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2003 anno 6°  

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di

VENERDI'
19  DICEMBRE  2003

pagina 4

 

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BIOTECNOLOGIE: MILANO COLMA UNA LACUNA NASCE BIOFORUM, DOVE SCIENZA E IMPRESA SI INCONTRANO

Milano, 18 dicembre - Biotecnologie: non passa giorno che la stampa non ne parli. Individuato negli anni ’90 come settore strategico negli Usa, analizzato in "The biotech Century" di Jeremy Rifkin, vede ora molte nazioni fortemente interessate e la Cina che si propone come punto di riferimento. Oggi si assiste ad una grande attenzione anche in Italia, che vuole colmare il ritardo e sviluppare il settore. E se gli Ogm, Organismi Geneticamente Modificati, fanno tuttora discutere, non si vuole comunque perdere un treno fondamentale per le numerose potenzialità e il benessere generale che le biotecnologie comportano. In Lombardia sono concentrate circa il 50% delle Imprese (fonte Assobiotec, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie), sono presenti Centri di ricerca d'eccellenza e alcuni Dipartimenti Universitari di assoluto riferimento nel settore ma fino ad oggi è mancato a Milano un momento di incontro che non fosse esclusivamente di ricerca specializzata ma volto ad approfondire i vari aspetti delle biotecnologie. Bioforum la mostra convegno dove scienza e impresa si incontrano, nasce dalla concreta e sinergica volontà di tutte queste componenti. Partendo dalla ricerca innovativa nelle tre principali linee di sviluppo (salute, ambiente e agroalimentare, bioprodotti e bioprocessi), si intendono approfondire anche le componenti del quarto settore: finanza, bioinformatica, tutela della proprietà intellettuale, normativa e, fondamentale, etica. Dagli aspetti culturali e dalle implicazioni a lungo termine alle opportunità di collaborazione e di "technology transfer" immediate. Con un significativo Comitato Promotore e con una organizzazione collaudata da anni, bioforum si terrà dal 22 al 24 di settembre 2004 ospitata dal Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Comitato promotore bioforum: Lilia Alberghina, Univ. Di Milano Bicocca ; Alberto Albertini, Cnr-consiglio Nazionale Ricerche; Giorgio Maria Biasi, Univ. Di Milano Bicocca; Luca Benatti, Newron Pharmaceuticals ; Dario A. Bianchi, Capitalife; Lorenzo Castellini, Italiana Laboratori Bouty; Sergio Cerutti, Politecnico di Milano; Alberto Cigada, Politecnico di Milano; Maurizio Cocucci, Univ. Di Milano; Pierluigi Della Vigna, Politecnico di Milano; Daniela Franchi, Parco Scientifico San Raffaele Milano; Enrica Galli, Univ. Di Milano; Fabrizio Grandi, Iter; Maria Luisa Lavitrano, Univ. Di Milano Bicocca; Paolo Manitto, Univ. Di Milano; Francesco Nicotra, Univ. Di Milano Bicocca; Rodolfo Paoletti, Univ. Di Milano; Domenico Piazza, Iter; Danilo Porro, Univ. Di Milano Bicocca; Francesco Salamini, Max Planck Institute, Univ. Di Milano; Giampiero Sironi, Univ. Di Milano; Chiara Tonelli, Univ. Di Milano; Leonardo Vingiani, Assobiotec . Infolink: www.Bioforum.it

BUSQUIN INVITA I RICERCATORI MEDICI A CREARE UN FORUM
Bruxelles, 19 dicembre 2003 - Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha invitato la comunità scientifica ad esprimere pareri sui contributi che un forum dedicato agli studi medici accademici potrebbe fornire alla ricerca europea in questo settore. In un discorso pronunciato il 15 dicembre presso l'Istituto nazionale francese della salute e della ricerca medica (Inserm), Busquin ha ammesso che, se da un lato, la direttiva sulle buone prassi cliniche adottata nel 2001, che sarebbe dovuta entrare in vigore nel 2003, è necessaria, dall'altro costituisce in certa misura un problema per i ricercatori del settore pubblico che desiderano effettuare esperimenti clinici. Gli ulteriori adempimenti burocratici introdotti dalla direttiva comportano un onere aggiuntivo per i ricercatori che non dispongono della formazione e delle risorse necessarie. "In questo contesto mi parrebbe interessante riunire una serie di istituti e di agenzie di ricerca in un forum o in una piattaforma europea, al fine di valutare come finanziare e condurre al meglio gli esperimenti transnazionali e multicentrici più tipicamente accademici", ha affermato il Commissario. Busquin ha aggiunto che, a suo avviso, lo scopo di tale organizzazione dovrebbe consistere nel valutare se sia possibile creare un quadro capace di facilitare la ricerca clinica accademica su scala europea, rispettando nel contempo gli obiettivi della direttiva. Tuttavia, occorre dare risposta ad una serie di domande del tipo: "Chi dovrà assumersi l'iniziativa di creare un forum?", "Chi saranno i principali partner?" ed, infine, "Quali saranno i legami con la direttiva?". Se la garanzia di un adeguato contesto di ricerca è essenziale per favorire la prosecuzione degli esperimenti clinici sostenuti con fondi pubblici, lo è altrettanto per incoraggiare le imprese private a svolgere attività di ricerca in Europa. Secondo Busquin, il 73 per cento degli investimenti effettuati dalle imprese farmaceutiche europee è confluito in Europa nel 1990, mentre tale quota è scesa sotto il 60 per cento nel 2000. La risposta a tale contrazione della ricerca medica in Europa consiste nello svolgere più ricerche su scala paneuropea, al fine di creare un'autentica massa critica di risorse e diffondere in tutta Europa le conoscenze acquisite, ha concluso Busquin.

