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2003 anno 6°  

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LUNEDI'
15  DICEMBRE 2003

pagina 4

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CONTRO I TUMORI ARRIVA IL "BISTURI CIBERNETICO" IN FUNZIONE DALLA PRIMAVERA 2004, CURERÀ 200-300 PAZIENTI ALL'ANNO

Milano, 15 dicembre 2003 - Per la lotta ai tumori la Regione ha avviato una importante e significativa collaborazione tra strutture sanitarie pubbliche e private. Il Centro Diagnostico Italiano (Cdi), l'Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico Besta e l'ospedale San Carlo di Milano utilizzeranno in sinergia una nuova apparecchiatura, il Cyberknife (bisturi cibernetico), un sistema robotico per la radiochirurgia di tecnologia avanzatissima capace di trattare lesioni altrimenti inoperabili e di raggiungere tutte le parti del corpo, colpendo solo le cellule malate senza danneggiare quelle sane. L'iniziativa è stata presentata dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, dall'assessore alla sanità Carlo Borsani, da Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del Gruppo Bracco e amministratore delegato del Centro Diagnostico Italiano, Maurizio Guizzardi, direttore generale del Cdi, Giovanni Broggi, direttore del Dipartimento di Neurochirurgia del Besta, Laura Fariselli, direttrice del Dipartimento radioterapico del Besta, Alberto Brambilla, direttore della Chirurgia generale dell'ospedale S. Carlo, e Carlo Lucchina, direttore generale dell'assessorato all Sanità. Con questa operazione si coniugheranno le potenzialità tecnico-economiche e strutturali del Centro Diagnostico Italiano con l'eccellenza clinico-diagnostica fornita dal Besta e dal San Carlo, dando vita ad una "associazione di partecipazione" tra questi istituti. Il Centro Diagnostico acquisirà l'apparecchiatura, il Besta e il San Carlo, quali enti associati, metteranno a disposizione la propria organizzazione e le competenze scientifiche e sanitarie rispettivamente in campo neurologico e oncologico. L'apparecchiatura sarà operativa entro la primavera del 2004. I pazienti che potranno essere trattati saranno 200-300 all'anno. La percentuale più numerosa sarà rappresentata da portatori di metastasi cerebrale, quindi pazienti portatori di neoplasie spinali, polmonari, epatiche, ecc. Naturalmente i costi delle operazioni saranno a carico del Servizio sanitario regionale. L'investimento complessivo sostenuto dal Centro Diagnostico Italiano per l'acquisto del Cyberknife e per la sua sistemazione presso la sede di via Saint Bon è stato di 6,5 milioni di euro, compreso quello relativo all'ambiente che ospiterà l'apparecchiatura: un vero e proprio "bunker" fornito di speciali pareti schermate in cui accede solo il paziente, mentre medici e infermieri supervisionano dall'esterno l'intervento. "E' una macchina di assoluta avanguardia - ha commentato il presidente Formigoni - che entra a far parte delle eccellenze lombarde. E' altresì un ulteriore esempio della sinergia tra pubblico e privato su cui si fonda la politica sanitaria della Regione, con l'obiettibo di rendere ai cittadini il miglior servizio possibile".

DIAGNOSI AL SILICIO: È NATA LA NUOVA GENERAZIONE DI ECOGRAFI FOTOGRAFIE TRIDIMENSIONALI DEGLI ORGANI UMANI E DEGLI EMBRIONI DEI FUTURI BEBÈ.
Roma, 15 dicembre 2003 - Immagini tridimensionali di elevata qualità e alla portata di tutti, in grado di evidenziare singoli organi umani e la loro conformazione e identificare così anomalie o patologie nel giro di pochi secondi. Sono i risultati ottenuti dalle nuove apparecchiature ecografiche al silicio nate dalla collaborazione, nell'ambito del progetto europeo Eureka Umic, tra ricercatori dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr, del dipartimento di Ingegneria elettronica dell’università di Roma tre e della società Esaote. “Siamo riusciti a ottenere immagini ecografiche di organi del corpo umano utilizzando una sonda completamente innovativa realizzata mediante tecniche di microlavorazione del silicio del tutto simili a quelle impiegate nella microelettronica”, spiega Vittorio Foglietti, coordinatore del team di ricerca dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr di Roma. Gli ecografi attuali impiegano sonde, elementi che inviano e ricevono ultrasuoni, fatte di ceramiche piezoelettriche. Il prototipo realizzato, invece, adopera il silicio in sostituzione dei materiali ceramici, consentendo prestazioni più ampie rispetto a quelle tradizionali. “Questa nuova tecnologia”, prosegue Foglietti, “permette di lavorare su una banda di frequenze acustiche più ampia con un utilizzo più proficuo dei mezzi di contrasto e offre la possibilità di elaborare il segnale a bordo della sonda stessa facilitando applicazioni come appunto le ecografie tridimensionali. A tutto ciò si aggiunga il notevole vantaggio economico perché si sostituisce il materiale ceramico con il silicio, materiale molto meno costoso”. La sonda ha una superficie attiva di due cm2 in cui sono allocate circa centomila microcelle vibranti in silicio le quali, sfruttando le loro dimensioni micrometriche, presentano caratteristiche migliori in termini di frequenza e di banda. Piccoli granelli di sabbia dunque non solo per computer, cellulari o satelliti ma anche per ottenere affascinanti e importanti immagini del futuro bebè da regalare poi, come foto ricordo, a mamma e papà. Per informazioni: Vittorio Foglietti, Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr, tel. 06/41522222, cell. 338/4617441, foglietti@ifn.Cnr.it

RINTRACCIABILITÀ E GRATUITÀ PER LA DONAZIONE DI CELLULE
Strasburgo, 15 dicembre 2003 - Con 43 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astensioni, la commissione ambiente ha adottato in seconda lettura la relazione di Peter Liese (Ppe/de, D) sulle norme di qualità e di sicurezza relative alla donazione, l'approvvigionamento, l'analisi, la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umane. Avendo il Consiglio respinto numerosi emendamenti adottati dal Parlamento in prima lettura, i deputati hanno deciso di concentrarsi sulla qualità e la sicurezza, piuttosto che sulle questioni etiche, le quali non entrano nell'ambito di applicazione della direttiva. Gli emendamenti approvati dall'organo parlamentare riguardano quindi il pagamento del donatore, la rintracciabilità, il consenso e l'anonimato del donatore: su questa base, si può sperare in un accordo con il Consiglio. Una delle richieste principali dei deputati consiste nel fatto che i tessuti e le cellule vengano donati su base volontaria e non retribuita. Essi insistono sul fatto che la donazione venga effettuata secondo la volontà dello stesso donatore, senza alcun pagamento, salvo eventuali indennità come il rimborso del viaggio, per esempio. I dettagli sulle modalità sono demandati all'apprezzamento di ciascuno Stato membro. La rintracciabilità delle cellule e dei tessuti costituisce un ulteriore motivo di preoccupazione. In generale, gli Stati membri dovrebbero vigilare affinché l'identità del ricevente non sia rivelata al donatore o alla sua famiglia e viceversa. Ma l'organo parlamentare ha invitato gli Stati membri ad assicurare la rintracciabilità nel percorso dal donatore al ricevente e viceversa di tutti i tessuti e le cellule prelevati, lavorati, stoccati o distribuiti., conservando i relativi dati per almeno 30 anni. Nel caso dei gameti (ovuli e spermatozoi), gli Stati membri possono abolire l’obbligo dell’anonimato, onde rispettare il diritto dei figli di conoscere i propri genitori biologici. I deputati chiedono di proibire il commercio di tessuti e di cellule non modificate. Tuttavia, nel caso in cui i tessuti o le cellule di origine umana siano usati come materiale di partenza per la preparazione di prodotti ad uso terapeutico, tale attività può essere consentita anche ad enti ed organismi che operano a fine di lucro. Ulteriore motivo di preoccupazione per i deputati è rappresentato dall'ottenimento di tessuti a seguito di un aborto. Essi sono dell'avviso che l'approvvigionamento di tessuti conseguente ad aborto richieda l'applicazione di norme speciali. Nessun aborto può essere eseguito al fine di ottenere tessuto fetale. Mediante idonee misure deve essere assicurato che nessuna donna in stato di gravidanza subisca alcun tipo di pressione affinché si sottoponga ad aborto per l'ottenimento di tessuti. La scelta del momento dell'effettuazione dell'aborto e il modo in cui esso è eseguito non devono essere influenzati dall'intento di ottenere tessuto fetale. Gli emendamenti del relatore e di altri deputati miranti ad includere la ricerca nel campo d'applicazione della direttiva, e in particolare a impedire la ricerca sulle cellule staminali, sono stati respinti in commissione. I parlamentari chiedono infine che una proposta di direttiva sul trapianto d'organi venga presentata separatamente entro la fine dell'anno.

AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI: UN MERCATO UNICO E UN CODICE COMUNITARIO PER I MEDICINALI
Strasburgo, 15 dicembre 2003 - Con 55 voti favorevoli, 1 contrario e nessuna astensione, la commissione per l'ambiente e la sanità pubblica ha adottato una raccomandazione in seconda lettura di Rosemarie Müller (Pse, D) su un progetto di regolamento relativo all'autorizzazione ed alla sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario. Questo regolamento concerne anche l'Agenzia europea per i medicinali. Il Consiglio non ha ripreso nella sua posizione comune alcuni emendamenti chiave presentati in prima lettura dal Pe. L'organo parlamentare ha quindi deciso di depositarne nuovamente una buona parte, in particolare sulla procedura centralizzata d'autorizzazione, sulla protezione dei dati e sulla composizione del consiglio d'amministrazione dell'Agenzia. Questa nuova normativa mira a proteggere la salute dell'essere umano e quella degli animali in virtù di un rafforzamento delle procedure di sorveglianza del mercato e della farmacovigilanza. Si intende inoltre migliorare il funzionamento del mercato unico dei prodotti farmaceutici, in modo da offrire ai consumatori un accesso più rapido ai nuovi medicinali. Inoltre, il nuovo regolamento modificherà i compiti dell'Agenzia ed i suoi metodi di lavoro per far fronte ai cambiamenti globali del mercato dei medicinali e prepararla al prossimo allargamento dell'Unione. Una questione cruciale consiste nel sapere se i medicinali debbano essere autorizzati nell'ambito di una procedura centralizzata a livello comunitario o di una procedura decentrata a livello nazionale. Il vantaggio della prima opzione è che si costituirebbe così uno «sportello unico» per l'approvazione dei prodotti, mentre la seconda si presta maggiormente per i prodotti destinati al mercato locale. I deputati hanno deciso di allargare il campo d'applicazione della procedura d'autorizzazione centralizzata per coprire un numero maggiore di categorie di medicine. Essi chiedono inoltre che le stesse norme in materia di protezione dei dati siano applicate a tutti i medicinali, indipendentemente dal metodo d'autorizzazione utilizzato. La protezione dei dati è fondamentale per le società che sottopongono nuovi prodotti ad autorizzazione, onde proteggere il segreto commerciale. L'organo parlamentare ha chiesto che i medicinali per uso umano autorizzati dalla procedura centralizzata beneficino di un periodo di protezione di 8 anni soltanto. I medicinali generici potrebbero essere commercializzati dopo 10 anni. In alcune circostanze, questo periodo potrebbe essere esteso ad 11 anni al massimo, secondo il compromesso detto «8+2+1». Sulla composizione del Consiglio d'amministrazione dell'Agenzia, i deputati sono del parere, contrariamente al Consiglio, che esso debba comprendere un rappresentante di ogni Stato membro, due rappresentanti della Commissione, due rappresentanti del Pe e due rappresentanti, rispettivamente, delle organizzazioni di pazienti e di medici. Codice comunitario - Due raccomandazioni in seconda lettura di Françoise Grossetête (Ppe/de, F), una sui codici comunitari per i medicinali per uso umano, l'altra per i medicinali veterinari, sono inoltre oggetto di questa discussione congiunta. Anche in questo caso, molti emendamenti importanti presentati dal Parlamento in prima lettura e non ripresi dal Consiglio sono stati nuovamente presentati. Essi riguardano principalmente le definizioni dei medicinali, dei farmaci generici e dei prodotti biologici. Secondo l'organo parlamentare, le attività relative alla farmacovigilanza, al funzionamento delle reti di comunicazione ed alla vigilanza del mercato dovrebbero beneficiare di un finanziamento pubblico. Occorrerebbe anche organizzare sistemi di raccolta, da parte delle farmacie, di medicinali scaduti o non utilizzati. Inoltre, i deputati si sono espressi a favore di un termine di 150 giorni, a partire dalla presentazione di una domanda d'autorizzazione debitamente compilata, per la chiusura della procedura di concessione dell'autorizzazione di commercializzazione. Quanto alla questione della protezione dei dati di cui beneficiano le imprese farmaceutiche, di grande importanza per il segreto commerciale, i deputati insistono affinché sia possibile estendere il periodo di protezione di 10 anni fino ad un massimo di 11 per i prodotti che presentano nuove indicazioni terapeutiche e che offrano ai pazienti un «beneficio clinico significativo». I parlamentari sono anche del parere che, per una maggiore chiarezza, la definizione di «pubblicità» debba escludere l'informazione e la prospezione commerciale. Essi ritengono che nel caso dei medicinali dovrebbe esserci una separazione più netta tra l'informazione, da un lato, e la pubblicità, dall'altro. La Commissione è invitata a presentare, previa consultazione delle parti interessate, una relazione sulle pratiche attuali in vigore per quanto riguarda la messa a disposizione di informazioni e, se necessario, delle proposte per attuare una strategia che garantisca un'informazione di qualità, oggettiva, affidabile e non promozionale. L'organo parlamentare invita infine le autorità nazionali a realizzare una banca dati accessibile al pubblico ed indipendente dalle imprese farmaceutiche, che contenga informazioni aggiornate su tutti i prodotti farmaceutici autorizzati alla vendita o alla distribuzione.

CONFERENZA SULL'ATTRATTIVA DELLE CARRIERE SCIENTIFICHE
Parigi, 15 dicembre 2003 - Il 9 e 10 gennaio 2004 si svolgerà a Parigi (Francia) una conferenza sul tema "L'attrattiva dei settori scientifici e tecnici", organizzata da Aspert e dall'associazione "Donne e scienza". La prima giornata di lavori analizzerà la disaffezione dei giovani nei confronti delle professioni scientifiche, raccogliendo i pareri di scienziati all'inizio della carriera sui cambiamenti nei corsi d'insegnamento e nel settore della ricerca pubblica. Durante la seconda giornata si cercherà di spiegare le origini di tale disaffezione, tenendo conto di esempi e di studi tangibili. Infolink: http://www.Eurosfaire.prd.fr/news/epzpflzeepldwvxpmd.html

A DUE PROGETTI DI BIOMEDICINA I 75 MILA EURO DEL PREMIO NAZIONALE PER L’INNOVAZIONE ALTRI DUE PROGETTI HANNO RICEVUTO LA MENZIONE SPECIALE
Milano, 15 dicembre 2003 - L’innovazione predilige la biomedicina. Il primo premio da 60 mila Euro e il secondo premio da 15 mila Euro messi in palio per la prima edizione del “ Premio Nazionale per l’Innovazione ” e anche due delle tre menzioni speciali della business plan competition, sono stati assegnati a quattro progetti che si rivolgono al settore biomedicale. E’ questo il significativo risultato della prima “Coppa dei campioni delle idee imprenditoriali” sostenuto dai giovani imprenditori di Confindustria, patrocinato dalla Commissione Europea e sponsorizzato dal gestore di video-telefonia “ 3” alla quale hanno partecipato 14 business plan più innovativi e con le più alte possibilità di fare business selezionati e premiati alle Start Cup 2003 dei politecnici di Milano e di Torino e delle Università di Bologna, di Padova e di Udine. Il primo premio è stato assegnato al progetto Optimus, realizzato da un team di tre medici chirurghi esperti di laser e malattie della retina provenienti dall’Università di Udine; si tratta di un apparecchio per il trattamento di patologie dell’occhio con il raggio laser, in grado di rendere visibili alterazioni a carico del tessuto retinico e che consente interventi precoci, con minori rischi e maggiori benefici per i pazienti. Il secondo premio è andato al progetto Bone Promoting, un dispositivo medico da utilizzare nel settore dell’implantologia orale realizzato da tre chimici, tre ingegneri chimici, un odontoiatra e un tecnico dell’università di Padova che consentirà, da un lato, di accelerare la guarigione dei tessuti lesi nel corso dell’intervento chirurgico e, dall’altro, di promuovere il processo d’integrazione tra l’impianto ed il tessuto osseo. Si sono aggiudicati poi due delle tre menzioni speciali del premio, il progetto Nemo Lab messo a punto da tre ingegneri, un economista e un architetto di Torino (si tratta di un mirco-laboratorio endoscopico riprogrammabile che permette l’esplorazione di sezioni dell’apparato digerente inaccessibili agli strumenti tradizionali) e il progetto Neopress brevettato da tre ingegneri elettronici di Bologna (è un sistema per la produzione di macchine per il fitness e apparecchi biomedicali per le lungodegenze, la diagnosi e la cura di problemi ortopedici e di deambulazione). La terza menzione speciale è andata a Gpsaeroborne un progetto imprenditoriale concepito da un giovane neolaureato del Politecnico di Milano, consistente in un sistema di microelettronica degno di un nuovo Agente 007 studiato per la navigazione aerea ma applicabile anche ai settori ferroviario, navale e automobilistico. Tenuto conto dell’alto standard qualitativo dei 14 progetti in gara, è stato particolarmente arduo il compito del comitato di Valutazione del premio, che era composto da Gianni Lorenzoni, docente di strategie d’impresa all’università di bologna, Anna Maria Artoni, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria; Elserino Piol, fondatore-Presidente di Pino Venture; Andrea Cuomo, responsabile Ricerca e Sviluppo e Corporate Vice Presidente di Stmicroelectronics; Roger Abravanel, Director di Mc Kinsey & Company in Italia; Alessandro Zeigner, Ceo di Sas Institute e da Maurizio Masetti, Amministratore Delegato della Sanpaoloimi Fondi chiusi Sgr). Fra business plan ammessi alla finale nazionale, infatti, c’erano anche un progetto no profit per evitare gli sprechi dei prodotti alimentari invenduti; un servizio di filtraggio intelligente delle informazioni presenti su Web; un bionsensore derivato dalle meduse per individuare molecole da utilizzare poi come potenziali farmaci; un sistema di coltivazione in serra che incrementa la produzione di ortaggi, frutta e fiori in qualsiasi stagione e in ogni luogo; un pacchetto di servizi e prodotti informatici per la gestione dei giacimenti di petrolio; targhette dotate di chip da applicare ai prodotti di largo consumo per facilitare la gestione dei magazzini e l’introduzione delle casse e dei carrelli elettronici; il progetto per la realizzazione più rapida dei prototipi con cui valutare le qualità cinetiche, funzionali ed estetiche di un prodotto di design industriale; un business game per il settore farmaceutico basato sulla simulazione destinato alla formazione degli informatori scientifici; e, infine, un sistema di "nasi artificiali" per il controllo della qualità dell'aria messo a punto dall’unico team, fra quelli in gara, composto da sole donne. “Con questa iniziativa” ha commentato Gianni Lorenzoni, presidente del Comitato organizzatore del premio durante la cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti anche Annamaria Artoni, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Ezio Peri, Direttore Vendite e business di “ 3” , Pier Ugo Calzolari, Magnifico rettore dell’Università di Bologna e di Fabio Roversi Monaco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e Furio Honsell, rettore dell’Università di Udine, “abbiamo voluto far crescere la sensibilità per il mercato obbligando i ragazzi a confrontarsi con i potenziali clienti, ad immergersi in un ambiente in cui tutto parli di innovazione e di impresa. Attraverso il Premio, tutti e quattordici i progetti che vi hanno partecipato, a prescindere da quelli che sono stati premiati, hanno avuto a disposizione una vetrina di grande visibilità che ha permesso loro di farsi conoscere e, quindi, di incontrare strutture aziendali e finanziarie in grado di trasformare le loro idee in realtà operative. I premi assegnati, hanno confermato la tendenza di un maggiore sviluppo della ricerca biomedicale e più in generale dedicata alle scienze umane e al benessere della persona rispetto a quanto si poteva riscontrare negli scorsi anni, quando la tipologia prevalente dei nuovi progetti imprenditoriali riguardava il settore Ict ed i suoi derivati”. “Il primo premio nazionale per l’innovazione è un primo passo nella direzione giusta”, ha aggiunto Annamaria Artoni “perché finalmente, mette in contatto fra loro due mondi, quello accademico e quello delle imprese, mettendo al centro non tanto lo sviluppo tecnologico, quanto l’uomo, con la sua creatività e il suo spirito di avventura. Questa iniziativa ha consentito di recuperare idee e progetti che dopo la fine della bolla speculativa del Duemila avrebbero corso il rischio di passare sotto silenzio. Troppo spesso ci si lamenta che l’Italia non è capace di competere nell’innovazione, ma troppo poco si fa per collegare il mondo della ricerca, le idee che nascono in ambiente universitario e le imprese, siano esse imprese industriali o fondi di Venture Capital che, dopo la fiammata del Duemila, investono sempre meno in Italia anche per mancanza di strumenti capaci di portarli alla fonte delle idee imprenditoriali. Quello che è stato fatto con la prima business plan competition, forse è un piccolo sforzo, ma tanto più importante quanto in grado di muovere e incanalare energie finanziarie ed imprenditoriali nella direzione giusta”.

