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2003 anno 6°  

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20 NOVEMBRE  2003

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LA COMMISSIONE EUROPEA OTTIENE UNA "REAZIONE MASSICCIA ED EQUILIBRATA" AI PRIMI INVITI A PRESENTARE PROPOSTE PER IL 6PQ

Bruxelles, 20 novembre 2003 - La Commissione europea si è dichiarata soddisfatta della partecipazione ai primi inviti a presentare proposte nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq), in seguito alle oltre 100.000 proposte di progetto che ha ricevuto. La distribuzione equilibrata delle risposte su tutte le aree tematiche e strumenti di finanziamento, unitamente alla buona qualità generale delle proposte, è stata particolarmente apprezzata, recita una dichiarazione della Commissione. Per contro, la partecipazione relativamente bassa delle imprese alle reti di eccellenza è stata accolta con disappunto. Alcune proposte hanno dimostrato che l'obiettivo delle reti di eccellenza non è ancora sufficientemente chiaro a tutti i partner, ha affermato la Commissione , aggiungendo che si adopererà attivamente per garantire una migliore comprensione di questo strumento. "La reazione massiccia ed equilibrata a questi primi inviti a presentare proposte è incoraggiante, in quanto dimostra che la comunità europea dei ricercatori e delle imprese è dinamica e disposta ad accomunare le risorse a livello europeo", ha dichiarato il commissario per la Ricerca Philippe Busquin. In totale, sono pervenute circa 12.000 proposte da 50 paesi diversi in relazione alla prima tranche di cinque miliardi di euro di finanziamento del 6Pq. Il grande interesse suscitato dal primo invito a presentare proposte lascia intendere che probabilmente sarà possibile finanziare solo un progetto su sei. Il 40 per cento delle proposte presentate comprendeva almeno un partner dei paesi in fase di adesione e dei paesi candidati. Per la prossima tornata di inviti, la Commissione ha già intrapreso iniziative volte ad accrescere il numero dei progetti coordinati da partner di questi paesi e sta considerando altresì la pubblicazione di un invito riservato agli Stati in fase di adesione ed agli Stati candidati. Nonostante il 6Pq rappresenti uno dei programmi di finanziamento della ricerca più ampi al mondo, Busquin ha sottolineato che l'adesione, per quanto apprezzabile, non può, da sola, fare del concetto di Spazio europeo della ricerca una realtà. "Il nostro programma di finanziamento della ricerca, sebbene importante, rappresenta solo il cinque per cento della spesa complessiva europea destinata alla ricerca. Spetta agli Stati membri dell'Ue e all'industria unire le proprie forze per far fronte all'attuale frammentazione delle risorse", ha concluso il Commissario. Per ulteriori informazioni sugli inviti del 6Pq consultare i seguenti indirizzi web: http://fp6.Cordis.lu/fp6/calls.cfm  http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/firstcallresult_en.html

LIIKANEN ESORTA A RAFFORZARE LA COOPERAZIONE PANEUROPEA FRA I BUSINESS ANGEL
Bruxelles, 20 novembre 2003 - Secondo quanto affermato dal commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen a Milano, il 13 novembre, i commenti espressi durante la consultazione della Commissione europea in merito al Libro verde sull'imprenditorialità dimostrano come il ruolo cruciale dei business angel nel finanziamento dell'innovazione sia ampiamente riconosciuto in tutta Europa. I business angel sono investitori individuali che forniscono finanziamenti e consulenza alle società di nuova creazione (start-up). Rivolgendosi ai partecipanti del quarto congresso Eban (Rete europea dei business angel), Liikanen ha affermato che, sebbene le reti di business angel siano prevalentemente locali e regionali, nel settore dei finanziamenti con mezzi propri è auspicabile adottare un approccio paneuropeo più forte. "Sono pochi i paesi che dispongono delle risorse nazionali necessarie per finanziare, ad esempio, società nel settore medico o biotecnologico oltre la prima fase di avviamento", ha spiegato Liikanen. "Occorre una cooperazione fra investitori [...], pertanto vi invito a proseguire nella definizione di programmi di cofinanziamento e di partenariati pubblico-privato". Per garantire il proseguimento di una precedente azione pilota a sostegno delle reti di business angel, nel 2004 la Commissione istituirà un gruppo di lavoro europeo sui business angel, al fine di analizzare le attuali tendenze all'interno di questa comunità d'investitori e raccogliere le opinioni dei vari membri che la compongono. Nell'incoraggiare il rafforzamento della cooperazione paneuropea, Liikanen ha riconosciuto, tuttavia, che le reti di business angel funzionano solo se tengono conto delle differenze esistenti fra gli Stati membri. "I modelli imprenditoriali dovrebbero essere flessibili e adattabili alle circostanze specifiche di ciascun paese o regione", ha affermato il Commissario. Una relazione della Commissione europea, pubblicata nel marzo 2003, affermava che le start-up si rivolgono sempre più spesso ai business angel per ottenere un finanziamento nelle prime fasi della loro attività, poiché le società di capitale di rischio stanno riducendo gli investimenti su piccola scala e le banche stanno abbandonando il settore a causa delle spese generali elevate. La consultazione della Commissione in merito al Libro verde sull'imprenditorialità, avvenuta nel corso del 2003, ha confermato che le imprese spesso hanno difficoltà a reperire sufficienti finanziamenti di rischio per le prime fasi di attività. Secondo Liikanen, questa situazione richiede un intervento statale ben definito e circoscritto, al fine di "condividere i rischi [finanziari] fra settore pubblico e privato". Tuttavia, ha precisato il Commissario, il sostegno pubblico dev'essere volto unicamente a colmare la mancanza di finanziamenti nella fase iniziale: "Dobbiamo assicurarci di non estromettere gli investitori privati estendendo il sostegno alle fasi successive più remunerative, nelle quali la lacuna non è così evidente". Liikanen ha concluso su una nota d'ottimismo, affermando che la Commissione presenterà il proprio piano d'azione sull'imprenditorialità durante il Vertice di primavera del 2004, in un contesto macroeconomico in lento, ma costante miglioramento: "Riforme strutturali, inflazione bassa, prezzi ridotti dei beni di consumo primari e mercati azionari più forti costituiscono una solida base per la crescita economica. Ciò si traduce in nuove opportunità per gli imprenditori e i business angel".

DIRITTO SOCIETARIO: LA COMMISSIONE PROPONE UNA DIRETTIVA SULLE FUSIONI TRANSFRONTALIERE
Bruxelles, 20 novembre 2003 - La Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva volta ad agevolare le operazioni di concentrazione transfrontaliere, eliminando gli ostacoli posti dalle diverse normative nazionali. La direttiva semplificherebbe tali operazioni a tutte le imprese di capitali. Sarebbe di particolare utilità per le imprese di medie dimensioni che vogliano operare in più di uno Stato membro, ma non in tutta l'Europa, e quindi meno suscettibili di volersi costituire come società di diritto europeo attraverso l'adozione dello statuto di società europea. La direttiva proposta istituirebbe una procedura per le fusioni transfrontaliere, in base alla quale all'interno dei singoli Stati membri le fusioni sarebbero disciplinate dai principi e dalle disposizioni vigenti per le operazioni di concentrazione nazionali. La direttiva proposta colmerebbe un'importante lacuna del diritto societario ed è la prima misura ad essere presentata nel quadro del Piano d'azione della Commissione in materia di diritto societario e governo di società nell'Unione europea, pubblicato nel maggio 2003 (cfr. Ip/03/716 e Memo/03/112). La proposta di direttiva sarà presentata ai fini dell'adozione al Consiglio dei Ministri dell'Unione europea (decisione a maggioranza qualificata) e al Parlamento europeo, mediante procedura di codecisione. Frits Bolkestein, il Commissario competente per il mercato, ha dichiarato: "La facilitazione delle fusioni transfrontaliere costituisce un importante mezzo per favorire la cooperazione e la ristrutturazione necessarie per rendere l'Europa più concorrenziale. Attualmente è difficile o impossibile effettuare delle fusioni transfrontaliere e la suddetta proposta intende ovviare a tale problema. È importante garantire, al contempo, l'introduzione di dispositivi di salvaguardia, onde evitare che le imprese si servano delle fusioni transfrontaliere per sottrarsi agli obblighi relativi ai regimi di partecipazione dei lavoratori vigenti a livello nazionale. È particolarmente importante che la misura sia approvata rapidamente, poiché l'allargamento acuirà l'esigenza delle imprese di poter cooperare instaurando rapporti transfrontalieri." In base alla normativa attualmente vigente nell'Unione europea, le fusioni transfrontaliere sono possibili solo se le imprese che intendono effettuare tale operazione hanno la loro sede sociale in taluni Stati membri. In altri Stati membri le differenze tra le normative nazionali vigenti sono tali da indurre le imprese che intendano procedere ad una fusione a ricorrere a soluzioni complicate e costose. Tali accordi spesso complicano l'operazione e non sempre sono attuati in modo trasparente e nella certezza del diritto. Inoltre, causano spesso la liquidazione dell'impresa acquisita, talvolta con notevoli costi. La suddetta proposta, che riguarda tutte le società di capitali, sia le società per azioni sia le società con altre forme sociali, mira a rendere fattibili ed agevoli le fusioni all'interno dell'Unione europea, assimilando la procedura delle fusioni transfrontaliere alle procedure applicate alle operazioni di concentrazione in ambito nazionale tra imprese soggette alla normativa del medesimo Stato membro. In altre parole, le singole imprese che partecipano ad una fusione transfrontaliera dovrebbero attenersi secondo il disposto della direttiva proposta alla normativa nazionale dello Stato membro in cui hanno la loro sede statutaria (ad eccezione dei casi specifici contemplati dalla direttiva, in ragione della natura della fusione transfrontaliera). Gli operatori già conoscono attraverso l'uso le procedure nazionali. La direttiva proposta mantiene la tutela prevista dalla normativa nazionale per i creditori, gli obbligazionisti ed i possessori di titoli diversi dalle azioni, gli azionisti di minoranza e i dipendenti. Nel caso specifico dei diritti dei lavoratori, vale il principio generale dell'applicazione della normativa nazionale alla società risultante dalla fusione. Qualora la normativa non contempli un regime di partecipazione dei lavoratori, tale situazione resterà immutata, se invece la società risultante dalla fusione verrà costituita in uno degli Stati membri ove è previsto un regime di partecipazione dei lavoratori, la società sarà assoggettata a tale regime. Tuttavia, se almeno una delle imprese partecipanti all'operazione transfrontaliera è assoggettata ad un regime di partecipazione dei lavoratori nello Stati membro, ove ha la propria sede statutaria, e se la società risultante da tale fusione è costituita in uno Stato membro la cui normativa non prevede tale regime, si applica la procedura di negoziazione contemplata dallo statuto della società europea (regolamento (Ce) n. 2157/2001 del Consiglio dell'8 ottobre 2001 relativo allo statuto della Società europea e direttiva complementare n. 2001/86/Ce del Consiglio dell'8 ottobre 2001). Tale procedura permetterebbe alle parti in causa di definire e concordare un regime convenuto di partecipazione dei lavoratori. Solo qualora le parti interessate non riuscissero a trovare un accordo è prevista, come soluzione di ripiego, l'estensione del regime di cogestione. Nel caso di fusione tra due imprese soggette a regime obbligatorio di cogestione, queste potrebbero decidere di costituirsi in società in uno Stato membro ove viga un regime obbligatorio non equivalente al regime più rigido di cogestione, senza l'obbligo di avviare i negoziati previsti dallo statuto della società europea. Il testo integrale della proposta potrà essere consultato nel sito Internet Europa al seguente indirizzo: http://europa.Eu.int/comm/internal_market/en/company/company/news/index.htm

