NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
20 NOVEMBRE 2003
pagina 1
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LA COMMISSIONE EUROPEA
OTTIENE
UNA "REAZIONE MASSICCIA ED
EQUILIBRATA" AI PRIMI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE PER IL 6PQ
Bruxelles, 20 novembre
2003 -
La Commissione
europea si è dichiarata soddisfatta della partecipazione ai primi inviti a
presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), in seguito
alle oltre 100.000 proposte di progetto che ha ricevuto. La distribuzione
equilibrata delle risposte su tutte le aree tematiche e strumenti di
finanziamento, unitamente alla buona qualità generale delle proposte, è
stata particolarmente apprezzata, recita una dichiarazione della
Commissione. Per contro, la partecipazione relativamente bassa delle imprese
alle reti di eccellenza è stata accolta con disappunto. Alcune proposte
hanno dimostrato che l'obiettivo delle reti di eccellenza non è ancora
sufficientemente chiaro a tutti i partner, ha affermato
la Commissione
, aggiungendo che si adopererà attivamente per garantire una migliore
comprensione di questo strumento. "La reazione massiccia ed equilibrata
a questi primi inviti a presentare proposte è incoraggiante, in quanto
dimostra che la comunità europea dei ricercatori e delle imprese è
dinamica e disposta ad accomunare le risorse a livello europeo", ha
dichiarato il commissario per
la Ricerca Philippe
Busquin. In totale, sono pervenute circa 12.000 proposte da 50 paesi diversi
in relazione alla prima tranche di cinque miliardi di euro di finanziamento
del 6Pq. Il grande interesse suscitato dal primo invito a presentare
proposte lascia intendere che probabilmente sarà possibile finanziare solo
un progetto su sei. Il 40 per cento delle proposte presentate comprendeva
almeno un partner dei paesi in fase di adesione e dei paesi candidati. Per
la prossima tornata di inviti,
la Commissione
ha già intrapreso iniziative volte ad accrescere il numero dei progetti
coordinati da partner di questi paesi e sta considerando altresì la
pubblicazione di un invito riservato agli Stati in fase di adesione ed agli
Stati candidati. Nonostante il 6Pq rappresenti uno dei programmi di
finanziamento della ricerca più ampi al mondo, Busquin ha sottolineato che
l'adesione, per quanto apprezzabile, non può, da sola, fare del concetto di
Spazio europeo della ricerca una realtà. "Il nostro programma di
finanziamento della ricerca, sebbene importante, rappresenta solo il cinque
per cento della spesa complessiva europea destinata alla ricerca. Spetta
agli Stati membri dell'Ue e all'industria unire le proprie forze per far
fronte all'attuale frammentazione delle risorse", ha concluso il
Commissario. Per ulteriori informazioni sugli inviti del 6Pq consultare i
seguenti indirizzi web: http://fp6.Cordis.lu/fp6/calls.cfm
http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/firstcallresult_en.html
LIIKANEN ESORTA A
RAFFORZARE
LA COOPERAZIONE PANEUROPEA
FRA I BUSINESS ANGEL
Bruxelles, 20 novembre 2003 - Secondo quanto affermato dal commissario
europeo per le Imprese e
la Società
dell'informazione Erkki Liikanen a Milano, il 13 novembre, i commenti
espressi durante la consultazione della Commissione europea in merito al
Libro verde sull'imprenditorialità dimostrano come il ruolo cruciale dei
business angel nel finanziamento dell'innovazione sia ampiamente
riconosciuto in tutta Europa. I business angel sono investitori individuali
che forniscono finanziamenti e consulenza alle società di nuova creazione
(start-up). Rivolgendosi ai partecipanti del quarto congresso Eban (Rete
europea dei business angel), Liikanen ha affermato che, sebbene le reti di
business angel siano prevalentemente locali e regionali, nel settore dei
finanziamenti con mezzi propri è auspicabile adottare un approccio
paneuropeo più forte. "Sono pochi i paesi che dispongono delle risorse
nazionali necessarie per finanziare, ad esempio, società nel settore medico
o biotecnologico oltre la prima fase di avviamento", ha spiegato
Liikanen. "Occorre una cooperazione fra investitori [...], pertanto vi
invito a proseguire nella definizione di programmi di cofinanziamento e di
partenariati pubblico-privato". Per garantire il proseguimento di una
precedente azione pilota a sostegno delle reti di business angel, nel 2004
la Commissione
istituirà un gruppo di lavoro europeo sui business angel, al fine di
analizzare le attuali tendenze all'interno di questa comunità d'investitori
e raccogliere le opinioni dei vari membri che la compongono.
Nell'incoraggiare il rafforzamento della cooperazione paneuropea, Liikanen
ha riconosciuto, tuttavia, che le reti di business angel funzionano solo se
tengono conto delle differenze esistenti fra gli Stati membri. "I
modelli imprenditoriali dovrebbero essere flessibili e adattabili alle
circostanze specifiche di ciascun paese o regione", ha affermato il
Commissario. Una relazione della Commissione europea, pubblicata nel marzo
2003, affermava che le start-up si rivolgono sempre più spesso ai business
angel per ottenere un finanziamento nelle prime fasi della loro attività,
poiché le società di capitale di rischio stanno riducendo gli investimenti
su piccola scala e le banche stanno abbandonando il settore a causa delle
spese generali elevate. La consultazione della Commissione in merito al
Libro verde sull'imprenditorialità, avvenuta nel corso del
2003, ha
confermato che le imprese spesso hanno difficoltà a reperire sufficienti
finanziamenti di rischio per le prime fasi di attività. Secondo Liikanen,
questa situazione richiede un intervento statale ben definito e
circoscritto, al fine di "condividere i rischi [finanziari] fra settore
pubblico e privato". Tuttavia, ha precisato il Commissario, il sostegno
pubblico dev'essere volto unicamente a colmare la mancanza di finanziamenti
nella fase iniziale: "Dobbiamo assicurarci di non estromettere gli
investitori privati estendendo il sostegno alle fasi successive più
remunerative, nelle quali la lacuna non è così evidente". Liikanen ha
concluso su una nota d'ottimismo, affermando che
la Commissione
presenterà il proprio piano d'azione sull'imprenditorialità durante il
Vertice di primavera del
2004, in
un contesto macroeconomico in lento, ma costante miglioramento:
"Riforme strutturali, inflazione bassa, prezzi ridotti dei beni di
consumo primari e mercati azionari più forti costituiscono una solida base
per la crescita economica. Ciò si traduce in nuove opportunità per gli
imprenditori e i business angel".
DIRITTO SOCIETARIO:
LA COMMISSIONE PROPONE
UNA DIRETTIVA SULLE FUSIONI TRANSFRONTALIERE
Bruxelles, 20 novembre 2003 -
La Commissione
europea ha presentato una proposta di direttiva volta ad agevolare le
operazioni di concentrazione transfrontaliere, eliminando gli ostacoli posti
dalle diverse normative nazionali. La direttiva semplificherebbe tali
operazioni a tutte le imprese di capitali. Sarebbe di particolare utilità
per le imprese di medie dimensioni che vogliano operare in più di uno Stato
membro, ma non in tutta l'Europa, e quindi meno suscettibili di volersi
costituire come società di diritto europeo attraverso l'adozione dello
statuto di società europea. La direttiva proposta istituirebbe una
procedura per le fusioni transfrontaliere, in base alla quale all'interno
dei singoli Stati membri le fusioni sarebbero disciplinate dai principi e
dalle disposizioni vigenti per le operazioni di concentrazione nazionali. La
direttiva proposta colmerebbe un'importante lacuna del diritto societario ed
è la prima misura ad essere presentata nel quadro del Piano d'azione della
Commissione in materia di diritto societario e governo di società
nell'Unione europea, pubblicato nel maggio 2003 (cfr. Ip/03/716 e
Memo/03/112). La proposta di direttiva sarà presentata ai fini
dell'adozione al Consiglio dei Ministri dell'Unione europea (decisione a
maggioranza qualificata) e al Parlamento europeo, mediante procedura di
codecisione. Frits Bolkestein, il Commissario competente per il mercato, ha
dichiarato: "La facilitazione delle fusioni transfrontaliere
costituisce un importante mezzo per favorire la cooperazione e la
ristrutturazione necessarie per rendere l'Europa più concorrenziale.
Attualmente è difficile o impossibile effettuare delle fusioni
transfrontaliere e la suddetta proposta intende ovviare a tale problema. È
importante garantire, al contempo, l'introduzione di dispositivi di
salvaguardia, onde evitare che le imprese si servano delle fusioni
transfrontaliere per sottrarsi agli obblighi relativi ai regimi di
partecipazione dei lavoratori vigenti a livello nazionale. È
particolarmente importante che la misura sia approvata rapidamente, poiché
l'allargamento acuirà l'esigenza delle imprese di poter cooperare
instaurando rapporti transfrontalieri." In base alla normativa
attualmente vigente nell'Unione europea, le fusioni transfrontaliere sono
possibili solo se le imprese che intendono effettuare tale operazione hanno
la loro sede sociale in taluni Stati membri. In altri Stati membri le
differenze tra le normative nazionali vigenti sono tali da indurre le
imprese che intendano procedere ad una fusione a ricorrere a soluzioni
complicate e costose. Tali accordi spesso complicano l'operazione e non
sempre sono attuati in modo trasparente e nella certezza del diritto.
Inoltre, causano spesso la liquidazione dell'impresa acquisita, talvolta con
notevoli costi. La suddetta proposta, che riguarda tutte le società di
capitali, sia le società per azioni sia le società con altre forme
sociali, mira a rendere fattibili ed agevoli le fusioni all'interno
dell'Unione europea, assimilando la procedura delle fusioni transfrontaliere
alle procedure applicate alle operazioni di concentrazione in ambito
nazionale tra imprese soggette alla normativa del medesimo Stato membro. In
altre parole, le singole imprese che partecipano ad una fusione
transfrontaliera dovrebbero attenersi secondo il disposto della direttiva
proposta alla normativa nazionale dello Stato membro in cui hanno la loro
sede statutaria (ad eccezione dei casi specifici contemplati dalla
direttiva, in ragione della natura della fusione transfrontaliera). Gli
operatori già conoscono attraverso l'uso le procedure nazionali. La
direttiva proposta mantiene la tutela prevista dalla normativa nazionale per
i creditori, gli obbligazionisti ed i possessori di titoli diversi dalle
azioni, gli azionisti di minoranza e i dipendenti. Nel caso specifico dei
diritti dei lavoratori, vale il principio generale dell'applicazione della
normativa nazionale alla società risultante dalla fusione. Qualora la
normativa non contempli un regime di partecipazione dei lavoratori, tale
situazione resterà immutata, se invece la società risultante dalla fusione
verrà costituita in uno degli Stati membri ove è previsto un regime di
partecipazione dei lavoratori, la società sarà assoggettata a tale regime.