AMPLIATO L’ACCORDO TRA STORAGETEK E SIEMENS MEDICAL SOLUTIONS CON LA NUOVA OFFERTA CONGIUNTA, È PIÙ SEMPLICE GESTIRE LE INFORMAZIONI SANITARIE ANCHE IN PRESENZA DI ENORMI VOLUMI DI DATI.
Milano, 19 dicembre 2003 - Storagetek (Storage Technology Corporation, e Siemens Medical Solutions hanno esteso il loro accordo tecnologico al fine di offrire al settore sanitario la più ampia gamma di sistemi informativi. La nuova offerta, che può gestire da meno di un terabyte ad oltre 200 terabyte di dati critici, comprende adesso anche il software Storagetek Application Storage Manager (Asm) e fornisce, a reparti e centri immagini diagnostiche, avanzate funzionalità di gestione, ad un prezzo molto competitivo. Questi sistemi sono poi in grado di crescere, per gestire le immagini e le informazioni mediche di un’intera organizzazione. L’impegno di Storagetek nella propria strategia Information Lifecycle Management (Ilm), consente ai clienti nel settore sanitario di trattare le informazioni in base al loro valore. Le soluzioni proposte sono scalabili, convenienti e consentono di proteggere in modo appropriato i dati, conservarli per lunghi periodi e richiamarli con estrema facilità. La relazione tra Storagetek e Siemens nel settore sanitario è solida e consolidata. Per anni, infatti, Siemens Image Management Division ha goduto di un accordo Oem di grande successo con Storagetek. L’attuale offerta comprende soluzioni end-to-end che includono servizi di supporto, installazione, consulenza professionale e logistica. Storagetek e Siemens Medical hanno inoltre messo a punto un procedimento ben definito per garantire la rapidità delle installazioni e un supporto puntuale ed efficiente. Infolink: www.Storagetek.com/healthcare

1° SALONE BIO DELLE MARCHE “BIOLOGICO PER CRESCERE”.
Civitanova Marche, 19 dicembre 2003 – Ieri presso i padiglioni dell’Ente Fiera è stato inaugurato il 1° Salone bio delle Marche “Biologico per crescere” e rimarrà aperto fino a domenica 21 dicembre, 72 aziende biologiche delle Marche daranno vita a una manifestazione che non è solo una “mostra mercato”, ma una vera festa del biologico, con degustazioni guidate (per adulti e bambini), presidi Slow Food, dibattiti, video proiezioni, animazione, spettacoli teatrali e ristorazione biologica. I padiglioni si apriranno, alla cittadinanza e alle scolaresche, alle ore 9,30. La cerimonia di inaugurazione avrà luogo, invece, nel pomeriggio, alle ore 18.00 alla presenza delle autorità regionali e locali.

