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LUNEDI'
20 OTTOBRE 2003
pagina 2
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LA
COMMISSIONE CHIEDE DI RAFFORZARE IL COORDINAMENTO DELLA RICERCA AEROSPAZIALE
Bruxelles,
20 ottobre 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione,
con la quale risponde alla relazione Star 21 sulla definizione di un quadro
coerente per il settore aerospaziale comunitario e chiede l'impegno
dell'Europa a rafforzare la ricerca, soprattutto nel campo della difesa. La
Commissione ritiene che, in ragione dell'elevato grado di competenze e della
duplice finalità d'utilizzo, il settore aerospaziale sia essenziale per il
conseguimento di una serie di obiettivi europei, fra cui trasformare
l'Europa nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010, elevare la
spesa per la ricerca al tre per cento del Pil entro la stessa data ed
elaborare una strategia di difesa comunitaria. La relazione Star 21 è stata
pubblicata nel 2002, a seguito dell'analisi, da parte di un gruppo
consultivo, delle carenze dell'Europa nel settore aerospaziale. Il documento
è giunto alla conclusione che occorre apportare notevoli miglioramenti al
quadro sia politico che normativo per ridurre il divario fra le ambizioni
politiche ed economiche dell'Ue. La ricerca, lo spazio e la difesa sono
alcuni fra i settori chiave sui quali occorre intervenire. "Vi è un
ampio consenso fra tutte le parti interessate sulla necessità di rafforzare
il coordinamento nel settore aerospaziale europeo", recita la
comunicazione e prosegue: "Tuttavia, l'esperienza dimostra che
riconoscere la necessità di rafforzare il coordinamento non è di per sé
sufficiente ad apportare i necessari cambiamenti al complesso sistema
europeo di acquisizione della tecnologia aerospaziale". La Commissione,
pertanto, è giunta alla conclusione che sarà necessario sviluppare nuovi
meccanismi al fine di raggiungere quest'obiettivo comune. Il problema non
riguarda tanto la ricerca nel settore dell'aeronautica civile, nell'ambito
della quale la relazione Star 21 ha riscontrato importanti progressi grazie
al lavoro del Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica in Europa (Acare),
ma piuttosto la ricerca in materia di difesa aeronautica, per la quale gli
autori dello studio hanno espresso maggiori preoccupazioni. Il coordinamento
è essenziale, affinché le società europee possano affrontare con successo
la concorrenza delle aziende statunitensi, che ricevono un sostegno
finanziario molto più cospicuo da parte del governo americano. La
Commissione, pertanto, giudica favorevolmente la richiesta del Consiglio
europeo di Salonicco di creare un'agenzia intergovernativa con competenze in
materia di sviluppo delle capacità di difesa, ricerca, acquisizione e
armamenti. Ulteriori misure sono state adottate dalla Commissione stessa, la
quale ha recentemente varato un'azione preparatoria per la definizione di
una strategia di ricerca in materia di sicurezza. Secondo la comunicazione,
è possibile che gli Stati membri debbano adattare le loro priorità
nazionali al fine di garantire un sufficiente livello di impegno e risorse
indipendenti, condizioni che la Commissione reputa essenziali per ottenere
risultati positivi. Per ciò che concerne lo spazio, la Commissione assicura
che "adotterà le misure necessarie per creare un ambiente quanto più
favorevole possibile, affinché l'industria possa preservare e sviluppare le
proprie capacità". Ciò si traduce nella definizione di una politica
europea esaustiva in materia di spazio, che "tenga conto della natura
strategica di questo settore e fornisca un quadro comune nell'ambito del
quale l'industria europea e le diverse agenzie nazionali e intergovernative
coinvolte possano ottimizzare le loro attività". La comunicazione
chiede di potenziare il coordinamento dei programmi spaziali a scopo di
difesa, che tradizionalmente sono stati condotti a livello nazionale o
bilaterale in Europa, con ridotte dotazioni di bilancio. Il timore è che
l'attuale crisi del settore spaziale commerciale possa, non solo far perdere
all'Europa la propria quota di mercato a vantaggio degli Usa, ma
comprometterne anche la capacità di conservare la propria eccellenza
tecnologica acquisita negli ultimi anni. "L'europa deve elaborare un
approccio industriale e istituzionale consolidato per integrare
ulteriormente le proprie attività in campo spaziale", conclude la
comunicazione. Infolink:
http://dbs.Cordis.lu/fep-cgi/srchidadb?action=d&session=&rcn=en_rcn:
2135005&caller=docs_publ
IBM
E IL MINISTERO CINESE DELL'EDUCAZIONE INAUGURANO "CHINA GRID", UNA
GIGANTESCA INFRASTRUTTURA PER LA RICERCA E L'INSEGNAMENTO CAPACE DI 15
TRILIONI DI CALCOLI AL SECONDO
Segrate, 20 ottobre 2003 - Ibm e il Ministero cinese dell'Educazione hanno
annunciato di aver iniziato a utilizzare la tecnologia Grid per consentire
alle università di tutto il Paese di collaborare a progetti di ricerca,
scientifici e didattici. L'iniziativa China Education and Research Grid, il
progetto di Grid computing più ambizioso mai varato fino a oggi da un
governo nazionale, ha preso avvio a ottobre con la partecipazione di sei
università; al suo completamento vedrà oltre 200.000 studenti, docenti e
ricercatori collegati a un centinaio di altri istituti in tutta la Cina. Al
completamento della fase iniziale, previsto per il 2005, l'infrastruttura
Grid sarà in grado di eseguire più di 6 teraflop (trilioni di operazioni
al secondo) con una capacità di crescita fino a oltre 15 teraflop.
