NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
19 DICEMBRE 2003
pagina 1
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 97 34 |
(* symbolcopyright c Comunitè
europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE
MERCI: PROCEDURE DI INADEMPIMENTO CONTRO OTTO STATI MEMBRI
Bruxelles, 19 dicembre 2003 -
La Commissione
europea ha deciso di presentare alla Corte di giustizia un ricorso contro
la Francia
per il mancato rispetto da parte di quest'ultima di una precedente sentenza
della Corte che le chiedeva di applicare correttamente una direttiva del
1985 concernente la responsabilità per prodotti difettosi. Se
la Francia
persiste nella sua inadempienza,
la Corte
può irrogare una penalità giornaliera.
La Commissione
sta inoltre promovendo innanzi alla Corte un'azione contro
la Germania
in quanto quest'ultima esige il ritiro immediato dal mercato, senza
concedere un periodo per liquidare gli stock esistenti, degli
antiparassitari importati parallelamente qualora il prodotto di riferimento
venga ritirato dal mercato. Verrà promosso innanzi alla Corte un
procedimento contro il Belgio perché quest'ultimo esige che sistemi
d'allarme già legalmente venduti in altri Stati membri siano specificamente
approvati da un organismo belga prima di poter essere commercializzati in
Belgio.
La Commissione
ha inoltre deciso di chiedere formalmente alla Finlandia di eliminare gli
ostacoli ingiustificati all'utilizzo temporaneo di veicoli stradali
precedentemente utilizzati in un altro Stato membro.
La Commissione
chiederà alla Spagna di eliminare le restrizioni all'importazione degli
estintori aerosol. I Paesi Bassi saranno invitati a smettere di limitare la
vendita di scale portatili importate da altri Stati membri e a smettere di
impedire l'esportazione dai Paesi Bassi di certi tipi di animali impagliati.
Analoghe richieste ufficiali saranno inviate all'Italia, con riferimento al
suo divieto di immatricolazione dei rimorchi per motocicli, ed al Regno
Unito, per quanto riguarda la mancanza di criteri chiari cui i semafori
portatili importati devono conformarsi. Le richieste della Commissione
assumono la forma di pareri motivati, che rappresentano la seconda fase
della procedura di inadempimento prevista dall'articolo 226 del trattato Ce.
Se le autorità nazionali non rispondono in modo soddisfacente entro due
mesi,
la Commissione
può decidere di adire
la Corte
di giustizia. La libera circolazione delle merci è uno dei principi
fondamentali del mercato interno. Le regole del trattato Ce (articoli
28-30), insieme con la giurisprudenza della Corte di giustizia, impongono
agli Stati membri di astenersi dall'ostacolare le importazioni da e le
esportazioni verso altri Stati membri, a meno che non vi siano motivi
obiettivi di ordine pubblico (come la sanità o la sicurezza) che
giustifichino delle restrizioni. Anche quando esistono motivi d'ordine
pubblico, qualsiasi restrizione deve essere proporzionale all'obiettivo. Le
norme del trattato Ce e la giurisprudenza esigono che qualsiasi merce
legalmente fabbricata e/o commercializzata in uno Stato membro ha il diritto
di essere legalmente commercializzata in tutti gli altri Stati membri a meno
che non vi si oppongano motivi d'ordine pubblico oggettivi e proporzionati.
Quando norme nazionali ostacolano la libera circolazione delle merci
all'interno dell'Unione europea, gli operatori vengono privati del diritto
di vendere i loro prodotti, la concorrenza sui mercati nazionali è ridotta
e i consumatori hanno meno scelta e rischiano di dovere pagare di più.
Francia responsabilità per danno da prodotti difettosi Con sentenza del 25
aprile 2002 (causa C-00/52),
la Corte
di giustizia aveva condannato
la Francia
in quanto questa era venuta meno, sotto molti aspetti, agli obblighi
derivanti dalla direttiva 85/374/Cee sulla responsabilità per danno da
prodotti difettosi. In particolare, la legislazione francese non prevede
soglie per il risarcimento delle parti lese ed estende la responsabilità
degli intermediari oltre i casi fissati dalla direttiva. La direttiva mira a
garantire ai consumatori un livello adeguato di tutela ovunque nell'Unione
europea e ad eliminare gli ostacoli al buon funzionamento del mercato
interno e le distorsioni della concorrenza dovute alla disparità tra le
normative nazionali. Tali disparità potrebbero scoraggiare la vendita di
alcuni prodotti in alcuni Stati membri e, quindi, limitare la scelta dei
consumatori i quali, di conseguenza, rischiano anche di pagare più del
necessario i prodotti in questione. La direttiva ha dunque fornito un quadro
comune per la responsabilità senza colpa. Nonostante l'invio di una lettera
di costituzione in mora e di un parere motivato,
la Francia
non ha ancora modificato le disposizioni del Code civil incompatibili con la
direttiva. Nella loro risposta al parere motivato, le autorità francesi
hanno cercato di giustificare il ritardo adducendo il sovraccarico di lavoro
del Parlamento.
La Commissione
ritiene, alla luce di una consolidata giurisprudenza, di non potere
accettare tale giustificazione, tanto più che le autorità francesi hanno
anche omesso di fornire un calendario indicativo riguardo all'attuazione
delle misure necessarie per conformarsi alla sentenza della Corte.
La Commissione
chiederà alla Corte di giustizia di irrogare alla Francia una penalità
giornaliera di 137.150 euro per ogni giorno di ritardo supplementare.
Germania importazione parallela di antiparassitari In seguito ad un parere
motivato inviato nel dicembre 2002 (Ip/03/225),
la Commissione
ha deciso di adire
la Corte
di giustizia perché dichiari incompatibile con il trattato la normativa
tedesca in materia di prodotti fitosanitari.
La Commissione
ritiene ingiustificato il fatto che, in occasione del ritiro
dell'autorizzazione a commercializzare un prodotto fitosanitario di
riferimento,
la Germania
non accordi agli importatori paralleli un periodo transitorio adeguato per
la liquidazione degli stock. Secondo
la Commissione
, il ritiro immediato dell'autorizzazione, senza che venga concesso tale
periodo transitorio, può costituire una lesione dei diritti degli
importatori non giustificabile con la tutela della salute e costituisce
dunque un ostacolo commerciale ingiustificato. Belgio - sistemi d'allarme
La Commissione
ha deciso di adire
la Corte
di giustizia perché la normativa belga prevede che i sistemi d'allarme
possano essere commercializzati in Belgio soltanto dopo essere stati
approvati da un organismo specializzato. Sebbene questa disposizione non sia
più applicata, la sua mera esistenza è tale da scoraggiare la
commercializzazione in Belgio di sistemi d'allarme legalmente fabbricati o
commercializzati in un altro Stato membro. Pertanto, un parere motivato era
stato indirizzato al Belgio nel marzo 2003 (Ip/03/1063). Finlandia - targhe
d'immatricolazione temporanee I residenti della Finlandia che desiderano
introdurre nel paese un veicolo precedentemente immatricolato ed utilizzato
in un altro Stato membro devono fare domanda, alla frontiera finlandese, di
un permesso temporaneo di trasferimento e di una targa d'immatricolazione
temporanea. L'effetto restrittivo di queste prescrizioni è aggravato nei
casi in cui l'assicurazione automobilistica validamente sottoscritta in un
altro Stato membro non può essere aggiunta al permesso di trasferimento
finlandese perché l'assicurazione straniera non soddisfa le condizioni
assicurative finlandesi che vanno oltre le norme minime Ue. Le autorità
finlandesi sostengono che il sistema del permesso di trasferimento è
necessario sia per ragioni attinenti al controllo fiscale, alla sicurezza
stradale e al controllo del traffico, sia per tenere aggiornato il registro
automobilistico. Tuttavia,
la Commissione
ritiene che questi legittimi interessi pubblici possano essere tutelati con
mezzi diversi, che limiterebbero il commercio tra gli Stati membri in misura
minore.
