NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
16 OTTOBRE 2003
pagina 1
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ROMANO
PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SUL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO
Bruxelles,
16 ottobre 2003 - Di seguito il testo del discorso tenuto da Romano Prodi
Presidente della Commissione europea nel corso della Conferenza stampa sul
prossimo Consiglio Europeo "Signore e signori, Il Consiglio europeo che
si apre domani (oggi ndr) dovrà fornire ulteriori indirizzi su alcune
questioni che oggi dominano l'agenda europea. In primo luogo, mi aspetto che
i capi di Stato e di governo trovino l'accordo su alcuni interventi chiave
per dare nuovo vigore all'economia dell'Europa. Il mio interesse primario è
garantire che i leader europei sostengano l'Iniziativa per la crescita che
io ho lanciato all'inizio dell'anno. Gli investimenti nelle Reti e nella
conoscenza sono elementi essenziali del nostro impegno per rafforzare la
crescita dell'economia europea. L'idea della Commissione ha già trovato il
sostegno degli Stati membri a Salonicco e la Presidenza italiana ne ha fatto
il punto centrale del suo programma. A questo riguardo, una cosa è certa:
non è stato fatto abbastanza. Mancano i collegamenti stradali, in molti
casi la costruzione dei collegamenti ferroviari non è ancora iniziata e
resta ancora molto da fare nei settori delle telecomunicazioni e
dell'energia. Naturalmente, non mi aspetto che questo Consiglio europeo
risolva tutti i problemi in un solo incontro. Ma esso può spianare la
strada e avanzare nella giusta direzione. Dobbiamo capire tutti che, per
quanto importante, non basta trovare l'accordo sui principi. Le promesse
vane non servono a costruire le strade, con le dichiarazioni non si fanno i
raccordi ferroviari e per raggiungere un livello di eccellenza nella
conoscenza e nella tecnologia non si può aspettare l'intervento divino ma
ci vogliono gli investimenti. La proposta della Commissione è molto di più
di un elenco di progetti, ma un pacchetto integrato che comprende anche i
meccanismi di realizzazione e le soluzioni istituzionali--cioè una vera
road map. Se attuata correttamente, la nostra iniziativa darebbe una spinta
immediata alla crescita e potrebbe massimizzare i benefici per il mercato
interno. Abbiamo adottato una nuova lista di progetti prioritari per le Reti
transeuropee. Le proposte sui trasporti comprendono 29 progetti per un costo
totale di circa 220 miliardi di euro tre quarti dei quali si dovrebbero
realizzare prima del 2010. Non è facile decidere quali progetti sono
effettivamente prioritari, ma noi abbiamo messo da parte ogni criterio
puramente nazionale ed egoistico e abbiamo stilato un elenco di Priorità
europee. Abbiamo perso già troppo tempo negli ultimi anni a combattere sui
piccoli progetti particolari; il risultato è che alla fine questi ritardi
hanno danneggiato tutti. Dobbiamo ora decidere con quali progetti cominciare
subito, in concreto. Solleverò questo punto domani. Il Consiglio europeo di
dicembre resta la scadenza ultima per decidere sui progetti più rapidamente
cantierabili in modo da dare un ulteriore impulso politico all'Iniziativa.
Per quanto riguarda la ricerca e la tecnologia, gli interventi per aumentare
il volume di investimenti sono stati deboli e frammentari. In alcuni paesi
la percentuale di spesa pubblica per la ricerca è addirittura diminuita.
Dobbiamo avanzare in modo convincente verso l'obiettivo del 3% del Pil per
la spesa nella ricerca, nello sviluppo e nell'innovazione. Dobbiamo
promuovere le piattaforme tecnologiche europee che abbiamo deciso insieme.
Dobbiamo prepararci per la ricerca legata al settore della sicurezza. Anche
in questo ambito abbiamo bisogno di una road map. Non possiamo smorzare la
spinta che Lisbona e il Sesto programma quadro hanno dato alla ricerca
europea, anzi dobbiamo intensificarla. Nell'arco della mia Commissione hanno
visto la luce progetti di ricerca veramente europei, come le piattaforme per
l'idrogeno e le energie rinnovabili, ed il rilancio della politica dello
spazio a partire da Galileo. Domani occorre che i capi di Stato e di governo
ribadiscano il loro impegno e moltiplichino gli sforzi per portare avanti
questa agenda. Anche in questo settore tuttavia è necessario prendere delle
decisioni concrete su dei progetti precisi e mi aspetto quindi di parlarne
domani in vista di una conclusione al Consiglio europeo di dicembre. Per
quanto riguarda la conferenza intergovernativa, i negoziati veri e propri
sono solo agli inizi. Non abbiamo molto tempo, ma spero sinceramente che
questa sarà una Cig breve e risolutiva. La Presidenza ha tutto il mio
sostegno per concludere i lavori entro dicembre. Le questioni da risolvere,
a ben vedere, non sono complicate. Ciò che occorre è soprattutto il
coraggio politico di prendere un numero limitato di decisioni nell'interesse
di tutta l'Europa. Ciò che conta nelle prossime settimane è che l'Europa
non si impantani in una lotta di potere sulle questioni istituzionali. Non
sono questi i temi che muovono l'opinione pubblica e dobbiamo già guardare
avanti verso i prossimi referendum. Domani, i capi di Stato e di governo si
occuperanno principalmente delle questioni istituzionali. I nostri obiettivi
sono noti: vogliamo una Commissione pienamente politica, che sia in grado di
operare e nella quale ciascun commissario partecipi su un piede di assoluta
parità. Non lo chiediamo per noi stessi, ma per gli Stati membri e per
tutti i cittadini. Noto che la maggioranza degli Stati è orientata in
favore di una Commissione con un commissario per paese. Per quanto riguarda
il sistema di voto al Consiglio, ancor prima di Nizza la Commissione ha
sempre sostenuto un meccanismo semplice a doppia maggioranza: la maggioranza
degli Stati e la maggioranza della popolazione. La proposta della
Convenzione ci trova d'accordo perché è facile da capire e perché
permetterà al Consiglio di operare con risolutezza. Si tratta di un
elemento essenziale nell'equilibrio dei poteri; gli altri sistemi proposti
rischiano di creare un'istituzione nella quale gli Stati membri avrebbero
una rappresentanza zoppa. Tutti desideriamo che l'Unione europea abbia il
ruolo che le spetta nel mondo. Con l'innovazione del Ministro per gli Affari
Esteri, la Convenzione ha trovato un compromesso intelligente che consentirà
alle istituzioni europee di parlare con una voce sola e di agire in modo
coerente. Non dobbiamo disfare il delicato compromesso che ha portato alla
creazione di questa nuova figura. Per finire, mi aspetto che i capi di Stato
di governo ribadiscano il loro impegno nella lotta contro l'immigrazione
clandestina, che è una priorità dell'Unione. In particolare, il Consiglio
europeo dovrebbe dare il via libera alla creazione di un'Agenzia per
migliorare i controlli alle frontiere. Quest'agenzia dovrà coordinare la
cooperazione nei settori dell'analisi dei rischi, dell'armonizzazione delle
attrezzature, della sorveglianza e della formazione della polizia di
frontiera. La Commissione presenterà una proposta particolareggiata
all'inizio di novembre puntando a una rapida attuazione dell'Agenzia. Nella
fase successiva, l'Unione dovrà rivolgere la sua attenzione al tema
dell'immigrazione legale. Infatti, se da una parte è importante contrastare
il flusso dell'immigrazione clandestina per mezzo di un'azione comune e
coordinata, d'altra parte non dobbiamo dimenticare che l'Europa ha bisogno
degli immigrati e in passato non abbiamo dedicato la dovuta attenzione a
questo punto. È una questione di civiltà. E non è un lusso perché
l'immigrazione contribuisce in modo decisivo alla crescita economica
dell'Europa".
MAPPATURA
DELL'ECCELLENZA NEI PAESI CANDIDATI ALL'ADESIONE
Vienna, 16 ottobre 2003 - Il 22 e 23 gennaio 2004 si svolgerà a Vienna
(Austria) una conferenza dal titolo "Sostenere i centri di eccellenza
nei paesi candidati all'adesione". L'obiettivo principale della
conferenza è di fornire ai responsabili politici dei paesi candidati
informazioni sulla metodologia di benchmarking e sulla mappatura
dell'eccellenza. La conferenza è organizzata dal consorzio del progetto
Record, finanziato dall'Ue nell'ambito del programma Strata (analisi
strategica di questioni politiche specifiche) del Quinto programma quadro
(5Pq). La conferenza sarà sostenuta dal ministero austriaco
dell'Istruzione, della Scienza e della Cultura. Infolink:
http://www.Zsi.at/news/n0000010.html
DATI DI SINTESI DEL
CONTO DEL SETTORE STATALE – AGOSTO 2003
Roma, 16 ottobre 2003 - Il Mef comunica i dati di
sintesi del conto del settore statale del mese di agosto 2003.
|
Milioni di euro |
|
|
Formazione del
fabbisogno |
|
Entrate |
30.752 |
Spese |
37.068 |
di cui: spesa per
interessi |
6.432 |
|
|
Fabbisogno (-) /
Disponibilità (+) |
-6.316 |
Copertura |
|
Totale |
6.316 |
Titoli a breve termine |
250 |
Titoli a medio-lungo
termine |
2.981 |
Titoli esteri |
-558 |
Altre operazioni (1) |
3.643 |
(1) Comprendono la raccolta postale e il conto di
disponibilità.
AL
VIA IL PROGETTO DI FUSIONE A TRE DI SEAT PAGINE GIALLE, SILVER E SPYGLASS.
SPYGLASS INCORPORERÀ SILVER E SEAT E SARÀ QUOTATA IN BORSA.