L'infrastruttura Grid fa leva sulla tecnologia Web services integrata
all'interno di Websphere e si basa sugli standard Ogsa (Open Grid Services
Architecture). Per il progetto sono stati installati 49 sistemi Ibm eServer
xSeries equipaggiati con Linux, 6 server pSeries con Aix e sistemi Ibm
Totalstorage Fastt200 per l'archiviazione dei dati. L'infrastruttura China
Grid semplificherà l'accesso da parte di studenti e ricercatori alle
risorse di elaborazione sparse in tutto il Paese. Le università saranno
collegate a un hub virtuale comune che identificherà automaticamente le
risorse e le applicazioni più adeguate. Il nuovo sistema Grid delle
università cinesi permetterà enormi risparmi sui costi di sviluppo, poiché
i singoli istituti potranno concentrarsi sulle aree in cui sono
specializzati collegandosi ad altre applicazioni eventualmente necessarie
attraverso l'infrastruttura Grid. Quello in esame è soltanto l'ultimo
esempio della leadership cinese nell'adozione del Grid computing. Nel luglio
scorso la città di Shangai ha avviato, con l'aiuto di Ibm, la realizzazione
di un'infrastruttura Grid per integrare le risorse informatiche sparse nelle
varie sedi municipali e gestire più efficacemente i sistemi sanitati e di
emergenza della metropoli. La nuova infrastruttura Grid offre notevoli
vantaggi soprattutto nelle seguenti aree: - Bioinformatica: fornisce una
piattaforma integrata che consente alle organizzazioni di ricerca di
condividere le risorse di dati ed elaborazione e condurre operazioni di
calcolo complesse come l'analisi della strutture delle proteine. Il sistema
Bioinformatics Grid, un progetto congiunto a cura del Key Laboratory of
Bioinformatics, del Ministero cinese dell'Educazione e della Tsinghua
University, è stato utilizzato per identificare il gene della Sars e
identificare le somiglianze tra le differenti tipologie di virus Sars. -
Corsi: l'applicazione Real Course dell'Università di Pechino fornisce agli
studenti un accesso semplice ai corsi video permettendo lo smistamento delle
informazioni tramite server distribuiti. Gli studenti delle varie università
possono iscriversi e seguire corsi online assistendo ai video resi
disponibili su vari server collegati al sistema universitario. - e-learning:
l'applicazione e-learning dell'Università di Hong Kong offre agli studenti
la possibilità di imparare il cinese mandarino attraverso un portale
didattico integrato che mette a disposizione un'intuitiva interfaccia Web
per verificare la pronuncia dei vari fonemi attraverso il riconoscimento
vocale e un servizio chat in tempo reale. I cittadini di Hong Kong sono di
madrelingua cantonese, ma molti di loro hanno iniziato a studiare il cinese
mandarino dopo che Hong Kong è tornata a fare parte della Cina. In
precedenza, le università cinesi utilizzavano applicazioni proprietarie
incompatibili fra loro e condivisibili in maniera limitata all'interno della
rete di una singola organizzazione. Ogni università ha finito quindi per
sviluppare una propria suite di applicazioni per le varie discipline
didattiche e di ricerca, con un enorme spreco di tempo e denaro. Grazie
all'infrastruttura Grid basata su Websphere, le università cinesi hanno ora
la possibilità di organizzare la massa di risorse informative e di
elaborazione presenti nell'intero sistema in un unico hub Internet
centralizzato in grado di eseguire istantaneamente anche le operazioni più
complesse. Ad esempio, una richiesta specifica come l'analisi di una
proteina complessa per una ricerca sulle malattie infettive può essere
inserita nell'infrastruttura Grid, la quale provvede automaticamente a
identificare l'applicazione più adatta per effettuare l'operazione e
trasmettere il risultato al computer da cui la richiesta ha avuto origine.
