NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
14 NOVEMBRE 2003
pagina 2
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 97 34 |
|
“VORREI UNA BANCA COME UN
AUTOGRILL” FRA CANALI TRADIZIONALI E SERVIZI ON LINE, GIOVANI COMBATTUTI
TRA IL DESIDERIO DI NUOVI STIMOLI E
LA RICERCA DI
SICUREZZA
Milano, 14 novembre 2003 - Hanno bisogno di fiducia e sicurezza, ma sognano
una banca capace di proporre servizi vicini ai loro interessi; sono poco
soddisfatti della relazione con gli istituti finanziari, ma aprono il conto
corrente nella stessa banca di mamma e papà. La ricerca “I giovani e il
risparmio”, commissionata da We@bank – Banca Popolare di Milano
all’Istituto di Ricerca Future Concept Lab, delinea il ritratto di una
generazione, quella dei 25 -34enni, che vive il rapporto con il denaro con
un misto di curiosità e distacco: una generazione che pensa poco a
garantirsi il futuro, privilegiando la dimensione del breve termine. La
ricerca, realizzata nell’arco di due mesi, ha esaminato il rapporto fra i
giovani e il denaro sotto vari profili: motivazione al risparmio ed agli
investimenti, utilizzo dei principali strumenti finanziari, rapporto con la
propria banca, propensione ed interesse all’utilizzo di canali di
e-banking. L’indagine interessa una popolazione di 8.952.000 giovani su
tutto il territorio nazionale (4.535.000 maschi e 4.417.000 femmine) ed è
stata eseguita su un campione di oltre 500 individui in età compresa fra i
25 ed i 34 anni. Alla ricerca di sicurezza e fiducia, sognando una banca
autogrill... Pensando a come dovrebbe essere la “banca ideale”, i
giovani fra i 25 ed i 34 l’hanno paragonata, nel 58,9% dei casi, ad un
autogrill: un posto dove fermarsi per “fare rifornimento” strada
facendo, ma anche, perché no, lasciarsi tentare da percorsi e proposte
divertenti e curiosi, e magari “fare shopping”- senza perdere troppo
tempo. Giovani alla ricerca di stimoli, quindi, ma anche,
contemporaneamente, alla ricerca di un rapporto personale, diretto e sicuro
con chi gestisce il proprio denaro, che deve rivestire un ruolo di
consulente e gestore. E giovani che, proprio per questo motivo, mostrano
ancora qualche diffidenza nei confronti dei servizi di banking e trading on
line, pur usando abitualmente la rete nella vita quotidiana. I giovani e i
servizi bancari, fra la filiale e la rete In generale, l’utilizzo dei
servizi bancari da parte dei giovani è piuttosto semplice: entrano in banca
principalmente per gestire il conto corrente, che nell’80,3% dei casi è
un conto cosiddetto “tradizionale” e non un conto che abbia al centro
servizi di internet banking né, tantomeno, un conto solo on line. Gli
utilizzatori di internet sono il 58,8% del campione, pari a 5.221.000
individui: il 75,1% di essi conosce l’esistenza dei servizi di internet
banking: il dato è superiore alla media nel Nord Ovest, dove raggiunge
l’81.4% del totale, e fra gli uomini. Ed infatti, la fascia di giovani più
propensa all’utilizzo dell’ on line banking è proprio quella degli
uomini residenti al Nord Ovest e con un livello di istruzione elevato. Poco
più di un quarto degli utenti internet che conoscono i servizi bancari on
line li utilizzano realmente (il 27,1%). Nonostante la gran parte di essi
siano utenti “esperti”, avendo aperto il loro conto con servizi on line
più di un anno fa, le operazioni che si fanno su internet sono le più
semplici: il controllo del saldo e dei movimenti (53,9%), le ricariche del
cellulare (17,5%), bonifici e giroconti (12,3%). Le motivazioni della
resistenza all’utilizzo del canale internet nella gestione delle attività
bancarie sono prevalentemente legate a timori per la tutela della privacy e
a questioni di sicurezza delle transazioni, citate dal 20% degli
intervistati; pesa molto anche la preferenza accordata ad un rapporto
personale con la propria banca, vissuta secondo schemi tradizionali. La
banca? Quella di mamma e papà. Le specifiche esigenze che i giovani
manifestano, non si traducono in una ricerca attiva e mirata dell’istituto
finanziario che possa meglio soddisfarle nemmeno quando ci si accinge ad
aprire un conto per la prima volta. La scelta della banca appare ancora un
passaggio condizionato da vincoli e percorsi quasi obbligati, da cui pochi
si distaccano informandosi in prima persona sulle diverse offerte del
settore. Il 34,4% degli intervistati ha aperto il suo primo conto presso la
stessa banca dei propri genitori; inoltre, il 22,2% ha chiesto consiglio ad
amici e familiari, il 25,1% dei giovani ha scelto semplicemente l’istituto
più comodo da raggiungere. Un rapporto poco soddisfacente A fronte di tali
meccanismi di scelta poco consapevole, si riscontra fra i giovani una
insoddisfazione diffusa nei confronti della propria banca. L’82,9% degli
intervistati considera il rapporto con il suo istituto di credito poco
soddisfacente: in particolare si avverte mancanza di chiarezza nelle
informazioni e una certa incapacità dell’interlocutore bancario di porsi
come partner credibile nella consulenza e gestione dei risparmi. A conferma
del bisogno di proposte più stimolanti, il 59,9% degli intervistati
idealizza un luogo in grado di offrire accanto ai servizi necessari (il
conto, il bancomat...) anche servizi accessori quali agevolazioni per i
viaggi e per le attività del tempo libero. Il denaro: un mezzo mirato per
coltivare le proprie passioni. La concezione generale del denaro che emerge
dalla ricerca è una concezione ben precisa Per i giovani, il denaro è un
mezzo da utilizzare in modo molto mirato: per la gestione di “progetti
importanti” (23,1%) che possono anche essere, in larga parte, legati al
tempo libero (il 20% considera il denaro un mezzo per coltivare le proprie
passioni: viaggi soprattutto, poi le tecnologie, lo sport, la musica). Il
35,8% del campione rimane più vago e ritiene di dover risparmiare per
“avere un gruzzolo in caso di imprevisti”: in ogni caso, una prospettiva
di breve termine. Uomini più cicale, ragazze più formiche. C’è da dire,
però, che in questo panorama di giovani “cicale” si ritrovano
significative differenze di genere rispetto alla propensione ed alla
consapevolezza del risparmio. A livello generale, il divario fra uomini e
donne (25 - 34 anni) che possiedono un conto corrente è ancora ampio
(rispettivamente il 75% ed il 58%): un divario che nelle regioni del Sud
Italia si fa più profondo – qui il 48,9% delle donne intervistate ha
dichiarato di non possedere affatto un conto. Inoltre, gli uomini aprono il
conto corrente mediamente prima delle donne: il 54,4% lo apre prima dei
vent’anni, contro il 42,4% femminile. Nonostante ciò, sono proprio le
donne a rivelare una maggiore consapevolezza e propensione al risparmio. Il
38,5% di esse (rispetto al 33,1% degli uomini) risparmia essenzialmente per
“mettere da parte un gruzzolo per affrontare eventuali imprevisti” o in
vista di un futuro investimento, come “l’acquisto della casa” o
addirittura per “assicurarsi un avvenire sereno” (8,6%), cosa a cui gli
uomini non pensano affatto, tant’è che solo il 2,9% di essi ha dato
questa risposta.
FUTURE CONCEPT LAB ESTRATTO DALLA RELAZIONE SULLA RICERCA QUANTITATIVA PER
WE@BANK – BPM.
