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di
GIOVEDI'
6 NOVEMBRE 2003
pagina 1
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ROMANO PRODI AL
PARLAMENTO EUROPEO : “L'ALLARGAMENTO STA PER DIVENTARE REALTÀ “
Bruxelles, 6 novembre 2003 - Di seguito il discorso che Romano Prodi ha
tenuto al Parlamento europeo in merito al prossimo allargamento dell’ Ue:
“Signor Presidente, Onorevoli deputati, Onorevoli rappresentanti dei paesi
aderenti, Una delle priorità della mia Commissione se non la priorità in
assoluto più alta sta per diventare realtà. Meno di sei mesi ci separano
infatti dal più grande allargamento della storia dell'Unione. La presenza
in quest'aula dei rappresentanti dei paesi che il prossimo anno entreranno
nell'Unione ci fa toccare con mano l'imminenza dell'evento. Per prima cosa
voglio esprimere la mia ammirazione per i governi e i popoli che
rappresentate. Negli anni scorsi, avete compiuto un'opera straordinaria per
adeguare gli ordinamenti di legge e i sistemi amministrativi all'acquis
dell'Unione. Queste riforme dimostrano il vostro forte desiderio di libertà
e di democrazia. In effetti, avete condotto una rivoluzione tranquilla che
vi porta nell'Unione europea a testa alta, orgogliosi del cammino percorso.
Lo scorso anno, prima di concludere i negoziati di adesione, ho annunciato
che
la Commissione
avrebbe presentato una relazione sul grado di preparazione dei nuovi Stati
membri circa sei mesi prima dell'adesione vera e propria. Oggi sono qui,
assieme al Commissario Verheugen, per presentarvi questa relazione.
La Relazione
globale di controllo adottata dal Collegio questa mattina è il frutto di un
impegno lungo e attento da parte dei servizi della Commissione, che per anni
hanno seguito e sostenuto i preparativi dei paesi candidati. Essa si fonda
sulle dieci Relazioni preparate dai servizi della Commissione, una per
paese, che sono anch'esse a vostra disposizione. Queste Relazioni raccolgono
tutta l'esperienza della Commissione nei diversi settori dell'acquis. Esse
sono anche le ultime che
la Commissione
prepara sui paesi aderenti, anche se continueremo a seguire le questioni
ancora aperte nei prossimi mesi. Ciò significa che siamo usciti dalla fase
di 'preadesione'. Da oggi,
la Commissione
riprende il suo normale ruolo istituzionale di guardiana dei Trattati anche
rispetto ai nuovi Stati membri. Fra breve inviterò il Commissario Verheugen
a illustrarvi nel dettaglio le conclusioni della Relazione globale di
controllo. Ma prima, voglio fare alcune considerazioni generali. La data
ufficiale di ingresso dei dieci nuovi paesi nell'Unione è il primo maggio
2004, ma la prospettiva dell'allargamento ha già prodotto effetti positivi.
L'unione europea è sempre più un modello di riferimento per lo sviluppo
civile e politico in molti paesi. Nessun altro protagonista della scena
internazionale può vantare la stessa forza di attrazione. Il motivo è
chiaro. L'unione è riuscita a tradurre in pratica ideali altissimi: la
pace, che è il nostro fondamento; la democrazia, che affermiamo e
difendiamo in ogni nostra politica; le maggiori opportunità di prosperità
economica e, con esse, la solidarietà verso le regioni e le classi più
svantaggiate. È chiaro anche perché il nostro modello abbia tanto successo
oggi. Da solo, ciascuno paese sarebbe in balìa di realtà politiche ed
economiche più grandi e potenti. Uniti possiamo invece guidare il processo
nel rispetto della democrazia e della dimensione umana. Nell'insieme, sono
convinto che l'adesione dei nuovi Stati membri il prossimo anno non porterà
nessun problema all'attuazione dell'acquis comunitario per il mercato
Mercato unico e per le altre politiche comunitarie. Naturalmente, restano
ancora alcune questioni da appianare da qui al giorno dell'adesione e alcune
rivestono una certa importanza. Ma ho grande fiducia nel fatto che tutti i
paesi supereranno questi ultimi ostacoli. I dieci governi sono perfettamente
consapevoli che una lacuna in un certo settore li priverebbe dei vantaggi
dell'adesione relativi a quel settore, sia in termini di trasferimenti
finanziari che in termini di accesso ai mercati. Se, dopo l'adesione,
dovessero restare dei problemi,
la Commissione
farà, come sempre, il suo dovere e prenderà le misure opportune. Siamo in
grado di gestire tutte le questioni che abbiamo individuato e ne abbiamo i
mezzi. È nell'interesse di tutti assorbire questo allargamento rapidamente
e senza difficoltà perché l'Unione ha molte altre questioni importanti sul
tappeto, fra queste: ·
la Conferenza
intergovernativa e il buon funzionamento delle nostre istituzioni in
un'Europa allargata; · la strategia di Lisbona per il rinnovamento
dell'economia; · le nuove Prospettive finanziarie; · il completamento del
processo di allargamento e · la politica Wider Europe. Saranno queste le
vere sfide dell'Unione allargata a 25 paesi. *** Uno dei compiti dell'Unione
allargata sarà quello di perfezionare il processo di allargamento che, come
ho detto spesso, è un processo continuo, inclusivo e irreversibile. Il
nostro obiettivo comune è portare a termine il processo di adesione della
Bulgaria e della Romania nel 2007. Anche quest'anno nei due paesi si sono
registrati progressi importanti, e invito il Commissario Verheugen a toccare
anche questo argomento. I negoziati di adesione con
la Bulgaria
e con
la Romania
hanno fatto grandi passi avanti ed è arrivato il momento di pensare a una
prospettiva che li porti a conclusione. Questi negoziati si devono basare
sugli stessi criteri seguiti per tutti gli altri paesi e, soprattutto,
devono seguire il principio del merito proprio. All'inizio dell'anno
prossimo,
la Commissione
indicherà la strada per portare a termine i negoziati presentando una
proposta di offerta finanziaria per l'adesione della Bulgaria e della
Romania. Tutti sono d'accordo sul fatto che questi negoziati non devono
dipendere dai risultati del dibattito sulle nuove Prospettive finanziarie o
da quello sulle future riforme. Per evitare che ciò avvenga, occorrerà
prendere a modello il quadro finanziario sviluppato per i dieci paesi
aderenti. Su questo punto, confido nel sostegno del Parlamento che intendo
coinvolgere pienamente nel processo. *** Per quanto riguarda
la Turchia
, il prossimo anno sarà quello decisivo, infatti sarà una delle ultime
decisioni di grande spessore che la mia Commissione dovrà prendere nel
corso di questo mandato. Dovremo valutare in che misura
la Turchia
rispetterà i criteri politici di Copenaghen e dovremo fare una
raccomandazione riguardo all'apertura dei negoziati di adesione. A questo
riguardo voglio chiarire un punto importante: sarà questa Commissione,
nell'autunno del
2004, a
presentare
la Relazione
periodica e la raccomandazione sulla Turchia. Questo è l'impegno che ho
preso a Copenaghen lo scorso anno e lo manterremo. Abbiamo seguito con
grande attenzione gli sviluppi in Turchia negli ultimi dodici mesi. C'è
stato un deciso progresso che dimostra la volontà del governo turco di non
lasciare nulla di intentato per rispettare i criteri politici di adesione.
Seguiremo molto da vicino i settori nei quali occorre fare altri progressi.
Ciò riguarda sia la legislazione che l'attuazione pratica dei nuovi diritti
e delle nuove libertà che le riforme danno alla popolazione turca. Infine,
voglio ribadire che
la Commissione
spera di veder entrare nell'Unione Cipro come un paese unificato. È chiaro
che trovare una soluzione rapida è anche nell'interesse della Turchia, per
eliminare la questione di Cipro dai fattori che possono ostacolare le sue
aspirazioni. È possibile, sulla base della proposta del Segretario generale
delle Nazioni unite, risolvere la questione entro il primo maggio del
prossimo anno. Tutte le parti interessate devono contribuire a questo
processo e
la Commissione
è pronta prestare la sua assistenza in ogni forma possibile. Prima di
concludere queste mie osservazioni, vorrei fare riferimento alla regione dei
Balcani.
La Croazia
ha già presentato la sua domanda di adesione e
la Commissione
sta ora analizzando le risposte fornite da Zagabria al “Questionario”
che le è stato sottoposto all'inizio dell'estate. E altri paesi della
regione sono intenzionati a seguire presto l'esempio croato. A questi paesi
dobbiamo saper rispondere con intelligenza e lungimiranza e dire chiaramente
che l'adesione è una prospettiva concreta. E con loro dobbiamo impegnarci
in questo cammino comune. Signor Presidente, Onorevoli deputati, La storia
ha dato ragione alla visione dei padri fondatori dell'Europa: i sei paesi
appena usciti dalla guerra oggi sono diventati 25 Stati liberi e forti, e
domani saranno senza dubbio più di 30. Fra pochi mesi, la nostra famiglia
di nazioni e di popoli avrà dieci nuovi membri. Con il loro entusiasmo
potremo abbellire la nostra casa e riporre in essa i nostri nuovi progetti.
Dovremo anche ingrandirla e, insieme, potremo difendere e affermare meglio i
valori su cui si fonda”.
BULGARIA, ROMANIA E
TURCHIA: PROGRESSI SIGNIFICATIVI
Bruxelles, 6 novembre 2003 - Gli sforzi compiuti da Bulgaria e Romania nel
corso dell'ultimo anno per conformarsi ai criteri di adesione hanno condotto
a progressi significativi, secondo quanto emerge dalle relazioni periodiche
adottate oggi dalla Commissione europea. L'adesione nel 2007 deve restare
l'obiettivo centrale dei preparativi di questi due paesi e
la Commissione
intende aiutarli a conseguirlo.
La Commissione
si compiace inoltre dei notevoli sforzi e progressi compiuti dalla Turchia
per soddisfare i criteri politici ed economici di adesione, pur
sottolineando che molto resta ancora da fare. "
La Commissione
cerca con ogni mezzo di mantenere il ritmo assunto dai negoziati con
la Bulgaria
e
la Romania
" ha dichiarato Günter Verheugen, commissario responsabile per
l'allargamento. "Tuttavia, è altrettanto importante garantire la
qualità di tali negoziati. Occorre infatti ricordare che questi ultimi
devono procedere di pari passo con i progressi effettivi compiuti sul
terreno. Con riguardo alla Turchia, sono colpito dalla determinazione del
governo turco nell'accelerare l'andamento delle riforme al fine di
conformarsi ai criteri politici dell'Unione Europea. L'adozione degli ultimi
due pacchetti di riforme ha portato a considerevoli progressi in campo
legislativo; tuttavia, sul piano dell'attuazione, aspettiamo ancora di
vedere gli effetti concreti di molte di esse. La relazione di quest'anno
fornisce ulteriori incoraggiamenti alla Turchia affinché essa continui
sulla stessa strada e con la stessa energia. Continuo inoltre a pensare che
questo paese possa svolgere un ruolo chiave nella risoluzione del problema
di Cipro. La sua pressione deve essere pari alla nostra". Bulgaria e
Romania sono invitate ad intensificare i preparativi sul terreno Nell'ultimo
anno, Bulgaria e Romania hanno continuato a registrare progressi
nell'applicazione dei criteri di adesione. Entrambi i paesi continuano a
rispettare i criteri politici e sono prossimi alla conformità per quanto
concerne i criteri economici e quelli in materia di acquis. I negoziati di
adesione con
la Bulgaria
e
la Romania
continueranno sulla stessa base e secondo gli stessi principi applicati per
i dieci paesi in via di adesione, in particolare il principio del merito
proprio. Come in passato, Il ritmo dei negoziati sarà determinato
principalmente dai progressi compiuti dai paesi interessati nel recepire la
legislazione comunitaria nel proprio ordinamento nazionale e nel creare
meccanismi che consentano di applicarla e garantirne efficacemente il
rispetto.
La Commissione
continuerà a vigilare sul rispetto degli impegni assunti. L'obiettivo
dichiarato dell'Unione è di accogliere
la Bulgaria
e
la Romania
come membri nel 2007, sulla base dei futuri progressi relativi al rispetto
dei criteri di adesione. Questo deve restare l'obiettivo principale dei
preparativi di questi due paesi e
la Commissione
intende assisterli nel suo conseguimento. Affinché l'adesione possa aver
luogo nel 2007, un trattato comune di adesione per
la Bulgaria
e
la Romania
dovrà essere firmato al massimo entro la fine del 2005, il che significa
che i negoziati dovranno essere conclusi con il dovuto anticipo rispetto a
tale data. Preliminarmente,
la Commissione
dovrà redigere una raccomandazione finale sul livello di preparazione
all'adesione dei due Stati in causa. I tempi di conclusione dei negoziati
dipenderanno dagli effettivi progressi compiuti sul terreno e nell'ambito
del processo di negoziazione sulla base dei meriti propri di ciascun paese
candidato. All'inizio del 2004,
la Commissione
presenterà al Consiglio un quadro finanziario comune triennale per
l'adesione della Bulgaria e della Romania al fine di preparare il terreno
per la conclusione dei negoziati. Il suddetto quadro finanziario dovrà
essere fondato sui principi e sulla metodologia elaborati per i negoziati
con i dieci paesi in via di adesione. Su questa base,
la Commissione
proporrà successivamente al Consiglio posizioni comuni di negoziato
relative alle implicazioni finanziarie nei settori dell'agricoltura, della
politica regionale e delle questioni di bilancio.
La Turchia
è incoraggiata ad attuare riforme Nel corso dell'ultimo anno, accelerando
il ritmo delle riforme,
la Turchia
ha compiuto notevoli sforzi e progressi significativi con riguardo al
rispetto dei criteri politici di Copenaghen ed ha continuato a migliorare il
rispetto dei criteri economici. Sono inoltre continuati i progressi relativi
ai criteri in materia di acquis, benché molto resti ancora da fare in
diversi settori. Occorrono comunque ulteriori sforzi, in particolare per
quanto riguarda il rafforzamento dell'indipendenza e il funzionamento del
settore giudiziario, il quadro generale per l'esercizio delle libertà
fondamentali (di associazione, di espressione e di culto), l'ulteriore
allineamento delle relazioni tra civili e militari con la pratica europea,
la situazione nel sud-est e i diritti culturali.
La Turchia
deve provvedere a una piena ed efficace attuazione delle riforme per
garantire che i cittadini turchi possano godere dei diritti umani e delle
libertà fondamentali in linea con gli standard europei. Il prossimo anno,
la Commissione
valuterà i progressi compiuti dalla Turchia con riguardo al rispetto dei
criteri di adesione. Come richiesto dal Consiglio europeo di Copenaghen,
entro la fine di ottobre 2004
la Commissione
redigerà una relazione e una raccomandazione in cui stabilirà se
la Turchia
rispetti o meno i criteri politici di Copenaghen. Ciò dovrebbe consentire
al Consiglio europeo di decidere, nella riunione del dicembre
2004, in
merito alla possibile apertura dei negoziati di adesione con il suddetto
paese. Per quanto riguarda Cipro, il Consiglio europeo ha ripetutamente
sottolineato la sua netta preferenza per l'adesione di un paese unito.
La Commissione
ritiene che esistano condizioni favorevoli perché le due comunità trovino
una soluzione globale al problema precedentemente all'adesione di Cipro il 1°
maggio
2004. A
tal fine l'Ue dovrà ripetere l'invito a tutte le parti interessate, in
particolare
la Turchia
e la leadership turco-cipriota, a riprendere i colloqui sulla base della
proposta del Segretario generale delle Nazioni Unite. L'assenza di un
accordo potrebbe divenire un serio ostacolo alle aspirazioni europee della
Turchia. Il Consiglio europeo di Salonicco ha affermato la volontà
dell'Unione di prendere in considerazione i termini di una soluzione in
linea con i principi alla base dell'Ue.
La Commissione
è pronta a collaborare per giungere a una rapida soluzione.
