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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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di

GIOVEDI'
16 OTTOBRE  2003

pagina 1

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ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SUL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO

Bruxelles, 16 ottobre 2003 - Di seguito il testo del discorso tenuto da Romano Prodi Presidente della Commissione europea nel corso della Conferenza stampa sul prossimo Consiglio Europeo "Signore e signori, Il Consiglio europeo che si apre domani (oggi ndr) dovrà fornire ulteriori indirizzi su alcune questioni che oggi dominano l'agenda europea. In primo luogo, mi aspetto che i capi di Stato e di governo trovino l'accordo su alcuni interventi chiave per dare nuovo vigore all'economia dell'Europa. Il mio interesse primario è garantire che i leader europei sostengano l'Iniziativa per la crescita che io ho lanciato all'inizio dell'anno. Gli investimenti nelle Reti e nella conoscenza sono elementi essenziali del nostro impegno per rafforzare la crescita dell'economia europea. L'idea della Commissione ha già trovato il sostegno degli Stati membri a Salonicco e la Presidenza italiana ne ha fatto il punto centrale del suo programma. A questo riguardo, una cosa è certa: non è stato fatto abbastanza. Mancano i collegamenti stradali, in molti casi la costruzione dei collegamenti ferroviari non è ancora iniziata e resta ancora molto da fare nei settori delle telecomunicazioni e dell'energia. Naturalmente, non mi aspetto che questo Consiglio europeo risolva tutti i problemi in un solo incontro. Ma esso può spianare la strada e avanzare nella giusta direzione. Dobbiamo capire tutti che, per quanto importante, non basta trovare l'accordo sui principi. Le promesse vane non servono a costruire le strade, con le dichiarazioni non si fanno i raccordi ferroviari e per raggiungere un livello di eccellenza nella conoscenza e nella tecnologia non si può aspettare l'intervento divino ma ci vogliono gli investimenti. La proposta della Commissione è molto di più di un elenco di progetti, ma un pacchetto integrato che comprende anche i meccanismi di realizzazione e le soluzioni istituzionali--cioè una vera road map. Se attuata correttamente, la nostra iniziativa darebbe una spinta immediata alla crescita e potrebbe massimizzare i benefici per il mercato interno. Abbiamo adottato una nuova lista di progetti prioritari per le Reti transeuropee. Le proposte sui trasporti comprendono 29 progetti per un costo totale di circa 220 miliardi di euro tre quarti dei quali si dovrebbero realizzare prima del 2010. Non è facile decidere quali progetti sono effettivamente prioritari, ma noi abbiamo messo da parte ogni criterio puramente nazionale ed egoistico e abbiamo stilato un elenco di Priorità europee. Abbiamo perso già troppo tempo negli ultimi anni a combattere sui piccoli progetti particolari; il risultato è che alla fine questi ritardi hanno danneggiato tutti. Dobbiamo ora decidere con quali progetti cominciare subito, in concreto. Solleverò questo punto domani. Il Consiglio europeo di dicembre resta la scadenza ultima per decidere sui progetti più rapidamente cantierabili in modo da dare un ulteriore impulso politico all'Iniziativa. Per quanto riguarda la ricerca e la tecnologia, gli interventi per aumentare il volume di investimenti sono stati deboli e frammentari. In alcuni paesi la percentuale di spesa pubblica per la ricerca è addirittura diminuita. Dobbiamo avanzare in modo convincente verso l'obiettivo del 3% del Pil per la spesa nella ricerca, nello sviluppo e nell'innovazione. Dobbiamo promuovere le piattaforme tecnologiche europee che abbiamo deciso insieme. Dobbiamo prepararci per la ricerca legata al settore della sicurezza. Anche in questo ambito abbiamo bisogno di una road map. Non possiamo smorzare la spinta che Lisbona e il Sesto programma quadro hanno dato alla ricerca europea, anzi dobbiamo intensificarla. Nell'arco della mia Commissione hanno visto la luce progetti di ricerca veramente europei, come le piattaforme per l'idrogeno e le energie rinnovabili, ed il rilancio della politica dello spazio a partire da Galileo. Domani occorre che i capi di Stato e di governo ribadiscano il loro impegno e moltiplichino gli sforzi per portare avanti questa agenda. Anche in questo settore tuttavia è necessario prendere delle decisioni concrete su dei progetti precisi e mi aspetto quindi di parlarne domani in vista di una conclusione al Consiglio europeo di dicembre. Per quanto riguarda la conferenza intergovernativa, i negoziati veri e propri sono solo agli inizi. Non abbiamo molto tempo, ma spero sinceramente che questa sarà una Cig breve e risolutiva. La Presidenza ha tutto il mio sostegno per concludere i lavori entro dicembre. Le questioni da risolvere, a ben vedere, non sono complicate. Ciò che occorre è soprattutto il coraggio politico di prendere un numero limitato di decisioni nell'interesse di tutta l'Europa. Ciò che conta nelle prossime settimane è che l'Europa non si impantani in una lotta di potere sulle questioni istituzionali. Non sono questi i temi che muovono l'opinione pubblica e dobbiamo già guardare avanti verso i prossimi referendum. Domani, i capi di Stato e di governo si occuperanno principalmente delle questioni istituzionali. I nostri obiettivi sono noti: vogliamo una Commissione pienamente politica, che sia in grado di operare e nella quale ciascun commissario partecipi su un piede di assoluta parità. Non lo chiediamo per noi stessi, ma per gli Stati membri e per tutti i cittadini. Noto che la maggioranza degli Stati è orientata in favore di una Commissione con un commissario per paese. Per quanto riguarda il sistema di voto al Consiglio, ancor prima di Nizza la Commissione ha sempre sostenuto un meccanismo semplice a doppia maggioranza: la maggioranza degli Stati e la maggioranza della popolazione. La proposta della Convenzione ci trova d'accordo perché è facile da capire e perché permetterà al Consiglio di operare con risolutezza. Si tratta di un elemento essenziale nell'equilibrio dei poteri; gli altri sistemi proposti rischiano di creare un'istituzione nella quale gli Stati membri avrebbero una rappresentanza zoppa. Tutti desideriamo che l'Unione europea abbia il ruolo che le spetta nel mondo. Con l'innovazione del Ministro per gli Affari Esteri, la Convenzione ha trovato un compromesso intelligente che consentirà alle istituzioni europee di parlare con una voce sola e di agire in modo coerente. Non dobbiamo disfare il delicato compromesso che ha portato alla creazione di questa nuova figura. Per finire, mi aspetto che i capi di Stato di governo ribadiscano il loro impegno nella lotta contro l'immigrazione clandestina, che è una priorità dell'Unione. In particolare, il Consiglio europeo dovrebbe dare il via libera alla creazione di un'Agenzia per migliorare i controlli alle frontiere. Quest'agenzia dovrà coordinare la cooperazione nei settori dell'analisi dei rischi, dell'armonizzazione delle attrezzature, della sorveglianza e della formazione della polizia di frontiera. La Commissione presenterà una proposta particolareggiata all'inizio di novembre puntando a una rapida attuazione dell'Agenzia. Nella fase successiva, l'Unione dovrà rivolgere la sua attenzione al tema dell'immigrazione legale. Infatti, se da una parte è importante contrastare il flusso dell'immigrazione clandestina per mezzo di un'azione comune e coordinata, d'altra parte non dobbiamo dimenticare che l'Europa ha bisogno degli immigrati e in passato non abbiamo dedicato la dovuta attenzione a questo punto. È una questione di civiltà. E non è un lusso perché l'immigrazione contribuisce in modo decisivo alla crescita economica dell'Europa".

MAPPATURA DELL'ECCELLENZA NEI PAESI CANDIDATI ALL'ADESIONE
Vienna, 16 ottobre 2003 - Il 22 e 23 gennaio 2004 si svolgerà a Vienna (Austria) una conferenza dal titolo "Sostenere i centri di eccellenza nei paesi candidati all'adesione". L'obiettivo principale della conferenza è di fornire ai responsabili politici dei paesi candidati informazioni sulla metodologia di benchmarking e sulla mappatura dell'eccellenza. La conferenza è organizzata dal consorzio del progetto Record, finanziato dall'Ue nell'ambito del programma Strata (analisi strategica di questioni politiche specifiche) del Quinto programma quadro (5Pq). La conferenza sarà sostenuta dal ministero austriaco dell'Istruzione, della Scienza e della Cultura.
Infolink: http://www.Zsi.at/news/n0000010.html

DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – AGOSTO 2003
Roma, 16 ottobre 2003 - Il Mef comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di agosto 2003.

  Milioni di euro
   
Formazione del fabbisogno
Entrate 30.752
Spese 37.068
di cui: spesa per interessi 6.432
   
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -6.316
Copertura
Totale 6.316
Titoli a breve termine 250
Titoli a medio-lungo termine 2.981
Titoli esteri -558
Altre operazioni (1) 3.643
(1) Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.

