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 14  NOVEMBRE  2003

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“VORREI UNA BANCA COME UN AUTOGRILL” FRA CANALI TRADIZIONALI E SERVIZI ON LINE, GIOVANI COMBATTUTI TRA IL DESIDERIO DI NUOVI STIMOLI E LA RICERCA DI SICUREZZA

Milano, 14 novembre 2003 - Hanno bisogno di fiducia e sicurezza, ma sognano una banca capace di proporre servizi vicini ai loro interessi; sono poco soddisfatti della relazione con gli istituti finanziari, ma aprono il conto corrente nella stessa banca di mamma e papà. La ricerca “I giovani e il risparmio”, commissionata da We@bank – Banca Popolare di Milano all’Istituto di Ricerca Future Concept Lab, delinea il ritratto di una generazione, quella dei 25 -34enni, che vive il rapporto con il denaro con un misto di curiosità e distacco: una generazione che pensa poco a garantirsi il futuro, privilegiando la dimensione del breve termine. La ricerca, realizzata nell’arco di due mesi, ha esaminato il rapporto fra i giovani e il denaro sotto vari profili: motivazione al risparmio ed agli investimenti, utilizzo dei principali strumenti finanziari, rapporto con la propria banca, propensione ed interesse all’utilizzo di canali di e-banking. L’indagine interessa una popolazione di 8.952.000 giovani su tutto il territorio nazionale (4.535.000 maschi e 4.417.000 femmine) ed è stata eseguita su un campione di oltre 500 individui in età compresa fra i 25 ed i 34 anni. Alla ricerca di sicurezza e fiducia, sognando una banca autogrill... Pensando a come dovrebbe essere la “banca ideale”, i giovani fra i 25 ed i 34 l’hanno paragonata, nel 58,9% dei casi, ad un autogrill: un posto dove fermarsi per “fare rifornimento” strada facendo, ma anche, perché no, lasciarsi tentare da percorsi e proposte divertenti e curiosi, e magari “fare shopping”- senza perdere troppo tempo. Giovani alla ricerca di stimoli, quindi, ma anche, contemporaneamente, alla ricerca di un rapporto personale, diretto e sicuro con chi gestisce il proprio denaro, che deve rivestire un ruolo di consulente e gestore. E giovani che, proprio per questo motivo, mostrano ancora qualche diffidenza nei confronti dei servizi di banking e trading on line, pur usando abitualmente la rete nella vita quotidiana. I giovani e i servizi bancari, fra la filiale e la rete In generale, l’utilizzo dei servizi bancari da parte dei giovani è piuttosto semplice: entrano in banca principalmente per gestire il conto corrente, che nell’80,3% dei casi è un conto cosiddetto “tradizionale” e non un conto che abbia al centro servizi di internet banking né, tantomeno, un conto solo on line. Gli utilizzatori di internet sono il 58,8% del campione, pari a 5.221.000 individui: il 75,1% di essi conosce l’esistenza dei servizi di internet banking: il dato è superiore alla media nel Nord Ovest, dove raggiunge l’81.4% del totale, e fra gli uomini. Ed infatti, la fascia di giovani più propensa all’utilizzo dell’ on line banking è proprio quella degli uomini residenti al Nord Ovest e con un livello di istruzione elevato. Poco più di un quarto degli utenti internet che conoscono i servizi bancari on line li utilizzano realmente (il 27,1%). Nonostante la gran parte di essi siano utenti “esperti”, avendo aperto il loro conto con servizi on line più di un anno fa, le operazioni che si fanno su internet sono le più semplici: il controllo del saldo e dei movimenti (53,9%), le ricariche del cellulare (17,5%), bonifici e giroconti (12,3%). Le motivazioni della resistenza all’utilizzo del canale internet nella gestione delle attività bancarie sono prevalentemente legate a timori per la tutela della privacy e a questioni di sicurezza delle transazioni, citate dal 20% degli intervistati; pesa molto anche la preferenza accordata ad un rapporto personale con la propria banca, vissuta secondo schemi tradizionali. La banca? Quella di mamma e papà. Le specifiche esigenze che i giovani manifestano, non si traducono in una ricerca attiva e mirata dell’istituto finanziario che possa meglio soddisfarle nemmeno quando ci si accinge ad aprire un conto per la prima volta. La scelta della banca appare ancora un passaggio condizionato da vincoli e percorsi quasi obbligati, da cui pochi si distaccano informandosi in prima persona sulle diverse offerte del settore. Il 34,4% degli intervistati ha aperto il suo primo conto presso la stessa banca dei propri genitori; inoltre, il 22,2% ha chiesto consiglio ad amici e familiari, il 25,1% dei giovani ha scelto semplicemente l’istituto più comodo da raggiungere. Un rapporto poco soddisfacente A fronte di tali meccanismi di scelta poco consapevole, si riscontra fra i giovani una insoddisfazione diffusa nei confronti della propria banca. L’82,9% degli intervistati considera il rapporto con il suo istituto di credito poco soddisfacente: in particolare si avverte mancanza di chiarezza nelle informazioni e una certa incapacità dell’interlocutore bancario di porsi come partner credibile nella consulenza e gestione dei risparmi. A conferma del bisogno di proposte più stimolanti, il 59,9% degli intervistati idealizza un luogo in grado di offrire accanto ai servizi necessari (il conto, il bancomat...) anche servizi accessori quali agevolazioni per i viaggi e per le attività del tempo libero. Il denaro: un mezzo mirato per coltivare le proprie passioni. La concezione generale del denaro che emerge dalla ricerca è una concezione ben precisa Per i giovani, il denaro è un mezzo da utilizzare in modo molto mirato: per la gestione di “progetti importanti” (23,1%) che possono anche essere, in larga parte, legati al tempo libero (il 20% considera il denaro un mezzo per coltivare le proprie passioni: viaggi soprattutto, poi le tecnologie, lo sport, la musica). Il 35,8% del campione rimane più vago e ritiene di dover risparmiare per “avere un gruzzolo in caso di imprevisti”: in ogni caso, una prospettiva di breve termine. Uomini più cicale, ragazze più formiche. C’è da dire, però, che in questo panorama di giovani “cicale” si ritrovano significative differenze di genere rispetto alla propensione ed alla consapevolezza del risparmio. A livello generale, il divario fra uomini e donne (25 - 34 anni) che possiedono un conto corrente è ancora ampio (rispettivamente il 75% ed il 58%): un divario che nelle regioni del Sud Italia si fa più profondo – qui il 48,9% delle donne intervistate ha dichiarato di non possedere affatto un conto. Inoltre, gli uomini aprono il conto corrente mediamente prima delle donne: il 54,4% lo apre prima dei vent’anni, contro il 42,4% femminile. Nonostante ciò, sono proprio le donne a rivelare una maggiore consapevolezza e propensione al risparmio. Il 38,5% di esse (rispetto al 33,1% degli uomini) risparmia essenzialmente per “mettere da parte un gruzzolo per affrontare eventuali imprevisti” o in vista di un futuro investimento, come “l’acquisto della casa” o addirittura per “assicurarsi un avvenire sereno” (8,6%), cosa a cui gli uomini non pensano affatto, tant’è che solo il 2,9% di essi ha dato questa risposta.
FUTURE CONCEPT LAB ESTRATTO DALLA RELAZIONE SULLA RICERCA QUANTITATIVA PER WE@BANK – BPM.
DATI RELATIVI ALLA FASCIA DI POPOLAZIONE: 25-34 ANNI
Il target I giovani fra i 25-34 anni rappresentano una popolazione di 8.952.000 individui. La distribuzione geografica degli intervistati è: 26,8% residenti al Nord-ovest; 18,9% residenti al Nord-est; 19,4% residenti al Centro; 34,9% residenti al Sud e Isole. L'utilizzo di Internet Di tutta la popolazione tra i 25 ed i 34 anni, il 58,3% utilizza internet. Uomini e residenti al nord utilizzano internet in percentuale maggiore (oltre il 62% sia nel nord est che nel nord ovest). Viceversa, chi non usa il computer (37,3%), ha una penetrazione maggiore della media tra le donne ed i residenti al Sud. Una buona fetta degli internauti naviga da più di tre anni (39,1%), L'utilizzo della posta elettronica è il motivo più diffuso per il quale le persone navigano in internet (85,3%), ponendo l'accento dunque su un bisogno di connessione relazionale, di rete tra persone. La ricerca di informazioni di carattere generale è un altro motivo tra i più diffusi dell'utilizzo di internet (73,3%), particolarmente diffuso tra le donne i residenti al Sud e chi non possiede alcun conto corrente. Altri due motivi molto diffusi sono il lavoro (59,9%) e la ricerca di informazioni per il tempo libero (58,2%). Un quarto circa degli internauti utilizza il web per giocare, per i propri passatempi ed hobbies (28,3%). La gestione del proprio risparmio viene citata dal 2,6% di navigatori nella fascia di età 25-34 anni. Il 5,6 % degli utilizzatori di internet cita tra le proprie motivazioni della navigazione sul web l'acquisto di libri, dischi o biglietti di vario tipo, ma al 18,9% di loro è però capitato di acquistare beni e/o servizi tramite la rete. La frequenza con la quale gli utenti italiani di internet fra il 25 ed i 34 anni si collegano è abbastanza elevata: il 47% tutti i giorni, il 28,2% 2-3 volte alla settimana. In particolare, fra i correntisti possessori di un servizio on-line banking o internet banking c’è la tendenza a collegarsi più volte al giorno, tutti i giorni, a riprova del fatto che questo tipo di servizi bancari fa presa su "utenti internet assidui". La (prima) relazione con la banca Il 71,8% di tutti i giovani di 25-34 anni possiede un conto corrente. L'81% di questi giovani correntisti possiede solo un conto tradizionale. Circa 1 milione (16,5%) possiede un conto di tipo internet banking. L'on-line banking risulta meno presente: il 2,5% dei giovani, lo utilizza. Per la maggioranza dei giovani correntisti (69,9%), il conto corrente oggi utilizzato è ancora quello aperto per primo. Chi invece possiede un conto internet banking o on-line banking è, nella maggioranza dei casi, possessore di più di un conto (66,7% e 90,8%). L'apertura del primo conto corrente avviene tra i 20 ed i 25 anni (nel 43,9% dei casi) e dai 16 ai 19 anni (nel 38,3% dei casi). Sono tendenzialmente i ragazzi ad aprire prima il proprio conto corrente, mentre le femmine tendono ad aprirlo più avanti negli anni (11,6% dopo i 26 anni). L'età di apertura del primo conto è più bassa della media nel Nord dell'Italia, mentre è più alta al Centro ed al Sud. Le due motivazioni principali che stanno alla base dell'apertura del primo conto corrente sono legate ad un cambiamento più o meno definito nel grado di indipendenza del giovane dalla propria famiglia: l'entrata nel mondo del lavoro (43,6%) è la motivazione più citata e quella che più nettamente sancisce una condizione di maggior indipendenza, nonostante si continui a vivere con i genitori, ma anche la gestione delle necessità e delle spese quotidiane (42,0%) è una spinta forte all'apertura del primo conto, seppure non così netta in termini di cambiamento di vita. Un altro motivo significativo è l'intervento di genitori o nonni che hanno aperto, per lui/lei, il primo conto corrente (10,1%); motivo riguardante sostanzialmente le classi d'età più giovani: prima dei 16 anni (41,7%) e tra i 16 ed i 19 anni (44,5%). Dopo questo primo conto corrente, il 30,1% di ragazzi, meno di 2 milioni, ne ha aperto uno nuovo, e tra questi si ritrovano quasi tutti gli utenti dei conti internet ed on-line banking. La banca presso la quale gli intervistati hanno aperto il loro nuovo conto è, nella maggioranza dei casi (71,2%), un istituto di credito diverso dal primo, soprattutto tra gli utilizzatori di internet. Per questo secondo conto, le motivazioni che hanno spinto all'apertura sono più varie e differenziate, le due che raccolgono più assensi sono: l'offerta di migliori condizioni finanziarie (32,9%) e la necessità di accreditare lo stipendio in una banca convenzionata con l'azienda dove si lavora (21,2%). La Relazione con la Banca : U&a Degli 8.2 milioni di persone in target il 71,9% possiede uno (67%) o più (4,9%) conti correnti. Esiste dunque una fetta di questa popolazione (28,1%) che non possiede conto corrente, neppure cointestato: sono più diffusi tra le donne, i residenti al Sud e chi non utilizza internet (34,1%). I correntisti italiani di 25-34 anni hanno sostanzialmente uno o più conti correnti di tipo tradizionale (80,3%). I conti correnti che prevedono servizi di internet banking (compresi i conti solo on line e i conti che prevedono anche servizi di phone banking) sono posseduti dal 19,3% dei correntisti totali, tipologia più diffusa tra gli uomini, gli abitanti del Nord-ovest e gli utilizzatori di internet. Tra di loro, come tra chi ha un conto tradizionale, c'è una parte di persone che utilizza il conto solo come deposito per i propri risparmi, non facendo alcuna operazione. In questo caso però sono in numero inferiore: sintomo di una maggiore relazione con la banca da parte di chi ha l'accesso ad internet rispetto a chi ha un conto tradizionale. Le operazioni bancarie consuete che vengono svolte da questa categoria di correntisti sono