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di
GIOVEDI'
23 OTTOBRE 2003
pagina 1
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ROMANO
PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO RIUNITO IN
SESSIONE PLENARIA: “UN'ECONOMIA DINAMICA E UNA COSTITUZIONE SOLIDA PER
L'UNIONE EUROPEA”
Strasburgo,
23 ottobre 2003- Di seguito l’intervento di Romano Prodi Presidente della
Commissione europea tenuto ieri al Parlamento europeo riunitosi in sessione
plenaria: “Presidente Cox, Presidente del Consiglio in carica, norevoli
parlamentari, Questo mio intervento toccherà due aspetti che mi sembrano
cruciali per il futuro dell'Unione-l'iniziativa per la crescita e il
dibattito costituzionale in seno alla Conferenza intergovernativa. Comincerò
con l'Iniziativa per la crescita. Onorevoli parlamentari, Nel mio ultimo
intervento ho rilevato che, sebbene i fondamentali siano buoni, l'economia
dell'Unione ha bisogno di un intervento deciso per uscire dall'attuale fase
di stasi. E che occorre prendere queste iniziative molto presto. È per
questo che la Commissione ha presentato l'Iniziativa europea per la crescita
che vi ho descritto sinteticamente all'inizio del mese. Oggi posso
confermare con piacere che il Consiglio europeo ha accolto le nostre idee
per risvegliare l'economia e per dare uno stimolo alla crescita e
all'occupazione. L'iniziativa per la crescita è una strategia semplice e
concreta. Essa non intende cambiare le priorità, ma rafforzare e accelerare
l'attuazione della strategia di Lisbona. I punti qualificanti sono quelli di
a) eliminare gli ostacoli al coordinamento, soprattutto gli ostacoli
derivanti dalle complicate regole amministrative, b) mobilitare i capitali
pubblici e privati necessari per finanziare e far partire alcuni
investimenti in infrastrutture che sono già in fase di avanzata
progettazione. Per questo motivo stiamo preparando un elenco quick-start,
ovvero ad inizio immediato, elenco che comprende progetti nel campo delle
infrastrutture e della ricerca e sviluppo di scala veramente europea. I
progetti che faranno parte della lista quick-start sono ricavati dall'elenco
dei 29 progetti presentato in precedenza. Fra essi ci saranno le grandi
arterie di trasporto trans-europee e altri progetti ad alto contenuto
tecnologico. L'elenco quick-start unisce due principi: il desiderio di
produrre risultati rapidi e concreti e una grande attenzione alla
compatibilità rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile che ci siamo
proposti. Il desiderio di produrre risultati concreti si concretizza in tre
aspetti principali: * Sfruttare il potenziale di un livello più alto di
cofinanziamento dell'Unione. La Commissione ha proposto di portare al 30% la
quota di fondi comunitari per le parti transfrontaliere dei progetti. In
questo modo, cresce l'effetto leva dei nostri investimenti per mobilitare i
capitali privati e altre fonti di capitale pubblico. * Concentrare le
risorse su un numero limitato di progetti maturi. L'impatto degli
investimenti aumenta di molto se, invece di distribuirli a pioggia,
l'impegno finanziario e organizzativo si concentra sui progetti che già
sono in fase di decollo. * Selezionare i progetti che hanno il maggior
potenziale di produrre risultati rapidi. Ciò significa risolvere
concretamente le difficoltà transfrontaliere più complesse (soprattutto in
vista dell'allargamento), generare occupazione, stimolare la crescita,
favorire il mercato unico, incanalare il potenziale di ricerca e di
innovazione tecnologica e gettare le basi per un miglioramento della nostra
competitività strutturale di lungo periodo. In secondo luogo, la lista
quick-start presta grande attenzione alla compatibilità poiché i progetti
vengono selezionati seguendo criteri di sostenibilità ambientale ed
economico-finanziaria: * In particolare, i finanziamenti devono rispettare
il Patto di stabilità e di crescita. * Inoltre, essi debbono essere in
linea con l'impegno di migliorare la 'qualità della spesa' contenuto nei
Grandi orientamenti di politica economica. A questo riguardo, vorrei
esprimere il mio apprezzamento per il grande spirito di collaborazione
dimostrato dalla Banca europea per gli investimenti, che ha elaborato un
piano accurato per finanziare l'Iniziativa. È ovvio che questi progetti non
sono gli unici che si possono attuare nel quadro dell'Iniziativa per la
crescita. E, personalmente, spero che altri se ne aggiungeranno alla lista.
Questa Iniziativa presenta tuttavia diversi altri aspetti importanti. In
primo luogo fa propri tutti gli insegnamenti che abbiamo tratto
dall'esperienza passata. In particolare: * definisce meglio e con più
chiarezza le priorità, come risulta dalla recente proposta della
Commissione, e concentra le risorse sui progetti migliori; * armonizza
meglio la gestione delle fasi operative dei progetti con la nomina, nei casi
opportuni, di un coordinatore per superare le difficoltà che ostacolano il
completamento dei lavori; * tiene conto della strutture di regolamentazione
e * affronta gli altri problemi che finora hanno rallentato la realizzazione
delle opere. Onorevoli deputati, Quale sarà il prossimo passo? Ripeto che
il Consiglio europeo ha fatto proprie le idee contenute nell'Iniziativa. Ha
dato infatti mandato alla Commissione di preparare, assieme alla Bei, una
proposta dettagliata da presentare ai capi di Stato e di governo a dicembre.
Il sostegno del Consiglio è certamente un fatto positivo. I programmi, i
piani d'azione e i consensi vanno bene, tuttavia non bastano a cambiare la
realtà. Per cambiare la realtà occorrono una buona dose di volontà
politica e un grande impegno. I prossimi mesi rappresentano quindi un banco
di prova importante per l'Unione europea. In altri termini, se vogliamo
veramente avvicinarci gli obiettivi di Lisbona, dobbiamo augurarci che il
Consiglio europeo di dicembre passi dalle parole ai fatti e metta in pratica
il nostro piano. Onorevoli parlamentari, Il secondo grande tema del mio
intervento è la Conferenza intergovernativa. Come sapete, il Consiglio
europeo che si terrà a Bruxelles a dicembre dovrebbe approvare il progetto
di Costituzione. In questo modo, si potrà firmare il secondo Trattato di
Roma in un secondo momento e comunque prima delle elezioni del nuovo
Parlamento europeo. Si deve riconoscere che il Consiglio europeo non ha
fatto passi avanti in questa direzione. Per approvare la nuova Costituzione
in dicembre, è essenziale che la Presidenza presenti già entro la metà di
novembre delle proposte chiare attorno alle quali si possa organizzare il
consenso. Voglio ribadire che la Convenzione ha presentato un pacchetto di
proposte equilibrato che contiene alcune innovazioni importanti.
Nell'insieme, lo consideriamo una buona base di discussione. È ovvio che la
Conferenza intergovernativa deve affrontare le questioni che la Convenzione
non ha potuto dibattere o approfondire. Tuttavia, i punti da cambiare nel
progetto di Costituzione sono davvero pochi. Gli incontri a livello
ministeriale del 4 e del 13 ottobre hanno dimostrato che non occorre
dirimere nel testo costituzionale molte delle questioni aperte ma che è
meglio affidarle alla legislazione secondaria o ai regolamenti interni di
ciascuna istituzione. Oggi, però, voglio sollevare una questione che deve
essere senz'altro oggetto di discussione alla Conferenza perché diventerà
probabilmente un punto d'attrito. Come sapete, nel corso dell'ultima
Conferenza intergovernativa mi sono battuto affinché le decisioni del
Consiglio venissero prese a doppia maggioranza semplice. I nostri cittadini
capirebbero in modo intuitivo questo sistema perché è semplice e
trasparente. Inoltre, il processo decisionale diventerebbe più snello ed
efficace. Non ho mai nascosto a questo proposito la mia delusione per il
risultato di Nizza. Da parte mia, non ho risparmiato energie in favore di un
sistema semplice, cioè quello della maggioranza di almeno il 50% degli
Stati membri e del 50% più uno della popolazione. Il progetto di
Costituzione presentato dalla Convenzione prevede una formula un po' più
complicata: il 50% degli Stati membri e il 60% della popolazione. Non è
esattamente ciò che speravamo, ma penso che tutto sommato sia una soluzione
soddisfacente, perché è ancora semplice e trasparente. In termini pratici,
secondo questa formula una decisione ha quasi le stesse probabilità di
successo di quelle consentite dalla complicatissima ponderazione dei voti di
Nizza. Qualcuno vorrebbe portare ora al 66% il livello soglia per la
popolazione. Dobbiamo opporci con forza a questa proposta il cui obiettivo
è di cambiare in profondità l'equilibrio raggiunto dalla Convenzione.
Diventerebbe infatti molto più facile per una minoranza congelare
un'iniziativa e tenere in scacco tutta l'Unione. Quanto alla composizione
della Commissione, essa deve riflettere tutte le sensibilità nazionali.
Anche la Convenzione, peraltro, ha seguito la strada di una Commissione
composta da un commissario per Stato membro. Però ha proposto una struttura
complicata e ingovernabile. La nostra proposta non può perciò essere
interpretata come la riapertura del "pacchetto costituzionale" ma
è in realtà un valido contributo a un compromesso finale. Prova ne sia che
la maggioranza dei paesi indica chiaramente che i Commissari devono
provenire da ogni paese dell'Unione e avere tutti lo stesso diritto di voto.
In questo modo si andrebbe più vicini a una soluzione equilibrata e
politicamente accettabile. La Commissione ha già proposto un'organizzazione
del lavoro per il Collegio allargato capace di garantire l'efficienza del
processo decisionale e la sua piena legittimità. Chi afferma quindi che la
Commissione tenterebbe di formare in questo modo un direttorio o che ci
allontaneremmo dalla visione dei Padri Fondatori è evidentemente lontano
dalla realtà. La Commissione può esercitare il suo ruolo politico soltanto
se può affermare una legittimità ed una credibilità proprie. E queste
derivano dal legame stretto con le culture e le sensibilità nazionali in
tutta l'Europa. Per finire, è assolutamente indispensabile affrontare un
terzo punto: quello degli emendamenti futuri della Costituzione. In pratica,
non è possibile emendare nessuna Costituzione se occorre la ratifica
all'unanimità di 25 o più soggetti. E se non si può emendare, la nostra
Costituzione non sarà funzionale e cadrà in pezzi alla prima difficoltà.
Onorevoli deputati, L'unione europea ha bisogno di un'economia dinamica e di
una Costituzione solida. Ha bisogno di un'economia dinamica per generare la
crescita. Perché solamente la crescita può rinsaldare la coesione sociale,
creare occupazione, rafforzare il nostro modello sociale, realizzare
pienamente il potenziale delle nostre università e dei centri di ricerca e
liberare l'energia creativa di progettisti e ricercatori, di tecnici e
dirigenti, di artigiani e imprenditori. Perché solo con una solida
Costituzione l'Unione europea può svolgere il ruolo che le spetta in Europa
e nel mondo. Dobbiamo usare tutta la forza dei grandi Stati e dobbiamo
cercare il sostegno di quelli piccoli per il bene di tutti. Dobbiamo
liberare tutte le energie esistenti e sfruttare fino in fondo le nostre
risorse. E quando parliamo di utilizzare a pieno le nostre risorse ho in
mente anche quelle che ci giungono dall'immigrazione legale; immigrazione
che ci fornisce manodopera di quantità per quei lavori che i nostri giovani
non vogliono più fare e tecnici ad alta specializzazione di cui la nostra
produzione ha bisogno. Abbiamo pero' a che fare con un fenomeno di
difficilissima gestione: sia per quanto attiene la necessaria integrazione
degli immigrati legali che debbono compartecipare ai diritti che la nostra
società garantisce a tutti cittadini; sia per il contrasto a quella
illegale e a quella nuova tratta di esseri umani intollerabile per i nostri
valori. Non è materia questa che si possa pensare di lasciare sulle spalle
di singoli Paesi membri. Nessuno è in grado oggi di fronteggiare tale
fenomeno in maniera soddisfacente senza un unico approccio politico europeo
in materia. La Commissione ha fatto tutta la sua parte; forse anche di più.