La Commissione
ritiene inoltre che il periodo di validità del permesso di trasferimento,
che nella maggior parte dei casi non supera i sette giorni, sia
eccessivamente breve e sproporzionato rispetto a quanto necessario per
raggiungere gli scopi della normativa finlandese.
La Commissione
ha pertanto deciso di inviare alla Finlandia un parere motivato, invitando
il governo finlandese a modificare tali regole. Spagna - gli estintori
aerosol
La Commissione
ha deciso di inviare alla Spagna un parere motivato riguardo
all'impossibilità di commercializzare in tale paese gli estintori aerosol
legalmente fabbricati in un altro Stato membro. Si tratta di aerosol con un
volume di riempimento di 600 ml ed un peso di
725 g
destinati a spegnere piccoli incendi domestici. Le autorità spagnole
sottopongono la commercializzazione di questo tipo di aerosol al
conseguimento di un certificato di sicurezza equivalente a quello di un
apparecchio estintore. Secondo
la Spagna
, tale certificato è richiesto per tutte le attrezzature destinate
all'estinzione di incendi, che siano piccoli o grandi, e la prescrizione si
giustificherebbe in quanto si tratta di apparecchi di sicurezza utilizzabili
in situazioni di pericolo. Dato che tali aerosol sono legalmente fabbricati
e messi sul mercato in diversi Stati membri dell'Unione europea senza
condizioni supplementari,
la Commissione
ritiene che la normativa spagnola sia sproporzionata rispetto allo scopo
perseguito. Infatti, la protezione della vita delle persone potrebbe essere
assicurata anche tramite un'etichettatura adeguata. Paesi Bassi - scale
portatili e animali impagliati
La Commissione
ha deciso di spedire un parere motivato al governo olandese riguardante gli
ostacoli alla commercializzazione di alcune scale portatili legalmente
fabbricate o commercializzate in un altro Stato membro. Infatti, norme
tecniche olandesi assai restrittive impediscono la commercializzazione di
queste scale portatili per ragioni legate ai carichi di flessione dei
gradini e dei pioli.
La Commissione
ha chiesto alle autorità olandesi di eliminare tali ostacoli alla libera
circolazione intracomunitaria di queste scale portatili. In un secondo
parere motivato,
la Commissione
ha ritenuto che il divieto olandese di esportare verso altri Stati membri
alcune specie di animali impagliati costituisca un ostacolo alla libera
circolazione delle merci. Infatti, nei Paesi Bassi è consentita la
commercializzazione degli animali impagliati sottoposti all'autorizzazione
ministeriale di preparazione, mentre è vietata l'esportazione verso un
altro Stato membro di questi animali preparati. Pertanto, il divieto
d'esportazione di animali preparati ha per oggetto o per effetto di
restringere specificamente la loro circolazione verso altri Stati membri e,
conseguentemente, di stabilire una differenza di trattamento tra il
commercio interno dei Paesi Bassi e il loro commercio d'esportazione. Italia
rimorchi per motocicli
La Commissione
ha deciso di inviare un parere motivato all'Italia invitandola ad abrogare
la normativa che vieta la registrazione dei rimorchi per motocicli. Tali
rimorchi sono legittimamente fabbricati ed ampiamente utilizzati nella
maggior parte degli altri Stati membri.
La Commissione
è dell'avviso che la normativa italiana non sia giustificata da
preoccupazioni di sicurezza pubblica. In effetti, simili veicoli con targhe
d'immatricolazione straniere possono liberamente circolare sulla rete
stradale italiana. Le autorità italiane si erano impegnate ad adeguare la
normativa al diritto comunitario, ma finora non hanno preso alcun
provvedimento al fine di apportare al codice stradale le modifiche
necessarie. Una causa simile è già pendente contro
la Spagna
innanzi alla Corte di giustizia (Ip/00/830). Regno Unito semafori portatili
La Commissione
ha deciso di chiedere al Regno Unito di adottare e pubblicare norme chiare
riguardo ai requisiti di funzionamento che i semafori portatili multifase
devono soddisfare per poter essere commercializzati nel Regno Unito.
Attualmente, le autorità britanniche insistono che l'esame di tali prodotti
debba variare a seconda della tecnologia sulla quale è basato il prodotto.
La Commissione
sostiene che dovrebbe essere possibile stabilire norme di funzionamento
comuni per tutti i sistemi di semaforo multifase, indipendentemente dalla
tecnologia di base. A norma dell'articolo 28 del trattato, una norma
nazionale che richiede l'autorizzazione preventiva per la
commercializzazione di un prodotto nello Stato membro interessato è
giustificata soltanto se tale autorizzazione è necessaria per tutelare un
interesse generale superiore al principio della libera circolazione delle
merci.
La Corte
di giustizia europea ha dichiarato che, per essere giustificato, un
procedimento di autorizzazione preventiva deve essere basato su criteri non
discriminatori e oggettivi noti in anticipo agli operatori economici
interessati.
La Commissione
ritiene che l'approccio britannico sia in contrasto con tale giurisprudenza
e ostacoli la rapida diffusione in tutto il mercato interno di prodotti
basati su nuove tecnologie, come il controllo radio, attualmente poco
conosciute nel Regno Unito. Per le ultime informazioni sulle procedure di
inadempimento riguardo a tutti gli Stati membri, si consulti il seguente
sito: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm
INTERCONFIDI NORDEST, UN
PASSO IN AVANTI VERSO BASILEA 2 IL PRESIDENTE PASQUALE: «CON QUESTA
INIZIATIVA DI SISTEMA VENGONO POSTE LE BASI PER
LA TRASFORMAZIONE IN
UN ORGANISMO FINANZIARIO VIGILATO DALLA BANCA D’ITALIA»
Padova, 19 dicembre 2003 - L’assemblea strordinaria di Interconfidi
Nordest, tenutasi oggi presso la sede di Unindustria Padova, ha deliberato
gli adeguamenti statutari del consorzio previsti dalla riforma dei confidi
introdotta dall’Art.13 del maxi decreto collegato alla Finanziaria 2004.
Tali modifiche attivano un percorso volto ad ottemperare le disposizioni che
verranno emanate dalla Banca d’Italia per la trasformazione in un soggetto
finanziario vigilato, secondo lo spirito della nuova normativa e in linea
con un processo voluto e condiviso dall’intero sistema nazionale dei
confidi. Si tratta di un passo che mette il consorzio nelle condizioni di
continuare a svolgere quel ruolo di facilitatore dell’accesso al credito
reso ancora più importante dall’entrata in vigore del Nuovo Accordo di
Basilea che, all’interno della strategia complessiva di mitigazione del
rischio di credito, impone un’evoluzione verso forme più evolute di
garanzia dei confidi. Parallelamente, Interconfidi Nordest ha annunciato
l’adesione al Fondo interconsortile nazionale promosso da Ferderconfidi,
la Federazione
nazionale dei confidi per gestire l’attività di controgaranzia e di
mitigazione del rischio. «Con le variazioni introdotte nello Statuto - ha
commentato Lino Pasquale, presidente di Interconfidi Nordest, a margine
dell’Assemblea straordinaria dei soci - il nostro consorzio ha recepito lo
spirito della riforma introdotta dal collegato alla Finanziaria. Se poi
guardiamo più avanti, nel nostro futuro c’è la trasformazione del
consorzio in un intermediario finanziario o in una Banca di garanzia con un
progetto che intendiamo condividere con i maggiori consorzi d’Italia,
secondo lo schema già collaudato con All.gar., l’Alleanza di garanzia
stipulata in occasione dell’accreditamento con il Fei. Una scelta coerente
con la nostra strategia generale di condivisione, e che soprattutto
rappresenta il contributo migliore per la crescita finanziaria delle nostre
imprese». Specializzato nel prestare garanzie sui finanziamenti alle
imprese, il consorzio di garanzia Interconfidi Nordest conta attualmente
1.744 imprese consorziate su tutto il territorio regionale, ed
un’operatività che nel
2002 ha
raggiunto i 230 milioni di euro. Il trend di crescita degli ultimi cinque
anni ha raggiunto quota +230% .
