NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
30 OTTOBRE 2003
pagina 4
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LA MATEMATICA DELLA
TOSCANA CHE INVECCHIA
Firenze, 30 ottobre 2003 - Demografia A Firenze il 24,6% della popolazione
ha più di 65 anni, il 6,6% più di
80. In
Toscana il rapporto è di 22,1 % e di 5,5%. Nel 2021 ben 26,7 su cento
saranno over 65 e 9,2 over 80. Disabilità Tra gli over 65 i disabili sono
il 10.6% e aumentano fino al 31.6% tra gli over 80. Demenza Sono il 6,4%
degli over 60 i soggetti afflitti da demenza. Una malattia che presenta
questo trend: 60-64 anni 0,7% 65-69 anni 1,4% 70-74 anni 2,9% 75-79 anni
6,2% 80-84 anni 10,5% 85-89 anni 20,8% Assistenza Geriatrica In Italia i
posti letto di geriatria sono percentualmente molto meno numerosi di quelli
di pediatria: 67,8 ogni 100.000 abitanti contro 188,3. In Toscana il
rapporto è di 21,1 contro 162,1. Specialisti Le borse di studio per la
scuola di specializzazione in geriatria sono ogni anno l’1,7% del totale,
contro l’8,7% di quelle in pediatria che si trovano nettamente al vertice
della graduatoria. Per gli aspiranti geriatri, invece, 25° posto.
Specializzazioni
|
N. Medici
|
Incidenza %
|
1. Pediatria
|
19.030
|
8,7
|
2. Odontoiatria
|
15.230
|
7,0
|
3. Chirurgia Generale
|
12.619
|
5,8
|
4. Cardiologia
|
12.607
|
5,8
|
5. Ginecologia e ostetricia
|
12.347
|
5,6
|
. . . 23. Medicina dello sport
|
3.807
|
1,7
|
24. Urologia
|
3.776
|
1,7
|
25. Geriatria
|
3.705
|
1,7
|
26. Oncologia
|
3.519
|
1,6
|
27. Altre specializzazioni
|
25.242
|
11,5
|
|
|
|
Totale
|
218.598
|
100,0
|
TROPICALIA 2003: TORNANO I TROPICI A MILANO
Milano, 30 ottobre 2003 - Dall’1 al 9 novembre, al Forum di Assago, torna
tutto il fascino dei Tropici con Tropicalia 2003, l’unico evento in Italia
in grado di trasportare nel capoluogo lombardo l’incanto delle Seychelles,
i colori della giungla amazzonica, la magia della barriera corallina e la
misteriosa suggestione del deserto. Terre lontane e ricche di fascino, che
per 9 giorni saranno eccezionalmente “a portata di mano” di tutti i
milanesi: amanti degli animali, appassionati della natura e dei paradisi
esotici, scolaresche o semplici curiosi. Un’occasione unica per lasciarsi
stupire da una Natura che si mostra in tutta la sua spettacolarità e in
assenza di barriere. Insegnare divertendo: questa la mission di Tropicalia,
l’evento che si rivolge a grandi e piccini, coniugando education ed
entertainment, e avvicinando al grande pubblico una natura spesso
sconosciuta e relegata nei documentari Tv. In questa seconda edizione,
Tropicalia si presenta ancora più ricca di incontri e “personaggi”
straordinari. Un vero e proprio itinerario – quasi un viaggio - nel cuore
della foresta pluviale, tra le dune del deserto e negli abissi
dell’oceano, a tu per tu con coccodrilli, millepiedi di
25 cm
, “tartarughine” di
250 kg
, ragni velenosi, scorpioni, vipere cornute, pipistrelli frugivori,
barracuda, piranha… e tanti altri straordinari abitanti dei Tropici che
saranno fisicamente ospitati negli spazi del Forum, trasformati per
l’occasione in un caleidoscopio di colori e di profumi tropicali.
L’ecosistema dei Tropici sarà infatti ricostruito in 4 coinvolgenti
habitat naturali - il deserto, la savana, la foresta pluviale, il mare –
che su un’area di ben
6.000 metri
quadri ricreeranno l’atmosfera incantata da sempre calamita per
viaggiatori, sognatori e avventurieri da tutte le parti del mondo. La mostra
è concepita in modo interattivo: il pubblico dei visitatori potrà
esplorare, incontrare a quattr'occhi – e in alcuni casi toccare con mano
– alcune delle più strane e affascinanti specie del mondo, fiori e piante
mai visti in Italia. Un paradiso esotico destinato a divenire meta di una
splendida vacanza per il fortunato vincitore del super concorso di
Tropicalia, in collaborazione con Buon Viaggio. Chi compilerà infatti il
coupon distribuito in manifestazione e in allegato al numero 36 di
Vivimilano e lo imbucherà nell’apposito box della mostra, parteciperà
all’estrazione di un fantastico viaggio per due persone alle isole
Mauritius. Un secondo settore sarà invece dedicato all’artigianato
etnico, alla flora tropicale e soprattutto ai sapori dei Tropici: un’area
ad hoc dove assaggiare i dolci e le ghiottonerie della cucina esotica. La
manifestazione è organizzata da Forumnet, società di gestione del Forum di
Assago, con il patrocinio del Comune di Milano e della Provincia di Milano,
e in collaborazione con Kgb – Servizi non segreti, Bosch, Rcs - Corriere
della Sera/vivimilano, Atm - Azienda Trasporti Milanese, Radio Italia –
Solo musica italiana, Radio e Reti, Sivae - Società Italiana Veterinari
Animali Esotici, Aae – Associazione Animali Esotici, il Parco Faunistico
Le Cornelle, Hs - Repti System, la società di allestimenti museali, Buon
Viaggio, Seleco. La mostra delle Orchidee è stata gentilmente fornita dal
Sig. Giancarlo Pozzi dell’Orchideria di Morosolo. Gli allestimenti degli
acquari marini sono stati curati dall’Acquario Mediterraneo mentre quelli
di acqua dolce sono stati curati da Gaem – Gruppo Acquariofilo Milanese.