Vi ricordo sia il programma di Tampere, sia quello di Tessalonica a suo
complemento. Ora siamo impegnati a adottare in tempi brevissimi la proposta
per l'Agenzia sulla gestione comune del controllo delle frontiere. E' molto
ma non basta. Occorre determinare un unico approccio politico e finanziarne
la messa in opera. Occorrerebbe anche definire flussi comuni per l'
immigrazione legale e sulla base di questi avviare un unico negoziato
complessivo con i Paesi di emigrazione che necessitano di avere queste liste
legali per rafforzare I meccanismi di disincentivazione ai disperati
tentativi di immigrazione illegale. Io non posso chiudere gli occhi di
fronte al continuo ripetersi di tragedie dell'immigrazione. E non voglio
farlo. Grazie.
L'ACADEMIA
EUROPAEA CHIEDE LA REVISIONE DEL TESTO DELLA COSTITUZIONE DELL'UE
Bruxelles, 23 ottobre 2003 - L'academia Europaea, un'associazione di
personalità scientifiche provenienti da tutta Europa, ha reso pubblica una
dichiarazione nella quale chiede che si faccia riferimento alla scienza di
base nella Costituzione europea, attualmente al centro del dibattito fra i
capi di Stato e di governo. La versione odierna del progetto di trattato
recita: "L'unione intende consolidare le basi scientifiche e
tecnologiche dell'industria europea e favorirne una maggiore competitività
a livello internazionale, promuovendo nel contempo tutte le attività di
ricerca considerate necessarie in forza degli altri capitoli della
Costituzione". L'academia Europaea, tuttavia, ritiene il testo
"insoddisfacente": "Il ruolo svolto dalle scienze
fondamentali nel sostenere le basi tecnologiche dell'Unione non è
riconosciuto con chiarezza. Parimenti, non si evidenzia il collegamento fra
il ruolo che la scienza e le borse di studio svolgono nello sviluppo
culturale dell'Europa e nella promozione della nostra qualità della vita
collettiva". La dichiarazione prosegue sostenendo che il riconoscimento
della funzione esercitata dalle scienze di base e dalla borse di studio è
indispensabile, se si vuole che il trattato presenti un equilibrio a livello
di obiettivi e di approccio. L'academia Europaea contesta altresì
l'efficacia dell'inclusione della dichiarazione nel trattato, affermando che
"lo sviluppo di una cultura scientifica e tecnologica comune fra i
cittadini di un'Europa democratica rappresenta già un obiettivo politico
fondamentale". Un'importanza ancora maggiore, secondo la dichiarazione,
riveste il Consiglio europeo delle ricerche che, unitamente alle altre
misure europee e nazionali, rappresenta la pietra angolare su cui fondare
l'"Europa della conoscenza". Infolink:
http://www.Acadeuro.org
CONFERENZA
DI LANCIO DELL'INDAGINE SOCIALE EUROPEA
Bruxelle, 23 ottobre 2003 - Il 25 e 26 novembre si svolgerà a Bruxelles una
conferenza di lancio dell'Indagine sociale europea (Ess). L'ess è stata
avviata al fine di raccogliere dati affidabili sui cambiamenti dei valori in
Europa. Il suo obiettivo è di offrire un'analisi a lungo termine
sull'evoluzione delle tendenze e delle trasformazioni della società europea
e su come le istituzioni politiche ed economiche, in continuo cambiamento,
interagiscono con gli atteggiamenti e i valori altrettanto mutevoli dei
cittadini. L'indagine è stata finanziata dalla Commissione europea
nell'ambito del Quinto programma quadro (5Pq) e continuerà ad essere
sostenuta nell'ambito della priorità tematica "Cittadini e governance"
del 6Pq. I risultati della prima fase sono stati pubblicati di recente e
saranno discussi e analizzati da illustri specialisti in scienze sociali.
Parteciperanno alla manifestazione il commissario europeo per la Ricerca
Philippe Busquin e il direttore generale della Dg Ricerca Achilleas Mitsos.
Per u informazioni sulla manifestazione visitare il sito: http://www.Cordis.lu/citizens/ess_conference.htm
Per informazioni sull'Ess
visitare il sito: http://www.Europeansocialsurvey.org
L'UNESCO
ADOTTA UNA DICHIARAZIONE INTERNAZIONALE SUI DATI GENETICI UMANI
Parigi, 23 ottobre 2003 - In occasione della conferenza generale tenutasi a
Parigi il 16 ottobre, l'Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'Istruzione, la Scienza e la Cultura) ha adottato una dichiarazione
internazionale sui dati genetici umani. Nel definire i principi etici che
dovrebbero disciplinare la raccolta, il trattamento, l'archiviazione e
l'utilizzo dei dati genetici umani, la dichiarazione enuncia espressamente
il proprio obiettivo, ovvero garantire il rispetto della dignità dell'uomo
e la tutela dei diritti umani. Il documento, afferma l'Unesco, attribuisce
altresì debita importanza al rispetto della libertà di pensiero e di
espressione, compresa la libertà di ricerca. All'inizio della conferenza,
il direttore generale dell'Unesco, Koïchiro Matsuura, ha dichiarato:
"Non sottolineerò mai abbastanza l'urgenza con la quale dobbiamo
adottare tale dichiarazione, perché ogni giorno porta con sé nuovi
esperimenti ed iniziative, alcuni dei quali possono avere conseguenze
irreversibili". In tutto il mondo, cresce la quantità di dati genetici
umani, attinti da campioni biologici come sangue, tessuti e saliva, che
vengono archiviati in banche dati genetiche. Non solo tali dati possono
essere utilizzati per individuare precocemente le malattie che minacciano la
nostra salute, ma rappresentano anche una promettente fonte per
l'elaborazione di nuove cure e vengono sempre più utilizzati per
determinare la paternità o, nel caso di indagini criminali, la
colpevolezza. Poiché esiste un evidente rischio di abuso di tali
informazioni, l'Unesco, attraverso il proprio comitato internazionale di
bioetica, ha avviato uno studio sugli aspetti relativi ai dati genetici
umani, compreso un ampio processo di consultazione internazionale. La
dichiarazione afferma che la raccolta di materiale genetico umano dov'essere
basata sul principio del "consenso preventivo, libero, informato ed
espresso, senza la prospettiva di un guadagno finanziario o di altro
vantaggio personale". Inoltre, viene preso in considerazione il diritto
di decidere se essere o meno informati dei risultati della ricerca. Per ciò
che concerne l'utilizzo di dati genetici umani nell'ambito di esperimenti
scientifici, la dichiarazione stabilisce che le informazioni raccolte per un
obiettivo specifico non debbano essere utilizzate per un obiettivo diverso,
che sia incompatibile con l'autorizzazione originale. In generale, la
dichiarazione invita a promuovere e istituire comitati etici
multidisciplinari indipendenti a livello nazionale, regionale, locale o
istituzionale e a concludere accordi bilaterali e multilaterali, che
consentano ai paesi in via di sviluppo di partecipare alla generazione e
condivisione delle conoscenze scientifiche derivanti dallo studio dei dati
genetici umani. Infolink:
http://www.Unesco.org/confgen/2003/genetic
SECONDO
IL GOVERNO BRITANNICO, GLI INVESTIMENTI NELLA R&S AUMENTANO IL CORSO
DELLE AZIONI SOCIETARIE
Londra, 23 ottobre 2003 - Le imprese che effettuano ingenti investimenti
nella ricerca e sviluppo (R&s) ottengono migliori risultati sul mercato
azionario, secondo l'ultimo "R&d Scoreboard" (Quadro di
valutazione della R&s) britannico. Il quadro di valutazione ha esaminato
i dati relativi ai maggiori investitori britannici nel settore della
R&s, ed ha rilevato che il valore complessivo delle azioni delle prime
dieci imprese è aumentato del 30 per cento negli ultimi sei anni, sebbene
l'indice del mercato azionario abbia subito un ribasso del 15 per cento nel
corso dello stesso periodo. "Il quadro di valutazione conferma ancora
una volta che la R&s rappresenta la chiave del successo economico. La
R&s favorisce la creazione di prodotti e servizi innovativi necessari
alle imprese britanniche per concorrere su scala mondiale", ha
dichiarato Lord Sainsbury, ministro britannico della Scienza e
dell'Innovazione. Il quadro di valutazione ha effettuato un confronto fra
700 imprese britanniche e 700 imprese internazionali che investono nella
R&s. Esso ha riscontrato che, se da un lato gli investimenti britannici
nella R&s superano i livelli internazionali nei settori farmaceutico e
biotecnologico, aerospaziale e della difesa, nonché sanitario, dall'altro
le imprese del Regno Unito restano indietro nei settori di maggiori
dimensioni, quali l'hardware delle tecnologie dell'informazione e
l'automobilistico. Il quadro di valutazione rivela che, rispetto alle medie
imprese statunitensi, le imprese britanniche delle stesse dimensioni tendono
ad effettuare minori investimenti nella R&s. "Esistono imprese
britanniche di successo in numerosi settori che investono nella R&s a
livello mondiale, ma ne occorrono di più. Per tale motivo il governo ha
adottato misure per favorire la spesa per la R&s ed incrementare
l'innovazione", ha dichiarato Lord Sainsbury. Al fine di stimolare
ulteriormente gli investimenti nella R&s, il governo britannico ha
semplificato di recente il sistema del credito d'imposta, in modo tale da
renderlo ammissibile per tutte le dimensioni d'impresa. "[I crediti
d'imposta] possono rappresentare una significativa differenza per le
imprese, ed esorto vivamente tutte le società a beneficiare di tali
crediti. Noi investiamo fortemente nella nostra base scientifica ed
incoraggiamo le imprese a trasformare queste attività di ricerca
all'avanguardia in successo economico", ha affermato Lord Sainsbury. Infolink:
http://www.Innovation.gov.uk/finance/
RISULTATO DEL COLLOCAMENTO DEL BTP A 5 ANNI LEGATO ALL’INFLAZIONE
DELL’AREA EURO
Roma, 23 ottobre 2003 - Il Mef comunica i risultati della riapertura del Btp
con scadenza 15 settembre 2008 e cedola reale dell’ 1,65% annuo,
indicizzato all’andamento dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo
dei Paesi dell’Area Euro (Iacp), con esclusione dei prodotti a base di
tabacco. L’importo emesso, pari a 3.150 milioni di euro, a fronte di una
domanda di circa 5 miliardi di euro, è stato collocato al prezzo di 99,938
(pari ad un rendimento lordo reale dell’1.670% su base annua). Oltre alla
tradizionale presenza degli investitori italiani, cui è stato assegnato
circa il 52% dell’importo complessivo, rilevante è stata la quota
sottoscritta dagli investitori francesi, pari a circa il 39%. La restante
quota è stata collocata principalmente presso investitori residenti in Gran
Bretagna. Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un
sindacato formato da Banca Imi, Mcc – Capitalia, Morgan Stanley e Société
Générale.