AL TEATRO CARCANO DI MILANO CON PAOLO POLI UNA SAN SILVESTRO ALL'INSEGNA DEL DIVERTIMENTO
Milano, 19 dicembre 2003 - Al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta Romana 63 - tel. 02-55181377 / 02-55181362) dal 30 dicembre al 25 gennaio Paolo Poli è interprete e regista di Jacques il fatalista, scritto da Ida Omboni e Paolo Poli da Denis Diderot. Scene di Emanuele Luzzati, costumi di Santuzza Calì, musiche di Jacqueline Perrotin, coreografie di Alfonso De Filippis. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con Teatridithalia. Chissà perché si pensa che i filosofi siano tutti austeri e concettosi, cioè noiosissimi. In genere è vero il contrario, come dimostra brillantemente Denis Diderot, il grande illuminista, che perfino nei suoi lavori più impegnati amava sorridere e far sorridere. Il suo Jacques il fatalista, ad esempio, è un piccolo capolavoro di arguzia malandrina che sembra scritto per il teatro comico. Jacques è un servitore imperturbabile e disincantato, come chi non ha mai avuto niente gratis dalla vita, mentre il suo padrone è un gentiluomo piuttosto insolito: colto, senza snobismi e generosamente pasticcione. I due viaggiano assieme(luogo di partenza ignoto, destinazione sconosciuta) discorrendo, becchettandosi e incrociando un arcobaleno di personaggi stravaganti. E ad ogni incontro la scena e il dialogo cambiano e succede qualcosa di inaspettato. Ecco quindi Jacques che, derubato, finisce in gattabuia. Eccolo poi approdare ad un albergo dove facciamo la conoscenza di una loquace locandiera protettrice degli animali e sposa a un burbero benefico. E fra un viaggio e l'altro (il Settecento è il secolo del "grand tour") il servo e il suo padrone fanno mille riflessioni (il Settecento è il secolo filosofico) e si raccontano storie d'amore (il Settecento è il secolo della galanteria). Mille interruzioni frammentano il discorso delle avventure amorose di Jacques, tanto che il suo padrone tenta a sua volta di narrare l'episodio più saliente della storia dei suoi amori, nel quale un falso amico tenterà, per arricchirsi, di appioppargli una falsa vergine con pargoletto in pancia. Il gentiluomo eviterà per il rotto della cuffia le nozze riparatrici ma si accollerà il pupo vita natural durante. Più fortunato, il popolano evoca due incontri erotici giovanili in cui ha perduto a ripetizione una verginità da lungo tempo perduta, grazie a due paesane di buona volontà. Ma il lieto fine è l'appannaggio classico dell'eroe della storia e Jacques trova la donna ideale. Potrà finalmente dormire tranquillo fidando nella fedeltà della sposa? Non chiediamo troppo. Meglio lasciar fare al destino. Dopotutto, lui è un fatalista. Sono aperte le prenotazioni per lo spettacolo del 31 dicembre alle ore 22,30. A mezzanotte, tra il primo e il secondo atto, la Compagnia brinderà con gli spettatori per festeggiare il nuovo anno. Biglietti a euro 82,50 (poltronissima) e euro 60,00 (balconata) inclusi brindisi e spuntino. Giovedì 1° gennaio lo spettacolo si terrà alle ore 17, martedì 6 gennaio alle ore 15,30. Per informazioni e prenotazioni 0255181377 - 0255181362. Al Teatro Carcano è in vendita l'abbonamento di Natale a 3 spettacoli a scelta sull'intero cartellone al prezzo di 69 euro in poltronissima. Per gli studenti speciale riduzione a 37,50 euro.