LA COMMISSIONE PASSA AD UNA NUOVA FASE DELLA PROCEDURA PER I DISAVANZI ECCESSIVI NEI CONFRONTI DELLA GERMANIA
Bruxelles, 20 novembre 2003 La Commissione ha adottato il 18 novembre due raccomandazioni al Consiglio nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi avviata nei confronti della Germania. La prima raccomandazione, adottata a norma dell'articolo 104, paragrafo 8 del trattato, constata che le misure prese dalla Germania nel 2003 si stanno rivelando insufficienti e che di conseguenza sussisterà un disavanzo eccessivo anche nel 2004. La seconda, a norma dell'articolo 104, paragrafo 9, intima alla Germania di prendere nuove misure per ridurre il disavanzo e correggere la situazione entro il 2005. Per evitare il rischio che si registri un disavanzo eccessivo per il quarto anno consecutivo nel 2005, la Commissione ritiene che l'aggiustamento di bilancio nel 2004 dovrebbe essere di entità superiore a quello previsto nel progetto di bilancio per il 2004. Essa raccomanda che il disavanzo corretto per il ciclo venga ridotto dello 0,8% del Pil nel 2004. Nel complesso le misure di risanamento del bilancio dovrebbero consentire un miglioramento duraturo del saldo delle amministrazioni pubbliche. Nel delineare le misure da adottare per ottemperare alle presenti raccomandazioni, la Germania dovrebbe tener conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio negli indirizzi di massima per le politiche economiche 2003-20051. Esse evidenziano la necessità di riforme strutturali che affrontino le cause di fondo dell'insufficiente crescita dell'economia tedesca. La decisione di oggi fa seguito alla raccomandazione a norma dell'articolo 104, paragrafo 7 del trattato adottata il 21 gennaio 2003. Le previsioni economiche della Commissione di autunno, pubblicate il 29 ottobre, indicano per la Germania un disavanzo per il 2003 di oltre il 4% del Pil, il che significa che, contrariamente a quanto ci si aspettava in primavera, il disavanzo non è diminuito né in valore nominale né in valore corretto per il ciclo, nonostante le misure prese dalla Germania. La previsione della Commissione conferma quindi quanto pubblicamente dichiarato dalle autorità tedesche, ossia che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche risulterà probabilmente superiore al 3% del Pil anche nel 2004. Nonostante le misure di risanamento di bilancio prese nel corso del 2003, la Germania ha quindi disatteso la seconda raccomandazione a norma dell'articolo 104, paragrafo 7 del trattato adottata il 21 gennaio 2003. La Germania infatti non porrà fine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2004 come richiesto dal Consiglio. La Commissione è tenuta, in base alle disposizioni dell'articolo 104, paragrafo 8 del trattato e del regolamento 1466/97 relativo al Patto di stabilità e crescita, ad informare di questo fatto il Consiglio ed a raccomandare che vengano prese ulteriori misure ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 9 del trattato, nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi. Nel preparare le sue raccomandazioni la Commissione ha preso in considerazione diversi fattori: la perdita cumulata di crescita del Pil reale nel periodo 2003-2004 rispetto alle precedenti previsioni dell'autunno 2002 ammonta a circa 2 punti percentuali. La correzione necessaria per riportare nel 2004 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche al di sotto del valore di riferimento del 3% del Pil fissato dal trattato è superiore rispetto a quanto previsto nel gennaio 2003, quando il Consiglio ha adottato la raccomandazione ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 7. Sulla base delle previsioni della Commissione dell'autunno 2003, si stima ora che il miglioramento del saldo corretto per il ciclo che è necessario sia dell'ordine di 1,3 punti percentuali del Pil. L'incremento del disavanzo delle amministrazioni pubbliche in Germania negli ultimi anni è motivo di grave preoccupazione. In mancanza di azioni correttive esso porterà ad un aumento consistente e continuato del rapporto debito/Pil che a sua volta rischia di pesare sulle aspettative degli operatori economici e avere conseguenze dannose per la crescita. Inoltre, l'impatto sulle finanze pubbliche dell'invecchiamento della popolazione comincerà a farsi sentire con sempre maggior forza a partire dal 2010, il che rende ancora più urgente la necessità di ridurre rapidamente il disavanzo e il debito delle amministrazioni pubbliche. Considerati questi fattori, la Commissione ha optato per una proroga di un anno del termine impartito per la correzione del disavanzo eccessivo, come già proposto per la Francia. Per evitare il rischio che la situazione di disavanzo eccessivo persista anche nel 2005, la Commissione ritiene opportuno che la correzione di 1,3 punti percentuali del Pil complessivamente necessaria per il biennio 2004-05 venga realizzata per più o meno i due terzi nel primo anno, ossia nel 2004. In termini relativi si tratta di uno sforzo uguale a quello chiesto alla Francia. Su questa base, la Commissione ha presentato al Consiglio una raccomandazione a norma dell'articolo 104, paragrafo 9 del trattato con la quale la Germania è invitata a: porre termine alla presente situazione di disavanzo eccessivo il più rapidamente possibile e al più tardi nel 2005; realizzare nel 2004 un miglioramento annuale del saldo corretto per il ciclo di 0,8 punti percentuali del Pil; conseguire nel 2005 un'ulteriore riduzione del disavanzo corretto per il ciclo pari ad almeno 0,5 punti percentuali del Pil o di entità maggiore, in modo da riportare il disavanzo delle amministrazioni pubbliche nettamente al di sotto del 3% del Pil; e infine destinare tutte le maggiori entrate eventualmente realizzate alla riduzione del disavanzo e, qualora la ripresa dell'attività economica si riveli più forte di quanto previsto al momento, accelerare la riduzione del disavanzo corretto per il ciclo. Nel mettere a punto le misure da adottare in ottemperanza a tali raccomandazioni, la Germania dovrebbe tener conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio negli indirizzi di massima per le politiche economiche 2003-2005. Inoltre le misure di risanamento del bilancio dovrebbero consentire un miglioramento duraturo del saldo delle amministrazioni pubbliche. Esse dovrebbero mirare al miglioramento della qualità delle finanze pubbliche e al rafforzamento del potenziale di crescita dell'economia. Le autorità tedesche sono invitate a presentare, entro il 9 gennaio 2004, alla Commissione una relazione che illustri le decisioni adottate per conformarsi alle raccomandazioni formulate ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 9. Nel corso dei prossimi due anni le autorità tedesche dovranno presentare quattro relazioni di attuazione per consentire alla Commissione e al Consiglio di valutare i progressi compiuti dal governo tedesco nel correggere la situazione di disavanzo eccessivo. Le relazioni dovranno essere presentate nei mesi di aprile e di ottobre di ogni anno dopo la trasmissione semestrale dei dati sul disavanzo e sul debito nel quadro della procedura per i disavanzi eccessivi. Infolink: http://ue.Eu.int/emu/it/index.htm

PMI: IN ARRIVO 62,8 MILIONI DI EURO PER L’INNOVAZIONE DIGITALE I MINISTRI MARZANO E STANCA HANNO EMANATO IL BANDO TEMATICO, PRESTO IN GAZZETTA UFFICIALE NE POTRANNO BENEFICIARE OLTRE CHE LE AZIENDE ANCHE I CENTRI DI RICERCA E GLI ATENEI
Roma, 20 novembre 2003 - In arrivo 62,8 milioni di euro per sostenere la competitività delle piccole e medie imprese italiane mediante il ricorso all’innovazione digitale. Il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, ed il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, hanno emanato il relativo bando, che sarà presto pubblicato sulla Guce. Questa misura di incentivazione - la prima in Italia ad essere mirata in modo diretto al miglioramento dell’efficienza delle Pmi attraverso l’applicazione all’organizzazione aziendale delle tecnologie della informazione e della comunicazione (Ict) - si inserisce nell’ambito del “Piano per l’Innovazione digitale nelle imprese”, lanciato dai due ministri nel luglio scorso, che ha dato il via ad un insieme di interventi di natura fiscale, regolamentare, finanziaria e promozionale definiti. Il ministro Antonio Marzano ha dichiarato che “a fronte dell’ampio dibattito che investe tutti i livelli istituzionali ed imprenditoriali sui temi dell’innovazione, il ministero delle Attività Produttive e il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie sono passati dal dire al fare introducendo, per la prima volta in Italia, strumenti concreti diretti alla diffusione dell’innovazione digitale”. Da parte sua, il ministro Lucio Stanca, ha detto che “l’intervento è destinato a sostenere l’innovazione digitale applicata non solo ai prodotti ma anche ai processi aziendali per aumentare la competitività. Queste misure sono indirizzate alle Pmi per renderle più concorrenziali sui mercati nazionale ed internazionali. In tal modo si applicano anche in Italia quelle stesse logiche di incentivo che già altri Paesi, a partire dagli Usa, Inghilterra e Spagna, hanno già attuato da anni per migliorare le performance delle aziende minori”. Il bando tematico “Innovazione/ict” - precisano i due ministri - è diretto all’intero territorio nazionale ed è destinato alle Pmi, ai centri di ricerca e a università ed enti pubblici di ricerca in partnership con le imprese. Le spese ammissibili riguardano, in particolare, i servizi professionali per lo studio e la realizzazione di processi aziendali innovativi finalizzati al recupero di competitività; i servizi professionali necessari alla realizzazione di nuove applicazioni informatiche a supporto dell’azione di reingegnerizzazione; gli acquisti sia di brevetti e licenze, sia di hardware o software; l’acquisizione di servizi di connettività a larga banda. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate al Map a partire dal 30° giorno e fino al 90° giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del bando. La procedura di valutazione dei programmi sarà a graduatoria.

