MARKETPRESS
QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

LUNEDI'
20  OTTOBRE 2003

pagina 1

VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO 

A SOLI 200 € 

AL MESE ?

TELEFONATECI ALLO 
02 48 95 07 34

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA CONSIGLIO EUROPEO DI BRUXELLES 16 E 17 OTTOBRE 2003

Bruxelles, 20 ottobre 20003 - Il Consiglio europeo si è riunito a Bruxelles il 16 e 17 ottobre 2003. La riunione è stata preceduta da una relazione del Presidente del Parlamento europeo, Pat Cox, a cui ha fatto seguito uno scambio di opinioni sui punti principali all'ordine del giorno. Conferenza Intergovernativa (Cig) - Il Consiglio europeo si è compiaciuto del fatto che, a seguito della sessione inaugurale della Conferenza intergovernativa tenuta il 4 ottobre a Roma, i lavori della Conferenza sono ora in corso. Ha ricordato il suo sostegno all'impostazione e al calendario proposti dalla Presidenza in linea con le conclusioni della riunione del Consiglio europeo di Salonicco. Il Consiglio europeo ha invitato i ministri a proseguire attivamente le discussioni a livello politico. Ha preso atto dell'intenzione della Presidenza di condurre consultazioni con tutti i partecipanti nella prospettiva di finalizzare il progetto di trattato costituzionale sulla base del progetto elaborato dalla Convenzione e alla luce delle discussioni in seno alla Cig, in preparazione della prossima riunione della Cig a livello di Capi di Stato o di Governo. Dopo un periodo di incertezza stanno emergendo in Europa alcuni segni positivi. Un miglioramento del contesto economico internazionale, bassi livelli di inflazione, prezzi del petrolio stabilizzati, migliori condizioni nei mercati finanziari sono fattori chiave per una ripresa dell'attività economica, il cui rafforzamento è previsto nel corso del 2004. Poiché la situazione resta fragile è necessario un messaggio di fiducia nel potenziale economico dell'Unione europea. Mantenere politiche macroeconomiche sane, accelerare le riforme strutturali e promuovere l'investimento nell'infrastruttura e nel capitale umano sono priorità chiave. In questo contesto le politiche economiche dovrebbero continuare ad avere come obiettivo una crescita sostenibile e creatrice di posti di lavoro e il rafforzamento della coesione economica e sociale. Questo Consiglio europeo si pone l'obiettivo di concentrare immediatamente l'attenzione sulla maniera di promuovere la crescita e di organizzare i lavori in vista dell'adozione di decisioni concrete nel Consiglio europeo del 12 e 13 dicembre. Esso cerca inoltre di evidenziare la necessità di proseguire l'azione su un ampio fronte per creare le condizioni di un contesto economico e sociale favorevole alla crescita sostenibile, nel contesto della strategia di Lisbona. Accelerare la creazione delle reti europee dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni incrementando l'investimento in capitale umano sarà di importanza cruciale per la crescita, come pure per contribuire alla realizzazione di un'effettiva integrazione dell'Europa allargata, con significativi aumenti di produttività. A tal fine il Consiglio europeo approva i principi dell'Iniziativa per la crescita proposta e la relazione interinale presentata dal Consiglio Ecofin e invita le parti interessate a procedere nell'iniziativa secondo le linee di seguito indicate. Questa iniziativa sarà coerente con il patto di stabilità e di crescita, con i massimali delle prospettive finanziarie attuali e con gli impegni derivanti dagli indirizzi di massima per le politiche economiche. 7. L'azione prioritaria all'interno dell'Iniziativa per la crescita avrà luogo nel contesto della realizzazione del programma di riforme strutturali stabilito a Lisbona, compresa una maggiore flessibilità per i prodotti, i capitali e il mercato del lavoro, e tenendo conto degli attuali sforzi volti a dare concretezza alle indicazioni fornite dai precedenti Consigli europei di primavera nei settori che contribuiranno a rafforzare il potenziale di crescita a più lungo termine dell'Unione. Il potenziamento della competitività svolgerà un ruolo cruciale al riguardo, tenendo presenti nel contempo le considerazioni ambientali e la dimensione sociale. A. Iniziativa per la crescita: incrementare gli investimenti in progetti chiave Collegare gli Stati membri: i progetti Rte - La realizzazione di infrastrutture di trasporto moderne e efficienti che assicurino un facile e migliore accesso per tutti gli Stati membri avrà un duplice effetto positivo: incrementerà direttamente la crescita e massimizzerà i vantaggi del mercato interno. Particolare attenzione sarà riservata alla nuova proposta sui progetti prioritari delle Rte dei trasporti, accompagnata da proposte volte ad accrescere il volume e l'efficienza degli investimenti in questi progetti, e ad altre proposte attualmente all'esame del Consiglio "Trasporti, telecomunicazioni e energia". A tal fine si approfondirà ulteriormente la possibilità di un più elevato tasso di cofinanziamento comunitario, per esempio in casi specifici che prevedono l'attraversamento delle frontiere o di barriere naturali. In particolare, gli Stati membri sono invitati ad adoperarsi per eliminare rapidamente gli ostacoli tecnici, giuridici e amministrativi che si frappongono all'attuazione delle tratte transfrontaliere dei progetti Rte. L'azione relativa alle infrastrutture deve essere accompagnata da una moderna politica dei trasporti che attribuisca la debita importanza a considerazioni di sicurezza e sostenibilità. Il completamento di un mercato integrato dell'energia elettrica e del gas in un'Europa allargata migliorerà la sicurezza dell'approvvigionamento e la competitività, dando così un ulteriore impulso alla crescita. Ciò dovrebbe includere quantomeno il conseguimento del livello di interconnessione elettrica chiesto a Barcellona, al quale contribuiranno notevolmente i progetti prioritari nell'ambito delle reti transeuropee dell'energia. Lo sviluppo di infrastrutture energetiche garantirà altresì il pieno coinvolgimento dei nuovi vicini dell'Ue e dei paesi partner nel mercato europeo. Data la forte dipendenza dell'Ue da importazioni di energia e l'importanza dei paesi vicini, in particolare quelli delle regioni del Mediterraneo, della dimensione settentrionale e dell'Europa orientale come fornitori o paesi di transito, occorre discutere modalità e strumenti per promuovere nuove reti di energia con tali paesi, anche nella prospettiva della Conferenza ministeriale euromediterranea sull'energia che si terrà a Roma in dicembre. 10. Lo sviluppo delle reti di telecomunicazioni è parimenti di fondamentale importanza per incrementare la crescita in un'Europa allargata. La disponibilità e la promozione della banda larga diffusa unitamente a reti efficienti sono particolarmente necessarie in un'economia basata sulla conoscenza, nella quale la trasmissione delle informazioni svolge un ruolo vitale nell'accrescere la competitività. L'innovazione, la ricerca e sviluppo e le competenze sono decisivi per il potenziale di crescita dell'Europa. L'azione si concentrerà sulla mobilitazione degli investimenti e sulla creazione delle giuste condizioni normative in settori quali le infrastrutture di ricerca, i parchi scientifici, i progetti di innovazione industriale e di ricerca e sviluppo, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, il finanziamento delle strutture per l'istruzione e la formazione, attraverso maggiori investimenti nell'istruzione e una migliore integrazione con le politiche del lavoro e sociali. Vari strumenti europei dovrebbero svolgere il loro ruolo, in particolare le piattaforme tecnologiche europee, gli strumenti della Bei, i fondi strutturali e azioni preparatorie quali quella proposta in materia di ricerca nel settore della sicurezza. Si cercherà anche di affrontare il problema delle prime unità di produzione commerciale, in cui la singola impresa può non sfruttare appieno i vantaggi derivanti dalle spese sostenute in materia di ricerca, sviluppo e innovazione e, quindi, avere un livello di innovazione complessiva inferiore a quello ottimale. Va prestata particolare attenzione alle esigenze delle Pmi innovative che operano alle frontiere della tecnologia e al trasferimento di tecnologie alle regioni periferiche. Per compiere i rapidi progressi necessari per realizzare una valutazione finale dell'Iniziativa e adottare decisioni concrete nella riunione di dicembre, il Consiglio europeo, tenendo conto della relazione Ecofin: invita la Commissione, la Bei e le pertinenti formazioni del Consiglio a definire, fatte salve le priorità definite nella proposta della Commissione, un "programma ad avvio rapido" che individui un elenco di progetti in un'Unione allargata, basati su criteri trasparenti e corredati delle relative valutazioni della loro rilevanza per l'integrazione del mercato interno nell'Europa allargata, della redditività economica e finanziaria, dell'impatto sulla crescita e dell'effetto di stimolo esercitato sul capitale privato; .,invita la Commissione e la Bei a presentare, in tempo utile per un'accurata preparazione da parte del Comitato economico e finanziario della sessione del Consiglio Ecofin del 25 novembre, le relazioni finali sull'Iniziativa per la crescita; tali relazioni dovrebbero in particolare: studiare il modo migliore per accrescere la partecipazione del settore privato al finanziamento dei progetti, anche ricorrendo allo strumento di finanziamento strutturato della Bei; sviluppare strumenti volti ad attirare il capitale privato, in particolare attraverso la cartolarizzazione degli attivi esistenti, ed esaminare quali attivi potrebbero essere utilizzati a tali scopi; migliorare il coordinamento delle procedure tra il finanziamento della Bei, i Fondi strutturali, la linea di bilancio Rte e il sesto programma quadro; definire un quadro per una valutazione complessiva dell'iniziativa dopo 5 anni tutte le formazioni pertinenti del Consiglio contribuiranno a tale valutazione. La Commissione riferirà annualmente al Consiglio europeo nella relazione di primavera. 13. Il Consiglio è inoltre invitato a finalizzare proposte intese a eliminare gli ostacoli tecnici, giuridici e amministrativi che si frappongono alle Rte, con particolare riguardo alle tratte transfrontaliere, ai partenariati pubblico/privato (Ppp), ai progetti di innovazione e di ricerca e sviluppo; la Commissione chiarirà inoltre i principi del Sec 95 sul trattamento contabile nazionale dei Ppp, per assicurare una maggiore trasparenza compresa la registrazione delle garanzie statali nei conti nazionali e il trattamento dei meccanismi di cartolarizzazione. 14. Il Consiglio europeo invita gli Stati membri a completare l'Iniziativa per la crescita con programmi nazionali di crescita. Il Consiglio coordinerà l'Iniziativa per la crescita con tali iniziative in corso a livello nazionale ed europeo, in modo da garantire la complementarità e l'uso ottimale delle risorse, potenziando così l'impatto globale dell'Iniziativa e riferirà al Consiglio europeo di primavera del 2004 sulle azioni intraprese a tale riguardo. Creare condizioni favorevoli alla crescita e all'occupazione Migliorare la competitività dell'economia europea - Una strategia integrata in materia di competitività europea implica un'azione orizzontale volta ad assicurare che venga perseguita una serie di politiche per contribuire coerentemente all'obiettivo di migliorare i fattori di competitività per le imprese e l'industria. Le politiche fondamentali a tale proposito riguardano il mercato interno, l'azione a sostegno dell'industria, della ricerca e della tecnologia, con l'alleggerimento degli oneri amministrativi e normativi a necessario supporto. Il Consiglio europeo sottolinea il ruolo centrale del Consiglio "Competitività" nell'assicurare che tale approccio integrato venga applicato sul campo, contribuendo così alla creazione di un contesto favorevole per le imprese, di un mercato interno efficiente e di maggiori attività di ricerca e innovazione. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare nella riunione di dicembre una relazione contenente proposte intese a migliorare il quadro industriale al fine di evitare la deindustrializzazione. Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare le eventuali ulteriori proposte necessarie a completare il mercato interno e a sfruttarne completamente il potenziale, a stimolare l'imprenditorialità e a creare un vero mercato interno dei servizi, con il debito riguardo per l'esigenza di salvaguardare la fornitura e gli scambi di servizi di interesse generale. A tale proposito considera prioritario l'accordo definitivo sul brevetto comunitario. Si invitano gli Stati membri ad aumentare gli sforzi per recepire nel diritto nazionale la normativa in materia di mercato interno entro le scadenze fissate. Il tempestivo recepimento e l'effettiva applicazione delle norme comunitarie in tutti gli Stati membri fornirà la base per la fiducia reciproca su cui deve basarsi un mercato interno allargato. Mercati finanziari pienamente integrati e stabili svolgeranno un ruolo cruciale nell'incanalare i risparmi verso investimenti produttivi e nell'aumentare la crescita economica. Il Consiglio europeo ribadisce la richiesta di rapidi progressi in tutte le componenti principali del piano d'azione per i servizi finanziari, nella prospettiva di una conclusione entro i termini convenuti. Dovrà inoltre essere applicata con maggiore incisività la normativa vigente in questo settore. Il Consiglio europeo si aspetta altresì che i lavori sulla direttiva riguardante le offerte pubbliche d'acquisto, volta a istituire un campo d'attività a livello internazionale, vengano condotti verso una rapida e positiva conclusione sulla scorta degli sforzi di compromesso finora compiuti. Il Consiglio e la Commissione devono esaminare le esigenze di settori industriali specifici, specialmente quello manifatturiero, per dare loro la possibilità di aumentare la competitività, segnatamente in vista del loro contributo essenziale alla crescita economica. La normativa europea non dovrebbe penalizzare la competitività dell'Ue rispetto a quella delle altre aree economiche più importanti. A tal fine si invita la Commissione a considerare le conseguenze della proposta normativa europea sulle imprese, formulando una globale valutazione dell'impatto sulle medesime. L'imminente proposta sui prodotti chimici, che sarà esaminata dal Consiglio "Competitività" in coordinamento con altre formazioni del Consiglio, sarà il primo caso in cui verrà attuato questo approccio, tenendo in particolare conto dei suoi effetti sulle Pmi. Uno sviluppo della competitività dell'economia europea in linea con il programma di Lisbona richiede un rinnovato impegno dei settori pubblico e privato verso l'obiettivo di investire il 3% del Pil nella ricerca, prestando un'attenzione particolare all'innovazione tecnologica, comprese le tecnologie per l'ambiente, allo sviluppo del capitale umano attraverso maggiori investimenti nell'istruzione e nella ricerca, come raccomandato dal Consiglio il 22 settembre 2003. Il Consiglio europeo chiede pertanto: un forte coinvolgimento degli Stati membri nell'analisi comparativa, nella condivisione delle esperienze e nella preparazione di misure reciprocamente coerenti per incoraggiare gli investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell'innovazione; il rafforzamento del coordinamento tra la ricerca finanziata con fondi pubblici e privati e un maggior utilizzo dei fondi strutturali per i progetti di ricerca e sviluppo tenendo presente il ruolo di detti fondi per promuovere la coesione e tenendo conto delle esigenze specifiche e del potenziale delle varie regioni, compreso quelli degli Stati aderenti. I partenariati pubblico-privato nel settore della ricerca sono un fattore fondamentale per sviluppare nuove tecnologie e consentire all'industria europea ad alta tecnologia di competere a livello mondiale; progressi rapidi nell'attuazione del piano d'azione eEurope; ciò richiede notevoli sforzi per garantire l'attuazione a livello comunitario del nuovo quadro normativo per le comunicazioni elettroniche e il rafforzamento delle azioni e degli investimenti, specialmente nel settore dell'eGovernment, dell'eHealth e dell'eLearning e per quanto riguarda lo sviluppo di infrastrutture e contenuti per reti a banda larga. Una regolamentazione più efficace sia a livello europeo che nazionale è della massima importanza. Le istituzioni devono assicurare la rapida attuazione delle disposizioni dell'accordo interistituzionale "Miglioramento della regolamentazione" per migliorare la qualità della normativa dell'Ue, anche tramite valutazioni dell'impatto normativo. La semplificazione della normativa dell'Ue e il miglioramento dell'efficienza e della trasparenza delle pubbliche amministrazioni rafforzeranno notevolmente la competitività economica, incoraggiando la fiducia delle imprese e migliorando gli standard del servizio pubblico. La priorità che rivestono in questo frangente le azioni per imprimere dinamismo alla crescita e sviluppare la competitività deve procedere di pari passo con politiche sociali efficaci, e in particolare la creazione di posti di lavoro, che restano parte integrante del modello socio-economico europeo. In linea con la comunicazione della Commissione è necessario rendere più efficaci i processi di coordinamento esistenti sulle politiche adottate dagli Stati membri nel campo della protezione sociale, contribuendo in tal modo alla necessaria modernizzazione dei sistemi di protezione sociale. A tal riguardo il Consiglio dovrebbe esaminare la comunicazione della Commissione sul coordinamento aperto nel settore della protezione sociale ed elaborare conclusioni operative in tempo per il Consiglio europeo di primavera del 2004, nel rispetto del principio di sussidiarietà e della diversità dei sistemi nazionali. Particolare importanza rivestono negli Stati membri sistemi pensionistici che offrano prestazioni adeguate, sostenibili finanziariamente e capaci di rispondere alle sfide della modernizzazione. Sebbene di competenza degli Stati membri, i loro lavori dovrebbero tuttavia essere migliorati rafforzando il coordinamento aperto in questo settore. A tale riguardo: il Consiglio dovrebbe precisare maggiormente i gruppi di obiettivi posti nel coordinamento aperto sulla protezione sociale - sull'esempio delle conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona, che ha chiesto di aumentare, entro il 2010, di cinque anni l'età media effettiva di cessazione dell'attività lavorativa - volti ad assicurare la sostenibilità e l'adeguatezza dei sistemi pensionistici rispetto all'evoluzione demografica; il Consiglio dovrebbe continuare a seguire attentamente gli aspetti di sostenibilità finanziaria dei sistemi pensionistici, anche per valutare in che misura le riforme migliorino la sostenibilità di lungo periodo delle finanze pubbliche; gli Stati membri e le Parti sociali dovrebbero esaminare come tradurre in pratica il rapporto tra politiche dell'occupazione e pensioni alla luce degli obiettivi stabiliti al Consiglio europeo di Barcellona. Il Consiglio europeo attende con interesse di conoscere la relazione della Task Force europea sull'occupazione, diretta da Wim Kok, che dovrà essere presentata alla Commissione e approva la proposta di tenere un vertice sociale straordinario in dicembre per le discussioni iniziali sul seguito da dare a tale relazione. 24. Ulteriori azioni per migliorare la sostenibilità e la protezione ambientale contribuiranno ad incrementare la crescita. Gli obiettivi ambientali faranno da catalizzatore per l'innovazione e la modernizzazione in settori chiave come l'energia e i trasporti e per promuovere nuovi investimenti in tecnologie pulite e più efficaci sul piano energetico e delle risorse. La messa a punto, entro il 2003, del piano d'azione della Commissione sulle tecnologie ambientali contribuirà alla loro promozione e divulgazione. Il Consiglio chiede inoltre una sollecita approvazione della proposta di direttiva sull'uso dei meccanismi flessibili del protocollo di Kyoto all'interno del sistema comunitario per lo scambio di emissioni di gas ad effetto serra che promuoverà la diffusione delle tecnologie pulite salvaguardando la competitività dell'industria europea. Iii. Rafforzamento Dello Spazio Di Libertà, Sicurezza E Giustizia Gestione delle frontiere comuni dell'Unione - Il Consiglio europeo sottolinea che con l'imminente allargamento le frontiere dell'Unione si amplieranno e rammenta l'interesse comune di tutti gli Stati membri a instaurare una gestione più efficace delle frontiere, in particolare per migliorare la sicurezza dei cittadini. Nel ricordare le conclusioni della riunione di Salonicco, il Consiglio europeo accoglie con favore l'intenzione della Commissione di esaminare rapidamente la possibilità di assegnare 140 milioni di euro previsti per il periodo 2004-2006 per far fronte alle esigenze più pressanti in questo settore, con particolare riguardo al sostegno alla gestione delle frontiere esterne, all'attuazione del programma d'azione in materia di rimpatrio e allo sviluppo del Sistema d'informazione visti (Vis). Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza della piena attuazione del piano per la gestione delle frontiere esterne e dell'istituzione del centro per le frontiere aeree e di due centri per le frontiere marittime e ancora in sospeso. Tutti questi centri dovrebbero operare in stretta cooperazione ed essere coordinati dall'organo comune di esperti delle frontiere esterne. Il Consiglio europeo accoglie con favore l'intenzione della Commissione di presentare una proposta per la creazione di un organismo di gestione delle frontiere per migliorare la cooperazione concreta in tema di gestione delle frontiere esterne in tempo utile affinché il Consiglio raggiunga un accordo politico sui principali elementi entro la fine dell'anno. Questa proposta si baserà sull'esperienza dell'organo Il Consiglio europeo prende atto dello studio svolto per conto della Commissione sulle frontiere marittime e invita il Consiglio Gai a elaborare un programma di lavoro al riguardo, da adottare entro la fine dell'anno. Il Consiglio europeo conferma l'assoluta priorità politica attribuita alla questione dell'immigrazione e ribadisce il suo impegno per giungere a un approccio equilibrato tra, da un lato, l'urgente necessità di mettere fine all'immigrazione clandestina e lottare contro la tratta di esseri umani e, dall'altro, l'accoglienza e l'integrazione degli immigrati legali, conformemente ai principi e alle priorità stabiliti dai Consigli europei di Salonicco, Siviglia, Laeken e Tampere. Si impegna a ricorrere, nell'ambito dell'impostazione globale definita a Salonicco, a tutti gli strumenti appropriati delle relazioni esterne dell'Ue, inclusi i partenariati rafforzati con i paesi terzi interessati, per perseguire la strategia dell'Ue volta a lottare contro l'immigrazione clandestina. In questo contesto, il Consiglio europeo: esorta la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a compiere ogni sforzo per agevolare la positiva conclusione, da parte della Comunità, di accordi di riammissione. Invita il Consiglio e la Commissione a presentare, all'inizio del prossimo anno, una relazione in cui si individuino in particolare le priorità di una politica comune in materia di riammissione e le misure adottate per assicurare lo sviluppo positivo di tale politica, riafferma che una politica comune di rimpatrio è un elemento chiave di una politica efficace e globale in materia di immigrazione e invita il Consiglio e la Commissione ad attribuire la massima priorità all'attuazione del piano d'azione adottato nel novembre 2002. In tale contesto accoglie con favore l'intenzione della Commissione di presentare una proposta, in cui si tenga conto delle prospettive finanziarie, per fornire sostegno finanziario al rimpatrio, nella piena osservanza dei principi umanitari e del rispetto della dignità della persona, degli immigrati illegali e delle persone la cui richiesta di asilo è stata respinta verso i paesi d'origine e di transito, prende atto con soddisfazione dei lavori in corso nell'Unione e nelle sedi internazionali (Icao, G8) sull'introduzione di identificatori biometrici nei visti, titoli di soggiorno e passaporti; esorta il Consiglio Gai a giungere entro il 2003 ad un accordo politico sulle due proposte di regolamenti del Consiglio relativi agli identificatori biometrici, presentate dalla Commissione, e a prendere le decisioni necessarie sullo sviluppo del Sistema d'informazione visti (Vis) e del Sistema d'Informazione Schengen (Sis) Ii, nel pieno rispetto del calendario previsto per l'introduzione del Sis Ii. Inoltre, riconoscendo che ogni Stato membro è responsabile del numero di immigrati legali ammessi nel suo territorio, conformemente alla sua legislazione e secondo la sua situazione specifica, ivi compresi i mercati del lavoro, il Consiglio europeo prende atto dell'avvio, da parte della Commissione, di uno studio sul rapporto tra immigrazione legale e clandestina e invita tutti gli Stati membri, gli Stati aderenti e gli Stati candidati a cooperare pienamente a tal fine con la Commissione. Il Consiglio europeo esorta il Consiglio Gai a completare urgentemente i lavori sulle proposte di direttive riguardanti l'ammissibilità e le procedure in materia d'asilo, al fine di rispettare i termini stabiliti dai Consigli europei di Siviglia e di Salonicco, ossia la fine del 2003, e consentire all'Unione di affrontare gli abusi e l'inefficienza in materia di asilo, pur nel pieno rispetto della Convenzione di Ginevra e delle sue tradizioni umanitarie. Cooperazione giudiziaria e di polizia - Il Consiglio europeo esorta a proseguire gli sforzi volti a una più stretta cooperazione di polizia, giudiziaria e doganale e a rafforzare la cooperazione in materia di applicazione della legge, in particolare per quanto concerne la lotta concreta contro le gravi forme di criminalità e il terrorismo. Riafferma l'importanza della lotta contro il traffico di droga e chiede di adottare, possibilmente entro il 2003, la proposta di decisione quadro del Consiglio elaborata al riguardo dalla Commissione. Accoglie con favore l'approvazione del regolamento del Consiglio sulla responsabilità genitoriale e in materia matrimoniale che, consentendo il riconoscimento e l'esecuzione in tutta la Comunità delle decisioni nazionali, migliorerà considerevolmente l'accesso dei cittadini alla giustizia per le questioni che hanno un impatto diretto sulla loro vita di ogni giorno. Tale regolamento rappresenta in particolare un passo importante verso la creazione di un quadro giuridico coerente per l'affidamento e la tutela dei minori.

