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14 APRILE 2003
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LA COMMISSIONE EUROPEA APPREZZA LE MISURE
DEL GOVERNO BRITANNICO VOLTE AD INCREMENTARE GLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA
Bruxelles, 14 aprile 2003 - La Commissione europea ha giudicato positivamente le
nuove misure annunciate dal governo britannico per rafforzare gli investimenti
privati nella ricerca e sviluppo. Il 9 aprile, in occasione della presentazione
del bilancio per il 2003, il ministro britannico delle Finanze Gordon Brown ha
illustrato le iniziative volte a promuovere l'innovazione attraverso il sostegno
delle società che investono nella ricerca e sviluppo (R&S). Nel discorso di
presentazione del bilancio, Brown ha affermato che il progressivo aumento della
spesa per la R&S dall'attuale livello dell'1,9 per cento del Pil al livello
americano del 2,8 per cento rappresenta una priorità per il governo britannico.
Nell'apprezzare l'iniziativa, un portavoce della Commissione europea ha
dichiarato: "Riteniamo che quest'annuncio rappresenti un passo importante
verso il raggiungimento dell'obiettivo del tre per cento di spesa per la
R&S, concordato a Barcellona. Auspichiamo che tali misure vengano adottate
in tutt'Europa come esempio di migliore prassi". In particolare, il governo
britannico ha illustrato l'intenzione di ampliare la portata del sistema di
credito d'imposta per la R&S, varato al fine di incoraggiare gli
investimenti nella ricerca mediante la concessione di sgravi fiscali alle
aziende. In futuro, il livello d'investimento annuale richiesto per beneficiare
del credito d'imposta sarà ridotto approssimativamente da 35.000 a 15.000 euro.
Il Ministro britannico delle Finanze ha spiegato che questo provvedimento
favorirà in modo particolare le piccole e medie imprese (Pmi) e ha reso noto
che il governo valuterà un possibile ampliamento della definizione di
"ricerca" per avvantaggiare ulteriormente le piccole aziende. Peter
Cotgreave, direttore di "Save British Science Society" ha affermato:
"È rincuorante che il Ministro abbia comunicato l'intenzione di chiarire
la definizione di R&S, affinché un numero maggiore di società possa
beneficiare del credito d'imposta e di un sostegno per incrementare l'attività
di ricerca". Brown ha annunciato, inoltre, un'ulteriore misura del governo
per il rafforzamento dell'innovazione, volta ad alleggerire l'onere burocratico
che grava sulle società, attraverso la riforma o l'abolizione di circa 40 norme
commerciali. Infolink: http://www.hm-treasury.gov.uk/budget/bud_bud03/bud_bud03_index.cfm
IL GOVERNO FRANCESE RIVEDE LA DECISIONE DI RIDURRE GLI
STANZIAMENTI DI BILANCIO PER LA RICERCA
Bruxelles, 14 aprile 2003 - Il governo francese ha deciso di non dare corso al
progetto di riduzione degli stanziamenti di bilancio destinati alle associazioni
nazionali di ricerca e tecnologia. In un discorso tenuto il 9 aprile in
occasione di un colloquio sull'innovazione, Claudie Haigneré, ministro francese
per la Ricerca e le Nuove tecnologie, ha dichiarato che la maggior parte delle
restrizioni di bilancio annunciate a metà marzo non sarà applicata. Inoltre,
sarà completamente revocato il congelamento dei finanziamenti per i programmi
di ricerca autorizzati. L'annuncio di dette restrizioni era stato fatto dopo il
voto di marzo sul bilancio preventivo per il 2003, con il quale il governo
francese proponeva la riduzione della spesa pubblica complessiva. Da allora, i
ricercatori hanno manifestato il proprio dissenso nelle vie dei piccoli centri e
delle città francesi ed attraverso Internet. Tuttavia, secondo il Ministro, gli
organismi e le associazioni scientifiche e tecnologiche possono tirare ora un
sospiro di sollievo. Con la cancellazione dei tagli di bilancio previsti ed il
riporto degli stanziamenti concessi nel 2002, "le organizzazioni di ricerca
avranno a disposizione per il 2003 una somma equivalente agli esborsi accordati
nel 2002", ha dichiarato la Haigneré. In termini reali, gli organismi
pubblici saranno interessati da una riduzione del 10 per cento, anziché del 30
per cento previsto inizialmente dagli stanziamenti di bilancio.
INVITO AD INCENTIVARE GLI INVESTIMENTI IN R&S IN
GERMANIA E FAR FRONTE ALLA RECESSIONE ECONOMICA
Bruxelles, 14 aprile 2003 - Secondo una relazione di recente pubblicazione che
rivela l'impatto complessivo del clima economico sugli investimenti, illustri
ricercatori tedeschi hanno sollecitato un intervento per garantire che l'attuale
rallentamento dell'economia non abbia ripercussioni su ricerca ed istruzione. La
relazione sulla performance delle tecnologie tedesche è stata stilata
dall'Istituto Fraunhofer per i sistemi e l'innovazione (Isi), per conto del
ministero federale dell'Istruzione e della Ricerca. Il coordinatore della
relazione, Hariolf Grupp, ha dichiarato che la superiorità tecnologica tedesca
inizia a mostrare cedimenti. Sebbene il livello delle prestazioni tecnologiche
del paese resti ancora elevato, si assiste ad un vero e proprio crollo per
quanto concerne le tecnologie di informazione e comunicazione (Tic). La
relazione è critica nei confronti della tendenza degli investimenti in ricerca
e sviluppo a rispecchiare lo stato del bilancio ed il professor Grupp ha
esortato il governo a mandare un segnale di smentita mediante l'adozione di una
politica sulla ricerca in controtendenza rispetto all'andamento congiunturale.
IMFC: SUL SITO L'INTERVENTO DI TREMONTI
Roma, 14 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
è disponibile sul sito www.tesoro.it tra gli ultimi documenti pubblicati,
l'intervento del Ministro, Giulio Tremonti, al Comitato Monetario e Finanziario
Internazionale (Imfc) di Washington del 12 aprile 2003.
"PATLIB 2003":
CONFERENZA INTERNAZIONALE PER ESPERTI IN BREVETTI
Liegi, 14 aprile 2003 - Dal 21
al 23 maggio si svolgerà a Liegi (Belgio) la conferenza "Patlib
2003", organizzata nel quadro della politica di cooperazione dell'Ufficio
brevetti europeo con gli uffici brevetti nazionali. Il tema dell'edizione del
2003 è "Investire nel futuro", con particolare riguardo alla
formazione di professionisti esperti in brevetti. Parallelamente al convegno
principale, si terrà una serie di corsi di formazione e seminari aperti al
pubblico. Tra i relatori di prim'ordine della manifestazione figureranno
Philippe Busquin, commissario europeo per la Ricerca, e Ingo Kober, presidente
dell'Ufficio brevetti europeo. Speciali workshop nell'ambito della
manifestazione saranno dedicati ad argomenti come le relazioni tra i centri di
ricerca e l'industria, la nuova legislazione in vigore negli USA ed il suo
impatto in Europa, così come il ruolo svolto dai centri Patlib nel processo di
innovazione. Infolink: http://www.european-patent-office.org/epidos/conf/patlib2003/
BANCA POPOLARE DI MILANO: APPROVATO IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002: UTILE NETTO
EURO 170,4 MILIONI (+ 200,6%) DIVIDENDO EURO 0,12 PER AZIONE RINNOVATI
INTEGRALMENTE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E IL COLLEGIO SINDACALE
Milano, 14
aprile 2003 - Si è svolta il 12 aprile , presso la Fiera di Milano, l'Assemblea
della Banca Popolare di Milano Soc. Coop. a r.l., alla quale hanno partecipato
oltre 4.000 soci. Il bilancio dell'esercizio 2002 della Capogruppo, approvato
dall'Assemblea, presenta un utile netto di Euro 170,4 milioni (+ 200,6%) e il
dividendo unitario in distribuzione sarà pari a Euro 0,12. Il titolo Bipiemme
quoterà ex cedola dal 22 aprile p.v. e il dividendo sarà posto in pagamento a
partire dal 25 aprile p.v.. Si precisa che il dividendo attribuito dà diritto
al credito di imposta in misura "piena", pari al 56,25%. I risultati
raggiunti, in un anno particolarmente difficile per il sistema bancario
italiano, confermano la validità delle strategie intraprese nell'esercizio, che
si possono riassumere nel completamento del piano di riorganizzazione
industriale del Gruppo Bipiemme, nel rafforzamento dei ratios patrimoniali e
nella riduzione dell'esposizione verso il segmento large corporate, domestico ed
internazionale. Tra i dati più significativi del bilancio della Capogruppo
Bipiemme, si evidenziano: raccolta diretta da clientela: Euro 16.302 mln (+
10,6%); impieghi con la clientela: Euro 14.493 mln (- 5,1%); risparmio gestito:
Euro 12.852 mln (- 1,3%); utile ordinario: Euro 160,2 mln (+ 13,9%); utile
netto: Euro 170,4 mln (+ 200,6%); Si segnalano inoltre i positivi risultati
ottenuti a livello consolidato per il Gruppo Bipiemme: raccolta diretta da
clientela: Euro 18.158 mln (+ 10,4%); impieghi con la clientela: Euro 15.901 mln
(- 2,5%); risparmio gestito: Euro 14.668 mln (- 0,7%); margine di interesse:
Euro 663 mln (- 2,6%); margine di intermediazione: Euro 1.315,8 mln (+ 0,9%);
utile ordinario: Euro 117,5 mln (- 0,5%); utile netto: Euro 127,6 mln (+
275,7%); Tier 1 ratio 7,04% e Total Capital ratio 11,26%. L'Assemblea della
Bipiemme, sulla base del nuovo modello di governance approvato dai Soci nel
dicembre scorso, ha inoltre provveduto al rinnovo integrale del Consiglio di
Amministrazione con l'applicazione del cd. "voto di lista" e quindi
con un riconoscimento alle minoranze assembleari di una rappresentanza
complessiva di n. 4 Amministratori. In particolare, per il Consiglio di
Amministrazione, ai sensi dell'art. 32 dello statuto sociale sono risultati
eletti: Presidente: Dott. Roberto Mazzotta. VicePresidenti: Avv. Paolo Manzato;
Prof. Dott. Marco Vitale. Consiglieri: Sig. Enrico Airaghi; Dott. Mario Artali;
Prof. Dott. Alberto Banfi; Dott. Giorgio Bianchini Scudellari; Dott. Emilio
Castelnuovo; Sig. Giuseppe Coppini; Prof. Dott. Rocco Corigliano; Sig. Eugenio
Crosta; Dott. Roberto Fusilli; Prof. Dott. Renzo Grassi Catapano; Dott. Piero
Lonardi; Prof.ssa Dott.ssa Maria Martellini; Dott. Michele Motterlini; Prof.
Avv. Alberto Santa Maria; Dott. Jean-Jacques Tamburini; Avv. Graziano Tarantini;
Prof. Avv. Valerio Tavormina. La stessa Assemblea ha infine provveduto - sempre
mediante il sistema del "voto di lista" - al rinnovo integrale del
Collegio Sindacale ai sensi degli artt. 40 e 41 dello statuto sociale. Sono
risultati eletti: Presidente: Avv. Giovanni Giunta. Sindaci effettivi: Dott.
Marco Baccani; Dott. Emilio Cherubini; Dott. Ezio Maria Simonelli; Dott. Ettore
Maria Tosi; Sindaci supplenti: Dott. Salvatore Rino Messina; Dott. Marcello
Priori; Dott. Carlo Radaelli; Dott. Enrico Radice.