IAS: IMPORTANTI AZIENDE ITALIANE AL TAVOLO DI GRUPPO SERVIZI GRUPPO SERVIZI, AZIENDA LEADER IN ITALIA NEI SISTEMI DIREZIONALI IN AREA FINANCE, HA DATO VITA A UN OSSERVATORIO CON BARILLA, IFI-IFIL, UNICREDITO, BANCA POPOLARE DI LODI, GRUPPO LOMBARDINI, E SDABOCCONI PER PASSARE DALLA TEORIA ALLA PRATICA DI FRONTE AI NUOVI PRINCIPI IAS, SPECIE LO IAS36.
Lucca, 20 novembre 2003 – Dalla normativa all’applicazione: dopo averne parlato a lungo nasce il primo tavolo di lavoro per la messa a punto delle specifiche tecniche per i sistemi informativi che debbono agevolare la direzione amministrazione finanza e controllo nella redazione dei nuovi bilanci secondo gli Ias. A organizzarlo Gruppo Servizi, azienda leader in Italia nella realizzazione di sistemi direzionali a supporto dell’area finance. In particolare, tra i nuovi principi contabili internazionali che, secondo le nuove normative contabili europee società quotate, banche, assicurazioni e intermediari finanziari saranno obbligati ad adottare, preoccupa particolarmente lo Ias 36 che introduce il principio dell’ “Impairment Test” e viene quindi percepito fin da ora come uno degli aspetti più delicati nell’adozione del fair value. “Siamo molto soddisfatti di questo confronto e certi che porterà risultati significativi, commenta Pierluigi Pierallini, Presidente di Gruppo Servizi. Capire le necessità specifiche delle aziende coinvolte è il modo migliore per evolvere verso un sistema informativo completo, integrale e davvero efficace. Inoltre, le partecipazioni importanti confermano la fiducia riconosciutaci come consulenti e precursori nello sviluppo di soluzioni per la pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria con Easy Financial Planning. Lo Ias 36, nello specifico, introduce il criterio del “Fair Value” (ovvero il valore equo) al posto del valore storico: in pratica l’azienda potrà contabilizzare al valore recuperabile, ossia il maggiore fra il valore d’uso ed il prezzo di mercato di quanto oggetto di valutazione. Il che ha come conseguenza principale che le imprese dovranno concentrare molte delle proprie risorse nella redazione di bilanci preventivi e nella costruzione di modelli di valutazione finanziaria: questi sono i primi aspetti che affronterà il tavolo di lavoro che abbiamo costituito”

FONDI COMUNI. L’INDAGINE LIPPER REGISTRA LA TENDENZA AL CALO DEI COSTI DEL RISPARMIO GESTITO. CAMMARANO: “L’INDUSTRIA È IN LINEA CON I LIVELLI EUROPEI E OFFRE SEMPRE PIÙ TRASPARENZA E PROFESSIONALITÀ”.
Milano, 20 novembre 2003 - Il complesso dei costi dei fondi di diritto italiano nel 2002 è stato inferiore, in tutte le categorie, rispetto a quelli di diritto estero. I fondi azionari di diritto italiano hanno registrato un livello di Ter superiore solo alla stessa categoria di diritto estero. E’ questa la fotografia scattata da Lipper nella seconda indagine sulla struttura commissionale di prodotti del risparmio gestito. Nel comparto misto e in quello monetario il Ter (Total Expence Ratio) ha registrato delle diminuzioni (-0,01% e –0,02%), mentre nella categoria azionaria e in quella obbligazionaria gli aumenti sono stati alquanto contenuti, e sono rimasti compresi tra lo 0,04% e lo 0,08%. “L’indagine Lipper dimostra ancora una volta che l’Industria italiana del Risparmio Gestito è in linea con i livelli europei ed offre sempre maggiore trasparenza”, ha dichiarato il professor Guido Cammarano, Presidente di Assogestioni, intervenendo oggi a Milano alla presentazione dell’indagine Lipper. “Il livello delle commissioni di gestione dei fondi di diritto italiano appare sostanzialmente in linea con quello applicato da fondi di diversi altri Paesi europei”. Cammarano ha anche sostenuto che quella italiana “E’ un’industria che cresce e si sviluppa grazie alle esigenze dei consumatori. Gli operatori sono attenti al costante miglioramento del servizio che rappresenta il fulcro delle strategie di mercato”.

LOCALISMO E GLOBALIZZAZIONE: LE BCC DANNO CERTEZZA PER IL FUTURO UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVA HA FATTO IL PUNTO SUL TERRITORIO DI BUSTO ARSIZIO
Busto Garolfo, 20 novembre 2003 - Il territorio in cui viviamo ha subito grandi cambiamenti. Antonio Colombo, direttore dell’Univa (associazione a cui aderiscono 1.400 imprese, in stragrande maggioranza con meno di cento dipendenti, per un totale di 74mila addetti) ha fatto il punto della situazione in convegno su localismo e globalizzazzione, organizzato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate in collaborazione con l’Univa. L’evento si è tenuto ieri a Busto Arsizio presso la sede dell’Unione degli Industriali. “Viviamo in un “sistema territoriale”, - ha detto - rappresentato dal Varesotto e dall’Altomilanese, che è una delle “piattaforme territoriali” più importanti all’interno di quella che il Aldo Bonomi definisce la “città infinita”. Ovvero quella porzione di territorio che si estende dalla Malpensa sino ad Orio al Serio, che rappresenta un continuum territoriale lungo la cosidetta “Pedemontana lombarda”, che ha superato -e in larga misura annacquato- le identità comunali e che conta al suo interno quattro milioni di abitanti, 460mila imprese, un milione e 600mila posti di lavoro e tre milioni e 200mila autoveicoli”. “La città infinita è un grande luogo iper moderno -ha spiegato Aldo Bonomi, apprezzato sociologo ed editorialista, direttore e fondatore dell’istituto di ricerca Aaster (associazione agenti di sviluppo del territorio) e consulente del Cnel -, dove c’è il più alto tasso di sportelli bancari, quindi la più alta competizione tra banche locali, regionali e grandi gruppi, e dove la flessibilità è già una realtà, vista la presenza del più alto numero di agenzie di lavoro iterinale”. In questo contesto, “dove un grande gruppo bancario si è fatto male e le banche regionali hanno lasciato grandi spazi -ha chiosato Bonomi- ci sono grandi spazi di crescita per le Banche di Credito Cooperativo. Oggi l’incognita che fa paura, che genera stress, è la globalizzazione. Un processo che domina lo scenario economico e sociale e che, in svariate situazioni, manda in crisi le certezze della gente. E qui entrano in scena le banche di credito cooperativo, veri e propri mercanti della fiducia, perché rinverdendo i valori di mutua assistenza e cooperazione, fornite alla gente e alle imprese una serie di certezze a cui aggrapparsi. Rappresentano una bussola che rende in qualche modo più tranquillo il cammino verso l’incognita del futuro”. A spiegare come è toccato a Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che tirando le conclusioni del convegno ha sottolineato con forza che “vogliamo sostenere la crescita dei nostri territori, con una corretta politica dell’accesso al credito, che sappia garantire degli equi costi del sistema finanziario, soprattutto per le piccole imprese, che rappresentano la rete viva e vitale di questa nostra zona e, più in generale, dell’intero sistema economico italiano. Noi abbiamo una grande ambizione: diventare la banca locale del Varesotto e dell’Altomilanese. Per giocare il ruolo che ci spetta per nascita: quello di partner naturale per lo sviluppo della nostra comunità locale. Nei fatti già siamo l’unica banca locale di questo territorio: l’unica banca che ha qui la struttura decisionale, il cuore della propria attività. Forte di un percorso ultracentenario, cominciato nel 1897 a Busto Garolfo, e di una modernità di gestione che si è perfezionata dopo la fusione con Buguggiate, avvenuta quattro anni fa, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha oggi tutti i mezzi per sostenere al meglio, con puntualità e competenza, la crescita del nostro territorio, e per dare risposte chiare, rapide ed esaurienti alle imprese della nostra zona”.

ACCORDO CAD IT E MICROSOFT PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI DI BUSINESS INTELLIGENCE PER IL MERCATO FINANZIARIO.
Milano, 20 Novembre 2003 - Cad It, società leader nella realizzazione di sistemi informativi per il settore finanziario, e Microsoft hanno annunciato una partnership volta a fornire agli istituti bancari strumenti avanzati di Business Intelligence basati su tecnologia Microsoft .Net. Le soluzioni sviluppate sono in grado di garantire significativi vantaggi in termini di gestione e sicurezza dei dati, oltre a una notevole riduzione dei costi collegati agli investimenti It. La collaborazione con Microsoft consentirà l’integrazione dei prodotti di Cad It con le soluzioni della famiglia Windows Server System di Microsoft, tra cui Windows Server 2003, Sql Server, Sharepoint Portal Server. La partnership, rivolta inizialmente al mercato italiano, prevede una progressiva internazionalizzazione dell’offerta. Le due società lavoreranno congiuntamente per condividere iniziative di marketing e per favorire un interscambio di competenze sulle reciproche soluzioni, con lo scopo di presentare al mercato finanziario un’offerta fortemente integrata e ad alto valore aggiunto. “Il settore bancario sarà caratterizzato nei prossimi mesi da un importante rinnovamento delle metodologie e dei processi di business, reso necessario dagli standard richiesti dalla normativa Basilea Ii, che investirà anche le infrastrutture informative e tecnologiche”, ha dichiarato Pierpaolo Taliento, Direttore Enterprise & Partner Group di Microsoft Italia. “La collaborazione con un partner come Cad It, player tecnologico di riferimento per gli istituti bancari italiani, ci consentirà di svolgere un ruolo di primo piano nel supportare gli istituti di credito in questa delicata fase di transizione. Siamo certi che la competenza e il know-how di Cad It su questo specifico settore, uniti all’affidabilità e alla flessibilità della tecnologia Microsoft, ci permetteranno di fornire soluzioni in grado di rispondere alle nuove esigenze del mercato”. Giuseppe Dal Cortivo, Presidente di Cad It, ha dichiarato: “L’evoluzione del mercato finanziario richiede sempre di più un approccio analitico e puntuale nella elaborazione delle informazioni relative al proprio business. Tale scenario, unitamente alla complessità dei temi trattati da Basilea II necessita della flessibilità e dell’affidabilità degli strumenti di cui la piattaforma Microsoft dispone. L’unione di queste professionalità e di queste tecnologie, congiuntamente al know-how di Cad It nel mercato finanziario consentiranno di offrire una soluzione adeguata alle nuove esigenze derivanti da Basilea Ii”. E ha aggiunto: “La collaborazione con un partner di rilievo mondiale come Microsoft, si inserisce nella strategia di espansione del Gruppo Cad It volta all’ampliamento del business a livello nazionale ed internazionale.“

