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2003 anno 6°  

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GIOVEDI'
16 OTTOBRE  2003

pagina 4

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I PARTECIPANTI AD UN SEMINARIO LANCIANO UN APPELLO A FAVORE DELL'APERTURA E DELL'IMPEGNO INTERNAZIONALE IN MATERIA DI ETICA NELLA RICERCA MEDICA

Bruxelles, 16 ottobre 2003 - Durante un seminario internazionale sull'etica nella ricerca medica, tenutosi a Bruxelles il 13 ottobre, uno dei pochi punti sui quali si è raggiunto un ampio consenso è stato quello relativo all'estrema difficoltà di affrontare tali questioni a livello internazionale. Eppure, sebbene sia difficile mantenere un dialogo internazionale sulle questioni etiche, molti dei partecipanti alla manifestazione, organizzata congiuntamente dal Forum norvegese per la ricerca e l'innovazione e dal ministero sloveno per l'Istruzione, la Scienza e lo Sport, hanno chiesto di intensificare tali scambi. Secondo Barbara Rhode, capo dell'Unità "Questioni deontologiche della ricerca e della scienza" presso la Dg Ricerca della Commissione, per l'Unione europea il tema dell'etica è sempre molto complesso, sia esso riferito alla ricerca medica o ad altri settori della scienza. "Sebbene vi sia un impegno a rispettare i principi etici fondamentali nell'ambito del Sesto programma quadro [6Pq], la Ce non ha competenze in materia di gestione delle questioni etiche, poiché esse sono il risultato della diversità e delle differenti sensibilità nazionali e, come tali, sono soggette al principio di sussidiarietà", ha affermato la Rhode. In base alle principali norme etiche stabilite dal 6Pq, i partecipanti ai progetti di ricerca finanziati dall'Ue devono conformarsi alle regolamentazioni e alle norme etiche del paese nel quale verrà condotta la ricerca e, all'occorrenza, i ricercatori devono ottenere l'approvazione del comitato etico nazionale o locale competente, prima di dare avvio ai lavori, ha proseguito la Rhode. Inoltre, quando la Commissione riceve proposte relative ad attività di ricerca in settori delicati sotto il profilo etico, un gruppo multidisciplinare di esperti viene incaricato di esaminare le proposte e può apportare modifiche ai progetti che potrebbero pregiudicare i principi etici fondamentali. Una delle difficoltà riscontrate dalla Commissione, ha spiegato la Rhode, è dovuta al fatto che, prima di presentare le proposte, molti ricercatori non erano a conoscenza delle regolamentazioni etiche in vigore nei rispettivi paesi. Ella ha pertanto esortato gli Stati membri a fornire maggiori informazioni agli scienziati in merito alla legislazione e alle linee guida pertinenti. Al prof. Joze Trontelj, presidente del Comitato nazionale sloveno per l'etica medica, è stato chiesto di illustrare le principali sfide etiche che i paesi dell'Europa centrale ed orientale si trovano ad affrontare. Egli ha avvertito che in questa regione è possibile riscontrare ancora numerosi esempi di prassi eticamente discutibili, soprattutto nel settore della sperimentazione clinica su esseri umani. Una delle principali difficoltà insite nel processo d'identificazione ed eliminazione di tali abusi, ha affermato il prof. Trontelj, consiste nel fatto che gli organismi preposti alla conduzione degli esami etici in tali paesi sono oberati di lavoro, a causa dell'eccessivo onere burocratico e della mole elevata di richieste di sperimentazioni. Poiché attualmente non sono ancora disponibili linee guida internazionali per l'amministrazione etica della ricerca sulle cellule staminali e gli embrioni in vitro, il prof. Trontelj prevede che prima di intravedere un miglioramento, la situazione sia destinata a peggiorare e sostiene che l'aggiunta di un protocollo in materia di etica nella ricerca alla Convenzione sui diritti umani rappresenterebbe un importante passo avanti. Per il prof. Jan Helge Solbakk, direttore del Centro di etica medica all'Università di Oslo, l'avvio di un dibattito a livello internazionale è essenziale per la conclusione di accordi pratici. Egli, inoltre, ha messo in guardia contro il rischio di sovrastimare il potenziale terapeutico, al fine di promuovere un particolare settore di ricerca, aggiungendo che regioni come l'Europa hanno il dovere di aumentare la spesa per la ricerca sulle malattie che colpiscono i paesi in via di sviluppo. "Finché il 90 per cento dei circa 60 miliardi di euro spesi ogni anno per la ricerca medica sarà dedicato alle esigenze sanitarie del 10 per cento più ricco della popolazione mondiale, i paesi che non intendono contribuire al più ampio sforzo sanitario globale verranno ritenuti responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in nome della ricerca biomedica", ha dichiarato il prof. Solbakk. La Rhode ha riconosciuto che la stessa Ue non ha assunto il dovuto impegno nei confronti della dimensione della ricerca etica relativa ai paesi in via di sviluppo, poiché si è concentrata maggiormente su questioni relative alla propria diversità interna. Tuttavia, ha aggiunto, quest'esperienza e diversità attribuiscono all'Ue un importante ruolo nel processo globale. Nel trarre le conclusioni del seminario, il direttore generale del Consiglio norvegese delle ricerche Christian Hambro ha affermato che alcune delle questioni etiche sollevate nel campo della ricerca medica sono troppo importanti per essere affrontate dai singoli scienziati e perfino dalla comunità scientifica nel suo complesso. Tale opinione è stata ribadita dal prof. Trontelj, che ha sottolineato l'importanza di consultare l'opinione pubblica, ricordando il dovere dei cittadini di informarsi su tali argomenti da fonti attendibili. "Dobbiamo separare l'etica dalla politica e agli scienziati non dev'essere consentito alimentare aspettative irrealistiche nella scienza come talvolta richiesto dai politici". In conclusione, la Rhode ha condiviso la necessità di rafforzare la cooperazione dell'Ue con i paesi candidati e quelli in via di sviluppo. Infine, ha sottolineato che, nonostante la complessità delle questioni, "l'etica non deve essere percepita come una barriera o un ostacolo burocratico al progresso, ma piuttosto come un fattore di promozione della scienza". Infolink: http://www.Europa.eu.int/comm/research/science-society/ethics/research_en.html

WORKSHOP INTERNAZIONALE SUI DISPOSITIVI MEDICI PORTATILI DI NUOVA GENERAZIONE
Pisa, 16 ottobre 2003 - Dal 12 al 14 dicembre si svolgerà a Pisa un workshop internazionale per discutere degli sviluppi più recenti in materia di dispositivi medici intelligenti portatili e impiantabili. Il workshop riunirà ricercatori, industriali e decisori dei seguenti settori: ingegneria biomedica, telemedicina, micro- e nanotecnologie, telecomunicazioni mobili e senza filo, salute pubblica e medicina, in vista di esaminare e trovare soluzioni ad alcuni dei principali problemi correlati con i dispositivi medici intelligenti portatili e impiantabili. Un altro obiettivo importante sarà il tentativo di definire una tabella di marcia per la ricerca e sviluppo (R&s) a medio e lungo termine. Il workshop sarà organizzato dall'Università di Pisa, in collaborazione con la Commissione europea e l'Engineering in Medicine and Biology Society (Emb) dell'Ieee.
Infolink: http://www.Piaggio.ccii.unipi.it/~ehealthw/

