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2003 anno 6°  

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di

SABATO
1 NOVEMBRE  2003

pagina 4

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SAPORI D'AUTUNNO IL 2 NOVEMBRE AL PARCO DEL TICINO (LOMBARDIA)

L'Ente Parco ci invita domenica 2 novembre ad un appuntamento al Centro Parco "Colonia Enrichetta". La manifestazione "Sapori d'autunno" è articolata in due momenti principali, escursione e pranzo. Alle ore 10.00 ci sarà il ritrovo per l'escursione, e successivamente una visita guidata della durata di due/tre ore, accompagnati da guide naturalistiche del Parco del Ticino, nei boschi che circondano la Colonia Enrichetta per scoprire i cambiamenti della natura in autunno: i colori che iniziano a virare dal verde al rosso e al ramato, le nascita di bacche e di altri frutti autunnali, e il comportamento degli uccelli e degli altri animali all'avvicinarsi del freddo. Si percorreranno i sentieri, recentemente risistemati con apposita segnaletica, che partono dal Centro Parco. Alle ore 12.30 sarà la volta del pranzo con degustazione di piatti tipici dell'autunno: i nostri prodotti provengono da agricoltura biologica, da coltivazioni biodinamiche, da commercio equo e solidale e i più importanti riportano il marchio di qualità Parco del Ticino. La quota di partecipazione (comprensiva di visita guidata e pranzo biologico) è di 18,00 euro.
Infolink:
http://www.parks.it/parco.ticino.lombardo

E SOTTO L'ALBERO DI NATALE UNA VACANZA AL MASO
Un'originale idea regalo per il prossimo Natale: offrire a chi si ama qualche giorno nei magnifici paesaggi delle montagne sudtirolesi. Un ottimo suggerimento per chi desidera gratificare i propri cari (amici, madre, moglie, marito, fidanzato), offrendogli qualche giorno di benessere e
relax in uno dei tanti (oltre novecento!), accoglienti agriturismi dell'Alto Adige. Le festività natalizie si avvicinano e con esse anche l'affannosa ricerca
di un cadeau speciale per amici e parenti. Quest'anno le aziende agrituristiche dell'Alto Adige, riunite sotto il marchio del "Gallo rosso" (www.gallorosso.it), propongono un'offerta nuova e originale per un regalo insolito e simpatico. In collaborazione con il tour operator "Sun & Mountain Travel", il "Gallo rosso" lancia l'idea di un soggiorno regalo in uno degli splendidi agriturismi dell'Alto Adige. Accompagnato da un simpatico cartoncino, chi riceve il dono scoprirà cosa l'aspetta nella cornice confortevole e di genuina ospitalità dei masi dell'Alto Adige - Südtirol che, in ogni stagione, propongono vacanze indimenticabili. Per gli amanti dello sci esistono accoglienti malghe nei pressi delle più belle località sciistiche delle Dolomiti, mentre chi desidera vivere secondi ritmi più rilassati e provare la magia di una romantica passeggiata sulla neve, con una slitta trainata dai cavalli, sceglierà un maso nelle vallate alpine. Ma un'esperienza davvero irrinunciabile sono i bagni di fieno, magari dopo un'intensa giornata trascorsa sulle piste o in lunghe passeggiate con le ciaspole, un modo impagabile per apprezzare pienamente la bellezza della montagna d'inverno e l'incanto della natura addormentata sotto una candida coltre di neve. E' una volta rientrati nel tepore del maso, nulla sarà più piacevole di recuperare forze ed energie con questa secolare forma di wellness alpino. Un'antica tradizione debitamente aggiornata che fa sentire subito più leggeri e rilassati. Il bagno di fieno è in uso nelle valli del Südtirol
da tempo immemorabile, un tipo di trattamento che rafforza il sistema immunitario, si dimostra la cura ideale per eliminare scorie e tossine e dà sollievo a chi soffre di reumatismi, oltre ad avere proprietà defatiganti, rilassanti, depurative, riducenti, stimolanti e drenanti. Il fieno viene tagliato esclusivamente con la falce, d'estate, la mattina presto, quando
è ancora umido di rugiada. Dopo la raccolta viene messo a essiccare e a riposare per tre giorni, durante i quali fermenta e si riscalda fino alla temperatura di 40°, una fase importantissima: il caldo umido che si sprigiona dal fieno rende ancora più efficace l'azione delle erbe officinali, stimolando la circolazione sanguigna e aiutando a contrastare la ritenzione idrica. Chi desidera regalare una vacanza al maso potrà scegliere vari tipi di pacchetti contattando "Sun & Mountain Travel". I prezzi per un soggiorno di quattro giorni per due persone in un maso dell'Alto Adige (tre pernottamenti in camera doppia con trattamento bed&breakfast), con un bagno di fieno compreso, partono dai 199 Euro per coppia. Chi riceve il regalo sarà poi libero di concordare la data del soggiorno direttamente con il tour operator (da effettuarsi entro il 31 maggio 2004). Un simpatico cartoncino di
auguri, creato appositamente da "Sun & Mountain Travel", sarà spedito a chi acquista il pacchetto per accompagnare il regalo.
Infolink:
www.sun-mountain-travel.com