Tuttavia, se almeno una delle imprese partecipanti all'operazione
transfrontaliera è assoggettata ad un regime di partecipazione dei
lavoratori nello Stati membro, ove ha la propria sede statutaria, e se la
società risultante da tale fusione è costituita in uno Stato membro la cui
normativa non prevede tale regime, si applica la procedura di negoziazione
contemplata dallo statuto della società europea (regolamento (Ce) n.
2157/2001 del Consiglio dell'8 ottobre 2001 relativo allo statuto della
Società europea e direttiva complementare n. 2001/86/Ce del Consiglio
dell'8 ottobre 2001). Tale procedura permetterebbe alle parti in causa di
definire e concordare un regime convenuto di partecipazione dei lavoratori.
Solo qualora le parti interessate non riuscissero a trovare un accordo è
prevista, come soluzione di ripiego, l'estensione del regime di cogestione.
Nel caso di fusione tra due imprese soggette a regime obbligatorio di
cogestione, queste potrebbero decidere di costituirsi in società in uno
Stato membro ove viga un regime obbligatorio non equivalente al regime più
rigido di cogestione, senza l'obbligo di avviare i negoziati previsti dallo
statuto della società europea. Il testo integrale della proposta potrà
essere consultato nel sito Internet Europa al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/internal_market/en/company/company/news/index.htm
LA COMMISSIONE PASSA
AD UNA NUOVA FASE DELLA PROCEDURA PER I
DISAVANZI ECCESSIVI NEI CONFRONTI DELLA GERMANIA
Bruxelles, 20 novembre 2003
La Commissione
ha adottato il 18 novembre due raccomandazioni al Consiglio nel quadro della
procedura per i disavanzi eccessivi avviata nei confronti della Germania. La
prima raccomandazione, adottata a norma dell'articolo 104, paragrafo 8 del
trattato, constata che le misure prese dalla Germania nel 2003 si stanno
rivelando insufficienti e che di conseguenza sussisterà un disavanzo
eccessivo anche nel 2004. La seconda, a norma dell'articolo 104, paragrafo
9, intima alla Germania di prendere nuove misure per ridurre il disavanzo e
correggere la situazione entro il 2005. Per evitare il rischio che si
registri un disavanzo eccessivo per il quarto anno consecutivo nel 2005,
la Commissione
ritiene che l'aggiustamento di bilancio nel 2004 dovrebbe essere di entità
superiore a quello previsto nel progetto di bilancio per il 2004. Essa
raccomanda che il disavanzo corretto per il ciclo venga ridotto dello 0,8%
del Pil nel 2004. Nel complesso le misure di risanamento del bilancio
dovrebbero consentire un miglioramento duraturo del saldo delle
amministrazioni pubbliche. Nel delineare le misure da adottare per
ottemperare alle presenti raccomandazioni,
la Germania
dovrebbe tener conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio negli
indirizzi di massima per le politiche economiche 2003-20051. Esse
evidenziano la necessità di riforme strutturali che affrontino le cause di
fondo dell'insufficiente crescita dell'economia tedesca. La decisione di
oggi fa seguito alla raccomandazione a norma dell'articolo 104, paragrafo 7
del trattato adottata il 21 gennaio 2003. Le previsioni economiche della
Commissione di autunno, pubblicate il 29 ottobre, indicano per
la Germania
un disavanzo per il 2003 di oltre il 4% del Pil, il che significa che,
contrariamente a quanto ci si aspettava in primavera, il disavanzo non è
diminuito né in valore nominale né in valore corretto per il ciclo,
nonostante le misure prese dalla Germania. La previsione della Commissione
conferma quindi quanto pubblicamente dichiarato dalle autorità tedesche,
ossia che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche risulterà
probabilmente superiore al 3% del Pil anche nel 2004. Nonostante le misure
di risanamento di bilancio prese nel corso del 2003,
la Germania
ha quindi disatteso la seconda raccomandazione a norma dell'articolo 104,
paragrafo 7 del trattato adottata il 21 gennaio 2003.
La Germania
infatti non porrà fine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2004
come richiesto dal Consiglio.
La Commissione
è tenuta, in base alle disposizioni dell'articolo 104, paragrafo 8 del
trattato e del regolamento 1466/97 relativo al Patto di stabilità e
crescita, ad informare di questo fatto il Consiglio ed a raccomandare che
vengano prese ulteriori misure ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 9 del
trattato, nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi. Nel
preparare le sue raccomandazioni
la Commissione
ha preso in considerazione diversi fattori: la perdita cumulata di crescita
del Pil reale nel periodo 2003-2004 rispetto alle precedenti previsioni
dell'autunno 2002 ammonta a circa 2 punti percentuali. La correzione
necessaria per riportare nel 2004 il disavanzo delle amministrazioni
pubbliche al di sotto del valore di riferimento del 3% del Pil fissato dal
trattato è superiore rispetto a quanto previsto nel gennaio 2003, quando il
Consiglio ha adottato la raccomandazione ai sensi dell'articolo 104,
paragrafo 7. Sulla base delle previsioni della Commissione dell'autunno
2003, si stima ora che il miglioramento del saldo corretto per il ciclo che
è necessario sia dell'ordine di 1,3 punti percentuali del Pil. L'incremento
del disavanzo delle amministrazioni pubbliche in Germania negli ultimi anni
è motivo di grave preoccupazione. In mancanza di azioni correttive esso
porterà ad un aumento consistente e continuato del rapporto debito/Pil che
a sua volta rischia di pesare sulle aspettative degli operatori economici e
avere conseguenze dannose per la crescita. Inoltre, l'impatto sulle finanze
pubbliche dell'invecchiamento della popolazione comincerà a farsi sentire
con sempre maggior forza a partire dal 2010, il che rende ancora più
urgente la necessità di ridurre rapidamente il disavanzo e il debito delle
amministrazioni pubbliche. Considerati questi fattori,
la Commissione
ha optato per una proroga di un anno del termine impartito per la correzione
del disavanzo eccessivo, come già proposto per
la Francia. Per
evitare il rischio che la situazione di disavanzo eccessivo persista anche
nel 2005,
la Commissione
ritiene opportuno che la correzione di 1,3 punti percentuali del Pil
complessivamente necessaria per il biennio 2004-05 venga realizzata per più
o meno i due terzi nel primo anno, ossia nel
2004. In
termini relativi si tratta di uno sforzo uguale a quello chiesto alla
Francia. Su questa base,
la Commissione
ha presentato al Consiglio una raccomandazione a norma dell'articolo 104,
paragrafo 9 del trattato con la quale
la Germania
è invitata a: porre termine alla presente situazione di disavanzo eccessivo
il più rapidamente possibile e al più tardi nel 2005; realizzare nel 2004
un miglioramento annuale del saldo corretto per il ciclo di 0,8 punti
percentuali del Pil; conseguire nel 2005 un'ulteriore riduzione del
disavanzo corretto per il ciclo pari ad almeno 0,5 punti percentuali del Pil
o di entità maggiore, in modo da riportare il disavanzo delle
amministrazioni pubbliche nettamente al di sotto del 3% del Pil; e infine
destinare tutte le maggiori entrate eventualmente realizzate alla riduzione
del disavanzo e, qualora la ripresa dell'attività economica si riveli più
forte di quanto previsto al momento, accelerare la riduzione del disavanzo
corretto per il ciclo. Nel mettere a punto le misure da adottare in
ottemperanza a tali raccomandazioni,
la Germania
dovrebbe tener conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio negli
indirizzi di massima per le politiche economiche 2003-2005. Inoltre le
misure di risanamento del bilancio dovrebbero consentire un miglioramento
duraturo del saldo delle amministrazioni pubbliche. Esse dovrebbero mirare
al miglioramento della qualità delle finanze pubbliche e al rafforzamento
del potenziale di crescita dell'economia. Le autorità tedesche sono
invitate a presentare, entro il 9 gennaio 2004, alla Commissione una
relazione che illustri le decisioni adottate per conformarsi alle
raccomandazioni formulate ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 9. Nel corso
dei prossimi due anni le autorità tedesche dovranno presentare quattro
relazioni di attuazione per consentire alla Commissione e al Consiglio di
valutare i progressi compiuti dal governo tedesco nel correggere la
situazione di disavanzo eccessivo. Le relazioni dovranno essere presentate
nei mesi di aprile e di ottobre di ogni anno dopo la trasmissione semestrale
dei dati sul disavanzo e sul debito nel quadro della procedura per i
disavanzi eccessivi. Infolink: http://ue.Eu.int/emu/it/index.htm
PMI: IN ARRIVO 62,8
MILIONI DI EURO PER L’INNOVAZIONE DIGITALE I MINISTRI MARZANO E STANCA
HANNO EMANATO IL BANDO TEMATICO, PRESTO IN GAZZETTA UFFICIALE NE POTRANNO
BENEFICIARE OLTRE CHE LE AZIENDE ANCHE I CENTRI DI RICERCA E GLI ATENEI
Roma, 20 novembre 2003 - In arrivo 62,8 milioni di euro per sostenere la
competitività delle piccole e medie imprese italiane mediante il ricorso
all’innovazione digitale. Il ministro delle Attività produttive, Antonio
Marzano, ed il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca,
hanno emanato il relativo bando, che sarà presto pubblicato sulla Guce.
Questa misura di incentivazione - la prima in Italia ad essere mirata in
modo diretto al miglioramento dell’efficienza delle Pmi attraverso
l’applicazione all’organizzazione aziendale delle tecnologie della
informazione e della comunicazione (Ict) - si inserisce nell’ambito del
“Piano per l’Innovazione digitale nelle imprese”, lanciato dai due
ministri nel luglio scorso, che ha dato il via ad un insieme di interventi
di natura fiscale, regolamentare, finanziaria e promozionale definiti. Il
ministro Antonio Marzano ha dichiarato che “a fronte dell’ampio
dibattito che investe tutti i livelli istituzionali ed imprenditoriali sui
temi dell’innovazione, il ministero delle Attività Produttive e il
ministro per l’Innovazione e le Tecnologie sono passati dal dire al fare
introducendo, per la prima volta in Italia, strumenti concreti diretti alla
diffusione dell’innovazione digitale”. Da parte sua, il ministro Lucio
Stanca, ha detto che “l’intervento è destinato a sostenere
l’innovazione digitale applicata non solo ai prodotti ma anche ai processi
aziendali per aumentare la competitività. Queste misure sono indirizzate
alle Pmi per renderle più concorrenziali sui mercati nazionale ed
internazionali. In tal modo si applicano anche in Italia quelle stesse
logiche di incentivo che già altri Paesi, a partire dagli Usa, Inghilterra
e Spagna, hanno già attuato da anni per migliorare le performance delle
aziende minori”. Il bando tematico “Innovazione/ict” - precisano i due
ministri - è diretto all’intero territorio nazionale ed è destinato alle
Pmi, ai centri di ricerca e a università ed enti pubblici di ricerca in
partnership con le imprese. Le spese ammissibili riguardano, in particolare,
i servizi professionali per lo studio e la realizzazione di processi
aziendali innovativi finalizzati al recupero di competitività; i servizi
professionali necessari alla realizzazione di nuove applicazioni
informatiche a supporto dell’azione di reingegnerizzazione; gli acquisti
sia di brevetti e licenze, sia di hardware o software; l’acquisizione di
servizi di connettività a larga banda. Le domande di partecipazione
dovranno essere presentate al Map a partire dal 30° giorno e fino al 90°
giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del bando. La
procedura di valutazione dei programmi sarà a graduatoria.