ELIOS HOLDING CONCLUSA LA PRIMA FASE DEL PIANO INDUSTRIALE
Milano, 20 novembre 2003 - Si è conclusa la prima fase prevista dal piano industriale di Elios varato dal consiglio di amministrazione del 13 giugno u.S. Come illustrato nella relazione alla semestrale al 30 giugno 2003. Dal punto di vista finanziario è stato siglato in data 17 novembre 2003 l´accordo con le banche che prevede il trasferimento, entro il 30 novembre 2003, dei due prestiti obbligazionari convertibili 2002-2007 e 2002-2009 per un totale di 30.740 migliaia di euro in capo al socio di controllo che si è impegnato a convertirlo per un importo minimo di 20.000 migliaia di euro in capitale entro l’esercizio 2003. In caso di totale conversione l’azionista di controllo verrebbe a detenere una partecipazione del 73,53%. Tale operazione, oltre ai finanziamenti già ricevuti dal socio di controllo per circa 6 milioni di euro, conclude la ricapitalizzazione di Elios che, pertanto, presenterà un patrimonio netto consolidato a fine esercizio comunque positivo contro un patrimonio netto negativo di Gruppo al 30 giugno 2003 di 12.401 migliaia di euro. Dal punto di vista del business Elios ha riorganizzato le sue partecipazioni in tre societä operative che rappresentano le tre aree di business previste dal piano: Gnt Gmbh (prossima denominazione Elios Communications Gmbh) : riprende tutte le attività estere del Gruppo nel settore dei servizi telefonici e opera in mercati di nicchia prevalentemente in Africa e Medio Oriente ed in quello delle carte prepagate - Elios Solutions Spa : riprende tutte le attività italiane del Gruppo nel settore della progettazione, realizzazione e gestione di reti complesse (integrando circuiti via satellite a due vie con infrastrutture terrestri) destinate a clienti medio- grandi e nello sviluppo di servizi complementari (consulenza, gestione beni, servizi Isp, etc) Digital Television Spa : opera nel settore della Televisione Digitale con una tecnologia innovativa che garantisce la trasmissione del segnale di tipo televisivo digitale / banda larga sul normale doppino telefonico; offre servizi di Tv digitale (live e on demand) a costi molto competitivi su tutto il territorio nazionale in modalità unicast via Adsl. Digital Television, con sede in Milano, è stata costituita il 27 marzo 2003 con un capitale sociale di 8 milioni di euro interamente versato. La Società è proprietaria delle tecnologie abilitanti il servizio di televisione digitale la cui piattaforma è stata ideata e sviluppata dalla controllata Essegi srl costituita nel 1989 su iniziativa di un gruppo di ricercatori con competenze specializzate nel settore telecomunicazioni e streaming over Ip e delle applicazioni elettroniche in diversi settori. Essegi ha acquisito le proprie competenze e know how nel corso di precedenti esperienze nell’ambito di strutture di ricerca di tipo militare le cui applicazioni sono state rivolte al settore civile; ha chiuso l’esercizio 2002 con un risultato sostanzialmente in pareggio, un valore della produzione di 1.636 migliaia di euro, un Ebitda di 474 migliaia di euro e un patrimonio netto di 66 migliaia di euro. L´acquisizione di Digital Television è avvenuta dalla Astilbe Consultadoria e Investimentos Lda con sede in Madeira , società controllata dalla Bleue Etoile Sa ( Gruppo Peccolo), per un corrispettivo da definirsi nel range tra 6 e 8 milioni di euro; contemporaneamente la Astilbe ha acquistato per conto della società Ibeor Sa (Gruppo Peccolo) una partecipazione del 51,85% di Eliosnet Srl per il medesimo corrispettivo. Tale corrispettivo sarà stabilito in via definitiva a seguito di una perizia da parte di una primaria società di consulenza indipendente, tra quelle cui è stata fatta una richiesta di offerta, dalla quale scaturirà un eventuale conguaglio le cui modalità di regolazione verranno definite successivamente dalle parti. La cessione della quota di maggioranza di Eliosnet è stata decisa nell’ottica di razionalizzazione e di focalizzazione del business nelle aree strategiche definite dal piano più sopra illustrate anche in vista dei potenziali effetti delle nuove normative in vigore che potrebbero modificarne il modello di business. Eliosnet ha attualmente come business principale la gestione delle attività legate alla concessione con l’Agenzia del Demanio, con la quale è in corso un contenzioso legale che dovrebbe garantire il recupero di costi sostenuti per almeno 2/3 milioni di euro. L’ assemblea di Eliosnet del 8 ottobre us ha preso atto dell’avvenuta copertura, con il contributo del socio di controllo, delle perdite accumulate al 30 giugno 2003 pari a 2.494 migliaia di euro mantenendo il capitale a Euro 100.000; il fatturato previsto per l’esercizio 2003 è stimato in 1.500 migliaia di euro. Il piano di riorganizzazione prevede inoltre che le partecipazioni in Easy Srl (51%), Redesign Srl (34%) e Elios Pmi Srl (100%) vengano rilevate dalla Elios Solutions Spa entro l’esercizio 2003 in quanto operanti nel medesimo settore di attività. Per sostenere e portare avanti il progetto industriale di cui sopra, la Elios si è rafforzata dal punto di vista del management dotandosi, a livello centrale, di un nuovo direttore generale del Gruppo Ing. Fabrizio Bellezza e di due managers che ricopriranno le funzioni di marketing strategico e sviluppo prodotti speciali. Nel contempo ha acquisito, con l’ingresso nel nuovo business, le competenze ed esperienze professionali provenienti dal gruppo di collaboratori guidato dal Sig Giuseppe Sbrissa, Amministratore Delegato di Digital Television Spa. L´ing Fabrizio Bellezza che inizierà la sua collaborazione dal 1 dicembre 2003 è un manager di provata esperienza nel settore delle telecomunicazioni che ha operato in importanti gruppi industriali quali Telecom Spa e Edisontel Spa. Il Sig. Giuseppe Sbrissa è il fondatore di Digital Television nonché lo sviluppatore con la Essegi di tutte le componenti tecnologiche dell’innovativa piattaforma Digital Tv.

COLT ANNUNCIA IL RISCATTO ANTICIPATO DELLE DISTINTE DI SCONTO IN DOLLARI EMESSE AL 12% SOTTO LA PARI
Londra
, 20 Novembre 2003 - Colt Telecom Group plc (Colt) ha annunciato oggi di aver dato avviso di estinzione delle distinte di sconto di primo grado in dollari emesse al 12% sotto la pari, prevista per il 2006. Il rimborso comprenderà l’ammontare delle distinte più gli interessi accumulati e sarà finanziata dalle risorse di cassa e dalla liquidità di Colt. La somma complessiva dell’operazione ammonta a circa a 122 milioni di sterline. L’operazione avrà luogo il 22 Dicembre 2003. Marina Wyatt, Chief Financial Officer di Colt afferma: "Colt è finanziariamente forte, al 30 settembre 2003 le voci di cassa e di liquidità ammontavano a 934 milioni di sterline e ci aspettiamo per il 2005 flussi di cassa positivi su basi sostenibili. Riscattando in anticipo le cambiali risparmieremo circa 30 milioni di sterline in interessi passivi netti nei prossimi tre anni."

TISCALI IN INCREMENTA LA PROFITTABILITÀ NELLA BANDA LARGA
Cagliari, 20 novembre 2003. - In riferimento ai dati di bilancio del terzo trimestre 2003 comunicati lo scorso 14 novembre, Tiscali riconferma che: La società intende continuare ad investire per sostenere l’elevato tasso di crescita degli utenti Adsl e per incrementare la profittabilità nella banda larga mediante investimenti selettivi e mirati in unbundling già iniziati in Olanda e attualmente allo studio in Italia e Francia. Il target di generazione di free cash flow è pertanto atteso per la seconda metà del 2004, coerentemente con la strategia di forte crescita e di incremento delle quote di mercato che sta già dando i suoi frutti. Il piano di investimenti è in corso di finalizzazione e verrà reso noto con i risultati del 4° trimestre 2003. Attualmente, Tiscali ha raggiunto 700.000 abbonati Adsl, rispetto ai 602.000 utenti del 30 settembre scorso, con un tasso di crescita di oltre 16.000 nuovi utenti a settimana. Il free cash flow negativo per 45,1 milioni di Euro registrato nel 3° trimestre include 4,5 milioni di Euro di pagamenti per cassa di recenti acquisizioni, l’interesse annuale sul bond da 150 milioni di Euro (per 10 milioni di Euro) e 9 milioni di Euro di poste straordinarie, già accantonate. Il free cash flow, rettificato delle sopracitate poste, risulta pertanto negativo per 21.6 milioni di Euro ed in miglioramento rispetto ai -29 milioni di Euro del 2° trimestre 2003.

SAIPEM DELISTING DALLA BORSA VALORI DI PARIGI
San Donato Milanese, 20 novembre 2003: L’autorità di Borsa francese, Cob ed Euronext, gestore del mercato telematico azionario regolamentato francese, ha autorizzato il “delisting” delle azioni della Società dalla Borsa di Parigi. Il provvedimento è stato richiesto da Saipem in quanto il titolo veniva scambiato in volumi assolutamente marginali rispetto alle quantità trattate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.a.. Ai possessori delle azioni già quotate su detto mercato è garantita la possibilità di negoziare, senza l’aggravio di ulteriori spese, i titoli Saipem in loro possesso, presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.a. Con l’assistenza dell’intermediario creditizio Bnp Paribas Securities Services.

