NOTIZIARIO
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di
LUNEDI'
15 DICEMBRE 2003
pagina 4
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CONTRO
I TUMORI ARRIVA IL "BISTURI CIBERNETICO" IN FUNZIONE DALLA
PRIMAVERA 2004, CURERÀ 200-300 PAZIENTI ALL'ANNO
Milano,
15 dicembre 2003 - Per la lotta ai tumori
la Regione
ha avviato una importante e significativa collaborazione tra strutture
sanitarie pubbliche e private. Il Centro Diagnostico Italiano (Cdi),
l'Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico Besta e l'ospedale San
Carlo di Milano utilizzeranno in sinergia una nuova apparecchiatura, il
Cyberknife (bisturi cibernetico), un sistema robotico per la radiochirurgia
di tecnologia avanzatissima capace di trattare lesioni altrimenti
inoperabili e di raggiungere tutte le parti del corpo, colpendo solo le
cellule malate senza danneggiare quelle sane. L'iniziativa è stata
presentata dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, dall'assessore
alla sanità Carlo Borsani, da Diana Bracco, presidente e amministratore
delegato del Gruppo Bracco e amministratore delegato del Centro Diagnostico
Italiano, Maurizio Guizzardi, direttore generale del Cdi, Giovanni Broggi,
direttore del Dipartimento di Neurochirurgia del Besta, Laura Fariselli,
direttrice del Dipartimento radioterapico del Besta, Alberto Brambilla,
direttore della Chirurgia generale dell'ospedale S. Carlo, e Carlo Lucchina,
direttore generale dell'assessorato all Sanità. Con questa operazione si
coniugheranno le potenzialità tecnico-economiche e strutturali del Centro
Diagnostico Italiano con l'eccellenza clinico-diagnostica fornita dal Besta
e dal San Carlo, dando vita ad una "associazione di
partecipazione" tra questi istituti. Il Centro Diagnostico acquisirà
l'apparecchiatura, il Besta e il San Carlo, quali enti associati, metteranno
a disposizione la propria organizzazione e le competenze scientifiche e
sanitarie rispettivamente in campo neurologico e oncologico.
L'apparecchiatura sarà operativa entro la primavera del 2004. I pazienti
che potranno essere trattati saranno 200-300 all'anno. La percentuale più
numerosa sarà rappresentata da portatori di metastasi cerebrale, quindi
pazienti portatori di neoplasie spinali, polmonari, epatiche, ecc.
Naturalmente i costi delle operazioni saranno a carico del Servizio
sanitario regionale. L'investimento complessivo sostenuto dal Centro
Diagnostico Italiano per l'acquisto del Cyberknife e per la sua sistemazione
presso la sede di via Saint Bon è stato di 6,5 milioni di euro, compreso
quello relativo all'ambiente che ospiterà l'apparecchiatura: un vero e
proprio "bunker" fornito di speciali pareti schermate in cui
accede solo il paziente, mentre medici e infermieri supervisionano
dall'esterno l'intervento. "E' una macchina di assoluta avanguardia -
ha commentato il presidente Formigoni - che entra a far parte delle
eccellenze lombarde. E' altresì un ulteriore esempio della sinergia tra
pubblico e privato su cui si fonda la politica sanitaria della Regione, con
l'obiettibo di rendere ai cittadini il miglior servizio possibile".
DIAGNOSI AL SILICIO: È
NATA
LA NUOVA GENERAZIONE
DI ECOGRAFI FOTOGRAFIE TRIDIMENSIONALI DEGLI ORGANI UMANI E DEGLI EMBRIONI
DEI FUTURI BEBÈ.
Roma, 15 dicembre 2003 - Immagini tridimensionali di elevata qualità e alla
portata di tutti, in grado di evidenziare singoli organi umani e la loro
conformazione e identificare così anomalie o patologie nel giro di pochi
secondi. Sono i risultati ottenuti dalle nuove apparecchiature ecografiche
al silicio nate dalla collaborazione, nell'ambito del progetto europeo
Eureka Umic, tra ricercatori dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie del
Cnr, del dipartimento di Ingegneria elettronica dell’università di Roma
tre e della società Esaote. “Siamo riusciti a ottenere immagini
ecografiche di organi del corpo umano utilizzando una sonda completamente
innovativa realizzata mediante tecniche di microlavorazione del silicio del
tutto simili a quelle impiegate nella microelettronica”, spiega Vittorio
Foglietti, coordinatore del team di ricerca dell’Istituto di fotonica e
nanotecnologie del Cnr di Roma. Gli ecografi attuali impiegano sonde,
elementi che inviano e ricevono ultrasuoni, fatte di ceramiche
piezoelettriche. Il prototipo realizzato, invece, adopera il silicio in
sostituzione dei materiali ceramici, consentendo prestazioni più ampie
rispetto a quelle tradizionali. “Questa nuova tecnologia”, prosegue
Foglietti, “permette di lavorare su una banda di frequenze acustiche più
ampia con un utilizzo più proficuo dei mezzi di contrasto e offre la
possibilità di elaborare il segnale a bordo della sonda stessa facilitando
applicazioni come appunto le ecografie tridimensionali. A tutto ciò si
aggiunga il notevole vantaggio economico perché si sostituisce il materiale
ceramico con il silicio, materiale molto meno costoso”. La sonda ha una
superficie attiva di due cm2 in cui sono allocate circa centomila microcelle
vibranti in silicio le quali, sfruttando le loro dimensioni micrometriche,
presentano caratteristiche migliori in termini di frequenza e di banda.
Piccoli granelli di sabbia dunque non solo per computer, cellulari o
satelliti ma anche per ottenere affascinanti e importanti immagini del
futuro bebè da regalare poi, come foto ricordo, a mamma e papà. Per
informazioni: Vittorio Foglietti, Istituto di fotonica e nanotecnologie del
Cnr, tel. 06/41522222, cell. 338/4617441, foglietti@ifn.Cnr.it
RINTRACCIABILITÀ E GRATUITÀ PER
LA DONAZIONE DI
CELLULE
Strasburgo, 15 dicembre 2003 - Con 43 voti favorevoli, 5 contrari e 4
astensioni, la commissione ambiente ha adottato in seconda lettura la
relazione di Peter Liese (Ppe/de, D) sulle norme di qualità e di sicurezza
relative alla donazione, l'approvvigionamento, l'analisi, la lavorazione, lo
stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umane. Avendo il
Consiglio respinto numerosi emendamenti adottati dal Parlamento in prima
lettura, i deputati hanno deciso di concentrarsi sulla qualità e la
sicurezza, piuttosto che sulle questioni etiche, le quali non entrano
nell'ambito di applicazione della direttiva. Gli emendamenti approvati
dall'organo parlamentare riguardano quindi il pagamento del donatore, la
rintracciabilità, il consenso e l'anonimato del donatore: su questa base,
si può sperare in un accordo con il Consiglio. Una delle richieste
principali dei deputati consiste nel fatto che i tessuti e le cellule
vengano donati su base volontaria e non retribuita. Essi insistono sul fatto
che la donazione venga effettuata secondo la volontà dello stesso donatore,
senza alcun pagamento, salvo eventuali indennità come il rimborso del
viaggio, per esempio. I dettagli sulle modalità sono demandati
all'apprezzamento di ciascuno Stato membro. La rintracciabilità delle
cellule e dei tessuti costituisce un ulteriore motivo di preoccupazione. In
generale, gli Stati membri dovrebbero vigilare affinché l'identità del
ricevente non sia rivelata al donatore o alla sua famiglia e viceversa. Ma
l'organo parlamentare ha invitato gli Stati membri ad assicurare la
rintracciabilità nel percorso dal donatore al ricevente e viceversa di
tutti i tessuti e le cellule prelevati, lavorati, stoccati o distribuiti.,
conservando i relativi dati per almeno 30 anni. Nel caso dei gameti (ovuli e
spermatozoi), gli Stati membri possono abolire l’obbligo dell’anonimato,
onde rispettare il diritto dei figli di conoscere i propri genitori
biologici. I deputati chiedono di proibire il commercio di tessuti e di
cellule non modificate. Tuttavia, nel caso in cui i tessuti o le cellule di
origine umana siano usati come materiale di partenza per la preparazione di
prodotti ad uso terapeutico, tale attività può essere consentita anche ad
enti ed organismi che operano a fine di lucro. Ulteriore motivo di
preoccupazione per i deputati è rappresentato dall'ottenimento di tessuti a
seguito di un aborto. Essi sono dell'avviso che l'approvvigionamento di
tessuti conseguente ad aborto richieda l'applicazione di norme speciali.
Nessun aborto può essere eseguito al fine di ottenere tessuto fetale.
Mediante idonee misure deve essere assicurato che nessuna donna in stato di
gravidanza subisca alcun tipo di pressione affinché si sottoponga ad aborto
per l'ottenimento di tessuti. La scelta del momento dell'effettuazione
dell'aborto e il modo in cui esso è eseguito non devono essere influenzati
dall'intento di ottenere tessuto fetale. Gli emendamenti del relatore e di
altri deputati miranti ad includere la ricerca nel campo d'applicazione
della direttiva, e in particolare a impedire la ricerca sulle cellule
staminali, sono stati respinti in commissione. I parlamentari chiedono
infine che una proposta di direttiva sul trapianto d'organi venga presentata
separatamente entro la fine dell'anno.
AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI: UN
MERCATO UNICO E UN CODICE COMUNITARIO PER I MEDICINALI
Strasburgo, 15 dicembre 2003 - Con 55 voti favorevoli, 1 contrario e nessuna
astensione, la commissione per l'ambiente e la sanità pubblica ha adottato
una raccomandazione in seconda lettura di Rosemarie Müller (Pse, D) su un
progetto di regolamento relativo all'autorizzazione ed alla sorveglianza dei
medicinali per uso umano e veterinario. Questo regolamento concerne anche
l'Agenzia europea per i medicinali. Il Consiglio non ha ripreso nella sua
posizione comune alcuni emendamenti chiave presentati in prima lettura dal
Pe. L'organo parlamentare ha quindi deciso di depositarne nuovamente una
buona parte, in particolare sulla procedura centralizzata d'autorizzazione,
sulla protezione dei dati e sulla composizione del consiglio
d'amministrazione dell'Agenzia. Questa nuova normativa mira a proteggere la
salute dell'essere umano e quella degli animali in virtù di un
rafforzamento delle procedure di sorveglianza del mercato e della
farmacovigilanza. Si intende inoltre migliorare il funzionamento del mercato
unico dei prodotti farmaceutici, in modo da offrire ai consumatori un
accesso più rapido ai nuovi medicinali. Inoltre, il nuovo regolamento
modificherà i compiti dell'Agenzia ed i suoi metodi di lavoro per far
fronte ai cambiamenti globali del mercato dei medicinali e prepararla al
prossimo allargamento dell'Unione. Una questione cruciale consiste nel
sapere se i medicinali debbano essere autorizzati nell'ambito di una
procedura centralizzata a livello comunitario o di una procedura decentrata
a livello nazionale. Il vantaggio della prima opzione è che si
costituirebbe così uno «sportello unico» per l'approvazione dei prodotti,
mentre la seconda si presta maggiormente per i prodotti destinati al mercato
locale. I deputati hanno deciso di allargare il campo d'applicazione della
procedura d'autorizzazione centralizzata per coprire un numero maggiore di
categorie di medicine. Essi chiedono inoltre che le stesse norme in materia
di protezione dei dati siano applicate a tutti i medicinali,
indipendentemente dal metodo d'autorizzazione utilizzato. La protezione dei
dati è fondamentale per le società che sottopongono nuovi prodotti ad
autorizzazione, onde proteggere il segreto commerciale. L'organo
parlamentare ha chiesto che i medicinali per uso umano autorizzati dalla
procedura centralizzata beneficino di un periodo di protezione di 8 anni
soltanto. I medicinali generici potrebbero essere commercializzati dopo 10
anni. In alcune circostanze, questo periodo potrebbe essere esteso ad 11
anni al massimo, secondo il compromesso detto «8+2+1». Sulla composizione
del Consiglio d'amministrazione dell'Agenzia, i deputati sono del parere,
contrariamente al Consiglio, che esso debba comprendere un rappresentante di
ogni Stato membro, due rappresentanti della Commissione, due rappresentanti
del Pe e due rappresentanti, rispettivamente, delle organizzazioni di
pazienti e di medici. Codice comunitario - Due raccomandazioni in seconda
lettura di Françoise Grossetête (Ppe/de, F), una sui codici comunitari per
i medicinali per uso umano, l'altra per i medicinali veterinari, sono
inoltre oggetto di questa discussione congiunta. Anche in questo caso, molti
emendamenti importanti presentati dal Parlamento in prima lettura e non
ripresi dal Consiglio sono stati nuovamente presentati. Essi riguardano
principalmente le definizioni dei medicinali, dei farmaci generici e dei
prodotti biologici. Secondo l'organo parlamentare, le attività relative
alla farmacovigilanza, al funzionamento delle reti di comunicazione ed alla
vigilanza del mercato dovrebbero beneficiare di un finanziamento pubblico.
Occorrerebbe anche organizzare sistemi di raccolta, da parte delle farmacie,
di medicinali scaduti o non utilizzati. Inoltre, i deputati si sono espressi
a favore di un termine di 150 giorni, a partire dalla presentazione di una
domanda d'autorizzazione debitamente compilata, per la chiusura della
procedura di concessione dell'autorizzazione di commercializzazione. Quanto
alla questione della protezione dei dati di cui beneficiano le imprese
farmaceutiche, di grande importanza per il segreto commerciale, i deputati
insistono affinché sia possibile estendere il periodo di protezione di 10
anni fino ad un massimo di 11 per i prodotti che presentano nuove
indicazioni terapeutiche e che offrano ai pazienti un «beneficio clinico
significativo». I parlamentari sono anche del parere che, per una maggiore
chiarezza, la definizione di «pubblicità» debba escludere l'informazione
e la prospezione commerciale. Essi ritengono che nel caso dei medicinali
dovrebbe esserci una separazione più netta tra l'informazione, da un lato,
e la pubblicità, dall'altro.
La Commissione
è invitata a presentare, previa consultazione delle parti interessate, una
relazione sulle pratiche attuali in vigore per quanto riguarda la messa a
disposizione di informazioni e, se necessario, delle proposte per attuare
una strategia che garantisca un'informazione di qualità, oggettiva,
affidabile e non promozionale. L'organo parlamentare invita infine le
autorità nazionali a realizzare una banca dati accessibile al pubblico ed
indipendente dalle imprese farmaceutiche, che contenga informazioni
aggiornate su tutti i prodotti farmaceutici autorizzati alla vendita o alla
distribuzione.
CONFERENZA SULL'ATTRATTIVA DELLE CARRIERE
SCIENTIFICHE
Parigi, 15 dicembre 2003 - Il 9 e 10 gennaio 2004 si svolgerà a Parigi
(Francia) una conferenza sul tema "L'attrattiva dei settori scientifici
e tecnici", organizzata da Aspert e dall'associazione "Donne e
scienza". La prima giornata di lavori analizzerà la disaffezione dei
giovani nei confronti delle professioni scientifiche, raccogliendo i pareri
di scienziati all'inizio della carriera sui cambiamenti nei corsi
d'insegnamento e nel settore della ricerca pubblica. Durante la seconda
giornata si cercherà di spiegare le origini di tale disaffezione, tenendo
conto di esempi e di studi tangibili. Infolink: http://www.Eurosfaire.prd.fr/news/epzpflzeepldwvxpmd.html
A DUE PROGETTI DI BIOMEDICINA I 75 MILA EURO
DEL PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE ALTRI DUE PROGETTI HANNO RICEVUTO
LA MENZIONE SPECIALE
Milano, 15 dicembre 2003 - L’innovazione predilige la biomedicina. Il
primo premio da 60 mila Euro e il secondo premio da 15 mila Euro messi in
palio per la prima edizione del “ Premio Nazionale per l’Innovazione ”
e anche due delle tre menzioni speciali della business plan competition,
sono stati assegnati a quattro progetti che si rivolgono al settore
biomedicale. E’ questo il significativo risultato della prima “Coppa dei
campioni delle idee imprenditoriali” sostenuto dai giovani imprenditori di
Confindustria, patrocinato dalla Commissione Europea e sponsorizzato dal
gestore di video-telefonia “
3”
alla quale hanno partecipato 14 business plan più innovativi e con le più
alte possibilità di fare business selezionati e premiati alle Start Cup
2003 dei politecnici di Milano e di Torino e delle Università di Bologna,
di Padova e di Udine. Il primo premio è stato assegnato al progetto Optimus,
realizzato da un team di tre medici chirurghi esperti di laser e malattie
della retina provenienti dall’Università di Udine; si tratta di un
apparecchio per il trattamento di patologie dell’occhio con il raggio
laser, in grado di rendere visibili alterazioni a carico del tessuto
retinico e che consente interventi precoci, con minori rischi e maggiori
benefici per i pazienti. Il secondo premio è andato al progetto Bone
Promoting, un dispositivo medico da utilizzare nel settore
dell’implantologia orale realizzato da tre chimici, tre ingegneri chimici,
un odontoiatra e un tecnico dell’università di Padova che consentirà, da
un lato, di accelerare la guarigione dei tessuti lesi nel corso
dell’intervento chirurgico e, dall’altro, di promuovere il processo
d’integrazione tra l’impianto ed il tessuto osseo. Si sono aggiudicati
poi due delle tre menzioni speciali del premio, il progetto Nemo Lab messo a
punto da tre ingegneri, un economista e un architetto di Torino (si tratta
di un mirco-laboratorio endoscopico riprogrammabile che permette
l’esplorazione di sezioni dell’apparato digerente inaccessibili agli
strumenti tradizionali) e il progetto Neopress brevettato da tre ingegneri
elettronici di Bologna (è un sistema per la produzione di macchine per il
fitness e apparecchi biomedicali per le lungodegenze, la diagnosi e la cura
di problemi ortopedici e di deambulazione). La terza menzione speciale è
andata a Gpsaeroborne un progetto imprenditoriale concepito da un giovane
neolaureato del Politecnico di Milano, consistente in un sistema di
microelettronica degno di un nuovo Agente 007 studiato per la navigazione
aerea ma applicabile anche ai settori ferroviario, navale e automobilistico.