FESTA DI STELLE IN VALLE D'AOSTA
Per l'inverno 2003-2004 la Vallée propone una iniziativa davvero unica dedicata ai bambini ma anche agli adulti: visite guidate al nuovissimo Osservatorio di Saint-Barthélemy per osservare le stelle e vivere una esperienza straordinaria ed entusiasmante. Questo inverno a Saint-Barthélemy è di scena lo "star party". Unico nel suo genere, come molte delle iniziative della Valle d'Aosta, il nuovo Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy, inaugurato nel maggio 2003, è ormai completamente operativo. Saint-Barthélemy è una località montana, molto apprezzata dagli amanti del fondo per i suoi 30 km di piste, situata a circa 15 di km dal capoluogo Nus e dista non più di 40 km dai più noti "4.000" delle Alpi, il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso. Il villaggio sorge su un "balcone" naturale che si affaccia sulla vallata centrale e si trova in una posizione assolutamente strategica per l'osservazione dei cieli. Già durante l'Età del Ferro, infatti, questa località era stata individuata come sito ottimale per l'osservazione degli astri: in località Lignan è stato, infatti, trovato un insediamento a forma ellittica denominato "il castelliere", presumibilmente risalente a quell'epoca, il cui edifico principale presenta allineamenti astronomici sul solstizio d'estate e su uno dei punti di arresto della Luna. Il nuovo osservatorio è una struttura all'avanguardia sia per le caratteristiche peculiari che per la varietà della strumentazione disponibile. Dotato di modernissime attrezzature, consente di realizzare, da un lato, ricerche scientifiche di alto livello, dall'altro, permette la divulgazione di attività didattiche sia per gli adulti che per i bambini. L'osservatorio, che annovera anche una stazione meteorologica, è infatti corredato di una sala informatica, un percorso didattico con pannelli illustrativi e una meridiana orizzontale. La particolarità di Saint-Barthélemy, situato a circa 1.600 metri di altitudine, è rappresentata dal fatto che registra oltre 250 notti serene all'anno, oltre a presentare un bassissimo inquinamento luminoso e una bassa turbolenza magnetica, che fanno di questa località il luogo ideale per l'osservazione delle stelle. Inoltre, la strumentazione astronomica di cui dispone è tra le più importanti in Europa: tutte le attrezzature sono collegate in rete tra loro, e con vari laboratori, in modo da poter riprendere contemporaneamente più oggetti astronomici. Infine, sul versante a sud della cupola principale, sono state realizzate due terrazze di 20 metri ciascuna, scopribili elettronicamente e dotate di un'ampia gamma di apparecchiature sia per uso didattico che per l'osservazione da parte di astrofili. Quella destinata alla didattica presenta ben 7 telescopi, da 250 mm f/10, tutti dotati di sistema di controllo automatico del puntamento. Inoltre è a disposizione degli appassionati un ampio spazio libero attrezzato per consentire l'installazione dei propri strumenti. Le visite all'osservatorio possono essere effettuate sia durante il giorno, per l'osservazione del Sole, sia di notte, per l'avvistamento delle stelle e dei pianeti
Infolink:
www.oavda.it

IN VAL D'AOSTA LA VACANZA A MISURA DI BAMBINO E' NEL RISPETTO DELLA NATURA
Per la stagione invernale 2003-2004 1a Vallee si presenta con ulteriori innovazioni nel settore sciistico, completate da numerose iniziative dedicate alla famiglia e ai più piccoli per renderli davvero protagonisti della vacanza in alta quota. Dai parchi giochi e campi scuola dotati di tapis roulant "ecologici" ai kinderheim: l'inverno in VaI d'Aosta è divertimento, sport, cultura e gastronomia alla portata di tutti. "Una vacanza a misura di bambino". Questo lo slogan della Valle d'Aosta che si appresta a inaugurare la nuova stagione invernale 2003-2004. Durante la sospirata vacanza in montagna può essere davvero utile poter contare su una organizzazione in grado di prendersi cura dei bambini più piccoli mentre i genitori possono sciare, rilassarsi, fare sport o divertirsi in tutta tranquillità. E' per questo che, per la stagione sciistica 2003/2004, la Valle d'Aosta ha deciso di puntare proprio sui ragazzi perché l'attenzione alle loro richieste e bisogni diventi una risposta concreta anche alle esigenze di relax e divertimento degli adulti che li accompagnano. In Valle d'Aosta conciliare i desideri dei bambini con quelli dei loro genitori è possibile. Numerosi i kinderheim, gestiti dalle scuole sci delle varie località montane, dove i bambini dai 2 ai 5 anni, vengono seguiti -tutti i giorni dalle 9 alle 16 -da esperti istruttori che li accolgono e intrattengono con giochi ed animazione sulla neve offrendo anche la possibilità, per i più grandi, di seguire delle vere e proprie lezioni di sci. Un modo divertente e originale per avvicinare in maniera graduale i bambini allo sci e alla scoperta della neve con giochi e percorsi dedicati. Le Guide Alpine e gli Accompagnatori della Natura della Valle d'Aosta (guide naturalistiche ed escursionistiche), che propongono anche corsi e attività di avvicinamento alla montagna, presentano quest'anno il "Decalogo per una vacanza in montagna a misura di bambino", una serie di utili consigli -basati sulla loro pluriennale esperienza sul campo, in dialogo costante proprio con i bambini- per regalare loro una vacanza che serva a farli sentire protagonisti della villeggiatura e, al contempo, stimoli la loro curiosità e fantasia. L'ultima novità per i più piccoli in fatto di divertimenti è il Fun Park, il parco giochi sulla neve. All'interno di un'area delimitata si trovano attrezzature realizzate secondo i più moderni concetti del divertimento sulla neve: ci si può cimentare in uno slalom tra castelli, leoni e simpatici topolini di gomma, o scivolare con appositi gommoni o camere d'aria negli "Snow Tubes" (una specie di scivolo di neve), si può praticare lo "Ski Fox" (una sorta di monopattino con un monosci al posto delle rotelle) o discendere dalle piste con la "Snow Bike" (una bici da neve), per poi risalire comodamente su un nuovissimi tapis roulant. Si tratta di particolari nastri trasportatori che permettono di agevolare al massimo la risalita dei bambini e dei principianti. Queste attrezzature di ultima generazione presentano un impatto ambientale pressoché nullo: a differenza dei tradizionali skilift, infatti, possono essere smontati alla fine della stagione.   
Infolink:
www.regione.vda.it/turismo