Milano , 16 ottobre 2003 - Il consiglio di amministrazione di Seat Pagine
Gialle S.p.a. - successivamente a Silver S.p.a. E Spyglass S.p.a. - ha
approvato ieri un progetto di fusione per incorporazione di Seat Pagine
Gialle in Silver e, con effetto immediatamente successivo, di Silver in
Spyglass. Le due fusioni costituiscono un'operazione inscindibile e dovranno
pertanto essere perfezionate contestualmente. Il relativo progetto verrà
sottoposto all'approvazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti
delle società coinvolte. L'intera operazione è subordinata all'ottenimento
da parte di Borsa Italiana S.p.a. Del via libera per l'ammissione delle
azioni Spyglass alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (Mta). Con
il perfezionamento dell'operazione, che si auspica possa intervenire entro
il prossimo mese di dicembre, Spyglass muterà la propria denominazione in
Seat Pagine Gialle. Prima di procedere al perfezionamento delle fusioni verrà
eseguito un aumento del capitale sia di Spyglass sia di Silver di modo che
il rapporto di cambio di entrambe le fusioni sia di 1 a 1. Conseguentemente,
gli attuali azionisti di Seat Pagine Gialle riceveranno una nuova azione
Spyglass (ordinaria o di risparmio) per ogni azione (ordinaria o di
risparmio) attualmente posseduta. L'operazione non prevede alcun premio di
maggioranza a vantaggio dell'azionista di controllo e non provocherà alcuna
diluizione né per l'azionista di controllo né per le minoranze. E' inoltre
in corso di valutazione la distribuzione da parte di Seat Pagine Gialle,
successivamente alla fusione, di riserve patrimoniali disponibili (riserva
sovrapprezzo e riserva avanzo di fusione) fino a concorrenza di un importo
complessivo massimo tale per cui l'indebitamento finanziario netto, su base
consolidata, del Gruppo Seat post fusione non sia comunque superiore a 4
miliardi di euro. A tal proposito si segnala che al 1° agosto 2003
l'indebitamento finanziario netto consolidato dell'attuale gruppo Seat era
di 648 milioni di euro. Ai fini sopra indicati, Seat Pagine Gialle potrà
utilizzare linee di credito a medio termine della durata massima di 10 anni
procurate dall'azionista di controllo Société des Partecipations Silver
S.a. E organizzate da Royal Bank of Scotland, Paribas, Barclays Bank e
Credit Suisse First Boston. Le società oggetto dell'operazione Seat Pagine
Gialle è la società nata il primo agosto scorso dalla scissione da Telecom
Italia Media (nuova denominazione della ex Seat Pagine Gialle) del complesso
aziendale rappresentato dalle aree di business Directories, Directory
Assistance e Business Information. Il principale azionista della società è
Silver, che possiede il 62,52% del capitale ordinario e il 61,49%
dell'intero capitale sociale. Silver svolge attività di holding di
partecipazioni e allo stato non detiene altra partecipazione che quella di
controllo in Seat Pagine Gialle. Spyglass detiene il 100% del capitale di
Silver che costituisce l'unica partecipazione in portafoglio. Spyglass è
controllata da Sub Silver S.a., la quale è a sua volta controllata da Société
des Partecipations Silver S.a.. Quest'ultima fa capo a una pluralità di
fondi di "private equity" e cioè a Bc Partners, Cvc Capital
Partners, Investitori Associati e Permira. Il progetto di fusione Ai fini
del progetto di fusione vengono prese a riferimento le situazioni
patrimoniali al 1 agosto 2003 per Seat Pagine Gialle e al 30 settembre 2003
per Silver e Spyglass. Contestualmente all'adozione delle delibere
assembleari di fusione, Spyglass e Silver delibereranno l'aumento (da
eseguire prima delle fusioni) del proprio capitale sociale per l'importo
necessario per consentire a Silver di rimborsare il debito bancario
contratto per l'acquisizione di Seat Pagine Gialle, pari a circa 2.200
milioni di euro al 30 settembre 2003 ; in ragione di ciò la duplice fusione
avrà luogo senza generare alcun effetto diluitivo né a carico
dell'azionista di maggioranza né degli azionisti terzi di Seat Pagine
Gialle. Si precisa che l'aumento di capitale di Spyglass sarà coperto dal
suo azionista unico Sub Silver S.a. Con ricorso a linee di credito già rese
disponibili dalla banca che ha finanziato l'acquisizione. Alla fusione di
Seat Pagine Gialle in Silver , seguirà, senza soluzione di continuità
quale componente inscindibile del progetto, la fusione per incorporazione di
Silver in Spyglass. Gli azionisti di Seat Pagine Gialle, in ultima analisi,
riceveranno direttamente una nuova azione quotata (ordinaria o di risparmio)
per ogni azione (ordinaria o di risparmio) attualmente posseduta. Non
sussistono i presupposti per l'esercizio del diritto di recesso. Le società
coinvolte nella fusione si sono avvalse dell'assistenza, sotto il profilo
finanziario, di Lehman Brothers (Seat) e Credit Suisse First Boston
(Silver), nonché dello Studio Giliberti Pappalettera Triscornia per gli
aspetti legali. Domani pomeriggio alle ore 17.30 l'Amministratore Delegato
illustrerà alla comunità finanziaria e alla stampa i dettagli
dell'operazione di fusione. Copia della presentazione sarà disponibile sul
sito Internet della Società all'indirizzo www.Seat.it Seat rende infine
noto che per il 6 novembre 2003 è prevista la convocazione del Consiglio di
Amministrazione per l'approvazione della relazione della società al 30
settembre 2003.
BANCA
IFIS PRIMI RISULTATI TERZO TRIMESTRE 2003 TURNOVER AL 30 SETTEMBRE 2003 A
794 MILIONI DI EURO (+44%). MARGINE DI INTERMEDIAZIONE DEL TERZO TRIMESTRE A
6 MILIONI DI EURO (+44% )
Mestre, 16 ottobre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis
S.p.a., impresa bancaria specializzata nel factoring, presieduta da
Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al Mta di Borsa Italiana, riunitosi
ieri, ha approvato i primi risultati del terzo trimestr e 2003. Nel corso
del terzo trimestre 2003 la Società ha chiuso con un turnover di 249
milioni di euro (241 nel primo trimestre, 303 nel secondo trimestre 2003) in
crescita del 33% rispetto ai 186 milioni di euro del 3° trimestre 2002. Il
turnover totale nei primi nove mesi dell'anno è stato pari a 794 milioni di
euro, in crescita del 44% rispetto all'omologo periodo dell'esercizio
precedente. Si prevede un turnover globale annuo tra i 1.100 - 1.200 milioni
di euro. Il margine di intermediazione è pari a 6 milioni di euro; + 44%
rispetto al terzo trimestre 2002; + 3% rispetto al primo trimestre 2003 e +
6% sul secondo trimestre 2003. L'assemblea ordinaria e straordinaria è
convocata per il giorno 17 dicembre 2003 alle ore 9,00 presso la sede
sociale o, in eventuale seconda convocazione, per il giorno 14 gennaio 2004,
stesso luogo ed ora, con all'ordine del giorno, la delega al Consiglio di
Amministrazione ad aumentare il capitale sociale al servizio di un piano di
stock option a favore di amministratori e dipendenti e la delega al
Consiglio di Amministrazione ad emettere un prestito obbligazionario
convertibile in azioni Banca Ifis. La Relazione degli amministratori su
tutti i punti all'ordine del giorno sarà messa a disposizione del pubblico
ai sensi di legge presso la sede legale e la Borsa Italiana dal 1 dicembre
prossimo. Il testo di questo comunicato stampa e tutti i documenti a
disposizione del pubblico sono rinvenibili sul sito aziendale
www.Bancaifis.it. Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all'Assemblea una
modifica dell'art. 5 dello Statuto, finalizzata ad attribuire al Consiglio
di Amministrazione la facoltà, nell'arco di cinque anni, di aumentare il
capitale sociale di massime 429.000 azioni (pari al 2% del capitale sociale
attuale) al servizio di un piano di stock option da assegnare ai dipendenti
e agli amministratori. L'esercizio delle stock option consentirà la
sottoscrizione dell'aumento di capitale da parte dei destinatari con
versamento del prezzo medio di borsa del mese precedente all'assegnazione
delle stock option o, se superiore, del prezzo medio di borsa degli ultimi
sei mesi. Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all'Assemblea
un'ulteriore modifica dell'art. 5 dello Statuto, finalizzata ad attribuire
al Consiglio di Amministrazione la facoltà di emettere un prestito
obbligazionario convertibile in azioni Banca Ifis, con esclusione del
diritto di opzione, per un importo massimo pari a Euro 100.000.000. Il
Consiglio, nel caso di approvazione da parte dell'assemblea, ritiene di dare
corso tempestivamente all'emissione proposta per una parte dell' importo. L'
emissione è finalizzata ad incrementare i mezzi permanenti e a sostenere lo
sviluppo dimensionale di Banca Ifis.
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: IN CALO IL TERZO TRIMESTRE 2003
Cinisello Balsamo, 15 ottobre 2003 - In base ai dati elaborati dal Centro
Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l'associazione
dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, gli
ordini raccolti dai costruttori italiani nel terzo trimestre del 2003, sono
diminuiti del 10,6% rispetto allo stesso periodo del 2002, attestandosi su
un valore assoluto dell'indice pari a 54,8. Il risultato complessivo è
stato determinato soprattutto dal calo degli ordini raccolti sul mercato
interno, diminuiti del 22,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. Molto più contenuto il calo dei mercati esteri, dove i
costruttori italiani hanno acquisito ordini inferiori dell'1,4% rispetto al
terzo trimestre del 2002. Il risultato degli ordinativi raccolti all'estero
è da attribuirsi al proseguire del trend positivo di alcuni mercati, quali
Cina, Russia e Turchia. Il risultato negativo degli ordini raccolti sul
mercato nazionale rispecchia lo stallo degli investimenti in beni
strumentali da parte dell'industria italiana. Secondo Andrea Riello,
presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, "la congiuntura economica
nazionale stenta ancora a recepire i segnali di miglioramento del quadro
economico internazionale, provenienti in particolare dai mercati americano e
giapponese. Nonostante sia impossibile in questo momento avanzare
previsioni, ci auspichiamo positivi riscontri da Emo Milano 2003,
l'esposizione mondiale della macchina utensile e dei sistemi per produrre
che si inaugura il 21 ottobre, e che, tradizionalmente, è occasione per
pianificare scelte di investimento". "Certamente", prosegue
Andrea Riello, "la favorevole occasione di contatto tra domanda e
offerta generata dalla Emo, rischia di essere vanificata in mancanza di
adeguati provvedimenti volti a sostenere lo sviluppo dell'industria
italiana. In tal senso, le misure contenute nella Legge Finanziaria 2004
appaiono ancora deboli sul fronte del rilancio degli investimenti, pur
rappresentando un apprezzabile passo avanti rispetto ad altre istanze
sicuramente fondamentali per sostenere la competitività. In particolare,
dal punto di vista dell'innovazione, la Tecno Tremonti, anche se complessa
nel funzionamento, rappresenta sicuramente un importante incentivo alla
ricerca. A favore dell'internazionalizzazione delle imprese, è sicuramente
apprezzabile il sostegno alla partecipazione a manifestazioni espositive
all'estero, che ci auspichiamo venga presto esteso anche alle fiere
internazionali ospitate in Italia, che rappresentano una vetrina
imprescindibile per la promozione del made in Italy".