INTESAN PUNTA A MIGLIORARE LA SANITA' ITALIANA E METTE INNOVAZIONE E TECNOLOGIA AL SERVIZIO DEI MEDICI
Milano, 16 ottobre 2003 - Migliorare il rapporto tra paziente e servizio sanitario passando per il medico di base. E' questo, in sintesi, l'obiettivo del consorzio Intesan (Innovazione e Tecnologie per la Sanità), nato all'inizio di quest'anno con la missione di diventare un sicuro ed irrinunciabile punto di riferimento per tutto l'universo sanitario, presente e futuro. "Obiettivo che si può raggiungere solo tutelando, incentivando e supportando il corretto sviluppo tecnologico della parte medica" - spiega Antonio Messina, presidente del consorzio. "Il medico, infatti, ha oggi la grossa opportunità di poter utilizzare l'informatica come strumento innovativo per migliorare realmente i servizi offerti ai propri pazienti ma, per farlo, ha bisogno di un interlocutore serio, affidabile e competente che lo assista e lo guidi nel suo processo di informatizzazione". Favorire lo sviluppo tecnologico e professionale della classe medica, quindi, per consentire l'evoluzione e la crescita dell'intero sistema sanitario nazionale, pubblico e privato, a tutto vantaggio della collettività. Una sfida ambiziosa che, considerando l'ampiezza e la frammentazione del target di riferimento, può rivelarsi particolarmente impegnativa se affrontata singolarmente. Meglio, allora, integrare il proprio know how con quello di altre valide realtà attive nel settore ottimizzando costi e risorse per il raggiungimento del fine comune. E' da questa considerazione che nasce Intesan, società consortile a responsabilità limitata, costituita a gennaio 2003 per volontà di quattro aziende operanti nell'ambito della produzione di software in medicina, delle nuove tecnologie applicate alla sanità, della ricerca e dell'editoria medico-scientifica: Fimed Srl di Molfetta (Ba), Best Soft Srl di Milano, Mediatec Informatica Sri di Loreo (Ro), Tsf Srl di Spre~lano (Tv). "Il numero di utenza informatizzata con vari prodotti software in Italia" - afferma Messina - "è oggi stimato nel 65% dell'intera popolazione medica, rappresentata da circa 55.000 medici tra generici e pediatri. Ma la percentuale di riferimento si riduce a non oltre il 50%, cioè a circa 27.500 unità, se si considerano le soluzioni realmente in grado di supportare il medico nella pratica quotidiana". Intesan, attraverso i prodotti software delle quattro realtà aziendali consorziate, copre circa il 35% di questa fetta di mercato, pari a quasi 10.000 medici, dei quali circa 8.000 generici e 2.000 pediatri, con una diffusione omogenea in tutt'Italia. "Le quattro società sono tutte saldamente legate al settore della tecnologia informatica medica" - precisa Messina - "e ognuna di queste apporta al consorzio esperienza, know how, relazioni istituzionali e clienti fidelizzati. Il che significa, tradotto in numeri, che attualmente le cartelle cliniche gestite dai medici che utilizzano le soluzioni Intesan in Italia sono circa 10 milioni". Tre dei soci fondatori di Intesan, inoltre, hanno ottenuto l'accreditamento del Cimeg, il consorzio di informatica in medicina generale capitanato dalla Fimmg (la federazione dei medici di base), tra i principali sindacati medici del mondo con oltre 22.000 iscritti. Ma il maggior punto di forza del consorzio è la totale estraneità a condizionamenti politici e logistici. "Unitarietà, indipendenza e trasversalità: sono questi i nostri plus più importanti. Siamo, infatti, uno strumento indipendente che si pone al servizio del mercato" - afferma Messina - "un mercato rappresentato in primo luogo dai medici di base. Il nostro è un network multidisciplinare e multiprodotto che unisce diverse realtà culturali, territoriali, geografiche e tecniche mettendole a disposizione di chiunque voglia colloquiare, in modo serio e costruttivo, con un target costituito da circa 10.000 medici e quasi 10.000.000 di pazienti". Quattro sedi operative sul territorio nazionale - Bari, Milano, Rovigo e Treviso - cinque differenti prodotti software per la gestione dello studio medico di base offerti sul mercato, 40 anni di know how nel settore delle nuove tecnologie applicate alla sanità e 50 addetti - dei quali 20 analisti software e programmatori junior e senior, 16 operatori cali center, 5 addetti all'area amministrativa e 5 all'area commerciale, 4 project leader - e un management composto da 10 professionisti di alto profilo contribuiscono a rendere Intesan un importante punto di riferimento per l'intero universo sanitario italiano, presente e futuro. Ma il consorzio, che ha come oggi oggetto sociale "la realizzazione, lo sviluppo e la produzione di attività di ricerca applicata nel campo industriale, economico e socio-sanitario ai fini dell'innovazione tecnoloqica e dei processi", è impegnato anche a sostenere importanti progetti istituzionali nazionali, come il Crs-siss (carta regionale dei servizi - sistema informativo socio sanitario) della Regione Lombardia, oltre che a promuoverne e implementarne, in proprio, altri destinati a migliorare notevolmente il rapporto tra pazienti e sistema sanitario passando per il medico di base.

DISBIOSI TEST: NAMED PRESENTA IL PRIMO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALLA DISBIOSI INTESTINALE
Milano, 16 ottobre 2003 - La maggior parte della popolazione dei paesi industrializzati soffre di disbiosi, vale a dire delle conseguenze di una alterazione della flora batterica intestinale. L'equilibrio della flora batterica viene alterato dall'uso di alimenti trattati, sterilizzati e denaturati, dall'inquinamento ambientale e/o da metalli pesanti, dallo stress, da un accumulo di tossine nei tessuti e dall'abuso di medicinali (in primis, gli antibiotici). La conseguenza consiste nella drastica diminuzione delle difese immunitarie dell'organismo e nell'accentuarsi di disturbi che sovente vengono catalogati come "psicosomatici" perché risulta difficile individuarne le cause. Il dato di partenza: più del 60% della popolazione presenta un metabolismo disturbato da una eccessiva proliferazione dei batteri intestinali. Questa situazione, spesso in continuo peggioramento, causa il fatto che le mucose intestinali non siano sufficientemente ossigenate, e che tossine e rifiuti presenti nell'intestino non si decompongano abbastanza celermente. Si raggiunge, spesso e facilmente, uno stadio di auto-intossicazione. Non a caso molti tra i più comuni disturbi vengono spesso attribuiti al malfunzionamento dell'intestino: oggi si sa infatti che esiste una stretta correlazione tra processi metabolici e sistema immunitario. Il sistema immunitario è per l'80% localizzato sulle pareti dell'intestino tenue e crasso, dove si formano le immunoglobuline. Le mucose dell'intestino crasso costituiscono dunque il sistema difensivo più importante contro le tossine. Quali sono i disturbi? Gonfiori addominali e digestione lenta, stipsi, meteorismo ed alvo alternante, intolleranze ai cibi fermentati e stanchezza mattutina costituiscono i diversi segni di un solo problema: la disbiosi. Anche le candidosi e micosi vaginali, le infezioni del cavo orali (mughetto) e le micosi cutanee rientrano fra questi "segni", che manifestano un'alterazione della flora batterica intestinale. Ma, poiché la Disbiosi Intestinale, secondo la Letteratura Internazionale, è un insieme di sintomi e disturbi Funzionali Gastroenterici che possono evolvere in malattie anche coinvolgenti organi od apparati distanti dal Colon, spesso epatopatie, disturbi muscoloscheletrici, problemi di pelle (es. Acne), attraverso il meccanismo della "semina linfogena microbica" possono in realtà derivare da disbiosi intestinali protrattesi nel tempo perché mai diagnosticate. Come diagnosticare la disbiosi? Oggi nasce Disbiosi Test di Named, il primo metodo di diagnosi della disbiosi intestinale Il Disbiosi Test rappresenta il Test di Laboratorio per individuare, valutare quantitativamente e monitorare i pazienti che evidenziano uno stato di Disbiosi Intestinale. Il test, non invasivo, praticato negli studi medici specializzati in medicina funzionale, grazie ad un semplice prelievo delle urine permette di dosare 2 markers, molecole la cui eccessiva proliferazione indica diversi gradi di disbiosi: Indicano e Scatolo, metaboliti dell'aminoacido Triptofano. A seconda che il test indichi la loro presenza "singola" o "combinata", e a seconda della loro quantificazione, si possono evidenziare i seguenti stati di disbiosi: assente, lieve, media o grave. Il Disbiosi Test fornisce inoltre utili indicazioni sulle tipologie di fermenti lattici con i quali trattare la disbiosi ai fini della guarigione del pazienti. Il costo del Disbiosi Test è di 85,00 euro. Il test viene effettuato presso gli studi di medici funzionalisti i quali non si limitano ad eseguire il test ma sanno dare risposte chiare ed esaurienti e consigliare terapie adatte, diversamente da quanto accade per i classici test da laboratorio, per cui i risultati devono essere letti ed interpretati da uno specialista diverso da colui che ha eseguito l'esame diagnostico.

