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2003 anno 6°  

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14 APRILE 2003

pagina 1

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LA COMMISSIONE EUROPEA APPREZZA LE MISURE DEL GOVERNO BRITANNICO VOLTE AD INCREMENTARE GLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA

Bruxelles, 14 aprile 2003 - La Commissione europea ha giudicato positivamente le nuove misure annunciate dal governo britannico per rafforzare gli investimenti privati nella ricerca e sviluppo. Il 9 aprile, in occasione della presentazione del bilancio per il 2003, il ministro britannico delle Finanze Gordon Brown ha illustrato le iniziative volte a promuovere l'innovazione attraverso il sostegno delle società che investono nella ricerca e sviluppo (R&S). Nel discorso di presentazione del bilancio, Brown ha affermato che il progressivo aumento della spesa per la R&S dall'attuale livello dell'1,9 per cento del Pil al livello americano del 2,8 per cento rappresenta una priorità per il governo britannico. Nell'apprezzare l'iniziativa, un portavoce della Commissione europea ha dichiarato: "Riteniamo che quest'annuncio rappresenti un passo importante verso il raggiungimento dell'obiettivo del tre per cento di spesa per la R&S, concordato a Barcellona. Auspichiamo che tali misure vengano adottate in tutt'Europa come esempio di migliore prassi". In particolare, il governo britannico ha illustrato l'intenzione di ampliare la portata del sistema di credito d'imposta per la R&S, varato al fine di incoraggiare gli investimenti nella ricerca mediante la concessione di sgravi fiscali alle aziende. In futuro, il livello d'investimento annuale richiesto per beneficiare del credito d'imposta sarà ridotto approssimativamente da 35.000 a 15.000 euro. Il Ministro britannico delle Finanze ha spiegato che questo provvedimento favorirà in modo particolare le piccole e medie imprese (Pmi) e ha reso noto che il governo valuterà un possibile ampliamento della definizione di "ricerca" per avvantaggiare ulteriormente le piccole aziende. Peter Cotgreave, direttore di "Save British Science Society" ha affermato: "È rincuorante che il Ministro abbia comunicato l'intenzione di chiarire la definizione di R&S, affinché un numero maggiore di società possa beneficiare del credito d'imposta e di un sostegno per incrementare l'attività di ricerca". Brown ha annunciato, inoltre, un'ulteriore misura del governo per il rafforzamento dell'innovazione, volta ad alleggerire l'onere burocratico che grava sulle società, attraverso la riforma o l'abolizione di circa 40 norme commerciali. Infolink: http://www.hm-treasury.gov.uk/budget/bud_bud03/bud_bud03_index.cfm

IL GOVERNO FRANCESE RIVEDE LA DECISIONE DI RIDURRE GLI STANZIAMENTI DI BILANCIO PER LA RICERCA
Bruxelles, 14 aprile 2003 - Il governo francese ha deciso di non dare corso al progetto di riduzione degli stanziamenti di bilancio destinati alle associazioni nazionali di ricerca e tecnologia. In un discorso tenuto il 9 aprile in occasione di un colloquio sull'innovazione, Claudie Haigneré, ministro francese per la Ricerca e le Nuove tecnologie, ha dichiarato che la maggior parte delle restrizioni di bilancio annunciate a metà marzo non sarà applicata. Inoltre, sarà completamente revocato il congelamento dei finanziamenti per i programmi di ricerca autorizzati. L'annuncio di dette restrizioni era stato fatto dopo il voto di marzo sul bilancio preventivo per il 2003, con il quale il governo francese proponeva la riduzione della spesa pubblica complessiva. Da allora, i ricercatori hanno manifestato il proprio dissenso nelle vie dei piccoli centri e delle città francesi ed attraverso Internet. Tuttavia, secondo il Ministro, gli organismi e le associazioni scientifiche e tecnologiche possono tirare ora un sospiro di sollievo. Con la cancellazione dei tagli di bilancio previsti ed il riporto degli stanziamenti concessi nel 2002, "le organizzazioni di ricerca avranno a disposizione per il 2003 una somma equivalente agli esborsi accordati nel 2002", ha dichiarato la Haigneré. In termini reali, gli organismi pubblici saranno interessati da una riduzione del 10 per cento, anziché del 30 per cento previsto inizialmente dagli stanziamenti di bilancio.

INVITO AD INCENTIVARE GLI INVESTIMENTI IN R&S IN GERMANIA E FAR FRONTE ALLA RECESSIONE ECONOMICA
Bruxelles, 14 aprile 2003 - Secondo una relazione di recente pubblicazione che rivela l'impatto complessivo del clima economico sugli investimenti, illustri ricercatori tedeschi hanno sollecitato un intervento per garantire che l'attuale rallentamento dell'economia non abbia ripercussioni su ricerca ed istruzione. La relazione sulla performance delle tecnologie tedesche è stata stilata dall'Istituto Fraunhofer per i sistemi e l'innovazione (Isi), per conto del ministero federale dell'Istruzione e della Ricerca. Il coordinatore della relazione, Hariolf Grupp, ha dichiarato che la superiorità tecnologica tedesca inizia a mostrare cedimenti. Sebbene il livello delle prestazioni tecnologiche del paese resti ancora elevato, si assiste ad un vero e proprio crollo per quanto concerne le tecnologie di informazione e comunicazione (Tic). La relazione è critica nei confronti della tendenza degli investimenti in ricerca e sviluppo a rispecchiare lo stato del bilancio ed il professor Grupp ha esortato il governo a mandare un segnale di smentita mediante l'adozione di una politica sulla ricerca in controtendenza rispetto all'andamento congiunturale.

IMFC: SUL SITO L'INTERVENTO DI TREMONTI
Roma, 14 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che è disponibile sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti pubblicati, l'intervento del Ministro, Giulio Tremonti, al Comitato Monetario e Finanziario Internazionale (Imfc) di Washington del 12 aprile 2003. 

"PATLIB 2003": CONFERENZA INTERNAZIONALE PER ESPERTI IN BREVETTI 
Liegi, 14 aprile 2003 - Dal 21 al 23 maggio si svolgerà a Liegi (Belgio) la conferenza "Patlib 2003", organizzata nel quadro della politica di cooperazione dell'Ufficio brevetti europeo con gli uffici brevetti nazionali. Il tema dell'edizione del 2003 è "Investire nel futuro", con particolare riguardo alla formazione di professionisti esperti in brevetti. Parallelamente al convegno principale, si terrà una serie di corsi di formazione e seminari aperti al pubblico. Tra i relatori di prim'ordine della manifestazione figureranno Philippe Busquin, commissario europeo per la Ricerca, e Ingo Kober, presidente dell'Ufficio brevetti europeo. Speciali workshop nell'ambito della manifestazione saranno dedicati ad argomenti come le relazioni tra i centri di ricerca e l'industria, la nuova legislazione in vigore negli USA ed il suo impatto in Europa, così come il ruolo svolto dai centri Patlib nel processo di innovazione. Infolink: http://www.european-patent-office.org/epidos/conf/patlib2003/ 

BANCA POPOLARE DI MILANO: APPROVATO IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002: UTILE NETTO EURO 170,4 MILIONI (+ 200,6%) DIVIDENDO EURO 0,12 PER AZIONE RINNOVATI INTEGRALMENTE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL COLLEGIO SINDACALE 
Milano, 14 aprile 2003 - Si è svolta il 12 aprile , presso la Fiera di Milano, l'Assemblea della Banca Popolare di Milano Soc. Coop. a r.l., alla quale hanno partecipato oltre 4.000 soci. Il bilancio dell'esercizio 2002 della Capogruppo, approvato dall'Assemblea, presenta un utile netto di Euro 170,4 milioni (+ 200,6%) e il dividendo unitario in distribuzione sarà pari a Euro 0,12. Il titolo Bipiemme quoterà ex cedola dal 22 aprile p.v. e il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 25 aprile p.v.. Si precisa che il dividendo attribuito dà diritto al credito di imposta in misura "piena", pari al 56,25%. I risultati raggiunti, in un anno particolarmente difficile per il sistema bancario italiano, confermano la validità delle strategie intraprese nell'esercizio, che si possono riassumere nel completamento del piano di riorganizzazione industriale del Gruppo Bipiemme, nel rafforzamento dei ratios patrimoniali e nella riduzione dell'esposizione verso il segmento large corporate, domestico ed internazionale. Tra i dati più significativi del bilancio della Capogruppo Bipiemme, si evidenziano: raccolta diretta da clientela: Euro 16.302 mln (+ 10,6%); impieghi con la clientela: Euro 14.493 mln (- 5,1%); risparmio gestito: Euro 12.852 mln (- 1,3%); utile ordinario: Euro 160,2 mln (+ 13,9%); utile netto: Euro 170,4 mln (+ 200,6%); Si segnalano inoltre i positivi risultati ottenuti a livello consolidato per il Gruppo Bipiemme: raccolta diretta da clientela: Euro 18.158 mln (+ 10,4%); impieghi con la clientela: Euro 15.901 mln (- 2,5%); risparmio gestito: Euro 14.668 mln (- 0,7%); margine di interesse: Euro 663 mln (- 2,6%); margine di intermediazione: Euro 1.315,8 mln (+ 0,9%); utile ordinario: Euro 117,5 mln (- 0,5%); utile netto: Euro 127,6 mln (+ 275,7%); Tier 1 ratio 7,04% e Total Capital ratio 11,26%. L'Assemblea della Bipiemme, sulla base del nuovo modello di governance approvato dai Soci nel dicembre scorso, ha inoltre provveduto al rinnovo integrale del Consiglio di Amministrazione con l'applicazione del cd. "voto di lista" e quindi con un riconoscimento alle minoranze assembleari di una rappresentanza complessiva di n. 4 Amministratori. In particolare, per il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 32 dello statuto sociale sono risultati eletti: Presidente: Dott. Roberto Mazzotta. VicePresidenti: Avv. Paolo Manzato; Prof. Dott. Marco Vitale. Consiglieri: Sig. Enrico Airaghi; Dott. Mario Artali; Prof. Dott. Alberto Banfi; Dott. Giorgio Bianchini Scudellari; Dott. Emilio Castelnuovo; Sig. Giuseppe Coppini; Prof. Dott. Rocco Corigliano; Sig. Eugenio Crosta; Dott. Roberto Fusilli; Prof. Dott. Renzo Grassi Catapano; Dott. Piero Lonardi; Prof.ssa Dott.ssa Maria Martellini; Dott. Michele Motterlini; Prof. Avv. Alberto Santa Maria; Dott. Jean-Jacques Tamburini; Avv. Graziano Tarantini; Prof. Avv. Valerio Tavormina. La stessa Assemblea ha infine provveduto - sempre mediante il sistema del "voto di lista" - al rinnovo integrale del Collegio Sindacale ai sensi degli artt. 40 e 41 dello statuto sociale. Sono risultati eletti: Presidente: Avv. Giovanni Giunta. Sindaci effettivi: Dott. Marco Baccani; Dott. Emilio Cherubini; Dott. Ezio Maria Simonelli; Dott. Ettore Maria Tosi; Sindaci supplenti: Dott. Salvatore Rino Messina; Dott. Marcello Priori; Dott. Carlo Radaelli; Dott. Enrico Radice. 

