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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

GIOVEDI'
30  OTTOBRE  2003

pagina 4

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LA MATEMATICA DELLA TOSCANA CHE INVECCHIA

Firenze, 30 ottobre 2003 - Demografia A Firenze il 24,6% della popolazione ha più di 65 anni, il 6,6% più di 80. In Toscana il rapporto è di 22,1 % e di 5,5%. Nel 2021 ben 26,7 su cento saranno over 65 e 9,2 over 80. Disabilità Tra gli over 65 i disabili sono il 10.6% e aumentano fino al 31.6% tra gli over 80. Demenza Sono il 6,4% degli over 60 i soggetti afflitti da demenza. Una malattia che presenta questo trend: 60-64 anni 0,7% 65-69 anni 1,4% 70-74 anni 2,9% 75-79 anni 6,2% 80-84 anni 10,5% 85-89 anni 20,8% Assistenza Geriatrica In Italia i posti letto di geriatria sono percentualmente molto meno numerosi di quelli di pediatria: 67,8 ogni 100.000 abitanti contro 188,3. In Toscana il rapporto è di 21,1 contro 162,1. Specialisti Le borse di studio per la scuola di specializzazione in geriatria sono ogni anno l’1,7% del totale, contro l’8,7% di quelle in pediatria che si trovano nettamente al vertice della graduatoria. Per gli aspiranti geriatri, invece, 25° posto.

Specializzazioni

N. Medici

Incidenza %

1. Pediatria

19.030

8,7

2. Odontoiatria

15.230

7,0

3. Chirurgia Generale

12.619

5,8

4. Cardiologia

12.607

5,8

5. Ginecologia e ostetricia

12.347

5,6

. . . 23. Medicina dello sport

3.807

1,7

24. Urologia

3.776

1,7

25. Geriatria

3.705

1,7

26. Oncologia

3.519

1,6

27. Altre specializzazioni

25.242

11,5

 

 

 

Totale

218.598

100,0

TROPICALIA 2003: TORNANO I TROPICI A MILANO
Milano, 30 ottobre 2003 - Dall’1 al 9 novembre, al Forum di Assago, torna tutto il fascino dei Tropici con Tropicalia 2003, l’unico evento in Italia in grado di trasportare nel capoluogo lombardo l’incanto delle Seychelles, i colori della giungla amazzonica, la magia della barriera corallina e la misteriosa suggestione del deserto. Terre lontane e ricche di fascino, che per 9 giorni saranno eccezionalmente “a portata di mano” di tutti i milanesi: amanti degli animali, appassionati della natura e dei paradisi esotici, scolaresche o semplici curiosi. Un’occasione unica per lasciarsi stupire da una Natura che si mostra in tutta la sua spettacolarità e in assenza di barriere. Insegnare divertendo: questa la mission di Tropicalia, l’evento che si rivolge a grandi e piccini, coniugando education ed entertainment, e avvicinando al grande pubblico una natura spesso sconosciuta e relegata nei documentari Tv. In questa seconda edizione, Tropicalia si presenta ancora più ricca di incontri e “personaggi” straordinari. Un vero e proprio itinerario – quasi un viaggio - nel cuore della foresta pluviale, tra le dune del deserto e negli abissi dell’oceano, a tu per tu con coccodrilli, millepiedi di 25 cm , “tartarughine” di 250 kg , ragni velenosi, scorpioni, vipere cornute, pipistrelli frugivori, barracuda, piranha… e tanti altri straordinari abitanti dei Tropici che saranno fisicamente ospitati negli spazi del Forum, trasformati per l’occasione in un caleidoscopio di colori e di profumi tropicali. L’ecosistema dei Tropici sarà infatti ricostruito in 4 coinvolgenti habitat naturali - il deserto, la savana, la foresta pluviale, il mare – che su un’area di ben 6.000 metri quadri ricreeranno l’atmosfera incantata da sempre calamita per viaggiatori, sognatori e avventurieri da tutte le parti del mondo. La mostra è concepita in modo interattivo: il pubblico dei visitatori potrà esplorare, incontrare a quattr'occhi – e in alcuni casi toccare con mano – alcune delle più strane e affascinanti specie del mondo, fiori e piante mai visti in Italia. Un paradiso esotico destinato a divenire meta di una splendida vacanza per il fortunato vincitore del super concorso di Tropicalia, in collaborazione con Buon Viaggio. Chi compilerà infatti il coupon distribuito in manifestazione e in allegato al numero 36 di Vivimilano e lo imbucherà nell’apposito box della mostra, parteciperà all’estrazione di un fantastico viaggio per due persone alle isole Mauritius. Un secondo settore sarà invece dedicato all’artigianato etnico, alla flora tropicale e soprattutto ai sapori dei Tropici: un’area ad hoc dove assaggiare i dolci e le ghiottonerie della cucina esotica. La manifestazione è organizzata da Forumnet, società di gestione del Forum di Assago, con il patrocinio del Comune di Milano e della Provincia di Milano, e in collaborazione con Kgb – Servizi non segreti, Bosch, Rcs - Corriere della Sera/vivimilano, Atm - Azienda Trasporti Milanese, Radio Italia – Solo musica italiana, Radio e Reti, Sivae - Società Italiana Veterinari Animali Esotici, Aae – Associazione Animali Esotici, il Parco Faunistico Le Cornelle, Hs - Repti System, la società di allestimenti museali, Buon Viaggio, Seleco. La mostra delle Orchidee è stata gentilmente fornita dal Sig. Giancarlo Pozzi dell’Orchideria di Morosolo. Gli allestimenti degli acquari marini sono stati curati dall’Acquario Mediterraneo mentre quelli di acqua dolce sono stati curati da Gaem – Gruppo Acquariofilo Milanese. Si ringraziano Luciano Cajelli e Claudio Ziraldo per la mostra fotografica “Il Tempo della Luce” e il prof. Francesco Barbieri, entomologo dell’Università di Padova, consulente scientifico della manifestazione, per la mostra fotografica “Piccoli, Strani Animali Tropicali”.