MACCHÈ SARS, IL VERO PERICOLO SI CHIAMA LEGIONELLA E' UN BATTERIO E PUÒ SCATENARE POLMONITI ANCHE MORTALI
Firenze 16 ottobre 2003 - Si annida negli impianti idrici e di condizionamento e si diffonde mediante aerosol. In Italia si parla molto di Sars, che da noi non ha fatto vittime, e per niente di Legionella, il batterio che negli ultimi dieci anni ha determinato ben 2.366 casi solo nel nostro Paese, con una casistica crescente e un indice di letalità (morte) che oscilla tra il 5 e il 10 per cento. "E' un fenomeno preoccupante e probabilmente in espansione", ha spiegato uno dei massimi esperti d'Igiene, la professoressa Angela Moiraghi Ruggenini (Università di Torino), presentando oggi una documentata relazione al congresso Medlab 2003 che riunisce a Firenze oltre duemila specialisti di laboratorio, biochimici e microbiologi delle società scientifiche Sibioc e Amcli. Secondo i dati della professoressa Moiraghi, nel solo 2002 i casi accertati sono 585, ma la vera dimensione del fenomeno, teoricamente assai più vasta, continua a sfuggire per mancanza di un'attenta sorveglianza che rende poco efficiente la rete nazionale di rilevamento. La metà dei casi notificati appartiene difatti a due sole regioni, Piemonte e Lombardia, che ospitano solo una frazione della popolazione del Paese e del flusso turistico internazionale. Trend in salita, avverte la professoressa, non significa necessariamente patologia in aumento, bensì maggior sensibilità per il problema. Ma nel migliore dei casi la legionella è sotto-notificata anche perché nelle forme meno gravi presenta sintomi simil-influenzali, facilmente equivocabili. Nei casi più gravi si può invece morire di polmonite in mancanza di cure adeguate con antibiotici.. Stando alle cifre riportate, le infezioni da Legionella contratte in ospedale nel 2002 sono 72: in media, le strutture sanitarie sono coinvolte per un 12 per cento dei casi notificati, specie nei reparti che ospitano pazienti immunodepressi. Ben 20 su cento si riferiscono invece a soggiorni in alberghi o campeggi. Nel restante 68 per cento degli episodi la sorgente d'infezione resta invece inaccertata. "Se negli ospedali si può in qualche modo intervenire", ha ricordato la professoressa, "assai più complicato è farlo nelle strutture private. E' ragionevole supporre che la Legionella si nasconda in docce, piscine tipo Jacuzzi, terme, negli impianti idrici e di condizionamento degli uffici, dei supermercati e perfino in quelli di molti condomini. Solo così si può spiegare l'altissima percentuale di casi di cui si ignora l'origine. Senza contare tutti quelli che non sono neppure diagnosticati". Com'è facile immaginare, la Legionella esiste da sempre. Ma il nome, in alternativa a sindrome del legionario, nasce nel '76 dopo un'epidemia tra i partecipanti a un congresso dell'American Legion. In Italia il caso più eclatante è del '97 a Sestri (Genova), in un palazzo adibito a uffici. Dopo molti studi e verifiche si scoprì il colpevole: la torre di raffreddamento di un palazzo vicino, contaminata dalla Legionella, aveva trasmesso il batterio, trasportato dal vento. Come intervenire? La verità, ha spiegato la professoressa Moiraghi, è che tutti i sistemi di disinfezione degli impianti hanno capacità limitata, non danno garanzie e, nei fatti, la contaminazione spesso si ristabilisce. Occorre dunque, più semplicemente, un'igiene davvero accurata. E nei reparti ospedalieri ad alto rischio condizioni di assoluta sicurezza oltre a una generale sensibilizzazione al problema, sorveglianza attenta delle polmoniti e interventi di manutenzione periodici sugli impianti.

FAI UN GOAL AL PREGIUDIZIO
Milano, 16 ottobre 2003 - Nell'anno che l'Unione Europea dedica alle persone con disabilità, due associazioni hanno voluto creare un approccio sereno all'informazione, consapevoli che il pregiudizio sia l'handicap più grave. Il Cscd (Centro Studi Cure Domiciliari), in collaborazione con Ln-a (Fondazione per la lotta alla non autosufficienza), con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Segretariato Sociale Rai, hanno scelto una originale formula per rompere gli schemi e smantellare preconcetti. Una serata di spettacolo: lunedì 27 ottobre 2003 ore 20,30 al Teatro Studio via Rivoli 6, Milano per cantare, parlare, suonare, brindare, discutere pur di arrivare a "fare goal al pregiudizio". Sul palco faranno "gioco di squadra", come in campo, cantanti e studiosi, film maker e giornalisti, personalità e personaggi. Con il patrocinio del Comune di Milano e la fattiva collaborazione del Piccolo Teatro si alterneranno performance musicali (fra cui gli ospiti della Casa di Riposo Giuseppe Verdi), la rassegna concorso di cortometraggi sul tema "disabilità e pregiudizio" promossa per il Vi° anno da La Maison en Couleurs, l'intervento di Beppe Severgnini a cui verrà consegnato il premio "I colori del Brunello" per il suo impegno sui temi della solidarietà, la presentazione della seconda edizione del Manuale di Ausili e Cure del Paziente Geriatrico a Domicilio che, distribuito nelle farmacie, mette alla portata di tutti l'informazione corretta e le soluzioni disponibili per gestire le persone anziane, nell'ambiente a loro più consono, ovvero la casa dove sempre hanno vissuto.

MARCOLIN AL SILMO 2003: FASHION, LUSSO E SPORT IN UN CRESCENDO DI EMOZIONI
Milano, 16 ottobre 2003 - Il Gruppo Marcolin si presenta al Silmo 2003, la fiera internazionale di ottica e occhialeria di Parigi, per presentare le nuove collezioni di occhiali da sole e montature da vista per la prossima stagione. Lo stand P-q 19 - 25, sito nel padiglione 1 della zona fieristica Paris Expo, offrirà su più di 500 metri quadri, il meglio del design e dello stile interpretati da Marcolin per i diversi marchi in licenza e per le house brand. Esclusiva l'area dedicata alle linee Dolce&gabbana Eyewear e D&g Dolce&gabbana Eyewear che, in occasione della fiera d'oltralpe, si presentano con grandi novità sia per quanto riguarda il design che i materiali. Tre video al plasma mostreranno le immagini delle ultime sfilate, richiamando lo stile sempre glamour e alla moda della prima linea. Un grande video led invece, proietterà nella galleria D&g Dolce&gabbana Eyewear immagini che rimandano al dinamismo che caratterizza la linea giovane. In un'atmosfera intensa e carica di seduzione, sarà possibile ammirare le nuove collezioni Roberto Cavalli Eyewear nelle quali il serpente, da sempre icona della griffe, rappresenta il filo conduttore, declinato in infinite possibilità. Ambienti decisamente fashion, femminili e glamour, faranno da cornice alle collezioni Miss Sixty, Costume National Eyewear e Replay Eyes, che da sempre riscontrano particolare successo presso il pubblico più attento alle tendenze. Irrinunciabile la visita allo stand Montblanc Eyewear, uno dei più importanti luxury brand a livello mondiale, sinonimo di classe e raffinatezza, che per la prossima stagione propone montature particolarmente ricercate. Le immagini proiettate su grandi schermi saranno protagoniste anche nello stand della francese Cébé, specializzata in occhiali sportivi, maschere e caschi da sci. Il Gruppo francese si rivolge ad un segmento sportivo, dunque altamente tecnico, ma con sempre maggiore attenzione alla tecnologia e al design. L'altra area sportiva del Gruppo è The North Face Eyequipment, che propone una collezione pensata dagli sportivi per gli sportivi, con montature dedicate sia ad un uso sport active che ad un utilizzo più quotidiano. La kermesse parigina terminerà il 20 ottobre, dopo quattro giorni di esposizione, durante i quali le linee eyewear della prossima stagione riserveranno intense emozioni agli operatori specializzati ed ai visitatori.