Tenuto conto dell’alto standard qualitativo dei 14 progetti in gara, è
stato particolarmente arduo il compito del comitato di Valutazione del
premio, che era composto da Gianni Lorenzoni, docente di strategie
d’impresa all’università di bologna, Anna Maria Artoni, presidente
nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria; Elserino Piol,
fondatore-Presidente di Pino Venture; Andrea Cuomo, responsabile Ricerca e
Sviluppo e Corporate Vice Presidente di Stmicroelectronics; Roger Abravanel,
Director di Mc Kinsey & Company in Italia; Alessandro Zeigner, Ceo di
Sas Institute e da Maurizio Masetti, Amministratore Delegato della
Sanpaoloimi Fondi chiusi Sgr). Fra business plan ammessi alla finale
nazionale, infatti, c’erano anche un progetto no profit per evitare gli
sprechi dei prodotti alimentari invenduti; un servizio di filtraggio
intelligente delle informazioni presenti su Web; un bionsensore derivato
dalle meduse per individuare molecole da utilizzare poi come potenziali
farmaci; un sistema di coltivazione in serra che incrementa la produzione di
ortaggi, frutta e fiori in qualsiasi stagione e in ogni luogo; un pacchetto
di servizi e prodotti informatici per la gestione dei giacimenti di
petrolio; targhette dotate di chip da applicare ai prodotti di largo consumo
per facilitare la gestione dei magazzini e l’introduzione delle casse e
dei carrelli elettronici; il progetto per la realizzazione più rapida dei
prototipi con cui valutare le qualità cinetiche, funzionali ed estetiche di
un prodotto di design industriale; un business game per il settore
farmaceutico basato sulla simulazione destinato alla formazione degli
informatori scientifici; e, infine, un sistema di "nasi
artificiali" per il controllo della qualità dell'aria messo a punto
dall’unico team, fra quelli in gara, composto da sole donne. “Con questa
iniziativa” ha commentato Gianni Lorenzoni, presidente del Comitato
organizzatore del premio durante la cerimonia di premiazione alla quale sono
intervenuti anche Annamaria Artoni, Presidente dei Giovani Imprenditori di
Confindustria, Ezio Peri, Direttore Vendite e business di “
3”
, Pier Ugo Calzolari, Magnifico rettore dell’Università di Bologna e di
Fabio Roversi Monaco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di
Bologna e Furio Honsell, rettore dell’Università di Udine, “abbiamo
voluto far crescere la sensibilità per il mercato obbligando i ragazzi a
confrontarsi con i potenziali clienti, ad immergersi in un ambiente in cui
tutto parli di innovazione e di impresa. Attraverso il Premio, tutti e
quattordici i progetti che vi hanno partecipato, a prescindere da quelli che
sono stati premiati, hanno avuto a disposizione una vetrina di grande
visibilità che ha permesso loro di farsi conoscere e, quindi, di incontrare
strutture aziendali e finanziarie in grado di trasformare le loro idee in
realtà operative. I premi assegnati, hanno confermato la tendenza di un
maggiore sviluppo della ricerca biomedicale e più in generale dedicata alle
scienze umane e al benessere della persona rispetto a quanto si poteva
riscontrare negli scorsi anni, quando la tipologia prevalente dei nuovi
progetti imprenditoriali riguardava il settore Ict ed i suoi derivati”.
“Il primo premio nazionale per l’innovazione è un primo passo nella
direzione giusta”, ha aggiunto Annamaria Artoni “perché finalmente,
mette in contatto fra loro due mondi, quello accademico e quello delle
imprese, mettendo al centro non tanto lo sviluppo tecnologico, quanto
l’uomo, con la sua creatività e il suo spirito di avventura. Questa
iniziativa ha consentito di recuperare idee e progetti che dopo la fine
della bolla speculativa del Duemila avrebbero corso il rischio di passare
sotto silenzio. Troppo spesso ci si lamenta che l’Italia non è capace di
competere nell’innovazione, ma troppo poco si fa per collegare il mondo
della ricerca, le idee che nascono in ambiente universitario e le imprese,
siano esse imprese industriali o fondi di Venture Capital che, dopo la
fiammata del Duemila, investono sempre meno in Italia anche per mancanza di
strumenti capaci di portarli alla fonte delle idee imprenditoriali. Quello
che è stato fatto con la prima business plan competition, forse è un
piccolo sforzo, ma tanto più importante quanto in grado di muovere e
incanalare energie finanziarie ed imprenditoriali nella direzione giusta”.
ACCORDO SIRCHIA–ALEMANNO, NASCE COMITATO NAZIONALE
SICUREZZA ALIMENTARE
Roma, 12 dicembre 2003 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e il
Ministro delle Politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno hanno
raggiunto un accordo sull’istituzione del Comitato nazionale per la
sicurezza alimentare che avrà il compito di indirizzare e coordinare tutte
le attività tecnico-scientifiche svolte in Italia in materia di sicurezza
alimentare e sviluppare programmi di monitoraggio, di sorveglianza, di
informazione e di comunicazione ai cittadini. Il Comitato, presieduto dal
Ministro della Salute, è composto dai seguenti membri: uno designato dal
Ministro delle Politiche agricole e forestali con funzioni di Vice
Presidente; uno designato dal Ministro delle Attività produttive; due
designati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province
Autonome di Trento e di Bolzano; il Presidente dell’Istituto superiore di
sanità; il Presidente dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti
e la nutrizione (Inran); un direttore di Istituto zooprofilattico
sperimentale, designato dal Ministro della Salute. Il Comitato, per la
formulazione di pareri specifici si avvale di una Consulta scientifica
presieduta da un esperto nominato dal Ministro della Salute e da nove
esperti nel settore della sicurezza alimentare, di cui tre nominati dal
Ministro della Salute, tre dal Ministro delle Politiche agricole e
forestali, uno dal Ministro delle Attività produttive e due dalla
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento
e Bolzano. Il Comitato elaborerà ogni triennio il Programma Nazionale di
Sicurezza Alimentare, che sarà attuato con le risorse in dotazione delle
Amministrazioni e degli Istituti rappresentati nel Comitato stesso,
avvalendosi delle attività svolte da tutti gli organismi competenti
istituzionalmente in materia di sicurezza alimentare. L’accordo è stato
trasmesso alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni
e le Province Autonome di Trento e di Bolzano che lo esaminerà nelle
prossime settimane.
LE AREE DI IMPEGNO DELLA FONDAZIONE
PFIZER: RICERCA SCIENTIFICA, EDUCAZIONE SANITARIA E STUDIO DELLO SCENARIO
SANITARIO ED ECONOMICO
Milano, 15 dicembre 2003 -
La Fondazione Pfizer
, costituitasi nel febbraio 2002, intende contribuire alla promozione della
cultura della Salute a vantaggio della collettività, in una prospettiva di
collaborazione con le Istituzioni e con il concorso di tutte le
professionalità coinvolte. Le aree di impegno della Fondazione sono la
ricerca scientifica, l’educazione sanitaria e lo studio dello scenario
sanitario ed economico. In tale ambito,
la Fondazione Pfizer
si prefigge principalmente tre obiettivi: Favorire il progresso scientifico
attraverso la riqualificazione e il potenziamento delle attività di ricerca
e di formazione nel campo delle scienze biochimiche, mediche e
farmacologiche. Diventano così fondamentali lo studio e la realizzazione di
approcci innovativi nella ricerca medico-scientifica per superare le
difficoltà che ne ostacolano lo sviluppo nel nostro paese. Di fronte a tali
difficoltà strutturali,
la Fondazione
intende contribuire alla valorizzazione del capitale umano e conoscitivo
della Scienza al servizio della Salute. Elaborare e offrire interventi
innovativi ed originali di educazione alla salute, informazione
socio-sanitaria e formazione professionale. Destinatari di queste attività
saranno il grande pubblico da un lato, per favorire una sempre maggiore
diffusione della cultura della salute, gli operatori nel campo della sanità
pubblica e privata dall’altro, per garantire un aggiornamento continuativo
e di elevato livello formativo. Contribuire al dibattito sulle politiche
sanitarie, in collaborazione con le Istituzioni, a livello regionale e
nazionale. In un periodo di grande trasformazione dello scenario di
riferimento diventa di fondamentale importanza l’analisi e il confronto
sui temi centrali della politica sanitaria.
La Fondazione
intende implementare studi e ricerche funzionali all’analisi dei diversi
scenari della sanità, con riferimento anche alla dimensione economica,
finalizzate all’elaborazione di proposte di nuovi modelli assistenziali,
per rispondere ad una domanda di salute in continua evoluzione.
INIZIA OGGI
LA SETTIMANA DI
PREVENZIONE ANDROLOGICA CON VISITE GRATUITE ORGANIZZATE DALLA SOCIETÀ
ITALIANA DI ANDROLOGIA (SIA)
Milano, 15 dicembre 2003 -
La Società Italiana
di Andrologia e Fondazione Pfizer hanno deciso di promuovere insieme una
campagna di iniziative per approfondire e far conoscere le tematiche legate
ai disturbi della sessualità, oltre che per sostenere la prevenzione in
ambito andrologico e creare le condizioni per rendere più facile il
confronto tra medico e paziente su queste tematiche. L’iniziativa di primo
piano nell’ambito della campagna è
la Settimana
della Prevenzione Andrologica, che, attraverso 251 centri andrologici in
tutta Italia, dal 15 al 20 dicembre, permette a tutti coloro che sono
interessati di sottoporsi ad una visita andrologica gratuita. Chiamando
infatti il numero verde 800 202929 o collegandosi al sito internet
www.Benesseresessuale.it sarà possibile prenotare direttamente una visita
gratuita presso il centro specialistico più vicino, oppure averne i
recapiti per chiamare e prenotare la visita tramite la segreteria del centro
stesso. Sarà inoltre possibile richiedere gratuitamente anche del materiale
informativo. Gli obiettivi principali della Settimana della Prevenzione
Andrologica sono: Incrementare la consapevolezza nell’opinione pubblica
sulle patologie andrologiche; Sostenere la prevenzione e la diagnosi precoce
delle patologie andrologiche Favorire il rapporto tra andrologo e paziente;
Fornire un servizio qualificato e concreto ai cittadini attraverso la
possibilità di visite specialistiche gratuite. Incrementare la conoscenza
epidemiologica delle patologie andrologiche
La Settimana
della Prevenzione Andrologica rappresenta un appuntamento importante per
tutti coloro che soffrono di disturbi legati alla propria sessualità o che
desiderano una visita di controllo preventiva. Ma la campagna continua anche
dopo
la Settimana
di Prevenzione Andrologica. Per tutto il 2004, chiamando sempre il numero
verde 800 202929 sarà possibile parlare con un medico per avere un primo
orientamento oppure richiedere l’invio gratuito di materiale informativo.
Sarà inoltre sempre attivo il sito internet www.Benesseresessuale.it
dove trovare indicazioni utili e
attraverso cui richiedere materiale informativo. Oltre che attraverso il
numero verde e il sito internet, il materiale sull’iniziativa sarà
disponibile presso gli studi medici.