Si ringraziano Luciano Cajelli e Claudio Ziraldo per la mostra fotografica
“Il Tempo della Luce” e il prof. Francesco Barbieri, entomologo
dell’Università di Padova, consulente scientifico della manifestazione,
per la mostra fotografica “Piccoli, Strani Animali Tropicali”.
L’OPERETTA DI SCENA DOMANI SERA ALLA MOSTRA-MERCATO
TRIESTEANTIQUA ORIGINALE INIZIATIVA ALL’INSEGNA DELLA FUSIONE TRA ARTE,
STORIA E MUSICA
Trieste, 30 ottobre 2003 - Prosegue con successo di pubblico e soddisfacente
giro d’affari, nella prestigiosa cornice del Palazzo dei Congressi della
Stazione Marittima,
la Xxi
edizione di Triesteantiqua, una delle mostre-mercato di antiquariato più
importanti a livello internazionale. Nell’ambito dell’originale
iniziativa che. Per la prima volta quest’anno. Vede fondersi
l’antiquariato, l’arte e la storia con la musica, domani sera venerdì
31 ottobre con inizio alle ore 18, all’interno della mostra-mercato si
terrà un concerto di musica operettistica che avrà per protagonisti il
soprano Gisella Sanvitale e il tenore Andrea Binetti, che saranno
accompagnati al pianoforte da Federico Consoli. Il programma prevede
l’esecuzione di celebri brani di alcune tra le più popolari operette di
repertorio mondiale, quali La danza delle Libellule,
La Duchessa
del Bal Tabarin, Il Paese dei Campanelli, Cin-ci-la, Al Cavallino Bianco e
La Vedova Allegra.
“Abbiamo voluto fondere le emozioni che suscitano le forme ed i colori
degli oggetti esposti a Triesteantiqua, con quelle evocate dal fascino e
dall’atmosfera delle musiche di tempi passati”, dice Claudio Grizon,
presidente dell’Associazione Internazionale dell’Operetta-friuli Venezia
Giulia a commento dell’originale iniziativa, che si è già concretizzata
con il concerto di musica da camera per flauto e arpa tenutosi nella
mattinata di sabato, giorno dell’inaugurazione di Triesteantiqua e
replicato l’indomani, domenica. “Il fascino di un gioiello, la sontuosità
di un mobile, l’eleganza di un oggetto personale od i colori di un
dipinto”, dice ancora Grizon, “continuano a suscitare, ormai da ventuno
anni, negli amanti dell’arte, una crescente curiosità per
la Mostra
mercato dell’Antiquariato di Trieste. La cultura ed il gusto di conservare
gli oggetti del passato è parte della nostra tradizione, è un modo per
ricordare, per proiettare nel futuro una parte di noi”. Due note sui
protagonisti del concerto di domani sera: Gisella Sanvitale, che si è
diplomata in canto presso il Conservatorio “Pollini” di Padova, si è
dedicata sempre più al repertorio operettistico, ha effettuato numerose
tournée in Europa, Asia e America e svolge una intensa attività
concertistica e didattica; Andrea Binetti, triestino, da sempre appassionato
d’operetta ha partecipato a numerose produzioni televisive ed è stato
interprete del Festival Internazionale dell’operetta di Trieste di
quest’anno in due produzioni: “
La Generala
” e “Orfeo all’inferno”. Federico Consoli, figlio d’arte, è nato
a Trieste dove si è diplomato al Conservatorio “Tartini” nel
1993. Ha
da poco concluso la tournée italiana dello spettacolo musicale “Un
magnifico settembre”, allestito dal teatro “
La Contrada
”, Organizzata dal Consorzio Promotrieste con il sostegno e il patrocinio
della Camera di Commercio, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia,
della Provincia, del Comune e dell’Agenzia d’Informazione e di
Accoglienza Turistica di Trieste e con la collaborazione dell’Associazione
Antiquari del Friuli Venezia Giulia, Triesteantiqua chiuderà i battenti
domenica 2 novembre. Venerdì, sabato e domenica la mostra (il biglietto
intero costa 7 Euro) rimarrà aperta dalle ore 10 alle ore 20. Infolink: www.Promotrieste.it/triesteantiqua
TRASMISSIONI DI POTENZA: DOPO UN 2002 DI TRANSIZIONE, PRONTE
PER
LA RIPRESA FLUIDTRANS
COMPOMAC, FIERA LEADER PER IL COMPARTO SI PREPARA, CON GRANDI NOVITÀ,
ALL’EDIZIONE 2004.
Milano, 30 ottobre 2003 - Fluidtrans Compomac 2004, 19^ Biennale
Internazionale delle Trasmissioni di Potenza e Movimento, Comandi, Controlli
e Progettazione, in programma presso i Padiglioni del Portello della Fiera
di Milano dal 18 al 21 febbraio 2004, si preannuncia come una vetrina ricca
di spunti, novità e soluzioni evolute. I dati economici dei settori
rappresentati dalla Manifestazione, che indicano la sostanziale tenuta
dell’intero comparto della componentistica, oltre a riflettere gli effetti
di una crisi generalizzata che ha investito l’economia internazionale, non
possono sottacere la grande trasformazione in corso in un mercato dove la
“quantità” lascia il posto alla “qualità” e all’innovazione
tecnologica. Trasformazioni che riguardano l’utenza, le tecnologie e le
applicazioni. Assiot e Assofluid, le due associazioni co-promotrici della
Fiera, hanno diramato dati di per sé eloquenti. Per quanto riguarda il
mercato del settore Organi di Trasmissione ed Ingranaggi, il 2002 è da
considerarsi un anno di transizione, con forti disomogeneità all’interno
delle diverse Business Unit, che compongono il comparto. A fronte di una
Produzione Nazionale 2002 – ovvero la produzione italiana venduta in
Italia + l’export – di 3.699 milioni di euro, (+7,67% rispetto
all’anno scorso), di un Mercato Nazionale - produzione italiana venduta in
Italia + import - attestato a 1.616 milioni di euro (+26,89% sul 2001) e di
un valore dell’export che con 2.082 milioni di euro risulta in calo del
3,65% rispetto al 2001, si nota, all’interno delle aziende Assiot, una
divaricazione tra i risultati delle diverse categorie dalle quali emerge il
segmento “Elementi di Trasmissione” che ha registrato incrementi a due
cifre. I dati forniti da Assofluid relativi al settore della Potenza Fluida
ci dicono che il Mercato Nazionale dei componenti oleoidraulici e pneumatici
ha subito una flessione nel 2002 di poco inferiore al 5% rispetto al 2001.
