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17 DICEMBRE 2003
pagina 4
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IL PROGETTO DI RICERCA
COMUNITARIO "BIONIC EAR" (ORECCHIO BIONICO) STUDIA NUOVE STRADE
PER CURARE
LA SORDITÀ
Bruxelles
, 17 dicembre 2003 - I risultati del progetto Bionic Ear (Orecchio bionico),
finanziato dalla Comunità, saranno presentati dalla Commissione europea
nell'incontro annuale dell'American Society for Cell Biology (Ascb -
Associazione americana per la biologia cellulare). L'incontro si apre
stasera a San Francisco. L'unione europea ha assegnato al progetto
quadriennale Bionic Ear 1,53 milioni di euro su uno stanziamento di bilancio
complessivo pari a 2,77 milioni. Il progetto concerne la riparazione
dell'orecchio interno le cui cellule ciliate sono danneggiate a seguito di
traumi, uso di antibiotici o per effetto dell'invecchiamento, con
conseguente perdita irreversibile di udito. Si tratta di un problema che
colpisce oltre il 10% della popolazione. Al progetto partecipano l'Università
di Montpellier Ii (Francia), l'Istituto Karolinska di Stoccolma (Svezia),
l'Istituto delle neuroscienze del Cnr di Milano (Italia) e il Politecnico
federale di Losanna (Svizzera). I ricercatori francesi e svedesi hanno
individuato ed isolato delle cellule staminali adulte ("cellule
progenitrici") a partire dall'epitelio sensoriale vestibolare dei topi,
che sono state differenziate in nuove cellule sensoriali ciliate. La
stimolazione elettronica di queste cellule, con connessione al cervello,
potrebbe aiutare a combattere la sordità negli esseri umani. "Ogni
anno un europeo su dieci diventa sordo per problemi all'orecchio
interno" afferma il commissario della Ricerca Philippe Busquin.
"Ciò può essere evitato e i risultati del progetto "Bionic Ear"
sono estremamente promettenti. Tuttavia è necessario svolgere ulteriori
ricerche per accertarsi che queste cellule ciliate differenziate possano
sostituire adeguatamente gli elementi danneggiati dell'orecchio interno
nell'essere umano. Se si potessero rafforzare i meccanismi automatici di
autoriparazione esistenti o riparare le cellule ciliate mediante cellule
staminali adulte potremmo lottare molto efficacemente contro i problemi di
udito e di equilibrio che colpiscono moltissime persone. Il riconoscimento
del potenziale di queste ricerche da parte degli Stati Uniti e della comunità
scientifica internazionale dimostra che siamo in prima linea in questo e in
altri settori scientifici, e che l'eccellenza europea spiana la strada alla
ricerca innovativa di punta". Ricerca europea in prima linea I 1340
progetti presentati quest'anno all'Ascb sono stati esaminati da un comitato
specializzato e il progetto Bionic Ear è stato ripreso in un elenco
ristretto dei migliori progetti che sarà presentato durante l'evento. La
ricerca sulle cellule sensoriali ciliate nell'ambito del progetto Bionic Ear
è stata svolta dal laboratorio del Cnrs dell'Università di Montpellier Ii
diretto dal dott. Eric Scarfone e dal dott. Mats Ulfendahl dell'Istituto
Karolinska di Stoccolma. Il laboratorio del prof. Jonas Frisén, sempre
dell'Istituto Karolinska, apporta le proprie competenze sulle cellule
staminali adulte alla parte di progetto che riguarda quest'aspetto cui
partecipano anche altri tre laboratori europei. Alla ricerca di cellule
staminali nel sistema nervoso periferico Per molti anni, si è pensato che
le cellule sensoriali ciliate e i loro neuroni non potessero essere
sostituiti. Ma i numerosi studi svolti sulle popolazioni di nuove cellule
staminali nel sistema nervoso centrale hanno spinto i ricercatori europei
partecipanti al progetto Bionic Ear a cercare cellule staminali
nell'orecchio interno del topo adulto. Meccanismi di riparazione
dell'orecchio interno Il progetto Bionic Ear mira a studiare nuovi approcci
per la riparazione dell'orecchio interno. Il progetto aveva in una prima
fase evidenziato che le connessioni danneggiate tra le cellule ciliate e i
neuroni sensoriali dell'orecchio interno potevano essere riparate in vitro.
L'individuazione di cellule staminali nell'orecchio interno del topo segna
una tappa fondamentale di questo progetto che terminerà alla fine del 2004.