IL DECALOGO PER UNA VACANZA IN MONTAGNA "A MISURA DI BAMBINO"
A cura delle Guide Alpine e degli Accompagnatori Naturalistici della Regione Valle d'Aosta
1. I RAGAZZI DEVONO SENTIRSI PROTAGONISTI DELLA VACANZA IN MONTAGNA. Bisogna cercare di coinvolgere sempre i bambini nella scelta della vacanza da effettuare: non bisogna imporre luoghi, orari, attività sportive o ludiche senza prima ascoltare il loro parere o coinvolgerli direttamente.
2. E' IMPORTANTE SCEGLIERE LOCALITA' CON STRUTTURE ATTREZZATE
Nella scelta della località dove trascorrere la vacanza sulla neve è bene assicurasi delle disponibilità di strutture adatte ad ospitare e intrattenere i ragazzi (anche i più piccoli) con momenti e attività a loro dedicate: in questo modo tutta la famiglia potrà trascorrere una vacanza serena, senza rinunce o sacrifici da parte degli adulti o dei bambini.
3. NON SOLO SPORT MA ANCHE "DIDATTICA STIMOLANTE"
Ove possibile preferire luoghi di villeggiatura dove, oltre alle attività sportive, i ragazzi possano partecipare ad altre esperienze che stimolino la loro fantasia e curiosità.
4. NON TRASFORMATE LA VACANZA IN UN IMPEGNO DA ASSOLVERE
In montagna il bambino deve sentirsi libero di scegliere se partecipare o meno alle attività proposte: non forzatelo in alcun modo nel praticare gli sport, nell'entrare in competizione con i coetanei o nel partecipare alle varie iniziative o seguire le lezioni con l'istruttore. La vacanza è prima di tutto libertà dai doveri, anche per loro.
5. SCEGLIETE ATTREZZATURE ED ABBIGLIAMENTO ADATTO ALL'ETA'
In montagna è bene che i ragazzi vestano in modo comodo e abbiano una attrezzatura sportiva adeguata e adatta all'età.

RISPETTO DELLA NATURA E TECNOLOGIE ALL' AVANGUARDIA PER UNA VACANZA IN TUTTA SICUREZZA
Per la stagione invernale 2003/2004 la Vallee propone una serie di novità per tutti gli sciatori, adulti e bambini, con l'apertura di nuove piste e la realizzazione di impianti altamente tecnologici per vivere la vacanza in montagna in tutta sicurezza. Al via anche il nuovo servizio di sms per ricevere gratuitamente il bollettino della neve. La Valle d'Aosta si dimostra ancora una volta all'avanguardia sia per l'ampia offerta turistica sia per la tecnologia che mette ogni anno a disposizione dei suoi ospiti. Per la stagione sciistica 2003/2004 verrà attivato il nuovo servizio di invio di sms per la diffusione di informazioni sul bollettino della neve: agli sciatori basterà, quindi, collegarsi al sito www.regione.vda.it ed iscriversi per ricevere gratuitamente sul proprio cellulare tutte le notizie relative alle precipitazioni nevose, alle piste e agli impianti sciistici delle località selezionate. Moltissime le novità anche per quanto riguarda le piste e gli impianti di risalita. Per il prossimo inverno, ad esempio, nella stazione sciistica di Pila è stato completamente ridisegnato il tracciato della pista "Gorraz", la famosa pista "I Faggiani", che è stata in questo modo "ripensata" secondo standard internazionali altamente competitivi: il percorso, infatti, è stato ampliato fino ad una larghezza di 40 metri ed è stato dotato di un impianto di innevamento programmato. Inoltre, sempre nel comprensorio di Pila sono stati installati due nuovi tappeti di imbarco che agevoleranno gli accessi alle seggiovie della "Liaison" e del "Couis 1". Importanti novità anche per il popolo dei "surfisti" sulla neve: 1'Half pipe dello Snowpark, la pista speciale riservata agli "snowboardisti", è stato allungato a 100 metri. In questo modo sarà possibile eseguire in tutta sicurezza salti sempre più emozionanti e spettacolari. Vera novità di quest'inverno è poi il completamento del "carosello" del Monterosa Ski. Per la gioia di tutti gli amanti dello sci, il collegamento tra Valle d'Aosta e Piemonte è stato perfezionato grazie alla nuova funivia di Alagna che creerà così un "ponte" tra Gressoney e la Valsesia. Si potrà così "viaggiare" con gli sci, oltrepassando il Passo dei Salati grazie a un impianto bifune a due vetture di 100 posti per cabina, con una portata complessiva di 800 persone/ora. Importanti novità anche per i bambini e i principianti: in località Crest di Champoluc la baby seggiovia per i più piccoli è stata infatti sostituita da due nuovi tapis roulant, che garantiscono standard di sicurezza elevati. Questo tipo di impianto, assolutamente all'avanguardia, si connota per la totale assenza di impatto ambientale, in quanto le sue strutture, una volta conclusa la stagione sciistica, possono essere smantellate, preservando così l'integrità del panorama. Anche quest'anno la Valle d'Aosta ripropone lo skipass regionale, la già collaudata formula che permette di sciare liberamente in tutte le stazioni della Valle d'Aosta (disponibile a partire da un minimo di 3 giorni consecutivi o 4 non consecutivi). Arricchisce il ventaglio delle possibilità offerte agli appassionati dello sci lo skipass internazionale "Autour du Mont Blanc" (205 euro la tariffa intera, per 6 giorni consecutivi) che permette di sciare per 4 giorni nel comprensorio in cui si acquista il biglietto e per 2 giorni a scelta negli altri due, su tutte le piste dei comprensori della Valle d'Aosta, delle 4 Vallees (CH) e di Chamonix-Argentière (F). La formula Mont Blanc Snow Safari (210 euro, sempre per 6 giorni) è invece utilizzabile indifferentemente in qualunque stazione dei tre comprensori. Le tariffe dettagliate e ogni altra informazione relativa all'utilizzo dello Skipass Valle d'Aosta, anche per il doposci, si trovano sul sito.
Infolink:
www.skivallee.it