BANCA POPOLARE DI SONDRIO APRE A MILANO  L’AGENZIA N° 23
Sondrio, 20 novembre 2003 - lunedì 24 novembre prossimo, diventa operativa l'agenzia n° 23 di Milano, ubicata in viale Certosa 62 (telefono 02/3925445). La nuova dipendenza dà continuità alla progressiva intensificazione dell'azione della "Popolare" sulla piazza di Milano dove, lo scorso mese di aprile, è stata attivata l'agenzia n.22 nel centro cittadino, tra corso Italia e corso di Porta Romana. L'agenzia n.23 è ubicata nella periferia nord-ovest di Milano, nelle immediate vicinanze di piazzale Accursio. Nella zona vi sono un buon numero di imprese di natura commerciale, prevalentemente di piccola e media dimensione, e numerosi insediamenti residenziali con un cospicuo numero di residenti. La nuova agenzia attesta la capacità della Popolare di Sondrio di ritagliarsi anche sulla piazza bancariamente più competitiva d'Italia quote di mercato significative, coniugando al meglio i valori che vengono dalla tradizione di banca locale con la capacità di offrire servizi efficienti e qualificati. La Banca Popolare di Sondrio, che con la nuova apertura dispone di un'articolazione territoriale di 189 filiali, prosegue quindi con determinazione il proprio sviluppo territoriale con l'obiettivo di via via intensificare il proprio radicamento nelle aree presidiate. Una crescita che pone in primo piano le relazioni con le realtà economiche locali, lo stretto contatto con le imprese, l'offerta di servizi alle famiglie, sempre con l'obiettivo di sviluppare il binomio socio-cliente. La nuova dipendenza e l'intiera struttura della banca sono naturalmente a disposizione della clientela per qualsiasi occorrenza.

TERZA GIORNATA NAZIONALE DELLA FINANZA ETICA E SOLIDALE LA FINANZA ETICA SOSTIENE UN ALTRO AMBIENTE
Bologna, sabato 22 novembre 2003, Teatro Arena del Sole Bologna, 20 novembre 2003 - Oltre 2.700 milioni di euro è il patrimonio complessivo dei fondi etici in Italia, secondo le stime dell’Associazione Finanza Etica (Afe), aggiornate al primo semestre del 2003. Per il Censis, nel 2002 il 4,8% degli italiani ha aperto un conto corrente in una banca etica o ha acquistato quote di un fondo di investimento socialmente responsabile. Un chiaro segno della crescita, all’interno del Paese, della fiducia verso modalità di risparmio più responsabili e verso piani di investimento basati su criteri etici e sociali. Questi i temi di cui si parlerà a Bologna, sabato 22 novembre 2003, al Teatro Arena del Sole, in occasione della Terza Giornata Nazionale della Finanza Etica, che Afe promuove in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. Crescono, dunque, gli strumenti conti correnti, obbligazioni, fondi etici, prodotti di finanza socialmente responsabile e di investimento diretto espressione di un nuovo modo di fare economia e di intendere lo sviluppo, attento non solo alla destinazione degli investimenti, ma anche alla promozione di forme di imprenditorialità che mettono al centro la persona, i suoi diritti e l’ambiente in cui vive. Ed è proprio il rapporto tra ambiente e finanza etica il tema centrale della Terza Giornata Nazionale. Un rapporto da non intendere esclusivamente in senso protezionistico, in difesa di quelle aree minacciate dall’inquinamento o da uno sfruttamento selvaggio, ma volto a sostenere l’ambiente in tutti i suoi aspetti, con scelte finanziarie etiche e responsabili. Uno dei temi più urgenti da affrontare, ad esempio, è quello delle energie rinnovabili, che entro il 2010 dovranno rappresentare, secondo una direttiva dell’Unione Europea, il 12% della produzione totale di energia. Un traguardo ancora lontano per l’Italia: nonostante l’energia eolica sia più che raddoppiata nell’ultimo biennio, la produzione di energia alternativa è, ad oggi, ancora al 6,1% rispetto al totale. La sfida, per l’Associazione Finanza Etica, è dunque, ripartire dalle città e dalle abitudini quotidiane, dal modo di produrre, così come dal modo di risparmiare e consumare. Un’azione culturale che si traduce sempre più in precise scelte e comportamenti economici. La giornata rappresenta un momento importante di confronto anche in considerazione della mozione recentemente approvata, che impegna il Governo a sostenere e promuovere concretamente la crescita della finanza etica e la sua diffusione culturale nel nostro paese. Un’iniziativa politica promossa dall’Associazione Finanza Etica con l’attiva partecipazione della Regione Emilia Romagna, partner della giornata fin dalla prima edizione. Tra i relatori che animeranno il dibattito della giornata, sono in programma Gianfranco Bologna, portavoce Wwf Italia, il sociologo cileno Louis Razeto Migliaro, Tonino Perna, presidente del Parco dell’Aspromonte. Nel teatro saranno inoltre presenti gli stand di associazioni e soggetti della finanza etica e del commercio equo e solidale: un’occasione per incontrare i cittadini e i risparmiatori, con l’obiettivo di rinnovare e superare il successo della scorsa edizione, che ha visto la partecipazione di oltre 3.000 persone. La Terza Giornata della Finanza Etica è realizzata con il patrocinio e il contributo di: Anci; Provincia di Bologna; Greenpeace; Legambiente; Lipu; Issi; Verdiambientesocietà; Wwf Italia; Editrice Emi; Coop; Ctm Altromercato; Legacoop Emilia Romagna; Unimondo.org; Banca Etica; Banca Popolare Emilia Romagna; Credito Cooperativo.

SCANDALO CIRIO: MARZANO VARA IL COMITATO DI SORVEGLIANZA, ESCLUDENDO I RAPPRESENTANTI DEI RISPARMIATORI TRUFFATI, E IGNORANDO LA PRESTIGIOSA CANDIDATURA AVANZATA DA INTESA CONSUMATORI
Roma, 20 novembre 2003 - Nonostante l’Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori), che rappresenta migliaia di bondholders raggirati dalle banche, avesse ufficialmente formalizzato la candidatura di un prestigioso banchiere, presidente di una importante fondazione bancaria (al quale va la nostra gratitudine per aver accolto la nostra proposta), tra i pochi in grado di dipanare l’intricata matassa, Marzano ha preferito nominare il Trustee (Law Debenture Trust) inglese, guarda caso scelto precedentemente dal dr. Cragnotti in rappresentanza dei risparmiatori. Come mai il ministro Marzano ha preferito nominare il Trustee di Londra, già scelto da Cragnotti che non può dirsi rappresentativo degli interessi dei risparmiatori, piuttosto che il prestigioso candidato espresso dall’Intesa ? 1) Per non disturbare le banche ? 2) Per non far trapelare i discutibili criteri discrezionali adottati dai commissari straordinari nella liquidazione della Cirio? 3) Per non far richiamare gli stessi commissari alle procedure, che ancora non sono state adottate, di ineludibili azioni revocatorie di 5 emissioni Cirio su 7, che farebbero rientrare nelle disponibilità oltre 700 milioni di euro sul totale di 1,125 miliardi ? 4) Per affossare definitivamente la funzione del Cncu che non risulta sia stato consultato sullo scandalo Cirio, al contrario di quanto impone la legge 281/98 ? Intesa dei Consumatori impugnerà le nomine nelle competenti sedi per giungere a un indispensabile chiarimento.

DOCUMENTO AUTORITÀ PER L’ENERGIA: LA POSIZIONE DEL MEF
Roma, 20 novembre 2003 - Il Mef comunica di aver preso atto con viva sorpresa del Secondo documento per la consultazione pubblicato oggi dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas, di cui non condivide il contenuto. Si riserva di intraprendere ogni azione a tutela dell’Enel e dei suoi azionisti, in vista del Documento definitivo, contenente il sistema tariffario 2004-2007.

AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS: DIFFUSO IL SECONDO DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE SULLE TARIFFE ELETTRICHE PER IL QUADRIENNIO 2004-2007
Milano, 20 novembre 2003 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha diffuso un secondo documento per la consultazione con le proprie proposte sulle tariffe elettriche che saranno applicate dal prossimo primo gennaio 2004 fino al 31 dicembre 2007. Le proposte dell'Autorità riguardano in particolare le componenti tariffarie a copertura dei costi (fissi) da riconoscere alle imprese per le attività industriali di trasporto (trasmissione sulla rete nazionale e distribuzione sulle reti locali), l'attività di misurazione (gestione contatori) e vendita (fatturazione e commercializzazione) dell'energia elettrica; è esclusa la parte di tariffa (variabile) che rimborsa i costi di combustibile, aggiornata ogni tre mesi. Sul documento, disponibile sul sito www.Autorita.energia.it, i soggetti interessati potranno fornire osservazioni e suggerimenti per iscritto, entro il prossimo 5 dicembre 2003. Il nuovo documento tiene conto degli esiti della consultazione svoltasi sul documento diffuso lo scorso 7 luglio, alla quale hanno partecipato 32 soggetti. Il quadro tariffario delineato dall'Autorità prevede sia un aumento complessivo dei ricavi delle aziende impegnate nei settori della trasmissione, distribuzione, misura e vendita dell'elettricità sia una riduzione di alcuni punti percentuali del costo finale per i consumatori. Questo risultato, che tiene conto dell'aumento dei consumi di elettricità nel quadriennio, sarà ottenuto con un'equa ripartizione dei recuperi di efficienza (quindi minor costo complessivo del servizio) conseguiti dalle imprese negli anni 2000-2003, stimolate dai meccanismi tariffari incentivanti introdotti dall'Autorità a fine 1999. In tale periodo il recupero medio annuo di produttività è stato del 6%, maggiore di circa 2 punti percentuali rispetto all'obiettivo che fu fissato dall'Autorità, con un price-cap (riduzione annuale predeterminata dei ricavi) del 4%. Le proposte dell'Autorità individuano il punto di equilibrio tra l'interesse delle imprese e quello dei consumatori fissando un tasso di rendimento del capitale investito reale pre-tasse del 6,2% per l'attività di trasmissione e del 6,4% per l'attività di distribuzione. Nei quattro anni precedenti tale valore è stato del 5,6% per entrambe le attività. Per favorire lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale dell'elettricità l'Autorità prevede anche l'immediato riconoscimento (senza aspettare l'inizio del successivo periodo regolatorio) degli investimenti in nuove infrastrutture completati e autorizzati dal Ministero delle attività produttive e la loro remunerazione con un tasso del 7,2%. Un maggior tasso di rendimento è già in vigore per le nuove infrastrutture della rete nazionale del gas, anche se i parametri utilizzati riflettono il maggior rischio connesso a tale servizio (il gas è più facilmente sostituibile nei suoi usi rispetto all'elettricità). Per i prossimi quattro anni è ipotizzato un price-cap annuale del 4,5% per la distribuzione e del 3% per la trasmissione, applicato esclusivamente alla componente tariffaria a rimborso dei costi operativi (compresi gli ammortamenti, esclusa la remunerazione del capitale investito netto). Per il servizio di misura l'Autorità propone l'istituzione di una apposita componente tariffaria, che varierà nel tempo a seconda del grado di apertura del mercato retail alla concorrenza, e il riconoscimento anticipato degli investimenti in corso per i nuovi contatori elettronici. Per il servizio di vendita viene ipotizzata una remunerazione pari al 10% dei costi di commercializzazione in precedenza inglobati nella tariffa di distribuzione. Tali costi, man mano che i clienti cambiano fornitore, smettono di gravare sul precedente fornitore e vanno di conseguenza rimborsati al nuovo. Il documento dell'Autorità precisa inoltre gli orientamenti in materia di perequazione dei costi di distribuzione e di altri oneri a carico dei distributori di energia elettrica. Completano il documento le indicazioni relative all'adozione di meccanismi di integrazione tariffaria; nel primo periodo regolatorio, avviato in un contesto di mercato monopolistico e quindi prevalentemente su dati Enel, sono infatti emerse differenze di costo tra i vari distributori, di cui si terrà conto nei prossimi anni a garanzia dell'equilibrio economico-finanziario delle imprese. Infolink: Documento di consultazione