FIRMATO L'ACCORDO STRATEGICO
TRA BPM E CRÈDIT INDUSTIREL ET COMMERCIAL
Milano, 14 aprile 2003 - Diventa
operativa l'alleanza commerciale e strategica tra Banca Popolare di Milano e Crédit
Industriel et Commercial (del Gruppo Crédit Mutuel). La lettera d'intenti
sottoscritta nel dicembre scorso tra i due Gruppi bancari si è trasformata
questa mattina a Milano in un accordo definitivo, con in calce le firme di
Roberto Mazzotta, Presidente di Bpm e di Michel Lucas, Presidente del Cic, a
conclusione di oltre tre mesi di lavori congiunti nel corso dei quali sono stati
definiti i protocolli operativi e i loro tempi di attuazione. In particolare,
l'alleanza commerciale e strategica riguarda: Lo scopo è di arrivare a sistemi
di pagamento integrati che consentano di ridurre i costi delle transazioni
cross-border alla luce delle normative europee, con evidenti e concreti vantaggi
per la clientela. A tal fine, è prevista l'interconnessione delle piattaforme
informatiche Bpm e Cm-Cic mediante la creazione di una infrastruttura telematica
dedicata su cui canalizzare i pagamenti da Francia a Italia, da Italia a Francia
e da Italia a Germania, pagamenti che verranno poi incanalati sulle rispettive
reti domestiche, con future estensioni, nel medio termine, ad altri paesi
europei. Il nuovo sistema si focalizzerà sugli strumenti di pagamento
sull'estero che potranno beneficiare di condizioni e tariffe preferenziali; i
benefici potranno anche ottenersi verso banche fornitrici del servizio clearing,
per le principali valute diverse dall'euro, in quanto i due Gruppi si
proporranno come ''controparte unica''. Sempre allo scopo di ottimizzare i costi
e di offrire ai clienti nuovi servizi a condizioni vantaggiose, sono state
definite regole guida della partnership che riguardano, in particolare: conti
accesi a non residenti (privati e aziende); mutui ipotecari e finanziamenti
(destinati a privati e ad aziende). Altri servizi a particolari condizioni
bilaterali riguarderanno i conti centralizzatori per imprese esportatrici, il
cash management e il cash pooling. Si è inoltre deciso di creare un circuito
comune di Atm (cash dispenser) fra Cm-Cic e Bpm per consentire di fare prelievi
e consultare i saldi e i movimenti dei conti con l'applicazione di tariffe
preferenziali. L'accordo prevede la realizzazione di un progetto comune allo
scopo di perseguire i seguenti obiettivi: per Bpm, l'acquisizione della capacità
di emissione di proprie carte di credito a costi competitivi e con particolare
flessibilità nei contenuti di prodotto, per il Gruppo Cm, l'espansione
dell'utilizzo dei propri sistemi e delle proprie infrastrutture di issuing e di
acquiring di carte bancarie, con possibilità di estendere ad altre banche
italiane interessate la propria gamma di servizi. Sviluppo delle attività di
distribuzione, in regime di libera prestazione di servizi, dei prodotti
assicurativi ACM ramo danni (cose e persone) da parte della rete Bpm. Sempre
allo scopo di aumentare le sinergie fra i due Gruppi, per ottimizzare i costi e
migliorare i servizi offerti alla clientela, l'accordo prevede inoltre:
l'utilizzo da parte di Bpm dei servizi degli uffici di rappresentanza e delle
filiali esteri di Cic; la cooperazione tra le succursali Cic e Bpm di Londra e
New York; lo studio di iniziative e servizi per la clientela "private e
corporate" Bpm da realizzare in collaborazione con la Banque de Luxemburg
(filiale di Cic in Lussemburgo). l'utilizzo della piattaforma irlandese di Bpm
per possibili iniziative del Gruppo Cm-Cic nei settori del risparmio gestito e
dell'assicurazione vita.
IL GRUPPO ARMANI ANNUNCIA I RISULTATI 2002 CHE MOSTRANO
UNA CRESCITA DI REDDITIVITA' TRA LE PIU' ELEVATE DEL SETTORE
Milano, 14 aprile
2003 - Il Gruppo Armani annuncia i risultati economici del 2002, che mostrano
una crescita della redditività tra le più elevate del settore, con un Ebt
(Utile prima delle imposte) di 199 milioni di Euro (+9,7%) e un Ebitda (Utile
prima di Imposte, Interessi e Ammortamenti) pari a 263 milioni di Euro in
crescita del 7,2%. Nel 2002 si è inoltre registrata una crescita costante delle
vendite, con il fatturato indotto a 1.691 milioni di Euro (+6,4%) e il fatturato
consolidato che ha raggiunto 1.301 milioni di Euro (+2,3%). E' proseguito il
programma di investimenti strategici, completamente autofinanziati, con un
impegno pari a 87 milioni di Euro, destinati, tra l'altro, all'espansione
dell'esclusiva rete distributiva e all'acquisizione di stabilimenti industriali.
Ad oggi il valore a prezzi retail delle vendite di prodotti Armani nel mondo può
essere stimato superiore ai 4 miliardi di Euro. Giorgio Armani, Presidente ed
Amministratore Delegato del Gruppo Armani, ha dichiarato:"Il Gruppo Armani
ha realizzato dei risultati estremamente soddisfacenti nel 2002. Alla fine di un
anno in cui gran parte del settore ha registrato un calo di redditività, il
nostro Gruppo ha conseguito una crescita di redditività tra le più elevate, ed
è anche riuscito a proseguire il proprio programma di sviluppo con
investimenti, completamente autofinanziati, per 87 milioni di Euro.Il Gruppo
Armani ha continuato a crescere mostrando un significativo aumento del fatturato
indotto pari al 6,4%. Le vendite di abbigliamento hanno registrato una crescita
del 4,7% con, in particolare, un +19% di AJ|Armani Jeans; tra le altre categorie
di prodotto le vendite di Orologi Emporio Armani sono aumentate del 24% e i
profumi e cosmetici Giorgio Armani e Emporio Armani sono cresciuti dell'11%.
Durante il 2002 il Gruppo Armani ha dimostrato ancora una volta il proprio
impegno alla crescita con l'apertura di 30 nuovi negozi e la ristrutturazione di
16 già esistenti; con la decisione di attribuire a Safilo una nuova licenza per
la produzione degli Occhiali Giorgio Armani e Emporio Armani; con il lancio di
due nuovi profumi - Armani Mania per uomo e Sensi per donna; con il lancio dei
Gioielli Emporio Armani; con l'espansione di AJ|Armani Jeans negli Stati Uniti e
in Giappone; e con l'espansione del marchio Armani Casa nel mondo. Nel corso
dell'anno il Gruppo ha destinato, come sempre, risorse significative alla
promozione a livello mondiale del proprio portafoglio marchi investendo in
pubblicità, pubbliche relazioni ed attività promozionali più del 10% del
fatturato indotto. Nel corso degli ultimi cinque anni il Gruppo, con
investimenti per oltre 650 milioni di Euro, pari al 70% del proprio cash flow,
ha conseguito l'obiettivo di integrarsi verticalmente, ponendo sotto il proprio
diretto controllo i principali aspetti delle attività di design, produzione,
distribuzione e vendita al dettaglio. Il successo di questa strategia è
chiaramente dimostrato dal livello di crescita media del fatturato consolidato
che è stato, negli ultimi cinque anni, pari al 14%. Passa talvolta inosservato
come il Gruppo Armani abbia, nel corso degli ultimi tre decenni, consolidato con
successo a livello mondiale la presenza di sei propri marchi rappresentati dalle
linee: Giorgio Armani, Armani Collezioni, Emporio Armani, AJ|Armani Jeans, A/X
Armani Exchange e Armani Casa, ciascuno con la propria personalità,
posizionamento e strategia distributiva, risultato non facilmente conseguibile
come dimostra il mercato. Nonostante le incertezze dell'attuale congiuntura
economico-politica, sono fiducioso del fatto che con una attenta gestione il
nostro Gruppo possa continuare a produrre anche per il futuro risultati
positivi."
CONVEGNO: "CORPORATE GOVERNANCE E VALORE D'IMPRESA: NOVITÀ
LEGISLATIVE E BEST PRACTICE INTERNAZIONALI"
Milano, 14 aprile 2003 - Rsc
& Partners Consulting, società di consulenza aziendale specializzata in
progettazione e realizzazione di sistemi di Corporate Governance, organizza, in
collaborazione con Governance Consulting, un incontro sul tema: "Corporate
Governance e valore d'impresa: novità legislative e best practice
internazionali" Il convegno, prenderà in considerazione i nuovi sistemi di
amministrazione e controllo delle imprese, introdotti dal D.Lgs. 6/2003 di
riforma del diritto societario, visti come gli strumenti operativi idonei per
mettere in pratica un concetto di governance evoluto; verranno, inoltre,
presentati i risultati della ricerca di Rsc & Partners Consulting, condotta
sulle società quotate in Borsa Italiana S.p.A., che ha evidenziato in che
misura ed in che modo le aziende italiane abbiano già recepito con il codice di
autodisciplina i nuovi orientamenti del mercato. Oggi le società adottano
sempre di più un sistema di governo societario che non si limiti al rispetto
degli aspetti formali, ma che sia in grado di creare valore per gli azionisti,
che sia apprezzato dagli investitori istituzionali e da tutti gli stakeholders;
una corporate governance efficace, efficiente e riconoscibile in grado di creare
la "correttezza relazionale" necessaria per competere in un mercato
globale sempre più responsabile. Interverranno come relatori: il prof.
Ferdinando Superti Furga dell'Università di Pavia, il dott. Paolo Costanzo di
Rsc & Partners Consulting, l'avv. Alessandro Chieffi di Borsa Italiana S.p.A.,
l'ing. Carlo Mammola, Managing Director di Bank of America Capital Partners;
introduce il tema e coordina gli interventi il Presidente di Rsc & Partners
Consulting, dott. Arturo Sanguinetti. RSC & Partners Consultino. Martedì 15
Aprile 2003 ore 15.00 - 18.00 Palazzo Mezzanotte - Congress and Training Center
Milano, Piazza degli Affari n. 6
DALLA FUSIONE DI NEUTRA E PKF ITALIA NASCE PKF
ITALIA SPA, CON UFFICI A BRESCIA SI TRATTA DI UNA SOCIETÀ DI REVISIONE
CONTABILE FRA LE PRIME DIECI AL MONDO PER FATTURATO GLOBALE
Milano, 14 aprile
2003. Nello scenario della revisione contabile in Italia si affaccia un nuovo
protagonista. Dalla fusione di Neutra e Pkf Italia nasce PKF Italia spa, società
di revisione contabile iscritta all'albo speciale tenuto dalla Consob che si
pone come obiettivo nei prossimi due anni di diventare tra le prime società di
revisione contabile operante in Italia in termini di dimensioni. Gli
amministratori di Pkf Italia Spa sono: Umberto Giacometti, Presidente;
Alessandro Franchi, Amministratore Delegato area commerciale e Eliseo Piana,
Amministratore Delegato area tecnica Il network internazionale Pkf, nato nel
1969 dall'aggregazione di società operanti in Australia, Canada, Gran Bretagna
e Usa, è presente in oltre 100 Paesi con più di 400 uffici e circa 10.000
professionisti che generano un fatturato fee di circa un miliardo di $ . La
fusione tra Neutra e Pkf Italia rappresenta la realizzazione di un'importante
integrazione che pone la nuova società tra i primi operatori in Italia. Il
fatturato dell'esercizio in corso viene previsto in circa 7 milioni di Euro
sviluppato negli uffici di Milano, Verona, Brescia, Bologna, Roma, Firenze e
Bari, con una struttura composta da circa 100 dipendenti e collaboratori
laureati in economia e commercio e prevalentemente iscritti negli albi
professionali che abilitano a svolgere la revisione contabile L'obiettivo
principale di Pkf nel breve periodo è l'apertura di nuovi uffici in aree ad
elevata presenza di attività imprenditoriali e finanziarie e lo sviluppo dei
propri servizi professionali, oltre che nei tradizionali settori delle medie
imprese manifatturiere, nel settore delle aziende a capitale pubblico, della
sanità e in campi innovativi. In riferimento a quest'ultimi, sono stati avviati
significativi progetti e esperienze professionali nell'assistenza alla
predisposizione dei bilanci sociali e nei servizi tecnologici ad alto valore
aggiunto, quali la revisione della sicurezza dei sistemi informativi e la
verifica dell'affidabilità dei sistemi. www.pkf.com Alessandro Franchi è
laureato in Economia Aziendale presso l'Università L. Bocconi di Milano. Dopo
un'esperienza come Senior Auditor dal 1979 al 1982 presso la Price Waterhouse di
Milano e come dirigente dal 1982 al 1993 alla Ernst & Whinney (poi Reconta
Ernst & Young) presso gli uffici di Verona e Brescia, Alessandro Franchi è
diventato socio dal 1993 presso la CZ Revisione, poi denominata Neutra S.p.A.
Nel 2001 è partner di Ernst & Young S.p.A. e nel dicembre 2002 ritorna in
Neutra come socio e Amministratore Delegato Umberto Giacometti è laureato in
Economia e Commercio presso l'Università di Verona. Dopo un'esperienza di 7
anni presso la Ernst & Whinney, nel 1998 costituisce la PFK Italia srl dalla
quale è stato ininterrottamente Presidente fino ad ora. Umberto Giacometti è
Membro del Consiglio di Amministrazione di AIRE (Associazione italiana delle
società di revisione), Presidente della Commissione dei Revisori dell'Ordine
dei Dottori Commercialisti di Verona ed è stato Docente di revisione contabile
e tecnica di consolidamento nei corsi preparatori agli esami di Stato. Eliseo
Piana è laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Verona. Inizia
la sua attività professionale nel 1972 in Arthur Young & Co, in cui diventa
socio dal 1984, ricoprendo tra l'altro incarichi di responsabili della
formazione del personale della revisione in Reconta Ernst & Young dal 1991 e
in CZ Revisione (poi Neutra) dal 1994.
