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2003 anno 6°  

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20  OTTOBRE 2003

pagina 2

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LA COMMISSIONE CHIEDE DI RAFFORZARE IL COORDINAMENTO DELLA RICERCA AEROSPAZIALE

Bruxelles, 20 ottobre 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione, con la quale risponde alla relazione Star 21 sulla definizione di un quadro coerente per il settore aerospaziale comunitario e chiede l'impegno dell'Europa a rafforzare la ricerca, soprattutto nel campo della difesa. La Commissione ritiene che, in ragione dell'elevato grado di competenze e della duplice finalità d'utilizzo, il settore aerospaziale sia essenziale per il conseguimento di una serie di obiettivi europei, fra cui trasformare l'Europa nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010, elevare la spesa per la ricerca al tre per cento del Pil entro la stessa data ed elaborare una strategia di difesa comunitaria. La relazione Star 21 è stata pubblicata nel 2002, a seguito dell'analisi, da parte di un gruppo consultivo, delle carenze dell'Europa nel settore aerospaziale. Il documento è giunto alla conclusione che occorre apportare notevoli miglioramenti al quadro sia politico che normativo per ridurre il divario fra le ambizioni politiche ed economiche dell'Ue. La ricerca, lo spazio e la difesa sono alcuni fra i settori chiave sui quali occorre intervenire. "Vi è un ampio consenso fra tutte le parti interessate sulla necessità di rafforzare il coordinamento nel settore aerospaziale europeo", recita la comunicazione e prosegue: "Tuttavia, l'esperienza dimostra che riconoscere la necessità di rafforzare il coordinamento non è di per sé sufficiente ad apportare i necessari cambiamenti al complesso sistema europeo di acquisizione della tecnologia aerospaziale". La Commissione, pertanto, è giunta alla conclusione che sarà necessario sviluppare nuovi meccanismi al fine di raggiungere quest'obiettivo comune. Il problema non riguarda tanto la ricerca nel settore dell'aeronautica civile, nell'ambito della quale la relazione Star 21 ha riscontrato importanti progressi grazie al lavoro del Consiglio consultivo per la ricerca aeronautica in Europa (Acare), ma piuttosto la ricerca in materia di difesa aeronautica, per la quale gli autori dello studio hanno espresso maggiori preoccupazioni. Il coordinamento è essenziale, affinché le società europee possano affrontare con successo la concorrenza delle aziende statunitensi, che ricevono un sostegno finanziario molto più cospicuo da parte del governo americano. La Commissione, pertanto, giudica favorevolmente la richiesta del Consiglio europeo di Salonicco di creare un'agenzia intergovernativa con competenze in materia di sviluppo delle capacità di difesa, ricerca, acquisizione e armamenti. Ulteriori misure sono state adottate dalla Commissione stessa, la quale ha recentemente varato un'azione preparatoria per la definizione di una strategia di ricerca in materia di sicurezza. Secondo la comunicazione, è possibile che gli Stati membri debbano adattare le loro priorità nazionali al fine di garantire un sufficiente livello di impegno e risorse indipendenti, condizioni che la Commissione reputa essenziali per ottenere risultati positivi. Per ciò che concerne lo spazio, la Commissione assicura che "adotterà le misure necessarie per creare un ambiente quanto più favorevole possibile, affinché l'industria possa preservare e sviluppare le proprie capacità". Ciò si traduce nella definizione di una politica europea esaustiva in materia di spazio, che "tenga conto della natura strategica di questo settore e fornisca un quadro comune nell'ambito del quale l'industria europea e le diverse agenzie nazionali e intergovernative coinvolte possano ottimizzare le loro attività". La comunicazione chiede di potenziare il coordinamento dei programmi spaziali a scopo di difesa, che tradizionalmente sono stati condotti a livello nazionale o bilaterale in Europa, con ridotte dotazioni di bilancio. Il timore è che l'attuale crisi del settore spaziale commerciale possa, non solo far perdere all'Europa la propria quota di mercato a vantaggio degli Usa, ma comprometterne anche la capacità di conservare la propria eccellenza tecnologica acquisita negli ultimi anni. "L'europa deve elaborare un approccio industriale e istituzionale consolidato per integrare ulteriormente le proprie attività in campo spaziale", conclude la comunicazione. Infolink: http://dbs.Cordis.lu/fep-cgi/srchidadb?action=d&session=&rcn=en_rcn:
2135005&caller=docs_publ