INTESA
- UNICREDIT - PIRELLI & C. MODIFICATI ACCORDI SU PUT
Milano, 19 dicembre 2003 - In relazione alla sottoscrizione della quota di
spettanza della prima tranche dell’aumento di capitale di Olimpia Spa,
deliberato dall’assemblea di quest’ultima lo scorso 13 novembre, Pirelli
& C., Banca Intesa e Unicredito Italiano informano di aver concordato
una modifica all’accordo sottoscritto il 14 settembre 2001 contenente, tra
l’altro, alcune clausole che prevedono a favore di Banca Intesa ed
Unicredito Italiano la facoltà di cedere (“put”) a Pirelli la propria
partecipazione in Olimpia. In particolare, con riferimento alla eventuale
cessione a Pirelli & C. Da parte di Banca Intesa e/o Unicredito
Italiano, nell’esercizio della put, delle azioni emesse in sede
dell’aumento di capitale di Olimpia deliberato lo scorso novembre, è
stato convenuto che mentre continua a trovare applicazione il prezzo minimo
già convenuto nell’accordo del 14 settembre 2001, il quale copre
l’ammontare sottoscritto da Banca Intesa e Unicredito Italiano
nell’ambito di detto aumento, dedotti i dividendi eventualmente percepiti,
non trova applicazione, a differenza del predetto accordo del 14 settembre
2001, il prezzo massimo ivi stabilito.
CDA BNL DELIBERA DI
PROCEDERE CON RAS ALLA DEFINIZIONE DI UN CONTRATTO PRELIMINARE DI CESSIONE
AVENTE AD OGGETTO BANCA BNL INVESTIMENTI
Roma, 19 dicembre 2003. Il Consiglio di Amministrazione di Bnl presieduto da
Luigi Abete ha deliberato ieri di procedere con Riunione Adriatica di Sicurtà
S.p.a. (“Ras”) alla definizione di un contratto preliminare di cessione
condizionato avente ad oggetto la partecipazione in Banca Bnl Investimenti
S.p.a. A fronte di un’offerta di _100milioni, dando mandato al Direttore
Generale Mario Girotti di porre in essere quanto necessario per proseguire e
completare le negoziazioni con Ras e sottoscrivere il suddetto contratto.
L’operazione è subordinata al rilascio delle prescritte autorizzazioni e
sarà quindi definita nel 2004, prevedibilmente nella prima parte dello
stesso anno. L’operazione si inquadra nel Piano Operativo 2003-2005 di Bnl
presentato lo scorso 11 novembre al mercato e costituisce un’ulteriore
indicazione tangibile dell’impegno del Consiglio di Amministrazione di Bnl
nel perseguire con successo gli obiettivi del richiamato Piano.
ANTONVENETA: AUMENTO
CAPITALE - OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI E AI POSSESSORI DI OBBLIGAZIONI
CONVERTIBILI DI N. 51.804.621 AZIONI ORDINARIE BANCA ANTONVENETA S.P.A.
Padova, 19 dicembre 2003- L’aumento di capitale di Banca Antonveneta si è
chiuso con pieno successo. Durante il periodo di opzione, conclusosi il 1°
dicembre 2003, sono state sottoscritte n. 51.780.786 nuove azioni, pari al
99,95% del totale delle azioni offerte. I residui n. 119.175 diritti di
opzione sono stati offerti in Borsa nel periodo dal 9 al 15 dicembre 2003 ed
interamente esercitati mediante sottoscrizione di n. 23.835 nuove azioni.
L’operazione si è pertanto conclusa con l’integrale sottoscrizione
delle n. 51.804.621 azioni ordinarie offerte in opzione, per un controvalore
complessivo di 543,9 milioni di Euro, senza che si sia reso necessario
l’intervento del consorzio di garanzia, promosso da Mediobanca e
Interbanca e diretto da Mediobanca. Il nuovo capitale sociale di Banca
Antonveneta, in corso di iscrizione, ammonterà quindi a Euro 864.790.938,00
e sarà rappresentato da n. 288.263.646 azioni ordinarie da nominali Euro
3,00 cadauna. I partecipanti al Patto di Sindacato di voto e di blocco,
avente ad oggetto azioni Banca Antonveneta, hanno esercitato integralmente i
diritti di opzione loro spettanti in relazione all’offerta, come già
indicato a pag. 53 del Prospetto Informativo, sottoscrivendo
complessivamente n. 18.394.211 nuove azioni, pari al 6,38% circa del
capitale sociale post-offerta.
ANIMA: UN 2003 POCO
BRILLANTE NON FERMA
LA MECCANICA VARIA
Milano, 19 dicembre 2003 - Risultati non negativi ma neppure brillanti per
la meccanica varia italiana nel 2003. E' quanto emerge dai dati di
preconsuntivo 2003 diffusi ieri da Anima. Nel corso dell'anno le imprese
meccaniche hanno infatti raggiunto un fatturato di 34.261 milioni di euro
(+2,5% in valore sul 2002). +3,1% il valore dell'export (17.002 milioni di
euro, pari a 49,6% del totale) e +1,9% le vendite Italia (17.258 milioni di
euro). Nel 2004 il giro d'affari dovrebbe raggiungere i 34.750 milioni di
euro (+1,4%). Secondo il Presidente Rizzio: "il deprezzamento del
dollaro e l'alluvione di prodotti di pessima qualità provenienti dalla Cina
- uniti ad una congiuntura non favorevole nel nostro principale mercato,
quello europeo - sono i due fattori che minacciano più da vicino la
competitività delle nostre aziende': Un andamento positivo ma privo di
slancio caratterizza il settore della meccanica italiana nel 2003, mentre
parlano di estrema prudenza le previsioni per l'anno venturo. E' questa la
fotografia che emerge dal preconsuntivo 2003 e dalle previsioni per il 2004
diffuse questa mattina da Anima,
la Federazione
delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia ed Affine.