Viceversa,
la Produzione Nazionale
ottiene un risultato positivo rispetto allo scorso anno (+1,7%) grazie
soprattutto al felice riscontro dell’Export (+8,6%). In particolare, per
quanto riguarda il comparto oleoidraulico, il valore del Mercato Nazionale
nel
2002 ha
superato i 1.200 milioni di euro, registrando un calo dell’1,6% rispetto
all’anno scorso, mentre
la Produzione Nazionale
2002 vale complessivamente 1.750 milioni di euro, con un aumento
dell’1,52% sul 2001. Un dato importante da sottolineare è la crescita
dell’Export, che con 880 milioni di euro nell’ultimo anno ha registrato
un incremento del 5%. In linea con questo settore è l’andamento della
pneumatica. Nel 2002 il Mercato Nazionale pneumatico ha chiuso con 549
milioni di euro (-3,28% rispetto al 2001), mentre
la Produzione Nazionale
, con 513 milioni di euro ha registrato uno stallo (+0,17% su 2001). Al
contrario, l’Export ha segnato un +3,5% raggiungendo i 210 milioni di
euro. A questo proposito, l’alto livello delle risposte che l’industria
italiana sa dare alle necessità del mercato globale trova un fondamentale
punto di riferimento internazionale degli sviluppi tecnologici più avanzati
a Fluidtrans Compomac che, seguendo il nuovo orientamento del mondo della
“Trasmissione di Potenza” riunisce in un unico luogo i protagonisti dei
settori delle Trasmissioni di Potenza Meccaniche, Idrauliche e Pneumatiche,
Motion Control, delle Tecniche e Tecnologie dell’Aria Compressa e della
Meccatronica, offrendo una panoramica tra le più complete ed esaustive.
HABITAT AZIENDA A SEP 2004
LA POLVERE PUÒ
ESSERE PERICOLOSA! PIÙ IGIENE NEGLI UFFICI
Milano, 30 ottobre 2003 – Come minimo passiamo 4 ore al giorno, cinque
giorni la settimana, all’interno di un ufficio; in media sono 8 le ore
trascorse tra le mura del luogo di lavoro. E’ quindi evidente
l’importanza di lavorare in un ambiente salubre e pulito, senza inquinanti
tossici che mettano a repentaglio la propria salute. Un recente studio
condotto da Greenpeace su campioni di polvere raccolti in Gran Bretagna,
Francia, Spagna, Danimarca, Svezia e Finlandia rivela che per ogni grammo di
polvere si rilevano mezzo milligrammo di sostanze pericolose. Le analisi
hanno riscontrato sostanziali quantità di alchifenoli e composti a base di
cromo, che possono alterare il sistema ormonale, esteri ftalici, pericolosi
per il sistema riproduttivo, e paraffine clorurate che possono essere
cancerogene. Le preoccupazioni legate alla “vita da ufficio” aumentano e
fanno comprendere l’importanza, per ogni azienda, di tutelare i propri
addetti e di migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro. Habitat
Azienda, che si svolge a Padova dal 17 al 20 marzo 2004 all’interno di Sep,
salone biennale delle ecotecnologie, vuole dare soluzioni concrete al
problema della qualità dell’ambiente di lavoro e del benessere degli
addetti, attraverso l’offerta di prodotti e servizi. Alla sua prima
edizione, organizzata da Tecnoimprese e Padovafiere, Habitat Azienda è
l'area-evento dedicato alla gestione di spazio, attrezzature e addetti
dell'ambiente aziendale, che si rivolge alla figura emergente del Facility
Manager, ovvero a chi, in ogni realtà lavorativa, deve gestire e
ottimizzare le risorse (anche umane) di un’azienda. In controtendenza
rispetto alle altre manifestazioni, Ha si despecializza, fornendo soluzioni
trasversali che diano risposte immediate ai problemi gestionali di
un’azienda. Attraverso un percorso guidato sarà dunque possibile trovare
risposte al problema dello smaltimento dei rifiuti tecnologici (sarà
allestita un’apposita “isola del grigio” dove saranno riuniti gli
operatori del settore) e sarà possibile toccare con mano i prodotti Ict
ecocompatibili (come monitor e periferiche “verdi”) e i consumabili più
recenti. Verranno poi esposte soluzioni per affrontare la sicurezza e la
prevenzione in azienda, prodotti antincendio, kit di pronto soccorso,
allarmi e monitoraggio interno ed esterno, prodotti per la pulizia,
l’igiene e la sanificazione (di spazi ampi ma anche di apparecchiature
tecnologiche) soluzioni per combattere il problema dell’inquinamento
indoor e dell’inquinamento acustico e migliorare la qualità dell’aria e
del microclima. Ancora si proporranno soluzioni per il benessere degli
addetti di un’azienda, dai prodotti ergonomici a mobili d’arredo per
l’ufficio e soluzioni illuminotecniche, dagli erogatori d’acqua e
distributori automatici di bevande e snack ai dispenser di sapone e
asciugamani in carta, fino a coprire i fornitori di “verde” in ufficio e
le consulenze di come impostare il proprio ambiente di lavoro nel modo più
produttivo possibile. Non mancheranno infine soluzioni di gestione aziendale
a più ampio respiro, cuore di chi fornisce servizi in outsourcing di
Facility Management (manutenzione, energy management, trattamento fine vita
elettronico, noleggio flotte aziendali, distruzione archivi cartacei,
servizi di pulizia, noleggio attrezzature informatiche, servizi di
telecomunicazione, reception e call center, buoni pasto e ristorazione) fino
ad arrivare a pacchetti di soluzioni complete “chiavi in mano”.