RISPARMIO GESTITO. IL FORUM ASSOGESTIONI AI BLOCCHI DI PARTENZA. IL 23 OTTOBRE A MILANO IL MEETING ANNUALE DEI GESTORI DEI FONDI. PREVIDENZA E QUOTAZIONE DELLA MEDIA IMPRESA AL CENTRO DEI DIBATTITI.
Milano, 20 ottobre 2003 - Il 23 ottobre Palazzo Mezzanotte, sede storica di Borsa Italiana, ospiterà l'edizione 2003 del Forum del Risparmio Gestito organizzato da Assogestioni, l'Associazione del Risparmio Gestito che rappresenta tutte le Sgr italiane, alcune Sim, banche ed assicurazioni che svolgono attività di gestione del risparmio: un'industria che occupa oltre 100.000 addetti, con un patrimonio di circa 1.000 miliardi di euro e con oltre 10.000.000 di clienti. Il programma del Forum 2003 prevede due panel dedicati a temi di forte attualità: la valorizzazione della media impresa italiana attraverso la quotazione in borsa e la riforma previdenziale. Lo sviluppo della piazza finanziaria nazionale è al centro, da tempo, di un vivace dibattito. L'ammissione a quotazione di nuove società rappresenta non solo un canale di finanziamento per le imprese, ma anche una possibilità di diversificazione degli investimenti per i fondi comuni a tutto vantaggio dei risparmiatori. Il dibattito su questo tema - a cui sarà dedicato il primo panel dal titolo "Borsa, priorità di base" - sarà introdotto dal Professor Luigi Spaventa, docente all'Università di Roma "La Sapienza". Interverranno: Nerio Alessandri, Presidente Tecnogym; Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana; Andrea Guerra, Amministratore Delegato Merloni; Giovanni Landi, Vicepresidente Assogestioni; Pietro Modiano, Vice Direttore Generale Unicredito; Francesco Trapani, Amministratore Delegato Bulgari; Guido Roberto Vitale, Presidente Vitale & Associati. Concluderanno i lavori del primo panel gli interventi dell'Onorevole Roberto Pinza, membro della Commissione Finanze della Camera; e di Domenico Siniscalco, Direttore Generale del Tesoro. La sicurezza previdenziale di un'intera generazione di lavoratori dipende, in buona misura, dalle scelte in tema di stato sociale che saranno assunte in questi anni. Il punto chiave attorno al quale ruota il confronto tra i diversi soggetti. Giovedì 23 ottobre 2003 Ore 8.30 - 13.30 Borsa Italiana - Palazzo Mezzanotte Piazza Affari, 6 Milano

ENTRATE FISCALI GENNAIO-SETTEMBRE 2003: DATI DI CASSA
Roma, 20 ottobre 2003 - Il Mef comunica che il totale delle entrate fiscali incassate nel periodo gennaio-settembre 2003 risulta essere pari a 324.414 milioni di euro, con un aumento di 16.731 milioni di euro (+5,4%) rispetto allo stesso periodo del 2002. Il dato registra i valori di cassa, comprendendo cioè il bilancio dello Stato, i bilanci delle Regioni e quelli degli enti previdenziali. In particolare, le entrate tributarie sono pari a 250.568 milioni di euro, con un incremento di 13.867 milioni (+5,9%). L’andamento registrato dagli incassi nei primi nove mesi risente, naturalmente, del gettito relativo alle sanatorie fiscali. I contributi sociali sono risultati pari a 73.845 (+4,0%) milioni di euro, rispetto ai 70.983 dei primi nove mesi dello scorso anno. L’effettivo tasso di crescita degli incassi fiscali si attesta, nel periodo considerato, al +6,2 %. Il dato va letto tenendo conto del fatto che i concessionari della riscossione hanno recuperato, nel periodo in esame, il maggiore acconto (oltre 1.500 milioni di euro) versato a dicembre 2002 e che il gettito delle accise risulta più basso in relazione al recupero dell’acconto (750 milioni di euro sempre versati a dicembre 2002) effettuato a gennaio 2003. I risultati registrati nei primi nove mesi dell’anno confermano il positivo andamento dell’Irpef, dell’Iva (+3,5%) e dell’imposta sul consumo del gas metano, mentre si evidenzia una flessione dell’Irpeg e dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitali in relazione alla discesa dei tassi di interesse. Tra le altre entrate, si segnalano l’aumento registrato dall’Irap (+6,6%), anche per effetto del condono fiscale, e l’incremento dell’addizionale Irpef (+24,6%), anche in virtù delle misure adottate per la copertura dei disavanzi regionali in materia di spesa sanitaria. Per quanto riguarda il solo mese di settembre, gli incassi hanno totalizzato 27.105 milioni di euro, con un aumento di 1.028 milioni di euro. In particolare, le entrate tributarie sono aumentate di 872 milioni di euro, per un totale di 20.653 milioni di euro, mentre i contributi sociali hanno registrato un aumento di 156 milioni di euro, attestandosi su 6.452 milioni di euro contro gli 6.295 dell’analogo periodo, con una variazione positiva del 2,5%.

  Gennaio-settembre 2003 Gennaio-settembre 2002 Variazione %
Entrate tributarie 250.568 236.701 +5,9%
Contributi sociali 73.845 70.983 +4,0%
Totale entrate 324.414 307.683 +5,4%
(dati in milioni di euro)
  Settembre 2003 Settembre 2002 Variazione%
Entrate tributarie 20.653 19.781 +4,4%
Contributi sociali 6.452 6.295 +2,5%
Totale entrate 27.105 26.076 +3,9%
(dati in milioni di euro) Nota metodologica Il dato mensile relativo agli incassi tributari e ai contributi sociali comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è costituito dalle seguenti componenti: A)entrate tributarie : comprendono le entrate tributarie del bilancio statale – inclusi gli introiti di tesoreria relativi al gioco del lotto e del superenalotto - , gli introiti Irap ed addizionale regionale Irpef e le entrate tributarie della regione Sicilia riscosse tramite il modello F24; B)contributi sociali : considerano i contributi sociali relativi all’Inps,all’inail, all’Inpdai e all’Enpals riscossi tramite il modello F24. Al fine di consentire un confronto omogeneo fra i vari mesi il dato mensile viene depurato da eventuali regolazioni contabili, considerate mere partite di giro tra entrata e spesa, e da ritardi di contabilizzazioni; viene altresì integrato, per quanto concerne le entrate riscosse tramite la "delega unica" (modello F24) delle somme contabilizzate, nei primi giorni del mese successivo, al bilancio dello Stato o nei conti di tesoreria degli enti titolari dei singoli tributi. Inoltre, il dato fornito è al netto delle compensazioni operate direttamente dai contribuenti e delle agevolazioni alle imprese date sotto forma di crediti di imposta. Queste ultime sono, infatti, contabilizzate nei conti delle Pubbliche Amministrazioni tra le spese. Il dato non comprende le entrate riscosse direttamente dagli altri enti pubblici, tra cui si segnala l’Ici, ed i contributi assistenziali e previdenziali a carico delle amministrazioni pubbliche e dei loro dipendenti, in quanto questi ultimi sono "neutri" rispetto al fabbisogno del settore statale. Il dato mensilmente così rappresentato costituisce circa l’80 percento del totale degli incassi tributari e dei contributi sociali di tutte le pubbliche amministrazioni, costituendo,quindi, un valido indicatore ai fini dell’analisi delle variazioni del fabbisogno del settore statale.

GRUPPO MEDIOLANUM: PRIMI NOVE MESI - RISULTATI PRELIMINARI * RACCOLTA NETTA CONSOLIDATA TOTALE: POSITIVA PER EURO 1.823 MILIONI RACCOLTA NETTA ITALIA: POSITIVA PER EURO 1.347 MILIONI
Milano, 20 ottobre 2003 - Il Gruppo Mediolanum ha raggiunto nei primi nove mesi del 2003, grazie anche al buon terzo trimestre, risultati di raccolta e patrimonio che possono considerarsi pienamente soddisfacenti. Le Masse amministrate Consolidate sono cresciute del 13%, rispetto al 30 settembre 2002, attestandosi su Euro 22.721 milioni. La Raccolta Netta Consolidata totale, che include assicurazione vita, fondi comuni e gestioni e la raccolta bancaria diretta e indiretta, è stata positiva per Euro 1.823 milioni. La raccolta del risparmio gestito ha contribuito per Euro 1.562 milioni +2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un significativo apporto è giunto da Banca Esperia con Euro 246 milioni (quota Mediolanum) e dalla Spagna con Euro 86 milioni. Da notare che la raccolta netta consolidata del risparmio gestito ha fatto registrare nel solo terzo trimestre 2003 Euro 485 milioni (+46% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Con riferimento all'Italia, sono stati registrati i seguenti risultati: Le Masse amministrate Italia si sono attestate a Euro 19.060 milioni, +11% rispetto al 30 settembre 2002. La Raccolta Netta del Risparmio Gestito è stata pari a Euro 1.231 milioni, in calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2002, ma con un terzo trimestre (Euro 413 milioni) in forte crescita rispetto al terzo trimestre 2002 (+41%). La Raccolta Netta è stata positiva in tutti i nove mesi. La Raccolta Netta dei Fondi Comuni e Gestioni è ammontata a Euro 453 milioni (+5%). Da notare che il terzo trimestre del 2003 (Euro 134 milioni) ha fatto registrare un'ottima crescita rispetto allo stesso periodo del 2002 (+30%). In particolare un forte contributo alla performance del trimestre è giunto dalla raccolta dei fondi azionari che sono cresciuti del 119% (Euro 60 milioni) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Risparmio Amministrato ha registrato una raccolta netta positiva di Euro 116 milioni. La Raccolta Netta totale si è pertanto attestata a Euro 1.347 milioni. I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente ad Euro 1.265 milioni, in diminuzione del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che, a differenza di quest'anno, aveva beneficiato di una significativa attività di trasformazione da polizze vita tradizionali in nuovi prodotti assicurativi. Complessivamente i Premi Pluriennali (esclusivamente unit-linked) nei primi nove mesi si sono attestati su Euro 77 milioni (-9%). I Fondi Comuni di Investimento e le Gestioni hanno registrato una raccolta lorda di Euro 1.238 milioni, -33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La differenza è sostanzialmente dovuta all'attività di trasformazione da fondi comuni a prodotti con un più elevato livello di servizio (Mix e Gpf Chorus) che non si è invece verificata nel 2003. Il confronto al netto della trasformazione avrebbe fatto segnare un calo del 4%. La raccolta nel terzo trimestre 2003 si è attestata ad Euro 417 milioni con una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. • Al 30 settembre 2003 l'organico della Rete di vendita di Banca Mediolanum è stato di 5.008 Consulenti Globali (-1% rispetto al 30 settembre 2002), di cui 4.092 promotori finanziari. Nel terzo trimestre la crescita della rete di Banca Mediolanum è stata positiva con un saldo attivo di 153 unità. Aggiungendo i 954 operatori assicurativi di Partner Time, le Reti di vendita del Gruppo Mediolanum hanno raggiunto un organico complessivo di 5.962 unità. Il totale dei C/c al 30 settembre 2003 è stato di 331.100 a fronte dei n. 330.200 al 30 settembre dello scorso anno. Il totale dei Clienti al 30 giugno 2003 è stato di circa 768.700 primi intestatari con un incremento del 2% rispetto allo stessa data dello scorso anno. Per quanto riguarda Banca Esperia, l'iniziativa congiunta di Mediolanum e Mediobanca nel Private Banking, si segnala che nei primi nove mesi le Masse consolidate hanno raggiunto Euro 2.642 milioni (Euro 1.281 milioni quota Mediolanum) incrementandosi del 61% anno su anno. La Raccolta Netta è ammontata a Euro 707 milioni, +8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Euro 343 milioni quota Mediolanum), grazie prevalentemente al contributo del risparmio gestito con Euro 508 milioni, +37% (Euro 246 milioni quota Mediolanum). Con riferimento alla Spagna, la più avanzata delle Nuove Iniziative estere, vanno segnalati buoni progressi: La Raccolta Lorda totale, di Euro 358 milioni, ha fatto registrare una crescita del 51% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno, con un risultato molto positivo soprattutto per quanto riguarda il risparmio gestito, che si è attestato su Euro 336 milioni, + 58% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La Raccolta Netta totale, è cresciuta del 266% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi su Euro 103 milioni. A tale risultato ha contribuito in maniera determinante la raccolta netta del risparmio gestito (Euro 86 milioni). Al 30 settembre 2003 l'organico della Rete di vendita del Gruppo Fibanc è stato di 472 agenti. Da segnalare l'incremento (+35%) dei consulenti globali (modello Mediolanum) che hanno raggiunto alla fine del semestre le 322 unità.