FOCUS SULLE PRINCIPALI SOCIETÀ VINICOLE
ITALIANE
Milano, 14 aprile 2003 - Focus sulle principali società
vinicole italiane (periodo 1997-2002) scaricabile dal sito dell'Ufficio Studi.
www.mbres.it
BANKSIEL E FINMATICA: ACCORDO PER MIGLIORARE
L'ATTIVITÀ DI
MONITORAGGIO A DISTANZA PER L'INTERNAL AUDIT DEGLI ISTITUTI FINANZIARI
Roma, 14
aprile 2003: Banksiel - società del Gruppo Finsiel, la Bu It Mercato di Telecom
Italia - e Finmatica - principale produttore italiano di software applicativo
nel settore Finance, Scm, eBusiness e Security - hanno siglato un accordo che
semplificherà e migliorerà l'attività di monitoraggio per l'Internal Audit
degli istituti finanziari. Banksiel, società di punta del settore Finance del
Gruppo Finsiel, realizzerà moduli di interfaccia (librerie di dati) per la
soluzione di Finmatica relativa al Sistema dei Controlli a Distanza (Scd). Tali
moduli predisposti da Banksiel, che ne manterrà la proprietà, e utilizzati da
Finmatica in qualità di licenziataria esclusiva, sono delle vere e proprie
librerie dati (Kri Indicatori di Rischio) alimentate con informazioni estraibili
dagli archivi di applicazioni della stessa Banksiel. Scd è la soluzione di
Finmatica rivolta all'Internal Audit degli istituti finanziari che garantisce il
monitoraggio a distanza dell'andamento di tutti i Centri di Responsabilità,
quindi non solo filiali ma anche uffici, divisioni o altre entità preposte alla
gestione di rapporti, di prodotti o di processi. Grazie alla soluzione Scd, che
consente il controllo a distanza e l'analisi dei dati per eccezioni e anomalie,
il personale preposto alle ispezioni non è più costretto a recarsi presso le
dipendenze per le verifiche ordinarie, ma pianifica le visite in base alla
precisa individuazione di anomalie o fattori di rischio riscontrati a livello di
Audit centrale. Le parti hanno individuato nel prodotto Banksiel "Capital
Gain", il caso pilota su cui concretamente impostare tale iniziativa, vista
la sua larga diffusione sul mercato bancario e la qualità/pertinenza dei dati
estraibili.
IL BILANCIO 2002 DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE CONFERMA IL
POSITIVO TREND DI CRESCITA DELL'ISTITUTO CRESCONO LA RACCOLTA DIRETTA (+5,10%),
GLI IMPIEGHI (+13,45), E L'UTILE DI GESTIONE (+18,46%)
Busto Garolfo, 14 aprile
2003 - Il bilancio della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate, rappresenta il risultato di una gestione attenta, che ha saputo
razionalizzare al meglio la struttura per offrire un servizio sempre più
qualificato. Così, senza aumenti complessivi di personale, è stato
incrementato il numero delle risorse umane che oggi operano direttamente agli
sportelli. Nel corso del 2002 è proseguita l'opera di fidelizzazione della
clientela che ha portato a risultati importanti, come è stato confermato dalla
crescente operatività degli sportelli. Sono cresciute le carte di credito
emesse dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (+11,48%), i contratti leasing
stipulati a mezzo di Agrileasing (+24,75%), la domiciliazione delle utenze
(+6,90%), i prelievi agli sportelli bancomat hanno superato le 219.600
operazioni (+11,29%), mentre i prelievi sui bancomat emessi dalla Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate si sono incrementati del +31,09%, gli utenti del servizio
di home banking sono passati da 93 a 425, La rinnovata attenzione al cliente ha
permesso di elevare il numero dei soci, che al 31 dicembre scorso hanno
raggiunto quota 1.947, con un incremento assoluto di 119 unità rispetto al
precedente esercizio (+ 6,5%). "In un momento economico che, come è noto,
è gravato da numerose difficoltà, i lusinghieri risultati conseguiti
evidenziano, ancora una volta, la validità dell'idea cooperativa e lo stretto
legame che unisce la nostra Bcc al territorio", commenta Gianni Macchi,
direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, un istituto che
conta 13 filiali sparse tre le province di Milano e Varese: Busto Garolfo, San
Lorenzo di Parabiago, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago,
Villastanza, Olcella, Canegrate, Legnano, Buguggiate, Bizzozzero, Bodio Lomnago
e Varese. Entrando nel dettaglio del bilancio 2002, i principali indicatori
sono: Raccolta diretta. Raggiunge 296,78 milioni di euro con un incremento di
oltre 14,4 milioni (+5,10%) rispetto al precedente esercizio. Impieghi con i
clienti. Sono passati da 176,4 a 200,1 milioni in un solo anno (+13,45%).
Rilevante è il numero dei mutui erogati: 861 per oltre 40,7 milioni di euro.
Sofferenze nette rapportate agli impieghi. Diminuiscono dal 3,05% del 2001 al
2,52% rilevato al 31.12.2002, facendo segnare un decremento di oltre il 50%
rispetto al 1999, quando erano a quota 5,20%. Conto economico. Chiude a dicembre
2002 con un utile netto 3.007.517 euro (+18,46%). Il consiglio di
amministrazione ha proposto di destinarlo per 2.780.449,35 euro a riserva
legale, per 27.067,65 euro al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo
della Cooperazione, e per 200.000 euro al fondo utilizzato per la beneficenza
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Margine di interesse. Si è registrato
un incremento di + 1,39% rispetto al precedente esercizio, nonostante la
riduzione dei tassi e la continua contrazione dello spread applicato alla
clientela, che nel corso dell'anno è sceso di oltre 0,23 punti. Margine di
intermediazione. Si attesta a 17.798.596 euro con un aumento dell'1,92% rispetto
al 2001. Imposte sul reddito di esercizio. 862.799 euro.
AEM:RIVEDE RIALZO
BILANCIO 2002
Milano, 10 aprile 2003 - Si è riunito il 10 aprile sotto la
presidenza dell'ing. Giuliano Zuccoli, il Consiglio di Amministrazione di Aem
che ha provveduto ad apportare - in vista della prossima Assemblea degli
Azionisti - le necessarie modifiche al bilancio consolidato del Gruppo Aem e al
bilancio di Aem SpA, a seguito della definitiva approvazione del decreto legge
n. 25/2003. Con tale decreto il Governo aveva abolito, con decorrenza
retroattiva dal 1° gennaio 2002, la maggiorazione degli oneri per l'accesso
alla rete applicata alla produzione idroelettrica delle sole imprese che alla
data del 16 marzo 1999 (data di recepimento in Italia della direttiva UE di
liberalizzazione del mercato elettrico) operavano in qualità di
produttori-distributori. Lo scorso 18 marzo, in sede di prima approvazione del
bilancio 2002, il Consiglio di Amministrazione di Aem aveva provveduto, anche a
fini fiscali, a recepire gli effetti di tale abolizione in termini di minori
costi della gestione per 33,6 milioni di euro, procedendo però contestualmente
ad un accantonamento prudenziale (neutro fiscalmente) per pari importo, in
attesa della definitiva il(conversione in legge. A seguito dell'annullamento di
tale accantonamento: risultato operativo lordo consolidato del 2002 raggiunge i
184,5 milioni di l'utile netto(euro, in crescita dell'11,5% rispetto
all'esercizio precedente; consolidato è pari a 112,7 milioni di euro, anch'esso
in miglioramento rispetto al valore raggiunto nel 2001 (+7,2%).
DADA ASSEMBLEA
APPROVA BILANCIO : CONFERMATO L'INCARICO DI REVISIONE CONTABILE PER IL TRIENNIO
2003-2005 ALLA DELOITTE & TOUCHE E RINNOVATA L'AUTORIZZAZIONE ALLA
COMPRAVENDITA DI AZIONI PROPRIE
Firenze, 14 aprile 2003 - Dada S.p.A. ha tenuto
l' 11 aprile pomeriggio a Firenze la sua Assemblea degli Azionisti. Nella seduta
ordinaria è stato approvato il bilancio della Società al 31 dicembre 2002, così
come proposto dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del
27/02/2003. L'Assemblea ha poi nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione
per il triennio 2003-2005, essendo in scadenza il precedente organo, e
confermato alla presidenza Paolo Barberis, socio fondatore e già Presidente di
Dada dal 1995. L'attuale C.d.A. di Dada risulta composto dai seguenti
Consiglieri: oltre a Paolo Barberis, Salvatore Amato, Giovanni Benedetto, Flavio
Biondi, Pompeo Borlone, Angelo Falchetti, Lorenzo Lepri Pollitzer de Pollenghi,
Fabio Palumbo, Massimiliano Pellegrini, Vittorio Pessina, Alessandro Sordi,
Roberto Sottani e Giorgio Valerio. E' stato altresì nominato il Collegio
Sindacale che risulta così composto: Alessandro Grimaldi (Presidente), Pier
Angelo Dei (effettivo), Giancarlo Lemmi (effettivo), Piero Alonzo (supplente),
Francesca Pirrelli (supplente). L'Assemblea ha inoltre confermato l'incarico di
revisione contabile per il triennio 2003-2004-2005 alla società Deloitte &
Touche S.p.A. ed ha rinnovato l'autorizzazione al C.d.A. ad acquistare e
disporre azioni proprie nel limite del 10% del capitale sociale. Il bilancio
consolidato di esercizio al 31/12/2002, approvato all'unanimità, si è chiuso
con un fatturato consolidato pari a circa € 28 milioni e un Margine Operativo
Lordo (Mol) consolidato negativo per circa € 5,3 milioni. Il Mol relativo al
quarto trimestre del 2002 registra un sensibile miglioramento portandosi a -€
0,78 milioni, rispetto ai -€ 2,2 milioni dello stesso periodo dell'anno
precedente. Il Risultato Netto consolidato del 2002 è negativo per circa € 33
milioni; su tale risultato hanno inciso ammortamenti di immobilizzazioni e di
goodwill per € 10,5 milioni nonché spese non ricorrenti quali svalutazioni
straordinarie di partecipazioni e accantonamenti sui crediti per € 18,9
milioni. Per quanto riguarda l'andamento successivo alla chiusura del 2002, il
C.d.A. riunitosi nella mattina ha analizzato i dati a preconsuntivo del primo
trimestre 2003: Ricavi Consolidati a 6,63 milioni di Euro (in crescita del 3%
rispetto al trimestre precedente e sostanzialmente in linea con lo stesso
periodo del 2002). Ebitda consolidato positivo per 0,3 milioni di euro, in netto
miglioramento rispetto al 2002 ( -1,7 milioni di Euro ) e al trimestre
precedente ( -0,8 milioni di Euro) Nella sua parte straordinaria, l'Assemblea ha
deliberato il trasferimento della sede sociale in Firenze da Via de Pandolfini
34 a Borgo degli Albizi 12, iniziativa che si inserisce nell'ambito del piano di
ottimizzazione e di razionalizzazione societaria del Gruppo Dada.
DADA
PRECONSUNTIVO PRIMO TRIM. 2003: RITORNO A EBITDA POSITIVO E RICAVI STABILI A
€6,6 MILIONI
Firenze, 14 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Dada S.p.a, riunitosi l' 11 aprile sotto la Presidenza di Paolo
Barberis, ha
analizzato i dati a preconsuntivo del primo trimestre 2003. Risultati
economico-finanziari: Ricavi consolidati a circa 6,63 milioni di Euro (in
crescita del 3% rispetto al trimestre precedente, pari a 6,68 milioni di Euro
nel primo trimestre 2002). Ebitda consolidato positivo per 0,3 milioni di Euro
(pari a circa il 5% sui ricavi), in netto miglioramento rispetto ai risultati
dello stesso periodo del 2002 ( -1,7 milioni di Euro ) e del trimestre
precedente ( -0,8 milioni di Euro). Posizione Finanziaria netta consolidata al
30 marzo 2003 positiva per oltre 19,5 milioni di Euro (19,6 milioni di Euro al
30.03.2002). Linee di business Consumer Services (37% dei ricavi): incentrata
sul network di portali che ruota intorno a superEva e Clarence, si conferma tra
i primi 4 player del mercato a livello assoluto, e la prima del settore media.
D'importanza strategica l'avvio imminente della concessionaria Rcs-Dada
Advertising, che consolida e valorizza le competenze di Rcs e Dada nel mondo
dell'Internet advertising.Business Services (45% dei ricavi): Dada si conferma
tra i maggiori player del mercato italiano per la realizzazione e gestione di
progetti innovativi, in particolare progetti di Web Agency, Intranet e Community
per primari Gruppi italiani e multinazionali e per la Pubblica Amministrazione.