EDIZIONE 2004 DI CITYTAPE : "OPERE IN OPERA, IL NASTRO ADESIVO POLICROMO POWER TAPE COME RACCONTO VISIVO NEL MONDO DEL LAVORO"
Milano, 19 dicembre 2003 - Si aprirà alla fine di marzo 2004 la seconda edizione di Citytape, la mostra di opere realizzate dagli studenti dei Licei Artistici Statali e degli Istituti d'Arte delle principali città d'Italia con un insolito mezzo artistico: il nastro adesivo Power Tape di Henkel Loctite Adesivi. Palermo, Sciacca, Napoli, Salerno, Matera, Bari, Roma, Perugia, Firenze, Padova e Milano. Sono queste le città i cui licei artistici ed istituti d'arte partecipano al progetto Citytape "Opere in Opera" e nelle quali si svolgerà, nel mese di febbraio 2004, una mostra locale nella quale verranno esposte tutte le opere nate dalla creatività degli studenti. Le opere che risulteranno essere le migliori saranno esposte in una grande mostra milanese, con sede presso l'Art Mouse Garage che resterà aperta per un fine settimana dalle ore 9.00 alle ore 18.00, da venerdì 26 marzo a domenica 28 marzo 2004. L 'inaugurazione si terrà giovedì 25 marzo alle ore 18.00. Dopo il grande successo riscontrato in occasione della prima edizione della mostra, Henkel Loctite Adesivi ha deciso di organizzare l'edizione 2004 di Citytape pensando in grande. Quest'anno, infatti, non saranno solo due gli istituti partecipanti al progetto, ma ben undici saranno i protagonisti di questa iniziativa. Del resto c'era da aspettarselo. L'entusiasmo, la partecipazione e gli ottimi risultati emersi nel corso della scorsa edizione hanno ampliato ulteriormente la volontà di riproporre un successo per rivivere le stesse emozioni e soddisfazioni che, a distanza di una anno, rappresentano ancora dei ricordi vivissimi in coloro i quali hanno potuto prendervi parte. Il tema che percorre l'edizione 2004 di Citytape è : "Opere in opera - il nastro adesivo policromo Power Tape come racconto visivo del mondo del lavoro". Citytape vuole, in questo modo, diventare una finestra sul pensiero delle giovani generazioni sul mondo del lavoro. I giovani artisti sono rappresentanti delle varie regioni d'Italia. Da nord a sud, tutti hanno contribuito a far conoscere un po' meglio le proprie tradizioni, le proprie esperienze e le proprie possibilità di crearsi un futuro portando testimonianze visive di scorci delle realtà in cui vivono e dandone una interpretazione del tutto soggettiva. Grazie a forniture consistenti di nastro adesivo Power Tape date ai singoli istituti, Henkel Loctite Adesivi ha permesso ai "futuri lavoratori" di avere a disposizione del materiale didattico del tutto originale per dare sfogo alla loro creatività. Il nastro adesivo Power Tape, grazie ai suoi colori vivacissimi, alla sua resistenza all'acqua e alle sollecitazioni ed alla possibilità di tagliarlo con le mani, è uno strumento davvero originale per esaltare la creatività di chi lo utilizza pur essendo, comunque, un prodotto ideale per essere d'aiuto in mille lavori domestici e professionali. Per questa sua versatilità sarà dunque il vero protagonista di queste opere che rappresentano un collegamento tra il mondo del lavoro e il mondo dell'arte. Citytape Opere in Opera è un progetto sociale di Henkel Loctite Adesivi volto a dar voce alle nuove generazioni affinché possano esprimere il loro parere su argomenti importanti e fondamentali nel futuro di tutti noi e che avrà il suo giusto riconoscimento nella pubblicazione di un catalogo creato per racchiudere, in una cornice adeguata, gli sforzi e l'impegno di tanti ragazzi il cui entusiasmo ha permesso di creare una testimonianza visiva della percezione del mondo del lavoro, nelle sue modalità passate, presenti e future. La Henkel è, da sempre, un'azienda molto presente a livello sociale. A dimostrazione del suo impegno costante in questo senso sono innumerevoli i progetti finanziati per migliorare la qualità della vita di bambini che vivono in condizioni disagiate ma anche per dare un futuro migliore a persone portatrici di handicap. Nel solo anno 2002 gli interventi di Henkel Italia in progetti di assistenza e sostegno sono stati dieci.

DAL 17 AL 21 DICEMBRE A MILANO AL MONDADORI MULTICENTER “13X13 – 13 ARCHITETTI PER 13 SEDUTE”, LA NUOVA MOSTRA PROMOSSA DA COMIECO
Milano, 19 dicembre 2003 - Progettare con il cartone disegnando mobili che durino nel tempo, sondare le potenzialità di un materiale normalmente utilizzato in altri campi,ma carico di qualità intrinseche, reinventando lo spazio urbano: questa è stata la sfida che Lucense (Società pubblico/privata per i servizi alle Imprese) e Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) hanno lanciato a tredici Architetti invitandoli a confrontarsi su un elemento d’arredo da realizzare con il cartone riciclato: la seduta. “ I Designers provenienti da città diverse e con esperienze diverse - spiega Pietro Carlo Pellegrini architetto e curatore della mostra - hanno raccolto con grande entusiasmo questa nuova sfida, dando vita a tredici soluzioni progettuali molto originali e stimolanti. La seduta, solitamente realizzata in legno o in ferro, questa volta è stata pensata in carta e cartone perché possa essere dipinta, piegata o riciclata”. Le “13 sedute” hanno forme e dimensioni diverse alcune sono smontabili e ricomponibili: una sinuosa chaise longue, divertenti poltroncine, un divano “rotante”, una seduta pensata all’interno di uno spazio Libreria, fantasiosi sgabelli …. “Comieco - dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale del Consorzio, - oltre a promuovere lo sviluppo della raccolta differenziata della carta ed il suo riciclo si propone di incrementare l’uso dei materiali cellulosici in settori applicativi diversi che rappresenteranno nel futuro uno sbocco importante per il macero.” Il macero, già impiegato nell’industria, nell’edilizia e nell’artigianato, se utilizzato anche in campo artistico ed architettonico, viene nobilitato acquisendo forme e funzioni normalmente riservate a materiali diversi, certamente più costosi, e a queste forme e funzioni dà un proprio contributo sostanziale. La “Mostra 13x13” apre oggi al pubblico e rimarrà aperta fino a domenica 21 dicembre 2003 presso Il Mondadori Multicenter, via Marghera, 28, Milano.