IBM E IL MINISTERO CINESE DELL'EDUCAZIONE INAUGURANO "CHINA GRID", UNA GIGANTESCA INFRASTRUTTURA PER LA RICERCA E L'INSEGNAMENTO CAPACE DI 15 TRILIONI DI CALCOLI AL SECONDO
Segrate, 20 ottobre 2003 - Ibm e il Ministero cinese dell'Educazione hanno annunciato di aver iniziato a utilizzare la tecnologia Grid per consentire alle università di tutto il Paese di collaborare a progetti di ricerca, scientifici e didattici. L'iniziativa China Education and Research Grid, il progetto di Grid computing più ambizioso mai varato fino a oggi da un governo nazionale, ha preso avvio a ottobre con la partecipazione di sei università; al suo completamento vedrà oltre 200.000 studenti, docenti e ricercatori collegati a un centinaio di altri istituti in tutta la Cina. Al completamento della fase iniziale, previsto per il 2005, l'infrastruttura Grid sarà in grado di eseguire più di 6 teraflop (trilioni di operazioni al secondo) con una capacità di crescita fino a oltre 15 teraflop. L'infrastruttura Grid fa leva sulla tecnologia Web services integrata all'interno di Websphere e si basa sugli standard Ogsa (Open Grid Services Architecture). Per il progetto sono stati installati 49 sistemi Ibm eServer xSeries equipaggiati con Linux, 6 server pSeries con Aix e sistemi Ibm Totalstorage Fastt200 per l'archiviazione dei dati. L'infrastruttura China Grid semplificherà l'accesso da parte di studenti e ricercatori alle risorse di elaborazione sparse in tutto il Paese. Le università saranno collegate a un hub virtuale comune che identificherà automaticamente le risorse e le applicazioni più adeguate. Il nuovo sistema Grid delle università cinesi permetterà enormi risparmi sui costi di sviluppo, poiché i singoli istituti potranno concentrarsi sulle aree in cui sono specializzati collegandosi ad altre applicazioni eventualmente necessarie attraverso l'infrastruttura Grid. Quello in esame è soltanto l'ultimo esempio della leadership cinese nell'adozione del Grid computing. Nel luglio scorso la città di Shangai ha avviato, con l'aiuto di Ibm, la realizzazione di un'infrastruttura Grid per integrare le risorse informatiche sparse nelle varie sedi municipali e gestire più efficacemente i sistemi sanitati e di emergenza della metropoli. La nuova infrastruttura Grid offre notevoli vantaggi soprattutto nelle seguenti aree: - Bioinformatica: fornisce una piattaforma integrata che consente alle organizzazioni di ricerca di condividere le risorse di dati ed elaborazione e condurre operazioni di calcolo complesse come l'analisi della strutture delle proteine. Il sistema Bioinformatics Grid, un progetto congiunto a cura del Key Laboratory of Bioinformatics, del Ministero cinese dell'Educazione e della Tsinghua University, è stato utilizzato per identificare il gene della Sars e identificare le somiglianze tra le differenti tipologie di virus Sars. - Corsi: l'applicazione Real Course dell'Università di Pechino fornisce agli studenti un accesso semplice ai corsi video permettendo lo smistamento delle informazioni tramite server distribuiti. Gli studenti delle varie università possono iscriversi e seguire corsi online assistendo ai video resi disponibili su vari server collegati al sistema universitario. - e-learning: l'applicazione e-learning dell'Università di Hong Kong offre agli studenti la possibilità di imparare il cinese mandarino attraverso un portale didattico integrato che mette a disposizione un'intuitiva interfaccia Web per verificare la pronuncia dei vari fonemi attraverso il riconoscimento vocale e un servizio chat in tempo reale. I cittadini di Hong Kong sono di madrelingua cantonese, ma molti di loro hanno iniziato a studiare il cinese mandarino dopo che Hong Kong è tornata a fare parte della Cina. In precedenza, le università cinesi utilizzavano applicazioni proprietarie incompatibili fra loro e condivisibili in maniera limitata all'interno della rete di una singola organizzazione. Ogni università ha finito quindi per sviluppare una propria suite di applicazioni per le varie discipline didattiche e di ricerca, con un enorme spreco di tempo e denaro. Grazie all'infrastruttura Grid basata su Websphere, le università cinesi hanno ora la possibilità di organizzare la massa di risorse informative e di elaborazione presenti nell'intero sistema in un unico hub Internet centralizzato in grado di eseguire istantaneamente anche le operazioni più complesse. Ad esempio, una richiesta specifica come l'analisi di una proteina complessa per una ricerca sulle malattie infettive può essere inserita nell'infrastruttura Grid, la quale provvede automaticamente a identificare l'applicazione più adatta per effettuare l'operazione e trasmettere il risultato al computer da cui la richiesta ha avuto origine. La tecnologia Grid computing di Ibm è stata adottata dall'Università di Pechino, dalla South China University of Technology, dalla Tsinghua University, dall'Università di Hong Kong, dalla Xi'an Jiaotong University e dalla Sun Yat-sen University. Altre cinque università coinvolte nella prima fase del progetto sono la Huazhong University of Science & Technology, la Northeast University, la Shandong University, la Shanghai Jiaotong University e la Southeast University. Ibm e le università che partecipano al progetto creeranno un Grid Application United R&d Center per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni per architetture Grid basate su standard aperti come Ogsa e Web Service. Ibm collaborerà con il Ministero cinese dell'Educazione alle attività di realizzazione, sviluppo applicativo e formazione, oltre a insegnare agli studenti come sviluppare applicazioni per la gestione e l'impiego dell'infrastruttura Grid. Il Ministero dell'Educazione e le università coinvolte nel progetto Grid potranno avvalersi delle nuove tecnologie Grid sviluppate da Ibm.