Self Provisioning Services (18% dei ricavi): Dada si conferma leader indiscusso
del mercato in Italia e tra i principali operatori in Europa, con una base di
oltre 150.000 domini registrati e oltre 30.000 aziende clienti.
RAPPORTO
ASSINFORM SULL'INFORMATICA NELLE REGIONI ITALIANE
Milano, 14 aprile 2003 -
Cresce a ritmi sostenuti il numero delle aziende di informatica al Sud, ma le
regioni del Nord hanno sempre più in mano il mercato, e nel nostro Paese
aumenta il gap sociale ed economico connesso all'uso delle nuove tecnologie.
Queste le evidenze più significative del Primo Rapporto sull'informatica nelle
Regioni italiane, condotto da Assinform in collaborazione con NetConsulting e
presentata in questi giorni con il patrocinio del Ministro per l'Innovazione e
le Tecnologie. Nel 2002 il numero delle aziende del settore è cresciuto in
Italia del 4,9% e al Sud dell'8,3% contro il 3,2 % del Nordovest, il 4% del
Nordest e il 4,5% del Centro. Per contro, in un mercato nazionale
dell'informatica pari a 20 miliardi di Euro e contrattosi del 2%, la domanda è
risultata in calo solo dell'1,6 e dell'1,7 % nel Nordovest e nel Nordest, mentre
al Centro è calata del 2,3% e al Sud addirittura del 4,1%. Il divario
tendenziale delle dotazioni tecnologiche nelle regioni italiane è confermato
dalla ripartizione territoriale della domanda (37 % dal Nordovest, 21% dal
Nordest, 28,8% dal Centro e il 13,2 per cento dal Sud) e dal peso della stessa
sul PIL regionale, con percentuali che oscillano a Sud tra 0,7% della Sardegna e
l'1,3% della Campania, contro il 2,5% del Piemonte, il 2,1% della Lombardia,
l'1,8-1,9 % del Triveneto. Caso a sé fa sia il Lazio, ove la concentrazione
della PA concorre ad un dato pari al 3,7 %; e anche il Veneto, la regione ove la
spesa informatica ha mostrato nel 2002 maggior sviluppo (1,3%), anche se non
come nel 2001 (9,9%). "E' la prima volta che nel nostro Paese viene
pubblicato uno studio regionalizzato sul mercato e il settore dell'informatica -
ha commentato Giulio Koch, Presidente di Assinform, l'associazione delle imprese
di informatica e telecomunicazioni operanti in Italia - offrendo ad operatori e
amministratori pubblici elementi di conoscenza e di riflessione originali, e
anche preziosi alla luce dell'attuale fase di spinta federalistica". Lo
studio è integralmente pubblicato nel Rapporto sull'Innovazione nelle Regioni
d'Italia, curato dai Centri Regionali di Competenza, organizzati nell'ambito dei
programmi per l'e-Government. Nord Ovest. Nascono meno imprese, ma il mercato è
forte. La Lombardia traina La domanda di informatica (It) delle imprese e
Amministrazioni pubbliche del Nordovest pesa per il 37% sul mercato italiano
dell'informatica. Questo grazie soprattutto alla Lombardia (22,7 % della domanda
totale, per 4,5 miliardi di Euro), che ha visto crescere negli ultimi tre anni
la domanda It ad un tasso medio del 4,2 % (contro il 2,8 nazionale) e che ancora
nel 2002 è stata una delle poche regioni - con Veneto e Marche - ad aver
accresciuto la domanda (+0,6%). Evidente è invece la frenata in investimenti e
spesa It (pari a 2,2 miliardi di Euro e in calo del -4,1%) del Piemonte, anche
se mantiene il terzo posto nella classifica per regioni per spesa informatica.
Scontata è per quest'area la maggiore diffusione delle tecnologie It. Tutte le
regioni considerate, ad eccezione della Liguria, mostrano infatti un rapporto
tra spesa It e Pil superiore al 2% medio nazionale. La spesa It annua per
occupato vede in testa il Piemonte con 1195 euro, seguito da Valle d'Aosta
(1091), in Lombardia (1053) e Liguria (844). Significativa, è anche la
concentrazione delle aziende di informatica (It), pari a 24772 e cioè al 34,8 %
delle aziende italiane del settore. In Lombardia la concentrazione è ancora più
evidente, con 16829 imprese, pari al 22,7% del totale nazionale. Inferiore alla
media è invece, il tasso netto di natalità delle imprese, pari al 3,2 %,
lontano dall'8,3 % del Sud. Al Centro, guida il Lazio. Bene anche Marche e
Toscana Le imprese e gli Enti Pubblici del Centro esprimono il 28,8% del mercato
italiano It, con un ruolo predominate del Lazio che, grazie anche alla
concentrazione della PA, è secondo nella classifica delle regioni per spesa
informatica (It), con 3,8 miliardi, pari al 19% del mercato nazionale. Va detto
però che la spesa It del Lazio è calata nel 2002 del 2,9%. Importante è il
ruolo della Toscana che con una spesa di 1,2 miliardi (in calo dell'1,7% sul
2001) pesa per il 6,2% sul mercato nazionale. Brillano per dinamica le Marche,
che con Lombardia e Veneto, è fra le tre regioni ad aver accresciuto la domanda
di informatica nel 2002 (+1%), conquistando una quota di mercato nazionale del
2,3% (466 milioni). Il rapporto tra spesa It e Pil regionale conferma il primato
del Lazio (3,7%) a livello nazionale, confermato anche da una spesa It per
occupato di quasi 1700 euro. Va comunque ricordato che il primato del Lazio
consegue anche al fatto che gli investimenti It sono attribuiti alla regione ove
ha sede principale l'impresa o Amministrazione pubblica. E in effetti il Lazio,
pur essendo secondo per quota di mercato, è solo quarto per percentuale di
imprese presenti nel territorio (7,7%). Nel complesso, il Centro è l'area in
cui si concentra il minor numero di imprese It: il 19% del totale nazionale,
nonostante la buona performance della Toscana (7,2% delle aziende nazionali del
settore It). Nord Est: corre il Veneto, frena l'Emilia Romagna. Le regioni del
Nord Est esprimono il 21% del mercato nazionale con in testa il Veneto: oltre
1,7 miliardi, 8,6% del mercato nazionale e al 4° posto nella classifica delle
regioni per spesa informatica). Il Veneto è la regione in assoluto più
dinamica, con un tasso di crescita 2002 pari al 1,3% e con il record di crescita
nel triennio 2000-2002 (+5,5% in media). Sempre sul lato della domanda frena
invece l'Emilia Romagna, che pur mantenendo il 5° posto nella classica
nazionale per spesa It, vede la domanda di It in calo del -4,3% nel 2002 (pari a
1,6 miliardi) dopo aver già mostrato tassi di sviluppo modesti negli ultimi 3
anni e pari in media all'1,7%). Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige,
rispettivamente con una quota della domanda nazionale pari al 2,2 e al 2,1 % si
sono invece mossi sostanzialmente in sintonia con il mercato nazionale, con un
calo della domanda del 2,5 e del 3,1 %. Nel Nord Est si ritrovano valori oramai
prossimi a quelli del Nord Ovest per gli indicatori chiave. Il rapporto tra
spesa It e Pil regionale è compreso in tutte le regioni tra 1,8 e 1,9%. La
spesa It per occupato è pari a 998 euro in Trentino A.Adige, a 850 euro circa
in Friuli V.Giulia e attorno agli 840 nel Veneto e in Emilia Romagna. Buona
nell'area anche la concentrazione delle imprese, pari a 14982 e cioè al 21% del
totale nazionale. Veneto e Emilia Romagna fanno la parte del leone, con un
numero di imprese pari rispettivamente al 9,3 e al 7,8% del totale nazionale. Ma
è il Trentino Alto Adige a mostrare il tasso di natalità delle imprese più
elevato e pari al 9,6 %. Sud e Isole: si investe poco, ma cresce la voglia di
impresa L'Italia meridionale presenta un primato doppio e contraddittorio:
quello del mercato meno energico (13,2% della domanda nazionale, in calo del 4,1
% nel 2002) e quello della maggiore natalità netta delle imprese It: 8,3%
contro il 4,9% medio nazionale. Non mancano realtà di mercato interessanti,
come quelle di Campania e Puglia (rispettivamente con il 4,5 e il 2,6% del
mercato nazionale, e con un aggregato di circa 7800 aziende). Ma è al Sud che
si trovano le cinque regioni (Molise, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna) a
più basso investimento in capitale tecnologico (tra lo 0,7 e l'1% di spesa It
sul Pil) e a più bassa spesa It per occupato (fra i 330 e i 430 euro). Un
parziale riscatto è sul fronte dell'offerta. L'incremento dell'8,3% del numero
di imprese It nell'area e per il 2002 viene da dinamiche sostenute in tutte le
regioni (salvo il Molise), con il record della Calabria (+11%). Il riscatto è
tuttavia da considerarsi parziale. Il raffronto fra la quota di mercato
dell'area e la quota di imprese sul totale nazionale conferma infatti seppure
indirettamente, la presenza di un numero molto elevato di microimprese, quindi
anche tante aziende che non sempre hanno i mezzi per sostenere il proprio
sviluppo.
FORUM RUSSIA-ITALY 2003: DUE GIORNI DI SEMINARI IN ASSOLOMBARDA
Milano, 14 aprile 2003 - Si è tenuta presso l'Auditorium di Assolombarda la
"due giorni" di incontri bilaterali sulle opportunità di
collaborazione industriale e commerciale tra Italia e Russia. Al convegno di
apertura, organizzato da Confindustria in collaborazione con Assolombarda, sono
intervenuti tra gli altri il Presidente di Assolombarda, Michele Perini, il
Vice-Presidente di Confindustria, Giancarlo Cerutti, il Presidente della Camera
di Commercio Italo-Russa, Rosario Alessandrello, i rappresentanti delle
principali associazioni industriali di categoria russe e personalità di rilievo
del mondo imprenditoriale e finanziario del Paese. A. Ivanovich Volskiy,
Giancarlo Cerutti e Rosario Alessandrello L'iniziativa ha inteso dare seguito
agli eventi realizzati da Confindustria a Mosca e a San Pietroburgo negli scorsi
anni finalizzati ad intensificare le relazioni con il mondo imprenditoriale
russo. "L'iniziativa di oggi" ha affermato Perini, "risponde alle
esigenze delle nostre impresa che svolgono un'intensa attività di sviluppo dei
propri rapporti internazionali, sia in termini di export sia di processi di
internazionalizzazione più complessi, come investimenti e collaborazioni
industriali. Crediamo, infatti, che la formula organizzativa proposta per i due
giorni, seminario e sessione di incontri bilaterali, rappresenti il modo più
appropriato per avvicinare le aziende di due Paesi ai rispettivi mercati e
opportunità." "Abbiamo bisogno infatti," ha concluso Perini,
" di uno snellimento delle procedure burocratiche che consenta un più
rapido e proficuo incontro tra pubblico e privato, cui si affianchi una
revisione del sistema bancario e finanziario con particolare attenzione alle
tematiche relative alle politiche di finanziamento."
INCONTRI AIMPES
DEDICATI AI SOCI
Milano, 14 aprile 2003 - In seguito ai soddisfacenti risultati
ottenuti lo scorso anno, anche per il 2003 Aimpes organizza, appositi incontri
dedicati ai Soci, nelle varie regioni di appartenenza. Attraverso questa
iniziativa l'Associazione intende fornire un valido supporto alle singole realtà
produttive del territorio, impegnate ogni giorno ad affrontare una situazione
congiunturale difficile ed un mercato sempre più esigente. Il tema principale
degli incontri riguarderà la presentazione delle indicazioni stilistiche e
tendenze moda nella pelletteria per la stagione primavera/estate 2004. Lo
stilista Roberto Ricci, che con profonda conoscenza del settore pellettiero da
alcuni anni collabora con il comitato Trend Selection di Lineapelle e con Aimpes,
approfondirà e svilupperà gli argomenti legati alla pelletteria, fornendo alle
aziende spunti e suggerimenti di sicuro interesse. Verrà inoltre ripetuta la
presentazione (tranne a Milano), già anticipata al Mipel di marzo, del nuovo
software che Firenze Tecnologia, in collaborazione col Consorzio Centopercento
Italiano, ha sviluppato per calcolare i tempi di lavorazione dei prodotti di
pelletteria; questo nuovo sistema rappresenta la soluzione ottimale per stimare
il costo effettivo di una borsa attraverso parametri semplici e definiti. Gli
appuntamenti, itineranti, seguiranno il seguente calendario: 14 prile 2003 ad
Alba Adriatica presso l'Hotel Meripol, Lungomare Marconi 290 dalle ore 17.00 ;
16 aprile 2003 a Milano presso il Palazzo delle Stelline, Sala Pirelli , in
Corso Magenta 59 dalle ore 10.30; 5 maggio 2003 a Bologna presso la Fiera in
occasione di Lineapelle, dalle ore 10.30; 6 maggio 2003 presso l'Hotel Sheraton
in Via Giovanni Agnelli,33 dalle ore 17.00 Infolink: www.aimpes.it
A MILANO TRA DUE ANNI LA CASA LA COMPRO IN CENTRO NEI PROSSIMI TRE
ANNI CRESCITE A RALLENTATORE PER GLI IMMOBILI A MILANO
Milano, 14 aprile 2003.