I PAESI IN PROCINTO DI
ADERIRE ALL'UE SARANNO PREVEDIBILMENTE PRONTI PER L'ADESIONE ENTRO IL
TERMINE PREVISTO, MA DEVONO AFFRONTARE LE QUESTIONI ANCORA IN SOSPESO
Bruxelles, 6 novembre 2003 - A giudicare dalle relazioni di verifica
adottate oggi dalla Commissione europea, i dieci paesi che si accingono ad
entrare nell'Unione dovrebbero aver ultimato, nella stragrande maggioranza
dei settori della legislazione Ue, i preparativi per aderire il 1° maggio
2004. Un numero limitato di questioni continua tuttavia a suscitare gravi
preoccupazioni e richiede un'azione immediata e decisiva da parte dei paesi
in questione, perché essi possano rispettare gli obblighi assunti e
beneficiare appieno dei vantaggi dell'adesione. Purché i paesi interessati
compiano gli sforzi necessari,
la Commissione
non dubita che le suddette lacune possano essere colmate entro la data di
adesione ed è pronta a fornire a tali paesi, con una procedura rapida,
un'assistenza specifica a tal fine. Se si rivelerà necessario,
la Commissione
non esiterà a prendere misure correttive per assicurare la regolare
attuazione delle norme e delle politiche dell'Unione. “Le conclusioni di
queste relazioni non sono una sorpresa per
la Commissione
né per i paesi in via di adesione, i quali sono consapevoli dei notevoli
risultati già ottenuti, ma sanno anche molto bene quello che resta ancora
da fare”, ha dichiarato Günter Verheugen, Commissario europeo
responsabile dell'allargamento. “La questione decisiva è di sapere se le
nostre istituzioni, le politiche comuni e il mercato interno potranno
funzionare regolarmente dopo l'adesione e se le poche questioni ancora in
sospeso potranno essere risolte prima del 1° maggio 2004. La mia risposta
è un sì chiaro e inequivocabile”. Un orientamento per i paesi in via di
adesione Da alcuni anni
la Commissione
segue passo per passo i progressi compiuti dai paesi in via di adesione nel
soddisfare i requisiti connessi all'adesione. Due esercizi di verifica sono
stati presentati al Consiglio nel febbraio e nel maggio
2003. A
conclusione di questo processo
la Commissione
presenta una relazione globale di verifica per ciascuno dei paesi in
procinto di aderire all'Ue, nella quale esamina in particolare la capacità
del paese di ottemperare all'obbligo di applicare tutto l'acquis fin dal
primo giorno di adesione. Queste relazioni vanno considerate dai paesi
interessati come un orientamento nella preparazione all'adesione, che
consente loro di individuare le lacune ancora da colmare e di mobilitare le
risorse e l'energia necessarie a farlo prima dell'adesione. Le relazioni
valutano, per ciascuno dei 29 capitoli della legislazione Ue, il livello di
preparazione raggiunto in ogni paese in via di adesione, per quanto riguarda
sia il recepimento della legislazione che le strutture di esecuzione, le
capacità amministrative e l'effettiva applicazione della legislazione. Di
norma, sono prese in considerazione ai fini della valutazione solo le leggi
effettivamente adottate e le misure effettivamente attuate. Nell'eseguire la
sua valutazione
la Commissione
opera una distinzione fra tre categorie di settori: la prima categoria
riguarda i settori nei quali un paese è pronto o in cui restano solo
problemi minori da risolvere; nella seconda categoria figurano i restanti
settori che richiedono sforzi consistenti e un ritmo accelerato di
progressi, perché i problemi possano essere risolti prima dell'adesione; la
terza categoria riunisce i settori particolarmente preoccupanti, nei quali
devono essere prese misure immediate e decisive perché il paese sia pronto
alla data di adesione. Se non si trova una soluzione, le questioni irrisolte
possono portare alla situazione in cui un nuovo Stato membro non potrà
beneficiare pienamente dei vantaggi dell'adesione. In generale, la
preparazione è soddisfacente Le suddette relazioni confermano che
nell'ultimo anno i paesi in procinto di aderire hanno compiuto sforzi
straordinari per completare i preparativi dell'adesione, avviati già molto
tempo fa, dimostrando il loro impegno ad applicare l'acquis fin dal 1°
maggio 2004. Essi hanno raggiunto un livello di allineamento molto elevato e
meritano in generale che ci si congratuli con loro per i risultati
conseguiti. L'esercizio di verifica si è dimostrato, in questo contesto,
uno strumento efficace che ha contribuito ad accelerare i preparativi. In
questo esercizio di vasta portata
la Commissione
non ha incontrato grandi sorprese né ha fatto scoperte dell'ultimo minuto.
L'esercizio di verifica conferma le analisi precedenti e registra i
progressi complessivi compiuti dopo la pubblicazione delle ultime relazioni
periodiche nell'ottobre 2002. Alla luce delle risultanze dettagliate esposte
in queste relazioni, si può concludere che, nel complesso i paesi in
procinto di aderire all'Ue dovrebbero essere pronti per l'adesione nella
stragrande maggioranza dei settori, anche se in taluni casi sono tuttora
necessari piccoli adeguamenti. Allo stesso tempo, questi paesi dovranno
intensificare i loro sforzi da qui all'adesione per risolvere una serie di
questioni ancora in sospeso. Restano alcune questioni fortemente
preoccupanti Un numero limitato di questioni continua a suscitare forti
preoccupazioni. In seguito alle relazioni di verifica,
la Commissione
metterà in guardia ciascuno dei paesi in via di adesione relativamente ai
problemi specifici che lo riguardano, inviandogli lettere di ammonimento e
organizzando adeguate consultazioni. Se i paesi in questione non adotteranno
misure immediate e decisive, con ogni probabilità non saranno in grado di
soddisfare gli obblighi connessi all'adesione in quei campi specifici e i
loro cittadini ed operatori economici non potranno beneficiare pienamente
dei vantaggi derivanti dall'adesione all'Ue. Problemi specifici da risolvere
sono stati constatati in tutti i paesi in via di adesione, riguardo a uno o
più (fino a quattro) capitoli dell'acquis, a seconda del paese.
Nell'insieme questi problemi rappresentano solo il 3% di tutti i punti
esaminati. I preparativi in vista dell'adesione continuano Tutti gli sforzi
devono concentrarsi ora sulla risoluzione dei problemi ancora esistenti nel
recepimento e nell'attuazione dell'acquis, in modo da colmare le lacune
entro la data di adesione. L'impresa è fattibile. All'occorrenza,
la Commissione
è pronta ad aiutare le amministrazioni dei paesi in via di adesione
fornendo loro un'assistenza mirata che può essere mobilitata rapidamente.
Insieme ai paesi interessati
la Commissione
continuerà, nei mesi che restano prima dell'adesione, a seguire da vicino
le questioni rimaste in sospeso. Se constaterà che i compiti non vengono
assolti come di dovere prima dell'adesione,
la Commissione
è decisa a prendere le necessarie misure, se necessario già prima
dell'adesione, per porre rimedio alla situazione. La preparazione dei paesi
in via di adesione ha raggiunto uno stadio avanzato.
La Commissione
confida che l'allargamento si farà in buone condizioni il 1° maggio 2004.
Tuttavia, essa non esiterà, nella sua qualità di custode dei trattati, a
fare ricorso a tutti i mezzi a sua disposizione per assicurare la corretta
attuazione delle norme e delle politiche dell'Unione, a beneficio di tutti
gli Stati membri.
SOCIETÀ DI VENDITA
ALL'ESTERO (FOREIGN SALES CORPORATIONS - FSC):
LA COMMISSIONE EUROPEA
SI PREPARA A IMPORRE CONTROMISURE SU PRODOTTI AMERICANI
Bruxelles, 6 novembre 2003 - In occasione della riunione settimanale,
la Commissione
europea ha adottato una proposta volta a imporre contromisure nei confronti
di determinati prodotti americani, nell'ambito della vertenza nata da tempo
presso l'Omc riguardo alle società americane di vendita all'estero. Secondo
il regime proposto, sarebbero progressivamente introdotte contromisure a
partire dal 1° marzo 2004. La proposta della Commissione è conforme
all'autorizzazione, concessa quest'anno dall'Omc, ad applicare misure di
ritorsione dell'ordine di 4 miliardi di dollari in seguito al mancato
rispetto da parte degli Usa delle decisioni dell'Omc. La proposta è stata
trasmessa per adozione al Consiglio. Pascal Lamy, Commissario europeo
responsabile del commercio, ha dichiarato che "
la Commissione
auspica di inviare un messaggio chiaro agli Stati Uniti, vale dire che la
persistente mancata applicazione delle decisioni dell'Omc, tre anni dopo la
scadenza del termine inizialmente fissato dall'organizzazione, è
inaccettabile. Sono appena tornato da Washington, dove ho esposto
chiaramente la nostra posizione. Tuttavia, abbiamo optato per un approccio
moderato ed abbiamo lasciato agli Stati Uniti la possibilità di agire prima
dell'applicazione di contromisure nel marzo 2004. Spero che gli Stati Uniti
sfrutteranno questa opportunità". Con il chiaro obiettivo di ottenere
il ritiro delle misure americane, la proposta della Commissione prevede la
progressiva introduzione, a partire dal 1° marzo 2004, di contromisure pari
inizialmente al 5%, seguita da aumenti mensili automatici dell'1%, fino a un
massimale del 17%, da raggiungere nel marzo 2005. La proposta della
Commissione comprende un elenco particolareggiato di prodotti che potrebbero
essere oggetto delle contromisure, stilato in seguito ad ampie consultazioni
degli operatori economici dell'Ue e degli Stati membri. L'elenco è già
stato reso pubblico nel maggio scorso. Antecedenti In decisioni successive
di un Panel e dell'Organo d'appello, l'Omc ha ritenuto che le Fsc
rappresentassero una sovvenzione all'esportazione illecita, ai sensi sia
dell'Accordo sulle sovvenzioni sia (per quanto riguarda i prodotti agricoli)
dell'Accordo sull'agricoltura. Agli Stati Uniti era stato concesso il
termine del 1° novembre 2000 per ritirare il regime Fsc. Il 15 novembre
2000, il Presidente Clinton aveva firmato l'Eti Act, legge intesa a
sostituire le Fsc. L'eti Act non modificava però la sostanza del regime di
sovvenzioni all'esportazione e di conseguenza l'Ue ne ha contestato la
legalità in sede Omc. Nel gennaio
2002, l
'Omc ha confermato che anche l'Eti Act costituiva una sovvenzione
all'esportazione proibita e che gli Stati Uniti non si erano pertanto
conformati alla sua precedente decisione. Di conseguenza, il 7 maggio
2003 l
'Omc ha avallato la richiesta dell'Ue di contromisure di livello globalmente
equivalente a quello dell'importo stimato annuo della sovvenzione americana
(cioè 4 miliardi di dollari). L'ue ha tuttavia evitato di fare ricorso a
misure immediate di ritorsione, in modo da concedere un termine ragionevole
per consentire all'amministrazione e al Congresso americani di adottare la
legislazione necessaria ad abrogare la legge sulle Fsc (Eti). L'elenco dei
prodotti si trova all'indirizzo: http://mkaccdb.Eu.int/dsu/doc/ds108-26.doc
La descrizione esatta dei
prodotti si trova all'indirizzo: http://europa.Eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/2002/l_290/l_29020021028it00010932.pdf
(Gu L 290 del 28 ottobre 2002)
Per ulteriori informazioni vedi: Ip/03/642, Ip/01/1214, Ip/00/1321,
Memo/00/84, Ip/00/1094 e Ip/00/186 Sito web della Dg Commercio: http://europa.Eu.int/comm/trade/miti/dispute/wn.htm
http://mkaccdb.Eu.int/miti/dsu
IL REGNO UNITO LANCIA
UN NUOVO SERVIZIO DI INFORMAZIONE 6PQ
Londra, 6 novembre 2003 - Il governo britannico ha lanciato una nuova
iniziativa volta ad assistere le organizzazioni del paese a trarre vantaggio
dal Sesto programma quadro (6Pq) di ricerca della Commissione europea.
"Fp6uk" consentirà alle varie organizzazioni di conoscere meglio
le possibilità offerte dal 6Pq e, per la prima volta, le parti interessate
potranno accedere ai Punti di contatto nazionali (Pcn) del Regno Unito
attraverso un servizio di informazione unico e centralizzato. "La
ricerca e lo sviluppo sono essenziali per la salute e il benessere nel Regno
Unito. I finanziamenti dell'Ue costituiscono una risorsa vitale per le
università e le imprese. Il nostro nuovo servizio fornirà ai richiedenti
un sostegno continuo, sin dalla loro domanda iniziale fino, ce lo auguriamo,
all'approvazione finale delle loro richieste", secondo quanto
dichiarato dal ministro britannico della Scienza e dell'Innovazione, Lord
Sainsbury. Infolink: http://fp6uk.Ost.gov.uk
BRUXELLES, CONFERENZA
SULLA VALUTAZIONE TECNOLOGICA
Bruxelles, 6 novembre 2003 - La conferenza conclusiva del progetto Tami
(Valutazione tecnologica in Europa: tra metodo e impatto), finanziato dall'Ue,
si svolgerà il 27 novembre a Bruxelles. L'obiettivo del progetto è di
instaurare un dialogo strutturato tra gli esperti della valutazione
tecnologica e i decisori dei settori scientifico e tecnologico. Alla
conferenza, intitolata "Promuovere il ruolo della valutazione
tecnologica nel processo decisionale", parteciperanno esperti europei
della valutazione tecnologica, responsabili politici nazionali e membri del
Parlamento europeo. Il progetto è finanziato nell'ambito della sezione
"Migliorare il potenziale umano" del Quinto programma quadro. Infolink: ftp://ftp.Cordis.lu/pub/foresight/docs/conference1103_flyer.pdf
INCENTIVI PENSIONI:
PRUDENZIALI LE STIME DEL GOVERNO
Roma, 5 novembre 2003 - Il Mef comunica che, come tutti gli articolati
legislativi, l’emendamento governativo all’atto Senato 2058 (Disegno di
legge delega al governo in materia previdenziale) è stato accompagnato da
una Relazione tecnica, redatta dal Governo e verificata dalla Ragioneria
generale dello Stato. I Ministeri competenti, Welfare ed Economia, hanno
formulato le stime sulla base di una metodologia di standard europeo, come
tale totalmente trasparente e verificabile. La riforma del sistema
previdenziale italiano si sviluppa in due fasi: una fase
"strutturale"; una fase iniziale "sperimentale". La fase
"strutturale" inizia nel 2008 ed è cifrata sulla base degli
andamenti demografici e dei grandi numeri macroeconomici, condivisi a
livello europeo. La fase iniziale "sperimentale", essenzialmente
legata al meccanismo degli incentivi, può essere quantificata soprattutto
in funzione di ipotesi di comportamento individuali, su cui – trattandosi
di assoluta novità – non esistono esperienze di riferimento.
Coerentemente, le stime contenute nella Relazione tecnica sono basate su
principi di prudenza contabile. Ciò evidentemente non esclude, ed è anzi
la nostra ipotesi politica, che la fiducia prodotta dalla riforma possa
determinare una forte efficacia degli incentivi.
SEMESTRE DI
PRESIDENZA: TERZO INCONTRO FEMIP DELLA BEI A NAPOLI
Roma, 6 novembre 2003 - Il Mef comunica che il 10 e l’11 novembre, a
Napoli, presso Castel dell’Ovo, si svolgerà il 3° incontro del Comitato
per
la Cooperazione
ed il Dialogo Economico (Pdcc) del Fondo euromediterraneo d’investimento e
partenariato (Femip) della Bei. All’evento, che avviene sotto la
presidenza congiunta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio
Tremonti, e del Presidente della Bei, Philippe Maystadt, partecipano i
ministri finanziari dei 15 Paesi Ue e dei 12 Paesi partner mediterranei,
la Commissione Europea
, il gruppo Banca Mondiale e
la Banca
di sviluppo Africana.
EMISSIONE GLOBAL A 3
ANNI IN DOLLARI
Roma, 6 novembre 2003 -
La Repubblica
ha concluso ieri il Programma Global in dollari Usa per il 2003 collocando
un titolo triennale per tre miliardi di dollari con cedola al 2,75% e con
scadenza 15 dicembre 2006. Il titolo ha registrato una domanda notevolmente
superiore all'offerta. Il prezzo è stato fissato a 99,901%, per un
rendimento corrispondente di 2,783%, 49 punti base sopra quello del titolo
del Tesoro americano con la stessa scadenza. L’emissione è stata
l’ultimo collocamento nell’ambito del Programma Global in dollari Usa
per il 2003. Complessivamente gli ordini di acquisto sono stati superiori
alla quantità offerta per 3,5 miliardi di dollari con una partecipazione di
più di 100 investitori. Maggioritaria è stata la quota sottoscritta dalle
banche centrali, pari al 63%, segue il 18% degli Asset Manager, il 7% di
Assicurazioni e Fondi Pensione ed il 10% del settore bancario. Per quanto
riguarda la distribuzione geografica, una quota consistente, pari al 40%, è
stata collocata in Asia, seguita dal 30% collocato in Europa e Medio Oriente
e dal 14% negli Stati Uniti. Il Programma Global in dollari Usa si è
dimostrato uno strumento di successo complementare alla politica di
emissione sul mercato domestico, facendo dell'Italia il maggiore emittente
non americano sul mercato Global del dollaro Usa. Il principale obbiettivo
del Programma è quello di continuare l'internazionalizzazione della base di
investitori in titoli di Stato italiani. Deutsche Bank, Goldman Sachs e
Merrill Lynch hanno svolto il ruolo di lead-manager del collocamento e di
gestori del libro ordini. Abn Amro, Citigroup, Csfb, Jp Morgan Chase, Lehman
Bros, Morgan Stanley, Nomura e Ubs hanno partecipato come co-manager.
