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2003 anno 6°  

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GIOVEDI'
6 NOVEMBRE  2003

pagina 1

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ROMANO PRODI AL PARLAMENTO EUROPEO : “L'ALLARGAMENTO STA PER DIVENTARE REALTÀ “

Bruxelles, 6 novembre 2003 - Di seguito il discorso che Romano Prodi ha tenuto al Parlamento europeo in merito al prossimo allargamento dell’ Ue: “Signor Presidente, Onorevoli deputati, Onorevoli rappresentanti dei paesi aderenti, Una delle priorità della mia Commissione se non la priorità in assoluto più alta sta per diventare realtà. Meno di sei mesi ci separano infatti dal più grande allargamento della storia dell'Unione. La presenza in quest'aula dei rappresentanti dei paesi che il prossimo anno entreranno nell'Unione ci fa toccare con mano l'imminenza dell'evento. Per prima cosa voglio esprimere la mia ammirazione per i governi e i popoli che rappresentate. Negli anni scorsi, avete compiuto un'opera straordinaria per adeguare gli ordinamenti di legge e i sistemi amministrativi all'acquis dell'Unione. Queste riforme dimostrano il vostro forte desiderio di libertà e di democrazia. In effetti, avete condotto una rivoluzione tranquilla che vi porta nell'Unione europea a testa alta, orgogliosi del cammino percorso. Lo scorso anno, prima di concludere i negoziati di adesione, ho annunciato che la Commissione avrebbe presentato una relazione sul grado di preparazione dei nuovi Stati membri circa sei mesi prima dell'adesione vera e propria. Oggi sono qui, assieme al Commissario Verheugen, per presentarvi questa relazione. La Relazione globale di controllo adottata dal Collegio questa mattina è il frutto di un impegno lungo e attento da parte dei servizi della Commissione, che per anni hanno seguito e sostenuto i preparativi dei paesi candidati. Essa si fonda sulle dieci Relazioni preparate dai servizi della Commissione, una per paese, che sono anch'esse a vostra disposizione. Queste Relazioni raccolgono tutta l'esperienza della Commissione nei diversi settori dell'acquis. Esse sono anche le ultime che la Commissione prepara sui paesi aderenti, anche se continueremo a seguire le questioni ancora aperte nei prossimi mesi. Ciò significa che siamo usciti dalla fase di 'preadesione'. Da oggi, la Commissione riprende il suo normale ruolo istituzionale di guardiana dei Trattati anche rispetto ai nuovi Stati membri. Fra breve inviterò il Commissario Verheugen a illustrarvi nel dettaglio le conclusioni della Relazione globale di controllo. Ma prima, voglio fare alcune considerazioni generali. La data ufficiale di ingresso dei dieci nuovi paesi nell'Unione è il primo maggio 2004, ma la prospettiva dell'allargamento ha già prodotto effetti positivi. L'unione europea è sempre più un modello di riferimento per lo sviluppo civile e politico in molti paesi. Nessun altro protagonista della scena internazionale può vantare la stessa forza di attrazione. Il motivo è chiaro. L'unione è riuscita a tradurre in pratica ideali altissimi: la pace, che è il nostro fondamento; la democrazia, che affermiamo e difendiamo in ogni nostra politica; le maggiori opportunità di prosperità economica e, con esse, la solidarietà verso le regioni e le classi più svantaggiate. È chiaro anche perché il nostro modello abbia tanto successo oggi. Da solo, ciascuno paese sarebbe in balìa di realtà politiche ed economiche più grandi e potenti. Uniti possiamo invece guidare il processo nel rispetto della democrazia e della dimensione umana. Nell'insieme, sono convinto che l'adesione dei nuovi Stati membri il prossimo anno non porterà nessun problema all'attuazione dell'acquis comunitario per il mercato Mercato unico e per le altre politiche comunitarie. Naturalmente, restano ancora alcune questioni da appianare da qui al giorno dell'adesione e alcune rivestono una certa importanza. Ma ho grande fiducia nel fatto che tutti i paesi supereranno questi ultimi ostacoli. I dieci governi sono perfettamente consapevoli che una lacuna in un certo settore li priverebbe dei vantaggi dell'adesione relativi a quel settore, sia in termini di trasferimenti finanziari che in termini di accesso ai mercati. Se, dopo l'adesione, dovessero restare dei problemi, la Commissione farà, come sempre, il suo dovere e prenderà le misure opportune. Siamo in grado di gestire tutte le questioni che abbiamo individuato e ne abbiamo i mezzi. È nell'interesse di tutti assorbire questo allargamento rapidamente e senza difficoltà perché l'Unione ha molte altre questioni importanti sul tappeto, fra queste: · la Conferenza intergovernativa e il buon funzionamento delle nostre istituzioni in un'Europa allargata; · la strategia di Lisbona per il rinnovamento dell'economia; · le nuove Prospettive finanziarie; · il completamento del processo di allargamento e · la politica Wider Europe. Saranno queste le vere sfide dell'Unione allargata a 25 paesi. *** Uno dei compiti dell'Unione allargata sarà quello di perfezionare il processo di allargamento che, come ho detto spesso, è un processo continuo, inclusivo e irreversibile. Il nostro obiettivo comune è portare a termine il processo di adesione della Bulgaria e della Romania nel 2007. Anche quest'anno nei due paesi si sono registrati progressi importanti, e invito il Commissario Verheugen a toccare anche questo argomento. I negoziati di adesione con la Bulgaria e con la Romania hanno fatto grandi passi avanti ed è arrivato il momento di pensare a una prospettiva che li porti a conclusione. Questi negoziati si devono basare sugli stessi criteri seguiti per tutti gli altri paesi e, soprattutto, devono seguire il principio del merito proprio. All'inizio dell'anno prossimo, la Commissione indicherà la strada per portare a termine i negoziati presentando una proposta di offerta finanziaria per l'adesione della Bulgaria e della Romania. Tutti sono d'accordo sul fatto che questi negoziati non devono dipendere dai risultati del dibattito sulle nuove Prospettive finanziarie o da quello sulle future riforme. Per evitare che ciò avvenga, occorrerà prendere a modello il quadro finanziario sviluppato per i dieci paesi aderenti. Su questo punto, confido nel sostegno del Parlamento che intendo coinvolgere pienamente nel processo. *** Per quanto riguarda la Turchia , il prossimo anno sarà quello decisivo, infatti sarà una delle ultime decisioni di grande spessore che la mia Commissione dovrà prendere nel corso di questo mandato. Dovremo valutare in che misura la Turchia rispetterà i criteri politici di Copenaghen e dovremo fare una raccomandazione riguardo all'apertura dei negoziati di adesione. A questo riguardo voglio chiarire un punto importante: sarà questa Commissione, nell'autunno del 2004, a presentare la Relazione periodica e la raccomandazione sulla Turchia. Questo è l'impegno che ho preso a Copenaghen lo scorso anno e lo manterremo. Abbiamo seguito con grande attenzione gli sviluppi in Turchia negli ultimi dodici mesi. C'è stato un deciso progresso che dimostra la volontà del governo turco di non lasciare nulla di intentato per rispettare i criteri politici di adesione. Seguiremo molto da vicino i settori nei quali occorre fare altri progressi. Ciò riguarda sia la legislazione che l'attuazione pratica dei nuovi diritti e delle nuove libertà che le riforme danno alla popolazione turca. Infine, voglio ribadire che la Commissione spera di veder entrare nell'Unione Cipro come un paese unificato. È chiaro che trovare una soluzione rapida è anche nell'interesse della Turchia, per eliminare la questione di Cipro dai fattori che possono ostacolare le sue aspirazioni. È possibile, sulla base della proposta del Segretario generale delle Nazioni unite, risolvere la questione entro il primo maggio del prossimo anno. Tutte le parti interessate devono contribuire a questo processo e la Commissione è pronta prestare la sua assistenza in ogni forma possibile. Prima di concludere queste mie osservazioni, vorrei fare riferimento alla regione dei Balcani. La Croazia ha già presentato la sua domanda di adesione e la Commissione sta ora analizzando le risposte fornite da Zagabria al “Questionario” che le è stato sottoposto all'inizio dell'estate. E altri paesi della regione sono intenzionati a seguire presto l'esempio croato. A questi paesi dobbiamo saper rispondere con intelligenza e lungimiranza e dire chiaramente che l'adesione è una prospettiva concreta. E con loro dobbiamo impegnarci in questo cammino comune. Signor Presidente, Onorevoli deputati, La storia ha dato ragione alla visione dei padri fondatori dell'Europa: i sei paesi appena usciti dalla guerra oggi sono diventati 25 Stati liberi e forti, e domani saranno senza dubbio più di 30. Fra pochi mesi, la nostra famiglia di nazioni e di popoli avrà dieci nuovi membri. Con il loro entusiasmo potremo abbellire la nostra casa e riporre in essa i nostri nuovi progetti. Dovremo anche ingrandirla e, insieme, potremo difendere e affermare meglio i valori su cui si fonda”.

BULGARIA, ROMANIA E TURCHIA: PROGRESSI SIGNIFICATIVI
Bruxelles, 6 novembre 2003 - Gli sforzi compiuti da Bulgaria e Romania nel corso dell'ultimo anno per conformarsi ai criteri di adesione hanno condotto a progressi significativi, secondo quanto emerge dalle relazioni periodiche adottate oggi dalla Commissione europea. L'adesione nel 2007 deve restare l'obiettivo centrale dei preparativi di questi due paesi e la Commissione intende aiutarli a conseguirlo. La Commissione si compiace inoltre dei notevoli sforzi e progressi compiuti dalla Turchia per soddisfare i criteri politici ed economici di adesione, pur sottolineando che molto resta ancora da fare. " La Commissione cerca con ogni mezzo di mantenere il ritmo assunto dai negoziati con la Bulgaria e la Romania " ha dichiarato Günter Verheugen, commissario responsabile per l'allargamento. "Tuttavia, è altrettanto importante garantire la qualità di tali negoziati. Occorre infatti ricordare che questi ultimi devono procedere di pari passo con i progressi effettivi compiuti sul terreno. Con riguardo alla Turchia, sono colpito dalla determinazione del governo turco nell'accelerare l'andamento delle riforme al fine di conformarsi ai criteri politici dell'Unione Europea. L'adozione degli ultimi due pacchetti di riforme ha portato a considerevoli progressi in campo legislativo; tuttavia, sul piano dell'attuazione, aspettiamo ancora di vedere gli effetti concreti di molte di esse. La relazione di quest'anno fornisce ulteriori incoraggiamenti alla Turchia affinché essa continui sulla stessa strada e con la stessa energia. Continuo inoltre a pensare che questo paese possa svolgere un ruolo chiave nella risoluzione del problema di Cipro. La sua pressione deve essere pari alla nostra". Bulgaria e Romania sono invitate ad intensificare i preparativi sul terreno Nell'ultimo anno, Bulgaria e Romania hanno continuato a registrare progressi nell'applicazione dei criteri di adesione. Entrambi i paesi continuano a rispettare i criteri politici e sono prossimi alla conformità per quanto concerne i criteri economici e quelli in materia di acquis. I negoziati di adesione con la Bulgaria e la Romania continueranno sulla stessa base e secondo gli stessi principi applicati per i dieci paesi in via di adesione, in particolare il principio del merito proprio. Come in passato, Il ritmo dei negoziati sarà determinato principalmente dai progressi compiuti dai paesi interessati nel recepire la legislazione comunitaria nel proprio ordinamento nazionale e nel creare meccanismi che consentano di applicarla e garantirne efficacemente il rispetto. La Commissione continuerà a vigilare sul rispetto degli impegni assunti. L'obiettivo dichiarato dell'Unione è di accogliere la Bulgaria e la Romania come membri nel 2007, sulla base dei futuri progressi relativi al rispetto dei criteri di adesione. Questo deve restare l'obiettivo principale dei preparativi di questi due paesi e la Commissione intende assisterli nel suo conseguimento. Affinché l'adesione possa aver luogo nel 2007, un trattato comune di adesione per la Bulgaria e la Romania dovrà essere firmato al massimo entro la fine del 2005, il che significa che i negoziati dovranno essere conclusi con il dovuto anticipo rispetto a tale data. Preliminarmente, la Commissione dovrà redigere una raccomandazione finale sul livello di preparazione all'adesione dei due Stati in causa. I tempi di conclusione dei negoziati dipenderanno dagli effettivi progressi compiuti sul terreno e nell'ambito del processo di negoziazione sulla base dei meriti propri di ciascun paese candidato. All'inizio del 2004, la Commissione presenterà al Consiglio un quadro finanziario comune triennale per l'adesione della Bulgaria e della Romania al fine di preparare il terreno per la conclusione dei negoziati. Il suddetto quadro finanziario dovrà essere fondato sui principi e sulla metodologia elaborati per i negoziati con i dieci paesi in via di adesione. Su questa base, la Commissione proporrà successivamente al Consiglio posizioni comuni di negoziato relative alle implicazioni finanziarie nei settori dell'agricoltura, della politica regionale e delle questioni di bilancio. La Turchia è incoraggiata ad attuare riforme Nel corso dell'ultimo anno, accelerando il ritmo delle riforme, la Turchia ha compiuto notevoli sforzi e progressi significativi con riguardo al rispetto dei criteri politici di Copenaghen ed ha continuato a migliorare il rispetto dei criteri economici. Sono inoltre continuati i progressi relativi ai criteri in materia di acquis, benché molto resti ancora da fare in diversi settori. Occorrono comunque ulteriori sforzi, in particolare per quanto riguarda il rafforzamento dell'indipendenza e il funzionamento del settore giudiziario, il quadro generale per l'esercizio delle libertà fondamentali (di associazione, di espressione e di culto), l'ulteriore allineamento delle relazioni tra civili e militari con la pratica europea, la situazione nel sud-est e i diritti culturali. La Turchia deve provvedere a una piena ed efficace attuazione delle riforme per garantire che i cittadini turchi possano godere dei diritti umani e delle libertà fondamentali in linea con gli standard europei. Il prossimo anno, la Commissione valuterà i progressi compiuti dalla Turchia con riguardo al rispetto dei criteri di adesione. Come richiesto dal Consiglio europeo di Copenaghen, entro la fine di ottobre 2004 la Commissione redigerà una relazione e una raccomandazione in cui stabilirà se la Turchia rispetti o meno i criteri politici di Copenaghen. Ciò dovrebbe consentire al Consiglio europeo di decidere, nella riunione del dicembre 2004, in merito alla possibile apertura dei negoziati di adesione con il suddetto paese. Per quanto riguarda Cipro, il Consiglio europeo ha ripetutamente sottolineato la sua netta preferenza per l'adesione di un paese unito. La Commissione ritiene che esistano condizioni favorevoli perché le due comunità trovino una soluzione globale al problema precedentemente all'adesione di Cipro il 1° maggio 2004. A tal fine l'Ue dovrà ripetere l'invito a tutte le parti interessate, in particolare la Turchia e la leadership turco-cipriota, a riprendere i colloqui sulla base della proposta del Segretario generale delle Nazioni Unite. L'assenza di un accordo potrebbe divenire un serio ostacolo alle aspirazioni europee della Turchia. Il Consiglio europeo di Salonicco ha affermato la volontà dell'Unione di prendere in considerazione i termini di una soluzione in linea con i principi alla base dell'Ue. La Commissione è pronta a collaborare per giungere a una rapida soluzione.