APPUNTAMENTI IN TRENTINO: DALLE NUOVE MOSTRE AL MART DI ROVERETO AI CONCERTI ED AGLI SPETTACOLI CHE SI TENGONO A TRENTO
Fino al 14 dicembre, a Rovereto presso il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea, "Scultura lingua morta - Arte dall'Italia fascista". Gli artisti presentati sono alcuni fra i protagonisti dell'arte italiana del Novecento, come lo stesso Arturo Martini, Marino Marini, Lucio Fontana, Fausto Melotti, insieme ad altri rappresentanti delle maggiori tendenze scultoree dell'epoca. Orario di apertura: martedì, mercoledì e giovedì 10-18; venerdì, sabato e domenica 10-21. Lunedì chiuso.
Proseguirà sino al 18 gennaio, sempre a Rovereto al Mart (Museo di Arte Moderna e Contemporanea), "Skin-deep. Il corpo come luogo del segno artistico". Questa mostra indaga sulla pelle come confine fra l'interiorità dell'artista e il suo esterno. Tra gli artisti presenti Piero Manzoni e Yves Klein, Joseph Beuys e Annette Messager, Jenny Holzer e Bill Viola, Shirin Neshat e Vanessa Beecroft. Orario di apertura: martedì, mercoledì e giovedì 10-18; venerdì, sabato e domenica 10-21. Lunedì chiuso
Infolink: www.mart.tn.it
Domenica 2 novembre, Concerto dell'Orchestra Haydn, con inizio alle ore 20.30. In programma di Alban Berg il Kammerkonzert per violino, pianoforte e 13 fiati, Opera 8; di Ludwig van Beethoven la Sinfonia n. 6 "Pastorale" in fa maggiore. A pagamento.
Infolink: www.centrosantachiara.it
Giovedì 6 novembre a Trento nell'Aula Grande dell'Istituto Trentino di Cultura, alle ore 20.30, "Mesi d'autore", racconti, musica e immagini inediti ispirati agli affreschi del Ciclo dei Mesi di Torre Aquila nel Castello del Buonconsiglio. Viene letto il racconto "La ballata del Corazza" di Wu Ming 2.
Infolink:
www.itc.it

AD OTTOBRE SI È CHIUSA LA SECONDA BIENNALE DI VALENCIA DEDICATA AL TEMA DELLA CITTÀ IDEALE
I numeri, dati nel corso della conferenza stampa di chiusura, sono eclatanti. Oltre 600.000 sono infatti stati coloro che hanno visitato almeno una delle otto mostre che la Biennale ha presentato. 19.775 sono stati gli spettatori che hanno assistito a uno dei cinque spettacoli teatrali che completavano l'offerta della Biennale. 1882 sono stati i giornalisti accreditati, 33 le troupes televisive intervenute da ogni punto del mondo. Il 64% dei cittadini valenciani è entrato infine in contatto con almeno cinque installazioni della mostra "Solares, o dell'ottimismo" che aveva trovato spazio "en plein air", in alcune piazze e strade del centro storico della città. I dati sono stati elaborati a cura dell'Istituto di Ricerca Emer G.F.K, membro di ANEIMO (Asociación Nacional de Empresa de Investigación de Mercados y de la Opinión Pública) e di ESOMAR (European Society for Opinion and Marketing Research Association). Luigi Settembrini, autore del progetto Biennale di Valencia, dedicato alla comunicazione tra i linguaggi creativi contemporanei, è stato rinconfermato nel suo ruolo e dirigerà la terza edizione che sarà inaugurata il 3 giugno del 2005.