DATI RELATIVI ALLA FASCIA DI POPOLAZIONE: 25-34 ANNI
Il target I giovani fra i 25-34 anni rappresentano una popolazione di
8.952.000 individui. La distribuzione geografica degli intervistati è:
26,8% residenti al Nord-ovest; 18,9% residenti al Nord-est; 19,4% residenti
al Centro; 34,9% residenti al Sud e Isole. L'utilizzo di Internet Di tutta
la popolazione tra i 25 ed i 34 anni, il 58,3% utilizza internet. Uomini e
residenti al nord utilizzano internet in percentuale maggiore (oltre il 62%
sia nel nord est che nel nord ovest). Viceversa, chi non usa il computer
(37,3%), ha una penetrazione maggiore della media tra le donne ed i
residenti al Sud. Una buona fetta degli internauti naviga da più di tre
anni (39,1%), L'utilizzo della posta elettronica è il motivo più diffuso
per il quale le persone navigano in internet (85,3%), ponendo l'accento
dunque su un bisogno di connessione relazionale, di rete tra persone. La
ricerca di informazioni di carattere generale è un altro motivo tra i più
diffusi dell'utilizzo di internet (73,3%), particolarmente diffuso tra le
donne i residenti al Sud e chi non possiede alcun conto corrente. Altri due
motivi molto diffusi sono il lavoro (59,9%) e la ricerca di informazioni per
il tempo libero (58,2%). Un quarto circa degli internauti utilizza il web
per giocare, per i propri passatempi ed hobbies (28,3%). La gestione del
proprio risparmio viene citata dal 2,6% di navigatori nella fascia di età
25-34 anni. Il 5,6 % degli utilizzatori di internet cita tra le proprie
motivazioni della navigazione sul web l'acquisto di libri, dischi o
biglietti di vario tipo, ma al 18,9% di loro è però capitato di acquistare
beni e/o servizi tramite la rete. La frequenza con la quale gli utenti
italiani di internet fra il 25 ed i 34 anni si collegano è abbastanza
elevata: il 47% tutti i giorni, il 28,2% 2-3 volte alla settimana. In
particolare, fra i correntisti possessori di un servizio on-line banking o
internet banking c’è la tendenza a collegarsi più volte al giorno, tutti
i giorni, a riprova del fatto che questo tipo di servizi bancari fa presa su
"utenti internet assidui". La (prima) relazione con la banca Il
71,8% di tutti i giovani di 25-34 anni possiede un conto corrente. L'81% di
questi giovani correntisti possiede solo un conto tradizionale. Circa 1
milione (16,5%) possiede un conto di tipo internet banking. L'on-line
banking risulta meno presente: il 2,5% dei giovani, lo utilizza. Per la
maggioranza dei giovani correntisti (69,9%), il conto corrente oggi
utilizzato è ancora quello aperto per primo. Chi invece possiede un conto
internet banking o on-line banking è, nella maggioranza dei casi,
possessore di più di un conto (66,7% e 90,8%). L'apertura del primo conto
corrente avviene tra i 20 ed i 25 anni (nel 43,9% dei casi) e dai 16 ai 19
anni (nel 38,3% dei casi). Sono tendenzialmente i ragazzi ad aprire prima il
proprio conto corrente, mentre le femmine tendono ad aprirlo più avanti
negli anni (11,6% dopo i 26 anni). L'età di apertura del primo conto è più
bassa della media nel Nord dell'Italia, mentre è più alta al Centro ed al
Sud. Le due motivazioni principali che stanno alla base dell'apertura del
primo conto corrente sono legate ad un cambiamento più o meno definito nel
grado di indipendenza del giovane dalla propria famiglia: l'entrata nel
mondo del lavoro (43,6%) è la motivazione più citata e quella che più
nettamente sancisce una condizione di maggior indipendenza, nonostante si
continui a vivere con i genitori, ma anche la gestione delle necessità e
delle spese quotidiane (42,0%) è una spinta forte all'apertura del primo
conto, seppure non così netta in termini di cambiamento di vita. Un altro
motivo significativo è l'intervento di genitori o nonni che hanno aperto,
per lui/lei, il primo conto corrente (10,1%); motivo riguardante
sostanzialmente le classi d'età più giovani: prima dei 16 anni (41,7%) e
tra i 16 ed i 19 anni (44,5%). Dopo questo primo conto corrente, il 30,1% di
ragazzi, meno di 2 milioni, ne ha aperto uno nuovo, e tra questi si
ritrovano quasi tutti gli utenti dei conti internet ed on-line banking. La
banca presso la quale gli intervistati hanno aperto il loro nuovo conto è,
nella maggioranza dei casi (71,2%), un istituto di credito diverso dal
primo, soprattutto tra gli utilizzatori di internet. Per questo secondo
conto, le motivazioni che hanno spinto all'apertura sono più varie e
differenziate, le due che raccolgono più assensi sono: l'offerta di
migliori condizioni finanziarie (32,9%) e la necessità di accreditare lo
stipendio in una banca convenzionata con l'azienda dove si lavora (21,2%).
La Relazione
con
la Banca
: U&a Degli 8.2 milioni di persone in target il 71,9% possiede uno (67%)
o più (4,9%) conti correnti. Esiste dunque una fetta di questa popolazione
(28,1%) che non possiede conto corrente, neppure cointestato: sono più
diffusi tra le donne, i residenti al Sud e chi non utilizza internet
(34,1%). I correntisti italiani di 25-34 anni hanno sostanzialmente uno o più
conti correnti di tipo tradizionale (80,3%). I conti correnti che prevedono
servizi di internet banking (compresi i conti solo on line e i conti che
prevedono anche servizi di phone banking) sono posseduti dal 19,3% dei
correntisti totali, tipologia più diffusa tra gli uomini, gli abitanti del
Nord-ovest e gli utilizzatori di internet. Tra di loro, come tra chi ha un
conto tradizionale, c'è una parte di persone che utilizza il conto solo
come deposito per i propri risparmi, non facendo alcuna operazione. In
questo caso però sono in numero inferiore: sintomo di una maggiore
relazione con la banca da parte di chi ha l'accesso ad internet rispetto a
chi ha un conto tradizionale. Le operazioni bancarie consuete che vengono
svolte da questa categoria di correntisti sono comunque, nella maggioranza
dei casi, ancora svolte tramite l'agenzia fisica. Le operazioni svolte
invece attraverso internet sono (tra le più diffuse): il controllo del
saldo e dei movimenti del conto (53,9%), i bonifici / giroconti (12,3%) e le
ricariche dei cellulari (17,5%). Una considerazione interessante riguarda la
movimentazione del conto: sembra che chi possiede un conto con l'accesso ad
internet sia più attivo di chi ne possiede uno tradizionale senza accesso a
internet. Internet, in altre parole, farebbe da stimolo ad una maggiore
attenzione globale dell'utente al proprio conto, aumentando la sua attività
bancaria tout court. Tra coloro che possiedono tipologie di conto corrente
diverse, quello principale, il più utilizzato, rimane per la maggioranza il
conto tradizionale. Il conto corrente accessibile esclusivamente on-line,
cioè senza alcuna agenzia fisica di supporto, è posseduto dal 2,5% di
tutti i correntisti: più uomini che donne. Le operazioni bancarie
abitualmente svolte con questo tipo di conto, sono (dal più al meno
diffuso): - il controllo del saldo e dei movimenti del conto prima di tutto,
- ma anche l'accredito dello stipendio, - i prelievi bancomat, - il
pagamento dei bollettini, - quello delle utenze e delle tasse, - i bonifici
/ giroconti, - le ricariche dei cellulari, - la compravendita di titoli o
fondi. La scelta delle banca Gli intervistati possessori di almeno un conto
corrente hanno scelto la loro banca attuale in base a due o tre condizioni
principali e ad altre meno rilevanti: per i giovani di 25-34 anni è
principalmente la stessa banca dei genitori (34,4%) e, in seconda battuta,
la banca più comoda da raggiungere (25,1%), una banca consigliata da amici,
parenti o persone fidate (22,2%). La dimensione relazionale e quella
territoriale sembrano quindi essere le due condizioni di scelta più
rilevanti, mentre condizioni finanziarie ed agevolazioni speciali vengono
menzionate da un numero decisamente inferiore di persone. In contrasto con
le aspettative derivanti dalle condizioni di scelta, l'andare nella propria
banca non è una pratica comune, ma ha piuttosto una frequenza ridotta: la
maggior parte delle persone infatti si reca presso la propria banca 1 volta
al mese (28,3%) o meno (43,5%). In un mese, gli intervistati si recano
presso gli sportelli della propria banca mediamente 2 volte o poco più.
Questa discrepanza solo apparente, tra scelta della banca più comoda da
raggiungere e frequentazione ridotta della stessa, trova spiegazione nella
funzione di assicurazione psicologica e materiale nel caso di bisogno che la
vicinanza della banca assume, legandosi così più ad una dimensione di
eventualità che ad una dimensione di pratica quotidiana. L'introduzione e
l'ampio uso oggi raggiunto del bancomat, con tutte le funzioni che esso
consente (controllo movimenti e saldo, prelievo, …) fornisce una valida
spiegazione alla debole frequenza presso le filiali bancarie, bilanciata però
dall'importanza del fatto di averle vicine nel caso in cui vi fosse necessità
di recarsi all'agenzia. Anche il genius loci italiano è di supporto nella
spiegazione di questo fenomeno: la relazione stretta con il territorio e la
ricerca di praticità sono due caratteristiche tipiche del popolo italiano.