SMI - SOCIETÀ METALLURGICA ITALIANA S.P.A: APPROVATO IL PIANO PLURIENNALE DI GRUPPO 2003-2007. PREVISTO UN IMPORTANTERECUPERO DI REDDITIVITÀ, PUR IN UN CONTESTO DI DOMANDA DEBOLE E DI PRESSIONE SUIPREZZI
Firenze, 16 ottobre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Smi-società Metallurgica Italiana Spa, riunito sotto la Presidenza di Luigi Orlando, ha esaminato ed approvato il piano pluriennale di Gruppo 2003-2007 presentato dal Vice Presidente Esecutivo, Salvatore Orlando, e dal C.f.o. Pier Luigi De Angelis. Negli ultimi due anni la gestione del Gruppo è stata penalizzata da un andamento congiunturale fortemente negativo; anche le previsioni economiche più recenti non presentano miglioramenti tali da far intravedere una significativa ripresa nell'immediato futuro. Una situazione che ha investito in modo particolare l'Europa e, al suo interno, i Paesi (Germania, Francia ed Italia) nei quali il Gruppo è maggiormente presente. 2 La domanda è stata debole sia nel comparto dei semilavorati per impieghi industriali che in quello dei prodotti destinati all'edilizia, anche se per questi ultimi si è mostrata più resistente. L'incertezza dei mercati e l'eccesso delle capacità produttive nel settore hanno inasprito la concorrenza, determinando anche forti pressioni sui prezzi. Nel biennio 2002-2003 il Gruppo ha subito una flessione nei volumi di vendita del 9% e una riduzione media dei prezzi di circa il 10%, oltre che una più accentuata contrazione delle vendite di prodotti destinati all'industria, caratterizzati da un più elevato valore aggiunto. Di fronte a tali andamenti il Gruppo ha reagito mantenendo le proprie quote nei principali mercati di riferimento e realizzando tempestivamente azioni dirette al contenimento dei costi, sia per adeguarli all'andamento dell'attività sia per conseguire miglioramenti di efficienza. Sotto quest'ultimo profilo tra il 2002 e il 2003 sono stati conseguiti miglioramenti per oltre Euro 35 milioni. Il quadro economico descritto e i mutamenti intervenuti nello scenario competitivo hanno richiesto anche l'elaborazione di un nuovo piano pluriennale che avesse come obiettivi il miglioramento dei risultati economici ed il rafforzamento della struttura finanziaria pur in un contesto di domanda debole e di forte pressione sui prezzi. Il piano di base 2003-2007, approvato dal Consiglio, assume come ipotesi il mantenimento dell'attuale portafoglio prodotti nonché la sostanziale stabilità delle quantità e dei prezzi di vendita, allineati per tutto il periodo ai livelli del 2003. Il piano, quindi, poggia prevalentemente su misure interne, tese al conseguimento di una struttura dei costi competitiva e ad ottenere un abbassamento significativo del punto di pareggio, pari al 14% entro il 2005 e raggiungerà il 18% per fine 2007. Le azioni, che sono dettagliate per singole Business Units, si rivolgono al miglioramento dell'efficienza delle strutture produttive, attraverso la loro ottimizzazione, razionalizzazione, specializzazione e sono accompagnate da un'attenta focalizzazione e selettività degli investimenti. Le azioni che riguardano le quattro Divisioni produttive è previsto determinino creazione di efficienza per circa Euro 45 milioni (prendendo a base i costi medi del 2003), di cui oltre il 60% entro il 2005. Attenzione è rivolta allo sviluppo delle competenze professionali anche nelle aree "corporate" (amministrazione, finanza, controllo e information technology) con cambiamenti nei modelli organizzativi finalizzati ad una centralizzazione delle funzioni e ad un più efficiente e sinergico utilizzo delle risorse umane. Tali progetti comporteranno un risparmio di costi di circa Euro 18 milioni, quasi interamente da conseguire entro il 2005. L'obiettivo economico è di riportare già a fine del 2005 la redditività del Gruppo intorno ai livelli medi registrati negli anni 2001-2002 con ulteriori incrementi nei periodi successivi, ovviamente se il contesto economico generale non subirà ulteriori peggioramenti. Sotto il profilo finanziario, considerando un ammontare di investimenti di circa Euro 230 milioni e gli oneri per la realizzazione delle azioni di efficienza programmate, l'obiettivo è di ridurre l'indebitamento netto di circa il 20% nel quadriennio 2004-2007. Il piano indica anche gli indirizzi da perseguire per una gestione strategico - operativa del portafoglio prodotti, che porti a concentrare le risorse nei prodotti/settori dove il Gruppo è "market leader", permetta di abbassare il profilo di rischio della ciclicità e che garantisca una redditività adeguata oltre la riduzione del capitale investito. Gli effetti di tale gestione non sono conteggiati nel piano di base.

IL GRUPPO TISCALI ANNUNCIA IL RIFINANZIAMENTO ANTICIPATO DI 150 MILIONI DI EURO DI OBBLIGAZIONI IN SCADENZA LUGLIO 2004
Cagliari, 20 ottobre 2003 - Il Gruppo Tiscali annuncia l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle obbligazioni emesse nel luglio 2002 dalla controllata Tiscali Finance S.a. In scadenza nel mese di luglio 2004, per un ammontare complessivo pari a 150 milioni di Euro. Con questa operazione Tiscali sarà in grado di ristrutturare il proprio debito a condizioni favorevoli sia in termini di costo che di scadenza, in linea con quanto comunicato al mercato in occasione dell'emissione dell'obbligazione indicizzata lo scorso settembre 2003. Tiscali comunica che la propria controllata Tiscali Finance S.a. (Tiscali Finance) intende promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria (Offerta) sulla totalità delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 in circolazione. A tal fine, Tiscali Finance ha effettuato oggi, in qualità di soggetto offerente, la comunicazione prevista dall'articolo 102, comma 1, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Contestualmente alla comunicazione, sono stati depositati presso la Consob il documento di offerta (Documento di Offerta) che descrive i termini e le condizioni dell'Offerta e la scheda attraverso la quale saranno conferite le adesioni. Dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazioni, si prevede che il periodo di adesione possa avere inizio nel mese di novembre e che l'Offerta si chiuda entro la fine del mese di dicembre 2003. Di seguito, si riporta una sintesi delle motivazioni e degli elementi essenziali dell'Offerta. Motivazioni Dell'offerta La presente Offerta si inquadra nel processo di ristrutturazione del debito del Gruppo Tiscali, mediante il rifinanziamento di una parte dello stesso al fine di migliorare il profilo di costo e di scadenza. Alla data del Documento di Offerta il Gruppo Tiscali non ha in programma l'effettuazione di altre offerte pubbliche di acquisto di strumenti finanziari emessi da società ad esso appartenenti. L'offerta sarà rivolta a parità di condizioni a tutti i portatori delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 ma non è stata e non sarà diffusa, né direttamente né indirettamente, in qualsiasi paese oltre all'Italia nel quale tale diffusione non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti autorità. In particolare, l'Offerta non è e non sarà rivolta agli Stati Uniti d'America o a "Us persons" (come definite nella "Regulation S" relativa allo Us Securities Act del 1933, come modificato) e Tiscali Finance non accetterà adesioni di "Us Persons". In alcuni Paesi, l'adesione all'Offerta può essere soggetta a specifici obblighi o restrizioni di natura legale o regolamentare. E' esclusiva responsabilità dei destinatari dell'Offerta conformarsi a tali norme e, pertanto, prima dell'adesione, verificarne l'esistenza e l'applicabilità, rivolgendosi ai consulenti di fiducia. Strumenti finanziari oggetto dell'Offerta L'offerta ha ad oggetto la totalità delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 in circolazione, il cui valore nominale è pari a Euro 150.000.000,00. Le å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 rappresentano il prestito obbligazionario emesso da Tiscali Finance in data 12 luglio 2002, con scadenza 12 luglio 2004 e Codice Isin Xs0150362811. La cedola è pari al 6,375%. Le å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 sono garantite da Tiscali S.p.a. E sono quotate alla Borsa del Lussemburgo. Corrispettivo offerto Ai termini e alle condizioni di cui al Documento di Offerta, Tiscali Finance si impegnerà a versare un corrispettivo che sarà pari, per ogni Euro 1.000,00 di valore nominale delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 conferite, a (i) Euro 1.000,00 oltre (ii) il rateo della cedola in corso sulle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 maturato fino al giorno di pagamento (escluso) calcolato su Euro 1.000,00 di valore nominale delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004. Dal momento della loro presentazione ad un intermediario incaricato, le adesioni diverranno irrevocabili. L'offerta non è condizionata al raggiungimento di alcuna soglia minima di adesioni. Pertanto, le adesioni validamente effettuate secondo i termini del Documento di Offerta saranno comunque accettate, salvo quanto di seguito previsto, qualunque sia il quantitativo complessivo delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 conferite in adesione all'Offerta. L'offerta è condizionata al mancato verificarsi entro la data di chiusura del Periodo di Adesione, a livello nazionale e internazionale, di eventi o situazioni pregiudizievoli per l'Offerente ovvero il Gruppo Tiscali, tali da alterare (a insindacabile giudizio dell'Offerente) in modo sostanziale il profilo economico, finanziario o patrimoniale del Gruppo Tiscali, risultanti dal bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2002 o della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2003. Si prevede che il Periodo di Adesione possa avere inizio nel mese di novembre 2003 e l'Offerta possa (incluso il pagamento del corrispettivo) concludersi entro dicembre 2003. Il calendario dell'Offerta dovrà essere concordato con le competenti autorità di vigilanza. L'adesione dovrà avvenire tramite la sottoscrizione e consegna dell'apposita scheda di adesione e il deposito delle å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004 presso uno degli intermediari incaricati che saranno indicati nel Documento di Offerta, secondo le modalità ivi specificate. Modalità di finanziamento e garanzie - Tiscali Finance finanzierà il riacquisto degli strumenti finanziari apportati all'offerta mediante il ricorso a mezzi propri. A garanzia dell'obbligazione di pagare il valore nominale ed il rateo assunta da Tiscali Finance ai sensi della presente offerta, Tiscali Finance si è impegnata irrevocabilmente a depositare in un apposito conto vincolato presso Société Européenne de Banque S.a. I fondi necessari per il pagamento del corrispettivo per il riacquisto degli strumenti finanziari. Strumenti finanziari detenuti in portafoglio da Tiscali Finance Alla data della presente Comunicazione né Tiscali Finance, né altre società del gruppo Tiscali detengono å 150,000,000 Guaranteed 6.375 per cent. Notes due 2004. L'offerente ha nominato Caboto Sim S.p.a. Quale consulente finanziario e coordinatore della raccolta delle adesioni in relazione all'Offerta e lo studio legale Allen & Overy quale consulente legale.