IL RETAIL BANKING AL CENTRO DEL CRIF DECISION SOLUTIONS FORUM 2003
Parma, 23 ottobre 2003 Più di 250 operatori del mondo bancario e
finanziario italiano e 60 esponenti di istituti di credito internazionali,
oltre a personalità del mondo accademico, si sono riuniti in occasione
dell’edizione 2003 del Forum di Crif Decision Solutions tenutosi a Parma
il 16 e 17 ottobre. Le principali tematiche al centro del dibattito,
attraverso testimonianze dirette di relatori italiani ed esteri, sono state
il miglioramento della qualità del portafoglio clienti e il suo
monitoraggio, grazie al ripensamento delle logiche e dei processi di
acquisizione e di gestione. Da segnalare gli interventi di Lorenzo Radica -
Responsabile Analisi, Processi e Procedure Credit Management di Banca Intesa
- e di Roberto Innocenti - Policy Service & Credit System Manager di
Monte dei Paschi di Siena - che hanno presentato i progetti sviluppati dai
propri Istituti con Crif Decision Solutions, rispettivamente per la
costruzione di un sistema di Credit Rating per il segmento “Affari” e
per la gestione comportamentale sui segmenti Privati e Small Business. Molto
significativa è stata anche la relazione di Mauro Bini, Professore
Ordinario di Finanza Aziendale all’Università Bocconi di Milano, in cui
è stato illustrato il progetto di elaborazione di modelli statistici e
strumenti per il risk based pricing, e che vede impegnati Crif Decision
Solutions, un team accademico di ricerca e un gruppo di R&s a cui
partecipano alcuni istituti interessati. Ma la grande novità
dell’edizione 2003 del Crif Decision Solutions Forum è rappresentata da
una tavola Rotonda alla quale hanno preso parte, come chairman, Lodovico
Mazzolin - Associate Principal di Mckinsey & Company - e come relatori
Vincenzo Bono - Direttore Rischio, Metodologia e Organizzazione di
Findomestic Banca - Gabriella Calvi Parisetti - Responsabile Relazioni
Istituzionali di Eurisko - Andrea Poletto - It & Operations Manager di
Banca Clarima - e Paolo Savona - già Ministro dell'Industria e professore
di Geopolitica economica alla Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione
di Roma. Nel corso dell’incontro sono stati tracciati gli scenari
evolutivi del mercato Retail, delineando le azioni che i principali player
finanziari stanno intraprendendo per affrontarli. In particolare, il
professor Savona ha espresso fiducia sulle prospettive economiche mondiali,
in virtù dei segnali di ripresa della locomotiva statunitense e del
Giappone, della tenuta della Cina e della Russia oltre che dalla progressiva
ripresa dell'economia argentina dopo lo shock finanziario degli ultimi anni.
Calvi Parisetti di Eurisko ha invece contribuito a delineare le dinamiche in
atto nella relazione tra consumatori e banche, un rapporto sempre più
complesso in cui l’aspetto che emerge con sempre più forza è quello
della trasparenza e della customer satisfaction della clientela.
PR NEWSWIRE ASSOCIATION LLC: LA RISORSA ONLINE SULLA PUBBLICITÀ DELLE
INFORMAZIONI SOCIETARIE COMPRENDE OGGI LA GUIDA ALLA PUBBLICITÀ DELLE
INFORMAZIONI IN ASIA, E LA PRESENTAZIONE DI UN IMPORTANTE STUDIO SULLA
TRASPARENZA AZIENDALE IN EUROPA
New York, 23 ottobre 2003 - Pr Newswire annunciato ieri di aver aggiunto in
Disclosureresource.com, principale fonte d'informazione sugli sviluppi in
materia di pubblicità delle informazioni delle società, due importanti
report: un'analisi sulle pratiche migliori seguite in Asia in tema di
pubblicità delle informazioni societarie, e il rapporto presentato dalla
task-force del Centre for European Policy Studies (Ceps), sulla normativa
vigente nei vari paesi europei in materia di trasparenza delle comunicazioni
pubbliche delle società. Gli iscritti a Disclosureresource.com, un sito Web
informativo gratuito, possono oggi accedere alla prima rassegna mondiale
completa sulle migliori pratiche seguite dalle società asiatiche per quanto
riguarda la pubblicità e la trasparenza delle loro informazioni dirette al
pubblico in generale e agli investitori; la rassegna in questione è stata
commissionata da Pr Newswire. La ricerca asiatica, frutto di un lavoro
eseguito lo scorso settembre direttamente sul posto, mette a confronto i
requisiti di legge vigenti su mercati asiatici chiave, e contiene
interviste, condotte in ogni mercato, con figure importanti addette alle
comunicazioni con gli investitori. La ricerca complementa le informazioni
comparative sulle pratiche seguite in fatto di pubblicità delle
informazioni seguite da società dell'Europa, dell'America del Nord e
dell'America del Sud; dette informazioni sono attualmente disponibili in http://www.Disclosureresource.com/
"Molte delle società del
bacino dell'Asia del Pacifico che cercano di fare affari in tutto il mondo
sono sempre più preoccupate per quanto riguarda la pubblicità delle
informazioni e la trasparenza", ha commentato Mark Hynes, Managing
Director, Investor Relations Services della Pr Newswire. "La ricerca
rende evidente che, mentre organi regolatori, investitori, analisti
finanziari e le società che hanno partecipato alla ricerca, stanno facendo
del loro meglio per assicurare che le informazioni ricevute dagli
investitori siano sempre migliori in fatto di coerenza e trasparenza, il
successo delle strategie applicate risulta marcatamente diverso da paese a
paese, ed anche presso le diverse società all'interno dello stesso
paese". Il rapporto del Ceps sulla normativa in materia di pubblicità
delle informazioni societarie nell'Unione Europea, è il risultato di un
lungo periodo di discussioni e dibattiti fra i membri della task-force del
Ceps, che si è concentrata sui diversi elementi della proposta nuova
struttura dell'Unione Europea. Il rapporto commenta che, anche se l'Unione
Europea è sulla strada giusta verso la creazione di una cornice più
armonizzata per la pubblicità delle informazioni societarie, "manca
ancora un'architettura per una divulgazione simultanea delle informazioni
societarie in tutta l'Unione Europea". Il rapporto auspica inoltre che
"le direttive in materia di pubblicità delle informazioni societarie
[prospetto, abuso di mercato e trasparenza] supportino la parità di
trattamento degli investitori, attraverso un sistema di divulgazione
simultanea in tutta Europa delle informazioni pubbliche societarie e la
diffusione d'informazioni sensibili ai prezzi". Dal lancio avvenuto
quattro settimane fa, oltre 2.000 persone di 25 paesi diversi hanno visitato
http://www.Disclosureresource.com/
e più di 1.000 hanno richiesto
di ricevere regolari notiziari aggiornati, indicando la necessità e
l'interesse per la pubblicità delle informazioni societarie a livello
mondiale. In aggiunta ai due nuovi report, il sito Web contiene anche: link
ad eventi trasmessi in diretta via Internet, quale ad esempio "Corporate
Communications in the Age of Sarbanes-oxley," http://www.Videonewswire.com/event.asp?id=17335
dove professionisti del settore
parlano dei problemi creati da una serie sempre più fitta di disposizioni
regolamentari, e l'impatto da queste esercitato sul ruolo dei professionisti
delle comunicazioni; ultimissime su argomenti che hanno come oggetto i
governi/organi regolatori, scambi, società, contabilità e rapporti con gli
investitori; la dettagliata Guide To Disclosure, con un analisi approfondita
sui regolamenti in materia di pubblic! ità delle informazioni societarie di
oltre 30 paesi di tutto il mondo, e con interviste ad investor relations
officer, che parlano delle pratiche locali di divulgazione pubblica;
articoli redatti da fonti esperte; e link a siti partner.
VISA INTERNATIONAL: ALLA CONFERENZA DI VISA I GOVERNI ANNUNCIANO
UN'ECONOMIA DEI COSTI E PROGRAMMI SPECIALI
San Francisco, California, 22 ottobre 2003 - Istituti bancari, governi e le
Nazioni Unite riuniti per discutere un'economia dei costi insieme a nuovi
strumenti per raddoppiare l'efficienza dei governi Durante lo svolgimento
della quinta conferenza annuale, la Visa International Government Services
Conference, conclusasi lo scorso giovedì ad Edimburgo, Scozia, i
rappresentanti di 23 paesi - che costituiscono oltre 5 mila miliardi di
spesa governativa - hanno discusso i metodi per incrementare l'efficienza
statale di almeno il 70 percento in più. Oltre a nuovi strumenti, a nuovi
dati sul benchmark e a nuove iniziative per rendere l'efficienza governativa
un processo più strategico, Visa e le banche che hanno partecipato alla
conferenza hanno evidenziato una crescita dei programmi statali per la
fornitura di servizi, fino ad includere oltre 1000 nuovi programmi in più
di 20 paesi. "Visa ritiene che questo rappresenti un'ottima occasione
per i governi di tutto il mondo che stanno sperimentando il processo di
transizione che prevede una serie di miglioramenti delle operazioni, creati
ad-hoc, fino ad un esame strategico di tutti i processi di pagamento",
ha commentato Lory Yeakle, vice presidente senior per le soluzioni
commerciali globali di Visa International."la conferenza di Edimburgo
ha rappresentato una nuova fase nei rapporti tra Visa, le società
commerciali Visa emittenti e i governi per favorire partnership strategiche
e complete. Questa situazione non solo si riflette nella crescita dei
programmi statali Visa, ma anche nell'enorme interesse verso i nuovi
strumenti analitici e le "best practices" che quest'anno sono
all'ordine del giorno". Tra i principali risultati emersi dalla
conferenza ricordiamo la divulgazione di nuovi dati relativi all'efficienza
operativa raggiunta dai governi che hanno utilizzato prodotti Visa per le
spese di approvvigionamento e di viaggio, registrando così un risparmio
totale per 1,4 miliardi di dollari all'anno grazie al programma del governo
federale degli Stati Uniti e un risparmio cumulativo di 108 milioni di
sterline per un programma ancora più innovativo attuato dal governo del
Regno Unito. Una quantità enorme di nuovi studi documentano come le
modifiche ai tempi del processo industriale, il taglio dei costi e il
rapporto tra venditori e dipendenti possono aumentare di oltre il doppio
l'efficienza statale. Questi studi comprendono l'analisi annuale di
programmi statali per carte degli Stati Uniti e del Regno Unito, oltre ad
analisi indipendenti da parte di Deloitte Consulting e un rigoroso studio
accademico da parte di Richard Palmer, Mahendra Gupta e altri. Fra i
principali risultati emersi dalla conferenza ricordiamo: L'annuncio di nuovi
programmi statali promossi da Visa che includono varie iniziative federali,
statali e locali in Brasile e un nuovo programma statale in Costa Rica oltre
all'adozione da parte del Department of Homeland Security degli Stati Uniti
di carte Visa. Tutto questo rappresenta oltre il 75 percento della spesa
statale effettuata tramite carta, da parte del governo federale degli Stati
Uniti, con un unico prodotto Visa; La presenza importante del governo del
Regno Unito per discutere programmi di espansione quali il dislocamento e
l'implementazione di carte per le spese di viaggio in base al contratto
quinquennale concluso con Visa; Il lancio globale di una nuova suite di
strumenti Procure-to-pay che permette alle banche e ai governi di analizzare
in modo più efficiente le procedure di gestione, di determinare obiettivi
realistici e di massimizzare l'economia dei costi per l'approvvigionamento
da parte dei governi; La condivisione delle "best practice" per
rafforzare l'approccio "tolleranza zero" al fine di contrastare
l'uso improprio delle carte statali e per sottolineare la mancanza di
controllo sui documenti cartacei tradizionali che riportano le spese di
approvvigionamento e di viaggio; Le raccomandazioni da parte della
Conferenza sul commercio e lo sviluppo delle Nazioni Unite per integrare il
processo di approvvigionamento dei governi con strategie più ampie che
favoriscono la crescita dell'e-commerce e dell'e-finance dei paesi
sviluppati, quelli in fase di transizione e i paesi in via di sviluppo; La
presentazione di un nuovo programma statale in Porto Rico per migliorare la
distribuzione di prestiti alle piccole e medie imprese attraverso le carte
Visa Business; L'identificazione dei vantaggi per i fornitori che accettano
le carte statali Visa per i pagamenti, per la riscossione accelerata dei
crediti e la partecipazione ai mercati per l'e-procurement da parte dello
stato; La dimostrazione delle principali tecnologie Visa per la gestione
dell'informazione e la presentazione di riflessioni importanti sul ruolo dei
dati per gestire la spesa, controllare i costi e rimediare alle sviste dei
dipendenti. Inoltre, Visa ha annunciato una partnership strategica con il
Commonwealth Business Council per l'ammodernamento del sistema dei pagamenti
statali e l'organizzazione di una Technology Expo per la presentazioni di
strumenti per la sicurezza e la capacità del settore It dei governi. Come
dichiarato da Yeakle, "Un passaggio davvero cruciale della conferenza
è stato il dibattito sulla necessità di conferire ai dipendenti statali -
vigili del fuoco, squadre speciali di soccorso in caso di emergenza, o
personale destinato alla sicurezza - i mezzi necessari per essere più
efficienti. In conclusione, il programma di servizi statali di Visa non
riguarda solo l'ammodernamento del processo contabile in quanto è rivolto
al miglioramento dell'efficienza dei dipendenti statali". Infolink: www.Corporate.visa.com
TORO ASSICURAZIONI S.P.A: DISTRIBUZIONE DI RISERVE PATRIMONIALI PER
COMPLESSIVI 443,4 MILIONI DI EURO
Torino, 23 ottobre 2003. Il Consiglio di Amministrazione di Toro
Assicurazioni S.p.a., riunitosi il 20 ottobre sotto la presidenza di Antonio
Belloni, preso atto del positivo andamento della Compagnia e del
completamento del programma di dismissione delle partecipazioni già
approvato, ha deliberato di sottoporre ad una prossima Assemblea degli
Azionisti la proposta di distribuzione di riserve patrimoniali per
complessivi 443,4 milioni di Euro. L’operazione rientra nel programma
presentato e approvato dall’Autorità di Vigilanza – Isvap - in
occasione dell’acquisizione di Toro da parte del Gruppo De Agostini,
avvenuta nello scorso Luglio. Dopo la distribuzione delle riserve
patrimoniali, l’eccesso di margine di solvibilità consolidato della
Compagnia si presenterà comunque in incremento rispetto all’inizio
dell’anno.