L’OPERETTA DI SCENA DOMANI SERA ALLA MOSTRA-MERCATO TRIESTEANTIQUA ORIGINALE INIZIATIVA ALL’INSEGNA DELLA FUSIONE TRA ARTE, STORIA E MUSICA
Trieste, 30 ottobre 2003 - Prosegue con successo di pubblico e soddisfacente giro d’affari, nella prestigiosa cornice del Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima, la Xxi edizione di Triesteantiqua, una delle mostre-mercato di antiquariato più importanti a livello internazionale. Nell’ambito dell’originale iniziativa che. Per la prima volta quest’anno. Vede fondersi l’antiquariato, l’arte e la storia con la musica, domani sera venerdì 31 ottobre con inizio alle ore 18, all’interno della mostra-mercato si terrà un concerto di musica operettistica che avrà per protagonisti il soprano Gisella Sanvitale e il tenore Andrea Binetti, che saranno accompagnati al pianoforte da Federico Consoli. Il programma prevede l’esecuzione di celebri brani di alcune tra le più popolari operette di repertorio mondiale, quali La danza delle Libellule, La Duchessa del Bal Tabarin, Il Paese dei Campanelli, Cin-ci-la, Al Cavallino Bianco e La Vedova Allegra. “Abbiamo voluto fondere le emozioni che suscitano le forme ed i colori degli oggetti esposti a Triesteantiqua, con quelle evocate dal fascino e dall’atmosfera delle musiche di tempi passati”, dice Claudio Grizon, presidente dell’Associazione Internazionale dell’Operetta-friuli Venezia Giulia a commento dell’originale iniziativa, che si è già concretizzata con il concerto di musica da camera per flauto e arpa tenutosi nella mattinata di sabato, giorno dell’inaugurazione di Triesteantiqua e replicato l’indomani, domenica. “Il fascino di un gioiello, la sontuosità di un mobile, l’eleganza di un oggetto personale od i colori di un dipinto”, dice ancora Grizon, “continuano a suscitare, ormai da ventuno anni, negli amanti dell’arte, una crescente curiosità per la Mostra mercato dell’Antiquariato di Trieste. La cultura ed il gusto di conservare gli oggetti del passato è parte della nostra tradizione, è un modo per ricordare, per proiettare nel futuro una parte di noi”. Due note sui protagonisti del concerto di domani sera: Gisella Sanvitale, che si è diplomata in canto presso il Conservatorio “Pollini” di Padova, si è dedicata sempre più al repertorio operettistico, ha effettuato numerose tournée in Europa, Asia e America e svolge una intensa attività concertistica e didattica; Andrea Binetti, triestino, da sempre appassionato d’operetta ha partecipato a numerose produzioni televisive ed è stato interprete del Festival Internazionale dell’operetta di Trieste di quest’anno in due produzioni: “ La Generala ” e “Orfeo all’inferno”. Federico Consoli, figlio d’arte, è nato a Trieste dove si è diplomato al Conservatorio “Tartini” nel 1993. Ha da poco concluso la tournée italiana dello spettacolo musicale “Un magnifico settembre”, allestito dal teatro “ La Contrada ”, Organizzata dal Consorzio Promotrieste con il sostegno e il patrocinio della Camera di Commercio, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia, del Comune e dell’Agenzia d’Informazione e di Accoglienza Turistica di Trieste e con la collaborazione dell’Associazione Antiquari del Friuli Venezia Giulia, Triesteantiqua chiuderà i battenti domenica 2 novembre. Venerdì, sabato e domenica la mostra (il biglietto intero costa 7 Euro) rimarrà aperta dalle ore 10 alle ore 20. Infolink: www.Promotrieste.it/triesteantiqua