MEDICINALI VEGETALI TRADIZIONALI
Strasburgo, 15 dicembre 2003 - La commissione per l'ambiente e la sanità
pubblica ha approvato all'unanimità la relazione di Giuseppe Nisticò (Ppe/de,
I) sui medicinali tradizionali vegetali. La direttiva si è resa necessaria
per salvaguardare la salute di milioni di consumatori in tutta l'Unione
europea che utilizzano prodotti derivanti da piante medicinali. La proposta
da un lato fissa alti standard per i medicinali vegetali, dall'altro prevede
l'inclusione, sull'etichettatura e sulla documentazione fornita con la
confezione, di indicazioni rigorosamente scientifiche, semplici e chiare per
quanto riguarda la potenziale tossicità e le possibili interazioni con i
prodotti alimentari, le bevande e/o altri medicinali contemporaneamente
assunti. Nella sua posizione comune, il Consiglio ha adottato gli
emendamenti chiave adottati in prima lettura dal Parlamento, comprese le
funzioni e la composizione del Comitato indipendente per i farmaci vegetali
e la possibilità di registrare prodotti a base di piante medicinali che
contengono gli ingredienti non vegetali, come minerali, vitamine, nonché
l'accettazione di tradizioni non europee al momento di decidere sullo status
di medicinali vegetali tradizionali. Il relatore ha quindi presentato
soltanto due emendamenti tecnici.
PARCHINSON: CD MUSICALI
PER RACCOGLIERE FONDI
Lunano (Pesaro e Urbino), 15 dicembre 2003 - Solidarietà e amicizia è il
binomio alla base dell’iniziativa promossa da un gruppo di musicisti del
pesarese a favore dei malati affetti dal morbo di Parchinson. Si tratta
dell’incisione di due Cd da parte di sette musicisti, affiancati da Bruno
Lauzi (nel primo Cd) e da Don Backy (nel secondo Cd), contenenti canzoni
inedite, scritte e musicate da loro stessi, e da cover di autori famosi. Il
ricavato del primo Cd (uscito a giugno 2003), intitolato “Amicizia e
Solidarietà”, ha fruttato per ora ben oltre 5 mila euro, somma
interamente devoluta all’Associazione nazionale malati Parchinson. Il 13
dicembre, i “Fanti e Gnomi”, questo il nome del gruppo, in occasione del
loro primo anno di vita, ha presentto al ristorante “La gatta” di Lunano,
nel pesarese, l’ultima fatica intitolata “Buon Compleanno Fanti e
Gnomi”. All’iniziativa ha partecipato Don Bucky e il Presidente
nazionale del sodalizio a favore dei malati di Parchinson, il dottor Gianni
Pezzoli. “La nostra storia –raccontano i musicisti per diletto, ma non i
professione- è legata ad uno di noi, purtroppo affetto dal morbo. Per
questo, abbiamo pensato di divertirci suonando e nel contempo far qualcosa
per chi soffre. Così l’incisione dei due Cd e la raccolta fondi dalla
loro vendita, da destinarsi a favore del Parchinson”. I sette musicisti
sono: Chiara Grilli, Antonio Topi, Beniamino Luzi, Corrado Lentinello,
Gianfranco Aluigi, Pedro di Fano e Davide Marini (tutti provenienti dai
paesi di Piobbico, Fermignano, Cagli e Fano). Liberi professionisti,
imprenditori o semplici impiegati che nel tempo libero si divertono a
suonare e cantare, tra l’altro con ottimi risultati. “Da qui la voglia
di aiutare, con un piccolo sforzo, chi ha veramente bisogno –dicono in
coro- ed ecco l’iniziativa dei Cd, che presto sarà affiancata da una
lunga serie di manifestazioni sempre per raccogliere fondi, in particolar
modo per la ricerca legata al morbo” Nel corso della serata di Lunano si
sono esibito i “Fanti e Gnomi” assieme a Don Backy che hanno suonato
alcuni brani contenuti nel Cd. E’ seguita l’assegnazione di alcuni premi
a personaggi dell’entroterra pesarese, finanziatori dell’iniziativa. Il
Cd “Buon Compleanno” è stato presentato, sempre alla presenza di Don
Bucky, il 14 dicembre a Monteroberto di Jesi di fronte a mille persone.
CINA:
CHIUDE
LA FIERA DEL
SETTORE FARMACEUTICO DIECI AZIENDE ITALIANE A SHANGHAI ORGANIZZATE DALL'ICE
IN UN PUNTO ITALIA
Roma, 15 dicembre 2003 - Si è chiusa il 10 dicembre la 3^ edizione della
Fiera Cphi - China - International Exhibition on Pharmaceutical Ingredients
- presso l'International Exhibition Centre di Shanghai. La manifestazione,
della durata di tre giorni, può considerarsi l'evento leader dell'area
cinese/asiatica per la chimica farmaceutica. Su un'area di 16.000 mq, la
fiera ha registrato un incremento di partecipazione del 30% rispetto alla
precedente edizione. La mostra ha attirato 458 imprese dell'industria
farmaceutica di cui oltre 100 internazionali, provenienti da 20 Paesi
esteri. Tutte le aziende sono attive nel campo degli ingredienti, della
chimica fine, dei recipienti e dei prodotti e servizi correlati. L'evento
offre anche, in concomitanza con l'esposizione, interessanti
seminari/conferenze focalizzati sulle innovazioni e lo sviluppo
dell'industria del settore, presentati da relatori specializzati, locali e
stranieri. L'italia partecipa alla manifestazione con un Punto Italia che,
oltre ad un ufficio Ice, ospita una decina di ditte italiane (tra presenti e
rappresentate) in piccoli stand allestiti. L'istituto nell'area destinata ad
ufficio, nella quale ospita l'Associazione di categoria Cpa, ha predisposto
alcuni tavoli per incontri di nostri operatori, che non dispongono di un
proprio spazio, con possibili clienti. A supporto dell'iniziativa e per
diffondere la partecipazione italiana alla fiera l'Ice ha realizzato una
notevole azione pubblicitaria su riviste specializzate italiane e straniere
e prodotto una nota di settore, in inglese, su "L'industria Italiana
delle Materie Prime Farmaceutiche nel Contesto Mondiale".
IL BIAS 2004 È ON DEMAND
MOLTE LE NOVITÀ DEL 31° BIAS CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE AI TREND
TECNOLOGICI E DI MERCATO E UNA GAMMA DI SERVIZI DEDICATI AI VISITATORI.
Milano, 15 dicembre 2003 - Offrire ciò che gli operatori si aspettano: è
il concetto di Fiera on demand, che il 31° Bias, Convegno Mostra
Internazionale dell’ Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict
per l’industria, tradurrà in pratica nei padiglioni di Fiera Milano, dal
14 al 17 settembre 2004. Proseguendo un percorso iniziato da alcuni anni, il
Bias privilegia le esigenze dei visitatori coinvolgendoli direttamente nella
costruzione della manifestazione. Attraverso apposite pagine web e nuovi
servizi offerti dal portale ilb2b.It, saranno i visitatori stessi ad
indicare i temi, i contenuti, gli eventi che faranno della manifestazione
storica dell'Automazione, Strumentazione e Microelettronica un efficace
strumento di business sempre più adeguato al contesto economico-produttivo.
Con l'obiettivo, non sottaciuto, di confermare la propria leadership
nell’ambito delle mostre internazionali dei settori indicati. Obiettivo il
cui raggiungimento dovrebbe essere favorito collocazione temporale del Bias,
che quest’anno ha scelto settembre sulla base delle indicazioni degli
operatori e delle associazioni di categoria. Per una manifestazione
collocata a Milano è certamente un periodo ottimale, anche dal punto di
vista climatico, che consente di valorizzare un ampio e qualificato
ventaglio di risorse ambientali, culturali, logistiche e organizzative. Sono
allo studio iniziative specifiche, a corollario della mostra, per favorire
il turismo d’affari internazionale, e facilitare la visita alla fiera e il
soggiorno a Milano. Il Bias, da sempre, è “vissuto” come evento cardine
da diverse community settoriali, sinergicamente collegate tra loro.
Enfatizzando questa vision, Bias 2004 afferma con decisione il suo brand
come unico punto di convergenza per tutti i settori merceologici coinvolti.
Non una fiera generalista, ma un insieme fortemente integrato di mostre
verticali in una piattaforma unitaria, collaudata da cinquant'anni, sulla
quale si innestano diverse community e trovano spazio appuntamenti dedicati.
Bias si presenta pertanto come l'unico evento europeo nel quale confluiscono
tre settori fondamentali per lo sviluppo industriale: Automazione di
Fabbrica e di Processo, allargata ai nuovi sistemi informatici di gestione
globale enterprise; con focus su aree specifiche come il Motion Control e
l'universo dei Sensori; Strumentazione per l'automazione industriale, per la
produzione microelettronica, per le telecomunicazioni; Elettronica
Industriale, ovvero il mondo dei Componenti, della Progettazione e della
Produzione microelettronica; con l'inevitabile apertura alle applicazioni
degli Embedded System, alle Smart Card, ai System-on-a-chip, alle
nanotecnologie. Da anni il Bias si pone come manifestazione di riferimento
mondiale e svolge un ruolo attivo di promozione tecnologica e commerciale.