I PAESI IN PROCINTO DI ADERIRE ALL'UE SARANNO PREVEDIBILMENTE PRONTI PER L'ADESIONE ENTRO IL TERMINE PREVISTO, MA DEVONO AFFRONTARE LE QUESTIONI ANCORA IN SOSPESO
Bruxelles, 6 novembre 2003 - A giudicare dalle relazioni di verifica adottate oggi dalla Commissione europea, i dieci paesi che si accingono ad entrare nell'Unione dovrebbero aver ultimato, nella stragrande maggioranza dei settori della legislazione Ue, i preparativi per aderire il 1° maggio 2004. Un numero limitato di questioni continua tuttavia a suscitare gravi preoccupazioni e richiede un'azione immediata e decisiva da parte dei paesi in questione, perché essi possano rispettare gli obblighi assunti e beneficiare appieno dei vantaggi dell'adesione. Purché i paesi interessati compiano gli sforzi necessari, la Commissione non dubita che le suddette lacune possano essere colmate entro la data di adesione ed è pronta a fornire a tali paesi, con una procedura rapida, un'assistenza specifica a tal fine. Se si rivelerà necessario, la Commissione non esiterà a prendere misure correttive per assicurare la regolare attuazione delle norme e delle politiche dell'Unione. “Le conclusioni di queste relazioni non sono una sorpresa per la Commissione né per i paesi in via di adesione, i quali sono consapevoli dei notevoli risultati già ottenuti, ma sanno anche molto bene quello che resta ancora da fare”, ha dichiarato Günter Verheugen, Commissario europeo responsabile dell'allargamento. “La questione decisiva è di sapere se le nostre istituzioni, le politiche comuni e il mercato interno potranno funzionare regolarmente dopo l'adesione e se le poche questioni ancora in sospeso potranno essere risolte prima del 1° maggio 2004. La mia risposta è un sì chiaro e inequivocabile”. Un orientamento per i paesi in via di adesione Da alcuni anni la Commissione segue passo per passo i progressi compiuti dai paesi in via di adesione nel soddisfare i requisiti connessi all'adesione. Due esercizi di verifica sono stati presentati al Consiglio nel febbraio e nel maggio 2003. A conclusione di questo processo la Commissione presenta una relazione globale di verifica per ciascuno dei paesi in procinto di aderire all'Ue, nella quale esamina in particolare la capacità del paese di ottemperare all'obbligo di applicare tutto l'acquis fin dal primo giorno di adesione. Queste relazioni vanno considerate dai paesi interessati come un orientamento nella preparazione all'adesione, che consente loro di individuare le lacune ancora da colmare e di mobilitare le risorse e l'energia necessarie a farlo prima dell'adesione. Le relazioni valutano, per ciascuno dei 29 capitoli della legislazione Ue, il livello di preparazione raggiunto in ogni paese in via di adesione, per quanto riguarda sia il recepimento della legislazione che le strutture di esecuzione, le capacità amministrative e l'effettiva applicazione della legislazione. Di norma, sono prese in considerazione ai fini della valutazione solo le leggi effettivamente adottate e le misure effettivamente attuate. Nell'eseguire la sua valutazione la Commissione opera una distinzione fra tre categorie di settori: la prima categoria riguarda i settori nei quali un paese è pronto o in cui restano solo problemi minori da risolvere; nella seconda categoria figurano i restanti settori che richiedono sforzi consistenti e un ritmo accelerato di progressi, perché i problemi possano essere risolti prima dell'adesione; la terza categoria riunisce i settori particolarmente preoccupanti, nei quali devono essere prese misure immediate e decisive perché il paese sia pronto alla data di adesione. Se non si trova una soluzione, le questioni irrisolte possono portare alla situazione in cui un nuovo Stato membro non potrà beneficiare pienamente dei vantaggi dell'adesione. In generale, la preparazione è soddisfacente Le suddette relazioni confermano che nell'ultimo anno i paesi in procinto di aderire hanno compiuto sforzi straordinari per completare i preparativi dell'adesione, avviati già molto tempo fa, dimostrando il loro impegno ad applicare l'acquis fin dal 1° maggio 2004. Essi hanno raggiunto un livello di allineamento molto elevato e meritano in generale che ci si congratuli con loro per i risultati conseguiti. L'esercizio di verifica si è dimostrato, in questo contesto, uno strumento efficace che ha contribuito ad accelerare i preparativi. In questo esercizio di vasta portata la Commissione non ha incontrato grandi sorprese né ha fatto scoperte dell'ultimo minuto. L'esercizio di verifica conferma le analisi precedenti e registra i progressi complessivi compiuti dopo la pubblicazione delle ultime relazioni periodiche nell'ottobre 2002. Alla luce delle risultanze dettagliate esposte in queste relazioni, si può concludere che, nel complesso i paesi in procinto di aderire all'Ue dovrebbero essere pronti per l'adesione nella stragrande maggioranza dei settori, anche se in taluni casi sono tuttora necessari piccoli adeguamenti. Allo stesso tempo, questi paesi dovranno intensificare i loro sforzi da qui all'adesione per risolvere una serie di questioni ancora in sospeso. Restano alcune questioni fortemente preoccupanti Un numero limitato di questioni continua a suscitare forti preoccupazioni. In seguito alle relazioni di verifica, la Commissione metterà in guardia ciascuno dei paesi in via di adesione relativamente ai problemi specifici che lo riguardano, inviandogli lettere di ammonimento e organizzando adeguate consultazioni. Se i paesi in questione non adotteranno misure immediate e decisive, con ogni probabilità non saranno in grado di soddisfare gli obblighi connessi all'adesione in quei campi specifici e i loro cittadini ed operatori economici non potranno beneficiare pienamente dei vantaggi derivanti dall'adesione all'Ue. Problemi specifici da risolvere sono stati constatati in tutti i paesi in via di adesione, riguardo a uno o più (fino a quattro) capitoli dell'acquis, a seconda del paese. Nell'insieme questi problemi rappresentano solo il 3% di tutti i punti esaminati. I preparativi in vista dell'adesione continuano Tutti gli sforzi devono concentrarsi ora sulla risoluzione dei problemi ancora esistenti nel recepimento e nell'attuazione dell'acquis, in modo da colmare le lacune entro la data di adesione. L'impresa è fattibile. All'occorrenza, la Commissione è pronta ad aiutare le amministrazioni dei paesi in via di adesione fornendo loro un'assistenza mirata che può essere mobilitata rapidamente. Insieme ai paesi interessati la Commissione continuerà, nei mesi che restano prima dell'adesione, a seguire da vicino le questioni rimaste in sospeso. Se constaterà che i compiti non vengono assolti come di dovere prima dell'adesione, la Commissione è decisa a prendere le necessarie misure, se necessario già prima dell'adesione, per porre rimedio alla situazione. La preparazione dei paesi in via di adesione ha raggiunto uno stadio avanzato. La Commissione confida che l'allargamento si farà in buone condizioni il 1° maggio 2004. Tuttavia, essa non esiterà, nella sua qualità di custode dei trattati, a fare ricorso a tutti i mezzi a sua disposizione per assicurare la corretta attuazione delle norme e delle politiche dell'Unione, a beneficio di tutti gli Stati membri.

SOCIETÀ DI VENDITA ALL'ESTERO (FOREIGN SALES CORPORATIONS - FSC): LA COMMISSIONE EUROPEA SI PREPARA A IMPORRE CONTROMISURE SU PRODOTTI AMERICANI
Bruxelles, 6 novembre 2003 - In occasione della riunione settimanale, la Commissione europea ha adottato una proposta volta a imporre contromisure nei confronti di determinati prodotti americani, nell'ambito della vertenza nata da tempo presso l'Omc riguardo alle società americane di vendita all'estero. Secondo il regime proposto, sarebbero progressivamente introdotte contromisure a partire dal 1° marzo 2004. La proposta della Commissione è conforme all'autorizzazione, concessa quest'anno dall'Omc, ad applicare misure di ritorsione dell'ordine di 4 miliardi di dollari in seguito al mancato rispetto da parte degli Usa delle decisioni dell'Omc. La proposta è stata trasmessa per adozione al Consiglio. Pascal Lamy, Commissario europeo responsabile del commercio, ha dichiarato che " la Commissione auspica di inviare un messaggio chiaro agli Stati Uniti, vale dire che la persistente mancata applicazione delle decisioni dell'Omc, tre anni dopo la scadenza del termine inizialmente fissato dall'organizzazione, è inaccettabile. Sono appena tornato da Washington, dove ho esposto chiaramente la nostra posizione. Tuttavia, abbiamo optato per un approccio moderato ed abbiamo lasciato agli Stati Uniti la possibilità di agire prima dell'applicazione di contromisure nel marzo 2004. Spero che gli Stati Uniti sfrutteranno questa opportunità". Con il chiaro obiettivo di ottenere il ritiro delle misure americane, la proposta della Commissione prevede la progressiva introduzione, a partire dal 1° marzo 2004, di contromisure pari inizialmente al 5%, seguita da aumenti mensili automatici dell'1%, fino a un massimale del 17%, da raggiungere nel marzo 2005. La proposta della Commissione comprende un elenco particolareggiato di prodotti che potrebbero essere oggetto delle contromisure, stilato in seguito ad ampie consultazioni degli operatori economici dell'Ue e degli Stati membri. L'elenco è già stato reso pubblico nel maggio scorso. Antecedenti In decisioni successive di un Panel e dell'Organo d'appello, l'Omc ha ritenuto che le Fsc rappresentassero una sovvenzione all'esportazione illecita, ai sensi sia dell'Accordo sulle sovvenzioni sia (per quanto riguarda i prodotti agricoli) dell'Accordo sull'agricoltura. Agli Stati Uniti era stato concesso il termine del 1° novembre 2000 per ritirare il regime Fsc. Il 15 novembre 2000, il Presidente Clinton aveva firmato l'Eti Act, legge intesa a sostituire le Fsc. L'eti Act non modificava però la sostanza del regime di sovvenzioni all'esportazione e di conseguenza l'Ue ne ha contestato la legalità in sede Omc. Nel gennaio 2002, l 'Omc ha confermato che anche l'Eti Act costituiva una sovvenzione all'esportazione proibita e che gli Stati Uniti non si erano pertanto conformati alla sua precedente decisione. Di conseguenza, il 7 maggio 2003 l 'Omc ha avallato la richiesta dell'Ue di contromisure di livello globalmente equivalente a quello dell'importo stimato annuo della sovvenzione americana (cioè 4 miliardi di dollari). L'ue ha tuttavia evitato di fare ricorso a misure immediate di ritorsione, in modo da concedere un termine ragionevole per consentire all'amministrazione e al Congresso americani di adottare la legislazione necessaria ad abrogare la legge sulle Fsc (Eti). L'elenco dei prodotti si trova all'indirizzo: http://mkaccdb.Eu.int/dsu/doc/ds108-26.doc  La descrizione esatta dei prodotti si trova all'indirizzo: http://europa.Eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/2002/l_290/l_29020021028it00010932.pdf  (Gu L 290 del 28 ottobre 2002) Per ulteriori informazioni vedi: Ip/03/642, Ip/01/1214, Ip/00/1321, Memo/00/84, Ip/00/1094 e Ip/00/186 Sito web della Dg Commercio: http://europa.Eu.int/comm/trade/miti/dispute/wn.htm http://mkaccdb.Eu.int/miti/dsu 

IL REGNO UNITO LANCIA UN NUOVO SERVIZIO DI INFORMAZIONE 6PQ
Londra, 6 novembre 2003 - Il governo britannico ha lanciato una nuova iniziativa volta ad assistere le organizzazioni del paese a trarre vantaggio dal Sesto programma quadro (6Pq) di ricerca della Commissione europea. "Fp6uk" consentirà alle varie organizzazioni di conoscere meglio le possibilità offerte dal 6Pq e, per la prima volta, le parti interessate potranno accedere ai Punti di contatto nazionali (Pcn) del Regno Unito attraverso un servizio di informazione unico e centralizzato. "La ricerca e lo sviluppo sono essenziali per la salute e il benessere nel Regno Unito. I finanziamenti dell'Ue costituiscono una risorsa vitale per le università e le imprese. Il nostro nuovo servizio fornirà ai richiedenti un sostegno continuo, sin dalla loro domanda iniziale fino, ce lo auguriamo, all'approvazione finale delle loro richieste", secondo quanto dichiarato dal ministro britannico della Scienza e dell'Innovazione, Lord Sainsbury. Infolink: http://fp6uk.Ost.gov.uk   

BRUXELLES, CONFERENZA SULLA VALUTAZIONE TECNOLOGICA
Bruxelles, 6 novembre 2003 - La conferenza conclusiva del progetto Tami (Valutazione tecnologica in Europa: tra metodo e impatto), finanziato dall'Ue, si svolgerà il 27 novembre a Bruxelles. L'obiettivo del progetto è di instaurare un dialogo strutturato tra gli esperti della valutazione tecnologica e i decisori dei settori scientifico e tecnologico. Alla conferenza, intitolata "Promuovere il ruolo della valutazione tecnologica nel processo decisionale", parteciperanno esperti europei della valutazione tecnologica, responsabili politici nazionali e membri del Parlamento europeo. Il progetto è finanziato nell'ambito della sezione "Migliorare il potenziale umano" del Quinto programma quadro. Infolink: ftp://ftp.Cordis.lu/pub/foresight/docs/conference1103_flyer.pdf

INCENTIVI PENSIONI: PRUDENZIALI LE STIME DEL GOVERNO
Roma, 5 novembre 2003 - Il Mef comunica che, come tutti gli articolati legislativi, l’emendamento governativo all’atto Senato 2058 (Disegno di legge delega al governo in materia previdenziale) è stato accompagnato da una Relazione tecnica, redatta dal Governo e verificata dalla Ragioneria generale dello Stato. I Ministeri competenti, Welfare ed Economia, hanno formulato le stime sulla base di una metodologia di standard europeo, come tale totalmente trasparente e verificabile. La riforma del sistema previdenziale italiano si sviluppa in due fasi: una fase "strutturale"; una fase iniziale "sperimentale". La fase "strutturale" inizia nel 2008 ed è cifrata sulla base degli andamenti demografici e dei grandi numeri macroeconomici, condivisi a livello europeo. La fase iniziale "sperimentale", essenzialmente legata al meccanismo degli incentivi, può essere quantificata soprattutto in funzione di ipotesi di comportamento individuali, su cui – trattandosi di assoluta novità – non esistono esperienze di riferimento. Coerentemente, le stime contenute nella Relazione tecnica sono basate su principi di prudenza contabile. Ciò evidentemente non esclude, ed è anzi la nostra ipotesi politica, che la fiducia prodotta dalla riforma possa determinare una forte efficacia degli incentivi.

SEMESTRE DI PRESIDENZA: TERZO INCONTRO FEMIP DELLA BEI A NAPOLI
Roma, 6 novembre 2003 - Il Mef comunica che il 10 e l’11 novembre, a Napoli, presso Castel dell’Ovo, si svolgerà il 3° incontro del Comitato per la Cooperazione ed il Dialogo Economico (Pdcc) del Fondo euromediterraneo d’investimento e partenariato (Femip) della Bei. All’evento, che avviene sotto la presidenza congiunta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, e del Presidente della Bei, Philippe Maystadt, partecipano i ministri finanziari dei 15 Paesi Ue e dei 12 Paesi partner mediterranei, la Commissione Europea , il gruppo Banca Mondiale e la Banca di sviluppo Africana.

EMISSIONE GLOBAL A 3 ANNI IN DOLLARI
Roma, 6 novembre 2003 - La Repubblica ha concluso ieri il Programma Global in dollari Usa per il 2003 collocando un titolo triennale per tre miliardi di dollari con cedola al 2,75% e con scadenza 15 dicembre 2006. Il titolo ha registrato una domanda notevolmente superiore all'offerta. Il prezzo è stato fissato a 99,901%, per un rendimento corrispondente di 2,783%, 49 punti base sopra quello del titolo del Tesoro americano con la stessa scadenza. L’emissione è stata l’ultimo collocamento nell’ambito del Programma Global in dollari Usa per il 2003. Complessivamente gli ordini di acquisto sono stati superiori alla quantità offerta per 3,5 miliardi di dollari con una partecipazione di più di 100 investitori. Maggioritaria è stata la quota sottoscritta dalle banche centrali, pari al 63%, segue il 18% degli Asset Manager, il 7% di Assicurazioni e Fondi Pensione ed il 10% del settore bancario. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, una quota consistente, pari al 40%, è stata collocata in Asia, seguita dal 30% collocato in Europa e Medio Oriente e dal 14% negli Stati Uniti. Il Programma Global in dollari Usa si è dimostrato uno strumento di successo complementare alla politica di emissione sul mercato domestico, facendo dell'Italia il maggiore emittente non americano sul mercato Global del dollaro Usa. Il principale obbiettivo del Programma è quello di continuare l'internazionalizzazione della base di investitori in titoli di Stato italiani. Deutsche Bank, Goldman Sachs e Merrill Lynch hanno svolto il ruolo di lead-manager del collocamento e di gestori del libro ordini. Abn Amro, Citigroup, Csfb, Jp Morgan Chase, Lehman Bros, Morgan Stanley, Nomura e Ubs hanno partecipato come co-manager.