La Banca Ideale
Nell'immaginario della maggioranza delle persone intervistate (58,9%), il
luogo al quale la banca ideale assomiglia di più è un autogrill dove ci si
ferma per usare dei prodotti e dei servizi quando, viaggiando, vi è la
necessità di una pausa. Questa analogia è valida in particolare per le
donne e per chi vive al Nord -Ovest ed al Nord-est. Anche per la maggioranza
dei navigatori di internet e dei possessori di un conto internet banking
questa è l'immagine che meglio definisce la loro banca ideale. Che
l'autogrill oggi assomigli sempre più ad un centro commerciale, con una
gamma dell'offerta articolata e ludica, sostiene l'ipotesi di un immaginario
di banca anch'esso "fluido", cioè necessario da un lato e
auspicabilmente sorprendente dall'altro. In alternativa, un'altra analogia
della banca ideale è quella del porto sicuro in cui rifugiarsi quando ci
sono problemi (21,7%), comune senza particolari differenze a tutte le classi
socio-demografiche, a testimonianza di come l'istituto di credito abbia
ancora un ruolo forte e protettivo, tipico dell'immaginario delle
istituzioni, e di come questa idea sia trasversale alla popolazione
italiana. La figura che meglio sembra incarnare la banca, è principalmente
quella del consulente capace di consigliare e indirizzare la persona
(43,8%), una figura scelta in particolare dalle donne e dai residenti al
Sud. Questo dato ci suggerisce che la banca ha ancor oggi bisogno, in
Italia, di un "filtro relazionale" tra la fornitura di servizi e
la soddisfazione delle persone. In parte perché alcune tematiche sono forse
di difficile comprensione, ma in parte anche per una precisa
"cura" dei propri risparmi, come emerge dal dato successivo.
Emerge infatti, per un numero rilevante di persone, anche l'immagine della
banca come un gestore efficiente delle operazioni bancarie (39,1%), a
sottolineare come per qualcuno sia comunque importante la buona gestione
materiale del conto e delle operazioni più frequenti che si fanno. Per
quasi un quinto degli intervistati, la banca dovrebbe essere un
interlocutore necessario ma che costi il meno possibile (15,4%), denotando
un'attenzione precisa ai costi ed alle spese che una banca può comportare;
questa "personificazione" della banca è inoltre più diffusa tra
categorie di intervistati che, probabilmente, sono già in grado di gestirsi
da se' nell'ambito bancario: gli uomini, i possessori di un conto on-line, i
residenti del del Nord-ovest. Il risparmio I significati che gli italiani
danno al risparmio sono più di uno, ma tra tutti sembra prevalere quello
classico: il risparmiare come mettere da parte un gruzzolo per affrontare
eventuali imprevisti (35,8%). Questa definizione di risparmio è trasversale
all'età ed al genere degli intervistati, ed è diffusa in tutta l'Italia.
Secondo dunque la grande tradizione italiana, che con il Giappone condivide
una leadership nel risparmio accantonato, anche il nostro campione si
conferma più "formica" che "cicala", atteggiamento
quest'ultimo tipico invece della cultura americana, che incoraggia il
consumo come standard di vita. Anche avere una somma da investire in futuro
per progetti importanti (23,5%) e avere disponibilità economica per vivere
meglio il proprio tempo libero (19,5 %) sono due tra i significati
relativamente più diffusi dati al risparmio. L’informazione economica Tra
tutti coloro che possiedono un conto corrente, poco più di un quarto si
aggiorna per la propria gestione del risparmio o di investimento attraverso
i media, raccogliendo informazioni (27,2%); la maggior parte di loro lo fa
ogni tanto (24,1%) e non regolarmente, cosa realizzata da una minoranza di
persone (3,1%). Si informano di più coloro che utilizzano internet e i
correntisti che usano servizi di internet banking rispetto a quelli con un
conto tradizionale. Fra i media “cartacei” vince il Sole 24 ore, che è
utilizzato dal 46,1% di coloro che seguono l’informazione economica.
Interessante anche notare l'utilizzo del canale Internet a questo scopo per
un quinto del target (20,9%). Sembra inoltre che i giovani siano
particolarmente attenti anche ai programmi radio e tv sulla finanza (25,1%).
Focus sull’ Internet Banking Il fenomeno dell'internet banking è stato
analizzato a partire da tutti quei soggetti del target che hanno dichiarato
di navigare in internet o di possedere un conto corrente di questo tipo o
anche di tipo on-line banking: quasi 5,3 milioni di persone. Il 75,1%
dichiara di conoscere i servizi di internet banking. La penetrazione dell'awareness
è molto superiore della media nel Nord-ovest (83,3%) e leggermente maggiore
tra gli uomini (76,4%). La maggioranza di chi conosce l'internet banking non
lo ha mai utilizzato (69,3%). Coloro che non utilizzano e non hanno mai
utilizzato i servizi di internet banking pur conoscendoli, giustificano
questo loro mancato consumo con la mancanza di interesse nel 43,7 % dei
casi, menzionando poi altre motivazioni, seppure meno diffuse, quali i
problemi di privacy e sicurezza (soprattutto tra le donne e tra chi non
possiede alcun conto corrente) e la mancanza di un'offerta internet da parte
della propria banca (14,9%). Gli utilizzatori passati e presenti
dell'internet banking, quasi 1.1 milioni di giovani fra i 25 ed i 34 anni,
hanno aperto il loro conto corrente internet presso la stessa banca di cui
erano già clienti nell'80,7% dei casi, dimostrando un alto grado di fedeltà
al loro istituto di credito. La motivazione prevalente alla base della
scelta di un conto con accesso internet è il risparmio di tempo (54,6%),
particolarmente citato dalle donne, forse per la loro necessità di
destreggiarsi tra le mille attività domestiche ed extra-domestiche che la
società impone loro quotidianamente. Altre motivazioni diffuse, seppure in
minor misura, sono la possibilità di accedere al proprio conto senza limiti
di orario (13,3%), che mette in luce la difficoltà degli utenti bancari di
relazionarsi con orari di apertura rigidi e ridotti; la possibilità di
accedere al conto senza spostarsi da casa o dall'ufficio (11,1%); le
condizioni economiche più favorevoli (14,8%). La maggior parte di tutti gli
utilizzatori presenti e passati di conti internet banking ha aperto il
proprio conto più di un anno fa (69,9%): l'onda lunga della new economy ha
certamente influito anche in questo ambito dell'utilizzo della rete, sebbene
forse, la caduta di immagine della stessa net-economy abbia poi notevolmente
rallentato le nuove aperture di conti con accesso da internet. Focus sul
conto corrente accessibile esclusivamente on-line Dei soggetti fra i 25 ed i
34 anni che hanno dichiarato di navigare in internet o di possedere un conto
corrente di tipo internet o on-line banking, 5.289.000 persone, il 56,3%
dichiara di conoscere i conti correnti solo on-line; il dato è inferiore al
numero di persone che hanno dichiarato di conoscere l'internet banking
(75,1%). La penetrazione dell'awareness dell'on-line banking è maggiore
della media in particolare tra gli uomini, i residenti al Nord-ovest e al
Sud. I mezzi attraverso cui le persone sono venute a conoscenza del servizio
on-line banking sono soprattutto quelli dei media classici come giornali /
tv / radio / affissioni (60,6%), ma anche quello del passaparola tra amici /
parenti / persone fidate (34,3%) e quello più legato al servizio stesso,
cioè internet (15,8%). Al contrario di quanto accade per l'internet banking,
chi utilizza o ha utilizzato un conto corrente solo on-line, lo fa / lo ha
fatto nella maggioranza dei casi tramite una banca diversa da quella di cui
era già cliente (61,4%). Anche il principale motivo alla base della scelta
di questa tipologia di conto corrente è diverso: non più il risparmio di
tempo, bensì il tasso di interesse elevato unito a condizioni economiche più
favorevoli. È stato chiesto a tutti i soggetti che hanno dichiarato di
navigare in internet, quasi 5,3 milioni di persone, quali fossero i fattori
fondamentali per poter usufruire di un conto solo on line. Un importante
aspetto di fondo trascende il mezzo utilizzato con questo servizio -
internet - e si lega piuttosto all'idea che in Italia le persone hanno del
risparmio, degli istituti di credito e della loro funzione: il fattore più
citato infatti, tra quelli basilari per un conto solo on-line, rimane
comunque vincolato alla concretezza di vedersi proporre l'offerta da una
banca conosciuta ed affidabile (27,4%), soprattutto per i residenti al
Centro e i correntisti che usufruiscono dell'internet banking - e che non a
caso hanno acceso il servizio con la stessa banca di cui erano già clienti
- . In seconda battuta emerge poi la necessità di avere garanzie sulla
sicurezza del mezzo (20.9%). La necessità di "filtri relazionali"
cui si è già fatto riferimento, trova una sua precisa collocazione anche
in questo contesto. Una banca conosciuta ed affidabile tranquillizza
fisicamente ed emotivamente il pubblico italiano che investe in modo
significativo nei propri risparmi. Rispettando i tratti di genius loci,
siamo alla presenza di un pubblico "oculato" che si fida
soprattutto di chi ha competenza, ma anche una storia alle spalle che lo
confermi. Emerge in generale una preferenza per l’uso di servizi internet
associati ad un conto corrente “fisico” in agenzia: chi non ha mai usato
un conto corrente accessibile esclusivamente on line infatti dichiara nel
20,6% dei casi di non averlo fatto perché preferisce un rapporto più
personale con la banca. Pesano anche alcuni timori legati alla scarsa
conoscenza del servizio, come timori per la privacy (soprattutto fra le
donne, al Sud e fra chi possiede solo un conto corrente tradizionale, senza
canale internet).