"IDEA SPOSA 2004" TORINO - LINGOTTO FIERE: 24
GENNAIO - 1° FEBBRAIO
Torino, 30 ottobre 2003 - Ci si sposa sempre più tardi lui 30 anni lei
27 ma il matrimonio in Italia rimane, nella maggior parte dei casi, un
punto fermo per la coppia e costituisce il vero di passaggio alla vita
adulta. Nel 2001 i matrimoni celebrati nel nostro Paese sono stati oltre
260.000 un dato che sembra arrestare, la progressiva diminuzione registrata
negli ultimi anni. Il matrimonio nel 87.5% dei casi viene celebrato in modo
sontuoso, a volte anche oltre le reali possibilità delle famiglie, ma per i
figli si fanno tanti sacrifici e certo l¹impegno non viene meno al momento
delle nozze. Ammonta infatti a 5 miliardi di Euro il giro d¹affari legato
alle feste nunziali, senza considerare i doni e le spese per la casa. In
media l¹evento nozze rappresenta un esborso di 18-20.000 Euro. Il Salone
Idea Sposa, giunto alla sua 21° edizione, costituisce da sempre un¹opportunità
per documentarsi su tutto quanto il mercato offre, soprattutto per quelle
famiglie che vivono per la prima volta quest¹ esperienza. La rassegna
torinese presenterà le ultime novità in tema di abbigliamento, accessori,
addobbi floreali, acconciature, autonoleggi, servizi foto-cinematografici;
inoltre un¹ampia gamma di ristoranti, catering e prestigiose location per
il ricevimento. Saranno inoltre presenti i settori della regalistica
liste di nozze e le agenzie di viaggio. Sono in fase d¹avanzata
preparazione eventi che renderanno vivace e interattivo il Salone con varie
proposte innovative. Idea Sposa è il momento che consente attraverso una
migliore conoscenza del mercato di effettuare le scelte più consone al
gusto, alle attese degli sposi e al budget, con la possibilità di fare
anche qualche risparmio. Infolink: www.Lingottofiere.it
IL NUOVO “BIANCO&ROSSO”: SI PARTE PER IL GOLOSO
VIAGGIO NELLA PIÙ RICCA CASA DEI SAPORI
Vaprio d’Adda (Milano), 30 ottobre 2003 – Apre i battenti oggi, 30 , a
partire dalle 15.00, la sesta edizione di Bianco&rosso, la più
importante mostra mercato lombarda dedicata all’enogastronomia nazionale e
internazionale, che quest’anno si presenta in vesti completamente
rinnovate: Gexpo, una delle maggiori società italiane promotrici di fiere e
mostre, ne ha infatti acquisito organizzazione e know how, per un rilancio
in grande stile. Organizzato da Gexpo e patrocinato dalla Regione Lombardia
- Assessorati Agricoltura e Turismo, Bianco&rosso 2003 verrà
ufficialmente inaugurato questa sera, con taglio del nastro alle 18.30 e
successiva cena di gala all’insegna della cucina mantovana, alla presenza
del Vicepresidente e Assessore regionale all’Agricoltura Viviana Becclossi.
L’appuntamento con vini di qualità, grandi oli, prodotti tipici e sapori
ricercati legati alla tradizione, è a Vaprio d’Adda, a pochi chilometri
da Milano, fino al prossimo 2 novembre. “Tutti gli indicatori di mercato
– ha dichiarato Roberto Pinna Berchet, Segretario Generale di Gexpo –
convergono nel disegnare un trend di crescita costante per il comparto
enogastronomico. Il nostro obiettivo è offrire una panoramica a 360° su
questo settore, che continua a conquistare un pubblico sempre più vasto e
diversificato. Per questo abbiamo percorso l’Italia, regione per regione,
alla ricerca delle eccellenze enogastronomiche del Bel Paese: dal bitto alla
burrata pugliese, dalle mostarde lombarde ai grandi oli italiani fino ai
ghiotti dolci di pasta di mandorle siciliani. Abbiamo selezionato un numero
ristretto e qualificato di espositori, circa un centinaio, e abbiamo
consultato esperti per realizzare spazi ed eventi che esaltassero il mondo
del cibo e del vino in tutti i suoi aspetti.” Nell’elegante cornice
della settecentesca Villa Castelbarco Albani e del suo splendido parco, il
sesto Salone Nazionale del Vino, dei Prodotti Tipici e del Turismo
Enogastronomico, conquisterà i suoi visitatori con una quattro giorni ricca
di proposte ed eventi. Ce n’è davvero per tutti: gourmet, gastronauti,
esperti di Bacco e semplici appassionati. A partire da “Wines
2003”
, l’enoteca dove sarà possibile degustare ed acquistare vini
nell’ambito di una fornita selezione di etichette, con particolare
attenzione alla produzione lombarda, presentata da Acovilo. Da segnalare il
debutto ufficiale al grande pubblico del rinnovato packaging delle bottiglie
della calepina Tallarini. Il ricco percorso espositivo, poi, prevede una
ghiotta novità: si tratta di “Chocotour”, un’intera area dedicata
alle grandi firme del cioccolato, per scoprire tutti i segreti di questa
dolce tentazione, dalla lavorazione agli abbinamenti, e per ammirare le
meravigliose opere d’arte e sculture in cioccolato realizzate dai maestri
pasticceri. Quanto alla ristorazione, sarà la cucina mantovana a farla da
protagonista, con un ristorante - realizzato con la collaborazione del
Consorzio Tutela Vini Mantovani e della Provincia di Mantova - dove ai
fornelli si alterneranno i migliori chef per presentare tutte le delizie
della tradizione locale. Numerosi poi gli appuntamenti culturali, in
particolare le ormai famose Officine dei Sapori: 17 mini – corsi di
degustazione dedicati al meglio dell’enogastronomia lombarda e nazionale,
durante i quali gli interessati potranno approfondire la conoscenza dei
prodotti presentati, insieme ai produttori, da Elio Ghisalberti, giornalista
ed ispettore della Guida de L’espresso Ristoranti d’Italia. Si tratta di
una serie di lezioni basate sull’ascolto, l’osservazione, l’assaggio e
la discussione. Di queste Officine ben tre, a cura di Chococlub
(Associazione Italiana Amatori Cioccolato), saranno interamente dedicate al
cioccolato. Tutto questo ed altro ancora è “Bianco&rosso
2003”
, un “Bianco&rosso” tutto da riscoprire, che mira a diventare sempre
più punto di riferimento per l’enogastronomia nazionale ed
internazionale, nonchè luogo privilegiato di emersione e valorizzazione
della ricchezza del prodotto tradizionale.