SERGIO BERNARDI 20 DICEMBRE 2003 – 18 GENNAIO 2004
Trento, 19 dicembre 2003 - Con la mostra personale di Sergio Bernardi, la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento apre un nuovo capitolo di indagine, dedicato agli artisti del territorio, ma non solo, la cui attività si apre a largo raggio tra le varie dimensioni culturali. La mostra, a cura di Enrico Crispolti, è ospitata nel Foyer del Centro Servizi Culturali Santa Chiara dal 20 dicembre 2003 al 18 gennaio 2004. L’esposizione illustra il percorso artistico e culturale di Sergio Bernardi dai suoi esordi, avvenuti in clima pre-sessattontino, fino ad arrivare ai giorni nostri. Modenese di nascita, ma trentino d’adozione, ha toccato i più disparati ambiti culturali, utilizzando più canali espressivi. Ha fondato associazioni culturali e riviste, ha realizzato performance e spettacoli teatrali, ha organizzato convegni: la sua produzione strettamente artistica, i dipinti e le performance, sono una parte del suo ampio lavoro di ricerca e di azione sulla società. Dopo le prime esperienze legate ad una sorta di astrattismo organico, in cui però è già presente la volontà di creare una dimensione dinamica e partecipativa da parte dello spettatore, i caldi anni Settanta spingono l’artista a esprimere il proprio pensiero attraverso l’adesione e la creazione di associazioni culturali. Nel 1974 fonda il circolo La comune di 3nto (terminerà nel 1986), fautrice di numerose manifestazioni teatrali e musicali in Trentino. Il Gruppo Editoriale U.c.t. Viene fondato nel 1975, alla cui base c’è l’omonima rivista tuttora esistente. Bernardi è persona attivissima e, nonostante gli impegni con la collettività, ha sempre trovato modo di portare avanti la sua ricerca artistica. Le opere degli anni Ottanta rivelano quello stile inconfondibile che si ritrova anche nelle opere attuali. I colori delle sue tele seguono le leggi delle opposizioni, lo scontro formale. I colori fondamentali (giallo, rosso, blu) comunicano con forme primarie (triangolo, cerchio, quadrato). Questo dialogo tra contrapposizioni, quindi, nella mente dell’osservatore, genera energia primordiale, passione, drammaticità: emozioni che il sistema sociale tenta di annullare. Il ritorno alla pittura degli anni Ottanta, cui fa capo in Italia il movimento della Transavanguardia, viene vissuta da Bernardi nell’ambito dell’”Astrazione arcaica”, movimento ideato dal critico Giorgio Cortenova. In questi anni e per tutti gli anni Novanta, la sua attività espositiva, dentro e fuori l’Italia, è intensa. Nomi prestigiosi della critica d’arte come Gillo Dorfles, Enrico Crispolti, Luciano Caramel, Luigi Serravalli e Gabriella Belli si interessano al suo lavoro. Gli ultimi lavori dimostrano un’intensificazione di significato tesa a far emergere ciò che mina i sensi e gli elementi vitali dell’uomo. Bernardi guarda con sospetto alle nuove tecnologie che limitano l’uso dei sensi impedendo all’individuo un “reale” approccio con la realtà e altresì denuncia le barbarie della guerra. E per esprimere ciò le sue tele urlano attraverso un cromatismo di forte impatto. Durante l’inaugurazione del 19 dicembre, alle 17.00, Bernardi darà vita ad Auschwitz, un’installazione-performance che intende calare lo spettatore nella situazione drammatica del campo di concentramento come metafora di condizione esistenziale. L’esauriente catalogo, con testi di Enrico Crispolti, Omar Calabrese e una dettagliata biografia artistico-culturale di Marco Tomasini, completa l’esposizione con ulteriori immagini dell’intero percorso artistico. Edito da Silvana Editoriale, vede la collaborazione, insieme alla Galleria Civica, del Rettorato dell’Università degli Studi di Trento e della Presidenza del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. Inaugurazione venerdì 19 dicembre 2003, ore 17.00 Foyer del Centro Servizi Culturali Santa Chiara via Santa Croce 67, Trento