IAS: IMPORTANTI
AZIENDE ITALIANE AL TAVOLO DI GRUPPO SERVIZI GRUPPO SERVIZI, AZIENDA LEADER
IN ITALIA NEI SISTEMI DIREZIONALI IN AREA FINANCE, HA DATO VITA A UN
OSSERVATORIO CON BARILLA, IFI-IFIL, UNICREDITO, BANCA POPOLARE DI LODI,
GRUPPO LOMBARDINI, E SDABOCCONI PER PASSARE DALLA TEORIA ALLA PRATICA DI
FRONTE AI NUOVI PRINCIPI IAS, SPECIE LO IAS36.
Lucca, 20 novembre 2003 – Dalla normativa all’applicazione: dopo averne
parlato a lungo nasce il primo tavolo di lavoro per la messa a punto delle
specifiche tecniche per i sistemi informativi che debbono agevolare la
direzione amministrazione finanza e controllo nella redazione dei nuovi
bilanci secondo gli Ias. A organizzarlo Gruppo Servizi, azienda leader in
Italia nella realizzazione di sistemi direzionali a supporto dell’area
finance. In particolare, tra i nuovi principi contabili internazionali che,
secondo le nuove normative contabili europee società quotate, banche,
assicurazioni e intermediari finanziari saranno obbligati ad adottare,
preoccupa particolarmente lo Ias 36 che introduce il principio dell’
“Impairment Test” e viene quindi percepito fin da ora come uno degli
aspetti più delicati nell’adozione del fair value. “Siamo molto
soddisfatti di questo confronto e certi che porterà risultati
significativi, commenta Pierluigi Pierallini, Presidente di Gruppo Servizi.
Capire le necessità specifiche delle aziende coinvolte è il modo migliore
per evolvere verso un sistema informativo completo, integrale e davvero
efficace. Inoltre, le partecipazioni importanti confermano la fiducia
riconosciutaci come consulenti e precursori nello sviluppo di soluzioni per
la pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria con Easy Financial
Planning. Lo Ias 36, nello specifico, introduce il criterio del “Fair
Value” (ovvero il valore equo) al posto del valore storico: in pratica
l’azienda potrà contabilizzare al valore recuperabile, ossia il maggiore
fra il valore d’uso ed il prezzo di mercato di quanto oggetto di
valutazione. Il che ha come conseguenza principale che le imprese dovranno
concentrare molte delle proprie risorse nella redazione di bilanci
preventivi e nella costruzione di modelli di valutazione finanziaria: questi
sono i primi aspetti che affronterà il tavolo di lavoro che abbiamo
costituito”
FONDI COMUNI.
L’INDAGINE LIPPER REGISTRA
LA TENDENZA AL
CALO DEI COSTI DEL RISPARMIO GESTITO. CAMMARANO: “L’INDUSTRIA È IN
LINEA CON I LIVELLI EUROPEI E OFFRE SEMPRE PIÙ TRASPARENZA E PROFESSIONALITÀ”.
Milano, 20 novembre 2003 - Il complesso dei costi dei fondi di diritto
italiano nel 2002 è stato inferiore, in tutte le categorie, rispetto a
quelli di diritto estero. I fondi azionari di diritto italiano hanno
registrato un livello di Ter superiore solo alla stessa categoria di diritto
estero. E’ questa la fotografia scattata da Lipper nella seconda indagine
sulla struttura commissionale di prodotti del risparmio gestito. Nel
comparto misto e in quello monetario il Ter (Total Expence Ratio) ha
registrato delle diminuzioni (-0,01% e –0,02%), mentre nella categoria
azionaria e in quella obbligazionaria gli aumenti sono stati alquanto
contenuti, e sono rimasti compresi tra lo 0,04% e lo 0,08%. “L’indagine
Lipper dimostra ancora una volta che l’Industria italiana del Risparmio
Gestito è in linea con i livelli europei ed offre sempre maggiore
trasparenza”, ha dichiarato il professor Guido Cammarano, Presidente di
Assogestioni, intervenendo oggi a Milano alla presentazione dell’indagine
Lipper. “Il livello delle commissioni di gestione dei fondi di diritto
italiano appare sostanzialmente in linea con quello applicato da fondi di
diversi altri Paesi europei”. Cammarano ha anche sostenuto che quella
italiana “E’ un’industria che cresce e si sviluppa grazie alle
esigenze dei consumatori. Gli operatori sono attenti al costante
miglioramento del servizio che rappresenta il fulcro delle strategie di
mercato”.
LOCALISMO E
GLOBALIZZAZIONE: LE BCC DANNO CERTEZZA PER IL FUTURO UN CONVEGNO ORGANIZZATO
DALLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVA HA
FATTO IL PUNTO SUL TERRITORIO DI BUSTO ARSIZIO
Busto Garolfo, 20 novembre 2003 - Il territorio in cui viviamo ha subito
grandi cambiamenti. Antonio Colombo, direttore dell’Univa (associazione a
cui aderiscono 1.400 imprese, in stragrande maggioranza con meno di cento
dipendenti, per un totale di 74mila addetti) ha fatto il punto della
situazione in convegno su localismo e globalizzazzione, organizzato dalla
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate in collaborazione con l’Univa.
L’evento si è tenuto ieri a Busto Arsizio presso la sede dell’Unione
degli Industriali. “Viviamo in un “sistema territoriale”, - ha detto -
rappresentato dal Varesotto e dall’Altomilanese, che è una delle
“piattaforme territoriali” più importanti all’interno di quella che
il Aldo Bonomi definisce la “città infinita”. Ovvero quella porzione di
territorio che si estende dalla Malpensa sino ad Orio al Serio, che
rappresenta un continuum territoriale lungo la cosidetta “Pedemontana
lombarda”, che ha superato -e in larga misura annacquato- le identità
comunali e che conta al suo interno quattro milioni di abitanti, 460mila
imprese, un milione e 600mila posti di lavoro e tre milioni e 200mila
autoveicoli”. “La città infinita è un grande luogo iper moderno -ha
spiegato Aldo Bonomi, apprezzato sociologo ed editorialista, direttore e
fondatore dell’istituto di ricerca Aaster (associazione agenti di sviluppo
del territorio) e consulente del Cnel -, dove c’è il più alto tasso di
sportelli bancari, quindi la più alta competizione tra banche locali,
regionali e grandi gruppi, e dove la flessibilità è già una realtà,
vista la presenza del più alto numero di agenzie di lavoro iterinale”. In
questo contesto, “dove un grande gruppo bancario si è fatto male e le
banche regionali hanno lasciato grandi spazi -ha chiosato Bonomi- ci sono
grandi spazi di crescita per le Banche di Credito Cooperativo. Oggi
l’incognita che fa paura, che genera stress, è la globalizzazione. Un
processo che domina lo scenario economico e sociale e che, in svariate
situazioni, manda in crisi le certezze della gente. E qui entrano in scena
le banche di credito cooperativo, veri e propri mercanti della fiducia,
perché rinverdendo i valori di mutua assistenza e cooperazione, fornite
alla gente e alle imprese una serie di certezze a cui aggrapparsi.
Rappresentano una bussola che rende in qualche modo più tranquillo il
cammino verso l’incognita del futuro”. A spiegare come è toccato a
Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che
tirando le conclusioni del convegno ha sottolineato con forza che
“vogliamo sostenere la crescita dei nostri territori, con una corretta
politica dell’accesso al credito, che sappia garantire degli equi costi
del sistema finanziario, soprattutto per le piccole imprese, che
rappresentano la rete viva e vitale di questa nostra zona e, più in
generale, dell’intero sistema economico italiano. Noi abbiamo una grande
ambizione: diventare la banca locale del Varesotto e dell’Altomilanese.
Per giocare il ruolo che ci spetta per nascita: quello di partner naturale
per lo sviluppo della nostra comunità locale. Nei fatti già siamo
l’unica banca locale di questo territorio: l’unica banca che ha qui la
struttura decisionale, il cuore della propria attività. Forte di un
percorso ultracentenario, cominciato nel
1897 a
Busto Garolfo, e di una modernità di gestione che si è perfezionata dopo
la fusione con Buguggiate, avvenuta quattro anni fa,
la Bcc
di Busto Garolfo e Buguggiate ha oggi tutti i mezzi per sostenere al meglio,
con puntualità e competenza, la crescita del nostro territorio, e per dare
risposte chiare, rapide ed esaurienti alle imprese della nostra zona”.
ACCORDO CAD IT E
MICROSOFT PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI DI BUSINESS INTELLIGENCE PER IL
MERCATO FINANZIARIO.
Milano, 20 Novembre 2003 - Cad It, società leader nella realizzazione di
sistemi informativi per il settore finanziario, e Microsoft hanno annunciato
una partnership volta a fornire agli istituti bancari strumenti avanzati di
Business Intelligence basati su tecnologia Microsoft .Net. Le soluzioni
sviluppate sono in grado di garantire significativi vantaggi in termini di
gestione e sicurezza dei dati, oltre a una notevole riduzione dei costi
collegati agli investimenti It. La collaborazione con Microsoft consentirà
l’integrazione dei prodotti di Cad It con le soluzioni della famiglia
Windows Server System di Microsoft, tra cui Windows Server 2003, Sql Server,
Sharepoint Portal Server. La partnership, rivolta inizialmente al mercato
italiano, prevede una progressiva internazionalizzazione dell’offerta. Le
due società lavoreranno congiuntamente per condividere iniziative di
marketing e per favorire un interscambio di competenze sulle reciproche
soluzioni, con lo scopo di presentare al mercato finanziario un’offerta
fortemente integrata e ad alto valore aggiunto. “Il settore bancario sarà
caratterizzato nei prossimi mesi da un importante rinnovamento delle
metodologie e dei processi di business, reso necessario dagli standard
richiesti dalla normativa Basilea Ii, che investirà anche le infrastrutture
informative e tecnologiche”, ha dichiarato Pierpaolo Taliento, Direttore
Enterprise & Partner Group di Microsoft Italia. “La collaborazione con
un partner come Cad It, player tecnologico di riferimento per gli istituti
bancari italiani, ci consentirà di svolgere un ruolo di primo piano nel
supportare gli istituti di credito in questa delicata fase di transizione.