LA BARONE PIZZINI
APRE
UFFICIALMENTE LE PORTE DEL MUSEO CONTADINO
Timoline di Cortefranca (Bs). 30 ottobre 2003 - Dopo tanti mesi di duro
lavoro la famosa cantina franciacortina Barone Pizzini inaugurerà
ufficialmente il Museo Contadino alla presenza di importanti autorità il
prossimo 13 novembre. Nato dal rispetto per il territorio circostante e
dalla volontà di preservarne il ricordo e le qualità, il percorso museale
è un contributo dell’azienda alla storia e al valore della Franciacorta.
Il Museo, infatti, verrà simbolicamente donato al Consorzio delle Torbiere
e verrà mantenuto dalla Barone Pizzini. “Noi, in Barone Pizzini –
afferma Paolo Ghilardi, responsabile dell’iniziativa – vediamo
l’azienda con il suo fare, i suoi prodotti, le donne e gli uomini che ne
sono artefici come un insieme generato dal territorio. “Lo stesso
territorio – aggiunge Silvano Brescianini, Direttore della Pizzini - verso
cui nutriamo un rispetto così profondo da decidere di convertirci
totalmente ai dettami dell’agricoltura biologica”. Realizzato in
collaborazione con il Consorzio Torbiere del Sebino, con il patrocinio della
Provincia di Brescia, Assessorato all’Agricoltura, e della Comunità
Montana del Sebino Bresciano, il Museo sarà aperto a visite gratuite solo
su prenotazione. La visita infatti si svolgerà in piccoli gruppi e sarà
guidata da Luciano Peroni, appassionato conoscitore del mondo agricolo
grazie a cui è stato possibile realizzare questo progetto. L’esposizione
sarà suddivisa in quattro moduli che riprendono le diverse fasi del lavoro
agricolo: la terra, con i diversi processi di aratura, semina, mietitura,
trebbiatura e fienagione; l’acqua, con l’estrazione della torba, la
bachicoltura con la lavorazione della seta e la viticoltura, per la
produzione di vino. Quattro moduli che intendono rappresentare e far
conoscere modalità e cadenze di vita ormai sepolte. Quattro momenti che
rappresentano le principali attività agricole del passato e del presente
grazie ad un centinaio di oggetti di alto valore storico e culturale, come
il fiuchì o fiòcò (la falce messoria) attrezzo derivante dalla
preistoria, el piò (l’aratro), l’erpéch (l’erpice), o i primi mezzi
meccanici come l’ensunnàdur (la seminatrice).
La Barone Pizzini
ha in serbo inoltre una novità per tutti gli amanti dell’arte.
Contemporaneamente all’apertura del percorso museale, verrà allestita una
Personale temporanea dello scultore Armando Riva. La mostra, che durerà
circa un mese, verrà ospitata nel giardino pensile dell’azienda e proporrà
una ventina di opere del famoso artista lombardo; come il museo, anche
la Personale
sarà aperta al pubblico gratuitamente su prenotazione. Per informazioni
sulla Personale di Armando Riva e sulle visite guidate al Museo Contadino:
telefonare a “
La Licenza
” 030.9828532, Sig. Ra Deborah Conti.
AL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
“LEONARDO DA VINCI” DI SERA
Milano, 30 ottobre 2003 - Oggi il Museo sarà aperto dalle 18.30 alle 22.00.
In particolare sarà aperto il percorso mostre, veri e propri
approfondimenti culturali e di attualità 5 differenti mostre. Accanto a
Matemilano e a 1953 Milano Ricostruita, ci sono anche; "Idrogeno, una
strada verso un futuro sostenibile", un percorso per conoscere meglio
la via più promettente per avere energia pulita; "Più freddo, più
caldo. Più quiz!" mostra didattica sui cambiamenti climatici
realizzata da Enea; “Bici in giro”, un percorso che porta dalla Draisina
alla Bianchi di Coppi, fino alla spettacolare bici in legno di Tino Sana;
Questo sforzo rappresenta appieno la nuova strategia di gestione che il
Museo persegue da quando è Fondazione.
A BUSSETO (PR) VENERDÌ 31 OTTOBRE TORNA MUSICA ANTICA
"MEDIOEVO E OLTRE"
Busseto, 30 ottobre 2003 -
La Rassegna
“Medioevo e oltre
2003”
, dedicata alla musica antica nei luoghi storici del parmense, torna a
Busseto venerdì 31 ottobre alle 21 presso il Salone Barezzi. Organizzato
dall’associazione “Amici di Verdi” con il sostegno della locale
Amministrazione Comunale, va in scena “Curtio precipitato et altri
capricci per camera”, di Tarquinio Merula (il titolo s’ispira
all’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam e in particolare alla
figura di Curtio, che per acquistare lodi e fama si getta in una voragine).