PRIMA
EUROPEAN DOMESTIC APPLIANCES CONFERENCE
Milano,
16 ottobre 2003 - Gfk
Marketing Services, multinazionale tedesca leader mondiale nel monitoraggio
dei mercati della tecnologia di consumo, ha presentato ieri a Milano la
`Prima European Domestic Appliances Conference' dedicata al mondo degli
elettrodomestici bianchi e piccoli. Per la prima volta, vengono divulgati,
al di fuori della ristretta schiera degli addetti ai lavori, una serie di
dati comparativi della realtà di mercato nei diversi Paesi europei, con un
focus particolare sulla realtà italiana. L'italia, infatti, è uno dei
Paesi più importanti di questo comparto, essendo sede delle case madri dei
principali produttori mondiali che operano su questi mercati. Le
informazioni di fonte Gfk, comparate con le principali variabili
macro-economiche, hanno messo in risalto una serie di risvolti piuttosto
interessanti. E' innanzitutto emerso che nel periodo preso in cosiderazione
(agosto 2002 - luglio 2003) 143,702 milioni di famiglie dell'Europa
occidentale hanno speso 25.983 milioni di euro per l'acquisto di lavatrici,
lavastoviglie, frigoriferi, freezer, cucine, piani cottura, forni e
asciugatrici. Per quanto riguarda le famiglie italiane (22,2 milioni), la
spesa complessiva destinata ai cosiddetti elettrodomestici bianchi è pari a
3,4 milioni di euro, pari a circa 153 euro a famiglia. Cifre che, sia in
Italia che in Europa, testimoniano un aumento della quantità di
elettrodomestici acquistati dell'1,4% e una diminuzione della spesa totale
destinata all'acquisto di questi prodotti dello 0,3%. Le famiglie europee
che, in assoluto, acquistano il maggior numero di "elettrodomestici
bianchi" sono quelle spagnole, seguite dalle inglesi, da quelle
portoghesi e dalle francesi. Gli olandesi sono invece quelli che spendono di
più nell'acquisto di elettrodomestici, segno di una forte ricerca di
tecnologia e qualità del prodotto. Sotto la media europea il livello degli
acquisti e della spesa destinata a questi beni da parte degli italiani. Un
segnale molto chiaro per le aziende italiane, le quali hanno ancora molto
spazio per imporsi sul mercato interno e su quello internazionale.
GANDALF
SPA: APPROVATA RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE
AL 30 GIUGNO 2003
Orio al Serio (Bg), 16 ottobre 2003 - Nella riunione del 15 ottobre 2003, il
Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato la relazione sulla
situazione patrimoniale al 30 giugno 2003 redatta ai sensi degli articoli
2446 e 2447 del Codice Civile, nella quale sono descritte le caratteristiche
di una eventuale operazione di ricapitalizzazione. L'operazione ha la
finalità di coprire le perdite e ricostituire il capitale in misura pari
almeno al minimo di legge secondo il procedimento legale obbligatorio
dettato dall'articolo 2447 de l codice civile. Tale operazione consentirebbe
alla Società un significativo rafforzamento patrimoniale e finanziario ed
un riequilibrio della struttura dell'indebitamento, consentendo
l'accettazione da parte del sistema bancario e finanziario del piano di
ristrutturazione del debito ed il proseguimento della normale operatività.
I fondi derivanti dall'operazione sono destinati a riequilibrare la
situazione finanziaria di breve-medio periodo, sia per la gestione corrente,
incluse le esposizioni nei riguardi dei fornitori, sia per dotare la società
delle opportune risorse necessarie per la realizzazione del piano
industriale. L'operazione è inoltre finalizzata al finanziamento
dell'attività di implementazione del piano di sviluppo della Società e al
regolamento graduale delle posizioni pregresse nei confronti dei fornitori.
La Società non ha predisposto o fatto predisporre alcun documento a
supporto della valutazione del prezzo di sottoscrizione delle azioni oggetto
di nuova emissione. La copertura delle perdite complessive, pari a circa 14
milioni di euro, e la ricostituzione del capitale sociale è prospettata con
le seguenti modalità: Copertura delle perdite per Euro 13.635 mediante
utilizzo della riserva legale, e per Euro 2.332.086 mediante utilizzo della
riserva sovrapprezzo azioni; Copertura delle perdite per Euro 4.041.470
mediante riduzione a zero del capitale sociale con annullamento delle
7.090.298 azioni ordinarie in circolazione; Ricostituzione del capitale
sociale pre-abbattimento, pari ad Euro 4.041.470, mediante emissione di n.
7.090.298 nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,57 ciascuna,
in rapporto di n. 1 nuova azione per ogni azione posseduta, al prezzo di
Euro 1,24 per azione, di cui Euro 0,67 a titolo di sovrapprezzo; Copertura
delle perdite per Euro 4.715.576 mediante utilizzo della riserva
sovrapprezzo azioni. Copertura delle residue perdite, pari ad Euro
3.828.760, mediante riduzione di pari importo del capitale sociale, tramite
riduzione del valore nominale delle azioni ad Euro 0,03 (così risultante
per effetto della divisione del capitale residuo pari a 12.709 per le
7.090.298 azioni). La situazione di perdite sopra descritte impone,
necessariamente, l'effettuazione dei versamenti delle sottoscrizioni in sede
assembleare; tale scenario potrebbe, pertanto, non consentire la
partecipazione all'operazione ai soci non presenti all'assemblea i cui
diritti verrebbero, così, sacrificati. Tale eventualità potrebbe,
nondimeno, essere evitata qualora i soggetti che dovessero effettuare la
sottoscrizione in luogo degli assenti lo facessero subordinandola ad una
condizione risolutiva all'esito dell'eventuale esercizio dell'opzione che i
soci assenti potrebbero effettuare in un periodo loro concesso dopo
l'assemblea, indicativamente non inferiore ai 15 giorni; ciò in ossequio al
dettato dell'art. 134, 1^ c., del Tuf. Sulla scorta delle assunzioni del
nuovo piano industriale approvato il 25 settembre 2003 che, confermando
l'alleanza con Air France, identifica nuove direttive strategiche a livello
di network, devono prevedersi, inoltre, ulteriori interventi sul capitale da
realizzarsi entro il biennio 2004/2005, anche in più fasi, per un apporto
minimo di € 4.000.000 circa ed il cui ammontare definitivo e momento di
attuazione dipenderanno dall'esito della ristrutturazione del debito. Corre,
tuttavia, l'obbligo di segnalare che oggi la società si trova nella
condizione di divieto di sollecitazione all'investimento prevista dall'art.
96 Tuf a seguito della dichiarata impossibilità ad esprimere un giudizio
sul bilancio resa dalla società di revisione ai sensi dell'art. 156 Tuf.
Tale situazione impone, pertanto, al Consiglio di proporre agli azionisti la
messa in liquidazione della società, in assenza di proposte di intervento
sul capitale che pervengano prima della chiusura dell'assemblea, poiché
diversamente la situazione di divieto predetto non lascerebbe alternative
all'operato dell'organo amministrativo. Occorre, comunque, sottolineare che
al fine di poter validamente deliberare l'assemblea dovrà contare in terza
convocazione presenze almeno superiori al quinto del capitale sociale, per
cui ci si auspica, nella complessità del momento, un adeguato riscontro da
parte della compagine sociale. Si segnala inoltre che, in data 13 ottobre
2003 è pervenuta, presso la sede della società, una lettera di intenti
contenente il forte e motivato interesse ad entrare nella compagine sociale
da parte di Cirrus Airlines, compagnia regionale tedesca. La formalizzazione
di una proposta di partecipazione è comunque condizionata alla verifica,
con le controparti finanziarie e commerciali, del piano di ristrutturazione
del debito complessivo esistente, alle risultanze della due diligence
legale, che Cirrus Airlines intende effettuare, ed alla condivisione con il
personale della società delle strategie e dei piani di sviluppo contenuti
nel business plan. Nell'ipotesi in cui non pervenisse una concreta proposta
da parte di Cirrus Airlines o di altri potenziali interessati e non vi
provvedessero i soci, l'Assemblea degli azionisti non potrà che trarne le
dovute conseguenze anche alla luce della proposta degli amministratori.
LUIGI LANA NOMINATO DIRETTORE ASSICURATIVO DI REALE MUTUA DI
ASSICURAZIONI
Torino, 15 ottobre 2003 Luigi Lana, 52 anni, Laurea in Ingegneria meccanica
e Master in Ingegneria delle Assicurazioni conseguiti presso il Politecnico
di Milano, è dal 6 ottobre 2003 il nuovo Direttore Assicurativo della
Società Reale Mutua di Assicurazioni. L’ingegner Lana ha ricoperto, dal
1976 all’ottobre del 2003, incarichi direttivi nel settore industriale e
nel settore assicurativo. Dal 1992 è stato Direttore tecnico assicurativo
di Abeille, poi Uap, Direttore centrale del Gruppo Axa Italia con competenza
sui Rami Danni non auto e responsabile del progetto unificazione prodotti
non standard. L’ultimo incarico rivestito è stato, dal gennaio 2000,
quello di Direttore del Dipartimento di Milano di Axa Italia con la
responsabilità dei risultati di business nell’area territoriale Lombardia
e Triveneto. L’ingegner Luigi Lana è stato Vicepresidente della Sezione
Tecnica Rc Generale dell’Ania, è autore di due volumi: “Lessico del
controllo numerico” e “Come valutare i beni industriali”, nonché di
diverse pubblicazioni per riviste specializzate. L’inserimento
dell’Ingegner Luigi Lana in qualità di Direttore Assicurativo in Reale
Mutua si inquadra in un programma di potenziamento degli aspetti tecnico
assicurativi della Società torinese al quale l’Ingegner Lana potrà
contribuire con l’esperienza maturata in lunghi anni di attività nel
settore.