ASSOGESTIONI:
ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI OTTOBRE 2003 FONDI COMUNI: BOOM DEGLI
AZIONARI +1,8 MILIARDI DI EURO.
Milano, 6 novembre 2003 - Riprende la crescita della raccolta dei fondi
comuni d’investimento che a ottobre hanno chiuso in rosso a –560 milioni
di euro, riducendo sensibilmente il saldo negativo di settembre (-2.558
milioni di euro). Gli azionari hanno fatto la parte del leone con una
raccolta di +1.805 milioni di euro. Buono il risultato anche dei flessibili.
I fondi di liquidità si avvicinano fortemente alla parità pur rimanendo in
territorio negativo. Segno meno per obbligazionari e bilanciati.
Nell’insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le
macro categorie si registra: Azionari raccolta netta positiva per +1.805 mln.
Di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -435 mln. Di euro;
Obbligazionari raccolta netta negativa per -2.111 mln. Di euro; Di Liquidità
raccolta netta negativa per -257 mln. Di euro; Flessibili raccolta netta
positiva per +435 mln. Di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica,
è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta
negativa per –3.294 mln. Di euro. I fondi non armonizzati (riservati,
speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta
positiva di circa +431 mln. Di euro. I fondi e gli organismi di diritto
estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una
raccolta netta positiva per circa +2.154 mln. Di euro. I fondi
lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per
circa +146 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei
totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di ottobre una
raccolta netta positiva per circa +310 mln. Di euro e un patrimonio pari a
7.182 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano
risulta, a fine ottobre, di circa 382.135 mln. Di euro. Il patrimonio dei
fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è
pari a 10.265 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto
estero degli intermediari italiani è di 89.986 mln. Di euro. Il patrimonio
dei fondi lussemburghesi storici è di 25.678 mln. Di euro. Complessivamente
il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani
ammonta a 508.063 mln. Di euro.
BANCA
FIDEURAM APPROVATA
LA RELAZIONE DEL
TERZO TRIMESTRE 2003 UTILE NETTO CONSOLIDATO € 48,4 MILIONI NEL TERZO
TRIMESTRE (+ 27% SULLO STESSO TRIMESTRE 2002)
Milano, 6 novembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca
Fideuram (Gruppo Sanpaolo Imi) ha approvato oggi la relazione del terzo
trimestre 2003, di cui si riporta in allegato il testo completo. La
performance del terzo trimestre è stata molto positiva sia sotto il profilo
operativo che economico. L’utile netto trimestrale è infatti tornato a
crescere rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno precedente,
confermando il trend di crescita dell’utile in atto dall’inizio
dell’anno. In particolare, nel terzo trimestre e, rispettivamente, nei
primi nove mesi del 2003 Banca Fideuram ha registrato i seguenti principali
risultati a livello consolidato: L’utile netto del terzo trimestre è
stato di € 48,4 milioni (+ 27% rispetto agli € 38,1 milioni pro-forma,
con Banca Sanpaolo Invest, dello stesso periodo del 2002). L’utile dei
primi nove mesi del 2003 è stato di € 121,3 milioni (€ 147,8 milioni
nel corrispondente periodo di un anno fa). Al risultato del terzo trimestre
ha concorso l’aumento del 14,9% delle commissioni nette, (passate a €
127,1 milioni rispetto a € 110,6 milioni nello stesso periodo del 2002) a
fronte di spese amministrative in flessione (-0,9% rispetto al terzo
trimestre 2002). La raccolta netta del risparmio gestito – costituito da
fondi comuni, gestioni patrimoniali, assicurazioni vita e fondi pensione –
ha raggiunto nei primi nove mesi € 2,7 miliardi, in netta controtendenza
rispetto allo stesso periodo del 2002, quando era stata negativa per € 0,9
miliardi. All’interno del risparmio gestito risalta l’eccellente
andamento di fondi e gestioni, la cui raccolta ha raggiunto quota € 1,65
miliardi (era stata negativa per € 2,8 miliardi nei primi nove mesi del
2002). Positivo anche il comparto assicurativo, che si è attestato a € 1
miliardo (€ 1,96 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno). Il
risparmio non gestito (titoli e conti correnti) ha segnato una migrazione
verso il risparmio gestito totalizzando una raccolta netta negativa per €
1,9 miliardi (€ 2,9 miliardi di raccolta positiva nei primi nove mesi
2002). La raccolta netta totale (risparmio gestito e non gestito) è stata
positiva per oltre € 0,7 miliardi (€ 2,1 miliardi nei primi nove mesi
del 2002). Il mix di raccolta si è pertanto modificato a favore degli
strumenti di risparmio gestito, come conseguenza del migliorato clima di
fiducia e del crescente orientamento dei risparmiatori verso investimenti a
maggiore durata e con rendimenti attesi più elevati. Al 30.9.2003 le masse
amministrate si sono attestate a € 57,4 miliardi, in aumento del
6,1%rispetto al 30.9.2002 e del 4,6% rispetto al 31.12.2002. Il risparmio
gestito è ammontato a complessivi € 43,4 miliardi, corrispondenti al
75,5% delle masse amministrate (era di € 40 miliardi al 31.12.2002, pari
al 72,8% delle masse totali). Nell’aggregato del risparmio gestito
spiccano gli aumenti del 7,2% dei fondi comuni, incluse le gestioni
patrimoniali (passati dai € 29,2 miliardi del 31.12.2002 ai 31,3 miliardi
al 30.9.2003) e dell’11,1% delle assicurazioni vita (da € 10,8 miliardi
a 12 miliardi). A fine settembre il totale dei private banker delle reti
Fideuram e Sanpaolo Invest era pari a 4.617, inclusi 87 produttori
assicurativi (erano complessivamente 4.951 al 30.9.2002 e 4.754 al
31.12.2002). La riduzione del numero dei consulenti, che ha interessato
entrambe le reti, è l’effetto della scelta di non promuovere un massiccio
reclutamento, che sarebbe stato eccessivamente oneroso nella contingente
situazione di mercato. A fine settembre i clienti del gruppo Banca Fideuram
erano oltre 759mila, di cui oltre 120mila aderenti ai servizi online. Viene
unito in allegato il testo integrale della relazione del terzo trimestre
2003. Soluzioni Di Video Editing Ottimali Per Qualsiasi Utente: Terratec
Electronic Si Concentra Su Ulead Software Milano, 6 Novembre 2003 - Quando
due produttori si accordano, anche i clienti ne traggono beneficio. E quando
l'hardware e il software sono stati ottimizzati l'uno per l'altro, la
creatività diventa sfrenata. Il produttore hardware multimediale Terratec
ha inaugurato un'alleanza strategica con lo specialista software Ulead
Systems per estendere ulteriormente le sue soluzioni di video editing e di
authoring Dvd. L'hardware del produttore di Nettetal (Germania) viene già
ottimizzato tecnicamente per il software Ulead a partire dagli stadi
iniziali di progettazione, e vice versa. Le soluzioni di editing Ulead
Mediastudio Pro 6.5 Dvd Ve, Videostudio 7.0 Se e Moviefactory 2 Dvd, vengono
già forniti come applicazioni per le funzionalità avanzate con le schede
di editing Cameo, Cameo Convert e Cameo Grabster 200. "Da questa
cooperazione potenziata ci guadagneranno tutti. Con un software ottimizzato
per le nostre soluzioni di video editing hardware, i nostri clienti
inizieranno subito a divertirsi con i nostri prodotti", ha affermato
con sicurezza Martin Hopp, Video Product Manager Terratec. Ulead fornisce a
tutti gli utenti dai principianti ai professionisti, un software di video
editing facile da utilizzare. Secondo Hopp "questo è un fatto che è
stato apprezzato dagli acquirenti che cercano una vera alternativa al
precedente leader di mercato". "La nostra partnership con Terratec
riflette una relazione basata sulla fiducia e l’alto gradimento da parte
degli utenti dimostra anche la qualità della compatibilità tra le
soluzioni hardware di Terratec e del nostro software", ha detto Andreas
Lakeberg, Direttore del Business Development di Ulead Systems Gmbh. "Lo
sviluppo in corso nel settore dell’intrattenimento domestico richiede
prodotti di alta qualità. Come risultato della nostra cooperazione,
offriamo ai clienti un pacchetto completo non solo per registrazione ed
editing video, ma anche per la creazione di Vcd, Svcd e Dvd".
M+RZP HA RECENTEMENTE ACQUISITO
LA SOCIETÀ DI
CONSULENZA BRESCIANA EXPLETA, SPECIALIZZATA NEL SETTORE DELLA FINANZA
AGEVOLATA.
Bergamo, 6 novembre 2003 - Con questa operazione M+rzp entra, dopo Bergamo,
ove è nata, e Milano Verona e Napoli, in un’altra provincia
"ricca" sotto il profilo della presenza di aziende che hanno
bisogno di essere informate ed assistite per investimenti in Italia e
all’estero,acquisendo professionalità sul fronte della finanza agevolata
e clienti, non solo privati, ma anche istituzionali visto che tra quelli
della Expleta figura anche l’Università di Brescia. Contestualmente è
stata potenziata non solo la struttura di Los Angeles, ma altresi’ aperta
una prima finestra sui Paesi dell’Est, con un ufficio a Bucarest,
presumibilmente entro marzo 2004 M+rzp sarà presente anche a Shangai .
Infolink: www.Mrzp.com
MONTEFIBRE:
TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2003 NEGATIVI, MA IN RECUPERO, I RISULTATI DEL
TERZO TRIMESTRE 2003. RITORNO A UN MARGINE OPERATIVO LORDO POSITIVO PREVISTO
NELL’ULTIMO TRIMESTRE
Milano, 5 novembre 2003: Il Consiglio di amministrazione di Montefibre,
riunitosi il 5 novembre a Milano, ha approvato
la Relazione
trimestrale al 30 settembre 2003. Il perdurante indebolimento dei mercati
europei delle fibre e il rafforzamento dell’euro sul dollaro, con la
conseguente minore redditività dell’export, hanno condizionato
pesantemente i risult ati dei primi nove mesi dell’anno. I ricavi netti
consolidati al 30 settembre 2003 sono stati pari a 318,9 milioni di euro, in
calo del 21,3% rispetto ai 405,4 milioni registrati nei primi nove mesi
dell’anno precedente. Il margine operativo lordo si è attestato a -7,0
milioni di euro, a fronte dei 18,4 milioni del 30 settembre 2002. Il
risultato operativo è stato negativo per 20,1 milioni di euro, mentre nel
corrispondente periodo dell’anno precedente era stato positivo per 1,6
milioni. L’andamento dei ricavi ha registrato una significativa
diminuzione dei volumi venduti rispetto all’analogo periodo dell’anno
precedente (-25,8%), sia perché le vendite dei polimeri poliestere sono
state effettuate solo per i primi due mesi dell’anno (dal 1° marzo è
divenuta operativa la scissione del settore polimeri), sia perché sono
calate del 17,5% le vendite di fibra acrilica e del 25,3% quelle di fibra
poliestere. I prezzi di vendita sono, invece, aumentati del 1,3% per la
fibra acrilica e del 4,4% per quella poliestere, in misura, però,
insufficiente a compensare il notevole aumento dei prezzi delle materie
prime (+16% circa per l’acrilonitrile e +22% circa per il paraxilolo e il
glicole). Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si sono,
comunque, ridotti del 14,6% per effetto dei minori volumi. Il costo del
lavoro è diminuito del 21,7% essenzialmente per le variazioni di organico
conseguenti al trasferimento a Ngp, dal 1° marzo, di 281 dipendenti dello
stabilimento di Acerra e alla fermata, dal 29 aprile, della produzione nello
stabilimento di Ottana; in questo sito sono rimasti operativi solo gli
addetti alle residue code di attività ordinaria. Nel terzo trimestre 2003
il risultato operativo si è attestato a –5,0 milioni di euro (-3,1
milioni nello scorso anno). Tuttavia, nonostante la consueta penalizzazione
legata alla stagionalità, il terzo trimestre segna un deciso recupero
rispetto ai primi due trimestri 2003; il margine operativo lordo è,
infatti, passato dai –4,9 e –1,7 milioni, rispettivamente nel primo e
nel secondo trimestre, ai –0,4 milioni nel terzo. L’indebitamento
finanziario netto è passato dai 61,7 milioni di euro del 31 dicembre
2002 a
69,7 milioni. Anche questo dato evidenzia un miglioramento rispetto al 31
marzo e al 30 giugno (73,8 e 72,4 milioni rispettivamente), grazie a una
riduzione del capitale di esercizio, all’esaurirsi degli esborsi per
investimenti e al miglioramento della gestione ordinaria. La situazione del
mercato europeo delle fibre non ha registrato alcun miglioramento rispetto
ai precedenti trimestri dell’anno. Nelle fibre acriliche i consumi
industriali europei sono calati del 25% rispetto all’anno scorso; ancora
buoni si sono, invece, mantenuti i livelli di esportazione, anche se il
rafforzamento dell’euro sul dollaro ne ha ridotto fortemente la redditività.
Nelle fibre poliestere i consumi industriali europei hanno registrato una
flessione del 5% rispetto all’anno scorso, accompagnata da un ulteriore
incremento delle importazioni da fuori Europa, che sono favorite dal
deprezzamento del dollaro. Nel quarto trimestre si prevede un mercato ancora
debole. Per le fibre acriliche il superamento della pausa estiva e la
chiusura dello stabilimento di Ottana permetteranno vendite meno sbilanciate
verso le esportazioni, mentre i prezzi dovrebbero riassorbire
progressivamente gli aumenti subiti dalle materie prime. Il business
acrilico confermerà, quindi, i segnali di miglioramento della redditività
già apparsi nel terzo trimestre, tornando a un risultato operativo
positivo. Per le fibre poliestere la pressione dell’offerta in un mercato
ancora poco ricettivo non fa prevedere significativi recuperi di redditività,
anche perché il nuovo impianto entrato in marcia nel mese di ottobre non
produrrà ancora tutti i benefici economici attesi. Complessivamente, la
previsione per il quarto trimestre è di un margine operativo lordo
consolidato positivo, anche se in misura ancora insufficiente a coprire gli
ammortamenti.