comunque, nella maggioranza dei casi, ancora svolte tramite l'agenzia fisica. Le operazioni svolte invece attraverso internet sono (tra le più diffuse): il controllo del saldo e dei movimenti del conto (53,9%), i bonifici / giroconti (12,3%) e le ricariche dei cellulari (17,5%). Una considerazione interessante riguarda la movimentazione del conto: sembra che chi possiede un conto con l'accesso ad internet sia più attivo di chi ne possiede uno tradizionale senza accesso a internet. Internet, in altre parole, farebbe da stimolo ad una maggiore attenzione globale dell'utente al proprio conto, aumentando la sua attività bancaria tout court. Tra coloro che possiedono tipologie di conto corrente diverse, quello principale, il più utilizzato, rimane per la maggioranza il conto tradizionale. Il conto corrente accessibile esclusivamente on-line, cioè senza alcuna agenzia fisica di supporto, è posseduto dal 2,5% di tutti i correntisti: più uomini che donne. Le operazioni bancarie abitualmente svolte con questo tipo di conto, sono (dal più al meno diffuso): - il controllo del saldo e dei movimenti del conto prima di tutto, - ma anche l'accredito dello stipendio, - i prelievi bancomat, - il pagamento dei bollettini, - quello delle utenze e delle tasse, - i bonifici / giroconti, - le ricariche dei cellulari, - la compravendita di titoli o fondi. La scelta delle banca Gli intervistati possessori di almeno un conto corrente hanno scelto la loro banca attuale in base a due o tre condizioni principali e ad altre meno rilevanti: per i giovani di 25-34 anni è principalmente la stessa banca dei genitori (34,4%) e, in seconda battuta, la banca più comoda da raggiungere (25,1%), una banca consigliata da amici, parenti o persone fidate (22,2%). La dimensione relazionale e quella territoriale sembrano quindi essere le due condizioni di scelta più rilevanti, mentre condizioni finanziarie ed agevolazioni speciali vengono menzionate da un numero decisamente inferiore di persone. In contrasto con le aspettative derivanti dalle condizioni di scelta, l'andare nella propria banca non è una pratica comune, ma ha piuttosto una frequenza ridotta: la maggior parte delle persone infatti si reca presso la propria banca 1 volta al mese (28,3%) o meno (43,5%). In un mese, gli intervistati si recano presso gli sportelli della propria banca mediamente 2 volte o poco più. Questa discrepanza solo apparente, tra scelta della banca più comoda da raggiungere e frequentazione ridotta della stessa, trova spiegazione nella funzione di assicurazione psicologica e materiale nel caso di bisogno che la vicinanza della banca assume, legandosi così più ad una dimensione di eventualità che ad una dimensione di pratica quotidiana. L'introduzione e l'ampio uso oggi raggiunto del bancomat, con tutte le funzioni che esso consente (controllo movimenti e saldo, prelievo, …) fornisce una valida spiegazione alla debole frequenza presso le filiali bancarie, bilanciata però dall'importanza del fatto di averle vicine nel caso in cui vi fosse necessità di recarsi all'agenzia. Anche il genius loci italiano è di supporto nella spiegazione di questo fenomeno: la relazione stretta con il territorio e la ricerca di praticità sono due caratteristiche tipiche del popolo italiano. La Banca Ideale Nell'immaginario della maggioranza delle persone intervistate (58,9%), il luogo al quale la banca ideale assomiglia di più è un autogrill dove ci si ferma per usare dei prodotti e dei servizi quando, viaggiando, vi è la necessità di una pausa. Questa analogia è valida in particolare per le donne e per chi vive al Nord -Ovest ed al Nord-est. Anche per la maggioranza dei navigatori di internet e dei possessori di un conto internet banking questa è l'immagine che meglio definisce la loro banca ideale. Che l'autogrill oggi assomigli sempre più ad un centro commerciale, con una gamma dell'offerta articolata e ludica, sostiene l'ipotesi di un immaginario di banca anch'esso "fluido", cioè necessario da un lato e auspicabilmente sorprendente dall'altro. In alternativa, un'altra analogia della banca ideale è quella del porto sicuro in cui rifugiarsi quando ci sono problemi (21,7%), comune senza particolari differenze a tutte le classi socio-demografiche, a testimonianza di come l'istituto di credito abbia ancora un ruolo forte e protettivo, tipico dell'immaginario delle istituzioni, e di come questa idea sia trasversale alla popolazione italiana. La figura che meglio sembra incarnare la banca, è principalmente quella del consulente capace di consigliare e indirizzare la persona (43,8%), una figura scelta in particolare dalle donne e dai residenti al Sud. Questo dato ci suggerisce che la banca ha ancor oggi bisogno, in Italia, di un "filtro relazionale" tra la fornitura di servizi e la soddisfazione delle persone. In parte perché alcune tematiche sono forse di difficile comprensione, ma in parte anche per una precisa "cura" dei propri risparmi, come emerge dal dato successivo. Emerge infatti, per un numero rilevante di persone, anche l'immagine della banca come un gestore efficiente delle operazioni bancarie (39,1%), a sottolineare come per qualcuno sia comunque importante la buona gestione materiale del conto e delle operazioni più frequenti che si fanno. Per quasi un quinto degli intervistati, la banca dovrebbe essere un interlocutore necessario ma che costi il meno possibile (15,4%), denotando un'attenzione precisa ai costi ed alle spese che una banca può comportare; questa "personificazione" della banca è inoltre più diffusa tra categorie di intervistati che, probabilmente, sono già in grado di gestirsi da se' nell'ambito bancario: gli uomini, i possessori di un conto on-line, i residenti del del Nord-ovest. Il risparmio I significati che gli italiani danno al risparmio sono più di uno, ma tra tutti sembra prevalere quello classico: il risparmiare come mettere da parte un gruzzolo per affrontare eventuali imprevisti (35,8%). Questa definizione di risparmio è trasversale all'età ed al genere degli intervistati, ed è diffusa in tutta l'Italia. Secondo dunque la grande tradizione italiana, che con il Giappone condivide una leadership nel risparmio accantonato, anche il nostro campione si conferma più "formica" che "cicala", atteggiamento quest'ultimo tipico invece della cultura americana, che incoraggia il consumo come standard di vita. Anche avere una somma da investire in futuro per progetti importanti (23,5%) e avere disponibilità economica per vivere meglio il proprio tempo libero (19,5 %) sono due tra i significati relativamente più diffusi dati al risparmio. L’informazione economica Tra tutti coloro che possiedono un conto corrente, poco più di un quarto si aggiorna per la propria gestione del risparmio o di investimento attraverso i media, raccogliendo informazioni (27,2%); la maggior parte di loro lo fa ogni tanto (24,1%) e non regolarmente, cosa realizzata da una minoranza di persone (3,1%). Si informano di più coloro che utilizzano internet e i correntisti che usano servizi di internet banking rispetto a quelli con un conto tradizionale. Fra i media “cartacei” vince il Sole 24 ore, che è utilizzato dal 46,1% di coloro che seguono l’informazione economica. Interessante anche notare l'utilizzo del canale Internet a questo scopo per un quinto del target (20,9%). Sembra inoltre che i giovani siano particolarmente attenti anche ai programmi radio e tv sulla finanza (25,1%). Focus sull’ Internet Banking Il fenomeno dell'internet banking è stato analizzato a partire da tutti quei soggetti del target che hanno dichiarato di navigare in internet o di possedere un conto corrente di questo tipo o anche di tipo on-line banking: quasi 5,3 milioni di persone. Il 75,1% dichiara di conoscere i servizi di internet banking. La penetrazione dell'awareness è molto superiore della media nel Nord-ovest (83,3%) e leggermente maggiore tra gli uomini (76,4%). La maggioranza di chi conosce l'internet banking non lo ha mai utilizzato (69,3%). Coloro che non utilizzano e non hanno mai utilizzato i servizi di internet banking pur conoscendoli, giustificano questo loro mancato consumo con la mancanza di interesse nel 43,7 % dei casi, menzionando poi altre motivazioni, seppure meno diffuse, quali i problemi di privacy e sicurezza (soprattutto tra le donne e tra chi non possiede alcun conto corrente) e la mancanza di un'offerta internet da parte della propria banca (14,9%). Gli utilizzatori passati e presenti dell'internet banking, quasi 1.1 milioni di giovani fra i 25 ed i 34 anni, hanno aperto il loro conto corrente internet presso la stessa banca di cui erano già clienti nell'80,7% dei casi, dimostrando un alto grado di fedeltà al loro istituto di credito. La motivazione prevalente alla base della scelta di un conto con accesso internet è il risparmio di tempo (54,6%), particolarmente citato dalle donne, forse per la loro necessità di destreggiarsi tra le mille attività domestiche ed extra-domestiche che la società impone loro quotidianamente. Altre motivazioni diffuse, seppure in minor misura, sono la possibilità di accedere al proprio conto senza limiti di orario (13,3%), che mette in luce la difficoltà degli utenti bancari di relazionarsi con orari di apertura rigidi e ridotti; la possibilità di accedere al conto senza spostarsi da casa o dall'ufficio (11,1%); le condizioni economiche più favorevoli (14,8%). La maggior parte di tutti gli utilizzatori presenti e passati di conti internet banking ha aperto il proprio conto più di un anno fa (69,9%): l'onda lunga della new economy ha certamente influito anche in questo ambito dell'utilizzo della rete, sebbene forse, la caduta di immagine della stessa net-economy abbia poi notevolmente rallentato le nuove aperture di conti con accesso da internet. Focus sul conto corrente accessibile esclusivamente on-line Dei soggetti fra i 25 ed i 34 anni che hanno dichiarato di navigare in internet o di possedere un conto corrente di tipo internet o on-line banking, 5.289.000 persone, il 56,3% dichiara di conoscere i conti correnti solo on-line; il dato è inferiore al numero di persone che hanno dichiarato di conoscere l'internet banking (75,1%). La penetrazione dell'awareness dell'on-line banking è maggiore della media in particolare tra gli uomini, i residenti al Nord-ovest e al Sud. I mezzi attraverso cui le persone sono venute a conoscenza del servizio on-line banking sono soprattutto quelli dei media classici come giornali / tv / radio / affissioni (60,6%), ma anche quello del passaparola tra amici / parenti / persone fidate (34,3%) e quello più legato al servizio stesso, cioè internet (15,8%). Al contrario di quanto accade per l'internet banking, chi utilizza o ha utilizzato un conto corrente solo on-line, lo fa / lo ha fatto nella maggioranza dei casi tramite una banca diversa da quella di cui era già cliente (61,4%). Anche il principale motivo alla base della scelta di questa tipologia di conto corrente è diverso: non più il risparmio di tempo, bensì il tasso di interesse elevato unito a condizioni economiche più favorevoli. È stato chiesto a tutti i soggetti che hanno dichiarato di navigare in internet, quasi 5,3 milioni di persone, quali fossero i fattori fondamentali per poter usufruire di un conto solo on line. Un importante aspetto di fondo trascende il mezzo utilizzato con questo servizio - internet - e si lega piuttosto all'idea che in Italia le persone hanno del risparmio, degli istituti di credito e della loro funzione: il fattore più citato infatti, tra quelli basilari per un conto solo on-line, rimane comunque vincolato alla concretezza di vedersi proporre l'offerta da una banca conosciuta ed affidabile (27,4%), soprattutto per i residenti al Centro e i correntisti che usufruiscono dell'internet banking - e che non a caso hanno acceso il servizio con la stessa banca di cui erano già clienti - . In seconda battuta emerge poi la necessità di avere garanzie sulla sicurezza del mezzo (20.9%). La necessità di "filtri relazionali" cui si è già fatto riferimento, trova una sua precisa collocazione anche in questo contesto. Una banca conosciuta ed affidabile tranquillizza fisicamente ed emotivamente il pubblico italiano che investe in modo significativo nei propri risparmi. Rispettando i tratti di genius loci, siamo alla presenza di un pubblico "oculato" che si fida soprattutto di chi ha competenza, ma anche una storia alle spalle che lo confermi. Emerge in generale una preferenza per l’uso di servizi internet associati ad un conto corrente “fisico” in agenzia: chi non ha mai usato un conto corrente accessibile esclusivamente on line infatti dichiara nel 20,6% dei casi di non averlo fatto perché preferisce un rapporto più personale con la banca. Pesano anche alcuni timori legati alla scarsa conoscenza del servizio, come timori per la privacy (soprattutto fra le donne, al Sud e fra chi possiede solo un conto corrente tradizionale, senza canale internet).