H2 ROMA “IDROGENO: ITALIA E EUROPA SULLA STRADA DELL’ENERGIA INFINITA”
Roma, 20 novembre 2003 - Il 21 Novembre alle ore 9,00 nella Sala Convegni del Cnr, piazzale Aldo Moro 7, si svolgerà l’edizione 2003 di H2 Roma “Idrogeno: Italia e Europa sulla strada dell’energia infinita” Il workshop scientifico con la Stampa è organizzato da: Cirps – Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile - Università di Roma “ La Sapienza ”, Enea – Ente per le nuova tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, Itae-cnr – Istituto Tecnologie Avanzate per l’Energia - Consiglio nazionale delle Ricerche, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e la collaborazione di Bmw Italia. Il sistema energetico a idrogeno offre la prospettiva di realizzare dei “cicli chiusi”, senza consumo di risorse non riformabili e tendenzialmente senza alcun impatto sull’ambiente. In questo incontro del mondo scientifico con quello dell’informazione si farà il punto sui progetti in corso in Europa e nel nostro Paese, sui risultati ottenuti e sulle prospettive a breve termine. Contatti Segreteria Scientifica: Cirps Tel. 06-772653200/2 Fax. 06-772653215 - info@h2roma.Org  Registrazione: www.H2roma.org  

PRIVATIZZAZIONE AEM. UNA SMENTITA DAL COMUNE DI MILANO
Milano, 20 novembre 2003 - Il Comune di Milano smentisce in toto le illazioni pubblicate ieri sul quotidiano Finanza e Mercati in merito alla privatizzazione dell’Aem, in quanto “frutto di pura fantasia giornalistica”. Nei fatti, l’advisor del Comune, Paribas, non ha ancora completato il suo lavoro. Pertanto le affermazioni contenute nell’articolo “Aem, due opzioni per Albertini”, a firma Lg., sono destituite di ogni fondamento.

AUTOGRILL SI AGGIUDICA LA GESTIONE DI ATTIVITÀ DI RETAIL ALL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI HOUSTON IL CONTRATTO HA DURATA DI SETTE ANNI E I RICAVI PREVISTI NEL PERIODO SONO DI OLTRE 190 MILIONI DI DOLLARI USA
Milano, 20 novembre 2003 –Il Gruppo Autogrill si è aggiudicato un nuovo contratto per lo sviluppo e la gestione di 17 nuovi negozi nell’Aeroporto Intercontinentale di Houston, tramite la controllata Hmshost Corporation, che ha partecipato alla gara in joint venture con la Houston & Team Llc. Il contratto ha durata di sette anni. I ricavi che Autogrill prevede di realizzare nel periodo ammontano a circa 190 milioni di dollari Usa. Con oltre 35 milioni di viaggiatori l’anno, l’aeroporto Intercontinentale di Houston è il ventesimo aeroporto nel mondo e il dodicesimo in America per traffico passeggeri. Il contratto è importante dal punto di vista industriale: comporta un incremento di ricavi di oltre 27 milioni di dollari l’anno nelle attività di retail che si aggiungono a quelle della ristorazione. Autogrill passa così, nel retail aeroportuale da 181 ad oltre 200 milioni di dollari annui di fatturato. “È la testimonianza della forza competitiva dell'azienda anche nel retail, linea di business in cui contiamo di crescere ancora”, commenta Gianmario Tondato, Amministratore Delegato di Autogrill. I lavori per la costruzione dei nuovi punti di vendita avranno inizio alla fine del 2003. Tra i principali concetti previsti si segnalano: Fox News Channel Newsstand. In collaborazione con Fox News Channel, Hmshost fornirà informazioni costantemente aggiornate ed accessibili tramite Internet, tramite satellite e un chiosco con la possibilità di stampare oltre 150 quotidiani nazionali e internazionali..Clyde Drexler’s Sports Scene. Ispirato alla star dell’Nba Clyde Drexler, il punto di vendita ospita alcuni degli oggetti “culto” della collezione personale del giocatore. Ma Clyde non è solo basket: il negozio avrà un’ampia selezione di abbigliamento sportivo di marca e oggetti da collezione ispirati a tutte le squadre professioniste e universitarie di Houston. I Rockets, gli Astros, i Texans e gli Aeros e leUniversità di Houston, del Texas e la Rice University. Destination Houston. Formula di “store in store” raccoglie i migliori prodotti locali e regionali di Houston. Space Trade propone ai viaggiatori gli oggetti ricordo della Nasa e dello Space Trade Center di Houston; Gulf Coast Sunstyles evoca le atmosfere delle spiagge locali e delle vacanze in barca con il suo assortimento di accessori da spiaggia; Taste of Texas aggiunge un assaggio delle migliori salse e spezie del Texas oltre a un assortimento di libri di cucina. Tre insegne che si aggiungono a News Connection, Simply Books, Fossil, Pacific Silver, Sporting Eyes e Airpot Wireless.

LUFTHANSA REGIONAL, UN NETWORK GLOBALE CHE COLLEGA LE REGIONI D’EUROPA AL MONDO LUFTHANSA RAFFORZA LA PARTNERSHIP CON LE COMPAGNIE AEREE PARTNER
Milano, 20 novembre 2003 - Per il traffico regionale di Lufthansa si è aperta una nuova era: le compagnie aeree partner di Lufthansa, Air Dolomiti, Augsburg Airways, Contact Air, Eurowings e Lufthansa Cityline, riorganizzano la loro collaborazione con il vettore, riunendosi sotto un unico brand “Lufthansa Regional”. Ai passeggeri provenienti dalle aeree decentrali sarà offerto un prodotto di qualità con collegamenti diretti e coincidenze verso le principali città europee. Il nuovo brand sarà ben visibile sugli aeromobili delle compagnie aeree partner con sede in Germania: gradualmente infatti, tutti i velivoli saranno ridipinti con il nuovo logo “Lufthansa Regional” blu su sfondo bianco e con la specifica “volo operato da…..” per evidenziare ciascun partner. Air Dolomiti tuttavia, manterrà la propria identità e livrea attuale. “Il traffico regionale è una parte essenziale della nostra offerta globale”, ha dichiarato Wolfgang Mayrhuber, Presidente e Ceo di Lufthansa “Per i nostri clienti provenienti dalle diverse aree e per le aree e per le regioni stesse, voli diretti e buoni collegamenti con gli hub di Francoforte e Monaco hanno una grande rilevanza economica. I passeggeri in transito che viaggiano con i partner Lufthansa Regional, rappresentano in termini numerici per Lufthansa l’equivalente di 19 jumbo jet al giorno.” Il traffico Lufthansa proveniente dalle aree decentrali è cresciuto costantemente dal 1995 e il collegamento tra le regioni europee rappresenta sicuramente uno dei punti di forza di Lufthansa. Con il nuovo brand, Lufthansa semplificherà ed allo stesso tempo intensificherà la collaborazione con i partner regionali, sfruttando le sinergie disponibili a beneficio dei viaggiatori. I passeggeri Lufthansa potranno infatti contare su una rete capillare di collegamenti via Monaco e Francoforte, come pure su voli in partenza dalle regioni decentrali verso destinazioni all’interno della Germania ma anche europee. Un ottimo network globale ed elevati standard di sicurezza e qualità contraddistingueranno la nuova alleanza. Lufthansa Regional consentirà inoltre a tutti i passeggeri di usufruire di servizi all’avanguardia come la prenotazione di biglietti via Internet o tramite il Call Center Lufthansa, etix il biglietto elettronico di Lufthansa o il programma per passeggeri abituali Miles & More da oggi disponibili su tutti i voli regionali. Con la nuova cooperazione, le singole compagnie aeree potranno migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti e l’efficienza: oltre allo scambio di know how, tutte beneficeranno di un sistema centralizzato per la pianificazione degli aeromobili in riserva, che garantirà ai passeggeri un alto livello di affidabilità. Con Lufthansa Regional aumenterà la produttività delle singole compagnie partner, grazie alla semplificazione dei processi e alla riduzione dei costi. I partner rafforzeranno così la loro competitività sul mercato rafforzando la presenza sul territorio e garantendo posti di lavoro nelle regioni stesse. Lufthansa Regional è il partner che collega le regioni europee. “L’utilizzo dei jet nel traffico regionale di Lufthansa rappresenta una case history di successo ed è obiettivo della compagnia sviluppare ulteriormente questo modello di traffico per restare il leader in Europa anche in questo segmento di mercato”, ha concluso Wolfgang Mayrhuber, Presidente e Ceo di Lufthansa.