AL VIA IL PROGETTO DI FUSIONE A TRE DI SEAT PAGINE GIALLE, SILVER E SPYGLASS. SPYGLASS INCORPORERÀ SILVER E SEAT E SARÀ QUOTATA IN BORSA.
Milano , 16 ottobre 2003 - Il consiglio di amministrazione di Seat Pagine Gialle S.p.a. - successivamente a Silver S.p.a. E Spyglass S.p.a. - ha approvato ieri un progetto di fusione per incorporazione di Seat Pagine Gialle in Silver e, con effetto immediatamente successivo, di Silver in Spyglass. Le due fusioni costituiscono un'operazione inscindibile e dovranno pertanto essere perfezionate contestualmente. Il relativo progetto verrà sottoposto all'approvazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti delle società coinvolte. L'intera operazione è subordinata all'ottenimento da parte di Borsa Italiana S.p.a. Del via libera per l'ammissione delle azioni Spyglass alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (Mta). Con il perfezionamento dell'operazione, che si auspica possa intervenire entro il prossimo mese di dicembre, Spyglass muterà la propria denominazione in Seat Pagine Gialle. Prima di procedere al perfezionamento delle fusioni verrà eseguito un aumento del capitale sia di Spyglass sia di Silver di modo che il rapporto di cambio di entrambe le fusioni sia di 1 a 1. Conseguentemente, gli attuali azionisti di Seat Pagine Gialle riceveranno una nuova azione Spyglass (ordinaria o di risparmio) per ogni azione (ordinaria o di risparmio) attualmente posseduta. L'operazione non prevede alcun premio di maggioranza a vantaggio dell'azionista di controllo e non provocherà alcuna diluizione né per l'azionista di controllo né per le minoranze. E' inoltre in corso di valutazione la distribuzione da parte di Seat Pagine Gialle, successivamente alla fusione, di riserve patrimoniali disponibili (riserva sovrapprezzo e riserva avanzo di fusione) fino a concorrenza di un importo complessivo massimo tale per cui l'indebitamento finanziario netto, su base consolidata, del Gruppo Seat post fusione non sia comunque superiore a 4 miliardi di euro. A tal proposito si segnala che al 1° agosto 2003 l'indebitamento finanziario netto consolidato dell'attuale gruppo Seat era di 648 milioni di euro. Ai fini sopra indicati, Seat Pagine Gialle potrà utilizzare linee di credito a medio termine della durata massima di 10 anni procurate dall'azionista di controllo Société des Partecipations Silver S.a. E organizzate da Royal Bank of Scotland, Paribas, Barclays Bank e Credit Suisse First Boston. Le società oggetto dell'operazione Seat Pagine Gialle è la società nata il primo agosto scorso dalla scissione da Telecom Italia Media (nuova denominazione della ex Seat Pagine Gialle) del complesso aziendale rappresentato dalle aree di business Directories, Directory Assistance e Business Information. Il principale azionista della società è Silver, che possiede il 62,52% del capitale ordinario e il 61,49% dell'intero capitale sociale. Silver svolge attività di holding di partecipazioni e allo stato non detiene altra partecipazione che quella di controllo in Seat Pagine Gialle. Spyglass detiene il 100% del capitale di Silver che costituisce l'unica partecipazione in portafoglio. Spyglass è controllata da Sub Silver S.a., la quale è a sua volta controllata da Société des Partecipations Silver S.a.. Quest'ultima fa capo a una pluralità di fondi di "private equity" e cioè a Bc Partners, Cvc Capital Partners, Investitori Associati e Permira. Il progetto di fusione Ai fini del progetto di fusione vengono prese a riferimento le situazioni patrimoniali al 1 agosto 2003 per Seat Pagine Gialle e al 30 settembre 2003 per Silver e Spyglass. Contestualmente all'adozione delle delibere assembleari di fusione, Spyglass e Silver delibereranno l'aumento (da eseguire prima delle fusioni) del proprio capitale sociale per l'importo necessario per consentire a Silver di rimborsare il debito bancario contratto per l'acquisizione di Seat Pagine Gialle, pari a circa 2.200 milioni di euro al 30 settembre 2003 ; in ragione di ciò la duplice fusione avrà luogo senza generare alcun effetto diluitivo né a carico dell'azionista di maggioranza né degli azionisti terzi di Seat Pagine Gialle. Si precisa che l'aumento di capitale di Spyglass sarà coperto dal suo azionista unico Sub Silver S.a. Con ricorso a linee di credito già rese disponibili dalla banca che ha finanziato l'acquisizione. Alla fusione di Seat Pagine Gialle in Silver , seguirà, senza soluzione di continuità quale componente inscindibile del progetto, la fusione per incorporazione di Silver in Spyglass. Gli azionisti di Seat Pagine Gialle, in ultima analisi, riceveranno direttamente una nuova azione quotata (ordinaria o di risparmio) per ogni azione (ordinaria o di risparmio) attualmente posseduta. Non sussistono i presupposti per l'esercizio del diritto di recesso. Le società coinvolte nella fusione si sono avvalse dell'assistenza, sotto il profilo finanziario, di Lehman Brothers (Seat) e Credit Suisse First Boston (Silver), nonché dello Studio Giliberti Pappalettera Triscornia per gli aspetti legali. Domani pomeriggio alle ore 17.30 l'Amministratore Delegato illustrerà alla comunità finanziaria e alla stampa i dettagli dell'operazione di fusione. Copia della presentazione sarà disponibile sul sito Internet della Società all'indirizzo www.Seat.it Seat rende infine noto che per il 6 novembre 2003 è prevista la convocazione del Consiglio di Amministrazione per l'approvazione della relazione della società al 30 settembre 2003. 

BANCA IFIS PRIMI RISULTATI TERZO TRIMESTRE 2003 TURNOVER AL 30 SETTEMBRE 2003 A 794 MILIONI DI EURO (+44%). MARGINE DI INTERMEDIAZIONE DEL TERZO TRIMESTRE A 6 MILIONI DI EURO (+44% )
Mestre, 16 ottobre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.a., impresa bancaria specializzata nel factoring, presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al Mta di Borsa Italiana, riunitosi ieri, ha approvato i primi risultati del terzo trimestr e 2003. Nel corso del terzo trimestre 2003 la Società ha chiuso con un turnover di 249 milioni di euro (241 nel primo trimestre, 303 nel secondo trimestre 2003) in crescita del 33% rispetto ai 186 milioni di euro del 3° trimestre 2002. Il turnover totale nei primi nove mesi dell'anno è stato pari a 794 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio precedente. Si prevede un turnover globale annuo tra i 1.100 - 1.200 milioni di euro. Il margine di intermediazione è pari a 6 milioni di euro; + 44% rispetto al terzo trimestre 2002; + 3% rispetto al primo trimestre 2003 e + 6% sul secondo trimestre 2003. L'assemblea ordinaria e straordinaria è convocata per il giorno 17 dicembre 2003 alle ore 9,00 presso la sede sociale o, in eventuale seconda convocazione, per il giorno 14 gennaio 2004, stesso luogo ed ora, con all'ordine del giorno, la delega al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale al servizio di un piano di stock option a favore di amministratori e dipendenti e la delega al Consiglio di Amministrazione ad emettere un prestito obbligazionario convertibile in azioni Banca Ifis. La Relazione degli amministratori su tutti i punti all'ordine del giorno sarà messa a disposizione del pubblico ai sensi di legge presso la sede legale e la Borsa Italiana dal 1 dicembre prossimo. Il testo di questo comunicato stampa e tutti i documenti a disposizione del pubblico sono rinvenibili sul sito aziendale www.Bancaifis.it. Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all'Assemblea una modifica dell'art. 5 dello Statuto, finalizzata ad attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà, nell'arco di cinque anni, di aumentare il capitale sociale di massime 429.000 azioni (pari al 2% del capitale sociale attuale) al servizio di un piano di stock option da assegnare ai dipendenti e agli amministratori. L'esercizio delle stock option consentirà la sottoscrizione dell'aumento di capitale da parte dei destinatari con versamento del prezzo medio di borsa del mese precedente all'assegnazione delle stock option o, se superiore, del prezzo medio di borsa degli ultimi sei mesi. Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all'Assemblea un'ulteriore modifica dell'art. 5 dello Statuto, finalizzata ad attribuire al Consiglio di Amministrazione la facoltà di emettere un prestito obbligazionario convertibile in azioni Banca Ifis, con esclusione del diritto di opzione, per un importo massimo pari a Euro 100.000.000. Il Consiglio, nel caso di approvazione da parte dell'assemblea, ritiene di dare corso tempestivamente all'emissione proposta per una parte dell' importo. L' emissione è finalizzata ad incrementare i mezzi permanenti e a sostenere lo sviluppo dimensionale di Banca Ifis.

ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: IN CALO IL TERZO TRIMESTRE 2003
Cinisello Balsamo, 15 ottobre 2003 - In base ai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, gli ordini raccolti dai costruttori italiani nel terzo trimestre del 2003, sono diminuiti del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2002, attestandosi su un valore assoluto dell'indice pari a 54,8. Il risultato complessivo è stato determinato soprattutto dal calo degli ordini raccolti sul mercato interno, diminuiti del 22,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Molto più contenuto il calo dei mercati esteri, dove i costruttori italiani hanno acquisito ordini inferiori dell'1,4% rispetto al terzo trimestre del 2002. Il risultato degli ordinativi raccolti all'estero è da attribuirsi al proseguire del trend positivo di alcuni mercati, quali Cina, Russia e Turchia. Il risultato negativo degli ordini raccolti sul mercato nazionale rispecchia lo stallo degli investimenti in beni strumentali da parte dell'industria italiana. Secondo Andrea Riello, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, "la congiuntura economica nazionale stenta ancora a recepire i segnali di miglioramento del quadro economico internazionale, provenienti in particolare dai mercati americano e giapponese. Nonostante sia impossibile in questo momento avanzare previsioni, ci auspichiamo positivi riscontri da Emo Milano 2003, l'esposizione mondiale della macchina utensile e dei sistemi per produrre che si inaugura il 21 ottobre, e che, tradizionalmente, è occasione per pianificare scelte di investimento". "Certamente", prosegue Andrea Riello, "la favorevole occasione di contatto tra domanda e offerta generata dalla Emo, rischia di essere vanificata in mancanza di adeguati provvedimenti volti a sostenere lo sviluppo dell'industria italiana. In tal senso, le misure contenute nella Legge Finanziaria 2004 appaiono ancora deboli sul fronte del rilancio degli investimenti, pur rappresentando un apprezzabile passo avanti rispetto ad altre istanze sicuramente fondamentali per sostenere la competitività. In particolare, dal punto di vista dell'innovazione, la Tecno Tremonti, anche se complessa nel funzionamento, rappresenta sicuramente un importante incentivo alla ricerca. A favore dell'internazionalizzazione delle imprese, è sicuramente apprezzabile il sostegno alla partecipazione a manifestazioni espositive all'estero, che ci auspichiamo venga presto esteso anche alle fiere internazionali ospitate in Italia, che rappresentano una vetrina imprescindibile per la promozione del made in Italy".