Questi risultati, considerati nel loro insieme, evidenziano il potenziale di
autoriparazione dell'orecchio interno nei mammiferi adulti. Riparare i danni
I ricercatori stanno adesso cercando di trasformare le conoscenze acquisite
nei primi tre anni del progetto in applicazioni terapeutiche, associando la
terapia cellulare (incapsulamento in una matrice polimerica tridimensionale
di cellule geneticamente modificate) agli impianti cocleari (dispositivi
elettronici che stimolano direttamente i neuroni sensoriali dell'orecchio
interno) in un modello animale affetto da sordità patologica. Elevato
potenziale di rigenerazione La scoperta di un elevato potenziale di
rigenerazione delle cellule ciliate dell'orecchio interno dei mammiferi
adulti e dei loro collegamenti col cervello apre una prospettiva nuova ed
importante per la riabilitazione degli handicap sensoriali dovuti al
malfunzionamento dell'orecchio interno periferico, ossia la stimolazione dei
meccanismi di autoriparazione esistenti. Rimane molto da scoprire sui
fattori che scatenano e programmano questi meccanismi prima che possano
essere utilizzati nella pratica e lo studio di questo aspetto diventerà
sicuramente prioritario. Riunione annuale "Biologia cellulare
2003" La 43sima riunione annuale dell'American Society for Cell Biology
(Ascb) si terrà dal 13 al 17 dicembre presso il Moscone Convention Center
di San Francisco. Vi parteciperanno circa 8 000 specialisti della biologia
cellulare di vari paesi e una cinquantina di giornalisti scientifici che
riferiranno sui progressi più recenti nel campo della biologia cellulare a
livello mondiale. Per informazioni sulla riunione dell'Ascb (ed il
programma) consultare il sito: http://www.Ascb.org/meetings/am2003/program.html
Coordinatore del progetto "Bionic
Ear" Eric Scarfone, Phd, Cnrs, Università di Montpellier Ii,
Montpellier, Francia, E-mail erics@univ-montp2.Fr
Per la priorità tematica
"Scienze della vita, genomica e biotecnologie" nell'ambito del
Sesto programma quadro (6° Pq) cfr. Anche: http://www.Cordis.lu/lifescihealth/home.html
IL SAN RAFFAELE RADDOPPIA
E SARA’ PIU’ ACCESSIBILE VERRÀ REALIZZATO IL NUOVO CENTRO SERVIZI E
NUOVE TECNOLOGIE
Milano, 17 dicembre 2003 - E’ stato approvato in via definitiva il
raddoppio dell’ospedale San Raffaele e la nuova viabilità d’accesso
alla struttura e a tutta la zona. Tale approvazione costituisce il passaggio
definitivo per la realizzazione del Centro Servizi- Nuove Tecnologie
dell’Ospedale, un polo tecnologico all’avanguardia. Nell’area
complessiva di 97.293 mq sorgeranno il nuovo edificio dell’ospedale dotato
di parcheggi, la nuova viabilità di access e un parco. Il San Raffaele si
è impegnato a realizzare la nuova strada di accesso anticipando il progetto
“Nodo Cascina Gobba”. “Il via definitivo del raddoppio del San
Raffaele e l’approvazione dell’ampliamento dello Ieo - ha sottolineato
l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga – dimostrano
l’attenzione e la sensibilità dell’Amministrazione alle inderogabili
necessità di nuovi spazi per l’attività sanitaria. “La presenza di
strutture dedicate non solo all’accoglienza dei pazienti ma anche a quella
dei famigliari – ha continuato Verga - dimostra l’attenzione alla
concezione di assistenza più moderna che vede l’ospedale non solo come
luogo limitato alla cura della sola fase acuta della malattia, ma anche
luogo di accoglienza dei famigliari, di ricerca e preparazione didattica”.
La zona: L’area si trova alla periferia nord est a ridosso del confine con
il Comune di Segrate in prossimità della Tangenziale est. Il centro
ospedaliero già esistente si colloca in prossimità della stazione Mm2
Cascina Gobba collegata all’ospedale tramite il trasporto innovativo di
proprietà dell’ospedale; del parcheggio di interscambio; del nodo
viabilistico di Cascina Gobba; della strada statale padana superiore e di
importanti itinerari urbani come viale Palmanova. La nuova struttura
ospedaliera Verrà realizzato un nuovo edificio ospedaliero denominato
Centro Servizi- Alte Tecnologie destinato ad attività assistenziali,
scientifiche, didattiche per una s. L. P. Complessiva pari a circa 56.351
mq. Al suo interno sono previste le attività di post degenza per garantire
un controllo ed una sorveglianza del paziente nei giorni successivi
all’intervento; la foresteria per l’accoglienza dei famigliari dei
degenti; il pensionato per i dipendenti medici e paramedici. Le strutture
esistenti verranno quindi potenziate e riorganizzate e soprattutto sarà
possibile sia accogliere e monitorare il paziente dopo la fase acuta della
malattia, al fine di garantirgli una convalescenza controllata e assistita
sia disporre di spazi sufficienti per creare un vero pensionato
all’interno della struttura che consentirà di svincolare i familiari dai
rigidi orari di visita Sono previsti anche spazi per convegni e congressi
volti all’aggiornamento del personale sanitario, alla ricerca biomedica e
alla preparazione didattica. La nuova struttura, che sarà dotata di
parcheggi ad uso del personale ospedaliero e del pubblico, sarà realizzata
dalla Fondazione Centro San Raffaele. La nuova viabilità si inserisce nel
progetto “Nodo Cascina Gobba” e ne anticipa il nuovo itinerario
viabilistico che collega via Olgettina con l’ospedale San Raffaele
previsto verso est in prossimità dell’ospedale. Ne conseguirà un
miglioramento dell’accessibilità viaria all’ospedale una soluzione ai
principali problemi legati al traffico della zona. L’ospedale si è
impegnato a realizzare, inoltre, un nuovo innesto posto in prossimità del
numero civico 25 di via Olgettina in conformità del progetto redatto dalla
Metropolitana Milanese Spa.
MILANO:AMPLIAMENTO DELL’ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA:
APPROVATA
LA VARIANTE
Milano
, 17 dicembre 2003 - E’ stata approvata il 15 dicembre in tarda serata
la Variante
al Piano Regolatore per l’ampliamento dell’Istituto Europeo di Oncologia
(I.e.o.). L’ampliamento prevede il potenziamento dell’attività clinica,
di ricerca e di supporto alla struttura ospedaliera esistente, la creazione
di un centro congressuale didattico e la realizzazione di una struttura
alberghiera convenzionata con l’ospedale. “L’ampliamento dello I.e.o.
– ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga
– è una nuova filosofia di concepire la sanità che vede l’Ospedale non
solo come luogo limitato alla cura della fase acuta della malattia, ma anche
come luogo destinato alla fase diagnostica, alla degenza, all’accoglienza
dei familiari, alla ricerca e alla preparazione didattica”. “Un ritorno
– ha concluso l’assessore Verga- al concetto dell’assistenzialità
come momento di coinvolgimento degli affetti più cari.” L’area Si trova
in via Ripamonti all’estrema periferia sud di Milano e confina con il
nucleo storico rurale di Macconago e con il Comune di Opera. E’ di 70.600
mq di cui 24 000 mq azzonati a Servizi Privati /Sp) e mq 46.000 azzonati a
Verde Agricolo (Va). La variante prevede la modifica di questi due
azzonamenti destinando l’area a servizi intercomunali e servizi
ospedalieri (Si/h). L’ampliamento Interessa 38.825 mc destinati alle nuove
funzioni ospedaliere che si aggiungono ai 84.720 mc dell’ospedale
esistente, oltre ai 59.400 mc destinati alla struttura ricettiva
convenzionata con l’ospedale. Struttura sanitaria integrata Verranno
realizzate nuove strutture dedicate a prevenzione, diagnosi, cura, ricerca e
informazione. Saranno, infatti, ampliati gli spazi ambulatoriali al fine di
abbattere i tempi di attesa delle prestazioni diagnostiche, specialistiche e
di follow up. Altri spazi saranno dedicati ai laboratori di ricerca
sperimentale sempre più in sinergia con la ricerca clinica. Sono previsti
anche spazi per servizi logistici di supporto come archivi, depositi, mensa
aziendale etc. Ulteriori spazi saranno dedicati alla realizzazione di
un’assistenza integrata di qualità sia per gli aspetti clinici che di
supporto, per rispondere alle esigenze di pazienti e famigliari offrendo un
alto livello di servizio già presente nei paesi più evoluti. Centro
Congressi Questi incrementeranno le strutture ambulatoriali e saranno
destinati alla realizzazione di un centro congressuale per convegni
scientifici e attività didattico formative in collaborazione con le
università milanesi. Annualmente si registrano 13.000 presenze annue di
congressisti. Struttura alberghiera Verrà realizzata una struttura
alberghiera convenzionata che ospiterà i famigliari dei pazienti
provenienti da fuori regione, (circa il 65%), congressisti e dipendenti come
gli infermieri professionali e il personale in formazione che per lunghi
periodi frequenta l’istituto e che spesso proviene da paesi esteri.
Annualmente, infatti, soggiornano in strutture alberghiere convenzionate
circa 10.000 parenti di pazienti e 6000 ospiti di convegni; in residence e
appartamenti 3700 parenti di pazienti, 5.500 borsisti e frequentatori
dell’Istituto e 7000 di personale infermieristico. Per rispondere a queste
esigenze, la nuova struttura alberghiera disporrà di 220 unità abitative
di cui 105 camere d’albergo e
117 a
residence dotate di cucinetta autonoma. Per gli ospiti della struttura
ricettiva sono previsti al piano terra una piccola zona commerciale con
negozi di generi di piccola necessità come edicola, pasticceria, fiorista,
bar, etc. Asilo nido Verrà realizzato un asilo nido per i figli del
personale dello I.e.o. Ed un’area fitness dedicata alla riabilitazione.
Parcheggi Un parcheggio per pazienti, visitatori e dipendenti per un totale
di 1000 posti auto per la maggior parte interrati.
IL 2003, ANNO DELLE PERSONE DISABILI: IL
MEDIATORE INDAGA SULL'INTEGRAZIONE DELLE PERSONE DISABILI
Strasburgo, 17 dicembre 2003 - Il Mediatore europeo, P. Nikiforos
Diamandouros, ha aperto un'indagine di propria iniziativa sul tema
dell'integrazione delle persone disabili. Quando l'anno europeo dei disabili
sta ormai volgendo al termine, il Mediatore indagherà sulle misure adottate
dalla Commissione europea per garantire che le persone disabili non siano
discriminate nelle loro relazioni con le istituzioni. In questa fase, il
Mediatore ha deciso di circoscrivere la sua indagine nei confronti della
Commissione, in considerazione del ruolo istituzionale centrale da essa
ricoperto. Il Mediatore desidera comprovare se le azioni della Commissione
in questo ambito sono adeguate alle obbligazioni legali ed agli impegni
assunti. Riconoscendo i chiari impegni della Commissione nei confronti delle
persone che costituiscono uno dei gruppi maggiormente svantaggiati nella
nostra società, il Mediatore ha detto che: "La serietà della loro
situazione richiede che gli impegni assunti diventino realtà mediante
azioni concrete. La buona amministrazione richiede un'azione rapida ed
efficace per rendere concreti gli impegni presi". Egli ha pertanto
chiesto alla Commissione di fornirgli informazioni in merito: alle azioni
intraprese o che intende intraprendere per garantire che le persone disabili
non siano discriminate nelle loro relazioni con le istituzioni; al
calendario previsto per l'adozione di tali misure.
La Commissione
dovrà rispondere entro il 29 Febbraio 2004. Per garantire che tutte le
parti interessate possono avere la possibilità di esprimere la propria
opinione in merito, se lo desiderano, il Mediatore informerà le
organizzazioni governative e non governative della sua indagine e pubblicherà
tutti i documenti di carattere rilevante in una sezione del suo sito
Internet appositamente creata: http://www.Euro-ombudsman.eu.int/disabilities/it/default.htm
LA COMMISSIONE EUROPEA NOMINA
I DIRETTORI GENERALI PER L'INTERPRETAZIONE E
PER
LA SALUTE E
LA TUTELA DEI
CONSUMATORI
Bruxelles, 17 dicembre 2003 -
La Commissione
ha deciso ieri di nominare Marco Benedetti nuovo direttore generale per
l'interpretazione e Robert Madelin come direttore generale per la salute e
la tutela dei consumatori. Marco Benedetti, funzionario italiano di 53 anni,
è attualmente direttore generale f.F. Alla Direzione generale
Interpretazione. È alla Commissione dal 1979, dapprima come interprete al
Servizio comune interpretazione e conferenze (Scic), che ha preceduto
la Dg Interpretazione.