La partecipazione dei maggiori player aziendali mondiali e l'incremento
degli operatori dai Paesi industrializzati e dalle aree emergenti, non fanno
che confermare il suo rilievo internazionale; favorito anche da una campagna
pubblicitaria a vasto raggio. La promozione della prossima edizione si
avvarrà anche di un nuovo strumento di comunicazione e di marketing: un
numero speciale di Bias Magazine, in inglese, che presenta la tecnologia
italiana e i partner del Bias e viene diffuso, a partire dallo scorso
ottobre, nel corso dei principali eventi fieristici mondiali. Un pool
allargato e allo stesso tempo coerente di realtà associative e
professionali coopera a vari livelli col Bias. Negli anni alcune partership
si sono consolidate, fino a diventare parte integrante della manifestazione;
altre si aggiungono, secondo l'itinerario evolutivo della mostra. Così,
accanto ad Anipla (Associazione nazionale italiana per l'automazione), Fast
(federazione delle associazioni scientifiche e tecniche), Gisi (Associazione
Imprese Italiane di Strumentazione), Assodel (Associazione Nazionale
Fornitori Elettronica), Ais/isa (Associazione italiana Strumentisti)
troviamo Assintel (Associazione Nazionale Imprese Servizi Informatica
Telematica Robotica Eidomatica), Aiman (Associazione italiana manutenzione),
Ailog (Associazione italiana perla logistica), Animp (Associazione nazionale
di impiantistica). Inoltre, per quanto riguarda il mercato dell'elettronica
industriale, la collocazione del Bias nel calendario fieristico in
alternanza con Fortronic di Padova costituisce la garanzia di una continuità
e della massima rappresentatività, a vantaggio di imprese grandi e piccole.
Quanto ai contenuti, i riflettori del Bias 2004 saranno puntati (sia nella
parte espositiva che nei momenti convegnistici) su alcuni temi emergenti,
che attraversano i diversi settori e aprono nuove prospettive tecnologiche e
di mercato.
La Comunicazione Industriale
: dal livello più vicino alla produzione, come i Fieldbus e le reti
Ethernet, alle soluzioni basate su Internet, alla promettente ascesa dei
sistemi Wireless. Il Software Industriale: dai pacchetti per la
progettazione, a quelli per la programmazione di apparecchiature
automatiche, a quelli per la simulazione di prodotti e processi.
La Logistica
, che si raccorda con l'intera catena dell'automazione di fabbrica
integrandola con sistemi di Material Handling, di Packaging, di Warehouse
Management; fino al settore, in rapida diffusione, dell'Identificazione
automatica, con le novità delle Smart Card, dei Rfid, della Biometrica. Uno
sviluppo a sé avranno i settori dell’It e della manutenzione.
L'intuizione che aveva portato alla nascita di e-Manuf@cturing Forum
nell'ambito del Bias
2002 ha
confermato la sua validità. È dall'integrazione con l'Ict che derivano
molte delle più stimolanti innovazioni nell'automazione e nella gestione
della produzione. Soluzioni come Mes (Manufacturing Execution Systems), Plm
(Product Lifecycle Management), Scm (Supply Chain Management), Plant
Intelligence, Erp (Enterprise Resource Planning) si fanno via via più
flessibili e scalabili e si prestano all'applicazione anche nelle Pmi,
diventando gli strumenti principali per la gestione collaborativa che è
ormai il nuovo paradigma del Management aziendale. Nell’ambito del Bias
2004 le soluzioni globali per l'industria avranno un risalto e uno spazio
adeguato dove proporre i loro vantaggi, in termini di produttività,
riduzione costi, qualità e competitività. La manutenzione, sempre più
importante negli attuali sistemi di automazione, avrà tutto il rilievo di
un nuovo salone: il Bi.man, una rassegna completa e aggiornata rivolta al
mondo della manutenzione industriale, alla sua prima edizione in Fiera
Milano in abbinamento col Bias e in collaborazione con l’Aiman
(Associazione Italiana di Manutenzione). Bias da sempre rivolge una
particolare attenzione ai visitatori, fatta di servizi e di azioni
promozionali a tutto campo. Tra i protagonisti di una Fiera specializzata
infatti, i visitatori rappresentano un capitolo prioritario: sono loro il
vero patrimonio della manifestazione e ad essi spetta un ruolo di primo
piano non solo durante le giornate di esposizione. Bias è già considerato,
nell’ambiente fieristico europeo, un benchmark per i servizi dedicati a
espositori e visitatori; ciò nonostante, continua sulla strada degli
investimenti in questa direzione. Sull'onda del record di pre-registrazioni
via web (38.555) conseguito nell'edizione 2002, si stanno predisponendo
nuovi servizi che sfruttano a pieno le opportunità delle tecnologie
Internet. Sul portale del Bias ilb2b.It saranno a portata di clic:
preregistrazione per visitatori e convegni, modulistica, programmi
conferenze, scheduling appuntamenti in fiera, catalogo espositori, sala
stampa. Bias si presenta quindi all'appuntamento del 2004 sull'onda dei
positivi risultati dell'edizione precedente (un successo per certi versi
sorprendente considerato il delicato momento economico internazionale) e con
le carte in regola per raccogliere e dare sviluppo ai crescenti segnali di
ripresa e di crescita del mercato.
L’ULTIMO APPUNTAMENTO DI “ANDAR PER CASTELLI &
VILLE IN FRIULI-VENEZIA GIULIA” PER IL 2003
Trieste, 15 dicembre 2003 - Anche quest’anno “Andar per Castelli & Ville”
e “Itinerari sotto le Stelle tra Arte & Musica” hanno messo in scena per
lo spettatore luoghi intensi, ricchi di maestria, fascino e arte. Strutturati in
una ben congeniata successione, gli itinerari hanno guidato l’attenzione del
visitatore attraverso i fatti salienti dello straordinario evolversi della
storia su questo territorio. In uno scenario ricco di magia viene ora proposto
il magnifico Castello di Duino, signorile dimora dei Principi della Torre e
Tasso che si erge a precipizio sullo sprone roccioso del Carso, in posizione
dominante sul magnifico golfo di Trieste. L’occasione questa volta è
particolarmente interessante e gradita perché l’appuntamento “mette in
scena” in anteprima il progetto realizzato per la tesi di Master in “Organizzazione
Turistica” della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Udine.
Un’opportunità eccellente per scoprire come si organizza un’evento di
turismo culturale, campo in cui Itineraria ha operato da pioniera schiudendo le
porte al turismo di qualità in Friuli-venezia Giulia. Il castello di Duino
sorge in una zona che fu prediletta per la sua posizione strategica sin dai
tempi antichi. Le prime testimonianze di una fortificazione rimandano al Iii
secolo d.C. Quando, al tempo dell’imperatore Diocleziano, venne eretta una
torre d’avvistamento e controllo sul territorio. Il più antico documento
scritto che porta menzione del Castello risale al 1139, epoca di costruzione
della prima rocca eretta a strapiombo sul mare dai Duinati, signori feudatari
dei Patriarchi di Aquileia. Abbandonata in seguito alla costruzione dell’attuale
Castello, edificato a partire dal 1389 sulle rovine della torre romana
preesistente, l’antica rocca fu allora denominata “Castello Vecchio”. Una
stampa del Xvii secolo mostra ancora la fortezza ben difesa da torri quadrate
innestate su due cerchie di mura merlate, attorno alle quali si stringe un
piccolo borgo anch’esso circoscritto da mura. Oggi il Castello porta tutti i
segni del tempo e le testimonianze delle dinastie avvicendatisi nel feudo.
Costituisce uno straordinario complesso di edifici di epoche diverse, al cui
interno si apre un cortile con log-giato delimitato da mura di cinta bastionate
e un parco ricco di suggestioni romantiche. Nelle ore precedenti il tramonto il
castello rivive tutto il suo incanto, nei ricordi musicali di Liszt, nella
poesia di Rainer Maria Rilke, nel mistero della Dama Bianca e nel ricordo
fantastico della sosta in questi luoghi di Dante, il “Divin Poeta”.
Martedì, 16 dicembre 2003 Castello di Duino Duino Aurisina (Trieste) Programma:
ore 15.00 Visita guidata al Castello di Duino; ore 15.30 Sala dei Cavalieri.
Suggestioni Musicali; ore 16.00 Salotto Rosso. Racconto de “La leggenda della
Dama Bianca” e genesi delle “Elegie Duinesi” di Rainer Maria Rilke; ore
16.30 Sala Grotta. Presentazione di vini D.o.c. Del Carso a cura dell’Associazione
Italiana Sommeliers, Delegazione di Trieste. Segreteria Organizzativa Itineraria
mobile +39 347-2522221 Infolink: www.Itinerariafvg.it
DAL 17 AL 21 DICEMBRE
2003 AL MONDADORI MULTICENTER DI MILANO
LA MOSTRA PROMOSSA
DA COMIECO "13X13 - TREDICI ARCHITETTI PER 13 SEDUTE"
Milano, 15 dicembre 2003 - Progettare con il cartone disegnando mobili che
durino nel tempo, sondare le potenzialità di un materiale normalmente
utilizzato in altri campi, ma carico di qualità intrinseche, reinventando
lo spazio urbano: questa è stata la sfida che Lucense (Società
Pubblico-privata per i servizi alle Imprese) e Comieco (Consorzio Nazionale
Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) hanno lanciato a
tredici Architetti invitandoli a confrontarsi su un elemento d'arredo da
realizzare con il cartone riciclato: la seduta. " I Designers
provenienti da città diverse e con esperienze diverse - spiega Pietro Carlo
Pellegrini architetto e curatore della mostra - hanno raccolto con grande
entusiasmo questa nuova sfida, dando vita a tredici soluzioni progettuali
molto originali e stimolanti. La seduta, solitamente realizzata in legno o
in ferro, questa volta è stata pensata in carta e cartone perché possa
essere dipinta, piegata o riciclata". Le "13 sedute" hanno
forme e dimensioni diverse alcune sono smontabili e ricomponibili: una
sinuosa chaise longue, divertenti poltroncine, un divano
"rotante", una seduta pensata all'interno di uno spazio Libreria,
fantasiosi sgabelli .... "Comieco - dichiara Carlo Montalbetti,
Direttore Generale del Consorzio, - oltre a promuovere lo sviluppo della
raccolta differenziata della carta ed il suo riciclo si propone di
incrementare l'uso dei materiali cellulosici in settori applicativi diversi
che rappresenteranno nel futuro uno sbocco importante per il macero."