DOMAIN DAY 2003 DI REGISTER.IT: DAGLI SVILUPPI INTERNAZIONALI DELLA RETE ALLA TUTELA DEL BRAND DELLE AZIENDE IN INTERNET
Milano, 14 novembre 2003 – Seconda edizione del Domain Day, organizzato da Register.it http://we.Register.it  azienda del Gruppo Dada, leader in Italia nella gestione della presenza online di persone e aziende, con la collaborazione dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr – Registro del ccTld .It, ed il patrocinio della Commissione europea, Rappresentanza a Milano. Sulla scia del successo dello scorso anno, delegati degli organismi nazionali ed internazionali che si occupano dell’Internet governance, professionisti del settore e dirigenti di aziende che hanno fatto della presenza online una delle chiavi del loro successo si sono riuniti per illustrare alla stampa e alle parti interessate gli ultimi sviluppi del mondo dei nomi a dominio e le loro esperienze relativamente all’impatto socio-economico della Rete. Claudio Corbetta, amministratore delegato di Register.it, ha salutato i partecipanti all’evento, sottolineando l’importanza del meeting Icann del marzo 2004 a Roma e di una gestione della Rete attenta a raccogliere le esigenze della Comunità Internet. Glen van Oudenhove de Saint Géry di Icann ha presentato ufficialmente il sito www.Icannrome.it, realizzato coerentemente agli standard del W3c (l'ente che si occupa di stabilire standard e raccomandazioni per i linguaggi e gli applicativi del web) e sottoposto al relativo test di valutazione, con l'obiettivo di garantire ai disabili la piena accessibilità ai suoi contenuti. La stessa de Saint Géry ha inoltre evidenziato che la scelta della città eterna da parte di Icann non è stata casuale, ma si è basata su un’attenta valutazione del ruolo e dell’impegno di Register.it e del Registro del ccTld .It nell’ambito del governo mondiale di Internet. Punta di diamante della prima parte della mattina è stato l’intervento di George Papapavlou, che, all’interno della Direzione generale “Società dell’informazione” della Commissione europea, si occupa della gestione del .Eu. Sono stati infatti svelati alcuni dettagli sullo status operativo del nuovo suffisso, il cui cosiddetto periodo di “sunrise”, ovvero la possibilità per le aziende di pre-registrare i propri marchi, inizierà il 1 maggio 2004. Il significato del .Eu e il suo impatto sugli altri suffissi – nei confronti dei quali agirà non tanto come ostacolo quanto come elemento sinergico – sono due dei temi affrontati da Franco Denoth, direttore dello Iit-cnr e responsabile del Registro del ccTld .It, che ha sottolineato come il nuovo dominio europeo potenzierà dal punto di vista quantitativo e qualitativo le opportunità di presenza in Rete. Oltre alle novità tecnico-amministrative della gestione di Internet, la seconda edizione del Domain Day ha avuto un occhio di riguardo per l’aspetto sociale della Rete, presentando, attraverso il coordinatore del Gruppo di lavoro Internet@minori del Ministero delle Comunicazioni, Daniele Damele, il Codice di autoregolamentazione per la tutela dei minori online. Tale strumento intende favorire un approccio consapevole e guidato nei confronti del più potente mezzo mediatico dei nostri giorni e sarà ufficialmente aperto alla sottoscrizione degli Internet Service Provider il 19 novembre prossimo, durante una cerimonia presso il Ministero delle Comunicazioni, a cui è prevista la partecipazione dei ministri Gasparri e Stanca. Stefano Trumpy, rappresentante italiano del Governmental Advisory Committee, e Gian Carlo Ariosto, amministratore della lista spam@2talk.It  hanno concluso la prima parte della giornata soffermandosi su due scottanti argomenti, attualmente molto dibattuti a livello nazionale ed internazionale: la sicurezza e lo spam. La tavola rotonda del pomeriggio, moderata dal giornalista Franco Carlini, si è incentrata sulla tutela del brand aziendale in Rete, tema illustrato attraverso una serie di casi illustri. In tale ambito, Roberto Lazzaro, site manager di Ferrari S.p.a., ha posto l’accento sulle strategie per proteggere il marchio in Rete e ha dichiarato che Ferrari ha affidato a Register.it la gestione completa del proprio portafoglio domini, in considerazione della complessità e diversità delle procedure stabilite dai vari registri che amministrano i suffissi generici o nazionali. Register.it, impegnata da sempre nella tutela dei marchi e prodotti delle grandi aziende sue clienti, nonché dell’immagine e dei valori che i brand stessi trasmettono e vogliono diffondere, assolverà quindi al delicato e impegnativo compito di tutelare il brand Ferrari nel mondo. A partire da venerdì 14 novembre, tutti gli interventi e le presentazioni della giornata saranno disponibili all’indirizzo www.Domainday.it   