ASSOGESTIONI: ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI OTTOBRE 2003 FONDI COMUNI: BOOM DEGLI AZIONARI +1,8 MILIARDI DI EURO.
Milano, 6 novembre 2003 - Riprende la crescita della raccolta dei fondi comuni d’investimento che a ottobre hanno chiuso in rosso a –560 milioni di euro, riducendo sensibilmente il saldo negativo di settembre (-2.558 milioni di euro). Gli azionari hanno fatto la parte del leone con una raccolta di +1.805 milioni di euro. Buono il risultato anche dei flessibili. I fondi di liquidità si avvicinano fortemente alla parità pur rimanendo in territorio negativo. Segno meno per obbligazionari e bilanciati. Nell’insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta positiva per +1.805 mln. Di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -435 mln. Di euro; Obbligazionari raccolta netta negativa per -2.111 mln. Di euro; Di Liquidità raccolta netta negativa per -257 mln. Di euro; Flessibili raccolta netta positiva per +435 mln. Di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta negativa per –3.294 mln. Di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +431 mln. Di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +2.154 mln. Di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +146 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di ottobre una raccolta netta positiva per circa +310 mln. Di euro e un patrimonio pari a 7.182 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine ottobre, di circa 382.135 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 10.265 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 89.986 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 25.678 mln. Di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 508.063 mln. Di euro.

BANCA FIDEURAM APPROVATA LA RELAZIONE DEL TERZO TRIMESTRE 2003 UTILE NETTO CONSOLIDATO € 48,4 MILIONI NEL TERZO TRIMESTRE (+ 27% SULLO STESSO TRIMESTRE 2002)
Milano, 6 novembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Gruppo Sanpaolo Imi) ha approvato oggi la relazione del terzo trimestre 2003, di cui si riporta in allegato il testo completo. La performance del terzo trimestre è stata molto positiva sia sotto il profilo operativo che economico. L’utile netto trimestrale è infatti tornato a crescere rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno precedente, confermando il trend di crescita dell’utile in atto dall’inizio dell’anno. In particolare, nel terzo trimestre e, rispettivamente, nei primi nove mesi del 2003 Banca Fideuram ha registrato i seguenti principali risultati a livello consolidato: L’utile netto del terzo trimestre è stato di € 48,4 milioni (+ 27% rispetto agli € 38,1 milioni pro-forma, con Banca Sanpaolo Invest, dello stesso periodo del 2002). L’utile dei primi nove mesi del 2003 è stato di € 121,3 milioni (€ 147,8 milioni nel corrispondente periodo di un anno fa). Al risultato del terzo trimestre ha concorso l’aumento del 14,9% delle commissioni nette, (passate a € 127,1 milioni rispetto a € 110,6 milioni nello stesso periodo del 2002) a fronte di spese amministrative in flessione (-0,9% rispetto al terzo trimestre 2002). La raccolta netta del risparmio gestito – costituito da fondi comuni, gestioni patrimoniali, assicurazioni vita e fondi pensione – ha raggiunto nei primi nove mesi € 2,7 miliardi, in netta controtendenza rispetto allo stesso periodo del 2002, quando era stata negativa per € 0,9 miliardi. All’interno del risparmio gestito risalta l’eccellente andamento di fondi e gestioni, la cui raccolta ha raggiunto quota € 1,65 miliardi (era stata negativa per € 2,8 miliardi nei primi nove mesi del 2002). Positivo anche il comparto assicurativo, che si è attestato a € 1 miliardo (€ 1,96 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno). Il risparmio non gestito (titoli e conti correnti) ha segnato una migrazione verso il risparmio gestito totalizzando una raccolta netta negativa per € 1,9 miliardi (€ 2,9 miliardi di raccolta positiva nei primi nove mesi 2002). La raccolta netta totale (risparmio gestito e non gestito) è stata positiva per oltre € 0,7 miliardi (€ 2,1 miliardi nei primi nove mesi del 2002). Il mix di raccolta si è pertanto modificato a favore degli strumenti di risparmio gestito, come conseguenza del migliorato clima di fiducia e del crescente orientamento dei risparmiatori verso investimenti a maggiore durata e con rendimenti attesi più elevati. Al 30.9.2003 le masse amministrate si sono attestate a € 57,4 miliardi, in aumento del 6,1%rispetto al 30.9.2002 e del 4,6% rispetto al 31.12.2002. Il risparmio gestito è ammontato a complessivi € 43,4 miliardi, corrispondenti al 75,5% delle masse amministrate (era di € 40 miliardi al 31.12.2002, pari al 72,8% delle masse totali). Nell’aggregato del risparmio gestito spiccano gli aumenti del 7,2% dei fondi comuni, incluse le gestioni patrimoniali (passati dai € 29,2 miliardi del 31.12.2002 ai 31,3 miliardi al 30.9.2003) e dell’11,1% delle assicurazioni vita (da € 10,8 miliardi a 12 miliardi). A fine settembre il totale dei private banker delle reti Fideuram e Sanpaolo Invest era pari a 4.617, inclusi 87 produttori assicurativi (erano complessivamente 4.951 al 30.9.2002 e 4.754 al 31.12.2002). La riduzione del numero dei consulenti, che ha interessato entrambe le reti, è l’effetto della scelta di non promuovere un massiccio reclutamento, che sarebbe stato eccessivamente oneroso nella contingente situazione di mercato. A fine settembre i clienti del gruppo Banca Fideuram erano oltre 759mila, di cui oltre 120mila aderenti ai servizi online. Viene unito in allegato il testo integrale della relazione del terzo trimestre 2003. Soluzioni Di Video Editing Ottimali Per Qualsiasi Utente: Terratec Electronic Si Concentra Su Ulead Software Milano, 6 Novembre 2003 - Quando due produttori si accordano, anche i clienti ne traggono beneficio. E quando l'hardware e il software sono stati ottimizzati l'uno per l'altro, la creatività diventa sfrenata. Il produttore hardware multimediale Terratec ha inaugurato un'alleanza strategica con lo specialista software Ulead Systems per estendere ulteriormente le sue soluzioni di video editing e di authoring Dvd. L'hardware del produttore di Nettetal (Germania) viene già ottimizzato tecnicamente per il software Ulead a partire dagli stadi iniziali di progettazione, e vice versa. Le soluzioni di editing Ulead Mediastudio Pro 6.5 Dvd Ve, Videostudio 7.0 Se e Moviefactory 2 Dvd, vengono già forniti come applicazioni per le funzionalità avanzate con le schede di editing Cameo, Cameo Convert e Cameo Grabster 200. "Da questa cooperazione potenziata ci guadagneranno tutti. Con un software ottimizzato per le nostre soluzioni di video editing hardware, i nostri clienti inizieranno subito a divertirsi con i nostri prodotti", ha affermato con sicurezza Martin Hopp, Video Product Manager Terratec. Ulead fornisce a tutti gli utenti dai principianti ai professionisti, un software di video editing facile da utilizzare. Secondo Hopp "questo è un fatto che è stato apprezzato dagli acquirenti che cercano una vera alternativa al precedente leader di mercato". "La nostra partnership con Terratec riflette una relazione basata sulla fiducia e l’alto gradimento da parte degli utenti dimostra anche la qualità della compatibilità tra le soluzioni hardware di Terratec e del nostro software", ha detto Andreas Lakeberg, Direttore del Business Development di Ulead Systems Gmbh. "Lo sviluppo in corso nel settore dell’intrattenimento domestico richiede prodotti di alta qualità. Come risultato della nostra cooperazione, offriamo ai clienti un pacchetto completo non solo per registrazione ed editing video, ma anche per la creazione di Vcd, Svcd e Dvd".

M+RZP HA RECENTEMENTE ACQUISITO LA SOCIETÀ DI CONSULENZA BRESCIANA EXPLETA, SPECIALIZZATA NEL SETTORE DELLA FINANZA AGEVOLATA.
Bergamo, 6 novembre 2003 - Con questa operazione M+rzp entra, dopo Bergamo, ove è nata, e Milano Verona e Napoli, in un’altra provincia "ricca" sotto il profilo della presenza di aziende che hanno bisogno di essere informate ed assistite per investimenti in Italia e all’estero,acquisendo professionalità sul fronte della finanza agevolata e clienti, non solo privati, ma anche istituzionali visto che tra quelli della Expleta figura anche l’Università di Brescia. Contestualmente è stata potenziata non solo la struttura di Los Angeles, ma altresi’ aperta una prima finestra sui Paesi dell’Est, con un ufficio a Bucarest, presumibilmente entro marzo 2004 M+rzp sarà presente anche a Shangai . Infolink: www.Mrzp.com

MONTEFIBRE: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2003 NEGATIVI, MA IN RECUPERO, I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2003. RITORNO A UN MARGINE OPERATIVO LORDO POSITIVO PREVISTO NELL’ULTIMO TRIMESTRE
Milano, 5 novembre 2003: Il Consiglio di amministrazione di Montefibre, riunitosi il 5 novembre a Milano, ha approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2003. Il perdurante indebolimento dei mercati europei delle fibre e il rafforzamento dell’euro sul dollaro, con la conseguente minore redditività dell’export, hanno condizionato pesantemente i risult ati dei primi nove mesi dell’anno. I ricavi netti consolidati al 30 settembre 2003 sono stati pari a 318,9 milioni di euro, in calo del 21,3% rispetto ai 405,4 milioni registrati nei primi nove mesi dell’anno precedente. Il margine operativo lordo si è attestato a -7,0 milioni di euro, a fronte dei 18,4 milioni del 30 settembre 2002. Il risultato operativo è stato negativo per 20,1 milioni di euro, mentre nel corrispondente periodo dell’anno precedente era stato positivo per 1,6 milioni. L’andamento dei ricavi ha registrato una significativa diminuzione dei volumi venduti rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-25,8%), sia perché le vendite dei polimeri poliestere sono state effettuate solo per i primi due mesi dell’anno (dal 1° marzo è divenuta operativa la scissione del settore polimeri), sia perché sono calate del 17,5% le vendite di fibra acrilica e del 25,3% quelle di fibra poliestere. I prezzi di vendita sono, invece, aumentati del 1,3% per la fibra acrilica e del 4,4% per quella poliestere, in misura, però, insufficiente a compensare il notevole aumento dei prezzi delle materie prime (+16% circa per l’acrilonitrile e +22% circa per il paraxilolo e il glicole). Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si sono, comunque, ridotti del 14,6% per effetto dei minori volumi. Il costo del lavoro è diminuito del 21,7% essenzialmente per le variazioni di organico conseguenti al trasferimento a Ngp, dal 1° marzo, di 281 dipendenti dello stabilimento di Acerra e alla fermata, dal 29 aprile, della produzione nello stabilimento di Ottana; in questo sito sono rimasti operativi solo gli addetti alle residue code di attività ordinaria. Nel terzo trimestre 2003 il risultato operativo si è attestato a –5,0 milioni di euro (-3,1 milioni nello scorso anno). Tuttavia, nonostante la consueta penalizzazione legata alla stagionalità, il terzo trimestre segna un deciso recupero rispetto ai primi due trimestri 2003; il margine operativo lordo è, infatti, passato dai –4,9 e –1,7 milioni, rispettivamente nel primo e nel secondo trimestre, ai –0,4 milioni nel terzo. L’indebitamento finanziario netto è passato dai 61,7 milioni di euro del 31 dicembre 2002 a 69,7 milioni. Anche questo dato evidenzia un miglioramento rispetto al 31 marzo e al 30 giugno (73,8 e 72,4 milioni rispettivamente), grazie a una riduzione del capitale di esercizio, all’esaurirsi degli esborsi per investimenti e al miglioramento della gestione ordinaria. La situazione del mercato europeo delle fibre non ha registrato alcun miglioramento rispetto ai precedenti trimestri dell’anno. Nelle fibre acriliche i consumi industriali europei sono calati del 25% rispetto all’anno scorso; ancora buoni si sono, invece, mantenuti i livelli di esportazione, anche se il rafforzamento dell’euro sul dollaro ne ha ridotto fortemente la redditività. Nelle fibre poliestere i consumi industriali europei hanno registrato una flessione del 5% rispetto all’anno scorso, accompagnata da un ulteriore incremento delle importazioni da fuori Europa, che sono favorite dal deprezzamento del dollaro. Nel quarto trimestre si prevede un mercato ancora debole. Per le fibre acriliche il superamento della pausa estiva e la chiusura dello stabilimento di Ottana permetteranno vendite meno sbilanciate verso le esportazioni, mentre i prezzi dovrebbero riassorbire progressivamente gli aumenti subiti dalle materie prime. Il business acrilico confermerà, quindi, i segnali di miglioramento della redditività già apparsi nel terzo trimestre, tornando a un risultato operativo positivo. Per le fibre poliestere la pressione dell’offerta in un mercato ancora poco ricettivo non fa prevedere significativi recuperi di redditività, anche perché il nuovo impianto entrato in marcia nel mese di ottobre non produrrà ancora tutti i benefici economici attesi. Complessivamente, la previsione per il quarto trimestre è di un margine operativo lordo consolidato positivo, anche se in misura ancora insufficiente a coprire gli ammortamenti.