Il macero, già impiegato nell'industria, nell'edilizia e nell'artigianato,
se utilizzato anche in campo artistico ed architettonico, viene nobilitato
acquisendo forme e funzioni normalmente riservate a materiali diversi,
certamente più costosi, e a queste forme e funzioni dà un proprio
contributo sostanziale. La "Mostra 13x13" sarà aperta al pubblico
da mercoledì
17 a
domenica 21 dicembre 2003 presso Mondadori Multicenter via Marghera, 28,
Milano.
387 D.C. AMBROGIO E
AGOSTINO LE SORGENTI DELL’EUROPA
Milano, 15 dicembre 2003 - Fino al 2 maggio 2004 è in programma a Milano,
presso il Museo Diocesano, la mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le
sorgenti dell’europa”, promossa dalla Regione Lombardia e dalla
Fondazione Sant’ambrogio Museo Diocesano di Milano. Oltre 400 oggetti
alcuni dei quali per la prima volta esposti al pubblico; avori, gemme, vetri
dorati, bassorilievi, statue, provenienti dai più prestigiosi musei del
mondo; reperti archeologici che mai fino ad ora erano giunti in Italia dal
Nord Africa: sono questi alcuni dati che connotano la mostra “387 d.C.
Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” come grande evento
culturale dell’anno. Alcuni pezzi straordinari rendono l’evento-mostra,
unico nel suo genere. Fra le prime anticipazioni di grande interesse è
possibile citare: il fronte del sarcofago del Buon Pastore, costituito da
tre parti di sarcofagi paleocristiani - mai riuniti insieme prima d’ora -
provenienti dall’Algeria, che rappresentano una delle più antiche
testimonianze della presenza del Cristianesimo in Nord Africa; il letto di
Sant’ambrogio, già esposto al Museo Diocesano; un dittico di Stilicone in
avorio ed una fibula che lo rappresenta, per la prima volta accostati.
Suppellettili imperiali fra cui la splendida “Patera di Parabiago”.
L’iniziativa ha richiesto tre anni di preparazione, l’apporto di oltre
40 studiosi, contatti con istituzioni culturali internazionali e la
collaborazione ai prestiti di oltre 70 musei. L’esposizione occuperà
l’area dedicata alle mostre temporanee e gli spazi del piano terra del
Museo Diocesano di Milano, fondendosi, armoniosamente, con la sezione
permanente del Museo dedicata al santo patrono di Milano. “387 d.C.
Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, pur trovando il proprio
cuore fra le pareti del Museo Diocesano, accanto alla Basilica di Sant’eustorgio,
si dipanerà anche in un percorso che toccherà altri luoghi antichi: dalla
vicina Basilica di Sant’eustorgio e dalle Colonne di San Lorenzo
all’omonima basilica con
la Cappella Palatina
e gli stupendi mosaici; dalla Basilica di San Nazaro all’antico Battistero
edificato da Sant’ambrogio, ora sotto il sagrato del Duomo; agli scavi
dell’antica Arena di Milano; sino al meno antico Palazzo delle Stelline di
Corso Magenta 59, ove, presso
la Galleria Gruppo
Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline, sarà collocata
l’esposizione “Opere e Lettori di Agostino. Manoscritti in mostra” di
codici trecenteschi e quattrocenteschi delle opere di Agostino, contenenti
miniature di grandissimo valore artistico e culturale. Il cuore dell'evento
espositivo all’interno del Museo Diocesano presenta due percorsi che si
incrociano sulla ricostruzione del fonte battesimale nel quale Ambrogio
battezzò Agostino: il primo documenta l'Africa di Agostino,
la Germania
di Ambrogio,
la Milano Paleocristiana
, con approfondimenti sul contesto sociale, le testimonianze del
cristianesimo, i culti e le filosofie non cristiani, l'arte e la cultura, le
tracce dei Vandali. Il secondo documenta le vite parallele di Ambrogio e
Agostino fino alle conseguenze “europee” del loro incontro. Lo spunto è
un evento storico: nella notte di Pasqua del 387 d.C., a Milano, Ambrogio
battezza Agostino. Un evento denso di significati simbolici e conseguenze
storiche. Ambrogio, di famiglia patrizia originaria di Roma, nasce a Treviri,
l'odierna Trier in Germania, non lontano da Strasburgo. Magistrato di fama,
giunge a Milano, allora capitale, dove il popolo lo acclama vescovo. Il suo
prestigio sarà enorme, i suoi rapporti con l’autorità imperiale
improntati alla reciproca indipendenza tra Chiesa e potere civile, la sua
fama si diffonderà in tutto l’Occidente e in Oriente, ultimo Santo della
Chiesa indivisa. Agostino, africano, di padre pagano e madre cristiana,
nasce a Tagaste, l'odierna Souk Arhas in Algeria. E’ un intellettuale che,
dopo essere passato attraverso diverse esperienze filosofiche e religiose,
giunge a Milano, dove incontra Ambrogio, si converte e riceve dal santo
vescovo il battesimo. Rientrato in Africa, diviene Vescovo di Ippona.
L’influenza culturale del suo pensiero sarà determinante non solo per
la Chiesa
e le sue opere, scritte in latino, contribuiranno all'unità culturale di
tutto l'Occidente. Anche grazie all’incontro tra Ambrogio e Agostino
Milano diviene fulcro di un asse che va dal Nord Europa all’Africa. La
mostra intende ricostruire testimonianze esemplificative dei luoghi, degli
eventi, delle espressioni artistiche, che fanno da radici profonde, ancorché
lontane, ai successivi sviluppi culturali del Medioevo e dell’epoca
moderna. Fra i grandi avvenimenti storici si è cercato di individuare un
punto che ne sintetizzasse il significato e lo rendesse immediatamente
fruibile a tutti. Il periodo che contraddistingue il crepuscolo dell'epoca
imperiale possiede una notevole complessità per gli apporti culturali, per
i problemi politici, sociali, religiosi, per i grandi movimenti di popoli.
Ciò che emerge da questo crogiolo è qualcosa di nuovo, un'entità che
coinvolge popoli e sensibilità diverse, a partire da un sentire religioso,
culturale e civile sempre più comune, verso quelle caratteristiche che
definiremo sempre più “europee”. Museo Diocesano Corso di Porta
Ticinese, 95 - Milano
AMBRA.
LA GEMMA CHE
IMPRIGIONA IL TEMPO
Milano, 15 dicembre 2003 – E’ aperta al pubblico una mostra interamente
dedicata all’ambra, organizzata dal Museo Civico di Storia Naturale presso
il Biolab di via Manin. LLa mostra ripercorre. A storia naturale della
resina vegetale che nel corso di milioni di anni si trasfora., na in una
vera e propria gemma di origine organica. Utilizzata dall'uomo già 15.000
anni fa, l'ambra divenne in Europa oggetto di commercio fin dalla
preistoria, trasportata dalle sponde del Baltico, in cui si trovava in
abbondanza, fino alle rive del, Mediterraneo, dove era altamente apprezzata
presso le diverse civiltà che vi sì affacciavano, dagli egizi ai greci,
dagli etruschi ai romani. Vero e proprio status symbol per la sua rarità,
l'ambra trovava presso questi popoli un utilizzo in gioielleria e
nell'oggettistica dì lusso; le erano inoltre attribuite proprietà
taumaturgiche e curative. In mostra vi saranno campioni di ambra da tutto il
mondo e di ogni età: l'ambra del Baltico, la più diffusa e nota, ò
vecchia di oltre 50 milioni di anni, quella della Repubblica Dominicana può
avere fino a 25 milioni di anni di età, ma si conoscono ambre vecchie fino
a 300 milioni di anni. Una rara e apprezzata varietà di ambra italiana è
la simetite, che si trova nella Sicilia occidentale: ne saranno in. Mostra
esemplari eccezionali per bellezza e grandezza. Una sezione della mostra è
dedicata alla gioielleria, con riproduzioni di gioielli della Magna Grecia,
collane e altri oggetti originali provenienti dall'es:remo oriente e dall'
Europa, alcuni dei quali risalenti all'Xi secolo. Una sezione importante,
con esemplari eccezionali, è dedicata alle inclusioni organiche:
nell'antica resina soro s ati inglobati fiori, foglie, insetti e piccoli
vertebrati che si sono conservati in modo perfetto attraverso le epoche
geologiche, e costituiscono motivo d , grande interesse scientifico per i
paleontologi. Fra i vari campioni di ambre in mostra, un bellissimo nodulo
di oltre
6 kg
, completamente trasparente, rinvenuto alla fine degli anni `90 nella
Repubblica Dominicana. Una sezione è
dedicata alla gioielleria, con riproduzioni di gioielli della Magna Grecia,
collane e altri oggetti originali provenienti dall’estremo oriente e
dall’Europa, alcuni dei quali risalenti all’Xi secolo. Un'altra sezione
è dedicata alle inclusioni organiche: nell’antica resina sono stati
inglobati fiori, foglie, insetti e piccoli vertebrati che si sono conservati
in modo perfetto attraverso le epoche geologiche, e costituiscono motivo di
grande interesse scientifico per i paleontologi. Fra i vari campioni di
ambre in mostra, un bellissimo nodulo di oltre
6 kg
, completamente trasparente, rinvenuto alla fine dgli anni ‘90 nella
Repubblica Dominicana. Orario: dalle 9.30 alle 18.30 (ultimo ingresso ore
18.00). Lunedì chiuso Biolab del Museo di Storia Naturale, via Manin 2/A
(Giardini Pubblici)
ENEL ILLUMINA IL TEATRO
LA FENICE
, IL CAMPANILE DI SAN MARCO E IL PONTE DI RIALTO
Roma, 15 Dicembre 2003 - Proiettori, fasci di luce, decine di fari per
illuminare Venezia, dal 14 dicembre fino al 2 gennaio. In occasione dei
festeggiamenti per la riapertura del Teatro
La Fenice
, che verrà restituito ai veneziani nel suo rinnovato splendore, Enel darà
risalto alla facciata del Teatro e ai due emblemi storici della città: il
campanile di San Marco e il Ponte di Rialto. Le tecniche di illuminazione
utilizzate sono molto sofisticate e all’avanguardia: ottimizzando i
consumi e rispettando il delicato equilibrio ambientale, i giochi di luce
faranno apprezzare le forme, i volumi e l’armonia delle architetture.