PRIMA EUROPEAN DOMESTIC APPLIANCES CONFERENCE
Milano, 16 ottobre 2003 -  Gfk Marketing Services, multinazionale tedesca leader mondiale nel monitoraggio dei mercati della tecnologia di consumo, ha presentato ieri a Milano la `Prima European Domestic Appliances Conference' dedicata al mondo degli elettrodomestici bianchi e piccoli. Per la prima volta, vengono divulgati, al di fuori della ristretta schiera degli addetti ai lavori, una serie di dati comparativi della realtà di mercato nei diversi Paesi europei, con un focus particolare sulla realtà italiana. L'italia, infatti, è uno dei Paesi più importanti di questo comparto, essendo sede delle case madri dei principali produttori mondiali che operano su questi mercati. Le informazioni di fonte Gfk, comparate con le principali variabili macro-economiche, hanno messo in risalto una serie di risvolti piuttosto interessanti. E' innanzitutto emerso che nel periodo preso in cosiderazione (agosto 2002 - luglio 2003) 143,702 milioni di famiglie dell'Europa occidentale hanno speso 25.983 milioni di euro per l'acquisto di lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, freezer, cucine, piani cottura, forni e asciugatrici. Per quanto riguarda le famiglie italiane (22,2 milioni), la spesa complessiva destinata ai cosiddetti elettrodomestici bianchi è pari a 3,4 milioni di euro, pari a circa 153 euro a famiglia. Cifre che, sia in Italia che in Europa, testimoniano un aumento della quantità di elettrodomestici acquistati dell'1,4% e una diminuzione della spesa totale destinata all'acquisto di questi prodotti dello 0,3%. Le famiglie europee che, in assoluto, acquistano il maggior numero di "elettrodomestici bianchi" sono quelle spagnole, seguite dalle inglesi, da quelle portoghesi e dalle francesi. Gli olandesi sono invece quelli che spendono di più nell'acquisto di elettrodomestici, segno di una forte ricerca di tecnologia e qualità del prodotto. Sotto la media europea il livello degli acquisti e della spesa destinata a questi beni da parte degli italiani. Un segnale molto chiaro per le aziende italiane, le quali hanno ancora molto spazio per imporsi sul mercato interno e su quello internazionale.

GANDALF SPA: APPROVATA RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2003
Orio al Serio (Bg), 16 ottobre 2003 - Nella riunione del 15 ottobre 2003, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato la relazione sulla situazione patrimoniale al 30 giugno 2003 redatta ai sensi degli articoli 2446 e 2447 del Codice Civile, nella quale sono descritte le caratteristiche di una eventuale operazione di ricapitalizzazione. L'operazione ha la finalità di coprire le perdite e ricostituire il capitale in misura pari almeno al minimo di legge secondo il procedimento legale obbligatorio dettato dall'articolo 2447 de l codice civile. Tale operazione consentirebbe alla Società un significativo rafforzamento patrimoniale e finanziario ed un riequilibrio della struttura dell'indebitamento, consentendo l'accettazione da parte del sistema bancario e finanziario del piano di ristrutturazione del debito ed il proseguimento della normale operatività. I fondi derivanti dall'operazione sono destinati a riequilibrare la situazione finanziaria di breve-medio periodo, sia per la gestione corrente, incluse le esposizioni nei riguardi dei fornitori, sia per dotare la società delle opportune risorse necessarie per la realizzazione del piano industriale. L'operazione è inoltre finalizzata al finanziamento dell'attività di implementazione del piano di sviluppo della Società e al regolamento graduale delle posizioni pregresse nei confronti dei fornitori. La Società non ha predisposto o fatto predisporre alcun documento a supporto della valutazione del prezzo di sottoscrizione delle azioni oggetto di nuova emissione. La copertura delle perdite complessive, pari a circa 14 milioni di euro, e la ricostituzione del capitale sociale è prospettata con le seguenti modalità: Copertura delle perdite per Euro 13.635 mediante utilizzo della riserva legale, e per Euro 2.332.086 mediante utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni; Copertura delle perdite per Euro 4.041.470 mediante riduzione a zero del capitale sociale con annullamento delle 7.090.298 azioni ordinarie in circolazione; Ricostituzione del capitale sociale pre-abbattimento, pari ad Euro 4.041.470, mediante emissione di n. 7.090.298 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,57 ciascuna, in rapporto di n. 1 nuova azione per ogni azione posseduta, al prezzo di Euro 1,24 per azione, di cui Euro 0,67 a titolo di sovrapprezzo; Copertura delle perdite per Euro 4.715.576 mediante utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni. Copertura delle residue perdite, pari ad Euro 3.828.760, mediante riduzione di pari importo del capitale sociale, tramite riduzione del valore nominale delle azioni ad Euro 0,03 (così risultante per effetto della divisione del capitale residuo pari a 12.709 per le 7.090.298 azioni). La situazione di perdite sopra descritte impone, necessariamente, l'effettuazione dei versamenti delle sottoscrizioni in sede assembleare; tale scenario potrebbe, pertanto, non consentire la partecipazione all'operazione ai soci non presenti all'assemblea i cui diritti verrebbero, così, sacrificati. Tale eventualità potrebbe, nondimeno, essere evitata qualora i soggetti che dovessero effettuare la sottoscrizione in luogo degli assenti lo facessero subordinandola ad una condizione risolutiva all'esito dell'eventuale esercizio dell'opzione che i soci assenti potrebbero effettuare in un periodo loro concesso dopo l'assemblea, indicativamente non inferiore ai 15 giorni; ciò in ossequio al dettato dell'art. 134, 1^ c., del Tuf. Sulla scorta delle assunzioni del nuovo piano industriale approvato il 25 settembre 2003 che, confermando l'alleanza con Air France, identifica nuove direttive strategiche a livello di network, devono prevedersi, inoltre, ulteriori interventi sul capitale da realizzarsi entro il biennio 2004/2005, anche in più fasi, per un apporto minimo di € 4.000.000 circa ed il cui ammontare definitivo e momento di attuazione dipenderanno dall'esito della ristrutturazione del debito. Corre, tuttavia, l'obbligo di segnalare che oggi la società si trova nella condizione di divieto di sollecitazione all'investimento prevista dall'art. 96 Tuf a seguito della dichiarata impossibilità ad esprimere un giudizio sul bilancio resa dalla società di revisione ai sensi dell'art. 156 Tuf. Tale situazione impone, pertanto, al Consiglio di proporre agli azionisti la messa in liquidazione della società, in assenza di proposte di intervento sul capitale che pervengano prima della chiusura dell'assemblea, poiché diversamente la situazione di divieto predetto non lascerebbe alternative all'operato dell'organo amministrativo. Occorre, comunque, sottolineare che al fine di poter validamente deliberare l'assemblea dovrà contare in terza convocazione presenze almeno superiori al quinto del capitale sociale, per cui ci si auspica, nella complessità del momento, un adeguato riscontro da parte della compagine sociale. Si segnala inoltre che, in data 13 ottobre 2003 è pervenuta, presso la sede della società, una lettera di intenti contenente il forte e motivato interesse ad entrare nella compagine sociale da parte di Cirrus Airlines, compagnia regionale tedesca. La formalizzazione di una proposta di partecipazione è comunque condizionata alla verifica, con le controparti finanziarie e commerciali, del piano di ristrutturazione del debito complessivo esistente, alle risultanze della due diligence legale, che Cirrus Airlines intende effettuare, ed alla condivisione con il personale della società delle strategie e dei piani di sviluppo contenuti nel business plan. Nell'ipotesi in cui non pervenisse una concreta proposta da parte di Cirrus Airlines o di altri potenziali interessati e non vi provvedessero i soci, l'Assemblea degli azionisti non potrà che trarne le dovute conseguenze anche alla luce della proposta degli amministratori.

LUIGI LANA NOMINATO DIRETTORE ASSICURATIVO DI REALE MUTUA DI ASSICURAZIONI
Torino, 15 ottobre 2003 Luigi Lana, 52 anni, Laurea in Ingegneria meccanica e Master in Ingegneria delle Assicurazioni conseguiti presso il Politecnico di Milano, è dal 6 ottobre 2003 il nuovo Direttore Assicurativo della Società Reale Mutua di Assicurazioni. L’ingegner Lana ha ricoperto, dal 1976 all’ottobre del 2003, incarichi direttivi nel settore industriale e nel settore assicurativo. Dal 1992 è stato Direttore tecnico assicurativo di Abeille, poi Uap, Direttore centrale del Gruppo Axa Italia con competenza sui Rami Danni non auto e responsabile del progetto unificazione prodotti non standard. L’ultimo incarico rivestito è stato, dal gennaio 2000, quello di Direttore del Dipartimento di Milano di Axa Italia con la responsabilità dei risultati di business nell’area territoriale Lombardia e Triveneto. L’ingegner Luigi Lana è stato Vicepresidente della Sezione Tecnica Rc Generale dell’Ania, è autore di due volumi: “Lessico del controllo numerico” e “Come valutare i beni industriali”, nonché di diverse pubblicazioni per riviste specializzate. L’inserimento dell’Ingegner Luigi Lana in qualità di Direttore Assicurativo in Reale Mutua si inquadra in un programma di potenziamento degli aspetti tecnico assicurativi della Società torinese al quale l’Ingegner Lana potrà contribuire con l’esperienza maturata in lunghi anni di attività nel settore.