Siamo certi che la competenza e il know-how di Cad It su questo specifico
settore, uniti all’affidabilità e alla flessibilità della tecnologia
Microsoft, ci permetteranno di fornire soluzioni in grado di rispondere alle
nuove esigenze del mercato”. Giuseppe Dal Cortivo, Presidente di Cad It,
ha dichiarato: “L’evoluzione del mercato finanziario richiede sempre di
più un approccio analitico e puntuale nella elaborazione delle informazioni
relative al proprio business. Tale scenario, unitamente alla complessità
dei temi trattati da Basilea II necessita della flessibilità e
dell’affidabilità degli strumenti di cui la piattaforma Microsoft
dispone. L’unione di queste professionalità e di queste tecnologie,
congiuntamente al know-how di Cad It nel mercato finanziario consentiranno
di offrire una soluzione adeguata alle nuove esigenze derivanti da Basilea
Ii”. E ha aggiunto: “La collaborazione con un partner di rilievo
mondiale come Microsoft, si inserisce nella strategia di espansione del
Gruppo Cad It volta all’ampliamento del business a livello nazionale ed
internazionale.“
ELIOS HOLDING CONCLUSA LA PRIMA FASE
DEL PIANO INDUSTRIALE
Milano, 20 novembre 2003 - Si è conclusa la prima fase prevista dal piano
industriale di Elios varato dal consiglio di amministrazione del 13 giugno
u.S. Come illustrato nella relazione alla semestrale al 30 giugno 2003. Dal
punto di vista finanziario è stato siglato in data 17 novembre 2003 l´accordo
con le banche che prevede il trasferimento, entro il 30 novembre 2003, dei
due prestiti obbligazionari convertibili 2002-2007 e 2002-2009 per un totale
di 30.740 migliaia di euro in capo al socio di controllo che si è impegnato
a convertirlo per un importo minimo di 20.000 migliaia di euro in capitale
entro l’esercizio
2003. In
caso di totale conversione l’azionista di controllo verrebbe a detenere
una partecipazione del 73,53%. Tale operazione, oltre ai finanziamenti già
ricevuti dal socio di controllo per circa 6 milioni di euro, conclude la
ricapitalizzazione di Elios che, pertanto, presenterà un patrimonio netto
consolidato a fine esercizio comunque positivo contro un patrimonio netto
negativo di Gruppo al 30 giugno 2003 di 12.401 migliaia di euro. Dal punto
di vista del business Elios ha riorganizzato le sue partecipazioni in tre
societä operative che rappresentano le tre aree di business previste dal
piano: Gnt Gmbh (prossima denominazione Elios Communications Gmbh) :
riprende tutte le attività estere del Gruppo nel settore dei servizi
telefonici e opera in mercati di nicchia prevalentemente in Africa e Medio
Oriente ed in quello delle carte prepagate - Elios Solutions Spa : riprende
tutte le attività italiane del Gruppo nel settore della progettazione,
realizzazione e gestione di reti complesse (integrando circuiti via
satellite a due vie con infrastrutture terrestri) destinate a clienti medio-
grandi e nello sviluppo di servizi complementari (consulenza, gestione beni,
servizi Isp, etc) Digital Television Spa : opera nel settore della
Televisione Digitale con una tecnologia innovativa che garantisce la
trasmissione del segnale di tipo televisivo digitale / banda larga sul
normale doppino telefonico; offre servizi di Tv digitale (live e on demand)
a costi molto competitivi su tutto il territorio nazionale in modalità
unicast via Adsl. Digital Television, con sede in Milano, è stata
costituita il 27 marzo 2003 con un capitale sociale di 8 milioni di euro
interamente versato.
La Società
è proprietaria delle tecnologie abilitanti il servizio di televisione
digitale la cui piattaforma è stata ideata e sviluppata dalla controllata
Essegi srl costituita nel 1989 su iniziativa di un gruppo di ricercatori con
competenze specializzate nel settore telecomunicazioni e streaming over Ip e
delle applicazioni elettroniche in diversi settori. Essegi ha acquisito le
proprie competenze e know how nel corso di precedenti esperienze
nell’ambito di strutture di ricerca di tipo militare le cui applicazioni
sono state rivolte al settore civile; ha chiuso l’esercizio 2002 con un
risultato sostanzialmente in pareggio, un valore della produzione di 1.636
migliaia di euro, un Ebitda di 474 migliaia di euro e un patrimonio netto di
66 migliaia di euro. L´acquisizione di Digital Television è avvenuta dalla
Astilbe Consultadoria e Investimentos Lda con sede in Madeira , società
controllata dalla Bleue Etoile Sa ( Gruppo Peccolo), per un corrispettivo da
definirsi nel range tra 6 e 8 milioni di euro; contemporaneamente
la Astilbe
ha acquistato per conto della società Ibeor Sa (Gruppo Peccolo) una
partecipazione del 51,85% di Eliosnet Srl per il medesimo corrispettivo.
Tale corrispettivo sarà stabilito in via definitiva a seguito di una
perizia da parte di una primaria società di consulenza indipendente, tra
quelle cui è stata fatta una richiesta di offerta, dalla quale scaturirà
un eventuale conguaglio le cui modalità di regolazione verranno definite
successivamente dalle parti. La cessione della quota di maggioranza di
Eliosnet è stata decisa nell’ottica di razionalizzazione e di
focalizzazione del business nelle aree strategiche definite dal piano più
sopra illustrate anche in vista dei potenziali effetti delle nuove normative
in vigore che potrebbero modificarne il modello di business. Eliosnet ha
attualmente come business principale la gestione delle attività legate alla
concessione con l’Agenzia del Demanio, con la quale è in corso un
contenzioso legale che dovrebbe garantire il recupero di costi sostenuti per
almeno 2/3 milioni di euro. L’ assemblea di Eliosnet del 8 ottobre us ha
preso atto dell’avvenuta copertura, con il contributo del socio di
controllo, delle perdite accumulate al 30 giugno 2003 pari a 2.494 migliaia
di euro mantenendo il capitale a Euro 100.000; il fatturato previsto per
l’esercizio 2003 è stimato in 1.500 migliaia di euro. Il piano di
riorganizzazione prevede inoltre che le partecipazioni in Easy Srl (51%),
Redesign Srl (34%) e Elios Pmi Srl (100%) vengano rilevate dalla Elios
Solutions Spa entro l’esercizio
2003 in
quanto operanti nel medesimo settore di attività. Per sostenere e portare
avanti il progetto industriale di cui sopra,
la Elios
si è rafforzata dal punto di vista del management dotandosi, a livello
centrale, di un nuovo direttore generale del Gruppo Ing. Fabrizio Bellezza e
di due managers che ricopriranno le funzioni di marketing strategico e
sviluppo prodotti speciali. Nel contempo ha acquisito, con l’ingresso nel
nuovo business, le competenze ed esperienze professionali provenienti dal
gruppo di collaboratori guidato dal Sig Giuseppe Sbrissa, Amministratore
Delegato di Digital Television Spa. L´ing Fabrizio Bellezza che inizierà
la sua collaborazione dal 1 dicembre 2003 è un manager di provata
esperienza nel settore delle telecomunicazioni che ha operato in importanti
gruppi industriali quali Telecom Spa e Edisontel Spa. Il Sig. Giuseppe
Sbrissa è il fondatore di Digital Television nonché lo sviluppatore con
la Essegi
di tutte le componenti tecnologiche dell’innovativa piattaforma Digital
Tv.
COLT ANNUNCIA IL
RISCATTO ANTICIPATO DELLE DISTINTE DI SCONTO IN DOLLARI EMESSE AL 12% SOTTO
LA PARI
Londra
, 20 Novembre 2003 - Colt Telecom Group plc (Colt) ha annunciato oggi di
aver dato avviso di estinzione delle distinte di sconto di primo grado in
dollari emesse al 12% sotto la pari, prevista per il 2006. Il rimborso
comprenderà l’ammontare delle distinte più gli interessi accumulati e
sarà finanziata dalle risorse di cassa e dalla liquidità di Colt. La somma
complessiva dell’operazione ammonta a circa a 122 milioni di sterline.
L’operazione avrà luogo il 22 Dicembre 2003. Marina Wyatt, Chief
Financial Officer di Colt afferma: "Colt è finanziariamente forte, al
30 settembre 2003 le voci di cassa e di liquidità ammontavano a 934 milioni
di sterline e ci aspettiamo per il 2005 flussi di cassa positivi su basi
sostenibili. Riscattando in anticipo le cambiali risparmieremo circa 30
milioni di sterline in interessi passivi netti nei prossimi tre anni."
TISCALI IN INCREMENTA
LA PROFITTABILITÀ NELLA
BANDA LARGA
Cagliari, 20 novembre 2003. - In riferimento ai dati di bilancio del terzo
trimestre 2003 comunicati lo scorso 14 novembre, Tiscali riconferma che: La
società intende continuare ad investire per sostenere l’elevato tasso di
crescita degli utenti Adsl e per incrementare la profittabilità nella banda
larga mediante investimenti selettivi e mirati in unbundling già iniziati
in Olanda e attualmente allo studio in Italia e Francia. Il target di
generazione di free cash flow è pertanto atteso per la seconda metà del
2004, coerentemente con la strategia di forte crescita e di incremento delle
quote di mercato che sta già dando i suoi frutti. Il piano di investimenti
è in corso di finalizzazione e verrà reso noto con i risultati del 4°
trimestre 2003. Attualmente, Tiscali ha raggiunto 700.000 abbonati Adsl,
rispetto ai 602.000 utenti del 30 settembre scorso, con un tasso di crescita
di oltre 16.000 nuovi utenti a settimana. Il free cash flow negativo per
45,1 milioni di Euro registrato nel 3° trimestre include 4,5 milioni di
Euro di pagamenti per cassa di recenti acquisizioni, l’interesse annuale
sul bond da 150 milioni di Euro (per 10 milioni di Euro) e 9 milioni di Euro
di poste straordinarie, già accantonate. Il free cash flow, rettificato
delle sopracitate poste, risulta pertanto negativo per 21.6 milioni di Euro
ed in miglioramento rispetto ai -29 milioni di Euro del 2° trimestre 2003.
SAIPEM DELISTING DALLA
BORSA VALORI DI PARIGI
San Donato Milanese, 20 novembre 2003: L’autorità di Borsa francese, Cob
ed Euronext, gestore del mercato telematico azionario regolamentato
francese, ha autorizzato il “delisting” delle azioni della Società
dalla Borsa di Parigi. Il provvedimento è stato richiesto da Saipem in
quanto il titolo veniva scambiato in volumi assolutamente marginali rispetto
alle quantità trattate al Mercato Telematico Azionario organizzato e
gestito dalla Borsa Italiana S.p.a.. Ai possessori delle azioni già quotate
su detto mercato è garantita la possibilità di negoziare, senza
l’aggravio di ulteriori spese, i titoli Saipem in loro possesso, presso il
Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana
S.p.a. Con l’assistenza dell’intermediario creditizio Bnp Paribas
Securities Services.