ACCORDO SIRCHIA–ALEMANNO, NASCE COMITATO NAZIONALE SICUREZZA ALIMENTARE
Roma, 12 dicembre 2003 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia e il Ministro delle Politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno hanno raggiunto un accordo sull’istituzione del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare che avrà il compito di indirizzare e coordinare tutte le attività tecnico-scientifiche svolte in Italia in materia di sicurezza alimentare e sviluppare programmi di monitoraggio, di sorveglianza, di informazione e di comunicazione ai cittadini. Il Comitato, presieduto dal Ministro della Salute, è composto dai seguenti membri: uno designato dal Ministro delle Politiche agricole e forestali con funzioni di Vice Presidente; uno designato dal Ministro delle Attività produttive; due designati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano; il Presidente dell’Istituto superiore di sanità; il Presidente dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran); un direttore di Istituto zooprofilattico sperimentale, designato dal Ministro della Salute. Il Comitato, per la formulazione di pareri specifici si avvale di una Consulta scientifica presieduta da un esperto nominato dal Ministro della Salute e da nove esperti nel settore della sicurezza alimentare, di cui tre nominati dal Ministro della Salute, tre dal Ministro delle Politiche agricole e forestali, uno dal Ministro delle Attività produttive e due dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Il Comitato elaborerà ogni triennio il Programma Nazionale di Sicurezza Alimentare, che sarà attuato con le risorse in dotazione delle Amministrazioni e degli Istituti rappresentati nel Comitato stesso, avvalendosi delle attività svolte da tutti gli organismi competenti istituzionalmente in materia di sicurezza alimentare. L’accordo è stato trasmesso alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano che lo esaminerà nelle prossime settimane.
 

LE AREE DI IMPEGNO DELLA FONDAZIONE PFIZER: RICERCA SCIENTIFICA, EDUCAZIONE SANITARIA E STUDIO DELLO SCENARIO SANITARIO ED ECONOMICO
Milano, 15 dicembre 2003 - La Fondazione Pfizer , costituitasi nel febbraio 2002, intende contribuire alla promozione della cultura della Salute a vantaggio della collettività, in una prospettiva di collaborazione con le Istituzioni e con il concorso di tutte le professionalità coinvolte. Le aree di impegno della Fondazione sono la ricerca scientifica, l’educazione sanitaria e lo studio dello scenario sanitario ed economico. In tale ambito, la Fondazione Pfizer si prefigge principalmente tre obiettivi: Favorire il progresso scientifico attraverso la riqualificazione e il potenziamento delle attività di ricerca e di formazione nel campo delle scienze biochimiche, mediche e farmacologiche. Diventano così fondamentali lo studio e la realizzazione di approcci innovativi nella ricerca medico-scientifica per superare le difficoltà che ne ostacolano lo sviluppo nel nostro paese. Di fronte a tali difficoltà strutturali, la Fondazione intende contribuire alla valorizzazione del capitale umano e conoscitivo della Scienza al servizio della Salute. Elaborare e offrire interventi innovativi ed originali di educazione alla salute, informazione socio-sanitaria e formazione professionale. Destinatari di queste attività saranno il grande pubblico da un lato, per favorire una sempre maggiore diffusione della cultura della salute, gli operatori nel campo della sanità pubblica e privata dall’altro, per garantire un aggiornamento continuativo e di elevato livello formativo. Contribuire al dibattito sulle politiche sanitarie, in collaborazione con le Istituzioni, a livello regionale e nazionale. In un periodo di grande trasformazione dello scenario di riferimento diventa di fondamentale importanza l’analisi e il confronto sui temi centrali della politica sanitaria. La Fondazione intende implementare studi e ricerche funzionali all’analisi dei diversi scenari della sanità, con riferimento anche alla dimensione economica, finalizzate all’elaborazione di proposte di nuovi modelli assistenziali, per rispondere ad una domanda di salute in continua evoluzione.

INIZIA OGGI LA SETTIMANA DI PREVENZIONE ANDROLOGICA CON VISITE GRATUITE ORGANIZZATE DALLA SOCIETÀ ITALIANA DI ANDROLOGIA (SIA)
Milano, 15 dicembre 2003 - La Società Italiana di Andrologia e Fondazione Pfizer hanno deciso di promuovere insieme una campagna di iniziative per approfondire e far conoscere le tematiche legate ai disturbi della sessualità, oltre che per sostenere la prevenzione in ambito andrologico e creare le condizioni per rendere più facile il confronto tra medico e paziente su queste tematiche. L’iniziativa di primo piano nell’ambito della campagna è la Settimana della Prevenzione Andrologica, che, attraverso 251 centri andrologici in tutta Italia, dal 15 al 20 dicembre, permette a tutti coloro che sono interessati di sottoporsi ad una visita andrologica gratuita. Chiamando infatti il numero verde 800 202929 o collegandosi al sito internet www.Benesseresessuale.it sarà possibile prenotare direttamente una visita gratuita presso il centro specialistico più vicino, oppure averne i recapiti per chiamare e prenotare la visita tramite la segreteria del centro stesso. Sarà inoltre possibile richiedere gratuitamente anche del materiale informativo. Gli obiettivi principali della Settimana della Prevenzione Andrologica sono: Incrementare la consapevolezza nell’opinione pubblica sulle patologie andrologiche; Sostenere la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie andrologiche Favorire il rapporto tra andrologo e paziente; Fornire un servizio qualificato e concreto ai cittadini attraverso la possibilità di visite specialistiche gratuite. Incrementare la conoscenza epidemiologica delle patologie andrologiche La Settimana della Prevenzione Andrologica rappresenta un appuntamento importante per tutti coloro che soffrono di disturbi legati alla propria sessualità o che desiderano una visita di controllo preventiva. Ma la campagna continua anche dopo la Settimana di Prevenzione Andrologica. Per tutto il 2004, chiamando sempre il numero verde 800 202929 sarà possibile parlare con un medico per avere un primo orientamento oppure richiedere l’invio gratuito di materiale informativo. Sarà inoltre sempre attivo il sito internet www.Benesseresessuale.it  dove trovare indicazioni utili e attraverso cui richiedere materiale informativo. Oltre che attraverso il numero verde e il sito internet, il materiale sull’iniziativa sarà disponibile presso gli studi medici.