NUOVI PARTNER IN RECONTA ERNST & YOUNG
Milano, 16 ottobre 2003 - Sono cinque i nuovi partner in Reconta la societa’ del network Ernst & Young che, da piu’ di quarant’anni opera nel mercato della revisione e organizzazione contabile. Diverse le aree di responsabilita’ dei nuovi soci: - Wassim Abou Said, nato in Libano nel 1964 e laureato a Roma, e’ attualmente impegnato su alcuni rilevanti progetti nell’area Financial Service nella sede di Roma, oltre a seguire operazioni di cartolarizzazione e due diligence su operazioni di M&a; - Stefania Boschetti, 35 anni, e’ responsabile di alcuni dei principali clienti della sede torinese; - Claudio Ferigo, 41 anni, in Ernst & Young dal 1989, oltre all’attivita’ di coordinamento su alcuni importanti clienti, e’ responsabile della gestione delle risorse professionali degli uffici di Bergamo e Brescia e learning coordinator; - Alessandro Frezza, 37 anni, romano, opera nell’area Grandi Imprese, collabora con la service line Transaction Advisory Service nell’area centro sud ed e’ membro dell’Italian Desk di Ernst & Young per i progetti di Ias conversion; - James Klein, 38 anni, americano residente a Milano, in Ernst & Young dal 2001, vanta un’esperienza significativa nell’area Capital Markets per la quale ha anche tenuto vari corsi in Usa, in universita’ sia americane che europee.

FORUM INTERNAZIONALE DELLE PMI (PRATO, 17 E 18 OTTOBRE 2003): A UN GIORNO DALL’APERTURA DELLA QUINTA EDIZIONE, ANTICIPATA OGGI ALLA STAMPA LA NUOVA ALLEANZA SIGLATA DAL GRUPPO CONSIAG SPA PER FORNIRE NUOVI SERVIZI ALLE IMPRESE
Prato, 16 ottobre 2003 – E’ stata annunciata ieri alla stampa l’alleanza sottoscritta ieri con una lettera d’intenti tra Consiag Spa, una delle principali multiutility italiane, e il Gruppo J. Venture & Partners Spa, leader dei servizi integrati e attivo nella consulenza, nella comunicazione e nei media. La nuova partnership s’inserisce in un più ampio progetto di sviluppo dell’area metropolitana toscana fortemente voluto da entrambe le realtà che, proprio per questo motivo, hanno dato vita alla nuova piattaforma multimediale www.Toscanametropolitana.net Nata dalla volontà e dall’impegno di fornire alle imprese servizi sempre più completi ed efficaci la nuova piattaforma mediatica permette alle diverse attività degli operatori privati e istituzionali di essere disponibili sul web e visibili anche su scala internazionale, grazie a Wayin.net, primo network europeo di portali verticali, di proprietà del Gruppo J. Venture & Partners, nel quale il progetto Toscanametropolitana.net s’inserisce. All’interno di questa piattaforma si trova il portale www.Pratovalley.net che rappresenta un punto d’incontro per le diverse realtà imprenditoriali, un servizio alle imprese locali ideato per valorizzare tutti i distretti industriali, ma soprattutto per raccogliere e offrire informazioni, idee e servizi. Questo portale, pensato per le imprese, avrà infatti il suo esordio ospitando la “diretta” on-line della V Edizione del Forum Internazionale delle Pmi che si svolgerà proprio a Prato il 17 e 18 ottobre p.V. E che vedrà i prestigiosi interventi, tra gli altri, di Massimo D’alema, Enrico Letta, Giulio Tremonti, Gianfranco Fini, Elio Catania e Nicholas Negroponte. “Aderiamo con entusiasmo al progetto presentato oggi -spiega in anteprima Laura Calciolari, responsabile per l’area Toscana dello Studio Ambrosetti e coordinatrice del Progetto Forum Internazionale delle Pmi- perché lo riteniamo pienamente coerente con il tema che il nostro Forum si propone in questa quinta edizione: innovare per competere, supportare le Pmi con l’innovazione non solo tecnologica, ma anche strategico-progettuale”. “Oggi a Prato – spiega Daniele Panerati, Presidente del Gruppo Consiags.p.a. - stiamo vivendo un momento importante per l’evoluzione del distretto che si trova in una fase di trasformazione e vive una più generale diversificazione della tradizionale monocultura del tessile” “Innovazione, internazionalizzazione, idee e servizi sono, senza dubbio, - prosegue Aldo Alderigi, Presidente del Gruppo J. Venture & Partners Spa – contributi vitali per una maggiore qualificazione dell’economia locale”. 
Consiag Nel Mercato Della Distribuzione

N.

Compagnie

Mcm

Clienti

1

Italgas

7.804

5.200.000

2

Camuzzi gazometri

1.340

799.903

3

Aem

912

790.100

4

Seabo Bologna

730

340.000

5

Italcogim Group

502

409.000

6

Enel

463

236.300

7

Agac Reggio Emilia

457

166.000

8

Amga Genova

353

315.000

9

Asco Piave

335

-

10

Consiag

317

153.294

11

Agsm Verona

307

112.000

12

Asm Brescia

307

150.000

13

Amag Padova

293

119.500

14

Erogasmet

275

142.000

15

Sogegas

259

140.000

16

Società Gas Rimini

256

125.115

17

Arcalgas Progetti

252

112.000

18

Ages Pisa

258

-

19

Bernardi Group

241

93.000

(fonte: E. Corali, Il mercato del gas naturale in Italia, Milano)

LIBERALIZZAZIONE E INFORMATION TECHNOLOGY NELLE PUBLIC UTILITIES ATOS ORIGIN E NEXTVALUE IDENTIFICANO LE OPPORTUNITÀ DEI NUOVI MODELLI DI BUSINESS & IT
Milano, 16 ottobre 2003 –L’apertura del contesto competitivo in cui le Aziende del settore pubblico si trovano ad operare, unitamente all’esigenza di migliorare la qualità dei servizi al cittadino, determinano una profonda trasformazione nei protagonisti del settore che, lasciatesi alle spalle logiche tipiche di tipo monopolista, devono adattare strategie e modelli di business al nuovo scenario competitivo. Nel nuovo scenario il ruolo dell’It assume un’importanza strategica, sia a sostegno dell’innovazione, sia quale elemento abilitante al cambiamento. La strategicità dell’Information Technology è confermata da un trend positivo di crescita della spesa It, significativamente più elevato rispetto alla media registrata nel mercato riferita ad altri settori industriali, proprio come evidenziato nello studio indipendente condotto da Atos Origin - Gruppo Internazionale leader nella consulenza, nell’outsourcing e nei servizi di Information & Communication Technology – e Nextvalue, partner italiano di Aberdeen Group. E’ di recente pubblicazione, infatti, il White Paper “Le Public Utilities in Italia: tendenze evolutive del settore e ruolo strategico dell’Information Technology”, una strutturata analisi del settore che, partendo dal quadro normativo, evidenzia le nuove esigenze delle aziende ed identifica le opportunità di una chiara strategia It. Atos Origin si propone come partner di riferimento per affiancare le aziende attraverso una proposta concreta ed un approccio metodologico finalizzato all’analisi e definizione delle migliori strategie aziendali & It. Grazie all’esperienza maturata, anche a livello internazionale, alla profonda conoscenza delle catene del valore per i diversi servizi di fornitura, Atos Origin dispone di un portafoglio di servizi integrato e completo. Il supporto alle aziende prevede, ad esempio, la ridefinizione della strategia nel rispetto alle nuove dinamiche del mercato, il disegno dei nuovi modelli di business e organizzativi, nonché l’individuazione ed implementazione delle soluzioni verticali, abilitanti l’efficacia del servizio nei confronti di un cliente sempre più esigente. “Abbiamo collaborato con Atos Origin - sottolinea Alfredo Gatti, Amministratore Delegato Nextvalue -, forti di un impegno continuo del Gruppo Aberdeen nel monitoraggio di un mercato in forte trasformazione volto ad individuare il livello attuale di automazione dei Sistemi Informativi, le previsioni di sviluppo per il prossimo futuro e le evoluzioni presenti a livello internazionale”. Esempi concreti di risposta efficace alle nuove sfide e dell’utilizzo proattivo della leva It sono illustrati nel White Paper, consentendo al Top Management delle aziende di valutare i vantaggi delle soluzioni proposte. “Ciò che caratterizza il nostro intervento, come evidenziato nella seconda parte del documento, – conclude Fabrizio Farnetani - Market Director Utilities Atos Origin - è la capacità d’essere partner unico del cambiamento, secondo un approccio completo ed affidabile che copre tutte le fasi di Design, Build & Operate, a garanzia dell'allineamento tra requisiti Business e strategia It secondo un modello operativo efficiente ed una visione centralizzata degli investimenti.
 

QUIENEL DISPONIBILE NEGLI UFFICI POSTALI CON IL SERVIZIO QUIENEL SARÀ POSSIBILE FARE MOLTE OPERAZIONI RELATIVE AL CONTRATTO DI ENERGIA ELETTRICA AGLI SPORTELLI DI POSTE ITALIANE
Roma, 16 ottobre 2003 - Negli uffici postali abilitati da oggi è disponibile il servizio "Quienel" che permette di effettuare operazioni relative al contratto dell'energia elettrica. Il cliente che si recherà in uno degli uffici postali abilitati potrà chiedere un nuovo contratto, modificarlo o disdirlo, potrà comunicare la lettura del contatore, documentare il pagamento della bolletta e conoscere lo stato dei consumi e dei pagamenti. Si potrà richiedere, inoltre, la modifica della potenza impegnata e dell'indirizzo di recapito delle bollette, conoscere i preventivi per lo spostamento del contatore, chiedere nuovi allacciamenti per "contratti cantiere" e altri interventi.In tutte queste operazioni i clienti saranno assistiti allo sportello dell'ufficio postale da personale esperto di Poste, che ha seguito corsi di formazione di Enel Distribuzione.nella fase di avvio l'iniziativa riguarderà 20 uffici postali dislocati su tutto il territorio nazionale e successivamente sarà estesa a molti altri uffici postali.Negli uffici postali abilitati i clienti troveranno oggi un punto informativo per conoscere in dettaglio il nuovo servizio nato dalla collaborazione fra Poste Italiane e Enel.