Secondo i dati elaborati dall'Ufficio Studi di Anima, le imprese italiane
nel 2003 hanno realizzato un fatturato pari a 34.261 milioni di euro (erano
33.428 nel 2002), con un incremento del 2,5% in valore (2,1 % in volume). Si
tratta di un aumento sostenuto principalmente dalla domanda estera che ha
segnato un +3,1% passando dai 16.491 milioni di euro del 2002 ai 17.002
milioni di euro del 2003. Sul mercato nazionale si è assistito ad una
crescita dell' 1,9% (leggermente superiore a quanto previsto nel luglio
scorso), passando dai 16.937 milioni di euro del 2002 ai 17.258 milioni di
euro del
2003. L
'occupazione è rimasta pressoché stabile (-0,6%, per un totale di circa
186.082 addetti), mentre gli investimenti hanno risentito delle non
soddisfacenti performance aziendali (-6,9%). Le previsioni per il 2004,
caratterizzate da una sostanziale prudenza, indicano una crescita della
produzione dell'ordine dell' 1,4% in valore (pari a +0,5% in volume),
raggiungendo i 34.750 miliardi di euro. Tale incremento dovrebbe essere
sostenuto ancora una volta, anche se in maniera non eclatante, dalla domanda
estera (+1,9% contro lo 0,9% di progressione sul mercato interno). I livelli
occupazionali dovrebbero registrare una crescita dello 0,9%. Commentando
l'andamento del settore il Presidente Rizzio ha sottolineato: "La
produzione delle aziende meccaniche italiane non è inflessione, ma il
nostro mercato risente in modo allarmante del progressivo deprezzamento del
dollaro e dell'alluvione di prodotti di pessima qualità provenienti dalla
Cina - favoriti anche dalla bassa quotazione dello Yuan. Sono questi i due
fattori che stanno stringendo in una morsa la competitività delle nostre
aziende, alle quali si impongono grandi sacrifici sui prezzi e una
conseguente contrazione dei profitti ". "Noi ci schieriamo contro
chi afferma che
la Cina
debba diventare «la fabbrica del mondo» "prosegue Rizzio - "e
continueremo a produrre in Italia, dove da sempre possiamo contare su
maestranze in grado di produrre all'insegna della massima qualità. Abbiamo
anzi richiesto all'Unione Europea di introdurre l'obbligo di denominazione
dell'origine per tutti i prodotti importati nei Paesi dell'Unione, con
l'obiettivo di promuovere sul mercato una maggiore trasparenza- a tutela sia
dei produttori comunitari che degli utenti finali, tra i quali auspichiamo
che si diffonda una sempre maggiore sensibilità nei confronti della qualità
e della sicurezza dei prodotti ". Da segnalare a questo riguardo come
nel 2003 tutta l'attività di Anima nei confronti delle Istituzioni sia
stata indirizzata a sollecitare misure di controllo dei prodotti che
arrivano sul mercato. Tra gli interventi, quello dell'Ucc - Associazione
Costruttori Caldareria - mirato a sollecitare il decreto relativo
all'articolo 19 della Legge 25/2/2000 - con la quale l'Italia ha recepito
la Ped
-, concernente le verifiche di primo impianto sui complessi dove siano
installate apparecchiature a pressione, e giunto oggi all'esame del
Consiglio di Stato. In secondo luogo l'azione portata avanti dall'Aisem -
Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione e Movimentazione
-, nei confronti del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e
mirata ad ottenere l'imposizione di un controllo periodico delle
apparecchiature esistenti sul mercato, oggi appesantito dall'importazione in
Italia di carrelli scartati provenienti da paesi dove i controlli sono già
prescritti dalla legge. In ultima analisi, Assotermica - Associazione dei
Produttori di Apparecchi e Componenti per Impianti Termici -, in
collaborazione con il Comitato Termotecnico Italiano, Angaisa e con il
supporto di Ehi, ha presentato al Ministero delle Attività Produttive il
"Progetto Protezione Ambiente". L'obiettivo, grazie ad un
miglioramento della tecnologia nel settore del riscaldamento supportato da
adeguamenti normativi, è quello di ridurre drasticamente le emissioni degli
impianti termici, consentendo all'Italia di rientrare nei parametri del
Protocollo di Kyoto per il settore "riscaldamento" che interessa
19,7 milioni di unità abitative che rappresentano il 33% dei consumi di
combustibile nel nostro Paese. Numerose e significative infine le iniziative
a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese meccaniche italiane, un
fattore che gioca come già sottolineato un ruolo chiave per lo sviluppo
dell'industria meccanica. Ricordiamo, in particolare, l'accordo di
collaborazione sottoscritto con I.b. Market per il mercato iraniano e la
partnership con Itaca, società mista italo-algerina, che dovrebbe
consentire alle aziende di introdursi o consolidare la propria presenza nel
mercato algerino. Il progetto "Anima apre le porte della Russia",
coordinato da Italianmec, ha condotto invece all'apertura di una sede
operativa Anima/italianmec a Mosca. Nell'ambito del progetto, nel mese di
novembre è stata organizzata una prima missione economica a Mosca, con la
partecipazione di 13 aziende, mentre altre missioni sono in programma per la
prossima primavera.
ENERGIA (GRUPPO CIR):
FIRMATO IL PROJECT FINANCING E AVVIATA A TERMOLI
LA COSTRUZIONE DELLA
SUA PRIMA CENTRALE ELETTRICA DA 760 MW
Milano,19 dicembre 2003 - Energia Spa, società controllata dal Gruppo Cir e
partecipata dall’austriaca Verbund, ha dato avvio, attraverso Energia
Molise Spa (società totalmente controllata), ai lavori per la costruzione
della centrale a ciclo combinato di circa 760 Mw alimentata a gas naturale e
ubicata all’interno del Consorzio Industriale della Valle del Biferno di
Termoli (regione Molise). L’autorizzazione per la centrale di Termoli è
stata la prima emanata dal Ministero delle Attività Produttive
nell’ambito della nuova procedura semplificata introdotta con il decreto
7/2002 del 9 aprile 2002 (il cosiddetto “sbloccacentrali”) e
successivamente convertito in legge (n. 55/2002). La realizzazione della
centrale è stata affidata a un General Contractor del progetto, composto
dall’austriaca Vatech e dalla italo-francese Technip, sulla base di un
contratto “chiavi in mano”. L’investimento per l’impianto ammonta a
circa 400 milioni di euro e il completamento della centrale è previsto
entro la prima metà del 2006. Per finanziare la costruzione della centrale
di Termoli è stato perfezionato da Energia Molise un finanziamento “senza
ricorso”, proposto e organizzato da Banca Monte dei Paschi di Siena. È
questa la prima operazione in Italia strutturata come project financing a
essere sottoscritta per il finanziamento di una centrale elettrica che
produrrà energia da vendere sul mercato libero. Il finanziamento copre
circa i 2/3 dell’investimento, mentre Cir e Verbund contribuiranno per la
loro quota parte a coprire il restante terzo attraverso un aumento di
capitale di Energia.
La Banca Monte
dei Paschi di Siena ha inoltre messo a disposizione una linea di 65 milioni
di euro per finanziare il credito Iva . Energia sta inoltre sviluppando
quattro progetti di centrali green field, ciascuna da 760 Mw, localizzate
rispettivamente a Modugno (Bari) Aprilia (Latina), Pisticci (Matera),
Bertonico/turano Lodigiano (Lodi) e una da circa 400 Mw a Cremona. Modugno e
Aprilia hanno già ottenuto il parere positivo per
la Valutazione
d’impatto ambientale (Via). Energia prosegue anche nella ricerca di
acquisizioni di asset produttivi e nello sviluppo di nuovi progetti di
generazione da fonti rinnovabili.
ACCORDO QUADRO TRA SIET E
SPETTACOLO SERVICE (AGIS-ANEC) PER
LA FORNITURA DI
ENERGIA ELETTRICA
Roma, 19 dicembre 2003 – Il professor Giuseppe Gatti, Amministratore
Delegato di Siet S.p.a., e il dottor Francesco Camurri, Presidente di
Spettacolo Service S.r.l., per conto di Agis (Associazione Generale Italiana
dello Spettacolo) e Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), hanno
sottoscritto un accordo quadro per garantire agli esercenti delle attività
di spettacolo di tutta Italia che già oggi sono Clienti Idonei, la
possibilità di acquistare energia elettrica sul mercato libero. L’accordo
tra Siet, società di trading del Gruppo Aem Torino, e Spettacolo Service,
consentirà agli associati Agis-anec che sono Clienti Idonei (cioè che
hanno un consumo annuo superiore ai 100.000 kWh) di acquistare energia alle
migliori condizioni di mercato e di usufruire di una puntuale assistenza
tecnico-economica. Siet metterà a disposizione un apposito sportello
telefonico gratuito a cui gli associati Agis-anec potranno rivolgersi per
ricevere informazioni sul mercato libero dell’energia elettrica e,
attraverso il sito www.Siet.torino.it, offrirà servizi on-line che
consentiranno ad ogni Cliente di monitorare e gestire in modo ottimale il
proprio consumo. L’accordo iniziale avrà validità di due anni e sarà
rinnovato automaticamente di anno in anno. “L’intesa con Agis-anec,
attraverso Spettacolo Service, rappresenta la conferma che lavorando con
serietà e rigore si possono mettere a disposizione servizi di qualità a
prezzi competitivi. Siet è ormai uno dei più importanti operatori del
mercato elettrico nazionale, anche grazie alle proprie offerte razionali,
chiare e semplici, che sono state accolte favorevolmente dalle imprese
industriali di ogni dimensione, oltre che dal commercio e
dall’artigianato. – ha dichiarato il professor Giuseppe Gatti,
Amministratore Delegato di Siet – Per il mondo dello spettacolo, che
presenta esigenze particolari, costruiremo un pacchetto di offerte
flessibili, in grado i rispondere alle peculiari caratteristiche dei singoli
clienti”. “L’accordo quadro con Siet – dichiara Francesco Camurri,
Presidente di Spettacolo Service - si inserisce tra le diverse iniziative
che Agis e Anec promuovono a favore degli associati in generale e in
particolare degli esercenti. Con Siet è stato sottoscritto un accordo di
rilevante interesse perché offre la possibilità concreta di limitare
quegli onerosi costi di gestione delle imprese, il cui contenimento
rappresenta un elemento strategico per lo sviluppo del mercato. Le necessità
che devono fronteggiare tutte le attività di spettacolo sono numerose e
articolate. E’ pertanto importante che le rappresentanze associative
sappiano muoversi nella direzione più adeguata a sostenere l’impegno
professionale degli operatori del settore”.