DOMAIN
DAY 2003 DI REGISTER.IT: DAGLI SVILUPPI INTERNAZIONALI DELLA RETE ALLA
TUTELA DEL BRAND DELLE AZIENDE IN INTERNET
Milano, 14 novembre 2003 – Seconda edizione del Domain Day, organizzato da
Register.it http://we.Register.it azienda
del Gruppo Dada, leader in Italia nella gestione della presenza online di
persone e aziende, con la collaborazione dell’Istituto di Informatica e
Telematica del Cnr – Registro del ccTld .It, ed il patrocinio della
Commissione europea, Rappresentanza a Milano. Sulla scia del successo dello
scorso anno, delegati degli organismi nazionali ed internazionali che si
occupano dell’Internet governance, professionisti del settore e dirigenti
di aziende che hanno fatto della presenza online una delle chiavi del loro
successo si sono riuniti per illustrare alla stampa e alle parti interessate
gli ultimi sviluppi del mondo dei nomi a dominio e le loro esperienze
relativamente all’impatto socio-economico della Rete. Claudio Corbetta,
amministratore delegato di Register.it, ha salutato i partecipanti
all’evento, sottolineando l’importanza del meeting Icann del marzo
2004 a
Roma e di una gestione della Rete attenta a raccogliere le esigenze della
Comunità Internet. Glen van Oudenhove de Saint Géry di Icann ha presentato
ufficialmente il sito www.Icannrome.it, realizzato coerentemente agli
standard del W3c (l'ente che si occupa di stabilire standard e
raccomandazioni per i linguaggi e gli applicativi del web) e sottoposto al
relativo test di valutazione, con l'obiettivo di garantire ai disabili la
piena accessibilità ai suoi contenuti. La stessa de Saint Géry ha inoltre
evidenziato che la scelta della città eterna da parte di Icann non è stata
casuale, ma si è basata su un’attenta valutazione del ruolo e
dell’impegno di Register.it e del Registro del ccTld .It nell’ambito del
governo mondiale di Internet. Punta di diamante della prima parte della
mattina è stato l’intervento di George Papapavlou, che, all’interno
della Direzione generale “Società dell’informazione” della
Commissione europea, si occupa della gestione del .Eu. Sono stati infatti
svelati alcuni dettagli sullo status operativo del nuovo suffisso, il cui
cosiddetto periodo di “sunrise”, ovvero la possibilità per le aziende
di pre-registrare i propri marchi, inizierà il 1 maggio 2004. Il
significato del .Eu e il suo impatto sugli altri suffissi – nei confronti
dei quali agirà non tanto come ostacolo quanto come elemento sinergico –
sono due dei temi affrontati da Franco Denoth, direttore dello Iit-cnr e
responsabile del Registro del ccTld .It, che ha sottolineato come il nuovo
dominio europeo potenzierà dal punto di vista quantitativo e qualitativo le
opportunità di presenza in Rete. Oltre alle novità tecnico-amministrative
della gestione di Internet, la seconda edizione del Domain Day ha avuto un
occhio di riguardo per l’aspetto sociale della Rete, presentando,
attraverso il coordinatore del Gruppo di lavoro Internet@minori del
Ministero delle Comunicazioni, Daniele Damele, il Codice di
autoregolamentazione per la tutela dei minori online. Tale strumento intende
favorire un approccio consapevole e guidato nei confronti del più potente
mezzo mediatico dei nostri giorni e sarà ufficialmente aperto alla
sottoscrizione degli Internet Service Provider il 19 novembre prossimo,
durante una cerimonia presso il Ministero delle Comunicazioni, a cui è
prevista la partecipazione dei ministri Gasparri e Stanca. Stefano Trumpy,
rappresentante italiano del Governmental Advisory Committee, e Gian Carlo
Ariosto, amministratore della lista spam@2talk.It
hanno concluso la prima parte
della giornata soffermandosi su due scottanti argomenti, attualmente molto
dibattuti a livello nazionale ed internazionale: la sicurezza e lo spam. La
tavola rotonda del pomeriggio, moderata dal giornalista Franco Carlini, si
è incentrata sulla tutela del brand aziendale in Rete, tema illustrato
attraverso una serie di casi illustri. In tale ambito, Roberto Lazzaro, site
manager di Ferrari S.p.a., ha posto l’accento sulle strategie per
proteggere il marchio in Rete e ha dichiarato che Ferrari ha affidato a
Register.it la gestione completa del proprio portafoglio domini, in
considerazione della complessità e diversità delle procedure stabilite dai
vari registri che amministrano i suffissi generici o nazionali. Register.it,
impegnata da sempre nella tutela dei marchi e prodotti delle grandi aziende
sue clienti, nonché dell’immagine e dei valori che i brand stessi
trasmettono e vogliono diffondere, assolverà quindi al delicato e
impegnativo compito di tutelare il brand Ferrari nel mondo. A partire da
venerdì 14 novembre, tutti gli interventi e le presentazioni della giornata
saranno disponibili all’indirizzo www.Domainday.it
NOVITÀ SELLA.IT:
VENDITA ALLO SCOPERTO MULTIDAY E NUOVE FUNZIONALITÀ SELLA EXTREME
Biella, 14 novembre 2003 – Short Multiday e nuove funzionalità per Sella
Extreme, la piattaforma di trading online professionale offerta da Banca
Sella. Sono queste le principali novità di novembre proposte da Sella.it
che lancia anche ‘Viaggio nelle principali città italiane… esperti in
movimento per accompagnarti nella formazione!’, una serie di iniziative di
educational itineranti sul territorio nazionale. La novità principale è
la Vendita
allo scoperto multiday (Short multiday) che consente di sfruttare le
oscillazioni al ribasso del mercato azionario in un’ottica di trading
pluri-giornaliero, mantenendo la posizione aperta per più giorni e
sfruttando la leva del 400% sui titoli del Mib30 (250% per Tiscali). I
clienti abilitati a questo nuovo servizio possono decidere di chiudere le
posizioni aperte in short entro le ore 20:30: nel caso in cui la posizione
non venga chiusa entro tale orario essa diviene automaticamente multiday. Ai
clienti abilitati alla sola operatività in short intraday viene estesa la
possibilità di mantenere le posizioni aperte fino alle ore 19:45. In questo
modo si ha la possibilità di cogliere tutte le opportunità di trading che
si presentano sia durante la seduta diurna sia durante l’After Hours.
Nuove funzionalità anche per Sella Extreme, la piattaforma di trading
ondine professionale che consente di negoziare sulle principali piazze
finanziarie internazionali a condizioni competitive: Scalper Book: rinnovata
la grafica e accresciute le personalizzazioni disponibili per essere sul
mercato con un solo click. Negoziazione dalla tastiera: nuovi tasti
‘acceleratori’ consentono di richiamare le principali funzioni dello
Scalper Book mediante la sola digitazione dalla tastiera (Ctrl + lettera o
numero). - 17 nuovi Indicatori di Analisi tecnica all’interno di grafici
completamente personalizzabili: Adx, Pivot Point, Cci per citare solo alcuni
fra i più richiesti. Riparte anche ‘Il viaggio di Sella.it nelle
principali città italiane… esperti in movimento per accompagnarti nella
tua formazione!’, tour di educational che prevede due tipologie di corsi:
Corsi gratuiti in succursale, dove vendono presentati i servizi del Trading
Online di Sella.it; Master di analisi tecnica e tecniche di trading e
investimento: 3 giornate di formazione per investire sui principali
strumenti finanziari.
AMIFLOTTE:
LA FLOTTA AZIENDALE
A PORTATA DI CLICK
Agrate Brianza, 14 novembre 2003 - Il Gruppo assicurativo Filo diretto
presenta Amiflotte, una soluzione completa per la localizzazione e la
gestione ori line di flotte e parchi auto aziendali (fleet management).
Rivolta in particolare a coloro che curano, controllano e amministrano mezzi
e spedizioni, Amiflotte risponde a tutte le esigenze di gestione facile,
immediata ed efficiente della flotta aziendale attraverso Internet o Sms.