CIBUS TEC ( 21/25 OTTOBRE)- LA PIÙ IMPORTANTE RASSEGNA MONDIALE DI FOOD PROCESSING E PACKAGING TECHNOLOGY. PARMA CAPITALE DELL'INDISTRIA ALIMENTARE.
Milano, 16 ottobre 2003 - "Da oltre 60 anni le industrie alimentari del pianeta fanno le grandi scelte tecnologiche e gli acquisti per l'ammodernamento dei propri impianti a Cibus Tec. Il fatturato delle oltre mille aziende italiane ed estere specializzate nella produzione di macchinari per l'industria alimentare, dalla trasformazione delle materie prime alla confezione fino alla distribuzione nei punti vendita, presenti quest'anno al Salone di Parma, raggiunge i 20 miliardi di Euro dei quali 11 miliardi, sono costituiti dal giro d'affari delle produzioni realizzate nel nostro Paese dalle aziende italiane o dalle filiali di multinazionali estere. Fatturato che per il 65-70% deriva dalle esportazioni". Sono questi i dati inediti sui quali il Presidente di Fiere di Parma, Domenico Barili, ha focalizzato la presentazione ufficiale di Cibus Tec, la rassegna internazionale di food processing e packaging technology, che si svolgerà da martedì 21 a sabato 25 ottobre, nel quartiere fieristico di Parma. Durante il suo intervento Domenico Barili ha sottolineato il fatto che Cibus Tec, nella sua evoluzione, ha rappresentato la storia e la cultura dell'industria alimentare italiana nel mondo: un comparto, quello dell'industria alimentare, che nell'Unione Europea occupa 2,5 milioni di addetti e sviluppa un giro d'affari di 700 miliardi di Euro all'anno, ed è uno dei settori portanti dell'economia del vecchio continente. Ha ricordato che i maggiori impianti esistenti oggi al mondo per la lavorazione industriale del latte, delle conserve vegetali, soprattutto pomodoro, della pasta, delle carni e dell'olio di oliva, sono di fabbricazione italiana. Un dato emblematico: in Cina, dove la produzione di conserva di pomodoro è passata negli ultimi cinque anni da 3 a 30 milioni di quintali, solo lo scorso anno sono entrati in produzione ben 15 impianti di trasformazione, tutti realizzati da aziende di Parma. Anche le aziende italiane che producono macchine per il confezionamento e l'imballaggio vantano una leadership a livello internazionale grazie ad un'estrema flessibilità produttiva associata ad una grande capacità di innovazione tecnologica; sono localizzate per quasi l'80% in Lombardia e in Emilia Romagna (dove esiste la maggiore concentrazione al mondo). Nel tempo Cibus Tec si è trasformato in uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale. E l'edizione di quest'anno ne è la riprova: si estende su una superficie di 80.000 metri quadrati e conta la presenza di più di 1.000 espositori provenienti da 20 Nazioni. Sono attesi a Parma oltre 30.000 operatori professionali provenienti da oltre 100 Paesi interessati ai tre saloni in cui si articola la rassegna: Tecnoconserve per il settore conserviero con in testa gli impianti per la lavorazione del pomodoro; Milc, per il settore lattiero-caseario e Multitecno, in cui sono esposte le tecnologie intersettoriali e di filiera. Da notare che per il settore conserviero e il lattiero-caseario sono presenti a Cibus Tec più del 90% del totale delle imprese meccaniche che operano in questo comparto. Mentre per quanto riguarda le tecnologie intersettoriali sono esposti macchinari e sistemi trasversali a tutte le produzioni industriali, dell'alimentare in ogni filiera, anche quelle più di nicchia. Segno dell'evoluzione dell'economia moderna che si sviluppa rendendo omogenei i processi, garantendo standard elevati e conoscenze che passano da un ciclo di lavorazione all'altro, consentendo importanti economie di scala. Proprio grazie all'ampiezza e alla specificità delle sue proposte, Cibus Tec è l'unico salone al mondo in grado di fornire, come in uno specchio, il quadro completo dello scenario dell'alimentazione umana, mai come ora soggetta a continue e profonde trasformazioni. "Trasformazioni", ha detto Domenico Barili, "causate da una serie di variabili di tipo ambientale, sociale, economico. Basti pensare alla globalizzazione dei mercati, al progressivo mutare delle società dei vari Paesi che diventano sempre più multietniche e che con l'allungarsi della vita media della popolazione tendono ad "invecchiare" progressivamente. Ma anche ai movimenti d'opinione sempre più attenti ai problemi ambientali, a quelli etici e religiosi, alle nuove mode importate o indotte. Se fino ad ieri i consumatori, nelle loro scelte alimentari, erano fortemente influenzati da quanto veniva prodotto, distribuito e promosso dalle industrie, oggi sono le industrie a tarare le proprie scelte produttive e le proprie strategie di marketing in base alle nuove istanze dei consumatori, che sono sempre più informati, consapevoli ed esigenti per quanto riguarda sia la sicurezza, sempre più attenti a cosa portano in tavola. Ed è proprio l'industria alimentare, abbinata alle sempre più urgenti riforme agricole e strutturali dell'energia e dei trasporti", ha ribadito il Presidente di Fiere di Parma, "quella destinata ad assumere un ruolo sempre più strategico nella lotta alla fame nel mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo". "La Fao", ha ricordato Barili "ha calcolato che la quantità di derrate alimentari sprecate a monte dei processi produttivi fra il 1991 ed il 2001, in tutto il mondo è più che raddoppiata, passando da poco più di 7 milioni di tonnellate all'anno a 14 milioni di tonnellate. Ma nei Paesi in via di sviluppo, nello stesso periodo, la quantità di derrate sprecate proprio a causa della mancanza d'impianti per i processi di produzione e di trasformazione è addirittura triplicata". Non è quindi un caso che quest'anno a Cibus Tec sia particolarmente imponente il quadro delle delegazioni ufficiali di operatori professionali che si recheranno a Parma. La maggior parte delle missioni è frutto della collaudata partnership, organizzativa e finanziaria, fra l'Ice e Fiere di Parma. Sono attesi delegati da Argentina (con la collaborazione della Regione Emilia Romagna), Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Egitto, Russia, Siria, Tunisia, Marocco, India e Cina. Davvero tante, le novità che saranno presentate in anteprima a Cibus Tec, nella stragrande maggioranza frutto dell'interdisciplinarietà che caratterizza sempre di più le innovazioni tecnologiche destinate alle industrie alimentari. Vanno dall'innovativa tecnica alternativa di pastorizzazione degli alimenti "a freddo", ottenuta utilizzando le stesse alte pressioni con cui si fabbricano i diamanti industriali alla pastorizzazione a caldo con scariche elettriche ad alto potenziale simili a quelle dei fulmini; da miscelatori di idrogeno, ossigeno, azoto ed anidride carbonica per le innovative tecnologie di confezionamento in atmosfera protettiva degli alimenti, ai sistemi olfattivi elettronici, veri e propri "nasi artificiali computerizzati", per l'individuazione di micotossine nei prodotti alimentari. Ricco come sempre anche il calendario dei seminari e dei convegni, molti dei quali organizzati da associazioni di categoria o da singoli espositori, tutti importanti momenti d'incontro per lo scambio d'informazioni che, sicuramente utili per i Paesi più industrializzati, diventano addirittura indispensabili per il reale sviluppo economico e sociale dei paesi emergenti. "C'è grande attesa per le tradizionali tre giornate tematiche dedicate al pomodoro, al latte e alla carne", ha detto Romano Zeraschi, Direttore Commerciale di Fiere di Parma. "Nel Tomato Day, mercoledì 22 ottobre, si parlerà dell'effetto dell'ampliamento dell'Ue sulla produzione e il commercio dei derivati del pomodoro in Europa e delle implicazioni, per gli importatori di prodotti alimentari, dell'azione del bioterrorismo negli Stati Uniti, Nel Milk Day, giovedì 23, saranno di scena la qualità e la sicurezza dei formaggi tradizionali e a denominazione di origine protetta. Nel Meat Day, sabato 25, sarà affrontato il tema dell'etichettatura e della pubblicità dei prodotti alimentari e saranno illustrati le novità, le strategie e gli adempimenti nel settore delle carni". In contemporanea con Cibus Tec, i padiglioni di Fiere di Parma ospiteranno anche la seconda edizione di Pizza Tec, l'unico salone europeo delle attrezzature, tecnologie e forniture destinate al mondo della pizza: dall'impiantistica per la produzione industriale agli ingredienti per la preparazione del prodotto artigianale; dall'arredamento dei locali alle attrezzature e ai forni; dalle catene di franchising agli imballaggi e agli automezzi per il trasporto. Infolink: Www.fiere.parma.it 

DAL 21 AL 28 OTTOBRE VA IN SCENA EMO: PER OTTO GIORNI MILANO DIVENTA LA CAPITALE MONDIALE DELLA MACCHINA UTENSILE
Milano, 16 ottobre 2003 - Dopo otto anni torna in Italia Emo, la principale esposizione internazionale di macchine utensili, robot e automazione, ospitata alternativamente da Parigi, Hannover e Milano. In scena dal 21 al 28 ottobre presso Fiera Milano, la manifestazione presenterà il meglio della produzione mondiale del settore, trasformando, per otto giorni, la città nella capitale mondiale della macchina utensile. Promossa dal Cecimo, il Comitato Europeo di Cooperazione tra le Industrie della Macchina Utensile, Amo Milano 2003 è organizzata dalle strutture operative di Ucimu-sistemi Per Produrre, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Protagonisti dell'evento sono i 1.636 espositori presenti, provenienti da 38 paesi, disposti nei 25 padiglioni allestiti per una superficie espositiva netta di 127.158 metri quadrati. A fronte dei circa 750 costruttori italiani, risulta massiccia la partecipazione dei costruttori provenienti dall'estero, che rappresentano più della metà degli espositori totali. Nel dettaglio, il 39% degli stranieri presenti proviene dall'Europa. In forte crescita, rispetto all'edizione 1995, la presenza dei costruttori asiatici, che rappresentano il 12% del totale; seguono americani (2%), quindi, australiani, brasiliani, canadesi, israeliani e sud africani. L'autorevolezza di Emo, appuntamento irrinunciabile per quanti operano direttamente e indirettamente nel mondo dei sistemi per produrre, trova riscontro nella qualità e nella varietà delle ben 6.500 macchine esposte, per un valore pari a 550 milioni di euro. "Sono numeri da record", sottolinea Pier Luigi Streparava, Commissario Generale della mostra. "Se guardiamo ai dati della precedente edizione milanese, il confronto risulta vincente sia per il numero degli espositori, cresciuti del 13%, sia per la superficie espositiva, del 26% maggiore rispetto al '95. Buonissima la partecipazione straniera che, anch'essa in crescita rispetto al passato, conferma la vocazione fortemente internazionale dell'appuntamento milanese". "Ai di là dei numeri che ci rendono estremamente soddisfatti - continua Streparava - ciò che va sottolineato è il ruolo della manifestazione, vetrina dell'intelligenza e del sapere dell'uomo, che si concretizzano nella disponibilità di sistemi di produzione sempre più evoluti dal punto di vista tecnologico e sempre più aderenti ai bisogni dell'intera industria manifatturiera". Il quadro economico di riferimento dell'edizione milanese di Emo vede l'Italia in posizione di leadership. Come sottolinea il Presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, Andrea Riello, "l'Italia rappresenta davvero un palcoscenico degno dell'interesse internazionale che questa edizione di Emo ha finora suscitato, sia presso gli espositori, che si troveranno al centro di una delle aree più interessanti per tasso di investimento, sia presso i visitatori, che potranno vedere esposto il meglio della produzione di settore. L'italia si è, infatti, confermata ai vertici delle graduatorie mondiali 2002, nelle quali spicca al terzo posto per produzione e per esportazioni, al quarto per importazioni, al quinto per consumo. L'elevato livello sia della domanda che dell'offerta italiane è garanzia, dunque, di successo per Emo Milano 2003, che, al di là del suo carattere prettamente internazionale, si avvantaggerà certamente della chiarissima sintonia con il tessuto produttivo locale. Tanto più se si considera che, negli ultimi anni, l'evoluzione dell'industria italiana del settore si è rivelata più positiva di quella mondiale. Come afferma Riello, "l'industria italiana dei sistemi per produrre ha saputo reagire meglio di altri alla negativa congiuntura internazionale. Nonostante le previsioni per il 2003 presentino ancora un quadro di forte incertezza, l'auspicio è che Emo Milano segni davvero l'avvio della ripresa della domanda dei mezzi di produzione"."