Teatro
La Fenice
– La facciata: Per illuminare la facciata del Teatro ed evitare un effetto
abbagliante, si utilizzerà la tecnica della “proiezione indiretta”:
fasci di luce colpiranno delle superfici riflettenti poste ad hoc sugli
edifici attorno al Teatro, per poi riflettersi sulla facciata. Una luce
d’accento evidenzierà i particolari del loggiato e delle statue nelle
nicchie. Campanile di San Marco: Dodici speciali strutture d’illuminazione
posizionate nella piazza, illumineranno il Campanile mettendo in risalto la
verticalità del monumento. I fasci di luce infatti, sono di diversa
intensità: più tenui verso il basso e più accentuati verso l’alto, fino
ad evidenziare la statua dell’Arcangelo Gabriele situato sulla cuspide.
Ponte di Rialto: Una luce diffusa avvolgerà complessivamente il ponte,
mentre una luce d’accento più calda metterà in evidenza le balaustre e
la volta centrale. Sotto il ponte infine, si realizzerà un gioco di
riflessi sull’acqua. Enel è un’azienda da sempre impegnata nella
valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. A Venezia,
Enel ha già illuminato gli interni della Basilica di San Marco, con un
sistema di illuminazione uniforme e soffusa che valorizza i mosaici e i loro
effetti cromatici. Nel 2003, Enel è entrata a far parte anche del
qualificato gruppo di soci fondatori dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia e del Teatro alla Scala. In quest’ambito ha avviato con le due
prestigiose istituzioni musicali un progetto di collaborazione triennale con
l’organizzazione di concerti per promuovere la musica classica e
contemporanea sul territorio nazionale anche in località normalmente non
raggiunte dai grandi circuiti artistici e all’interno delle centrali
elettriche. L’illuminazione dei tre monumenti è realizzata da Enel Sole,
la società di Enel leader europea d’illuminazione, con la gestione di
oltre1.800.000 punti luce in circa 6.000 Comuni italiani . Enel Sole
promuove in Italia una cultura della luce di qualità, realizzata attraverso
personale altamente specializzato e fondata su tecnologie innovative e
tecniche di realizzazione non invasive per i monumenti e per l’ambiente.
Gli interventi di illuminazione, infatti, si distinguono per l’impiego di
lampade e apparecchi in grado di proiettare luce senza dispersioni,
ottimizzando i consumi di energia elettrica.
AL PICCOLO TEATRO DI MILANO UNA
INTRIGANTE PROPOSTA PER TRASCORRERE IL CAPODANNO CON ANNA MARCHESINI
Milano, 15 dicembre 2003 - Mercoledì 31 dicembre, Anna Marchesini brinderà
all’inizio del nuovo anno insieme al pubblico del Piccolo Teatro, con un
doppio spettacolo. Il primo, che sarà anche in abbonamento, andrà in scena
alle ore 19.30 (termine previsto ore 21.00). Il secondo spettacolo (fuori
abbonamento) andrà in scena alle 21.45; al termine (intorno alle 23.00) il
teatro e la compagnia saluteranno l’anno nuovo con un brindisi, che
terminerà entro la mezzanotte. Teatro Grassi – dal 9 dicembre 2003
all’11 gennaio 2004 La cerimonia del massaggio di Alan Bennett –
traduzione e adattamento di Anna Marchesini con Anna Marchesini scene e
costumi Sibilla Ulsamer regia Anna Marchesini Durata 1 ora e
20’
Prezzi Primo spettacolo platea 22,50 euro; balconata 19,50 euro Secondo
spettacolo platea 50 euro; balconata 40 euro Per informazioni e
prenotazioni: tel. 02 72 333 222 www.Piccoloteatro.org
GLI ANGELI DEL CORTILE UN
LIBRO, UNA MOSTRA DI ADRIANO SOFRI, ISABELLA E SERGIO STAINO FIRENZE,
PALAZZO VECCHIO - PALAZZO STROZZI 16 DICEMBRE 2003 – 11 GENNAIO 2004
Firenze, 15 dicembre 2003 - Martedì 16 dicembre, alle ore 17, il Salone dei
Cinquecento di Palazzo Vecchio ospiterà la presentazione del nuovo libro
(Gli Angeli del Cortile, Einaudi Tascabile, € 12) che Adriano Sofri e
Isabella e Sergio Staino hanno dedicato all’universo carcerario in
occasione del Natale 2003. Il testo è di Sofri, le illustrazioni di Staino
e di sua nipote Isabella. Si tratta di 46 tavole, 38 delle quali saranno
esposte in originale nelle sale al piano terra di Palazzo Strozzi, una
mostra con identico titolo del libro che sarà inaugurata alle 19 (sempre di
martedì 16) e che resterà in calendario fino all’11 gennaio 2004:
apertura tutti i giorni, orario ininterrotto 10 – 20, ingresso libero (per
informazioni: 055.2645155). Il ricavato della vendita delle tavole originali
andrà a beneficio dei detenuti del carcere di Pisa dove Sofri si trova
tutt’oggi detenuto. Alla presentazione in Palazzo Vecchio interverranno,
tra gli altri, il sindaco Leonardo Domenici, il direttore di Repubblica Ezio
Mauro e Gianni Sofri, fratello di Adriano. Angela Finocchiaro e Paolo Hendel
leggeranno brani del volume. Coordinerà Anna Benedetti, l’organizzatrice
delle conferenze letterarie Leggere per non dimenticare. L’esposizione di
Palazzo Strozzi, organizzata dal Comune di Firenze (Assessorato alla
Cultura) e da Firenze Mostre Spa, avrà come appendice un intervento
musicale di Mauro Pagani e sarà arricchita da un allestimento firmato
Lietta Cavalli. La mostra si articola nelle tre sale del piano terra del
Palazzo ed è composta da 38 pitture a olio su cartone telato 60x80. Per
l’occasione si arricchisce di un grande striscione stampato che riproduce
alcune delle pitture esposte e di un’affascinante realizzazione al telaio
di Lietta Cavalli ispirata alla luna sognata dai carcerati. All’esterno,
in netta sintonia con il tema presentato, un grande angelo con ali
realizzate sempre da Lietta Cavalli segnerà nel cortile del Palazzo Strozzi
il punto d’ingresso alla mostra. Per Sofri e gli Staino il libro di Natale
sta diventando una consuetudine. Sofri stesso lo ricorda nella prefazione:
“…Da qualche anno io per tradizione scrivo un racconto di Natale e lo
leggo ai miei compagni di galera…Poi Isabella e Sergio Staino prendono il
mio racconto dell’anno scorso e lo illustrano e lo colorano…
trasformandolo in un prezioso albero di Natale di quest’anno”. Staino
spiega che si tratta comunque di una consuetudine di cui volentieri farebbe
a meno: “Come molti altri sono convinto dell’innocenza di Adriano, e per
questo lo vorrei libero con noi. Ma anche tanti che non hanno questa mia
certezza, sono ormai convinti che il perdurare della sua detenzione sia
un’assurdità.” Le tavole che vengono esposte sono disegnate da Staino e
colorate da Isabella. “Mia nipote ha una tavolozza di colori che mi
affascina e che a mio avviso aggiunge poesia ai miei disegni e alla
scrittura di Adriano”.
FRANCESCO BARILLI
DIPINGERE È AMARE ANCORA ANTOLOGICA DI FRANCESCO BARILLI 1963-2003
Parma, 15 dicembre 2003 - Poltrone e divani. Rivestimenti in pelli esotiche.
Finestre come diaframmi, come cornici o come specchi. Stanze piene di
oggetti-simbolo. Umani zoocefali. Città atopiche. Giungle e autobus. Sale
cinematografiche. L’individualissimo surrealismo metafisico di Francesco
Barilli, pittore prestato al cinema, parmigiano di casa a Roma, sarà
esposto in una mostra antologica di estrema completezza che si inaugura a
Parma il 13 gennaio 2004. L’esposizione, organizzata dall’Assessorato
alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione
Monte di Parma, ha per titolo “Dipingere è amare ancora”, e si terrà
presso
la Galleria S.
Ludovico. Francesco Barilli è un noto regista cinematografico. Ma le sue
origini artistiche, che hanno poi informato programmaticamente e visivamente
la sua esperienza nella settima arte, sono pittoriche. E questo
indipendentemente dall’inevitabile influenza di un clima familiare
permeato a tutti i livelli dall’arte, pittura in primis: la famiglia
parmigiana dei Barilli (cui la città di Parma ha dedicato una mostra di
grande successo tra il 1997 e il 1998) rappresenta infatti un unicum per
coerenza di passione, di qualità e per la varietà di esperienze artistiche
attraverso quattro generazioni successive di pittori, scrittori, musicisti.
Francesco si appropria del suo stile già nei primi anni ’60, scegliendo
la soluzione riformista del ritorno alla “figurazione nuova”, come
reazione e ulteriore sviluppo rispetto alle esperienze astratte e informali
allora imperanti nell’arte occidentale. Ma l’accostamento alla realtà
in lui non è mai oggettivo: simboli e proiezioni concrete di astrazioni e
scomposizioni fantastiche sono la sua cifra tematica caratteristica. Il suo
approccio non è ideologico, ma comunque fortemente critico e di denuncia
rispetto all’estraniazione e allo svuotarsi dei valori della nostra società.