La tecnologia Grid computing di Ibm è stata adottata dall'Università di
Pechino, dalla South China University of Technology, dalla Tsinghua
University, dall'Università di Hong Kong, dalla Xi'an Jiaotong University e
dalla Sun Yat-sen University. Altre cinque università coinvolte nella prima
fase del progetto sono la Huazhong University of Science & Technology,
la Northeast University, la Shandong University, la Shanghai Jiaotong
University e la Southeast University. Ibm e le università che partecipano
al progetto creeranno un Grid Application United R&d Center per la
ricerca e lo sviluppo di soluzioni per architetture Grid basate su standard
aperti come Ogsa e Web Service. Ibm collaborerà con il Ministero cinese
dell'Educazione alle attività di realizzazione, sviluppo applicativo e
formazione, oltre a insegnare agli studenti come sviluppare applicazioni per
la gestione e l'impiego dell'infrastruttura Grid. Il Ministero
dell'Educazione e le università coinvolte nel progetto Grid potranno
avvalersi delle nuove tecnologie Grid sviluppate da Ibm.
UNA
RELAZIONE MISURA IL SUCCESSO DEL PROGRAMMA "ECONTENT"
Brucelles, 20 ottobre 2003 - Il programma "eContent" ha dimostrato
con successo i potenziali vantaggi economici dello sviluppo di un'industria
europea dei contenuti multimediali, secondo le conclusioni di una relazione
sulla valutazione intermedia del programma. Il 10 ottobre, la Commissione ha
adottato i risultati della valutazione del programma "eContent",
che determina in quale misura il programma abbia effettivamente realizzato i
propri obiettivi nel corso dei primi due anni di attuazione. Il programma
"eContent" è stato avviato nel 2001 per incoraggiare la crescita
e lo sviluppo dell'industria dei contenuti digitali in Europa. Il programma,
che ha ricevuto uno stanziamento di 100 milioni di euro ed abbraccia un
periodo di quattro anni, si articola nelle seguenti tre linee di azione:
migliorare l'accesso alle informazioni del settore pubblico ed estenderne
l'utilizzo; incrementare la produzione dei contenuti in un contesto
multilingue e multiculturale; aumentare il dinamismo del mercato dei
contenuti digitali. Basandosi sulla valutazione dei 58 progetti cofinanziati
durante i primi due anni del programma, la relazione evidenzia i vari
elementi positivi dell'iniziativa, cui fanno seguito una serie di
raccomandazioni. In primo luogo, la relazione ritiene che il programma sia
stato gestito in maniera complessivamente positiva, e considera di scarsa
entità i problemi emersi nel corso della sua attuazione. Il documento
afferma altresì che il programma è stato adeguatamente concepito, con una
gerarchia di obiettivi che spaziano da un quadro politico destinato ad
agevolare un "accesso per tutti" ad Internet, agli obiettivi
operativi delle linee di azione, fino ai risultati attesi dai singoli
progetti selezionati. In secondo luogo, la relazione sottolinea l'unicità
dei progetti finanziati, sostenendo che il programma ha favorito
l'attuazione di progetti che, altrimenti, non sarebbero stati realizzati
nello stesso modo. Dal canto loro, gli organismi partecipanti hanno
riconosciuto i vantaggi che scaturiscono dal coinvolgimento in progetti
transnazionali di collegamento in rete. In terzo luogo, il fatto che la
maggioranza dei partecipanti ai progetti sia costituita principalmente da
piccole e medie imprese (Pmi), enuncia la relazione, è la dimostrazione che
il programma ha avuto successo nel raggiungere la popolazione target. In
realtà, il documento osserva che le Pmi hanno rappresentato il 43 per cento
dei partecipanti, seguite dagli organismi del settore pubblico. In termini
di finanziamento, le Pmi hanno beneficiato del 44 per cento dei fondi, il 29
per cento dei quali è stato assegnato alle imprese con meno di 50
dipendenti. Tuttavia, nonostante il successo complessivo ottenuto finora, la
relazione suggerisce una serie di miglioramenti da apportare al programma in
corso. Fra questi figurano una riduzione dei ritardi nei pagamenti agli
organismi partecipanti, ed un riesame dei requisiti finanziari imposti ai
partecipanti che, secondo la relazione, sono eccessivamente severi per le
Pmi e le start-up. Il documento raccomanda altresì di: migliorare il