IL LEGNO DEL TRENTINO IN MOSTRA AL SAIE DI BOLOGNA. DUE CONVEGNI IL 16 E 17 OTTOBRE.
Bologna, 16 ottobre 2003 - Un incontro in fiera per scoprire e conoscere meglio il progetto legno di una regione che, per oltre il 53% del territorio è coperta da boschi. La Provincia Autonoma di Trento e la Camera di Commercio di Trento sono liete di invitarla alla conferenza stampa di presentazione di Progetto Legno -il legno del trentino impiegato nelle costruzioni -che si terrà giovedì 16 ottobre alle ore 11,30 all'interno del padiglione 28 del quartiere fieristico felsineo. Per la prima volta la Provincia Autonoma di Trento e la Camera di Commercio di Trento allestiscono al Saie di Bologna uno stand scenografico di 500 metri quadrati, per presentare le attività di nove fra le più quotate aziende locali di trasformazione del legno. Lo stand è stato progettato per mostrare, con immediatezza, le numerose attività industriali che formano l'ampio panorama della trasformazione del legno proveniente rigorosamente dalle foreste j trentine. Il Trentino è una delle poche regioni italiane in grado di offrire una grande varietà di ambienti naturali. Fra gli estremi della massima altitudine e della minima depressione del suo territorio, vi è un dislivello di quasi quattro mila metri che crea -in uno spazio ristretto a poco più di 620 mila ettari -una tale gradazione di microclimi difficilmente riscontra bile in altre regioni italiane, ponendo le risorse forestali ai vertici della graduatoria fra le aree boschive nazionali. La selvicoltura trentina non si identifica soltanto con il legno da costruzione, con lo scopo di ricavarne una serie più o meno grande di prodotti, ma con tutte quelle operazioni che favoriscono I'attecchimento delle specie legnose più adatte ai diversi areali di crescita e alle diverse altitudini, per assicurare perpetuità a tutto I'ecosistema forestale. Si tratta di un'attività dalle origini lontanissime, i cui risultati vale la pena di portare a conoscenza dei professionisti e degli addetti ai lavori, unitamente alle attitudini locali di trasformazione industriale della materia prima. Giovedì 16 ottobre alle ore 11,30 padiglione 28 alla presentazione seguirà una degustazione di prodotti e vini trentini

IL TRENTINO AL SAIE - SALONE EDILIIZIA INDUSTRIALIZZATA DI BOLOGNA.
Bologna, 16 ottobre 2003 - La Provincia Autonoma di Trento è presente alla fiera Saie 2003, oltre che con uno stand di 500 metri quadrati, anche organizzando due importanti Convegni nei giorni 16 e 17 ottobre Convegni: "Legno del Trentino: produzione sostenibile e qualità per tutti" il giorno 16 ottobre - ore 14.30 Bosco e produzione: l'informatica come strumento di gestione forestale. Caratteristiche fisico meccaniche. Normativa sui prodotti. Le costruzioni. "Abitare nel Legno: qualità, comfort e sicurezza." il giorno 17 ottobre - ore 14.30 Progetto casa in legno. Resistenza sismica. Gli interventi sul costruito. Normativa sulle costruzioni. Informazioni: Camera di Commercio I.a.a. - Trento. Infolink: Www.goodtimetrentino.it  

10 ° FESTA DELLA NEVE - 40° SALONE DELLA MONTAGNA TORINO LINGOTTO FIERE 16 - 19 OTTOBRE 2003
Torino, 16 ottobre 2003 - Il 40° Salone Della Montagna E La 10° Edizione Della Festa Della Neve apre le porte al grande pubblico di Torino domani mattina ore 10 al Lingotto Fiere. La stagione invernale 2003/2004 parte quindi dalla città olimpica attaverso un programma di 4 giorni ricco di avvenimenti e spettacolo dove il pubblico potrà conoscere da vicino oltre alle novità della montagna, i sogni e i progetti dei grandi campioni degli sport invernali. Presentazione Delle Finali Di Coppa Del Mondo 2004 - Ore 11: Conferenza stampa della Fis (Federazione Internazionale Sport Invernali) che introdurrà le finali di Coppa del Mondo, che si svolgeranno nel marzo del 2004 a Sestriere, Pragelato, Bardonecchia, Sauze d¹Oulx. Altri argomenti: i test events per i Mondiali di sci Alpino 2005 di Bormio- S. Caterina di Valfurva e la Nokia Snowboard World Cup. Saranno presenti Gian Franco Kasper, presidente della Fis e membro del Cio e Gaetano Coppi, presidente della Fisi. La Pazze Discese Di Alberto Tomba Con Gli Studenti - Alberto Tomba, padrino della manifestazione, inaugurerà La 10° Festa della neve - 40° Salone della Montagna esibendosi in discese/ spettacolo sulla pista da sci lunga oltre 90 metri davanti a più di 600 studenti delle scuole. Il Gran Gala' Del Ghiaccio- Citta' Di Torino Al Palaghiaccio Di Pinerolo - L'attessisimo Gran Galà Città di Torino andrà in scena domani sera Giovedì 16 al Palaghiaccio di Pinerolo di via Grande Torino. Gala del Ghiaccio Città di Torino: grande spettacolo di pattinaggio di figura con Barbara Fusar Poli - Maurizio Margaglio, la coppia di artistico ceka Berankova - Dlabola, la fuoriclasse russa Maria Butyrskaya, Karel Zelenka, Laurent Tobel, Paolo Bachini, Federica Costantini e Marcella De Trovato. Lo spettacolo verrà trasmesso in diretta su Rai Sport Sat dalle ore 20.45 alle 22. Gli Incontri Con I Campioni - Ore 11: Conferenza stampa della Fis (Federazione Internazionale Sport Invernali) che introdurrà le finali di Coppa del Mondo, che si svolgeranno nel marzo del 2004 a Sestriere, Pragelato, Bardonecchia, Sauze d¹Oulx. Altri argomenti: i test events per i Mondiali di sci Alpino 2005 di Bormio- S. Caterina di Valfurva e la Nokia Snowboard World Cup. Saranno presenti Gian Franco Kasper, presidente della Fis e membro del Cio e Gaetano Coppi, presidente della Fisi. Ore 14: in contro con Karen Putzer, la donna di Coppa Ore 15: Conferenza stampa di Giancarlo Bolognini, presidente della Federghiaccio, con la presenza di Carolina Kostner, numero uno del pattinaggio di figura che illustrerà i programmi e gli obbiettivi della stagione che partirà settimana prossima negli Stati Uniti. Dimostrazioni Al Pubblico - Ore 15.30: dimostrazione di spinta di bob, slittino e skeleton su pista artificiale di 70 metri. Ore 16: Show dimostrativo degli istruttori del Demo Team Regione Piemonte di sci sulla pista da discesa artificiale *Le Pista Di Bob E La Pista Da Sci Sono Aperte Al Pubblico.
Infolink: www.Salonedellamontagna.it