FIRMATO L'ACCORDO STRATEGICO TRA BPM E CRÈDIT INDUSTIREL ET COMMERCIAL 
Milano, 14 aprile 2003 - Diventa operativa l'alleanza commerciale e strategica tra Banca Popolare di Milano e Crédit Industriel et Commercial (del Gruppo Crédit Mutuel). La lettera d'intenti sottoscritta nel dicembre scorso tra i due Gruppi bancari si è trasformata questa mattina a Milano in un accordo definitivo, con in calce le firme di Roberto Mazzotta, Presidente di Bpm e di Michel Lucas, Presidente del Cic, a conclusione di oltre tre mesi di lavori congiunti nel corso dei quali sono stati definiti i protocolli operativi e i loro tempi di attuazione. In particolare, l'alleanza commerciale e strategica riguarda: Lo scopo è di arrivare a sistemi di pagamento integrati che consentano di ridurre i costi delle transazioni cross-border alla luce delle normative europee, con evidenti e concreti vantaggi per la clientela. A tal fine, è prevista l'interconnessione delle piattaforme informatiche Bpm e Cm-Cic mediante la creazione di una infrastruttura telematica dedicata su cui canalizzare i pagamenti da Francia a Italia, da Italia a Francia e da Italia a Germania, pagamenti che verranno poi incanalati sulle rispettive reti domestiche, con future estensioni, nel medio termine, ad altri paesi europei. Il nuovo sistema si focalizzerà sugli strumenti di pagamento sull'estero che potranno beneficiare di condizioni e tariffe preferenziali; i benefici potranno anche ottenersi verso banche fornitrici del servizio clearing, per le principali valute diverse dall'euro, in quanto i due Gruppi si proporranno come ''controparte unica''. Sempre allo scopo di ottimizzare i costi e di offrire ai clienti nuovi servizi a condizioni vantaggiose, sono state definite regole guida della partnership che riguardano, in particolare: conti accesi a non residenti (privati e aziende); mutui ipotecari e finanziamenti (destinati a privati e ad aziende). Altri servizi a particolari condizioni bilaterali riguarderanno i conti centralizzatori per imprese esportatrici, il cash management e il cash pooling. Si è inoltre deciso di creare un circuito comune di Atm (cash dispenser) fra Cm-Cic e Bpm per consentire di fare prelievi e consultare i saldi e i movimenti dei conti con l'applicazione di tariffe preferenziali. L'accordo prevede la realizzazione di un progetto comune allo scopo di perseguire i seguenti obiettivi: per Bpm, l'acquisizione della capacità di emissione di proprie carte di credito a costi competitivi e con particolare flessibilità nei contenuti di prodotto, per il Gruppo Cm, l'espansione dell'utilizzo dei propri sistemi e delle proprie infrastrutture di issuing e di acquiring di carte bancarie, con possibilità di estendere ad altre banche italiane interessate la propria gamma di servizi. Sviluppo delle attività di distribuzione, in regime di libera prestazione di servizi, dei prodotti assicurativi ACM ramo danni (cose e persone) da parte della rete Bpm. Sempre allo scopo di aumentare le sinergie fra i due Gruppi, per ottimizzare i costi e migliorare i servizi offerti alla clientela, l'accordo prevede inoltre: l'utilizzo da parte di Bpm dei servizi degli uffici di rappresentanza e delle filiali esteri di Cic; la cooperazione tra le succursali Cic e Bpm di Londra e New York; lo studio di iniziative e servizi per la clientela "private e corporate" Bpm da realizzare in collaborazione con la Banque de Luxemburg (filiale di Cic in Lussemburgo). l'utilizzo della piattaforma irlandese di Bpm per possibili iniziative del Gruppo Cm-Cic nei settori del risparmio gestito e dell'assicurazione vita. 

IL GRUPPO ARMANI ANNUNCIA I RISULTATI 2002 CHE MOSTRANO UNA CRESCITA DI REDDITIVITA' TRA LE PIU' ELEVATE DEL SETTORE 
Milano, 14 aprile 2003 - Il Gruppo Armani annuncia i risultati economici del 2002, che mostrano una crescita della redditività tra le più elevate del settore, con un Ebt (Utile prima delle imposte) di 199 milioni di Euro (+9,7%) e un Ebitda (Utile prima di Imposte, Interessi e Ammortamenti) pari a 263 milioni di Euro in crescita del 7,2%. Nel 2002 si è inoltre registrata una crescita costante delle vendite, con il fatturato indotto a 1.691 milioni di Euro (+6,4%) e il fatturato consolidato che ha raggiunto 1.301 milioni di Euro (+2,3%). E' proseguito il programma di investimenti strategici, completamente autofinanziati, con un impegno pari a 87 milioni di Euro, destinati, tra l'altro, all'espansione dell'esclusiva rete distributiva e all'acquisizione di stabilimenti industriali. Ad oggi il valore a prezzi retail delle vendite di prodotti Armani nel mondo può essere stimato superiore ai 4 miliardi di Euro. Giorgio Armani, Presidente ed Amministratore Delegato del Gruppo Armani, ha dichiarato:"Il Gruppo Armani ha realizzato dei risultati estremamente soddisfacenti nel 2002. Alla fine di un anno in cui gran parte del settore ha registrato un calo di redditività, il nostro Gruppo ha conseguito una crescita di redditività tra le più elevate, ed è anche riuscito a proseguire il proprio programma di sviluppo con investimenti, completamente autofinanziati, per 87 milioni di Euro.Il Gruppo Armani ha continuato a crescere mostrando un significativo aumento del fatturato indotto pari al 6,4%. Le vendite di abbigliamento hanno registrato una crescita del 4,7% con, in particolare, un +19% di AJ|Armani Jeans; tra le altre categorie di prodotto le vendite di Orologi Emporio Armani sono aumentate del 24% e i profumi e cosmetici Giorgio Armani e Emporio Armani sono cresciuti dell'11%. Durante il 2002 il Gruppo Armani ha dimostrato ancora una volta il proprio impegno alla crescita con l'apertura di 30 nuovi negozi e la ristrutturazione di 16 già esistenti; con la decisione di attribuire a Safilo una nuova licenza per la produzione degli Occhiali Giorgio Armani e Emporio Armani; con il lancio di due nuovi profumi - Armani Mania per uomo e Sensi per donna; con il lancio dei Gioielli Emporio Armani; con l'espansione di AJ|Armani Jeans negli Stati Uniti e in Giappone; e con l'espansione del marchio Armani Casa nel mondo. Nel corso dell'anno il Gruppo ha destinato, come sempre, risorse significative alla promozione a livello mondiale del proprio portafoglio marchi investendo in pubblicità, pubbliche relazioni ed attività promozionali più del 10% del fatturato indotto. Nel corso degli ultimi cinque anni il Gruppo, con investimenti per oltre 650 milioni di Euro, pari al 70% del proprio cash flow, ha conseguito l'obiettivo di integrarsi verticalmente, ponendo sotto il proprio diretto controllo i principali aspetti delle attività di design, produzione, distribuzione e vendita al dettaglio. Il successo di questa strategia è chiaramente dimostrato dal livello di crescita media del fatturato consolidato che è stato, negli ultimi cinque anni, pari al 14%. Passa talvolta inosservato come il Gruppo Armani abbia, nel corso degli ultimi tre decenni, consolidato con successo a livello mondiale la presenza di sei propri marchi rappresentati dalle linee: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Emporio Armani, AJ|Armani Jeans, A/X Armani Exchange e Armani Casa, ciascuno con la propria personalità, posizionamento e strategia distributiva, risultato non facilmente conseguibile come dimostra il mercato. Nonostante le incertezze dell'attuale congiuntura economico-politica, sono fiducioso del fatto che con una attenta gestione il nostro Gruppo possa continuare a produrre anche per il futuro risultati positivi." 

CONVEGNO: "CORPORATE GOVERNANCE E VALORE D'IMPRESA: NOVITÀ LEGISLATIVE E BEST PRACTICE INTERNAZIONALI"
Milano, 14 aprile 2003 - Rsc & Partners Consulting, società di consulenza aziendale specializzata in progettazione e realizzazione di sistemi di Corporate Governance, organizza, in collaborazione con Governance Consulting, un incontro sul tema: "Corporate Governance e valore d'impresa: novità legislative e best practice internazionali" Il convegno, prenderà in considerazione i nuovi sistemi di amministrazione e controllo delle imprese, introdotti dal D.Lgs. 6/2003 di riforma del diritto societario, visti come gli strumenti operativi idonei per mettere in pratica un concetto di governance evoluto; verranno, inoltre, presentati i risultati della ricerca di Rsc & Partners Consulting, condotta sulle società quotate in Borsa Italiana S.p.A., che ha evidenziato in che misura ed in che modo le aziende italiane abbiano già recepito con il codice di autodisciplina i nuovi orientamenti del mercato. Oggi le società adottano sempre di più un sistema di governo societario che non si limiti al rispetto degli aspetti formali, ma che sia in grado di creare valore per gli azionisti, che sia apprezzato dagli investitori istituzionali e da tutti gli stakeholders; una corporate governance efficace, efficiente e riconoscibile in grado di creare la "correttezza relazionale" necessaria per competere in un mercato globale sempre più responsabile. Interverranno come relatori: il prof. Ferdinando Superti Furga dell'Università di Pavia, il dott. Paolo Costanzo di Rsc & Partners Consulting, l'avv. Alessandro Chieffi di Borsa Italiana S.p.A., l'ing. Carlo Mammola, Managing Director di Bank of America Capital Partners; introduce il tema e coordina gli interventi il Presidente di Rsc & Partners Consulting, dott. Arturo Sanguinetti. RSC & Partners Consultino. Martedì 15 Aprile 2003 ore 15.00 - 18.00 Palazzo Mezzanotte - Congress and Training Center Milano, Piazza degli Affari n. 6 

DALLA FUSIONE DI NEUTRA E PKF ITALIA NASCE PKF ITALIA SPA, CON UFFICI A BRESCIA SI TRATTA DI UNA SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE FRA LE PRIME DIECI AL MONDO PER FATTURATO GLOBALE 
Milano, 14 aprile 2003. Nello scenario della revisione contabile in Italia si affaccia un nuovo protagonista. Dalla fusione di Neutra e Pkf Italia nasce PKF Italia spa, società di revisione contabile iscritta all'albo speciale tenuto dalla Consob che si pone come obiettivo nei prossimi due anni di diventare tra le prime società di revisione contabile operante in Italia in termini di dimensioni. Gli amministratori di Pkf Italia Spa sono: Umberto Giacometti, Presidente; Alessandro Franchi, Amministratore Delegato area commerciale e Eliseo Piana, Amministratore Delegato area tecnica Il network internazionale Pkf, nato nel 1969 dall'aggregazione di società operanti in Australia, Canada, Gran Bretagna e Usa, è presente in oltre 100 Paesi con più di 400 uffici e circa 10.000 professionisti che generano un fatturato fee di circa un miliardo di $ . La fusione tra Neutra e Pkf Italia rappresenta la realizzazione di un'importante integrazione che pone la nuova società tra i primi operatori in Italia. Il fatturato dell'esercizio in corso viene previsto in circa 7 milioni di Euro sviluppato negli uffici di Milano, Verona, Brescia, Bologna, Roma, Firenze e Bari, con una struttura composta da circa 100 dipendenti e collaboratori laureati in economia e commercio e prevalentemente iscritti negli albi professionali che abilitano a svolgere la revisione contabile L'obiettivo principale di Pkf nel breve periodo è l'apertura di nuovi uffici in aree ad elevata presenza di attività imprenditoriali e finanziarie e lo sviluppo dei propri servizi professionali, oltre che nei tradizionali settori delle medie imprese manifatturiere, nel settore delle aziende a capitale pubblico, della sanità e in campi innovativi. In riferimento a quest'ultimi, sono stati avviati significativi progetti e esperienze professionali nell'assistenza alla predisposizione dei bilanci sociali e nei servizi tecnologici ad alto valore aggiunto, quali la revisione della sicurezza dei sistemi informativi e la verifica dell'affidabilità dei sistemi. www.pkf.com Alessandro Franchi è laureato in Economia Aziendale presso l'Università L. Bocconi di Milano. Dopo un'esperienza come Senior Auditor dal 1979 al 1982 presso la Price Waterhouse di Milano e come dirigente dal 1982 al 1993 alla Ernst & Whinney (poi Reconta Ernst & Young) presso gli uffici di Verona e Brescia, Alessandro Franchi è diventato socio dal 1993 presso la CZ Revisione, poi denominata Neutra S.p.A. Nel 2001 è partner di Ernst & Young S.p.A. e nel dicembre 2002 ritorna in Neutra come socio e Amministratore Delegato Umberto Giacometti è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Verona. Dopo un'esperienza di 7 anni presso la Ernst & Whinney, nel 1998 costituisce la PFK Italia srl dalla quale è stato ininterrottamente Presidente fino ad ora. Umberto Giacometti è Membro del Consiglio di Amministrazione di AIRE (Associazione italiana delle società di revisione), Presidente della Commissione dei Revisori dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Verona ed è stato Docente di revisione contabile e tecnica di consolidamento nei corsi preparatori agli esami di Stato. Eliseo Piana è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Verona. Inizia la sua attività professionale nel 1972 in Arthur Young & Co, in cui diventa socio dal 1984, ricoprendo tra l'altro incarichi di responsabili della formazione del personale della revisione in Reconta Ernst & Young dal 1991 e in CZ Revisione (poi Neutra) dal 1994. 