UNA RELAZIONE MISURA IL SUCCESSO DEL PROGRAMMA "ECONTENT"
Brucelles, 20 ottobre 2003 - Il programma "eContent" ha dimostrato con successo i potenziali vantaggi economici dello sviluppo di un'industria europea dei contenuti multimediali, secondo le conclusioni di una relazione sulla valutazione intermedia del programma. Il 10 ottobre, la Commissione ha adottato i risultati della valutazione del programma "eContent", che determina in quale misura il programma abbia effettivamente realizzato i propri obiettivi nel corso dei primi due anni di attuazione. Il programma "eContent" è stato avviato nel 2001 per incoraggiare la crescita e lo sviluppo dell'industria dei contenuti digitali in Europa. Il programma, che ha ricevuto uno stanziamento di 100 milioni di euro ed abbraccia un periodo di quattro anni, si articola nelle seguenti tre linee di azione: migliorare l'accesso alle informazioni del settore pubblico ed estenderne l'utilizzo; incrementare la produzione dei contenuti in un contesto multilingue e multiculturale; aumentare il dinamismo del mercato dei contenuti digitali. Basandosi sulla valutazione dei 58 progetti cofinanziati durante i primi due anni del programma, la relazione evidenzia i vari elementi positivi dell'iniziativa, cui fanno seguito una serie di raccomandazioni. In primo luogo, la relazione ritiene che il programma sia stato gestito in maniera complessivamente positiva, e considera di scarsa entità i problemi emersi nel corso della sua attuazione. Il documento afferma altresì che il programma è stato adeguatamente concepito, con una gerarchia di obiettivi che spaziano da un quadro politico destinato ad agevolare un "accesso per tutti" ad Internet, agli obiettivi operativi delle linee di azione, fino ai risultati attesi dai singoli progetti selezionati. In secondo luogo, la relazione sottolinea l'unicità dei progetti finanziati, sostenendo che il programma ha favorito l'attuazione di progetti che, altrimenti, non sarebbero stati realizzati nello stesso modo. Dal canto loro, gli organismi partecipanti hanno riconosciuto i vantaggi che scaturiscono dal coinvolgimento in progetti transnazionali di collegamento in rete. In terzo luogo, il fatto che la maggioranza dei partecipanti ai progetti sia costituita principalmente da piccole e medie imprese (Pmi), enuncia la relazione, è la dimostrazione che il programma ha avuto successo nel raggiungere la popolazione target. In realtà, il documento osserva che le Pmi hanno rappresentato il 43 per cento dei partecipanti, seguite dagli organismi del settore pubblico. In termini di finanziamento, le Pmi hanno beneficiato del 44 per cento dei fondi, il 29 per cento dei quali è stato assegnato alle imprese con meno di 50 dipendenti. Tuttavia, nonostante il successo complessivo ottenuto finora, la relazione suggerisce una serie di miglioramenti da apportare al programma in corso. Fra questi figurano una riduzione dei ritardi nei pagamenti agli organismi partecipanti, ed un riesame dei requisiti finanziari imposti ai partecipanti che, secondo la relazione, sono eccessivamente severi per le Pmi e le start-up. Il documento raccomanda altresì di: migliorare il sistema di feedback nei confronti dei candidati le cui proposte non sono state selezionate; porre in maggiore risalto la dimensione commerciale dei progetti; e favorire una più intensa collaborazione fra i Punti di contatto nazionali. La relazione non si limita soltanto a fornire raccomandazioni sul programma attuale, ma suggerisce altresì linee di azione da adottare in caso di prosecuzione del programma. Più segnatamente, il documento esorta la Commissione a "massimizzare l'impatto" del programma ricorrendo ad una determinata serie di risorse, e circoscrivendo altresì il potenziale target di utenza. Nel prendere atto dei risultati e delle raccomandazioni contenute nella relazione di valutazione, in particolare riguardo alle future attività di eContent, la Commissione afferma che è già in fase di studio una proposta per la prosecuzione del programma. In aggiunta, sulla base delle conclusioni della relazione, la Commissione invita le altre istituzioni dell'Ue a riconoscere e sostenere maggiormente il programma "eContent", vista la sua importanza per lo sviluppo economico e sociale dell'Ue.