Le ottime performance del 2002? Tra due anni sembreranno lontane: si prospetta
una crescita al rallentatore per il mercato immobiliare milanese. I prezzi delle
abitazioni nuove cresceranno ancora nel 2003 (+5,32% in Circonvallazione, +5,28%
ai Bastioni, +4,23% in Periferia e +5,81% nel Centro Storico), per poi
rallentare nel 2004 (+3,65% in Circonvallazione, +2,66% ai Bastioni, +2,45% in
Periferia e +1,54% nel Centro Storico) e nel 2005 (+2,66% in Circonvallazione,
+2,15% ai Bastioni e +2,06% in Periferia), fino quasi a fermarsi nel Centro
Storico (solo +0,28%). Lontano dal record del 2002 con prezzi degli immobili
cresciuti in media del 12,9%. Ma quanto costerà comprare nel 2005 una casa
nuova? In Centro dai 5.645 ai 7.046 euro. Nella cerchia della Circonvallazione
pagheremo al mq dai 3.100 ai 4.140 euro, ai Bastioni dai 4.368 ai 5.759 euro, in
Periferia dai 2.319 ai 2.965 euro. E gli affitti? Si prevedono rincari, tra il 3
e il 6% ogni anno. A seconda della zona. Per arrivare a pagare al mese per un
appartamento di 100 metri quadrati nel 2005 da 1.443 a 2.393 euro in centro, da
1.237 a 2.093 nei Bastioni, da 727 a 1.285 in Circonvallazione, da 677 a 1.063
in periferia. È quanto emerge dal "Rapporto 2002", con le previsioni
per il triennio 2003-2005, realizzato dall'Osservatorio Permanente sul Mercato
Immobiliare della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con il Certe-
Università Bocconi. L'indagine è stata presentata nel corso del workshop
"Raffronti e riscontri con gli operatori: novità e notizie dal mercato ...
e da Basilea", promosso da Aici, Aspesi e Osmi- Borsa Immobiliare, azienda
speciale della Camera di Commercio di Milano. "Investire nel mattone - ha
commentato Giorgio Viganò, presidente dell'Osservatorio Permanente sul Mercato
Immobiliare della Camera di Commercio di Milano - si conferma un investimento
sicuro e redditizio. Ma, dopo gli aumenti degli ultimi anni, andiamo ora
incontro a un generale assestamento del settore immobiliare milanese e a
dinamiche di mercato nuove. È un dato di particolare interesse, ad esempio, il
riavvicinamento dei prezzi tra periferia e contro di Milano. Segno di una città
che cambia. Segno, soprattutto che la politica di riqualificazione di importanti
fette della nostra città sta dando i suoi frutti. In questo contesto la Camera
di Commercio, attraverso Osmi-Borsa Immobiliare e l'Osservatorio Permanente sul
Mercato Immobiliare, continua a operare come punto di riferimento istituzionale
per fornire strumenti e servizi aggiornati ai consumatori e agli operatori, a
garanzia della correttezza delle mediazioni e della trasparenza del
mercato". L'andamento del mercato immobiliare milanese. Nel corso del 2002, secondo i dati
dell'Osservatorio Permanente del Mercato Immobiliare della Camera di commercio
di Milano, in collaborazione con il Certet, Università Bocconi, il mercato
immobiliare milanese si è confermato uno dei più dinamici d'Italia, grazie
soprattutto al ridotto tempo medio di attesa per la vendita (2,2 mesi, contro i
3,4 a livello nazionale) e al notevole incremento del volume di compravendite
dell'8,6% (contro una media italiana del 7%). La domanda si è indirizzata
prevalentemente sugli stabili di livello economico (bi/trilocali), in grado di
soddisfare le esigenze della sua componente più dinamica: le giovani coppie e,
in parte, i cittadini extracomunitari. I tassi di crescita. A Milano, nel 2002,
i prezzi degli immobili sono cresciuti in media del 12,9%, con tassi di crescita
medi per le singole cerchie molto simili fra loro: Bastioni (13,9%), Centro
Storico (12,6%), Periferia (12,6%) e Circonvallazione (12,5%). Le zone più
dinamiche. Mantengono un alto tasso di crescita (superiore al 15%) le zone
Cairoli-Cordusio e Vittorio Emanuele-San Babila. In forte crescita anche altre
prestigiose aree residenziali, come Corso Magenta, Corso Vercelli e Piazza della
Repubblica, nelle quali i prezzi sono aumentati in media del 15%. Per la zona di
Largo Augusto e Piazza Missori, invece, le crescite non superano il 10%. Tra le
altre zone, segnali particolarmente positivi arrivano da quelle dove si sono
realizzati progetti di riqualificazione urbana: la zona dietro a Porta Genova
(+16%), la zona attorno a Piazzale Lagosta e quelle della Bicocca, Lambrate e
Baggio (+11%), la zona Corvetto-Rogoredo (con un aumento superiore al 10%).
2003-2005: Quanto costerà comprare e affittre case e uffici - Case nuove.
2003-2005: crescita dei prezzi di una casa nuova a Milano. I prezzi delle
abitazioni nuove cresceranno soprattutto nel 2003, per poi rallentare nel 2004 e
nel 2005. Nella cerchia della Circonvallazione dall'aumento medio del +5,32%
previsto per il 2003, si passerà al +3,65% nel 2004 e al +2,66% nel 2005.
Simile l'andamento anche per i Bastioni (+5,28% nel 2003, +2,66% nel 2004 e
+2,15% nel 2005) e la Periferia (+4,23% nel 2003, +2,45% nel 2004 e +2,06% nel
2005). Più accentuata, invece, la frenata dei prezzi, soprattutto nel 2005, per
il Centro Storico (+5,81% nel 2003, +1,54% nel 2004 e +0,28% nel 2005).
2003-2005: i prezzi delle case nuove. Nella Circonvallazione acquistare una casa
nuova costerà dai 2.878 ai 3.928 euro al mq nel 2003, dai 3.004 ai 4.049 euro
al mq nel 2004, e dai 3.100 ai 4.140 euro al mq nel 2005. Per i Bastioni i
prezzi varieranno dai 4.053 ai 5.604 euro al mq nel 2003, dai 4.237 ai 5.677
euro al mq nel 2004 e dai 4.368 ai 5.759 euro al mq nel 2005. In Periferia si
pagheranno dai 2.186 ai 2.868 euro al mq nel 2003, dai 2.260 ai 2.918 euro al mq
nel 2004 e dai 2.319 ai 2.965 euro al mq nel 2005. Nel Centro Storico invece i
prezzi varieranno dai 5.417 ai 7.047 euro al mq nel 2003, dai 5.583 ai 7.073
euro al mq nel 2004 e dai 5.645 ai 7.047 euro al mq nel 2005. Case vecchie.
2003-2005: crescita dei prezzi di una casa vecchia a Milano. I prezzi delle
abitazioni vecchie, nonostante una lieve flessione prevista per il 2005, si
mantengono a tassi di crescita positivi. Il rallentamento è più marcato per il
Centro Storico (+6,25% nel 2003, +3,68% nel 2004 e +1,48% nel 2005) e per la
Periferia (+4,05% nel 2003, +2,93% nel 2004 e +2,42% nel 2005), mentre
Circonvallazione (+6,87% nel 2003, +4,91% nel 2004 e +3,62% nel 2005) e Bastioni
(+8,09% nel 2003, +4,64% nel 2004 e +3,22% nel 2005) dimostrano comunque una
buona tenuta. 2003-2005: i prezzi delle case vecchie. Nel Centro Storico
acquistare una casa vecchia costerà dai 4.208 ai 5.189 euro al mq nel 2003, dai
4.380 ai 5.361 euro al mq nel 2004, e dai 4.458 ai 5.428 euro al mq nel 2005. In
Periferia i prezzi varieranno dai 1.346 ai 1.871 euro al mq nel 2003, dai 1.394
ai 1.917 euro al mq nel 2004 e dai 1.434 ai 1.957 euro al mq nel 2005. Nella
cerchia della Circonvallazione si pagheranno dai 1.899 ai 2.419 euro al mq nel
2003, dai 1.989 ai 2.540 euro al mq nel 2004 e dai 2.060 ai 2.634 euro al mq nel
2005. Ai Bastioni invece i prezzi varieranno dai 2.836 ai 3.725 euro al mq nel
2003, dai 2.983 ai 3.882 euro al mq nel 2004 e dai 3.090 ai 3.995 euro al mq nel
2005. Uffici. 2003-2005: crescita dei prezzi degli uffici a Milano. L'andamento
dei prezzi degli uffici nei prossimi tre anni sarà all'insegna del
rallentamento. Soprattutto per il Centro Storico (+5,58% nel 2003, +2,73% nel
2004 e +0,53% nel 2005), la Circonvallazione (0,09% nel 2003, -0,75% nel 2004 e
+0,33% nel 2005) e i Bastioni (+2,43% nel 2003, +0,2% nel 2004 e +0,19% nel
2005). Migliore invece la situazione in Periferia (+4,29% nel 2003, +1,44% nel
2004 e +1,27% nel 2005). 2003-2005: i prezzi degli uffici. Nel Centro Storico
acquistare un ufficio costerà dai 4.123 ai 5.258 euro al mq nel 2003, dai 4.232
ai 5.405 euro al mq nel 2004, e dai 4.242 ai 5.445 euro al mq nel 2005. Nella
cerchia della Circonvallazione i prezzi varieranno dai 1.764 ai 2.646 euro al mq
nel 2003, dai 1.758 ai 2.618 euro al mq nel 2004 e dai 1.771 ai 2.620 euro al mq
nel 2005. Ai Bastioni si pagheranno dai 2.406 ai 4.060 euro al mq nel 2003, dai
2.410 ai 4.068 euro al mq nel 2004 e dai 2.430 ai 4.061 euro al mq nel 2005. In
Periferia invece i prezzi varieranno dai 1.340 ai 2.036 euro al mq nel 2003, dai
1.356 ai 2.068 euro al mq nel 2004 e dai 1.376 ai 2.092 euro al mq nel 2005.
Affitti case. 2003-2005: crescita dei prezzi per affittare una casa a Milano. I
tassi medi di crescita degli affitti delle abitazioni sono positivi soprattutto
per la cerchia della Circonvallazione (+5,51% nel 2003, +5,92% nel 2004 e +5,38%
nel 2005), con un picco di crescita del 7,1% previsto per il II semestre del
2003. In aumento anche l'andamento per la Periferia (+5% nel 2003, +5,33% nel
2004 e +4,88% nel 2005) e per i Bastioni (+4,48% nel 2003, +4,72% nel 2004 e
+4,36% nel 2005). Più contenuta la crescita, invece, per il Centro storico
(+3,13% nel 2003, +3,15% nel 2004 e +3,03% nel 2005). 2003-2005: i canoni di
locazione delle case. Nella cerchia della Circonvallazione affittare
un'abitazione di 100mq costerà dai 657 ai 1.146 euro al mese nel 2003, dai 693
ai 1.217 euro al mese nel 2004, e dai 727 ai 1.285 euro al mese nel 2005. In
Periferia i canoni per 100mq varieranno dai 613 ai 963 euro al mese nel 2003,
dai 645 ai 1.014 euro al mese nel 2004 e dai 677 ai 1.063 euro al mese nel 2005.
Ai Bastioni si pagheranno dai 1.132 ai 1.915 euro al mese nel 2003, dai 1.185 ai
2.006 euro al mese nel 2004 e dai 1.237 ai 2.093 euro mensili nel 2005. Nel
Centro Storico invece gli affitti per 100mq varieranno dai 1.370 ai 2.240 euro
al mese nel 2003, dai 1.407 ai 2.317 euro mensili nel 2004 e dai 1.443 ai 2.393
euro al mese nel 2005. Affitti uffici. 2003-2005: crescita dei prezzi per
affittare un ufficio a Milano. Le locazioni degli uffici, nel prossimo triennio
andranno incontro a un andamento altalenante. Sostanziale tenuta nella cerchia
della Circonvallazione (+0,78% nel 2003, +1,18% nel 2004 e +1,49% nel 2005) e in
Periferia (-0,14% nel 2003, +0,28% nel 2004 e +0,87% nel 2005). Diminuzioni,
invece, per i canoni degli uffici dei Bastioni (-3,21% nel 2003, -1,52% nel 2004
e -0,37% nel 2005) e del Centro Storico (-3,52% nel 2003, -2,17% nel 2004 e
-0,82% nel 2005). 2003-2005: i canoni di locazione degli uffici. Nella cerchia
della Circonvallazione affittare un ufficio di 100mq costerà dai 759 ai 1.341
euro al mese nel 2003, dai 772 ai 1.353 euro al mese nel 2004, e dai 785 ai
1.371 euro al mese nel 2005. In Periferia i canoni per 100mq di ufficio
varieranno dai 588 ai 993 euro al mese nel 2003, dai 594 ai 991 euro al mese nel
2004 e dai 603 ai 996 euro al mese nel 2005. Ai Bastioni si pagheranno dai 1.161
ai 2.025 euro al mese nel 2003, dai 1.160 ai 1.978 euro al mese nel 2004 e dai
1.168 ai 1.958 euro mensili nel 2005; mentre nel Centro Storico gli affitti per
100mq d'ufficio varieranno dai 1.607 ai 2.775 euro al mese nel 2003, dai 1.557
ai 2.730 euro mensili nel 2004 e dai 1.533 ai 2.718 euro al mese nel 2005.