Nato a Busseto nel 1595, Merula fu protagonista della vita musicale
cremonese del primo barocco ed ebbe una brillante carriera internazionale,
ma venne fatalmente oscurato dal contemporaneo “divin Claudio”
Monteverdi. La sua città natale ne affida la riscoperta all’Ensemble
L’aura Soave di Cremona (Marina Bonetti, arpa doppia; Davide Pozzi, organo
e clavicembalo; Diego Cantalupi, tiorba e arciliuto) e al soprano spagnolo
Nuria Rial, una delle interpreti di musica barocca e sacra più affermate in
Europa. Stampato a Venezia nel 1638, il Curtio precipitato è una raccolta
di capricci, cioè arie da camera a voce sola con basso continuo. Durante il
Xvii secolo era consuetudine accompagnare la voce con diversi strumenti (a
tasto come cembalo e organo, ma anche a corde pizzicate, come arpa e liuto),
secondo regole precise, che lasciavano però ampio spazio
all’improvvisazione. Gli “affetti” espressi dal canto potevano così
essere enfatizzati dagli strumenti d’accompagnamento. Le arie contenute
nella raccolta sono le più disparate:
la Canzonetta
spirituale sopra
la Nanna
(uno dei momenti più alti di Merula) utilizza due soli accordi del basso
continuo e l’idea compositiva è di tale modernità da poterla avvicinare
ad esempi novecenteschi di musica minimalista. Il basso imita un movimento
cullante e ipnotico, delineando una Madonna trasfigurata che profetizza il
destino del proprio figlio, mentre lo fa addormentare. La madre, come in
sogno, intravede sul bambino tragici segni di morte: le mani e i piedi
trafitti da chiodi, il volto colpito da sputi e schiaffi, il capo trafitto
dalla corona di spine. Nel capriccio Quando gli uccelli portaranno i
zoccoli, per dimostrare l’impossibilità di raggiungere la felicità viene
usata una serie di assurdi poetici che trova logica conclusione solo al
termine del brano: quando gli uccelli portaranno i zoccoli e su per l’aria
voleran gli buffali […] allora finiranno i miei rammarichi (cioè mai).
Completano la raccolta brani di matrice popolareggiante e scherzosa in cui
è costante il tema amoroso, usato come pretesto per delineare i rapporti
tra i personaggi più diversi come lo scolaro e la maestra o la donna che
non corrisponde l’amore dell’amato. Chiude il programma una ciaccona,
cioè una danza svolta nella maniera virtuosistica tipica della scrittura
strumentale di Merula. L’aura Soave nasce nel 1995 sotto l'egida della
Facoltà di Musicologia di Cremona, riunendo musicisti specializzati nella
prassi esecutiva storica e con l'intento di riscoprire musiche e autori
inediti. Partecipa a importanti festival di musica barocca (Fondazione
Gulbenkian di Lisbona, Avignone, Culture dei Mari, Lombardia Europa Musica,
Autunno Musicale di Como, Musica nelle Corti di Matera) e dal 2001 è ospite
fisso del Festival Monteverdi di Cremona, collaborando con la celebre Emma
Kirkby. Ha curato varie incisioni discografiche, tra cui la prima
registrazione integrale dei Mottetti di Girolamo Frescobaldi, Madrigali di
Salomone Rossi e numeri monografici su T. Merula, A. Zani, G. Visconti, C.
Zuccari. Il soprano Nuria Rial inizia la formazione musicale in Catalogna e
continua gli studi a Basilea. Contemporaneamente si perfeziona con
importanti musicisti come Margreet Hönig, Leonard Stein, Christoph Coin,
Sergio Azzolini, Friedrich Gürter e Oscar Ghiglia. Il suo repertorio
abbraccia tutte le forme e gli stili musicali. Collabora come solista con Il
Giardino Armonico, Ricercare Consort, Sinfonieorchester e Kammerorchester
Basel, Les Musiciens du Louvre, El Concierto Español, Orquesta Barroca de
Sevilla, Filharmonia Galicia e altre formazioni. Si è esibita in numerosi
festival in Europa e in America Latina al fianco di importanti direttori e
strumentisti. Ha inciso vari dischi, fra cui Claros y frescos rios con il
liutista Jose Emilio Moreno, che ha ricevuto eccellenti critiche dalle
riviste specializzate. Ha partecipato a registrazioni radiofoniche per Radio
Nacional España, Catalunya Musica, Bayerische Rundfunk, Schweizer Radio,
Rai e nello scorso settembre ha ricevuto il Premio “Helvetia Patria
Jeunesse” presso l’European Foundation for Culture. Ingresso libero. Per
informazioni: 0524/931117.