NOVITÀ SELLA.IT: VENDITA ALLO SCOPERTO MULTIDAY E NUOVE FUNZIONALITÀ SELLA EXTREME
Biella, 14 novembre 2003 – Short Multiday e nuove funzionalità per Sella Extreme, la piattaforma di trading online professionale offerta da Banca Sella. Sono queste le principali novità di novembre proposte da Sella.it che lancia anche ‘Viaggio nelle principali città italiane… esperti in movimento per accompagnarti nella formazione!’, una serie di iniziative di educational itineranti sul territorio nazionale. La novità principale è la Vendita allo scoperto multiday (Short multiday) che consente di sfruttare le oscillazioni al ribasso del mercato azionario in un’ottica di trading pluri-giornaliero, mantenendo la posizione aperta per più giorni e sfruttando la leva del 400% sui titoli del Mib30 (250% per Tiscali). I clienti abilitati a questo nuovo servizio possono decidere di chiudere le posizioni aperte in short entro le ore 20:30: nel caso in cui la posizione non venga chiusa entro tale orario essa diviene automaticamente multiday. Ai clienti abilitati alla sola operatività in short intraday viene estesa la possibilità di mantenere le posizioni aperte fino alle ore 19:45. In questo modo si ha la possibilità di cogliere tutte le opportunità di trading che si presentano sia durante la seduta diurna sia durante l’After Hours. Nuove funzionalità anche per Sella Extreme, la piattaforma di trading ondine professionale che consente di negoziare sulle principali piazze finanziarie internazionali a condizioni competitive: Scalper Book: rinnovata la grafica e accresciute le personalizzazioni disponibili per essere sul mercato con un solo click. Negoziazione dalla tastiera: nuovi tasti ‘acceleratori’ consentono di richiamare le principali funzioni dello Scalper Book mediante la sola digitazione dalla tastiera (Ctrl + lettera o numero). - 17 nuovi Indicatori di Analisi tecnica all’interno di grafici completamente personalizzabili: Adx, Pivot Point, Cci per citare solo alcuni fra i più richiesti. Riparte anche ‘Il viaggio di Sella.it nelle principali città italiane… esperti in movimento per accompagnarti nella tua formazione!’, tour di educational che prevede due tipologie di corsi: Corsi gratuiti in succursale, dove vendono presentati i servizi del Trading Online di Sella.it; Master di analisi tecnica e tecniche di trading e investimento: 3 giornate di formazione per investire sui principali strumenti finanziari.