LATTE DI CAPRA: DAL 2000
AD OGGI UN SETTORE IN CONTINUA CRESCITA. NASCE IN ASSOLATTE IL GRUPPO
MERCEOLOGICO DEDICATO SPECIFICAMENTE AL LATTE DI CAPRA, UN SETTORE SEMPRE PIÙ
SIGNIFICATIVO NEL COMPARTO LATTIERO CASEARIO ITALIANO.
Milano, 19 dicembre 2003 - Con una produzione di latte alimentare che dal
2000 al 2002 è cresciuta del +6,6% (dalle 30.000 tonnellate prodotte nel
2000 alle 32.000 prodotte nel 2002), con punte di incremento in valore che
hanno raggiunto il 15% l’anno, e con una produzione di formaggi che ha
segnato un +8,3% (dalle 6.000 tonnellate prodotte nel 2000 alle 6.500
prodotte nel 2002), la filiera italiana del latte di capra inaugura un trend
di crescita che la porta a rappresentare una realtà economica sempre più
rilevante all’interno del comparto lattiero caseario del nostro Paese.
Tale risultato è dovuto in gran parte all’apporto dato al prodotto in
termini di qualità e sicurezza dall’industria lattiero casearia italiana,
che è stata in grado di svincolare il latte di capra dai suoi trascorsi,
legati eminentemente ad una economia di tipo pastorale, rilanciandolo non
solo come attore rilevante del grande successo dei formaggi italiani, ma
anche come prodotto moderno ed innovativo. Il latte di capra infatti non
solo è una materia prima che da sempre è alla base della migliore
tradizione casearia italiana, ma soddisfa anche, come latte alimentare,
alcune delle esigenze più attuali espresse dai consumatori. Proprio con la
finalità di regolamentare e tutelare il patrimonio sempre più rilevante
costituito dal comparto del latte caprino, nasce oggi, all’interno di
Assolatte e grazie all’impulso delle aziende già operanti nel settore, il
“Gruppo dei prodotti di latte di capra”. “Tra gli obiettivi del Gruppo
- afferma il suo Presidente, Maurizio Sperati - c’è sicuramente la
valorizzazione dei prodotti a base di latte di capra, puntando sia sul
continuo miglioramento della materia prima in termini qualitativi, sia sulla
corretta informazione dei consumatori circa le caratteristiche nutrizionali
e merceologiche dei prodotti.” “Contrariamente ad altri prodotti spesso
proposti in maniera non del tutto corretta come alternative al latte - ha
dichiarato in merito Adriano Hribal, Consigliere Delegato di Assolatte - il
latte di capra è un ottimo alimento per chi cerca un prodotto diverso
rispetto al latte vaccino ma non vuole rinunciare alla bontà e alle
prerogative nutrizionali e gustative del vero latte alimentare.”
CENTRALE DEL LATTE DI
TORINO GUIDO ARTOM ENTRA NEL CDA
Torino, 19 dicembre 2003: Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del
Latte di Torino & C., riunitosi ieri a Torino sotto la presidenza di
Luigi Luzzati, ha nominato Guido Artom in qualità di Consigliere
Indipendente. A seguito della odierna decisione, il Consiglio di
Amministrazione della Società risulta composto da: Presidente: Luigi
Luzzati; Vice Presidente: Antonio Felice Forghino; Vice Presidente esecutivo
e Amministratore Delegato: Riccardo Bozzoli; Consigliere: Adele Artom;
Consigliere: Germano Turinetto; Consigliere: Alberto Mazzetti; Consigliere:
Ermanno Restano; Consigliere: Alessandro Marina; Consigliere: Guido Artom.
Il Consiglio di Amministrazione di ieri ha altresì approvato il calendario
degli accadimenti societari del 2004, di cui verrà data comunicazione entro
il 30 gennaio 2004.
AUSTRIAN AIRLINES: FINE
DELL’ANNO IN ATTIVO CON UN EBIT DI €15 MILIONI
Milano, 19 dicembre 2003 –Austrian Airlines Group ha presentato, il 10
dicembre al Consiglio d’Amministrazione, le proiezioni dei risultati
finanziari 2003 con un Ebit positivo pari a €15 milioni. Questo traguardo
è stato raggiunto grazie ad un’efficace politica di contenimento dei
costi, al miglioramento dell’efficienza e all’aumento del coefficiente
medio di riempimento passeggeri (load factor). Quest’ultimo risultato è
stato ottenuto a partire da settembre con l’attuazione di nuove strategie
di marketing e di gestione delle risorse economiche. Introdotto
nell’autunno 2003, il nuovo marketing mix Austrian Airlines è basato su
un sistema tariffario altamente competitivo e semplificato, su un aumento
dei collegamenti e delle frequenze aeree, specialmente verso l’Europa
centrale e dell’Est, oltre che su un servizio di bordo completamente
rinnovato. Il mercato ha risposto in maniera favorevole alle politiche di
rilancio della compagnia, producendo un cambiamento sostanziale nel trend.
“Il 2003 è stato caratterizzato da numerose crisi ed è stato
estremamente difficile per l’industria dell’aviazione. Come Austrian
Airlines, non abbiamo permesso di farci paralizzare da eventi quali la
guerra in Iraq o
la Sars
, bensì abbiamo reagito velocemente per attuare una serie di innovazioni a
partire dalla seconda metà dell’anno. Tramite l’attuazione di
un’efficace politica di contenimento dei costi e di contromisure per
adeguare la capacità di carico, unita al lancio del nostro nuovo marketing
mix, siamo riusciti a ribaltare i risultati finanziari a partire
dall’autunno con un risultato eccellente per la fine del
2003,”
ha dichiarato Vagn Soerensen, Ceo della compagnia. “Sebbene con 8,5
milioni di passeggeri siamo leggermente in calo rispetto al 2002 (8,8
milioni), prevediamo che il coefficiente di riempimento passeggeri per
l’anno in corso aumenterà da uno stimato 70,5% a più del 71%. In
definitiva, già a partire dal quarto trimestre 2003, Austrian Airlines sta
riguadagnando forza in maniera considerevole e consolidando la sua posizione
di mercato paragonata ai suoi competitor.” Prospettiva per il 2004
Austrian Airlines Group stima per il 2004 un Ebit in attivo di €50
milioni. Le misure di contenimento sono state fissate a circa il 40%
rispetto alla spesa annuale di combustibile. Con il rafforzamento dei
collegamenti a lungo raggio e il potenziamento delle rotte verso l’Europa
centrale ed orientale, il Gruppo prevede di aumentare la percentuale dei
passeggeri trasportati del 10,9%, raggiungendo quota 9.4 milioni. Con
l’orario estivo 2004, saranno introdotte circa 60 nuove frequenze verso
l’Europa centrale ed orientale. Da maggio in poi opereranno voli diretti
da Bratislava a Bruxelles, Parigi e Londra. Infine nel periodo tra la fine
di marzo e l’inizio di giugno 2004 sono in programma nuovi collegamenti
per Almaty, Shanghai e Singapore. Ulteriori progressi nell’armonizzazione
flotta Con il leasing a lungo termine dei tre jet Embraer 145
precedentemente operati da Rheintalflug, ora in leasing decennale, si è
raggiunto un ulteriore successo verso l’armonizzazione della flotta.