VIAGGI
DEL VENTAGLIO: OTTIMA. PERFORMANCE DI VENDITA PER I VIAGGI INCENTIVE E DI
GRUPPO 29 MILIONI DI EURO IL FATTURATO 2002/2003 (+
279C
)
Milano, 6 novembre 2003 - A distanza di pochi mesi dall'uscita del nuovo
catalogo "Ventaglio Incentivi.:", il reparto Incentive &
Gruppi del Gruppo Ventaglio sta riscontrando ottimi risultati. A chiusura
dell'anno commerciale (1" novembre 2002/31 ottobre 2003) il fatturato
totale del reparto è annientato del 27%, passando da 23.000.000 di curo per
l'anno 2001/2002 a 29.000.000 curo nel 2002/2003. Per la prima volta il
catalogo Ventaglio Incentive, offre pacchetti di viaggio organizzati da
tutti i marchi del Gruppo, i quali hanno contribuito all'incremento del
fatturato con rilevanti singole performance di vendite. In particolare
nell'anno 2002j`2003, sono state 600 le agenzie di viaggio e le incentive
house. Che hanno scelto un viaggio incentive o di gruppo in un Ventaclub,
con oltre 27.000 passeggeri per un fatturato di 22.000.000 di curo con un
incremento del 12% rispetto al 2001,'2002. Per i viaggi organizzati in
strutture Columbus, sono stati oltre 6.000 i passeggeri trasportati, con un
fatturato pari a 4.000.000 di curo e una crescita del 161%; Utat, con 6.200
passeggeri ha prodotto un fatturato di 2.235.000 curo con una crescita del
70% e anche Caleidoscopio, per il primo anno, ha un fatturato totale di
circa 1 milione. Ottimi i risultati anche per le agenzie Ventapoint e le
agenzie di viaggio appartenenti a network., dove è stato registrato un
trend di crescita, per le vendite Incentive & Gruppi.. Pari al 42%,
grazie al legame diretto con il reparto ed al costante scambio di
comunicazione tra le parti durante la vendita del viaggio e nella sua
organizzazione. "Il successo dei reparto Incentivo: & Gruppi -
afferma Ruth Rabà, Responsabile del reparto Incentive Se Gruppi- è
determinato dalla forte integrazione interna, dallo stretto rapporto con il
canale agenziale, dalla rapidità nella risposta ai preventivi,
dall'approfondita conoscenza dei prodotti offerti, promossi anche ttraverso
il nuovo catalogo che si è rivelato uno strumento ci! comunicazione di
grande impatto, r ie anche la nuovo ed inedito cd immersivo. Il catalogo si
pone in questa realtà come stimolo per supportare la domanda ed arricchire
l'offerta e vuole trasmettere, attraverso una grafica molto curata,
l'emozione di un viaggio vacanza anche nella scelta di un incentive. Gli
obiettivi per il nuovo anno sono di raggiungere un incremento del 15%, del
fatturato attuale sopportando la rete vendita, migliorando costantemente la
qualità del servizio ed incrementando la collaborazione con le agenzie di
Viaggio e di Incentive House." Il reparto Gruppi &- Incentive della
sede del Gruppo è composto da 12 persone, una parte commerciale e una
operativa, a queste si affiancano 4 persone nella sede Columbus,
2 in
Caleidoscopio e
5 in
Utat. V Caratteristica principale del reparto è di non effettuare le
prenotazioni direttamente con le aziende, ma sempre tramite le agenzie di
viaggio e le incentive House. Il nuovo catalogo 2003/2004, in distribuzione
nelle agenzie di viaggi, nelle incentive house e nelle aziende, è dedicato
coloro che desiderano "incentivare" e premiare il proprio staff,
regalando l'emozione di un viaggio in strutture selezionate del Gruppo; a ciò
si aggiunge la possibilità di acquistare anche un set da viaggio
personalizzatile, per offrire, oltre alla realizzazione di un bel sogno,
anche un ricordo da utilizzare nei momenti di lavoro e di piacere. A
completare il nuovo catalogo è stato inserito un cd imrmersivo che ha già
riscosso un notevole gradimento sia dalle aziende che dalle agenzie di
viaggio, quale ottimo strumento di vendita; infatti, offre la possibilità
di visionare, fin dal momento della scelta, tutte le strutture: proposte,
osservando i dettagli della location, gli spazi comuni ed i servizi offerti,
garantendo una visitane completa delle strutture, grazie all'utilizzo di
fotografie scattate con l'innovativa tecnica "immersiva" ed
all'utilizzo di filmati.
DIGITAL
BROS: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA APPROVATO
LA RELAZIONE TRIMESTRALE
AL 30 SETTEMBRE 2003. CONTINUA
LA CRESCITA DEL
GRUPPO: FATTURATO CONSOLIDATO + 20% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ANNO
PRECEDENTE E RAGGIUNTO IL PAREGGIO A LIVELLO DI EBIT CONSOLIDATO.
Milano, 6 novembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros,
gruppo operante nel digital entertainment quotato al Nuovo Mercato della
Borsa Italiana, riunitosi mercoledì 5 novembre
2003, ha
approvato i dati della prima trimestrale dell’anno 2003 – 2004. Il
Gruppo continua anche in un questo trimestre nella propria crescita. In
particolare a livello consolidato Digital Bros evidenzia un fatturato pari a
9,7 milioni di Euro, in crescita di oltre 1,5 milioni di euro (+20%)
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale risultato è
ancora di maggior rilievo considerato che il fatturato del trimestre aveva
già fatto registrare un incremento eccezionale pari al 137%. In continuo
miglioramento sono anche gli altri indicatori economici: Ebitda si attesta a
0,5 milioni di Euro, in aumento di oltre 1,1 milioni di Euro rispetto al
valore negativo di 0,6 milioni registrato nell’esercizio precedente. Il
Gruppo ha inoltre sostanzialmente raggiunto il pareggio (meno 39.000 Euro) a
livello di Ebit con un miglioramento di 1,1 milioni rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Il risultato ante imposte è stato negativo
per 0,7 milioni di Euro, ma in netto miglioramento rispetto al primo
trimestre dell’anno precedente che aveva registrato una perdita di 1,8
milioni di Euro. E’ importante sottolineare che i risultati sono in linea
con le previsioni della società e che il fatturato, vista la stagionalità
che storicamente caratterizza il settore in cui opera Digital Bros, si
concentra nel secondo e terzo trimestre, mentre i costi fissi sono
distribuiti lungo i dodici mesi dell’esercizio.
La Capogruppo Digital
Bros S.p.a., società operante nella localizzazione e distribuzione di
videogiochi, conferma la sua leadership nel mercato italiano e registra un
incremento di fatturato di circa il 22% che passa a 9,5 milioni di Euro
contro i 7,8 milioni registrati nel 1°trimestre 2002. Importanti
miglioramenti anche degli indicatori economici-finanziari. L’ebitda,
rispetto al risultato negativo di 0,2 milioni di Euro registrati nell’anno
precedente, risulta in crescita di 0,9 milioni di Euro ed è pari a circa
0,6 milioni di Euro mentre l’Ebit risulta positivo per 0,2 milioni di Euro
in aumento di 0,9 milioni di Euro rispetto al valore negativo di 0,6 milioni
registrato nell’anno precedente. Notevoli i margini di miglioramento per
la capogruppo visto che, oltre all’importante portfolio di titoli in
arrivo dagli editori storicamente rappresentati, il contratto siglato con
Electronic Arts non ha avuto in questo trimestre particolari effetti ma
esprimerà invece tutte le sue potenzialità nel secondo e terzo trimestre
dell’anno. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Digital Bros
risulta pari a 16,4 milioni di Euro, in aumento rispetto a meno 13,8 milioni
di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente a seguito degli
investimenti in Capitale Circolante Netto necessari per raggiungere i
margini di crescita. La crescita dello stesso indicatore rispetto al 30
giugno 2003 è limitata a 1,2 milioni di Euro ed è in linea con il normale
andamento che registra incrementi durante la prima metà dell’esercizio
per poi successivamente decrementarsi. “I positivi risultati di questo
primo trimestre rappresentano un’ulteriore conferma della validità di una
attenta politica di sfruttamento delle sinergie esistenti tra le diverse
attività del Gruppo, publishing e distribuzione di videogiochi, Tv
digitale, online gaming – ha dichiarato Raphael Galante, Amministratore
Delegato, Digital Bros S.p.a. – e ci consentono di guardare con
giustificata fiducia alla sviluppo e alla crescita del nostro business,
grazie alla varietà del catalogo, alla nuova e più capillare
organizzazione commerciale e alle strategiche azioni di marketing poste in
essere.”
POLYEDRA
E CALEDONIA ENTRANO A FAR PARTE DELLA MULTINAZIONALE AUSTRALIANA PAPERLINX
Milano, 6 novembre 2003 - Dal 31 ottobre 2003 Polyedra e Caledonia, come
tutte le altre Società della Pmd Buhrmann (Paper Merchanting Division),
entrano a fare parte della multinazionale australiana Paperlinx. A seguito
dell’acquisizione, recentemente approvata dall’Antitrust europeo, oggi
Polyedra e Caledonia sono le due realtà italiane del terzo polo mondiale
del mercato del Paper Merchanting. Le due aziende rispecchiano perfettamente
i valori chiave del business Paperlinx: profittabilità, qualità dei
prodotti, continuo miglioramento delle strutture distributive e filosofia
customer-oriented. Polyedra S.p.a. Nasce nell’aprile 2000 dalla fusione di
18 Società italiane attive nella distribuzione di carta a livello locale.
In questi anni, Polyedra ha sostenuto ingenti investimenti per ottimizzare
l’organizzazione aziendale, il tutto in un’ottica customer-oriented. Gli
interventi hanno interessato diversi aspetti della realtà aziendale. In
primo luogo la struttura interna: l’attività è stata suddivisa in due
Business Unit, Graphic Paper e Office Paper. Inoltre, è stata attuata una
riorganizzazione dell’organigramma e sono stati effettuati significativi
cambiamenti in termini di ampliamento della forza vendita, informatizzazione
della logistica e dei servizi al cliente. Con l’obiettivo di diventare
l’interlocutore primario per la fornitura di materiali per la stampa, nel
2001 Polyedra ha acquisito Caledonia (Adp, Adhesive Display Products), realtà
aziendale con una gamma prodotti a 360° che copre il mercato del sign,
dello screen e del digitale. Da un’attenta analisi di mercato, infatti, il
management Polyedra aveva individuato in Caledonia il partner ideale per
questo disegno strategico: un’azienda in crescita, attenta alle dinamiche
evolutive del mercato e con un Dna compatibile con la filosofia di una
multinazionale. La scelta dell’acquisizione di Caledonia, inoltre, si basa
sulla possibilità di sfruttare le potenzialità derivanti dalla
collaborazione sinergica tra le due Società. Infatti, il settore delle arti
grafiche rappresenta il core business per entrambe le aziende e numerosi
sono i clienti in comune. Insieme le due Società si propongono sul mercato
italiano delle arti grafiche trasmettendo un messaggio trasversale: due
realtà aziendali distinte, ma una gamma prodotti che sempre più si integra
e si completa, una filosofia customer-oriented comune e una capillarità sul
territorio derivante dalla collaborazione sinergica tra le filiali Polyedra
e la rete commerciale Caledonia. Entrambe le Società hanno dato grande
importanza alla rete distributiva. Una logistica attenta e ben organizzata
è l’obiettivo a cui hanno puntato. Ad oggi Polyedra opera attraverso 14
filiali dislocate nel Centro Nord Italia, tutte dotate di magazzino con
prodotti a stock. Con l’apertura della nuova filiale di Pescara, Polyedra
dimostra nuovamente di porre grande attenzione alla copertura capillare del
territorio nazionale. Sull’onda di questa strategia, a maggio 2003
Caledonia ha acquisito il distributore bolognese Mg, un importante punto di
riferimento per il mercato grafico della serigrafia e dell’offset in tutta
l’Emilia Romagna. Il management aziendale Caledonia, inoltre, annuncia che
sta valutando un’ulteriore acquisizione che dovrebbe concludersi nel corso
del
2004. A
questo proposito, Paolo Bechini, Amministratore Delegato Polyedra e
Caledonia, commenta: “Tre anni fa erano obiettivi ambiziosi, oggi si
possono considerare punti di partenza. La mission aziendale di Polyedra e
Caledonia si basa sulla volontà di diffondere una cultura della stampa,
attraverso una consulenza qualificata ed informazioni dettagliate. Vastità
e completezza di gamma sono sicuramente plus imprescindibili, ma altrettanto
imprescindibile è saper accompagnare nella scelta il cliente, anticipando
le sue esigenze”. In merito alla recente acquisizione di Paperlinx, Paolo
Bechini aggiunge: “Ovviamente siamo sentimentalmente legati al Gruppo
Buhrmann. Ma dobbiamo anche prendere atto che l’evoluzione del nostro
mercato tende sempre più verso la creazione di grandi gruppi produttivi e
distributivi. Per questo motivo accogliamo la recente acquisizione come un
nuovo stimolo.
La Pmd
e tutte le Società che ne fanno parte, tra cui ovviamente Polyedra e
Caledonia, entrano automaticamente nel core business di una grande
multinazionale. Ci aspettiamo che da ciò ne derivi un forte impulso,
soprattutto perché l’interesse dimostrato da Paperlinx per il mercato
europeo lascia presupporre che la nuova proprietà intenda puntare
nell’ampliamento del nostro business.”
KYOTO CONSULTING E TONALI SPA:
INSIEME PER OFFRIRE AL MERCATO SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER UNA GESTIONE DEI
COSTI OTTENIBILE GRAZIE AL CONTROLLO DEI CONSUMI IN AZIENDA, A PARTIRE DA
QUELLI ENERGETICI.
Milano, 6 novembre 2003 - Kyoto Consulting e Tonali insieme per offrire alle
imprese italiane nuove soluzioni tecnologiche in grado di ottimizzare la
spesa per i consumi energetici e la sicurezza degli spazi ambientali. Questi
i valori cardine che hanno permesso la realizzazione di un accordo
strategico ed il lancio di una iniziativa unica in Italia perché impostata
interamente sulla gestione del contenimento costi, grazie a mirate
operazioni di Energy Saving, Building Security e Managed Authentication
Services, per il tramite di strumenti concatenati alla rete informatica
dell’azienda. L’attuale momento economico richiede soluzioni concrete ed
efficienti per un utilizzo della tecnologia più consapevole e profittevole,
a vantaggio di una concreta razionalizzazione delle spese aziendali, oggi
possibile grazie a tecniche per la gestione dei consumi energetici
impiegabili in qualsiasi ambito aziendale. Nell’area Ict - Information and
Communication Technology, molto c’è ancora da fare su questo fronte.
Infatti l’ottimizzazione dei costi energetici e l’incremento della
produttività delle risorse tecnologiche in cui l’azienda ha già
investito sono aree concatenabili tra loro e gestibili dalla stessa
infrastruttura informatica dell’azienda, in un quadro su cui la proposta
operativa di Kyoto Consulting e Tonali trovano naturale sviluppo e
convergenza. La gestione integrata dei consumi energetici in azienda ma
anche degli accessi, delle presenze, delle protezioni a livelli
differenziati delle zone controllate, degli impianti tecnologici, in
un’ottica orientata al risparmio energetico: queste, unite ad altre
soluzioni, costituiscono un pacchetto di prodotti integrati che Tonali e
Kyoto Consulting presentano nel campo della Building Automation. La rete
elettrica e informatica divengono così un unico nuovo mezzo che permette di
ottenere sicurezza globale (attiva e fisica) e risparmio energetico gestito
in un unico sistema su rete Lonworks .
BREMBO
ACCORDO CON DAIMLERCHRYSLER PER JV : REALIZZAZIONE, PRODUZIONE E
DISTRIBUZIONE DI DISCHI FRENO IN CERAMICA
Curno, 6 novembre 2003 - A Stoccarda, rappresentanti di Brembo Spa e
di Daimlerchrysler Ag hanno sottoscritto il 4 novembre un accordo per la
costituzione di una Joint Venture, che partirà dal 22 gennaio 2004.
Entrambe le società parteciperanno con una quota pari al 50% alla Brembo
Ceramic Brake Systems Spa, che avrà sede nel nuovo Parco Scientifico
Tecnologico “Kilometro Rosso”, a Stezzano (Bergamo). I due partners
parteciperanno portando nella nuova Società il proprio know-how, nonché i
propri impianti per la produzione di dischi freno. Brembo Ceramic Brake
Systems Spa, in qualità di fornitore dell’industria automobilistica,
realizzerà e produrrà in primo luogo dischi freno in ceramica.
Successivamente sono previsti anche sviluppo, produzione e distribuzione di
ulteriori componenti.
ACEA
ANDREA MANGONI NUOVO AD NOMINATO OGGI NEL CORSO DEL PRIMO CDA PRESIEDUTO DA
FAGIANI
Roma, 6 novembre 2003 – Si è tenuta il 5 novembre, sotto la presidenza di
Fabiano Fabiani, la prima riunione del Consiglio di Amministrazione
costituito da Franco Bernabé, Massimo Caputi, Umberto Colombo, Piero Giarda,
Jean-pierre Hansen, Andrea Mangoni, Raffaele Ranucci, Luigi Spaventa. Il
Consiglio ha nominato Andrea Mangoni nuovo Amministratore Delegato di Acea.
Mangoni, 40 anni, umbro ma romano d’adozione, è dal
1996 in
Acea; già Direttore di Economia e Finanza, dal dicembre 2002 ricopriva la
carica di Direttore Generale.
2° FORUM
EUROMEDITERRANEO DIALOGHI TRA LE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO SULLA SICUREZZA
ALIMENTARE. IL RUOLO DELLA CULTURA ALIMENTARE PER UNO SVILUPPO RURALE
SOSTENIBILE. 9-11 NOVEMBRE 2003, CASTELLO DUCALE DI CORIGLIANO, COSENZA.
Corigliano - Cosenza, 6 novembre 2003 - Domenica 9 novembre, alle ore 9.00
nel Salone degli Specchi del Castello di Corigliano si terrà il 2° Forum
Euromediterraneo, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, della
Presidenza della Giunta Regione Calabria. Obiettivo del 2° Forum, in linea
con la recente riforma europea della Politica Agricola Comune (Pac), è
quello di affrontare il ruolo della cultura alimentare mediterranea, con le
sue molteplici diversità, come punto di avvio del processo di crescita, di
dialogo e di progresso, per un sviluppo rurale sostenibile nei paesi
industrializzati e in quelli in via di sviluppo del bacino del Mediterraneo.