VIAGGI DEL VENTAGLIO: OTTIMA. PERFORMANCE DI VENDITA PER I VIAGGI INCENTIVE E DI GRUPPO 29 MILIONI DI EURO IL FATTURATO 2002/2003 (+ 279C )
Milano, 6 novembre 2003 - A distanza di pochi mesi dall'uscita del nuovo catalogo "Ventaglio Incentivi.:", il reparto Incentive & Gruppi del Gruppo Ventaglio sta riscontrando ottimi risultati. A chiusura dell'anno commerciale (1" novembre 2002/31 ottobre 2003) il fatturato totale del reparto è annientato del 27%, passando da 23.000.000 di curo per l'anno 2001/2002 a 29.000.000 curo nel 2002/2003. Per la prima volta il catalogo Ventaglio Incentive, offre pacchetti di viaggio organizzati da tutti i marchi del Gruppo, i quali hanno contribuito all'incremento del fatturato con rilevanti singole performance di vendite. In particolare nell'anno 2002j`2003, sono state 600 le agenzie di viaggio e le incentive house. Che hanno scelto un viaggio incentive o di gruppo in un Ventaclub, con oltre 27.000 passeggeri per un fatturato di 22.000.000 di curo con un incremento del 12% rispetto al 2001,'2002. Per i viaggi organizzati in strutture Columbus, sono stati oltre 6.000 i passeggeri trasportati, con un fatturato pari a 4.000.000 di curo e una crescita del 161%; Utat, con 6.200 passeggeri ha prodotto un fatturato di 2.235.000 curo con una crescita del 70% e anche Caleidoscopio, per il primo anno, ha un fatturato totale di circa 1 milione. Ottimi i risultati anche per le agenzie Ventapoint e le agenzie di viaggio appartenenti a network., dove è stato registrato un trend di crescita, per le vendite Incentive & Gruppi.. Pari al 42%, grazie al legame diretto con il reparto ed al costante scambio di comunicazione tra le parti durante la vendita del viaggio e nella sua organizzazione. "Il successo dei reparto Incentivo: & Gruppi - afferma Ruth Rabà, Responsabile del reparto Incentive Se Gruppi- è determinato dalla forte integrazione interna, dallo stretto rapporto con il canale agenziale, dalla rapidità nella risposta ai preventivi, dall'approfondita conoscenza dei prodotti offerti, promossi anche ttraverso il nuovo catalogo che si è rivelato uno strumento ci! comunicazione di grande impatto, r ie anche la nuovo ed inedito cd immersivo. Il catalogo si pone in questa realtà come stimolo per supportare la domanda ed arricchire l'offerta e vuole trasmettere, attraverso una grafica molto curata, l'emozione di un viaggio vacanza anche nella scelta di un incentive. Gli obiettivi per il nuovo anno sono di raggiungere un incremento del 15%, del fatturato attuale sopportando la rete vendita, migliorando costantemente la qualità del servizio ed incrementando la collaborazione con le agenzie di Viaggio e di Incentive House." Il reparto Gruppi &- Incentive della sede del Gruppo è composto da 12 persone, una parte commerciale e una operativa, a queste si affiancano 4 persone nella sede Columbus, 2 in Caleidoscopio e 5 in Utat. V Caratteristica principale del reparto è di non effettuare le prenotazioni direttamente con le aziende, ma sempre tramite le agenzie di viaggio e le incentive House. Il nuovo catalogo 2003/2004, in distribuzione nelle agenzie di viaggi, nelle incentive house e nelle aziende, è dedicato coloro che desiderano "incentivare" e premiare il proprio staff, regalando l'emozione di un viaggio in strutture selezionate del Gruppo; a ciò si aggiunge la possibilità di acquistare anche un set da viaggio personalizzatile, per offrire, oltre alla realizzazione di un bel sogno, anche un ricordo da utilizzare nei momenti di lavoro e di piacere. A completare il nuovo catalogo è stato inserito un cd imrmersivo che ha già riscosso un notevole gradimento sia dalle aziende che dalle agenzie di viaggio, quale ottimo strumento di vendita; infatti, offre la possibilità di visionare, fin dal momento della scelta, tutte le strutture: proposte, osservando i dettagli della location, gli spazi comuni ed i servizi offerti, garantendo una visitane completa delle strutture, grazie all'utilizzo di fotografie scattate con l'innovativa tecnica "immersiva" ed all'utilizzo di filmati.

DIGITAL BROS: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2003. CONTINUA LA CRESCITA DEL GRUPPO: FATTURATO CONSOLIDATO + 20% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE E RAGGIUNTO IL PAREGGIO A LIVELLO DI EBIT CONSOLIDATO.
Milano, 6 novembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros, gruppo operante nel digital entertainment quotato al Nuovo Mercato della Borsa Italiana, riunitosi mercoledì 5 novembre 2003, ha approvato i dati della prima trimestrale dell’anno 2003 – 2004. Il Gruppo continua anche in un questo trimestre nella propria crescita. In particolare a livello consolidato Digital Bros evidenzia un fatturato pari a 9,7 milioni di Euro, in crescita di oltre 1,5 milioni di euro (+20%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è ancora di maggior rilievo considerato che il fatturato del trimestre aveva già fatto registrare un incremento eccezionale pari al 137%. In continuo miglioramento sono anche gli altri indicatori economici: Ebitda si attesta a 0,5 milioni di Euro, in aumento di oltre 1,1 milioni di Euro rispetto al valore negativo di 0,6 milioni registrato nell’esercizio precedente. Il Gruppo ha inoltre sostanzialmente raggiunto il pareggio (meno 39.000 Euro) a livello di Ebit con un miglioramento di 1,1 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato ante imposte è stato negativo per 0,7 milioni di Euro, ma in netto miglioramento rispetto al primo trimestre dell’anno precedente che aveva registrato una perdita di 1,8 milioni di Euro. E’ importante sottolineare che i risultati sono in linea con le previsioni della società e che il fatturato, vista la stagionalità che storicamente caratterizza il settore in cui opera Digital Bros, si concentra nel secondo e terzo trimestre, mentre i costi fissi sono distribuiti lungo i dodici mesi dell’esercizio. La Capogruppo Digital Bros S.p.a., società operante nella localizzazione e distribuzione di videogiochi, conferma la sua leadership nel mercato italiano e registra un incremento di fatturato di circa il 22% che passa a 9,5 milioni di Euro contro i 7,8 milioni registrati nel 1°trimestre 2002. Importanti miglioramenti anche degli indicatori economici-finanziari. L’ebitda, rispetto al risultato negativo di 0,2 milioni di Euro registrati nell’anno precedente, risulta in crescita di 0,9 milioni di Euro ed è pari a circa 0,6 milioni di Euro mentre l’Ebit risulta positivo per 0,2 milioni di Euro in aumento di 0,9 milioni di Euro rispetto al valore negativo di 0,6 milioni registrato nell’anno precedente. Notevoli i margini di miglioramento per la capogruppo visto che, oltre all’importante portfolio di titoli in arrivo dagli editori storicamente rappresentati, il contratto siglato con Electronic Arts non ha avuto in questo trimestre particolari effetti ma esprimerà invece tutte le sue potenzialità nel secondo e terzo trimestre dell’anno. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Digital Bros risulta pari a 16,4 milioni di Euro, in aumento rispetto a meno 13,8 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente a seguito degli investimenti in Capitale Circolante Netto necessari per raggiungere i margini di crescita. La crescita dello stesso indicatore rispetto al 30 giugno 2003 è limitata a 1,2 milioni di Euro ed è in linea con il normale andamento che registra incrementi durante la prima metà dell’esercizio per poi successivamente decrementarsi. “I positivi risultati di questo primo trimestre rappresentano un’ulteriore conferma della validità di una attenta politica di sfruttamento delle sinergie esistenti tra le diverse attività del Gruppo, publishing e distribuzione di videogiochi, Tv digitale, online gaming – ha dichiarato Raphael Galante, Amministratore Delegato, Digital Bros S.p.a. – e ci consentono di guardare con giustificata fiducia alla sviluppo e alla crescita del nostro business, grazie alla varietà del catalogo, alla nuova e più capillare organizzazione commerciale e alle strategiche azioni di marketing poste in essere.”

POLYEDRA E CALEDONIA ENTRANO A FAR PARTE DELLA MULTINAZIONALE AUSTRALIANA PAPERLINX
Milano, 6 novembre 2003 - Dal 31 ottobre 2003 Polyedra e Caledonia, come tutte le altre Società della Pmd Buhrmann (Paper Merchanting Division), entrano a fare parte della multinazionale australiana Paperlinx. A seguito dell’acquisizione, recentemente approvata dall’Antitrust europeo, oggi Polyedra e Caledonia sono le due realtà italiane del terzo polo mondiale del mercato del Paper Merchanting. Le due aziende rispecchiano perfettamente i valori chiave del business Paperlinx: profittabilità, qualità dei prodotti, continuo miglioramento delle strutture distributive e filosofia customer-oriented. Polyedra S.p.a. Nasce nell’aprile 2000 dalla fusione di 18 Società italiane attive nella distribuzione di carta a livello locale. In questi anni, Polyedra ha sostenuto ingenti investimenti per ottimizzare l’organizzazione aziendale, il tutto in un’ottica customer-oriented. Gli interventi hanno interessato diversi aspetti della realtà aziendale. In primo luogo la struttura interna: l’attività è stata suddivisa in due Business Unit, Graphic Paper e Office Paper. Inoltre, è stata attuata una riorganizzazione dell’organigramma e sono stati effettuati significativi cambiamenti in termini di ampliamento della forza vendita, informatizzazione della logistica e dei servizi al cliente. Con l’obiettivo di diventare l’interlocutore primario per la fornitura di materiali per la stampa, nel 2001 Polyedra ha acquisito Caledonia (Adp, Adhesive Display Products), realtà aziendale con una gamma prodotti a 360° che copre il mercato del sign, dello screen e del digitale. Da un’attenta analisi di mercato, infatti, il management Polyedra aveva individuato in Caledonia il partner ideale per questo disegno strategico: un’azienda in crescita, attenta alle dinamiche evolutive del mercato e con un Dna compatibile con la filosofia di una multinazionale. La scelta dell’acquisizione di Caledonia, inoltre, si basa sulla possibilità di sfruttare le potenzialità derivanti dalla collaborazione sinergica tra le due Società. Infatti, il settore delle arti grafiche rappresenta il core business per entrambe le aziende e numerosi sono i clienti in comune. Insieme le due Società si propongono sul mercato italiano delle arti grafiche trasmettendo un messaggio trasversale: due realtà aziendali distinte, ma una gamma prodotti che sempre più si integra e si completa, una filosofia customer-oriented comune e una capillarità sul territorio derivante dalla collaborazione sinergica tra le filiali Polyedra e la rete commerciale Caledonia. Entrambe le Società hanno dato grande importanza alla rete distributiva. Una logistica attenta e ben organizzata è l’obiettivo a cui hanno puntato. Ad oggi Polyedra opera attraverso 14 filiali dislocate nel Centro Nord Italia, tutte dotate di magazzino con prodotti a stock. Con l’apertura della nuova filiale di Pescara, Polyedra dimostra nuovamente di porre grande attenzione alla copertura capillare del territorio nazionale. Sull’onda di questa strategia, a maggio 2003 Caledonia ha acquisito il distributore bolognese Mg, un importante punto di riferimento per il mercato grafico della serigrafia e dell’offset in tutta l’Emilia Romagna. Il management aziendale Caledonia, inoltre, annuncia che sta valutando un’ulteriore acquisizione che dovrebbe concludersi nel corso del 2004. A questo proposito, Paolo Bechini, Amministratore Delegato Polyedra e Caledonia, commenta: “Tre anni fa erano obiettivi ambiziosi, oggi si possono considerare punti di partenza. La mission aziendale di Polyedra e Caledonia si basa sulla volontà di diffondere una cultura della stampa, attraverso una consulenza qualificata ed informazioni dettagliate. Vastità e completezza di gamma sono sicuramente plus imprescindibili, ma altrettanto imprescindibile è saper accompagnare nella scelta il cliente, anticipando le sue esigenze”. In merito alla recente acquisizione di Paperlinx, Paolo Bechini aggiunge: “Ovviamente siamo sentimentalmente legati al Gruppo Buhrmann. Ma dobbiamo anche prendere atto che l’evoluzione del nostro mercato tende sempre più verso la creazione di grandi gruppi produttivi e distributivi. Per questo motivo accogliamo la recente acquisizione come un nuovo stimolo. La Pmd e tutte le Società che ne fanno parte, tra cui ovviamente Polyedra e Caledonia, entrano automaticamente nel core business di una grande multinazionale. Ci aspettiamo che da ciò ne derivi un forte impulso, soprattutto perché l’interesse dimostrato da Paperlinx per il mercato europeo lascia presupporre che la nuova proprietà intenda puntare nell’ampliamento del nostro business.”

KYOTO CONSULTING E TONALI SPA: INSIEME PER OFFRIRE AL MERCATO SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER UNA GESTIONE DEI COSTI OTTENIBILE GRAZIE AL CONTROLLO DEI CONSUMI IN AZIENDA, A PARTIRE DA QUELLI ENERGETICI.
Milano, 6 novembre 2003 - Kyoto Consulting e Tonali insieme per offrire alle imprese italiane nuove soluzioni tecnologiche in grado di ottimizzare la spesa per i consumi energetici e la sicurezza degli spazi ambientali. Questi i valori cardine che hanno permesso la realizzazione di un accordo strategico ed il lancio di una iniziativa unica in Italia perché impostata interamente sulla gestione del contenimento costi, grazie a mirate operazioni di Energy Saving, Building Security e Managed Authentication Services, per il tramite di strumenti concatenati alla rete informatica dell’azienda. L’attuale momento economico richiede soluzioni concrete ed efficienti per un utilizzo della tecnologia più consapevole e profittevole, a vantaggio di una concreta razionalizzazione delle spese aziendali, oggi possibile grazie a tecniche per la gestione dei consumi energetici impiegabili in qualsiasi ambito aziendale. Nell’area Ict - Information and Communication Technology, molto c’è ancora da fare su questo fronte. Infatti l’ottimizzazione dei costi energetici e l’incremento della produttività delle risorse tecnologiche in cui l’azienda ha già investito sono aree concatenabili tra loro e gestibili dalla stessa infrastruttura informatica dell’azienda, in un quadro su cui la proposta operativa di Kyoto Consulting e Tonali trovano naturale sviluppo e convergenza. La gestione integrata dei consumi energetici in azienda ma anche degli accessi, delle presenze, delle protezioni a livelli differenziati delle zone controllate, degli impianti tecnologici, in un’ottica orientata al risparmio energetico: queste, unite ad altre soluzioni, costituiscono un pacchetto di prodotti integrati che Tonali e Kyoto Consulting presentano nel campo della Building Automation. La rete elettrica e informatica divengono così un unico nuovo mezzo che permette di ottenere sicurezza globale (attiva e fisica) e risparmio energetico gestito in un unico sistema su rete Lonworks .

BREMBO ACCORDO CON DAIMLERCHRYSLER PER JV : REALIZZAZIONE, PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI DISCHI FRENO IN CERAMICA
Curno, 6 novembre 2003 - A Stoccarda,  rappresentanti di Brembo Spa e di Daimlerchrysler Ag hanno sottoscritto il 4 novembre un accordo per la costituzione di una Joint Venture, che partirà dal 22 gennaio 2004. Entrambe le società parteciperanno con una quota pari al 50% alla Brembo Ceramic Brake Systems Spa, che avrà sede nel nuovo Parco Scientifico Tecnologico “Kilometro Rosso”, a Stezzano (Bergamo). I due partners parteciperanno portando nella nuova Società il proprio know-how, nonché i propri impianti per la produzione di dischi freno. Brembo Ceramic Brake Systems Spa, in qualità di fornitore dell’industria automobilistica, realizzerà e produrrà in primo luogo dischi freno in ceramica. Successivamente sono previsti anche sviluppo, produzione e distribuzione di ulteriori componenti. 

ACEA ANDREA MANGONI NUOVO AD NOMINATO OGGI NEL CORSO DEL PRIMO CDA PRESIEDUTO DA FAGIANI
Roma, 6 novembre 2003 – Si è tenuta il 5 novembre, sotto la presidenza di Fabiano Fabiani, la prima riunione del Consiglio di Amministrazione costituito da Franco Bernabé, Massimo Caputi, Umberto Colombo, Piero Giarda, Jean-pierre Hansen, Andrea Mangoni, Raffaele Ranucci, Luigi Spaventa. Il Consiglio ha nominato Andrea Mangoni nuovo Amministratore Delegato di Acea. Mangoni, 40 anni, umbro ma romano d’adozione, è dal 1996 in Acea; già Direttore di Economia e Finanza, dal dicembre 2002 ricopriva la carica di Direttore Generale.