L’aeromobile è stato già trasferito e al tempo stesso, grazie ad accordi
di vendita e leasing, il Gruppo è già uscito dal settore del Corporate
Business Jet. Il ritiro dalla flotta degli Md80 inizierà già a partire da
dicembre 2003 con la dismissione di due jet Md82. “E’ nostra intenzione
diminuire tutte le difficoltà inerenti la produzione, tuttavia per
mantenerne un livello elevato, saranno consegnati nel 2005 altri due
Bombardier Q400. Nel 2004, saranno inoltre introdotti nella flotta un
Canadair Regional Jet e i primi tre Aibus A319 su un totale di sette. Questi
jet saranno i primi aeromobili ad essere allestiti con la nuova livrea
Austrian”, ha commentato Thomas Kleibl, Chief Financial Officer.
SUPER SPECIALS NATALE A
MONACO! VOLARE LEGGERO CON AIR DOLOMITI.
Milano, 19 dicembre 2003 - Con le nuove Specials Natale Italia volare sulle
tratte per Monaco della Compagnia non è mai stato così conveniente: a soli
89 € andata e ritorno potrete godere dello stile e filosofia
dell’accoglienza firmato Air Dolomiti,
la Compagnia
più premiata d’Italia. Dal 20 dicembre al 06 gennaio partendo da Ancona,
Bari, Bologna, Genova, Milano Orio, Napoli, Pisa, Trieste, Venezia e Verona
è possibile approfittare delle tariffe Super Specials Natale godendo tutto
il comfort e la qualità che solo il servizio Settimocielo sa offrire e
godere la magica atmosfera natalizia bavarese. Air Dolomiti vi coccolerà e
trasformerà il vostro viaggio in un convenientissimo momento di piacere.
E’ il momento di partire! Tariffe valide a persona, tasse e supplementi
esclusi, senza minimo e massimo di permanenza. Infolink: www.Airdolomiti.it
MIRA, IL LEOPARDO DELLE
NEVI, VIAGGIA CON LUFTHANSA CARGO VERSO IL SUO PROMESSO SPOSO
Milano, 19 dicembre 2003 - Mira, un esemplare femmina di leopardo delle
nevi, il 13 dicembre ha intrapreso un viaggio speciale che la porterà dallo
zoo di Nordens Ark in Svezia allo zoo di Salisburgo, dove incontrerà
Shankar, suo promesso sposo. Mira, che pesa ben
120 Kg
, volerà a bordo di un Md-11 della Lufthansa Cargo fino a Francoforte. Il
viaggio continuerà poi a bordo di un aeromobile Lufthansa con destinazione
Monaco e da lì proseguirà via terra fino a Salisburgo. Il leopardo delle
nevi è in via di estinzione e per assicurarne la conservazione, il
programma per la salvaguardia delle specie prevede il trasporto di esemplari
dallo zoo di Nordens Ark ad altri zoo per consentirne la riproduzione in
cattività. In Austria, Mira è attesa da Shankar. Il leopardo maschio ha
vissuto per un anno in un'area appositamente realizzata per lui allo zoo di
Salisburgo che ha un'estensione di
19 ettari
. Lo zoo di Nordens Ark, a metà strada tra Gothenburg e Oslo, è la dimora
di numerosi animali a rischio d'estinzione. Il parco ospita soprattutto
specie provenienti dal circolo polare artico: volpi artiche, renne, lupi e
leopardi delle nevi. Il viaggio di Mira verso Salisburgo verrà trasmesso
sugli schermi a bordo dei voli Lufthansa nel 2004, ma il leopardo ha già
avuto altri ruoli da protagonista. La televisione bavarese infatti ha
realizzato un documentario speciale sulla nascita di Mira il 23 maggio 2002,
utilizzando due micro telecamere che hanno permesso di filmare il lieto
evento. Lufthansa Cargo da sempre attenta alla tutela del patrimonio
naturale e alla salvaguardia delle specie protette, supporta numerosi
progetti speciali e di ricerca oltre ad effettuare il trasporto di animali.
Dal 2001 la compagnia rifiuta di trasportare animali selvatici a scopo
commerciale e vieta il trasporto di tutti gli animali catturati allo stato
brado, particolarmente per le specie a rischio di estinzione come balene,
delfini ed elefanti. Il rispetto dell'ambiente è una priorità strategica
per Lufthansa, che nel
1996 ha
avviato la pubblicazione di un rapporto periodico dettagliato sugli aspetti
ambientali inerenti la propria attività (Balance). Lufthansa ha effettuato
notevoli investimenti per sviluppare sistemi di pulizia, verniciatura e
manutenzione degli aerei più rispettosi della natura e dello strato di
ozono. Nel 2002, il consumo di carburante per passeggero è stato
ulteriormente ridotto attestandosi a
4,5 litri
per passeggero per
100 chilometri
.
DAIMLERCHRYSLER RAFFORZA
LA SUA POSIZIONE
IN CINA - APPROVATO IL PROGETTO RELATIVO AI VEICOLI COMMERCIALI
MERCEDES-BENZ
Stoccarda/fuzhou City, 19 dicembre 2003 - La commissione per lo Sviluppo e
la Riforma
dello Stato cinese ha approvato il progetto per la costituzione, prevista a
metà del 2004, di una società in joint venture che si occuperà della
costruzione di veicoli commerciali Mercedes-benz in Cina, di cui faranno
parte Daimlerchrysler, China Motor Corporation di Taiwan e Fujian Motor
Industry Group di Fujian (Cina). I tre partner hanno in programma di
produrre i modelli Mercedes-benz Sprinter e Vito/viano in un nuovo impianto
produttivo, con una capacità di 40.000 veicoli all'anno, che sorgerà a
Fuzhou City, nella provincia cinese di Fujian. L'investimento complessivo
per questo progetto sarà di circa 200 milioni di Euro. L'inizio
dell'attività produttiva è previsto per la fine del 2005. Le competenze e
l'esperienza delle tre aziende contribuiranno al successo sul mercato
interno cinese della joint venture che, utilizzando il marchio e la
tecnologia Mercedes-benz, produrrà e distribuirà i veicoli Mercedes-benz
in Cina ed in alcuni selezionati mercati asiatici.
LE AGENZIE DI VIAGGIO
DELLA TOSCANA CONTESTANO LE CONDIZIONI CONTRATTUALI A TRENITALIA
Roma, 19 dicembre 2003 - Le aziende aderenti alle associazioni delle agenzie
di viaggio toscane (Assotravel, Assoviaggi e Fiavet) permangono nella
determinazione di non sottoscrivere il contratto con Trenitalia. Solo se
attraverso gli intensi rapporti di questi giorni con le Istituzioni
Governative e Trenitalia verrà trovata una soluzione che contemperi le
esigenze degli agenti di viaggio, sarà possibile ricondurre la controversia
in un equilibrato rapporto con il monopolista del trasporto ferroviario.