DA
UNA RICERCA MCS: PER I DIRETTORI DEL PERSONALE LA CASSA INTEGRAZIONE E' ANCORA
UNOSTRUMENTO UTILE
Milano, 14 aprile 2003. Il 40 % dei direttori del personale
è favorevole all'utilizzo dello strumento della cassa integrazione così come
è strutturata ora, il 48% preferisce una riforma che la renda meno onerosa per
lo Stato e più impegnativo per l'azienda. Solo il 12 % è contrario a qualsiasi
intervento dello Stato In tal senso si vorrebbe spingere la Cig verso la forma
di un "prestito" momentaneo all'azienda in difficoltà, garantendo
comunque l'assistenza statale, ma nell'ottica di un successivo rimborso
graduale. Pochi sono coloro che credono che lo Stato debba essere soggetto
passivo nel mercato non intervenendo mai, nemmeno nelle condizioni in cui
ricorre l'utilizzo della Cig (solo il 12 %). E' quanto emerge da una ricerca su
un campione di oltre 200 direttori del personale di aziende medio-grandi,
realizzata da MCS (Management Consulting on Selection), società specializzata
nella ricerca e selezione del personale che opera da 25 anni sul mercato
italiano e fa parte del gruppoAccord(30 uffici nel mondo)per venire incontroalle
esigenze globali dei clienti. www.mcs-accord.com
Dalla ricerca Mcs emerge che
lo stage è lo strumento maggiormente utilizzato dalle aziende per inserire
nuova forza lavoro (43 %). Il ricorso a questo contratto di lavoro viene
motivato con la maggiore flessibilità riscontrabile nel suo utilizzo. Nel caso
di Cfl (contratto formazione lavoro) il dato più significativo emerso è la
costante applicazione di questa tipologia contrattuale come contratto di
pre-assunzione vera e propria, laddove nel 90% dei casi questo diventa a tempo
indeterminato alla scadenza. Mcs in collaborazione con il Club Risorse Umane, ha
realizzato questa ricerca incontrando oltre 200 direttori del personale di
aziende presenti in Italia e rappresentative dei principali settori
merceologici, permettendo così un confronto diretto tra "addetti ai
lavori" sulle recenti novità in fase di introduzione dalla presente
legislatura sul tema della flessibilità (disegno di legge 848-B approvato dal
Senato il 05/02/03). Il confronto è avvenuto in tre delle quattro diverse zone
geografiche italiane in cui sono presenti gli uffici di Mcs: Roma, Padova e
Bologna. Agli incontri hanno partecipato Antonio Rispo, Amministratore Delegato
di Mcs e Donato Menichella, esperto di Disciplina del Lavoro e Direzione del
Personale della suddetta società. "L'elemento che frena maggiormente la
mobilità - ha dichiarato Antonio Rispo è l'abitudine a risiedere nello stesso
territorio, causata dalla carenza della rete infrastrutturale, che agevolerebbe
gli spostamenti da e verso aree ritenute depresse. Chi si trasferisce verso nord
per lavoro desidera spostarsi insieme alla propria famiglia, e questo comporta
uno dei maggiori problemi irrisolti per le aziende, che ormai da anni non
investono più nella realizzazione di alloggi per i propri dipendenti vicini al
luogo di lavoro, come è stato fatto ad esempio dalla Olivetti negli anni '60.
Le aziende del nord est (in particolare quelle metalmeccaniche) lamentano la
difficoltà di trovare sul proprio territorio personale qualificato,
constatandone al contrario la presenza in zone del centro-sud Italia". Il
lavoro interinale e il part-time vengono utilizzati in percentuale minore
rispetto allo stage e soprattutto queste percentuali variano da settore a
settore. Così mentre la percentuale di chi utilizza l'interinale per aumentare
la flessibilità si attesta al 29 % nella media, essa scende drasticamente se si
fa riferimento a settori specifici come il trasporto aereo (5%) o bancario (6%)
dove problemi intrinseci legati alla sicurezza e alla riservatezza (viene
ritenuta "pericolosa" la divulgazione di informazioni riservate a
personale "in transito") ne rendono difficile l'applicazione. Al
contrariola percentuale del lavoro interinaleè molto più alta della media nel
campo delle telecomunicazioni (50 %) e dei beni di largo consumo (48%), dove i
picchi stagionali vengono gestiti spesso con queste tipologie contrattuali. Il
part time, secondo l'indagine Mcs, viene utilizzato in media dal 21 % delle
aziende:in 9 casi su 10 sono le donne che utilizzano questo tipo di contratto,
probabilmente per venire incontro alle esigenze di flessibilità richieste da
chi si occupaanche della gestionedella famiglia. Le problematiche legate alla
sicurezza del posto di lavoro pongono un grosso freno all'applicazione del
telelavoro (nel 90% dei casi questo è l'unico limite alla realizzazione di
postazioni domestiche adatte allo scopo), che al contrario viene ritenuto uno
strumento potenzialmente molto efficace. Un altro elemento che emerge dal
confronto è la differenza di trattamento nei diversi Paesi per quanto concerne
le politiche del lavoro. Chi opera in aziende multinazionali si scontra spesso
con norme che differiscono da Paese a Paese anche in maniera significativa.
Questo crea problemi a livello di organizzazione comportando l'adeguamento delle
strutture aziendali alle differenti esigenze. Quindi viene auspicata una
maggiore uniformità di vedute a livello Europeo che metta le aziende in grado
di adottare una strategia unitaria di azione in merito ad assunzioni e
licenziamenti. E' stato affrontato anche il problema della grossa differenza di
comportamento tra gli organi competenti in materia di lavoro (Inail,
Ispettorato, etc.) di province diverse. Alcuni dei Direttori del personale
presenti espongono casi in cui ad una stessa richiesta vengono date differenti
risposte a seconda della provincia di appartenenza, provocando perplessità in
chi deve poi applicare le regole. www.mcs-accord.com
ARTIGIANATO, SIGLATO
ADEGUAMENTO RETRIBUZIONI DIPENDENTI OREFICERIE L'ACCORDO RIGUARDA 500 IMPRESE E
1.000 LAVORATORI DEL MILANESE
Milano, 14 aprile 2003 -Buone notizie per gli
oltre 1.000 lavoratori dell'area milanese che operano nel settore artigiano
dell'oreficeria e dell'argenteria. Confartigianato, Cna, Casartigiani e Fim-Cisl,
Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno sottoscritto l'accordo di adeguamento dei minimi
retributivi per i dipendenti delle imprese artigiane di questo settore. "Un
accordo - sottolinea Danilo Guffanti, presidente regionale dell'Associazione
Orafi-Argentieri di Confartigianato - che su scala nazionale riguarda 17.500
imprese, 500 delle quali si trovano sul territorio milanese. Abbiano voluto dare
un segnale di attenzione, adeguando i salari all'inflazione, nonostante permanga
una grave crisi del settore, accentuata da un crescente calo delle esportazioni
e da una perdita di quote di mercato a vantaggio di Paesi concorrenti che
possono beneficiare di costi del lavoro inferiori a quello italiano".
L'accordo prevede un aumento mensile pari a 42,20 euro da erogarsi in due
tranches con decorrenza 1° aprile 2003 e 1° settembre 2003. "Sono
convinto - conclude Danilo Guffanti - che per uscire da questa situazione
occorra la collaborazione di tutti, imprenditori e dipendenti ma soprattutto del
governo. Solo in questo modo potremo evitare la chiusura di altre aziende e
rilanciare la competitività del nostro prodotto".
L'INTESA DEI CONSUMATORI
GIUDICA SCANDALOSO L'OMESSO RECEPIMENTO DI UNA DIRETTIVA EUROPEA SUI
RISARCIMENTI DANNI
Milano, 14 aprile 2003 - La forte crescita della raccolta
premi delle compagnie assicurative che, nel 2002, si e' attestata a 87,7
miliardi di euro realizzando un aumento del 15,0% rispetto allo scorso anno,
quando l'incremento era stato del 12,7%, dimostra l'ottimo stato di salute di un
settore poco trasparente ed opaco, che continua a fare affari sulla pelle dei
consumatori. La performance positiva della raccolta 2002 e' da attribuire
soprattutto al boom delle polizze vita, i cui premi hanno raggiunto i 55,3
miliardi con una crescita del 19,4% portando il settore vita ad avere una
incidenza sul Pil dal 3,8 al 4,4 per cento e sul totale dei premi, dal 60,8 del
2001 al 63,0 per cento del 2002. Ma anche la crescita dei rami danni, con una
incidenza sul Pil dal 2,5 al 2,6 per cento ed una crescita dell'8,3 per cento
arrivata a quota 32,4 miliardi di euro ed un risultato superiore al +7,4% del
2001, dimostra la buona salute del settore RC auto, con un incremento dell'8,0
per cento e premi per 19,6 miliardi di euro, dimostra che le "piagnose"
teorie dell'Ania sulla perdita del settore raccolte dal Governo e dal ministro
Marzano erano campate in aria, sparate apposta per restringere i diritti dei
consumatori mediante l'approvazione di una vergognosa legge truffa "salvacompagnie".
Al boom delle polizze vita, conseguenza di un diverso orientamento assunto dai
risparmiatori, che in un periodo di forte incertezza dei mercati finanziari,
hanno scelto forme di investimento alternative, non corrisponde altrettanta
trasparenza nel piazzare prodotti spesso rischiosi e senza prospetto
informativo, con altissimi "caricamenti" (capitale non investito ma
trattenuto per le spese pari al 13-15 per cento in media), spesso foriere di
cattive sorprese all'atto del recesso anticipato quando Isvap tollera venga
intaccato il 30-40 per cento del capitale versato. Le assicurazioni continuano a
fare utili sulla pelle dei consumatori e grazie alla benevolenza - se non
complicità - del Governo Berlusconi-Marzano, proprio ieri deferito davanti alla
Corte di Giustizia europea per il mancato recepimento di una direttiva, scaduta
il 20 luglio scorso, che imponeva di accorciare le note lungaggini superiori ai
3 mesi, nei risarcimenti dei danni ai consumatori europei, che l'Intesa dei
Consumatori giudica "scandalosa".