sistema di feedback nei confronti dei candidati le cui proposte non sono
state selezionate; porre in maggiore risalto la dimensione commerciale dei
progetti; e favorire una più intensa collaborazione fra i Punti di contatto
nazionali. La relazione non si limita soltanto a fornire raccomandazioni sul
programma attuale, ma suggerisce altresì linee di azione da adottare in
caso di prosecuzione del programma. Più segnatamente, il documento esorta
la Commissione a "massimizzare l'impatto" del programma ricorrendo
ad una determinata serie di risorse, e circoscrivendo altresì il potenziale
target di utenza. Nel prendere atto dei risultati e delle raccomandazioni
contenute nella relazione di valutazione, in particolare riguardo alle
future attività di eContent, la Commissione afferma che è già in fase di
studio una proposta per la prosecuzione del programma. In aggiunta, sulla
base delle conclusioni della relazione, la Commissione invita le altre
istituzioni dell'Ue a riconoscere e sostenere maggiormente il programma
"eContent", vista la sua importanza per lo sviluppo economico e
sociale dell'Ue.
CARTA
D'IDENTITA' ELETTRONICA: A MAGGIO 2004 PARTIRA' LA FASE DI MESSA A REGIME
DEL DOCUMENTO ELETTRONICO IN TUTTI I COMUNI ITALIANI
Firenze, 20 ottobre 2003 - Ai blocchi di partenza la fase di messa a regime
della carta d'identità elettronica: da maggio 2004 inizierà ufficialmente
il processo che porterà alla distribuzione della Cie, che coinvolgerà
8.102 Comuni e terminerà entro i 5 anni successivi, con la distribuzione di
circa 40 milioni di carte. L'annuncio dato dal Senatore Antonio d'Alì,
Sottosegretario al Ministero dell'Interno, nel corso del convegno "La
carta d'identità elettronica ed i nuovi diritti della cittadinanza",
organizzato in occasione della Xx° Assemblea Anci è stato accompagnato
dalla presentazione delle linee guida della campagna di comunicazione
integrata realizzata a supportare dell'introduzione della carta d'identità
elettronica. Le linee guida raccolte dal Ministero dell'Interno nella
pubblicazione "Progetto di comunicazione integrata Carta d'Identità
Elettronica" verranno utilizzate dai Comuni per sviluppare campagne di
comunicazione in linea con le caratteristiche e le esigenze del proprio
territorio. Obiettivo della campagna sarà, infatti, quello di promuovere e
far conoscere la Cie ai cittadini, valorizzando il documento elettronico
come unico strumento di accesso ai servizi erogati dalla Pa, in grado di
rinnovare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione in un'ottica
fornitore-cliente. All'interno della pubblicazione "Progetto di
comunicazione integrata Carta d'Identità Elettronica" i Comuni
potranno trovare tutte le indicazioni tecniche indispensabili per realizzare
una campagna di comunicazione articolata in spot pubblicitari televisivi e
radiofonici e attività di advertising su carta stampata, oltre alle
specifiche per realizzare materiali promozionali come leaflet, espositori da
banco e affissioni rivolti a cittadini e professionisti. In questo modo
ciascun Comune potrà realizzare le attività che risponderanno meglio alle
proprie esigenze di comunicazione. "Con l'avvicinarsi della fase di
messa a regime della Cie prevista per maggio 2004 - ha spiegato il Senatore
Antonio d'Alì - si è evidenziata la necessità di comunicare in maniera più
mirata e diretta ai cittadini le valenze, le funzioni e l'importanza della
Cie. Da questa esigenza è nata una pubblicazione con tutte le indicazioni
per supportare i Comuni, nell'attività di comunicazione, fondamentale per
far conoscere meglio Cie agli italiani". "In questo contesto - ha
aggiunto d'Alì - i Comuni giocheranno un ruolo fondamentale perché, grazie
a una profonda conoscenza del proprio territorio, potranno scegliere gli
strumenti di comunicazione che riterranno più idonei alla realtà
locale". La necessità di comunicare in maniera più mirata ai
cittadini e di fornire informazioni più dettagliate sui servizi e sulle
modalità di utilizzo della Cie è stata evidenziata anche da un'indagine
svolta per conto del Ministero dell'Interno da Valdani Vicari &
Associati intervistando i dirigenti e i responsabili Cie dei 56 Comuni
coinvolti nella sperimentazione.