INAUGURATA LA DISNEY HALL, NUOVA SEDE DELLA LOS ANGELES PHILARMONIC ORCHESTRA
La nuova "opera house" di Los Angeles, nel cuore di DownTown, è stata inaugurata in questi giorni con tre serate di gala alla quale hanno partecipato personalità del mondo politico, economico e ovviamente di Hollywood. Sponsorizzata interamente dalla Disney, che con questo imponente progetto lega ancora di più la propria immagine alla città dove è nata, la nuova Opera Hall è stata disegnata da Franck Gehry sullo stile del Museo Guggenheim di Bilbao, la nuova costruzione aggiunge un altro tocco "spaziale" alla skyline già molto contemporanea di L.A. In grado di ospitare 2,265 spettatori, il nuovo edificio ospiterà la stagione invernale della Orchestra Filarmonica e numerosi altri appuntamenti musicali e teatrali. Per gli appassionati di architettura in questi giorni è stata anche aperta al pubblico una mostra sull'architettura di Gehry, con particolare attanzione alla ideazione, progettazione e costruzione di questo edificio.

LE MILLEUNO CENERENTOLE A SARMEDE
Da almeno duemila anni i bambini dei quattro angoli del mondo si sono sentiti raccontare, in centinaia di lingue e versioni, la storia della scarpetta che cambiò la vita ad una dolce e sfortunata fanciulla, al suo bel principe e, probabilmente, all'intero regno, oltre che a una matrigna senza cuore e a due sorellastre davvero egoistacce. Cam, Shel-Sien, Vassilissa, Zezzolla, Pretty Woman, in arte Cenerentola. La sua storia la si raccontava già all'ombra delle piramidi ma anche nell'antica Cina, Russia o in Vietnam, nel mondo greco-romano e in quello arabo, via via fino alle versioni "ufficiali" di Perrault, dei fratelli Grimm e a, naturalmente, di Walt Disney o, per tutti gli adulti che dei bambini conservano la capacità di sognare, all'immagine di Julia Roberts. Era quindi d'obbligo che la Mostra Internazionale d'illustrazione per l'infanzia di Sarmede (aperta fino al 21 dicembre), dopo l'omaggio riservato all'italianissimo Pinocchio, riservasse un pari tributo alla più universale tra le eroine delle fiabe, Cenerentola, appunto. Ad interpretarne la storia sono stati chiamati i "mostri sacri" dell'illustrazione mondiale ma anche le nuovissime generazioni di illustratori, quelli che proprio a Sarmede in questi anni si sono perfezionati grazie ai corsi di illustrazione per l'infanzia. In catalogo, a commentare le immagini, è stata invitata una quasi fata di oggi, Luciana Littizzetto che con Cenerentola avverte una forte identità: "Forse per via del piede. Io porto il 33 e mezzo. Come lei. Solo che al posto delle scarpine di cristallo (che a ben vedere non devono essere proprio morbidissime) porto le espadrillas di corda. Molto più comode. E anche meno difficili da perdere". Accanto all'omaggio a Cenerentola, la XXI edizione della Mostra di Sarmede propone il meglio delle illustrazioni pubblicate nel mondo negli ultimi due anni. Ad essere esposte sono le tavole originali di 43 artisti di 21 Paesi. L'illustratore cui la mostra riserva una personale è, quest'anno, la slovena Marija Lucija Stupica, l'illustratrice celebre per saper offrire illustrazioni "affascinanti per il disegno di una precisione da filigrana, con le quali riesce a risuscitare un mondo che sembra del tutto scordato nel passato lontano ma che invece risulta essere un'interpretazione sensata di un tempo, nel quale l'individuo si sente ugualmente o forse anche più solo, con lo sguardo sempre più fissato nel ricco mondo dell'al di là della realtà quotidiana e della ragione
cruda". A contenere, per la verità sempre più a stento, le tre ricchissime proposte espositive della XXI Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia, è il Municipio di Sarmede, edificio che nel mondo degli illustratori viene definito come "la Cappella degli Scrovegni della fantasia". E questo perché anonime pareti e soffitti di androni e uffici sono state "prese in consegna" da uno dei massimi illustratori viventi: Jozef Wilkon che, anno dopo anno, aggiunge nuove sezioni al suo capolavoro, trasformando una seriosa sede municipale in un regno della immaginazione e della fantasia dove per entrare nell'ufficio del Sindaco bisogna passare tra leoni ed elefanti e dove persino i lampadari si sono trasformati in animali perfettamente ambientati nella giungla o nelle profondità marine nelle quali continuano a lavorare - certamente con il sorriso - gli addetti all'anagrafe e all'Ici. Altri protagonisti del mondo dell'illustrazione, calamitati tra queste colline dalla magnetica personalità di Stepan Zavrel che qui aveva trovato rifugio, hanno lasciato il loro segno sulle pareti di molte case della zona, trasformando veramente Sarmede nel "Paese della fiaba". Persino la Comunità Europea ha riconosciuto questa unicità decretando un suo finanziamento per i percorsi "Luoghi di Fiaba" che, percorrendo le Prealpi trevigiane ai piedi del Gran Bosco del Consiglio, portano il visitatore
a scoprire angoli di assoluta suggestione resi ancora più indimenticabili dagli affreschi, tutti rigorosamente dedicati alla interpretazione di fiabe o di antiche storie locali, realizzati dai maggiori illustratori di mezzo mondo. In questa straordinaria ambientazione, nel periodo della mostra, tornano le Fiere del Teatro (domenica 30 novembre e 7 dicembre 2003). Sono fantasmagoriche rievocazioni delle feste popolari dei secoli scorsi con gruppi di strada richiamati a Sarmede da tutta Europa. Il tutto in una dimensione molto vera, dove non è raro imbattersi in mangiafuoco, uomini sui trespoli, donne cannone, burattinai o incantatori di serpenti mischiarsi al pubblico per bere un buon brulè e sbocconcellare una saporosa pinza, accanto ad uno dei falò che riscaldano la piazze e le strade del paese. Affianca la Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia anche una mostra della collezione Bohem Press. Dall'inizio dell'attività, cioè circa 30 anni, la casa editrice Bohem Press a Zurigo raccoglie moderne illustrazioni per libri per bambini, principalmente - ma non esclusivamente - dei suoi stessi artisti (la qualità e la quantità di questa collezione sono ormai leggendarie). La raccolta è una delle migliori a livello mondiale e comprende anche serie complete e libri interi. In questa mostra è esposta una piccola parte della raccolta, partendo dal padre del manifesto polacco Jan Lenica, per passare a due suoi conterranei Jozef Wilkon e Michael Grejniec e al grande artista lituano Stasys Eidrigivicius che vive in Polonia, pubblica in tutto il mondo, famoso per i suoi manifesti per film, teatro, opera e che in Giappone ha un museo a lui dedicato. E poi ci sono le illustrazioni della sudafricana Fiona Moodie e quelle di Stepan Zavrel che è stato per lungo tempo il direttore artistico della casa editrice, nonché della Mostra di Illustrazione di Sarmede. Dopo la "prima" di Sarmede e la replica di Treviso (Casa dei Carraresi,
in aprile) la Mostra, come le precedenti, prende le vie del mondo,
riproposta in città italiane ed europee. Ogni edizione viaggia per anni, incantando ovunque un pubblico che - stando alle stime degli organizzatori - supera (per l'insieme delle edizioni in tutte le loro tappe) le duecentomila persone. Duecentomila bambini e adulti che con Sarmede hanno sognato, sorriso, pensato. XXI Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia "Le immagini della fantasia". Sarmede (TV), Sede municipale dal 25 ottobre al 21 dicembre. Orario: feriali dalle 9 alle 13, dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 21.30; festivi e prefestivi dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 21.30. La Mostra della Collezione Bohem Press è aperta presso il Museo Zavrel solo il sabato e la domenica; orario: 10-12.30 e 14.30-21.30. Ingresso libero.
Infolink:
http://www.tmn.it/sarmede/mostre.htm

MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO DEL SACRO MONTE SOPRA VARESE - ORARI E APERTURE INVERNALI
Il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte comunica le date della consueta chiusura invernale. La collezione sarà aperta al pubblico fino a domenica 2 novembre compreso, chiuderà invece dal 3 novembre al 5 dicembre 2003. Durante il periodo natalizio il Museo sarà aperto dal 6 dicembre 2003 all'11 gennaio 2004 nei seguenti orari: sabato e domenica 9.30-12.30/15-18.30. Inoltre sarà visitabile nelle festività di lunedì 8 dicembre, venerdì 26 dicembre, giovedì 1 gennaio (solo al pomeriggio) e martedì 6 gennaio 2004. Il costo del biglietto intero è euro 3; il biglietto ridotto è euro 1 ed è riservato a gruppi superiori a 10 persone, visitatori sino a 18 e oltre 65 anni, studenti, soci TCI e possessori di Welcome Card. Per agevolare l'accesso del pubblico è stato attivato un sistema di prenotazione di visita con o senza guida abilitata. Le prenotazioni devono pervenire dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 via telefono o fax al numero 0331/777472; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 al numero 340/6793636. Un po' di storia: nato ufficialmente nel settembre del 1936 per ospitare il ricco patrimonio artistico che il barone Giuseppe Baroffio Dall'Aglio volle lasciare in eredità al Santuario di S. Maria del Monte, il Museo Baroffio vide confluire in sé anche quanto era già parte del Museo del Santuario, inaugurato nell'agosto del 1900. L'eterogeneità della raccolta, costituita da dipinti di scuola lombarda, emiliana, fiamminga e olandese, reperti legati a varie fasi architettoniche e decorative del Santuario, codici miniati, monete, medaglie, ceramiche, pallii e paramenti liturgici, è preziosa testimonianza della ricca storia del Sacro Monte sopra Varese. Alcune recenti donazioni possono leggersi come attestazioni di merito per gli sforzi compiuti: risanamento della struttura architettonica, restauro delle opere e loro disposizione secondo moderni criteri museologici, ampliamento della superficie espositiva. Tra le sale che hanno arricchito il rinnovato museo è da segnalare la sezione d’arte sacra contemporanea, dal carattere monografico mariano, nella quale le opere di noti scultori e pittori del nostro tempo (Bodini, Buffet, Carpi, Guttuso e molti altri) si pongono in rapporto ideale con la tradizione di fertile produzione artistica che il culto alla Madonna del Monte ha saputo ispirare nei seco