È passato a funzioni di direzione all'interno dello Scic nel 1986 facendo
esperienza nel settore della programmazione delle risorse, della formazione
e dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione. Nel 1996 è passato alla
Dg Amministrazione dove ha acquisito tutta una serie di abilità gestionali
e amministrative prima di ritornare nel settembre 2000 al Scic in qualità
di direttore. Tra i suoi compiti quale direttore generale vi sarà quello di
assicurare che
la Dg
di recente creazione assorba in modo efficace il carico di lavoro
eccezionale creato dall'ampliamento in modo efficace e che la cooperazione
con i servizi d'interpretazione del Parlamento europeo e della Corte di
giustizia si sviluppi. Robert Madelin è dal 1997 direttore alla Commissione
europea. Attualmente è responsabile alla Direzione generale Commercio per
una serie di tematiche economiche a carattere internazionale tra cui la
biotecnologia, le norme, la proprietà intellettuale, gli sviluppi
sostenibili, la governance, e le relazioni commerciali bilaterali con
l'Asia. Anteriormente è stato capo di gabinetto aggiunto di Leon Brittan,
Vicepresidente della Commissione europea. Nella sua qualità di direttore
generale egli sarà a capo di un servizio di circa 700 persone. Sarà
responsabile della politica sanitaria e della protezione della salute, della
sicurezza e degli interessi economici dei consumatori dell'Ue.
REALIZZATA PER CONTO DELL'ISTITUTO DELLE VITAMINE L'INDAGINE
SULLE ABITUDINI ALIMENTARI DEI BAMBINI PER ESSERE DA ADULTI PIÙ SANI E PIÙ
BELLI
Milano, 17 dicembre 2003 - I bambini italiani mangiano male e i genitori non sembrano più capaci di
controllarli. E' quello che emerge da una nuova indagine Astra/demoskopea
realizzata per conto dell'Istituto delle Vitamine. Secondo i numeri della
ricerca "Dimmi come mangi e ti dirò come crescerai" la totalità
dei genitori italiani considera l'alimentazione un fattore determinante per
la crescita dei propri figli, ma nello stesso tempo la giudica inadeguata
perché troppo spesso ricca di alimenti e bevande ad alto contenuto
calorico. Sono i cibi dolci o saporiti, morbidi o farciti, quelli che
incontrano le preferenze dei bambini che tendono sempre di più a trascurare
gli alimenti completi come latte, yogurt, formaggi, carne, pesce e
soprattutto frutta e verdura, ricche di vitamine e minerali. "I
genitori sono consapevoli e nello stesso tempo preoccupati delle cattive
abitudini alimentari dei propri figli - spiega il Professor Enrico Finzi,
sociologo, Presidente di Astra Demoskopea e coordinatore della ricerca - ma
non sempre sono in grado di aiutarli a compiere delle scelte corrette. Il
70% dei genitori, con il prevalere delle madri, lamenta una sostanziale
ingovernabilità dei propri figli, riferendo che i bambini mangiano e bevono
quello che vogliono già a partire dall'infanzia prediligendo cibi e bevande
molto calorici. Questo fenomeno si fa decisamente consistente all'ingresso
della scuola dell'obbligo per diventare maggioritario a partire dalla
seconda elementare". Le difficoltà dei genitori nei confronti degli
stili alimentari dei figli non sono rappresentate solamente dalle famiglie
più povere, che non hanno gli strumenti culturali idonei per affrontare
questi problemi, ma anche dal ceto medio e medio-alto. Si tratta dei
genitori accondiscendenti, i cosiddetti "complici ingozzanti" che
assecondano tutti i desideri dei figli, o di quelli "disperati
colti" che non sembrano in grado di trovare soluzioni per contrastare
le cattive abitudini alimentari dei bambini. Due genitori su tre fanno parte
di queste categorie. Solo in un caso su tre è possibile riscontrare delle
vere e proprie alleanze, in prevalenza tra madri e figlie a favore di
un'alimentazione sensata. Le conseguenze dei danni causati da una cattiva
alimentazione sono sotto gli occhi di tutti visto che l'obesità infantile
è ormai diventata un problema di notevole rilevanza sociale. Questo
fenomeno è dovuto soprattutto a diete inadeguate e sbilanciate, troppo
ricche di calorie e carenti di nutrienti essenziali come vitamine e minerali
che svolgono, in particolare in queste fasce d'età, funzioni determinanti
nello sviluppo dei tessuti cerebrali, muscolari e ossei. "L'obesità è
di gran lunga il disturbo alimentare più diffuso nel nostro Paese - spiega
il Professor Claudio Maffeis, pediatra dell'Ospedale Policlinico G.b. Rossi
di Verona - ed è un fenomeno in continua crescita soprattutto nei bambini.
Le vitamine possono contribuire alla prevenzione e alla cura di alcune delle
complicanze dell'obesità. Recenti studi hanno evidenziato che nei bambini
obesi i livelli circolanti di vitamina E, beta-carotene e vitamina D sono
inferiori rispetto al normale. Pertanto è ragionevole consigliare,
soprattutto nei bambini che presentano obesità, il rispetto di livelli
raccomandati di assunzione di vitamine proposti alla popolazione
generale". L'integrazione di vitamine può essere raggiunta anche con
il consumo di alimenti arricchiti, di recente introduzione sul mercato,
studiati appositamente per contenere maggiori concentrazioni dei nutrienti
già presenti nell'alimento naturale e contemporaneamente soddisfare le
richieste di gusto del bambino. E' comunque essenziale che un corretto
approccio agli alimenti venga insegnato a partire dalla tenera età. I
comportamenti alimentari dei bambini sono solitamente influenzati da una
molteplicità di contesti con cui interagiscono. Primo fra tutti quello
della famiglia che ha un ruolo cruciale nell'educazione alimentare dei
propri figli, ma anche la scuola e i media. Per questo motivo ci si auspica
vengano investite sempre più risorse nell'organizzazione di campagne
informative rivolte non solamente ai genitori, ma soprattutto ai bambini e
ai ragazzi in modo da aiutarli a indirizzarsi verso un rapporto sano ed
equilibrato con il cibo.