ASTA VINI PREGIATI E DA COLLEZIONE CITTÀ DEL GUSTO DEL GAMBERO ROSSO ESPOSIZIONE: SABATO 25 OTTOBRE 2003 ASTA: DOMENICA 26 OTTOBRE 2003
Milano, 16 ottobre 2003 - Il Prossimo 26 Ottobre presso la Città del Gusto del Gambero Rosso si terrà la quinta edizione dell'annuale asta di vini pregiati e da collezione che la Pandolfini Casa d'Aste organizza con il Gambero Rosso. L'asta È Inserita nel vasto programma di manifestazioni che si terranno a Roma in occasione della premiazione dei Tre Bicchieri 2004. Il Catalogo Di Questa Edizione presenterà circa 350 lotti fra vini italiani, francesi, vini del nuovo mondo e champagne. La Maggioranza di questi è costituita da vini italiani, di cui i nuclei più consistenti sono rappresentati da i vini toscani e dai vini Piemontesi. Dei Circa Duecento Lotti di vini toscani risulteranno irresistibile per i collezionisti il lotto di una bottiglia doppia Magnum di Solaia del 1998, per la sua difficile reperibilità sul mercato, quello costituito dalla cassa in legno da sei bottiglie di Masseto Ornellaia 1988, oltre alla ormai classica verticale di Sassicaia, che peraltro è rappresentato in catalogo in tutte le sue annate più importanti oltre che in svariati formati. Una Rarità fra i piemontesi per il suo formato, è la bottiglia da 3,780 lt. Di Barbaresco Gaja del 1974. La Francia vede schierati tutti i suoi Bordeaux Premier Crus per cui è famosa nel mondo, tra i quali segnaliamo una strepitosa verticale di Mouton Rothschild, la realizzazione delle cui etichette è affidata ogni anno a pittori di fama internazionale da Kandisky a Tapie. La Borgogna è ben rappresentata da svariati lotti della Domaine della Romanée Conti, i cui vini raggiungono ormai quotazioni da capogiro sul mercato internazionale. In questa vendita sono presenti ben quattro annate dei famosi Assortiments : il 1996, 1997, 1998, 1999, e non manca la singola e preziosissima bottiglia di Romanèe Conti in versione Magnum del 1986. Entrando nello specifico dei vari lotti: "Supertuscans" Sassicaia presente in catalogo con numerosi lotti di tutte le annate più importanti :1980-'85-'94-'95-'96-'97-'98-'99 oltre ad una verticale dal 1988 al 1999, formati e confezioni varie. Ornellaia presente in asta con numerosi lotti costituiti da una o più bottiglie di tutte le annate più significative (1990-93-94-96-97-98-99), con formati da standard a Magnum di più annate tra cui anche il 1998. Solaia presente con le annate più rare e importanti tra cui una bt Dmg del 1998, una bt Mg del 1998 e 1997 e lotti da 6 bt sia in legno che in cartone. Masseto presenti tutte le annate più importanti tra cui formati particolari come una bottiglia Dmg del 1995, 1 bt Mg del 1997 Tignanello presenti tutte le annate più importanti, degni di nota una bt Dmg 1982, e due lotti composti da una coppia di bt da 5 litri del 1980 e una bt da 5 litri 1981, lotti con più di una bt anche del 1997-1998. Altri vini Toscani: I Sodi di San Niccolò questo vino, che raggiunge sempre quotazioni molto alte vendite, è presente in asta con molti lotti. Da segnalare 6 bt in csl delle annate 1980-81-82-85-86, difficilmente rintracciabili sul mercato. Verticali Redigaffi Tua Rita dal 1994 al 1998 cinque bottiglie di difficile reperibilità; Vigna L'apparita del Castello di Ama del 1992-93-94-95 12 bt 3 bt per ciascuna annata. Cepparello Isole e Olena 1993-1994-1997-1998-1999 5 bt Mg Selezioni Supertuscans: Importante assortimento da 12 bt del 1999, due per ogni tipologia di vino di Sassicaia, Solaia, Guado al Tasso, Solengo, Cupole di Trinoro, Ornellaia. Piemontesi Monfortino 1964, Amarone della Val Policella del 1990, Bricco Asili Ceretto 1974 1 bt Mg, Barolo Gaja Sperss del 1996 6 bt in csl, Barolo Connubi Boschis Sandrone del 1995 6 bt in cs, molto raro Barbaresco Gaja del 1974 da 3,780 litri in csl. Francesi: Tra i francesi sono presenti tutti i premiére crus di Bordeaux, dalle annate più recenti fino alle bottiglie di Château Latour del '34, Chateau Lafite Rotschild 1916, Chateau Mouton Rotschild 1952-1955, Chateau Petrus 1985-1989 fino alle tre bottiglie del Château Cos d'Estournel del 1945. Numerosi sono i lotti di Château d'Yquem, il Sauternes più famoso del mondo, presente anche in una splendida cassa da 6 di bottiglie del 1990. Tra i Borgogna, sono presenti in modo massiccio i prodotti del Domaine de la Romanée Conti, tra cui segnaliamo quattro assortimenti da 12 bottiglie del 1996-1997-1998-1999 e una bottiglia Magnum di Romanée Conti dell'1986. Ci Sono Anche Delle Assolute Rarità tra cui Corton-charlemagne Coche-dury 1996, Chevalier-montrachet Domaine Leflaive 1996, Montrachet Ramonet 1992 e alcune selezioni dei più importanti e introvabili vini di Borgogna in varie annate. Molti Rappresentanti anche della Cote du Rhone, La Chapelle P.jaboulet Aine 1990, Chateau Rayas Chateaneuf-du-pape 1998, De Capo Chateaneuf-du-pape Domaine du Pegau 2000 ed altri assortimenti di più bottiglie dalle annate più vecchie fino alle più recenti, sono presenti anche una piccola ma preziosa selezione di vini californiani, e per finire in bellezza una serie di lotti di champagne, tra cui diversi assortimenti da segnalare una selezione del 1990 di tre bottiglie Bollinger,krug Clos du Mesnil e Louis Roederer Cristal. Infolink: www.Pandolfini.it

KA INTERNATIONAL QUADRUPLICA A MILANO E DUPLICA A ROMA
Milano, 16 ottobre 2003 - Ka International ha aperto quattro nuovi punti vendita che affiancano quelli esistenti per continuare a soddisfare le numerose richieste della propria clientela. A Milano, oltre alle sedi di Via Pontaccio 3 e Via Marghera 14, i nuovi negozi sono in Viale Piave 28 e in Corso Genova 15 angolo con Via Marco d'Oggiono. A Roma i nuovi punti vendita sono in Piazza Filippo Macedone 102 e in Viale Europa 333. Anche a Verona si sta aprendo un negozio in franchising.

APPUNTAMENT0 IN LIBRERIA POMERIGGIO...IN CLASSICA
Milano, 15 ottobre 2003  - Giovedì 16 ottobre alle ore 17, 30. Libreria Egea - Via Bocconi, 8 Incontro di preparazione all'opera "Ugo, conte di Parigi". Sapere a tutto campo. Intervengono: Lorenzo Arruga (Critico musicale e curatore del libretto dell'opera), Leyla Gencer (Direttrice dell'Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Scala), giovani cantanti lirici Organizzato da: Università Bocconi  

MUSEO SERA DAL 16 OTTOBRE OGNI GIOVEDÌ, APERTURA SERALE DALLE 18.30 ALLE 22.00, BIGLIETTO D'INGRESSO 5 €
Milano, 16 ottobre 2003 - Un'occasione in più per chi in altri momenti non ha tempo di visitare tutto ciò che il "Leonardo da Vinci" offre. Arrivando si può ammirare la facciata disegnata da Piero Portaluppi, appena reastaurata grazie al lavoro della Edil Atellana e al Comune di Milano. All'interno è aperto il percorso mostre e la galleria Leonardo, che sarà possibile conoscere con le visite guidate (ore 19.00, 20.00 e 21.00). 1953 Milano ricostruita. Le note jazz di Franco Cerri ed Enrico Intra sono la colonna sonora originale delle oltre 100 immagini e dei pezzi scelti dai curatori per descrivere il clima culturale in cui nacque il Museo. La mostra resterà aperta fino al 9 novembre. Prosegue con successo il viaggio che Matemilano propone negli spazi urbani di Milano. È una mostra interattiva in cui il visitatore può avvicinarsi in modo piacevole alla più astratta tra le scienze, scoprirne le applicazioni nell'esperienza quotidiana e guardare con occhi nuovi Milano e il suo territorio. Bici in giro, ricordi, avventure e materiali inusuali sono gli altri protagonisti di questa mostra che il Museo dedica al "cavallo che non consuma biada". Ultima acquisizione la bici dalle forme arrotondate, prodotto integralmente in alluminio e materiali riciclati che il Cial, consorzio per il recupero dell'alluminio, ha prestato al Museo. Idrogeno, una strada per un futuro sostenibile e Più caldo, più freddo, più quiz !! un modo per approfondire e conoscere argomenti di grande attualità. I cataloghi delle mostre e i libri dedicati a Leonardo sono in vendita al book shop, che nella serata di giovedì sarà aperto, come anche il bar.