GRUPPO
EDITORIALE L'ESPRESSO SPA: DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO STRAORDINARIO DI
0,23 EURO PER AZIONE
Roma, 22 ottobre 2003 - Si è riunito ieri a Roma, presieduto da Carlo
Caracciolo, il consiglio di amministrazione del Gruppo Editoriale l'Espresso
Spa che ha esaminato i risultati consolidati al 30 settembre 2003 ed ha
deliberato di sottoporre all'assemblea dei soci la distribuzione di un
dividendo straordinario di 0,23 euro per azione per un importo complessivo
di circa 100 milioni di euro da prelevarsi dalle riserve disponibili, sul
quale sarà chiamata a decidere l'assemblea dei soci convocata per il 4
dicembre 2003, sarà messo in pagamento il giorno 30 dicembre 2003, contro
stacco della cedola n.7 che avverrà il giorno 22 dicembre 2003. Risultati
consolidati al 30 settembre 2003 Il Gruppo Espresso ha chiuso i primi nove
mesi del 2003 con i seguenti risultati: fatturato consolidato di Euro 722mn
(+2,5% rispetto ai 704,2mn realizzati nei primi nove mesi del 2002),
risultato operativo consolidato di Euro 98,5mn (+25,9% sui 78,3mn del 2002),
risultato netto consolidato di Euro 35mn (+27,1% sui 27,5mn del 2002). Il
Gruppo ha migliorato la redditività operativa, passata dall'11,1% al 13,6%
del fatturato, proseguendo nella razionalizzazione e nel contenimento dei
costi, in particolare quelli a sostegno della diffusione e dell'area
internet (Kataweb ha dimezzato le perdite, passate nei nove mesi da Euro
17mn a 7,5mn), e grazie al minor prezzo pagato per la carta, pur in presenza
di un calo della pubblicità. La raccolta pubblicitaria ha mostrato nel
terzo trimestre di quest'anno i primi segnali di ripresa da tre anni a
questa parte. La tendenza conforta le aspettative di ulteriore crescita,
anche alla luce degli investimenti per la stampa in full-color de la
Repubblica, destinati ad ampliare, già dal 2004, l'offerta di inserzioni a
colori. Un significativo contributo al risultato proviene dalla vendita di
prodotti editoriali in abbinamento opzionale con le testate. Divenuta una
vera e propria linea di business, l'attività ha consentito, grazie alle
sinergie distributive e promozionali, di proporre con successo libri, cd
musicali, cd rom e dvd sul canale edicola. Dopo il successo de la biblioteca
di Repubblica, con 25 milioni di libri venduti nell'intero 2002, positivo è
stato il riscontro ottenuto dalle iniziative dei primi nove mesi del 2003.
Oltre 16 milioni di volumi sono stati venduti quest'anno da la Repubblica
con la continuazione de la biblioteca e con la collana I classici del
Fumetto, lanciata alla fine di febbraio 2003. Il maggiore successo è però
quello de l'Enciclopedia di Repubblica, lanciata a settembre: l'opera si
compone di 20 volumi rilegati a colori e ha venduto nelle sue prime cinque
uscite a pagamento 460 mila copie medie (ma le ristampe sono ancora in
corso). Nel periodo sono state sperimentate con successo anche alcune
iniziative di co-marketing tra la Repubblica e L'espresso che hanno lanciato
congiuntamente I capolavori del cinema italiano in dvd (43 mila copie medie
ad uscita) e Tremila, l'enciclopedia del nuovo millennio (62 mila copie
medie). Ottimo poi è stato il riscontro ottenuto dal settimanale con la
pubblicazione dei volumi dell'Arte del Novecento (62 mila copie medie), e de
La Grande Storia dell'Arte (120 mila copie medie). Il modello de la
biblioteca è stato replicato a livello regionale, a partire dal mese di
maggio, dal quotidiano La Nuova Sardegna, che ha lanciato una collana di
opere di autori sardi: dopo 25 delle 30 uscite previste, la diffusione
complessiva si è attestata a 742 mila copie. A partire dal mese di
settembre un'iniziativa analoga è stata lanciata dai quotidiani locali del
Triveneto. Le diffusioni de la Repubblica (620 mila copie medie) e dei
quotidiani locali (481 mila copie medie) sono rimaste stabili, mentre
L'espresso ha incrementato le vendite passando da 396 mila a 411 mila copie
medie a numero (+3,8%). Le radio del Gruppo nel loro complesso hanno fatto
registrare una crescita della raccolta pubblicitaria del 14,3%, decisamente
superiore alle medie di mercato e Radio Deejay si è confermata seconda
emittente nazionale per ascoltatori nel giorno medio (5,4 milioni) ma prima
per ascoltatori nei sette giorni (11,5 milioni); Radio Capital ha
consolidato a 1,6 milioni il numero degli ascoltatori nel giorno medio,
mentre la nuova radio m2o ha registrato 450 mila ascoltatori, confermando il
trend di crescita atteso. I siti internet del Gruppo hanno fatto registrare,
nel mese di settembre 2003, 4,6 milioni di utenti unici e 218 milioni di
pagine visitate (Rilevazioni Red Sheriff); la raccolta pubblicitaria su
internet è cresciuta complessivamente del 9,1% rispetto ai primi nove mesi
del 2002. Il consistente cash flow del periodo, determinato dal positivo
andamento della gestione e dal contenimento del capitale circolante, ha
consentito al Gruppo di ridurre l'esposizione debitoria rispetto al 31
dicembre 2002, nonostante il pagamento di dividendi per ?42,8mn ed
investimenti per ?28,1mn. Al 30 settembre 2003 la posizione finanziaria
netta consolidata presentava un indebitamento di ?58,6mn, in diminuzione
rispetto all'indebitamento di ?62,9mn del 31 dicembre 2002 e di ?104,3mn al
30 giugno 2003. Prevedibile evoluzione della gestione Nel quarto trimestre
si sta riscontrando un ulteriore rafforzamento del mercato pubblicitario,
una sostanziale tenuta delle diffusioni ed un positivo andamento dei
prodotti opzionali; per l'intero esercizio 2003 si prevede un miglioramento
degli indici di redditività fatti registrare nel 2002. Pag. 3 Proposta di
dividendo straordinario Il consiglio di amministrazione ha deciso anche di
sottoporre all'attenzione dei soci la proposta di distribuire un dividendo
straordinario pari a 0,23 euro per azione prelevandolo in parte (circa 41
milioni di euro) dalla riserva facoltativa che consentirà agli azionisti di
fruire del credito d'imposta ed in parte dalla riserva sovrapprezzo azioni
(circa 58 milioni). La distribuzione delle riserve trova la sua
giustificazione sia per consentire agli azionisti di fruire del credito
d'imposta prima della sua eliminazione con la riforma fiscale del 2004, sia
per ottimizzare la struttura patrimoniale del Gruppo. Infatti, considerando
che l'indebitamento del Gruppo è molto limitato e rappresenta una frazione
del patrimonio netto, che l'elevato autofinanziamento gestionale è in grado
di coprire integralmente i programmi di investimento del Gruppo e che i
tassi di interesse sono ai livelli più bassi degli ultimi anni, con la
distribuzione di parte delle riserve si riequilibrerebbe la struttura
patrimoniale, con il risultato di abbassare il costo medio del capitale,
creando in questo modo valore per gli azionisti. Il dividendo straordinario
sarà messo in pagamento il giorno 18 dicembre 2003, contro stacco della
cedola n.7 che avverrà il giorno 15 dicembre 2003. Convocazione
dell'assemblea L'assemblea ordinaria dei soci è stata convocata in prima
convocazione per il giorno 4 dicembre 2003, alle ore 11.00 presso la sede
della Fieg in via Piemonte 64 a Roma. Gli azionisti dovranno deliberare,
oltre che sulla proposta di distribuzione del dividendo straordinario, anche
sulla proposta di revoca e rinnovo della delega al consiglio di
amministrazione per l'acquisto di azioni proprie. In relazione a
quest'ultima delibera il consiglio ha proposto che gli venga attribuita una
delega per l'acquisto di massime 5.000.000 (cinque milioni) di azioni
ordinarie in un intervallo di prezzo compreso tra 0,15 euro (pari al valore
nominale) e 10 euro per azione.
PRIVATE
PLACEMENT PER 350 MILIONI DI DOLLARI SUL MERCATO ISTITUZIONALE AMERICANO
Segrate, 23 ottobre 2003 - Il Gruppo Mondadori ha completato con successo
un'emissione di obbligazioni riservata esclusivamente a investitori
professionali americani per 350 milioni di dollari. L'operazione ha riscosso
un grande successo e ha portato Mondadori a incrementare l'ammontare
dell'emissione, inizialmente previsto in 200 milioni di dollari. La
transazione è strutturata su tre tranche rispettivamente di Us$ 215
milioni, Us$ 40 milioni e Us$ 95 milioni, con scadenze a 10, 12 e 15 anni.