NUOVI PARTNER IN RECONTA ERNST & YOUNG
Milano, 16 ottobre 2003 - Sono cinque i nuovi partner in Reconta la
societa’ del network Ernst & Young che, da piu’ di quarant’anni
opera nel mercato della revisione e organizzazione contabile. Diverse le
aree di responsabilita’ dei nuovi soci: - Wassim Abou Said, nato in Libano
nel 1964 e laureato a Roma, e’ attualmente impegnato su alcuni rilevanti
progetti nell’area Financial Service nella sede di Roma, oltre a seguire
operazioni di cartolarizzazione e due diligence su operazioni di M&a; -
Stefania Boschetti, 35 anni, e’ responsabile di alcuni dei principali
clienti della sede torinese; - Claudio Ferigo, 41 anni, in Ernst & Young
dal 1989, oltre all’attivita’ di coordinamento su alcuni importanti
clienti, e’ responsabile della gestione delle risorse professionali degli
uffici di Bergamo e Brescia e learning coordinator; - Alessandro Frezza, 37
anni, romano, opera nell’area Grandi Imprese, collabora con la service
line Transaction Advisory Service nell’area centro sud ed e’ membro
dell’Italian Desk di Ernst & Young per i progetti di Ias conversion; -
James Klein, 38 anni, americano residente a Milano, in Ernst & Young dal
2001, vanta un’esperienza significativa nell’area Capital Markets per la
quale ha anche tenuto vari corsi in Usa, in universita’ sia americane che
europee.
FORUM INTERNAZIONALE DELLE PMI (PRATO,
17 E 18 OTTOBRE 2003): A UN GIORNO DALL’APERTURA DELLA QUINTA EDIZIONE,
ANTICIPATA OGGI ALLA STAMPA LA NUOVA ALLEANZA SIGLATA DAL GRUPPO CONSIAG SPA
PER FORNIRE NUOVI SERVIZI ALLE IMPRESE
Prato, 16 ottobre 2003 – E’ stata annunciata ieri alla stampa
l’alleanza sottoscritta ieri con una lettera d’intenti tra Consiag Spa,
una delle principali multiutility italiane, e il Gruppo J. Venture &
Partners Spa, leader dei servizi integrati e attivo nella consulenza, nella
comunicazione e nei media. La nuova partnership s’inserisce in un più
ampio progetto di sviluppo dell’area metropolitana toscana fortemente
voluto da entrambe le realtà che, proprio per questo motivo, hanno dato
vita alla nuova piattaforma multimediale www.Toscanametropolitana.net Nata
dalla volontà e dall’impegno di fornire alle imprese servizi sempre più
completi ed efficaci la nuova piattaforma mediatica permette alle diverse
attività degli operatori privati e istituzionali di essere disponibili sul
web e visibili anche su scala internazionale, grazie a Wayin.net, primo
network europeo di portali verticali, di proprietà del Gruppo J. Venture
& Partners, nel quale il progetto Toscanametropolitana.net
s’inserisce. All’interno di questa piattaforma si trova il portale
www.Pratovalley.net che rappresenta un punto d’incontro per le diverse
realtà imprenditoriali, un servizio alle imprese locali ideato per
valorizzare tutti i distretti industriali, ma soprattutto per raccogliere e
offrire informazioni, idee e servizi. Questo portale, pensato per le
imprese, avrà infatti il suo esordio ospitando la “diretta” on-line
della V Edizione del Forum Internazionale delle Pmi che si svolgerà proprio
a Prato il 17 e 18 ottobre p.V. E che vedrà i prestigiosi interventi, tra
gli altri, di Massimo D’alema, Enrico Letta, Giulio Tremonti, Gianfranco
Fini, Elio Catania e Nicholas Negroponte. “Aderiamo con entusiasmo al
progetto presentato oggi -spiega in anteprima Laura Calciolari, responsabile
per l’area Toscana dello Studio Ambrosetti e coordinatrice del Progetto
Forum Internazionale delle Pmi- perché lo riteniamo pienamente coerente con
il tema che il nostro Forum si propone in questa quinta edizione: innovare
per competere, supportare le Pmi con l’innovazione non solo tecnologica,
ma anche strategico-progettuale”. “Oggi a Prato – spiega Daniele
Panerati, Presidente del Gruppo Consiags.p.a. - stiamo vivendo un momento
importante per l’evoluzione del distretto che si trova in una fase di
trasformazione e vive una più generale diversificazione della tradizionale
monocultura del tessile” “Innovazione, internazionalizzazione, idee e
servizi sono, senza dubbio, - prosegue Aldo Alderigi, Presidente del Gruppo
J. Venture & Partners Spa – contributi vitali per una maggiore
qualificazione dell’economia locale”.
Consiag Nel Mercato Della Distribuzione
N.
|
Compagnie
|
Mcm
|
Clienti
|
1
|
Italgas
|
7.804
|
5.200.000
|
2
|
Camuzzi gazometri
|
1.340
|
799.903
|
3
|
Aem
|
912
|
790.100
|
4
|
Seabo Bologna
|
730
|
340.000
|
5
|
Italcogim
Group
|
502
|
409.000
|
6
|
Enel
|
463
|
236.300
|
7
|
Agac Reggio Emilia
|
457
|
166.000
|
8
|
Amga Genova
|
353
|
315.000
|
9
|
Asco Piave
|
335
|
-
|
10
|
Consiag
|
317
|
153.294
|
11
|
Agsm Verona
|
307
|
112.000
|
12
|
Asm Brescia
|
307
|
150.000
|
13
|
Amag Padova
|
293
|
119.500
|
14
|
Erogasmet
|
275
|
142.000
|
15
|
Sogegas
|
259
|
140.000
|
16
|
Società Gas Rimini
|
256
|
125.115
|
17
|
Arcalgas Progetti
|
252
|
112.000
|
18
|
Ages
Pisa
|
258
|
-
|
19
|
Bernardi
Group
|
241
|
93.000
|
(fonte:
E. Corali, Il mercato del gas naturale in Italia, Milano)
LIBERALIZZAZIONE
E INFORMATION TECHNOLOGY NELLE PUBLIC UTILITIES ATOS ORIGIN E NEXTVALUE
IDENTIFICANO LE OPPORTUNITÀ DEI NUOVI MODELLI DI BUSINESS & IT
Milano, 16 ottobre 2003 –L’apertura del contesto competitivo in cui le
Aziende del settore pubblico si trovano ad operare, unitamente
all’esigenza di migliorare la qualità dei servizi al cittadino,
determinano una profonda trasformazione nei protagonisti del settore che,
lasciatesi alle spalle logiche tipiche di tipo monopolista, devono adattare
strategie e modelli di business al nuovo scenario competitivo. Nel nuovo
scenario il ruolo dell’It assume un’importanza strategica, sia a
sostegno dell’innovazione, sia quale elemento abilitante al cambiamento.
La strategicità dell’Information Technology è confermata da un trend
positivo di crescita della spesa It, significativamente più elevato
rispetto alla media registrata nel mercato riferita ad altri settori
industriali, proprio come evidenziato nello studio indipendente condotto da
Atos Origin - Gruppo Internazionale leader nella consulenza, nell’outsourcing
e nei servizi di Information & Communication Technology – e Nextvalue,
partner italiano di Aberdeen Group. E’ di recente pubblicazione, infatti,
il White Paper “Le Public Utilities in Italia: tendenze evolutive del
settore e ruolo strategico dell’Information Technology”, una strutturata
analisi del settore che, partendo dal quadro normativo, evidenzia le nuove
esigenze delle aziende ed identifica le opportunità di una chiara strategia
It. Atos Origin si propone come partner di riferimento per affiancare le
aziende attraverso una proposta concreta ed un approccio metodologico
finalizzato all’analisi e definizione delle migliori strategie aziendali
& It. Grazie all’esperienza maturata, anche a livello internazionale,
alla profonda conoscenza delle catene del valore per i diversi servizi di
fornitura, Atos Origin dispone di un portafoglio di servizi integrato e
completo. Il supporto alle aziende prevede, ad esempio, la ridefinizione
della strategia nel rispetto alle nuove dinamiche del mercato, il disegno
dei nuovi modelli di business e organizzativi, nonché l’individuazione ed
implementazione delle soluzioni verticali, abilitanti l’efficacia del
servizio nei confronti di un cliente sempre più esigente. “Abbiamo
collaborato con Atos Origin - sottolinea Alfredo Gatti, Amministratore
Delegato Nextvalue -, forti di un impegno continuo del Gruppo Aberdeen nel
monitoraggio di un mercato in forte trasformazione volto ad individuare il
livello attuale di automazione dei Sistemi Informativi, le previsioni di
sviluppo per il prossimo futuro e le evoluzioni presenti a livello
internazionale”. Esempi concreti di risposta efficace alle nuove sfide e
dell’utilizzo proattivo della leva It sono illustrati nel White Paper,
consentendo al Top Management delle aziende di valutare i vantaggi delle
soluzioni proposte. “Ciò che caratterizza il nostro intervento, come
evidenziato nella seconda parte del documento, – conclude Fabrizio
Farnetani - Market Director Utilities Atos Origin - è la capacità
d’essere partner unico del cambiamento, secondo un approccio completo ed
affidabile che copre tutte le fasi di Design, Build & Operate, a
garanzia dell'allineamento tra requisiti Business e strategia It secondo un
modello operativo efficiente ed una visione centralizzata degli
investimenti.