FOCUS SULLE PRINCIPALI SOCIETÀ VINICOLE ITALIANE 
Milano, 14 aprile 2003 - Focus sulle principali società vinicole italiane (periodo 1997-2002) scaricabile dal sito dell'Ufficio Studi. www.mbres.it

BANKSIEL E FINMATICA: ACCORDO PER MIGLIORARE L'ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO A DISTANZA PER L'INTERNAL AUDIT DEGLI ISTITUTI FINANZIARI 
Roma, 14 aprile 2003: Banksiel - società del Gruppo Finsiel, la Bu It Mercato di Telecom Italia - e Finmatica - principale produttore italiano di software applicativo nel settore Finance, Scm, eBusiness e Security - hanno siglato un accordo che semplificherà e migliorerà l'attività di monitoraggio per l'Internal Audit degli istituti finanziari. Banksiel, società di punta del settore Finance del Gruppo Finsiel, realizzerà moduli di interfaccia (librerie di dati) per la soluzione di Finmatica relativa al Sistema dei Controlli a Distanza (Scd). Tali moduli predisposti da Banksiel, che ne manterrà la proprietà, e utilizzati da Finmatica in qualità di licenziataria esclusiva, sono delle vere e proprie librerie dati (Kri Indicatori di Rischio) alimentate con informazioni estraibili dagli archivi di applicazioni della stessa Banksiel. Scd è la soluzione di Finmatica rivolta all'Internal Audit degli istituti finanziari che garantisce il monitoraggio a distanza dell'andamento di tutti i Centri di Responsabilità, quindi non solo filiali ma anche uffici, divisioni o altre entità preposte alla gestione di rapporti, di prodotti o di processi. Grazie alla soluzione Scd, che consente il controllo a distanza e l'analisi dei dati per eccezioni e anomalie, il personale preposto alle ispezioni non è più costretto a recarsi presso le dipendenze per le verifiche ordinarie, ma pianifica le visite in base alla precisa individuazione di anomalie o fattori di rischio riscontrati a livello di Audit centrale. Le parti hanno individuato nel prodotto Banksiel "Capital Gain", il caso pilota su cui concretamente impostare tale iniziativa, vista la sua larga diffusione sul mercato bancario e la qualità/pertinenza dei dati estraibili. 

IL BILANCIO 2002 DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE CONFERMA IL POSITIVO TREND DI CRESCITA DELL'ISTITUTO CRESCONO LA RACCOLTA DIRETTA (+5,10%), GLI IMPIEGHI (+13,45), E L'UTILE DI GESTIONE (+18,46%) 
Busto Garolfo, 14 aprile 2003 - Il bilancio della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, rappresenta il risultato di una gestione attenta, che ha saputo razionalizzare al meglio la struttura per offrire un servizio sempre più qualificato. Così, senza aumenti complessivi di personale, è stato incrementato il numero delle risorse umane che oggi operano direttamente agli sportelli. Nel corso del 2002 è proseguita l'opera di fidelizzazione della clientela che ha portato a risultati importanti, come è stato confermato dalla crescente operatività degli sportelli. Sono cresciute le carte di credito emesse dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (+11,48%), i contratti leasing stipulati a mezzo di Agrileasing (+24,75%), la domiciliazione delle utenze (+6,90%), i prelievi agli sportelli bancomat hanno superato le 219.600 operazioni (+11,29%), mentre i prelievi sui bancomat emessi dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si sono incrementati del +31,09%, gli utenti del servizio di home banking sono passati da 93 a 425, La rinnovata attenzione al cliente ha permesso di elevare il numero dei soci, che al 31 dicembre scorso hanno raggiunto quota 1.947, con un incremento assoluto di 119 unità rispetto al precedente esercizio (+ 6,5%). "In un momento economico che, come è noto, è gravato da numerose difficoltà, i lusinghieri risultati conseguiti evidenziano, ancora una volta, la validità dell'idea cooperativa e lo stretto legame che unisce la nostra Bcc al territorio", commenta Gianni Macchi, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, un istituto che conta 13 filiali sparse tre le province di Milano e Varese: Busto Garolfo, San Lorenzo di Parabiago, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Villastanza, Olcella, Canegrate, Legnano, Buguggiate, Bizzozzero, Bodio Lomnago e Varese. Entrando nel dettaglio del bilancio 2002, i principali indicatori sono: Raccolta diretta. Raggiunge 296,78 milioni di euro con un incremento di oltre 14,4 milioni (+5,10%) rispetto al precedente esercizio. Impieghi con i clienti. Sono passati da 176,4 a 200,1 milioni in un solo anno (+13,45%). Rilevante è il numero dei mutui erogati: 861 per oltre 40,7 milioni di euro. Sofferenze nette rapportate agli impieghi. Diminuiscono dal 3,05% del 2001 al 2,52% rilevato al 31.12.2002, facendo segnare un decremento di oltre il 50% rispetto al 1999, quando erano a quota 5,20%. Conto economico. Chiude a dicembre 2002 con un utile netto 3.007.517 euro (+18,46%). Il consiglio di amministrazione ha proposto di destinarlo per 2.780.449,35 euro a riserva legale, per 27.067,65 euro al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della Cooperazione, e per 200.000 euro al fondo utilizzato per la beneficenza della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Margine di interesse. Si è registrato un incremento di + 1,39% rispetto al precedente esercizio, nonostante la riduzione dei tassi e la continua contrazione dello spread applicato alla clientela, che nel corso dell'anno è sceso di oltre 0,23 punti. Margine di intermediazione. Si attesta a 17.798.596 euro con un aumento dell'1,92% rispetto al 2001. Imposte sul reddito di esercizio. 862.799 euro. 

AEM:RIVEDE RIALZO BILANCIO 2002 
Milano, 10 aprile 2003 - Si è riunito il 10 aprile sotto la presidenza dell'ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem che ha provveduto ad apportare - in vista della prossima Assemblea degli Azionisti - le necessarie modifiche al bilancio consolidato del Gruppo Aem e al bilancio di Aem SpA, a seguito della definitiva approvazione del decreto legge n. 25/2003. Con tale decreto il Governo aveva abolito, con decorrenza retroattiva dal 1° gennaio 2002, la maggiorazione degli oneri per l'accesso alla rete applicata alla produzione idroelettrica delle sole imprese che alla data del 16 marzo 1999 (data di recepimento in Italia della direttiva UE di liberalizzazione del mercato elettrico) operavano in qualità di produttori-distributori. Lo scorso 18 marzo, in sede di prima approvazione del bilancio 2002, il Consiglio di Amministrazione di Aem aveva provveduto, anche a fini fiscali, a recepire gli effetti di tale abolizione in termini di minori costi della gestione per 33,6 milioni di euro, procedendo però contestualmente ad un accantonamento prudenziale (neutro fiscalmente) per pari importo, in attesa della definitiva il(conversione in legge. A seguito dell'annullamento di tale accantonamento: risultato operativo lordo consolidato del 2002 raggiunge i 184,5 milioni di l'utile netto(euro, in crescita dell'11,5% rispetto all'esercizio precedente; consolidato è pari a 112,7 milioni di euro, anch'esso in miglioramento rispetto al valore raggiunto nel 2001 (+7,2%). 

DADA ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO : CONFERMATO L'INCARICO DI REVISIONE CONTABILE PER IL TRIENNIO 2003-2005 ALLA DELOITTE & TOUCHE E RINNOVATA L'AUTORIZZAZIONE ALLA COMPRAVENDITA DI AZIONI PROPRIE 
Firenze, 14 aprile 2003 - Dada S.p.A. ha tenuto l' 11 aprile pomeriggio a Firenze la sua Assemblea degli Azionisti. Nella seduta ordinaria è stato approvato il bilancio della Società al 31 dicembre 2002, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del 27/02/2003. L'Assemblea ha poi nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2003-2005, essendo in scadenza il precedente organo, e confermato alla presidenza Paolo Barberis, socio fondatore e già Presidente di Dada dal 1995. L'attuale C.d.A. di Dada risulta composto dai seguenti Consiglieri: oltre a Paolo Barberis, Salvatore Amato, Giovanni Benedetto, Flavio Biondi, Pompeo Borlone, Angelo Falchetti, Lorenzo Lepri Pollitzer de Pollenghi, Fabio Palumbo, Massimiliano Pellegrini, Vittorio Pessina, Alessandro Sordi, Roberto Sottani e Giorgio Valerio. E' stato altresì nominato il Collegio Sindacale che risulta così composto: Alessandro Grimaldi (Presidente), Pier Angelo Dei (effettivo), Giancarlo Lemmi (effettivo), Piero Alonzo (supplente), Francesca Pirrelli (supplente). L'Assemblea ha inoltre confermato l'incarico di revisione contabile per il triennio 2003-2004-2005 alla società Deloitte & Touche S.p.A. ed ha rinnovato l'autorizzazione al C.d.A. ad acquistare e disporre azioni proprie nel limite del 10% del capitale sociale. Il bilancio consolidato di esercizio al 31/12/2002, approvato all'unanimità, si è chiuso con un fatturato consolidato pari a circa € 28 milioni e un Margine Operativo Lordo (Mol) consolidato negativo per circa € 5,3 milioni. Il Mol relativo al quarto trimestre del 2002 registra un sensibile miglioramento portandosi a -€ 0,78 milioni, rispetto ai -€ 2,2 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il Risultato Netto consolidato del 2002 è negativo per circa € 33 milioni; su tale risultato hanno inciso ammortamenti di immobilizzazioni e di goodwill per € 10,5 milioni nonché spese non ricorrenti quali svalutazioni straordinarie di partecipazioni e accantonamenti sui crediti per € 18,9 milioni. Per quanto riguarda l'andamento successivo alla chiusura del 2002, il C.d.A. riunitosi nella mattina ha analizzato i dati a preconsuntivo del primo trimestre 2003: Ricavi Consolidati a 6,63 milioni di Euro (in crescita del 3% rispetto al trimestre precedente e sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2002). Ebitda consolidato positivo per 0,3 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al 2002 ( -1,7 milioni di Euro ) e al trimestre precedente ( -0,8 milioni di Euro) Nella sua parte straordinaria, l'Assemblea ha deliberato il trasferimento della sede sociale in Firenze da Via de Pandolfini 34 a Borgo degli Albizi 12, iniziativa che si inserisce nell'ambito del piano di ottimizzazione e di razionalizzazione societaria del Gruppo Dada. 

DADA PRECONSUNTIVO PRIMO TRIM. 2003: RITORNO A EBITDA POSITIVO E RICAVI STABILI A €6,6 MILIONI 
Firenze, 14 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Dada S.p.a, riunitosi l' 11 aprile sotto la Presidenza di Paolo Barberis, ha analizzato i dati a preconsuntivo del primo trimestre 2003. Risultati economico-finanziari: Ricavi consolidati a circa 6,63 milioni di Euro (in crescita del 3% rispetto al trimestre precedente, pari a 6,68 milioni di Euro nel primo trimestre 2002). Ebitda consolidato positivo per 0,3 milioni di Euro (pari a circa il 5% sui ricavi), in netto miglioramento rispetto ai risultati dello stesso periodo del 2002 ( -1,7 milioni di Euro ) e del trimestre precedente ( -0,8 milioni di Euro). Posizione Finanziaria netta consolidata al 30 marzo 2003 positiva per oltre 19,5 milioni di Euro (19,6 milioni di Euro al 30.03.2002). Linee di business Consumer Services (37% dei ricavi): incentrata sul network di portali che ruota intorno a superEva e Clarence, si conferma tra i primi 4 player del mercato a livello assoluto, e la prima del settore media. D'importanza strategica l'avvio imminente della concessionaria Rcs-Dada Advertising, che consolida e valorizza le competenze di Rcs e Dada nel mondo dell'Internet advertising.Business Services (45% dei ricavi): Dada si conferma tra i maggiori player del mercato italiano per la realizzazione e gestione di progetti innovativi, in particolare progetti di Web Agency, Intranet e Community per primari Gruppi italiani e multinazionali e per la Pubblica Amministrazione. Self Provisioning Services (18% dei ricavi): Dada si conferma leader indiscusso del mercato in Italia e tra i principali operatori in Europa, con una base di oltre 150.000 domini registrati e oltre 30.000 aziende clienti. 