La cedola fissa corrisponde a un tasso medio sull'Euribor maggiorato di
circa 60 basis point. Le obbligazioni (senior unsecured notes) sono emesse
dalla controllata Mondadori International S.a.. L'emissione verrà
utilizzata per il rifinanziamento del debito esistente e l'ottimizzazione
della struttura finanziaria, sia dal punto di vista dei tassi sia delle
scadenze. Jp Morgan ha agito in qualità di advisor e sole placement agent.
NASCE LEASINGETICO IL PRIMO LEASING CHE PREMIA LO SVILUPPO SOSTENIBILEIL
PRODOTTO È DESTINATO ALLE SOCIETÀ PROFIT CHE OPERANO CON CRITERI ETICI,
AGLI ENTI NONPROFIT, AGLI IMMIGRATI
Milano, 23 ottobre 2003. Banca Agrileasing, la società di leasing del
Credito Cooperativo, controllata da Iccrea Holding Spa, presenta il primo
prodotto di leasing sviluppato per il finanziamento facile e agevolato di
beni di investimento che comportano un'utilità sociale e che sono
compatibili con le esigenze di rispetto dell'ambiente. I destinatari del
nuovo prodotto sono tutti gli enti che nelle loro politiche aziendali
adottano i principi dello sviluppo equo e solidale e rispettano la
sostenibilità ambientale. Per questo, per accedere al Leasingetico di Banca
Agrileasing, alla consueta verifica economica dell'attività del richiedente
ne viene affiancata un'altra che ne analizza il contenuto socio-ambientale.
Un'analisi resa possibile da una speciale procedura denominata Etikit che
valuta il contenuto etico, l'impatto sociale e ambientale dei progetti/beni
e la dimensione etica dei soggetti che richiedono il finanziamento. Le
condizioni finanziarie del leasing sono poi personalizzate secondo le
caratteristiche globali ed il rischio di ogni singola operazione. Per le sue
caratteristiche Leasingetico si rivolge a una precisa platea di destinatari:
Aziende profit che perseguono la massimizzazione del profitto nel rispetto
dell'ambiente in cui operano e dei principi etici. E' il caso, ad esempio,
delle aziende farmaceutiche che non effettuano test sugli animali e delle
società all'avanguardia nel trattamento dei rifiuti dei cicli di
lavorazione, oppure che sviluppano politiche industriali basate sui principi
della Responsabilità sociale di impresa. Enti nonprofit che per la loro
stessa natura si occupano di progetti ad alta finalità sociale. Come le
Cooperative sociali, le Organizzazioni non governative (Ong), le O.n.l.u.s.,
le Associazioni laiche o cattoliche, gli Enti, le Fondazioni e le
Parrocchie. Immigrati provenienti da paesi in via di sviluppo regolarmente
residenti in Italia che vogliono intraprendere o sviluppare attività
commerciali e produttive sul territorio oppure che necessitano del
finanziamento per l'auto. T Quanto alla tipologia di investimento,
finanziabile con la formula leasing etico di Banca Agrileasing, questi
possono essere tutti i beni strumentali necessari alle attività produttive
connotati da requisiti di basso impatto ambientale, come ad esempio
impianti, attrezzature e macchinari tutti nuovi di fabbrica. Possono essere
concessi in locazione finanziaria, sia alle imprese che al consumatore,
anche gli autoveicoli, nonché furgoni, pick up e veicoli commerciali. Tra
gli altri beni finanziabili rientrano anche beni strumentali per le finalità
di alcuni enti specifici (ambulanze, mezzi per il soccorso della protezione
civile, scuolabus, mezzi per il trasporto dei disabili). Sono esclusi a
priori dal Leasingetletl i settori produttivi relativi alla produzione di
armi, di tabacco, di alcool, al gioco d'azzardo, al nucleare e alla
pornografia. Anche nel Leasingetico Banca Agrileasing offre gli stessi
vantaggi degli altri prodotti di locazione finanziaria in portafoglio e cioè
nessun immobilizzo di capitali, la velocità di stipula, il minimo anticipo,
i canoni fiscalmente e integralmente deducibili, la consulenza fiscale e
agevolativa. Banca Agrileasing offre, a tutti i destinatari del prodotto, il
servizio Home Leasing per gestire con un semplice clic il proprio contratto
24 ore al giorno via internet. Infolink: www.agrileasing.it
CAPITALIA:
NUOVO PATTO DI SINDACATO
Roma, 23 ottobre 2003 - Ieri è stato perfezionato e sottoscritto presso
Capitalia il nuovo patto di sindacato fra alcuni azionisti della società.
Tale patto che raccoglie primari operatori industriali e finanziari,
italiani e stranieri, oltre ad alcune importanti istituzioni ha come finalità:
stabilizzare l'assetto proprietario e le strategie di lungo periodo del
Gruppo Capitalia, supportando l'attuazione del Piano Industriale 2003-2005;
unire un gruppo di investitori, il cui obiettivo è la creazione di valore a
lungo termine per tutti gli azionisti. Al patto di sindacato di blocco e di
voto, che ha durata triennale, sono state apportate quote pari al 29,579%
del capitale sociale. I partecipanti al patto sono: il Gruppo Abn Amro (9%),
la Regione Siciliana (3,342%), la Fondazione Manodori (3,173%), il Gruppo
Premafin (3,01%), il Gruppo Tosinvest (2,002%), Toro Assicurazioni (2%), il
Gruppo Pirelli (1,90%), il Gruppo Lamaro (1,758%), il Gruppo Colaninno
(1,012%), il Gruppo Colacem (1,002%), Alfio Marchini (0,75%), il Gruppo
Ferrarini (0,45%), Sirefid Spa (0,181%). Ai sensi del Patto i soci sindacati
proporranno un Consiglio di Amministrazione di Capitalia di 19 componenti,
per designazione pattizia degli stessi. Il Presidente del Consiglio di
Amministrazione di Capitalia è stato già designato nella persona del dott.
Cesare Geronzi che, a sua volta, indicherà l'Amministratore Delegato. Abn
Amro designerà 3 amministratori, tra i quali un Vice Presidente. Gli altri
soci detentori di quote no n inferiori allo 0,75% designeranno ciascuno un
amministratore e fra questi, collegialmente, un Vice Presidente. Tre
amministratori indipendenti saranno designati da tutti i soci sindacati
insieme, mentre il diciannovesimo componente sarà scelto tra persone di
comprovata esperienza bancaria. Il Comitato Esecutivo sarà formato da 7
componenti, tra i quali il Presidente e l'Amministratore Delegato. Del
Collegio Sindacale, composto da tre membri più tre supplenti, due saranno
designati dai Soci sindacati, me ntre il terzo competerà, come per Statuto,
alla lista dei soci di minoranza. Il Presidente del Patto di sindacato è
stato indicato dai soci nella persona dell'avvocato Vittorio Ripa di Meana.
Il Patto contiene anche un vincolo di lock-up delle azioni sindacate per tre
anni, con legittimità di trasferimenti infragruppo e con clausola di
prelazione nell'ipotesi in cui, con il consenso di tutti i soci sindacati,
le azioni possano essere cedute a terzi, e un divieto di incremento della
partecipazione. L'assemblea del sindacato, alla quale è stata riconosciuta
competenza di delibera su operazioni straordinarie come aumenti di capitale,
fusioni o scissioni, acquisizioni o dismissioni di partecipazioni o aziende
quando le stesse superino una certa soglia, si riunirà a breve per le
designazioni di competenza.
BUSINESS INTELLIGENCE: UNA LEVA PER FAR CRESCERE IL SETTORE FINANCE
Milano, 23 ottobre 2003 - 'I sistemi di business intelligence nel settore
finanziario' è il libro-novità che il Gruppo Editoriale Edipi propone in
questi giorni a tutti i lettori dei mensili Aziendabanca e Assicura. Frutto
di una preziosa collaborazione tra Sda Bocconi e Sas. La business
intelligence come snodo per la crescita del sistema finanziario nel suo
complesso, e delle diverse realtà del mondo bancario e finance che lo
compongono. 'I sistemi di business intelligence nel settore finanziario' è
il libro che il Gruppo Editoriale Edipi, specializzato in mensili
indirizzati al management aziendale, propone in questi giorni al management
dell'universo del credito e della finanza, e in particolare ai lettori di
Aziendabanca e Assicura, testate leader dei loro rispettivi mercati. 'Il
libro, spiega Mario Salvatori, amministratore delegato di Edipi, nasce da
una importante collaborazione tra Sda Bocconi e alcuni importanti istituti
finanziari interlocutori e clienti di Sas, e compie un'accurata esplorazione
delle tendenze più rilevanti e maggiormente innovative avviate in materia
di Business Intelligence nelle diverse aree aziendali del settore finance.
Per questo ci è sembrato importante pubblicarlo e dargli uno spazio
promozionale adeguato, nella convinzione che i suoi contenuti siano di
estrema qualità, e che il taglio del libro ben si integri con la logica e i
contenuti operativi delle nostre testate, che forniscono a lettori
specializzati strumenti di lavoro e crescita professionale'. 'I sistemi di
business intelligence nel settore finanziario' è a cura di Paolo Pasini e
Angela Perego, con introduzione di Paolo Mottura e contributi di Marco Di
Antonio, Luciano Munari, Ugo Pomante, Daniele Previati. Approfondisce, con
un taglio chiaro e divulgativo che non perde di vista il rigore scientifico
e il rigore dei dati, tematiche di Business Intelligence applicate al mondo
del credito, con particolare riferimento ad esperienze concrete nell'area
dei sistemi informativi e delle loro strategie, dei processi e degli
strumenti di programmazione e di controllo (P&c), delle politiche di
marketing, del governo del cosiddetto capitale umano e delle diverse istanze
relative al risk management. Argomenti che i docenti e ricercatori che hanno
curato la pubblicazione affrontano con lucidità e competenza, supportati da
un ampio bagaglio di dati. Un libro la cui lettura è consigliata a tutti
coloro che operano professionalmente all'interno di banche, assicurazioni,
società finanziarie, e per i quali le tematiche di business intelligence
rappresentano quotidianamente un terreno di lavoro e di confronto. Il volume
'I sistemi di Business Intelligence nel settore finanziario' è in vendita
al prezzo di 21 euro nelle principali librerie, oppure può essere
acquistato direttamente presso l'editore (via Cagliero, 23 - 20125 Milano,
tel. 02/69015730, e-mail: info@edipi.It )
e sul sito www.Edipi.com
IL
GRUPPO ALTAVIA RAFFORZA LA PROPRIA LEADERSHIP EUROPEA NEI SERVIZI DI
PUBLISHING CON L’ACQUISIZIONE DEL GRUPPO VICTOR
Milano, 23 ottobre 2003 - Altavia Groupe ha rilevato la totalità delle
quote del Gruppo Victor, precedentemente detenute da un pool finanziario
costituito da Parconexi, Abn Amro, Ipo e Bnp Paribas. Con questa operazione
il Gruppo Altavia rafforza la propria leadership europea nell’area del
Publishing raggiungendo una cifra d’affari che supera i 410 milioni di
Euro. Le sinergie nate dall’unione dei due Gruppi permetteranno di
soddisfare al meglio le esigenze dei clienti, attuali e futuri, e di
accelerare la crescita organica e la redittività dell’azienda.