TRASMISSIONI DI POTENZA: DOPO UN 2002 DI TRANSIZIONE, PRONTE PER LA RIPRESA FLUIDTRANS COMPOMAC, FIERA LEADER PER IL COMPARTO SI PREPARA, CON GRANDI NOVITÀ, ALL’EDIZIONE 2004.
Milano, 30 ottobre 2003 - Fluidtrans Compomac 2004, 19^ Biennale Internazionale delle Trasmissioni di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli e Progettazione, in programma presso i Padiglioni del Portello della Fiera di Milano dal 18 al 21 febbraio 2004, si preannuncia come una vetrina ricca di spunti, novità e soluzioni evolute. I dati economici dei settori rappresentati dalla Manifestazione, che indicano la sostanziale tenuta dell’intero comparto della componentistica, oltre a riflettere gli effetti di una crisi generalizzata che ha investito l’economia internazionale, non possono sottacere la grande trasformazione in corso in un mercato dove la “quantità” lascia il posto alla “qualità” e all’innovazione tecnologica. Trasformazioni che riguardano l’utenza, le tecnologie e le applicazioni. Assiot e Assofluid, le due associazioni co-promotrici della Fiera, hanno diramato dati di per sé eloquenti. Per quanto riguarda il mercato del settore Organi di Trasmissione ed Ingranaggi, il 2002 è da considerarsi un anno di transizione, con forti disomogeneità all’interno delle diverse Business Unit, che compongono il comparto. A fronte di una Produzione Nazionale 2002 – ovvero la produzione italiana venduta in Italia + l’export – di 3.699 milioni di euro, (+7,67% rispetto all’anno scorso), di un Mercato Nazionale - produzione italiana venduta in Italia + import - attestato a 1.616 milioni di euro (+26,89% sul 2001) e di un valore dell’export che con 2.082 milioni di euro risulta in calo del 3,65% rispetto al 2001, si nota, all’interno delle aziende Assiot, una divaricazione tra i risultati delle diverse categorie dalle quali emerge il segmento “Elementi di Trasmissione” che ha registrato incrementi a due cifre. I dati forniti da Assofluid relativi al settore della Potenza Fluida ci dicono che il Mercato Nazionale dei componenti oleoidraulici e pneumatici ha subito una flessione nel 2002 di poco inferiore al 5% rispetto al 2001. Viceversa, la Produzione Nazionale ottiene un risultato positivo rispetto allo scorso anno (+1,7%) grazie soprattutto al felice riscontro dell’Export (+8,6%). In particolare, per quanto riguarda il comparto oleoidraulico, il valore del Mercato Nazionale nel 2002 ha superato i 1.200 milioni di euro, registrando un calo dell’1,6% rispetto all’anno scorso, mentre la Produzione Nazionale 2002 vale complessivamente 1.750 milioni di euro, con un aumento dell’1,52% sul 2001. Un dato importante da sottolineare è la crescita dell’Export, che con 880 milioni di euro nell’ultimo anno ha registrato un incremento del 5%. In linea con questo settore è l’andamento della pneumatica. Nel 2002 il Mercato Nazionale pneumatico ha chiuso con 549 milioni di euro (-3,28% rispetto al 2001), mentre la Produzione Nazionale , con 513 milioni di euro ha registrato uno stallo (+0,17% su 2001). Al contrario, l’Export ha segnato un +3,5% raggiungendo i 210 milioni di euro. A questo proposito, l’alto livello delle risposte che l’industria italiana sa dare alle necessità del mercato globale trova un fondamentale punto di riferimento internazionale degli sviluppi tecnologici più avanzati a Fluidtrans Compomac che, seguendo il nuovo orientamento del mondo della “Trasmissione di Potenza” riunisce in un unico luogo i protagonisti dei settori delle Trasmissioni di Potenza Meccaniche, Idrauliche e Pneumatiche, Motion Control, delle Tecniche e Tecnologie dell’Aria Compressa e della Meccatronica, offrendo una panoramica tra le più complete ed esaustive.

HABITAT AZIENDA A SEP 2004 LA POLVERE PUÒ ESSERE PERICOLOSA! PIÙ IGIENE NEGLI UFFICI
Milano, 30 ottobre 2003 – Come minimo passiamo 4 ore al giorno, cinque giorni la settimana, all’interno di un ufficio; in media sono 8 le ore trascorse tra le mura del luogo di lavoro. E’ quindi evidente l’importanza di lavorare in un ambiente salubre e pulito, senza inquinanti tossici che mettano a repentaglio la propria salute. Un recente studio condotto da Greenpeace su campioni di polvere raccolti in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Danimarca, Svezia e Finlandia rivela che per ogni grammo di polvere si rilevano mezzo milligrammo di sostanze pericolose. Le analisi hanno riscontrato sostanziali quantità di alchifenoli e composti a base di cromo, che possono alterare il sistema ormonale, esteri ftalici, pericolosi per il sistema riproduttivo, e paraffine clorurate che possono essere cancerogene. Le preoccupazioni legate alla “vita da ufficio” aumentano e fanno comprendere l’importanza, per ogni azienda, di tutelare i propri addetti e di migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro. Habitat Azienda, che si svolge a Padova dal 17 al 20 marzo 2004 all’interno di Sep, salone biennale delle ecotecnologie, vuole dare soluzioni concrete al problema della qualità dell’ambiente di lavoro e del benessere degli addetti, attraverso l’offerta di prodotti e servizi. Alla sua prima edizione, organizzata da Tecnoimprese e Padovafiere, Habitat Azienda è l'area-evento dedicato alla gestione di spazio, attrezzature e addetti dell'ambiente aziendale, che si rivolge alla figura emergente del Facility Manager, ovvero a chi, in ogni realtà lavorativa, deve gestire e ottimizzare le risorse (anche umane) di un’azienda. In controtendenza rispetto alle altre manifestazioni, Ha si despecializza, fornendo soluzioni trasversali che diano risposte immediate ai problemi gestionali di un’azienda. Attraverso un percorso guidato sarà dunque possibile trovare risposte al problema dello smaltimento dei rifiuti tecnologici (sarà allestita un’apposita “isola del grigio” dove saranno riuniti gli operatori del settore) e sarà possibile toccare con mano i prodotti Ict ecocompatibili (come monitor e periferiche “verdi”) e i consumabili più recenti. Verranno poi esposte soluzioni per affrontare la sicurezza e la prevenzione in azienda, prodotti antincendio, kit di pronto soccorso, allarmi e monitoraggio interno ed esterno, prodotti per la pulizia, l’igiene e la sanificazione (di spazi ampi ma anche di apparecchiature tecnologiche) soluzioni per combattere il problema dell’inquinamento indoor e dell’inquinamento acustico e migliorare la qualità dell’aria e del microclima. Ancora si proporranno soluzioni per il benessere degli addetti di un’azienda, dai prodotti ergonomici a mobili d’arredo per l’ufficio e soluzioni illuminotecniche, dagli erogatori d’acqua e distributori automatici di bevande e snack ai dispenser di sapone e asciugamani in carta, fino a coprire i fornitori di “verde” in ufficio e le consulenze di come impostare il proprio ambiente di lavoro nel modo più produttivo possibile. Non mancheranno infine soluzioni di gestione aziendale a più ampio respiro, cuore di chi fornisce servizi in outsourcing di Facility Management (manutenzione, energy management, trattamento fine vita elettronico, noleggio flotte aziendali, distruzione archivi cartacei, servizi di pulizia, noleggio attrezzature informatiche, servizi di telecomunicazione, reception e call center, buoni pasto e ristorazione) fino ad arrivare a pacchetti di soluzioni complete “chiavi in mano”.