2° FORUM EUROMEDITERRANEO DIALOGHI TRA LE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO SULLA SICUREZZA ALIMENTARE. IL RUOLO DELLA CULTURA ALIMENTARE PER UNO SVILUPPO RURALE SOSTENIBILE. 9-11 NOVEMBRE 2003, CASTELLO DUCALE DI CORIGLIANO, COSENZA.
Corigliano - Cosenza, 6 novembre 2003 - Domenica 9 novembre, alle ore 9.00 nel Salone degli Specchi del Castello di Corigliano si terrà il 2° Forum Euromediterraneo, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, della Presidenza della Giunta Regione Calabria. Obiettivo del 2° Forum, in linea con la recente riforma europea della Politica Agricola Comune (Pac), è quello di affrontare il ruolo della cultura alimentare mediterranea, con le sue molteplici diversità, come punto di avvio del processo di crescita, di dialogo e di progresso, per un sviluppo rurale sostenibile nei paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo del bacino del Mediterraneo. Sviluppo Rurale Sostenibile la cui analisi proseguirà il 12 novembre, proprio il giorno dopo la chiusura dei lavori del Forum, a Salisburgo nella “Conferenza Europea sullo Sviluppo Rurale”, in cui si approfondirà la riflessione sullo stato dei programmi di sviluppo rurale dal 2000 al 2006. Nell’ambito delle Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione “Alleanza Internazionale contro la Fame ”, il Forum ha quindi l’intento di contribuire a consolidare il dialogo tra le culture e le civiltà Mediterranee promosso dal Processo di Barcellona e di rafforzare la crescita della sicurezza alimentare e della coesione sociale nel Mediterraneo in prospettiva della creazione, nel 2010, della zona di libero scambio Euro Mediterraneo. Nel corso del Forum, esperti provenienti da 15 Paesi, lavoreranno insieme per definire una proposta congiunta tra Enti Locali, Università, Istituti di Ricerca ed Istituzioni Culturali, per l’avvio di un progetto pilota finalizzato alla costituzione di una Rete Euromediterranea di Formazione ed Educazione per la Valorizzazione delle Diversità e della Cultura Alimentare Mediterranea. Segreteria organizzativa e ufficio stampa: Kpr - Comunicazione integrata Tel. 06.68192980; Fax 06.6868276 Chiara Cavallo 335.6640101 Diana Giorgio 335.6662501 email: ufficio.Stampa@kpr.it

RAPPORTO CNA–UNIONCAMERE LAZIO: IMPRESE ARTIGIANE E PMI DEVONO FARE SISTEMA PER CRESCERE. 
Roma, 6 novembre 2003 - le aziende artigiane e le piccole e medie imprese si confermano il motore dell’economia del Lazio. È quanto emerge dal rapporto su artigianato e Pmi realizzato da Cna Lazio con la collaborazione di Unioncamere. Il rapporto verrà presentato venerdì 7 novembre, alle ore 16.30, a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano, in un Convegno al quale parteciperanno, oltre al curatore della ricerca, il Prof. Sebastiano Fadda dell’Università Roma 3, il Presidente della Regione Francesco Storace, l’Assessore regionale alle attività produttive Francesco Saponaro, il Vice Presidente di Unioncamere Lazio Augusto Pigliacelli, il Direttore generale di Artigiancassa Gianfranco Verzaro, il Presidente dell’Agenzia Sviluppo Lazio Pierluigi Gemmiti, e per Cna Lazio il Presidente Antonio Zanganella ed il Direttore Franco Cervini. Il Convegno sarà concluso dal Presidente Nazionale Cna Ivan Malavasi. “Ciò che appare evidente” afferma il Presidente della Cna Lazio Antonio Zanganella “è non solo la consistenza numerica delle imprese artigiane e delle Pmi – le imprese sotto 10 addetti sono nel Lazio il 97% del totale -, ma il fatto che queste imprese rappresentano il comparto più dinamico dell’economia della regione. Negli ultimi cinque anni le imprese artigiane sono cresciute di quasi 12.000 unità e la nostra indagine dimostra che si sono anche consolidate, infatti il 22% delle imprese del campione dichiara di appartenere ad una classe di fatturato superiore a quella di tre anni fa. Imprese artigiane e Pmi, a differenza delle grandi imprese che continuano a perdere posti di lavoro, possono garantire crescita occupazionale e benessere, ma per fare ciò devono poter contare su un ambiente favorevole allo sviluppo. Il Rapporto che presentiamo”, continua il Presidente Cna, “individua alcuni fattori strategici per consentire alle imprese di affrontare con successo le sfide di un’economia in rapida trasformazione e di una concorrenza sempre più agguerrita: intendo ricordare l’innovazione tecnologica e di prodotto, l’accesso al credito, il sostegno al marketing ed alla internazionalizzazione. Le politiche regionali oggetto dello studio intervengono in modo articolato su questi fattori, ma quello che prevale è un approccio che tende a privilegiare la dimensione individuale, cioè l’agevolazione alla singola impresa. Non si tratta di abbandonare gli incentivi mirati alle imprese, ma di intervenire efficacemente a livello di sistema delle imprese, creando infrastrutture per la ricerca ed il trasferimento dell’innovazione, favorendo la realizzazione di economie di scala e la costruzione di reti interattive, rafforzando quanto al riguardo stanno già facendo le Associazioni di rappresentanza delle imprese. Per fare ciò” conclude il Presidente Zanganella “occorre sia la volontà politica che un adeguamento della struttura amministrativa pubblica, per questo proponiamo la costituzione di una small business administration a livello regionale e riteniamo indispensabile lo sviluppo del partenariato e della concertazione tra le Istituzioni, in particolare la Regione ed il sistema delle Camere di Commercio, e le Organizzazioni imprenditoriali.” 

PRIMO RAPPORTO SULL’ARTIGIANATO E LE PICCOLE IMPRESE NEL LAZIO
Roma, 6 novembre 2003 - La realtà dell’artigianato e delle piccole imprese nel Lazio viene esplorata nel presente rapporto sotto tre diversi aspetti: quello della sua composizione strutturale e della sua recente evoluzione; quello delle modalità in cui tale categoria di imprese affronta alcune funzioni imprenditoriali di importanza strategica nell’attuale scenario economico e quello delle politiche regionali a favore delle piccole imprese e dell’artigianato. Il materiale conoscitivo contenuto nel rapporto costituisce un primo fondamentale contributo e un primo fondamentale passo verso una conoscenza sempre più approfondita ed aggiornata non solo delle caratteristiche strutturali di questa importante componente del sistema produttivo dell’Italia e del Lazio ma anche delle principali problematiche vissute dagli operatori economici nella loro attività quotidiana e del modo in cui gli interventi e le misure di politiche economica rispondono alle loro esigenze. Studiosi, operatori e responsabili delle politiche economiche possono trovare in esso numerose informazioni che, pur costituendo la base di partenza per successivi approfondimenti, sono di grande utilità per dare maggior efficacia alla loro azione. Quando si è pensato di organizzare il rapporto su queste tre prospettive si aveva in mente l’idea che gli interventi di politica economica dovessero incidere sui processi economici dei sistemi produttivi e che per questo fosse necessario conoscere i processi e non solo le caratteristiche statiche di un sistema. Per questa ragione si è impostata un’indagine sul campo mirante a rilevare i comportamenti delle imprese rispetto a cinque funzioni strategiche,e con riferimento a queste stesse funzioni sono state esaminate le misure regionali di intervento a favore delle piccole imprese e degli artigiani. Emergono così luci e ombre, sfide e bisogni, direzioni di percorso sia per i responsabili delle politiche industriali, sia per gli operatori economici e le loro associazioni. Il quadro generale - La regione Lazio si caratterizza per una forte presenza di piccole imprese. In essa è presente circa il 9% del totale delle imprese italiane (questo dato è in linea con la popolazione residente); ma la composizione per classi di ampiezza delle imprese mostra nel Lazio una prevalenza di imprese di piccolissima dimensione: in questa regione la percentuale di imprese con meno di 10 addetti è leggermente più alta rispetto al dato aggregato nazionale (97,1 il dato regionale, contro il 95,3 nazionale); più ampio è il divario tra le percentuali di imprese con uno o due addetti: l’83,5 nel Lazio, contro il 77,7 nella media italiana) Una diversa relazione emerge invece dai dati che indicano il peso occupazionale delle piccole e medie imprese: nel Lazio gli occupati nelle imprese con meno di 50 addetti rappresentano circa il 44% del totale; mentre il dato nazionale è di oltre il 54%., per le imprese con meno di 10 addetti il dato regionale si ferma al 25%, mentre il dato nazionale raggiunge il 28%. Evidentemente gioca a questo proposito il grande peso occupazionale delle grandi imprese presenti nella regione. Per quanto riguarda la composizione settoriale, la caratteristica più evidente del Lazio è il minor numero di imprese nel settore delle attività manifatturiere compensato da una maggiore presenza del settore del commercio (la differenza rispetto alla media nazionale è di circa il 5% in entrambi i casi). I settori a maggiore presenza di imprese artigiane sono quello delle attività manifatturiere e delle costruzioni; in entrambi più del 65% delle imprese sono infatti classificate come artigiane. La diversa importanza del settore manifatturiero nel Lazio è confermata anche dai dati sull’occupazione: circa il 20% dell’occupazione infatti si colloca in questo settore, mentre il dato nazionale è superiore al 40%. Circa la distribuzione territoriale delle imprese artigiane nel Lazio, si può ricordare che il numero delle imprese artigiane registrate nel 2002 ammonta a 94.724 unità (circa il 20% del totale imprese) oltre un terzo delle quali (61.623 unità), sono localizzate nella sola provincia di Roma . Ma l’esame dell’incidenza percentuale delle imprese artigiane sul totale imprese nelle cinque province laziali ridimensiona questo peso. Nella provincia di Roma le imprese artigiane sono meno del 16 per cento del totale. Valori più consistenti si registrano nelle altre quattro province: la presenza del comparto artigiano è più rilevante nella zona di Latina, con un’incidenza di oltre 18 punti percentuali; nel viterbese (20%); nel frosinate, dove quasi un’impresa su quattro è artigiana, ma soprattutto nella provincia di Rieti, per la quale si registra un valore prossimo al 27. Circa i settori, l’area capitolina è l’unica in cui il settore delle costruzioni non è in assoluto quello che registra il maggior numero di imprese artigiane. Infatti, è nel settore manifatturiero che si verifica la percentuale più alta (il 27,8%). In rapporto agli aggregati provinciali, il settore manifatturiero registra circa il 28% delle imprese artigiane nelle aree di latina e di Roma, rispettivamente circa il 27 e il 25 % nel frosinate e nel viterbese, mentre il dato della provincia di Rieti è appena superiore al 22%. L’eterogeneità del settore manifatturiero è stata indagata in termini più approfonditi. In sintesi, con riferimento alle sole imprese artigiane laziali, le attività manifatturiere più rilevanti sono quelle della produzione del metallo e delle fabbricazione di prodotti in metallo, nonché l’industria alimentare e delle bevande, entrambe con quote lievemente superiori al 15%. Seguono l’industria del legno e dei prodotti in legno (esclusi i mobili) con il 14,4%, la fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche con il 12,7%, le industrie tessili e dell’abbigliamento con poco più dell’11%. In queste prime cinque classi di attività manifatturiere si concentra quasi il 70% delle imprese artigiane del settore. È poi possibile individuare una seconda serie di attività, con quote ridotte, che vanno dal 5,3% della fabbricazione di carta e prodotti in carta, al 4,5% della fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Tutte le altre attività costituenti il settore manifatturiero presentano valori inferiori all’1%, con la sola eccezione delle industrie conciarie e della fabbricazione di prodotti in cuoio, pelle e similari, in cui è impiegato l’1,5% delle imprese artigiane laziali. Passando dall’analisi dei valori regionali a quella dei dati provinciali, riemergono le considerazioni cui prima si accennava con riferimento al settore delle costruzioni ed a quello aggregato delle attività manifatturiere. In sintesi si possono evidenziare, soprattutto nei settori più rilevanti, due dinamiche che influenzano in modo opposto il dato complessivo del Lazio: da un lato il peso della provincia di Roma, che pur possedendo il maggior numero di imprese artigiane, presenta percentuali quasi ovunque più basse di quelle registrate per l’intera regione; dall’altro i valori delle altre quattro province, in cui l’artigianato ha un peso molto più consistente. Così si è detto, ad esempio, che il 15,2% delle imprese artigiane laziali impiegate nel settore manifatturiero si occupa della produzione di metallo e della fabbricazione di prodotti in metallo: ebbene svolge questa attività il 21,5% delle imprese manifatturiere artigiane della provincia di Rieti ed il 13,6% di quelle localizzate nella provincia di Roma. Allo stesso modo i valori registrati nelle quattro province per le imprese artigiane la cui attività manifatturiera è riconducibile alle industrie alimentari e delle bevande, oscillano fra il 17,4% di Rieti al 19% di Frosinone, mentre a Roma il valore corrispondente è solo del 13,5%. L’unica eccezione riguarda il settore della fabbricazione di macchinari ed apparecchiature elettriche ed ottiche, per cui la provincia capitolina fa registrare una percentuale di imprese manifatturiere artigiane impiegate prossima al 13,7%, contribuendo ad elevare il valore regionale che è inferiore di circa un punto percentuale. Al di là di queste divergenze nei valori, l’ordine dei settori rappresentato per il Lazio è generalmente estendibile alle singole province. Vale comunque la pena di segnalare l’uniformità che si riscontra nella provincia di Roma per i primi quattro settori richiamati in precedenza, ognuno con un valore lievemente superiore al 13%. Questa particolarità non viene rilevata altrove dove invece può accadere che un settore abbia un peso diverso sul totale manifatturiero artigiano provinciale: è quanto accade nelle province di Frosinone e Viterbo, dove le industrie alimentari e delle bevande (rispettivamente con quote del 19% e del 18%) rappresentano le attività manifatturiere principali fra quelle svolte da imprese artigiane. Nell’area di Rieti appare particolarmente consistente l’industria del legno, che impiega la stessa percentuale di imprese manifatturiere artigiane della produzione di metallo, con un quota prossima al 23%. Infine nel viterbese si concentra quasi il 16% del totale delle imprese artigiane laziali impegnate nella fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi: tale settore impiega oltre il 9% delle imprese manifatturiere artigiane della provincia – una percentuale doppia rispetto a quella registrata nelle altre province e nel totale della regione.