COURMAYEUR NOIR IN FESTIVAL 2003 "LA MEMORIA E LA PAURA", 4/10 DICEMBRE
Paura e avventura, Storia e memoria, sorprese e tradizione sono nel menu della prossima edizione di "Courmayeur Noir In Festival", il grande appuntamento con tutti i colori del nero che si svolge anche quest'anno all'apertura della stagione invernale della Valle d'Aosta (Courmayeur, 4/10 dicembre), diretto da Giorgio Gosetti insieme a Marina Fabbri ed Emanuela Cascia. Pensato nel segno e nel ricordo di OdB, l'inimitabile presidente della manifestazione che per primo ne volle il carattere interdisciplinare e trasgressivo, l'apertura ai nuovi linguaggi e alle commistioni, il XIII Noir In Festival sarà logicamente dedicato a Oreste del Buono fin dalla sua immagine-simbolo e da molti degli appuntamenti di quest'anno. Oltre al concorso internazionale per il cinema (13 film, di cui molti in anteprima europea, giudicati da una giuria di cinque grandi protagonisti internazionali), ai consueti premi per la letteratura (il Raymond Chandler Award, il Premio Scerbanenco e il Premio Alberto Tedeschi-Mondadori), il programma articolerà il tema dell'anno in due sezioni parallele. La prima è un vero e proprio "Caso Italia" dedicato alla riscoperta della recente storia italiana da parte dei nostri autori (di cinema e letteratura) e al boom di produzioni e storie ispirate al genere che si stanno realizzando o sono state presentate negli ultimi mesi. La seconda è un viaggio ne "L'universo della Paura" con la partecipazione di alcuni dei maggiori scrittori internazionali, studiosi, esperti e testimoni del più grande motore di questo genere espressivo in cui si specchia la società contemporanea. Poiché però un festival è anche occasione di divertimento, recuperi e sorprese, tra i protagonisti dell'anno troviamo i nevrotici e contraddittorii Supereroi Marvel, ideati da Stan Lee e oggi tornati di gran moda grazie ai film di Sam Raimi, Bryan Singer, Ang Lee. NOIR IN FESTIVAL ripropone il serbatoio originale di quest'immaginario con, tra le altre novità, la prima serie di Spiderman appositamente restaurata dai negativi originali degli anni '60. Tra restauro e novità saranno nel programma anche i "Pilots" delle più attese serie televisive dopo il gran successo di "Alias" appena dodici mesi fa, il ritrovamento di un raro "classico" della via italiana al giallo come "Il mistero della camera gialla" con il personaggio di Roulettabille, restaurato per l'occasione dalla Cineteca Italiana di Milano, il misterioso "Dossier Evilenko" con Malcolm McDowell, le anteprime dei grandi thrillers italiani della prossima stagione. Promosso dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, dal Comune di Courmayeur, dall'Aiat di Courmayeur-Mont-Blanc, con il contributo della Direzione Generale per il Cinema (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) insieme a partner privati e sponsor tecnici, Courmayeur Noir In Festival è una realizzazione Studio Coop.

"TESORI DAL MARCHESATO PALEOLOGO" ALLA FONDAZIONE FERRERO DI ALBA FINO ALL'8 DICEMBRE
Dopo l'importante mostra su Macrino d'Alba, la Fondazione Ferrero e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico per il Piemonte, indagano i cinque secoli di vicende artistiche di quello che fu il Marchesato Paleologo. Proseguendo una collaborazione già avviata nel 2001, la mostra, oltre a realizzare una significativa sinergia fra pubblico e privato, celebra il 20° anniversario della Fondazione Ferrero. L'impegnativo progetto intende presentare i risultati dei restauri eseguiti negli ultimi dieci anni nel territorio dell'antico Marchesato di Monferrato - corrispondente sostanzialmente alle attuali Diocesi di Alba e Casale Monferrato - insieme a una serie di altri interventi realizzati per l'occasione con l'apporto finanziario della Fondazione. Giovanni Romano, che presiede il comitato scientifico della mostra, afferma che si tratta di uno "spettacolo entusiasmante", sia per la vitale complessità del territorio preso in esame, sia per la qualità e varietà delle opere scelte a documentarlo: "dalle Madonne gotiche ai ritratti dell'Ottocento, dalle tavole di Spanzotti e Gandolfino da Roreto alle grandi pale barocche, dalla realtà locale ruotante intorno a un pittore come il Moncalvo, alle splendide tele del pittore bolognese Marcantonio Franceschini ". Tutte opere nate o commissionate per un territorio geograficamente limitato, decentrato, eppure unico nella storia europea. Non è casuale che su queste colline, ai confini tra Italia e Francia, abbiano regnato casate tra le più illustri in Europa, dal mitico Aleramo che, intorno al Mille, si sarebbe guadagnato questi territori con una cavalcata lunga tre giorni; a Guglielmo il Vecchio, nipote dell'Imperatore Barbarossa, che decise di legare le sorti del suo piccolo regno a quelle delle famiglie imperiali di Bisanzio, mettendo a punto una fitta serie di legami matrimoniali. Fu un discendente dei principi Paleologi, Teodoro I, ad assumere il rango di titolare del Marchesato ai primi del Trecento. In virtù della politica matrimoniale della marchesa Anna d'Alençon, il territorio passò ai Gonzaga, diventando, non molto dopo, campo di battaglia per le truppe di Francia e Spagna. Solo nel 1713, la Pace di Utrecht sancì il passaggio dell'intero Marchesato ai Savoia.  Mentre Alba e le Langhe erano entrate nella sfera di influenza sabauda già da quasi un secolo, Casale accetta l'imposizione, ma continua silenziosamente e sottilmente a rivendicare un ruolo indipendente. A questo fine, utilizza uno dei pochi mezzi possibili, la cultura, mantenendo i legami con l'arte e gli artisti lombardi, veneti ed emiliani, anziché "farsi dominare" dai modi e dalla moda piemontese, come invece avvenne nella vicina Alba. La mostra documenta questa lunga storia e anche la separazione dei destini delle due città a partire dal 1630, quando Alba venne annessa al Ducato di Savoia.  Tra le opere più antiche, oltre a sculture e oreficerie (alcune di eccezionale importanza, come il Reliquiario della Santa Croce), la mostra propone dipinti del pittore Giovanni Martino Spanzotti, di Gandolfino da Roreto - artista astigiano formatosi sui modelli provenzali e lombardi - fino ad arrivare alla "maniera moderna" importata da Roma da Gaudenzio Ferrari.  Originario del Marchesato è anche Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, che, formatosi presso il pittore Ambrogio Oliva, anche lui presente in mostra, organizzerà una fiorente bottega in grado di diffondere per tutto il Piemonte e la vicina Lombardia una pittura "controriformata", dai modi semplici e accattivanti, che dominerà la produzione in quest'area tra fine Cinque e inizio Seicento. L'importanza delle novità artistiche caravaggesche è testimoniata dalla Madonna del Carmine del casalese Nicolò Musso e dalle opere del pittore Giovanni Claret; mentre la cultura più strettamente lombarda è presente con un dipinto di Stefano Danedi detto il Montalto e con la riscoperta di una piccola tela di Giovanni Battista Arduino, allievo del Morazzone. Due raffinati esempi del bolognese Franceschini e una tela del pittore del Centro Italia Giovanni Pirri, la cui opera resta ancora da indagare, testimoniano l'arrivo ad Alba, nel Settecento, di artisti esterni.  A documentare le numerose presenze non locali che arricchiscono Casale nel Settecento vi sono, invece, il bolognese Ercole Graziani e il veronese Pietro Rotari, che poco dopo si sposterà a Dresda e a San Pietroburgo. La cultura legata alla corte sabauda, che si manifesta soprattutto nell'albese, è rappresentata, oltre che dalla Madonna del Rosario di Dufour, proveniente da Vezza d'Alba, dalla Via Crucis di Rapous e infine dal ritratto di Pio Vidua, nobile casalese divenuto ministro sabaudo durante la restaurazione. Lo "spettacolo entusiasmante" offerto dalle opere in mostra continua nel territorio, con la proposta di un itinerario tra castelli, borghi, santuari e conventi disseminati tra Langhe e Monferrato, tutti collegati alle vicende documentate dalle opere esposte nelle sale della Fondazione Ferrero. A far da cornice all'arte e alla storia, un territorio che proprio nei mesi della mostra esprime il meglio dei suoi profondi, antichi, vitali umori, con i forti sapori del tartufo e dei suoi formaggi e il profumo dei suoi grandi vini. Slow Food, associazione nata proprio da queste parti, è stata mobilitata per arricchire la visita alla mostra con consigli che, alla gioia per gli occhi, aggiungano le non meno importanti gioie per il palato. Orario:feriali 15-19; giovedì 15-23; sabato, domenica e festivi 10-19. Ingresso libero. Esclusivamente per le scuole e su prenotazione la mostra viene aperta al mattino  (9-12,30) nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì). Mostra promossa dalla Fondazione Ferrero e dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per il Piemonte. Catalogo edito da: Editrice Artistica Piemontese, Savigliano.
Info:
info@fondazioneferrero.it