AMIFLOTTE: LA FLOTTA AZIENDALE A PORTATA DI CLICK
Agrate Brianza, 14 novembre 2003 - Il Gruppo assicurativo Filo diretto presenta Amiflotte, una soluzione completa per la localizzazione e la gestione ori line di flotte e parchi auto aziendali (fleet management). Rivolta in particolare a coloro che curano, controllano e amministrano mezzi e spedizioni, Amiflotte risponde a tutte le esigenze di gestione facile, immediata ed efficiente della flotta aziendale attraverso Internet o Sms. Con Amiflotte, infatti, bastano pochi click per accedere a una gamma unica di servizi. Grazie all'innovativa piattaforma tecnologica, appositamente studiata per la gestione delle flotte via Internet che permette di far dialogare server web e apparati satellitari in genere, è sufficiente accedere tramite login e password personalizzati all'area riservata del sito www.Flodiretto.it  per: localizzare in tempo reale la posizione di un veicolo o dell'intera flotta sia in Italia che in Europa; programmare la localizzazione automatica degli automezzi a orari predefiniti; memorizzare e archiviare le localizzazioni inviate per ciascun veicolo collegato, con la possibilità di esportare tali dati in diversi formati elettronici (.Xls, csv, swf, etc); controllare le soste, le ripartenze e i chilometri percorsi; comunicare in modo diretto e immediato con ciascun veicolo; individuare percorsi ottimali rispetto alla posizione del mezzo; visualizzare mappe sulle quali ricercare località e indirizzi. Amiflotte permette, inoltre, di comunicare in tempo reale variazioni di itinerari o percorsi alternativi, assicurando una gestione efficiente di ogni inconveniente o urgenza. Ciò consente di fornire ai propri clienti informazioni precise ed aggiornate sui tempi di consegna delle loro merci. Conducenti, mezzi e merci trasportate sono inoltre costantemente protetti dagli esclusivi servizi di assistenza garantiti 24 ore su 24, 365 giorni all'anno dalla Centrale Operativa di Filo diretto. Infine, Amiflotte consente non solo di controllare le soste, i chilometri percorsi dai propri veicoli e di individuare gli itinerari ideali rispetto alla posizione del mezzo, ma anche di memorizzare e archiviare tali dati in modo da monitorare la qualità e l'efficienza dei propri mezzi e dei propri servizi. Con Amiflotte, Filo diretto riconferma il valore della propria politica basata sui focus strategici di innovazione e di servizio al Cliente. Prodotti innovativi e ad alto contenuto tecnologico, infatti, sono lo strumento per fornire servizi in modo semplice e immediato e per garantire prestazioni di assistenza sempre più evolute. Grazie a questo innovativo prodotto la soluzione per la gestione di mezzi e spedizioni è a portata di click: autotrasportatori, gestori di parchi auto aziendali, società di noleggio e di distribuzione sono in grado dal proprio pc o dal proprio cellulare di risolvere con la massima efficienza e semplicità tutti i loro problemi di efficienza e gestione.

LYCOS E “FRATELLI DELL’UOMO” INSIEME PER IL SOCIALE CON L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE, PRENDE IL VIA LA PRIMA CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ PENSATA SECONDO LE PECULIARITÀ DEL MEZZO INTERNET
Milano, 14 novembre 2003 - Lycos, portale Internet del gruppo Bertelsmann, con oltre 3 miliardi di pagine viste al mese ed un patrimonio di oltre 25 milioni di utenti in tutta Europa, ha siglato in Italia un accordo di collaborazione con “Fratelli dell’Uomo”. Fratelli dell’Uomo Onlus, l’associazione di cooperazione per lo sviluppo del Sud del mondo, attiverà insieme a Lycos Italia, a partire dal mese di novembre e per tutto il 2004, una serie di iniziative di raccolta fondi e di comunicazione volte a sensibilizzare gli utenti del portale verso i temi della solidarietà internazionale. Con questo accordo prende il via la prima iniziativa di solidarietà studiata secondo le peculiarità del mezzo Internet: da oggi gli utenti potranno infatti contribuire alla raccolta fondi di Fratelli dell’Uomo semplicemente navigando in rete attraverso il servizio “Lycos Free Internet”. Lycos devolverà a Fratelli dell’Uomo il 20% del ricavato ottenuto dal servizio di accesso gratuito ad Internet sviluppato in partnership con Edisontel: gli utenti, senza costi aggiuntivi o l’impegno di pagare bollettini o utilizzare la propria carta di credito, potranno contribuire ad un’iniziativa di carattere sociale in maniera semplice e diretta. Lycos ha scelto un partner di valore come Fratelli dell’Uomo per dare continuità e pianificazione alle proprie iniziative nel sociale che, nel corso del 2003, hanno visto il portale promuovere 20 campagne no profit per oltre 3 milioni di pagine viste. Semplicemente navigando con il Lycos Free Internet http://www.Lycos.it/01/fratelli/  gli utenti potranno contribuire alle iniziative umanitarie di Fratelli dell’Uomo

“MICHELE ZARRILLO”, UN APPUNTAMENTO CON LA MUSICA D ’AUTORE, SU LYCOS CHAT
Milano, 13 novembre 2003 - Proseguono le speciali iniziative entertainment di Lycos, portale Internet leader in Europa con oltre 25 milioni di utenti; dopo aver scaldato la rete con Dj Francesco, Lycos offre a tutti i suoi utenti un appuntamento con la musica d’autore. Venerdì 14 novembre alle ore 16.00 Michele Zarrillo attende i fan che potranno chattare con lui dal vivo direttamente da www.Lycos.it  e da www.Newsic.it  Zarrillo è la prossima star del calendario di artisti che animeranno la Lycos Chat quest’inverno e durante tutto il 2004 grazie alla partnership siglata con Newsic il net magazine dedicato al mondo della musica. Il calendario di Lycos Chat con le star della musica nazionale ed internazione continua con: “Gemelli Diversi” (21 novembre); “Litfiba” (2 dicembre). L’incontro on line di venerdì rappresenta l’occasione per conoscere direttamente dall’autore i sentimenti che lo hanno portato a realizzare il suo nuovo album dal titolo “Liberosentire”, un opera attraverso la quale Michele Zarrillo ha cercato di far convivere tutte le sue passioni musicali. A distanza di tre anni dal suo ultimo album di inediti, Michele Zarrillo si presenta più in forma che mai carico d’energia e di stimoli dati anche dal tour che nel 2002 l’ha portato in giro in tutta Italia a promuovere il doppio cd live ‘Le Occasioni Dell’amore’. Lycos Chat, presente in 11 paesi europei, è la chat più innovativa ed entertainment del web con 4.000.000 di utenti in Europa ed oltre 270.000 utenti registrati in Italia. Le star della musica hanno trovato in Lycos il luogo ideale per interagire con i propri fans; l’anno scorso i maggiori artisti italiani ed internazionali tra i quali Michael Bolton, Articolo 31, Carmen Consoli, Gianluca Grignani, Gianna Nannini, Enrico Ruggeri, hanno scelto di chattare su Lycos confermando il posizionamento leader di Lycos nell’ambito community ed entertainment. Venerdì 14 novembre alle ore 16.00, direttamente da www.Lycos.it  e da www.Newsic.it  i fan di Zarrillo potranno chattare con il cantante I prossimi appuntamenti esclusivi su Lycos Chat: “Gemelli Diversi”, (21 novembre); ”Litfiba” (2 dicembre)

MESSAGGERIE MUSICALI DIGITALI: NASCE IL SERVIZIO DI DOWNLOAD A PAGAMENTO
Milano, 14 novembre 2003 - Ieri Messaggerie Musicali ha inaugurato il servizio di download a pagamento. Collegandosi al sito www.Messaggeriemusicali.it  gli utenti potranno accedere ad un ricco catalogo di musica italiana ed internazionale che conta, ad oggi, 80.000 titoli e che aspira a raggiungere, nel breve periodo, le 600.000 unità. L’obiettivo è rendere acquistabili, per intero e liberamente dal web, le tracce finora consultabili per i primi 30’’ all’interno della Music Machine, in formato streaming audio.. Nella fase di lancio, la maggior parte del catalogo sarà in vendita al prezzo promozionale di 0,99 Euro a traccia e 9,90 Euro ad album. Di facile utilizzo anche per i ‘profani’ del web, il servizio è pensato per chi desidera scaricare e masterizzare musica in modo del tutto legale. Messaggerie Musicali Digitali si propone di garantire agli utenti un’offerta sempre innovativa e interessante, creata sulla base delle informazioni e delle tendenze rilevate attraverso l’attività del megastore tradizionale; classifiche di vendita, novità in uscita e monografie dedicate, saranno il nucleo principale delle proposte commerciali all’interno dello store virtuale. La scelta di vendere musica digitale attraverso una piattaforma proprietaria, fa parte di una precisa strategia di posizionamento del megastore all’interno del mondo delle tecnologie e dei nuovi media. Attiva già da un anno sul fronte delle suonerie per telefoni cellulari, Messaggerie Musicali ha stipulato accordi con Wind e Vodafone di cui è partner all’interno di Vodafone Live. In occasione di Smau 2003 Messaggerie Musicali ha promosso insieme a Tim, per la prima volta in Italia, la vendita di suonerie originali derivate da master discografici.