“Nell’ottica della nostra strategia di crescita - dichiara Raphael Palti,
Presidente e fondatore del Gruppo Altavia - abbiamo unito le nostre
competenze a quelle di un Gruppo che dispone di molte forze complementari
alle nostre. La posizione chiave che occupa il Gruppo Victor nell’ambito
della comunicazione, la sua expertise nella comunicazione interattiva, il
suo forte radicamento sul territorio nazionale, permetteranno di rafforzare
la nostra leadership nei servizi Publishing, in Francia e in Europa”. Il
Gruppo Altavia, la cui mission è fornire ai propri clienti un’offerta
completa di servizi relativi all’outsorcing delle attività di Publishing,
è presente in 10 paesi europei con uno staff complessivo di 400 dipendenti.
Ha realizzato nel 2002 un fatturato consolidato pari a 361,2 milioni di Euro
per un margine lordo di 41 milioni di Euro. Tra i suoi clienti vi sono
importanti aziende e marchi globali come 3M, il Gruppo Citroen e Peugeot,
Belgacom, Biotherm, Canal +, Chronopost, Gruppo Carrefour, Gruppo Vivarte,
Pc City, Telefonica, e altri ancora. In Italia Altavia è presente con una
sede a Milano dal 1997. Con circa 40 dipendenti, ha un fatturato di circa 40
milioni di Euro (previsione chiusura 2003). Il Gruppo Victor è il primo
gruppo francese indipendente di comunicazione globale (comunicazione,
servizi marketing e comunicazione interattiva). Fondato nel 1984, oggi ha
sedi a Nantes, Lille e Parigi e ha realizzato nel corso del 2002 un
fatturato consolidato di 47,5 milioni di Euro con un margine lordo pari a 22
milioni di Euro. Il suo staff si compone di 200 dipendenti. L’obiettivo
del Gruppo Altavia sarà capitalizzare l’esperienza e la notorietà dei
due brand; le due ragioni sociali e i due marchi saranno mantenuti distinti
nel territorio francese, con lo scopo di assicurare continuità nei rapporti
con i clienti in essere e di perseguire le strategie di espansione a livello
locale. Patrice Bouron, attualmente Président du Directoire del Gruppo
Victor, diviene Presidente di Altavia Francia e entrerà nel consiglio di
amministrazione insieme a Raphael Palti, Presidente e fondatore del Gruppo
Altavia, e a Lorenzo Bertagnolio, Direttore Generale. L’unione di queste
due società permetterà ad Altavia Francia di proporre servizi completi per
tutta la catena del valore delle attività di Publishing: Consulenza:
processi globali e organizzazione, servizi di creatività e marketing.
Acquisti: carta, logistica e stampa. Pre-press: esecuzione, fotoincisione,
ritocchi e gestione di base dei testi e delle immagini. Print management:
tutti i processi editoriali off e on line Supply chain management:
approvvigionamento, stoccaggio, frazionamento e consegna. Il Gruppo Altavia
è così in grado di rispondere alle necessità delle aziende nei processi
di gestione della loro comunicazione on line e off line: cataloghi,
brochure, documenti, rapporti annuali, magazine per i consumatori, editoria
aziendale, materiale per il punto vendita, direct marketing, packaging, siti
web, intranet e Cd Rom.
GRUPPO
COIN RISULTATI DELL´OFFERTA IN OPZIONE
Venezia, 23 ottobre 2003: Gruppo Coin S.p.a. Comunica che a chiusura del
periodo di offerta in Borsa dei n.87.924 diritti inoptati sono state
complessivamente sottoscritte: 1) n.19.334.904 azioni, pari al 14,57% del
nuovo capitale sociale, da parte del pubblico indistinto; 2) n.46.734.752
azioni, pari al 35,22% del nuovo capitale sociale, da parte della Capogruppo
Finanziaria Coin, in adempimento degli impegni assunti. Sono state emesse
complessivamente n. 66.069.656 azioni, al prezzo di 1,2 Euro ciascuna, per
un controvalore pari a Euro 79.283.587,2. Il capitale sociale di Gruppo Coin
S.p.a. Ammonta pertanto a Euro 13.266.865,6 ed è costituito da n.
132.668.656 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,10 ciascuna.
GERMANWINGS COMPIE UN ANNO: 119.000 BIGLIETTI DA 19 EURO PER VOLI IN
TUTTA EUROPA
Milano, 23 ottobre 2003 - Germanwings si appresta a concludere il primo anno
di attività: per festeggiare, la compagnia low cost offre ulteriori 119.000
biglietti a partire da 19 Euro, spese e tasse incluse, per volare a Colonia
e Stoccarda o, da qui, proseguire per tutte le altre destinazioni europee
della compagnia. I biglietti della speciale promozione si potranno prenotare
esclusivamente in internet (www.Germanwings.com) dalle 20.00 di giovedì 23
alle 23.59 di domenica 26 ottobre. I voli dovranno essere effettuati nel
periodo compreso tra il 1 novembre 2003 al 27 marzo 2004, termine
dell’orario invernale. “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati
conseguiti da Germanwings nel primo anno di attività, iniziata il 27
ottobre 2002” ha detto Joachim Klein, Managing Director della compagnia.
“In meno di un anno, Germanwings è divenuta la compagnia aerea leader
all’aeroporto di Colonia e serve ora 29 tratte rispetto alle 11 iniziali.
Dal 15 settembre abbiamo iniziato ad operare anche da Stoccarda, e i primi
risultati raggiunti sono estremamente incoraggianti” ha concluso Joachim
Klein.
ACCORDO PTC-TOYOTA PER LO SVILUPPO CONGIUNTO DEI SISTEMI DI
MOTOPROPULSIONE
Milano, 23 ottobre 2003 - Ptc , The Product Development Company(tm), ha
annunciato oggi che Toyota Motor Corporation ha firmato un accordo di
ricerca e sviluppo congiunto per estendere le soluzioni a disposizione dei
progettisti di processo e prodotto del sistema di motopropulsione. L'accordo
comprende lo studio di nuove competenze per ottimizzare il processo di
sviluppo del sistema di motopropulsione di Toyota. Dalla prima grande
implementazione di Pro/engineer nel 2001, Toyota ha ampliato la propria
preferenza riguardo alle soluzioni Ptc per lo sviluppo del sistema di
motopropulsione a tutti i livelli dell'organizzazione. Il sistema completo
di sviluppo prodotto di Ptc, denominato Pds - Product Development System, è
chiaramente in linea con l'approccio di Toyota in termini di progettazione e
sviluppo del prodotto e le due aziende stanno programmando l'introduzione di
servizi e prodotti associati alle soluzioni Ptc per la gestione del ciclo di
vita del prodotto (Plm) in tutti gli ambiti che riguardano il sistema di
motopropulsione all'interno di Toyota. Pro/engineer è utilizzato per lo
sviluppo del sistema di motopropulsione da oltre un terzo dei principali 40
costruttori di automobili, tra cui figurano i seguenti clienti di Ptc:
Volksagen, Bmw, Hyundai, Fiat, Volvo, Daihatsu, Hino Motors, Tata Motors, Zf,
Mannesman Ag, Visteon, Robert Bosch, Eaton, Dana, Avl e Cummins.
"Questo accordo segna un passo significativo nel nostro duraturo e
positivo rapporto con Toyota", ha detto Dick Harrison, presidente e Ceo
di Ptc. "Le organizzazioni che si occupano di motopropulsione
affrontano sfide uniche nel settore dei trasporti dal momento che i tempi di
sviluppo, i tempi di accelerazione della curva di produzione e la qualità
stanno diventando fattori sempre più importanti per i nostri clienti in
tutto il mondo. Riteniamo che la nostra iniziativa congiunta con Toyota
possa dare al nostro sistema di sviluppo prodotto applicato alla
motopropulsione, estremamente pratico e maturo, ulteriori possibilità di
contribuire al successo dei nostri clienti".
I
CINESI PREFERISCONO MACCHINARI E VEICOLI SPAZIALI "MADE IN ITALY"
NEL 2002 L'EXPORT ITALIANO VERSO LA CINA HA SUPERATO I 4 MILIARDI DI EURO.
Milano, 23 ottobre 2003 - Non solo import. Anche i cinesi apprezzano i
prodotti "made in Italy". Nel 2002 le esportazioni nazionali
superano i 4 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2001 del 23%. Le
macchine per la produzione industriale, per impieghi generali, speciali e
utensili, con un miliardo e 767 milioni di euro, ne costituiscono quasi il
39,4%, con una crescita in un anno, dal 2001 al 2002, del 13%. In questo
settore, la Lombardia si impone a livello nazionale con il 45,5%, seguita da
Emilia Romagna (15,9%) e dal Piemonte (10,4%). Nel settore trasporti,
raggiungono quasi i 500 milioni di euro le esportazioni di aeromobili e
veicoli spaziali (11,2% del totale). Le importazioni, invece, con più di 8
miliardi e 307 milioni, aumentano in un anno, dal 2001 al 2002, del 11%. E
ancora in primo piano la Lombardia con il 37% del totale nazionale. Vengono
poi Veneto (13%), Piemonte (9%), Emilia Romagna e Campania (8%). I prodotti
più importati sono gli articoli di abbigliamento, accessori, pelletteria e
tessili che nel complesso arrivano a totalizzare il 29,5% sul totale. E di
possibili opportunità d'affari con il Paese di mezzo si parlerà durante
l'incontro Lombardia-cina, che si terrà: giovedì, 23 ottobre 2003, ore
14.00, Palazzo Affari ai Giureconsulti - p.Zza Mercanti, 2 (Mm Duomo)-sala
Colonne. Sarà presente una delegazione di 50 operatori cinesi e verranno
presentati, in particolare, alcuni settori industriali: trasporti,
automobilistico e aeronautico, macchinari e sistemi di produzione
industriale, tecnologia ambientale, energetico e componenti elettrici. Due i
gruppi di lavoro settoriali in programma nel pomeriggio e disponibilità di
tavoli promozionali sui quali esporre e distribuire il materiale informativo
delle imprese partecipanti. L'iniziativa organizzata da Promos, azienda
speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione e
da Regione Lombardia. Interverranno tra gli altri: Giorgio Pozzi, Assessore
della Regione Lombardia all'Artigianato, Nuova economia, Ricerca e
Innovazione tecnologica; Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della
Camera di Commercio di Milano e Direttore di Promos, Ming Junfu, Console
Generale Cinese a Milano; Zhang Wei, Vice Presidente del China Council for
the Promotion of International Trade (Ccpit); Wang Limin, Vice Governatore
della Provincia dello Heilongjiang. Dati import/export Italia- Cina.
Elaborazione Camera di Commercio di Milano. Valori in migliaia di euro.