IL "PROGETTO PIETRA" ENTRA NEL VIVO. A NOVEMBRE QUATTRO GRANDI ARCHITETTI ESPORRANNO LE PROPRIE ORIGINALI FONTANE
La pietra. Eterna, severa, eppure capace di diventare incredibilmente calda e vitale. Il Trentino con la pietra ha un rapporto di millenaria esperienza, fatto di cultura, arte e commercio. Per omaggiare e nobilitare questo materiale così utile e indissolubilmente legato alla storia trentina è nato "Pietra: antichi e nuovi percorsi della pietra trentina", un intero anno di eventi e sperimentazioni, che si svilupperanno con il contributo di grandi progettisti, quali Mario Botta, Pierluigi Cerri, Gillo Dorfles, Alessandro Guerriero, Ettore Sottsass jr. Ma anche la partecipazione di giovani designer e di istituzioni - come l'Istituto Europeo di Design Milano, insieme al network Cumulus - a cui aderiscono più di settanta scuole europee di design e arti applicate. La pietra trentina diventa così soggetto assoluto di un percorso che si snoda tra sperimentazioni nel campo dell'architettura e del design, dibattiti ed esposizioni, con l'obiettivo di valorizzare le caratteristiche peculiari di questo materiale e dei suoi luoghi di produzione. La primavera scorsa, al Mart di Rovereto, c'era stata la "Lezione Magistrale", incontro-conversazione con Gillo Dorfles, Mario Botta, Aldo Colonetti, Paolo Baldessari, Pierluigi Cerri e Alessandro Guerriero, dedicata ai nuovi utilizzi della pietra trentina, mentre in giugno era stato lanciato "Cumulus", un concorso aperto alle maggiori scuole di design ed arti applicate europee aderenti all'omonimo network che ha per fine l'individuazione di progetti innovativi e originali che prevedano l'uso della pietra trentina. Il prossimo 21 novembre, in occasione del salone della Pietra Trentina - fino al 23 novembre presso il Quartiere Fieristico Trento Expo - il Progetto Pietra prosegue nel proprio percorso con "Disegni e Progetti per quattro fontane in pietra trentina ", mostra dei pezzi progettati da Mario Botta, Pierluigi Cerri, Alessandro Guerriero, Ettore Sottsass jr. e realizzate dalle maestranze trentine, e con "Decor-azionismo", mostra dei progetti dei giovani artisti dell'Istituto Europeo di Design Milano e dei prototipi realizzati in pietra trentina.
Infolink:
www.trentinopietra.it

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