RIAPRE AL PUBBLICO LA ‘CASA DI GIORGIONE’, CON IL
‘FREGIO DELLE ARTI LIBERALI E MECCANICHE’ ED ALTRI AFFRESCHI RESTAURATI
(GIORNATA INAUGURALE: 1 NOVEMBRE 2003; APERTURA: DALL’1 NOVEMBRE 2003 AL
29 FEBBRAIO 2004)
Castelfranco Veneto, 30 ottobre 2003 - Sabato 1 novembre
2003, in
concomitanza con l’apertura della mostra veneziana “Giorgione. Le
maraviglie dell’arte”, riaprirà al pubblico la ‘Casa di Giorgione’
restaurata e saranno nuovamente visitabili il ‘Fregio delle Arti Liberali
e Meccaniche’, attribuito a Giorgione, ed altri affreschi, a conclusione
di un accurato intervento di conservazione e di recupero. La restituzione
pubblica dell’antica dimora e dei suoi apparati decorativi si deve alla
generosa iniziativa della Fondazione Cassamarca di Treviso, che si è
avvalsa della progettazione curata dallo Studio Carli-moschino di Padova e
degli indirizzi e supervisione della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed
Architettonici del Veneto e della Soprintendenza per il Patrimonio Storico,
Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto. La giornata dell’1 novembre
sarà aperta alle 10.30, nel settecentesco Teatro Accademico, da un convegno
introdotto dai saluti del sindaco di Castelfranco Veneto, Maria Gomierato, e
di Maria Teresa Gaja Rubin de Cervin, Soprintendente Regionale ai Beni e
alle Attività Culturali del Veneto. Seguiranno gli interventi di: Giovanna
Nepi Scirè, Soprintendente del Polo Museale Veneziano (La mostra
‘Giorgione. Le maraviglie dell’arte’ presso le Gallerie
dell’Accademia di Venezia); Anna Maria Spiazzi, Soprintendente per il
Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico del Veneto (Il
restauro della Pala di Castelfranco: Cappella Costanzo e Casa di Giorgione
nel sistema museale territoriale); Guglielmo Monti, Soprintendente ai Beni
Ambientali ed Architettonici del Veneto (Casa di Giorgione: gli indirizzi
progettuali del restauro); Giorgio Carli, progettista e direttore dei lavori
di restauro della Casa di Giorgione (Il progetto di intervento).
Concluderanno il convegno il sindaco di Castelfranco Veneto, Maria Gomierato,
e Danila Dal Pos, progettista incaricato dello studio di fattibilità per il
nuovo Museo Civico (Il futuro della Casa di Giorgione). Alle 12.00, il primo
cittadino taglierà il nastro inaugurale della ‘Casa di Giorgione’. Si
potranno così apprezzare gli esiti del recupero dell’immobile, i cui
spazi a futura destinazione museale, si sono ampliati grazie alla copertura
del cortile esterno e all’integrazione nell’organismo dell’avancorpo
di vicolo Trevisan. Ora la ‘Casa di Giorgione’ si presenta ripristinata
sotto il profilo strutturale e dell’agibilità: consolidamenti delle
fondazioni, delle murature e dei tetti; sistemazione ed illuminazione del
cortile interno; allestimento degli impianti antincendio, antintrusione e
trattamento dell’aria; eliminazione delle barriere architettoniche e
innesto dell’ascensore. Insomma, uno spazio pienamente restituito alla
Città; uno spazio che, soprattutto, offrirà i propri apparati decorativi
in affresco filologicamente recuperati e perfettamente godibili. Anzitutto
l’universalmente noto ‘Fregio delle Arti Liberali e Meccaniche’, la
cui attribuzione a Giorgione è stata recentemente ed autorevolmente
confermata a Giorgione da Augusto Gentili; poi, al primo piano, la fascia
decorativa monocroma del salone d’ingresso (opera di frescante veneto del
secolo Xvi) e le scene bibliche e di paesaggio degli studioli (opera di
frescante veneto, databili alla seconda metà del secolo Xvi). Sul ‘Fregio
delle Arti Liberali e Meccaniche’, sulla sua complessità culturale, sulle
sue problematiche iconologiche e, in particolare, sulla sua paternità, si
cimentano da tre secoli eruditi locali (Nadal Melchiori, sec. Xviii),
storici e critici d’arte (Crowe e Cavalcaselle, Richter, Morassi, Fiocco,
Calvesi, Pignatti, Muraro, Mariuz, Sgarbi, Anderson, Maschio, Gentili,
ecc.). Si tratta di una doppia fascia di affresco in monocromo di terra ocra
gialla, con lumeggiature di biacca ed ombreggiature di bistro. Il fregio
della parete orientale, nel quale molti critici ravvisano la mano
giorgionesca, misura m. 15,88 x 0,78; quello della parete occidentale
(lacunoso all’estremità verso nord), ove sembrano più evidenti
interventi di aiuti, si sviluppa su m. 15,74 x 0,76. Il ‘Fregio’ è
un’autentica enciclopedia della cultura veneta tra la fine del
Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, densa di riferimenti ad opere
coeve quali i “Dialoghi d’amore” di Leone Ebreo, la “Sphaera
Mundi” del Sacrobosco, l’“Hypenorotomachia Poliphili” di Francesco
Colonna. Le scritte dipinte nei cartigli, attinte da Publilio Siro, da
Sallustio e dalla Bibbia, esaltano la ragione vittoriosa contro i
rivolgimenti della fortuna, la prudenza, il dominio delle passioni. La
tematica complessiva del ‘Fregio’ ripropone alcuni tra i contenuti di
altre opere di Giorgione: la caducità della vita e la virtù come
dimensione che supera il tempo e la stessa morte; un binomio entro il quale
si dipanano tutte le attività dell’uomo, quelle intellettuali e quelle
‘meccaniche’, rappresentate in una straordinaria sequenza di oggetti e
di strumenti, alternati da tabelle e da medaglioni con teste di vecchi
(simboli della vita di pensiero) e di imperatori (simboli della vita di
azione). I visitatori che si accosteranno alla ‘Casa di Giorgione’
scopriranno l’impronta gotica del nucleo originario dell’edificio,
ascrivibile al secolo Xiv, nella semifinestra lobata del primo piano. Gli
effetti degli ampliamenti e delle ristrutturazioni intervenute tra il Xv e
il Xvi secolo, sono leggibili nella loggia (colonnina in pietra tenera
affine alle colonne della loggia del Barco Cornaro di Altivole) che si apre
al primo piano del corpo di collegamento tra i due comparti nord e sud e
nella organizzazione interna dei vani, articolata secondo lo schema
tipologico della casa veneziana (saloni passanti al piano terra e al primo
piano, dai quali si accede ai vani laterali). Purtroppo, questo schema è
stato parzialmente alterato dalla mutilazione, intervenuta nel 1831, del
settore (all’epoca cadente) prospettante sul fianco occidentale del Duomo
di S. Liberale. La sala del ‘Fregio’ di Giorgione presenta ancora oggi
due porte otturate che costituivano l’accesso ad altrettante stanze della
porzione di casa demolita. L’alto muro di cinta fu eretto
contemporaneamente all’intervento ottecentesco al fine di trasmettere la
memoria topografica dell’estensione verso ovest della casa. ‘Casa di
Giorgione’ è luogo di memoria giorgionesca e non solo per il ‘Fregio’.