ROCHE ANNUNCIA L’AUMENTO DEI FONDI PER IL PROGETTO
SANITARIO SUDAFRICANO CON PIÙ DI 560.000 PERSONE VISITATE E
130.000 KM
PERCORSI, PHELOPHEPA, IL “TRENO DELLA SALUTE”, GRAZIE A ROCHE, AVRÀ A
DISPOSIZIONE NUOVE RISORSE.
Monza, 17 dicembre 2003 - Durante una cerimonia tenutasi a New York, in
presenza del Ministro sudafricano dei Lavori Pubblici, Jeff Radebe, e di Sua
Eccellenza Barbara Masakela, Ambasciatrice del Sud Africa negli Stati Uniti,
Roche ha annunciato che incrementerà notevolmente il sostegno offerto,
ormai da molto tempo, al Treno della Salute Transnet – Phelophepa. Avviato
nel 1994, il Treno Phelophepa è il primo ed unico treno sanitario al mondo,
il quale, raggiungendo migliaia di comunità rurali del Sud Africa, fornisce
i servizi sanitari ed educativi essenziali. Partito con solo tre vagoni nel
1994, per raggiungere le 600 tonnellate attuali distribuite su 16 vagoni,
dove non mancano cliniche mediche, dentistiche e consultori, il Treno della
Salute sudafricano ha goduto di una forte crescita, così come il quasi
mezzo milione di bambini del Sud Africa che hanno avuto accesso ai suoi
servizi. Il nome “Phelophepa” deriva da parole delle lingue locali soto
e venda che significano “buona salute”. Le nuove risorse serviranno per
ampliare i servizi offerti sul treno: così, le nuove cliniche per la cura
del diabete e del cancro, e l’estensione dei servizi sanitari nelle scuole
saranno presto una realtà. I nuovi fondi saranno poi impiegati per i lavori
di manutenzione del treno e per le infrastrutture destinate alla
comunicazione. Grazie a queste misure, il personale del treno potrà inoltre
estendere i suoi programmi educativi ad un pubblico più ampio e creare
posti di lavoro per le comunità locali. Franz Humer, Presidente e
Amministratore Delegato di Roche ha commentato: “Essendo stati sostenitori
del treno Phelophepa fin dal suo esordio, abbiamo assistito allo sviluppo di
questa clinica su binari e al ruolo che ha rapidamente assunto nel fornire
assistenza a persone che ne hanno urgente bisogno. Roche è sempre alla
ricerca di soluzioni innovative che rispondano a necessità mediche
insoddisfatte e questo è ciò che fa, nella sua particolare maniera,
Phelophepa. Pertanto, sono particolarmente lieto di annunciare che Roche
aumenterà notevolmente il suo sostegno a Phelophepa, in qualità di
principale sponsor esterno. Questo progetto riflette, per diversi aspetti,
la missione e la filosofia di Roche: la nostra attenzione è infatti
incentrata sulla scoperta e lo sviluppo di nuovi, migliori trattamenti e, al
contempo, siamo alla ricerca di modi innovativi, come Phelophepa, di fornire
assistenza sanitaria anche in quelle aree dove l’accesso è limitato.
Progetti come il treno Phelophepa rappresentano un approccio sanitario
innovativo ed evidenziano il valore della collaborazione. La partecipazione
di gruppi di diversa natura, quali aziende, governo e comunità locali, ci
consente di affrontare più efficacemente questo particolare problema
sanitario, che risulterebbe forse troppo complesso da gestire singolarmente.
Il Treno della Salute rappresenta uno straordinario esempio di come
l’unione di pragmatismo e creatività consentono di vincere la sfida che
si presenta. Il Ministro dei Lavori Pubblici sudafricano, Jeff Radebe, ha
espresso la gratitudine del suo Governo verso le imprese internazionali che,
come Roche, hanno sostenuto il Treno della Salute Phelophepa. “E’ un
treno del miracolo, sia perché offre l’accesso alle cure mediche ai
sudafricani che vivono nelle zone rurali, sia perché ci mostra ciò che è
possibile realizzare quando Governo e imprese lavorano insieme. Siamo lieti
di avere Roche come partner nel progetto Phelophepa e nell’obiettivo di
creare una vita migliore per tutti. Aggiungendo le cure per il diabete e per
il cancro, potremo rispondere a necessità urgenti e in continuo aumento, e
l’estensione del Programma Educativo consentirà alle comunità di evitare
una serie di malattie - una misura di primaria importanza!” Il Treno della
Salute Phelophepa ha cambiato la vita di circa un milione di persone nelle
zone rurali del Sud Africa, tra cui donne e bambini che non hanno accesso
neppure ai servizi sanitari essenziali. Dall’avvio di Phelophepa nel 1994,
i volontari e il personale del Treno hanno visitato e istruito oltre 560.000
persone attraverso programmi di screening nelle scuole e di
sensibilizzazione ed educazione igienico-sanitaria, e hanno trattato un
totale di oltre 400.000 pazienti nelle varie cliniche del Treno. Il Treno
della Salute ha percorso circa
130.000 km
e, nel suo viaggio, ha coinvolto e sostenuto cliniche, ospedali, assistenti
sociali e medici locali (o, talvolta guaritori del villaggio) affinché le
comunità locali avessero accesso ai suoi servizi. Dal 1995, Phelophepa ha
anche preparato circa 6.000 volontari sudafricani, con programmi, della
durata di cinque giorni, di formazione in campo sanitario. Dallo stesso
anno, hanno viaggiato su Phelophepa altri 6.200 studenti volontari
provenienti da varie istituzioni di tutto il mondo, lavorando sul campo
insieme ai 15 membri del personale fisso del treno, per fornire i
fondamentali servizi sanitari (come quelli dentistici e oftalmologici) e