MEDICINALI VEGETALI TRADIZIONALI  
Strasburgo, 15 dicembre 2003 - La commissione per l'ambiente e la sanità pubblica ha approvato all'unanimità la relazione di Giuseppe Nisticò (Ppe/de, I) sui medicinali tradizionali vegetali. La direttiva si è resa necessaria per salvaguardare la salute di milioni di consumatori in tutta l'Unione europea che utilizzano prodotti derivanti da piante medicinali. La proposta da un lato fissa alti standard per i medicinali vegetali, dall'altro prevede l'inclusione, sull'etichettatura e sulla documentazione fornita con la confezione, di indicazioni rigorosamente scientifiche, semplici e chiare per quanto riguarda la potenziale tossicità e le possibili interazioni con i prodotti alimentari, le bevande e/o altri medicinali contemporaneamente assunti. Nella sua posizione comune, il Consiglio ha adottato gli emendamenti chiave adottati in prima lettura dal Parlamento, comprese le funzioni e la composizione del Comitato indipendente per i farmaci vegetali e la possibilità di registrare prodotti a base di piante medicinali che contengono gli ingredienti non vegetali, come minerali, vitamine, nonché l'accettazione di tradizioni non europee al momento di decidere sullo status di medicinali vegetali tradizionali. Il relatore ha quindi presentato soltanto due emendamenti tecnici.  

PARCHINSON: CD MUSICALI PER RACCOGLIERE FONDI
Lunano (Pesaro e Urbino), 15 dicembre 2003 - Solidarietà e amicizia è il binomio alla base dell’iniziativa promossa da un gruppo di musicisti del pesarese a favore dei malati affetti dal morbo di Parchinson. Si tratta dell’incisione di due Cd da parte di sette musicisti, affiancati da Bruno Lauzi (nel primo Cd) e da Don Backy (nel secondo Cd), contenenti canzoni inedite, scritte e musicate da loro stessi, e da cover di autori famosi. Il ricavato del primo Cd (uscito a giugno 2003), intitolato “Amicizia e Solidarietà”, ha fruttato per ora ben oltre 5 mila euro, somma interamente devoluta all’Associazione nazionale malati Parchinson. Il 13 dicembre, i “Fanti e Gnomi”, questo il nome del gruppo, in occasione del loro primo anno di vita, ha presentto al ristorante “La gatta” di Lunano, nel pesarese, l’ultima fatica intitolata “Buon Compleanno Fanti e Gnomi”. All’iniziativa ha partecipato Don Bucky e il Presidente nazionale del sodalizio a favore dei malati di Parchinson, il dottor Gianni Pezzoli. “La nostra storia –raccontano i musicisti per diletto, ma non i professione- è legata ad uno di noi, purtroppo affetto dal morbo. Per questo, abbiamo pensato di divertirci suonando e nel contempo far qualcosa per chi soffre. Così l’incisione dei due Cd e la raccolta fondi dalla loro vendita, da destinarsi a favore del Parchinson”. I sette musicisti sono: Chiara Grilli, Antonio Topi, Beniamino Luzi, Corrado Lentinello, Gianfranco Aluigi, Pedro di Fano e Davide Marini (tutti provenienti dai paesi di Piobbico, Fermignano, Cagli e Fano). Liberi professionisti, imprenditori o semplici impiegati che nel tempo libero si divertono a suonare e cantare, tra l’altro con ottimi risultati. “Da qui la voglia di aiutare, con un piccolo sforzo, chi ha veramente bisogno –dicono in coro- ed ecco l’iniziativa dei Cd, che presto sarà affiancata da una lunga serie di manifestazioni sempre per raccogliere fondi, in particolar modo per la ricerca legata al morbo” Nel corso della serata di Lunano si sono esibito i “Fanti e Gnomi” assieme a Don Backy che hanno suonato alcuni brani contenuti nel Cd. E’ seguita l’assegnazione di alcuni premi a personaggi dell’entroterra pesarese, finanziatori dell’iniziativa. Il Cd “Buon Compleanno” è stato presentato, sempre alla presenza di Don Bucky, il 14 dicembre a Monteroberto di Jesi di fronte a mille persone.

CINA: CHIUDE LA FIERA DEL SETTORE FARMACEUTICO DIECI AZIENDE ITALIANE A SHANGHAI ORGANIZZATE DALL'ICE IN UN PUNTO ITALIA
Roma, 15 dicembre 2003 - Si è chiusa il 10 dicembre la 3^ edizione della Fiera Cphi - China - International Exhibition on Pharmaceutical Ingredients - presso l'International Exhibition Centre di Shanghai. La manifestazione, della durata di tre giorni, può considerarsi l'evento leader dell'area cinese/asiatica per la chimica farmaceutica. Su un'area di 16.000 mq, la fiera ha registrato un incremento di partecipazione del 30% rispetto alla precedente edizione. La mostra ha attirato 458 imprese dell'industria farmaceutica di cui oltre 100 internazionali, provenienti da 20 Paesi esteri. Tutte le aziende sono attive nel campo degli ingredienti, della chimica fine, dei recipienti e dei prodotti e servizi correlati. L'evento offre anche, in concomitanza con l'esposizione, interessanti seminari/conferenze focalizzati sulle innovazioni e lo sviluppo dell'industria del settore, presentati da relatori specializzati, locali e stranieri. L'italia partecipa alla manifestazione con un Punto Italia che, oltre ad un ufficio Ice, ospita una decina di ditte italiane (tra presenti e rappresentate) in piccoli stand allestiti. L'istituto nell'area destinata ad ufficio, nella quale ospita l'Associazione di categoria Cpa, ha predisposto alcuni tavoli per incontri di nostri operatori, che non dispongono di un proprio spazio, con possibili clienti. A supporto dell'iniziativa e per diffondere la partecipazione italiana alla fiera l'Ice ha realizzato una notevole azione pubblicitaria su riviste specializzate italiane e straniere e prodotto una nota di settore, in inglese, su "L'industria Italiana delle Materie Prime Farmaceutiche nel Contesto Mondiale".