Sviluppo Rurale Sostenibile la cui analisi proseguirà il 12 novembre,
proprio il giorno dopo la chiusura dei lavori del Forum, a Salisburgo nella
“Conferenza Europea sullo Sviluppo Rurale”, in cui si approfondirà la
riflessione sullo stato dei programmi di sviluppo rurale dal 2000 al 2006.
Nell’ambito delle Celebrazioni Ufficiali Italiane per
la Giornata Mondiale
dell’Alimentazione “Alleanza Internazionale contro
la Fame
”, il Forum ha quindi l’intento di contribuire a consolidare il dialogo
tra le culture e le civiltà Mediterranee promosso dal Processo di
Barcellona e di rafforzare la crescita della sicurezza alimentare e della
coesione sociale nel Mediterraneo in prospettiva della creazione, nel 2010,
della zona di libero scambio Euro Mediterraneo. Nel corso del Forum, esperti
provenienti da 15 Paesi, lavoreranno insieme per definire una proposta
congiunta tra Enti Locali, Università, Istituti di Ricerca ed Istituzioni
Culturali, per l’avvio di un progetto pilota finalizzato alla costituzione
di una Rete Euromediterranea di Formazione ed Educazione per
la Valorizzazione
delle Diversità e della Cultura Alimentare Mediterranea. Segreteria
organizzativa e ufficio stampa: Kpr - Comunicazione integrata Tel.
06.68192980; Fax 06.6868276 Chiara Cavallo 335.6640101 Diana Giorgio
335.6662501 email: ufficio.Stampa@kpr.it
RAPPORTO CNA–UNIONCAMERE LAZIO:
IMPRESE ARTIGIANE E PMI DEVONO FARE SISTEMA PER CRESCERE.
Roma, 6 novembre 2003 - le aziende artigiane e le piccole e medie
imprese si confermano il motore dell’economia del Lazio. È quanto emerge
dal rapporto su artigianato e Pmi realizzato da Cna Lazio con la
collaborazione di Unioncamere. Il rapporto verrà presentato venerdì 7
novembre, alle ore 16.30, a Roma, presso
la Sala
del Tempio di Adriano, in un Convegno al quale parteciperanno, oltre al
curatore della ricerca, il Prof. Sebastiano Fadda dell’Università Roma 3,
il Presidente della Regione Francesco Storace, l’Assessore regionale alle
attività produttive Francesco Saponaro, il Vice Presidente di Unioncamere
Lazio Augusto Pigliacelli, il Direttore generale di Artigiancassa Gianfranco
Verzaro, il Presidente dell’Agenzia Sviluppo Lazio Pierluigi Gemmiti, e
per Cna Lazio il Presidente Antonio Zanganella ed il Direttore Franco
Cervini. Il Convegno sarà concluso dal Presidente Nazionale Cna Ivan
Malavasi. “Ciò che appare evidente” afferma il Presidente della Cna
Lazio Antonio Zanganella “è non solo la consistenza numerica delle
imprese artigiane e delle Pmi – le imprese sotto 10 addetti sono nel Lazio
il 97% del totale -, ma il fatto che queste imprese rappresentano il
comparto più dinamico dell’economia della regione. Negli ultimi cinque
anni le imprese artigiane sono cresciute di quasi 12.000 unità e la nostra
indagine dimostra che si sono anche consolidate, infatti il 22% delle
imprese del campione dichiara di appartenere ad una classe di fatturato
superiore a quella di tre anni fa. Imprese artigiane e Pmi, a differenza
delle grandi imprese che continuano a perdere posti di lavoro, possono
garantire crescita occupazionale e benessere, ma per fare ciò devono poter
contare su un ambiente favorevole allo sviluppo. Il Rapporto che
presentiamo”, continua il Presidente Cna, “individua alcuni fattori
strategici per consentire alle imprese di affrontare con successo le sfide
di un’economia in rapida trasformazione e di una concorrenza sempre più
agguerrita: intendo ricordare l’innovazione tecnologica e di prodotto,
l’accesso al credito, il sostegno al marketing ed alla
internazionalizzazione. Le politiche regionali oggetto dello studio
intervengono in modo articolato su questi fattori, ma quello che prevale è
un approccio che tende a privilegiare la dimensione individuale, cioè
l’agevolazione alla singola impresa. Non si tratta di abbandonare gli
incentivi mirati alle imprese, ma di intervenire efficacemente a livello di
sistema delle imprese, creando infrastrutture per la ricerca ed il
trasferimento dell’innovazione, favorendo la realizzazione di economie di
scala e la costruzione di reti interattive, rafforzando quanto al riguardo
stanno già facendo le Associazioni di rappresentanza delle imprese. Per
fare ciò” conclude il Presidente Zanganella “occorre sia la volontà
politica che un adeguamento della struttura amministrativa pubblica, per
questo proponiamo la costituzione di una small business administration a
livello regionale e riteniamo indispensabile lo sviluppo del partenariato e
della concertazione tra le Istituzioni, in particolare
la Regione
ed il sistema delle Camere di Commercio, e le Organizzazioni
imprenditoriali.”
PRIMO RAPPORTO
SULL’ARTIGIANATO E LE PICCOLE IMPRESE NEL LAZIO
Roma, 6 novembre 2003 - La realtà dell’artigianato e delle piccole
imprese nel Lazio viene esplorata nel presente rapporto sotto tre diversi
aspetti: quello della sua composizione strutturale e della sua recente
evoluzione; quello delle modalità in cui tale categoria di imprese affronta
alcune funzioni imprenditoriali di importanza strategica nell’attuale
scenario economico e quello delle politiche regionali a favore delle piccole
imprese e dell’artigianato. Il materiale conoscitivo contenuto nel
rapporto costituisce un primo fondamentale contributo e un primo
fondamentale passo verso una conoscenza sempre più approfondita ed
aggiornata non solo delle caratteristiche strutturali di questa importante
componente del sistema produttivo dell’Italia e del Lazio ma anche delle
principali problematiche vissute dagli operatori economici nella loro
attività quotidiana e del modo in cui gli interventi e le misure di
politiche economica rispondono alle loro esigenze. Studiosi, operatori e
responsabili delle politiche economiche possono trovare in esso numerose
informazioni che, pur costituendo la base di partenza per successivi
approfondimenti, sono di grande utilità per dare maggior efficacia alla
loro azione. Quando si è pensato di organizzare il rapporto su queste tre
prospettive si aveva in mente l’idea che gli interventi di politica
economica dovessero incidere sui processi economici dei sistemi produttivi e
che per questo fosse necessario conoscere i processi e non solo le
caratteristiche statiche di un sistema. Per questa ragione si è impostata
un’indagine sul campo mirante a rilevare i comportamenti delle imprese
rispetto a cinque funzioni strategiche,e con riferimento a queste stesse
funzioni sono state esaminate le misure regionali di intervento a favore
delle piccole imprese e degli artigiani. Emergono così luci e ombre, sfide
e bisogni, direzioni di percorso sia per i responsabili delle politiche
industriali, sia per gli operatori economici e le loro associazioni. Il
quadro generale - La regione Lazio si caratterizza per una forte presenza di
piccole imprese. In essa è presente circa il 9% del totale delle imprese
italiane (questo dato è in linea con la popolazione residente); ma la
composizione per classi di ampiezza delle imprese mostra nel Lazio una
prevalenza di imprese di piccolissima dimensione: in questa regione la
percentuale di imprese con meno di 10 addetti è leggermente più alta
rispetto al dato aggregato nazionale (97,1 il dato regionale, contro il 95,3
nazionale); più ampio è il divario tra le percentuali di imprese con uno o
due addetti: l’83,5 nel Lazio, contro il 77,7 nella media italiana) Una
diversa relazione emerge invece dai dati che indicano il peso occupazionale
delle piccole e medie imprese: nel Lazio gli occupati nelle imprese con meno
di 50 addetti rappresentano circa il 44% del totale; mentre il dato
nazionale è di oltre il 54%., per le imprese con meno di 10 addetti il dato
regionale si ferma al 25%, mentre il dato nazionale raggiunge il 28%.
Evidentemente gioca a questo proposito il grande peso occupazionale delle
grandi imprese presenti nella regione. Per quanto riguarda la composizione
settoriale, la caratteristica più evidente del Lazio è il minor numero di
imprese nel settore delle attività manifatturiere compensato da una
maggiore presenza del settore del commercio (la differenza rispetto alla
media nazionale è di circa il 5% in entrambi i casi). I settori a maggiore
presenza di imprese artigiane sono quello delle attività manifatturiere e
delle costruzioni; in entrambi più del 65% delle imprese sono infatti
classificate come artigiane. La diversa importanza del settore
manifatturiero nel Lazio è confermata anche dai dati sull’occupazione:
circa il 20% dell’occupazione infatti si colloca in questo settore, mentre
il dato nazionale è superiore al 40%. Circa la distribuzione territoriale
delle imprese artigiane nel Lazio, si può ricordare che il numero delle
imprese artigiane registrate nel 2002 ammonta a 94.724 unità (circa il 20%
del totale imprese) oltre un terzo delle quali (61.623 unità), sono
localizzate nella sola provincia di Roma . Ma l’esame dell’incidenza
percentuale delle imprese artigiane sul totale imprese nelle cinque province
laziali ridimensiona questo peso. Nella provincia di Roma le imprese
artigiane sono meno del 16 per cento del totale. Valori più consistenti si
registrano nelle altre quattro province: la presenza del comparto artigiano
è più rilevante nella zona di Latina, con un’incidenza di oltre 18 punti
percentuali; nel viterbese (20%); nel frosinate, dove quasi un’impresa su
quattro è artigiana, ma soprattutto nella provincia di Rieti, per la quale
si registra un valore prossimo al 27. Circa i settori, l’area capitolina
è l’unica in cui il settore delle costruzioni non è in assoluto quello
che registra il maggior numero di imprese artigiane. Infatti, è nel settore
manifatturiero che si verifica la percentuale più alta (il 27,8%). In
rapporto agli aggregati provinciali, il settore manifatturiero registra
circa il 28% delle imprese artigiane nelle aree di latina e di Roma,
rispettivamente circa il 27 e il 25 % nel frosinate e nel viterbese, mentre
il dato della provincia di Rieti è appena superiore al 22%. L’eterogeneità
del settore manifatturiero è stata indagata in termini più approfonditi.
In sintesi, con riferimento alle sole imprese artigiane laziali, le attività
manifatturiere più rilevanti sono quelle della produzione del metallo e
delle fabbricazione di prodotti in metallo, nonché l’industria alimentare
e delle bevande, entrambe con quote lievemente superiori al 15%. Seguono
l’industria del legno e dei prodotti in legno (esclusi i mobili) con il
14,4%, la fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature
elettriche ed ottiche con il 12,7%, le industrie tessili e
dell’abbigliamento con poco più dell’11%. In queste prime cinque classi
di attività manifatturiere si concentra quasi il 70% delle imprese
artigiane del settore. È poi possibile individuare una seconda serie di
attività, con quote ridotte, che vanno dal 5,3% della fabbricazione di
carta e prodotti in carta, al 4,5% della fabbricazione di prodotti della
lavorazione di minerali non metalliferi Tutte le altre attività costituenti
il settore manifatturiero presentano valori inferiori all’1%, con la sola
eccezione delle industrie conciarie e della fabbricazione di prodotti in
cuoio, pelle e similari, in cui è impiegato l’1,5% delle imprese
artigiane laziali. Passando dall’analisi dei valori regionali a quella dei
dati provinciali, riemergono le considerazioni cui prima si accennava con
riferimento al settore delle costruzioni ed a quello aggregato delle attività
manifatturiere. In sintesi si possono evidenziare, soprattutto nei settori
più rilevanti, due dinamiche che influenzano in modo opposto il dato
complessivo del Lazio: da un lato il peso della provincia di Roma, che pur
possedendo il maggior numero di imprese artigiane, presenta percentuali
quasi ovunque più basse di quelle registrate per l’intera regione;
dall’altro i valori delle altre quattro province, in cui l’artigianato
ha un peso molto più consistente. Così si è detto, ad esempio, che il
15,2% delle imprese artigiane laziali impiegate nel settore manifatturiero
si occupa della produzione di metallo e della fabbricazione di prodotti in
metallo: ebbene svolge questa attività il 21,5% delle imprese
manifatturiere artigiane della provincia di Rieti ed il 13,6% di quelle
localizzate nella provincia di Roma. Allo stesso modo i valori registrati
nelle quattro province per le imprese artigiane la cui attività
manifatturiera è riconducibile alle industrie alimentari e delle bevande,
oscillano fra il 17,4% di Rieti al 19% di Frosinone, mentre a Roma il valore
corrispondente è solo del 13,5%. L’unica eccezione riguarda il settore
della fabbricazione di macchinari ed apparecchiature elettriche ed ottiche,
per cui la provincia capitolina fa registrare una percentuale di imprese
manifatturiere artigiane impiegate prossima al 13,7%, contribuendo ad
elevare il valore regionale che è inferiore di circa un punto percentuale.
Al di là di queste divergenze nei valori, l’ordine dei settori
rappresentato per il Lazio è generalmente estendibile alle singole
province. Vale comunque la pena di segnalare l’uniformità che si
riscontra nella provincia di Roma per i primi quattro settori richiamati in
precedenza, ognuno con un valore lievemente superiore al 13%. Questa
particolarità non viene rilevata altrove dove invece può accadere che un
settore abbia un peso diverso sul totale manifatturiero artigiano
provinciale: è quanto accade nelle province di Frosinone e Viterbo, dove le
industrie alimentari e delle bevande (rispettivamente con quote del 19% e
del 18%) rappresentano le attività manifatturiere principali fra quelle
svolte da imprese artigiane. Nell’area di Rieti appare particolarmente
consistente l’industria del legno, che impiega la stessa percentuale di
imprese manifatturiere artigiane della produzione di metallo, con un quota
prossima al 23%. Infine nel viterbese si concentra quasi il 16% del totale
delle imprese artigiane laziali impegnate nella fabbricazione di prodotti
della lavorazione di minerali non metalliferi: tale settore impiega oltre il
9% delle imprese manifatturiere artigiane della provincia – una
percentuale doppia rispetto a quella registrata nelle altre province e nel
totale della regione.