LUFTHANSA LANCIA NUOVE TARIFFE PER LA GERMANIA A PARTIRE DA 99 EURO.
Milano, 20 novembre 2003 - Dal 1° novembre Lufthansa offre la possibilità ai propri passeggeri di scoprire la Germania con speciali tariffe valide sulle seguenti tratte: Partenza da Milano (Malpensa, Linate, Orio al Serio) per Francoforte, Monaco, Berlino, Amburgo, Stoccarda, Düsseldorf; Partenza da Venezia per Francoforte, Monaco, Düsseldorf; Partenza da Roma per Francoforte e Monaco. Tali offerte, per le quali non è richiesta la permanenza minima del sabato notte, rientrano in una nuova struttura tariffaria che prevede 5 fasce di prezzo. La prima fascia di prezzo parte da 99 Euro. I biglietti possono essere prenotati ed acquistati anche il giorno stesso della partenza in base alla disponibilità dei posti. Le tariffe di andata e ritorno in classe economica, sono soggette a variazioni senza preavviso e non includono le tasse aeroportuali. Ad esclusione dei voli diretti per le tratte sopra citate (vd. Tabella), rimane valida la tariffa a partire da 99,00 euro (tariffa di andata e ritorno in classe economica, supplementi e tasse aeroportuali escluse), prenotabile ed acquistabile almeno 42 giorni prima della partenza. Valida per tutti i voli operati da Lufthansa, Air Dolomiti e Air One in partenza Bologna, Firenze, Milano, Rimini, Roma, Torino, Venezia e Verona con scalo in Italia e/o in Germania, questa tariffa prevede un supplemento di 50,00 euro per le partenze dalla altre città italiane servite dalle tre compagnie, richiede la permanenza minima del sabato notte per partenze del venerdì e del sabato oppure di 3 giorni per partenze dalla domenica al giovedì. La nuova struttura tariffaria è stata concepita per permettere al passeggero una maggiore flessibilità nella pianificazione dei suoi viaggi.

AIR BERLIN SMENTISCE LE AUTORITÀ ITALIANE: 'NON ESISTONO PULSANTI DI EMERGENZA'
Berlino, 20 novembre 2003 - E' trascorso un giorno dal falso allarme di Roma, che è stato lanciato perchè le autorità italiane credevano che l'aeromobile di Air Berlin fosse stato dirottato da terroristi, eppure i responsabili per l'impiego dell'esercito e della polizia non hanno ancora fornito spiegazioni alla compagnia aerea circa la procedura adottata. Air Berlin respinge con decisione quanto dichiarato il giorno prima da un funzionario italiano di fronte ai giornalisti, ossia che l'allarme è stato lanciato perchè il pilota dell'aeromobile avrebbe attivato per errore un pulsante di emergenza. “Il pulsante di emergenza non può essere stato attivato per errore perchà non esiste nella cabina di pilotaggio”, ha affermato il portavoce dell'azienda Peter Hauptvogel nella giornata di mercoledì a Berlino. Sarebbe certamente possibile, con l'ausilio del radar transponder, inviare al controllo del traffico aereo un codice impostato per l'eventualità di un dirottamento, ma si dovrebbero selezionare manualmente quattro cifre in successione, girando una manopola e bloccandola in posizione per ognuna di esse. Sarebbe quindi esclusa la possibilità di compiere tale operazione inavvertitamente.

LE GAZZELLE MILANESI: DA PICCOLI A MEDI IMPRENDITORI. COSÌ GLI AMANTI DEL RISCHIO: 35ENNI, MASCHI SONO IN 13.000 OGNI ANNO. ORA ARRIVA UN AIUTO: 17 MILIONI DI EURO COL PROGETTO SATURNO
Milano, 20 novembre 2003. Imprese che nascono piccole, ma pronte per crescere e spiccare il balzo verso la media dimensione per diventare più forti sui mercati. Sono queste le “gazzelle” nel mondo delle imprese neonate a Milano, poco più di 13.000 in media ogni anno tra il 1998 e il 2000. A guidarle sono soprattutto 35enni maschi. L’elaborazione è stata fatta dalla Camera di Commercio di Milano su dati Unioncamere sulla demografia delle imprese, sulle “vere nuove imprese” (al netto, cioè, delle imprese che nascono per trasformazione della forma giuridica, subentri, scissioni). E per aiutarle da oggi c’è Saturno, un supporto per lo sviluppo delle imprese. Arrivano 17 milioni di euro per orientamento, informazione, formazione, assistenza, contributi. Un aiuto reale per i diversi protagonisti del mondo dell’imprenditoria quali aspiranti e neo-imprenditori, lavoratori autonomi, cooperative sociali, piccole e medie imprese, operatori nel settore dei servizi alle imprese. Un progetto, promosso da Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. Il progetto Saturno offre ad aspiranti e neo imprenditori, lavoratori autonomi, piccole e medie imprese, cooperative sociali: informazione, orientamento, formazione, assistenza specialistica, contributi a fondo perduto. Ad operatori del settore servizi alle imprese: finanziamenti sia per progetti che per voucher di assistenza specialistica (“buoni” che altre imprese possono utilizzare in cambio di servizi gratuiti) da destinare al sostegno dell'imprenditorialità sul territorio lombardo. Per informazioni: tel. 02/8515.5342 - E-mail: formaper.Pni@mi.camcom.it  “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - ha l'obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare lo start up e favorire il ricambio generazionale nelle piccole imprese lombarde, e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e delle associazioni delle imprese”. Il valore economico dei bandi è di 17.000.000,00 euro. Così ripartito: 1.000.000,00 euro per la diffusione della cultura d’impresa; 8.300.000,00 per aiuti alla creazione d’impresa, all’auto-impiego, con una particolare attenzione per cooperative/piccole cooperative sociali costituite da soggetti non autonomi; 5.400.000,00 euro per il supporto all’avvio di nuove imprese; 2.300.000,00 euro per le azioni a favorire il ricambio generazionale. Saturno aiuta gli aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi a costruire il proprio progetto su basi solide offrendo voucher specialistici per usufruire gratuitamente di: incontri di gruppo per verificare le competenze dei partecipanti, informare sulle modalità di costruzione di un proprio progetto di lavoro autonomo/imprenditoriale e individuare le opportunità che possono facilitarne la riuscita. Seminari che supportino i partecipanti fornendo informazioni, competenze professionali, strumenti di autovalutazione, supporti operativi per la definizione e la scelta di un percorso professionale autonomo/imprenditoriale. Incontri individuali dedicati a potenziare le capacità imprenditoriali e a realizzare la bozza del progetto d’impresa. Saturno, per i neo-imprenditori e lavoratori autonomi che muovono i primi passi con la loro attività, offre contributi a fondo perduto pari al 50% dell’investimento ammesso fino ad un massimo di 25.000 Euro. Voucher specialistici per usufruire gratuitamente di consulenza e assistenza specialistica per l’elaborazione del Business Plan, per l’individuazione delle competenze dell’imprenditore o del lavoratore autonomo e delle potenzialità del territorio, per lo sviluppo delle capacità imprenditoriali. Supporto personalizzato per le specifiche esigenze legate alla gestione della nuova attività grazie a Mentoring e affiancamento. Inoltre, Saturno mette a disposizione contributi per favorire l'avvio di cooperative/piccole cooperative sociali di tipo B. La cooperativa può richiedere un contributo economico in conto capitale, per l’acquisto di attrezzature di tipo informatico e logistico/strumentale. Saturno per le Piccole e Medie Imprese si propone di supportare e promuovere i processi di ricambio generazionale attraverso voucher specialistici per usufruire gratuitamente di: Mentoring individuale e affiancamento diretto alle giovani generazioni nella gestione dell’impresa. Le “vere nuove imprese”. Milano ha di vere nuove imprese poco più di 13.000 unità in media, raggiungendo il picco di quasi 15.000 attività nel 1999. Cresce il numero delle vere nuove imprese dal ’98 al ’99 (+23,2%). Dal ’98 al 2000 (+17,9%).

PROBLEMI A TROVARE LAVORO? GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE A LA SCUDERIA DI BOLOGNA LA RISPOSTA SARÀ CHANCE, IL PRIMO JOB PARTY D’ITALIA
Bologna, 20 novembre 2003 - Chance è il primo job party d’Italia: un evento assolutamente unico ed originale che si propone di far avvicinare i giovani al mondo del lavoro nel modo più facile ed efficace. Grazie a Chance, infatti, i colloqui avvengono in discoteca, dove, senza cravatta e magari sorseggiando un drink, vengono eliminate tutte le barriere fisiche e psicologiche che solitamente sono causa di insuccessi. Per la prima volta sono le aziende stesse ad entrare in contatto con i giovani e a confrontarsi direttamente con loro in un ambiente rilassato. La prima tappa del circuito 2003-2004 di Chance è Bologna, città tradizionalmente vicina al mondo giovanile ed attenta alle innovazioni che lo riguardano. L’incontro tra i ragazzi e le aziende si terrà giovedì 27 novembre, a partire dalle 17:30, presso il Disco-pub La Scuderia sito in P.zza Verdi 2, di fronte all’entrata della storica sede universitaria della città. L’accesso a Chance e a tutte le iniziative ad esso relative è completamente gratuito. Le aziende recruiter che giovedì prossimo incontreranno i giovani sono: Procter & Gamble, multinazionale di chiara fama leader nei settori della ricerca, della produzione e della commercializzazione di beni di largo consumo, farmaceutici, cosmetici e snacks; l’Esercito Italiano, la prima delle Forze Armate dello Stato; Assicurazioni Generali, che si colloca tra le prime società assicurative a livello mondiale; The Colomer Group, importante multinazionale che opera nel settore cosmetico; Ethicon, azienda della Johnson & Johnson, leader in Italia nel settore della tecnologia biomedicale; Lavoro Più, una delle prime società in Italia autorizzate ad operare per la fornitura di lavoro temporaneo; Alfa Wassermann, attiva nel settore farmaceutico, diagnostico, delle biotecnologie, della dietetica e della cosmetica; Piemme Informatica, società che fornisce servizi e strutture in campo tecnologico ed informatico; Eikasia Relazioni Pubbliche, agenzia di relazioni pubbliche a servizio completo. C’è da sottolineare come tra gli altri, la partecipazione all’Evento dell’Esercito Italiano, in un momento così delicato sia per le nostre Forze Armate sia per la comunità intera, costituisca un’occasione importante per manifestare la propria solidarietà. Nel corso della serata, ci saranno diverse iniziative di spettacolo e di intrattenimento. In particolare Hugo Boss presenterà l’operazione Hugo on The Move, permettendo ad alcuni giovani di diventare Vj di Select–mtv per un giorno. Pantene continuerà le selezioni per Pantene Protagonist, importante occasione per entrare a pieno titolo nel mondo dello Spettacolo e del Cinema. Virgilio fornirà ai ragazzi pratici consigli su come utilizzare al meglio il web per la ricerca di un lavoro. L’evento nasce da un progetto di Piemme Informatica Srl, agenzia di informatica e di comunicazione d’impresa, che organizza Chance in partnership con Job Advisor, una vera e propria guida irrinunciabile sul mondo del lavoro e della formazione professionale. Chance – 27 novembre 2003 Disco-pub La Scuderia , p.Zza Verdi, 2 – Bologna Inizio ore 17,30 – Ingresso Gratuito www.Chanceonline.it Per visionare materiali informativi relativi all’evento www.Chanceonline.it/aziende/recruiter/materiali.asp