WORLDVIDEOBUSINESS.COM
E IC&PARTNERS INSIEME PER INTERNAZIONALIZZARE LE AZIENDE
Milano, 20 ottobre 2003 - Prende il via la collaborazione tra
Worldvideobusiness.com e la consolidata società di consulenza aziendale Ic&partners
Group avente sede ad Udine e Studi nelle principali capitali del Centro-est
Europa e Russia. Worldvideobusiness.com, portale B2b globale dedicato
interamente alle piccole e medie imprese a vocazione internazionale, in
linea con l'obiettivo di offrire alla propria utenza servizi a valore
aggiunto, ha siglato un accordo di cooperazione con l'affermata società di
consulenza aziendale Ic&partners, specializzata nel mercato del
Centro-est Europa, allargando così il proprio network di partner locali
chiamati a fornire assistenza sui quei mercati verso cui le aziende
intendono indirizzarsi. La partnership tra Worldvideobusiness.com, che
nell'ultimo trimestre luglio-settembre ha visto crescere del 34% il numero
degli accessi al proprio sito, e il gruppo Ic&partners Group, con le sue
sedi dislocate in Serbia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania,
Polonia, Bulgaria e Russia si propone di offrire da una parte servizi
integrati che consentano alle Pmi di tutto il mondo di orientarsi
rapidamente ed a basso costo nel complesso mondo del mercato globale e
dall'altra, assistenza operativa in loco da parte di professionisti
specializzati nello sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei paesi
del Centro-est Europa. La Partnership appena nata si consoliderà
ulteriormente, in vista del prossimo ingresso nell' Ue di molti paesi
dell'est europeo, con l'implementazione di un' area, all' interno del
portale, interamente dedicata alla consulenza amministrativa, agronomica e
del lavoro. Infolink:
www.Worldvideobusiness.com
COMPUWARE
UNIFACE OFFRE RAPIDITÀ PER LO SVILUPPO APPLICATIVO; FACILITA LA
RIPROGETTAZIONE DI PRODOTTI SOFTWARE ALL'AVANGUARDIA NEL SETTORE GOLF, CLUB
E CENTRI DI VILLEGGIATURA
Milano, 20 Ottobre 2003 - Compuware Corporation ha annunciato che Compuware
Uniface è stato impiegato da Smyth Systems per riprogettare completamente
il proprio software leader di settore in soli 14 mesi. Il processo di
riprogettazione condotto da Smyth Systems consente all'azienda di
rispondere, prontamente, alle mutevoli esigenze dei propri clienti e di
migliorare l'adattabilità del software al cambiamento futuro. Smyth Systems,
leader nella fornitura di software per i settori golf, club, centri di
villeggiatura e specialità retail, si è sottoposta a una serie di
riorganizzazioni interne dovendo affrontare i vincoli posti dal settore, che
hanno richiesto la riorganizzazione del prodotto Smyth Club Golf Resort (Cgr).