Anno
|
2001
|
2002
|
variaz.%
01-02
|
variaz.%
97-02
|
%
su tot.Italia 02
|
Regione
|
Import
|
Export
|
Import
|
Export
|
import
|
export
|
import
|
export
|
import
|
export
|
Non classificato
|
2.934,14
|
7.904,41
|
6.660,56
|
1.555,57
|
127%
|
-80%
|
107%
|
2963%
|
0,1%
|
0,0%
|
Piemonte
|
712.047,28
|
468.882,96
|
743.606,88
|
452.252,16
|
4%
|
-4%
|
71%
|
118%
|
9,0%
|
11,3%
|
Valle
D'aosta
|
7.267,72
|
4.813,24
|
9.364,39
|
6.806,51
|
29%
|
41%
|
296%
|
199%
|
0,1%
|
0,2%
|
Lombardia
|
2.803.878,60
|
1.219.583,18
|
3.075.518,74
|
1.362.475,66
|
10%
|
12%
|
109%
|
62%
|
37,0%
|
33,9%
|
Trentino-alto
Adige
|
60.876,14
|
16.852,61
|
61.717,55
|
20.050,11
|
1%
|
19%
|
175%
|
93%
|
0,7%
|
0,5%
|
Veneto
|
1.011.678,50
|
431.721,44
|
1.077.829,50
|
416.250,04
|
7%
|
-4%
|
137%
|
48%
|
13,0%
|
10,4%
|
Friuli-venezia
Giulia
|
77.224,12
|
158.156,98
|
93.205,08
|
213.822,18
|
21%
|
35%
|
102%
|
127%
|
1,1%
|
5,3%
|
Liguria
|
193.482,74
|
17.575,35
|
279.554,32
|
29.971,83
|
44%
|
71%
|
178%
|
123%
|
3,4%
|
0,7%
|
Emilia-romagna
|
635.581,04
|
377.359,05
|
670.660,74
|
397.937,59
|
6%
|
5%
|
127%
|
47%
|
8,1%
|
9,9%
|
Toscana
|
599.165,04
|
180.676,70
|
625.714,85
|
232.106,48
|
4%
|
28%
|
102%
|
49%
|
7,5%
|
5,8%
|
Umbria
|
42.833,41
|
29.499,67
|
42.663,81
|
112.156,51
|
0%
|
280%
|
32%
|
559%
|
0,5%
|
2,8%
|
Marche
|
160.648,54
|
29.722,83
|
197.445,92
|
43.277,39
|
23%
|
46%
|
191%
|
122%
|
2,4%
|
1,1%
|
Lazio
|
316.491,17
|
92.713,72
|
435.433,84
|
493.252,22
|
38%
|
432%
|
157%
|
381%
|
5,2%
|
12,3%
|
Abruzzo
|
67.753,13
|
9.249,17
|
86.846,13
|
10.269,13
|
28%
|
11%
|
267%
|
-42%
|
1,0%
|
0,3%
|
Molise
|
2.728,16
|
1.134,58
|
3.855,79
|
2.151,20
|
41%
|
90%
|
-20%
|
5009%
|
0,0%
|
0,1%
|
Campania
|
632.558,07
|
176.520,92
|
669.196,41
|
129.052,66
|
6%
|
-27%
|
100%
|
-20%
|
8,1%
|
3,2%
|
Puglia
|
67.180,01
|
28.134,21
|
126.537,73
|
39.503,14
|
88%
|
40%
|
100%
|
223%
|
1,5%
|
1,0%
|
Basilicata
|
836,03
|
5.134,16
|
1.966,43
|
1.200,78
|
135%
|
-77%
|
36%
|
-48%
|
0,0%
|
0,0%
|
Calabria
|
19.812,35
|
878,18
|
22.692,50
|
596,71
|
15%
|
-32%
|
103%
|
41%
|
0,3%
|
0,0%
|
Sicilia
|
48.795,41
|
15.017,16
|
48.164,31
|
50.687,01
|
-1%
|
238%
|
96%
|
784%
|
0,6%
|
1,3%
|
Sardegna
|
16.791,81
|
605,87
|
28.722,08
|
2.979,76
|
71%
|
392%
|
301%
|
-55%
|
0,3%
|
0,1%
|
Totale
|
7.480.563,43
|
3.272.136,39
|
8.307.357,55
|
4.018.354,63
|
11%
|
23%
|
114%
|
81%
|
100,0%
|
100,0%
|
dati
import/export Italia con la Cina per il settore: delle macchine per la
produzione e l'impiego di energia meccanica, esclusi i motori per
autoveicoli per motocicli e per l'aviazione,. Altre macchine di impiego
generale, macchine utensili, altre macchine per impieghi speciali.
Elaborazione Camera di commercio di Milano. Valori in migliaia di euro
Anno
|
2001
|
2002
|
variaz.% 01-02
|
variaz.% 97-02
|
% su tot.Italia 02
|
Regione
|
Import
|
Export
|
Import
|
Export
|
import
|
export
|
import
|
export
|
import
|
export
|
Non classificato
|
0
|
530,37
|
60,95
|
161,86
|
n.D.
|
-69,5%
|
n.D.
|
320,7%
|
0,0%
|
0,0%
|
Piemonte
|
43.010,73
|
200.104,10
|
45.415,57
|
183.615,87
|
5,6%
|
-8,2%
|
313,4%
|
95,9%
|
8,1%
|
10,4%
|
Valle
D'aosta
|
864,07
|
2.790,75
|
3.220,64
|
5.024,53
|
272,7%
|
80,0%
|
n.D.
|
262,3%
|
0,6%
|
0,3%
|
Lombardia
|
198.902,30
|
628.497,99
|
204.805,51
|
804.350,11
|
3,0%
|
28,0%
|
192,8%
|
64,7%
|
36,4%
|
45,5%
|
Trentino-alto Adige
|
2.817,46
|
13.661,08
|
5.510,15
|
14.252,75
|
95,6%
|
4,3%
|
348,1%
|
124,5%
|
1,0%
|
0,8%
|
Veneto
|
126.908,63
|
215.306,33
|
137.012,96
|
171.937,93
|
8,0%
|
-20,1%
|
205,4%
|
14,0%
|
24,4%
|
9,7%
|
Friuli-venezia Giulia
|
11.287,19
|
128.802,17
|
9.144,28
|
171.498,11
|
-19,0%
|
33,1%
|
348,6%
|
109,5%
|
1,6%
|
9,7%
|
Liguria
|
6.364,83
|
5.525,13
|
8.590,63
|
10.111,07
|
35,0%
|
83,0%
|
464,9%
|
589,2%
|
1,5%
|
0,6%
|
Emilia-romagna
|
60.643,15
|
266.517,53
|
60.760,41
|
281.590,63
|
0,2%
|
5,7%
|
201,9%
|
18,8%
|
10,8%
|
15,9%
|
Toscana
|
14.971,36
|
38.879,23
|
21.121,98
|
73.628,50
|
41,1%
|
89,4%
|
298,8%
|
62,4%
|
3,8%
|
4,2%
|
Umbria
|
520,34
|
4.136,18
|
812,94
|
7.488,58
|
56,2%
|
81,1%
|
n.D.
|
6,5%
|
0,1%
|
0,4%
|
Marche
|
23.272,29
|
8.860,31
|
20.114,35
|
17.538,62
|
-13,6%
|
97,9%
|
2451,6%
|
267,4%
|
3,6%
|
1,0%
|
Lazio
|
10.784,41
|
35.182,68
|
11.741,90
|
12.325,18
|
8,9%
|
-65,0%
|
765,2%
|
8,0%
|
2,1%
|
0,7%
|
Abruzzo
|
476,4
|
3.978,17
|
2.595,77
|
4.095,67
|
444,9%
|
3,0%
|
934,8%
|
-68,8%
|
0,5%
|
0,2%
|
Molise
|
193,84
|
496,87
|
303,46
|
340,32
|
56,6%
|
-31,5%
|
n.D.
|
3489,9%
|
0,1%
|
0,0%
|
Campania
|
13.669,68
|
8.008,44
|
15.446,59
|
7.765,46
|
13,0%
|
-3,0%
|
706,2%
|
354,5%
|
2,7%
|
0,4%
|
Puglia
|
2.677,46
|
2.270,99
|
4.815,37
|
1.657,01
|
79,8%
|
-27,0%
|
730,0%
|
60,9%
|
0,9%
|
0,1%
|
Basilicata
|
0,67
|
335,48
|
122,74
|
5,16
|
18219,4%
|
-98,5%
|
n.D.
|
-97,2%
|
0,0%
|
0,0%
|
Calabria
|
1.140,54
|
119,59
|
2.341,05
|
106,37
|
105,3%
|
-11,1%
|
5233,9%
|
-49,1%
|
0,4%
|
0,0%
|
Sicilia
|
10.459,70
|
477,28
|
7.264,35
|
172,45
|
-30,5%
|
-63,9%
|
2212,8%
|
62,6%
|
1,3%
|
0,0%
|
Sardegna
|
795,67
|
0
|
1.036,84
|
0
|
30,3%
|
n.D.
|
1054,7%
|
-100,0%
|
0,2%
|
0,0%
|
Totale
|
529.760,69
|
1.564.480,67
|
562.238,44
|
1.767.666,17
|
6,1%
|
13,0%
|
248,5%
|
54,2%
|
100,0%
|
100,0%
|
NUOVI FLUOROELASTOMERI RESISTENTI ALLE BASI REALIZZATI CON LA TECNOLOGIA
ADVANCED POLYMER ARCHITECTURE
Milano, 23 ottobre 2003 - Dupont Dow Elastomers ha introdotto sul mercato i
fluoroelastomeri Viton Extreme, prodotti speciali ad alte prestazioni basati
sulla tecnologia Advanced Polymer Architecture (Apa) che offrono livelli di
prestazioni che i tradizionali elastomeri a elevate prestazioni non riescono
a fornire. "I fluoroelastomeri Viton Extreme combinano l'ottima
resistenza termica tipica di Viton con un'eccezionale resistenza a sostanze
chimiche e ambienti aggressivi, al di fuori della portata dei
fluoroelastomeri tradizionali. I prodotti Viton Extreme consentono di
realizzare componenti di grande affidabilita' per applicazioni fortemente
caustiche", ha dichiarato Patrick Lederer, Dupont Dow Elastomers,
marketing manager Europe, Viton. Viton Extreme Tbr-605cs (polimero Vtr-8802)
e' un nuovo polimero Viton con resistenza totale alle basi (Tbr, Totally
Base-resistant). Offre intrinseca resistenza alle sostanze caustiche e
superiore resistenza a oli idrocarbonici e acidi. Tbr-605cs e' un nuovo
copolimero Tfe/propilene basato sulla tecnologia Advanced Polymer
Architecture e un rivoluzionario sito di vulcanizzazione al bisfenolo.
Rispetto ai polimeri Tfe/propilene esistenti, Tbr-605cs offre maggiore
facilita' di lavorazione e minore rigonfiamento a contatto con oli
idrocarbonici. Tbr-605cs ha inoltre eccellente resistenza al compression
set, ottima adesione al metallo e buona resistenza la vapore. Secondo Dupont
Dow Elastomers, i campi di applicazione saranno le esplorazioni petrolifere,
i processi chimici, le aziende del settore energetico, il mercato
automobilistico e altre applicazioni avanzate. Per la sua struttura chimica,
Viton( Extreme Tbr-605cs, come tutti i prodotti a base di Tfe/propilene, non
e' indicato per applicazioni a contatto con carburanti per automobili e
aeromobili. Viton Extreme Etp-600s, basato sulla tecnologia Advanced Polymer
Architecture, ha proprieta' di lavorazione e di utilizzo significativamente
migliorate rispetto a quelle del suo predecessore Etp-900 di cui conserva la
straordinaria resistenza ad acidi, idrocarburi ed esteri, chetoni e aldeidi
a basso peso molecolare. Come, Etp-900, Viton Extreme Etp-600s fornisce
flessibilita' alle basse temperature (Tg-10(c) e resistenza intrinseca ad
attacchi basici e cambiamenti di volume in soluzioni fortemente caustiche,
ammine e acqua ad alta temperatura. Etp-600s offre inoltre una migliorata
resistenza di compression set e proprieta' fisiche che possono incrementare
le prestazioni e la durata delle tenute. Il nuovo Viton Extreme Etp-600s
dall'Etp-900 e' caratterizzato da una superiore facilita' di lavorazione.
Etp-600s offre un miglior flusso nello stampo, una vulcanizzazione piu'
rapida, oltre che un piu' facile rilascio dallo stampo (gli stampi rimangono
piu' puliti). Le migliorate caratteristiche di lavorazione semplificano i
processi produttivi permettendo di produrre maggiori volumi di componenti
per applicazioni critiche in modo piu' economico. In ambienti complessi e
particolarmente aggressivi ove Fkm o Fepm standard non sono sufficienti,
Etp-600s e' il fluoroelastomero d'elezione. Viton Extreme Etp- 600S propone
il meglio di entrambi i mondi.