Secondo una fonte seicentesca, qui sarebbe nato il pittore intorno al
1477-1478 (morirà nel 1510). La proprietà assegnata dall’estimo
cittadino del 1555 al nobile di Castelfranco Francesco Barbarella del fu
Alvise potrebbe corroborare la tradizione di un legame parentale o anche
solo di committenza tra questo illustre casato cittadino e Giorgione. Nel
1665, la casa passa dai Barbarella ai Marta. Dal 1700 al 1810 appartiene ai
Zabottini; nel 1831 è di Francesco Trevisan, medico e letterato, che ne
intraprende la ristrutturazione, quindi della famiglia Pellizzari. Ridotta
ad abitazione, bottega di falegname e magazzino, la ‘Casa di Giorgione’
è acquistata nel 1954 dall’Ente Provinciale del Turismo di Treviso, per
meritoria iniziativa di Bepi Mazzotti; nel 1973-74 rinasce dopo il radicale
restauro sostenuto dal Comune di Castelfranco Veneto su progetto dello
Studio di architettura Bellavitis & Valle di Venezia; successivamente
transita nella proprietà della Provincia di Treviso, poi della Regione del
Veneto ed infine del Comune di Castelfranco Veneto, dal 29 dicembre 1998.
Infolink: www.comune.castelfranco-veneto.tv.it
GALLERIA D'ARTE FONDANTICO INCONTRO CON
LA PITTURA
11 OMAGGIO ALLA PITTURA EMILIANA DIPINTI DAL XVI AL XIX SECOLO BOLOGNA, 8
NOVEMBRE 2003 - 31 GENNAIO 2004
Boloogna, 30 ottobre 2003 - Tenendo fede al proprio appuntamento annuale,
la Galleria
d¹Arte Fondantico di Tiziana Sassòli giunge quest¹anno all¹undicesima
esposizione consecutiva che sarà allestita nella nuova sede di Via
Castiglione 12/B, nel centro storico di Bologna. Come di consueto verrà
presentata un¹ampia scelta di dipinti di grande qualità. Esclusiva la
presenza di artisti emiliani o comunque attivi in Emilia, i cui nomi, non
sempre noti al pubblico più vasto, sono al contrario assai apprezzati in
ambito collezionistico. La mostra si rivela quindi un¹occasione per
presentare ai visitatori le opere di artisti meno famosi ma di grande
spessore qualitativo, esemplari della vitalità e della creatività della
tradizione emiliana. Fra i dipinti più antichi e importanti si segnala il
Ritratto di letterato nel suo studio, del bolognese Prospero Fontana,
impostato sui parametri di un¹eleganza austera che rivela in pieno il
talento dell¹artista in questo genere. Non meno interessante è L¹orazione
nell¹orto di Denys Calvaert, un fiammingo a lungo attivo a Bologna dove aprì
una frequentatissima scuola: al suo piccolo rame spetta pertanto il compito
di documentare l¹originalità della pittura tardo manierista sul finire del
Xvi secolo. Contemporanea all¹opera di Calvaert, ma sul versante ferrarese,
è
la Deposizione
di Domenico Monio, che rinnova gli umori della grande tradizione locale
sulle novità bolognesi. Si ricordano fra gli artisti di maggiore rilievo il
parmense Sisto Badalocchi, presente con un opera assai singolare e
disinvoltamente scherzosa, e la bolognese Elisabetta Sirani, la cui
sensibilità classicista e la bella materia cromatica si rivelano appieno
nella tela con San Giovanni Battista. Il Settecento è documentato al meglio
dalle loro opere di Ercole Graziani, Giuseppe Carlo Perdetti, Giuseppe
Marchesi detto ³il Sansone², Nicola Bertuzzi, detto ³l¹Anconitano², e
Giuseppe Varotti: presenti con importanti quadri di figura, mostrano bene la
complessa varietà di quel secolo che passa dalla tradizione franceschiniana
alle novità Œbarocchette¹ di Bigari. Forte del successo ottenuto nelle
precedenti edizioni dalla cosiddetta pittura di genere, la mostra non
trascura il paesaggio e la natura morta, riflettendo l¹interesse che gli
studi scientifici più aggiornati stanno dedicando a questi soggetti. Due
tele documentano queste aperture, l¹una del bresciano Giuseppe Zola,
elegante paesaggista a lungo attivo a Ferrara, e l¹altra di un misterioso
anonimo, di recente avvistato dalla critica, noto come ³Pseudo-vitali². A
chiusura del percorso della mostra campeggia una grande tela dell¹accademico
Luigi Masetti, databile nella seconda metà dell¹Ottocento, raffigurante
Guido Reni che dipinge
la Madonna
della chiesa di San Bartolomeo, è esemplare della migliore cultura
accademica bolognese e si sofferma ad esaltare la figura di Guido Reni e a
ripensare la sua opera, un mito di perfezione inarrivabile: un dipinto
pertanto di forte significato simbolico, che coonclude la lunga parabola di
felsina pittrice evocandone con romantica nostalgia il suo culmine
pittorico. La presentazione delle opere nel catalogo, curato dal prof.
Daniele Benati, è affidata ad alcuni dei maggiori specialisti dei vari
settori.
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