DOPO LONDRA : MILANO GUIDA IL MOVIMENTO DELLE CITTA’ URBAN LE CITTÀ EUROPEE CHIEDONO LA GESTIONE DIRETTA DEI FONDI STRUTTURALI UE PER POTER INTERVENIRE AL MEGLIO SULLA VIVIBILITÀ URBANA NELLE AREE METROPOLITANE
Milano, 6 novembre 2003 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga ha presentato il Secondo Summit Europeo delle città Urban che si svolge a Milano. Il Summit, promosso dal Comune di Milano e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nelle iniziative organizzate nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo, avrà come protagonisti i sindaci e i rappresentanti delle reti delle città europee e vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Commissione, dei Governi Nazionali e delle Regioni. Durante la conferenza stampa Verga ha reso noti i dati relativi ai finanziamenti europei ai programmi Urban in Europa e in Italia; lo stato di avanzamento del programma Urban Ii di Milano che interessa la riqualificazione della periferia Nord-ovest della città (Quarto Oggiaro, Vialba, Bovisa, Bovisasca, Villapizzone, Certosa e Musocco), occupa 12 kmq e conta 53.000 abitanti. Il Summit - Dopo la prima esperienza del luglio 2002 a Londra, si ritroveranno a Milano (6 e 7 novembre) circa 250 tra sindaci e amministratori di altrettante città europee per chiedere maggiori spazi e politiche centrate sulla vivibilità urbana nell’Europa che si appresta ad allargare i suoi confini. Anche in occasione di questa seconda conferenza le città partecipanti hanno stilato un documento comune con il quale chiedono che le politiche di coesione a livello comunitario nel periodo successivo al 2006 non si limitino a ridurre solo gli squilibri a livello regionale ma affrontino i temi relativi alla questione urbana per ridurre sia i divari di competitività sia le disparità di condizioni di vita interne alle aree urbane. Le città europee auspicano il proseguimento di esperienze valide come i progetti Urban I e Ii e il compimento di ulteriori passi in avanti nella direzione di una gestione diretta dei fondi strutturali da parte delle autorità locali. Le città auspicano inoltre l’incremento della dotazione finanziaria, una semplificazione delle procedure, una maggiore flessibilità nella definizione della gamma di azioni possibili e delle zone su cui intervenire fino a un livello metropolitano, e la creazione di uno spazio per lo scambio di esperienze e per la cooperazione. “Con la Conferenza di Milano – ha sottolineato Gianni Verga -si vuole affermare come le città siano il motore dello sviluppo, il luogo dove proliferano le fabbriche della conoscenza, e come, per migliorare la vivibilità, si debbano spostare verso l’esterno i poli d’attrazione. Nel caso della nostra città, ad esempio, il decongestionamento dell’area urbana si può attuare soltanto impiegando una logica radiale che dal centro si apre verso la periferia. Occorre quindi localizzare nuovi poli di attrazione come il nuovo polo fieristico di Rho-pero e le nuove sedi universitarie decentrate, e intervenire sul sistema della mobilità di persone e merci come il passante ferroviario e l’alta velocità”. I Programmi Urban In Italia - In Italia sono dieci le città coinvolte nel programma Urban Ii per un totale di circa 264,5 milioni di euro di finanziamenti, di cui 114,8 milioni con il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Il 56 % delle somme sono state impiegate per progetti di riqualificazione ambientale e materiale, il 14% per il miglioramento dei trasporti, il 10% in favore dell’integrazione sociale, l’8% per imprenditorialità e occupazione e il 12% per tecnologie della comunicazione e dell’informazione ed assistenza tecnica. Il Programma Urban A Milano: L’area Di Quarto Oggiaro - Nel 2002 Milano si è aggiudicata gli stanziamenti nell’ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria (Pic Urban Ii Milano 2000-2006) per la riqualificazione della periferia Nord-ovest del Comune di Milano. Le zone interessate sono quelle di Bovisa, Bovisasca, Certosa, Garegnano, Musocco, Quarto Oggiaro, Villapizzone e Vialba, per un totale di 12 kmq in cui vivono 53.000 abitanti. Si tratta del primo grande progetto per la riqualificazione strategica di una zona così ampia della periferia milanese che è reso possibile grazie all’aggiudicazione –ed è la prima volta per Milano- del bando di concorso europeo per lo stanziamento dei fondi. In particolare, l’Unione Europea ha stanziato 10.7 milioni di euro, cui vanno aggiunti 16.3 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e altri 20 milioni di euro provenienti da un accordo tra il Comune di Milano, la Provincia di Milano, la Regione Lombardia , l’Aem Spa (Azienda Energetica Municipale) e l’Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale). Il totale raggiunge così la considerevole somma di 47 milioni di euro. Gli obiettivi del programma sono molteplici ed evidenziano la volontà di operare mantenendo i cittadini ed i loro interessi al centro di ogni innovazione. Infatti, i diversi piani di intervento – riqualificazione dell’ambiente naturale e culturale, iniziative sociali volte a sviluppare occupazione e servizi di comunità soprattutto nei confronti dei gruppi svantaggiati, sistemi di trasporto intelligente – puntano sempre sulla centralità dei soggetti che abitano nel territorio. Un progetto strategico che corre su tre assi d’azione: il primo riguarda la riqualificazione del territorio, attraverso il recupero e la promozione di aree dismesse o in degrado, (es il parco e la Villa Scheibler ) e la creazione di strutture per lo sviluppo culturale e sociale dell’ambiente; il secondo riguarda le politiche sociali e il terzo la logistica e mobilità sostenibile. Www.comune.milano.it I Lavori - I lavori del Summit, che si terranno presso la Sala delle Grida della Borsa di Milano, sono stati preceduti, nel pomeriggio del 5 novembre, dalla Sessione Introduttiva presso la Camera di Commercio. La conferenza è anche l’occasione per sottoscrivere gli accordi relativi alle prime 7 reti di scambio avviate dal programma. Giovedì 6 novembre il Summit è stato aperto dal Sindaco di Milano Gabriele Albertini. Seguiranno, fra gli altri, gli interventi del vice-sindaco di Liverpool, Flo Clucas, del sindaco di Budapest Gabor Demszky, del Presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli, del sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, del direttore della Banca Europea Investimenti, Thomas Barrett, del Ministro francese per le città e il rinnovo urbano, Jean-louis Borloo. Le conclusioni della giornata spetteranno al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi. Anche la cena di gala costituirà una sorta di proseguimento della discussione con la costituzione di tavoli tematici dove si ritroveranno i partecipanti con obiettivi e competenze comuni. Venerdì mattina è prevista, infine, una vista all’area interessata dal progetto Urban Ii di Milano. I partecipanti al Summit arriveranno da Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Lettonia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria, Romania, Polonia, Malta e Norvegia.

"URBAN II "- INIZIATIVA COMUNITARIA DEL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) A FAVORE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Milano, 6 novembre 2003 - Urban II è l'iniziativa comunitaria del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) a favore dello sviluppo sostenibile di città e quartieri in crisi dell'Unione europea per il periodo 2000-2006. Gli obiettivi sono: promuovere l'elaborazione e l'attuazione di strategie particolarmente innovative per il recupero socioeconomico dei centri urbani medio-piccoli e dei quartieri in crisi dei grandi agglomerati urbani; favorire lo sviluppo e lo scambio di conoscenze ed esperienze sulla riqualificazione e sullo sviluppo urbani sostenibili nell'Unione europea. E’ stato preceduto nel corso del periodo di programmazione 1994-1999, dal programma Urban I che ha finanziato progetti in 118 zone urbane. Il contributo comunitario complessivo è stato dell'ordine di 900 milioni di € (prezzi 1999) ed ha consentito un investimento complessivo ammissibile di 1,8 miliardi di €, a favore di 3,2 milioni di persone nell'intera Europa. Le azioni attuate hanno determinato miglioramenti tangibili nella qualità della vita nelle zone beneficiarie. Questi risultati incoraggianti dimostrano l'importanza dell'impostazione proposta da Urban per risolvere la notevole concentrazione di problemi sociali, ambientali ed economici che colpiscono in modo sempre più grave gli agglomerati urbani. Ciò richiede una serie di interventi che prevedono, oltre al restauro delle infrastrutture vetuste, azioni nei settori dell'economia e dell'occupazione nonché misure intese a combattere l'esclusione sociale ed a migliorare la qualità dell'ambiente. Nel periodo 1989-1999, 164 milioni di € supplementari sono stati utilizzati per finanziare 59 Progetti pilota urbani (Ppu) nell'ambito delle azioni innovative del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Questi processi hanno favorito l'innovazione urbana nonché la sperimentazione nei settori economico, sociale e ambientale su una scala più ridotta rispetto ad Urban, producendo tuttavia risultati incoraggianti soprattutto per quanto riguarda le impostazioni in tema di riqualificazione urbana basate sulla partecipazione e sull'integrazione.

I FONDI STRUTTURALI DELL’UNIONE EUROPEA
Milano, 6 novembre 2003 - La politica regionale dell'Unione europea è fondata sulla solidarietà finanziaria: una parte dei contributi degli Stati membri al bilancio comunitario è devoluta alle regioni e ai ceti sociali più deboli. Nel periodo 2000-2006 questi trasferimenti ammonteranno a 213 miliardi di euro, ossia a un terzo del bilancio comunitario, di cui: 195 miliardi tramite i quattro Fondi strutturali il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse), lo Strumento finanziario di orientamento della pesca (Sfop), il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia(Feaog); 18 miliardi tramite il Fondo di coesione. Fondi strutturali - Il 94% dei Fondi strutturali è finalizzato a tre obiettivi prioritari, per ottenere il massimo dei risultati. Obiettivo 1 (territoriale) - Promuovere lo sviluppo delle regioni più arretrate, dotandole di quelle infrastrutture di base di cui sono ancora prive, e favorendo l'afflusso di investimenti per il decollo delle attività economiche. Il 70 per cento degli stanziamenti previsti è assorbito da una cinquantina di regioni, in cui vive il 22% della popolazione dell'Ue. Obiettivo 2 (territoriale) - Sostenere la riconversione economica e sociale nelle zone con problemi strutturali, siano esse aree industriali, rurali, urbane o dipendenti dalla pesca. L'11,5% degli stanziamenti previsti è destinato a questi territori, in cui vive il 18% della popolazione dell'Ue. Obiettivo 3 (settoriale) - Modernizzare i sistemi di formazione e incrementare l'occupazione Questo riguarda l'intera Unione, ad eccezione delle regioni che rientrano nell'Obiettivo 1 dove le misure introdotte a tale scopo sono parte integrante dei programmi tendenti a ridurre i divari di sviluppo. Il 12,3% del bilancio dei Fondi strutturali è destinato al perseguimento di questo obiettivo.

 

Obiettivo 1

Obiettivo 2

Obiettivo 3

Fondi interessati

Fesr

Fesr

Fse

 

Fse

Fse

 

 

Feaog-o

 

 

 

Sfop

 

 

Quattro Iniziative comunitarie - L'unione ha elaborato inoltre quattro programmi specifici - le cosiddette Iniziative comunitarie - per trovare soluzioni comuni a problemi riscontrabili su tutto il territorio europeo. A questi quattro programmi è destinato il 5,35% del bilancio dei Fondi strutturali. Ciascuna iniziativa è finanziata da un solo Fondo. Interreg Iii - Promuove forme di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, ovvero accordi tra paesi diversi per favorire lo sviluppo equilibrato di aree multiregionali (è finanziata dal Feaog-orientamento). Urban Ii - Sostiene strategie innovative per il risanamento di centri urbani e quartieri degradati (è finanziata dal Fesr). Tende a favorire scambi di esperienze fra operatori socio-economici di zone rurali sulle nuove strategie locali di sviluppo sostenibile (è finanziata dal Feaog-orientamento). Leader + Tende a favorire scambi di esperienze fra operatori socio-economici di zone rurali sulle nuove strategie locali di sviluppo sostenibile (è finanziata dal Feaog-orientamento). Equal - Mira ad eliminare le cause delle disuguaglianze e delle discriminazioni nell'accesso al mercato del lavoro (è finanziata dal Fse).

IMPRESE MILANESI E LOMBARDE: LA “NUOVA EUROPA”? FORTE, INTERNAZIONALE, MEDITERRANEA E LA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO CAPOFILA DEL COMITATO EUROPEO PER IL CORRIDOIO 5
Milano, 6 novembre 2003 - Gli imprenditori lombardi ne sono sicuri: si sentono europei. E così per il 91,5% una Unione Europea più forte e unita porterà grossi vantaggi alle attività delle imprese. L’86,3% degli interpellati si è espresso favorevolmente anche verso l’utilizzo di risorse private insieme a quelle pubbliche (project financing) per la realizzazione delle infrastrutture. Inoltre per l’84,6% sarebbe una nota positiva l’istituzione di un “Ministro degli Esteri” che rappresenti tutta l’Europa. Ma, anche se la maggioranza resta favorevole, crescono i dubbi per alcuni temi delicati. Cristianesimo nella nuova Costituzione Europea? Il 66,7% ha risposto positivamente. Europa ampliata verso il Mediterraneo? Il 70,1% è favorevole. Decisioni europee in materia di pensioni, sanità, mercato del lavoro, immigrazione, sottraendo poteri agli stati nazionali? Il 72,6% è favorevole. Sono questi i dati più rilevanti emersi da un’indagine della Camera di Commercio di Milano condotta attraverso il Lab-mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) su 300 imprese lombarde. E a Milano, in un confronto con alcune tra le principali aree dell’Unione Europea (Parigi, Francoforte, Amsterdam, Madrid), secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati delle Camere di Commercio delle località considerate, va il primato come la più imprenditoriale d’Europa: oltre 400 mila imprese. Superate le altre. Con una propensione all’imprenditorialità dell’11,37%: ogni 100 milanesi, ci sono più di 11 imprese. Mentre per Pil è al secondo posto dopo Parigi. “Un processo quello europeo che le imprese milanesi e lombarde, tra i protagonisti dell’Unione economica, guardano con fiducia – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano –. Credono in un’Europa più forte, con maggiori competenze, da quelle internazionali, alle politiche macroeconomiche. Ma senza dimenticare i valori. E la Camera di Commercio partecipa al summit europeo delle città, per contribuire a promuovere la crescita di un’Unione Europea sempre più vicina ai cittadini, ma anche alle imprese, sul territorio”. Corridoio plurimodale – Corridoio 5 per le infrastrutture. E per migliorare le infrastrutture europee la Camera di Commercio promuove con 30 istituzioni economiche europee il Corridoio Plurimodale – Corridoio 5, ovest-est, a sud dei Pirenei e delle Alpi, il progetto di sviluppo delle linee di trasporto nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea, fluviale), che vede come presidente Carlo Sangalli. Un progetto già inserito nel libro bianco della Commissione Europea, che contiene le proposte di politica infrastrutturale. L’indagine: L’unione Europea Per Le Imprese La nuova Costituzione Europea e le radici cristiane del vecchio continente. Le imprese lombarde sull’argomento “cristianesimo nella nuova Costituzione Europea”: per il 66,7% dovrebbe esserci un richiamo esplicito alle radici cristiane del vecchio continente nella nuova Costituzione Europea. Anche se il 31,6% ha, invece, risposto negativamente. L’1,7% non si è espresso, mostrandosi indifferente alla questione. Le imprese saranno avvantaggiate da una Unione Europea più unita? Il dato più importante è l’atteggiamento favorevole della maggior parte degli imprenditori lombardi (91,5%) nei confronti di una Unione Europea più forte, che porterebbe numerosi vantaggi alle imprese. Solo l’8,5% ha risposto negativamente. Un Ministro degli Esteri per tutta l’Europa. L’84,6% degli intervistati vorrebbe per l’Ue un ministro degli Esteri che rappresenti tutta l’Europa. Il 15,4% si mostra contrario a questa iniziativa. Meno potere decisionale per i singoli Stati. Il 72,6% è favorevole rispetto al fatto che con la nuova Costituzione le decisioni in materia di pensioni, sanità, mercato del lavoro, immigrazione potranno essere prese in misura maggiore a livello europeo, sottraendo poteri finora esclusivi dei singoli stati nazionali. Il 24,8% è sfavorevole. Il 2,6% non sa o non risponde. Il Mediterraneo e lo sviluppo europeo. Per quanto riguarda l’orientamento dello sviluppo europeo, oltre che verso est, anche verso il Mediterraneo, il 70,1% degli imprenditori lombardi risponde positivamente. Il 29,1% è contrario, mentre lo 0,9% non risponde. Risorse private per le infrastrutture. La Lombardia e le sue imprese hanno le idee chiare in materia di project financing. L’86,3% degli interpellati, infatti, è favorevole all’impiego di risorse private oltre che di risorse pubbliche per la realizzazione delle infrastrutture, soprattutto nel Mezzogiorno. Solo il 12% si trova in disaccordo. L’1,7% mostra disinteresse sull’argomento. Alcuni Dati Sulle Imprese: Citta’ Europee A Confronto Numero di imprese e propensione all’imprenditorialità. Per numero di imprese, Milano ha la meglio rispetto alle altre principali città dell’Unione Europea: nella Provincia di Milano sono infatti presenti oltre 400.000 imprese. Seguono Madrid (360.085 imprese), Parigi (304.000), Francoforte (276.272) e infine Amsterdam (154.341). Il grado di propensione imprenditoriale delle singole città, calcolato come il rapporto tra numero di imprese e popolazione complessiva di ogni provincia, pone invece al primo posto Milano (11,37%), seguita da Francoforte (11,18%), Amsterdam (10%), Madrid (7%) e infine Parigi (3%). Composizione per settore. Per quanto riguarda la composizione settoriale, la città più industriale è Milano (con il 16,1%, 28,5% incluse le costruzioni), seguita da Parigi (14,47% incluse le costruzioni), da Madrid (8%, 22,9% incluse le costruzioni), da Francoforte (7,5% incluse le costruzioni). In fondo alla classifica Amsterdam (4,4%, 9,8% incluse le costruzioni). Nel comparto del commercio prima Madrid (42,1%), seguita da Francoforte (36,4%), da Parigi (36,2%), da Milano (31,4%), e in ultima posizione da Amsterdam (20,3%). Infine, il settore dei servizi è particolarmente importante ad Amsterdam (con ben il 68,8%), seguita da Francoforte (56%), da Parigi (49,3%), da Milano (38,4%) e Madrid (36%). Prodotto Interno Lordo per Regione. Per quanto concerne il Pil, l’area parigina supera tutte le altre regioni europee con 364.000 milioni di euro (il 28% del Pil nazionale). A seguire l’area lombarda con 238.000 milioni di euro circa (20,4%), Francoforte con 148.900 milioni di euro (9,7%), Madrid con 97.000 milioni di euro (17,3%) e Amsterdam con 54.000 milioni di euro (14,3%). Popolazione. Parigi è la città europea più popolosa con 11.000.000 di abitanti (il 19% della popolazione nazionale). Al secondo posto si piazza Francoforte con 5.157.000 (il 6,3 % della popolazione nazionale). Seguono Madrid con 5.145.000 (12,8%), l’area milanese con circa 3.770.000 (6,5%) e Amsterdam con 1.542.000 (9,7%). Superfici. Tra le principali città europee, Francoforte vanta la maggiore estensione territoriale con 13.528 km² (il 3,8% sul totale della superficie nazionale). Seguono Parigi con 12.000 km² (2%), Madrid con 8.028 km² (1,6%), Milano con 1.982,08 km² (0,65%) e Amsterdam con 852 km² (2,5%). 