AL TEATRO STREHLER, IN UN'UNICA STRAORDINARIA SERATA, PATRICE CHEREAU LEGGE DOSTOEVSKIJ
Milano, 16 ottobre 2003 - Nell'ambito del Festival "Omaggio a San Pietroburgo", sabato 18 ottobre, al Teatro Strehler (ore 19.30), Patrice Chéreau regala al pubblico del Piccolo una serata straordinaria: un recital unico, un one-man-show per dare vita a uno dei testi più affascinanti di Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo. Pubblicato nel 1865, Memorie dal sottosuolo pare anticipare le nozioni freudiane di inconscio e rimozione attraverso la vicenda esemplare del protagonista, un giovane impiegato che l'autore presenta come "un mascalzone, il più abietto, il più ridicolo, il più dappoco, il più stupido, il più invidioso di tutti i vermi della terra". Un "malato" - affetto dalla più grave e dolorosa delle malattie, la "consapevolezza" - di cui Dostoevskij restituisce i moti dell'anima e le oscure pieghe del pensiero in una scrittura tortuosa e intensa. Sul nudo palcoscenico, in poco più di un'ora, Chéreau segue il percorso labirintico del testo di Dostoevskij - nella traduzione francese di André Markowicz - dando corpo alle parole, pienezza scenica alle fratture narrative, forza espressiva e pienamente teatrale ai sentimenti e alle emozioni. Reduce dal recente lancio internazionale della sua ultima regia cinematografica Son frère, Orso d'Argento al Festival di Berlino 2003 - Patrice Chéreau torna nel teatro che, tra la fine degli anni '60 e gli ultimi anni '80, ha dato ampio spazio al suo talento registico. Chiamato, infatti, da Paolo Grassi nel 1969, Chéreau realizza per il Piccolo ben tre produzioni: nella stagione 1969-70 Splendore e morte di Joaquin Murieta di Pablo Neruda, nel 1970 -71 Toller di Tanked Dorst e nel 1971-72 Lulu di Wedekind con Valentina Cortese. Altrettanti gli spettacoli firmati da Chéreau "ospiti" delle stagioni del Piccolo: nel 1971 La finta serva e nel 1976 La dispute di Marivaux, nel 1989 Hamlet di Shakespeare al Teatro Lirico. Teatro Strehler - 18 ottobre 2003, ore 19.30 Les Carnets du Sous-sol (Memorie dal sottosuolo) da Fëdor Dostoevskij traduzione André Markowicz letto da Patrice Chéreau Spettacolo realizzato per il Festival Grec di Barcellona Durata 1 ora e 30' Per informazioni e prenotazioni: tel. 02 72 333 222 - Infolink: www.Piccoloteatro.org  

DAL 31 OTTOBRE AL 18 GENNAIO PROSSIMI A ROMA LA MOSTRA "FABERGÉ"
Roma, 16 ottobre 2003 - Fu nel 1885 che Peter Carl Fabergé, già assai popolare in Russia per i suoi gioielli, venne invitato dallo Zar Alessandro Iii a preparare un prezioso uovo di Pasqua con sorpresa per la Zarina Maria. Il successo fu tale che lo Zar nominò Fabergé "Orafo della Corte Imperiale" e nel contempo nacque la tradizione delle "Uova di Pasqua Imperiali" che continuò anche sotto Nicola Ii. Esse erano l'evento dell'anno: in prossimità della Pasqua lo Zar cercava di scoprire cosa contenesse il prezioso uovo, ma Fabergé diceva invariabilmente: "Sua Maestà sarà soddisfatta". Questo 'gioco prezioso' ebbe fine solo a causa della Rivoluzione del 1917. Fabergé aveva iniziato nel 1870 a disegnare gioielli a San Pietroburgo, combinando stilemi appartenenti a vari periodi, dall'arte gotica alle forme della nuova arte, l'Art Nouveau appunto. Egli decise di impiegare maestri orafi specializzati in tecniche antiche, i quali lavorarono su metalli e leghe speciali, utilizzando una varietà di colori, come il giallo, il bianco, il rosso e l'azzurro: provenivano da molti paesi europei e portarono con sé la loro maestria ed il loro sostrato culturale. Ma la caratteristica principale delle opere più note è data dall'uso dello smalto traslucido secondo la tecnica francese dello champlevé ("a incavo"), su uno sfondo arabescato. Nasceva così il mitico 'stile Fabergé' che sarebbe diventato famoso in tutto il mondo. Il "Museo del Corso" della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, inaugura il 30 ottobre 2003 la mostra "Fabergé", che Franco Maria Messina ha ideato ed organizzato, nonché curato con l'Arciduca Géza von Habsburg. Com'è nello stile dell'ideatore e nei propositi culturali del "Museo del Corso", anche questa mostra intende "condurre" il visitatore nella temperie storico-culturale degli oggetti esposti, per cui le opere di Fabergé sono inserite in una scenografia che ci riporta al Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo. Pièce de resistance della mostra sono tre "Uova Imperiali": "Ricordo della Azova" (1891), "Il Palazzo di Alessandro" (1908) e "Terzo Centenario dei Romanov" (1913), provenienti dalla collezione del Museo del Cremlino di Mosca. L'uovo contenente lo yacht imperiale fu donato da Alessandro Iii a Maria Feodorovna, mentre le altre due furono doni pasquali di Nicola Ii alla Zarina Alessandra Feodorovna. La mostra si apre in occasione dei 390 anni della salita al potere dei Romanov e dei trecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo, ed è arricchita da oltre cento oggetti preziosi, nonché da una serie di documenti ed immagini. Indirizzo: Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, Via del Corso, 320 - Roma, dal 31 ottobre 2003 al 18 gennaio 2004 . Orario 10-20, chiuso il lunedì. Biglietti: Intero euro 7,5 - Ridotto euro 5,00.

APERTA ALLA ROTONDA DELLA BESANA DI MILANO LA MOSTRA PER IL CENTENARIO DI GIANFILIPPO USELLINI
Milano, 16 ottobre 2003 - Dal 16 ottobre al 6 gennaio la Rotonda di via Besana ospita l'antologica Gianfilippo Usellini (1903-1971). Mostra del centenario, promossa dal Comune di Milano - Assessorato Cultura e Musei - e prodotta da Palazzo Reale, nell'ambito del ciclo "Maestri a Milano". A cent'anni dalla nascita dell'artista la mostra, curata da Elena Pontiggia, comprende oltre settanta opere e documenta il suo intero percorso creativo. Tra i maggiori protagonisti del realismo magico fra le due guerre, creatore di una pittura a metà fra sogno, fiaba e mito, Usellini ha ripensato la tradizione classica, mescolandola alle suggestioni della metafisica e del primitivismo di Rousseau. La mostra raccoglie tutti i principali capolavori dell'artista. Saranno esposti, tra l'altro, L'accademia, presentato alla Biennale di Venezia del 1926; l'inquietante Temporale, della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma; il coro, che vinse il Premio Ricci nel 1932; i fiabeschi Gli aquiloni (1934) e Il paracadute (1936), entrambi del Museo di Palazzo Pitti; la grande Altalena del 1940, metafora dell'esistenza in bilico fra il bene e il male. La mostra si conclude con la monumentale Allegoria di Arona (Sapienza e scienza), un dipinto di oltre quattro metri, che ispirò una suggestiva pagina di Piero Chiara. Vengono presentati, inoltre, alcuni importanti inediti come Il ballerino della Scala (1925), testimonianza del periodo in cui Usellini frequentava Enrico Cecchetti, il famoso danzatore e coreografo, maestro della Pavlova: un dipinto da anni disperso; come I fotografi. La cattura di Pegaso (1940), mai più esposto dal 1940; e come il suggestivo dittico La lepre e La tartaruga del 1949. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, con un saggio introduttivo di Elena Pontiggia e una testimonianza di Fanny Usellini, figlia dell'artista. Nato a Milano nel 1903 Usellini comincia a dipingere alla fine degli anni Dieci. In quello stesso periodo, dopo iniziali studi classici, si iscrive all'Accademia di Brera dove studia con Ambrogio Alciati. Nel 1926, appena ventitreenne, è invitato alla Biennale di Venezia. Intanto si avvicina al Novecento Italiano, pur non partecipando alle mostre del gruppo. Alla fine del decennio definisce il suo linguaggio più tipico: un ripensamento della pittura quattrocentesca, soprattutto di Paolo Uccello, del Mantegna e del Carpaccio, ispirato anche ai ricordi d'infanzia (aveva trascorso lunghi periodi, da ragazzo, nella casa paterna di Arona: un palazzo settecentesco che lo aveva affascinato e che spesso dipingerà nelle sue opere). Dà vita così a un singolare classicismo venato di metafisica e continuamente animato da un sentimento di stupore. Anche nella tecnica pittorica si ispira ai maestri antichi, riprendendo la tempera grassa a velature. A partire dagli anni Trenta, inoltre, si dedica con passione alla pittura murale, eseguendo numerosi affreschi, encausti, mosaici. Dal 1961 è chiamato all'Accademia di Brera, dove insegna fino al 1971, anno della sua morte. Nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Usellini, dal 30 ottobre al 30 novembre è in programma al Museo Teatrale alla Scala di Milano (Corso Magenta 71) la mostra Gianfilippo Usellini Alla Scala. La mostra, promossa dagli Amici della Scala e curata da Vittoria Crespi Morbio, presenta quaranta opere tra bozzetti, figurini e fotografie di scena che documentano l'attività di scenografo e costumista di Usellini. Gianfilippo Usellini (1903 - 1971) Mostra del Centenario Sede: Milano, Rotonda di via Besana Periodo: 16 ottobre 2003 - 6 gennaio 2004 Informazioni al pubblico: tel. 02 5455047