RAPPORTO ASSINFORM SULL'INFORMATICA NELLE REGIONI ITALIANE 
Milano, 14 aprile 2003 - Cresce a ritmi sostenuti il numero delle aziende di informatica al Sud, ma le regioni del Nord hanno sempre più in mano il mercato, e nel nostro Paese aumenta il gap sociale ed economico connesso all'uso delle nuove tecnologie. Queste le evidenze più significative del Primo Rapporto sull'informatica nelle Regioni italiane, condotto da Assinform in collaborazione con NetConsulting e presentata in questi giorni con il patrocinio del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie. Nel 2002 il numero delle aziende del settore è cresciuto in Italia del 4,9% e al Sud dell'8,3% contro il 3,2 % del Nordovest, il 4% del Nordest e il 4,5% del Centro. Per contro, in un mercato nazionale dell'informatica pari a 20 miliardi di Euro e contrattosi del 2%, la domanda è risultata in calo solo dell'1,6 e dell'1,7 % nel Nordovest e nel Nordest, mentre al Centro è calata del 2,3% e al Sud addirittura del 4,1%. Il divario tendenziale delle dotazioni tecnologiche nelle regioni italiane è confermato dalla ripartizione territoriale della domanda (37 % dal Nordovest, 21% dal Nordest, 28,8% dal Centro e il 13,2 per cento dal Sud) e dal peso della stessa sul PIL regionale, con percentuali che oscillano a Sud tra 0,7% della Sardegna e l'1,3% della Campania, contro il 2,5% del Piemonte, il 2,1% della Lombardia, l'1,8-1,9 % del Triveneto. Caso a sé fa sia il Lazio, ove la concentrazione della PA concorre ad un dato pari al 3,7 %; e anche il Veneto, la regione ove la spesa informatica ha mostrato nel 2002 maggior sviluppo (1,3%), anche se non come nel 2001 (9,9%). "E' la prima volta che nel nostro Paese viene pubblicato uno studio regionalizzato sul mercato e il settore dell'informatica - ha commentato Giulio Koch, Presidente di Assinform, l'associazione delle imprese di informatica e telecomunicazioni operanti in Italia - offrendo ad operatori e amministratori pubblici elementi di conoscenza e di riflessione originali, e anche preziosi alla luce dell'attuale fase di spinta federalistica". Lo studio è integralmente pubblicato nel Rapporto sull'Innovazione nelle Regioni d'Italia, curato dai Centri Regionali di Competenza, organizzati nell'ambito dei programmi per l'e-Government. Nord Ovest. Nascono meno imprese, ma il mercato è forte. La Lombardia traina La domanda di informatica (It) delle imprese e Amministrazioni pubbliche del Nordovest pesa per il 37% sul mercato italiano dell'informatica. Questo grazie soprattutto alla Lombardia (22,7 % della domanda totale, per 4,5 miliardi di Euro), che ha visto crescere negli ultimi tre anni la domanda It ad un tasso medio del 4,2 % (contro il 2,8 nazionale) e che ancora nel 2002 è stata una delle poche regioni - con Veneto e Marche - ad aver accresciuto la domanda (+0,6%). Evidente è invece la frenata in investimenti e spesa It (pari a 2,2 miliardi di Euro e in calo del -4,1%) del Piemonte, anche se mantiene il terzo posto nella classifica per regioni per spesa informatica. Scontata è per quest'area la maggiore diffusione delle tecnologie It. Tutte le regioni considerate, ad eccezione della Liguria, mostrano infatti un rapporto tra spesa It e Pil superiore al 2% medio nazionale. La spesa It annua per occupato vede in testa il Piemonte con 1195 euro, seguito da Valle d'Aosta (1091), in Lombardia (1053) e Liguria (844). Significativa, è anche la concentrazione delle aziende di informatica (It), pari a 24772 e cioè al 34,8 % delle aziende italiane del settore. In Lombardia la concentrazione è ancora più evidente, con 16829 imprese, pari al 22,7% del totale nazionale. Inferiore alla media è invece, il tasso netto di natalità delle imprese, pari al 3,2 %, lontano dall'8,3 % del Sud. Al Centro, guida il Lazio. Bene anche Marche e Toscana Le imprese e gli Enti Pubblici del Centro esprimono il 28,8% del mercato italiano It, con un ruolo predominate del Lazio che, grazie anche alla concentrazione della PA, è secondo nella classifica delle regioni per spesa informatica (It), con 3,8 miliardi, pari al 19% del mercato nazionale. Va detto però che la spesa It del Lazio è calata nel 2002 del 2,9%. Importante è il ruolo della Toscana che con una spesa di 1,2 miliardi (in calo dell'1,7% sul 2001) pesa per il 6,2% sul mercato nazionale. Brillano per dinamica le Marche, che con Lombardia e Veneto, è fra le tre regioni ad aver accresciuto la domanda di informatica nel 2002 (+1%), conquistando una quota di mercato nazionale del 2,3% (466 milioni). Il rapporto tra spesa It e Pil regionale conferma il primato del Lazio (3,7%) a livello nazionale, confermato anche da una spesa It per occupato di quasi 1700 euro. Va comunque ricordato che il primato del Lazio consegue anche al fatto che gli investimenti It sono attribuiti alla regione ove ha sede principale l'impresa o Amministrazione pubblica. E in effetti il Lazio, pur essendo secondo per quota di mercato, è solo quarto per percentuale di imprese presenti nel territorio (7,7%). Nel complesso, il Centro è l'area in cui si concentra il minor numero di imprese It: il 19% del totale nazionale, nonostante la buona performance della Toscana (7,2% delle aziende nazionali del settore It). Nord Est: corre il Veneto, frena l'Emilia Romagna. Le regioni del Nord Est esprimono il 21% del mercato nazionale con in testa il Veneto: oltre 1,7 miliardi, 8,6% del mercato nazionale e al 4° posto nella classifica delle regioni per spesa informatica). Il Veneto è la regione in assoluto più dinamica, con un tasso di crescita 2002 pari al 1,3% e con il record di crescita nel triennio 2000-2002 (+5,5% in media). Sempre sul lato della domanda frena invece l'Emilia Romagna, che pur mantenendo il 5° posto nella classica nazionale per spesa It, vede la domanda di It in calo del -4,3% nel 2002 (pari a 1,6 miliardi) dopo aver già mostrato tassi di sviluppo modesti negli ultimi 3 anni e pari in media all'1,7%). Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, rispettivamente con una quota della domanda nazionale pari al 2,2 e al 2,1 % si sono invece mossi sostanzialmente in sintonia con il mercato nazionale, con un calo della domanda del 2,5 e del 3,1 %. Nel Nord Est si ritrovano valori oramai prossimi a quelli del Nord Ovest per gli indicatori chiave. Il rapporto tra spesa It e Pil regionale è compreso in tutte le regioni tra 1,8 e 1,9%. La spesa It per occupato è pari a 998 euro in Trentino A.Adige, a 850 euro circa in Friuli V.Giulia e attorno agli 840 nel Veneto e in Emilia Romagna. Buona nell'area anche la concentrazione delle imprese, pari a 14982 e cioè al 21% del totale nazionale. Veneto e Emilia Romagna fanno la parte del leone, con un numero di imprese pari rispettivamente al 9,3 e al 7,8% del totale nazionale. Ma è il Trentino Alto Adige a mostrare il tasso di natalità delle imprese più elevato e pari al 9,6 %. Sud e Isole: si investe poco, ma cresce la voglia di impresa L'Italia meridionale presenta un primato doppio e contraddittorio: quello del mercato meno energico (13,2% della domanda nazionale, in calo del 4,1 % nel 2002) e quello della maggiore natalità netta delle imprese It: 8,3% contro il 4,9% medio nazionale. Non mancano realtà di mercato interessanti, come quelle di Campania e Puglia (rispettivamente con il 4,5 e il 2,6% del mercato nazionale, e con un aggregato di circa 7800 aziende). Ma è al Sud che si trovano le cinque regioni (Molise, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna) a più basso investimento in capitale tecnologico (tra lo 0,7 e l'1% di spesa It sul Pil) e a più bassa spesa It per occupato (fra i 330 e i 430 euro). Un parziale riscatto è sul fronte dell'offerta. L'incremento dell'8,3% del numero di imprese It nell'area e per il 2002 viene da dinamiche sostenute in tutte le regioni (salvo il Molise), con il record della Calabria (+11%). Il riscatto è tuttavia da considerarsi parziale. Il raffronto fra la quota di mercato dell'area e la quota di imprese sul totale nazionale conferma infatti seppure indirettamente, la presenza di un numero molto elevato di microimprese, quindi anche tante aziende che non sempre hanno i mezzi per sostenere il proprio sviluppo. 

FORUM RUSSIA-ITALY 2003: DUE GIORNI DI SEMINARI IN ASSOLOMBARDA 
Milano, 14 aprile 2003 - Si è tenuta presso l'Auditorium di Assolombarda la "due giorni" di incontri bilaterali sulle opportunità di collaborazione industriale e commerciale tra Italia e Russia. Al convegno di apertura, organizzato da Confindustria in collaborazione con Assolombarda, sono intervenuti tra gli altri il Presidente di Assolombarda, Michele Perini, il Vice-Presidente di Confindustria, Giancarlo Cerutti, il Presidente della Camera di Commercio Italo-Russa, Rosario Alessandrello, i rappresentanti delle principali associazioni industriali di categoria russe e personalità di rilievo del mondo imprenditoriale e finanziario del Paese. A. Ivanovich Volskiy, Giancarlo Cerutti e Rosario Alessandrello L'iniziativa ha inteso dare seguito agli eventi realizzati da Confindustria a Mosca e a San Pietroburgo negli scorsi anni finalizzati ad intensificare le relazioni con il mondo imprenditoriale russo. "L'iniziativa di oggi" ha affermato Perini, "risponde alle esigenze delle nostre impresa che svolgono un'intensa attività di sviluppo dei propri rapporti internazionali, sia in termini di export sia di processi di internazionalizzazione più complessi, come investimenti e collaborazioni industriali. Crediamo, infatti, che la formula organizzativa proposta per i due giorni, seminario e sessione di incontri bilaterali, rappresenti il modo più appropriato per avvicinare le aziende di due Paesi ai rispettivi mercati e opportunità." "Abbiamo bisogno infatti," ha concluso Perini, " di uno snellimento delle procedure burocratiche che consenta un più rapido e proficuo incontro tra pubblico e privato, cui si affianchi una revisione del sistema bancario e finanziario con particolare attenzione alle tematiche relative alle politiche di finanziamento." 

INCONTRI AIMPES DEDICATI AI SOCI 
Milano, 14 aprile 2003 - In seguito ai soddisfacenti risultati ottenuti lo scorso anno, anche per il 2003 Aimpes organizza, appositi incontri dedicati ai Soci, nelle varie regioni di appartenenza. Attraverso questa iniziativa l'Associazione intende fornire un valido supporto alle singole realtà produttive del territorio, impegnate ogni giorno ad affrontare una situazione congiunturale difficile ed un mercato sempre più esigente. Il tema principale degli incontri riguarderà la presentazione delle indicazioni stilistiche e tendenze moda nella pelletteria per la stagione primavera/estate 2004. Lo stilista Roberto Ricci, che con profonda conoscenza del settore pellettiero da alcuni anni collabora con il comitato Trend Selection di Lineapelle e con Aimpes, approfondirà e svilupperà gli argomenti legati alla pelletteria, fornendo alle aziende spunti e suggerimenti di sicuro interesse. Verrà inoltre ripetuta la presentazione (tranne a Milano), già anticipata al Mipel di marzo, del nuovo software che Firenze Tecnologia, in collaborazione col Consorzio Centopercento Italiano, ha sviluppato per calcolare i tempi di lavorazione dei prodotti di pelletteria; questo nuovo sistema rappresenta la soluzione ottimale per stimare il costo effettivo di una borsa attraverso parametri semplici e definiti. Gli appuntamenti, itineranti, seguiranno il seguente calendario: 14 prile 2003 ad Alba Adriatica presso l'Hotel Meripol, Lungomare Marconi 290 dalle ore 17.00 ; 16 aprile 2003 a Milano presso il Palazzo delle Stelline, Sala Pirelli , in Corso Magenta 59 dalle ore 10.30; 5 maggio 2003 a Bologna presso la Fiera in occasione di Lineapelle, dalle ore 10.30; 6 maggio 2003 presso l'Hotel Sheraton in Via Giovanni Agnelli,33 dalle ore 17.00 Infolink: www.aimpes.it 