BANCA POPOLARE DI SONDRIO
APRE A MILANO L’AGENZIA N° 23
Sondrio, 20 novembre 2003 - lunedì 24 novembre prossimo, diventa operativa
l'agenzia n° 23 di Milano, ubicata in viale Certosa 62 (telefono
02/3925445). La nuova dipendenza dà continuità alla progressiva
intensificazione dell'azione della "Popolare" sulla piazza di
Milano dove, lo scorso mese di aprile, è stata attivata l'agenzia n.22 nel
centro cittadino, tra corso Italia e corso di Porta Romana. L'agenzia n.23
è ubicata nella periferia nord-ovest di Milano, nelle immediate vicinanze
di piazzale Accursio. Nella zona vi sono un buon numero di imprese di natura
commerciale, prevalentemente di piccola e media dimensione, e numerosi
insediamenti residenziali con un cospicuo numero di residenti. La nuova
agenzia attesta la capacità della Popolare di Sondrio di ritagliarsi anche
sulla piazza bancariamente più competitiva d'Italia quote di mercato
significative, coniugando al meglio i valori che vengono dalla tradizione di
banca locale con la capacità di offrire servizi efficienti e qualificati.
La Banca Popolare
di Sondrio, che con la nuova apertura dispone di un'articolazione
territoriale di 189 filiali, prosegue quindi con determinazione il proprio
sviluppo territoriale con l'obiettivo di via via intensificare il proprio
radicamento nelle aree presidiate. Una crescita che pone in primo piano le
relazioni con le realtà economiche locali, lo stretto contatto con le
imprese, l'offerta di servizi alle famiglie, sempre con l'obiettivo di
sviluppare il binomio socio-cliente. La nuova dipendenza e l'intiera
struttura della banca sono naturalmente a disposizione della clientela per
qualsiasi occorrenza.
TERZA GIORNATA
NAZIONALE DELLA FINANZA ETICA E SOLIDALE
LA FINANZA ETICA
SOSTIENE UN ALTRO AMBIENTE
Bologna, sabato 22 novembre 2003, Teatro Arena del Sole Bologna, 20 novembre
2003 - Oltre 2.700 milioni di euro è il patrimonio complessivo dei fondi
etici in Italia, secondo le stime dell’Associazione Finanza Etica (Afe),
aggiornate al primo semestre del 2003. Per il Censis, nel 2002 il 4,8% degli
italiani ha aperto un conto corrente in una banca etica o ha acquistato
quote di un fondo di investimento socialmente responsabile. Un chiaro segno
della crescita, all’interno del Paese, della fiducia verso modalità di
risparmio più responsabili e verso piani di investimento basati su criteri
etici e sociali. Questi i temi di cui si parlerà a Bologna, sabato 22
novembre 2003, al Teatro Arena del Sole, in occasione della Terza Giornata
Nazionale della Finanza Etica, che Afe promuove in collaborazione con
la Regione Emilia
Romagna. Crescono, dunque, gli strumenti conti correnti, obbligazioni, fondi
etici, prodotti di finanza socialmente responsabile e di investimento
diretto espressione di un nuovo modo di fare economia e di intendere lo
sviluppo, attento non solo alla destinazione degli investimenti, ma anche
alla promozione di forme di imprenditorialità che mettono al centro la
persona, i suoi diritti e l’ambiente in cui vive. Ed è proprio il
rapporto tra ambiente e finanza etica il tema centrale della Terza Giornata
Nazionale. Un rapporto da non intendere esclusivamente in senso
protezionistico, in difesa di quelle aree minacciate dall’inquinamento o
da uno sfruttamento selvaggio, ma volto a sostenere l’ambiente in tutti i
suoi aspetti, con scelte finanziarie etiche e responsabili. Uno dei temi più
urgenti da affrontare, ad esempio, è quello delle energie rinnovabili, che
entro il 2010 dovranno rappresentare, secondo una direttiva dell’Unione
Europea, il 12% della produzione totale di energia. Un traguardo ancora
lontano per l’Italia: nonostante l’energia eolica sia più che
raddoppiata nell’ultimo biennio, la produzione di energia alternativa è,
ad oggi, ancora al 6,1% rispetto al totale. La sfida, per l’Associazione
Finanza Etica, è dunque, ripartire dalle città e dalle abitudini
quotidiane, dal modo di produrre, così come dal modo di risparmiare e
consumare. Un’azione culturale che si traduce sempre più in precise
scelte e comportamenti economici. La giornata rappresenta un momento
importante di confronto anche in considerazione della mozione recentemente
approvata, che impegna il Governo a sostenere e promuovere concretamente la
crescita della finanza etica e la sua diffusione culturale nel nostro paese.
Un’iniziativa politica promossa dall’Associazione Finanza Etica con
l’attiva partecipazione della Regione Emilia Romagna, partner della
giornata fin dalla prima edizione. Tra i relatori che animeranno il
dibattito della giornata, sono in programma Gianfranco Bologna, portavoce
Wwf Italia, il sociologo cileno Louis Razeto Migliaro, Tonino Perna,
presidente del Parco dell’Aspromonte. Nel teatro saranno inoltre presenti
gli stand di associazioni e soggetti della finanza etica e del commercio
equo e solidale: un’occasione per incontrare i cittadini e i
risparmiatori, con l’obiettivo di rinnovare e superare il successo della
scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 3.000 persone.
La Terza Giornata
della Finanza Etica è realizzata con il patrocinio e il contributo di: Anci;
Provincia di Bologna; Greenpeace; Legambiente; Lipu; Issi;
Verdiambientesocietà; Wwf Italia; Editrice Emi; Coop; Ctm Altromercato;
Legacoop Emilia Romagna; Unimondo.org; Banca Etica; Banca Popolare Emilia
Romagna; Credito Cooperativo.
SCANDALO CIRIO: MARZANO
VARA IL COMITATO DI SORVEGLIANZA, ESCLUDENDO I RAPPRESENTANTI DEI
RISPARMIATORI TRUFFATI, E IGNORANDO
LA PRESTIGIOSA CANDIDATURA
AVANZATA DA INTESA CONSUMATORI
Roma, 20 novembre 2003 - Nonostante l’Intesa dei Consumatori (Adoc,
Adusbef, Codacons, Federconsumatori), che rappresenta migliaia di
bondholders raggirati dalle banche, avesse ufficialmente formalizzato la
candidatura di un prestigioso banchiere, presidente di una importante
fondazione bancaria (al quale va la nostra gratitudine per aver accolto la
nostra proposta), tra i pochi in grado di dipanare l’intricata matassa,
Marzano ha preferito nominare il Trustee (Law Debenture Trust) inglese,
guarda caso scelto precedentemente dal dr. Cragnotti in rappresentanza dei
risparmiatori. Come mai il ministro Marzano ha preferito nominare il Trustee
di Londra, già scelto da Cragnotti che non può dirsi rappresentativo degli
interessi dei risparmiatori, piuttosto che il prestigioso candidato espresso
dall’Intesa ? 1) Per non disturbare le banche ? 2) Per non far trapelare i
discutibili criteri discrezionali adottati dai commissari straordinari nella
liquidazione della Cirio? 3) Per non far richiamare gli stessi commissari
alle procedure, che ancora non sono state adottate, di ineludibili azioni
revocatorie di 5 emissioni Cirio su 7, che farebbero rientrare nelle
disponibilità oltre 700 milioni di euro sul totale di 1,125 miliardi ? 4)
Per affossare definitivamente la funzione del Cncu che non risulta sia stato
consultato sullo scandalo Cirio, al contrario di quanto impone la legge
281/98 ? Intesa dei Consumatori impugnerà le nomine nelle competenti sedi
per giungere a un indispensabile chiarimento.
DOCUMENTO AUTORITÀ
PER L’ENERGIA:
LA POSIZIONE DEL
MEF
Roma, 20 novembre 2003 - Il Mef comunica di aver preso atto con viva
sorpresa del Secondo documento per la consultazione pubblicato oggi
dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, di cui non condivide
il contenuto. Si riserva di intraprendere ogni azione a tutela dell’Enel e
dei suoi azionisti, in vista del Documento definitivo, contenente il sistema
tariffario 2004-2007.
AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E
IL GAS: DIFFUSO IL SECONDO DOCUMENTO PER
LA CONSULTAZIONE SULLE
TARIFFE ELETTRICHE PER IL QUADRIENNIO 2004-2007
Milano, 20 novembre 2003 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha
diffuso un secondo documento per la consultazione con le proprie proposte
sulle tariffe elettriche che saranno applicate dal prossimo primo gennaio
2004 fino al 31 dicembre 2007. Le proposte dell'Autorità riguardano in
particolare le componenti tariffarie a copertura dei costi (fissi) da
riconoscere alle imprese per le attività industriali di trasporto
(trasmissione sulla rete nazionale e distribuzione sulle reti locali),
l'attività di misurazione (gestione contatori) e vendita (fatturazione e
commercializzazione) dell'energia elettrica; è esclusa la parte di tariffa
(variabile) che rimborsa i costi di combustibile, aggiornata ogni tre mesi.