PUNTOG PROTAGONISTI DI SAFE N' SOUND BY RENAULT
Roma, 16 ottobre 2003 - I Puntog sono tra i protagonisti di un'iniziativa organizzata dalla casa automobilistica Renault per la sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. Questa campagna promozionale dal nome Safe n' Sound nasce con il Patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la collaborazione di Retea All Music e dell'emittente radiofonica Rtl. Per Safe n' Sound i Puntog hanno scritto la canzone Segnali di Vita il cui testo è legato al tema della sicurezza stradale. Di questo brano è stato realizzato un video clip che andrà in onda dal 22 ottobre 2003 su Retea All Music. La produzione del videoclip è della Pan Pictures di Bologna con la direzione artistica di Stefano Salvati, docente alla Nuct (Nuova Università del Cinema e della Televisione), che ha diretto videoclip per Vasco Rossi, Zucchero, Gemelli Diversi, Giorgia, Alex Britti, Sting. Nel videoclip, girato sui colli bolognesi, una coppia di innamorati viaggia in macchina. Lui sembra più interessato alla bellezza di lei che ai segnali stradali... La canzone è inclusa in una compilation che sarà distribuita gratuitamente sul sito www.Renault-safensound.it e presso la rete delle concessionarie Renault in tutta Italia. Domani 16 ottobre 2003 alle ore 21.00, i Puntog presenteranno la canzone Segnali di Vita in un concerto al Café Renault di Roma (via Nazionale n. 183/b). L'evento sarà trasmesso in diretta dall'emittente televisiva Retea All Music e dal network radiofonico Rtl 102.5. Venerdì 17 ottobre 2003 i Puntog si esibiranno in concerto a Roma al Jailbreak (via Tiburtina n. 870) per presentare l'album d'esordio 5 Gradi di Escursione (etichetta Terzo Millennio - distribuzione Self). Mercoledì 22 ottobre i Puntog saranno gli ospiti della trasmissione televisiva Music Contest in onda in diretta su Retea All Music alle ore 21.00. Infolink: www.Puntogblu.com 

UNA NOVITÀ SEGNA L'EDIZIONE 03 DI TRIS MILANO CITY MARATHON PRELIMINARI E PASSAGGIO IN FIERA
Milano, 16 ottobre 2002 - Ospite di Fiera Milano spa, che di Tris Milano City Marathon 03 è partner ufficiale - i preliminari si svolgeranno in Fiera e un tratto di 675 metri della maratona percorrerà da piazza Giulio Cesare a Porta Domodossola i viali della gloriosa istituzione milanese - la conferenza stampa di Milano City Marathon a 45 giorni dall'effettuazione ha permesso di fare il punto sulla prova. Della recente variazione del percorso tutto era già noto, anche perché le soluzioni prospettate vanno in direzione di un tracciato non modificabile nel tempo, quello controllato con soddisfazione dal certificatore internazionale, Monsieur Grall, domenica scorsa. Confermate, naturalmente, le sedi di avvio (stazione Centrale) e di arrivo (piazza Duomo). Partenza domenica 30 novembre intorno alle 9.20. Presente la nuova madrina della manifestazione, una radiosa Federica Fontana, ha fatto gli onori di casa l'ingegner Marco Sogaro, direttore generale di Fiera Milano spa: "Siamo molto lieti che Tris Milano City Marathon 2003 tocchi nel suo percorso Fiera Milano, che viene così giustamente riconosciuta come un "luogo simbolo" della città. Anche per questo la partnership che abbiamo stretto con la Maratona - e che speriamo possa essere l'inizio di una duratura collaborazione - è ricca di significati: riafferma con forza il ruolo di Fiera come protagonista delle vita non solo economica della metropoli; riallaccia un rapporto con il mondo dello sport che abbiamo già sperimentato in passato e che ora vorremmo rendere più efficace; inaugura una nuova stagione a Fiera Milano, una stagione che vedrà crescere accanto alle manifestazioni fieristiche riservate al business, nostro punto di forza, eventi di grande visibilità e richiamo che coinvolgono il pubblico". L'assessore allo Sport Aldo Brandirali si è detto lieto che la Maratona trovi un assetto definitivo che "tiene in gran conto la città e le sue istituzioni". Ennio Mazzei, presidente del Consorzio Milano Marathon, ha sottolineato la crescita costante dell'evento, che punta a fare sempre più breccia nel cuore dei milanesi grazie "alla passione di chi la anima e alla città che sempre più la sente sua". L'occasione è stata utile per fare il punto sui Running Days (le lezioni di corsa in vista della Maratona in programma al Campo Xxv Aprile) che tanto interesse hanno destato soprattutto nei neofiti delle prove di gran fondo e di chiarire che cosa accadrà nel Running Show, l'occasione fieristica che precederà, dal giovedì pomeriggio al sabato, la Maratona. In Fiera oltre alla distribuzione dei materiali per la gara ci saranno incontri e dibattiti, una parte di stand e un settore dove sarà possibile effettuare test valutativi. Una dimostrazione di quanto, più in grande, potrà accadere negli anni a venire, quando il Running Show si farà adulto, magari spaziando su tutte le discipline sportive di fondo. Partner di Tris Milano City Marathon sono Kia, Fiera Milano, Adidas, Le Marmotte, City e Radio Dee Jay, che ha schierato Linus nel ruolo di apprezzatissimo maestro di cerimonie. Anche il Wwf, per la prima volta, adotta Tris Milano City Marathon, i suoi partecipanti e gli spettatori, affinché diventino "ambasciatori per migliorare il clima". Federica Fontana si è presa cura della charity di Tris Milano City Marathon 03 quest'anno rivolta a raccogliere fondi per I'aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

SUZUKI MOTOR COMPANY AL 37° TOKYO MOTOR SHOW
Milano, 16 ottobre 2003 - Il tema principale del prossimo 37° Tokyo Motor Show sarà "La sfida: guidando verso un futuro migliore". In programma dal 22 ottobre al 5 novembre (il 22 e 23 ottobre sono le giornate dedicate alla stampa) al Makuhari Messe (Nippon Convention Center) nella prefettura di Chiba, il salone di Tokyo è la più importante manifestazione orientale legata al mondo dell'auto. La gamma delle automobili Suzuki sarà presentata sotto lo slogan "Piccole auto per un grande futuro". Questo è infatti l'obiettivo primario di Suzuki nella produzione di vetture di serie al fine di rafforzare la sua leadership nel settore delle micro cars. Oltre all'esposizione di vetture di produzione, durante il salone saranno presentate interessanti concept cars che ripropongono i risultati della ricerca di Suzuki in tema di sicurezza, rispetto dell'ambiente e utilizzo delle più moderne tecnologie. La conferenza stampa è prevista il 22 ottobre alle ore 10,20 presso lo stand Suzuki. In questa occasione sarà inoltre resa pubblica la nuova strategia legata all'utilizzo del Marchio. Logo Suzuki In seguito all'attualizzazione della filosofia denominata "S.r.e." (Suzuki European Renaissance), è intenzione di Suzuki rafforzare il ricordo del Marchio presso tutti i fruitori dei suoi prodotti. Sino ad oggi le automobili e le moto sono state caratterizzate dall'utilizzo di due loghi differenti con quello auto diversificato dalla presenza di un segno distintivo, rappresentante le 4 ruote, al di sotto del logo stesso. Da oggi Suzuki tornerà ad utilizzare lo stesso logo per tutta la sua produzione di auto e moto. L'emblema "S" così unificato rappresenta la volontà di Suzuki di creare nuovi prodotti basati sulla crescita costante e sull'esperienza maturata dallo sviluppo congiunto di modelli a due e a quattroruote.

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