TELECOM ITALIA CEDUTA IN SPAGNA PARTECIPAZIONE EX OLIVETTI NEL SETTORE GIOCHI
Roma, 20 ottobre 2003 - Telecom Italia comunica che è stato concluso il 17 ottobre un accordo con Leisure&gaming Corp. Finalizzato alla cessione della partecipazione di minoranza detenuta da Olivetti Rap S.a. (società interamente controllata dal Gruppo Telecom Italia) in Cirsa Business Corporation S.a., pari al 4,98% del capitale. Nel contesto dell'operazione, Olivetti Rap S.a. Ha ceduto oggi una prima tranche pari al 2,46% del capitale di Cirsa Business Corporation S.a. Per un valore di 40 milioni di euro. La partecipazione residua del 2,52% è oggetto di successivi impegni all'acquisto e alla vendita tra le società contraenti, al verificarsi dei quali il valore complessivo della transazione sarà pari a 81 milioni di euro. In particolare, Leisure&gaming potrà acquistare, entro il 30 marzo 2005, una seconda quota pari all'1,23% del capitale di Cirsa Business Corporation S.a. Al prezzo di 20 milioni di euro e il residuo 1,29% al prezzo di 21 milioni di euro entro novembre 2007. L'operazione si inserisce nell'ambito delle dismissioni di attività non core del Gruppo Telecom Italia.

AEM LANCIA UN BOND A TASSO FISSO
Milano, 20 ottobre 2003. - Aem S.p.a., società quotata presso la Borsa Italiana, ha lanciato il 17 ottobre con successo la sua prima emissione obbligazionaria a tasso fisso del valore nominale di 500 milioni di euro collocata sul mercato internazionale degli Eurobond. Il ruolo di Joint Lead Manager e Joint Bookrunner dell'operazione è stato svolto da Jpmorgan, Mediobanca e Unicredit Banca Mobiliare. Il prestito obbligazionario, che ha una durata di 10 anni, paga una cedola annua del 4.875%, ed ha un prezzo di re-offer di 99.767 corrispondente ad un rendimento di + 43 punti base sopra il tasso midswap a 10 anni. Il titolo è emesso da Aem S.p.a. E sarà quotato presso la Borsa di Lussemburgo. Il prestito obbligazionario ha un merito di credito espresso da un rating ufficiale pari a 'A' (outlook stabile) per Standard&poor's, rating che riflette quello dell'emittente Aem S.p.a. La debut issue targata Aem ha riscosso un notevole successo sia in Italia che all'estero: gli ordini raccolti durante la fase di premarketing hanno infatti raggiunto l'importo di Euro 1,500 milioni pari a tre volte l'ammontare offerto. L'eccesso di domanda ha consentito di collocare l'emissione ad un reoffer spread di 43 punti base sopra il tasso midswap a 10 anni contro un'indicazione iniziale di 45/48 punti base. L'ottimo merito di credito della società, l'eccellente name recognition, la rarità dell'emittente sul mercato degli Eurobond e l'appartenenza ad un settore riconosciuto come difensivo sono stati gli elementi cruciali che hanno consentito di attrarre grande interesse da parte degli investitori istituzionali. Nonostante si trattasse della prima emissione euro-obbligazionaria da parte di Aem, circa il 35% della transazione è stata collocata all'estero mentre il restante 65% entro i confini nazionali. In particolare, tra i principali investitori acquirenti dell'emissione Aem si evidenziano società di Asset Management ed Assicurazioni. Le obbligazioni sono state vendute, oltre che in Italia, soprattutto in Germania e Regno Unito.

IL 6PQ ANNUNCIA UNA NUOVA ERA DI COOPERAZIONE NEL SETTORE DELLA RICERCA SULLA SICUREZZA DEI REATTORI NUCLEARI
Bruxelles, 20 ottobre 2003 - Attraverso il programma Euratom (Comunità europea dell'energia atomica), la Commissione ha promosso per molti anni i benefici derivanti dalle attività di ricerca collaborativa nel settore della sicurezza dei reattori nucleari. Con l'introduzione del Sesto programma quadro (6Pq) e l'istituzione dello Spazio europeo della ricerca (Ser), i ricercatori e gli altri soggetti interessati vengono incoraggiati a creare legami ancora più stretti. Ciò apre le porte ad una nuova era di collaborazione nel campo della ricerca sulla sicurezza dei reattori nucleari, ma presenta anche una serie di importanti sfide. Mentre la comunità dei ricercatori europei che operano nel settore della sicurezza nucleare si appresta a riunirsi a Lussemburgo, il 10 novembre, per la conferenza biennale Fisa, il Notiziario Cordis ha intervistato Georges Van Goethem, coordinatore della ricerca sulla sicurezza dei reattori nucleari presso la Commissione, per capire come il 6Pq stia cambiando il concetto di collaborazione e quali siano le sfide per il futuro. "La principale differenza fra il 6Pq e i precedenti programmi quadro consiste nella volontà di creare un processo d'integrazione, invece di limitarsi alla semplice produzione di risultati scientifici", ha affermato Van Goethem. "Se i ricercatori non saranno disposti a unire i laboratori e ad integrare i propri sforzi, non riceveranno più alcun sostegno finanziario dalla Commissione". L'idea è quella di far sì che alcuni istituti di ricerca e università abbandonino le attività scientifiche già condotte ad un livello superiore in altre parti d'Europa, creando ciò che Van Goethem definisce "legami irreversibili" che continueranno ad esistere ben oltre la data di scadenza del contratto siglato nell'ambito del 6Pq. Tuttavia, per raggiungere tale obiettivo, occorre innanzitutto affrontare alcune importanti sfide. "Stiamo cercando di abbattere diverse barriere, prima fra tutte, la mancanza di una cultura della cooperazione laddove le persone sono più inclini ad operare individualmente. Inoltre, occorre risolvere difficoltà pratiche come la diversità linguistica e le differenti norme nazionali", ha spiegato Van Goethem. Un ulteriore ostacolo alla cooperazione è rappresentato dal fatto che alcune ricerche hanno un potenziale valore di mercato, fattore che induce istintivamente a celare le conoscenze acquisite. Per superare tali ostacoli, Van Goethem ritiene che i finanziamenti comunitari rappresentano per le organizzazioni un incentivo ad aprirsi e a condividere le loro conoscenze, ma che le argomentazioni più convincenti siano sostanzialmente quelle su cui poggiano le richieste per la costituzione del Ser. "Cerchiamo semplicemente di convincere i ricercatori che è nel loro interesse collaborare. Quest'approccio non solo evita la frammentazione e la duplicazione degli sforzi di ricerca, ma, in futuro, consentirà di rafforzare la competitività globale dell'Europa in questo settore". Per avere un'idea della portata dell'integrazione attualmente in atto, basti pensare che nell'ambito della sola priorità relativa alla gestione del ciclo di vita degli impianti, i 33 progetti previsti nell'ambito del Quinto programma quadro (5Pq) saranno presto convogliati in uno, o al massimo due, progetti integrati o reti di eccellenza in seno al 6Pq. Nel complesso, i 75 progetti individuali condotti nel settore della ricerca sulla sicurezza dei reattori nucleari nell'ambito del 5Pq saranno sostituiti da non più di sei progetti. Van Goethem comprende la naturale preoccupazione degli istituti più piccoli e di quelli situati nei paesi candidati all'adesione, i quali temono di "perdersi" in queste strutture di grandi dimensioni. Per rispondere a tali preoccupazioni, la Commissione sta promuovendo attivamente la partecipazione degli organismi più piccoli nei rispettivi settori di competenza e sta valutando la possibilità di stanziare una linea di bilancio specifica, per incoraggiare la partecipazione delle organizzazioni provenienti dagli Stati candidati all'adesione. La conferenza Fisa 2003 costituirà un importante appuntamento per la Commissione, poiché, come spiega Van Goethem, per la prima volta dall'introduzione del 6Pq, riunirà l'intera comunità di ricerca sulla sicurezza nucleare in Europa. "Ci auguriamo di poter fare il punto sulla situazione così come appare nel novembre 2003, valutare le reazioni delle parti agli obiettivi e agli strumenti del 6Pq e verificare che tutte le principali parti interessate siano coinvolte". La manifestazione, inoltre, fornirà alla Commissione l'opportunità di conoscere nuove direttrici della ricerca e, fattore ancor più importante, capire quali di queste direttrici possiedono la massa critica necessaria per cominciare a sviluppare future iniziative. Van Goethem è realista circa la complessità della sfida che la comunità di ricerca sulla sicurezza nucleare dovrà ancora affrontare: "Si tratta di un'impresa molto rischiosa e ambiziosa. L'elemento più importante, tuttavia, è rappresentato dal fatto che, malgrado i rischi, la comunità è ampiamente d'accordo sulla necessità di tentare".
Infolink. Http://www.cordis.lu/fp6-euratom/home.html  

ENERGIA AEM. CENTRALE TERMOELETTRICA DI CASSANO D'ADDA
Milano, 20 ottobre 2003 - Viene inaugurata oggi alle ore 11.00 il nuovo Turbogas Gruppo 5 della Centrale termoelettrica di Cassano d'Adda. Alla cerimonia, saranno presenti il Ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano, il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Altero Matteoli, il Sindaco di Milano Gabriele Albertini e altre Autorità. L'intervento effettuato sulla Centrale, previsto dal programma di adeguamento ambientale e di potenziamento approvato dal Ministero delle Attività Produttive, consente alla Centrale Termoelettrica di Cassano d'Adda il raggiungimento di un nuovo traguardo di efficienza. L'utilizzo del solo gas naturale per il funzionamento di tutto l'impianto porta anche all'abbattimento delle emissioni inquinanti e alla riduzione di combustibile utilizzato a parità di energia prodotta.