SAN MARCO È ON LINE. VENICEPLAZA REALIZZA IL SITO INTERNET UFFICIALE DELLA BASILICA DI VENEZIA.
Venezia, 14 novembre 2003 - E’ on line il sito ufficiale della Basilica di San Marco di Venezia www.Basilicasanmarco.it, realizzato da Veniceplaza Spa, l’internet company padovana della galassia Piol, presentato a Venezia nei giorni scorsi, da Procuratoria di San Marco e Consorzio Venezia Nuova 524 pagine, 1066 immagini, 11 animazioni, 3 panoramiche virtuali, una ricostruzione tridimensionale permettono la visita virtuale completa alla Basilica, comprese le zone normalmente chiuse al pubblico, dei suoi splendidi tesori artistici e della sua architettura. Il sito è consultabile anche da parte degli utenti disabili, grazie alla versione accessibile realizzata con i criteri Wai (Web Accessibility Initiative). I contenuti religiosi, artistici, iconografici e tutti i risvolti storici necessari alla comprensione del ruolo svolto dalla Basilica nel corso dei secoli, sono presentati nel sito secondo una precisa divisione per sezioni e sono facilmente accessibili grazie a un percorso a livelli di approfondimento differenziati e al motore interno per la ricerca veloce. La sezione utilities offre tutte le informazioni utili per raggiungere la Basilica e prenotare la visita. “Veniceplaza è particolarmente orgogliosa di firmare il supporto tecnologico del sito della Basilica di San Marco,” dichiara Leopoldo Franceschini, Amministratore Delegato di Veniceplaza, “con il sito www.Basilicasanmarco.it” continua Franceschini “Veniceplaza conferma il proprio impegno nell’affiancare le istituzioni culturali e le strutture ricettive più esigenti di Venezia e del Nordest con il ruolo di facilitatore di ingresso nel mondo internet di Istituzioni e Imprese” conclude. Veniceplaza ha sviluppato concept, design e project development. L'architettura tecnologica del progetto si basa sulla consolidata struttura n-tier e raccoglie le tecnologie Java Database Connectivity (Jdbc), Java Server Pages (Jsp) e Serlvets. Il framework sul quale è sviluppato il sito, è misto Linux/sun Solaris, database Oracle, web server Apache, engine server Jakarta Java Engine. La grafica è sviluppata in Flash e 3D. Infolink: www.Basilicasanmarco.it

ACP LANCIA CV-CLASS, L’INNOVATIVO SISTEMA PER LA GESTIONE COMPLETA E INTEGRATA DEI PROCESSI DI RECRUITING E SELEZIONE DEL PERSONALE
Verona, 14 novembre 2003 – Acp - società italiana specializzata nell'elaborazione di testi non strutturati - presenta Acp Cv-class, la soluzione ideale per la gestione completa ed integrata dei processi di recruiting, in grado di supportare le aziende in tutte le fasi di selezione di candidati, dallo screening fino all’effettiva selezione del personale qualificato. "I fenomeni di fusioni e acquisizioni tra società diverse e il turnover elevato per alcune figure professionali non facilitano di certo il lavoro di ricerca di figure professionalmente valide, che i responsabili delle Risorse Umane si trovano ad affrontare quotidianamente" afferma Roberto Pagani, Amministratore Unico di Acp. "L’ottimizzazione dei processi di recruiting, la valorizzazione del patrimonio aziendale (rappresentato dalle auto candidature) e la costruzione di uno Skill Inventory aziendale con tempi e costi di gestione estremamente ridotti, assumono quindi una urgenza nuova e un obiettivo da raggiungere per facilitare un lavoro di ricerca in contesti critici come quelli che caratterizzano il mercato attuale". "Acp Cv Class è basato su una tecnologia innovativa che consente di analizzare testi in formato libero, come normalmente sono i Cv" prosegue Roberto Pagani. "Attraverso l’analisi e la classificazione dei Cv, le nostre soluzioni consentono di riconoscere le diverse professionalità, le competenze maturate e le esperienze dei candidati. L’azienda è quindi in grado di trovare le persone in linea con i requisiti richiesti al momento e di gestire efficacemente il processo di assunzione, individuando anche eventuali necessità di formazione". Qualora un’azienda intraprenda una campagna di recruiting tramite inserzioni, o tramite lo screaning delle autocandidature, si trova a far fronte a una quantità di informazioni da analizzare che richiede tempi e costi a volte non sostenibili. La possibilità di automatizzare il recupero e la classificazione dei Cv rappresenta un vantaggio considerevole, che si concretizza in un abbattimento dei costi di gestione e delle tempistiche di selezione. Acp Cv-class risponde all’esigenza di organizzare in modo organico e funzionale le informazioni dei Curricula Vitae, rendendoli facilmente reperibili al momento opportuno nelle aziende, agenzie di lavoro interinale e società di selezione del personale. L’applicazione di Acp si adatta alle specifiche e mutevoli esigenze delle aziende. Lo screening dei candidati viene infatti impostato in base a una mappa delle competenze richieste, modificabile a seconda del tipo dell’azienda o del profilo ricercato e in risposta alle esigenze del momento. Il selezionatore può costantemente modificare i processi di recruiting in base alle esigenze specifiche della campagna di reclutamento in corso, e può anche personalizzare le attività (selezione, interviste, colloqui, test, ecc.), i ruoli e le eventuali condizioni di gestione del flusso delle attività. Al termine del percorso individuato per ciascun candidato, Acp Cv-class produce una cartella elettronica che riassume l’esito di tutti i passi del percorso svolto e i dati di ogni . Acp Cv-class: un vero e proprio radar per navigare in un mare di curricula!

IN CONCOMITANZA CON SMAUSICILIA ECCO I NOMI 'CHE CONTANO' NELL'ETNA VALLEY
Catania, 14 novembre 2003 - Finalmente i nomi delle aziende che contano nel polo tecnologico del catanese, l'Istituto Siciliano Studi Ricerche e Formazione attraverso il Dipartimento di Comunicazione Interattiva e Nuove Tecnologie dell'Informazione diretto da Carmelo Cutuli rende disponibile, al download gratuito dal sito www.Etnavalleyblog.it  il Who's who dell'Etna Valley, una guida in Pdf con i riferimenti delle migliori aziende del polo. 'Sappiamo ormai tutti cos'è l'Etna Valley e quali sono le imprese che operano sul suo territorio ma non sempre si riescono ad avere informazioni più approfondite sulle singole realtà che compongono il variegato mosaico di aziende che agiscono sul territorio.' Continua Cutuli 'E' maturata così la decisione di compilare una lista,nella quale abbiamo inserito le notizie basilari per la conoscenza delle imprese,la loro origine,la loro collocazione geografica,la loro mission aziendale. Questo "who's who" non ha la pretesa di essere completo ed esauriente poichè l'Etna Valley è in continua evoluzione ed ogni giorno l'elenco delle Aziende subisce mutamenti.' Si è quindi cercato di creare uno strumento che faciliti la ricerca, raccogliendo notizie ed informazioni che possono rivelarsi utili a chi voglia farsi un quadro abbastanza chiaro della situazione senza perdersi in estenuanti ricerche su Internet.