QUIENEL
DISPONIBILE NEGLI UFFICI POSTALI CON IL SERVIZIO QUIENEL SARÀ POSSIBILE
FARE MOLTE OPERAZIONI RELATIVE AL CONTRATTO DI ENERGIA ELETTRICA AGLI
SPORTELLI DI POSTE ITALIANE
Roma, 16 ottobre 2003 - Negli uffici postali abilitati da oggi è
disponibile il servizio "Quienel" che permette di effettuare
operazioni relative al contratto dell'energia elettrica. Il cliente che si
recherà in uno degli uffici postali abilitati potrà chiedere un nuovo
contratto, modificarlo o disdirlo, potrà comunicare la lettura del
contatore, documentare il pagamento della bolletta e conoscere lo stato dei
consumi e dei pagamenti. Si potrà richiedere, inoltre, la modifica della
potenza impegnata e dell'indirizzo di recapito delle bollette, conoscere i
preventivi per lo spostamento del contatore, chiedere nuovi allacciamenti
per "contratti cantiere" e altri interventi.In tutte queste
operazioni i clienti saranno assistiti allo sportello dell'ufficio postale
da personale esperto di Poste, che ha seguito corsi di formazione di Enel
Distribuzione.nella fase di avvio l'iniziativa riguarderà 20 uffici postali
dislocati su tutto il territorio nazionale e successivamente sarà estesa a
molti altri uffici postali.Negli uffici postali abilitati i clienti
troveranno oggi un punto informativo per conoscere in dettaglio il nuovo
servizio nato dalla collaborazione fra Poste Italiane e Enel.
A ROMA E A MILANO, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA QUALITÀ, I
CONVEGNI GALGANO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA LOTTA DEL VALORE CONTRO
LO SPRECO: COME OTTIMIZZARE LE RISORSE PER DARE SERVIZI ECCELLENTI AL
CITTADINO
Roma - Milano, 16 ottobre 2003 - "La lotta del valore contro lo spreco:
come ottimizzare le risorse per dare servizi eccellenti al cittadino"
è il tema attorno a cui ruotano quest'anno i convegni Galgano dedicati alla
Pubblica Amministrazione, nel corso della Campagna nazionale promossa in
occasione della 15a Giornata mondiale della qualità. Gli eventi, a
partecipazione gratuita, si svolgeranno a Roma, mercoledì 12 novembre, con
la collaborazione del Comune di Roma e a Milano, giovedì 13 novembre, con
la collaborazione del Comune di Milano e di Milano Accademia di Formazione..
Gli incontri intendono contribuire a diffondere la cultura e le pratiche
manageriali proprie della Qualità nella Pubblica Amministrazione per lo
sviluppo della competitività del Sistema Italia. La Campagna nazionale per
la Giornata mondiale della qualità ha ottenuto l'Alto Patronato della
Presidenza della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei Ministeri:
Affari Esteri - Ambiente e Tutela del Territorio - Attività Produttive -
Comunicazioni - Giustizia - Infrastrutture e Trasporti - Interno -
Istruzione, Università e Ricerca - Lavoro e Politiche Sociali - Politiche
Agricole e Forestali. A Roma, oltre al sindaco Walter Veltroni che è stato
invitato ad intervenire, porteranno la loro testimonianza: Francesco
Cioffarelli - assessore politiche delle risorse umane e decentramento del
Comune di Roma, Alberto Galgano - presidente del Gruppo omonimo, Bruno Susio
- partner e direttore area Pubblica Amministrazione del Gruppo Galgano,
Franca Gizzi - direttore organizzazione e sviluppo del Comune di Roma, Carlo
Mochi Sismondi - direttore generale Forum Pa, Flavia Naverio - presidente
consiglio direttivo dell'Associazione Qualitàcomuni, Michele Leonardo Lo
Tufo - presidente Andigel e direttore generale del Comune di La Spezia,
Angelo Tondo - assessore all'eccellenza del Comune di Lecce, Daniele
Mannocci - presidente della Provincia di Prato. A Milano il convegno,
moderato da Marino Massaro - giornalista del Sole 24 Ore responsabile delle
pagine Enti Locali, vedrà gli interventi di: Alberto Galgano, presidente
del Gruppo omonimo, Carlo Magri - assessore personale, lavoro e risorse del
Comune di Milano e presidente di Milano Accademia di Formazione, Bruno Susio
- partner e direttore area Pubblica Amministrazione del Gruppo Galgano,
Giuseppe Panassidi - segretario-direttore generale della Provincia di
Verona, Michele Bertola - direttore generale del Comune di Cesena, Mario
Parma - presidente dell'Associazione Qualitàcomuni, Pietro Curzio -
direttore generale del Consiglio Regionale dell'Emilia-romagna. Per
informazioni e per confermare la partecipazione: segreteria organizzativa
Galgano Pubblica Amministrazione, tel. 02.39.605.292/295, e-mail infoga@galganogroup.It
STOCCARDA E BONN – GLI APPUNTAMENTI CULTURALI E LE GRANDI MOSTRE
DELL’AUTUNNO VOLI DALL’ITALIA CON GERMANWINGS A PARTIRE DA 19 EURO,
TASSE E SPESE INCLUSE
Milano, 16 ottobre 2003 - Renoir, Gauguin, Degas: i tesori della collezione
Ordrupgaard a Stoccarda La pinacoteca di Stato di Stoccarda presenta
l’importante collezione Ordrupgaard di Wilhelm Hansen, uomo d’affari e
mecenate danese che, tra il 1916 e il 1918, raccolse dipinti dei grandi
maestri francesi dell’ottocento, da Delacroix fino a Gaugin. Tra le opere
esposte, capolavori dell’impressionismo di Corot, Courbet, Pissaro, Degas,
Sisley, Monet e Degas, nonché venti quadri di artisti danesi dello stesso
periodo. La collezione Ordrupgaard resterà alla pinacoteca di Stoccarda
fino all’8 febbraio 2004. Www.staatsgalerie.de
Il cammino dei turchi. 1500
anni di cultura turca Fino al 29 febbraio 2004 il museo Linden di Stoccarda
ospita la mostra “Il cammino dei turchi. 1500 anni di cultura turca”, un
affascinante percorso attraverso la storia del popolo turco, segnata dalla
sovrapposizione e dalla convivenza di molteplici realtà religiose e
culturali. Filo conduttore della mostra, l’approfondimento del dialogo tra
la cultura turca e quella tedesca. Www.lindenmuseum.de
La mostra degli Atzechi a Bonn “Aztechi”, al Kah di Bonn fino all’11
gennaio 2004, è una delle più grandi mostre mai allestite al mondo su
questa affascinante cultura: più di 350 reperti – molti dei quali
presenti per la prima volta in Europa – mostrano la storia di questo
popolo, che nell’arco di soli 200 anni diede vita a una della culture più
singolari mai esistite. Tra gli oggetti esposti, sculture monumentali
raffiguranti dèi, uomini e animali, mosaici, monili d’oro e ceramiche
dipinte. Www.kah-bonn.de
Piccoli principi: dipinti di bambini dal 16mo al 19mo secolo a Bonn
Ottantacinque capolavori che ritraggono infanti di alto rango, provenienti
dalla Fundacion Yannick y Ben Jakober di Maiorca, sono esposti al Kah di
Bonn fino al 4 gennaio 2004. Un’occasione per conoscere l’arte del
ritratto com’era praticata dal 16mo al 19mo secolo in Europa, ma anche e
soprattutto per scoprire qual è stata la realtà dell’infanzia nell’età
moderna e come il mondo adulto considerava l’universo infantile. Www.kah-bonn.de
UN’INDAGINE SULL’ACCESSIBILITÀ
VIARIA E FERROVIARIA CON LE CAPITALI EUROPEE DALL’EUROPA A MILANO IN AUTO,
OF COURSE IL TRENO VA PIANO. PIÙ ACCESSIBILE PARIGI
Milano, 16 ottobre 2003 - Dalle capitali europee verso Milano (e viceversa)?
In auto ci si arriva con una velocità media di 94 km/h, lungo un percorso
per il 78% in autostrada, mentre in treno si viaggia a una media oraria di
69 km, dovendo fare in media 2,5 cambi prima di giungere a destinazione.