"IDEA SPOSA 2004" TORINO - LINGOTTO FIERE: 24 GENNAIO - 1° FEBBRAIO
Torino, 30 ottobre 2003 - Ci si sposa sempre più tardi ­ lui 30 anni lei 27 ­ ma il matrimonio in Italia rimane, nella maggior parte dei casi, un punto fermo per la coppia e costituisce il vero di passaggio alla vita adulta. Nel 2001 i matrimoni celebrati nel nostro Paese sono stati oltre 260.000 un dato che sembra arrestare, la progressiva diminuzione registrata negli ultimi anni. Il matrimonio nel 87.5% dei casi viene celebrato in modo sontuoso, a volte anche oltre le reali possibilità delle famiglie, ma per i figli si fanno tanti sacrifici e certo l¹impegno non viene meno al momento delle nozze. Ammonta infatti a 5 miliardi di Euro il giro d¹affari legato alle feste nunziali, senza considerare i doni e le spese per la casa. In media l¹evento nozze rappresenta un esborso di 18-20.000 Euro. Il Salone Idea Sposa, giunto alla sua 21° edizione, costituisce da sempre un¹opportunità per documentarsi su tutto quanto il mercato offre, soprattutto per quelle famiglie che vivono per la prima volta quest¹ esperienza. La rassegna torinese presenterà le ultime novità in tema di abbigliamento, accessori, addobbi floreali, acconciature, autonoleggi, servizi foto-cinematografici; inoltre un¹ampia gamma di ristoranti, catering e prestigiose location per il ricevimento. Saranno inoltre presenti i settori della regalistica ­ liste di nozze ­ e le agenzie di viaggio. Sono in fase d¹avanzata preparazione eventi che renderanno vivace e interattivo il Salone con varie proposte innovative. Idea Sposa è il momento che consente attraverso una migliore conoscenza del mercato di effettuare le scelte più consone al gusto, alle attese degli sposi e al budget, con la possibilità di fare anche qualche risparmio. Infolink: www.Lingottofiere.it

IL NUOVO “BIANCO&ROSSO”: SI PARTE PER IL GOLOSO VIAGGIO NELLA PIÙ RICCA CASA DEI SAPORI
Vaprio d’Adda (Milano), 30 ottobre 2003 – Apre i battenti oggi, 30 , a partire dalle 15.00, la sesta edizione di Bianco&rosso, la più importante mostra mercato lombarda dedicata all’enogastronomia nazionale e internazionale, che quest’anno si presenta in vesti completamente rinnovate: Gexpo, una delle maggiori società italiane promotrici di fiere e mostre, ne ha infatti acquisito organizzazione e know how, per un rilancio in grande stile. Organizzato da Gexpo e patrocinato dalla Regione Lombardia - Assessorati Agricoltura e Turismo, Bianco&rosso 2003 verrà ufficialmente inaugurato questa sera, con taglio del nastro alle 18.30 e successiva cena di gala all’insegna della cucina mantovana, alla presenza del Vicepresidente e Assessore regionale all’Agricoltura Viviana Becclossi. L’appuntamento con vini di qualità, grandi oli, prodotti tipici e sapori ricercati legati alla tradizione, è a Vaprio d’Adda, a pochi chilometri da Milano, fino al prossimo 2 novembre. “Tutti gli indicatori di mercato – ha dichiarato Roberto Pinna Berchet, Segretario Generale di Gexpo – convergono nel disegnare un trend di crescita costante per il comparto enogastronomico. Il nostro obiettivo è offrire una panoramica a 360° su questo settore, che continua a conquistare un pubblico sempre più vasto e diversificato. Per questo abbiamo percorso l’Italia, regione per regione, alla ricerca delle eccellenze enogastronomiche del Bel Paese: dal bitto alla burrata pugliese, dalle mostarde lombarde ai grandi oli italiani fino ai ghiotti dolci di pasta di mandorle siciliani. Abbiamo selezionato un numero ristretto e qualificato di espositori, circa un centinaio, e abbiamo consultato esperti per realizzare spazi ed eventi che esaltassero il mondo del cibo e del vino in tutti i suoi aspetti.” Nell’elegante cornice della settecentesca Villa Castelbarco Albani e del suo splendido parco, il sesto Salone Nazionale del Vino, dei Prodotti Tipici e del Turismo Enogastronomico, conquisterà i suoi visitatori con una quattro giorni ricca di proposte ed eventi. Ce n’è davvero per tutti: gourmet, gastronauti, esperti di Bacco e semplici appassionati. A partire da “Wines 2003” , l’enoteca dove sarà possibile degustare ed acquistare vini nell’ambito di una fornita selezione di etichette, con particolare attenzione alla produzione lombarda, presentata da Acovilo. Da segnalare il debutto ufficiale al grande pubblico del rinnovato packaging delle bottiglie della calepina Tallarini. Il ricco percorso espositivo, poi, prevede una ghiotta novità: si tratta di “Chocotour”, un’intera area dedicata alle grandi firme del cioccolato, per scoprire tutti i segreti di questa dolce tentazione, dalla lavorazione agli abbinamenti, e per ammirare le meravigliose opere d’arte e sculture in cioccolato realizzate dai maestri pasticceri. Quanto alla ristorazione, sarà la cucina mantovana a farla da protagonista, con un ristorante - realizzato con la collaborazione del Consorzio Tutela Vini Mantovani e della Provincia di Mantova - dove ai fornelli si alterneranno i migliori chef per presentare tutte le delizie della tradizione locale. Numerosi poi gli appuntamenti culturali, in particolare le ormai famose Officine dei Sapori: 17 mini – corsi di degustazione dedicati al meglio dell’enogastronomia lombarda e nazionale, durante i quali gli interessati potranno approfondire la conoscenza dei prodotti presentati, insieme ai produttori, da Elio Ghisalberti, giornalista ed ispettore della Guida de L’espresso Ristoranti d’Italia. Si tratta di una serie di lezioni basate sull’ascolto, l’osservazione, l’assaggio e la discussione. Di queste Officine ben tre, a cura di Chococlub (Associazione Italiana Amatori Cioccolato), saranno interamente dedicate al cioccolato. Tutto questo ed altro ancora è “Bianco&rosso 2003” , un “Bianco&rosso” tutto da riscoprire, che mira a diventare sempre più punto di riferimento per l’enogastronomia nazionale ed internazionale, nonchè luogo privilegiato di emersione e valorizzazione della ricchezza del prodotto tradizionale.