DOPO LONDRA : MILANO
GUIDA IL MOVIMENTO DELLE CITTA’ URBAN LE CITTÀ EUROPEE CHIEDONO
LA GESTIONE DIRETTA
DEI FONDI STRUTTURALI UE PER POTER INTERVENIRE AL MEGLIO SULLA VIVIBILITÀ
URBANA NELLE AREE METROPOLITANE
Milano, 6 novembre 2003 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni
Verga ha presentato il Secondo Summit Europeo delle città Urban che si
svolge a Milano. Il Summit, promosso dal Comune di Milano e dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nelle iniziative organizzate
nell’ambito del semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo, avrà
come protagonisti i sindaci e i rappresentanti delle reti delle città
europee e vedrà la partecipazione dei rappresentanti della Commissione, dei
Governi Nazionali e delle Regioni. Durante la conferenza stampa Verga ha
reso noti i dati relativi ai finanziamenti europei ai programmi Urban in
Europa e in Italia; lo stato di avanzamento del programma Urban Ii di Milano
che interessa la riqualificazione della periferia Nord-ovest della città
(Quarto Oggiaro, Vialba, Bovisa, Bovisasca, Villapizzone, Certosa e Musocco),
occupa 12 kmq e conta 53.000 abitanti. Il Summit - Dopo la prima esperienza
del luglio
2002 a
Londra, si ritroveranno a Milano (6 e 7 novembre) circa 250 tra sindaci e
amministratori di altrettante città europee per chiedere maggiori spazi e
politiche centrate sulla vivibilità urbana nell’Europa che si appresta ad
allargare i suoi confini. Anche in occasione di questa seconda conferenza le
città partecipanti hanno stilato un documento comune con il quale chiedono
che le politiche di coesione a livello comunitario nel periodo successivo al
2006 non si limitino a ridurre solo gli squilibri a livello regionale ma
affrontino i temi relativi alla questione urbana per ridurre sia i divari di
competitività sia le disparità di condizioni di vita interne alle aree
urbane. Le città europee auspicano il proseguimento di esperienze valide
come i progetti Urban I e Ii e il compimento di ulteriori passi in avanti
nella direzione di una gestione diretta dei fondi strutturali da parte delle
autorità locali. Le città auspicano inoltre l’incremento della dotazione
finanziaria, una semplificazione delle procedure, una maggiore flessibilità
nella definizione della gamma di azioni possibili e delle zone su cui
intervenire fino a un livello metropolitano, e la creazione di uno spazio
per lo scambio di esperienze e per la cooperazione. “Con
la Conferenza
di Milano – ha sottolineato Gianni Verga -si vuole affermare come le città
siano il motore dello sviluppo, il luogo dove proliferano le fabbriche della
conoscenza, e come, per migliorare la vivibilità, si debbano spostare verso
l’esterno i poli d’attrazione. Nel caso della nostra città, ad esempio,
il decongestionamento dell’area urbana si può attuare soltanto impiegando
una logica radiale che dal centro si apre verso la periferia. Occorre quindi
localizzare nuovi poli di attrazione come il nuovo polo fieristico di
Rho-pero e le nuove sedi universitarie decentrate, e intervenire sul sistema
della mobilità di persone e merci come il passante ferroviario e l’alta
velocità”. I Programmi Urban In Italia - In Italia sono dieci le città
coinvolte nel programma Urban Ii per un totale di circa 264,5 milioni di
euro di finanziamenti, di cui 114,8 milioni con il contributo del Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale. Il 56 % delle somme sono state impiegate per
progetti di riqualificazione ambientale e materiale, il 14% per il
miglioramento dei trasporti, il 10% in favore dell’integrazione sociale,
l’8% per imprenditorialità e occupazione e il 12% per tecnologie della
comunicazione e dell’informazione ed assistenza tecnica. Il Programma
Urban A Milano: L’area Di Quarto Oggiaro - Nel 2002 Milano si è
aggiudicata gli stanziamenti nell’ambito del Programma di Iniziativa
Comunitaria (Pic Urban Ii Milano 2000-2006) per la riqualificazione della
periferia Nord-ovest del Comune di Milano. Le zone interessate sono quelle
di Bovisa, Bovisasca, Certosa, Garegnano, Musocco, Quarto Oggiaro,
Villapizzone e Vialba, per un totale di 12 kmq in cui vivono 53.000
abitanti. Si tratta del primo grande progetto per la riqualificazione
strategica di una zona così ampia della periferia milanese che è reso
possibile grazie all’aggiudicazione –ed è la prima volta per Milano-
del bando di concorso europeo per lo stanziamento dei fondi. In particolare,
l’Unione Europea ha stanziato 10.7 milioni di euro, cui vanno aggiunti
16.3 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti e altri 20 milioni di euro provenienti da un accordo tra il
Comune di Milano,
la Provincia
di Milano,
la Regione Lombardia
, l’Aem Spa (Azienda Energetica Municipale) e l’Aler (Azienda Lombarda
Edilizia Residenziale). Il totale raggiunge così la considerevole somma di
47 milioni di euro. Gli obiettivi del programma sono molteplici ed
evidenziano la volontà di operare mantenendo i cittadini ed i loro
interessi al centro di ogni innovazione. Infatti, i diversi piani di
intervento – riqualificazione dell’ambiente naturale e culturale,
iniziative sociali volte a sviluppare occupazione e servizi di comunità
soprattutto nei confronti dei gruppi svantaggiati, sistemi di trasporto
intelligente – puntano sempre sulla centralità dei soggetti che abitano
nel territorio. Un progetto strategico che corre su tre assi d’azione: il
primo riguarda la riqualificazione del territorio, attraverso il recupero e
la promozione di aree dismesse o in degrado, (es il parco e
la Villa Scheibler
) e la creazione di strutture per lo sviluppo culturale e sociale
dell’ambiente; il secondo riguarda le politiche sociali e il terzo la
logistica e mobilità sostenibile. Www.comune.milano.it I Lavori - I lavori
del Summit, che si terranno presso
la Sala
delle Grida della Borsa di Milano, sono stati preceduti, nel pomeriggio del
5 novembre, dalla Sessione Introduttiva presso
la Camera
di Commercio. La conferenza è anche l’occasione per sottoscrivere gli
accordi relativi alle prime 7 reti di scambio avviate dal programma. Giovedì
6 novembre il Summit è stato aperto dal Sindaco di Milano Gabriele
Albertini. Seguiranno, fra gli altri, gli interventi del vice-sindaco di
Liverpool, Flo Clucas, del sindaco di Budapest Gabor Demszky, del Presidente
della Camera di Commercio Carlo Sangalli, del sindaco di Genova, Giuseppe
Pericu, del direttore della Banca Europea Investimenti, Thomas Barrett, del
Ministro francese per le città e il rinnovo urbano, Jean-louis Borloo. Le
conclusioni della giornata spetteranno al Ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti Pietro Lunardi. Anche la cena di gala costituirà una sorta di
proseguimento della discussione con la costituzione di tavoli tematici dove
si ritroveranno i partecipanti con obiettivi e competenze comuni. Venerdì
mattina è prevista, infine, una vista all’area interessata dal progetto
Urban Ii di Milano. I partecipanti al Summit arriveranno da Austria, Belgio,
Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Lettonia, Olanda,
Portogallo, Spagna, Svezia, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria,
Romania, Polonia, Malta e Norvegia.
"URBAN II "- INIZIATIVA COMUNITARIA DEL FONDO
EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) A FAVORE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE.
Milano, 6 novembre 2003 - Urban II è l'iniziativa comunitaria del Fondo
europeo di sviluppo regionale (Fesr) a favore dello sviluppo sostenibile di
città e quartieri in crisi dell'Unione europea per il periodo 2000-2006.
Gli obiettivi sono: promuovere l'elaborazione e l'attuazione di strategie
particolarmente innovative per il recupero socioeconomico dei centri urbani
medio-piccoli e dei quartieri in crisi dei grandi agglomerati urbani;
favorire lo sviluppo e lo scambio di conoscenze ed esperienze sulla
riqualificazione e sullo sviluppo urbani sostenibili nell'Unione europea.
E’ stato preceduto nel corso del periodo di programmazione 1994-1999, dal
programma Urban I che ha finanziato progetti in 118 zone urbane. Il
contributo comunitario complessivo è stato dell'ordine di 900 milioni di
€ (prezzi 1999) ed ha consentito un investimento complessivo ammissibile
di 1,8 miliardi di €, a favore di 3,2 milioni di persone nell'intera
Europa. Le azioni attuate hanno determinato miglioramenti tangibili nella
qualità della vita nelle zone beneficiarie. Questi risultati incoraggianti
dimostrano l'importanza dell'impostazione proposta da Urban per risolvere la
notevole concentrazione di problemi sociali, ambientali ed economici che
colpiscono in modo sempre più grave gli agglomerati urbani. Ciò richiede
una serie di interventi che prevedono, oltre al restauro delle
infrastrutture vetuste, azioni nei settori dell'economia e dell'occupazione
nonché misure intese a combattere l'esclusione sociale ed a migliorare la
qualità dell'ambiente. Nel periodo 1989-1999, 164 milioni di €
supplementari sono stati utilizzati per finanziare 59 Progetti pilota urbani
(Ppu) nell'ambito delle azioni innovative del Fondo europeo di sviluppo
regionale (Fesr). Questi processi hanno favorito l'innovazione urbana nonché
la sperimentazione nei settori economico, sociale e ambientale su una scala
più ridotta rispetto ad Urban, producendo tuttavia risultati incoraggianti
soprattutto per quanto riguarda le impostazioni in tema di riqualificazione
urbana basate sulla partecipazione e sull'integrazione.
I FONDI STRUTTURALI DELL’UNIONE
EUROPEA
Milano, 6 novembre 2003 - La politica regionale dell'Unione europea è
fondata sulla solidarietà finanziaria: una parte dei contributi degli Stati
membri al bilancio comunitario è devoluta alle regioni e ai ceti sociali più
deboli. Nel periodo 2000-2006 questi trasferimenti ammonteranno a 213
miliardi di euro, ossia a un terzo del bilancio comunitario, di cui: 195
miliardi tramite i quattro Fondi strutturali il Fondo europeo di sviluppo
regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse), lo Strumento finanziario
di orientamento della pesca (Sfop), il Fondo europeo agricolo di
orientamento e di garanzia(Feaog); 18 miliardi tramite il Fondo di coesione.
Fondi strutturali - Il 94% dei Fondi strutturali è finalizzato a tre
obiettivi prioritari, per ottenere il massimo dei risultati. Obiettivo 1
(territoriale) - Promuovere lo sviluppo delle regioni più arretrate,
dotandole di quelle infrastrutture di base di cui sono ancora prive, e
favorendo l'afflusso di investimenti per il decollo delle attività
economiche. Il 70 per cento degli stanziamenti previsti è assorbito da una
cinquantina di regioni, in cui vive il 22% della popolazione dell'Ue.
Obiettivo 2 (territoriale) - Sostenere la riconversione economica e sociale
nelle zone con problemi strutturali, siano esse aree industriali, rurali,
urbane o dipendenti dalla pesca. L'11,5% degli stanziamenti previsti è
destinato a questi territori, in cui vive il 18% della popolazione dell'Ue.
Obiettivo 3 (settoriale) - Modernizzare i sistemi di formazione e
incrementare l'occupazione Questo riguarda l'intera Unione, ad eccezione
delle regioni che rientrano nell'Obiettivo 1 dove le misure introdotte a
tale scopo sono parte integrante dei programmi tendenti a ridurre i divari
di sviluppo. Il 12,3% del bilancio dei Fondi strutturali è destinato al
perseguimento di questo obiettivo.
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Obiettivo 1
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Obiettivo 2
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Obiettivo 3
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Fondi interessati
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Fesr
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Fesr
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Fse
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Fse
|
Fse
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Feaog-o
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Sfop
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Quattro Iniziative comunitarie -
L'unione ha elaborato inoltre quattro programmi specifici - le cosiddette
Iniziative comunitarie - per trovare soluzioni comuni a problemi
riscontrabili su tutto il territorio europeo. A questi quattro programmi è
destinato il 5,35% del bilancio dei Fondi strutturali. Ciascuna iniziativa
è finanziata da un solo Fondo. Interreg Iii - Promuove forme di
cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, ovvero
accordi tra paesi diversi per favorire lo sviluppo equilibrato di aree
multiregionali (è finanziata dal Feaog-orientamento). Urban Ii - Sostiene
strategie innovative per il risanamento di centri urbani e quartieri
degradati (è finanziata dal Fesr). Tende a favorire scambi di esperienze
fra operatori socio-economici di zone rurali sulle nuove strategie locali di
sviluppo sostenibile (è finanziata dal Feaog-orientamento). Leader + Tende
a favorire scambi di esperienze fra operatori socio-economici di zone rurali
sulle nuove strategie locali di sviluppo sostenibile (è finanziata dal
Feaog-orientamento). Equal - Mira ad eliminare le cause delle disuguaglianze
e delle discriminazioni nell'accesso al mercato del lavoro (è finanziata
dal Fse).
IMPRESE
MILANESI E LOMBARDE: LA “NUOVA EUROPA”? FORTE, INTERNAZIONALE,
MEDITERRANEA E
LA CAMERA DI
COMMERCIO DI MILANO CAPOFILA DEL COMITATO EUROPEO PER IL CORRIDOIO 5
Milano, 6 novembre 2003 - Gli imprenditori lombardi ne sono sicuri: si
sentono europei. E così per il 91,5% una Unione Europea più forte e unita
porterà grossi vantaggi alle attività delle imprese. L’86,3% degli
interpellati si è espresso favorevolmente anche verso l’utilizzo di
risorse private insieme a quelle pubbliche (project financing) per la
realizzazione delle infrastrutture. Inoltre per l’84,6% sarebbe una nota
positiva l’istituzione di un “Ministro degli Esteri” che rappresenti
tutta l’Europa. Ma, anche se la maggioranza resta favorevole, crescono i
dubbi per alcuni temi delicati. Cristianesimo nella nuova Costituzione
Europea? Il 66,7% ha risposto positivamente. Europa ampliata verso il
Mediterraneo? Il 70,1% è favorevole. Decisioni europee in materia di
pensioni, sanità, mercato del lavoro, immigrazione, sottraendo poteri agli
stati nazionali? Il 72,6% è favorevole. Sono questi i dati più rilevanti
emersi da un’indagine della Camera di Commercio di Milano condotta
attraverso il Lab-mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) su 300
imprese lombarde. E a Milano, in un confronto con alcune tra le principali
aree dell’Unione Europea (Parigi, Francoforte, Amsterdam, Madrid), secondo
un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati delle Camere
di Commercio delle località considerate, va il primato come la più
imprenditoriale d’Europa: oltre 400 mila imprese. Superate le altre. Con
una propensione all’imprenditorialità dell’11,37%: ogni 100 milanesi,
ci sono più di 11 imprese. Mentre per Pil è al secondo posto dopo Parigi.
“Un processo quello europeo che le imprese milanesi e lombarde, tra i
protagonisti dell’Unione economica, guardano con fiducia – ha commentato
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano –. Credono
in un’Europa più forte, con maggiori competenze, da quelle
internazionali, alle politiche macroeconomiche. Ma senza dimenticare i
valori. E
la Camera
di Commercio partecipa al summit europeo delle città, per contribuire a
promuovere la crescita di un’Unione Europea sempre più vicina ai
cittadini, ma anche alle imprese, sul territorio”. Corridoio plurimodale
– Corridoio 5 per le infrastrutture. E per migliorare le infrastrutture
europee
la Camera
di Commercio promuove con 30 istituzioni economiche europee il Corridoio
Plurimodale – Corridoio 5, ovest-est, a sud dei Pirenei e delle Alpi, il
progetto di sviluppo delle linee di trasporto nelle loro diverse modalità
(stradale, ferroviaria, marittima, aerea, fluviale), che vede come
presidente Carlo Sangalli. Un progetto già inserito nel libro bianco della
Commissione Europea, che contiene le proposte di politica infrastrutturale.
L’indagine: L’unione Europea Per Le Imprese La nuova Costituzione
Europea e le radici cristiane del vecchio continente. Le imprese lombarde
sull’argomento “cristianesimo nella nuova Costituzione Europea”: per
il 66,7% dovrebbe esserci un richiamo esplicito alle radici cristiane del
vecchio continente nella nuova Costituzione Europea. Anche se il 31,6% ha,
invece, risposto negativamente. L’1,7% non si è espresso, mostrandosi
indifferente alla questione. Le imprese saranno avvantaggiate da una Unione
Europea più unita? Il dato più importante è l’atteggiamento favorevole
della maggior parte degli imprenditori lombardi (91,5%) nei confronti di una
Unione Europea più forte, che porterebbe numerosi vantaggi alle imprese.
Solo l’8,5% ha risposto negativamente. Un Ministro degli Esteri per tutta
l’Europa. L’84,6% degli intervistati vorrebbe per l’Ue un ministro
degli Esteri che rappresenti tutta l’Europa. Il 15,4% si mostra contrario
a questa iniziativa. Meno potere decisionale per i singoli Stati. Il 72,6%
è favorevole rispetto al fatto che con la nuova Costituzione le decisioni
in materia di pensioni, sanità, mercato del lavoro, immigrazione potranno
essere prese in misura maggiore a livello europeo, sottraendo poteri finora
esclusivi dei singoli stati nazionali. Il 24,8% è sfavorevole. Il 2,6% non
sa o non risponde. Il Mediterraneo e lo sviluppo europeo. Per quanto
riguarda l’orientamento dello sviluppo europeo, oltre che verso est, anche
verso il Mediterraneo, il 70,1% degli imprenditori lombardi risponde
positivamente. Il 29,1% è contrario, mentre lo 0,9% non risponde. Risorse
private per le infrastrutture.
La Lombardia
e le sue imprese hanno le idee chiare in materia di project financing.
L’86,3% degli interpellati, infatti, è favorevole all’impiego di
risorse private oltre che di risorse pubbliche per la realizzazione delle
infrastrutture, soprattutto nel Mezzogiorno. Solo il 12% si trova in
disaccordo. L’1,7% mostra disinteresse sull’argomento. Alcuni Dati Sulle
Imprese: Citta’ Europee A Confronto Numero di imprese e propensione
all’imprenditorialità. Per numero di imprese, Milano ha la meglio
rispetto alle altre principali città dell’Unione Europea: nella Provincia
di Milano sono infatti presenti oltre 400.000 imprese. Seguono Madrid
(360.085 imprese), Parigi (304.000), Francoforte (276.272) e infine
Amsterdam (154.341). Il grado di propensione imprenditoriale delle singole
città, calcolato come il rapporto tra numero di imprese e popolazione
complessiva di ogni provincia, pone invece al primo posto Milano (11,37%),
seguita da Francoforte (11,18%), Amsterdam (10%), Madrid (7%) e infine
Parigi (3%). Composizione per settore. Per quanto riguarda la composizione
settoriale, la città più industriale è Milano (con il 16,1%, 28,5%
incluse le costruzioni), seguita da Parigi (14,47% incluse le costruzioni),
da Madrid (8%, 22,9% incluse le costruzioni), da Francoforte (7,5% incluse
le costruzioni). In fondo alla classifica Amsterdam (4,4%, 9,8% incluse le
costruzioni). Nel comparto del commercio prima Madrid (42,1%), seguita da
Francoforte (36,4%), da Parigi (36,2%), da Milano (31,4%), e in ultima
posizione da Amsterdam (20,3%). Infine, il settore dei servizi è
particolarmente importante ad Amsterdam (con ben il 68,8%), seguita da
Francoforte (56%), da Parigi (49,3%), da Milano (38,4%) e Madrid (36%).