A ROMA E A MILANO, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA QUALITÀ, I CONVEGNI GALGANO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA LOTTA DEL VALORE CONTRO LO SPRECO: COME OTTIMIZZARE LE RISORSE PER DARE SERVIZI ECCELLENTI AL CITTADINO
Roma - Milano, 16 ottobre 2003 - "La lotta del valore contro lo spreco: come ottimizzare le risorse per dare servizi eccellenti al cittadino" è il tema attorno a cui ruotano quest'anno i convegni Galgano dedicati alla Pubblica Amministrazione, nel corso della Campagna nazionale promossa in occasione della 15a Giornata mondiale della qualità. Gli eventi, a partecipazione gratuita, si svolgeranno a Roma, mercoledì 12 novembre, con la collaborazione del Comune di Roma e a Milano, giovedì 13 novembre, con la collaborazione del Comune di Milano e di Milano Accademia di Formazione.. Gli incontri intendono contribuire a diffondere la cultura e le pratiche manageriali proprie della Qualità nella Pubblica Amministrazione per lo sviluppo della competitività del Sistema Italia. La Campagna nazionale per la Giornata mondiale della qualità ha ottenuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei Ministeri: Affari Esteri - Ambiente e Tutela del Territorio - Attività Produttive - Comunicazioni - Giustizia - Infrastrutture e Trasporti - Interno - Istruzione, Università e Ricerca - Lavoro e Politiche Sociali - Politiche Agricole e Forestali. A Roma, oltre al sindaco Walter Veltroni che è stato invitato ad intervenire, porteranno la loro testimonianza: Francesco Cioffarelli - assessore politiche delle risorse umane e decentramento del Comune di Roma, Alberto Galgano - presidente del Gruppo omonimo, Bruno Susio - partner e direttore area Pubblica Amministrazione del Gruppo Galgano, Franca Gizzi - direttore organizzazione e sviluppo del Comune di Roma, Carlo Mochi Sismondi - direttore generale Forum Pa, Flavia Naverio - presidente consiglio direttivo dell'Associazione Qualitàcomuni, Michele Leonardo Lo Tufo - presidente Andigel e direttore generale del Comune di La Spezia, Angelo Tondo - assessore all'eccellenza del Comune di Lecce, Daniele Mannocci - presidente della Provincia di Prato. A Milano il convegno, moderato da Marino Massaro - giornalista del Sole 24 Ore responsabile delle pagine Enti Locali, vedrà gli interventi di: Alberto Galgano, presidente del Gruppo omonimo, Carlo Magri - assessore personale, lavoro e risorse del Comune di Milano e presidente di Milano Accademia di Formazione, Bruno Susio - partner e direttore area Pubblica Amministrazione del Gruppo Galgano, Giuseppe Panassidi - segretario-direttore generale della Provincia di Verona, Michele Bertola - direttore generale del Comune di Cesena, Mario Parma - presidente dell'Associazione Qualitàcomuni, Pietro Curzio - direttore generale del Consiglio Regionale dell'Emilia-romagna. Per informazioni e per confermare la partecipazione: segreteria organizzativa Galgano Pubblica Amministrazione, tel. 02.39.605.292/295, e-mail infoga@galganogroup.It 

STOCCARDA E BONN – GLI APPUNTAMENTI CULTURALI E LE GRANDI MOSTRE DELL’AUTUNNO VOLI DALL’ITALIA CON GERMANWINGS A PARTIRE DA 19 EURO, TASSE E SPESE INCLUSE
Milano, 16 ottobre 2003 - Renoir, Gauguin, Degas: i tesori della collezione Ordrupgaard a Stoccarda La pinacoteca di Stato di Stoccarda presenta l’importante collezione Ordrupgaard di Wilhelm Hansen, uomo d’affari e mecenate danese che, tra il 1916 e il 1918, raccolse dipinti dei grandi maestri francesi dell’ottocento, da Delacroix fino a Gaugin. Tra le opere esposte, capolavori dell’impressionismo di Corot, Courbet, Pissaro, Degas, Sisley, Monet e Degas, nonché venti quadri di artisti danesi dello stesso periodo. La collezione Ordrupgaard resterà alla pinacoteca di Stoccarda fino all’8 febbraio 2004. Www.staatsgalerie.de  Il cammino dei turchi. 1500 anni di cultura turca Fino al 29 febbraio 2004 il museo Linden di Stoccarda ospita la mostra “Il cammino dei turchi. 1500 anni di cultura turca”, un affascinante percorso attraverso la storia del popolo turco, segnata dalla sovrapposizione e dalla convivenza di molteplici realtà religiose e culturali. Filo conduttore della mostra, l’approfondimento del dialogo tra la cultura turca e quella tedesca. Www.lindenmuseum.de La mostra degli Atzechi a Bonn “Aztechi”, al Kah di Bonn fino all’11 gennaio 2004, è una delle più grandi mostre mai allestite al mondo su questa affascinante cultura: più di 350 reperti – molti dei quali presenti per la prima volta in Europa – mostrano la storia di questo popolo, che nell’arco di soli 200 anni diede vita a una della culture più singolari mai esistite. Tra gli oggetti esposti, sculture monumentali raffiguranti dèi, uomini e animali, mosaici, monili d’oro e ceramiche dipinte. Www.kah-bonn.de  Piccoli principi: dipinti di bambini dal 16mo al 19mo secolo a Bonn Ottantacinque capolavori che ritraggono infanti di alto rango, provenienti dalla Fundacion Yannick y Ben Jakober di Maiorca, sono esposti al Kah di Bonn fino al 4 gennaio 2004. Un’occasione per conoscere l’arte del ritratto com’era praticata dal 16mo al 19mo secolo in Europa, ma anche e soprattutto per scoprire qual è stata la realtà dell’infanzia nell’età moderna e come il mondo adulto considerava l’universo infantile.
Www.kah-bonn.de