PRESENTATI A TOKYO IL PROGRAMMA E I PROTAGONISTI SUZUKI DEL JWRC 2004
Tokyo, 19 dicembre 2003 - Il 15 dicembre Suzuki ha annunciato, in una conferenza stampa a Tokyo, la composizione della squadra che parteciperà nel 2004 al Junior World Rally Championship, il Mondiale Rally Junior disputato da auto categoria “Super 1600” a due ruote motrici. Nelle sette prove del Mondiale Rally Junior, Suzuki schiererà, con il team inglese Monster Sport Europe, quattro Suzuki Ignis Super 1600. Sempre a Tokyo, Suzuki Motor Corporation ha consegnato il premio "Suzuki driver of the year 2003" (Pilota dell’anno Suzuki 2003) a Daniel Carlsson, che ha dato alla Casa le sue due prime vittorie nel Jwrc. Suzuki ha partecipato al Jwrc negli ultimi due anni, e il 2003 è stata la sua stagione migliore, con due vittorie e otto piazzamenti sul podio in sette gare. La competitività del mezzo sia su asfalto sia su terra ha portato gli equipaggi Suzuki a competere per il primato assoluto nel campionato piloti. L’ultimo capitolo della storia Suzuki nei Rally riguarda l’arrivo di quattro nuovi piloti da altrettanti Paesi europei: il sammarinese Mirco Baldacci, Guy Wilks, Kosti Katajamaki e Per-gunnar Andersson. L’auto da gara, del tutto nuova, è basata sulla versione stradale a cinque porte della Ignis, presentata nel settembre scorso al salone di Francoforte. I piloti Guy Wilks Età: 22 Nazionalità: Gran Bretagna Navigatore: Phil Pugh Nel 2003 Guy Wilks ha concluso la sua prima stagione completa nel Mondiale Rally Junior a bordo di una Ford Puma Super 1600 con la quale ha ottenuto risultati sorprendenti, come i terzi posti in Finlandia e Turchia. Ha iniziato a gareggiare nei rally nel 2000 in una serie monomarca britannica, per poi passare al prestigioso Campionato Britannico Rally. Da qui ha fatto un ulteriore passo avanti con il Jwrc, dove si è confermato il più promettente dei giovani piloti britannici. "E’ stata una buona stagione per me - ha detto Wilks - ma spero che la prossima vada ancora meglio. La competizione sarà molto dura sia a livello di campionato sia all’interno del nostro stesso team. So però che l’auto sarà molto competitiva e c’è la possibilità che uno di noi si porti a casa il titolo Jwrc. Ho potuto provare la Ignis versione 2003 e mi ha bene impressionato, in particolare nel motore. Suppongo che la nuova Suzuki Ignis sarà il punto di riferimento per la concorrenza e spero di tirar fuori il massimo da questa opportunità. Kosti Katajamaki Età: 26 Nazionalità: Finlandia Navigatore: Timo Alanne Kosti Katajamaki ha alle spalle un’esperienza biennale nel Jwrc con Volkswagen, e quest’anno ha vinto il Rally di Turchia. Ha un sostenitore nel due volte Campione mondiale Rally (e connazionale) Marcus Gronholm, che l’ha indicato come un futuro campione. Kosti è un tipico “finlandese volante”, con uno stile di guida sempre impegnato e spettacolare che dovrebbe adattarsi bene alla nuova Suzuki Ignis. "Per me è un’opportunità fantastica - sostiene Katajamaki - Ho già avuto l’occasione di provare la Suzuki Ignis in versione 2003 e ho capito sin dai primi chilometri che è un’auto davvero speciale. E’ migliore tra tutte le macchine che ho avuto l’opportunità di guidare. Proverò la nuova Ignis ai primi di gennaio e non vedo l’ora di farlo. Il mio obiettivo è semplicemente quello di vincere più rally possibili. Dopo due anni nel Jwrc, so perfettamente quello che posso fare. Mi sento più motivato che mai; mi sto allenando sei giorni alla settimana e sono determinato a dare il massimo nella prossima stagione.” Mirco Baldacci Età: 26 Nazionalità: San Marino Navigatore: Giovanni Bernacchini Anche Mirco Baldacci si avvia al terzo anno di esperienza nel Jwrc. Nel 2003 ha vinto a Sanremo ed è giunto secondo nell’impegnativo Rally di Gran Bretagna. Si è aggiudicato due volte il campionato italiano nella categoria due ruote motrici. Il suo stile di guida fluido è molto redditizio sia su asfalto sia sullo sterrato. Nonostante abbia corso molto in Italia, Mirco afferma di avere una maggior esperienza di guida sulla terra piuttosto che sull’asfalto, dove però si sente altrettanto a suo agio. "L’accordo con Suzuki è qualcosa su cui ho lavorato per molto tempo, a partire dal Rally di Turchia - ha raccontato Mirco - e sono molto contento di far parte del team nel 2004. La prima cosa che mi ha colpito di Suzuki è la professionalità dell’organizzazione. Tutto è mirato a far andare più forte possibile sia l’auto sia il pilota. Sono sicuro che Suzuki avrà un fantastico futuro nei rally: la decisione di correre con questa squadra è stata una delle più naturali della mia carriera! Il mio obiettivo è di vincere sia sull’asfalto sia sulla terra e di lottare per il titolo. Ho saputo che l’auto del prossimo anno avrà un motore ancora migliore e un assetto più stabile:, non vedo l’ora di averla tra le mani!” Per-gunnar Andersson Età: 23 Nazione: Svezia Navigatore: Jonas Andersson Per-gunnar guida a livello agonistico da quando aveva 15 anni. Dopo gli inizi nel rallycross, a 19 anni è passato ai rally. La sua prima esperienza nel Jwrc è stata quest’anno, al volante di una Super 1600 in quattro gare. Ha stupito gli addetti ai lavori portandosi al comando nel Rally di Finlandia e ha anche partecipato a qualche rally su asfalto per fare esperienza. Nel 2003 ha vinto il Campionato svedese Super 1600, dove sarà impegnato anche la prossima stagione, in alcune prove con una Suzuki Ignis versione 2003. "Il rally è la mia passione fin da quando ero molto piccolo - ha detto Jonas - questa opportunità di correre con la Suzuki rappresenta tutto ciò che ho sempre desiderato. Sono amico e grande estimatore di Daniel Carlsson, che quest’anno ha vinto due gare con la Suzuki ; è stato lui a segnalare il mio nome al team, che ha deciso di darmi questa inaspettata chance. Nonostante sia agli inizi della mia carriera punto da subito ai massimi livelli. Le prove che preferisco sono quelle su terra, ma amo anche confrontarmi con l’asfalto. Il prossimo anno sarà davvero molto impegnativo, ma è proprio ciò che volevo!”. L’auto La nuova Suzuki Ignis Super 1600 è basata sul modello stradale a cinque porte che è stato presentato al Salone di Francoforte a settembre dove è stata esposta in anteprima anche la versione rally 2004, attualmente in fase di collaudo. Il livello di affidabilità sarà sempre molto alto: la maggior parte dei componenti sono in comune con la 3 porte di quest’anno, che ha avuto il 64,3% di gare portate a termine, in assoluto il miglior risultato nel Jwrc. La nuova Ignis è destinata a ulteriori sviluppi e il suo potenziale verrà incrementato. La nuova vettura sarà 15 cm più lunga della precedente. I cambiamenti più sostanziosi riguardano il motore, con potenza e coppia maggiori rispetto al predecessore. Si è lavorato molto anche sulla guidabilità del propulsore, che dovrà garantire una buona riserva di potenza in tutta la gamma di regimi. Nuovo anche il sistema di trasmissione, che dovrebbe essere più veloce e affidabile del precedente. La leva del cambio è ora posizionata sul piantone dello sterzo, la manovrabilità ne risulta così migliorata. Ulteriori modifiche sono state apportate alle sospensioni, allo scopo di rendere la vettura più adattabile alle condizioni specifiche dei vari rally. Il modello 2004 beneficia anche di una carreggiata più larga, altra caratteristica che dovrebbe portare a una maggiore stabilità e maneggevolezza, soprattutto su asfalto. Il Junior World Championship nel 2004 vedrà un nuovo fornitore di pneumatici, Pirelli. Durante i test, si dovrà quindi mettere a punto l’auto in funzione di queste nuove gomme. I primi esemplari arriveranno a Milton Keynes, presso la sede della Monster Sport Europa, entro fine anno; mentre la prima presa di contatto da parte dei piloti è prevista per i primi di gennaio. Questo il parere del team manager di Monster Sport Europa, Risto Laine: "Sarà un anno molto interessante, con nuovi piloti, una nuova auto e un nuovo fornitore di pneumatici. Cambiamenti importanti che rendono difficile prevedere come funzionerà tutto l’insieme. Ma, quando fai dei cambiamenti, punti sempre a migliorare! La scorsa stagione ci ha lasciato in eredità una buona base da cui partire. Sulla carta abbiamo tutto quello tutto quello che serve per avere successo. Lo schieramento piloti è incredibilmente forte e tutti, eccetto Andersson, sono abituati a correre nelle posizioni di testa, mentre Per-gunnar è un grande talento per il futuro. La nuova auto mira a capitalizzare i punti di forza della precedente e a eliminarne i difetti. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro, ma penso che la stessa cosa l’avranno fatta anche i nostri rivali. L’unico modo per scoprire chi sarà il migliore è la competizione!” Le gare Il Junior World Championship 2004 è articolato su sette prove: Montecarlo, Grecia, Turchia, Finlandia, Gran Bretagna, Italia e Spagna. Ogni rally ha caratteristiche esclusive e richiede requisiti particolari, il che rende il Jwrc uno dei campionati più impegnativi al mondo. 1. Rallye di Montecarlo (Mc) 23-25 gennaio Tipo di superficie: asfalto con neve e ghiaccio. Il Montecarlo è uno degli eventi più insidiosi e imprevedibili in calendario. Le condizioni possono variare tra partenza e arrivo di ogni singola prova speciale, quindi la scelta delle gomme è determinante. Il più delle volte è il miglior compromesso a rivelarsi la scelta vincente. È l’evento con la più lunga tradizione e quello che tutti vorrebbero vincere. Lo scorso anno Daniel Carlsson con la Suzuki ci andò vicino, concludendo al comando la prima giornata. 2. Rally dell’Acropoli (Gr) 3-6 giugno Tipo di superficie: sterrato sconnesso, con presenza di pietre. Quello greco è uno dei rally più caldi dell’anno. E’ un test di durata sia per gli uomini sia per le auto. Forature e rotture di sospensioni sono una minaccia costante, e in questo senso l’Acropoli ha una solida reputazione di gara “scassamacchine”. Una prova in cui il conducente deve saper usare la testa e il piede destro in egual misura. 3. Rally di Turchia (Tr) 25-27 giugno Tipo di superficie: sterrato sconnesso, con sassi e solchi profondi. Le prove speciali non sono molto diverse da quelle greche, ma per la prima volta si correrà in Turchia d’estate. Questo rende difficile indovinare le condizioni di gara. Quando si correva in febbraio, c’erano alcuni tratti ghiacciati, ma nel 2004 sarà ben difficile trovarne. Un approccio prudente finisce per essere vincente: quest’anno Daniel Carlsson con la Suzuki è stato in testa prima di avere dei problemi nella seconda tappa. 4. Rally di Finlandia (Fin) 5-8 agosto Tipo di superficie: sterrato, liscio e molto veloce. Il Rally di Finlandia ha un significato speciale per la Suzuki. Nel 2003 Daniel Carlsson ha portato qui la Suzuki alla sua prima vittoria nel Jwrc. Questo rally viene spesso definito “Gran Premio di Finlandia” perché gli sterrati, molto levigati, sono così veloci che si raggiungono velocità prossime ai 200 km/h . I celeberrimi “salti” sono ben noti anche ai non appassionati. Per molti piloti è questo il rally più bello di tutta la stagione. Una sfida stimolante per i piloti più giovani del Jwrc. 5. Rally di Gran Bretagna (Gb) 17-19 settembre Tipo di superficie: terra, spesso con molto fango. Per la prima volta la prova mondiale inglese si svolgerà in settembre, anziché in novembre come da lunga tradizione. In teoria, questo dovrebbe significare meno brutto tempo e meno fango. Ma le prove speciali nelle foreste gallesi sono tra le più impegnative e difficili dell’intero campionato. Caratteristiche che non hanno impedito a Daniel Carlsson di vincere la prova 2003 al volante della Suzuki. 6. Rallye d'Italia (I) 1-3 ottobre Tipo di superficie: sterrato liscio e sabbioso. Sarà una nuova esperienza per tutti: è la prima volta che il Mondiale Rally va in Sardegna. Gli sterrati sardi sono molto particolari, di terra fine e sabbia. Le speciali sono veloci e fluide e richiedono la massima concentrazione. Con un campo di gara così uniforme, la lotta tra i piloti dovrebbe essere avvincente. 7. Rally di Catalogna (E) 29-31 ottobre Tipo di superficie: asfalto. Una classica gara su asfalto, con strade larghe e ampi curvoni che richiedono un’attenta compilazione delle note. Ma le condizioni del tempo possono cambiare tutto, come è accaduto l’anno scorso. Quello di Spagna è il rally più rapido dell’intero Mondiale: sono favorite le auto con i migliori assetti per il veloce e i motori più potenti. I piloti Suzuki per il Jwrc 2004 saranno presentati alla stampa internazionale nel pomeriggio di giovedì 22 gennaio 2004 al Casino di Montecarlo.

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