l’educazione sanitaria (con campagne di sensibilizzazione sull'Aids) tanto
necessari alle comunità rurali. Il Treno attraversa i diversi villaggi del
Sud Africa per 36 settimane ogni anno. Phelophepa è stato avviato nove anni
fa con un finanziamento di Transnet, la maggiore azienda di trasporti
africana, e da allora continua la sua opera grazie al sostegno di donatori
locali e internazionali. Roche, il principale sponsor aziendale esterno,
partecipa al progetto Phelophepa dal
1994. In
segno di riconoscimento all’impegno costante dimostrato da Roche, il
vagone adibito a consultorio è stato ribattezzato come “Roche Health
Clinic”. Roche ne ha la piena responsabilità, provvedendo alla
manutenzione, ai salari di due infermiere, alle apparecchiature mediche e ai
materiali per la formazione. Grazie all’aumento dei fondi erogati da
Roche, Phelophepa avrà anche un dispensario, una clinica per il diabete ed
una per il cancro - due malattie che in Sud Africa rappresentano un problema
crescente, e le cui cure devono essere fornite con estrema urgenza. Coloro
che hanno ricevuto assistenza da Phelophepa, lo hanno definito “Treno
della Speranza” o “Treno del Miracolo”, testimoniando, così,
l’estremo bisogno di cure mediche di base sentito in Sud Africa. Ulteriori
informazioni sul Treno della Salute Phelophepa sono disponibili sul sito: http://www.Phelophepa.co.za
E’ inoltre possibile vedere le
foto del treno Phelophepa all’indirizzo: http://www.Roche.com/pages/downloads/media/pdf/pres031212.pdf
.XII EDIZIONE PROGRAMMA SCUOLA, A.N.D.I. E MENTADENT
Milano, 17 dicembre 2003 - Ottime notizie giungono dall'O.m.s. (Organizzazione Mondiale della Sanità):
a Milano negli ultimi dieci anni si è assistito, nei bambini di sei anni,
ad una diminuzione dell'incidenza delle carie grazie al corretto uso di
spazzolino e dentifricio, mentre diviene sempre più importante il ruolo
della scuola per continuare a diffondere comportamenti corretti sin dai
primi anni di età scolare. Questo è quanto emerso dalla Conferenza di
presentazione della Xii Edizione del Programma Scuola Andi - Mentadent dal
titolo "L'importanza di educare a prevenire sui banchi di scuola".
Sono intervenuti: Veronica Gaspari, Brand Manager Mentadent; Maria Luisa
Brugnoli, Servizio Consumatori-relazioni Esterne Mentadent; Francesco
Scarparo, Delegato alla Segreteria Culturale Nazionale A.n.d.i.; Prof.ssa
Laura Strohmenger, Responsabile del Centro di Collaborazione di Milano dell'O.m.s
; Prof. Costantino Cipolla, Ordinario di Sociologia della Salute presso
Università di Bologna. Numerosi studi americani hanno dimostrato - ha
commentato
la Prof.ssa Strohmenger
- che l'educazione sanitaria scolastica è in grado di ridurre la
prevalenza, nei giovani, di comportamenti a rischio: un esempio per tutti è
la diminuzione del 37% dell'abitudine del fumo nei ragazzi delle scuole
medie. In campo odontoiatrico gli esempi dei risultati di programmi
scolastici di prevenzione sono molto numerosi. Da questo punto di vista
molto è stato fatto in paesi come
la Gran Bretagna
e
la Svezia
dove si è dimostrato che in grossi gruppi di studenti partecipanti ai
progetti, l'88% degli stessi è in grado non solo di manifestare
oggettivamente un alto livello di partecipazione, ma di essere in grado, in
progetti quadriennali di informazione sui comportamenti adeguati alla
prevenzione orale, di ridurre in modo importante le patologie gengivali e il
livello di igiene orale dopo opportuna informazione e quindi educazione.
Tali risultati sono più probabili per i soggetti i cui gruppi famigliari
hanno livello culturale ed economico medio e medio-alto, come è facilmente
intuibile. Le caratteristiche familiari giocano un ruolo importante nella
percezione dei giovani sull'importanza della salute orale, anche se le
ricerche - ha concluso
la Prof.ssa Strohmenger
- in atto dimostrano che i progetti scolastici sono in buona parte in grado
di stimolare comportamenti adeguati. E' con questa filosofia che Andi in
collaborazione con Mentadent, ha deciso di dare adito al "Programma
Scuola". Giunto alla sua dodicesima edizione, Programma Scuola vuole
rappresentare un aiuto concreto nel trasmettere una 'sana' abitudine al
bambino, affiancando al lavoro d'informazione e prevenzione svolto dai
dentisti A.n.d.i. L'importante ruolo quotidiano delle scuole e delle
famiglie. Il Programma Scuola "Educare a Prevenire" è
sostanzialmente strutturato in due fasi, per coerenza didattica: la prima
rivolta ai docenti delle scuole elementari che seguono un corso formativo
sui temi della prevenzione e dell'igiene orale tenuto da dentisti A.n.d.i. E
concordato con le Autorità Scolastiche; la seconda prevede che gli
insegnanti, ormai formati sull'argomento, con un linguaggio adeguato,
semplice e coinvolgente, tengano ai loro alunni una lezione sulla corretta
igiene orale. Da quest'anno, inoltre, per dare la possibilità a sempre più
scuole e sempre più genitori di richiedere informazioni in merito,
Mentadent ha deciso di istituire il numero verde 800 600110, attivo da
gennaio a marzo, e il sito internet www.Percorsidiprevenzione.it
da dove sarà possibile
scaricare il modulo di adesione all'iniziativa.