IL BIAS 2004 È ON DEMAND MOLTE LE NOVITÀ DEL 31° BIAS CON UNA PARTICOLARE ATTENZIONE AI TREND TECNOLOGICI E DI MERCATO E UNA GAMMA DI SERVIZI DEDICATI AI VISITATORI.
Milano, 15 dicembre 2003 - Offrire ciò che gli operatori si aspettano: è il concetto di Fiera on demand, che il 31° Bias, Convegno Mostra Internazionale dell’ Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l’industria, tradurrà in pratica nei padiglioni di Fiera Milano, dal 14 al 17 settembre 2004. Proseguendo un percorso iniziato da alcuni anni, il Bias privilegia le esigenze dei visitatori coinvolgendoli direttamente nella costruzione della manifestazione. Attraverso apposite pagine web e nuovi servizi offerti dal portale ilb2b.It, saranno i visitatori stessi ad indicare i temi, i contenuti, gli eventi che faranno della manifestazione storica dell'Automazione, Strumentazione e Microelettronica un efficace strumento di business sempre più adeguato al contesto economico-produttivo. Con l'obiettivo, non sottaciuto, di confermare la propria leadership nell’ambito delle mostre internazionali dei settori indicati. Obiettivo il cui raggiungimento dovrebbe essere favorito collocazione temporale del Bias, che quest’anno ha scelto settembre sulla base delle indicazioni degli operatori e delle associazioni di categoria. Per una manifestazione collocata a Milano è certamente un periodo ottimale, anche dal punto di vista climatico, che consente di valorizzare un ampio e qualificato ventaglio di risorse ambientali, culturali, logistiche e organizzative. Sono allo studio iniziative specifiche, a corollario della mostra, per favorire il turismo d’affari internazionale, e facilitare la visita alla fiera e il soggiorno a Milano. Il Bias, da sempre, è “vissuto” come evento cardine da diverse community settoriali, sinergicamente collegate tra loro. Enfatizzando questa vision, Bias 2004 afferma con decisione il suo brand come unico punto di convergenza per tutti i settori merceologici coinvolti. Non una fiera generalista, ma un insieme fortemente integrato di mostre verticali in una piattaforma unitaria, collaudata da cinquant'anni, sulla quale si innestano diverse community e trovano spazio appuntamenti dedicati. Bias si presenta pertanto come l'unico evento europeo nel quale confluiscono tre settori fondamentali per lo sviluppo industriale: Automazione di Fabbrica e di Processo, allargata ai nuovi sistemi informatici di gestione globale enterprise; con focus su aree specifiche come il Motion Control e l'universo dei Sensori; Strumentazione per l'automazione industriale, per la produzione microelettronica, per le telecomunicazioni; Elettronica Industriale, ovvero il mondo dei Componenti, della Progettazione e della Produzione microelettronica; con l'inevitabile apertura alle applicazioni degli Embedded System, alle Smart Card, ai System-on-a-chip, alle nanotecnologie. Da anni il Bias si pone come manifestazione di riferimento mondiale e svolge un ruolo attivo di promozione tecnologica e commerciale. La partecipazione dei maggiori player aziendali mondiali e l'incremento degli operatori dai Paesi industrializzati e dalle aree emergenti, non fanno che confermare il suo rilievo internazionale; favorito anche da una campagna pubblicitaria a vasto raggio. La promozione della prossima edizione si avvarrà anche di un nuovo strumento di comunicazione e di marketing: un numero speciale di Bias Magazine, in inglese, che presenta la tecnologia italiana e i partner del Bias e viene diffuso, a partire dallo scorso ottobre, nel corso dei principali eventi fieristici mondiali. Un pool allargato e allo stesso tempo coerente di realtà associative e professionali coopera a vari livelli col Bias. Negli anni alcune partership si sono consolidate, fino a diventare parte integrante della manifestazione; altre si aggiungono, secondo l'itinerario evolutivo della mostra. Così, accanto ad Anipla (Associazione nazionale italiana per l'automazione), Fast (federazione delle associazioni scientifiche e tecniche), Gisi (Associazione Imprese Italiane di Strumentazione), Assodel (Associazione Nazionale Fornitori Elettronica), Ais/isa (Associazione italiana Strumentisti) troviamo Assintel (Associazione Nazionale Imprese Servizi Informatica Telematica Robotica Eidomatica), Aiman (Associazione italiana manutenzione), Ailog (Associazione italiana perla logistica), Animp (Associazione nazionale di impiantistica). Inoltre, per quanto riguarda il mercato dell'elettronica industriale, la collocazione del Bias nel calendario fieristico in alternanza con Fortronic di Padova costituisce la garanzia di una continuità e della massima rappresentatività, a vantaggio di imprese grandi e piccole. Quanto ai contenuti, i riflettori del Bias 2004 saranno puntati (sia nella parte espositiva che nei momenti convegnistici) su alcuni temi emergenti, che attraversano i diversi settori e aprono nuove prospettive tecnologiche e di mercato. La Comunicazione Industriale : dal livello più vicino alla produzione, come i Fieldbus e le reti Ethernet, alle soluzioni basate su Internet, alla promettente ascesa dei sistemi Wireless. Il Software Industriale: dai pacchetti per la progettazione, a quelli per la programmazione di apparecchiature automatiche, a quelli per la simulazione di prodotti e processi. La Logistica , che si raccorda con l'intera catena dell'automazione di fabbrica integrandola con sistemi di Material Handling, di Packaging, di Warehouse Management; fino al settore, in rapida diffusione, dell'Identificazione automatica, con le novità delle Smart Card, dei Rfid, della Biometrica. Uno sviluppo a sé avranno i settori dell’It e della manutenzione. L'intuizione che aveva portato alla nascita di e-Manuf@cturing Forum nell'ambito del Bias 2002 ha confermato la sua validità. È dall'integrazione con l'Ict che derivano molte delle più stimolanti innovazioni nell'automazione e nella gestione della produzione. Soluzioni come Mes (Manufacturing Execution Systems), Plm (Product Lifecycle Management), Scm (Supply Chain Management), Plant Intelligence, Erp (Enterprise Resource Planning) si fanno via via più flessibili e scalabili e si prestano all'applicazione anche nelle Pmi, diventando gli strumenti principali per la gestione collaborativa che è ormai il nuovo paradigma del Management aziendale. Nell’ambito del Bias 2004 le soluzioni globali per l'industria avranno un risalto e uno spazio adeguato dove proporre i loro vantaggi, in termini di produttività, riduzione costi, qualità e competitività. La manutenzione, sempre più importante negli attuali sistemi di automazione, avrà tutto il rilievo di un nuovo salone: il Bi.man, una rassegna completa e aggiornata rivolta al mondo della manutenzione industriale, alla sua prima edizione in Fiera Milano in abbinamento col Bias e in collaborazione con l’Aiman (Associazione Italiana di Manutenzione). Bias da sempre rivolge una particolare attenzione ai visitatori, fatta di servizi e di azioni promozionali a tutto campo. Tra i protagonisti di una Fiera specializzata infatti, i visitatori rappresentano un capitolo prioritario: sono loro il vero patrimonio della manifestazione e ad essi spetta un ruolo di primo piano non solo durante le giornate di esposizione. Bias è già considerato, nell’ambiente fieristico europeo, un benchmark per i servizi dedicati a espositori e visitatori; ciò nonostante, continua sulla strada degli investimenti in questa direzione. Sull'onda del record di pre-registrazioni via web (38.555) conseguito nell'edizione 2002, si stanno predisponendo nuovi servizi che sfruttano a pieno le opportunità delle tecnologie Internet. Sul portale del Bias ilb2b.It saranno a portata di clic: preregistrazione per visitatori e convegni, modulistica, programmi conferenze, scheduling appuntamenti in fiera, catalogo espositori, sala stampa. Bias si presenta quindi all'appuntamento del 2004 sull'onda dei positivi risultati dell'edizione precedente (un successo per certi versi sorprendente considerato il delicato momento economico internazionale) e con le carte in regola per raccogliere e dare sviluppo ai crescenti segnali di ripresa e di crescita del mercato.

L’ULTIMO APPUNTAMENTO DI “ANDAR PER CASTELLI & VILLE IN FRIULI-VENEZIA GIULIA” PER IL 2003
Trieste, 15 dicembre 2003 - Anche quest’anno “Andar per Castelli & Ville” e “Itinerari sotto le Stelle tra Arte & Musica” hanno messo in scena per lo spettatore luoghi intensi, ricchi di maestria, fascino e arte. Strutturati in una ben congeniata successione, gli itinerari hanno guidato l’attenzione del visitatore attraverso i fatti salienti dello straordinario evolversi della storia su questo territorio. In uno scenario ricco di magia viene ora proposto il magnifico Castello di Duino, signorile dimora dei Principi della Torre e Tasso che si erge a precipizio sullo sprone roccioso del Carso, in posizione dominante sul magnifico golfo di Trieste. L’occasione questa volta è particolarmente interessante e gradita perché l’appuntamento “mette in scena” in anteprima il progetto realizzato per la tesi di Master in “Organizzazione Turistica” della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Udine. Un’opportunità eccellente per scoprire come si organizza un’evento di turismo culturale, campo in cui Itineraria ha operato da pioniera schiudendo le porte al turismo di qualità in Friuli-venezia Giulia. Il castello di Duino sorge in una zona che fu prediletta per la sua posizione strategica sin dai tempi antichi. Le prime testimonianze di una fortificazione rimandano al Iii secolo d.C. Quando, al tempo dell’imperatore Diocleziano, venne eretta una torre d’avvistamento e controllo sul territorio. Il più antico documento scritto che porta menzione del Castello risale al 1139, epoca di costruzione della prima rocca eretta a strapiombo sul mare dai Duinati, signori feudatari dei Patriarchi di Aquileia. Abbandonata in seguito alla costruzione dell’attuale Castello, edificato a partire dal 1389 sulle rovine della torre romana preesistente, l’antica rocca fu allora denominata “Castello Vecchio”. Una stampa del Xvii secolo mostra ancora la fortezza ben difesa da torri quadrate innestate su due cerchie di mura merlate, attorno alle quali si stringe un piccolo borgo anch’esso circoscritto da mura. Oggi il Castello porta tutti i segni del tempo e le testimonianze delle dinastie avvicendatisi nel feudo. Costituisce uno straordinario complesso di edifici di epoche diverse, al cui interno si apre un cortile con log-giato delimitato da mura di cinta bastionate e un parco ricco di suggestioni romantiche. Nelle ore precedenti il tramonto il castello rivive tutto il suo incanto, nei ricordi musicali di Liszt, nella poesia di Rainer Maria Rilke, nel mistero della Dama Bianca e nel ricordo fantastico della sosta in questi luoghi di Dante, il “Divin Poeta”. Martedì, 16 dicembre 2003 Castello di Duino Duino Aurisina (Trieste) Programma: ore 15.00 Visita guidata al Castello di Duino; ore 15.30 Sala dei Cavalieri. Suggestioni Musicali; ore 16.00 Salotto Rosso. Racconto de “La leggenda della Dama Bianca” e genesi delle “Elegie Duinesi” di Rainer Maria Rilke; ore 16.30 Sala Grotta. Presentazione di vini D.o.c. Del Carso a cura dell’Associazione Italiana Sommeliers, Delegazione di Trieste. Segreteria Organizzativa Itineraria mobile +39 347-2522221 Infolink: www.Itinerariafvg.it

DAL 17 AL 21 DICEMBRE 2003 AL MONDADORI MULTICENTER DI MILANO LA MOSTRA PROMOSSA DA COMIECO "13X13 - TREDICI ARCHITETTI PER 13 SEDUTE"
Milano, 15 dicembre 2003 - Progettare con il cartone disegnando mobili che durino nel tempo, sondare le potenzialità di un materiale normalmente utilizzato in altri campi, ma carico di qualità intrinseche, reinventando lo spazio urbano: questa è stata la sfida che Lucense (Società Pubblico-privata per i servizi alle Imprese) e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) hanno lanciato a tredici Architetti invitandoli a confrontarsi su un elemento d'arredo da realizzare con il cartone riciclato: la seduta. " I Designers provenienti da città diverse e con esperienze diverse - spiega Pietro Carlo Pellegrini architetto e curatore della mostra - hanno raccolto con grande entusiasmo questa nuova sfida, dando vita a tredici soluzioni progettuali molto originali e stimolanti. La seduta, solitamente realizzata in legno o in ferro, questa volta è stata pensata in carta e cartone perché possa essere dipinta, piegata o riciclata". Le "13 sedute" hanno forme e dimensioni diverse alcune sono smontabili e ricomponibili: una sinuosa chaise longue, divertenti poltroncine, un divano "rotante", una seduta pensata all'interno di uno spazio Libreria, fantasiosi sgabelli .... "Comieco - dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale del Consorzio, - oltre a promuovere lo sviluppo della raccolta differenziata della carta ed il suo riciclo si propone di incrementare l'uso dei materiali cellulosici in settori applicativi diversi che rappresenteranno nel futuro uno sbocco importante per il macero." Il macero, già impiegato nell'industria, nell'edilizia e nell'artigianato, se utilizzato anche in campo artistico ed architettonico, viene nobilitato acquisendo forme e funzioni normalmente riservate a materiali diversi, certamente più costosi, e a queste forme e funzioni dà un proprio contributo sostanziale. La "Mostra 13x13" sarà aperta al pubblico da mercoledì 17 a domenica 21 dicembre 2003 presso Mondadori Multicenter via Marghera, 28, Milano.