UN’INDAGINE SULL’ACCESSIBILITÀ VIARIA E FERROVIARIA CON LE CAPITALI EUROPEE DALL’EUROPA A MILANO IN AUTO, OF COURSE IL TRENO VA PIANO. PIÙ ACCESSIBILE PARIGI
Milano, 16 ottobre 2003 - Dalle capitali europee verso Milano (e viceversa)? In auto ci si arriva con una velocità media di 94 km/h, lungo un percorso per il 78% in autostrada, mentre in treno si viaggia a una media oraria di 69 km, dovendo fare in media 2,5 cambi prima di giungere a destinazione. L’osservatorio Infrastrutture della Camera di commercio ha stilato una classifica in base alla “migliore accessibilità” di Milano dalle capitali europee, tenendo conto delle strade e delle ferrovie. Dietro l’angolo c’è Parigi (1° posto in classifica generale), oppure Bruxelles (2° posto), Madrid (3° posto) o Lussemburgo (4° posto), piuttosto che – ma non solo per distanza - Tallinn (21°), Helsinki (20°), Riga (19°) o Dublino (18°). Se Milano, poi, viene messa a confronto con Parigi, l’accessibilità della capitale transalpina è migliore: si arriva dalle altre capitali a Parigi in auto a 98 chilometri orari (contro i 94 per Milano) con un percorso dell’85% autostradale (78% per Milano). Più veloce anche arrivare in treno 85 km all’ora (69 per Milano). A Berlino dalle altre capitali invece si arriva più agevolmente in ferrovia (74 chilometri all’ora) e solo 1 cambio e mezzo (contro i 2,5 di Parigi e Milano). Più lenta l’entrata in autostrada che raggiunge in media gli 88 chilometri orari per la capitale tedesca. Sono queste le classifiche stilate sui Paesi dell’Unione Europea e dell’allargamento previsto per il 2004 (escluse Cipro e Malta) dall’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della Camera di Commercio di Milano e presentate nel corso dell’incontro tenutosi oggi. La classifica per le connessioni stradali è stata calcolata in base alla distanza tra Milano e la capitale europea, al tempo di percorrenza e alla percentuale di autostrada presente lungo il tragitto; la classifica per le connessioni ferroviarie è stata calcolata in base al tempo di percorrenza e al numero di cambi minimo richiesto, mentre la classifica generale è stata ricavata in base a quelle per i collegamenti stradali e ferroviari. E per migliorare le infrastrutture europee la Camera di Commercio promuove con 30 istituzioni economiche europee il Corridoio Plurimodale ovest-est a sud dei Pirenei e delle Alpi, il progetto di sviluppo delle linee di trasporto nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea, fluviale), che vede come presidente Carlo Sangalli. Un progetto già inserito nel libro bianco della Commissione Europea, che contiene le proposte di politica infrastrutturale. “Per sfruttare appieno il potenziale economico del mercato unico comunitario - ha dichiarato Massimo Sordi, presidente dell’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della Camera di Commercio di Milano - occorre sviluppare un più efficiente sistema di trasporti e infrastrutture. Oggi come oggi, infatti, una regione che voglia essere competitiva sul mercato deve essere dotata di adeguate infrastrutture di trasporto, specialmente per quanto riguarda il traffico merci sulle lunghe distanze. Ecco perché la Camera di Commercio di Milano è attiva per una migliore qualità dei trasporti al servizio delle imprese e dei cittadini, non solo milanesi e lombardi, ma anche europei”. Il Corridoio Plurimodale. Il progetto, che coinvolge 30 Camere di commercio europee guidate da Carlo Sangalli, si propone l’obiettivo di rilanciare il sistema dei trasporti e delle infrastrutture del Sud Europa, e quindi anche dell’Italia, attraverso l’integrazione e lo sviluppo delle linee di trasporto già esistenti, facendole crescere nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea) e nei collegamenti con gli altri “corridoi” europei. Le principali aree di intervento individuate per la Lombardia e Milano sono la creazione di linee veloci e ad alta capacità per le tratte Milano-torino, Milano-bologna, Milano-genova; la costruzione di una linea veloce Milano-verona e della ferrovia Milano-gottardo. Sul versante del trasporto stradale, si prevedono, invece, la creazione della “direttissima” fra Milano e Brescia; il collegamento dell’A4 (Boffalora Ticino e Malpensa) e dell’A8 con l’aeroporto di Malpensa; un nuovo sistema di tangenziali a est di Milano; l’avvio della Pedegronda – tratto Ovest (che collegherà l’A4 con l’A8 e l’A9 servendo la zona Nord di Milano) – e, infine, l’adeguamento autostradale Genova-milano tra Genova e Serravalle. I Dati Dell’osservatorio Ambiente E Infrastrutture Della Camera Di Commercio Di Milano La classifica generale. Fra le capitali europee con le quali Milano è meglio collegata (riguardo alle connessioni stradali e ferroviarie) le prime 10 sono: Parigi (1° posto), Bruxelles (2° posto), Madrid (3°), Lussemburgo (4°), Lisbona (5°), Berlino (6°), Amsterdam (7°), Vienna (8°), Londra (9°) e Stoccolma (10°). La prima città fra i paesi compresi nel prossimo allargamento dell’Unione Europea è Bratislava (12°), seguita da Varsavia (13°), Budapest (14°), Praga a parimerito con Lubiana (15°) e Vilnius (16°). Maglia nera per Tallinn, la capitale estone che chiude la classifica al 21° posto. La classifica per chi viaggia in auto. La destinazione più favorevole per chi parte in auto da Milano è la capitale spagnola Madrid (1° posto), seguita da Parigi (2°), Bruxelles (3°), Lisbona e Lussemburgo (4° posto parimerito), Berlino (5°), Vienna (6°), Amsterdam e Copenaghen (7° parimerito), oppure Lubiana o Stoccolma (8° posizione parimerito), Bratislava (9°) o Londra (10°). Le difficoltà maggiori sono invece per chi vuole raggiungere in auto Helsinki (17°), oppure Tallinn (16°), Riga (15°), Vilnius (14°), Atene o Varsavia (13° posto parimerito). Occupano le posizioni migliori riguardo alla velocità del collegamento su strada Madrid (1°), Parigi (2°) e Lisbona (3°), mentre “in coda” si trovano Atene (22°), Helsinki (21°) e Tallinn (20°). Per percentuale di autostrada sul totale del percorso si posizionano ai primi posti Madrid (1°), Bruxelles (2°) e Parigi (3°), mentre in bassa classifica troviamo Helsinki (22°), Tallinn (21°) e Riga (20°). La classifica per chi viaggia in treno. Le connessioni ferroviarie da Milano sono più favorevoli per chi si vuole recare a Parigi (1° posto), a Londra (2°) e a Bruxelles (3°), ma anche ad Amsterdam (4°), Berlino (5°), Vienna (6°), Lussemburgo, Varsavia e Stoccolma (tutte al 7° posto), Madrid (8°), Lisbona (9°) e Bratislava (10°). Meno buone invece le condizioni per Dublino (17°), ultima in classifica preceduta da Tallinn (16°), Lubiana e Atene (15° parimerito), Helsinki e Riga (14° parimerito), Praga (13°), Vilnius (12°) e Budapest o Copenaghen (parimerito all’11° posto). Occupano le posizioni migliori riguardo alla velocità del collegamento ferroviario Parigi (1°), Londra (2°) e Bruxelles (3°), mentre “in coda” si trovano Dublino (22°), Atene (21°) e Tallinn (20°). Per numero di cambi sul totale del percorso si posizionano ai primi posti Parigi, Londra, Bruxelles, Berlino, Amsterdam, Vienna e Lussermburo, Bratilsava, Budapest. Ultimo posto per Dublino.

IL MANUALE D'USO E MANUTENZIONE DELLE MACCHINE ACIMAC PROPONE UN SEMINARIO TECNICO PER LE AZIENDE ASSOCIATE
Milano, 16 ottobre 2003 - Nell'ambito delle attività di formazione tecnica per le aziende associate, Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica) ha organizzato per martedì 21 ottobre un importante appuntamento. Il seminario, intitolato "Il manuale d'uso e manutenzione a corredo delle macchine: gli obblighi di legge, come redigerlo, come gestirlo operativamente", si terrà presso la presso la Sala Convegni dell'Hotel Executive di Fiorano (Modena) dalle ore 9.30 alle ore 17.00. Relatore sarà l'Ingegner Gino Zampieri, dello studio di consulenza Ac&e di Verona, specializzato da anni nella certificazione di macchine e impianti. La redazione del manuale d'uso e manutenzione delle macchine (la cui fornitura è obbligatoria ai sensi dalla Direttiva 98/37/Ce, la cosiddetta Direttiva Macchine) è argomento di grande rilevanza, anche perché il manuale rappresenta uno degli strumenti principali di "tutela" delle aziende fornitrici a fronte di contestazioni sulle misure e procedure di sicurezza inerenti la macchina. Il manuale rappresenta inoltre un importante punto di riferimento per la clientela, ossia le aziende produttrici a cui è rivolto, contenendo tutte le istruzioni necessarie per il corretto utilizzo delle macchine. Il seminario si pone l'obiettivo di illustrare la procedura migliore con la quale redigere un manuale d'uso realmente completo dal punto di vista normativo, cercando al tempo stesso di evitare che lo strumento diventi inutilmente dispersivo e costoso.

CERTIFICAZIONE CE PER IL SISTEMA GE PER IL MONITORAGGIO CONTINUO DELLE EMISSIONI GLI IMPIANTI ITALIANI DEVONO ESSERE CERTIFICATI PER UNIFORMARSI AGLI STANDARD STABILITI DALLA UE
Milano, 16 Ottobre 2003- Ampliando la propria presenza in Europa, Geps (Ge Power Systems) ha annunciato il suo proprio sistema di monitoraggio delle emissioni (Cems: Continuous Emissions Monitoring System) ha conseguito la certificazione Ce (Conformità Europea) Per essere commercializzati nei Paesi appartenenti alla Ue, tutti i prodotti devono possedere tale approvazione. Il rilascio della certificazione Ce avviene al termine di un lungo processo che prevede la valutazione di tutti i componenti di un sistema al fine di assicurarne la conformità alle direttive e agli standard stabiliti dall'Unione Europea. Per ottenere questa certificazione, un produttore o esportatore deve preparare una documentazione tecnica di fabbricazione che illustra la conformità alle direttive e agli standard applicabili. Per la Commissione Europea il marchio Ce, che tutti i prodotti devono possedere, costituisce una sorta di "passaporto" che consente ai produttori di commercializzare liberamente i loro prodotti all'interno del mercato europeo. "Siamo fermamente intenzionati a perseguire aggressivamente ogni opportunità commerciale per i nostri prodotti Cem nel mercato europeo e il rilascio della certificazione Ce costituisce il primo, fondamentale, passo verso questa direzione", ha sottolineato Stephen Rowe, General Manager, Environmental Energy di Ge Power Systems. "Grazie alla nostra sperimentata tecnologia e all'invidiabile esperienza maturata nel settore, siamo perfettamente preparati per assicurare la conformità degli impianti europei alle attuali e future direttive stabilite in materia di compatibilità ambientale, fornendo alla Ue un prezioso contributo nella continua battaglia per la riduzione dell'inquinamento". La realizzazione della prima installazione Ge Power Systems Cems in Europa è prevista per i primi mesi del 2004 a Iberdrola, una località sita nel comune di Santurtzi, in Spagna. A essa seguiranno, verso metà del 2004, altri quattro sistemi Ge Cems Kvb-enertec che saranno installati presso l'impianto Arcos, sempre a Iberdrola. L'installazione spagnola utilizzerà anche la soluzione multilingua Ge Kvb-enertec Dahs (Data Acquisition and Handling System) per ottimizzare i processi e le efficienze operative. "Negli Stati Uniti i nostri sistemi Cems e Dahs non hanno eguali nel settore del monitoraggio delle emissioni e, con alcuni modesti interventi di riconfigurazione delle componenti per rispondere ai requisiti richiesti dalla certificazione Ce, sono perfettamente in grado di fornire gli identici livelli di affidabilità e precisione anche nei Paesi della Ue", ha aggiunto Rowe. Ge Power Systems propone anche servizi completi di installazione e configurazione dei sistemi Cems al fine di assicurare la piena operatività degli impianti Cems e Dahs con la massima efficienza e tempestività. Geps prevede di offrire nei Paesi Ue un pacchetto di servizi completo, progettato per quei clienti che desiderano beneficiare dei massimi livelli di disponibilità e accuratezza dei dati. Con questo pacchetto di servizi il team Ge Environmental Energy assume la piena responsabilità della gestione del programma Cems del cliente, compreso l'utilizzo e la gestione dell'hardware e del software, la raccolta dei dati, la gestione del database e le attività di reporting.
Infolink: www.Gepower.com/airquality