L’osservatorio Infrastrutture della Camera di commercio ha stilato una
classifica in base alla “migliore accessibilità” di Milano dalle
capitali europee, tenendo conto delle strade e delle ferrovie. Dietro
l’angolo c’è Parigi (1° posto in classifica generale), oppure
Bruxelles (2° posto), Madrid (3° posto) o Lussemburgo (4° posto),
piuttosto che – ma non solo per distanza - Tallinn (21°), Helsinki (20°),
Riga (19°) o Dublino (18°). Se Milano, poi, viene messa a confronto con
Parigi, l’accessibilità della capitale transalpina è migliore: si arriva
dalle altre capitali a Parigi in auto a 98 chilometri orari (contro i 94 per
Milano) con un percorso dell’85% autostradale (78% per Milano). Più
veloce anche arrivare in treno 85 km all’ora (69 per Milano). A Berlino
dalle altre capitali invece si arriva più agevolmente in ferrovia (74
chilometri all’ora) e solo 1 cambio e mezzo (contro i 2,5 di Parigi e
Milano). Più lenta l’entrata in autostrada che raggiunge in media gli 88
chilometri orari per la capitale tedesca. Sono queste le classifiche stilate
sui Paesi dell’Unione Europea e dell’allargamento previsto per il 2004
(escluse Cipro e Malta) dall’Osservatorio Ambiente e Infrastrutture della
Camera di Commercio di Milano e presentate nel corso dell’incontro
tenutosi oggi. La classifica per le connessioni stradali è stata calcolata
in base alla distanza tra Milano e la capitale europea, al tempo di
percorrenza e alla percentuale di autostrada presente lungo il tragitto; la
classifica per le connessioni ferroviarie è stata calcolata in base al
tempo di percorrenza e al numero di cambi minimo richiesto, mentre la
classifica generale è stata ricavata in base a quelle per i collegamenti
stradali e ferroviari. E per migliorare le infrastrutture europee la Camera
di Commercio promuove con 30 istituzioni economiche europee il Corridoio
Plurimodale ovest-est a sud dei Pirenei e delle Alpi, il progetto di
sviluppo delle linee di trasporto nelle loro diverse modalità (stradale,
ferroviaria, marittima, aerea, fluviale), che vede come presidente Carlo
Sangalli. Un progetto già inserito nel libro bianco della Commissione
Europea, che contiene le proposte di politica infrastrutturale. “Per
sfruttare appieno il potenziale economico del mercato unico comunitario - ha
dichiarato Massimo Sordi, presidente dell’Osservatorio Ambiente e
Infrastrutture della Camera di Commercio di Milano - occorre sviluppare un
più efficiente sistema di trasporti e infrastrutture. Oggi come oggi,
infatti, una regione che voglia essere competitiva sul mercato deve essere
dotata di adeguate infrastrutture di trasporto, specialmente per quanto
riguarda il traffico merci sulle lunghe distanze. Ecco perché la Camera di
Commercio di Milano è attiva per una migliore qualità dei trasporti al
servizio delle imprese e dei cittadini, non solo milanesi e lombardi, ma
anche europei”. Il Corridoio Plurimodale. Il progetto, che coinvolge 30
Camere di commercio europee guidate da Carlo Sangalli, si propone
l’obiettivo di rilanciare il sistema dei trasporti e delle infrastrutture
del Sud Europa, e quindi anche dell’Italia, attraverso l’integrazione e
lo sviluppo delle linee di trasporto già esistenti, facendole crescere
nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea) e nei
collegamenti con gli altri “corridoi” europei. Le principali aree di
intervento individuate per la Lombardia e Milano sono la creazione di linee
veloci e ad alta capacità per le tratte Milano-torino, Milano-bologna,
Milano-genova; la costruzione di una linea veloce Milano-verona e della
ferrovia Milano-gottardo. Sul versante del trasporto stradale, si prevedono,
invece, la creazione della “direttissima” fra Milano e Brescia; il
collegamento dell’A4 (Boffalora Ticino e Malpensa) e dell’A8 con
l’aeroporto di Malpensa; un nuovo sistema di tangenziali a est di Milano;
l’avvio della Pedegronda – tratto Ovest (che collegherà l’A4 con
l’A8 e l’A9 servendo la zona Nord di Milano) – e, infine,
l’adeguamento autostradale Genova-milano tra Genova e Serravalle. I Dati
Dell’osservatorio Ambiente E Infrastrutture Della Camera Di Commercio Di
Milano La classifica generale. Fra le capitali europee con le quali Milano
è meglio collegata (riguardo alle connessioni stradali e ferroviarie) le
prime 10 sono: Parigi (1° posto), Bruxelles (2° posto), Madrid (3°),
Lussemburgo (4°), Lisbona (5°), Berlino (6°), Amsterdam (7°), Vienna (8°),
Londra (9°) e Stoccolma (10°). La prima città fra i paesi compresi nel
prossimo allargamento dell’Unione Europea è Bratislava (12°), seguita da
Varsavia (13°), Budapest (14°), Praga a parimerito con Lubiana (15°) e
Vilnius (16°). Maglia nera per Tallinn, la capitale estone che chiude la
classifica al 21° posto. La classifica per chi viaggia in auto. La
destinazione più favorevole per chi parte in auto da Milano è la capitale
spagnola Madrid (1° posto), seguita da Parigi (2°), Bruxelles (3°),
Lisbona e Lussemburgo (4° posto parimerito), Berlino (5°), Vienna (6°),
Amsterdam e Copenaghen (7° parimerito), oppure Lubiana o Stoccolma (8°
posizione parimerito), Bratislava (9°) o Londra (10°). Le difficoltà
maggiori sono invece per chi vuole raggiungere in auto Helsinki (17°),
oppure Tallinn (16°), Riga (15°), Vilnius (14°), Atene o Varsavia (13°
posto parimerito). Occupano le posizioni migliori riguardo alla velocità
del collegamento su strada Madrid (1°), Parigi (2°) e Lisbona (3°),
mentre “in coda” si trovano Atene (22°), Helsinki (21°) e Tallinn (20°).
Per percentuale di autostrada sul totale del percorso si posizionano ai
primi posti Madrid (1°), Bruxelles (2°) e Parigi (3°), mentre in bassa
classifica troviamo Helsinki (22°), Tallinn (21°) e Riga (20°). La
classifica per chi viaggia in treno. Le connessioni ferroviarie da Milano
sono più favorevoli per chi si vuole recare a Parigi (1° posto), a Londra
(2°) e a Bruxelles (3°), ma anche ad Amsterdam (4°), Berlino (5°),
Vienna (6°), Lussemburgo, Varsavia e Stoccolma (tutte al 7° posto), Madrid
(8°), Lisbona (9°) e Bratislava (10°). Meno buone invece le condizioni
per Dublino (17°), ultima in classifica preceduta da Tallinn (16°),
Lubiana e Atene (15° parimerito), Helsinki e Riga (14° parimerito), Praga
(13°), Vilnius (12°) e Budapest o Copenaghen (parimerito all’11°
posto). Occupano le posizioni migliori riguardo alla velocità del
collegamento ferroviario Parigi (1°), Londra (2°) e Bruxelles (3°),
mentre “in coda” si trovano Dublino (22°), Atene (21°) e Tallinn (20°).
Per numero di cambi sul totale del percorso si posizionano ai primi posti
Parigi, Londra, Bruxelles, Berlino, Amsterdam, Vienna e Lussermburo,
Bratilsava, Budapest. Ultimo posto per Dublino.
IL MANUALE D'USO E MANUTENZIONE DELLE MACCHINE ACIMAC PROPONE UN
SEMINARIO TECNICO PER LE AZIENDE ASSOCIATE
Milano, 16 ottobre 2003 - Nell'ambito delle attività di formazione tecnica
per le aziende associate, Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine
Attrezzature per Ceramica) ha organizzato per martedì 21 ottobre un
importante appuntamento. Il seminario, intitolato "Il manuale d'uso e
manutenzione a corredo delle macchine: gli obblighi di legge, come
redigerlo, come gestirlo operativamente", si terrà presso la presso la
Sala Convegni dell'Hotel Executive di Fiorano (Modena) dalle ore 9.30 alle
ore 17.00. Relatore sarà l'Ingegner Gino Zampieri, dello studio di
consulenza Ac&e di Verona, specializzato da anni nella certificazione di
macchine e impianti. La redazione del manuale d'uso e manutenzione delle
macchine (la cui fornitura è obbligatoria ai sensi dalla Direttiva
98/37/Ce, la cosiddetta Direttiva Macchine) è argomento di grande
rilevanza, anche perché il manuale rappresenta uno degli strumenti
principali di "tutela" delle aziende fornitrici a fronte di
contestazioni sulle misure e procedure di sicurezza inerenti la macchina. Il
manuale rappresenta inoltre un importante punto di riferimento per la
clientela, ossia le aziende produttrici a cui è rivolto, contenendo tutte
le istruzioni necessarie per il corretto utilizzo delle macchine. Il
seminario si pone l'obiettivo di illustrare la procedura migliore con la
quale redigere un manuale d'uso realmente completo dal punto di vista
normativo, cercando al tempo stesso di evitare che lo strumento diventi
inutilmente dispersivo e costoso.
CERTIFICAZIONE CE PER IL SISTEMA GE PER IL MONITORAGGIO CONTINUO DELLE
EMISSIONI GLI IMPIANTI ITALIANI DEVONO ESSERE CERTIFICATI PER UNIFORMARSI
AGLI STANDARD STABILITI DALLA UE
Milano, 16 Ottobre 2003- Ampliando la propria presenza in Europa, Geps (Ge
Power Systems) ha annunciato il suo proprio sistema di monitoraggio delle
emissioni (Cems: Continuous Emissions Monitoring System) ha conseguito la
certificazione Ce (Conformità Europea) Per essere commercializzati nei
Paesi appartenenti alla Ue, tutti i prodotti devono possedere tale
approvazione. Il rilascio della certificazione Ce avviene al termine di un
lungo processo che prevede la valutazione di tutti i componenti di un
sistema al fine di assicurarne la conformità alle direttive e agli standard
stabiliti dall'Unione Europea. Per ottenere questa certificazione, un
produttore o esportatore deve preparare una documentazione tecnica di
fabbricazione che illustra la conformità alle direttive e agli standard
applicabili. Per la Commissione Europea il marchio Ce, che tutti i prodotti
devono possedere, costituisce una sorta di "passaporto" che
consente ai produttori di commercializzare liberamente i loro prodotti
all'interno del mercato europeo. "Siamo fermamente intenzionati a
perseguire aggressivamente ogni opportunità commerciale per i nostri
prodotti Cem nel mercato europeo e il rilascio della certificazione Ce
costituisce il primo, fondamentale, passo verso questa direzione", ha
sottolineato Stephen Rowe, General Manager, Environmental Energy di Ge Power
Systems. "Grazie alla nostra sperimentata tecnologia e all'invidiabile
esperienza maturata nel settore, siamo perfettamente preparati per
assicurare la conformità degli impianti europei alle attuali e future
direttive stabilite in materia di compatibilità ambientale, fornendo alla
Ue un prezioso contributo nella continua battaglia per la riduzione
dell'inquinamento". La realizzazione della prima installazione Ge Power
Systems Cems in Europa è prevista per i primi mesi del 2004 a Iberdrola,
una località sita nel comune di Santurtzi, in Spagna. A essa seguiranno,
verso metà del 2004, altri quattro sistemi Ge Cems Kvb-enertec che saranno
installati presso l'impianto Arcos, sempre a Iberdrola. L'installazione
spagnola utilizzerà anche la soluzione multilingua Ge Kvb-enertec Dahs
(Data Acquisition and Handling System) per ottimizzare i processi e le
efficienze operative. "Negli Stati Uniti i nostri sistemi Cems e Dahs
non hanno eguali nel settore del monitoraggio delle emissioni e, con alcuni
modesti interventi di riconfigurazione delle componenti per rispondere ai
requisiti richiesti dalla certificazione Ce, sono perfettamente in grado di
fornire gli identici livelli di affidabilità e precisione anche nei Paesi
della Ue", ha aggiunto Rowe. Ge Power Systems propone anche servizi
completi di installazione e configurazione dei sistemi Cems al fine di
assicurare la piena operatività degli impianti Cems e Dahs con la massima
efficienza e tempestività. Geps prevede di offrire nei Paesi Ue un
pacchetto di servizi completo, progettato per quei clienti che desiderano
beneficiare dei massimi livelli di disponibilità e accuratezza dei dati.