Prodotto Interno Lordo per Regione. Per quanto concerne il Pil, l’area
parigina supera tutte le altre regioni europee con 364.000 milioni di euro
(il 28% del Pil nazionale). A seguire l’area lombarda con 238.000 milioni
di euro circa (20,4%), Francoforte con 148.900 milioni di euro (9,7%),
Madrid con 97.000 milioni di euro (17,3%) e Amsterdam con 54.000 milioni di
euro (14,3%). Popolazione. Parigi è la città europea più popolosa con
11.000.000 di abitanti (il 19% della popolazione nazionale). Al secondo
posto si piazza Francoforte con 5.157.000 (il 6,3 % della popolazione
nazionale). Seguono Madrid con 5.145.000 (12,8%), l’area milanese con
circa 3.770.000 (6,5%) e Amsterdam con 1.542.000 (9,7%). Superfici. Tra le
principali città europee, Francoforte vanta la maggiore estensione
territoriale con 13.528 km² (il 3,8% sul totale della superficie
nazionale). Seguono Parigi con 12.000 km² (2%), Madrid con 8.028 km²
(1,6%), Milano con 1.982,08 km² (0,65%) e Amsterdam con 852 km² (2,5%).
CONVEGNO :"RESPONSABILITÀ
SOCIALE: CONCILIAZIONE POSSIBILE FRA VITA E IMPRESA"
Torino, 6 novembre 2003 - “Responsabilità Sociale: conciliazione
possibile fra vita e impresa” è il tema del convegno in programma il 12
novembre prossimo a Torino, proposto dalle associazioni Artigianato C.a.s.a.
E Idea Lavoro onlus nell’ambito del progetto “Un modello organizzativo
di Responsabilità Sociale per Pmi e Imprese Artigiane” - finanziato sulla
misura E 3.2 del P.o.r. Piemonte 2000-2006. Il progetto si propone
d’individuare un modello di “buone prassi” per una Conduzione
Socialmente Responsabile della piccola e media impresa, artigiana e non,
che, pur riferendosi alla normativa, nasca da una riflessione con
enti&istituzioni/operatori e poi con le imprese. Adotta il metodo del
tavolo di confronto e di lavoro per riflettere sulle tematiche tenendo conto
dei cambiamenti in corso, oggi che sono richiesti: alle micro e piccole
imprese sforzi sempre maggiori a fronte di un mercato che cambia ed anche di
un mondo del credito che muta il proprio modo di presentarsi e rapportarsi,
alle persone coinvolgimento e assunzione di responsabilità, flessibilità
oraria e capacità gestionale, alle Istituzioni una presenza vigile, capace
di creare cultura e incentivare prassi di sviluppo sostenibile, dove la
parità di genere, non solo dichiarata ma vissuta, è un elemento essenziale
di crescita. Nel tentativo di calare il tema della responsabilità sociale
nella nostra realtà lavorativa, il progetto si propone di attingere a
quella capacità di comprensione propria del “modo di guardare e di
pensare” delle donne e dedica un’attenzione particolare alla loro
presenza nelle micro e piccole imprese e al loro duplice ruolo di
lavoratrici e madri di famiglia. Il modello finale vuole fornire risposte
concrete all’esigenza di conciliare vita e impresa partendo dalle imprese,
dalle loro responsabilità sociale e dai modi possibili per concretizzarla.
Il convegno segna l’inizio di un percorso articolato in incontri
programmati in tre provincie piemontesi: Torino, Vercelli e Biella in cui
saranno coinvolti nei mesi di novembre e dicembre 2003 i rappresentanti di
Istituzioni, Enti ed associazioni e, a febbraio – marzo 2004, le aziende
per raccogliere direttamente dagli operatori/trici suggerimenti e
informazioni utili per l’elaborazione del modello. La giornata è
articolata in due i momenti: il mattino aperto a tutti gli interessati e, in
particolare, ai rappresentanti di istituzioni, associazioni, enti
piemontesi, prevede la presentazione del progetto introdotto dagli
interventi di rappresentati della Regione Piemonte, direzione Formazione e
Lavoro e dalla Consigliera di Parità regionale, avv. Anna Mantini e
dettagliato dai soggetti proponenti il progetto. Il pomeriggio dedicato ai
rappresentati delle istituzioni, enti e associazioni che ne faranno
richiesta è articolato in gruppi di lavoro, che prendano in esame gli
aspetti della gestione delle Risorse umane, la Sostenibilità e il Credito
rispetto ai fattori chiave della Responsabilità Sociale. Il convegno si
terrà il 12 novembre 2003 - ore 9,30/18,00 Torino - Teatro Nuovo -
Email: responsabilitasociale@netimprese.Org
Infolink: www.Netimprese.org
COSTRUIRE
LA SOSTENIBILITÀ-IL CONTRIBUTO
DELL'ARCHITETTURA ALLA SOSTENIBILITÀ DELLO SVILUPPO
Dalmine, 6 novembre 2003 - Il Centro Architettura Sostenibile Ambientale (C.a.s.a.)
di Servitec dedicherà i prossimi tre anni alla realizzazione di un
prototipo di casa del futuro che verrà costruito alla Scuola Edile di
Bergamo. Il progetto sarà frutto di una collaborazione tra enti e
associazioni di Bergamo con laboratori di ricerca di Boston (Mit - Usa),
Porto (Portogallo) ed Helsinky (Finlandia) ed è descritto in inglese al
sito www.Living-lab.net Verranno dunque abbinate tradizione e innovazione,
nel tentativo di ottimizzare il contesto esistente. Il Centro C.a.s.a. Ha
organizzato un ciclo di seminari per presentare l'iniziativa, nell'intento
di condividere questo progetto con tutti gli operatori del settore e per
sviluppare collaborazioni improntate alla pubblica utilità. Obiettivo di
questo ciclo di eventi chiamato "Costruire
la Sostenibilità
" è offrire al Centro C.a.s.a., e a chiunque operi nel settore
dell'ambiente costruito, la possibilità di "sedere sulle spalle dei
giganti", ovvero organizzare il lavoro partendo dai risultati concreti
degli ultimi anni di ricerca operativa in Europa ed in U.s.a. Vogliamo
conoscere e diffondere le conclusioni tratte recentemente da rinomati
operatori nel settore delle costruzioni, come Thirdwave, Mit Medialab e Ove
Arup & Partners, per poter operare in maniera convincente nel contesto
bergamasco ed europeo. 11 novembre 2003 - Prefabbricazione e recupero
edilizio: I relatori: L'architetto Periklis Garoufalis opera come
professionista e come costruttore edile. Laureato al Politecnico di Milano
nel
1992, ha
realizzato i suoi lavori come architetto in varie località tra l'Italia e
la Grecia
, specializzandosi nel recupero di edifici antichi. L'impresa edile, gestita
insieme al fratello ingegnere, utilizza tecnologie innovative per migliorare
la qualità e contenere i costi, e sta collaborando nella realizzazione di
varie opere, tra cui anche il nuovo aeroporto di Atene, in vista dei Giochi
Olimpici del 2004. Periklis Garoufalis ha svolto attività didattica presso
il Politecnico di Milano sino al 1997, per poi collaborare con il
Politecnico di Atene. La conferenza Come sta cambiando Atene in vista dei
giochi Olimpici del 2004? Il canonico vigore edilizio che accompagna
l'organizzazione di una Olimpiade sta rinnovando il volto della capitale
greca. Grandi infrastrutture, tra cui una linea sotterranea di Metropolitana
e nuovi assi viari accompagnano la realizzazione di nuovi stadi, palazzetti
e villaggi residenziali. I lavori pubblici, incentivati anche da
finanziamenti dell'Unione Europea, hanno attirato imprese da tutta Europa, e
soprattutto da Francia e Germania. Si stanno sperimentando tecnologie
costruttive innovative finalizzate a incentivare una prefabbricazione di
qualità, con tecniche che accoppiano alla progettazione digitale la
realizzazione di prodotti con macchine a controllo numerico. La spinta
tecnico-economica generata dal settore pubblico ha gradatamente stimolato il
settore privato, che si è dato al recupero di edifici storici con
l'obiettivo di trasformarli in residenze o in hotel. La particolare
congiuntura ha stimolato l'impiego di tecnologie innovative anche nel
recupero edilizio: ai fini i contenere i costi e i tempi di cantiere - e
assicurare un livello accettabile di qualità - la prefabbricazione "on
demand" e su misura è divenuta una delle risposte agli imprevisti
legati al restauro di immobili antichi. L'arch. Garoufalis illustrerà i
lavori di restauro di due edifici, uno nel centro storico ai piedi
dell'Acropoli e l'altro nella parte ottocentesca del Porto del Pireo.
Verranno presentati due approcci diversi, legati alla differente natura del
contesto, e discusse metodologie innovative legate alla prefabbricazione di
pezzi speciali a costi di produzione di massa. La sede Il seminario si terrà
presso l’auditorium della Scuola Edile di Bergamo – a Seriate in via
Locatelli, 15. Iscrizioni E’ possibile visualizzare l’invito e
iscriversi all'indirizzo http://www.Servitec.it/casa/seminari.html
VOGLIA DI IMPRESA
FORMAPER PROPONE CORSI E SEMINARI PER GLI IMPRENDITORI "IN ERBA"
Milano, 6 novembre 2003. "Finanziamenti agevolati per la creazione
d’impresa femminile", "diventare consulenti nei servizi
ambientali", "come fare un business plan": sono alcuni dei
seminari e dei corsi organizzati da Formaper, azienda speciale della Camera
di Commercio di Milano, per i mesi di novembre e dicembre. I temi-novità
sono: franchising, donne e qualità certificabile che si affiancano a quelli
tradizionali sulle principali funzioni aziendali - marketing, personale,
bilancio. “L’attività della Camera di Commercio, per quel che riguarda
la nascita di nuove imprese, - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di
Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - dal
1987 ha
coinvolto 48.000 persone tra aspiranti e piccoli imprenditori. E fare
impresa, sono convinto, rappresenta il modo più creativo di creare nuova
occupazione, contribuendo così "da protagonisti" allo sviluppo di
Milano e del Paese”. Seminari e corsi Per diffondere una cultura
favorevole alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali, Formaper svolge
dei seminari sull'orientamento all'imprenditorialità che si propongono di
informare sulle opportunità e sulle problematiche relative alla creazione
di una nuova impresa. Il Corso “Mettersi in proprio” (20 novembre),
fornisce agli aspiranti imprenditori i primi elementi per orientarsi in un
mercato sempre più dinamico e competitivo. Non sempre l'ingresso nel mondo
dell'impresa avviene tramite la creazione dal nulla di una nuova attività,
a volte si sceglie di investire in un'attività tipo il franchising, una
forma di distribuzione moderna e sempre in via di sviluppo. Il seminario
"Mettersi in proprio nel franchising" (28 novembre), intende
fornire gli elementi per leggere i vincoli e i vantaggi della relazione di
partnership tipica di questo rapporto imprenditoriale. La creazione
d'impresa ed il lavoro autonomo: cosa fare per conoscere il mercato,
prevedere prezzi e costi, scegliere la forma giuridica e trovare
finanziamenti? Per avviare un’impresa su solide basi, il primo passo è
quello di elaborare e realizzare il business plan. Il corso “Come fare un
business plan” (13/14/15 novembre) aiuta a identificare gli strumenti
fondamentali per definire ed elaborare un piano di fattibilità. Per quanto
riguarda la nuova imprenditoria femminile, si può partecipare ai seminari:
“Donne creano impresa” (7/8 novembre) e “I finanziamenti agevolati per
la creazione d’impresa femminile” (21 novembre). Tutto il sapere
manageriale si è sviluppato considerando le grandi organizzazioni. Le
piccole imprese funzionano in modo diverso e originale. Per saper gestire
una piccola impresa occorre disporre di conoscenze, metodologie e tecniche
adeguate e specifiche. Tra i corsi organizzati da Formaper per aiutare i
piccoli imprenditori troviamo: “Gestire e sviluppare la piccola impresa”
(7/8/14/15/17/18/19/20/21/28/29 novembre e 12/13 dicembre), un programma
innovativo progettato appositamente per sviluppare la professionalità del
piccolo imprenditore e "Costruire autonomamente un sistema Qualità
certificabile" (19 novembre, 3 dicembre) che aiuta ad avviare un
processo di certificazione secondo il modello Iso 9001:2000, ormai una
esigenza che hanno moltissime piccole e medie imprese. Ci sono poi i corsi
su marketing e vendite: “La trattativa commerciale” (11/12 novembre),
“Gestire le risorse umane della rete di vendita” (27/28 novembre) e
quelli sull'Amministrazione sulla finanza e sul controllo, quali
“L’analisi di bilancio” (25/26 novembre) e "Il controllo di
gestione nelle imprese di servizi" (2/3 dicembre) che affronta le
tematiche della gestione aziendale attraverso l'analisi dei processi. Spesso
imprenditori e manager sperimentano situazioni di utilizzo non ottimale del
proprio tempo di lavoro e di vita, disorganizzazione e improduttività,
insoddisfazione, ansia e stress. Diviene quindi fondamentale sviluppare
abilità personali e i comportamenti tipici di un buon manager. A questo
proposito è stato organizzato il corso: (11/18/25 novembre, 2 dicembre).
Per informazioni e iscrizioni : Formaper, Segreteria Corsi, Via Camperio 1 -
20123 Milano. Tel. 028515.5385 - Fax 02/8515.5331 - E-mail: formaper.Mkt@mi.camcom.it
- Sito Internet http://www.Formaper.com
H3G SPONSORIZZA IL
PRIMO PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE IN GARA QUINDICI PROGETTI
VINCITORI DELLE START CUP DELLE UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, PADOVA E UDINE E DEI
POLITECNICI DI TORINO E MILANO PREMI PER 75 MILA EURO AI DUE MIGLIORI
BUSINESS PLAN DELL’ANNO
Bologna, 6 Novembre 2003 - “L’innovazione è fondamentale per rimettere
in moto l’economia. Chi innova investe - non solo denaro, ma anche tempo e
intelligenza; cambia le regole, attrae i migliori cervelli”, è quanto
sostiene Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di H3g, motivando la
decisione di sponsorizzare il primo “Premio Nazionale per
l’Innovazione”, vera e propria Coppa dei Campioni delle idee
imprenditoriali organizzata da cinque fra i più prestigiosi atenei
d’Italia (le Università degli studi di Bologna, di Padova e di Udine e i
Politecnici di Torino e di Milano), patrocinata dai Giovani Imprenditori di
Confindustria e che ha ottenuto anche l’avallo della Commissione Europea.
“Abbiamo voluto essere vicini ai Giovani Imprenditori di Confindustria e a
cinque tra i più prestigiosi atenei italiani per una forte affinità di
intenti fra gli obbiettivi del premio e le nostre strategie di marketing”
Vincenzo Novari. “L’umts è innovazione non solo dal punto di vista
tecnologico, ma anche da quello sociale e dei processi aziendali perché
vive di idee nuove e di mestieri che devono essere ancora inventati. Il
progetto di “
3”
, che ha permesso al mercato italiano di disporre per primo al mondo dell’Umts,
rappresenta il 40% degli investimenti diretti esteri nel Paese per il
quinquennio 2001-2005 e ha creato, sino ad oggi, circa 10 mila posti di
lavoro, tra occupazione diretta e indotto”. Al primo “Premio Nazionale
per l’Innovazione”, che sarà assegnato il prossimo 10 dicembre a
Bologna nell’Aula Magna di Santa Lucia, partecipano i quindici progetti ad
alto contenuto tecnologico finalizzati alla nascita di un’impresa
vincitori delle competizioni locali autonomamente organizzate nel corso
dell’anno dalle Università degli Studi di Bologna, di Padova e di Udine e
dai Politecnici di Torino e di Milano. Al miglior business plan dell’anno
andrà un premio di 60 mila Euro, mentre un ulteriore premio da 15 mila Euro
sarà assegnato al secondo progetto considerato più innovativo e con le
maggiori possibilità di fare business. Il comitato di valutazione del
premio nazionale per l’innovazione www.Premioinnovazione.it
è presieduto da Gianni
Lorenzoni, ordinario di Strategia d’impresa presso la facoltà di Economia
dell’Università di Bologna e fondatore e Presidente di Almacube (l’incubatore
d’impresa dell’Università di Bologna) ed è composto da: Anna Maria
Artoni, Presidente Nazionale Giovani Imprenditori; Elserino Piol,
fondatore-Presidente di Pino Venture; Andrea Cuomo, responsabile Ricerca e
Sviluppo e Corporate Vice Presidente di Stmicroelectronics; Roger Abravanel,
Director di Mc Kinsey & Company in Italia: Alessandro Zeigner, Ceo di
Sas Institute; Maurizio Masetti, Amministratore Delegato della Sanpaoloimi
Fondi chiusi Sgr.