387 D.C. AMBROGIO E AGOSTINO LE SORGENTI DELL’EUROPA
Milano, 15 dicembre 2003 - Fino al 2 maggio 2004 è in programma a Milano, presso il Museo Diocesano, la mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, promossa dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione Sant’ambrogio Museo Diocesano di Milano. Oltre 400 oggetti alcuni dei quali per la prima volta esposti al pubblico; avori, gemme, vetri dorati, bassorilievi, statue, provenienti dai più prestigiosi musei del mondo; reperti archeologici che mai fino ad ora erano giunti in Italia dal Nord Africa: sono questi alcuni dati che connotano la mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” come grande evento culturale dell’anno. Alcuni pezzi straordinari rendono l’evento-mostra, unico nel suo genere. Fra le prime anticipazioni di grande interesse è possibile citare: il fronte del sarcofago del Buon Pastore, costituito da tre parti di sarcofagi paleocristiani - mai riuniti insieme prima d’ora - provenienti dall’Algeria, che rappresentano una delle più antiche testimonianze della presenza del Cristianesimo in Nord Africa; il letto di Sant’ambrogio, già esposto al Museo Diocesano; un dittico di Stilicone in avorio ed una fibula che lo rappresenta, per la prima volta accostati. Suppellettili imperiali fra cui la splendida “Patera di Parabiago”. L’iniziativa ha richiesto tre anni di preparazione, l’apporto di oltre 40 studiosi, contatti con istituzioni culturali internazionali e la collaborazione ai prestiti di oltre 70 musei. L’esposizione occuperà l’area dedicata alle mostre temporanee e gli spazi del piano terra del Museo Diocesano di Milano, fondendosi, armoniosamente, con la sezione permanente del Museo dedicata al santo patrono di Milano. “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, pur trovando il proprio cuore fra le pareti del Museo Diocesano, accanto alla Basilica di Sant’eustorgio, si dipanerà anche in un percorso che toccherà altri luoghi antichi: dalla vicina Basilica di Sant’eustorgio e dalle Colonne di San Lorenzo all’omonima basilica con la Cappella Palatina e gli stupendi mosaici; dalla Basilica di San Nazaro all’antico Battistero edificato da Sant’ambrogio, ora sotto il sagrato del Duomo; agli scavi dell’antica Arena di Milano; sino al meno antico Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 59, ove, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline, sarà collocata l’esposizione “Opere e Lettori di Agostino. Manoscritti in mostra” di codici trecenteschi e quattrocenteschi delle opere di Agostino, contenenti miniature di grandissimo valore artistico e culturale. Il cuore dell'evento espositivo all’interno del Museo Diocesano presenta due percorsi che si incrociano sulla ricostruzione del fonte battesimale nel quale Ambrogio battezzò Agostino: il primo documenta l'Africa di Agostino, la Germania di Ambrogio, la Milano Paleocristiana , con approfondimenti sul contesto sociale, le testimonianze del cristianesimo, i culti e le filosofie non cristiani, l'arte e la cultura, le tracce dei Vandali. Il secondo documenta le vite parallele di Ambrogio e Agostino fino alle conseguenze “europee” del loro incontro. Lo spunto è un evento storico: nella notte di Pasqua del 387 d.C., a Milano, Ambrogio battezza Agostino. Un evento denso di significati simbolici e conseguenze storiche. Ambrogio, di famiglia patrizia originaria di Roma, nasce a Treviri, l'odierna Trier in Germania, non lontano da Strasburgo. Magistrato di fama, giunge a Milano, allora capitale, dove il popolo lo acclama vescovo. Il suo prestigio sarà enorme, i suoi rapporti con l’autorità imperiale improntati alla reciproca indipendenza tra Chiesa e potere civile, la sua fama si diffonderà in tutto l’Occidente e in Oriente, ultimo Santo della Chiesa indivisa. Agostino, africano, di padre pagano e madre cristiana, nasce a Tagaste, l'odierna Souk Arhas in Algeria. E’ un intellettuale che, dopo essere passato attraverso diverse esperienze filosofiche e religiose, giunge a Milano, dove incontra Ambrogio, si converte e riceve dal santo vescovo il battesimo. Rientrato in Africa, diviene Vescovo di Ippona. L’influenza culturale del suo pensiero sarà determinante non solo per la Chiesa e le sue opere, scritte in latino, contribuiranno all'unità culturale di tutto l'Occidente. Anche grazie all’incontro tra Ambrogio e Agostino Milano diviene fulcro di un asse che va dal Nord Europa all’Africa. La mostra intende ricostruire testimonianze esemplificative dei luoghi, degli eventi, delle espressioni artistiche, che fanno da radici profonde, ancorché lontane, ai successivi sviluppi culturali del Medioevo e dell’epoca moderna. Fra i grandi avvenimenti storici si è cercato di individuare un punto che ne sintetizzasse il significato e lo rendesse immediatamente fruibile a tutti. Il periodo che contraddistingue il crepuscolo dell'epoca imperiale possiede una notevole complessità per gli apporti culturali, per i problemi politici, sociali, religiosi, per i grandi movimenti di popoli. Ciò che emerge da questo crogiolo è qualcosa di nuovo, un'entità che coinvolge popoli e sensibilità diverse, a partire da un sentire religioso, culturale e civile sempre più comune, verso quelle caratteristiche che definiremo sempre più “europee”. Museo Diocesano Corso di Porta Ticinese, 95 - Milano

AMBRA. LA GEMMA CHE IMPRIGIONA IL TEMPO
Milano, 15 dicembre 2003 – E’ aperta al pubblico una mostra interamente dedicata all’ambra, organizzata dal Museo Civico di Storia Naturale presso il Biolab di via Manin. LLa mostra ripercorre. A storia naturale della resina vegetale che nel corso di milioni di anni si trasfora., na in una vera e propria gemma di origine organica. Utilizzata dall'uomo già 15.000 anni fa, l'ambra divenne in Europa oggetto di commercio fin dalla preistoria, trasportata dalle sponde del Baltico, in cui si trovava in abbondanza, fino alle rive del, Mediterraneo, dove era altamente apprezzata presso le diverse civiltà che vi sì affacciavano, dagli egizi ai greci, dagli etruschi ai romani. Vero e proprio status symbol per la sua rarità, l'ambra trovava presso questi popoli un utilizzo in gioielleria e nell'oggettistica dì lusso; le erano inoltre attribuite proprietà taumaturgiche e curative. In mostra vi saranno campioni di ambra da tutto il mondo e di ogni età: l'ambra del Baltico, la più diffusa e nota, ò vecchia di oltre 50 milioni di anni, quella della Repubblica Dominicana può avere fino a 25 milioni di anni di età, ma si conoscono ambre vecchie fino a 300 milioni di anni. Una rara e apprezzata varietà di ambra italiana è la simetite, che si trova nella Sicilia occidentale: ne saranno in. Mostra esemplari eccezionali per bellezza e grandezza. Una sezione della mostra è dedicata alla gioielleria, con riproduzioni di gioielli della Magna Grecia, collane e altri oggetti originali provenienti dall'es:remo oriente e dall' Europa, alcuni dei quali risalenti all'Xi secolo. Una sezione importante, con esemplari eccezionali, è dedicata alle inclusioni organiche: nell'antica resina soro s ati inglobati fiori, foglie, insetti e piccoli vertebrati che si sono conservati in modo perfetto attraverso le epoche geologiche, e costituiscono motivo d , grande interesse scientifico per i paleontologi. Fra i vari campioni di ambre in mostra, un bellissimo nodulo di oltre 6 kg , completamente trasparente, rinvenuto alla fine degli anni `90 nella Repubblica Dominicana. Una sezione è dedicata alla gioielleria, con riproduzioni di gioielli della Magna Grecia, collane e altri oggetti originali provenienti dall’estremo oriente e dall’Europa, alcuni dei quali risalenti all’Xi secolo. Un'altra sezione è dedicata alle inclusioni organiche: nell’antica resina sono stati inglobati fiori, foglie, insetti e piccoli vertebrati che si sono conservati in modo perfetto attraverso le epoche geologiche, e costituiscono motivo di grande interesse scientifico per i paleontologi. Fra i vari campioni di ambre in mostra, un bellissimo nodulo di oltre 6 kg , completamente trasparente, rinvenuto alla fine dgli anni ‘90 nella Repubblica Dominicana. Orario: dalle 9.30 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00). Lunedì chiuso Biolab del Museo di Storia Naturale, via Manin 2/A (Giardini Pubblici)