CONVEGNO :"RESPONSABILITÀ SOCIALE: CONCILIAZIONE POSSIBILE FRA VITA E IMPRESA"
Torino, 6 novembre 2003 - “Responsabilità Sociale: conciliazione possibile fra vita e impresa” è il tema del convegno in programma il 12 novembre prossimo a Torino, proposto dalle associazioni Artigianato C.a.s.a. E Idea Lavoro onlus nell’ambito del progetto “Un modello organizzativo di Responsabilità Sociale per Pmi e Imprese Artigiane” - finanziato sulla misura E 3.2 del P.o.r. Piemonte 2000-2006. Il progetto si propone d’individuare un modello di “buone prassi” per una Conduzione Socialmente Responsabile della piccola e media impresa, artigiana e non, che, pur riferendosi alla normativa, nasca da una riflessione con enti&istituzioni/operatori e poi con le imprese. Adotta il metodo del tavolo di confronto e di lavoro per riflettere sulle tematiche tenendo conto dei cambiamenti in corso, oggi che sono richiesti: alle micro e piccole imprese sforzi sempre maggiori a fronte di un mercato che cambia ed anche di un mondo del credito che muta il proprio modo di presentarsi e rapportarsi, alle persone coinvolgimento e assunzione di responsabilità, flessibilità oraria e capacità gestionale, alle Istituzioni una presenza vigile, capace di creare cultura e incentivare prassi di sviluppo sostenibile, dove la parità di genere, non solo dichiarata ma vissuta, è un elemento essenziale di crescita. Nel tentativo di calare il tema della responsabilità sociale nella nostra realtà lavorativa, il progetto si propone di attingere a quella capacità di comprensione propria del “modo di guardare e di pensare” delle donne e dedica un’attenzione particolare alla loro presenza nelle micro e piccole imprese e al loro duplice ruolo di lavoratrici e madri di famiglia. Il modello finale vuole fornire risposte concrete all’esigenza di conciliare vita e impresa partendo dalle imprese, dalle loro responsabilità sociale e dai modi possibili per concretizzarla. Il convegno segna l’inizio di un percorso articolato in incontri programmati in tre provincie piemontesi: Torino, Vercelli e Biella in cui saranno coinvolti nei mesi di novembre e dicembre 2003 i rappresentanti di Istituzioni, Enti ed associazioni e, a febbraio – marzo 2004, le aziende per raccogliere direttamente dagli operatori/trici suggerimenti e informazioni utili per l’elaborazione del modello. La giornata è articolata in due i momenti: il mattino aperto a tutti gli interessati e, in particolare, ai rappresentanti di istituzioni, associazioni, enti piemontesi, prevede la presentazione del progetto introdotto dagli interventi di rappresentati della Regione Piemonte, direzione Formazione e Lavoro e dalla Consigliera di Parità regionale, avv. Anna Mantini e dettagliato dai soggetti proponenti il progetto. Il pomeriggio dedicato ai rappresentati delle istituzioni, enti e associazioni che ne faranno richiesta è articolato in gruppi di lavoro, che prendano in esame gli aspetti della gestione delle Risorse umane, la Sostenibilità e il Credito rispetto ai fattori chiave della Responsabilità Sociale. Il  convegno si terrà il 12 novembre 2003 - ore 9,30/18,00 Torino - Teatro Nuovo - Email: responsabilitasociale@netimprese.Org  Infolink: www.Netimprese.org  

COSTRUIRE LA SOSTENIBILITÀ-IL CONTRIBUTO DELL'ARCHITETTURA ALLA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO
Dalmine, 6 novembre 2003 - Il Centro Architettura Sostenibile Ambientale (C.a.s.a.) di Servitec dedicherà i prossimi tre anni alla realizzazione di un prototipo di casa del futuro che verrà costruito alla Scuola Edile di Bergamo. Il progetto sarà frutto di una collaborazione tra enti e associazioni di Bergamo con laboratori di ricerca di Boston (Mit - Usa), Porto (Portogallo) ed Helsinky (Finlandia) ed è descritto in inglese al sito www.Living-lab.net Verranno dunque abbinate tradizione e innovazione, nel tentativo di ottimizzare il contesto esistente. Il Centro C.a.s.a. Ha organizzato un ciclo di seminari per presentare l'iniziativa, nell'intento di condividere questo progetto con tutti gli operatori del settore e per sviluppare collaborazioni improntate alla pubblica utilità. Obiettivo di questo ciclo di eventi chiamato "Costruire la Sostenibilità " è offrire al Centro C.a.s.a., e a chiunque operi nel settore dell'ambiente costruito, la possibilità di "sedere sulle spalle dei giganti", ovvero organizzare il lavoro partendo dai risultati concreti degli ultimi anni di ricerca operativa in Europa ed in U.s.a. Vogliamo conoscere e diffondere le conclusioni tratte recentemente da rinomati operatori nel settore delle costruzioni, come Thirdwave, Mit Medialab e Ove Arup & Partners, per poter operare in maniera convincente nel contesto bergamasco ed europeo. 11 novembre 2003 - Prefabbricazione e recupero edilizio: I relatori: L'architetto Periklis Garoufalis opera come professionista e come costruttore edile. Laureato al Politecnico di Milano nel 1992, ha realizzato i suoi lavori come architetto in varie località tra l'Italia e la Grecia , specializzandosi nel recupero di edifici antichi. L'impresa edile, gestita insieme al fratello ingegnere, utilizza tecnologie innovative per migliorare la qualità e contenere i costi, e sta collaborando nella realizzazione di varie opere, tra cui anche il nuovo aeroporto di Atene, in vista dei Giochi Olimpici del 2004. Periklis Garoufalis ha svolto attività didattica presso il Politecnico di Milano sino al 1997, per poi collaborare con il Politecnico di Atene. La conferenza Come sta cambiando Atene in vista dei giochi Olimpici del 2004? Il canonico vigore edilizio che accompagna l'organizzazione di una Olimpiade sta rinnovando il volto della capitale greca. Grandi infrastrutture, tra cui una linea sotterranea di Metropolitana e nuovi assi viari accompagnano la realizzazione di nuovi stadi, palazzetti e villaggi residenziali. I lavori pubblici, incentivati anche da finanziamenti dell'Unione Europea, hanno attirato imprese da tutta Europa, e soprattutto da Francia e Germania. Si stanno sperimentando tecnologie costruttive innovative finalizzate a incentivare una prefabbricazione di qualità, con tecniche che accoppiano alla progettazione digitale la realizzazione di prodotti con macchine a controllo numerico. La spinta tecnico-economica generata dal settore pubblico ha gradatamente stimolato il settore privato, che si è dato al recupero di edifici storici con l'obiettivo di trasformarli in residenze o in hotel. La particolare congiuntura ha stimolato l'impiego di tecnologie innovative anche nel recupero edilizio: ai fini i contenere i costi e i tempi di cantiere - e assicurare un livello accettabile di qualità - la prefabbricazione "on demand" e su misura è divenuta una delle risposte agli imprevisti legati al restauro di immobili antichi. L'arch. Garoufalis illustrerà i lavori di restauro di due edifici, uno nel centro storico ai piedi dell'Acropoli e l'altro nella parte ottocentesca del Porto del Pireo. Verranno presentati due approcci diversi, legati alla differente natura del contesto, e discusse metodologie innovative legate alla prefabbricazione di pezzi speciali a costi di produzione di massa. La sede Il seminario si terrà presso l’auditorium della Scuola Edile di Bergamo – a Seriate in via Locatelli, 15. Iscrizioni E’ possibile visualizzare l’invito e iscriversi all'indirizzo http://www.Servitec.it/casa/seminari.html

VOGLIA DI IMPRESA FORMAPER PROPONE CORSI E SEMINARI PER GLI IMPRENDITORI "IN ERBA"
Milano, 6 novembre 2003. "Finanziamenti agevolati per la creazione d’impresa femminile", "diventare consulenti nei servizi ambientali", "come fare un business plan": sono alcuni dei seminari e dei corsi organizzati da Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, per i mesi di novembre e dicembre. I temi-novità sono: franchising, donne e qualità certificabile che si affiancano a quelli tradizionali sulle principali funzioni aziendali - marketing, personale, bilancio. “L’attività della Camera di Commercio, per quel che riguarda la nascita di nuove imprese, - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - dal 1987 ha coinvolto 48.000 persone tra aspiranti e piccoli imprenditori. E fare impresa, sono convinto, rappresenta il modo più creativo di creare nuova occupazione, contribuendo così "da protagonisti" allo sviluppo di Milano e del Paese”. Seminari e corsi Per diffondere una cultura favorevole alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali, Formaper svolge dei seminari sull'orientamento all'imprenditorialità che si propongono di informare sulle opportunità e sulle problematiche relative alla creazione di una nuova impresa. Il Corso “Mettersi in proprio” (20 novembre), fornisce agli aspiranti imprenditori i primi elementi per orientarsi in un mercato sempre più dinamico e competitivo. Non sempre l'ingresso nel mondo dell'impresa avviene tramite la creazione dal nulla di una nuova attività, a volte si sceglie di investire in un'attività tipo il franchising, una forma di distribuzione moderna e sempre in via di sviluppo. Il seminario "Mettersi in proprio nel franchising" (28 novembre), intende fornire gli elementi per leggere i vincoli e i vantaggi della relazione di partnership tipica di questo rapporto imprenditoriale. La creazione d'impresa ed il lavoro autonomo: cosa fare per conoscere il mercato, prevedere prezzi e costi, scegliere la forma giuridica e trovare finanziamenti? Per avviare un’impresa su solide basi, il primo passo è quello di elaborare e realizzare il business plan. Il corso “Come fare un business plan” (13/14/15 novembre) aiuta a identificare gli strumenti fondamentali per definire ed elaborare un piano di fattibilità. Per quanto riguarda la nuova imprenditoria femminile, si può partecipare ai seminari: “Donne creano impresa” (7/8 novembre) e “I finanziamenti agevolati per la creazione d’impresa femminile” (21 novembre). Tutto il sapere manageriale si è sviluppato considerando le grandi organizzazioni. Le piccole imprese funzionano in modo diverso e originale. Per saper gestire una piccola impresa occorre disporre di conoscenze, metodologie e tecniche adeguate e specifiche. Tra i corsi organizzati da Formaper per aiutare i piccoli imprenditori troviamo: “Gestire e sviluppare la piccola impresa” (7/8/14/15/17/18/19/20/21/28/29 novembre e 12/13 dicembre), un programma innovativo progettato appositamente per sviluppare la professionalità del piccolo imprenditore e "Costruire autonomamente un sistema Qualità certificabile" (19 novembre, 3 dicembre) che aiuta ad avviare un processo di certificazione secondo il modello Iso 9001:2000, ormai una esigenza che hanno moltissime piccole e medie imprese. Ci sono poi i corsi su marketing e vendite: “La trattativa commerciale” (11/12 novembre), “Gestire le risorse umane della rete di vendita” (27/28 novembre) e quelli sull'Amministrazione sulla finanza e sul controllo, quali “L’analisi di bilancio” (25/26 novembre) e "Il controllo di gestione nelle imprese di servizi" (2/3 dicembre) che affronta le tematiche della gestione aziendale attraverso l'analisi dei processi. Spesso imprenditori e manager sperimentano situazioni di utilizzo non ottimale del proprio tempo di lavoro e di vita, disorganizzazione e improduttività, insoddisfazione, ansia e stress. Diviene quindi fondamentale sviluppare abilità personali e i comportamenti tipici di un buon manager. A questo proposito è stato organizzato il corso: (11/18/25 novembre, 2 dicembre). Per informazioni e iscrizioni : Formaper, Segreteria Corsi, Via Camperio 1 - 20123 Milano. Tel. 028515.5385 - Fax 02/8515.5331 - E-mail: formaper.Mkt@mi.camcom.it  - Sito Internet http://www.Formaper.com

H3G SPONSORIZZA IL PRIMO PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE IN GARA QUINDICI PROGETTI VINCITORI DELLE START CUP DELLE UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, PADOVA E UDINE E DEI POLITECNICI DI TORINO E MILANO PREMI PER 75 MILA EURO AI DUE MIGLIORI BUSINESS PLAN DELL’ANNO
Bologna, 6 Novembre 2003 - “L’innovazione è fondamentale per rimettere in moto l’economia. Chi innova investe - non solo denaro, ma anche tempo e intelligenza; cambia le regole, attrae i migliori cervelli”, è quanto sostiene Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di H3g, motivando la decisione di sponsorizzare il primo “Premio Nazionale per l’Innovazione”, vera e propria Coppa dei Campioni delle idee imprenditoriali organizzata da cinque fra i più prestigiosi atenei d’Italia (le Università degli studi di Bologna, di Padova e di Udine e i Politecnici di Torino e di Milano), patrocinata dai Giovani Imprenditori di Confindustria e che ha ottenuto anche l’avallo della Commissione Europea. “Abbiamo voluto essere vicini ai Giovani Imprenditori di Confindustria e a cinque tra i più prestigiosi atenei italiani per una forte affinità di intenti fra gli obbiettivi del premio e le nostre strategie di marketing” Vincenzo Novari. “L’umts è innovazione non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello sociale e dei processi aziendali perché vive di idee nuove e di mestieri che devono essere ancora inventati. Il progetto di “ 3” , che ha permesso al mercato italiano di disporre per primo al mondo dell’Umts, rappresenta il 40% degli investimenti diretti esteri nel Paese per il quinquennio 2001-2005 e ha creato, sino ad oggi, circa 10 mila posti di lavoro, tra occupazione diretta e indotto”. Al primo “Premio Nazionale per l’Innovazione”, che sarà assegnato il prossimo 10 dicembre a Bologna nell’Aula Magna di Santa Lucia, partecipano i quindici progetti ad alto contenuto tecnologico finalizzati alla nascita di un’impresa vincitori delle competizioni locali autonomamente organizzate nel corso dell’anno dalle Università degli Studi di Bologna, di Padova e di Udine e dai Politecnici di Torino e di Milano. Al miglior business plan dell’anno andrà un premio di 60 mila Euro, mentre un ulteriore premio da 15 mila Euro sarà assegnato al secondo progetto considerato più innovativo e con le maggiori possibilità di fare business. Il comitato di valutazione del premio nazionale per l’innovazione www.Premioinnovazione.it  è presieduto da Gianni Lorenzoni, ordinario di Strategia d’impresa presso la facoltà di Economia dell’Università di Bologna e fondatore e Presidente di Almacube (l’incubatore d’impresa dell’Università di Bologna) ed è composto da: Anna Maria Artoni, Presidente Nazionale Giovani Imprenditori; Elserino Piol, fondatore-Presidente di Pino Venture; Andrea Cuomo, responsabile Ricerca e Sviluppo e Corporate Vice Presidente di Stmicroelectronics; Roger Abravanel, Director di Mc Kinsey & Company in Italia: Alessandro Zeigner, Ceo di Sas Institute; Maurizio Masetti, Amministratore Delegato della Sanpaoloimi Fondi chiusi Sgr.