SARA LEE HOUSEHOLD & BODY CARE
SOLIDARIETA': OGGI UNA VOCE CONCRETA
Milano, 17 Dicembre 2003- Sara Lee Household & Body Care Italy S.p.a. È
una società del gruppo multinazionale statunitense, consociata della Sara
Lee/d.e con base a Utrecht in Olanda. Sara Lee H&bc Italy , divisione
prodotti per la cura della casa e della persona, ha la propria sede in
Milano, ove vengono svolte attività di vendita e marketing. Le funzioni
produttive invece, sono decentrate in altre aree geografiche. La qualità e
l'innovazione dei prodotti da un lato, l'attenzione e la cura verso i propri
dipendenti dall'altro, rappresentano una precisa scelta strategica
aziendale. E' innovativa infatti la disponibilità offerta ai dipendenti
dall'azienda di assumersi una responsabilità sociale alla quale dedicano
parte del proprio orario di lavoro e per la quale segnalano all'azienda gli
interventi più significativi. La forte adesione al progetto Ppp (Promoting
People's Performance), diffuso dalla casa madre che favorisce lo sviluppo
dell'ambiente e il sostegno di cause delle realtà no profit, ne sottolinea
l'impegno costante. L'iniziativa più concreta è il progetto S.o.s. Smile
che riguarda il Centro Mamma Rita di Monza (istituto di accoglienza per
madri e bambini in difficoltà), presso il quale i dipendenti di Sara Lee
H&bc Italy, stanno dedicando le proprie energie per raccogliere fondi
finalizzati alla costruzione di un laboratorio di economia domestica
all'interno della cascina Zucca che verrà ristrutturata per la prossima
primavera. Questo obiettivo ha suscitato molteplici azioni di volontariato;
ne è un esempio l'organizzazione di una serata di beneficenza il 26
settembre scorso. La preparazione della cena, l'accompagnamento musicale,
l'intrattenimento con gli ospiti del centro sono stati curati in prima
persona dai dipendenti dell'azienda milanese. Non meno significativo è
stato l'evento Fissan uno dei brand seguiti dall'azienda, che si è
sviluppato in occasione della manifestazione Bimbinfiera l'8 e il 9 Novembre
scorso in Milano: venivano offerti prodotti singoli o abbinati messi a
disposizione dall'azienda. Il ricavato è stato interamente devoluto a
favore del progetto. E' così che i valori umani di tutti i collaboratori si
combinano efficacemente con gli obiettivi e le finalità di Sara Lee
Household & offrendo una prospettiva diversa al rapporto azienda - Body
Care Italy, dipendenti.
DAL 17 AL 21 DICEMBRE A MILANO AL MONDADORI
MULTICENTER “13X13 – 13 ARCHITETTI PER 13 SEDUTE”,
LA NUOVA MOSTRA
PROMOSSA DA COMIECO
Milano, 17 dicembre 2003 - Progettare con il cartone disegnando mobili che
durino nel tempo, sondare le potenzialità di un materiale normalmente
utilizzato in altri campi,ma carico di qualità intrinseche, reinventando lo
spazio urbano: questa è stata la sfida che Lucense (Società
pubblico/privata per i servizi alle Imprese) e Comieco (Consorzio Nazionale
Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) hanno lanciato a
tredici Architetti invitandoli a confrontarsi su un elemento d’arredo da
realizzare con il cartone riciclato: la seduta. “ I Designers provenienti
da città diverse e con esperienze diverse - spiega Pietro Carlo Pellegrini
architetto e curatore della mostra - hanno raccolto con grande entusiasmo
questa nuova sfida, dando vita a tredici soluzioni progettuali molto
originali e stimolanti. La seduta, solitamente realizzata in legno o in
ferro, questa volta è stata pensata in carta e cartone perché possa essere
dipinta, piegata o riciclata”. Le “13 sedute” hanno forme e dimensioni
diverse alcune sono smontabili e ricomponibili: una sinuosa chaise longue,
divertenti poltroncine, un divano “rotante”, una seduta pensata
all’interno di uno spazio Libreria, fantasiosi sgabelli …. “Comieco -
dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale del Consorzio, - oltre a
promuovere lo sviluppo della raccolta differenziata della carta ed il suo
riciclo si propone di incrementare l’uso dei materiali cellulosici in
settori applicativi diversi che rappresenteranno nel futuro uno sbocco
importante per il macero.” Il macero, già impiegato nell’industria,
nell’edilizia e nell’artigianato, se utilizzato anche in campo artistico
ed architettonico, viene nobilitato acquisendo forme e funzioni normalmente
riservate a materiali diversi, certamente più costosi, e a queste forme e
funzioni dà un proprio contributo sostanziale. La “Mostra 13x13” apre
oggi al pubblico e rimarrà aperta fino a domenica 21 dicembre 2003 presso
il Mondadori Multicenter, via Marghera, 28, Milano.
LA STORIA DELL
’AVIAZIONE IN DIECI AEREI
Milano, 17 dicembre 2003 - In occasione del centenario del primo volo dei
fratelli Wright, tornano in esposizione alcuni dei pezzi più imponenti
della collezione del Museo. Nella rinnovata sezione Aerei da oggi sarà
possibile ammirare le macchine che hanno permesso di realizzare un sogno
fino ad allora impossibile per l’uomo: volare. Il percorso spazia dal
Farman, biplano del 1909, accanto alla replica del Bleriot del 1911, fino al
Macchi De Haviland Vampire del 1950. Tra i pezzi esposti un Autogiro del
1934, una sorta di via di mezzo tra aereo ed elicottero, con i debiti
aggiornamenti tecnologici ancora adesso in produzione. Attorno agli aerei la
collezione di eliche e carrelli di atterraggio e nelle vetrine una selezione
di reperti della Grande Guerra, di strumentazioni di bordo della prima metà
del “900, di equipaggiamenti da pilota, tra cui spicca una bici da
paracadutista. Infine una serie di modelli di palloni areostatici e di
dirigibili. La sezione è visitabile durante gli orari di apertura del Museo
della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano
TRINO
(VC)– PRIMO TORNEO INTERNAZIONALE FEMMINILE DI SCACCHI
Trino (Vc), 17 dicembre 2003 – Dal 19 al 21 dicembre si svolgerà in
questa cittadina piemontese, il Primo
Torneo Internazionale Femminile di Scacchi
“ Giulio Baltaro” con
8 partecipanti di altre nazioni e due italiane: Eleonora Ambrosi (17 anni di
Verona) e Elena Sedina. Inoltre si terra il Primo Torneo Giovani di Scacchi
“Franco Tricerri”. In particolare il giorno 19 dicembre, dopo il
discorso inaugurale delle autorità e la presentazione delle gareggianti da
parte del noto scacchista
milanese, Adolivio Capace, 2
delle partecipanti si esibiranno giocando contemporaneamente contro 15
giocatori. Sempre nella stessa occasione un’altra partecipante giocherà
con più giocatori senza guardare la scacchiera. Per informazioni e
iscrizioni (dalle ore
14.30 alle 18.30) Tel.