LA BARONE PIZZINI APRE UFFICIALMENTE LE PORTE DEL MUSEO CONTADINO
Timoline di Cortefranca (Bs). 30 ottobre 2003 - Dopo tanti mesi di duro lavoro la famosa cantina franciacortina Barone Pizzini inaugurerà ufficialmente il Museo Contadino alla presenza di importanti autorità il prossimo 13 novembre. Nato dal rispetto per il territorio circostante e dalla volontà di preservarne il ricordo e le qualità, il percorso museale è un contributo dell’azienda alla storia e al valore della Franciacorta. Il Museo, infatti, verrà simbolicamente donato al Consorzio delle Torbiere e verrà mantenuto dalla Barone Pizzini. “Noi, in Barone Pizzini – afferma Paolo Ghilardi, responsabile dell’iniziativa – vediamo l’azienda con il suo fare, i suoi prodotti, le donne e gli uomini che ne sono artefici come un insieme generato dal territorio. “Lo stesso territorio – aggiunge Silvano Brescianini, Direttore della Pizzini - verso cui nutriamo un rispetto così profondo da decidere di convertirci totalmente ai dettami dell’agricoltura biologica”. Realizzato in collaborazione con il Consorzio Torbiere del Sebino, con il patrocinio della Provincia di Brescia, Assessorato all’Agricoltura, e della Comunità Montana del Sebino Bresciano, il Museo sarà aperto a visite gratuite solo su prenotazione. La visita infatti si svolgerà in piccoli gruppi e sarà guidata da Luciano Peroni, appassionato conoscitore del mondo agricolo grazie a cui è stato possibile realizzare questo progetto. L’esposizione sarà suddivisa in quattro moduli che riprendono le diverse fasi del lavoro agricolo: la terra, con i diversi processi di aratura, semina, mietitura, trebbiatura e fienagione; l’acqua, con l’estrazione della torba, la bachicoltura con la lavorazione della seta e la viticoltura, per la produzione di vino. Quattro moduli che intendono rappresentare e far conoscere modalità e cadenze di vita ormai sepolte. Quattro momenti che rappresentano le principali attività agricole del passato e del presente grazie ad un centinaio di oggetti di alto valore storico e culturale, come il fiuchì o fiòcò (la falce messoria) attrezzo derivante dalla preistoria, el piò (l’aratro), l’erpéch (l’erpice), o i primi mezzi meccanici come l’ensunnàdur (la seminatrice). La Barone Pizzini ha in serbo inoltre una novità per tutti gli amanti dell’arte. Contemporaneamente all’apertura del percorso museale, verrà allestita una Personale temporanea dello scultore Armando Riva. La mostra, che durerà circa un mese, verrà ospitata nel giardino pensile dell’azienda e proporrà una ventina di opere del famoso artista lombardo; come il museo, anche la Personale sarà aperta al pubblico gratuitamente su prenotazione. Per informazioni sulla Personale di Armando Riva e sulle visite guidate al Museo Contadino: telefonare a “ La Licenza ” 030.9828532, Sig. Ra Deborah Conti.

AL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA “LEONARDO DA VINCI” DI SERA
Milano, 30 ottobre 2003 - Oggi il Museo sarà aperto dalle 18.30 alle 22.00. In particolare sarà aperto il percorso mostre, veri e propri approfondimenti culturali e di attualità 5 differenti mostre. Accanto a Matemilano e a 1953 Milano Ricostruita, ci sono anche; "Idrogeno, una strada verso un futuro sostenibile", un percorso per conoscere meglio la via più promettente per avere energia pulita; "Più freddo, più caldo. Più quiz!" mostra didattica sui cambiamenti climatici realizzata da Enea; “Bici in giro”, un percorso che porta dalla Draisina alla Bianchi di Coppi, fino alla spettacolare bici in legno di Tino Sana; Questo sforzo rappresenta appieno la nuova strategia di gestione che il Museo persegue da quando è Fondazione.