COMUNE DI MODICA: PRESENTAZIONE DELLA DE.C.O. - DENOMINAZIONE COMUNALE - TUTELA, QUALITÀ, PROMOZIONE E DIFESA DEL PRODOTTO LOCALE
Milano, 16 ottobre 2003 - Il Comune di Modica (Rg), riconosciuta dall’Unesco come bene dell’Umanità e rinomata per il suo delizioso cioccolato tradizionale, ha presentato, presso il Circolo della Stampa di Milano, la “Deco” - denominazione comunale dei prodotti d’origine – che ha lo scopo di definire le linee guida per il riconoscimento, la rintracciabilità dell’origine e la caratterizzazione dei prodotti legati alla tradizione gastronomica locale. Nell’ambito della promozione del territorio, sono state inserite anche le produzioni tipiche locali legate soprattutto alla tradizione, al tempo ed alla gente del territorio cittadino. Per ora le specialità inserite nei disciplinari di produzione e controllo Deco sono quattro: il cioccolato tradizionale di Modica, il pane casereccio di Modica, il formaggio Tumazzu Medieano e la fava “cottoia”. “Attraverso la valorizzazione delle proprie specialità agro-alimentari – ha affermato Piero Torchi, Sindaco di Modica, insieme a Carmelo Drago, Assessore allo Sviluppo Economico, -- il Comune di Modica vuole assicurare al consumatore una completa trasparenza sulla natura delle produzioni locali sottoposte a certificazione”. Lo strumento dei disciplinari tecnici ed il laboratorio di analisi sensoriale funzionale sono gli strumenti tecnici mediante i quali le produzioni Deco sono sottoposte a raffinato controllo riguardo all’origine, ai processi produttivi ed 1 peculiari caratteristiche percepibili delle medesime. Secondo Torchi e Drago “Modica si propone al palcoscenico nazionale ed internazionale non solo con i suoi monumenti e le sue bellezze architettoniche, ma anche tramite la grande tradizione gastronomica e dolciaria. Sceglie di farlo al massimo livello in un momento congiunturale in cui il turismo eno-gastronomico rappresenta non più un segmento trascurabile, ma una nicchia di mercato il cui fatturato incrementa di stagione in stagione, rappresentando fra l’altro un elemento promozionale per il territorio di assoluto valore.

OCEANI: UN TESORO TUTTO DA SCOPRIRE
Roma, 16 ottobre 2003 - Dall’evoluzione degli oceani alle risorse nascoste in fondo al mare: di questo si parlerà durante il convegno Perforazione scientifica degli oceani organizzato, a Roma venerdì 17 ottobre, dall’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste e dal Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche. L’incontro sarà anche l’occasione per discutere il sempre più attivo ruolo della comunità scientifica italiana nell’ambito del programma internazionale Odp, Ocean Drilling Program. Nel 2004, infatti, alla nave da perforazione industriale, che da oltre 30 anni scandaglia i fondali di tutti gli oceani, si aggiungeranno nuove unità di perforazione a scopo scientifico americane e giapponesi. All’europa spetterà il compito di esplorare i fondali degli oceani polari, le ultime aree sconosciute della Terra. In questo ambito l’Italia, presente nel Programma dal 1985, si appresta ad un impegnativo salto di qualità in un settore di frontiera quale l’oceanografia geologica. “E’ opinione diffusa della comunità scientifica italiana – secondo il dr. Angelo Camerlenghi, dell’Ogs di Trieste – che l’Italia non possa rimanere al margine di queste ricerche che, analogamente alle ricerche spaziali, vedono sviluppo tecnologico, ricaduta sociale e curiosità scientifica procedere di pari passo in un’unica grande struttura organizzativa”. Il 73 per cento della Terra, come è noto, è coperto dalle acque degli oceani dei cui fondali e dei cui segreti l’uomo conosce una minima parte. L’odp, attuando progetti di ricerca avanzati dagli studiosi dei vari Paesi partecipanti e con gli oltre 1000 pozzi perforati, ha recuperato campioni di rocce e di sedimento il cui studio ha permesso di verificare e confermare la teoria della tettonica a zolle, confermare l’inversione periodica del magnetismo terrestre, scoprire il disseccamento del Mediterraneo, avvenuto circa 5 milioni di anni or sono, conoscere i cambiamenti climatici globali avvenuti nel passato senza l’intervento dell’uomo e l’impatto dell’effetto serra sulla vita degli oceani per il riscaldamento del pianeta dovuto alle immissioni di Co2 dai vulcani. Le conoscenze acquisite dai ricercatori impegnati nel programma hanno permesso, tra l’altro, di costituire un archivio di informazioni sul clima del passato utili per comprendere l’evoluzione del clima nel futuro. Ma l’Odp vanta anche ricadute interessanti dal punto di vista economico-sociale, come l’individuazione di estesi depositi di metano naturale, presenti in sedimenti superficiali allo stato solido, idrato, la cui riserva è di gran lunga superiore a quelle conosciute in giacimenti tradizionali, tanto che gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea hanno stanziato ingenti somme per valutarne la
potenzialità economica di sfruttamento.

INONDAZIONI: LA RICERCA EUROPEA OPERA PER UNA MIGLIORE PREVISIONE E PER SOLUZIONI A LIVELLO DI GESTIONE
Bruxelles, 15 ottobre 2003 - Le inondazioni rappresentano una delle calamità più diffuse in Europa. Nel corso dei passati decenni, praticamente ogni anno si sono verificate alluvioni di grandi proporzioni in qualche parte del nostro continente. Il commissario europeo per la ricerca, Philippe Busquin, è oggi in visita a Dresda (Germania), città duramente colpita da una delle più gravi inondazioni avvenute nell'Europa centrale sin dal Medio Evo. La Commissione europea organizza per l'occasione una riunione d'informazione presso lo Ständehaus di Dresda allo scopo di presentare i risultati di alcuni importanti progetti di ricerca in materia di inondazioni, tesi a migliorare le possibilità di prevenzione, previsione, attenuazione, adattamento e gestione di tali catastrofi. Durante il periodo 1980-2002, le alluvioni sono state più frequenti in Francia (22%), Italia (17%) e nel Regno Unito (12%). Il maggior numero di vittime è stato registrato in Italia (38 %), seguita dalla Spagna (20%) e dalla Francia (17%). In termini di perdite economiche, Germania e Italia hanno subìto il danno maggiore (entrambe €11 miliardi), mentre Spagna e Regno Unito figurano al secondo posto (circa €6 miliardi ciascuno). In quest'ultimo decennio, l'Ue ha avviato una cinquantina di progetti di ricerca in questo campo, con una dotazione complessiva di €58 milioni, su aspetti quali la valutazione dei rischi di allagamento, la mappatura delle emergenze e dei rischi, la previsione delle piene e la pianificazione territoriale preventiva. La Commissione sta mettendo a punto un sistema europeo di allarme inondazioni (European Flood Alert System, Efas). “Gli studi scientifici dimostrano che le emergenze inondazioni stanno diventando sempre più frequenti e disastrose”, ha dichiarato il commissario Busquin, “e danno per certo un ulteriore intensificarsi di fenomeni estremi come le alluvioni che hanno colpito l'Europa centrale l'anno scorso o la siccità di quest'estate. Simili fenomeni avranno indubbie ripercussioni sull'economia e sulla vita dei cittadini europei. Dobbiamo agire insieme, a livello europeo, nazionale, regionale e locale, per prevenire future inondazioni e attenuarne i danni. Dobbiamo imparare a vivere con le alluvioni, e quindi pensare e agire in termini di prevenzione, al fine di mitigarne gli effetti. E' necessario portare avanti la ricerca per accrescere le nostre capacità di allarme tempestivo e di gestione delle piene.” La ricerca europea contribuisce a far fronte alle inondazioni in Europa Le inondazioni rappresentano un vero problema europeo, che non si ferma alle frontiere amministrative e arreca enormi danni sociali, ambientali ed economici alla maggior parte degli Stati membri dell'Ue e ai paesi candidati all'adesione. L'europa promuove la ricerca sulle alluvioni sin dalla fine degli anni '80. Da allora, una cinquantina di progetti multinazionali imperniati sulla ricerca in materia di alluvioni hanno visto la luce grazie al sostegno della Commissione, che vi ha destinato all'incirca €58 milioni. Perché le alluvioni aumentano? Tra gli scienziati, c'è chi attribuisce la colpa al cambiamento climatico e chi sostiene invece che l'Europa è diventata più fragile e vulnerabile al rischio d'inondazione. Come accade per la maggior parte delle discipline scientifiche, sono in gioco numerosi fattori interdipendenti e pluridimensionali, tra cui il clima, le condizioni atmosferiche, l'assetto idrogeologico, l'uso del suolo, le misure strutturali di difesa contro le inondazioni, la sensibilizzazione e la preparazione di fronte al rischio di inondazioni, le capacità di gestione, allarme e informazione. Per una corretta valutazione del rischio inondazioni, è necessario che i progetti di ricerca europei tengano conto di tutta questa molteplicità di fattori. Nella riunione d'informazione di Dresda, la Commissione presenta i risultati di quattro progetti di ricerca europei nel settore delle alluvioni. Studio delle alluvioni del passato Il progetto Sphere fornisce informazioni sulle alluvioni verificatesi fino a 10 000 anni fa. Grazie alla base dati Sphere, è possibile perfezionare la progettazione di strutture ad alto rischio come dighe, argini, ponti e centrali elettriche, calcolando con maggiore precisione i rischi di piene e di inondazioni. Lo studio del passato offre validi spunti per il presente e per il futuro. Gestione integrata dei bacini idrografici Progetto Eurotas: le grandi piene che non possono essere né evitate né controllate devono essere gestite su scala transfrontaliera, attraverso strategie di gestione integrata dei bacini idrografici tendenti a prevenire e attenuare gli allagamenti. Eurotas ha contribuito validamente, negli ultimi anni, ad attenuare i danni dovuti alle piene del fiume Elba nella città di Praga. Utilizzo di dati trasmessi via satellite Eurainsat illustra come sia possibile combinare una varietà di dati pervenuti via satellite grazie alle tecnologie più avanzate ai fini di una migliore previsione delle precipitazioni, presupposto indispensabile per poter pronosticare meglio le inondazioni. Si tratta del contributo europeo ad una vasta iniziativa intrapresa sul piano mondiale, la “Global Precipitation Mission” (Gpm). Previsioni più credibili delle alluvioni Il progetto Music studia il modo di rendere più credibili le previsioni di alluvioni, mediante una migliore concezione di modelli, quantificazione delle incertezze di previsione e formazione degli utenti. Questa ricerca consentirà di mettere a punto sistemi di previsione e di allarme più affidabili ed efficaci. Per ulteriori informazioni, consultare: Sphere : http://www.Ccma.csic.es/dpts/suelos/hidro/sphere/  Eurotas: http://www.Hrwallingford.co.uk/projects/eurotas  Eurainsat: http://www.Isac.cnr.it/~eurainsat/  Music: http://www.Geomin.unibo.it/orgv/hydro/musi 