LE NORME UNI PER LA CRESCITA DELL’ECONOMIA
Milano, 23 ottobre 2003 - Come affermato dal presidente Uni, Paolo Scolari,
“solo se il consumatore comprenderà il significato della normazione e i
vantaggi dei prodotti certificati, conformi, marcati, etc... Genererà una
domanda di prodotti “a norma” che inevitabilmente risalirà le filiere
distributive e produttive, portando tutte le aziende a qualificare la
propria produzione, premiando le imprese che già lavorano a norma e
aumentando la soddisfazione del cliente e la qualità della vita”. Questa
la finalità del convegno “La qualità della vita a norma”, organizzato
da Uni il 14 Ottobre a Roma in occasione della Giornata Mondiale della
Normazione. Il Ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano nel suo
intervento ha dichiarato che “In una visione liberista dell'economia, il
mercato non ha bisogno che il legislatore stabilisca le regole secondo le
quali esso deve funzionare, anzi il mercato ha bisogno di utilizzare tutte
le proprie competenze per darsi regole che -facendo l'interesse di tutti gli
anelli della catena di produzione, commercializzazione, utilizzo e consumo-
stimolino la crescita stessa. L'attività dell'Uni è essenziale per questo
corretto processo di autoregolamentazione. Oggi possiamo dire che le regole
della normazione garantiscono che il mercato si autoregolamenti in modo
corretto e senza distorsioni”. I sottosegretari di Stato alla Salute
-Cesare Cursi e Antonio Guidi- hanno sottolineato il ruolo delle norme Uni
nell'affiancamento delle leggi per la prevenzione dei rischi e per la
garanzia della sicurezza, soprattutto sui luoghi di lavoro. Anticipando la
necessità di rivisitare la legge 626, Cursi ha auspicato
“l'alleggerimento degli oneri di tipo formale per le imprese” e ribadito
“il ruolo di supporto delle norme Uni, che partecipano alla creazione di
un sistema integrato finalizzato alla qualità sociale del lavoro e del
Paese”. Guidi ha dato la propria disponibilità ad una collaborazione nel
campo sociale ed etico per “integrare gli aspetti di managerialità e
qualità nei servizi sanitari, nel rapporto delle Asl con i pazienti, con i
disabili e gli anziani. La crescita sociale della normazione potrà aiutare
il cittadino a gestire la difficile normalità che è sempre più diffusa
nella nostra società”. Daniela Primicerio -direttore generale della Dg
Armonizzazione del mercato e Tutela dei consumatori del Ministero delle
Attività Produttive- ha evidenziato la necessità che “le norme
coniughino le esigenze tecniche con quelle sociali, per avvicinare industria
e consumatori al di là del puro scambio commerciale. Uni, Ministero e
Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti devono rafforzare la
collaborazione, finalizzata alla definizione di riferimenti chiari per il
cittadino che -con meno potere di spesa e sempre più attenzione- farà
sentire la propria voce sempre più forte”. Gianni Cavinato, in
rappresentanza del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, ha
ammesso che “le organizzazioni stesse dei consumatori non sono ancora del
tutto pronte a partecipare pienamente al processo di normazione, ma la
partecipazione deve essere un obbligo fin dalla fase di progettazione dei
prodotti e dei servizi, e non solo per cercare di correggere i problemi che
emergono dopo”. Cavinato ha inoltre sottolineato che “la normazione ha
ancora delle carenze di rappresentatività anche dal lato della pubblica
amministrazione e delle imprese, queste ultime dovrebbero infatti sentire
l'impegno morale a partecipare alla definizione delle norme Uni, in vista
della inevitabile evoluzione delle imprese in imprese sociali”. Nel corso
del dibattito finale Concetta Fusco -vicepresidente del Movimento Italiano
Casalinghe Moica- ha chiesto alle imprese di “aiutarle a scegliere e a
comprare bene i prodotti, impegnandosi a rispettare le norme Uni e
dichiarandolo chiaramente sull'etichetta e sulla confezione”. La
rappresentante del Moica ha offerto inoltre a Uni “la collaborazione del
Movimento per divulgare la conoscenza della normazione, del valore dei
prodotti a norma e dei vantaggi che tali prodotti garantiscono al
consumatore”. Nel corso del convegno sono stati inoltre presentati gli
esiti di una recente ricerca che l'Uni ha commissionato a Cirm World
Research e dalla quale è emerso chiaramente che, nell'acquisto di un
qualsiasi prodotto di consumo: la ricerca della “qualità garantita”,
della sicurezza e del rispetto ambientale dei prodotti è un elemento
presente nelle scelte di acquisto; i consumatori cercano questi elementi
sulle confezioni dei prodotti; sebbene Uni sia poco conosciuto dal
consumatore, una volta compresi i valori delle norme Uni e dei prodotti che
rispettano tali norme, esiste una forte propensione al loro acquisto, anche
indipendentemente dal prezzo; realizzare prodotti conformi alle norme Uni può
essere un concreto vantaggio competitivo per le imprese e sicuramente
innalzerebbe il livello di soddisfazione dei consumatori. I testi degli
interventi del Ministro delle Attività Produttive Marzano e del Presidente
Uni Scolari, nonché la sintesi della ricerca Cirm World Research sono
disponibili sul sito internet Uni agli indirizzi: http://www.Uni.com/stampa/articoli_2003/intervento_marzano.pdf
http://www.Uni.com/stampa/articoli_2003/intervento_scolari.pdf
http://www.Uni.com/stampa/articoli_2003/sintesi_indagine_cirm.pdf
I GEOMETRI VENEZIANI CERTIFICANO LA QUALITÀ IL PRESIDENTE DE MARTIN:
"EFFICIENZA E SODDISFAZIONE PER TUTTI GLI INTERLOCUTORI"
Mestre Ve, 23 ottobre 2003 - I geometri veneziani puntano sulla qualità. Il
Collegio dei Geometri della Provincia di Venezia, tra i primi in Italia, ha
avviato il percorso per ottenere, entro la primavera del 2004, la
certificazione Iso 9001/2000. Il progetto verrà presentato in occasione del
convegno "dalla Qualità alla Certificazione: una scelta, un
percorso", che si terrà venerdì 24 ottobre 2003 alle ore 15 al Laguna
Palace Hotel di Mestre (viale Ancona, 17). Dopo l'introduzione del
presidente della Provincia di Venezia Luigino Busatto, di Ruben Sagredin del
Consiglio Nazionale Geometri e dell'assessore all'Urbanistica ed Edilizia
Privata Comune di Jesolo Renato Martin; intervarranno per il Collegio dei
Geometri della Provincia di Venezia il presidente Massimiliano De Martin, il
responsabile qualità Gianna Nardo e Laura Melchiorre della segreteria,
inoltre il vicepresidente del Consiglio Nazionale Geometri Giuseppe Rando,
Ilario Fantuzzi amministratore delegato Forma, il segretario Generale
Adiconsum Veneto Alfonso Rinaldo Garampelli, il direttore Centrale
Progettazione ed Esecuzione Lavori del Comune di Venezia Salvatore Vento e
Danilo Gerotto Dirigente Urbanistica Comune di Jesolo Geometri: Iso
9001/2000 Per Il Collegio Di Venezia. "La certificazione è
un'occasione importante di trasformazione del Collegio e degli studi
professionali dei nostri iscritti - sottolinea il presidente dei geometri
veneziani Massimiliano De Martin -. Ci stiamo preparando ad essere
interfaccia per i nostri interlocutori quotidiani che chiedono puntualità e
qualità nelle risposte e nelle prestazioni erogate". Nonostante il
Collegio non abbia dei competitors rispetto ai quali dimostrare il valore
del proprio servizio, la scelta dell'Iso 9001/2000 definisce un impegno
preciso: "ottenere un alto grado di soddisfazione degli iscritti e
soprattutto mantenerlo nel tempo". "L'obiettivo - chiarisce De
Martin - è di rendere un servizio efficiente nell'espletare attività
burocratiche e amministrative, offrendo risposte a chi pone domande". E
in quest'ottica assume una rilevanza primaria il rapporto con gli
stakeholder esterni: enti pubblici e cittadini privati che chiedono al
Collegio di farsi garante della professionalità degli iscritti.
Informazioni segreteria organizzativa: Collegio dei Geometri della Provincia
di Venezia Corte Marin Sanudo 11 - 30174 Mestre (Ve) tel. 041 985313 - fax
041 980941 - sede@collegio.Geometri.ve.it
www.Collegio.geometri.ve.it
sede convegno: Laguna Palace
Hotel viale Ancona 17 - 30100 Mestre (Ve) tel. 041 8296111 - fax 041 8296112
- www.Lagunapalace.com
ICIM:FORMAZIONE PER MANAGEMENT MARKETING E RISORSE UMANE
Milano, 23 ottobre 2003 - Icim sviluppa ed eroga soluzioni di formazione in
diverse aree tematiche di interesse per le imprese e/o le persone, anche in
collaborazione con strutture pubbliche e private, come Università e
Istituti di Ricerca, allo scopo di garantire un elevato livello di qualità
in termini di contenuti e metodologie didattiche. Ha maturato un esperienza
pluriennale nell'erogazione di servizi di formazione ad hoc e di
affiancamento nei confronti di organizzazioni private e pubbliche di
importanza nazionale. Con oltre 5.000 persone che hanno già frequentato i
nostri corsi, Icim rappresenta una realtà significativa nel campo della
formazione. Gli eventi e i corsi sviluppati e organizzati coprono diverse
aree tematiche (Management, Marketing e dite, Risorse Umane, etc.), si
rivolgono a varie tipologie di utenza (Dirigenti, Quadri, Operativi) e
soddisfano esigenze specifiche di settori distinti. Per vincere la sfida
della competitività ed essere protagonisti nel mercato del futuro non sono
più sufficienti idee originali e risorse economiche adeguate. Servono
competenze profonde, mirate, specialistiche e innovative. Sono decisive le
conoscenze dei processi aziendali e la padronanza delle tecnologie per
organizzarli efficacemente. Icim Formazione rappresenta oggi una
"fabbrica" in cui si costruisce e si alimenta il sapere, un
crocevia ideale tra il fabbisogno di figure professionali specifiche
manifestato dalle aziende e la ricerca di opportunità che portino ad
un'occupazione stabile e qualificata espressa da chi cerca lavoro. Infolink: www.Icim.it
TRASPORTI
PUBBLICI VENERDÌ 24 OTTOBRE 2003 SCIOPERO GENERALE DI 4 ORE DALLE 18 ALLE
22 PROCLAMATO DA FILT CGIL - FIT CISL - UILT UIL - UGL - FAISA CISAL
Milano 23 ottobre 2003 - Venerdì 24 ottobre 2003, le organizzazioni
sindacali Filt Cgil - Fit Cisl - Uilt Uil - Ugl - Faisa Cisal hanno
dichiarato uno sciopero generale di 4 ore contro le decisioni assunte dal
Governo in materia di sistema previdenziale e di legge finanziaria per
l'anno 2004. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare nelle seguenti
fasce orarie: dall'inizio del servizio alle 18; dalle 22 al termine del
servizio. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee
metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus, dei parcheggi
e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San
Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all'agitazione si
asterrà dal lavoro dalle 18 alle 22. Data la volontarietà di ogni singolo
dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente alla
organizzazione sindacale che lo ha dichiarato: sulla rete di superficie
urbana e interurbana non è prevedibile la riduzione del servizio;
sull'intera rete metropolitana è probabile la sospensione del servizio. Per
ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde
800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare
il sito Internet www.Atm-mi.it
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