Qualora non dovessero pervenire novità sostanziali le associazioni di
categoria hanno già promosso per lunedì 22 dicembre una assemblea
nazionale a Roma.
IDROSOL PLAST,
LA PLASTICA CHE
RITORNA ALLA NATURA NASCE A UNA NUOVA REALTÀ INDUSTRIALE ECOLOGICA
S. Agata Militello, Pienamente, in provincia di Messina,
la Idrosol Plast
S.r.l., una nuova industria che produce film plastici ad alte prestazioni ed
ecologici. L’impresa è nata nel 2002 con il sostegno economico della
Legge 488 grazie all’impegno di un gruppo di imprenditori locali animati
dall'amore per l'ambiente e per lo sviluppo economico del comprensorio dei
Nebrodi, regione della Sicilia che negli ultimi anni sta conoscendo un forte
sviluppo economico. L'azienda produce e commercializza film plastici a base
di alcool polivinilico (Pvoh), un polimero industriale particolarmente
adatto al packaging grazie all'elevata impermeabilità a gas, vapori ed
aromi caratterizzato anche dalla completa mancanza di tossicità e dal fatto
che, al di sopra di una certa temperatura, si scioglie facilmente in acqua.
“Dal punto di vista ambientale, la plastica che produciamo è totalmente
compatibile – dice il presidente Calogero Merlino – in quanto, una volta
disciolta, si degrada completamente perché attaccata dagli enzimi e dai
microrganismi presenti nell’ambiente. In questo modo i nostri prodotti
alla fine del ciclo di vita ritornano rapidamente alla natura, e non devono
essere riciclati o sottoposti a processi di smaltimento.” Attualmente,
Idrosol Plast produce bobine di film plastico (piano e tubolare) e sacchi di
varie dimensioni e spessori. I potenziali clienti vanno dagli ospedali alle
industrie chimiche, elettroniche ed automobilistiche; dal settore agricolo
alle aziende tessili, dalle lavanderie alle aziende del settore ambientale.
Film e sacchetti hanno proprietà e prestazioni superiori ai tradizionali
sacchetti e film realizzati in polietilene, ma a differenza di questi ultimi
che devono essere smaltiti fuori dalle discariche per limitare la cronica
contaminazione dell’ambiente con la plastica non biodegradabile, i
prodotti in polivinilalcol della Idrosol Plast possono essere usati e
dismessi senza alcun impatto ambientale. In questo modo, le imprese e le
pubbliche amministrazioni che sempre più sono chiamate a diminuire il
proprio impatto sull’ambiente dispongono di una soluzione nuova per gli
imballaggi senza rinunciare alla versatilità ed alle prestazioni della
plastica tradizionale. L’azienda, che dispone di un sito web in italiano
ed in inglese aggiornato e di facile uso concepito come strumento di lavoro
quotidiano, è animata dalla presenza di molti giovani collaboratori ed è
caratterizzata da un’organizzazione manageriale moderna, fortemente voluta
dal suo presidente, Calogero Merlino. “Dallo sviluppo di industrie come
queste – dice il responsabile del marketing, Pietro Pizzino – dipende il
nuovo sviluppo del nostro territorio, che dovrà essere sostenibile tanto
dal punto di vista ambientale che sociale ed economico. E noi siamo
particolarmente orgogliosi di potere offrire ai nostri giovani
un’opportunità di lavoro direttamente nel loro territorio”. Idrosol
Plast sorge nella nuova zona industriale di S. Agata di Militello, a poca
distanza dal centro della città tirrenica e dallo svincolo autostradale che
la collega con Messina e -- fra pochi mesi anche con Palermo con
l’imminente completamento della autostrada A29. Infolink: www.Idrosolplastsrl.it
CONTRATTO DI QUARTIERE
SPAVENTA: PRONTO L’ACCORDO DI PROGRAMMA TRA COMUNE, REGIONE LOMBARDIA E
A.L.E.R. AL VIA
LA RIQUALIFICAZIONE COMPLESSIVA
DEL QUARTIERE SOLO PER GLI INTERVENTI EDILIZI L’INVESTIMENTO COMPLESSIVO
SARÀ DI 12.105.500,00 DI EURO
Milano, 19 dicembre 2003 - E’ stata approvata il 17 dicembre in tarda
serata dal Consiglio Comunale l’ipotesi di Accordo di Programma tra Comune
di Milano, Regione Lombardia e A.l.e.r. Per l’attuazione del Contratto di
Quartiere relativo al quartiere di edilizia residenziale pubblica
“Spaventa”. “L’approvazione di ieri – ha sottolineato
l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga - costituisce la
prima esperienza di Contratto di Quartiere. Il Comune di Milano sta
lavorando con l’Aler per candidare una rosa di quartieri per la seconda
edizione di Contratti di Quartiere il cui bando regionale è uscito nel mese
di ottobre. E’ importante ricordare la grande collaborazione della
Fondazione Cariplo, ancora una volta attenta agli interessi della comunità.
Pochi giorni fa, infatti, è stato inaugurato il Villaggio Barona anche
grazie al suo sostegno”. L’accordo di Programma: estende l’originaria
proposta del Contratto di Quartiere Spaventa includendo l’intero complesso
immobiliare del quartiere; predispone un programma coordinato di interventi
per facilitare la partecipazione sociale e rielaborare proposte progettuali
per l’insediamento di servizi alla collettività; impegna
la Regione Lombardia
a erogare (come anticipo o in sostituzione del contributo ministeriale
concretamente non erogato) le risorse finanziarie necessarie per poter
attuare gli interventi previsti dal Contratto di Quartiere Spaventa;
individua i soggetti attuatori delle singole iniziative, le risorse
necessarie, le fonti di finanziamento, i tempi per l’esecuzione dei
singoli interventi e per il completamento del programma. A) Interventi
edilizi : ristrutturazione di 8 fabbricati interni al quartiere già
interessati dall’originaria proposta presentata al Ministero mediante
opere di: consolidamento strutturale, ricomposizione delle unità
residenziali, recupero ad uso abitativo dei sottotetti, rinnovo delle reti
impiantistiche, inserimento di ascensori ove mancanti e sperimentazione di
arredi fissi modulari. Costo complessivo: euro 7.247.500,00. Risanamento dei
fabbricati di perimetro mediante opere di: ricomposizione delle unità
residenziali al fine di eliminare gli alloggi sotto standard, rinnovo delle
reti impiantistiche, inserimento di ascensori ove mancanti, arredo cucine.
Costo complessivo euro 3.958.000,00. A seguito di questi interventi saranno
presenti: 301 abitazioni, 16 negozi, 2 portinerie e 2 immobili destinati ad
altri usi compatibili con la residenza. In totale i nuovi alloggi in affitto
saranno 86 (attualmente risultano assegnati regolarmente 215 alloggi).
Ristrutturazione dell’immobile centrale del quartiere (edificio “ex
bagni”) della superficie di 456 mq destinato all’insediamento di servizi
pubblici per l’esercizio di attività associative e socio assistenziali.
Costo preventivato euro 720.000,00. Interventi di riqualificazione e di
arredo degli spazi aperti di uso comune compreso il rifacimento della rete
generale delle fognature. Costo preventivato euro 180.000,00. Per
l’esecuzione degli interventi edilizi è previsto un investimento
complessivo di euro 12.105.500,00 di cui 10.969.295,00 coperti da
finanziamento conferito dalla Regione Lombardia e
1.136.205,00 a
carico dell’A.l.e.r. B) Piano per la partecipazione sociale
L’amministrazione e l’A.l.e.r., con l’ausilio degli operatori di
comunità da tempo presenti nel quartiere, hanno elaborato un programma
coordinato di iniziative per coinvolgere e responsabilizzare i residenti
nella definizione delle scelte progettuali. Le iniziative attuate dall’Aler
e finanziate dalla Fondazione Cariplo: progettazione
partecipata-partecipazione alle scelte progettuali sia a livello
individuale, per raccogliere le esigenze dei singoli, sia a livello
collettivo, per raccogliere le esigenze e le proposte relative agli spazi di
uso comune e all’articolazione dei servizi pubblici. Costo previsto euro
141.600,00. Progettazione partecipata-comunicazione del progetto attraverso
l’utilizzo di apposita strumentazione e l’impiego di tecniche di
virtualizzazione del progetto per consentire ai soggetti interessati la
“pre-visione” dei singoli alloggi. Costo previsto: euro 60.710,00.