A MILANO TRA DUE ANNI LA CASA LA COMPRO IN CENTRO NEI PROSSIMI TRE ANNI CRESCITE A RALLENTATORE PER GLI IMMOBILI A MILANO 
Milano, 14 aprile 2003. Le ottime performance del 2002? Tra due anni sembreranno lontane: si prospetta una crescita al rallentatore per il mercato immobiliare milanese. I prezzi delle abitazioni nuove cresceranno ancora nel 2003 (+5,32% in Circonvallazione, +5,28% ai Bastioni, +4,23% in Periferia e +5,81% nel Centro Storico), per poi rallentare nel 2004 (+3,65% in Circonvallazione, +2,66% ai Bastioni, +2,45% in Periferia e +1,54% nel Centro Storico) e nel 2005 (+2,66% in Circonvallazione, +2,15% ai Bastioni e +2,06% in Periferia), fino quasi a fermarsi nel Centro Storico (solo +0,28%). Lontano dal record del 2002 con prezzi degli immobili cresciuti in media del 12,9%. Ma quanto costerà comprare nel 2005 una casa nuova? In Centro dai 5.645 ai 7.046 euro. Nella cerchia della Circonvallazione pagheremo al mq dai 3.100 ai 4.140 euro, ai Bastioni dai 4.368 ai 5.759 euro, in Periferia dai 2.319 ai 2.965 euro. E gli affitti? Si prevedono rincari, tra il 3 e il 6% ogni anno. A seconda della zona. Per arrivare a pagare al mese per un appartamento di 100 metri quadrati nel 2005 da 1.443 a 2.393 euro in centro, da 1.237 a 2.093 nei Bastioni, da 727 a 1.285 in Circonvallazione, da 677 a 1.063 in periferia. È quanto emerge dal "Rapporto 2002", con le previsioni per il triennio 2003-2005, realizzato dall'Osservatorio Permanente sul Mercato Immobiliare della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con il Certe- Università Bocconi. L'indagine è stata presentata nel corso del workshop "Raffronti e riscontri con gli operatori: novità e notizie dal mercato ... e da Basilea", promosso da Aici, Aspesi e Osmi- Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. "Investire nel mattone - ha commentato Giorgio Viganò, presidente dell'Osservatorio Permanente sul Mercato Immobiliare della Camera di Commercio di Milano - si conferma un investimento sicuro e redditizio. Ma, dopo gli aumenti degli ultimi anni, andiamo ora incontro a un generale assestamento del settore immobiliare milanese e a dinamiche di mercato nuove. È un dato di particolare interesse, ad esempio, il riavvicinamento dei prezzi tra periferia e contro di Milano. Segno di una città che cambia. Segno, soprattutto che la politica di riqualificazione di importanti fette della nostra città sta dando i suoi frutti. In questo contesto la Camera di Commercio, attraverso Osmi-Borsa Immobiliare e l'Osservatorio Permanente sul Mercato Immobiliare, continua a operare come punto di riferimento istituzionale per fornire strumenti e servizi aggiornati ai consumatori e agli operatori, a garanzia della correttezza delle mediazioni e della trasparenza del mercato". L'andamento del mercato immobiliare milanese.
Nel corso del 2002, secondo i dati dell'Osservatorio Permanente del Mercato Immobiliare della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con il Certet, Università Bocconi, il mercato immobiliare milanese si è confermato uno dei più dinamici d'Italia, grazie soprattutto al ridotto tempo medio di attesa per la vendita (2,2 mesi, contro i 3,4 a livello nazionale) e al notevole incremento del volume di compravendite dell'8,6% (contro una media italiana del 7%). La domanda si è indirizzata prevalentemente sugli stabili di livello economico (bi/trilocali), in grado di soddisfare le esigenze della sua componente più dinamica: le giovani coppie e, in parte, i cittadini extracomunitari. I tassi di crescita. A Milano, nel 2002, i prezzi degli immobili sono cresciuti in media del 12,9%, con tassi di crescita medi per le singole cerchie molto simili fra loro: Bastioni (13,9%), Centro Storico (12,6%), Periferia (12,6%) e Circonvallazione (12,5%). Le zone più dinamiche. Mantengono un alto tasso di crescita (superiore al 15%) le zone Cairoli-Cordusio e Vittorio Emanuele-San Babila. In forte crescita anche altre prestigiose aree residenziali, come Corso Magenta, Corso Vercelli e Piazza della Repubblica, nelle quali i prezzi sono aumentati in media del 15%. Per la zona di Largo Augusto e Piazza Missori, invece, le crescite non superano il 10%. Tra le altre zone, segnali particolarmente positivi arrivano da quelle dove si sono realizzati progetti di riqualificazione urbana: la zona dietro a Porta Genova (+16%), la zona attorno a Piazzale Lagosta e quelle della Bicocca, Lambrate e Baggio (+11%), la zona Corvetto-Rogoredo (con un aumento superiore al 10%). 2003-2005: Quanto costerà comprare e affittre case e uffici - Case nuove. 2003-2005: crescita dei prezzi di una casa nuova a Milano. I prezzi delle abitazioni nuove cresceranno soprattutto nel 2003, per poi rallentare nel 2004 e nel 2005. Nella cerchia della Circonvallazione dall'aumento medio del +5,32% previsto per il 2003, si passerà al +3,65% nel 2004 e al +2,66% nel 2005. Simile l'andamento anche per i Bastioni (+5,28% nel 2003, +2,66% nel 2004 e +2,15% nel 2005) e la Periferia (+4,23% nel 2003, +2,45% nel 2004 e +2,06% nel 2005). Più accentuata, invece, la frenata dei prezzi, soprattutto nel 2005, per il Centro Storico (+5,81% nel 2003, +1,54% nel 2004 e +0,28% nel 2005). 2003-2005: i prezzi delle case nuove. Nella Circonvallazione acquistare una casa nuova costerà dai 2.878 ai 3.928 euro al mq nel 2003, dai 3.004 ai 4.049 euro al mq nel 2004, e dai 3.100 ai 4.140 euro al mq nel 2005. Per i Bastioni i prezzi varieranno dai 4.053 ai 5.604 euro al mq nel 2003, dai 4.237 ai 5.677 euro al mq nel 2004 e dai 4.368 ai 5.759 euro al mq nel 2005. In Periferia si pagheranno dai 2.186 ai 2.868 euro al mq nel 2003, dai 2.260 ai 2.918 euro al mq nel 2004 e dai 2.319 ai 2.965 euro al mq nel 2005. Nel Centro Storico invece i prezzi varieranno dai 5.417 ai 7.047 euro al mq nel 2003, dai 5.583 ai 7.073 euro al mq nel 2004 e dai 5.645 ai 7.047 euro al mq nel 2005. Case vecchie. 2003-2005: crescita dei prezzi di una casa vecchia a Milano. I prezzi delle abitazioni vecchie, nonostante una lieve flessione prevista per il 2005, si mantengono a tassi di crescita positivi. Il rallentamento è più marcato per il Centro Storico (+6,25% nel 2003, +3,68% nel 2004 e +1,48% nel 2005) e per la Periferia (+4,05% nel 2003, +2,93% nel 2004 e +2,42% nel 2005), mentre Circonvallazione (+6,87% nel 2003, +4,91% nel 2004 e +3,62% nel 2005) e Bastioni (+8,09% nel 2003, +4,64% nel 2004 e +3,22% nel 2005) dimostrano comunque una buona tenuta. 2003-2005: i prezzi delle case vecchie. Nel Centro Storico acquistare una casa vecchia costerà dai 4.208 ai 5.189 euro al mq nel 2003, dai 4.380 ai 5.361 euro al mq nel 2004, e dai 4.458 ai 5.428 euro al mq nel 2005. In Periferia i prezzi varieranno dai 1.346 ai 1.871 euro al mq nel 2003, dai 1.394 ai 1.917 euro al mq nel 2004 e dai 1.434 ai 1.957 euro al mq nel 2005. Nella cerchia della Circonvallazione si pagheranno dai 1.899 ai 2.419 euro al mq nel 2003, dai 1.989 ai 2.540 euro al mq nel 2004 e dai 2.060 ai 2.634 euro al mq nel 2005. Ai Bastioni invece i prezzi varieranno dai 2.836 ai 3.725 euro al mq nel 2003, dai 2.983 ai 3.882 euro al mq nel 2004 e dai 3.090 ai 3.995 euro al mq nel 2005. Uffici. 2003-2005: crescita dei prezzi degli uffici a Milano. L'andamento dei prezzi degli uffici nei prossimi tre anni sarà all'insegna del rallentamento. Soprattutto per il Centro Storico (+5,58% nel 2003, +2,73% nel 2004 e +0,53% nel 2005), la Circonvallazione (0,09% nel 2003, -0,75% nel 2004 e +0,33% nel 2005) e i Bastioni (+2,43% nel 2003, +0,2% nel 2004 e +0,19% nel 2005). Migliore invece la situazione in Periferia (+4,29% nel 2003, +1,44% nel 2004 e +1,27% nel 2005). 2003-2005: i prezzi degli uffici. Nel Centro Storico acquistare un ufficio costerà dai 4.123 ai 5.258 euro al mq nel 2003, dai 4.232 ai 5.405 euro al mq nel 2004, e dai 4.242 ai 5.445 euro al mq nel 2005. Nella cerchia della Circonvallazione i prezzi varieranno dai 1.764 ai 2.646 euro al mq nel 2003, dai 1.758 ai 2.618 euro al mq nel 2004 e dai 1.771 ai 2.620 euro al mq nel 2005. Ai Bastioni si pagheranno dai 2.406 ai 4.060 euro al mq nel 2003, dai 2.410 ai 4.068 euro al mq nel 2004 e dai 2.430 ai 4.061 euro al mq nel 2005. In Periferia invece i prezzi varieranno dai 1.340 ai 2.036 euro al mq nel 2003, dai 1.356 ai 2.068 euro al mq nel 2004 e dai 1.376 ai 2.092 euro al mq nel 2005. Affitti case. 2003-2005: crescita dei prezzi per affittare una casa a Milano. I tassi medi di crescita degli affitti delle abitazioni sono positivi soprattutto per la cerchia della Circonvallazione (+5,51% nel 2003, +5,92% nel 2004 e +5,38% nel 2005), con un picco di crescita del 7,1% previsto per il II semestre del 2003. In aumento anche l'andamento per la Periferia (+5% nel 2003, +5,33% nel 2004 e +4,88% nel 2005) e per i Bastioni (+4,48% nel 2003, +4,72% nel 2004 e +4,36% nel 2005). Più contenuta la crescita, invece, per il Centro storico (+3,13% nel 2003, +3,15% nel 2004 e +3,03% nel 2005). 2003-2005: i canoni di locazione delle case. Nella cerchia della Circonvallazione affittare un'abitazione di 100mq costerà dai 657 ai 1.146 euro al mese nel 2003, dai 693 ai 1.217 euro al mese nel 2004, e dai 727 ai 1.285 euro al mese nel 2005. In Periferia i canoni per 100mq varieranno dai 613 ai 963 euro al mese nel 2003, dai 645 ai 1.014 euro al mese nel 2004 e dai 677 ai 1.063 euro al mese nel 2005. Ai Bastioni si pagheranno dai 1.132 ai 1.915 euro al mese nel 2003, dai 1.185 ai 2.006 euro al mese nel 2004 e dai 1.237 ai 2.093 euro mensili nel 2005. Nel Centro Storico invece gli affitti per 100mq varieranno dai 1.370 ai 2.240 euro al mese nel 2003, dai 1.407 ai 2.317 euro mensili nel 2004 e dai 1.443 ai 2.393 euro al mese nel 2005. Affitti uffici. 2003-2005: crescita dei prezzi per affittare un ufficio a Milano. Le locazioni degli uffici, nel prossimo triennio andranno incontro a un andamento altalenante. Sostanziale tenuta nella cerchia della Circonvallazione (+0,78% nel 2003, +1,18% nel 2004 e +1,49% nel 2005) e in Periferia (-0,14% nel 2003, +0,28% nel 2004 e +0,87% nel 2005). Diminuzioni, invece, per i canoni degli uffici dei Bastioni (-3,21% nel 2003, -1,52% nel 2004 e -0,37% nel 2005) e del Centro Storico (-3,52% nel 2003, -2,17% nel 2004 e -0,82% nel 2005). 2003-2005: i canoni di locazione degli uffici. Nella cerchia della Circonvallazione affittare un ufficio di 100mq costerà dai 759 ai 1.341 euro al mese nel 2003, dai 772 ai 1.353 euro al mese nel 2004, e dai 785 ai 1.371 euro al mese nel 2005. In Periferia i canoni per 100mq di ufficio varieranno dai 588 ai 993 euro al mese nel 2003, dai 594 ai 991 euro al mese nel 2004 e dai 603 ai 996 euro al mese nel 2005. Ai Bastioni si pagheranno dai 1.161 ai 2.025 euro al mese nel 2003, dai 1.160 ai 1.978 euro al mese nel 2004 e dai 1.168 ai 1.958 euro mensili nel 2005; mentre nel Centro Storico gli affitti per 100mq d'ufficio varieranno dai 1.607 ai 2.775 euro al mese nel 2003, dai 1.557 ai 2.730 euro mensili nel 2004 e dai 1.533 ai 2.718 euro al mese nel 2005. 