A BUSSETO (PR) VENERDÌ 31 OTTOBRE TORNA MUSICA ANTICA "MEDIOEVO E OLTRE"
Busseto, 30 ottobre 2003 - La Rassegna “Medioevo e oltre 2003” , dedicata alla musica antica nei luoghi storici del parmense, torna a Busseto venerdì 31 ottobre alle 21 presso il Salone Barezzi. Organizzato dall’associazione “Amici di Verdi” con il sostegno della locale Amministrazione Comunale, va in scena “Curtio precipitato et altri capricci per camera”, di Tarquinio Merula (il titolo s’ispira all’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam e in particolare alla figura di Curtio, che per acquistare lodi e fama si getta in una voragine). Nato a Busseto nel 1595, Merula fu protagonista della vita musicale cremonese del primo barocco ed ebbe una brillante carriera internazionale, ma venne fatalmente oscurato dal contemporaneo “divin Claudio” Monteverdi. La sua città natale ne affida la riscoperta all’Ensemble L’aura Soave di Cremona (Marina Bonetti, arpa doppia; Davide Pozzi, organo e clavicembalo; Diego Cantalupi, tiorba e arciliuto) e al soprano spagnolo Nuria Rial, una delle interpreti di musica barocca e sacra più affermate in Europa. Stampato a Venezia nel 1638, il Curtio precipitato è una raccolta di capricci, cioè arie da camera a voce sola con basso continuo. Durante il Xvii secolo era consuetudine accompagnare la voce con diversi strumenti (a tasto come cembalo e organo, ma anche a corde pizzicate, come arpa e liuto), secondo regole precise, che lasciavano però ampio spazio all’improvvisazione. Gli “affetti” espressi dal canto potevano così essere enfatizzati dagli strumenti d’accompagnamento. Le arie contenute nella raccolta sono le più disparate: la Canzonetta spirituale sopra la Nanna (uno dei momenti più alti di Merula) utilizza due soli accordi del basso continuo e l’idea compositiva è di tale modernità da poterla avvicinare ad esempi novecenteschi di musica minimalista. Il basso imita un movimento cullante e ipnotico, delineando una Madonna trasfigurata che profetizza il destino del proprio figlio, mentre lo fa addormentare. La madre, come in sogno, intravede sul bambino tragici segni di morte: le mani e i piedi trafitti da chiodi, il volto colpito da sputi e schiaffi, il capo trafitto dalla corona di spine. Nel capriccio Quando gli uccelli portaranno i zoccoli, per dimostrare l’impossibilità di raggiungere la felicità viene usata una serie di assurdi poetici che trova logica conclusione solo al termine del brano: quando gli uccelli portaranno i zoccoli e su per l’aria voleran gli buffali […] allora finiranno i miei rammarichi (cioè mai). Completano la raccolta brani di matrice popolareggiante e scherzosa in cui è costante il tema amoroso, usato come pretesto per delineare i rapporti tra i personaggi più diversi come lo scolaro e la maestra o la donna che non corrisponde l’amore dell’amato. Chiude il programma una ciaccona, cioè una danza svolta nella maniera virtuosistica tipica della scrittura strumentale di Merula. L’aura Soave nasce nel 1995 sotto l'egida della Facoltà di Musicologia di Cremona, riunendo musicisti specializzati nella prassi esecutiva storica e con l'intento di riscoprire musiche e autori inediti. Partecipa a importanti festival di musica barocca (Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Avignone, Culture dei Mari, Lombardia Europa Musica, Autunno Musicale di Como, Musica nelle Corti di Matera) e dal 2001 è ospite fisso del Festival Monteverdi di Cremona, collaborando con la celebre Emma Kirkby. Ha curato varie incisioni discografiche, tra cui la prima registrazione integrale dei Mottetti di Girolamo Frescobaldi, Madrigali di Salomone Rossi e numeri monografici su T. Merula, A. Zani, G. Visconti, C. Zuccari. Il soprano Nuria Rial inizia la formazione musicale in Catalogna e continua gli studi a Basilea. Contemporaneamente si perfeziona con importanti musicisti come Margreet Hönig, Leonard Stein, Christoph Coin, Sergio Azzolini, Friedrich Gürter e Oscar Ghiglia. Il suo repertorio abbraccia tutte le forme e gli stili musicali. Collabora come solista con Il Giardino Armonico, Ricercare Consort, Sinfonieorchester e Kammerorchester Basel, Les Musiciens du Louvre, El Concierto Español, Orquesta Barroca de Sevilla, Filharmonia Galicia e altre formazioni. Si è esibita in numerosi festival in Europa e in America Latina al fianco di importanti direttori e strumentisti. Ha inciso vari dischi, fra cui Claros y frescos rios con il liutista Jose Emilio Moreno, che ha ricevuto eccellenti critiche dalle riviste specializzate. Ha partecipato a registrazioni radiofoniche per Radio Nacional España, Catalunya Musica, Bayerische Rundfunk, Schweizer Radio, Rai e nello scorso settembre ha ricevuto il Premio “Helvetia Patria Jeunesse” presso l’European Foundation for Culture. Ingresso libero. Per informazioni: 0524/931117.