CARTA D'IDENTITA' ELETTRONICA: A MAGGIO 2004 PARTIRA' LA FASE DI MESSA A REGIME DEL DOCUMENTO ELETTRONICO IN TUTTI I COMUNI ITALIANI
Firenze, 20 ottobre 2003 - Ai blocchi di partenza la fase di messa a regime della carta d'identità elettronica: da maggio 2004 inizierà ufficialmente il processo che porterà alla distribuzione della Cie, che coinvolgerà 8.102 Comuni e terminerà entro i 5 anni successivi, con la distribuzione di circa 40 milioni di carte. L'annuncio dato dal Senatore Antonio d'Alì, Sottosegretario al Ministero dell'Interno, nel corso del convegno "La carta d'identità elettronica ed i nuovi diritti della cittadinanza", organizzato in occasione della Xx° Assemblea Anci è stato accompagnato dalla presentazione delle linee guida della campagna di comunicazione integrata realizzata a supportare dell'introduzione della carta d'identità elettronica. Le linee guida raccolte dal Ministero dell'Interno nella pubblicazione "Progetto di comunicazione integrata Carta d'Identità Elettronica" verranno utilizzate dai Comuni per sviluppare campagne di comunicazione in linea con le caratteristiche e le esigenze del proprio territorio. Obiettivo della campagna sarà, infatti, quello di promuovere e far conoscere la Cie ai cittadini, valorizzando il documento elettronico come unico strumento di accesso ai servizi erogati dalla Pa, in grado di rinnovare il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione in un'ottica fornitore-cliente. All'interno della pubblicazione "Progetto di comunicazione integrata Carta d'Identità Elettronica" i Comuni potranno trovare tutte le indicazioni tecniche indispensabili per realizzare una campagna di comunicazione articolata in spot pubblicitari televisivi e radiofonici e attività di advertising su carta stampata, oltre alle specifiche per realizzare materiali promozionali come leaflet, espositori da banco e affissioni rivolti a cittadini e professionisti. In questo modo ciascun Comune potrà realizzare le attività che risponderanno meglio alle proprie esigenze di comunicazione. "Con l'avvicinarsi della fase di messa a regime della Cie prevista per maggio 2004 - ha spiegato il Senatore Antonio d'Alì - si è evidenziata la necessità di comunicare in maniera più mirata e diretta ai cittadini le valenze, le funzioni e l'importanza della Cie. Da questa esigenza è nata una pubblicazione con tutte le indicazioni per supportare i Comuni, nell'attività di comunicazione, fondamentale per far conoscere meglio Cie agli italiani". "In questo contesto - ha aggiunto d'Alì - i Comuni giocheranno un ruolo fondamentale perché, grazie a una profonda conoscenza del proprio territorio, potranno scegliere gli strumenti di comunicazione che riterranno più idonei alla realtà locale". La necessità di comunicare in maniera più mirata ai cittadini e di fornire informazioni più dettagliate sui servizi e sulle modalità di utilizzo della Cie è stata evidenziata anche da un'indagine svolta per conto del Ministero dell'Interno da Valdani Vicari & Associati intervistando i dirigenti e i responsabili Cie dei 56 Comuni coinvolti nella sperimentazione.