DA UNA RICERCA MCS: PER I DIRETTORI DEL PERSONALE LA CASSA INTEGRAZIONE E' ANCORA UNOSTRUMENTO UTILE
Milano, 14 aprile 2003. Il 40 % dei direttori del personale è favorevole all'utilizzo dello strumento della cassa integrazione così come è strutturata ora, il 48% preferisce una riforma che la renda meno onerosa per lo Stato e più impegnativo per l'azienda. Solo il 12 % è contrario a qualsiasi intervento dello Stato In tal senso si vorrebbe spingere la Cig verso la forma di un "prestito" momentaneo all'azienda in difficoltà, garantendo comunque l'assistenza statale, ma nell'ottica di un successivo rimborso graduale. Pochi sono coloro che credono che lo Stato debba essere soggetto passivo nel mercato non intervenendo mai, nemmeno nelle condizioni in cui ricorre l'utilizzo della Cig (solo il 12 %). E' quanto emerge da una ricerca su un campione di oltre 200 direttori del personale di aziende medio-grandi, realizzata da MCS (Management Consulting on Selection), società specializzata nella ricerca e selezione del personale che opera da 25 anni sul mercato italiano e fa parte del gruppoAccord(30 uffici nel mondo)per venire incontroalle esigenze globali dei clienti.  www.mcs-accord.com  Dalla ricerca Mcs emerge che lo stage è lo strumento maggiormente utilizzato dalle aziende per inserire nuova forza lavoro (43 %). Il ricorso a questo contratto di lavoro viene motivato con la maggiore flessibilità riscontrabile nel suo utilizzo. Nel caso di Cfl (contratto formazione lavoro) il dato più significativo emerso è la costante applicazione di questa tipologia contrattuale come contratto di pre-assunzione vera e propria, laddove nel 90% dei casi questo diventa a tempo indeterminato alla scadenza. Mcs in collaborazione con il Club Risorse Umane, ha realizzato questa ricerca incontrando oltre 200 direttori del personale di aziende presenti in Italia e rappresentative dei principali settori merceologici, permettendo così un confronto diretto tra "addetti ai lavori" sulle recenti novità in fase di introduzione dalla presente legislatura sul tema della flessibilità (disegno di legge 848-B approvato dal Senato il 05/02/03). Il confronto è avvenuto in tre delle quattro diverse zone geografiche italiane in cui sono presenti gli uffici di Mcs: Roma, Padova e Bologna. Agli incontri hanno partecipato Antonio Rispo, Amministratore Delegato di Mcs e Donato Menichella, esperto di Disciplina del Lavoro e Direzione del Personale della suddetta società. "L'elemento che frena maggiormente la mobilità - ha dichiarato Antonio Rispo è l'abitudine a risiedere nello stesso territorio, causata dalla carenza della rete infrastrutturale, che agevolerebbe gli spostamenti da e verso aree ritenute depresse. Chi si trasferisce verso nord per lavoro desidera spostarsi insieme alla propria famiglia, e questo comporta uno dei maggiori problemi irrisolti per le aziende, che ormai da anni non investono più nella realizzazione di alloggi per i propri dipendenti vicini al luogo di lavoro, come è stato fatto ad esempio dalla Olivetti negli anni '60. Le aziende del nord est (in particolare quelle metalmeccaniche) lamentano la difficoltà di trovare sul proprio territorio personale qualificato, constatandone al contrario la presenza in zone del centro-sud Italia". Il lavoro interinale e il part-time vengono utilizzati in percentuale minore rispetto allo stage e soprattutto queste percentuali variano da settore a settore. Così mentre la percentuale di chi utilizza l'interinale per aumentare la flessibilità si attesta al 29 % nella media, essa scende drasticamente se si fa riferimento a settori specifici come il trasporto aereo (5%) o bancario (6%) dove problemi intrinseci legati alla sicurezza e alla riservatezza (viene ritenuta "pericolosa" la divulgazione di informazioni riservate a personale "in transito") ne rendono difficile l'applicazione. Al contrariola percentuale del lavoro interinaleè molto più alta della media nel campo delle telecomunicazioni (50 %) e dei beni di largo consumo (48%), dove i picchi stagionali vengono gestiti spesso con queste tipologie contrattuali. Il part time, secondo l'indagine Mcs, viene utilizzato in media dal 21 % delle aziende:in 9 casi su 10 sono le donne che utilizzano questo tipo di contratto, probabilmente per venire incontro alle esigenze di flessibilità richieste da chi si occupaanche della gestionedella famiglia. Le problematiche legate alla sicurezza del posto di lavoro pongono un grosso freno all'applicazione del telelavoro (nel 90% dei casi questo è l'unico limite alla realizzazione di postazioni domestiche adatte allo scopo), che al contrario viene ritenuto uno strumento potenzialmente molto efficace. Un altro elemento che emerge dal confronto è la differenza di trattamento nei diversi Paesi per quanto concerne le politiche del lavoro. Chi opera in aziende multinazionali si scontra spesso con norme che differiscono da Paese a Paese anche in maniera significativa. Questo crea problemi a livello di organizzazione comportando l'adeguamento delle strutture aziendali alle differenti esigenze. Quindi viene auspicata una maggiore uniformità di vedute a livello Europeo che metta le aziende in grado di adottare una strategia unitaria di azione in merito ad assunzioni e licenziamenti. E' stato affrontato anche il problema della grossa differenza di comportamento tra gli organi competenti in materia di lavoro (Inail, Ispettorato, etc.) di province diverse. Alcuni dei Direttori del personale presenti espongono casi in cui ad una stessa richiesta vengono date differenti risposte a seconda della provincia di appartenenza, provocando perplessità in chi deve poi applicare le regole. www.mcs-accord.com 

ARTIGIANATO, SIGLATO ADEGUAMENTO RETRIBUZIONI DIPENDENTI OREFICERIE L'ACCORDO RIGUARDA 500 IMPRESE E 1.000 LAVORATORI DEL MILANESE 
Milano, 14 aprile 2003 -Buone notizie per gli oltre 1.000 lavoratori dell'area milanese che operano nel settore artigiano dell'oreficeria e dell'argenteria. Confartigianato, Cna, Casartigiani e Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno sottoscritto l'accordo di adeguamento dei minimi retributivi per i dipendenti delle imprese artigiane di questo settore. "Un accordo - sottolinea Danilo Guffanti, presidente regionale dell'Associazione Orafi-Argentieri di Confartigianato - che su scala nazionale riguarda 17.500 imprese, 500 delle quali si trovano sul territorio milanese. Abbiano voluto dare un segnale di attenzione, adeguando i salari all'inflazione, nonostante permanga una grave crisi del settore, accentuata da un crescente calo delle esportazioni e da una perdita di quote di mercato a vantaggio di Paesi concorrenti che possono beneficiare di costi del lavoro inferiori a quello italiano". L'accordo prevede un aumento mensile pari a 42,20 euro da erogarsi in due tranches con decorrenza 1° aprile 2003 e 1° settembre 2003. "Sono convinto - conclude Danilo Guffanti - che per uscire da questa situazione occorra la collaborazione di tutti, imprenditori e dipendenti ma soprattutto del governo. Solo in questo modo potremo evitare la chiusura di altre aziende e rilanciare la competitività del nostro prodotto". 

L'INTESA DEI CONSUMATORI GIUDICA SCANDALOSO L'OMESSO RECEPIMENTO DI UNA DIRETTIVA EUROPEA SUI RISARCIMENTI DANNI 
Milano, 14 aprile 2003 - La forte crescita della raccolta premi delle compagnie assicurative che, nel 2002, si e' attestata a 87,7 miliardi di euro realizzando un aumento del 15,0% rispetto allo scorso anno, quando l'incremento era stato del 12,7%, dimostra l'ottimo stato di salute di un settore poco trasparente ed opaco, che continua a fare affari sulla pelle dei consumatori. La performance positiva della raccolta 2002 e' da attribuire soprattutto al boom delle polizze vita, i cui premi hanno raggiunto i 55,3 miliardi con una crescita del 19,4% portando il settore vita ad avere una incidenza sul Pil dal 3,8 al 4,4 per cento e sul totale dei premi, dal 60,8 del 2001 al 63,0 per cento del 2002. Ma anche la crescita dei rami danni, con una incidenza sul Pil dal 2,5 al 2,6 per cento ed una crescita dell'8,3 per cento arrivata a quota 32,4 miliardi di euro ed un risultato superiore al +7,4% del 2001, dimostra la buona salute del settore RC auto, con un incremento dell'8,0 per cento e premi per 19,6 miliardi di euro, dimostra che le "piagnose" teorie dell'Ania sulla perdita del settore raccolte dal Governo e dal ministro Marzano erano campate in aria, sparate apposta per restringere i diritti dei consumatori mediante l'approvazione di una vergognosa legge truffa "salvacompagnie". Al boom delle polizze vita, conseguenza di un diverso orientamento assunto dai risparmiatori, che in un periodo di forte incertezza dei mercati finanziari, hanno scelto forme di investimento alternative, non corrisponde altrettanta trasparenza nel piazzare prodotti spesso rischiosi e senza prospetto informativo, con altissimi "caricamenti" (capitale non investito ma trattenuto per le spese pari al 13-15 per cento in media), spesso foriere di cattive sorprese all'atto del recesso anticipato quando Isvap tollera venga intaccato il 30-40 per cento del capitale versato. Le assicurazioni continuano a fare utili sulla pelle dei consumatori e grazie alla benevolenza - se non complicità - del Governo Berlusconi-Marzano, proprio ieri deferito davanti alla Corte di Giustizia europea per il mancato recepimento di una direttiva, scaduta il 20 luglio scorso, che imponeva di accorciare le note lungaggini superiori ai 3 mesi, nei risarcimenti dei danni ai consumatori europei, che l'Intesa dei Consumatori giudica "scandalosa". 