BERCHI GROUP, AZIENDA LEADER NEL SETTORE DEI MACCHINARI PER IL CONFEZIONAMENTO E L’IMBOTTIGLIAMENTO, ESTENDE L’ACCORDO CON THINK 3 PER OTTIMIZZARE IL PROPRIO CICLO DI SVILUPPO PRODOTTO
Casalecchio di Reno, 14 novembre 2003 – think3, l’azienda con il più alto tasso di crescita nel settore Plm, annuncia un importante estensione ed espansione del contratto con Berchi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per il confezionamento e l’imbottigliamento, con sede in provincia di Parma. Il contratto pluriennale prevede più di 45 licenze annuali di thinkdesign, la soluzione di progettazione 2D/3d, e thinkteam, la soluzione per la gestione dei dati di prodotto (Pdm) di think3. “Berchi Group ha una strategia focalizzata sull’innovazione di prodotto ed è sempre alla ricerca di soluzioni che permettano di realizzare prodotti di alta qualità, riducendo al tempo stesso i tempi di sviluppo e i costi operativi. La collaborazione con think3 ha portato risultati concreti e misurabili aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi aziendali. In particolare abbiamo apprezzato la capacità di think3 di sviluppare nel tempo la propria soluzione, adeguandola costantemente, e in maniera molto più completa delle tecnologie alternative che abbiamo valutato, alle esigenze delle medie aziende manifatturiere come la nostra. Per questi motivi, abbiamo deciso di rinnovare il nostro accordo pluriennale e di lavorare con think3 anche su alcuni nuovi progetti che riteniamo strategici per il nostro successo futuro”, dichiara Roberto Chiapponi, Presidente del gruppo Berchi. Il rinnovo della collaborazione con think3 permetterà a Berchi di continuare la progressiva migrazione della progettazione al 3D, con l’obiettivo di mantenere alta la qualità dei prodotti e di gestire personalizzazioni e rinnovamenti della gamma delle macchine e degli impiant,i con tempi di sviluppo significativamente più contenuti. Al tempo stesso, grazie all’ambiente unico 2D/3d completo ed integrato fornito da thinkdesign, i progettisti manterranno la flessibilità di decidere quali parti della progettazione è più produttivo continuare a realizzare in 2D. Nell’ambito dell’ottimizzazione e dell’integrazione dei processi aziendali, la collaborazione fra le due aziende ha già permesso a Berchi di ottenere sensibili risparmi in costi operativi ottenuti dall’automatizzazione, grazie a thinkteam, del processo di gestione delle distinte base e dei documenti. Un ulteriore incremento di produttività è stato anche ottenuto tramite l’integrazione di thinkteam con il sistema Erp che ha permesso di razionalizzare ed automatizzare il flusso delle informazioni attraverso tutte le funzioni aziendali. Con il rinnovo dell’accordo, i consulenti di think3 guideranno anche altri progetti strategici di Berchi focalizzati nel fornire al cliente il miglior servizio. Per esempio, è in fase di implementazione un processo di gestione integrata delle parti di ricambio che, tramite l’utilizzo dell’interfaccia web di thinkteam, permetterà all’ufficio locale, o a terze parti dedicate al supporto dei macchinari, di ordinare in tempo reale e in automatico le parti necessarie, con conseguente riduzione dei costi dovuti alla gestione del processo e agli errori di spedizione. “Siamo molto soddisfatti per il rinnovo dell’accordo perchè riconosce il valore fornito dalla nostra soluzione nella progettazione e lo sviluppo di prodotti complessi e di qualità come quelli di Berchi Group.”, afferma Cedric Pech, Vice Presidente Sales di think3 Italia “Berchi non solo ha esteso il contratto, ma lo ha integrato con nuovi servizi, scegliendoci per la realizzazione di nuovi progetti strategici legati all’ottimizzazione della gestione del ciclo di vita del prodotto. Crediamo che questa decisione sia una prova ulteriore di come think3 sia il partner più adatto per permettere alle medie aziende manifatturiere di competere con successo nei loro settori di riferimento.”

MEGA PROCESS PRESENTA IL CASO SARAS COME LA SINERGIA FRA TOOLS INFORMATICI E METODOLOGIE DI LAVORO INNOVATIVE PUÒ ESSERE L’OCCASIONE PER UNA EFFICACE RIORGANIZZAZIONE DI PROCESSI, FUNZIONI E PROCEDURE AZIENDALI
Milano, 14 novembre 2003 - Saras S.p.a. È una delle realtà industriali più importanti del nostro paese e in Europa nel campo della raffinazione. Opera nel settore della lavorazione e vendita di prodotti petroliferi dal 1963. È parte di un gruppo di consociate che complessivamente occupa 1576 dipendenti, di cui 1055 in Sardegna presso lo stabilimento produttivo, 144 presso gli uffici di Milano e Roma e 377 presso le consociate - operanti soprattutto nel settore della ricerca -. L’azienda è interamente di proprietà del Gruppo Moratti e il suo potenziale produttivo rappresenta attualmente il 16% della capacità di raffinazione nazionale. Di recente Saras ha ottenuto il passaggio del proprio Sistema di Gestione Qualità ai nuovi standard Vision 2000. Per il raggiungimento di questo traguardo, è stata utilizzata la piattaforma software Mega Process, che implementa un pacchetto completo di funzionalità che consentono di identificare, ottimizzare e documentare i processi di business e le procedure organizzative aziendali. I nuovi standard Iso, infatti, richiedono che il Sistema di Gestione Qualità venga documentato, valutato e certificato identificando, implementando e migliorando costantemente l’efficacia dei processi necessari al suo corretto funzionamento, nonché le relative interazioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi aziendali. L’aggiornamento della certificazione Iso 9001 ha rappresentato dunque per Saras un’occasione per ripensare le procedure aziendali alla luce di una nuova impostazione, incentrata su una mappatura globale dei processi che ponesse questi ultimi al centro delle logiche di gestione. Il problema Saras già da alcuni anni si era dotata di un sistema centralizzato di gestione delle procedure accessibile dai dipendenti tramite un sito in Intranet, sistema che tuttavia essendo stato impostato per un’organizzazione per funzioni, alla luce delle esigenze indotte dalle nuove norme Vision 2000, non consentiva né una visione trasversale dei processi, né un aggiornamento costante e coordinato delle informazioni.I fabbisogni organizzativi di Saras Saras sentiva il bisogno di riorganizzare in un’ottica di processo le procedure inserendole in un unico sistema interconnesso, di facile consultazione e utilizzo, che fosse costantemente aggiornabile al variare di processi e norme. Si trattava di un obiettivo che comportava il passaggio da una visuale incentrata sulle funzioni e le procedure aziendali a una imperniata sui processi di business e sulle relative interazioni. Occorreva quindi dotarsi di nuovi strumenti di gestione. Mega è stata scelta quale partner in grado di fornire un supporto adeguato per affrontare il processo di riorganizzazione. La soluzione offerta da Mega Fattore determinante alla scelta è stato l’approccio della soluzione Mega Process che prevede di individuare i processi e di centralizzare in un unico database la loro mappatura e le relative procedure e interazioni. Una volta verificata la compatibilità tecnica del software Mega Process con le tecnologie hardware e software esistenti in Saras, è stato creato un Gruppo di Lavoro composto dalle funzioni aziendali Organizzazione, Sistemi Informativi e Qualità che hanno deciso di sperimentarne le funzionalità e di acquisire competenze e metodologie tramite un progetto pilota di aggiornamento dalle norme Iso 9001 a quelle Vision 2000 relativamente ai processi aziendali certificati. Tale migrazione doveva essere condotta in tempi ristretti (tra dicembre 2002 e luglio 2003) e in un’ottica di progressiva estensione di tali logiche all’intera organizzazione aziendale. Infatti, in considerazione della particolare delicatezza del settore, le altre funzioni aziendali operavano già da tempo in regime di qualità pur non essendo ancora certificate ufficialmente: di conseguenza ai manager di Saras la scelta più efficace è sembrata quella di partire da un approccio per processi e procedure interconnesse in un’area aziendale ben misurabile, per valutare poi una successiva applicazione all’intera organizzazione Saras. Durata del progetto Per raggiungere tali obiettivi un consulente Mega ha lavorato per circa sei mesi, di concerto con i Responsabili Organizzazione, Qualità e Sistemi Informativi, utilizzando la piattaforma Mega Process, il software che comprende un pacchetto completo di funzionalità volte a identificare, ottimizzare e documentare processi e procedure aziendali. Allo scopo di adeguare la certificazione Iso 9001 ai nuovi standard Vision 2000, in particolare, è stato necessario delineare una visione completa e strutturata di tutti i processi e le attività aziendali (certificati insieme a quelli afferenti), individuando le interazioni fra processi, informazioni, regole e vincoli operativi, risorse e tecnologie: sono stati quindi consultati tutti i soggetti coinvolti nei diversi processi, in modo da definirne i contenuti, le procedure e analizzarne l’impatto sulla struttura aziendale. Le fasi del lavoro L’ottimizzazione di tali elementi all’interno di un innovativo approccio di gestione, incentrato sui processi aziendali e le relative interazioni ha quindi comportato una serie di passaggi. In sintesi: · identificazione dei Macroprocessi Aziendali e delle modalità con cui questi vengono utilizzati all’interno dell’organizzazione aziendale; · definizione dei sottoprocessi e delle loro interazioni; · definizione dei criteri e dei metodi necessari a garantire l’efficace operatività e il controllo di tali processi; · pubblicazione delle risorse e delle informazioni necessarie a supportare l’operatività e il controllo dei processi. A questo scopo i risultati di tali elaborazioni sono stati implementati in un database centralizzato e pubblicati in Intranet, in modo da risultare facilmente condivisibile e utilizzabile da tutti i dipendenti. Malgrado i vincoli temporali fossero molto ristretti l’obiettivo è stato raggiunto con l’acquisizione della nuova certificazione Vision 2000 in tempo e con il minimo impatto sui sistemi di gestione esistenti. Risultati e vantaggi L’opportunità di rendere disponibile a tutta l’azienda attraverso la pubblicazione sul sito Intranet Processi e Procedure, una vera e propria mappa dei macroprocessi aziendali strutturati a cascata sino ai minimi livelli di dettaglio (processi, sottoprocessi, diagrammi delle attività, ecc.), oltre a risultare estremamente utile, è stata accolta in maniera positiva dagli utenti che hanno testato il sistema. Inoltre la chiarezza dell’interfaccia, progettata in collaborazione con Mega, e la facilità di impiego, consentono di accedere rapidamente alle aree funzionali fino al dettaglio delle singole attività, inquadrate in una struttura che ne evidenzia in maniera immediatamente comprensibile tutte le possibili interazioni con le diverse procedure e funzioni aziendali”. Un’altra funzionalità apprezzata, ai fini del monitoraggio e controllo dei processi di gestione, è stata la possibilità di aggiornare costantemente e in tempo reale le procedure aziendali: ogni singola variazione relativa a specifiche funzioni, nonché tutte le conseguenti modifiche procedurali a questa correlate, possono essere aggiornate automaticamente, svincolando in questo modo la struttura aziendale dalla necessità di verifiche e di aggiornamenti periodici, spesso fonte di duplicazioni e incongruenze. Il fattore critico di successo è stato il fatto che per ottenere questi risultati Mega ha garantito costantemente a Saras il supporto alla definizione di una rappresentazione globale dei processi aziendali. Il reale valore aggiunto conferito, così come dichiarato dal cliente, in questa attività è stata l’approccio metodologico che le competenze dei consulenti Mega hanno permesso di trasferire a Saras. Sviluppi Il management di Saras visto il risultato positivo del progetto pilota ha deciso di completare la mappatura dei restanti processi aziendali secondo step di lavoro successivi. Infolink: www.Mega.com    