SETTIMANA EUROPEA
DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA H2 UN FUTURO DA COSTRUIRE INSIEME UN
CONVEGNO SU IDROGENO, CELLE A COMBUSTIBILE
Milano, 6 novembre 2003 - Stimolare l'attenzione e migliorare le conoscenze
del grande pubblico, specialmente quello giovanile, sui principi della
tecnologia delle celle a combustibile, sulle loro applicazioni e sul loro
possibile impatto positivo sulla vita futura. E' questo l'obiettivo del
progetto europeo Science Communication and Involvement Following Integrated
Strategies (Scifi), nato nell'ambito del Programma Europeo Human Potential
del Quinto Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo e di cui Assotec è
partner con Agenzia Sviluppo Nord Milano. Per quanto riguarda l'area di
Milano, Scifi organizza venerdì 7 novembre 2003 presso l’ Auditorium di
Assolombarda, Via Pantano, 9 Milano Ore 9.30 - 13.00, due iniziative
relative alla divulgazione scientifica delle potenzialità insite nell'uso
di energie alternative: “H2 un futuro da costruire insieme”cioè un
convegno su idrogeno, celle a combustibile per far interagire tecnici e
policy maker. Moderatore dell'evento è Mario Tozzi,noto geologo e
conduttore Tv; il concorso "I Giovani e l'Energia per il Futuro",
rivolto agli studenti delle scuole superiori italiane. Scifi iniziato nel
gennaio 2003, si concluderà nel dicembre 2004 dopo aver sviluppato un
approccio basato sulla formazione di centri di competenza regionali, secondo
un modello già sperimentato con successo nella regione di Stoccarda. I
centri di competenza includeranno ricercatori, soggetti industriali,
strutture pubbliche, operatori dei principali mezzi di comunicazione.
Opereranno come coordinatori e organizzatori dei processi di informazione e
comunicazione verso il grande pubblico sui temi della scienza e della
tecnologia. Il progetto Scifi realizzerà una sorta di laboratorio mobile,
in grado di stimolare l'interesse dei visitatori tramite un approccio
"non ortodosso" alle tematiche scientifiche. Gli interessati alla
tematica e, in particolare, le aziende desiderose di essere coinvolte nella
formazione del centro di competenza possono contattare: Sabina Raggi, tel.
02 58370.416, sabina.Raggi@assotec.it
PROBLEMI A TROVARE
LAVORO? DA OGGI LO SI PUÒ CERCARE IN DISCOTECA CON CHANCE, IL PRIMO JOB
PARTY D’ ITALIA
Milano, 6 novembre 2003 - Chance propone un modo tutto nuovo per rendere più
facile ed efficace il percorso che i giovani devono necessariamente compiere
per trovare un’occupazione. Con Chance i colloqui avvengono in discoteca
dove, senza cravatta e magari sorseggiando un drink, vengono eliminate tutte
le barriere, fisiche e psicologiche, che solitamente causano ansie e timori
reverenziali e che spesso sono causa di insuccessi. Per la prima volta è il
mondo del lavoro che entra nell’universo dei giovani e si fa spazio nei
luoghi di aggregazione dove questi si incontrano più di frequente. Una
prima edizione di Chance si è svolta nell’aprile del
2002 a
Milano. L’evento si è poi trasferito a Roma, riscuotendo in entrambe le
occasioni un notevole successo sul pubblico, sugli atenei universitari,
sulle aziende, sulle istituzioni, sui media. Quest’anno la manifestazione
punta in alto ed ha in programma un circuito itinerante che toccherà
diverse tappe in tutta Italia e, in particolare, Bologna, Milano, Roma e
Bari, unica tappa nel mezzogiorno. Per prima, Bologna ospiterà
l’originale iniziativa coinvolgendo un numero enorme di giovani e aziende.
Giovedì 27 novembre presso il Disco-pub
La Scuderia
sito in P.zza Verdi, 2 di fronte all’entrata della storica sede
universitaria della città, l’evento prenderà il via. L’accesso a
Chance e a tutte le iniziative ad esso relative è completamente gratuito.
La manifestazione è finanziata dagli sponsor Hugo Boss e Pantene, e
sostenuta dalla media partnership con Virgilio. Dalle 17:30 si svolgeranno
gli originali colloqui di lavoro, sfruttando un’atmosfera rilassata e
informale. Tra le aziende presenti, particolare rilievo assumono Procter
& Gamble e l’Esercito Italiano, da sempre attenti alla formula
proposta da Chance. Per tutto il corso dell’evento, alcune attività di
spettacolo e di intrattenimento faciliteranno l’atmosfera rilassata tipica
dell’iniziativa. In particolare Hugo Boss presenterà l’operazione Hugo
on The Move, permettendo ad alcuni giovani di diventare Vj di Select – Mtv
per un giorno. Pantene continuerà le selezioni per Pantene Protagonist,
importante occasione per entrare a pieno titolo nel mondo dello Spettacolo e
del Cinema. Virgilio, il primo portale italiano, offrirà ai visitatori
pratici consigli su come utilizzare al meglio il web per la ricerca di un
lavoro. A supporto di tali iniziative, il sito internet www.Chanceonline.it
offre ai giovani un ulteriore strumento di contatto costante con il mondo
del lavoro. Tanti i servizi proposti, dalle offerte di lavoro, ai forum di
discussione diretta con le aziende recruiter, ad uno spazio in cui chiunque
possa raccontare una sua esperienza e richiedere aiuto o assistenza.
L’evento nasce da un progetto di Piemme Informatica Srl, agenzia di
informatica e di comunicazione d’impresa, che organizza Chance in
partnership con Job Advisor, una vera e propria guida irrinunciabile sul
mondo del lavoro e della formazione professionale. Chance – 27 novembre
2003 Disco-pub
La Scuderia
, p.Zza Verdi, 2 – Bologna Inizio ore 17,30 – Ingresso Gratuito www.Chanceonline.it
Per visionare materiali
informativi relativi all’evento www.Chanceonline.it/aziende/recruiter/materiali.asp
MILANO STUDIA
LA MODA
: AL GILLI CUBE TRE GIORNI DEDICATI ALLE SCUOLE DI MODA CON SFILATE, MOSTRE
CONVEGNI E ANCHE DISCOTECA
Milano, 6 novembre 2003 - “Più volte nel settore della moda –spiega
l’assessore Giovanni Bozzetti- viene sottolineata la necessità di aiutare
ad emergere i giovani di talento e a comunicare al grande pubblico quali
variegate professionalità facciano parte di questo primario settore
economico della nostra Nazione. Proprio per soddisfare queste esigenze
abbiamo ideato, con la collaborazione di tutte le dodici scuole e università
milanesi che si occupano di moda, un evento denominato “Milano studia la
moda”, con sfilate, convegni, mostre statiche, feste, premiazioni e
promozione delle attività delle suddette realtà didattiche. E’
un’occasione di incontro fra gli operatori del settore, la stampa
specializzata, le aziende e i giovani, veri protagonisti dell’evento,
affinché si valorizzi il loro operato, avvicinandoli al mondo del lavoro e
aiutandoli a farsi conoscere. Bisogna credere in questi studenti, -continua
Bozzetti- nella loro forza propulsiva, nella loro energia e creatività per
continuare a essere punto di riferimento mondiale del settore. Confido
quindi che questa manifestazione possa essere, oltre che un piacevole
ricordo, un trampolino di lancio per gli studenti più meritevoli”.
L’evento si aprirà giovedì 6 novembre alle ore 17,15 al Gilli Cube, con
una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Franca Sozzani, alla quale
parteciperanno in qualità di relatori, oltre all’assessore alla moda
Giovanni Bozzetti, Giulio di Sabato (presidente Assomoda Lombardia), Mario
Boselli (presidente Camera Nazionale Moda Italiana), Vittorio Giulini
(presidente Sistema Moda Italia), Armando Branchini (segretario Altagamma),
Renato Borghi (presidente Ascomoda), Gaetano Marzotto (presidente Pitti),
Stefano Dominella (presidente Altaroma) e Flaminio Soncini (presidente
Camera Nazionale Buyers). Seguirà alle ore 18, la sfilata collettiva delle
otto scuole di moda, che verrà esaminata con attenzione da una giuria
presieduta da Franca Sozzani (Vogue) e formata dalle giornaliste: Giusy Ferrè
(Corriere della sera), Roberta Filippini (Ansa), Silvana Giacobini (Chi),
Fabiana Giacomotti (Mf), Mariella Milani (Rai due), Rosellina Salemi (Anna)
e Carla Vanni (Grazia). La giuria, attraverso una votazione, attribuirà un
riconoscimento alla creatività e alla presentazione della scuola che si sarà
distinta. Il riconoscimento consisterà in una targa del Comune di Milano. A
tutte le altre scuole verrà assegnata una medaglia. Nei giorni di venerdì
7 e sabato 8 novembre, le scuole hanno organizzato per la mattinata due
convegni dal titolo rispettivamente: “La moda come settore chiave del made
in Italy” e “La nuova figura dello stilista nel futuro della moda”,
mentre nel pomeriggio delle stesse giornate sono in programma le sfilate
delle singole scuole. Al termine dell’evento, su un maxischermo, verrà
proiettata la sfilata collettiva e si svolgerà la cerimonia di chiusura.
Nella serata di sabato è previsto un party in discoteca dedicato a tutti
gli studenti delle scuole.
SONY PROFESSIONAL MEDIA LANCIA IL CONCORSO PER
GIOVANI CINEASTI EMERGENTI: “THE SHORT MUST GO ON” L’INIZIATIVA, NATA
PER INCENTIVARE E AIUTARE I NUOVI TALENTI DEL CINEMA ITALIANO, VERRÀ
ANNUNCIATA NEL CORSO DEL “ SHORT BUT GREAT,
LA NOTTE DEI
CORTI VINCENTI”
Milano, 6 novembre 2003 – In occasione del “Short but Great, la notte
dei corti vincenti”, sarà lanciato il nuovo concorso per cortometraggi
“The Short Must Go On”, voluto e promosso da Sony Professional Media, la
divisione di Sony Italia dedicata ai supporti audio e video professionali.
La serata si terrà giovedì 13 novembre nella Sala Duecento del cinema
Anteo di Milano, il progetto è stato curato da Newton, società di
comunicazione e spettacolo, con il patrocinio del Comune di Milano, in
collaborazione con il Mifed (The International Film and Multimedia Market).
Rivolto a giovani cineasti italiani, il concorso “The Short Must Go On”
prevede due categorie di partecipazione: professionisti e dilettanti. I
concorrenti dovranno inviare un cortometraggio obbligatoriamente registrato
su supporto professionale Sony. Una giuria composta da personalità di primo
piano del mondo del cinema, della televisione, del giornalismo e della
cultura, selezionerà i lavori che si distingueranno per originalità,
ironia e capacità di analisi psicologica. I cortometraggi vincitori saranno
votati nella serata di gala finale, una vera e propria cerimonia degli
Oscar. Sony Professional Media ha deciso di indire e promuovere questo
concorso per aiutare i giovani talenti del cinema italiano a inserirsi nel
mondo cinematografico professionale, fornendo: · ai professionisti la
possibilità di essere apprezzati e conosciuti da un pubblico più vasto ·
ai dilettanti l’occasione di vincere un kit completo per la ripresa e il
montaggio a livello professionale. L’iniziativa risponde all’impegno da
sempre dimostrato da Sony di supportare il mondo del broadcasting
professionale e amatoriale, confermato dalla recente introduzione nel
mercato di “Hdcam Cinealta”, un nuovo tipo di cassetta destinata a
migliorare i metodi e valorizzare le produzioni cinematografiche.
“METTI IN SCENA IL
TUO PINOCCHIO”: AL VIA IL PROGETTO PILOTA DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
CHE PORTERÀ I PROFESSIONISTI DEL TEATRO NELLE SCUOLE LOMBARDE
Milano, 6 novembre 2003 - Ieri al Teatro Diners della Luna presso il Forum
di Assago – Milano, è stato presentato “Metti in scena il tuo
Pinocchio”, il nuovo progetto ministeriale per introdurre i ragazzi alla
cultura dello spettacolo dal vivo proprio attraverso i professionisti del
musical “Pinocchio”, recente successo tutto made in Italy. Un progetto
d’avanguardia che intende promuovere la didattica basata sul teatro attivo
come strumento di crescita per i ragazzi, in grado di coinvolgerli in un
percorso multidisciplinare e di allineare la scuola italiana ai più moderni
programmi educativi. Promotori dell’iniziativa sono: Barilla, il primo
gruppo alimentare italiano, da sempre attento a progetti di formazione
innovativi che coinvolgono i giovani e famiglie, il Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca attraverso l’Ufficio
Scolastico della Regione Lombardia e il Centro Servizi Amministrativi di
Milano,
la Provincia
di Milano/cultura e beni culturali. Gli ideatori ed operatori del progetto,
che sarà realizzato per la prima volta in Italia nella Provincia di Milano,
sono:
la Compagnia
della Rancia, produttrice del musical “Pinocchio”, Forumnet,
coproduttrice del musical “Pinocchio” e proprietaria del Teatro Diners
della Luna nato come casa italiana del musical, I Pooh, il più famoso
gruppo di musica pop in Italia coautore del musical “Pinocchio”,
la Naba
- Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, con 25 anni di esperienza nella
formazione artistica. Durante l’anno scolastico 2003-2004 gli studenti di
oltre 30 scuole medie inferiori di Milano e Provincia si cimenteranno nel
processo di realizzazione creativa della versione in musical della celebre
favola di Collodi, guidati e affiancati dai professionisti della Compagnia
della Rancia e dai docenti della Naba. Attraverso il kit “Metti in scena
il tuo Pinocchio”, i laboratori teatrali e le proposte di esercitazioni di
drammaturgia, i giovani attori impareranno tutto ciò che sta dietro alla
produzione di un musical, un genere teatrale oggi di successo caratterizzato
da una forte valenza formativa. Dalla danza alla recitazione, dal canto alla
scenografia, dalla regia alla sartoria teatrale: gli alunni saranno
coinvolti in prima persona nella creazione e nella messa in scena di un
nuovo spettacolo, assolutamente originale. Il kit distribuito conterrà, tra
l’altro, una riduzione del copione originale del musical “Pinocchio”,
gli spartiti per voce, piano, chitarra, flauto e ritmica di ogni canzone, cd
contenenti le versioni cantate e non dei brani dello spettacolo, gli stacchi
musicali, gli effetti sonori necessari alla messa in scena del musical e i
bozzetti originali dei costumi. I piccoli attori rappresenteranno quindi i
loro lavori in una rassegna teatrale unica nel suo genere presso le scuole
aderenti all’iniziativa. A chiudere l’intero progetto una grande
festa-spettacolo al Teatro Diners della Luna, che coinvolgerà in una
sfilata di Pinocchi e Fate Turchine tutti i ragazzi e gli insegnanti che
hanno partecipato ai laboratori. “Scopo dell’iniziativa – ha
commentato Letizia Moratti – è avvicinare i giovani a una forma d’arte
come il teatro, spesso percepita estranea e relegata ai soli spazi
dell’adulto, e a tutto il mondo del lavoro che vi sta dietro:
professionalità poco conosciute ma che offrono importanti opportunità di
occupazione” “Il genere teatrale – ha aggiunto Mario Dutto - è
inoltre uno strumento pedagogico importante per la scuola italiana, che
offre agli educatori la possibilità di agire su più piani didattici, e di
favorire la crescita delle capacità critiche, cognitive, relazionali,
estetiche ed etiche attraverso un coinvolgimento emotivo e una esperienza
diretta in cui il ragazzo è finalmente protagonista”. “E’
dall’impegno di una cosciente responsabilità sociale – ha affermato
Guido Barilla, Presidente Barilla S.p.a., spiegando il coinvolgimento del
primo gruppo alimentare italiano nel progetto – che nasce la nostra
collaborazione con la scuola italiana. Un rapporto proficuo che ha favorito
il nostro intervento in progetti di formazione sempre più innovativi,
approfondendo il ruolo dell’Azienda quale importante interlocutore per il
mondo dell’educazione”.
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