Sul documento, disponibile sul sito www.Autorita.energia.it, i soggetti
interessati potranno fornire osservazioni e suggerimenti per iscritto, entro
il prossimo 5 dicembre 2003. Il nuovo documento tiene conto degli esiti
della consultazione svoltasi sul documento diffuso lo scorso 7 luglio, alla
quale hanno partecipato 32 soggetti. Il quadro tariffario delineato
dall'Autorità prevede sia un aumento complessivo dei ricavi delle aziende
impegnate nei settori della trasmissione, distribuzione, misura e vendita
dell'elettricità sia una riduzione di alcuni punti percentuali del costo
finale per i consumatori. Questo risultato, che tiene conto dell'aumento dei
consumi di elettricità nel quadriennio, sarà ottenuto con un'equa
ripartizione dei recuperi di efficienza (quindi minor costo complessivo del
servizio) conseguiti dalle imprese negli anni 2000-2003, stimolate dai
meccanismi tariffari incentivanti introdotti dall'Autorità a fine
1999. In
tale periodo il recupero medio annuo di produttività è stato del 6%,
maggiore di circa 2 punti percentuali rispetto all'obiettivo che fu fissato
dall'Autorità, con un price-cap (riduzione annuale predeterminata dei
ricavi) del 4%. Le proposte dell'Autorità individuano il punto di
equilibrio tra l'interesse delle imprese e quello dei consumatori fissando
un tasso di rendimento del capitale investito reale pre-tasse del 6,2% per
l'attività di trasmissione e del 6,4% per l'attività di distribuzione. Nei
quattro anni precedenti tale valore è stato del 5,6% per entrambe le
attività. Per favorire lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale
dell'elettricità l'Autorità prevede anche l'immediato riconoscimento
(senza aspettare l'inizio del successivo periodo regolatorio) degli
investimenti in nuove infrastrutture completati e autorizzati dal Ministero
delle attività produttive e la loro remunerazione con un tasso del 7,2%. Un
maggior tasso di rendimento è già in vigore per le nuove infrastrutture
della rete nazionale del gas, anche se i parametri utilizzati riflettono il
maggior rischio connesso a tale servizio (il gas è più facilmente
sostituibile nei suoi usi rispetto all'elettricità). Per i prossimi quattro
anni è ipotizzato un price-cap annuale del 4,5% per la distribuzione e del
3% per la trasmissione, applicato esclusivamente alla componente tariffaria
a rimborso dei costi operativi (compresi gli ammortamenti, esclusa la
remunerazione del capitale investito netto). Per il servizio di misura
l'Autorità propone l'istituzione di una apposita componente tariffaria, che
varierà nel tempo a seconda del grado di apertura del mercato retail alla
concorrenza, e il riconoscimento anticipato degli investimenti in corso per
i nuovi contatori elettronici. Per il servizio di vendita viene ipotizzata
una remunerazione pari al 10% dei costi di commercializzazione in precedenza
inglobati nella tariffa di distribuzione. Tali costi, man mano che i clienti
cambiano fornitore, smettono di gravare sul precedente fornitore e vanno di
conseguenza rimborsati al nuovo. Il documento dell'Autorità precisa inoltre
gli orientamenti in materia di perequazione dei costi di distribuzione e di
altri oneri a carico dei distributori di energia elettrica. Completano il
documento le indicazioni relative all'adozione di meccanismi di integrazione
tariffaria; nel primo periodo regolatorio, avviato in un contesto di mercato
monopolistico e quindi prevalentemente su dati Enel, sono infatti emerse
differenze di costo tra i vari distributori, di cui si terrà conto nei
prossimi anni a garanzia dell'equilibrio economico-finanziario delle
imprese. Infolink: Documento
di consultazione
H2 ROMA “IDROGENO:
ITALIA E EUROPA SULLA STRADA DELL’ENERGIA INFINITA”
Roma, 20 novembre 2003 - Il 21 Novembre alle ore 9,00 nella Sala Convegni
del Cnr, piazzale Aldo Moro 7, si svolgerà l’edizione 2003 di H2 Roma
“Idrogeno: Italia e Europa sulla strada dell’energia infinita” Il
workshop scientifico con
la Stampa
è organizzato da: Cirps – Centro Interuniversitario di Ricerca per lo
Sviluppo sostenibile - Università di Roma “
La Sapienza
”, Enea – Ente per le nuova tecnologie, l’Energia e l’Ambiente,
Itae-cnr – Istituto Tecnologie Avanzate per l’Energia - Consiglio
nazionale delle Ricerche, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e la collaborazione di Bmw Italia. Il sistema
energetico a idrogeno offre la prospettiva di realizzare dei “cicli
chiusi”, senza consumo di risorse non riformabili e tendenzialmente senza
alcun impatto sull’ambiente. In questo incontro del mondo scientifico con
quello dell’informazione si farà il punto sui progetti in corso in Europa
e nel nostro Paese, sui risultati ottenuti e sulle prospettive a breve
termine. Contatti Segreteria Scientifica: Cirps Tel. 06-772653200/2 Fax.
06-772653215 - info@h2roma.Org Registrazione:
www.H2roma.org
PRIVATIZZAZIONE AEM.
UNA SMENTITA DAL COMUNE DI MILANO
Milano, 20 novembre 2003 - Il Comune di Milano smentisce in toto le
illazioni pubblicate ieri sul quotidiano Finanza e Mercati in merito alla
privatizzazione dell’Aem, in quanto “frutto di pura fantasia
giornalistica”. Nei fatti, l’advisor del Comune, Paribas, non ha ancora
completato il suo lavoro. Pertanto le affermazioni contenute nell’articolo
“Aem, due opzioni per Albertini”, a firma Lg., sono destituite di ogni
fondamento.
AUTOGRILL SI AGGIUDICA
LA GESTIONE DI
ATTIVITÀ DI RETAIL ALL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI HOUSTON IL
CONTRATTO HA DURATA DI SETTE ANNI E I RICAVI PREVISTI NEL PERIODO SONO DI
OLTRE 190 MILIONI DI DOLLARI USA
Milano, 20 novembre 2003 –Il Gruppo Autogrill si è aggiudicato un nuovo
contratto per lo sviluppo e la gestione di 17 nuovi negozi nell’Aeroporto
Intercontinentale di Houston, tramite la controllata Hmshost Corporation,
che ha partecipato alla gara in joint venture con
la Houston
& Team Llc. Il contratto ha durata di sette anni. I ricavi che Autogrill
prevede di realizzare nel periodo ammontano a circa 190 milioni di dollari
Usa. Con oltre 35 milioni di viaggiatori l’anno, l’aeroporto
Intercontinentale di Houston è il ventesimo aeroporto nel mondo e il
dodicesimo in America per traffico passeggeri. Il contratto è importante
dal punto di vista industriale: comporta un incremento di ricavi di oltre 27
milioni di dollari l’anno nelle attività di retail che si aggiungono a
quelle della ristorazione. Autogrill passa così, nel retail aeroportuale da
181 ad oltre 200 milioni di dollari annui di fatturato. “È la
testimonianza della forza competitiva dell'azienda anche nel retail, linea
di business in cui contiamo di crescere ancora”, commenta Gianmario
Tondato, Amministratore Delegato di Autogrill. I lavori per la costruzione
dei nuovi punti di vendita avranno inizio alla fine del 2003. Tra i
principali concetti previsti si segnalano: Fox News Channel Newsstand. In
collaborazione con Fox News Channel, Hmshost fornirà informazioni
costantemente aggiornate ed accessibili tramite Internet, tramite satellite
e un chiosco con la possibilità di stampare oltre 150 quotidiani nazionali
e internazionali..Clyde Drexler’s Sports Scene. Ispirato alla star dell’Nba
Clyde Drexler, il punto di vendita ospita alcuni degli oggetti “culto”
della collezione personale del giocatore. Ma Clyde non è solo basket: il
negozio avrà un’ampia selezione di abbigliamento sportivo di marca e
oggetti da collezione ispirati a tutte le squadre professioniste e
universitarie di Houston. I Rockets, gli Astros, i Texans e gli Aeros e
leUniversità di Houston, del Texas e
la Rice University.
Destination Houston. Formula di “store in store” raccoglie i migliori
prodotti locali e regionali di Houston. Space Trade propone ai viaggiatori
gli oggetti ricordo della Nasa e dello Space Trade Center di Houston; Gulf
Coast Sunstyles evoca le atmosfere delle spiagge locali e delle vacanze in
barca con il suo assortimento di accessori da spiaggia; Taste of Texas
aggiunge un assaggio delle migliori salse e spezie del Texas oltre a un
assortimento di libri di cucina. Tre insegne che si aggiungono a News
Connection, Simply Books, Fossil, Pacific Silver, Sporting Eyes e Airpot
Wireless.
LUFTHANSA REGIONAL, UN
NETWORK GLOBALE CHE COLLEGA LE REGIONI D’EUROPA AL MONDO LUFTHANSA
RAFFORZA
LA PARTNERSHIP CON
LE COMPAGNIE AEREE PARTNER
Milano, 20 novembre 2003 - Per il traffico regionale di Lufthansa si è
aperta una nuova era: le compagnie aeree partner di Lufthansa, Air Dolomiti,
Augsburg Airways, Contact Air, Eurowings e Lufthansa Cityline, riorganizzano
la loro collaborazione con il vettore, riunendosi sotto un unico brand
“Lufthansa Regional”. Ai passeggeri provenienti dalle aeree decentrali
sarà offerto un prodotto di qualità con collegamenti diretti e coincidenze
verso le principali città europee. Il nuovo brand sarà ben visibile sugli
aeromobili delle compagnie aeree partner con sede in Germania: gradualmente
infatti, tutti i velivoli saranno ridipinti con il nuovo logo “Lufthansa
Regional” blu su sfondo bianco e con la specifica “volo operato
da…..” per evidenziare ciascun partner. Air Dolomiti tuttavia, manterrà
la propria identità e livrea attuale. “Il traffico regionale è una parte
essenziale della nostra offerta globale”, ha dichiarato Wolfgang Mayrhuber,
Presidente e Ceo di Lufthansa “Per i nostri clienti provenienti dalle
diverse aree e per le aree e per le regioni stesse, voli diretti e buoni
collegamenti con gli hub di Francoforte e Monaco hanno una grande rilevanza
economica. I passeggeri in transito che viaggiano con i partner Lufthansa
Regional, rappresentano in termini numerici per Lufthansa l’equivalente di
19 jumbo jet al giorno.” Il traffico Lufthansa proveniente dalle aree
decentrali è cresciuto costantemente dal 1995 e il collegamento tra le
regioni europee rappresenta sicuramente uno dei punti di forza di Lufthansa.
Con il nuovo brand, Lufthansa semplificherà ed allo stesso tempo
intensificherà la collaborazione con i partner regionali, sfruttando le
sinergie disponibili a beneficio dei viaggiatori. I passeggeri Lufthansa
potranno infatti contare su una rete capillare di collegamenti via Monaco e
Francoforte, come pure su voli in partenza dalle regioni decentrali verso
destinazioni all’interno della Germania ma anche europee. Un ottimo
network globale ed elevati standard di sicurezza e qualità
contraddistingueranno la nuova alleanza. Lufthansa Regional consentirà
inoltre a tutti i passeggeri di usufruire di servizi all’avanguardia come
la prenotazione di biglietti via Internet o tramite il Call Center Lufthansa,
etix il biglietto elettronico di Lufthansa o il programma per passeggeri
abituali Miles & More da oggi disponibili su tutti i voli regionali. Con
la nuova cooperazione, le singole compagnie aeree potranno migliorare
ulteriormente la qualità dei servizi offerti e l’efficienza: oltre allo
scambio di know how, tutte beneficeranno di un sistema centralizzato per la
pianificazione degli aeromobili in riserva, che garantirà ai passeggeri un
alto livello di affidabilità. Con Lufthansa Regional aumenterà la
produttività delle singole compagnie partner, grazie alla semplificazione
dei processi e alla riduzione dei costi. I partner rafforzeranno così la
loro competitività sul mercato rafforzando la presenza sul territorio e
garantendo posti di lavoro nelle regioni stesse. Lufthansa Regional è il
partner che collega le regioni europee. “L’utilizzo dei jet nel traffico
regionale di Lufthansa rappresenta una case history di successo ed è
obiettivo della compagnia sviluppare ulteriormente questo modello di
traffico per restare il leader in Europa anche in questo segmento di
mercato”, ha concluso Wolfgang Mayrhuber, Presidente e Ceo di Lufthansa.