Con questo pacchetto di servizi il team Ge Environmental Energy assume la
piena responsabilità della gestione del programma Cems del cliente,
compreso l'utilizzo e la gestione dell'hardware e del software, la raccolta
dei dati, la gestione del database e le attività di reporting. Infolink: www.Gepower.com/airquality
COMUNE DI MODICA: PRESENTAZIONE DELLA DE.C.O. - DENOMINAZIONE COMUNALE -
TUTELA, QUALITÀ, PROMOZIONE E DIFESA DEL PRODOTTO LOCALE
Milano, 16 ottobre 2003 - Il Comune di Modica (Rg), riconosciuta dall’Unesco
come bene dell’Umanità e rinomata per il suo delizioso cioccolato
tradizionale, ha presentato, presso il Circolo della Stampa di Milano, la
“Deco” - denominazione comunale dei prodotti d’origine – che ha lo
scopo di definire le linee guida per il riconoscimento, la rintracciabilità
dell’origine e la caratterizzazione dei prodotti legati alla tradizione
gastronomica locale. Nell’ambito della promozione del territorio, sono
state inserite anche le produzioni tipiche locali legate soprattutto alla
tradizione, al tempo ed alla gente del territorio cittadino. Per ora le
specialità inserite nei disciplinari di produzione e controllo Deco sono
quattro: il cioccolato tradizionale di Modica, il pane casereccio di Modica,
il formaggio Tumazzu Medieano e la fava “cottoia”. “Attraverso la
valorizzazione delle proprie specialità agro-alimentari – ha affermato
Piero Torchi, Sindaco di Modica, insieme a Carmelo Drago, Assessore allo
Sviluppo Economico, -- il Comune di Modica vuole assicurare al consumatore
una completa trasparenza sulla natura delle produzioni locali sottoposte a
certificazione”. Lo strumento dei disciplinari tecnici ed il laboratorio
di analisi sensoriale funzionale sono gli strumenti tecnici mediante i quali
le produzioni Deco sono sottoposte a raffinato controllo riguardo
all’origine, ai processi produttivi ed 1 peculiari caratteristiche
percepibili delle medesime. Secondo Torchi e Drago “Modica si propone al
palcoscenico nazionale ed internazionale non solo con i suoi monumenti e le
sue bellezze architettoniche, ma anche tramite la grande tradizione
gastronomica e dolciaria. Sceglie di farlo al massimo livello in un momento
congiunturale in cui il turismo eno-gastronomico rappresenta non più un
segmento trascurabile, ma una nicchia di mercato il cui fatturato incrementa
di stagione in stagione, rappresentando fra l’altro un elemento
promozionale per il territorio di assoluto valore.
OCEANI: UN TESORO TUTTO DA SCOPRIRE
Roma, 16 ottobre 2003 - Dall’evoluzione degli oceani alle risorse nascoste
in fondo al mare: di questo si parlerà durante il convegno Perforazione
scientifica degli oceani organizzato, a Roma venerdì 17 ottobre,
dall’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale (Ogs) di
Trieste e dal Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche. L’incontro sarà
anche l’occasione per discutere il sempre più attivo ruolo della comunità
scientifica italiana nell’ambito del programma internazionale Odp, Ocean
Drilling Program. Nel 2004, infatti, alla nave da perforazione industriale,
che da oltre 30 anni scandaglia i fondali di tutti gli oceani, si
aggiungeranno nuove unità di perforazione a scopo scientifico americane e
giapponesi. All’europa spetterà il compito di esplorare i fondali degli
oceani polari, le ultime aree sconosciute della Terra. In questo ambito
l’Italia, presente nel Programma dal 1985, si appresta ad un impegnativo
salto di qualità in un settore di frontiera quale l’oceanografia
geologica. “E’ opinione diffusa della comunità scientifica italiana –
secondo il dr. Angelo Camerlenghi, dell’Ogs di Trieste – che l’Italia
non possa rimanere al margine di queste ricerche che, analogamente alle
ricerche spaziali, vedono sviluppo tecnologico, ricaduta sociale e curiosità
scientifica procedere di pari passo in un’unica grande struttura
organizzativa”. Il 73 per cento della Terra, come è noto, è coperto
dalle acque degli oceani dei cui fondali e dei cui segreti l’uomo conosce
una minima parte. L’odp, attuando progetti di ricerca avanzati dagli
studiosi dei vari Paesi partecipanti e con gli oltre 1000 pozzi perforati,
ha recuperato campioni di rocce e di sedimento il cui studio ha permesso di
verificare e confermare la teoria della tettonica a zolle, confermare
l’inversione periodica del magnetismo terrestre, scoprire il disseccamento
del Mediterraneo, avvenuto circa 5 milioni di anni or sono, conoscere i
cambiamenti climatici globali avvenuti nel passato senza l’intervento
dell’uomo e l’impatto dell’effetto serra sulla vita degli oceani per
il riscaldamento del pianeta dovuto alle immissioni di Co2 dai vulcani. Le
conoscenze acquisite dai ricercatori impegnati nel programma hanno permesso,
tra l’altro, di costituire un archivio di informazioni sul clima del
passato utili per comprendere l’evoluzione del clima nel futuro. Ma l’Odp
vanta anche ricadute interessanti dal punto di vista economico-sociale, come
l’individuazione di estesi depositi di metano naturale, presenti in
sedimenti superficiali allo stato solido, idrato, la cui riserva è di gran
lunga superiore a quelle conosciute in giacimenti tradizionali, tanto che
gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea hanno stanziato ingenti somme per
valutarne la
potenzialità economica di sfruttamento.
INONDAZIONI: LA
RICERCA EUROPEA OPERA PER UNA MIGLIORE PREVISIONE E PER SOLUZIONI A LIVELLO
DI GESTIONE
Bruxelles, 15 ottobre 2003 - Le inondazioni rappresentano una delle calamità
più diffuse in Europa. Nel corso dei passati decenni, praticamente ogni
anno si sono verificate alluvioni di grandi proporzioni in qualche parte del
nostro continente. Il commissario europeo per la ricerca, Philippe Busquin,
è oggi in visita a Dresda (Germania), città duramente colpita da una delle
più gravi inondazioni avvenute nell'Europa centrale sin dal Medio Evo. La
Commissione europea organizza per l'occasione una riunione d'informazione
presso lo Ständehaus di Dresda allo scopo di presentare i risultati di
alcuni importanti progetti di ricerca in materia di inondazioni, tesi a
migliorare le possibilità di prevenzione, previsione, attenuazione,
adattamento e gestione di tali catastrofi. Durante il periodo 1980-2002, le
alluvioni sono state più frequenti in Francia (22%), Italia (17%) e nel
Regno Unito (12%). Il maggior numero di vittime è stato registrato in
Italia (38 %), seguita dalla Spagna (20%) e dalla Francia (17%). In termini
di perdite economiche, Germania e Italia hanno subìto il danno maggiore
(entrambe €11 miliardi), mentre Spagna e Regno Unito figurano al secondo
posto (circa €6 miliardi ciascuno). In quest'ultimo decennio, l'Ue ha
avviato una cinquantina di progetti di ricerca in questo campo, con una
dotazione complessiva di €58 milioni, su aspetti quali la valutazione dei
rischi di allagamento, la mappatura delle emergenze e dei rischi, la
previsione delle piene e la pianificazione territoriale preventiva. La
Commissione sta mettendo a punto un sistema europeo di allarme inondazioni (European
Flood Alert System, Efas). “Gli studi scientifici dimostrano che le
emergenze inondazioni stanno diventando sempre più frequenti e
disastrose”, ha dichiarato il commissario Busquin, “e danno per certo un
ulteriore intensificarsi di fenomeni estremi come le alluvioni che hanno
colpito l'Europa centrale l'anno scorso o la siccità di quest'estate.
Simili fenomeni avranno indubbie ripercussioni sull'economia e sulla vita
dei cittadini europei. Dobbiamo agire insieme, a livello europeo, nazionale,
regionale e locale, per prevenire future inondazioni e attenuarne i danni.
Dobbiamo imparare a vivere con le alluvioni, e quindi pensare e agire in
termini di prevenzione, al fine di mitigarne gli effetti. E' necessario
portare avanti la ricerca per accrescere le nostre capacità di allarme
tempestivo e di gestione delle piene.” La ricerca europea contribuisce a
far fronte alle inondazioni in Europa Le inondazioni rappresentano un vero
problema europeo, che non si ferma alle frontiere amministrative e arreca
enormi danni sociali, ambientali ed economici alla maggior parte degli Stati
membri dell'Ue e ai paesi candidati all'adesione. L'europa promuove la
ricerca sulle alluvioni sin dalla fine degli anni '80. Da allora, una
cinquantina di progetti multinazionali imperniati sulla ricerca in materia
di alluvioni hanno visto la luce grazie al sostegno della Commissione, che
vi ha destinato all'incirca €58 milioni. Perché le alluvioni aumentano?
Tra gli scienziati, c'è chi attribuisce la colpa al cambiamento climatico e
chi sostiene invece che l'Europa è diventata più fragile e vulnerabile al
rischio d'inondazione. Come accade per la maggior parte delle discipline
scientifiche, sono in gioco numerosi fattori interdipendenti e
pluridimensionali, tra cui il clima, le condizioni atmosferiche, l'assetto
idrogeologico, l'uso del suolo, le misure strutturali di difesa contro le
inondazioni, la sensibilizzazione e la preparazione di fronte al rischio di
inondazioni, le capacità di gestione, allarme e informazione. Per una
corretta valutazione del rischio inondazioni, è necessario che i progetti
di ricerca europei tengano conto di tutta questa molteplicità di fattori.