METRO CASH & CARRY HA SCELTO I TERMINALI PORTATILI FALCON DI PSC PER LA RACCOLTA AUTOMATICA DEI DATI
Vimercate (Mi), 14 Novembre 2003 - Metro Cash & Carry, grossista italiano rivolto ai commercianti e ai clienti professionali, sceglie i terminali portatili Falcon di Psc per la raccolta dati in radiofrequenza nei magazzini e per la gestione delle attività nei punti vendita. Il progetto è partito nel 2001, quando le tendenze di mercato e la necessità di semplificare ed automatizzare le operazioni di magazzino e del punto vendita, hanno spinto Metro ad adattare le applicazioni di raccolta dati già esistenti in azienda con dei nuovi standard di comunicazione in grado di supportare le principali wireless Lan. Nei suoi cash & carry Metro utilizzava già una tecnologia Rf per le applicazioni tipiche di magazzino ed un sistema di raccolta dati batch per ciò che riguardava le attività di negozio. Dopo una attenta analisi del mercato, uno dei primi passi di Metro è stato quello di spostarsi verso la dorsale Rf di Cisco Systems e contemporaneamente scegliere dei devices che fossero in grado di utilizzare questa tecnologia che si appoggiava su standard aperti e non più su un sistema proprietario, trovando nei terminali Falcon Psc la risposta giusta. Il primo step intrapreso è stato quello che riguardava le attività di magazzino, dove già si utilizzavano dei terminali portatili per la raccolta dati in Rf. Il problema principale era quello di far coesistere questi prodotti con la nuova tecnologia radio Cisco e i nuovi prodotti di Psc in modo che i dati letti fossero trasmessi senza alcun problema al sistema centrale. Dopo una prima analisi di fattibilità sono quindi stati installati i primi 10 terminali Falcon 345, in grado di sostenere questo genere di operazioni. Grazie al Powernet di Psc in emulazione Vt100te su server Nt, i nostri terminali riuscivano a trasmettere tutte le informazioni necessarie senza alcun problema. Il successo ottenuto per le applicazioni di magazzino ha spinto la divisione Edp di Metro a valutare la possibilità di implementare la stessa soluzione anche per le operazioni di inventario di negozio, utilizzando però in questo caso i terminali Falcon 345 in modalità batch. I Falcon di Psc, infatti, sono in grado di gestire entrambe le applicazioni (di magazzino e di negozio) semplicemente selezionando sul terminale stesso se lo si vuole utilizzare in maniera batch o in radio frequenza. Anche per le applicazioni di negozio, in molti cash & carry di Metro venivano già utilizzati terminali per la raccolta automatica dei dati. Psc ha quindi riadattato il software già presente in Metro sui propri terminali in modo da poterli integrare con quelli già esistenti e per far sì che il server centrale ricevesse gli stessi dati da tutti i devices esterni. Contemporaneamente, Psc ha implementato sui server utilizzati per le attività di negozio, il proprio software di comunicazione Omnicomm, in modo tale da renderli compatibili con il software di back office installato presso la sede centrale che, fino ad allora, era in grado di riconoscere e supportare solo le applicazioni del sistema precedentemente utilizzato. Grazie ad Omincomm, i dati raccolti in modalità batch da un terminale, indipendentemente dalla marca e dal modello, vengono trasmessi direttamente dai server office remoti e riconosciuti dal al sistema centrale senza alcun problema. Ad oggi, 11 Magazzini Metro possiedono già terminali Falcon 345 e licenze Omnicomm installate.

DIGITAL BROS SPA: PRO EVOLUTION SOCCER 3, A MENO DI UN MESE DAL LANCIO, OLTRE 200.000 LE COPIE VENDUTE IL LANCIO DI PRO EVOLUTION SOCCER 3 HA GENERATO RICAVI NELL’ORDINE DI 8 MILIONI DI EURO
Milano, 14 novembre 2003 - Pro Evolution Soccer 3, videogioco di calcio per Playstation 2 distribuito in esclusiva per l’Italia da Halifax, divisione del Gruppo Digital Bros, ha superato le 200.000 copie vendute a sole tre settimane dal lancio. Il titolo è in vetta a tutte le classifiche di vendita. Una conferma di tale successo giunge anche dalle rilevazioni che Ac Nielsen elabora settimanalmente sulla base di uno specifico panel di rivenditori: per la terza settimana consecutiva, Pro Evolution Soccer 3 risulta essere il videogioco più venduto. Il lancio della versione per Playstation 2 di Pro Evolution Soccer 3 ha generato ricavi pari a 8 milioni di Euro contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di fatturato prefissati. Pro Evolution Soccer 3, che ha l’arbitro internazionale Pierluigi Collina in qualità di testimonial, si conferma dunque come il best-seller assoluto per Playstation 2 in grado di anticipare il boom di vendite che storicamente si registra a ridosso delle festività natalizie e che vedranno Halifax impegnata nella gestione di altri importanti blockbuster. Il Presidente di Konami of Europe, Kunio Neo, accompagnato dal top management del colosso giapponese del digital entertainment che ha sviluppato il videogioco, è venuto personalmente a verificare i successi di vendita del titolo che sarà disponibile, per la prima volta, anche per Pc. Il lancio della versione per Personal Computer, molta attesa dai videogiocatori italiani considerata l’elevata qualità del titolo, sarà infatti disponibile nei negozi entro la fine del mese di novembre e si preannuncia come un nuovo successo. “La presenza del management Konami in Italia - ha dichiarato Raphael Galante, Amministratore Delegato digital Bros S.p.a - testimonia il successo di questo titolo, che, a livello europeo, ha superato il milione di copie. Decisivi per il raggiungimento di questi risultati in Italia – prosegue Galante - la nuova e più capillare struttura commerciale, le attività marketing ad alto valore aggiunto, le sinergie con Game Network, il nostro canale televisivo digitale, a supporto del lancio della versione interamente localizzata e dedicata in esclusiva al mercato italiano.”

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