Con Amiflotte, infatti, bastano pochi click per accedere a una gamma unica
di servizi. Grazie all'innovativa piattaforma tecnologica, appositamente
studiata per la gestione delle flotte via Internet che permette di far
dialogare server web e apparati satellitari in genere, è sufficiente
accedere tramite login e password personalizzati all'area riservata del sito
www.Flodiretto.it per:
localizzare in tempo reale la posizione di un veicolo o dell'intera flotta
sia in Italia che in Europa; programmare la localizzazione automatica degli
automezzi a orari predefiniti; memorizzare e archiviare le localizzazioni
inviate per ciascun veicolo collegato, con la possibilità di esportare tali
dati in diversi formati elettronici (.Xls, csv, swf, etc); controllare le
soste, le ripartenze e i chilometri percorsi; comunicare in modo diretto e
immediato con ciascun veicolo; individuare percorsi ottimali rispetto alla
posizione del mezzo; visualizzare mappe sulle quali ricercare località e
indirizzi. Amiflotte permette, inoltre, di comunicare in tempo reale
variazioni di itinerari o percorsi alternativi, assicurando una gestione
efficiente di ogni inconveniente o urgenza. Ciò consente di fornire ai
propri clienti informazioni precise ed aggiornate sui tempi di consegna
delle loro merci. Conducenti, mezzi e merci trasportate sono inoltre
costantemente protetti dagli esclusivi servizi di assistenza garantiti 24
ore su 24, 365 giorni all'anno dalla Centrale Operativa di Filo diretto.
Infine, Amiflotte consente non solo di controllare le soste, i chilometri
percorsi dai propri veicoli e di individuare gli itinerari ideali rispetto
alla posizione del mezzo, ma anche di memorizzare e archiviare tali dati in
modo da monitorare la qualità e l'efficienza dei propri mezzi e dei propri
servizi. Con Amiflotte, Filo diretto riconferma il valore della propria
politica basata sui focus strategici di innovazione e di servizio al
Cliente. Prodotti innovativi e ad alto contenuto tecnologico, infatti, sono
lo strumento per fornire servizi in modo semplice e immediato e per
garantire prestazioni di assistenza sempre più evolute. Grazie a questo
innovativo prodotto la soluzione per la gestione di mezzi e spedizioni è a
portata di click: autotrasportatori, gestori di parchi auto aziendali,
società di noleggio e di distribuzione sono in grado dal proprio pc o dal
proprio cellulare di risolvere con la massima efficienza e semplicità tutti
i loro problemi di efficienza e gestione.
LYCOS E “FRATELLI DELL’UOMO”
INSIEME PER IL SOCIALE CON L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE, PRENDE IL VIA
LA PRIMA CAMPAGNA
DI SOLIDARIETÀ PENSATA SECONDO LE PECULIARITÀ DEL MEZZO INTERNET
Milano, 14 novembre 2003 - Lycos, portale Internet del gruppo Bertelsmann,
con oltre 3 miliardi di pagine viste al mese ed un patrimonio di oltre 25
milioni di utenti in tutta Europa, ha siglato in Italia un accordo di
collaborazione con “Fratelli dell’Uomo”. Fratelli dell’Uomo Onlus,
l’associazione di cooperazione per lo sviluppo del Sud del mondo, attiverà
insieme a Lycos Italia, a partire dal mese di novembre e per tutto il 2004,
una serie di iniziative di raccolta fondi e di comunicazione volte a
sensibilizzare gli utenti del portale verso i temi della solidarietà
internazionale. Con questo accordo prende il via la prima iniziativa di
solidarietà studiata secondo le peculiarità del mezzo Internet: da oggi
gli utenti potranno infatti contribuire alla raccolta fondi di Fratelli
dell’Uomo semplicemente navigando in rete attraverso il servizio “Lycos
Free Internet”. Lycos devolverà a Fratelli dell’Uomo il 20% del
ricavato ottenuto dal servizio di accesso gratuito ad Internet sviluppato in
partnership con Edisontel: gli utenti, senza costi aggiuntivi o l’impegno
di pagare bollettini o utilizzare la propria carta di credito, potranno
contribuire ad un’iniziativa di carattere sociale in maniera semplice e
diretta. Lycos ha scelto un partner di valore come Fratelli dell’Uomo per
dare continuità e pianificazione alle proprie iniziative nel sociale che,
nel corso del 2003, hanno visto il portale promuovere 20 campagne no profit
per oltre 3 milioni di pagine viste. Semplicemente navigando con il Lycos
Free Internet http://www.Lycos.it/01/fratelli/
gli utenti potranno contribuire
alle iniziative umanitarie di Fratelli dell’Uomo
“MICHELE ZARRILLO”, UN
APPUNTAMENTO CON
LA MUSICA D
’AUTORE, SU LYCOS CHAT
Milano, 13 novembre 2003 - Proseguono le speciali iniziative entertainment
di Lycos, portale Internet leader in Europa con oltre 25 milioni di utenti;
dopo aver scaldato la rete con Dj Francesco, Lycos offre a tutti i suoi
utenti un appuntamento con la musica d’autore. Venerdì 14 novembre alle
ore 16.00 Michele Zarrillo attende i fan che potranno chattare con lui dal
vivo direttamente da www.Lycos.it e
da www.Newsic.it Zarrillo
è la prossima star del calendario di artisti che animeranno
la Lycos Chat
quest’inverno e durante tutto il 2004 grazie alla partnership siglata con
Newsic il net magazine dedicato al mondo della musica. Il calendario di
Lycos Chat con le star della musica nazionale ed internazione continua con:
“Gemelli Diversi” (21 novembre); “Litfiba” (2 dicembre).
L’incontro on line di venerdì rappresenta l’occasione per conoscere
direttamente dall’autore i sentimenti che lo hanno portato a realizzare il
suo nuovo album dal titolo “Liberosentire”, un opera attraverso la quale
Michele Zarrillo ha cercato di far convivere tutte le sue passioni musicali.
A distanza di tre anni dal suo ultimo album di inediti, Michele Zarrillo si
presenta più in forma che mai carico d’energia e di stimoli dati anche
dal tour che nel 2002 l’ha portato in giro in tutta Italia a promuovere il
doppio cd live ‘Le Occasioni Dell’amore’. Lycos Chat, presente in 11
paesi europei, è la chat più innovativa ed entertainment del web con
4.000.000 di utenti in Europa ed oltre 270.000 utenti registrati in Italia.
Le star della musica hanno trovato in Lycos il luogo ideale per interagire
con i propri fans; l’anno scorso i maggiori artisti italiani ed
internazionali tra i quali Michael Bolton, Articolo 31, Carmen Consoli,
Gianluca Grignani, Gianna Nannini, Enrico Ruggeri, hanno scelto di chattare
su Lycos confermando il posizionamento leader di Lycos nell’ambito
community ed entertainment. Venerdì 14 novembre alle ore 16.00,
direttamente da www.Lycos.it e
da www.Newsic.it i
fan di Zarrillo potranno chattare con il cantante I prossimi appuntamenti
esclusivi su Lycos Chat: “Gemelli Diversi”, (21 novembre); ”Litfiba”
(2 dicembre)
MESSAGGERIE MUSICALI
DIGITALI: NASCE IL SERVIZIO DI DOWNLOAD A PAGAMENTO
Milano, 14 novembre 2003 - Ieri Messaggerie Musicali ha inaugurato il
servizio di download a pagamento. Collegandosi al sito www.Messaggeriemusicali.it
gli utenti potranno accedere ad
un ricco catalogo di musica italiana ed internazionale che conta, ad oggi,
80.000 titoli e che aspira a raggiungere, nel breve periodo, le 600.000 unità.
L’obiettivo è rendere acquistabili, per intero e liberamente dal web, le
tracce finora consultabili per i primi 30’’ all’interno della Music
Machine, in formato streaming audio.. Nella fase di lancio, la maggior parte
del catalogo sarà in vendita al prezzo promozionale di 0,99 Euro a traccia
e 9,90 Euro ad album. Di facile utilizzo anche per i ‘profani’ del web,
il servizio è pensato per chi desidera scaricare e masterizzare musica in
modo del tutto legale. Messaggerie Musicali Digitali si propone di garantire
agli utenti un’offerta sempre innovativa e interessante, creata sulla base
delle informazioni e delle tendenze rilevate attraverso l’attività del
megastore tradizionale; classifiche di vendita, novità in uscita e
monografie dedicate, saranno il nucleo principale delle proposte commerciali
all’interno dello store virtuale. La scelta di vendere musica digitale
attraverso una piattaforma proprietaria, fa parte di una precisa strategia
di posizionamento del megastore all’interno del mondo delle tecnologie e
dei nuovi media. Attiva già da un anno sul fronte delle suonerie per
telefoni cellulari, Messaggerie Musicali ha stipulato accordi con Wind e
Vodafone di cui è partner all’interno di Vodafone Live. In occasione di
Smau 2003 Messaggerie Musicali ha promosso insieme a Tim, per la prima volta
in Italia, la vendita di suonerie originali derivate da master discografici.