ENEL ILLUMINA IL TEATRO LA FENICE , IL CAMPANILE DI SAN MARCO E IL PONTE DI RIALTO
Roma, 15 Dicembre 2003 - Proiettori, fasci di luce, decine di fari per illuminare Venezia, dal 14 dicembre fino al 2 gennaio. In occasione dei festeggiamenti per la riapertura del Teatro La Fenice , che verrà restituito ai veneziani nel suo rinnovato splendore, Enel darà risalto alla facciata del Teatro e ai due emblemi storici della città: il campanile di San Marco e il Ponte di Rialto. Le tecniche di illuminazione utilizzate sono molto sofisticate e all’avanguardia: ottimizzando i consumi e rispettando il delicato equilibrio ambientale, i giochi di luce faranno apprezzare le forme, i volumi e l’armonia delle architetture. Teatro La Fenice – La facciata: Per illuminare la facciata del Teatro ed evitare un effetto abbagliante, si utilizzerà la tecnica della “proiezione indiretta”: fasci di luce colpiranno delle superfici riflettenti poste ad hoc sugli edifici attorno al Teatro, per poi riflettersi sulla facciata. Una luce d’accento evidenzierà i particolari del loggiato e delle statue nelle nicchie. Campanile di San Marco: Dodici speciali strutture d’illuminazione posizionate nella piazza, illumineranno il Campanile mettendo in risalto la verticalità del monumento. I fasci di luce infatti, sono di diversa intensità: più tenui verso il basso e più accentuati verso l’alto, fino ad evidenziare la statua dell’Arcangelo Gabriele situato sulla cuspide. Ponte di Rialto: Una luce diffusa avvolgerà complessivamente il ponte, mentre una luce d’accento più calda metterà in evidenza le balaustre e la volta centrale. Sotto il ponte infine, si realizzerà un gioco di riflessi sull’acqua. Enel è un’azienda da sempre impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano. A Venezia, Enel ha già illuminato gli interni della Basilica di San Marco, con un sistema di illuminazione uniforme e soffusa che valorizza i mosaici e i loro effetti cromatici. Nel 2003, Enel è entrata a far parte anche del qualificato gruppo di soci fondatori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro alla Scala. In quest’ambito ha avviato con le due prestigiose istituzioni musicali un progetto di collaborazione triennale con l’organizzazione di concerti per promuovere la musica classica e contemporanea sul territorio nazionale anche in località normalmente non raggiunte dai grandi circuiti artistici e all’interno delle centrali elettriche. L’illuminazione dei tre monumenti è realizzata da Enel Sole, la società di Enel leader europea d’illuminazione, con la gestione di oltre1.800.000 punti luce in circa 6.000 Comuni italiani . Enel Sole promuove in Italia una cultura della luce di qualità, realizzata attraverso personale altamente specializzato e fondata su tecnologie innovative e tecniche di realizzazione non invasive per i monumenti e per l’ambiente. Gli interventi di illuminazione, infatti, si distinguono per l’impiego di lampade e apparecchi in grado di proiettare luce senza dispersioni, ottimizzando i consumi di energia elettrica.

AL PICCOLO TEATRO DI MILANO UNA INTRIGANTE PROPOSTA PER TRASCORRERE IL CAPODANNO CON ANNA MARCHESINI
Milano, 15 dicembre 2003 - Mercoledì 31 dicembre, Anna Marchesini brinderà all’inizio del nuovo anno insieme al pubblico del Piccolo Teatro, con un doppio spettacolo. Il primo, che sarà anche in abbonamento, andrà in scena alle ore 19.30 (termine previsto ore 21.00). Il secondo spettacolo (fuori abbonamento) andrà in scena alle 21.45; al termine (intorno alle 23.00) il teatro e la compagnia saluteranno l’anno nuovo con un brindisi, che terminerà entro la mezzanotte. Teatro Grassi – dal 9 dicembre 2003 all’11 gennaio 2004 La cerimonia del massaggio di Alan Bennett – traduzione e adattamento di Anna Marchesini con Anna Marchesini scene e costumi Sibilla Ulsamer regia Anna Marchesini Durata 1 ora e 20’ Prezzi Primo spettacolo platea 22,50 euro; balconata 19,50 euro Secondo spettacolo platea 50 euro; balconata 40 euro Per informazioni e prenotazioni: tel. 02 72 333 222 www.Piccoloteatro.org

GLI ANGELI DEL CORTILE UN LIBRO, UNA MOSTRA DI ADRIANO SOFRI, ISABELLA E SERGIO STAINO FIRENZE, PALAZZO VECCHIO - PALAZZO STROZZI 16 DICEMBRE 2003 – 11 GENNAIO 2004
Firenze, 15 dicembre 2003 - Martedì 16 dicembre, alle ore 17, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ospiterà la presentazione del nuovo libro (Gli Angeli del Cortile, Einaudi Tascabile, € 12) che Adriano Sofri e Isabella e Sergio Staino hanno dedicato all’universo carcerario in occasione del Natale 2003. Il testo è di Sofri, le illustrazioni di Staino e di sua nipote Isabella. Si tratta di 46 tavole, 38 delle quali saranno esposte in originale nelle sale al piano terra di Palazzo Strozzi, una mostra con identico titolo del libro che sarà inaugurata alle 19 (sempre di martedì 16) e che resterà in calendario fino all’11 gennaio 2004: apertura tutti i giorni, orario ininterrotto 10 – 20, ingresso libero (per informazioni: 055.2645155). Il ricavato della vendita delle tavole originali andrà a beneficio dei detenuti del carcere di Pisa dove Sofri si trova tutt’oggi detenuto. Alla presentazione in Palazzo Vecchio interverranno, tra gli altri, il sindaco Leonardo Domenici, il direttore di Repubblica Ezio Mauro e Gianni Sofri, fratello di Adriano. Angela Finocchiaro e Paolo Hendel leggeranno brani del volume. Coordinerà Anna Benedetti, l’organizzatrice delle conferenze letterarie Leggere per non dimenticare. L’esposizione di Palazzo Strozzi, organizzata dal Comune di Firenze (Assessorato alla Cultura) e da Firenze Mostre Spa, avrà come appendice un intervento musicale di Mauro Pagani e sarà arricchita da un allestimento firmato Lietta Cavalli. La mostra si articola nelle tre sale del piano terra del Palazzo ed è composta da 38 pitture a olio su cartone telato 60x80. Per l’occasione si arricchisce di un grande striscione stampato che riproduce alcune delle pitture esposte e di un’affascinante realizzazione al telaio di Lietta Cavalli ispirata alla luna sognata dai carcerati. All’esterno, in netta sintonia con il tema presentato, un grande angelo con ali realizzate sempre da Lietta Cavalli segnerà nel cortile del Palazzo Strozzi il punto d’ingresso alla mostra. Per Sofri e gli Staino il libro di Natale sta diventando una consuetudine. Sofri stesso lo ricorda nella prefazione: “…Da qualche anno io per tradizione scrivo un racconto di Natale e lo leggo ai miei compagni di galera…Poi Isabella e Sergio Staino prendono il mio racconto dell’anno scorso e lo illustrano e lo colorano… trasformandolo in un prezioso albero di Natale di quest’anno”. Staino spiega che si tratta comunque di una consuetudine di cui volentieri farebbe a meno: “Come molti altri sono convinto dell’innocenza di Adriano, e per questo lo vorrei libero con noi. Ma anche tanti che non hanno questa mia certezza, sono ormai convinti che il perdurare della sua detenzione sia un’assurdità.” Le tavole che vengono esposte sono disegnate da Staino e colorate da Isabella. “Mia nipote ha una tavolozza di colori che mi affascina e che a mio avviso aggiunge poesia ai miei disegni e alla scrittura di Adriano”.