LA COMMISSIONE FINANZIA DELLE RICERCHE PER ARGINARE LE INONDAZIONI CATASTROFICHE
Bruxdelles, 16 ottobre 2003 - Le grandi inondazioni sono fra le calamità naturali più frequenti che colpiscono oggi l'Europa e che soltanto negli ultimi vent'anni hanno causato gravi perdite di vite umane e danni all'economia dell'Ue per decine di miliardi di euro. La Commissione sta attualmente finanziando numerose iniziative in questo settore, volte ad individuare i modi migliori per prevenire, prevedere e gestire le inondazioni catastrofiche in futuro. Il 13 ottobre, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin si è recato in visita a Dresda (Germania), teatro di una delle peggiori esondazioni avvenute nel 2002, per presentare i risultati di alcuni di questi progetti. "Gli studi scientifici dimostrano che le forti inondazioni divengono sempre più frequenti ed hanno effetti devastanti", ha dichiarato Busquin. "Dobbiamo imparare a convivere con questi fenomeni e, quindi, a pensare e ad agire in maniera più preventiva, al fine di attenuarne le conseguenze. Bisogna rafforzare la ricerca per migliorare le nostre capacità di gestione delle inondazioni e di allerta precoce". A prescindere dal fatto che quest'incremento di alluvioni in Europa sia dovuto o meno ai cambiamenti climatici, come affermano alcuni scienziati, è evidente che numerosi fattori interconnessi entrano in gioco per determinare la portata dei danni causati dalle inondazioni. Il clima, l'idrologia, l'uso del territorio, le misure di difesa contro le inondazioni, il livello di preparazione e i sistemi di allerta svolgono un ruolo determinante e devono essere presi in considerazione al momento di avviare la ricerca in questo settore. La prima importante iniziativa dell'Ue presentata a Dresda ha l'obiettivo di migliorare i dati idrologici sulle inondazioni, i quali sono vitali per la previsione e la prevenzione delle catastrofi. Il progetto Sphere applica le tecniche paleoidrologiche per raccogliere informazioni sulle grandi inondazioni che si sono susseguite negli ultimi10.000 anni. Questi dati storici relativi alle inondazioni, uniti a quelli più recenti acquisiti con le osservazioni strumentali, costituiranno una banca dati che potrà essere impiegata per prevedere eventi estremi e convalidare le teorie del cambiamento climatico molto più accuratamente di quanto non si riesca a fare con i soli dati a breve termine. Il progetto Eurainsat si propone una finalità analoga, ovvero fornire una visione molto più ampia delle inondazioni in Europa, questa volta dallo spazio. Il progetto è stato ideato per sviluppare nuove tecniche previsionali per le precipitazioni, utilizzando una costellazione di satelliti geostazionari e in orbita terrestre bassa. Ciò ha consentito di creare nuove tecniche di classificazione delle nubi, capaci di quantificare il potenziale di pioggia di ogni singola nuvola, e di migliorare i dati per effettuare previsioni idrologiche basate su algoritmi di stima delle precipitazioni in tempo reale. Nell'ultimo decennio, la Commissione europea ha lanciato circa 50 progetti in questo settore per un costo di circa 58 milioni di euro. Attraverso iniziative quali Sphere ed Eurainsat, o Efas (sistema europeo di allerta per le inondazioni), attualmente in fase di sviluppo, si auspica che questi sforzi di ricerca offriranno maggiore protezione la prossima volta in cui il livello delle acque comincerà a salire.
Infolink: http://www.Ccma.csic.es/dpts/suelos/hidro/sphere  http://www.Isac.cnr.it/~eurainsat  

UN INCONTRO IN BOCCONI SULL’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA SULL’ACQUA IN ITALIA, VENERDÌ 17 OTTOBRE DALLE 9 LE SFIDE PER UNA POLITICA SOSTENIBILE DELL’ACQUA IN ITALIA
Milano, 16 ottobre 2003 - Operatori del settore, accademici e soggetti istituzionali si incontreranno in Bocconi per discutere delle conseguenze più rilevanti e degli aspetti più urgenti dell’introduzione della Direttiva Comunitaria che mira ad una gestione più efficiente, razionale ed ecologica dell’acqua. Milano, 15 ottobre 2003: La Direttiva 2000/60 punta in modo integrato alla gestione sostenibile del patrimonio idrico in Europa e si pone obiettivi molto ambiziosi. Le molteplici conseguenze per l’Italia determinate dall’attuazione di questa direttiva saranno al centro del convegno organizzato dallo Iefe, l’Istituto di Economia e politica dell’energia e dell’ambiente dell’Università Bocconi, con la collaborazione di Legambiente e Gruppo 183. Durante la giornata, operatori del settore, accademici e soggetti istituzionali discuteranno, infatti, dell’adeguatezza o meno del sistema italiano di governo e gestione dell’acqua, dei costi che comporterà l’attuazione e della necessità o meno di rivoluzionare l’assetto delle politiche idriche nazionali. Dopo un’illustrazione dei contenuti della Direttiva e la sua applicazione, si svolgeranno diverse relazioni sull’adeguatezza del sistema per recepirla, toccando gli aspetti istituzionali, idrologici ed ecologici, economici e gestionali, e quelli relativi al settore agricolo e irriguo. Seguirà un dibattito con la partecipazione di rappresentanti di Wwf Italia, Cgil, Legambiente, Federgasacqua, Gruppo 183, Anbi e Anfida. Nel pomeriggio si svolgerà una tavola rotonda sulle proposte per una politica sostenibile dell’acqua con la partecipazione di rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, Protezione Civile, Cnr, Conferenza delle Regioni, Istituto Sviluppo Sostenibile Italia e delle Autorità Bacino del Tevere e del Po. Venerdì 17 ottobre, ore 9 Aula Magna, Via Gobbi 5, Milano

AFS INTERCULTURA E L’ANP, IN BOCCONI, INSIEME PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ NELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI. AFS INTERCULTURA ORGANIZZA UN CONVEGNO SUL TEMA "MOBILITÀ STUDENTESCA INTERNAZIONALE PER EDUCARE ALLA CITTADINANZA INTERCULTURALE".
Milano, 16 Ottobre 2003 - Oggi Afs Intercultura, l’Associazione No Profit che da quasi 50 anni si occupa di scambi interculturali tra studenti di tutto il mondo, organizza, in collaborazione con l’Anp (Associazione Nazionale Presidi e Direttori Didattici), un convegno regionale della durata di una giornata, con una impostazione pratica e teorica, sul tema "Mobilità studentesca internazionale per educare alla cittadinanza interculturale: contenuti e qualità dei programmi di scambio individuale e di classe, valutazione delle competenze" L’iniziativa che riunisce una quarantina di presidi, docenti e referenti per gli scambi, si svolgerà presso l’Università Bocconi. L’obiettivo del convegno è quello di sensibilizzare le scuole alle attività interculturali e di favorire la conoscenza delle più corrette procedure di attuazione degli scambi culturali giovanili nella regione. Si vuole così infondere una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’educazione interculturale e degli scambi quali punti qualificanti dell’offerta formativa e approfondire quali competenze e abilità si sviluppano durante le esperienze di mobilità individuale e di classe in relazione agli obiettivi formativi proposti dal mondo della scuola, del lavoro e delle organizzazioni che si occupano di scambi giovanili. Si tratta ovviamente di un importante appuntamento di carattere pedagogica, in un momento in cui, nella nostra scuola, si avverte sempre più l’esigenza di una maggiore apertura nei confronti dei cittadini di altri paesi che sempre più numerosi popolano le nuove classi scolastiche e di adeguarsi alla nuova realtà internazionale. Afs Intercultura conferma così ancora una volta i suoi ideali, convinta che il confronto con stili di vita e di pensiero diversi insegna a non giudicare senza conoscere, ad aprirsi alla ricchezza di questa diversità per diventare non solo adulti ma donne e uomini coscienti, sensibili, tolleranti, in grado di contribuire alla realizzazione di un futuro di pace. Questa è la mission cui da sempre lavora Intercultura. Per chi volesse avere ulteriori informazioni sull’Associazione e sui suoi programmi potrà poi partecipare, martedì 21 Ottobre alle ore 18.30, sempre presso l’Università Bocconi, ad un incontro organizzato dai volontari dell’Associazione dei centri di Milano. Scadenza del bando di concorso è il 10 Novembre p.V. Gli incontri in Bocconi confermano ancora una volta la vocazione internazionale dell’Università. Ancora prima che partissero le borse Erasmus, la Bocconi si era mossa con programmi scambio che oggi riguardano non solo l’Europa, ma anche il resto del mondo. Ogni anno, vengono offerti agli studenti più di 1000 opportunità di scambio oltre 40 Paesi nel mondo e, al contempo, si ospitano circa 500 studenti stranieri per periodi di studio più o meno brevi. A questi si devono aggiungere gli altrettanti circa 500 gli stranieri che frequentano l’intero corso di laurea.

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