Nella riunione d'informazione di Dresda, la Commissione presenta i risultati
di quattro progetti di ricerca europei nel settore delle alluvioni. Studio
delle alluvioni del passato Il progetto Sphere fornisce informazioni sulle
alluvioni verificatesi fino a 10 000 anni fa. Grazie alla base dati Sphere,
è possibile perfezionare la progettazione di strutture ad alto rischio come
dighe, argini, ponti e centrali elettriche, calcolando con maggiore
precisione i rischi di piene e di inondazioni. Lo studio del passato offre
validi spunti per il presente e per il futuro. Gestione integrata dei bacini
idrografici Progetto Eurotas: le grandi piene che non possono essere né
evitate né controllate devono essere gestite su scala transfrontaliera,
attraverso strategie di gestione integrata dei bacini idrografici tendenti a
prevenire e attenuare gli allagamenti. Eurotas ha contribuito validamente,
negli ultimi anni, ad attenuare i danni dovuti alle piene del fiume Elba
nella città di Praga. Utilizzo di dati trasmessi via satellite Eurainsat
illustra come sia possibile combinare una varietà di dati pervenuti via
satellite grazie alle tecnologie più avanzate ai fini di una migliore
previsione delle precipitazioni, presupposto indispensabile per poter
pronosticare meglio le inondazioni. Si tratta del contributo europeo ad una
vasta iniziativa intrapresa sul piano mondiale, la “Global Precipitation
Mission” (Gpm). Previsioni più credibili delle alluvioni Il progetto
Music studia il modo di rendere più credibili le previsioni di alluvioni,
mediante una migliore concezione di modelli, quantificazione delle
incertezze di previsione e formazione degli utenti. Questa ricerca consentirà
di mettere a punto sistemi di previsione e di allarme più affidabili ed
efficaci. Per ulteriori informazioni, consultare: Sphere : http://www.Ccma.csic.es/dpts/suelos/hidro/sphere/
Eurotas: http://www.Hrwallingford.co.uk/projects/eurotas
Eurainsat: http://www.Isac.cnr.it/~eurainsat/
Music: http://www.Geomin.unibo.it/orgv/hydro/musi
LA COMMISSIONE
FINANZIA DELLE RICERCHE PER ARGINARE LE INONDAZIONI CATASTROFICHE
Bruxdelles, 16 ottobre 2003 - Le grandi inondazioni sono fra le calamità
naturali più frequenti che colpiscono oggi l'Europa e che soltanto negli
ultimi vent'anni hanno causato gravi perdite di vite umane e danni
all'economia dell'Ue per decine di miliardi di euro. La Commissione sta
attualmente finanziando numerose iniziative in questo settore, volte ad
individuare i modi migliori per prevenire, prevedere e gestire le
inondazioni catastrofiche in futuro. Il 13 ottobre, il commissario per la
Ricerca Philippe Busquin si è recato in visita a Dresda (Germania), teatro
di una delle peggiori esondazioni avvenute nel 2002, per presentare i
risultati di alcuni di questi progetti. "Gli studi scientifici
dimostrano che le forti inondazioni divengono sempre più frequenti ed hanno
effetti devastanti", ha dichiarato Busquin. "Dobbiamo imparare a
convivere con questi fenomeni e, quindi, a pensare e ad agire in maniera più
preventiva, al fine di attenuarne le conseguenze. Bisogna rafforzare la
ricerca per migliorare le nostre capacità di gestione delle inondazioni e
di allerta precoce". A prescindere dal fatto che quest'incremento di
alluvioni in Europa sia dovuto o meno ai cambiamenti climatici, come
affermano alcuni scienziati, è evidente che numerosi fattori interconnessi
entrano in gioco per determinare la portata dei danni causati dalle
inondazioni. Il clima, l'idrologia, l'uso del territorio, le misure di
difesa contro le inondazioni, il livello di preparazione e i sistemi di
allerta svolgono un ruolo determinante e devono essere presi in
considerazione al momento di avviare la ricerca in questo settore. La prima
importante iniziativa dell'Ue presentata a Dresda ha l'obiettivo di
migliorare i dati idrologici sulle inondazioni, i quali sono vitali per la
previsione e la prevenzione delle catastrofi. Il progetto Sphere applica le
tecniche paleoidrologiche per raccogliere informazioni sulle grandi
inondazioni che si sono susseguite negli ultimi10.000 anni. Questi dati
storici relativi alle inondazioni, uniti a quelli più recenti acquisiti con
le osservazioni strumentali, costituiranno una banca dati che potrà essere
impiegata per prevedere eventi estremi e convalidare le teorie del
cambiamento climatico molto più accuratamente di quanto non si riesca a
fare con i soli dati a breve termine. Il progetto Eurainsat si propone una
finalità analoga, ovvero fornire una visione molto più ampia delle
inondazioni in Europa, questa volta dallo spazio. Il progetto è stato
ideato per sviluppare nuove tecniche previsionali per le precipitazioni,
utilizzando una costellazione di satelliti geostazionari e in orbita
terrestre bassa. Ciò ha consentito di creare nuove tecniche di
classificazione delle nubi, capaci di quantificare il potenziale di pioggia
di ogni singola nuvola, e di migliorare i dati per effettuare previsioni
idrologiche basate su algoritmi di stima delle precipitazioni in tempo
reale. Nell'ultimo decennio, la Commissione europea ha lanciato circa 50
progetti in questo settore per un costo di circa 58 milioni di euro.
Attraverso iniziative quali Sphere ed Eurainsat, o Efas (sistema europeo di
allerta per le inondazioni), attualmente in fase di sviluppo, si auspica che
questi sforzi di ricerca offriranno maggiore protezione la prossima volta in
cui il livello delle acque comincerà a salire. Infolink: http://www.Ccma.csic.es/dpts/suelos/hidro/sphere
http://www.Isac.cnr.it/~eurainsat
UN INCONTRO IN BOCCONI SULL’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA
SULL’ACQUA IN ITALIA, VENERDÌ 17 OTTOBRE DALLE 9 LE SFIDE PER UNA
POLITICA SOSTENIBILE DELL’ACQUA IN ITALIA
Milano, 16 ottobre 2003 - Operatori del settore, accademici e soggetti
istituzionali si incontreranno in Bocconi per discutere delle conseguenze più
rilevanti e degli aspetti più urgenti dell’introduzione della Direttiva
Comunitaria che mira ad una gestione più efficiente, razionale ed ecologica
dell’acqua. Milano, 15 ottobre 2003: La Direttiva 2000/60 punta in modo
integrato alla gestione sostenibile del patrimonio idrico in Europa e si
pone obiettivi molto ambiziosi. Le molteplici conseguenze per l’Italia
determinate dall’attuazione di questa direttiva saranno al centro del
convegno organizzato dallo Iefe, l’Istituto di Economia e politica
dell’energia e dell’ambiente dell’Università Bocconi, con la
collaborazione di Legambiente e Gruppo 183. Durante la giornata, operatori
del settore, accademici e soggetti istituzionali discuteranno, infatti,
dell’adeguatezza o meno del sistema italiano di governo e gestione
dell’acqua, dei costi che comporterà l’attuazione e della necessità o
meno di rivoluzionare l’assetto delle politiche idriche nazionali. Dopo
un’illustrazione dei contenuti della Direttiva e la sua applicazione, si
svolgeranno diverse relazioni sull’adeguatezza del sistema per recepirla,
toccando gli aspetti istituzionali, idrologici ed ecologici, economici e
gestionali, e quelli relativi al settore agricolo e irriguo. Seguirà un
dibattito con la partecipazione di rappresentanti di Wwf Italia, Cgil,
Legambiente, Federgasacqua, Gruppo 183, Anbi e Anfida. Nel pomeriggio si
svolgerà una tavola rotonda sulle proposte per una politica sostenibile
dell’acqua con la partecipazione di rappresentanti del Ministero
dell’Ambiente, Protezione Civile, Cnr, Conferenza delle Regioni, Istituto
Sviluppo Sostenibile Italia e delle Autorità Bacino del Tevere e del Po.
Venerdì 17 ottobre, ore 9 Aula Magna, Via Gobbi 5, Milano
AFS INTERCULTURA E
L’ANP, IN BOCCONI, INSIEME PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ NELLE SCUOLE MEDIE
SUPERIORI. AFS INTERCULTURA ORGANIZZA UN CONVEGNO SUL TEMA "MOBILITÀ
STUDENTESCA INTERNAZIONALE PER EDUCARE ALLA CITTADINANZA
INTERCULTURALE".
Milano, 16 Ottobre 2003 - Oggi Afs Intercultura, l’Associazione No Profit
che da quasi 50 anni si occupa di scambi interculturali tra studenti di
tutto il mondo, organizza, in collaborazione con l’Anp (Associazione
Nazionale Presidi e Direttori Didattici), un convegno regionale della durata
di una giornata, con una impostazione pratica e teorica, sul tema
"Mobilità studentesca internazionale per educare alla cittadinanza
interculturale: contenuti e qualità dei programmi di scambio individuale e
di classe, valutazione delle competenze" L’iniziativa che riunisce
una quarantina di presidi, docenti e referenti per gli scambi, si svolgerà
presso l’Università Bocconi. L’obiettivo del convegno è quello di
sensibilizzare le scuole alle attività interculturali e di favorire la
conoscenza delle più corrette procedure di attuazione degli scambi
culturali giovanili nella regione. Si vuole così infondere una maggiore
consapevolezza sull’importanza dell’educazione interculturale e degli
scambi quali punti qualificanti dell’offerta formativa e approfondire
quali competenze e abilità si sviluppano durante le esperienze di mobilità
individuale e di classe in relazione agli obiettivi formativi proposti dal
mondo della scuola, del lavoro e delle organizzazioni che si occupano di
scambi giovanili. Si tratta ovviamente di un importante appuntamento di
carattere pedagogica, in un momento in cui, nella nostra scuola, si avverte
sempre più l’esigenza di una maggiore apertura nei confronti dei
cittadini di altri paesi che sempre più numerosi popolano le nuove classi
scolastiche e di adeguarsi alla nuova realtà internazionale. Afs
Intercultura conferma così ancora una volta i suoi ideali, convinta che il
confronto con stili di vita e di pensiero diversi insegna a non giudicare
senza conoscere, ad aprirsi alla ricchezza di questa diversità per
diventare non solo adulti ma donne e uomini coscienti, sensibili,
tolleranti, in grado di contribuire alla realizzazione di un futuro di pace.
Questa è la mission cui da sempre lavora Intercultura. Per chi volesse
avere ulteriori informazioni sull’Associazione e sui suoi programmi potrà
poi partecipare, martedì 21 Ottobre alle ore 18.30, sempre presso
l’Università Bocconi, ad un incontro organizzato dai volontari
dell’Associazione dei centri di Milano. Scadenza del bando di concorso è
il 10 Novembre p.V. Gli incontri in Bocconi confermano ancora una volta la
vocazione internazionale dell’Università. Ancora prima che partissero le
borse Erasmus, la Bocconi si era mossa con programmi scambio che oggi
riguardano non solo l’Europa, ma anche il resto del mondo. Ogni anno,
vengono offerti agli studenti più di 1000 opportunità di scambio oltre 40
Paesi nel mondo e, al contempo, si ospitano circa 500 studenti stranieri per
periodi di studio più o meno brevi. A questi si devono aggiungere gli
altrettanti circa 500 gli stranieri che frequentano l’intero corso di
laurea.
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