STRADE E FERROVIE, INTESA CON
GOVERNO PER 32 MILIARDI LE PRIORITÀ: PEDEMONTANA, COLLEGAMENTI FIERA,
VALTELLINA. BRESCIA-MILANO, A4
Milano, 14 aprile 2003 - Dare completa attuazione
al programma di interventi infrastrutturali per la Lombardia. E' questo lo scopo
dell'Intesa Generale Quadro tra Governo Nazionale e Regione Lombardia,
sottoscritta a Roma dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni
con l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Massimo Corsaro, e dal
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con i ministri Tremonti, Lunardi, La
Loggia, Urbani e Matteoli. L'intesa riguarda la realizzazione di 54 opere
inserite nel primo Programma delle Infrastrutture strategiche approvato dal Cipe
il 21 dicembre 2001. Lo stanziamento complessivo è di oltre 32 miliardi di
euro. Gli interventi riguardano: 13 corridoi ferroviari 28 corridoi autostradali
e stradali 9 interventi sul sistema urbano e metropolitano 2 hub interportuali:
il centro intermodale di Segrate ed il Porto di Cremona; 2 infrastrutture per
l'approvvigionamento energetico "L'Intesa - spiega il presidente Roberto
Formigoni - ha un grande valore, non solo per l'entità delle risorse previste,
ma perché consente di mantenere tutti gli impegni che la Lombardia si è
assunta per superare l'handicap infrastrutturale che da decenni penalizza il
sistema economico e la mobilità dei cittadini". Soddisfazione è stata
espressa dall'assessore Corsaro "perché alla Lombardia è stato finalmente
riconosciuto un diritto di priorità, che è giusto e doveroso visto il ruolo
trainante che la nostra Regione deve esercitare per tutto il Paese". Dei 54
interventi, 5 sono riconosciuti di assoluta priorità: opere di accessibilità
al Polo Esterno della Fiera (che dovranno essere realizzate contemporaneamente
alla costruzione dei padiglioni espositivi la cui conclusione è prevista per
marzo 2005): opere viabilistiche, prolungamento della linea M1 della
metropolitana, comprensivo di materiale rotabile e parcheggio di interscambio.
interventi di accessibilità alla Valtellina e Valchiavenna in vista dei
Mondiali di Sci del 2005: completamento della tangenziale di Sondrio, Variante
di Morbegno, Riqualifica della tratta Gera Lario - Chiavenna e Variante di
Tirano. Anche queste opere saranno concluse al massimo nel 2005. sistema
viabilistico Pedemontano: progetto preliminare entro il 2003, conclusione della
progettazione per l'appalto nel 2004, avvio lavori 2005/2006, conclusione primo
lotto nel 2008, conclusione complessiva 2010/11. direttissima Milano-Brescia
(rilascio concessione e progettazione definitiva 2003, avvio lavori aprile 2005,
conclusione lavori 2008) e linea Alta Capacità Milano-Verona: si procederà
all'istruttoria su questi interventi assicurando uno stretto coordinamento fra i
due progetti, insieme anche allo sviluppo progettuale dell'ampliamento
dell'aeroporto di Montichiari. ampliamento a 4 corsie della A4 Milano-Venezia
tra Milano e Bergamo: l'intervento è attualmente oggetto di procedura di Via
presso il Ministero dell'Ambiente. Avvio lavori 2003, conclusione aprile 2005
AIR FRANCE NON INTENDE PROLUNGARE L'OPERATIVITÀ DELLA SUA FLOTTA CONCORDE OLTRE
IL 31 OTTOBRE 2003, DATA ALLA QUALE TERMINA IL PROGRAMMA ESTIVO DELLA COMPAGNIA.
Roma, 14 aprile 2003 - Questa decisione é motivata dal deterioramento dei
risultati economici della linea transatlantica effettuata dal Concorde,
deterioramento osservato nel corso degli ultimi mesi e, in particolare modo,
dall'inizio dell'anno. Questo calo della domanda é intervenuto in un momento in
cui la Compagnia doveva affrontare dei costi di manutenzione in forte aumento,
dal momento della ripresa dell'operatività del supersonico, il 7 novembre 2001.
La decisione della Compagnia si basa quindi su delle ragioni strutturali di
divergenza crescente tra costi e ricavi. E' stata presa in stretta relazione con
il costruttore, Airbus: "I predecessori di Airbus, Aérospatiale e British
Aircraft Corporation hanno creato il Concorde 40 anni fa, e siamo fieri di
questa notevole riuscita. Ma i costi di manutenzione dell'aeromobile aumentano
rapidamente con il passare degli anni", ha dichiarato Noël Forgeard,
Presidente d'Airbus. "Per questo motivo, come costruttori, capiamo e
rispettiamo perfettamente la decisione di Air France e di British, soprattutto
nel contesto economico attuale. E' ovvio che fino all'ultimissimo volo del
Concorde, continueremo a sostenere le compagnie in modo che tutti i criteri di
manutenzione e sicurezza dell'aeromobile siano completamente rispettati."
"E' con dispiacere che Air France ha preso la decisione di sospendere
definitivamente l'operatività del Concorde. Ma questa scelta era una necessità",
ha dichiarato Jean-Cyril Spinetta, presidente - direttore generale di Air France.
"Il degrado della situazione economica, nel corso di questi ultimi mesi, si
é tradotto in una riduzione del traffico business che ha particolarmente pesato
sui risultati del Concorde. I costi di manutenzione dell'aeromobile sono
sensibilmente aumentati dal momento della ripresa dei voli, la sua operatività
era diventata pesantemente e strutturalmente deficitaria. In queste condizioni
non avrebbe più avuto senso prolungarla ancora per molto tempo."
"Annunciando tale decisione, ha aggiunto, il mio primo pensiero va agli
equipaggi ed al personale della manutenzione di Air France che, dopo l'incidente
del 25 luglio 2000, hanno fatto tutto il loro possibile per assicurare la
ripresa dei voli Concorde. Tale ripresa é stata una riuscita tecnica esemplare
e posso ben immaginare, oggi, i loro sentimenti. Non dimenticheremo mai questo
aeromobile, ne dimenticheremo mai tutti coloro che, facendo volare il Concorde
durante quasi tre decenni, hanno permesso ad Air France di scrivere una delle più
belle pagine dell'aviazione. Ma l'imperativo che si é imposto a tutti noi é
stato quello di preservare gli equilibri economici dell'azienda ". Per
quanto la riguarda e tenuto conto del contesto economico che penalizza
fortemente il riempimento del Concorde, la Compagnia interromperà i suoi voli
supersonici a partire dal 31 maggio 2003.
AMBIENTE: MINISTERO LANCIA INIZIATIVA
PER I BAMBINI DI BAGHDAD E BASSORA
Roma, 14 aprile 2003 - I fondi stanziati dal
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio a favore delle "Città
sostenibili delle bambine e dei bambini" nel 2003 saranno destinati
interamente al finanziamento di progetti per il "presente e il futuro
sostenibile dei bambini di Baghdad e Bassora". Lo ha annunciato il 9 aprile
il Sottosegretario all'Ambiente Roberto Tortoli nel corso della premiazione
delle città sostenibili delle bambine e dei bambini. I progetti saranno
destinati principalmente alla fornitura di acqua potabile e alla realizzazione
di attrezzature e aree verdi per l'infanzia ambientalmente sicure. Il premio di
oggi è stato consegnato a Torino, Genova e Ferrara per la sezione dei comuni
con più di 50.000 abitanti; a San Giuliano Milanese, Ivrea e Pomigliano D'Arco
per i comuni con meno di 50.000 abitanti. Inoltre il Comune di S. Ilario Val
D'Enza ha avuto il premio per "l'iniziativa più significativa per
migliorare l'ambiente urbano per i bambini". Una menzione speciale è stata
attribuita infine ai Comuni di Vicenza, Faenza, Napoli, Empoli, Zola Pedrosa e
Montale.
AMBIENTE - CONVEGNO INTERNAZIONALE: "RILEVAMENTO AEREO A DISTANZA
PER LE APPLICAZIONI GEOFISICHE E AMBIENTALI "
Roma, 14 aprile 2003 -
Potenziare la ricerca ambientale e geofisica attraverso un sistema di
rilevazione dati provenienti da piattaforme aeree: geologia, archeologia,
idrologia, oceanografia, scienze atmosferiche e urbanistica sono solo alcune
delle discipline che possono trarre importanti vantaggi da questo strumento
tecnologico. Sarà questo il tema del convegno promosso dalla sezione Lara
dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Cnr realizzato con la
collaborazone dell'Ingv, in programma a Roma dal 14 al 16 aprile 2003, che vedrà
la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali.
"I CAMBIAMENTI
CLIMATICI: LA RICERCA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE" CONVEGNO CNR
Roma, 14
aprile 2003 - Come influiscono i mutamenti climatici sul nostro ecosistema e
soprattutto quali sono gli ultimi sviluppi della ricerca nazionale ed
internazionale al riguardo? Su questo tema di attualità si confronteranno gli
esperti riuniti al convegno promosso dall'Accademia Nazionale delle Scienze
detta dei XL in collaborazione con il Cnr e l'Enea in programma a Roma martedì
15 aprile. All'incontro, presieduto dal Presidente del Cnr Lucio Bianco e da
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, Presidente dell'Accademia delle Scienze detta
dei XL, prenderanno parte Giampiero Maracchi, Direttore dell'Istituto di
Biometeorologia del Cnr di Firenze, Mannava Sivakumar, del World Meteorological
Organization di Ginevra, Vincenzo Ferrara dell'Enea, Giorgio Fiocco, Docente del
Dipartimento di Fisica, dell'Università "La Sapienza" di Roma,
Antonio Navarra dell'Ingv, Anver Ghazi del Eu - Directorate I - Environment
Global Change di Bruxelles, Franco Prodi, Direttore dell'Istituto di Scienze
dell'Atmosfera e del Clima del Cnr di Bologna, Giuseppe Scarascia Mugnozza,
Direttore dell'Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del CNR di Roma,
Domenico Vento, Ufficio Centrale di Ecologia Agraria e difesa delle piante
coltivate dalle avversità meteoriche, Ucea/Mipa, e il Generale Roberto Sorani,
Ufficio Generale per la Meteorologia dell'Aeronautica Militare.
CONVEGNO
"QUANDO LE DONNE FANNO RETE"
Milano, 14 aprile 2003 - Donne unite per
portare nuove professionalità, esperienze, contributi, sensibilità utili allo
sviluppo economico, politico e sociale. E' questo il tema dell'incontro
"Quando le donne fanno rete...", promosso dal Comitato per la
promozione dell'imprenditoria femminile, della Camera di Commercio di Milano e
Formaper. Nel corso dell'incontro verrà presentata la classifica dei comuni con
l'economia più 'rosa' e un'indagine sulla situazione del mercato del lavoro a
Milano e in Lombardia. L'incontro si terrà: lunedì 14 aprile, Ore 9.30 -
13.00, Camera di Commercio di Milano, Via Meravigli, 9/b Milano. Parteciperanno:
Gianna Martinengo, presidente Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria
Femminile Camera di Commercio di Milano, Maria Grazia Fabrizio, sindacalista
Cisl, Ada Grecchi, Assessore Politiche Femminili Provincia di Milano, Laura
Hoesch, avvocato, Marilena La Fratta, funzionario Politiche Femminili e Pari
Opportunità Regione Lombardia, Tina Leonzi, Presidente Movimento Italiano
Casalinghe, Tiziana Maiolo, Assessore Politiche Sociali Comune di Milano,
Adriana Mauro, responsabile Ufficio Imprenditoria Femminile Ministero delle
Attività Produttive, Andrée Ruth Shammah, regista Teatro Parenti, Francesca
Zajczyk, professore Ordinario Facoltà di Sociologia Università degli Studi
Milano-Bicocca; partecipa Angela Finocchiaro, attrice.
CERIMONIA UFFICIALE IN
OCCASIONE DELLA CONCLUSIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER GIOVANI IMPRENDITORI
"ADITUS"
Reggio Emilia, 14 aprile 2003 - Si è svolta l' 11 aprile a
presso la sede di Centro Servizi P.M.I. di Via Martiri di Cervarolo 30, la
consegna ufficiale degli attestati rilasciati dalla società di formazione
dell'Api di Reggio Emilia a conclusione di un percorso formativo sul passaggio
generazionale. Il Dirigente dell'Assessorato provinciale al Sapere e al Lavoro
Armando Sacchetti ha consegnato personalmente gli attestati per la
partecipazione al progetto provinciale sul passaggio generazionale "Aditus"
ai protagonisti del percorso, undici giovani imprenditori reggiani coinvolti nel
processo di successione alla guida di un'impresa (14 iscritti inizialmente al
percorso, di cui 11 giunti fino al termine). La consegna degli attestati, a
differenza di quanto ipotizzato dal programma e su suggerimento del Dirigente
dell'Assessorato Armando Sacchetti, è avvenuta a inizio mattinata anziché al
termine, per lasciare ampio spazio agli interventi dei relatori e soprattutto
alle considerazioni dei giovani partecipanti. Alla consegna ufficiale degli
attestati da parte dello stesso Armando Sacchetti, è seguito il saluto di
apertura del Direttore di Centro Servizi P.M.I. Anna Maria Sartori e
l'intervento del Vice Segretario dell'Api Azio Sezzi sull'importanza e allo
stesso tempo sulla problematicità del passaggio generazionale per molte imprese
reggiane, con riferimenti alla ricerca effettuata dall'Api di Reggio e curata da
Pyramix dal titolo "Trasmettere Impresa. Il passaggio generazionale nelle
Piccole e Medie Industrie reggiane" . Armando Sacchetti si è invece
concentrato soprattutto sul ruolo di responsabilità ricoperto dai giovani
imprenditori presenti alla cerimonia, responsabilità che consiste, da un lato,
nel raccogliere e portare avanti il testimone dei genitori imprenditori e,
dall'altro lato, nel confermarne e migliorarne le aspettative e il lavoro.