SAN MARCO È ON LINE.
VENICEPLAZA REALIZZA IL SITO INTERNET UFFICIALE DELLA BASILICA DI VENEZIA.
Venezia, 14 novembre 2003 - E’ on line il sito ufficiale della Basilica di
San Marco di Venezia www.Basilicasanmarco.it, realizzato da Veniceplaza Spa,
l’internet company padovana della galassia Piol, presentato a Venezia nei
giorni scorsi, da Procuratoria di San Marco e Consorzio Venezia Nuova 524
pagine, 1066 immagini, 11 animazioni, 3 panoramiche virtuali, una
ricostruzione tridimensionale permettono la visita virtuale completa alla
Basilica, comprese le zone normalmente chiuse al pubblico, dei suoi
splendidi tesori artistici e della sua architettura. Il sito è consultabile
anche da parte degli utenti disabili, grazie alla versione accessibile
realizzata con i criteri Wai (Web Accessibility Initiative). I contenuti
religiosi, artistici, iconografici e tutti i risvolti storici necessari alla
comprensione del ruolo svolto dalla Basilica nel corso dei secoli, sono
presentati nel sito secondo una precisa divisione per sezioni e sono
facilmente accessibili grazie a un percorso a livelli di approfondimento
differenziati e al motore interno per la ricerca veloce. La sezione
utilities offre tutte le informazioni utili per raggiungere
la Basilica
e prenotare la visita. “Veniceplaza è particolarmente orgogliosa di
firmare il supporto tecnologico del sito della Basilica di San Marco,”
dichiara Leopoldo Franceschini, Amministratore Delegato di Veniceplaza,
“con il sito www.Basilicasanmarco.it” continua Franceschini
“Veniceplaza conferma il proprio impegno nell’affiancare le istituzioni
culturali e le strutture ricettive più esigenti di Venezia e del Nordest
con il ruolo di facilitatore di ingresso nel mondo internet di Istituzioni e
Imprese” conclude. Veniceplaza ha sviluppato concept, design e project
development. L'architettura tecnologica del progetto si basa sulla
consolidata struttura n-tier e raccoglie le tecnologie Java Database
Connectivity (Jdbc), Java Server Pages (Jsp) e Serlvets. Il framework sul
quale è sviluppato il sito, è misto Linux/sun Solaris, database Oracle,
web server Apache, engine server Jakarta Java Engine. La grafica è
sviluppata in Flash e 3D. Infolink: www.Basilicasanmarco.it
ACP LANCIA CV-CLASS,
L’INNOVATIVO SISTEMA PER
LA GESTIONE COMPLETA
E INTEGRATA DEI PROCESSI DI RECRUITING E SELEZIONE DEL PERSONALE
Verona, 14 novembre 2003 – Acp - società italiana specializzata
nell'elaborazione di testi non strutturati - presenta Acp Cv-class, la
soluzione ideale per la gestione completa ed integrata dei processi di
recruiting, in grado di supportare le aziende in tutte le fasi di selezione
di candidati, dallo screening fino all’effettiva selezione del personale
qualificato. "I fenomeni di fusioni e acquisizioni tra società diverse
e il turnover elevato per alcune figure professionali non facilitano di
certo il lavoro di ricerca di figure professionalmente valide, che i
responsabili delle Risorse Umane si trovano ad affrontare
quotidianamente" afferma Roberto Pagani, Amministratore Unico di Acp.
"L’ottimizzazione dei processi di recruiting, la valorizzazione del
patrimonio aziendale (rappresentato dalle auto candidature) e la costruzione
di uno Skill Inventory aziendale con tempi e costi di gestione estremamente
ridotti, assumono quindi una urgenza nuova e un obiettivo da raggiungere per
facilitare un lavoro di ricerca in contesti critici come quelli che
caratterizzano il mercato attuale". "Acp Cv Class è basato su una
tecnologia innovativa che consente di analizzare testi in formato libero,
come normalmente sono i Cv" prosegue Roberto Pagani. "Attraverso
l’analisi e la classificazione dei Cv, le nostre soluzioni consentono di
riconoscere le diverse professionalità, le competenze maturate e le
esperienze dei candidati. L’azienda è quindi in grado di trovare le
persone in linea con i requisiti richiesti al momento e di gestire
efficacemente il processo di assunzione, individuando anche eventuali
necessità di formazione". Qualora un’azienda intraprenda una
campagna di recruiting tramite inserzioni, o tramite lo screaning delle
autocandidature, si trova a far fronte a una quantità di informazioni da
analizzare che richiede tempi e costi a volte non sostenibili. La possibilità
di automatizzare il recupero e la classificazione dei Cv rappresenta un
vantaggio considerevole, che si concretizza in un abbattimento dei costi di
gestione e delle tempistiche di selezione. Acp Cv-class risponde
all’esigenza di organizzare in modo organico e funzionale le informazioni
dei Curricula Vitae, rendendoli facilmente reperibili al momento opportuno
nelle aziende, agenzie di lavoro interinale e società di selezione del
personale. L’applicazione di Acp si adatta alle specifiche e mutevoli
esigenze delle aziende. Lo screening dei candidati viene infatti impostato
in base a una mappa delle competenze richieste, modificabile a seconda del
tipo dell’azienda o del profilo ricercato e in risposta alle esigenze del
momento. Il selezionatore può costantemente modificare i processi di
recruiting in base alle esigenze specifiche della campagna di reclutamento
in corso, e può anche personalizzare le attività (selezione, interviste,
colloqui, test, ecc.), i ruoli e le eventuali condizioni di gestione del
flusso delle attività. Al termine del percorso individuato per ciascun
candidato, Acp Cv-class produce una cartella elettronica che riassume
l’esito di tutti i passi del percorso svolto e i dati di ogni . Acp
Cv-class: un vero e proprio radar per navigare in un mare di curricula!
IN CONCOMITANZA CON SMAUSICILIA ECCO I NOMI
'CHE CONTANO' NELL'ETNA VALLEY
Catania, 14 novembre 2003 - Finalmente i nomi delle aziende che contano nel
polo tecnologico del catanese, l'Istituto Siciliano Studi Ricerche e
Formazione attraverso il Dipartimento di Comunicazione Interattiva e Nuove
Tecnologie dell'Informazione diretto da Carmelo Cutuli rende disponibile, al
download gratuito dal sito www.Etnavalleyblog.it
il Who's who dell'Etna Valley,
una guida in Pdf con i riferimenti delle migliori aziende del polo.
'Sappiamo ormai tutti cos'è l'Etna Valley e quali sono le imprese che
operano sul suo territorio ma non sempre si riescono ad avere informazioni
più approfondite sulle singole realtà che compongono il variegato mosaico
di aziende che agiscono sul territorio.' Continua Cutuli 'E' maturata così
la decisione di compilare una lista,nella quale abbiamo inserito le notizie
basilari per la conoscenza delle imprese,la loro origine,la loro
collocazione geografica,la loro mission aziendale. Questo "who's who"
non ha la pretesa di essere completo ed esauriente poichè l'Etna Valley è
in continua evoluzione ed ogni giorno l'elenco delle Aziende subisce
mutamenti.' Si è quindi cercato di creare uno strumento che faciliti la
ricerca, raccogliendo notizie ed informazioni che possono rivelarsi utili a
chi voglia farsi un quadro abbastanza chiaro della situazione senza perdersi
in estenuanti ricerche su Internet.
BERCHI GROUP, AZIENDA
LEADER NEL SETTORE DEI MACCHINARI PER IL CONFEZIONAMENTO E
L’IMBOTTIGLIAMENTO, ESTENDE L’ACCORDO CON THINK 3 PER OTTIMIZZARE IL
PROPRIO CICLO DI SVILUPPO PRODOTTO
Casalecchio di Reno, 14 novembre 2003 – think3, l’azienda con il più
alto tasso di crescita nel settore Plm, annuncia un importante estensione ed
espansione del contratto con Berchi Group, azienda leader nel settore dei
macchinari per il confezionamento e l’imbottigliamento, con sede in
provincia di Parma. Il contratto pluriennale prevede più di 45 licenze
annuali di thinkdesign, la soluzione di progettazione 2D/3d, e thinkteam, la
soluzione per la gestione dei dati di prodotto (Pdm) di think3. “Berchi
Group ha una strategia focalizzata sull’innovazione di prodotto ed è
sempre alla ricerca di soluzioni che permettano di realizzare prodotti di
alta qualità, riducendo al tempo stesso i tempi di sviluppo e i costi
operativi. La collaborazione con think3 ha portato risultati concreti e
misurabili aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi aziendali. In
particolare abbiamo apprezzato la capacità di think3 di sviluppare nel
tempo la propria soluzione, adeguandola costantemente, e in maniera molto più
completa delle tecnologie alternative che abbiamo valutato, alle esigenze
delle medie aziende manifatturiere come la nostra. Per questi motivi,
abbiamo deciso di rinnovare il nostro accordo pluriennale e di lavorare con
think3 anche su alcuni nuovi progetti che riteniamo strategici per il nostro
successo futuro”, dichiara Roberto Chiapponi, Presidente del gruppo Berchi.
