazione di grappe e vini autoctoni. Inoltre, in molti bar del centro storico saranno proposti abbinamenti di strudel e torta di fregoloti con il moscato e il vino santo, mentre nei ristoranti sarà possibile gustare, a pranzo e a cena, menù speciali della cucina trentina. Domenica 21 settembre, poi, in piazza Duomo, per i più golosi non mancherà una sorpresa davvero speciale: uno strudel gigante che sarà venduto a fette per beneficenza. A fare da cornice a questi momenti gastronomici saranno gli spettacoli organizzati tutte le sere alle ore 21 in piazza Fiera: musiche, balli ed esibizioni di gruppi folkloristici concluderanno le giornate vissute all'insegna del gusto e dell'allegria. E con l'arrivo dell'autunno, torna a Trento anche il Festival della polenta e dei funghi: un piatto da gustare, da giovedì 25 a domenica 28 settembre, attraverso i più inconsueti e golosi abbinamenti proposti da molti ristoranti e bar del centro.  Sarà anche possibile seguire ed apprendere tutti i segreti dei funghi trentini grazie alla .'46a Edizione della Mostra -Micologica CITTA' DI TRENTO", a cura del Gruppo Micologico "O. Bresadola di Trento". Durante l'apertura della mostra sarà presente personale esperto, disponibile a dialogare col pubblico e fornire delle notizie utili su questo prezioso prodotto del bosco. In piazza Fiera consueto appuntamento con i prodotti tradizionali trentini, che sarà possibile acquistare direttamente dai produttori, e nel centro storico, tutti i giorni dalle 10 alle 22, degustazIone delle migliori grappe e dei vini locali. Non mancheranno le mostre dell'artigianato artistico in piazza Cesare Battisti e una grande unica "polentata" in piazza Fiera, domenica da mezzogiorno fino a sera. Questo lungo viaggio eno-gastronomico si concluderà il fine settimana successivo con il Festival della cucina e dei prodotti tradizionali trentini: dal 2 al 5 ottobre, un ricco programma per gustare appieno le specialità del luogo. Ancora una volta nei bar, nei ristoranti del centro e in piazza Fiera, dove ogni sera si svolgeranno spettacoli di intrattenimento e, sabato 4 ottobre alle ore 21, un concerto e una grande vetrina con i più caratteristici prodotti artigianali in mostra in piazza Cesare Battisti. Il tutto, condito con i prodotti tradizionali in vendita, anche in questo caso, in piazza Fiera e annaffiato con grappe, vini e spumanti trentini, che sarà possibile degustare nel centro storico. La genuinità della eno-gastronomia trentina sarà insomma la protagonista dell'intera rassegna, soprattutto in piazza Fiera, dove tutti i giorni dei tre Festival, a partire dalle ore 19, si potrà mangiare e bere all'insegna dei migliori sapori. Autunno trentino: un appuntamento con il gusto e il divertimento, un'opportunità da cogliere con le speciali proposte "Le Stagioni dei Weekend fra i tesori delle Alpi" che permettono di soggiornare a Trento a tariffe veramente vantaggiose grazie alla "card" da ritirare all'arrivo in albergo e che da diritto a: entrata gratuita ai musei cittadini e alle grandi mostre; entrata al MART di Rovereto a prezzo agevolato visite guidate gratuite: sabato mattina al Castello del Buonconsiglio; sabato pomeriggio ai percorsi romani, medievali e rinascimentali del centro storico. www.apt.trento.it   

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