SETTIMANA EUROPEA DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA H2 UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME UN CONVEGNO SU IDROGENO, CELLE A COMBUSTIBILE
Milano, 6 novembre 2003 - Stimolare l'attenzione e migliorare le conoscenze del grande pubblico, specialmente quello giovanile, sui principi della tecnologia delle celle a combustibile, sulle loro applicazioni e sul loro possibile impatto positivo sulla vita futura. E' questo l'obiettivo del progetto europeo Science Communication and Involvement Following Integrated Strategies (Scifi), nato nell'ambito del Programma Europeo Human Potential del Quinto Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo e di cui Assotec è partner con Agenzia Sviluppo Nord Milano. Per quanto riguarda l'area di Milano, Scifi organizza venerdì 7 novembre 2003 presso l’ Auditorium di Assolombarda, Via Pantano, 9 Milano Ore 9.30 - 13.00, due iniziative relative alla divulgazione scientifica delle potenzialità insite nell'uso di energie alternative: “H2 un futuro da costruire insieme”cioè un convegno su idrogeno, celle a combustibile per far interagire tecnici e policy maker. Moderatore dell'evento è Mario Tozzi,noto geologo e conduttore Tv; il concorso "I Giovani e l'Energia per il Futuro", rivolto agli studenti delle scuole superiori italiane. Scifi iniziato nel gennaio 2003, si concluderà nel dicembre 2004 dopo aver sviluppato un approccio basato sulla formazione di centri di competenza regionali, secondo un modello già sperimentato con successo nella regione di Stoccarda. I centri di competenza includeranno ricercatori, soggetti industriali, strutture pubbliche, operatori dei principali mezzi di comunicazione. Opereranno come coordinatori e organizzatori dei processi di informazione e comunicazione verso il grande pubblico sui temi della scienza e della tecnologia. Il progetto Scifi realizzerà una sorta di laboratorio mobile, in grado di stimolare l'interesse dei visitatori tramite un approccio "non ortodosso" alle tematiche scientifiche. Gli interessati alla tematica e, in particolare, le aziende desiderose di essere coinvolte nella formazione del centro di competenza possono contattare: Sabina Raggi, tel. 02 58370.416, sabina.Raggi@assotec.it

PROBLEMI A TROVARE LAVORO? DA OGGI LO SI PUÒ CERCARE IN DISCOTECA CON CHANCE, IL PRIMO JOB PARTY D’ ITALIA
Milano, 6 novembre 2003 - Chance propone un modo tutto nuovo per rendere più facile ed efficace il percorso che i giovani devono necessariamente compiere per trovare un’occupazione. Con Chance i colloqui avvengono in discoteca dove, senza cravatta e magari sorseggiando un drink, vengono eliminate tutte le barriere, fisiche e psicologiche, che solitamente causano ansie e timori reverenziali e che spesso sono causa di insuccessi. Per la prima volta è il mondo del lavoro che entra nell’universo dei giovani e si fa spazio nei luoghi di aggregazione dove questi si incontrano più di frequente. Una prima edizione di Chance si è svolta nell’aprile del 2002 a Milano. L’evento si è poi trasferito a Roma, riscuotendo in entrambe le occasioni un notevole successo sul pubblico, sugli atenei universitari, sulle aziende, sulle istituzioni, sui media. Quest’anno la manifestazione punta in alto ed ha in programma un circuito itinerante che toccherà diverse tappe in tutta Italia e, in particolare, Bologna, Milano, Roma e Bari, unica tappa nel mezzogiorno. Per prima, Bologna ospiterà l’originale iniziativa coinvolgendo un numero enorme di giovani e aziende. Giovedì 27 novembre presso il Disco-pub La Scuderia sito in P.zza Verdi, 2 di fronte all’entrata della storica sede universitaria della città, l’evento prenderà il via. L’accesso a Chance e a tutte le iniziative ad esso relative è completamente gratuito. La manifestazione è finanziata dagli sponsor Hugo Boss e Pantene, e sostenuta dalla media partnership con Virgilio. Dalle 17:30 si svolgeranno gli originali colloqui di lavoro, sfruttando un’atmosfera rilassata e informale. Tra le aziende presenti, particolare rilievo assumono Procter & Gamble e l’Esercito Italiano, da sempre attenti alla formula proposta da Chance. Per tutto il corso dell’evento, alcune attività di spettacolo e di intrattenimento faciliteranno l’atmosfera rilassata tipica dell’iniziativa. In particolare Hugo Boss presenterà l’operazione Hugo on The Move, permettendo ad alcuni giovani di diventare Vj di Select – Mtv per un giorno. Pantene continuerà le selezioni per Pantene Protagonist, importante occasione per entrare a pieno titolo nel mondo dello Spettacolo e del Cinema. Virgilio, il primo portale italiano, offrirà ai visitatori pratici consigli su come utilizzare al meglio il web per la ricerca di un lavoro. A supporto di tali iniziative, il sito internet www.Chanceonline.it  offre ai giovani un ulteriore strumento di contatto costante con il mondo del lavoro. Tanti i servizi proposti, dalle offerte di lavoro, ai forum di discussione diretta con le aziende recruiter, ad uno spazio in cui chiunque possa raccontare una sua esperienza e richiedere aiuto o assistenza. L’evento nasce da un progetto di Piemme Informatica Srl, agenzia di informatica e di comunicazione d’impresa, che organizza Chance in partnership con Job Advisor, una vera e propria guida irrinunciabile sul mondo del lavoro e della formazione professionale. Chance – 27 novembre 2003 Disco-pub La Scuderia , p.Zza Verdi, 2 – Bologna Inizio ore 17,30 – Ingresso Gratuito www.Chanceonline.it  Per visionare materiali informativi relativi all’evento www.Chanceonline.it/aziende/recruiter/materiali.asp

MILANO STUDIA LA MODA : AL GILLI CUBE TRE GIORNI DEDICATI ALLE SCUOLE DI MODA CON SFILATE, MOSTRE CONVEGNI E ANCHE DISCOTECA
Milano, 6 novembre 2003 - “Più volte nel settore della moda –spiega l’assessore Giovanni Bozzetti- viene sottolineata la necessità di aiutare ad emergere i giovani di talento e a comunicare al grande pubblico quali variegate professionalità facciano parte di questo primario settore economico della nostra Nazione. Proprio per soddisfare queste esigenze abbiamo ideato, con la collaborazione di tutte le dodici scuole e università milanesi che si occupano di moda, un evento denominato “Milano studia la moda”, con sfilate, convegni, mostre statiche, feste, premiazioni e promozione delle attività delle suddette realtà didattiche. E’ un’occasione di incontro fra gli operatori del settore, la stampa specializzata, le aziende e i giovani, veri protagonisti dell’evento, affinché si valorizzi il loro operato, avvicinandoli al mondo del lavoro e aiutandoli a farsi conoscere. Bisogna credere in questi studenti, -continua Bozzetti- nella loro forza propulsiva, nella loro energia e creatività per continuare a essere punto di riferimento mondiale del settore. Confido quindi che questa manifestazione possa essere, oltre che un piacevole ricordo, un trampolino di lancio per gli studenti più meritevoli”. L’evento si aprirà giovedì 6 novembre alle ore 17,15 al Gilli Cube, con una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Franca Sozzani, alla quale parteciperanno in qualità di relatori, oltre all’assessore alla moda Giovanni Bozzetti, Giulio di Sabato (presidente Assomoda Lombardia), Mario Boselli (presidente Camera Nazionale Moda Italiana), Vittorio Giulini (presidente Sistema Moda Italia), Armando Branchini (segretario Altagamma), Renato Borghi (presidente Ascomoda), Gaetano Marzotto (presidente Pitti), Stefano Dominella (presidente Altaroma) e Flaminio Soncini (presidente Camera Nazionale Buyers). Seguirà alle ore 18, la sfilata collettiva delle otto scuole di moda, che verrà esaminata con attenzione da una giuria presieduta da Franca Sozzani (Vogue) e formata dalle giornaliste: Giusy Ferrè (Corriere della sera), Roberta Filippini (Ansa), Silvana Giacobini (Chi), Fabiana Giacomotti (Mf), Mariella Milani (Rai due), Rosellina Salemi (Anna) e Carla Vanni (Grazia). La giuria, attraverso una votazione, attribuirà un riconoscimento alla creatività e alla presentazione della scuola che si sarà distinta. Il riconoscimento consisterà in una targa del Comune di Milano. A tutte le altre scuole verrà assegnata una medaglia. Nei giorni di venerdì 7 e sabato 8 novembre, le scuole hanno organizzato per la mattinata due convegni dal titolo rispettivamente: “La moda come settore chiave del made in Italy” e “La nuova figura dello stilista nel futuro della moda”, mentre nel pomeriggio delle stesse giornate sono in programma le sfilate delle singole scuole. Al termine dell’evento, su un maxischermo, verrà proiettata la sfilata collettiva e si svolgerà la cerimonia di chiusura. Nella serata di sabato è previsto un party in discoteca dedicato a tutti gli studenti delle scuole. 

SONY PROFESSIONAL MEDIA LANCIA IL CONCORSO PER GIOVANI CINEASTI EMERGENTI: “THE SHORT MUST GO ON” L’INIZIATIVA, NATA PER INCENTIVARE E AIUTARE I NUOVI TALENTI DEL CINEMA ITALIANO, VERRÀ ANNUNCIATA NEL CORSO DEL “ SHORT BUT GREAT, LA NOTTE DEI CORTI VINCENTI”
Milano, 6 novembre 2003 – In occasione del “Short but Great, la notte dei corti vincenti”, sarà lanciato il nuovo concorso per cortometraggi “The Short Must Go On”, voluto e promosso da Sony Professional Media, la divisione di Sony Italia dedicata ai supporti audio e video professionali. La serata si terrà giovedì 13 novembre nella Sala Duecento del cinema Anteo di Milano, il progetto è stato curato da Newton, società di comunicazione e spettacolo, con il patrocinio del Comune di Milano, in collaborazione con il Mifed (The International Film and Multimedia Market). Rivolto a giovani cineasti italiani, il concorso “The Short Must Go On” prevede due categorie di partecipazione: professionisti e dilettanti. I concorrenti dovranno inviare un cortometraggio obbligatoriamente registrato su supporto professionale Sony. Una giuria composta da personalità di primo piano del mondo del cinema, della televisione, del giornalismo e della cultura, selezionerà i lavori che si distingueranno per originalità, ironia e capacità di analisi psicologica. I cortometraggi vincitori saranno votati nella serata di gala finale, una vera e propria cerimonia degli Oscar. Sony Professional Media ha deciso di indire e promuovere questo concorso per aiutare i giovani talenti del cinema italiano a inserirsi nel mondo cinematografico professionale, fornendo: · ai professionisti la possibilità di essere apprezzati e conosciuti da un pubblico più vasto · ai dilettanti l’occasione di vincere un kit completo per la ripresa e il montaggio a livello professionale. L’iniziativa risponde all’impegno da sempre dimostrato da Sony di supportare il mondo del broadcasting professionale e amatoriale, confermato dalla recente introduzione nel mercato di “Hdcam Cinealta”, un nuovo tipo di cassetta destinata a migliorare i metodi e valorizzare le produzioni cinematografiche.

“METTI IN SCENA IL TUO PINOCCHIO”: AL VIA IL PROGETTO PILOTA DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE CHE PORTERÀ I PROFESSIONISTI DEL TEATRO NELLE SCUOLE LOMBARDE
Milano, 6 novembre 2003 - Ieri al Teatro Diners della Luna presso il Forum di Assago – Milano, è stato presentato “Metti in scena il tuo Pinocchio”, il nuovo progetto ministeriale per introdurre i ragazzi alla cultura dello spettacolo dal vivo proprio attraverso i professionisti del musical “Pinocchio”, recente successo tutto made in Italy. Un progetto d’avanguardia che intende promuovere la didattica basata sul teatro attivo come strumento di crescita per i ragazzi, in grado di coinvolgerli in un percorso multidisciplinare e di allineare la scuola italiana ai più moderni programmi educativi. Promotori dell’iniziativa sono: Barilla, il primo gruppo alimentare italiano, da sempre attento a progetti di formazione innovativi che coinvolgono i giovani e famiglie, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca attraverso l’Ufficio Scolastico della Regione Lombardia e il Centro Servizi Amministrativi di Milano, la Provincia di Milano/cultura e beni culturali. Gli ideatori ed operatori del progetto, che sarà realizzato per la prima volta in Italia nella Provincia di Milano, sono: la Compagnia della Rancia, produttrice del musical “Pinocchio”, Forumnet, coproduttrice del musical “Pinocchio” e proprietaria del Teatro Diners della Luna nato come casa italiana del musical, I Pooh, il più famoso gruppo di musica pop in Italia coautore del musical “Pinocchio”, la Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, con 25 anni di esperienza nella formazione artistica. Durante l’anno scolastico 2003-2004 gli studenti di oltre 30 scuole medie inferiori di Milano e Provincia si cimenteranno nel processo di realizzazione creativa della versione in musical della celebre favola di Collodi, guidati e affiancati dai professionisti della Compagnia della Rancia e dai docenti della Naba. Attraverso il kit “Metti in scena il tuo Pinocchio”, i laboratori teatrali e le proposte di esercitazioni di drammaturgia, i giovani attori impareranno tutto ciò che sta dietro alla produzione di un musical, un genere teatrale oggi di successo caratterizzato da una forte valenza formativa. Dalla danza alla recitazione, dal canto alla scenografia, dalla regia alla sartoria teatrale: gli alunni saranno coinvolti in prima persona nella creazione e nella messa in scena di un nuovo spettacolo, assolutamente originale. Il kit distribuito conterrà, tra l’altro, una riduzione del copione originale del musical “Pinocchio”, gli spartiti per voce, piano, chitarra, flauto e ritmica di ogni canzone, cd contenenti le versioni cantate e non dei brani dello spettacolo, gli stacchi musicali, gli effetti sonori necessari alla messa in scena del musical e i bozzetti originali dei costumi. I piccoli attori rappresenteranno quindi i loro lavori in una rassegna teatrale unica nel suo genere presso le scuole aderenti all’iniziativa. A chiudere l’intero progetto una grande festa-spettacolo al Teatro Diners della Luna, che coinvolgerà in una sfilata di Pinocchi e Fate Turchine tutti i ragazzi e gli insegnanti che hanno partecipato ai laboratori. “Scopo dell’iniziativa – ha commentato Letizia Moratti – è avvicinare i giovani a una forma d’arte come il teatro, spesso percepita estranea e relegata ai soli spazi dell’adulto, e a tutto il mondo del lavoro che vi sta dietro: professionalità poco conosciute ma che offrono importanti opportunità di occupazione” “Il genere teatrale – ha aggiunto Mario Dutto - è inoltre uno strumento pedagogico importante per la scuola italiana, che offre agli educatori la possibilità di agire su più piani didattici, e di favorire la crescita delle capacità critiche, cognitive, relazionali, estetiche ed etiche attraverso un coinvolgimento emotivo e una esperienza diretta in cui il ragazzo è finalmente protagonista”. “E’ dall’impegno di una cosciente responsabilità sociale – ha affermato Guido Barilla, Presidente Barilla S.p.a., spiegando il coinvolgimento del primo gruppo alimentare italiano nel progetto – che nasce la nostra collaborazione con la scuola italiana. Un rapporto proficuo che ha favorito il nostro intervento in progetti di formazione sempre più innovativi, approfondendo il ruolo dell’Azienda quale importante interlocutore per il mondo dell’educazione”.

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