0161805530 igtrino@ibero.it
3381739452 – 3475767006 - 3495287813
DOPPIO SUCCESSO NORVEGESE
NELLA SPRINT A PASSO LAVAZE’
Val di Fiemme (Trentino)17 dicembre 2003 - Doppio successo norvegese oggi a
Passo Lavazè, nella gara sprint di Coppa del Mondo di fondo che ha segnato
il ritorno dello spettacolo internazionale sulle nevi della Valle di Fiemme,
dopo i recenti Campionati del Mondo. La vittoria è andata infatti a Marit
Bjoergen ed a Jens Arne Svartedal, grandi protagonisti dello sprint puro a
tecnica classica, nella cornice splendida e ghiacciata (-9° oggi la
temperatura) di Passo Lavazè. È stata proprio la campionessa del mondo in
carica Marit Bjoergen a conquistare la vittoria in campo femminile,
precedendo al termine di una combattuta finale la svedese Anna Dahlberg, la
tedesca Manuela Henkel e la finlandese Kirsi Vaelimaa, in grado di
realizzare il miglior tempo nelle qualificazioni. La ventitreenne
campionessa norvegese, dopo aver concluso le qualificazioni al sesto posto,
è riuscita ad imporsi nel suo quarto di finale ed anche nella semifinale
davanti alla Dahlberg. Nella finalissima
la Bjoergen
riusciva a conquistare metri preziosi nell’ultima salita precedendo con
facilità la svedese Dahlberg, che a sua volta batteva allo sprint la
tedesca Henkel. Prova sfortunata per l’azzurra Gabriella Paruzzi che dopo
aver ottenuto l’undicesimo tempo nella qualificazioni veniva ostacolata
(come hanno asserito i tecnici azzurri Albarello e Pizio) dalla svedese Ek
nel suo quarto di finale, giungendo terza e mancando l’accesso alle
semifinali, conquistando comunque punti importanti ai fini della classifica
di Coppa del Mondo. Nessun’altra azzurra è riuscita a qualificarsi, con
Sabina Valbusa che è giunta 23^, Christina Kelder 30^, Magda Genuin 37^ e
Karin Moroder 40^. Dominio norvegese anche in campo maschile con ben cinque
atleti qualificati per le fasi finali (tre nei primi quattro posti) del
mattino, con Jon Kristian Dahl che precedeva il finlandese Lauri Pyykoenen
ed i compagni di squadra Ronning e Hetland. Nei turni successivi era però
Jens Arne Svartedal (qualificatosi con il tredicesimo tempo parziale) ad
imporre il suo ritmo e la sua classe nel passo alternato. Il ventisettenne
campione norvegese, al suo quinto successo in Coppa del Mondo, è riuscito a
vincere sia il quarto di finale che la semifinale nella quale era impegnato,
davanti ai compagni di squadra Hetland e Dahl. Nella finalissima Svartedal
riusciva a fare il vuoto fin dall’inizio del tracciato di
1200 metri
, ricavato nella piana di Passo Lavazè, ed a precedere il compagno di
squadra Jon Kristian Dahl e l’estone Andrus Veerpalu, mentre Eldar
Roenning giunto quarto completava il trionfo degli atleti norvegesi. Bella
prova dell’azzurro Renato Pasini, che dopo aver centrato la qualificazione
con il sesto tempo parziale, veniva battuto in semifinale dalla coppia
Roenning - Veerpalu, ma riusciva comunque ad aggiudicarsi il settimo posto
finale, ottenendo il suo miglior risultato di sempre in Coppa del Mondo.
Nessun altro azzurro centrava la qualificazione nelle eliminatorie della
mattina, con il finanziere trentino Bruno Debertolis 21° ed eliminato per
pochi decimi. Più lontani gli altri azzurri. Classifica Gara Sprint
Femminile: 1) Bjoergen Marit (Nor); 2) Dahlberg Anna (Swe); 3) Henkel
Manuela (Ger); 4) Vaelimaa Kirsi (Fin); 5) Pedersen Hilde (Nor); 6)
Roaldseth Marit (Nor); 7) Skofterud Vibeke (Nor); 8) Ek Elin (Swe); 9) Scott
Beckie (Can); 10) Paruzzi Gabriella (Ita) Le altre azzurre: 23) Valbusa
Sabina; 30) Kelder Christna; 37) Genuin Magda; 40) Moroder Karin. Maschile:
1) Svartedal Jens Arne (Nor); 2) Dahl Jon Kristian (Nor); 3) Veerpalu Andrus
(Est); 4) Roenning Eldar (Nor); 5) Hetland Tor Arne (Nor); 6) Bjerkeli
Haavard (Nor); 7) Pasini Renato (Ita); 8) Pyykoenen Lauri (Fin); 9)
Teichmann Axel (Ger); 10) Larsson Mats (Swe). Gli altri azzurri: 21)
Debertolis Bruno; 30) Carrara Bruno; 35) Zanetel Gianantonio; 37)
Schwienbacher Freddy; 38) Scola Fulvio; 39) Mariotti Dordi Klaus; 41) Zorzi
Cristian; 44) Piazzi Diego; 48) Theodule Valerio; 52) Molin Pradel Luca; 57)
Morandini Nicola; 58) Gullo Giovanni; 59) Sonetti Nicola.
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