PRENDE CONCRETO AVVIO IL PIANO INDUSTRIALE - BANCA ANTONVENETA VARA L'AUMENTO DI CAPITALE
Padova, 20 ottobre 2003 - Prende concreto avvio il Piano industriale del Gruppo Banca Antonveneta con il varo dell'aumento di capitale, primo passo degli interventi volti al rafforzamento della struttura patrimoniale della Banca, nonché a sostenere la realizzazione degli obiettivi di crescita e di sviluppo delle attività del Gruppo, fissati nel Piano stesso, in vista del raggiungimento di adeguati livelli di redditività. L'assemblea Straordinaria degli Azionisti riunitasi in data odierna, sotto la presidenza del Dott. Antonio Ceola, ha deliberato di: attribuire, ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la facoltà al Consiglio di Amministrazione di aumentare gratuitamente e/o a pagamento, in una o più volte, il capitale sociale, entro il periodo di tre anni dalla data della deliberazione e per un importo massimo - comprensivo di sovrapprezzo - di Euro 650 milioni, di cui massimi Euro 240 milioni di capitale nominale, mediante emissione di azioni ordinarie da assegnare gratuitamente e/o offrire a pagamento in opzione agli aventi diritto; attribuire, ai sensi dell'art. 2420 ter del Codice Civile, la facoltà al Consiglio di Amministrazione di emettere, in una o più volte, obbligazioni convertibili in azioni e/o con warrant, con correlato aumento del capitale sociale, entro il periodo di tre anni dalla data della deliberazione, per un importo massimo di Euro 500 milioni. Con l'occasione delle modifiche statutarie conseguenti alle delibere di cui sopra, l'Assemblea Straordinaria ha approvato ulteriori modifiche dello statuto sociale, al fine di definire, nel caso di nomina dell'Amministratore Delegato, il ruolo di quest'ultimo nella struttura aziendale e quello del Direttore Generale. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta, riunitosi anch'esso in data odierna, al termine della Assemblea straordinaria di cui in precedenza, ha deliberato all'unanimità, a valere sulla delega conferitagli dalla medesima Assemblea Straordinaria, di aumentare a pagamento il capitale sociale per nominali Euro 155.413.863,00, mediante emissione di n. 51.804.621 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 3,00 cadauna, godimento 1 gennaio 2003, da offrire in opzione agli aventi diritto ad un prezzo compreso tra Euro 9,00 ed Euro 11,00 per nuova azione, di cui tra Euro 6,00 ed Euro 8,00 a titolo di sovrapprezzo, per un controvalore complessivo compreso tra Euro 466,2 milioni ed Euro 569,9 milioni. In particolare, le nuove azioni verranno offerte in opzione: o agli azionisti Banca Antonveneta nel rapporto di 1 nuova azione ogni 5 azioni possedute; ai possessori delle obbligazioni convertibili subordinate "Banca Antoniana Popolare Veneta 1999/2009 a tasso fisso - Isin It0001335642" nel rapporto di 31.339 nuove azioni ogni 1.250 obbligazioni possedute. Le condizioni definitive di emissione dell'offerta in opzione verranno fissate dalla Società e comunicate al pubblico in prossimità dell'avvio dell'offerta stessa. È attualmente previsto che l'offerta in opzione - subordinatamente all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni e qualora le condizioni di mercato lo consentano - abbia esecuzione nel prossimo mese di novembre. Gli azionisti partecipanti al Patto di Sindacato di Voto e di Blocco hanno assunto l'impegno a sottoscrivere nel loro insieme tutte le azioni della Banca loro spettanti in opzione sulla base delle azioni e/o obbligazioni convertibili complessivamente possedute. Per la parte residua dell'offerta rispetto ai suddetti impegni, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire mandato a Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.a. Per promuovere, insieme a Interbanca S.p.a., la costituzione di un consorzio di garanzia, che sarà diretto da Mediobanca, per il buon esito dell'operazione.

MANUELA D'ONOFRIO DIRETTORE INVESTIMENTI DI UNICREDIT PRIVATE BANKING
Milano 20 Ottobre 2003 - Manuela D'onofrio è stata nominata Chief Investment Officer di Unicredit Private Banking. D'onofrio avrà il compito di sviluppare e gestire la nuova Direzione Investimenti della banca, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente l'offerta finanziaria per la clientela private di Unicredit. Nata a Roma nel 1962, Manuela D'onofrio si è laureata in Matematica presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" ed ha conseguito il "Master of Science" presso il Courant Institute of Mathematical Sciences della New York University. Proviene dal gruppo Bpm, dove dal '99 al 2001 ha ricoperto il ruolo di Direttore Investimenti Gestioni Individuali della Bipiemme Gestioni Sgr e dal 2002 ha assunto la responsabilità della Direzione Generale della Bipiemme Private Banking Sim dopo averne curato tutta la fase di start up. Tra il 1991 ed il 1999 ha lavorato presso la Jp Morgan di Milano prima come responsabile della gestione del portafoglio di proprietà e successivamente come Responsabile delle gestioni patrimoniali e dei Fondi di diritto italiano. In questo periodo è stata membro del Cda della Jp Morgan Fondi Spa e del comitato investimenti della Jp Morgan Asset Management di Londra. Manuela D'onofrio ha iniziato la sua esperienza professionale nel settore finanziario nel 1989 a New York, presso la Chase Manhattan Bank, dove si è occupata inizialmente dello sviluppo di software per la gestione di portafogli obbligazionari, di opzioni e di swap e successivamente della vendita di prodotti derivati alla clientela istituzionale italiana. Unicredit Private Banking è la banca leader in Italia nel Wealth Management. Con asset gestiti direttamente e dalle partecipate per 46 miliardi di €, di cui oltre 37 miliardi di € relativi alla sola Unicredit Private Banking, Upb si presenta infatti come l'unica grande banca in Italia completamente dedicata alla clientela private. Unicredit Private Banking si propone come "consulente di fiducia" per la gestione del patrimonio complessivo di individui, famiglie, holding di partecipazioni ed enti. Attraverso un approccio olistico e indipendente, offre soluzioni finanziarie su misura, pianificazione personalizzata, investimenti in immobili, arte e preziosi, gestione del passaggio generazionale, consulenza nella diversificazione e nello sviluppo delle attività imprenditoriali. Tutto ciò in assoluta trasparenza e riservatezza, attraverso un servizio proattivo, soluzioni innovative, eccellenza nel servizio e relazioni di lungo periodo. Con sede centrale a Torino ed una presenza capillare in tutto il territorio nazionale, Unicredit Private Banking si avvale della competenza ed esperienza di oltre 700 consulenti e di un network internazionale di società specializzate.

COMITATO DI CONCILIAZIONE PARLAMENTO - CONSIGLIO ACCORDO SULLA COMPENSAZIONE E L'ASSISTENZA AI PASSEGGERI IN CASO DI NEGATO IMBARCO, DI CANCELLAZIONE O DI RITARDO DEL VOLO
Bruxelles, 20 ottobre 2003 - Il Consiglio e il Parlamento europeo, riuniti ieri sera in sede di Comitato di conciliazione, hanno raggiunto un accordo su una proposta di regolamento che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato. Affinché il regolamento sia approvato l'accordo deve essere approvato dal Parlamento (maggioranza dei suffragi espressi) e dal Consiglio (procedura di votazione a maggioranza qualificata). Nel contesto di un pacchetto di compromesso globale, il Comitato di conciliazione ha risolto tutte le questioni poste dagli emendamenti adottati dal Parlamento europeo in seconda lettura. L'accordo include in particolare gli elementi seguenti: le condizioni dell'assistenza da fornire ai passeggeri in caso di ritardo del volo: in base al regolamento in questione i passeggeri avranno diritto a ricevere un pasto e ad effettuare chiamate telefoniche a titolo gratuito quando i voli subiscono ritardo. Inoltre, se l'orario di partenza che si può ragionevolmente prevedere è rinviato di almeno un giorno rispetto all'orario di partenza precedentemente annunciato, i passeggeri avranno allora diritto alla sistemazione in albergo e al trasporto tra l'aeroporto e il luogo di sistemazione. In caso di ritardi superiori a cinque ore ai passeggeri sarà inoltre offerto un risarcimento entro sette giorni se il volo è diventato inutile rispetto al loro programma di viaggio iniziale; riguardo all'inserimento di una definizione di cancellazione del volo, richiesto dal Parlamento europeo: la soluzione adottata è una definizione secondo la quale per "cancellazione" si intende la mancata effettuazione di un volo previsto in precedenza e sul quale è stato prenotato almeno un posto; riguardo ai tempi per la presentazione all'accettazione: al fine di avere diritto alle misure previste dal regolamento i passeggeri devono disporre di una prenotazione confermata su un volo e presentarsi all'accettazione o secondo le modalità stabilite dal vettore aereo o dall'operatore turistico, oppure, qualora non sia indicata l'ora, 45 minuti prima dell'ora di partenza pubblicata; riguardo all'estensione del regolamento ad altri modi di trasporto: la questione è trattata in una dichiarazione della Commissione nella quale quest'ultima afferma che intende presentare proposte miranti ad estendere le misure comunitarie relative alla protezione dei passeggeri a modi di trasporto diversi da quelli aerei, segnatamente a quelli ferroviari e marittimi. La presente proposta è volta a modificare il regolamento Cee/295/91, segnatamente rafforzando i diritti dei passeggeri in caso di negato imbarco o cancellazione del volo e offrendo loro assistenza.

MARCOLIN ANNUNCIA L'ACCORDO DI LICENZA CON L'AMERICANA TIMBERLAND CO.
Longarone, 20 ottobre 2003 - Il Gruppo Marcolin, annuncia l'accordo di licenza con Timberland Co. Per la produzione e distribuzione a livello mondiale di montature da vista ed occhiali da sole con il marchio "Timberland" a partire da gennaio 2004. Timberland, conosciuta in tutto il mondo come leader nel settore dell'abbigliamento, delle calzature ed dell'equipaggiamento per il tempo libero, è presente con punti vendita in diversi paesi tra i quali Austria, Cina, Francia, Germania, Italia, Giappone, Malaysia, Singapore, Spagna, Taiwan, Gran Bretagna e Stati Uniti ed ha registrato nel 2002 un fatturato pari a circa 1,2 miliardi di dollari. Marcolin, tra i leader mondiali nella produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista per le più importanti griffe italiane ed internazionali, lavorerà a stretto contatto con Timberland e sarà responsabile della strategia, del design, della produzione e della distribuzione in tutto il mondo della nuova linea di occhiali da sole e montature da vista, il cui lancio è previsto per il marzo 2004, in occasione della "Vision Expo East", a New York. L'accordo di licenza avrà una durata di 4 anni e durante tale periodo il Gruppo Marcolin prevede di realizzare un fatturato di circa 50 milioni di Euro. "La nostra esperienza e notorietà nell'ambito dell'equipaggiamento per il tempo libero, rende indispensabile per noi proseguire nel rafforzamento del business dell'occhialeria con prodotti di livello superiore e con una distribuzione di tipo strategico", ha dichiarato Patrick Baboin, vice presidente per le licenze mondiali di Timberland Company. "Marcolin ha dimostrato un'incredibile capacità interpretativa del marchio Timberland e del nostro mercato di riferimento ed ha una provata esperienza nel sapere dare valore al brand attraverso il prodotto. Marcolin è impegnata quanto noi sul fronte dell'innovazione, del design e dell'eccellenza funzionale; siamo fiduciosi che sarà un ottimo partner." "Siamo molto soddisfatti di contribuire alla crescita del business eyewear di Timberland, portandolo in tutti i mercati internazionali" ha dichiarato Maurizio Marcolin, Ceo del Gruppo Marcolin. "La forza del marchio Timberland, unita alla nostra esperienza e competenza nella produzione di linee eyewear che esprimono i valori del marchio, sono fattori fondamentali per il successo di questa collezione".

BIESSE ILLUSTRA ALLA COMUNITA' FINANZIARIA I RISULTATI DEL 1° SEMESTRE E LE STRATEGIE DI SVILUPPO DEL GRUPPO
Pesaro, 20 ottobre 2003 - Il Management di Biesse Spa, società pesarese quotata al segmento Star di Borsa Italiana, tra i principali operatori a livello mondiale nel mercato delle macchine e dei sistemi destinati alla lavorazione di legno, vetro e marmo, ha illustrato il 17 ottobre alla comunità finanziaria, riunita a Pesaro, i risultati del primo semestre 2003 e le strategie del Gruppo. Nel corso della presentazione, Claudio Granuzzo e Roberto Selci rispettivamente Direttore Generale e Presidente di Biesse S.p.a. Illustreranno ai partecipanti all'incontro i progetti e le strategie della Società mirati al mantenimento della leadership mondiale di mercato, al conseguimento di risparmi dei costi fissi/di struttura ed allo snellimento dei processi industriali. Per quanto riguarda, in particolare, il mantenimento della leadership mondiale di mercato in questo ultimo anno, Biesse, al fine di consolidare le quote di mercato detenute, conservare la leadership tecnologica e penetrare nuovi segmenti di mercato, ha continuato ad investire nel rinnovamento e nell'evoluzione dei propri prodotti, sviluppando e presentando al mercato, in occasione di fiere nazionali ed internazionali, una serie di nuovi prodotti. Nel corso del secondo semestre 2003 e del primo semestre 2004 verranno altresì introdotte ulteriori importanti novità sull'intera gamma delle macchine per il legno, frutto della nuova ricerca e sviluppo software (controllo numerico Wrt - Divisione Meccatronica) e del potenziato centro di ricerca Innova. Per quanto riguarda invece il conseguimento di risparmi dei costi fissi/di struttura e lo snellimento dei processi industriali, si segnala che nel corso della presentazione verrà illustrato alla comunità finanziaria lo stato di avanzamento dei progetti di savings che Biesse ha intrapreso dallo scorso anno, ed i cui primi risultati hanno incominciato ad evidenziarsi già nel corso del primo semestre 2003. Per quanto riguarda la strategia di sviluppo della Società, due sono i driver su cui nel corso della presentazione ci si focalizzerà: fronte esterno: aumento delle quote di mercato attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti ed il miglioramento degli standard qualitativi; fronte interno: razionalizzazione dei costi della struttura con ulteriore e consolidato recupero della redditività. Infine, con l'obiettivo di compensare la contrazione registrata sui tradizionali mercati di riferimento europei e nordamericani, Biesse ha intrapreso anche una politica volta ad ampliare i propri mercati di sbocco e di investimento nei mercati a più alte prospettive di sviluppo. In quest'ottica si inserisce l'accordo di jointventure che ha portato alla costituzione della società Biesse China Company Ltd che si occuperà della produzione di macchine entry level per la lavorazione del legno, rivolgendosi inizialmente al mercato cinese, per poi espandere la commercializzazione agli altri mercati asiatici.