LUFTHANSA LANCIA NUOVE
TARIFFE PER
LA GERMANIA A
PARTIRE DA 99 EURO.
Milano, 20 novembre 2003 - Dal 1° novembre Lufthansa offre la possibilità
ai propri passeggeri di scoprire
la Germania
con speciali tariffe valide sulle seguenti tratte: Partenza da Milano (Malpensa,
Linate, Orio al Serio) per Francoforte, Monaco, Berlino, Amburgo, Stoccarda,
Düsseldorf; Partenza da Venezia per Francoforte, Monaco, Düsseldorf;
Partenza da Roma per Francoforte e Monaco. Tali offerte, per le quali non è
richiesta la permanenza minima del sabato notte, rientrano in una nuova
struttura tariffaria che prevede 5 fasce di prezzo. La prima fascia di
prezzo parte da 99 Euro. I biglietti possono essere prenotati ed acquistati
anche il giorno stesso della partenza in base alla disponibilità dei posti.
Le tariffe di andata e ritorno in classe economica, sono soggette a
variazioni senza preavviso e non includono le tasse aeroportuali. Ad
esclusione dei voli diretti per le tratte sopra citate (vd. Tabella), rimane
valida la tariffa a partire da 99,00 euro (tariffa di andata e ritorno in
classe economica, supplementi e tasse aeroportuali escluse), prenotabile ed
acquistabile almeno 42 giorni prima della partenza. Valida per tutti i voli
operati da Lufthansa, Air Dolomiti e Air One in partenza Bologna, Firenze,
Milano, Rimini, Roma, Torino, Venezia e Verona con scalo in Italia e/o in
Germania, questa tariffa prevede un supplemento di 50,00 euro per le
partenze dalla altre città italiane servite dalle tre compagnie, richiede
la permanenza minima del sabato notte per partenze del venerdì e del sabato
oppure di 3 giorni per partenze dalla domenica al giovedì. La nuova
struttura tariffaria è stata concepita per permettere al passeggero una
maggiore flessibilità nella pianificazione dei suoi viaggi.
AIR BERLIN SMENTISCE
LE AUTORITÀ ITALIANE: 'NON ESISTONO PULSANTI DI EMERGENZA'
Berlino, 20 novembre 2003 - E' trascorso un giorno dal falso allarme di
Roma, che è stato lanciato perchè le autorità italiane credevano che
l'aeromobile di Air Berlin fosse stato dirottato da terroristi, eppure i
responsabili per l'impiego dell'esercito e della polizia non hanno ancora
fornito spiegazioni alla compagnia aerea circa la procedura adottata. Air
Berlin respinge con decisione quanto dichiarato il giorno prima da un
funzionario italiano di fronte ai giornalisti, ossia che l'allarme è stato
lanciato perchè il pilota dell'aeromobile avrebbe attivato per errore un
pulsante di emergenza. “Il pulsante di emergenza non può essere stato
attivato per errore perchà non esiste nella cabina di pilotaggio”, ha
affermato il portavoce dell'azienda Peter Hauptvogel nella giornata di
mercoledì a Berlino. Sarebbe certamente possibile, con l'ausilio del radar
transponder, inviare al controllo del traffico aereo un codice impostato per
l'eventualità di un dirottamento, ma si dovrebbero selezionare manualmente
quattro cifre in successione, girando una manopola e bloccandola in
posizione per ognuna di esse. Sarebbe quindi esclusa la possibilità di
compiere tale operazione inavvertitamente.
LE GAZZELLE MILANESI:
DA PICCOLI A MEDI IMPRENDITORI. COSÌ GLI AMANTI DEL RISCHIO: 35ENNI, MASCHI
SONO IN 13.000 OGNI ANNO. ORA ARRIVA UN AIUTO: 17 MILIONI DI EURO COL
PROGETTO SATURNO
Milano, 20 novembre 2003. Imprese che nascono piccole, ma pronte per
crescere e spiccare il balzo verso la media dimensione per diventare più
forti sui mercati. Sono queste le “gazzelle” nel mondo delle imprese
neonate a Milano, poco più di
13.000 in
media ogni anno tra il 1998 e il
2000. A
guidarle sono soprattutto 35enni maschi. L’elaborazione è stata fatta
dalla Camera di Commercio di Milano su dati Unioncamere sulla demografia
delle imprese, sulle “vere nuove imprese” (al netto, cioè, delle
imprese che nascono per trasformazione della forma giuridica, subentri,
scissioni). E per aiutarle da oggi c’è Saturno, un supporto per lo
sviluppo delle imprese. Arrivano 17 milioni di euro per orientamento,
informazione, formazione, assistenza, contributi. Un aiuto reale per i
diversi protagonisti del mondo dell’imprenditoria quali aspiranti e
neo-imprenditori, lavoratori autonomi, cooperative sociali, piccole e medie
imprese, operatori nel settore dei servizi alle imprese. Un progetto,
promosso da Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde - con capofila
la Camera
di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. Il progetto Saturno offre
ad aspiranti e neo imprenditori, lavoratori autonomi, piccole e medie
imprese, cooperative sociali: informazione, orientamento, formazione,
assistenza specialistica, contributi a fondo perduto. Ad operatori del
settore servizi alle imprese: finanziamenti sia per progetti che per voucher
di assistenza specialistica (“buoni” che altre imprese possono
utilizzare in cambio di servizi gratuiti) da destinare al sostegno
dell'imprenditorialità sul territorio lombardo. Per informazioni: tel.
02/8515.5342 - E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it
“Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Renato Borghi,
presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano
- ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare lo start up e
favorire il ricambio generazionale nelle piccole imprese lombarde, e pone
una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso
la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle
imprese”. Il valore economico dei bandi è di 17.000.000,00 euro. Così
ripartito: 1.000.000,00 euro per la diffusione della cultura d’impresa;
8.300.000,00 per aiuti alla creazione d’impresa, all’auto-impiego, con
una particolare attenzione per cooperative/piccole cooperative sociali
costituite da soggetti non autonomi; 5.400.000,00 euro per il supporto
all’avvio di nuove imprese; 2.300.000,00 euro per le azioni a favorire il
ricambio generazionale. Saturno aiuta gli aspiranti imprenditori e
lavoratori autonomi a costruire il proprio progetto su basi solide offrendo
voucher specialistici per usufruire gratuitamente di: incontri di gruppo per
verificare le competenze dei partecipanti, informare sulle modalità di
costruzione di un proprio progetto di lavoro autonomo/imprenditoriale e
individuare le opportunità che possono facilitarne la riuscita. Seminari
che supportino i partecipanti fornendo informazioni, competenze
professionali, strumenti di autovalutazione, supporti operativi per la
definizione e la scelta di un percorso professionale
autonomo/imprenditoriale. Incontri individuali dedicati a potenziare le
capacità imprenditoriali e a realizzare la bozza del progetto d’impresa.
Saturno, per i neo-imprenditori e lavoratori autonomi che muovono i primi
passi con la loro attività, offre contributi a fondo perduto pari al 50%
dell’investimento ammesso fino ad un massimo di 25.000 Euro. Voucher
specialistici per usufruire gratuitamente di consulenza e assistenza
specialistica per l’elaborazione del Business Plan, per l’individuazione
delle competenze dell’imprenditore o del lavoratore autonomo e delle
potenzialità del territorio, per lo sviluppo delle capacità
imprenditoriali. Supporto personalizzato per le specifiche esigenze legate
alla gestione della nuova attività grazie a Mentoring e affiancamento.
Inoltre, Saturno mette a disposizione contributi per favorire l'avvio di
cooperative/piccole cooperative sociali di tipo B. La cooperativa può
richiedere un contributo economico in conto capitale, per l’acquisto di
attrezzature di tipo informatico e logistico/strumentale. Saturno per le
Piccole e Medie Imprese si propone di supportare e promuovere i processi di
ricambio generazionale attraverso voucher specialistici per usufruire
gratuitamente di: Mentoring individuale e affiancamento diretto alle giovani
generazioni nella gestione dell’impresa. Le “vere nuove imprese”.
Milano ha di vere nuove imprese poco più di 13.000 unità in media,
raggiungendo il picco di quasi 15.000 attività nel 1999. Cresce il numero
delle vere nuove imprese dal ’98 al ’99 (+23,2%). Dal ’98 al 2000
(+17,9%).
PROBLEMI A TROVARE
LAVORO? GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE A
LA SCUDERIA DI
BOLOGNA
LA RISPOSTA SARÀ
CHANCE, IL PRIMO JOB PARTY D’ITALIA
Bologna, 20 novembre 2003 - Chance è il primo job party d’Italia: un
evento assolutamente unico ed originale che si propone di far avvicinare i
giovani al mondo del lavoro nel modo più facile ed efficace. Grazie a
Chance, infatti, i colloqui avvengono in discoteca, dove, senza cravatta e
magari sorseggiando un drink, vengono eliminate tutte le barriere fisiche e
psicologiche che solitamente sono causa di insuccessi. Per la prima volta
sono le aziende stesse ad entrare in contatto con i giovani e a confrontarsi
direttamente con loro in un ambiente rilassato. La prima tappa del circuito
2003-2004 di Chance è Bologna, città tradizionalmente vicina al mondo
giovanile ed attenta alle innovazioni che lo riguardano. L’incontro tra i
ragazzi e le aziende si terrà giovedì 27 novembre, a partire dalle 17:30,
presso il Disco-pub
La Scuderia
sito in P.zza Verdi 2, di fronte all’entrata della storica sede
universitaria della città. L’accesso a Chance e a tutte le iniziative ad
esso relative è completamente gratuito. Le aziende recruiter che giovedì
prossimo incontreranno i giovani sono: Procter & Gamble, multinazionale
di chiara fama leader nei settori della ricerca, della produzione e della
commercializzazione di beni di largo consumo, farmaceutici, cosmetici e
snacks; l’Esercito Italiano, la prima delle Forze Armate dello Stato;
Assicurazioni Generali, che si colloca tra le prime società assicurative a
livello mondiale; The Colomer Group, importante multinazionale che opera nel
settore cosmetico; Ethicon, azienda della Johnson & Johnson, leader in
Italia nel settore della tecnologia biomedicale; Lavoro Più, una delle
prime società in Italia autorizzate ad operare per la fornitura di lavoro
temporaneo; Alfa Wassermann, attiva nel settore farmaceutico, diagnostico,
delle biotecnologie, della dietetica e della cosmetica; Piemme Informatica,
società che fornisce servizi e strutture in campo tecnologico ed
informatico; Eikasia Relazioni Pubbliche, agenzia di relazioni pubbliche a
servizio completo. C’è da sottolineare come tra gli altri, la
partecipazione all’Evento dell’Esercito Italiano, in un momento così
delicato sia per le nostre Forze Armate sia per la comunità intera,
costituisca un’occasione importante per manifestare la propria solidarietà.