STRADE E FERROVIE, INTESA CON GOVERNO PER 32 MILIARDI LE PRIORITÀ: PEDEMONTANA, COLLEGAMENTI FIERA, VALTELLINA. BRESCIA-MILANO, A4 
Milano, 14 aprile 2003 - Dare completa attuazione al programma di interventi infrastrutturali per la Lombardia. E' questo lo scopo dell'Intesa Generale Quadro tra Governo Nazionale e Regione Lombardia, sottoscritta a Roma dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni con l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro, e dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con i ministri Tremonti, Lunardi, La Loggia, Urbani e Matteoli. L'intesa riguarda la realizzazione di 54 opere inserite nel primo Programma delle Infrastrutture strategiche approvato dal Cipe il 21 dicembre 2001. Lo stanziamento complessivo è di oltre 32 miliardi di euro. Gli interventi riguardano: 13 corridoi ferroviari 28 corridoi autostradali e stradali 9 interventi sul sistema urbano e metropolitano 2 hub interportuali: il centro intermodale di Segrate ed il Porto di Cremona; 2 infrastrutture per l'approvvigionamento energetico "L'Intesa - spiega il presidente Roberto Formigoni - ha un grande valore, non solo per l'entità delle risorse previste, ma perché consente di mantenere tutti gli impegni che la Lombardia si è assunta per superare l'handicap infrastrutturale che da decenni penalizza il sistema economico e la mobilità dei cittadini". Soddisfazione è stata espressa dall'assessore Corsaro "perché alla Lombardia è stato finalmente riconosciuto un diritto di priorità, che è giusto e doveroso visto il ruolo trainante che la nostra Regione deve esercitare per tutto il Paese". Dei 54 interventi, 5 sono riconosciuti di assoluta priorità: opere di accessibilità al Polo Esterno della Fiera (che dovranno essere realizzate contemporaneamente alla costruzione dei padiglioni espositivi la cui conclusione è prevista per marzo 2005): opere viabilistiche, prolungamento della linea M1 della metropolitana, comprensivo di materiale rotabile e parcheggio di interscambio. interventi di accessibilità alla Valtellina e Valchiavenna in vista dei Mondiali di Sci del 2005: completamento della tangenziale di Sondrio, Variante di Morbegno, Riqualifica della tratta Gera Lario - Chiavenna e Variante di Tirano. Anche queste opere saranno concluse al massimo nel 2005. sistema viabilistico Pedemontano: progetto preliminare entro il 2003, conclusione della progettazione per l'appalto nel 2004, avvio lavori 2005/2006, conclusione primo lotto nel 2008, conclusione complessiva 2010/11. direttissima Milano-Brescia (rilascio concessione e progettazione definitiva 2003, avvio lavori aprile 2005, conclusione lavori 2008) e linea Alta Capacità Milano-Verona: si procederà all'istruttoria su questi interventi assicurando uno stretto coordinamento fra i due progetti, insieme anche allo sviluppo progettuale dell'ampliamento dell'aeroporto di Montichiari. ampliamento a 4 corsie della A4 Milano-Venezia tra Milano e Bergamo: l'intervento è attualmente oggetto di procedura di Via presso il Ministero dell'Ambiente. Avvio lavori 2003, conclusione aprile 2005 

AIR FRANCE NON INTENDE PROLUNGARE L'OPERATIVITÀ DELLA SUA FLOTTA CONCORDE OLTRE IL 31 OTTOBRE 2003, DATA ALLA QUALE TERMINA IL PROGRAMMA ESTIVO DELLA COMPAGNIA. 
Roma, 14 aprile 2003 - Questa decisione é motivata dal deterioramento dei risultati economici della linea transatlantica effettuata dal Concorde, deterioramento osservato nel corso degli ultimi mesi e, in particolare modo, dall'inizio dell'anno. Questo calo della domanda é intervenuto in un momento in cui la Compagnia doveva affrontare dei costi di manutenzione in forte aumento, dal momento della ripresa dell'operatività del supersonico, il 7 novembre 2001. La decisione della Compagnia si basa quindi su delle ragioni strutturali di divergenza crescente tra costi e ricavi. E' stata presa in stretta relazione con il costruttore, Airbus: "I predecessori di Airbus, Aérospatiale e British Aircraft Corporation hanno creato il Concorde 40 anni fa, e siamo fieri di questa notevole riuscita. Ma i costi di manutenzione dell'aeromobile aumentano rapidamente con il passare degli anni", ha dichiarato Noël Forgeard, Presidente d'Airbus. "Per questo motivo, come costruttori, capiamo e rispettiamo perfettamente la decisione di Air France e di British, soprattutto nel contesto economico attuale. E' ovvio che fino all'ultimissimo volo del Concorde, continueremo a sostenere le compagnie in modo che tutti i criteri di manutenzione e sicurezza dell'aeromobile siano completamente rispettati." "E' con dispiacere che Air France ha preso la decisione di sospendere definitivamente l'operatività del Concorde. Ma questa scelta era una necessità", ha dichiarato Jean-Cyril Spinetta, presidente - direttore generale di Air France. "Il degrado della situazione economica, nel corso di questi ultimi mesi, si é tradotto in una riduzione del traffico business che ha particolarmente pesato sui risultati del Concorde. I costi di manutenzione dell'aeromobile sono sensibilmente aumentati dal momento della ripresa dei voli, la sua operatività era diventata pesantemente e strutturalmente deficitaria. In queste condizioni non avrebbe più avuto senso prolungarla ancora per molto tempo." "Annunciando tale decisione, ha aggiunto, il mio primo pensiero va agli equipaggi ed al personale della manutenzione di Air France che, dopo l'incidente del 25 luglio 2000, hanno fatto tutto il loro possibile per assicurare la ripresa dei voli Concorde. Tale ripresa é stata una riuscita tecnica esemplare e posso ben immaginare, oggi, i loro sentimenti. Non dimenticheremo mai questo aeromobile, ne dimenticheremo mai tutti coloro che, facendo volare il Concorde durante quasi tre decenni, hanno permesso ad Air France di scrivere una delle più belle pagine dell'aviazione. Ma l'imperativo che si é imposto a tutti noi é stato quello di preservare gli equilibri economici dell'azienda ". Per quanto la riguarda e tenuto conto del contesto economico che penalizza fortemente il riempimento del Concorde, la Compagnia interromperà i suoi voli supersonici a partire dal 31 maggio 2003. 

AMBIENTE: MINISTERO LANCIA INIZIATIVA PER I BAMBINI DI BAGHDAD E BASSORA 
Roma, 14 aprile 2003 - I fondi stanziati dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio a favore delle "Città sostenibili delle bambine e dei bambini" nel 2003 saranno destinati interamente al finanziamento di progetti per il "presente e il futuro sostenibile dei bambini di Baghdad e Bassora". Lo ha annunciato il 9 aprile il Sottosegretario all'Ambiente Roberto Tortoli nel corso della premiazione delle città sostenibili delle bambine e dei bambini. I progetti saranno destinati principalmente alla fornitura di acqua potabile e alla realizzazione di attrezzature e aree verdi per l'infanzia ambientalmente sicure. Il premio di oggi è stato consegnato a Torino, Genova e Ferrara per la sezione dei comuni con più di 50.000 abitanti; a San Giuliano Milanese, Ivrea e Pomigliano D'Arco per i comuni con meno di 50.000 abitanti. Inoltre il Comune di S. Ilario Val D'Enza ha avuto il premio per "l'iniziativa più significativa per migliorare l'ambiente urbano per i bambini". Una menzione speciale è stata attribuita infine ai Comuni di Vicenza, Faenza, Napoli, Empoli, Zola Pedrosa e Montale. 

AMBIENTE - CONVEGNO INTERNAZIONALE: "RILEVAMENTO AEREO A DISTANZA PER LE APPLICAZIONI GEOFISICHE E AMBIENTALI " 
Roma, 14 aprile 2003 - Potenziare la ricerca ambientale e geofisica attraverso un sistema di rilevazione dati provenienti da piattaforme aeree: geologia, archeologia, idrologia, oceanografia, scienze atmosferiche e urbanistica sono solo alcune delle discipline che possono trarre importanti vantaggi da questo strumento tecnologico. Sarà questo il tema del convegno promosso dalla sezione Lara dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Cnr realizzato con la collaborazone dell'Ingv, in programma a Roma dal 14 al 16 aprile 2003, che vedrà la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali. 

"I CAMBIAMENTI CLIMATICI: LA RICERCA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE" CONVEGNO CNR 
Roma, 14 aprile 2003 - Come influiscono i mutamenti climatici sul nostro ecosistema e soprattutto quali sono gli ultimi sviluppi della ricerca nazionale ed internazionale al riguardo? Su questo tema di attualità si confronteranno gli esperti riuniti al convegno promosso dall'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL in collaborazione con il Cnr e l'Enea in programma a Roma martedì 15 aprile. All'incontro, presieduto dal Presidente del Cnr Lucio Bianco e da Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, Presidente dell'Accademia delle Scienze detta dei XL, prenderanno parte Giampiero Maracchi, Direttore dell'Istituto di Biometeorologia del Cnr di Firenze, Mannava Sivakumar, del World Meteorological Organization di Ginevra, Vincenzo Ferrara dell'Enea, Giorgio Fiocco, Docente del Dipartimento di Fisica, dell'Università "La Sapienza" di Roma, Antonio Navarra dell'Ingv, Anver Ghazi del Eu - Directorate I - Environment Global Change di Bruxelles, Franco Prodi, Direttore dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Cnr di Bologna, Giuseppe Scarascia Mugnozza, Direttore dell'Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del CNR di Roma, Domenico Vento, Ufficio Centrale di Ecologia Agraria e difesa delle piante coltivate dalle avversità meteoriche, Ucea/Mipa, e il Generale Roberto Sorani, Ufficio Generale per la Meteorologia dell'Aeronautica Militare. 

CONVEGNO "QUANDO LE DONNE FANNO RETE" 
Milano, 14 aprile 2003 - Donne unite per portare nuove professionalità, esperienze, contributi, sensibilità utili allo sviluppo economico, politico e sociale. E' questo il tema dell'incontro "Quando le donne fanno rete...", promosso dal Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile, della Camera di Commercio di Milano e Formaper. Nel corso dell'incontro verrà presentata la classifica dei comuni con l'economia più 'rosa' e un'indagine sulla situazione del mercato del lavoro a Milano e in Lombardia. L'incontro si terrà: lunedì 14 aprile, Ore 9.30 - 13.00, Camera di Commercio di Milano, Via Meravigli, 9/b Milano. Parteciperanno: Gianna Martinengo, presidente Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile Camera di Commercio di Milano, Maria Grazia Fabrizio, sindacalista Cisl, Ada Grecchi, Assessore Politiche Femminili Provincia di Milano, Laura Hoesch, avvocato, Marilena La Fratta, funzionario Politiche Femminili e Pari Opportunità Regione Lombardia, Tina Leonzi, Presidente Movimento Italiano Casalinghe, Tiziana Maiolo, Assessore Politiche Sociali Comune di Milano, Adriana Mauro, responsabile Ufficio Imprenditoria Femminile Ministero delle Attività Produttive, Andrée Ruth Shammah, regista Teatro Parenti, Francesca Zajczyk, professore Ordinario Facoltà di Sociologia Università degli Studi Milano-Bicocca; partecipa Angela Finocchiaro, attrice. 