Il rinnovo della collaborazione con think3 permetterà a Berchi di
continuare la progressiva migrazione della progettazione al 3D, con
l’obiettivo di mantenere alta la qualità dei prodotti e di gestire
personalizzazioni e rinnovamenti della gamma delle macchine e degli impiant,i
con tempi di sviluppo significativamente più contenuti. Al tempo stesso,
grazie all’ambiente unico 2D/3d completo ed integrato fornito da
thinkdesign, i progettisti manterranno la flessibilità di decidere quali
parti della progettazione è più produttivo continuare a realizzare in 2D.
Nell’ambito dell’ottimizzazione e dell’integrazione dei processi
aziendali, la collaborazione fra le due aziende ha già permesso a Berchi di
ottenere sensibili risparmi in costi operativi ottenuti
dall’automatizzazione, grazie a thinkteam, del processo di gestione delle
distinte base e dei documenti. Un ulteriore incremento di produttività è
stato anche ottenuto tramite l’integrazione di thinkteam con il sistema
Erp che ha permesso di razionalizzare ed automatizzare il flusso delle
informazioni attraverso tutte le funzioni aziendali. Con il rinnovo
dell’accordo, i consulenti di think3 guideranno anche altri progetti
strategici di Berchi focalizzati nel fornire al cliente il miglior servizio.
Per esempio, è in fase di implementazione un processo di gestione integrata
delle parti di ricambio che, tramite l’utilizzo dell’interfaccia web di
thinkteam, permetterà all’ufficio locale, o a terze parti dedicate al
supporto dei macchinari, di ordinare in tempo reale e in automatico le parti
necessarie, con conseguente riduzione dei costi dovuti alla gestione del
processo e agli errori di spedizione. “Siamo molto soddisfatti per il
rinnovo dell’accordo perchè riconosce il valore fornito dalla nostra
soluzione nella progettazione e lo sviluppo di prodotti complessi e di
qualità come quelli di Berchi Group.”, afferma Cedric Pech, Vice
Presidente Sales di think3 Italia “Berchi non solo ha esteso il contratto,
ma lo ha integrato con nuovi servizi, scegliendoci per la realizzazione di
nuovi progetti strategici legati all’ottimizzazione della gestione del
ciclo di vita del prodotto. Crediamo che questa decisione sia una prova
ulteriore di come think3 sia il partner più adatto per permettere alle
medie aziende manifatturiere di competere con successo nei loro settori di
riferimento.”
MEGA PROCESS PRESENTA IL CASO SARAS COME
LA SINERGIA FRA
TOOLS INFORMATICI E METODOLOGIE DI LAVORO INNOVATIVE PUÒ ESSERE
L’OCCASIONE PER UNA EFFICACE RIORGANIZZAZIONE DI PROCESSI, FUNZIONI E
PROCEDURE AZIENDALI
Milano, 14 novembre 2003 - Saras S.p.a. È una delle realtà industriali più
importanti del nostro paese e in Europa nel campo della raffinazione. Opera
nel settore della lavorazione e vendita di prodotti petroliferi dal 1963. È
parte di un gruppo di consociate che complessivamente occupa 1576
dipendenti, di cui
1055 in
Sardegna presso lo stabilimento produttivo, 144 presso gli uffici di Milano
e Roma e 377 presso le consociate - operanti soprattutto nel settore della
ricerca -. L’azienda è interamente di proprietà del Gruppo Moratti e il
suo potenziale produttivo rappresenta attualmente il 16% della capacità di
raffinazione nazionale. Di recente Saras ha ottenuto il passaggio del
proprio Sistema di Gestione Qualità ai nuovi standard Vision 2000. Per il
raggiungimento di questo traguardo, è stata utilizzata la piattaforma
software Mega Process, che implementa un pacchetto completo di funzionalità
che consentono di identificare, ottimizzare e documentare i processi di
business e le procedure organizzative aziendali. I nuovi standard Iso,
infatti, richiedono che il Sistema di Gestione Qualità venga documentato,
valutato e certificato identificando, implementando e migliorando
costantemente l’efficacia dei processi necessari al suo corretto
funzionamento, nonché le relative interazioni necessarie al raggiungimento
degli obiettivi aziendali. L’aggiornamento della certificazione Iso
9001 ha
rappresentato dunque per Saras un’occasione per ripensare le procedure
aziendali alla luce di una nuova impostazione, incentrata su una mappatura
globale dei processi che ponesse questi ultimi al centro delle logiche di
gestione. Il problema Saras già da alcuni anni si era dotata di un sistema
centralizzato di gestione delle procedure accessibile dai dipendenti tramite
un sito in Intranet, sistema che tuttavia essendo stato impostato per
un’organizzazione per funzioni, alla luce delle esigenze indotte dalle
nuove norme Vision 2000, non consentiva né una visione trasversale dei
processi, né un aggiornamento costante e coordinato delle informazioni.I
fabbisogni organizzativi di Saras Saras sentiva il bisogno di riorganizzare
in un’ottica di processo le procedure inserendole in un unico sistema
interconnesso, di facile consultazione e utilizzo, che fosse costantemente
aggiornabile al variare di processi e norme. Si trattava di un obiettivo che
comportava il passaggio da una visuale incentrata sulle funzioni e le
procedure aziendali a una imperniata sui processi di business e sulle
relative interazioni. Occorreva quindi dotarsi di nuovi strumenti di
gestione. Mega è stata scelta quale partner in grado di fornire un supporto
adeguato per affrontare il processo di riorganizzazione. La soluzione
offerta da Mega Fattore determinante alla scelta è stato l’approccio
della soluzione Mega Process che prevede di individuare i processi e di
centralizzare in un unico database la loro mappatura e le relative procedure
e interazioni. Una volta verificata la compatibilità tecnica del software
Mega Process con le tecnologie hardware e software esistenti in Saras, è
stato creato un Gruppo di Lavoro composto dalle funzioni aziendali
Organizzazione, Sistemi Informativi e Qualità che hanno deciso di
sperimentarne le funzionalità e di acquisire competenze e metodologie
tramite un progetto pilota di aggiornamento dalle norme Iso
9001 a
quelle Vision 2000 relativamente ai processi aziendali certificati. Tale
migrazione doveva essere condotta in tempi ristretti (tra dicembre 2002 e
luglio 2003) e in un’ottica di progressiva estensione di tali logiche
all’intera organizzazione aziendale. Infatti, in considerazione della
particolare delicatezza del settore, le altre funzioni aziendali operavano
già da tempo in regime di qualità pur non essendo ancora certificate
ufficialmente: di conseguenza ai manager di Saras la scelta più efficace è
sembrata quella di partire da un approccio per processi e procedure
interconnesse in un’area aziendale ben misurabile, per valutare poi una
successiva applicazione all’intera organizzazione Saras. Durata del
progetto Per raggiungere tali obiettivi un consulente Mega ha lavorato per
circa sei mesi, di concerto con i Responsabili Organizzazione, Qualità e
Sistemi Informativi, utilizzando la piattaforma Mega Process, il software
che comprende un pacchetto completo di funzionalità volte a identificare,
ottimizzare e documentare processi e procedure aziendali. Allo scopo di
adeguare la certificazione Iso 9001 ai nuovi standard Vision
2000, in
particolare, è stato necessario delineare una visione completa e
strutturata di tutti i processi e le attività aziendali (certificati
insieme a quelli afferenti), individuando le interazioni fra processi,
informazioni, regole e vincoli operativi, risorse e tecnologie: sono stati
quindi consultati tutti i soggetti coinvolti nei diversi processi, in modo
da definirne i contenuti, le procedure e analizzarne l’impatto sulla
struttura aziendale. Le fasi del lavoro L’ottimizzazione di tali elementi
all’interno di un innovativo approccio di gestione, incentrato sui
processi aziendali e le relative interazioni ha quindi comportato una serie
di passaggi. In sintesi: · identificazione dei Macroprocessi Aziendali e
delle modalità con cui questi vengono utilizzati all’interno
dell’organizzazione aziendale; · definizione dei sottoprocessi e delle
loro interazioni; · definizione dei criteri e dei metodi necessari a
garantire l’efficace operatività e il controllo di tali processi; ·
pubblicazione delle risorse e delle informazioni necessarie a supportare
l’operatività e il controllo dei processi. A questo scopo i risultati di
tali elaborazioni sono stati implementati in un database centralizzato e
pubblicati in Intranet, in modo da risultare facilmente condivisibile e
utilizzabile da tutti i dipendenti. Malgrado i vincoli temporali fossero
molto ristretti l’obiettivo è stato raggiunto con l’acquisizione della
nuova certificazione Vision
2000 in
tempo e con il minimo impatto sui sistemi di gestione esistenti. Risultati e
vantaggi L’opportunità di rendere disponibile a tutta l’azienda
attraverso la pubblicazione sul sito Intranet Processi e Procedure, una vera
e propria mappa dei macroprocessi aziendali strutturati a cascata sino ai
minimi livelli di dettaglio (processi, sottoprocessi, diagrammi delle
attività, ecc.), oltre a risultare estremamente utile, è stata accolta in
maniera positiva dagli utenti che hanno testato il sistema. Inoltre la
chiarezza dell’interfaccia, progettata in collaborazione con Mega, e la
facilità di impiego, consentono di accedere rapidamente alle aree
funzionali fino al dettaglio delle singole attività, inquadrate in una
struttura che ne evidenzia in maniera immediatamente comprensibile tutte le
possibili interazioni con le diverse procedure e funzioni aziendali”.