Nel corso della serata, ci saranno diverse iniziative di spettacolo e di
intrattenimento. In particolare Hugo Boss presenterà l’operazione Hugo on
The Move, permettendo ad alcuni giovani di diventare Vj di Select–mtv per
un giorno. Pantene continuerà le selezioni per Pantene Protagonist,
importante occasione per entrare a pieno titolo nel mondo dello Spettacolo e
del Cinema. Virgilio fornirà ai ragazzi pratici consigli su come utilizzare
al meglio il web per la ricerca di un lavoro. L’evento nasce da un
progetto di Piemme Informatica Srl, agenzia di informatica e di
comunicazione d’impresa, che organizza Chance in partnership con Job
Advisor, una vera e propria guida irrinunciabile sul mondo del lavoro e
della formazione professionale. Chance – 27 novembre 2003 Disco-pub
La Scuderia
, p.Zza Verdi, 2 – Bologna Inizio ore 17,30 – Ingresso Gratuito www.Chanceonline.it
Per visionare materiali informativi relativi all’evento www.Chanceonline.it/aziende/recruiter/materiali.asp
NASCE
IL FORUM MILANESE
Milano, 20 novembre 2003 - Prende il via l’attività del Forum Milanese,
organismo cui partecipano con spirito di collaborazione quanti desiderano
cooperare ad un’azione costruttiva e propositiva: i partiti e gli eletti
del centrosinistra, i movimenti e le associazioni interessati ad un nuovo
corso della politica cittadina. Questo progetto si è avviato a partire
dalla tempestosa seduta del Consiglio Comunale quando, dinanzi a scandalosi
emendamenti in bianco preparati dal centrodestra, l’opposizione aveva
chiesto l’intervento dell’opinione pubblica e di tutte le componenti
civiche (e quindi dei movimenti e delle associazioni, oltre che dei partiti)
per contrastare l’arroganza della maggioranza. In questo Forum, inteso e
proposto come luogo sia ideale che fisico aperto a tutte le forze
consapevoli e costruttive della società milanese, vogliamo elaborare,
confrontare idee e proposte, produrre progetti che possano portare ad un
governo cittadino esplicitamente diverso da quello attuale, consapevoli
dell’impegno di rinnovamento e di arricchimento politico e programmatico
che questo obiettivo richiede. Prima attività del Forum è un incontro di
discussione sullo Statuto Comunale, sia perché le proposte del centrodestra
mirano ad abbassare il livello del controllo democratico ed il ruolo del
consiglio comunale e delle circoscrizioni, sia perché lo Statuto è per il
Comune quello che
la Costituzione
è per lo Stato e deve stabilire le basi fondamentali per la coesione
istituzionale e civile della città. A questo primo impegno faranno seguito
altri appuntamenti, con l’obiettivo di coinvolgere progressivamente un più
ampio ventaglio di associazioni e di cittadini. Giovedì 20 novembre 2003
alle ore 12,30 Via Marino 7 – terzo piano
SONSONATE (EL SALVADOR): VIA ALLA COSTRUZIONE DI UN CENTRO DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE CO- FINANZIATO DAL COMUNE DI SEGRATE
Segrate, 20 novembre 2003 - Un Centro di Formazione Professionale in
Sonsonate co-finanziato dal nostro Comune: questo il primo importante
risultato del progetto di Cooperazione Decentrata avviato da Segrate a
sostegno del dipartimento di El Salvador con cui è gemellata dal 16 aprile
2002. Il Sindaco, Bruno Colle, e Don Manuel Roberto Arce Suarez, Premier di
Sonsonate hanno dato ufficialmente notizia questa mattina dell’Accordo che
permetterà di partire con i lavori. Sul terreno, donato dal Comune di
Sonsonate, sono già stati effettuati gli studi preliminari, grazie
all’inserimento della cooperazione decentrata segratese nel piano di
sviluppo della città salvadoregna finanziato dal Ministero degli Esteri e
gestito dal Pnud-onu (Piano delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), che ha
fornito l’appoggio tecnico. “Eravamo partiti con una raccolta di fondi
per aiutare un paese messo in ginocchio dal terremoto –ha spiegato il
Sindaco Colle-, ma ben presto la sfida è stata intraprendere una via non
unilaterale, la cooperazione integrata con Sonsonate, che significa
trasferimento e scambio reciproco di risorse umane e di conoscenze
scientifiche e tecnologiche, coinvolgendo il mondo produttivo e del lavoro.
Un antico adagio cinese recita: “ Se dai a un uomo un pesce, lo sfami per
un giorno, ma se gli insegni a pescare, mangerà per tutta la vita”; la
formazione è la strategia per favorire uno sviluppo solido e duraturo. Da
qui la decisione di Segrate di partecipare ad un bando fondi Bid (Banca
Interamericana di Sviluppo), in cordata con il dipartimento del Salvador e
Fisdl (Fondo di Investimento Sociale per lo Sviluppo Locale), che ha
permesso di incrementare fino a 200.000 dollari la quota di 85.000 euro
stanziata in partenza. Cooperazione decentrata da ente a ente: un progetto
pionieristico per una piccola città come Segrate, che comporta un
investimento modesto e si compie con il concorso e il coordinamento di
diversi attori, tutti partecipi con le proprie capacità e peculiarità.
Affiancano il nostro Comune Cesi, Lita, Enel-greenpower, Università degli
Studi di Milano, Ospedale San Carlo di Milano, Apremat (Formazione
Professionale Unione Europea) e decine di prestigiosi soci pubblici e
privati di Sonsonate e di El Salvador: i Ministeri degli Esteri, della Sanità
e dell’Educazione, l’Università,
la Camera
di Commercio, Enti di Sviluppo economico e sociale. Un progetto unico anche
per il numero di soggetti coinvolti. “Mettere a disposizione le competenze
dei partners per preparare personale motivato in un paese in via di
sviluppo, con una formazione spendibile non solo sul posto, andando ad
incentivare e stimolare l’economia locale, ma anche in Italia, dove certe
figure professionali mancano o sono insufficienti: questo -ha aggiunto Laura
Travaglia, assessore delegato ai Gemellaggi e alla Cooperazione
Internazionale- sarà il primo obiettivo del Centro che sorgerà in
Sonsonate, dove si diplomeranno, con corsi curati dall’Ospedale San Carlo,
nuovi infermieri, che avranno la possibilità di praticare il tirocinio
presso la struttura sanitaria milanese”. L’apremat offrirà un corso di
formazione per la manutenzione preventiva dei macchinari ospedalieri; l’Insaporf,
l’Istituto di Formazione Salvadoregno, metterà a disposizione il
materiale didattico. Non solo e non semplicemente la costruzione di un
edificio, ma un programma di sviluppo che vede interagire alla pari soggetti
diversi, ciascuno in campo con le proprie risorse. Contropartita per noi, le
mille opportunità offerte dal territorio di Sonsonate in ambito industriale
e commerciale. A posare la prima pietra del “Centro di Formazione Segrate”
sarà il sindaco Colle: “Ci auguriamo- ha concluso- che questo progetto
che ha suscitato l’interesse e il plauso del governo italiano e dell’
Unione Europea, li veda presto partecipi anche in termini economici. A quel
punto, si completerà un’iniziativa che, partendo dal basso, da una
piccola città quale è la nostra, avrà coinvolto un Paese intero e una
Comunità di Paesi, l’Italia e l’Europa”.
DALLA BOCCONI UN PONTE CON NEW YORK
Milano, 20 novembre 2003: L’università Bocconi e
la Casa Italiana
Zerilli-marinò della New York University hanno siglato un accordo grazie al
quale sarà realizzato un nuovo desk regionale con lo scopo di promuovere lo
scambio culturale tra i due Paesi, oltre a iniziative di ricerca e di
formazione. Alla firma dell’accordo erano presenti, a New York, Richard
Foley, direttore della facoltà di Arte e Scienze della New York University,
Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana Zerilli-marinò, Severino
Salvemini, presidente della Scuola di Direzione Aziendale (Sda) Bocconi e
direttore del Corso di laurea in Economia per le Arti,
la Cultura
e
la Comunicazione
(Cleacc) dell’Università Bocconi e Paolo Magri, responsabile delle
Relazioni Internazionali dell’Università Bocconi. Il Desk Regionale di
New York si va ad aggiungere agli altri 5 già attivi, dal
2003, a
Santiago del Cile, presso
la Camera
di Commercio Italiana; Tunisi, presso il punto operativo della Regione
Lombardia; Bruxelles, presso
la Casa Lombardia
; Bangkok, presso
la Camera
di Commercio Italiana; Shanghai, presso l’Agenzia per
la Cina. L
’internazionalizzazione è uno dei pilastri su cui poggia la strategia
della Bocconi. L’ateneo, infatti, potenzia ogni anno le proprie attività
internazionali mantenendosi centro di eccellenza a livello europeo per la
ricerca e l’insegnamento dell’economia, superando barriere culturali e
linguistiche che limitano la circolazione delle idee tra i sistemi
universitari del continente. Attualmente,
la Bocconi
ha siglato accordi di collaborazione con 111 scuole partner in 41 Paesi.
Ogni anno oltre 700 studenti hanno la possibilità di trascorrere un
semestre all’estero nell’ambito dei Programmi Scambi, Community of
European Management School (Cems) e Free-mover Semestre. Oltre 400 studenti
stranieri in scambio sono ospitati in Bocconi. Inoltre, oltre 350 studenti
effettuano brevi esperienze di lavoro all’estero in circa 60 Paesi nel
Mondo. Circa 500 studenti Bocconi hanno preso parte a programmi estivi,
Campus Abroad e Free - Mover Summer Program. Nel 2003 sono state offerte
oltre 1.500 opportunità internazionali in 98 Paesi. Degli oltre 11.000
iscritti in Bocconi, circa 550 sono residenti all’estero, di questi 250
sono gli immatricolati all’attuale anno di corso 2003-2004. Per il
prossimo anno accademico
la Bocconi
prosegue con la sua offerta formativa di corsi di laurea in lingua inglese,
impartiti da docenti italiani e dagli oltre 40 visiting professor presenti
in Ateneo, il degree in International Economics and Management (Diem) e una
classe in inglese del Corso di laurea in economia aziendale (Clea).
La Casa
italiana Zerilli-marinò fu creata grazie a un dono di circa cinque milioni
di dollari offerti dalla Baronessa Zerilli-marinò per commemorare il marito
Guido, presidente e amministratore delegato per oltre quarant’anni della
Lepetit, società farmaceutica multinazionale, e venne inaugurata il 13
novembre 1990. Ancora oggi persegue il suo obbiettivo di promuovere e
diffondere la cultura italiana quale parte integrante e importante della
cultura universale.
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