CERIMONIA UFFICIALE IN OCCASIONE DELLA CONCLUSIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER GIOVANI IMPRENDITORI "ADITUS" 
Reggio Emilia, 14 aprile 2003 - Si è svolta l' 11 aprile a presso la sede di Centro Servizi P.M.I. di Via Martiri di Cervarolo 30, la consegna ufficiale degli attestati rilasciati dalla società di formazione dell'Api di Reggio Emilia a conclusione di un percorso formativo sul passaggio generazionale. Il Dirigente dell'Assessorato provinciale al Sapere e al Lavoro Armando Sacchetti ha consegnato personalmente gli attestati per la partecipazione al progetto provinciale sul passaggio generazionale "Aditus" ai protagonisti del percorso, undici giovani imprenditori reggiani coinvolti nel processo di successione alla guida di un'impresa (14 iscritti inizialmente al percorso, di cui 11 giunti fino al termine). La consegna degli attestati, a differenza di quanto ipotizzato dal programma e su suggerimento del Dirigente dell'Assessorato Armando Sacchetti, è avvenuta a inizio mattinata anziché al termine, per lasciare ampio spazio agli interventi dei relatori e soprattutto alle considerazioni dei giovani partecipanti. Alla consegna ufficiale degli attestati da parte dello stesso Armando Sacchetti, è seguito il saluto di apertura del Direttore di Centro Servizi P.M.I. Anna Maria Sartori e l'intervento del Vice Segretario dell'Api Azio Sezzi sull'importanza e allo stesso tempo sulla problematicità del passaggio generazionale per molte imprese reggiane, con riferimenti alla ricerca effettuata dall'Api di Reggio e curata da Pyramix dal titolo "Trasmettere Impresa. Il passaggio generazionale nelle Piccole e Medie Industrie reggiane" . Armando Sacchetti si è invece concentrato soprattutto sul ruolo di responsabilità ricoperto dai giovani imprenditori presenti alla cerimonia, responsabilità che consiste, da un lato, nel raccogliere e portare avanti il testimone dei genitori imprenditori e, dall'altro lato, nel confermarne e migliorarne le aspettative e il lavoro. "Oggi le imprese - afferma Sacchetti - si muovono in un contesto in continua evoluzione e tale evoluzione, a differenza di ciò che accadeva nel recente passato dei cosiddetti imprenditori senior, è sempre più rapida e complessa. Questa la difficile sfida - continua Sacchetti - dei nostri giovani imprenditori, tra i quali - evidenzia guardando la platea - sono particolarmente lieto di vedere molte donne". Lo sforzo della Provincia di Reggio Emilia, nonché di strutture formative come Centro Servizi P.M.I. e di associazioni come Api - conclude Sacchetti - è quello di continuare a promuovere progetti di formazione e consulenza che sostengano la parità dei ruoli professionali e che supportino le aziende del territorio nel processo di formazione lungo l'arco di tutta la vita. Tutte queste strutture insieme devono infatti continuare - si augura Sacchetti - ad essere per i giovani imprenditori un punto di appoggio e riferimento. La mattinata si è infine conclusa con gli interventi di molti dei giovani imprenditori presenti alla cerimonia: Elisabetta Burani dell'azienda Max Stir, Claudio e Luigi Lodi dell'azienda Luigi Lodi e Figli, Alessandro Ceci di Profil Stamp, Barbara Bettati di Bett Sistemi e Nicoletta Albarelli di Reggiana Riduttori hanno condotto un piacevole scambio di opinioni con i relatori sia sullo svolgimento del corso, sia sulle proprie esperienze personali riguardo al passaggio generazionale, con particolare riferimento alla proprie realtà aziendali e al rapporto con le generazioni precedenti, quindi con i propri genitori imprenditori. Il progetto "Aditus" - come ha ricordato Azio Sezzi nel suo intervento - è nato infatti dalla consapevolezza delle difficoltà che caratterizzano il passaggio di consegne tra la leva imprenditoriale che tra la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta ha dato vita al solido e diffuso tessuto industriale del territorio reggiano e la nuova leva imprenditoriale. Queste criticità, acuite da alcune caratteristiche peculiari delle piccole e medie industrie del nostro territorio, quali la connotazione familiare, la struttura organizzativa e la dimensione prevalentemente locale, pongono in evidenza la delicata questione del ricambio alla guida delle imprese, che secondo alcune stime riguarderà nei prossimi anni una percentuale vicina al 50% delle aziende. Sulla base di tutte queste considerazioni e dei pareri favorevoli espressi dalla Provincia di Reggio Emilia, nonché valutando la positività dell'esperienza dello scorso anno - come hanno dimostrato gli interventi dei giovani imprenditori in sala - Centro Servizi P.M.I. ha progettato un nuovo percorso formativo per il 2003 dal titolo "Aditus: progettare la successione". Del nuovo progetto "Aditus" ha brevemente parlato in apertura della mattinata Anna Maria Sartori, evidenziando le differenze rispetto al precedente progetto e soprattutto le novità apportate al percorso formativo grazie all'esperienza pilota dello scorso anno. "Il nuovo progetto, - ha affermato Anna Sartori - già approvato per il finanziamento dalla Provincia di Reggio Emilia e da poco iniziato, si pone lo stesso obiettivo di sostenere le piccole e medie industrie reggiane nel ricambio generazionale alla guida dell'azienda, ma, a differenza del percorso ormai concluso, introduce l'importante novità di coinvolgere direttamente nell'iniziativa anche gli imprenditori uscenti". 

CONCORSO I GIOVANI E LE SCIENZE 
Milano, 14 aprile 2003 - Il 14 e 15 aprile a Milano, in p.le Morandi 2 alla Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, si svolge la manifestazione italiana del Concorso europeo I giovani e le scienze. Per due giorni sono visibili al pubblico gli stand e le invenzioni, le ricerche realizzate dagli studenti inventori, finalisti a livello nazionale del Concorso dell'Unione europea per giovani scienziati promosso dalla Direzione generale Ricerca. I vincitori rappresenteranno l'Italia alla selezione europea che si terrà a Budapest dal 20 al 26 settembre. La cerimonia di consegna dei premi si tiene martedì 15 aprile alle ore 11.15, ma i progetti sono esposti al pubblico sia il 14 (orari 9.00 - 19.00), che il 15 aprile (orari 9.00- 13.00) presso la Fast, in p.le Morandi 2 con stand appositamente allestiti dai ragazzi provenienti da tutta Italia, nei quali saranno visibili le invenzioni, i progetti, i prototipi e i risultati delle loro innovative ricerche. Il 14 sera sarà realizzato sempre in Fast un seminario interattivo sul tema dell'idrogeno ludico-didattico per i giovani presenti. I Giovani e le scienze 2003 è la 15° edizione dedicata agli scienziati in erba di tutta Europa (European Union Contest for Young Scientists). L'obiettivo è quello di coinvolgere gli adolescenti, avvicinandoli allo studio della scienza e alla ricerca, individuando e incoraggiando i migliori e più promettenti e dando loro un'opportunità per emergere in un contesto internazionale. Il concorso coinvolge i migliori talenti delle scuole superiori e del primo anno di università, promuove la cooperazione e gli interscambi tra gli studenti, mira a divulgare la dimensione europea della ricerca. I partecipanti hanno la possibilità, tramite questa iniziativa, di conoscere e confrontarsi con coetanei di altre nazioni, su medesimi interessi. In questo senso, la Commissione europea, attraverso la Direzione generale Ricerca, incoraggia gli sforzi dei vari paesi per invogliare i ragazzi a cimentarsi nelle tematiche tecnico-scientifiche dei più svariati settori. Solo i vincitori delle competizioni di ogni singolo stato concorrono a livello europeo. La sfida finale europea avviene grazie ad una qualificata selezione che mobilita decine di migliaia di giovani in gara in più di 35 nazioni.All'edizione 2003 hanno partecipato ragazzi dalle regioni di tutta Italia e i finalisti provengono da diverse città tra cui Milano, Modena, Perugia, Brindisi, Brescia. Molti i progetti interessanti dell'edizione 2003 che spaziano dal settore agro-ambientale ( con ad esempio una ricerca sulla fitodepurazione) l'information technology (come nel caso di un progetto sull'anonimità e la sicurezza delle comunicazioni e i sistemi relativi) , alla salute (come una ricerca sulle emissioni di gas serra dovute al consumo di acqua naturale di bottiglia e di rubinetto), un particolare studio sugli algoritmi. Poi ci sono ricerche sulla qualità della vita (come la riucerca sulla esposizione individuale agli inquinanti areodispersi quali benzene, ossidi di zolfo etc., che ha utilizzato campioni di cittadini come centraline di campionamento) , sulla scoperta della natura, tra i quali anche un progetto dedicato alle acciughe del Mar Ligure , al trapianto di midollo osseo, alla sicurezza negli alimenti, ai fermenti lattici, ma anche si segnalano : uno studio sulle reazioni oscillanti con simulazioni ed applicazioni (l'esperimento permette di realizzare affascinanti reazioni multicolori); il progetto Opale (in questo caso gli studenti hanno realizzato un prototipo per monitorare il processo fotosintetico ) ; una ricerca sugli insetti predatori in una foresta di abeti rossi; l'Eclitticario sulla verità del nostro destino, che confuta le teorie degli oroscopi, e ne ridimensiona la validità contro il fenomeno dilagante dell'oroscopia; un lavoro relativo ai banchi e alle sedie ergonomici, il progetto Automa sulle cellule. Inoltre alcuni progetti relativi al rapporto tra scienza e religione, alle credenze popolari, come uno studio sulle così definite Acque di Cristo. Questi e tanti altri progetti e ricerche,argomenti di largo e sicuro interesse, sono presenti alla Fast, illustrati e spiegati presso stand realizzati dagli stessi neo-Archimede. "Quest'anno i progetti e le ricerche ", dice Alberto Pieri, segretario generale della Fast," sono molto significative. Testimoniano la qualità dei nostri ragazzi., dimostrano che troppo spesso si parla di giovani banalizzando e invece eccoli qui i giovani veri, quelli che si danno da fare, che hanno delle curiosità e le approfondiscono..." I migliori progetti e ricerche italiane finaliste sono venti , di cui 9 sono studi individuali, mentre gli altri sono frutto della collaborazione di team composti principalmente da tre giovani. Molti sono i diciannovenni finalisti quest'anno, e così il 1984 risulta essere l'anno di nascita prevalente per gli scienziati in erba in Italia. La conferenza stampa si tiene martedì 15 aprile alle 10 a Milano presso la Fast e a seguire la cerimonia di premiazione della selezione italiana alle 11.15. Durante i due giorni della manifestazione a Milano, aperti al pubblico, i finalisti vengono valutati da una apposita giuria che seleziona chi rappresenterà l'Italia alla edizione finale europea. "Alcuni vincitori delle edizioni precedenti," dice Alberto Pieri, "hanno pure brevettato le loro invenzioni o hanno aperto delle attività in proprio o hanno venduto le loro idee ad aziende. Tra i progetti dell'anno scorso alcuni riguardavano la qualità dell'aria, la fisica al microonde, c'era pure lo studio e la realizzazione di un dispositivo regolabile e portatile per trazioni funzionali della colonna vertebrale ad uso personale. Insomma questi sono i ragazzi che faranno l'Europa e il nostro futuro, con idee e proposte davvero uniche che dimostrano che c'è una gioventù intelligente, che cresce, progetta, realizza e fa concretamente la nuova Europa della ricerca ". I tre migliori progetti italiani potranno partecipare alla finale del Concorso europeo per giovani scienziati che si terrà a Budapest, il 20-26 settembre con la possibilità di ricevere altri riconoscimenti fino a premi di 5.000 euro cadauno. Per l'edizione italiana i premi sono: Premi Fast : -2.000 euro per il 1 classificato: 1.500 Euro per il secondo preferibilmente sulle tematiche delle bioscienze-biotecnologie con riferimento all'iniziativa Science generation; 750 Euro per il terzo Premi Intel : -un personal computer con processore Pentium ° 4 di ultima generazione -la partecipazione a Intel-Isef negli Usa. Premio Fondazione Lombardia : 1.500 Euro per il miglior progetto nel settore ambientale Premio Mtchannel: un video professionale e promozionale al progetto più comunicativo, realizzato dallo staff tecnico del canale televisivo; Partecipazione del miglior lavoro sull'acqua al concorso Water Prize International (Stoccolma , agosto 2003); Partecipazione ad altri concorsi (in Svizzera, Gran Bretagna etc.) per rappresentare l'Italia Per informazioni sul bando 2004 e per adesioni alla manifestazione del 14-15 aprile, contattare: Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, p.le Morandi 2, 20121 Milano, sito Internet www.fast.mi.it  tel. 02-77790304-311, fax 02-782485 

ECCO LO STATO DELL'ARTE SULLA FORMAZIONE NELLA RISTORAZIONE PRESENTATO DALLA SCUOLA DI SERRA UN IMPORTANTE TESTO EDITO DA FRANCO ANGELI 
Serramazzoni (Mo), 14 aprile 200 3- Giovedì 10 Aprile è stato presentato, presso la nota Scuola Regionale Alberghiera e di Ristorazione, il libro "Ristorazione, impresa e processi formativi", edito da Franco Angeli e promosso, oltre che da Srsr-Emilia, anche dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Emilia-Romagna. Il testo è il risultato di una complessa ricerca - ideata dal direttore della Scuola di Serramazzoni, Giuseppe Schipano - sulla formazione nelle imprese di piccole dimensioni appartenenti al settore della ristorazione. Dall'analisi emerge la difformità di vedute fra la domanda e l'offerta di formazione: mentre infatti le imprese gradirebbero una formazione "sul campo", la maggior parte degli Enti di Formazione continua a organizzare corsi "in aula" e ad evitare la personalizzazione della consulenza formativa. Altro risultato interessante: dal punto di vista delle imprese, il principale freno alla formazione è il 'tempo perso' dai propri dipendenti, mentre il bisogno di un 'life-long-learning' è sentito da tutte. Le soluzioni proposte dallo studio coordinato da Giuseppe Boschini sono lo sviluppo di "Piani Formativi di Sistema" inter-aziendali o territoriali e di "Piani Formativi-Consulenziali" ad hoc. Srsr-Emilia, da sempre particolarmente attenta alle richieste dei ristoratori, ha fatto proprie tali soluzioni e ha già sondato le Province di Bologna, Modena, Reggio, Parma e Piacenza per verificarne la fattibilità anche ai fini dello sviluppo territoriale e/o settoriale. A questo proposito, Giuseppe Schipano ha sostenuto che "uno studio concreto riguardante i Bed & Breakfast e gli Agriturismi è già all'ordine del giorno", mentre Giorgio Cappi, Direttore d'Area Modena-Reggio dello Ial E-R, si dice sicuro che "una fase di sperimentazione di queste linee-guida prenderà corpo nei prossimi mesi." 

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