SI È CONCLUSO POSITIVAMENTE L'ESAME ANTITRUST DELLA COMMISSIONE EUROPEA, ENTRO IL 14 NOVEMBRE 2003 AVVERRÀ IL CLOSING DELLA CESSIONE DEL 30% DI ANTICHI PELLETTIERI (GRUPPO MARIELLA BURANI) A L CAPITAL, FONDO DI INVESTIMENTO SPONSORIZZATO DAL PRINCIPALE GRUPPO MONDIALE DEL LUSSO LVMH.
Cavriago, 20 ottobre 2003 - Antichi Pellettieri Spa, sub-holding della Divisione pelletteria del Gruppo Mariella Burani, comunica che si procederà al closing dell'operazione, esaminata dalla Commissione Europea ai fini Antitrust, di cessione del 30% del proprio capitale sociale a L Capital, fondo di investimento specializzato in Brands sponsorizzato dal principale gruppo mondiale del lusso Lvmh, entro il 14 novembre 2003. In base all'accordo firmato il prezzo di acquisto per il 30% di Antichi Pellettieri è pari a 25 milioni di Euro che corrisponde ad una valorizzazione (Enterprise Value) di Antichi Pellettieri di 110 milioni di Euro. Come preannunciato il 3 settembre 2003, l'accordo porterà una cooperazione tra i due Partners che contribuirà ad accelerare la crescita di Antichi Pellettieri con un impatto significativo sui ricavi e sui risultati operativi di Mariella Burani Fashion Group Spa.

TEKES INDICE IL PREMIO DELLA TECNOLOGIA DEL MILLENNIO
Bruxelles, 20 ottobre 2003 - Tekes, l'agenzia tecnologica nazionale finlandese, ha indetto il Premio della tecnologia del Millennio, per il quale è attualmente alla ricerca di candidati. La partecipazione al concorso è aperta ai cittadini di tutti i paesi, a condizione che la loro nomina sia proposta da organizzazioni riconosciute. Tekes definisce il premio una presa di conoscenza dell'innovazione tecnologica a vantaggio principalmente dell'ambiente e dei cittadini. Le nomine devono riguardare una delle quattro categorie seguenti: energia e ambiente; comunicazione e informazione; nuovi materiali e processi; tutela della salute e scienze della vita. Il premio, del valore complessivo di un milione di euro, sarà assegnato per la prima volta nel giugno 2004, in seguito alla decisione di un comitato di selezione internazionale. Infolink: http://www.Technologyawards.org  

COMMERCIALISTI E AVVOCATI EUROPEI A MILANO IN CONGRESSO
Milano, 20 ottobre 2003 - Dal 18 al 21 Ottobre 2003 oltre duecento Delegati di Moore Stephens Europe, network di professionisti indipendenti operanti nell'area del business economics, audit, tax e diritto societario, si riuniscono a Milano. "Sono rappresentati trentatre paesi europei e dell'area mediterranea - ha detto Giuseppe Barranco, fondatore e Presidente di Moore Stephens Italia - Il Gruppo è costituito da oltre 6000 esperti commercialisti ed avvocati e si estende dall'Atlantico agli Urali e in tutta l'area mediterranea, Magreb incluso". "Questi incontri annuali - ha proseguito Giuseppe Barranco - consentono di stabilire relazioni professionali più strette e sviluppare la reciproca conoscenza e la formazione di omogenea capacità professionale a favore dei comuni clienti sul territorio". Moore Stephens Europe darà il benvenuto ai Membri del network convenuti a Milano per la Conferenza, sabato 18 ottobre 2003, da Marino alla Scala. Sono previste manifestazioni culturali, turistiche col fine di consentire ai partecipanti di visitare Milano, i suoi musei, la sua storia, la sua musica per trarne le immagini e le sensazioni più intime di questa grande Città mittel-europea. La Società del Giardino, prestigioso sodalizio legato alla storia di Milano, ospiterà i lavori dei Delegati nei due giorni durante i quali verranno dibattuti problemi attinenti l'evoluzione del mercato e delle iniziative economiche e di sviluppo verificando la capacità di Moore Stephens di essere presente in aree e segmenti economici anche nuovi. Martedì, 21 ottobre 2003, presso la Società del Giardino è prevista la Cena di Gala, a conclusione della Conferenza.

MATERIALI LAPIDEI E ARTIGIANATO LOCALE, PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO MONTANO BERGAMASCO
Dalmine, 20 ottobre 2003 - Nel mese di settembre è stato pubblicato il volume "Materiali lapidei e artigianato locale, per la valorizzazione del territorio montano bergamasco" realizzato da Servitec in collaborazione con il Centro Studi sul Territorio dell'Università di Bergamo e con l'Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del Cnr. La pubblicazione è stata realizzata grazie anche al contributo della Fondazione Comunità Bergamasca Onlus, dalla Provincia di Bergamo, dalla Camera di Commercio, dalle Comunità Montane e dalle Associazioni Artigiane bergamasche e ha ottenuto il patrocinio dell'Assessorato Culture Identità e Autonomie della Regione Lombardia. Un importante contributo per la realizzazione della pubblicazione è stato dato dagli operatori del settore, che durante l'attività di ricerca sono stati coinvolti direttamente, con lo scopo di fare emergere elementi utili e spunti di riflessione per lo sviluppo della ricerca. Il lavoro svolto si inserisce nella missione che Servitec è chiamata a svolgere per il sostegno dello sviluppo del territorio bergamasco, collocandosi in linea con le diverse attività che hanno portato alla realizzazione del marchio di origine dei prodotti lapidei estratti nella provincia di Bergamo. I materiali trattati nella pubblicazione sono il Marmo Arabescato Orobico, le Ardesie della Valle Brembana, le pietre Coti, il Ceppo di Grè, e la pietra di Credaro. La pubblicazione è stata il frutto dell'attività di ricerca, avviata alla fine del 2002, e coordinata dalla Servitec, che ha cercato di sviluppare ed analizzare lo stretto legame esistente fra le pietre estratte nella provincia di Bergamo e il territorio montano di riferimento, sia sotto gli aspetti storico economici, che geologici e geomorfologici. Il Volume si suddivide in due parti: una prima parte "I materiali Lapidei: un materiale prezioso" nella quale si analizzano le caratteristiche storico economiche e geomorfologiche dei materiali coinvolti. Da questa analisi emerge in modo determinante il forte rapporto instaurato, sin dai tempi più antichi, tra l'attività estrattiva e il territorio di riferimento e non solo. Questo rapporto è venuto, con il passare degli anni, ad affievolirsi parallelamente con l'innovazione tecnologica e con il cambiamento del modello di sviluppo economico. Tutto sommato nelle zone di alta montagna a tutt'oggi permane un rilevante legame tra l'attività estrattiva e l'esistenza delle piccole comunità. Infatti gli abitanti sono impiegati sia nelle attività di cava sia, durante i mesi invernali, nel comparto turistico. La seconda parte della pubblicazione "Le pietre originali della Bergamasca" entra nello specifico di ogni singolo materiale studiato. Si propongono una serie di schede descrittive dei materiali, partendo dal contesto geografico e geologico di riferimento, alla descrizione del giacimento e del polo estrattivo, all'illustrazione dei metodi di coltivazione, all'uso e alle caratteristiche del materiale. Si sottolinea inoltre il forte interesse che l'attività svolta ha riscontrato sia nell'ambito delle istituzioni pubbliche, che tra le associazioni di categoria e le realtà produttive di riferimento, facendo emergere interessi convergenti attorno al tema della valorizzazione dei contesti montani, partendo dalle risorse a disposizione nelle diverse realtà e stimolando il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.

CONVEGNO ASSOBAGNO/FEDERLEGNOARREDO: "MOTIVAZIONI E COMPORTAMENTI D'ACQUISTO DEL CLIENTE FINALEDI PRODOTTI DI ARREDOBAGNO"
Milano, 20 ottobre - Dopo numerose indagini condotte sul grado di informazione e sulle modalità di acquisto del consumatore nei confronti della casa in genere, oggiè più che mai necessario entrare in profondità. Ci si chiede quali sono gli atteggiamenti dell'utente finale nei confronti dell'ambiente bagno e qual'è il suo ruolo nel contesto dell'arredamento, quali sono i comportamenti e i meccanismi che presiedono alle decisioni di acquisto, e ancora se si tratta di un arredo completo o parziale della stanza da bagno. Si vuole capire quali sono le componenti di prodotto, servizio e immagine che vengono prese in considerazione al momento dell'acquisto, quali attenzioni estetiche e aspettative di rinnovamento sono finalizzate alla volontà di costruire uno stile e di conferire un'impronta distintiva a questo specifico locale. Si scopre così che le attese si indirizzano verso soluzioni tese a ottimizzare al massimo lo spazio senza ricorrere forzatamente a materiali diversi e meno standardizzati. Questi, fra gli altri, gli aspetti messi in luce dalla ricerca "Motivazioni e comportamenti d'acquisto del cliente finale di prodotti di arredobagno", commissionata a Eurisko da Assobagno. L'indagin, che analizza in particolare le aree mobili e accessori per il bagno, rubinetteria, cabine doccia, vasche idromassaggio, sanitari e termoarredi, esplora "da vicino" gli atteggiamenti degli italiani nei confronti del bagno e affini per fornire così alle aziende, direttamente dalla voce dell'utente finale, una serie di utili chiavi interpretative e di concrete indicazioni di mercato. I risultati sella ricerca sono illustrati in sintesi da Eurisko e commentati da personaggi di spicco del settore nel corso del convegno, con un occhio di riguardo anche ai diritti del consumatore finale. Il convegno si terrà il giorno 21 ottobre - martedì - con inizio ore 9.30 e termine ore 16 (intervallo per pranzo e incontri dalle ore 13 alle 14.30) presso Hotel Villa Torretta - Via Milanese 3 - Sesto San Giovanni (Milano).
Infolink: www.Assobagno.it  