Un’altra funzionalità apprezzata, ai fini del monitoraggio e controllo
dei processi di gestione, è stata la possibilità di aggiornare
costantemente e in tempo reale le procedure aziendali: ogni singola
variazione relativa a specifiche funzioni, nonché tutte le conseguenti
modifiche procedurali a questa correlate, possono essere aggiornate
automaticamente, svincolando in questo modo la struttura aziendale dalla
necessità di verifiche e di aggiornamenti periodici, spesso fonte di
duplicazioni e incongruenze. Il fattore critico di successo è stato il
fatto che per ottenere questi risultati Mega ha garantito costantemente a
Saras il supporto alla definizione di una rappresentazione globale dei
processi aziendali. Il reale valore aggiunto conferito, così come
dichiarato dal cliente, in questa attività è stata l’approccio
metodologico che le competenze dei consulenti Mega hanno permesso di
trasferire a Saras. Sviluppi Il management di Saras visto il risultato
positivo del progetto pilota ha deciso di completare la mappatura dei
restanti processi aziendali secondo step di lavoro successivi. Infolink: www.Mega.com
METRO CASH & CARRY HA SCELTO I TERMINALI PORTATILI FALCON
DI PSC PER
LA RACCOLTA AUTOMATICA
DEI DATI
Vimercate (Mi), 14 Novembre 2003 - Metro Cash & Carry, grossista
italiano rivolto ai commercianti e ai clienti professionali, sceglie i
terminali portatili Falcon di Psc per la raccolta dati in radiofrequenza nei
magazzini e per la gestione delle attività nei punti vendita. Il progetto
è partito nel 2001, quando le tendenze di mercato e la necessità di
semplificare ed automatizzare le operazioni di magazzino e del punto
vendita, hanno spinto Metro ad adattare le applicazioni di raccolta dati già
esistenti in azienda con dei nuovi standard di comunicazione in grado di
supportare le principali wireless Lan. Nei suoi cash & carry Metro
utilizzava già una tecnologia Rf per le applicazioni tipiche di magazzino
ed un sistema di raccolta dati batch per ciò che riguardava le attività di
negozio. Dopo una attenta analisi del mercato, uno dei primi passi di Metro
è stato quello di spostarsi verso la dorsale Rf di Cisco Systems e
contemporaneamente scegliere dei devices che fossero in grado di utilizzare
questa tecnologia che si appoggiava su standard aperti e non più su un
sistema proprietario, trovando nei terminali Falcon Psc la risposta giusta.
Il primo step intrapreso è stato quello che riguardava le attività di
magazzino, dove già si utilizzavano dei terminali portatili per la raccolta
dati in Rf. Il problema principale era quello di far coesistere questi
prodotti con la nuova tecnologia radio Cisco e i nuovi prodotti di Psc in
modo che i dati letti fossero trasmessi senza alcun problema al sistema
centrale. Dopo una prima analisi di fattibilità sono quindi stati
installati i primi 10 terminali Falcon
345, in
grado di sostenere questo genere di operazioni. Grazie al Powernet di Psc in
emulazione Vt100te su server Nt, i nostri terminali riuscivano a trasmettere
tutte le informazioni necessarie senza alcun problema. Il successo ottenuto
per le applicazioni di magazzino ha spinto la divisione Edp di Metro a
valutare la possibilità di implementare la stessa soluzione anche per le
operazioni di inventario di negozio, utilizzando però in questo caso i
terminali Falcon
345 in
modalità batch. I Falcon di Psc, infatti, sono in grado di gestire entrambe
le applicazioni (di magazzino e di negozio) semplicemente selezionando sul
terminale stesso se lo si vuole utilizzare in maniera batch o in radio
frequenza. Anche per le applicazioni di negozio, in molti cash & carry
di Metro venivano già utilizzati terminali per la raccolta automatica dei
dati. Psc ha quindi riadattato il software già presente in Metro sui propri
terminali in modo da poterli integrare con quelli già esistenti e per far sì
che il server centrale ricevesse gli stessi dati da tutti i devices esterni.
Contemporaneamente, Psc ha implementato sui server utilizzati per le attività
di negozio, il proprio software di comunicazione Omnicomm, in modo tale da
renderli compatibili con il software di back office installato presso la
sede centrale che, fino ad allora, era in grado di riconoscere e supportare
solo le applicazioni del sistema precedentemente utilizzato. Grazie ad
Omincomm, i dati raccolti in modalità batch da un terminale,
indipendentemente dalla marca e dal modello, vengono trasmessi direttamente
dai server office remoti e riconosciuti dal al sistema centrale senza alcun
problema. Ad oggi, 11 Magazzini Metro possiedono già terminali Falcon 345 e
licenze Omnicomm installate.
DIGITAL BROS SPA: PRO EVOLUTION SOCCER
3, A
MENO DI UN MESE DAL LANCIO, OLTRE 200.000 LE COPIE VENDUTE IL LANCIO DI PRO
EVOLUTION SOCCER
3 HA
GENERATO RICAVI NELL’ORDINE DI 8 MILIONI DI EURO
Milano, 14 novembre 2003 - Pro Evolution Soccer 3, videogioco di calcio per
Playstation 2 distribuito in esclusiva per l’Italia da Halifax, divisione
del Gruppo Digital Bros, ha superato le 200.000 copie vendute a sole tre
settimane dal lancio. Il titolo è in vetta a tutte le classifiche di
vendita. Una conferma di tale successo giunge anche dalle rilevazioni che Ac
Nielsen elabora settimanalmente sulla base di uno specifico panel di
rivenditori: per la terza settimana consecutiva, Pro Evolution Soccer 3
risulta essere il videogioco più venduto. Il lancio della versione per
Playstation 2 di Pro Evolution Soccer
3 ha
generato ricavi pari a 8 milioni di Euro contribuendo al raggiungimento
degli obiettivi di fatturato prefissati. Pro Evolution Soccer 3, che ha
l’arbitro internazionale Pierluigi Collina in qualità di testimonial, si
conferma dunque come il best-seller assoluto per Playstation
2 in
grado di anticipare il boom di vendite che storicamente si registra a
ridosso delle festività natalizie e che vedranno Halifax impegnata nella
gestione di altri importanti blockbuster. Il Presidente di Konami of Europe,
Kunio Neo, accompagnato dal top management del colosso giapponese del
digital entertainment che ha sviluppato il videogioco, è venuto
personalmente a verificare i successi di vendita del titolo che sarà
disponibile, per la prima volta, anche per Pc. Il lancio della versione per
Personal Computer, molta attesa dai videogiocatori italiani considerata
l’elevata qualità del titolo, sarà infatti disponibile nei negozi entro
la fine del mese di novembre e si preannuncia come un nuovo successo. “La
presenza del management Konami in Italia - ha dichiarato Raphael Galante,
Amministratore Delegato digital Bros S.p.a - testimonia il successo di
questo titolo, che, a livello europeo, ha superato il milione di copie.
Decisivi per il raggiungimento di questi risultati in Italia – prosegue
Galante - la nuova e più capillare struttura commerciale, le attività
marketing ad alto valore aggiunto, le sinergie con Game Network, il nostro
canale televisivo digitale, a supporto del lancio della versione interamente
localizzata e dedicata in esclusiva al mercato italiano.”
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|