L’iniziativa attuata e finanziata dal Comune di Milano con proprie
risorse: accompagnamento sociale allo scopo di strutturare il connettivo
sociale nell’ambito del quartiere e sviluppare il senso di comunità.
Costo previsto: euro 50.000,00. C) Servizi Pubblici Centro Socio Ricreativo
Culturale finalizzato alla prevenzione della solitudine e
dell’emarginazione di persone adulte/anziane attraverso lo svolgimento di
iniziative e attività ricreative, culturali, sportive che promuovano la
socializzazione e il miglioramento della qualità della vita. Per la
gestione del centro è prevista la costituzione di un’apposita
associazione che opererà con l’assistenza specializzata di personale
comunale. I costi di gestione a carico del Comune di Milano sono stimati in
euro 98.000,00 annui. Tempo per le famiglie e/o spazio gioco/nido part-time.
Due tipologie di servizio alternative e/o parallele per la promozione del
benessere e dell’integrazione tra famiglie: la prima si rivolge alle
famiglie con bambini molto piccoli che non usufruiscono dell’asilo nido e
che non hanno altre occasioni di confronto, offrendo agli adulti (genitori,
nonni, baby-sitter) l’occasione di stare insieme con l’aiuto e la guida
di educatori esperti; la seconda costituisce una prima opportunità non
occasionale di socializzazione quotidiana, al di fuori della famiglia, per
bambini di età compresa tra 18 mesi e tre anni, senza
genitore/accompagnatore, per un tempo massimo di frequenza giornaliera non
superiore alle cinque ore. I costi di gestione a carico del Comune di Milano
sono stimati in euro 55.000,00 annui. Tempi di attuazione Entro il 2008 è
previsto il completamento degli interventi previsti dal Contratto di
Quartiere.
LA QUALITÀ DELL'AMBIENTE
ORGANIZZATIVO IL SIGNIFICATO E IL METODO
DELLA RICERCA “BEST WORKPLACES ITALIA
2004”
Milano, 19 dicembre 2003 - Sabato 13 dicembre 2003 è stata resa pubblica la
classifica relativa alla terza edizione dell'indagine condotta da Great
Place to Work Institute Italia per identificare quelle organizzazioni che
hanno saputo realizzare la miglior qualità degli ambienti lavorativi.
GREAT
PLACE TO WORK INSTITUTE ITALIA - INDAGINE "BEST WORKPLACES ITALIA
2004"
|
|
Grad.
|
Ragione sociale
|
Settore
|
1
|
Technogym
|
Manufacturing
|
2
|
Microsoft
|
I&ct
|
3
|
Tnt Global Express
|
Logistics
|
4
|
Johnson & Johnson
|
Consumer goods
|
5
|
Johnson Wax
|
Consumer goods
|
6
|
Colgate / Palmolive
|
Consumer goods
|
7
|
Diageo Italia S.p.a.
|
Food & Beverage
|
8
|
American Express
|
Financial services
|
9
|
Fater
|
Consumer goods
|
10
|
Federal Express
|
Logistics
|
11
|
Eli Lilly
|
Pharmaceutical
|
12
|
Janssen - Cilag
|
Pharmaceutical
|
13
|
Cisco Systems Italia
|
I&ct
|
14
|
Procter & Gamble
|
Consumer goods
|
15
|
Novartis
|
Pharmaceutical
|
16
|
Morgan Stanley
|
Financial services
|
17
|
Hewlett - Packard
|
I&ct
|
18
|
Guidant
|
health apparel
|
19
|
W.l. Gore & Associati
|
Consumer goods
|
20
|
Autodesk
|
I&ct
|
21
|
Europe Assistance
|
Financial services
|
22
|
Computer Associates
|
I&ct
|
23
|
Teleap
|
I&ct
|
24
|
Loccioni
|
Manufacturing
|
25
|
Kellogg
|
Food & Beverage
|
26
|
Auchan
|
retail
|
27
|
Pfizer Italia
|
Pharmaceutical
|
28
|
Merck Sharp & Dohme
|
Pharmaceutical
|
29
|
Iml Motori
|
Manufacturing
|
30
|
Revlon
|
Consumer goods
|
31
|
Agilenttechnologies Italia
|
I&ct
|
32
|
Knorr - Bremse
|
Manufacturing
|
33
|
Binda
|
Fashion Watches
|
34
|
Molmed
|
Pharmaceutical
|
35
|
Partesa
|
Logistics
|
L’indagine ha ricevuto il patrocinio del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali Il Great Place to Work Institute studia da
più di vent'anni la qualità dell'ambiente organizzativo, conducendo in
diversi paesi del mondo una ricerca presso le organizzazioni e gestendo un
esteso data base di best practice. L'analisi delle organizzazioni,
nell'ambito dell'indagine nazionale sulla qualità dell'ambiente di lavoro,
è stata condotta sulla base di un modello di eccellenza, da cui è stato
derivato il questionario Trust Index somministrato al personale delle
aziende. Il modello deriva dalla definizione di un eccellente luogo di
lavoro come un ambiente in cui i dipendenti credono nelle persone per cui
lavorano, sono orgogliosi di quello che fanno, e stanno bene con le persone
con cui lavorano. Questa definizione implica che ciò che contraddistingue
gli eccellenti ambienti di lavoro sia la qualità delle relazioni che li
caratterizzano, e identifica tre relazioni fondamentali al loro interno: 1.
Tra dipendenti e management, 2 nei confronti del proprio lavoro e
dell’azienda, e 3.Tra colleghi.La prima relazione è caratterizzata dal
livello di fiducia reciproca tra management e individuo, la seconda
dall'orgoglio per una serie di aspetti che vanno dal lavoro, all'immagine
dell'azienda, alla sua responsabilità sociale, la terza dal senso di
squadra e di amicizia che si respira nell'organizzazione. La dimensione
della fiducia è composta a sua volta da tre fattori: la credibilità, il
rispetto e l'equità. Classifica delle aziende che hanno dimostrato
continuità nell’eccellenza: Le posizioni, ottenute sommando i risultati
dei singoli anni, delle le aziende che, nell’arco dei tre anni di
conduzione dell’indagine, hanno saputo mantenere un profilo costantemente
elevato nella percezione dei propri dipendenti sono di seguito riportate: 1.
Johnson & Johnson; 2. Federal Express; 3. Cisco Systems; 4. Fater; 5.
Novartis. Alcuni esempi di pratiche di eccellenza: Per non far scordare ai
manager che il loro obiettivo primario è la gestione e lo sviluppo dei
propri collaboratori, nella valutazione della sua performance è assegnato
un peso del 50% alle sue doti di leadership. Ognuno in azienda, a qualsiasi
livello, può chiedere di essere candidato a ricoprire una posizione
organizzativa libera (resa pubblica tramite job posting). Basta riunioni
dopo una certa ora e al venerdì pomeriggio: lasciare le persone libere di
uscire dal lavoro ad un orario accettabile ( e l’esempio parte dall’Ad).
Ogni persona in azienda è chiamata prima a far parte del processo di
definizione del proprio obiettivo (self commitment) e poi del processo di
valutazione della propria performance (auto valutazione).
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3 Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|