RIAPRE AL PUBBLICO LA ‘CASA DI GIORGIONE’, CON IL ‘FREGIO DELLE ARTI LIBERALI E MECCANICHE’ ED ALTRI AFFRESCHI RESTAURATI (GIORNATA INAUGURALE: 1 NOVEMBRE 2003; APERTURA: DALL’1 NOVEMBRE 2003 AL 29 FEBBRAIO 2004)
Castelfranco Veneto, 30 ottobre 2003 - Sabato 1 novembre 2003, in concomitanza con l’apertura della mostra veneziana “Giorgione. Le maraviglie dell’arte”, riaprirà al pubblico la ‘Casa di Giorgione’ restaurata e saranno nuovamente visitabili il ‘Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche’, attribuito a Giorgione, ed altri affreschi, a conclusione di un accurato intervento di conservazione e di recupero. La restituzione pubblica dell’antica dimora e dei suoi apparati decorativi si deve alla generosa iniziativa della Fondazione Cassamarca di Treviso, che si è avvalsa della progettazione curata dallo Studio Carli-moschino di Padova e degli indirizzi e supervisione della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici del Veneto e della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto. La giornata dell’1 novembre sarà aperta alle 10.30, nel settecentesco Teatro Accademico, da un convegno introdotto dai saluti del sindaco di Castelfranco Veneto, Maria Gomierato, e di Maria Teresa Gaja Rubin de Cervin, Soprintendente Regionale ai Beni e alle Attività Culturali del Veneto. Seguiranno gli interventi di: Giovanna Nepi Scirè, Soprintendente del Polo Museale Veneziano (La mostra ‘Giorgione. Le maraviglie dell’arte’ presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia); Anna Maria Spiazzi, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto (Il restauro della Pala di Castelfranco: Cappella Costanzo e Casa di Giorgione nel sistema museale territoriale); Guglielmo Monti, Soprintendente ai Beni Ambientali ed Architettonici del Veneto (Casa di Giorgione: gli indirizzi progettuali del restauro); Giorgio Carli, progettista e direttore dei lavori di restauro della Casa di Giorgione (Il progetto di intervento). Concluderanno il convegno il sindaco di Castelfranco Veneto, Maria Gomierato, e Danila Dal Pos, progettista incaricato dello studio di fattibilità per il nuovo Museo Civico (Il futuro della Casa di Giorgione). Alle 12.00, il primo cittadino taglierà il nastro inaugurale della ‘Casa di Giorgione’. Si potranno così apprezzare gli esiti del recupero dell’immobile, i cui spazi a futura destinazione museale, si sono ampliati grazie alla copertura del cortile esterno e all’integrazione nell’organismo dell’avancorpo di vicolo Trevisan. Ora la ‘Casa di Giorgione’ si presenta ripristinata sotto il profilo strutturale e dell’agibilità: consolidamenti delle fondazioni, delle murature e dei tetti; sistemazione ed illuminazione del cortile interno; allestimento degli impianti antincendio, antintrusione e trattamento dell’aria; eliminazione delle barriere architettoniche e innesto dell’ascensore. Insomma, uno spazio pienamente restituito alla Città; uno spazio che, soprattutto, offrirà i propri apparati decorativi in affresco filologicamente recuperati e perfettamente godibili. Anzitutto l’universalmente noto ‘Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche’, la cui attribuzione a Giorgione è stata recentemente ed autorevolmente confermata a Giorgione da Augusto Gentili; poi, al primo piano, la fascia decorativa monocroma del salone d’ingresso (opera di frescante veneto del secolo Xvi) e le scene bibliche e di paesaggio degli studioli (opera di frescante veneto, databili alla seconda metà del secolo Xvi). Sul ‘Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche’, sulla sua complessità culturale, sulle sue problematiche iconologiche e, in particolare, sulla sua paternità, si cimentano da tre secoli eruditi locali (Nadal Melchiori, sec. Xviii), storici e critici d’arte (Crowe e Cavalcaselle, Richter, Morassi, Fiocco, Calvesi, Pignatti, Muraro, Mariuz, Sgarbi, Anderson, Maschio, Gentili, ecc.). Si tratta di una doppia fascia di affresco in monocromo di terra ocra gialla, con lumeggiature di biacca ed ombreggiature di bistro. Il fregio della parete orientale, nel quale molti critici ravvisano la mano giorgionesca, misura m. 15,88 x 0,78; quello della parete occidentale (lacunoso all’estremità verso nord), ove sembrano più evidenti interventi di aiuti, si sviluppa su m. 15,74 x 0,76. Il ‘Fregio’ è un’autentica enciclopedia della cultura veneta tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, densa di riferimenti ad opere coeve quali i “Dialoghi d’amore” di Leone Ebreo, la “Sphaera Mundi” del Sacrobosco, l’“Hypenorotomachia Poliphili” di Francesco Colonna. Le scritte dipinte nei cartigli, attinte da Publilio Siro, da Sallustio e dalla Bibbia, esaltano la ragione vittoriosa contro i rivolgimenti della fortuna, la prudenza, il dominio delle passioni. La tematica complessiva del ‘Fregio’ ripropone alcuni tra i contenuti di altre opere di Giorgione: la caducità della vita e la virtù come dimensione che supera il tempo e la stessa morte; un binomio entro il quale si dipanano tutte le attività dell’uomo, quelle intellettuali e quelle ‘meccaniche’, rappresentate in una straordinaria sequenza di oggetti e di strumenti, alternati da tabelle e da medaglioni con teste di vecchi (simboli della vita di pensiero) e di imperatori (simboli della vita di azione). I visitatori che si accosteranno alla ‘Casa di Giorgione’ scopriranno l’impronta gotica del nucleo originario dell’edificio, ascrivibile al secolo Xiv, nella semifinestra lobata del primo piano. Gli effetti degli ampliamenti e delle ristrutturazioni intervenute tra il Xv e il Xvi secolo, sono leggibili nella loggia (colonnina in pietra tenera affine alle colonne della loggia del Barco Cornaro di Altivole) che si apre al primo piano del corpo di collegamento tra i due comparti nord e sud e nella organizzazione interna dei vani, articolata secondo lo schema tipologico della casa veneziana (saloni passanti al piano terra e al primo piano, dai quali si accede ai vani laterali). Purtroppo, questo schema è stato parzialmente alterato dalla mutilazione, intervenuta nel 1831, del settore (all’epoca cadente) prospettante sul fianco occidentale del Duomo di S. Liberale. La sala del ‘Fregio’ di Giorgione presenta ancora oggi due porte otturate che costituivano l’accesso ad altrettante stanze della porzione di casa demolita. L’alto muro di cinta fu eretto contemporaneamente all’intervento ottecentesco al fine di trasmettere la memoria topografica dell’estensione verso ovest della casa. ‘Casa di Giorgione’ è luogo di memoria giorgionesca e non solo per il ‘Fregio’. Secondo una fonte seicentesca, qui sarebbe nato il pittore intorno al 1477-1478 (morirà nel 1510). La proprietà assegnata dall’estimo cittadino del 1555 al nobile di Castelfranco Francesco Barbarella del fu Alvise potrebbe corroborare la tradizione di un legame parentale o anche solo di committenza tra questo illustre casato cittadino e Giorgione. Nel 1665, la casa passa dai Barbarella ai Marta. Dal 1700 al 1810 appartiene ai Zabottini; nel 1831 è di Francesco Trevisan, medico e letterato, che ne intraprende la ristrutturazione, quindi della famiglia Pellizzari. Ridotta ad abitazione, bottega di falegname e magazzino, la ‘Casa di Giorgione’ è acquistata nel 1954 dall’Ente Provinciale del Turismo di Treviso, per meritoria iniziativa di Bepi Mazzotti; nel 1973-74 rinasce dopo il radicale restauro sostenuto dal Comune di Castelfranco Veneto su progetto dello Studio di architettura Bellavitis & Valle di Venezia; successivamente transita nella proprietà della Provincia di Treviso, poi della Regione del Veneto ed infine del Comune di Castelfranco Veneto, dal 29 dicembre 1998. Infolink:  www.comune.castelfranco-veneto.tv.it  