FRANCESCO BARILLI DIPINGERE È AMARE ANCORA ANTOLOGICA DI FRANCESCO BARILLI 1963-2003
Parma, 15 dicembre 2003 - Poltrone e divani. Rivestimenti in pelli esotiche. Finestre come diaframmi, come cornici o come specchi. Stanze piene di oggetti-simbolo. Umani zoocefali. Città atopiche. Giungle e autobus. Sale cinematografiche. L’individualissimo surrealismo metafisico di Francesco Barilli, pittore prestato al cinema, parmigiano di casa a Roma, sarà esposto in una mostra antologica di estrema completezza che si inaugura a Parma il 13 gennaio 2004. L’esposizione, organizzata dall’Assessorato alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, ha per titolo “Dipingere è amare ancora”, e si terrà presso la Galleria S. Ludovico. Francesco Barilli è un noto regista cinematografico. Ma le sue origini artistiche, che hanno poi informato programmaticamente e visivamente la sua esperienza nella settima arte, sono pittoriche. E questo indipendentemente dall’inevitabile influenza di un clima familiare permeato a tutti i livelli dall’arte, pittura in primis: la famiglia parmigiana dei Barilli (cui la città di Parma ha dedicato una mostra di grande successo tra il 1997 e il 1998) rappresenta infatti un unicum per coerenza di passione, di qualità e per la varietà di esperienze artistiche attraverso quattro generazioni successive di pittori, scrittori, musicisti. Francesco si appropria del suo stile già nei primi anni ’60, scegliendo la soluzione riformista del ritorno alla “figurazione nuova”, come reazione e ulteriore sviluppo rispetto alle esperienze astratte e informali allora imperanti nell’arte occidentale. Ma l’accostamento alla realtà in lui non è mai oggettivo: simboli e proiezioni concrete di astrazioni e scomposizioni fantastiche sono la sua cifra tematica caratteristica. Il suo approccio non è ideologico, ma comunque fortemente critico e di denuncia rispetto all’estraniazione e allo svuotarsi dei valori della nostra società. Per questo, la quiete apparente della sua pittura trasuda ovunque un’ironia consapevole, così come l’irrequietezza della ricerca di una soluzione, di una ricomposizione oggettiva mai trovata. Metafisica, surrealismo e neo-pop-art in lui si compenetrano in forme e significati nuovi e originali: perché se gli esseri umani con teste zoomorfe richiamano la metafisica sarcastica di Savinio, le campiture cromaticamente intense e compatte di oggetti-simbolo sospesi in dimensioni interiori rimandano intertestualmente al surrealismo magrittiano e la feticizzazione delle “cose” e degli arredi d’uso quotidiano si collegano criticamente a Domenico Gnoli, è anche vero che l’alienazione che trapela da certi atopici paesaggi urbani è genuinamente hopperiana, così come la ricerca sul segno, la contorsione plastica di certe prove e la sperimentazione sulla scomposizione dell’immagine si rifanno al cuore più vitale del neo-espressionismo, mentre la grande abilità tecnica espressa nel sistema modulare seriale è intrinsecamente legato alla pop-art, ma con un tanto aggiuntivo di amarezza nella denuncia dei gridati stilemi grafici della nostra società. La sua denuncia dell’apparenza sfuma in una originale meditazione sul rapporto tra realtà e visione, tra interno ed esterno, dove il diaframma può essere una finestra o lo schermo vuoto di un cinema deserto, o la tela stessa, e dove la poetica dell’oggetto abbandonato si associa al simbolismo iconico di forme e idee. Quasi che l’irrequietezza della memoria, e il legame emotivo che per il suo tramite ci avvince all’universo esterno, possa rappresentare l’unico rifugio dalla rapina del tempo, l’unica possibile ricomposizione - solo interiore - di una realtà frammentata, inquieta, sfuggente. La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma, è aperta a Parma presso la Galleria S. Ludovico dal 14 gennaio all’8 febbraio 2004 tutti i giorni tranne il martedì con orario 10–13 e 16-19. L’ingresso è libero. Il catalogo, edito da Mazzotta, è curato da Francesco Barocelli. L’inaugurazione è prevista per martedì 13 gennaio 2004 alle ore 18. Informazioni sulla mostra: Silvana Randazzo Uff. Organizz. Mostre S. Ludovico (Comune di Parma) tel. 0521/218669, fax 0521/231142 e-mail s.Randazzo@comune.parma.it

MOSTRE: SILVANO BULGARI
Milano, 15 dicembre 2003 - La prestigiosa Galleria d’Arte Borgogna di Gianni Schubert in Via Visconti di Modrone 20 ( angolo Via Mascagni 2) a Milano, ospita a partire dal 10 dicembre 2003 per un mese intero, una personale dello scultore orafo Silvano Bulgari, (inaugurazione ore 18:30 con la presenza del Maestro). Nello scorso luglio si inaugurava presso il Refettorio delle Stelline, per iniziativa della Provincia di Milano, una importantissima rassegna dedicata allo stesso artista. La manifestazione che faceva seguito ad una precedente esposizione presso la villa fiorentina “Il tasso”, sede della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi (16 maggio 2001), ha riscosso un notevole successo ponendo sotto i riflettori l’attività del noto scultore orafo dal 1980 ai nostri giorni. L’artista si forma nella Milano del dopoguerra come garzone di bottega presso il padre Giorgio, cesellatore e sbalzatore di metalli preziosi. Da questi impara a conoscere ogni tipo di pietra e metallo preziosi, come pure i metodi di modellazione, intaglio, cesello, bulino, sbalzo e smaltature.Rimasto solo Silvano Bulgari si impone come grande interprete della tradizione della bottega orafa rinascimentale circondandosi, come allora, di collaboratori e maestranze. L’artista realizza comunque ogni suo pezzo in cera persa, creando esemplari unici e irripetibili. Secondo quanto egli stesso afferma, le sue fonti di ispirazione sono le più varie, dalla natura ai temi delle fiabe, dai miti classici alla reinterpretazione di opere dell’antico Egitto, del nostro Rinascimento e dell’Art Nouveau. La Galleria Borgogna propone una significativa scrematura delle opere presentate al Refettorio delle Stelline a Milano che fanno capo alle categorie di sculture gioiello e gioielli scultura, miranti a interessare non solo gli specialisti ma anche a coinvolgere il più vasto pubblico di cultori e appassionati.

ARTDECO PRESENTA DJ LARRY CADGE
Milano, 15 dicembre 2003 - Una proposta innovativa per gli amanti delle notti metropolitane che cercano un’ alternativa originale alla solita discoteca: Lunedì 15 Dicembre, nell' avvolgente amosfera glam-fashion dell’ Artdeco Cafè, arriva direttamente dalla Global Age Productions Ny il sound colto e raffinato di Larry Cadge. Dj, produttore, remixer e autore (membro A.s.c.a.p. - Società Americana Autori Editori). Da un continente all’altro, da un locale a una spiaggia, dal giorno alla notte, Larry porta la house music verso nuovi orizzonti attraverso uno stile originale che fonde l’exotic con il soulful, il jazzy con il latin, il soulful con l’house music. La sua interpretazione, mai facile e banale, afferma un percorso interiore accompagnato da un continua ricerca sonora... Immancabile Free entrance Door: 21.00 – 03.00 Artdeco Cafè Via Lambro 7 (zona P.ta Venezia) Milano Prenotazione privé 02.29524760 E-mail: artdecocafe@virgilio.It

LA PARUZZI SCOMMETTE IN COPPA CON LA SPRINT DI PASSO LAVAZE’
Val di Fiemme (Trentino), 15 dicembre 2003 - Dopo le due gare di Coppa del Mondo di combinata nordica, gli organizzatori della Val di Fiemme sono al lavoro per allestire la prova di Coppa del Mondo sprint di fondo, in programma martedì 16 dicembre sulle nevi di Passo Lavazè, una gara che sostituisce quella di Asiago annullata per mancanza di neve. L’innevamento delle piste di Lavazè è invece perfetto e collaudato appunto dai combinatisti. L’ulteriore collaudo della due giorni di Coppa ha evidenziato anche che il formidabile e oliato meccanismo del comitato organizzatore - composto da diverse centinaia di volontari, forgiati dai recenti mondiali del febbraio 2003 - è pronto ad allestire anche in tempi rapidi eventi di grande spessore. L’appuntamento di martedì sarà con una sprint in stile classico, sicuramente una disciplina poco amata dagli azzurri, ma ciò non toglie che saranno al nastro di partenza per difendere principalmente la leadership femminile detenuta da Gabriella Paruzzi dopo la vittoria di Duesseldorf, e quindi per rilanciare le chances di Christina Kelder attualmente 8.A in Coppa del Mondo Sprint ed anche di Sabina Valbusa, che proprio a Duesseldorf si è infortunata. La situazione tra i maschi è invece un po’ "freddina" con Christian Zorzi in netto ritardo con la preparazione, tanto che il suo bottino di punti si ferma a 20 unità, posizionato al 13° posto. C’è anche Freddy Schwienbacher che quest’anno non è ancora al top della forma, ma Albarello punta anche su Giorgio Di Centa e Fulvio Valbusa che nelle prime gare di stagione in classico si sono difesi bene. Oltre che sui campioni di squadra A, l’Italia punta sui giovani specialisti della sprint come Pasini, Debertolis, Frasnelli e Kostner. Gabriella Paruzzi non ha corso oggi la staffetta di Davos, per puntare tutto sulla sprint della Val di Fiemme. "Il mio obbiettivo primario è sicuramente qualificarmi – ha detto la friulana – poi se arriverò in finale non mi risparmierò sicuramente. Temo molto la Bjoergen ma pretendenti al podio quest’anno ce ne sono molte". Albarello invece è preoccupato per Pietro Piller Cottrer che ha seri problemi al ginocchio. La classifica di Coppa del Mondo Sprint premia gli svedesi con 4 atleti nei primi cinque. Leader provvisorio è Peter Larsson davanti al ceko Martin Koukal. Certo è che i norvegesi sono i grandi favoriti, dopo la schiacciante vittoria in staffetta di oggi e dopo le due vittorie a Dobbiaco in staffetta sprint, anche lì maschi e femmine. In Val di Fiemme, la Norvegia schiera in prima fila Hetland, Iversen, Bjerkeli e Svartedal, poi la Bjoergen , Skofterud e Pedersen, e dunque martedì lo spettacolo a Passò Lavazè è assicurato. Per il pubblico ingresso gratuito, il via alle qualificazioni alle ore 9.30, i quarti di finale alle ore 11. Classifica Coppa del Mondo Femminile Sprint: 1) Paruzzi, Gabriella Ita 100; 2) Sidko, Alena Rus 80; 3) Hahina, Evgenia Rus 60; 4) Disl, Uschi Ger 50; 5) Bjoergen, Marit Nor 45; 8) Kelder Christina Ita 32; 18) Follis Arianna Ita 13; 20) Moroder Karin Ita 11; 24) Valbusa Sabina Ita 7. Classifica Coppa del Mondo Maschile Sprint. 1) Larsson Peter Swe 100; 2) Koukal Martin Cze 80; 3) Fredriksson Thobias Swe 60; 4) Lind Bjoern Swe 50; 5) Oestberg Mikael Swe 45; 10) Pasini Renato Ita 26; 13) Zorzi Cristian Ita 20; 17) Debertolis Bruno Ita 14; 20) Schwienbacher Freddy Ita 11.

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