NASCE IL FORUM MILANESE
Milano, 20 novembre 2003 - Prende il via l’attività del Forum Milanese, organismo cui partecipano con spirito di collaborazione quanti desiderano cooperare ad un’azione costruttiva e propositiva: i partiti e gli eletti del centrosinistra, i movimenti e le associazioni interessati ad un nuovo corso della politica cittadina. Questo progetto si è avviato a partire dalla tempestosa seduta del Consiglio Comunale quando, dinanzi a scandalosi emendamenti in bianco preparati dal centrodestra, l’opposizione aveva chiesto l’intervento dell’opinione pubblica e di tutte le componenti civiche (e quindi dei movimenti e delle associazioni, oltre che dei partiti) per contrastare l’arroganza della maggioranza. In questo Forum, inteso e proposto come luogo sia ideale che fisico aperto a tutte le forze consapevoli e costruttive della società milanese, vogliamo elaborare, confrontare idee e proposte, produrre progetti che possano portare ad un governo cittadino esplicitamente diverso da quello attuale, consapevoli dell’impegno di rinnovamento e di arricchimento politico e programmatico che questo obiettivo richiede. Prima attività del Forum è un incontro di discussione sullo Statuto Comunale, sia perché le proposte del centrodestra mirano ad abbassare il livello del controllo democratico ed il ruolo del consiglio comunale e delle circoscrizioni, sia perché lo Statuto è per il Comune quello che la Costituzione è per lo Stato e deve stabilire le basi fondamentali per la coesione istituzionale e civile della città. A questo primo impegno faranno seguito altri appuntamenti, con l’obiettivo di coinvolgere progressivamente un più ampio ventaglio di associazioni e di cittadini. Giovedì 20 novembre 2003 alle ore 12,30 Via Marino 7 – terzo piano

SONSONATE (EL SALVADOR): VIA ALLA COSTRUZIONE DI UN CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE CO- FINANZIATO DAL COMUNE DI SEGRATE
Segrate, 20 novembre 2003 - Un Centro di Formazione Professionale in Sonsonate co-finanziato dal nostro Comune: questo il primo importante risultato del progetto di Cooperazione Decentrata avviato da Segrate a sostegno del dipartimento di El Salvador con cui è gemellata dal 16 aprile 2002. Il Sindaco, Bruno Colle, e Don Manuel Roberto Arce Suarez, Premier di Sonsonate hanno dato ufficialmente notizia questa mattina dell’Accordo che permetterà di partire con i lavori. Sul terreno, donato dal Comune di Sonsonate, sono già stati effettuati gli studi preliminari, grazie all’inserimento della cooperazione decentrata segratese nel piano di sviluppo della città salvadoregna finanziato dal Ministero degli Esteri e gestito dal Pnud-onu (Piano delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), che ha fornito l’appoggio tecnico. “Eravamo partiti con una raccolta di fondi per aiutare un paese messo in ginocchio dal terremoto –ha spiegato il Sindaco Colle-, ma ben presto la sfida è stata intraprendere una via non unilaterale, la cooperazione integrata con Sonsonate, che significa trasferimento e scambio reciproco di risorse umane e di conoscenze scientifiche e tecnologiche, coinvolgendo il mondo produttivo e del lavoro. Un antico adagio cinese recita: “ Se dai a un uomo un pesce, lo sfami per un giorno, ma se gli insegni a pescare, mangerà per tutta la vita”; la formazione è la strategia per favorire uno sviluppo solido e duraturo. Da qui la decisione di Segrate di partecipare ad un bando fondi Bid (Banca Interamericana di Sviluppo), in cordata con il dipartimento del Salvador e Fisdl (Fondo di Investimento Sociale per lo Sviluppo Locale), che ha permesso di incrementare fino a 200.000 dollari la quota di 85.000 euro stanziata in partenza. Cooperazione decentrata da ente a ente: un progetto pionieristico per una piccola città come Segrate, che comporta un investimento modesto e si compie con il concorso e il coordinamento di diversi attori, tutti partecipi con le proprie capacità e peculiarità. Affiancano il nostro Comune Cesi, Lita, Enel-greenpower, Università degli Studi di Milano, Ospedale San Carlo di Milano, Apremat (Formazione Professionale Unione Europea) e decine di prestigiosi soci pubblici e privati di Sonsonate e di El Salvador: i Ministeri degli Esteri, della Sanità e dell’Educazione, l’Università, la Camera di Commercio, Enti di Sviluppo economico e sociale. Un progetto unico anche per il numero di soggetti coinvolti. “Mettere a disposizione le competenze dei partners per preparare personale motivato in un paese in via di sviluppo, con una formazione spendibile non solo sul posto, andando ad incentivare e stimolare l’economia locale, ma anche in Italia, dove certe figure professionali mancano o sono insufficienti: questo -ha aggiunto Laura Travaglia, assessore delegato ai Gemellaggi e alla Cooperazione Internazionale- sarà il primo obiettivo del Centro che sorgerà in Sonsonate, dove si diplomeranno, con corsi curati dall’Ospedale San Carlo, nuovi infermieri, che avranno la possibilità di praticare il tirocinio presso la struttura sanitaria milanese”. L’apremat offrirà un corso di formazione per la manutenzione preventiva dei macchinari ospedalieri; l’Insaporf, l’Istituto di Formazione Salvadoregno, metterà a disposizione il materiale didattico. Non solo e non semplicemente la costruzione di un edificio, ma un programma di sviluppo che vede interagire alla pari soggetti diversi, ciascuno in campo con le proprie risorse. Contropartita per noi, le mille opportunità offerte dal territorio di Sonsonate in ambito industriale e commerciale. A posare la prima pietra del “Centro di Formazione Segrate” sarà il sindaco Colle: “Ci auguriamo- ha concluso- che questo progetto che ha suscitato l’interesse e il plauso del governo italiano e dell’ Unione Europea, li veda presto partecipi anche in termini economici. A quel punto, si completerà un’iniziativa che, partendo dal basso, da una piccola città quale è la nostra, avrà coinvolto un Paese intero e una Comunità di Paesi, l’Italia e l’Europa”.

DALLA BOCCONI UN PONTE CON NEW YORK
Milano, 20 novembre 2003: L’università Bocconi e la Casa Italiana Zerilli-marinò della New York University hanno siglato un accordo grazie al quale sarà realizzato un nuovo desk regionale con lo scopo di promuovere lo scambio culturale tra i due Paesi, oltre a iniziative di ricerca e di formazione. Alla firma dell’accordo erano presenti, a New York, Richard Foley, direttore della facoltà di Arte e Scienze della New York University, Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana Zerilli-marinò, Severino Salvemini, presidente della Scuola di Direzione Aziendale (Sda) Bocconi e direttore del Corso di laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione (Cleacc) dell’Università Bocconi e Paolo Magri, responsabile delle Relazioni Internazionali dell’Università Bocconi. Il Desk Regionale di New York si va ad aggiungere agli altri 5 già attivi, dal 2003, a Santiago del Cile, presso la Camera di Commercio Italiana; Tunisi, presso il punto operativo della Regione Lombardia; Bruxelles, presso la Casa Lombardia ; Bangkok, presso la Camera di Commercio Italiana; Shanghai, presso l’Agenzia per la Cina. L ’internazionalizzazione è uno dei pilastri su cui poggia la strategia della Bocconi. L’ateneo, infatti, potenzia ogni anno le proprie attività internazionali mantenendosi centro di eccellenza a livello europeo per la ricerca e l’insegnamento dell’economia, superando barriere culturali e linguistiche che limitano la circolazione delle idee tra i sistemi universitari del continente. Attualmente, la Bocconi ha siglato accordi di collaborazione con 111 scuole partner in 41 Paesi. Ogni anno oltre 700 studenti hanno la possibilità di trascorrere un semestre all’estero nell’ambito dei Programmi Scambi, Community of European Management School (Cems) e Free-mover Semestre. Oltre 400 studenti stranieri in scambio sono ospitati in Bocconi. Inoltre, oltre 350 studenti effettuano brevi esperienze di lavoro all’estero in circa 60 Paesi nel Mondo. Circa 500 studenti Bocconi hanno preso parte a programmi estivi, Campus Abroad e Free - Mover Summer Program. Nel 2003 sono state offerte oltre 1.500 opportunità internazionali in 98 Paesi. Degli oltre 11.000 iscritti in Bocconi, circa 550 sono residenti all’estero, di questi 250 sono gli immatricolati all’attuale anno di corso 2003-2004. Per il prossimo anno accademico la Bocconi prosegue con la sua offerta formativa di corsi di laurea in lingua inglese, impartiti da docenti italiani e dagli oltre 40 visiting professor presenti in Ateneo, il degree in International Economics and Management (Diem) e una classe in inglese del Corso di laurea in economia aziendale (Clea). La Casa italiana Zerilli-marinò fu creata grazie a un dono di circa cinque milioni di dollari offerti dalla Baronessa Zerilli-marinò per commemorare il marito Guido, presidente e amministratore delegato per oltre quarant’anni della Lepetit, società farmaceutica multinazionale, e venne inaugurata il 13 novembre 1990. Ancora oggi persegue il suo obbiettivo di promuovere e diffondere la cultura italiana quale parte integrante e importante della cultura universale.

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