WORLDVIDEOBUSINESS.COM E IC&PARTNERS INSIEME PER INTERNAZIONALIZZARE LE AZIENDE
Milano, 20 ottobre 2003 - Prende il via la collaborazione tra Worldvideobusiness.com e la consolidata società di consulenza aziendale Ic&partners Group avente sede ad Udine e Studi nelle principali capitali del Centro-est Europa e Russia. Worldvideobusiness.com, portale B2b globale dedicato interamente alle piccole e medie imprese a vocazione internazionale, in linea con l'obiettivo di offrire alla propria utenza servizi a valore aggiunto, ha siglato un accordo di cooperazione con l'affermata società di consulenza aziendale Ic&partners, specializzata nel mercato del Centro-est Europa, allargando così il proprio network di partner locali chiamati a fornire assistenza sui quei mercati verso cui le aziende intendono indirizzarsi. La partnership tra Worldvideobusiness.com, che nell'ultimo trimestre luglio-settembre ha visto crescere del 34% il numero degli accessi al proprio sito, e il gruppo Ic&partners Group, con le sue sedi dislocate in Serbia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania, Polonia, Bulgaria e Russia si propone di offrire da una parte servizi integrati che consentano alle Pmi di tutto il mondo di orientarsi rapidamente ed a basso costo nel complesso mondo del mercato globale e dall'altra, assistenza operativa in loco da parte di professionisti specializzati nello sviluppo di progetti di internazionalizzazione nei paesi del Centro-est Europa. La Partnership appena nata si consoliderà ulteriormente, in vista del prossimo ingresso nell' Ue di molti paesi dell'est europeo, con l'implementazione di un' area, all' interno del portale, interamente dedicata alla consulenza amministrativa, agronomica e del lavoro.
Infolink: www.Worldvideobusiness.com

COMPUWARE UNIFACE OFFRE RAPIDITÀ PER LO SVILUPPO APPLICATIVO; FACILITA LA RIPROGETTAZIONE DI PRODOTTI SOFTWARE ALL'AVANGUARDIA NEL SETTORE GOLF, CLUB E CENTRI DI VILLEGGIATURA
Milano, 20 Ottobre 2003 - Compuware Corporation ha annunciato che Compuware Uniface è stato impiegato da Smyth Systems per riprogettare completamente il proprio software leader di settore in soli 14 mesi. Il processo di riprogettazione condotto da Smyth Systems consente all'azienda di rispondere, prontamente, alle mutevoli esigenze dei propri clienti e di migliorare l'adattabilità del software al cambiamento futuro. Smyth Systems, leader nella fornitura di software per i settori golf, club, centri di villeggiatura e specialità retail, si è sottoposta a una serie di riorganizzazioni interne dovendo affrontare i vincoli posti dal settore, che hanno richiesto la riorganizzazione del prodotto Smyth Club Golf Resort (Cgr). In questa situazione era di vitale importanza per Smyth Systems poter procedere velocemente al deployment del proprio prodotto in un ambiente che consentisse la massima rapidità di sviluppo applicativo. Smyth Cgr comprende moduli per gestire contabilità, iscrizioni dei membri e punti vendita, un sistema di prenotazioni tee time e un'interfaccia per vari prodotti di gestione retribuzioni. Dopo avere esaminato diversi prodotti concorrenti, Smyth Systems ha scelto Uniface per la sua capacità di sviluppo rapido, l'indipendenza da tecnologie proprietarie e il supporto per sistemi database e operativi. Grazie a Uniface, Smyth Systems ha potuto introdurre rapidamente il nuovo prodotto Cgr, che comprende sette nuovi moduli e circa 100 importanti selezioni di menu. L'indipendenza dalla piattaforma di Uniface offre inoltre a Smyth Systems una serie di vantaggi a livello di interfacciamento con i fornitori di cibi e bevande, un'area in crescita per i clienti target di Smyth Systems. ''Con Uniface abbiamo potuto usufruire non solo di un ambiente di sviluppo applicativo veloce, ma anche della capacità di adattarci facilmente ai cambiamenti, grazie all'indipendenza dalla piattaforma'', ha affermato Lew Shields, vicepresidente Technical Support di Smyth Systems. ''Con l'apporto di Uniface, Smyth Cgr è diventato più intuitivo, consentendoci di offrire ai nostri clienti un'interfaccia utente più coerente''. I progetti futuri di Smyth Systems comprendono la creazione di un nuovo prodotto denominato Smyth Retail, destinato a soddisfare le esigenze del settore specialità retail. Anche per lo sviluppo di questo nuovo prodotto verrà utilizzato Uniface. ''La capacità di Smyth Systems di realizzare una nuova applicazione technology-independent in soli 14 mesi dimostra le potenzialità di Uniface come strumento di sviluppo'', ha dichiarato Adrian Gosbell, product manager di Compuware. ''Da sempre le capacità di creazione, implementazione delle modifiche e integrazione rapida hanno rappresentato una funzionalità basilare di Uniface, e continueranno ad esserlo anche nelle prossime release''.