GALLERIA D'ARTE FONDANTICO INCONTRO CON LA PITTURA 11 OMAGGIO ALLA PITTURA EMILIANA DIPINTI DAL XVI AL XIX SECOLO BOLOGNA, 8 NOVEMBRE 2003 - 31 GENNAIO 2004
Boloogna, 30 ottobre 2003 - Tenendo fede al proprio appuntamento annuale, la Galleria d¹Arte Fondantico di Tiziana Sassòli giunge quest¹anno all¹undicesima esposizione consecutiva che sarà allestita nella nuova sede di Via Castiglione 12/B, nel centro storico di Bologna. Come di consueto verrà presentata un¹ampia scelta di dipinti di grande qualità. Esclusiva la presenza di artisti emiliani o comunque attivi in Emilia, i cui nomi, non sempre noti al pubblico più vasto, sono al contrario assai apprezzati in ambito collezionistico. La mostra si rivela quindi un¹occasione per presentare ai visitatori le opere di artisti meno famosi ma di grande spessore qualitativo, esemplari della vitalità e della creatività della tradizione emiliana. Fra i dipinti più antichi e importanti si segnala il Ritratto di letterato nel suo studio, del bolognese Prospero Fontana, impostato sui parametri di un¹eleganza austera che rivela in pieno il talento dell¹artista in questo genere. Non meno interessante è L¹orazione nell¹orto di Denys Calvaert, un fiammingo a lungo attivo a Bologna dove aprì una frequentatissima scuola: al suo piccolo rame spetta pertanto il compito di documentare l¹originalità della pittura tardo manierista sul finire del Xvi secolo. Contemporanea all¹opera di Calvaert, ma sul versante ferrarese, è la Deposizione di Domenico Monio, che rinnova gli umori della grande tradizione locale sulle novità bolognesi. Si ricordano fra gli artisti di maggiore rilievo il parmense Sisto Badalocchi, presente con un opera assai singolare e disinvoltamente scherzosa, e la bolognese Elisabetta Sirani, la cui sensibilità classicista e la bella materia cromatica si rivelano appieno nella tela con San Giovanni Battista. Il Settecento è documentato al meglio dalle loro opere di Ercole Graziani, Giuseppe Carlo Perdetti, Giuseppe Marchesi detto ³il Sansone², Nicola Bertuzzi, detto ³l¹Anconitano², e Giuseppe Varotti: presenti con importanti quadri di figura, mostrano bene la complessa varietà di quel secolo che passa dalla tradizione franceschiniana alle novità Œbarocchette¹ di Bigari. Forte del successo ottenuto nelle precedenti edizioni dalla cosiddetta pittura di genere, la mostra non trascura il paesaggio e la natura morta, riflettendo l¹interesse che gli studi scientifici più aggiornati stanno dedicando a questi soggetti. Due tele documentano queste aperture, l¹una del bresciano Giuseppe Zola, elegante paesaggista a lungo attivo a Ferrara, e l¹altra di un misterioso anonimo, di recente avvistato dalla critica, noto come ³Pseudo-vitali². A chiusura del percorso della mostra campeggia una grande tela dell¹accademico Luigi Masetti, databile nella seconda metà dell¹Ottocento, raffigurante Guido Reni che dipinge la Madonna della chiesa di San Bartolomeo, è esemplare della migliore cultura accademica bolognese e si sofferma ad esaltare la figura di Guido Reni e a ripensare la sua opera, un mito di perfezione inarrivabile: un dipinto pertanto di forte significato simbolico, che coonclude la lunga parabola di felsina pittrice evocandone con romantica nostalgia il suo culmine pittorico. La presentazione delle opere nel catalogo, curato dal prof. Daniele Benati, è affidata ad alcuni dei maggiori specialisti dei vari settori.

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