"Oggi le imprese - afferma Sacchetti - si muovono in un contesto in
continua evoluzione e tale evoluzione, a differenza di ciò che accadeva nel
recente passato dei cosiddetti imprenditori senior, è sempre più rapida e
complessa. Questa la difficile sfida - continua Sacchetti - dei nostri giovani
imprenditori, tra i quali - evidenzia guardando la platea - sono particolarmente
lieto di vedere molte donne". Lo sforzo della Provincia di Reggio Emilia,
nonché di strutture formative come Centro Servizi P.M.I. e di associazioni come
Api - conclude Sacchetti - è quello di continuare a promuovere progetti di
formazione e consulenza che sostengano la parità dei ruoli professionali e che
supportino le aziende del territorio nel processo di formazione lungo l'arco di
tutta la vita. Tutte queste strutture insieme devono infatti continuare - si
augura Sacchetti - ad essere per i giovani imprenditori un punto di appoggio e
riferimento. La mattinata si è infine conclusa con gli interventi di molti dei
giovani imprenditori presenti alla cerimonia: Elisabetta Burani dell'azienda Max
Stir, Claudio e Luigi Lodi dell'azienda Luigi Lodi e Figli, Alessandro Ceci di
Profil Stamp, Barbara Bettati di Bett Sistemi e Nicoletta Albarelli di Reggiana
Riduttori hanno condotto un piacevole scambio di opinioni con i relatori sia
sullo svolgimento del corso, sia sulle proprie esperienze personali riguardo al
passaggio generazionale, con particolare riferimento alla proprie realtà
aziendali e al rapporto con le generazioni precedenti, quindi con i propri
genitori imprenditori. Il progetto "Aditus" - come ha ricordato Azio
Sezzi nel suo intervento - è nato infatti dalla consapevolezza delle difficoltà
che caratterizzano il passaggio di consegne tra la leva imprenditoriale che tra
la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta ha dato vita al
solido e diffuso tessuto industriale del territorio reggiano e la nuova leva
imprenditoriale. Queste criticità, acuite da alcune caratteristiche peculiari
delle piccole e medie industrie del nostro territorio, quali la connotazione
familiare, la struttura organizzativa e la dimensione prevalentemente locale,
pongono in evidenza la delicata questione del ricambio alla guida delle imprese,
che secondo alcune stime riguarderà nei prossimi anni una percentuale vicina al
50% delle aziende. Sulla base di tutte queste considerazioni e dei pareri
favorevoli espressi dalla Provincia di Reggio Emilia, nonché valutando la
positività dell'esperienza dello scorso anno - come hanno dimostrato gli
interventi dei giovani imprenditori in sala - Centro Servizi P.M.I. ha
progettato un nuovo percorso formativo per il 2003 dal titolo "Aditus:
progettare la successione". Del nuovo progetto "Aditus" ha
brevemente parlato in apertura della mattinata Anna Maria Sartori, evidenziando
le differenze rispetto al precedente progetto e soprattutto le novità apportate
al percorso formativo grazie all'esperienza pilota dello scorso anno. "Il
nuovo progetto, - ha affermato Anna Sartori - già approvato per il
finanziamento dalla Provincia di Reggio Emilia e da poco iniziato, si pone lo
stesso obiettivo di sostenere le piccole e medie industrie reggiane nel ricambio
generazionale alla guida dell'azienda, ma, a differenza del percorso ormai
concluso, introduce l'importante novità di coinvolgere direttamente
nell'iniziativa anche gli imprenditori uscenti".
CONCORSO I GIOVANI E LE
SCIENZE
Milano, 14 aprile 2003 - Il 14 e 15 aprile a Milano, in p.le Morandi 2
alla Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, si svolge la
manifestazione italiana del Concorso europeo I giovani e le scienze. Per due
giorni sono visibili al pubblico gli stand e le invenzioni, le ricerche
realizzate dagli studenti inventori, finalisti a livello nazionale del Concorso
dell'Unione europea per giovani scienziati promosso dalla Direzione generale
Ricerca. I vincitori rappresenteranno l'Italia alla selezione europea che si
terrà a Budapest dal 20 al 26 settembre. La cerimonia di consegna dei premi si
tiene martedì 15 aprile alle ore 11.15, ma i progetti sono esposti al pubblico
sia il 14 (orari 9.00 - 19.00), che il 15 aprile (orari 9.00- 13.00) presso la
Fast, in p.le Morandi 2 con stand appositamente allestiti dai ragazzi
provenienti da tutta Italia, nei quali saranno visibili le invenzioni, i
progetti, i prototipi e i risultati delle loro innovative ricerche. Il 14 sera
sarà realizzato sempre in Fast un seminario interattivo sul tema dell'idrogeno
ludico-didattico per i giovani presenti. I Giovani e le scienze 2003 è la 15°
edizione dedicata agli scienziati in erba di tutta Europa (European Union
Contest for Young Scientists). L'obiettivo è quello di coinvolgere gli
adolescenti, avvicinandoli allo studio della scienza e alla ricerca,
individuando e incoraggiando i migliori e più promettenti e dando loro
un'opportunità per emergere in un contesto internazionale. Il concorso
coinvolge i migliori talenti delle scuole superiori e del primo anno di
università, promuove la cooperazione e gli interscambi tra gli studenti, mira a
divulgare la dimensione europea della ricerca. I partecipanti hanno la
possibilità, tramite questa iniziativa, di conoscere e confrontarsi con
coetanei di altre nazioni, su medesimi interessi. In questo senso, la
Commissione europea, attraverso la Direzione generale Ricerca, incoraggia gli
sforzi dei vari paesi per invogliare i ragazzi a cimentarsi nelle tematiche
tecnico-scientifiche dei più svariati settori. Solo i vincitori delle
competizioni di ogni singolo stato concorrono a livello europeo. La sfida finale
europea avviene grazie ad una qualificata selezione che mobilita decine di
migliaia di giovani in gara in più di 35 nazioni.All'edizione 2003 hanno
partecipato ragazzi dalle regioni di tutta Italia e i finalisti provengono da
diverse città tra cui Milano, Modena, Perugia, Brindisi, Brescia. Molti i
progetti interessanti dell'edizione 2003 che spaziano dal settore
agro-ambientale ( con ad esempio una ricerca sulla fitodepurazione) l'information
technology (come nel caso di un progetto sull'anonimità e la sicurezza delle
comunicazioni e i sistemi relativi) , alla salute (come una ricerca sulle
emissioni di gas serra dovute al consumo di acqua naturale di bottiglia e di
rubinetto), un particolare studio sugli algoritmi. Poi ci sono ricerche sulla
qualità della vita (come la riucerca sulla esposizione individuale agli
inquinanti areodispersi quali benzene, ossidi di zolfo etc., che ha utilizzato
campioni di cittadini come centraline di campionamento) , sulla scoperta della
natura, tra i quali anche un progetto dedicato alle acciughe del Mar Ligure , al
trapianto di midollo osseo, alla sicurezza negli alimenti, ai fermenti lattici,
ma anche si segnalano : uno studio sulle reazioni oscillanti con simulazioni ed
applicazioni (l'esperimento permette di realizzare affascinanti reazioni
multicolori); il progetto Opale (in questo caso gli studenti hanno realizzato un
prototipo per monitorare il processo fotosintetico ) ; una ricerca sugli insetti
predatori in una foresta di abeti rossi; l'Eclitticario sulla verità del nostro
destino, che confuta le teorie degli oroscopi, e ne ridimensiona la validità
contro il fenomeno dilagante dell'oroscopia; un lavoro relativo ai banchi e alle
sedie ergonomici, il progetto Automa sulle cellule. Inoltre alcuni progetti
relativi al rapporto tra scienza e religione, alle credenze popolari, come uno
studio sulle così definite Acque di Cristo. Questi e tanti altri progetti e
ricerche,argomenti di largo e sicuro interesse, sono presenti alla Fast,
illustrati e spiegati presso stand realizzati dagli stessi neo-Archimede.
"Quest'anno i progetti e le ricerche ", dice Alberto Pieri, segretario
generale della Fast," sono molto significative. Testimoniano la qualità
dei nostri ragazzi., dimostrano che troppo spesso si parla di giovani
banalizzando e invece eccoli qui i giovani veri, quelli che si danno da fare,
che hanno delle curiosità e le approfondiscono..." I migliori progetti e
ricerche italiane finaliste sono venti , di cui 9 sono studi individuali, mentre
gli altri sono frutto della collaborazione di team composti principalmente da
tre giovani. Molti sono i diciannovenni finalisti quest'anno, e così il 1984
risulta essere l'anno di nascita prevalente per gli scienziati in erba in
Italia. La conferenza stampa si tiene martedì 15 aprile alle 10 a Milano presso
la Fast e a seguire la cerimonia di premiazione della selezione italiana alle
11.15. Durante i due giorni della manifestazione a Milano, aperti al pubblico, i
finalisti vengono valutati da una apposita giuria che seleziona chi rappresenterà
l'Italia alla edizione finale europea. "Alcuni vincitori delle edizioni
precedenti," dice Alberto Pieri, "hanno pure brevettato le loro
invenzioni o hanno aperto delle attività in proprio o hanno venduto le loro
idee ad aziende. Tra i progetti dell'anno scorso alcuni riguardavano la qualità
dell'aria, la fisica al microonde, c'era pure lo studio e la realizzazione di un
dispositivo regolabile e portatile per trazioni funzionali della colonna
vertebrale ad uso personale. Insomma questi sono i ragazzi che faranno l'Europa
e il nostro futuro, con idee e proposte davvero uniche che dimostrano che c'è
una gioventù intelligente, che cresce, progetta, realizza e fa concretamente la
nuova Europa della ricerca ". I tre migliori progetti italiani potranno
partecipare alla finale del Concorso europeo per giovani scienziati che si terrà
a Budapest, il 20-26 settembre con la possibilità di ricevere altri
riconoscimenti fino a premi di 5.000 euro cadauno. Per l'edizione italiana i
premi sono: Premi Fast : -2.000 euro per il 1 classificato: 1.500 Euro per il
secondo preferibilmente sulle tematiche delle bioscienze-biotecnologie con
riferimento all'iniziativa Science generation; 750 Euro per il terzo Premi Intel
: -un personal computer con processore Pentium ° 4 di ultima generazione -la
partecipazione a Intel-Isef negli Usa. Premio Fondazione Lombardia : 1.500 Euro
per il miglior progetto nel settore ambientale Premio Mtchannel: un video
professionale e promozionale al progetto più comunicativo, realizzato dallo
staff tecnico del canale televisivo; Partecipazione del miglior lavoro
sull'acqua al concorso Water Prize International (Stoccolma , agosto 2003);
Partecipazione ad altri concorsi (in Svizzera, Gran Bretagna etc.) per
rappresentare l'Italia Per informazioni sul bando 2004 e per adesioni alla
manifestazione del 14-15 aprile, contattare: Fast, Federazione delle
associazioni scientifiche e tecniche, p.le Morandi 2, 20121 Milano, sito
Internet www.fast.mi.it tel. 02-77790304-311, fax 02-782485
ECCO LO STATO
DELL'ARTE SULLA FORMAZIONE NELLA RISTORAZIONE PRESENTATO DALLA SCUOLA DI SERRA
UN IMPORTANTE TESTO EDITO DA FRANCO ANGELI
Serramazzoni (Mo), 14 aprile 200 3-
Giovedì 10 Aprile è stato presentato, presso la nota Scuola Regionale
Alberghiera e di Ristorazione, il libro "Ristorazione, impresa e processi
formativi", edito da Franco Angeli e promosso, oltre che da Srsr-Emilia,
anche dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali e dalla Regione Emilia-Romagna. Il testo è il risultato di una
complessa ricerca - ideata dal direttore della Scuola di Serramazzoni, Giuseppe
Schipano - sulla formazione nelle imprese di piccole dimensioni appartenenti al
settore della ristorazione. Dall'analisi emerge la difformità di vedute fra la
domanda e l'offerta di formazione: mentre infatti le imprese gradirebbero una
formazione "sul campo", la maggior parte degli Enti di Formazione
continua a organizzare corsi "in aula" e ad evitare la
personalizzazione della consulenza formativa. Altro risultato interessante: dal
punto di vista delle imprese, il principale freno alla formazione è il 'tempo
perso' dai propri dipendenti, mentre il bisogno di un 'life-long-learning' è
sentito da tutte. Le soluzioni proposte dallo studio coordinato da Giuseppe
Boschini sono lo sviluppo di "Piani Formativi di Sistema"
inter-aziendali o territoriali e di "Piani Formativi-Consulenziali" ad
hoc. Srsr-Emilia, da sempre particolarmente attenta alle richieste dei
ristoratori, ha fatto proprie tali soluzioni e ha già sondato le Province di
Bologna, Modena, Reggio, Parma e Piacenza per verificarne la fattibilità anche
ai fini dello sviluppo territoriale e/o settoriale. A questo proposito, Giuseppe
Schipano ha sostenuto che "uno studio concreto riguardante i Bed &
Breakfast e gli Agriturismi è già all'ordine del giorno", mentre Giorgio
Cappi, Direttore d'Area Modena-Reggio dello Ial E-R, si dice sicuro che
"una fase di sperimentazione di queste linee-guida prenderà corpo nei
prossimi mesi."
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