In questa situazione era di vitale importanza per Smyth Systems poter
procedere velocemente al deployment del proprio prodotto in un ambiente che
consentisse la massima rapidità di sviluppo applicativo. Smyth Cgr
comprende moduli per gestire contabilità, iscrizioni dei membri e punti
vendita, un sistema di prenotazioni tee time e un'interfaccia per vari
prodotti di gestione retribuzioni. Dopo avere esaminato diversi prodotti
concorrenti, Smyth Systems ha scelto Uniface per la sua capacità di
sviluppo rapido, l'indipendenza da tecnologie proprietarie e il supporto per
sistemi database e operativi. Grazie a Uniface, Smyth Systems ha potuto
introdurre rapidamente il nuovo prodotto Cgr, che comprende sette nuovi
moduli e circa 100 importanti selezioni di menu. L'indipendenza dalla
piattaforma di Uniface offre inoltre a Smyth Systems una serie di vantaggi a
livello di interfacciamento con i fornitori di cibi e bevande, un'area in
crescita per i clienti target di Smyth Systems. ''Con Uniface abbiamo potuto
usufruire non solo di un ambiente di sviluppo applicativo veloce, ma anche
della capacità di adattarci facilmente ai cambiamenti, grazie
all'indipendenza dalla piattaforma'', ha affermato Lew Shields,
vicepresidente Technical Support di Smyth Systems. ''Con l'apporto di
Uniface, Smyth Cgr è diventato più intuitivo, consentendoci di offrire ai
nostri clienti un'interfaccia utente più coerente''. I progetti futuri di
Smyth Systems comprendono la creazione di un nuovo prodotto denominato Smyth
Retail, destinato a soddisfare le esigenze del settore specialità retail.
Anche per lo sviluppo di questo nuovo prodotto verrà utilizzato Uniface.
''La capacità di Smyth Systems di realizzare una nuova applicazione
technology-independent in soli 14 mesi dimostra le potenzialità di Uniface
come strumento di sviluppo'', ha dichiarato Adrian Gosbell, product manager
di Compuware. ''Da sempre le capacità di creazione, implementazione delle
modifiche e integrazione rapida hanno rappresentato una funzionalità
basilare di Uniface, e continueranno ad esserlo anche nelle prossime
release''.
VERSIONE
MULTILINGUE E ALTRE NOVITÀ NELLA NUOVA RELEASE DI EASYDESK
Milano, 20 ottobre 2003 - L'ufficio virtuale per condividere i dati e
comunicare con tutto il mondo È disponibile la nuova versione di easydesk:
l'applicazione di digital workspace che consente la creazione di uffici
virtuali sicuri e convenienti. Easydesk è il servizio ideale per
professionisti e aziende che hanno la necessità di comunicare e condividere
dati in modo sicuro e veloce, poiché è uno strumento flessibile ed
affidabile per chi collabora a distanza e si sposta spesso per necessità
lavorative. La nuova release con la versione multilingue (italiano, inglese,
francese e tedesco) consente a tutti gli effetti una comunicazione completa
con i partner stranieri, fornendo anche alle piccole e medie aziende
(analogamente a quanto gli utenti più grandi utilizzano già da anni a
prezzo di rilevanti investimenti) uno strumento di comunicazione affidabile
e al tempo stesso non oneroso dal punto di vista degli investimenti, ma di
sicura efficacia nel proprio contesto lavorativo globale. Altra novità
della nuova versione è la funzione uomo della manutenzione, un servizio di
help desk in chat o in voce, che interviene su richiesta direttamente
nell'ufficio virtuale del cliente per fornire il suo supporto tecnico,
risolvere direttamente eventuali problemi e fornire consigli sull'uso
migliore di easydesk. Per chi ha particolari necessità di sicurezza è
attiva la possibilità di usufruire di un più alto livello di servizio,
l'ufficio sicuro, dove tutte le comunicazioni tra il Server e le stazioni di
lavoro avvengono utilizzando il protocollo Ssl a 128 bit e dove viene
richiesta l' autenticazione di ogni utente tramite certificato digitale che
ne assicuri l'identità. Easydesk consente un periodo di prova gratuita e
senza impegno della durata di un mese per la sperimentazione di questo
servizio innovativo. Il servizio a pagamento viene invece erogato con un
abbonamento annuale del costo di 180 euro + Iva , comprendente 50 Mb di
memoria remota e fino a 5 utenti. Per le risorse aggiuntive, come ad esempio
più utenti, più memoria remota o altre funzioni come il visitatore, che
consente l'interazione con i visitatori, o la teleconferenza, l'abbonamento
può essere espanso tramite un sistema di ricarica punti che ha lo stesso
meccanismo di una ricarica del cellulare. Infolink: www.Easydesk.it
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Milano, 20 ottobre 2003 - Il nuovo portale www.Loretobambino.it
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internet. Il portale è stato segnalato sui siti del Ministero per
l'Innovazione Tecnologica e del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali. Zona di lavoro: Tutte. Inviare profilo con autorizzazione
trattamento dati personali a: stampa@Loretobambino.it Per poter essere
informati e partecipare all'ottimo Forum di www.Loretobambino.it è
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