Per questo, la quiete apparente della sua pittura trasuda ovunque
un’ironia consapevole, così come l’irrequietezza della ricerca di una
soluzione, di una ricomposizione oggettiva mai trovata. Metafisica,
surrealismo e neo-pop-art in lui si compenetrano in forme e significati
nuovi e originali: perché se gli esseri umani con teste zoomorfe richiamano
la metafisica sarcastica di Savinio, le campiture cromaticamente intense e
compatte di oggetti-simbolo sospesi in dimensioni interiori rimandano
intertestualmente al surrealismo magrittiano e la feticizzazione delle
“cose” e degli arredi d’uso quotidiano si collegano criticamente a
Domenico Gnoli, è anche vero che l’alienazione che trapela da certi
atopici paesaggi urbani è genuinamente hopperiana, così come la ricerca
sul segno, la contorsione plastica di certe prove e la sperimentazione sulla
scomposizione dell’immagine si rifanno al cuore più vitale del
neo-espressionismo, mentre la grande abilità tecnica espressa nel sistema
modulare seriale è intrinsecamente legato alla pop-art, ma con un tanto
aggiuntivo di amarezza nella denuncia dei gridati stilemi grafici della
nostra società. La sua denuncia dell’apparenza sfuma in una originale
meditazione sul rapporto tra realtà e visione, tra interno ed esterno, dove
il diaframma può essere una finestra o lo schermo vuoto di un cinema
deserto, o la tela stessa, e dove la poetica dell’oggetto abbandonato si
associa al simbolismo iconico di forme e idee. Quasi che l’irrequietezza
della memoria, e il legame emotivo che per il suo tramite ci avvince
all’universo esterno, possa rappresentare l’unico rifugio dalla rapina
del tempo, l’unica possibile ricomposizione - solo interiore - di una
realtà frammentata, inquieta, sfuggente. La mostra, realizzata grazie al
contributo di Banca Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma, è aperta
a Parma presso
la Galleria S.
Ludovico dal 14 gennaio all’8 febbraio 2004 tutti i giorni tranne il
martedì con orario 10–13 e 16-19. L’ingresso è libero. Il catalogo,
edito da Mazzotta, è curato da Francesco Barocelli. L’inaugurazione è
prevista per martedì 13 gennaio 2004 alle ore 18. Informazioni sulla
mostra: Silvana Randazzo Uff. Organizz. Mostre S. Ludovico (Comune di Parma)
tel. 0521/218669, fax 0521/231142 e-mail s.Randazzo@comune.parma.it
MOSTRE: SILVANO BULGARI
Milano, 15 dicembre 2003 - La prestigiosa Galleria d’Arte Borgogna di
Gianni Schubert in Via Visconti di Modrone 20 ( angolo Via Mascagni 2) a
Milano, ospita a partire dal 10 dicembre 2003 per un mese intero, una
personale dello scultore orafo Silvano Bulgari, (inaugurazione ore 18:30 con
la presenza del Maestro). Nello scorso luglio si inaugurava presso il
Refettorio delle Stelline, per iniziativa della Provincia di Milano, una
importantissima rassegna dedicata allo stesso artista. La manifestazione che
faceva seguito ad una precedente esposizione presso la villa fiorentina
“Il tasso”, sede della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto
Longhi (16 maggio 2001), ha riscosso un notevole successo ponendo sotto i
riflettori l’attività del noto scultore orafo dal 1980 ai nostri giorni.
L’artista si forma nella Milano del dopoguerra come garzone di bottega
presso il padre Giorgio, cesellatore e sbalzatore di metalli preziosi. Da
questi impara a conoscere ogni tipo di pietra e metallo preziosi, come pure
i metodi di modellazione, intaglio, cesello, bulino, sbalzo e smaltature.Rimasto
solo Silvano Bulgari si impone come grande interprete della tradizione della
bottega orafa rinascimentale circondandosi, come allora, di collaboratori e
maestranze. L’artista realizza comunque ogni suo pezzo in cera persa,
creando esemplari unici e irripetibili. Secondo quanto egli stesso afferma,
le sue fonti di ispirazione sono le più varie, dalla natura ai temi delle
fiabe, dai miti classici alla reinterpretazione di opere dell’antico
Egitto, del nostro Rinascimento e dell’Art Nouveau.
La Galleria Borgogna
propone una significativa scrematura delle opere presentate al Refettorio
delle Stelline a Milano che fanno capo alle categorie di sculture gioiello e
gioielli scultura, miranti a interessare non solo gli specialisti ma anche a
coinvolgere il più vasto pubblico di cultori e appassionati.
ARTDECO PRESENTA DJ LARRY
CADGE
Milano, 15 dicembre 2003 - Una proposta innovativa per gli amanti delle
notti metropolitane che cercano un’ alternativa originale alla solita
discoteca: Lunedì 15 Dicembre, nell' avvolgente amosfera glam-fashion
dell’ Artdeco Cafè, arriva direttamente dalla Global Age Productions Ny
il sound colto e raffinato di Larry Cadge. Dj, produttore, remixer e autore
(membro A.s.c.a.p. - Società Americana Autori Editori). Da un continente
all’altro, da un locale a una spiaggia, dal giorno alla notte, Larry porta
la house music verso nuovi orizzonti attraverso uno stile originale che
fonde l’exotic con il soulful, il jazzy con il latin, il soulful con
l’house music. La sua interpretazione, mai facile e banale, afferma un
percorso interiore accompagnato da un continua ricerca sonora... Immancabile
Free entrance Door: 21.00 – 03.00 Artdeco Cafè Via Lambro 7 (zona P.ta
Venezia) Milano Prenotazione privé 02.29524760 E-mail: artdecocafe@virgilio.It
LA PARUZZI SCOMMETTE
IN COPPA CON
LA SPRINT DI
PASSO LAVAZE’
Val di Fiemme (Trentino), 15 dicembre 2003 - Dopo le due gare di Coppa del
Mondo di combinata nordica, gli organizzatori della Val di Fiemme sono al
lavoro per allestire la prova di Coppa del Mondo sprint di fondo, in
programma martedì 16 dicembre sulle nevi di Passo Lavazè, una gara che
sostituisce quella di Asiago annullata per mancanza di neve. L’innevamento
delle piste di Lavazè è invece perfetto e collaudato appunto dai
combinatisti. L’ulteriore collaudo della due giorni di Coppa ha
evidenziato anche che il formidabile e oliato meccanismo del comitato
organizzatore - composto da diverse centinaia di volontari, forgiati dai
recenti mondiali del febbraio 2003 - è pronto ad allestire anche in tempi
rapidi eventi di grande spessore. L’appuntamento di martedì sarà con una
sprint in stile classico, sicuramente una disciplina poco amata dagli
azzurri, ma ciò non toglie che saranno al nastro di partenza per difendere
principalmente la leadership femminile detenuta da Gabriella Paruzzi dopo la
vittoria di Duesseldorf, e quindi per rilanciare le chances di Christina
Kelder attualmente 8.A in Coppa del Mondo Sprint ed anche di Sabina Valbusa,
che proprio a Duesseldorf si è infortunata. La situazione tra i maschi è
invece un po’ "freddina" con Christian Zorzi in netto ritardo
con la preparazione, tanto che il suo bottino di punti si ferma a 20 unità,
posizionato al 13° posto. C’è anche Freddy Schwienbacher che quest’anno
non è ancora al top della forma, ma Albarello punta anche su Giorgio Di
Centa e Fulvio Valbusa che nelle prime gare di stagione in classico si sono
difesi bene. Oltre che sui campioni di squadra A, l’Italia punta sui
giovani specialisti della sprint come Pasini, Debertolis, Frasnelli e
Kostner. Gabriella Paruzzi non ha corso oggi la staffetta di Davos, per
puntare tutto sulla sprint della Val di Fiemme. "Il mio obbiettivo
primario è sicuramente qualificarmi – ha detto la friulana – poi se
arriverò in finale non mi risparmierò sicuramente. Temo molto
la Bjoergen
ma pretendenti al podio quest’anno ce ne sono molte". Albarello
invece è preoccupato per Pietro Piller Cottrer che ha seri problemi al
ginocchio. La classifica di Coppa del Mondo Sprint premia gli svedesi con 4
atleti nei primi cinque. Leader provvisorio è Peter Larsson davanti al ceko
Martin Koukal. Certo è che i norvegesi sono i grandi favoriti, dopo la
schiacciante vittoria in staffetta di oggi e dopo le due vittorie a Dobbiaco
in staffetta sprint, anche lì maschi e femmine. In Val di Fiemme,
la Norvegia
schiera in prima fila Hetland, Iversen, Bjerkeli e Svartedal, poi
la Bjoergen
, Skofterud e Pedersen, e dunque martedì lo spettacolo a Passò Lavazè è
assicurato. Per il pubblico ingresso gratuito, il via alle qualificazioni
alle ore 9.30, i quarti di finale alle ore 11. Classifica Coppa del Mondo
Femminile Sprint: 1) Paruzzi, Gabriella Ita 100; 2) Sidko, Alena Rus 80; 3)
Hahina, Evgenia Rus 60; 4) Disl, Uschi Ger 50; 5) Bjoergen, Marit Nor 45; 8)
Kelder Christina Ita 32; 18) Follis Arianna Ita 13; 20) Moroder Karin Ita
11; 24) Valbusa Sabina Ita 7. Classifica Coppa del Mondo Maschile Sprint. 1)
Larsson Peter Swe 100; 2) Koukal Martin Cze 80; 3) Fredriksson Thobias Swe
60; 4) Lind Bjoern Swe 50; 5) Oestberg Mikael Swe 45; 10) Pasini Renato Ita
26; 13) Zorzi Cristian Ita 20; 17) Debertolis Bruno Ita 14; 20)
Schwienbacher Freddy Ita 11.
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