1-12 DICEMBRE 2003 VERTICE MONDIALE SUL CLIMA A MILANO LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE VERSO L'APPUNTAMENTO: NASCE IL COORDINAMENTO ITALIANO PER LA COP 9
Milano, 20 ottobre 2003 - Dal 1 al 12 dicembre Milano ospiterà i lavori della Cop 9 (Nona Conferenza delle Parti), il prossimo vertice internazionale sul clima. In quei giorni sono attese oltre 10mila persone, tra delegati dei governi di tutto il mondo, giornalisti e rappresentanti delle Ong. Per questo importante appuntamento, le associazioni ambientaliste italiane si sono costituite in un Coordinamento che si occuperà di seguire i lavori ufficiali e di portare all'attenzione di tutti la posizione comune degli ambientalisti sul tema delle emissioni climalteranti (gas serra), un coordinamento nato sotto l'egida del Can (Climate Action Network), l'organismo internazionale che riunisce le associazioni ambientaliste che seguono le Conferenze sui cambiamenti climatici. Secondo il Coordinamento, la ratifica del protocollo di Kyoto, attesa e smentita dalla Russia pochi giorni fa, è un passo importante nella direzione giusta, ma solo un punto d'avvio e non d'arrivo sulla strada della riduzione delle emissioni di Co2. I campi d'azione strategici su cui orientare le politiche degli Stati e degli organismi internazionali sono oggi quello dei trasporti e quello dell'efficienza energetica. Purtroppo il nostro Paese marcia nella direzione sbagliata: Kyoto prevede per l'Italia una riduzione del 6,5% delle emissioni di Co2 entro il 2012, noi stiamo viaggiando verso un + 6%. E la Lombardia non è da meno. Dopo il black out, torna l'idea di nuove centrali. Solo con il nuovo piano regionale degli impianti, quelli autorizzati e quelli di prossima autorizzazione, andremo a incidere con un + 15% sul totale delle emissioni. Il calendario delle iniziative preparatorie, aggiornato costantemente, si trova sul sito www.Cop9italia.org. A questo indirizzo sono inoltre disponibili dossier e documenti del Can e delle associazioni del Coordinamento, informazioni utili per il mondo della scuola. Il clou delle iniziative è previsto per i giorni della Cop 9. Il 3 dicembre ci sarà un forum tra istituzioni e Ong. Sabato 6 dicembre per le strade di Milano ci sarà una manifestazione internazionale in bici e a piedi, con rappresentanti da tutto il mondo. Durante la conferenza partirà l'iniziativa Fossil of the Day, che vedrà recapitare ogni sera sorprese a base di carbone ai delegati dei governi che nei lavori della Cop 9 si saranno dimostrati più ostili durante i negoziati. Sarà inoltre attivata un'installazione in Fiera, dove si terranno gli incontri ufficiali di Cop 9, una sorta di barometro sui lavori della conferenza. In quei giorni verrà inoltre presentato il "Libro Bianco sulla riduzione dell'effetto serra in Italia". Il Can, riunitosi a Bruxelles il 25 settembre scorso, incontrerà domenica 5 ottobre a Roma la presidenza della Cop9, il Segretariato della Convenzione, la Presidenza Italiana della Ue, l'Irlanda (futuro presidente) e la Commissione Europea per discutere la posizione del governo del Paese che ospiterà la Cop 9.

CONTRIBUTI ALLE PMI PER PROMUOVERE SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE
Milano, 20 ottobre 2003 - È stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 232, il decreto del Ministero dell'Ambiente 7 maggio 2003 concernente la "Promozione di sistemi di gestione ambientale nelle piccole e medie imprese. Procedura per la concessione del contributi ai sensi della delibera Cipe n. 63 del 2 agosto 2002". Il provvedimento concede dei contributi a fondo perduto per il rimborso delle spese sostenute "per l'acquisizione di servizi reali di consulenza ed assistenza volti ad attivare Sistemi di gestione ambientale e registrarli e/o certificarli ai sensi del Regolamento 761/2001/Ce (Emas) e/o della norma internazionale Uni En Iso 14001/96". I soggetti destinatari dei contributi, specificati all'articolo 2 del suddetto decreto, sono le Pmi la cui classificazione dell'attività esercitata (Istat '91) è: C - Estrazione di minerali; D - Attività manifatturiere; E - Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua; F - Costruzioni; H 55.1 - Alberghi; O 90 - Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili. Per le modalità e la tempistica di presentazione delle domande si rimanda al testo del decreto. Infolink: www.Minambiente.it E-mail:
accordi.Volontari@svs.minambiente.it  

TROVARE LAVORO A MILANO: I "VECCHI" METODI BATTONO I "NUOVI" LE CONOSCENZE BATTONO INTERNET 110 A 1
Milano, 20 ottobre 2003. Le imprese milanesi alla ricerca di nuovi dipendenti si affidano alla strada vecchia, ma affidabile, delle conoscenze e delle segnalazioni. Oltre 3 imprese su 4 "battono" infatti questa strada, un dato che cresce soprattutto per le imprese piccole (4 su 5). Le imprese si rivolgono anche alle banche dati interne aziendali (20,3%) e ai quotidiani e alla stampa specializzata (16,9%). Ben lontane le società di lavoro interinale (anche se spicca un 18% per le imprese di grandi dimensioni), così come il sistema di collocamento pubblico (centri per l'impiego: 4,9%). Quasi del tutto assente, invece, internet, utilizzato da meno di 1 impresa su 100. Sono questi alcuni dei dati che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano, attraverso il Lab Mim, sui dati Excelsior 2003, sistema informativo annuale di Unioncamere su un campione di oltre 100 mila aziende italiane, con le previsioni di assunzione. La situazione a Milano. E' il canale delle conoscenze e delle segnalazioni quello più battuto dalle imprese milanesi per ricercare i propri dipendenti (3 imprese su 4). Rispetto al resto d'Italia il "passaparola" conta però di meno: la percentuale sale all'85,1% a livello nazionale; all'81% nel Nord Ovest e all'80% in Lombardia. Il secondo canale più utilizzato è quello delle banche dati interne aziendali (20,3%), dato superiore a quello italiano (17,8%), Nord Ovest (18,7%) e lombardo (19,1%); segue il canale dei quotidiani e stampa specializzata (16,9%), il doppio rispetto a quello italiano (8,5%); e superiore sia al Nord Ovest (11,6%) che alla Lombardia (13,2%). Gli altri canali sono decisamente più distanziati: centri per l'impiego con il 4,9% (Italia: 6,8%; Nord Ovest: 6,2%; Lombardia: 5,9%); società di selezione e associazioni di categoria con il 4,6% (Italia: 3,1%; Nord Ovest: 3,5%; Lombardia: 3,5%); società di lavoro interinale con il 2,6% (Italia 1,4%; Nord Ovest: 2%; Lombardia: 2,2%); Internet con lo 0,7% (Italia: 0,2%; Nord Ovest: 0,3%; Lombardia: 0,4%); infine altre modalità con il 4,4% (Italia: 3,4%; Nord Ovest: 4,4%; Lombardia: 4,4%). Situazione per dimensioni di imprese. Il ricorso alla conoscenza come metodo di selezione dei dipendenti è più accentuato soprattutto per le piccole imprese fino a 9 addetti (81,5%) e per le medie con 10-49 dipendenti (65,5%); mentre scende per quelle con più di 50 dipendenti (37,4%). Per queste ultimi il canale più utilizzato è quello delle banche interne aziendali (57,5%), rispetto al 27,7% delle imprese medie e al 16,8% di quelle piccole. I quotidiani e la stampa specializzata sono utilizzati dal 15,2% delle piccole imprese; dal 22,2% di quelle medie; e dal 27,2% di quelle grandi. I centri per l'impiego dal 4,7% delle imprese piccole; dal 5,2% di quelle medie e dal 7,1% di quelle grandi. Le società di selezione e le associazioni di categoria nonché quelle interinali sono utilizzate soprattutto dalle imprese di dimensioni grandi: rispettivamente nel 19,3% (contro il 3,5% delle piccole imprese e al 6,1% di quelle medie) e nel 18% dei casi (contro l'1,5% delle piccole imprese e al 4,2% di quelle medie). Infine internet è usato ancora una volta soprattutto dalle grandi imprese (nel 3,8% dei casi), rispetto allo 0,5% delle piccole imprese e allo 0,7% di quelle medie. Situazione per settore. Il canale delle conoscenze e segnalazioni è impiegato maggiormente nel settore dell'industria (80,8%) rispetto ai servizi (75,1%). L'industria utilizza di più rispetto ai servizi anche le società di lavoro interinale (3,8% rispetto al 2% dei servizi) e i centri per l'impiego (7,8% contro il 3,4% dei servizi). I servizi utilizzano maggiormente i quotidiani e la stampa specializzata (18,2% contro il 14,4% dell'industria); le società di selezione e le associazioni di categoria (5,5% contro il 2,9%) le banche dati interne aziendali (20,6% contro il 19,6%) e internet (0,9% contro lo 0,3%).

QUELLI CHE FECERO L'IMPRESA DEL XXI SECOLO QUINTA EDIZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE MANAGERIALE DEL QUALITY COLLEGE
Roma, 20 ottobre 2003 - Qualità, sostenibilità, finanza e comunicazione: sono le parole d'ordine dei manager del Xxi secolo, quelli che si formano al Quality College dell'Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Cnr di Palermo. Tredici i posti a disposizione per la quinta edizione del corso di alta formazione che si terrà dal 26 al 30 gennaio 2004 (iscrizioni su www.Qualitas1998.net, costo 1.500 euro). Ad animare le lezioni del Quality College 2004, la prima organizzazione del Meridione ad associarsi alla European Foundation Quality Management, saranno tra gli altri, Francesco Giavazzi, economista della Bocconi (La libera competizione come motore della qualità), Enzo Marino, esperto nella gestione di approvvigionamenti industriali e delle forniture in outsourcing (Magazzino virtuale. Concetto e applicazioni nella sanità e nei grandi stabilimenti di produzione), Francesco Meneguzzo, dell'Istituto di Biometeorologia del Cnr (Relazione fra cambiamenti climatici e sicurezza dell'impresa) e Gaspare Borsellino, direttore dell'agenzia di stampa Italpress (Creare un'impresa nazionale delle comunicazione in Sicilia). 

LA BOCCONI SI PROIETTA NEL PROSSIMO DECENNIO E MODIFICA LA PROPRIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA SI COSTITUISCONO TRE DIREZIONI CENTRALI CHE RIPORTANO A UN DIRETTORE GENERALE. DOPO 18 ANNI, BOCCONI COMUNICAZIONE VIENE ASSORBITA DALL'UNIVERSITÀ.
Milano, 20 ottobre 2003 - L'università Bocconi si appresta a tracciare le linee di un Piano di programmazione strategica per i prossimi 10 anni e, in previsione di questo sforzo, modifica la propria struttura organizzativa. La finalità immediata della riorganizzazione, scrive il presidente Mario Monti in un messaggio inviato a docenti e dipendenti dell'Università, "è l'ottimizzazione di tutte le risorse oggi disponibili, in un'ottica di grandi sinergia e flessibilità". Fatte salve le figure del consigliere delegato e del direttore generale, sono state costituite tre Direzioni Centrali: Direzione Amministrativa, Direzione Operativa e Direzione Sviluppo e Relazioni Esterne. A tali Direzioni Centrali farà capo la responsabilità delle diverse attività e funzioni del mondo Bocconi. Bocconi Comunicazione, la struttura esterna fondata 18 anni fa per occuparsi di comunicazione, marketing, organizzazione eventi, editoria, orientamento pre e post-universitario, placement e rapporti con gli alumni, confluirà dal 1° gennaio nella Direzione Sviluppo e Relazioni Esterne. Giovanni Pavese, che oggi ricopre le cariche di consigliere delegato, direttore generale e direttore amministrativo, ha deciso di accedere alla pensione e manterrà, perciò, la sola carica di consigliere delegato. Direttore amministrativo è stata nominata Mariella Marazzini, già responsabile della Vice Direzione Programmazione e Servizi per la Didattica e la Ricerca; direttore Sviluppo e Relazioni Esterne sarà Mirka Giacoletto Papas, già amministratore delegato di Bocconi Comunicazione. Le cariche di direttore generale e direttore operativo saranno ricoperte ad interim da Giovanni Pavese. Sono, infine, stati nominati sei vice direttori centrali: Sandro Carmo (responsabile Controllo di Gestione), Alessandro Ciarlo (fino ad oggi condirettore generale Bocconi Comunicazione), Nicolò Di Blasi (responsabile Ufficio Economato e Patrimonio), Andrea Gasparri (direttore operativo Sda Bocconi), Salvatore Grillo (direttore Isu Bocconi) e Paolo Magri (responsabile Servizio Relazioni Internazionali).

Pagina 1   Pagina 2  Pagina 3  Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6  Pagina 7

Titoli   Home   Archivio news