VERSIONE MULTILINGUE E ALTRE NOVITÀ NELLA NUOVA RELEASE DI EASYDESK
Milano, 20 ottobre 2003 - L'ufficio virtuale per condividere i dati e comunicare con tutto il mondo È disponibile la nuova versione di easydesk: l'applicazione di digital workspace che consente la creazione di uffici virtuali sicuri e convenienti. Easydesk è il servizio ideale per professionisti e aziende che hanno la necessità di comunicare e condividere dati in modo sicuro e veloce, poiché è uno strumento flessibile ed affidabile per chi collabora a distanza e si sposta spesso per necessità lavorative. La nuova release con la versione multilingue (italiano, inglese, francese e tedesco) consente a tutti gli effetti una comunicazione completa con i partner stranieri, fornendo anche alle piccole e medie aziende (analogamente a quanto gli utenti più grandi utilizzano già da anni a prezzo di rilevanti investimenti) uno strumento di comunicazione affidabile e al tempo stesso non oneroso dal punto di vista degli investimenti, ma di sicura efficacia nel proprio contesto lavorativo globale. Altra novità della nuova versione è la funzione uomo della manutenzione, un servizio di help desk in chat o in voce, che interviene su richiesta direttamente nell'ufficio virtuale del cliente per fornire il suo supporto tecnico, risolvere direttamente eventuali problemi e fornire consigli sull'uso migliore di easydesk. Per chi ha particolari necessità di sicurezza è attiva la possibilità di usufruire di un più alto livello di servizio, l'ufficio sicuro, dove tutte le comunicazioni tra il Server e le stazioni di lavoro avvengono utilizzando il protocollo Ssl a 128 bit e dove viene richiesta l' autenticazione di ogni utente tramite certificato digitale che ne assicuri l'identità. Easydesk consente un periodo di prova gratuita e senza impegno della durata di un mese per la sperimentazione di questo servizio innovativo. Il servizio a pagamento viene invece erogato con un abbonamento annuale del costo di 180 euro + Iva , comprendente 50 Mb di memoria remota e fino a 5 utenti. Per le risorse aggiuntive, come ad esempio più utenti, più memoria remota o altre funzioni come il visitatore, che consente l'interazione con i visitatori, o la teleconferenza, l'abbonamento può essere espanso tramite un sistema di ricarica punti che ha lo stesso meccanismo di una ricarica del cellulare. Infolink:
www.Easydesk.it  

LORETOBAMBINO.IT CERCA PSICOLOGI, PEDIATRI, GIORNALISTI
Milano, 20 ottobre 2003 - Il nuovo portale www.Loretobambino.it  che tratta dei temi di adozioni bambini, affido e sociale, cerca Psicologi, Avvocati, Pediatri, Sociologi, Docenti Universitari, Operatori Sociali, Redattori, Giornalisti, Praticanti e Letterati in grado di scrivere articoli e testi brillanti sui temi dei bambini e del sociale, inviandoli utilizzando internet. Il portale è stato segnalato sui siti del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Zona di lavoro: Tutte. Inviare profilo con autorizzazione trattamento dati personali a: stampa@Loretobambino.it Per poter essere informati e partecipare all'ottimo Forum di www.Loretobambino.it è sufficiente registrarsi e si possono pubblicare gratuitamente tesi di laurea. Ci sono inoltre le ultime edizioni di Tg1, Tg2, Tg3, Radio 24 - Il Sole 24 Ore, Radio Capital in audio-video, meteo, una super chat con la possibiltà di chattare gratuitamente con Parlamentari, Esperti, Legali, Operatori del Sociale e Famiglie, video conferenza e altro. Da alcuni mesi dall'apertura sono state visitate oltre 142.000 pagine.

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